Tu mi salverai

di Alexandra_Wolf
(/viewuser.php?uid=985157)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Sakura in pericolo ***
Capitolo 3: *** Te lo avevo detto ***
Capitolo 4: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 5: *** Di nuovo in gioco ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


Questa è la mia prima FF in assoluto e volevo scriverne subito una sulla coppia anime che preferisco, la Kakasaku. Spero che questo primo capitolo non annoi subito.

Beh che dire?! Buona lettura.
 

La partenza

Tsunade convocò alcuni nuovi jonin per una missione, tra cui Sakura e Naruto.
La missione era di proteggere gli Anziani del Villaggio della Foglia che dovevano attraversare il confine per andare nel Paese del Vento.
Dopo aver parlato della missione, i jonin andarono a prepararsi per la partenza.
"Ehi Sakura" disse Naruto.
"Mmh?" Sakura si girò verso di lui.
"Ci vediamo alla porta di Konoha più tardi?" domandò alla ragazza.
"Certo ci vediamo là" rispose Sakura con un sorriso.
Sakura s'incamminò verso casa e arrivata trovò qualcuno sui gradini di casa sua.
"Kakashi che ci fai qui?" domandò.
"Ho saputo della missione" rispose secco Kakashi. Sakura continuava a non capire.
"Si, e quindi?" dicendo questo aprì la porta ed entrò, Kakashi la imitò dopo essersi guardato intorno per vedere se ci fosse qualcuno. Entrò e chiuse la porta in maniera un po' brusca. Cosa che fece sussultare Sakura.
"Mi dici che hai?" gli domandò mentre preparava il necessario per il viaggio.
"Non voglio che tu vada, è troppo pericoloso" rispose Kakashi.
"Oh ma dai. Non hai mai detto così per una missione, nemmeno quando avevo 12 anni".
- Si, ma ora le cose sono cambiate- pensò il jonin mentre guardava Sakura andare su e giù per la casa.
"Bene, ho tutto. Posso andare" disse Sakura. Prese le chiavi e aprì la porta ma Kakashi le si parò davanti chiudendo la porta alle sue spalle. Sakura era sbigottita, non lo aveva mai visto così.
"K-Kakashi!" disse la ragazza.
"Non voglio che tu parta" esordì ancora il jonin, ma questa volta la sua voce era velata di tristezza. Sakura la percepì e lo abbracciò alzandosi sulla punta dei piedi. Come sempre. Kakashi la trinse forte a sè come mai prima d'ora. - E' davvero preoccupato- pensò Sakura.
"Non mi accadrà niente. Te lo prometto" disse ad un certo punto Sakura.
"Sta attenta, ti prego" le disse
Si staccarono dall'abbraccio e Sakura, sempre in punta di piedi, abbassò la maschera che Kakashi portava sempre e lo baciò e nel farlo arrossì come la prima volta.
Sakura lo convinse ad accompagnarlo alla porta di Konoha. Là erano riuniti i jonin con Tsunade che appena vide il volto di Kakashi si avvicinò a lui.
"Non ti devi preoccupare, è un bravo ninja" disse la donna.
"Lo so" ribattè Kakashi senza guardarla.
"Se avranno bisogno di noi, saremo là subito" disse l'Hokage toccandogli il braccio.
Kakashi rimase con l'Hokage fino a che non partirono poi si girò e, con le mani in tasca, s'incammino verso casa.



Fine capitolo.
Ditemi cosa ne pensate e ci vediamo (spero) al prossimo capitolo.

Alexandra_Wolf

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sakura in pericolo ***


Ecco il secondo capitolo. Buona lettura!

I jonin erano ormai a metà del loro viaggio. Sakura e Naruto stavano parlando quando dal bosco spuntarono dei ninja del Villaggio del Suono. Nessuno se ne era accorto ma ormai non aveva più importanza, erano circondati. Sakura si preparò a combattere, così come Naruto.
Ce ne erano troppi, Sakura ormai aveva finito tutto il chakra ma doveva andare oltre. Dopo aver fermato un altro ninja, la ragazza si guardò intorno per vedere dove fosse Naruto e in quel momento lo vide mentre si scontrava con un uomo ma dietro di lui ne stava arrivando un altro armato di spada. Non ci pensò due volte, iniziò a correre verso il ragazzo gridando il suo nome.
"Naruto! Attento!" gridò.
Il ragazzo sentì la sua voce ma appena si girò vide la figura di Sakura, davanti a sè, con la spada del nemico nel fianco e accecato dalla rabbia prese un kunai infilzando l'uomo.
Quando si concentrò su Sakura, la ragazza stava cadendo a terra.
Sakura cadde al suolo con un dolore lancinante al fianco ma non poteva guarirsi da sola, non aveva più forze. Mentre era stesa a terra sentì Naruto chiamarla per nome ma non riusciva a muovere un solo muscolo.
"Sakura! Sakura, guardami!" disse Naruto prendendola tra le braccia.
"Naruto, stai bene?" disse con un filo di voce.
"Si, sto bene ma tu no. E' tutta colpa mia!" rispose il ragazzo tra le lacrime.
"Non dire così, Naruto. E' questo che fanno i compagni di squadra" tossì sangue dopo quelle parole.
Naruto la strinse ancora più forte a sè. Era spaventato, non sapeva cosa fare.
"Shizune, ti prego!" gridò ad un certo punto. Il ninja medico arrivò di corsa e aiutò subito Sakura.
"Tranquilla, ho già avvisato Konoha. Tsunade sta arrivando. Lei saprà cosa fare" disse continuando a curarla.


"Dobbiamo partire subito!" disse il Quinto Hokage. Aveva radunato tutti i chunin e i jonin che potè e prima che uscissero dal suo ufficio parlò ancora: "un'altra cosa. Sakura Haruno è rimasta feerita gravemente. Non fate avvicnare Kakashi alla tenda medica. Intesi?".
Nessuno fece domande.
"Intesi!" gridarono all'unisono e uscirono.
"Asuma!" disse Tsunade.
"Si?!" rispose il ninja.
"Tieni occupato Kakashi. Se lo venisse a sapere non mi perdonerebbe mai" continuò.
Asuma annuì e uscì per trovare Kakashi.


"Naruto! Shizune!" disse una voce in lontananza.
I due alzarono lo sguardo e videro Tsunade correre verso di loro. Poterono ritornare a respirare.
"Shizune vai. Ci penso io" disse l'Hokage. La ragazza si alzò e andò a curare altri feriti.
C'era troppo sangue. Tsunade lo sapeva. Sarebbe stata dura.
"Sakura tieni duro. Resta con me" disse alla ragazza.
Stava facendo il possibile ma non era abbastanza, se non trovava una soluzione rischiava di perderla e questo non poteva succedere.
Sakura sentiva le mani della sua maestra sul fianco ma riuscì solo a pensare a quanto Kakashi avesse ragione. glielo avrebbe rinfacciato per sempre.
Mentre Tsunade curava le ferite sentì la mano di Sakura prenderle il polso, così si girò verso di lei.
"K-Ka..." riuscì a dire la ragazza prima di chiudere gli occhi.
Tsunade per paura di perderla gridò l'ordine che non avrebbe pensato di impartire.
"Trovatemi Kakashi Hatake!" gridò.
Sapeva di avere le sguardo interrogatorio di Naruto puntato su di lei e ne aveva tutte le ragioni ma non era il momento delle spiegazioni.
 

Finito anche questo capitolo. Spero vi piaccia.

Ci vediamo al prossimo capitolo!!

Alexandra_Wolf <3


 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Te lo avevo detto ***


Ciaooo! Scusate l'attesa ma ho avuto qualche problema. Ecco il terzo capitolo.

Buona lettura e Buon Natale!

Con l'aiuto di altri ninja, Naruto e Tsunade portarono Sakura nella tenda medica.
"Naruto" disse la donna. "E' meglio se aspetti fuori". Il ragazzo non fece eccezioni e uscì. Si dava la colpa per quello che è successo a Sakura, come aveva potuto non accorgersi del ninja alle sue spalle.
Arrivata sera, mentre camminava, vide in lontananza Asuma e Ino parlare con Kakashi, il quale ad un tratto fece cadere il libro che era solito leggere. Asuma gli mise una mano sulla spalla ma il jonin si allontanò e si diresse verso la tenda medica e mentre questo accadeva Ino iniziò a piangere sulla spalla di Asuma che la abbracciò. 

- Ora è tutto chiaro, Kakashi sta andando da Sakura - pensò Naruto.
Arrivato davanti alla tenda medica, Kakashi entrò e nel farlo vide la figura dell'Hokage davanti a un letto. - Sakura - pensò andando avanti. Qunado Tsunade lo vide si fece triste in volto ma l'unica cosa che ledisse fu: "Voglio stare solo". La donna annuì seria e se ne andò.
Ora era solo con Sakura. La sua Sakura. Chi l'avrebbe mai pensato, lui, Kakashi Hatake, innamorato. Si avvicinò al letto e si sedette guardando la ragazza dormire.
"Non volevo arrivare a questo ma... Te lo avevo detto" le disse in un mezzo sorriso scostandole i capelli dal viso. Dopo un po' il sonno raggiunse anche lui così prese una sedia e la mise affianco al letto, prese la mano di Sakura e stringendola appoggiò la testa sulle coperte e dormì.
La mattina seguente, Naruto andò a vedere come stava Sakura ma quando scostò la tenda si fermò.
Sakura aprì lentamente gli occhi, le doleva ogni parte del corpo. Dopo un paio di secondi si accorse di avere un peso sulle gambe, spostò lo sguardo e vide Kakashi che dormiva. Pensò che guardarlo dormire fosse la cosa più bella del mondo. Sorrise. Gli arruffò i capelli come faceva lui quando era piccola. A quel tocco il jonin si svegliò e vide Sakura sorridergli.
"Sakura" disse ricambiando il sorriso
"Ehi!" gli rispose
Kakashi si sedette sul letto e la strinse forte a sè.
"Ehi piano. Così mi soffochi" disse la ragazza.
"Se ti fosse successo qualcosa io..." disse Kakashi ma venne interrotto quando Sakura sciolse l'abbraccio.
"Sto bene ora. Non preoccuparti" gli disse avvicinando la fronte a quella del jonin.
"Certo. Scusa" le disse. Dopo un attimo Sakura gli abbassò la maschera e lo baciò.
Naruto vide tutto, ora aveva messo insieme i pezzi. Se ne andò senza salutare la sua amica.
Per tutto il giorno Kakashi restò accanto a Sakura. Parlarono molto, non lo avevano mai fatto, forse perchè tutti e due erano sempre impegnanti in qualche missione e si vedevano di rado. Nel tardo pomeriggio Sakura si addormentò e il jonin per passare il tempo si mise a leggere uno dei suoi soliti libri, quelli che Sakura odiava.
Arrivata sera, Tsunade fece visita alla ragazza e con lei c'era anche Naruto. 
Quando entrò nella tenda il ragazzo vide il maestro seduto con le gambe incrociate mentre leggeva e teneva la mano a Sakura.
Appena li vide entrare spostò la sua attenzione dal libro a loro.
"Devo visitarla. Puoi svegliarla?" disse l'Hokage.
Kakashi annuì e svegliò la ragazza che non appena vide il volto di Naruto fece un gran sorriso.
"Vedo che stai meglio" le disse scuro in volto.
"Tutto bene, Naruto?" domandò Sakura.
"Certo. Che domande! E questo solo grazie a te" disse.
A quelle parole Kakashi alzò la testa e lo guardò. Naruto decifrò il suo sguardo e disse, sempre guardandolo: "Ora è meglio che vada. Passerò un'altra volta". E se ne andò.
"In verità anche tu devi uscire, Kakashi". disse Sakura. "Mi deve medicare".
"Oh si" disse il jonin arrossendo e prima di uscire le diede un bacio sulla fronte.
Appena uscito andò incontro a Naruto che quando sentì la voce del suo maestro si girò.
"Naruto" disse Kakashi. "Non è stata colpa tua". 
Sempre scuro in volto il ragazzo rispose: "Certo che lo è, se fossi stato più attento Sakura non sarebbe in queste condizioni". Kakashi non si scompose.
"E' per questo che non ha voluto dirtelo" disse il maestro.
"Detto cosa?" dimandò Naruto.
"Di noi" disse calmo Kakashi.
A quelle parole, Naruto strinse i pugni e si fece teso ma non si mosse. - Noi. Come ho fatto a non rendermene conto? - pensò. Kakashi riprese a parlare.
"Sakura ha deciso così perchè sapeva che l'avresti protetta a tutti i costi ma non tanto perchè è la tua compagna di squadra, quello lo devi fare a priori, ma per me".
Naruto alzò lo sguardo. 
"L'avrei protetta in qualsiasi caso, indipendentemente da te" disse.
"Lo so" disse Kakashi. "Ma secondo lei l'avresti controllata di più e non vuole questo perchè ti saresti concentrato su di lei invece che sul nemico" continuò.
"Non ha tutti i torti" disse Naruto.
"Dovresti saperlo. Lei odia quando le persone cercano disperatamente di proteggerla" disse il maestro mettendogli una mano sulla testa. "E se se ne accorge sono guai" continuò ridendo.
E questa volta, dopo quel giorno, rise anche Naruto.
"Sono felice che sia con te" esordì il ragazzo. "Con te sento che è felice finalmente".
"Grazie. Mi sento diverso quando sono con lei. Non so spiegartelo" disse Kakashi.
Intanto Tsunade stava ancora medicando la ragazza.
La vide pensierosa e così le chiese: "Cosa ti preoccupa, Sakura?". La ragazza si girò verso l'Hokage con volto serio e preoccupato.
"Mi preoccupa il fatto che Naruto e Kakashi siano fuori insieme" disse.
Tsunade fece un sorriso. "Tranquilla. Se stessero litigando lo capiremmo subito" disse ridendo.
Sakura rise sonoramente anche se un attimo prima era seria.
"Bene, io ho finito" disse ad un tratto l'Hokage.
"Grazie signorina Tsunade!" disse Sakura con uno dei suoi sorrisi.
"Tra due giorni torneremo a Konoha, finalmente" continuò l'Hokage. 
"Quindi potrò uscire dal letto?" domandò Sakura sognante.
"Assolutamente no" gridò Tsunade ma in maniera amichevole. "Ma ti rendi conto del rischio che hai corso?! Ti stavo per perdere!" continuò.
Sakura volse lo sguardo altrove, sentiva le lacrime ma non voleva piangere davanti al suo maestro così disse: "Sono stanca. Vorrei riposare".
"Certo. Passerò domani mattina per altre cure" rispose Tsunade. 
Dopo che Tsunade uscì, Sakura si lasciò andare a un pianto disperatorio e quella notte non chiuse occhio.

 

 

Finito anche questo capitolo. Spero piaccia.

Ne approfitto per farvi i migliori auguri di Buone Feste!


Alexandra_Wolf

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ritorno a casa ***


Ciaoo! Sono tornata. Scusate ancora l'attesa. Ecco il quarto capitolo

Era arrivato il momento di tornare a casa. Tutti i ninja s'impegnarono per preparare la partenza al meglio. I feriti vennero posti su delle baralle trasportate da due uomini ciascuna. Ovviamente la barella di Sakura venne trasportata da Naruto e Kakashi. La ragazza era felice di tornare a casa ma anche triste perchè sapeva che sarebbe stata ancora inchiodata al letto e questo la disturbava e non poco.
Kakashi si rese conto della faccia che aveva la ragazza ma preferì non dirle niente, la conosceva fin troppo bene da sapere che gli avrebbe risposto che stava bene. Voleva consolarla ma lui non era quel tipo di persona, pensò che arrivati a Konoha avrebbe potuto portale dei fiori. - No, troppo sdolcinato - pensò. Dopo un po' si arrese all'idea di poterle sollevare il morale.
"Ehi Sakura!" esordì Naruto. La ragazza alzò lo sguardo verso di lei. "Che ne dici di allenarci un po' quando saremo arrivati?!" continuò. Sakura fece un sussulto, quasi di gioia ma poi ripensò alle parole dell' Hokage e la sua gioia svanì.
"No, Naruto. Non posso." disse con amarezza.
"Come non puoi?" chiese il ragazzo.
"Non posso perchè deve rimanere ancora a letto senza fare niente!" rispose alzando la voce. Ora era veramente arrabbiata.
Naruto si girò per guardarla e quello che vide lo fece rabbrividire, negli occhi di Sakura vide come un fuoco. Si fece triste per l'amica, sapeva cosa vuol dire stare in disparte e guardare.
"Fermiamoci qui!" ordinò Tsunade.
Le barelle furono poggiate a terra e i ninja medici iniziarono a controllare i feriti. Kakashi e Naruto poggiarono Sakura all'ombra di un albero, la fece sedere con la schiena poggiata al tronco. Sembrava esausta anche se non aveva camminato. Naruto decise di andare a prenderle dell'acqua. Kakashi e Sakura rimasero da soli.
Il jonin decise di mettersi dietro Sakura così avrebbe avuto la schiena appoggiata a qualcosa di morbido. La ragazza si lasciò cadere sul petto di Kakashi.
"Grazie. Ora va meglio" disse la ragazza. Kakashi prese le mani di Sakura nelle sue, non voleva lasciarla più andare via.
"Mi dispiace" disse ad un tratto Sakura. Il jonin alzò lo sguardo, non capiva.
"Cosa vuoi dire?" le disse. "Non hai niente di cui dispiacerti" continuò.
"Si, invece" le lacrime iniziarono a scenderle dal viso. "Mi avevi detto di non andare in missione ma io testarda come sono ci sono andata perchè voglio essere come gli altri ninja" disse tra i singhiozzi.
"In che senso come gli altri ninja?!" domandò il jonin. "Tu sei un ninja bravissimo. Sei un ninja medico. Hai la forza di mille uomini. Come puoi dire questo".
Sakura non potè rispondere perchè in quel momento arrivò Naruto con l'acqua.
"Ecco qui..." disse ma s'interruppe appena vide Sakura piangere. "Cosa è successo?" domandò. Sakura nascose il viso nella spalla di Kakashi. Si vergognava farsi vedere debole.
"Naruto" disse il jonin. "Potresti lasciarci soli per un attimo, perfavore?".
Il ragazzo continuando a non capire rispose: "Si, certo". E se ne andò.
"E' andato" disse il maestro e Sakura si asciugò le lacrime.
"Sono fortunata ad avere te, Kakashi" disse la ragazza. "Sai sempre come tirarmi su il morale" continuò sorridendo.
"In realtà volevo regalarti dei fiori per farti felice ma se ti piace di più questo metodo" disse ridendo e abbracciò Sakura.
"Me li puoi regalare lo stesso i fiori. Mi piacciono davvero tanto. Chiedi consiglio a Ino" rispose al maestro.
Ora stava molto meglio, si sentiva protetta quando era con Kakashi.
"Grazie" disse girandosi verso di lui e abbassandogli la maschera lo baciò. Si abbandonò ancora una volta sul petto del jonin e questa volta la stanchezza la raggiunse. Chiuse gli occhi e si addormentò.
Kakashi la guardò e accennò un sorriso. Prese una coperta e coprì la ragazza. "Grazie a te" disse prima di addormentarsi a sua volta.
Tsunade vide tutta la scena da lontano e sorrise. - Sono davvero una bella coppia - disse tra sè e sè. Decise di non disturbarli con le cure mediche e si allontanò.
Il giorno dopo partirono presto e nel pomeriggio arrivarono a Konoha. I feriti vennero portati in ospedale e i jonin vennero convocati per una riunione nell'ufficio dell'Hokage.
Kakashi prima di andare alla riunione decise di passare dal negozi di Ino a comprare dei fiori a Sakura.
"Ciao Ino" disse Kakashi entrando.
Ino alzò la testa dal bancone e quando lo vide fece un grande sorriso. "Kakashi, che sorpresa!" disse quasi urlando. "Cosa ti porta qui?" gli chiese.
Il jonin imbarazzato rispose: "Voglio regalare dei fiori a Sakura ma non so quali siano i suoi preferiti".
"Non ti preoccupare. Ci penso io" disse la ragazza sparendo dietro una tenda. Dopo qualche minuti tornò con un mazzo di girasoli legati con un fiocco verde.
"Ecco qua. I girasoli sono i suoi fiori preferiti e il suo colore preferito è il verde" disse porgendo il mazzo a Kakashi. Il jonin prese i fiori e prese i soldi per pagare ma Ino lo fermò dicendo: "Tranquillo. Oggi offre la casa". Kakashi si mise la mano dietro la testa come faceva quando era in imbarazzo e rispose: "Grazie mille Ino. Sei molto gentile" e uscì.
S'incamminò verso l'ospedale e arrivato chiese dove fosse la stanza di Sakura.
Prima di entrare nella stanza bussò e quando sentì "avanti" aprì la porta ed entrò. La vide seduta a letto con un libro in mano. Nella stanza non c'era nessn'altro. - Menomale - pensò mentre si avvicinava.
La ragazza si girò per guardarlo e fece una faccia interrogativa quando vide che aveva un braccio dietro la schiena.
"Cosa nascondi Kakashi?" gli chiese molto incuriosita.
"E' una sorpresa. Chiudi gli occhi" le rispose. Sakura obbedì subito.
Il jonin portò i fiori davanti alla ragazza e disse: "Ora aprili". Sakura aprì gli occhi e scacciò un piccolo urlo di gioia prendendo i fiori in mano.
"Sono bellissimi. Grazie" disse e allungò una mano verso il collo di Kakashi, gli abbassò la maschera e lo baciò con passione.
"Devi ringraziare anche Ino. Mi ha aiutato lei" disse Kakashi. "Ora devo andare ma tornerò appena finita la riunione" continuò dandole un bacio sulla fronte.
Si diresse verso la porta ma si fermò quando Sakura lo chiamò.
"Kakashi... Aspetta" disse la ragazza.
Si girò a guardarla.
La ragazza arrossì ma ebbe il coraggio di dire una cosa che avrebbe voluto dirgli da molto tempo: "Io... Ti amo". Continuò a guardarlo.
Kakashi sussultò ma non si scompose. "Ti amo anch'io" disse a Sakura e uscì dalla porta.

 

 

Grazie per la pazienza! Al prossimo capitolo! Ciaooo!

Alexandra_Wolf

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Di nuovo in gioco ***


Ciao a tutti! Ecco il quinto e ultimo capitolo. Spero di chiudere in bellezza

Passarono i giorni e Sakura era ancora in ospedale. Le ferite stavano guarendo ma lentamente. Le giornate erano sempre le stesse: la mattina trovava Kakashi vicino al suo lettto e poi arrivava Tsunade a controllare le ferite, nel pomeriggio stava sola perchè Kakashi doveva allenare Naruto ma qualche visita la
riceveva comunque e la sera cenava col suo maestro che poi aspettava che lei si addormentasse per poi andare.
Nell'ultimo periodo, però, Kakashi e i suoi amici c'erano sempre meno. Avevano sempre qualche missione e Sakura aveva nostalgia degli allenamenti, delle missioni, di Kakashi. Così un giorno, sapendo che nessuno sarebbe andato da lei, si vestì per uscire sgattaiolando fuori dalla finestra. Sentì qualche fitta di dolore ma non le importava, voleva arrivare al campo d'addestramento e cominciare a lavorare.
Ormai era ora di pranzo e Sakura doveva rientrare subito nella sua camera. Ce la fece per un pelo, s'infilò il pigiama buttando i vestiti che aveva addosso sotto il cuscino e si mise a letto. Quando la porta bussò disse "avanti" e sulla soglia comparvero l'Hokage e Kakashi.
- E' tornato - pensò Sakura quando lo vide e così gli fece un gran sorriso che lui ricambiò poi con un bacio sulla fronte. Prese una sedia e si mise al suo fianco prendendole la mano.
"Allora Sakura" esordì l'Hokage. Sakura la guardò facendosi attenta. "Le tue ferite sono ormai guarite ma non puoi ancora uscire" disse. Kakashi guardò preoccupato Sakura perchè alle parole di Tsunade, la ragazza aveva stretto la mano del jonin come se volesse dirgli: <>.
"Perchè non può ancora uscire?" intervenne Kakashi sentendo la stretta di Sakura allentarsi.
"Ma che domanda è, Kakashi?" disse Tsunade. "Ha rischiato di morire! Te ne rendi conto?!" questa volta alxò il tono della voce.
"Certo, ne sono consapevole" disse calmo come sempre. "Voglio solo sapere la ragione per la quale non può andare via dall'ospedale se le ferite sono guarite?" continuò.

Tsunade sospirò seccata. "Se avesse una ricaduta e fosse da sola, potrebbe essere fatale" disse.
"Ma lei non è sola" ribattè il maestro. Sakura non sapeva cosa dire, aveva messo nei guai Kakashi con l'Hokage. Si sentiva debole e un peso per lui.
"Lo so che ci sei tu e c'è Naruto" urlò Tsunade. "Ma voi avete delle missioni da compiere e lei potrebbe trovarsi da sola in quel momento" continuò arrabbiata.
I due continuarono a discutere fino a che Sakuranon s'intromise: "Basta!" così dicendo sia Kakashi che Tsunade la fissarono ma lei guardava le coperte. "Ho capito. Devo starmene qui!".
"Sakura" disse dolcemente Kakashi.
"Va bene così" disse la ragazza girandosi verso di lui. Kakashi la guardò e trovò qualcosa di strano nei suoi occhi. - Non può essersi rassegnata, non è da lei - pensò il jonin.
"Molto bene" esordì Tsunade. "Ricordati che non è una punizione. E' per il tuo bene" disse. Sakura annuì. "Ci vediamo domani mattina per le cure" disse poi prima di uscire dalla stanza.
Dopo che l'Hokage uscì, Sakura e Kakashi rimasero in silenzio per qualche minuti. Passato il momento di totale silenzio, Kakashi si alzò lasciando la mano di Sakura.
"Ti prego non andare" disse piano Sakura. Kakashi, che si era diretto verso la porta, si girò e andò al letto della ragazza. Gli fece posto e il maestro si sdraiò con lei. Sakura lo abbracciò e subito dopo chiuse gli occhi.
Kakashi invece rimase sveglio toccando i capelli della ragazza, come piaceva a lei ma un pensiero lo turbava. Guardò Sakura e disse: "Non fare sciocchezze".
Era ormai sera quando Sakura si svegliò. Aprì gli occhi sperando che fosse anocra lì con lei ma di Kakashi nemmeno l'ombra. - Lo avrà convocato Tsunade - pensò facendosi triste. Sul comodino trovò la cena. La mangiò tutta nonostante avesse lo stomaco chiuso ma doveva mangiare se l'indomani voleva essere in forze per allenarsi. Finita la cena si addormentò subito.
Sakura si alzò presto ma si sentiva fresca e riposata. Si cambiò i vestiti e prima di uscire, o meglio scappare, indossò il coprifronte.
Arrivata al campo cominciò subito con il lancio dei kunai. Sempre centro. - Almeno questo lo so fare ancora bene - pensò. Passò poi alla scalata degli alberi concentrando il chakra nei piedi. Questo fu più difficile perchè si sentiva ancora un po' debole ma dopo vari tentativi e cadute arrivò in cima e li ci stesse per qualche secondo sentendo il vento tra i capelli. "Finalmente" disse chiudendo gli occhi.

Era ora delle cure e Tsunade si avviò verso la stanza di Sakura. Arrivata bussò ma non sentendo risposta entrò e ciò che vide furono il letto vuoto e la finestra splancata. - Dov'è andata? - pensò. "Shizune vieni subito" urlò e la ragazza arrivò di corsa.
"Si, signorina Tsunade?" disse.
"Fai venire subito qui Kakashi" disse tra i denti. La ragazza uscì senza chiedere informazioni.
Trovò Kakashi seduto su una panchina a legggere e così lo chiamò. "Maestro Kakashi deve venire subito con me. Tsunade la vuole" disse senza fiato.
Kakashi tolse lo sguardo dal libro e disse: "Cosa succede questa volta?".
"Si tratta di Sakura" gli rispose Shizune. Kakashi spalancò gli occhi. "E' scappata dall'ospedale" disse decifrando il suo volto.
Il jonin si alzò si scatto e le disse: "Forse so dove si trova ma non voglio che nessuno la cerchi. Avverti Tsunade, manderò Pakkun a fare rapporto quando l'avrò trovata". Shizune annuì e se ne andò.
- Lo sapevo che sarebbe successo - pensò mentre si dirigeva verso il campo d'addestramento. Quandò arrivò la vide mentre cercava ancora si salire sull'albero ma perse la presa e cadde per terra.
"Sakura" gridò Kakashi dirigendosi verso di lei. La ragazza si girò con uno sguardo interrogativo, cercò di alzarsi ma le gambe le cedettero e prima che cadesse di nuovo a terra Kakashi la prese in braccio e la porto sotto un albero.
"Cosa pensavi di fare?" le chiese.
"Volevo allenarmi prima della prossima missione. Voglio esserci anch'io, sono stanca di essere messa in disparte" rispose mettendo il broncio. Kakashi sorrise pensando - Non cambierà mai -.
"Lo sai che Tsunade sarà su tutte le furie quando tornerai" le disse. Sakura sospirò dicendo: "Lo so benissimo ma ho te dalla mia parte" poi mise una mano dietro al suo collo, abbassò la maschera e lo baciò e Kakashi le prese il viso tra le mani.
Decisero di rimanere sotto l'albero per un po'. Kakashi si era messo con la schiena contro il tronco mentre Sakura era appoggiata al suo petto come quando stavano tornando a Konoha.
"Grazie Kakashi" disse ad un tratto Sakura prendendo le mani del jonin intrecciando le dita con le sue.
"Sarò sempre qui per te" le rispose lui. Sakura sorrise e disse: "Lo sò, per questo ti amo".
La prima ad alzarsi fu Sakura che disse: "Forza, andiamo. Devo affrontare un Hokage arrabbiato e poi...". Non finì la frase che perse i sensi e Kakashi dovette prenderla in braccio.
"Prima però devi riprenderti" disse ridendo.

Sakura si svegliò nel letto dell'ospedale, si stiracchiò e guardò fuori dalla finestra. Era una bellissima giornata. Si guardò intorno e notò un fogliettino sul comodino, lo prese e lo lesse: "Quando ti sveglierai preparati subito e raggiungici alla porta principale. Abbiamo una missione!". La ragazza urlò di gioia, si vestì velocemente prendendo la sacca con le armi e uscì di corsa dalla stanza.
Arrivò alla porta di Konoha senza fiato e lì vide Naruto e Kakashi che la aspettavano.
"Allora ti sbrighi?!" disse scherzando Naruto. Sakura corse verso di loro.
"Sei pronta?" le chiese Kakashi con un sorriso.
"Ci puoi scommettere" rispose Sakura con un sorriso.
I tre partirono per la loro nuova missione e questa volta erano tutti insieme.

 

Fine del capitolo e di questa FF! Spero vi sia piaciuta e che non vi siate annoiati a leggerla.

Fatemi sapere cosa ne pensate! Beh, allora alla prossima!


Alexandra_Wolf

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3590667