Bonsoir , mon amour

di moonique
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Primo ***
Capitolo 3: *** Capitolo Secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 5: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 6: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 7: *** ANNUNCIO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Non mi sono mai staccato da Parigi .
Mai ho trovato tutto il coraggio necessario per andarmene completamente . Dopo la pubblicazione del mio primo romanzo , gli editori ne vollero una altro , e un altro ancora . Mi fecero diventare ricco sotto il tuo cielo , lo stesso sotto il quale ero arrivato povero e mi ero disperato .
Potevo fare quello che volevo , avevo 30 anni, il mondo era ai miei piedi . Avevo appena perso l'amore della mia vita , ciò nonostante , riuscivo sempre ad apparire distaccato in pubblico , quasi cortese .
Ma ogni mio pensiero era per lei .
Tutte le notti la sognavo , mentre mi accarezzava la guancia , mentre mi baciava dolcemente , e appena sveglio , la cercavo .
Irrimediabilmente , tutto di quella casa mi ricordava del mio diamante splendente , e con i miei guadagni , mi trasferii in pieno centro parigino . Lontano da quel quartiere di eccessi ,che così tanto mi aveva fatto soffrire .
Gli anni passavano , l'università di Parigi mi offrì la cattedra di letteratura
Accettai distrattamente , ma solo per amore dei giovani che sognavano , che speravano e che credevano ancora nell'amore
In ognuno di oro rivedevo un po' di me , anche se ormai sfioravo già i 40 anni , e tutta la voglia di amare che avevo avuto da giovane era scomparsa , completamente , dentro di me .
Li rendevo felici , gli insegnavo tutti i segreti sussurrati fra le pagine di un libro , li vedevo appassionarsi , sempre con un occhio da osservatore, da passante nelle loro vite .
Le mie notti erano senza sogni , senza profumi , e da sveglio sapevo già che non avrei trovato nessuno in quell'attico vuoto .
Non mi concedevo momenti di riposo , per paura di pensare solo per un attimo al mio passato , così lontano ormai .
Ogni tanto, mi concedevo un giro senza meta per le vie della città . E se per caso finivo vicino ad un vecchio quartiere ormai in rovina , subito mi allontanavo , per non rimanere impigliato nei ricordi .

Cercai sempre di essere distaccato, anche una mattina in cui tutto sembrava ricordarmi il passato .
Era autunno , l'anno accademico iniziava e nella mia classe ci sarebbero state tante facce nuove .
Questo mi metteva sempre di buonumore...
Mi sedetti alla mia cattedra , per scrutare i volti delle prime file, così incerti , così acqua e sapone , così inesperti così ...
Qualcosa in me si spezzò .
-.....Satine

Spero vi sia piaciuto il prologo ! Se si lasciate comemnti e domani aggiornerò ...un bacio!

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Capitolo 2
*** Capitolo Primo ***


Capitolo Primo

Rimasi fisso a guardarla per un istante solo per un istante . Satine .
Nemmeno nei miei sogni era così reale . I lunghi capelli biondo scuro le ricadevano a boccoli sul vestito azzurro scuro , la pelle lattea risplendeva alla luce del sole ,e quei stupendi occhi neri...
Neri?
Ecco dov'era l'inganno . Quella stupenda creatura , per quanto fosse un imitazione molto fedele , non era l'originale .
Un ondata di rabbia iniziò a crescere . Come si permetteva una creatura umana provare ad assomigliare alla mia , la MIA Satine?
Quella giovane stava chiacchierando con un ragazzo alla sua destra . Rideva , scherzava , come se io non stessi soffrendo ...

Sbattei il mio libro sul tavolo , tutti si girarono .
- Benvenuti alla prima lezione di letteratura inglese , io sono il vostro Professore ... - la classe si zittì subito .
- Iniziamo con l'appello per conoscerci meglio .- non ero solito iniziare in questo modo , ma una parte di me voleva conoscere il suo nome ad ogni costo .
- Allen ... Asher... Button...
- Presente !
Quella voce...oh mi procurava un brivido indescrivibile ... Era lei , occhi azzurri o neri , Satine...
Perchè mi voleva far soffrire così tanto ? Che le avevo fatto di male?
- Signorina Button , apra il libro a pagina 38 e ci legga il titolo...
La giovane sfogliò in fretta il libro .
Alzò gli occhi verso di me :
-"Compromesso vittoriano"
- Bene Miss Button , e fin ora abbiamo capito che sa leggere - non ero mai stato severo ma mi veniva troppo spontaneo ... - Ci racconti cosa ne pensa...
Invece di vedere smarrimento , lei sostenne il mio sguardo, chiuse il libro e rispose :
- Il compromesso vittoriano è un ponte fra il Rinascimento e il Romanticismo Moderno ...
- Le ho chiesto...- la interruppi - cosa ne pensa .
Nella classe si era creato un gioco di sguardi di sfida fra me e questa stupenda Miss Button . Tutti gli altri studenti seguivano la nostra partita a scacchi ...non capivano il mio accanimento , ma certo il fatto che una così giovane fanciulla ne sapesse così tanto li sconvolgeva ancora di più .
- Secondo me questa spaccatura non è stata poi così netta . Ovvero alcuni elementi della letteratura rinascimentale si ritrovano nel movimento romantico .
- Sa di che cosa sta parlando signorina?
- Basta confrontare alcuni scritti di Shakespeare con quelli di Byron ... le ambientazioni sono pressoché le stesse...
- Sono quasi contemporanei...- non intendevo demordere , quel fuoco nei suoi occhi , da animale in gabbia mi attirava troppo... vidi un altra mano alzata .
- Dica ...
- Ehm... le volevo fare una domanda in merito a questo argomento...
Ah giusto , c'erano anche altre 30 persone oltre Miss Button ...

Mancavano ormai pochi minuti alla fine della lezione , assegnai tutto il capitolo da studiare per i tre giorni successivi e mi preparai per tornare a casa ...
- Sarei riuscito a tenermi lontano da lei per tre giorni ?
La rabbia cresceva in me , e al tempo stesso la curiosità, la mancanza...la desideravo , eppure era il mio peggior incubo .
La vidi andare fuori, accompagnata da quel ragazzino . Neanche la guardava in faccia , a momenti, Me la immaginavo , mentre lei parlava di letteratura , lui , che le fissava con intenzioni certo meno nobili...
Invece di tornare a casa , girovagai per la città . Mi fermai al cimitero ... dovevo controllare che...fosse ancora lì .
Mi sedetti davanti a una lapide , nella parte sconsacrata del cimitero , quella adibita ai malviventi e alle puttane...
- Ciao Satine... - mi sedetti davanti a una croce di ferro battuto , sapevo che era la sua. - Scusa se non sono venuto negli ultimi...10 anni . Mi sentivo debole...sai...ho visto una ragazza... ti assomiglia proprio... ti sarebbe piaciuta molto ! Ha una gran grinta...
Smisi di parlare e la fissai .
- è meglio che vada forse...
Corsi via , vergognandomi di quello che stavo per fare .
Mi diressi verso un vecchio quartiere .
Al centro di Parigi, sorgeva il Moulin Rouge
.

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Capitolo 3
*** Capitolo Secondo ***


Ciao Gente
grazie mille per le vostre recensioni , prometto non vi deluderò!!
A X qnt riguarda i nomi...bè confesso che nn mi venivano in mente cognomi francesi 0.o
Ecco a voi il Secondo capitolo che , vi assicuro , è davvero pieno di sorprese...

Capitolo Secondo

Il Moulin Rouge era rimasto immutato negli anni , come se il tempo si fosse fermato . In cartellone c'era la fotografia di una giovane e seminuda ballerina con sotto scritto "Il Diamante Splendente" .
Sentii la rabbia crescere dentro di me. Ah , Zidler era decisamente un uomo senza cuore , insultava la memoria della sua amata "colombella" , e la sostituiva con la prima venuta ...
Varcata la soglia di quel luogo , venni inondato da un nauseante odore di fumo e legno marcio , coperto alla bell'e meglio da colonia francese .
Cosa ci facevo lì? Colpa della nostalgia , della curiosità , della noia o della speranza di vedere scendere da una altalena il mio diamante splendente?
Mi guardai intorno , erano appena le 10 di sera , ma già il locale era pieno di gente .
La fama del Moulin Rouge era cresciuta negli anni , ormai non era più solo un bordello , ma una vera e propria trappola per turisti , con tanto di gadget , cartoline e foto ricordo .
Lo spettacolo di can can sul palco non era la prima attrazione , infatti tutti gli uomini aspettavano che entrasse in scena la ballerina principale .
Sovrappensiero , finii davanti a quelli che un tempo erano i camerini , ora ufficio del proprietario, Harold Zidler .
Bussai , solo per potere urlare contro a quell'ipocrita tutto il mio disprezzo per il manifesto fuori dal locale...
- Sono occupato... - rispose la profonda voce di Harold Zidler .
Infischiandomene , spalancai la porta. Harold era di spalle e stava parlando con qualcuno ...
- Ho detto che... - si girò verso di me . Il suo volto non era più di tanto cambiato. Sempre obeso , insopportabile e arrogante .
- Che ci fai qui? - con la sua mole copriva il suo interlocutore .
- è lo stesso Harold ...ne parleremo un altra volta... - sussurrò l'altra persona .
- non ti preoccupare Harold...faccio in un secondo...- dissi allora io .- Non ti ricordi di me? Be sono Christian , quello che ha curato il tuo "Spettacolo Spettacolare" ! Sono quel fesso che si era innamorato , e al cui tu hai rubato la cosa più preziosa che aveva ! Sono quell'uomo che non è stato più in grado di vivere dopo tutto questo , e sono quell'uomo che è stato beffato da te e dal tuo cartellone!
- Come osi sostituirla? - badai bene a non pronunciare il suo nome , per paura di urlare ancora di più - Come se fosse solo una comparsa , da buttare ,come se non fosse stata qualcosa per tutti noi ! Come se non fosse stata nulla per me! Come se...
- Vedi di calmarti ragazzo...- Zidler si avvicinò con fare minaccioso - vattene e dimenticati di questo posto !
Le mani mi prudevano fin da quando ero arrivato , così chiusi il pugno e gli sferrai un preciso e distruttivo cazzotto in pieno volto .
L'uomo barcollò e cadde a terra , qualcuno lanciò un urlo.
Guardai di fronte a me e mi accorsi dell'altra persona nella stanza , di lì a poco avrebbe fatto accorrere la sicurezza .
Come un ladro , mi precipitai verso la porta , sperando di trovare una via di fuga , ma subito , due uomini si diressero verso di me . Non avevo vie di fuga, mi guardavo attorno impaurito come un cane in gabbia .

Poi accadde una cosa strana .
Qualcuno mi prese il polso , e mi spinse dentro una porta nel sottoscala .
- Continui a camminare , continui a camminare! - mi sussurrò questo sconosciuto salvatore .
Per istanti , ma che mi parvero ore , andai avanti alla cieca per poi cadere su dei bidoni della spazzatura sul retro del locale .
- Tutto bene? Mi dispiace per l'atterraggio ma questo passa al convento... - mi girai verso la mia voce sconosciuta , una ragazza bionda , vestita di scuro , mi stava porgendo la mano .
La fissai per mezzo secondo , e vidi la sua espressione cambiare completamente .
- .... pro-pro-professore...

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Capitolo 4
*** Capitolo terzo ***


Hello Folks!

Rieccomi qui dopo questa breve pausa da weekend ...
Questo è un capitolo un po' di passaggio , ma più importante di quello che credete...scusate se è un po' corto ma ...ho pochissimo tempo!
Kiss Kiss

Capitolo Terzo

Proprio lei,Miss Button , stava davanti a me .
Vestita in abiti molto umili , ma che in qualche modo , riuscivano comunque ad esaltare la sua complicata bellezza .
Nei suoi profondi occhi scuri ,ecco la paura . Quella di essere cacciati , di essere giudicati .
-p..professore...- ripeté un altra volta .
- Miss Button ...grazie per...- non riuscii a finire la frase , che il fiume delle sue parole mi sconvolse.
- Io..io non so cosa ci faccio qui!Nemmno ci lavoro...ero venuta a trovare mia sorella lo so che non mi crede...- quanto assomigliava a Satine , mentre cercava scuse idiote ...- non lo dica al rettore! Mi caccerebbero ! Ho una borsa di studio nemmeno pago ma non lo dica al...
Mi alzai verso di lei e gli misi un dito sulle labbra , come avrei fatto se ci fosse stato il mio piccolo diamante.
Ma ...lei mi guardò con stupore e ...bè non saprei dire bene come .
Ritrassi la mano , e gliela misi su una spalla , come per dargli una pacca d'incoraggiamento .
-Ehm..nessun problema Button...
Rimanemmo per qualche minuto così , e la potei osservare meglio .
Era piuttosto bassa circa un metro e sessanta , non di più . I capelli erano color del miele , e gli occhi erano così scuri che risultava difficile distinguere l'iride dalla pupilla . Anche li mi scrutava , più incuriosita che spaventata . Aprì la bocca più volte , e finalmente pronunciò :
- Mi..mi scusi...ma ... è tardi ...io dovrei tornare a casa..
Certo , avrà avuto una famiglia , un fidanzato forse. Perché la cosa mi sembrava così difficile da sopportare?
- Si..si vai. - dissi piano .
- Ci vediamo dopodomani professore ... - e scomparve nel buio della notte.

Tornai anche io ,nel mio lussuosissimo appartamento . Ancora vestito mi buttai sul divano e chiusi gli occhi , stanco da tutti gli avvenimenti che erano capitati quella notte.
Nella mia retina , i capelli di miele di Miss Button erano impossibili da dimenticare.
E quella fu la prima notte in cui sognai Satine dopo quasi otto anni...

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Capitolo 5
*** Capitolo quarto ***


Grazie ancora una volta per tutte le recensioni^^
Questo capitolo sarà più lungo(giurogiurogiuro!!)
Capitoletto MOLTO importante...capirete perchè...scopriremo qualcosa di più su Miss Button ...
Non vi svelo nulla va!!
Kiss Kiss , moonique
Capitolo Quarto

Finalmente , il giorno che più desideravo era arrivato . Sorridente , mi avviai verso l'università , pregustando il momento in cui l'avrei rivista , sperando che si fosse acconciata i capelli come due notti prima al Moulin Rouge , e speravo ancora una volta di confondermi , e di scambiarla per il mio diamante splendente.
Ogni volta che la vedevo , la mia mente tornava a Satine , e sentivo crescere il bisogno di poterla sfiorare , anche solo per un attimo ...
Arrivai in aula di buon ora , e aspettai che pian piano tutti si accomodassero .
Erano già le otto e venti e ancora non era arrivata . Iniziai la lezione senza vederla , e questo cancellò il mio buon umore mattutino .
Iniziai ad interrogare sul capitolo assegnato il ragazzo che tanto sembrava piacere a Miss Button , e , proprio come pensavo , lo trovai decisamente troppo ignorante anche solo per superare l'esame di ammissione alla prima superiore .
Chissà come c'era arrivato fino alla mia facoltà...forse era uno di quei figli di papà che hanno tutto dalla vita , oppure uno che si trovava al momento giusto e nel posto giust....
- Scusate il ritardo ! - una squillante voce famigliare interruppe la lagnosa voce del principino .
Eccola lì . Miss Button era sulla porta dell'aula , con i ricci biondi che le cadevano disordinati sul vestito , bianco e con piccoli pois , stavolta .
Cercai di nascondere il sorriso e chinai il volto sul registro .
- Miss Button , lieto di vederla . - e , oh Dio , quanto era vero! - Se si vuole unire a noi , stavamo interrogando il suo amico Clement , le piacerebbe aiutarlo?
I suoi occhi scuri mi guardarono con un po' di stupore .
Mi piaceva infinitamente giocare con lei in questo modo .
-...no grazie - e subito andò a sedersi nell'unico banco vuoto , in penultima fila .

Dopo la penosa interrogazione del "Principino Clement" , spiegai in due parole il capitolo successivo , e assegnai i compiti.
- Vorrei che voi scriveste un tema di almeno 1000 parole sulle vostre origini , rifacendovi allo stile degli scrittori realisti inglesi . Portatemelo per sabato . So che avete solo un giorno , ma confido nella vostra ...fantasia.
Nello stesso istante suonò la campanella che annunciava la fine della terza ora . Mi aspetta ancora un ora di lezione con quelli del secondo anno , e non avevo assolutamente voglia di rispiegare a quella banda di capre il romanticismo .
Già mi stavo arrendendo al mio destino , che Miss Button si presentò davanti a me.
- ...professore...avrei..una domanda da farle sul tema...- disse , senza guardarmi in faccia .
- Dica pure ...- dissi per incoraggiarla.
- Ecco io...non penso di...poterlo svolgere . Dico...questo tema .
La guardai , stupito .
- Motivo?
- è che...preferirei non parlare delle mie origini..non posso ...spiegarle molto , ma ..
- Miss Button , se tutti gli studenti a cui assegno temi mi dicessero che si vergognano di questo e di quello questa non sarebbe più la classe di letteratura!
Trasse un profondo respiro .
- Immaginavo...- fece per andar via , ma la fermai ...
- Button...grazie ancora per l'altra sera , e ...per quello che vale , non farei mai parola di nulla sul suo conto . Nè col rettore , nè con nessun altro .
Rimase forse un po stupita dalle mie parole , ma qualcosa nel mio sguardo forse la stupì , e lei mi disse una cosa che non mi sarei mai aspettato.
- Professore...non le consiglio di girare di notte... vede , il signor Zidler si è arrabbiato veramente molto , e manda in giro i suoi scagnozzi per tutta Monmatre . Stia fuori fino al tramonto , poi il quartiere diventa proprietà del Moulin Rouge . Ormai nemmeno la polizia osa far niente contro Mr Zidler...
Annuii , l'avrei tenuto a mente . Stavo per fare un altra domanda a Miss Button , ma lei era già fuggita via. Non oltre il tramonto ...

Cosa ci facevo ancora fuori?
Erano le otto e mezza di sera , mi ero fermato a mangiare fuori con alcuni colleghi e ora dovevo tornare a casa...attraversando il quartiere di Monmatre...
Pensai un secondo .
La strada che dovevo percorrere era relativamente lontana dal Moulin Rouge , ed era presto , quindi speravo di poter essere al sicuro .
Iniziai a camminare piuttosto velocemente verso una delle viuzze secondarie , con i sensi amplificati , pronto a sentire un qualunque rumore .
Il fruscio di un topo che scappa , il ronzio di un lampione , i passi di uomini dietro di me...
Uomini dietro di me?
Me ne accorsi troppo tardi , quando gridarono "Ehi tu , vieni qui!"

Iniziai a correre , e sgattaiolai dentro cunicoli , vie , cambia strada più volte , ma mi sembrava sempre di averli alle calcagna . Li sentii arrivare vicinissimi , e sentii che uno dei due mi tirava per il colletto della giacca , e mi trascinava in un vicolo cieco , visto che eravamo vicini ad una piazza piuttosto grande .
Chiusi gli occhi per non guardare
- Dov'è finito? - sentii le voci dei miei aggressori lontane.
- Ma...ma cos...- Miss Button mi tappò la bocca .
- Shht ! - si portò un dito alla bocca - Stia lì.
Uscì dal vicolo cieco e si diresse verso quegli energumeni . Mi affacciai , e vidi quanto sembrava piccola vicino a quei due giganti .
- Ciao ragazzi ! Come state?
Entrambe la guardarono male .
- Fatti un giro Katherine , stiamo cercando qualcuno per il capo...
- Quello che stava scappando? è andato verso Places Des Abesses ...
Un secondo di silenzio.
- ...Ok Kathe...salutami tua madre ...
- Ciao Bernard , ciao Alex ....
Aspettò qualche secondo , poi tornò da me .
- Perché lei non mi dà ascolto? - disse , mentre mi aiutava ad alzarmi . - Le avevo detto che la stavano cercando ... le sto salvando la vita troppo spesso di recente ...
- Grazie Miss B...
- A questo punto può anche chiamarmi Kathy ...
- Ok..Kathy ...
Andammo nel centro di quella piazza (al buio non riuscii a riconoscerla), la luce lunare rendeva i ciottoli come opalescenti , stessa cosa per il vestito di Kathy , un po' stretto in vita e lungo fino alle caviglie , bianco come la luna .
- Come conoscevi quegli uomini?
Non schivò la domanda , anzi mi guardò dritto negli occhi e rispose: - Sono...amici di mia madre ....
- Tua madre...-
- Lei...lei..lavora al Moulin Rouge...-fece una pausa - Come ... me...

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Capitolo 6
*** Capitolo quinto ***


Hello Folks!<3
La fan fic è molto apprezzata e bè grazie a tutti per le recensioni...
Dopo la consueta pausa Week end, rieccomi il lunedì sera con un bel capitoletto in cui si parlerà , fra le altre cose , della vita di Kathe...mi dispiace per la lunghezza, ma purtroppo ho sempre meno tempo per postare...
Enjoy!!Kiss Kiss , moonique

Capitolo Quinto

Mi perseguita . Quel locale mi perseguita. Perché tutte le creature più belle devono sempre essere legate a qualcosa di così impuro?
Nel frattempo si era fatto fresco , e Katherine si stava stringendo nel suo (bellissimo) abito bianco .
-....Freddo? - era la prima parola che dicevo , dopo la sua confessione choc , quindi mi guardò con un po' di meraviglia , ma sorrise .
- è già...non mi abituerò mai a questo clima...
In un nano secondo mi sfilai la giacca nera e gliela porsi .
- Ma poi lei rimane in camicia...
- Sono un animale a sangue caldo...- e le sorrisi .Accettò la giacca e se l'avvolse addosso . Notai che aveva una piccola borsa a tracolla sulla spalla .
- Hai detto che non sei nata a Parigi...-
- In realtà sono di tutt'altro clima...mio padre era una specie di ufficiale inglese mentre mia madre era ...una specie di ballerina indiana ... - sospirò , e si sedette su un muricciolo lì vicino - ...io sono nata lì ...in mezzo agli elefanti... solo che mia madre dopo la mia nascita ha deciso di lasciarsi. Voleva girare il mondo per diventare una ballerina classica all'Opera Di Parigi. Ma...qualcosa in mio padre si spezzò ...
Sospirammo entrambi . Questa storia era troppo familiare...
- Cambiò radicalmente. Finimmo in rovina , lui si ammalò , così io e mia sorella emigrammo qui ... una storia davvero divertente , la metterò nel mio tema! - rise - Abbiamo cercato mia madre , sperando fosse diventata famosa , ma invece...
- Ma invece era una ballerina di un cafè e concerto...il Moulin Rouge...
Lei annuì .
Qualche secondo di silenzio , e la vidi rovistare nella sua borsetta . Tirò fuori un pacchettino tutto accartocciato di sigarette , e ne estrasse una .
- Di solito non fumo giuro...ma pensare a queste cose mi fa...stare male... - vidi uscire dalle sue labbra un anello di fumo . Alla luce della luna , i suoi capelli biondi erano come illuminati. La giacca lunga , alla quale lei aveva fatto i risvolti , le cadeva in modo perfetto su quel vestito bianco leggero appena un po' stretto in vita.
- Sei...bellissima- mi scappò .
Si girò verso di me , e rise di gusto .
- Non è vero professore...non si lasci incantare dalla prima storia languida che sente...mia madre è una specie di prostituta , mia sorella una ballerina di terza categoria e io canto per pagarmi l'università nel peggiore dei bordelli di Montmate!

- Tu...canti?
- Si , certo professore....- voleva mantenere una certa distanza , aveva paura che facessi qualcosa? - Vuole sentire qualc...
- Eccolo laggiù!
Riecco i gorilla di prima . La faccia di Kathy sbiancò .
- Corra verso quella casa laggiù , quella col portone verde...- mi disse a voce bassa - Me la sbrigo io con questi....
Si girò e li fissò .
- Signori...stavo amorevolmente conversando con un cliente... - sentii , mentre correvo verso quella casa .Mi chiusi la porta alle spalle , sollevato.
Quella ragazza aveva la facoltà di farmi impazzire.
Mi guardai attorno . Una cucina semplicissima , con pentole attaccate a ganci e fiori secchi sul tavolo .
Mi guardai attorno , l'unico elemento decorativo era una foto attaccata a una parete.
Mi avvicinai e...
No.Non poteva essere vero...
Che ci faceva una foto di Satine nella cucina di Kathy?

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Capitolo 7
*** ANNUNCIO ***



Mi dispiace moltissimo gente , ma causa scuola e vacanze in arrivo , mi trovo costretta a chiudere la fan-fic.

Ne sono davvero dispiaciuta , Bonsoir era un mio piccolo..."cucciolo" , ma ho troppo poco tempo per gestire una long fic del genere.
Non escludo di continuarla un giorno , e se capiterà manderò una mail a tutti quelli che fino ad ora si sono dimostrati interessati.
Grazie a tutti voi che l'avete messa fra i seguiti , l'avete preferita , l'avete commentata o anche solo l'avete letta...
A Presto ,
Kiss Kiss moonique

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