Quanto amo le pozioni!

di giuly666
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che amore di... bambino?! ***
Capitolo 2: *** Tale padre, tale figlio... no! ***
Capitolo 3: *** Un segreto svelato! ***
Capitolo 4: *** Una serata particolare ***
Capitolo 5: *** Mattinata piena di sorprese! ***
Capitolo 6: *** Fiducia Improvvisa ***
Capitolo 7: *** Grifone fuori, Serpe dentro ***
Capitolo 8: *** Mi accetta ancora? ***
Capitolo 9: *** Un passato davvero orribile ***



Capitolo 1
*** Che amore di... bambino?! ***


  Vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di sintassi; ho riletto, ma i miei occhi non sono infallibili (Tutt'altro!!N.d.A).

Questa è la mia prima ff su questa coppia quindi... siate clementi e non uccidetemi!

 

QUANTO AMO LE POZIONI!

 

Titolo:

Che amore di... bambino?!

Personaggi:

Harry/Severus, Il trio protagonista, Draco Malfoy, Albus Silente

Rating:

Giallo

Trama:

*Boom* -Professore, sta bene?!-. Fumo ovunque. -Disperdam!- e in un attimo tutta quella coltre nera si disperse sino a scomparire completamente. -Profes... Professore? Ma è, è proprio lei?-. Harry si pietrificò a quella vista.

Disclaimer:

I personaggi non mi appartengono, etc. Non è scritto per lucro (Sì, lo sappiamo!N.d.tutti). Pura fantasia e nient'altro.

Tempo:

Fine del terzo anno per Harry e compagnia bella.

Legenda:

-...- parlato, "..." pensato, <...> serpentese, *...* rumori


 

Mancavano due giorni e il terzo anno sarebbe finito. Fino alla settimana prima, Harry credeva di dover tornare dai Dursley, ma quando ricevette la lettera della signora Weasley, non vide l'ora di andare alla Tana per il primo mese di vacanza.

In quei due giorni la scuola era parecchio movimentata. Harry aveva da poco finito l'ultima lezione di pozioni di quell'anno e si stava dirigendo verso la Sala Grande per il pranzo.
 

 

*Boom* -Professore, sta bene?!-. Fumo ovunque. -Disperdam!- e in un attimo tutta quella coltre nera si disperse sino a scomparire completamente. -Profes... Professore? Ma è, è proprio lei?-. Harry si pietrificò a quella vista.

Un piccolo groviglio di abiti neri nascondeva un piccino di circa quattro anni. Capelli e occhi di ossidiana, pelle diafana. Se non si fossero trovati nell'aula di pozioni, Harry lo avrebbe creduto un piccolo angioletto.

"Che carino! Un momento... carino? CARINO!? Quello è Piton! E non è affatto carino!" penso frastornato il Grifondoro. Il bambino si girò verso il ragazzo che prese a tremare pensando di venire ucciso pur di non spifferare a nessuno ciò che aveva appena visto. -Potter?! Vattene subito!- urlò il direttore della casa verde-argento.

-No, professore! La porterò da Silente, lui saprà cosa fare.- disse il Prescelto fermamente convinto. -Come osi mancarmi di rispetto?! Lasciami, rimettimi a terra!-, mentre urlava Harry lo prese delicatamente in braccio e lo coprì con il suo mantello. Si mise a correre con il 'piccolo' professore che si dimenava come un matto tra le sue braccia.

Entrò nell'ufficio del preside senza nemmeno bussare. -Professor Silente! Professor Silente, grande guaio!- Sbraitò il ragazzo con foga all'anziano seduto comodamente alla sua scrivania. -Calma Harry, va tutto bene.- disse con tono pacato l'uomo, ma notando un movimento sotto il mantello del Ragazzo Sopravvissuto, continuò con un accenno di curiosità nella voce -chi c'è sotto il tuo mantello, figliolo?-.

 

A Severus prese un colpo. Non voleva che Silente lo vedesse in quello stato. -Lui è il professor Piton... può fare qualcosa per sistemare questa situazione?- domandò speranzoso il Grifondoro. -Severus! Ma come è successo?-. -Stavo risistemando le mie pozioni quando una mi è scivolata di mano ed è caduta schizzandomi... e ora eccomi qua, con Potter e lei.- il bambino parlò per la prima volta in modo tranquillo ma sottomesso.

A Silente si dipinse un sorriso sornione sul viso. "Sarà interessante vedere come andrà a finire questa storia" pensò tra sè e sè il vecchio preside. -Capisco, presumo che non hai preparato un antidoto, Severus.- disse al bimbo -dunque, convengo sia meglio che il signor Potter ti porti con sè dai signori Weasley, affinchè tu possa trovare i giusti ingredienti per creare una pozione che abbia l'effetto inverso.- terminò il preside.
 

 

< Sta scherzando! Io dovrei rovinarmi il mese di vacanza più bello che abbia mai avuto per prendermi cura di PITON! > disse Harry senza rendersi conto di aver cambiato lingua. I due professori si voltarono increduli verso il ragazzo. -Harry puoi ripetere ciò che hai detto, per favore? Non sono ancora in grado di capire il serpentese.- chiese pacatamente Silente. -Ho detto... cosa?!- chiese il ragazzo, parlando più a se stesso che ai due presenti nell'ufficio.

-Hai parlato in serpentese, Harry- spiegò il professor Silente.

-Davvero? Non ci ho fatto caso! Comunque perchè dovrei prendermi cura io del professor Piton?! Non sarebbe meglio che restasse con lei qui a Hogwarts?- chiese a sua volta il ragazzo. -Vi sono dei problemi se te ne occuperai? Dopotutto è il tuo professore di pozioni.- disse pacatamente il preside. -E va bene! Lo farò!- cedette infine Harry.
 

 

********
 

Erano appena arrivati alla Tana. Molly andò loro incontro, ma si fermò quando vide un bambino a fianco di Harry.

-Chi è questo signorino?- chiese la donna quando arrivò abbastanza vicino a loro. -Vi spiegherò tutto quando arrivano gli altri- disse solo il ragazzo.

Dopo circa un quarto d'ora bell'e buona tutti raggiunsero la casa e il Ragazzo-che-è-Sopravvissuto iniziò a spiegare tutto l'accaduto.

-Dunque questo bimbo è il professor Piton?!- chese incredulo Ron.

-Sì- rispose l'interpellato.

-Sul serio?- aggiunse Hermione.

-Senza ombra di dubbio- fece il piccolo.

Nella stanza cadde un'atmosfera inquietante fino a che Molly decise di rompere il silenzio e disse:-Meglio che andiate a disfare i bagagli, ragazzi, tra poco sarà pronto il pranzo!-.

 

 

 

Grazie infinite per chi è riuscito ad arrivare fin qui.

Sperovi sia piaciuta.

P.S. Recensite... se volete! =)

 

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Capitolo 2
*** Tale padre, tale figlio... no! ***


Ecco il secondo capitolo!

Mi piace questa storia, la vorrei continuare in ogni momento, ma non ho mai abbastanza tempo =(

Spero vi piaccia! Il mio primo POV di Severus.

TALE PADRE, TALE FIGLIO... NO!

 

Avevamo già finito di pranzare.

 

I gemelli Weasley erano in cucina a creare stupidi marchingegni insieme alla sorella , mentre i coniugi erano usciti per fare spesa. Chissà cosa devono comprare, poi?

 

Potter, la signorina Granger, l'ultimo figlio di Arthur e io eravamo riuniti in salotto; ognuno di noi impegnato in una diversa lettura: io alle prese con un manuale di pozioni, Granger concentrata sul tomo Storia di Hogwarts, Weasley in compagnia di una rivista di Quiddich e Potter sempre alle prese con il libro di Difesa contro le Arti Oscure. Possibile che si applichi in tutte le materie tranne che la mia?

 

Quel Grifondoro è tale quale a suo padre.

 

-Chi vuole qualcosa da bere?- chiede improvvisamente il Ragazzo-che-è-Sopravvissuto.

-Io vorrei un po' di succo di zucca, grazie.- fu la risposta della Granger.

-Io niente, tanto sai dove trovarli?- bell'amico Weasley!

-Lei professore?- chiede rivolto a me.

-Niente, grazie comunque- gli rispondo senza rendermene conto. "Ma che mi è saltato in testa?! "Grazie Comunque"! Sono impazzito!" pensai dopo aver fatto mente locale.

Eppure non riesco a farne a meno... Possibile?

 

Vado da lui in cucina per vedere se ha bisogno di aiuto e lo trovo attento a non rovesciare niente, mentre versa il succo nei due bicchieri.

Guardandolo ora, non direi che assomiglia a James Potter; più che altro sembra un ragazzo con una montagna di pesi sulle spalle: il che in effetti è proprio così.

La mano gli trema... Che ha? Forse non sta bene, o forse fa solo finta.

Lo vedo posare la bottiglia contenente il succo nel suo apposito ripiano poi, improvvisamente, lo sento sospirare.

Un momento, ha appena sibilato qualcosa! Non si è reso conto di aver parlato in serpentese?

 

Poi si gira verso di me, sentendomi trattenere per un istante il fiato.

-P-pro-professore... ha sentito qu-quello c-ch-che ho d-de-tto?- mi chiede a bruciapelo.

Allora se n'è accorto. -Sì, ho sentito- rispondo.

-Ah... non lo dica a nessuno, è imbarazzante-mi chiede, o meglio mi ordina.

-Potter, io non pr--Davvero professore! Nemmeno Silente lo deve sapere.- mi interrompe lui convinto.

 

-Non gli dirò nulla- mi ritrovo a dire -ma le succede spesso?- chiedo interessato.

-Sì- è l'unica risposta che ricevo.

-Da quanto tempo?--Dall'anno scorso--Capisco- anche se in realtà ci capisco ben poco.

Eppure mi sento in qualche modo contento, non assomiglia a suo padre. Non ha approfittato della situazione in cui mi trovo per vendicarsi del mio comportamento o altro, al contrario! Si è comportato gentilemente, e sembra che io sia l'unico che l'abbia colto in flagrante mentre parlava quella lingua.

 

Mi sento sollevato, quel proverbio non è sempre vero allora!

Allora?

Mi piacerebbe sapere se vi è piaciuto questo capitolo. Chiedo scusa se vi sono errori grammaticali o di sintassi, ma data l'ora, non sono molto attenta, anche se l'ho riletto tre volte.

Spero di aver fatto un buon lavoro.

Cercherò di aggiornare il prima possibile!

BACI <3

 

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Capitolo 3
*** Un segreto svelato! ***


Eccomi tornata dopo un lungo periodo di assenza!

Ho deciso di postare finalmente il terzo capitolo di questa stramba storia!

Buona lettura!! Ovviamente POV di Severus.
 

UN SEGRETO SVELATO!

 
 

Dopo aver portato da bere a Granger e Weasley, ognuno è tornato a spendere il tempo per conto proprio.

All'improvviso in salotto rimasimo solo io e Potter; a quanto pare gli altri due avevano qualche tema da fare.

-Lei non li segue Potter?- chiedo al ragazzo.

-Perchè dovrei? Ho già fatto il primo tema di Pozioni due giorni fa, così mi sono anticipato quin...--Non è possibile! Sta affermando di aver fatto uno dei compiti della mia materia in anticipo?!--Sì-.

 

Possibile che questo Grifondoro sia così diverso da suo padre? A quanto pare...

-Riguardo alla breve discussione avuta in cucina riguardo al serpentese, mi è sembrato che la sua mano tremasse mentre riempiva i bicchieri. O sbaglio?- chiesi, più per curiosità che altro.

-A volte capita, nonostante l'anno scorso Fanny mi ha salvato piangendo sulla ferita del basilisco, non è guarita completamente...- rispose lasciando poi cadere il discorso.

 

No, caro mio! Adesso concludi quella cavolo di frase!

-E?- chiedo, impaziente di sapere la risposta.

-...E il veleno di basilisco, anche se non più in quantità letale, scorre ancora nelle mie vene.- risponde finalmente.

"Finalmente un accidenti! Questo ragazzo ha in sè il veleno più pericoloso che esista e nessuno se n'è mai accorto!"

 

-Sta dicendo che nel suo sangue vi è...--Sì, il veleno-

conclude la frase per me.

-Come può essere sopravvissuto? Ormai avrebbe già dovuto raggiungere il cuore--Oh sì, l'ha già raggiunto, secondo Madama Chips; ma a quanto pare il mio cuore ha fatto sì che il veleno si agglomerasse con il mio sangue, rendendolo quindi velenoso e permettendomi di sopravvivere- spiegò lui.

-Quindi il serpentese e il tremolio alla mano destra sono dovuti a questo?- chiedo infine io.

-Esattamente-.

 

-Professore?- mi chiama a bassa voce.

-Sì, Potter?-
-Può promettere di non dire niente a nessuno di questo segreto?-
-Nemmeno ai suoi amici?-
-Nemmeno a loro-
-Promesso-


 

Dopotutto non posso certo dirgli di no, è come se così facendo cercasse di rimediare a tre anni di 'lotta'.

 

 

Ecco a voi il terzo capitolo, so che non è molto, ma dovevo assolutamente spiegare perchè il nostro Harry parlasse il serpentese

senza accorgersene.

Grazie per aver letto!

<3 Baci <3

 

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Capitolo 4
*** Una serata particolare ***


Ed eccomi finalmente tornata con un altro POV di Severus!

Non uccidetemi, ho solo dovuto fare un piccolo intervento.

=) Comunque ecco il quarto capitolo =)
 

UNA SERATA PARTICOLARE
 

Siamo tutti seduti a tavola: Arthur e Molly a capotavola, i gemelli e la signorina Weasley davanti a noi e per finire io, Potter, Weasley e Granger dalla parte opposta.

-Però, la prima cena d'inizio vacanze è sempre la più buona- esclama l'ultimo figlio della combriccola.

-No Ronald, sei tu che ogni volta che mangi ti dimentichi i pasti degli altri anni a Hogwarts- lo rimbecca la Granger.
 

Nel frattempo, Harry e gli altri iniziano a ridacchiare per il battibecco "Harry! Da quando Potter è diventato Harry?!".
 

-Bene ragazzi- interviene Molly -meglio che andiate in salotto, mentre io e vostro padre mettiamo in ordine la cucina- ci dice bonariamente.

-Agli ordini, Generale!- rispondono i gemelli, andandosene però in camera loro seguiti dalla sorella.

-Credo che andrò a prendere qualcosa da leggere, prima- risponde la Granger "Ma quella ragazza non vive mai? Se ne sta sempre sui libri, peggio di Vitious!"
 

-Penso che seguirò il tuo esempio, 'Mione- risponde il Ragazzo D'Oro.

"Ma allora è una malattia! Se anche Weasley se ne esce con testo scolastico da leggere, giuro che, tornato normale, vado dalla McGrannit e le chiedo di uscire!!"

-Io invece continuo a leggere la rivista di Quiddich- mi salva il ragazzo dai capelli rossi.
 

Una volta tornati, ognuno si dedica alla propria lettura: Weasley il Quiddich, io un Manuale di Pozioni appena uscito, la Granger "non posso crederci!" Storia della Magia e Harry Pozioni "ok, sono in un mondo parallelo, non c'è altra soluzione".

-Ora so come impostare il secondo tema di Pozioni- dice all'improvviso il Ragazzo-che-è-sopravvissuto.

-Come?- chiede la ragazza.

-So come impostare il secondo tema di Pozioni, anzi, mi ci metto subito a scriverlo- conclude richiamando calamaio, piuma e pergamena.
 

-Chi sei tu, che ne hai fatto del nostro Harry?!- esclama Weasley incredulo.

-E' Harry, Ronald. Solo perchè, a differenza tua, lui studia non vuol dire che sia una persona diversa. Ma il primo tema di pozioni quando lo farai?- dice al ragazzo con la cicatrice.

-L'ho già fatto, comunque era piuttosto facile "Scrivi in quali pozioni sono utilizzate le zanne di serpente e, conseguentemente, spiega l'effetto di tali pozioni": nella pozione Occhiopallato e Risvegliante, il cui effetto è far rinvenire le persone e previene il sonno e nella pozione Scacciabrufoli, dove vengono tritate prima di essere messe nel calderone, il cui effetto è di curare la maggior parte delle imperfezioni cutanee e i foruncoli.- Spiega il ragazzo interpellato.
 

-Potter, doveri darle un Eccezionale solo per questa breve spiegazione; ha forse mangiato il testo di Pozioni?- chiedo esterrefatto. "Come può sapere così bene in quali pozioni servono le zanne di serpente se, quando frequenta le mie lezioni, fa esplodere sempre il calderone?".

-No professore- risponde la Granger per lui -Harry semplicemente trova interessante conoscere le pozioni- conclude convinta.

-Io non trovo interessante, semplicemente mi piace, so di non averlo mai dato a vedere, ma essendo figlio di James Potter, nemico assoluto delle Pozioni, sarebbe un po' strano se i miei voti fossero alti.- Dice Harry con tranquillità.
 

-Sta dicendo che fa esplodere i calderoni solo perchè suo padre era un asino in questa materia?--Esattamente-.

 

*******

 

La Granger e Weasley sono andati anche loro nelle rispettive camere, mentre io continuo a leggere e Potter continua il suo tema.
 

-Harry, Severus, non vi dispiace condividere la stanza, vero?- chiede Molly prima di andare a dormire.

-No Molly nessun problema, devo ringraziarti invece per ospitarmi- rispondo io.

-Non preoccuparti Severus, è un vero piacere; a te Harry va bene?- chiede rivolta al ragazzo.

-Cosa? Oh sì, va benissimo.- dice per poi tornare a scrivere.

-Bene, io allora vado, buona notte a entrambi- ci augura.

-Buonanotte- rispondiamo noi.
 

-Potter, ha intenzione di passare l'intera notte a scrivere il tema di pozioni? Le vacanze sono appena iniziate, può fare a meno di farli adesso, o almeno può farli di un'altra materia.- dico preoccupato, visto che sono due ore che continua a scrivere.
 

"Preoccupato?Preoccupato?! Sto proprio uscedo di testa!"
 

-No, solo che mi è venuta l'ispirazione pe fare anche il terzo tema e l'ho quasi finito- dice tranquillamente.

-Non ha sonno?- chiedo curioso, visto che il ragazzo non ha mostrato il minimo segno di stanchezza.

-Sì, ma ogni volta che mi addormento, sogno pozioni su pozioni, quindi mi metto a scriverle ogni mattina, così da non dimenticarle- mi confessa.

-Che pozioni?- chiedo curioso.

-Corroborante, Soporifera, Antilupo, Morte Vivente, Amortentia e infine il Veritaserum- mi elenca.

-Sa Potter, credo che in questo mese la terrò d'occhio, magari riuscirà a farmi cambiare giudizio su di lei- annuncio andando nella nostra stanza -Buona notte-Concludo.

-Buona notte professore- risponde educatamente.

 

******

 

Lo sento venire in camera alle tre di notte, va in bagno a cambiarsi, dopo di che si mette a letto.

"Però, possibile che abbia impiegato tutto questo tempo per fare un tema?"

< Finalmente, ho finito tutti i compiti di Pozioni e Storia della Magia, dovrò ringraziare 'Mione per aver dimenticato il libro in salotto >.

"Salazar benedetto! Ha parlato di nuovo in serpentese!!"

-Potter, che ha detto? Se non sono indiscreto- chiedo, ignorando un brivido a ripensare al modo in cui sibilava.

-AH! Ni-Niente pr-professore, stavo solo dicendo che ho finito tutti i compiti di Pozioni e Storia della Magia- dice, balbettando inizialmente.

-Stia tranquillo, non dirò a nessuno le sue uscite in serpentese- gli dico per tranquillizzarlo.

-Lo so, è che lei è la prima persona con cui condivido il segreto- risponde lui.

-Capisco, buonanotte- concludo.

-Buonanotte- risponde.

 

"Questo ragazzo, che mistero. Inizio a rivalutarlo, specie ora che, accidenti non ci credo, è riuscito a finire tutti i compiti di Pozioni e Storia della Magia! Sei davvero strano, ma inizio a essere curioso. Vorrei riuscire a farti aprire, così da conoscere tutti i tuoi segreti!"

 

 

Ed eccoci alla fine di questo capitolo.

Lo so, è molto lungo, ma non potevo tagliarlo a metà.

Comunque il nostro caro professore inizia a provare interesse per Harry.

Vediamo come finirà questa convivenza =)

Spero sia piaciuto a tutti

UN BACIONE <3

 

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Capitolo 5
*** Mattinata piena di sorprese! ***


Ehilà gente, perdonate il mio colossale (si fa per dire) ritardo!
Ho appena concluso le lezioni extra! Che rottura!
Comunque eccomi tornata con un nuovo POV del nostro Sev!

 
MATTINATA PIENA DI SORPRESE
 

Sono le sette e mezza, in casa Weasley non sembro essere l’unico mattiniero, senza contare che il mio coinquilino non è più nel suo letto.
“Possibile che quel ragazzo si accontenti di dormire solo quattro ore?!”
 
Dopo essermi vestito, scendo in cucina e trovo Har-Potter seduto accanto alla signorina Granger mentre le sta spiegando in cosa consiste la pozione Morte Vivente. “Non riesco ancora a crederci!”
-Buongiorno Severus- mi saluta cordialmente Molly.
-Buongiorno professore- salutano i ragazzi.
-Buongiorno a tutti- rispondo io.
-Ora hai capito ‘Mione, è facile come pozione? Non trovi?- chiede Harry alla ragazza.
 
-Facile? Facile?? FACILE DICI?! Come fai a trovarla facile?- esplode lei.
-Andiamo ‘Mione, è una delle pozioni più facili! Comunque se solo la Morte Vivente ti fa questo effetto, le altre non te le dico nemmeno- espone tranquillamente il Ragazzo-che-è-Sopravvissuto.
-Conosce, per caso, qualche altra pozione, signor Potter?- chiedo io, incuriosito dal loro ‘discorso’.
-Quasi tutte quelle scritte sui libri di scuola, più alcune che…--che?--che nessuno ha mai sentito- conclude lui cupamente.
 
******
 
Abbiamo appena finito di fare colazione quando Harry si alza improvvisamente e va in salotto di corsa.
 
-Potter, qualcosa non va?- gli chiedo una volta raggiuntolo.
< Niente! Ma c’è qualcosa qui e non mi piace… > lo sento sibilare senza capirci niente.
-Potter, lei è fortunato che gli altri siano andati a Diagon Alley, o l’avrebbero potuta sentire, comunque traduzione di ciò che ha detto?- domando, dopo aver superato i soliti brividi.
-C’è qualcosa che non va, è come se ci fosse una presenza, ma è più concreta di un semplice fantasma- mi espone i suoi dubbi, in modo che io capisca.
 
*Sssssssssssshh*
-Era un serpente?- chiedo io.
-No, un Runespoor- mi avvisa il ragazzo -e ha fame, credo sia un maschio.- conclude infine.
< Sei tu che hai parlato la mia lingua? >
“Si è mostrato, è la prima volta che ne vedo uno con tre teste ancora vivo*, ed è enorme per di più!”
< Si sono io >
“Ma che diavolo stanno dicendo?”
< Ho fame, potresti darmi qualcosa da mangiare? >
-Professore?--Sì Potter?--Cosa mangia un Runespoor?--Animali, ma puoi dargli della carne che vi è in cucina, non penso che vi siano problemi.- dichiaro io.
< Aspetta un attimo qui, e non pensare di mangiarti il mio professore o ti ritroverai senza teste! >
< Tranquillo, giovane uomo, non lo mangerò >
 
*****
 
“Sto assistendo all’abbuffata di un Runespoor gigante, è terrificante ora che posso vederlo completamente, corpo e coda compresi, gli darei sui 9-10 metri!”
-Posso tenerlo, professore?- mi chiede ad un tratto il ragazzo.
-Potter, è una creatura pericolosa, potrebbe farle del male o ucciderla--Non lo farà--Come può esserne sicuro?--Ho messo il mio sangue nel pezzo di carne che si sta mangiando; secondo un rituale arcano ora mi appartiene-.
 
-Quindi è per questo che appena ha iniziato a mangiare si è bloccato e l’ha fissato?- chiedo veramente incuriosito.
-Esattamente, ha capito che d’ora in poi non potrà disubbidirmi, basta che mandi una lettera al Ministero, dopotutto non rifiuteranno una richiesta del Ragazzo-che-è-Sopravvissuto.- mi spiega con voce neutra.
-Anzi, vado a scriverla subito, e stia tranquillo, Salazar non la mangerà- mi dice, avviandosi a prendere una pergamena e il calamaio sul tavolo.
-Chi, scusi?--Salazar--Ha chiamato il Runespoor con il nome del fondatore della mia casa?--Anche della mia, se non lo sa- mi risponde tornado a sedersi accanto a me.
 
-Sua?- chiedo perplesso. “Non può assolutamente esistere che Potter sia un Serpeverde mancato!”
-Sì, mia. Allo smistamento del primo anno il Cappello Parlante voleva mandarmi a Serpeverde, ma io gli chiesi di mandarmi in qualsiasi altra casa, tranne che lì. Dopo aver sentito che Voldemort è stato a Serpeverde e che Malfoy ci sarebbe di sicuro finito, ho preferito rifiutare.- mi spiega tranquillamente.
 
“Sono ufficialmente sotto shock! Ora credo che una rivalutazione sia più che dovuta, Harry, hai oltrepassato ogni mia aspettativa! Ti terrò d’occhio questo mese, eccome se ti terrò d’occhio!”
 

Eccoci arrivati alla fine del capitolo =)
Severus inizia a interessarsi sempre di più al nostro piccolo rettilofono!
Grazie per aver letto e recensito finora!
Un bacio a tutti/e!

 
 
 

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Capitolo 6
*** Fiducia Improvvisa ***


Salve miei cari lettori, sono riuscita finalmente a trovare la mia ispirazione, dopo averla perduta da qualche parte.
Ecco un nuovo capitolo della storia, anche se non ho ancora deciso se sarà una long-fic.
Proverò a cimentarmi con un POV di Harry!

Buona lettura!

 
FIDUCIA IMPROVVISA

 
Gentile Sig. Potter,

 
il Ministero è propenso ad affidarle il Runespoor da lei trovato. Se dovessero esservi problemi causati dall’animale non esiti a scrivercelo, faremo in modo di portare suddetto animale in un posto isolato lontano da lei.
 
Cordiali saluti,

Cornelius Caramell
Ministro della Magia’

 
Dopo aver letto la lettera, mi sono diretto in salotto dove avevo lasciato il professore e, incredibilmente, Salazar non ha preso in considerazione di mangiarlo.
 
Devo ammettere di esserne sollevato.
 
< Finalmente sei tornato, padrone > mi saluta freddo il Runespoor.
“Ma come può il tono di un serpente, anche se ha tre teste, essere così freddo? Accidenti, eppure non gli ho fatto niente di male!” mi ritrovo a pensare.
-Potter, non vorrei interrompere le sue elucubrazioni, ma posso sapere di chi è quella lettera?- mi domanda improvvisamente il mio insegnante di Pozioni.
-Il Ministero mi ha dato il permesso di tenerlo, purché non crei problemi- rispondo tranquillamente come se potesse accadere nulla.
 
< Che cosa ne farai di me? Umano>
< Primo: mi chiamo Harry; secondo: d’ora in avanti sei il mio famiglio, sempre che tu non preferisca essere utilizzato come ingrediente per le pozioni, terzo: possiamo essere amici? > chiedo, dopo aver raggiunto l’esasperazione.
< Penso di sì, almeno di proverò. Posso mangiare questo bimbo, nel caso mi venga un certo languorino allo stomaco? >
< CERTO CHE NO! > esplodo io “Ma possibile che si sia già dimenticato la sua risposta?”.
< Scusami Harry >
 
-Perdonato, ma solo per questa volta- rispondo io in inglese, per non farmi capire da Salazar.
-Perdonato per cosa?- mi chiede Piton.
-Niente, una sciocchezza. Io adesso inizio a fare i compiti di Trasfigurazione, se per lei va bene- dico rivolto al professore.
“Salazar benedetto! Non riesco ancora a crederci, lo considero carino e tenero persino ora che mi sono impresso nella mente che è l’arcigno insegnante di Pozioni! Sono senza speranze” penso mentre richiamo una pergamena nuova, il libro e il calamaio con la penna.
-Per me va bene, io nel frattempo leggerò un libro- mi informa Piton.
 
-Devo ammettere che è strano, lei è la prima persona che sa di quello che faccio e non mi tartassa di domande- rifletto ad alta voce, mentre scrivo il tema.
-Perché desidero che sia lei a volermi dire tutto. Non sono propenso a forzare le persone a parlare del proprio passato- mi risponde alzando gli occhi dal tomo che tiene sulle ginocchia.
-Nemmeno quando era un Mangiamorte?- chiedo, senza riflettere, venendo fulminato da n’occhiataccia che fa allarmare Salazar.
< Calmo, non è niente > dico mentre gli accarezzo ad una ad una le teste, ottenendo il risultato di calmarlo.
 
-Questi non sono affari che la riguardano!- abbaia il professore.
-Le chiedo scusa, non avrei dovuto- confesso sperando di essere perdonato.
-Come ha fatto a scoprirlo?-mi chiede, un po’ più calmo.
-Empatia- rispondo.
-Lei è empatico?- mi chiede, con un velo di sarcasmo.
-Solo con i serpenti; la sua forma animale è un pitone nero, per caso?- chiedo, ricordando quel maestoso esemplare che ho visto di sfuggita quando l’ho preso in braccio per portarlo dal preside.
-Come lo sa?- chiede stupito.
-Ho visto l’immagine in un flash mentre la portavo dal preside- spiego tranquillamente.
-Capisco, ma non sono più un Mangiamorte da tempo- mi dice lui.
 
-Se volesse parlare di quello che le è successo, non esiti a chiamarmi- gli propongo gentilmente.
-Potter…- inizia Piton.
-Non ne farò parola con nessuno, stia tranquillo- lo anticipo io.
-Grazie- mi risponde solo.
Lo guardo di sfuggita e tutto ciò a cui riesco a pensare è “Sì, di lui posso sicuramente fidarmi, e spero che anche per il professore sia così”.

 

Allora, Harry adesso si fida di Severus, so che Harry scopre che Piton è un Mangiamorte solo dopo, ma mi serviva per scrivere questo capitolo.
Comunque spero sia piaciuto a tutti/e.
Vorrei dirvi che per un errore che ho riscontrato leggendo il quinto capitolo, ho dovuto modificarlo, ma non temete, la storia è uguale, ho solo aggiunto qualche battuta in più!
Grazie ancora e un grosso bacio!

 

 
 

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Capitolo 7
*** Grifone fuori, Serpe dentro ***


Eccomi di nuovo, in grande anticipo, ma l’ispirazione ha deciso di farmi fare gli straordinari.
Torno con un POV di Severus. Credo che questa si possa catalogare come una long-fic ormai.

Ecco a voi l’immagine che mi ha ispirata alla forma Animagus del nostro Sev!

Spero che il capitolo vi piaccia.
Buona lettura!

 

GRIFONE FUORI, SERPE DENTRO

 
È strano, in questi tre giorni Harry non mi è sembrato un Grifondoro, ma una vera e propria serpe. È capace di utilizzare la sua popolarità per avere ciò che vuole, ma mai per fare del male; è bravo, ma che dico, eccezionale in Pozioni e completamente diverso da James Potter.
Devo dire che inizia a piacermi.
“No, non mi piace, mi interessa questa sua complessa personalità, ma non mi piace, anche se…”
-Professore, vuole qualcosa da bere?- lo sento chiedere, risvegliandomi da questi pensieri.
-No grazie- “perché non riesco a mantenere la stessa freddezza di prima?”.
-Ok, torno subito- dice, posando il libro e dirigendosi in cucina.
 
Mentre aspetto che Har-Potter torni “Torni?! E da quando desidero la sua compagnia?” sento la porta d’ingresso aprirsi.
All’improvviso vedo una testa con capelli lunghi e rossi entrare in salotto, dove io e Salazar siamo semi-sdraiati sul divano o meglio io sono semi-sdraiato, mentre Salazar si è attorcigliato a me, senza però cattive intenzioni, da ciò che riesco a percepire.
-Dov’è Harry?- chiede Ginevra Weasley, squadrando me e il Runespoor con occhi sprezzanti.
-Sono qui, perché quello sguardo?- chiede il soggetto della domanda avvicinando a noi e riprendendo posto sulla poltrona accanto al divano.
-Ti va di venire con me a Diagon Alley?- chiede speranzosa la più piccola di casa Weasley.
-No, non mi va. Comunque non hai risposto alla domanda: perché quello sguardo?- insiste Harry.
-Perché continui a passare il tuo tempo con lui- dice indicando -e poi cos’è quel serpente?- chiede irritata.
-Quello è un Runespoor, lo sapresti se avessi aperto anche solo per qualche ora il libro di Cura delle Creature Magiche. E comunque, preferisco passare il mio tempo con qualcuno  che sappia capirmi, non con qualcuno che continui a stressarmi come fa tu- risponde tranquillamente il Ragazzo-che-è-Sopravvissuto.
 
-Sei crudele!! Dovevi andartene a Serpeverde, insieme a questo Mangiamorte!- urla la ragazza.
“Mi ha stancato questa mocciosa!”
-E lei come sa che- ma vengo interrotto da Potter.
-Non dire una parola contro Piton, chiaro?! Tu non sai NULLA di lui! Se dirai anche solo una parola di più, una sola, ti farò rimpiangere di essere nata! Sono stato chiaro?!- chiede fuori di sé alla Weasley, divenuta bianca per la paura, ottenendo solo un piccolo cenno della testa -Ho chiesto: SONO STATO CHIARO?!- chiede ancora.
Questa volta riceve un flebile -Sì- come risposta.
“Accidenti, è terrificante. Non capisco perché se la prenda tanto, dopotutto Ginevra ha insultato me, non lui”.
-Ora sparisci! E vedi di crescere un po’.- la ‘congeda’ Potter.
 
Dopo che la ragazza è uscita di casa con le lacrime agli occhi, vedo Harry calmarsi e riprendere il controllo delle sue emozioni.
-Perché mi ha difeso? Dopotutto tra noi non c’è mai stato un buon rapporto- domando io, curioso e un po’ in ansia.
-Perché non sopporto la gente maleducata, e comunque lei mi ha salvato la vita parecchie volte, sì lo so che mi ha salvato e che cerca di aiutarmi in segreto ogni anno- dice anticipandomi -e poi lei è il primo con cui mi sento a mio agio, senza dover nascondere la mia personalità dietro una insulsa quanto utile maschera- conclude, lasciandomi senza parole.
“Dunque per lui sono importante, al punto tale da difendermi dagli insulti della sorella del suo migliore amico. Io sono il primo a cui ha permesso di conoscere l’Harry Serpeverde che è realmente. Non so perché, ma questa rivelazione mi rende felice”.
 
-Perché è andato in Grifondoro allora?- mi lascio scappare ad alta voce.
-Per far credere che tra me e Lui non ci siano somiglianze- risponde, facendomi capire a chi si riferisce quel ‘lui’ detto con tono sprezzante.
-Grazie, per avermi difeso ma, soprattutto, per avermi dato la possibilità di conoscerti davvero- dico sorridendo.
-Grazie a lei, per avermi accettato- risponde lui, ricambiando il sorriso.
“Grifone fuori, Serpe dentro. Eh sì, Harry, credo proprio  di aver cambiato opinione su di te. Farò in modo di proteggere questa verità. Costi quel che costi, non permetterò a nessuno di distruggere questo ragazzo. Sappi che io ti accetterò sempre, anche se tu fossi un mostro, ti accetterei lo stesso. Potrai sempre contare su di me, sempre”.


 
Il nostro Severus inizia ad provare dei sentimenti verso il nostro Eroe.
Spero vi sia piaciuto il capitolo.
Bacioni!!
 

 

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Capitolo 8
*** Mi accetta ancora? ***


Eccomi tornata con un nuovo capitolo!! Mi scuso infinitamente per questo orribile ritardo.
Questa volta il POV è di Harry! Spero vi piaccia!
Buona lettura!!!
 

MI ACCETTA ANCORA?

 
-Professore, le andrebbe di raggiungere gli altri a Diagon Alley?- chiedo, lasciando il libro sul tavolo.
-Sì, un po’ di aria pulita ci farà bene, immagino- mi risponde dopo averci pensato.
-Bene, via camino?- -Sì-
Butto una manciata di polvere volante nel camino del salotto, dopo di che faccio andare per primo Piton.
-Diagon Alley- lo sento dire, per poi vederlo sparire tra le fiamme. Mi affretto a fare lo stesso, ma una voce mi chiama.
 
< Padrone, posso venire anch’io? > mi chiede Salazar.
< Scusami, me ne sono dimenticato! > gli dico affrettandomi a prenderlo, ma prima di entrare nel camino, mi dirigo verso il tavolino su cui ho appoggiato il tomo e vi metto sopra gli occhiali, un po’ più lunghi del solito, sulla fronte, per coprire la cicatrice.
Dopo essermi infilato nel camino e aver pronunciato –Diagon Alley- mi ritrovo davanti il professore con le braccia incrociate e il visino triste.
“Visino?! Accidenti a me e alla mia testa bacata! Possibile che i tre anni di continue lotte tra me e Piton ora non sono altro che meri ricordi? Eppure non riesco a fare a meno di volergli bene... chissà se per lui è così? Dopotutto è l’unico a cui ho mostrato chi sono davvero...”
 
-Potter? Sei proprio tu? E come le è venuto in mente di portare il Runespoor- lo sento chiedere, così mi giro a guardarlo e noto che ha gli occhi sgranati.
-Bhè, non mi andava di lasciarlo da solo a casa. Comunque questo è un modo per non attirare l’attenzione: tutti sono abituati a vedermi con gli occhiali e con la cicatrice bene in vista; ma a me non servono gli occhiali per vedere, e i capelli li preferisco così- rispondo io al suo sguardo.
-Come sarebbe che non le servono gli occhiali per vedere?- mi chiede, questa volta con più curiosità di prima.
-Glielo dirò subito, ma prima- faccio prendendolo in braccio –è meglio se la tengo così, non voglio correre il rischio che le venga fatto del male accidentalmente- concludo sorridendogli appena, per fargli intendere che non voglio sbeffeggiarlo.
-Se preferisce, ma continui quello di cui stava parlando- insiste rivolgendosi a me.
 
-Ebbene, si ricorda del veleno nel mio corpo? Posso assicurarle che la mia miopia è completamente guarita, continuo a portare gli occhiali per non dare nell’occhio.-spiego in modo semplice.
-Inizio a pensare che l’accaduto abbia portato più benefici che danni.- finisce lui.
-In realtà, non è proprio così...- cerco di dire, ma qualcuno attira la nostra attenzione.
-Ron, hai visto dov’è Harry?- sento chiedere dalla ragazzina che ho appena sgridato alla Tana.
-Non lo so, non l’ho visto.- risponde lui scuotendo la testa.
 
-Perché non va da lei e vi chiarite?- chiede il bellissimo bambino tra le mie braccia.
-Perché non c’è niente da chiarire, mi sta sempre attaccata, credendo che mi piaccia, ma l’unica ad avere una cotta infantile per qualcuno che non la vede nemmeno è lei.- rispondo io, voltandomi per proseguire in tutt’altra direzione quando
< Padrone, mi può comprare qualche topolino, ho fame e la carne di prima non è stata di grande aiuto > mi dice Salazar, strisciando fin sopra la mia spalla destra.
< Si, tranquillo. Te ne comprerò alcuni. Nel frattempo bada al professore. > gli dico mettendo a terra Piton e dirigendomi al negozietto di animali.
< Non si preoccupi, proteggerò sempre questo bambino, visto che sembra molto importante per lei > lo sento sibilare ‘contento’, mentre si stringe in un piccolo cerchio attorno al piccolo “Certo che Salazar è davvero perspicace se ha capito l’importanza che Severus ha per me. O Salazar, Godric, e Merlino, ma sentitemi!”
 
< Ecco a te > dico lasciandolo divertirsi con i topolini < Sai come tornare a casa? > gli chiedo, prendendo nuovamente in braccio il bambino.
< Sì, a dopo > conclude andandosi a godere il pranzo.
-Comunque Potter, di cosa parlava prima? Qualcosa riguardo ai danni provocati dal veleno.- riprende lui.
-Glielo dirò stasera, promesso- mettendo fine così al discorso.
 
*********
 
È ormai sera quando torniamo e dando a tutti la buona notte, ce ne andiamo a letto.
Mi sono già infilato sotto le coperte quando sento un piccolo movimento sul mio letto.
-Potter, aveva promesso che mi avrebbe parlato dei danni che ha provocato il veleno su di lei!- sento il professore mentre mi scuote con la forza di cui un bambino della sua età è dotato.
Decido così, non riuscendo più ad ignorarlo, di prenderlo e metterlo con me sotto le coperte, sperando che si calmi.
“Accidenti! Sembra davvero un bambino in questo momento. So di essermi preso troppe confidenze, ma sto morendo di sonno!”
 
-Potter, anche se ho smesso di muovermi, non vuol dire che mi sia arreso- dichiara lui.
-E va bene! Ma in cambio dorme qui con me!- lo ricatto sperando che si ritiri, invece ricevo solo un cenno del capo in segno che accetta.
-Prima ho detto che non è vero che ha portato più benefici che danni, quel dannato morso. Sono cambiato, anche se non sembra.- dico toccandolo con la mano sulla guancia, sentendolo sussultare –la mia temperatura corporea è divenuta tale a quella di un serpente, fredda come il ghiaccio. Ecco perché indosso maglioni pesanti ed evito di toccare la gente direttamente- finisco aspettando la fatidica domanda che so mi porrà.
-Solo questo?- chiede infatti.
-No. Percepisco le presenze. Riesco a capire chi è che si avvicina solo dal sangue e la mia memoria è centuplicata, permettendomi di ricordare ogni libro che leggo senza doverlo rileggere, ricordo persone, cose, fatti, ogni cosa che ho visto nella mia vita, posso anche leggere la mente delle persone, se voglio. Ma lo faccio di rado, essendo un po’ invasivo per la privacy.- finisco così di descrivere i danni e i benefici ottenuti.
 
-Ah, capisco. Non mi sembra poi così male- dice lasciandomi esterrefatto –Io l’accetterò lo stesso, non importa cosa.- conclude addormentandosi.
-Grazie Severus, buona notte- gli auguro dandogli un piccolo bacio sulla fronte.
-Notte Harry...-lo sento rispondere nel sonno.


 
Allora ditemi, cosa ne pensate? Dovevo pur farli avvicinare!!
Comunque so di aver fatto un capitolo incredibilmente lungo, ma spero riusciate a leggerlo tutto.
A presto!
Un bacione.
 

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Capitolo 9
*** Un passato davvero orribile ***


Ciao a tutti!!
So di non aver aggiornato da tanto tempo, ma ho avuto un attimo di respiro tra un esame e l’altro e ho pensato di aggiornare questa storia, visto che l’avevo riletta di recente. Vi chiedo scusa per i grandi ritardi ma posso assicurarvi che non ho abbandonato nessuna delle mie storie.
Ci sarà un accenno a violenza su minore (non in tono sessuale) in questo capitolo, siete stati avvertiti.
Questo capitolo è P.O.V Severus.
Un Passato Davvero Orribile
 
La mattina seguente mi risveglio da solo nel letto di Harry. Mi guardo intorno e noto che non c’è segno della sua presenza nella stanza.
“Deve essere andato a fare colazione…Aspetta…Che ore sono?” penso, sedendomi sul letto. Lancio un incantesimo Tempus che mi segna che sono le 09:15 e so che probabilmente saranno tutti in cucina a mangiare. Mi vesto e vado giù, vedendo il Trio Grifondoro al tavolo: il signor Weasley si stava abbuffando con delle salsicce, la signorina Granger mangiava i suoi cereali mentre leggeva un libro di Incantesimi mentre Harry stava rimescolando il suo latte, un’espressione assente sul volto.
-Buongiorno a tutti- dico, attirando la loro attenzione.
-Buongiorno professore- i tre ragazzi mi rispondo in coro.
-Buongiorno Severus- mi risponde Molly, girandosi da dove era impegnata ai fornelli.
Prendo posto vicino a Harry, notando che la sua espressione non è cambiata assolutamente. Molly mi porta subito un piatto pieno di cibo per poi dirigersi su per le scale, probabilmente a ripulire le stanze ora che tutti erano svegli.
Io inizio a mangiare la mia colazione, prestando comunque attenzione al ragazzo seduto al mio fianco.
“Che cos’hai Harry? Che c’è che non va?” penso preoccupato, “Non ti ho mai visto così…”.
Quando finiamo di mangiare ci dirigiamo verso il salotto quando vedo Harry muoversi verso le scale. Lo seguo e cerco di attirare la sua attenzione.
-Harry? Non vai con i tuoi amici? - gli chiedo.
-No- mi risponde con voce bassa, continuando a salire le scale -Mi lasci in pace- mi dice secco.
-Non ho intenzione di lasciarti ‘in pace’- gli dico con un po’ di nervoso.
-Perché no?- mi chiede, voltandosi verso di me.
-Perché ti ho già detto che ti avrei tenuto d’occhio. - gli dico, seccato dal suo comportamento.
Lo vedo riflettere per poi abbassarsi a prendermi in braccio. Non mi lamento visto che probabilmente mi dirà cosa lo disturba. Mi porta nell’attico e si siede per terra, non lasciandomi andare. Appoggia la testa sulla mia e mi abbraccia a sé.
“Qualsiasi cosa sia, gli sta facendo male.” penso, ricambiando l’abbraccio.
-Si ricorda…- inizia a voce bassa -si ricorda… quando aveva detto che mi avrebbe accettato sempre? - mi chiede, senza sollevare muoversi di un millimetro.
-Si, mi ricordo- gli rispondo.
-Io non sono capriccioso- mi dice con voce tremante.
-Lo so, lo avevo capito- cerco di rassicurarlo con le mie parole.
-Mi aveva chiamato capriccioso…al primo anno- mi ricorda, facendomi pentire delle mie parole e del mio comportamento.
-Lo so…e mi dispiace- gli dico, cercando di fargli capire quanto davvero fossi pentito.
-Io non ho vissuto una vita lussuosa…- dice lui, allontanandosi da me e abbassando lo sguardo sulla sua maglietta. Gli prendo il viso, facendo sì che i suoi occhi incontrassero i miei.
-È questo che ti disturba? Il mio comportamento? - gli chiedo preoccupato. Lui scuote la testa in segno negativo.
-I miei zii…- inizia a dire, facendomi intuire che è il suo passato a tormentarlo.
-Cosa ti hanno fatto? - gli domando gentilmente.
-Loro…- inizia incerto -Loro odiano la magia e tutto ciò che è magico. Sin da quando ricordo, la mia stanza era il ripostiglio del sottoscala e non ricordo di aver mai festeggiato un compleanno con loro. - mi dice.
Sento il mio cuore fermarsi di colpo. “Possibile che questo bambino non sia affatto come lo avevo immaginato?” domando a me stesso, osservando i suoi occhi diventare lucidi.
-Dovevo sempre fare i mestieri in casa e se sbagliavo o sporcavo qualcosa, venivo punito a seconda del danno. - continua a raccontare.
-Come ti punivano? - gli chiedo, interrompendolo.
-A volte mi lasciavano chiuso nel ripostiglio per tre o quattro giorni senza cibo, se non facevo tutto in tempo. - mi dice. Guardando i suoi occhi, noto che non mi ha detto tutta la verità.
-E se rompeva qualcosa? - gli chiedo.
-Mio zio mi picchiava, a volte solo con le mani, altre, quando facevo qualcosa di davvero sbagliato, usava la sua cintura. Ricordo quanto facesse male, sembrava non smettere più. - mi dice, confermando le mie paure.
-Ti frustava?! - gli chiedo esterrefatto. “Come ho potuto non accorgermene?!” penso tra me e me, avendo anch’io avuto un passato simile al suo.
-No, lui mi puniva…- mi dice incerto.
-No Harry, lui ti frustava. È un reato gravissimo nella comunità magica e, credo, anche in quella babbana. - gli spiego con gentilezza. Lo vedo allargare gli occhi pieni di lacrime e lo abbraccio forte, tanto quanto questo corpo me lo permette. Lo sento piangere e non posso che pensare a quanto questo ragazzo abbia sofferto.
-Non hai mai detto niente a nessuno? - gli chiedo.
-Le maestre delle elementari non mi hanno mai creduto- mi spiega tra i singhiozzi.
Lo stringo ancora più forte, pensando alle ingiustizie di questo mondo.
“Aspetta… questo vuol dire che avrà delle cicatrici…” penso, allontanandomi da lui e sciogliendo l’abbraccio.
-Harry, hai delle cicatrici dove tuo zio ti ha colpito? - gli chiedo. Lui annuisce e mi mette per terra, girandosi e alzando la maglietta. La vista mi toglie il fiato. La sua schiena è ricoperta di cicatrici ancora rosse e infiammate. Non riesco a vedere un lembo di pelle normale più grande di qualche centimetro.
“Ma come ha fatto a giocare a Quidditch?” mi chiedo, orripilato. “Come fa a non lamentarsi del dolore ogni giorno?!”.
-Accio- sussurro, vedendo una scatolina di lozione arrivare. Lui si gira, insicuro di quello che c’è all’interno della scatola. -Questa è una lozione speciale di mia invenzione- gli spiego mentre apro la scatolina -Serve a far spegnere l’infiammazione e a far sparire le cicatrici. - continuo a dirgli mentre inizio a spalmare la crema sulla sua schiena, facendo attenzione a mantenere il tocco delicato.
Lo vedo annuire e sento i muscoli della sua schiena rilassarsi.
Quando ho finito di spargere la lozione su tutte le cicatrici, lo aiuto ad abbassare nuovamente la maglietta.
-Ti assicuro, Harry- gli dico, facendolo voltare verso di me -che non dovrai tornare dai tuoi zii, mai più. - gli prometto. Lui rimane scioccato dalle mie parole. Nei suoi occhi vedo un barlume di speranza. Mi abbraccia.
“Te lo prometto Harry, non ti verrà più fatto del male.” dico a me stesso.
-Sarà meglio andare in salotto, avrai ancora qualche compito da fare e, in questo modo, i tuoi amici non si insospettiranno. - gli dico, dopo che si è calmato.
Lui annuisce e insieme scendiamo le scale.
“Tu non sei un Grifondoro Harry, sei un Serpeverde, solo noi siamo in grado di nascondere verità tanto orribili. Ma hai comunque il coraggio di un grifone per esserti confidato con me.”
 

Ed ecco un nuovo capitolo. Ho sempre letto storie dove si diceva che i Dursley erano abusivi con Harry e ho pensato che andava a pennello con la mia storia. Ora Severus sa esattamente quanto Harry sia diverso da quello che pensava.
Grazie per la pazienza e spero di riuscire ad aggiornare ancora al più presto.
Un bacio.
Shuura

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