Un nuovo arrivo

di conlatestatralenuvole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mummy has a big tummy ***
Capitolo 2: *** Mummy! Let it out! ***
Capitolo 3: *** You're just as sane as I am ***



Capitolo 1
*** Mummy has a big tummy ***


-E vissero tutti felici e contenti.


Hermione finì di leggere e chiuse il libro, posandoselo sul petto prima di volgere lo sguardo alla piccola bambina sdraiata nel letto accanto a lei.


-Sìì.


Esultò Rose sbattendo le minuscole manine, un ampio sorriso ad illuminarle il volto.


-'Ncora?


Chiese speranzosa, gli occhi ballerini che si spostavano dalla mamma alla sua destra al papà alla sua sinistra.


-Pel favore?


Aggiunse appena prima di allargare la bocca in un grande sbadiglio.


-Mi sembra che la piccola Rosie sia un po' troppo assonnata.

Sorrise Ron dando a sua figlia un bacetto sulla fronte.


-No, papino!


Ridacchiò lei, scuotendo la testa sul cuscino e rannicchiandosi sotto le coperte. Si tolse la maglietta del pigiama.


-Il pancino di Rosie, papino! Guarda!


Gli disse poi scomparendo ancora una volta sotto le lenzuola.


-Mm, faresti meglio a metterlo via... prima che arrivi il mostro del solletico!


Esclamò Ron con un ringhio da mostro. Le dita che si agitavano a pochi centimetri dalla pancia della figlia. Rosie squittì allegra e iniziò a scalciare, ridendo eccitata a quel gioco familiare.


-Ron, la farai diventare tutta su di giri proprio prima di metterla a letto.


Si lamentò Hermione, posando il libro sul comodino accanto al letto con un sospiro.


-La sistemo io, non ti preoccupare.


Promise, e diede a sua moglie un bacio sporgendosi sopra la testa della bambina. Poi si tuffò sotto alle coperte per fare il solletico a Rosie. La bambina squittì, strillò, si contorse e ululò fino a che Ron non si fermò e fece una pernacchietta sulla sua soffice guancia, facendola ridere ancora.


-Guarda!


Iniziò Rosie, toccando la propria pancia.


-Il pancino di Rosie, il pancino di papà,


E toccò la sua pancia,


-E il pancino di mamma!


Applaudì dopo aver toccato le pance di tutti.


-Sì, tesoro,


Sorrise Hermione scostando i morbidi ricci rossi dalla fronte della figlia.


-Mamma ha un graaaande pancino!


Squillò Rosie con innocenza, le braccia allargate ad indicare quanto fosse grande la pancia della mamma.


-Beh, grazie, tesoro.


Sbuffò Hermione coprendosela con le lenzuola. Rose sorrise e sbatté le mani un'altra volta. Era una nuova abitudine che aveva sviluppato, in cui pensava che ogni sua affermazione meritasse un applauso; un applauso che faceva a se stessa senza alcuna timidezza. Tutti pensavano fosse adorabile, però, e, quindi, la incoraggiavano.


-Okay, mio piccolo asticello, dì buonanotte alla mamma.


La istruì Ron scendendo dal letto. Rose mise il broncio.


-È l'ora della nanna per le bambine, adesso.


La informò Hermione con fermezza.


Ron la tirò fuori dalle coperte e se la mise in braccio.


-Dì buonanotte.


Le disse un'altra volta.


-'Notte 'notte, mamma!


Salutò da sopra la sua spalla.


-Buonanotte, tesoro.


Hermione si sporse per baciarle la fronte mentre Ron la trasportava sul lettino.


-Sogni d'oro e a domani mattina. Ti voglio bene.


-Ti glioglio bene!


Ripeté lei sbadigliando un'altra volta.


-Torno in un attimo.


Sussurrò Ron facendole l'occhiolino mentre apriva la porta della sua cameretta e se la richiudeva subito alle spalle.


Hermione tirò un lungo sopirò e tirò via le lenzuola per far scivolare le dita sul proprio pancione. Non era così grande, giusto? Era abbastanza sicura che fosse stato più grande quando era incinta di sei mesi di Rose. Con fatica, scese dal letto e si concentrò sul riflesso intero del suo corpo nello specchio, tirandosi su la maglietta e girandosi da una parte e dall'altra per potersi osservare da tutte le angolazioni. Forse era così grande. Realizzò con un grugnito.


Spostandosi dallo specchio, prese dalla sedia una pila di vestiti che Ron aveva piegato volenterosamente e iniziò a metterli in ordine, prima di andare in bagno e cambiarsi per la notte. Era stanca, esausta, anzi. E non solo per il fatto che era in cinta di sei mesi, ma anche perché aveva avuto una mattina piuttosto impegnativa a lavoro, e un pomeriggio altrettanto sfiancante appresso alla bambina. Ron era stato molto d'aiuto una volta rincasato, quella sera, ed essendo il fantastico marito che era, si era persino offerto di preparare la cena per lasciarla riposare un pochino.


Essere in cinta di Rose le era sembrato così semplice, in confronto. Erano solo lei e Ron, allora, e grazie al cielo, lui era perfettamente in grado di badare a se stesso da solo e riusciva sempre a tirarla su di morale quando ne aveva bisogno. Ora, invece, avevano davvero poco tempo a disposizione da trascorrere come coppia e dovevano prendersi cura di un'impegnativa bambina di appena due anni che scorrazzava per la casa. In più, nessuno li aveva informati che i bambini fossero capaci di deprivare di sonno quanto, se non di più dei neonati!


Questa seconda gravidanza era stata diligentemente discussa e attentamente pianificata. Avevano deciso che sarebbe stato più facile avere due figli con pochi anni di differenza, piuttosto che aspettare che Rose crescesse e dover ricominciare tutto da capo. Era solo che nessuno dei due si sarebbe aspettato che Hermione rimanesse in cinta così rapidamente dopo che ebbero iniziato a provare – cosa che, con una bambina trai piedi, non era potuta avvenire tanto spesso quanto si potrebbe immaginare o quanto Ron avesse sperato per quella particolare attività!


Ron tornò qualche minuto più tardi e rimase in piedi sulla soglia del loro bagno personale a guardare la moglie che si lavava i denti.


-Si è già addormentata?


Chiese dopo essersi risciacquata la bocca.


-Già. Era molto più stanca di quanto volesse lasciarci credere. Credo che si sia affaticata abbastanza a giocare con la nonna e i cuginetti, stamattina, e a mettere la mamma al tappeto questo pomeriggio.


Rise sotto i baffi sapendo con certezza tutte le diavolerie che sapeva architettare, soprattutto insieme a James e Fred. Stavano avendo una cattiva influenza sulla cuginetta!


-Credo proprio di sì.


Rispose Hermione lasciando il bagno a Ron. Mentre lui era impegnato, si sedette davanti alla specchiera per pettinarsi i capelli. Le ci voleva sempre un'eternità per districare i nodi e renderli lisci per la notte. Perché ci metteva tanta cura anche se poi tornavano tutti ingarbugliati entro il mattino seguente, questo proprio non lo sapeva.


Dopo aver spento la luce del bagno, Ron si sedette sul letto per infilarsi il pigiama e prese la copia di Cenerentola che Hermione aveva letto a Rose prima, sfogliando le pagine distrattamente.


-Stavo pensando,


Iniziò rotolando sul suo lato del letto e parlando, alzato su di un gomito, all'immagine riflessa nello specchio,


-Non credi che dovremmo dire a Rose del bambino? Insomma, diventerà una sorella maggiore tra tre mesi e non ne ha la minima idea. Non dovremmo prepararla?


Hermione sospirò e posò la spazzola, girandosi sullo sgabello per guardare negli occhi suo marito.


-Hai ragione. Sta iniziando a notarla anche lei.


Si strofinò la pancia.


-O almeno inizia a notare che sto diventando più grande. E mi ricordo cosa ha dovuto affrontare Harry quando James si è trovato improvvisamente davanti un fratellino. Ricordi? Era così geloso che ha cercato di nascondere il piccolo Albus nel capanno in giardino! E poi ha avuto uno scatto d'ira e ha rovesciato tutte le cose nella sua stanza quando l'hanno messo in punizione. Non voglio dover passare per tutto questo.


Si alzò e raggiunse il letto, sdraiandosi accanto a Ron.


-James è stato divertente, però.


Ridacchiò Ron, fermandosi subito non appena notò l'occhiata contrariata con cui Hermione lo stava fulminando.


-Insomma, è stato interessante quando ha chiesto a Harry e Gin' per sei mesi di fila quando lo avrebbero riportato indietro!


-Sì, beh, questo qua non tornerà indietro.


Sorrise accarezzandosi il pancione. Nonostante si lamentasse in continuazione di quella difficile gravidanza, era contenta di essere di nuovo in cinta e non vedeva l'ora di poter dare il benvenuto a un nuovo bambino che completasse la famiglia.


-Comunque adesso James e Al sono come migliori amici. Beh, la maggior parte del tempo, almeno.


Le fece notare Ron.


-Vero, ma non ho intenzione di subire tutto quel travaglio prima. Quindi, sì, concordo che dobbiamo iniziare a preparare Rose.


-Perfetto, allora... cosa facciamo? Insomma, ha compiuto due anni solo un paio di mesi fa, non possiamo aspettarci che capisca molto dell'arrivo di un nuovo bambino in famiglia e dell'impatto che questo avrà su di lei e tutto il resto.


Hermione si stropicciò gli occhi e si sdraiò sulla schiena. Il volto di Ron si illuminò non appena si sporse per accarezzare l'evidente pancione della moglie. L'eccitazione per la novità non era scomparsa con la nascita di Rose e trovava ancora il cambiamento nelle forme della moglie tanto seducente quanto la prima volta.


-Credo di aver sentito parlare di un libro che ci potrebbe aiutare.


Disse dopo qualche minuto.


-Ma certo, un libro babbano. Deve averlo menzionato mamma.


-Un libro?


Ripeté Ron con poca convinzione.


-E come? Glielo diamo, le diciamo di studiarlo, le facciamo fare un piccolo esame e lavoro finito?


Rise alla sua stessa battuta. Hermione gli assestò scherzosamente un calcio sulla gamba.


-Ha solo due anni, amore!


-Intendevo che glielo potremmo leggere, idiota!


Lo rimbeccò alzando gli occhi al cielo.


-Sarà scritto con parole che potrà capire e con tante semplici immagini. Per di più, Rose ama i libri, adora che le vengano lette delle storie.


-Credo che abbia più a che fare con il tempo extra con la mamma che non con i libri in sé. È l'unico momento della giornata in cui ha la tua completa attenzione.


-Io le do un sacco di attenzione!


Sibilò Hermione giocando a fare la parte dell'offesa e dandogli le spalle.


-È vero, e sei bravissima.


Si sporse su di lei e le posò un bacio sulla fronte.


-Nonostante tutte le tue preoccupazioni, sei una mamma fantastica, divertente, amorevole e severa. Sto solo dicendo che i suoi momenti preferiti con te sono quando ve ne state rannicchiate sotto le coperte con un libro. Amo vedervi così unite e noto il modo in cui ti guarda quando leggi. È un onore per me quando mi consente di unirmi a voi per ascoltare.


-Davvero?


Chiese Hermione con gli occhi lucidi per la commozione. Dannati ormoni della gravidanza!


Ron annuì.


-Non che io sia molto sorpreso del fatto che le piaccia sentirti leggere. Insomma, sei molto rassicurante e melodica quando leggi. Credo che io stesso resterei ad ascoltare per intero quel mattone che è Storia di Hogwarts se fossi tu a leggerlo!


Ridacchiò e rotolò velocemente fuori dalla portata di Hermione, prima che potesse prenderlo a schiaffi.


-Ah ah ah!


Esclamò con una falsa risata.


-Non mettermi alla prova!


Lo avvertì. Ron fece una smorfia al pensiero.


-Bene, prenderò una copia del libro, non potrà far male. Andrei a far compere con mamma comunque, questo week end. La aiuto a scegliere qualche nuovo vestito da portare con sé in quella crociera per cui parte con papà.


Ron assunse un'espressione divertita.


-Una vacanza su una barca, miseriaccia! Che idea folle.


Scosse la testa.


-Un sacco di babbani lo fanno, Ron. È molto popolare. Viaggiano immersi nel lusso e visitano diverse nazioni in pochi giorni.


-Mm,


Mormorò a se stesso, ancora alquanto dubbioso,


-E comunque, immagino sia meglio che legare pezzi di legno ai propri piedi e scivolarci giù da una montagna ricoperta di neve!


Rise.


-I babbani sono veramente strani!


Aggiunse poi tra le risate mentre si sistemava meglio sotto le coperte.


-Potrei ricordarti che sei sposato con una nata babbana?


La donna alzò un sopracciglio e rivolse al marito uno sguardo fiero.


-E amo ogni minuto che passo con lei, tesoro


Ron fece l'occhiolino, prendendole la mano e aiutandola a sistemarsi così da poter tirare su il piumone-


-Comunque,


Disse Hermione fermamente, ignorando ciò che Ron aveva appena detto,


-Proverò a prendere una copia del libro questo fine settimana e poi potremo sederci entrambi con lei e iniziare a spiegarglielo.


Scivolò sotto le coperte e iniziò a sprimacciare il suo cuscino prima che le sfuggisse un enorme sbadiglio non appena lanciò un'occhiata all'orologio sul suo comodino.


-Se ci addormentiamo adesso, potremmo addirittura fare un paio d'ore di sonno prima che la nostra piccola principessa arrivi qui per la notte.


-Mi chiedo cosa sarà stanotte.


Si chiese Ron buttando il cuscino in più a terra e accoccolandosi alla moglie.


-Incubi? Fare pipì? I mostri sotto al letto?


-Beh, qualsiasi cosa sia, dovremmo smettere di incoraggiarla a venire nel letto con noi. Le cose dovranno cambiare una volta che il bambino arriva e non voglio che diventi uno shock per lei.


-Più facile a dirsi che a farsi, amore.


Ron baciò Hermione sulla tempia e posò la testa sul cuscino, stringendola tra le sue braccia.


-Notte. Ti amo.


Sospirò Hermione.


-Ti amo.


Mormorò Ron, mezzo addormentato.


NOTE DELL'AUTRICE:


Storia in traduzione da GingerWitchWriter - New Addition - www.fanfiction.net .

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Capitolo 2
*** Mummy! Let it out! ***



-Molly?


Chiese Hermione cautamente, seduta al tavolo della cucina con la suocera la domenica seguente.


-Sì, cara?


La donna alzò gli occhi dalle carote che stava pelando.


Hermione si rigirò una mela tra le mani. Una mela che avrebbe dovuto sbucciare e tagliare per la torta che avrebbero mangiato per dessert.


-Quando Charlie è nato, come avete fatto a preparare Bill per il nuovo arrivo?


Domandò. Voleva il parere di un'esperta. Del resto, Molly aveva dovuto farlo parecchie volte, sua madre invece non aveva mai avuto quel problema.


-Oh.


Molly si sedette sulla sedia con aria pensosa.


-Non credo che abbiamo fatto qualcosa di specifico. Insomma, probabilmente abbiamo parlato del bambino davanti a lui e basta. E mi ricordo che mi accertavo che Arthur e io dessimo a Charlie tutte le attenzioni che potevamo una volta che il bambino era arrivato. Questo è importante. Sei preoccupata per Rose?


Chiese pelando le carote e guardando la nuora attraverso la frangetta.


-Non proprio preoccupata. Ma Ron mi ha fatto notare che dovremmo dirle che sarà una sorella maggiore presto, far sì che sia pronta.


-E tu cosa ne pensi?


-Sono d'accordo con lui. Ho comprato un libro ieri, mentre ero fuori con mia mamma. È un libro per bambini riguardo a un nuovo arrivo in famiglia, ma Rose non è così interessata.


Molly sorrise.


-Quella ragazzina adora i libri. Dalle tempo, continua a provarci. Una volta che capirà che ha a che fare con lei, sarà interessata.


-Lo so, ma abbiamo meno di tre mesi adesso e non voglio fare lo stesso errore di Harry e Ginny! James ha reso la loro vita un inferno per un bel po'.


Molly rise al ricordo dei capricci di suo nipote.


-È stato un piccolo monello, non è così? Ma non vedo come potreste ripetere i loro errori. Insomma, non sapevano nulla al riguardo. Harry è figlio unico e Ginny è l'ultima arrivata. Nessuno di loro ha mai dovuto fare posto a qualcun altro.


-Anch'io sono figlia unica.


Le fece notare Hermione.


-Sì, tesoro, ma tu, al posto di quell'accoppiata lì, hai letto ogni libro esistente sui bambini e sull'essere genitori.


Ridacchiò.


-Sai tutto riguardo le rivalità che ci possono essere tra fratelli quando sono piccoli. Sei molto meglio informata. Avrei dovuto parlargliene,


sospirò,


-Ho provato a dirglielo, in realtà. Hanno viziato James così tanto, il che è comprensibile per Harry. Vuole che i suoi bambini abbiano l'infanzia felice che lui non ha mai potuto avere, ma conosci mia figlia, cocciuta e sempre a pensare di sapere tutto!


Sospirò ancora, mettendo da parte le carote.


-Sì.


Concordò Hermione. Anche se voleva bene a Ginny come a una migliore amica o a una sorella, aveva potuto ammirare la sua testardaggine più di una volta. Era in qualche modo una caratteristica della famiglia Weasley.


-Allora, che cosa ci consigli?


-Non credo che avrete problemi.


La rassicurò.


-Rose è molto comprensiva e amorevole. L'avete vista con la piccola Lucy, no?


Sorrise. Si stava riferendo all'attuale Weasley più piccola, la figlia di quattro mesi di Percy e Audrey.


-Sì, lo so.


Rose chiedeva sempre di poter vedere la bambina per darle un bacino. Era adorabile. E Molly aveva ragione. Rose era molto dolce per avere solo due anni. Magari non proprio alle tre di notte quando urlava come una pazza, o all'ora del tè, quando quello che c'era in tavola non era il suo cibo preferito e lo lanciava sulla faccia del papà, o quando faceva infiniti capricci perché non voleva uscire dalla vasca. Erano comunque fortunati, era una brava bambina.


-Il mio unico consiglio è di darle abbastanza attenzioni e mostrarle il vostro amore come prima, una volta che il bambino sarà arrivato. So che non sarà facile con un neonato da accudire, ma tutto ciò di cui avrà bisogno sarà la sicurezza che il vostro amore per lei non è cambiato. Sono sicura che andrete benissimo."


Molly sorrise e strinse la mano di Hermione da sopra al tavolo prima di alzarsi per affettare le carote che avevano finito di pelarsi da sole all'interno di una pentola.


*


Hermione si lasciò cadere sulla sua poltrona preferita, esausta. Aveva lavorato a tempo pieno, aveva sofferto di indigestione tutto il giorno ed era andata a prendere Rosie da Molly giusto in tempo per trovarla nel bel mezzo di un capriccio; capriccio che era andato avanti per un'altra ora dopo che erano tornate a casa. Avrebbe voluto fare un pisolino, in realtà, ma aveva ancora una bambina da sfamare, lavare e mettere a letto, dato che Ron avrebbe lavorato fino a tardi. E il suo gufo aveva detto che sarebbe potuto non tornare affatto fino al giorno dopo se la spedizione non fosse finita bene. Sperando in qualche minuto di pace prima di iniziare una battaglia per convincere sua figlia a mangiare qualcosa, un gioco che solo Ron riusciva a vincere solitamente, chiuse gli occhi e posò la testa sullo schienale.


-Leggiamo mamma!


Rose posò un libro in grembo alla mamma e iniziò a rannicchiarsi sulla sedia accanto a lei.


-Rosie, mamma è molto stanca.


Provò Hermione, sentendo arrivare un bel mal di testa.


-Pensavo stessi giocando con i tuoi giochi.


Lanciò un'occhiata alle bambole e agli animaletti di stoffa abbandonati per tutto il pavimento.


-Leggiamo!


Esclamò, rischiando di sbatterle il libro in faccia.


Hermione sospirò. Non aveva le energie per discutere con lei. Mettendosi a sedere dritta e sistemando la bambina accanto a lei, prese il libro che Rose le aveva dato e individuò il libro sui bambini abbandonato sul tavolino. Aveva un'idea migliore.


-Mamma leggerà per te, tesoro, ma perché non leggiamo questo libro?


Chiese, traendolo a sé con la bacchetta e aprendo la copertina.


Rose scosse la testa.


-Uh uh!


Tolse il libro dalle mani della mamma e le portò di nuovo quello che aveva scelto di fronte agli occhi.


-Questo qua! Voglio pesci!


Piagnucolò. La "Sirenetta" era la sua storia preferita in quel momento. Amava vedere i pesci e sentirsi raccontare di come nuotavano. A Rose piaceva nuotare e lo faceva ogni volta che ne avesse l'occasione, cioè non molto spesso, ma era sempre stata un'amante dell'acqua e non voleva mai uscire dalla vasca da bagno. Era come se l'acqua la calmasse. Ron spesso scherzava ipotizzando che forse era per metà una sirena!


-Rose, non sei stata molto carina!


La rimproverò Hermione.


-Non prendiamo le cose dalle mani delle persone e dobbiamo mostrare rispetto per i libri! Ora, leggeremo la storia di questo bambino appena nato.


Iniziò, consapevole che parlare di bambini avrebbe acceso il suo interesse.


-Babbino appena nato?


Chiese titubante, un ditino nella bocca mentre guardava la mamma con diffidenza. Metteva il broncio quando le veniva detto di no, forse perché non succedeva molto spesso. Solitamente non ce n'era bisogno.


-Vedo bibbo piccolo!


Provò ad aprire il libro.


Hermione sorrise. Era riuscita ad allettarla. Rose stava attraversando una fase in cui era attratta dai neonati e da tutto ciò che li riguardava, una fase che era nata dopo aver visto Audrey con Lucy. Rose voleva sempre fare la mamma. Voleva accarezzare la piccola Lucy, voleva mettere a letto la Puzzola Pigmea di Victoire quando andava a fare visita a Fleur e Bill e voleva addirittura portare i lombrichi dentro casa dal giardino per dargli il latte quando era ora di cena! I suoi giocattoli preferiti, in quel momento, erano il bambolotto con il passeggino che i genitori di Hermione le avevano regalato per il compleanno. Sia Ron che Hermione speravano fosse di buon auspicio per il nuovo arrivo che si sarebbe presto unito a loro.


-Sì, un bimbo piccolo. Guarda,


Aprì il libro.


-La mamma di questa bambina sta facendo crescere un bimbo piccolo nel suo pancino.


Puntò il dito su un disegno con una donna evidentemente in cinta e una bambina in piedi accanto a lei.


-E la bambina sta per diventare una sorella maggiore, proprio come lo sarai tu quando il bimbo di mamma uscirà fuori dalla sua pancia!


-Bibbo di mamma?


Gli occhi di Rose si spalancarono, guardando in modo alternato il libro e il pancione della mamma.


-Sì, tesoro.


Hermione le diede un bacio sulla testa.


-Mamma ha un bimbo che sta crescendo nella sua pancia. Lui o lei sarà il tuo fratellino o la tua sorel...


-Lo vedo!


Rose iniziò a sollevare i vestiti della mamma.


-Vedo bibbo!


Esclamò indicando il pancione.


-Rosie, non puoi ancora vederlo. Deve restare qui dentro per crescere finché non diventa abbastanza grande da poter uscire. C'è un posto speciale nella pancia di mamma dove il bimbo può stare tranquillo al calduccio così, guarda.


Girò la pagina e le mostrò il disegno di un bambino nel grembo materno, tutto rannicchiato e intento a succhiarsi il pollice.


Gli occhi della bambina si spalancarono ancora di più.


-Mamma! Fallo uscire!


Esclamò, forse pensando che il bambino fosse incastrato.


Cercando di non ridere, Hermione tirò la figlia più vicino a sé.


-Non può ancora uscire, tesoro. È ancora troppo piccolo. Ha bisogno di diventare grande e forte per essere il tuo fratellino o la tua sorellina.


Dopo aver saputo dall'inizio di avere una femminuccia con Rose, l'ultima volta, Ron e Hermione avevano deciso di aspettare e avevano modificato l'incantesimo di predizione per non fargli dire nulla. Così sarebbe stata una sorpresa sia se avessero avuto un bambino o un'altra bambina, e a dire il vero non avevano preferenze. Avrebbero amato il nuovo arrivo a prescindere. Non sapere rendeva tutto solo più eccitante.


-Oh,


Rosie mise il broncio e perse interesse nel resto del libro.


-Leggi il mio ora!


Afferrò la sua copia della "Sirenetta" e lo consegnò nuovamente a Hermione.


-Oh, Rosie, che cosa devo fare con te?


Sorrise e baciò di nuovo la testa della figlia, facendo scivolare le dita tra i suoi ricci rossi, legati in simpatici, piccoli, codini.


-Mamma te lo leggerà prima di andare a letto. Ora dobbiamo andare a fare il tè.


La sollevò da sopra di sé e si mise in piedi con fatica, strofinandosi la schiena mentre andava in cucina, ben sapendo che sarebbe stata una lunga nottata senza l'aiuto di Ron!

NOTE DELL'AUTRICE:

Storia in traduzione da GingerWitchWriter - New Addition - www.fanfiction.net.



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Capitolo 3
*** You're just as sane as I am ***


Ron non arrivò a casa fino alle prime ore del mattino, poco prima dell'alba. Si materializzò nella cucina e abbandonò lì i suoi stivali sporchi di fango e i suoi sudici abiti da Auror – sapendo che Hermione non lo avrebbe di certo ringraziato se avesse trascinato il fango per tutta la casa! Poi, salì per le scale il più cautamente possibile, attento a non svegliare nessuno. Superò in punta di piedi la camera di Rose ed emise un sospiro di sollievo quando finalmente chiuse la porta dietro di sé nella loro stanza. Lanciò al letto un'occhiata malinconica – tutto ciò che voleva fare era buttarsi di testa sul cuscino e dormire.


L'incursione era stata davvero confusionaria. Avevano ricevuto una soffiata su qualche traffico illegale di oggetti babbani stregati con la magia oscura, che procuravano a chiunque inconsapevolmente li toccasse, per lo più Babbani, brutte bruciature o incurabili infezioni, o peggio. Era stato riportato il caso di un tizio che si era quasi dissanguato semplicemente bevendo da una tazza da tè stregata!


Una volta che avevano scovato il loro nascondiglio, posto Auror di guardia ad ogni uscita e organizzato un'imboscata, era sfociato tutto nel caos. Maghi e streghe oscuri avevano iniziato a lanciare incantesimi, i farabutti buoni a nulla che erano in combutta con loro erano corsi a nascondersi o avevano tentato la fuga. Per non parlare degli artefatti che si trovavano sul posto e che, colpiti da un incantesimo, avevano iniziato ad animarsi e a sfrecciare per la stanza. Ron e la sua squadra avevano avuto bisogno di tutto il loro buon senso per allontanare i duelli magici e le maledizioni dagli oggetti vaganti. Ce n'erano stati un paio, però, che erano sfuggiti per un pelo alle sue precauzioni. Uno dei suoi uomini era stato colpito nel petto da un pallone da football stregato, che l'aveva bruciato. Lo stesso Ron era stato molto vicino a perdere un braccio nella battaglia e una maledizione aveva per poco mancato i suoi genitali. Onestamente, non era sicuro di quale delle due cose fosse stato più felice di evitare!


Alla fine, l'incursione aveva avuto successo - ogni sospettato era stato catturato e scortato ad Azkaban. Gli artefatti erano stati attentamente collezionati e distrutti. I Babbani non avevano idea che quella notte avrebbero potuto dormire un po' più serenamente grazie al lavoro di persone che non avrebbero mai pensato poter esistere nel loro mondo.


Esausto, Ron posò la sua bacchetta sul comodino e si sedette sull'orlo del letto per togliersi pantaloni, maglia e calzini. Era così stanco che avrebbe dormito solo con la biancheria intima quella notte. Ammassando i panni sul pavimento in un mucchio confusionario, tirò su il piumone, ed era proprio sul punto di infilarci sotto le gambe, quando notò un altro piccolo esserino che occupava il suo posto.


Rose.


E l'aveva già disturbata.


La bambina lo guardò stropicciandosi gli occhi, il faccino corrucciato mentre cercava di capire cosa l'avesse svegliata. Poi, non appena realizzò chi fosse stato, un sorriso le illuminò il volto e i suoi occhi si spalancarono per lo stupore.


-Papà!


Urlò, e si alzò in ginocchio, saltellando sul letto, i riccioli rossi spettinati che le contornavano la piccola testa come un'aureola.


-Ssh!


Bisbigliò Ron.


-Sveglierai la mamma!


La avvisò, cercando di calmarla mentre se la metteva in grembo.


-Cosa ci fai qui?


Sussurrò.


-Dommo con mamma!


Ridacchiò battendo le mani.


-Lo vedo. Vieni, ora. Torna nel tuo letto Rosie Posie. Papà ha bisogno di dormire.


-Mamma ha un bibbo!


Gli disse rumorosamente, le mani intorno al suo collo mentre raggiungevano la porta della cameretta.


-Huh?


Chiese assonnato, confuso mentre guardava la moglie dormire beatamente nel suo lato del letto.


-L'ha nascosto!


Rose scosse la testa tristemente.


-Mamma non me lo fa vedere, papino.


Si lagnò nascondendo la testa nella spalla del papà.


-Oh, Rose,


Sospirò Ron,


-Vieni qui, prima che svegli la mamma.


Mormorò aprendo la porta.


-Vedo il bibbo, papà?


Farfugliò Rose mentre il padre la portava nella cameretta e la posava sul lettino.


-Non ancora, tesoro. Devi aspettare qualche mese.


Rispose lui rimboccandole le coperte.


-Mese?


Chiese inclinando la testa. Un movimento che a Ron ricordava molto la moglie.


-L'anno prossimo, tesoro. Dopo che arriva Babbo Natale.


-Natale?


Ridacchiò, sbattendo ancora le mani. Anche se era troppo piccola per ricordare esattamente di cosa si stesse parlando, aveva sentito i cugini più grandi parlare del Natale negli ultimi giorni, e loro si facevano sempre più eccitati.


-Sì. Ora andiamo, Rosie Posie, è molto tardi e il tuo papà è molto, molto stanco.


Sbadigliò come per mostrarle quanto stanco fosse.


-Leggi?


Chiese lei speranzosa.


-Non ora. È l'ora della nanna!


Indicò il letto, diventando più severo.


Rose mise il broncio, abbassando la testa tristemente mentre si metteva seduta sul letto, le braccia conserte. Ron lasciò andare un lungo sospiro. Se c'era una cosa che odiava, era far arrabbiare o deludere entrambe le sue ragazze e tutte e due loro sapevano benissimo quali armi usare contro di lui.


-Solo due minuti, allora.


Si arrese, sedendosi sull'orlo del lettino e prendendo il primo libro che gli capitava tra le mani.


-Poi è l'ora della nanna per te... e papino dormirà per una settimana.


Rose si sdraiò nel letto, ridacchiando e coprendosi la bocca con le mani, pensando che il suo papà fosse proprio divertente.


Venti minuti più tardi, Ron si sdraiò finalmente nel suo letto, la testa sepolta nel cuscino, e lasciò andare un sospiro di sollievo.


-Dorme?


Sussurrò Hermione nell'oscurità.


-Uh, huh.


Arrivò soffocata la sua risposta.


-A volte penso che siamo stati dannatamente pazzi a decidere di voler fare tutto questo da capo.


Grugnì rotolandosi su un lato e sgusciando più vicino al corpo caldo della moglie.


-Che? È successo qualcosa durante l'incursione? Stai bene?


Sembrava preoccupata e si girò per guardarlo in faccia, le sue mani che lo tastavano nel buio della stanza.


-Sto bene. Va tutto bene.


Scostò le mani di Hermione dal suo corpo e le schioccò un bacio sulla fronte.


-Intendevo solo fare un altro bambino. Siamo davvero pazzi! Adoro Rosie, ma a volte mi fa andare fuori di testa.


Hermione gli carezzò la guancia e lo baciò.


-Solo perché lei ti comanda a bacchetta.


Rise avvolgendolo in un abbraccio.


-Comunque, troppo tardi per i ripensamenti. Ci siamo dentro fino al collo, Signor Weasley. E sai che in realtà lo adori.


Sorrise, avvicinandosi ancora di più a lui.


-Mmm,


Concordò, già mezzo addormentato.


-Dopo il lavoro di stanotte mi hanno dato la mattinata libera domani, quindi non svegliarmi, okay?


Chiese.


-Baderò a Rosie e ti lascerò dormire.


Baciò la sua testa di nuovo, facendogli scorrere le dita trai capelli e cullandolo per farlo addormentare. Pochi secondi dopo, stava russando.


-Sei sano di mente proprio quanto me.


Mormorò tra sé e sé ricordando la frase che aveva una volta pronunciato una certa sua amica piuttosto eccentrica. Stava iniziando a pensare che Luna avesse ragione.

NOTE DELL'AUTRICE:

Storia in traduzione da GingerWitchWriter - New Addition - www.fanfiction.net.

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