Amantes amentes

di SnowyOwl99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Strategie Serpeverde ***
Capitolo 3: *** Tregua? ***
Capitolo 4: *** In biblioteca ***
Capitolo 5: *** Questione di Sguardi ***
Capitolo 6: *** Lezione di Pozioni ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Imprevisti di Volo ***
Capitolo 9: *** Ti prego ***
Capitolo 10: *** Risvegli ***
Capitolo 11: *** Dormitorio Serpeverde ***
Capitolo 12: *** Colloqui ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Ciao a tutto il popolo di internet!
Inizio col dirvi che sono una grande lettrice e da poco sono entrata nel mondo delle Fanfiction, nel quale sono stata inevitabilmente risucchiata.
Penso di aver letto ogni Fanfiction che veramente merita di essere letta sulla Drarry (la mia coppia preferita) e così mi sono detta "perché non mi metto alla prova?" e allora ho deciso di iniziare e oggi vi presento il primo capitolo della mia prima Fanfiction, rigorosamente Drarry.
Siccome è la prima volta che pubblico se volete datemi consigli così cercherò di migliorare la qualità della storia.
Ma ora vi lascio alla lettura!


Era giunto il sesto anno ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria inglese e come ogni anno gli studenti più "anziani" e i nuovi maghetti, che avrebbero frequentato il primo anno, si dirigevano verso la stazione di King's Cross per poi giungere al famosissimo binario 9-3/4 che li avrebbe portati verso un nuovo inizio.

Come ogni anno Hermione giungeva al binario con ben trenta minuti di anticipo e si metteva accanto all'ingresso per il binario magico intenta a: 1,controllare di aver preso tutto il necessario per la scuola,per la centesima (almeno credo) volta e 2, aspettava il suo ragazzo, un certo Ron Weasley, accompagnato dal loro migliore amico, Harry Potter.
Erano le 10:45 quando stava controllando di aver preso il libro di Incantesimi e una voce familare le rimbombò nelle orecchie "Ron sbrigati o arriveremo tardi! vuoi davvero far arrabbiare Hermione, Ancora?" un lieve sorriso spuntò sul volto di Hermione e ,riconoscendo la voce di Harry, posò il libro e richiuse nuovamente il baule per poi salutare,con il suo ormai conosciuto carisma, i due che si affrettavano a raggiungerla: " RONALD WEASLEY E HARRY JAMES POTTER!" due volti completamente sbiancanti si erano ormai avvicinati alla ragazza che continuava ad urlare "VI SEMBRA FORSE QUESTA L'ORA DI ARRIVARE? E SE FOSTE ARRIVATI IN RITARDO E AVESTE TROVATO IL PASSAGGIO CHIUSO? AVRESTE PRESO DI NUOVO LA MACCHINA RISCHIANDO, DI NUOVO, DI ESSERE DENUNCIATI E PORTATI DIFRONTE A TUTTO IL WIZENGAMOT O,PEGGIO,FARVI ESPELLERE?! OGNI ANNO PENSO CHE DIVENTIATE SEMPRE PIU' INETTI!" i due giovani erano ancora senza parole, Ron aveva la fronte imperlata da leggerissime goccioline di sudore, sinonimo della corsa funesta che lui ed il suo amico avevano dovuto fare per arrivare ad un orario decente all'appuntamento, la camicia era sbottonata sui primi bottoni e dal baule penzolavano pezzi della sua divisa. Sul volto aveva la solita espressione che,spontaneamente, si formava ogni volta che la propria ragazza ( o sua madre Molly) lo sgridava sonoramente.
Harry invece, oh bhe, non è difficile da immaginare, i suoi capelli corvini completamente disordinati, ma forse questa volta più del solito, gli enormi occhi verdi completamente sbarrati dalla paura e il suo corpo in completa tensione quasi come stesse attendendo di ricevere una maledizione senza perdono. Durante il loro terzo anno aveva visto la sua migliore amica colpire con un memorabile gancio destro Malfoy e, da allora, non si vergognava ad ammettere di spaventarsi leggermente (solo leggermente eh) quando Hermione si infuriava.
Mentre i due si guardavano ,senza dire una parola, e guardavano Hermione sempre più spaventati la ragazza scoppiò in una grandissima risata "Non posso crederci! Dov'è Colin quando serve? dovete vedere le vostre espressioni!" e così i due, ormai pezzi di marmo, si sciolsero e puntando gli occhi al cielo si lasciarono sfuggire un sorriso, misto ad un pizzico di sollievo "scusa per il ritardo amore" disse quasi subito Ron avvicinandosi alla sua ragazza lasciando un tenero bacio sulle labbra di lei che lentamente si schiusero per dare un bellissimo "buongiorno" al suo ragazzo.
Harry intanto se ne stava li,quasi in disparte, facendo finta di niente, ormai ci era abituato e non poteva evitarlo.

Mentre i due si scambiavano baci e carezze lui inziò a guardarsi tra la folla cercando disperatamente un viso familiare per poter lasciare i due ragazzi e scappare, seppur in parte, dalla situazione. Sapeva per certo che non avrebbe visto ne Ginny ne Dean, infatti i due, ormai fidanzati ufficialmente, erano andati al binario un'ora prima di loro, così ripose le sue speranze in Seamus o Neville quando però una voce familiare, ma allo stesso non troppo,gli giunse all'orecchio sinistro e sentì chiamarlo:"Potter" si voltò e per la seconda volta quel giorno spalancò gli occhi dallo stupore "Ma-Malfoy" disse quasi in un sospiro e vide il giovane serpeverde accennare ad un sorriso per poi voltarsi ed entrare nel passaggio magico che portava al binario.Harry era confuso.
Aveva visto bene? era davvero Malfoy che lo aveva salutato? Draco Malfoy? il Serpeverde Draco Malfoy? colui con cui fin dal primo anno aveva sempre litigato e scazzottato? Lui?.
Harry sbattè le palpebre un paio di volte, era incredulo, così si disse che probabilmente era uno dei soliti giochetti del Serpeverde ma poi ci ripensò su; nel tono di Draco non c'era la solita grinta e il solito astio nei suoi confronti, era semplicemente un saluto, un delicato e semplice saluto.
Stava ancora immagazzinando le idee quando una mano gli toccò la spalla: "Hey amico andiamo? o faremo davvero tardi" la voce di Ron lo riportò alla realtà e così capì che i due piccioncini non avevano captato nulla di ciò che era successo pochi secondi prima.
Preso il suo carrello si rivolse agli amici dicendo " Andiamo, prima che vi ricominciate a baciarvi lasciandomi solo come uno scemo" e sorridendo si voltò verso il passaggio imboccandolo e giungendo finalmente difronte al treno che, da quando aveva undici anni, lo portava a casa.

 

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Capitolo 2
*** Strategie Serpeverde ***


Si sapeva ormai che l'Hogwarts Express che portava gli studenti alla famosa scuola di magia non era mai in ritardo e infatti, anche quest'anno,alle undici in punto il treno lasciò la stazione che pullulava di genitori,che per la prima volta dovevano salutare i figli e bambini piccoli, probabilmente fratelli e sorelle degli studenti in viaggio, che volevano seguire gli altri verso la scuola.

 

Una volta saliti sul treno Harry,Ron ed Hermione avevano preso posto in uno scompartimento che si trovava vicino l'entrata centrale del treno ed erano rimasti lì fino alla partenza.
La coppietta si scambiò effusioni durante tutto il viaggio di andata .
Non si erano visti per ben tre settimane perchè Hermione voleva ultimare gli acquisti per il sesto anno e sapeva bene che con Ron non avrebbe mai comprato tutto.
I due erano seduti vicino alla finestra dello scompartimento e ridevano, si baciavano e Ron sussurrava parole dolci alla ragazza mentre il loro migliore amico si trovava dalla parte opposta. Harry aveva la Gazzetta del profeta in mano ma non leggeva veramente,la sua mente era occupata da altro.
L'immagine di ciò che era successo a King's Cross si faceva sempre più nitida tra i pensieri confusi del ragazzo che continuava ad interrogarsi sullo strano comportamento del Serpeverde.
Non sapeva perchè si tormentava tanto per quella faccenda ma non potè non ammettere che il solo pensare a Draco gli face sentire una sensazione particolare, un fremito mai provato prima e l'immagine di quegli occhi di ghiaccio che lo guardavano lo fecero quasi avvampare.

 

Qualche scompartimento più giù anche Draco Malfoy era intento a leggere la gazzetta del profeta mentre Blaise Zabini,seduto difronte a lui, stava giocherellando con la carta di una cioccorana che raffigurava l'immagine della cercatrice della squadra di Quidditch Inglese Blythe Parkin,quando una voce fin troppo conosciuta li interruppe "Draco! Allora? Ci hai parlato?" il biondo fece finta di niente senza però ostentare un sorrisetto che non passò inosservato agli occhi della sua migliore amica: Pansy Parkinson, Serpeverde di prim'ordine, conosciuta per il carattere forte e determinato e sopratutto per la sua "fortuna" con gli uomini.
Dopo aver fatto la domanda al suo amico la ragazza rimase in attesa di una risposta da quest'ultimo che arrivò,anche se non verbalmente "cos'è questo sorrisetto Dray?" il ragazzo allora la guardò e rispose "Sì Pansy, ci ho parlato e, modestamente ho fatto la mia gran bella figura" disse allargando notevolmente il sorriso che si stava formando su di un volto che, si vedeva, non ne faceva sfoggio da un bel po
A quelle parole la ragazza sgranò gli occhi e iniziò a parlare così velocemente che nessuno riuscì a seguire il suo discorso, nessuno apparte Draco che conosceva la ragazza da talmente tanto tempo da riuscirla a capire quando nemmeno lei stessa riusciva.
Come un treno in corsa Pansy lo riempì di domande "Allora cosa gli hai detto? E lui che ti ha detto? Eri emozionato Dray? Ma quando ci hai parlato? Hai fatto lo strafottente come al solito? Non dirmi che è così perchè giuro che se hai rovinato tutto insultandolo ti scaglio contro una maledizione così potente che ricorderai fino alla fine dei tuoi giorni! E poi di.." Non riuscì a terminare la frase perche Blaise le mise una mano sulle labbra togliendole la capacità di parlare e ricevendo da quest'ultima uno sguardo così penetrante che il ragazzo si sarebbe ricordato per il resto della sua vita " Pansy tranquilla, ti racconto tutto ma per favore non guardare così Blaise perché stai agitando anche me" disse Draco che cercò di salvare l'amico da un destino leggermente doloroso.
Blaise la lasciò andare. Pansy si calmò e si sedette accanto a lui in attesa che il loro migliore amico raccontasse il suo incontro con Harry Potter.

 

Draco chiuse elegantemente il giornale e lo poggiò vicino alla finestra dello scompartimento poi iniziò a dir loro di come, avvicinandosi al binario, aveva visto Potter guardarsi intorno con aria quasi smarrita e così lui avvicinandosi con l'eleganza e lo stile degno di un Malfoy lo aveva salutato per poi andarsene.
Sebbene Pansy fosse contenta del passo che l'amico aveva compiuto, non riuscì a nascondere che si aspettava di più da lui "Credevi che sarei andato lì a fargli la serenata e gli avrei chiesto perdono inginocchiandomi davanti a lui?" Blaise ridacchiò e Pansy gli inviò uno sguardo torvo "Sai Dray non sarebbe male chiedere scusa, infondo lui ti piace e, per quanto io ti adori, non hai la possibilità che lui possa provare qualcosa per te se non l'astio per il trattamento ce gli hai riservato in tutti questi anni..." Zabini la guardò con uno sguardo misto tra lo sconcerto e l'accettazione; Blaise sapeva che la ragazza non aveva tutti i torti.

Anche Draco sembrò accettare la verità. Pansy aveva ragione. Harry e Draco si erano insultati per cinque anni come poteva pretendere che il grandioso Grifondoro potesse passare sopra a tutto con un semplice saluto.
Il biondo abbassò lo sguardo pensando a quanto era stato stupido negli anni precedenti quando Blaise lo riportò alla realtà "Draco cosa hai intenzione di fare?" fece un respiro e disse "Non lo so Blaise. Non ne ho la minima idea.Ma, almeno,so cosa voglio...e ho sempre voluto" disse con un tono quasi fiero che fece sbuffare Pansy "seh certo sempre saputo eh..ti ricordo che IO e Blaise abbiamo passato tre anni della nostra vita cercando di farti capire che l'ossessione e l'odio che provavi verso Potter fosse qualcosa di più quindi, sei pregato di riconoscere almeno i meriti altrui" disse battendo il cinque con Blaise assieme al quale indirizzò a Draco uno sguardo soddisfatto "Si okay Parkinson, vi devo ringraziare, ma ora direi di parlare di cose serie...come faccio ad avvicinare Potter? Okay salutarlo per fare la mia uscita ad effetto ma, sappiamo che se mi avvicinassi per parlarci normalmente lui darebbe di matto.." la ragazza mostrò un sorriso furbo e calcolatore "Lascia fare a me, ho già un piano".
A quelle parole Draco si rilassò. La sua amica non lo aveva mai deluso sotto quest'aspetto e così lanciò un'occhiata fuori dal finestrino del treno. Adorava vedere il paesaggio cambiare continuamente mentre i pensieri lo travolgevano. Chiuse gli occhi e lasciò che il suo cervello elaborasse delle immagini fin quando due occhi verdi, così profondi e familiari lo fecero sorridere,di nuovo.

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Capitolo 3
*** Tregua? ***


Come ogni anno l'arrivo ad Hogwarts decretava l'inizio di un nuovo anno scolastico, di un nuovo smistamento e della solita grande cena in sala grande,seguita dal discorso del preside Albus Silente.
Ogni anno dei nuovi piccoli maghetti affrontavano il cappello parlante che li smistava nella casa alla quale appartenevano e in cui avrebbero affrontato i sette anni di scuola.


Harry ricordava molto bene il suo e ogni anno pensava a quando aveva parlato con il cappello per farlo smistare a Grifondoro anche se egli lo avrebbe voluto mettere in Serpeverde.
Ogni anno che passava si chiedeva se aveva fatto la scelta giusta e il dubbio lo assaliva sempre di più. Quest'anno non solo quest'incertezza lo tormentava ma il suo cervello lo portava a guardare verso il tavolo dei Serpeverde e i suoi occhi passavano in rassegna ogni studente alla ricerca di una testa biondo platino. Quando la trovò il suo cuore perse un battito. Malfoy lo stava guardando con quei suoi occhi grigi che ad Harry piacevano tanto e subito ,l'impavido Grifondoro,abbassò la testa rosso in viso per la vergogna. Perchè il Serpeverde gli faceva quest'effetto?
Se Harry avesse continuato a guardare Draco avrebbe visto che anche il volto diafano del Serpeverde aveva assunto un colorito più rosato e che anche il suo sguardo si era indirizzato subito alla sua cena per non reggere il confronto con Harry.
 

Pansy notò lo scambio di sguardi tra i due e si disse che doveva agire il prima possibile. Ma come poteva fare? Sì,lei e Blaise avevano aperto gli occhi di Draco ma, una relazione è composta da due persone e c'era bisogno di sapere se anche Harry ricambiasse il sentimento. Decise quindi che aveva bisogno di un alleato Grifondoro e chi meglio di Hermione Granger?
Finita la cena i tre Serpeverde si dirigevano verso i sotteranei quando Pansy vide la giovane Grifondoro uscire dalla sala grande "ragazzi devo fare una cosa, ci vediamo in sala comune più tardi" disse a Blaise e Draco e si diresse verso le scale seguendo Hermione.
Pansy credeva che la ragazza si stesse dirigendo verso la torre di Grifondoro ma tirò un sospiro di sollievo quando vide che in realtà andava verso il corridoio che portava alla biblioteca.
La strada era deserta, probabilmente gli studenti erano ancora a cena e la Serpeverde capì che era il momento giusto per parlare con la Granger senza essere disturbate "Hermione...Hermione fermati!" la Grifondoro non capiva chi la stesse chiamando e quando si girò vide la Serpeverde e il suo sguardo fece capire alla ragazza che non si aspettava che proprio lei la stesse cercando "Pansy? Cosa vuoi?" La Parkinson respirò a fondo poi disse "Ho bisogno di un favore da te...dimmi, Harry ti ha detto qualcosa su Draco recentemente?" lo sguardo di Hermione diventò ancora più dubbioso "Ehm no..veramente no" la Serpeverde non sapeva cosa fare, come avrebbe potuto Hermione credere a ciò che doveva dirle? Dopotutto si sà che tra le due casate non scorreva buon sangue.

"vedi Granger, sappiamo tutte e due che tra Harry e Draco ci sono stati cinque anni di scontri e che il loro rapporto non può essere considerato dei migliori ma credo che entrambe siamo anche a conoscenza del fatto che la loro non è semplice rivalità o meglio, è un odio che nasconde altro" Hermione ascoltava con attenzione le parole di Pansy e aveva già capito dove voleva andare a parare "Pansy so cosa vuoi dire, lo so anch'io che il loro non è semplice odio e penso che se tu sei qui a parlarmi probabilmente uno dei due, probabilmente Draco, ha aperto gli occhi, Giusto?" la Serpeverde annuì semplicemente.
Sapeva che Hermione era intelligente ma credeva che per farle capire che tra i due poteva nascere qualcosa avrebbe avuto bisogno di un paio d'ore "Bene, quindi ora non ci resta che far aprire gli occhi ad Harry" aggiunse poi la Grifondoro.
Pansy aveva uno sguardo a dir poco sconvolto. Non avrebbe mai creduto che la Hermione sarebbe stata d'accordo con lei " Bene Granger, sono contenta di sapere che mi aiuterai e...voglio anche chiederti scusa per tutti questi anni di torture" Pansy voleva davvero chiarire.
Purtroppo sia lei che la maggior parte dei Serpeverde dovevano indossare panni che non erano loro e, sopratutto, appoggiare pensieri ed ideologie propinate loro dai genitori, credenze alle quali non avrebbero mai aderito altrimenti e Pansy si era decisamente stancata di essere ciò che volevano i suoi genitori.

Hermione percepì la verità nel tono di voce della ragazza e, istintivamente l'abbracciò per farle capire che aveva accettato le sue scuse " Tranquilla Pansy,ti credo" disse con un tono così dolce che la Serpeverde si strinse ancora di più nell'abbraccio " e ora..." continuò la Grifondoro " pensiamo a quegli stupidi dei nostri amici".
Le due scoppiarono in una risata che riempì il corridoio e decisero di incontrarsi il giorno dopo il biblioteca per delineare i vari punti del loro piano,si salutarono poi augurandosi una buona notte e sancendo una tregua che sarebbe durata per molto tempo.

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Capitolo 4
*** In biblioteca ***



La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts vantava il maggior numero di stanze,passaggi segreti e luoghi misteriosi (come la foresta proibita o la stanza delle necessità) di tutta la Gran Bretagna. Ma, sicuramente, il posto preferito da Hermione era la biblioteca della scuola,in cui la ragazza trascorreva gran parte della sua giornata.

Chiunque sapeva che la Grifondoro amava leggere e poteva trovarla lì a studiare quasi a tutte le ore.
In biblioteca infatti la ragazza si sentiva in paradiso e si perdeva tre i vari scaffali leggendo e annotandosi le cose che riteneva più importanti.
Forse era anche per questo che era ritenuta la strega più brillante della sua età; per il suo desiderio di scoprire sempre di più sul mondo che la circonda.

 

Pansy non fu quindi stupita quando la Grifondoro le diede appuntamento lì.
Dovevano incontrarsi alle 15 e, stranamente,la Serpeverde arrivò in orario; si sapeva che la ragazza era solita arrivare ai vari incontri con minimo dieci minuti di ritardo ma questa volta era arrivata in perfetto orario.
Hermione capì che la situazione era davvero importante per lei e, sicuramente voleva mostrare alla Grifondoro di essere davvero cambiata.


Pansy le si avvicinò e la salutò poi propose di pensare subito al loro piano "A cosa avevi in mente?" le chiese Hermione "Beh, sicuramente prima dovremmo far capire ad Harry che Draco è cambiato, che invece di deriderlo...si preoccupa per lui..." Hermione annuì; Pansy le aveva fatto notare che per prima cosa i due ragazzi dovevano diventare amci, o comunque dovevano avere un rapporto civile.
Quindi avevano trovato cosa fare ma ora il problema era, Come farlo.
"Che ne dici di usare la lezione di pozioni?" disse poi la Grifondoro "Harry è negato e se Draco iniziasse a dargli una mano...insomma da qualche parte dobbiamo pur iniziare,no?" Pansy ci pensò su "Sì, potrebbe funzionare...quindi iniziamo con l'aiuto in pozioni...poi?" la Grifondoro ci pensò ancora un pò su poi ebbe una folgorazione "Una festa. Che ne dici? Prima Draco riscatta il suo nome, mostra ad Harry di essere cambiato e poi...organizziamo una bella festa tra noi del sesto e settimo anno" alla Serpeverde brillarono gli occhi " Sì ci può stare...potremmo portare dell'alcool e, purtroppo, Harry ne berrà abbastanza, forse troppo, e avrà bisogno di qualcuno che lo aiuti, noi sfortunatamente saremmo occupate con..qualcos'altro e la scelta finirà su, rullo di tamburi, Draco Lucius Malfoy".
Sebbene l'idea di dover trasgredire alle regole non piacesse proprio ad Hermione non potè negare che il piano poteva funzionare.
 

Mentre stavano delineando gli ultimi dettagli per far funzionare il tutto più facilmente possibile due voci facero sobbalzare la Grifondoro "Ciao Hermio.." erano Ron ed Harry che, non trovando la loro amica avevano deciso di passare in biblioteca per cercarla,e ci erano anche riusciti, però non credevano di poterla trovare in compagnia di una Serpeverde, o meglio di Pansy Parkinson.

"Oh ciao ragazzi" disse Hermione cercando di rompere quel momento di imbarazzo "Che ci fate da queste parti?" aggiunse poi come se niente fosse "In realtà ti stavamo cercando" rispose Harry "ma piuttosto, tu che ci fai con la Parkinson?" la Grifondoro non sapeva cosa dire, non aveva pensato all'eventualità che i due potessero entrare in quel luogo ma fortunatamente con lei c'era una Serpeverde "Se vuoi proprio saperlo Potter stavamo studiando, Hermione mi sta aiutando con Storia Della Magia. Sapete non ho aperto libro durante tutta l'estate e sono abbastanza indietro" i due sembrarono crederle ma Ron aveva ancora stampata in volto l'espressione solita di quando Piton, o la McGranitt, o Vitious o la Sprout spiegavano qualsiasi cosa.

Prima che potessero fare altre domande Hermione disse loro,con il tono più seccato che riuscì a fare "Dai ragazzi ci vediamo in sala comune più tardi, lasciateci studiare in pace" i due annuirono ed uscirono velocemente dalla biblioteca facendo tranquillizzare le due ragazze.

I due Grifondoro stavano camminando silenziosamente in corridoio quando Harry ruppe il silenzio tra i due "...Ron" il ragazzo con i capelli rossi e gli occhi persi nel vuoto rispose dopo alcuni secondi "..sì Harry", il primo prese un respiro profondo per poi aggiungere "Da quando Hermione è amica con la Parkinson?" l'altro si limitò a scuotere la testa mantenendo gli occhi fissi sul pavimento,così i due tornarono in sala comune mantenendo un rigoroso silenzio per tutto il tragitto.

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Capitolo 5
*** Questione di Sguardi ***


Hermione sapeva perfettamente che quando sarebbe tornata alla torre di Grifondoro avrebbe dovuto affrontare Harry e Ron che volevano spiegazioni e,questa volta, non avrebbe avuto Pansy al suo fianco, pronta a inventare scuse plausibili in due nanosecondi;Così decise di fare la vaga e confermare ciò che avevano detto ai due ragazzi.
Il tragitto per arrivare in sala comune non le era mai sembrato così breve, infatti non riuscì a ripetere la sua storia che si trovò davanti al ritratto della signora grassa :"Parola d'ordine cara" Hermione ,immersa nei suoi pensieri ci mise due secondi prima di capire dove si trovava e cosa doveva dire "Ah si certo...Puffola Pigmea" la donna le fece un sorriso e la fece entrare nella sala comune.
Come aveva previsto i suoi amici erano seduti sulle poltrone rosse davanti al fuoco e, appena la videro scattarono in piedi richiedendo spiegazioni: "Ragazzi davvero, è come vi abbiamo detto prima; Pansy mi ha chiesto di aiutarla in storia della magia e io ho accettato" anche se Harry credeva alla sua migliore amica Ron continuava a chiedere e a pretendere ulteriori risposte "Perché non poteva chiedere aiuto a qualche Serpe? Perché è dovuta venire da te?" Hermione disse l'unica cosa che le venne in mente "Mi ha detto che a Serpeverde non si aiutano tra di loro per queste cose. Se qualcuno ha un problema se lo risolve da solo...poi sai che io sono contro l'odio tra le case..." Ron parve crederle, dopotutto aveva sempre creduto che tra i Serpeverde esistesse soltanto la parola "io" e non "noi" quindi la spiegazione della sua ragazza sembrava plausibile.
Allora Ron si avvicinò alla ragazza abbracciandola stretta e sussurandole "Scusa per non averti creduto subito amore..." Hermione sorrise; si sentiva davvero in colpa per ciò che stava facendo: mentiva a Ron ed Harry ma sapeva che le ragioni che la spingevano a farlo non erano sbagliate e questo la rincuorava leggermente.

Passarono alcune ore in sala comune facendo qualche partita a scacchi (magici ovviamente) fin quando non giunse l'ora di scendere in sala grande per la cena.
Giunti a destinazione Hermione si mise in direzione del tavolo dei Serpeverde per cercare di comunicare con Pansy e per captare tutti gli sguardi che Draco inviava ad Harry che,non curante parlava con Ron.
La ragazza fu colpita da come il Serpeverde guardava il suo amico; vide che la solita espressione piena di rancore e odio era stata sostituita da un'altra, molto diversa; quando guardava Harry i suoi occhi brillavano ma celavano anche rassegnazione e dispiacere. Se solo Harry lo avesse guardato come faceva il biondo con lui, probabilmente sarebbe stata anche più tranquilla ad attuare il piano pensato con Pansy.

 

Ad un certo punto però la Grifondoro ottenne ciò che voleva.
Mentre veniva servito il dolce vide che il suo amico spostò lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde fino ad incontrare la figura di Draco che però, in quel momento, era più interessato alla sua coppa di gelato alla vaniglia.
Il Grifondoro fece determinate mosse che rimasero impresse nella memoria di Hermione; mentre la sua testa si reggeva sulla sua mano e i suoi occhi verdi erano puntati sul biondo, Harry si morse leggermente il labbro inferiore per poi espirare e spostare nuovamente il suo sguardo.
Era la conferma che Hermione cercava così iniziò a fissare Pansy che, sentendo gli occhi di Hermione addosso alzò la testa e le due si capirono al volo.
Avrebbero agito il prima possibile.
 

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Capitolo 6
*** Lezione di Pozioni ***


Il giorno seguente all'incontro con Pansy i Grifondoro avevano lezione con i Serpeverde ed Hermione sapeva che era giunto il momento di attuare il loro piano.
La classe di Pozioni si trovava nei sotterranei e normalmente i Grifondoro si sbrigavano ad arrivare in anticipo sia perchè Piton non perdeva occasione per togliere punti ai ragazzi, sia pechè tutti avevano paura di finire in coppia con un Serpeverde: cosa che sarebbe "accidentalmente" successa quel giorno.
Stranamente Hermione non trovava il libro di pozioni e arrivarono in classe con cinque minuti di ritardo. Dopo una bella strigliata dal professore ,in cui sottolineava l'incapacità dei Grifondoro di trovare l'aula dopo sei anni in cui avevano frequentato le lezioni -con annessa riduzione dei punti casa- Hermione prese sottobraccio Ron e lo trascinò letteralmente verso un'banco libero.
Notò con piacere che Pansy aveva seguito perfettamente il piano facendo coppia con Blaise e lasciando Draco all'ultimo banco in fondo all'aula.
Harry era rimasto in piedi, da solo, in mezzo all'aula senza sapere cosa fare visto che tutti i suoi compagni avevano un compagno.

"Signor Potter, sarei lieto se lei si mettesse a sedere e prendesse parte alla lezione, sempre che questo sia di suo gradimento" a quelle parole il Grifondoro iniziò a spostare lo sguardo per tutta la classe cercando disperatamente un posto libero e l'unico che trovò fu quello vicino a Draco.
Sbarrò gli occhi; non era preparato psicologicamente per passare due ore di lezione con Malfoy ma Piton lo riprese nuovamente e così fu costretto ad andare a sedersi.
I due stettero in silezio per i primi tre quarti d'ora, in cui per la prima volta Harry stette a sentire cosa diceva Piton.
Quel giorno dovevano preparare la pozione OcchioPallato e, anche se il professore aveva detto che era estremamente facile Harry trovava difficoltà già all'inizio.
Passò quindici minuti a leggere e rileggere le istruzioni ma senza sapere veramente da dove iniziare , quando sentì la voce di Draco " Inizia a mettere gli ingredienti nel mortaio magari" il Grifondoro alzò lo sguardo "Cosa?" il Serpeverde diede di nuovo le istruzioni all'altro poi vedendo che egli non capiva cosa fare iniziò a passargli i vari ingredienti e a dirgli cosa fare passo per passo.
Harry trovò abbastanza facile preparare la pozione con la voce di Draco che gli diceva cosa fare e lo aiutava quando si trovava in difficoltà "Aggiungi gli ingredienti...non tre quattro...Potter devi girare in senso orario non antiorario".
 

Chiunque conosceva Harry poteva ammettere che non lo aveva mai visto così concentrato durante una lezione di Pozioni e anche il professore osservava silenziosamente la coppia "Sì okay Malfoy tranquillo...ora cosa devo fare?" Draco si concentrò nuovamente sulla sua di pozione che aveva finito di fermentare e disse "ora aspetti".
Harry ubbidì al Serpeverde e si sedette.
Draco continuava a lavorare aggiungendo e mescolando vari ingredienti e al Grifondoro venne automatico guardarlo e studiare tutti i suoi movimenti; guardava con attenzione la figura slanciata del Serpeverde studiandone ogni minima parte, si soffermò sulle mani affusolate poi salì e guardò le labbra di Draco, carnose e leggermente più rosse rispetto alla carnagione diafana del ragazzo. I suoi capelli Biondo Platino Harry li conosceva bene, era il modo in cui lo trovava in mezzo ad un gruppo di persone poichè quel colore era solo suo.

"Mi stai agitando Harry" la voce di Draco risvegliò il Grifondoro "C-Cosa?" lo sguardo di Draco era ancora indirizzato alla pozione "Mi stai fissando, mi agiti" Harry allora cercò di prendere un pò di sicurezza, forse troppa "Credevo ti piacesse che qualcuno ti guardasse con così tanta attenzione" Draco deglutì e sperò di non essere diventato rosso per quello che Harry gli aveva appena detto poi fortunatamente si ricordò che la pozione di Harry aveva finito di riposare così cercò di cambiare argomento "Aggiungi due pezzi di aconito o dovrai ricominciare da capo".
Il Grifondoro si ricorò della pozione e ricominiò a lavorarci "adesso mescola due volte in senso Antiorario,Potter, Antiorario...perfetto..." poi Draco diede un colpo di bacchetta,prese due fialette che riempì con le pozioni e poi vi scrisse sopra i rispettivi nomi "Okay puoi andarle a consegnare" e passò le boccette ad Harry. Durante lo scambio le loro mani si sfiorarono e Draco ebbe un sussulto e guardò a terra per non incrociare lo sguardo di Harry che parve non farci caso e andò a consegnare le pozioni a Piton.
 

Il professorre notò con stupore il miglioramento di Harry e che anche la pozione era fatta piuttosto bene "Potter, vedo con mio piacere che la vicinanza a Malfoy ti ha migliorato -magari abbiamo trovato l'antidoto alla sua inettitudine- e inoltre per una volta non ha rischiato di distruggere l'aula e anche compito assegnato è stato fatto abbastanza bene...quindi direi che da oggi, lei e Malfoy farete coppia fissa per quanto riguarda la mia ora" il Grifondoro annuì semplicemente; doveva ammettere che non gli dispiaceva fare lezione in coppia con Draco poi in fondo se i suoi voti migliorano, tanto meglio.
 

Intanto due ragazze di nostra conoscenza si guardavano con aria soddisfatta e furbetta complimentandosi per la riuscita della prima fase del piano.
"Direi di farli finire accidentalmente in coppia per tutte le materie, che ne dici?" Hermione sorrise a Pansy e le rispose "Oh, dico che potrebbe essere un'ottima idea".

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Capitolo 7
*** Rivelazioni ***


Si sa che quando due ragazze vogliono qualcosa, prima o poi l'otterranno e se poi le ragazze in questione sono Hermione Jean Granger e Pansy Parkinson allora non c'è scampo per nessuno.
Da quando avevano chiarito e si erano avvicinate per risolvere il "problema" amoroso dei loro amici si erano legate molto. Passavano diverso tempo insieme chiaccherando del più e del meno e instaurando un vero e proprio rapporto d'amicizia.
Hermione le raccontò di come aveva scoperto di essere una strega e di quanti libri avesse letto per sentirsi alla pari di qualsiasi altra e, sopratutto, della società magica in genrale mentre Pansy le disse di come la sua famiglia la trattava e le spiegò le diverse tradizioni che correvano tra i maghi purosangue; le raccontò anche del suo rapporto con Draco, di come avesse scoperto dei sentimenti che provava per Harry e di quanto fosse cambiato da quando aveva accettato l'idea di poterlo amare
Quelle due si erano davvero legate molto ed erano riuscite a completare una parte del piano; infatti Draco ed Harry ora facevano coppia fissa in Pozioni,Cura delle creature Magiche, Erbologia e Difesa contro le arti oscure e potevano ritenersi soddisfatte.
Non si poteva dire che i due fossero diventati amici per la pelle ma almeno ora parlavano civilmente e non si erano più presi a pugni. Era un passo in avanti.
 

Le ragazze si incontrarono alla torre di astronomia per confrontarsi e per capire cosa fare con i due amici :"Allora Herm facciamo il punto della situazione: a Dray piace Harry e ad Harry non dispiace Draco, non litigano e non si picchiano più e siamo riuscite a fargli fare coppia durante alcune lezioni, ma...il loro rapporto finisce lì...dobbiamo inventarci qualcos'altro per farli legare ancora di più prima di passare al piano F." -ossia festa che avevano deciso di organizzare solo quando i loro amici avessero legato a sufficienza - "Non lo so Pans...forse potremmo..." Hermione non fece in tempo a finire la frase che una terza voce si aggiunse alla discussione "Lo sapevo che c'eravate tutte e due dietro..." Draco finì di salire le scale che portavano alla torre poi si poggiò ad una colonna con un sorriso in volto.
"Dray come hai fatto a...avevo sigillato la porta" disse la Serpeverde con tono scocciato poi il ragazzo rispose subito " Pansy, sono Draco Malfoy...posso fare qualsiasi cosa, non sarà un piccolo incantesimo a bloccarmi... e ora ditemi, credevate davvero che non avessi capito le vostre intenzioni?"

Hermione aveva un'espressione colpevole in viso mentre Pansy faceva finta di nulla per poi dire "Su Dray non ti arrabbiare.." anche sta volta il biondo rispose immediatamente "Ma non sono arrabbiato...perchè credete sempre che lo sia?".
La Grifondoro alzò lo sguardo e così potè notare la posizione rilassata di Malfoy: era appoggiato alla parete con le braccia incrociate e un lieve sorriso stampato sul volto "Anzi dovrei anche ringraziarvi per ciò che avete fatto ma, gradirei essere informato la prossima volta, anche perchè,Pansy" e girò lo sguardo verso la ragazza "credevi che non sapessi le tue intenzioni? Davvero?".

Hermione era stupita; credeva che Draco potesse arrabbiarsi fino a distruggere l'intera scuola quando sarebbe venuto a sapere in cosa consisteva l'accordo tra le due ma, vedere che invece non fu così le fece notare quanto il Serpeverde fosse cambiato.
"Vi ringrazio per aver messo le basi ma ora vorrei provare ad andare avanti da solo" disse poi con una voce dolce e che non celava rimprovero o minaccia.
Fece poi per girarsi e prima di scendere le scale aggiunse, con un tono quasi di sfida e di curiosità "Ma ovviamente se volete organizzare qualcosa io non sono nessuno per impedirvelo" poi uscì dalla torre di astronomia.

"Pansy credi che ci riuscirà?" chiese la Grifondoro appena il ragazzo chiuse la porta della classe "Vedi Herm...è un Malfoy, se vuole davvero qualcosa la prenderà...ha solo bisogno di una spinta iniziale e di un po di aiuto perchè, che resti tra noi, lui di relazioni non ne sa un bel niente" Hemione la guardò perplessa; in giro per il castello si sapeva che Draco fosse un tipo molto ricercato e che avesse avuto diverse storie e ora l'affermazione di Pansy la lasciava dubbiosa.
"Tutte storie di quindici minuti...una giorno massimo...non ha mai avuto una relazione seria e duratura, non si sentiva pronto, nè aveva mai trovato qualcuno per cui potesse valere la pena, ma con Harry...con lui penso che potrebbe essere davvero felice, si vede anche che gli importa altrimenti avrebbe già cambiato bersaglio per così dire..." Hermione sorrise per l'affermazione dell' amica. Sarebbe stata davvero contenta se tra i due ragazzi fosse andato tutto bene.

 

Nel frattempo Draco camminava per i corridoi del castello; voleva andare al campo di Quidditch per volare un pò e pensare a come avrebbe potuto parlare con Harry e, sopratutto a cosa dirgli.
Arrivato al campo si diresse verso lo spogliatoio dei Serpeverde, stava per aprire la porta quando vide un cartello affisso su di essa che diceva:

Studenti di Serpeverde,
Per motivi di cui, solo il signor Zabini è a conoscenza lo spogliatoio Maschile
è stato reso inutilizzabile per una settimana.
I vostri armadietti sono stati spostati temporaneamente
nello spogliatoio dei Grifondoro.
Severus Piton

Draco lesse il messaggio e si appuntò a mente di dover parlare con Blaise poi si diresse verso la zona dei Grifondoro.

Arrivato lì avanti prese un respiro ed entrò. Lo spogliatoio era uguale a quello dei Serpeverde se non che l'accostamento predominante era quello rosso-oro. Vicino alle docce Draco riconobbe gli armadietti verde scuro della propria casa e si avvicinò per cercare il suo. Una volta trovato tirò fuori la divisa ed iniziò a cambiarsi.
Mentre si metteva la parte inferiore della divisa una voce lo fece sobbalzare "Draco..." si girò di scatto e riconobbe due occhi verdi che potevano appartenere solo ad una persona,così si calmò e con tono malizioso e più naturale che riuscì a fare disse :" Harry se volevi vedermi senza maglia bastava chiedere non serviva che ti appostassi come un guardone..." il Grifondoro diventò leggermente più rosso in viso poi cercò di riprendersi un minimo di dignità "in realtà volevo andare a volare...vieni con me?" il Serpeverde fu sorpreso dalla richiesta; non si sarebbe mai aspettato che Harry potesse mai chiedergli di passare del tempo con lui così annuì, finì di cambiarsi e prendendo la scopa uscì dallo spogliatoio, diretto verso il campo di Quidditch insieme al Grifondoro.

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Capitolo 8
*** Imprevisti di Volo ***


Una volta usciti dallo spogliatoio i due ragazzi si incamminarono verso il campo di Quidditch; quel giorno il tempo era sereno con un pallido sole che riscaldava leggermente e un venticello fresco che spettinava i capelli dei due.
Giunti al centro esatto del campo Draco salì sulla scopa ed iniziò a volteggiare in aria mentre Harry lo guardava muoversi con un estrema leggiadria che non aveva mai notato in lui; Malfoy volava come se per lui fosse naturale ed effettuava manovre ed acrobazie come nulla fosse.
"Harry vieni? O resterai a guardarmi per sempre?" disse ad un tratto il Serpeverde richiamando l'attenzione dell'altro che si mise sulla scopa ed andò incontro al biondo superandolo e dirigendosi fuori dal campo,sperando che Draco lo seguisse.
E così fu; Il Serpeverde iniziò così a rincorrere Harry fin quando non gli si avvicinò e prese di nuovo lui il comando e scortando il moro verso il lago nero.
I due sfrecciavano sull'acqua del lago nero quando Draco fece un giro della morte tornando indietro ,continuando ad avere il Grifondoro alle calcagna, doveva ammettere che la cosa gli piaceva; sapere che ovunque fosse andato e che in qualsiasi momento avesse deciso di cambiare meta Harry lo avesse seguito lo appagava.
Draco si alzò andando a volare ancora più su, poteva vedere tutta Hogwarts da dove si trovava e lì si sentiva libero e capace di fare tutto ciò che voleva,
Mentre il Serpeverde si godeva il vento sul viso Harry gli si avvicinò e i due iniziarono a volteggiare così vicini che potevano sfiorarsi da un momento all'altro poi qualcosa accadde; Harry sentì la sensazione di bruciore sulla fronte, seguita da quel dolore simile a dieci lame che gli perforavano la testa e poi il buio.

Da quando si erano avvicinati durante il volo Draco non staccava gli occhi di dosso ad Harry e quando lo vide svenire ad almeno trenta metri di altezza la sua prontezza fu significativa; Non aveva nemmeno con se la bacchetta e quindi l'unica cosa che poteva fare era cercare di volare il più velocemente possibile.
Il Serpeverde scese in picchiata cercando di raggiungere Harry che si avvicinava al suolo troppo velocemente, Draco allora si assottigliò sulla scopa per spingerla alla velocità massima per riuscire a prendere Harry che continuava a scendere e lui sapeva che mancavano pochi metri al suolo.
Fu allora che prese tutta la forza che aveva in se e, a pochi metri dal suolo riuscì ad afferrare Harry per la maglia della divisa e accompagnò la sua discesa evitando che si rompesse tutte le ossa del corpo.

Draco tremava per ciò che era appena successo ma cercò di mantenere la mente lucida; Non poteva portarlo al castello con la scopa e così lo prese in braccio e corse, corse come non mai e in pochi minuti raggiunse il portone della scuola.
Continuava a correre, il sangue gli pulsava nelle vene e il respiro si faceva pesante ma, sapeva di non poter mollare perchè Harry stava male e non poteva lasciarlo e deludere la fiducia che aveva riposto in lui.
Fece scale e corridoi finchè non giunse davanti alla porta dell'infermeria.
Draco entrò ed iniziò ad urlare "Madama Chips! Madama Chips" e la donna sentendo le grida del ragazzo corse anche lei per vedere cos'era successo e quando vide Harry Potter, svenuto tra le braccia di Malfoy ordinò al ragazzo di poggiarlo sul letto e di raccontargli velocemente come il Grifondoro avesse perso i sensi.
Somministrò ad Harry degli intrugli e poi disse a Draco che doveva lasciarlo riposare.

Draco ancora scosso dalla vicenda uscì senza controbattere; voleva solo il meglio per Harry e doveva lasciarlo riposare se questo fosse servito per la sua ripresa.
Poi si ricordò che doveva avvertire Pansy ed Hermione così corse un'altra volta diretto al dormitorio Serpeverde cercando di evitare insegnanti e studenti che si aggiravano per i corridoi.
Fortunatamente non dovette arrivare fino ai Sotteranei per trovare l'amica che appena lo vide capì che qualcosa non andava, sbarrò gli occhi e si avvicinò al ragazzo che,cercando di riprendere fiato, gli spiegò la vicenda "Pans stavamo...stavamo vo-volando quando è svenuto..è in infermeria dillo ad Her-mione" poi corse di nuovo fuori dal castello, lasciando l'amica piena di dubbi che andò alla ricerca della Grifondoro.

Draco tornò agli spogliatoi per recuperare la sua bacchetta e quella di Harry poi andò dove aveva lasciato la scopa e si mise a cercare quella di Harry che, miracolosamente non si era distrutta grazie ad un cespuglio che ne aveva attituito la caduta.
Una volta raccolto tutto ciò che doveva Draco iniziò a respirare per poi colpire un albero con un pugno in un impeto di rabbia, così il Serpeverde scaricava il dolore per ciò che aveva visto quel giorno.
Aveva temuto di perdere Harry e lui Non poteva perderlo.
Poi si accasciò a terra, si medicò la mano con un incantesimo ed iniziò a piangere, lacrime che erano sinonimo dello stress accumulato che cercava di liberarsi.
 

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Capitolo 9
*** Ti prego ***


Per quasi venti minuti Draco Malfoy rimase lì, appoggiato ai piedi di un albero, con le gambe al petto e le lacrime che rigavano il bianco viso.
Dopo essersi sfogato ed aver esaurito le forze che aveva in corpo si disse che doveva avere coraggio ed essere forte, si per Harry. Così sì mise in piedi,prese le scope e si avviò, ancora con gli occhi rossi di pianto, verso il castello.
Si precipitò poi in infermeria dove ad aspettarlo c'era Pansy,Hermione, Blaise e...Paciock?; dopo un momento di dubbio si disse che essendo amico di Harry si trovava li per lui ma mentre teorizzava varie possibilità non vide più nulla se non il buio, che fu poi sostituito dalla visione del soffitto e da un sapore caldo che gli scorreva in gola, poi urla, si urla della Grifondoro "COSA TI è SALTATO IN MENTE?" poi sentì la mano del suo amico Serpeverde e di Neville tirarlo su e portarlo in infermeria mentre, Pansy ed Hermione litigavano pesantemente con Ronald Weasley.

 

Appena Blaise spalancò le porte dell'infermeria Madama Chips li vide e fece sedere Draco su un lettino per poi guardare i ragazzi e chiedere "Weasley?" la Serpe e Il Grifone si guardarono per poi rispondere in coro "Weasley".
L'infermiera puntò gli occhi al cielo scuotendo la testa per poi iniziziare a medicare Draco che era ancora intontito dal pugno che Ron gli aveva dato cinque minuti prima.
"Povero ragazzo" disse poi la donna rivolgendosi a Blaise e Neville "si era preoccupato così tanto per Potter che, rimanga tra noi ragazzi, non pensavo fosse davvero il signorino Malfoy. Poi si becca anche un pugno così ben assestato...povero ragazzo..." Il Grifondoro apparve davvero preoccupato ed i suoi occhi si spostavano velocemente tra Draco, Blaise ed Harry, che si trovava difronte al letto del Serpeverde.
L'amico di Draco invece non sapeva se sembrare triste per l'amico o ridergli in faccia; gli avrebbe rinfacciato a vita di aver preso un pugno in pieno viso da Weasley.

Nel corridoio intanto due infuriate ragazze stavano gridando contro un ragazzo dai capelli rossi e l'espressione colpevole "Non ti vergogni nemmeno un po?" disse Hermione "In effetti no, chissà cosa ha fatto ad Harry quella serpe" allora Pansy intervenne per difendere l'amico "lo hai colpito alle spalle, bel comportamento da Grifondoro Weasley, se solo ti azzardi a toccare di nuovo Draco giuro su cio che ho di più caro che non dormirai mai più notti tranquille" lo sguardo della Serpeverde era penetrante e rabbioso e questo,fece effetto così tanto su Ron che iniziò a balbettare mentre cercava di giustificarsi "He-hermione dì qualcosa! Pensa a cosa può aver fatto ad Harry quello la" la Grifondoro prese fiato ed iniziò ad inveire contro il ragazzo "RONALD WEASLEY! QUESTE NON SONO MOTIVAZIONI VALIDE! DRACO NON TORCEREBBE NEMMENO UN CAPELLO AD HARRY PERCHE' LUI E'..." ma prima che potesse finire la frase Pansy la precedette "Totalmente cambiato! Si Weasley Draco è cambiato e fidati che lui non ha fatto niente al tuo prezioso Potter! Anzi è lui che lo ha portato qui e che mi ha detto di avvertirvi!" poi guardò l'amica facendole capire perchè l'aveva interrotta; non potevano dire a Ron dei sentimenti di Draco, non era ne il momento ne era giusto per l'amico.
Intanto il rosso parve aver realizzato di aver fatto un'errore; se davvero Draco aveva soccorso Harry un minimo doveva essere cambiato, altrimenti avrebbe iniziato sicuramente a lanciargli maledizioni su maledizioni per danneggiarlo ulteriormente.
Rassegnato decise che doveva chiedere scusa a Malfoy, anche se la cosa non gli piaceva proprio, ma non poteva non ammettere che il ragazzo si era comportato bene nei confronti del suo amico

All'interno della stanza intanto Madama Chips aveva finito di medicare Draco e lasciò i tre ragazzi soli, allora il biondo chiamo Blaise e lo invitò a sedersi sul letto vicino a lui.
L'amico allora fece cenno a Neville di uscire dalla stanza per lasciarli soli e il Grifondoro si avviò verso l'uscita sotto lo sguardo attento di Blaise che poi si avvicinò al letto di Draco che lo osservava con un sorriso malizioso e poi gli disse "Paciock?" Zabini sorrise leggermente e annuendo disse semplicemente "Paciock".
Draco si portò le mani sul volto ed iniziò a ridere per poi dire "Questi Grifondoro ci uccideranno Blaise, preparati a passare più tempo qui che in dormitorio".
Zabini sorrideva e si mise a sedere sul letto vicino all' amico "Sai ci siamo legati durante erbologia, Nev è davvero bravo e così mi ha dato una mano e.." ma Draco lo interruppe "E la mano non ti è stata data solo in Erbologia eh" disse con un tono malizioso "Ecco perchè lo spogliatoio di Quidditch è inagibile per motivi di cui solo il sigor Zabini è a conoscenza...eh?" Blaise non era a disagio con il sesso ma all'affermazione di Draco si morse l'interno della guancia imbarazzato "Blaise, non ti ho mai visto così a disagio e ci conosciamo da quando siamo bambini...ti piace davvero eh?!" contnuò il ragazzo dai capelli biondi che intanto mandava occhiate al letto che aveva difronte e sul quale si trovava il suo Harry.
Blaise non ebbe il tempo di rispondere che furono interrotti da un certo ragazzo dai capelli rossi che entrò nella stanza, si avvicinò velocemente al letto del Serpeverde e disse "Malfoy, te lo dirò una sola volta in tutta la mia vita, quindi ascolta bene perchè non ho intenzione di ripetertelo" prese un respiro e disse "Scusa per il pugno" poi guardò Draco che lo guardava con aria sorpresa "Weasley, questo tuo comportamento così civile mi meraviglia,veramente...Scuse accettate, per ora." poi si guardò con Blaise ed aggiunse "Devo riposare, ci vediamo dopo" e Zabini capì ciò che l'amico intendeva dire, così fece cenno agli altri di uscire dall'infermeria.

Una volta lasciato solo Draco si mise in piedi, non curandosi del mal di testa che gli stava perforando il canio e si avvicinò ad Harry per poi sedersi accanto a lui.
Il ragazzo era ancora addormentato, aveva gli occhi chiusi e il volto quasi rilassato, le mani erano poggiate lungo i fianchi e, una cosa fece sorridere Draco; i capelli del Grifondoro erano più spettinati del solito e il Serpeverde senza nemmeno pensarci passò una mano tra la chioma del corvino, accarezzandolo dolcemente e lasciando un dolce bacio sulla fronte, molto vicino alla cicatrice.
"Harry ti prego, svegliati, scusa per quello che ti è successo, me ne prendo tutte le colpe, non avrei dovuto portarti così in alto, è stata tutta colpa mia ma ti prego,svegliati..." disse sottovoce, poi si avvicinò all'orecchio del corvino e bisbigliò in modo "Ho bisogno di te" poi si mise a sedere su una sedia vicino al letto del Grifondoro e si mise a sedere guardando Harry,sperando che si alzasse il prima possibile.
 

 

 

Scusate tanto per il ritardo nel pubblicare il capitolo ma non mi aveva mai convinto pienamente, allora ho passato una settimana a pensarci per tirar fuori il meglio (almeno spero).
Fatemi sapere se vi piace e che ne pensate della storia in generale!
 

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Capitolo 10
*** Risvegli ***


Draco passò due giorni facendo avanti e indietro dall'infermeria; si trovava quasi sempre vicino ad Harry, tranne quando aveva lezione e poi si portava dietro i libri così poteva studiare vicino al Grifondoro, mentre Pansy ed Hermione gli portavano qualcosa da mangiare dalla sala grande.
Madama Chips ormai non provava più a cacciare Draco dalla stanza; aveva provato una decina di volte iniziando in modo delicato, quasi domandandolo, per poi arrivare agli urli e alle minacce che, però, non ebbero effetto sul Serpeverde che anzi, iniziò a presentarsi ancora più spesso in infermeria, allora Madama Chips ci aveva rinunciato e diede libero accesso a Draco.

Il Serpeverde sedeva vicino al corvino attendendo che si risvegliasse, studiando storia della magia, quando qualcosa attirò l'attenzione del biondo che, istintivamente guardò sul letto di Harry e lo vide che si muoveva freneticamente; pensò inizialmente che stesse sognando, così si avvicinò per osservare il Grifondoro che, ad un tratto iniziò a muoversi ancora più velocemente e Draco capì che non era un sogno, ma un incubo.
Il Serpeverde non sapeva cosa fare e il respiro gli si faceva sempre più accellerato mentre vedeva Harry dimenarsi in quel modo ma prima che potesse prendere una decisione Harry si alzò di scatto urlando "DRACO!".
 

Harry si era svegliato nel modo più brusco possibile; era nel letto dell'infermeria, seduto, con le mani che premevano sul materasso e gli occhi persi nel vuoto, sapeva di aver fatto un sogno ma, prima che potesse realizzare, sentì qualcuno che lo abbracciava e lui si strinse in quell'abbraccio: "Tranquillo Harry, sono qui...sono qui".
Draco gli accarezzava i capelli e cercava di calmarlo e intanto il suo cuore era felice; Harry si era svegliato.
"Quanto ho dormito?" chiese poi il corvino, allora il Serpeverde si staccò da quell'abbraccio e da lui e gli si sedette accanto: "Oh bhe, diciamo due giorni" il Grifondoro spalancò gli occhi "DUE GIORNI?! E che ore sono adesso?" Draco incrociò le braccia e con un leggero sorriso rispose "le due di notte" Harry lo guardò con i suoi occhi verdi che, quella sera sembravano ancora più luminosi "E Draco...tu sei...rimasto qui? Tutto il tempo?".
Il Serpeverde non pensava che l'altro potesse fargli una simile domanda "Si, Harry." disse semplicemente.
Il Grifondoro riuscì a non dar sfoggio della sua felicità per il gesto del biondo così si limitò soltanto a ringraziarlo.
Draco però non si concentrò molto su quello perchè voleva sapere cosa fosse successo al corvino così iniziò ad interrogarlo: "Harry quando eravamo, in cielo...si insomma..cosa ti è successo?".
Draco potè notare la titubanza di Harry e capì che non sapeva se raccontargli cosa fosse davvero successo ma poi, il Grifondoro tirò fuori il coraggio degno della sua casa e iniziò a raccontagli qualcosa, ma ovviamente la faccenda era così complicata che non si capì perfettamente cosa intendeva dire il ragazzo: "Vedi, ho una sorta di connessione con Voldemort ma, era da un pò che la cicatrice non mi faceva male e quindi niente, sono svenuto" e infatti Draco non aveva capito benissimo: " Quindi, tu sei in connessione con Voldemort e alcune volte ti fa male la cicatrice per colpa sua...giusto? E sta volta ti ha fatto così male che sei svenuto?" Harry annuì; non sapeva se aveva fatto bene a raccontare tutto questo ma qualcosa gli diceva che doveva fidarsi di Draco.
"E non è un po...inquietante Harry?" disse poi il biondo "insomma se ti fa questo effetto..." ma il Grifondoro aveva un altra domada da fare al Serpeverde e così lo interruppe "Draco perchè sei rimasto qui?"

 

A quella domanda Draco si sentì avvampare. Cosa avrebbe detto ad Harry? Doveva dirgli i suoi sentimenti? O tacere? Essere coraggioso ed affrontare le conseguenze o rimanere un codardo che non riesce a rivelarsi al ragazzo che ama?

Draco inizialmente voleva essere sincero con Harry ma poi scelse di aggirare la domanda buttandosi sull'ironia : "Sai...eri con me... se ti fosse successo qualcosa...nsomma il Prescelto, il grande cercatore, il ragazzo che è nato su una scopa che si infortuna gravemente durante un semplice giro sulla scopa, su dai non potevo permettere che succedesse, quindi ringraziami." Disse quindi cercando di nascondere il leggero rossore che gli si era formato sul volto ed il tremolio della voce che era tutto, meno che sicura ed impavida.
Sebbene avesse cercato di rimanere il più serio possibile il Grifondoro parve non bersi la scusa "Draco, Perchè?".

Il Serpeverde sapeva di non esser stato davvero credibile ma aveva sperato per un attimo che l'altro avrebbe lasciato stare la faccenda, ma così non era stato e ora Draco si trovava di nuovo con le spalle al muro e ora avrebbe dovuto dire qualcosa di davvero credibile per uscire dalla situazione senza una ferita; così invece di dire il Serpeverde decise di agire; Con un gesto prese Harry per il colletto e lo avvicinò a sè e quasi subito si avventò sulle labbra calde e morbide del Grifondoro che in un primo momento era palesemente sorpreso, con gli occhi sbarrati ed il respiro mozzato, ma poi si lasciò andare e si lasciò Baciare dal Serpeverde ma, prima che potesse davvero sciogliersi in quel bacio Draco si staccò da lui, dirigendosi a passo rapido verso la porta dell'infermeria senza voltarsi nemmeno per un secondo, lasciando alle sue spalle un Grifondoro senza fiato.



Autrice
Chiedo umilmente perdono per il ritardo nella pubblicazione del capitolo ma questa settimana ho avuto alternanza scuola-lavoro ed è stato molto stressante e poi ho dovuto anche organizzare che sabato vado a Sanremo ed è stato un po complicato sistemare il tutto! Spero che il capitolo vi piaccia!

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Capitolo 11
*** Dormitorio Serpeverde ***


Draco si precipitò fuori dall'infermeria maledicendosi per quello che aveva fatto e si lanciò alla volta del suo dormitorio.

Non voleva fermarsi e non voleva parlare con nessuno ma ovviamente, è quando vuoi stare da solo che all'improvviso tutti ti stanno alle calcagna, ed infatti appena varcò la soglia,la sala comune era letteralmente infestata da Serpeverde che, a quanto pare stavano dando una specie di festino: al centro Blaise Zabini stava giocando al gioco della bottiglia con una decina di persone, in un angolo Theodore Nott si dava da fare con un paio di ragazze e Pansy stava ballando su un tavolo con una bottiglia di Whisky incendiario, quasi finita, in mano.
Così, per la seconda volta quella sera, tentò la fuga. Rimase quindi in silezio e, facendo finta di non badare alla presenza degli altri si incamminò con passo spedito verso la propria camera; Nessuno parve far caso a lui, erano tutti impegnati a bere o a spassarsela con qualcuno e Draco riuscì ad arrivare difronte alla porta della propria stanza molto facilmente. Sembrava fatta
La Serpe stava aprendo la porta e iniziava a tirare un respiro di sollievo quando la voce del suo Caro Amico Blaise face piombare l'attenzione su di lui "Dray amico mio vieni qui!! ti prego Dray! Dai, dai, dai...hai smesso di fare l'elfo da compagnia? Vieni qui!" Il biondo capì subito che l'amico era ubriaco fradicio e realizzò anche che il suo piano anti-festino era miserabimente fallito, così decise di andare a "raccattare" il suo amico e di portarlo a letto "Blaise, sei ubriaco, va a letto" ma l'altro iniziò a muovere il dito facendo segno di negazione, cosa che fece fare un respiro al biondo per non iniziare a dare di matto: "Blaise, te lo dirò con calma una seconda volta, vai a dormire" ma, anche questa volta l'altro rimaneva della sua posizione e quando Draco iniziava a pensare che non potesse accadere niente di peggio Blaise iniziò a ridere "Mi fai morire Dray! Tu e quel tono da maestrino Vai a letto Blaise ! Oh, signore mi fai davvero morire".
Il biondo iniziava a respirare più velocemente e a preoccuparsi di cosa avrebbe potuto dire l'amico sotto i fumi dell'alcool "Blaise per favore, dammi ascolto" disse, cercando di toccare una parte del Blaise Sobrio che però parve essere totalmente oscurata dalla parte ubriaca "Dray ti prego smettila o mi farai morire così! Non sei credibile! E, sopratutto non mi fai paura, visto che so dove sei stato fino ad ora..." disse con fare allusivo, portando tutta la sala a guardare Draco che si ricordò sia della presenza di tutta la casata dei Serpeverde che del fatto che Nessuno sapeva dei suoi sentimenti per Harry, nessuno apparte Pansy e Blaise; certo molti avevano iniziato a farsi delle domande quando i due avevano iniziato a fare coppia durante le lezioni o quando hanno visto Draco entrare nel castello con il Grifondoro in braccio ma, a questo, aveva pensato Pansy che aveva detto a tutti che il loro prefetto era stato corstretto dai professori a dare aiuto a Potter, visto che erano contrari all'astio tra i due, mentre per la faccenda che aveva visto protagonista Harry tra le braccia di Draco disse che i due avevano litigato per avere libero accesso al campo di Quidditch e Potter ne era uscito sconfitto così,Draco lo aveva portato in Infermeria per evitare problemi secondari legati alla faccenda.
 

Il Serpeverde doveva ringraziare l'amica per le scuse che si era inventata e che erano riuscite benissimo sulla folla dei compagni di casa che avevano semplicemente Adorato la possibilità di ristabilire la supremazia verde-argento sulla scuola.Ma ora si iniziava a giocare col fuoco.
Blaise era completamente ubriaco e accerchiato da una folla di Serpi bramose di sapere a cosa si riferiva con la frase appena detta e la tensione creata nella stanza era fortissima.
La musica aveva smesso ri riempire la sala e tutti si erano fermati in attesa dello scontro tra i due.
Draco alzò il volto, assumendo la posizione tipica dei Malfoy; altezzosa e fredda.
Zabini non era da meno ma il suo sguardo non avrebbe mai potuto reggere il confronto con quello del biondo, che era decisamente più distaccato e duro.

 

"Non so a cosa ti riferisci Blaise" il castano sogghignò "Forza Dray...devo ricordarti dove sei stato fino ad ora? Oppure vuoi dircelo tu?" controbattè infine.
Draco analizzò la situazione e capì che se l'amico voleva uno scontro, lo avrebbe avuto.
"E dimmi Blaise, cosa direbbe una certa persona di Grifondoro se venisse a sapere del comportamento Penoso che stai avendo?" a quelle parole qualcosa brillò negli occhi ci Blaise che deglutì rumorosamente "E cosa direbbe una persona dai capelli corvini se sapesse della grandissima testa di cazzo che gli sbava letteralmente dietro? Del grandissimo coglione che inventa piani su piani solo per attirare la sua attenzione ma che ha passato la sua intera vita ad odiarlo e insultarlo? Eh Draco? Cosa ne penserebbe Pot.." non fece in tempo a terminare la frase che "SILENCIO".
 

Pansy puntava la bacchetta verso Blaise che non riusciva a parlare, lo sguardo torvo e cupo e il braccio rigido in direzione dell'amico.
Abbassò la bacchetta in un rigoroso silenzio poi iniziò a guardarsi intorno notando le varie teste dei Serpeverde che li stavano guardando e con una voce fredda e senza tono disse "Fuori, adesso" ma vedendo che nessuno l'ascoltava alzò nuovamente la bacchetta e si potè osservare gente che in maniera veloce e silenziosa si apprestava a lasciare la stanza che aveva come abitanti solo il Trio Serpeverde.
Appena furono soli Draco allargò l'effetto dell'incantesimo Silencio a tutta la stanza, per evitare di essere spiati,fece tornare la voce all'amico e poi si mise a sedere difronte al fuoco acceso, rimanendo in un silenzio surreale.
Pansy intanto aveva estratto dalla credenza nella sala comune una pozione anti-sbronza e l'aveva somministrata a Blaise che era tornato pienamente in sè e che si ricordava quasi tutto ciò che era accaduto.
 

"Dray ,scusa...davvero" iniziò il castano con fare davvero pentito "Blaise non bastano le scuse per quello che hai appena fatto lo capisci?" disse poi Pansy mettendosi in mezzo ai due e che aveva un atteggiamento freddo e palesemente deluso per il comportamento avuto dai suoi amici "Ma vi rendete conto di cosa avete fatto? Siete qui, nella casa che più odia i Grifondoro e voi ve la fate con Due di loro, non che io sia contraria, anzi Hermione mi sta molto simpatica e non vedo problemi nel frequentarli ma dovete capire che un conto sono io, che sono vostra amica e vi accetto sia per quello che siete che per le scelte che fate e un conto è tutta la casa. Senza parlare del fatto che avete iniziato ad insultarvi così dal nulla solo per il gusto di farlo, come due bambini immaturi, come se tutto fosse solo un gioco, Beh sorpresa, non lo è. Pensavo che i Grifondoro potessero farvi bene ma inizio a pensare che siete due casi persi." e di nuovo il silenzio fu sovrano della stanza.


Il ticchettio dell'orologio era l'unica cosa che si poteva sentire, accompagnato da qualche respiro più profondo effettuato da uno dei tre fino a quando Blaise prese di nuovo la parola "Oggi ho litigato con Neville, Voleva andare a fare un giro ma io, stupido gli ho detto che avevo da fare e questo solo perchè ho paura, di farmi vedere con lui" a quel punto Pansy intervenne mantenendo una posizione di distacco "Perchè prendi in giro quel ragazzo allora? Sai quanto ha sofferto fin da quando era piccolo e ora gli fai credere che ti piace e che tra voi ci possa essere qualcosa però poi fai il codardo e fuggi a gambe levate quando ti chiede di uscire? Davvero Blaise? Davvero? Questo è Blaise Zabini che conosco quando avevo due anni?" il ragazzo si sentiva palesemente in colpa e guardava il pavimento "vedi Pans...con lui voglio fare sul serio e voglio essere sicuro prima di farlo soffrire perchè...lui non lo merita" Pansy restava in ascolto dell'amico anche se con lo sguardo teneva d'occhio Draco poi chiese "E di cosa hai paura Blaise?".
Il ragazzo fece un respiro "Bhe, non voglio rovinargli la reputazione, dovrebbe uscire con me, Blaise Zabini e si rovinerebbe se gli altri venissero a sapere della nostra relazione e se poi mi rendo conto che non è una cosa giusta? Che Non andiamo bene? Ma se quando mi accorgo è troppo tardi e lui è rovinato? Insomma Pans io sono già un disastro come persona ma Nev..lui è così buono che non voglio distruggergli la vita...insomma non voglio che prenda la nomina di ex di Blaise Zabini..."
Pansy parve capire i dubbi dell'amico ma dalle sue parole capì che "Blaise ti piace Neville, altrimenti non ti saresti mai fatto tutti questi problemi, non ti saresti mai preoccupato davvero per lui se lo avessi soltato sfruttato, quindi ti obbligo a prendere,una volta per tutte, la tua vita in mano e fare ciò che vuoi, provaci B., e se poi andrà male sarà andata, siete entrambi abbastanza forti per superarlo" Blaise mostrò una specie di sorriso e Pansy lo abbracciò spettinandogli i capelli, poi lo prese per mano e lo accompagnò verso la poltrona sulla quale si trovava Draco che, in silenzio, fissava il fuoco che scoppiettava allegramente, non curandosi di loro.
 

"E ora invece, tu cosa hai fatto?" disse poi la ragazza rivolgendosi al biondo che rispose dopo alcuni secondi, continuando a mantenere l'attenzione sullo scoppiettio del fuoco "Prima di venire in sala comune ho baciato Harry" disse infine, lasciando Blaise con un lieve sorrisetto malizioso e Pansy con gli occhi sbarrati e mille domande da fare all'amico "C-COSA?! Poi cos'è successo Dray? Che ti ha detto? E tu che gli hai detto? State insieme finalmente? Ma quindi tu saresti incazzato per...?" Draco spostò lo sguardo dal camino alla figura dell'amica per poi pronunciare con un tono aspro la frase "Sono scappato via" che lasciò spiazzati i due amici.

Pansy prese quasi immediatamente la parola "Ma come Dray? Perchè?!" e potè osservare il biondo che iniziò a scuotere la testa per poi dire "Pansy, non ero sicuro, non di ciò che provo verso di lui ma di quello che lui potrebbe provare verso di me, e se per lui fossi soltanto un compagno di corso?un astio finito E niente di più? Ho fatto un'errore, dovevo aspettare ma lui...ah lui è cosi bravo a mettermi alle strette e non sapevo cosa fare, baciarlo era sembrata la cosa più logica da fare" concluse per poi vedere Pansy che agitava la testa e contemporaneamente si massaggiava la fronte chiedendosi "Dove ho sbagliato con voi due?".
I ragazzi la fissavano con fare interrogativo "Avete entrambi qualcuno che stravede per voi e anche dove non ci sono problemi...li create! Siete incredibili ve lo giuro..." guardò poi il primo "Blaise, ti piace Neville, a lui interessi, avete già fatto sesso e quindi sotto quel punto di vista ci siete, ora per favore...fissate una relazione" poi si mise in direzione del biondo "E tu Dray...cosa deve accadere per farti capire che non hai sbagliato a baciare Harry?" Draco chiuse gli occhi e poi disse "deve dirmi che ha interesse per me" sentenziò infine.
Pansy guardò poi i suoi amici "Vi odio ve lo giuro, mi farete impazzire prima del tempo...ora andiamo a dormire per quel che posso, ci penso io..." poi salutò i due amici e si diresse verso il dormitorio femminile.

I due ragazzi si fissarono per cinque minuti buoni, con un espressione dura e severa in viso per poi iniziare a ridere ed iniziare ad abbracciarsi :"Ti odio Blaise" disse poi il biondo "Anche io Dray, ti ucciderò prima o poi ricordalo" poi si incamminarono assieme verso la loro camera, buttandosi tutto alle spalle come solo due buoni amici sanno fare.


 

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Capitolo 12
*** Colloqui ***


Il giorno seguente alla litigata avvenuta tra i due Serpeverde Pansy decise che era giunto il momento di affrontare un dibattito tra Serpi e Grifi, così diede appuntamento alla sua amica Hermione nella stanza delle necessità e con sè portò anche Draco e Blaise.
Pansy si premurò di andare alla stanza con dieci minuti di anticipo per evitare problemi legati all'arredamento e così, giunta davanti alla porta iniziò a pensare ad un luogo in cui tutti e quattro potessero trovarsi a loro agio e dopo alcuni minuti di perplessità entrò.
La sala era abbastanza moderna e si presentava tinta di un grigio perlaceo tendente all'argento, il pavimento marmoreo era in tinta con esso e presentava sfumature cineree che si amalgamavano perfettamente con il resto dell'ambiente.
Il salotto aveva un divano e due poltrone in pelle bianca e tra di essi vi era un tavolo di cristallo che risplendeva illuminato dal lampadario argeneo che pendeva dal soffitto e dal camino, acceso, che si trovava difronte al divano e che forniva all'ambiente un illuminazione calda ed accogliente.
La ragazza poteva dirsi abbastanza soddisfatta del proprio operato e così fece apparire un bicchiere di vino rosso e si mise a sedere difronte al focolare aspettando i compagni che arrivaroono dopo dieci minuti; la prima a presentarsi all'appuntamento fu Hermione, seguita da Blaise e dopo ben venticinque minuti arrivò anche Draco che, ovviamente amava tardare ai vari incontri.

Una volta che anche quest'ultimo fu arrivato Pansy prese parola "Molto bene, ora che siamo tutti" disse mandando un occhiataccia a Draco, per poi continuare dicendo "direi di iniziare subito parlando del perchè oggi siamo qui, bene, Dray illustra la situazione ad Herm".
La Grifondoro non sapeva del bacio avvenuto tra i due ragazzi; infatti Harry aveva prestato la massima attenzione per evitare di farsi uscire qualcosa. 
Quando Draco raccontò il fatto alla ragazza potè notare gli occhi sbarrati e la mascella calata tipici di qualcuno che non si aspettava niente di tutto questo :"Ma Draco è fantastico! Insomma è successo! E...quindi? Il problema sarebbe?" il biondo stava per replicare quando la Serpeverde riuscì a bloccarlo sul tempo "vedi Herm, Dray non sa se da parte di Harry c'è qualcosa e vorrebbe avere dei chiarimenti in merito ma..." al che la Grifondoro continuò "Ma Draco vuole che a confermare il tutto sia Harry stesso giusto?" Blaise e Pansy annuirono senza far caso ad un biondo che bisbigliava "perchè parlate di me come se non ci fossi...".
Infatti nessuno dei tre badò a lui ma anzi Hermione continuò a parlare "Però sarà difficile, insomma non so come Harry possa prendere la faccenda e sopratutto non so se mi dirà qualcosa di sua spontanea volotà..."

I ragazzi iniziarono quindi a ragionare su come avrebbero potuto tirar fuori la verità dal Grifondoro quando Hermione stupì i Serpeverde proponendo  un piano per permettere che ciò potesse accadere "Ci sono! E forse potrebbe essere più semplice del previsto; per prima cosa potrei parlare con Harry e cercare di farcelo arrivare da solo, o almeno farmi dire qualcosa per indirizzarlo e, nel caso non voglia dirmi qualcosa in più..." guardò il ragazzo con i capelli biondi ed aggiunge "Draco, tu hai libero accesso alla scorta di pozioni di Piton, compreso il suo Veritaserum" disse infine, lasciando i ragazzi senza parole e Pansy con un'espressione da folle stampata in viso "Hermione questa è un'ottima idea! Facciamo così prima ci parli tu e, nel caso ci siano riscontri negativi...ne somministreremo un po a Harry prima di un suo incontro con Dray e lui dirà tutto! Diamo quindi inizio al piano V." a quell'affermazione Blaise guardò Pansy "Veristaserum?" chiese poi il ragazzo che ottenne come risposta "Veritaserum, Blaise".

Si congedarono quindi decidendo di far agire per prima Hermione e, nel caso non bastasse avrebbero usato un piccolo aiuto,
La ragazza decise di agire immediatamente, così una volta uscita dalla stanza delle necessità si incamminò verso il dormitorio rosso-oro in cerca dell'amico, che individuò facilmente; Harry si trovava infatti nel salotto della sala comune seduto su una delle poltrone rosse e con gli occhi puntati fuori dalla finestra. Hermione gli si avvicinò e decise di svegliarlo da quel sogno ad occhi aperti "Oh Harry sei qui! Ti stavo cercando! Scusa tanto se non sono venuta a parlarti prima ma ero in...biblioteca, si, a studiare sai...e appena ho potuto sono corsa da te" Harry l'ascoltava ma teneva gli occhi puntati verso l'orizzonte "Tranquilla Hermione, non ti preoccupare" la ragazza colse l'occasione e rispose subito "Harry cos'hai? Sei un po strano oggi, è successo qualcosa?" A quella domanda il ragazzo inspirò sonoramente e poi disse "no Herm, o meglio si, ma..Herm come hai capito che ti piaceva Ron?".

La ragazza non si aspettava questo dall'amico ma gli diede la risposta che cercava "Vedi Harry, l'ho capito perchè sentivo di aver bisogno di lui, che mi serviva per star bene. Iniziavo a sentirmi realmente completa solo quando stavamo assieme e tutti i miei pensieri si focalizzavano su di lui e, niente stavo bene...Perchè questa domanda Harry?" chiese poi sperando in una risposta abbastanza soddisfacente da parte dell'amico che rispose dicendo "Niente Herm, niente...solo dubbi..." la Grifondoro lo guardò e chiese "c'entra una ragazza? O un ragazzo?" a quell'affermazione Harry avvampò "Hermione co-co-come hai fat-to? Non lo avevo d-detto nem-meno a Ron" la ragazza iniziò a ridere "Sono la tua migliore amica Idiota! Pensavi davvero che non me ne fossi resa conto?" Il Grifondoro sembrava aver perso il coraggio noto nei Grifi e iniziò a concentrarsi sulla trama del tappeto per non reggere il confronto con l'amica.
"Quindi Harry, abbiamo capito che è un ragazzo ma ora la domanda è: chi?" chiese con un sorrisetto furbo tipico di chi ha già tutto pianificato "Seamus? McLaggen? Oppure...Corner? O Macmillian?" Harry scuoteva la testa "Non lo saprai mai Herm, rinuncia" la ragazza decise quindi di iniziare a nominare solo Serpeverde "Allora fammi pensare...Flitt? No, ti prego...Higgs? Baddock?...Nel caso fosse Zabini ti dico subito che è impegnato, quindi ci rimangono" E nel pronunciare questi ultimi nomi la ragazza rallentò la velocità della voce cercando di scandire bene il nome di Draco "Tiger...Goyle e...Malfoy".

La tattica aveva funzionato; Harry infatti appena sentì il nome del biondo arrossì velocemente e deglutì un paio di volte. Hermione si poteva dire soddisfatta e, finalmente, stava per far dire tutto al suo amico che intanto si stava preparando alla tortura ma, proprio quando la Grifondoro stava per far capire ad Harry di esser stato scoperto, nella sala comune piombò Ron che li stava cercando e costrinse i due a smettere di parlare.
Hermione capì che a quel punto Harry avrebbe cercato di evitare l'argomento o comunque si sarebbe preparato e scoprire qualcosa da lui sarbbe diventato impossibile quindi realizzò che il piano V. Avrebbe dovuto avere inizio.

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