secondi di vita

di Darksaw95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri Sfuggenti ***
Capitolo 2: *** L'inizio ***
Capitolo 3: *** Che tempi ***
Capitolo 4: *** Fantasia ***



Capitolo 1
*** Pensieri Sfuggenti ***


Sapete la vita ci sorprende sempre, specialmente quando ci sono delle conseguenze dietro l angolo e nemmeno ne sappiamo l esistenza, noi pensiamo che tutto va e andrà bene e mettiamo tutti noi stessi in ciò che facciamo, ma se per un attimo ci fermassimo a pensare, ci renderemmo conto che non siamo immortali, motivo per il quale mi trovo qui.

In questo momento mi trovo in una sala d aspetto di un ospedale da almeno due ore, al solito quando c è da aspettare negli ospedali si perde almeno tutta la mattina, vi starete chiedendo chi io sia, mi chiamo Laura Bruno ,ho 25 anni frequento il quinto anno all università di Giurisprudenza, so che immaginate un avvocato una persona molto spigliata alta , molto fine, il realtà sono solamente una ragazza nella norma, con dei capelli neri a caschetto , degli occhi grandi ,presi da mia madre e un fisico normale a parte qualche patatina di qua e di la.

Torniamo alle cose serie, mi chiamo Laura e sto aspettando da almeno tre ore per vederlo, ho ricevuto una chiamata da psichiatria, un altra volta e sono corsa qui per lui, un altra volta.

'Signorina Bruno prego si accomodi'

'si eccomi' .

Sto entrando dentro un corridoio bianco cercando automaticamente la quinta porta grigia, la serratura fa molto rumore, davanti a me un ragazzo poco più grande di me con la testa piena di capelli lisci color del legno alza gli occhi verdi verso di me e un sorriso gli si forma in quella bocca che tante volte mi ha fatto sussultare , e ancora una volta quegli occhi mi fanno dimenticare dove sono.

'eccoti ' mi dice venendomi incontro prendendomi le mani'

'eccomi, come stai?'dico sedendomi insieme a lui accanto il lettino appoggiato al muro'

' io sto bene io bene sto , sto bene ma ma dimmi tu? E il bambino? Luca come sta Luca?

Eccoci, salve realtà.

'io sto bene, ascoltami non c è nessun Luca di cosa stai parlando, non ti ricordi?

Mi guarda fisso'il nostro bambino dov è?

'Mirco, non c è mai stato nessun bambino '

Sento aprirsi la porta alla mia destra , dal quale entra una signora molto alta , bionda statuaria , sua madre.

'Salve Laura , non doveva scomodarsi'

'Non si preoccupi mi hanno chimata '

' non c è bisogno che lei venga sempre ci sono io , ora se non le dispiace dovrei parlare con mio figlio,

Rimango a fissarla un attimo dopo di che mi giro verso mirco che mi accarezza il viso guardandomi

'Mirco sto andando un attimo in bagno , arrivo subito'

Lui incomincia a protestare ma io scappo via subito.

Esco dalla stanza guardando nel vuoto davanti a me,chiedendomi il perchè di tutto, ricordando tutto, ricordando il nostro noi, ricordando la nostra storia, la storia di Laura e Mirco.

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Capitolo 2
*** L'inizio ***


Trasferirsi non è mai una cosa bella specialmente se quando devi incominciare il liceo non conosci nessuno. Sono appena arrivata davanti il cancello del liceo , e ancora non c è nessuno come al solito sono in anticipo,
Mia madre è la preside di una scuola elementare di Padova e non può assolutamente fare tardi a scuola e se voglio un passaggio, devo alzarmi alle sette del mattino,per non parlare di mio padre che essendo medico mai sia avere un passaggio da lui, vorrà dire che aspetterò qui tutta sola .
Hanno appena aperto i cancelli , siamo molti ragazzi,non conosco nessuno e sono tutti a gruppo, meglio che mi dirigo verso la mia classe, mi sento una sfigata , mi siedo al secondo banco.
Dalla porta della mia classe vedo entrare varie gente, persone snob, persone rozze e delle ragazze che ridono a gruppetto, accanto me si siede una ragazza con gli occhiali che incomincia ad uscire dei libri, oddio, sono una sfigata.
Le lezioni continuano per tutta la mattinata ma prima della fine dell'ultima lezione mentre sto per mettere i libri nello zaino mi accorgo di un ombra davanti a me, alzo gli occhi e mi ritrovo davanti a me una ragazza robusta con una frangetta che le copriva varia parte degli occhi e i capelli lunghi neri ,in questo momento che voi ci crediate o no mi sta sorridendo .
' ciao è un piacere conoscerti mi chiamo Anna , ascolta scrivi il tuo numero qui , questo foglio lo passeremo per tutti i banchi cosi ognuno di noi avrò il numero dell' altra
'emm si certo , comunque piacere mi chiamo Laura'
'ciao Laura abbiamo 5 anni davanti a noi meglio darci una smossa per conoscersi'
Approfittando della mia compagna di banco che era in bagno, si siede e incomincia a parlarmi
'sei fidanzata?'
che domande'emm si tu?'
'si da tre anni, è il mio migliore amico è una persona dolcissima, è davvero un amore ,lui va alla ragioneria no al classico come noi, peccato ,sarebbe stato bello averlo attorno , e il tuo invece?
'bhe il mio ragazzo è piu grande è al quinto al liceo scientifico , si chiama Leonardo e il tuo?
'il mio ragazzo si chiama Giuseppe'
'Anna vieni dobbiamo prendere l autobus '
'scusami ora devo andare è stato un piacere parlare con te Laura'.
Le dico ciao mentre si allontana, che strana ragazza , mi sta simpatica dovrei parlare un po di più la prossima volta.
Esco da scuola , questa sera mi devo vedere con Leonardo e Marta per fare una passeggiata, meglio sbrigarsi.
'Come è andato il tuo primo giorno a scuola piccola?'mi chiede Leo
' ho fatto amicizia , penso non sia andato molto male 'gli sorrido.
Mi sorride di rimando e incominciamo a baciarci, siamo appoggiati in una panchina aspettando Marta , fa molto freddo Leo incomincia a saltellare e lo guardo ridendo, è un ragazzo molto bello con i capelli neri corti, gli occhi scuri e alto per la sua età.
' ehy ragazzi'è arrivata Marta
La salutiamo e incominciamo a camminare e a parlare di ciò che abbiamo fatto durante la giornata, Marta sale in schiena a Leo e incomincio a ridere a crepapelle mentre lui la fa cadere a terra e viene a farmi il solletico,
' ragazzi sono le 10 devo andare a casa'
'no dai rimanii'mi dicono in coro'
Sorriso e mi avviino a dare un bacio a Leo che mi tiene stretta e poi mi lascia andare, saluto a Marta e incomincio ad andare a casa, pensando alla scuola l indomani , all improvviso mi arriva un messaggio nel telefono
'è stato un piacere conoscerti oggi, domani ci sediamo insieme nel banco! Buona notte)è Anna,
che dolce le rispondo di si sorridendo entro in casa e mi metto subito a dormire

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Capitolo 3
*** Che tempi ***


Che voi ci crediate o no svegliarsi la mattina col sole in faccia e quel leggero venticello che ti accarezza i capelli non è niente male.

Pensavo che la mia vita sarebbe cambiata di molto trasferendomi in un altra parte della città ,in realtà ora mi sembra tutto stupido, certo non avrò i miei amici sempre accanto a me, ma posso avere loro e altre persone, ma si dai, andiamo in bici.

Entrar nei corridoi della scuola è un po come andare allo zoo ti sembra di vedere tante specie diverse che aspettano solo di mangiarti, e poi giri gli occhi ed eccola, colei che il primo giorno di scuola mi disse di voler stare accanto a me nel banco, che il giorno dopo mi chiese di uscire, e da allora siamo amiche da esattamente un anno , Anna.

'ehy ragazzina siamo al secondo anno! Ti sembra vero? 'dice saltellando

'no per niente se devo essere sincera, ho intenzione di colorarmi i capelli biondi'

'mm io voglio farmeli viola, secondo te a Giuseppe potrebbero piacere?'

'penso proprio di si, chissà Leo che ne dirà'

questa estate Leo è stato sempre più assente a causa del calcetto, menomale che ho Marta che lo tiene d occhio ,oddio Marta devo confermare per andare a mangiare una pizza stasera ,

ECCIù

'Anna tutto bene?'

' si solamente una leggera influenza' dice soffiandosi il naso

Osservandola mi rendo conto che ha il naso rosso e gli occhi molto lucidi,insieme entriamo in classe.

La giornata continua normalmente tra saluti e spiegazioni quando ad un certo punto Anna si sente cosi male che la vengono a prendere , le faccio segno di sentirci più tardi mentre esce dall'aula , ora la giornata sarà ancora più lunga senza Anna.

Le lezioni finiscono e torno a casa, mi metto a leggere un libro sul divano, ultimamente i miei non ci sono quasi mai a causa del lavoro che fanno, dovrei adottare un animale.

Mi addormento senza nemmeno accorgermene e mi sveglio giusto in tempo per prepararmi e andare a mangiare una pizza con Marta, Leo ha detto che verrà dopo cena.

Il locale è cosi bello, è molto rustico , saluto Marta abbracciandola, il suo odore mi ricorda la prima volta che la vidi con quelle codine nei capelli, ci sediamo nel tavolo e incominciamo a leggere i menù parlando delle nostre giornate, di come ormai il violino è diventato il suo unico strumento .

Ad un certo punto mentre mangiamo la pizza fa un sospiro

'che c e Marta?le chiedo preoccupata

'sai, sei fortunata hai un ragazzo davvero bello'dice sorridendomi

' ahahah si lo so, lo vuoi prestato?'dico ridendo

'sarebbe bello'dice sussurrando

Rimango immobile, 'cosa vuoi dire?'

'Laura, sono innamorata di Leonardo'

'cosa..cosa stai dicendo?'

'mi dispiace cosi tanto..'incomincia a sighiozzare

Non so cosa dire,in silenzio incomincio ad alzarmi dal tavolo, lei mi segue, esco fuori dalla pizzeria.

Davanti a me trovo Leo, e la cosa che mi colpisce di più e che la prima persona sui cui posa gli occhi non sono io , ma lei.

Allora cosa sto facendo?sto tenendo lontane due persone che si vogliono,per un sentimento che io provo, forse in realtà sto sbagliando io, dovrei lasciarle andare.

Li guardo per un ultimo istante, a tutti e due, che restano a fissarmi con lei che piange e lui che mi guarda sconvolto e poi guarda lei dubbioso, e cosi scappo via.

Dove vai quando tutto va male?quando sei sola? Quando sai che la persona a cui vuoi bene non sarà più tua? Dove vai quando vorresti buttarti da un ponte o nasconderti?

Vai dall unica persona che può farti stare meglio, che è te.

TOOM TOOM TOOM

Mi ritrovo sotto casa di Anna a sbattere furiosamente contro la porta dell ingresso, all improvviso si apre, e spunta lei tutta insonnata che si strofina gli occhi in pigiama e con le guanciotte rosse.

Ora si,ora posso lasciarmi andare, incomincio a piangere lei mi prende ,mi abbraccia e mi porta con se nella sua stanza, ci mettiamo coricate in un letto piccolino attaccate,diventando un unica cosa, perche a causa della febbre la sua pelle è molto calda, e ci siamo incollate a vicenda, lei si mette a dormire profondamente e io appoggiata a lei incomincio a pensare che forse tutto succede per un motivo, e per ringraziare di essere qui,insieme a lei.

 

 

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Capitolo 4
*** Fantasia ***


Penso proprio che se fossi stata la protagonista di un film da teenager a questa ora troverei sotto casa mia il più bello della scuola a dirmi quanto mi ama che non è come penso e che tutto andrà bene tra vari applausi, bhè la realtà è molto diversa dalla fantasia.

Mi trovo da almeno 15 minuti nel divano di Anna ad analizzare la situazione, i suoi genitori non ci sono e con la scusa di Anna malata ho detto ai miei di farle compagnia, quindi, niente scuola oggi.

'mi spieghi perche hai lasciato un ragazzo solo perche una tua amica ti ha detto che lo vuole?

'ex amica, e inoltre la guardava in maniera strana come se fosse l unica persona quando c ero anche io'

'mm va bene, ma a lui hai chiesto?'

'no, ma fatto sta che non mi ha seguito mentre me ne stavo andando , quindi?'

'si va bene hai ragione tu pensi che se teneva a te ti avrebbe seguita, giusta affermazione, ora il prossimo passo è?'

'fargliela pagare, '

'non mi sembra un passo avanti, comunque va bene e come?'

'dovrei fare ciò che ha fatto lei a me o almeno provarci..'

'mm..il dubbio è sempre come, ah mi sono dimenticata di dirti che fra un po' verranno dei miei vecchi amici ,non preoccuparti sono persone molto simpatiche ci andrai d accordo, '

mmm che felcità.

Ad un certo punto suona il campanello dell ingresso

'eccoli'

Anna scende ad aprire e rientra con dei ragazzi dietro di se è incomincia a presentarmeli

'lei è Anita'indicandomi una ragazza con i capelli biondi lunghi una faccia piena di puntine ma con degli occhi color mare bellissimi

'lui è Marco' Marco era il tipico ragazzo magrissimo altissimo con la frangetta davanti i capelli e con l aria molto timida

'lui è Mattia' mattia era il miglior amico di Anna un ragazzino biondo con un ciuffo che gli copriva gli occhi alto quanto lei

'lui è Giuseppe il mio ragazzo' giuseppe era molto più baso e magro di Anna ma aveva una faccia molto simpatica

' ragazze lei è Laura è una mia compagna di liceo'

tutti mi guardarono e incominciarono a farmi domande , si scoprì che il ragazzo di Anita era nella stessa comitiva di Marta e che conosceva anche il suo ragazzo Gianfranco., fu molto semplice avere il numero di telefono anche se sapevo che era sbagliato, incominciai a mandargli messaggi e lui stava al gioco gli piaceva molto parlare con me, mentre messaggiavo con gianfranco Marco incomincio ad avvicinarsi a me mentre gli altri guardavano la televisione

'ciao' disse

'ciao'

che fai di bello?'

'niente sto messaggiando con un ragazzo'

'ah capisco, è il tuo ragazzo?

'No non ho un ragazzo'

'in che liceo vai?'

'in quello di tania 'dissi ridendo'

' ah vero'disse imbarazzato

e tu?

'io frequento il geometra,domani ho già un compito scritto'

'io odio i compiti scritti, faccio sempre poco punteggio'

lui si mette a ridere, Marco è un ragazzo molto dolce

'va bene ragazzi è ora di andare io Laura Giuseppe e Mattia dobbiamo uscire ci vediamo domani'

tutti incominciano a salutare in coro e vedo Marco avvicinarsi a Anna e poi andare via con gli altri.

'sai cosa mi ha chiesto Marco?'

'cosa?'

'il tuo numero di telefonooooooooooooooooooooo'dice incominciano a gridare sulla fine della frase

'non mi dire che gliel hai dato'

'emm si, è molto dolce ogni tanto rispodigli'

é vero è un ragazzo molto docle e mi ha fatto piacere parlare con lui,vedremo

'Bene ragazze'dice Giuseppe 'ora andiamo da una parte'.

Pensavo che andare in bicicletta fosse la cosa piu bella che io potessi fare quando c è una giornata stupenda... mi sbagliavo..ANDARE IN MOTORE E' MOLTO MEGLIO.

'oddio sembra di cadere!'

'aggrappati!'

sono nel motore con Giuseppe il fidanzato di Anna e lei è nel motore con Mattia che corriamo l uno difronte all altra tenendoci le mani, sopra il ponte , il vento mi scompiglia i capelli e il sole mi riscalda, è cosi bello , non hai bisogno di pensare.

Arriviamo in una spiaggia piena di pietre e ci corichiamo prendendoci il sole, incominciamo a parlare tutti e quattro e a conoscerci mentre Giuseppe abbraccia Anna e Mattia mi tira pietre , è un pomeriggio stupendo vorrei non finisse mai.

Verso le otto di sera incominciamo ad andare mi accompagnano a casa con Anna che mi dice a domani e i ragazzi che mi salutano.

Entro a casa e trovo i miei a tavola ad aspettarmi

'è da un po che non ti vedo, com è andata tesoro?'dice mia madre

'bene sai,'

scusa un attimo tesoro ho una chiamata dal lavoro'pronto?si salve,'incomincia a dire andando in salotto, guardo mio padre intento a guardare il telegiornale,'

mi arriva un messaggio.

'CIAO SONO MARCO CHE FAI'

Oddio non mi va di rispondergli mangio mi alzo dal tavolo e vado a letto domani dovrò andare a scuola e tante cose da fare. 

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