My Days With You

di Midnight Writer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 0 ***
Capitolo 2: *** Day 1 ***
Capitolo 3: *** Day 2 ***



Capitolo 1
*** Day 0 ***


Era davvero difficile notarlo, quello sconsolato pattinatore giapponese che sfogava i suoi dispiaceri nel costoso champagne che offrivano al banchetto. 
Per gli altri, forse, ma per Victor era sin da subito stato difficile non notarlo.
Non era la prima volta che si fermava a guardarlo da lontano; aveva persino provato ad attaccare bottone poco prima, chiedendogli di scattare una foto insieme, ma Yuri si era rifiutato; il vero e proprio fulmine d'amore arrivo in seguito però.
Anche lui si chiedeva come avesse fatto ad innamorarsi di quel fallimentare pattinatore ubriaco, eppure quando gli aveva chiesto con quegli occhi accesi di una luce che non aveva mai visto di diventare il suo coach, Yuri era stato il pensiero fisso di Victor.
Non era stato l'alcol a dettare le sue parole, l'alcol si era limitato a disinibirlo e dargli la forza di esprimere un suo desiderio nascosto .
Non riusciva a smettere di pensare a lui, perché nonostante fosse arrivato ultimo, nel suo modo di pattinare c'era qualcosa che in nessun altro aveva mai visto, nemmeno in se stesso: sembrava come se la musica fosse creata dal suo corpo, e non messa in sottofondo, come se fosse un musicista e non un pattinatore.
Già questa sensazione da sola era stata la causa delle attenzioni particolari che Victor aveva iniziato a rivolgere al giapponese; essendo sempre inspiegabilmente respinto.
Con la fine del Gran Prix Final, Victor decise di provare a dimenticare quel ragazzo in ogni modo, senza però riuscirci . 
Ci pensava e ripensava, sempre, in ogni momento, finché un giorno, navigando distrattamente su YouTube, notó il video di un pattinatore che copiava la sua routine del Grand Prix.
Ma non era un pattinatore qualsiasi; era proprio lui: il video era privo di musica, eppure Victor riusciva a sentirla, e non perché ormai la conosceva a memoria, bensì perché il corpo di Yuri come sempre pareva creare la musica che sentiva nella sua mente, quelle dolci note accompagnate da quella voce possente che cantava in italiano: la lingua più bella del mondo.
"Stammi vicino, non te ne andare.", diceva la canzone, e Victor sentì come se quel richiamo d'amore disperato fosse rivolto a lui.
Non riuscì più a resistere; molló tutto e partì per il Giappone.

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Capitolo 2
*** Day 1 ***


Yuri gli sembrava sempre così distaccato... 
Perché? 
Non si ricordava davvero nulla allora, di quella sera in cui la scintilla era scoccata. Eppure, più lo guardava, più si convinceva che il desiderio espresso da Yuri di averlo come coach non fosse semplicemente dettato da una mera aspirazione professionale, pensava che ci fosse qualcosa di più; voleva che ci fosse qualcosa di più. 
Eppure era impossibile che non si ricordasse nulla, quindi decise di provare un metodo più funzionale.
Certo non si aspettava la reazione che ebbe quando prese il mento di Yuri tra le dita e gli parlò, col viso così vicino al suo, con così tanta voglia di baciarlo eppure così poca sicurezza. 
Era una sensazione nuova l'insicurezza per lui: era sempre stato così ossessionato dal bisogno di sorprendere il pubblico e così appagato dalle sue continue egregie riuscite da non aver mai pensato di fallire effettivamente in qualcosa; soprattutto se quel qualcosa consisteva nel conquistare qualcuno e farsi ricordare. 
Come poteva il moro fuggire così da lui? Sempre, senza remore, scappava dalle sue braccia e si rifiutava di dormire accanto a lui. 
Victor Nikiforov non era una persona abituata ad essere rifiutata, quindi il fatto che Yuri fosse così distaccato nei suoi confronti lo feriva; non nell'orgoglio, ma nei sentimenti più arcani e profondi, perché dopo averlo visto a quello che ingenuamente pensava fosse il suo stato di maggiore debolezza, dopo che cupido aveva ancora una volta preso parte al folle gioco da lui creato e si era divertito a farlo innamorare... Yuri continuava a non ricordare nulla.
Quella notte il pattinatore russo andò a dormire con un peso mastodontico sul cuore, rannicchiandosi sul suo futon e stringendo il duo morbido cane tra le sue braccia, là dove avrebbe desiderato che invece ci fosse Yuri, e sentì gli occhi pizzicare, e le  guance bagnarsi e la gola stringersi, strozzando ogni suo respiro.
Sentiva i singhiozzi sopraggiungere, ma non si permise di lasciarne scappare nemmeno uno: mai avrebbe permesso che qualcuno lo sentisse o vedesse in quello stato. 
Come poteva una persona avere un ascendente così forte su di lui, tale da addirittura farlo piangere? 
L'ultima volta che aveva pianto era stata nel giorno in cui aveva deciso di separarsi dalla sua lunga chioma argentea, ma quella era tutta un'altra storia. 
"Allora non ricorda proprio nulla, eh Maccacnin." Disse accarezzando la testa dell'animale mentre le lacrime continuavano a bagnare il cuscino e i respiri continuavano ad essere difficili : quella frase divenne quasi un mantra per quella notte, non lo abbandonò finché lo sfinimento non ebbe il sopravvento. 
Prima di cedere all'abbraccio di Morfeo, però, prese un'importante decisione: sarebbe riuscito a conquistare Yuri senza tener conto di quell'avvenimento, facendo a malincuore finta che tutto ciò non fosse mai successo, e avrebbe fatto innamorare il moro di lui; per la prima volta nella sua vita, avrebbe combattuto per qualcosa di diverso da un disco d'oro: avrebbe combattuto per una persona,e ciò lo meravigliava. 
Per Victor era sempre stato piuttosto difficile provare meraviglia o stupore, quindi si era sempre spasmodicamente chiesto cosa accadesse nel cuore del suo pubblico; adesso aveva capito. 
La meraviglia è una forma prima d'amore, e nel realizzare questo si sentì già un passo più vicino a Yuri.
 "Ama tamquam osurus."  (Ama come se in seguito dovessi odiare)
Così diceva il famoso rettore latino Cicerone, e Victor era deciso a fare di quelle tre parole la sua vita: era disposto a farsi odiare prima, o anche dopo la sua vita da coach, pur di ricevere anche un solo attimo d'amore lucido dal suo Yuri. 
Perché sì, era già suo; lo era sempre stato, e Victor lo avrebbe dimostrato a se stesso e a lui.
In quella notte figlia del pianto, Victor dormì sotto l'ala protettrice del sorriso che questa novella sicurezza aveva fatto nascere in lui.

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Capitolo 3
*** Day 2 ***


"Potresti avere un lato seducente che nessuno conosce."
Mentiva. Lui lo conosceva eccome, quel lato seducente di cui sopra, e conosceva più che bene la storia della coreografia: una storia di innocente e inconsapevole seduzione nella quale uno dei due protagonisti deve aver pensato stupidamente che in amor vince chi fugge, abbandonando brutalmente l'innamorato e dimenticandosi di esso.
Tutti si chiedevano come mai avesse deciso di assegnare la coreografia 'Eros' a Yuri piuttosto che a Yurio che aveva decisamente una personalità più focosa; la risposta era tanto semplice quanto segreta: perché Victor voleva essere sedotto ancora una volta. 
Voleva che il suo Yuri lo facesse innamorare di nuovo, stavolta consapevolmente, e voleva che si ricordasse di ciò che aveva fatto, anche senza mai sapere che lo aveva fatto innamorare.
Voleva masochisticamente rivedere quella storia e risentire quella musica d'amore disperato originate dal corpo dell'oggetto di ogni suo desiderio.
Voleva che i suoi occhi si illuminassero ancora una volta come si erano illuminati la prima volta.
Voleva avere un momento di onirico idillio erotico in mezzo a quel mare di momenti in cui Yuri respingeva le sue avances. 
In fondo non desiderava troppo: avrebbe soltanto voluto non doversi trattenere dal  poggiare le sue labbra su quelle del moro, come quando gli aveva detto quella frase sul suo lato seducente.
In fondo non gli interessava di essere l'uomo scapolo più desiderato al mondo.
In fondo avrebbe soltanto voluto essere desiderato da lui. 




Note autrice:
Scusate se questa parte è molto corta e fa un tantino schifo e mi dispiace tanto di deludere le vostre aspettative che mi pare di capire fossero molto alte, ma purtroppo questo periodo per me è abbastanza triste e basta davvero poco per farmi scendere l'umore sotto zero (ad esempio una foto di Cosplayer in coppia) e capirete che quindi dato questo poi vado in blocco per un paio di giorni per quanto riguarda storie di argomenti romantico, che poi sono quelle che scrivo quasi esclusivamente).
Questo per dirvi che per questo capitolo è andata così e non ho intenzione di cancellarlo o cambiarlo, perché come tutto è una testimonianza della mia vita; vi prometto che la prossima parte sarà migliore.
Vi ringrazio tantissimo per il semplice fatto che mi seguite, e prometto di scrivere capitoli migliori d'ora in poi, solo abbiate un poco di pazienza.
Grazie davvero a tutti.

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