Ed è...ILIADEFUL

di Afaneia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Iliadeful, Libro I: La Peste e l'Ira ***
Capitolo 2: *** Iliadefu, Libro II: Il sogno e il catalogo delle navi ***
Capitolo 3: *** Iliadeful, Libro III: I patti giurati e il duello di Alessandro e Menelao ***
Capitolo 4: *** Iliadeful, Libro IV: I patti violati e la rassegna di Agamennone ***
Capitolo 5: *** Iliadeful, Libro IV:Colloquio di Ettore e Andromaca ***
Capitolo 6: *** Iliadeful, Libro IX: L'ambasceria ad Achille ***
Capitolo 7: *** Iliadeful, Libro XVIII: La fabbricazione delle armi ***
Capitolo 8: *** Iliadeful, Libro XIX: L'interruzione dell'ira ***
Capitolo 9: *** Iliadeful, Libro XXII: Uccisione di Ettore ***
Capitolo 10: *** Iliadeful, Libro XXIII: I giochi funebri per Patroclo ***
Capitolo 11: *** Iliadeful, Libro XXIV: Il riscatto di Ettore ***



Capitolo 1
*** Iliadeful, Libro I: La Peste e l'Ira ***


Ed è

I personaggi qui citati non mi appartengono. Li sfrutto senza scopo di lucro. Il mio solo fine è il divertimento.

 

Ed è…

ILIADOFUL

Una produzione:

OMERO’S PRODUCTION

Scritto e diretto da:

OMERO L’AEDO

 

ILIADOS  A        ILIADOFUL A

Iliadeful, Libro I: La Peste e l’Ira

Cantami o Diva del Pelide Achille, l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei […]da quando primamente disgiunse aspra contesa il re de’prodi Atride e il divo Achille.

Sono passati dieci giorni dall’inizio della peste e Achille è riuscito a convocare l’assemblea dei capi Achei. S’ode una musica da discoteca. A un certo punto risuona nell’aria una voce:

Odisseo: o Achille, quando, quando ti deciderai ad accettare la mia mano lasciando perdere quell’odioso Patroclo che è anche più vecchio di te?

Achille: MAI! Io amo Patroclo, lui è bello, è dolce! E non ha la vocetta come te!

Poi Odisseo si accorse che li stavano guardando tutti e si mise a fischiettare…

Achille: O Atride, restituisci la donna che Crise ti ha chiesto, sua figlia! Solo così potrai far cessare la peste che ci perseguita da ormai dieci lunghi giorni! E ti faccio notare che i cadaveri sono tutti ammucchiati in un angolo del campo sgradevolmente vicino alla mia tenda e c’è una puzza che si muore! Falli almeno spostare vicino alla tua di tenda!

Agamennone(levandosi la mascherina antismog): O Pelide, che parola hai detto! Criseide è bella e giovane. Clitemnestra sta invecchiando, chissà come sarà al nostro ritorno, piena di smagliature e di borse sotto gli occhi. Per tacere del fatto che da quando ho CASUALMENTE sgozzato nostra figlia su un altare sacrificale SCAMBIANDOLA PER UN VITELLO mia moglie mi odia! A me una donna serve. In quanto al secondo problema, ti garantisco che la puzza c’è in ogni parte del campo, e che distribuiamo gratuitamente mascherine antismog che puoi ritirare all’uscita dall’assemblea.

Achille:Caro Agamennone, non so se ti sei accorto che i nostri soldati STANNO MORENDO!

Agamennone: Sì, e a me?

Achille: Non ti puoi prendere una schiava dopo che avremo abbattuto Troia, e intanto rendere questa?

Agamennone: Uhm…se rendessi Criseide e mi prendessi Briseide, la tua schiava?

Achille: Ma sei pazzo? Anche a me serve una donna!

Agamennone: Ma tu hai Patroclo!

Achille: Ma che hai capito? A me Briseide serve per cucinare, per spazzare, per cambiare le lenzuola, per stirare l’armatura!

Agamennone: Beh, tu e Patroclo vi decidete e vi dividete i ruoli! Io intanto mi prendo la tua schiava

Achille: Prenditela, e vaffa...!

Achille uscì tutto infuriato dall’assemblea…

Agamennone: RICORDATI LA MASCHERINA!

Achille: Ma vaff*****o!!

Furioso per il trattamento ricevuto, Achille andò subito alla sua tenda.

Achille(in lacrime, aprendo la porta): PATROCLOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Patroclo: Achille, che c’è?

Achille: AGAMENNONE E’ STATO CATTIVO CON ME! WEEEEEEH!

Patroclo: O amore mio, vieni dal tuo cucciolotto, vieni che ti consolo io!

Codesti sono i forti eroi…

I due si chiusero nella tenda…

Qualche ora dopo Achille uscì dalla tenda e corse piangendo come un disperato sulla riva del mare (le PIU’ CHE AMOREVOLI cure di Patroclo non erano bastate a consolarlo…)

Achille: MAMMAAAAAAAAAAAA!! AGAMENNONE MI HA PORTATO VIA IL MIO REGALOOOOOOO! E NON ME LO VUOLE RIDAREEEEEEEEE!!

Teti: O creatura mia, che c’è? Poiché ti generai a breve vita nel palazzo di tuo padre, posso sapere quanto tempo ho perso a farti così piagnone?!

Achille: Ma no, non è per quello! È che Briseide mi serviva, ecco!

Teti: Ma tesoro, non sei più fidanzato con Patroclo?

Achille: Ma non è neanche per quello! È solo che Briseide sapeva cucinare bene e io no, e Patroclo dice che gli fa schifo il pane con le olive come lo faccio io, e non voglio che mangi da un’altra parte perché a me piace quando mangiamo insieme…

Teti: E io che devo fare?

Achille: Per esempio potresti darmi una mano in cucina…

Teti: So io come fare! (si inginocchiò accanto al figlio e congiunse le mani): o padre Zeus, so che sei molto occupato, ma visto che tu non vorresti mai che le storie d’amore finissero a causa della cucina, potresti dare una mano a mio figlio?

I due pregarono a lungo e intensamente…finalmente…

Due scatolette di Simmenthal caddero a terra.

Achille:…

Teti: Immagino che…bisognerà adattarsi…

Achille: Madre, per vendicarmi di Agamennone che mi fa i dispetti, potresti far morire in guerra tutti gli Achei per ripicca mentre io e i miei compagni stiamo a casa…

Teti: Certo amore!

E Teti tornò alla spuma del mare. Achille intanto andò a casa con le sue scatolette di Simmenthal. Lì trovò due araldi di Agamennone che lo attendevano per prendersi Briseide.

Achille: prendetela. Non colpevoli siete voi verso di me, ma Agamennone; e io non combatterò più.

Briseide(uscendo dalla tenda): Allora, vi ho lasciato un po’ di pane con le olive già pronto e le armature sono già stirare per domani.

Due araldi:…

Achille: e per i prossimi giorni ci pensa la mia mamma!

Patroclo:…………………………………………………………………………………………………………

Intanto, sull’Olimpo…

Teti: o padre Zeus, tu sai che mio figlio è il più grande eroe Acheo che combatte nella guerra di Troia.

Zeus: sì, lo so.

Teti: Eppure Agamennone lo offende, gli ha preso e si tiene il suo dono: gliel’ha strappato!

Zeus: e che palle vu mi fate, tutti quanti! E quello vuole la peste, poi la rimanda indietro, poi questo vuole la serva, quello la rivuole, e bla, bla, bla! Te, si può sapere che vuoi?

Teti: Voglio che fai morire tutti gli Achei in guerra finchè Agamennone non chiede scusa a mio figlio!

Zeus accettò e andò a pranzo con gli altri dei.

Hera: o figlio di p…di Crono, che parola hai detto! Io lo so che Teti ha tramato con te per far perdere gli Achei! E io esigo che tu non lo faccia! (Hera tifa per gli Achei. Nda)

Zeus(che è appena entrato nella sala):…e che palle! La sai una cosa bella? NON ME NE FREGA UN CAZZO DI QUELLO CHE VUOI TE! Mettetevi d’accordo tra voi e poi venite a parlarmene. Sono stufo di voi che vi contraddite ogni minuto!

Hera ci rimase molto male e non disse nulla. Ma Efesto arrivò e posandole la mano sulla spalla disse:

Efesto: Mamma cara, non te la prendere! Lo sai che gli girano! Tanto gli girano sempre e siccome siamo immortali dovrai sorbirtelo per tutta l’eternità! Io ti difenderei anche, ma siccome sai che papino è piuttosto nervosetto, beviamoci su e scordiamoci tutto!

Efesto versò da bere a tutti e dopo poco gli dei si sbronzarono e si misero a cantare. Dopo un’ora caddero addormentati.

FINE LIBRO I

 

L'ILIADEFUL non vuole offendere in alcun modo nessuna persona, neanche i poveri personaggi le cui caratteristiche, qui, sono messe in ridicolo in ogni modo, senza tuttavia intenti offensivi. Questo è solo un modo per alleggerire l'Iliade.

L'idea che Odisseo sia innamorato di Achille è frutto delle idee insane mie e di tre delle mie compagne di classe. Io odio questo personaggio nell'opera originale,  però l'idea che Achille non lo ricambi, alla fine, mi fa un pochino pena... però lo odio troppo per pensarci XD!

L'ILIADEFUL è attualmente già composta fino al ventiduesimo canto. Sto aspettando che il prof si decida a farci leggere il ventitreesimo (spero che non ce lo faccia saltare, a me piace un monte..) per andare avanti. Sfortunatamente l'ho scritta tutta a mano, perciò devo ricopiarla al computer per postarla e pertanto ci vorrà un po'.  Ovviamente non ho fatto tutti i canti, solo alcuni.

Ringrazio tre in particolare delle mie compagne di classe per il loro (involontario) aiuto. Solo lamentarmi con loro dei canti interi da parafrasare mi dà un gran numero di buone idee!!

Ah, e grazie a Smolly_sev, come al solito.

 

 

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Capitolo 2
*** Iliadefu, Libro II: Il sogno e il catalogo delle navi ***


ILIADOS B ILIADOFUL B

Sono di nuovo qui!! Questo canto l'avevo già ricopiato visto che nella mia versione è molto breve -infatti ho tolto il catalogo delle navi che non è molto interessante. E' uno dei miei canti preferiti, c'è il caro Aghi (=Agamennone) e Odi bello (=Odisseo) !! Per il terzo bisognerà che mi venga la voglia di ricopiare, è un po' più lungo.

Saluto di nuovo le mie amiche Ester, Teresa e Alessia, e ovviamente Smolly_sev. Ciao ciao!!

Buon canto a tutti!

 

LIADOS B    ILIADOFUL B

Iliadeful, Libro II: Il sogno e il catalogo delle navi

Solo Zeus, dopo essersi coricato, non dormiva, perché aveva mangiato pesante questo, si sa, non concilia il sonno. Allora, già era nervosetto di suo (come al solito), poi il rigirarsi e il rigirarsi nel talamo odoroso con Hera che già russava gli diede ancora più fastidio. Così si alzò e meditò un piano per vendicarsi di Agamennone: chiamò Sogno Cattivo, suo caro amico, e gli disse:

Zeus: muoviti e va’, Sogno Cattivo, da Agamennone, e digli che armi gli Achei e che assalti Troia spaziosa, perché tanto domani non ci sono le partite di serie A del lancio del giavellotto e così io ho qualcosa da guardare.

Il Sogno Cattivo andò, si sedette sulla pancia di Agamennone e gli disse:

Sogno Cattivo: Agamennoneeee! Sono un sogno e ti dico, ascolta le mie parole: arma gli Achei che non doccia vedono da dieci inverni (epiteto sostitutivo di “Lunghi capelli”) perché domani potrai prendere Troia spaziosa!

Ma Agamennone, che stava dormendo e che quindi non l’aveva sentito, non ascoltò le sue parole, e anzi si girò nel sonno e Sogno Cattivo gli cascò giù dal letto. Allora Sogno Cattivo, tutto incazzato, lo scrollò e lo svegliò e gli urlò negli orecchi:

Sogno Cattivo: AGAMENNONE! SONO UN SOGNO E TI DICO DI ARMARE GLI ACHEI CHE NON DOCCIA VEDONO DA DIECI INVERNI (E COME CORNUTE CAPRE PUZZANO) PERCHE’ DOMANI POTRAI PRENDERE TROIA SPAZIOSA!

Agamennone stavolta lo ascoltò, lo guardò e gli disse:

Agamennone:…ancora cinque minuti!

Poi cascò giù come un sasso e si riaddormentò.

Sogno Cattivo gli lasciò un bigliettino sul comodino e se ne andò via. Il mattino dopo Agamennone lesse il bigliettino, si ricordò dello strano sogno e andò dagli Anziani.

Agamennone: o Anziani, stanotte è venuto da me un sogno e mi ha dato questo consiglio: oggi, dopo dieci anni che combattiamo, potremo finalmente prendere Troia spaziosa. Armiamo gli Achei: ma prima io dirò loro di tornare a casa e voi li farete rimanere, così, tanto per perdere tempo. (rivolto agli Achei) O Achei, è dieci anni che siamo qui, ormai abbiamo capito che non ci riesce. Che dite, andiamo via?

Non aveva ancora finito di parlare che gli Achei erano bell’e in corsa verso le navi. Allora Nestore prese in braccio Odisseo e lo buttò nel mezzo, e Odisseo disse loro:

Odisseo: o Achei, amici miei, io credo che si debba restare, perché secondo me se preghiamo abbastanza gli dei quelli alla fine si scassano e ci buttano le chiavi. Tanto per farvi capire che vi succede se andate avanti, guardate

Odisseo prese a bastonate il povero Tersite, che non c’entrava nulla. Gli Achei erano un branco di pecoroni e rinunciarono subito. Perciò si armarono e avanzarono verso Troia.

FINE LIBRO II

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Capitolo 3
*** Iliadeful, Libro III: I patti giurati e il duello di Alessandro e Menelao ***


ILIADOS G ILIADOFUL G

Finalmente ho ricopiato il terzo canto... vista la mia pigrizia ci ho messo pochissimo XD .

A scuola siamo anche riusciti a finire l'Iliade (lo so, Sofy, siamo schifosamente indietro, e il prof ancora non accenna a farci portare l'Odissea) però abbiamo saltato il ventitreesimo canto e visto che lo voglio fare a tutti i costi lo dovrò leggere da sola.

Un salutone allo Staff (Ester, Teresa e Alessia, che lo attendeva con impazienza) e naturalmente a Smolly_sev (non potevo mica scordarmene Sofy!!).

Buon canto.

 

ILIADOS G ILIADOFUL G

Iliadeful, Libro III: I patti giurati e il duello di Alessando e Menelao

Gli Achei avanzavano quindi verso Troia, e i Troiani avanzavano verso gli Achei, ed erano tutti incazzati neri, tanto per cambiare, lo erano da dieci anni. Solo Achille era eccezionalmente tranquillo, perché lui non combatteva, anzi stava a casa a farsi fare le coccole da Patroclo.

Alessandro, forte di questo, avanzava facendo il pottone, scuoteva la spada, l’arco e due lance (non chiedetemi come facesse a tenerli tutti con due mani sole, io non lo so).

Menelao lo vide e s’incazzò ancora di più: balzò giù dal carro e gli corse incontro.

Alessandro lo vide e per poco non se la fece addosso dalla strizza e tornò indietro di corsa: sarebbe voluto tornare di corsa dentro Troia e nasconderso sotto le coperte abbracciato al suo orsacchiotto (Pilarte) ma disgraziatamente le porte si chiusero prima e lui rimase fuori.

Ettore: porco cane, Alessandro, disgraziato che sei! Smettila di fare il codardo e affronta Menelao, si può sapere che ti ha fatto?

Alessandro: il punto non è quello che mi ha fatto, è quello che mi farà, nonché quello che gli ho fatto io…

Ettore: CRETINO! FILA E FATTI AMMAZZARE, SENNO’ TI AMMAZZO IO!

Ettore era andato a parlare con Menelao e aveva organizzato un duello dell’Atride col fratello qualche tempo prima: doveva essere il regalo di compleanno per Paride (quanto si amavano quei due fratelli!!)ma vista la situazione decise di tirarlo fuori ora. Mandò un araldo a chiamare il padre e intanto lui e Odisseo e Aiace misurarono il campo.

Priamo intanto era sulle porte Scee con Elena e gli altri vecchietti e spettegolavano degli eroi Achei: Elena infatti sapeva tutto quello che le aveva detto il suo primo marito e stava dicendo:

Elena:…e così Patroclo ha ucciso un compagno di giochi e suo padre Menezio l’ha fattorifugiare in casa del suo vecchio AMICO Peleo, dove ha conosciuto Achille, ma sapete, Odisseo tenta in ogni modo di separarli perché anche lui è innamorato di Achille…

L’ araldo rimase per un po’ ad ascoltare i pettegolezzi di dietro la porta, poi chiamò Priamo, che prese il carretto, scese giù e sentì che cosa volevano. Udì, meditò e disse parole, parlò così:

Priamo: Okay!

Poi montò di nuovo sul carretto e andò via.

Allora Menelao e Alessandro si misero l’armatura(perché o non ce l’avevano o se l’erano levata, prima) e si fronteggiarono: Paride tirò la lancia e…

La lancia ombra lunga volava ( qui la puntata finiva e l’aedo tornava il giorno dopo a finire la frase, così c’era un po’ di suspance)…e beccò Menelao nello scudo.

Menelao: pfui!

Alessandro: …doutch!

Allora Menelao gli tirò addosso la sua lancia e lo becò nel fianco.

Menelao: MITICO!

Alessandro: AHIA! Ma fai piano, no?

Afrodite: o Pariduccio, quel brutto Atride cattivo ti ha fatto male? Vieni, vieni qui che di te mi occupo io!

Afrodite prese Alessandro e lo portò nel suo lettino, dove Paride poté finalmente riabbracciare il suo orsacchiotto. Nel frattempo arrivò Elena che gli disse:

Elena: CODARDO, BUONO A NULLA, IO TI DO FOCO ALLA CASA, CHE TI SALTA IN MENTE DI FARE,

ANDARTENE NEL MEZZO DI UN DUELLO?! MA IO PIGLIO E ME NE TORNO DA MENELAO, LUI Sì CHE E’ UN VERO UOMO!

Elena era davvero arrabbiata, stava sbattendo in valigia tutti i suoi pepli per andarsene, Paride non sapeva come fermarla, allora intervenne Afrodite che le fece lo sgambetto e lei cascò dritta nel letto di Alessandro.

Tanto ‘sti greci non sapevano davvero fare altro…

FINE LIBRO III

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Capitolo 4
*** Iliadeful, Libro IV: I patti violati e la rassegna di Agamennone ***


Ho 9 minuti per postare

Ho 9 minuti per postare...

Questo canto è brevissimo e me ne scuso, ma l'ho dovuto autocensurare. In ogni caso ancora qualche riga e avrò finito di copiare il canto seguente, quindi sono a cavallo XD.

I saluti li ripeto per l'ennesima volta: grazie e un salutone a Smolly_sev e lo Staff  (Ester, Teresa e Alessia)

 

ILIADOS D ILIADOFUL D

Iliadeful, Libro IV: I patti violati e la rassegna di Agamennone

SU consiglio di Zeus Atena scese tra i Teucri. Andò dal primo pirla che incontrò, un tale di nome Pandaro, e gli disse:

Atena: o saggio figlio di Licaone, dammi ascolto: hai il fegato di scoccare una freccia a Menelao infrangendo i patti che avete giurato davanti agli dei? A questo modo la guerra ricomincerà e tutti ti ammireranno perché se tu non l’avessi fatto tutti sarebbero vissuti felici e contenti per sempre; così invece potrai essere adorato come quello che ha fatto riprendere la guerra!

Allora Pandaro prese una freccia e la scoccò ma siccome non aveva mira beccò Menelao invece che nel petto come voleva lui alla cintura.

Menelao:…oh, cazzo…

Agamennone: (verso Troia): BRUTTI TRADITORI!

Priamo(sporgendosi dalle Scee): BRUTTI TRADITORI A CHI? CARI ATRIDI, CORNUTI CHE SIETE ENTRAMBI, CHE DITE DELLE VOSTRE DONNE? ELENA, E CLITEMNESTRA? (Clitemnestra tradisce Agamennone con un tale di nome Egisto, che mi pare sia un di lui parente, se non mi sbaglio, col quale progetta di ucciderlo, mentre lui è a Troia; quando lo ammazzano Egisto diventa re ed entrambi sono uccisi da Oreste, uno dei figli di Agamennone. Nda).

Menelao( tipo straccio): ehm, Aga…Agamennone…ho un problema(reggendosi la ferita)…

Agamennone: o Menelao, che ti è successo?

Menelao: beh…credo che non sia più così grave…

Agamennone: come vuoi, ma un medico controllerà la tua ferita!

I due restarono a lungo in silenzio…Agamennone infatti era convinto che un medico sarebbe spuntato dal nulla esclamando: ciao, sono passato a vedere se per caso i Troiano hanno rotto i patti giurati e aggredito Menelao! Fino a che…

Medico: ciao, sono passato a vedere se per caso i Troiani hanno rotto i patti giurati e aggredito Menelao!

Agamennone aveva sempre ragione…

Poi armarono gli Achei, che erano ancora più incazzati di prima perché dovevano lavorare anche in giorno di ferie, e…

Attimo di suspance…

Attaccarono Troia.

Fine Libro IV

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Capitolo 5
*** Iliadeful, Libro IV:Colloquio di Ettore e Andromaca ***


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Come al solito, un salutone al mio Staff e a Smolly_sev e a Elly.

Buon sesto canto a tutti!

 

ILIADOS Z ILIADOFUL Z

Iliadeful, Libro VI: Colloquio di Ettore e Andromaca

Allora la guerra riprese, non era una cosa così straordinaria in effetti, praticamente non succedeva altro da dieci anni.

Il nostro amico Paride stava a casuccia bella con Elena, mentre il nostro amico Achille stava a casuccia bella con Patroclo. Insomma non facevano un cazzo tutti e due, mentre a manco 500 metri gli altri guerrieri si facevano un mazzo così.

Va detto che per i Troiani le cose si mettevano maluccio, sicché Ettore rientrò in città per mandare la sua mamma a dare un peplo usato ma ancora in buono stato ad Atena, manco Pallade fosse una poverella votata alla carità.

Dopo aver inviato mammina, Ettore andò a chiamare Paride, credendo che con un solo guerriero peraltro anche di molto codardo si potessero ammazzare tutti gli Achei.

Entrò in casa di Paride Alessandro e lo trovò seduto sul divano. Allora si rivolse a Elena:

Ettore: Via, spengigli la Playstation, che sennò si mummifica lì su quel divano!

Alex promise che appena finiva di lucidare le armi scendeva e Ettore per ingannare l’attesa andò a trovare sua moglie, Andromaca detta Andy.

La trovò sulle Porte Scee con un’ancella e il loro figlio, quella povera creaturina chiamata Scamandrio dal padre e Astianatte dagli altri; infatti Odisseo non lo buttò giù dalla Rocca di Troia per cattiveria ma per pietà: egli sapeva che quel povero bambino sarebbe cresciuto con gravi problemi mentali, visto che non avrebbe mai capito quale fosse il suo nome.

Andromaca: ti prego Ettore, non andare in guerra!

Ettore: cara, io devo andare!

Andromaca: NO!

Ettore: Sì!

Andromaca NO!

Ettore: Sì!

(andarono avanti così per quaranta minuti poi…)

Ettore: NO!

Andromaca: Sì!... doutch!

Ettore provò a prendere in braccio il figlio ma lui si spaventò e si ritirò. Allora Ettore provò di nuovo sempre con lo stesso risultato. Alla fine con un paio di finte a destra Ettore lo pigliò in collo a tradimento e disse:

Ettore:o padre Zeus, fa’ che questo mio figlio cresca bello e forte, saggio, intelligente, affascinante, aitante, astuto, brillante come lo sono io (che cresca come Aragorn direbbe l’Elly, nda) ; che porti a casa tante carcasse sanguinanti di nemici…

Andromaca: EHM, EHM…

Ettore: …ehm, le lascerà sulla porta, così non macchiano il tappeto…(Andromaca sorrise compiaciuta)e insomma, fa’ che diventi un grande guerriero come lo sono io!

Come abbiamo visto, a Zeus gli giravano particolarmente con i Teucri in quei giorni; e infatti, come sappiamo noi posteri, la preghiera di Ettore non verrà esattamente eseguita…

Poi Ettore andò via; mentre andava giù in battaglia, vide Paride che veniva verso di lui con le gambe che facevano giacomo giacomo…

Era evidente che l’aveva costretto Elena ad andare, lui sarebbe volentieri rimasto a casa: aveva tempoteggiato un po’ con la scusa delle armi, poi lei aveva capito che era solo una scusa e l’aveva sbattuto fuori della porta a calci.

Però le armi erano belle lucide!

I due fratelli si salutarono e andarono in guerra.

Fine Libro VI

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Capitolo 6
*** Iliadeful, Libro IX: L'ambasceria ad Achille ***


Buon compleanno a me

Buon compleanno a me!!

Oggi è il mio compleannuccio e questo è il regalino che mi autofaccio- insieme al Torneo Yaoi. Infatti l'ambasceria è uno dei canti che mi è piaciuto di più riscrivere grazie anche al bel numero delle Odisseo-figuracce.

Buon canto e se lasciate un commentino mica mi schifo eh...

 

ILIADOS I  ILIADOFUL I

Iliadeful, Libro IX: L’ambasceria ad Achille

Per gli Achei si metteva male, anzi malissimo, e ad Agamennone gli era presa paura e voleva andarsene a casina bella. Allora convocò gli Achei e fece una delle sue solite figure di merda mettendosi a piangere davanti a tutti, poro piccino. Allora parlò Diomede, incazzato a bestia perché una volta Aghi l’aveva insultato. Diede ad Agamennone dell’incapace e dell’ignorante, mica era una novità, era Achille che aveva lanciato la moda. Per finire parlò Nestore che, come i capi degli Achei adoravano fare, si autoinvitò a cena a casa di Agamennone.

I vecchiacci mangiarono nella tenda di Agamennone, poi Aghi disse:

Agamennone: Saggi, non nego di aver sbagliato…

Odisseo: E ci mancava anche credessi d’aver fatto bene!

Poi Agamennone lo fulminò con gli occhi e Odisseo s’accorse d’aver urlato.

Agamennone: Odisseo, visto che pari happy stasera, perché non ci vai tu da Achille a chiedergli scusa?

Odisseo: dal mio Achille adorato? Capo, quando vuoi!

Stava già muovendosi verso la porta quando Nestore, il cavaliere geranio, disse:

Nestore: Odisseo, buone parole tu pronunci, sopra ogni altro. Ma siamo seri: già ad Achille tu gli stai di molto sul culo, poi in questi giorni gli girano anche quelli che non posso dire, secondo te in quale stato ti riporterà qui il pietoso Patroclo?

Allora Fenice e Aiace si offrirono di andare con lui, non tanto per proteggerlo perché non ci teneva nessuno, più che altro per aiutare Patroclo a riportarlo indietr dopo che Achille lo avesse massacrato.

Quando arrivarono alla tenda del Pelide trovaron Achille che con una cetra faceva una serenata a Patroclo. Allora per non interrompere spudoratamente Odisseo tossicchiò, solo che a un certo punto gli andò la saliva di traverso e per poco non ci rimase secco. Allora i due piccioncini li fecero entrare in casa. Patroclo offrì un banchetto, come al solito. I tre accettarono anche se avevano già mangiato. In genere ci voleva mezz’ora solo per accendere il fuoco, ma in casa Pelide si erano modernizzati, e quando Patroclo accese le braci i tre ambasciatori rimasero molto stupiti.

Odisseo&Fenice&Aiace: …cherosene!!

Quel giorno c’era sciopero dei buoi, sicché non c’era verso d’ave carne fresca, ma Patroclo aveva tenuto da parte gli avanzi del sacrificio del giorno prima e, cappellino da cuoco in testa, li fece saltare in padella con un po’ di rosmarino. Gli ospiti apprezzarono (a parte Odisseo, che odiava Patroclo), poi prese la parola Odi bello:

Odisseo: o Achille, gran bel pezzo di fico che sei, lascia Patroclo, scappa via con me!! Io ti amo, posso darti tutto ciò che desideri, lascia questo sfigato e sposami!

Achille ci rimase di marmo, non se l’aspettava, infatti supponeva che almeno davanti a Patroclo Odisseo si sarebbe trattenuto un po’. Allora sollevando la coppa disse:

Achille: Laerziade glorioso, quando mai lo capirai? Io amo Patroclo, lui mi ama, siamo felici, non scapperò mai con te, ti detesto, sei brutto e antipatico, egli è soave e piacevole a vedersi! Oltretutto sei anche già sposato!

Odisseo: lascerò Penelope!

Achille: NONEE!!

Odisseo perse ogni reticenza e si buttò in ginocchio ai piedi di Achi-chan.

Odisseo: ACHILLE SPOSAMI TI PREGO TI SCONGIURO SEI L’AMORE DELLA MIA VITA!!

A quel punto Achilluccio bello perse la pazienza, gli saltò addosso e lo pestò a sangue.

Poiché era maleducato macchiare di sangue il tappeto in casa d’altri, e quindi non potevano lasciarlo lì, Fenice e Aiace si alzarono e portarono via Odisseo moribondo.

Patroclo non andò con loro per aiutarli, perché Achille doveva finire la serenata…

Fine Libro IX

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Capitolo 7
*** Iliadeful, Libro XVIII: La fabbricazione delle armi ***


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Iliadeful, Libro XVIII: La fabbricazione delle armi

Antiloco, figlio di Nestore, andò da Achille a informarlo che Patroclo era morto. Achille scoppiò a piangere, urlò, si rotolò nella polvere, pestò Odisseo perché gioiva, e insomma fece abbastanza pietà.

Lo sentì Teti dall’abisso del mare, lo sentirono anche le altre dee, Glauche, Talia, Cimodocea, Nesea, Spio, Toe, Alìe, Attea, ecc. ecc.

Teti: che gli sembra l’ora di far casino??

Teti andò su tutta incazzata e gli fece:

Teti: o Achille, ti si sente di laggiù!!

Ma Achille continuava a piangere e a urlare e insomma, non pareva che la gonna di mammà lo avesse di molto consolato.

Teti: forse Zeus non ha fatto morire in guerra tutti gli Achei per farti piacere?

Achille pianse più forte.

Teti: creatura mia, forse Patroclo ti ha lasciato?

Achille tentò di strozzarsi con la cravatta dell’armatura, ma si era scordato di avere il collo invulnerabile…

Teti invece fece due più due ed esclamò, capendo tutto:

Teti: oh no, forse Patroclo ti ha tradito?

Non aveva capito veramente un cazzo…

Achille svenne direttamente, e Teti disperata si mise a urlare:

Teti: con chi ti ha tradito amore? È Odisseo sovrano d’Itaca, Menelao il cornuto spartano, o il terribile Ettore sfigato di Troia?

Per la disperazione svenne anche lei, e al povero Antiloco toccò svegliarli tutti e due; allora Achille le spiegò tutto.

Teti: Ah, ma allora è solo questo!!

Achille svenne di nuovo, e Teti andò al piano di sopra (=l’Olimpo) e andò a trovare Efesto. Gli disse:

Teti: o Efesto, so che sono secoli che fingo di non conoscerti e non ti saluto neanche per strada, ma adesso ho bisogno di aiuto. Fammi delle armi per mio figlio!!

Efesto, l’unico dio gentile e disinteressato di tutto il Primo Piano, fece delle armi per Achille.

Fine Libro XVIII

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Capitolo 8
*** Iliadeful, Libro XIX: L'interruzione dell'ira ***


Nello scorso capitolo non ho fatto i ringraziamenti

Nello scorso capitolo non ho fatto i ringraziamenti: quando il cervello c'è e si vede...

Riportandomi in pari, grazie a Smolly_sev, Artemis00 e Rosalie Hale e Bella Swan; spero di aver scritto bene, in ordine e soprattutto tutti, in caso contrario chiedo scusa e grazie ugualmente.

Inoltre, grazie al mio Staff e naturalmente anche alle mie compagne di classe che hanno scoperto che scrivo l'ILIADEFUL: grazie a Paddy, Maty, e Cate che mi hanno fatto i complimenti il giorno dopo a scuola, e come al solito scusate se ho dimenticato qualcuna, vale sempre il solito discorso sul cervello che c'è e si vede.

Stasera sono un po' giù e non sapevo che fare, per questo posto. Grazie in anticipo a coloro che leggeranno e commenteranno.

Buon capitolo!!

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Iliadeful, Libro XIX: L’interruzione dell’ira

Teti portò le armi ad Achille. Egli piangeva sul corpo di Patroclo e quando le vide l’ira si radicò nei suoi occhi. Disse:

Achille: madre, sono belle queste armi, è chiaro che sono opera di uomo immortale.

Teti: le produzioni Efesto sono del resto note per la loro qualità e resistenza. Efesto usa solo i metalli più resistenti e pregiati.

Achille&Teti: COMPRATE LE VOSTRE ARMI DA EFESTO!!

Achille: Madre, io ho paura che il corpo di Patroclo si decomponga!!

Teti: non temere creatura mia, ci pensa la mamma!!

Così quando Achille uscì dalla tenda Teti aprì il freezer, buttò via un bue surgelato (che del resto avrebbe suscitato in Achille tristi ricordi, vista l’abitudine tipica di Patroclo di suscitare i sacrifici) per fare posto e ci mise dentro Patroclo.

Per questo Teti è venerata come madre della criogenia.

Tornando a noi, Achille andò a chiamare l’assemblea, accorsero tutti, anche chi generalmente non gliene fregava nulla, e tra loro c’erano anche Odisseo, che pure sanguinava ancora dall’ultima volta che Achille lo aveva pestato (vedi canto XVIII), e Agamennone (che sanguinava anche lui ma per un motivo serio, lui).

Achille: o Agamennone, che cosa abbiamo combinato??

Agamennone: E lo dici a me…è a me che mi rompono sempre perché ti ho insultato!!

Achille: e solo per Briseide! Magari Artemide l’avesse uccisa quando l’ho presa!! Prima di tutto avrei imparato a cucinare prima, poi, il mio adorato Patroclo sarebbe ancora…

Achille si mise a piangere, il ricordo di Patroclo era ancora vivo nella sua mente.

Odisseo: Achille, amore mio, vieni che ti consolo io!

Mezzo esercito greco gli tirò le lance addosso, ma la mala erba non muore mai…

L’Atride fece portare un pacchetto di fazzoletti Olympo (i più morbidi e resistenti!!) ad Achille e aspettò educatamente che si riprendesse. Il Pelide manifestò il desiderio di combatte immediatamente ma Aghi suggerì prima di andare a mangiare (tre cose sanno fare gli achei: mangiare, combattere e la terza, beh, si capisce…)

Achille: Agamennone, so che non è educato rifiutare, ma prova a capirmi: io non ho fame in questo momento!!

Odisseo: Achille, pensa alla salute, non combattere a digiuno!!

Ma Achille si rivelò irremovibile…

Allora Agamennone gli fece rendere i doni (tutti, anche Briseide) poi andarono tutti a mangiare. Solo Achille non mangiò, del resto non avrebbe avuto la forza di mangiare sapendo che Patroclo non avrebbe mai più surgelato un sacrificio…

Invece si vestì e montò sul carretto incitando i suoi cavalli immortali a partire.

E incredibilmente Xanto, cavallo OGM, gli disse:

Xanto: Achille, stavolta ti andrà bene, ma credimi, ti si avvicina la morte!! Morirai sotto Troia!!

Achille: … Qua bisogna rinfrescarsi un po’ le idee!!

E si sedette lì tutto tranquillo a mangiarsi un Kinder Pinguì.

Fine Libro XIX

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Capitolo 9
*** Iliadeful, Libro XXII: Uccisione di Ettore ***


Grazie a Rosalie Hale e Bella Swan e a

Grazie a Rosalie Hale e Bella Swan e a _LaCate_ del commento. E naturalmente anche a Paddy.

Smolly, ci credi che stiamo iniziando l'Odissea?! Io no!!

Buon capitolo a tutti, e chiedo anticipatamente scusa ai fan di Ettore.

 

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Iliadeful, Libro XXII: Uccisione di Ettore

Tutti i Troiani erano ritornati dentro le mura, solo Ettore era rimasto fuori, nessuno ha ancora capito bene perché.

I suoi genitori urlavano dalle mura: riportiamo la scenata di Priamo.

Priamo: ACHILLE! AMMAZZALO, AMMAZZALO, A MORTE IL TRADITORE!!

Ecuba: …

Priamo: che c’è??

Ecuba: non devi tifare per Achille, ma per Ettore!!

Priamo: …quello è Ettore?? Non è Alessandro??

Come vediamo, avere cinquanta figli ha i suoi svantaggi…

Ettore era un tantino brillo, perché aveva libato prima di partire, e noi posteri ne conosciamo gli effetti.

Infatti appena vide Achille si mise a urlare:

Ettore: Achille, TVTTB!!

Achille sentendolo credette che lo volesse sfottere, s’incazzò ancora di più (prima non era molto tranquillo, eh) e si mise a correre.

Quando lo vide, Ettore si mise a ridere, era proprio sbronzo, e cominciò a correre in giro per tutta la rocca, urlando:

Ettore: AVA, COME LAVA!! ACHILLE, TVTTB!!

Insomma, non fece proprio bella figura. Dopo tre giri però si fermò e si voltò, deciso a fare sul serio.

Impugnò la lancia, si mise dritto, prese bene la mira e…

Ettore: ………………………IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIH!!

Ettore si mise a ridere e cadde per terra ridendo come un pazzo.

Achille ci rimase molto male e gli toccò aspettare che Ettore si mettesse dritto e si ricomponesse.

Alla fine Ettore si alzò, raccolse la lancia e si concentrò…

Ettore: Achille, ho il sole negli occhi!!

Achille cominciava a disperare…

Infine Ettore tirò, e manco a dirlo lo mancò.

Insomma, non c’era da aspettarsi molto altro…

Toccava ad Achille. Achi bello si mise in posizione e disse:

Achille: adesso pagherai per quello che hai fatto a Patroclo!!

Ettore diede segno d’aver capito la situazione (ognuno ha i suoi tempi, no?).

Ettore: …………………………………………………………………dai, colpiscimi!!

E si piazzò a braccia aperte davanti ad Achille.

Certi segni andrebbero bene interpretati…

Achille non aveva tempo da perdere e gli tirò la lancia addosso, beccandolo in pieno.

Ettore cadde a terra trafito nella gola, ma non morì subito, poteva ancora parlare:

Ettore:…Achille, TVTTB…

Morale: attenzione alle libagioni!!

Achille legò quindi Ettore al carro ( che finalmente dimostrava una qualche utilità in più, oltre a quella di portare la merenda evitando ai guerrieri l’imbarazzante situazione di dover fermare una battaglia per chinarsi a raccattare la Girella o il panino caduti) e lo strascicò fino al campo Acheo.

Fine Libro XXII

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Capitolo 10
*** Iliadeful, Libro XXIII: I giochi funebri per Patroclo ***


ILIADOS Y ILIADOFUL Y

Grazie a Rosalie Hale e Bella Swan e a Smolly_sev, e naturalmente alle mie compagne di classe e al mio staff che mi sostengono.

Poiché l' ILIADEFUL è attualmente conclusa, a breve posterò il ventiquattresimo capitolo, il riscatto di ettore. Non so cosa significhi a breve con esattezza, ma se lo dico dovrebbe essere un buon segno.

Per ora, buon ventitreesimo canto!

 

ILIADOS Y ILIADOFUL Y

Iliadeful, Libro XXIII: I giochi funebri per Patroclo

Tutto soddisfatto Achille portò Ettore al capo acheo, lo appese al muro e lo usò per giocare a freccette ( Ettore ovviamente faceva il bersaglio).

Finito ciò i suoi amici lo portarono da Agamennone, che cercò di convincerlo a lavarsi ma invano: Achi-chan voleva aspettare la sepoltura di Patroclo, sarebbe stato troppo forte il ricordo dei bagni fatti assieme, preferiva di gran lunga puzzare come cornuta capra.

Dopo la cena andò a distendersi sulla riva del mare e si addormentò.

In sogno gli apparve Patroclo che gli disse:

Patroclo: o Achille, che fai, dormi?

Achille: evidentemente…

Patroclo: seppelliscimi in fretta, mio unico amore, i morti non vogliono farmi passare perché ancora il mio corpo è intatto (Achille pensò al cadavere nel freezer e non disse nulla), io mi spallo qui, non c’è neanche una rivista da leggere!!

Achille: come vuoi, cucciolo mio!!

In quel mentre Patroclo scomparve; Achille si svegliò e con i suoi preparò il rogo dove bruciò il corpo di Patroclo. Poi disse ai greci:

Achille: Atride, e voialtri greci, spegnete il rogo con vino lucente, poi faremo una gara in onore di Patroclo.

Tutti contenti gli achei spensero il rogo con la benzina ( il vino preferivano berselo loro) e si radunarono intorno ad Achille, che iniziò a elencare i premi: una donna e un tripode al primo; una cavalla incinta al secondo; al terzo un lebete e la pagina del dizionario dov’era la spiegazione di lebete; al quarto due talenti d’oro; al quinto un’urna a due manici; al sesto un materasso eminflex e la rete a doghe larghe; al settimo un set di coltelli; all’ottavo una batteria di pentole; al nono un tagliaerba; al decimo un Gillette Fusion e un frullatore.

Poi tutto l’esercito acheo giocò a Pesta Odisseo in memoria di Patroclo: arrivò primo Aiace, perché Achille per una volta si era astenuto, sennò vinceva lui.

Si divertirono tutti un mondo, tranne, chissà perché, Odisseo…

Fine Libro Ventitreesimo

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Capitolo 11
*** Iliadeful, Libro XXIV: Il riscatto di Ettore ***


ILIADOS W ILIADOFUL W

Grazie a Rosalie Hale e Bella Swan, Smolly_sev, evening_star per le recensioni. Grazie anche al mio staff, che mi sopporta durante questo mio periodo un po' duro, e alle mie compagne di classe: Paddy, La Cate, Maty, e tutte coloro che hanno letto l'ILIADEFUL, se ne avessi dimenticata qualcuna.

Siamo giunti al ventiquattresimo canto, il riscatto d'Ettore. Fine. Riassumendo tutti i ringraziamenti, grazie semplicemente a chi ha letto ed è andato avanti.

Fan di Priamo di tutto il mondo, unitevi, questo è il SUO canto!!

ciao ciao!!

 

 

LIADOS W  ILIADOFUL W

Iliadeful, Libro XXIV: Il riscatto di Ettore

Achille tutte le mattine si alzava presto e prima di colazione faceva un paio di giri tra le tende col carro trascinandosi dietro il corpo di Ettore. Questo agli dei non stava per niente bene perché loro volevano dormire fino a tardi e invece Achi li svegliava sempre facendo un casino incredibile.

Allora chiamarono Teti e le dissero che andasse a ordinare ad Achi-chan di restituire il cadavere anche perché puzzava tanto che nel campo erano tarmate a circolare le mascherine antigas. Teti andò a dirglielo e Achille fece un po’ di storie ma poi accettò anche sotto insistenza di Balio e Xanto che erano stanchi morti di quella storia.

Così Teti tornò tutta contenta nel mare.

Intanto Priamo, che era un nonnino veramente arzillo, decise di andare da Achille a chiedergli di rendergli di rendergli il figlio. Così, con tanto di cappellino da alpino con la piumina in testa, scese giù e andò nel campo acheo. Capì subito qual’era la tenda di Achille seguendo la direzione del binocolo di Odisseo, che tutte le sere si appostava sul tetto della sua tenda per spiare Achille; gli fu facile entrare perché il Pelide si dimenticava sempre la porta aperta.

Entrò e trovò Achi-chan seduto pensieroso su una seggiola subito dopo mangiato.

Si avvicinò piano piano e disse parole, parlò così:

Priamo: BUH!

Achille si spaventò a morte ma poi si mise a ridere vedendo Priamo in pantaloni corti e calzettoni al ginocchio.

Priamo: o Achille, rendimi il corpo di Ettore in cambio di ricchi doni!!

Achille: okay!!

Priamo rimase spiazzatissimo perché si aspettava un rifiuto, allora disse:

Priamo: va bene grazie!!

E uscì. Ritornò dopo pochi secondi e disse:

Priamo: scusa ho dimenticato qualcosa??

Eh, la vecchiaia…

Achille mandò le schiave fuori della tenda a lavare Ettore perché c’era un puzzo che non ci si stava e offrì a Priamo un banchetto, tanto per andare fuori dagli schemi, tranquillamente ignorando il fatto di avere appena finito di cenare.

Purtroppo mentre cucinava si mise a piangere pensando a Patroclo, si distrasse per cercare la confezione famiglia di fazzoletti Olympo, questo lo fece piangere ancora di più perché era rimasto vedovo, e insomma fece scuocere il bue.

Quando finirono di mangiare il bue mezzo bruciato Priamo prese la parola e sollevando la coppa disse:

Priamo: o Achille, devo andare in bagno!

Achille gli spiegò dove andare, e quando tornò Priamo gli disse:

Priamo: Achille, ti ho promesso ricchi doni per il corpo di Ettore, ma purtroppo non sapevo cosa regalarti perché non sapevo cosa poteva piacerti: ti ho portato 500 euro e ti compri quello che vuoi, tieni il resto!

A quel punto prese Ettore,che le schiave avevano lavato nel deodorante Poseidon (e senti il profumo del mare!!) e se ne tornò a Troia. Rientrò a casa con Ettore sul carretto e lui, Ecuba, Elena e Andromaca ci piansero un po’ su. Poi Priamo disse:

Priamo: boia quanto puzza!

E lo bruciarono e banchettarono (un’altra volta!!) e così onorarono la sepoltura di Ettore domatore di cavalli.

Fine Libro Ventiquattresimo

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