Star collision

di jessthesohodoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I - Two parallel lines ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** I - Two parallel lines ***


I












Connor era talmente stanco che credeva di non uscire a tenere gli occhi aperti ancora per molto.


Aveva appena fatto un esame che lo aveva tenuto impegnato per tutta la notte, non che dormisse molto ultimamente comunque.


Beh, almeno gli era valso un trenta e lode.


Si rilassò appena quando si sedette nel suo banco, arrivando nell'aula della professoressa Keating quando ormai era già piena.


“Amico, com'è andata?” gli urlò Asher, qualche spalto più sotto.
“30” gli rispose Connor
“Bravo il mio ragazzo” gli rispose Asher, con entrambe i pollici alzati.


Si perse qualche secondo a guardarsi attorno. Il suo sguardo si fermò sul banco vuoto di Wes per qualche secondo di troppo, notando come anche Laurel avesse fatto lo stesso, uno sguardo vitreo sul volto della ragazza.


Avevano perso uno di loro e , anche se forse non avevano un rapporto così stretto come credevano a volte, gli aveva comunque distrutti nel profondo.


Prima tra tutti Laurel, che sembrava metterci fin troppo impegno anche solo a sopravvivere.


Il suo sguardo incontrò per un attimo quello di Michaela, anche lei affranta nel vedere la loro amica così distrutta.


Alzò gli occhi quando lo vide arrivare. Appoggiò in fretta il computer, bilanciando un paio di libri come un perfetto giocoliere.


Le cose con Oliver si potevano definire in una sola maniera : complicate.


Connor conviveva ancora con il senso di colpa per quello che aveva fatto. La sua intenzione era di punire Oliver, certo, ma anche Thomas. Voleva farlo star male come lui aveva fatto con Oliver, perché è un ragazzo così speciale che non si merita di essere trattato in tale modo.


Lui lo sapeva bene.


Così lo aveva usato, trattato come un pezzo di carne, così come lui aveva fatto con Ollie.


Gli sorrise timido quando i loro sguardi si incontrarono, e a Connor sembrava di sentire come una collisione di stelle.


Quel momento, però , fu spezzato dal rumore dei tacchi di Annalise Keating.


“Buongiorno classe” disse , appoggiando la borsa sulla cattedra con ben poche cerimonie “Partiamo subito con il caso, se non siete troppo stanchi dopo l'esame di Harris”


La classe si risvegliò da quelle parole, lasciando trasparire un silenzioso si.


“Bene” disse soddisfatta Annalise, subito all'opera con il piccolo telecomando della televisione accanto a lei.


Al suo fianco apparve la foto del loro prossimo cliente.


Sembrava un ragazzo poco più grande di lui, o al massimo della stessa età. Mascella squadrata, occhi chiari e capelli neri, sembrava uno di quei bulli che lo prendevano di mira alle superiori.


Ma quegli occhi, Dio, a Connor rimasero impressi.


Sembrava che , dall'espressione, volesse dire al mondo che stava fottendo il sistema , l'ordine naturale della cose. Sembrava voler spaccare il mondo.


Gli occhi no. Gli occhi erano sofferenti, raccontavano una storia completamente diversa.


“Mikhailo Aleksandr Milkovich” disse Annalise “22 anni. Sta scontando una pena per tentato omicidio con pena varibile da 8 a 15 anni. Il resto dei dettagli vi è stato spedito per e-mail dal signor Hapton questa mattina. Avanti, soprendetemi. Come lo tiriamo fuori?”


Gli alunni incominciarono a esporre le loro idee, lasciando Connro da solo con i suoi pensieri.


Venne fuori che la vittima, Samantha Gallagher , sia stata ritrovata morta nel salotto di casa Gallagher dall'indiziato stesso e dalla sorellastra della vittima, Deborah.


Connor non stava realmente seguendo, quando notò una frase in particolare del rapporto della polizia.


Nessun testimone a carico dell'indiziato sulla scena del crimine. Viene qui riportato che Fiona, Philip, Ian , Carl e Deborah Gallagher non hanno rilasciato dichiarazioni a suo carico”


Connor prese nota dei nomi di queste persone. Voleva semplicemente farsi un idea di queste persone.


Accedette a Facebook, desideroso di farsi un po' gli affari loro.


Vivevano tutti nel South side, uno dei quartieri più malfamati di Cicago. Apparte per un paio di foto un po' “oscene” , probabilmente fatte ad alcune feste, sembravano puliti.


Cercò “Ian Gallagher” per ultimo, con uno strano presentimento.


Il ragazzo era decisamente attraente. Folti capelli rossi incorniciavano una mascella squadrata e un sorriso da togliere il fiato.


Poteva essere decisamente il suo tipo se non fosse per un foto, datata 2013 , dove il loro nuovo cliente lo guardava con uno sguardo a dir poco amorevole.


Certe cose non le puoi nascondere. Chissà quante volte si era ritrovato a guardare Oliver nello stesso modo.


Lo guardò per un attimo, intento ad annoiarsi durante la lezione, prima di alzarsi.


“Milkovich è gay” disse , senza neanche chiedere il permesso.
“Non conosco la sessualità del cliente, Walsh, e non mi sembra attinente....”
“Conosco il tipo” spiegò Connor “Gay represso stranamente docile e gentile solo con le persone a cui tiene veramente. Credo abbia avuto una relazione con uno dei fratelli Gallagher, Ian”
“E questo spiegherebbe....”
“Deve essere successo qualcosa che abbia portato Milkovich ad agire di impulso. Magari la vittima non gli voleva insieme, anche se ho ragione di credere sia stato fatto un torto a Gallagher e che Milkovich abbia tentato di agire per vendetta” disse Connor “In più la difesa mi sembra debole, non ci sono abbastanza indizi, a mio dire, per tenerlo dentro”
“Quindi Gallagher, come dici tu, è stato una sorta di grilletto che lo ha innescato, facendolo agire per vendetta” disse Annalise pensosa “Beh, dobbiamo volare a Cicago per capirlo. Walsh prima sedia. Io, te e il signor Hapton partiremo domani mattina”


“Hey” disse Oliver.


Se ne stavano andando tutti dopo la lezione, quando lo blocco sulla soglia, un plico di fogli in mano.


“Ti ho prenotato il volo. Passo a prenderti alle 8, visto che abbiamo il volo alle 10 e 30”
“Bene” disse Connor, prendendo i fogli “Hey, sei libero stasera? Potremmo bere qualcosa con i ragazzi, ho passato l'esame dopo tutto”
“Devi preparare il caso” disse invece Oliver “Un'altra volta ok?”


“Wow, gelidi” disse Michaela, avvicinandosi
“Se non torni con lui appiccicato addosso come un koala, potrei anche ucciderti” disse invece Asher.
Connor scosse il capo. Sarebbe stato un caso difficile


***


A Cicago era uno di quegli inverni che ti entra nelle ossa e ti congela tutto. Anche il cuore.


Ian fu quasi contento di entrare nel penitenziario di Cicago, anche se sentiva il cuore pesante.


Congelato appunto.


Disse il suo nome alla guardia all'ingresso, che lo registrò, prima di sedersi e attendere l'orario delle visite.


“Ian Gallagher” disse “Sono qui per Mickey Milkovich”


Non veniva a trovarlo da un po' di tempo ormai. Si sentiva colpevole, ma credeva davvero fosse l'unico modo che aveva per sopravivere.


La stretta al cuore che gli prendeva ogni volta che pensava a lui non accennava ad andarsene , mentre rileggeva un poster sulle violenze sessuali per la terza volta di fila.


Era solo stavolta, senza Svetlana o altri, perché era giusto così.


Stavolta sarebbe entrato e non sarebbe scappato via come tutte quelle volte che era entrato per vederlo, tirandosi indietro all'ultimo minuto.


Lo uccideva vederlo dietro quel vetro.


Le cose con lui erano a dir poco complicate e la situazione non aiutava di certo, ma era come se il suo corpo reagisse d'istinto.


Voleva almeno toccarlo, ma non poteva.


Si sedette davanti a una delle postazioni, trattenendo il fiato quando lo vide arrivare.


“Ian” disse Mickey. Il suo intero viso si era illuminato vedendolo, per poi nascondere la sorpresa dietro uno dei suoi soliti ghigni.


“Hey Mick. Come va?”
“Dimmelo tu. Tre fottuti mesi che non vieni a vedermi”
“Lo so” disse Ian con un sospiro “è un po' difficile per me venire qui”
“Troppo impegnato con i ragazzi?”


Il tono di Mickey era stranamente allegro, anche se sembrava geloso.


“No” disse Ian “Troppo codardo per entrare”


Mickey lo fissò per un po' con uno sguardo dolce, prima di parlare.


“Sono contento tu sia qui” disse sorridendo “Ho delle novità. Riaprono il mio caso”


Ian sembrò sorpreso, quasi sollevato.
“Si amico. Nuovo avvocato” disse Mickey “è una tipa tosta di Philadelphia, la incontro domani”
“E il tuo vecchio avvocato?”
“Non poteva seguirmi in appello. È stato lui a consigliarmi questa Annalise Keating. Ha detto che è come un cazzo di pitbull”
“Sembra promettente”
“Lo è” disse Mickey “Allora, quanti ragazzi devo pestare quando esco di qui”
“Nessuno, o ti rimettono dentro immediatamente”
“Quanti te ne sei fatti?” disse Mickey “Devo riprendermi quello che è mio”
“Non farti false speranze” disse Ian.
“Su di te?” chiese Mick, improvvisamente triste.
“Sulla causa. Cerca solo di essere realista ok?”
“Andiamo, stavo solo sdrammatizzando Gallagher” rispose Mick, di nuovo di buon umore “Ma mi sento ottimista”
“Buon per te” disse Ian, sorridendo appena. Era seriamente felice per lui “Allora, è guarito quello schifo di tatuaggio che ti eri fatto?”
“Scusa se mi sono voluto tatuare il nome della persona che amo” disse Mickey, sorridendogli “Comunque no. Ho fatto la cazzata di voler aggiungere quella cazzo di L mancante”


Spostò il bavero della sua divisa arancione, mostrando il segno ancora rosso di una L infilata a fatica in mezzo al suo nome.


“Almeno ora è corretto” disse Ian ridendo.
“Sei uno stronzo” rispose Mickey, ridendo con lui.


Lo guardò sorridere per un po', imbambolato. Erano di nuovo nella loro bolla, quella da cui era difficile uscire.


Nemmeno le sbarre di un carcere potevano farlo.
























Soho Corner:


Hola!!!


questo crossover nasce dalla consapevolezza che, ora come ora, l'unica che potrebbe mettere a posto la situazione di Mickey sarebbero Annalise e Connor.


O dal desiderio di mettere insieme le mie otp del momento, se preferite.


In questa fic non troverete due cose però


-Si svolge , in teoria, durante la sesta stagione di Shameless / seconda metà stagione di HTGAWM. O comunque, in questa fic Mickey non scappa in Messico!


- Niente Trevor. Non ho niente contro di lui, ma non mi sarebbe servito a molto nella storia, visto che volevo dare un po' di dignità al povero Ian.


- Wes è morto e le cose sono ancora complicate tra i coliver. Ma non farò menzione della morte di Wes più di tanto, concentrandomi nel far rimettere insieme loro due, così come i Gallavich




niente, spero vi piaccia




jess




















 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


II


 

Connor se ne stava seduto su una scomodissima sedia nel penitenziario di Chicago. Oliver era di fronte a lui e sembrava stesse quasi cercando di evitare il suo sguardo.

Gli lanciava occhiate furtive , come se si aspettasse una sua reazione da un momento all'altro.

Qualche settimana prima aveva avuto la geniale idea di dirgli di Thomas. La sua reazione lo aveva sorpreso , però.

"Sei la mia vita di Connor"

"Tu puoi trovare di meglio, io me la caverò"

"Non dire queste cose"

Da allora lo guardava da sopra lo schermo del suo computer con uno sguardo triste.

Connor sapeva tutto. Sapeva delle sue ricerche e cosa aveva scoperto. Oliver era a conoscenza di Sam, e per lo mano lo aveva intuito.

Ma fin a quanto si era spinto?

"Sei nervoso?" gli chiese all'improvviso Oliver, un sorriso timido sotto i suoi soliti occhiali dalla montatura spessa.

"No, insomma, l'ho già fatto altre volte" disse Connor , sorpreso "Perché me lo chiedi?"

"Stai battendo il piede" disse Oliver ridacchiando "Lo fai sempre quando sei nervoso"

Connor si ricompose, mettendosi meglio a sedere sulla sedia.

Non sapeva perché, ma era davvero nervoso. E dire che non era la prima volta che Annalise li lasciava l'incombenza di fare il colloquio preliminare con il loro assistito, e non sarebbe nemmeno stata l'ultima.

Ma questo Milkovich , beh, gli mandava strani segnali.

Si sentiva già incredibilmente connesso a quella persona, nonostante non l'avesse ancora incontrata.

E , come al solito, Oliver l'aveva capito.

Si sentiva così nudo davanti a lui. Era l'unica persona che riusciva a leggerlo come un dannato libro aperto.

"Lo so" disse infatti Oliver "Questo ragazzo ti sta a cuore. Ti rivedi in lui in qualche modo, vuoi tirarlo fuori di qui"

"Come fai a saperlo?" chiese allora Connor.

"Non mi serve molto per codificarti, Con" disse Oliver "E poi tu e Annalise siete così bravi a tirarvi fuori dai guai"

Nella sua voce non c'era rimprovero, sembrava una qualunque frase detta in una qualsiasi conversazione.

In quel momento, un ragazzo in divisa da paramedico entrò nella stanza. Salutò per nome la guardia all'ingresso , sembrava venire in quel posto molto spesso.

"Hey Ian, sei venuto per Mickey?"

"Si, lo so. Sono in anticipo per l'orario di visite"

"Credo dovrai aspettare comunque amico" disse la guardia "Il tuo ragazzo ha dei nuovi avvocati"

Il ragazzo in questione aveva una folta testa di capelli rossi, e sembrava attraente pure visto di spalle.

Era quasi impossibile per Connor non riconoscerlo. Era anche meglio di persona.

"Ian Gallagher?" chiese allora, andandogli incontro.

"Si?" chiese Ian, un po' sorpreso da quell'estraneo.

"Connor Walsh" disse , porgendogli la mano "Sono il nuovo legale del signor Milkovich"

"Pensavo si trattasse di una donna" disse Ian, alzando un sopracciglio.

"La dottoressa Keating sta discutendo la posizione del nostro assistito con il giudice e il pubblico ministero. Io sono qui per il colloquio preliminare"

"Scusa, ma puoi anche non essere così formale con me" disse Ian sorridendo "Non siamo abituati a queste stronzate giuridiche nel South side"

"Certo" disse Connor ridendo "Volevo solo dirti che Annalise è una tosta e siamo piuttosto ottimisti, non ci sono davvero molte prove contro il tuo ragazzo"

"Mickey non è il mio ragazzo" disse Ian, rosso in viso almeno quanto i suoi capelli.

"Scusa...credevo che..."

"è complicato" disse Ian "Ho rotto con lui poco prima che lo mettessero dentro. Ma, è come se non riuscissimo a starci lontani"

"Ne so qualcosa" disse Connor.

Oliver se ne stava ancora seduto, ma si capiva benissimo il fatto che li stesse origliando.

"Oh" disse invece sorpreso Ian "Problemi con la ragazza?"

"Si, il bel asiatico seduto li" disse Connor ridendo "Tifiamo per la stessa squadra, amico"

"Oh, capisco" disse Ian arrossendo "Sembrate una bella coppia. Beh, forse lo eravate"

"Come hai detto tu, è complicato" rispose Connor.

La guarda comunicò che era arrivato il suo turno, cosa che fece innervosire Connor ancora un po'.

"Mickey cercherà di sviare ogni domanda" disse Ian "Cercherà di non rispondere, se può. È la sua cazzo di autodifesa, o stronzate simili. Chiedili quello che devi chiedere, ma non aspettarti che collabori immediatamente. Ci metterà un po' a fidarsi di te, non gli piacciono molto gli avvocati. E vacci piano con lui. Sembra un duro, ma è più sensibile di quello che fa vedere"

"Da come ne parli sembra che te ne importi ancora qualcosa" disse Connor.

"è l'uomo che amo" disse semplicemente Ian "Sono la sola persona che lo conosce veramente a questo mondo"


"Grazie allora" disse Connor "Non ci metterò molto"

"Non importa" disse Ian "Io aspetto qui"

Connor richiuse la porta dietro di sé con un sospiro. Si sentiva un peso enorme sulle spalle. Quel ragazzo era ancora dannatamente innamorato del loro cliente. Poteva leggerlo in ogni singolo muscolo del suo viso.

"Grazie" disse Oliver, chiudendo il pc di fronte a sé.

Ian ci mise un po' a registrare la presenza dell'altro uomo.

"Di nulla" disse Ian "Se posso dare una mano"

"Credimi, non immagini quanto tu abbia aiutato Connor" disse Oliver.

"Ne sei sicuro?" chiese Ian

"Si, come hai detto tu, Connor è l'uomo che amo. Non mi serve molto per capire quando è nervoso"

"Bel casino l'amore eh" disse Ian, sedendosi al posto di Connor.

"Non immagini quanto" disse Oliver , sorridendo al ragazzo di fronte a se.

+++

Mickey percorse il lungo corridoio con una strana eccitazione in corpo.

Sarebbe uscito da quella cazzo di situazione e l'avrebbe giurato , sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe mai messo piede in quel dannato carcere.

La tipa sembrava una tosta, una che sapesse il fatto suo.

Ecco perché, quando vide un ragazzo davanti a se, non seppe più cosa aspettarsi.

"Buongiorno Mickey" disse "Connor Walsh, sono qui per farti qualche domanda"

"Pensavo che il mio avvocato fosse una donna, amico" disse Mickey, un po' sulla difensiva.

Non che si stesse lamentando. Il ragazzo era indubbiamente attraente, con una folta barba scura che lo facevano sembrare un tipo interessante.

Peccato che a lui piacessero rossi, con l'aspetto da alieno e il cervello incasinato.

"La dottoressa Keating sta discutendo la tua situazione con il giudice e il pubblico ministero in questo momento" disse Connor, senza prestargli molta attenzione "Io sono qui per dirti quello che faremo e per capire come possiamo lavorare"

"Quindi mi ha mandato un dannato novellino" disse Mickey "Fantastico"

Connor lo guardò fisso per un istante prima di parlare.

"Mi hanno avvertito del tuo poco amore per gli avvocati, Mickey, ma io e Annalise stiamo cercando di fare nel nostro meglio. Annalise vince il 90% delle sue cause"

"Fermo, aspetta" disse Mickey "Con chi cazzo hai parlato?"

"Ian" disse semplicemente Connor "Sta aspettando qui fuori. Quindi se non ti dispiace, non vorrei che il tuo ragazzo avesse fatto tutta questa strada per nulla"

Mickey si ritrovò inconsciamente a sorridere. Ian stava mantenendo la promessa.

Era stato li solo il giorno prima.

"Esattamente come immaginavo" disse Connor sorridendo "Pensa a questo colloquio come a un cerotto. Non mi ci vorrà molto, ok?"

"Ma ormai l'orario delle visite sarà finito"

"Ho convinto la guarda a darvi 10 minuti in più" disse Connor "Hanno detto che ti stai comportando bene , per essere un Milkovich"

"Più qui dentro voli basso più sopravvivi" disse Mickey "E diciamo che la mia famiglia non ha proprio una bella reputazione da mantenere. Ma perché hai fatto tutto questo?"

"Diciamo solo che capisco il bisogno viscerale che provi di vedere Ian" disse Connor "A volte è come se quella persona sia l'unica capace di farti vivere davvero"

Fuori dalla porta a vetri poteva benissimo vedere Ian, girato di spalle , mentre parlava con un ragazzo dai lineamenti asiatici.

Dagli sguardi pieni di preoccupazione che lanciava verso al porta, Mickey aveva capito di chi parlava.

"Oh, sei un tipo da nerd asiatico" disse ridendo "Beh, a me piacciono rossi e un po' pazzi, non sarò di certo io a giudicarti , amico"

"è così palese?" chiese allora Connor.

"Hey, va bene. Cazzo, quello che provo per Ian mi ha salvato la vita" disse Mickey "Mi ha distrutto il cuore un milione di volte, ma farei di tutto per quella testa rossa"

"Anche io" disse Connor "Anche se mi ha mollato con una scusa idiota, farei di tutto per Oliver"

"Sentiamo, scommetto che non riesce a battere la stronzata del "Non puoi aggiustarmi, io sono così" che mi ha rifilato Ian" disse Mickey.

"Diciamo solo che Annalise non è proprio la più onesta tra gli avvocati di questo paese"disse Connor "A volte coinvolge anche me e i miei amici, e questo a Ollie non andava bene. L'ha spaventato. Ma ti tireremo fuori di qui, lo prometto"

"Hey, finché fate il vostro lavoro e mi fate tornare in quel buco infernale che è il South side, io non farò domande sui metodi che userete"

"Allora penso che lavoreremo bene insieme" disse Connor sorridendo.

Qualche minuto dopo Connor lasciò finalmente il posto a Ian .

"Avete 10 minuti, dopo di che la guardia busserà alla porta e si riprenderà Mickey. Ma almeno non avrete quel dannato vetro a dividervi" disse Connor "Noi ci vediamo oggi pomeriggio con Annalise, Mickey"

"Perfetto, ci si vede amico" disse Mickey.

"Grazie" disse invece Ian "Per tutto"

"Grazie a te per i consigli utili" disse Connor.

Chiusa la porta, Ian si voltò verso di lui , sorridendogli in quel modo che gli faceva stringere il cuore come pochi.

"Hey" disse Ian sedendosi.

"Hey" rispose Mickey.

Aveva ancora le mani ammanettate al tavolo, ma la sola idea di poter effettivamente prendere le mani di Ian gli stava quasi facendo girare la testa.

"Ti sei comportato bene?" chiese Ian sorridendo.

"Ho fatto del mio meglio Gallagher" disse Mickey , prendendogli la mano "Poi Connor è un tipo apposto"

"Si, anche Oliver" disse Ian "Ci ho parlato un po' mentre aspettavo"

I due osservarono la premura con cui Oliver stava aiutando Connor a infilare il cappotto. Il sorriso di Connor era radioso quando era con lui.

A quanto pare, non erano l'unica coppia incasinata di questo pianeta.

 

 

 

 

 

Soho Corner :

SENTO IL PROFUMO DI MOLTEPLICI BROMANCE NELL'ARIA.

Il fatto è che non sapevo se scrivere una Gallavich o una Coliver per questo aggiornamento, ma grazie a Dio ho questo Crossover da mandare avanti.

L'incontro tra Ian e Connor, però, mi sa che sarebbe più così

Che ne pensate del ritorno di HTGAWM? Questa dannata serie e un WTF continuo, ad ogni episodio

Che ne pensate del ritorno di HTGAWM? Questa dannata serie e un WTF continuo, ad ogni episodio.

Ma almeno, dopo l' "I love you" di Ian, abbiamo finalmente avuto un'altra patata che ha aperto finalemnte gli occhi

"You are my life Connor"

I'M SO PROUD OLLIE.

Ma sopratutto

"Don't let go"

"I won't"

DAI CHE ALMENO LORO CI DANNO UNA GIOIA (Sperando, ovviamente, che ce la diano anche i Gallavich quando Shameless tornerà in autunno)

un bacio

jess

 

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