Kako to mirai

di sakuragi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sayonara ***
Capitolo 2: *** Questo è amore! ***
Capitolo 3: *** Ending ***



Capitolo 1
*** Sayonara ***


Sayonara!

“Usami-sensei la prego finisca l'ultimo capitolo del suo romanzo...”

Ormai il povero Ritsu Onodera aveva perso ogni speranza con il grande scrittore di romanzi Usami Akihiko, era da più di tre settimane che l'autore non faceva avere notizie di sé e se ciò dapprima lo aveva preoccupato, ora lo faceva solo innervosire. Certo era ben consapevole che avere l'opportunità di lavorare con un grande autore alla sua giovane età non era cosa da tutti, però non credeva che l'impresa si sarebbe dimostrata così ardua.

“Ritsu-kun non preoccuparti, ho quasi finito mi mancano solo 25 pagine!”

“25 pagine?!? Sta scherzando spero!”

“Assolutamente no!”

Ecco che faceva di nuovo così, assumeva quell'aria di superiorità come se tutto gli fosse dovuto infischiandosene dei problemi che avrebbe causato non solo a lui, ma a tutta la catena di produzione del romanzo.

“La prego sensei faccia uno sforzo e prometto che le darò una mano con le faccende domestiche per tutta la settimana, cosa ne pensa?”

“Mi piacciono le uova.”

Detto questo era scomparso nel suo ufficio, sicuramente era stato un azzardo, ma almeno così avrebbe potuto concludere il suo lavoro...non sarebbe stato certamente impossibile badare alla casa del sensei.

O almeno così credeva...certo pulire tutto l'attico non si era rivelato semplicissimo, ma il problema più grande era stato tenere a bada Usami Akihiko, l'uomo infatti gli tendeva agguati di ogni sorta che finivano, chissà come poi, sempre con Onodera spalmato per terra che tentava di resistere alle avances dell'autore.
 

Finalmente domenica, quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro con Usami-san, ultimo giorno in tutti i sensi, infatti aveva deciso di lasciare l'Onodera Publishing e iniziare da zero per costruirsi la propria carriera.

“Usami-san io ora dovrei andare ma volevo prima dirti una cosa...”

“Cosa Ritsu-kun?”

“Ecco volevo dirti che dal prossimo romanzo ti seguirà un altro editore, mi spiace dirtelo così e solo ora, ma voglio fare la mia carriera al di fuori dell'Onodera Publishing altrimenti nessuno mi prenderà mai sul serio. Voglio dimostrare che ciò che ho fatto fin'ora e ciò che farò in futuro è frutto solo delle mie capacità...o....o qualcosa del genere...”

Alla fine del discorso si era ritrovato più imbarazzato che mai, non capiva come fosse possibile che la sua boccaccia una volta aperta non fosse in grado di sigillarsi evitando di impicciarlo in quelle situazioni.

“Ritsu-kun sono sicuro che ce la farai.”

Stupore, ecco cosa provava, mai avrebbe pensato che il grande sensei avrebbe detto quelle parole e soprattutto con uno sguardo così gentile.
Il suo cuore perse un battito.

“Grazie sensei, grazie mille di tutto!”

Così se ne andò dalla casa di quell'eccentrico autore, certo il percorso non sarebbe stato in discesa, ne era ben consapevole, ma sapere che un autore come Usami Akihiko credeva in lui gli avava dato una spinta in più verso il suo nuovo futuro! 

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Capitolo 2
*** Questo è amore! ***


Questo è amore!

 

Erano passati cinque anni da quando aveva iniziato a lavorare al reparto shojo manga della Marukawa e doveva ammetterlo nonostante all'inizio quegli strani otomen lo avessero parecchio inquietato, ora erano diventati come una famiglia per lui.

Ma in particolare uno di loro era diventato centrale per la sua stessa vita, senza di lui si sarebbe sentito incompleto e senza respiro. Proprio il suo primo dolorosissimo amore si era rivelato essere la ragione stessa della sua esistenza, certo all'inizio era stato estremamente difficile superare le barriere che il suo cuore aveva eretto e ancor di più lo era stato ammettere di amarlo, ma ora non rimpiangeva nulla ed era al settimo cielo.


“Ohi Onodera sei tra noi?”

La voce Masamune Takano capo della sezione shojo manga lo aveva appena riportato alla realtà.

“Scusa Takano-san, mi ero distratto un attimo, dicevamo?”

“Che il manga di Ichijoji-sensei avrà bisogno di almeno 60.000 copie visto l'andamento dei sondaggi.”

“Ah perfetto, vado subito a comunicarlo all'ufficio stampa allora!”

Dicendo ciò Onodera era sparito diretto all'altra sezione, Takano era preoccupato, di solito durante una riunione il suo compagno non si distraeva così, quindi decise di seguirlo. Era quasi giunto nei pressi dell'ascensore quando udì la voce di Ritsu mentre parlava con un altro uomo.


“Usami-sensei?”

“Ritsu-kun da quanto tempo!”

“Già sono già passati 5 anni da quando ci siamo lasciati! Non sembra, vero?”

“No infatti. Ormai ho cambiato editore da due anni com'è possibile che non ti abbia ancora visto nel reparto letteratura?”

“Ah Usami-san è che per errore ero stato assegnato alla sezione shojo manga e alla fine visto che il lavoro ha iniziato a piacermi sono rimasto lì!”

“Oh questa si che è una sorpresa! Hai sempre avuto molto talento Ritsu-kun, sono contento che tu ora sia felice!”

“Oh grazie sensei! Ora scusami ma devo andare all'ufficio stampa, mi ha fatto piacere rincontrarti! Spero che potremo rivederci presto!”

“Certo”

 

Takano era senza parole il suo Ritsu che parlava con Usami-sensei in modo così confidenziale, voleva delle spiegazioni e le avrebbe avute.

Rincorse Onodera e riuscì a fermarlo appena prima che entrasse negli uffici.

“Ritsu! Prima ho sentito che parlavi con il sensei Usami, che tipo di rapporto c'era fra voi due? Ti piace ancora?”

“Takano-san?”

Il più piccolo era sorpreso, il suo compagno aveva l'aria affannata e preoccupata e, come se non bastasse, gli stava ponendo delle domande davvero strane...

“Se tra voi due c'è stato qualcosa, perchè non me ne hai mai parlato?”

Ora aveva capito, era geloso, inutilmente tra l'altro perchè tra lui ed il sensei non c'era mai stato nulla, si sbrigò quindi a spiegarlo anche all'altro prima che fraintendesse il suo silenzio.

“Takano-san tra me ed Usami-san non c'è mai stato nulla, ero il suo editore alla Onodera Publishing...ecco...in realtà...all'epoca io...io...”

Non riusciva a finire la frase, era troppo imbarazzato e Takano, ormai rincuorato, non poteva trattenersi dal stuzzicarlo.

“Cosa Ritsu? Cosa vuoi dirmi con quel faccino tutto rosso?”

“Ta-Takano-san no-non sono rosso...ho solo caldo e...e comunque non avrei mai potuto stare con lui perchè ero ancora innamorato di Takano-san...o-ora se è tutto vado a finire il mio lavoro!!”

Stava per andarsene quando il più grande lo prese tra le braccia, accostò la bocca al suo orecchio e gli sussurrò

“Finalmente l'hai ammesso, non ti eri mai scordato di me. Non sai quanto questo mi renda felice...ti amo Ritsu”
 

Quando entrò negli uffici stampa tutti guardarono Onodera chiedendogli se stesse bene, aveva un colorito decisamente troppo rosso per essere normale.

Lui Onodera Ritsu lo sapeva fin dal principio, questo non era amore, non era assolutamente amore!





Ed eccoci alla veloce conclusione di questa mini storia...mi sono sempre immaginata come potesse essere un'ipotetico rapporto di lavoro tra Ritsu e quell'affascinante mattacchione di Usagi. Ma soprattutto non ho potuto non pensare ad un bellissimo Takano che, nonostante si mostri un duro di prima categoria, in realtà rode di gelosia per il suo piccoletto.
Detto ciò spero di essere riuscita a rendere al meglio questi bellissimi personaggi (Shungiko Nakamura non potrò mai ringraziarti abbastanza per averli creati!!!) e soprattutto spero di essere riuscita a strapparvi almeno un sorriso!!
Un bacione
Sak

Ps se mi lasciaste una recensione anche piccina piccina mi fareste davvero contenta!! 

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Capitolo 3
*** Ending ***


Ritsu l’abbiamo lasciato mentre rientrava negli uffici, ma Takano? Questa storia la consideravo conclusa, ma una recensione mi ha fatto venire voglia di aggiungere qualcosina.
 
Onodera gli aveva assicurato che tra lui e Usami-sensei non era accaduto nulla, tuttavia Takano conosceva fin troppo bene quell’autore per essere sicuro che ciò che Ristu gli aveva detto non corrispondesse alla realtà. Si fidava di Ritsu da sempre, proprio la fiducia incondizionata che aveva nei suoi confronti era ciò che l’aveva fatto stare male per dieci anni. Però c’era da calcolare una cosa: Ritsu era ingenuo, troppo ingenuo per capire le reali intenzioni di un uomo come Akihiko Usami.
Takano tornò dove aveva visto Usami-sensei, doveva assolutamente chiarire una cosa. Sì, si rendeva conto che quello che intendeva fare era marcare il territorio, ma era più forte di lui, aveva appena riavuto Ritsu e non avrebbe corso il rischio di perderlo di nuovo per nulla al mondo.
Per fortuna Usami era ancora fermo dove lo avevano lasciato, evidentemente la sua fama gli impediva di fare un passo senza essere accerchiato da editori.
“Usami-sensei, posso parlarle un attimo?” gli disse
“Certamente. Lei deve essere un amico di Ritsu-kun”
“Già, più o meno. Mi segua” gli indicò una delle sale riunioni vuote.
“Sarò franco Usami-sensei, io amo Onodera e non le permetterò di mettersi in mezzo” gli disse una volta chiusa la porta, tuttavia, Takano si sarebbe aspettato di tutto, ma di sicuro non una risata come quella in cui proruppe Usami. Questi, appena riprese fiato gli disse “Takano-san, l’ho capito subito che tra lei e Ritsu-kun c’era qualcosa di speciale. Nel momento in cui Ritsu l’ha vista si è illuminato come non avevo mai visto. Quando lavorava per me aveva sempre un’aria mogia, triste, come se gli mancasse qualcosa. Lo ammetto, ho cercato di essere io la persona che l’avrebbe reso felice, ma non era destino. Evidentemente, il destino di Ritsu era lei, quindi lo renda felice. È una persona dal cuore d’oro”.
Takano era in parte sollevato, in parte arrabbiato con se stesso e sì, era anche irritato con quell’hentai di Usami, però questa al momento era la cosa meno importante.
“Grazie Usami-sensei. Ora che l’ho ritrovato intendo renderlo la persona più felice, voglio essere io la sua felicità”. Detto ciò, uscì di corsa dalla sala riunioni, lasciandosi dietro Usami che lo osservava con un sorriso sulle labbra, contento che finalmente le cose per Ritsu si fossero sistemate.
Takano trovò Onodera, fortunatamente da solo, alle macchinette del caffè.
“Innanzitutto, lo sapevo che quell’hentai di Usami ci aveva provato, ovviamente tu sei troppo ingenuo per capire certe cose”
Onodera divenne, per l’ennesima volta in quella giornata, completamente rosso “Takano-san non sono stupido, è solo che Usami è strano con tutti, io non ero speciale. Quello era il suo modo di giocare e di divertirsi. Usami-sensei è una persona gentile”.
“No Onodera, fidati, lui avrebbe voluto qualcosa di più, però adesso non è più un problema perché tu hai me e lui lo sa”
“Cosaaaaaa? Non avrai inseguito Usami-sensei??”
“Assolutamente sì. E ho anche scoperto che qualcuno aveva sempre l’aria triste…perdonami Ritsu. Perdona quella risata infantile che ti ha fatto dubitare del mio amore. Ora non devi avere più dubbi, ti amo”
Onodera, sempre più rosso, sorrise. Ormai era abituato alle confessioni di Takano, ma questa aveva un sapore diverso, era il definitivo abbandono del passato. Ora avrebbero potuto guardare al loro futuro insieme, ne era certo. Perciò rispose diversamente dal solito, sapendo che questo avrebbe fatto immensamente felice il suo uomo.
“Grazie Takano…ti amo anche io.”
Sì, questo era decisamente amore!
 
 

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