La Stella dei miei desideri

di Romantic D Master
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gild il povero ***
Capitolo 2: *** Gild il delinquente ***



Capitolo 1
*** Gild il povero ***


                                                                                         Gild il povero
   
Gild stava seduto a gambe incrociate sul tetto di casa sua pensando a quanto meraviglioso doveva essere il mondo là fuori, oltre i confini di quella piccola isola nel mare settentrionale abitata da pescatori ubriaconi.
Gild era il figlio di un uomo che non amava la moglie né il figlio ma non nascondeva il fatto di amare la ricchezza e sarebbe stato disposto a vendere la famiglia per qualche berry in più. La madre era una donna per bene seppur conscia dei sentimenti del marito lo amava e ancora di più amava Gild al quale aveva insegnato che nei momenti bui una canzone poteva farti sentire felice e il ragazzo aveva fatto tesoro di questo consiglio, spesso cantava, amava cantare e aveva un talento per il ballo, faceva piccoli spettacoli per i suoi amici a volte per divertirli e solo in quei casi sorrideva. 
Un giorno il padre giocando d'azzardo perse tutti i risparmi della famiglia  e cadde in depressione, smise di lavorare e fece cadere la famiglia in disgrazia, Gild ora rubava e la madre spesso andava a letto con uomini per denaro, ora vivevano in una catapecchia che puzzava di legno marcio e la loro vecchia casa venne messa all'asta.
<< Sono stanco di questa vita! Odio vedere la mamma in questo stato e tu cosa fai!? Nulla stai lì a bere ! Potresti rubare del denaro invece che bottiglie di liquori!>> urlò Gild al padre, il quale infastidito dalle urla del moccioso gli lanciò una di quelle bottiglie ferendolo.
<< Non osare parlarmi in quel modo! Non ti ho mai amato né voluto ! Sei solo un moccioso di 11 anni che non serve a niente! Tu e tua madre potreste morire per quanto mi riguarda ! >>  rispose il padre aggiungendo imprecazioni.
Qualche mese dopo, il padre di Gild si ammalò e la madre iniziò a prostituirsi di più, voleva i soldi per guarire il marito. Badava a lui ogni volta che non era da qualche uomo,non mangiava e beveva poco, sarebbe morta per salvare quell' uomo.
Mentre era in quella piccola stanza a badare al padre di Gild,  la donna cantava, con una lieve voce intonava parole di speranza e piangeva copiosamente.
<< Piangi per quel bastardo? >> esordì Gild entrando.
<< Gild…è tuo padre, abbi rispetto >>
<< È un mostro, ha perso tutti i nostri averi giocando tutto in quello stupido casinò dall'altra parte dell’isola !! >>
<< Voleva solo avere più soldi per noi Gild…voleva darci di più.. >> la donna ora singhiozzava.
Gild era furioso, la madre era troppo buona e in quel momento Gild fece un pensiero.. "devo andarmene da qui"… per giorni non tornò.
Qualche mese dopo il padre del piccolo Gild morì e la madre poco dopo, debole e distrutta smise di cantare decretando così la sua immensa disperazione e la perdita della voglia di vivere.
Gild amava la madre nonostante tutto e il giorno del suo dodicesimo compleanno decise di tornare a casa, trovò la madre a terra in una pozza di sangue e senza vita, si era suicidata.
Il ragazzino sentì un dolore enorme nel petto, pianse copiosamente e urlò fino a quasi perdere la voce,con quella poca che gli rimaneva iniziò a cantare la canzone di speranza che la madre gli aveva insegnato, correndo fino al molo per rubare una piccola imbarcazione.
La canzone ormai era stata sostituita solo dai singhiozzi di disperazione, Gild prese il largo, lasciandosi tutto alle spalle, nella testa solo una frase ripetuta allo sfinimento… "devo andarmene da qui"…



Angolo mio : Ciao a tutti! Se siete arrivati fin qui senza saltare la storia grazie mille ahah. Spero questa storia vi piaccia, questo primo capitolo è triste( e corto ma non amo dilungarmi, voglio arrivare a voi in modo diretto) lo so ma voglio far capire la figura di Gild Tesoro, un antagonista con una storia triste alle spalle.
Non disperate !! Ci saranno anche momenti belli per il nostro Gild, se volete saperne di più seguitemi! Ah ultima cosa, questa è la mia prima storia perciò se avete critiche fatele pure , non siate troppo cattivi/e però ! 
Ancora tante grazie ! Se avete storie da farmi leggere sappiate che lo farò e recensirò anche ! Ciao a tutti . Romantic D. Master 

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Capitolo 2
*** Gild il delinquente ***


                                                                               Gild il delinquente
 
 
Erano passati tre anni da quando Gild, in preda al dolore, scappò di casa lasciando il suo passato alle spalle, alla ricerca di un futuro migliore.
Spesso durante la notte nei suoi sogni tornava la madre, felice e sorridente intenta a cantare, lui le sorrideva ma poi si svegliava di colpo quando la madre iniziava inevitabilmente ad urlare e a sanguinare, i meravigliosi sogni finivano sempre per essere incubi.
Gild ora abitava su un'isola ricca di vegetazione e piccoli villaggi, vi era anche un’enorme città, Macrum, la città dove abitavano molte persone ricche e per bene, vi si potevano trovare ottimi ristoranti che servivano pesci strani e bizzarri ma dai sapori unici ed esotici, hotel stellati con lussuose camere e piscine, case fantastiche quasi da sogno, un mercato della frutta e verdura enorme con vaste scelte e tante altre cose che rendevano Macrum un delle città più belle di quel mare.
Il ragazzo tuttavia che era partito senza nemmeno un soldo e che era capitato lì dopo che una tempesta lo aveva fatto naufragare (di questo Gild era grato, era salvo, il mare lo aveva risparmiato) conduceva una vita dettata da crimini ed efferatezze al servizio di un giovane uomo che aveva instaurato una base poco lontano da Macrum , un uomo col potere del frutto del diavolo, un rogia, il frutto si chiamava Sand Sand , il criminale Crocodile.
Gild era appena rientrato alla base dopo un furto ed era stato invitato dal boss a bere nel suo ufficio.
<< Gild ! Ragazzo mio, come è andato il lavoro che ti avevo chiesto di fare? >> disse Crocodile sbuffando una nube di fumo del suo grosso sigaro.
<< Direi tutto bene, il bastardo che ho rapinato ha lottato ma io sono decisamente un combattente nato, non ha potuto nulla, ad ogni modo l'ho lasciato in vita, ecco tieni pure il diamante che tanto volevi…io vado a farmi un bagno. >>
<< Kuahaha sei proprio bravo sai? Questo diamante mi frutterà almeno 30 milioni di berry, di solito la paga per questo lavoro è bassa ma.. Per te posso fare  un'eccezione, avrai 10 milioni Gild, domani compi gli anni no? Kuahaha.  >>
Il ragazzo stava per uscire quando si fermò, stupefatto dalla generosità del boss, fece un sorriso di cortesia e se ne andò, tuttavia non si fidava di Crocodile e la sua gentilezza lo mise in allarme.
Dopo un bagno Gild pensò di andare in città a divertirsi e di invitare tre delinquenti, che come lui erano giovani e al servizio del boss, ad una serata a base di liquori.
Quella notte i quattro amici si scolarono almeno dieci bottiglie a testa, causando problemi alla città e facendo risse con le guardie, in fondo quella vita non gli dispiaceva, si vi erano dei rischi e spesso ci si rompeva le ossa, ma i soldi erano assicurati e i suoi giovani compagni di scorribande erano degli amici per lui, in quel momento era felice, o almeno pensava che quella fosse la felicità.
<< Ahh questa si che è vita eh ragazzi? >> disse un ragazzo paffuto seduto su un muretto che aveva visto giorni migliori e che, forse, sarebbe crollato sotto il peso del ragazzo.
<< Decisamente! Soldi, liquori, risse! Ahahahah il boss poi ci protegge in caso fossimo nei guai, certo però potrebbe darci qualche donna. >> Rispose un altro ragazzo sdraiato a terra.
<< Figuriamoci, se il boss cede una delle sue donne a noi quattro ragazzi, è normale che nessuna poi ci fila, siamo solo dei ragazzini , il boss si che è un vero duro, uno di quelli che piace, ha fascino e potere, io mi accontento della mia situazione, prima o poi ne troverò una. >> aggiunse il terzo ragazzo occhialuto, << e tu Gild ? Vuoi una donna? Sei soddisfatto o vorresti di più? >> continuò.
Gild rise, afferrò una bottiglia di vino rosso avanzata e la sollevò fin sopra la sua testa e disse << Io?? Io quando lo vorrò avrò una donna, bella, sexy, sorridente e simpatica, ma prima di questo… Voglio di più, voglio superare il boss, voglio più potere, domani compio 16 anni, ho ricevuto una somma cospicua di denaro per il mio ultimo lavoro e so per certo che a Macrum si trova un casinò, appartiene a Crocodile, lo sfiderò a poker !! Se vincerò il potere che detiene qui passerà nelle mie mani !! >> dopo bevve in un sol sorso la bottiglia di vino e iniziò a ridere, poi cadde in un profondo sonno, questa volta però in sogno apparve suo padre.
Il giorno dopo Gild si preparò per bene, sfoggiando il suo look migliore e si diresse al casinò dove lo attendeva Crocodile, che aveva saputo tutto tramite il ragazzo paffuto. Il boss era vestito elegante e fumava come suo solito un sigaro.
<< Bene bene bene, ecco qui il neo sedicenne Gild ! Sopravvissuto ad un naufragio, accolto da me nella mia banda, scampato a mille punizioni e pericoli grazie alla mia influenza su questa città !! Un ragazzo fortunato non c’è che dire, ma lo sarai anche a carte? >> esordì Crocodile.
<< Crocodile, perché non vai a farti una nuotata in un bel fiume? Qui c’è posto per un solo boss. >> rispose un arrogante Gild.
Crocodile scoppiò a ridere, odiava che gli si parlasse così ma non poteva trattenere le risate davanti ad un ragazzo fortunato quanto stolto ed ingenuo.
<< Su avanti, giochiamo ragazzo, se perdi la tua punizione sarà esemplare. >>
<< E se perdi tu invece stupido coccodrillo, lascerai questa isola a me e a quel punto io avrò in mano tutto ciò che è tuo. >> rispose il ragazzo.
La partita iniziò, Gild usò i soldi che il boss gli aveva regalato il giorno prima, e per buona parte della partita sembrava avere le carte giuste e la fortuna dalla sua.
<< Ahah boss ho decuplicato il tuo “ dono ” di ieri, sono a 100 milioni mentre tu hai ancora poco da poterti giocare, direi che possiamo anche concludere.>>
<< Non essere frettoloso stupido ragazzino >> disse Crocodile , facendo cenno ad un suo uomo di aggiungere denaro al piatto, altri 100 milioni di berry.
<< 100 milioni di berry contro i tuoi 100 ! Vediamo Gild, secondo i conti puoi raddoppiare in caso di vittoria e avere tutto. Coraggio vediamo cos'hai! >> .
Gild pregò di avere la mano vincente, la tensione era alta e si avvertiva in tutto il casinò, i presenti avevano il cuore in gola, il boss sorrise quando Gild mostrò la sua mano.
<< Direi che oggi la fortuna ti abbandona, scala reale !! >> urlò Crocodile. Lo sgomento e il terrore prevalsero in Gild che iniziò a tremare, non fece in tempo a pensare come poteva fuggire che immediatamente venne avvolto da un piccolo tornado di sabbia che bastava a bloccarlo. Parte di quella sabbia assunse il volto del boss, che sorridente fissava il ragazzo inerme.
<< Gild, sei un bravo guerriero, coraggioso e impavido, sgaggio e intelligente, ma devi ancora imparare una cosa da questo mondo: senza potere non ottieni nulla, nella fortuna credono solo i perdenti e chi non ha la forza di inseguire e realizzare i propri sogni con le sole capacità che possiede!
Peccato, saresti stato col tempo un ottimo membro della mia futura società, la Baroque Works. Ah a proposito la fortuna non esiste, davvero pensavi che nel MIO casinò e al mio gioco preferito io avrei perso? Ci vuole ingegno nella vita, la partita era truccata ovviamente, sei troppo ingenuo ma… se fossi più come me forse saresti un grande, non lo scopriremo mai…addio Gild. >> con queste ultime parole Gild sentì un tepore nel fianco, un colpo dell’uncino che Crocodile portava al posto della mano sinistra lo aveva ferito, ora il ragazzo sanguinava e aveva le vertigini, ricordando che il boss adorava usare il veleno. Poco prima di perdere conoscenza pensò a suo padre, aveva fatto la sua stessa fine, aveva perso tutto al gioco e cosa ancora peggiore aveva ignorato il sogno della notte precedente, suo padre era apparso per avvertirlo del pericolo e lui aveva ignorato questo segno.
Improvvisamente fu tutto buio, le ultime parole che Gild sentì furono “ portatelo via, nel regno di RockEnd, e fate in modo che non muoia.”
Non sarebbe morto li in quel casinò, ma allora cosa sarebbe successo? Sicuramente qualcosa di peggiore della morte, un misto di paura e nausea si insinuò nella mente di Gild e poi solo il buio….infine una piccola luce, una melodia, il volto di sua madre.
 
 
 
Angolo mio mio : Grazie per aver letto la seconda parte di questa storia ! So che è lunga ma spero sia scorrevole e ricca di emozioni ! Nel prossimo capitolo Gild farà una scoperta straordinaria! Un sentimento mai provato. Non mancate !!!
Recensite grazie! Un abbraccio !!                       Romantic D Master

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