le cronache dei capitani: broken bow di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
Crystal era emozionata : stava per conoscere un mito vivente. Fu lui in persona ad aprirgli la porta quando suonò. Le fece cenno di accomodarsi . Era come se lo era immaginato , solo più vecchio.In fondo ora aveva 80 anni , ma il volto granitico, e la luce nei suoi occhi, erano ancora quelli del giovane capitano che aveva fatto la storia della federazione dei pianeti uniti. Appena entrò un simpatico beagle le venne incontro scodinzolando per annusarla.
”Oh,lei è Aramis figlia del mitico Porthos !”Esclamò Crys accuciandosi ad accarezzarla,ricevendo in cambio un’umida leccata.
”La nipotina.”Precisò Archer.
“Giusto.E’ passato così tanto tempo...”
Il commentò di Crys velò lo sguardo dell’uomo di malinconia. Alla fine dei convenevoli si accomodarono in salotto con il cane accucciato ai loro piedi .
”Allora bella signorina, perchè hai chiesto di vedermi?”
Crystal era effettivmente una giovane molto carina, con i suoi lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri . Aveva uno sguardo vivace e intelligente.
”Mi chiamo Crystal Carlyle e sono una redattrice del gazettino online dell’accademia della flotta astrale. Vorrei fare una tesi di laurea sulla sua missione sull’enterprise e per questo vorrei che mi racontasse il suo viaggio con parole sue.”
Archer annuì :una cadetta che voleva intervistarlo . In molti ci avevano provato e lui aveva sempre cortesemente rifiutato.Non aveva voglia di rivangare quel periodo che gli aveva portato gioe ma anche tanti dolori.
”La missione è oggetto di studio per i cadetti del primo anno.Ma leggerla sui freddi libri di storia è un conto , sentirla dalla viva voce e conoscere il punto di vista del protagonista è un altro .”Continuò Crys.
Archer aveva già un gentile diniego sulla punta della lingua.
“Volentieri !”Rispose invece .
E un nanosecondo più tardi si stava chiedendo perchè lo avesse detto.Come gli era uscita quella parola dalla bocca?
”Fantastico !”Crys ora era eccitata.
”Ecco il mio piano :iniziare dalla prima missione , quella denominata , in codice, “Broken Bow .” Io registrerò il suo racconto, ammiraglio, poi pubblichero la storia sul gazzettino !”
No, no e ancora no,pensò Archer convinto.
”Perchè no, vuoi un te con dei biscottini nel frattempo?”Gli uscì invece di bocca.
Era successo di nuovo ?Possibile . Stava proprio invecchiando , dovevano essere i primi sintomi della demenza senile, si disse mentre andava verso il sintetizzatore aimentare a ordinare la merenda.Tolse le tazzee fumanti dal dispensatore .Le poggiò sul tavolo ,poi lanciò un biscottino ad Aramis.Non le faceva bene , ma la piccola beagle era insaziabile come lo era stato il caro vecchio Porthos.
“Alllora mi racconti...”Lo incoraggiò Crys.
L’avventura era cominciata! |
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Capitolo 2 *** 2 ***
“Nome in codice Broken Bow , dalla località in oklaoma dove precipitò quella navetta klingon inseguita dai sulibani.Immagino lo spavento di quell’agricoltore a cui si parò davanti un individuo enorme,con la faccia ricoperta da creste ossee, che si esprimeva in una lingua sconosciuta.”Attaccò Archer.
”Già , ha mai riflettuto sul fatto che noi umani siamo gli unici privi, di ornamenti facciali : creste, antenne , orecchie a punta o a parabola...chissà perchè !”Borbottò Crys.”Ops , scusi se l’ho interrotta.”
”Figurati.In effetti, avere un aspetto così innocuo alle volte ci fa sentire più dalla parte del giusto di quello che siamo in realtà.”Il suo stesso commento lo fece nuovamente intristire e lo fece riflettere su come lui medesimo era cambiato, nel corso della missione, diventando più duro e assai meno generoso verso gli alieni che aveva incontrato.
”Ammiraglio perchè insistette tanto per riportare a casa quel klingon ferito ?”La domanda di Crys lo risvegliò dai sui cupi pensieri .
”Volevo aiutarlo ? No! La triste verità è che volevo una scusa per partire all’avventura e l’incidente di Broken Bow cadeva a fagiolo. “
”Ma non aveva fatto i conti coi vulcaniani”Replicò la ragazza con un sorrisetto maligno.
”Ahhh! I vulcaniani . Loro erano nei miei pensieri da un bel pezzo .Da quando mio padre morì prima di poter vedere il lancio dell’enterprise che loro continuavano a far rimandare. L’ambasciatore Soval non ha perso l’occasione per provar a farci restare a terra , ma io arrivato a quel punto non sentivo più ragioni .Mi sono battuto come un leone.”
”Ma i vulcaniani qualcosina l’hanno ottenuta ..T’Pol !Vi ha rifilato uno dei loro !Che impressione le ha fatto la prima volta che l’ha vista?”Archer esitò .
Era da un pò che non la sentiva , doveva assolutamente ricordarsi di chiamarla.
”T’Pol è stata a persona , più sensibile, generosa e giusta, che io abbia mai incontrato in vita mia.In parole povere la più umana, e questo ,nonostante, neppure lo sia. Tuttaviala prima volta che la vidi avrei desiderato buttarla fuori a calci dalla mia astronave!”
Perchè diamine stava raccontando a questa ragazzina i suoi sentimenti più segreti , che non aveva mai rivelato a nessun ‘altro? Era come se qualcuno gli avesse iniettato il siero della verità : non riusciva proprio a tenersi qualcosa dentro!
”Non deve essere stato facile per T’Pol addattarsi alla vuta di bordo .”Commentò Crys.
”All’epoca odiavo talmente i vulcaniani per come ci avevano trattati che non mi preoccupai per niente del benessere di T’Pol .Ma ora quando ci ripenso , mi chiedo se mi avessero prorposto la situazione inversa, andare a rappresentare gl iinteressi della Terra a bordo di un ‘ntera nave di soli vulcaniani .Non sarei durto un secondo .Invece lei non ha mai avuto un attimo di cedimento ..per lo meno fino al momento in cui conobbe Porthos....”
Crys scoppiò a ridere mentre si immaginava la scena ! |
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Capitolo 3 *** 3 ***
“Cosa ha provato al decollo, ammiraglio?”
”Curvatura 4 punto 5, una cosa mai tentata prima...” Mormorò Archer perso nei suoi ricordi.
Crys non riusci a trattenere un sorriso divertito.
”Che c’è ?” Chiese Archer incuriosito.
”All’epoca pareva una velocità iperbolica...ma oggi...”
”Oggi cosa , conosci forse astronavi che viaggino a curvatura 9 punto 8?”
Forse Crys le conosceva o forse no.
“Mi diceva di T’Pol , ma non era l’unica aliena a bordo !”Suggerì per sviare il discorso.
”Ah certo :il dottor sorriso !”
”Perchè questo soprannome ?”
”Il suo moto era “ottimismo!", e si produceva in un ghigno che gli attraversava la faccia, letteralmente, da un orecchio all’altro. Cosa che rallegrava o irritava i suoi pazienti ...a seconda delle circostanze.”
“Magari di lui ne parliamo più avanti. Mi parli invece del suo incontro con la sua nemesi : Silik!”
”Il klingon aveva riguadagnato coscienza , ma era confuso e i sulibani arrivarono a rapirlo. Furono momenti concitati: fissavo le pareti dell’infermeria e mi pareva acquistassero vita, animandosi. Ancora non sapevo che quei sulibani erano stati geneticamente modificati , e possedevano dei superpoteri. Loro si presero il klingon , mai o mi presi uno di loro. E fu così che scoprì il loro segreto: manomissioni genetiche che venivano da un altra epoca , dal futuro ...” Archer si bloccò di colpo.”Non posso parlarti di queste cose il file delle guerre temporali è ancora secretato.”Avrebbe dovuto tacere su tutto quello che riguardava i sulibani della cabala, il loro capo, l’uomo nell’ombra, e il marinaio Daniels. Probabilmente aveva anche sbagliato a nominare le guerre temporali,da quel momento in avanti la sua bocca sarebbe stata sigillata. Inutile dire che dopo aver formulato quel pensiero nella sua mente ne era già stata cancellata ogni traccia.”Ricordo che in quell’occasione ho avuto il primo vero scontro con T’Pol. Forse sono stato troppo duro nei suoi confronti , ma all’epoca non la conoscevo. Non sapevo che fosse una persona leale e fidata. Ho dovuto estorcele le informazioni minacciandola di rinchiuderla in cella.”
”Ma grazie a lei avete raggiunto Rigel 10. Come è stato mettere piede per la prima volta su un mondo alieno?”
”Insolito .” Archer chiuse gli occhi come se volesse isolarsi da tutto ciò che lo circondava e riuscirea riportare alla memoria i ricordi di decenni orsono.”Rammento sopratutto gli odori ...un misto tra quelle spezie così penetranti e gli escrementi degli animali esotici. Ma anche i colori ...così vividi.Sopratutto quelli delle ragazze farfalla... donne camaleonte che estrofletevano la loro lingua per cibarsi di farfalle.Non ricordo cosa ho pensato di loro sul momento ma mi ha colpito la loro bellezza e il fatto che venissero sfruttate per fare spettacolo .Chissà forse erano delle schiave.Ma l’incontro più insolito che ho fatto è stato con lei :la bellissima e insieme raccapricciante Sarin!” |
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Capitolo 4 *** 4 ***
“Oh certo, Sarin, il capo della resistenza interna ai sulibani. Poverina...che morte assurda.” Commentò Crys.
Archer si sentì raggelare. Nessuno a parte poche persone all’interno della federazione aveva accesso a queste informazioni. Quella ragazza non era chi diceva di essere, ormai questo era certo.Fissò le sue pupille celesti e per un attimo gli parve che cambiassero colore incupendosi. Ma che sciocchezze gli passavano per la testa? La vecchiaia era davvero una brutta bestia!
”Il risultato del vostro raid su Rigel X fu che lei rimase ferito.” Continuò Crys.
Archer si tasto istintivamente la gamba che era rimasta colpita.”Niente di grave. Quando mi risvegliai il mio primo pensiero fu che T’Pol avesse fatto ritorno a San Francisco anzichè continuare la missione. Ma non l’aveva fatto. Credo sia stato quello il momento in cui ho capito che potevo fidarmi di lei. L’inizio della nostra collaborazione.”
”Il suo aiuto è stato fondamentale nel ritrovare i sulibani che avevano rapito il klingon !” Concordò Crys.
“E’ stato un lavoro di squadra. Ma di sicuro senza T’Pol sarebbe stato molto difficile.”
”Quando lei e Trip vi siete lanciati al recupero del Klingon con una navetta che a malapena sapevate pilotare, non avete pensato che rischiavate la vita?”
”Era una cosa che avevamo messo in conto. Per me in particolare, l’unica cosa che contava, era portare a termine la missione. Anche a costo della vita. Lo dovevo a mio padre. Lui aveva perso la sua ...”
”E fu in quella circostanza che, per la prima volta incontro l’uomo nell’ombra...”
”Crystal per favore, ti ho già spiegato che di questo non posso parlarne.” La rimproverò Archer.
Lei abbassò lo sguardo. Pareva sinceramente rammaricata. Ma lo era...o era semplicemente una recita? Un guaito venne a salvare la situazione. I due umani si voltarono a osservare la bocca del bealgle, esageratamente spalancata, che esibiva i dentini bianchi e aguzzi tra le fauci rosa.
”L’abbiamo annoiata, sbadiglia.”Commentò Crys divertita.
”La povera Aramis ha bisogno di muoversi un pò.”Concordò Archer alzandosi.
”E’ vero si è fatto tardi, forse ho un pò abusato della sua gentilezza con tutte le mie domande indiscrete.” Crys lo stava facendo di nuovo. Fingeva di sentirsi in colpa.”Potremo riprendere l’intervista domani ?”Chiese con occhi supplichevoli.
Lui si trovò a lottare contro se stesso. Da una parte gli pareva di aver detto anche troppo, dall’altra la ragazzina lo incuriosiva e voleva saperne di più su di lei.
“Io credo ...credo che potresti farti viva all’ora del te. Sono stanco di berlo da solo. Voglio dire Aramis gradisce i pasticcini , ma pare che il tè non rientri nei suoi gusti .” Si arrese infine.
Dopo quella battuta Crystal se ne era andata e Archer anzichè provare sollievo per essersi liberato dall’intrusa osservò come la casa pareva vuota e triste. Non vedeva l’ora che venisse il giorno dopo per liberarsi di quei ricordi che opprimevano la sua anima. Se fosse una cosa saggia l’avrebbe deciso in seguito! |
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