Un altro Dottore.

di agneeswho
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mattine tranquille, forse. ***
Capitolo 2: *** Oh, Dottore. ***



Capitolo 1
*** Mattine tranquille, forse. ***


Era una di quelle mattine tranquille, sempre un po’ grigie qui a Londra.
Una giornata in cui vorresti rimanere a letto e poltrire fino a diventare un tutt’uno con i soprammobili.
Ma col Dottore non ci sono MAI mattine – o giornate – tranquille…
 
- Hey Clara, mia piccola e dormigliona Clara, sveglia!
+ Uhm, ma che…ma che ore sono? E tu, oh Dottore ma che ci fai in camera mia?!
- Beh, pensavo che fosse arrivato il momento di una nuova avventura ma a quanto pare tu preferisci rimanere lì a poltrire come ogni comune essere umano presente su questa Terra!
+ Ma ti prego, sono solo le sei del mattino! Cos’altro dovrei fare a quest’ora? Tra l’altro la giornata non promette bene ed io oggi non ho l’umore adatto per cacciarmi nei guai con te.
- Oh Clara, per me spazio e tempo sono e saranno sempre relativi quindi adesso alzati da quel letto e partiamo per l’antica Roma!
+ Posso prendere almeno un caffè prima?
- Caffè? Non capirò mai voi umani e queste bevande così…orripilanti. Molto meglio del tè caldo ma lasciamo perdere o sarò costretto a tornare indietro nel tempo e portarti con forza nella vecchia Londra per farti capire quanto buono sia il tè. Allora, andiamo?
 
* poco dopo, sul Tardis *
 
+ Quindi, dove hai intenzione di portarmi? Spero sia un luogo meraviglioso visto che mi hai letteralmente buttata giù dal letto.
- Te l’ho già detto: Antica Roma, 170 d. C.. Devi assolutamente conoscere l’imperatore Marco Aurelio!
+ Bene, continuo a non essere dell’umore giusto ma l’idea di visitare l’antica Roma e le sue meraviglie mi stuzzica più di quanto pensassi.
- Non c’è problema, partiamo all’istan…oH NO NO NO! NON ADESSO!
 
* rumori indefiniti prodotti dal Tardis *
 
+ Dottore, che sta succedendo?
- Il Tardis sembra essere stato attirato da qualcosa, ma non capisco davvero!!
+ Oh bene, ma che splendida notizia! Adesso dovremmo andare a vedere cosa c’è lì fuori, vero?
- Clara, ma tu non impari mai? Mi pare più che ovvio! Uhm osserva…noti nulla di strano?
+ È…è un pianeta abbandonato per caso? Perché il Tardis ci ha trascinati qui?
- Qualcuno avrà bisogno di un Dottore!
 
 
 

 
 
 
+ Trovo questo luogo…così inquietante.
- Mi sa che ho visto di peggio!
+ Dottore, ma devi avere sempre l’ultima parola?
- Beh ecco…aspetta, lo senti anche tu?
 
 
“ DOTTORE, DOTTORE, SAPPIAMO CHE SEI QUI, SAPPIAMO CHE SEI TU… ”
Sussurrava una voce quasi inconfondibile alle orecchie del Dottore nel deserto che era ormai diventato quel pianeta senza nome.
 
+ Sembra che qualcuno ti chiami, ma non riesco a capire da dove venga!
- Oh Clara, io purtroppo so benissimo a chi appartiene questa voce, sto solo cercando di capire come sia possibile…
+ Dottore, che sta succedendo?
 
 
“DOTTORE, DOTTORE SIAMO QUI, AIUTACI! DOTTORE PER FAVORE”
Le voci che sembravano ora più vivide.
 
- No, non è possibile. Non possono essere loro…
 
Ed eccoli apparire.
Spuntavano da ogni roccia o angolo buio presente, si muovevano meccanicamente e avevano il volto di qualcuno già incontrato prima.
 
Il Dottore si chiese se fossero i fantasmi del suo passato.
Amy, Rory, Donna, Martha e tutti quelli che si erano imbattuti in lui e nelle sue bizzarre avventure almeno una volta.
 
+ Chi sono? Sembrano quasi…dei fantasmi? Dottore, parlami!
- Loro…beh ecco, loro sono tutti i miei più vecchi amici, Clara. Hanno viaggiato con me e molti non dovrebbero nemmeno esserci…
 
Una così diversa Amy lo guardò e gli sorrise, fredda.
 
Il Dottore rabbrividì all’istante.
Non erano loro, non potevano esserlo.
Clara lo guardò negli occhi e vide, per la prima volta, una strana paura appropriarsi di lui.
 
+ Cosa facciamo? Scappiamo?
- Oh, no no no! Aspetta! Voglio sapere perché hanno le sembianze di qualcun altro e cosa vogliono davvero!
+ Non credo sia una buona idea. Dottore, torniamo al Tardis e cerchiamo una soluzione!
- Clara, Clara, Clara…non ci penso proprio!
 
Lasciò la mia mano per scattare di corsa verso quegli esseri con i volti di chi sembrava causargli ancora tanta sofferenza e nostalgia…

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Capitolo 2
*** Oh, Dottore. ***


“DOTTORE NON ABBANDONARCI ANCORA”
 
- Cosa siete veramente? Da dove venite? Come avete fatto ad attirare il Tardis in questo pianeta?
 
“DOTTORE…DAVVERO NON LO RICONOSCI? DAVVERO NON RICORDI?”
 
- Ricordare cosa, esattamente?
 
“L’UNDICESIMA ORA STA PER SCOCCARE. PERDERAI CHI ANCORA PIÙ’ TI E’ CARO E RIMARRAI QUI CON NOI. NON TRENZALORE, NE LA TERRA. UN PIANETA SENZA NOME SARA’ LA TUA NUOVA DIMORA. QUI CON NOI.”
 
- Adesso basta! Cosa siete e perché non vi conosco?
+ Dottore…si avvicinano sempre più!
 
“SIAMO RIPRODUZIONI EVANESCENTI DEGLI ANGELI CHE TU HAI DISTRUTTO PIÙ’ E PIÙ’ VOLTE IN PASSATO! VIVIAMO DEI TUOI RICORDI E DI TE CI CIBEREMO PER IL RESTO DELLA TUA ESISTENZA!”
 
- Clara?
+ Si?
- Corri al Tardis, prova a farlo ripartire mentre io li trattengo ancora un po’!
+ Oh no, non ci penso nemmeno a lasciarti qui da solo!
- Testona di un’umana, fai quello che ti dico almeno per una volta!
+ Ma Dottore…
- PRENDI IL MIO CACCIAVITE E CORRI!
 
 
Scappai, lasciandolo solo con quelle strane creature che volevano intrappolarlo in quel mondo abbandonato anche dallo spazio e dal tempo.
Corsi più in fretta, fino ad arrivare al Tardis.
Concentrarsi per farlo ripartire, mentre la mia mente era col Dottore, sembrava ancora più difficile.
 
+ Andiamo, andiamo su. Se non vuoi farlo per me allora fallo per lui che è lì fuori a combattere con i suoi demoni…
 
All'improvviso delle urla lancinanti.
Era lui.
Circondato da quelle figure che gli stringevano delle mani a malapena visibili fra i due cuori.
 
+ DOTTORE, NO! FORZA TARDIS, FACCIAMO UNA VOLTA TANTO NOI QUALCOSA PER LUI!
 
Il Tardis sembrava funzionare a malapena ma riuscii a far materializzare il Dottore proprio all'interno e con quel poco di energia rimasta scappai fino a tornare alle sette di quella strana mattina…
 
 
 

 
 
 
+ Dottore, sei sveglio? Come ti senti?
- D…Dove siamo? Che è successo?
+ Sono riuscita a far ripartire il Tardis, ho seguito tutte le tue istruzioni e ce l’ho fatta!
- Clara…che fine hanno fatto quegli esseri?
+ Non lo so…Ma adesso siamo al sicuro.
- Lo credi davvero, Clara? Credi davvero che ci avrebbero lasciati andare così facilmente?
Ahh!
 
Il Dottore cadde in terra, dolorante e affaticato. Anche respirare gli sembrava una terribile impresa.
 
- Non…non ci credo! Clara, ho solo un cuore! Uno solo capisci! Ancora mi chiedo come facciate voi umani a sentirvi vivi solo così!
+ Okay, stai calmo. Potrai pur sopravvivere, giusto? Non esiste un ospedale spaziale o qualcosa del genere?
- Oh Clara ti prego! È ovvio che posso, io sopravvivo sempre a tutto! E comunque non parlarmi più di ospedali spaziali! In ogni caso adesso l’unico problema è che viaggiare fra spazio e tempo potrebbe rivelarsi più difficile del previsto. Il mio corpo non sembra più essere quello di un Signore del Tempo, più che altro ora somiglio a te…un umano.
+ Oh, Dottore…
 
 
Lo abbracciai, forte.
Lui non lo faceva mai, odiava gli abbracci.
Però capii che nulla sarebbe stato più come prima da quel momento in poi.
 
 
 

 
 
 
Passarono i giorni, e il Dottore sembrava aver perso tutto ciò che lo rendeva quel che era sempre stato dal nostro primo incontro.
Un’aria gelida pareva avvolgerlo nei momenti peggiori, quelli in cui la sua mente ritornava a La strana mattina di poche settimane prima.
Abbiamo vissuto insieme per un po’, almeno fin quando non scappò di notte col suo Tardis alla ricerca di ciò che aveva perso e di risposte che non aveva ancora ricevuto dal tempo.
 
 
 
Tornò, molto tempo dopo, quando ormai credevo fosse finita.
Tornò e mi abbracciò.
Non sarebbe stato più lo stesso, ma in quel momento, quel suo inaspettato abbraccio, era tutto ciò di cui avessi bisogno.

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