Do you remember me?

di _ClyssiasChange_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Amnesia ***
Capitolo 2: *** 2.il sogno ***
Capitolo 3: *** 3.Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** 3.parte 2 ***
Capitolo 5: *** 4.capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** 6. capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** 6. him ***



Capitolo 1
*** 1.Amnesia ***


Do you remember me?
1. Amnesia
 
Tutto era cominciato il giorno 8 Agosto. Tanto per cambiare Conan si era intromesso in un caso ed era in cerca di indizi per trovare l'assassino.
-Se le mie supposizioni sono corrette, l'arma del delitto dovrebbe essere qui- afferma sicuro il giovane detective
Era così preso da non accorgersi che dietro di lui una figura lo aveva notato e che aveva capito che lo stava per incastrare, così lo colpisce dietro la testa, dove Conan rimane tramortito e cade a terra privo di sensi.
-CONAN! Dove sei?-chiede una piccola bambina dai capelli marroni.
-L'hai trovato?- replica una sua "coetanea" dai bei capelli biondo cenere.
-No Ai ,secondo te gli sarà successo qualcosa?-aggiungela prima bambina rivolgendosi all'amica.
-Non saprei Ayumi, credo che... – comincia, finché non nota Conan, non molto lontano da loro svenuto -CONAN!-urla in preda al panico mentre cerca di raggiungerlo.
-Cosa è successo Ai?-dice Ayumi.
- Conan è stato colpito da qualcuno, presto, chiama l'ospedale!- ordina Ai.
-Va bene- annuisce, per poi correre alla ricerca di una cabina telefonica.
-Ti prego Conan, svegliati, non puoi morire, devi... tu devi restare con me! Sei la mia unica ragione di vita!Se non mi sono costituita all'organizzazione, è solo per te!RISPONDIMI RAZZA DÌ IDIOTA!!-comincia a piangere Haibara schiaffeggiandolo.
-Eccomi Ai,tra poco arriverà l'ambulanza,ma perché piangi?-
-Eh?N- niente, stai tranquilla- balbetta la bionda.
Poco dopo arriva l'ambulanza che trasporta i tre bambini in ospedale.
-Allora? È grave?-domanda Ayumi subito dopo essere arrivate.
-Non saprei dirlo adesso, prima è meglio fargli delle analisi-risponde il dottor Makudo.
-Stai bene piccolina?-richiama l'attenzione di Haibara l'infermiera Yukiro.
-Sì, sto bene-afferma la piccola.
-Non ti preoccupare, il tuo amico starà bene-la rassicura Yukiro
Dopo molto tempo di ricerche mettono Conan a riposare e vengono a trovarlo Ran, Goro, Agasa, Mitsuiko e Genta, mentre le due bambine erano rimaste con lui.
-Allora? Possiamo vederlo?-chiede preoccupata Ran.
-Una persona alla volta, sta ancora dormendo-ribatte il dottore.
-Chi va per primo?- domanda Agasa.
-Io penso che dovrebbe andarci Ran, era molto preoccupata-propone Goro.
-Ehm...per voi va bene?- si preoccupa la ragazza.
Tutti annuiscono e così Ran va a trovare il "bambino".
-Oh Conan, io te l'ho sempre detto che non devi intrometterti nei casi di mio padre, ma tu non mi hai mai ascoltato!-esclama Ran -Aah...senza occhiali, sembri proprio Shinichi...quanto vorrei che fosse qui, di certo troverebbe chi ti ha fatto questo- aggiunge poi.
Resta lì per una mezz'oretta e così fanno tutti gli altri, finché non arriva il turno di Haibara, ma a quel punto …
-Signori mi dispiace dirvi che purtroppo è passato troppo tempo da quando si sarebbe dovuto svegliare e ci sono molte probabilità che non lo faccia più- annuncia il dottore.
Ai si precipita subito nella camera di Conan e lo scuote allarmata.
-SVEGLIATI! NON PUOI MORIRE! DEVI SVEGLIARTI! NON PUOI FARMI QUESTO! CRETINO RISPONDIMI!-urla in lacrime.
-PERCHÉ NON RISPONDI?! TI PREGO svegliati ... Conan ...- la giovane si rassegna e quando sta per andarsene Conan mugugna qualcosa.
-Eh? CONAN! Ti sei svegliato!- esclama poi sollevata.
-Cosa? Chi è Conan? E chi sei tu?-
 

Vi piace il prologo?Questa è la mia prima ConanXAi e spero vi piaccia,inizialmente volevo fare una AyumiXConan,ma dopo ho cambiato idea.Bene,spero di ricevere molte recensioni(anche se so che mi manderete solo critiche T_T)
Kiss Kiss Clyssia
ps-Mi scuso per eventuali errori di grammatica o di ortografia e mi dispiace per essere stata ripetitiva

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Capitolo 2
*** 2.il sogno ***


Do you remember me?
2. Il sogno
 
-PERCHÉ NON RISPONDI?! TI PREGO svegliati ... Conan ...- la giovane si rassegna e quando sta per andarsene Conan mugugna qualcosa.
-Eh? CONAN! Ti sei svegliato!- esclama poi sollevata.
-Cosa? Chi è Conan? E chi sei tu?-
-Co - come, n-non ti ricordi? Non ricordi chi sei? Chi sono?-arrossisce lievemente- ...e chi è Ran?-continua Haibara.
-COANAN!-urlano felicemente tutti i suoi amici.
-Non ricorda,sprecate il vostro tempo- la bionda si gira intenda ad andarsene, quando una mano la blocca.
-Aspetta un attimo, prima voglio sapere chi siete ...- tossisce imbarazzato Edogawa.
Ai, che all'inizio sembrava sorpresa di quel gesto, fa un respiro profondo.
-Io sono Ai Haibara, ho sette anni e frequentiamo la stessa classe- sospira.
-Io sono Ayumi Yoshida, sette anni. Anche io frequento la tua classe e con Mitsuiko, Genta, Ai e te facciamo parte della squadra dei giovani detective- si presenta sull'orlo di piangere, indicando poi gli altri compagni.
-Io sono Genta Kojima-
-Ed io Mitsuiko Tsuburaya-
-Io invece mi chiamo Ran Mouri,ho diciassette anni e tu abiti a casa mia e di mio padre-
-Io sono il famosissimo Detective Goro! E tu beh, sì, come ha detto Ran, vivi a mie spese-detto questo riceve un calcio da parte della figlia.
-Ma ti sembra il modo di parlare?! Si è appena svegliato e tu gli dici che scrocca da noi! Bah, sei davvero incorreggibile -lo rimprovera.
-Ha detto "Detective"? Davvero?- gli occhi del bambino si illuminano.
-Ti ricorda qualcosa?-chiede Agasa incuriosito.
-Ehm ... sì, un certo "Sherlok Holmes"-
-È il tuo libro di gialli preferito-replica impulsivamente Ai.
-Qualcuno mi spiega cosa è successo?-
-Tu stavi cercando indizi per un caso, quando poi io ed Ai ti abbiamo trovato eri svenuto ed Haibara mi ha ordinato di chiamare l'ambulanza dato che qualcuno ti aveva colpito- risponde Yoshida.
-Potrebbe essere stato l'assassino-dice il piccolo, ancora seduto sul letto.
-A quanto pare l'intuito ti è rimasto -sorride Ai.
-E chi mai potrebbe essere?-domanda, ovviamente, Goro.
-Secondo te? L'unico che non era in sala in quell'istante-replica Ayumi.
-Lo ha capito perfino una bambina delle elementari ...- ripetono tutti senza speranza.
-Quindi...-
-Ahia!-urla Conan dolorante.
-Che cos'hai?-chiede Ayumi preoccupata.
-La testa- borbotta.
-Per favore signori, uscite, il bambino ha bisogno di riposare-consiglia Makudo.
-Io non esco-pensa la bionda decisa.
-Non esci?- gli chiede il dottore.
-No, io resto qui-afferma la piccola.
-Ma non penso che faccia bene...-
-So quello che faccio!- replica indispettita.
- Mh ... nel caso succeda qualcosa avvisaci-
Ella annuisce e dopo che il dottore esce con gli altri, prende una sedia e si mette accanto a Conan.
-Allora,proviamo così: Akemi, Akemi, Akemi ...-
- Akemi...-ripete Conan pensieroso.
-Ti ricorda qualcosa?-
-Una banca...occhiali, il tuo arrivo … LA TESTA!- un altro malore lo colpisce.
 
-BASTA CONAN! SMETTILA!-comincia a singhiozzare Ai -Basta pensare a questo, sono stata un'egoista -
-Perché?- la fissa incuriosito lui.
- Akemi era mia sorella-
-Aspetta, ricordo un'altra cosa: un ragazzo di 17 anni, magari è mio fratello!- sorride.
Haibara non può che ridere a quell'esclamazione -Per ora va bene così. Non sforzarti troppo "Piccolo Detective"-
-Perché mi chiami così?-
-Lo capirai … - replica vaga la biondina.
Sta per uscire ma Conan la ferma e le dà un bacio innocente sulla guancia, a cui Ai arrossisce impercettibilmente.
-Perché lo hai fatto?-chiede la bambina
-Mi andava- risponde Conan distogliendo lo sguardo da quello dell'amica.
Quando però esce dalla stanza, Ayumi, che era rimasta lì la blocca.
-Me lo avevi promesso- stringe i pugni.
-Promesso cosa?-
-AVEVI DETTO CHE CONAN NON TI PIACEVA!-esclama adirata Ayumi.
-Ma a me non piace Conan – ribatte l’altra, con una mano sul cuore.
-E allora perché vi siete baciati?-
-È una bambina delle elementari, quindi è logico che per lei un bacetto sulla guancia sia qualcosa di importante-pensa Shiho e poi replica-Non l'ho baciato,è stato il contrario-
-NON MENTIRE HAIBARA!- quest'ultima è molto sorpresa, l'ha sempre chiamata Ai, era l'unica che lo poteva fare.
- Ayumi,cosa posso fare per convincerti?- Haibara tiene molto alla loro amicizia, era l’unica amica che aveva, che l’aveva apprezzata sin da subito.
- Scusatemi piccole,ma le vostre urla stanno disturbando i pazienti- una giovane infermiera si intromette tra le due.
-Ci scusi- rispondono in coro le due amareggiate.
-Queste nuove generazioni, quando avevo la loro età non pensavo già ai ragazzi- pensa ella.
-Oh, può avvisare il dottore Makudo che Conan Edogawa, il bambino arrivato oggi con l’amnesia, sta facendo progressi? Si è ricordato alcune cose, ma dopo l'ho interrotto-
-Hai fatto bene piccolina, troppe cose insieme gli faranno male-
-Quella bambina è davvero carina, neanche so perché l'ho baciata, è strano ma mi sembra che sia più matura per la sua età  e, non so, ora sento di essere anche io diverso. Proverò a fare una dormita- pensa Conan.
Si addormenta entro pochi secondi data la stanchezza.
Sogna un bambino uguale a lui ma senza occhiali, che parla con una sua coetanea da corti capelli castani, che giocano. Subito dopo ci sono Ran e lo stesso ragazzo,ma della stessa età della ragazza al Luna Park, nella quale il giovane consola Ran che sta piangendo. Subito dopo il nero! E poi Conan, a scuola, che parla con Ayumi, Mitsuiko e Genta e poi, da un momento all'altro, arriva Haibara e il protagonista non riesce a toglierle gli occhi di dosso...
Conan si sveglia di soprassalto,spaventato,nel suo letto.
-Cosa è successo? Chi sono? Cosa centrano Ran, Ayumi e Haibara! Non capisco ... però devo ammettere che sono tutte e tre molto carine, ma Ai ha qualcosa che mi attira, non capisco...- il giovane si mette le mani tra i capelli confuso.
Intanto Ai ed Ayumi sono al parco, sedute su una panchina.
- Aah...allora Ayumi? Non mi parli ancora?-
-Giuramelo, giurami che per Conan provi solo amicizia! Ti prego!- si morde il labbro la castana
-Va bene, per Conan provo solo amicizia-giura la biondina tenendo però incrociate le dita dietro alla schiena.
 
 
Non so come farmi perdonare per sto schifo!!!Ma oggi sono felice:"Ho confermato la mia cintura bianca!!!!"
Ok,non è un traguardo enorme,però calcolando che faccio "Aikijujutsu"(Aikido+Judo+Ju jitsu) da solo 2 mesi circa è buono,no?Ok,non vi annoio più!ADDIOOOO!*autrice scompare dalla vergogna,seguita da spade e colpi di fucili*

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Capitolo 3
*** 3.Capitolo 3 ***


Do you remember me?
3. APPUNTAMENTO CON OMICIDIO (Parte prima)
 
È passato un mese e nonostante sia Settembre fa ancora caldo, Conan è stato dimesso dall'ospedale, ovviamente ha ancora le idee confuse e qualche volta deve tornarci per fare dei controlli, ma in questo momento sono tutti a scuola.
-Molto bene ragazzi,vi annuncio che il nostro compagno di classe Conan Edogawa è stato dimesso dall'ospedale! Quindi dategli un caloroso "Bentornato"-annuncia la maestra di Conan.
-BENTORNATO!-esclamano felici i compagni di classe del mini-detective.
-G- grazie...-ringrazia il ragazzino un po' imbarazzato.
-Vuoi il programma che abbiamo fatto fino ad ora?Vuoi i compiti?Vuoi che ti spiego le cose che abbiamo fatto in tua assenza?-lo assalgono le sue compagne di classe, tutte cotte di lui.
 -NON ASSILLATELO!-urla ultragelosa Ayumi, mentre Mitsuiko e Genta fanno una smorfia a dir poco furiosa.
- Ayumi ha ragione ,è appena stato dimesso quindi lasciatelo respirare-aggiunge con nonchalance Ai, attirando l’attenzione degli altri.
- Dov'è il mio posto?-chiede Conan speranzoso di essere accanto alla bionda.
-Il tuo posto è accanto ad Ai Haibara -
-Va bene-esclama indifferente il moretto andando a sedersi anche se invece è felicissimo nonostante ancora non si capaciti del perché.
-Ciao Haibara, come stai?- la saluta.
 
-Questo dovrei chiedertelo io Conan, comunque sì, sto bene e tu?-replica tranquillamente.
-Beh, per essere appena uscito d'ospedale sto bene!- esclama scherzandoci un po’ su.
-HAIBARA, EDOGAWA BASTA DISTURBARE LA LEZIONE!-li rimprovera la maestra.
-Ci scusi- si scusano i due.
Durante la lezione Conan non fa altro che guardare Ai e gli vengono in mente alcuni momenti in cui erano insieme, dove in molti arrossisce.
Finalmente arriva l’intervallo, così i bambini possono rilassarsi in cortile.
- Haibara, posso parlarti?-chiede Conan.
-Va bene,andiamo sotto quell'albero?-replica con la sua solita calma da regina di ghiaccio.
-D'accordo-
Si dirigono verso il posto deciso e cominciano a parlare.
-Vedi, durante le lezioni non ho fatto altro che pensarti ... cioè, mi sono venuti in mente dei flashback, o almeno credo che lo siano, in uno di questi io ero sullo stipite di una porta con un omone svenuto affianco a me e le mie scarpe mandavano fulmini, tu invece avevi sparato con una pistola ...-comincia a parlare il bambino, alzando di tanto in tanto lo sguardo per farlo incontrare con quello dell’interlocutrice.
-Quello è stato uno dei primi casi risolti tutti insieme- gli dice mantenendo il suo tono freddo, anche se è molto sorpresa dal fatto che quello sia stato il suo primo ricordo, pensava che il primo sarebbe stato riguardo Ran, dopotutto lui amava lei.
-Capisco ... io credo che se noi due stessimo insieme più a lungo potrei riacquistare la memoria prima, non credi?-propone -Che scusa banale!!Ma perché non le chiedo direttamente di uscire insieme?- pensa nel frattempo.
-Sono d'accordo, ci troviamo davanti a casa tua dopo la scuola- ai accordano-
Il suono della campanella fa notare che l’intervallo è finito.
-Torniamo in classe-afferma Conan.
-Certo, tu comincia ad andare, prima devo fare una cosa- lo avvisa.
Conan è perplesso, ma decide di ascoltarla, si fida di lei.
-Mi dispiace Ayumi, ma al cuor non si comanda-parla da sola, per poi sorridere sincera, lei ama Kudo.
Sì, lo ama, forse anche troppo per mentirgli.
Dopo 5 ore di lezione ultranoiose la scuola è finita.
-Senti, io vado un attimo a casa mia, ti raggiungo a casa tua tra mezz'oretta-informa Haibara.
-Ok- annuisce un po' dispiaciuto Conan.
I due camminano, ognuno per la propria strada ...
- Conan,oggi ti va se usciamo?-propone Ayumi tutta rossa in volto, era la prima volta che lo invitava così sfacciatamente.
-Ehm...m-mi dispiace Ayumi,ma ho già un impegno...-risponde Conan dispiaciuto per l'amica.
-Ah...va bene,sarà per un'altra volta!!-sorride la bambina fingendosi felice, in realtà lei è dispiaciuta, ferita.
-Ma cosa c'è che non va in me? Conan non mi degna di uno sguardo, mai ...anche oggi continuava a fissare Ai arrossendo. Ma cosa ha lei in più di me? Ma cosa penso? È ovvio che lui preferisce una come lei, hanno sempre avuto un’intesa speciale, come se si completassero- pensa tristemente, camminando svelta verso casa sua.
Anche Conan è triste.
-Mi dispiace per Ayumi, ma non posso disdire l’appuntamento con Ai, sento qualcosa di particolare ogni volta che la vedo-
Intanto Haibara...
- Agasa,sono arrivata-annuncia la biondina.
-Eccoti qua Haibara! Allora, ci sono miglioramenti con Shinichi?- subito si precipita a domandargli.
-Sì, la memoria gli sta tornando, anche se molto lentamente- gli risponde.
-E tra poco si ricorderà di amare Ran e non ci sarà alcuna speranza per me-pensa amareggiata e anche un po’ invidiosa.
-Ma dopotutto lei è giusta per lui, si sono sempre amati, non importa quante volte il destino li metterà contro, saranno sempre un tutt’uno. Non importa quante volte litigano, torneranno a far pace, non importa quante volte io ho aiutato Kudo, lui non i guarderà mai come guarda lei. -
-Non mi riferivo a questo- scuote il capo il dottore.
-E allora cosa intendevi?-
-Andiamo Ai, pensi davvero che sia così rincitrullito? Solo uno stupido non si accorgerebbe che sei innamorata di Shinichi -
-Allora lui è un vero e proprio idiota!- esclama alzando la voce.
-Andiamo,non dire così! È che è fissato con i misteri...-
-...e con Ran - termina la frase la giovane innamorata.
-Non c'è niente che posso fare per te?- sospira il vecchio, anche se non è davvero sua nipote ha sviluppato un forte affetto verso Shiho, avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderla felice.
-Oggi Conan mi ha invitato a fare un giro con lui, e voglio sembrare bella ... – ammette a bassa voce, sentendosi una stupida.
-Ma tu sei già molto carina!-
-Beh ... però vorrei sembrare più femminile!-esclama tenendo la voce bassa.
- Mh... Ah- ah,ho trovato! Se non sbaglio dovrei avere ancora i vestiti di Ran da piccola!-
-E perché ce li ha lei, dottor Agasa?-chiede Ai poco convinta della futura risposta dello scienziato.
-Ecco,la madre di Ran non si fidava a lasciarli a Goro, però a casa sua si sarebbero rovinati perché non li avrebbe dato particolare cura a causa del suo lavoro e così li ha dati a me-
- Ran, ovviamente, perché sicuramente Shinichi per innamorarsi di me dovrebbe avere l’idea che io sia lei- pensa inviperita la ragazza.
-Lasci stare Agasa, metterò uno dei miei vestiti- detto ciò corre in camera sua innervosita.
-Cosa posso mettere? Allora, vorrei sembrare più femminile, però a Shinichi piacciono i misteri e quindi se ci fosse un caso non potrei correre con lui con la gonna, quindi cosa posso fare? Dannazione! Ma con tutti i ragazzi di questo mondo dovevo innamorarmi proprio dell'appassionato di mistero, praticamente già impegnato?-la piccola si mette a fissare il soffitto malinconica, ma poi si riprende -Ma cosa sto dicendo? Devo essere forte! Insomma, sono io che l'ho ridotto così, se non fosse stato per quella stupida medicina non ci saremmo mai incontrati! Quindi forse un filo roso c’è ad un unirci -sorride maliziosa guardando il suo mignolo.
Nel frattempo Conan ..
-Ma dove è finita Ai?-pensa costantemente il gurzetto.
-CONAN! È ARRIVATA HAIBARA!-urla Ran per farsi sentire.
-ARRIVO!- ricambia.
Scende e vede una Ai ancora più bella del solito: i capelli raccolti in una coda alta, una canottiera attillata violetta e leggermente scollata,un paio di pantaloncini-gonna bianchi che le lasciano gran parte delle gambe scoperte e scarpe da tennis bianche che richiamano gli shorts.
Conan invece indossa un paio di pinocchietti di jeans ed una maglietta a maniche corte azzurra a strisce bianche e le sue solite scarpe regola forza(anche se lui non lo ricorda).
-Andiamo?-chiede la ragazza.
-Eh? S- sì- balbetta il ragazzo dopo essersi ripreso dalla trance data dalla vista dell’amica.
-Mi raccomando, state attenti e non fate tardi!-raccomanda Ran.
-Non preoccuparti Ran, non faremo tardi!-la rassicura Conan con un sorriso che fa tornare alla mente molti ricordi alla diciassettenne e così cominciano a camminare per le strade di Tokyo.
-Ehm...A- Ai...- lo chiama lui dopo essersi allontanati.
-Si?-lo fissa la "bambina".
-Sei bellissima vestita così- la elogia calmandosi.
-G- grazie-replica imbarazzata.
I due sorridono guardando dalla parte opposta tra loro.
-Ehi, ti va se ci prendiamo un gelato?-propone Conan dopo essersi ripreso.
-Certo- acconsente Haibara con una scrollata di spalle.
Camminando vicini agli altri non può che venire da ridere dolcemente guardando due bambini che sembrano comportarsi da grandi, ma loro non possono sapere la verità, perché alla fine nemmeno lui la conosce e lei continua a nasconderla.
-Allora, che gusto ti piace Ai?- le chiede una volta arrivati alla gelateria.
- Mh, io vorrei ...-
-...Menta!-esclamano all'unisono per poi ridere fragorosamente.
-Va bene: vorremmo due coni alla menta, per favore-
-Ecco a voi, fanno 400 yen-
Il ragazzo consegna i soldi e ringrazia, così escono e si siedono su una panchina a parlare.
-Tieni- comincia la ragazza mostrando i suoi 200 yen.
-Ma che cosa stai facendo? Te l'ho offerto il gelato! In fondo siamo amici- le sorride dolcemente, un sorriso che per troppo tempo Haibara non aveva visto sul suo volto.
-Ehm...grazie- esclama pensando- Già, amici e niente più, questa cosa non cambierà mai probabilmente-
-Beh, parlami di te! Cosa ti piace?-
-Niente in particolare-risponde facendo spallucce.
-Ci sarà pur qualcosa che ti piace, a me piacciono i gialli ad esempio!- lei ride appena.
-Te- vorrebbe confessare il suo cuore-Credo che … beh, la scienza- risponde poi.
È vero, è stata fonte di grande malinconia per tutta la sua vita ma da quando ha incontrato Shinichi, che l'ha protetta per tutto il tempo aveva "imparato" ad amarla come quando era piccola e vedeva i suoi genitori lavorare, a quei tempi ignara di tutto.
A questi ricordi una lacrima non può che rigarle il volto.
-AI! Che cos'hai? Perché piangi?-domanda subito preoccupato il bel detective accanto a lei.
- N-Non ti preoccupare Conan, stavo solo pensando-lo rassicura parlandogli dolcemente.
Conan prende un fazzoletto che aveva in tasca e asciuga le lacrime della compagna, che, sorpresa di quel gesto lo guarda allibita e allo stesso tempo pura, come l'amicizia e l'amore che prova nei suoi confronti; il ragazzo fissa la bellezza accanto a lui, le sta asciugando le lacrime dolcemente e intanto fissa i suoi meravigliosi occhi azzurri, azzurri come il cielo estivo, due pietre preziose incastonate in quel viso dai tratti europei che sembra essere stato scolpito da due mani fatate.
Restano a guardarsi per un po', col cuore che batte a mille e senza che se ne rendono conto passa mezz'ora, i loro gelati si sono sciolti ma loro non ci hanno fatto caso, troppo presi dalla chimica tra loro.
- Conan...-interrompe il silenzio, intenta a confessare i suoi sentimenti.
-Sì?-le domanda incitandole a parlare innocentemente.
-...niente-
- Non voglio soffrire, non voglio farti soffrire e non voglio nemmeno far soffrire Ayumi e nemmeno Ran, in fondo anche lei è tremendamente innamorata di Shinichi, da molto più tempo di me- pensa.
-Ti prego, dimmi cosa intendevi!-
-Lo vuoi davvero sapere?-domanda enigmatica, così tanto che egli non sa se un qualsiasi dei misteri nei suoi libri su Holmes avrebbero potuto mantenere un confronto col tono di lei.
-Sì- afferma deciso, con la stessa decisione di quando risolve i suoi casi.
 
-E va bene: Conan io ti...-
L’urlo straziante di una donna non permette alla bionda di terminare il loro discorso.
-Cosa è successo?-chiede lei.
-Andiamo a vedere!-esclama emozionato Conan.
-Avrei dovuto immaginarlo, sei sempre il solito "sciocco" detective-pensa mentre corre al fianco della persona amata.
-Cosa è successo?-domanda frettoloso Conan.
-Io ero qui con la mia amica quando mi sono allontanata un attimo a prendere due caffè – si blocca mostrando i due bicchieri di carta in mano - e le hanno sparato! Ma queste non sono cose da far vedere ad un bambino, vai via, ci penso io a chiamare la polizia-
-La chiami,ma io non mi muovo. A quanto pare non mi impressiono facilmente- si sistema gli occhiali.
 
 
 
Ehilà!Popolo di appassionati di misteri e romanticismo alias fan di Detective Conan!Si,sono parecchio scema.
Allora,come vi sembra come capitolo?Ovviamente non poteva mancare ad un appuntamento un omicidio!Cavolo,quanto porta sfiga Conan...ehm,dicevo ah si:non poteva mancare l'omicidio e quindi Conan,viene automaticamente "attirato" verso il crimine e cos' la nostra Shiho non è riuscita a dichiararsi T_T...per ora ;D
Beh,per scoprire cosa succederà tra misteri,amore,litigi,gelosie,amicizia e...memoria leggete "Do you remember me?”
Kiss kiss Kia99

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Capitolo 4
*** 3.parte 2 ***


 

DO YOU REMEMBER ME?

3.L'APPUNTAMENTO CON OMICIDIO (Parte due)

-Avrei dovuto immaginarlo,sei sempre il solito "sciocco" detective-pensa mentre corre al fianco della persona amata

-Cosa è successo?-domanda frettoloso Conan

-Io ero qui con la mia amica quando mi sono allontanata un attimo e le hanno sparato!Ma,questi non sono cose da far vedere ad un bambino,vai via;chiamo la polizia!-

-La chiami,ma io non mi muovo.A quanto pare non mi impressiono facilmente-

-Ma...-comincia la giovane donna dai lunghi capelli color cenere

-Lasci stare,quando si tratta di misteri,non si muove più-sorride Ai-In fondo,lui è "Il courmèt del mistero-continua mentre fissa Conan analizzare la vittima

-Ma cara,i bambini devono pensare a giocare non a...-

-Risolvere i casi?Mi dispiace signorina ma lei si sbaglia!Noi "bambini” abbiamo molte cose a cui pensare:io ho perso la memoria...-

-Ed io non ho una vera e propria famiglia e non mi chiami "cara"!-

-Ahhh...va bene,ma almeno ditemi i vostri nomi!-

-Ed io sono Conan Edogawa...-e quasi instintivamente continua-...e sono un detective!-

-Ed io mi chiamo Ai Haibara e sono la sua assistente-

-Il detective e la sua assistente?!Ahahah....ma quanto siete carini-

-La vuole piantare di trattarci come dei mocciosi?-domanda Ai inviperita

-E cosa siete?-domanda l'adulta

-Vediamo un po'...in base alla rigidità del corpo non deve essere morta da molto,probabilmente un colpo di pistola è partito da qui vicino e ha colpito la vittima,proprio quando lei è andata via...-indaga Conan

-Ahah...allora è così che è andata-ride nervosamente la giovane

-Mi sbaglio o non si è ancora presentata?E poi perchè è così nervosa?-esclama Haibara a braccia conserte

-Ecco...il mio nome è Mami Kotami e non sono nervosa!-

Piano piano comincia a piovere

-Brrr...-trema Ai mentre cerca di scaldarsi

-Tieni-le sorride Conan dandole la sua maglietta e restando in canottiera

-Ma cosa fai Conan?Così ghiaccerai!-si preoccupa lei

-Non importa,basta che tu stia bene-

e allora Haibara arrossisce e mette la maglia di Conan pensando-Ha il suo stesso dolce profumo di lavanda-

-Allora?Suvvia bambini,lasciate fare alla polizia,sta per arrivare!-

-Interessante-afferma Conan guardando le mani della signorina Kotami

-C-che cosa?-

-Mi spiega perchè sono così arrossati i palmi delle mani e perchè l'indice destro è leggermente piatto?-

Subito dopo arriva la polizia

-Buongiorno Agente Sato-la saluta la biondina

-Ciao Ai,oh guarda!C'è anche Conan!Come stai?-

-Bene grazie,ma chi è lei?-

-Hai ragione,io sono l'Agente Sato,spesso ci aiuti dicendo sempre degli indizi importanti!MA ora è il caso che ve ne andiate,sta piovendo...e tu SEI IN CANOTTIERA!!!VESTITI SUBITO!!-

Sato non comprende bene il motivo,ma per lei Conan è come... come un figlio,gli vuole molto bene.

-Ti prego Conan,vai via...non voglio che tu possa peggiorare!-pensa l'agente

-Stai bene Sato?-chiede Takagi

-Si,sto bene.Allora Conan?Sei proprio sicuro di non volertene andare?-

-No,voglio restare qui a risolvere il caso!-esclama deciso

-Ed io lo voglio aiutare!-afferma con lo stesso tono Ai

-Sato...forse è il caso...-

-Va bene,restate!Però...-comincia,togliendosi il cappotto-...tieni,non voglio che tu ti ammali-e lo copre

-La ringrazio molto signorina-

-Non ringraziarmi,promettimi solo che risolverai il caso!-

-Ci proverò-

-Andiamo Takagi?-

-Ma come?Lasci tutto in mano a due bambini?-

-Vuoi che ti ricordi quanti casi abbiamo risolto grazie a lui?E comunque:io mi fido ciecamente di Conan-sorride mentre lo guarda interrogare l'amica della vittima.E se ne vanno(ma non abbastanza da non vedere cosa fa).

-Eddai!Piantala moccioso!Non sospetterai mica di me,vero?-

-Falso-

-Ehi Conan,guarda le scarpe della signora-informa Haibara a Conan indicando Mami

-Mhh...mi spiega perchè c'è della polvere bianca?-

-Oh,questa?E' gesso,per sbaglio mi è caduto mentre scrivevo una cosa alla lavagna!-ma Conan,non credendo a quest'affermazione,prende col dito un po' della polvere e l'annusa

-Polvere da sparo,è lei la colpevole-

-Ma cosa?Non è possibile!-

-Le prove non mentono-osserva compiaciuta la bionda

-Ma quali prove?C'è solo della polvere da sparo sulle mie scarpe!Io non centro niente!-

Intanto Haibara,casualmente,fa cadereil cappotto di Mami da cui esce una revolver

-E questa?-domanda Haibara innocente

-Ecco la prova finale-

-Ma come...come facevi a sapere che ero io?-

-Le sue scarpe hanno della polvere da sparo e quindi,se lei spara con una revolver la polvere va in tutte le direzioni e ne finisce un po' anche sulle scarpe;se invece utilizzava una pistola normale andava solo sugli abiti e sulle mani.E poi le sue dita sono rosse e piatte,cioò sta a significare che lei ha esitato a sparare,non è vero?-

-E' vero...ma ho dovuto.Lei era la mia migliore amica e...e aspettava un figlio dal mio fidanzato!-

-MA si rende conto che così ha ucciso due innocenti?Va bene,l'ha tradita ma poteva sopravvivere!Così ha fatto morire un bambino innocente,che non centrava niente con i vostri problemi!Voleva solo la vita!-singhiozza Ai mentre le sue lacrime si confondono con la pioggia

-Ai,chiama l'ambulanza...forse c'è ancora tempo per il bambino-ordina Conan mentre è con l'orecchio sopra il ventre della vittima

-Agente Sato,Takagi.Arrestate l'assassina!-esclama poi

-Ci ha scoperti-pensa Sato

-Certo Conan!-e così fanno

...

-Per fortuna che il bimbo è salvo!-sorride Conan

-Ma dovrà vivere senza una madre...-sospira Haibara

-Beh...almeno ha il padre!-

-Hai ragione!-

-Sai,mi sono piaciute molto le tue parole!-

-Un giorno...le ho sentite dire da una persona molto speciale-sorride in un perfetto equilibrio tra malinconia e serenità mentre Conan la fissa pensieroso

-Chissà chi è la persona che ha detto queste parole...-pensa il gurzetto

Flashback di Ai

Una bella bambina bionda,sui 9 anni e con indosso un vestito blu e ballerine turchine stava seduta piangendo su una panchina di Los Angeles,sotto la pioggia,finchè non arriva un moretto della sua stessa età con indosso pantaloni blu,camicia bianca,giacca blu e papillon rosso che tiene un ombrello

-Ehi,bella bambina!Perchè sei triste?-

-Non sono affari tuoi!-gli risponde fredda come il ghiaccio

-Tieni!-le sorride offrendole la sua giacca-o ti ammalerai

-Non importa-

-Ma a me si!-e gliela mette sulle spalle

la bambina insintivamente odora la giacca,sa di lavanda

-Molto piacere,io sono Shinichi Kudo!E tu come ti chiami?-

-Shiho,Shiho Myano-

-Che bel nome!-

-Anche il tuo-

-Mi spieghi perchè piangi?-

-Sono diventata orfana,sono sola con mia sorella...-

-Ti capisco...cioè,io non sono orfano,per i miei non hanno quasi mai tempo per me-

-Ascolta Shinichi...-comincia la biondina stringendogli la mano-...mi faresti un favore?-

-Va bene-

-Mi puoi abbracciare?Ti prego!Ho bisogno di qualcuno!-

il bambino le sorride e l'abbraccia dolcemente

Intanto li vicino passano una coppia che parla triste in giapponese(sono turisti)

-Hai visto?Hanno appena arrestato una donna perchè ha assassinato la sua migliore amica perchè aspettava un figlio da suo marito-

Subito dopo i bambini si staccano

-Hai sentito?Un altro bambino orfano,ancora prima di nascere-

-Chissà se quella donna si rende conto che ha ucciso due innocenti?Va bene,l'ha tradita ma poteva sopravvivere!Così ha fatto morire un bambino innocente,che non centrava niente con i loto problemi!Voleva solo la vita...-

-Conan...-

-Uh?-chiede confuso

-Eh?No,niente.E' che mi hai fatto pensare a Conan Doyle con questo ragionamento sul fatto come Sherlock Holmes...-

-Anche a te piacciono i gialli?-

-Molto...-

-Sai che ti dico?Io voglio diventare un detective!Quando sarò abbastanza famoso da aprire un'agenzia investigativa
mi farò chiamare col nome d'arte :Conan...-

-Che ne dici di Edogawa?Un nome giapponese,così colleghi il giappone e l'america in un solo ed unico giallo!-
propone la piccola Shiho

-Si,mi piace:Conan Edogawa...mi sarà utile anche per non essere ingaggiato per il nome dei miei!Grazie Shiho!

Semmai succederà,lo dedicherò a te,e aspetterò che tu mi faccia visita!-

-Contaci,"Piccolo Detective"-

Fine Flashback

-Quella volta Shinichi mi ha fatto tornare il sorriso...ahhh...dopotutto la promessa l'ha mantenuta,ma non credo che se lo ricordi.Ne ora e ne mai...sarà stato un semplice lapsus-


 

Angolo autrice

Ehm...salve,mi sono fatta personare per il ritardo?Avrete capito che il caso serviva solo per il flashback di Shiho Myano.A proposito,che ne dite di questa cosa?Mi sono inventata che si erano già incontrati e,dopotutto Shinichi ha detto che ha risposto insintivamente "Conan Edogawa" quindi perchè non per questo motivo?Ora se siete gentili,potete recensire?Per favore!!E' ancora NAtale...sono solo fuori di un'ora e 37 minuti!*prega che recensiate,anche critiche*

Kiss Kiss Kia99

 

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Capitolo 5
*** 4.capitolo 4 ***


Do you remember me?
4. Who’ s Shinichi?
 

Era passato ormai un mese da quando Conan e Ai avevano risolto quel caso ed erano stati premiati dalla polizia, ovviamente il resto della squadra dei giovani detective si era indispettita, poiché secondo loro volevano la fama tutta per sé; ma più di tutti Ayumi, quella piccola bambina innamorata dell’occhialuto, era gelosa, molto: più di quanto si possa immaginare …
Pian piano il nostro protagonista ricordava sempre più cose e questo lo aiutava nei misteri, ormai si ricordava di Heiji, Kazuha, Agasa, Sato, Takaji e molti altri … ma un nome gli rimbombava nella testa, un nome tanto importante quanto autodistruttivo, un nome che lo perseguitava … Shinichi Kudo. Il ragazzo però, essendo piuttosto generoso nei riguardi dei suoi amici, per evitare di farli preoccupare non accennava nemmeno il suo nome.
Lui ed i suoi amici sono usciti da scuola col solito sorriso sul volto, come sempre, Conan e Ai erano i migliori, e ciò scatenava parecchia gelosia dai compagni, -e non solo per i voti scolastici.
- Conan! Che ne dici di venire a casa mia oggi? Potresti aiutarmi nei compiti visto che sei così bravo, e poi mia mamma ha preparato i biscotti, ti va?- propone la piccola Yoshida speranzosa.
-Perché no- sorride l’invitato.
-E’ vero Ayumi, è una grande idea!- s’intromette Mitsuiko.
Tutti annuiscono contenti, per dire che è OK.
-Ma veramente io … - tenta di giustificarsi lei, prima di scuotere il capo e fare il suo solito sorriso fanciullesco –Certo! Sarà divertente!- aggiunge poi.
Il gurzetto tira fuori dalla tasca il suo cellulare e invia un messaggio a Ran per avvisarla, evitando di farla preoccupare.
In poco tempo arrivano a casa della bambina.
-Ehi mamma, sono a ca- la padroncina di casa si blocca, notando un biglietto sul pavimento, probabilmente caduto dalla porta:
Mi spiace Ayumi, ma ho avuto qualche problema a lavoro, torno un po’ più tardi, ho lasciato i biscotti sul tavolo per te e i tuoi amici, Baci.
Ella sospira, e per un millisecondo il suo viso si fa triste, ma subito dopo torna a fare la sua solita espressione spensierata, peccato che il ragazzo di cui è innamorata se ne accorge …
-Oh che maleducata! Accomodatevi- fa l’educata.
- Ayumi, dove metto la giacca?- chiede Ai, togliendosi l’indumento blu, restando quindi in T-shirt azzurra e pantaloni lunghi bianchi.
-Mettetele qui- risponde indicando l’attaccapanni.
Così restano tutti nei loro abituali indumenti: Edogawa con la sua camicia bianca, papillon rosso e pantaloni blu; Mitsuiko con un maglione a collo alto beige e pantaloni di una tonalità più scura; mentre Genta una maglietta a maniche lunghe rossa e pantaloni marroncini.
Una cosa però, sorprende non poco i due finti bambini.
-Ti senti bene?- domandano in coro alla bambina.
-Sì perché?- domanda ingenuamente.
-Non ti sei tolta il cappotto, è successo qualcosa?- si preoccupa l’amica.
-Oh giusto! Che sbadata, eheheh … - si gratta la nuca imbarazzata, tranquillizzando i suoi coetanei
Dopo aver fatto notare questo particolare anche lei rimane col suo vestito rosa scuro a maniche lunghe, con abbinata una maglietta gialla sotto esso.
-Facciamo merenda?- a parlare è stato, ovviamente, Genta.
-Sei sempre il solito eh?- lo schernisce il mingherlino.
Tutti scoppiano in una fragorosa risata, per poi sedersi nel normalissimo tavolo di legno e mangiare un po’ di biscotti.
-Volete un po’ di tè?- Ayumi è molto brava ad accogliere gli ospiti.
-Con piacere- annuisce Ai, infatti la giovane, essendo in realtà una diciottenne, apprezza molto di più i biscotti col tè che i dolci in sé.
Così la piccola si allontana per prendere la bevanda.
-Aspetta, ti accompagno- si offre Conan.
Vanno in cucina, lei arrossendo e rimasti soli, il piccolo detective fa una domanda piuttosto indiscreta.
-Ehi Ayumi, sicura di stare bene? Mi sei sembrata strana oggi, appena sei entrata in casa? Centra tua madre?- posa una mano sulla spalla di lei, come per incitarla a confidarsi.
-Ultimamente sta sempre fuori da lavoro, non sta quasi mai in casa con me … sono spesso sola essendo figlia unica e con due genitori che lavorano costantemente-
-Ti capisco sai? Dopotutto non ricordo nemmeno il viso dei miei genitori e non si fanno sentire, in confronto alla mia situazione la tua è perfetta!- una capacità del bambino, oltre a far sembrare gli altri dei totali imbecilli, è quella di sapere aiutare le persone, anche con due semplici parole, ha già dimostrato questo con la famosa Chris Vineyard, alias la tanto bella quanto pericolosa Vermouth.
- Hai ragione Conan, mi spiace … non volevo intristirti- un pregio della piccola invece era l’altruismo, il continuo pensare agli altri, forse è per questo che ha tanti ammiratori, si fa possessiva solo quando si parla del buon caro Edogawa.
-Non importa, dopotutto un motivo ci sarà, sappi però che noi ci siamo sempre per te, se hai qualche problema possiamo aiutarti: a questo servono gli amici!- le sorride per calmarla, e così fu.
-Torniamo dagli altri, si chiederanno che fine abbiamo fatto!- sdrammatizza poi.
Prendono il tè e tornano dagli altri.
-Eccovi finalmente, vi eravate persi oppure qualcos’altro?- insinua la bella Haibara.
-Ma cosa dici?!- esclamano i due, rossi come un pomodoro.
-CONAN!- urlano i due maschietti contro il “play- boy”.
Nel frattempo la moretta ha distribuito a tutti un bicchiere di rinfrescante bevanda al limone.
-Grazie- ringraziano tutti per poi continuare la merenda.
Anche se, per la seconda volta, la biondina nota qualcosa di strano, molto strano, il ragazzo con gli occhiali fissa attentamente il tè, come se lo stesse leggendo, ha un’espressione corrucciata e pensierosa, lascia correre, sapendo che non è il momento adatto per fare domande.
Finito, vanno nella camera della piccola per fare i compiti: Conan affianco ad Ayumi, che è vicina ad Ai, che a sua volta si è ritrovata di fianco a Mitsuiko, e per ultimo il grassottello Genta.
-Vedi Conan, non capisco questo esercizio- sbuffa Yoshida, avvicinandosi sempre più al bambino, usando come scusa i compiti.
-Ma è facilissimo! Guarda qui:- Ayumi è intelligente, l’esercizio lo aveva già capito, ma stare così vicina a lui le faceva battere così forte il cuore: il viso concentrato, i bellissimi occhi cobalto sicuri e la voce, ancora acuta per l’età, ma comunque matura, ne era innamorata, e non una cotta passeggera: è proprio “Amore”.
- … chiaro?- termina.
-Oh? Certo! Capito tutto, grazie mille! Tu sì che sei un genio!- lo elogia per poi abbracciarlo, sotto lo sguardo carico d’invidia dei presenti, anche se Haibara se la ride sotto i baffi.
La giornata passa in fretta, ed è il moneto di tornare alle proprie abitazioni, prima di uscire però, Ayumi ferma l’occhialuto per la spalla e gli da un bacetto innocente sulla guancia.
-Grazie di tutto- sussurra con un lieve arrossamento delle gote.
Sono partiti tutti insieme, parlando, ma nessuno ascoltava l’altro, erano piuttosto presi dai loro pensieri, chi più infantili, chi meno.
-Uffa, perché Conan è così irresistibile alle ragazze? Insomma, è gentile ma anche sgarbato … va bene è intelligente, ma lo sono anche io!- per quanto ammiri il gurzetto, Mitsuiko prova una profonda gelosia per l’amico.
-Chissà cosa si mangia stasera … certo che Ayumi oggi era proprio carina, chissà, magari un giorno potrà essere lei a prepararmi la cena “Caro, è pronta la cena, vieni a mangiare”- il mangione si è immerso nelle sue fantasie, tanto che gli esce un po’ di sangue dal naso.
-Cosa c’è Shinichi? Cosa ti turba così? Ricordi qualcosa degli uomini in nero? Centra Ran? Perché quando hai quello sguardo pensieroso e la mano sul mento ti trovo così attraente?!- l’innamorata è piuttosto indecisa: doveva confessare o no i suoi sentimenti? Doveva dirgli o no la verità? Doveva parlargli della MIB e di Ran? E della loro vera identità?
-Chi è Shinichi Kudo? Questo nome mi è così familiare, eppure, più ci penso e più sono confuso … - pensa il diciassettenne nel corpo di una bambino.
Rimasti soli, i finti bambini, possono finalmente parlare apertamente.
-Ehi S … cioè, Conan - si corregge Shiho –Sei piuttosto concentrato oggi, qualcosa ti turba?-
-Come? Nulla di importante, ho solo una domanda, non so se potrai rispondermi:- la giovane già si è bloccata, con un viso per niente rilassato- Tu sai chi è Shinichi Kudo?-
 
Clyssia’ s Crazy Space
Ciao ragazzi/e, lo sapete che vi voglio bene? ^^ Non so come farmi perdonare per l’enorme ritardo ma prima c’era la scuola, poi le vacanze, poi il virus, poi la mancanza d’ispirazione e … non ci avete creduto vero? OK, lo ammetto, mi ero fissata con una fan fiction, mi dispiace ^^
( A proposito se vi piacciono i 1D, leggete pure [è l’unica mia dei one direction])
Allora, che dire? Questo è un capitolo transitorio e molto corto … spero vi sia piaciuto, ho lasciato spazio alla mia coppia *-* Ayumi e Conan, quanto cavoli sono cucciolosi?? *Q* io li amo!!! <3
Beh, che altro aggiungere, speriamo che vi ricordiate ancora di me, fatemi sapere se il mio stile è migliorato o fa ancora cacare çwç
Kiss Kia Styles (alias Clyssia).
ps. ve l'ho già detto che vi voglio bene, vero? ^__^ dai please, datemi una recensione, solidarietà di terza media (?) T^T

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Capitolo 6
*** 6. capitolo 5 ***


Do you remember me?
5. Tell me about him


 
 
-Tu sai chi è Shinichi Kudo?-
-Perché me lo chiedi?- balbetta con un’espressione allarmata.
-Non lo so, credevo che tu potessi rispondermi- risponde con nonchalance.
-Ti sbagli- lo blocca tagliente.
-Scusa, non volevo farti arrabbiare- borbotta Conan, e per un attimo alla ragazza è sembrato di tornare indietro nel tempo, a prima che Kudo avesse l’amnesia, ai loro continui battibecchi.
-Ascolta, io vado a casa, ci vediamo domani ok?- lo congeda Ai, stringendosi nel cappotto per poi correre verso casa di Agasa.
Edogawa rimane fermo, impassibile, senza capire perché l’amica si sia comportata in quel modo.
-Bah, che strano … oh beh, ormai si è fatto tardi, meglio andare a casa!- incrocia le mani alla nuca, intento a recarsi da Ran e Goro.
Mentre è per strada, però, sente qualcuno parlare proprio dietro un negozio di dolci.
-Ascolta, ssh, fammi parlare! Non ho notizie di Sherry, nemmeno di Shinichi Kudo, mi farò sentire io quando avrò notizie, smettila di mettermi fretta! O forse pensi che non abbia il coraggio di chiamare il capo? Lo sappiamo entrambi chi avrà la vinta- la voce sensuale di una donna con indosso un lungo cappotto nero con una cintura in vita, i lunghi capelli biondo chiaro lasciati sciolti.
Una volta chiusa la telefonata si attacca alla parete con il  capo rivolto al cielo, per poi sospirare.
-Non ce la faccio più- sussurra.
-Mi scusi signora,va tutto bene?- le chiede.
La donna sussulta, per poi guardarlo con i suoi occhi di ghiaccio.
Subito la sua espressione cambia radicalmente.
-Tu … che ci fai qui?- ribatte.
-Ci conosciamo?- aggiunge pensieroso.
-Che ti è successo piccolo detective?- ride lei.
-Non ho davvero la più pallida idea di chi lei sia, - non il tempo di finire la frase che ricorda qualcosa - … Vermouth-
La donna sorride, enigmatica, prima di sorpassarlo.
-Good-bye, Kudo – sibila, con tono abbastanza alto da permettere al bambino di sentirla.
Sorpresa.
Timore.
Confusione.
Si legge questo nel suo viso, e ancora una volta si ritrova a non saper controbattere.
-Voglio sapere chi è Shinichi Kudo - il suo unico pensiero mentre corre a casa Mouri.
Il respiro affannato, la mano sul pomello dell’entrata, c’è odore di carne al curry nell’aria, l’altra mano sul petto, lo sguardo confuso ma deciso, una smorfia sul viso.
“Good-bye, Kudo …”.
Le parole della donna non lo abbandonano.
La porta di scatto si apre, facendo scattare il bambino.
- Conan! Presto entra, stavo venendo a cercarti, ero molto preoccupata … - la voce di Ran, come sempre lo fa entrare e lo abbraccia, come col timore che un giorno la possa abbandonare.
-Ti senti bene? Sembri frastornato … - nota.
-Frastornato, direi che mi si addice- pensa il moro, respirando ora regolarmente.
-No, sto bene! Ho solo corso molto e quindi sono stanco, hai preparato la carne al curry? Sto morendo di fame!- mente poi, con un enorme sorriso sul volto e una mano dietro alla nuca.
Lei ride, ed è bellissima.
Ma lui, questa volta, non arrossisce.
-Sì, presto vieni. Papà continua a lamentarsi, anche lui muore di fame- aggiunge tra le risa.
Il piccolo Edogawa annuisce e segue la ragazza, e tutto ciò gli è tremendamente familiare: quante volte le ha mentito?
Mangiano, Goro beve troppo sakè, e urla quando la sua amata Yoko sorride alle telecamere, e la figlia sospira rassegnata, borbottando qualcosa di incomprensibile per poi rivolgersi al piccolo di casa, che se ne sta in silenzio a osservare il suo bicchiere d’acqua.
-Io ho finito, posso alzarmi onee-san? – chiede, prendendo in mano il suo piatto quasi del tutto pieno e il bicchiere mezzo vuoto.
-Come? Va bene Conan … ti senti bene? Vuoi che ti prenda qualcosa?- la karateka subito si preoccupa per lui.
-No, sto benissimo, sono solo stanco- la rassicura, sorridendole di sbieco, e lei subito pensa a Shinichi, e lo rivede nel bambino di fronte a lei, e si sente in colpa, perché lui non è Shinichi. E non lo sarà mai.
Senza aspettare una risposta se ne va in camera sua, si cambia, toglie gli occhiali e li appoggia al comodino, infine si infila nel futon e chiude gli occhi.
Li riapre, incapace di addormentarsi, guarda il soffitto e continua a chiedersi perché indossi gli occhiali, perché ci vede bene, sia da lontano che da vicino.
Il suo cellulare squilla, così da distrarlo dai suoi pensieri, ma quando legge il nome sullo schermo rimane immobile.
“Ran Mouri”.
Perché lo sta chiamando?
Perché, se sono a poche camere di distanza, non viene lì a chiedergli chissà che cosa?
Perché se si sono appena salutati, c’è il suo nome sullo schermo luminoso del telefono?
Conan non risponde, ha aspettato troppo a causa delle domande che lo hanno assalito, così subito dopo con l’avviso di una chiamata persa, sempre Ran gli ha scritto una mail.
“Uff, ma insomma Shinichi, possibile che sei sempre impegnato? Sono mesi che non ti sento. Sei un vero maleducato! Prova a farti vedere e ti uccido.
-Ran”
Shinichi.
Shinichi Kudo.
Perché ha chiamato lui, se è Shinichi che voleva?
-Ha sbagliato numero, sì. Sicuramente, non devo fasciarmi la testa per questa idiozia.- pensa
Eppure non lo convince tutto questo, perché riflettendoci, Ran probabilmente nemmeno sapeva dell’esistenza di questo cellulare.
Ma non può saperlo con certezza, perché non lo ricorda.
Ma davanti a lei non l’ha mai usato, qualcosa in lui gli intimava di non prenderlo in mano quando era davanti alla ragazza.
-Basta Conan, rilassati. Non è successo nulla, questo ragazzo lo avrò probabilmente sentito alla polizia e da Ran, è il suo ragazzo infondo, no? Però se così fosse dov’è? E perché nessuno mi parla di lui? E quella donna che ho chiamato Vermouth? Cosa centra con lui? E Sherry cosa o chi sarebbe?- dice a bassa voce, rallentando ad ogni domanda, senza sapersi dare una risposta.
Conan non dormirà quella notte, a causa dei troppi pensieri che lo assalivano; così come non dormirà Ran, divisa tra la preoccupazione per quel bambino che sin dal primo giorno gli ha ricordato il suo amico d’infanzia di cui era sempre stata innamorata e dalla mancanza per quest’ultimo, Shinichi, che non si faceva sentire da così tanto tempo … all’incirca dall’amnesia di Conan, quanto avrebbe voluto sentirlo, vederlo, raccontargli tutto e lasciarsi consolare e sì, faceva fatica ad ammetterlo, ma anche aiutare.
 


Clyssia’s Crazy Corner
Sentite le campane suonare e il coro cantare?
Ebbene sì, ho finalmente aggiornato, suona incredibile pure a me!
Ma ho finalmente il mio portatile e quindi di nuovo le storie!
Non mi dilungo troppo, fra poco devo andare a dormire, so … spero che l’attesa sia stata ripagata con questo lungo, lungo, lungo capitolo!
Spero di poter presto aggiornare anche le mie altre storie e, ovviamente, anche questa, per cui ho molte idee a mio parere interessanti!
A presto,
Kiss Clyss

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Capitolo 7
*** 6. him ***


 Do you remember me?
6. Him

 
 
Conan non dormirà quella notte, a causa dei troppi pensieri che lo assalivano; così come non dormirà Ran, divisa tra la preoccupazione per quel bambino che sin dal primo giorno gli ha ricordato il suo amico d’infanzia di cui era sempre stata innamorata e dalla mancanza per quest’ultimo, Shinichi, che non si faceva sentire da così tanto tempo … all’incirca dall’amnesia di Conan, quanto avrebbe voluto sentirlo, vederlo, raccontargli tutto e lasciarsi consolare e sì, faceva fatica ad ammetterlo, ma anche aiutare.
- Buongiorno ragazzi, ehi, ma cosa sono quelle facce?- la mattina seguente Goro, col solito tatto, si preoccupò per la sua Ran e per il piccolo Conan.
- Oh, non è niente papà, davvero, ho solo fatto fatica a prendere sonno, sai, a breve ci sarà un importante esame a scuola!- mentì la karateka, il padre annuì poco convinto, ma sapeva che non poteva intromettersi nella vita privata di sua figlia, se l’era sempre cavata bene … assomigliava a sua madre, pensò.
-E tu Conan? Anche tu problemi con la scuola? Ed io che pensavo fossi un genietto- lo schernì, tentando di smorzare la tensione che già dal mattino accompagnava la colazione.
- Eh? Oh, proprio così! Infatti credo che oggi dopo scuola andrò a fare i compiti da Haibara, così mi darà una mano! Ci si vede, non voglio fare tardi a scuola- salutò tutti velocemente e, senza nemmeno mangiare, uscì.
La giovane si rabbuiò.
-Ran … c’è qualcosa che non va? Puoi dirmelo, lo sai, sono tuo padre- l’uomo le mise una mano sulla spalla con fare amorevole, non sopportava la visione della sua unica figlia in uno stato così triste, lei che aveva sempre un così bel sorriso e una grinta invidiabile.
- No, è che non mi ha nemmeno chiamata “onee-chan”, ha subito pensato di andare da Haibara e … mi ricorda così tanto Shinichi, papà, sta crescendo così in fretta e non posso sopportarlo, mi preoccupa il fatto che stia sempre con la polizia o con te, che sia sempre a contatto con crimini che un bambino non dovrebbe nemmeno ascoltare alla televisione! È ancora così piccolo … mi chiedo, non potrebbe crescere con un trauma continuando così?- si sfogò in parte, stringendo i pugni lungo i fianchi e strizzando forte gli occhi sotto lo sguardo comprensivo di Goro.
- Sei una brava ragazza Ran, non puoi sapere quanto sia fiero di te, anche io ammetto di provare spesso strani sentimenti per quel bambino, sono molto contrastanti, mi sono affezionato a lui eppure ancora, a volte, non so se provare pietà o rabbia per la sua arroganza, è ancora un marmocchio dopotutto ed è curioso come tutti alla sua età ed è influenzabile, comunque forse non hai tutti i torti. Tuttavia non mi è mai sembrato che gli dispiacesse stare sui luoghi del crimine, anzi, bisogna quasi portarlo via con la forza.
Mi auguro che con ciò che è successo capisca non è un gioco, è un lavoro per professionisti. E a tal proposito quel detective da strapazzo cosa centrerebbe ora?- sentenziò con calma, fatta eccezione per l’ultima frase.
-Capisco … - disse, per poi arrossire a dismisura – non centra nulla! Solo che a volte nei modi di fare Conan mi ricorda lui, ma è logico se sono imparentati, giusto?-
- Mh, Ran, oggi sta a casa per favore, sei stanca e non vorrei ti capitasse nulla di grave-
-Ma papà … - ribatté lei, non convinta a saltare un giorno di scuola.
-Guarda che è vantaggioso anche per me, potrai prepararmi da mangiare quando starai meglio- rise lui, coinvolgendo così anche la figlia.
-Sei incorreggibile- continuò, abbracciandolo forte. – Allora magari chiamo la mamma per sapere come sta, non la sento da tanto-
-Chi? Quella vecchia bisbetica? – borbottò l’uomo, senza evitare di nascondere un leggero rossore sul viso, che Ran finse di non aver visto per quieto vivere.
***
- Ehi Conan! – lo salutarono i ragazzi fuori da scuola, che già parlavano tra loro.
- Ehilà- ricambiò, senza troppe cerimonie, mettendosi al fianco di Ai.
-Dormito male?- le chiese quest’ultima col suo solito tono noncurante.
-Magari, almeno significherebbe ho dormito … - sospirò pesantemente l’occhialuto.
-E perché non hai dormito, sentiamo? Un altro assurdo caso oppure hai dormito con Ran?- ridacchiò con sarcasmo la bionda.
Il ragazzino non poté fare a meno di arrossire all’ultima affermazione di Haibara.
-Stupida, che vai dicendo? È complicato … non so se posso dirtelo, è strano e non lo capisco nemmeno io, senti, lascia stare, non capiresti- disse con voce ferma, mettendosi le mani in tasca.
Haibara lo guardò, per poi abbassare un attimo lo sguardo, ma solo per quell’istante, quando poi la campanella suonò senza dire nulla camminarono verso l’entrata, con i loro amici che continuavano a parlare senza badare a loro due.
***
Le ore non passavano, erano tremendamente lente, l’aula di quel colore bianco tenue non alleggeriva di certo il clima angusto che in quel momento pesava sulle menti degli studenti.
La professoressa spiegava, chissà che cosa poi, era matematica? Chissà.
Conan non stava proprio ascoltando, il viso rivolto verso la finestra, la matita che puntellava il quaderno in continuazione in un movimento frenetico. I suoi pensieri erano decisamente lontani dalla matematica, lontani da quell’aula, forse anche lontani da quell’immensità che era il cielo stava osservando.
-Io capisco- una voce, all’improvviso, lo svegliò dalla trance in cui si era avvolto, una voce femminile e soave, una voce ancora bianca, ma particolare.
Inconfondibile.
- Mh?- mugugnò, girandosi verso di lei. I capelli biondi, gli occhi azzurri, i lineamenti così delicati, non faticò a pensare alla bellezza sarebbe diventata una volta cresciuti.
-Mi riferivo a prima, hai detto non avrei capito, invece capisco, capisco molto bene, anche se non so di cosa si tratta. Tu dimmelo e capirò, fidati- disse tutto in un filo di voce mentre con una mano si scostò i capelli dal viso, era così matura, non poteva avere davvero sette anni.
- Quanti anni hai in realtà?- le parole gli uscirono dalle labbra ancor prima di realizzarle, se ne pentì subito, eppure ebbe come un dejà-vu. Sentì il papillon andargli stretto in una morsa, era forse la tensione o la paura per aver detto qualcosa di così stupido a una ragazza saccente come Ai Haibara?
Si preparò psicologicamente al peggio, ma niente lo avrebbe preparato alla visione gli si parava davanti: Haibara era impallidita di colpo, i suoi occhi erano sgranati e sembrava avesse visto un fantasma da come tremava, non la stava prendendo in giro, non era uno scherzo? Si era sentita improvvisamente male?
- C- Conan … che cosa sai su di me? –
 

Clyssia’s Crazy Corner
Ed eccomi qua, sono viva!
Cazzo come sono soddisfatta—
Questa storia sta prendendo la piega che volevo, yup! Il finale mi piace un botto, eheh, tra l’altro mi piace di questo capitolo la tensione nei momenti più normali della giornata, credo che lo stile sia cambiato ancora ma che volete farci? Aggiorno troppo lentamente e cambio e vbb.
SEE YA’!
Kiss Clyss

Edit: wow. Col capitolo pronto lo pubblico quando? Settimane e settimane dopo, quando sono al limite della depressione, aha. Quanto si vede che per scrivere e pubblicare devo essere triste. :)) non badateci, è un promemoria per me. Spero che almeno voi siate felici e che il leggere vi rallegri la serata.

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