Sukui

di Leah Argent
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo e Regolamento ***
Capitolo 2: *** OC Accettati ***
Capitolo 3: *** Capitolo Uno - Ci sono cose che terrò solo per me ***
Capitolo 4: *** Capitolo Due - Preferisco non creare problemi agli altri ***



Capitolo 1
*** Prologo e Regolamento ***


Sukui

Non rimandare a domani
​quello che puoi fare oggi.

 

I'm sorry,

I couldn't save you. ”

 

 

 

Il platano picchiatore si stava attorcigliando come suo solito facendo cascare una sua verde foglia sul prato primaverile. Il sole era alto nel cielo e il venticello fresco ti dava sollievo dai suoi raggi.

«Ecco qui.» dissi estraendo una piccola cassetta metallica dal terreno. La aprii e iniziai a distribuire le lettere che 10 anni prima avevamo scritto per i noi del futuro.

«C'è anche una nostra foto.» dissi estraendola, le lacrime erano già sulla soglia dei miei occhi cristallini. Non riuscivo a sopportarlo, ogni volta che ripenso a quei tempi mi maledico mentalmente per non aver impedito che tutto quello fosse successo.

 

10 anni prima

 

So già cosa scriverò oggi sul mio diario:

 

“ 1 Settembre:

la prima volta in cui sono

arrivata tardi al binario 9 ¾. ”

 

Vi starete chiedendo perchè sono arrivata tardi... al sorgere del sole il mio gufo dal piumaggio bianco picchietto con fervore sulle ante della finestra di camera mia.

Aveva nel becco una lettera e fin qui nulla di strano, a parte il fatto che come mittente riportava il seguente nome: Grethe McHonnor, il mio nome.

 

 

L e a h s C o r n e r

 

Eccomi qui con una nuova interattiva...

Mi servono 6 OC:

-3 femmine

-3 maschi

Saranno tutti e 6 più la mia OC e i 3 pg della NG un gruppo di amici. :)

 

REGOLE:

-Potete partecipare con 2 OC a testa che poi sceglierò con un'accurata selezione;

-In recensione scrivete: sesso, casa, anno, ruolo dell'OC e anche un commento sul prologo;

-Potete mandarmi gli OC entro e non oltre 10 gennaio, l'11 posto gli oc scelti;

-Compilate tutta la scheda, mi servono solo del V/VI/VII anno

-NON sparite;

 

Ora vi lascio la scheda:

SCHEDA:


Nome:

Soprannome*:

Secondo nome*:

Cognome:

Sesso:

Orientamento sessuale:

Anno scolastico:

Casa:

Stato di Sangue:

Famiglia (descrizione molto breve caratteriale e fisica dei genitori e il rapporto dettagliato con loro):

Storia (anche quello che è successo dopo la scuola in quanto la storia avrà delle scene nel futuro):

Avvenimenti importanti (ciò che ha definito il suo carattere, importante):

Carattere (più dettagliato meglio è):

Rimpianti/Rimorsi (se ne ha):

Passioni/Hobby:

Paure e fobie:

Cosa ama:

Cosa odia:

Prestavolto (personaggio famoso):

Aspetto (descrizione a 360°, sia viso che corpo, espressioni che fa spesso, atteggiamenti, tick... tutto):

Aspetto tra 10 anni (stessa cosa di sopra):

Patronus:

Amortentia:

Animale Domestico*:

Materie preferite:

Materie odiate:

Materie in cui eccelle (non tutte):

Materie in cui non riesce (almeno una):

Quidditch*:

Ruoli Scolastici*:

Come reagisce alla morte di un amico:

Tipologie di persone con cui non si trova proprio:

Tipo di persona che potrebbe piacergli (sia carattere che aspetto, decideró io poi chi si accoppia con chi):

Tipi di persone con cui va d'accordo:

*i campi con l'asterisco sono facoltativi

 

 

Personaggi New Generation e Mia OC:

Grethe McHonnor, V anno, Corvonero 


Rose Weasley, VI anno, Corvonero

James Sirius Potter, VII anno, Grifondoro 

Scorpius Hymperion Malfoy, VI anno, Serpeverde

 

 

Leah Argent

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Capitolo 2
*** OC Accettati ***


Oc Accettati

 

Everybody is the protagonist of their own story.

And the thing about stories is that not all of them have a happy ending.

But some do.”

 

Ei ciao,

Devo dire che mi avete inviato degli oc veramente fantastici. Davvero, complimenti mi avete reso la scelta molto difficili.

Devo ammettere che ce n'erano alcuni caratterizzati molto bene altri che invece lasciavano un po' a desiderare.

Ma solo alcuni si adattavano perfettamente alla mia storia e devo dire che sono molto felice di averli trovati.

Prima di lasciarvi alla lista vorrei dirvi alcune precisazioni:

  1. Non tutti gli Oc avranno la stessa importanza all'interno della storia. Per questo ho deciso di dividerli in Principali e Secondari.

  2. Devo fare alcune domande ad alcuni di voi, quindi se vi trovate un mio messaggio non preoccupatevi: sono solo delle domandine easy.

  3. Dico fin da subito che non aggiornerò con regolarità, anzi potranno passare mesi tra un aggiornamento e l'altro ma giuro che io finirò questa storia. Però vi pregherei anche a voi di non sparire (non vorrei ripetere la pessima esperienza della mia altra interattiva).

  4. Non tutti avranno una relazione, quindi spero che non vi arrabbierete per questo.

 

Detto questo ecco gli OC:

 

Principali

 

Fabian “Ian” Jason Nott, VII, Serpeverde


Felix Peter Ashton, V, Tassorosso

Low Key Lyesmith, V, Tassorosso

Grethe McHonnor, V, Corvonero

Heater Renée Crawley, VII, Tassorosso

Kristal “Kris” Anne Andersen, VI, Serpeverde

 

Secondari

 

James Sirius Potter, VII, Grifondoro

Jason Hanry Grant, VII, Grifondoro

Scorpius Hymperion Malfoy, VI, Serpeverde

Beatrix “Trix” Penelope Campbell, VII Grifondoro

Rose Weasley, VI, Corvonero





Leah 
Argent

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Uno - Ci sono cose che terrò solo per me ***


Capitolo Uno
Non voglio che sappiano
dei miei problemi
e delle mie sofferenze.
Sono cose che terrò solo per me.”


“Mi ritrovo, a 25 anni, con tanti rimpianti...” pensai tra me e me mentre il vento soffiava tra i miei capelli.
Rivedo per qualche istante la me di 10 anni fa sul ponte con tutti i suoi amici. Ero felice e questo era grazie a loro.
Mi voltai e li vidi ancora chini sulla cassetta di metallo tutta ammaccata.
«Oltre alla foto c'è pure un poster di Victor Krum.» disse Low, estraendolo e poggiandolo a terra.
«Chissà perchè è lì.» rise piano Reneé lanciando un'occhiatina all'amico.
Vedendomi lì, in piedi e sola, Fabian, mio marito, mi si avvicinò e mi allungò una lettera: La sua lettera.
Le lacrime iniziarono a scendere copiose dai miei occhi così da indurre Fabian ad abbracciarmi.
«Ricorda: Non è colpa tua.»
***
 
Corsi giù dalle scale, ero tremendamente in ritardo. Il baule era già pronto in macchina ma come mio solito l'organizzazione non era il mio forte.
«Grethe, Tutto apposto? Ti manca niente?» chiese mia madre sbucando dalla cucina con il suo grembiule a quadretti gialli.
Guardai il mio orologio da polso e il mio cuore perse non uno, ma un centinaio di battiti
«Oh no!» impallidii e fuggii fuori dalla porta. Alla velocità della luce.
L'ultima cosa che sentii fu un mormorio soffocato di mia mamma che diceva qualcosa come “non arriverà mai in tempo”.
Salii sulla macchina e papà partì all'istante.
Mancavano 20 minuti alla partenza del treno ed io ero imbottigliata nel traffico londinese.
«Papà, la faccio a piedi.» dissi aprendo la portiera per poi essere subito dopo bloccata.
«E come pensi di fare con il baule?» chiese guardandomi stupito.
«Lo farai arrivare direttamente ad Hogwarts. Dai su, non ho tempo da perdere.»
«Ti voglio bene, tesoro.» urlò chinandosi poco sul sedile del passeggero.
«Anche io.» gridai di rimando e iniziai a correre tenendo stretto lo zainetto sulle mie spalle. Dopo poco il fiato si era già fatto pesante e non vedevo l'ora di arrivare alla barriera.
Arrivata a King's Cross guardai il grande orologio: 2 minuti alle undici.
Mi maledissi mentalmente per non essermi svegliata prima e per aver perso tempo con quella stupida lettera probabilmente opera di uno scherzo.
***

Io e miei amici eravamo tutti già sul treno.
«Chissà dov'è Grethe.» chiese Kristal esprimendo ad alta voce il pensiero di tutti.
Era una ragazza di Serpeverde con grandi occhi azzurri e i capelli castano-ramati, come amava definirli lei.
«Ecco, la vedo!» esclamò Scorpius iniziando a sporgersi dal finestrino per salutare la ragazza bionda.
Mi alzai dal sedile e la vidi correre verso di noi, paonazza in viso. Prima che potesse entrare nel vagone la bloccai sulla porta in un caloroso abbraccio.
«Mi sei mancata da morire Grethe.» dissi stringendola più che potevo.
«Anche tu Fabian.» sussurrò. Cavolo se mi era mancata, probabilmente l'unica cosa che mi fa venire a scuola tutti gli anni è lei.
«Piccioncini, ora potete anche staccarvi.» esclamò con fare ironico Kristal.
«Lasciacela un po' anche a noi.» aggiunse in seguito Beatrix, una ragazza dai capelli biondi ondulati sulle spalle e degli occhi particolarissimi: l'occhio destro era cristallino mentre quello sinistro era per metà verde e per metà marrone.
«Non vedo l'ora di arrivare a casa.» aggiunsi in fine osservando i miei amici intenti nel scambiarsi abbracci.

 
***

Primo giorno di scuola e le lezioni sono già iniziate.
Per noi ragazzi del V anno è anche un anno complicato in quanto dovremo affrontare il G.U.F.O.
«Quanti G.U.F.O. vuoi ottenere?» mi chiese Low mentre attraversiamo il lungo corridoio brulicante di studenti.
«Non ho ancora pensato a questo.» risi «ma presumo tu voglia chiedere una Giratempo alla McGranitt per ottenerli tutti e 12.»
«Proprio così.» aggiunse aggiungendo alla fine uno sbuffo che stava ad indicare il nostro arrivo nell'aula di trasfigurazione.
Il povero Low e trasfigurazione erano proprio su due pianeti diversi e ogni anno questa distanza tra i due aumentava sempre più.
Ci sediamo al tavolo più vicino alla porta così da facilitare l'uscita a Low alla fine della lezione.
«Buongiorno ragazzi.» disse la professoressa McGranitt sedendosi alla cattedra.
«Per voi del 5 anno la classe è la stessa, quindi immagino non ci sia niente di nuovo. In ogni caso impegnatevi al massimo anche quest'anno perchè dovrete superare il G.U.F.O.» disse la professoressa dopo un lunghissimo sproloquio.
«Sempre molto formale.» chiese Low a bassa voce facendomi sogghignare.
In quello stesso istante la porta dell'aula si spalancò mostrando un ragazzo di media altezza, con la carnagione chiara e gli occhi azzurri.
«Le sembra questo il momento di arrivare, signor Ashton?» chiese guardandolo attraverso i suoi spessi occhiali metallici.
«Mi scusi professoressa, s-solo che...» disse evidentemente imbarazzato con le gote rosse.
«Forza si sbrighi e vada al suo posto.» e obbedì, sedendosi al banco davanti al nostro.

 
***

L'ora di pranzo arrivò velocemente e come nostro solito io e i miei amici ci incontravamo prima di entrare in Sala Grande.
«Grethe, Low! Forza, andiamo!» disse Jason Hanry Grant, un ragazzo del settimo anno di Grifondoro con capelli scuri, occhi azzurri e viso spigoloso.
«Sbrigatevi, mancate solo voi!» disse Reneé, una ragazza tassorosso del settimo anno con lunghi capelli lunghi e mossi, due grandi e dolci occhi verdi «Forza, che ho voglia di mangiare il pollo arrosto!» aggiunse infine.
«Eccoci.» annunciò Low con le mani in tasca sfoggiando un sorriso a 32 denti.
«Ora puoi andare a sbranare il tavolo, piccoletta.» disse Kristal picchiettando la sua mano sulla testa della mora.
«Ehi! Sarò pure bassa ma sono più grande di te.» e detto ciò si voltò andandosi a sedere al suo tavolo.
Gli altri poco a poco la seguirono finchè non rimanemmo soli io e Fabian all'entrata della Sala Grande.
«Ian, vedi quel ragazzo che sta arrivando tutto solo in Sala Grande? Beh, si chiama Felix e fa trasfigurazione con noi e oggi è arrivato in ritardo.» dissi osservandolo avvicinarsi.
«Chissà cosa ha detto la McGranitt.» rise girandosi ad osservarlo.
«Non sembra avere molti amici.» aggiunsi guardandolo con un velo di tristezza negli occhi.
«Invitalo a sedersi vicino a te a pranzo, no?» chiese.
Io scossi la testa in segno di negazione «No, Ian. Sai che sono timida e mi stresso quando sono sottopressione.»
«Allora glielo chiedo io per te.» e prima che potessi dire altro aveva già posto la fatidica domanda «Ehi tu! Ragazzo tassorosso.»
Il moro lo guardo con sguardo interrogativo «Ti chiami Felix, giusto?»
«S-sì.» disse avvicinandosi un poco.
«Ti va di sedersi vicino a Grethe» disse indicandomi «oggi a pranzo? Così potete fare amicizia!» nel frattempo la mia faccia era diventata paonazza e le gote mi erano andate a fuoco.
«Io in verità non posso.» disse lanciando una veloce occhiata alla Sala Grande.
«Dai, ti divertirai. Poi dopo pranzo raggiungeteci in giardino mi raccomando.» e detto ciò, dopo un po' di titubanza accettò e ci dirigemmo verso la tavolata giallo-nera.

 
***
 
Finito il pranzo succulento, era ora di meritato relax nel giardino principale.
Appena arrivati sul prato erboso, i miei amici erano già tutti seduti in cerchio.
Eravamo ancora entrambi imbarazzati dalla situazione tanto da non aver spiaccicato parola per tutta la mattinata.
«Eccovi, ci stavamo preoccupando!» disse Kristal,poggiandosi col corpo sugli avambracci.
«Scusate il ritardo.» dissi sedendomi a gambe incrociate accanto a Fabian.
«Dai, Felix, siediti che te li presento.» disse il dai capelli castani e occhi cristallini.
«Loro sono Low. Low Layesmith e Scorpius Malfoy.» disse indicando prima il ragazzo dai tratti orientali e poi il biondo.
«Poi ci sono Rose Weasley, Kristal Andersen e Beatrix Campbell» indicò prima la corvonero, poi la serpeverde e infine la grifondoro.
«Passiamo poi a Jason Grant e Heather Crawley.» disse prima di essere fulminato da una Reneé poco arrabbiata per aver usato il suo nome di battesimo «ma ti consiglio di chiamarla Reneé o potrebbe essere l'ultima cosa che fai.» rise.
«Per ultimi ma non meno importanti: James Potter, Grethe McHonnor e io, Fabian Nott ma puoi chiamarmi Ian.» concluse sfoggiando un sorriso sghembo.
«Piacere a tutti.» disse accennando un sorriso.

 
***

Era ormai sera, io e le mie compagne di stanza eravamo già pronte per andare tra le braccia di Morfeo.
«Buonanotte ragazze.» disse Reneé sbadigliando e girandosi dall'altra parte rispetto alla mia.
Dopo aver finito di scrivere il mio diario mi distesi a letto.
Avevo già le coperte fino al mento e le palpebre si facevano già pesanti sui miei occhi quando istantaneamente mi ricordai di una cosa: la lettera.
Sgattaiolai velocemente fuori dal letto per scendere giù sui divanetti divanetti dove avrei avuto un po' di pace per leggerla e capire quel che stava succedendo.
Mi adagiai sul velluto giallo e la scartai:

 
"Cara Grethe McHonnor,
La me stessa del mio V anno di Hogwarts. Come stai?
Ti sto scrivendo questa lettera da 10 anni nel futuro.
Scrivo a te, quando sei ancora tra quelle mura, perchè vorrei facessi una cosa importante per me. In questa lettera scriverò in ordine cronologico gli avvenimenti che accadranno e la scelta che vorrei tu prendessi per me, così da non ripetere gli stessi errori."

«Da 10 anni nel futuro?» pensai continuando a scorrere il miei occhi sulla carta da lettera.
 
“1 Settembre:
la prima volta in cui sono
arrivata tardi al binario 9 ¾."

«Ma come fa a sapero?!» mi domandai. Curiosa continuai a leggere cercando di capire se si trattasse di un po' di fortuna oppure fosse reale.
 
"Un ragazzo di Tassorosso arriverà tardi
a lezione di trasfigurazione.
Il suo nome è Felix Ashton,
si siederà davanti a te."

«Non può essere che...»
 
"Rifiuterà l'invito di sedersi vicino a te a pranzo.
Oggi è l'unico giorno che vorrei non lo invitaste.
Ti prego."

«Perchè mai non avremmo dovuto invitarlo?» mi chiesi.
Andai a recuperare il più veloce possibile il mio diario, per verificare se fosse vero dovevo verificare una cosa: le calligrafie.
Ritornai su divanetto e osservai, ogni curva, i puntini sulle I, le m e le n. Osservai tutto e notai che era la stessa. Mi accasciai e mi lasciai andare con un lungo sospiro. Non poteva essere vero, non poteva essere che la me del futuro mi scrivesse una lettera. Dovevo assolutamente mantenere il segreto e fare tutto ciò che mi diceva, almeno quella è stata la mia intenzione fin dall'inizio.



L e a h s C o r n e r :

Buon pomeriggio lettrici!
Dopo mesi di inattività eccomi qui con il primo capitolo!
So che molte di voi avranno pensato che fossi una delle solite scrittrici di fanfiction interattive che si fanno inviare i personaggi e poi puff spariti nel nulla, ma ninvece eccomi qui.
Son una ragazza di parola, ho promesso che finirò questa storia e lo farò però ho anche avvisato che sarebbe passato molto tra un aggiornamento e l'altro.
Ora non sto qui a giustificarvi il perchè non abbia potuto perchè penso che siano cose private.
Dopo ciò vorrei vedere se pure voi siete di parola, vedere se oltre tutto siete rimaste e avete aspettato senza perdere le speranze. Fatemi assolutamente sapere che ne pensate di questo primo capitolo! :)
Se vedo che c'è un riscontro dall'altra parte aggiornerò tra una/due settimane, promesso.
Baci,

 
Leah Argent
 
P.S.: Vorrei spiegarvi come mai la storia è scritta in caratteri diversi:
- Il Times New Roman Normale è per i dialoghi al presente
- Il Times New Roman in Corsivo è per i dialoghi al passato
-
Il Comic Sans MS in Corsivo è per le parti della lettera

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Capitolo 4
*** Capitolo Due - Preferisco non creare problemi agli altri ***


Capitolo Due
 
«Farò in modo che il suo sorriso non svanisca mai...
nemmeno tra 10 anni, per sempre. Sì, per sempre.»


Felix non è venuto a lezione di Trasfigurazione per un po' e neanche in Sala Grande o nella Sala Comune si è più visto in giro. Anche se era appena entrato a far parte del nostro gruppo, si sentiva già la sua mancanza e la preoccupazione per questa sua assenza ci aveva preoccupato tutti. Me in primis.
Ero appena rientrata nella stanza del dormitorio e, abbandonato lo zaino vicino al letto con la coperta azzurrina, aprii il cassetto del comodino per prendere il diario quando i miei occhi verdi caddero sulla lettera.
«Quel giorno... non ho fatto quello che c'era scritto. Mi chiedo se abbia a che fare con l'assenza di Felix.» pensai prendendola in mano.
«Forse in questa lettera c'è scritto il motivo per cui non si è più fatto vedere...» la aprii piano piano e, tremante, iniziai a leggere.

 
«20 settembre
Partita di quidditch
Tassorosso-Corvonero.
Mi convocarono alla parita,
ma rifiutai perchè non mi sentivo tanto bene.
Rose mi sostituì, non prese il boccino,
così perdemmo.
Me ne sono pentita.
Ti prego, accetta.
Quel giorno mi sono innamorata di Felix.»

Il mio cuore perse un battito e le mie gote iniziarono ad andare a fuoco.
«Quel giorno mi sono innamorata di Felix» continuava a ripetersi nella mia mente questa frase e, non so perchè o come, ma è come se mi sentissi più felice.
Il cuore prese a battere all'impazzata e un sorriso appena accennato si fece spazio sul mio viso.
Quel pomeriggio avrei partecipato alla partita. Fosse l'ultima cosa fatta.

 
***

Quel pomeriggio non mi sentii molto bene: la pancia iniziò a farmi male subito dopo pranzo e lunghe fitte si intervallavano ad intervallo regolare.
«Rosie, non riesco proprio a muovermi.» dissi contorcendomi sul letto e mostrando un'espressione dolorante.
«Forza Grethe, non ti farai battere da un po' di mal di pancia.» disse sedendosi accanto a me-
Mi lamentai e le diedi le spalle rimanendo chiusa in posizione fetale.
«Va bene,» disse accarezzandomi la schiena «andrò a dire al Capitano che entrerò io al tuo posto.» disse e si alzò. In un primo momento annuii ma poi mi ricordai delle parole della lettera:

 
«Rose mi sostituì,
non prese il boccino,
così perdemmo.»

Faccio davvero bene a saltare la partita?
Penso che il mio rimpianto sia quello di aver lasciato la responsabilità sulle spalle di un'amica e perchè non ho fatto qualcosa che sarei riuscita a fare solo se avessi voluto.
«N-no, aspetta.» e si bloccò sulla porta «gioco io nella partita di oggi.»
Il dolore alla pancia sparirà poi, ma non sarà lo stesso per il rimpianto. Nemmeno tra 10 anni e la me stessa che sta vivendo nel presente no riuscirà a sopportarlo per 10 anni.
Rose e Io quel pomeriggio ci stavamo dirigendo, in tenuta da gioco color blu, nel campo da quidditch quando prima di entrare negli spogliatoi si affianca anche Low accompagnato da Reneé, Jason, Kristal e, non potevo credere ai miei occhi, Felix.
«Felix?» chiesi quasi sorpresa nel vederlo.
«Ehi.» mi salutò facendo un sorriso.
«Ma guarda chi si vede!» aggiunse Rose, quasi più sorpresa di me. «Stai bene?»
Lui annuì continuando a sorridere.
«Che hai combinato per stare assente così tanto?» chiese Reneé.
«Non mi sentivo tanto bene e ho chiesto un permesso alla McGranitt.» disse risultando molto convincente.
«è tardissimo. è ora di andare, Grethe. Ci vediamo in campo bellocci!» disse Rose trascinandomi per un braccio dentro lo spogliatoio.
***

La partita è stata estenuante: un po' per la bravura dei giocatori tassorosso che in quegli anni erano migliorati molto, un po' perchè il mio mal di pancia non voleva proprio saperne di diminuire.
Fui l'ultima ad uscire dallo spogliatoio, sono una lumachina in fatto di preparami in orario. Così uscii tutta sola dallo spogliatoio e notai, seduto vicino ad un muro perso nei suoi pensieri, il ragazzo dalla carnagione chiara e gli occhi azzurri.
«Oh, Felix!» dissi in un sussurro, le mie gote iniziarono già a prendere una tinta rosata.
«Ti è piaciuta la partita?» chiesi con un tono troppo acuto dovuto all'agitazione del momento.
«Diciamo di sì.» abbassò lo sguardo sul prato.
«Mh, perchè?» chiesi sedendomi accanto a lui, i miei capelli biondi erano raccolti in una coda alta.
«Perchè ci avete battuto e alla grande.» disse sorridendo e puntando gli occhi azzurri nei mie verdi.
Sorrisi di rimando e mi persi per qualche secondo in quel mare blu.
«E tu?» mi chiese riportandomi alla realtà «Stai meglio?»
«Diciamo di sì.» risposi facendogli il verso. «anche se fa ancora male.»
«Sai, conosco un ottimo rimedio per il mal di pancia...» disse
«Non credo che esista qualcosa in grado di farlo passare. Sopporterò» dissi ormai rassegnata all'idea.
«Se continui a sopportare e basta, finirai per starci male tu.» disse serio guardandomi.
«Se sarò solo io a perderci, allora meglio così. Terrò duro, funziona no? Ho sempre fatto così, mi sono sempre occupata da sola di me stessa.» chiesi.
«Io me ne accorgerò.» e detto ciò si alzò porgendomi la mano e annunciando che l'unica cosa in grado di far passare il mal di pancia sia una bella tazza fumante di tè.
Le cose scritte in quella lettera si avverano dalla prima all'ultima.
Uno dei rimpianti della me stessa tra 10 anni sarà scomparso davvero?

 
***

Il vento soffiava forte tra i miei capelli biondi lasciati sciolti sulle spalle. Ero in piedi nel campo di papaveri difronte a casa nostra.
«Grethe!» disse Fabian avvicinandosi con il braccio il nostro piccolo dai grandi occhi verdi, Marvin.
«Guarda che bei fiori!» disse porgendomi un mazzo di girasoli.
«Cosa ci devi fare con quei fiori?» chiesi prendendolo in mano.
«Sono per Felix» disse guardandomi negli occhi.
«Non sarebbe felice di ricevere cose simili.» risi.
«Non importa.»

 
«Alla me stessa di 10 anni fa...
Ti aspettano molta felicità e tanta fortuna.
Ti prego, renditi conto della fortuna che hai.
Non lasciartela sfuggire dalle mani.
Ho scritto questa lettera a te,
la me stessa a 16 anni,
perchè non voglio che tu abbia rimpianti
che ti porteresti dentro per la vita.
Ora, 10 anni nel futuro, Felix non c'è più.
Non perdere ciò che per te è importante.
Non distogliere lo sguardo da Felix.»


 
L e a h s C o r n e r:
Buonasera carissmi,
Eccomi qui con il secondo capitolo come promesso.
Vi invito come sempre a lasciare una recensione e a chi non si è fatto sentire l'altra volta, forse, direi che è arrivato il momento (per il bene del vostro OC).
Ora vi lascio e vi auguro ancora una buona serata!

 
Leah Argent

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