slow burn

di 365feelings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** déjà vu ***
Capitolo 2: *** teiera ***
Capitolo 3: *** natale ***



Capitolo 1
*** déjà vu ***


Prompt: Animali fantastici e dove trovarli, Newt/Tina, in America il Mondo Magico ha leggi per un sacco di cose diverse
Note: ringrazio Kuruccha per il prompt e vi invito tutti a partecipare alla nuova iniziativa della piscinadiprompt: #dashingprompts.
Non credevo avrei più pubblicato in questo fandom e poi ho visto Animali Fantastici.
Per leggere i miei sproloqui sulla storia basta cliccare sul link in alto. 





In America il Mondo Magico ha leggi per un sacco di cose diverse. Newt ormai lo sa fin troppo bene, ma continua a dimenticarsene.
«Signor Scamander» sospira Tina. La felicità nel rivedere il magizoologo è presto sostituita dal peso della responsabilità del proprio lavoro «Deve venire con me».
Newt non oppone resistenza, ma d’altronde non lo ha fatto nemmeno la prima volta. Tempo di una Smaterializzazione congiunta e sta (stanno) nuovamente attraversando la soglia dell'imponente Woolworth Building.
«Almeno questa volta non è coinvolta nessuna valigia piena di animali fantastici» commenta Newt, procedendo al fianco della strega e osservando l’ambiente, così diverso da quello del Ministero.
«No, è vero» gli concede Tina con un accenno di sorriso chiamando l’ascensore «Ma facciamo che non diventi un’abitudine» e poi, tra sé e sé, aggiunge «Madama Presidente non sarà affatto contenta di rivederla».
Newt annuisce, lo sguardo perso tra le nuvole dell’infinito soffitto – in un certo senso gli ricorda quello della Sala Grande di Hogwarts.
«E lei, invece, Signorina Goldstein?» domanda e quando riporta l’attenzione sulla donna, questa ha le guance arrossate e lo sguardo sfuggente.
«Molto» replica Tina alla fine, entrando nell’ascensore non appena le porte si aprono e salutando, cortese, l’Elfo.
Newt la segue, l’espressione insolitamente felice per un Mago che ha inavvertitamente violato, un’altra volta, le regole del MACUSA
 

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Capitolo 2
*** teiera ***


Prompt: Animali fantastici e dove trovarli, Newt/Tina, Teiera
Note: scritta sempre l'iniziativa #dashingprompts. Per altre note aprire il link sopra.




Sente lo sguardo profondamente ed apertamente critico della Signora Esposito scrutarla da capo a piedi e viceversa e sente che sta la sua aria sciupata e il suo pigiama indossato alle nove di mattina stanno venendo giudicati. Severamente anche.
Tina tuttavia, rientrata da poco da un turno massacrante, non ha la forza di difendersi. Vuole solo tornare a letto e restarci almeno fino a quando non dovrà riprendere servizio.
«Buongiorno, posso fare qualcosa per lei?» domanda trattenendo a stento uno sbadiglio e mantenendosi a mala pena dritta sui suoi piedi. Non sono in molti gli Auror che arrivano al pensionamento: il primo pensiero va agli incidenti sul campo, alla morte con la bacchetta in pugno. Nessuno pensa mai allo stress e alla stanchezza accumulati, non come prima cosa almeno. Si può morire per mancanza di sonno? si domanda distrattamente Tina. 
«Buongiorno Signorina Goldstein» replica la donna, lisciando un’invisibile piega dalla gonna come a sottolineare che lei, a differenza di qualcun altro, è in piedi e pronta ad essere un membro utile e produttivo della società «A dire la verità sì. Mi chiedevo se tu e tua sorella avete una teiera da prestarmi».
«Una teiera?» ripete, lo sguardo vacuo. Una teiera.
«Un secondo» aggiunge poi, accostando la porta perché la Signora Esposito ha il vizio, appena può, di sbirciare nel loro appartamento e anche se al momento non ci sono elementi compromettenti, non è il caso di correre il rischio. Non è sicura di riuscire ad eseguire un Oblivion accurato con tutta quella stanchezza in corpo e l’ultima cosa che a lei e a Queenie serve è una padrona di casa che non ricorda che hanno già pagato l’affitto del mese.
Con pochi e sgraziatamente strascicati passi è davanti il ripiano della cucina e tra le pentole adocchia senza troppe difficoltà ciò che sta cercando, quindi torna indietro. 
Mentre porge la teiera alla Signora Esposito, però, un ricordo torna a vivere nella sua memoria. Un ricordo non troppo lontano nel tempo, risalente solo ad una manciata di settimane prima, anche se sembrano passati mesi e mesi tanto la sua vita è diventata frenetica da quel giorno – non che sia necessariamente un male questo, è comunque grata di aver di nuovo il suo lavoro.
È un’altra teiera quella che ha in mano nel ricordo. È un’altra situazione. Ed è un’altra la persona davanti a lei – zazzera scompigliata e sguardo sfuggente, un mondo di meraviglie in una valigia.
Chissà come sta, si chiede e al pensiero di Newt Scamander sorride dolcemente.
«Signorina Goldstein?»
«Eh? Sì!» replica, riprendendosi e realizzando di non star lasciando la presa sul manico «Mi scusi, tenga, tenga!»
La padrona di casa assume un’espressione alquanto perplessa, ma Tina non se ne cura e dopo aver salutato chiude la porta.
Ora può finalmente tornare a dormire: lo fa senza indugi e con una sensazione di tepore all’altezza del petto.

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Capitolo 3
*** natale ***


prompt: Animali fantastici - è il primo Natale da sposati per Newt e Tina, e lo snaso ha deciso che sarebbe stato carino depredare l'albero di tutte quelle belle decorazioni luminose
note: Non ho ancora ben definito i miei headcanon sulla famiglia di Newt, ma mi piace credere che fosse sì una famiglia di Purosangue ma comunque più aperta di altre.
Scritta per il Drabble Event: 12 Days of Christmas



«Newt» bisbiglia con urgenza, cercando di attirare l'attenzione del marito ma non quella degli altri presenti – tutti Maghi e Streghe Purosangue del nutrito clan Scamander «Newt!»
Newt, poco lontano da lei e intento in una impacciata conversazione, si congeda dal suo interlocutore e la raggiunge, fraintendendo il motivo della chiamata.
«Tina, stai andando benissimo» le dice, accompagnandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre la donna indica con lo sguardo il grande albero di natale riccamente decorato.
«Lo snaso, Newt, lo snaso! Credo ci abbia seguiti» ribatte, accompagnando l'affermazione ad un nervoso gesto del capo. Newt si volta giusto in tempo per vedere lo snaso prendere una delle palline dorate appese all'abete. Per fortuna nessun altro sembra accorgersene.
«Per le sottane di Tosca» esclama sottovoce l'uomo «Non di nuovo!»
«Cosa facciamo?» domanda lei, mordendosi il labbro inferiore.
Lo sguardo di Newt vaga pensiero per tutta la sala, probabilmente controllando cos'altro manca.
«Mio padre non deve accorgersene».
Tina non sa se si sta rivolgendo a lei o se sta solo riflettendo ad alta voce, in ogni caso annuisce. Ricorda che il signor Scamander, ancora molti anni prima, aveva proibito al figlio minore di tenere in casa animali, creature magiche o meno.
«Ok, tu distrai i miei genitori» le dice poi, con maggior sicurezza «Io mi occupo dello snaso».
«Io distraggo –» ripete Tina, volgendo lo sguardo alla distinta coppia «No, non credo –»
«Hai affrontato sfide ben più ardue» le ricorda «E poi già ti adorano».
Tina ha i suoi dubbi a riguardo, è pur sempre la strega americana Mezzosangue che prima ha sposato loro figlio e poi è stata presentata alla famiglia. È abbastanza certa che i progetti per il secondogenito fossero differenti e prevedessero una comoda e sicura unione con una Purosangue inglese e invece è arrivata lei – sorpresa!
Non può, però, fare altrimenti, perché Newt si è già mosso verso l'albero di Natale. 

Con il senno di poi forse era meglio lasciare lo snaso dov'era. Forse nessuno se ne sarebbe accorto e l'albero sarebbe ancora al suo posto e l'arredamento della sala integra.
«Non ci inviteranno più, vero?» domanda con un sospiro Tina mentre tornano a casa.
Newt tiene l'animale in braccio e non sembra particolarmente turbato dall'accaduto e nemmeno arrabbiato con lo snaso – è sempre irrimediabilmente indulgente con le sue creature magiche.
«Poco probabile, sì» conferma il Mago e poi ricorda «Ma tu sei invitata per il tè domani, se vuoi».
Newt sembra notare la perplessità della moglie, perché continua, probabilmente parafrasando le parole di sua madre: «Solo io sono bandito, tu sei liberissima di fare come fosse casa tua».
«Se domani vai, ti consiglio di provare gli scones. Li fa Polly, uno degli Elfi Domestici di mia nonna» le consiglia poi, con tono confidenziale.
Tina non è meno perplessa di prima, ma d'altronde ha scelto lei di sposare un inglese – e non se ne pente, sia ben chiaro.

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