I Sapori dell'Amore

di LadyVampire92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dolce - Regalo di Compleanno ***
Capitolo 2: *** Salato - Sogno ad Occhi Aperti ***
Capitolo 3: *** Amaro - Il sapore della paura ***
Capitolo 4: *** Acido - Dolcetto o Scherzetto ***



Capitolo 1
*** Dolce - Regalo di Compleanno ***


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<< XiXi!! >> si sente chiamare ad alta voce, non appena varca il cancello della scuola elementare.
Jian Yi agita un braccio in aria per attirare la sua attenzione, aspettando ansiosamente mentre lui cammina con calma per raggiungerlo.

<< Buon settimo compleanno! >> esclama il bambino con un sorriso gioioso, porgendogli un piccolo pacco male incartato e osservandolo con trepidazione mentre lo apre.

Lui vi guarda dentro con espressione neutra.

<< Che cos’è? >> chiede infine, perplesso, e il suo amico si sporge sulla scatola per studiarne a sua volta il contenuto.

<< È una torta di compleanno >> risponde Jian Yi, ad un tratto dubbioso.

In realtà quella che ha chiamato torta somiglia più che altro ad un cupcake deformato: la base è un po’ sgonfia e la pericolante montagnetta di panna spray che la sovrasta si è tutta afflosciata sotto il peso delle troppe caramelline colorate con cui l’ha decorata.

E pensare che si è impegnato così tanto per prepararla… voleva solo rendere felice XiXi ma tutto quello che è riuscito a fare è stato un gran bel pasticcio, come al solito.

Forse avrebbe fatto meglio a comprargli uno di quei videogiochi che gli piacciono tanto, invece di intestardirsi su quello stupido tortino e rovinare tutto, pensa, e i suoi occhi non possono fare a meno di riempirsi di lacrime, anche se l’ultima cosa che vuole è piangere davanti a XiXi, che lo guarda di sottecchi per un momento per poi tornare ad osservare il regalo che ha in mano.

Può quasi immaginarlo, il piccolo Jian Yi, il viso imbrattato di farina e lo sguardo concentrato, tutto intento a preparare quella tortina dall’aspetto improbabile per il suo compleanno, per lui.

<< È bellissima. Grazie, Jian Yi >> dice d’un tratto e il bambino lo guarda, gli occhi spalancati dallo stupore.

Non sono state le sue parole a sorprenderlo ma il sorriso luminoso che gli rivolge, un sorriso come non ne ha mai visti prima sul suo viso sempre fin troppo serio.

<< Davvero? >> chiede, titubante e speranzoso al contempo, e lui annuisce.

Poi XiXi intinge un dito nella panna e gli tocca con dolcezza la punta del naso, sporcandola.

<< La mangerò tutta, quindi non essere triste >> lo rassicura gentilmente, andandosi a sedere su una delle panchine del giardino, seguito dall’amico.

<< Non devi farlo, se non vuoi >> dice Jian Yi, ma lui sembra aver già deciso.

<< Ho detto che la mangerò >> insiste e lo fa davvero, sotto il suo sguardo attento e meravigliato.

<< Com’è? >> trova il coraggio di chiedere dopo averlo visto mandare giù il primo boccone.

<< È dolce >> risponde soltanto, e Jian Yi si toglie la crema dal naso per poterla assaggiare.

<< Hai ragione >> sorride raggiante, mentre lo guarda mangiare il tortino fino all’ultima briciola.

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Capitolo 2
*** Salato - Sogno ad Occhi Aperti ***


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<< Sono a casa >> annuncio stancamente, anche se so benissimo che non c’è nessuno ad aspettarmi in questo enorme appartamento vuoto, pervaso da un piacevole odore di stufato.

Aspetta… che?!

<< Bentornato >> mi accoglie l’ultima persona che mi sarei aspettato di trovare intenta a spadellare in casa mia, soprattutto con addosso un graziosissimo grembiulino rosa tutto svolazzi.

Io lo fisso per un momento, incapace di dare un senso a quello che vedono i miei occhi.

<< Cosa fai lì impalato? Vai a lavarti le mani che tra poco si mangia >> mi rimprovera il rosso, con un tono gentile ben diverso da quello che è solito usare quando parla, specialmente se con me.

Apro la bocca per chiedergli cosa stia succedendo ma all’ultimo secondo ci ripenso, obbedendo invece al suo ordine: chi sono io per rifiutare tutte queste premurose attenzioni?

Tanto vale approfittarne finché durano.

Quando torno di là lui mi sorride e mi fa segno di avvicinarmi, raccogliendo un po’ di stufato con il cucchiaio di legno.

<< Assaggia e dimmi se è abbastanza salato >> mi chiede e io lo raggiungo, ignorando però il cucchiaio che mi porge.

<< Non è che hai deciso di avvelenarmi per vendicarti? >> domando, colto da un improvviso sospetto.

Lui alza gli occhi al cielo e si porta il cucchiaio alle labbra, assaggiandolo di persona per dimostrarmi di non averci messo nulla di strano e io sorrido della sua ingenuità.

Senza alcun preavviso gli prendo il mento tra le dita per sollevargli il viso e baciarlo intensamente, assaporando in questo modo il gusto dello stufato, reso ancora più delizioso dalla morbida consistenza delle sue labbra contro le mie e della sua lingua che risponde timidamente al mio assalto.

Solo quando lo sento mugolare per la mancanza di ossigeno lo lascio andare, divertito dalla sua espressione imbarazzata e dal colore delle sue guance, ora di una tonalità molto simile a quella dei suoi capelli.

<< È perfetto >> commento soltanto, facendolo arrossire ancora di più, poi mi ordina di sedermi a tavola con un tono impacciato che mi fa venire voglia di stuzzicarlo ancora di più.

Tuttavia il suono del mio stomaco che brontola dalla fame mi spinge ad obbedire e mi accomodo al mio posto, esultando internamente quando Guanshan mi mette davanti un piatto enorme di stufato fumante.

<< Buon appetito! >> dico, preparandomi a gustare quella prelibatezza, ma proprio in quel momento il mio intero appartamento svanisce e io mi ritrovo steso sul prato della scuola, Jian Yi che mi fissa dall’alto con espressione perplessa.

<< L’intervallo è finito, è ora di tornare in classe >> mi avverte, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi, e io lo seguo sbadigliando sonoramente.


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Capitolo 3
*** Amaro - Il sapore della paura ***


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La definizione che il dizionario riporta del termine “paura” è “stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario”, ma solo provandola di persona ci si rende conto di quanto questa spiegazione sia insufficiente.

Non è descritta, per esempio, la sensazione che dà il sudore freddo che ti scorre lungo la schiena nel vedere il tuo migliore amico trascinato via da degli sconosciuti, mentre uno di loro ti preme la testa contro il pavimento, impedendoti di muovere anche solo un muscolo.

Non è riportata l’intonazione stridula e innaturale che assume la tua voce quando urli il suo nome nel tentativo di trattenerlo con il solo potere della disperazione.

Non c’è scritto neanche che la paura ha un sapore tutto suo, amaro come il veleno, un sapore che non potrai mai dimenticare, una volta assaporato.

Il dizionario non ti dice nemmeno che la paura è crudele e che ha uno spietato senso dell’umorismo.
Te ne rendi conto solo quando la senti pervaderti, perché in quel momento realizzi che stai per perdere l’unica cosa di cui ti importi veramente, anche se fino ad un momento prima non sapevi nemmeno di tenerci così tanto.

È esattamente come se un potente riflettore si accendesse dentro di te, illuminando di una luce intensa ogni angolo del tuo cuore, esponendo brutalmente i sentimenti che avevi nascosto con cura per sottrarli al tuo stesso sguardo, per poter fingere che non esistessero.

Te li mostra sadicamente, in modo da assicurarsi che, quando alla fine quella cosa preziosa ti viene strappata dalle mani, ti faccia male da impazzire.

Eppure sai che non sei in grado di evitarlo, perché sei un ragazzino impotente davanti a uomini grandi e grossi contro i quali non puoi nulla, e ti senti come se stessi combattendo un drago con una spada di cartone.
Puoi ribellarti, puoi divincolarti, gridare e piangere, ma non servirà a niente, lo sai benissimo.

È solo dopo, quando è tutto finito e le cose si sono sistemate grazie ad un inaspettato colpo di fortuna, che ti accorgi che nonostante la paura se ne sia andata ha lasciato dentro di te un segno indelebile, perché adesso non puoi più ignorare quello che provi.

Vedi il suo viso, il suo sorriso, ascolti la sua voce come se non l’avessi mai davvero sentita prima e tutto ha un significato diverso, un peso diverso; così giuri a te stesso che non permetterai mai che una cosa del genere accada di nuovo, che ti prenderai cura di quella persona e la terrai accanto a te, al sicuro.

<< Voglio crescere in fretta... Diventare più forte. Così potrò proteggerti >> lo dici ad alta voce, stringendogli la mano in modo che capisca che sei dannatamente serio, e anche se ti senti stupido non puoi proprio farne a meno, perché sai che altrimenti saranno altre parole ad uscire dalle tue labbra, parole che non sei ancora pronto a pronunciare.



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Capitolo 4
*** Acido - Dolcetto o Scherzetto ***


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<< Dolcetto o Scherzetto? >> sussurrò He Tian al suo orecchio, facendolo rabbrividire.

<< Smettila di apparire dal nulla in questo modo >> borbottò Guanshan in risposta, strofinandosi l’orecchio per eliminare la sensazione di solletico lasciata dal suo respiro caldo.

<< Certo che no, è divertente vederti sobbalzare ogni volta >> lo prese in giro, cingendogli le spalle con un braccio per impedirgli di darsela a gambe come al solito.

<< Sei proprio una spina nel fianco >> fu il commento del rosso, rassegnato a dover sopportare quelle sgradite attenzioni.

<< Non mi dispiace poi tanto se si tratta del tuo fianco >> ghignò He Tian, facendolo arrossire leggermente.

<< Comunque non hai risposto alla mia domanda: dolcetto o scherzetto? >> ripeté, guardandolo di sottecchi.

<< Non ho intenzione di giocare con te >> rispose lui, seccato << Halloween è già passato >>.

<< È una tua scelta, ma se mi ignori allora vuol dire che scegli lo scherzetto e io sono autorizzato a farti quello che voglio… >> lo provocò, infilando una mano nella scollatura della sua t-shirt e accarezzandogli il petto in modo ben poco casto nel bel mezzo del corridoio della scuola, attirando gli sguardi di tutti i presenti.

<< Ho capito, ho capito! >> cedette Guanshan, divincolandosi dalla sua presa e frugando nella tasca dei propri pantaloni alla ricerca di qualcosa.

<< Ecco, prendi, e lasciami in pace >> disse, mettendogli in mano una caramella al limone.

He Tian la fissò per un momento, resistendo a stento all’impulso di scoppiare a ridere, poi la scartò e se la mise in bocca con un sorriso malizioso dipinto in viso, sorriso che si trasformò in una smorfia non appena il rivestimento della caramella iniziò a sciogliersi e la sua lingua entrò in contatto con il succo.

<< È acida >> esclamò, le lacrime agli occhi.

<< Ben ti sta >> fu il commento spietato del rosso, che assistette con orgoglio a quella piccola vendetta.

<< Come fai a mangiare questa roba… sembra detersivo per piatti! >> si lamentò, imponendosi di mandare giù rapidamente quella schifezza per non dover più sentirne l’orribile sapore.

<< A me piace >> rispose innocentemente.

<< Almeno adesso capisco perché sei sempre scortese con tutti, è colpa di queste caramelle, ti rendono acido come loro >> realizzò, sentendo uno spiacevole pizzicore nello stomaco.

<< Questa è una gran cazzata >> ribatté Guanshan, facendo per andarsene, ma He Tian lo abbracciò da dietro, ancora una volta incurante degli sguardi delle persone attorno a loro.

<< Vorrà dire che dovrò sforzarmi di più per compensare dandoti molto più affetto >> si impegnò, ricevendo in cambio un insulto imbarazzato e una gomitata nello stomaco.





Angolino dell'Autrice

Grazie a tutti quelli che hanno letto questa raccolta!
Se volete farmi sapere cosa ne pensate, le vostre recensioni sono sempre assolutamente gradite <3
È stato un piacere partecipare al contest, e per questo ringrazio la pagina 19 Giorni - Italian (che trovate a questo indirizzo: https://www.facebook.com/19DaysItalian/).
Un grazie speciale va, come sempre, ad AlyRise e Ladydeathxx, le amiche che mi sostengono sempre e sopportano con stoico eroismo le mie assillanti richieste di betaggio. Grazie, siete la mia salvezza <3
Con questo vi saluto!
Alla prossima <3

LadyVampire92

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