His Life and Love

di Sakura Hikari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kiss me, please! ***
Capitolo 2: *** Se l'inverno fosse una persona ***
Capitolo 3: *** Per dirti 'ciao' ***



Capitolo 1
*** Kiss me, please! ***


Kiss me, please!




Prompt di Michelle Hoffman: Yuri on Ice!!! - Viktuuri - Il Natale lo passano a casa di Viktor in Russia e sembra che il russo abbia messo del vischio dappertutto, in modo che ogni volta si debbano baciare. 
Parole: 554 
 



Yuuri aveva ormai imparato che Viktor si lasciava prendere la mano quando si entusiasmava per qualcosa. Le feste natalizie erano l'esempio perfetto: nonostante una riluttanza iniziale, alla fine il suo fidanzato aveva accettato di aiutare Yuuri a decorare la sua casa di San Pietroburgo, dove avrebbero trascorso le vacanze, con festoni, luci ed un albero di Natale, e alla fine Yuuri era sicuro che, alla fine, si fosse divertito più di lui. 
Poi però una mattina era uscito per fare compere, e al suo rientro aveva trovato appeso del vischio in ogni angolo libero della casa: vischio. Vischio sulle porte, sulle finestre, sui mobili, sopra gli specchi nell'ingresso e nel bagno, e persino sopra il loro letto e il tavolo in cucina. 
"Viktor?", lo chiamò Yuuri, tentando senza successo di mantenere un tono di voce rilassato, nonostante il nervosismo stesse prendendo il sopravvento. "Perché ci sono così tanti rametti di vischio in casa?" 
"Bentornato Yuuri!", esclamò Viktor, facendo capolino dalla camera da letto. "Beh, fa parte della tradizione, no?" 
"Sono abbastanza certo che ne basti uno", ribatté Yuuri, scuotendo la testa. "E dire che fino ad una settimana fa non ti importava molto di immergerti nello spirito Natalizio". 
"Yuuri!", Viktor s'imbronciò. "Non sei carino quando dici queste cose". 
"Beh, è vero", ribatté Yuuri; e siccome presagiva già che quella sarebbe stata una di quelle discussioni che si sarebbero protratte all'infinito, come li era capitato in passato, decise di cambiare argomento. "Ho finito di acquistare i regali di Natale per la mia famiglia. Mi mancano solo Phichit e Celestino", disse, facendo un passo in avanti. 
"Fermo lì!", lo bloccò immediatamente Victor. 
"Non dirlo", disse Yuuri esasperato. 
"Allora non dirò niente, agirò e basta". E un secondo dopo Viktor si introdusse nel suo spazio personale e gli posò un bacio leggero sulle labbra. 
"Victor, è ridicolo", si lamentò. "Lo sai che non hai bisogno di questo genere di tradizioni per convincermi a baciarti, vero?" 
Viktor reclinò la testa di lato. "Oh, fidati lo so. Ma mi dispiace, il vischio resta dov'è. Ci hai provato", concluse con un sorriso serafico. 
Yuuri non era dello stesso avviso. "Posso sempre toglierlo mentre non stai guardando", ribatté. 
"Ho intenzione di passare molto tempo con te, non credo che si presenterà un'occasione del genere". 
"A me sembra che tu ti stia affidando al vischio per essere sicuro che abbia una scusa per baciarti". 
"Sbagliato. In realtà è messo apposta per incentivarti". 
"Ti ho già confermato che non ce n'è bisogno". 
"E allora perché non lo fai?" E Viktor gli rivolse uno sguardo di sfida, che raramente Yuuri gli aveva visto, ma che gli piaceva. Oh, se gli piaceva. "Se ti bacio qui, sotto il vischio, perderebbe d'importanza, non trovi? Ci sarà pure un posto in casa..." 
"Temo di no", lo interruppe Viktor. 
Yuuri trasse un respiro profondo. "In tal caso...". Portò il pollice a tracciare il contorno delle labbra di Viktor, e percepì un senso di trionfo quando questi chiuse gli occhi. Attese ancora un paio di secondi, poi si scostò da lui. "… significa che non posso provarti che dico sul serio, purtroppo. Dovremo rimandare questa conversazione ad un altro momento e in un altro luogo", concluse, e si diresse in salone lasciandolo lì imbambolato.
 


I pensieri profondi di Sakura Hikari
Ho un debole per sassy, top!Yuuri.





 

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Capitolo 2
*** Se l'inverno fosse una persona ***


Se l’inverno fosse una persona




Prompt di Rosa: YOI, Victuuri: Victor tra la neve è l'immagine più bella che Yuuri abbia mai visto. 
Parole: 281 



 
Hasetsu sotto la neve era bellissima. Tutti gli anni Yuuri si meravigliava dell'aura magica che la neve conferiva alla sua città natale, dai tetti delle case e dei negozi incappucciati di bianco ai parchi che si riempivano tutto ad un tratto delle grida e risate dei bambini. 
Quest'anno quel meraviglioso spettacolo era arricchito da un personaggio in più: Viktor. Al pari di un bambino, Viktor danzava sotto i fiocchi di neve, con Makkacchin che saltellava al suo fianco, ridendo e lasciandosi cadere là dove era più abbondante e facendo degli angeli di neve, chiamando Yuuri perché facesse lo stesso. In quei momenti, mentre si trovavano così distesi e senza fiato per il gran ridere, Yuuri si soffermava a guardarlo e memorizzare ogni dettaglio, il modo in cui le sue guance si arrossavano, l'elegante piega del suo sorriso, il suono pieno e vivo della sua risata, i fiocchi che restavano impigliati tra i suoi capelli e che Yuuri - ormai non più timoroso di invadere il suo spazio personale - scostava con una mano, il modo in cui i suoi occhi si accendevano di mille emozioni, gioia, eccitazione, ammirazione, amore. Ed ogni volta Yuuri sentiva il suo cuore battere un po' più forte, e capiva di essersi innamorato ancora un po' di più di Viktor, per quanto ciò fosse possibile, dato che era già perdutamente innamorato di lui. E sapere di aver contribuito seppur in minima parte ad averlo reso così felice gli procurava una tempesta di emozioni: sorpresa per essere stato capace di tanto, un pizzico d'orgoglio per esserci effettivamente riuscito, ma soprattutto empatia, perché provava esattamente le stesse emozioni. 
 



 

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Capitolo 3
*** Per dirti 'ciao' ***


Per dirti ‘ciao’




Prompt di Lisa: Yuri! On Ice, Victuuri, "Person A: *takes a deep breath* 
Person A: hi 
Person B: *actually responding* Oh hi!
Person A: SHIT WHAT NOW *sweats*" 
Parole: 571
 

Note: l'ho resa come una teen!AU e, dal momento che amo troppo il rapporto tra Yuuri e Minako, ho voluto inserirla come sua senpai di un anno più grande. Also, qui Viktor ha i capelli lunghi, essendo ancora un giovincello.




Non credeva di avere davvero delle chances con lui. Insomma, era di Viktor Nikiforov che si stava parlando: statuario, talentuoso, bellissimo, praticamente perfetto sotto ogni punto di vista e totalmente fuori dalla sua portata. Ciò non aveva impedito a Yuuri di covare una cotta stratosferica sin dal primo momento in cui i suoi occhi si erano posati su Viktor. Minako-senpai, da parte sua, trovava la cosa parecchio divertente e non mancava di prenderlo amichevolmente in giro per la sua infatuazione, nonostante le deboli proteste di Yuuri. Altre volte, invece, specialmente quando Viktor era nei paraggi ed il volto di Yuuri si tingeva di tutte le sfumature di rosso, sbuffava esasperata e diceva piano, in modo che solo l'amico potesse sentirla: "Sei incredibile: durante gli allenamenti sei tutto sicuro di te e fuori dalla pista di ghiaccio un agnellino spaventato".  
Sicuro di te non era decisamente il modo che Yuuri avrebbe scelto per descrivere il suo stato d'animo durante gli allenamenti: era sempre stato quel tipo di persona che prima di una competizione viene assalito dall'ansia e dalla paura di sbagliare, e adesso che doveva allenarsi al fianco di Viktor, che quando scivolava sul ghiaccio sembrava una divinità, il nervosismo non voleva saperne di abbandonarlo. Tuttavia, per quanto assurdo sembrasse, non aveva difficoltà nell'eseguire le coreografie – al contrario, si sentiva stranamente impavido e si azzardava ad aggiungere una rotazione in più ai suoi salti, oppure a cambiare alcuni passi del programma mentre lo eseguiva. Qualche volta cadeva provandoci, ma molte volte sentiva un fischio o un'esclamazione di approvazione da parte di Viktor, che gli faceva battere furiosamente il cuore. 
E nonostante questo, non aveva ancora trovato il coraggio di parlargli. "Questa è la parte che non riesco a capire", commentò Minako, mentre si dirigevano insieme alla pista di ghiaccio. "Siete nella stessa squadra, e non vi siete mai rivolti la parola?" 
"Non è vero, senpai. Lo saluto prima di ogni allenamento", mentì Yuuri. 
"Non te l'ho mai visto fare", ribatté Minako, assumendo un'aria sorniona. 
"Significa che oggi scoprirai che ti sbagli", disse Yuuri, mentre una vocina nella sua testa gli diceva che forse era meglio tacere. 
"Benissimo, Viktor è laggiù. Coraggio, muoviti!", disse Minako, rifilandogli una piccola spinta in avanti - e disgraziatamente, Viktor era proprio lì fermo a bordo pista. 
"Va bene, lo faccio. Cosa vuoi che sia", replicò Yuuri con una nota nervosa ben evidente nella voce. Degludì, coprì la poca distanza che li separava, mentre internamente chiamava a raccolta tutto il suo coraggio.
"Ciao Viktor", disse, mettendoci tutta la sicurezza di cui era capace. Probabilmente non ci avrebbe nemmeno fatto caso... 
"Oh ciao!", rispose allegramente Viktor, i capelli che ricadevano su un lato del viso ma che non riuscivano a celare il sorriso smagliante che gli stava rivolgendo. 
...Merda, e ora cosa avrebbe dovuto fare? Non aveva previsto che gli avrebbe davvero rivolto la parola!
Yuuri pensò freneticamente a qualcosa d'intelligente da dire, ed in fretta anche, perché Viktor stava continuando a fissarlo curioso e lui sentiva il viso avvampare dall'imbarazzo...  
"Mi piacciono i tuoi capelli", farfugliò infine, e portò immediatamente le mani alla bocca. No, quello non era davvero quello che aveva intenzione di dire!  
Viktor sgranò gli occhi, visibilmente sorpreso, ma subito il suo volto tornò ad illuminarsi. "Ti ringrazio". 
Yuuri riuscì ad abbozzare un inchino prima di scappare in direzione degli spogliatoi, con più di una mezza idea di rimanervi là dentro per sempre. 




 

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