Brittana: The story

di FrozenHeart__14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Proposal ***
Capitolo 2: *** Surprise ***



Capitolo 1
*** Proposal ***


 
Nᴇᴡ Yᴏʀᴋ
 

«Britt?»

La voce calda -e roca allo stesso tempo- della latina aveva attirato l’attenzione della ragazza sdraiata sotto di lei che, in quel momento, era impegnata ad accarezzarle lentamente la schiena nuda. La bionda, così, aveva alzato la testa dal bracciolo del divano, su cui si era poggiata qualche minuto prima, in modo da poter guardare la sua ragazza.

«Vorresti sposarmi, un giorno?»

Era arrossita leggermente, nel domandarlo alla sua bionda. Brittany, d’altro canto, le aveva sorriso dolcemente, lasciandole un lieve bacio sulla fronte.

«Certo che ti sposerei! Se dipendesse da me, lo farei anche adesso; qui, sul divano con Lord T che celebra e Lady che porta le fedi!»

Ed era vero. La ballerina amava così tanto la sua Santana, che l’avrebbe sposata anche in una fogna.
Si era alzata, poi,  leggermente con il busto poggiandosi sui gomiti. La latina, seguendo i suoi movimenti, si era poggiata contro le spalle chiare della ragazza, baciandola sulle labbra con un sorriso stampato in volto.

«Ti amo così tanto!»

Le aveva sussurrato sulle labbra, prima di riprendere a baciarla; prima dolcemente, poi approfondendo di più il contatto finché la bionda non si era allontanata leggermente con il viso.

«San, per quanto non mi dispiaccia baciarti forse dovremmo iniziare stasera un secondo round; avevi detto che oggi mi avresti dato la sorpresa.»

La latina, udendo quelle parole, era sbiancata leggermente. Con la salivazione improvvisamente azzerata, era scesa dal divano, tendendo una mano verso la ragazza in modo che anche lei potesse alzarsi.

«Hai ragione! Adesso ti porto a vedere la sorpresa. Tu, intanto, va a vestirti. Io ti raggiungo tra un attimo!»

La bionda, con un sorriso a trentadue denti, era letteralmente scappata al piano di sopra della loro casa, dirigendosi nella camera da letto per poter scegliere gli abiti da indossare. Nel mentre, la latina aveva inviato un paio di messaggi con il suo smartphone, raggiungendo successivamente la biondina.
Così, dopo essersi preparate, le due fidanzate erano uscite di casa, avvicinandosi verso la macchina parcheggiata nel vialetto. Mentre Brittany stava per salire in auto, la mora l’aveva bloccata ed infine bendata.

«Se vedi, poi non è più una sorpresa!»

Dubbiosa, alla fine,  si era lasciata aiutare a sedersi sul sedile finché non aveva sentito lo sportello della macchina chiudersi. In pochi minuti, erano già in viaggio lungo le strade Newyorkesi. Eccitata, si voltava di tanto in tanto verso la mora, chiedendole indizi su questa sorpresa che tanto voleva scoprire.

«Siamo quasi arrivate, mi amor! Un attimo di pazienza!»

La biondina, per tutta risposta, aveva sbuffando mettendo su un adorabile broncio, degno di una bambina che fa i capricci. Con sua grande gioia, dopo pochissimo tempo, aveva notato che la macchina si era fermata, segno che Santana aveva appena parcheggiato. Poi, scendendo dall’auto sempre con l’aiuto di Santana, si erano avviate mano nella mano. Non potendo vedere, non era riuscita ancora a capire dove realmente fossero, però riusciva a sentire qualche vociare e, ogni tanto, la risata gioiosa di un bambino.

«Ora aspettami, siamo arrivate. Al mio tre, togli la benda, va bene?»

Le aveva domandato la latina, baciandola prima sulla guancia e poi sulle labbra. Brittany, aveva annuito, lasciando la mano di Santana che si era allontanata. Era rimasta, tuttavia, sorpresa, quando aveva sentito la voce della sua donna amplificata grazie a quello che doveva essere un microfono.

«Britt, puoi togliere la benda tra tre.. due.. uno!»

Nell’esatto momento in cui la bionda aveva tolto il pezzo di stoffa dagli occhi, una melodia che tanto conosceva aveva cominciato a risuonare nel luogo che aveva riconosciuto come Central Park. E la melodia era stata poi seguita dalla voce armoniosa della latina, che aveva cominciato a cantarle, da sopra un palchetto, la loro canzone d’amore.

 

“For you, there'll be no more crying, 
For you, the sun will be shining, 
And I feel that when I'm with you, 
It's alright, I know it's right..”


Brittany si era ritrovata a sorriderle dolcemente, ricordando che la prima volta in cui la sua latina gliel’aveva cantata, erano solamente loro due in aula canto. Adesso, invece, si era formata una piccola folla che guardava la scena, sia commossi che curiosi.
Quando Santana aveva finito di cantare, dopo essersi presa dei meritati applausi sia da parte della bionda che dalla folla, si era avvicinata sorridendo verso la sua unica fonte di gioia.

«Sannie! Sei stata bravissima, e sei bellissima con questo vestito. Non te l’avevo mai visto!»

Le aveva detto la bionda, dopo averla stretta in un abbraccio amorevole. La latina, sorridendo, si era staccata contro voglia da quell’abbraccio, prendendole però le mani tra le proprie.

«Mai quanto te, BrittBritt. Ma non siamo qui solo perché volevo cantarti quella canzone, la nostra canzone, ma anche per farti una domanda. Sai, in genere amiamo qualcuno perché ci rende persone migliori, la cosa non vale per me perché tu vuoi che io sia sempre me stessa. Sei la persona che preferisco in tutto il mondo. Siamo una coppia forte, nonostante tutte le volte che abbiamo cercato di chiudere non ci siamo mai riuscite perché.. Io non voglio passare la vita senza il mio unico vero amore. E, in genere divento logorroica quando sono nervosa ma visto che non dirò niente di più dolce.. Mi manterrò sul semplice..»

Ed in quel momento, aveva preso una scatolina di velluto rossa, passatale dal pianista che aveva suonato “Songbird” per loro.

«Brittany S. Pierce, vuoi sposarmi?»

Era successo tutto così in fretta. Era rimasta parecchio confusa dal discorso di Santana ma, quando finalmente aveva cominciato a capire Dio solo sa come poteva sentirsi Brittany in quel momento. Aveva spalancato leggermente la bocca, continuando ad ascoltare le parole della sua bella latina e non si era accorta che delle lacrime di commozione erano scese dai suoi occhi azzurri.

«Oddio San, certo lo voglio. Ti voglio sposare!»

Le aveva detto, gettandole le braccia al collo ed abbracciandola il più forte possibile. Non poteva credere che l’amore della sua vita, le avesse chiesto di sposarla.
Nel frattempo Santana, più euforica che mai, aveva messo l’anello al dito di quella che sarebbe stata la futura signora Lopez Pierce.

«Mi hai reso la donna più felice del mondo, Brittany. Ti amo!»

«Ti amo anche io, Santana!»

E, tra gli applausi generali della folla, si erano allontanate mano nella mano, più innamorate che mai.



 

 

Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!
Alla fine, sotto consiglio del mio capo e per la gioia di coriandolo, ho deciso di pubblicare il “prequel” dell’altra mia fanfiction, “I’ll never leave you alone..” per spiegare il motivo per cui le Brittana si siano lasciate. Non so ancora come andrà a finire, se ci sarà o se non ci sarà un lieto fine.. staremo a vedere! Detto questo, ci rivediamo al prossimo episodio!
Voglio ringraziare “Sis&Co”, per essere tanto pazienti con me e il mio bipolarismo. Dedico questo capitolo a voi!

Bacioni 

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Capitolo 2
*** Surprise ***


Nᴇᴡ Yᴏʀᴋ

Brittany amava dormire.
Amava così tanto dormire, che non si era neanche accorta dell'assenza della sua latina, nel letto che condividevano. Però, una volta girata su un fianco, ed una volta poggiato un braccio sull'altro lato del letto, si era accorta che quest'ultimo era freddo e vuoto. Perplessa, aveva aperto piano gli occhi, trovandosi sopra il cuscino di Santana, uno dei loro due gatti.


"Lady, hai per caso visto Santana?"


Aveva domandato, ancora insonnolita, al felino. Per tutta risposta, la gatta si era semplicemente alzata dal cuscino, balzando giù dal letto e scomparendo dalla vista della bionda. Questa, poi, con le sopracciglia aggrottate, aveva afferrato il cellulare posto sul proprio comodino, notando una serie di messaggi, tra cui uno di Santana.


"Panda: Mi amor, sono uscita a far colazione con la Gnoma e Tina Cinesina. Problemi di cuore tra Pollicina e Golia. Torno per l'ora di pranzo, ti amo <3"


Automaticamente, Brittany si era ritrovata a sorridere contro lo schermo del suo iPhone. Prima di alzarsi dal letto, aveva cominciato a rispondere agli altri messaggi ricevuti. Una volta finiti di inviare, aveva recuperato slip e maglietta ai piedi del letto, infilandoseli velocemente. Poi, con uno sbadiglio, era scesa dal letto ed, infine, si era diretta in cucina per far colazione..

.. O meglio, pranzare, dato l'orario. E, dato che Santana sarebbe tornata da un momento all'altro, aveva deciso di mettersi ai fornelli e di cucinare qualcosa, sperando di non dar fuoco a nulla.
Mentre seguiva uno dei tanti libri di ricette di Santana, non si era accorta che quest'ultima era rientrata in casa e che l'aveva raggiunta. Abbraciandola da dietro, la latina aveva lasciato un bacio dietro il collo della sua bionda, sussurrandole poi nell'orecchio.


"Buongiorno, mi amor!"


Aveva poi ripreso a lasciarle baci sul collo, ignorando i piccoli lamenti di Brittany sul fatto che, se si fosse distratta, avrebbe sicuramente bruciato qualcosa. Però, dopo l'ennesimo tentativo della bionda di allontanarsi -trattenendo a stento una risata- si era allontanata, andandosi a sedere al proprio posto a tavola.


"Britt, non appena hai finito puoi sederti? Devo dirti una cosa.."


La bionda, per tutta risposta, si era irrigidita: sapeva, grazie a quei film che solitamente trasmettevano in TV, che quella frase era sempre seguita da qualcosa di brutto. Voleva lasciarla? L'aveva tradita? Aveva capito di amare in realtà Quinn, e quindi voleva scappare in Cambogia con lei? Sospirando, aveva spento i fornelli e, leggermente affranta, si era seduta a capotavola, il suo solito posto.


"Dimmi, amore. Cosa succede?"


L'aveva presa per mano e, cercando di nascondere la tristezza e il dispiacere che stava provando a causa di quei brutti pensieri, le aveva sorriso amorevolmente, come era solita fare.


"Stamattina ti ho mentito, riguardo l'Hobbit, lo Spilungone e la Giappocinese.."


Per un attimo il cuore di Brittany aveva perso un battito, sentendo le parole della sua fidanzata. Deglutendo, aveva chiuso gli occhi, incitando la mora a continuare il discorso con un gesto della mano (quella libera).


"Non ho voluto incontrare.. Rachel e Tina, Dios guarda come mi sono ammorbidita" aveva accennato una risata, la latina "Dicevo.. Non ho voluto incontrarle per parlare dei Finchel ma, di una cosa a cui stavo pensando da parecchio tempo. Lo so, ti ho chiesto di sposarmi solo due settimane fa, i preparativi vanno alla grande, Kurt è un perfetto Wedding Planner, ma non posso non chiederti anche questa cosa."


Si era alzata dal suo posto, avvicinandosi alla sua biondina e, una volta messa in ginocchio come se fosse una seconda proposta, le aveva preso le mani tra le proprie, lasciando dei lievi baci sul dorso di esse.


"Britt, vorresti allargare la famiglia con un piccolo o una piccola Lopez Pierce che gironzola per casa alla ricerca delle sue mamme?"


E, nel giro di poco tempo, ancora una volta Brittany si era sentita al settimo cielo. Sorridendole ampiamente, si era letteralmente gettata tra le braccia della sua amata, riempiendole il viso di baci.


"Santana, non finirai mai di rendermi felice! Sì, voglio costruire una famiglia con te, voglio dei folletti latini in casa. Sì, voglio essere una mamma!"


Entrambe si erano strette l'un l'altra, dandosi baci e carezze, emozionate al solo pensiero. Poi, una volta constatato che il pavimento era troppo scomodo per star sdraiate (o, quantomeno, sedute), avevano ripreso i loro posti a tavola e Santana aveva anche ripreso parola.


"Ho chiesto a Rachel qualche consiglio sulla gravidanza, Tina poi si è accodata a noi perché passava da quelle parti e ci ha viste dentro Sturbucks. So quello che stai pensando, se dovessi rimanere incinta tu, perderesti mesi di lezioni alla Juilliard ed hai quasi finito il tuo splendido percorso. E sì, porterò io in grembo il nostro bambino, alla fine sono laureata e ho uno studio legale tutto mio. I miei turni, può sempre farli Quinn!"


Più raggiante che mai, Brittany aveva cominciato a battere le mani, euforica al solo pensiero che da lì a nove mesi avrebbe abbracciato e coccolato un fagottino, che sarebbe somigliato sicuramente a Santana. Già lo immaginava: un'altra piccola furia di Lima Heights, la gioia delle sue mamme.


"E non è finita qui. Vorrei che questo bambino sia in qualche modo, il frutto del nostro amore. Sappiamo benissimo che è materialmente impossibile per noi concepirne uno, ma ho trovato la persona adatta al nostro caso. Pensaci: un bimbo o una bimba dai capelli color pece e dagli ochi azzurri come il cielo d'estate. Che ne pensi?"


L'ennesimo sorriso era spuntato sulle labbra della ballerina che, prontamente, aveva baciato con dolcezza la sua donna.


"Penso che tu sia fantastica, splendida e bellissima. Ti amo San, sei l'amore della mia vita! E, dimmi, a chi hai pensato di rivolgerti per avere questo bimbo?"


Le aveva domandato, estremamente curiosa. Nel mentre, si era alzata nuovamente da tavola, riavvicinandosi ai fornelli e riprendendo a cucinare. La latina, d'altro canto, aveva abbassato lo sguardo, dapprima imbarazzata ma, come colta da un'improvviso lampo di genio, si era voltata verso la sua sposa, con un sorrisetto beffardo in volto.


"Oh, piccola. Lo scoprirai molto presto!"

 
Ed eccoci qui al secondo capitolo di questa storiella. Beh, non sono una persona di molte parole, ma volevo ringraziare ancora le persone che hanno recensito fino ad ora, siete meravigliose. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto eeee...
... Ci sentiamo al terzo episodio!!

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