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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Primo giorno di scuola *** Capitolo 2: *** Kelly, Nora e Betty... Ma anche Oscar *** Capitolo 3: *** A Casa Brief *** Capitolo 4: *** L'ira di Kelly *** Capitolo 5: *** Cambiamenti... inaspettati! *** Capitolo 6: *** Le Prime Rivelazioni! *** Capitolo 7: *** Ricordi Indelebili *** Capitolo 8: *** Avviso Importante! ***
Mancavano 5
minuti prima del suono irritante e insistente della sveglia, ma una ragazza
quattordicenne aveva già gli occhi aperti… quella notte non aveva praticamente chiuso occhio dall’emozione, quella mattina
sarebbe andata per la prima volta nella famosa Orange
Star High School, non ché una delle prestigiose
scuole di Satan City e che anche i genitori avevano
frequentato quando avevano la sua età. Anche se era
sveglia senza qualche briciolo di sonno, la ragazzina non voleva saperne di
alzarsi, dato che navigava con la mente su chissà quali pensieri, ma il suono
acuto dell’aggeggio metallico che segnalava le 7 in punto, la riportò alla
realtà. Si alzò di scatto e si diresse nel suo bagno personale e, dopo una
rilassante doccia calda, si guardò allo specchio per secondi che parvero
interminabili: i capelli corvini ancora bagnati le arrivarono alle sue esili ma forti spalle, gli occhi color dell’ebano
segnavano un lieve velo tra l’euforia e la titubanza e il suo viso dolce e
semplice era raggiato da un piccolo sorriso di felicità… non poteva ancora
crederci! Lei non era affatto preoccupata di non
conoscere nessuno perché anche la sua migliore amica Bra
frequentava quella scuola… più che altro era preoccupata che i suoi compagni
non l’avrebbero accettata per quello che era, sì gentile e dolce, ma anche
tosta con un aria da bulletta. Si asciugò i capelli e si mise l’intimo, un
semplice top viola con mutandine a vita bassa del
medesimo colore. Poi rientrò in camera e per qualche istante fissò i vestiti
posti sopra il letto: jeans a pinocchietto, t-shirt
rossa e bandana arancione. No, ora era cresciuta e doveva cambiare stile…
Dall’armadio prese qualcosa che doveva far parte dei suoi ultimi acquisti e
felice le indossò.
***********
-Bra ti
vuoi muovere?!? Guarda che se ci metti ancora tanto
mangio io la tua colazione!!!-
-Dai Trunks, ancora cinque minuti e sono pronta…poi sono solo le
7 e 20!-
-Si ma ti
ricordo che a momenti arriverà Pan e le hai promesso
che facevate
la strada
insieme!-
-Oh cavolo
è vero… arrivo!-
Bra dopo
qualche secondò uscì dal bagno: indossava delle Converse rosa, pantaloncini in
jeans neri che le arrivavano sopra le ginocchia e una t-shirt scollata del medesimo
colore delle scarpe; in più aveva raccolto i capelli in una lunga treccia e
indossava due orecchini neri a forma di stella. Trunks
rimase sbalordito dalla sua bellezza adolescenziale e con i capelli raccolti
così gli ricordava una foto che aveva visto in cui c’era la madre, che aveva lo
stesso taglio di capelli e la sua stessa età, accantonata dal suo amico di sempre, Goku, che
all’epoca era un bambino di 12 anni.
-Beh
andiamo giù?- disse Bra solare, destando il fratello
dai suoi pensieri
-Eh?... A sì, dai sbrighiamoci!-
Raggiunsero la cucina, ove si trovavano seduti
a tavola i genitori.
-Buongiorno
a tutti!- Dissero in coro i meticci.
-Buongiorno
cari, era ora che vi faceste vivi!- risposeBulma con aria felice, avendo però fatto notare i figli del
loro piccolo ritardo.
-Lo so
mamma, ma non è colpa mia se la principessina sta ore
per prepararsi!- Trunks stuzzicò la sorella con aria
scherzosa e Bra gli rispose con un piccolo ghigno che
ricordava tanto quello di suo padre.
-Beh,
almeno io ci tengo a rendermi presentabile!-
-Che cosa
insinui? Che io mi vesta male?!?- rispose il lilla
finto offeso.
-No è solo
che da come ti vesti sembri un quarantenne!!!- disse Bra portandosi le mani ai fianchi con aria di sfida, tipica
posa della madre.
-Non è
colpa mia se in ufficio bisogna vestirsi in modo elegante e professionale…
ricorda però di come mi vesto quando esco con gli
amici, una volta mi hai anche detto che stavo bene!-
-Tsk… la
piantate si o no?!? Dovete già bisticciare di prima
mattina???-
Bulma
rise fra se e se che, guardando i figli stuzzicandosi l’un l’altra,
ricordò i piccoli litigi che fece con Vegeta quando si era appena trasferito in
casa sua.
Finita la
colazione, il principe fece per andarsi a sedere sul divano
quando sentì suonare la porta. Svogliato andò versol’ingresso,
ma quando aprì non riconobbe in primo impatto della persona a lui di fronte.
-Salve Vegeta, Bra c’è?-
Vegeta
riconobbe Pan e si stupì di come si stava presentando:
Converse rosso fiammante, gonna in jeans a pieghe che le arrivavano sopra le
ginocchia, pantacollant neri a tre quarti di gamba, t-shirt rossa aderente
scollata che lasciavano scoperte le spalle, capelli raccolti in una alta coda
di cavallo e una borsa a zaino nera con scritte strane bianche. Di solito era
abituato a vederla vestirsi in modo sportivo, soprattutto
quando delle volte veniva per chiedere al principe se voleva allenarsi
con lei nella Gravity Room per insegnarle qualche
nuova mossa. Già, anche se non lo dava a vedere il principe
la considerava una di famiglia.
-Vegeta tutto bene?-
-Ehm… si… è
in cucina! Entra!- rispose il sayan ritornando alla realtà
-Grazie!-
-Permesso!-
-Ehi, ciao Pan… ma come siamo belle oggi!- commentò la nostra
scienziata, provocando un rossore all’altezza delle gote della sayan più giovane.
-Già mamma ha ragione, stai benissimo- confermò il lilla.
-G…grazie!-
-Amica mia…
era ora che cambiassi stile! Non che stavi male ma
così stai molto meglio… dico davvero!-
-Grazie…
ehm… andiamo? Non vorrei far ritardo al primo giorno di scuola!-
-Cara sei
emozionata? Dopotutto è il tuo primo anno di superiori, ma sta tranquilla che
col tuo carattere non avrai problemi!-
-Grazie Bulma!-
-Beh allora
noi andiamo, a dopo ciao!-
Dopo i saluti le due piccole sayan si
incamminarono verso la scuola e parlando del più e del meno, arrivarono a
destinazione alle 7 e 50.
-Oh mamma
che scuola enorme!!!-
-Già hai
visto? Ci sono molte classi ma vedrai che qui ti
ambienterai bene, e poi ci sono un sacco di bei ragazzi ed è ora che tu te ne
trovi uno mia cara… ihihih!-
-EddaiBra siamo ancora all’inizio… e poi sai che io non sono tipa
da certe cose!-
-Si si certo… poi vedremo se a fine giornata non cambierai
idea!-
Detto
questo la campanella suonò e gli alunni del secondo anno, fra cui Bra, fino a quelli del quinto raggiunsero diretti le
proprie classi, mentre quelli del primo anno erano radunati in cortile in attesa che i professori assegnassero ad ognuno la propria
classe. Pan era davvero agitata e in quel momento
voleva parlare con qualcuno per scaricare la tensione. Per sua fortuna una
ragazzina dai capelli biondi a caschetto che le era affianco, le rivolse parola.
-Ciao!
Piacere mi chiamoJuneEikichi e come vedi sono anche io agitata quanto te!-
-Già lo
vedo! Comunque piacere, io sono Pan Son!-
-Quella Pan?
La nipote del campione del mondo non ché eroe
dell’intero pianeta: Mr. Satan?-
June
aveva gli occhi sognanti ed era eccitatissima nel conoscere una persona della
famiglia del suo eroe preferito.
-Ecco… beh
si sono io!-
-Wow che
emozione! Comunque sembri molto simpatica… spero di
essere in classe con te anche perché non conosco nessuno qui! Tu conosci
qualcuno?-
-Beh io
conosco una persona, è mia amica e si chiama Bra e
frequenta il secondo anno!-
-Parli di BraBrief? Sorella del
vicepresidente della…-
-Capsule
& Corporation… sì è lei!-
-Non
immaginavo di incontrare gente famosa in questa scuola! Che
emozione…-
-eh già!- Pan era imbarazzata ma le sarebbe piaciuto conoscerla, la
trovava solare e spontanea e come vicina di banco non sarebbe stata male. Le due
neo-amiche prestarono attenzione ad una professoressa che iniziò a parlare:
-Bene, ora
dirò i nomi di chi farà parte della classe 1^C: AkiroMiyabi, Bakuen Lili, EikichiJune…-
-Ok, sono
nella 1^C…. speriamo che chiami anche te!-
-Lo spero
anche io!-
-…NatachiErik, OnokuzaGiuly, SonPan, Tamay Luca, Zaruki Emy. Bene chi ho chiamato mi segua, grazie!-
Le due
ragazzine si guardarono contente. Per Pan quello era
un segno…. In quella scuola sarebbe stata bene, anzi, più che bene!
Salve!
Si sono sempre io e con in testa una nuova storia da
raccontare! Spero solo che l’inizio vi sia piaciuto e che vi spinga a sapere il
seguito! Se non vi piace posso modificarlo o anche
cancellarlo, quindi vi prego di recensire così so cosa devo fare, perché non
voglio assolutamente deludere i miei futuri lettori! Baci a tutti e spero di
leggere tante recensioni!
Capitolo 2 *** Kelly, Nora e Betty... Ma anche Oscar ***
Kelly, Nora e Betty… Ma anche Oscar
Kelly, Nora e Betty… Ma
anche Oscar
Per Pan la prima ora di lezione era stata
tranquilla, la professoressa di Italiano aveva proposto alla neo classe di mettersi
a gruppi per fare conoscenza fra gli alunni. Naturalmente all’inizio Pan e June erano imbarazzate e
cambiavano gruppi insieme, poi però decisero di dividersi dato che iniziavano a
prendere un po’ di confidenza con tutti. Finita la prima ora, la prof. di Italiano fece il cambio con quella di matematica e la sua
entrata era stata a dir poco glaciale, anche per la piccola sayan:
capelli grigi raccolti in una specie di shignone due ciocche laterali che le cadevano sul
volto, occhiali con piccole lenti e appoggiati sulla punta del naso, volto
imbronciato e severo, maglietta di cotone nera, gonna a tre quarti blu
elettrico e scarpe orribili nere col tacco. Tutti quanti stavano in silenzio e
non accennavano aprir bocca, finché questa non iniziò a parlare.
-Allora, non si saluta la professoressa quando
entra?!? Il gatto vi ha mangiato la lingua?!?-
E tutti non se lo fecero ripetere due volte.
-Buongiorno professoressa!-
-Oh così va meglio… e che la cosa non si ripeta
mai più, chiaro?-
Mentalmente la nostra Pan si stava deprimendo “Ecco la solita strega… speriamo che non
rompa più di tanto…”
Proprio in quel momento, entrarono in classe tre ragazze, di cui una
bionda, una mora e una rossa. La prima era seguita dalle altre due e scocciata salutò la professoressa.
-Buongiorno prof! Scusi il ritardo ma proprio
oggi non potevamo fare prima!-
Era davvero sfacciata quella ragazza, per non parlare delle altre due
oche dietro che ghignavano arroganti.
-Kelly sei sempre la solita! Ma la bocciatura non ti è
servita a farti capire che dovresti cambiare atteggiamento?-
-Eeeeeeeeehm…… NO!-
-Facciamo anche le spiritose ora?-
-Guardi che diceva sul serio!- disse la mora.
-Infatti….mica scherzava!- fece eco la rossa.
-Nora e Betty…vi conviene
tacere altrimenti inizierà già da oggi l’inferno per voi! Tu compresa Kelly!-Rispose di rimando la Professoressa Beker, alzando un po’ il tono di voce. Ma
le tre, come se niente fosse, sbuffarono e si avviarono verso i banchi vuoti,
quando ad un certo punto Kelly si soffermò davanti ad
una ragazza di sua conoscenza…
-Ma guarda guarda chi
c’è, la piccola mocciosa che si degna di essere mia cugina!-
-Gira al largo…-
-Oh June,come siamo
nervosette oggi… Ti avverto che non ti conviene darmi fastidio altrimenti per
te spetterà un anno di sofferenza, te lo garantisco!...-
-Allora laggiù la finite? Kelly
mettiti subito a sedere!- ordina la Beker
-Ci vediamo perdente! Ihihih…-
Junecoi pugni e denti serrati,
si sfogò con la sua vicina di banco, la nostra Pan…
-Giuro che quella la rovino e non mi importa se
ha un anno in più di me!-
-Avevi detto che qui non conoscevi nessuno, se
non sbaglio però quella è tua cugina!-
-Si infatti però per me quella non è nessuno,
però la sfiga vuole che lei sia in classe con me e non sapevo della sua
bocciatura! È una snob di prima categoria, egoista e stronza!
Si vanta dicendo che è la più bella della scuola, ma
ha comunque un cervello da gallina e le altre due oche la imitano e le sono
amiche per guadagnarsi popolarità! Bleah….-
-Constatando ciò che ho visto sono d’accordo con te! Ora
calmati però dai e non pensiamoci più! È il primo giorno e dobbiamo
divertirci, giusto?-
Pan le regalò un dolce sorriso, che June non poteva fare a meno di ricambiare.
-Giusto! Grazie Pan, se solo ti avessi
incontrato prima…-
Finalmente
dopo due incessanti ore di matematica, la campanella suonò l’inizio dei venti
minuti di ricreazione e Pan e June
non potevano che esserne felici! Uscirono dalla classe per
dirigersi verso le macchinette e ad un certo punto nel corridoio incontraronoBra, che avendo visto la sua amica le corse incontro.
-Ehi Pan! Allora com’è andata?-
Ma prima
che la corvina potesse rispondere, subentrò June
-Scusa l’interruzione,
tu sei BraBrief giusto?-
Domandò la
bionda con occhi da cerbiatto e la turchina rispose gentile.
-Si sono
io, piacere! Sei una compagna di Pan?-
-Sì, mi
chiamo EikichiJune,
piacere mio!-
Bra sentendo quel nome assunse uno
sguardo serio.
-Sei
parente di…-
-… EikichiKelly, si
purtroppo sono sua cugina. Vedo che hai avuto il dispiacere di conoscerla!-
-Sì è
stata mia compagna di classe l’anno scorso… faceva di tutto per essermi amica ma io ho capito sin da subito che lo facesse per fama!
Detesto persone così…-
-Bra vuoi sapere? Kelly,
Nora e Bettysono in classe
con noi!- disse Pan disprezzante
-Oddio mi
dispiace un casino! Ma tranquille non calcolatele proprio e se vi fanno
qualcosa non degnatele nemmeno di uno sguardo così la
brutta figura la faranno loro!-
-Certo
seguiremo il tuo consiglio!-
-Ragazze
mie vi devo lasciare, le mie compagne mi aspettano in
cortile-
-OkBra, a
dopo!-
-A dopo!-
-Ancora
piacere di averti conosciuto!- urlò quasi Juneentusiasta
-Senti Pan vado un attimo in bagno, tu intanto avviati per le
macchinette che io ti raggiungo ok?-
-Ok!-
Detto
questo Pan continuò per la sua strada quando…
-Oddio, ma
dove sono le macchinette? Non so proprio dove andare questa scuola è enorme!-
-Ti serve
un aiutino?-
Pan si girò di scatto e rimase a bocca
semi aperta per aver avuto una visione a dir poco bella.
-Piacere
mi chiamo Oscar e frequento il terzo anno. Vedo che
sei nuova, devi essere sicuramente del primo allora!-
Pan non riuscì a rispondere subito,
dato che stava facendo uno scanner a raggi x al ragazzo: magro di media
altezza, capelli castano scuro e occhi stupendamente verdi, ove Pan si era
immersa e non riusciva più a tirarsene fuori.
-Ehi stai
bene? Sei un po’ rossa hai febbre?-
Pan
risvegliata
dall’incantesimo si imbarazzò molto della situazione e cominciò a parlare.
-N..no no
sto… sto bene!-
-Meno
male, comunque ti chiami?-
-P…Pan!-
-Pan, che
bel nome! Scusami ma ora devo andare i miei amici mi aspettano… piacere di
averti conosciuto Pan ci si rivede!-
La corvina
rispose con un fioco “ciao” che il bel ragazzo non riuscì a sentire e Pan rimase immobile a fissare il vuoto. Poi scosse la testa
come per cercare di riprendersi.
-Oh che
figuraccia, sono rimasta imbambolata che stupida! Beh sarà meglio che torni
indietro, aspetterò June!-
Pan tornò indietro e mentre camminava
un solo nome le rimbombava in mente…Oscar…
Salve
a tutti ed ecco qui il secondo aggiornamento della Fic!
Spero vi sia piaciuta! Ringrazio i lettori e soprattutto chi ha recensito il
primo capitolo, ovvero:
yumi_97
flo97
nychi
Grazie
mille per avermi spinto a continuare la fic e spero
che questo chappy sia di vostro gradimento. Alla
prossima!
Si trovava in classe e non prese cura di cosa stesse accadendo in aula e guardava fuori dalla finestra… era troppo persa nel ricordo di qualche minuto fa e si malediva ogni volta della brutta figura che aveva fatto:
-Piacere mi chiamo Oscar e frequento il terzo anno! Vedo che sei nuova, devi essere sicuramente del primo allora!-
Pan non riuscì a rispondere subito, dato che stava facendo uno scanner a raggi x al ragazzo: magro di media altezza, capelli castano scuro e occhi stupendamente verdi, ove Pan si era immersa e non riusciva più a tirarsene fuori.
-Ehi stai bene? Sei un po’ rossa hai febbre?-
Pan risvegliata dall’incantesimo si imbarazzò molto della situazione e cominciò a parlare.
-N..no no sto… sto bene!-
-Meno male, comunque ti chiami?-
-P…Pan!-
-Pan, che bel nome! Scusami ma ora devo andare i miei amici mi aspettano… piacere di averti conosciuto Pan ci si rivede!-
“Mamma mia che figuraccia!!!” Pensò Pan un po’ imbarazzata.
-Ehi Pan ci sei? Pan è pregata di rispondere al pianeta terraaa…-
-Chi? Cosa? Ehm… scusami June non ti ho sentita!-
-Me ne ero accorta… comunque ti conviene stare attenta perché quella di scienze ti sta fissando!-
-Ah ok…. Ma non era quella di Educazione Fisica questa?-
-Pan…. Mi sa che non stai bene… O è successo qualcosa quando ero in bagno a ricreazione? Da quando sono uscita da lì che ti vedo strana-
La sayan a quella domanda divenne rossa come un peperone e balbettò all’impazzata
-Cosa? Ma che dici? Sei matta…. Ma no!-
-Mh, direi molto convincente <_
Pan non sapeva che fare e si trovava impanicata, quando…
-Ehi ragazze, io sto spiegando il programma che faremo quest’anno… vorrei un po’ di silenzio!!!-
-Ci scusi professoressa!- risposero in coro le studentesse interpellate e Pan la ringraziò mentalmente per averla salvata da quella situazione.
Le ultime due ore passarono come niente e, al suono della campanella, tutti gli studenti si accanirono per raggiungere il cortile e tornare a casa. Pan e June raggiunsero assieme il cancello e si stavano per salutare, quando….
-Ehi mocciosa!!! Ti devo parlare!-
Kelly, seguita da Nora e Betty, si avvicinò alle due furente più che mai e si rivolse di preciso alla nostra giovane sayan.
-Che cosa vuoi? Vedi di non scocciare!- Rispose Pan di rimando.
-Ehi vedi di abbassare i toni con me… forse non hai ancora capito con chi hai a che fare!-
-Certo che lo so… con una nullità che fa di tutto per rompere la quiete altrui!-
-Grrrrr!!! Sta a sentire nana…. Soltanto perché sei la migliore amica di Bra questo non vuol dire che puoi comportarti come vuoi e una cosa… oggi abbiamo sentito cosa avete detto di noi e giuro che ve la facciamo pagare cara!-
-Molto cara!!!- fecero eco le altre due
-
Si si certo come no… avete finito o dovete scocciare ancora?!?-
-Vedete di smammare non vogliamo perdere tempo con voi!- sopraggiunse June
-Vi ripeto…. State molto attente!-
Detto questo le tre oche se ne andarono.
-Mpf… mia cugina è sempre la solita non cambierà mai…. Promette cose che alla fine non fa, sta tranquilla!-
-Ah June, a me sinceramente non fa ne caldo ne freddo quella… non ho paura di lei stanne certa!-
Le due si salutarono e Pan aspettò all’ingresso Bra.
-Scusa il ritardo Pan, ma già cinque ragazzi mi hanno fermata in corridoio chiedendomi il numero!- Disse Bra con un sorrisino di contentezza
-Eheheh lo immaginavo!-
-Senti che ne dici se ti fermi a casa mia? Ti prego non dire di no, mi devi raccontare tutto e anche io!!!-
-Mmmmh, va bene! Dopo fammi telefonare a casa ok?-
-Ok!!!-
Alla Capsule & Co.
-Mamma, Papà… sono a casa!-
-Oh ciao tesoro…. Ehi Pan ci sei anche tu, ti fermi da noi?-
-Si mamma l’ho invitata, può?-
-Certo non lo devi nemmeno chiedere!-
-Grazie Bulma… ehm potrei chiamare a casa per avvertire che mi fermo?-
-Si certo cara… sai dov’è il telefono!-
-Grazie!-
Pan corse verso il salotto per raggiungere il telefono, ma quando svoltò per entrare nella sala stava per andare a sbattere contro Vegeta, che aveva probabilmente smesso di fare zapping. Pan riuscì con una giravolta a evitare lo scontro e fu molto veloce.
-Vedo che hai imparato a mantenere pronti i riflessi!- Disse il principe con tono serio, ma che fece comunque capire alla giovane sayan che si trattasse di un complimento.
-Eh già… devo ringraziare entrambi i maestri!- rispose Pan sorridendo, riferendosi sicuramente a lui e al nonno Goku.
Il principe accennò un sorriso e continuò la sua strada verso la cucina, mentre Pan stava telefonando.
Dopo l’arrivo di Trunks dal lavoro e tra una chiacchera e l’altra, finirono di pranzare ormai quasi pieni.
-Avete spazio per un po’ di dolce al cioccolato e alla panna?- Chiese Bulma, nonostante sapesse che la risposta collettiva sarebbe stata un sì.
-Certo mamma!- Risposero in coro i due giovani Brief e Vegeta annuì col capo.
-Grazie Bulma ma io sono apposto così!-
Tutti, e ripeto, tutti rimasero sbalorditi e Bulma sapeva che quel dolce era il preferito della nostra Pan e questa che fa… lo rifiuta? No, ci deve sicuramente essere qualcosa di strano!
-Pan, hai parlato veramente tu?- chiese incredula Bra
-E poi non è che hai mangiato molto per essere una sayan!- commentò Trunks
-Scusate ragazzi veramente, non ho molta fame oggi… a proposito Bulma era tutto squisito come sempre!-
-Grazie cara! Sono felice che ti sia piaciuto tutto!-
Tutti fecero finta di nulla e Pan aspettava che Bra finisse il dolce per poi recarsi in camera di questa.
-Pan dai, c’è qualcosa che ti sta ossessionando la mente e ne sono più che certa!-
-Dai Bra ti ci metti pure tu?!? Anche June oggi mi faceva gli stessi discorsi!-
-Sono la tua migliore amica, non devono esserci segreti fra noi, lo sai vero?-
-Hai ragione! E va bene ti dirò tutto!-
Pan spiegò di quando a ricreazione aveva incontrato Oscar e di come lei fosse imbarazzata.
-Oh no Pan… ti stai prendendo una cotta per Noburo Oscar!-
-Ehm… intanto non credo che sia cotta di lui…- Bra la fissò con sguardo scettico per far capire che non ci cascava per niente -… e va bene! Comunque cos’ha che non va?!-
-Devi stare attenta perché quello è l’ex ragazzo di Kelly! Lui la credeva diversa, ma l’ha mollata perché lei con lui voleva solo arrivare ad una conclusione…-
Pan arrossì e credeva di aver capito a cosa consistesse questa conclusione. Bra si mise a ridere capendo a cosa pensasse
-Ahahah scema non al sesso… intendevo alla popolarità! È più facile diventare popolari quando ti metti insieme ad uno dei ragazzi più belli della scuola, ma non credo che tu lo faresti per quello conoscendoti non cadresti così in basso!-
Pan divenne rossissima
-Ehi guarda che non ho parlato di mettermi insieme a lui, stai programmando tutto tu!-
Pan fece la finta arrabbiata e Bra non poteva far altro che ridere
-Sai che quando fai il broncio sei proprio buffa?!? Ahahah-
-Ah si eh? Prendi questo allora!-
Pan prese il cuscino e lo scagliò addosso all’amica, iniziando così una battaglia di cuscini.
Poi per un po’ di tempo parlarono del resto della mattinata trascorsa. Bra poi disse:
-Ah non ti ho detto… sai che ieri sera ho chiesto a papà di allenarmi un po’?!?-
Pan rimase sbalordita, perché sapeva che la turchina non piaceva affatto combattere.
-Davvero? Credevo non ti piacesse combattere!-
-Beh ma naturalmente non mi fa fare le stesse cose che fa fare a te e a Trunks… gli ho solo chiesto se mi poteva insegnare a volare e a sferrare qualche pugno giusto per difendermi… diciamo che voglio fare un po’ di ginnastica senza dover andare fuori in palestra!-
-Beh un ottima idea direi! E quando inizi?-
-Beh dato che tu sei qua inizio nel pomeriggio e volevo che tu assistessi al mio allenamento, così poi facciamo il cambio e papà allena te!-
-Un ottima idea! E tuo papà lo sa?-
-No ma non ti preoccupare, per lui è un sogno il fatto che gli ho chiesto di potermi allenare con lui e poi quando lo farà con te potrà mantenere di meno la sua forza!-
-Ok! Non vedo l’ora!-
Nella Gravity Room
-Prima cosa! Devi imparare a concentrare la tua aura per poter creare una sfera di energia con le mani. Questo serve per poter controllare l’energia.-
-Capito!-
Bra era emozionatissima e seguiva alla lettera ciò che il padre le diceva di fare. Pan era seduta contro il muro interessata a vedere dove l’amica riuscisse ad arrivare.
-Bene ora metti le mani come se tenessi una palla e concentrati trasferendo lì parte di energià!-
-Ok!-
Vegeta era molto curioso e Bra era un po’ imbarazzata perché non voleva fare brutte figure col padre. Si posizionò e incominciò a concentrarsi più che poteva. Dopo qualche secondo iniziò a sudare dalla fronte e strinse i denti in quanto non vedeva alcuna sfera tra le mani.
-Bra non esagerare! Rilassati altrimenti ti stanchi prima di crearla!-
Bra annuì e divenne meno tesa. Pan guardò felice la sua amica, perché mostrava grinta e sapeva che avrebbe anche sofferto pur di arrivare al suo scopo… era determinata e tenace proprio come suo padre. La sfera iniziava a crearsi, assumendo prima una forma gialla, piccola e ovale.
-Bene. Ora concentrati di più e aumenta l’energia!-
Bra non se lo fece ripetere due volte e la sfera man mano divenne sempre più grande, creandosi così una vera e proprio sfera di energia.
-Bene ci sei riuscita. Ora tieni questa sfera tra le mani per dieci secondi e poi piano piano rilassati in modo da farla scomparire tra le mani ok?-
-Afferrato!-
La turchina resistette e la cosa si concluse nel migliore dei modi.
-Bene Bra per oggi basta, ti sei affaticata abbastanza!-
-Ma come, già finito? Non sono stanca! Anzi vorrei fare qualcos’altro!-
Vegeta era molto orgoglioso di lei per la sua determinazione, ma sapeva che se avrebbe esagerato si sarebbe stancata troppo e avrebbe di sicuro ricevuto da Bulma una vera strigliata, così gli venne in mente di farle fare una serie di basilari esercizi per potenziare i muscoli.
-D’accordo, allora fammi tre serie da 50 addominali e una da 100 flessioni!-
Meno male che non doveva esagerare! Comunque Pan stava per ribadire, ma Bra non le diede il tempo di rispondere.
-Ok, sarà fatto!-
-Io incomincio con Pan e vedi di non imbrogliare… so tenerti d’occhio!-
-Signor sì!-
Bra incominciò a fare addominali e il principe si rivolse alla piccola Son.
-Bene, vediamo dove tuo nonno ti ha spinto fin’ora!-
-Rimarrai col fiato sospeso te lo garantisco!!!- rispose Pan con un ghigno, il quale venne ricambiato dal principe.
Pan aumentò l’aura sempre più e ad un certo punto…
-AAAAAAAAAH AAAAAAAAAAAAAAH!-
-No non ci posso credere… se…sei una super sayan!- Vegeta rimase con la bocca spalancata!
-Te l’ho detto che rimanevi senza fiato!- rispose Pan sorridendo soddisfatta.
-Mhmhmh, vorrà dire che anche io mi trasformerò! Tsk infondo sarà divertente!-
Detto questo anche il principe si trasformò e Pan si scagliò subito contro Vegeta, che ogni tanto buttava l’occhio su Bra e orgoglioso vedeva che la sua piccola riusciva a fare le flessioni senza difficoltà.
Pan era super velocissima e spesso metteva in difficoltà il principe. La corvina era fortissima e aveva raggiunto la stessa forza di quando suo padre Gohan si era arrabbiato nel torneo del Cell Game, e non era cosa da poco. Riusciva a evitare gran parte dei colpi ben assestati dell’adulto sayan e a volte riusciva anche a colpirlo, ma ad un tratto entrambi si sentivano un po’ più pesanti. Entrambi si fermarono e constatarono che si era acceso il monitor della gravità, che segnava 150. A quel punto entrambi si voltarono verso Bra preoccupati, ma quel che videro li fece rimanere shoccati: Bra stava in verticale con un solo dito e faceva flessioni in quella posizione e con le gambe semi aperte per mantenersi in equilibrio.
-…50.…51.…52.…- Bra non si era accorta di essere osservata da due occhi azzurri completamente sbarrati.
-Bra… ma cosa….-
-Papà scusa non parlare altrimenti mi deconcentro! Mi annoiavo così ho aumentato la gravità se non vi dispiace…. 53...54...55.…-
Pan sorrise e non vedeva l’ora che anche Bra diventasse super sayan per potersi battere con lei. Anche Vegeta sorrise e chiamando Pan la incitò a continuare il combattimento.
Dopo due ore l’allenamento finì e i tre sayan uscirono dalla camera gravitazionale.
-Complimenti Pan sei riuscita addirittura a diventare super sayan!-
-Grazie Bra, ma anche tu non sei per niente male, anzi… un giorno io e te ci batteremo quando sarai pronta!-
-Senz’altro!!!-
Le meticcie sorrisero e Vegeta era veramente orgoglioso per entrambe, soprattutto per la sua principessina e non si sarebbe mai aspettato che sarebbe riuscita a sopportare come nulla fosse una gravità pari a 150. Se Bulma lo avesse saputo sarebbe svenuta all’istante!
Vegeta andò in camera sua a fare una doccia e Bra e Pan la fecero nella stanza della prima.
Dopo di ché entrambe si avviarono in salotto ma si bloccarono sentendo una voce per loro sfortunatamente conosciuta.
-Ciao cara è da tanto che non venivi a fare un salto! Penso da quella volta che tu e Bra avete litigato!-
-Già signora è passato un anno ormai! A proposito potrei parlare con Bra?-
-Certamen…-
Bulma non finì perché Bra si fece vedere scendere le scale.
-Oh Kelly, qual buon vento ti porta qui?- disse Bra con sarcasmo.
-Sai mi mancavi e speravo che la cosa fosse reciproca!-
Bulma non cogliendo lo stato d’animo delle ragazze andò in cucina a fare revisione di qualche progetto dell’azienda.
-Che cosa vuoi?- Chiese stizzita la turchina
-Dov’è finita tutta quella gentilezza di prima?- chiese ironica la bionda con un finto sorriso
-Senti smettila di fare dell’ironia e vieni al sodo… non ho tempo da perdere con te!-
-Ok principessa dei miei stivali, ho saputo che sei migliore amica della mia compagna di classe Pan e devo chiederti di riferirle una cosa dato che non vengo domani a scuola!-
-Guarda caso lei è qui! Te la chiamo!-
-Bra grazie ma non serve sono qui come vedi!- rispose Pan dolcemente e poi divenne seria guardando la sua nemica.
-Ma guarda guarda chi c’è, la smorfiosetta! Bene sta a sentire, sono venuta anche a sapere che ti hanno visto parlare con Oscar e ti avverto…. Stagli ancora vicino e ti giuro che me la pagherai molto cara!-
-Sai quanto mi fai paura snob che non sei altro?!? Anche dopo la scuola devi venire a romperci?!?- Pan non aveva proprio paura di cosa volesse fare Kelly e quest’ultima notando ciò si irritò ancora di più.
-SENTI VEDI DI CHIUDERE QUELLA BOCCA MI DAI TROPPO SUI NERVI! IO TI HO AVVERTITA PAN E VEDI DI TENERE GLI OCCHI BEN APERTI!- Kelly urlò proprio nel momento in cui il nostro principe scese le scale.
-Allora cosa c’è da sbraitare? Abbassate la voce…-
Vegeta notò la presenza di Kelly. Non le era mai piaciuta quando stava sempre assieme a Bra, era troppo invadente e gli faceva mille domande, ma sotto sotto sapeva che era falsa.
-Salve signor Vegeta, è un piacere vederla.- rispose Kelly con sarcasmo.
-Per me invece non è affatto un piacere!- rispose di rimando il principe, facendo comparire alla bionda una venetta alla testa che pulsava d’ira.
-A quanto pare qui non sono ben accetta! Me ne vado… Pan sta attenta perché la scuola per te, Bra e June sarà un vero inferno!-
Detto questo Kelly se ne andò e Pan la voleva a tutti i costi seguire ma la presa di Bra la bloccò.
-Bra lasciamiiii! Voglio darle una bella lezione da ricordarsela per tutta la vita!-
-Pan ora calmati, anche io ero nelle stesse tue condizioni ma la cosa migliore è lasciarla perdere e fare l’indifferente!-
-Ma Bra…-
-Ha ragione lascia perdere! È una di quelle insulse ragazzine terrestri che credono di essere chissà chi! Non vale la pena sprecare del tempo con loro!- disse saggiamente il nostro principe.
-Grrrr! Che nervi! E va bene!-
Pan in cuor suo sottovalutava le possibilità che Kelly le potesse fare qualcosa di grave, ma doveva comunque stare molto attenta.
Continua…
Ecco qui l’aggiornamento e scusate per il ritardo… ma ora è finità la scuola e ho più tempo per dedicarmi a voi lettori! XD! Beh qui già si intravedono i primi problemi per pan, bra e June e chissà come andrà! Questo lo possiamo sapere solo leggendo il seguito!
Passando a voi, grazie per aver letto e recensito il chappy precedente, soprattutto
flo97, Goten_Love, nYchi e yumi_97!!! Spero che abbiate gradito anche questo capitolo e aspetterò con ansia le vostre recensioni!
Come previsto, il giorno dopo Kelly non si era fatta vedere a scuola e nemmeno le sue due leccapiedi. Pan e June erano davvero col cuore in pace, una, anzi, tre rotture di scatole in meno! June sapeva tutto su quello che era successo tra la sua compagna mora e quel bel pezzo di ragazzo di Oscar, ed era euforica per la sua amica. Però seppe anche della spiacevole visita che sua cugina le aveva fatto e quello che era successo. Ma June disse a Pan di non preoccuparsi, perché tanto l’avrebbe difesa anche lei! Passarono tre interminabili ore, in cui due di Chimica e una di Storia. Finalmente arrivò il momento più amato degli studenti: la ricreazione!
-Uff ti giuro che non ce la facevo più June, abbiamo iniziato il duro lavoro della scuola già al secondo giorno!-
-Si infatti, ma Storia non è stata poi così male!… Oh guarda chi sta venendo verso di te…-
-Eh?-
Pan si guardò intorno e poi…. Lo vide! Gli altri non esistevano più, nella sua mente solo lui e lei. Oscar parlava con altri due ragazzi probabilmente della sua stessa età, e mostrava loro un sorriso più che smagliante. Pan divenne rossa e non accennava un segno di vita. Sentiva in lontananza June che la stava chiamando, ma non volle darle ascolto. Oscar la guardò e lì Pan incominciò a scuotere la testa per destarsi da quell’ipnosi, ma il suo cuore la tradiva e pulsava sempre più velocemente.
-Ehi ciao… Pan giusto?-
-S.. sì giusto!-
-Come stai? Alla fine hai trovato le macchinette?-
-Sì ho aspettato June e sono andata con lei…. Ah Oscar lei è June, June lui è Oscar!-
-Molto piacere!- rispose la biondina mostrandogli un dolce sorriso.
-Il piacere è mio! Pan senti, che ne dici se oggi pomeriggio potessimo vederci? Sai vorrei poterti conoscere meglio e June, potresti venire anche tu…. Sai c’è il mio amico Thomas che è da ieri che ti sta fissando ma è troppo timido per presentarsi!-
June aveva gli occhi che le brillavano.
-Wow ehm…. Chi sarebbe?-
-è quello laggiù con i capelli neri e la maglietta rossa!-
June era entusiasta, quel tipo era davvero carino!
-Va bene se a Pan non dispiace verrò anch’io!- Disse June voltandosi verso l’amica, che non aveva parlato in quanto era rimasta a fissare Oscar per la sua bellezza.
-C…cosa? Ah sì certo che June può venire ci mancherebbe!-
-Bene Pan, allora oggi pomeriggio alle quattro al centro commerciale ok?-
-Ok!-
-Ah Pan…-
-S…sì?-
-Sei molto carina!- Oscar prese la mano della nostra sayan e la baciò delicatamente, tanto che Pan ebbe dei brividi di piacere lungo la schiena. -Allora a dopo! Ciao anche a te June!-
-Ciao!!!- rispose June, mentre la corvina rimase come pietrificata!
-Ehi ehi, amica mia quello è fatto apposta per te! È davvero dolcissimo e molto galante!-
-G…già! Però anche a te non è andata male… Thomas è veramente carino!-
-Carino?!? È… STUPENDO! Non vedo l’ora che arrivi oggi pomeriggio!!!-
Le due corsero poi da Bra per raccontarle tutto e anche lei era davvero eccitata per loro, ma un’altra buona notizia aspettava le ragazze:
-Sapete? Anche io oggi ho un appuntamento con un ragazzo al centro commerciale, è del terzo e dovrebbe essere anche lui in classe con Oscar e Thomas. È biondo con gli occhi verde acqua ed è a dir poco bellissimo!-
Bra era eccitatissima.
-Forse ho capito chi è! L’abbiamo visto con Oscar e Thomas prima vero Pan? Ah ma forse tu eri più concentrata a fissare quel bell’imbusto moro, vero?-
June e Bra si misero a ridere e Pan divenne paonazza.
-La volete piantare voi due?!?-
-Eddai non prendertela! Comunque facciamo così… perché tu e June non venite a casa mia verso le tre così ci prepariamo e poi li raggiungiamo insieme?-
Bra era la numero uno in fatto di trucchi e vestiti e come idea non era niente male!
-Io sono d’accordo… tu June?-
-Si perché no!-
-Bene allora alle tre a casa mia ok?-
-Ok! A dopo!-
Alla Capsule & Co.
-Mmmh… Dunque dunque…-
Bra stava rovistando uno dei suoi armadi della camera per vedere quali vestiti Pan e June potevano indossare per l’occasione.
-June ho trovato!-
Bra le mostrò una canottiera lunga nera che arrivava a malapena sotto i glutei e degli shorts in jeans.
-In più puoi metterti le mie converse viola, che andrà in tinta con i braccialetti e la collana a cuore!-
-Wow Bra, ma così è troppo non vorrei approfittare!-
-Oh non ti preoccupare per me queste sono bazzecole!-
-Già, Bra ha quasi un intero centro commerciale al posto di una camera!- disse Pan ridendo.
-Beh allora… grazie mille!-
-Ah i capelli lasciateli sciolti che sei carinissima… e non ti nuocerebbe un po’ di ombretto rosa!-
-Ok!-
-Pan ora tocca a te!-
La turchina riprese a rovistare tra le sue cose e dopo un paio di minuti, riuscì a tirare fuori qualcosa per la nostra sayan corvina.
-Questo top giallo starebbe d’incanto con la tua gonna a pieghe in jeans! Poi metterai le mie ballerine gialle e braccialetti e collana azzurri! Lasciati pure la coda e non serve che ti metti trucco, stai bene anche senza!-
-Non so come farei senza di te Bra!-
-Ihihih… usciresti come una rockettara penso!-
-Beh neanche quello stile è male ammettilo!-
-Si ma non per uscire con un ragazzo!!!-
-Già hai ragione ahahah…-
Tra risate e qualche pettegolezzo, le nostre tre amiche riuscirono a vestirsi e Bra si presentò con vestitino azzurro con coprispalle e cintura neri, stivaletti bassi in pelle neri, braccialetti azzurri, un po’ di matita nera agli occhi e capelli legati con un alta coda di cavallo. Tutte e tre erano spettacolari e Trunks, vedendole arrivare alla porta d’ingresso rimase a bocca spalancata. Bulma era molto orgogliosa di sua figlia, perché in gusti d’abbigliamento aveva decisamente preso da lei.
-Tsk! Sembra una sfilata di moda… entrano con dei vestiti ed escono con altri!-
E non poteva di certo mancare il solito commento del nostro principino, vero?!?
-Mamma, noi andiamo al centro commerciale e tornerò per le sei e mezza ok? Così ho tempo di darti una mano con le pratiche!-
-Ok tesoro, divertitevi ragazze!-
Già, ogni tanto la nostra meticcia azzurra dava una mano alla madre con calcoli e conti, giusto per non spendere soldi in fatto di commercialista (non che di soldi non ne avessero, intendiamoci! NdA). Infatti lei era molto brava in matematica ed economia aziendale, prendeva sempre 8 o addirittura 9!
Le nostre tre amiche si incamminarono verso il centro commerciale, sognando ad occhi aperti quello che poteva succedere con i loro compagni.
-Oddio e se cerca di baciarmi?!?-
-Oh Pan quante storie… lo assecondi no?!?-
-Bra, Pan è straimbarazzata anche quando Oscar la guarda!-
Commentò June ridendo, accompagnata dalla Brief.
-Mmmh ancora con questa storia?!? Non mi imbarazzo!-
-No infatti, diventi rossa e balbetti soltanto!!!- disse ironica June
-Ah…ah…ah… Divertente!!!- Pan mise il broncio e le due non potevano far altro che ridere di gusto, ma non si accorsero che a pochi metri da loro, altre tre ragazze le stavano seguendo, e una di queste era davvero arrabbiata e nervosa!
Alla West’s Mall (Centro commerciale)
I tre ragazzi stavano bevendo un cocktail in un bar all’aperto aspettando l’arrivo delle ragazze.
-Non trovate che June sia uno schianto? Con quei magnifici occhi verdi poi… Non potevo chiedere di meglio!!!-
-Ah Thomas, il solito romanticone! Vedi una ragazza stupenda e subito le vai ad affiondare rose rosse!-
-Beh problemi, e poi che dici quali rose?-
-Beh scusa… allora quelle appoggiate alla sedia cosa sono?!?-
Thomas divenne rosso dall’imbarazzo!
-Beh… almeno io le ho portato qualcosa! Tu Mark invece non hai portato niente a Bra… e poi mi chiedo come tu sia riuscito ad avere appuntamento con lei!-
-A ragazze come lei piacciono cose semplici, e io si dia il caso che sono un ragazzo semplice ma molto bravo a parole e gesti!-
Ad un tratto Mark e Thomas si girarono contemporaneamente verso Oscar, che da minuti stava girando senza sosta la cannuccia nel cocktail, pensieroso e sorridente.
-Ehi Oscar, ci sei?!?-
-Eh?… Ah si si ci sono!!!-
-Stavi pensando a Pan vero? Da quando l’hai incontrata non fai altro che disegnare sul banco il suo volto o scrivere il suo nome dappertutto! E dire che la conosci si e no da due giorni!- Commentò Mark.
-Si ma in lei c’è qualcosa che mi attira! Secondo me non è come le altre ragazze, quando la vedo parlare con June e vivace e spontanea e… un po’ mascolina ma è dolce allo stesso tempo!-
-Sì… Oscar ha avuto un colpo di fulmine! Sei innamorato!- Concluse Thomas, come se fosse l’esperto in fatto di relazioni.
-No ma che dici…- Oscar divenne paonazzo -… è solo che mi attrae tutto qui!-
-Si si certo!- dissero in coro i due amici.
Oscar non fece in tempo a replicare, in quanto le nostre tre giovanissime ragazze erano arrivate… in ritardo!
-Scusateci del ritardo!- Si scusò Bra mettendosi una mano dietro la nuca in gesto di imbarazzo. Ma i ragazzi non la sentirono neanche perché erano come incantati dalla loro bellezza. Pan e June divennero rosse, Bra era ormai abituata a questo tipo di atteggiamenti, così non fece altro che sorridere.
-C..ciao June! Tieni queste… sono per te!- Thomas le porse dolcemente il mazzo di rose in mano e lei rimase veramente senza parole.
-G…grazie sei molto gentile e molto… carino!-
Bra e Mark si salutarono con dei semplici baci sulla guancia, mentre Oscar prese la mano di Pan e la baciò, esattamente come fece a ricreazione. La sayan arrossì violentemente e cercò di dire qualcosa, ma Oscar intuì il suo imbarazzo così deviò la cosa.
-Allora, vogliamo entrare e fare un giro?-
Chiese in generale, tutti annuirono e andarono all’ingresso del centro. Fecero un po’ di giri per dei negozi e i ragazzi comprarono qualche regalino alle loro rispettive compagne. Parlarono delle loro vite (a parte Pan e Bra che non dissero a nessuno dei quattro, compresa June, delle loro origini sayan), ridendo e scherzando, prendendo anche in giro alcuni dei professori. Ad un tratto si fermarono in una pizzeria al trancio, si sedettero e June e Thomas andarono a prendere i tranci per tutti, un occasione così per stare soli.
-Scusate ragazzi, faccio una corsa in bagno e arrivo subito!-
-Ok!-
Pan corse con il sorriso stampato in volto. Dopo pochi minuti uscì dal bagno e all’entrata della toilette Oscar la stava aspettando appoggiato al muro. Quando la vide, le sorrise e le andò incontro.
-Lo so questo non è il posto adatto per appartarci, ma devo assolutamente dirti una cosa!-
-S…sì dimmi pure!-
Oscar fece un respiro profondo ed incominciò.
-Io ti conosco di vista da molto più tempo di quanto tu creda, è da un anno che ti vedo andare in giro con Bra per negozi e locali, solo che tu non mi hai mai visto forse perché non ci hai fatto caso, ma anche perché io sono timido e se mi avessi visto che ti fissavo, avrei fatto una mega figuraccia. Mi sono innamorato di te e devo dire che sei bellissima anche con indosso la bandana arancione e la catena appesa ai jeans. Per te naturalmente è troppo presto far si che ci mettessimo insieme perché ci conosciamo da poco, ma io aspetterò e spero di piacerti sul serio!-
Pan non sapeva che dire, e per il fatto che Oscar la stesse “osservando” da un anno la eccitava molto. Era in enfasi e rimase con la bocca semi-aperta.
-Oddio avrò fatto la figura del deficiente e…-
-No! Assolutamente… solo che… wow non so che dire! Tu mi piaci sul serio e quando t…ti guardo beh… rimango impallata e non so scollarti gli occhi di dosso… Oh mamma l’ho detto!!!- Pan si vergognava parecchio per ciò che aveva detto, ma Oscar sembrava davvero piacergli la cosa… le accarezzò la guancia e pian piano iniziò ad avvicinarsi sempre più a lei. Erano a pochi millimetri di distanza tra una bocca e l’altra quando…
-BRUTTA STRONZA TI AVEVO DETTO DI STARGLI LONTANOOOO!!!!-
Kelly comparì sulla scena e i due interruppero bruscamente il loro quasi-bacio.
-Ehi, stronza a chi?!?- rispose di rimando Pan. Kelly infuriata si avvicinò velocemente a Pan intenta a darle un ceffone… no che Pan non era in grado di difendersi, ma qualcuno la anticipò.
-OSCAR MOLLAMI!!!!-
-Kelly non hai ancora capito?!? Tra noi è finità e la colpa è stata tua perché eri, sei e resterai una falsa… ma parte di colpa è mia perché ci sono cascato… ma anche perché ero innamorato di Pan e la cosa effettivamente non mi dispiace!-
-Q…quindi era lei la famosa ragazza dei tuoi pensieri eh?!? BASTARDO!!!-
-Sì e lei… e se provi ad avvicinarti te la dovrai vedere con me chiaro? ORA SPARISCI!!!-
Oscar era davvero duro con Kelly, ma se lo meritava. Nora e Betty cercarono di calmarla mentre June, Thomas, Bra e Mark li raggiunsero all’entrata della toilette.
-Cosa ancora tu?-
-Guarda chi c’è la mia “CARA” CUGINETTA!!!-
-Cosa? Quella è tua cugina?!?- Le chiese Thomas un po’ sorpreso
-Purtroppo sì e non ne vado fiera! Tsk!-
-Nemmeno io cosa credi!- rispose Kelly di rimando.
-Ora vedi di finirla Kelly! Tu e le tue amiche smammate perché non fate altro che fare brutte figure!!!-
Bra assunse uno sguardo minatorio come quello del padre, e nessuno le poteva opporsi, tanto meno Kelly and company!
-QUESTA ME LA PAGHERETE MOLTO CARA, VE LO GARANTISCO!!!!!-
Così dicendo, le tre oche uscirono dal centro commerciale e Bra ricevette un complimento da parte del suo “amico”.
-Wow che sguardo accattivante… mi sa che nemmeno io lo resisterò!!!-
-Ahahah grazie Mark!-
Oscar si girò verso Pan come per coccolarla, mettendole le mani sopra le spalle e guardandola negli occhi.
-Stai bene Pan? Non ti sarai mica spaventata per quella lucciola vero?!?-
“poverino! Si vede proprio che non sa con chi sta parlando!” Pensò Pan sorridendo
-No no tranquillo, non mi fa certo paura quella là!-
-Bene! Meno male!- Oscar si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte come per consolarla e Pan… Indovinate? Sì, divenne rossa come un peperone.
Il resto della giornata la passarono tranquillamente. Ormai erano le 6 e per i ragazzi era momento di andare a casa.
-Senti, ti dispiace se faccio una passeggiata con te così ti riaccompagno a casa?-
Chiese Mark a Bra, che non rifiutò la richiesta.
-Beh io allora vado a casa mia… Tommy, ti va di accompagnarmi?-
-C…certo June, io sono in scooter puoi venire dietro!-
-Allora Pan non farti pregare… ti accompagno io a casa!-
-Beh veramente…-
Ma la corvina ricevette una gomitata da parte dell’amica sayan, per spronarla ad accettare l’invito.
-O..ok ma io abito lontano da qui! Ci metteremo un ora con lo scooter!-
-Ma mezz’ora con la moto!-
A Pan le si brillarono gli occhi, non c’era cosa più meravigliosa di quella di andare in moto con un ragazzo a dir poco stupendo.
-Accetto volentierissimo!!!!-
Detto questo tutto il gruppo si salutò e Pan salì in groppa alla moto tenendosi abbracciata ad Oscar, il quale arrossì al contatto delle sue mani avvinghiate ai propri addominali.
-D…dov’è che abiti?-
-Sui monti Paoz!-
-Wow quello sì che è un bel posto! Bene reggiti forte!-
Mise in moto il veicolo e a tutta velocità entrò in strada. Kelly rimase nascosta dietro ad una colonna a subirsi la scena. Con un pugno serrato imprecò senza però farsi sentire.
-Giuro Pan che me la pagherai! Ricorda che Oscar è soltanto mio e farò di tutto per riaverlo!-
Oddio mi scuso per questo chappy, ma l’ho scritto ora che sono davvero stanca! È orribile lo so e fatemi sapere se devo modificare qualcosa o se volete che lo cancelli per farne uno di più decente! Comunque ringrazio le recensioni di
flo97, nychi e yumi_97 (le mie recensitrici puntualiiii!!! XD). Inoltre ringrazio chi legge e segue questa storia.
I miei capelli librano nell’aria data la velocità della moto. Siamo entrambi senza casco, di sicuro nei monti Paoz non ci sono posti di blocco, perciò sei libero di fare ciò che vuoi con il tuo veicolo, basta che non si disturbi la quiete e non si distrugga questo meraviglioso posto! Ho la guancia destra completamente appiccicata alla sua schiena e le mani che stringono delicatamente i suoi addominali lievemente accentuati. È davvero emozionante questa situazione e vorrei che il tempo si fermasse all’infinito. Apro gli occhi, che fin ora sono stati chiusi per assaporare il momento, e scopro a mal in cuore che siamo vicino casa mia. Stiamo percorrendo la stradina del bosco e noto che Oscar sta ammirando ciò che ci circonda.
-Ti piace qui?- domando contenta.
-Eh? Cosa?- chiede Oscar, naturalmente il rombo del motore non ci permette di comunicare normalmente, così alzo di più la voce.
-Ti ho chiesto se ti piace qui!!!-
-Ah! Sì è molto bello. Io amo la natura ma vivendo in città non ho molte occasioni per ammirarla!-
Siamo arrivati e gli indico la mia abitazione, dato che vicino c’è quella dei nonni.
-Beh, se ti piace così tanto puoi venirmi a trovare quando vuoi!- dico gentilmente mentre scendo dalla moto e lui rimane in sella, attento e felice del mio invito.
-Senz’altro! Ah Pan…-
-Sì dimmi!-
-Stai benissimo con i capelli sciolti!- mi dice con tono imbarazzato. Sento il mio cuore battere a mille e le mie gote avvampate. I miei istinti muovono le mie gambe e con un saltino do un bacio fugace sulla guancia di Oscar, che rimane sorpreso.
-G… grazie della meravigliosa giornata!- dico impacciata e corro verso l’ingresso di casa. Mi volto verso di lui prima di bussare e noto che mi sta sorridendo. Poi con un gesto della mano mi saluta e, quando ricambio, parte a tutta velocità verso la città.
Mi rigiro verso la porta… ancora non ci credo! Sono… Innamorata!!! Beh forse è presto da dire, ma è così carino, dolce, gentile… e mi ha cercata e desiderata da un anno. Wow non credevo di avergli fatto questo effetto! Busso alla porta ed è mio nonno ad aprirmi.
-Ciao nonnino!!!!- lo abbraccio forte.
-Eheh ciao Pan!-
Già, è passato un anno da quando il nonno era partito col drago delle sfere e con gioia di tutti, soprattutto di mia nonna Chichi, è tornato e non è più piccolo ma era tornato adulto… mi da i brividi pensare che fino a poco tempo fa mio nonno era più piccolo di me! Brrrrr…
Insieme ci avviamo in soggiorno e noto che, oltre ai miei, ci sono anche nonna Chichi e lo zio Goten, che mi saluta come al solito, arruffando i miei poveri capelli.
-Ciao mocciosetta… divertita oggi?-
-Sì grazie, e comunque… NON SONO UNA MOCCIOSA!!!-
-Uff che caratterino!!! Comunque…- lo zio si avvicina a me con fare malizioso raggiungendo il lobo del mio orecchio -… sono stato anche io al centro commerciale oggi con Valese e, con grande sorpresa, ti ho vista mano nella mano con un ragazzo!-
No, non ci credo! Lo zio… MI HA VISTA?!? Sono pietrificata e non riesco a pronunciare nemmeno una sillaba. Mi volto verso mio zio con sguardo supplichevole, sperando mentalmente che capisca la situazione.
-Ahahah tranquilla, acqua in bocca non dirò niente a nessuno! Però se quello lì ti farà qualcosa che non va…-
-Oh zio grazie! Tranquilla sono una sayan e so perfettamente difendermi da sola!-
-Di che state parlando ragazzi?!?-
Ecco che mio padre si intromette. Se lui sapesse che esco con un ragazzo, mi farebbe sicuramente il terzo grado! Lui è buono e gentilissimo, non c’è che dire, ma credetemi che su fatto di ragazzi, diventa addirittura peggio di Vegeta!-
-Ah niente papà! Gli stavo solo raccontando cos’ho fatto oggi con Bra e June-
-Ah bene! Sono contento che tu abbia trovato un’altra amica con cui stare. A proposito di Bra, abbiamo invitato anche Bulma e gli altri a cena!-
-Wow, magnifico!- diciamo in coro io e lo zio felici della notizia.
La narratrice sarò io.
Come previsto, dopo qualche minuto arrivarono i Brief e Goku li salutò come solo lui sapeva fare.
-Salve ragazzi che piacere… come va?- poi rivolgendosi ad una persona in particolare
-Ehi Vegeta! La smetti di pomparti i muscoli? Così finirai veramente col superarmi in forza!-
-Ma non dire scemenze Kaaroth! Sai benissimo che nonostante i miei allenamenti speciali tu sarai sempre un gradino di sopra a me… Sei sempre baciato dalla fortuna tu! Tsk!- rispose il nostro principe con mezzo sorriso. Ormai aveva accettato il fatto che Goku lo superasse, ma comunque si allenava costantemente.
Tutti risero, tranne una persona di cui non ci saremo mai aspettati. Dopo qualche chiaccherata, tutti si avviarono in cucina pronti a gustarsi i deliziosi manicaretti preparati da Videl e Chichi. Tra i racconti e le risate generali, Trunks si rivolse a Pan in modo a dir poco… strano!
-Pan, divertita oggi?-
Goten diede una piccola gomitata all’amico per azzittirlo, ma questo fece finta di nulla.
-S..sì mi sono divertita!-
-Eh come va con quell’Oscar, eh?-
Gohan fece andare un boccone di traverso e Videl si apprestò a porgergli un bicchiere d’acqua.
-C…cosa? E chi è questo Oscar???-
-Ma Pan pensavo che i tuoi lo sapessero!- disse un po’ rattristita Bra.
Tutta la tavolata rimase in silenzio attendendo la risposta della sayan più giovane.
-Pan, pensavo ti fidassi di noi…- disse offesa Videl.
-Mamma non è che non mi fido di voi, è solo che papà mi avrebbe fatto il terzo grado facendomi esasperare!-
-Ma che dici tesoro!- disse Gohan con molta “calma” -comunque… che avete fatto? Dove siete stati? Vi siete baciati?-
-Mamma hai visto???- disse esasperata Pan
-Gohan tranquillo… ormai è grande ed è ovvio che inizi a trovare interessi per l’altro sesso!- spiegò saggiamente Videl
-Sì Videl ha ragione! Noi con Bra ci stiamo abituando- disse Bulma
-Tsk, Parla per te! A me oggi non è andato giù il fatto che Bra sia uscita con quel… Tony!-
-THOMAS, papà!!!!-
-TSK, è uguale!-
Trunks si introdusse di nuovo nella conversazione.
-Pan non mi hai risposto… Come va con quello stupido di Oscar eh?-
Il lilla assunse un tono alquanto irritato e infastidito e Bra e Pan non ne capivano il motivo.
-MA COME TI PERMETTI??? OSCAR NON E’ STUPIDO E POI NON LO CONOSCI NEMMENO!!!!!-
-BEH, TU LO CONOSCI SOLO DA DUE GIORNI!!!!!-
Con stupore generale Trunks si era alzato dalla sedia, che violentemente cadde a terra e Bulma con la mano cercava di calmarlo ma senza successo. Pan fece lo stesso.
-MA CHE COSA TI INTERESSA? NON SONO AFFARI TUOI E NON CAPISCO CHE COSA TI ABBIA FATTO DI COSì BRUTTO DA DOVERMI RISPONDERE MALE!-
-HAI FATTO PIU’ DI QUANTO CREDI!!!-
Bra forse aveva capito cosa intendesse il fratello, ma non volle mettere parola perché aveva paura di sbagliare.
-Su ragazzi calmatevi ora!- disse Goku sorridendo
-NON INTROMETTERTI!!!!- dissero urlando contemporaneamente i due meticci, tanto che il nostro eroe sussultò cadendo a terra con la sedia.
-Comunque Trunks non so che cosa ti prenda… MA LA MIA VITA NON TI RIGUARDA!!!-
-BENE!- Rispose il glicine incavolato più che mai.
-BENE!!!- Fece eco Pan, dirigendosi nella sua camera, mentre Trunks andò in giardino e uscendo chiuse con forza la porta d‘ingresso, rischiando di romperla completamente.
-Tsk ma che gli è preso? Gli è dato di volta il cervello???- Chiese ironico Vegeta intento a raggiungere il figlio, pronto a fargli la ramanzina ma Bra lo bloccò.
-Scusa papà, forse io e Goten abbiamo capito la situazione e credo che possiamo risolverla… ti dispiace se andiamo noi da lui?-
Vegeta guardò Goten e Bra, che avevano lo sguardo serio… poi con un cenno del capo diede loro il permesso di andare da suo figlio e poi raggiunse sua moglie, seduta ancora a tavola con Chichi e Goku intenti a capire la situazione.
Intanto Gohan e Videl raggiunsero la figlia, un po’ dispiaciuti per l’accaduto.
TOC_TOC
-Pan, possiamo entrare?-
-Venite, tanto peggio di così non può andare!-
I genitori della sayan la videro distesa con la faccia affondata nel cuscino. Poi si mise seduta a bordo letto e i due adulti la imitarono.
-Pan, mi dispiace ma è più forte di me! Sei mia figlia e stai crescendo, è ovvio che sono preoccupato per te!-
-Papà lo so, ma sono grande e per giunta sayan, so come mi devo comportare!-
Videl le regalò un dolce sorriso - Questo è vero cara, ma ci sono cose per cui i genitori saranno sempre preoccupati e una di queste sono proprio i ragazzi!-
-Ho capito! Scusatemi se non ve l’ho detto subito!-
-Non importa, piccola!- disse Gohan dolcemente.
-Papà?!?- Pan mise un finto broncio al padre, che sapeva che odiava essere chiamata piccola.
-Eheh, si scusa Pan!-
-Però vorrei sapere che gli è preso a Trunks… perché mi ha aggredita così?-
-Forse anche lui era preoccupato per te, infondo anche lui ti vuole bene e tu lo sai!-
-Sì mamma lo so, e anche io gli voglio bene, ma non è stato troppo… eccessivo? Scusate ma con Bra non fa queste scenate eppure e sua sorella!- disse ovviamente Pan.
-Beh, in effetti è stato esagerato… ma vedrai che la cosa si sistemerà!- disse sicuro Gohan.
-Già… lo spero anche io!-
Salve! Ecco l’aggiornamento e spero proprio che questo capitolo meriti le vostre recensioni. Ringrazio chi a letto ma soprattutto le recensioni di
yumi_97, nychi e flo97... Le mie puntualissime recensitrici!!!! Aspetterò con ansia le recensioni e spero vivamente che vi sia piaciuto il chappy! Un bacione grande grande a tutti!!!!
Tre
settimane sono trascorse da quando Trunks e Pan avevano litigato a casa di quest’ultima
e le cose per la morettina erano un po’ cambiate, sia perché si stava
innamorando sempre più di Oscar, sia perché iniziava a sentirsi a disagio ogni
volta che metteva piede alla Capsule & Co. Bra
notava lo strano atteggiamento della sua migliore amica, che se incontrava Trunks per il corridoio evitava il suo sguardo. Però il
lilla in cuor suo voleva scusarsi con lei per averla attaccata così all’improvviso, ma Pan non voleva sentir ragione di ascoltare
nemmeno una sola parola e Trunks, ogni giorno che
passava, si sentiva più triste e… preoccupato. Bra
sapeva quello che stava accadendo e cercò anche lei di dar spiegazioni, ma
quando il discorso iniziava a nascere fra le due, Pan
lo sviava… era testarda e orgogliosa e non tollerò affatto il comportamento di Trunks, che senza conoscere Oscar lo offendeva senza
ritegno; ma solo per Pan, Trunksnon conosceva Oscar…
Era
Domenica mattina e Pan ora si trovava in un bar
esterno del centro commerciale insieme al suo “compagno”.
Oscar:- Pan vuoi un gelato?-
Pan:- Oh sì grazie… gelato al…-
Oscar:- …Cioccolato fondente in coppetta con sopra la panna
montata!-
Pan:- Ihihih
beh vedo che hai imparato a conoscere i miei gusti!-
Oscar:- Già… arrivo in un batter d’occhio!-
Pan gli fece l’occhiolino e Oscar si
avviò al bancone gelati, ma una volta trovato dentro al bar, qualcuno bloccò di
sua spontanea volontà il passaggio del ragazzo.
Evan:- Ma guarda guarda chi c’è… il poco di buono che mi deve 550 €-
Oscar
si guardò intorno e assunse uno sguardo tra il serio e il preoccupato.
Oscar:- Evan ti prego… non qui!-
Evan:- Quante
volte ti devo dire che non mi devi chiamare per nome eh?!? Per te sono Capo!-
Oscar:- Scusa Capo… non sono solo qui e poi abbiamo deciso di
incontrarci stanotte per saldare il debito…-
Evan:- Si ma io
ho bisogno di quei fottutissimi soldi… te li ho
prestati un mese fa ed esigo che me li restituisca!-
Oscar:- Capo ti ho detto che stanotte li avrai tutti i 550! Ora
non sono solo…-
Evan:- Ah capito
c’è la ragazzina con te! La nipote di Mr. Satan
giusto?-
Oscar:- Si esatto!-
Evan:- sarà dei
nostri? Lei ha poteri magici e ci servirebbe proprio un tipo del suo calibro!-
Oscar:- Tranquillo Capo… sta andando tutto secondo i piani!-
Evan:- Bene
allora ci vediamo stanotte alle 3 allo stadio di SatanCityok?-
Oscar:- Ok Capo!-
I
due si fecero un segno di saluto e ognuno proseguì la propria strada.
Trunks era nella camera gravitazionale ad
allenarsi col padre, che finalmente riuscì a “convincere” il figlio a non
perder tempo ad oziare e bighellonare durante il weekend.
Entrambi avevano raggiunto lo stadio di super sayan di secondo livello e nell’enorme stanza si sentirono
rimbombi di colpi parati o subiti. Trunks stava dando
una raffica di pugni e calci a Vegeta, che però li parò come niente e, fermando
l’ennesimo pugno diretto al suo volto, il principe spezzò il loro mutismo.
Vegeta:- Trunks non ci siamo! Ti sei già
scordato tutto? Devi prevedere sia le mie mosse, sia quando paro i tuoi colpi!
Guarda e impara…-
Infatti il nostro principe spinse
all’indietro il figlio e con velocità gli diede un pugno allo stomaco e, con un
calcio, lo scaraventò sulla parete metallica. Trunks
si ritrovò seduto per terra con la schiena appoggiata al muro e la testa china. Il padre tornò allo stadio normale e si avvicinò al
figlio, che lo guardò stupito.
Trunks:- Ma come
già finito? Siamo qui solo da un ora…-
Vegeta:- Trunks capisco che tra lavoro e
robe varie non ti sei allenato per un bel po’. Ma
fattelo dire… come temevo stai diventando una schiappa! Ma non penso che le tue
repentine distrazioni siano dovute a questo…-
Anche il lilla tornò allo stadio normale
e si mise in piedi di fronte al principe. Rimase in silenzio per un po’, ma poi
decise di non voler toccare la questione.
Trunks:- Scusa papà
hai ragione! Non mi distrarrò più promesso… continuiamo?-
Vegeta:- Trunks non sono stupido! Quando
tua mamma ti parla non ascolti, Bra è preoccupata di
qualcosa di cui non faccio parte… che succede?-
Trunks abbassò nuovamente la testa.
Trunks:- Si tratta
di Pan!-
Vegeta:- Tsk! Vuoi dirmi
che da quella volta per quella cavolata successa a cena non vi siete più
parlati?!? Poi Trunks te lo devo dire… sei uscito
fuori di senno quella sera???-
Trunks:- Papà sono
preoccupato per lei. Oscar non è quello che lei crede di conoscere sul serio!-
Vegeta
era dubbioso e un po’ confuso…
Vegeta:- Cosa stai cercando di dirmi?!? Su dai
spara!-
Trunks:- Quell’Oscar l’ho visto parecchie volte in zone malfamate,
parlo nelle periferie di SatanCity. In quella zona
molte persone spacciano droga ed armi di nascosto!-
Vegeta:- E tu come fai a sapere certe cose? Soprattutto perché sei
andato in un posto del genere?-
Trunks:- A volte mi
tocca passare in periferia con la limousine per raggiungere la Social Company,
socia della nostra azienda, e purtroppo ho visto troppe volte in quelle zone
Oscar e ho la brutta sensazione che Pan possa farsi coinvolgere!-
Vegeta:- E Bra è preoccupata quanto te,
giusto?-
Trunks:- Giusto!-
Vegeta:- Hai provato a parlarle?-
Trunks:- si ma lei
mi evita perché ce l’ha ancora con me per averlo offeso! Non so perché quella
sera ho reagito in quel modo… mi è venuto d’istinto!-
Vegeta:- Si certo… d’istinto!-
Il
principe lo guardò con malizia, provocando un violento rossore alle gote di Trunks.
Trunks:- M…ma che
hai capito? Scherzi? Non sono mica innamorata di lei…-
Vegeta:- Trunks ti stai tradendo da solo…
Io non ho mica detto questo! Tsk!-
Vegeta
ghignò al figlio, che ormai era stato scoperto! Per calmare la tensione, Vegeta
decise di continuare ancora un po’ l’allenamento, ma allo stesso tempo anche
lui si preoccupò per Pan. Ormai considerata da lui
come una di famiglia.Sì, il principe aveva preso la
sua decisione…
Salve, ecco qui l’aggiornamento atteso e spero che l’opera man mano
stia riuscendo bene! Le mie più sincere scuse per il ritardo stratosferico, ma
solo oggi 05/07/09 alle ore 03:21 am,
ho avuto la giusta ispirazione per scrivere questo capitolo! Scusate
anche se ringrazio velocemente i lettori e i recensitori,
ma la stanchezza è arrivata e prometto che al prossimo chappy
risponderò ad uno ad uno! Un bacio a tutti coloro che
mi seguono, perché è grazie a voi che riesco a continuare a scrivere storie!
BESITOS A TODOS
JEXAVEGGY
P.S.=
Scusatemi inoltre per il breve capitolo, ma questa
storia inizia ad essere un po’ difficile da scrivere ma prometto che farò di tutto
per poterla portare al termine!
-Non
ti vuoi ancora fidare di me nonostante ci conosciamo da una vita?!?-
-Caro
Oscar, i tempi cambiano e anche le persone purtroppo… Mai sentito il detto
“fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”?!?-
Oscar
si morse il labbro inferiore. Insomma lui ed Evan
(ossia il Capo) si conoscono praticamente da quando
sono nati! Insieme ne hanno passate tante: marachelle all’asilo, litigi
infantili, giochi divertenti e… No, doveva togliere dalla testa quel brutto
ricordo che ha cambiato le loro vite, che da gioiose
divennero spente e cariche di vendetta. Oscar strinse i pugni
rabbioso pensando a quel brutto ricordo, che purtroppo era indelebile…
-Allora
damerino, con la mocciosa come sta andando?-
Il
diretto interessato scuote la testa per tornare alla realtà, in tempo per stare
attento a ciò che chiedeva il Capo… quella sera era meglio non farlo
innervosire, se non gli dai una risposta rapida
diventa irascibile e intrattabile.
-Non
preoccuparti, sta andando tutto come programmato!Le ho detto che
domani pomeriggio le farò conoscere i miei amici più cari… Domani alle 17 e
mezza in spiaggia!-
-Perfetto!-
-Capo
scusa che chiedo… la mia parte?!?-
-Ogni
cosa ha suo tempo caro Oscar… intanto preoccupati di non sbagliare, altrimenti
sai la fine che farai!-
Evan con le punizioni era proprio
sadico, amava vedere le persone urlare per le ferite profonde lasciate dal suo affilatissimo e affezionatissimo
coltellino, che vedeva spesso imbrattato del sangue delle vittime.
Oscar
non fece altro che annuire, per poi dileguarsi lasciando il Capo solo con altri
due suoi scagnozzi.
Camminava
a testa bassa e con le mani nelle tasche dei suoi blu jeans. Non poteva fare a
meno di pensare a quello che era successo a lui ed Evan,
quando frequentavano ancora la prima elementare. Così innocenti, strappati
dalle persone care, uccise davanti ai loro occhi troppo giovani per assistere a quelle scene scabrose.
-Mamma, papà… sono a casa!-
Un bambino angelico dagli
occhi smeraldo fece capolino nella hall della sua
enorme villa e corse in cucina, sicuro di trovare i genitori seduti a tavola,
aspettando che le cameriere servissero l’atteso pranzo.
-Tesoro mio! Com’è andata
oggi scuola?-
-Bene mammina…
oggi la maestra ha dato a me ed Evan una medaglia per
esser stati i più veloci nella gara di corsa a motoria!-
-Sono orgoglioso di te,
bravo!- disse la madre schioccandogli un
tenero bacio.
-Eh bravo il mio figliolo!
Eccellente in tutte le materie… ma vedi di non esagerare che sei soltanto al
primo anno!- Disse scherzosamente il padre,
arruffandogli la capigliatura mora.
-Ahaheddai papà…-
-Dai su. Ora vatti a lavare
le mani che è quasi pronto!-
-Ok…
ah oggi pomeriggio Evan può venire a giocare qui?-
-Certo angioletto, sai bene
che a me non dispiace affatto averlo qui in casa! Ora
va…-
-Si mamma, faccio subito!-
Allegramente il piccolo Oscar
andò di sopra a sistemare la cartella in camera, fece per andare in bagno quando sentì urlare la madre…
-Dereck,
mi avevi detto che con loro la storia era chiusa… PERCHE’ ORA SONO QUI FUORI???-
-Lilia
calmati e sbrigati, va a chiudere in camera Oscar e tu fa
lo stesso… MUOVITI!!!-
Il piccolo sentì la madre
percorrere le scale in velocità e dopo qualche istante le era davanti.
-Mamma, che succede?-
-Niente figliolo, niente di
grave… ora entra su!-
-Ma
io…-
-OSCAR ENTRA!!!!-
Il bimbo si spaventò vedendo
la madre scossa e nervosa, ma obbedì subito e rientrò in camera sua… poi però vide che la madre non lo seguì!
-Mamma non lasciarmi solo!-
-Amore mio io sono vicino a
te, devo fare una cosa e torno subito!-
-Mamma…io ho paura!-
Lilia vide il figlio in
lacrime e si abbassò alla sua altezza, poi prese il suo
dolce viso fra le mani e gli schioccò un tenero bacio sulla fronte.
-Angioletto mio non devi preoccuparti, va tutto bene… Ora chiuditi in camera e
prometto che torno subito da te e ci coccoliamo ok?-
Oscar fece un profondo
sospiro per fermare le lacrime che copiose scesero sulle sue guance arrossate.
-Ok
mamma…io…io ti aspetto!-
-Bravo il mio ometto. Ora va!-
Il piccolo annuì e si chiuse
a chiave in camera, mentre Lilia si nascose tra le scale per sapere che
volevano quegli uomini da suo marito.
-Bene, bene, bene… Caro il
mio Dereck, come te la passi?-
-Shido
cosa vuoi?-
Shido
era un uomo di bassa statura, con capelli grigio-neri, baffi folti e ordinati e
occhi castani tendenti al rosso. Era accompagnato da altri tre uomini: uno era
un energumeno muscoloso e pelato dal nome Yoshi, Kiba era un uomo alto, mingherlino, con capelli lunghi e
verdi raccolti e Meto, un uomo dalla stazza normale,
capelli biondi e occhiali da sole. Tutti, compreso Shido,
portavano una pistola sulla cinghia… Si trattava di
una banda di strozzini.
-Eheheh
nervosetto oggi… Che c’è, non ti piace ricevere visite dai tuoi più cari amici?-
-Voi non siete miei amici! Ti
ho restituito tutti i 500'000 euro che ti dovevo….che altro vuoi?-
SBAM! Yoshi
per comando del capo (non altri che Shido) diede un
pugno allo stomaco di Dereck, che gemette fortemente
per non aver incassato bene il colpo. Lilia gemette a quella visione e subito
si portò le mani alla bocca per non farsi sentire. Tremava e aveva paura per la
sorte del marito, piangeva e non riusciva a smettere, rischiando di farsi
scoprire.
-Senti figlio di puttana, se
mi rispondi di nuovo con quei toni, per te sarà la fine
INTESI? Meto, Kiba…
legatelo su quella sedia!-
I due scagnozzi fecero come
ordinato, Dereck non si ribellò sia per il dolore
lacerante allo stomaco, sia per non creare altri problemi.
-Sono venuto a sapere che tua
moglie lavora alla Capsule & Corporation,
nella sezione dei macchinari che producono armi per la caserma militare… non è
vero?-
Dereck
sbarrò gli occhi, come avevano fatto ad avere tutte quelle informazioni? Anche la diretta interessata ebbe uno shock e rimase paralizzata…
-A quanto noto dal tuo
sguardo dev’essere così! Mi serve tua moglie, deve
farmi da infiltrata… voglio che mi faccia parlare col Dottor Brief, voglio che si unisca a noi per il contrabbando
d’armi!-
-Tsk!
Figurati se quell’animo buono del Dottor Brief accetti simili proposte!-
Altri due pugni al viso
arrivarono al padrone di casa. Dopo pochi secondi Derecksenti il sapore metallico nella bocca e una fitta
fortissima al naso, che senza dubbi era rotto. Il piccolo Oscar nonostante si
fosse chiuso in camera, aveva sentito tutto quanto, compreso
i colpi che il padre incassava e i singhiozzi interminabili della madre.
Oscar con gli occhi stracolmi di lacrime, era disteso sul suo lettino in
posizione fetale, e con le mani tappò le orecchie per non sentir più nulla, ma
quel bambino di soli sei anni non riusciva a fare finta di niente, voleva
difendere il suo papà, voleva far si che la sua mamma
non dovesse soffrire, voleva combattere… ma lui aveva paura ed era normale per
un piccolo ometto come lui, anche perché, diciamocelo, non poteva fare nulla
anche se voleva! Lilia non resistette più e scese le scale in lacrime gridando:
-FERMI BASTA! LASCIATELO
STARE!!!-
-LILIA, TI AVEVO DETTO DI
NASCONDERTI!!!-
-Oh ma guarda chi c’è… quella
gnocca di tua moglie! Mhmhmh…-
-Sentite, lasciate stare mio
marito e farò come avete chiesto!-
-Lilia
no…-
-Bene bene, allora siamo
d’accordo!-
Shido
fece liberare Dereck, ma quando Meto
si era distratto, la vittima gli diede un calcio sulle parti basse
-LILIA SCAPPA!-
La moglie fece per
raggiungere le scale, maKiba
le si presentò davanti, afferrandola per le braccia.
-Dove credi di scappare bel
bocconcino? –
-No lasciami, LASCIAMI!!!-
-LILIA NOOOO!!!-
Dereck
fece per raggiungerla ma l’energumeno gli diede una
ginocchiata sullo stomaco e svenne, poi Meto prese la
pistola e sparò sul cranio del pover uomo, ormai
privo di vita…
-NOOOOOOO DEREEEEECK!!!! MIO DIO!!!-
Oscar si spaventò e andò a
nascondersi sulle scale e quando vide il corpo di suo padre steso a terra…il suo volto era immobile: bocca semiaperta, occhi spenti ma
allo stesso tempo sbarrati e le lacrime non scesero più. Quello che si
definisce uno shock! Il suo corpo non rispondeva, la sua
mente non connesse e tutto il mondo si fermò sul corpo del padre che
giaceva al suolo, privo di vita e inondato di quel disgustoso liquido denso
colore degli stessi occhi che aveva quell’uomo
artefice di tutto! Poi un altro urlo di sua madre lo destò da quella ipnosi e le lacrime ricominciavano a sgorgare dagli
occhi.
-CHE AVETE FATTO?!!! ASSASSINI FIGLI DI PUTTANA!!!!!-
Lilia si dimenava e urlava
arrabbiata e triste, ma poi un leggero colpo al suo stomaco la zittì, facendola
cadere priva di forza sul pavimento, accanto al
marito.
-Ora anche lei ha capito di
che cosa siamo capaci mia signora, le conviene fare ciò che chiedo! Muahahah!-
Shido
rise di gusto e quella risata cominciò a rimbombare nella mente di Oscar, che ancora non ebbe forza di muoversi, come se il
suo corpo fosse paralizzato.
La donna si raggomitolò con
le mani sulla parte dolorante. Dalla bocca fuoriuscì sangue, mentre acide e
pungenti lacrime scesero sul suo volto terrorizzato.
La banda di strozzini fece
per uscire di casa, quando Lilia ebbe la forza di
rialzarsi e di approfittare la distrazione di Shido
per prendere la sua pistola. Tutti e quattro si girarono e videro la donna
sofferente con sguardo pieno di rancore e di rabbia, impugnare la Magnum 475 diretta verso il capo degli strozzini.
-Adesso….t-ti ammazzo, figlio
di….puttana….-
Fece per premere il grilletto quando qualcuno la precedette, colpendola dritta
al cuore. Fu Kiba a sparare. Oscar venne ancora una volta travolto dallo shock.
-Capo ho
fatto male?-
-Tranquillo Kiba, escogiteremo qualcos’altro! Se
lo meritava poverina…. Ahahahahah-
Tutti risero e uscirono come niente
dalla villa.
Oscar per alcuni minuti non
si mosse, facendo rimanere lo sguardo sui suoi genitori che giacevano a terra
in mezzo a quella pozzanghera rossa. Poi le forze gli ritornarono e scese le
scale. Raggiunse i genitori e li fissò ancora, prima di cadere in ginocchio e
gridare disperato. La sua voce risuonava in ogni angolo della villa e pianse,
pianse per molto tempo… minuti, ore, non lo sapeva
nemmeno lui per quanto! Poi si avvicinò alla madre e prese
la pistola che la madre impugnava ancora.La impugnò
con odio, con rancore…rancore per quel bastardo di Shido, odio per sua madre. Sì per sua
madre, perché gli aveva fatto una promessa che non aveva mantenuto. Ha
preferito morire invece che raggiungerlo in camera! Andò verso la cucina e
attraversò i cadaveri di tutti i camerieri, uccisi evidentemente
quando gli assassini entrarono in casa. Raggiunse il lavello e si lavò
le mani, con estrema calma, con molta calma, troppa per un bambino che ha subito così tanta violenza. Andò in camera, prese lo
zaino e mise tutto il necessario, compresa la Magnum
e uscì di casa. Le lacrime scesero ancora e Oscar
correva, correva per una meta precisa. Raggiunse la
periferia della città ed entrò in un piccolo boschetto. Sopra un albero c’era
una piccola casetta di legno e deciso il bambino salì le scalette attaccate al
tronco. Voleva stare solo, voleva piangere in pace,
voleva vendicarsi e avrebbe fatto di tutto! Quando entrò nella casetta, vide in
un angolino un bambino dalla capigliatura rossa
raggomitolato che piangeva.
-Evan…
non dirmi che….-
-Oscar… sei…. tu?-
Oscar non rispose e si
sedette accanto all’amico e insieme piansero.
-Sono passati…. Anche da te?-
Evan
non rispose e fisso i suoi occhi neri su quelli smeraldo del migliore amico ed
entrambi capirono.
All’improvviso il cielo si
oscurò e la pioggia cadde violenta.
Ora
si trovava lì, in quel boschetto, di fronte alla casetta ormai abbandonata da
tempo. Le lacrime cominciarono a scendere a quel ricordo. Si ricordò poi di una
promessa…
-Non ci lasceremo mai! Ci
difenderemo a vicenda e la faremo pagare cara a chiunque osa toccarci!-
-Te lo prometto Evan, non ti abbandonerò mai!-
Si
morse il labbro inferiore e malediceva la situazione! Era cambiato tutto! Dopo
che la polizia riuscì a catturare la banda grazie alla collaborazione del Dott.Brief che incastrò i
malviventi grazie ad un incontro avuto con Shido, i
bambini furono portati in un orfanotrofio e all’età di 13 anni, Oscar ed Evan scapparono raggiungendo la zona malfamata di Orange City (Attualmente
chiamata Satan City). Ebbero un incontro con dei
contrabbandieri e accettarono di fare alcuni lavoretti per loro. Da allora
quella fu la loro vita, spacciare droga e fare contrabbando d’armi, in cambio
di vitto, alloggio e istruzione. Poi quando gli adulti furono arrestati grazie
ad un infiltrato, Oscar eEvan
si nascosero e da allora continuarono l’attività per conto loro. Ora a loro si
erano aggregati un mucchio di ragazzi della stessa età, più grandi e
addirittura più piccoli, riuniti anche grazie a conoscenze avute a scuola!
Dovevano avere anche una vita da studenti, una specie di copertura, altrimenti
molti avrebbero sospettato di loro in città.
Nonostante
ciò Oscar era stanco di tutta questa vita, maEvan aveva decisamente preso troppo la mano, diventando
così il capo dell’organizzazione. Ma ormai era tardi per tornare indietro e gli
serviva la nostra povera Pan per poter fare un colpo
da maestri! Doveva convincerla ad unirsi e ad aiutarli a rubare nella banca di Satan City tutti i soldi che sarebbero serviti a far
dileguare tutti i ragazzi contrabbandieri a cuba! Lì si che avrebbero fatto una vita da re e a ricostruire la
loro vita come si deve, senza terminare la loro attività!Anche Oscar voleva
vivere, stare tra amici e soldi. Solo facendo questo colpo avrebbe riavuto la
fiducia e l’amicizia di Evan
e avrebbero potuto mantenere la loro promessa!
Trunks sapeva dell’esistenza di
questi ragazzi da poco e la cosa non gli piaceva quando
quel giorno vide Pan e Oscar per mano, sia perché era geloso, sia perché quel
ragazzo non gli convinceva e un brutto presentimento pervase la sua mente. Il
lilla raccontò di Oscar a Goten,
Bra e June e quest’ultime riferirono tutto a Pan, che però non volle
credere alla storia, dicendo che se avrebbero detto ulteriori cazzate su di lui, non li avrebbe mai perdonati! Anche
Vegeta sapeva di Oscar grazie alla confessione di Trunks avuta il giorno prima nella gravity
room, e il nostro principe ben presto reagirà!
Salve ed ecco a voi il 7° capitolo. Ringrazio chi ha letto il capitolo
precedente e ringrazio in anticipo chi leggerà e recensirà questo chappy! Non ho avuto alcuna recensione nel capitolo precedente ma spero di poter leggerne ora… Non costringo
nessuno, ma vorrei sapere se la storia piace e ne vale la pena di continuarla
oppure se devo cambiare qualcosa o terminarla qui, perché a me piacerebbe
leggere il parere di voi lettori, sia critiche positive che quelle negative le
leggerò volentieri! =)
UN SALUTO A TUTTI E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CHAPPY xD
BESITOS A TODOS XD
JEXAVEGGY
xD
giochi divertentioltellino, che vedeva spesso
imbrattato del sangue delle vittime.te profonde lasciate dal suo affilatissimo
e
Scusate il lungo periodo di attesa, ma molti impegni mi han
bloccato il percorso di aggiornamento della Fanfiction!
Al momento non riesco a continuare questa storia, perché si è rivelata
complicata per ciò che voglio creare e ultimamente non ho idee chiare su come
continuare, per cui ho deciso di SOSPENDERE la storia… Ho ricevuto molte mail
di lettori che mi han pregato di continuare ma in questo periodo si rivela un
po’ difficile e vi porgo le mie scuse più sincere, ma prometto, e ripeto,
PROMETTO che riprenderò la storia appena avrò sistemato le idee e gli impegni!
Scusate ancora! BESITOS A TODOS!
JEXAVEGGY
P.S.= Questo non significa che non scriverò altre storie, magari
meno complicate e più corte! xD
Spero che mi seguiate nel mio percorso da scrittrice! Baci!