SUPERNATURAL IN TVD UNIVERSE

di Fanamatore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** "Caso strano per i Winchester" ***
Capitolo 2: *** "Mystic Motel" ***
Capitolo 3: *** "Ricerche" ***
Capitolo 4: *** "Partenza per New Orleans" ***
Capitolo 5: *** "Winchester vs Salvatore" ***
Capitolo 6: *** "Ritorno inaspettato" ***
Capitolo 7: *** "La proposta di Aurora" ***
Capitolo 8: *** "Chambre de Chasse" ***
Capitolo 9: *** "Il ritorno del Re" ***
Capitolo 10: *** "L' Arma Divina" ***
Capitolo 11: *** "La Talpa" ***
Capitolo 12: *** "Il Piano di Klaus" ***
Capitolo 13: *** "Una storia antica" ***
Capitolo 14: *** "Una carta da giocare" ***
Capitolo 15: *** "Tensioni" ***
Capitolo 16: *** "Passato mai dimenticato" ***
Capitolo 17: *** "Curiosità perversa" ***
Capitolo 18: *** "Salvataggio strategico" ***
Capitolo 19: *** "Proposta allettante" ***
Capitolo 20: *** "Strana coppia" ***
Capitolo 21: *** "Il risveglio degli immortali" ***
Capitolo 22: *** "Ritorno a Mystic Falls" ***
Capitolo 23: *** "Vecchie conoscenze" ***
Capitolo 24: *** "Guai in vista" ***



Capitolo 1
*** "Caso strano per i Winchester" ***


[Supernatural in TVD universe]

Fanfiction Crossover tra SPN 10, TVD 8 e TO 4. Storia nata per dare spazio al "Crossover" mai realizzato, che avrei voluto vedere tra queste tre magnifiche serie tv. Premessa: E se i Winchester venisserò a Mystic Falls? Che accadrebbe ? Sicuramente è una domanda che in molti ci siamo posta... bene, cercherò di dare una risposta. Per la gioia di molti descriverò e farò agire i personaggi conosciuti nei rispettivi show, in modo più fedele possibile a quelli televisivi. Detto questo, voglio farvi presente che è la mia prima Fan-Fiction, spero l' apprezzerete, augurandovi una rilassata e serena lettura.


 Cap I

CASO STRANO PER I WINCHESTER


Virginia, Mystic Falls.
Erano le tre di notte e tutto in città sembrava tranquillo, ad eccezione del rumore di una finestra che sbatteva per via del forte vento, ma poco dopo, delle urla strazianti ed un verso ignoto, quasi stridulo, stroncarono la notte silenziosa, che da calma e piatta si trasformò in incubo. 
Neanche venti minuti dopo a cinquecento miglia dalla città, alle 3:18 di notte, nell' antica residenza Salvatore, Stefan si trovava nella biblioteca, seduto vicino al fuoco del caldo camino, tenendo in mano un bicchiere di Bourbon che sorseggiava, tra una lettura e l'altra. Egli cercava in qualunque libro che gli capitava sotto mano, un modo per spezzare il controllo mentale del fratello e farlo così tornare in sé. Damon infatti, insieme ad Enzo, era ancora succube della sirena Sybil.

“Non posso credere che fra tutti questi vecchi libri, non c' è una magia, un sistema, qualunque cosa, mi possa aiutare a liberare mio fratello dal suo malefico controllo mentale, impossibile, non ci credo!” disse con tono arrabbiato Stefan, lanciando il libro che teneva in mano, libro preso al volo da Caroline, entrata in quel momento.

“Non disperare, Stefan, vedrai, lo troveremo un modo! Devi solo pazientare.” Disse Caroline, dando manforte al compagno, con un appassionato bacio.

“ Ti ringrazio, te ne sono molto grato. La verità è che mi sento inutile, capisci? Sono passati mesi e non è cambiato niente, sono stufo di questa storia! Non posso credere che mio fratello debba finire così. Non lo accetto!” Disse Stefan, con tono irritato e parecchio preoccupato.


Nel frattempo, da un'altra parte, Damon ed Enzo ascoltavano Sybil che si era appena ripresa, dopo essersi nutrita.

“ Voi due ragazzacci siete un po' troppo distratti per i miei gusti, quindi ho deciso di affidarvi un compito. Dovete recidere i vostri legami, per poterlo fare...uccidete le persone a voi care, o le ucciderò io personalmente. “ disse Sybil, per niente soddisfatta dai due, ma i due non sembravano d’accordo con la sua richiesta.

“Non capisco, tesoro, abbiamo fatto tutto ciò che ci hai chiesto. Perché dubiti di noi?” chiese Enzo.
“Non ti sembra di esagerare? Non possono certo ostacolarci, non sanno nemmeno dove siamo... figurati.” Disse Damon di rimando.

“Osate rifiutare un mio ordine!? “urlò la sirena, facendo quasi esplodere le loro teste, dalle grida.
“ V-vab- va beene! Lo farò ma b- basta!” Disse Enzo a fatica.
- Ma c- che diavolo! Aaaargh! Smettila! Abbiamo capito! Lo faremo! Rispose Damon anch'egli a fatica.

“ Bene, mi fa piacere che abbiate capito. Non mettete più in dubbio la mia parola. Dopo aver eliminato i vostri amichetti, la vostra missione consiste nel trovare gli individui più spietati che esistano sulla terra e portarmeli. Avete capito?” concluse la sirena, ricevendo in risposta dai due un cenno della testa.


Il giorno seguente, ore 7:00 del mattino Kansas, rifugio degli uomini di lettere, casa dei Winchester. 

Sam dopo essersi svegliato, decise di uscire per prendere la colazione. Dopo aver posteggiato l'auto, si avviò ad entrare in negozio. Due minuti dopo, si sentì un rumore esorbitante di spari contro la vetrata esterna, come se fosse in corso una rapina, trenta secondi dopo, il silenzio totale e Sam uscì con in mano la famosa torta preferita di Dean. 

Poco dopo...7:30, Dean stava sognando che si scontrava con Sam e che spinto dal marchio, tentava di ucciderlo, incubo che si concluse con il massacro del fratello, colpito da una scarica di pugni.

"NOOO NON è POSSIBILE,NOOO,! Non può essere reale!" gridò, svegliandosi dal sogno, spaventato e sudato. Andò in bagno a sciacquarsi la faccia, guardandosi allo specchio, cercando di dimenticare quell' incubo surreale.

“Dean, sono tornato!” lo chiamò Sam.
Dean si sbrigò ad uscire dal bagno.
“ Buongiorno, ben svegliato. Ecco, ho preso la colazione.” Disse Sam, sorridendo.
“Hey, Sammy! Mattiniero? C'è per caso un nuovo lavoro?” Rispose Dean.
“ No, nessuno, ma non siamo tutti pigroni come te, come hai dormito? Ancora incubi?” chiese Sam.
“Eh? No, assolutamente, ho dormito come un bambino”. Disse Dean, ridacchiando.
Sam scosse la testa.
“ Non sei mai stato bravo a raccontare balle. Cos'hai sognato, Dean?” chiese Sam.
-“Che vuoi che ti dica, fratellino? Il mio peggior incubo...io che ti uccido, Sammy. Contento? Un bel sogno, no?” Rispose Dean, irritato.
“ Scusa, Dean, non pensavo che...mangiamo, facciamo colazione.” 
“No, dai, tranquillo... non è colpa tua, sono stato duro. Scusa Sammy. E solo che sono un po' scosso, sai...non voglio che questo ci impedisca di gustarci questa bella colazione.” Disse Dean.
“ No, figurati... neanche io. Sediamoci, mangiamo.” 
“ Sam, l'hai presa la mia tort...eccola qui.” Disse Dean, illuminandosi.

-“Si, Dean, come vedi l’ho presa”. Rispose Sam.

Mentre mangiavano, i due discutevano del marchio di Caino e delle conseguenze che stava recando alla personalità di Dean.
“ Dean, non sappiamo se davvero non ci sia modo di eliminare il marchio dal tuo braccio! Devi avere pazienza, vedrai, ci riusciremo.” Disse Sam.
“ Esatto, non lo sappiamo, ma comunque sia...non resterò con questa falsa speranza, Sam, mi dispiace.” Rispose Dean.
“Ti capisco, ma dobbiamo trovare..”.ma l’arrivo improvviso di Castiel, che si era materializzato in quel momento, interruppe i due .
“Buongiorno.” Disse l’angelo. “Ho un caso per voi.”
“Ciao anche a te, dicci.” Disse Dean.
“Ho sentito di almeno cento morti in una piccola cittadina della Virginia, chiamata Mystic Falls.” Disse l'angelo.
“ Davvero? Con che cosa abbiamo a che fare?” chiese Dean.
“ Non lo so, la notizia mi è giunta tramite le schiere angeliche.” Rispose Castiel.
“ Mystic Falls ,dici? Mai sentita. Ma a cosa sono attribuite le vittime?” chiese Sam.
-“A quanto pare, è stato tutto coperto, non ci sono piste.”Rispose Castiel.
Sentendo le parole di Cass, Dean si sentì subito sollevato, dato che lui cercava una scusa per uscire dal rifugio, dopo gli incubi che aveva ogni notte e distrarsi con un caso, era per lui la cosa migliore. Dopo che Sam si assicurò con una rapida ricerca sul pc che le informazioni di Cass fossero giuste, si rivolse a Dean, annuendo.

“Dean, da quanto leggo qui...dai rapporti della polizia di Mystic Falls, ci sono state più di cento vittime, per la precisione 124. La cosa strana è che tutte vengono registrate dai rapporti come comuni aggressioni di animali. Però, strano... non pensi ?” Disse Sam.
“ Già, fratellino, molto strano. Diamo un occhiata, Che ne dici ?” disse Dean.
Sam si voltò verso il fratello. “Vai tu, io per ora sono impegnato, voglio studiarmi bene il caso. Ti raggiungerò dopo.”
“ Come vuoi, Sammy, tienimi informato se scopri qualcosa, ok ? “Disse Dean
“Certo, puoi contarci. Ah, Dean dimenticavo...ti ho impostato il Gps per questa Mystic Falls e ho comprato anche un navigatore per la macchina.”Rispose Sam.
“Ma non ce n'era bisogno, l' avrei trovata comunque. Come hai detto che si chiama? Stronz Falls ? Ahhaha scherzo.” Disse Dean.
Sam fece una smorfia.
“ Esilarante, Davvero! da quanto ho capito è un pò isolata come città. Credimi, ti servirà.” Disse Sam.
“ Hey, Cass, che fai, vieni? un bel giretto in macchina?”
“ Mi piacerebbe Dean, davvero. Ma non posso, a quanto pare, Crowley sta tramando qualcosa con Rowena, devo scoprire cosa sta succedendo, ma tu stai attento, la città è un po' bizzarra. Ci vediamo, a presto ragazzi.” Li salutò Castiel. 

L'angelo, dopo aver messo in guardia Dean sulla città, scomparve.
“ Aspetta Cas, ma dove? ...niente, è sparito. Okay, dai Sammy,io vado a prepararmi.” Disse Dean.
“ Va bene, Dean. Mi raccomando...stai attento, non ci sono molti indizi su questo caso...sii prudente.” Disse Sam.
“ Come sempre, tranquillo fratellino, mi conosci no?” disse Dean.
“ Eh già, è proprio questo il problema, ti conosco. “Rispose Sam.

Subito dopo, Dean dopo aver riempito il bagagliaio di armi, preparandosi per qualunque essere sovrannaturale che potesse incontrare, mise in moto l'impala, accese la radio sintonizzandola su una stazione rock preferita è partì per Mystic Falls.

 


capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy                       
                                                                                                                                                                                                              edit  27/05/19

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Capitolo 2
*** "Mystic Motel" ***


Cap II

MYSTIC MOTEL





Kansas, rifugio degli uomini di lettere.
Era passata solamente un’ora dalla partenza di Dean, e Sam dopo svariati tentativi infruttuosi, decise di mettersi in contatto con Crowley, per sapere se magari lui con tutte le conoscenze che possedeva, poteva curare Dean e riportarlo alla normalità.



“Hey, alce, da quanto tempo non ci si sente.” Rispose Crowley al telefono, con il suo solito tono allegro.

“Crowley, ho bisogno che tu cerchi tra i tuoi contatti, qualcuno che sappia come rimuovere il marchio da Dean.” Disse Sam senza preamboli.

Crowley rimase un attimo zitto, poi scoppiò a ridere.

“E chiedi proprio a un demone una cosa del genere? Devi essere proprio impazzito!”

“Quando si è disperati, ci si rivolge a chiunque. Smettila di temporeggiare.” Disse Sam.

Crowley si accigliò.

“Ti ricordo che io sono il dannato re degli inferi! Non puoi chiamarmi e darmi ordini a piacimento, come fossi una tua squillo!” disse il demone con tono arrabbiato.

Sam restò in attesa. 

“Per non parlare del fatto che mia madre mi sta mandando al manicomio, sai quanto possa
essere stressante averla trai i piedi ? Mi fa uscire di senno. Comunque.. ripetimi cosa vuoi.” chiese alla fine Crowley cambiando tono, calmandosi.

Forse in un altro momento, Sam avrebbe accennato un sorriso. Crowley faceva tante scene, era orgoglioso e non sopportava di lasciar trapelare che facesse dei favori a loro, ma alla fine accettava sempre di aiutarli, ciònonostante, dopo che si era approfittato di Dean in quel modo, mentre era demone, allontanandolo da lui. non era disposto a perdonarlo tanto in fretta.

“Te l’ho già detto. Ho bisogno che tu veda se tra i tuoi contatti..”

Crowley lo interruppe, innervosendolo ancora di più.

“E credi che se lo avessi saputo, non l' avrei già fatto da tempo? Sai quanti problemi mi ha procurato tuo fratello, quando gli sono spuntati quei begli occhietti neri ?” 
Subito dopo gli mise giù il telefono.

Sam basito si rimise al pc e continuò a cercare informazioni sul marchio. 
Poco dopo, gli arrivò un sms sul cellulare.

“Se trovo qualcosa, ti chiamo.”

Questa volta Sam non potè frenare un piccolo sorriso.


Nel frattempo, Dean era quasi arrivato a destinazione e lo confermava il cartello con scritto "Benvenuti a Mystic Falls"

Congratulazioni! Ha raggiunto la sua destinazione. Disse il Gps.

“Eccoci...ci siamo, spero solo che questo paesino non sia insidioso più del previsto.” Disse Dean ad alta voce.

Una volta arrivato, la prima cosa che fece, fu scendere al primo motel che trovò.


“ Benvenuto al Mystic motel, signor...signor Texas Ranger ?” chiese il receptionista.
“Sì, esatto! Grazie. Per le valigie faccio da solo.” Disse Dean.

“Non sarà un ranger ?” chiese l’uomo, sorridendo, scherzando.
“No, no, per niente, solo FBI!” disse Dean ridendo, mostrando il tesserino.,

“Ah, beh, allora buona permanenza, agente.” Disse l’uomo e Dean seppe che si stava chiedendo se all’Fbi avessero uno strano senso dell’umorismo.

“Spero che lo sia, arrivederci!”

Detto questo, salì le scale e andò alla ricerca della propria camera.


“Stanza 6, Stanza 6...aah eccola, Bene! Che topaia questa stanza.” Disse, arricciando il naso.

Prese subito il sale allo iodio e lo passò sulle fessure di porte e finestre. Finito di applicare protezioni di ogni genere, chiamò Sam, ma lui non rispondeva, quindi a malincuore parlò con la segreteria.


“Hey, Sammy, ascolta, sono appena arrivato, sto in un motel di nome Mystic Motel. Ancora non ho visto il corpo della vittima, ma presto lo farò. Richiamami, quando senti il messaggio.”

Dopodichè, mentre usciva dalla stanza, incontrò un tipo nel corridoio. Aveva i capelli neri come un corvo ed era magro come un grissino.


“Hey, amico, sai dove ci si può divertire qui ?” gli chiese.

“ Certo! c'è un posto...dovresti andarci, si chiama: Mystic Grill.”

“ Grazie, ma qui praticamente tutto porta il nome di –Mystic - ?
“Già, in pratica.” Rispose Damon ridendo.

Una voce femminile si intromise.

“Hey, Damon, che fai qui fuori ? Chi è questo tipo?” domandò Sybil.

“Stavo solo dando il benvenuto a questo tipo nuovo.” Rispose lui.

“Hey, e tu chi sei, tesoro? Ti andrebbe di bere qualcosa?” chiese Dean.

“No, tesoro, per niente, anzi, sento che è l'ora del mio spuntino e tu sembri proprio fare al caso mio. Damon, soggiogalo...tranquillizzalo.”

Damon fece una smorfia.

“Andiamo, nooo, dai...mi sta simpatico questo tizio. Pranza con qualcun altro.”

“Cosa ? Ma che diavolo dite voi due...che vi siete presi ? Dite cose insensate.” Disse Dean.

”Non discutere e soggiogalo, forza! sbrigati!”
“ Va bene, baby! come vuoi.”
Dicendo così, si avvicinò a Dean e lo fissò negli occhi.

“Amico, guardami, guarda nei miei occhi , tu starai buono e tranquillo e alla fine di tutto, non ti ricorderai niente..“
Dean rise.

“Cosa? Ma che stronzate dici , - amico - ? quanto hai bevuto ? Cosa sei, uno di quei sensitivi da quattro soldi ?” disse ridendo. “ Siete entrambi esilaranti, ora devo andare. Ci vediamo in giro.” aggiunse, andandosene tranquillamente via.

Sybil era furiosa.

“Ma cosa diavolo è successo??”

“A quanto pare, il nostro nuovo amico...non può essere soggiogato, eppure non mi sembra avesse verbena addosso...strano.” disse Damon meditabondo.

In quel momento arrivò Enzo in compagnia di una ragazza.


“Allora ? Damon, che c'é ? Perchè quella faccia?”

“ Enzo, almeno tu mi porti qualcosa! Devo dedurre che questa magnifica ragazza sia il mio spuntino?” chiese Sybil.

“Esatto, vostra altezza...” rispose lui.

“Enzo, tieni d'occhio il tizio della stanza 6, capito ?” chiese Damon.

“Perché? Chi è?”
“Un tipo molto interessante, te lo assicuro.”

“Ma davvero ? Di certo ha buon gusto per auto...visto che ha una bella Impala del 67.Ho sentito storie negli anni su quell’auto....a quanto pare appartiene ha dei cacciatori molto famosi.” Disse Enzo.

 


capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy               
                                                                                                                                                                            edit 27/05/19

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Capitolo 3
*** "Ricerche" ***


Cap III

RICERCHE





Nell' antica villa Salvatore, arrivò Bonnie, preoccupata per Enzo e Damon. 


“Ciao,ragazzi, trovato niente ?”

“No, Bonnie, purtroppo niente. “ disse Caroline, poi si rivolse a Stefan. 
“Stefan, tranquillo, salveremo Damon....ne sono sicura.”

“Ormai non ne sono più certo, Care.” Rispose l’altro, sconfortato.

“Bonnie, ma tu, tra tutti i grimori che possiedi, non sai se fra quelli magari c'è un modo…” chiese Caroline.

“No...non ne ho proprio idea, ma anche se li trovassi, non saprei come fare senza la mia magia!”

“Non preoccuparti, capisco, Bonnie.” Disse Stefan.
“Si lo so, Stefan...ma comunque mi spiace per tutto. E' tutta colpa mia, Damon ed Enzo sono così a causa mia. Io l' ho liberata e Damon ne ha pagato il prezzo.”

“No, Bonnie...no! Non potevi sapere che sarebbe successo, quindi non incolparti...ok?” disse Stefan.
“Esatto, non pensarci più.” aggiunse Caroline.

Squillò il telefono e Caroline rispose.

"Rick! Ciao, come stanno Lizzie e Josie?" Disse la bionda.

"Stanno bene Caroline, ma sentono la tua mancanza." Disse Alaric.

"Oh, piccole mie. Rick, distraile, non fargli pesare la mia assenza ok?." Rispose Caroline.


"Si ci provo...come se fosse facile. ahhah, sai meglio di me quanto sono intuitive..." disse Alaric, poi continuò "Come vanno le cose li, come sta Stefan?" Disse Alaric. 

"È distrutto...gli manca suo fratello. Nessuna novità purtroppo...Damon e Enzo sono ancora sotto il gioco di quell' essere maligno."


"Posso fare qualcosa per aiutare?" Chiese l'ex cacciatore, oramai in pensione.

Caroline ci pensò su.

"Potresti vedere se c'è qualcosa che potrebbe tornarci utile all'Armory." Disse Caroline riflettendo.

"Certo, avviso Dorian, ti faccio sapere se scopre qualcosa."

"Ciao, Rick, dagli un bacione a entrambe da parte mia. Spero di poter tornare presto a casa."

"Lo spero anch'io, a presto, Caroline."


La conversazione si chiuse lasciando la bionda sovrappensiero.


Intanto sulla scena del crimine, Dean indagava, cercando di capire cosa avesse ucciso tutte quelle persone, appendendole subito dopo, a testa in giù.


“Hey,Sam, mi senti?”
“Si, Dean,che c'è?”
“Non ho mai visto niente del genere, non riesco proprio a capire cosa possa essere. La tecnica usata è davvero qualcosa di unico.”

“ Perché, che c'é di strano?”
“I corpi sono stati prima mangiati e poi appesi come carne da macello, quale essere agisce così?” domandò Dean.
“Magari un licantropo un pò troppo zelante?” chiese Sam.

“No, non credo. A quanto ne so, loro mangiano i cuori. A questi qui non gli è rimasto oltre quello, nemmeno tutto il resto.”

“Okay, Dean, mi hai incuriosito, domani parto. Ci vediamo quando arrivo. Tieni gli occhi aperti nel frattempo.”

“Certo, puoi contarci. Ora voglio dare un occhiata a questa bettola di locale chiamato -Mystic Grill-
Ci sentiamo Sam.”

Qualche tempo dopo, Dean arrivò nella stanza 6 del Mystic Motel, in compagnia di una ragazza che aveva conosciuto al Mystic Grill.

“Aah! eccoci a casa, hey, bella, che fai?” 
“Non vedi, tesoro, mi sto spogliando per te.Ti piace?”

“Yuhuhu, certo, baby! Vieni qui da me.”
“Sto venendo amor...” disse la tipa semi nuda, in bagno.
All’improvviso il silenzio.

“Hey, baby, dove sei finita?” domandò Dean, confuso.

“Ho paura, amico, che lei non possa risponderti, adesso.” Disse Enzo, sbucando dal bagno.
“Cosa ? Chi sei?” chiese Dean, balzando a sedere sul letto.

“Ehhe, direi che la domanda del giorno sia, chi sei tu.”


Da tutt'altra parte in Kansas, nel rifugio dei Winchester. Mentre Sam era impegnato a fare ricerche sulla cittadina di Mystic Falls, ricevette una telefonata.


"Pronto, Crowley, cos'hai trovato? Qualcosa che possa aiutarci con Dean?"

"Sam, ho scoperto che il Marchio non può essere rimosso perchè si tratta di una magia antichissima, antica quanto se non più... della stessa creazione. Non può essere rimosso, ma può essere trasferito a una persona che ne è degna, a sua volta." Rispose Crowley.

"E quindi, che significa, Crowley?" Disse Sam confuso dalle parole del demone.

" Semplice...ti basterà trovare un disperato qualunque che prenderà la maledizione al posto del tuo fratellone." Rispose il demone sarcastico.

"No, Dean non approverebbe mai.." disse il cacciatore.

"Lo so, per questo adesso che ho trovato la mia cara mammina...chiederò a lei se ne ha sentito parlare o se conosce un incantesimo per poterlo rimuovere definitivamente." Rispose il demone con una risatina.

"Capisco, beh..grazie." Disse Sam un po' sollevato dalle parole del demone, adesso almeno sapeva che un modo dopotutto c'era per sbarazzarsene.

"Ti faccio sapere se scopro qualcosa" disse Crowley riagganciando il cellulare.



Villa Salvatore, nello stesso istante, miglia lontano.

“Stavo pensando ad una cosa, se questa sirena è molto vecchia…non pensate che qualcuno possa conoscerla?” chiese Caroline.

“Mm...a chi ti riferisci ?” chiese Stefan.
“Già...Care, che vuoi dire ?” chiese Bonnie.


“Andiamo, ragazzi, non ricordate ? Katherine ? sacrificio ? Doppelganger? E se vi dico...ibrido Originale ?”
“Non vorrai suggerire davvero...” disse Bonnie.

“Klaus Mikaelson ?” domandò Stefan.

In Wyoming intanto Castiel era sulle tracce di una congrega di streghe che doveva portarlo dalla strega Rowena.


"Sorelle, oggi si celebra l'anniversario della nascita della nostra congrega, esattamente al rintocco dell' orologio momento in cui la nostra magia e più potente, potremmo assorbire il potere necessario per risorgere ancora una volta" Pronunciò una delle quattro streghe.


La seduta venne interrotta da Castiel che entrò con irruenza, sfondando la porta dell'abitazione.



"Signore! Non voglio farvi del male, ma lo farò se non mi dite dove posso trovare la strega Rowena."

"E tu, chi saresti, scusa?" Rispose un' altra strega delle quattro.

"Uno che non conviene far arrabbiare" disse l'angelo, scorbutico.

"Non abbiamo idea dove si trova quella traditrice." Disse la leader tra le quattro.

"Ma chi sei, scusa?" esclamò un'altra strega.

"Pregate chiunque voi adoriate di solito...che sia la verità. Non mi farò scrupoli a distruggere voi e la vostra congrega." Rispose adirato l'angelo, scomparendo nel nulla, lasciando le streghe a bocca aperta



                                                                capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy
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Capitolo 4
*** "Partenza per New Orleans" ***


Cap IV

PARTENZA PER NEW ORLEANS





Dopo che Stefan fece il nome di Klaus, rimasero tutti in silenzio per un bel po.

“Pensi che Klaus possa aiutarci?” chiese Bonnie.
“Aiutarci mi sembra un parolone, non saprei..” disse lui.

“Però provare non costa nulla, no?” disse Caroline.
”Tu lo conosci meglio di tutti.” disse Bonnie, rivolta a Caroline.

“Prima di pensare a questo, dovremmo concentrarci sul fatto che non abbiamo idea di dove sia.” Disse Stefan.

“Tempo fa ero andata a cercarlo a New Orleans e non l’ho trovato, ma potrebbe essere tornato nel frattempo, potremmo andare a dare un’occhiata.” Disse Caroline.

“No, io non me la sento di andarmene...non lascio Damon in quelle condizioni. Chissà cosa potrebbe combinare.” disse Stefan.
Lo guardarono tutti straniti.

“Però voi andate e se per caso lo trovate, vedete se sa qualcosa e se può aiutarci.” Si affrettò ad aggiungere Stefan.
“Per me va bene, Bonnie, tu te la senti?”





Intanto nella camera 6 del Mystic Motel.




“Senti, innanzitutto chi diavolo sei tu e come diavolo hai fatto ad entrare???” sbraitò Dean.
“Caspita, quante domande fai. Ti basti solo sapere che a noi non piacciono gli stranieri, biondino.”
“Ma dai! Ahahah, senti figlio di puttana,te lo ripeto un’altra volta, chi – diavolo – sei?”
Enzo sospirò.

“Sei proprio sicuro di volerlo sapere?” disse, due istanti dopo mostrò gli occhi da vampiro.

“Ma che diavolo.. Che razza di mostro figlio di puttana sei?”
“Scopritelo da te, sparami avanti.” Lo invitò Enzo.

Dean lo guardò male.
“Se proprio insisti.”
Dicendo così gli sparò cinque colpi al petto.

Dopo non aver sortito alcun effetto ovviamente, Enzo continuò a sorridere tranquillamente come se niente fosse.

“Ma che...come può essere che non hai subito alcun danno? Cosa sei, un demone ?” chiese Dean Infilando nel frattempo la mano dentro la tasca della giacca, estraendo l'acqua santa e scaraventandogliela subito addosso.

Enzo fece una smorfia stranita.

“Beh? cos'era quella roba...acqua ?Amico, se volevi offrirmi da bere, potevi almeno gettarmi addosso del whisky! Avrei apprezzato di più.”

Dean sorrise. “Niente whisky, io vado a birra.”

“Davvero? E quando torni?”

Dean scosse la testa per riprendere la concentrazione.
“Te lo chiedo per l’ultima volta, che cosa vuoi da me?” 

“Mah, non dirlo a me. A me non interessi. Ai miei amici invece, a quanto pare si.”

“Interesso?” domandò Dean attonito.

“Sai, in verità io lo so chi sei. Sei un cacciatore famoso, vero?”
“Almeno su una cosa siamo d’accordo. Mi chiamo Dean...Dean Winchester.”



In quel preciso momento entrò Damon.



“Allora, cosa hai scoperto ? Chi è questo tizio?”
“A quanto pare un cacciatore unico nel suo genere.”

“Allora, chi di voi due stronzi ha ucciso tutti quei poveri innocenti ? Scommetto che sei stato tu occhi di ghiaccio. Sbaglio? Ce l' hai la faccia da psicopatico.” Disse Dean.

Damon rise ironicamente. “ E io che credevo che fosse simpatico, invece è uno scemo.”

“Mi spiace amico, sei fuori strada. Noi non c'entriamo.” Disse Enzo.
“Ma davvero.” Disse Dean sarcastico. “E chi sarebbe stato, sentiamo!”

“Forse la domanda che devi farti è, chi è stata!” disse Enzo.
“Adesso basta, Enzo, hai detto anche troppo!” disse Damon.

In quel momento squillò il telefono di Dean.

Damon lo fissò corrucciato.” Chi è?”
“La mia ragazza! che dici, posso dirgli che sto bene? Si preoccupa facilmente, sai...” disse sorridendo sarcastico.

“Davvero? E come si chiama?” chiese Damon.
“Sam...Samanta.”
“Va bene, rispondigli.” Disse Damon.

“Si, tesoro che c'è?” chiese Dean rispondendo.
Sam rimase un attimo stranito.

“Volevo dirti che sono appena arrivato al motel, tesoro.” Disse Sam, calcando la parola in modo sarcastico.

“Bene ! Tutto a meraviglia, tranquilla. Ah ricordi in Wyoming?
“Cosa ? Davvero? Okay, sto arrivando!”

“Wyoming ? Che vuol dire?” domandò Damon, ma fu interrotto da Sam, che entrò sparando e lanciando molotov, facendo scappare i due e rompendo la finestra.

“Dean, tutto bene?” chiese il fratello
“Sì, grazie, ti devo un'intera cascia di birra, fratellino!”

Sam rise.
“Quindi...vampiri, eh?”


“Già, ma di una specie che non avevo mai visto!”
“Tranquillo Dean, ce ne occuperemo. Come sempre!”
“Sono preoccupato, Sam, non sono i soliti vampiri che cacciamo!”




Poco distante dal motel, i due vampiri avevano sentito tutto con il superudito.

“E così i cacciatori sono due! Bene, sarà un piacere ucciderli.” Disse Damon.
Enzo rise.” Perchè farceli nemici? Abbiamo cose più importanti da fare.”
Damon lo fissò. “E' inevitabile, se non li cacciamo, in ogni caso lo faranno loro.




Villa Salvatore, Stefan stava parlando con Bonnie prima che partisse assieme a Caroline per New Orleans.


" Ho sentito di una sparatoria al Mystic motel. Ne sai niente ?
Pare ci fossero Damon e Enzo." disse Bobbie.

" Si, certo. E voglio indagare. Che sarà successo, secondo te?"

" Non lo so, ma ho un brutto presentimento. Stai attento. Stefan."
Lui annuì.

" Va bene, Bonnie, io sono pronta. Partiamo?" chiese Caroline sopraggiunta in quel momento.

"Certo! A presto, Stefan." disse Bonnie sorridendo.
" Siate prudenti, buona fortuna." disse Stefan, baciando Caroline.




Dopo che Caroline e Bonnie partirono, Stefan si sedette sulla poltrona per riflettere. quando all' improvviso si aprì la porta e apparve Damon.

" Hey, fratello, dove sono le ragazze?" chiese Damon.

"Non ci sono, spiacente, Damon, che ci fai qui?"
" Bene, meglio così. Ho bisogno del tuo aiuto...temo, fratello."



Da tutt'altra parte Intanto, Castiel, continuava la sua ricerca della strega Rowena e dopo non aver trovato alcuna traccia nel Wyoming, si spostò a Detroit. Gli era stato riferito li si trovasse una potente congrega di streghe. 

Entrato dentro l'appartamento del palazzo che gli era stato indicato, l'angelo si trovò ad assistere ad una cerimonia a cui erano presenti cinque donne, probabilmente streghe. Esse, si stavano preparando a eseguire un sacrificio.


"Sorelle per poter ricevere il potere e non essere deboli davanti ai nostri nemici, abbiamo bisogno della benevolenza della nostra dea. 
Questo purtroppo significa che dobbiamo compiere dei sacrifici. Le ragazze pure, devono essere sacrificate per il bene della congrega." disse una delle streghe presenti alla cerimonia.

"Si, ne siamo consapevoli sorella Anita, ma la nostra dea... non può davvero volere la morte di queste due ragazze, è una cosa sbagliata." disse una delle cinque.

"Lylian, è ormai molto tempo che ci conosciamo, sai bene che questa è la cosa giusta. Rifletti... dobbiamo farlo." rispose la strega Anita.

"Sono d'accordo con Lylian, abbiamo bisogno più che mai della nostra magia." si intromise un' altra donna.

"Basta! nessuno si deve permettere di mettere in discussione il volere della nostra dea! benchè meno tu Ada. rispose un'altra delle streghe.

" Ferme!! smettete all' istante questa insulsa cerimonia! Non permetterò uccidiate degli innocenti. " disse l'angelo furioso.

risate indistinte di donne si sentirono, sguardi di derisione che non accennavano a seguire le istruzioni dell'angelo.

" E tu chi saresti? in ogni caso, non ci impedirai di compiere il volere della nostra adorata dea. 
Fermatelo sorelle!" disse una delle donne presente nella stanza.

L'angelo come prevedibile ebbe la meglio e dopo aver stordito le prime due streghe, solo sfiorando le loro fronti con le dita, prese di forza e sbattè nel muro la leader.

"Adesso basta, non ho tempo da perdere! Dimmi subito dove posso trovare Rowena!" esclamò l'angelo, parecchio spazientito.


 
                                           

                                                                         
capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy
                                                                                                                                                                                                      edit  27/05/19                                                                                   

 

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Capitolo 5
*** "Winchester vs Salvatore" ***


 Cap V 

WINCHESTER VS SALVATORE




cap 5

[Rifugio poco distante da Mystic Falls]

I cacciatori Winchester dopo lo scontro con i vampiri, discutevano su come dovevano uccidere i temibili avversari.

"Se sono vampiri, basterà decapitarli per ucciderli. Giusto?" 
Chiese Sam, posando la pistola svuotata sul tavolo, ragionando.

"E se così non fosse? Non abbiamo abbastanza informazioni su di loro." 
Puntualizzò il maggiore, adagiandosi su una sedia.

"Che dici di bruciarli ? funziona sempre come sistema!"

Dean rise. Poi si prese una birra e se la scolò.

"Hai ragione, bravo, fratellino!" 
Disse Dean, congratulandosi col fratello sorridente, deglutendo il liquido dorato.

"In ogni caso, farò qualche ricerca su questa città. Magari verrà fuori qualcosa." 
Disse Sam aprendo il portatile, iniziando a digitare sulla tastiera.

 

[Mystic Falls, residenza Salvatore]

Damon approfittando dell'assenza di Sybil, si recò a casa del fratello per scongiurarlo di ascoltarlo.

"Che vuoi dire ? Perchè hai bisogno del mio aiuto ?"
Disse Stefan sospettoso,  non riusciva a comprendere perché il fratello si trovasse lì, specialmente dopo i suoi ultimi incontri.

"Ascolta, non sono spento come credi. La mia umanità è... è complicato. Ti spiego:
Quando entrato nella grotta all' Armory, mi ha attirato la voce di Elena. Solo che non era lei, ma Sybil.  Dentro me sapevo che non era Elena, ma qualcosa mi ha costretto ciononostante a credere e fare ciò che non volevo."
Disse Damon sincero, cercando lo sguardo del fratello.

Stefan sospirò. 
Poi guardò negli occhi il fratello e per un tratto lo riconobbe. Non sembrava più la persona vista quei giorni precedenti, ma il fratello di un tempo, il vero Damon.

"Sapevo che doveva esserti successo qualcosa. Per fortuna sei tornato, Damon" 
Disse Stefan, tirando un sospiro di sollievo abbracciandolo.

"Fratello, aiutami a ucciderla. Ti prego ." 
Disse il corvino staccandosi dall'abbraccio,  poggiando una mano sulla spalla del fratello, risposto  con un cenno della testa, di approvazione.

"Ma guarda che mi tocca sentire. Non sei d'accordo, Enzo?" 
Disse Sybil, apparsa in quel momento nella stanza, in compagnia di Enzo.

"Scioccante, sono d'accordo. Ora si che sei davvero nei guai, amico."
Disse Enzo, con risatina sull'ultima  frase.

"Lascia stare mio fratello, brutta strega!" 
Disse Stefan, messosi davanti al fratello, come a fargli da scudo.

Sybil si mise a ridere.

" Non sono una strega, tesoro. Sono una bella sirena" 
Disse la ragazza con voce languida.

 

[Sulla strada per New Orleans]

Intanto le due amiche Caroline e Bonnie, erano dirette a New Orleans e nel mentre parlavano del più e del meno, cercando di distrarsi un po' dalla situazione cui stavano affrontando.

"Care, che ne diresti di parlarmi di quando sei andata a trovarlo?"
Disse Bonnie girando la testa, guardando l'amica.

"Cosa?? Chi? di che parli?"
Rispose la biondina, fingendo di non sapere dove volesse andare a parare l'amica.

"Prontoo? Sto parlando di Klaus! 
Come mai sei arrivata al punto da rivolgerti incredibilmente, a lui?"
Chiese l'amica curiosa.

"Oh..beh, sai, ero ad un vicolo cieco. 
Stefan era scomparso, tu eri occupata...insomma, mi sentivo persa."
Disse Caroline un po' evasiva, ma sincera.

"Mi rendo conto, ti capisco. Mi spiace di non esserci stata, avrei voluto..." 
Disse Bonnie desolata, biasimando l'amica.

"Stai tranquilla, è passato.."
Disse Caroline dolcemente rassicurando l'amica.

 

Le due si sorrisero, poi Bonnie, che stava guidando, notò un cartello.

" Guarda, Caroline, ci siamo. "
Disse l'ex strega leggendo il cartello.

il cartello recitava : Benvenuti a New Orleans .


[Mystic Falls, Da un altra parte]

Poco dopo Sam e Dean avevano scoperto nuove informazioni sui vampiri.

"Allora, hai scoperto qualcosa?" 
Chiese Dean al fratello, rientrando con due scatole di pizza.

" Ho appena sentito un cacciatore che ha giá cacciato qui a Mystic Falls. 
Da quanto mi ha detto dobbiamo procurarci della Verbena."
Rispose il minore, mentre armeggiava sul portatile.

"Davvero? Bene. Ma che sarebbe ? Mai sentita?"
Disse il maggiore curioso, non avendone mai sentito parlare.

"A quanto pare é una pianta letale per questi tipi di vampiri." 
Disse Sam, aprendo la scatola e cominciando a mangiare una fetta della sua pizza alle verdure, già tagliata.

"Ma dai, chi se lo sarebbe aspettato! Una pianta, eh?"
Rispose un po' dubbioso il fratello.

"Già, mi ha anche detto che il modo più semplice per ucciderli é pugnalarli al cuore.
Sembra con un semplice pezzo di legno."
Disse Sam farfugliando, mentre masticava la pizza. 

"Bene! Sappiamo come agire, qualora li dovessimo rincontrare, fratellino. ottimo lavoro."
Si congratulò Dean, ammirando le importanti scoperte del fratello.

"Giá, non ci resta che trovarli." 
Concluse Sam, posando la birra sul tavolo.


[Residenza Salvatore]


Continuava la conversazione fra i Salvatore e gli imbucati.


"Cosa ? sirena ? 
Ma non sono leggende presenti solo in libri e pessimi film ?" 
Disse Stefan storcendo la bocca.

"Vuoi dire come i vampiri ? Che nemmeno dovrebbero esistere?"
Rispose a tono la sirena, con sorrisetto.

"Nei film d'animazione la sirenetta era molto più dolce e carina, dovremmo citare la Walt Disney per truffa morale." 
Continuava Stefan, guardandola storto.

Sybil rise 

"Questa era buona, te lo concedo, non sarò così carina, ma almeno io porto la biancheria.."
Disse la sirena adagiandosi su una poltrona, seguita da Enzo che fece altrettanto.

"Non irritarla, Stef, non hai idea di cosa è capace. Te lo sconsiglio! "
 Disse Damon agitato, facendo segno con la testa di negazione.

Stefan si girò verso di lui.

"Perchè? Guardala è solo una montata egocentrica smorfiosa. Oltretutto anche fuori moda di qualche secolo"
Disse il vampiro con sorrisetto.

Sybil rise, poi si alzò dalla poltrona cui si trovava e si avvicinò a Stefan, fissandolo negli occhi con disappunto.

"Andiamo, Sybil, lasciamo perdere mio fratello. Andiamocene." 
Disse Damon, frapponendosi tra i due, ignorando Stefan alzando le mani come a scusarsi di qualcosa.

Sybil si girò verso il corvino, sgranando gli occhi.

" Come, scusa? Mi stai per caso dando un ordine, Damon? stai al tuo posto e a cuccia."
Disse la donna, entrandogli in testa provocandogli un emicrania. Il vampiro gemette, mentre sentiva la testa esplodergli.

"Non osare rivolgerti con quel tono a mio fratello! lascialo stare stronza!" 
urlò Stefan furioso.

"Vedo che qui l'aria si sta facendo sempre più gelida." 
Commentò Enzo, versandosi una bottiglia di Bourbon nel bicchiere, per poi berlo.

"Liberali entrambi dal tuo malefico controllo, sciaqquetta degli abissi!" 
continuava a urlare Stefan.

"Ne hai di fegato a parlarmi così, ma ora stai un pò esagerando, Stefan. Ora perché non la smetti di urlare e non spacchi quella graziosa sedia e ti infilzi con il legno appuntito?" 
Disse Sybil, cambiando tono.

Stefan avvertì come qualcosa penetrargli in testa, facendogli un male cane.
"Ahhh." Gemette per il dolore.

"Stefan, NO!" 
disse Damon, ma il minore obbedì lo stesso a quella pazza richiesta. 

"Qualcun altro ha qualcosa da dire ?" 
domandò Sybil guardando in direzione di Enzo, che gli sorrise.

[Vicino la residenza Salvatore]

I Winchester dopo aver eseguito varie ricerche, avevano saputo di due vampiri che vivevano nei  paraggi, essi si chiamavano Salvatore.

"Secondo la nostra fonte, possiamo trovare sicuro dei vampiri in questa casa!"
Disse Sam, osservando il navigatore del cellulare che stava consultando.

"Chiamala casa, Sam, ma hai visto? è una villa da paura! Ma chi è che ci sta ?"
Disse Dean, guardando fuori il finestrino della sua splendida Impala.

"A quanto pare ci vivono due fratelli, che si chiamano Salvatore."
Disse Sam, posando il cellulare e cominciando a caricare la pistola.

"Ah, però! si trattano bene sti vampiri. Che lusso."
Disse il maggiore con sorriso e poi con smorfia, mentre si accingeva a parcheggiare l'auto.


[New Orleans]

Bonnie e Caroline erano già entrate in città, ma non sapevano dove andare.

" Finalmente siamo arrivate! Da dove cominciamo le ricerche ?"
Chiese Bonnie, girando la testa in direzione dell'amica.

"Io l'ultima volta sono andata al suo bar preferito. Il St. James." 
Disse Caroline, mentre armeggiava sul cellulare per orientarsi.

"Vuoi tornare là? "
chiese Bonnie, accostando l'auto.

"Lasciami pensare." 
Disse Caroline, pensando all'ibrido ipotizzando dove potesse trovarlo.


[Mystic Falls, villa Salvatore]

Intanto i cacciatori dopo rifornitesi, prendendo dal bagagliaio dell'auto tutto quello che poteva tornargli utile, si accingevano ad entrare in casa.

"Certo che è grande questa casa. Come facciamo a trovarli?" 
chiese Dean, guardandosi intorno ammirato.

"Per ora non pensarci. Pensa invece a prendere queste granate che ho preparato. tieni!" 
disse Sam, consegnando al fratello una delle granate uscite dalla borsa che portava in spalla.

"Che? Granate ? Da quando coi mostri si usano granate ? 
Non siamo mica in guerra!"
Disse il maggiore con stupore, ironico.

"Infatti non sono normali granate, sono alla Verbena!"
puntualizzò il fratello, sempre colto e preparato sottovoce.

"Ah! capito, va bene!"
concluse Dean, poco convinto anch'egli sottovoce.

Fecero qualche passo, poi Sam si bloccò.

"Senti niente, tu ?"
Chiese Sam, fermando il passo e ascoltando attentamente.

"No! Perché?"
Rispose Dean, scuotendo la testa.

"Non ti sembra ci sia troppo silenzio?"
Dedotte Sam, guardando il fratello.

"Già...vero! magari dormono, dopo tutto sono notturni. Giusto?"
disse Dean, un po' sospettoso.

"Beh, non proprio. Salve a voi! non sapete che serve l' invito prima di entrare?" 
disse Enzo, comparendo davanti a loro con pacata calma.

Dean lo guardò sgranando gli occhi.

"Sei il tipo del motel."
disse il cacciatore, indietreggiando lentamente.

"Sì, beh, mi hanno chiamato in tanti modi, ma questo.."
rispose Enzo, con risatina.

"A noi non serve l'invito ." 
disse Sam, interrompendolo e gettandogli addosso una granata .

"Aaah! Brucia, ma non così tanto, allora, questo è il meglio che sapete fare?" 
disse Enzo, spolverandosi i vestiti.

"Eh? Ma che bella granata del cavolo!" 
disse Dean, per nulla sorpreso dall'inefficacia dell' arma.

"Dean, tieni il paletto! " 
cominciò Sam, ma Damon lo anticipò, prendendolo lui.

"Oh! Dici questo ? Non ci sarebbe mai arrivato, andiamo! 
Troppo lontano."
disse il vampiro dagli occhi di ghiaccio.


"Sento delle voci. Enzo? Damon? Chi c'è?" 
disse Sybil, rivolgendo un'occhiata verso la porta della stanza semi aperta urlando, data la distanza.

"Niente di che, erano i vicini! li abbiamo invitati a bere un sorso con noi." 
disse Damon, alzando il tono per farsi sentire, guardando in direzione del salone. 

"Adesso basta giocare ragazzi."
disse Sybil affacciandosi dalla stanza, ma non raggiungendo i due.


"Sybil!! Puoi pure uccidermi, tanto non ti aiuterò mai!!" 
diceva la voce adirata di Stefan dal salone.

Sybil sospirò, mentre Damon gettava un'occhiata ansiosa verso il salone.

"Certo che sei testardo, allora non ti è bastato?"
Disse la sirena, tornando dentro la stanza.

"Si può sapere che cosa vuoi da noi?"
Chiese Stefan, sofferente e malconcio.

"Lo scoprirai presto!" 
disse Sybil avvicinandosi al vampiro inginocchiandosi, facendogli una carezza sulla guancia.
Poi si avvicinò al tavolino dei liquori e si versò del Bourbon nel bicchiere già presente sul tavolino. adagiandosi sul divanetto.
 
Se non si era bevuta la balla dei vicini, non lo diede a vedere.

 

"Farete una brutta fine, mostri." 

Disse Dean, arrabbiato guardando storti i vampiri.

"Ehi, forse ti sei perso qualcosa? Non hai notato che vi abbiamo appena salvati?" 
disse Damon con una smorfia.

"E perchè l'avreste fatto?" 
domandò Dean.

"Quindi non avete ucciso voi tutte quelle vittime?" 
domandò Sam intromettendosi.

"Din don! sapevo che tra di voi c' era quello sveglio!" 
disse Damon con sorrisetto.

"Hei! non c'è bisogno di offendere, cioè io sarei scemo?" 
disse Dean risentito.

Damon rise.

"Questo non lo so, lo stai dicendo tu!"

Enzo si intromise, esasperato.

"Vogliamo il vostro aiuto per togliere di mezzo il vero responsabile e se le storie che ho sentito su di voi sono vere, voi volete la stessa cosa, Winchester."
Concluse Enzo serio.


 

                                            capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy
                                                                                                                                                                                                   edit   27/05/19

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Capitolo 6
*** "Ritorno inaspettato" ***


Cap VI
                                                  
 RITORNO INASPETTATO





[Oregon]



Da un’altra parte, Hope, cresciuta, cominciava a porre delle domande a sua madre, riguardanti suo padre.

“Mamma, mamma, guarda ho trovato, un coniglietto.” Disse Hope.
“Brava! Adesso prendi il coniglietto e torna a giocare, tesoro, la mamma deve uscire, torno presto.”
“Mamma, ma papà dovè ? Perchè non è più venuto a trovarci? Ha fatto qualcosa di brutto e non lo vuoi vedere?”

Hayley rimase senza fiato, si inginocchiò davanti alla figlia per tranquillizzarla.
“Ma certo che no, amore! Solo che per ora papà è occupato, lavora tanto.”
“ E quando tornerà? Mi manca.”
“Presto, tesoro, molto presto.”



[Mystic Falls, Villa Salvatore]

In casa Salvatore, intanto, la situazione non era delle migliori, con Stefan era costretto da Sybil a pugnalarsi ripetutamente e Damon ed Enzo erano apparentemente suoi schiavi.

“Adesso basta! puoi smetterla di pugnalarti. Mi auguro che adesso hai capito che non ti conviene farmi arrabbiare. “



[New Orleans]

A New Orleans, nonostante fossero passati tre anni, la situazione non era cambiata, Klaus era ancora intrappolato con la lama di Tunde, i suoi fratelli legati alla sua forza vitale e Marcel diventato la creatura più potente e in tutti quegli anni, molte minacce avevano dato origine al terrore fra le comunità soprannaturali che la abitavano.


“So che è dura per tutti voi, ma proteggere la nostra casa è compito nostro.” Disse Marcel.

“Marcel, sono già passati tre anni da quando hai preso il potere ed eliminato gli Originali, e in tutto questo tempo la nostra gente ha sofferto, a causa di tutti i nemici che li detestavano. Bene, adesso basta! Non possiamo più sopportare tutto questo! Tu che ci rispondi ? Farai cessare tutto questo, garantendoci che non ricapiterà più ?” chiese un vampiro.

“Già! È Vero! Cosa farai, Marcel ? Ci aiuterai?” chiese un altro vampiro.
“Calmatevi. Io capisco che abbiate paura, ma come avete visto in tutti questi anni, ho sempre fermato qualsiasi minaccia si parasse davanti a noi. Io non posso sapere che succederà in futuro, ma vi prometto questo, proteggerò sempre questa città.”

“Oooh! ma che bel discorso! Peccato sia falso! Ciao Marcel! Quindi adesso comandi tu qui, vero? Che fine hanno fatto i Mikaelson? Non dirmi che sono morti?” chiese Aurora, dietro di lui.
“Aurora. Vedo che sei ancora viva, credevo che Klaus ti avesse uccisa da un pezzo. Comunque si! I Mikaelson sono tutti morti, mi spiace per la tua vendetta.”

“Davvero? E pensi che ci creda ? Dove sono ? Dovè Niklaus?”
“Mi spiace, non so come aiutarti, se non mi credi, non so che dirti.”

“Ti sembro così stupida? Quindi, mi vuoi dire che sono morte anche quella sgualdrina di Hayley e la sua bambina, giusto? O magari che anche Cami e Lucien sono morti! no? E sicuramente anche Tristan! ho ragione? Devi essere davvero un idiota se credi di convincermi.”

“Ascolta, Aurora, ti sei persa molte cose, mentre schiacciavi un pisolino. Ti aggiorno io, Lucien, Camille e i Mikaelson sono morti e purtroppo è morta anche Davina! per quanto riguarda Hayley e la sua bambina, non so dove siano, ma comunque non sono una minaccia per me, quindi non mi interessa! E nemmeno a te deve importarti! Chiaro? E ora vattene da qui! Va!”

“Cosa? Lucien è morto? Ma chi è stato? Anche Cami e Davina? Non può essere! Ma come è possibile? Tu da solo, non puoi di certo aver eliminato i Mikaelson!”

“Tu dici! Forse perchè io possiedo lo stesso potere che aveva Lucien, che dovevi avere tu ?! Esatto! Aurora, ti consiglio di non provare ad ucciderti, perchè non ritorneresti di nuovo, te l’assicuro!”



 
capitolo inventato da me e revisionato dalla cara amica lilyy

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Capitolo 7
*** "La proposta di Aurora" ***


Cap VII
                                                  
LA PROPOSTA DI AURORA







[Mystic Falls, Villa Salvatore]




“Allora, ragazzi, è meglio se adesso ve ne andate da qui. Prima che vi veda lei.”
“Chi diavolo è LEI?” chiese Dean.

“Dean, credo stia cercando di dirci che il responsabile di queste uccisioni sia una donna.” Disse Sam, fermandolo, toccandogli il braccio.
“Ma davvero? Beh, non importa, tanto non è certo la prima puttana che uccidiamo. Dovè ?” chiese scorbutico.
“Amico, ti consiglio di stare attento a ciò che chiedi” Disse Enzo.
“Hey, ragazzi, mi sono persa qualcosa ?” chiese Seline arrivando in quel momento.

Sam e Dean rimasero sconvolti. Non erano sicuri che fosse una creatura demonesca, sembrava così umana.

“Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto.” li mise in guardia Damon.
“Guarda guarda chi abbiamo qui.” disse Celine, dopodiché cercò di entrare nella mente dei due ragazzi.

“Deeeeeeeeeeean!” urlò Sam tenendosi la testa. Gli aveva provocato una fortissima emicrania.

Dean che non aveva subito danni, era sconvolto.

“Lascia andare subito mio fratello, puttana!” e cominciò a trapassarla con il fucile.
Dean rimase basito, la sirena ne approfittò per attaccare Dean al muro, facendolo gemere di dolore.

“Deeean!” lo chiamò Sam ancora a terra.
Stefan nel frattempo, grazie all’intervento tempestivo di Damon che lo aiutò a liberarsi dei pugnali, si apprestò a salvare Sam e a portarlo al sicuro lontano. Sfortunatamente non riuscì a far lo stesso per Dean. 

“Saaam!” lo chiamò Dean.
Sybil guardò corrucciata il punto in cui i due erano spariti.
“Con te e tuo fratello faremo i conti dopo. Tu, non preoccuparti per lui, pensa a te invece, che sei ancora qui con me.” disse languida guardando Dean.

“Avanti Sybil, lasciali andare, loro non c’entrano con noi, non sono al nostro livello.” tentò Damon.
“SILENZIO.” Disse lei, poi continuò a guardare Dean.

“Guardami attentamente, adesso. Tu cercherai tuo fratello e me lo riporterai.”

Dean la guardò duramente e poi le disse:
“Fottiti.”
Sybil sgranò gli occhi.

“Ma come è possibile! Nessuno può resistere al mio controllo. Come ci riesci ? Non sei un uomo normale, vero?” gli chiese squadrandolo.
Dean si incupì ma cercò di non darlo a vedere.
“Non so di che diavolo parli e non ti permetterò di fare del male a mio fratello.”

Damon ed Enzo rimasero impressionati dall’istinto protettivo del maggiore e anche ammirati.

“Damon, Enzo, chi è questo tipo, perchè non può essere soggiogato?” si rivolse acida la sirena.
“Mi dispiace tesoro, ma non ne ho idea, come non ho idea di chi sia questo tizio. Non so perchè è immune al soggiogamento.” Disse Enzo con un sorriso un po compiaciuto. Era contento che la sirena avesse trovato pane per i suoi denti.




[Oregon]
In Oregon intanto Hayley, grazie alle sue amicizie passate, nei vari branchi di lupi, andava alla ricerca dei branchi che potevano aiutarla a salvare i Mikaelson. 

“Ciao, piacere di conoscerti io sono Hayley del branco della mezzaluna, mi manda Russel, dice che tu puoi aiutarmi.” Disse la ragazza sorridente, rivolta a una ragazza con lunghi capelli castani.

“Piacere di conoscerti, io sono Engy del branco della luna d'estate. Come posso aiutarti ?”
“Potresti dirmi i nomi dei branchi di lupi che possiedono il veleno più letale che ci sia.”

“Perchè lo vuoi sapere?” chiese lei sospettosa.

“E' molto importante, Mi servirebbe il loro aiuto.”

La ragazza la fissò per lunghi attimi, senza dire una parola e Hayley incrociò mentalmente le dita.
“ Devi sapere che i branchi più letali che esistono, sono sette (inclusi i branchi di Hayley e Klaus ndr) e sono: il branco della luna crescente, quello della luna piena, quello della mezzaluna, quello della luna luminosa, quello delle dscendenze reali, quello della luna blu e quello della luna rossa.”

“Ti ringrazio per questa insolita ma originale lista della spesa, ma quello più vicino qual è?”
“Beh...sicuramente quello della luna rossa.”
“E sai dove posso trovarli per caso?”

“Non sarà facile, si spostano continuamente. Comunque l'ultima volta che sono stati avvistati erano in Tennessee.”
“Ti ringrazio tanto, sono in debito con te.”
“ Fai molta attenzione, sii prudente.”




[New Orleans, residenza Mikaelson] 

Aurora stava ancora pensando a quello che gli aveva detto Marcel. In quel momento stava guardando il ritratto di Klaus, proprio quello che durante l' intrusione di Marcel e degli altri vampiri asserviti a lui, fu ridotto a pezzi. Sorrise e disse ad alta voce:
“È strano, Nick, ancora dopo tutto quello che è successo, non riesco a odiarti..ma..”

Ma i suoi pensieri vennero interrotti in quel momento, perchè con il suo superudito sentì dei rumori verso il basso. 

“Ma cosa..”

Si precipitò subito a supervelocità nel luogo dove provenivano, ma si trovò davanti dei muri.

“Sono sicura che i rumori provenivano da qui! Hmm che strano. Qui vedo solo muri.”

Dopo un po' che li osservava, capì che uno in particolare era diverso rispetto agli altri e vi si avvicinò per sentire meglio. 

“Che strano! adesso non sento più niente.” Disse poggiando una mano sulla parete.

In quel momento sentì dei versi strani che sembravano essere gemiti di dolore, e riconobbe che quei versi erano molto familiari. Senza pensarci due volte, prese a pugni e calci la parete, aprendo una crepa, dalla quale intravide, Klaus, raggomitolato in una stanza spoglia e polverosa.

“Ah! Ma guarda un pò chi ho trovato! Ciao Nik.”
“Aur -rora..? Ma..che c - ci fai qui? Non eri m- morta?”

Purtroppo Klaus avendo conficcato dentro sè il pugnale di Papa tunde, non riusciva ad esprimersi chiaramente. 

“ Cosa? Certo che no! Sei deluso ? Ma perchè parli così?”
“Marc -el mi ha conf...ic..cato il pug..na..le di Tu..nde.”
“Deve essere uno spasso!” commentò lei sprezzante.

“Se s..ei ui per um..il..ia...mi fa pu...re.Ma ric..oda che qu..ando usirò, ti tagl..ieò la te..sta, teoro.”

“Wow! Mamma mia Nik! Tu si che sai come conquistare una donna, quanto amore nelle tue parole, comunque no, Nik, non sono qui per umiliarti, anche se ammetto che lo trovo divertente, dato che questa era la fine che tu avevi riservato a me. Ricordi?”
Klaus non rispose e lei continuò.

“Sono qui per proporti un accordo.” Disse lei con le braccia incrociate.” Io ti libero e ti aiuto a trovare i tuoi amati fratelli e tu in cambio, trovi un modo per liberare mio fratello Tristan dalla serratura. Che ne pensi ? Ci stai?”

“E c-hi mi d-i-ce che po-sa fid-ammi di te! Opo uello e hai ato?”

“Non ti ho mai ficcato quel pugnale nel petto e poi.. beh probabilmente il fatto...che non hai altra scelta, se non vuoi marcire qui.”

“ Va beene” biascicò Klaus. “La mia par-ola.”
Così Aurora infilò la sua mano, estrasse la lama di tunde dallo stomaco di Klaus e lo liberò dalle catene.
Klaus rigirò gli occhi e tentò piuttosto fieramente di alzarsi in piedi.
“Aurora, ti do la mia parola che ti aiuterò, ma tieni bene a mente una cosa , se questo è un altro scherzo per intrappolare me o la mia famiglia, sarà un vero piacere per me strapparti ogni arto dal tuo splendido corpo con le mie mani e per ultima la tua testa per usarla come poggiapiedi.”
Si era chinato su di lui per dire queste parole, Rory sorrise.
“Aah! Sì, anch’io ti amo. Non è una trappola, te lo giuro, Nik.”
Dopo queste parole Klaus crollò su di lei e svenne.
Aurora lo osservò stupita.
“Ogni scusa è buona per appoggiarti al mio seno, eh, Nik?” poi più dolcemente disse: “Per quello che può valere, mi spiace di come sono andate le cose.” Disse accarezzandogli la testa.



[Tennessee]
Hayley era riuscita a trovare il branco della luna rossa e a parlare con il suo capo branco, Joey. 

“ Ciao, io sono Hayley e appartengo al branco dei Mezzaluna. Ho bisogno del tuo aiuto per un problema.”
“ Io sono Joey del branco della luna rossa, piacere di conoscerti. Come posso aiutarti?”
“Vorrei chiederti una cosa che ti sembrerà strana. Ho bisogno del tuo veleno di lupo.”
L’uomo la osservò stupito.

“Già, è strana come cosa. Anche perchè appena ho avvertito il tuo odore, ho capito che tu non sei un semplice licantropo, ma sei anche un nostro nemico giurato, un vampiro e io nel mio branco non voglio vampiri, quindi ti prego di andartene.”

“Aspetta! Sì, è vero, sono anche vampiro, un ibrido, ma ti prego, ho bisogno del tuo aiuto per salvare la mia famiglia, ti scongiuro, è molto importante.”
“Noi viviamo in pace da secoli e non vogliamo entrare nei problemi dei vampiri.”

“Lo capisco, certo, eppure l' avete già fatto, avete consegnato il vostro veleno nelle mani di un folle e per questo la mia famiglia ne ha pagato le conseguenze.”

“Non abbiamo avuto scelta, ci avrebbero eliminati tutti se non l’avessimo fatto. Io non ti capisco, il nostro veleno è letale solo per i vampiri, che c'entra la tua famiglia ? Non saranno mica vampiri?”
“Già, proprio così! Ed è la famiglia di vampiri più antica che esista. Se voi l'aiutaste vi sarebbe molto riconoscente.”

Joey la guardò e in un lampo i suoi occhi mandarono un lampo di furente riconoscimento.
“I Mikaelson..”ringhiò sommessamente.
“Beh..si..”

Joey si mise a ridere.

“E tu vorresti che noi aiutassimo quegli assassini? No, no, non se ne parla proprio. Se loro morissero, tutti i nostri problemi sarebbero risolti. I Vampiri si estinguerebbero per sempre e noi non dovremmo più temere per la nostra vita. E tu vuoi che noi li salviamo? Non lo faremo, soprattutto per loro!”


“Forse voi non avete ben chiaro cosa vi sto offrendo. Preferite essere coloro che li salvano...e avere quindi la famiglia di vampiri più potente che esista, in debito con voi, oppure volete essere cacciati e uccisi da loro, qualora anche senza il vostro aiuto riuscissero a salvarsi ? La scelta è vostra.”
Il licantropo ruggì.

“Credi di intimidirci ? Tu non sai cosa ha affrontato il nostro branco, per secoli siamo sopravvissuti ai vampiri. Credi di farci paura??”

“Forse ci sarete riusciti con comuni vampiri, ma voi non avete idea di quanto siano crudeli i Mikaelson. Sono gli Originali, vi consiglio di non alimentare la loro furia, non avrete più scampo altrimenti.”

“Tutto qui! Delle vane minacce ? Ma vedi tesoro, se tu muori chi li avverte che noi non li abbiamo aiutati ? Non pensi ? Prendetela !”

“E va bene non volevo ricorrere a questo, ma vedo che non ho scelta. Vi consiglio di non toccarmi nemmeno con un dito se non volete morire tutti.”

“Ah! Un altra minaccia ? Non sai dire altro?”
Hayley capì che non aveva funzionato e alzò le mani.

“Aspettate! Dovete sapere che io ho una figlia, vi prego lasciatemi tornare da lei. Ha solo me.”
“Mi spiace per lei allora, mammina non tornerà a casa. Avanti prendetela !! Forza !!!”
I licantropi l’avevano circondata.

“Aspettate! aspettate! Dovete sapere che la mia bambina ha un padre molto protettivo, che vi assicuro, è meglio non far arrabbiare.

“Davvero ? Che paura! E chi sarà mai ?
“Vorreste non saperlo, ve lo assicuro.”
“Wow! Cavoli, allora deve essere il diavolo, non è vero ?”

“Magari, lui è molto peggio. Credetemi”
“Davvero! Anche peggio del diavolo addirittura. E comè che si chiama, sentiamo ?”
“Klaus...Klaus Mikaelson.”

Ci fu un silenzio assordante per numerosi secondi.
“Dategli tutto ciò che chiede! Avete sentito?” disse Joey.
Certo! Come vuoi Joey.” Dissero i lupi.

“Scusaci per tutto Hayley, non avevamo idea fosse così importante, ti prego di non dirlo a Klaus.”
“Non ne vedo il motivo, dopotutto state aiutando la famiglia più potente che ci sia. Vi sarà molto grato klaus. Vedrete.”

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Capitolo 8
*** "Chambre de Chasse" ***


        [Mystic Falls,Virginia, V. Salvatore]
< Lo scontro iniziò, e non potendo controllare Dean, Sybil sembrò in grande svantaggio... >

 -Dean: Fiuuh! Cavoli se sei dura tesoro, dopo tutti i colpi che ti ho dato sei ancora in piedi come se nulla fosse.
Qualé il tuo segreto ?
 -Syb: Ha ha ha ha Oh! non ne ho idea. Boh chissà! Magari la mia dieta a base di umani ?!
Già, deve essere questo. Ha ha ha ha
 -Dean: eh! Ma davvero?! Spero che ti sia abbuffata abbastanza, perchè è stata l'ultima volta.
Non capiterà più, te lo assicuro.
 -Syb: Sul serio ? Scommetto che sarai tu ad impedirmelo. Giusto ?
 -Dean: Esatto! Vedo che allora non sei poi così stupida.
 -Syb: Ah ah aha. Mi ritieni stupida ?! La tua insolenza ti costerà cara. Tu non hai idea chi hai di fronte, miserevole umano.
Sai da quanto tempo sono su questa terra ? Come ti permetti ?
 -Dean: (zzzz.russa) ooh! scusa stavi dicendo qualcosa per caso ?
 -Syb: Ti permetti di prendermi pure in giro ?! no, no, noooo! tu devi soffrire.
Damon, Enzo, uccidetelo! forza! che aspettate ?
 -Enzo: No no no no no! Non lo farò. Scordatelo!
 -Dam: Come vuoi tu! Sarà un piacere.
 -Syb: Bene! Ti lascio adesso, ho un impegno. Pensaci tu Damon, uccidilo!
 -Dam: Certo come no! Ma prima voglio divertirmi ah!


< Essendosi accorta che non avrebbe avuto chance contro Dean senza il suo prezioso controllo, Sybil scomparve. >

 -Dam: Aaah! Finalmente se ne andata quella stronza. Allora ? Qualè il piano per togliercela dalle palle, cacciatore ?
 -Dean: Ancora non lo so... Questa specie di mostro in gonnella sembra essere immune a tutto.
Non sarà facile ucciderla, mi sà.  -Dovè mio fratello ? Sta bene ?
 -Enzo: Sicuramente si! Stefan lo avrà portato in qualche luogo sicuro.Tranquillo.
 -Dam: E già...mio fratello l'eroe...come al solito.


       [New Orleans, ex Attico Lucien]
< Dopo aver liberato Klaus dal pugnale di Tunde, Aurora lo portò con sè nell' ex attico di Lucien Castle e se ne prese anche se fuori accordo, cura. (essendo ancora molto debole) Dopo averlo adagiato sul divano, uscì. >

 -Rory: Nik ? Nik? Mi senti ? Io esco. Torno presto, tranquillo.
 -Klaus: ..Aurora aspe..
 -Rory: Va bè vá, ho capito! Ciao a dopo
 -Klaus: ...dove vai ?


          [Tennesee]
< Hayley dopo aver estratto il veleno di lupo sufficiente, salutò il branco e partì, diretta al prossimo branco. >

 -Hay: Molte grazie! Questo veleno dovrebbe bastare. Adesso devo andare, grazie a tutti.
 -Joey: Fammi il piacere di non tornare più, non vogliamo entrare nei drammi della famiglia Mikaelson.


           [Oregon]
< Hope dopo la partenza della mamma diventò impaziente, essendo già passati tre giorni senza vederla e.... >

 -Hope: Mamma mamma vieni a giocare con il coniglietto!
 -Engy: Hey piccola! Mi dispiace, ma la mamma ancora non è tornata.
 -Hope: No! io voglio la mamma! E anche il Papà! Dimmi dove sono ?

 -Engy: eh! calmati. Vedrai che tornano presto. Ma cosa è successo ? Sei stata tu ?
 -Hope: No! Non ho fatto niente.


        [Chambre de Chasse, Dimensione su piano astrale]
< I fratelli pur essendo in un altra realtà, cercavano un modo per non pensare a tutti i problemi che dovranno affrontare una volta resuscitati. >

 -Elijah: Da quando siamo intrappolati qui ?
 -Freya: Non lo so, purtroppo qui il tempo scorre diverso. Se per qui può essere un ora, fuori possono passare anche settimane o anni.
 -Kol: Già! ma era l'unico modo, per guadagnare tempo. E poi devo dire che a me qui piace.
 -Rebekah: Chissà se Nik sta bene.
 -Elijah: Sono certo di si! Nostro fratello è forte! Ce la farà vedrai.
Sono più preoccupato per Hayley ed Hope.


       [New Orleans, camera Motel Mississippi]
< Intanto le ricerche di Caroline e Bonnie continuavano... >

 -Bon: Guarda qui Care! Ho fatto qualche ricerca su Klaus e a quanto pare dovrebbe vivere nel quartiere francese.
 -Care: Bene! ottime notizie. Dai andiamoci subito.
 -Bon: Va bene! Prendo la giacca.


     [Comunità soprannaturale di Vincent Griffiths New Orleans]
< Lo stregone Vincent dopo la caduta dei Mikaelson, istituì, una comunità sovrannaturale a New Orleans. >

 -Stregone: Come può Vincent far entrare dei vampiri qui dentro ?!
 -Strega: Dice di non fare nessuna eccezione. Accetta qualunque creatura.
 -Stregone: Io dico di cambiare qualcosa in proposito...non capisce che con i vampiri non ci può e non ci potrá mai essere una  tregua!?
Io dico di pensarci noi a sistemare questo problema.


               [Regno di Marcel, New Orleans]
< A New Orleans sotto la guida di Marcel, i problemi non venivano a mancare mai, anche se l'odiata famiglia degli Originali mancava da tempo. >

 -Vampiri: Marcel oggi abbiamo perso tre dei nostri. Sono misteriosamente scomparsi.
Ti prego lasciaci trovare il responsabile!?
 -Marcel: Scoprirò cosa è successo. Li troverò! L'ho prometto! Questa è la mia città!


           [Residenza Mikaelson New O.]
< Bonnie e Caroline avevano finalmente trovato la casa di Klaus e si apprestarono ad entrarvi all' interno. >

 -Bon: Davvero il più spietato vampiro millenario vive qui ?
Mi sarei aspettata qualcosa di più vistosto! Non so..un castello, magari...
 -Care: Ah! Già... Ma oramai non è più il Klaus che conoscevamo.
 -Bon: Wow! E come fai ad esserne così sicura ?  sai qualcosa che io non so ?
 -Care: ah ! Eh...no no, ma ho saputo che ha una figlia adesso!
quindi non può certo essere la stessa persona di un tempo. No ?
 -Bon: Mah...chissà, certe persone non cambiano mai.
Comunque Care a vederla da fuori, non sembra che ci viva qualcuno, sembra sia abbandonata.
 -Care: Già...controlliamo vediamo che c'è.
- Bon: Cosè sta confusione? sembra che ci sia stata una mega festa.
 -Care: Non credo...guarda questi ritratti sono malridotti.
 -Bon: Già, ma da quello che vedo, deve essere successo qualcosa di brutto qui.
 -Care: Ma se...se non è qui! Dove sarà ?
Credi gli sia successo qualcosa di brutto, persino a lui ?
 -Bon: Non saprei cosa risponderti a sto punto...davvero!
 -Care: Ma Bonnie, si tratta di Klaus ? Cosa mai potrebbe esserci di peggiore ?
 -Bon: Non ne ho la minima idea, mi dispiace.

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Capitolo 9
*** "Il ritorno del Re" ***


< Immagini...sempre quelle susseguivano ripetendosi continuamente nella sua testa...Non  lasciandolo mai. Incubi...sempre incubi, non lo abbandonavano in pace nemmeno un secondo, da quando era intrappolato da quella velenosa lama da colui che egli considerava un figlio. Gli incubi sulla fine dei suoi amati fratelli. Ed egli a ciò era impotente...impotente di salvarli, impotente di uscire di lì, impotente di rivedere sua figlia. Ma un incubo ricorrente era assai peggiore, la doppelganger che non aveva mai potuto uccidere perchè nel più intimo meandro del suo cuore, provava qualcosa per lei: Katherine Pierce o meglio come amava chiamarla lui Katerina Petrova. Che rivedeva nei suoi ricordi e che aveva promesso di vendicarsi di lui per non avergli concesso una vita libera, ma sempre in fuga. E infatti prima di svegliarsi gli apparve in una specie di allucinazione, rivelandogli che si sarebbero rivisti molto presto. Dopo un paio di giorni passati sdraiato sul divano, alimentato con molto sangue da Aurora, attraverso una schiera di persone soggiogate da lei...finalmente Klaus si riprese. Appena aprì gli occhi si trovò davanti Aurora, addormentata in una poltrona dinanzi a lui, con aria molto tranquilla. Si alzò in piedi e si avvicinò a lei restando ad osservarla per qualche istante, sorridendo poco dopo. Poi si affacciò alla finestra ed esclamò: Sono tornato! >


Da un altra parte Bonnie e Caroline facevano progressi. Dopo aver fatto visita alla residenza Mikaelson infatti, hanno appreso che Klaus potrebbe trovarsi nei guai. Così grazie all' aiuto dello stregone Vincent (molto interessato a sapere dove era finito L'ibrido originale) organizzarono un incantesimo di localizzazione grazie al dipinto con raffigurato Klaus, recuperato da Caroline tra le macerie della casa, senza riuscirci, essendo stato occultato da Aurora. Intanto Marcel era in avanscoperta per scoprire informazioni sui stregoni ribelli. Localizzandone uno. Dopo averlo individuato egli si avvicinò e prendendolo di sorpresa lo interrogò:

 -Marc: Hey! Amico! perchè te l'ha prendi coi miei ragazzi ?
 -Streg: Aha! Ma guarda chi c'è...sua maestà, il re di New Orleans ? giusto ?
 -Marc: Esatto! Bravo! Quindi rispondimi, sbrigati!
 -Streg: Vuoi saperlo Re! Allora tieni a mente che non potrà mai esserci pace qui a New Orleans.


Nel frattempo nell' ex appartamento di Lucien, Aurora si svegliò e si accorse che Klaus era sparito. Allora si mise subito sulle sue tracce, ma appena prima di uscire, Klaus gli apparve davanti e gli disse:

 -Quindi devo ringraziare te se sono qui. Chi l' avrebbe mai detto. Adesso devo recuperare tutto il tempo perduto. Devo cercare i miei fratelli, devo salvarli.
 -Rory: Lo so! E io ti aiuterò. Penso che per trovarli, dobbiamo prima cercare Hayley.
 -Klaus: Prima di questo, ho un affare per le mani. Un affare a Mystic Falls.
 -Rory: Mistyc Falls ?!


{Flashback}: 2 ore prima.
Appena in piedi Klaus si affacciò alla finestra e chiuse gli occhi, isolando i suoni e nel farlo sentì la voce di Caroline nelle vicinanze che diceva:
 -Accidenti! nemmeno con un incantesimo, siamo riuscite a trovarlo. Dove credi possa trovarsi Klaus, Bonnie !?


{Presente}: Egli si avvicinò ad Aurora e gli mise la mano intorno al collo, stringendo forte quasi a soffocarla gli disse:
 - La prossima volta che mi fai un incantesimo, dimmelo! Chiaro?

 

-Rory: C- che v -vuoi dire ? N- non c- capisco!
 -Klaus: Ah! davvero! E che mi dici del fatto che mi hai occultato ?
 -Rory: Aaah! T- ti rife- risci a q- quello? E c- che non cre- devo di d- dovertelo d- dire. D- dopo tutto l'ho f-fatto a tuo v- vantaggio.
 -Klaus: Tu mi devi dire tutto. Chiaro ?! (lasciandogli il collo poco dopo) Adesso devo andare, tu rimani qui. Tornerò presto.
 -Rory: Non se ne parla tesoro. Io vengo con te.
 -Klaus: E va bene fa come vuoi. Solo, non fare domande.
 -Rory: Che vuoi dire ?
 -Klaus: Te ne accorgerai.Vedrai.


Dopo aver cercato Klaus dapertutto Bonnie e Caroline si erano rassegnate, finchè per caso incontrarono Marcel.

 -Marcel: Ho sentito in giro che voi due ragazze, cercate Klaus, giusto?
 -Care: Eh.Già...ma tu chi sei?
 -Marc: Be diciamo...che conoscevo Klaus. Mi chiamo Marcel. Per caso voi provenite da Mystic Falls?
 -Bon: Si esatto! Come hai indovinato?
 -Care: Quindi..tu saresti..Un amico di Klaus.
-Marc: Diciamo di si. Mi spiace dovervelo dire, ma Klaus purtroppo se ne andato per sempre.
 -Care: Cosa vuol dire per sempre? Dove lo troviamo?
 -Marc: Da nessuna parte perchè è morto, mi dispiace.


Sentendo quella notizia sia Bon che Care non potevano crederci. Si convinsero così a lasciar perdere e a tornarsene a Mystic Falls.
Mentre erano entrate in auto e stavano per partire...

 -Bon: Mi spiace Care, so quanto ci tenevi.
 -Care: No non capisci Bon, non è possibile.
 -Rory: Nik, allora che dobbiamo fare ?


Sentendo quella voce entrambe si girarono dietro e nei sedili dei passeggeri videro una rossa stupenda e accanto a lei Klaus in persona.

 -Care: mah ?!?
 -Bon: Che ?!?
 -Klaus: Aurora che avevo detto su non fare domande! Quanto tempo ragazze.
Ciao streghetta come te la passi !? E tu Care come stanno le piccole !? Che c'è?
 -Bon: Ciao...ma come !?!
 -Care: Stanno bene grazie. E tu?
 -Klaus: Meravigliosamente. Allora? Partiamo ?! (sorridendo)

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Capitolo 10
*** "L' Arma Divina" ***


Mentre Caroline, Bonnie, Aurora e Klaus erano in viaggio verso Mystic Falls, i Winchester grazie all' aiuto di Alaric e Matt, (conosciuti da poco) cercando tra le varie leggende popolari, scoprirono che forse poteva esserci un modo per eliminare la sirena Sybil per sempre. Il tutto consiste secondo riportato in un vecchio libro, nel procurarsi la spada di Ares (Dio greco della guerra). Essa infatti se brandita da una persona degna, puo' distruggere (se usata secondo le istruzioni) ogni creatura mitologica, compresa la sirena. E le istruzioni indicano: primo, pugnalarla al cuore strappandoglielo dal petto, dopodichè con la stessa spada tagliargli la testa e bruciare entrambi nel fuoco sacro del dio Vulcano. Sentendo queste parole Dean non potè che rispondere:

 - Ma come diamine possiamo procurarcela mai, adirittura la spada di un Dio. Non so voi...ma io non so proprio da dove cominciare. Cioè, va...datemi un licantropo, un vampiro o anche un poltergeist, ma no maledizione un cazzo di Dio. Questo no! Io sono solo un uomo e oltre le mie capacità. Sembra di essere in una serie strampalata e eccessiva. 

Alle parole di Dean, Sam rispose sempre con il suo spiccato ottimismo:

 -Dai Dean andiamo, non è certo una novità per noi. Hai dimenticato tutte le divinità che abbiamo già eliminato ?!  Ares non sarà certo diverso. Vedrai che ce la caveremo.

La notizia se da un lato positiva dall'altro originò tra tutti molte domande.

 -Matt: Cosa volete dirmi che le divinità esistono ? Ma chi siete voi ?
 -Damon: Senti sceriffo fai parlare i grandi. Sono cose che non potresti capire neanche volendolo.
Quindi shhh zitto.
 
-Enzo: Ha parlato il saputello. Nemmeno tu sapevi che gli Dei esistono.
 -Alaric: Bene! adesso la smettete di fare i bambini ? sembrate le mie figlie quando bisticciano, Grazie. Piuttosto dove la troviamo quest' arma ? 
 
-Stefan: Bella domanda, suppongo che non sarà per niente una passeggiata procurarcela.

Il viaggio in auto di Caroline, Bonnie, Aurora e Klaus continuava e durante, non mancavano certo le frecciatine.


 -Care: Scusami bella, tu chi sei? come conosci Klaus ?
 -Rory: Piacere di conoscerti, io sono Aurora de Martel. Conosco Nik da mille anni perchè è stato il mio grande amore, finchè non mi ha lasciata e spezzato il cuore, imprigionando mio fratello Tristan in fondo all' oceano per l'eternità. 

 -Klaus: Non preoccuparti Caroline è solo una vecchia amica che come con voi, ho avuto dei trascorsi burrascosi con lei. Finora infatti è stata l'unica che oltre a torturarmi psicologicamente e riuscita a farlo anche fisicamente. Ma parliamo d'altro, vi va ?
 
 -Bon: Già, meglio...Allora Klaus sei sempre terrificante e cattivo come ogni cattivo che si rispetti ?
 -Klaus: (sorride) Certo! un vero demonio. Quindi stai attenta streghetta, potrei mangiarti in un sol boccone (ride).

 -Care: Veramente non lo è più...una strega intendo.
 -Klaus: Davvero ?! E come mai ? comunque per quanto riguardi la mia esperienza Bonnie, una strega rimane sempre una strega. Tutto bene streghetta ?

 -Bon: Che? Certo tutto bene. E si è vero non sono più una strega, ma in ogni caso non ti riconosco. Sei cambiato davvero, Wow! Allora tutto è possibile al mondo. Provo ad indovinare ti ha cambiato tua figlia, o...Non credo neppure io che sto per dirtelo...l'amore ?
 
-Klaus: (ride) Anche tu sei cambiata. Non avrei mai potuto immaginarmi che fra noi le conversazioni non siano più solo: adesso ti uccido, me la pagherai, io ti distruggo per tutto quello che hai fatto, ecc. Comunque se vuoi saperlo, si! E l'amore che mi ha cambiato. Solo, non quello che pensi tu.
 
-Care: Dobbiamo pensare che il tuo cambiamento possa a che vedere con la rossa da urlo che ti siede accanto ?
-Rory: Oh! ti ringrazio biondina, ma no, non ha a che vedere con me. Tra noi non c'è niente ormai.
-Klaus: E vero non c'è più niente fra noi. Però lei è stata la prima donna che mi ha rubato il cuore di cui mi sono innamorato perdutamente. Anche se oramai le cose fra noi sono cambiate, sento che anche se non voglio ammetterlo, un legame conunque c'è...ed io mi preoccuperò sempre di lei.

-Rory: Oooh mi fai arrossire, Nik. Siamo sicuri che sia tu! temo che la tua prigionia forzata ti hafatto uscire di senno.
 
-Bon: E già... sono daccordo con la tipa sexy. Okay che ne hai fatto di Klaus ? Perchè di certo tu non puoi esserlo. Di un Klaus così mi potrei anche innamorare...e che c'è, perchè mi guardate così ? parlo per ipotesi...ovviamente.
 
-Care: Io l'ho sempre saputo che in fondo sotto tutta la tua arroganza, la tua crudeltà, la tua cattiveria eri una persona stupenda.
 
-Rory: (ride) Siete davvero patetiche. Davvero credete alle idiozie che ha detto ? Lui mi odia, perchè ho ferito persone a lui care. Non è cosi Nik ?

-Klaus: boh, chissà.(sorridendo)
Bon: Be già il solo fatto che sei ancora viva, fa capire che sbagli di grosso, Rossa. Perchè da quello che so, Klaus ti avrebbe già uccisa da parecchio, se davvero fosse così.  Anche se devo ammettere che non so chi sia adesso.

-Klaus: Ooo, ti ringrazio Bonnie...sono commosso, ma non ce bisogno che mi difendi. (sorride) 
Signore, perchè non mi parlate del vostro problema ?! invece

-Care: Già meglio...buona idea, tu hai mai sentito parlare di Sirene ?
-Klaus: Cosa? Sirene ? 
Be devo dire di...si nel 1500 avevo sentito alcune storie di diversi massacri che erano avvenuti in un piccolo paesino. Le vittime furono sbranate, e si pensò a dei licantropi, ma non ne ho mai incontrata una, se è questo che vuoi sapere.

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Capitolo 11
*** "La Talpa" ***



In auto diretti verso Mystic Falls, la conversazione fra Caroline, Bonnie, Klaus e Aurora continuava...
 

 -Bon: Aspetta Klaus, quindi ci stai dicendo che non puoi aiutarci ?
 -Klaus: Non ho detto questo tesoro. Dico solo che non ho mai avuto il piacere di prendere un drink con una sirena. Tutto quà.
 
-Aurora: Mi spiace per voi ragazze, ma avete puntato sul cavallo sbagliato.
Oramai il Klaus che conoscevate non c'è più...è un rammollito ridotto.
Ecco spiegato perchè io sono ancora viva.
Non è così Nik ? Diglielo, avanti ?

 -Klaus: No per niente tesoro, ti sbagli. Ma se vuoi essere liberata dalla tua esistenza...basta che me l' ho chiedi tesoro. Sarò felice di accontentarti.

 -Aurora: Oh grazie, Nik sei davvero un tesoro.
 -Klaus: Non ti capisco Aurora, perchè vuoi farmi arrabbiare ?
 -Aurora: E me l' ho domandi pure ?! Perchè Nik come loro, nemmeno io ti sto più riconoscendo. Dovè finito il grande Klaus Mikaelson, l' ibrido originale ? Colui che chiunque ne senta solo il nome, ne viene terrorizzato? Fammelo sapere quando ritorna, ok ?
 
-Klaus: (ride) Ma è proprio qui davanti a te. Non vedi ?
-Aurora: Davvero ? Mah...sarà...io non lo vedo.
-Klaus: (sorride) che vuoi che ti dica, semplicemente mi sono evoluto, e poi non è detto che non possa essere quella persona quando ne ho voglia.

-Care: Ok si è capito che avete delle questioni in sospeso e che vi volete bene, ma scusate chi se ne frega. Possiamo tornare a noi ? Grazie.
Klaus, pensi tu possa riuscire a uccidere questa sirena ?
 
-Klaus: Beh direi che lo scopriremo insieme tesoro. No?


A Mystic Falls le indagini continuavano e i Winchester assieme agli altri membri, erano alla ricerca di un modo per poter evocare Ares.
 

 -Matt: Cosa? Mi state dicendo che possiamo far venire direttamente quest' essere qui ?
 -Sam: Esatto! Solo dobbiamo trovare l' incantesimo per poterlo fare.
 -Damon: Aspetta amico, non credo per niente sia una idea brillante far apparire questo "Dio" qui dentro, tra noi. Cioè come dovremmo fermarlo ? Perchè non credo che ci consegnerà la sua arma volontariamente.
 
-Dean: Odio ammetterlo Sam, ma il vampiro ha ragione. Ci serve un piano.
-Enzo: E direi che visto che la posta in gioco è alta, diciamo pure un buon piano.
-Alaric: Si ragazzi, ma non dimentichiamoci nemmeno che dobbiamo pure procurarci il fuoco sacro del Dio Vulcano.

-Stefan: Già è dove lo prendiamo ? Non credo basti un accendino o un cerino.

Nelle vicinanze della casa Salvatore, Sybil, avendo il controllo delle menti dei due vampiri, (Enzo e Damon) essendo a conoscenza delle informazioni raccolte dai Winchester, grazie al suo controllo mentale pensò bene di ordinare ai due vampiri di uccidere tutti coloro che volevano fermarla.
 

 -Enzo: Devo ammetterlo il vostro piano è buono.
 -Damon: Già...peccato che non vedrà luce, dato che morirete tutti adesso.
 -Stefan: Ma cosa ? Damon ma che dici ?
 -Dean: Amico ho l'impressione che non sia più lui.
 -Sam: Dean piano d'emergenza ?
 -Dean: Direi che è il momento. Tutti a terra!

Sam prese un paio di granate di verbena e le lanciò in aria, poi Dean sparandogli, attivò con largo anticipo l'esplosione ferendo Enzo che subito fu catturato, anche grazie all' intervento di Alaric, che sparandogli un dardo con verbena lo tramortì.
Lasciando il tempo però purtroppo, di scappare a Damon.


Tornato da Sybil, Damon...
 

-Sybil: Bene Damon, ottimo lavoro. Adesso abbiamo una spia all' interno.
-Damon: Ti ringrazio, sono sempre stato bravo nelle recite.
-Sybil: Il tuo compito adesso è di portarmi il cacciatore che non posso soggiogare. Voglio scoprire perchè è immune al mio fascino.
-Damon: Sarà fatto. 


Da un altra parte Hayley, era giunta al terzo branco di lupi, il branco della luna crescente.
 

-Hayley:  So che vi sembrerà bizzarro, ma devo chiedervi un po' del vostro veleno di licantropo.
-Licantropi: Non sei la prima che ce lo chiede. Tempo fà ci portarono via tre del nostro branco, noi non vogliamo problemi, capito?
-Hayley: Non ne avrete ve lo assicuro. 
-Licantropi: Va bene, allora siamo molto felici di aiutarti.
-Hayley: Vi ringrazio molto.


Intanto Caroline, Bonnie, Aurora e klaus avevano appena superato il confine di Mystic Falls.
 

 -Care: iuu arrivate! Casa dolce casa.
 -Bon: Già era ora. Finalmente.
 -Aurora: Wow! Davvero sei cresciuto qui, Nik ?
 -Klaus: Già, però non proprio qui, perchè non ti piace ?
 -Aurora: No non è questo. Solo, non sembra da te.
 -Klaus: Non mi conosci infatti. Tu.
 -Aurora: ah ah ah, se lo dici tu.
 -Klaus: Allora ragazze, come vanno le cose? Coi vostri fidanzati come và?
Come stanno i fratelli Salvatore ed Elena Gilbert?
 
 -Care: E' una lunga storia. Beh come sai già, io sto con Stefan. Bonnie invece...
 -Bon: ...Io sto con un bel vampiro di nome Enzo. Per quanto riguarda Elena, purtroppo lei è in un sonno profondo.
 
 -Klaus: Aspetta, che vuoi dire in un sonno profondo ?
 -Care: Ti spiego io: in pratica abbiamo fatto incavolare un potente stregone e lui ha legato la vita di Bonnie a quella di Elena. E Elena si risveglierà solo quando Bonnie muorirà.
 
 -Klaus: Cosa ? Davvero? Ouch! bel problema. Che cosa carina...perchè io non c'ho mai pensato ?!
Tra tutte le torture che vi ho inflitto ai bei tempi. (ride) Immagino che a Damon allora, la cosa non sia gradita per niente e che provi ad ucciderti ogni giorno streghetta, mi sbaglio?
E per questo anche, che sei scappata a New Orleans? Per sfuggire alla sua furia, data l' impotenza che hai senza la tua preziosa magia?
 
-Bon: No per niente, anzi devo dire che Damon si è dimostrato un vero amico. Quando non è soggiogato dalla sirena, ovviamente.
 
 -Klaus: Davvero! Allora le cose qui sono davvero cambiate. Non avrei mai immaginato che Damon avrebbe rinunciato ad Elena per te. Noto che durante la mia assenza qui le cose sono peggiorate di parecchio. Comunque sia, Caroline come stanno le tue piccoline?
 
 -Care: Molto bene grazie. Solo che non sono con me, se ne sta occupando Alaric.
 -Klaus: Capisco. Allora...dunque parlatemi un po' di questa sirena, che può fare da essere così temibile persino per voi?
 
 -Bon: Be in pratica, immagina il controllo di Silas, solo triplicato di parecchio. Può entrarti in testa è cambiarti totalmente, controllarti al punto da farti divenire un suo schiavo...insomma qualità che vorrebbe aver ogni buon cattivo.
 
 -Klaus: A me no! io mi piaccio così come sono (sorridendo).
 -Care: ah! Eccoci arrivati, quella è la casa dei Salvatore.
 -Klaus: Non posso crederci quanti anni sono passati !?
e insistono a voler rimanere in questa baracca. Incredibile, che pessimo gusto.

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Capitolo 12
*** "Il Piano di Klaus" ***


Dopo essere tornate da New Orleans, Bon e Care se da un lato non vedevano l'ora di mostrare a tutti la loro arma contro Sybil, dall'altro sapevano che essendo Klaus, le divergenze di opinioni tra i presenti non sarebbero mancate. Infatti il gruppo si divise in due schieramenti:

coloro che appoggiavano il piano di Caroline, cioè di usare Klaus come arma, Che erano: Bonnie, Stefan, Caroline e Aurora.

E quelli che sostenevano invece, che non era una buona idea avere Klaus tra i piedi, capitanata in primis da: Alaric e poi da Matt, fiduciosi che il piano dei Winchester era migliore.

 
-Klaus: Tic toc! C'è nessuno in casa ? Ah ecco sento dei passi. Chissà chi sarà...Damon ? Stefan? Ci siete?
 
-Matt: Cosa ? A chi è venuta la brillante idea di portare qui questo psicopatico ? come se già non ci fossero abbastanza squilibrati in città.
 
-Rory: (Ride felicemente) a quanto vedo sei molto amato qui, Nik.

-Klaus: Zitta! Aurora! Non voglio sentirti, chiaro?

 

Essa rispose solamente con un sorrisetto e con un cenno chinato del capo.


-Klaus: Ah (sorride) anche per me è un piacere rivederti Quarterback. Come sei... sempre inutile ? Già e vero, dopo tutto ci sono cose che non cambiano mai. Ho ragione?
Ti consiglio di cambiare attegiamento, biondo...(guardandolo dritto negli occhi intimidendolo) se non vuoi che la tua vita finisca d'un tratto.

-Care: Ovviamente sta scherzando, vero ? (Guardando Klaus con sguardo deluso).

Non capisci Matt? E' la nostra unica arma. Abbiamo bisogno di lui.
 
-Bon: Matt, so che sembra una pazzia, anch' io ero scettica all' inizio, ma non abbiamo altro...per ora. A meno che tu non voglia affrontare una qualche divinità superpotente, ovvio.
 
-Klaus: Non importa cosa dice lui ragazze, vi aiuterò con piacere.
-Matt: Fate come credete, io me ne vado.
-Klaus: Aspetta biondo, non te ne vorrai andare proprio ora?. La festa deve ancora iniziare.
Salve a tutti amici e nemici (sorride), voglio presentarvi una mia cara vecchia amica. Aurora de Martel.

-Aurora: Salve a tutti! piacere di conoscervi! non sapevo che Nik avesse tanti amici.
-Alaric: Beh... in verità, anni fà abbiamo cercato di distruggerlo.
-Aurora: Ah, be evidentemente avete cambiato idea, pero'.
-Bon: Già ci è mancato poco, ma poi le cose sono cambiate e adesso non lo detestiamo più come prima. Almeno alcuni di noi.

-Klaus: (sorride) già bei tempi streghetta, vero? Ha ha
-Aurora: Quindi eravate tutti asserviti a Klaus, e non l'avete ucciso perchè sareste morti anche voi, giusto? si è una cosa che capisco perfettamente, essendo io asservita a sua sorella Rebekah.

-Stef: Già una cosa del genere. E tu, chi saresti?
-Aurora: Cosa? perchè non vi ha parlato di me ?! comunque...non sono legata a Nik perchè mi ha asservito, ma perchè sono stata il suo primo amore, come immagino avrete capito.

-Stef: Che? Davvero? E perchè sei qui, da quanto posso notare non mi sembrate poi così affiatati, ho sbaglio?

-Aurora:  HA ha già hai ragione, ma per un motivo preciso non lo siamo. Ma questo lascerò sia Nik a dirtelo.

-Klaus: E' una lunga storia, non c'è tempo per questo ora. Ma se la volete riassunta... e perchè lei è pazza. Immaginate Katerina Petrova due. Mi spiego meglio e ossessionata da me, come lo era da te Katerina, Stefan...hai presente ?

-Stef: Si certo, immagino.
-Aurora: Cosa ??? Nik! non è affatto vero, io non sono interessata a te nemmeno un pò.

-Klaus: Davvero ? e allora perchè non sei rimasta ad aspettarmi a New Orleans ?

-Aurora: Beh...perchè...
-Klaus: Già, esattamente come immaginavo.
Hey Stefan...Vecchio amico, non mi dai il bentornato? Come stai?

-Stefan: Klaus, quanto tempo...Bentornato! Come così ?(sorride)
Immagino che non c'entra niente che sia stata Caroline a chiedertelo. Giusto?
 
-Klaus: (sorride) dritto al punto come sempre. Certo che no, non mi conosci. Non lascerei mai un vecchio amico in difficoltà, tu forse non l'ho ricordi, ma negli anni 20' eravamo come fratelli.

-Stef: Ho capito...quindi è stata Bonnie? (Sorride) e per lei che sei qui, vero?

-Klaus: ah ah aha be chi puo' dirlo, dopo tutto io e la streghetta siamo molto legati in un certo senso. 

-Bon: Senza offesa Klaus, ma spero tu stia scherzando.
-Klaus: ah ah ah non ti scaldare tesoro, ovvio che scherzo. Che posso dire...mi siete mancati, strano non trovate? visto che neanche 6 anni fa complottavate su chi di voi dovesse uccidermi.
 
-Alaric: Non posso credere che l'abbiate chiamato. Siete impazziti !! Come se non fossimo già in pericolo.
 
-Klaus: Oh guarda chi c'é, l'ex cacciatore di vampiri in pensione ormai. Si lo so...in effetti suscito una sensazione sola, paura. Come vanno le cose con le piccole? babysitter, hanno già distrutto casa?

-Alaric: Le mie bambine stanno bene, grazie. Stefan è stata una pessima idea farlo venire qui. Chi ci dice che quel mostro, non riesca a manipolare anche lui, come succeso a tuo fratello? E' troppo rischioso, pensa  che accadrebbe se quella maledetta sirena riuscisse ad entrare anche nella sua testa, sarebbe la fine per tutti noi. Un conto e avere tuo fratello che è un semplice vampiro, un altro avere lui, un originale...l'ultima volta che ho controllato era finita la quercia bianca e non avendo più nemmeno una strega, saremmo tutti spacciati.

-Klaus: E si, questa città mi è mancata...non posso certo dire pero', anche la sua stupidità. Ma andiamo, credi che una sirenetta da due soldi possa controllare, me! Io sono Klaus Mikaelson! Nessuno può soggiogarmi come fossi una marionetta a suo piacimento.

-Alaric: Davvero! Ti ricordo Silas, tempo fa...lui ci riuscì, ho sbaglio?
-Stef: Be allora dobbiamo sperare che tu ti sbaglia, Alaric. 
 Ti ringrazio di essere qui Klaus, non hai idea in che guai siamo.
 
-Klaus: Bhe, mi conosci non mi diverto se le cose sono facili (sorridendo)
 a quanto pare sembra che io sia mancato solo a te vecchio amico, vero ?

-Stefan: Certo, anche se non so bene ancora perchè. Allora, come sta la tua famiglia ? Rebekah! Elijha! La tua nuova sorella di cui non ricordo il nome...

-Klaus: Si chiama Freya, beh sai, a proposito di questo, quando  avremo finito con il tuo piccolo problema, dobbiamo occuparci del mio. I miei fratelli sono nei guai e avrò bisogno del tuo aiuto.
 
-Stefan: Cosa? Davvero? Certo, ti aiuterò volentieri.
-Klaus: Allora, che puoi dirmi di questa sirenetta che vi sta tormentando ? 
-Stefan: Allora...é una creatura a cui nessuno può resistergli, si ciba di persone, ti obbliga a fare ciò che vuole come una marionetta...insomma, una donna da non lasciarsi scappare, in pratica.
 
-Klaus: Humm...sembra interessante.
-Stefan: Ma prima di qualunque cosa...devo presentarti due nuovi amici, non so se li conosci già...hai mai sentito parlare dei cacciatori Winchester?
 
-Klaus: Certo, ho sentito molte storie su di loro...sembra siano capaci di uccidere praticamente ogni cosa. 
So che sono pericolosi, ho solo sentito storie non l'ho mai conosciuti.
 
-Stefan: Direi che è arrivato il momento, sono qui.
-Klaus: Cosi voi siete i famosi Winchester ?!
-Dean: Esatto amico, tu chi sei ?
-Sam: Un altro vampiro ?
-Klaus: Più o meno, non ne esistono altri come me. Sono un ibrido originale.
 
-Dean/Sam: E che sarebbe?
-Klaus: Significa che sono vampiro e licantropo insieme. Piacere di conoscervi il mio nome e Klaus Mikaelson.
 
-Dean: Esiste davvero! Un qualcosa che é entrambi? Davvero?
Comunque Io sono Dean Winchester.
 
-Sam: Adesso Dean possiamo dire di aver visto veramente di tutto. 
Sam Winchester piacere di conoscerti.

Nel frattempo da un altra parte Sybil riceveva via sms, importanti rivelazioni dalla talpa che aveva all' interno del gruppo.


-Talpa: Sembra esserci in gioco un nuovo giocatore.
-Sybil: Damon, a chi potrebbero mai chiedere aiuto i tuoi amichetti che potrebbe rivelarsi un ostacolo per me ?
-Damon: Dunque...nessuno che io sappia. Aspetta, forse qualcuno c'è... ma non è che sia nostro amico.
-Sybil: E chi è?
-Damon: Un vampiro molto vecchio e molto incazzato.
-Sybil: Hum capisco, allora non ho nulla da temere.
Passa all' altra parte del piano portami il cacciatore.
-Damon: Come già fatto. Torno subito.

Intanto nella villa Salvatore, i Winchester avevano trovato l'incantesimo per evocare il Dio Ares.

 
-Dean: Allora Sam! siamo pronti ad evocarlo?
-Sam: Certo solo che dovremmo cautelarci prima. Dobbiamo creare un cerchio per intrappolarlo al suo interno.

-Matt: Posso aiutarvi in qualche modo ragazzi?
-Sam: Certo come no, tieni, vedi se riesci a trovare in questo libro una formula per poter imprigionare Ares.

-Alaric: Allora a che punto siamo, trovato un modo per evocare questo "Dio"?
-Dean: Si amico, ma prima dobbiamo occuparci delle conseguenze.
-Alaric: Capisco, io mi dispiace, ma devo salutarvi ragazzi, ho appena sentito le mie piccole, purtroppo é da molto che le ho lasciate sole e devo ritornare da loro. Tenetemi informato sulle novità.
-Dean: Certo come no, stai tranquillo, và.
-Stef: Allora Klaus qual' è il tuo piano per ucciderla?
-Klaus: Semplice, la trovo e gli strappo il suo cuore marino salato. Preferisco il confronto diretto.
Adesso scusate, ma devo andare a pesca di sirenetta.
-Care: Cosa? non dovremmo prima fare che so...una specie di piano?
-Bon: Già sono daccordo, non dovresti sottovalutarla, Klaus.

Enzo dall' altra stanza legato con verbena gridò:

tutti voi state solo sprecando tempo, non avete idea con chi avete a che fare.

-Klaus: Hei amico! tu nell' altra stanza. Sappi che non mi hai intimidito per niete.

-Enzo: Davvero? allora se vuoi ti dico dove puoi trovarla.
-Klaus: Avanti sputa il rospo! se non vuoi che ti strappi la lingua.
-Enzo: Mi dispiace ma è una cosa che devi vedere tu. Devi avvicinarti a me ed entrarmi dentro la mente, e lo vedrai.

-Klaus: Va bene come vuoi, ma se è un trucco patetico, ti strappo il cuore seduta stante.
-Enzo: Non è un trucco, guarda...vieni constatalo tu di persona.

Così Klaus si avvicinò ad Enzo e gli entrò in testa e vide Sybil che cantava.


-Klaus: Senza offesa tesoro, ma il tuo canto è pessimo: Ho assistito negli anni, ai migliori concerti e tu non ti ci avvicini neanche un filino. Persino a New Orleans si assiste a di meglio. 
Così tu saresti il grande male di cui ho sentito tanto parlare eh?

-Sybil: Già, invece a te non ti conosco per niente, Vampiro.
-Klaus: Non capisco perchè tutti siano così terrorizzati da te, a me sembri solo una patetica ragazzina e una pessima cantante oltretutto, che vuole solo divertirsi un pò.

-Sybil: Davvero? be cambierai idea molto presto te l'ho assicuro.
-Klaus: Adesso basta con questa pagliacciata! perchè non mi dici dove sei e la chiudiamo qui.

-Sybil: Ha ha okay come vuoi tu, vieni a trovarmi da solo in questo posto che stai vedendo in questo istante.

-Klaus: Puoi scommeterci tesoro che vengo da solo, basto solo io per finirti.

Uscito dalla mente di Enzo, Klaus si avviava a raggiugere Sybil.


-Klaus: Bene so dove si trova, vi prometto che i vostri problemi finiscono oggi. Torno subito, la uccido e torno, aspettatemi per cena.

-Care/Stef: Aspetta Klaus! (ma klaus era già sparito, avendo sfruttato la supervelocità)

Nel frattempo Sam, girovagando tra i vari siti internet, aveva trovato una sconvolgente rivelazione.

-Sam: Dean questa è una pessima notizia.
-Dean: Perchè Sam? spiegati, che succede?

Intanto Klaus era arrivato nel luogo stabilito.


-Sybil: Oh eccoti, credevo che non venissi più perchè te l'ha facessi sotto.(ride)

-Klaus: Hum...No no tesoro, non me l'ha sarei persa per niente al mondo.
-Sybil: Davvero? e come mai, dato che ancora non mi conosci?
-Klaus: Sai, non ho mai avuto il piacere di uccidere una sirenetta.
-Sybil:(ride) ha ha tutto sommato, sei simpatico. Certo anche stupido a credere di potermi uccide..(interrotta da Klaus, che partito a velocità si apprestò a strappargli il cuore dal petto come promesso)

-Klaus: Stavi dicendo tesoro, non ti sento...( mentre Sybil cadde a terra senza vita) 
Sapevo che dopo tutto non eri poi così forte, che delusione.

-Seline: Perchè non conosci me! (estraendo dalla giacca di Klaus, la Lama di Papa Tunde e pugnalandolo con essa).

-Klaus: Aaaahrgh (versi di dolore e poi il silenzio)

-Sam: A quanto pare puo' esserci più di una sirena, dato che di solito non erano mai da sole nell'antichità.

-Dean: Cosa? davvero? questa non ci voleva proprio. 

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Capitolo 13
*** "Una storia antica" ***


sintesi capitolo precedente...

Non capisci Matt? E' la nostra unica arma. Abbiamo bisogno di lui. disse Caroline
- Non importa cosa dice lui ragazze. Vi aiuterò con piacere. disse Klaus
Salve a tutti amici e nemici, voglio presentarvi una mia cara vecchia amica. Aurora de Martel. continuò Klaus.
- Ti ringrazio di essere qui Klaus, non hai idea in che guai siamo. disse Stefan
Allora, come sta la tua famiglia ? Rebekah! Elijha! La tua nuova sorella di cui non ricordo il nome... continuò Stefan
- Si chiama Freya. A proposito di questo, quando  avremo finito con il tuo piccolo problema, dobbiamo occuparci del mio. I miei fratelli sono nei guai e avrò bisogno del tuo aiuto. rispose Klaus
- Allora, che puoi dirmi di questa sirenetta che vi sta tormentando ? continuò
- E' una creatura a cui nessuno può resistergli, si ciba di persone, ti obbliga a fare ciò che vuole come una marionetta...insomma, una donna da non lasciarsi scappare, in pratica. disse Stefan
Ma prima di qualunque cosa...devo presentarti due nuovi amici, non so se li conosci già...hai mai sentito parlare dei cacciatori Winchester? disse Stefan
- Certo! ho sentito molte storie su di loro...sembra siano capaci di uccidere praticamente ogni cosa. disse Klaus
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- Damon! a chi potrebbero mai chiedere aiuto i tuoi amichetti che potrebbe rivelarsi un ostacolo per me ? disse Sybil
- Un vampiro molto vecchio e molto incazzato. rispose Damon.
- Hum capisco, allora non ho nulla da temere. disse Sybil
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- Allora Sam! siamo pronti ad evocarlo? disse Dean
- Certo! solo che dovremmo cautelarci prima. Dobbiamo creare un cerchio per intrappolarlo al suo interno. disse Sam
- Quindi, Klaus qual è il tuo piano per ucciderla? disse Stefan
- Semplice. La trovo e gli strappo il suo cuore marino salato. Preferisco il confronto diretto. Adesso scusate, ma devo andare a pesca di sirenetta. disse Klaus
- Oh eccoti, credevo che non venissi più perchè te la facessi sotto
- No no tesoro. Non ma la sarei persa per niente al mondo. disse Klaus
- Davvero! e come mai, dato che ancora non mi conosci? disse la sirena
- Sai comè, non ho mai avuto il piacere di uccidere una sirenetta. disse Klaus
- hahahah tutto sommato, sei simpatico sai. Certo anche stupido a credere di potermi uccide... disse Sybil, interrotta da Klaus che si sbrigò a trappargli il cuore dal petto, come promesso.
- Stavi dicendo, tesoro... non ti sento? disse Klaus osservando Sybil che cadeva a terra senza vita.
Sapevo che dopo tutto non eri poi così forte. Che delusione.
- Perchè non conosci me! disse Seline un altra sirena, sorprendendo Klaus  e trapassandolo con la mano nello stomaco da parte a parte, mentre estraeva dalla giacca dell' ibrido la lama di Papa Tunde pugnalandolo con essa.
- Aaahrgh! emise Klaus quando pugnalato dalla odiosa lama. Poi il silenzio.
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A quanto pare può esserci più di una sirena. Di solito nell'antichità non erano mai da sole. disse Sam
- Cosa! davvero? questa non ci voleva proprio. disse Dean
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  Cap XIII
                                                  
 UNA STORIA ANTICA

 


 

Mystic Falls. Dopo la scoperta che potrebbero esserci nei dintorni altre sirene, i Winchester si apprestarono ad informare gli altri componenti dell' inaspettata notizia. Solo, troppo tardi purtroppo.

- "Cosa? siete sicuri?" disse la vampira bionda con grande stupore.
- "Si purtroppo, mi spiace." rispose Sam, con rammarico.
- "Già tesoro, se te lo dice mio fratello. Allora e così, puoi starne certa." rispose con assoluta certezza Dean.
- "Oh no! allora...devo chiamare Klaus." disse spaventata Caroline.
- "Risponde la segreteria del numero..." la vampira interruppe la chiamata, ancor prima di sentire il messagio acustico vocale.
- "Accidenti! non risponde. Deve essere successo qualcosa." si accinse a condividere la biondina col gruppo.
- "Ah ah ve l'avevo detto di non sottovalutarla." si sentì da una stanza poco distante, come presa in giro per i presenti. Esclamata e beffata dal vampiro Enzo.
- "E adesso Care...che facciamo?" disse la strega un tantino preoccupata anch'essa.
- " ...Non lo so, perchè se è riuscita a battere anche Klaus. Siamo in guai molto seri." rispose Caroline all'amica strega.
- "Hey! Salve a tutti!" caspita che facce!! haha. Sempre noiosi vedo." disse una voce provenire da una finestra che dava sull' esterno della residenza. Ed era ovvio che quella voce non poteva che appartenere solo ad una persona, Damon.
- "Damon ?!?" disse il vampiro, fratello minore, tra la sorpresa e lo stupore.
- "Vattene Damon!" disse la strega alquanto irritata dalla presenza dell' ex-amico oramai irriconoscibile ai suoi occhi.
- " Dovè Klaus! traditore?" replicò furiosa e con tono alto Caroline.
- "hah non ho tempo per questo, potreste dirmi gentilmente dove trovo il cacciatore carino?" disse il vampiro con molta nonchalance, come se le parole della due ragazze manco l'avesse sentite.
- "He ?!? e chi sarebbe?" rispose Stefan come se non lo sapesse.
- "Adesso Matt!" gridò la bionda all'amico umano Donovan. Al comando dell'amica vampira, Donovan Sparò a sorpresa un tranquillante alla verbena nella direzione di Damon. Ma il vampiro l' afferrò al volo come gli fosse stata tirata una pallina.
- "Davvero? Pensavate ci sarei cascato? questo trucchetto è vecchio." espresse il belloccio con molta tranquillità e per niente intimorito.

Da un altra parte: le sirene dopo aver immobilizzato Klaus grazie alla lama di Tunde, lo portarono nel loro covo. Non conoscendo entrambe quello strano tizio sbucato dal nulla, pensarono di interrogarlo.

- "Quante volte ti ho detto di non abbassare mai la guardia?" disse con rimprovero l'altra sirena dal nome di Seline.
- "Calma sorellina, avevo tutto sotto controllo te l'ho assicuro. Ho solo sottovalutato il nostro amico. Non credevo esistesse uno come lui, così forte. Pensa se riuscissimo a plasmarlo, quanto potrebbe tornarci utile." disse con giustificazione la sirenetta Sybil.
- "Già, ricorda. Mai sottovalutare l'avversario. Secondo te che cosa ha? Perchè si sta immobile senza fiatare?" disse incuriosita Seline.
- "Non ne ho idea, è da quando gli hai conficcato la lama che fa così. Hai notato che la lama è scomparsa? Dovè?" disse con curiosità Sybil.
- "Se non sbaglio al suo interno. Ricordo che appena l'ho pugnalato gli si è conficcata all' interno." spiegò la sorella convinta fermemente del ricordo cui faceva riferimento.
- "Che dici, glie la togliamo?" disse Sybil.
- "Si va bene, ma fallo tu. Sai in caso il nostro amico abbia qualche altra sorpresa." rispose con prudenza Seline.
Così Sybil estrasse la lama dallo stomaco di Klaus cogliendo l'occasione per entrargli in testa...
- "Così credevi davvero che strappandomi il cuore sarei morta? Ha ha Che ingenuo che sei." ci tenne a chiarire Sybil forte delle sue incredibili abilità.
- "Forse no, ma dovevo tentare, però, dopo tutto. Magari la prossima volta ti taglierò di netto la testa, tesoro. A quel punto non credo che riusciresti a parlare e dire una frase di senso compiuto. Non credi?" disse per niente spaventato dalla situazione e con grande convinzione come ci si aspetta dal solo e unico ibrido originale. 
- "Puoi provarci, tanto non ti servirà a niente." si intromesse nella conversazione Seline, esternando un grande sorriso.
- "Staremo a vedere ragazzina. Adesso, esci dalla mia testa!!! mostro!!! disse Klaus quasi comandandoglielo alzando il tono di voce, gridando per incutere timore in quell' avversario che sembrava superiore a lui. E per Klaus non era accettabile, nessuno era più potente di lui o anche migliore.
- "Mostro è? quando avrò finito, mi amerai in un modo che tu non hai mai provato prima." disse Sybil per niente intimorita dall' atteggiamento dell'ibrido o dalle sue parole.
- "Non amo i pescetti come te, preferisco di più i cavalli. Essere inferiore. Voglio che tu sappia che per me non sei, niente." rispose più sfrontato che mai Klaus non ostentando alcuna paura per quell'essere fuori dal comune, quasi.
- "ahah davvero? sai cosa pensavo...
Kla-Klaus giusto? che dici se come prima cosa dopo averti fatto mio, ti faccio uccidere i tuoi amici?" rivelò con molta tranquillità e senza batter ciglio più seria che mai Sybil.
- "Perdi tempo pesciolino, con me non ci riuscirai. Non sono come le tue stupide marionette. Io sono il cattivo, non ho amici. E neanche nemici perchè li ho uccisi. E vedo che vuoi unirti anche tu al loro. rispose l'ibrido più minaccioso che mai anche se dentro la dimensione onirica creata da Sybil.
- "Davvero? tu saresti il cattivo?! avanti perchè non mi minacci di nuovo, sei così sexy quando lo fai. huhu!! ooh! eccitante. Puoi resistere quanto vuoi amore, ma la verità sai qualè? dopo che avrò finito con te, tu sarai la mia puttana tesoro. Tu dammi tempo ed entro oggi al tramonto mi verrai dietro come un cagnolino. disse la sirena quasi divertita dalla conversazione con l'ibrido.
- "E no cara, io non ci resisto un minuto di più se sento ancora una tua cantilena fastidiosa. Non ci sperare sciaquetta. Non cederò ai tuoi concerti." disse Klaus col suo modo diretto e chiaro, che lo distingueva dagli altri da sempre.
- "Uh! Uh! Uuuh! o si continua, continua a sfogarti. Voglio proprio divertirmi con te." concluse Sybil più eccitata che intimorita da Klaus.

In un altro luogo...Hayley aveva già raccolto tutti i campioni di veleno di licantropo da ogni branco, ma ancora era alla disperata ricerca delle cure per Freya e Rebekah, essendo una avvelenata e l'altra maledetta.

- "Hey piccolina!!! la mamma è qui! vieni." disse Hayley appena tornata a casa.
- "Mamma mamma, finalmente sei tornata!!" disse la piccola Mikaelson abbracciando la mamma.
- "Certo tesoro che sono tornata. Grazie di aver badato a lei." disse l'ibrida rivolgendosi all'amica.
- "Ma figurati, di niente. La tua piccolina è speciale. Davvero" disse l'amica Engy, anch'ella licantropa.
- "Giá, è la mia principessa. Sono riuscita nel mio intento, presto potrò risvegliarli." disse con assoluta certezza Hayley. 
- "Sicura di fare la cosa giusta? Hayley, sono dei mostri. Portano solo sofferenza a questo mondo. Lasciali addormentati, non feriscono nessuno almeno." replicò la lupa, conoscendo la fama di quelle persone.
- "No tu non capisci, loro sono la mia famiglia e quella di mia figlia. Non posso abbandonarli. E poi la mia piccolina deve conoscere suo padre, colui che l'ha protetta in tutti questi anni." spiegò l'ibrida con passione all'amica. 
- "Beh dato che suo padre è Klaus Mikaelson, forse è meglio che non lo conosca. E' un assassino millenario spietato che porta solo sofferenza e distruzione a questo mondo. E la sua famiglia non è diversa. Credimi è meglio se li lasci a dormire per almeno altri 5 secoli." disse con piena convinzione la lupa.
- "Adesso basta! Non voglio che la piccola senta queste cose su suo padre o i suoi zii." disse Hayley irritata da quelle parole che in fondo un pò di verità conservavano.

Mystic Falls. Stefan cercava di capire perchè Damon agisse così. Non riconoscendo il fratello oramai.

- "Bene Damon, adesso facciamo due chiacchiere." disse Stefan al fratello
- "Ma certo fratellino, ma prima dimmi dove trovo il cacciatore." rispose Damon ormai al quanto esasperato dai continui giochetti del fratello.
- "Stai cercando me? eccomi qui! Forza fatti sotto!" disse Dean con aria di sfida.
- "Però, ne hai di coraggio. O forse è solo semplice stupidità?" disse il vampiro un pò sorpreso dalla sfida lanciata dal cacciatore.
- "Ooh non ne hai idea, amico. Che ne dici di scoprirlo insieme chi è più stupido dei due?." disse Dean lanciandogli una provocazione.
- "Perchè hai bisogno di lui? che ne vuole fare quella psicopatica, Damon?" si intromise Stefan.
- "Ha ha bella domanda! onestamente non ne ho idea." rispose il vampiro non conoscendo davvero i piani della sirena.
- "Non finirà bene Damon." disse Caroline appena arrivata diventata pubblico delle vicende.
- "Per te di sicuro Caroline." replicò Damon, con tono beffardo e un pò minaccioso.
- "Andiamo Damon, torna in te! non puoi lasciarti manipolare come una marionetta, 
non posso credere tu sia completamente sotto il suo controllo. Prova qualcosa, accendi le emozioni. Pensa ad Elena. Che ne penserebbe di te, adesso?" disse il fratello quasi pregandolo di tornare in sè.
- "Aaah fratello, ma sei un disco rotto! E poi sono convinto che Elena sarebbe fiera di me, sono felice. E lei questo voleva, che incontrassi un altra è l'ho fatto, che vivessi la mia vita...eccetera eccetera, sai no ?!" rispose Damon, quasi non sentendo proprio i richiami d'aiuto del fratello.

Nel frattempo le sirene, in particolare Sybil, cercava di ipnotizzare Klaus.

- "Stai perdendo il tuo tempo tesoro e non è salutare, dato che non te ne rimane tanto." disse Klaus stufo più che mai dei continui tentativi di manipolarlo.
- "Ooh che lingua tagliente che hai! mi piace. Peccato che dovrò ucciderti. Certo solo dopo assermi servita di te, ovvio." disse Sybil più convinta che mai che il suo piano avrebbe funzionato.
- "Magari ti piacerà di meno quando ti avrò tagliato in due bei pezzi, tesoro. E ti avrò strappato la testa dal corpo per usarla come poggia piedi. E avrò mangiati i tuoi occhi prima di cena" disse l'ibrido più infuriato che mai perchè non sveglio, ma solo in una sorta di dimensione creata da Sybil.  
- "Hai perso il tuo tocco sorellina? forse è fuori dalla tua portata. Vuoi che ci provo io?" disse allegremente Seline.
Sybil: "Zitta! non preoccuparti cederà, forse ci vorrà solo più tempo del previsto. Nessuno può resistermi. Non è vero amore che presto o tardi mi dirai cose romantiche? huu! non vedo l'ora." affermò alterata la sirena per poi cambiare e parlare dolcemente.
Klaus: "Cosa? cose romantiche? ma non farmi ridere aha! Su questo ho i miei dubbi, tesoro. Non sei il mio tipo, dovresti essere meno psicopatica per piacermi aha! Non mi piaci adesso e non mi piacerai mai, non riuscirai a piegarmi o ad entrarmi in testa per farmi cambiare idea. Io non cederò mai. Stai sprecando solo il poco tempo che ti rimane haha".
- "Tranquillo bello, non ti scaldare. Perchè se lei dovesse fallire ci sono comunque io che ti farò compagnia e sappi che non sono gentile come lei. Non credere di aver visto tutto ancora. Quando verrà il mio momento tu mi pulirai gli stivali con la lingua. Vampiro da quattro soldi." disse l'altra sirena con tono minaccioso.
- "Anche tu tesoro farai la sua stessa fine.Te lo prometto con la sola variante che della tua testa mi sarò cibato subito dopo avertela staccata, sarò rapido.Tranquilla. Non te ne accorgerai nemmeno." disse l'ibrido più minaccioso che mai.
- "aha! Ma che gentile che sei. Sei bravo a parlare, ma solo quello sai fare. Non ho ragione?!" disse Seline facendosi beffe di Klaus.
"Cavoli quanto parla questo! ancora non ci sei riuscita? Se vuoi ci provo io. Mi sta irritando questo tipo." disse la sirena alla sorella, ormai spazientita.
- "Vattene! lascia fare a me. Piuttosto tu occupati dell'altra parte del piano." disse Sybil alla sorella che con uno sguardo di disapprovazione se ne andò via lasciandola da sola col prigioniero. 
- "Non e vero tesoro, anche tu vuoi che se ne vada. Giusto? sta rovinando la nostra atmosfera così serena non trovi?" disse Sybil che stava aspettando una risposta dall'ibrido.
- "No, non l'avevo notata. Psicopatica degli abissi. Puoi anche smetterla di provarci non ci riuscirai."
- "Guardami negli occhi intensamente Klaus, tu farai tutto ciò che ti ordinerò perchè sei felice di servirmi. Tu farai tutto ciò che ti ordinerò perchè mi ami e non vuoi deludermi. Guardami, guardami, guardami." disse come fosse una poesiola Sybil.
- " ...davvero?! stai scherzando spero?! tutto qui?!  
no! non credo proprio streghetta da quattro soldi, non farò nulla di quello che hai detto e soprattutto non ti amo, non ti amerei mai. Sei troppo attempata e in avanti con l'età per me.
E ora liberami! finiamola con questa buffonata, forza!." disse l'immortale millenario con tutta la forza di volontà che ancora ostentava ferrea.

A Mystic Falls...Damon ormai prossimo nell' assolvere il suo compito...

- "Non so cosa tu voglia da me, ma in ogni caso e bene che tu sappia che non verrò con te. Ti conviene tornartene nel buco da dove sei venuto, se non vuoi farti male." affermò il cacciatore.
- "Vedi amico vorrei, ma purtroppo non posso farlo, sai comè...si chiama controllo a distanza. Sono obbligato a fare tutto ciò che mi chiede oppure sento delle squallide canzoncine fastidiose. E sai non è bello." disse Damon quasi per spiegarsi che non poteva resistere alla compulsione della sirena.
- "Damon non farmelo fare, torna in te." disse Stefan speranzoso che una parte del fratello non fosse manipolata.
- "Cosa fratello?!" disse il vampiro con interrogazione.
- "Ora Care!" gridò Stefan alla compagna.
- "He! cosa?" disse Damon non avendo colto che stava succedendo.
- "Questo!" disse il fratello avvicinandosi a lui velocemente, spezzandogli il collo
- "Non c'èra altra scelta, Stefan." disse Bonnie avendo assistito alla scena.
- "Gia, lo so. Bonnie. Ma la verità è che non posso accettarlo! ecco" disse Stefan sconfitto.
- "Mi dispiace amico non c'è niente di personale, ma devo farlo" disse Dean estraendo dal giubotto la prima lama. Come se non avesse altra scelta se non quella. Puntando la Prima Lama su Damon, inerme, disteso per terra.
- "Hei hei hei, un momento che fai? Dean!" rispose il minore dei Winchester vedendo l'azione che stava compiendo il fratello.
- "Che non vedi? è una minaccia bella e buona per tutti noi! c'è solo un modo, come sai. Un so-o-lo mo-o-do". disse Dean più convinto che mai, con tono deciso.
- "NOo! no no no no! Non fargli del male. E' mio fratello, per favore non è in sè in questo momento. Ti prego, risparmialo." disse Stefan con tono quasi di preghiera alzando le mani per cercare di calmarlo.
- "Dean! che stai facendo? no! lascialo stare...ascoltami! Sono fratelli, come noi. Lascialo andare." disse Sam cercando di far ragionare il fratello convincendolo in tutti i modi che non erano poi così diversi.
- "Si hai ragione fratellino, sono fratelli. Ma sono anche vampiri, sono mostri!. E noi li uccidiamo i mostri, o sbaglio?" replicò con rabbia e convinzione assoluta dean.
- "Si, sbagli! Dean, sai che noi non uccidiamo gli innocenti. Anche se sono mostri. Lo sai anche tu, non sei tu a parlare, ma il marchio che ti controlla. Coraggio Dean, dammi la lama!" disse Sam con tono più dolce e calmo.
- "Hai ragione Sammy, non so che mi è preso. Tieni! ...allontanala più che puoi da me". Disse Dean consegnando in segno di scusa l'arma nelle mani di Sam.
- "Ti ringrazio. Te ne sono molto grato Sam." disse Stefan ancora un pò frastornato dalla situazione.
- "Non preoccuparti. Figurati, anche mio fratello come vedi, non è molto in sè. tranquillo. Capisco la situazione" rispose Sam.
- "Scusami, non so che mi è preso. Comunque fai in modo che ciò non si ripeta. Tienilo d'occhio a tuo fratello". Disse Dean a Stefan come fossero le sue più sentite scuse.
- "Non preoccuparti, capisco. Quando non si è se stessi le cose possono sfuggir di mano. E si, non lo perderò di vista." Disse il vampiro al cacciatore, ringraziandolo.
- "O dio del cielo quanto è noiosa questa cittadina! Nik questo è di sicuro il peggior posto che abbia mai visitato. Beh, che mi sono persa!? dovè Nik? disse la rossa appena tornata da una gita in città. Guardando tutti i presenti con interrogazione.

 

NOTE: SPERO ABBIATE APPREZZATO QUESTO XIII ° CAPITOLO E CHE CONTINUIATE A SEGUIRE LA STORIA. 
DANDOVI APPUNTAMENTO AL PROSSIMO CAPITOLO, IL XIV.

Capitolo modificato il 20/9/18

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Capitolo 14
*** "Una carta da giocare" ***


sintesi capitolo precedente

Hayley, aveva già raccolto tutti i campioni di veleno di licantropo da ogni branco, ma ancora era alla disperata ricerca delle cure per Freya e Rebekah, essendo una avvelenata e l'altra maledetta.

- "Sicura di fare la cosa giusta? Hayley, sono dei mostri, è portano solo sofferenza a questo mondo. Lasciali addormentati, non feriscono nessuno almeno" disse l'amica fidata di Hayley, Engy.
- "No tu non capisci, loro sono la mia famiglia e quella di mia figlia. Non posso abbandonarli. E poi la mia piccolina deve conoscere suo padre, colui che l'ha protetta in tutti questi anni" disse convinta di ogni parola l' ibrida.
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- "Non so cosa tu voglia da me, ma in ogni caso e bene che tu sappia che non verrò con te" disse Dean per niente intimorito dal vampiro.
- "Vedi amico vorrei, ma purtroppo non posso farlo, sai comè...si chiama controllo a distanza. Sono obbligato a fare tutto ciò che mi chiede oppure sento delle squallide canzoncine fastidose. E sai non è bello", replicò il vampiro dagli occhi di ghiaccio. 
- "Damon non farmelo fare, torna in te!" cercò di convincerlo il fratello.
- "Cosa fratello?!" disse con tono beffardo il vampiro.
- "Questo!" e subito dopo averlo detto in una frazione di secondi, si precipitò a velocità vampiro dal fratello spezzandogli di colpo il collo. Lasciandolo a terra stordito.
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- "Mi dispiace amico non c' è niente di personale. Ma devo farlo" disse Dean come se non avesse altra scelta se non quella. Estraendo nel dirlo la Prima Lama puntandola su Damon, inerme, disteso per terra.
- "Hei hei hei, un momento che fai? Dean!" rispose il minore dei Winchester vedendo l'azione che stava compiendo il fratello.
- "Che non vedi? è una minaccia bella e buona per tutti noi! c'è solo un modo, come sai. Un so-o-lo mo-o-do". disse Dean più convinto che mai, con tono deciso.
- "NOo! no no no no! Non fargli del male. E' mio fratello, per favore non è in sè in questo momento. Ti prego, risparmialo." disse Stefan con tono quasi di preghiera alzando le mani per cercare di calmarlo.
- "Dean! che stai facendo? no! lascialo stare...ascoltami. Sono fratelli, come noi. Lascialo andare." disse Sam cercando di far ragionare il fratello convincendolo in tutti i modi che non erano poi così diversi.
- "Si hai ragione fratellino, sono fratelli. Ma sono anche vampiri. E noi li uccidiamo i mostri, ho sbaglio?" replicò con rabbia e convinzione assoluta dean.
- "Si, sbagli! Dean, sai che noi non uccidiamo gli innocenti. Anche se sono mostri. Lo sai anche tu che non sei tu, ma il marchio che ti controlla. Coraggio Dean, dammi la lama." disse Sam con tono più dolce e calmo.
- "Hai ragione Sammy, non so che mi è preso. Tieni...allontanala più che puoi da me". Disse Dean consegnando in segno di scusa l'arma nelle mani di Sam.
- "Scusami, non so che mi è preso. Comunque fai in modo che ciò non si ripeta. Tienilo d'occhio a tuo fratello". Disse Dean a Stefan come fossero le sue più sentite scuse.
- "Non preoccuparti, capisco. Quando non si è se stessi le cose possono sfuggir di mano. E si, non lo perderò di vista." Disse il vampiro minore al cacciatore, ringraziandolo e compatendolo.
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- "O dio del cielo quanto è noiosa questa cittadina! Nik questo è di sicuro il peggior posto che abbia mai visitato. Beh, che mi sono persa!? dovè Nik? disse la rossa con disgusto.

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                                                                                           Capitolo XIV
                                                  
                                                  
                                                                               UNA CARTA DA GIOCARE



Mystic Falls, VA
Dopo aver ricevuto la notizia che Klaus era sparito, Aurora chiese spiegazioni in merito al gruppo, prima fra tutte a Caroline.

- "Aspettate un attimo, fatemi capire bene. Lo avete lasciato andare da solo?" 
- "Come se fosse stata una nostra scelta, sai com'è fatto o ragiona. Pensa di essere il più forte di tutti e che non gli serva alcun aiuto". Disse Caroline un pò irritata alla rossa spocchiosa.
- "Vabbè lasciamo perdere... ma dov'é che si trova di preciso?" rispose Aurora un pò incuriosita.
- "Riteniamo sia prigioniero di quella sirena psicopatica o peggio". disse tra la rabbia e la preoccupazione Caroline.
- "Cosa? Davvero? cosa intendi con peggio? che sia morto? non credete davvero sia possibile, giusto?" disse con tono sicuro e retorico al gruppo, la rossa.
Il gruppo che comprendeva: Caroline,Bonnie e Stefan guardarono la rossa mostrando un espessione di incertezza, poi Stefan disse:
- "Non ne abbiamo idea, speriamo solo di sbagliarci." per niente convinto delle sue stesse parole. 

- "No no no no, questa non ci voleva! Glie l'avevo detto che non dovevamo venirci qui. Ma no, lui ha insistito. E' adesso chissá dov'é finito. Non erano questi gli accordi, Nik." disse furiosa Aurora.
- "Scusami?! Cosa? Gli accordi? E credi che questo adesso importi?" irritata più che mai Caroline.
- "Direi proprio di si, se solo mi avesse ascoltata... Comunque sia, come lo troviamo? Avete qualche piano, spero".
- "...be, forse..." rispose il gruppo quasi all'unisono.

Nel frattempo Dean, avendo origliato senza volere la conversazione mentre si avvicinava alla stanza dove erano riuniti i quattro, appena entrato in stanza disse:

- "Direi che le parole che stanno cercando di dirti sono: non abbiamo nessun piano. Ho ragione vero?"
Ma fortunatamente, io si!" disse con un sorrisetto stampato in faccia il cacciatore.
- "Eeh! e come? cos? che hai in mente?" disse la biondina stupita.
- "Allora, mi spiego: questo vostro amico, Klaus? Giusto? 
Possiamo sfruttare la cosa a nostro vantaggio. Grazie a lui possiamo rintracciare quelle sire... quei mostri. 
Mio fratello rintraccerá il suo cellulare e bam! il gioco è fatto!" si spiegò Dean, cogliendo tutti di sorpresa.
- "Già, giusto! Hai ragione. In effetti potrebbe funzionare, perché non c'abbiamo pensato ?!" disse Caroline.
- "Che ne dici fratellino? possiamo farlo. Giusto?" disse Dean accortosi che il fratello era entrato in stanza proprio in quell' istante.

- "ah eccoti! è da un pò che ti cerco Dean." disse Sam tralasciando qualunque cosa avesse detto il fratello. Poi riflettè e rispose al fratello.
- "Certo! Sempre che le sirene non abbiano pensato all' ipotesi e non gli hanno distrutto il cellulare." Espresse ironicamente Sam.
- "Sii positivo Sammy, magari non sono cosí sveglie. Dopo tutto sono di un'altra epoca."  disse con un sorrisetto stampato il cacciatore simpaticone, continuando.
- "Se ci pensi ai loro tempi che avevano?! non c'erano nemmeno le cornette, figuriamoci i cellulari. Forse ancora mandavano messaggi tramite i piccioni." facendo un sorrisetto sarcastico rivolto verso le ragazze presenti.

- "Si, ma direi che ancora, abbiamo bisogno di una strategia migliore. Io vado, raggiungimi appena puoi. Dobbiamo parlare, Dean."
- "Eh? Okay fratellino sto arrivando." Rispose Dean distogliendo lo sguardo dalle ragazze presenti in stanza che l'avevano rapito lasciandolo sovrappensiero.
- "Che dite...non ho ragione ragazze? sicuramente non sono così furbe ste sirene." disse il cacciatore con tono spavaldo e sicuro. Esprimendo un sorrisetto lieve.

- "Beh, speriamo tu abbia ragione. Non voglio nemmeno pensare a cosa possa essergli successo." - disse Caroline ostentando una faccia preoccupata.
- "Già giusto Caroline, povero Klaus è così dolce diventato. Non se lo merita proprio." disse la streghetta quasi con tono di sfida accenando un sorriso alla biondina. 
Aurora guardando lo scambio di sorrisi fra le due, sentì come un dolore allo stomaco che la lacerava dall'interno.E che la irritava non poco.
- "chi delle due è cotta di Klaus? sentiamo?" disse di colpo la rossa velocemente. il modo come lo disse fece capire a tutti che era infastidita dalla cosa e non poco.
Le due alla domanda della rossa rimasero bloccate e imbarazzate non rispondendo, ma scambiandosi degli strani sguardi sbigottiti tra loro.
Caroline avvertiva uno sguardo pressante su di lei. Si girò e si accorse che Stefan la guardava con aria di disappunto. 
Bonnie avendo notato gli sguardi di Caroline e Stefan per aiutare l'amica.
- "stiamo solo scherzando guarda. Non siamo interes- non sono interessata a Klaus, tranquilla." rispose la strega con tono serio e rassicurante.
Dean sbigottito anch'egli pensò: "da quando ci sono cotte e amori tra i vampiri. Ma dove sono finito in Twilight! guardando Stefan con interrogazione, ostentando un sorrisetto come di fratellanza maschile.
Ad Aurora la risposta di Bonnie parve sincera e non indagò oltre. Anche se il fatto che la bionda non le avesse risposto la irritava non poco.
Così volle indagare e rivolgendosi a Caroline domandò:
"sicuramente nemmeno a te interessa" girandosi verso Stefan, ammiccandogli "con quel fusto che ti ritrovi!
Scusa, a volte sono un pò paranoica."
Avendo superato gli sguardi quasi di rimprovero di Stefan, Caroline rispose ad Aurora.
- "Certo ovvio, non cerco altri. sono felice con il mio ragazzo." guardando Stefan con rassicurazione coi suoi occhi color mare.

Aurora anche se non del tutto convinta dalle parole della biondina, non volle insistere, tenendosi i suoi dubbi per sè.
Poi Bonnie volendo cambiare argomento data l'atmosfera creatasi, rispose alla domanda posta in precedenza da Dean.
- "Almeno è un idea. Noi non sapevamo cosa fare." aggiungendo. 

Io per giunta non posso nemmeno provare a localizzarlo con la magia, dato che non c'è l' ho più.
- "Perchè vuoi dirmi che eri una strega? domandò Dean con aria un pò sorpresa.
- "Già proprio così, ma sembra ormai passata una vita da allora." rispose la strega, rassegnata che le cose non potevano più cambiare.
- "Capisco, ma sei sicura che non c'è modo di recuperare i tuoi doni? scusa la tua magia?" disse Dean con molto interesse.
- "Credo, non lo so con certezza. Tutti i tentativi per poter riavere la mia magia sono falliti." rispose Bonnie.
- "Magari mio fratello può aiutarti. Lui ne sa più di me per quanto riguarda queste cose. Se vuoi dopo glielo chiediamo?" rispose il cacciatore con tono rassicurante.
- "Perchè no, certo. Grazie." disse Bonnie molto speranzosa delle parole del cacciatore sorridendogli.
A cui Dean non aggiunse altro, ma elargì uno dei suoi sorrisi compiaciuti. Poi rivolse lo sguardo verso Aurora che credendo di essere sotto accusa, essendo anche l'unica rimasta ancora a non avergli risposto, rispose.

- "Immagino sia così, ma nemmeno ai miei tempi c'erano i cellulari. Però io li so usare." alludendo ad un sorriso.
A quel sorriso Dean rispose squadrando attentamente la rossa, dal basso verso l'alto. Ella era vestita con pantaloni di pelle attillati, scarpe col tacco, gilet aperto in pelle e una magliettina rossa sotto da cui si intravedevano le  prominenti forme del suo seno. 
- "Davvero? scusa se te lo chiedo. Ma tu quanti anni hai bellezza?" - chiese con aria interrogativa Dean. Sapeva ella era un vampiro, ma la cosa non lo turbava per niente. Una volta sicuramente lo avrebbe disturbato non poco, ma con tutto quello che aveva passato e aveva visto negli anni oramai c'era abituato. C'è da dire che di certo la bellezza di Aurora lo aiutava non poco a non vederla per come era in realtà, non gli faceva pensare di essere di fronte ad una creatura crudele e spietata. Ma solo davanti ad una stupenda e affascinante ragazza. Corregendosi subito dopo.
- "lascia perdere, so che non si chiede l'età a una signora. Dove sono finite le mie buone maniere. Scusa." disse il ragazzo quasi pentito di aver uscito quel discorso.
- "Ma noo!! figurati. Comunque se proprio vuoi saperlo, 900, anno più anno meno". rispose la vampira con voce suadente e sensuale ammiccandogli anche nel dirlo.
- "Coosa? ma dici sul serio? cavoli! non sembra proprio. Certo che te li porti bene bella." disse Dean tra lo stupore e lo sgomento per poi complimentarsi.
- Poi pensò tra sè, "cavoli! è più vecchia della mia Impala. Ci credo che ai suoi tempi i cellulari non esistevano. Ma diamine com'è lo stesso uno schianto". 
Non essendosi accorto che in quel momento Aurora si era avvicinata a lui e che lo stesse toccando, avendo sentito anche lei ciò che stava pensando, all'oscuro di lui, che ignaro la guardava con molto interesse.
Aurora così gli sorrise ostentando un pò di imbarazzo. Poi rispose dolcemente. "Grazie, sei carino a dirlo." dicendolo avvicinandosi a lui e guardandolo dritto negli occhi.
- "Figurati, mi fa piacere." disse Dean soddisfatto, avendo lo sguardo di Aurora ad un passo di distanza.

Dean pensò bene di allontanarsi dalla stanza in cui era, avviandosi a cercare dov'era sparito il fratello. Seguito da Aurora che fece altrettanto, solo non nella stessa direzione, dividendosi in corridoio.
Intanto nella stanza Caroline non si capacitava che Aurora si comportasse a quel modo.

- "lo avete notato che ha flirtato tutto il tempo con lui?" disse la biondina alquanto infastidita dalla cosa.
- "Noo! ma che dici per niente. E allora? che cosa c'è di così strano? ma l'hai visto a lui?! è un fico wow! caspita!" disse la streghetta molto affascinata da quel ragazzo così speciale.
- "Perchè Caroline sei interessata anche al cacciatore, adesso?" replicò Stefan, sorridendo
- "Ma no, che dici. Dico solo che non la sopporto a quella smorfiosa, ecco." precisò la bionda a cui niente sfuggiva.
In quel momento si sentirono delle voci in lontananza, erano le piccoline di Caroline che erano arrivate assieme ad Alaric. Così tutti i presenti nella stanza, si precipitarono a dargli il bentornato.

Da un altra parte dell' abitazione in un altra stanza, Dean trovato Sam stava discutendo con lui il piano che aveva per recuperare Klaus.

- "Okay Dean mettiamo che lo rintracciamo e troviamo... e poi? che facciamo? dobbiamo lo stesso trovare un arma che sia efficace contro quelle sirene. non trovi?" spiegava il minore dei fratelli, al maggiore.
- "A questo poi ci penseremo. C' è una cosa che abbiamo dalla nostra parte, loro a me non possono manipolarmi. Magari e il marchio che non lo consente chi lo sa, qualunque cosa sia, Sammy, è un vantaggio che abbiamo." rispose il maggiore dei Winchester.
- "Cosa? no! no, Dean. Tu parli di questi strani vampiri che non possono, non sai se invece quei mostri in gonnella possono. E' un rischio che non ti lascerò correre." ci tenne a rispondere Sam. 
- "Okay è un rischio, forse...ma non abbiamo altro. E abbiamo vinto con molto meno." convinto più che mai delle sue parole Dean. Proseguendo.
"Sammy ascolta, magari la prima lama le può uccidere...chissà. Ma se non ci provo non lo saprò mai, non credi?"
- "Si questo è possibile Dean, ma non credo sia una buona idea farti usare la prima lama ancora una volta. Hai dimenticato come ti trasforma? è troppo pericoloso Dean! disse preoccupato più del solito Sam.
- "Lo so, ma voglio correre questo rischio. Lasciamelo fare Sammy." concluse Dean, sicuro dei suoi fatti.
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NOTE:  SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO, COME POTETE NOTARE LE COSE SI STANNO FACENDO SEMPRE PIU' INTERESSANTI.
ALLA PROSSIMA CON IL XV CAPITOLO

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Capitolo 15
*** "Tensioni" ***


sintesi capitolo precedente

Dean assieme a Sam stava discutendo del piano che aveva per recuperare Klaus.

- "Okay Dean mettiamo che lo rintracciamo e troviamo... e poi? che facciamo? dobbiamo lo stesso trovare un arma che sia efficace contro quelle sirene." rispose il fratello con aria saccente. 
- "Questo poi ci penseremo. C' è una cosa che abbiamo dalla nostra parte, loro a me non possono manipolarmi. Magari è il marchio che non lo consente chi lo sa, qualunque cosa sia, Sammy, e un vantaggio che abbiamo." rispose il fratello convintissimo delle sue capacità.
- "Cosa? no, no Dean! Tu parli di questi strani vampiri che non possono. Non sai se invece quei mostri in gonnella possono. E un rischio." rispose Sam proccupato per il fratello.
- "Okay e un rischio, forse...ma non abbiamo altro. E abbiamo vinto con molto meno." replicò Dean al fratello con rassicurazione. Proseguendo.
"Sammy ascolta, magari la Prima Lama combinata con questo tatuaggio che ho sul braccio destro, le può uccidere. Sappiamo può uccidere di tutto, pensaci?. Ma se non provo non lo sapremo mai se ho ragione o torto." disse Dean con giustificazione.
- "Si questo è possibile, ma non credo sia una buona idea farti usare la Prima Lama ancora una volta. Hai dimenticato come ti trasforma? è troppo pericoloso Dean!" rispose Sam più preoccupato che mai per le sorti del fratello.
- "Lo so, ma voglio correre questo rischio. Lasciamelo fare Sammy. ti prego." concluse Dean esternando un cenno di rassicurazione al fratello. Che ricambiò anche se non del tutto convinto e favorevole.
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                                                                                          capitolo XV

                                                                                                          
                                                                                      TENSIONI
 
        

Oregon sul tardi pomeriggio...

Hayley era tornata dal suo lungo viaggio. Mancava da casa da neanche quattro giorni, ma a lei per come li aveva vissuti parvero mesi. Mesi in cui era lontana dalla sua piccola, fu felicissima di abbracciarla finalmente. Ormai consapevole che al risveglio dei Mikaelson, la sua famiglia, mancava poco. Dopo aver superato il giardino che dava sull'esterno dell'abitazione arrivata alla soglia della porta principale, si soffermò un istante a pensare e a preoccuparsi per qualcuno che non poteva mai immaginare, Klaus.

Pensò quanto in quel momento o anche negli ultimi anni stesse soffrendo, del sacrificio estremo che aveva fatto per salvare eroicamente la sua famiglia, seguendo fino in fondo il voto, la promessa fatta circa 1000 anni prima dell' Always and Forever. Consapevole che ormai ne facesse parte anche lei, pur senza cognome. Sapeva che era colpa sua in fondo, dello stesso Klaus, perchè era quello che aveva seminato nella sua vita e che in quel giorno aveva dovuto raccogliere, ma le dispiaceva lo stesso per quello che stava affrontando L'ibrido. Poi pensò che anche se con alti e bassi, c'era sempre stato per lei, a volte in un modo tutto suo, contorto anche qualche volta, ma era presente. Forse fino a quel momento non aveva mai veramente riflettuto su quanto Klaus fosse cambiato da quello che aveva conosciuto o quanto in fondo tenesse e si prendesse cura di lei. Che la rispettasse come donna o regina come amava chiamarla lui, quella non era certo una novità, ma che ci tenesse nel profondo quello era inaspettato. Sicuramente era cambiato per merito di Camille, l'unica oltre lei che riusciva a vedere il buono che risiedeva dentro lui, o per sua figlia sicuramente parte fondamentale per il suo cambiamento, chissà forse pure per merito suo, ci sperava in fondo che fosse stata anche lei un influenza positiva per lui, ma era ovvio che non fosse più lo stesso uomo. Egoista, caparbio e crudele, anche se il suo caratteraccio era sempre invariato. Cosa che le provocò un sorriso spontaneo, spronandola ancor di più ad andare avanti con i suoi piani nel riunire finalmente la sua famiglia.


- "Engy ciao, come sta la mia piccola?" rispose mamma ibrida subito dopo aver aperto la porta.
- "Guarda tu stessa. E' fuori a giocare." disse l'amica accogliendola con un breve abbraccio.

- "Hoope! hope! Dove sei? Piccola. Ah! sei qui fuori, ma che fai qui sola soletta in giardino?" disse Hayley alla piccola Mikaelson.
- "Mamma mamma sei tornata! che bello" disse la piccola Hope correndogli in contro felicissima abbracciandola forte forte.
- "Certo che sono tornata tesoro. La mamma non ti lascia tranquilla. E solo che sta facendo una cosa molto importante. Che fai di bello?" disse Hayley alla piccola.
- "Guarda Mamma! Giocavo con un coniglietto. Guarda, non è carino?" rispose Hope.
- "OoH! certo, con quel musetto nero. Si è un amore piccolina." disse Hayley sorridendo alla piccola.  
- "Mamma lo posso prendere? lo faccio vedere a papà quando viene." disse la piccola sorridendo guardando la mamma che improvvisamente aveva cambiato espressione in volto.
- "Certo amore! glie lo faremo vedere...un giorno..." disse la mamma non del tutto convinta.
Hope prendendo tra le braccia il coniglietto, domandò di suo padre alla madre, notando che da quando aveva menzionato il padre ella era un pò distratta.
- "Mamma, dov'è Papà? è venuto anche lui con te?" disse Hope con un sorrisetto speranzoso e guardandosi in giro per cercarlo.

Anche se lei in fondo non lo conoscesse davvero. Erano passati 5 anni e lei non lo ricordava, aveva sentito solo storie che la mamma gli aveva raccontato. Storie che lo ritraevano come il grande Re immortale più potente di tutti gli altri Re, che proteggeva la sua famiglia ad ogni costo. Certo non aveva trascurato nemmeno di dirgli che il padre fosse un ibrido come lei, nel il fatto che tutti i suoi zii erano vampiri antichi, o del fatto che sua nonna fosse una potente strega e che anche lei lo era. Era stata sincera con la figlia, anche se non del tutto, ma alla piccola questo bastava. Ovviamente Hayley non le aveva raccontato tutto tutto sul conto del padre, la verità poteva farglielo odiare e lei non voleva questo. Voleva che conoscesse, magari in un giorno non troppo lontano il vero Padre, colui che aveva fatto di tutto per la sua famiglia, ma soprattuto per lei. E la piccola anche per questo era molto curiosa di conoscerlo, per tutte le storie che la mamma gli aveva raccontato che siano vere o no.

- "No mi dispiace piccola. Amore, papà verrà quando potrà. Molto presto vedrai...quando sará il momento." disse Hayley per rassicurare la piccola e non deluderla.
Dai vieni entriamo. Su ceniamo, Engy ti ha fatto il tuo piatto preferito. continuò la mamma.
La piccola capì che la mamma non era a suo agio ogni volta che menzionava papà, a volte anche triste. Che non fosse del tutto sincera, ma non volle approfondire oltre e non le disse più niente.
Poco dopo a tavola mentre stavano cenando chiaccherarono.
- "Hai fatto la brava con Engy. vero? non l'hai fatta impazzire voglio sperare." disse Hayley con un mezzo sorriso.
- "No! sono stata buonissima. Ho fatto la brava. Tranne quel giorno che non riuscendo a controllare la mia magia, ho rotto un vetro. Non l'ho fatto apposta Mamma." rispose la piccolina sinceramente.
- "Confermo. E' stata un angelo, quel piccolo incidente non ha recato danni, quindi, tranquilla." disse Engy rivolgendosi ad Hayley.
- "Davvero? allora a questa bambina spetta un premio!!" disse la Mamma guardando la piccola e sorridendogli. Si alzò da tavola e sparì per qualche minuto, poi tornò con in mano il cavalluccio degli scacchi, rintagliato da Klaus quando distrutto quello di quercia bianca sfruttato da Aurora per ottenerne 5 proiettili. Giochino che la piccola adorava quando bebè.
- "Ti piace? L'ha fatto tuo padre. Tieni! prendilo piccola." disse Hayley consegnandolo in mano alla figlia, sorridendogli e baciandola sulla guancia.
- "Grazie mamma" disse Hope abbracciandola forte, intuendo quanto la madre stesse male, ma che faceva di tutto per sorridere e non darlo a vedere.

Poco dopo cenato Hayley, guardando molto intensamente Hope mentre giocava con il cavalluccio, perdendosi nei suoi pensieri riflettè su Elijah.

Su dove fosse, se era felice e al sicuro, su quando lo potesse riabbracciare di nuovo. Le mancava molto l'Originale, le mancavano le sue carezze, i suoi baci, i sospiri su di lei, il suo profumo, i suoi consigli, la sua presenza. Poi si trovò a pensare all'altro fratello, inaspettatamente anche per lei. Pensò se amasse anche lei ricordando quando era incinta, se i suoi modi poco ortodossi di allora, fossero stati dei modi per far capire che lui l'amava davvero, ma che resisteva perchè in fondo il fratello la meritasse più di lui. Se quello che provava per lui allora fosse giustificato da questo, che nel profondo lo provava anche lui. Tornò alla realtà e realizzò che era stata sua figlia la chiave della sua redenzione e non lei, ma cionostante le vennero in mente tanti ricordi. Ricordi che confermavano la sua teoria. Ricordò con chiarezza quanto successo parecchi anni prima, entrambi combattevano contro Lucien Castle, diventato la bestia della profezia. Colui il quale li avrebbe condotti tutti alla fine. In quella occasione fu presa ostaggio e sarebbe di certo morta se Klaus, non Elijah, non avesse seguito le istruzioni di Lucien, umiliandosi ed inginocchiandosi a lui un essere inferiore, come amava dire sempre lui, pur di salvarla da morte certa. 


Mentre era persa nei suoi pensieri, Hayley ricevette una telefonata. Era di Jennifer una sua vecchia amica lupa.

- "Ciao Hayley potrebbe esserci una pista. disse l'amica al telefono.
- "Ciao, ascolta Jen non c'è piú tempo. Sei riuscita a trovare il rimedio a quella maledizione? disse Hayley spostandosi nell'altra stanza per non far sentire niente alla figlia.
- "Si! Ma ho bisogno del tuo aiuto. Raggiungimi." rispose Jennifer con voce molto seriosa.
- "Okay! Arrivo appena posso. A dopo, ciao." disse Hayley contentissima, ma anche dubbiosa.
- "Ok! ti aspetto." rispose l'amica.
Chiuse la conversazione e si diresse da Engy. Essa stava guardando da una porta semi chiusa la piccolina giocare e sorrideva.
- "Engy! ascolta io devo ripartire. A quanto pare c'è una possibile pista da seguire." disse Hayley sottovoce alla ragazza.
- "Capisco. Quanto starai via, stavolta?" rispose l'amica un pò preoccupata
- "Questo non lo so. Ma spero poco." disse Hayley mantenendo il tono basso.
- "Stai attenta! Hayley. Stai rischiando troppo per persone che hanno già vissuto centinaia di vite. Lo so che non vuoi sentirmelo dire, ma pensa a tua figlia." disse l'amica con la massima sincerità.
- "Capisco quello che vuoi dire Engy e lo apprezzo, ma è una cosa che devo fare. E devo farla proprio per mia figlia." rispose l'ibrida con una vena di comprensione.
- "La saluterai?" disse Engy.
- "No, ormai sta dormendo. Salutamela tu e digli che quando tornerò, non sarò da sola." disse Hayley, notando dalla fessurina che la piccola si era addormentata con in mano il cavalluccio.

Allontanatasi dalla cameretta di Hope, Hayley raccomandò alla sua amica Engy di continuare a prendersene cura, uscendo subito dopo.
- "Continua a Prenderti cura di Hope per piacere, ancora per un altro pò. Se tutto va come stabilito questa volta, potrebbe essere l'ultima che mi separo da mia figlia." disse Hayley ad Engy con molta gratitudine e sicura di sè.
- "Mi rendo conto. Tranquilla spiegherò io a lei tutto. Stai attenta, mi raccomando." rispose Engy
Hayley rispose con un cenno della testa, prima di chiudere la porta dietro sè e sparire nella notte.

Mystic Falls, VA
Dopo essersi allontanato nell'altra stanza, Dean, avendo raggiunto Sam, si affiancò al fratello che con il suo fidato portatile stava rintracciando il segnale del cellulare di Klaus.

- "Bene! Iniziamo Sammy! al lavoro." disse Dean guardando il fratello con spiccata curiosità e sorridente.
Il quale ricambiò il sorriso e lo guardò replicando:
- "Dean! non c'è bisogno che stai qui, so che non hai idea di come faccia le mie "magie informatiche", come piace chiamarle a te e che ti annoi. Perchè non conosci meglio i nostri nuovi amici? In particolare la rossa su cui hai messo gli occhi addosso. E parecchio più vecchia di te, ma dopo tutto non è così male." disse lanciandogli un occhiata divertita e ridendo subito dopo.
 
Dopo una decina di minuti li raggiunse Aurora.

- "Allora ragazzi come procede, avete trovato Nik?" disse Aurora a Sam e Dean.
- "Scusa dolcezza, chi?" disse confuso Dean.
- "Devi scusare mio fratello e anche me. Ma chi sarebbe?" disse Sam anch'egli confuso.
- "Davvero non lo conoscete Klaus?." rispose Aurora sorpresa e incredula.
- "Aah! si certo, quello che è metà e metà. come no!" disse Dean.
- "Scusa se te lo dico ma perchè l'hai chiamato Nik?" disse Sam, con Dean che approvava con un cenno della testa.
- "Perchè lui si chiama Niklaus Mikaelson! e io lo chiamo Nik. l'ho sempre chiamato Nik." rispose Aurora un pò confusa.
- "A certo ora capisco. Scusa non lo sapevamo." rispose Sam con un pò d'imbarazzo.
- "Già proprio così. Eh!" disse Dean sorridendogli come un idiota.
- "Sam stavo pensando che anche se lo rintracciamo, come dovremmo fare a recuperarlo? insomma ci vuole un piano." disse Dean cambiando discorso.
- "Già, è proprio ciò a cui stavo pensando. Tu cosa proponi?" rispose Sam mentre distratto dal portatile.
- "Tranquilli! -li interruppe Aurora- Ci penserò io.
- Quando lo trovate, ci andrò io personalmente a recuperarlo. Rispetto agli altri vampiri sono più vecchia e forte, nel caso ce ne sia bisogno."
- "Okay, perfetto! buona idea." rispose Dean congratulandosi quasi con la rossa.
-Continuando - "Quando mi piacciono le rosse Sammy". disse sottovoce.
- "E da quando? non mi risulta. Non mi sembra ti sia mai fatto problemi etnici di razza o dei colori delle ragazze, basta che ti sollevano..." rispose sempre sottovoce Sam. -interrotto da Dean con una mano a tappargli la bocca-
- "Sollevano? che cosa?" disse con aria curiosa Aurora.
- "Beh...ma il morale è chiaro." disse Dean con un finto sorriso. Aiutato con complicità dal fratello che fece altrettanto.
- "Ah! capisco." rispose confusa la rossa. Poi si allontanò uscendo dalla stanza.
- "Hai visto? ci ha sentiti! Dean!" disse Sam ancora sottovoce.
- "Già! certo, eccome!" rispose Dean mantenendo un tono basso.
- "Dean, davvero ti piace quella tipa? a me mette un pò i brividi." disse Sam incuriosito e sincero.
- "Si! non è male. Mi affascina, mi affascina forse perchè non ho mai incontrato un vampiro o dei vampiri così." rispose onestamente Dean.
- "Davvero? allora non è per i suoi occhi così chiari o per il suo aspetto da ragazza molto appetibile... Ricordi bene quindi che è un vampiro, giusto? e che si nutre del sangue di innocenti per vivere. E che probabilmente se non lo facesse, non avrebbe questo aspetto." disse il fratello con tono serio e incredulo.
- "Hm? beh...eh si, ma certo. E poi non è detto che si nutra per forza di persone. Ricordo tanti film in cui si nutrivano di animali, certo erano pessimi. Ma potrebbe darsi. Giusto?" disse Dean non del tutto convinto.
- "Beh...si! certo come no. C'è la possibilità". rispose Sam con aria dubbiosa, ma confortevole.

Intanto, in una stanza poco distante, il gruppo dei tre stava chiaccherando.

- "Ma certo, come no! guarda che mi tocca sentire. disse Caroline avendo origliato con superudito. 
Ma sentitela: "io sono più vecchia e forte", quante arie si dà." Imitando la voce quasi di Aurora.
- "Sbaglio o mi sembri gelosa? Care. disse Stefan parecchio divertito dalle parole della biondina.
-continuando- Bonnie, tu che dici?" disse rivolgendosi alla strega.
- "Beh forse una punta di gelosia l'ho avertita anch'io, in effetti. rispose Bonnie con ironia.
-continuando- Caroline, davvero? Klaus?! ancora! Però è vero, è insopportabile quella là." 
- "Ma che dici Bonnie! no non sono gelosa!" disse la bionda irritata.
- "Scusate io non la conosco, ma non mi sembra così fastidiosa. Di certo non sto constatando quanto detto da Klaus, non mi sembra come Katherine. Lei si che era fastidiosa, davvero!" disse Stefan quasi in difesa di Aurora.
- "Allora sono l'unica a cui non piace?!" replicò Caroline. 
- "Beh....già, proprio così. Dai Care, nemmeno la conosci. Potrebbe anche diventare la tua migliore amica." rispose Stefan con sarcasmo.
- "Noo non sia mai, già non l'ha sopporto... basta! vado dalle mie piccole, non voglio pensare a quella smorfiosa rossa."
- "Hey! Biondina! hai per caso detto qualcosa?" disse Aurora appena entrata in stanza.
- "Nooo, ma quando mai. Come ti viene in mente." rispose Caroline con ironia.
- "Sai che sono un vampiro vero? e che ti sento anche se parli sottovoce?" disse Aurora parecchio infastidita.
- "Si vabbè, come dici tu. Io vado dalle mie piccole. Ciao!" disse Caroline scomparendo, congedandosi.

New Orleans, Quartiere Francese.

- "Marcel, tu ci hai promesso di proteggere la cittá da qualunque minaccia. Ma recentemente abbiamo sentito che Klaus Mikaelson non é morto, come ci hai fatto credere, ma anzi è scappato dal buco in cui lo tenevi! Come possiamo stare sereni adesso? 
Vogliamo risposte!!"  
disse uno dei vampiri appartenenti alla comunità istituita da marcel, con aria spaventata e irritata.
- "Sii! giusto! vogliamo risposte Marcel!" risposero in coro voci indistinte di vampiri.
- "Non so di cosa parlate ma comunque sia, se ci saranno problemi li risolveró. Ve lo assicuro!" rispose Marcel alquanto sorpreso dalla notizia.


New Orleans, Cauldron.
- "Abbiamo saputo in giro che il vampiro Klaus Mikaelson é libero per la cittá, dobbiamo poter accedere alla magia della congrega. Dobbiamo difenderci!" disse uno dei stregoni con aria impaurita.
- "Si!! ha ragione! Dobbiamo cautelarci da quel mostro. Dobbiamo ereggere una barriera che ci protegga." rispose una strega che faceva parte del gruppo.
- "Calmatevi! calmatevi! Non so se questo sia vero o no, verificherò per voi. Ma state tranquilli! in qualitá di reggente faró il possibile per tenervi al sicuro. Anche se dovessi, scontrarmi contro Klaus Mikaelson in persona! e con la sua pazza famiglia." rispose Vincent, quasi con tono da dittatore, adoperato per tranquillizzare tutti i presenti.

Mystic Falls, Virginia
- "Bene! A quanto pare il cellulare e operativo. Cerco di rintracciare il segnale, dammi qualche secondo Dean." disse Sam.
- "Fai con comodo Sammy. Ottimo lavoro!" disse Dean congratulandosi. 
 -continuando- "Che dici Sammy, se parlo normalmente e li chiamo mi sentono, anche da qui?" disse Dean un pò dubbioso.
- "Boh! chissà...prova!" rispose Sam dubbioso anche lui.
- "Ok! Vado. Ragazzi!! A momenti sapremo dove si trova il vostro amico!!! avete sentito?"
- "Eeh!" disse Dean quasi complimentandosi per quanto fatto, sorridendo a Sam.
- "Certo che ti abbiamo sentito." rispose Stefan appena entrato, apparso dal nulla. Seguito da Bonnie, Caroline e Aurora.
-continuando- "Allora, dove si trova?" disse Stefan curioso.
- "Ancora non lo sappiamo , ma mio fratello sta facendo del suo meglio per trovarlo." disse Dean, rassicurando i presenti con un cenno del capo.
- "Va bene. In ogni caso, grazie ragazzi ad entrambi." disse Caroline.
- "Si! Grazie ragazzi. Apprezziamo molto il vostro aiuto. Soprattutto perchè sennò avremmo dovuto divorarvi. Cosa che non sarebbe stata così male...chi dei due mangia più grassi?" disse Aurora con ironia.
- "Tranquilli! scherza ragazzi. Non l'avremo mai fatto ahah" rispose Stefan sorridendogli.
- "Si certo! Vi crediamo. hahah bella battuta rossa! che ridere" disse Dean poco convinto.
- "Dean, ti piace ancora quella?" disse Sam a bassavoce
- "ahahaha Sammy....zitto!" disse Dean un pò proeccupato. Con Sam che gli rideva contro. 

New Orleans
- "Josh raduna tutti i notturni devo parlagli. Digli di farsi trovare al Rousseau." disse Marcel telefonando a Josh.

- "Si certo! Ma che succede Marcel? Tutto bene?" rispose Josh un pò preoccupato.
Qualche ora dopo...
- "Qual é la ragione di questa riunione Marcel?" espresse uno dei notturni.
- "A quanto pare gira voce che Klaus è a piede libero. Se questo è vero, capite che non possiamo perdere tempo, dobbiamo trovarlo ad ogni costo. Dividetevi in cinque gruppi da tre, e perlustrate il quartiere."
- "Daccordo! Ricevuto. Sentito? Andiamo ragazzi!"

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Capitolo 16
*** "Passato mai dimenticato" ***


Capitolo XVI

                                                              Passato mai dimenticato


 

Massachusetts,
Dall'esterno sembrava una di quelle vecchie tenute appartenenti ai proprietari terrieri del 1800. Si poteva vedere anche se dall'esterno, l'interno. Essendo la casa con grandi finestre che davano sul retro dell'abitazione ed Hayley era stata informata che all'interno della casa vi era una vecchia strega molto potente. Così si avvicinò alla casa e suonò il campanello, senza ricevere alcuna risposta. Così decise di ritentare, ma niente nessuno si vedeva. Notando che nessuno rispondeva si incamminò fino ad arrivare ad una delle grandi finestre e diede una copiosa sbirciata all'interno. Da là non vide nessuno, solo un quadro, un vaso senza fiori e un tavolino di vetro con ai piedi un tappeto. Dopo aver osservato per qualche secondo, decise di entrare domandando permesso prima di aprire la porta.
- Permesso? Permesso?
- C'è nessuno?
Continuando ad esplorare l'abitazione. Dopo aver finito di perlustrare il piano terra si diresse alle scale che davano al piano superiore. Arrivata a metà scala sentii dei rumori provenire da una delle stanze presenti sul pianerottolo e senza indugiare oltre si incamminò per trovare l'origine di quei suoni. Si avvicinò alla porta che riteneva dare alla stanza rumorosa e la aprì. Vide davanti a sé una bellissima donna sui 30, dai lunghi capelli corvini che gli arrivavano all'altezza delle spalle e dai stupendi occhi smeraldo. Essa stava pronunciando strane parole, probabilmente un qualche incantesimo. Ella trovandosi Hayley davanti, presa dallo spavento non avendola sentita avvicinarsi, interuppe la cantilena e la scagliò con un gesto della mano fuori dalla stanza facendola rotolare dalle scale rompendosi il collo nella caduta.
Dopo un paio di minuti Hayley si risvegliò, grazie alla strega che le fece annusare una qualche salvia per farla svegliare e vide davanti a sé la donna di prima che gli domandava perché mai un vampiro, o più precisamente un ibrido si trovasse a casa sua.
- Chi sei? Cosa ci fai qui in casa mia? Domandava la strega con impazienza.
Così Hayley da brava ragazza e mamma quale era le spiegò ogni cosa.
- Ciao, io sono Hayley. Ho bisogno del tuo aiuto. Sono un amica di Jennifer, mi ha detto che tu puoi aiutarmi. Le disse con tono pacato e tranquillo.
-  Capisco, piacere di conoscerti Hayl. Io sono Megh. come sta Jenny? l'ultima volta se non fosse stato per lei che mi aiutò con una brutta situazione, probabilmente io non sarei qui. Perché ti serve il mio aiuto? Di cosa hai bisogno? Disse la strega incuriosita.
- Ascolta Megh mi chiamo Hayley, non Hayl, e si Jenny ti saluta. Lei mi ha raccomandato a te dicendomi che tu sei molto antica? strano non mi sembri così vecchia. Lasciamo perdere... ho bisogno che mi aiuti a eliminare un antico maleficio inferto su un vampiro Originale e che mi procuri un antidoto contro un potente veleno per streghe. disse Hayley 
- hm capisco, sono più vecchia di quanto appaia in realtà. Vedi, per il primo posso aiutarti ho già avuto a che fare con ciò che mi hai chiesto. Per il secondo sarà più difficile. L'antidoto a cui ti riferisci è molto raro da trovare. Posso crearlo io, ma mi servono gli ingredienti. rispose la strega
Hayley sollevata dalle magnifiche notizie che la strega le dava, pensò perchè mai una sconosciuta dovesse aiutarla. Così domandò cosa volesse in cambio del suo aiuto.
La strega senza farselo dire due volte le spiegò che voleva solo una cosa in cambio del suo aiuto.
- Io ti aiuto con il tuo problema e poi tu mi dai la mia ricompensa, OK?! Voglio solo una cosa, la mia vendetta!
Così Hayley incuriosita, domandò alla strega cosa intendesse con la sua vendetta.
- La tua vendetta? Ma a cosa ti riferisci? Non capisco, ci conosciamo per caso? Ti ho fatto qualcosa...? 
Al chè la strega rispose:
Voglio la mia vendetta. Mi spiego meglio, hai accennato al fatto che conosci gli Originali. Giusto?
Allora, dopo che io ti aiuto, voglio che mi consegni Il vampiro millenario Klaus Mikaelson. Ho un conto in sospeso con lui, è arrivato il momento di pareggiarlo.
Sentendo quelle parole Hayley non sapeva se uccidere in fretta la strega o tenere fede al suo accordo. Così incuriosita e un pò delusa chiese spiegazioni.
- Ma perché vuoi Klaus?
Cosa ti ha fatto? credendo a stento lei stessa quanto domandato, conoscendo la reputazione dell'ibrido.
Vuoi sapere perché voglio Klaus? Allora ascoltami...

 Dimmi, come conosci Klaus?

...eri per caso una sua groupie?

- Non so nemmeno che significhi... siediti prego. Non interrompermi, se avrai la pazienza di ascoltare. Lo saprai. 

- Vuoi sapere perché voglio Klaus! bene ti racconto una storia:
circa 400 anni fa c'era una potente congrega composta da sei streghe, che si era imposta come protettrice del quartiere e della città, io ero una di loro. Un giorno giunse voce che dei forestieri venuti da molto lontano arrivarono in città. Con il loro arrivo cominciarono pure i massacri e il terrore si dispiegò come un ombra. La congrega in qualità di protettrice, decise di prendersi carico del problema cui stava affrontando la cittadina, così noi sei streghe usammo la nostra magia per trovare i responsabili e punirli per i loro crimini. Ma ciononostante eseguimmo vari incantesimi, non scoprimmo nulla. Poi un giorno mentre camminavo in una stradina per tornare a casa, mi imbattei in un uomo. L'uomo era di spalle e all'inizio mi sembrò stesse baciando la donna, poi mi accorsi che invece la stava dissanguando a poco a poco, quell'uomo era Klaus. Quando accortesi di me, si avvicinò e mi guardò fisso negli occhi dicendomi:
Ciao tesoro! vedo che sei una strega, questo mi rende più difficili le cose. Molto bene, se fai un piccolo favore per me sparisco e soprattutto ti lascio vivere. Prima di tutto, dimentica quanto hai appena visto. haha Scusa e solo l'abitudine, essendo una strega non funziona questo trucchetto ahah Facciamo così, ho bisogno che usi il tuo straordinario dono e rintracci una persona, tesoro. 
- Io spaventata da lui, lo assecondai. Consapevole che anche se strega non avevo nessuna chance di batterlo. E chiesi chi volesse che trovassi. E lui me lo disse: voleva che trovassi una certa, Katerina Petrova.
- Capisco! e per questo lo vuoi morto? A tenuto fede alla sua parola. Non ti ha uccisa dopo tutto. no?
non sai quanto sia raro per lui.
- Sei troppo impaziente! Ancora la storia non è finita, carina. Vuoi passare dritto alla fine? rispose irritata la strega.
- Scusa, perdonami. Continua prego. disse Hayley quasi imbarazzata
- Grazie! molto gentile. Come ti stavo dicendo Klaus mi chiese di trovare quella ragazza e così mi misi al lavoro per trovarla, ovviamente a condizione che lui e gli altri arrivati non mietessero più vittime. Trascorsero i giorni e mi accorsi che le uccisioni e i massacri scomparvero. Notai che nella cittadina non si sentivano più lamentele. E molto ingenuamente senza rendermene conto, mi legai sentimentalmente sempre più a lui. disse Megh
- Ahia! Wow! Ti sei innamorata di lui. E lui ti ha spezzato il cuore, vero? niente di nuovo insomma. disse con ironia Hayley
- Qualcosa del genere... aspetta, perchè hai detto niente di nuovo? l'hai amato anche tu? disse la strega curiosa
- He? hm! continua la storia.  
Va bene! come vuoi. Mi dirai dopo la tua storia.
Dicevo...ah si! mi legai a lui. solo che a dispetto di quanto puoi pensare le cose sono andate diversamente.
- come ti dicevo mi legai molto a lui, anche ricambiata, almeno è quello che credevo. Non sapevo quanto fossi in errore. Quando dopo svariati tentativi trovai finalmente la persona che voleva, mi guardò negli occhi e mi disse : Grazie tesoro, ho apprezzato il tuo aiuto. Ma vedi sei una strega e le streghe cerco di toglierle di mezzo, sai com'è...per avere meno problemi in futuro. Niente di personale, ne vale della mia reputazione, tu capisci?!. Mi baciò sulle labbra e mi dissanguò fino al limite, uccidendomi. concluse Megh con tono crudo e un pò nostalgico
-Oooh! Cavolo! Quanto mi dispiace, certo ti capisco. Questo oltre a spezzare il cuore ti segna l'anima, a vita. Mi dispiace Davvero. Capisco le tue motivazioni. Ma devi sapere una cosa Megh, il Klaus che conoscevi non c'è più. disse Hayley quasi a consolare la strega
- Come fai a dirlo? tu per caso lo conosci bene? intendo, nel profondo. Siete per caso intimi?
Lo ami? Se no, non puoi capire il mio dolore. disse la strega seriosa e curiosa
- AAh! Cavoli! Che lo conosco nel profondo...a volte lo credo. Intimi? No! Quello no! Diciamo in un certo senso...ma ti spiegherò. Che lo amo...beh l'ho amato, tempo fà. Adesso se devo risponderti sinceramente...beh, non lo so.
- Davvero! e come fai a non capire se lo ami?
- Beh perchè e parecchi anni che non lo vedo e non so...non lo so, forse ho solo tanti dubbi.
- Avverto che c'è dell'altro...un altro uomo. non è vero? disse Megh usando la magia per leggere dentro l'ibrida
- Ma come? hai...? Già! c'è qualcun'altro. Elijah, suo fratello. rispose Hayley sorpresa è colpita.
- Hai detto suo fratello ? disse Megh
- Si, esatto! e anche lui non lo vedo da parecchio tempo, per un motivo particolare.
- E questo e anche il motivo della tua visita. Vuoi risvegliare Elijah. Giusto? disse la strega leggendola dentro
- Si, ma prima devo salvare le sue sorelle. Le persone di cui ti ho parlato prima, coloro devo salvare. disse Hayley sinceramente
- Okay capisco! ti aiuterò con piacere Hayley. Mi piaci, sei una ragazza tosta. disse la strega sorridente
- Grazie. Non sai quanto significhi.
- Di nulla. Continua, dimmi perchè Klaus è cambiato. Su!
- Ah! si. Io e lui se vuoi saperlo abbiamo avuto una bellissima bambina. rispose Hayley un pò imbarazzata e timidamente.
- Coosa? Dici davvero? Ma scusa, lui non è un vampiro? lo è ancora, giusto? Non sarà mica diventato umano? disse la strega parecchio confusa
- Hem! Si dico davvero! e no, non è un umano. E' un ibrido. rispose Hayley 
- Capisco. E come si chiama la piccola? disse la strega molto curiosa di saperlo
- Si chiama Hope. Speranza... e le nostra piccola speranza.
- Bello! magnifico nome. rispose Megh
- C'è una cosa che vorrei mi spiegassi. Se hai detto che Klaus ti ha uccisa. Come fai a essere viva? disse Hayley confusa
- Ah! Si, giusto non te l'ho detto. Hai ragione. Perché per fortuna prima che lui mi uccidesse mi ero fatta un potente incantesimo di protezione, molto prima di incontrare lui.
- Adesso mi è chiaro. Okay se le tue condizioni sono queste, avrai Klaus. rispose Hayley
- Bene! voglio vedere con i miei occhi, se è davvero cambiato come dici. Anche solo, per vedere se si ricorda di me. disse Megh
-  Okay come vuoi. Adesso possiamo tornare alla cura per una antica maledizione? disse Hayley, impaziente.
- Certo! Fammi solo finire quest'incantesimo e poi procediamo. disse la strega
- OK! rispose Hayley

modifica 26/9/18


NOTE: Un saluto a te lettore/lettrice, voglio comunicarti che prossimamente oltre ad occuparmi di inserire nuovi capitoli con una cadenza non definita, (perchè scritti a tempo perso e soprattutto quando trovo l' ispirazione adatta AHAH XD) rinnoverò i capitoli precedenti da 1 a 12, (perchè da 13 in poi già modificati recentemente) nel senso che potrei modificare qualche battuta o situazione oltre ad applicare il nuovo stile di scrittura adottato nei capitoli più recenti, suggeritomi da una cara amica. Ti dico questo perchè se tu volessi, magari quando ferma la storia perchè senza ispirazione o per il poco tempo, potresti rileggere da capo o a saltare, i capitoli preferiti con più gusto e più fluidamente con novità che sicuramente apprezzerai. Alla prossima, Ciao!!! XD

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Capitolo 17
*** "Curiosità perversa" ***


Cap XVII 

CURIOSITÀ PERVERSA




New Orleans, i notturni dopo aver perlustrato tutta la cittá alla ricerca dell' ibrido, tornarono a rapporto dal loro Re. 
- Allora, che notizie portate? L'avete trovato? Disse Josh ad uno dei notturni, in particolare Brad. 
- No, purtroppo. Abbiamo cercato ovunque. Rispose Brad. 
- Cosa?! Come sarebbe? Disse una voce distante avvicinandosi sempre piú, per poi rivelare Marcel.
Si intromise un altro dei notturni, facente parte di un altro gruppo. 

- Marcel, noi siamo andati nel Quartiere Francese ma niente, nessuna traccia. 
- Ma non é possibile! Non è mica invisibile!! Replicó Marcel incredulo. 
- Noi siamo stati ad Algiers, ma niente da riferire, stessa storia. Rispose un altro notturno. 
- Ma come é possibile? Ma siete sicuri sia davvero evaso? Disse Marcel confuso e un tantino irritato. 
- Beh in giro, si sentono queste parole...quindi lo supponiamo. Rispose Brad. 
- In effetti è vero Marcel, anch'io ho sentito questa voce. Disse Josh. 
- Capisco. Josh ti lascio momentaneamente il comando.
Vado a controllare una cosa. Disse Marcel andandosene subito dopo. 

- Okay! Agli ordini boss! Rispose Josh. 
Poco dopo Marcel raggiunto il vecchio (ormai abbandonato) complesso dei Mikaelson, volle sincerarsi che Klaus
fosse davvero scomparso, che non fossero solo voci senza fondamento. 

- Ma Come? Come diamine ha mai fatto da solo a togliersi quella maledetta lama!
Impossibile!! Imprecò Marcel furioso, colpendo con un pugno fortissimo il muro distruggendolo. 

- Forse la sua famiglia...no, non possono essere ancora vivi, certo non dopo quei morsi mortali...
poi dopo tutti questi anni... Ma allora come ha fatto? Confabulava Marcel cercando una spiegazione, non riuscendo a capire.
Poi ricordó che qualche settimana prima Aurora si era svegliata e cercava Klaus. 

- Ma certo! Deve essere stata Lei. Lei l'ha liberato!
Dannazione! disse Marcel furioso colpendo ancora una volta il muro.

Poi prese il cellulare è chiamò Josh. 
- Josh, cerca di rintracciare Aurora de Martel, sono sicuro c'entra lei in tutta questa faccenda.
Lei ha liberato Klaus! ci scommetto!! Disse Marcel con tono irritato ma allo stesso tempo molto teso . 

- Marcel, stai scherzando vero? vuoi che cerchi quella psicopatica bipolare?? 
- Certo, come no...ovvio. Ha perfettamente senso.  Rispose Josh con ironia. 
- Josh meno battute! questa è una cosa seria, stiamo parlando di Klaus dannazione!
Replicó Marcel chiudendo il telefono in faccia. 

- Si lo so infat...stavo solo.. pronto? Marcel? ...Ciao anche a te e! concluse Josh. 
Intanto in Massachussets, Hayley si era addormentata. Ella era sdraiata su un divano terribilmente stanca.
La stanchezza era dovuta a quello che aveva passato poche ore prima, occupata in lungo e in largo
alla ricerca degli ingredienti necessari per l' incantesimo. La strega intanto stava sperimentando vari incantesimi.
Uno dei quali approfittando della stanchezza dell' ibrida riveló un grosso cerchio incantato, dove si originarono
dal nulla delle immagini, più precisamente ricordi. I ricordi riguardavano il rapporto dell' ibrida con Klaus.
Scorsero come foto di un album, tutti i momenti che ella aveva passato con l'ibrido. 

- Huu! ma guarda un pó, sembra una soap'opera. disse Megh con spiccata ironia divertita. 
I ricordi che la colpirono furono pochi, ma molto significativi. Spiccava fra tutti, quando Klaus
l'aveva costretta a vivere come lupa come estrema risposta al suo tradimento, servendosi per farlo del
grande potere della zietta Dahlia. 




La lite che originò quando ritrovati, nel quale Klaus non reagí ai colpi
dell' ibrida, aveva compreso di aver sbagliato il tutto sotto gli occhi innocenti della piccola Hope.




O di quando l' ibrida salvó Klaus dalle grinfie di Lucien e Aurora, essendo diventati più potenti persino
di lui, perlomeno Lucien, avevano in mente di ucciderlo come vendetta personale, in quell'occasione ella rischiò la
sua vita, affrontando Aurora a testa alta pur di riuscire a trarlo in salvo.




Appero! da quello che vedo la lupa non mentiva, sembra proprio che il vampiro sia cambiato.
Qua c'è dietro tutta una storia piena di grandi emozioni...chi l'avrebbe immaginato. C'è da divertirsi!
meglio della TV ahah. Disse la Strega dagli occhi smeraldo con gran stupore e con un sorriso divertito
spostando lo sguardo sul viso di Hayley.

- Vediamo un po'...guardiamo dell'altro. Continuò a confabulare la strega, continuando l'esplorazione dei ricordi di Hayley.
Fra tutti emerse un ricordo in particolare, la nascita di Hope. Nascita ostacolata e ottenuta da lei e l'ibrido combattendo
con i denti e le unghie la congrega di streghe che la minacciava. 




- Quindi questo è il Klaus papà e... davvero inaspettato. Disse Megh spostando lo sguardo su Hayley che riposava serenamente.
- Adesso voglio vedere una cosa in particolare lupetta... quanto ci tiene lui a te, magari sei una sciocca e la tua fiducia in lui è malriposta.
Cosa sarà disposto a sacrificare per te. Disse frà sé la donna con l'aria di quella che vuole combinarla grossa.
Oregon, Hope era fuori di sé, non poteva accettare che la mamma l'avesse lasciata ancora una volta da sola.
E questo suo stato d'animo comprometteva la sua magia, divenuta sempre più incontrollabile.
- Noo! basta! Vattene! Voglio la mamma! Disse la piccola irritata e amareggiata.
- Tranquilla piccola, la mamma torna presto. Disse Engy per calmare la bambina, ma soprattutto la magia che
si era scatenata come un toro infuriato, creando scompiglio dentro la stanza.
- voglio mia Mamma non voglio restare da sola. Voglio che mio Papà torni dal suo viaggio. Concluse Hope, alzando
il tono per poi abbassarlo e finire in lacrime. Calmando tutto il via vai di oggetti che stava levitando e tra quelli c'era
anche il pezzo degli scacchi, Il cavallo rintagliato da Papà ibrido.
- Non pensarci Hope, vedrai che abbraccerai presto la Mamma e anche il tuo Papà. Rispose la donna con molto
manforte abbracciando la piccola Mikaelson, che ricambiò l'abbraccio e si avvinghiò alla donna.
Massachusetts, Hayley aprì gli occhi e vide la strega che era impegnata in un incantesimo.

- He, che succede dove mi trovo? ...Scusa, devo essermi addormentata. Non ho russato,vero? Disse l'ibrida imbarazzata.
- Davvero? Maddai non l'avevo notato. Rilassati, non ha importanza. Si vede che era da un bel po' che non dormivi... ah?
no no non l'hai fatto. Come ti senti, tutto bene? Rispose Megh con un sorrisetto.

- Ma che stai facendo esattamente? Disse l'ibrida confusa e curiosa.
- He? niente sto ultimando il tuo antitodo, ricordi quello che mi hai chiesto di creare...sai no?
Disse Megh con aria sorridente e beffarda.
- Capisco, si certo ricordo. Grazie del tuo aiuto Megh, davvero! non so come avrei fatto senza te.
Disse l'ibrida sincera e riconoscente.
- Figurati, di nulla. Non c'è problema, mi fa piacere aiutarti. rispose la strega sorridente.

- Quanto Ho dormito? Disse Hayley ancora  assonnacchiata lasciando scappare uno sbadiglio.
- Beh non molto, un paio d'ore. Aggiungerei molto utili... Rispose Megh zittendosi subito dopo.
- Che vuoi dire...con utili? Disse confusa Hayley.
- E? Chi ha detto utili? No forse avrai capito male, ho detto futili. Sai no, tutto il tempo è futile se ci pensi.
Comunque dai lasciamo perdere. Alzati, ancora 10 minuti e il tuo antitodo é pronto. Disse Megh sorridendo come una stupida e ridendo.
Cosa prendi? ti va una tazza di tè? Disse la strega cambiando discorso.

- He? Davvero ci sei riuscita? Bene. E, si una tazza di tè va bene, grazie. Disse la lupa con un sorriso sollevato.
- Che ne dici se mentre aspettiamo che l'infuso si prepari, diamo una sbirciatina a cosa fa il tuo bel maritino... ehe, oh scusa, Klaus?
Disse la strega sorridente e con un pizzico di malizia.

- E? -Cof!- Che? Marit-cof!-ino? Chi sarebbe? -Cof!- Guarda, hai preso un granchio,  o l'impressione tu abbia frainteso...io non...
rispose Hayley tossendo per aver ingerito un po' di tè di traverso. 

- Tranquilla hah non ti agitare dicevo così...anche se in verità, sono curiosa. Disse Megh un tantino criptica.
- Perché vuoi vederlo? Probabilmente sta soffrendo terribilmente e...io non credo che...a meno che tu non voglia questo.
Vederlo soffrire! Non è vero? Disse l'ibrida esponendo la sua teoria con tono accusatorio.

- Be sai, mentirei se ti dicessi di no. Poi comunque se non vuoi vederlo, non sei obbligata.. sai?
Rispose la strega per vedere la reazione dell' ibrida e capire anche quando c'era di vero in quelle immagini viste pochi minuti prima.

- Va bene! Ci sto! facciamolo! Disse Hayley con ton di sfida quasi, guardando la strega con interrogazione.
- Hai cambiato idea vedo. Perfetto! Procediamo. disse Megh pronunciando subito dopo criptiche parole.
La strega fece materializzare dal nulla una palla grande, di quelle provvisti tutti gli indovini e i cartomanti. Che poco dopo, rivelò L'ibrido.

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Capitolo 18
*** "Salvataggio strategico" ***


Cap XVIII

SALVATAGGIO STRATEGICO



Poco distante da Mystic Falls, La manipolazione di Sybil su Klaus proseguiva, ma senza alcun risultato.
- Amore, allora...adesso sei mio? Disse Sybil con tono stufato.
Dato che prima di Klaus non aveva mai riscontrato tanta resistenza.
- Adesso basta con questi giochi da bancarella di luna Park. Perdi solo il tuo tempo e io ne ho abbastanza!!
Disse l'ibrido più furioso che mai. Liberami da questo gioco perverso sirenetta! Espresse Klaus.
- Haha ti piacerebbe vero?
- Aspetta un secondo...ho avuto un idea. Disse la sirena squadrando attentamente Klaus.
- Adesso che ci penso, tu prima eri più debole... Forse ho capito furbetto, il tuo punto debole è quella strana lama.
Ho ragione? Vero? Hahaha disse Sybil con risata fiera e malvagia sicura di non sbagliare, notando il cambio di
espressione in Klaus quando esposta la sua teoria. 
In contemporanea in Massachusetts, Hayley e Megh assistevano impotenti alle sevizie ai danni dell'ibrido.
- Ma dove si trova? Questa stronza chi diavolo è? Disse l'ibrida molto agitata.
- A quanto pare in un posto vicino ad una cittadina chiamata Mystic Falls. Lei non so chi sia, però non mi dispiace.
Finalmente qualcuno che ha messo in ginocchio il grande Klaus. Hahaha se lo merita proprio.
Disse Megh parecchio divertita e sorridente.
- Hai detto Mystic Falls? Strano, che ci fa li? Non puoi fare qualcosa? lascia che lo aiuti.
Disse l'ibrida confusa e parecchio irritata.
- Stai scherzando? Io mi sto divertendo un mondo. Non hai idea quanto l'ho desiderato.
Certo  con me in veste di punitrice...ma non si può avere tutto dopotutto. Giusto? Disse Megh divertita sorridendo.
La conversazione di Sybil continuava.
- Dimmi amore, vuoi esaudirmi e divenire il mio lupetto a guinzaglio corto, o devo forzare la mano?
Dimmi tu, Coraggio! Disse Sybil, avvicinandosi lentamente all'ibrido baciandolo sulle labbra. 
-haha questa è bella! vedi come soffre, poverino, lo sbaciucchia pure! pensi abbia bisogno del tuo aiuto?
Disse Megh ridendo.
-Si, ha bisogno di aiuto ma lui è troppo orgoglioso per chiederlo. Ti prego aiutami! Aiutami ad aiutarlo. 
E poi non vorrai che quella tipa ti impedisca di torturarlo magari un giorno tu? Disse Hayley con aria preoccupata per poi cambiare
e far leva su l'orgoglio della strega.
-haha ooh ma che bella scenetta, quindi anche se non vuoi ammetterlo ci tieni davvero molto a lui.
Disse la strega con un sorrisetto 
-Non preoccuparti lupetta, Klaus è più duro di quello che sembri. Non corre alcun rischio.
Poi anche volendolo non potremmo comunque far niente, possiamo solo osservare... non interferire, spiacente.
Stavolta mi sa che dovrai lasciarlo al suo destino. 
Disse Megh ammiccando a Hayley
Klaus intanto non si arrendeva alla sirena, anzi la respingeva con tutta la forza rimastagli e al bacio di Sybil
rispose con una forte testata in pieno viso.
- Tesoro non provarci di nuovo, chissà quale malattia orribile potresti trasferirmi con quella tua boccaccia fetita.
Disse l'ibrido arrabbiato ma ciononostante sarcastico.
Dall'altra parte Hayley era più rilassata vedendo come combattesse L'ibrido ciononostante la sua situazione.
- Visto, che ti dicevo...tutto in ordine. Disse Megh insoddisfatta dalla piega che stava prendendo la vicenda
esternando una risatina forzata.
- Già! Sorrise l'ibrida e sempre il solito non è cambiato di niente in tutto questo tempo.
Sorrise affascinata al grande carattere esternato dall'ibrido, con ammirazione quasi, come stesse guardando una sitcom.
- Fagli vedere chi sei, Klaus! Digliene quattro a quella stronza! Espresse Hayley.
- Vedo che ti diverti. Il tempo è trascorso, il tuo antitodo per strega è pronto...ecco quà.
Disse la strega, quasi al vento dato che l'ibrida si stava divertendo troppo e non gli aveva
nemmeno prestato attenzione.
E dall'altro lato della palla incantata, Klaus era sempre più egocentrico e spavaldo.
-Coo? Come ti permetti a parlarmi così? Brutto vampiro schiavo! Tu sarai il mio schiavetto molto presto.
Disse Sybil con risolutezza e fredda.
- Io sono Klaus Mikaelson! Non sarò mai la marionetta di nessuno! Figuriamoci di una sgualdrina da quattro soldi!
Disse l'ibrido beffardo con tono di sfida.
- Va bene Klaus, te la sei voluta tu. Disse Sybil arrabbiatissima.
- Quando sarò libero ti farò soffrire per tutto questo putta...Rispose l'ibrido un attimo prima di prendere la lama
di Tunde in pieno addome con estrema crudeltà, pugnalato dalla sirena, ormai stufa della conversazione.
- Adesso fai la nanna, amore. Disse la sirena, poco prima che Klaus cadesse a terra dopo aver urlato quando pugnalato. 
Ma che? Noo! Che stronza! Non avendo chance l'ha pugnalato!  Quanto la detesto a questa qua! Disse Hayley scontenta di come si era conclusa la conversazione.
Nel frattempo in casa Salvatore, Sam aveva rintracciato grazie a varie tecniche informatiche, Klaus.
Informato il fratello già per strada, (uscito in compagnia della bella Aurora, 20 minuti prima nell'attesa di una risposta)
Sam stava cercando un modo per rendere innocuo il Dio Ares, ma trovare qualcosa...sembrava impossibile.
Intanto ai piani superiori nella stanza di Damon, Stefan aveva immobilizzato il fratello,
(avendolo legato con corde imbevute di verbena ad una sedia) approfittando del fatto che il vampiro fosse ancora svenuto.
Dopo qualche schiaffo da parte di Stefan, Damon si svegliò e i due fratelli conversarono.
- Fratello non è un buon momento per raccontarci i segreti. HAHAAH anche se devo ammettere,
che questo atteggiamento mi fa dubitare di te. E' troppo perfino per me HAHAH
Da quando leghi le persone alle sedie? Disse Damon scherzando.
- Damon devo salvarti. Dimmi come, fratello? io non lo so più ormai.... Disse Stefan.
- Potresti cominciare col liberarmi per esempio? no e?.... Disse Damon.
- Stefan, liberalo. C'è qualcosa di strano, non credo sia più manipolato dalla sirena.
Almeno io non mi sento più con quella strana sensazione...non so come spiegartelo...
e come se prima ero perennemente col pensiero che dovevo soddisfarla, adesso invece non me ne frega niente.
Disse Enzo apparendo dal nulla dinanzi a Stefan esponendo la sua teoria.
- Ma certo, e io pensi sia così stupido da cascare in una cazzata del genere? Disse Stefan con  finto sorriso a Enzo.
- Ascoltalo, liberami! Ha ragione lui. Sono io al cento per cento. Fratello, fidati di me.
Disse Damon con tono quasi di preghiera.
- No, non se ne parla. Voi non vi muovete da qui. Chiaro? Disse Stefan confuso.
- Voi? eh! io come vedi sono ibero Stefan. Dai coraggio, liberalo. Altrimenti, Stefan, lo faccio io.
Disse Enzo.parecchi chilometri distante intanto Sybil, volendo testare la sua teoria,
prese Klaus fra le proprie mani, adagiando la testa dell' ibrido sul suo petto. Immobile e sofferente
Klaus mugugnava strani versi di dolore e ciononostante con tutta la forza rimastagli opponeva resistenza,
sfruttando i ricordi con la sua piccolina per tenere duro. Sybil si concentrò e cominciò un canto armonioso
che sembrava quasi un lamento. Assieme a lei si lamentava pure l'ibrido, certo per motivi diversi.
Quando finito il canto ella poggiò le sue labbra su quelle di Klaus, che stranamente adesso stava ricambiando il bacio.
Poi si udì un rumore di vetri rotti, probabilmente erano i vetri della finestra della stupenda villa, rifugio di quei mostri.
- Mamma mia che mi tocca vedere! Guarda bella che non sei il suo tipo. Disse con sfrontataggine Aurora
- E tu chi saresti, ragazzina? Rispose Sybil.
- beh, se vuoi saperlo... la sua ragazza. Disse la rossa senza nemmeno pensarci su.
- Cosa?! Tu? Hahaha deve avere pessimi gusti se è vero, questo vampiro. Disse la sirena esibendo una risata divertita.
- Parla per te, vecchia befana! Sarai tutta floscia lì sotto scommetto...ti vesti come mia nonna e guarda che non è
recente la cosa. Replicó offendendo sempre più e provocando Sybil la bella Aurora. Ella stava sfruttando tutto il suo
ardore per far allontanare Sybil da Klaus, in modo che il maggiore dei Winchester potesse liberare l'ibrido.
Il piano stava funzionando, Sybil non si era accorta di nulla. Dean nascosto dietro un muro, appena allontanatasi la sirena,
a passo felpato si avvicinò sempre più a Klaus.
- Come mi hai trovata sentiamo? Disse Sybil.
- te lo detto nonna, non conosci proprio questo secolo. Tornatene strisciando dalla palude da dove sei sbucata.
Disse la rossa prendendo quanto più tempo poteva.
- Va bene non vuoi dirmelo, tieniti pure questo segreto per te, non mi interessa. Invece stavo pensando che dato
che sei così legata a questo vampiro, lascerò sia lui a ucciderti tesoro. Rispose la sirena con sorriso beffardo. Klaus! Uccidi questa patetica vampira! Ma che?
Per poi girarsi e notare che Klaus non si sa come, era sparito.
- Ma cosa? Dov'è finito??
- Sei stata tu non è vero furbetta! Disse sbigottita Sybil, notando un mezzo sorriso sulle labbra di Aurora.
- Non so di che parli. Scusa ma ho un impegno, ciao!! Rispose Aurora con nonchalance cercando di andandosene, avendo ricevuto un SMS di Dean con scritto, "vampiro al sicuro. Scappa! Evapora baby!"
- hahaha Dove credi di andare!! Gli ordinò Sybil e lei soggiogata dal suo controllo, ubbidì.
- Bene, vieni avvicinati. Tu la pagherai ! Morirai per mano di Klaus, quando l'avrò fatto tornare. Concluse la sirena parecchio incavolata.

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Capitolo 19
*** "Proposta allettante" ***


Cap XIX

PROPOSTA ALLETTANTE



Aurora, dopo aver contribuito alla fuga dell'ibrido venne catturata da Sybil. 
- Brava! Quindi mi hai fregata! Adesso mi divertirò a farti soffrire, vista la tua insolenza.
Vieni qui! Avvicinati a me. Disse Sybil.
La vampira non avendo più controllo del suo corpo, seguì le istruzioni e si avvicinò.
- Sai pensavo, dato che tu poco fa mi hai criticato il mio modo di vestire...spogliati!
Dammi i tuoi vestiti! Ordinò la sirena. 
- Uuh! Sicura sia per gli abiti? non c'è qualcos'altro sotto...ooh!
Non ti piaceranno anche le donne...vero sirenetta? Disse Aurora. 
- ahahah chi può dirlo...adesso spogliati! Rispose Sybil sorridendo.
La vampira così cominciò a denudarsi. Iniziò con il gilet in pelle, stava per toglierlo, salvo poi fermarsi e ridere estasiata. 
- hahaha t'ho fregata sirena! Disse Aurora 
- Cosa intendi, non capisco? Rispose Sybil 
- Hahahah davvero credevi sarei venuta senza precauzioni? Sei davvero ingenua. Disse con sorriso stampato la rossa, spostando una manciata di capelli mostrando le orecchie, tappate con dei speciali auricolari. 
- Ma come è possibile? Disse sorpresa Sybil. 
- beh che vuoi che ti dica, ho un amico intelligente. Disse Aurora dandosi arie, sorridendo. 
- hahaha molto bene...ma guarda che anch'io ho i miei trucchetti...bella. Rispose Sybil con un sorrisetto.
Intanto parecchio lontano, vicino ad una stazione di servizio dentro la sua fedelissima Impala...Dean aspettava Aurora, preoccupato che qualcosa era andato storto. 
- Merda! Figlia di puttana! Ma dov'è finita? Esclamò il cacciatore, non vedendo la donna nel luogo stabilito, dal piano discusso ore prima.
Nel frattempo grazie al controllo di Sybil, Klaus riposto sui sedili passeggeri dell'impala, cominciava anche se con all'interno la lama, a prendere colore e a risvegliarsi. Aprì gli occhi e silenziosamente infilando una mano in stomaco estrasse la lama. Il tutto come se niente fosse...non emise alcun grido perchè l'ibrido non provava alcun dolore. Risvegliatosi, sorprese Dean, che ignaro stava riflettendo su che fare con Aurora, se salvarla o no. Poi quando finalmente deciso, di colpo venne tramortito dall'ibrido. 
- CACCIATORE! SVEGLIA! Gridava l'ibrido per far svegliare Dean. 
- Non vorrai riposare, invece che salvare la fanciulla. Vero? Disse Klaus sorridendo. 
- SONO SVEGLIO SAMMY! Ma che? Tu non sei Sam!
Perché mi hai colpito vampiro! Disse Dean tornato alla realtà, appena svegliatosi. 
- Non dirmi che ti ho fatto male? Eheh Se vuoi saperlo, non sono stato io. Mi spiego meglio...diciamo non del tutto.
- Eh? che vuoi dire...che mi sono steso magari da solo?? non so... disse il cacciatore.
Beh... Diamine! no, non penso tu possa. HAHA Rispose il vampiro.
Non mi piace fare il secondo in comando! Puttana! Esci dalla mia testa! Disse Klaus rivolto alla sirena, che continuava il suo controllo attraverso delle cantilene armoniose, alquanto fastidiose per l'ibrido. Lasciando attonito Dean che non capiva che succedeva.
Non far caso a quello che dico cacciatore, la megera psicopatica sta cercando di manipolarmi. Disse l'ibrido al cacciatore.
Io sono Klaus! Dannazione! Non provarci!!
- Ascoltami bene cacciatore, sto resistendo al controllo di quell' invasata, ma non so fino a quando potrò. Persino adesso la sento sussurarmi.
Fallo sapere anche agli altri, cercate di riportarmi indietro e se dovessi perdere il controllo rinchiudetemi da qualche parte, essiccatemi non importa... l'importante è che non possa far del male a nessuno, fate tutto il necessario per rendermi innocuo. Disse con piena sincerità Klaus, conoscendosi, sapendo quanto poteva diventar pericoloso se manipolato. 
- Va bene glie lo dirò. Questo ti fa molto onore...sai non credevo che anche fra i mostri fosse possibile. Scusa ma non capisco, che cosa ti sussurra? Disse Dean, parecchio sorpreso dalle parole dell' ibrido e incuriosito. 
- Sai, non tutti sono malvagi...con le dovute eccezioni, diciamo. Disse con sorriso stampato Klaus. Poi sparì il sorriso e tornò serio. Vuoi sapere cosa mi sta dicendo? Un cenno di Dean di approvazione fu la risposta, che lo ascoltava molto attento. Niente di che... "Di staccarti la testa". Disse  sarcastico Klaus. 
- Co-Cosa? Davvero? E come fai a resistergli? E' davvero incredibile. Disse Dean sbigottito e incredulo.
- Stai scherzando? Ho più di 1000 anni, ne ho viste e me ne hanno fatte di cose, questa non è nemmeno la più difficile. Rispose Klaus con tono spavaldo e pacato per poi cambiare espressione in viso.
- Solo che la megera è forte, quella ragazzina ha un grande potere...potrebbe sopraffarmi. Disse l'ibrido serio non distogliendo lo sguardo da Dean.
- Capisco...resisti amico, perché se dovessi cambiare tipo Hide, ti farò fuori. Rispose il cacciatore con tono serio. Adesso passa sull'altro sedile, quest'auto la guido solo io. Togliti! vampiro, licantropo o qualsiasi cosa tu sia. Disse un tantino irritato Dean. Klaus lo assecondó, passando sul sedile passeggero. Poi quando sistemato, rise è precisó. 
- Comunque sia, il termine corretto per descrivermi è "Ibrido", cacciatore... e sull'uccidermi...non penso ci riusciresti, io, sono, immortale.
-  Va bene, lasciamo perdere. Concluse il vampiro, avendo notato a Dean che lo osservava con un aria come se glie ne fregasse qualcosa di quanto affermato. 
-  Ma davvero! Ibrido e? E che sarebbe, scusa? Disse Dean serio guardando Klaus diritto negli occhi per poi ridere a crepapelle. 
-  Hahaha dovresti vedere la tua faccia!! Amico!! Hahaha!! Tranquillo, so cos'è un ibrido. Continuò a ridere il cacciatore, notando che nello sguardo di Klaus era uscito un mezzo sorriso.
- E sull'essere immortale, l'ho già sentita questa. Non saresti il primo che lo sostiene, e ciononostante ho ucciso. Disse Dean sorridendo.
Klaus per niente intimorito rispose: 
- Può darsi, ma ti assicuro...tu non hai mai incontrato qualcosa come me.
Il cacciatore a quella affermazione restò sorpreso, rifletté e notò che a parte che quei vampiri fossero totalmente differenti da quelli incontrati in vita sua, non bruciavano nemmeno al sole. Così chiese spiegazioni all'ibrido.
- C'è una cosa che non ho capito in questa città e che vorrei mi spiegassi:
Perché i vampiri non bruciano al sole? Come è possibile questo? Disse Dean confuso. 
- Hahaha bella domanda! Beh parlando per me, io sono particolare... perché non vampiro. Per gli altri... diciamo che c'è dietro un trucchetto hah. Ma questo è un segreto. Rispose molto vago Klaus. 
- Che? Un trucchetto? E che vuol dire? Disse ancora più confuso Dean . 
- C'è dietro un incantesimo, capisci adesso? Hahaha e. Disse Klaus 
- Davvero? Capisco, quindi tutto nella norma allora. Grazie della spiegazione. Disse il cacciatore molto più a suo agio, stava per impazzire nel capire dove fosse finito. Troppe assurdità lo circondavano. 
- Figurati, di niente. Adesso salviamo quella rompiscatole della mia ex? Concluse l'ibrido. 
Intanto in Massachussets, Hayley si preparava a tornare a casa, dopo aver completato con l'aiuto di Megh anche l'ultimo incantesimo, era pronta, adesso possedeva ogni ingrediente, era arrivato il momento, poteva risvegliare i Mikaelson.
- Non so davvero che dire...grazie Megh. Manterrò la parola, avrai il tuo incontro con Klaus, te lo prometto. Disse Hayley.
- Ma di niente, figurati...è stato un piacere. Non so se potrai mantenere la tua parola, Klaus è abbastanza nei guai, non so se riuscirai a tirarlo fuori. 
- Ho visto, io farò comunque quello che posso per poter portarlo dalla mia piccolina. Rispose Hayley
- Non importa...ho avuto modo di rivederlo. Ah Hayley, se dovessi ancora avere bisogno del mio aiuto...sei la benvenuta. Disse Megh.
- Ti rigrazio, significa tanto per me. Adesso vado, cia... ti va di venire con me? immagino è molto tempo che vivi qui da sola tutta isolata dal mondo, ti farà bene respirare l'aria pulita e poi potresti tornarmi utile. Disse l'ibrida
- Caspita! o cielo, non me l'aspettavo proprio...ma si dai, perchè no, ci vengo. Lasciami solo cambiare e indossare dei vestiti più adatti e poi possiamo partire. Rispose la strega.
- Bene, ok. Non c'è problema. Preparati, ti aspetto qui. Disse Hayley.
Pochi minuti dopo, mentre la strega era impegnata, l'ibrida stava seduta su una delle poltrone presenti nella casa in attesa, poi si accorse che su una mensola vi era la foto di una sua vecchia conoscenza, Katherine Pierce. Foto scappatagli, perchè quando ella entrò nell' abitazione la casa era al buio. Adesso con la luminosità nella stanza, l'ibrida notò particolari che gli erano sfuggiti, come un altra foto da un altra parte e avvicinandosi notò un altro particolare, una foto raffigurante la famiglia Deveraux. Lo capì perchè riconobbe anche se nella foto essa era una bambina, una delle persone raffigurate, Sophie, seguita da Jane anne.
- Ma che? Ma, cosa significa? Non può essere! Non sarà mica una parente?? Disse Hayley sbigottita dalla scoperta.
- Hayley! sono pronta! Possiamo andare. Che succede? Perchè quella faccia?
Aah capisco, guardavi le mie fotografie...che c'è, qualcosa non va? 
Disse Megh scendendo le scale.
- Ma, tu... chi sei in realtà, Megh? Disse L'ibrida alquanto sconvolta e confusa.

- Che vuoi dire? non capisco. disse la strega confusa anch'ella.
- Chi sono, per te queste persone... raffigurate in foto? chiese Hayley.
- Parli di loro? disse Megh prendendo una delle foto che vi erano sulla mensola.
- Beh...Sai, loro sono le mie pro-proni...pronipoti...credo che in questo secolo si dica così, se non sbaglio. No?
Carine vero? Rispose Megh con sorriso.
- Si carine, chissà come saranno a quest'ora...di sicuro ben cresciute... Disse Hayley un pò criptica.
Dopo tutto sai che questo non sarebbe il mio vero aspetto, se non fosse per la magia...
diciamo che di certo non sarei così...in forma, mi mantengo giovane. Beh, forse non dovrei nemmeno esserci.
Adesso ho io una domanda per te, le conosci...per caso? lo posso notare dal tuo sguardo.
- Si, le conoscevo...almeno Sophie, Jane Anne... non molto. Rispose l'ibrida.
- Aspetta, hai detto che le conoscevi? Perchè, cosa gli è successo? Disse Megh confusa.
- Mi dispiace darti questa notizia Megh, ma sono morte...entrambe, almeno 8 anni fa. Rispose con rammarico Hayley.
- Co-Cosa? Davvero? E come? esclamò Megh sedendosi su una sedia. Chi le ha uccise? Disse la strega un pò affranta.
- Non ha importanza questo, non cambiarebbe certo le cose, mi dispiace...davvero. Disse l'ibrida per consolarla.
- Che vuol dire che non ha importanza? E' stato per caso Klaus? Disse la strega spostando lo sguardo su Hayley fissandola dritta negli occhi, come per cogliere ogni espressione facciale, per valutare se stesse mentendo.
- No, non è stato lui. E' complicato...diciamo. Disse Hayley.

Ma spiegami, dove sei finita tutto questo tempo? perchè non sei stata con la tua famiglia? disse l'ibrida curiosa.
- Non mi sono mai piaciute le regole degli antenati, non mi piaceva che la mia magia dovesse essere ancorata ad un luogo...e secoli che manco da New Orleans. Per questo motivo non sono stata accanto alla mia famiglia, per le loro sciocche tradizioni. Secoli fa ho scelto di andarmene lontano e crearmi la mia magia, questo mi ha reso molto più potente di qualunque strega potesse mai acquisire potere nel quartiere francese. Certo fino a quando non ho incrociato Klaus e mi ha uccisa...cosa che non è stata tanto divertente. Disse Megh sogghignando.
- Capisco, mi dispiace per le tue, pronipoti Megh e per quello che ti ha fatto Klaus. Disse Hayley.
- Oh! Tranquilla, tutto passato...partiamo dai, abbiamo perso troppo tempo. Rispose la strega come se nulla fosse.
- Sicura che te la senti? Traquilla capirò se vuoi rimanere. Disse l'ibrida.
- No no no, ti ringrazio...sono convinta che quest' uscita è quello che mi ci vuole. Rispose la strega sorridendogli.
- Toglimi una curiosità...Quindi se Sophie e Jane Anne erano le tue pronipoti...il tuo nome e per caso... Meghan Deveraux o qualcosa del genere?
- Già, esatto! Brava! mi chiamo Meghan Jane Deveraux.
L' ibrida accompagnata dalla nuova amica Megh, partì diretta in Oregon con un solo obiettivo: il risveglio dei vampiri Originali.
Da un altra parte, Sybil, teneva il collo di Aurora nella sua mano stringendo la presa sempre più, interrogando la ragazza. 
- Allora ragazzina, dov'è posso trovare il tuo amichetto? Domandò la sirena con pacata calma. 
- D-ddevi es-essere p-più spe-specifica, ne ho c-così ta-tanti dietro. Disse Aurora mentre ancora nella morsa della sirena. 
- Ma davvero! E perché mai? io vedo solo una bambina capricciosa ancora insicura e patetica. Rispose Sybil mollando la presa lanciando la rossa lontano, facendola sbattere nel muro. 
- Posso tsk! tsk! dire lo stesso di te allora. Non sei carina, niente carisma, tu non sei meglio! Squallida e patetica sirena ammaliatrice puttana! Rispose la vampira. 
- Ahahah adesso capisco perché sei attratta dal vampirone cattivone, parlate perfino simili Hahaha beh è davvero comico. Disse le sirena divertita. 
- Sai ti confideró una cosa bella, il tuo caro Klaus...o scusa, come ami chiamarlo tu? Nik, Sappi che non ti ama. Anzi, non ti ha mai amato tesoro. Perché salvarlo? Lascialo a me è avrai la tua agognata vendetta, stanne certa. Da quando l'aspetti finalmente. Lo impalerò personalmente con un pezzo di Quercia Bianca. Che ne pensi della mia proposta? Disse Sybil con tono serio, cercando di convincerla. 
- E davvero una proposta onesta lo ammetto, ma vedi non sono più la donna di un tempo, non vivo nel passato... e poi, io non voglio Nik morto. Quindi...fottiti stronza! Disse la rossa sorridente quando finito il suo monologo. 
- huu! ma che integrità, commovente davvero. Sai non vedevo tutta questa ostinità fino a prima che arrivassi, quando mi sono sbaciucchiata il tuo boyfriend. Caspita! se bacia bene, non mi ha fatto rendere conto nemmeno della tua presenza. 
- Hahaha sono stata crudele vero? Hah So perché non lo vuoi sottoterra...tuo fratello. Non è così? 
- Certo coma farai a liberarlo, se non sai nemmeno dove cercare...dopo tutto Klaus è l'unico a sapere dove si trova, beh, forse è meglio dire era.
Come avrai capito, io posso aiutarti se vuoi, dopotutto sono pur sempre una sirena...e sbaglio o tuo fratello si trova sott'acqua?
Che dici, abbiamo un accordo adesso? Disse Sybil sorridendo. 
- Cosa vuoi in cambio di mio fratello, Nik? I suoi amici? Cosa? Rispose Aurora quasi prendendo in considerazione la proposta. 
- Non solo, voglio che quando salvato tuo fratello...voi due vi uniate a me, che mi servite fedelmente. Credimi non vorresti rimanere in giro quando questo mondo sarà cambiato. Disse un po' criptica Sybil.
- Che vuoi dire con cambiato? Cosa c'è dietro? Disse la rossa indecisa e confusa. 
- Ops! Scusa ma ti ho già rivelato troppo. Ti basta sapere che altri si sono uniti a me e alla mia causa. Rispose la sirena più criptica di prima. 
- No, non ci credo...tu non puoi salvare mio fratello. È impossibile! e rinchiuso in modo mis.... . Disse Aurora. 
- "Mistico" stavi per dire? interrotta da Sybil che precedendola la zittì, proseguendo. 
- Chi dice, questo sia un problema per me. Ho capacità che nemmeno immagini. Espresse la sirena, spavalda. 
- Ma come??? Potresti...No, tu non...disse Aurora rimasta a bocca aperta alle rivelazioni di Sybil.

modificato 11/10/18

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Capitolo 20
*** "Strana coppia" ***


Cap XX 

STRANA COPPIA


Intanto nell' Impala, Dean dietro suggerimento di Klaus era tornato nelle vicinanze del covo di Sybil.
- Andiamo, baby rispondi! Rispondi, dove sei? Dannazione! Disse allarmato Dean mentre in mano col cellulare, stava inviando un SMS ad Aurora.
- Calma amico! A meno che lei non sia la tua donna, sei parecchio irritato.
Ricordi che dietro il suo bel faccino quella donna è una psicopatica assassina. Giusto? Aha
- E poi in ogni caso, Aurora non è facile da eliminare. Credimi, c'ho provato. Disse Klaus sorridendo al cacciatore.
- Perché non esci e la recuperi! invece di startene qui a criticare? Disse Dean.
- Oh ooh!! Quindi ti piace. Ahahah chi l'avrebbe mai detto...vedi potrei anche farlo, ma peggiorerei la situazione se solo dovessi avvicinarmi ancora a quella pessima cantante. Rispose L'ibrido con spiccato umorismo accompagnato da una risatina.
- Già, immagino. Allora sfrutta qualche abilità vampiresca, presumo ne abbia, no? 
Che so, supervelocità... No? Disse Dean pensando ad una possibile strategia.
- Potrebbe funzionare. Ho bisogno che distrai la sirenetta però....Pensi di riuscirci?
- Usa il tuo charme hahaha Vedrai funzionerà è patetica e sola. Disse Klaus uscendo dall'auto per poi sorridere a Dean e scomparire.
- Si esatto, già.  Ci vediamo là. Disse Dean scendendo dall'Impala dirigendosi all' entrata principale dell'abitazione.

da tutt'altra parte, nella residenza Salvatore Stefan spinto da Enzo, liberò Damon. Legato il vampiro ancora ad una sedia con corde imbevute di verbena.
- E va bene! avete vinto, adesso siete liberi...e adesso? Disse Stefan.
- Adesso? niente Stefan, scendiamo, ci dirigiamo dagli altri e viviamo felici e contenti. Disse Enzo con sarcasmo.
- Grazie fratellino, adesso cerchiamo un modo per fermare quel mostro. Disse Damon.
- E come pensi di fare? avete un piano? Disse Stefan confuso.
- Ascolta Stefan: da quanto ho capito, la cosa è peggio di quanto immaginiamo. Questa storia non riguarda solo Sybil...c'è in gioco, molto più delle semplici sirene. Disse Enzo.
- Già fratello, qua la cosa è complicata. Ci servirà tutto l'aiuto possibile. Disse Damon.
I tre scesero le scale e raggiunsero gli altri amici.
- Damon? ma come?? Stefan perchè l'hai liberato? Disse Alaric, vedendo scendere le scale Damon e Enzo tranquillamente.
- Alaric, è complicato, ma tu...fidati di me. Dobbiamo aiutarli. Disse Stefan.
- Stefan, sei sicuro? Sicuro di quello che fai? Intervenì Bonnie.
- Bon, tranquilla sono io, non voglio staccarti la testa...per il momento almeno...scherzo. Disse Damon.
- Damon! Enzo! non vi azzardate a toccare le mie figlie, chiaro? perchè non mi farò certo problemi, a farvi fuori. Disse Caroline.
- Tranquilla biondina non toccheremo nemmeno con un dito le tue bambine. Rispose Enzo.
- Si infatti, Caroline! per chi ci hai preso! non li tocchiamo i bambini noi. Scherzi! Disse Damon.
- Bene, allora che volete? che ci fate qui? Disse Caroline.
- Ci serve il vostro aiuto...chiaro no?. Rispose Enzo.
- E poi vogliamo presentarvi un altra persona... una che, ha bisogno del vostro aiuto quanto noi. Ma non vi piacerà. Disse Damon con aria criptica.
Si aprì la porta e con sorpresa di tutti, apparve una vecchia conoscenza.
- Ciao a tutti, sfigati! Certo che qui le cose sono sempre le stesse, di che mi sorprendo, voi non vivete da vampiri...ma da inutili umani. Patetici!
siete dotati del dono dell'immortalità e soprattutto non avete nemmeno un fastidioso ibrido immortale che vi da la caccia, eppure...non vivete appieno la vita. Siete così noiosi...hahah
Ma di sicuro la più noiosa di tutti è la piccola Elena...a proposito, dovè? 
Dov'è quella stupida lagnosa che vive la vita che io avrei voluto ? 

certo poi, solo perchè ha avuto la fortuna di assomigliarmi, di essere una delle doppelganger...
Se fossi stata io...non avrei scelto Damon. Senza offesa, tesoro. Disse Katherine lasciando tutti a bocca aperta, con aria di disprezzo.
- Ma figurati, Kitty Kat. Non mi offendo. Rispose Damon sorridendo.
No, avrei di sicuro optato, per l'uomo che ho sempre amato...Stefan. Ciao amore, come vedi sono di nuovo qui. Disse la vampira con voce sensuale.
- Katherine! ma come è possibile? Disse Stefan senza parole.
- Tutto è possibile, amore. Rispose la vampira.
- Bene! ci mancava solo questa! Disse Bonnie.
- Ooh ma ciao a te Bonnie, ti ringrazio di avermi abbandonata all' oblio...nella nostra ultima chiacchierata. Disse Kat con ironia.
- Katherine come hai fatto a ritornare, ancora una volta? Rispose Bonnie.
- Già, perchè non te ne torni da qualunque posto sia spuntata? Disse Caroline.
- Bonnie, mi deludi. Dopo tutto sai che io sono... è sarò sempre una sopravvissuta.
Non vi libererete mai di me. Disse Katherine spostando lo sguardo da Bonnie a tutti gli altri.
- Caroline!! ma ciao!! dopo Elena non potevi che esserci tu tra quelle lagnose e noiose.
E chi sono queste belle bambine? che amore che sono!! disse Katherine sorridente.
- Non osare nemmeno guardarle stronza psicopatica! allontanati da loro. Disse Caroline mettendo le piccole dietro sè.
- Lizzie! Josie! Venite! Disse Alaric sopraggiunto in quel momento.
- Oh Ciao, non ti avevo notato professore. Vedo che ci siamo tutti. Disse la vampira.
- Cosa vuoi Katherine? Disse Stefan.
- Damon! Enzo! ma che significa? che c'entra lei? continuò Stefan.
- Stefan, mi crederesti se ti dicessi che sono qui apposta per te? Rispose Katherine ammicandogli.
- Tu ascoltala Stefan, lei fa parte del piano. Disse Damon, con Enzo che annuiva.
- Tranquillo amore, adesso non c'è più niente a dividerci possiamo riprendere da dove ci siamo dovuti tristemente dividere... 
sono cambiata, Davvero! Non mi credi, vero? Disse Katherine esprimendo una faccia con gli occhi da cucciola.
- Stai scherzando! Spero. Io non ti voglio nememno più vedere. Rispose Stefan

 nel frattempo, lontano, vicino Mystic Falls, all'interno dell'abitazione, le cose peggioravano per Aurora, avendo rifiutato l'ennesima proposta di Sybil.
- Come puoi rifiutare di servirmi? Avrei salvato tuo fratello sciocca! Disse la sirena.
- Non mi piace la tua faccia, pensa se dovrei sorbirmela ogni santo giorno...e no, non va bene. Rispose Aurora sorridendo
- Ti farò passare la voglia di fare la spiritosa. Disse la sirena irritata.
- Non capisco perchè quest' integrita innata, tu non sei una persona buona, per quanto fingi di provarci. Allora perchè lo fai? Disse Sybil confusa.
- E vero non sono una persona buona, ho commesso e fatto tante cose di cui non vado fiera.
Ma questo non vuol dire che non possa migliorare.No? Rispose Aurora.
Klaus arrivato vicino ad Aurora, la chiamò sottovoce. Sicuro che solo lei poteva udire.
- Tesoro mi senti? Quando te lo dico prendi la lama che ho in mano e infilzala. Disse l'ibrido quasi bisbigliando.
- Nik! Vattene! Non sei al sicuro qui. Non pensare a me. Salvati! Scappa prima che ti vede. Rispose Aurora anch'ella bisbigliando.
- Ma cosa stai farfugliando? Disse Sybil confusa, non avendo notato nulla.
- Niente di che, quando sei carina con quel vestito. Cos'è, stile bambina di seconda elementare?
Hahaha patetica, ma almeno sai come si vestono le donne in questo secolo? Disse sbeffeggiando Aurora, osservando Sybil vestita con un vestito tutto d'un pezzo molto castigato.
- ne ho abbastanza dei tuoi insulti poco carini sai? adesso ti strappo il cuore vampira. Disse Sybil esasperata dagli insulti.
- Immagino, io di certo non avrei il coraggio di uscire conciata come te. Disse la rossa sbeffeggiando e ridendo.
- Vampira patetica! adesso ti mangio! comincerò dalla tua lingua...troppo fastidiosa per i miei gusti. Disse la sirena sogghignando
Nel frattempo Dean era arrivato e non vedendo Klaus, attese. Poi pensò di contattarlo.
- "Sono in posizione, sbrigati a prendere la ragazza appena la distraggo." Scrisse per SMS Dean a Klaus.
Che rispose. - "La bella non vuole collaborare. Cambio di piani."
-  "Che? Che vuol dire" rispose Dean.
-  "Tu distraila, al resto penso io" concluse Klaus. 
- Eilà baby! ci conosciamo per caso? Hai un aria familiare. Disse Dean sorridendo. 
- E tu chi saresti? Da dove sbuchi fuori? Rispose la sirena.
- Davvero, non mi conosci? Beh, io sono Dea... disse Dean.
- Dean Winchester! Giusto?  ...aaaah si, adesso ricordo. Sei il cacciatore particolare. Lo interruppe Sybil, proseguendo.
- Particolare? Be... sexy, quello si, particolare mi è nuova. Boh. Rispose il cacciatore, confuso, ma con spiccata spavalderia.
- Intendo particolare nel senso che sei immune al mio "fascino" perchè non posso soggiogarti. Disse Sybil quasi affascinata dal cacciatore, essendo una novità per lei, non poter controllare a suo piacimento chiunque lei volesse.
- Beh...guardati! non del tutto. Hai dei occhi, bellissimi sirenetta da perdercisi nei suoi colori e anche be...tutto il resto non è poi così male. Disse Dean cercando di prendere quanto più tempo poteva adulandola, aspettando che Klaus facesse la sua mossa .

in contemporanea In casa Salvatore, l'inaspettata visita non destò alcuna gioia nei presenti.
- Davvero! Come non mi vuoi più vedere? hai dimenticato tutti i nostri magici momenti? disse Katherine sorridente.
- Mi auguro tu stia scherzando, Katherine. Tu non sei più niente per me...io amo Caroline. Rispose Stefan.
- Davvero! non sono più nel tuo cuore. Ooh mi hai davvero ferita nel profondo. 
E se invece strappo il cuore di Caroline e te lo consegno come pacco dono? In quel caso ci rifletteresti? E, Stefan? Disse la vampira con tono serio e con sguardo impassibile, come se niente fosse.
- No, Katherine! Non vincerai questa volta, sporca infida puttana! Non finirà come con Elena. Rispose Stefan fissandola senza sbatter ciglio, per sfidarla quasi.
- Ahah Stefan, i miei giochi funzionano.Te l'ho dimostrato, no?
E io, vinco sempre. Ne dubiti? Disse Katherine avvicinandosi piano piano sempre più al vampiro.
- Adesso basta, Katherine! Non sei qui per tormentare mio fratello! Dicci quello che sai...
come dobbiamo sbarazzarci di quei mostri? Si intromise Damon, stufo della conversazione.
- Che guastafeste! Sempre tu sei, Damon. Non condividerò le mie informazioni ne altro, se non vi sforzate di trattarmi con più rispetto.
- Non abbiamo tempo da perdere, dolcezza...dicci ciò che sai? Disse Enzo molto impaziente.
- Molto bene, daccordo. Vi racconto una storia. Rispose la vampira fermandosi davanti a Stefan e girandosi verso Enzo.
Dopo che mi avete lasciata al mio destino, finita in una qualche dimensione non so nemmeno dove...ho incontrato un' entità, che mi ha posto una sola scelta: servirlo fedelmente o essere torturata per l'eternità. Io ovviamente ho scelto la prima e grazie a ciò, mi ha rimandata indietro dalla morte, mi ha resuscitata del tutto riportandomi indietro...il problema però, come ero morta, non sono più una vampira...sono umana. So che questo vi sconvolge, ma questo diciamo dono, aveva un prezzo ovviamente...Mi ha chiesto quando riportatami, solo una cosa:
Radunare le persone più cattive e spietate del mondo sovrannaturale, che siano vampiri, streghe, licantropi...qualuque essere. Non so di preciso perchè, ma immagino per niente di buono. Non chiedetemi chi fosse quell'entità, perchè non lo so...non ho la più pallida idea...so solo che se non gli ubbidisco, mi rispedirà in quel posto infernale dimenticato da Dio, sottoponendomi a torture indicibili per il resto dei secoli. Scusate se sono scontata, ma grazie, non ci tengo proprio. Concluse Katherine sorprendendo tutti i presenti.

Intanto da un altra parte, la conversazione tra Sybil e Aurora continuava, in attesa del piano di Dean e Klaus.
- Lo pensi davvero ? Disse Sybil sorridente.
- Perchè dovrei mentirti? Rispose il cacciatore.
- Non so...magari, è solo un misero ed inutile tentativo di salvar...  Disse la donna non completando la frase. Aaaaargh!!
interrotta da Klaus che apparendo dal nulla, le spinse dentro la lama di Tunde. Che la zittì subito, facendosi strada dentro l'addome per finire per entrare del tutto.
- Hai perso tesoro! Non sei mai stata un degno avversario, sappilo. Perché, tu, non sei, niente. Disse Klaus
osservando assieme ad Aurora e Dean, Sybil che non proferiva più una parola, perchè in stato di perpetua agonia interiore.
- Oooh Nik, sei rimasto per me? Grazie. Disse Aurora. Con la complicità di Klaus che sorrideva.
- Se ti lasciavo qui, poi chi è che mi tormentava? Hahaha disse l'ibrido con mezzo sorriso.
-Niik! mi stai dicendo che apprezzi le mie torture?
Sai Nik, non ho dimenticato quando eri alla mia mercè e pateticamente cercavi di sedurmi con le tue false lusinghe. Disse Aurora sorridendo.
- Attenta tesoro, non è una buona idea rivangare il passato. Disse l'ibrido avvicinandosi alla vampira, fermandosi a 5 centimetri di distanza dal suo volto. Poi sottovoce le sussurò.
- Poi, chi ti dice fossero false. Rispose Klaus con sorrisetto beffardo.
- Oh Nik, vuoi per caso dirmi qualcosa? Disse la rossa incuriosita dall'argomento.
- Chi lo sa...dimmelo tu? Disse l'ibrido spostando lo sguardo dalle labbra agli occhi della rossa.
Rimasero entrambi per qualche minuto a fissarsi...poi Aurora si avvicinò per baciare Klaus, ma lui si spostò avendo capito l'intenzione. Poi aggiunse.
- Non ti capiterà più un occasione come quella di 5 anni fa, tesoro...Io sono e sarò sempre, superiore a te. Hai perso la tua occasione, non dimentico che per colpa tua, dei tuoi giochetti e delle tue macchinazioni...Camille è morta. Non te lo perdonerò mai questo. Disse Klaus raggiungendo Dean che si trovava più avanti.
- No, Nik aspetta...io...mi dispiace per quello che è successo alla tua terapeuta, credimi...davvero. Disse Aurora costernata e pentita per quello che aveva fatto.
- Non ha importanza, non c'è modo di riparare questa cosa. Andiamo, torniamo dai Salvatore. Disse Klaus dirigendosi all'esterno dell'abitazione, raggiunto da Aurora apparsagli davanti.
- Aspetta, Nik! Se in qualche modo, riesco a riportarla alla vita...allora mi perdonerai? Disse la rossa quasi con tono di preghiera.
Klaus riflettè un pò, poi rispose.
- Sarebbe sicuramente un inizio, Camille non doveva fare quella fine, non la meritava...Potrei prendere in considerazione la cosa.
Poco distante, Dean era rimasto bloccato, perchè nessuno dei due lo considerava.
- Bè..ma in verità, io sono... tornato. Disse Dean mentre Klaus e Aurora si stavano allontanando.
- Lo so che è merito tuo, conosco Nik. Disse Aurora apparendogli davanti, avendo sentito il cacciatore.
- Grazie Dean. Baciandolo sulle labbra come ringraziamento. Allontanandosi subito dopo sorridendogli.
- Aspettate! Dove andate? Disse Dean.
- In Auto, Magari... Anzi, su quella cariola che chiami auto c'è un posto per la sirenetta? Disse l'ibrido.
- beh ma certo, ovvio. Non c'è bisogno di offendere...non è una cariola la mia baby. Disse Dean un po' offeso.
- Aurora tesoro ti dispiace prendere quel pesciolino e metterlo dentro il bagagliaio? Disse Klaus con sarcasmo.
- No di certo, Nik. Con molto piacere. Rispose la rossa.
- Brava ragazza. Disse l'ibrido.
- Con tutto questo casino di armi e altri oggetti vari, non credo ci entrerà. Disse Aurora quando aperto il bagagliaio.
- Si, già dimenticavo. Mettila tra i posti di dietro. Rispose Dean.
- Oooh abbiamo creato le coppie vedo. Disse Klaus entrato nei posti passeggeri dietro.
- Tesoro, vuoi stare davanti affianco al cacciatore o dietro assieme a me?
- Nel secondo caso la sirenetta la mettiamo sul sedile passeggero. Disse Klaus.
- C'è una terza opzione Nik. Rispose Aurora.
- Bene, allora? Partiamo cacciatore? Disse Klaus.
- Sicura di voler stare in compagnia di quella là? Disse Dean.
-  Sii, tranquillo dolcezza. Rispose Aurora.
-  Se volete vi lascio un po' di privacy, vado a piedi. Disse Klaus seduto affianco a Dean scherzando.
-  Aha! esilarante Nik. Rispose Aurora. Con Klaus che sorrideva e rideva a crepapelle.
- OK! fate strada, perchè io sto cavolo di GPS non so manco come si usa. Disse Dean.
- Non guardare me, e la prima volta che vengo in questa cittadina. Rispose Aurora, accortasi che Dean la fissava.
- Va bene, non c'è problema...segui le mie indicazioni, cacciatore. Concluse Klaus.

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Capitolo 21
*** "Il risveglio degli immortali" ***


  Cap XXI 

IL RISVEGLIO DEGLI IMMORTALI                                      




Era passato ormai quasi un giorno da quando era partita Hayley assieme all'adorabile Megh, unitasi all' ibrida in quella strana avventura. Ella era finalmente tornata in Oregon, era a casa. Non perdendo tempo dopo aver fatto varie pause, delle quali una per prendere da mangiare, si diresse spedita nel luogo dove erano stati celati e ormai dimenticati...i fratelli Mikaelson.


- Quindi, fammi capire...per tutto questo tempo hai nascosto i vampiri più antichi e potenti al mondo, in un vecchio capanno sperduto? Esclamò Megh con spiccata ironia.

- Si, perché? Sono al sicuro, dopotutto. Nessuno li ha trovati, mi pare... Rispose Hayley con ironia anch'ella. 

Cosa che fece sorridere la strega, rimasta ad ascoltarla come incantata.


- Dai, non perdiamo tempo... aiutami! tiriamo fuori queste bare dal camion.
- Okay, aspetta...ci facilito le cose, sfrutterò la mia magia. Disse Megh preparandosi a sferrare un incantesimo.


Riuscita a portare all'esterno del camion tutte le bare, la strega si fermò e aiutò l'ibrida.
 Aperta la prima bara, rivelò Freya...a cui Hayley per mezzo di siringa, stava per iniettare il contenuto dell'intruito creato dalla strega.


- Spero davvero funzioni...Disse Hayley guardando Freya addormentata, un attimo prima di procedere.
- Ricorda, iniettaglielo esattamente al centro del cuore. Precisó la strega per aiutare.

L'ibrida iniettó il liquido contenuto all'interno della siringa e pochi secondi dopo, Freya si svegliò.


- Eeehhu! ah! Hayley! Pronunciò Freya dopo aver preso un lungo respiro per poi enspirare.
- Freeya! Ciao, ben svegliata. Disse Hayley, notando che ella aveva aperto gli occhi.
- Hayley! non c'è tempo da perdere, dammi tutti i veleni. Devo sbrigarmi a creare l'antidoto. Kol e Elijah sono a rischio.
- Ecco! tieni! Rispose la ragazza.
 
Una rediviva Freya prese tutti i campioni, li riunì in una ciotola di dimensioni medie e pronunciò le parole dell'incantesimo: "anak vis fox zent ink imoz lupus".


La ciotola contenente tutti i veleni dei lupi cominciò a muoversi, facendo agitare il liquido contenuto, poi smise e all'interno vi era una strana luce gialla. Avendo finito il processo Freya prese la ciotola, estrasse con la siringa un po' del liquido giallognolo che vi era all'interno e lo iniettó nel collo di Kol, nell'esatto punto che presentava la ferita. Poi quando finito, prese altro liquido e fece altrettanto sul braccio di Elijah. Le ferite cominciarono a brillare, di una luce quasi abbagliante e guarino all'istante. 
Freya così decise di passare all'altro problema, la sorella Rebekah.


- Bene, Kol ed Elijah sono salvi. Per Rebekah...che cosa hai? Come l'aiutiamo? Disse Freya impaziente.
- Ecco qui, usate questo. Rispose Megh, rivelando uno strano paletto con incisi nelle parte superiore degli strani simboli e in quella inferiore una pietra.

Nel paletto i simboli incisi sembravano significare qualcosa, di sicuro erano quasi simili a quelli presenti nell'altro paletto... quello usato dalla Strige per pugnalare Rebekah e maledirla.


- Sicura funzionerà, Megh? Disse Hayley.
- Si, certo, tranquilla...prendi! Disse la strega sorridendo.

Hayley fidandosi dell'amica, prese il bastone e si avvicinò alla bara della bionda Originale, aprendola.


- Come lo si usa? Chiese Hayley.
- E semplice, gira di 90° l'impugnatura e poi pugnalala dritto al petto, mi raccomando.

Così l'ibrida seguì le istruzioni della strega. Quando girato l'impugnatura del paletto le parole presenti, cominciarono ad illuminarsi di luce color verde, più precisamente di un verde smeraldo. Sulla parte inferiore invece vi era incastonata una pietra, dal quale si sprigionò una luce abbagliante color blu, poi si spense. 

Avvicinatasi abbastanza, pugnaló la vampira. Dopo neanche 5 secondi il marchio con le sembianze di un teschio, presente sulla mano dell" Originale scomparve.
 Freya avendo assistito alla scena, percepì che tutto era andato a buon fine e si preparò per risvegliare tutti i fratelli dal lungo sonno indotto.


- Bene, adesso metto fine a questo lungo sonno, è durato pure troppo. Disse Freya.
Pronunciò l'incantesimo per rivoltare quello del sonno e pochi minuti dopo, tutti si risvegliarono finalmente.


- Hayley! Eccoti...per fortuna stai bene. Disse Elijah appena in piedi, avvicinandosi all'ibrida.
- Elijah! Tutto bene, tranquillo. Non hai idea quanto ho atteso questo momento. Disse la lupa donandogli un bacio appassionato.
- Tutto bene sorella? come va' la testa? Disse Freya.
- Stranamente bene, mi sento di nuovo me stessa e ho il controllo, soprattutto. Rispose la bionda Originale.
- Si, già, bella riunione di famiglia...ma scusate...lei chi è? Chi sei dolcezza? Esclamò Kol riferendosi alla nuova arrivata, la strega Megh.

- Ciao, piacere! mi chiamo Megh. Rispose la strega sorridendo.
- Ciao, io sono Kol. Ci conosciamo per caso, tesoro?
- No, non credo... diciamo che però ho conosciuto l'altro vostro fratello, Klaus. Disse Megh.
- Cosa! Niklaus? Perché, chi sei tu? Si intromise Elijah.
- Non credo ci conosciamo, io sono Megh Piacere.
- Incantato, il mio nome è Elijah. Rispondi alla domanda per cortesia. Disse il vampiro.
- L'ho incontrato molto tempo fa e non è stato un incontro piacevole. Rispose Megh.

- Perché, Perché sei una strega? Disse Elijah.
- Come? Come fai, come l'ha capito? Disse Megh stupita.
- Sono in giro da molto... perché mio fratello ti avrebbe uccisa? Rispose Elijah.
- Bè, non ne ho idea... perché non me lo dici tu, visto che lo conosci meglio? Disse Megh.


- Okay, adesso finiamola! Lo diremo a Nik quando salvato il perché. Espresse Rebekah.
- Andiamo da un altra parte, ho bisogno di una doccia. Disse la sorella Originale.
- Rebekah ha ragione, andiamo in un albergo. Non so, un motel... Disse Kol.
- Non c'è problema, vi porto a casa mia. Lì potrai farti tutte le docce che vorrai, Rebekah. Disse l'ibrida interrompendo Kol, felice che la sua famiglia era di nuovo con lei.
- Okay! perfetto, cosa aspettiamo? Disse Freya.
- Niente, possiamo andare. Seguitemi! Disse Hayley.
- Dicci, quanto tempo è passato? Disse Elijah.
-  5 anni. Sono trascorsi esattamente 5 anni. Finalmente siete qui, con me. Mia figlia sta manifestando la magia e non riesce a gestirla, ho bisogno del vostro aiuto. Disse Hayley.

- Davvero! È normale è una bambina molto speciale. Tranquilla Hayley quando torneremo da lei, la aiuterò io. Disse Freya.
- Hayley, dov'è mia nipote? Voglio vederla. Disse il fratello maggiore.
- Anche lei non vede l'ora di conoscervi. Ma gli ho promesso che gli avrei portato... Disse Hayley.
- Niklaus! La interruppe Elijah.
- Già...suo padre. Elijah! sono riuscita a vederlo per un po'...non se la passa bene. Disse la lupa.


Intanto a Mystic Falls nell' Impala di Dean, il viaggio proseguiva.

- Allora, cacciatore. Dicci... è la prima volta che aiuti gli esseri che dovresti uccidere? Disse L'ibrido curioso.
- Già, si! Bella domanda Nik. Disse Aurora.
- Eh! No, non è la prima volta. Sapete forse una volta vi avrei già uccisi entrambi. Adesso invece, non vedo più le cose bianche o nere... Noto che le cose a volte sono più complicate, ci sono delle sfumature...non è solo quindi cacciare, ma più importante se davvero è necessario. Disse Dean.
- Caspita! Quanta saggezza nelle tue parole cacciatore ehehe Disse Klaus.
- Già Wow! Sono rimasta davvero colpita e sorpresa allo stesso tempo. 
Uh! Dovrebbero essere tutti come te i cacciatori. Disse affascinata la rossa.
- Davvero! Beh sono pur sempre un Winchester, dopotutto. Rispose Dean  dandosi arie.

- Raccontaci un po' di te, Dean. Come sei diventato un  cacciatore? Non so, hai una ragazza che ti aspetta...
Disse Aurora.

- Già, racconta cacciatore...mi affascinano le storie. Disse l'ibrido con sorrisetto.
- Beh diciamo, che è una cosa di famiglia esserlo. No dolcezza...non ho ragazze che mi aspettano a casa. Disse il cacciatore.
-  Cavolo! E un po' triste...mi dispiace un po', sei così carino. Disse Aurora.
-  Già...un po' lo è. Immagino le ragioni però, con il lavoro che fai...non sarebbe una buona idea. Disse Klaus.


- Adesso, ditemi di voi...come siete diventati, qualunque cosa siete? Disse il cacciatore.

- Beh sai...io 900 anni fa ero un umana. Poi mi sono voluta trasformare...perché innamorata, amavo lui e volevo vivere per sempre con lui. Certo le cose non sono andate proprio così, come avrai capito. Disse Aurora sorridendo.

- Ah! Beh certo, capisco. E tu vampiro? Disse Dean.


- La mia storia è lunga, dunque da dove comincio, io sono nato più di 1000 anni fa... Disse Klaus sorridente, poi restò letteralmente bloccato, non proferiva più parola era rimasto fermo con sguardo assente. La cosa insospettì Aurora che cercò di provocarlo.

- Ma quanto è bello questo viaggio! Non potevo chiedere di più...sto in compagnia di due che davvero non stanno un secondo zitti Hahaha. Disse sarcastica Aurora, dato il silenzio presente in quell'auto. 


- E quindi? sei nato 1000 anni fa e poi? Disse Dean guardando la strada, mentre guidava.
- Cavoli Nik! Cos'è? Che ho detto? Disse Aurora. Ma L'ibrido non rispose.

- Vabbè dai lasciamo perdere...Siamo almeno sulla strada giusta? E? Disse Dean guardando Klaus che non rispondeva.

-  Eh? Ma che gli prende dolcezza? E' normale? Disse Dean confuso, non capendo perchè l'ibrido non rispondesse.
- Non ne sono sicura, qualcosa non va'. Rispose la rossa.

- Che vuoi dire? Disse Dean.
- Dean, ferma l'auto! per piacere. Disse la donna. un po' allarmata.
- Ok! Allora qual'è il problema? Rispose il cacciatore quando fermata l'auto. 

Aurora scese dalla macchina, gli girò in torno e aprì la portiera del passeggero.

- Non ne sono sicura...c'è qualcosa che non va, non è da Nik restare zitto. Rispose la vampira.


Ella osservò Klaus per qualche istante, notò che egli era assente anche se aveva gli occhi aperti, era come in una sorta di trance, così decise di sfruttare i suoi poteri mentali per entrargli in testa. Per farlo, poggiò le sue mani sulla fronte dell'ibrido, poi gli entrò in testa. Appena entrata all'interno della mente dell'ibrido passati alcuni ricordi spiacevoli legati alla prigionia di Klaus, lo vide. Egli si trovava nella sala da pranzo, seduto al tavolo nel vecchio complesso dei Mikaelson e combatteva contro Sybil, si concentrava con tutto se stesso a non cedere al malefico controllo dell'odiosa sirena che ciononostante dormiente, poteva ancora tormentare l'ibrido.

- Lasciami in pace!!! Esci dalla mia testa!!! Disse Klaus arrabiato.
- Nik! Che ti succede? Disse Aurora, avvicinandosi all'ibrido che sembrava non sentirla nemmeno. Poi per un secondo tornò in sè e le disse:
- Aurora! Aiutami! Uccidila!! Disse l'ibrido, con tutta la forza che ancora possedeva, ma che a poco a poco lo stava abbandonando.
- Di che parli Nik? Disse confusa la vampira.

-Esci dalla mia mente!! Replicò l'ibrido, ritornato in trance.

Aurora riflettè sulle parole di Klaus, poi capì, uscì dalla sua testa tornando alla realtà e  si rivolse a Dean:
- Dean dobbiamo uccidere la sirena, la lama non è  sufficente.
- Cosa? Ma guardala, è immobile, non è mica una minaccia! Disse il cacciatore.
- No, non è vero...è ancora pericolosa, credimi. Non hai niente nel cofano che possa annientarla definitivamente? Disse con aria preoccupata Aurora.
- Dici sul serio! Disse il cacciatore, risposto da un cenno della donna. Non stava scherzando affatto.
- Forse potrebbe esserci qualcosa che potrebbe funzionare...ma non è nel cofano. Disse Dean aprendo a metà il giubotto, estraendo la Prima Lama.
- E che sarebbe quella cosa? Quella specie di osso ammuffito dovrebbe ucciderla? Esclamò Aurora  piuttosto attonita.
- Non ne ho idea, sinceramente...ma di sicuro anche se non morirà, la rallenterà. Rispose Dean.
- Tu dici, e! Va bene, fallo! Uccidila! Disse Aurora 
- Ok, prendila! Buttala fuori dalla mia Baby! Disse il cacciatore preparandosi ad usare la lama.

Aurora prese di peso Sybil, ancora incapace di muoversi essendo in stato di torpore e la uscì dall'auto. La prese per il collo e intimò il cacciatore di pugnalarla.

- Ok Dean, colpisci questa puttana! però per favore stai attento a non rovinarmi la maglietta. Disse la vampira sarcastica mentre continuava a tenere Sybil con il braccio avvolto attorno al collo per far si restasse in piedi. 
- Tranquilla dolcezza, cercherò di non sfiorarti. Rispose Dean ammicando alla rossa con un sorriso. Si avvicinò alla sirena, poi appena pronto con tutto se stesso la pugnalò. Dopo averlo fatto non riuscì più a fermarsi, pugnalando il corpo ripetutamente quasi maciullandolo.
- Va bene può bastare. Dean! fermati! mi senti? non c'è più bisogno. Dean ma sei sordo!
Disse la rossa non riuscendo a frenare la furia scatenata dal cacciatore.

La vampira non riusciva proprio a fermarlo a parole, dopo aver visto che nemmeno la sentisse, decise di lasciare andare a terra la sirena per bloccare il braccio del cacciatore che stava per pugnalare anche lei, avendo perso il controllo, riuscì ad evitare un fendente della lama solo grazie alla sua velocità da vampiro.

- Ma cosa? Che vuoi uccidere anche me? Disse irritata Aurora bloccando il braccio di Dean che poco dopo si calmò tornando in se.
- Eh? scusa, scusa davvero ma non ero in me. E' il marchio che ho, purtroppo quando a contatto con la lama...non riesco più a controllarmi e ho solo sete di sangue. Disse Dean dispiaciuto.
- Davvero! Capisco, però potevi uccidermi. Ma okay lasciamo perdere. Rispose la vampira.
Almeno è morta quell'essere odioso? 

La vampira si avvicinò al corpo della sirena che dopo il trattamento subito era pieno di sangue. Dopo pochi secondi una luce color oro fuoriuscì dal corpo, il quale si dissolse nel nulla lasciando sulla strada solo la Lama di Tunde. E' esattamente pochi secondi dopo Klaus si risvegliò dalla trance.

- Aurora! Cacciatore! ottimo lavoro, ben fatto. Non la sento più, deduco cacciatore che qualunque arma tu abbia usato... l'hai uccisa definitivamente. Grazie, ti devo un favore. Disse l'ibrido uscendo dall'auto con sorriso stampato raccogliendo la lama dal terreno.
- Eeeh! Niik! ti sei ripreso? Disse Aurora molto felice. L'ibrido rispose solo con uno dei suoi sorrisetti che davano a capire ogni cosa, anche senza spiccicare una sola parola.

- Davvero? finalmente è morta? bene, meglio così, stava per starmi antipatica quella. Disse Dean.
- Già ben detto, ne avevo abbastanza della spocchia ingiustificata di quella sgualdrina. Disse Aurora. Poi si girò verso Klaus e con uno scatto gli si parò davanti fissandolo per qualche secondo per poi di colpo abbracciarlo.
- Nik, finalmente sei tornato. Temevo di averti perso...non sai quanto è stato brutto. Disse la vampira guardando negli occhi l'ibrido che la guardava come per fargli capire che voleva essere lasciato.
- Eh? scusa, scusami Nik non volevo farti arrabiare. Disse la vampira avendo notato lo sguardo del compagno sciogliendo l'abbraccio e indietreggiando.
- Forza, coraggio cacciatore incamminiamoci... dobbiamo tornare a casa Salvatore. Disse l'ibrido entrando in auto aspettando gli altri componenti. 
- Si certo andiamo. Disse Dean mentre si avvicinava all'impala seguito da Aurora che era già entrata in auto.
- Coraggio cacciatore, vai tutto dritto poi gira a destra. Disse Klaus dopo passati alcuni minuti dalla partenza.

- Nik, me la dici per una volta la verità. Tu mi hai mai amato davvero? Disse la vampira.
- Hum? Che c'è tesoro? perchè vuoi saperlo? Disse Klaus non girandosi nemmeno dalla postazione cui era, limitandosi ad ascoltare.
- Nik anche dopo tutto quello che è successo tra noi...io non ti ho mai dimenticato e volevo sapere se tu, adesso immagino non più, ma se almeno quello che abbiamo vissuto 900 anni fa ormai, si beh..se c'era qualcosa di vero o lo credevo solo io. Confessò Aurora lasciandosi andare dubbiosa.
- Aurora, io non posso tollerare tutto quello che hai fatto. Hai trasformato Camille in vampira, hai sparato a Elijah con un proiettile di quercia bianca, volevi uccidere mia sorella Freya, volevi uccidermi...Tu tesoro mi hai davvero spezzato il cuore come pochi. Ma nonostante tutto...si, 900 anni fa era tutto reale anche per me...ti amavo e mi hai deluso...deluso nel profondo. Disse l'ibrido girandosi verso la vampira guardandola con compassione.
- Wow! caspita che storia! certo che voi siete davvero una bella coppia. Eh! Non potrei immaginare di vivere così allungo eheh. Tutto bene, voi due? Disse il cacciatore sogghignando.
alla domanda di Dean, Klaus si voltò verso la rossa e sorrise, poi disse:
- Una meraviglia! io e la donna qui presente, per quanto ci possiamo far male a vicenda, alla fine non riusciamo a odiarci, anche provandoci certe volte ehehe
Non è vero tesoro? Disse l'ibrido sorridendo.
- Già, proprio così. Abbiamo un rapporto complicato. Rispose la vampira.

Nel frattempo in Oregon, i Mikaelson appena risvegliati cercavano il fratello Niklaus.


- Perchè non se la passa bene? Marcel! A causa sua? Disse Elijah confuso.
- No, c'è altro dietro...e potrebbe essere peggiore temo. Disse l'ibrida.

- Eh! Che vuoi dire? Spiegati Hayley! Dov'è Niklaus? Disse con aria preoccupata il vampiro.
- Non si trova a New Orleans, Elijah, ma a Mystic Falls. Disse Hayley.
- Che significa? Che ci fa Nik li? Si intromise Rebekah.
- Rebekah io...non lo so. L'ho solo visto, grazie all'aiuto di Megh.
- Ci deve essere una ragione... Rifletté la sorella Originale. Poi a velocità da vampiro si paró davanti a Megh, che stava chiacchierando con Kol.
- Ma dai! davvero sei stato uno stregone?
 E come hai fatto, non sei un vampiro? Disse Megh.
- Già, si lo sono stato. Non è stato piacevole... in pratica sono morto e risorto in un altro corpo, in quello di uno stregone. Disse Kol.
- O cielo che storia! Io no, sono nata così... una strega.

- Cosa! quindi sei una strega? Ho sempre preferito esserlo, molto più di essere un maledetto vamp- 
che c'è sorella? Disse Kol interrotto bruscamente dalla sorella.

- Kol, sembra che Nik sia nei guai. E ho come il presentimento che lei sia coinvolta in qualche modo. Rispose Rebekah.
- Strega...che sai di questa storia? C'entri per  caso tu? Disse la bionda con tono accusatorio.
- Eh? Scusa di che parli? Spiegati! Rispose la strega.
- Dov'è nostro fratello Klaus? Megh! Sempre che sia davvero il tuo nome...io non ne sono sicura. Disse Rebekah.
- Non ne ho idea, non sono coinvolta. Dovete credermi. Rispose Megh rivolgendo a turno lo sguardo a tutti i fratelli.
-  Sorella! Lasciala in pace, lei non c'entra. Disse Elijah.
-  Non esserne così sicuro, fratello. Rispose la bionda lanciando un occhiata
.- Che c'è? Che succede Elijah? Disse Freya sopraggiunta.
- Sorella! Prepara un incantesimo di localizzazione. Trova Niklaus! Disse Elijah.
- Va bene, mi preparo. Rispose la sorella.
- Ma che succede qui? Disse Kol confuso.
- Niente di ché. Ascolta Kol dobbiamo nutrirci, siamo troppo deboli. Prendi le sacche di sangue per piacere. Disse Elijah.
- Ok, torno subito. Rispose Kol. Il vampiro si avviò diretto al camion.

- "inav xeb! inav xeb! Inav xeb!!"
Fratello! L'ho trovato. Disse Freya.

- Bene! Dove si trova? Disse Elijah.
- Hayley ha ragione. Si trova a Mystic Falls. Rispose la sorella.

Intanto in casa Salvatore, dopo l'inaspettato ritorno di Katherine, Stefan volendo un spiegazione ignorando le opinioni di tutti, prese Katherine per la mano e la portò in camere sua.
- Huu hu non ti sembra un pò affrettato Stefan, fare sesso dopo nemmeno 5 minuti che sono tornata? Disse Katherine con voce sensuale accompagnata da un sorriso e una risatina.
-Esilarante Katherine, come sempre. Dimmi la verità..sei davvero umana? Disse il vampiro curioso dalla scoperta.
- Se tu volessi farlo...non mi tirerei indietro baby hahah. Perchè ci tieni a saperlo Stefan? se così fosse, mi troveresti più eccitante, visto che sarei come l'adorabile e patetica Elena? Rispose la donna con sorriso beffardo. 
- Non dire sciocchezze, tu non sei e non sarai mai come Elena. Disse Stefan.
- Fortunatamente, immagina quanto sarei noiosa sennò...hahahah Rispose Katherine ridendo.
- Basta giocare! Dimmi la verità! Si arrabbiò il vampiro.
- Calmo, non c'è bisogno di alterarti amore. Perchè mi fai questa domanda? Non sei un vampiro? dimmelo tu. Disse le donna prendendosi gioco del vampiro.
- Ascolta, lo senti il mio cuore battere? batte solo per te mio unico amore. hahah scherzò  Katherine.
- Ma è incredibile! sei davvero umana. Disse incredulo il vampiro.
- Si, sarà pure incredibile Stefan, ma voglio che mi trasformi. Ti prego, non posso invecchiare di nuovo e morire...ti scongiuro Stefan, ti chiedo solo questo. Disse la ragazza con tono più serio senza scherzare.

al piano di sotto...Enzo e Damon dopo essere stata annientata Sybil, erano tornati completamente in se stessi.

- Finalmente l'incubo è finito. Disse Enzo.
- Già, puoi giurarci. Bon come stai? tutto bene? Disse Damon.
- Damon! Enzo! siete davvero voi!! ah Ciao Damon, io sto bene grazie. Bentornato! Disse Bonnie avvicinandosi al vampiro saltandoci addosso per abbracciarlo.
- Ma non ti sembra un po' troppo tesoro? Damon dopo tutto è Damon haha. Vieni qui, quanto mi sei mancata, Disse Enzo. La donna sorrise al vampiro dagli occhi di ghiaccio e si diresse ad abbracciare Enzo.
- Mi sei mancata, tu non sai quanto Bonnie. Disse Enzo stringendo la donna tra le sue braccia.

In una dimensione ignota, Ares avendo visto grazie i suoi poteri la definitiva dipartita della sirena Sybil, si mise in contatto con l'altra, Seline.

- Come hai potuto permettere che il cacciatore uccidesse Sybil?
- Cosa? Sybil è morta! e come?? ma...nessuno aveva i mezzi per poterla uccidere...Disse confusa e infuriata Seline.
- Sembra ti sbagliassi allora. Perchè non eri con lei? disse infuriato Ares.  
Vi ho mandato sulla terra per fare quello che io personalmente non posso, cioè scatenare una guerra mondiale. E per poterci riuscire creare il panico reclutando i peggiori mostri sanguinari presenti sul pianeta. 
E voi...finora non avete combinato niente, avete fallito!
- Non ho cosa farmene di te. Adesso che è morta anche la tua amichetta sei diventata solo un peso. Addio!

Il dio stava per disintegrare la sirena, ma quest'ultima lo interruppe. 

- Aspetti, aspetti! mi dia un altra possibilità. Non fallirò mio signore. Espresse Seline 
- E perchè dovrei accontentarti? Tu non mi servi a niente...sei solo un peso. Rispose Ares. 
- Perchè so come compiere il suo volere. Concluse la sirena determinata.

Oregon, i Mikaelson dopo aver fatto una bella scorpacciata di sacche di sangue erano pronti per partire.

- Allora fratello? dove siamo diretti, da nostra nipote o da nostro fratello Klaus? disse Freya. rivolgendosi ad Elijah.
- Hayley, tu cosa proproni? disse Elijah.
- La piccola ha bisogno di te Freya, ha bisogno di sua zia. Dico di separarci: Kol e Freya rimangono con Hope, mentre noi andiamo a salvare Klaus. Disse L'ibrida.
- Hayley ha ragione, andiamo da Nik. Disse la bionda originale.
- Ci sto, voglio conoscere la mia nipotina, devo vedere quanto c'è di Nik in lei. hahah. Disse Kol scherzando.
- Tu che dici Elijah? Espresse Freya.
- Sono daccordo con Hayley, Niklaus necessita della nostra immadiata "assistenza". Disse il vampiro ironizzando.
- Megh! tu vieni con noi? disse Hayley.
- Ma certo, se non sono di troppo... Rispose la strega sorridendo.
- E' deciso non c'è tempo da perdere. Andiamo.

I Mikaelson si divisero, Kol e Freya si diressero dalla piccola Hope. Mentre Rebekah, Hayley, Megh ed Elijah si avviarono per un altra meta, Mystic falls.

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Capitolo 22
*** "Ritorno a Mystic Falls" ***


Cap XXII 

RITORNO A MYSTIC FALLS  

 


New Orleans, Marcel dopo aver incaricato Josh di trovare Aurora De Martel, cercò l'alleanza dello stregone Vincent, sicuro che poteva trovare l'ibrido con facilità.

- Vincent, come vanno le cose per la tua fiorente comunità di streghe? Disse Marcel appena entrato nella chiesa di Sant'Anne.
- Marcel! ma guarda chi si rivede, il nuovo Re. Le cose se vuoi saperlo vanno bene, maestà. Che ci fai da queste parti? rispose Vincent.
- Non voglio farti perdere tempo, quindi passo subito a rivelarti perché sono qui. Disse il vampiro.
- Che succede Marcel? Problemi con i lupi? con i vampiri? Disse lo stregone curioso.
- No, nessun problema con loro. Il problema è un altro...Klaus Mikaelson.
È sparito dal buco dove l'avevo confinato da ormai cinque anni, scomparso nel
nulla...temo prepari un attacco alla città. disse Marcel

- Marcel, hah! non ci posso credere. È cinque anni che non si sente più parlare dei Mikaelson, da quando tu l'hai battuti tutti e hai punito il peggiore di loro, Klaus. E adesso mi stai dicendo che Klaus è libero e reclama vendetta per quello  che  gli  hai fatto, ho capito bene? Disse Vincent.
- Mi fa piacere lo trovi divertente, ascolta non è una buona idea lasciar correre. Klaus è feroce quando cerca vendetta, immagina come ridurrebbe questa città.
La migliore cosa è trovarlo! e al più presto. Rispose il vampiro.
- Capisco, me ne rendo conto Marcel, ma ho già provato a cercarlo.
Qualche giorno fa, sono venute due ragazze che lo cercavano... E non l'ho trovato. Probabilmente è stato occultato da qualcuno, non è facile trovarlo se così fosse. Rispose Vincent.

- hum! Hai detto due ragazze, eh? Da dove venivano? disse Marcel

Beh sai non ricordo bene...me l'hanno accennato, ma non mi ricordo. Aspetta forse mi torna in mente, se non sbaglio da un posto chiamato... Mystic Falls disse lo stregone.

- Mystic Falls eh? Perché questo nome non mi è nuovo...ma certo, ora ricordo è il luogo da dove veniva quel vecchio amico di Klaus, se non ricordo male, come si chiamava...a si, Stefan. Ho come il presentimento che si trova li. disse Marcel.

- Non lo so, può essere. Ma se così fosse, non è un male, no?
Non averlo qui a combinare caos. Disse Vincent.
- Già, ma meglio tenerlo d'occhio. Farò una visita a questa Mystic Falls. 
Vincent, occupati di tenere sotto controllo la città, mentre sarò via.
- Perchè, Marcel? che succede? disse Vincent preoccupato.
- Sento nell' aria, odore di tempesta." Disse Marcel, allontanandosi da Vincent uscendo dalla chiesa. 

Mystic Falls, residenza Salvatore. Sam, dopo aver indicato al fratello (servendosi del segnale proveniente dal cellulare di Klaus) la giusta direzione, stava cercando sul suo fidato portatile un modo per intrappolare Ares. Mentre armeggiava al PC, ricordó che non aveva ancora informato nessuno dei presenti dei suoi progressi. Così stava per chiamare i nuovi amici, ma neanche il tempo di girarsi dalla postazione sedentaria cui si trovava, che si trovó davanti l'altra sirena, Seline. Non conoscendola, perché mai vista, pensó fosse un amica di quei strambi personaggi appena conosciuti.

- Ciao, sei per caso un altra vampira o che so strega? Disse Sam con aria curiosa.
- He! Cosa dici dolcezza? Davvero non sai chi sono?! Disse Seline guardandolo con interrogazione.
- Beh no! Non ti conosco. Sai non sono proprio di queste parti. Rispose Sam confuso.
- Davvero? Caspita! Ma scusa non hai notato che in questa precisa stanza non c'é nessuno? Dove pensi siano tutti, sentiamo? Disse la sirena sorpresa dalla risposta del cacciatore.

- He? Beh non ne ho idea...giá vero, dove sono finiti tutti? Disse con tono confuso Sam guardandosi intorno.
- Seguimi avanti, ti faccio vedere. Rispose la sirena.

Sam seguí Seline che lo portó nell' altra stanza, la biblioteca. Stanza, dove stranamente c'era sempre il famoso camino acceso, ma adesso non lo era. Sam osservando la stanza si accorse che nelle poltrone e nei divani, vi erano seduti tutti i componenti.
I quali c'erano: Bonnie, Caroline, Alaric, Matt e le piccoline Lizzie e Josette. Essi stavano fermi immobili, in silenzio, come fossero statue. Il silenzio fu interrotto solo dalla voce della sirena che pose una domanda al cacciatore.

- Adesso hai capito chi sono?
- Quindi tu, sei una di quei mostri, una sirena! Disse Sam quasi sottovoce.
- Esatto! Bravo! in persona. Il mio nome e Seline, piacere di conoscerti. Presentandosi elargendo un inchino.
- Tu chi sei? Certo voglio dire oltre un succulento pasto. Disse la sirena, passando la lingua sulle labbra, umettandole, aspettando la risposta del cacciatore che non arrivó. Cosí proseguí.

- Che c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?
Scusa si dice mangiato o morso? mi confondo sempre, quando affamata. disse ridendo estasiata Seline, come una sciocca, esibendo un sorrisetto sarcastico.
- No aspetta, non me lo dire. Tu ti chiami...tu sei...aspetta, Samuel!
Ho ragione? Continuó Seline divertita dalla conversazione.
- Ma come??? Rispose Sam sbigottito.
- Penserai sia una maga o che so qualcosa di simile hah.
Ti chedi, o dio come fa a sapere il mio nome?!
Se vuoi te lo spiego. Vedi posso farlo grazie alla te...
- Telepatia! Suppongo. É l'unica che lo consente. Disse Sam precedendo Seline, interrompendola.
- Esatto! Bravo. Vedo che non sei poi cosí stupido. Disse la sirena facendosi beffe del ragazzo.

La sirena avendo notato con gran stupore di non aver minimamente intimorito il bel cacciatore, continuó con le battutine sarcastiche.

- Dimmi che tipo di dieta segui? Una di quelle sane?
Ti mantieni in forma, mangi molta carne? rise estasiata.
Ma che sto a dir, si vede che ti prendi moltissima cura del tuo corpo. Ho come l'impressione che sarai squisito.
Sai, quasi quasi voglio costatare se sarai piú saporito, rispetto ai pasti quotidiani.
Chissá, forse con i giusti condimenti. Disse con sorrisetto Seline, che dava a intendere che non fossero solo battutine, squadrando Sam dalla testa ai piedi. Ricambiata dal cacciatore, che la fissava con aria minacciosa.

- Sul serio? nemmeno una parola. Woow! Certo che non é facile terrorizzarti. Sbaglio? Disse Seline
- Giá, proprio cosí. Non hai idea delle cose strambe che ho visto in vita mia! Disse Sam irritato da Seline.
- Ma davvero! Beh ma di sicuro non una creatura come me. Ho ragione? Disse Seline con spavalderia.
- No in effetti a essere sincero, mi mancava la sirenetta Disney. disse Sam ironicamente.
- haha adesso basta con i convenevoli. Dove sono gli altri tuoi amici?

- Si, esatto, so che non sono tutti e ne mancano. Disse Seline sorprendendo Sam, stufa di quella conversazione.
- Non ho la piú pallida idea di cosa dici. Se vuoi saperlo io non sono memmeno di queste parti. Rispose Sam.
- Adesso basta! Non farmi perdere tempo cacciatore. Disse furiosa Seline.
Avvicinandosi a Sam prendendolo per il collo, quasi strangolandolo, alzandolo con una sola mano.

- Tu- puf! Sei-una...stroo-ha uh! Sei una stronz-.. Disse Sam con difficoltá perché strangolato dalla sirena.
- Ooh! ma che maleducato che sei. Non é per niente carino da dire a una signorina. Sai? Rispose Seline con voce bassa, ma comunque irritata.

- Sai Sam, prima avevo pensato di mangiarti un pò alla volta, per lasciare al tuo fratellino qualche pezzo.
Ma visto che lui ha ucciso mia sorella, ti mangerò tutto adesso , in un sol boccone!
Che ne dici, Sam? disse Seline sogghignando.
- Fottiti! Stro- stronza! v-vai all' inf-ferno!. disse Sam.

All' improvviso dal nulla apparve Castiel che sorprendendo Seline spingendola lontano, afferrò Sam e si volatizzó.
- "Noo!! Maledizione! E' quello chi era?" disse Seline. 


Nel frattempo al piano di sopra all'oscuro di tutto, Stefan stava ancora chiacchierando con Katherine.

- Andiamo Katherine, sai che non ti trasformerei mai. Perché, chiedermelo? Disse il vampiro quasi sorridendo.
- Già, beh...una ragazza spera. Stefan, dimmi la verità, qual'è la vera ragione per cui mi hai portata qui? Disse la ragazza sedendosi sul letto del vampiro.
E non dirmi per avere risposte, perché non ci credo. Ti sono mancata, non è così?
ammettilo! Stefan. disse Katherine sdraiandosi sul letto, fissandolo in modo sensuale.

- La verità amore, è che anche dopo tutto quello che ho fatto, tu provi ancora qualcosa per me. Non è vero? Disse Katherine sorridente.

- Hahah, non sei cambiata di niente, ancora sei convinta ruoti tutto attorno a te. Non mi interessi Katherine!
Come devo spiegartelo meglio?

Tu sei la ragione per cui ho scelto Caroline. Lei è quella giusta per me, non tu. Non lo sei mai stata. Disse Stefan.
- Si continua a ripetertelo, se ti fa piacere. Rispose la ragazza

Tornati alla residenza Salvatore, Dean, Aurora e Klaus, quest'ultimo varcata la soia, avvertí che qualcosa non andava.

- che c'è? Cosa hai sentito Nik? Disse Aurora.
-  non ne sono sicuro... shh! c'è qualcosa che non va'. rispose Klaus.
- Cosa confabulate voi due? Si intromise Dean.
- lascia perdere... disse Klaus.
- E voi che fate qui? Disse Enzo seguito da Damon.
- Klaus? Che ci fai a casa mia? Disse Damon con sguardo interrogativo.
- Damon!! anche per me è un piacere vederti. Rispose l'ibrido con sorrisetto.
Sorriso ricambiato da Damon, che spostò lo sguardo focalizzandolo su Aurora.
- E tu, chi sei splendore? Disse il vampiro.

- Chi, io? Aurora! Piacere di conoscerti. Sei un altro vecchio amico di Nik? Disse la rossa.
- Ciao baby! io sono Damon! Vecchio amico, beh, non proprio. Ho cercato di ucciderlo numerose volte..Disse Damon con una smorfia.
- Hai provato ad ucciderlo? Come fai a essere ancora vivo, allora? Disse Aurora sorpresa.
- Sai che non ne ho idea. Figurati che mi ha curato da morte certa, molte volte e io sono uno stronzo. Disse Damon con risatina, osservando Klaus che lo guardava sorridente.

- Ho come l'impressione Nik, ti sia rammollito con gli anni. Disse Aurora stupita, spostando lo sguardo da Damon a Klaus.
- Sta scherzando, tesoro! non l'ho salvato per bontà d'animo, ma perché i nostri obiettivi allora, coincidevano, tutto quà. rispose l'ibrido irremovibile.
- Si certo, come no. rispose Damon.

- Damon! niente di strano in casa? avverto qualcosa...disse Klaus, criptico.
- Che vuoi dire? No, niente di strano. tutto come sempre. rispose il vampiro senza nemmeno guardarlo, essendo stato rapito dalla vista di Aurora.
- Adesso che abbiamo finito con i convenevoli.
Damon! a meno che le mie orecchie mi tradiscano, sento la voce della tua ragazza, l'adorabile Elena.
Mi sbaglio?
Perchè da quello che so, dovrebbe fare la bella addormentata. Spiegami! che mi sono perso? Disse Klaus, confuso.

- Ma che? Come hai fatto a... lasciamo perdere, beh e una lunga storia, Klaus. Non è un buon momento, non è Elena. Disse il vampiro.
- E? Che cosa? Che significa? Disse l'ibrido ancora più confuso.
- Si tratta di Katherine! Rispose Damon.
- Cosa! Caterina? Com'è possibile? Disse Klaus incredulo.
- Chi sarebbe Caterina o Katherine? Disse Aurora, seguita da Dean che aggiunse.
- Già, chi se ne frega! chiunque sia, io vado a vedere che combina il mio fratellino. rispose Dean allontanandosi.
- Meglio cambiare discorso, tesoro. disse Damon.
- Nik, chi è questa Katherine? Disse Aurora curiosa.
- te la farò conoscere, se vuoi, tesoro. Rispose l'ibrido, prima di sparire a velocità.
- Nik! Ma dov'è andato? Disse Aurora.
- Indovina un po'. Rispose Enzo.

Dean, nel frattempo era alla ricera di Sam.

- Sam! Sammy dove sei? sta cavolo di casa enorme, dove diamine sarà mio fratello.
Dean esplorava la grande villa, ma di Sam non vi era traccia. Poi arrivato vicino la biblioteca, aprì la porta e vide una ragazza.
- Ciao, tesoro! Disse Dean.
- Ci tenevo, ad incontrarti. Sai? disse Seline.
- E tu chi sei, dolcezza? disse il cacciatore.
- Chi sono, dici?
Strano, detto dall' uomo che ha ucciso mia sorella. Non pensi? disse la sirena.

- Cosa? tu sei l'altro pesce! Non è vero!
Cosa hai fatto a mio fratello? Dimmi dov'è! disse furioso Dean.

- Dovresti pensare più a te stesso, che al tuo caro fratellino. Perchè io non sono così sciocca, come mia sorella. disse Seline.
- Non mi fai paura! puttana! avanti, fatti sotto! disse il cacciatore, per niente intimorito dalla sirena, estraendo la Prima lama dalla tasca del giubotto.

Partiti entrambi allo scontro, arrivati quasi vicinissimi, furono interrotti da Ares, che apparse dal nulla e senza dir niente velocemente sparì, portandosi via Seline. Lasciando Dean, a bocca aperta e su di giri.
- Figlia di puttana! Ma dov'è sparita? chi era quello? disse il cacciatore confuso e furioso.

Nel frattempo, al piano di sopra nella stanza di Stefan, l' interrogatorio di Katherine continuava, ma senza alcun risultato. 

- Sappiamo entrambi, non è vero, tu nel profondo ami me, Stefan. Sai perché?
Noi due siamo simili, ci apparteniamo...noi ci completiamo a vicenda. Per quanto tu ti ostini a negarlo, la verità è questa, Stefan.
Tu non ami quella biondina senza cervello, oltretutto infatuata, di quel fastidioso ibrido immortale.
Vieni! Divertiamoci un po'. Te lo dimostrerò, se vuoi. Disse Katherine avvicinandosi a Stefan.

- Adesso basta! Katherine. Non voglio più sentire le tue sciocchezze.
Dimmi, perché sei tornata? Disse il vampiro, stufo, spingendo la ragazza , arrivata vicina a lui, facendola cadere sul letto.
- Va bene Stefan. Ti accontenterò, ti dirò ogni cosa. disse Katherine con aria esasperata, non era contenta del trattamento ricevuto dal vampiro.
Prima però, voglio tu faccia una cosa per me. disse Katherine.
- Che cosa? Disse il vampiro, ormai spazientito e infastidito dai giochetti della donna.
- Dammi un bacio. Disse Katherine sorridendo, avvicinandosi.
- Spero tu stia scherzando! Non ti darò mai un bacio, Katherine. Rispose Stefan, spingendo di nuovo la ragazza.
- Davvero! Non è carino sai? Voglio mostrarti, anche se non lo vuoi ammettere, che mi ami ancora.
Se non mi concedi un bacio, non ti dirò niente Stefan.

A te la scelta, baciarmi e conoscere i miei piani, o non farlo e rimanerne all'oscuro. Disse la ragazza sorridente.
- E va bene Katherine, hai vinto. Rispose il vampiro.

Così il vampiro anche se titubante, si avvicinò alla ragazza e arrivato a un centimetro di distanza dalle sue labbra, a sorpresa alzò le mani e glie le poggiò sulla testa, entrandovi. Cosa che si rivelò inutile, dato che non vide nulla.

- Hahaha ci hai provato amore, ma come vedi non ha funzionato. Dai, vieni qui, dammi un bacio adesso.
Non sai quanto l' ho aspettato." Disse la ragazza, avvicinandosi al vampiro sempre più in modo sensuale e sinuoso.

Così Stefan non avendo altra scelta, si avvicinò alle labbra della donna e stava per baciarla, labbra che reclamavano le sue da tempo immemore. Quando dal nulla apparve Damon.

- Oddio! Ditemi che ciò a cui sto assistendo è uno scherzo. Bluh! mi viene da vomitare. Fratello, ma che stai facendo?
Continui ancora dopo secoli a farti manipolare? " disse Damon.

- Damon, vattene! Sto facendo ciò che è necessario per ottenere risposte.

- Ma davvero! E questo include sbaciucchiare lei?

- Damon! Perché non te ne vai? Non sei gradito qui. Rispose Katherine adirata.

- Che cosa? Davvero Kit cat! Mi ferisci.
Non giocare con noi tesoro, adesso sei vulnerabile, ricorda. rispose il vampiro con sorrisetto. 

Prima che un'altra persona, dietro Damon, si rivelasse.

- "E io tesoro! Sono gradito?" Disse una voce, sogghignando.

- Kl-Kla- Klaus? rispose Katherine impaurita.
- Ma guarda un po' chi c'è per la tua felicità, l'ibrido che ti detesta più di noi. Disse Damon, sorridendo.
- Klaus! che ci fai qui? disse Stefan.

- Devo scambiare due chiacchiere con Caterina. Ti dispiace Stefan? disse Klaus.
- Stefan! Damon! non potete lasciarmi con lui. Vi dirò tutto, ma vi prego non lasciatemi con lui. disse Katherine, intimorita dalla presenza dell' Originale.
- Ancora oggi dopo tutto questo tempo, la mia presenza ti fa ancora tremare, Caterina. Non sarà perchè sai che devi ancora essere punita per il tuo grande peccato? disse Klaus sorridente, per poi tornare serio e fissare dritto negli occhi katherine.
- Bye bye Kit cat! È stato un piacere rivederti, peccato per poco. rispose Damon andandosene.
- Stefan! aspetta, ti prego, ti dirò ogni cosa. disse la donna con tono quasi di preghiera, cosa strana se pronunciata da lei.
- Mi dispiace katherine, non posso aiutarti.
Klaus, fammi un piacere, non ucciderla, ancora. disse il vampiro seguendo il fratello.
- Non ti prometto niente, Stefan. Disse Klaus, continuando a fissare Katherine, sentendo i passi dei due allontanarsi sempre più.

- Finalmente soli, dopo tutti questi anni, Caterina. Non trovi ci sia qualcosa di poetico in questo?
dopo tutto mi hai tradito, impedendomi di spezzare la maledizione e sei scappata da me per quanto? 500 anni?

Abbiamo un conto in sospeso noi.
Non trovi, dolcezza? Disse l'ibrido sorridente chiudendo la porta dietro sé, guardando la ragazza negli occhi. Occhi che lo fissavano a stento, perché impaurita.



Al piano terra, nella biblioteca, Dean era ancora sconvolto. Dopo aver lanciato qualche sedia e aver dato tre pugni a uno dei tavoli, cosa che attirò l'attenzione dei fratelli salvatore e non solo, guardandosi intorno aveva trovato gli altri componenti che sedevano nei divanetti e poltrone varie, ma cionostante lui gli poneva domande, essi non rispondevano.

- Hei! mi senti? amico mi vedi?
Ma che diamine succede qui? disse il cacciatore. 
- Hei! che cosa è successo al mio tavolo? disse Damon, appena giunto.
- Vampiro! le cose ci sono sfuggite di mano e adesso mio fratello è sparito!. disse Dean furioso.
- Che cosa? che vuol dire è sparito? disse Stefan sopraggiunto.
- Non lo so, so solo che qui prima c'era un' altra di quelle bastarde sirene, la seconda. Adesso è sparita e anche mio fratello!
Ditemi, dov'è mio fratello? perchè nessuno di voi ha visto o sentito niente? porca puttana! non siete vampiri? 
rispose Dean ancora più irritato.
- Calmati! troveremo tuo fratello, non preoccuparti. disse Stefan, avvicinandosi al cacciatore, poggiandogli una mano sulla spalla.
- Già, certo che lo troveremo, però nel frattempo non demolirci casa che diamine!. rispose sarcastico Damon.
- Scusate, il fatto e che se avverto che mio fratello è in pericolo, non ci vedo più e esagero parecchio alle volte. Disse Dean, calmandosi un po'.
- Non c'è problema, ti capisco. Disse Stefan.



intanto, la tanto attesa conversazione fra Klaus e Katherine continuava.


- Che vuoi delle scuse, Klaus? beh, non le avrai mai. Ho fatto quello che dovevo. Non mi scuserò con te per questo. rispose Katherine ostinata.
- Caterina, quanto tempo. Sempre più bella vedo, sembra che la morte ti doni. Disse Klaus, ignorando le parole di katherine, cosa che faceva intimorire ancor di più la ragazza.

- Kl-Klaus? Cosa fai qui? che vuoi da me? Disse Katherine balbettando.
- So che finirei all'inferno, prima di ricevere delle scuse da te , Caterina.
Buffo! dopo tutto questo tempo...eccoci di nuovo qui, insieme.
Sembra come se, non fosse passato neanche un giorno da allora, non trovi tesoro? Disse Klaus, avvicinandosi alla ragazza, sedendosi sul letto, con lei che indietreggiava piano piano.

- Cosa vuoi, Klaus? Vuoi, uccidermi? Fallo in fretta, non chiederò la tua pietà. Disse Katherine spaventata.
- Tu cosa pensi voglia, tesoro? Disse l'ibrido. Che di scatto gli mise la mano intorno al collo, quasi a strangolarla.
- La m-mia mor-te, dopo tutti questi anni. La tua vendetta. Rispose la donna, secca con ancora la mano dell'ibrido intorno al collo che la spingeva sul letto.

- Si, forse qualche anno fa, avevi ragione, era così. Andiamo, non credi che se ti avessi voluta morta, lo avrei fatto molto tempo fa? Disse Klaus, mollando la presa, ma restando sempre vicino alla ragazza.
Ne ho avute di occasioni per ucciderti, cara.
Sai a essere sinceri, ho sempre sperato in una fine diversa per la nostra storia. Tempo fa ti avrei uccisa di sicuro, per il tuo affronto e per il tuo tradimento. Rispose Klaus, avvicinandosi sempre più al viso della donna, che impaurita indietreggiava a poco a poco.

- Ma la verità e che non sono più quella persona, adesso grazie alla mia famiglia, sono una persona completamente nuova. Alla fine come vedi mio fratello è riuscito nel suo intento, farmi cambiare. Diventare patetico come tutti voi, come te. disse l'ibrido ridendo. Allontanandosi dalla ragazza.

- Caterina! non devi temermi, non più, non voglio farti del male. Disse Klaus, avvicinandosi tenendo le mani all'altezza del busto, per tranquillizzare la ragazza, che impaurita non lo guardava nemmeno negli occhi. Volevo solo...vederti, dopo tutto questo tempo.
Tu sei stata una vera spina nel fianco per me in tutti questi anni, e me ne prendo parte di merito...
Caterina, ci tenevo a vederti per dirti, dirti che mi dispiace per la tua famiglia, davvero. Mi pento di aver fatto, quel...di averti ferita, così profondamente in modo indelebile. Io, ho esagerato...perdonami, Caterina.
Disse l'ibrido per poi girarsi e andarsene.

- Klaus! Aspetta. Vieni, devo dirti una cosa. Disse Katherine.
- Che c'è, tesoro? Disse Klaus avvicinandosi, fermandosi davanti alla donna.
- Perchè scusarti dopo tutto questo tempo? Non ti capisco.
- Sai, la verità è che quando mi hai conosciuto, non avevo compreso il vero valore di una famiglia. Ma da quando sono tornato a New Orleans, tutto e cambiato. In questi anni, anche se con alti e bassi con i miei fratelli, ho capito che in questo strano mondo non c'è niente di prezioso come i propri cari, niente.
Una cosa detta tempo fa da mio fratello Elijah, ancora mi rimane impressa, "la famiglia è potere". Solo adesso, comprendo di cosa ti ho privata, di quello che ti ho strappato via e mi dispiace molto, Caterina. Disse l'ibrido, girandosi fissando negli occhi Katherine, scioccata quasi, dalle parole di Klaus. Non si sarebbe mai aspettata delle parole, così intense, così inverosimili da parte dell'uomo che l'aveva costretta a scappare per quasi tutta la sua vita.

- Cavolo! Mi cogli del tutto impreparata, non mi sarei mai e poi mai immaginata questa rivelazione, specie poi da parte tua. Sei davvero, cambiato. Disse Katherine alzandosi dal letto, avvicinandosi all'ibrido. Klaus non rispose limitandosi a sorridere.
- Sembra che per tutto questo tempo io mi sbagliassi, hai un cuore dopotutto e batte anche, batte come tutti noi. Disse la ragazza sarcastica. Tranquillo per la mia famiglia, Klaus. Non era poi un granché.
In ogni caso... io, io ti ringrazio...Ti perdono. disse la donna sorridendo. Sorriso ricambiato dall' ibrido che stava per andarsene.
- E' vero, che hai una figlia? Disse la donna, afferrando il braccio di Klaus, fermandolo..
-Si, è vero, lei è tutto per me. Disse Klaus sorridendo, rimanendo girato, con ancora la mano di Katherine sul braccio.
-Come si chiama? Disse Katherine, sorridendo.
-Hope! Il suo nome è Hope. Anche se era stato preso in considerazione anche Katherine, ma ho optato per altro, dato che di te c'è né una sola. Disse, girandosi sorridente.

Katherine alla risposta dell' ibrido, gli si avvicinò e dopo avergli sorriso guardandolo negli occhi, chiuse gli occhi e lo baciò. 
Bacio che Klaus approfondí, per poi staccarsi e andarsene, sparendo. Lasciando Katherine ferma, ancora con gli occhi chiusi, che sorrise dopo qualche secondo. 

da un altra parte, Ares dopo aver salvato Seline da morte certa era furioso con quest'ultima.

- Cosa pensavi di fare?
come vuoi mettere in atto il tuo piano e così servirmi, se muori per mano dello stesso cacciatore che ha ucciso tua sorella?
Volevi raggiungerla? perchè la tua è stata una decisione stupida e sconsiderata. Se proprio vuoi morire, ti accontento io. disse Ares adirato.

- Non sarei morta, avrei ucciso quel cacciatore! Io lo avrei distrutto!
- Adesso basta perdere tempo! se continuerai su questa strada, con questa vendetta, non mi resta che desintegrarti.
Sparisci! non mi servi più a niente. Concluse Ares, prima di infilzare Seline con la sua spada e bruciarla viva con un solo gesto della mano.
- Alettrione! vieni qui! disse Ares, chiamando uno dei suoi sottoposti, il più fedele.
- Si, mio signore! rispose Alettrione.
- procedi, trovami un altro servo, fin quando la guerra non sarà presente ovunque sulla terra, io non possiedo i miei pieni poteri.
ah! assicurati che stavolta sia affidabile.
- Si, mio signore! sarà fatto! rispose Alettrione.

Intanto, Il viaggio di Elijah, Hayley, Rebekah e Megh si avvicinava alla conclusione, dato che avevano da poco sorpassato il cartello con scritto: "benvenuti a Mystic falls".

- E così, voi siete i fratelli di Klaus! Andate daccordo con lui? Disse Megh curiosa.
- Con alti e bassi... ma si, diciamo. Tu hai sorelle? rispose Elijah.
- No, nessuna, nemmeno fratelli. rispose Megh
- Capisco, come conosci Nicklaus? disse Rebekah.
- Meglio se cambi domanda, Rebekah. Disse Hayley.
- No vabbè, non fa niente, anche se non è stato un incontro molto piacevole, dopo tutto all' inizio non era così male.
Se proprio volete saperlo, io amavo Klaus, forse anche troppo. rispose la strega.
- Ne parli con nostalgia, deduco che non è finita bene. Disse Rebekah.
- Già, neanche lontanamente, visto che mi ha uccisa. disse Megh.
- Quindi cerchi vendetta contro nostro fratello? disse la bionda Originale
- No, assolutamente. Voglio solo parlargli, per questo sono qui.
- Scusa la nostra diffidenza, ma per come ne parli, non credo tu voglia solo, parlargli. si intromise Elijah.
- E vero, forse hai ragione, voglio delle sincere scuse, da lui. rispose Megh
- E se per caso non dovessi ottenerle? sai, mio fratello non è molto incline a scusarsi dei suoi, peccatucci. disse Elijah.
- In quel caso me ne andrò, non mi rivedrete più. rispose la strega.
- Chi ci assicura che dici il vero? Chi mi dice, qualora tu non fossi accontentata, che non pianifichi un attacco contro la mia famiglia? 
disse Elijah
- Non lo farei mai. Io non ho niente contro voi. disse Megh.
- Ma hai un conto in sospeso con mio fratello, però.
Voglio avvisarti cara, qualora le tue intenzioni nei confronti di Niklaus, dovesserò malauguratamente rivelarsi come dire, ostili, beh in quel caso ne dovrai rispondere a me. Sono stato chiaro? disse Elijah con sorrisetto.
- Sarebbe una minaccia, questa? disse la strega.
- Assolutamente, solo un consiglio gratuito. disse Elijah girandosi.
- Tranquillo Elijah è un amica. disse Hayley
- Non ho dubbi, sia così. disse Elijah sorridendo,  fissando Megh, seduta nei sedili posteriori.
- Eccoci! guarda Elijah, siamo arrivati. disse Rebekah.
- Certo che è davvero da tanto, che non vedevo questo posto. disse Hayley.
- Su! scendiamo, quella è la villa dei Salvatore. disse Elijah.
- Cavoli! me la ricordavo più grande. disse Rebekah.

- Coraggio, Rebekah suona il campanello.

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Capitolo 23
*** "Vecchie conoscenze" ***


Cap XXIII 

VECCHIE CONOSCENZE




La bionda Originale suonò e poco dopo udì dei passi avvicinarsi e una voce rispondere al richiamo.

- "Si! chi è?" disse la voce, 
avvicinandosi sempre più alla porta. Non ricevendo alcuna risposta, aprì la porta. 

- Oh no! Non ci posso credere. Barbie Klaus! E tu che ci fai da queste parti? 
Disse il vampiro dagli occhi di ghiaccio. 

- Damon! Non sei carino se non ricordi il mio nome sai? 
Rispose la vecchia conoscenza con sguardo provocatorio 

-Ti avverto Barbie, non sono interessato ad un'altra perversa tortura gratuita. 
disse Damon sorridendo. 

- Uh! Peccato! Ti piacerebbe, tesoro. 
Beh perlomeno, più di quello che ti farei se non mi fai entrare immediatamente!! 
Disse la vampira alzando il tono, sorridendo. 

- Eh, piacevole dici? No grazie, sono troppo vecchio per giocare con la Barbie.
disse il vampiro con un sorrisetto. 

- Uh! Spiritoso! Ascolta Damon, forse è passato un po'... 
in ogni caso, io mi chiamo Rebekah! Ricordatelo la prossima volta. E adesso togliti dai piedi!
Disse la bionda spintonando il corvino, superandolo, entrando in casa. 

- Hu! Hei! Calmati, scherzavo. Noto che hai sempre un bel caratterino.
disse il vampiro seguendo la bionda con lo sguardo, sorridendo. 

Poi girandosi notò il fratello. 

- Maddai, il mio Originale preferito...anche tu. ma che è successo si può sapere?
disse il vampiro sarcastico e confuso. 

- Damon, Ciao! Ascolta ti spiego dopo. Niklaus è qui?
disse Elijah, guardando alle spalle del corvino.

- Eh? Si, credo che in questo momento sia impegnato a uccidere Katherine qui da qualche parte... 
Disse Damon con nonchalance.

- Cosa? Caterina! Perché è viva? 
esclamò l'originale sorpreso.

- Già, a quanto pare non vuole rimanere morta. La stronza rispunta fuori sempre come i funghi.
Rispose Damon, con una punta di sarcasmo, notando dietro l'Originale una ragazza dagli occhi smeraldo.

- Eilà! tu chi sei tesoro?
Disse il vampiro, ignorando Elijah che l'aveva già superato e detto qualcosa all'orecchio, probabilmente riferito alla sorella.

- Ciao, io sono Megh! Sei un altro vampiro, per caso?
Disse la strega, distogliendo lo sguardo dal vampiro, guardandosi intorno come cercasse qualcuno.

- Eh? Ciaoo!? Già, esatto. Sono Damon!
Rispose il vampiro sorridendo, notando che la donna non lo aveva degnato nemmeno di uno sguardo ed era già entrata all'interno dell'abitazione. Poi dopo averla seguita con lo sguardo, girandosi notò una vecchia conoscenza.

- No! Di nuovo tu!? Ma che diamine ci fai qui?
Disse Damon, notando la ex-amica/Lupa di Tyler Lockwood, Hayley.

- Ciao! Eh? Damon, giusto? Stefan era l'altro... Anche a me fa piacere vederti. Tranquillo non resterò a lungo.
Rispose la lupacchiotta, sorridendo al bel vampiro, entrando dentro casa anch'essa.

- Non so, c'è qualcun'altro che ancora deve arrivare...???
Disse frà sé il vampiro, guardandosi intorno fuori nel vialetto.

- Deve essere arrivata la fine dei tempi! Tutti gli Originali sotto lo stesso tetto...Per forza.
Disse frà sé Damon, mentre chiudeva la porta dietro sè.

- Hey fratellino, Abbiamo visite!
Disse il corvino, ma il fratello non rispose. Non era nemmeno nei paraggi.

Quando entrato in casa, il gruppo si divise: 
Elijah si fermó a parlare con Bonnie, che lo mise al corrente del fatto che avesse perso la sua magia e il vampiro l'ascoltava con molto interesse. Rebekah aveva incontrato Aurora e voleva ucciderla, dato che lei era coinvolta nella caduta della sua famiglia. Hayley si intrattenne con Caroline, che tra risatine e chiacchiere si scambiavano consigli per le proprie figlie. Megh invece non conoscendo nessuno, se ne stava in disparte ad osservare.

Passati pochi minuti, ad un tratto dalle scale si sentirono dei passi, che si avvicinavano sempre più. I presenti si girarono in direzione dei rumori e poco dopo, apparve Klaus. I fratelli si precipitarono da lui per salutarlo, mentre gli altri osservavano in silenzio.

- Nik!! Come stai? Tutti questi anni...però, non stai così male sembra.
Disse la bionda Originale, felicissima e sorridente abbracciando il fratello.

- Sorellina! A quanto vedo non sei più pazza, non mi hai ancora aggredito, ne staccato la testa...deve essere un buon segno. 
Disse Klaus sorridente, ricambiando l'abbraccio.

E da lontano Aurora, immaginava come sarebbe stato quando finalmente avrebbe ritrovato Tristan, come sarebbe stato il loro incontro. Poi fu il turno del maggiore, che si avvicinò lentamente al fratello.

- Niklaus! Per fortuna stai bene fratello, ho temuto il peggio. La nostra famiglia è sopravvissuta, ancora una volta.
Disse Elijah, abbracciando il fratello, che sorrideva felice. 

- Tu fratello, stai bene? Che mi dici del morso?
Disse l'ibrido, ricordando il morso del fratello.

- Beh, a quanto pare fratello...guarda.
Disse Elijah, alzando la manica scoprendo il braccio.

- È sparito! non c'è né più traccia.
Disse Klaus, sollevato tirando un sospiro di sollievo.

- Già, così sembra. Stessa cosa il regalo della Strige, scomparso, Guarda. Disse Rebekah, scoprendo anch'essa la manica.

- A quanto pare fratello, dovrai sopportarci ancora. Saremo nei paraggi ancora per parecchio tempo, fratello.
Disse Elijah, con un sorriso e altrettanto fece la sorella.

- Sono contento state entrambi bene. Altrimenti chi mi annoierebbe, se mancaste voi?!
Disse Klaus, sorridente.

Sorrisero tutti e tre.

- Si, siamo tutti salvi, anche Kol e Freya ti salutano Nik, ma il merito è tutto di Hayley. È lei la salvatrice della famiglia Mikaelson, chi l'avrebbe detto?!
Disse la sorella, un po' sovrappensiero.

- Io, l'avrei detto.
Disse frà sé Klaus.
Ed Elijah annuì, essendo d'accordo.

- Ci ha salvati tutti. Le dobbiamo molto.
Disse Rebekah, guardando negli occhi entrambi i fratelli. Che ricambiarono lo sguardo fissandosi per qualche secondo.


Poco distante assistevano alla scena gli altri fratelli, i padroni di casa.

- Una scena davvero commovente, non trovi fratello?
Disse Damon sorridente.

- Di certo non è una cosa che pensavo avrei mai visto.
Rispose Stefan.

- A che vi riferite?
Ai coccolosi fratelloni Mikaelson? Sono adorabili, che dite?
Disse Katherine, sopraggiunta alle spalle dei due fratelli.

- Cosa! Kitty cat? L'ibrido cattivone non ti ha spedita al mittente?
Che inaspettato colpo di scena! Klaus non ti vuole morta.
Disse Damon ironico.

Perché ne dubitavi, Fratello?
Sai bene che tempo fa, l'ha amata anche lui..a modo suo.
Che ti aspettavi?
Disse Stefan, con la voce di quello che sembrava saperla più di tutti.

- Per tua gioia, Damon, sono ancora qui.
Disse Katherine, facendo una smorfia accompagnata da un finto sorriso fissando il corvino.

Il vampiro sorrise a sua volta e poi si avvicinò alla donna sussurrandogli all'orecchio.

- Non provocare, potrei non essere magnanimo come l'ibrido, Kitty cat, potrei ucciderti, tesoro. Ricordalo.
Disse Damon, allontanandosi subito dopo.

- Katherine! Allora? perché sei qui?
Disse Stefan, stufo di ripetere sempre la stessa cosa.

- Te lo dirò Stefan, solo...in privato. Vieni, entriamo qui.
disse Katherine sorridendo, aprendo una porta di una stanza a caso tirando il vampiro per il braccio.

- Allora? Perché? Adesso, me lo vuoi dire Katherine?
Disse Stefan sbuffando, mentre si poggiava nel muro.

- Lo scoprirai molto presto. Tranquillo.
Disse Katherine, con aria vaga.

Stefan la fissava, con grande interrogazione sul volto, poi disse.

- Che significa? che vuoi dire?
Espresse Stefan, confuso e irritato.

Fratellino, mi deludi. Ma non lo vedi?
Non ti dirà niente. La stronza vuole solo giocare con te. Non è vero Kitty?
Disse Damon, aprendo la porta.

- Damon! spunti sempre da per tutto, così potrei pensare che mi spii.
E no, non sto ingannando Stefan.

- Damon, lasciaci soli...devo avere delle risposte.
disse Stefan, facendo cenno con gli occhi di andarsene. 

- Haa! Che diamine, Stefan!
Disse Damon, guardando il fratello con disapprovazione.
con Katherine che gli sorrideva, per farlo innervosire.

In quel momento dal nulla apparve Megh, che pronunciò delle parole magiche e fece sparire Stefan e Katherine.

- Eh? Ma che? E tu che c'entri?
Cosa hai fatto a mio fratello?
Disse confuso Damon, per poi scattare e avvicinarsi a velocità.

Venendo sbattuto contro il muro, da un incantesimo della strega, che si limitò a rispondere:

- Era l'accordo, mi dispiace.
Spezzò il collo al vampiro, e sparì anch'essa subito dopo.

Intanto al piano terra, i fratelli Mikaelson recuperavano il lungo tempo trascorso. 

- Tu, che ci dici Nik? Chi è che ti ha salvato da Marcel?
Disse Rebekah curiosa.

- Già, che ci fai qui, fratello? 
Perché tanto distante da New Orleans?
Disse Elijah curioso anch'egli.

- È una lunga storia.
Disse l'ibrido, guardando verso Aurora.

Che se ne accorse, e gli sorrise.

- Che vuoi dire? Perché quella squilibrata, causa della nostra rovina è qui con te?
Disse Elijah, confuso.

- Nik! Perché non gli hai ancora staccato la testa a quella smorfiosa rossa?
Disse Rebekah, parecchio sorpresa.

- Perché se non era per l'aiuto dell'incantevole Aurora, io non sarei qui. Credetemi.
rispose Klaus, parecchio vago sui dettagli.

Poi fra i presenti, l'ibrido riconobbe una sua vecchia conoscenza, Megh,  e vi si volle avvicinare.

- Adesso scusatemi, una fanciulla richiede la mia attenzione.
Disse Klaus congedandosi.

Lasciando i fratelli a fissarsi a vicenda in modo interrogativo e confuso.

L'ibrido si stava per avvicinare alla ragazza, quando venne bloccato e tirato dal braccio. 

- Hei! Non vorrai scappare senza prima avermi salutata?!
Disse l'ibrida sorridente, avvicinandosi.

- Piccola lupa! 
Disse Klaus sorridendo, accogliendo l'abbraccio della donna.

Nel mentre guardava oltre la spalla dell'ibrida, cercando la ragazza sua vecchia conoscenza...ma ella sembrava sparita nel nulla.

- Hai salvato i miei fratelli, Hayley. Non so davvero come ringraz... 
confidò l'ibrido, subito interrotto. 

- Non devi. Siamo una famiglia, Klaus. 
Disse la lupa, zittendo Klaus poggiando un dito sulle sue labbra. 

Cosa che li costrinse a fissarsi per qualche secondo e sorridere subito dopo.

- Non oso immaginare come sia stata dura per te...tutti questi anni. Stai bene?
Disse la lupacchiotta curiosa.

- Be sono felice sia finita, non è stata una passeggiata...mi dava forza il pensiero che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi. 
Disse l'ibrido sospirando.

-E dimmi, se sei riuscito a scappare, perché non mi hai cercata?
Perché venire qui?
Disse confusa Hayley.

- Beh, vedi è una lunga storia, preferirei non parlarne adesso.
Disse l'ibrido, sorridendo.

- Okay, capisco. Ascolta Klaus, io è da un po' che devo dirti una cosa. Io...
disse Hayley, interrotta da Klaus.

- Che c'è? Che succede Hayley?
Va tutto bene? Hope come sta?
Disse allarmato l'ibrido.

- Eh? Si, no tranquillo, Hope sta benissimo. Klaus io, io...devo dirti una cosa. Tutti questi anni, mi hanno fatto capire che io ci tengo a te,
ci tengo più di quanto non avrei mai pensato. Klaus, io, sento che...che provo qualcosa. Non so come spiegartelo...ma io..

Disse Hayley, un po' imbarazzata. 

L'ibrido credendo fosse uno scherzo, sbuffò a ridere. Cosa che mise a disagio Hayley. 

Accortosi che la donna non rideva, anzi era serissima, smise di ridere e tornò serio.

Fissò l'ibrida qualche secondo e poi capì.

- Aspetta, non vorrai dirmi...
  allora non stai scherzando.
Dici sul serio, Hayley? 

La donna non rispose, si limitò ad annuire con la testa.

Perché, è successo qualcosa con Elijah?
Disse Klaus sorpreso, guardando in direzione del fratello.

- Onestamente? Non lo so. Ho pensato a tutte le volte che hai rischiato tanto per me, tutte quelle volte che mi hai protetta e si, anche al tuo caratteraccio scorbutico di chi "so tutto io".
Disse l'ibrida, sorridendo sull'ultima frase.

Cosa che all'ibrido, fece scappare un sorrisetto.

Continuò Hayley.

E ciònonostante tutto, questo sentimento che è cresciuto sempre più col passare del tempo, non è cambiato.
Rispose sincera e confusa Hayley, più imbarazzata di prima.

- Hayley io, io non so che dirti. Mi cogli del tutto impreparato, non me lo sarei mai aspettato e poi, io non sono adatto. Tu sei buona piccola lupa, io no. Sono l'oscurità più nera. 
Tu meriti altro, meriti qualcuno che non abbia il cuore macchiato dal fiume di miliardi di massacri, o che pensi una volta l'anno un nuovo modo per far soffrire i suoi cari. Io non potrei renderti felice, Hayley. 
Disse Klaus, sincero, trasparente.

Non molto distante Aurora, aveva ascoltato ogni parola, poi ad un tratto apparve una figura incappucciata dinanzi a lei.

- E tu chi saresti??
disse Aurora sorpresa.

La figura, pronunciò una formula magica che produsse una luce abbagliante poco dopo, e fece sparire la vampira.

Nel frattempo in una dimensione non precisata, Ares, pianificava la sua prossima mossa.

- Sei sicuro che questo piano mi farà riottenere i miei pieni poteri?
Disse il Dio, non troppo convinto.

- Si mio Signore! Non c'è modo migliore per far scoppiare una faida, che reisumare vecchi rancori. 
Vedrà che entro la giornata, lei potrà vagare libero sulla terra. 
Rispose il fedele Alettrione. 

- Molto bene, sono stufo di questa situazione. 
Concluse Ares.

Intanto a Mystic Falls, l'inaspettata conversazione di Hayley e Klaus continuava.

- Basta! smettila con queste sciocchezze! Tu non immagini quello che ho dovuto fare in questi anni.
 Quante persone ho ferito, quanto male ho causato...voglio che per una volta tu sia sincero, e mi dica la verità. 
Tu ci tieni a me, mi ami...Klaus? Hai mai provato qualcosa per me?
Disse Hayley, fissando l'ibrido intensamente nei suoi occhi chiari, un pò irritata.

- Hayley, io..

ma prima che Klaus potesse rispondere, vennero interrotti dall' apparizione di una visita inaspettata, papà Originale, Mikael.

- Non mi sembra la domanda adatta, cara. Con le bestie come lui non si ragiona, non si cerca di cambiarle....figuriamoci amarle.
 Sono dei mostri! l'unica cosa da fare è eliminarle! 
Disse Mikael, avvicinandosi con aria minacciosa verso i due ibridi.

- Padre! Ma come?? 
Hayley! Vattene, scappa! 
Disse Klaus, mettendosi davanti alla donna.

- Padre? he he he, Io non sono tuo padre, come te lo devo dire!!
Disse il vampiro irritato, spingendo via l'ibrido con un rapido scatto, facendolo volare e sbattere nel muro.

- Tesoro! non c'è l'ho con te, vattene se non vuoi diventare una delle vittime del bastardo.
Disse Mikael mentre si accingeva a raggiungere Klaus, ancora per terra.

- No! non lo farò. Lui è il padre della mia bambina, tua nipote.
Rispose Hayley, messasi di fronte a Mikael, sbarrandogli la strada. 

- Ah ha! come può essere mia nipote, se lui non è mio figlio? Togliti di torno, tesoro.
Rispose Mikael adirato, trovando bloccata la via dall'ibrida, messasi davanti Klaus.

Intanto Elijah e Rebekah essendosi accorti del padre, si stavano avvicinando, 
quando vennero bloccati da delle vecchie conoscenze: Davina e Celeste.

- Ma che? Non è possibile! Siete entrambe morte. Chi siete in realtà?
Disse Elijah sorpreso.

- Mio caro, qui gli unici che dovreste morire...siete voi immortali.
disse Celeste.

- E voi che ci fate qui? Elijah! ma che succede?
disse Rebekah, confusa.

- La vostra razza è una piaga per l'umanità. A cominciare da te, Elijah.
Potevi salvarmi e invece mi hai lasciata morire. Credevo tu fossi il più nobile e leale, ma erano solo sciocchezze, non è vero?
E tu Rebekah, sai tempo fà credevo davvero fossi diversa dai tuoi fratelli, ma non è così.
Chi decide che voi Mikaelson dobbiate sopravvivere a tutto, mentre gli altri devono soffrire e morire?
Disse Davina, apparentemente molto irriconoscibile.

- Davina, sai bene non volevo. Non ho avuto scelta. Spero tu possa capire, perdonarmi col tempo.
Disse Elijah, desolato e sincero.

La ragazza alle parole dell' Originale, rise, poi con un gesto della mano, spezzò il collo del vampiro, che cadde a terra.

- Elijah!! Noo!
Tu non sei Davina. Lei non l' avrebbe mai fatto.
Si può sapere che volete?
Disse Rebekah, intimorita. 

- Semplice, la vendetta!
Abbiamo una questione in sospeso, Rebekah. Dopo tutto, tempo fà mi hai lasciata a morire.
Tranquilla, sarà tutto chiaro molto presto. 
Disse Celeste, spezzando il collo anche alla sorella.

- Visto! piccola, anche i Mikaelson non possono nulla contro noi streghe.
Disse Celeste, sparendo assieme a Davina, portandosi dietro anche i corpi dei due fratelli.

Dean, che stava riposando circa due stanze più lontano, dopo essersi calmato un  po', le cose non andavano meglio. 

- Ma che tesoro di cacciatore quando dorme...peccato si svegli.
 Dean! E ora di svegliarti. 
Disse una voce, che all'inizio il cacciatore pensava provenisse dall' inconscio, poi aprendo gli occhi capì che si sbagliava. 

- Abbadon? Ma come? Non puoi essere ancora viva!
  Disse sorpreso il cacciatore, ancora non distingueva se fosse un sogno o la realtà,
ma ciononostante si premuró a riempire l'ospite di piombo, sparando tre pallotole in pieno petto.

- Hai! così mi ferisci, Dean. Ci godi proprio a rovinarmi le mie magliettine, non è vero? 
disse il demone, spazzolandosi la maglietta con le mani.

Non sei contento di vedermi? Mi sa di no.
disse la donna sorridendo.

- Se vuoi la verità, no per niente. Sai forse sono solo io...
ma quando uccido una cosa, mi aspetto rimanga morta.
A quanto pare non sempre è così.
Disse Dean, sarcasticamente sorridendo. 

- Si certo capisco, è frustante vero?
disse Abbadon avvicinandolo a sè e poi sbattendolo sul tetto della stanza.

Il cacciatore cadde a terra e cercava di rialzarsi. La donna lo sollevò, con la sola forza del pensiero e mentre lo teneva in aria... di scatto Dean estrasse il pugnale di Ruby, e la pugnalò.

- Ma dai, davvero! ti sei ridotto con quello stuzzicadenti?
Disse Abbadon sbuffando a ridere, mollando la presa su Dean, che precipitò ancora una volta a terra.

Come puoi vedere il tuo giocattolo come sempre è inutile.
Ancora, tesoro, abbiamo un conto in sospeso. Sai bene quanto detesti cose in sospeso.
Disse Abbadon sorridendo, avanzando lentamente verso Dean, che a sua volta indietreggiava a piccoli passi. 


Intanto per gli altri rimasti, la situazione non cambiava.
Alaric, prese le piccole e assieme a Bonnie, Caroline, Matt ed Enzo, si barricó dentro una delle stanze della casa.

- Ma cosa c'è li fuori?
disse Bonnie.

- Meglio non saperlo, credimi.
disse Enzo, con sguardo spaventato.

- Che vuoi dire Enzo?
disse Caroline.

- Niente di chè, solo vecchie conoscenze che dovrebbero essere morte.
disse ironicamente il vampiro.

- Che succede, Caroline?
disse agitato Matt.

- Niente di buono.
disse la bionda.

- Ric! come stanno le piccole?
disse Bonnie.

- Piuttosto bene, ciononostante stanno cercando di tenere in piedi una barriera, contro qualunque cosa ci sia li fuori.
disse Alaric, preoccupato.


Hayley e Klaus che se la stavano vedendo brutta con Mikael, lo combattevano come meglio potevano.

- Tu ragazza mia, sei una stupida sciocca! Con Klaus che era già un abominio a questo mondo, 
hai voluto crearne un altro, quella cosa che chiami figlia!
Disse Mikael, prendendo Hayley tirandola a sé, bloccando le sue braccia per impedirgli di muoversi.

- Tu non sai quello che dici Mikael. Hope è una bambina stupenda, buona, non è malvagia.
Rispose l'ibrida, mentre cercava di svincolarsi e liberarsi dalla morsa del vampiro. 

A quel punto Klaus ancora a terra, dopo aver avuto la peggio con Mikael, per salvare Hayley si mise in mezzo. 
Cominciò uno scontro. Avendo colpito Mikael in viso, quest'ultimo non poté che lasciare Hayley. 

- Ha ha! guarda come freme il bastardo per la sua cagnetta. Se volete cari, vi uccido assieme...
poi penserò alla vostra cucciolotta. 

Entrambi sentendo le parole del vampiro, illuminarono gli occhi dorati, furiosi per la minaccia alla figlia e passarono al contrattacco. E colpendolo furiosamente Klaus, mordendolo sul braccio Hayley, servendosi anche dell' ambiente che li circondava, pensarono bene di procurarsi dei paletti, ricavati dai piedi delle sedie. Dopo esserne muniti, rimasero fermi a scrutare l'avversario.

Mikael seppur indebolito lievemente dal morso di Hayley, non cedeva, e aspettava con impazienza una qualsiasi mossa da parte dei due. Klaus fu il primo a scattare, che lo colpì, mettendolo in difficoltà, infilzandolo con un paletto in pieno petto. Ma con tutto ciò, il vampiro ostentava ancora, una rara resistenza.

- Tutto qui? Non sai fare di meglio, bastardo? 
 rise Mikael, come per sfidare il figlio.

- Vedrai che ti dimostrerò il contrario, vecchio.
disse Klaus, con tono scorbutico.

E come? Farai combattere questa bambina al tuo posto? 
Ucciderò con piacere questa cagnetta fastidiosa.
Si esatto tesoro, te. E poi toccherà a te, bastardo.
disse il vampiro fissando Hayley, che lo guardava arrabiata.

- No, tu non la toccherai neanche, perchè morirai...ancora una volta, Mikael.
disse l'Originale, sfrontato.

- Fatti sotto! Corraggio, non ti temo, Mikael.
disse L'ibrida, per nulla impaurita.

- Attenta tesoro, attenta a ciò che dici.
disse il vampiro, con sorrisetto. 

Hayley, vattene da qui! vai da mio fratello.
disse l'ibrido.

- No, Klaus, io rimango con te. A combattere, non puoi farcela da solo.
disse hayley, conoscendo l'avversario cui stavano affrontando.

- Maledizione Hayley! Pensa a nostra figlia. Vai! va via! 
disse Klaus, non distogliendo lo sguardo da Mikael.

"Klaus", Ha ah! questo nome non ha alcun significato, non l'ha mai avuto.
E dopo che avrò ucciso lei e tu  l'avrai vista morire...toccherà a te.
Nessuno ricorderà mai il tuo nome, nessuno saprà che tu sia mai nemmeno esistito, Niklaus. 
Disse Mikael, estraendo nel frattempo il paletto dal petto, come niente fosse.

- No, ti sbagli Mikael, ti dico come andranno le cose. 
Tu morirai, per la terza volta oltretutto, sperando sia quella buona...io vinco, fine.
disse spavaldo l'ibrido, con sorrisetto.

- Davvero! Perchè hai altra quercia bianca? Sbaglio, o non ne è rimasta nemmeno una briciola.
disse il vampiro, sogghigniando.
 
- Non mi serve, per rispedirti all' inferno.
disse Klaus, con sorrisetto.

- A certo...stai a vedere allora.
disse papà Originale.

Prima di lanciare il paletto che aveva in mano e colpire Hayley, infilzandola.

- Argh! Aah! esternò Hayley, prima di inginocchiarsi e cadere a terra.

- Hayley!!
gridò l'ibrido, precipitandosi da lei. Afferrò il paletto e lo estrasse. sincerandosi non fosse nel cuore. 

Nel frattempo Dean, dopo l'ennesima sbattuta nel muro, Abbadon l'aveva già sbattuto contro praticamente tutti i muri che erano presenti in stanza.

- Non pensi sia arrivato il momento di arrenderti, amore? 
Disse il cavaliere infernale, avvicinandolo a sé.

- Perché mai? ci stiamo divertendo così tanto. Forza tesoro, fatti sotto! Io non ho problemi. 
Anzi se si tratta di far piacere a una bella donna.... di resistenza ne ho da vendere. 
disse il cacciatore, con sorriso stampato.

sorrise anch'ella, divertita dalla battuta del cacciatore.

- Ne sei convinto, Dean!
vedremo quanto resisterai, davvero.
disse la donna, con sorriso. 

- Fino a quando sarà necessario, tesoro.
disse il cacciatore, notando che era fregato e ormai in trappola.

- Peccato che con me, il tuo fascino sia sprecato. Forse poteva tornarti utile in questa occasione 
Disse Abbadon, prendendo Dean dal mento, alzandolo con un solo dito. 

- Eri tu che flirtavi con me qualche anno fa, o sbaglio?
 non possiamo riprendere da li? no e. 
Rispose il cacciatore, sorridendo come un idiota..

La donna rise. 
 
- No tesoro, vedi non posso passarci sopra. Capirai, di certo.
Mi hai spezzato il cuore... anzi no, mi hai distrutta e l'incantesimo è finito purtroppo, baby.
Disse Abbadon, avvicinando il cacciatore sempre più vicino al viso.

Andiamo, non era niente di personale tesoro...ho dovuto diamine! 
Eri diventata una stronza puttana! 
Disse Dean a tono, sorridendo, per poi tornare serio, notando che la donna non rideva.
 
- Ma davvero! Ero una stronza puttana, eh?
E adesso, cosa pensi che sia, Dean?
sussurò Abbadon, visto che le sue labbra e quelle del cacciatore erano vicinissime.

- Una stronza, o una puttana?
sussurò il cavaliere, a un centimetro di distanza.

- Be, bella domanda. Una...
disse Dean, non finendo la frase, interrotto dal demone che lo baciò. 

- Entrambe! comunque.
disse il cacciatore, aspettandosi una reazione drastica.
 
Ma Abbadon non reagì, sorrise e invece di fargli del male, nonostante la risposta del cacciatore, gli diede un secondo bacio. 

Dean sai, forse se non mi avessi uccisa, le cose potevano andare diversamente...
adesso saresti un bel demone dagli occhi neri... e qualcosa poteva scattare fra noi.
Disse il demone, sorridendo. 

- No grazie tesoro, senza offesa ovviamente. Già fatto! Non è stato bello, sai com'è.
rispose Dean, sarcastico.

- Ma dai, davvero? un Winchester un demone. Mi sarebbe piaciuto vederlo
disse la donna, ridendo poco dopo.

Dimmi una cosa, come hai fatto a ritornare?
disse Dean, curioso. 

- Da quando mi hai pugnalata con quella mostruosità, ho deciso che dovevamo regolare i conti.
Così quando qualcuno, be... mi da l'opportunità di tornare a farti visita, ho accettato subito l'invito. 
E adesso posso distruggerti con le mie mani e fare di te ciò che voglio.
Disse Abbadon, un pò evasiva.


al piano di sopra, I fratelli Salvatore... con Stefan che assieme a Katherine era scomparso nel nulla e Damon incosciente, dopo lo scontro con la strega, le cose non facevano che peggiorare.


risvegliatosi, sentito il baccano provenire dal piano di sotto Damon, si avviò per le scale, quando si accorse che non poteva passare. Il passaggio era bloccato da un incantesimo di confinamento.

- Maledizione! Chi è che si diverte?
Pronunciò Damon, irritato.

Quando, pochi secondi dopo sentì una risata fiera. 

- Damon! 
Ciao! Mi cercavi per caso? 

Al vampiro bastarono quelle poche parole per capire di chi si trattasse. 

-Kai! Vedo che non vuoi rimanere morto. Non ti sei stancato di tornare sempre e perdere ancora e ancora e ancora?
Disse Damon con un sorrisetto. 

sorrise lo stregone.

- Tranquillo, stavolta Damon, sarai tu ad andare... e non tornerai più. 
Rispose Malarkay.
pronunciando le parole: "invisique", facendo sparire anche Damon.

Intanto da un altra parte a Mystic Falls, Castiel assieme a Sam e Rowena stavano preparando un incantesimo per evocare Ares. 

- Sam stai bene? 
Disse l'angelo. 

- Si, grazie Cass.
Rispose il cacciatore.

- Ma che grazioso quadretto. Che volete da me? 
Perché l'angioletto mi ha rapita? 
Disse adirata Rowena.

- Ci serve il tuo aiuto. Devi usare la tua magia per proteggerci da Ares.
Disse Sam.

sbuffò la strega.
- Dite sul serio, Ares? perchè esiste?
disse Rowena, incredula.

- Già, pare di si. Allora, lo farai?
disse Sam.

- Hm! E quale sarà la mia ricompensa?
Disse la strega. 

- Che ti lasciamo in vita. Non ti sembra abbastanza?
Rispose. L'angelo. 

- No, miei cari, non è abbastanza. Se volete che vi aiuti, dovrete consegnarmi il libro dei dannati.
Allora, affare fatto? Se avete un altra alternativa, per evocarlo senza di me...vi ascolto.
Disse la strega. sorridente.

- E va bene Rowena. Ma sbrigati, avanti.
disse Sam, non del tutto daccordo. 

Intanto Marcel Gerard, era entrato nello stato della Virginia.

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Capitolo 24
*** "Guai in vista" ***


Cap XXIV 

GUAI IN VISTA






Damon, dopo essersi svegliato dal colpo subito, non riusciva a capire dove fosse finito.
Davanti a sé vedeva il nulla, l'oscurità più nera, non riusciva a capire dove si trovava.


"Ma che scherzo del cavolo è mai questo?! 
Dove diavolo mi trovo?? 
Che posto è questo?!" 
Pronunciò il vampiro, confuso e irritato.

Egli oltre non sapere dove si trovava, era pure incatenato.
Si trovava legati mani e piedi con robuste catene, collegate ad una parete di cemento.

L'unica cosa di cui era sicuro e che si trovava in una stanza, almeno così sembrava.
Troppo buia l'atmosfera per esserne certi, solo una luce era presente, quella puntata su di lui. 

"Eilà!! c'è nessuno? Se è uno scherzo non è divertente." disse Damon un pò intimorito.
 
Una risata perfida non mancò di sentirsi.
"No, nessuno scherzo. Quanto sei spassoso, ti piacerebbe vero?
Stavolta sono io in vantaggio, amico. Non immagini davvero quanto ti odio!"

Le parole dette nella completa oscurità, al vampiro parverò familiari, ma questa non era una buona cosa.
Esse infatti appartenevano all' eretico stregone, Malarkay Parker, o meglio Kay.
Che non tardò a mostrarsi, palesandosi davanti agli occhi di ghiaccio del moro. 

"Cosa, ancora tu? Sbaglio o ti avevo staccato la testa?
Perché non ti togli dai piedi, psicopatico!!" 
Disse il vampiro, parecchio arrabbiato, ma ciononstante con una sottile punta di ironia.

" No, è vero, non ti sbagli. Sono qui per regolare i conti, infatti.
disse l'eretico, prima di far bruciare dall'interno la mente del corvino, semplicemente stringendo le dita di una mano.
Provocando le grida squarciagola del vampiro, sofferente.

Abbiamo appena cominciato, ci divertiremo insieme" 
disse lo stregone, sorridente e spietato.

Da tutt'altra parte a Mystic Falls, in particolare al Mystic grill, Stefan si risveglia e si accorge di essere sopra il tavolo da biliardo. 

"Ma che? Che cosa è successo?"
disse il vampiro confuso, un pò frastornato.

"Ciao tesoro! Ti sei svegliato, finalmente. 
Disse Katherine, sopraggiunta alle sue spalle.

Tieni, ti servirà!" 
Disse la ragazza, passandogli un bicchiere con all'interno del liquido colorato, aveva l'aspetto di un cocktail. 

"Katherine? ma che ci facciamo qui? Non sarà...
È forse un tuo piano? Se è uno dei tuoi scherzi guarda che..." 
espresse il ragazzo parecchio arrabbiato, scendendo dal tavolo e avvicinandosi lentamente alla donna.

"Cosa! Mio? Pensi che se avessi voluto rapirti ti avrei portato qui, in questo squallido posto? 
Certo che no, io avrei optato per qualche isola sperduta, magari ai Caraibi oppure chissà bora bora."
Rispose a tono la doppelganger, stile che la caratterizzava.
 
"Allora che ci facciamo qui, se davvero tu non c'entri?." 
Disse il vampiro sovrappensiero, cercando una spiegazione. 

"Non chiederlo a me. So solo una cosa, c'entra quella streghetta di poco fa. Lei ci ha mandato qui." 
Disse Katherine, ragionando. 

"Già, ho notato, grazie. Quello che non capisco, chi sarà? E soprattutto cosa vorrà da noi?." 
Riprese Stefan, preoccupato. 

"Chissà. Non lo trovo poi così male qui, abbiamo il bar tutto per noi." 
Disse Katherine avvicinandosi al bancone, passando dalla parte opposta, preparando vari cocktail, quasi per giocare alla barista. 


Nel frattempo da qualche parte vicino Mystic Falls, Sam assieme a Castiel e Rowena stava evocando il Dio Ares. 

"Liberar o dei invocato, liberar o dei invocato, liberar o dei invocato!!! Liberar dei Ares!! 
Pronunciò il Winchester, seguendo le istruzioni trovate.

Eseguito il rituale una luce apparve pochi istanti dopo e la stanza cominciò a tremare, quasi come scossa da un violento terremoto. 

Sta arrivando!" 
Disse Sam. 

"Rowena, crea la barriera. Forza! Sbrigati!" 
Disse Castiel, notando che ormai mancava pochissimo alla comparsa dell' invocato. 

"E secondo te che sto facendo?!
È molto potente, non so quanto potrà resistere." 
rispose la strega, continuando ad agitare le mani per mantere attiva la magia. 

La luce si fece più intensa e una luce ancora più abbagliante illuminò l'intera stanza.
Apparve a poco a poco una sagoma avvolta dalle fiamme e poi tutto si calmò.
La stanza non tremò più e la luce scomparve. Si palesò davanti i loro occhi, una figura mostruosa. 

Presentava sembianze umane in parte, aveva: la testa infuocata, la pelle biancastra sul grigio, sul torso un imponente armatura che copriva metà busto, in basso all'altezza della vita un gonnellino tipo samurai. Sul braccio sinistro attorcigliata una catena ed escoriazioni profonde sulle spalle. l' aspetto sembrava quello di un uomo adulto, forse di mezza età, ma molto possente.

"Chi sei tu per evocare me, il tuo Dio?" 
Disse Ares, per niente contento dell'evocazione.

"Io, nessuno vostra celestialità." 
Rispose Rowena, un pò impaurita. 

"Meriti di bruciare tra le fiamme solo per avermi disturbato."
 Disse Ares, molto irritato, indispettito. 

"Oh cielo, ma non sono io che l'ho chiamata vostra signoria, ma loro. 
Questi due imbecilli." 
Rispose l'anziana strega, puntando il dito contro Sam e Castiel. 

"E chi sareste voi? Chi vi da il diritto di chiamare me?"
Chiese il potente dio, irritatissimo.
 
"Io sono Sam Winchester e lui è Castiel. Ti abbiamo evocato perché sappiamo la verità.
Siamo a conoscenza che ci sei tu dietro tutto quello che sta succedendo qui sulla terra.
Sappi che non ti permetterò di intrometterti negli affari dei terrestri." 
Espresse il minore dei Winchester, senza alcuna paura.

"Cosa stai dicendo? Questo è un oltraggio!!  
E' un accusa grave la tua, arrogante insetto.
Pagherai questo affronto con la tua vita, insolente!" 

Egli furioso, lanciò una fiamma per bruciare Sam, ma la fiamma si fermò a pochi centimetri dalla sua mano. 

"Come vedi, mi sono preparato. Non puoi toccarmi o farmi del male.
Non te lo ripeterò una seconda volta, vattene via dalla terra! 
Torna sull'Olimpo o qualunque luogo da cui provieni". 
Disse Sam con aria decisa, per nulla intimorito dal dio greco. 

"Come osi rivolgerti a me, un dio, così irrispettoso? 
impartendomi anche un ordine. Credi che la tua patetica, fragile barriera possa fermarmi?" 
Disse Ares, sogghignando. 

Non prendo ordini da un insetto come te. Ti pentirai di aver voluto sfidarmi!
Non hai idea contro chi ti sei messo. 
Molto presto ti prosterai ad adorarmi insignificante mortale!"
Disse Ares, per niente intimorito dalle parole di Sam. 

"Gentiluomini, la chiacchierata è finita? 
La barriera non reggerà ancora molto."
Disse Rowena avvicinandosi ai due, parlando sottovoce. 

"Cosa, di già? Ma come è possibile?"
 Disse Sam sorpreso e preoccupato. 

"È molto potente, Samuel. Troppo, per resistere di più." 
Rispose la strega. 

"Sam, andiamocene! Su sbrigati!" 
Disse Castiel preoccupato, accortosi che la barriera si stava affievolendo sempre più. 

"Cass, non possiamo, dobbiamo fermarlo." 
Disse Sam, guardando negli occhi Castiel che approvò con un cenno della testa. 

"Lo faremo, Sam, ma non adesso. Non possiamo combatterlo."
 Rispose l'angelo, sempre più allarmato. 

"Ma Cass, dobbiamo capire come... 
Disse Sam, interrotto da Castiel. 

"Non è il momento adesso. Reggetevi a me! Forza!"
L'angelo poggiò entrambe le mani sulle rispettive spalle di Sam e Rowena e scomparve. 

La barriera aveva ceduto e così anche l'incantesimo di evocazione, rispedendo Ares esattamente dove era prima.


Nella residenza Salvatore intanto....
Klaus, inginocchiato ai piedi di Hayley distesa a terra ancora indebolita dopo l'attaco di Mikael, si premuró di guarire la ragazza.
Si morse il polso facendo colare il sangue, avvicinandolo alle labbra della donna, che bevve senza alcuna esitazione. 

"Bevi piccola lupa, starai bene." 
Disse l'ibrido, guardando negli occhi della donna con sguardo rassicurante. 

"Ma che scenetta da voltastomaco! 
Il bastardo e la sua cagna ingenua, l'inizio di una bella tragedia."
Disse Mikael, con tono nauseato e provocatorio. 

L'ibrido alla provocazione risentì e si alzò in piedi. 

"La pagherai  per quello che le hai fatto. Ti farò a pezzi piccoli piccoli che darò in pasto agli avvoltoi non prima però, di averti provocato un dolore così grande e vivido che la tua mente malata non potrebbe mai immaginare."
 Disse Klaus atteggiandosi, provocatorio e minaccioso. 

l'avversario scoppiò in una grassa risata che faceva intuire, non fosse affatto toccato o minacciato dalle parole dell'ibrido.

"Che paura! Tu non sai cos'è il dolore, figliolo. Tu non immagini minimamente che significa andare a fuoco.
Senti all'interno un calore così intenso e vivido che ti brucia l'anima. Bruciare davanti gli occhi di mia figlia, questo mi hai fatto!! 
Vedere i suoi occhi in lacrime tristi, che mi fissano. Una figlia che tu mi hai strappato via, come tutti i miei figli! 
Voglio regolare i conti bastardo! 
Farti provare quell'autentica e intensa sensazione. La sensazione che la vita pur immortale, ti abbandona.
Di bruciare come fossi dentro un vulcano, invaso dalla lava fino la testa, di non vedere mai più tua figlia, di lasciarla in un modo tanto crudele. Questo mi hai tolto, figliolo" 
Disse Mikael.


"Si, si, si...hai finito? Mi sono stancato delle tue accuse. In una parola caro paparino: sei noioso.
Adesso capisco da chi ha preso Finn.
Tu mi hai rovinato! È colpa tua se sono diventato ciò che sono!
Non avendomi mai amato, solo per ragioni futili quali di sangue, avermi sempre giudicato per una cosa di cui io non avevo colpa, per il fatto di aver cercato sempre di uccidermi sin da quando ho memoria, cacciandomi per secoli come un segugio, senza darmi mai tregua, impedendomi di costruirmi una vita quantomeno normale, la tua crudeltà feroce. Mi hai sempre trattato come un reietto e ne hai pagato le conseguenze. Io non sarò il padre che sei stato tu. Per mia figlia non sarò l'uomo nero, colui che deve temere." 
Disse Klaus, sincero e emotivo. 

"il piccolo bastardo si lamenta che il paparino non l'ha amato, giudica per giunta?!

Papà Originale scoppiò a ridere, sentendo le parole del figlio bastardo.

Non avrei mai potuto amare un abominio come te!"
Disse Mikael, spocchioso e crudele. 

"Adesso ne ho abbastanza, ti finirò una volta per tutte, Vecchio." 
Disse Klaus scattando verso Mikael, dopo aver esternato un grido furioso. 



dall 'altra parte della residenza intanto... Enzo, Caroline, Bonnie, Matt, Alaric e le piccole, le gemelle Gemini, stavano segregati all'interno della biblioteca.
All'esterno vi erano i viaggiatori, coloro il quale rendevano nulla la magia degli anelli di Enzo e Caroline, col solo pronunciare strane parole. Nascosti dalle finestre i cui raggi di sole erano letali, i due vampiri attendevano impazienti il tramonto, che sembrava lontano e inarrivabile. 

"Non è possibile, io costretto a nascondersi come un topo. Che situazione."
Disse Enzo, con spiccata ironia e frustrazione. 

"Già, ma senza una potente magia non abbiamo come combatterli.
Sono più preoccupata per Stefan e Damon.
Non li ho più sentiti da quando spuntati quei tizi."
 Disse Caroline, angosciata.

"Tranquilla, vedrai che staranno bene. Sono tipi in gamba, se la caveranno". 
Disse Alaric, rassicurante strizzando l'occhio.

"Si esatto, sono d'accordo Caroline...vedrai che stanno entrambi bene." 
Disse Bonnie, con un sorriso, a cui la bionda rispose con un cenno della testa. 

Le piccoline per impedire che i viaggiatori entrassero, stavano usando una gran quantità di magia.
Magia che stava diminuendo sempre più rapidamente. 



Nel frattempo in un' altra stanza dell'abitazione ala owest, Dean Winchester, flirtava per guadagnare tempo con Abbadon, il cavaliere infernale. 

"Adesso che ti ho raccontato di come sono arrivata, mi concedi il privilegio di ucciderti, Dean?
Non hai altro da usare dopotutto."
Disse la donna, con sorrisetto speranzosa. 

"Beh sai, sarebbe un peccato. Uccideresti il più fico e bello dei cacciatori, tral'altro resuscitato un triliardo di volte, solo per cosa... vendetta? Cosí facendo potresti perdere delle occasioni, non pensi?" 
Disse il cacciatore, con tono di sfida. 

"Oh, tu dici eh? di quali occasioni perse parli, sentiamo?" 
Disse Abbadon, con voce calma e suadente, curiosa. 

"Beh sai...quelle. 
Disse Dean abbassando lo sguardo, focalizzandolo sul seno, poi ventre della donna. 

E da quando ti ho conosciuta, pur cosciente che il corpo non è il tuo ma di Josie, tra l'altro unica donna di lettere ora che ci penso, che strano...
Disse il cacciatore riflettendo, in effetti non l'aveva mai notato prima o comunque non si era mai soffermato a pensarci. 

Beh comunque...sento tra noi c'è molta attrazione, per lo meno fisica e voglio fare..." 
Disse Dean, con sguardo pieno di lussuria, quasi dargli a capire la stesse spogliando con gli occhi. 

La donna sorrise, poi esternó una risata lunga divertita.

"Ma dai, pensi sia così stupida, Dean? Davvero?  
Suppongo che se dovessi guardare nei tuoi pensieri...
Disse la donna avvicinandosi con passo lento. 

...vedrei noi avvinghiati in situazioni focose, giusto?" 
Disse la donna, sempre più vicina.

Dean rispose, seducente. 

"Anche di più, non hai idea quanto mi attrai o le cose che sto pensando." 

"Oh, oh, davvero! Ti piace questo mio corpo? 
Certo che sei incredibile, sei un illuso se pensi che potrei mai lasciarmi ingannare da te o dal tuo charme. 
Vorresti farmi credere Dean, che non hai meglio da fare che fare sesso con me? 
E perché mai? per guadagnare tempo, magari? 

Esibì una risata divertita la donna, continuando con i suoi sospetti.

Spiacente tesoro, non farò il tuo gioco." 
Rispose la donna, con sorrisetto divertito. 

"Ah no? E vabbè c'ho provato." 
Disse Dean sorridendo come uno stupido.

"Già, c'hai prova..." 
Disse Abbadon, prima di essere zittita, colpita in fronte da un proiettile speciale del cacciatore. 
Ossia, il proiettile trappola per demone, che la fece crollare su una poltrona. 

(*Esso intrappola un demone dentro il corpo ospite, rendendolo inerme per un po' di tempo. Almeno fino a quando non riesce ad estrarlo.*) 

"Si tesoro, avevi ragione guadagnavo tempo. Mi ci è voluto un po' per crearlo, sai com'è ho dovuto improvvisare...
Sai anche se le nostre chiacchierate mi divertono sempre, ho un po' da fare, rimani qui ok?.
Tranquilla non farti problemi, fa come fossi a casa tua beh o quasi." 
Disse Dean con sorrisetto, avviandosi verso la porta della stanza, con Abbadon che lo fissava con gli occhi pieni di rabbia.

"Ti ucciderò Dean, te lo giuro. Il tempo di liberarmi dal tuo patetico tranello e vedrai" 
Disse la rossa parecchio irritata, furiosa. 

"Si tesoro, anch'io ti amo" 
rispose il cacciatore, sorridente.

Voltandosi per salutarla, notó lo sguardo rivoltogli colmo d'odio, così decise di tornare tre passi indietro e stampargli un bacio sulle labbra.
Cosa che sorprese la rossa non poco, sorridendo poco dopo dolcemente. 
Lei lo guardava con interrogazione, sul volto. Non capiva perchè agisse a quel modo. 

"Questo non cambierà le cose, Dean! Sei morto, Winchester!" Disse il demone furioso.

"Lo so, mi andava di farlo. Tutto quà"  
Rispose il belloccio. 

"Eh??" 
Espresse la rossa, confusa. 

"Alla prossima, tesoro" 
Disse Dean, chiudendosi la porta dietro. 

"Se mi lasci qui, sei morto! Mi hai sentito Dean, sei morto!!" 
Si udì attraverso la porta, a gran voce.

Appena fatto qualche passo, si trovò davanti Crowley. 

"Ciao pasticcino, abbiamo un problema." 
Disse il compagno di bevute con nonchalance. 

"Eh?? E tu che ci fai qui? Mi segui?" 
Disse Dean sorpreso. 

"E poi di che problema parli?" 
Continuò il Winchester. 

"Di mia madre, è scappata! 
Da quanto ho scoperto sta dando la caccia a te e al tuo fratellino.
Ha a che fare con la vostra qualifica come uomini di lettere. 
Dov'è il testone?" 
Disse il Re dell'inferno, sarcastico.

"Abbiamo guai peggiori. Morti resuscitati, ne sai niente?". 
Disse Dean, curioso. 

"Che vuoi dire? So che i mietitori svolgono le loro mansioni splendidamente, nessuno mi ha informato di strane resurrezioni all'inferno." 
Disse il demone, molto sicuro di sé. 

"Davvero, seguimi. Allora lei chi è?" 
Disse Dean facendo strada a Cowley, tornando indietro di qualche passo aprendo la porta di una stanza, la stessa di prima, che rivelò Abbadon.


Nel frattempo a Mystic Falls Marcel arrivato in città, si informava con gli abitanti della cittadina su dove vivesse un certo Stefan Salvatore. 

"Hey, ciao bello. Sai dove posso trovare Stefan Salvatore?

L'uomo non rispose, sembrava come soggiogato da qualcosa. 

Hey, parlo con te. Mi senti?" 

Ma l'uomo non si accingeva a rispondere.

Poi fece la medesima domanda a tutti i presenti che passavano da lì, ma nemmeno uno gli rispose. Capì che qualcosa non andava e dopo aver provato a risvegliarli da quella sorta di trance, provando a soggiogarli e a schiaffeggiarli per farli tornare in sè in qualche modo, risalì sull'auto e si diresse verso il bagliore di luce notato da subito, che illuminava una villetta in lontananza.

La luce, proveniente dalla residenza dei fratelli Salvatore, diveniva sempre più intensa e bianca man mano che l'incantesimo proseguiva. Originata da un incantesimo speciale dei viaggiatori, consisteva nel far esplodere la casa dall'interno, creando una luce talmente potente da eliminare un intera cittadina. Essa stava a poco a poco mettendo in difficoltà le povere bambine Saltzman, che stremate oramai resistevano come potevano. 


Intanto parecchio lontano, sia da Mystic Falls che da New Orleans, Aurora si ritrovò svenuta su una spiaggia.
Fu svegliata dall'acqua dell'oceano che le bagnò gli stivali. 

"Ma che? Dove mi trovo?" 
Disse la rossa, parecchio confusa. 

Nessuno si vedeva, solo il rumore del mare semi agitato si udiva. Poi, dopo qualche minuto una voce riempii il silenzio, una luce abbagliante si palesò e una figura incappucciata vestita di rosso apparve. 

"Piacere di conoscerti, donna vampiro. Ti ho  osservata, mi sono convinto tu possa tornarmi molto utile." 
Disse l'ignoto, apparso dal nulla. 

"Che cosa? E tu chi saresti? Perché mi hai mandato qui?" 
Disse Aurora un po' scorbutica. 

"Ogni tua domanda avrà una risposta, ma prima devi sapere una cosa.
Se mi aiuterai, la tua ricompensa sarà inestimabile."
Concluse l'incappucciato. 

La rossa esibì una grassa risata, poi rispose.

"Molto divertente, non credo ai geni della lampada. Sono troppo vecchia per queste sciocchezze" 
disse la vampira, sorridente.

"Non sono un genio della lampada, sono colui ti ha prelevato ove ti trovavi. 
Io sono...

Si premuró di abbassare il capo e scoprire il volto l' uomo. 

Alettrione! fedele servitore del grande Dio Ares, piacere di conoscerti." 
Disse l'uomo presentandosi. 

Aveva un aspetto molto bello, da adone. Affascinante dagli occhi azzurri dai capelli neri, con un età che poteva collocarsi sulla trentina.
Al che Aurora restó di stucco, ammaliata quasi. Poi ritornò in sè e continuò con le domande. 

"Cosa vorresti da me? E che potresti offrirmi?" 
Disse la donna curiosa. 

"Voglio che mi aiuti a creare una faida a Mystic Falls, una grande faida!
Quasi come una guerra. Che coinvolga e faccia scontrare i vampiri Mikaelson contro tutti, in particolar modo contro i fratelli Winchester. 
Voglio massacri, voglio sangue, voglio caos. Non importa come farai, usa qualunque metodo desideri." 
Disse chiaro Alettrione, senza indugio. 

"Posso chiederti perché? A che scopo?" 
Disse la rossa curiosa. 

"Certamente che puoi. Semplice, il volere del mio Signore. 
Il motivo? 
è molto annoiato dalla terra, vuole movimento, vuole sangue."
Rispose l'uomo con nonchalance, alcuna. 

"Capisco. Quale sarà la mia ricompensa? Che puoi offrirmi?" 
Disse la donna, per niente sconvolta dalla cosa non indagando oltre. 

"Tu cosa desideri?" 
Disse l' adone, non distogliendo nemmeno per un secondo lo sguardo dalla rossa.

"Qualcosa che non credo tu possa offrirmi." 
Disse la rossa girando la testa, girandosi di spalle. 

"Hai ragione, io no. Il mio Signore d'altro canto non ha limiti. 
Fai la tua richiesta." 
Disse il giovane, aspettando risposta. 

"Vorrei cambiare un triste destino. Trovare una persona in fondo all'oceano, mio fratello Tristan." 
Disse Aurora con titubanza, sapendo non fosse cosa facile. 

"Bene, secondo te perché ti ho portata qui? 
Sapevo già il tuo desiderio più grande. Tuo fratello si trova a meno di 750 km di distanza da dove siamo adesso.
Se abbiamo un accordo, lo recupero anche adesso. Sta a te, decidi." 
Concluse Alettrione. 

"Si, c'è l'abbiamo. fallo!" 
Disse Aurora, sospirando.

 

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