Soul: le scelte dell'anima

di marmaladegirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzine ***
Capitolo 2: *** Signora...Matsura ***
Capitolo 3: *** la felicità che credevo di aver ottenuto ***
Capitolo 4: *** Cena romantica...per quattro! ***
Capitolo 5: *** Cosa è successo in questi due anni? ***
Capitolo 6: *** Addio Mary..forza Steave! ***
Capitolo 7: *** amore... ti proteggerò! ***
Capitolo 8: *** Susi..ieri ed oggi niente cambia ***
Capitolo 9: *** Bentornato Steave! ***
Capitolo 10: *** Preferirei non esistere! ***
Capitolo 11: *** Una festa dai mille colori! ***
Capitolo 12: *** La nostra confessione! ***
Capitolo 13: *** Degli strani capogiri ***
Capitolo 14: *** Tutto può succedere! ***
Capitolo 15: *** Quanto fa male dirsi addio.. ***
Capitolo 16: *** L'avrei amato difendendolo con la mia vita ***
Capitolo 17: *** Un tragico risveglio ***
Capitolo 18: *** Siamo..pari! ***
Capitolo 19: *** Una passione..un tradimeto ***
Capitolo 20: *** Un nuovo grande passo! ***
Capitolo 21: *** Troppo bello per non essere conteso ***
Capitolo 22: *** Morire o ricominciare? ***
Capitolo 23: *** Il tempo passa.. ***
Capitolo 24: *** Arimi&Ginta..auguri! ***
Capitolo 25: *** Si è spezzato qualcosa ***
Capitolo 26: *** Prendere o lasciare? ***
Capitolo 27: *** I veri amici ***
Capitolo 28: *** Io ho fatto questo errore ma tu no! ***
Capitolo 29: *** Un'amara vendetta ***
Capitolo 30: *** Ti fidi di me? ***
Capitolo 31: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 32: *** Di nuovo insieme..o no? ***
Capitolo 33: *** Pausa o fine? ***
Capitolo 34: *** Una lettera per te ***
Capitolo 35: *** Tutto cambia..tutto passa..o no? ***
Capitolo 36: *** Rincontrarsi ***
Capitolo 37: *** Noi due ***
Capitolo 38: *** Ancora un addio ***
Capitolo 39: *** La notte prima del matrimonio/viaggio ***
Capitolo 40: *** Parlare di noi ***
Capitolo 41: *** LA FINE... ***



Capitolo 1
*** introduzine ***


1 CAPITOLO

                                                 1 CAPITOLO

 

                                            ... Introduzione…

 

 

Prima di iniziare a raccontare la fanfic faccio un breve riassunto della situazione generale in modo che tutto sia più comprensibile.

 

Sono passati ormai due anni dal giorno in cui yu e miki sono tornati insieme dopo aver scoperto con grande gioia di non essere fratello e sorella .

La loro relazione da quel momento è andata avanti in perfetta armonia; Yu avrebbe cominciato da lì a poco il tirocinio presso un importate studiod’architettura.

 Miki si trovava all’ultimo anno di fashion design a Toryo.

 Erano pronti ad andare a vivere insieme.

 

Per quanto riguarda Meiko, ora lei vive in Europa dove sta scrivendo il suo terzo libro. E’ diventata ormai una famosissima scrittrice.

 Il matrimonio con Nick comincia però ad essere ostacolato dalle prime difficoltà.

Ha perso ormai i contatti con i suoi cari vecchi amici.

 

Ginta e Arimi hanno finalmente annunciato la data del loro matrimonio, erano stati costretti in precedenza a rimandare ogni preparativo alla saputa della scomparsa dei genitori di Arimi durante un incidente aereo.

 

Susy è diventata invece una richiesissima modella non che attrice.

 

Alessandro gira il mondo accompagnato da Angela.

Hanno formato insieme un gruppo jazz apprezzato a livello internazionale.

Nella vita quotidiana lì unisce un sentimento che va oltre la musica ma che con fatica riescono a confessare a causa della paura di soffrire ancora.

 Non sanno che entrambi provano le stesse sensazioni.

 

Ci saranno poi molti altri personaggi che faranno la loro comparsa in diverse situazioni per movimentare ulteriormente l’intero racconto.

 

 

Queste le premesse.. adesso inizia la vera storia che sarà caratterizzata da un fantasia infinta di colorate sfumature che chiuderanno in sé tutte le emozioni che caratterizzano il cuore dei giovani,innamorati e complessati, unici ma uguali,i giovani di Marmalade boy

 

 

Ho mantenuto i nomi italiani dei protagonisti e non quelli originali in modo di avere una percezione più immediata

 

Buona lettura!!

Mi raccomando leggete leggete e soprattutto commentate..ditemi ke ne pensate..kosa vorreste che succedesse..cosa non vi piace..mi raccomando!

 

Un bacio Giulia

 

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Capitolo 2
*** Signora...Matsura ***


2

 

2     CAPITOLO

 

                                       Signora…Matsura!

 

 

Il sole splendeva con grande entusiasmo oggi.

Era una graziosa giornata di fine marzo e i raggi filtravano sbarazzini dalle fessure della finestra.

Il  lieve calore che entrava nella stanza si andava a riflettere sul dolce viso di Miki accompagnandola nel risveglio.

Vicino a lei il corpo addormentato di Yuu, rapito da un lenzuolo color pesca che lasciava però scoperta quasi come se volesse godere anch’essa del calore mattutino,la sua schiena.

 Perfetta al tatto, penso Miki mentre dolcemente la sfiorava con la bocca e godeva della ineguagliabile fragranza che il corpo di lui emanava. Lo stesso profumo che la mandava in estasi ogni volta che riceveva un suo abbraccio,un suo bacio, ogni volta che facevano l’amore.

Come nella notte appena passata dove le loro anime si erano incontrate senza esitazione.

Poi si strinse a lui aspettandone il risveglio.

 

Questa mattina era molto importante per loro.

 Yu aveva preso appuntamento con un’agenzia immobiliare.

 Paradossalmente vivevano insieme già da quattro anni ma questa volta avrebbe avuto sicuramente un significato diverso il campanello riportante:

CASA MATSURA-KOSHIKAWA .

Finalmente gli occhi di Yu si aprirono. Miki non aspettava altro.

 

 

-Buongiorno dormiglione…Cos’è abbiamo fatto le ore piccole stanotte?-

 

Diciamo che c’era una rompiscatole che mi ha tenuto occupato contro la mia voglia-

 

-Ah si? Sai mi ha detto quella rompiscatole che dopo la tua performance.. ecco ..come dire poco soddisfacente ha serie intenzioni di lasciarti!-

 

 

Si presero in giro per un po’, poi tutto ad un tratto tornarono seri.

Occhi negli occhi desiderosi l’uno dell’altra.

 Yu la strinse a se.

 

 –Guarda che se continui cosi te lo scordi di andare a vivere insieme-

 

Miki stava per controbattere quando lui gli sussurrò teneramente ti amo, bastarono quelle due parole e quella sua voce che l’aveva sempre confortata e che le donava sicurezza. Lei si era già arresa.

Si baciarono.

I loro corpi ancora nudi si sfiorarono trasformando quel gioco di labbra in un vortice di passione.

 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

 

 

Cavolo già le undici! Pensò Miki mentre raccoglieva frettolosamente i suoi lunghi capelli in un fermaglio blu. Si fini poi di truccare, quel poco che le donasse il giusto colorito alle guance ma che non le invadesse i lineamenti delicati.

 

-Sbrigati Yu siamo in ritardo!-

Yu rise sotto la doccia, non era abituato al lato materno della sua fidanzata.

 

-Sicura che non vuoi raggiungermi?-

 

-Non ti rispondo neanche. Vado a vedere chi è al telefono e quando torno voglio trovarti vestito e pronto per uscire!-

 

-Vabbene mamma!-

 

 

Ma è possibile che sia diventato cosi stupido nel corso degli anni?E adesso chi sarà?Ma dove cavolo si è ficcato quel maledetto telefono? La testa di Miki sembrava assomigliare ad un quiz a premi ricco di domande e ne continuava a formulare a raffica mentre andava alla disperata ricerca del cordless.

Trovato.

 

-Pronto?-

 

Buongiorno, è possibile parlare con il signor Yu Mastura?

 

-In questo momento è occupato ma può dire a me-

 

Sono dell’agenzia immobiliare,volevo informare lei e suo marito che a causa di un imprevisto l’agente che vi avrebbe dovuto presentare gli appartamenti non potrà venire oggi ma se volete potete passare,vi daremo le chiavi con gli indirizzi e potrete fare una prima visita da soli in attesa che vi raggiunga qualcuno.

 

 -Va benissimo,mi dica solo verso che ora possiamo raggiungere l’agenzia per prendere le chiavi-

 

Se per lei va bene vi attendiamo qui tra mezz’ora.

 

-Saremo puntuali, a dopo-

 

A dopo signora Mastura.

 

Signora Matsura??Lei e suo marito? Saremo puntuali?

Miki tento di rimanere seria per tutta la durata della telefonata,non poteva certo cominciare a ridere mentre la segretaria parlava,ma appena schiaccio il tasto rosso segno di fine chiamata,scoppiò in una pazza risata.

Le uscivano le lacrime e teneva le mani sulla pancia.

Si stava cosi divertendo da sentirsi quasi male.

 

Quando si calmò,divenne improvvisamente rossa.

 Presto sarebbe diventata veramente la signora Matsura.

 Un brivido la scosse,cominciò a fantasticare sul giorno del loro matrimonio,poi venne interrotta proprio dall’oggetto dei suoi pensieri.

 

-Ma si può sapere perché stavi ridendo in quel modo?-

 

-No niente, sai uno di quei miei attacchi di pazzia improvvisa-

 

-Sarà.. comunque tutta sana te non sei-

-ah! chi era al telefono?-

 

-L’agenzia.. credo proprio caro mio che oggi dovremmo cavarcela da soli-

 

-Ovvero?-

 

-Te lo spiego in macchina su ora andiamo che siamo in ritardo!-

 

 

Miki decise di non rivelare a Yu il vero motivo di quella stravagante risata, almeno per adesso.

In realtà,stranamente, aveva paura della reazione del ragazzo,cosi preferì tacere.

In macchina gli spiegò la situazione con l’agenzia immobiliare tralasciando alcuni particolari.

Poi, complice forse il racconto della chiamata fatto a Yu, scoppiò nuovamente a ridere.

 

-Ah Miki non cambierai proprio mai-

 

-Lo so!-

 

Rispose con aria soddisfatta,come se amassa sapere di essere una caso clinico senza via di recupero. Poi si girò leggermente per vedere il paesaggio scorrere dal vetro del finestrino pensando che non c’era cosa che desiderava di più al mondo,voleva diventare la signora Matsura!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** la felicità che credevo di aver ottenuto ***


3

3   CAPITOLO

 

     La felicità che credevo di aver ottenuto

 

 

-Signora Mary, scusi se la disturbo, è arrivata una lettera indirizzata a lei-

 

-Grazie Hana, posala pure vicino a me sulla scrivania-

-Ah! Sa per caso se Nick tornerà per cena?-

 

-No, il signor Namura non ha ancora chiamato-

 

-Va bene vada pure e se avverte me lo faccia sapere-

 

Il leggero sbattere della porta conseguenza della sua chiusura, risuonò nella testa di Mary come un fastidiosissimo rumore difficile da poter sopportare.

Le girava la testa da più di un’ora e le era impossibile concentrarsi sul romanzo che stava scrivendo.

Questo le accadeva ormai già da due settimane.

Il nervoso che l’accompagnava, non rendeva certo le cose più semplici.

Stava passando un periodo di stress dovuto alle tante preoccupazioni.

La casa editrice premeva per la consegna della prima stesura del libro,i suoi improvvisi giramenti di testa la distoglievano con facilità e Nick assorto nel suo lavoro non le dava più l’importanza di una volta ferendo involontariamente la sua anima

 

-Basta Mary, devi smettere di pensare che tutto vada male, la tua vita è felice, tuo marito ti ama e te non potresti desiderare niente di meglio di quello che già hai-

 

Mary se lo ripete in continuazione,mentre posa i gomiti sulle pagine stampate e regge la testa dolorante con le mani.

Abbassa gli occhi,li chiude a momenti,le scende una lacrima.

Poi sospirando, alza lo sguardo e si accorge di quella lettera. È timorosa nel vedere chi la manda, crede sia l’ennesimo invito alla consegna della “Loesher”.

Decide di ignorarla.

Pochi instanti dopo, la curiosità o forse la voglia di pensare semplicemente a qualcos’altro, le fa cambiare idea, senza esitazioni la stringe nelle mani e ne cerca il mittente.

 Capisce subito che non era la sua editoria che le scriveva…

 

 

 

Cara Mary,

Da dove cominciare?

Sono ormai quasi due anni che non ci vediamo e che tento di chiamarti,compongo il numero ma poi riattacco.

Forse non te l’ho mai detto ma quando penso a te,un improvviso senso di fierezza mi avvolge.

Ho avuto la fortuna di averti come amica,di poter passare dei momenti meravigliosi con la tua persona,di conoscerti.

Tra pochi giorni sarà il tuo compleanno e sicuramente il coraggio per chiamarti e augurarti tutto il bene che meriti non lo troverò,ecco perché ti scrivo.

Mi piacerebbe rincontrarti,anche per poco e riassaporare il ricordo di un tempo passato che so,purtroppo, non tornerà più

Forse leggerai in queste righe un po’ di tristezza magari di pura malinconia,però, voglio che tu sappia che nel scriverti sto provando esattamente il contrario.

Quante cose sono cambiate,ho perso addirittura il pregio-difetto dell’insistente parola.

Abbi cura di te Mary, ora comprendo perché sei partita,comprendo tutte le tue decisioni.

Stavi soltando cercando la felicità..

Ed è per questo che ti dico che hai fatto la scelta migliore.

Ti lascio.

 Resterai sempre nel mio cuore.

 

Con enorme affetto,

Steave.

 

 

 

-Oh Steave…-

Sussurrò il suo nome, con le lacrime che le bagnavano gli occhi.

Non poteva crederci o forse non voleva.

Come era possibile che l’unica persona che avesse mai fatto soffrire davvero,le dimostrasse ancora tutto quel bene e le desse ragione pur nel torto?

Lesse e rilesse quella lettera un’infinità di volte.

Spalancò gli occhi.

Stavi soltando cercando la felicità..

Ed è per questo che ti dico che hai fatto la scelta migliore.

 

Un’enorme dubbio sormontò tutti i suoi pensieri.

Aveva trovato realemente la felicità che tanto desiderava?

 

-Oh Steave perché le tue parole mi fanno cosi dubitare?-

 

Questa fu l’unica risposta che riuscì a trovare.

 

 

 

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Capitolo 4
*** Cena romantica...per quattro! ***


4 CAPITOLO

4 CAPITOLO

 

Cena romantica…per quattro!

 

 

-Oddio sono esausta…non credevo fosse cosi stancante cercare casa!-

 

Finalmente di ritorno.

Miki si buttò sul divano sospirando.

Oggi avevano visitato ben 11 appartamenti diversi: tre erano collocati troppo lontano dal centro della città, due troppo piccoli,uno troppo grande, gli altri  semplicemente, non andavano bene.

Ma si erano diverti.

 Momenti in cui litigavano per il colore della camera da letto. Minuti di tensione quando lo scherzo finiva e i loro sguardi si incontravano. Ore passate insieme senza il timore di essere davvero felici.

 

-Ah eccoti! Come mai non sei entrato con me?-

 

-Ho preferito riporre la macchina nel garage è più sicuro-

-Sai ci avrei scommesso che ti avrei trovata sul divano a lamentarti di quanto sei stanca-

 

-Quanto non ti sopporto! Mi stavo riposando un attimo…sei sempre il solito. Ora dovrai farti perdonare…-

 

-E sentiamo cosa dovrei fare?-

 

 

Yu si avvicinò al divano inginocchiandosi.

Le sorrise. Le sfiorò le labbra.

Miki rispose a quei suoi gesti.

 

-Lo sai bene-

 

Si baciarono dolcemente. Il cuore d’entrambi batteva come la prima volta in cui le loro bocche giocarono unite.

La segreteria telefonica spezzò la magia.

 

Ci sono due nuove messaggi

 

-E adesso chi sarà-

 

-Non lo so proprio Yu-

 

Tasto On

 

Primo messaggio:

Ragazziiiiiii sono i vostri fantastici genitori che vi parlano dalla città dell’amore Parigi.

Qui si sta benissimo abbiamo fatto proprio bene a prenderci questo mese di vacanze per girare l’Europa. Voi due piccioncini come state? Supponiamo molto bene visto che non ci avete risposto per tutto il giorno. Beh chiamateci al più presto. Ciaooooo

 

-Oddio ma quei quattro sono proprio matti-

-Che ridere! Però pensa amore ci hanno laciato la casa per un mese..sono stati carini..domani li chiamiamo.Ora Yu fammi sentire il secondo messaggio magari sono ancora loro e ridiamo un altro po’-

 

Secondo messaggio:

Ma si può sapere dove siete finiti? Sono ore che io e Arimi vi cerchiamo..Ci invitiamo a casa vostra questa sera. Saremo lì per le nove portiamo noi la cena..si mangia messicano!

A dopo maleducati!

 

-No,non erano i nostri genitori ma sempre dei matti-

 

-Addio cena romantica Miki-

 

-Eh già..andiamo a preparare la tavola,sono già le nove men un quarto-

 

 

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-Era tutto buonissimo..come hai detto che si chiama quel ristorante Arimi?-

 

-Piedra del sol Miki, sapevo che ti sarebbe piaciuta questa idea..invece a te Yu ti vedo un po’ disorientato-

 

-Diciamo che non digerisco molto il piccante…-

 

Mentre Yu, Miki e Arimi conversavano, Ginta andò a prendere le partecipazioni di nozze da mostrare agli amici.

 

-Eccoli ragazzi..guardate che belli!-

 

-Ginta dammi dammi voglio vedere!-

 

Miki entusiasta, sopra le gambe di Yu guardava con occhi lucidi le presentazioni

 

 

                Suou  Ginta                     Suzuki Arimi

 

                    Presso il   Santuario Toshogu

 

      Il giorno 12 Giugno 2005 si scambieranno una promessa d’amore eterno

 

Le ragazze contimuarono a parlare del matrimonio.Miki era un vulcano di domande a cui Arimi rispondeva compiaciuta e un po’ emozionata.

I ragazzi stavano preparando un aperitivo mentre Yu prendeva in giro Ginta ripetendogli in continuazione verso quale grande errore stesse andando.Ginta si tratteneva nel non rispondere sapeva che cosi avrebbe fatto il gioco dell’amico che divertito.

 

-Ragazze venite di qua,gli aperitivi sono pronti-

-Si arriviamo-

 

Si unirono in salotto per sorseggiare un fresco cocktail ,omaggiare la primavera, e chiacchierare un po’.

Non sapevano che piega avrebbe preso quella conversazione…

 

 

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Capitolo 5
*** Cosa è successo in questi due anni? ***


5 CAPITOLO

5 CAPITOLO

 

Cosa è successo in questi due anni?

 

I due divani del salotto furono occupati.

Miki sedeva con Yu stringendogli la mano.

Arimi vicino a Ginta riprese il discorso del matrimonio con un velo di tristezza.

 

-Sapete, non è stato facile riorganizzare tutto in cosi poco tempo e con il morale non esattamente appropriato alla situazione. Ma so che i miei avrebbero voluto questo ed il solo pensiero mi rincuora facendomi sentire bene-

 

-Oh Arimi non sai quanto ti ammiro, hai dimostrato una forza enorme, io non so se al tuo posto ce l’avrei fatta-

 

-Vedi Miki quando si ha qualcuno vicino tutto è più semplice ed io avevo Ginta, avevo voi amici miei-

 

-Allora ditemi un po’ quante brutte facce dovrò rincontrare il giorno del matrimonio?-

 

Yu conosceva bene Arimi e sapeva che le faceva ancora male parlare dei suoi cari cosi pensò che cambiare discorso fosse la cosa più opportuna da fare.

 

-Ovviamente ci saranno tutti i nostri parenti quindi preparatevi a riabbracciare i mio caro vecchio cuginetto William..verrà con Lisa pare che quella santa ragazza riesca ancora a sopportarlo-

 

-Speriamo solo che non vi proponga un’altra delle sue scommesse!-

-Arimi mi stavi dicendo prima che pochi giorni fa hai sentito Angela..verranno anche loro?

 

-Si Miki Angela e Alessandro saranno presenti mi hanno anche promesso che eseguiranno alcuni dei loro brani più famosi-

 

-Ma come ti è sembrata Angela? Perché circa un mese fa mi ha chiamato Alessandro e mi ha detto che andava tutto bene anche se dal tono di voce che aveva sembrava il contrario-

 

-Beh, Miki mi ha detto che hanno avuto dei problemi lei ed Ale un po’ di tempo fa ma che ora si era tutto sistemato-

 

-Vedete ragazze il problema è che si amano ma non riescono a confessarsi i loro sentimenti, in questo modo si creano delle tensioni e lo scontro è inevitabile-

 

Un’approvazione generale fu data alla riflessione di Yu.

Attimi lievi di silenzio accompagnati inconsapevolmente da quattro pensieri diversi ma uguali.

La malinconia era nell’area. I ricordi degli anni passati nelle loro teste.

 

-La cosa di cui più siamo felici io e Miki è che abbiamo saputo che Steave uscirà tra dieci giorni dalla comunità e potrà quindi venire al matrimonio-

 

-Davvero? Ma è una notizia stupendo Yu!-

 

-Bene, visto che ci saranno anche Susi, Michael, Jinny, Brian con Steave saremo al completo..ma ci pensate sarà come ai vecchi tempi…oh Arimi sarà bellissimo il nostro matrimonio-

 

Lo sguardo di Miki si freddo in un attimo.L’euforia scomparse.

Il suo pensiero? Mary.

Strinse forte la mano di Yu. Lui capì subito. Lei sospirò e si fece coraggio, doveva chiederglielo.

 

 -Avete invitato..anche Ma..Mary?

 

 -Credimi Miki te lo avrei detto..non potevo non mandarle almeno l’invito-

 

 -No capisco…scusate non mi sento tanto bene-

 

 Miki si stava dirigendo verso la sua camera.

 

Yu le aveva lasciato la mano come se le volesse dire che comprendeva il bisogno di starsene da sola per un po’.

Arimi si sentiva in colpa. Si alzò di scatto e la bloccò per un braccio.

 

 -Fermati Miki. Parliamone almeno!-

 

 -No Arimi! Non ce la faccio! Non ce la faccio!!-

 

Miki cadde a terra piangendo tra le braccia di Arimi che cercava di trattenere le lacrime.

Yu stava lì immobile soffrendo anche lui conoscendo il perché di quel dolore.

 Ginta odiava quello che Mary aveva fatto e si chiedeva perché avesse assecondato l’idea di Arimi di mandarle l’invito per le nozze

L’atmosfera dipingeva ogni parete di nero.

 

La serata si concluse.

Yu accompagnò Arimi e Ginta salutandoli in un abbraccio che valeva più di mille parole.

Poi corse da lei, dalla sua unica ragione di vita che stava sdraiata su quello stesso divano ma non per stanchezza, per dolore.

Lui si inginocchiò nuovamente, le accarezzò il viso.

 

 -Ci sarò sempre Miki..ci sarò sempre-

 

Ma cosa era successo?

Cosa aveva fatto Mary di cosi sbagliato da aver allontanato da lei anche la sua migliore amica, l’unica persona che l’avrebbe compresa fino alla fine?

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Addio Mary..forza Steave! ***


6 CAPITOLO

6 CAPITOLO

 

Addio Mary… forza Steave!

 

Un anno prima

 

-Steave svegliati! Rimani cosciente ti prego!-

-Miki hai chiamato un’ambulanza? Stanno arrivando?-

 

-Si Yu mi hanno detto che saranno qui tra dieci minuti tu contimua a tenerlo sveglio-

 

Steave stava lì.

Yu lo teneva stretto e cercava di rianimarlo.Vicino a lui una scatola semivuota di sonniferi e un busta vuota. Anfetamine.

Miki continuava a chiedersi il perché di quel gesto.

Il corpo del povero ragazzo tremava e gli occhi si aprivano a intervalli mostrando un’espressione vuota. Un gesto disperato.

 

-Ragazzi il vostro intervento è stata la sua salvezza. Lo rimetteremo tra qualche giorno ma necessità di cure. La cosa migliore per lui è una comunità dove potrà comprendere ciò che ha fatto e guarire, voi dovete aiutarmi a convincerlo che questa è la soluzione migliore-

 

-Ma certo dottore tutto per il bene e la salute di Steave. Noi siamo d’accordo con lei ha bisogno di essere aiutato e il nostro sostegno non basta-

 

-Ragazzo, Yu giusto? Mi sembri molto legato a Steave, la vostra amicizia deve essere molto importante-

 

-E lo è! Lo considero un fratello, infondo, quello che ci divide è solo un cognome diverso. Ciò che mi fa più male è il fatto di non aver capito subito come si sentiva, credevo che le fosse passata la delusione avuto con Mary la sua ex ragazza ma evidentemente non lo conosco fino in fondo-

 

-Gli hai salvato la vita. Questo vale più di mille pensieri..più di mille frasi-

 

Il medico diede una pacca a Yuu segno di conforto e fierezza.

Nel frattempo Miki ancora un po’sconvolta pensò che dovesse avvertire Mary.

Da quando lei aveva deciso di trasferirsi i loro rapporti erano inclinati e piano piano avevano perso quella complicità unica che caratterizzava la loro amicizia.

Compose il suo numero speranzosa.

 

-Pronto?-

 

-Mary sono io..ecco..ti ho chiamato perché beh Steave è in ospedale ha tentato il suicidio questa mattina..e quando lo abbiamo trovato svenuto in bagno.. vicino a lui c’era una vostra foto-

 

-Cosa? Oddio mi dispiace davvero Miki.. ma.. io non posso farci niente--

 

-Mary stai scherzando? Lui harischiato la sua vita per te e tu non puoi farci nulla?

 

-E cosa dovrei fare? Rimettermi con lui..ti ricordo che sono sposata con Nick e domani parto per l’Europa-

 

-Credi che io sia cosi stupida? Speravo solo che prima di partire saresti potuta passare in ospedale per salutarlo..tutto qu, sarebbe stato un bel gestoi-

 

-Mi dispiace no ho tempo e poi Nick credo non approverebbe. Scusami ma ora ho da fare ci vediamo domani in aeroporto-

 

-No Mary io non verrò domani. Saluterei una persona a me estranea, una persona che ha spento il suo cuore, una persona che era la mia migliore amica e che io rivoglio ma che sento cosi lontana.

Mary vieni in ospedale ti prego..rimettiamo in piedi la nostra amicizia-

 

-Ti ho già detto che non posso. Beh allora Miki credo sia arrivato il momento dei saluti. Domani parto, non so se ci rivedremo, voglio solo che tu sappia che stai parlando con la vera Mary questa sono ed ho capito che non ti vada molto a genio la mia persona, e allora come pretendi di restaurare un rapporto? Addio Miki-

 

Il cuore di Miki all’ascolto di quelle parole si spezzò in mille pezzi.

Aveva la voce soffocata dalle lacrime ma si prese forza e realizzando ch forse quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe parlato con la sua Mary mise via il rancore, la delusione, l’inutile speranza. E sorridendo ad un’immagine di loro mentre prendono un caffè amiche inseparabili conlude la chiamata…

 

-Mary solo una cosa, sappi che..ti..ti..ti voglio davvero bene-

 

Tutututututut. Finiva un amicizia come giorno dopo giorno ne finiscono tante.

Ma questa era cosi speciale. Incancellabile il suo ricordo. Penso Miki distrutta dal dolore.

Buttò il cellulare a terra, corse cercando Yu ovunque. Lo trovò.

 

-Miki cosa ti succede?-

 

-Abbracciami Yuu abbracciamo ti prego-

 

-Ci sarò sempre Miki..ci sarò sempre-

 

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Ora su quel divano le lacrime non scendevano più.

Ma inevitabilemente il ricordo di quel giorno riaprì in Miki una ferita forse mai chiusa in realtà.

 

 

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Capitolo 7
*** amore... ti proteggerò! ***


7 CAPITOLO

7 CAPITOLO

 

Amore…ti proteggerò!

 

Scende la sera.

Miki si prepara un tè e lo gusta seduta su una comoda sdraio nel giardino di casa.

Il lieve vento le sposta leggermente i capelli davanti agli occhi ma il solletico che essi istigano non le da affatto fastidio.

È passata una settimana da quella triste sera in cui i ricordi la sono venuta a trovare.

Adesso sta bene anche se a volte il volto dell’amica le si fa avanti nei pensieri e un blocco allo stomaco le fa capire quanto ancora, infondo, le manchi.

 

-Ah ma sei qui-

 

-Eh Yuu ho preparato del tè, ne vuoi?-

 

-Si grazie, ma posso fidarmi?-

 

-Scemo! Vieni vicino a me-

 

Yu porse la mano a Miki, la fece alzare dalla sdraio, si sedette al suo posto e dolcemente la posò su di se con una tale cura come se avesse tra le mani un oggetto di enorme valore.

 

-Sei comoda?-

 

-Mai stata meglio…amore non sai quanto sono emozionata per il ritorno di Steave. Lui adesso sta molto bene e poi sono contenta perché so quanto tieni a lui e saperti felice mi rende allo stesso modo-

 

Yu la strinse a se. Miki chiuse gli occhi facendosi cullare dal suo respiro.

 

-Stavo pensando che sarebbe bello organizzare una piccola festa. Anche se tornerà tra due giorni e non so se abbiamo abbastanza tempo…forse è solo un’idea stupida-

 

-Organizzeremo la festa più bella che si sia vista per tutto il Giappone..Yu vedrai che Steave sarà felicissimo di essere accolto in questo modo da tutti noi-

 

Miki per dimostrare a Yuu di essere davvero convinta si alzò in piedi e alzò una mano verso il cielo.

Yu la guardava divertito.

Il piacevole vento che tirava cominciava a non essere più tanto piacevole.

 

-Rientriamo dai o va a finire che ti ammali ed addio festa-

 

-Agli ordini signor capitano! Però ad un patto..mi devi prendere in braccio per portarmi dentro o resto qui anche tutta la notte!-

 

-Ok come vuoi a domani! Ah ah ah vieni qui dai-

 

Yu la prese in braccio.

Ridevano insieme. Era come se in ogni secondo passato insieme, il loro amore si fortificasse sempre più. Yu porto poi Miki nella loro camera e la sdraiò sul letto.

Lui la segui. Abbracciati nel buio della stanza.

 

-Sai stavo pensando per la festa possiamo chiamare quel catering fuori città conosco una ragazza dell’università che lavora lì-

 

-Miki?-

 

-Si?-

 

-Abbiamo tutto domani per parlare della festa-

 

-Hai ragione..e sentiamo che cosa vorresti fare?-

 

-Parlare di noi-

-Vedi..io comincerò a lavorare tra un paio di mesi..-

 

-Si lo so-

 

-E a te manca solo la tesi per laurearti-

 

-Si..-

 

-Ecco stiamo cercando anche casa, e..-

 

-E..-

 

Yu voleva confessarle di quale incredibile voglia avesse di sposarla.

Ma non trovava il coraggio di dirglielo o forse quella situazione non era delle più romantiche.

Ma cosa importava. Lui c’era, lei anche, e l’atmosfera la creavano i loro corpi vicini che parlavano a sottovoce nell’oscurità della stanza dove tante volte si erano incontrati.

 

-E…ecco Miki io ho una voglia incredibile di..-

 

Suona il telefono

 

-Vado io aspettami qua principessa-

 

-Va bene..sbrigati!-

 

Le sensazioni che provò Yu in quell’istante erano in contrasto.

Da una parte si sentiva quasi sollevato ma dall’altra tremendamente scocciato.

Ci pensò poco e rispose al telefono.

 

-Pronto?-

 

-………-

 

-Pronto? C’è qualcuno?

 

-Yu…sono Mary-

 

Yu rimase immobile nel sentire quel nome.

 

-Cosa vuoi?-

 

-Parlare con Miki, ti prego-

 

-No Mary, lei ha già sofferto troppo a causa tua. Per favore lasciala in pace. Lascia tutti noi in pace-

-Non ti permetterò di farle ancora del male, ne a lei né a Steave-

 

-Va bene come vuoi, hai ragione sono stata una stupida scusami. Addio Yu-

 

Riattaccò il telefono.

Uno strano nervosismo gli invase il corpo. Sensazione che poco conosceva.

Ma cosa voleva adesso Mary? Yu si chiese anche se avessa fatto la cosa giusta non passandole Miki.

Ci pensò. Era stata la cosa migliore.

Tornò da lei.

 

-Amore chi era?-

 

-Ma, sai che non ho capito bene, cercavano una certa Eriko.Gli ho detto che avevano sbagliato numero-

 

-Non è che questa Eriko è la tua amante?..Dai vieni qui, facciamo che quello che mi dovevi dire me lo dici domani adesso ho solo voglia di stringerti-

 

Yu si sdraiò su di lei.

I loro baci misti di dolcezza e passione.

Loro cosi desiderosi.

Si unirono le loro anime anche quella notte più volte.

 

 

 

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Capitolo 8
*** Susi..ieri ed oggi niente cambia ***


8 CAPITOLO

8 CAPITOLO

 

Susy..ieri ed oggi ma niente cambia

 

 

-Ok benissimo ancora un paio, girati, sorridi. Sei bellissima Susi contimua cosi!-

 

-Basta sono ore che poso, credete che una pausa sia possibile?!-

 

-Come vuoi Susi..-

 

-Menomale..-

 

Il noto fotografo Nick Knight non amava molto perdere tempo e Susi aveva già chiesto tre pause da questa mattina.

Era diventa famosa. Una bellissima donna ormai.

Sedeva su una sedia di pelle nera mentre le aggiustavano il trucco, quando notò un avviso di chiamata da parte di Arimi. Senza esitazione la rischiamò.

 

-Pronto Susi sei tu?-

 

-Si ciao Arimi! H notato solo ora il tuo avviso di chiamata..dimmi-

 

-Vedi questa sera Steave uscirà finalmente dalla comunità ed abbiamo organizzato una piccola festa per accoglierlo, niente mi chiedevo, sempre se ti trovi in città se andrebbe di venire-

 

-Sono piena di impegni per oggi..ma sai che ti dico? Per il mio cuginetto questo ed altro. Ci sarò!-

-Dimmi solo dove-

 

-A casa di Yu e Miki-

-Ciao Su-

 

-A questa sera-

 

Susi tornò sul set fotografico con una nuova energia.

Un sorriso a 360° e la voglia di finire al più presto.

 

-Bravissima Susi adesso si che ti riconosco!-

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

18.32.

Ritorno nell’appartamento. Susi può prepararsi con tutta la calma.

 

-Un bel bagno caldo è quello che ci vuole dopo una giornata cosi stressante-

 

Sali minerali provenienti dall’India. Ricorda quella sua sfilata a Bombay.

L’idromassaggio. Funzione relax. Candele profumate. Musica.

Come nuova.

 

- Voglio cercare un po’ di vecchie foto da portare a Steave anzi credo che farà piacere a tutti  fare un salto nel passato..evitando ovviamente le foto con Mary..-

 

Susi prese una scatola nascosta tra le altre posta sopra un armadio.

Era abbastanza grande. Gialla, un po’ impolverata.

L’aprì senza esitazione. Era piena di foto. Era ricca di ricordi.

-Guarda questa che buffa..Ginta e Will che litigano..se non sbaglio risale al periodo del liceo quando Arimi si era appena messa con Ginta..e pensare che adesso si stanno per sposare-

 

Ce n’erano tante. Gite al mare. Capodanno. Natale. Semplici giornate passate insieme.

Poi ne trovò una, quasi per caso. Divenne rossa.

Un primo piano di Yu.

La ragazza sospirò. Fu triste.

Lui non era mai stato suo eppure quanto lo aveva desiderato.

Troppo piccola per essere considerata prima. Credeva di aver dimenticato quello che provava.

Ma quella foto riaccese una fiamma che nel profondo non si era mai spenta.

 

-Oh Yu chissà se forse tu mi vedessi adesso cosi cambiata, finalmente cresciuta magari…ma cosa dico tu ami Miki hai sempre amato Miki-

-.........-

-Devo togliermelo dalla testa. Si ma come farò questa sera..-

 

Avrebbe seguito il suo istinto o forse la soluzione migliore era reprimere ancora una volta tutto. Odiava quella strana sensazione e odiava il fatto di aver cercato quelle foto.

Dopotutto però quelle stesse emozioni se non avesse visto quella foto,le avrebbe comunque provate quando al suono di quel campanello lui l’avrebbe accolta in casa abbracciandola.

 

 

 

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Capitolo 9
*** Bentornato Steave! ***


7 CAPITOLO

9 CAPITOLO

 

Bentornato Steave!

 

-Buongiorno sto cercando il signor Miwa, mi saprebbe dire dove posso trovarlo? Finalmente oggi esce…sono un suo amico-

 

-Oh certo Steave! Che caro ragazzo..dovrebbe scendere da un momento all’al…ehm si giri-

 

-Yu! Stavi importunando l’infermiera?-

 

-Steave! Eccoti! Non sai quanto sono felice!-

 

I due amici si riabbracciarono commossi. Quante volte si erano detti che un uomo non deve piangere. Ma in questa occasione fecero uno strappo alla regola.

Yu aveva finalmente ritrovato uno dei suoi punti di riferimento più importanti.

Steave era stato accolto da suo fratello.

 

-Allora che ne dici di prendere le valigie ed andare?-

 

-Dico che  anche troppo tempo che sto qua dentro!-

 

Il ragazzo salutò tutto il personale che lo aveva accompagnato ed aiutato lungo il percorso in quel posto che all’inizio gli sembrava una prigione ma che si era rilevato poi la sua casa.

Tutti si erano affezionati a lui, sempre pronto alla battuta. A tutti sarebbe mancato.

Prima di andare via, si girò verso il grande cancello d’entrata e un po’ malinconico sospirò. Si confessò con quella persona fatta di mattoni.

 

-Mi mancherai…-

-Andiamo Yu..mi devi offrire un caffè e raccontarmi cosa mi sono perso in questi mesi!-

 

I due ragazzi si allontanarono ricchi di un’energia positiva.

Entrarono in una caffetteria del centro. L’odore del posto diventò nuovamente familiare.

 

-Allora ti vedo in gran forma, dì la verita secondo me là dentro te la spassavi alla grande!-

 

-Ah si! Soprattutto con quell’infermiera che hai conosciuto oggi..-

 

-Ma se avrà avuto si e no sessant’anni!-

 

-Appunto! Ah ah ah…ma tu dimmi come vanno le cose con Miki?

 

-Va tutto benissimo, ti ricordi che ti avevo accennato di voler comprar casa, beh abbiamo cominciato a girare le prime agenzie-

 

-Quindi la cosa si fa seria…beh a questo punto mi prenoto come testimone-

 

-Saresti il primo se ci fosse un matrimonio in vista…ma non c’è-

 

Lo sguardo di Yu si oscurò per un attimo. Quante volte aveva cercato di esprimere a Miki quanto davvero l’amassa ma poi si bloccava e tutto quello che voleva dire diventava fumo.

-No?  Beh caro mio dovresti sbrigarti o va a finire che te la portano via..sai ci stavo giusto facendo un pensierino-

 

-Ah te la cedo volentieri..apparte tutto, in realtà non so perché non affrontiamo ancora il discorso forse vogliamo goderci il momento e poi verrà naturale-

 

-Se c’è una cosa di cui sono sicuro siete voi due insieme quindi..se sto tranquillo io te che motivi hai di preoccuparti?.. E poi giusto te riesci a sopportare quella matta di Koishikawa-

 

Risero insieme divertiti mentre continuavano a prendere in giro le strane manie di Miki.

Finalmente di nuovo insieme. Due libri aperti che si scambiano nozioni.

Restarono in quel locale per un buon’ora, poi Yu controllo l’orario e pensò che ormai a casa tutto era pronto per accogliere l’amico. Cosi si avviarono verso casa. Steave era entusiasta.

In macchina affrontarono però un discorso impossibile da evitare.

 

-Sai, poco più di una settimana fa ho mandato una lettera a Mary-

 

Stupore. Gli occhi di Yu.

 

-Non fraintendere ormai quello per me è un capitolo chiuso non voglio più pensare a lei però se dovevo concludere lo dovevo fare nel modo migliore e cosi gli ho spedito un foglio di poche righe con la mia firma-

 

-Hai fatto bene. Forse al tuo posto avrei fatto anche io cosi, però Steave giurami che ormai per te è tutto finito-

 

-Yu non ho perso tempo in questi otto mesi. Ho imparato ad aprire gli occhi-

 

-Ne ero sicuro! Ora devo chiederti un favore-

-Vedi Miki non ha ancora superato tutto quello che c’è stato tra lei e Mary e qualche giorno fa ha avuto una crisi. È stata davvero male ed io non sopporterei di vederla ancora cosi. Ti prego per il bene non solo di lei ma anche per il tuo, evitiamo di parlare di Mary.-

 

-Sai che su di me puoi contare e comunque basta argomento chiuso. Adesso comincia una nuova vita-

 

-E sarà bellissima Steave. Ci scommetto!-

 

Per il resto del viaggio affrontarono mille argomenti. Il matrimonio tra Ginta e Arimi. I racconti dei ragazzi che Steave aveva conosciuto in comunità. Il nuovo lavoro di Yu. I progetti di Steave.

Adesso si che si poteva ricominciare. Le carte da giocare c’erano tutte.

La prima? Una casa bi-famigliare, degli amici, tanto bene.

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Preferirei non esistere! ***


10 CAPITOLO

10 CAPITOLO

 

Preferirei non esistere

 

-Dove sei stato?-

 

-Te l’ho detto in ufficio ho avuto delle pratiche da sbrigare-

 

-Non è vero sei un bugiardo Nick! Ho chiamato in ufficio quasi due ore fa e sai che mi hanno detto? Mi dispiace il signor Namura è già andato via questa sera-

 

-Ah brava adesso ti metti anche a controllarmi! Tu sei tutta matta-

 

Nick non sapeva davvero che rispondere. Mary era venuta a conoscenza del fatto che non si era protratto in ufficio fino a tardi. Come spiegare adesso la situazione?

 

-Dimmi dove sei stato! Nick ti prego dimmelo-

 

-Eh va bene, mi sono visto con Romy…è in città da alcuni giorni e..ci siamo incontrati per caso-

 

Mary era disperata. Piangeva da ore e pensava che venire a sapere dove fosse stato il marito l’avrebbe in qualche modo calmata, ma ebbe la reazione inversa.

 

-Hai rivisto Romy? E non mi hai detto niente? Ahhhhhhhhhhhhhhhhh…perché l’hai rivista?? Perché???-

 

-Calmati cazzo. Non è come credi siamo solo rimasti buoni amici. Mi ha chiamato e mi ha detto se volevamo vederci-

 

-No Nick non ti credo. Ma il vero problema non sta nell’incontro tra te e Romy. Il vero problema siamo noi due. Tu non mi ami più-

 

Mary continuava ad alternarsi tra urla pianti e momenti in cui il suo corpo tremava. Non capiva più niente quando senti un dolore atroce forte all’esterno ma incredibilmente duro dentro.

Nick le aveva dato uno schiaffo.

Si posò una mano nel posto dove poco prima la sua dignità era stata attaccata.

Si fece cadere a terra. Non aveva più lacrime.

 

-Oddio amore mio cosa ho fatto? Scusami credimi non volevo-

-Alzari vieni qui-

 

-Non osare più toccarmi. Fuori da questa casa. Tu non sei mio marito-

 

Mary si alzò con fatica. Era distrutta le girava la testa e si odiava.

Nick le se avvicinò per aiutarla ma lei lo scansò. Corse in camera continuando ad urlare che questa non era la vita che voleva.

 

-Non è questa la vita che volevo. Non è questa la vita che volevo. Non  questa la vita che volevooo!-

 

Nick pensò che fosse meglio lasciarla da sola. Fece un dormiveglia contimuo dettato dai sensi di colpa. Sperava di risolvere tutto il giorno dopo.

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-Mary amore ti ho portato del tè caldo.-

- Mary? Dove sei?

-Hanaaaa?-

 

-Si signore mi dica-

 

-Dov’è mia moglie?-

 

-Non so signore questa mattina mi sono svegliata alle sei e mezza e non ho sentito alcun rumore.-    -Sarà andata a fare delle compere-

 

Nick decise di andarla a cercare. In macchina avrebbe potuto avere più possibilità di ritrovo.

Corse per prendere le chiavi poste all’ingresso quando notò una busta bianca.

PER NICK

 

Caro Nick

Sono in partenza. Non so ancora dove il cuore mi porterà ma so che devo allontanarmi da te da tutto per riflettere e poter capire qual è la mia vera strada.

Voglio che tu sappia che ti amo ancora e come prima ma ho bisogno di tempo.

 Voglio che in questo periodo in cui io mancherò,tu riesca a pensare a cosa provi per me. Stare lontani servirà ad entrambi.

Capiscimi e non giudicarmi io non l’ho mai fatto con te.

Non cercarmi mi farò sentire io. Tornerò questa è una promessa.

Aspettami. Ti amo

 

Mary

 

-Oh Mary ma dove sarai andata?-

 

Nick era preoccupato. Ma decise di rispettare la sua decisione.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Si avvisano i passeggeri che il volo Londra-Tokyo sta per partire dirigersi alle partenze A-4

 

-Il mio volo! Devo sbrigarmi…Miki, sto tornando-

 

Mary voleva tornare a casa. Voleva rivedere Miki. Parlare con Steave.

Voleva anche se inconsciamente fargli di nuovo del male.

 

 

 

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Capitolo 11
*** Una festa dai mille colori! ***


10 CAPITOLO

10 CAPITOLO

 

Una festa.. dai mille colori!

 

Suona il campanello.

Miki cosi com’era concentrata sui fornelli,balzò a quel drin scottandosi-

 

-Dev’essere sicuramente Yu-

-Arrivoooo-

 

Un sorriso splendente, le mani infarinate i capelli legati in una stretta coda.

Aprì la porta.

 

-Ah siete voi! Ciao Ginta..Arimi..ehm Susi?-

 

-Si l’ho chiamata io oggi e gli ho detto che sarebbe stato carino ci fosse stata anche lei ad accogliere Steave-

 

-Ah ma che bella idea Arimi che hai avuto..-

 

-Sempre che non ti dia fastidio-

 

-Ma scherzi! Entrate prego, Yu e Steave saranno qui tra poco-

 

In realtà non è che le facesse molto piacere. Non vedeva Susi da mesi e doveva proprio ammettere che era diventata bellissima. Non che non si fidasse di Yu solo che come si dice, l’occhio vuole la sua parte.

Miki fece accomadare i suoi ospiti in salotto. Arimi l’aiutò nell’apparecchiare la tavola mentre Susi e Ginta chiacchieravano allegramente del più e del meno.

Povero campanello questa sera non aveva pace.

 

-Ginta vai per favore vai teee-

 

-Va bene Miki-

 

Che agitazione. Steave era al settimo cielo.

 

-Ciaooooooo Steave!-

 

-Ehi Ginta! Fatti abbracciare! Come stai?-

 

-Tutto bene vieni vieni!-

 

Yu si godeva la scena ancora sulla porta mentre tutti salutavano l’amico commossi. Felici.

Si accorse anche di Susi. Com’era cambiata.

La tavola gli odori che provenivano dalla cucina. Tutto perfetto e grazie a Miki. Come apprezzò quel suo aiuto un po’ sbadato a volte ma cosi vero.

Sovrapensiero Yu. Lo raggiunse lei lo strinse forte da dietro.

 

-Ehi non entri in casa, cos’è hai paura di quello che ho cucinato e allora preferisci rimanere tutta la sera vicino alla porta?-

-Grazie amore mio. È tutto bellissimo-

 

-Era il minimo. Guarda Steave come si diverte con gli altri. Sembra come se fossimo tornati indietro-

-Mi sento cosi bene adesso. Non vorrei più staccarmi.. ma ho lasciato Arimi in cucina da sola-

 

-E allora non possiamo rischiare di mandare tutto a fuoco..anche se con te non è che possiamo stare più tranquilli..-

 

-Spiritoso..dai vai a salutare gli altri..hai visto c’è anche Susi..-

 

-Corro e te vai in cucina-

 

-Agli ordini-

 

-Aspetta..-

 

Yu la fermò per un braccio. La strinse a se e le diede un bacio affettuoso ripetendole ancora una volta mentre sfiorava le sue labbra un grazie. Susi osservava tutta la situazione.

Finalmente dopo i saluti di Yu e un po’ di confusione tra i fornelli si misero tutti a tavola.

 

-Non vorrei dire niente ma..ecco Miki mangiavo meglio in comunità-

 

-Steave lo vedi questo…adesso ti arriva bello bello dritto in faccia-

-E cmq mi ha aiutato Arimi quindi è anche colpa sua!-

 

-Ah no mi dispiace ma la mia dolce Arimi non cucina cosi male-

 

-Ho capito ce l’avete con me stasera..ma io sono superiore e non vi rispondo..anzi vado a buttare la torta buonissima che ho preso in pasticceria oggi-

 

-Nooooooo- (un coro proveniente da tutti)

 

-Miki non li stare ad ascoltare sono invidiosi..guardatemi io ci vivo con lei eppure sono ancora sopravvissuto-

 

-Ecco perché mi sembravi cosi dimagrito-

 

-Steaveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee non osare più prendermi in giro!!-

 

Passarono la cena tra divertenti battute e anche se per pochi attimi, a conversare di argomenti “seri”.

Finito di mangiare e sparecchiata la tavola. Si trasferirono in giardino. Erano i primi di aprile.

Una dolce atmosfera.

Miki era seduta su le gambe di Yu lui si trovava sulla stessa sdraia dove avevano passato tante sere assieme. La loro sdraia.

 

-Yu vai a prendere la torta, possiamo mangiarla qui-

 

-Va bene anzi, la taglio direttamente di la e ne porto di qua le porzioni..sei giusto?-

 

-Esatto..ah Yu vengo io con te, ti aiuto-

-Ok Susi-

 

I due ragazzi si diresserono verso la cucina. A Miki non è che andasse molto a genio ma infondo pensava che non ci fossero motivi per preoccuparsi. In realtà sembrò un po’ strano a tutti il fatto che Susi si fosse offerta in quel modo ma nessuno proferì parola su quel pensiero.

Intanto in cucina si preparavano le porzioni.

 

-Yu, posso farti una domanda?-

 

-Certo Susi-

 

-Te e Miki avete intenzione di sposarvi?-

 

-Non è ancora tra i nostri progetti-

 

-Davvero? Strano avrei pensato il contrario-

 

-Beh ci sposeremo sicuramente solo vogliamo prima sistemarci, trovare casa, non affrettare troppo le cose-

 

-Capisco..quindi sei proprio sicuro di Miki-

 

-Si Susi, ogni giorno di più. La mattina mi basta sentire il suo respiro alternarsi con il mio mentre dorme per stare bene, non so se puoi capire che sensazioni si provano. Ma è come volare-

 

-Diciamo che quelle sensazioni credevo di averle provate con Alessandro ma non è andata poi cosi bene, lui amava Angela. Forse però le ho sentite davvero una volta e le sento ancora-

 

-Ah si? E chi sarebbe il fortunato?-

 

Questa sarebbe stata l’ultima vera grande opportunità per Susi.

Doveva confessarle il suo amore o se ne sarebbe pentita per sempre.

Non gli interessava la risposta forse perché già la conosceva.

Quello che voleva era solo aprire il suo cuore.

 

-Sei tu Yu..non ti ho mai dimenticato-

 

Yu fece cadere il coltello a terra. Rimase sorpreso da quelle parole. Dal coraggio che le aveva dimostrato, confessandogli di amarlo ma sapendo già di trovare una porta chiusa.

La strinse a se. Era un abbraccio affettivo, di protezione. Quasi fraterno.

Susi lo capì. Si separò dal suo corpo anche se l’istinto le diceva di rimanergli vicino. Ma che senso avrebbe avuto? Assaporare per un attimo quel contatto sapendo che non sarebbe mai stato suo.

 

-Miki è davvero fortunata-

 

-Troverai anche te una persona capace di farti volare-

 

-Lo spero Yu..lo spero-

-Forza ora andiamo o chi li sente quei pazzi là fuori-

 

-Va bene Susi..ah solo una cosa..non ti considero più una ragazzina.

 

Susi gli rispose sorridendo. Ora si sentiva quasi sollevata ed il dolore c’era ma ogni passo che faceva questo diminuiva. Aveva un amico accanto a sé e questo le sarebbe bastato.

La serata contimuò in perfetta armonia. Si concluse ancor meglio.

 

Perché gli amici sono angeli silenziosi che ci aiutano a rimetterci in piedi quando le nostre ali non si ricordano più come si fa a volare.

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** La nostra confessione! ***


11 CAPITOLO

11 CAPITOLO

La nostra confessione!

 

-Un’altra serata come questa e giuro che scoppio-

-Non si può stare a suonare fino alle tre di notte-

 

-Ehi Ale non ti lamentare, infondo l’abbiamo voluto noi-

 

-Ma chi si sta lamentando!-

 

-Ok ho capito non parlo più..vado a dormire buonanotte-

 

-Notte..-

 

Niente di nuovo. Poche parole. Incomprensione. Chi in una stanza chi nell’altra.

Eppure si volevano cosi bene e più ripremevano tutto dentro più non si capivano.

Quella sera Alessandro si rese conto di aver sbagliato lei le aveva risposto carinamente e lui le aveva urlato contro. Voleva scusarsi cosi andò a bussare alla sua porta.

Nel profondo non era scusarsi il vero motivo che lo spinse a raggiungerla.

 

-Posso entrare?-

 

-Vieni vieni..-

-Dimmi, ti serve qualcosa?

 

-Ecco io volevo solo chiederti scusa per prima-

 

-Non fa niente, non me la sono presa..ormai sono abituata-

 

-Adesso non metterti a fare la vittima!-

 

-Ecco vedi Ale lo stai rifacendo..ma perché? Perché…-

 

Angela scoppiò in lacrime. Non capiva cosa stava succedendo tra di loro.

Il vero motivo era l’amore.

Alessandro le se avvicinò asciugando le sue lacrime con le mani.

 

-Dobbiamo parlare..Angela io non sopporto più questa situazione-

 

-Lo dici a me Ale? Dobbiamo parlare..dobbiamo parlare..ma di cosa?-

-Alla fine giriamo sempre attorno ai discorsi-

 

-Forse dovremmo staccarci per un po’..per capire-

 

-Già..-

 

Ma cosa stavano dicendo? Nessuno dei due avrebbe sopportato la distanza dall’altro.

Ale decise che sarebbe partito il giorno dopo, sarebbe andato a trovare Michael. La stessa città. Una casa diversa. Furono d’accordo entrambi.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Le 8. Alessandro sarebbe partito tra un quarto d’ora.

Angela si svegliò di colpo. Non avrebbe fatto nulla per impedirgli di andar via per quella settimana.

Poi improvvisamente le venne in mente un discorso che le fece Miki poco più di due anni fa.

 

Non ti lascerò Yu e sai perché? Perché è l’unica persona che tira fuori il meglio di me.

Guardami sto piangendo, sono cosi stupida, troppo sensibile ancora un po’ infantile.

 Ma quando sto con Yu so che lui mi ama per questo. Non lascerò scappare tutte quelle sensazioni che provo anche solo guardandolo. Lo sfioro e vivo. Sento la sua mano e volo.

Io so che prima o poi anche te troverai la persona in grado di darti tutto questo.

E quando l’avrai trovata lo capirai da te. Non riuscirai a parlare di fronte a lui. Penserai che ti odia. Non vi capirete mai. Ma nel buio di una stanza lui sarà con te.

Angela so che quella persona esiste tu non  dovrai fartela scappare come io tengo stretto a me Yu perché so che è la parte mancante di me.

 

-I..io..l’ho trovata..Alessandro sei tu!-

-Alessandroooooooooooooooooooooooooooooooooo-

 

Si affacciò dalla finestra che dava sulla via principale.

Un taxi giallo era parcheggiato. Vicino a lui una valigia nera ed una mano. La sua.

Doveva raggiungerlo.

Corse per la scale non le importava del suo cuore.

Aprì di fretta il portone. Il taxi stava per partire.

Lei dietro di lui. Li divideva una macchina gialla.

 

-Alessandroooooooo aspetta..aspettaaaaaaaaaaaaaaaa-

 

Alessandro si accorse di una ragazza che correva dietro il suo taxi poi spalancò gli occhi. Era Angela.

 

-Fermi il taxi lo fermi subitoo!-

 

Scese dalla macchina andandole incontro.

La strinse a sé. Lei aveva perso i sensi.

La portarono di corsa al pronto soccorso.

Il suo cuore aveva fatto un po’ di capricci. Tutto apposto.

Ale la riportò a casa.

 

-Ma come ti è venuto in mente di fare una cosa del genere?-

-Se ti fosse successo qualcosa io non ce l’avrei mai fatta a sopportarlo..sei troppo importante-

 

-Ale i..io..dovevo dirti una cosa troppo importante..-

 

-Shhh..adesso riposati me lo dirai quando ti svegli-

 

-Non ho sonno..ti prego fattela dire..Ale devo dirtela!-

-Ecco vedi io..-

 

-Angela già lo so..ti amo anche io-

 

Alessandro le se avvicinò accarezzandole il viso. Era timoroso nel provare quella sensazione che si era ormai scordato. La baciò prima teneramente poi con più trasporto.

Si addormentarono vicini. Tutti i loro dubbi erano spariti adesso esistevano solo per volare insieme.

 

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Capitolo 13
*** Degli strani capogiri ***


13 CAPITOLO

13 CAPITOLO

 

Degli strani giramenti

 

Frittelle farcite. Caffè caldo. Brioshe.

Un biglietto.

 

Buongiorno amore mio.

Sono dovuto uscire di fretta per recarmi in un ufficio e sistemare le ultime pratiche per il tirocigno.

Tornerò al più presto.

 

Ti amo,

Yu

 

-Che carino che è stato…speriamo vada tutto bene dio solo sa quanto tiene a quel lavoro-

 

Miki gustò con calma la sua colazione. Fece una doccia rigenerante.

poi si ricordò che quello stesso giorno sarebbe dovuta andare ad aiutare Arimi nella scelta dell’abito da sposa.

Nel frattempo Yu era a colloquio co il padre di Steave.

 

-Bene ragazzo, sapevo che avevi talento-

 

-Mi ha sempre dato fiducia ora sarà un piacere per lavorare  per lei-

 

-Sai ho chiesto a Steave se avesse voglia di entrare nella mia società-

-Da quando è tornato lo vedo cosi rilassato e mi è sembrato il momento giusto per chiederglielo-

 

-Ha fatto la cosa migliore! E lui cosa ha risposto?-

 

-Che ci penserà su-

 

-Ci parlerò io stia tranquillo-

-Adesso la saluto devo scappare a casa-

 

-Vai da Miki eh?-

 

-Beh si..voglio portarla a vedere delle altre case-

 

-Vai vai Yu e salutamela!-

 

-Sarà fatto-

-A lunedì-

 

A lunedì..eh già Yu aveva finalmente realizzato il suo sogno.

 Avrebbe cominciato a lavorare in uno degli studi più prestigiosi di tutto il Giappone tra pochi giorni. Non vedeva l’ora di dirlo a Miki.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Oddio Arimi questo ti sta d’incanto-

-Guada come è bello-

 

Miki sembrava una bambina. Girovagava per Atelier sognando quale di quei preziosi vestiti sarebbe stato suo. Arimi aveva provato già una decina d’abiti ma l’indecisone era tale che non sapeva davvero quela potesse essere il più giusto per lei.

 

-Miki e che ne dici di questo?-

 

-Anche questo è bello Arimi, semplice, lungo-

-Però anche quello di prima non era affatto male-

 

-Certo io eh..mi sono detta portati Miki che ti consiglia ma te sta più indecisa di me-

 

-Ah ah ah hai ragione Arim…i-

 

-Mikiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

 

Miki cadde a terra. Si riprese poco dopo. Forse un giramento.

Arimi preoccupata e dedita all’amica decise di portarla comunque al pronto-soccorso per accettarsi che tuttu andasse bene.

Miki fu visitata. Le fecero delle analisi.

 

-Signorina potrà passare questo pomeriggio e le faremo sapere i risultati delle analisi-

-Avrà anche un consulto medico-

 

-Va bene grazie-

-Arrivederci-

 

Le ragazze tornarono a casa. Arimi l’accompagnò fino al suo portone, raccomandandosi di starsene al riposo. Entrò poi casa e fu subito accolta con calore da Yu.

 

-Non dirmelo..cominci a lavorare!-

 

-Eh già..hai davanti a te un architetto-

 

-Oh come sono fiera di te, sapevo che ce l’avresti fatta. Ora tutti gli sforzi che abbiamo fatto quando sei andato a studiare all’estero non valgono più nulla. Ce l’hai fatta!-

 

-Giàààà-

 

La prese in braccio e la fece girare.

Miki lo fermò. Si stava sentendo nuovamente male.

 

-Amore cosa succede, non stai bene?-

 

-No sono dei capogiri devo avere l’influenza, mi è successo anche oggi con Arimi mi ha portato al pronto soccorso devo andare a ritirare delle analisi questo pomeriggio. Non ti preoccupare-

 

-Ci andremo oggi insieme. Adesso vai a letto, ti preparo qualcosa di calmo-

 

-Ma dobbiamo festeggiare..-

 

-Abbiamo tutta una vita insieme per festeggiare. Forza vai!-

Una vita insieme. I giramenti? Già passati. Una frase di Yu? Più efficace di mille medicine.

Nel frattempo, un’aereo atterrava. Sopra una giovane scrittrice dal cuore confuso.

 

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Capitolo 14
*** Tutto può succedere! ***


14 CAPITOLO

 

14 CAPITOLO

 

Tutto può succedere!

 

-Buongiorno. Sono stata visitata questa mattina. Mi hanno detto di tornare per l’esito delle analisi-

 

-Mi dica il suo nome prego-

 

-Miki Matsura-

 

Che colpo al cuore per entrambi. Miki Matsura.

Quella mattina Miki infatti nel frastorno generale disse il primo cognome che le venne in mente.

Lei si girò verso di lui mentre l’infermiera controllava il suo computer, gli sorrise maliziosamente.

Lui ricambiò mandandole un bacio.

 

-Bene signorina può entrare. La dottoressa è libera in questo momento-

 

-Va bene grazie-

-Yu aspettami qui-

 

-Certo Miki-

 

Miki era tranquilla, pensava che quei giramenti fossero una stupidaggine.

Ad accoglierla una dolce signora avrà avuto si e no cinquant’anni. Capelli scuori occhi marroni. Sguardo rassicurante.

 

-Salve, piacere Miki Matsura-

 

-Buongiorno signorina prego si accomodi-

-Le vorrei fare delle domande se posso-

 

-Certo mi chieda-

 

-E’ fidanzata, sposata, frequenta qualcuno?-

 

-Ehm..si sono fidanzata da tre anni all’incirca-

 

-Bene, bene..e avete progetti futuri?-

 

-Stiamo cercando casa, vorremmo sposarci ma..non capisco-

 

-Ecco glielo chiedevo perché..vede signorina lei è incinta-

 

-I..incinta? ma ne è proprio sicura?-

 

-Le analisi non mentono mai, ecco spiegati i suoi giramenti-

 

-Ed il mio ritardo… oddio sono incinta-

-Mi sembra cosi strano-

 

Non sapeva se gioire o rattristarzi. Avrebbe tanto voluto un figlio da Yu ma erano troppo giovani.

Lei doveva finire l’università, lui aveva appena iniziato a lavorare.

Però una strana sensazione di euforia le attraverso il corpo. Era felice. Sarebbe diventata mamma.

Ora doveva dirlo a Yu. Non ne aveva il coraggio lo avrebbe fatto a casa.

 

-Ah eccoti..sei stata parecchio allora tutto apposto?-

 

-Si si adesso andiamo a casa però-

 

-Va bene principessa-

 

Arrivati a casa. Il momento della verità.

Ma come dirglielo? Era cosi felice per il suo lavoro. Ed ora presentargli questa nuova situazione.

Miki aveva paura. Rimandò ancora.

 

-Cosa vuoi che ti prepari questa sera?-

 

-Come sei dolce..ma non ho molta fame..scusa-

 

-Non ti preoccupare però domani sera preparati che ti porto in un bel locale per festeggiare-

-Facciamo cosi, è ancora presto sono le sette vado da Steave per vedere come sta. Posso lasciarti da sola o mi svieni?-

 

-Ma quanto sei scemo! Corri da Steave gli farà piacere-

 

-Ok scappo. Prima vado prima torno-

 

-Ciao Yu!-

 

Gli diede un bacio e corse a trovare l’amico.

Miki doveva confidarsi con qualcuno pensò di chiamare Arimi.

 

-Pronto?-

 

-Arimi sono io..senti devo parlarti-

 

-Miki dimmi..hai avuto i risultati delle analisi?-

 

-Si..ecco..sono incinta-

 

-Davvero? Ma è una cosa fantastica!-

 

-Dici? Io..non lo so-

 

-Ma certo Miki..oddio Yu deve essere al settimo cielo!-

 

-Ancora non gliel’ho detto-

 

-Cosaaaaa? Ma stai scherzando devi dirglielo vedrai sarà contento. Stai sicura-

 

-Ho paura-

-Non devi Miki..vi unirà ancora di più. Devo scappare adesso, purtroppo mi hanno chiamato i legali dei miei genitori hanno detto che mi hanno lasciato una lettera. Forse un testamento-

-Appena finisco lì giuro che vengo da te cosi parliamo cn calma..e stai tranquilla capito!-

 

-Grazie Arimi-

 

-Ma di cosa..ah che bello sarò zia..ti voglio bene Miki!-

 

Ha ragione Arimi.

Ora Miki non vedeva l’ora di confessarlo a Yu. Era cosi felice.

Si mise una mano sulla pancia. Si commosse.

Poi squillò il telefono.

 

-Casa Matsura mi dica?-

 

-Miki..Miki..-

 

La voce era inconfondibile. Mary.

 

-Mary????-

 

-Oh Miki mi hai riconosciuto-

 

-Devi lasciarmi perdere-

 

-No aspetta sono in Giappone..in aeroporto-

-Vedi io..io devo parlarti Miki..ti prego raggiungimi!-

 

-No Mary. Non verrò-

 

-Io ti aspetterò qui anche tutta la notte-

-Miki ho sbagliato ti prego vieni!-

 

-………………-

 

Miki riattaccò con rabbia quel telefono.

 Mary. Quanto le era inconsciamente mancata la sua cara amica.

 Ma non sarebbe andata. Voleva chiudere con il passato.

Poi si ricordò di Steave. Lui per chiudere con Mary gli Mandò una lettera.

 Disse che anche se non di persona per chiudere davvero con qualcuno devi dirgli sensa giri di parole quello che provi.

Sarebbe dovuta andare. Le avrebbe urlato contro di quale stronza fosse. Ed avrebbe chiuso.

Prese velocemente la macchina e si diresse verso l’aereoporto.

Lasciò un biglietto a Yu spiegandole la situazione. Lui avrebb capito.

 

  

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Capitolo 15
*** Quanto fa male dirsi addio.. ***


15 CAPITOLO

15  CAPITOLO

 

Quanto fa male dirsi addio…

 

 

Aeroporto. Quante volte si era trovata lì trepidante in attesa di Yu di ritorno dall’America.

I ricordi dei suo viaggi. Questi pensieri la rassicurarono anche se per un attimo impercettibile.

Poi tornò alla realtà. Lei era seduta su quella poltroncina rossa. Vicino un bar.

Il momento della resa dei conti.

Ogni passo in avanti era una tacca in più di rabbia. Ogni passo in avanti era rendersi conto di quanto infondo le fosse mancata. Ma questa volta Miki non avrebbe seguito il cuore ma la testa. Le avrebbe detto addio. Non volevo più vederla.

 

-Sei venuta.. non mi sembra vero oddio quanto mi sei mancata..-

 

-Si sono venuta, ma solo per mettere in chiaro una volta per tutto che non ho intenzioni di ascoltarti-

 

-Miki ma..-

 

-No Mary adesso sei te quella che deve soffrire. Sai cosa vuol dire perdere la persona su cui contavi di più al mondo? Tu eri la mia migliore amica, tu eri il mio punto di riferimento. Mai neanche Yu riusciva a capirmi come facevi te o come credevo tu facessi-

 

-Miki ti prego no, so che ho sbagliato ma ascoltami, proprio per quello che ci legava-

 

-A me sembra che tu sia partita comunque. Sbaglio o Steave poteva anche morire ma tanto tu avevi l’aereo il giorno dopo e poverina mica potevi perderlo.. che schifo..-

 

Mai nella sua vita Miki si era dimostrata cosi fredda nei confronti di qualcuno.

 Mai aveva avuto dentro cosi tanta rabbia.

Era delusa, e le sue parole entravano in Mary come spade affilatissime.

 

-E che avevo paura.. sono scappata. Io voglio chiederti scusa voglio chiedere scusa a Steave. Voglio farvi capire che la Mary a cui volevate bene è ancora qui. Guardami Miki sono io!-

 

-Si sei te..una perfetta stronza, una persona falsa e senza cuore-

 

-Non ti biasimo per quello che stai dicendo, infondo hai ragione ma io so che con il tempo Miki capirai.. io lo so-

 

-Infondo? Beh Mary a questo punto possiamo anche dirci addio.. capire mai impossibile. Salutami Nick è! Buon viaggio e guai capito guai se ti azzardi solo a rivedere Steave-

 

-Non sto partendo.. rimarrò qui per un po’.. Miki io non mollo-

 

-Beh la città per mia fortuna è molto grande.. è inutile sperare Mary adesso ho una mia famiglia. -----Adesso ho una nuova vita, tutti noi da quando te ne sei andata abbiamo una nuova vita e siamo felici. Ora devo andare-

 

Il tono di Miki , nella comprensione che quello era veramente un addio, cambiò improvvisamente.

Un nodo alla gola per entrambe.

 

-Voglio solo dirti Mary che nonostante tutto, non riesco ad odiarti. Mi sei mancata, e forse ti voglio ancora bene…ma resterai per me per sempre un bellissimo ricordo. Non c’è posto nel mio cuore adesso. Tutto lo spazio che occupavi è stato lacerato senza riparo-

 

-Oh Miki..-

 

Mary l’abbracciò forte. Miki all’inizio restia, ricambiò l’abbraccio.

Per un attimo amiche inseparabili di un tempo passato.

Poi Miki si spostò. Tentò di nascondere le lacrime. Inutile.

Un lieve sorriso. E l’allontanarsi piano piano.

Come faceva male dentro. Corri Miki corri. Scaccia i tuoi pensieri.

Questo si ripeteva mentre incalzava nel passo. Corse per le scale.

Lontano da lei che non riusciva ad odiare.

 

-Mikiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

-Niente non risponde a casa-

-Meglio andare.. ok allora ci siamo capiti è! Dammi retta-

 

-Accetterò il lavoro di mio padre Yu stai tranquillo-

 

-E infondo sarà divertente lavorare insieme-

 

-Già… ora vai dalla tua principessa e..-

 

-E dille che la vuoi sposare.. lo so lo so. Speriamo bene-

-Ciao Steave-

 

- A domani!-

 

Un caffè. Parlare come una volta.

Che bella serata passata.

Ora però il pensiero si concentrava solo su Miki. Perché non rispondeva al telefono?

Tornò a casa. Lesse il biglietto. Capì.

 

-Che coraggio la mia piccola Miki, affrontarla per l’ultima volta. Però ha fatto bene-

-L’aspetterò qui..posso solo immaginare con quale morale tornerà a casa-

 

Squilla il telefono.

 

-Pronto?-

 

-Il signor Matsura?-

 

-Si mi dica-

 

-Dovrebbe raggiungerci in ospedale-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** L'avrei amato difendendolo con la mia vita ***


16 CAPITOLO

16 CAPITOLO

 

L’avrei amato difendendolo con la mia vita

 

-Salve! Sto cercando la signorina Miki Koshikawa, so che è stata portata qui-

 

-Si si la ragazza la ragazza è stata portata qui circa venti minuti fa ma d’allora non ho più notizie-

-Si sieda e si calmi appena so qualcosa prometto che l’avverto-

 

-Va bene-

 

Yu era disperato. Non aveva notizie di Miki ed aveva paura che le fosse successo qualcosa di grave. Come avrebbe potuto anche solo immaginare una vita senza di lei? No ipotesi da ignorare. Era impossibile. Miki stava bene. Doveva convincersi e calmarsi.

Quando all’improvviso vide una giovane donna. Stava lì seduta con la testa china.

 Una chioma di un castano chiaro. La riconobbe. Era Mary.

Corse verso di lei. L’afferrò per le spalle e la scossè.

 

-Cosa gli hai fatto? Cosa è successo?-

 

-Nulla Yu nullaa! Non so cosa sia successo di preciso, se ne stava andando correva per le scale e credo sia inciampata non lo so. È caduta… ha sbattuto la testa-

-Non ho potuto fare nienteee..niente-

 

Mary si sentiva incredibilmente in colpa. Se solo non l’avesse chiamata quella sera.

Piangeva. Yu continuava ad andare avanti ed indietro in attesa di sapere qualcosa.

Nel frattempo arrivarono Arimi e Ginta avvistai da Yu.

Non diedero alcuna importanza a Mary. L’unico pensiero era rivolto all’amica.

Ad un tratto uscì finalmente la risposta ad ogni loro domanda. Il dottore che si era occupato di Miki e che fortunatamente si trovava in aeroporto di ritorno da una viaggio di lavoro.

Il suo intervento era stato fondamentale.

 

-Dottore la prego mi dica come sta?-

 

-Lei è un suo parente?-

 

-Dobbiamo sposarci. Loro sono i suoi più cari amici. Può parlare liberamente-

 

-Va bene. La ragazza ha avuto un’ emorragia interna. Mi trovavo in aeroporto quando questo è accaduto e sono intervenuto subito. Adesso sta bene per fortuna. Si rimprenderà tra pochi giorni-

 

-Oddio dottore grazie grazie. Ha salvato la persona più importante della mia..vita-

 

Yu tratteneva a stento le lacrime. La sua piccola principessa stava bene.

Tirò un sospirò. Una sensazione di pace gli attraversò il corpo.

Anche Ginta e Arimi commossi erano cosi sollevati.

Mary continuò a piangere. Quante cose provava dentro.

Poi il medico riprese.

 

-Ma ragazzo mio non ho fatto nulla.. purtroppo però-

 

-Cosa?-

 

-Miki ha perso il bambino. Questo è stato inevitabile-

 

Quella frase rimbobbò nella testa di Yu. Ha perso il bambino..ha perso il bambino..ha perso il bambino..

Miki era incinta. Lui non sapeva niente.

Rimase sconvolto. Non trattenne più le lacrime.

Si sentì crollare.

 

-Il..il..il bambino..cosa? Non non riesco a capire..non capisco..scusate-

 

Corse via. Cos’era quella sensazione che gli straziava il cuore.

Preso in giro da colei per cui avrebbe dato la vita. Non più padre ormai di un bambino che avrebbe amato e protetto con il sangue.

Il respiro ora accelerava cosi come la rabbia e il dolore.

Ginta lo raggiunse.

 

-Fermati Yu.. ragiona-

 

-Non sapevo nulla..sarei diventato padre di un bambino che non conoscevo-

-Non ho neanche iniziato ad amarlo e lui se n’è già andato-

 

Ginta lo abbracciò. Strinse l’amico cercò di rassicurarlo.

Lui tremava come un bambino impaurito.

Decise di portarlo a casa e di farlo calmare.

Arimi sarebbe stata vicino a Miki nel frattempo.

Si Arimi. Che non giudicò Mary in quel momento, non se la sentiva ma che non le rivolse parola.

Anche lei stava male.

 Si ricordava di quella loro telefonata quante cose possono cambiare in poche ore.

 

-Lo desiderava cosi tanto..cosi tanto-

-Perché Dio perché?-

 

-So che non mi credi ma mi dispiace. colpa mia..oddio sono stata una stupida-

 

-Si Mary l’hai detto bene è colpa tua. Se solo non fossi stata cosi egoista da voler tornare per parlare con lei..adesso tutto questo non sarebbe successo-

-Ed ora scusami ma non ho voglia di parlare, devo pensare solo a Miki. Avrà bisogno di tutto l’appoggio dei suoi veri amici per riprendersi-

 

-Tolgo il disturbo allora. Non merito di essere definita un’amica. Quando Miki si sveglia per favore digli quanto gli voglio bene e quanto mi dispiace-

 

-Lo farò..addio Mary-

 

Quanto è dura ammettere che niente è per sempre.

Che tutto cambia.

Perdere una cara amica.

Abbandonare la vita di un figlio ancora non nato.

Rendersi conto che la felicità avvolte è qualcosa di cosi poco percepibile che appena la sfiori lei già corre via.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** Un tragico risveglio ***


17 CAPITOLO

17 CAPITOLO

 

Un tragico risveglio

 

Tre giorni dopo.

Miki finalmente sveglia. Cerca lui ma non lo trova.

 

-Buongiorno dormigliona-

-Ci hai fatto prendere un bel spavento lo sai?-

 

-Arimi ciao..oddio mi gira la testa..ah buongiorno dottore-

 

-Ciao Miki..allora come ti senti?-

 

-Beh mi fa male un po’ la testa ma per il resto sto apposto..sono un’osso duro io dottore-

-Ma come è successo?-

 

-Hai avuto un emorragia interna. Hai perso i sensi ma è andato tutto bene-

 

-Grazie mille dottore..scusate ma dov’è Yu? Certo non immaginavo di dirglielo in un letto di ospedale che diventerà papà però visto che ci siamo-

 

-Ecco Miki dobbiamo parlare un attimo-

 

Arimi era seduta accanto a lei e la stretta della mano si fece più forte.

Miki non capiva cosa stesse succedendo. Volevo solo Yu. Voleva solo dirle del bambino che portava dentro di sé.

 

-Vedi Miki..quando sei caduta purtroppo siamo riusciti a fermare l’emorragia ma..ecco vedi..il tuo bambino non ce l’ha fatta..purtroppo hai avuto un aborto spontaneo-

 

Miki non ci credeva. No era troppo ingiusto.

 Lei, Yu, il loro bambino non si meritavano tutto questo.

 

-No dottore mi dica che sta scherzando…Arimi non è cosi vero non è cosi dimmelooo-

 

-Oh Miki amica mia.. mi dispiace-

 

-Nooo voglio Yu, dov’è Yu? Ho perso il mio bambino..l’ho perso..mi sento vuota-

 

-No Miki devi reagire.. tu e Yu avrete tante occasioni per metter su una famiglia splendida. Miki non piangere ti prego.. andrà tutto bene-

 

Miki non ascoltava. Le parole di Arimi erano impercettibili continuava a ripetere il nome di Yu.

Voleva lui vicino e nessun’altro.

Chiese di restare da sola per un po’.

Arimi uscì dalla camera distrutta. Per tre giorni era stata vicino all’amica. Stava male per lei.

Per loro. Chiamò Ginta.

 

-Pronto?-

 

-Amore sono io..Miki si è svegliata..inutile dirti come sta..chiede di Yu non so che dirle-

 

-Dammi ancora un po’ di tempo. Yu adesso è frastornato, confuso ma riuscirò a convincerlo-

 

-Ma è ancora dell’idea di non vedere Miki?-

 

-Si purtroppo. Non digerisce il fatto di non aver saputo del bambino, è convinto che se lei glielo avesse detto adesso esisterebbe ancora vita in Miki-

 

-Ma Miki lo sapeva solo da due giorni. Gliel’avrebbe detto quella sera. Yu non può fare cosi quella che soffre più di tutti è Miki e lui non può lasciarla sola proprio adesso-

 

-Hai ragione ma capisci anche lui è sconvolto. Dobbiamo far ragionare entrambi-

-Adesso corro a dire a Yu che si è svegliata vediamo come reagisce-

 

-Ho un brutto presentimento-

 

-Non devi amore. Non devi andrà tutto bene. Stai vicino a Miki-

-Ci sentiamo questa sera-

 

-Ti amo-

 

Arimi tornò in stanza per portare qualcosa da mangiare a Miki.

Lei aveva lo stomaco chiuso. Ancora una volta chiese con occhi preoccupati dove fosse la sua forza.

 

-Arimi ti prego dimmi..dov’è Yu?-

 

-Vedi dopo aver saputo che eri incinta e che il bambino..ecco..è rimasto sconvolto cosi Ginta ha pensato di portarlo qualche giorno fuori città è andato anche Steave con loro-

 

-Sarà cosi deluso da me. E se mi odiasse?-

 

-Non ti azzardare nemmeno a dirlo. È impossibile.. è solo che ha avuto cosi tante emozioni insieme-

 

-Si forse hai ragione..-

-Arimi?-

 

-Dimmi..-

 

-Sai sarei stata una brava madre.

 

Arimi la strinse forte. Le sussurrò ad un orecchio che tutto sarebbe andato bene.

Non doveva sentirsi sola. Lei ci sarebbe stata sempre.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

-Yu! Miki si è svegliata!-

 

-Davvero? E sta bene?-

 

-Si sta bene anche se mi ha detto Arimi che quando ha saputo del bambino non ha reagito positivamente si è chiusa in stanza tutta la mattinata-

 

-Sta soffrendo..state soffrendo Yu dammi retta vai da lei-

-Ha ragione Steave. Non ha fatto altro che chiedere di te tutto il giorno-

-Questa situazione dovete superarla insieme con il vostro amore-

 

-Ragazzi non so se sia la cosa migliore. Sono ancora cosi arrabbiato con lei. La tratterei male e poi mi crociffiserei per averlo fatto-

 

-Cazzo Yu metti la rabbia da parte. Stiamo parlando di Miki della persona a cui tieni di più al mondo. E poi mi ha detto Arimi che lo sapevo solo da due giorni e che quella sera stava preparando una sorpresa per te per dirtelo-

 

-Avete ragione…avete ragione.. ma cosa ci sto a fare ancora qui?-

-Ginta prendi la macchina..Steave aiutami con i borsoni. Si torna da Miki-

 

-Ora si che si ragiona! Corro a prenderla!-

 

-Ah ragazzi! Grazie..grazie davvero-

 

Yu aveva finalmente capito quanto fosse sbagliato essere arrabbiati. Sarebbe tornato da lei che il suo angelo. Avrebbero chiarito.

Sperava solo che niente tra di loro si fosse spezzato.

Nella sua mente c’era solo lei.

 

 

 

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Capitolo 18
*** Siamo..pari! ***


Bussano alla porta

18 CAPITOLO

 

Siamo..pari!

 

 

Bussano alla porta.

 

-Miki posso?-

 

-Yu sei te..finalmente. Perché mi hai lasciato da sola?-

 

Yu entrò e chiuse la porta alle sue spalle. Spostò lo sgabello e lo avvicinò al letto di Miki.

Lei aveva il viso stanco. Gli occhi rossi segno di lacrime.

Capì che era stato uno stupido. Le prese la mano.

 

-Non avrei mai dovuto..lo so. È che quando ho saputo del bambino..scusami-

 

-No Yu scusami te, te lo avrei detto quella sera quella maledetta sera. Aveva programmato tutto e invece…mi odio è colpa mia se adesso il nostro bamb-

 

-Shhhh..non ci pensare. È stato il destino. Abbiamo un futuro insieme Miki. Stai tranquilla-

 

Yu capiva perfettamente lo stato d’animo di lei. Si sentiva in colpa.

La rassicurò per un po’. I medici preferivano tenerla ancora sotto osservazione.

Lui gli primise di rimanerle sempre vicino.

 

-Ora devo andare. Tornerò domani mattina vedrai che il padre di Steave capirà la situazione-

 

-No Yu io me la caverò qui, verrà Arimi a tenermi compagnia,tu cominci a lavorare…oddio ti ho rovinato anche uno dei giorno più importanti della tua vita-

 

-Miki se non ci sei tu niente è importante-

-Ehi e adesso perché ti metti a piangere?-

 

-Perché ogni giorno di più mi rendo conto di quanto sono fortunata ad averti vicino-

-Forza ora vai..ci vediamo domani-

 

-Io vado ma te basta con le lacrime! Ti amo Miki..lo sai-

 

Yu in realtà aveva avuto una bellissima idea. Voleva farle una sorpresa.

Cosi corse fuori dall’ospedale e compose il numero di Susi.

 

-Pronto?-

 

-Susi sono Yu senti ricordi la sera che sei venuta a casa che mi hai detto che si liberava un appartamento nel tuo stabile?-

 

-Si certo. Il vecchio inquilino se n’è andato cinque giorni fa. Se vuoi ti fisso un colloqui con il responsabile-

 

-Saresti un angelo. Ricordo che a Miki piaceva tantissimo il posto. Spero non sia già in vendita-

 

-Facciamo cosi ti richiamo io tra una mezz’ora-

 

-Ok grazie ancora Su a dopo!-

La chiamata non esitò ad arrivare. Susi informò Yu di aver incrociato per le scale, subito dopo averlo sentito, il proprietario dell’appartamento e che quest’ultimo fosse ben disposto ad incontrarlo la sera stessa.

Si diedero appuntate al castle’s door un ristorante al centro della città.

La cena andò splendidamente. Yu fermò il locale per prova per alcuni mesi.

Non lo comprò voleva la conferma di Miki. Preferì un contratto in affitto.

Salutarono il signor Namoki. Poi Susi invitò Yu a prendere qualcosa da lei.

Lui all’inizio diffidente accettò poi.

 

-Ma da quant’è che non vieni a casa mia?-

 

-Da un bel po’ ora che ci penso. Questo quartiere è stupendo..mi piace moltissimo-

 

-Ma ci pensi Yu che se verrai a vivere qui sarai il mio vicino di casa?-

 

-Saremo..-

 

-Beh si certo, tu e Miki..approposito come mai lei non c’è?-

 

-Immaginavo non lo sapessi..ha avuto un incidente in aeroporto, è cascata..un’emorragia interna-

 

Raccontava e allo stesso tempo pensava di quanto in quel frangente la vita fosse stata ingiusta per la sua principessa. Doveva starle vicino, lei era quella che soffriva maggiormente.

 

-Oddio non ne sapevo niente Yu..mi dispiace domani andrò a trovarla-

-Il tuo sguardo non mi convince dimmi la verità come sta?-

 

-Bene..migliora giorno per giorno. Ma…-

 

-Cosa Yu?-

 

Lui si sedette sul divano quasi come gesto d’arresa.

Susi leggeva nel suo sguardo una tristezza mai vista nell’amico.

Si avvicinò a lui sedendosi sullo stesso divano. Percependo uno strano disagio.

 

-Ecco vedi.. Miki era incinta ed ha perso il bambino. È anche per questo che ho deciso di prendere casa. Voglio farle capire che nonostante tutto il nostro rapporto è ancora fortissimo e questa mi sembra una giusta dimostrazione-

 

-Oh Yu.. non so che dire.. scommetto che ci tenevate cosi tanto a questo bambino-

 

-Già ma adesso dobbiamo andare avanti. Sono stato uno stupido. Per tre giorni non ho voluto vedere Miki come se fosse stata colpa sua. Se ci penso mi prenderei a pugni-

 

Susi strinse le mani di Yu. Era commossa da quello che gli aveva raccontato.

Poi lo abbracciò forte come se volesse fargli capire che in qualsiasi momento ne avesse avuto bisogno lei ci sarebbe stata.

Quello sguardo indifeso lo rendeva ancora più bello ai suoi occhi.

 

-Ora è meglio che vada Su.. grazie per avermi sopportato e grazie per il tuo aiuto con la casa. Sei stata gentilissima-

-Adesso sono in debito con te-

 

Yu si alzò. Prese la giacca e di indirizzò verso la porta.

Saluto l’amica con un dolce bacio sulla guancia.

Un occhiolino. Il suo saluto finale.

Quando Susi corse verso di lui e lo baciò.

Yu rimase fermo. Gesto che lo sconvolse.

 

-Diciamo che adesso Yu, siamo pari-

 

Lui abbandonò quell’appartamento con una strana sensazione.

Non capiva cosa avesse provato con quel bacio.

I pensieri erano rivolti a Miki.

 Si sentiva in qualche modo colpevole di quello che in realtà non aveva fatto.

 

 

 

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Capitolo 19
*** Una passione..un tradimeto ***


La casa era vuota senza la presenza della sua padrona

19 CAPITOLO

 

Una passione..un tradimento

 

 

La casa era vuota senza la presenza della sua padrona.

I suoi libri, la sua scrivania, il suo letto. Tutto pareva senza significato.

Anche Nick ormai comprendeva la sua assenza.

Lui stava nel suo studio. Seduto sul divano, leggeva il giornale sorseggiava il caffè. Pensava.

 

-Signore scusi se la disturbo. L’attendono in soggiorno-

 

I suoi occhi assunsero un’espressione di speranza. Inconsciamente desiderava che fosse Mary.

 

-Mary sei tu!-

 

-No Nick sono io.. mi dispiace-

 

-R..Romy? che ci fai qui?-

 

-Ho saputo di Mary.. ho chiamato il tuo capo e mi ha informato-

 

-Credo che sia finita. Abbiamo grandi problemi.. ho fatto una cosa mostruosa-

 

-Ti va di uscire? Prendiamo un caffè e mi racconti tutto..magari ti fa bene-

 

-Si dammi solo dieci minuti-

 

I due amici uscirono. Andarono in un bar vicino. Tranquillo e riservato.

Lo stesso in cui si erano visti giorni prima.

Nick gli raccontò quello che era successo e gli fece leggere il messaggio lasciato da Mary.

 

-Spero che non sia stata io la causa della vostra litigata, non pensavo che l’idea di rivederti avrebbe fatto soffrire Mary-

 

-No Romy il fatto è che si erano create troppe incomprensioni. Colpa mia suppongo. Lavoravo cosi tanto che quando tornavo a casa non la degnavo di uno sguardo..ho rovinato tutto-

 

-Non ti dare troppe colpe, io ti conosco so quanto tu sia buono. Forse doveva solo succedere. Magari lei torna e voi chiarite tutto-

 

-Ho fatto tremila ipotesi..ma non sono più sicuro di niente..-

 

Contimuarono a parlare. Si fece ora di cena. Romy invitò Nick a restare.

Avrebbero mangiato nell’albergo in cui lei alloggiava. Sarebbero stati ancora un po’ insieme.

Lei doveva partire il giorno dopo.

La cena si concluse. I due rimasero a parlare nella holl.

 

-E cosi domani parti..torni in Giappone-

 

-Già anche se ti confesso che mi avrebbe fatto piacere rimanere ancora un po’ qui. L’aria di Londra in qualche modo mi rilassa-

 

-Mi mancherai Romy.. mi mancherai davvero tanto. Ora è tardi te domani hai l’aereo presto. Meglio salutarci-

 

-Addio Nick..mi raccomando prenditi cura di te. Spero che tutto si sistemi-

 

Nick si allontanò. Raggiunse l’uscita e si voltò sorridendole.

A quel punto le vennero in mente tutti i bei momenti passati con lui. Quanto l’avesse amato. Quanto ancora l’amava. Lo chiamò ad alta voce.

Lui con passo svelto la raggiunse.

 

-Romy dimmi..-

 

-Resta con me questa notte.. solo una notte. Ti prego-

 

Salirono in camera.

Nick non sapeva bene cosa stesse facendo. Quello che sapeva era che la desiderava.

Cominciarono a baciarsi, prima dolcemente poi con più intensità sempre più a fondo.

Nick la prese in braccio e la mise sul letto. Le tolse la camicetta. Scoprì il suo corpo.

Romy chiudeva gli occhi. Era felice. Finalmente possedeva Nick.

Più volte i loro corpi si unirono. Ogni volta in maniera più forte.

Nick si addormentò sul suo petto nudo. Romy lo fissava accarezzandogli il viso.

 

-Ti amo Nick..ti amo-

 

Le sussurrò quelle parole. Lei credeva che Nick stesse dormendo.

Lui in realtà era sveglio. Ma non gli avrebbe risposto.

 Ancora una volta non era Romy la donna che voleva al suo fianco.

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Buongiorno! Stavo cercando la signorina Momoi Romi alloggia qui no?-

 

-Si certo. È nostra ospite. Il numero della sua camera è il 487 terzo piano. Vuole che l’avvisi della sua presenza?-

 

-No grazie non ce n’è bisogno. Siamo amiche di vecchia data-

 

Mary, caso del destino era lì. Tornata poche ore prima dall’inferno passato in quella che era la sua città con quelli che erano i loro amici.

In aereo aveva pensato che gli avrebbe fatto bene confidarsi con qualcuno che l’aveva sempre capita. Protetta. Sperava di trovare in Romi un’amica e soprattutto sperava di comprendere il comportamento del marito tramite lei che lo conosceva cosi bene.

Ascensore. Primo..secondo..terzo piano.

Stanza 487.

 

…………

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** Un nuovo grande passo! ***


20 CAPITOLO

20 CAPITOLO

 

Un nuovo grande passo!

 

 

-Dove mi stai portando?-

 

-Te l’ho detto è una sorpresa-

 

Miki era finalmente uscita da quella camera.

Da quel posto legato a troppi ricordi che le facevano male.

Yu la stava portando in quell’appartamento dove immaginava che una nuova vita insieme avrebbe avuto inizio.

Non riferì a Miki dell’incontro con Susi. Troppo presto.

lei troppo fragile ancora per capire.

 

-Attenta..ok ci siamo-

 

-Finalmente! Mi stavano cominciando a far male gli occhi con questa benda-

 

-Sei la solita! Dai vieni qui te la tolgo-

 

Gli occhi di Miki videro di nuovo la luce. Davanti a sé una porta.

Si girò intorno. Quartiere residenziale. Già da lei conosciuto.

Stava realizzando piano piano quello che significava quella porta.

 

-Ma..Yu..-

 

-Già Miki questa è la nostra casa-

 

-Non ci posso credere! La nostra casa?-

 

-Si..hai capito bene ecco le chiavi..forza che aspetti ad aprirla?!-

 

-D’accordo..ancora non mi sembra vero-

 

Il cuore le batteva forte.

Inserì la chiave. Tum tum

La girò. Tum tum

Sapeva che aprendola i dubbi, le paure che ogni tanto le facevano visita sarebbero scomparsi.

Entrarono insieme mano nella mano.

L’appartamento non molto grande era graziosissimo. Luminoso e con gli giusti spazi.

 

-Allora qui mettiamo lo studio..e qui la cucina..qui il salotto è perfetto c’è anche il camino-

 

-E da là c’è la camera da letto-

 

-Ehm..e l’altra camera da letto? Non penserai mica di dormire insieme a me mio caro..-

 

-Ah no infatti per te c’è il divano..-

 

-Ma possibile che riesci sempre a trovare la battuta per controbattermi!-

 

-Modestamente..-

 

Yu la raggiunse e la strinse forte.

-Allora sincera.. ti piace?-

 

-Ne sono completamente innamorata-

 

Non si sapeva bene a chi Miki si riferisse. Forse anzi sicuramente a tutti e due.

 

-Beh in attesa di poter progettare la nostra futura casa credo che questa sia perfetta-

 

-Eh già adesso sei un architetto! Grazie..ecco mi fai sempre piangere-

 

Miki nascose la testa nel forte abbraccio di lui.

Yu soddisfatto della sua idea, era colmo di gioia. Per lei. Per lui. Per loro.

Poi contimuarono a girovagare per le varie stanze. Decidendo cosa comprare come arredo.

Lei lo amava cosi tanto. Si ritrovò da sola in camera da letto e finalmente capì.

Voleva aprirsi fino in fondo. Glielo doveva.

 

-Ehi che ci fai qui tutta sola..vieni ordiniamo una pizza-

 

-Yu..devo parlarti. Siediti vicino a me-

 

-Va bene..-

 

Miki sospirò. Che emozione.

Gli strinse forte le mani.

 

-Vedi non so da dove cominciare..è difficile per me.-

-Non sai quante volte ho provato ad esternare i miei sentimenti. Quello che provo per te.

Poi ti guardo e mi blocco e l’unica cosa a cui so pensare è che sono cosi fortunata ad averti accanto. Yu io ti amo..amo te perché senza di te io non riuscirei a vivere. Amo te perché se chiudo gli occhi nel buio ti vedo e tanta paura non ce l’ho. Amo te che sei cosi speciale. Il mio angelo. Le mie ali. Scusami per tutte le volte in cui ti sono sembrata strana. In cui non riuscivo a farti capire che se ora sono una persona migliore io lo devo a te. Non lasciarmi mai o smetterei di respirare.. Tu sei tutto per me..tutto.. non so cosa succederà, non so come il mondo cosi pazzo cambierà , ma so che noi due nel bene o nel male resteremo insieme.. Yu..-

 

-Oh Miki..-

 

-Yu tu ed io siamo una cosa sola ed io non posso farti del male senza ferirmi-

 

Miki non riuscì a trattenersi dal pianto. Lo strinse forte più forte.

Poi se ne accorse. Anche lui stava piangendo.

Lui cosi forte. Aveva ceduto alle lacrime.

Le loro labbra bagnate si incontrarono. I loro cuori battevano cosi forte.

Nel buio di quella stanza. In quel mondo che Miki aveva definito cosi pazzo in quel momento c’erano solo loro due.

 I due protagonisti di una storia dove tutti gli altri erano solo spettatori attenti di un meraviglioso spettacolo.

A volte è difficile esternare quello che si prova.

Ma riuscirci ti libera e ti fa provare delle sensazioni cosi forti che tutte le barriere crollano. Ed era cosi che Miki si sentiva in quel momento.

Rimasero in silenzio cuore contro cuore per diverso tempo.

Poi Yu la guardò. Le spostò i capelli che si erano impadroniti del suo occhio.

E dolcemente le sussurrò una frase valeva più di mille parole.

 

-Miki..tu mi riempi la vita-

 

Ancora una volta le loro anime si incontrarono senza timore ma ancora pi desiderose l’una dell’altra ora che si sentivano cosi libere.

I problemi, le preoccupazioni, il semplice vivere. Tutto si era fermato per un istante.

Quell’istante che si trasformò per loro in una magica eternità.

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Bussano in stanza.

 

-Deve essere il servizio in camera..anche se strano non ho ordinato niente-

 

Romy si infilò velocemente un accapatoglio, fissò ancora un attimo Nick. La luce del giorno lo rendeva ancora più bello.

Arrossì. Ripenso alla notte passata. Poi corse ad aprire.

 

-Buong…Mari??-

 

-Ciao Romy..spero di non disturbarti-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Troppo bello per non essere conteso ***


21 CAPITOLO

21 CAPITOLO

 

Troppo bello per non essere conteso

 

 

-Amore sbrigatiiiii siamo in ritardo e sono troppo curiosa di vedere la loro casa!-

 

-Un attimo sono indeciso su cosa portargli. Dei fiori? No dei cioccolatini!-

 

-Ah ah ah mi fai morire! Ti ho detto prima quando ti eri fermato in quel negozio che gli ho già fatto io un regalo, l’ho preso ieri-

 

-Mi sa che mi è sfuggito.. sai succede a noi veri uomini-

 

-Si si certo basta crederci.. forza andiamo adesso-

 

I due ragazzi erano stati invitati da Miki come primi ospiti ufficiali dell’appartamento.

Arimi era finalmente sollevata grazie soprattutto alla chiacchierata con l’amica fatta la sera prima. Tutto sistemato. Tutto andava bene.

Ginta come suo solito cercava di nascondere l’emozione ma il suo buffo comportamento non ingannava la sua ragazza, ormai lo conosceva troppo bene.

Continuarono a scherzare per strada. Ridevano di tutto.

Ad un tratto si accorsero di Susi che correva dall’altra parte della strada.

 

-Ehi guarda c’è Susi!-

 

-Salutiamola.. Susiiiiiii-

 

Susi riconobbe subito la voce dell’amica. Decise di raggiungerli.

 

-Salve ragazzi! Come state?-

 

-Tutto benone grazie. Te invece, che ci racconti?-

 

-Le solite cose..niente di nuovo insomma-

-Ah! Come sta Miki?-

 

-Sembra che finalmente adesso vada tutto bene..hanno preso casa nel tuo quartiere. Lo sapevi no?-

 

-Si si Ginta, sono stata io a mettere in contatto Yu e il proprietario…però non sapevo che si erano già trasferiti Yu non mi ha detto nulla-

 

-Capisco, beh gli sarà passato di mente oggi comincia anche a lavorare e poi in questi giorni si è dedicato completamente a Miki-

 

-Menomale..vedo che la storia del bacio non ha rovinato niente, adesso mi sento sollevata-

 

-Ehm..Susi quale bacio?-

 

Arimi non capiva. Ginta idem.

Quel bacio? Cosa era successo?

 

-Oddio credevo lo sapesse..no va beh una stupidaggine niente di che-

 

-No, adesso mi spieghi questa storia-

 

-Arimi niente davvero-

-C’è solo stato un bacio tra me e Yu..gliel’ho dato io e allora ecco..pensavo che Yu ve lo avrebbe detto-

 

-No non ci ha detto niente! Ma io dico come ti è passato in mente di baciarlo..oddio che nervoso-

 

-Calmati amore..Susi Yu ha ricambiato?-

 

-Pensate veramente che se avesse ricambiato ora starebbe con Miki?-

 

-Sei stata un’ incosciente! Ma lo vuoi capire che quei due si amano veramente e che come non gli hai fatto cambiare idea a Yu quattro anni fa non è che cambia oggi-

 

Arimi era nervosissima. Non capiva. Sapeva solo che doveva difendere quell’amore.

Susi aveva combinato un altro guaio. Non si immaginava però che Yu avrebbe taciuto tutto.

Ginta doveva parlare con Yu e chiarire la situazione.

Ad un tratto il viso sempre luminoso di Susi si incupì.

 

-Certo che siete bravi a giudicare! Ma che ne sapete voi di cosa significa amare una persona per tutto questo tempo e non sentirla tua.. ho sbagliato lo so ma è più forte di me..scusate ci vediamo!-

 

Corse via lasciando i due amici a riflettere.

Nello stesso momento stessi pensieri.

E se Ginta non mi amasse? E se Arimi non mi amasse?

Soffrirei anch’io. Decisa risposta nelle menti d’entrambi.

 

-Ed ora che facciamo? Lo diciamo a Miki?-

 

-Io credo che dovrebbe dirglielo lui..forse non l’ha fatto perché Miki era ancora scossa per la perdita del bambino e dirgli anche di Susi l’avrebbe fatta solo preoccupare di più-

 

-Beh Ginta forse Yu gliel’ha già detto e magari hanno preferito lasciare da parte questa storia non dicendoci niente-

 

-Tutto è possibile..tutto-

 

-A me preoccupa Susi..non li lascerà in pace-

 

-Dai non ci pensare Yu ama Miki questo lo sappiamo benissimo. Andiamo ora-

 

I due ragazzi si allontanarono, meta casa Matsura-koshikawa.

Speravano che per l’ennesima volta le cose si sistemassero.

 

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-Allora Yuri questo è il tuo ufficio. È un po’ piccolo..ma cambierà infretta-

 

-Va benissimo signor Satoshi, non potrei chiedere di meglio-

 

-Bene ragazzo..ti faccio portare dalla nostra segretaria le prime pratiche. Mi sembra si tratti di alcune ville fuori città, poi ne discutiamo insieme-

-D’accordo sarà un piacere-

 

Che sensazione di conquista provava Yu in quel momento.

Faceva il lavoro per cui si era tanto sacrificato. Era un architetto.

Poi il pensiero volò a Miki. Sentì un brivido mentre ripenso alle parole della ragazza della notte prima. Ora ne era ancora più innamorato.

I pensieri furono interrotti dal bussare alla porta.

 

-Avanti-

 

-Buongiorno signor Matsura mi chiamo Ami e sono la sua segretaria-

 

-Salve..ma hai la mia stessa età stai tranquilla mi puoi chiamare solo Yu-

 

-Come vuole-

 

-E puoi darmi anche del tu-

 

-Sei gentile-

 

Ami era una bellissima ragazza di origine spagnola.

Yu ne fu colpito proprio per questo. Ci fu subito una simpatia tra i due.

 

-Si può?-

 

-Ehi Steave! Sei in ritardo..io ti farei licenziare-

 

-Magari Yu..magari, sue giorni che lavoro qui e già mi annoio-

-Ah ciao Ami..hai conosciuto Yu!-

 

-Eh già Steave, è toccata anche a me questa fortuna-

 

-Oh oh un’altra vittima del tuo fascino Yu-

 

Eh già. Era bastato uno sguardo ad Ami per rimanere fulminata da lui.

D’altronde era cosi bello. Cosi gentile. Ma assolutamente fidanzato.

 

-Beh ragazzi vi lascio-

-Ah Yu ti preparo del caffè?-

 

-Si grazie portalo anche per questo pazzo-

 

-Ok due caffè in arrivo-

 

Ami chiuse la porta dietro di se e si appoggiò alla stessa.

Lavorare le sembrava molto meno faticoso adesso.

Aveva un nuovo obbiettivo. Conquistare quel bel biondino del suo pseudo-capo.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Morire o ricominciare? ***


-Vedi Romi

22  CAPITOLO

 

Morire o ricominciare?

 

 

-Vedi Romi.. ho il bisogno di parlare con qualcuno. Ti prego non abbandonarmi anche te-

 

-Mary..io adesso..ecco, si facciamo cosi mi faccio una doccia te aspetti nella holl di sotto ed io ti raggiungo subito. Stai tranquilla-

 

Panico totale.

Romi non poteva far entrare per nessuna ragione al mondo la ragazza in camera.

Avrebbe scoperto una verità che l’avrebbe uccisa.

Mary non comprendeva quella strana inadeguatezza in Romi. Insistette nell’entrare, disperata nell’animo e speranzosa di trovare un appoggio.

 

-No Mari non insistere! Aspettami qui c’è un casino in camera..poi non sono vestita-

 

-Non ti darò fastidio. Romi perché non vuoi che io entri?-

-Ok ho capito come vuoi me ne vado ti aspetto di sotto-

 

La ragazza si arrese evitando di insistere maggiormente. Con lo sguardo affranto si voltò per raggiungere le scale. Quando la sentì. Senti quella voce.

 

-Romi chi era alla porta?-

 

Gli occhi sgranati, le mani che tremavano, sperava si aver sentito male. Sperava di essersi sbagliata.

Corse verso la porta della stanza ormai chiusa. Cominciò a bussare con tutta la rabbia che aveva dentro. Ad urlare.

 

-Fammi entrare. Romi fammi entrareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee-

 

Da dentro Nick non sapeva cosa fare. Guardava Romi con occhi diversi come sela colpa di quello che stesse succedendo fosse solo sua.

 

-Romi se non mi fossi venuta a trovare adesso non mi troverei in questa situazione-

-Pensa a qualcosa, risolvi te con Mary infondi è solo colpa tua..io mi nascondo in bagno-

 

-Si Nick non ti preoccupare penso a tutto io-

 

Il ragazzo sollevato stava raggiungendo il bagno quando…

 

-Ecco Mary perché non ti ho aperto-

-Non volevo farti capire che genere di persona ami..-

 

Era come se quella frase, la stesse dicendo a se stessa. Lo amava ma lui aveva raggiunto il limite di tutto. Doveva pagarla.

Mary rimase immobile. Di fronte a lui suo marito, la persona per cui aveva perso il bene dei veri amici, la persona per cui avrebbe fatto pazzie.

Stava lì, con un asciugamano legato in vita. Non aveva più scuse. Era un uomo senza valori.

 

-Posso spiegarti tutto..anzi no non posso. Non ci sono scuse ho sbagliato-

-Amore se mi ami ti prego ti prego perdonami questa donna non è niente per me-

 

Romi cadde a terra non aveva più lacrime. Non aveva più dignità.

Mary lo guardò disgustata. Odiava quell’essere che non conosceva.

Voleva solo scappare da tutto e da tutti. Scappare.

 

-Nick non osare più chiamarmi in quel modo. Mi fai schifo. Mi fai schifo-

-Ti odioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo-

 

-Mary aspettaaaaaaaa-

 

Nick l’afferrò per un braccio. Una stretta che le faceva più male dentro che fuori.

Lei si ribellò staccandosi da lui. Guardo Romi a terra. Per lei non provava odio.

Poi parlò con fermezza ad entrambi, senza emozioni.

 

-Romi alzati! Basta piangere l’hai voluto te..ma puoi ancora andare avanti e non rovinarti la vita!-

-Non come ho fatto io fidandomi di te brutto schifoso che non sei altro..meriti solo il peggio in questo mondo di merda-

 

-Mary stai sbagliando tu senza di me non sei niente-

 

-Preferisco essere niente perché nel mio niente saprò ancora amare-

-Addio.. addio Nick-

 

Mari corse via sbattendo la porta alle spalle.

Adesso si che era sola. Aveva perso in pochi attimi i suoi più cari amici. Il suo amore.

Le sue uniche convinzioni.

Usci da quel posto di falso-lusso pieno di tanti rifiuti.

Andò per strada.

 

-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh-

 

Quell’urlo. Il suo sfogo.

Era stata vittima di un amore. Aveva sempre tenuto gli occhi chiusi.

 

-Ed ora Mary che facciamo? Ci togliamo la vita oppure ricominciamo in qualche modo?-

 

Parlava con se stessa. L’unica presenza che le rimaneva vicino.

Come era in contrasto. Voleva sparire da quel mondo. Da quel dolore che le lacerava dentro. Voleva non esistere se farlo significava essere cosi sola.

Si allontanò. Passo dopo passo il suo esile corpo sfumava tra i rumori di quella città.

 

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-Posso?-

 

-Entra entra Ami, dimmi c’è qualcosa che mi devi dare?-

 

-Veramente c’è una ragazza che la cerca..una certa Miki-

 

-A si me la passo grazie!-

 

-Scusi la curiosità..è suo sorella no?-

 

-Ah ah ah..nella teoria si è cosi-

 

La ragazza non comprese quella sua risata e quel “in teoria”.

Yu era sicuro che Steave le avesse raccontato un po’ di lui e Miki, ignorvava che Ami non sapesse nulla.

 

-Signorina?-

 

-Si?-

 

-Le passo suo fratello-

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Capitolo 23
*** Il tempo passa.. ***


-Amore

23 CAPITOLO

 

Il tempo passa..

 

 

-Amore?-

 

-No tua sorella..-

 

-Cosa?-

 

-Hai capito bene la segretaria mi ha detto un attimo che le passo suo fratello. Cos’è devi far colpo su di lei e non gli puoi dire che in realtà non hai una sorella ma una fidanzata?-

 

-Pensavo avesse capito la battuta.. e poi ti ricordo che anche se fossi stata mia sorella sarei stato con te comunque e per sempre-

 

A quelle parole quanti ricordi.

Si erano riabbracciati in quella fredda e violenta Manhattan giurandosi amore anche se il destino li aveva disegnati come fratello e sorella. Che sollievo sapere poi di aver sbagliato.

 

- Eh va bene sei perdonato per questa volta..a che ora stacchi?-

 

-Sto qui ancora una mezz’ora..cos’è già ti manco?-

 

-Adesso non montarti troppo la testa..è che mi piacerebbe pranzare insieme-

 

-Però andiamo fuori che di avvelenarmi non è che mi vada molto oggi..sai nel caso tu cucinassi..-

 

-Giuro che prima o poi quel bel faccino te lo riempio..-

 

-Di baci?-

 

-No di pugni!-

 

Un’armonia ritrovata. Cosi liberi entrambi. Cosi felici.

Contimuarono a scherzare ancora per un po’ poi Yu si ricordo della chiamata ricevuta nella mattina dai genitori.

 

-Ah hanno chiamato i nostri.. sai che cosa si sono inventati adesso?-

 

-Sentiamo..anche se posso immaginare-

 

-Vogliono rimanere a vivere in Europa. Ho parlato con Katia che mi ha detto che i nostri padri possono benissimo chiedere il trasferimento..insomma concludendo hanno detto che torneranno per chiedere per vendere casa e per parlare alle ditte in cui lavorano-

 

-Non ci credo..ma io dico alla loro età..ahahah..beh questa sera li chiamiamo e capiamo un attimo bene le loro intenzioni. Sai se vendessero la casa mi dispiacerebbe abbiamo cosi tanti ricordi legati la dentro..-

 

-Ehi cos’è quella voce triste.. dai mi sbrigo a firmare alcuni documenti e sono subito da te-

 

-Ti aspetto..ti amo-

 

-Mai quanto io amo te-

Riattaccò subito Yu.

Sapeva che se non lo avesse fatto sarebbero andati avanti per ore con il giochino io di più io di più io di più.

Nel frattempo rientrò Ami.

 

-Tutto apposto?-

 

-Si si..ah comunque quando chiama Miki senza che mi chiedi se voglio prendere la chiamata,vai tranquilla passamela-

 

-Sai anch’io sono molto legata a mia sorella anche se lei abita a Barcellona-

 

-Ahahah-

 

-Mi spieghi perché ridi sempre quando dico “sorella”?-

 

-Perché Miki non è mia sorella ma la mia fidanzata-

 

-D-davvero? Ma Steave mi aveva detto che..-

 

-Si sarà sicuramente spiegato male.. i miei genitori sono diciamo sposati con i suoi..insomma un bel casino..l’unica cosa facile da comprendere è che io e lei stiamo insieme-

 

-Capisco..-

 

Ami si senti infastidita. Lui non era libero e da come gli brillavano gli occhi mentre parlava di lei doveva anche essere parecchio innamorato. Poi si disse che avrebbe trovato il modo per conquistarlo.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Passò un mese...

 

L’estate era ormai alle porte cosi come il matrimonio tra Ginta ed Arimi.

La storia tra Miki e Yu andava sempre meglio. C’era stato un momento di tensione quando lui gli raccontò del bacio di Susi. Poi tutto come prima. Si amavano.

Avevano passato un fine settimana in Francia in compagnia dei genitori. Eh si, la decisione di trasferirsi era stata presa e in parte già attuata.

Yu aspettava il momento giusto per chiedere a Miki di sposarlo.

Steave amava di nuovo la vita.

Si sarebbe rincontrati tutti il giorno prima nozze.

Il gruppo ancora una volta insieme cosi come se niente in quegli anni fosse cambiato..o quasi.

 

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Capitolo 24
*** Arimi&Ginta..auguri! ***


24 CAPITOLO

24 CAPITOLO

 

Arimi&Ginta..Auguri!

 

12 Giugno 2005. 6.45 PM

Suona la sveglia

 

-Oddio che sonno..ma che ore sono? Ah è presto oggi è domenica possiamo ancora dormire-

 

-Amore..-

 

-No tranquillo contimua a dormire oggi è domenica e non abbiamo niente da fare. Non capisco perché abbia suonato cosi presto-

 

-Concordo..notte-

 

I due ragazzi aveva cosi sonno che non si erano accorti che quella mattina i loro più cari amici si sarebbero sposati ed il bello è che loro sarebbero stati i testimoni.

Yu continuò a dormire stanco dalla notte prima. Miki aveva perso il sonno c’era una sensazione strana che non le permetteva di rilassarsi. Era come se si fosse dimenticata qualcosa…

 

-Yuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu-

 

-Ma sei matta..che succede-

 

-Sono le ottoooooooooooo-

 

-Ah ma è presto!-

 

-Tra due ore c’è il matrimonio!!-

 

-Ma mica dobbiamo sposarci..-

 

-Arimi e Gintaaaaaaaaaaaaaaaaaaa-

 

-Oddio è vero..ahahahaha ce ne stavamo dimenticando..-

 

-Ma cosa ridiahahahaha e siamo anche i testimoni-

-Forza alzati che Ginta ti starà aspettando da due ore si e no..ed io devo correre da Arimi-

 

Non fecero neanche colazione. Presero gli abiti, le fedi e corsero a casa dei due amici.

Si salutarono promettendosi di rivedersi prima dell’inizio del matrimonio per vedere chi vinceva la gara d’eleganza e stile. Un dolce bacio..poi due..come era difficile staccarsi anche se per poco.

 

-Arimi eccomiii..scusa il ritardo è che io e Yu-

 

-Si si ho capito..ma anche il giorno del matrimonio..siete incorreggibili!-

 

-Ma cosa hai capito!!.. che bel trucco che hai!-

 

-Grazie..corro a mettere il vestito c’è di la il parrucchiere che ti aspetta e la truccatrice!-

-Wow proprio in grande stile..corro!-

 

Come era bella Miki. Indossava un abito rosso dalle mille sfumature che riflettevano perfettamente il colore dei suoi lunghi capelli lasciati sciolti e raccolti solo da una parte da un fermarglio. Regalo di Yu.

Il suo corpo esile era accarezzato da una dolce stoffa.

L’abito lungo presentava un corpetto che la racchiudeva fino alla vita per poi liberarsi in dolci strati un po’ sbarazzini.

 

-Ma A..Arimi sei bellissima-

 

-Che fai ti commuovi? Guarda che ti si rovina il trucco-

 

-Scusa sono cosi felice per voi due..oddio sei perfetta!-

 

-Ehi vieni qua..abbracciami e attenta allo strascico!-

 

Un momento che entrambe avrebbero sempre portato nel cuore.

Miki era bellissima si. Ma quel giorno era Arimi la vera regina.

Dopo tanto cercare aveva trovato il vestito che meglio la rappresentava.

Il bianco perla le donava particolarmente. I capelli erano raccolti in un torcion impreziositi da una coroncina. Quel taglio d’abito cosi semplice ma cosi incisivo. Splendeva nei particolari.

Arrivò l’autista.

 

-Ragazze andiamo?-

 

-Si solo un attimo scusi..vorrei parlare con la sposa un momento-

 

-Come vuole signorina..vi aspetto fuori-

 

Miki aveva gli occhi lucidi. Gli tremava la voce. Prese la mano dell’amica cosi radiante in quel giorno che sarebbe stato per lei il più bello al mondo.

 

-Vedi Arimi..so quanto avresti voluto vicino a te tua madre in questo momento. Non sono niente in confronto a lei ma voglio che tu sappia che io sono fiera di te. Ti auguro tutto il meglio. Ti voglio bene-

 

-Oh Miki grazie..grazie davvero-

 

Nell’auto Arimi trovò un mazzo di tulipani azzurri. I suoi fiori preferiti. Sopra un biglietto.

 

Sei sicura di volermi sopportrare per tutta la vita?

Io si ogni attimo di più

Ti amo..ti aspetto..Ginta

 

-Si parte..pronta signorina?-

 

-Prontissima..-

 

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Tutto è pronto.

Eccoli due grandi amici prima rivali d’amore prima ora come fratelli su quell’altare.

Entrambi emozionati. Entrambi felici.

 

-Allora emozionato?-

 

-No Yu perché dovrei infondo mi sto solo per sposare-

-E non prendermi in giro che ti ho visto con gli occhi lucidi prima..-

 

-Si sai l’allergia..comunque sono davvero felice per voi due-

 

-Lo sarete anche te e Miki..e vediamo se quel giorno parlerai ancora di allergia-

 

La cerimonia iniziò. Quando Yu vide Miki ne rimase fulminato. Com’era bella la sua sposa.

Ed ecco Arimi. Tutti in piedi..si proprio tutti..

Steave cercava di far calmare Doris e Jinny che piangevano come due fontane.

Angela teneva forte la mano di Alessandro mentre sorrideva a Will che si trovava vicino a Micheal, quanto tempo era passato. William occhiolino pronto accanto alla sua Lisa.

Susi teneva chiusi i suoi sogni con tristezza vedendo lui con lei ed immagindoli presto sullo stesso altare come protagonisti comunque felice per i due amici.

Tutti i parenti..tutti gli amici..tutti riuniti per lo scambio di quella promessa.

Ogni momento era tanto significativo quanto emozionante.

Lo scambio di anelli. La commozione di Miki. Lo sguardo di Yu rassicurante.

E poi finita la messa, foto, auguri generali, saluti e rimpatriate.

Infine meta il rinfresco. Il luogo era incantevole, un piccolo agriturismo molto elegante.

Musica dal vivo. Un sole splendente.

Miki si trovava seduta su una panchina. Osservava i cari vecchi amici divertirsi. Ballare.

Quanti ricordi in quel momento. Malinconia poi un sorriso.

Non vedeva Yu da un po’ ma non era preoccupata quando si senti prendere da dietro.

 

-Vieni con me-

 

-Dove Yu?-

 

-Seguimi…-

 

-Come vuoi-

 

Yu la portò poco distante si poteva ancora respirare l’aria di festa che c’era.

La strinse forte poi si baciarono.

 

-Ehi ehi..cos’è questa passione tutta insieme-

 

-Ti amo..ti amo..ti amo..-

 

-Sai dovremmo andare più spesso ai matrimonio se ti fanno quest’effetto Yu-

 

-Miki voglio stare con te per sempre..tutta la vita-

 

-Anch’io..anch’io-

 

Yu non avrebbe trovato momento migliore di questo per tirar fuori l’anello che costudiva ormai da un po’ e chiederle finalmente di sposarlo.

L’atmosfera. Il dolce vento che tirava a tratti tutto lo invitava a quella domanda.

 

-Miki ecco io..vuoi..-

 

-Ah ecco dove vi eravate cacciati..che combinavate piccioncini!-

 

Come non detto. L’arrivo di Micheal e Angela “rovinò” i progetti del ragazzo.

 

-Michael certo che non cambierai mai eh!-

 

-Ormai mi conosci Miki..vi siamo venuti a cercare perché tra un po’ ci sarà il lancio del bouquet e chi lo prende sceglier il ragazzo con cui ballare.

 

-Ah allora non ce lo possiamo perdere..amore non ti azzardare a prenderlo sai che figura..-

 

-No non ti preoccupare Yu non ci tengo molto-

 

Risata generale.

 

-Io invece spero di afferrarlo e di invitare Alessandro-

 

-Ma come Angela non inviti me??-

 

-No Micheal..-

 

-Ah Angela poi mi racconti tutti i particolari della tua storia con Ale eh!-

 

-Ah queste donne..viene Yu amico mio andiamo!-

 

Avrebbero avuto altre occasioni. Sperando di non trovare nuovamente Micheal in giro.

Si avviarono tutti verso la sala dove Arimi avrebbe tirato il mazzo di fiori.

Miki aveva detto di non tenerci ma come aveva mentito anche Yu sperava che fosse lei la ragazza che avrebbe lo avrebbe preso. Non c’era modo migliore di terminare la giornata con un ballo insieme.

Un mucchio di ragazze. Single, non single, divorziate, in ricerca di un’anima gemella.

Tutte agguerrite per la vittoria rappresentata da quel mazzo di fiori.

 

-Pronteeee?-

 

-Siiiiiiiiiiiiiiiiiii- (Si alzò un coro)

 

Arimi lanciò il mazzo..

 

-Preso!!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Si è spezzato qualcosa ***


-Presooo

25 CAPITOLO

 

Si è spezzato qualcosa

 

 

-Presooo..-

 

-Bravissima Susi! Forza adesso dicci con chi vuoi ballare..hai la sala tutta tua-

 

Purtroppo Miki sapeva bene con chi avrebbe scelto di ballare la ragazza cosi come lo sapevano bene Arimi, Ginta e soprattutto Yu il diretto interessato.

La ragazza si diresse proprio verso di lui. Le tese una mano.

 

-Beh un ballo me lo devi..-

 

Yu non potè rifiutare d’altronde davanti ad un centinaio di persona sarebbe stato molto sconveniente. Prima di ballare si voltò per guardare Miki. Voleva rassicurarla ma la ragazza non ricambiò lo sguardo. Mentre ballavano i commenti degli ospiti si sprecavano.

“che coppia perfetta”, “stanno bene insieme” “ chissà quando si sposeranno”

Che male faceva sentire e non poter replicare. D’altronde erano tutti solo spettatori di una bella scena. Scena in cui Miki però non appariva.

Quel giorno cosi bello finì. I due giovani sposi salutarono amici e parenti. Erano in partenza per l’America. Pian piano la sala si svuotò.

Il vecchio gruppo però decise di rincontrarsi il giorno dopo nella nuova casa di Yu e Miki.

Già nella loro casa dove stavano tornando.

 In macchina pur essendo giugno tirava una strana aria. Freddo.

 

-Adesso mi spieghi perché dopo il ballo con Su non mi hai rivolto la parola  per l’intera serata..scusa ma cosa potevo fare? Rifiutare davanti a tutti?-

 

-Non avresti fatto male sapendo che intenzioni ha quella vipera-

 

-Smettila..prima di tutto non è una vipera secondo poi può avere tutte le intenzioni che vuole ma a me non me frega niente. Quante volte te lo dovrò ripetere?-

 

-Anche tutti i giorni se questo fosse necessario. Ti ricordo che ti ha baciato un mese fa ed io ho dovuto sorvolare per il quieto vivere e se ben ti ricordi l’ho anche giustificata ridendoci sopra. Ma se permetti adesso no e tu la istighi e poi sentilo la difende anche. Guarda che abita di fronte a noi..non ci metti molto a raggiungerla se vuoi è!-

 

-Quando ti comporti cosi sembri una ragazzina-

 

-Evito di risponderti-

 

Il silenzio regnò sovrano per il resto della strada.

Miki guardava lo stesso finestrino dove mesi prima immaginava la sua vita da signora Matsura.

Ora una lacrima scolpiva il suo viso. Un’unica lacrima e tanta rabbia.

Yu aveva immaginato un finale migliore per quel giorno. Adesso non pensava neanche lontanamente di chiederle di sposarlo.

Rientrarono a casa.

 

-Vado a dormire..buonanotte!-

 

-Aspetta Miki ti prego ragioniamo..-

 

-Cos’è ora ti metti a ragionare con una ragazzina..no Yu scusa ma sono nervosa e direi cose di cui mi potrei pentire poi. Voglio solo dormire adesso-

 

-Fai come vuoi ma non è cosi che risolveremo i problemi del nostro rapporto-

 

Miki era troppo irritata in quel momento che preferì andare dritta verso la camera da letto.

Yu quella notte dormì sul divano. Entrambi troppo arrabbiati. Entrambi troppo orgogliosi.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Non aveva chiuso occhio tutta la notte. Pensava a lui. Lui poco distante li divideva una porta, un letto ed un divano.

Miki pensò che la mattina dopo si sarebbe fatta perdonare in qualche modo. Aveva esagerato e poi per quanto lo amava tutto passava in secondo piano.

Si svegliò tardi però. Lui era già tornato a lavoro.

 

-Gli farò una sorpresa-

 

Gli tornò il sorriso di sempre. Quel sorriso che tanto la distingueva dagl’altri. Quello che tanto piaceva a Yuri.

Nel frattempo Yu fissava la loro foto. Di lavorare quella mattina non se ne parlava proprio.

La mente vagava in altri posti.

Entrò Ami e gli portò i costi di un preventivo per un palazzo fuori città.

 

-Ehi tutto apposto? Mi sembri strano oggi..giu di morale-

 

-Effettivamente, cavoli non pensavo si notasse cosi tanto-

 

-Ma è andato male il matrimonio? Sei stanco perché hai fatto tardi ieri?..oh scusa non dovrei impicciarmi è..che..ecco ci tengo a te e quindi mi preoccupo-

 

-Sei carinissima Ami comunque no per fortuna il matrimonio è andato benissimo. Ho litigato con la mia ragazza ed è raro che ci capiti di farlo-

 

-Capisco..se vuoi parlarne abbiamo la pausa pranzo..che dici ti offro qualcosa?-

 

-No ma grazie lo stesso magari un’altra volta-

 

-Insisto e guarda che finchè non mi dici di si non ti consegno gli altri documenti..e non vorrai rischiare di consegnare in ritardo il lavoro-

 

-Ok se la metti cosi..ma mangiamo un panino e torniamo subito qui!-

 

-Va benissimo capo!-

 

Yu voleva solo distrarsi un po’. Che fosse Ami o un'altra persona. Voleva evadere anche solo per pochi minuti da quei pensieri cosi cupi.

Si diressero verso una tavola calda a circa duecento metri dallo studio.

Poco dopo Miki raggiunse il palazzo dove Yu lavorava.

 

-Salve stavo cercando il signor Matsura, me lo può chiamare per favore?-

 

-Lei è?-

 

-La sua ragazza..mi chiamo Miki-

 

-Ah va bene. Comunque il signor Yuri è uscito poco fa con la sua segretaria. Credo siano andati a mangiare un panino alla tavola calda qui vicino. Sa è pausa pranzo-

 

-Mi potrebbe dire come posso raggiungerlo?-

 

-Guardi non ci vuole molto. Si trova vicino al cinema principale proprio di fronte. Sono si e no duecento metri-

 

-Ah si credo di aver capito..grazie mille. Arrivederci!-

 

La ragazza doveva, voleva far pace con il suo grande amore.

Corse in ricerca della tavola calda. Si ricordava di esserci stata anni prima.

Una cosa di cui aveva un ricordo nitido era lo style del locale. Un giardino molto carino all’entrata ricco di fiori.

 

-Ah ecco il cinema…e quindi… Trovato!-

-Yu speriamo tu mi capisca. Ho anche un po’ fame-

 

Miki si avvicinò attraversando la strada per raggiungere il ristorante.

Riconobbe Yu. Lo avrebbe trovato tra mille. Poi si fermò. Chi era quella bellissima ragazza con lui?

La sua segretaria? Decise di non preoccuparsi o sarebbe finita come la sera prima.

Si avvicinò ancora. Un momento. Quella scena la fece tremare. Si tenevano la mano. Ridevano insieme. Una rosa rossa vicino a lei.

Come era possibile. Quello non poteva essere Yu.

Non cercò altre conferme. Tornò nel suo studio. Lo avrebbe aspettato per chiedere spiegazioni.

Per fargli capire come stava male in quel momento.

Yu stava seduto a quel tavolo con Ami…

 

-Hai fatto bene a prendere quella rosa. Piacerà molto a tua sorella. Quando hai detto che arriverà?-

 

-L’aereo atterrerà per le sette. Starò lì per quell’ora. Mi sono presa un po’ di giorni per stare con lei-

 

-E cosi è stata lei a impararti a leggere la mano è..-

 

-Eh già da piccoline ci divertivamo a leggerla in spiaggia ai turisti..-

 

-Vedrai quando dirò a Miki che mi hai letto la mano e che hai visto un nuovo amore nella mia mano..comincerà a dire io lo sapeva quell’amore è Susi. Susi-

 

-Ma no te l’ho detto mentre ti stavo leggendo la mano ho visto una linea che rappresenta uno stesso amore finito e ricominciato..il vostro-

 

Ami sospirò. Yu era stato tutta l’ora a parlarle di Miki e di quanto l’amasse.

Di come poi era stata difficile la storia in precedenza.

 

-Devo fartela conoscere..basta che poi non si ingelosisca anche di te-

 

-Ah ah ah..beh la capisco Yu sarei anch’io gelosa se ti avessi-

 

Yu preferì non dar peso a quelle parole.

Tornarono in ufficio. Dopo quel pranzo Ami aprì doppiamente gli occhi.

Da una parte si sentiva senza speranze Yu era troppo innamorato. Dall’altra lo desiderava sempre di più , le era bastato un’ora per capire quanto fosse speciale.

Lui tornò in ufficio. Aprendo la porta la trovò seduta su quella poltrona nera.

Lo sguardo basso. Gli occhi lucidi.

 

-Miki cos’è successo?-

 

-Ero venuta a cercarti..volevo chiederti scusa. Ma mi sono accorta che ti sei consolato subito. Bravo complimenti-

 

-Ancora per Susi? Miki basta dai..-

 

-No per la ragazza con cui stavi a quella tavola calda-

 

-Ma dici Ami? Ahahah è solo la mia segretaria-

 

-Bastaaaa. Non sono una cretina. Yu ti ho visto..ed io che volevo solo fare pace-

-Adesso invece mi sento cosi male..cosi presa in giro-

 

-Aspetta Miki devi aver frainteso..si hai capito male..fattelo dire anche da Ami. Non stavamo facendo nulla ho parlato di te a lei solo di te-

 

-Scusami ma se ti lasci baciare da una modella di terza categoria e non fai niente per evitarlo e poi ti scambi dolci gesti con la tua segretaria..beh permetti se adesso non ti credo-

 

Miki si alzò. Gli passò a fianco. Voleva urlare.

Si avvicinò alla porta se ne stava andando via.

Yu la fermò abbracciandola

 

-Aspetta amore..non è come credi!!-

 

Miki rifiutò l’abbraccio.

Non riusciva a guardarlo.

 

-Yu mi dispiace..qualcosa tra di noi si è spezzato-

 

Chiuse la porta. Corse via.

Ami seguì la scena. Non fece nulla per evitarlo.

Yu si accovacciò a terra. Pianse.

Quelle stesse lacrime che aveva versato giorni prima quando la sua principessa le aveva dichiarato quanto lo amasse, adesso ricoprivano il suo sguardo vuoto.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 26
*** Prendere o lasciare? ***


26 CAPITOLO

26 CAPITOLO

 

Prendere o lasciare?

 

 

-Miki sei qui?-

-…ma dove si sarà cacciata?-

 

Yu era tornato nel loro appartamento ma lei non c’era.

La città era grande. I posti dove riflettere tanti.

Poi l’istinto lo condusse nella loro vecchia casa.

Miki si trovava proprio lì. Quel luogo la tranquillizzava.

Abbracciata a un cuscino legata a mille ricordi.

Ad un tratto sentì la porta aprirsi.

 

-Sapevo di trovarti qui-

 

-Yu ti prego lasciami sola..ho voglia di riflettere-

 

-No Miki devi ascoltarmi. Hai frainteso tutto-

 

-Ogni volta la stessa frase..lo capisci che non è facile per me? Vivo ogni giorno con la paura che tu mi possa abbandonare per un’altra-

- Non ho sicurezza e non ce l’avrò mai allora meglio stare da sola-

 

-S..sola? No io non potrei mai lasciarti Miki mai-

 

-L’hai già fatto una volta. Hai preferito i tuoi studi a me e se quel giorno al campeggio non ti avessi cercato e non ti avessi detto quanto ti amavo tu cosa avresti fatto? Saresti ripartito lasciandomi nelle mani di Alessandro-

 

-Miki sai benissimo che stavo come un cane dopo la tua decisione di non continuare il rapporto a distanza che avevamo. Io non avrei mai voluto..mai-

 

-E quando hai saputo che eravamo fratelli? Te ne sei andato strappandomi il cuore per la seconda volta..sono venuta io a New York..io, sempre e solo io Yu-

 

D’improvviso Miki si ritrvovò a rinfacciare tutti i suoi gesti d’amore puro.

Si sarebbe pentita di quelle parole ma in quel momento parlava la rabbia, la delusione.

Yu replicava a stento. Forse lei aveva ragione. Forse lui non gli aveva mai dimostrato niente.

Ma l’orgoglio spingeva entrambi in un vortice di giudizi e frasi sbagliate.

 

-Se pensi che sia solo tu a credere veramente in questo rapporto allora io posso anche andarmene-

 

-Mi chiedo perché tu sia venuto! Tornate da Susi o da quell’altra sai quanto me ne frega-

 

-Miki perché stai reagendo in questo modo? È assurdo..-

 

-Guarda questa casa.. è nato tutto qui. Non so cosa darei adesso per tornare a quel periodo-

 

-Miki non puoi basare la tua vita sui ricordi. Tutto passa tutto-

 

-Si hai ragione Yu tutto passa. Anche il tuo amore per me..-

 

-No questo non te lo permetto! Non puoi offendere in questo modo i miei sentimenti..la sera in cui ti sei aperta completamente con me ho pianto..quelle lacrime valevano più di mille pazze dimostrazioni-

 

-A me non basta mi dispiace. Se un giorno scoprissi che mi stai tradendo io non sopporterei il dolore. Yu ti amo in un modo tale che mi fa soffrire e non so il perché..e poi non so rendirti felice-

 

-Ti stai arrendendo quindi? Lasci e non combatti..-

 

-Yu con te un attimo sto in paradiso ma quello dopo sprofondo all’inferno-

 

Miki pianse di nuovo. Yu stringeva i pugni voleva abbracciarla, cancellare tutto.

Qualcosa lo frenava

Si stavano ferendo a vicenda.

 

-Questo sono io..prendere o lasciare-

 

-Lascio-

 

Ma cosa stava dicendo Miki? Non era il suo cuore a parlare.

Yu non credeva a ciò che aveva appena sentito uscire da quella bocca che amava baciare.

Quelle parole lo freddarono.

 

-Bene se è questo che vuoi…addio Miki-

 

Si voltò cercando di raggiungere il prima possibile quella porta.

Voleva andarsene sperando che tutto fosse solo un incubo.

Poi si fermò. La guardò ancora.

Miki stava a terra. Piangeva. Non voleva lasciarla.

Prese il cofanetto che conteneva l’anello che le avrebbe tanto voluto dare.

Lo buttò a terra vicino a lei.

 

-Sai lo tenevo con me da non so quanto tempo..volevo passare tutta la mia vita con te. Volevo sposarti..adesso non ha più senso niente..ricordati solo che ti amo principessa-

 

Aprì la porta e se ne andò sbattendola dietro di se.

Corse in macchina incredulo di quello che era appena accaduto. Poggiò la testa sul volante.

Si sentiva vuoto..

Si sentiva vuota. Le tremavano le mani. Quella scatolina blu stava lì, vicino a lei.

Inutile aprirla sapeva già cosa c’avrebbe trovato dentro. Poi si fece coraggio.

Un anello splendeva tra le sue lacrime.

Ma cosa aveva fatto? Voleva forse morire..l’unica scusa plausibile per aver abbandonato ciò che la teneva in vita. Che le dava la voglia di andare avanti sempre e comunque.

Basta con i pensieri. Corse. Uscì di casa..

 

-Yuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu-

 

Troppo tardi lui era già andato via.

Rientrò. Salì in camera. E tra i tanti pensieri un ricordo si fece strada.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Tre anni prima…

Yu sarebbe partito per gli Stati Uniti il giorno dopo.

Lei non riusciva ad accettare quella situazione. Le mancava il fiato solo al pensiero di quella distanza che li avrebbe divisi.

Bussarono alla porta.

 

-Ehi principessa posso entrare?-

 

-Ma certo che puoi-

 

-Cosa sono quegli occhi rossi. Ancora a piangere?-

 

-Yu io non so se ce le farò ad andare avanti senza di te-

 

-Ma non starai senza di me..la distanza non ci dividerà mai è una promessa-

 

Si baciarono.

Quanto sarebbero mancati ad entrambi quei baci. Quelle conferme d’amore.

 

-Yu e se trovassi un’altra? Oddio possibile che abbia cosi paura?-

 

-Miki nessuna è come te e nessuna lo sarà mai..sei la persona più importante della mia vita-

 

-Ti amo Yu-

 

-Anch’io.. anch’io-

 

Yu la baciò ancora. La prese inbraccio e la posò gentilmente sul letto.

Quel bacio diventava sempre più profondo.

Entrambi ora desideravano di più.

Nel silenzio di quella stanza scoprirono insieme cosa significasse abbandonarsi completamente all’altro per la prima volta.

Le loro emozioni, il loro piacere tutto li rendeva inseparabili.

Il giorno dopo lui parti ma sapeva che nel loro cuore qualcosa d’incancellabile sarebbe rimasto sempre nelle loro vite.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Quanto sei stupida..torna alla realtà. Lui se n’è andato e per volere tuo-

 

Miki non si dava pace. Ancora una volta aveva rovinato tutto.

Ma solo Dio sapeva quanto lo amasse.

Continuava a chiedersi se dopo quella sera la loro storia avrebbe avuto ancora futuro.

Si rispose di si. Poi ancora una risposta negativa.

Si avvicinò alla finestra. Il cielo era ricco di stelle.

Una più bella delle altre. Cadente.

La stessa che Yu stava osservando da quell’appartamento vuoto senza di lei.

Esprimerono entrambi lo stesso desidero.

 

-Fa che un giorno anche lontano continueremo le nostre strade mano nella mano-

 

Un’incognita. Una speranza.

Un’amore cosi bello che si andava perdendo in que cielo stellato.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 27
*** I veri amici ***


-Casa dolce casa…ahhhhh-

 

27 CAPITOLO

 

I veri amici

 

 

-Casa dolce casaahhhhh-

 

-Eh già siamo tornati..sai amore questi sono stati i quindici giorni più belli della mia vita-

 

-Dici? Per me no..-

 

-Ginta! Come sarebbe scusa?-

 

-Il giorno più bello della mai vita è stato il giorno del nostro matrimonio-

 

-Ah ma era sottointeso quello..-

 

Si baciarono ancora più amanti. Ancora più sicuri l’uno dell’altra.

Erano tornati dal loro viaggio di nozze. Quindici giorni di puro divertimento.

Adesso ricominciava la vita di tutti i giorni e con quella non potevano mancare i loro migliori amici.

 

-Tesoro chiamo Miki..voglio raccontargli tutto!-

 

-Si va bene! Poi passami Yu cosi gli domando come sta andando il lavoro!-

 

-Certo-

 

Il numero è composto. Arimi attende la risposta.

Dall’altra parte la voce di Yu.

Ogni volta che il telefono squillava lui sperava fosse Miki ma anche questa volta la sua fragile speranza si spezzò realizzando che dall’altra parte del telefono c’era Arimi.

 

-Pronto?-

 

-Ehi Yu! Sono Arimi..siamo tornati poco fa-

 

-Allora racconta com’è andata? Bella l’America vero?-

 

-Non potevi suggerirci posto migliore..è stato un sogno, una vacanza indimenticabile-

 

-Sono contentessimo per voi due-

 

-Grazie! Te e Miki invece tutto apposto no? Me la puoi passare ho voglia di salutarla-

 

Una fitta nel cuore del ragazzo. Come spiegare la sua assenza? Non riusciva ancora a rendersene conto lui, come confessarli ai suoi amici?

Il tono di voce cupo. Spezzato da un dolore cosi interno che consuma piano piano.

 

-Ecco vedi io e Miki ci..ci siamo lasciati-

 

-Ahahaha bella questa dai Yu non scherzare passami quella matta!-

 

-Sarebbe bello se fosse uno scherzo ma non lo è purtroppo. È finita-

 

-No non ci credo non ci voglio credere Yu ma..-

 

-Scusami Arimi non ce la faccio a parlare ora-

 

Riattaccò il telefono senza esitazioni. Non aveva voglia di parlare. Più ci pensava più stava male.

In quei giorni passati tutto era stato difficile. Svegliarsi, andare a lavoro. Vivere.

Per Miki lo stesso. Anche divisi sapevano trasmettersi emozioni. Nel bene o nel male.

Dall’altra parte del telefono Arimi. Incredula voleva, doveva trovare una soluzione.

 

-Gintaaaaaaaaaaaaaaaaa-

 

-Cos’è successo?-

 

-E’ finita..capisci è finita! Ma com’è possibile non capisco-

 

-Calmati, dai siedeti sul divano e spiegami bene-

 

-Yu e Miki si sono lasciati-

 

-No è impossibile devi aver capito male-

 

-Credevo anch’io ma quando Yu con la voce spezzata me lo ha ripetuto per una terza volta ho realizzato-

 

-Vieni qui…vedrai che si sistemerà tutto-

 

-Loro sono sempre stati i miei punti di riferimento..in loro vedevo quell’amore puro,indivisibile-

 

-Ehi Arimi..vogliamo andare a parlarci?-

 

Arimi annuì. Entrambi erano rimasti molto scossi.

Decisero di dividersi. Arimi avrebbe cercato l’amica. Yu sarebbe stato trovato da Ginta.

Vecchia e nuova casa. Due destinazioni diverse, lo stesso obbiettivo.

 

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Suonano alla porta.

Miki temeva d’aprire. Nel suo cuore anche lei sperava fosse lui..si sbagliava.

 

-Arimi..che bello rivederti,allora com’è andata la vacanza, racconta!-

 

-Perché stai fingendo in questo modo?-

 

-Allora l’hai saputo..-

 

-E’ vero?-

 

Miki confermò e fece accomodare l’amica in salotto. Preparò un the caldo.

La ragazza pariva cosi stanca. Due occhi rossi si muovevano a stento all’accenno di un sorriso.

Arimi doveva risolvere questa situazione. Non poteva vederla cosi.

Miki poi, le raccontò quello che era successo in quei giorni ormai passati.

 

-Come stai?-

 

-Sto bene, no dico davvero..pensavo fosse più difficile-

 

-Dimmi la verità..-

 

-Lo giuro..anzi no, che dico..sto da cani. Io ho provato, c’ho provato ma mi manca l’aria senza di lui-

 

-Ed allora metti da parte tutto e torna da Yu..-

 

-No questa volta no..devo essere forte. Fa male, Dio solo sa quanto, ma questa volta non tornerò indietro-

 

-Io non ti capisco! Preferisci una vita senza amore e quindi senza preoccupazione o una vita con lui?-

 

-Non lo so..non lo sooooooooooooooooo-

 

Miki fece cadere la tazza per terra. Cadde anche lei abbandonata nel pianto.

Arimi la strinse forte. Se Miki non si fosse decisa sarebbe andata lei da Yu.

Una situazione del genere era insostenibile. Poi ebbe come un flash-back.

Lo stesso salotto..parlare delle partecipazioni..il nome di Mary..lei stretta a Miki per consolarla.

No non avrebbe permesso che la sua migliore amica continuasse a soffrire in quel modo.

 

-Tu e Yu tornerete insieme..parola mia-

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Tu e Miki tornerete insieme..parola mia-

 

-Ginta non si può andare contro al destino..-

 

-Destino? Yu ma che dici?..tu adesso vieni con me da lei-

 

-No questa volta devo lasciarla decidere senza che io dica niente..lei mi ha lasciato e lei deve tornare se vuole..io l’aspetto-

 

-No non ti capisco..non vi capisco..-

 

-Credo che accetterò la proposta del mio capo..-

 

-Scusa? Non ti sto seguendo..adesso che c’entra?-

 

-Vedi mi ha proposto di partire per tre mesi per New York-

-Forse al mio ritorno tutto ritornerà come prima..-

 

-Non lo fare..l’hai già fatto una volta e l’hai persa!-

 

Eh già. Yu aveva ricevuto quella proposta più di un mese.

Voleva cosi tanto stare con Miki che lasciò da parte quell’idea. Mai sarebbe partito.

Adesso vedeva quel viaggio come unica soluzione.

Sarebbe partito? I pensieri, cosi confusi non trovavano risposta.

Nel frattempo bussarono alla porta. Andò Ginta ad aprire.

Davanti a lui una ragazza mora, dai tratti mediterranei, molto bella.

Sconosciuta però.

 

-Ciao tu devi essere Ginta..piacere io sono Amy-

 

-Ciao..ma come fai a sapere chi sono?-

 

-Ecco Yu mi ha parlato molto di te..sono la sua segretaria-

 

-Ah capisco..devi entrare?-

 

-Beh veramente si sono venuta a trovare Yu..sai in questi giorni è cosi giu di morale-

 

-Beh entra..anche se non penso abbia voglia di vedere gente in questi giorni-

 

-Strano sono parecchie sere che vengo qui..-

 

Ginta si sentì preso in giro per Miki. Non conosceva questa ragazza ma già non la sopportava.

Arrabbiato per quello che aveva appena deciso salutò freddamente l’amico.

 

-Beh Yu adesso hai compagnia..io tolgo il disturbo-

 

-Ma Ginta..-

 

-No ora capisco perché non te ne frega un cazzo di tutta questa situazione..bravo complimenti..scusami adesso vado da quella poveraccia che sta distrutta sempre che te ne freghi qualcosa-

 

Non diede diritto di replica. Se ne andò molto alterato.

Yu odiava sempre di più quella situazione. Di Ami non gliene fregava niente.

La ragazza imbarazzata chiese spiegazioni.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Ginta raggiunse Arimi dalla triste Miki.

Tutti e due le stavano vicino. Ordinarono del cibo italiano.

 

-Ragazzi grazie..oddio non voglio pensare a cosa sarebbe stato senza di voi..un inferno-

 

-E’ un piacere per noi e lo sai-

 

-Forse avete ragione io e Yu dobbiamo parlare..e risolvere tutto-

 

-Anche se non se lo merita..-

 

-Ginta!-

 

-No scusa amore ma è cosi l’ha fatta soffrire troppe volte-

 

-Purtroppo Ginta amare veramente significa soffire anche..-

 

-Già-

 

Ginta preferì tacere su l’incontro fatto a casa di Yu.

Ma purtroppo i guai non erano finiti…che fine aveva fatto Mary?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 28
*** Io ho fatto questo errore ma tu no! ***


-Ne vuole ancora

-Ne vuole ancora?-

 

-No grazie, mi porti il conto-

 

Sigaretta in mano e due bicchieri vuoti vicino. Questa Mary, gli occhi gonfi dal continuo pianto.

Ad un tratto i momenti salienti della sua vita le erano passati avanti come un treno ad alta velocità.

Era tornata in Giappone. Ogni posto della sua vecchia casa le ricordava quel lurido uomo che aveva sposato. Non avrebbe cercato nessuno. Temeva solo di fare ancora errori.

Poi ad un tratto lo vide.

Da quel bar dell’aereoporto la vetrata non mentiva.Yu stava lì, valigia in mano sguardo assente. Solo…senza Miki. Si chiese il perché di quell’assenza.

Si avvicinò per capire la situazione facendo bene attenzione a non farsi riconoscere.

Ad un tratto parse vicino a lui una ragazza mora dai tratti mediterranei. Senti i loro discorsi.

 

-Sei sicuro che non vuoi avvertire nessuno del tuo viaggio?-

 

-Preferisco cosi, se vedessi Miki qui ora non avrei il coraggio di partire-

 

-Capisco..però voglio che tu sappia che io ci sarò sempre!-

 

-Eh lo so Amy ma come amica..-

 

-Si certo come vuoi, è per questo che non capisco perché parti-

 

-Solo per farla riflettere io amo Miki ancora da morire ma lei deve capire se ama me-

 

-Se lei avesse saputo che saresti partito e se fosse venuta qui a fermarti avresti avuto la prova non pensi?-

 

-Non lo so..dai ti offro la cena mentre aspetto che chiamano per l’imbarco-

 

Mary era confusa. Era certa dei cambiamenti avvenuti mentre lei non c’era.

Non voleva che Yu partisse. O meglio non voleva che lo facesse tenendo all’oscuro Miki.

Lei aveva appena perso il suo grande amore non desiderava che la sua migliore amica facesse lo stesso errore anche se per Mary l’unico errore fatto fu quello di non capire prima di che razza di persona lui fosse.

D’istinto corse verso la prima cabina telefonica e compose il numero dell’amica.

 

-Pronto?-

 

-M..Miki-

 

-No non ci credo ancora tu..Mary cos’altro vuoi da me?-

 

-Nulla stai tranquilla..non so neanche se mi crederai ma..-

 

-Cosa?-

 

-Yu sta partendo..l’ho incontrato qui in aeroporto..vuole andare via per farti riflettere. Miki non farlo andare via da te-

 

-Ma come faccio a crederti? Come?-

 

-Prova a pensare che al telefono ci sia la Mary di un tempo..che senso avrebbe mentirti ora che la mia vita non ha più senso?-

 

-Va bene voglio fidarmi..quindi lui sta..sta partendo?-

 

-Ti spiegherò tutto poi non perdere tempo corri qui-

 

-Si certo-

 

La ragazza senza motivo si fidava stranamente dell’amica.

Ora il pensiero volava al suo amore in quei quindici giorni passati non si erano rivolti parola. Non si erano mai visti. Più per volere di lei che di lui.

Ora doveva fermarlo. Amy, Susi, solo fantasmi. Fastidiose macchie di un quadro perfetto che nel complesso anche se macchiato rimane sempre spettacolare.

Arrivò come un fulmine. La paura di non trovarlo le faceva mancare a tratti il fiato.

Lo cercò tra la folla. Cominciò a pensare che forse era pazza e che se fosse tornata a casa lo avrebbe trovato nel loro appartamento.

poi sbrirciare su quel cartellone..

 

ORE 22.15 TOKYO-NEW YORK IN DECOLLO

 

Non sapeva dove lui fosse diretto ma nell’istante in cui lesse quell’annuncio sentì qualcosa mancare.

 

-Yuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu-

 

-E’ troppo tardi..ormai se n’è andato-

 

-Tu..tu non osare parlare mi fai schifo, sapevi che lui stava con me e intanto ci provavi-

 

-Guarda che è stato inutile-

 

Lo sguardo di Amy, che aveva notato già da un po’ Miki e che aveva deciso di intervenire solo dopo quell’urlo di sforzo, era uno sguardo di pura sconfitta interna.

 

-Miki lui ama te e solo te..non capisco perché sia partito forse per paura di un tuo no-

 

-Ma se solo me lo avesse detto..se mi avesse dato solo un minuto per..-

 

-Ormai l’hai perso..l’abbiamo perso-

 

-No non è detto!-

 

La voce di Mary risuonò nel discorso. Guardò Amy con sfida e corse dall’amica senza gesto alcuno.

Ma le fece forza.

 

-Non è detto..ho sentito il suo discorso..ho visto i suoi occhi. Miki niente è finito-

 

-Ma ma..come faccio?-

-Parti..raggiungilo-

 

-Sarebbe da pazzi-

 

-Forse, ma cosa non è da pazzi in amore?-

 

Miki non poteva far capire che era piacevole sentire Mary vicino. Le sorrise leggermente.

Poi si fece forza. Decise che dopo la tesi sarebbe partita per chiedere a Yu di infilargli quell’anello che lei teneva sempre con se.

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** Un'amara vendetta ***


-E cosi non sei arrivata in tempo… non capisco ancora come abbia osato partire senza dire niente a nessuno-

29 CAPITOLO

 

Un’amara vendetta

 

 

 

-E cosi non sei arrivata in tempo… non capisco ancora come abbia osato partire senza dire niente a nessuno-

 

-Non puoi immaginare il vuoto che ho provato in quel preciso istante..e quando Ami mi ha detto che ormai l’avevo perso, beh, ho temuto il peggio-

 

-Non avrei mai pensato di poterlo dire ma credo tu debba ringraziare Mary..pensa se lei non ti avesse fatto sapere niente?-

 

-Già forse hai ragione…e pensare che fino ad un mese fa era tutto cosi diverso..cosi perfetto-

 

Miki sorseggiava il suo the al limone mentre la sua mente era attraversata da mille pensieri.

Arimi percepiva benissimo la tristezza della’amica. Cercava in tutti i modi di rassicurarla.

 

-E adesso che intendi fare?-

 

-Vorrei raggiungerlo anche se ho paura ed il bello è che non so neanche di cosa abbia realmente paura-

 

-E’ normale, da una parte ti senti tradita ma poi pensi a lui e l’unica cosa logica è raggiungerlo-

 

-Farò cosi…io devo dare ancora un’ultima possibilità alla nostra storia-

 

Questa volta Miki stava reagendo diversamente. Nel suo viso le lacrime non conoscevano posto ma un lieve sorriso e due occhi pieni di speranza la illuminavano.

 

-Quando ho raccontato a Ginta della partenza di Yu..beh, puoi immaginare come abbia reagito. Non ci ha visto più continuava a ripetere che non te lo meritavi-

 

-Sembra come se il nostro passato stia tornando..io e Yu ci siamo lasciati..di nuovo Mary e te ancora con quegl’occhi che mostrano paura..devi stare tranquilla Ginta ama te..-

 

-Ma come hai fatto a capire a cosa stavo pensando?-

 

-Non ti conoscessi Arimi..-

 

-Beh comunque sto bene veramente, Miki io so che una parte di Ginta sarà sempre dedicata a te e non posso pretendere nulla. So anche che lui però ha scelto me-

 

-Quanto vi invidio..avete dei problemi e riuscite a risolverli continuando a strare vicini-

 

-Tutto si sistemerà..fidati di me-

 

-Beh io continuo a sperare !-

 

Altri giorni passarono..ed ogni giorno di più Miki si chiedeva se la sua storia con Yu fosse destinata a continuare. Tante le decisioni prese. Sarebbe partita..avrebbe detto grazie a Mary..e se il mondo le avesse sottoposto un’altra crudele sfida lei l’avrebbe affrontata senza abbattersi neanche un momento.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Bravissima! Sapevamo che ce l’avresti fatta!-

 

-Mi è mancata la lode ma si..devo ammettere che sono stata un genio!-

 

-Ehi Miki adesso non montarti la testa..infondo ti sei solo laureata!-

 

-Spiritosi..tutti quanti! Finalmente ho concluso qualcosa di buono nella mia vita!-

 

I ragazzi si erano radunati in un locale vicino per festeggiare la tanto attesa laurea di Miki.

Arimi e Ginta erano cosi fieri e per un attimo l’espressione di Miki aveva perso quell’aria cosi malinconica. C’era anche Susi che ne approfittò per chiederle scusa di tante cose…ed ancora suoi amici di università e un simpatico telegramma di Alessandro e Angela. Stranamente era presente anche Ami ma nessuno si chiese il perché.

C’erano davvero tutti ma mancava lui, e senza di lui quel tutti si annula in un istante.

Lo sguardo malinconico a quel pensiero, a quella mancanza si perse nuovamente tra i pensieri.

Gli amici si accorsero di quel suo cambiamento e pensarono che dandogli il regalo fatto per l’occasione gli avrebbe tirato su il morale.

 

-Tieni Miki questo è per te..da parte mia e di Ginta-

 

-Grazie ragazzi ma non dovevate!..Vediamo..m..ma è un biglietto aereo-

 

-Esatto e precisamente un biglietto aereo per New York..solo andata!-

 

-Oddio ma voi siete due angeli-

 

-Diciamo tre..vedi è stata Mary ha darci lo spunto per questa idea-

 

-Ringrazierò tanto anche lei..dopo il viaggio qualunche cosa succeda credo che mi farà bene cercare di riallacciare un minimo di rapporto con lei-

 

-Cosi si che ci piaci! E adesso vieni qui e facciamo un bel brindisi!-

 

-A Miki!!!!!-

 

Un coro di auguri si alzò.

Dormire su quel letto cosi grande per Miki quella sera fu meno doloroso.

Aveva come la sensazione che tutto si sarebbe sistemato.

 

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Tutto bene Yu?-

 

-Si si tutto apposto grazie Giuly..faccio una chiamata e ci rimettiamo a lavoro!-

 

-Ok io intanto vado a prendere due caffè-

 

Yu staccò la spina per un attimo, stava lavorando ad un progetto molto importante e gli avevano assegnato un collaboratore. Si chiamava Giuly e nel mese passato aveva lavorato cosi tanto a stretto contatto con lei che ormai la considerava un’amica. Era per questo che le aveva raccontato della sua storia con Miki e dei suoi dubbi.

Si avvicinò al telefono e compose un numero.

 

-Pronto?-

 

-Ami sono io..-

 

-Yu..che piacere sentirti-

 

-Come stai?-

 

-Si va avanti..suppongo tu mi abbia chiamato per Miki-

 

-Esatto..-

 

Yuri prima di partire si raccomandò ad Ami.Doveva controllare Miki. Doveva accertarsi che stesse bene e l’unico modo per farlo era avere qualcuno che la potesse seguire. Questo il ruolo della ragazza. Di certo Yu non aveva immaginato quanto potesse farla soffrire essendo lei innamorata di lui. Quel dolore e quella gelosia in Ami si trasformarono in vendetta.

 

-Vedi Yu non so come dirtelo..oggi sono andata alla festa della sua laurea e l’ho vista con un ragazzo..si stavano baciando..mi dispiace-

 

-Ma ne sei certa?-

 

-Purtroppo si..non me lo sarei mai aspettato da lei..sembrava cosi felice-

 

-Me lo merito! Ma non può finire cosi..-

 

-Yu vicino a te ci sono sempre io..lei non ti meritava!-

 

-Scusami Ami buonanotte e grazie!-

 

Odio, rabbia, pentimento. All’improvviso la stanza sembrò un tunnel nero senza fondo.

E la luce che rappresentava Miki era sempre più lontana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 30
*** Ti fidi di me? ***


-Yu che ti succede

30 CAPITOLO

 

Ti fidi di me?

 

 

-Yu che ti succede? Sembra che tu abbia visto un fantasma!-

 

-…..-

 

-E’ per via della telefonata? Hai saputo qualcosa su Miki?-

 

-Già proprio cosi..-

 

-Ti va di parlarne? Magari ti calmi anche un po’-

 

-Scusami ma adesso non sono dell’umore giusto-

 

-Guarda che se ti tieni tutto dentro poi è peggio. Forza cosa succede?-

 

I due ragazzi uscirono per una passeggiata. La fredda New York illuminata splendidamente agli occhi di Yu appariva scura, vuota. Caffè in mano. Cuore in gola.

Parlò a Giuly della telefonata con Ami e della cruda realtà che essa conteneva.

La ragazza da vera amica cercò di rassicurarlo. Non conosceva Miki ma da come Yuri la descriveva lei non sarebbe stata mia capace di un tale torto nei confronti del suo amato se pur per vendetta.

 

-Chiamala, fidati di me. Solo lei potrà confermarti tutto..cos’è ti fidi più di Ami che di Miki?-

 

-Conosci già la risposta-

 

-Appunto, adesso torniamo all’appartamento, alzi quella maledetta cornetta e la chiami prima di subito o quanto è vero Dio ti rispedisco in Giappone a cal..meglio non continuare ma mi hai capito-

 

-Sai non ti facevo cosi sboccata!-

 

-Ah dopo che ti consolo e risolvo i tuoi problemi di cuore mi dai anche della sboccata? Andiamo bene! Almeno ti ho fatto ridere, qualcosa di buono-

 

Tra loro si era creata una certa complicità. Tornarono nell’appartamento dove stavano lavorando.

Yu non aveva il coraggio di chiamarla. Temeva di ascoltare una verità che gli avrebbe strappato a pezzi invisibili il cuore. Nella sua indecisione Giuly si aprì completamente.

 

-Non ti capisco sai, magari avessi avuto io anche la minima possibilità di sperare che tutto quello che avevo scoperto era falso, inventato. Ed invece no. Io stavo lì,immobile e davanti ai miei occhi la persona per cui avrei dato la vita a letto con un’altra. Ho ancora in mente quell’orribile immagine. Yu guarda come mi sono ridotta, non riesco più a fidarmi di nessuno. Ti prego se puoi evita di diventare come me..fidati di Miki, alza quella cazzo di cornetta e chiamala!-

 

-Di me ti fidi?-

 

-Ma adesso che c’entra?-

 

-Di me ti fidi?-

 

-Ecco io..si

 

Il ragazzo la strinse a se e le lacrime di lei gli bagnavano dolcemente la camicia. Yu non capiva perché ma aveva bisogno di stringerla a se. Si guardarono per un po’ timidamente. Si baciarono poi.

Entrambi sapevano che era sbagliato. Entrambi se ne sarebbero pentiti. Entrambi desideravano stringersi. Quella notte la passarono insieme.

Il risveglio di Giuly fu la conferma dei suoi pensieri. Mentre con la testa appoggiata sul petto di lui apriva lentamente gli occhi realizzò di come Yu stava soffrendo. Il ragazzo credeva che lei stesse ancora dormendo ma non sapeva che le sue lacrime bagnavano i capelli di un’anima cosciente.

 

-Non trattenere le lacrime Yu-

 

-Ma non sto piangendo-

 

-Non mentirmi ho detto che mi fido di te non farmi cambiare idea...non ti preoccupare so che mentre stavi con me pensavi a lei e pensi a lei ancora adesso come io penso a chi non mi ha voluto-

 

-Ma cosa abbiamo fatto?-

 

-Voglio farti una proposta, questo sarà il nostro piccolo segreto, diciamo che avevamo entrambi bisogno di conferme-

 

-Ma mi sento un verme..uno schifo totale-

 

-Non devi, non dobbiamo..non dobbiamo-

 

-Ed allora perché adesso sei te che piangi?-

 

-Forse perché non sono cosi forte come pensavo-

 

Si rivestirono distrattamente. Lui in camera, lei in bagno. Ciò ch’era successo poteva essere definito solo uno stupido errore. Quella notte sarebbe rimasta solo quella notte.

Non parlarne più, la soluzione migliore. Far finta di niente l’opzione più logica.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

-Eccomi di nuovo a New York, ah quanti ricordi di me e Yu sono legati a questa città-

 

Miki era arrivata nella grande Mela. Aveva deciso di partire subito dopo la festa per la sua laurea.

Per tutto il viaggio continuò ad immaginare la scena del suo tanto desiderato riappacificamento con Yu. Scrisse anche un piccolo discorso ma, tipico della sua sbadataggine, lo buttò in un cestino dell’aereoporto.

Adesso doveva solo trovare l’indirizzo che lo studio di Yu le aveva dato.

I cuore le batteva a mille. Salivazione a zero. Eh si era proprio innamorata.

 

-Ah finalmente..trovato!-

 

-Buongiorno signorina posso aiutarla?-

 

-Veramente..lei è il portiere?-

 

-Si si..mi dica pure-

-Ecco cercavo il signor Matsura-

 

-Ah Yuri! Che bravo ragazzo..comunque si trova al terzo piano. Se non sbaglio dovrebbe essere l’appartamento 26 A-

 

-Grazie grazie grazieeeeeeeeeeeeeeeeee vado!-

 

-Ma di niente signorina…(certo che ne girà di gente strana-

 

Miki si trovava davanti alla sua porta. Sentiva già il suo profumo. Lo stesso con cui prima si svegliava ogni mattina. Bussò, suonò non sapeva cosa fare.

La maniglia si aprì lentamente..ad ogni movimento i battiti del cuore aumentavano.

Poi fermarsi di colpo. Ad aprirgli non lui ma lei…

Sensazione indescrivibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 31
*** Sensi di colpa ***


31 CAPITOLO

31 CAPITOLO

 

Sensi di colpa

 

-Buongiorno! Dimmi pure-

 

-Ciao, ecco io stavo cercando Yu Matsura ma credo di aver sbagliato appartamento-

 

-Miki?..non posso sbagliarmi devi essere tu!-

 

-Beh veramente io..si..ma..ci conosciamo?-

 

-Vieni, entra che ti spiego tutto!-

 

-Come vuoi..-

 

Nel cuore di Miki tante le sensazioni. Troppe le domande.

Chi era quella ragazza? Perché si trovava nell’appartamento di Yu? Perché Come faceva a conoscerla?

Entrò e diede una breve occhiata alle varie stanze.

Poi su una sedia buttato senza cura il maglione di Yu. Come non riconoscerlo, lo avevano comprato insieme alcuni giorni prima del Natale.

La ragazza la fece accomodare su un comodo divano di pelle scura.

 

-Ti preparo un caffè?-

 

-No grazie..in realtà vorrei capire-

 

-Prima di tutto piacere io sono Giuly e sono la collega di lavoro di Yu. Ci hanno assegnato questo appartamento per lavorare insieme ad un progetto molto importante ecco perché mi trovo qui-

 

-Capisco..quindi tu e Yu avete vissuto insieme in questa casa-

 

-Non proprio..sai prima che scoprissi il mio ex con un’altra dormivo da lui-

 

-Mi dispiace-

 

-Sono cose che succedono, non ti preoccupare…e cosi finalmente ti conosco! Non sai quanto Yu mi abbia parlato di te, passava giorni interi a descrivere la vostra storia ed ora finalmente ho davanti a me la protagonista-

 

-Quindi suppongo tu sappia anche che adesso non stiamo più insieme-

 

-Già, ma è anche vero che Yu ha sempre sperato in un miracolo ed ora eccolo qui..sei a New York!-

 

Miki continuava il suo viaggio mentale nella confusione di sempre. La ragazza parlava di Yu con una tale scioltezza tanto da far pensare che lo conoscesse nel profondo. Nello stesso tempo la gelosia nei suoi confronti faceva posto alla speranza. Sentire che Yu non aspettava altro che un miracolo e che quel miracolo era proprio lei la riempiva di energie.

Non capiva però dove si trovasse in quel momento il ragazzo. Si informò.

 

-Posso sapere dov’è adesso Yu?-

 

-Mi ha detto che aveva voglia di fare una passeggiata ma dovrebbe tornare a momenti!-

 

-Lo spero..-

 

-Allora Miki so che ti sei laureata..complimenti!-

 

-Scusami ma come fai a saperlo? In teoria neanche Yu lo dovrebbe sapere-

 

-Ecco..ma si te lo dico! Vedi in questo periodo Yu voleva essere sicuro che tu stessi bene e cosi ha incaricato una sua amica, credo si chiami Ami di “seguirti” ed informarlo di come te la cavavi-

 

-Pazzesco! Ed io non mi sono accorta di niente-

 

-Pare proprio di no..-

 

Il tono della ragazza cambiò di colpo. L’ironia di quella frase irritò leggermente Miki.

Voleva capire la sua ambiguità. Prima dolce e premurosa poi diffidente.

 

-Scusa che vorresti dire?-

 

-Vedi Miki forse è un mio difetto ma quando penso una cosa poi devo dirla o scoppio!-

 

-E quindi scusa?-

 

-Beh potevi evitare di baciare quel ragazzo il giorno della tua laurea. Ami ha detto tutto a Yu-

 

-Cosaaaa?-

 

Le cascò il mondo adesso. Ma quale ragazzo?

Era schifata dalla cattiveria di quella Ami. Poi il pensiero volò a Yu, sperava con tutto il cuore che lui credesse alle sua parole. Alla sua verità.

Si sentiva anche in colpa. Se non lo avesse raggiunto a New York il ragazzo sarebbe andato avanti con il dubbio di un tradimento mai esistito.

 

-E’ davveroincredibile dove possa arrivare la cattiveria di una persona!-

 

-Ti riferisci ad..-

 

-Si proprio a quella stronza di Ami..come ha osato mentire in quel modo. Si è inventata tutto-

 

-Dici davvero?-

 

-Dio solo sa come ho trascorso il tempo in assenza di Yu..piangevo e basta!-

 

-Quindi Miki tu non hai tradito Yu-

 

-Nooo! E non lo farei mai!-

 

Ma lui lo aveva fatto. Per ripicca o a causa della debolezza ma lo aveva fatto.

Giuly era tranquilla perché Yu sapeva del ragazzo con cui era stata Miki ed il senso di colpa che provava nei suoi confronti poteva in qualche modo mettersi da parte. Ma ora, se il ragazzo fosse venuto a conoscenza della verità sarebbe morto dal dolore di aver tradito l’unica persona davvero importante nella sua vita.

Miki continuava ad essere confusa. Non le tornavano i conti di troppe situazioni.

 

-Cos’è non mi credi?-

 

-No Miki non è questo è solo che..sono felice e sorpresa che non sia come avevamo creduto-

 

-Oddio chissà cosa avrà pensato Yu quando l’avrà saputo..ed il brutto è che di Ami si fidava e sicuramente ha creduto a lei..e pensare che fino a qualche mese fa stavamo comprando casa insieme-

 

-Ehi calma dai..non piangere! Si sistemerà tutto-

 

Giuly si avvicinò alla ragazza in lacrime e cercò di tranquillizzarla.

Pochi attimi dopo un paio di chiavi si impossessanon della serratura.

 

-Giuly sono tornato!-

 

-Yuuuuuu!-

 

-M..Miki?-

 

Miki corse ad abbracciarlo. Rimasero uniti senza parlare.

Erano di nuovo insieme e quel momento era solo loro e di nessun’altro.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 32
*** Di nuovo insieme..o no? ***


32 CAPITOLA

32 CAPITOLA

 

Di nuovo insieme..o no?

 

-Forse è meglio se vi lascio soli...dovete parlare-

 

-Grazie Giuly-

 

La ragazza chiuse la porta dietro di sé sommersa da mille pensieri.

Yuri stringeva sempre più forte Miki per essere certo che quello che stava accadendo non fosse solo un bellissimo sogno. La ragazza aveva messo da parte i buoni propositi e si era mostrata ancora tanto fragile piangendo tra le sue braccia.

 

-Yu non ho baciato nessuno! Ami ha detto un mare di bugie..oddio ti prego credimi!-

 

-Ma..ma come ho fatto a credere a lei e non a ciò che mi diceva il mio cuore-

 

-L’importante è che ora io stia qui con te freghiamocene di tutto e ritorniamo insieme ti prego!-

 

-E me lo chiedi anche? Ti amo Miki..sempre di più-

 

Finalmente si baciarono. Ma nello stesso momento in cui le labbra di lei lo sfiorarono Yu si senti mordere dai sensi di colpa. Cosa doveva fare adesso… Dire la verità o tacere tutto?

Il bacio diventava più forte cosi come il rimorso.

Poi capì.

 

-Miki aspetta un attimo..-

 

-Yu che succede? Non mi credi non capisco..-

 

-No, il fatto è che devo confessarti una cosa e credo che se non te la dico adesso e se non sono fino infondo sincero con te allora non ti merito-

 

-Va bene parliamo..sono pronta-

 

-Vedi, Dio com’è difficile…la scorsa notte dopo la telefonata di Ami non c’ho visto. Temevo di averti perso, mi sentivo solo ed ecco..-

 

-Cosa?..cosa hai fatto?-

 

-Sono stato con Giuly-

 

Miki non disse nulla. Si avvicinò alla finestra che dava vita a milioni di luci. Appoggiò il capo su questa continuando nel suo silenzio. Yuri osservando la sua reazione temeva il peggio.

Poi la ragazza si girò verso di lui sorridendogli.

 

-Ti capisco…ti sei sentito tradito, perso ed hai reagito in questo modo-

 

-Arrabbiati, urlami contro Miki me lo merito!-

 

-No Yu è qui che posso davvero dimostrare quanto ti amo…vedi la mia mano? Questo anello non l’ho mai tolto, mai. Ogni sera tornava sul nostro letto e prima di addormentarvi immaginavo il giorno in cui finalmente avremmo capito che non importa quanto la gente ci voglia lontani perché noi staremo insieme per sempre. Non voglio togliermi quest’anello…voglio dare ancora una volta una possibilità a noi due…-

-M..Miki..-

 

-Yu io ti perdono-

 

Il ragazzo corse ad abbracciarla. Miki soffriva all’idea di Yu con un’altra ma senza di lui si sarebbe spenta piano piano ed era per questo che decise di perdonarlo senza pensarci, senza chiedersi niente. Aveva solo bisogno di lui. Si baciarono ancora.

Poco dopo Yu corse a fare le valigie sarebbe tornati nella loro casa per vivere la loro vita.

 

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Sono passate due settimane dal ritorno di Yu e Miki in Giappone.

 Tutto è tornato come prima.

 La loro casa è di nuovo loro. Il loro amore è ancora loro. Loro.

Arimi quel giorno passò a trovare l’amica per parlare un po’.

 

-Allora come stai?-

 

-Bene Arimi… bene-

 

-Sono contenta per te..sai quando mi hai detto quello che Yu ha fatto..come ti ammiro-

 

-Mi raccomando Arimi lo sai solo te..preferire che nessuno venisse a sapere di questa storia-

 

-Tranquilla..passati gli incubi?-

 

-No..non ce la faccio. Quando facciamo l’amore, quando mi bacia. Nella notte ho sempre quell’immagine..lui..l’altra..ed io in un angolo-

 

-Passerà, l’importante è che tu sia sicura che quello che volevi era perdonarlo e dimenticare-

 

-Si lo so..cioè lo ero..cioè..non riesco a vivere come prima. Ho sempre paura-

 

-Questo è normale hai paura che possa succedere di nuovo, ma non sarà cosi stai sicura..Miki pensa piuttosto che tra qualche giorno cominceremo la caccia al vestito da sposa e alle bomboniere!-

 

-Arimi…-

 

-Si?-

 

-Io mica lo so se mi voglio sposare..-

 

 

 

 

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Capitolo 33
*** Pausa o fine? ***


33 CAPITOLO

33 CAPITOLO

 

Pausa o fine?

 

 

-Cosa? Non sa più se vuole sposarlo?-

 

-Eh già Mary proprio cosi.. io la capisco o meglio condivido il fatto di aver perdonato Yu, ma perché l’ha fatto se ora non vuole più sposarlo?-

 

-Io non ho mai perdonato Nick e anche se fino a poco tempo fa il mio cuore batteva ancora per lui, sarebbe stata insopportabile l’idea di vivere a fianco ad una persona che ti ha tradito, forse Miki se ne è resa conto adesso..-

 

-Si, potremmo passare un’intero giorno ad elencare i motivi per cui adesso Miki si sente cosi confusa, il problema è un altro…se Miki lascia Yu e non lo sposa ho paura che questa volta la loro storia finirà davvero e senza alcuna speranza-

 

-Quant vorrei poter parlare con Miki per capire cosa le passa per la testa…sono l’ultima persona però che può permettersi di farlo-

 

-Adesso Miki sta male, soffre per quello che ha scoperto. Io credo di nuovo in te e vedrai che anche lei lo farà-

 

-Hai ragione, adesso l’importante è aiutarli in un modo o nell’altro-

 

Le due ragazze contimuarono ad esprimere idee ed opinioni contrastanti sulla storia dei loro amici mentre consumavano una pizza a casa di Arimi.

Nello stesso frangente Yu tornava a casa dopo un’intera giornata di lavoro in ufficio.

 

-Amore sono tornato…Miki?-

 

-Sono qui, scusa non ti avevo sentito rientrare-

 

-Non ti preoccupare..ti vedo stanca tutto bene?-

 

-Si solo un po’ di stress..vado a letto notte!-

 

-No aspetta! Sono appena le nove e poi sono tornato ora, stiamo un po’ insieme..ti prego-

 

-Non ne ho voglia scusami-

 

-Questa storia va avanti da giorni..Miki capisci che cosi io non ce la faccio? Credevo mi avessi perdonato..-

 

-E l’ho fatto! Solo che è difficile..è cosi difficile far finta di niente-

 

-Me ne rendo conto e non voglio assillarti però se andiamo avanti in questo modo, senza un dialogo, non riusciremo mai a risolvere i nostri problemi-

 

-Son davvero stanca scusami..ti aspetto di la, la cena è in cucina..notte..-

 

La ragazza raggiunse infretta la camera da letto, nascose il corpo tra le lenzuola e pianse. Poi si addormentò.

 Yu quella notte dormì accanto a lei, stringendola forte e approfittando di quegl’attimi cosi preziosi e cosi rari da un po’ di tempo. Poi si fece cullare anche lui nel mondo dei sogni.

Il mattino seguente la sveglia fu causa del risveglio.

Yu si accorse che Miki non si trovava nel letto, sicuro di trovarla in cucina si diresse velocemente lì, ma la ragazza non c’era. In salotto, nel bagno, nel piccolo terrazzo. Lei non c’era.

Si sedette tristemente sul divano in attesa di una sua chiamata. Di un suo segno.

Poco dopo si accorse di un bigliettino blu posto sulla bacheca post-it .

Miki giel’aveva regalata qualche mese fa in modo che lui potesse segnare con precisione tutti gli impegni lavorativi. Quanti ricordi..passati.

Incuriosito si avvicinò per prendere il biglietto. Inconfondibile. Era la scrittura di Miki.

Sopra poche righe ma ricche di significato:

 

“ Ho bisogno di una pausa..Ti amo ancora immensamente Miki

 

A quelle parole le poche certezze di Yu crollarono in un secondo.

L’aveva persa. I periodi di pausa non centravano niente. L’aveva persa.

Stracciò in mille pezzi quel bigliettino.

Poi sfogò la sua rabbia, la sua impotenza, il suo dolore.

 

-Mikiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Scusi signorina, credo quello sia il mio posto-

 

-Preg…Daniel? Ma che ci fai qui!-

 

-M..Miki! ma che piacere rivederti..no aspetta dimmi te che ci fai su un aereo direzione Barcellona..io, beh lo sai torno a casa-

 

-Aveva bisogno di fare un viaggio..il primo biglietto che ho trovato..-

 

-Capisco..beh ti vedo benissimo! Sempre più bella!-

 

-Smettila dai!-

 

-Preparati signorina perché in queste lunghe ore ti terrò sveglia..mi devi raccontare tutto di te..della laurea..e soprattutto di come sta Yu!-

 

-Beh credo che non basterebbe un anno..-

 

Miki si sentiva sollevata. Una faccia amica.

Daniel era un ragazzo di origine spagnola che per alcuni anni era andato a vivere in Giappone per studiare designe-teconologico, era il fratello di una cara amica di Miki conosciuta nell’agenzia di viaggi dove lei aveva lavorato per un breve periodo.

Era stata proprio Miki a far iscrivere Daniel nel suo corso universitario e da lì, era nata una bellissima amicizia.

Non si vedevano da quattordici mesi.

 

-Come mai l’idea improvvisa di un viaggio senza una destinazione precisa?-

 

-Sto scappando dalla mia vita..-

 

-Ti va di parlarne…-

 

-Guarda che è una storia lunga-

 

-Sei stata un angelo per me e per mia sorella, è solo che un piacere, sempre se ti va, ascoltare i tuoi problemi..e magari darti qualche consiglio!-

 

-Beh allora…-

 

Nelle sei ore di viaggio rimanenti, Miki raccontò tutto quello che le era successo.

Credeva che parlandone il dolore l’avrebbe uccisa ma invece si accorse che mentre raccontava di Yu, ora dopo ora il dolore diminuiva.

 

 

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Capitolo 34
*** Una lettera per te ***


34 CAPITOLO

34 CAPITOLO

 

Una lettera per te

 

Sono passati ormai due mesi da quando Miki è partita per la Spagna.

Si sentiva quasi ogni giorno via e-mail ed una massimo due volte a settimana per telefono con Arimi e Ginta.

Yu non aveva sue notizie, o meglio Ginta all’insaputa di Arimi gli raccontava come stava vivendo la ragazza in quella città dal calore mediterraneo.

Una sera Yu, tornato da lavoro trovò nella cassetta della posta immersa tra pubblicità e bollette una lettera di Miki. Corse in salotto, buttò alcune pratiche che aveva in mano per terra e lesse la lettera.

 

Caro amore mio,

ricordi la sera in cui girando per una libreria del centro mi hai fatto notare un cartellone dove sopra c’era scritto “ se ami davvero una persona lasciala libera di cogliere ogni attimo senza voler far di quell’attimo qualcosa di tuo”.

Per troppi anni ho cercato in tutti i modi di impadronirmi senza contegno di ogni tuo attimo, di ogni tuo respiro e solo ora capisco che in questo modo ho allontanato le incertezze in te ma nello stesso momento ti ho conosciuto in ogni lato, in ogni faccia ed ho perso il gusto di scoprirti piano piano.

Se guardando indietro nella strada della mia vita vedo qualcosa di buono è solo grazie a te, ti ho amato dal primo momento in cui i tuoi occhi si sono incorciati con i miei e so, anche se fa male doverlo riconoscere che ti amerò in questo modo cosi profondo per tutta la mia vita, ma sono arrivata ad una decisione…

Le nostre strade si devono dividere, solo Dio sa quanto soffrirò per questo, quanto ti sto facendo male dentro, ma tutto passa ed un giorno per magia ci sveglieremo e alzando gli occhi al cielo non proveremo più quella stretta al cuore, e i nostri visi non saranno più bagnati dalle lacrime..un giorno ci alzeremo pensando che i ricordi servono per andare avanti e non per morire nel buio di una stanza..quel giorno io ti penserò e so che tu farai lo stesso, ma nei nostri occhi splenderà una nuova luce.

Ti auguro tutto il bene di questo mondo.

Tutti compiamo errori, ma non pensare che quello che è successo a New York mi abbia fatto prendere questa decisione, forse doveva semplicemente andare cosi..resterai sempre la stella più lucente del mio piccolo mondo, sarai sempre il mio angelo custode, ma adesso ho bisogno di dimostrare a me stessa che posso farcela da sola..e quando mi mancherai (sempre credo) guarderò l’anello che porto sul mio dito, stringerò i pugni e non piangerò te lo giuro.

Ti prego non odiarmi per questa decisione se puoi.. non cercarmi perché renderesti tutto ancora più difficile per entrambi.. ma ti supplico mai..mai..non scordarmi mai..

Ti ho amato..ti amo..ti amerò sempre..

 

La tua Miki

Seduto su quel divano Yu, si rese conto di essere solo.

La loro storia era finita e questa volta per sempre.

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Capitolo 35
*** Tutto cambia..tutto passa..o no? ***


35 CAPITOLO

35 CAPITOLO

 

Tutto cambia..tutto passa..o no?

 

-Ma ci pensi? Ingaggiati per la colonna sonora di un film!-

 

-Ne abbiamo fatta di strada insieme…-

 

-Già, ed anche se abbiamo dovuto superare tante difficoltà, stiamo ancora insieme..non potrei chiedere di più Alessandro..-

 

-Neanch’io Angela..neanch’io-

 

I due ragazzi si godevano i risultati di un estremo lavoro sdraiati su un comodo letto di un Grand Hotel, uniti da un tumulto di emozioni.

Ancora insieme, ancora amanti, ancora amici.

Ad un tratto, pieni di tanta felicità i pensieri volano ai loro amici, ai loro veri compagni di vita..Ginta..Arimi..e soprattutto Yu..Miki.

 

-So che è stupido ma non riesco ancora ad accettare il fatto che quei due si siano lasciati..erano cosi perfetti insieme..-

 

-Amore sono passati ormai due anni, dobbiamo farcene una ragione-

 

-Si lo so, ma è difficile! Chissà se Miki verrà al battesimo-

 

-Non può mancare..si rivedranno, sarà strano, ritrovarsi tutti insieme ma cosi cambiati da come eravamo-

 

-Forse Ale, dobbiamo solo accettare il fatto che siamo cresciuti..che non siamo più il gruppo di liceali pieni di speranze di una volta-

 

-Come è triste..vieni qua, stringimi!-

 

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Lucyyyyyyyy sei pronta?-

 

-Arrivo Steave..stavo controllando se avevo preso tutto-

 

-Guarda i biglietti ce li ho io,le valigie ci sono,il regalo per il piccolo è qui..si amore c’è tutto!-

 

-Certo che a una persona sbadata come me ci voleva proprio un precisino come te è!-

 

-Andiamooo o vuoi perdere l’aereo?-

 

-Eccomi!!-

 

Steave stava da ormai più di un anno con una ragazza conosciuta durante un viaggio di lavoro.

Vivevano insieme ed erano realmente innamorati.

Stavano partendo per tornare a Tokyo dove avrebbero rivisto gli amici di lui, conoscenti di lei.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Hai sentito Miki?-

 

-Si Mary, arriverà tra due giorni con Daniel-

 

Un sospiro rese lo sguardo di Arimi triste.

Un sorriso del frutto del suo amore per Ginta la fece sorridere poi.

Eh già..Arimi e Ginta avevano coronato la loro storia d’amore con la nascita del loro piccolo, Juri in onore dello “zio” modificando però la lettera iniziale.

Si sarebbero rincontrati ancora una volta tutti insieme per festeggiare questo evento.

Quante cose però erano cambiate dal giorno del loro matrimonio…

 

-Ehi ormai è andata cosi..Miki si sposerà tra pochi mesi con Daniel è giusto che Yu lo venga a sapere..per troppo tempo, nei giorni in cui Miki ci è venuta a trovare le abbiamo chiesto di tenere nascosto tutto per il bene di Yuri-

 

-Lo so, lo so..e poi lui adesso sta con Giuly..solo che-

 

-Cosa?-

 

-Niente, spero solo siano felici entrambi-

 

-E poi chissà, temiamo tutti che l’incontro tra loro due finirà male ma, a mio parere sono sicura che, proprio per quanto si sono amati si ritroveranno più amici che mai-

 

-Questo lo spero proprio! Ricordo lo scorso Natale, il gelo più completo..è stata davvero imbarazzante non che molto triste quell’episodio-

 

-Stai tranquilla andrà tutto bene..vero Juri! Oddio quanto è bello-

 

-Beato lui che ancora non capisce!-

 

-Beh io non direi cosi..hai visto come si è aggrappato a Susy ieri? Ah ah ah-

 

-Ah ah ah ricordo bene! Beh mica è stupido..non capita tutti i giorni di essere preso in braccio da una top-model!-

 

Un clima più rilassato in casa sovrastò quello malinconico che l’aveva circondato poco prima.

In una stanza di un Grand Hotel, su un aereo destinazione Tokyo city, in un salotto tra il sorriso di un neonato, volava lo stesso pensiero..cosa sarebbe successo?

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Yu sei pronto a rivederla?-

 

-Credo di si Giuly..voglio comportarmi da persona matura questa volta..voglio parlare con lei, sapere come sta-

 

-E’ la cosa migliore, ormai sono passati due anni e tante cose sono cambiate. Rivederla sarà un piacere, scoprirai una nuova amica-

 

-Beh lo spero davvero..forza adesso andiamo-

 

Yu viveva ormai con la sicurezza di aver rimosso ogni emozione per Miki. Partiva per il battesimo nella convinzione di riuscire a parlare di nuovo con lei, di dirle quanto le mancava, di riabbracciarla ma solo come un buono amico…ed allora perché mentre i suoi pensieri volavano precisi proprio a lei, un tuffo al cuore fece venire i brividi a Yu..l’aveva veramente dimenticata?

Preferì scacciare quel pensiero.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Miki sei pronto a rivederlo?-

 

-Credo di si Daniel..voglio comportarmi da persona matura questa volta, ha il diritto di sapere che tra pochi mesi ci sposeremo-

 

-E’ la cosa migliore, ormai sono passati due anni e tante cose sono cambiate. Andrà tutto bene amore-

 

-Beh lo spero con tutto il cuore…dai andiamo adesso-

 

Miki era pronta a confessarsi completamente a Yu, a mostrargli la sua nuova vita.

Non aveva paura di provare quella presa allo stomaco nel rivederlo. Non aveva paura di amarlo ancora. Per lei non era cosi..era sicura di non amarlo.

Ed allora perché mentre i suoi pensieri volavano precisi proprio a lui, i ricordi di quello che c’era un tempo la fecero tremare..una lacrima scense dopo tanto tempo..l’aveva veramente dimenticato?

Preferì correre a cercare riparo nelle braccia di Daniel scacciandone il pensiero

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 36
*** Rincontrarsi ***


36 CAPITOLO

36 CAPITOLO

 

Rincontrarsi

 

Bussano alla porta

Arimi corre ad aprire entusiasta, sa già chi rivedrà nell’aprirla.

 

-Mikiii ciao! Che bello rivederti!-

 

-Amica mia..ma sei in splendida forma, però ti ha fatto bene avere questo bambino!-

 

-Cosa vorresti dire che prima non lo ero?-

 

-Ma no dai che scherzo! Ah scusami, ti ricordi di Daniel no?-

 

-E come dimenticarlo dopotutto vi sposate tra poco-

 

-Gia..ciao Arimi ed auguri per il piccolo-

 

-Grazie Daniel..prego entrate-

 

I due ragazzi entrarono.

Arimi fermò Miki lungo il corridoio che portava nel salotto.

La prese da parte e l’avvertì della presenza di Yu e Giuly.

Miki provò una strana sensazione..gelosia. Nascose ciò che realmente era,fingendo a se stessa.

Raggiunse gli altri..c’erano propri tutti, poi salutò Yu.

La serata che precedeva il battesimo scorse allegramente tra racconti del passato e progetti per il futuro. Fortunatamente non si erano create strane tensioni, né momenti di imbarazzante silenzio.

Dopo cena il gruppo si divise, chi uscì in giardino per fumare una sigaretta, chi guardò vecchie foto, chi si preparò un the caldo.

Yu preferì uscire per una passeggiata.

Miki si accorse di ciò e decise di raggiungerlo, intenta a parlargli dell’ emminente matrimonio.

Yu stava seduto su una panchina, quanti ricordi di loro racchiusi in quel parco.

 

-Ti disturbo?-

 

-Miki..no figurati-

 

-Ecco, è strano tornare a parlarti dopo due anni..beh, come stai?-

 

-Si va avanti..e tu che mi dici?

 

-Il mio lavore di arredatrice mi piace molto, adoro vivere in Spagna-

 

-La Spagna…stai con Daniel giusto?

 

-Già..e ti vorrei parlare di una cosa molto importante-

 

-Dimmi-

 

-Abbiamo deciso di sposarci..esattamente tra due mesi, so che forse avrei dovuto dirtelo prima ma..-

 

Yu non la fece terminare.

Per entrambi, confessarlo ed accettarlo non fu facile.

Il ragazzo le se avvicinò, la guardò negli occhi e sorridendole l’abbracciò

Miki ricordava ancora perfettamente quel profumo. Caldo e dolce. Protettivo.

Ricambiò l’abbraccio.

 

-Ti auguro tutta la felicità di questo mondo Miki-

 

-Grazie, questo per me è molto importante, rimani ancora la persona che ha dato un senso alla mia vita-

 

-Sai a volte mi capita di rileggere la tua lettera, è un po’ come un angelo custode, nel leggerla tutto diventa chiaro-

 

-Forse non avrei dovuto lasciarti tramite un foglio di carta, ma ero sicura che se ti avessi rivisto, non avrei mai avuto il coraggio di dirti addio. Mi sei mancato..vederti ora, riuscire a parlare..avrei dovuto farlo prima ma qualcosa, in realtà non so bene cosa, mi fermava-

 

-Come ti capisco..ma adesso siamo qui, insieme, e va bene cosi. Credo che al tuo posto avrei fatto lo stesso, e poi avrei cercato di convincerti che non potevi dirmi addio proprio perché io ti amavo da star male-

 

-Lo stesso valeva per me Yu. Ma avevo paura che con quella lettera ti avrei perso per sempre-

 

-Siamo legati da una catena che non può spezzarsi..ricordiMiki? Me lo dissi proprio tu..eravamo amici prima di tutto e lo saremo sempre-

 

-Mi devi raccontare del tuo lavoro..ho perso due anni della tua vita e voglio rimediare assolutamente-

 

-Lo stesso vale per me-

 

Passarono più di due ore, seduti su quella panchina a raccontare come della loro vita.

Sembravano due compagni di scuola che si rivedevano per caso durante una festa. Ma loro aveva condiviso molto più di un libro ed una penna.

Ridevano, scherzavano.

Il rancore, il rimorso, ormai si erano fatti da parte.

Erano di nuovo complici. Di nuovi amici. Non più amanti però.

Mentre tornavano a casa di Arimi, Miki si fermò di colpo.

 

-Sai stavo pensando che domani mattina, visto che il battesimo ci sarà nel pomeriggio, ecco potremmo far colazione insieme..che ne dici?-

 

-Dico che mi farebbe molto piacere..però solo noi due, devi finirmi di raccontare le tue avventure spagnole-

 

-E te devi dirmi che fine ha fatto quella strega di Amy-

 

-Allora verrai?-

 

-Potrei mai mancare?-

 

-Domani..diciamo verso le otto nel nostro vecchio,solito, posto-

 

-Ci sarò principessa-

 

-Principessa..mi mancava anche questo sai-

 

Per un attimo ad entrambi, tornò in mente quel posto. Quel “principessa”

I cornetti caldi che Yu faceva trovare a Miki la mattina..i dolci baci al gusto di una cioccolata calda.

I

Entrarono in casa, era come se in quelle due ore il tempo si fosse fermato.

Yu andò via con Giuly..Miki con Daniel.

Entrambi quella notte chiusero gli occhi distrattamente, aspettando con anzia di rivedersi.

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Capitolo 37
*** Noi due ***


-Eccomi

37 CAPITOLO

 

 

Noi due

 

 

-Eccomi! Scusa il ritardo, non ha suonato la sveglia..è tanto che aspetti?-

 

-No tranquilla solo dieci minuti e poi, ricordami una volta in cui ti sei presentata in orario..-

 

-Guarda signorino, che in questi due anni sono diventata molto più responsabile-

 

-Ah..allora scusami-

 

Un lieve sorriso si impadronì della bocca di Yu.

La loro conversazione fu interrotta poco dopo da una cameriera.

 

-Volete ordinare?-

 

-Si grazie! Per me un succo tropicale ed un cornetto, per lei un caffè caldo e delle frittelle farcite con marmellata d’arancio-

 

-Va bene!-

 

La ragazza si allontanò, colpita dalla bellezza di Yu.

Miki si accorse della situazione e ne scherzo con il ragazzo.

 

-Hai fatto colpo! Ricordo che ero gelosissima di te, avevo la strana sensazione, quando camminavamo per strada, che gni singola ragazza si girasse per guardarti e..-

 

-E questo ti mandava in bestia..me ne hai fatte poche di scenate!-

 

-Adesso non esagerare dai! Sai, è incredibile..-

 

-Cosa?-

 

-Che ricordi ancora cosa prendo per colazione, questo mi fa piacere-

 

Miki arrossì dolcemente rendendosi conto di quanto ancora Yu tenesse a lei.

Risero insieme ancora un po’, mischiando uno strano imbarazzo e una preziosa felicità.

 

-Allora cambiamo discorso..dimmi di te e Giuly..-

 

-In realtà non è molto che la frequento, dopo quello che purtroppo è successo a New York ...ho preferito chiudere ogni rapporto con lei, ma poi ci siamo rincontrati ed ora stiamo insieme..non ho in progetto nessun matrimonio e non sono sicuro che lei sia la donna che cerco-

 

-Capisco..ed il lavoro? Mi stava dicendo Ginta ieri sera che ti hanno proposto di lavorare in Italia per il progetto di una nuova struttura acquatica-

 

-Si, dovrei partire il prossimo autunno con il padre di Steave..è una grande opportunità, ma non ne sono del tutto sicuro-

 

-Perché? Secondo me dovresti andare..-

 

-E lasciare di nuovo tutto? Anche se adesso rispetto a quando sono partito per studiare in America non è che abbia molto da perdere..-

Miki si ricordò di quanto avesse sofferto nel periodo in cui Yu lasciò il Giappone per studiare nella Grande Mela.

Lo sguardò di Yu, divenne poi, molto serio.

 

-Sei sicura di voler sposare Daniel?-

 

-Si…-

 

-Sai ho sempre pensato che prima o poi ci saremmo sposati noi due, ed adesso…-

 

-Tutto cambia, ma devi sapere che fino a tre anni fa, ti avrei sposato mille e mille volte ancora-

 

-Gia, tre anni fa…-

 

-Verrai?-

 

-Al matrimonio? Credo di no-

 

-Lo capisco, io credo che avrei fatto la stessa cosa ed è per questo che non ti obbligo-

 

-Hai gli occhi lucidi-

 

-No, è solo un po’ di vento..-

 

Miki tratteneva a stento le lacrime, aveva bisogno della presenza di Yu al suo matrimonio.

Aveva bisogno di lui.

La conversazione durò ancora un po’, consumarono lentamente la colazione.

Fecero poi una passeggiata.

 

-Ehi Yu, ti ricordi quel negozio?-

 

-Ah ah ah..e come dimenticarlo, volevi comprarti per forza un orrendo cappello viola-

 

-Non era orrendo! Casomai un po’ eccentrico-

 

-Era orrendo fidati!-

 

-Forse ripensandoci..ahahaha-

 

Camminarono a lungo fino a quel luogo.

La loro casa. Quell’appartamento dove tutto era iniziato e finito.

Yu, strinse la mano di lei. Miki ricambiò con forza al gesto.

Si abbracciarono.

 

-Yu perché fa ancora cosi male?-

 

-Io..io non lo so-

 

Poi Miki sussurrò una frase importantissima al ragazzo

 

-Sei ancora la persona più importante della mia vita-

-Lo stesso, sei tu per me-

 

I loro occhi si incrociarono, e prima di rendersene conto le loro labbra si sfioravano.

Si baciarono a lungo, emozionandosi in ogni singolo momento in cui i loro corpi erano più vicini.

Poi d’improvviso il gelo. Miki si staccò dalle braccia di Yu.

 

-Non avremmo dovuto farlo-

 

-Ma…no, forse hai ragione-

 

-Io devo andare, ci vediamo questo pomeriggio-

 

-Faremo finta che niente sia accaduto-

 

-Si, credo sia meglio cosi..scusami-

 

Miki corse via mentre il ragazzo rimase fermo lì, incredulo a ciò che era successo.

Entrambi avevano riscoperto emozioni cosi forti mai provate.

Entrambi forse, si erano di nuovo innamorati.

Entrambi avrebbero soffocato tutto.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 38
*** Ancora un addio ***


Capitolo 38

Capitolo 38

 

Ancora un addio

 

-Hai preso tutto?-

 

-Credo di si-

 

-Siamo in un ritardo incredibile! Perderemo l’aereo-

 

-Stai tranquillo Daniel!-

 

Un orario. Una partenza. Miki e la Spagna.

Il battesimo era stato molto emozionante, ma come tutte le cose belle era finito.

Ora Miki doveva ripartire con il ricordo non solo di quel giorno di festa, ma soprattutto, con l’assiduo pensiero di Yu e di quel loro bacio.

 

-Hai salutato tutti?-

 

-Ecco in realtà..no! Arimi dov’è Yu?-

 

-Credo in giardino..aspetta lo chiamo-

 

-No non ti preoccupare vado io…faccio subito Daniel, aspettami in macchina-

 

-Come vuoi amore..Ciao ragazzi e grazie di tutto allora ci vediamo al matrimonio è!-

 

Daniel varcò la porta e raggiunse la macchina.

Miki usci in giardino e raggiunse Yu.

 

-Sto andando via…-

 

-Ci siamo di nuovo è?-

 

-Cosi sembra…devo andare o perderò l’aereo..è stato bello rivederti-

 

-Va bene, stammi bene mi raccomando ed auguri per il matrimonio-

 

-Grazie, allora addio-

 

-Addio-

 

Miki si girò e corse via nascondendo le lacrime.

Yu sospirò decidendo di non fermarla,ormai lei aveva scelto un’altra vita,un’altra persona.

Quel loro addio cosi freddo era scaldato solo dal pianto.

 

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-Tutto ok?-

 

 

-Si grazie Giuly-

 

-So che non è facile per te…hai appena detto addio alla persona più importante della tua vita-

 

-No è che..-

 

-Aspetta fammi finire..voglio solo che tu sappia che io ti amo e che sono pronta a starti vicino pur sapendo che non avrò mai la stessa importanza che ha per te Miki-

 

-Sei sicura?-

 

-Si, non voglio perderti..-

 

Giuly abbracciò stretto il ragazzo. Lui ricambiò, sorpreso dalle parole della ragazza.

In seguito decisero di andare insieme in Italia per il lavoro di Yu.

Sarebbero partiti il giorno in cui Miki avrebbe legato la sua vita a quella di Daniel.

 

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-Di nuovo a casa… Finalmente! Non sei felice amore?-

 

-Sai bene che questa non è la mia casa…-

 

-Scusa cosa vorresti dire?-

 

-Semplicemente che non sono poi cosi felice d’esser tornata ma solo per il fatto di aver dovuto salutare tutti i miei amici per l’ennesima volta-

 

-Ma dai li rivedrai tutti tra due mesi!-

 

-Non è proprio cosi..-

 

-Ahhh adesso capisco, non stai pensando ai tuoi amici vero?!-

 

-Come scusa?-

 

-Stai pensando a Yuri…dovevo immaginarlo!-

 

-Oddio…tu sei matto! Ma chi ha nominato Yu!-

 

-Tu..con gli occhi lo nomini sempre..-

 

-Io..ecco io non credevo che..-

 

Miki si rese conto di quanto potesse essere difficile per Daniel quella situazione.

Decise di rassicurarlo, mentendendo forse ancora una volta a se stessa.

 

-Vieni qua, dammi le mani..ti amo capito? Ti amo e tutto il resto non conta.. in primis Yu, lui è il mio passato tu sei il mio presento e soprattutto il futuro. Adesso non pensiamoci più, andiamo a dormire ok?-

 

-Va bene..ti amo anch’io-

 

-Lo so lo so..-

 

Nella notte Miki tra le braccia di Daniel continuava a chiedersi se Yu fosse davvero solo il suo passato.

Sapeva bene che non era cosi, ma decise comunque di fingere e chiudere gli occhi sperando di non sognarlo anche quella notte come faceva già da un po’.

 

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I giorni passarono velocemente.

Una valigia piena in Giappone.

Un vestito di seta bianca in Spagna.

Tristezza in entrambi i luoghi.

Cosa sarebbe successo?

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Capitolo 39
*** La notte prima del matrimonio/viaggio ***


CAPITOLO 39

CAPITOLO 39

 

LA NOTTE PRIMA DEL MATRIMONIO/VIAGGIO

 

 

 

-Ancora in piedi?-

 

-Non riesco a dormire Arimi..-

 

-Beh è normale,sei agitata.. ricordo che la sera prima del mio matrimonio per cercare di dormire finìì una scatola intera di camomilla..approposito ne vuoi un po’? Te la vado a fare-

 

-No no grazie,adesso mi allungo,chiudo gli occhi e vedrai che riuscirò a dormire-

 

-Beh come vuoi, in ogni caso sai che io sono di là, per qualunque cosa chiamami!-

 

-Grazie-

 

Miki continuò a rigirarsi nel letto cercando di dormire.

Ogni tentativo era inutile. Continuava a pensare a Yu.

Decise di scendere in cucina per bere un bicchier d’aqua.

Conosceva bene quella cucina. La prima colazione che da giovane innamorata aveva preparato a Yu, i dolci momenti di passione,le cene in cui tutto sembrava essere solo loro e di nessun altro.

La ragazza aveva deciso di sposarsi in Giappone, e quella notte dormivano insieme a lei nella casa dei genitori anche Arimi, Angela e Susi.

Nel buio, mentre cercava di trovare l’interruttore della luce, una voce la spaventò.

 

-Sei sicura di quello che fai?-

 

-Oddio Susi! Ma sei matta, mi hai fatto prendere un colpo!-

 

-Scusami non volevo..è che ho sentito qualcuno scendere le scale e mi sono svegliata-

 

-Prendo un bicchiere d’aqua e risalgo-

 

-Mi rispondi Miki?-

 

-A cosa scusa? Se sono sicura di quello che sto facendo?-

 

-Si!-

 

-Certo! Che domande sono..guarda che io amo Daniel!-

 

-Non lo metto in dubbio..ma non riesco a capire come tutto sia potuto finire tra te e Yu-

 

-Sono cose che succedono..un giorno ti svegli e capisci che quella che ti dorme accanto non è la persona che realmente vorresti vicino a te-

 

-E a te succede quando ti svegli accanto a Daniel-

 

-Si..cioè no! Mi stai confondendo Susi!-

 

-Credi davvero?-

 

-Non lo so..non so più a cosa credere in realtà-

 

-Miki so che in passato abbiamo avuto dei problemi,delle incomprensioni..ma poi sono riuscita a capire che bella persona sei ed è per questo che adesso ti sto chiedendo se sei sicura di quello che fai, come l’ho chiesto a Yu tre mesi fa..ma se mi sto sbagliando, se sei realmente felice con Daniel allora ok, chiudo la bocca a ti auguro tutta la felicità di questo mondo-

 

-Questa è solo una domanda..e se non lo fossi cosa dovrei fare?-

 

-Guidare fino all’aereoporto, raggiungere Yu e non farlo partire per L’Italia-

 

-Sta partendo adesso?-

 

-Si tra meno di due ore ha l’aereo-

 

-Ma secondo te posso mandare tutto a puttane cosi?-

 

-Scusa cosa manderesti a puttane? Un matrimonio che non vuoi, una vita che non vuoi?-

 

-No Susi, davvero ti ringrazio e sono ancora più convinta che tu debba essere una delle mie damigelle d’onore ma..adesso salgo in camera, mi metto a dormire e domani sarò pronta a dire si-

 

-Va bene Miki, io c’ho provato..beh sarai una sposa bellissima-

 

-Grazie Susi..grazie-

 

Le ragazze si abbracciarono. Poi Susi strinse forte l’amica cercando di trasmetterle sicurezza e forza. Miki salì le scale, entrò nella sua camera, si sdraiò sul letto, chiuse gli occhi.

In quel momento come in un flash, pezzi di vita le tornarono in mente.

 

ono dell’agenzia immobiliare,volevo informare lei e suo marito che a causa di un imprevisto l’agente che vi avrebbe dovuto presentare gli appartamenti non potrà venire oggi ma se volete potete passare,vi daremo le chiavi con gli indirizzi e potrete fare una prima visita da soli in attesa che vi raggiunga qualcuno”(cap 2)

 

 “ecco glielo chiedevo perché..vede signorina lei è incinta-I..incinta? ma ne è proprio sicura?”(cap 14)

 

 

“Vedi Miki..quando sei caduta purtroppo siamo riusciti a fermare l’emorragia ma..ecco vedi..il tuo bambino non ce l’ha fatta..purtroppo hai avuto un aborto spontaneo-“(cap 17)

 

 “-Ma..Yu..--Già Miki questa è la nostra casa--Non ci posso credere! La nostra casa?” (cap 20)

 

“Non sai quante volte ho provato ad esternare i miei sentimenti. Quello che provo per te.Poi ti guardo e mi blocco e l’unica cosa a cui so pensare è che sono cosi fortunata ad averti accanto. Yu io ti amo..amo te perché senza di te io non riuscirei a vivere. Amo te perché se chiudo gli occhi nel buio ti vedo e tanta paura non ce l’ho. Amo te che sei cosi speciale. Il mio angelo. Le mie ali. Scusami per tutte le volte in cui ti sono sembrata strana. In cui non riuscivo a farti capire che se ora sono una persona migliore io lo devo a te. Non lasciarmi mai o smetterei di respirare.. Tu sei tutto per me..tutto.. non so cosa succederà, non so come il mondo cosi pazzo cambierà , ma so che noi due nel bene o nel male resteremo insieme.. Yu..”(cap 20)

 

“ tu ed io siamo una cosa sola ed io non posso farti del male senza ferirmi”(cap 20)

 

“Vieni con me--Dove Yu?-Seguimi…--Come vuoi-Ehi ehi..cos’è questa passione tutta insieme--Ti amo..ti amo..ti amo..--Sai dovremmo andare più spesso ai matrimonio se ti fanno quest’effetto Yu--Miki voglio stare con te per sempre..tutta la vita--Anch’io..anch’io-”(cap 24)

 

Yu mi dispiace..qualcosa tra di noi si è spezzato”(cap 25)

 

“Questo sono io..prendere o lasciare--Lascio”(cap 26)

 

“Vedi, Dio com’è difficile…la scorsa notte dopo la telefonata di Ami non c’ho visto. Temevo di averti perso, mi sentivo solo ed ecco..--Cosa?..cosa hai fatto?--Sono stato con Giuly--Yu io ti perdono”(cap 32)

 

E poi quella lettera. Tutto era finito.

Miki pianse lacrime di gioia e di dolore mentre la sua vita con Yu gli scorreva davanti.

Si alzò di scatto, scese correndo le scale e sveglio Susi.

 

-Cosa ha risposto Yu? Cosa??-

 

-Ma che stai dicendo..sono le due di notte..-

 

-Si, tu prima hai detto che hai chiesto anche a Yu cosa stesse facendo della sua vita..lui cosa ti ha risposto??-

 

-Che è dal giorno in cui ti ha persa che non sa cosa sta facendo della sua vita..che l’Italia, il Giappone o gli Stati Uniti sono solo un posto in cui cercare di farsi una ragione sull’averti perso-

 

-E poi??-

 

-Che ti ama ancora..-

 

-A che ora parte il suo aereo??

 

-Miki ma..alle tre!-

 

-Ho ancora un’ora, Susi io vado da lui-

 

-Lo sapevo! Dai ti accompagno, dobbiamo sbrigarci!-

 

-Mi devo vestire!-

 

-Ma che ti frega!! Dai andiamoooo-

 

-Ok ok arrivo..non ci credo lo sto davvero facendo!-

 

-Si Miki e non si torna indietro!-

 

Le due ragazze montarono in macchina.

Musica a tutto volume. Agitazione e battiti a mille.

La strada verso l’aereoporto sembrava cosi lunga.

Arrivarono.

Miki e Susi chiesero ovunque dove si faceva il check-in per l’Italia.

Trovarono un hostess che le aiutò nella ricerca.

Ed a un tratto tra mille volti, tra mille sguardi lo vide.

Era ancora più bello. Era il suo Yu.

 

 

-Susiiii eccolo! L’ho visto..e adesso cosa faccio?-

 

-Cosa fai? Corri da lui..vai Miki andrà tutto bene-

 

-Correre da lui..si! incrocia le dita per me!-

 

-Vaiiiii forza!-

 

Passo dopo passo sentiva il cuore impazzire.

Sapeva che quel suo gesto avrebbe portato tante complicazioni, ma in quel momento l’unica cosa di cui aveva veramente bisogno era lui..lui..lui.

Yu si girò prima di imbarcarsi nella speranza di un segno, di un qualcosa per cui poter non partire.

Si girò ancora, sorrise a Giuly e realizzò che niente sarebbe successo.

Quando..

 

-Yuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu-

 

-La voce di MikiMikiiiiiiiiiiii-

 

La ragazza lo raggiunse correndo.

Con occhi lucidi e un sorriso immenso.

 

-Non partire! Devo parlarti-

 

-Ma..ma mi sto imbarcando e..tu ti devi sposare domani!-

 

-Non partire! Non farlo!-

 

-Vieni con me, andiamo a parlare…-

 

Yu si voltò verso Giuly. La ragazza gli sorrise quasi come se volesse dire “è giusto cosi”.

I due mano nella mano si allontanarono fino ad un caffè.

Cominciarono a parlare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 40
*** Parlare di noi ***


40 CAPITOLO

40 CAPITOLO

 

Parlare di noi

 

-Miki ma dico sei pazza? Perché sei venuta qui?-

 

-Ecco io Yu..è che..mi devo sposare ma..-

 

-Quante volte te l’ho detto? Non voglio venire al tuo matrimonio, non voglio vederti con un altro uomo ed è inutile che tu venga qui per chiedermelo-

 

-Yu se solo tu mi facessi parlare!-

 

-No Miki, sto partendo, tu hai fatto una scelta e vederti ora qui mi fa solo più male..adesso è meglio che vada..ancora tanti auguri-

 

Yu si allontanò velocemente pieno di rabbia.

Non era da lui perdere la calma in quel modo ma si sentiva preso in giro e non comprendeva il perché della venuta di Miki.

La ragazza non voleva arrendersi.

 

-Yuuuu fermati!-

 

Lo raggiunse stringendolo forte.

Il ragazzo ricambiò confuso l’abbraccio.

 

-Vuoi sapere perché sono qui?-

 

-Sentiamo…-

 

-Sono qui perché è giusto che sia cosi-

 

-Continuo a non capire-

 

-Yu..ero a casa, stavo cercando di dormire, ma non ci riuscivo…poi come in un film la nostra vita insieme mi è passata davanti ed ho capito che..ecco..stavo commettendo un errore..-

 

-Miki…ascolta..-

 

-No ascolta tu! Per troppo tempo ho negato a me stessa che ti amavo ancora e che non mi ero dimenticata di te! Per troppo tempo mi sono detta che Daniel era quello giusto..ma non è cosi!-

 

-Mi lasci senza parole…non so cosa dire-

 

-Di che anche te provi le stesse cose, dillo..dillo..dillo!-

 

In quel momento silenzio.

Una voce estranea dall’alto annunciò l’ultimo imbarco per l’Italia. Il volo di Yu.

Il ragazzo si sentiva morire dentro.

Ricambiava Miki all’estremo ma per il suo bene decise di mentire ancora una volta a lei e soprattutto a se stesso.

Poco prima di incontrare Miki, aveva infatti ricevuto una chiamata di Arimi, preoccupata per la scomparsa dell’amica.

Arimi disse a Yu che Miki le aveva confermato quanto amasse Daniel ma che era molto spaventata.

Yu credeva che la reazione della ragazza fosse quindi dettata solo dalla paura.

Avrebbe finto di non amarla più. Lei si sarebbe calmata e l’indomani sarebbe stata una bellissima sposa.

 

 -Mi dispiace Miki, vorrei dirti che ti amo ancora ma non è cosi…è passato troppo tempo..sono cambiate troppe cose..-

 

-No non è vero! Non ti credo Yu non ti credo..forza adesso guardami negli occhi e dimmi che non conto più nulla che la nostra storia, il nostro bambino, la nostra casa, e quel benedetto bacio non contano niente per te! Dimmelo…se hai il coraggio..-

 

-E’ cosi..mi dispiace..adesso devo andare ho un aereo che mi aspetta..-

 

-Nooo noo non può finire cosi Yu!-

 

-Adesso basta piangere Miki! Ascolta…domani sposerai Daniel e sarai bellissima…sarai felicissima con lui, te lo prometto.. ma adesso lasciami andare..-

 

-Ed allora perché stai piangendo?-

 

-Perché questa volta…tra noi due..è davvero finito tutto-

 

-Non finirà mai tra noi due..lo sai..mai..maiii Yu!-

 

-Non dire cosi! Miki ti ho tradito! Ti ho fatto male..ti ho spinta nelle braccia di un altro!-

 

-Ma ho sopportato tutto questo perché ti amavo e ti amo…Yu non potrà mai finire tra di noi!-

 

-Credimi è meglio cosi..per entrambi-

 

-No forse è meglio per te..solo per te..oh mio dio, domani mi dovrei sposare eppure sto qui a dirti che ti amo! Non mi guardi è? –

 

-…..-

 

-E cosi sei davvero convinto..-

 

-Si, credimi un giorno capirai perché l’ho fatto..un giorno ci rincontreremo e sarà bello ricordare insieme quello che è stato..rideremo di ciò..-

 

-Un giorno..un giorno..chissà se un giorno avrà ancora senso la mia vita..-

 

-Ma certo che sarà cosi Miki…questa è l’unica cosa che posso prometterti..-

 

-Allora è finta davvero..-

 

-Addio principessa mia..-

 

-Ti lascio andare..lascio andare tutto quello che possiedo mentre ti dico addio..addio amore mio..-

 

Miki gli sfiorò la bocca.

Yu desiderava cosi ardentemente baciarla. Lo fece.

Un ultimo bacio. Un ultimo tocco d’anime.

La fine di una storia.

Yu sarebbe tornato ad essere semplicemente Yu Matsura e non il marmalade boy dagli occhi nocciola con la passione per l’architettura e un cuore che batteva solo per lei.

Miki sarebbe tornata ad essere semplicemente Miki Koshikawa e non la principessa dall’animo insicuro con il non talento per la cucina e un cuore che batteva solo per lui.

Si baciarono.

Un bacio salato. Le lacrime.

Un bacio amaro. La rabbia.

Un bacio.

Yu le sorrise accarezzandole il viso. Si allontanò.

Agli occhi di Miki appariva sempre più piccolo. Più lontano.

La ragazza si accasciò a terra e pianse pianse…aveva perso il suo angelo e questa volta per sempre.

Poco dopo la raggiunse Susi. Non disse niente la strinse solo accarezzandole il viso bagnato.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

-Oh Miki! Dio mio che spavento ci hai fatto prendere! Ma dove siete finite?!-

 

-Arimi calmati..Miki era agitata ed ho pensato che una passeggiata le avrebbe fatto bene..siamo arrivate in centro e tornate, tutto qua..adesso però facciamola riposare!-

 

Miki non parlava.

Gli occhi rossi tradivano la tristezza che la ragazza provava dentro.

Si allungò sul divano del soggiorno, ed altri mille ricordi di loro due insieme su quello stesso divano la laceravano piano piano..

Nel frattempo le ragazze raggiunsero la cucina per preparare del the caldo.

 

-Ma io dico Su! Potevi farmi almeno una telefonata-

 

-Arimi non ci ho pensato..-

 

-Mi sono cosi preoccupata che ho addirittura chiamato Yuri per chiedergli se avesse qualche informazione al riguardo-

 

-Cosa hai fatto??-

 

-Abbassa la voce che stanno dormendo tutti! Ho chiamato Yu…perché ho fatto male scusa? Non sapevo che fine avevate fatto..-

 

-Ok Arimi, avevo promesso a Miki di non dirtelo ma…vedi Miki..-

 

-Cosa?-

 

-E’ andata a cercare Yu perché è ancora innamorata di lui…-

 

-Scusa ma se lui si trovava in aeroporto..-

 

-Appunto..l’abbiamo raggiunto lì..e..e..-

 

-E?-

 

-E lui l’ha rispinta! Ti rendi conto? Ha detto che non l’amava più..ma io so che non è cosi!-

 

-Questo si che è un bel casino…Oddio Su!-

 

-Cosa?-

 

-E se fosse per la telefonata che ho fatto?-

 

-Che intendi dire?-

 

-Vedi ho chiamato Yu..e poi gli ho detto che, prima che Miki scappasse, avevo parlato con lei e lei mi aveva detto di amare immensamente Daniel e di volerlo sposare, ma che allo stesso tempo aveva molta paura..-

 

-Ma è stata Miki a dirti questo?-

 

-Beh no..si..cioè..a grandi linee-

 

-Arimi! Ora si spiega tutto…Yu si è sentito un ripiego alle paure di Miki e ha deciso di mentirle per farla tornare a casa..da Daniel..ma lei non vuole questo!-

 

-E adesso Su?-

 

-Dobbiamo dirglielo..dobbiamo..-

 

Le due ragazze confuse da quella strana nottata, si avvicinarono a Miki.

Su spiego passo passo quello che era successo.

Arimi si scusò una due, tre volte.

Poi il silenzio. Attendevano la risposta di Miki.

Quest’ultima arrivò amara e decisa.

 

-E’ troppo tardi! Se tutto questo è successo, un motivo c’è. Devo sposare Daniel…devo dimenticare Yu..adesso scusate, vorrei dormire un po’ sono molto stanca…buonanotte ragazze-

 

-Ma!-

 

Susi si stava ribellando a quella decisione cosi fredda.

Arimi la fermò con un cenno basso della testa.

La prese per una mano ed insieme raggiunsero le rispettive stanze.

Un divano.

Un aereo.

Due destini.

Troppe incomprensioni

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 41
*** LA FINE... ***


Tre mesi dopo…

Tre mesi dopo…

 

 

Un taxi giallo si era appena fermato.

Un bellissimo ragazzo dai capelli biondi era sceso.

Con lui una graziosa ragazza dallo sguardo malinconico.

 

-Di nuovo in Giappone è Yu!-

 

-Mi sembra un secolo…e sono solo tre mesi-

 

-Che intenzioni hai adesso?-

 

-Non lo so, adesso come adesso voglio godermi questi giorni di vacanza-

 

-Io raggiungo l’albergo, vieni con me?-

 

-No preferisco fare un giro…ci vediamo più tardi Giuly!-

 

-Va bene come vuoi..-

 

Presero due direzioni diverse.

Il giovane architetto, ormai più che affermato aveva deciso di prendersi dei giorni di lavoro dal duro lavoro svolto in Italia.

Era tornato nel suo mondo. Era tornato nel mare dei ricordi.

Una domanda viaggiava nella sua mente..chissà come stava la sua piccola Miky.

 

Le strade, i sapori, tutto di quella grande e tecnologica città gli era mancato.

Tutto e soprattutto tutti.

Yu decise che nei giorni successi sarebbe andato a trovare i cari amici lasciati mesi prima.

Per ora il semplice camminare per quelle strade lo rilassava.

Si soffermò su un negozio di giocattoli. Pensò di prenderne uno per il bambino di Ginta e Arimi.

Ad un tratto senti una mano sfiorargli la spalla da dietro.

Era lei.

 

-Non te l’ha mai detto nessuno che di solito si avvisano gli amici del rientro a casa?-

 

-Miky…-

 

Era ancora più bella. Era ancora più dolce. Era ancora la sua principessa.

Si abbracciarono. Miky sembrava felice.

Yu trovava conferma nei suoi sorrisi, di aver fatto la cosa migliore ad aver mentito sui suoi sentimenti.

 

-Che ne dici ti va di prendere un caffè insieme?-

 

-Mi farebbe molto piacere!-

 

-Andiamo dai ho la macchina parcheggiata qui vicino…guidi te!-

 

-Andiamo…-

 

L’aria apparentemente calda e amichevole nascondeva freddezza, rabbia, amarezza.

Arrivarono in un caffè del centro inaugurato solo pochi giorni fa.

I ragazzi cominciarono a conversare un po’ imbarazzati su le domande da porre.

Yu voleva assolutamente sapere come andava con Daniel, ma nello stesso tempo aveva paura della risposta. Si fece coraggio quando Miki lo anticipò.

 

- Sai sono davvero felice con Daniel, ho trovato la mia tranquillità-

 

-Ne sono felice, ne ero sicuro ricordi?-

 

-Si Yu, avevi davvero ragione, pensa che abbiamo intenzione di avere un bambino molto presto-

 

-Che bella notizia…-

 

Yu stringeva i polsi. Sorrideva fingendo.

Sembrava felice. Stava recitando.

 

-E tu dimmi, come va con Giuly? Del lavoro non ti chiedo niente perché ho letto un articolo uscito due settimane fa dove ti stimano uno dei più promettenti architettidel ramo imprenditoriale..-

 

-Eh già..beh con Giuly…si si con Giuly va tutto molto molto bene-

 

-Avete in progetto di sposarvi?-

 

-Si , appena finiti i lavori in Italia-

 

-Ehi voglio essere assolutamente invitata!-

 

-Certo..-

 

Quanta finzione. Quel caffè, teatro di una recita perfetta…oppure no?

Erano davvero cosi felici? Erano realmente riusciti a trovare la giusta pace?

 

-Sai stai veramente bene con questo nuovo taglio di capelli…non so quante volte abbia detto a Daniel di tagliarseli..ma non mi ascolta-

 

-Sai va molto di moda in Italia!-

 

-Deve essere un posto meraviglioso dove vivere..-

 

-Beh vienimi a trovare con Daniel no?-

 

-Si questa sera glielo propongo!-

 

-Bene…beh adesso si è fatto un po’ tardi devo scappare in albergo-

 

-E’ stato bello rivederti..che ne dici di organizzare una bella cena una sera di queste?-

 

-Dico che è perfetto..-

Si salutarono. Sembravano il ritratto perfetto di due cari amici

Semplicemente amici.

Miki giunse a casa di Arimi.

 

-Ehi! Come mai hai fatto cosi tardi? Ti aspettavo per le cinque..-

 

-Scusami ma non ci crederai mai..-

 

-Cosa?-

 

-Indovina che ho incontrato oggi?-

 

-Mmm..non lo so..dimmi!-

 

-Yu…-

 

-E’ tornato?-

 

-Già..-

 

-E dimmi com’è andata?-

 

-Benissimo Arimi..benissimo-

 

-Quindi gli hai raccontato tutto!-

 

-Certo! Gli ho detto di quanto sono felice ora co Daniel, che vogliamo avere un bambino..-

 

-Mi sono persa qualcosa?-

 

-Ahahaha…sono completamente impazzita è?!-

 

Miki rideva senza motivo.

Arimi cambiò sguardo. Una nuova atmosfera. Serietà.

 

-Miki..mi spieghi perché?-

 

-Non lo so Arimi, non lo so..è stato più forte di me-

 

-Immagino quanto abbia sofferto nel sentirlo..-

 

-Aho no guarda! Stai tranquilla…mi ha detto che ha nei progetti futuri un bel matrimonio con quella vipera di Giuly quindi..-

 

-Ma cosa c’entra! Dovevi dirgli la verità!!-

 

-Lo so hai ragione..ma ormai lui ha rinunciato a me..per sempre..ed..ed io..non voglio più soffrire-

 

-Quindi meglio mentire?-

 

-si meglio mentire…scusa sono stanca torno a casa..-

-Ma la cena!-

 

-Non ho fame..scusa Arimi..ci sentiamo più tardi..-

 

-Hai preparato tutto?-

 

-Si sono pronta..ci accompagna Ginta? O dovrò chiamare un taxi?-

 

-No no si è preso un giorno dal lavoro tranquilla!-

 

-Ok notte allora a domani!-

 

-A domani!-

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Bussano nella stanza 146

Giuly apre la porta.

 

-Mi devi fare un favore..-

 

-Yu tutto bene?-

 

-Ecco vedi..come te lo spiego..nei prossimi giorni ci sarà una cena con tutti i miei amici e..-

 

-Si?-

 

-Dovresti fingere di essere ancora la mia ragazza!-

 

-Tu sei tutto matto!..ti ricordi che sei stato tu a darmi il benservito e su un aereo per di più!-

 

-…-

 

-Cos’è vuoi continuare a fingere di essere il ragazzo che ha dimenticato il suo unico grande amore e che adesso è tanto felice con la ragazzina americana?..No grazie-

 

-Ti prego..ho bisogno di fingere, ho bisogno di credere che se adesso Miki è felice con Daniel a me va bene..ho bisogno di te..-

 

-Quanto avrei voluto sentire queste parole da te in altre circostanze…e va bene Yu..fingeremo.-

 

-Grazie..davvero. Notte!-

 

Una prima risposta alla domanda “E se non fosse finzione?” era giunta

Yu aveva lasciato Giuly subito dopo aver parlato con Miki quella notte in aeroporto

Non l’aveva mai amata…ma le voleva bene.

Yu tornò in camera. Una doccia veloce. Il letto.

La mattina dopo il suono del cellulare lo svegliò.

 

-ahhhhhhh….Pronto chi è?-

 

-Ehm..dallo sbadiglio credo di averti svegliato!-

 

-Ginta!Amico mio come stai?-

 

-Bene bene..e te invece? Quando ieri Arimi mi ha detto che ti trovavi in Giappone ti giuro ero veramente felice!-

 

-Sono felice anch’io di sentirti..senti mi vesto, mezz’ora e ci vediamo per la colazione che ne dici?-

 

-mi piacerebbe ma devo accompagnare Miki in stazione...dopo prenderà l’aereo..o la devo accompagnare in aeroporto?..oddio non ricordo più eh eh..la vecchiaia..-

 

-Scusa come? Miki e Daniel partono? Non me lo aveva detto, e dove vanno?-

 

-Ahahah questa si che è bella Yu!..cos’è hai imparato tutto insieme il senso dell’umorismo dagli italiani?-

 

-Continuo a non capire!-

 

-Ma dai lo sai benissimo! Miki ha lasciato Daniel solo all’altare..non si è presentata al matrimonio no?!-

 

-…-

 

-Ehi? Ci sei rimasto..credevo lo sapessi..anche perché il motivo di questo sei tu!-

 

-Io..lei..non è sposata..ma…e sta partendo?-

 

-Si vuole cambiare un po’ aria..l’ospiterà Su per un po’-

 

-Capisco..quindi non si è sposata..mi ha mentito..come io ho mentito a lei..pazzesco..-

 

-Cosa Yu, scusa non ho capito..-

 

-Nulla nulla Ginta…ascolta!-

 

-Dimmi? Non farla partire..fingi che non funzioni la macchina..sentiti male..ma non farla partire!-

 

-Ma…ma Yu?? Pronto?...e adesso che mi invento con Arimi?-

 

Sarebbe proprio da dire altra corsa, altro giro..o meglio altro volo.

Yu non credeva possibile che fosse vero. Non si era sposata. Non amava Daniel

Amava lui. Solo lui.

 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Yu raggiunse in fretta la casa dell’amico.

Notò che la macchina era ancora lì posteggiata. tirò un respiro di sollievo.

Suono al campanello..gli aprì l’amico.

 

-Ginta! Dov’è Miki?-

 

-Yu..ma come faccio a dirtelo?-

 

-A dirmi cosa?-

 

-All’ultimo momento ha deciso di prendere un taxi..credo si trovi già in aeroporto-

 

-Va bene..-

 

-Si?-

 

-Certo che problema c’è…mi presti la macchina?-

 

-Se proprio insisti..tieni le chiavi…buona fortuna amico mio!-

 

-Corroooo…-

 

La macchina si allontanava, nel frattempo Arimi uscì e strinse forte la mano del marito.

Speravano..speravano..Yu, sperava.

Il ragazzo arrivò confuso ma stranamente felice.

Girò per quell’immensa struttura in cerca di lei.

Non riusciva a comprendere molto da quel via vai di persone, cosi decise di chiedere aiuto e si recò nella zona informazioni…sorpassò tre, quattro persone che facevano la fila davanti a lui. Mandò al diavola l’educazione a lui tanto cara.

 

-Buongiorno..scusi la prego mi dica che il volo per San Francisco non è ancora partito-

 

-Un attimo controllo..-

 

-Faccia in fretta..è importante..-

 

-Si..si..-

 

-Si cosa?-

 

-E’ partito..grazie arrivederci!-

 

-Perfetto..perfetto..-

 

Yu continuò a girovagare per quel posto.Con un solo pensiero.

Miki.

Aveva perso le speranze..si avvicinò al vetro posto nella sala d’attesa da cui si scrutavano gli aerei in partenza.

Era finita.

Doveva andare cosi…e la gente partiva..e la gente arrivava.

 

 

FINE…..OPPURE NO?

 

Il ragazzo stava risalendo sulla macchina di Ginta per diretto in albergo.

Salutare gli amici e tornare in Italia. Questo ora desiderava.

Quando…

 

-Sei gentile a darmi un passaggio..-

 

-Miki?!-

 

-Non sarei mai partita…in realtà non mi sono mai nemmeno sposata-

 

-Ed io non ricordavo neanche il nome di Giuly-

 

Ci fu silenzio. Si guardavano. Si amavano.

 

-Ed il biglietto che hai in mano?-

 

-Partenza Tokyo arrivo Italia…all’ultimo momento ho cambiato il mio biglietto..volevo raggiungerti…Yu non voglio perderti-

 

-Ti amo Miki…vieni qui-

 

Si baciarono..finalmente si strinsero.

Di certo per tutte le bugie, l’emozioni compresse l’uno per il “bene” dell’altro, avrebbero benissimo potuto vincere un Oscar.

Yu le accarezzava i capelli. Gli occhi di Miki splendevano di una luce ritrovata.

Si amavano e questa volta la loro favola non si sarebbe persa tra le pagine grigie di un libro sbagliato…

Yu guardò la sua principessa. Sorrise. Erano felici..

 

-Sai una cosa?-

 

-No dimmi?-

 

-Mi hanno detto che sposarsi a Venezia sia bellissimo…mi accompagni a fare un altro biglietto per l’Italia?-

 

-Ehm..Yu?-

 

-Si?-

 

-Già fatto…-

 

-Ti amo principessa…-

 

-Ti amo marmalade boy…-

 

La vita a volte spinge le persone a fare o a dire cose di cui non sono realmente convinte.

La vita a volte sbaglia, a volte siamo noi che sbagliamo per lei…

L’amore, quello vero però riconosce ogni errore…e pur perdendo tutte le battaglie..

 

 

HA SEMPRE LA VITTORIA IN MANO……

                                   FINE (QUESTA VOLTA VERAMENTE!)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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