Il Cattura Carte

di Melinda Hastings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto parte 1. ***
Capitolo 2: *** Il libro magico parte 2 ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto parte 1. ***


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Storia ispirata a Card Captor Sakura, spero vi piaccia i dialoghi sono simili al primo episodio dell’anime, i personaggi non mi appartengono. Ho messo la nota OOC, qui sono vivi più o meno tutti quanti. I personaggi inventati come quello di Daniel sono di mia proprietà, appartengono invece alla Rowling tutti gli altri personaggi.

Il rating può variare nel corso della storia, per il momento metto VERDE.

Genere: Fantasy, Mistero e Generale, Romantico.

Personaggi: Nuovo personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista, Famiglia Malfoy, un po' tutti.

Coppie principali: Yaoi, Yuri, Het [Daniel/Harry, Draco/Harry, Harry/Severus, Fred Weasley/Hermione Granger, James Potter/Sirius Black, Remus/Sirius]

 

Spero che vi piaccia la storia, a presto!

Arya Son.

 

Il Cattura Carte

Il libro misterioso parte 1

 

 

 

 

 

 

Una goccia.

Un’altra goccia, appare una faccia di un ragazzo, un’altra goccia e poi appare un libro con su scritto The Clow, con sopra disegnato un animale che sembra un leone alato.

Un’altra goccia e il libro si apre, non c’è nulla.

-Ma che cosa sta succedendo?- dico io

Si vede una Torre, una persona vestita in modo strano con affianco un folletto, degli occhi color ambra, e una città.

Delle carte, uno scettro e delle mani.

-E tu chi sei?-chiedo

Nel sogno scopro che sono io e mi butto dal tetto dell’edificio a cui ero salito.

 

 

La sveglia suona e mi alzo dal letto, mi guardo intorno per capire dove sono ancora mezz’addormentato e spengo la sveglia capendo di essere in camera mia.

Guardo l’ora che segna le sette in punto.

Sbadiglio e dico

-Accippicchia, è ora di alzarsi!-

-Harry, sei sveglio?- domanda mio padre dal piano di sotto –La tua colazione è pronta!- finisce lui

-Arrivo!- rispondo io e mi incomincio a cambiarmi con la divisa della scuola che frequento: pantaloni neri e una giacca con la cravatta rosso e oro.

Ciao a tutti, mi presento!

Mi chiamo Harry e ho quattordici anni, frequento la terza media della mia città e mi piace studiare, odio la matematica e le mie materie preferite sono educazione fisica e musica, ma adesso vi presento la mia famiglia.

 

Scendo le scale con in mano la cartella, e noto già a tavola mio fratello e mio padre ai fornelli.

-Buongiorno!- dico entrando in cucina tutto contento

-E’ scesa una mandria di bufali.-esclama mio fratello che stava bevendo il tea

-Ma se ho il passo felpato.- rispondo a mia volta mettendo la cartella appesa alla spalliera della sedia e mi siedo al tavolo

-Felpato! Hai fatto tremare perfino i vetri delle finestre!-

-Charles, smettila di prendermi in giro!- ribatto a mio fratello

-Fai sempre un sacco di rumore, secondo me hai delle zampe da dinosauro, al posto dei piedi.-

Mi arrabbio

-Non ti permettere di offendere il tuo fratellino.- dico io andando davanti a lui che mi mette sopra alla testa la tazza di tea che stava bevendo poco fa.

Questo spiritoso, è mio fratello maggiore Charles, si diverte a prendermi in giro e a farmi i dispetti, frequenta la quarta liceo, e la sua scuola si trova proprio vicino alla mia , solo perché è più grande e grosso di me, crede di poter fare lo spaccone.

A volte non lo sopporto, lui e le sue battute di spirito, non vedo l’ora di poter diventare grande cosi da poterlo schiacciare.

-Buongiorno!- esclama mio padre entrando in cucina

Era uguale identico a me, tutti dicono che ci assomigliamo: capelli neri e sempre spettinati, e a parte gli occhi verdi, uguali a quelli della mia mamma, lui li ha castani.

Vi presento il mio papà, lui fa il professore di archeologia all’università ed è intelligentissimo, non c’è niente che non sappia fare, sa pure cucinare e cucire, è il migliore!

-Buon appetito!- dice lui appoggiandomi il vassoio con sopra la roba sul tavolo

-Papà, che meraviglia, ha un aspetto delizioso.- dico io contento

Ecco, questa è la mia famiglia!

Cosa?

Volete sapere dov’è mia mamma?

Beh, mia mamma Lily è mancata quando avevo tre anni, è spesso nei miei pensieri, e prego per lei, ma non preoccupatevi, non mi sento sola, mio papà e mio fratello non mi abbandonano mai

-Ti piace?- domanda mio padre con il sorriso stampato sulla faccia

-Ottima- rispondo io sorridendo a mia volta

-Grazie per la colazione.- dice mio fratello Charles alzandosi dalla sedia con addosso anche lui la divisa della scuola del liceo che frequenta.

-Scusa? Dove stai andando?- domando vedendo che si stava infilando la giacca

-Agli allenamenti di calcio.-risponde solamente lui

-Tieni il pranzo.- dice mio padre dando un cesto del pranzo a mio fratello, essendo che finiamo sempre scuola al pomeriggio tardi pranziamo a scuola.

-Che cosa?-domando io dovevo vederlo

Con lui andava sempre il suo migliore amico Daniel, figlio di zio Sirius e di zia Marlenne, ottimi amici di mio padre, nonché il primo mio padrino.

Per finire in fretta la colazione stavo anche per soffocare, quindi dissi a mio padre che stavo andando, quando vidi che c’era anche zio Sirius con zio Remus e il piccolo Teddy figlio di quest’ultimo, in braccio al padre.

-Ehi, dove vai?-domanda Sirius

-A scuola, sono in ritardo.-dico io prendendo la mia cartella e mettendomi i pattini a rotelle

-Ma non è presto?-domanda lui guardando l’ora sull’orologio che aveva al polso

 

Esco di casa senza salutare, e in cinque minuti raggiungo mio fratello che stava andando a scuola in bici come sempre

-Perché ci tieni tanto a venire a scuola con me?-domanda lui guardandomi male

-Scusa, ti do fastidio?-domando lui

La verità è che, spero di incontrare una persona che per me è speciale.

Ancora tra i miei pensieri, sento mio fratello gridare

-Ehi, Daniel!- dice lui chiamandolo vedendolo

Daniel è un ragazzo dai capelli scuri, ricci e corti con gli occhi color ghiaccio ed indossa anche lui la stessa divisa di mio fratello, come dicevo prima, lui è il figlio di Sirius e di Marlenne.

E’ lui…

-Buon giorno ragazzi, ben alzati!- esclama lui salutandoci con una mano

-Buon giorno Charles!-

-E buon giorno anche a te Harry, ti sei alzato presto a quanto vedo oggi!-

-Ha tragurgiato la colazione oggi- dice mio fratello ghigando e io gli pesto il piede

-Sei proprio come farti rispettare, eh?-dice lui

Sorrido imbarazzato

E questa è la persona speciale, si chiama Daniel, è un compagno di classe di mio fratello, nonché suo migliore amico, anche se non capisco come faccia a sopportarlo perché è completamente diverso da Charles.

 

Arrivata davanti alla mia entrata della scuola, compare all’improvviso una ragazza dai capelli ricci e lunghi e gli occhi castani

-Come sei fortunata!-esclama lei

-Ehm… non capisco, buongiorno Hermione, come va?-domando io

-Buongiorno a te, Harry, sei contento?-domanda lei

-Si- rispondo

E questa è la mia amica del cuore, si chiama Hermione, ci conosciamo fin da quando andiamo all’asilo, ed è la prima della classe. E suo padre il presidente di una multinazionale.

Mi sono dimenticato di dirvi che Hermione è un’esperta di fotografia e riprese cinematografiche e il suo modello preferito sono io.

-Lo sai? Ieri sono andata in centro, e mi sono comprata una videocamera nuova- dice lei sorridendo

-Posso farti qualche ripresa domani?-domanda lei e io annuisco

-Si, va bene, ma non è meglio che tu faccia i tuoi filmini a qualche altro ragazzo?-domando io

-Nemmeno per sogno, non dire sciocchezze, tu per me sei il più bello della scuola!- dice lei con occhi sognanti

-Non esagerare-

Non preoccupatevi non le credo, so benissimo di non essere un dio.

 

 

Mentre la prof. stava spiegando la lezione di Storia, io stavo scarabocchiando il folletto che avevo visto nel mio sogno di questa notte.

-Che strano sogno ho fatto stanotte- bisbiglio sapendo che Hermione, la mia vicina di banco stava guardando il piccolo folletto che avevo disegnato

-Mi piace molto quel disegnino, ma chi è?-domanda lei

-Questo?-domando io

-Continua tu Harry!- mi dice la professoressa

-Va bene- rispondo io –Dove siamo?- bisbiglio a Hermione

-A pagina 24 terza riga- mi dice lei

 

Tirai un calcio alla palla che fece canestro, e vincemmo la partita contro la sezione D.

-Evviva, grande Potter- esclama un ragazzo dai capelli rossi e occhi azzurri con le lentiggini sul viso

Lui invece è Ron Weasley, è il mio migliore amico ci conosciamo da sempre, le nostre madri si sono incontrate in ospedale quando hanno scoperto di essere incinte e da allora si sono sempre frequentate.

 

 

Sono a casa dico entrando all’ingresso di casa mia.

Guardo da tutte le parti ma vedo che non c’è nessuno in casa. Sento un rumore strano e vedo che proviene dalla biblioteca di papà che cosa ci sarà mai?

Prendo una mazza da baseball che tengo li vicino alla porta e poi mi dirigo verso la stanza, sento ancora quel rumore, metto la mano sulla manipola della porta e quindi la apro…

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Il libro magico parte 2 ***


OIUYGTF

 

Il libro magico parte 2.

 

Mi avvicino alla stanza, perché non ci sono ne Charles ne papà in casa?

Domando con un bastone in mano…

 Questo rumore proviene dalla biblioteca di papà.

Mi avvicino sempre di più e sospiro, poi apro la porta ed entro dentro alla stanza

-C’è nessuno? Charles non farmi spaventare- dico io accendendo la luce della stanza al piano di sotto

Mi aggiro tra gli scaffali e non trovo niente

-Ma qui dentro non c’è nessuno…- dico

Vedo un libro illuminarsi, di una luce dorata

Mi avvicino e smette di illuminarsi, -e questo che libro è?- domando con un libro rosso, con sopra disegnato un leone alato e scritto “The Clow”

Mi viene un colpo –E’ il libro del mio sogno!-esclamo

Una luce esce dal libro e mi spavento, chiudendo gli occhi e poi li riapro

Lo apro e trovo dentro una carta di una donna raffigurata con due ali

-Una carta?-

-Ventoso- leggo sopra alla carta

-Ma chissà che cosa significa?-domando andandomene via

-Ventoso-

Si illumina, sotto di me compare un cerchio strano, un vento fortissimo compare e mi fa spaventare, una strana energia si impossessa di me, che cosa sta succedendo?

Chiudo gli occhi dalla paura.

Il libro mi cade in mano e cado per terra spaventato

-Ma che cosa è successo?-domando vedendo la carta e poi il libro illuminarsi ancora

Esce da fuori uno strano essere tutto giallo con coda e orecchie che sembra un peluche.

-Buongiorno, salve, ciao!- dice lui tutto contento e io lo guardo schioccato

-Eh? Tu chi sei?-

-Ti ringrazio per avermi svegliato, sei stato gentile-

-Non c’è di che!-

-Uh… finalmente libero, finalmente fuori da quel libro mostruoso…tenevo proprio che ci dovevo stare chiuso per sempre.- dice lui ma lo interrompo perché lo prendo in mano, anzi lo strozzo

-Ma tu chi sei? Parla. Sei uno scoiattolo? Un pipistrello?- domando io e lui si libera dalla mia stretta

-Stai più attento, mi hai fatto male, non sono mica un giocattolo.- dice lui

-Mi chiamo Kero e sono il guardiano del sigillo del libro.- dice lui mettendosi le mani incrociate

-Chi sei? Kero?-

-Esatto, sono il custode di tutte le carte del libro, devo cercare di stare attento che non vadano disperse..- dice lui aprendo con la magia il libro

-AHHH, dove sono le mie carte?-domanda

-Intendi questa?-chiedo mostrandogli la carta del vento

-Si, esatto. Ora dammi le altre…- dice lui lasciando la frase in sospeso

-Mi è capitata in mano solamente questa qui.-

-Certo-

-E si è alzato improvvisamente un vento e sono volate tutte via-

-Certo-

-Sono volate- diciamo insieme e ridiamo come due cretini

-Cosa hai detto?-domanda

 

 

Stavo mangiando velocemente la cena, c’erano Daniel e Charles che mi guardavano in modo strano e schioccati, loro non avevano ancora toccato cibo, misi a posto i piatti nel lavandino e poi presi un budino al cream caramel, e lo porto di sopra senza rispondere alla domanda di mio fratello, entro nella mia stanza e lo metto davanti a Kero che mi ringrazia.

-Il libro di cui ero custode, contenevano le carte di Clow-

-E che cosa sono?-

-Sono pericolose, sono state create da un vecchio mago di nome Clow Reed-

-Ognuna delle carte di Clow, ha un incredibile personalità e una potenza straordinaria-

-Potrebbero conquistare la Terra e dominarla senza problemi-

-Perché nessuno ha la forza di farle soccombere-

-Quando Clow Reed, si accorse del loro potere, le racchiuse tutte in un libro e ha messo me come custode-

-Ho la responsabilità di ritrovarle e ora tu…- dice lui puntandomi il cucchiaino in faccia

-… mi darai una mano-

-Eh? Perché ti dovrei aiutare?-

-Perché sei stato tu a chiamare il vento e aver fatto sparire tutte le carte-

-Si, sarà anche vero ma il compito era tuo!-

-Oh, beh mi sono appisolato un attimo-

-E quanto?-

-Beh, una trentina d’anni-

Lo guardo male

Discutiamo su questo e poi Kero mi da i poteri magici e uno scettro da poter catturare le carte, che quando non è in funzione diventa una chiave da poterla metterla al collo.

 

 

 

La mattina seguente, ho pensato di aver sognato tutto, ma in realtà non è così.

Ho davvero ricevuto dei poteri magici!!! Non ci posso credere!!!

Quando scendo di sotto, vedo che ci sono Sirius con Marlenne, la moglie una donna dai capelli neri e ricci con gli occhi azzurri ed indossa un vestito lungo con degli stivali e poi ci sono anche il piccolo Teddy con zio Remus e Charles che sta già facendo colazione, mentre papà stà finendo di prepararla… ma non hanno una casa loro tre?

Mi siedo davanti a Charles e di fianco a zio Remus, non è proprio uno zio, ma è uno dei migliori amici di papà e quindi lo considero tale, poi Sirius invece è imparentato alla lontana con papà, essendo che nonna Dorea è una Black, e sono cugini di secondo grado tra Sirius e Dorea, quindi si potrebbe definire che è un po' di famiglia.

 

Faccio colazione, ringrazio papà per averla preparata e dopo nemmeno dieci minuti ho finito.

-Vengo con te a scuola, Harry!- dice Remus

 Annuisco

Remus insegna chimica nella mia stessa scuola, deve passare prima a portare Teddy all’asilo che è vicino alla scuola mia e il liceo.

 

 

 

-Come ti trovi a scuola?-domanda Remus per fare conversazione

-Bene.- rispondo –A parte i soliti litigi con la banda di Malfoy-

Malfoy è un altro cugino alla lontana, essendo imparentato con Sirius che sono cugini di secondo grado e che sua madre Narcissa è una Black

-Si stancheranno prima o poi-dico infine

-Se potessi li sospenderei, ma non posso, questo lo sai Harry-

-Si, lo so.-

-A proposito dalla prossima settimana insegnerò nella tua classe.-dice lui

-Che cosa?-

-La professoressa che c’è adesso deve andare via per qualche mese e nel tempo che non c’è la sostituisco io.-

Magnifica notizia, sorrido contento.

Avere Remus insegnante sarà fantastico, anche perché le sue lezioni e come spiega sono semplici e saranno pure divertenti.

 

Arrivati all’asilo di Teddy

 

-Signor Lupin, Harry è un piacere rivederti, come stai?-domanda la maestra Granger, la madre di Hermione, la mia migliore amica

-Bene, signora Granger.-

-Hermione dovrebbe essere già a scuola. Teddy sarà in ottime mani come sempre, Signor Lupin.-

-Lo vengo a riprendere dopo scuola, altrimenti passa Andromeda se ci sono dei problemi-

-Okay, perfetto.-

 

Dopo aver lasciato Teddy che ci salutava contento ritorniamo sulla strada per andare a scuola, ci impieghiamo almeno una decina e dopo che siamo arrivati

-Ci vediamo all’uscita- dice Remus che lo salutai pure io

Annuisco e saluto

 

 

-Ho incontrato tua madre Herm.-

Dico alla ragazza che è appena comparsa dal nulla di fronte a me, la vedo sorridere e poi dice

-Lo hai visto oggi?-domanda lei con le braccia sotto al seno

-No, magari lo vedrò nel corso della giornata.- rispondo riferendomi a Daniel

-Ottimo, andiamo in classe?-domanda lei

Annuisco

 

Le lezioni durano almeno cinque ore, poi durante la pausa pranzo succede qualcosa di inaspettato, ero da solo nel cortile di dietro e un vento enorme si alza di botto facendomi scompigliare più del dovuto i capelli, poi alzo lo sguardo verso il cielo e vedo un uccello enorme bianco volare sopra la scuola…

La mia collana si illumina*

 

 

 

 

Continua…

*nuovo particolare della collana chiave di Harry, che ho inventato io. Quando c’è una carta in giro, essa si illumina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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