voglio solo la verità

di eco89 sasuxsaku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Come tutto ha inizio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Il primo incontro ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Una corsa che vale la vita o la morte. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


( coppie principali :sasuke/sakura e naruto/suigetsu e anche accenni di madara/hashirama e karin/temari e di altre coppie )  

avviso: è la prima volta che mi cimento in una yaoi e yuri in naruto quindi abbiate pietà, e aiuto si accetta un bacio da eco 89 ^_^ ( è un esperimento se non vi piacciono gli accoppiamenti non è per le fan del solite coppie yaoi però vi potrà piacere, e lo spero e qui ci saranno altri tipo di coppie. )  


                                                                                     prologo
Non era un giorno come gli altri, e Sakura era uscita di casa con suo fratello maggiore di due anni, Suigetsu per andare al università dato che frequentavano lo stesso istituto di medicina, lei per chirurgia generale lui doveva ancora decidere e quindi come sempre facevano la stessa strada.
Dato che lui aveva paura che potesse succedere qualcosa alla sua sorellina.

<< Senti, ma perché devi fare sempre in modo che dobbiamo arrivare in ritardo sempre? io mi sono stufata che tu devi stare a guardare.. >> e si ferma per guardarlo in faccia. << Tutti i ragazzi che passano...e poi torni a casa con il cuore spezzato, e io ti devo consolare e tirare su il morale e poi perché non ti decidi di cercarti uno con la testa sulle spalle? >> E si anche lei si preoccupava parecchio di quello che succedeva al fratello.

<< Pure tu non ci vai liscia sorellina, non te ne va bene una manco a te, cavolo che sfigati che siamo...ma come si dice a tentar non nuoce quindi, possiamo provare e riprovare fino a che non troviamo quelli giusti no? >> Lei si gira e gli sorride, era cosi tra di loro si incoraggiavano sempre.

Mentre si dirigevano verso l'università, e aspettavano che il semaforo diventasse di nuovo verde, continuavano a chiacchierare, quando li davanti a loro successe quello che non si aspettavano da una giornata del genere...  

un incidente stradale davanti...hai loro occhi, che ha coinvolto cinque macchine, e la gente che urlava e correva in giro per paura, si guardarono in faccia e poi si diressero verso...le macchine incidentate. E Prima che qualche motore potesse,esplodere o la benzina prendere fuoco, li poi si sarebbere stati problemi più grossi.


si lo so ho altre storie da portare avanti, ma questa storia mi girava in testa da un po'. Scusate gli errori non visti e un bacio a tutti voi. da eco 89, accetto recensioni che mi possono aiutare con questo tipo di storie.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Come tutto ha inizio ***


Capitolo 1 - Come tutto ha inizio

Il signor Hashirama Senju: noto amministratore e presidente della Senju Corporation, che trovava talenti in qualsiasi campo. Stava portando suo nipote Naruto Uzumaki a scuola quella mattina. Dato che era sempre in ritardo, e quel giorno non era da meno, lui non poté dire di no alle sue supplice.. cioè alle sue urla e piagnistei per essere precisi. Non sapeva come lo avevano concepito sua cognata Kushina Uzumaki, vicepresidente delle industrie Namikaze, e quest' ultimo, il presidente di questione Minato. Forse erano molto ubriachi, perché gli altri figli erano sì strani, ma non come lui.

Il più grande era Nagato Uzumaki, di ventisei anni. Aveva ereditato il cognome dalla mamma per qualche motivo, ma aveva preso tutto da suo padre, tranne il colore dei capelli e quello degli occhi: quelli erano di sua madre. Poi c'era Karin Uzumaki, di ventiquattro anni, anche lei identica a sua madre. Infine Mei Namikaze, di ventidue anni, capelli biondi con qulache ciocca rossa e due occhi azzurri, e Akari Namikaze, gemello di Naruto, solo con qualche ciuffo rosso qua e là, di vent'anni. Lui assomigliava a Minato sia fisicamente che di carattere. Erano molto belli tutti quanti. Molto affollata come famiglia e tutti con un buon lavoro che permetteva di aiutare i loro genitori. Solo che Minato non aveva preso molto bene una cosa che aveva scoperto di suo figlio, ma per il suo bene non aveva detto niente. Tuttavia quando avrebbe avuto l'occasione lo avrebbe fatto di sicuro. Quella mattina Hashirama stava andando a prendere la macchina quando Naruto si presentò e gli chiese un passaggio, e dato che era il primo giorno di scuola, non rifiutò. Quindi salirono in macchina e partirono.

Nello stesso momento, in un'altra auto nera fiammante, il presidente delle industrie Uchiha Madara stava a sua volta accompagnando a scuola suo nipote, Uchiha Sasuke, per il primo giorno. Guardò suo nipote: aveva preso proprio tutto da lui e suo cognato Fugaku, il comportamento fiero e l'intelligenza, e la bellezza di sua sorella Mikoto.Ma aveva altri nipoti. Il più grande era il figlio di Kagami, suo fratello gemello, che aveva avuto Obito, di trentuno anni, Shisui, di ventisei, e Kaori, l'unica sua figlia di ventiquattro anni.

Poi la sorella Mikoto aveva avuto Akira Uchiha, la più grande, di ventisei anni, una fotocopia di Mikoto, portava i capelli a caschetto; poi Itachi, di ventidue anni, lui invece assomogliava fisicamente a suo padre ma portava i capelli lunghi in una coda bassa; e infine Sasuke, di vent'anni, più alto di suo fratello, tipo taciturno, ma quando parlava faceva zittire tutti quanti. Anche lui quel giorno aveva ritardato un po' per colpa di sua sorella, che ci aveva messo una vita in bagno. Che doveva farci tutto quel tempo là dentro? E poi era riuscito a farcela e stavano andando verso la scuola.

Durante il tragitto casa-scuola nessuno aveva spiaccicato parola come sempre, essendo Uchiha era normale per loro. Poi notarono che nella macchina davanti a loro il conducente e il passeggero discutevano animatamente: stavano litigando di brutto per qualcosa che potevano discutere a casa con più calma. Poi un movimento brusco e un semaforo rosso non visto, quella macchina davanti a loro prese in pieno una che aveva il semaforo verde.

Così, non riuscendo a frenare in tempo, anche la loro rimase coinvolta nell'incidente. << Sakura tu vai alla macchina nera, è una bmw. Io vado a quella merchedes grigia, ok? Se mi serve aiuto ti chiamo e tu fai lo stesso con me. Stai attenta, mi raccomando non esagerare. >> mentre lei con il cellulare chiamava i soccorsi, dato che loro due non bastavano per tutte quelle persone.

<< Pronto? Qui è la specializzanda Sakura Haruno, del Konoha Medical Hospital. Ci servono subito dei soccorsi, minimo cinque o sei ambulanze. L'incidente è sulla Akatsuki n° 89. Sbrigatevi, ci sono anche dei codici rossi e mandate anche uno o due elicotteri per le emergenze. >> chiuse la chiamata e si dirisse verso la macchina nera. Tentò di aprire la portiera ma era bloccata, quindi con la borsa ruppe il finestrino di dietro e la sbloccò. Controllò il polso e le vie respiratorie se erano otturate. Per fortuna nella sua borsa portava sempre il minimo neccessario per dei primi soccorsi. Intanto la gente si avvicinava a curiosare e lei non riusciva a concentrarsi su quello che doveva fare.

<< Scusate, non è una cosa bella. Se potete, spostate le macchine in modo che i soccorsi e i mezzi adatti possano passare con più facilità, così possiamo fare in fretta e meglio il lavoro, grazie. >> e dopo slacciò la cintura con calma e prese l'uomo per le spalle, ma era parecchio più grande di lei. Allora si fece forza e riuscì a estrarlo dall'abitacolo e lo appoggiò con estrema fatica a terra. Gli prestò i primi soccorsi, ma quell'uomo bisbigliò qualcosa

<< Mio...ni..po..te..è..an..co..ra..de..ntro.. >> con il gesto della mano insaguinata e tremante le indicò laddove c'era il nipote. Lei seguì con gli occhi il movomento e notò che c'era davvero un'altra persona dentro l'auto. Così si alzò e si diresse verso la macchina. Questa volta era un ragazzo della sua età più o meno e anche molto bello, ma non era il luogo e il momento di quei pensieri.
Lo prese come aveva fatto con l'uomo di prima e glielo affiancò. Controllò il battitto del polso, che era regolare, e il respiro. C'era solo qualche taglio e forse qualche osso rotto. Si sentirono le ambulanze e l'elicottero avvicinarsi a loro.

Intanto Suigetsu.....

SI SONO CATTIVA MHMHMHM PER L'INCONTRO TRA SAKURA E SASUKE DICIAMO C' è STATO, ANCHE SE ROCAMBOLESCO E FRETTOLOSO AHAH. ORA CI Sarà QUELLO TRA SUIGETSU E .... NON VELO DICO, LO LEGGERETE SUL PROSSIMO. UN SUPER BACIO DA ECO 89 KISSKISS
SE VI PIACE RECENSITE COSì CONTINUO OK ALLA PROSSIMO SPERO.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Il primo incontro ***


Capitolo 2: Il primo incontro

Le ambulanze si avvicinarono per prestare i primi soccorsi ai vari feriti, quando l'occhio di Sakura cadde verso la direzione di Suigetsu che si trovava in difficoltà. Così lasciò il ragazzo moro e suo zio ai paramedici dopo aver dato informazioni su cosa lei avesse fatto e come dovevano procedere con loro. Corse verso il fratello per aiutarlo dato che si vedeva che era in difficoltà. Intanto Suigetsu...
<< Cazzo, che puzza di benzina cavolo. Come faccio? Ehi Sakura! Per fortuna sei arrivata. Aiutami qui, prima che succeda qualcosa di grave. Allora, da dove iniziamo? >> E Sakura cominciò ad avvicinarsi alla macchina e notò che c'erano due persone dentro.

<< Ehi Suigetsu, qui ci sono due persone! Aiutami a tirarle fuori, prima che scoppi la macchina. >> Si avvicinarono alla macchina in questione e Suigetsu con un calcio sfondò il vetro di dietro. Infilò la mano nell'auto con all'interno le due persone, ma c'era un po' di fumo quindi non si vedeva molto bene. Riesci a sbloccare la chiusura della macchina e Sakura aprì lo sportello. Lui la aiutò a tirare fuori un uomo con i capelli lunghi e marroni. << Suigetsu, aiutami! C' è un ragazzo dentro. Io vado a togliergli la cintura, ok? Poi te lo passo, tutto chiaro? >> Appena entrata nella vettura dalla parte del guidatore, notò che il ragazzo aveva del sangue che colava dalla fronte e che per sua fortuna aveva le cinture di sicurezza, altrimenti sarebbe volato fuori.

Tolta la cintura, lo prese di peso dalla macchina, nella quale cominciava ad aumentare la densità di fumo e si faticava a respirare. Pian piano era riuscita a farlo spostare. Il problema era come farlo passare tra il sedile e lo sterzo. Lei non aveva problemi, ma il ragazzo biondo era abbastanza robusto. << Suigetsu, mi aiuti? Non ce la faccio a farlo passare, vieni qui per piacere. >> Appena sentito che la sorella lo chiamava, lascò l'uomo dai capelli marroni e lunghi a un paramedico che gli prestava i primi soccorsi. Lui corse verso l'auto e si sporse per vedere che fare. L'odore della benzina era forte e il suo sguardo andò verso il basso, così notando che la macchina aveva iniziato a perdere molta benzina. Di lì a poco avrebbe potuto raggiungere il fuoco.

<< Sakura, spostati davanti a lui. Lo prendo io per le spalle e tu poi passi dall'altra parte e mi aiuti con il primo soccorso. Vai di lì. >> Sakura si spostò in modo che Suigetsu potesse prenderlo e rimase colpita dalla bellezza di quel ragazzo biondo. Ma scosse la testa. Prima lo dovevano salvare, a dopo le fantasie su di lui. Dopo averlo fatto uscire, un esplosione li colpì di striscio e con l'intervento dei pompieri a spegnere il fuoco che lambiva le macchine, anche loro erano stati colpiti da dei detriti che erano volati ovunque per colpa dall'esplosione. Si rialzarono malconci e pieni di ferite ovunque. Presero il ragazzo e lo portarono vicino all'uomo.

Sakura lo visitò per controllare come stava, ma il ragazzo non respirava. << Sui, dobbiamo fare la respirazione artificiale a entrambi. Io mi occupo dell'uomo che è più grave. A prima occhiata ha delle lesioni interne dato che l'airbag non si è attivato, molto strano. Beh forse qualche difetto... Tu occupati del ragazzo visto da come lo guardi eh eh Sembra che ti interessi. >> E cominciarono a fare la respirazione bocca a bocca. Quando Suigetsu iniziò a farla su quel biondino sentì qualcosa al livello dello stomaco, diversa dalle altre sensazioni che aveva provato.

Dopo si avvicinarono due paramedici amici di loro due, << Ehi Saku e Sui, state sempre a limonare con qualcuno, eh?. >> Sempre il solito cretino che faceva la sua comparsa nei momenti meno opportuni. << Veramente noi stiamo salvando qualcuno, non come te emerito cretino. Saku, io sono riuscito a farlo respirare ma non si sveglia >> E anche lei era riuscita a fare respirare l'altro uomo. << Allora, tu Kiba portaci una barella con la roba sopra. E chi è la ragazza con te, eh? >> E guardò in direzione della ragazza. Aveva gli occhi chiari e una treccia lunga che racchiudeva i capelli scuri e lunghi. Invece Kiba era un ragazzo dai capelli castani, come i suoi occhi, e dei disegni sulle spalle molto strani... sembravano come dei tatuaggi a forma di canini.

Inoltre adorava il suo cane da soccorso Akamaru, un grande maremmano bianchissimo, buono e coccolo so. << Ah lei è la mia futura moglie, Hinata Hyuga, eheh Ma per adesso siamo solo fidanzati ufficialmente e con la benedizione del padre di lei. >> si guardarono nei occhi << Siamo contenti per voi, possiamo parlarne più tardi? Prima salviamo questi e poi ne parliamo con calma. Scusate se vi sembro cattiva, ma penso che siano gravi, ok? >> Dopodiché caricarono i quattro feriti e gli altri che erano rimasti coinvolti nell'incidente su altrettante ambulanze. << Sui, vai con il ragazzo biondo, io con il ragazzo moro. Kiba, tu con il signore castano e tu Hina vai con quel signore moro. Attenti ai parametri vitali e al monitor del cuore. Ci vediamo in ospedale tutti insieme. Ok partite!! >> Detto questo, le ambulanze partirono con loro quattro dentro. Poco dopo arrivarono all'ospedale di Konoha e .....

si lo so vi lascio di nuovo sulle spine ma ci siete abituati ormai, spero che vi piaccia e che recensirete in tanti ringrazio che la messa nei preferiti, ricordare, seguiti un bacio a tutti quanti voi e grazie della pazienza da eco 89 alla prossima, ok ^_^ <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Una corsa che vale la vita o la morte. ***


Capitolo 3: Una corsa che vale la vita o la morte.

Quando le ambulanze arrivarono di fronte all'ospedale, i paramedici fecero scendere i pazienti sulle barelle. Entrarono dentro all'edificio e Sakura subito cominciò a dare istruzioni ai vari dottori presenti. << Dov' è Lady Tsunade? >> chiese alla sua assistente Shizune, una donna sulla trentina, mora e dagli occhi castani. << Signorina Sakura, il primario di chirurgia generale sta operando un paziente abbastanza grave, quindi non può aiutarla. >> a quelle parole la ragazza rimase un po' perplessa, ma appena varcò la porta della hall dell'ospedale per portare i pazienti in sala operatoria si rimboccò le maniche. << Shizune, mi mandi qualche dottore capace per operare anche le altre persone che arriveranno tra poco. >> disse mentre si dirigeva verso la sala che precedeva quella operatoria, per lavarsi e prepararsi all'operazione. La persona che doveva operare era il bel ragazzo moro salvato dall'incidente. Entrò e cominciò a lavarsi per rimanere sterile ed evitare eventuali infezioni, così come tutti gli altri dottori e infermieri in sala operatoria. Entrò e indossò un camice verde, una cuffietta bianca, la mascherina e un paio di guanti. Arrivata davanti al tavolo, dove era steso il ragazzo nudo ma coperto con un lenzuolo blu che veniva usato in quelle circostanze, cominciò a operare. Utilizzò il bisturi per aprire una piccola porzione del torace in modo da poter osservare meglio i danni interni. Il ragazzo aveva diversi ematomi visibili sulla pelle, ma Sakura voleva scongiurare la presenza di una emorragia interna. Per suo fortuna le lesioni non erano gravi, dato che da bravo cittadino indossava la cintura di sicurezza al momento dell'impatto, cosa che molti ragazzi e persone adulte non facevano spesso.

Nella stanza accanto a quella dove si trovava Sakura, il povero Suigetsu invece aveva davanti il ragazzo biondo, che era conciato un po' peggio rispetto al moro, perché l'idiota non aveva le cinture di sicurezza allacciate. Ci sarebbero volute ore in sala operatoria per stabilizzare le sue condizioni. Suigetsu, dopo aver indossato tutto il necessario, cominciò a operare. Al suo fianco aveva alcuni bravi dottori, dato che lui si stava specializzando in chirurgia plastica e dunque alcune cose non le sapeva fare. La sorella Sakura aveva insistito in passato sul fatto che si doveva impegnare e conoscere al meglio come guarire le persone. Era grazie a lei che ora si sentiva capace di operare tranquillamente qualcuno affiancato da un buon team medico. Intanto nelle altre due sale operatorie c'erano sia il signor Uchiha che il signor Senju, anche loro in una situazione critica dato che dopo l'impatto avevano riportato anche delle ustioni. Il primo veniva operato da Shizune. << Qui abbiamo il signor Senju Hashirama, in condizioni abbastanza serie. Me ne occupo io, mandate qualcuno per il signor Uchiha. Cercate di non mandare Tsunade, ci siamo capiti? >> precisò la donna. Un'infermiera fece un cenno con la testa per fare capire che aveva compreso. Appena fu libero uno dei chirurghi, fu mandato nella sala operatoria del Uchiha. << Signorina Shizune, l'unico libero è il dottor Kabuto. Abbiamo chiesto a lui di operare il signor uchiha. >> annunciò un infermiere, entrato per dare l'informazione a Shizune. Quest' ultima fece un cenno di assenso con la testa. << Meglio di niente. Il dottor Kabuto è molto bravo, quindi il paziente è in buone mani. >> Dopo tre ore in sala operatoria Sakura uscì insieme al suo paziente. Un'infermiera le si avvicinò . << Signorina Sakura, la famiglia del ragazzo vuole avere notizie. Come sta? >> Sakura si girò e face cenno che sarebbe andata lei a parlare con i genitori.

Arrivata nella sala d'aspetto, notò che c'erano un bel po' di persone ad attendere, ma ricordando i tratti somatici del ragazzo capì da chi andare. << I signori Uchiha? Siete voi, giusto? >> domandò incerta. Un uomo alto, con i capelli lunghi legati e due rughe vicino agli occhi neri come i suoi capelli, si voltò. Accanto a lui c'era una bellissima signora molto simile a lui, con capelli lunghi fino a metà schiena. La donna si teneva ad un uomo più anziano, dai capelli neri, corti e a caschetto. Dietro di loro si trovava una ragazza mora, che piangeva. << Sì, siamo noi. Piacere, io sono Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke, il ragazzo che è finito in ospedale con nostro zio Madara. Come sta? Ci dica signorina. >> Oltre ad essere molto bello, come tutti in quella famiglia, era anche calmo e gentile. << Ho appena finito di operarlo. A prima vista sembrava molto grave, ma per fortuna suo fratello indossava le cinture di sicurezza, quindi i danni sono limitati. Per precauzione lo terremo qui in osservazione un paio di settimane, in modo che si riprenda al meglio. Vostro zio è ancora in sala operatoria. Se volete vi farò sapere al più presto le sue condizioni. >> Sakura terminò facendo un inchino e lui contraccambiò il gesto. Poi Itachi, inaspettatamente, le prese una mano. << Non mi ha detto il suo nome, bella dottoressa. >> e fece l'occhiolino, cosa che non passò inosservata a nessuno nelle vicinanze. << Io sono Sakura Haruno e sono una specializzanda dell'ultimo anno. Piacere mio, signor Itachi. >> lui rimase sorpreso a quelle parole. << Non chiamarmi signore, anzi sembri più giovane di me. Posso darti del tu? >> lei lo guardò e fece sì con la testa, prima di allontanarsi da loro. Da lontano vide i membri della famiglia Uchiha abbracciarsi contenti e sollevati, sapendo che il loro fratello e figlio stava bene.

Sakura poi si diresse verso la sala operatoria dove c'era Madara, ma appena si ritrovò davanti alla porta sentì delle urla provenire dalla sala accanto, quella in cui si trovava Suigetsu. Allora entrò allarmata. Mentre si avvicinava al paziente, si rivolse al fratello. << Ma che sta succedendo qui, Suigetsu? >> Lui si girò, era sconvolto. << Non abbiamo il sangue per lui. Ci serve urgentemente una trasfusione di sangue B. Io ho lo stesso gruppo sanguigno e posso donarlo, ma poi non so se sarà in forze per operare. >> Sakura si scoprì un braccio e prese un sacchetto per le trasfusioni. << Stai tranquillo fratellino, ci penso io. Tu per favore controlla se in sala d'aspetto ci sono i suoi familiari, così forse potremo avere del sangue in più. >> Lui sorrise, ma con uno sguardo un po' pensieroso. Tuttavia si fidava di lei, così obbedì. Lei si sedette su una sedia accanto al tavolo operatorio, mentre un'infermiera la aiutava nella trasfusione. Appena terminato di donare il proprio sangue, Sakura mise un camice, la mascherina e i guanti. Iniziò l'operazione in attesa del ritorno di Suigetsu. Diversi minuti più tardi, l'infermiera che aveva accompagnato il fratello rientrò con altre sacche di sangue, ma ormai non servivano più, dato che avevano quasi finito. Sakura uscì dalla sala togliendosi di dosso il camice e il resto. Andò a vedere l'operazione seguita da Shizune, usufruendo di una sala del personale medico con delle vetrate e dei posti a sedere. Abituati a osservare i superiori da quei posti, tutti i dottori e i specializzandi si fermavano lì appena finivano il giro di visite oppure qualche operazione.

Anche quell' operazione era ormai conclusa, quindi Sakura raggiunse Shizune per chiedere notizie su Hashirama. << Hai già finito, Sakura? Si vede che sei la migliore e che adori questo lavoro. >> La signorina Shizune era buona con tutti quanti i specializzandi. << Sì, Shizune. Per fortuna è andato tutto bene. Solo per il paziente di Suigetsu abbiamo avuto un problema con un'emorragia e aveva poco sangue, ma per il resto tutto è andato per il verso giusto. >> detto questo, Sakura salutò Shizune e si diresse verso la sala dove si trovava il signor Madara. In corridoio vide che Kabuto stava uscendo insieme al paziente. L'uomo aveva già terminato di operare il Madara, così era andato a dare una mano a Shizune. La ragazza non andava molto d'accordo con lui, ma il lavoro veniva prima di tutto. Si avvicinò per chiedere come stava. Appena la vide, Kabuto fece uno dei suoi sorrisi strani e si sistemò gli occhiali. Era un uomo giovane, nonostante avesse i capelli grigi, portati in una coda alta. Poteva essere definito un bell'uomo sulla trentina. << è un piacere Haruno, come va? >> era molto strano che lui se ne uscisse con un tono così gioviale. << Molto bene, dottor Kabuto. Potrei avere il resoconto del paziente Madara in modo da avvertire i suoi familiari? >> chiese lei sorridendo e facendo tutto cordialmente. << Il paziente è stabile, deve rimanere in osservazione per un periodo di due mesi perché ha delle lesioni molto gravi. L'airbag non si è attivato, quindi starà ricoverato per un bel po'. >> la informò il medico.

" Caspita, come è possibile che quei macchinari non funzionino? Qualcuno ha manomesso il loro funzionamento? Sarebbe bello investigare... Quasi quasi, dopo il mio turno, comincio a fare qualche indagine." pensò la ragazza incuriosita. Salutò Kabuto con un cenno della testa e si diresse verso la sala d' aspetto, lì dove la aspettavano i familiari di due dei quattro pazienti. La famiglia Uchiha le venne incontro. << Allora, il signor Madara è stabile, ma purtroppo per il malfunzionamento dell' airbag ha subito delle lesioni interne che lo costringono a rimanere ricoverato per un periodo di due mesi. Quindi lo terremo in osservazione qui in ospedale. >> Itachi fece un sospiro insieme ai suoi familiari. << Immaginavo che qualcosa non avesse funzionato. >> a parlare fu l'uomo più grande, presumibilmente il padre dei tre ragazzi. << Piacere, sono Fugaku Uchiha e sono il capo della polizia di Tokyo. Se ha dei sospetti, la invito ad aiutarci. >> le passò un foglietto con il suo numero. Lei rimase stupita da quell'affermazione. << Certo, signor Fugaku. Se vuole posso collaborare volentieri con la polizia. Quando serve mi chiami pure. >> fece un inchino e indicò il proprio contatto telefonico all'uomo. Infine salutò formalmente i presenti e andò via verso il reparto di chirurgia, piena di domande a cui non aveva trovato risposta ma presto o tardi le avrebbe trovate.

NdA: Eccomi qui ho voluto cambiare aggiornamento al ultimo minuto ^_^ " avevo voglia di regalarvi un po' di brividi ed diventare per questo capitolo dei ottimi dottori." Spero che vi sia piaciuto e alla prossima spero presto ok Kiss da eco89. Ditelo se vi è piaciuto :)

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