Sword of Destiny: Il Destino di uno spadaccino

di Mikegue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Dopo aver recuperato una delle armature in pelle dell'armeria, un mantello nero con cappuccio che gli copre gran parte del viso e due delle spade forgiate dall' armaiolo del villaggio. Henzo parte in direzione del Castello del Re. Ma, poco prima di uscire dal villaggio, viene fermato da una donna.

-Se il Re ti ha convocato, significa che è qualcosa di importante. Tieni- Esclama, porgendogli qualcosa.

-Porta questo con te: è un dono da parte del villaggio! Così anche mentre non sarai qui con noi, ti saremo comunque vicini- La donna, dopo aver dato una specie di ciondolo all' uomo corre all'interno del villaggio senza dare il tempo all' uomo di ringraziarla.

Dopo aver indossato il ciondolo appena ricevuto, lo spadaccino si rimette in cammino. Lungo la strada, avverte la terra tremare e poco dopo di nuovo quel boato, guardandosi intorno, nota nubi di fumo provenienti da diverse direzioni. Accorgendosi che la situazione sta peggiorando sempre più, l'uomo si dirige verso il castello aumentando il passo.

Giunto al castello, trova un ragazzino ad aprirgli la porta:

-Prego, entra! Ti stanno aspettando nel salone- Esclama il ragazzino inchinandosi allo spadaccino

Senza dire alcuna parola, l'uomo si dirige verso il salone dove lo stanno aspettando una ventina di soldati tutti armati di spade, alabarde e ogni genere di arma, subito dopo, il gruppo viene raggiunto da Re che con viso cupo, inizia a spiegare il motivo di quella riunione:

-Grazie a tutti di essere qui. Vi starete chiedendo il perché vi ho radunati tutti qui, con così tanta urgenza. Ma probabilmente vi sarete accorti anche voi di quello che sta succedendo. Ancora non sappiamo se quello che sta succedendo sia provocato da un attacco di qualcuno che vuole conquistare il Regno. Dalle informazioni che ho ricevuto direi, che chiunque sia sta mirando a noi. Vorrei che alcuni di voi si mettessero in cammino alla ricerca di una donna: è anziana e saggia. La sua conoscenza forse ci potrà giovare. Non ho idea del dove si trovi ora. Si dice che viva fuori dal Regno da diversi anni, per l'esattezza nelle terre neutrali- Spiega il Re

-E chi di noi dovrebbe andare? e poi cosa sono queste terre neutrali?- Domanda uno dei guerrieri.

-Fammi finire! Queste terre neutrali sono un luogo pieno di pericoli in quanto terre di nessuno. Si dice che lì viva la peggior gente: emarginati, criminali, e non so cos'altro, per questo ho radunato voi che siete considerati i migliori guerrieri del Regno! Vorrei che formiate un gruppo di almeno cinque persone, il resto starà qui nel Regno per proteggerlo in caso di attacchi-

Dopo aver ascoltato in silenzio le parole del Re, Henzo si fa avanti tra il gruppo esclamando con tono deciso:

-Andrò io, non mi interessa chi verrà con me, ma se questo servirà a darci una mano a scoprire cosa sta succedendo e magari a fermarlo, andrò io, non mi interessa chi verrà con me, chiunque vuole venire è ben accetto, comprendo che potrebbe essere una missione senza ritorno, ma non mi va di restare qui a guardare mentre le nostra gente muore! Se nessun altro vuole venire andrò da solo!-

Il resto dei guerrieri, stupiti della riposta dello spadaccino, resta in silenzio a scambiarsi sguardi, quando, una voce proveniente da in fondo al gruppo esclama:

-Verrò anche io, se proprio dobbiamo morire tanto vale farlo per una buona causa!- Esclama con determinazione quello che sembra essere ancora un ragazzino vestito con una lunga veste che copre gran parte del viso.

-Tu mi sembri ancora un ragazzino, non ti sembra una cosa un po' troppo grande per te?- Domanda il Re.

-No! E poi l'altra notte la mia famiglia mi è stata portata via da queste cose, quindi cos'ho da perdere ora?!- Esclama il ragazzo stringendo i pugni dalla rabbia.

-Oh mi dispiace! Come ti chiami?-

-Alex!- Esclama il ragazzo.

-Bene, qualcun'altro si vuole unire a loro due?- Domanda il Re fissando il resto del gruppo.

Nessun' altro sembra farsi avanti. Vedendo la codardia del gruppo, il Re li congeda all' istante facendoli tornare tutti al loro villaggio, tutti eccetto Henzo ed Alex.

-Siete solo in due, siete sicuri di voler andare lo stesso? Sapete che potreste anche non fare più ritorno, vero?- Domanda il Re con tono preoccupato.

-Si! Non possiamo restare con le mani in mano, e anche a costo della nostra vita troveremo quella donna e la riporteremo qui!- Esclama Henzo deciso.

-Bene quindi è deciso! Domani vi metterete in viaggio. Il mio servo vi darà una mappa delle terre, così vi sarà più semplice arrivarci. Domani mattina verrete accompagnati alla mia armeria personale dove potete prendere tutto ciò che vi serve. Ora potete andare, vi aspetto qui domani mattina al sorgere del sole!- Spiega il Re

Tornato al suo villaggio, Henzo viene accolto dalla sorellina che gli salta subito contro abbracciandolo.

-Fratellone sei tornato!- Grida la bambina piena di gioia.

Non sarà facile per lo spadaccino dire alla sorellina che deve partire per un viaggio da cui potrebbe non fare più ritorno. 

Avvicinandosi a lei la abbraccia.

-Si sorellina- Sussurra l' uomo.

I due entrano in casa, dove i genitori dell' uomo discutono seduti al tavolo. Appena vedono entrare il figlio, iniziano a tempestarlo di domande, al quale l'uomo risponde cercando di stare sempre sul vago, non sentendosela di informare la famiglia del compito ricevuto.

Le sera stessa dopo che la sorella è andata a letto, decide di mettere al corrente la famiglia dell'incarico ricevuto da Re.

-Il Re ha bisogno di me, insieme ad altri devo partire alla ricerca di una donna. Il viaggio potrebbe essere pericoloso, per quello il Re ha chiamato me ed altri guerrieri Non so quanto starò via, ma non vi preoccupate per me so badare a me stesso e poi vado per il bene vostro e quello del Regno. Per favore non ditelo a Virginia! Non voglio che si preoccupi per me è ancora piccola- Spiega con espressione cupa.

-Figlio mio quanto ti capisco, in passato sono stato un abile spadaccino anche io. Se hai ereditato la mia determinazione  nulla ti farà cambiare idea, quindi non posso fare altro che augurarti buona fortuna! So che te la sai cavare ma stai attento comunque, non sai cosa ti aspetta la fuori- Esclama il padre.

La madre, disperata, abbraccia il figlio scoppiando in lacrime.

-Mamma tranquilla, ti prometto che tornerò!- Esclama Henzo cercando di tranquillizzare la madre.

I tre restano a discutere tutta la sera, fino a quando, vedendo che ormai si è fatta tarda notte, Henzo va a dormire pronto per mettersi in cammino al sorgere del sole.

Appena i primi raggi di luce entrano dalla finestra, il ragazzo si alza preparando rapidamente tutte le cose da portarsi con sé, quando alla porta della stanza entra la piccola Virginia.

-Fratellone! Te ne vai e nemmeno mi saluti?- Domanda la bambina strofinandosi gli occhi ancora assonnata.

-Tranquilla tornerò presto- Risponde lo spadaccino sforzandosi di sorridere.

La ragazza diventa improvvisamente seria.

-Ieri era ho sentito tutto, stavo andando a prendere un bicchiere di acqua quando ti ho sentito parlare con mamma e papà- Esclama lasciando scappare una lacrima.

-Ehi piccola, non mi succederà nulla, ti prometto che tornerò presto sai bene che sono forte e poi come faccio a stare lontano dalla mia adorata sorellina?- Risponde Henzo prendendo in braccio la sorella.

-Ok fratellone ti aspetterò! Cerca non farti male- Esclama la bambina abbracciandolo.

Dopo aver preparato tutto l'occorrente, salutato tutta la famiglia e tranquillizzato la sorella, Henzo si mette di nuovo in cammino verso il castello, dove insieme ad Alex è atteso dal Re.

Giunto davanti ad esso, vede Alex seduto davanti al portone.

-Ciao Alex, vedo che sei già qui anche tu- Osserva Henzo salutando il ragazzo.

-Si sono arrivato poco fa, ti ho aspettato prima di entrare-

-Sei pronto per questa avventura?- Domanda lo spadaccino

-Sinceramente non lo so! So solo che non posso tirarmi indietro!- Esclama il ragazzo con tono colmo di rabbia.

-Entriamo!-

Una volta entrati, vengono accolti dal Re, seguito da alcuni suoi servi:

-Bene vedo che siete venuti entrambi! Ora i miei uomini vi accompagneranno nell' armeria. Prendere tutto quello che volete, tutto quello che troverete all'interno di essa è lì per voi- Spiega il Re.

-Io non ho bisogno di nulla, con me ho già tutto quello che mi serve- Esclama Alex.

-D'accordo come vuoi...tu Henzo invece?-

-Anche io ho già la mia roba ma un occhiata la do comunque- Risponde lo spadaccino incamminandosi verso l'armeria, sotto la guida di uno dei servi.

Agli occhi dell'uomo, l'armeria del Re sembra infinita in confronto a quella del suo villaggio: svariati tipi di armi occupano ogni spazio delle pareti, molteplici manichini con ogni tipo di armatura invadono la stanza. Lo spadaccino, si sofferma a guardare una spada, dall' aspetto insolito rispetto a quelle viste finora, la lama è di un colore tendente al nero, con varie incisioni dorate lungo la lama, l'elsa avvolta da filamenti di color oro e nero con alcune piccole sfere rosse che si intravedono appena.

-Bella quella spada eh?! Quella non è stata forgiata qui, viene da un Regno molto lontano, diciamo che è come un bottino di guerra- Spiega il Re entrando nell'armeria.

L'uomo, posa la spada al suo posto.

-Aspetta! Se vuoi quella prendila pure, tanto qui si riempie soltanto di polvere come tutto il resto poi, e per una tale spada sarebbe uno spreco, non trovi?-Esclama il Re.

-Allora prendo solo questa- Esclama Henzo impugnando la spada.

-Sicuro di non avere bisogno di altro?-

-Si, come ho detto prima ho tutto quello che mi serve, e con questa ho anche una buona arma. Direi è più che sufficiente-

-Bene! Allora se siete pronti, vi consegno la mappa e potrete mettervi in viaggio- Esclama il Re chiamando uno dei servi, il quale si appresta a consegnare la mappa ai due ragazzi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ricevuta la mappa delle terre confinati al Regno, i due ragazzi guidati dal servo del Re, vengono riaccompagnati nella sala dove  hanno ricevuto l'incarico.

-Ora dovreste avere tutto ciò che vi serve ma nel caso queste cose non siano sufficienti, lungo il cammino troverete diversi villaggi, i quali mi devono ancora dei favori. Ogni tanto fermatevi a dare un occhiata ad essi, lì potrete riposare e sfamarvi, potrete pagare con questi. Ora andate e state attenti, troverete due cavalli appena fuori di qua, prendeteli pure- Spiega il Re lanciano due sacchetti contenenti monete d'oro.

Dopo aver recuperato ogni cosa, Henzo e Alex lasciano il castello pronti a partire.

-Aspettate! Prendete questo, è solo un ritratto ma potrebbe rendervi più semplice la ricerca, almeno avete un idea di che faccia abbia- Spiega uno dei servi consegnando un pezzo di carta con ritratto il volto della donna.

Ricevuto il foglio, i due salgono a cavallo e si mettono in marcia.

A poche ore di marcia dal Castello, lungo la strada, notano qualcosa di simile ad un bosco alla loro sinistra, l' aspetto è insolito a confronto di quelli visti finora: sia il tronco che le foglie degli alberi sono di un azzurro-verde, con diversi fiori bianchi grandi come una mano.

-La mia gente dice che lì dentro vivano degli spiriti che proteggono il bosco rendendolo sempre così, indipendentemente dalla stagione. Si pensa che questa sia la loro terra, sono vari i boschi simili a questo qui nel regno eppure nessuno ha mai visto questi spiriti, per questo è considerata solo una leggenda- Spiega Alex osservando quelle piante.

-Ce n'è uno anche vicino al mio villaggio, o meglio c'era prima che venisse inghiottito in una di quelle misteriose voragini- Esclama lo spadaccino.

-Nel mio villaggio è successa la stessa cosa ad una parte del villaggio, precisamente dove viveva l'anziano a capo di esso-

-Si! sembra che nella notte ne appaiano ovunque, ma nessuno sa come. Dobbiamo sbrigarci a trovare quella donna-

Quando i due riprendono la marcia, una piccola sfera luminosa poco più grande di una noce, colpisce il cavallo dello spadaccino facendolo crollare a terra.

-Andatevene!- Grida una voce proveniente dal bosco seguita d altre piccole sfere luminose che si scagliano contro i due buttandoli a terra.

-Chi siete? Ce ne stavamo andando prima che colpiste il mio cavallo- Esclama Henzo impugnando la spada.

-Chi siamo non non sono affari vostri! Qui non siete i benvenuti quindi ripeto, andatevene!-

-Senza il cavallo non possiamo, appena si riprende ce ne andiamo tranquilli!- Spiega Alex.

Un essere, dalla pelle biancastra e dalle orecchie a punta, esce da uno degli alberi bel bosco e avvicinandosi al cavallo, con un semplice tocco, lo fa rialzare.

-Ecco il vostro cavallo, ora andatevene e dimenticatevi di questo posto. Se ne fate parola con qualcuno sarà peggio per voi!- esclama la creatura scomparendo di nuovo.

Senza dire altro, Henzo e Alex, lasciano in fretta il posto in sella ai propri cavalli.

-Secondo te quello era uno degli spiriti del bosco?- Domanda Henzo,

-Non lo so, da quello che mi è sempre stato raccontato dovrebbero essere creature gentili ed pacifiche, ma quello mi è sembrato tutt'altro che così, ci ha pure attaccati- Risponde il ragazzo.

-Probabilmente quello che sta succedendo deve averli fatti infuriare, non è da loro attaccare in quel modo-

-Cos'altro troveremo vittima di questi eventi?-

-Più tempo passa e più tutto questo si estenderà-

-Muoviamoci a trovare quella donna prima che sia troppo tardi allora!- Esclama lo spadaccino aumentando il passo.

Una volta che il bosco svanisce alle spalle dei due, un immensa distesa di terra, apparentemente priva di vita, si mostra davanti a loro.

-Che dici la attraversiamo o cerchiamo di aggirarla?- Domanda Alex guardando Henzo.

Quest'ultimo, senza dare alcuna risposta, si lancia verso la distesa come se non ci fosse altro modo per attraversarla, Alex vedendo il compagno di viaggio deciso ad attraversare quella distesa, lo segue senza far storie.

I due, si ritrovano all'interno di qualcosa molto simile ad un deserto, con l'unica differenza che in questo posto, al contrario di un vero e proprio deserto, sono presenti piccoli corsi di acqua che si mostra talmente limpida che a malapena è visibile, i quali, per quanto piccoli, sono sufficienti a dissetare i passanti e gli animali che viaggiano con essi. 

Mentre i cavalli si dissetano, anche Henzo e Alex si concedono una sosta per riposarsi un po'. Dato che in quel posto non sembra esserci nulla, e ormai la sera è prossima, i due avventurieri decidono di passare la notte lì e dopo aver sistemato tutte le cose, ci si accampano.

All'alba della mattina seguente, la terra trema di nuovo svegliando i due avventurieri.

-Un'altra scossa!- Esclama Henzo stringendosi i pugni.

-Diventa sempre più frequente- Osserva Alex.

Dato che ormai si sta facendo mattina, i due raccolgono tutte le loro cose prima di riprendere il viaggio. Quando la loro attenzione viene attirata da delle grida di donna, Henzo seguito da Alex,  si dirige a gran velocità verso di esse, ritrovandosi davanti ad un gruppo di banditi intento ad aggredire una donna stesa a terra.

-Fermi lì!- Grida Henzo estraendo la spada.

I banditi, notando i due appena arrivati, abbandonano la donna  dirigendosi verso di loro.

-Alex tu pensa alla donna, a loro ci penso io- Esclama lo spadaccino preparandosi allo scontro.

Proprio nel momento in cui Henzo si prepara ad attaccare i banditi, accade qualcosa che lascia impressionati tutti, il gruppo di banditi vengono agganciati da strane radici sbucate dal terreno e vengono tirati all'interno della terra scomparendo senza lasciare alcuna traccia, lasciando Alex e lo spadaccino increduli.

La donna ringrazia i due ragazzi per il loro aiuto.

-Cosa volevano da te quei banditi?- domanda lo spadaccino aiutando la donna a rialzarsi.

-Volevano questo- Spiega la donna mostrano uno strano amuleto d'oro simile ad una zampa come un occhio al centro.

-Perché lo volevano?- Domanda Alex,

-Non lo so, forse pensano che valga molto ma onestamente non lo so, era di mia nonna quindi non saprei proprio cosa pensare- Spiega la donna osservando lo strano amuleto.

-Capisco, perché ti trovi in questo posto?- Domanda lo spadaccino.

-Sto andando a trovare una vecchia amica in un villaggio poco dopo questa distesa-

-Non ti conviene girare da sola, come hai visto puoi essere aggredita da banditi-

-Lo so, ma purtroppo non c'era nessuno che poteva accompagnarmi e dovevo assolutamente andare dalla mia amica...Sapete ci terrei a vederla almeno l'ultima volta-

-Ultima volta? Perché per l'ultima volta?- Domanda lo spadaccino confuso.

-Lei soffre di una grave malattia e dicono che non ci sono cure per essa, quindi non si sa quanto tempo gli resta da vivere prima che la malattia la porti via da questo mondo- Spiega la donna mettendosi a piangere.

-Ti accompagneremo noi! Non è proprio sulla nostra strada ma una deviazione possiamo anche farla, giusto Alex?- Esclama Henzo.

-C-certo perché no? Poi così puoi arrivare da lei senza incontrare pericoli- Risponde il ragazzo sovrappensiero

-Grazie ragazzi, siete troppo gentili! Spero di non essere un peso per voi-

-Figurati...Mettiamo in marcia ora però!-

Dopo aver aiutato la donna, i due decidono di accompagnarla al villaggio in cui si trova l'amica ormai condannata.

Sotto le indicazioni della donna, i tre arrivano al villaggio dopo qualche ora viaggio, giunti lì, notano che è per la maggior parte danneggiato,

-Cos'è successo qui?- Domanda lo spadaccino.

-Questo villaggio è stato per molto tempo preso d'assalto dai banditi, lo hanno praticamente svuotato- Spiega la donna.

-E la gente ha lasciato che l'intero villaggio venisse ridotto in questo stato?-

-Non proprio, hanno sempre cercato di difenderlo, ma i banditi erano sempre troppi mentre la gente pronta a combattere era sempre meno, le perdite subite hanno fatto perdere le speranze alla gente-

Alcune frecce si piantano nel terreno ai piedi del trio,

-Voi chi siete? Perché siete qui?- Domanda una giovane voce proveniente da una delle torri all'entrata del villaggio.

-Non siamo qui con cattive intenzioni, abbiamo solo accompagnato questa donna a trovare un amica malata- Spiega Henzo.

-Come sappiamo che non non state mentendo e che non volete saccheggiarci?-

-Secondo te siamo così sciocchi da saccheggiare un intero villaggio in tre?-

-Veramente non sareste i primi! Abbiamo imparato che non ci dobbiamo fidare di nessuno, nemmeno di chi viene qui da solo!-

-Senti, noi non vogliamo farvi nulla di male, abbiamo solo accompagnato questa donna-

-E chi sarebbe?-

-L'abbiamo trovata nella distesa poco distante da qui mentre veniva aggredita da dei banditi, era diretta qui per trovare una sua amica malata, hai detto che non potete fidarvi nemmeno della gente che viene qui sola, quindi deduco che siete stati attaccati anche da individui singoli, per cui perché non ci spieghi meglio-

-Esatto, è stata una donna, o meglio quella che pensavamo fosse una donna-

-In che senso pensavate fosse una donna?-

-Semplice, è arrivata qui come se fosse una normale donna in cerca di lavoro, ma dopo qualche giorno che era ospite qui al villaggio si è mostrata per quello che era realmente, e potete vedere voi stessi ciò che è successo!- Spiega il ragazzo di guardia.

-Quindi è stata lei a rendere il villaggio in questo stato?- Domanda lo spadaccino incuriosito.

-Si, abbiamo scoperto che non era una donna, ma bensì un demone o un mostro, chiamatelo come volete, con un semplice gesto ha fatto uscire dal terreno delle radici con le quali ha distrutto tutto ed eliminato tutti quelli che hanno provato a fermarla-

Nel frattempo, mentre Henzo e Alex sono distratti a parlare con il ragazzo di guardia al villaggio, la donna che era con loro, senza farsi notare ha lasciato il gruppo scomparendo.

-Ehi, dov'è andata?- Domanda lo spadaccino notando che la donna è scomparsa-

-Bravi avete portato qui quella donna senza nemmeno sapere chi fosse e ora l'avete persa, ora trovatela se non volete morire qui!- Esclama il ragazzo irritato. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-La troveremo!- Risponde seccato lo spadaccino.

Henzo e Alex, si dividono alla ricerca della donna,

-Ehi tu lassù! Qual'è la casa in cui si trova una donna che sta male?- Grida Alex verso il ragazzo di guardia.

-Vi ho già detto che non c'è nessuna donna che sta male qui, o meglio non più-

-In che senso non più?- Domanda Alex riflettendo su quelle parole,

-Nel senso che l'unica che stava male è morta ormai da tre giorni. Comunque la sua casa è quella là infondo- Spiega il ragazzo indicando una vecchia casa dall' altra parte del villaggio.

-Forse so dov'è- Sussurra Alex dirigendosi verso quella casa.

Giunto davanti ad essa, Alex trova Henzo fermo davanti alla porta, con lo sguardo basso,

-E' tardi ormai, la sua amica se n'è andata giorni fa-

-Lo so, me lo ha appena detto il ragazzo-

-Lei è qui?- Domanda Alex,

-Si è dentro insieme ad alcuni parenti della donna morta- Risponde lo spadaccino.

Mentre i due aspettano che la donna esca, qualcosa li colpisce alla testa facendogli perdere i sensi.

Quando riprendono conoscenza, si ritrovano di nuovo nella distesa, esattamente nel punto in cui hanno incontrato la donna per la prima volta.

-Cos'è successo?- Domanda lo spadaccino tenendosi la testa dolorante,

-Non lo so, ricordo che abbiamo accompagnato al villaggio fuori da questa distesa la donna che abbiamo salvato e mentre eravamo là qualcosa ci ha colpiti alla testa- Spiega Alex confuso,

-Guarda, ci sono solo due tipi di impronte e sembrano le nostre, provengono dal punto in cui ci siamo fermati per la notte, come se da qui non ci siamo più spostati, nessuna traccia di altre persone- Osserva Henzo fissando il terreno.

-Sono sicuro di non essermelo solamente sognato-

-No non può essere stato solo un sogno, ricordo le stesse cose quindi o abbiamo fatto lo stesso sogno, o non era solo un sogno- esclama lo spadaccino cercando spiegazioni.

Dopo aver cercato di spiegazioni su ciò che è appena successo, non trovando risposte, si preparano a rimettersi in viaggio verso il villaggio in cui i due sono sicuri di essere stati, ma proprio mentre si mettono in marcia la terra trema di nuovo, questa volta con una forza maggiore, tale da aprire diverse crepe nel terreno.

-Peggiora sempre di più, recuperiamo le nostre cose e ripartiamo subito!- Esclama lo spadaccino correndo verso i cavalli.

Mentre i due proseguono il viaggio, qualcosa si avvicina rapidamente ai due volando a bassa quota,

-Attento!- Grida Alex estraendo due pugnali dalla borsa legata al fianco.

Con un rapido scatto, il ragazzo balza sulla creatura decapitandola con un colpo,

-Cos'era quello?- Domanda lo spadaccino arrestandosi.

-Guarda, a prima vista sembrerebbe un falco, ma è troppo grande, un comune falco mediamente è un terzo di questo, poi osserva bene le piume, hanno delle sfumature rosse, insolite per questo tipo di creatura- Spiega Alex osservando il corpo della bestia.

-Vedi che conosci molte cose nonostante la tua età- Esclama Henzo sorridendo.

-Dopo la morte della mia famiglia sono rimasto solo con mia sorella di sei anni e mia nonna ormai troppo anziana per occuparsi di noi, così ho dovuto arrangiarmi imparando a cacciare per sfamare tutti- Spiega Alex con aria seria.

-Oh, mi dispiace averti fatto tornare brutti ricordi- Si scusa Henzo.

-Non ti preoccupare- Risponde il ragazzo salendo di nuovo sul cavallo.

Senza dire altro, lo spadaccino e il ragazzo proseguono il cammino.

Dopo quasi un ora di viaggio, giungono alle porte del villaggio, il quale, si mostra completamente diverso da quello visto dai due, qui, a differenza di prima, ogni edificio è in uno stato ben curato, con nessun difetto, i segni delle battaglie presenti in quello visto dai due, sembrano non essere mai esistiti, come se questo villaggio avesse vissuto sempre nella più totale tranquillità, tanto da far sorgere dei dubbi allo spadaccino:

-Alex, sicuro che abbiamo preso la strada giusta? Non è che ci siamo sbagliati?-

-No nessun errore, la strada è la stessa, è solo questo posto che è diverso-

Vedendo un uomo di guardia all'ingresso del villaggio, Henzo chiede informazioni sul villaggio, tramite queste, si scopre che questo villaggio non è mai stato attaccato, e da secoli oramai, gli abitanti vivono in armonia e senza alcun problema.

-Per caso negli ultimi giorni è arrivata qui una donna con degli abiti strappati?- Domanda lo spadaccino.

-E' arrivata una donna un paio di giorni fa, la figlia del capo villaggio, ma aveva tutt'altro che gli abiti strappati, anzi indossava abiti talmente eleganti e raffinati che è un miracolo vederne di tali da queste parti- Spiega l'uomo di guardia.

-Niente, se questa è la figlia del capo villaggio non può essere la stessa- Sussurra Henzo guardando Alex.

-No, non credo, probabilmente ce la siamo solamente sognata- risponde con tono pensieroso Alex.

-Eccola è lei, quella che viene verso di voi- Esclama la guardia indicando una donna che si sta avvicinando verso i due.

Una donna dalla pelle rossastra, lunghi capelli neri raccolti in una treccia, vestita con un lungo abito azzurro con svariati ricami dorati, probabilmente fatto con un materiale simile alla seta, si avvicina ai due,

-Benvenuti, io sono Fay, la figlia del capo villaggio, se volete fermarvi c'è una locanda qui nel villaggio proprio accanto a casa mia-

Dopo essersi presentata, ed indicato la strada per la locanda, la donna se ne va, una volta uscita dal campo visivo dello spadaccino e di Alex, un forte odore di bruciato viene avvertito dai due, e non solo da loro;

-Al fuoco! Al fuoco!-

Dalla parte opposta del villaggio, sembra essere scoppiato un incendio, i due avventurieri, si precipitano sul posto in caso qualcuno avesse bisogno di una mano, ma giunti lì, non trovano nessuno, un enorme alone nero, dall'aspetto simile ad un cerchio, invade gran parte dell' area esterna al villaggio. All'interno di esso, sembrano esserci soltanto vari resti carbonizzati di cose o forse persone, difficile da definire in quelle condizioni.

-Chissà cos'è successo qui- Riflette a bassa voce lo spadaccino.

-E' stato il Guardiano, egli ci protegge dalle forze malvagie, ogni volta che qualcuno di malintenzionato si avvicina al villaggio lui lo ferma utilizzando i suoi poteri-

-Il Guardiano? Chi sarebbe?- Domanda Alex incuriosito.

-Secondo la leggenda protegge queste terre dalle forze del male, nessuno ha mai visto chi o cosa sia, per molti è solo una leggenda, ma c'è chi dice di averlo visto e che è un enorme uccello rosso, c'è per fino chi lo venera come una divinità al punto di creargli un monumento nel bosco a sud qui vicino- Spiega un uomo avvicinandosi alle spalle dei due avventurieri.

-Un enorme uccello rosso che incenerisce qualsiasi cosa...Una fenice quindi- Riflette Alex.

-Si potrebbe essere, ma nessuno lo sa con certezza- Esclama l'uomo.

-Come fa una creatura di quel tipo passare inosservata?- Pensa dubbioso lo spadaccino.

-SI pensa possa assumere un diverso aspetto, in modo da nascondersi tra noi e tenerci sotto controllo senza che ce ne accorgiamo-

-Se vi va di unirvi a noi, domani mattina portiamo delle offerte al suo santuario per ingraziarlo-

-D'accordo saremo dei vostri- Esclama Alex.

-Solo una cosa, non portate armi con voi, potrebbe non gradirle- Esclama l' abitante del villaggio.

Lo spadaccino, insieme ad Alex restano per qualche ora a farsi raccontare di quel Guardiano dall' uomo, giunta la sera, raggiungono la locanda dove precedentemente hanno prenotato due stanze, una a testa.

La mattina seguente, una donna vestita con un lungo abito, tenendosi coperto il volto entra nella camera dove si trova Alex, che in vista alla visita al santuario, si sta preparando.

-Tu chi sei?- Domanda Alex vedendo la donna entrare.

-Chi sono io non ha importanza, ma chi sei tu si, perché fingere?- Domanda la donna,

-Non so di cosa stai parlando, sono di fretta quindi vattene-

-Lo sai bene invece, cosa penserebbe Henzo se scoprisse chi sei veramente?

-No non puoi essere tu...Si può sapere cosa ci fai qui e cosa vuoi da me?- Esclama Alex irritandosi.

-Voglio che torni a casa, sai bene che non ti è mai stato dato il permesso di partire ma te ne sei fregata ed ora eccoti qui, in viaggio con uno sconosciuto e una falsa identità, non credevo ti riducessi così e pensare che eri la mia allieva preferita. Hai tre giorni per decidere, o torni al tuo villaggio o il tuo compagno di viaggio scoprirà tutto, pensaci bene!- Esclama la donna andandosene.

Nel frattempo, Henzo lascia la sua stanza per dirigersi, assieme ad Alex, verso il gruppo pronto per portare le offerte al santuario.

Vendendo il ragazzo pensieroso, lo spadaccino gli domanda subito cos'ha, ma il giovane si limita a rispondere che ha solamente dormito poco nella notte e che non è nulla di grave.

-Andiamo che ci stano aspettano- risponde Henzo appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.

Dopo essersi uniti al gruppo che li stava attendendo al centro del villaggio, si mettono in marcia verso il Santuario eretto in onore del Guardiano.

Giunti sul luogo, si ritrovano davanti ad un enorme statua raffigurante un uccello avvolto dalle fiamme, attorno ad esso, come per delineare il luogo diverse colonne con un fiamma in cima, formano un cerchio attorno alla statua.

-Eccoci qui, nostro signore, vi portiamo questi doni in segno di riconoscimento per l'aiuto che ci date, vi preghiamo di accettarli- Esclama uno degli uomini posando un grosso cesto pieno di viveri ai piedi della statua, seguito da altri uomini che fanno lo stesso.

-Ora andiamocene, meglio che non ci trovi qui quando viene a prendere i doni- Sussurra un anziano del gruppo.

-Cosa succede si ci trova qui?- Domanda Henzo.

-Non lo sappiamo, ma se non si è mai mostrato a nessuno probabilmente significa che non vuole esser visto-

L'anziano fa un segno con la mano e tutto il gruppo inizia ad allontanarsi dal santuario dirigendosi di nuovo al villaggio.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Tornati al villaggio, incontrano di nuovo la figlia del capo villaggio:

-Chi si rivede, com'è andata l'uscita con il gruppo?- Domanda la donna-

-Tutto bene, è stato interessante vedere il santuario- Risponde lo spadaccino.

-Immagino che non siate stati così fortunati da vedere il Guardiano-

-Purtroppo no- esclama Alex.

-In pochi lo hanno visto, o meglio, lo hanno visto nella sua vera forma, però molti potrebbero averlo incontrato anche senza saperlo e chissà, forse pure voi lo avete incontrato- Spiega la donna allontanandosi.

-Aspetta, come potremmo averlo incontrato?- Domanda il ragazzo riflettendo sulle parole della donna.

I due restano senza una risposta a quella domanda, potrebbero aver incontrato il guardiano senza nemmeno rendersene conto.

-Chissà cosa intendeva- Esclama pensieroso lo spadaccino.

-Probabilmente voleva dire che si è nascosto nel villaggio assumendo l'aspetto di un comune abitante- Riflette Alex.

-Mah, sì può essere, ma è impossibile accorgersene-

-Comunque Guardiano o no è ora di ripartire, il viaggio è ancora lungo!- Esclama lo spadaccino.

Tornati alla locanda, incontrano di nuovo la donna, ferma a parlare con il proprietario del posto.

-Fay aspetta! Tu sai chi è?- Domanda Alex.

La donna, osservandoli, invita Alex a seguirla:

-Ragazzino vieni con me-

Alex, inizialmente non sembra molto intenzionato a seguire la donna ma dopo averci pensato un attimo, decide di seguirla.

Il ragazzo segue la donna, la quale non si degna di una parola per tutto il tragitto. Giunti davanti ad una casa posta nel punto più a sud del villaggio, la donna lo invita ad entrare:

-Entra ragazzino, io e te dobbiamo parlare- esclama la donna fissando il ragazzo.

Dopo esser entrato, il ragazzo resta in piedi e fissare le pareti della casa.

-Tu sembri molto interessato al mistero che c'è dietro il Guardiano di questo villaggio, ma se fossi in te non chiederei troppo a riguardo, l'aspetto che assume per nascondersi tra la gente deve restare un segreto, credo che tu sappia cosa significa fingere di essere qualcun'altro no?- Esclama la donna fissando il ragazzo.

-Io? Beh penso che se lui non vuole far sapere chi è realmente avrà i suoi motivi- Risponde Alex con tono teso.

-E sentiamo qual'è il tuo motivo?- Domanda la donna sorridendo.

-C-cosa?- Il ragazzo a quella domanda si irrigidisce di colpo.

-Dai su sai bene a cosa mi riferisco, conosco il tuo segreto dal momento stesso che tu e il tuo amico avete messo piede nel villaggio, mi stupisce il fatto che lui non si sia ancora accorto di niente-

-Come fai a saperlo?!- Domanda Alex alzando il tono.

-Ahhhh quanto siete ingenui voi mortali, certe volte mi chiedo ancora cosa vi proteggo a fare-

-Mortali? Aspetta quindi tu sei...-

-Il Guardiano? Il protettore del villaggio? Si, nonostante ho assunto sembianze simili alle vostre la mia pelle resta più rossastra in confronto alla vostra ma a quanto pare nessuno si è mai accorto- Spiega Fay.

-E perché ti stai rivelando proprio a me?- Domanda Alex.

-Perché anche tu hai un segreto che non vuoi che venga rivelato, quindi so che non rivelerai mai la mia vera identità, se non vuoi che io faccia lo stesso con te cara Alexandra!-

Sentendosi chiamare con quel nome, Alex resta senza parole, al di fuori del suo villaggio nessuno la conosceva, nessuno eccetto Fay che, a quanto pare, conosce ogni persona che mette piede all'interno di questo villaggio.

-Ragazzina, perché fingi di essere un ragazzo? Sei una semplice ragazzina, quindi non sarebbe più semplice essere te stessa?- Domanda la donna.

-No, se il Re avesse saputo cos'ero realmente non mi avrebbe mai lasciato partire e non mi andava di restare a guardare con le mani in mano quello che sta capitando- esclama Alex sbattendo le mani sul tavolo.

-Ed Henzo? Hai intenzione di prenderlo in giro per tutto il tempo?-

-No... Ma ho paura di dirgli la verità, paura che non si fidi più di me e non mi voglia più con lui- Spiega Alex abbassando lo sguardo.

-E' meglio se glielo dici, prima o poi lo scoprirà da solo e fidati, sarà peggio, se sarai tu a dirglielo potrà perdere fiducia in te, quello è vero, ma come pensi che la prenderebbe se dovesse scoprirlo da solo? Considera che il vostro viaggio sarà ancora lungo, credi che non scoprirà mai la verità?-

-So che è meglio che io glielo dica ma ho troppa paura per farlo-

-Affronta le tue paure ragazzina!-

-Lo farò! Ma non ora...- Esclama Alex.

-Ti do una settimana di tempo, dopo di che farò in modo che lui lo scopra, in questa settimana verrò con voi tanto qui non hanno bisogno di me-

-E lasci il villaggio senza protezione?-

-Ragazzina sei ancora troppo ingenua, qui non hanno mai avuto realmente bisogno di me, voi siete i primi a metterci piede dopo diversi secoli, ho fatto credere di proteggere questo posto solo per il gusto di farmi venerare, tu non immagini nemmeno quanto sia bello vedere dei semplici mortali pregarmi di fornirgli una protezione in cambio delle loro offerte- Spiega Fay sorridendo.

-Quindi ti stai solo prendendo gioco di questa povera gente!-

-Oh andiamo dai, non mi sto prendendo gioco di loro, gli do solamente ciò che vogliono, anche se non ne hanno bisogno, il fatto che faccio finta di proteggerli è solo per divertirmi un po'-

Passano ore, le due restano lì a parlare tra loro, ignorando tutto il resto, ognuna ora sapeva i segreti dell'altra, entrambe minacciano di rivelarli pur sapendo che nessuna delle due lo farà veramente.

Avvicinandosi la sera, Henzo inizia ad essere in pensiero per Alex, che si è allontanato insieme a quella donna da ormai diverse ore, così decide di andarli a cercare.

Dopo aver girato tutto il villaggio, vede Alex uscire da una delle case, cercando di attirare la sua attenzione, lo spadaccino fa cenno al ragazzo, ma questo sembra non accorgersi di nulla e immerso nei suoi pensieri, si dirige verso la locanda.

Henzo, notando il comportamento di Alex, inizia a sospettare che all interno di quella casa sia successo qualcosa al ragazzo, così cerca di raggiungerlo in fretta per assicurarsi che stia bene e per capire cos'è successo là dentro.

Giunti alla locanda, i due si preparano a cenare, ma Alex sembra non avere la minima intenzione di tenere una conversazione con lo spadaccino, passando la maggior parte del tempo immobile a fissare il cibo senza nemmeno toccarlo.

Henzo, vedendo il compagno di viaggio in quello stato, gli allunga un piatto:

-Domani dobbiamo ripartire, ti conviene mangiare qualcosa per essere in forze-

-Non ho fame- Esclama il ragazzo.

-Che succede? Da quando sei uscito da quella casa hai qualcosa che non va, se ti va di parlarne sono qui- Spiega lo spadaccino.

-Sono solo in pensiero per alcune cose, scusa ma non mi va di parlarne...- Risponde il ragazzo alzandosi dal tavolo.

-Come preferisci, se cambi idea sai che ci sono-

-Ok, ora vado in camera mia a riposarmi, ci vediamo domani mattina-

Mentre il ragazzo si allontana dal tavolo per dirigersi nella propria camera, una donna entra nella locanda, Fay, la donna che sembra complicare il viaggio di Alex.

-Che piacere vedervi, so che domani partite- esclama la donna.

-Si, ci siamo fermati anche troppo e abbiamo ancora molta strada da fare, partiremo al sorgere del sole- Spiega lo spadaccino.

-Capisco, spero che Alex ti abbia già detto tutto-

-Veramente non mi ha detto nulla, cosa dovrebbe avermi detto?- Domanda Henzo.

-Ma come Alex non glielo hai ancora detto? Eppure ne abbiamo discusso oggi a casa mia-

Alex, preoccupato che la donna possa rivelare ad Henzo il suo segreto, la ferma:

-Non farlo!-

-E perché no? Non credo che ad Henzo dispiaccia avere una compagna di viaggio in più, poi la compagnia di una donna penso gli possa far piacere, non trovi?- Esclama Fay sorridendo.

Alex, compreso che la donna farà sul serio, senza dire altro si dirige nella sua stanza chiudendosi dentro.

Con la donna nel gruppo, per Alex diventerà sempre più difficile mantenere il segreto, consapevole che ciò potrebbe fargli perdere la fiducia di Henzo, ma consapevole che se non sarà lei stessa a dire allo spadaccino la verità sarà proprio quella donna a farlo.

La notte sembra non passare mai per Alex, tutte le paure invadono la sua mente.

-Henzo deve sapere la verità prima che quell essere possa peggiorare la situazione, ma come? Ormai siamo in viaggio da diversi giorni, se ora gli dico chi sono veramente mi rimanderà a casa ne sono certa, ma se lo scopre per colpa sua? Cosa succederà? Glielo devo dire!-

Appena si iniziano a vedere le prime luci dell'alba, Alex raggiunge la stanza di Henzo, e dopo qualche minuto ferma davanti ad essa a cercare le parole giuste, bussa alla porta.

-Entra- Esclama l'uomo dall'altra parte della porta.

Una volta dentro, trova lo spadaccino che sta sistemando le proprie cose per la partenza.

-Ti devo parlare- Esclama con una voce rauca.

-Che succede? Dimmi pure-

-C'è una cosa che ti devo dire e dovrei averlo fatto il giorno stesso della nostra partenza, ma per paura non l'ho fatto-

-Paura di cosa?-

-Che tu non mi volessi in questo viaggio-

-E per quale motivo?-

-Perché non sono chi ti ho fatto credere di essere- Spiega la ragazza abbassando lo sguardo.

-Aspetta cosa stai dicendo? Domanda lo spadaccino interrompendo ciò che faceva.

-Non mi chiamo Alex e non sono nemmeno un ragazzo, il mio vero nome è Alexandra e come puoi capire dal nome sono una ragazza, vengo da un villaggio fuori dal vostro regno, mi sono unita a questa missione perché anche io come voi, voglio fermare quello che sta succedendo, non solo il vostro regno è preso di mira, ma bensì anche tutte le terre vicine-

-Tu hai viaggiato con me mentendomi per tutto il tempo? Capisco la tua paura e le tue motivazioni, ma se mi dicevi subito la verità sarebbe stato meglio, comunque non ho intenzione di mandarti via, ho visto di cosa sei capace quindi continueremo il viaggio insieme, ma solo ad una condizione, niente più mentire, ok?-

-Ok...Ti chiedo di nuovo scusa, spero che non ti sia arrabbiato per questo-

-Arrabbiato no, deluso si, comunque è quasi ora di partire, recupera le tue cose, ci vediamo tra venti minuti di sotto- Risponde Henzo riprendendo a recuperare le proprie cose.

La ragazza, rinsavita dal fatto di essersi tolta un peso così grande con risultato positivo, torna nella propria stanza per recuperare le proprie cose, ma lì trova Fay ad aspettarla:

-Oh ragazzina vedo che alla fine glielo hai detto, ti facevo più codarda, vabbé in ogni caso non ho più motivo di venire con voi quindi me ne resterò qui a ricevere i doni di questi sciocchi mortali- Esclama la donna lasciando la stanza come nulla fosse.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Dopo che la donna si è allontanata, Henzo e Alexandra recuperano le ultime cose e si preparano a ripartire. Una volta lasciata la locanda, riprendono il loro viaggio verso le terre in cui si dovrebbe trovare l'anziana donna.

Passata qualche ora dopo che i due hanno lasciato il villaggio, vengono fermati da una nuova scossa di terremoto.

-Chissà se ce la faremo a fermare tutto questo- Sussurra la ragazza.

-Dobbiamo! Nelle nostre mani c'è il destino di tutte queste terre! Non possiamo permetterci di fallire!- Esclama Henzo.

-Lo so, ma non sappiamo nemmeno se sopravviveremo all'interno di quelle terre, sai bene cosa si dice su di esse.-

-Si lo so, so bene quanto sia pericolo avventurarsi là dentro, ma se quella donna è l'unica a sapere come fermare tutto questo, la dobbiamo trovare a qualsiasi costo!-

-Ci servirebbe aiuto, in due non so fino a che punto potremmo farcela-

-Hai visto anche tu al castello, nessuno vuole rischiare la propria vita soprattutto sapendo di dover entrare in quelle terre-

-Nessuno di quelli che erano presenti là forse, ma come sappiamo che nessun altro in giro voglia aiutarci a fermare tutto ciò?- Domanda Alex.

-Si, probabilmente qualcuno ci sarà, ma avranno le capacità necessarie ad aiutarci?-

-Vi posso aiutare io! Attraverso le mie conoscenze posso trovarvi qualcuno che fa al caso vostro, per il momento verrò con voi se me lo permettete- Esclama una voce alle spalle dei due.

Alex riconosce subito quella voce, e appena si gira, un enorme uccello infuocato atterra a qualche metro dai due assumendo di nuovo le sembianze di donna, Fay.

-Cos'era quello?- Domanda lo spadaccino non credendo a quello che ha appena visto.

-Cos'è, ti sorprende che posso cambiare aspetto? O non sapevi chi ero realmente?-

-Quindi sei tu il Guardiano di quel villaggio?- Domanda stupito.

-Credevo che la tua amica te lo avesse detto, ma a quanto pare ha mantenuto il segreto come gli chiesto, comunque c'è qualcuno che vi aspetta al confine est del regno vi guiderò io se non vi dispiace- Spiega la donna.

-Ma ci allungherà il viaggio di parecchi giorni!- Esclama lo spadaccino.

-Pensi che non lo sappia? Ma avrete bisogno di lui e delle sue conoscenze sul campo di battaglia. Saprete anche combattere, ma siete ancora deboli e quello che troverete in quelle terre vi può annientare con estrema facilità nelle vostre attuali condizioni-

-E' un guerriero così abile?- domanda Henzo.

-Così abile dici? In tutti questi secoli nessuno è mai riuscito a batterlo, nessuno eccetto sua sorella Taaryn, lei ha armi in grado di scalfire qualsiasi materiale!- Spiega la donna.

-Ho capito bene? Hai detto secoli? quindi è come te?- Domanda Alex.

-Oh no, nessuno è come me, così come nessuno è come loro, noi tutti siamo unici!- Spiega sghignazzando Fay.

-Sono Guardiano anche loro?-

-Guardiani è un termine che usate solo voi mortali, noi quattro non siamo Guardiani, così come non siamo Dei e non siamo mostri nonostante il nostro aspetto, semplicemente siamo creature che vivono su questa terra da molti più tempo di quanto voi miseri mortali potete immaginare, e nonostante i nostri poteri siamo immensi preferiamo non usarli e vivere nell'ombra!-

-Perché stai raccontando questo a noi?-

-Semplice! perché quello che sta succedendo non ci piace quindi abbiamo deciso di aiutarvi, e se la causa di tutto questo e ciò che temiamo che sia allora nemmeno se radunaste tutti i più abili guerrieri di ogni regno riuscireste a fermarlo!-

-Voi sapete cosa causa tutti questi disastri e non fate nulla per fermarlo?!- Esclama lo spadaccino con tono colmo di rabbia.

-Pensi sia così semplice? Anche noi abbiamo dei limiti!-

-Almeno spiegaci qual'è la causa di tutto questo!- Grida Henzo alzando la voce.

-Vi spiegherà tutto la persona che stiamo raggiungendo, quindi ora muoviamoci!- Spiega Fay incamminandosi verso Est.

Lo spadaccino non tollera l'atteggiamento di superiorità della donna, ma consapevole che il suo aiuto potrebbe essere indispensabile per fermare questi disastri, si limita a seguirla senza fare troppe storie.

I due ragazzi viaggiano per giorni guidati dalla donna, fino a quando giungono ad un piccolo villaggio in rovina.

-Voi proseguite per questa strada, io devo fermarmi qui a cercare una cosa, appena l'avrò trovata vi raggiungo. Andate e non perdete tempo!- Spiega la Guardiana.

Lo spadaccino insieme ad Alex proseguono il viaggio seguendo le indicazioni di Fay, la quale si è fermata la villaggio in rovina.

Lungo il cammino, i due vengono fermati da un gruppo di banditi.

-Dateci tutto quello che avete, armi comprese!- Grida uno di loro.

-Scordatevelo!- Esclama Henzo estraendo la spada.

I Banditi, vedendo che i due non hanno nessuna intenzione di cedere le proprie cose, si lanciano verso di loro attaccandoli, Alex con un rapido scatto ne stende gran parte senza fatica, mentre il resto del gruppo si scaglia contro lo spadaccino, che sembra reggere tranquillamente lo scontro.

Mentre sono occupati a difendersi dal gruppo di predoni, qualcosa colpisce alle spalle Henzo, trafiggendogli una spalla. Lo spadaccino in preda al dolore scaglia fendenti ovunque nel tentativo di allontanarli colpendone diversi.

Una ragazza dai capelli neri, con uno sguardo gelido, approfitta della ferita inferta allo spadaccino e gli ruba la sacca per poi sparire a gran velocità.

-Alex ferma quella donna!- Grida l'uomo. Ma è inutile, la ragazza è tenuta occupata dal resto dei banditi dei quali, nonostante la sua agilità, sembra non riuscire a liberarsi.

Varie lingue di fuoco colpiscono i banditi polverizzandoli.

-Possibile che non posso lasciarvi soli senza che finite nei guai?- Esclama una voce proveniente dal cielo. Fay atterra riassumendo le solite sembianze umane.

-Una donna correva verso il villaggio distrutto con questa in mano, se non sbaglio è vostra- Spiega la donna lanciando la sacca vicino ai piedi dello spadaccino.

-Sei pure riuscito a farti colpire alle spalle, e tu saresti quello che dovrebbe salvare questi regni?-

-Hai visto quanti erano! In due è difficile difendersi. Comunque quella donna ci ha rubato la mappa- Spiega Henzo controllando nella sacca.

-Ora come troviamo quella donna?!- Domanda la ragazza.

-Quella mappa è inutile...Mi hanno appena informato che la donna che state cercando è morta anni fa, quella che ora si spaccia per lei non è altro che un impostora, non vi servirà a nulla andare d lei- Spiega Fay.

-Allora come facciamo a capire come fermare tutto questo?!-

-Attraverso la nostra conoscenza, vi ho già detto che vi aiuteremo poi non penso che su questa terra ci sia qualcuno che conosca più cose di noi. Tanto meno un misero umano!-

-Prima di tutto dovete incontrare gli altri tre miei simili, per così dire. Ognuno di loro vi fornirà aiuto in parte, ma solo l'aiuto di tutti quattro sarà sufficiente a darvi una speranza, singolarmente non siamo nulla, né possiamo fornirvi le conoscenze sufficienti- Spiega la Guardiana.

-Portaci da loro, ve ne prego!- Supplica Alex.

-Vi posso accompagnare solo da uno di loro, da Denholm, vi sto già portando da lui. Dagli altri due non vi posso accompagnare, mi dispiace-

-Sai almeno dove possiamo trovarli?- Domanda lo spadaccino.

-E' ovvio! Noi sappiamo sempre dove ci troviamo, diciamo che abbiamo una specie di collegamento tra di noi-

Allora perché non ci porti anche dagli altri?- Domanda insistentemente Alex.

-Ve l'ho detto non posso! Mi spiego meglio. Diciamo che noi quattro nonostante il nostro legame siamo in contrasto tra noi. Ognuno di noi rappresenta un elemento: Fuoco,Terra, Acqua e Aria. Ognuno di noi ha scelto di vivere in un luogo più consono all'elemento che rappresenta. Come potrete capire, non possiamo avvicinarsi a determinati luoghi, infatti è un caso che io sia in grado di accompagnarvi da Den, fortunatamente era uscito dal suo territorio e quando gli ho detto di voi ha deciso di aspettarvi al confine, in modo da accompagnarvi da lui- Spiega la donna.

-Denholm rappresenta l'acqua quindi?- Domanda Alex riflettendo sulle parole della Guardiana.

-Si! Lui vive su una piccola isola all'interno di un grande lago, lì la maggior parte dell'anno piove, e le correnti attorno all'isola impediscono di accedervi. Gli abitanti di quell'isola vivono isolati dal resto del regno, servendosi solamente delle risorse presenti sull'isola-

-Quindi se al momento non si trovasse in giro non saremmo in grado di raggiungerlo?-

-Esatto, nessuno è mai riuscito a raggiungere l'isola, non esiste alcun mezzo in grado di superare le correnti che la circondano-

-Nessuno ha mai provato a lasciarla?-

Perché mai dovrebbero? Lì non corrono nessun percolo, hanno tutto quello di cui hanno bisogno per sopravvivere. Non vedo alcun motivo per andarsene- Spiega Fay.

-E nessuno è mai stato curioso di scoprire cosa c'è al di fuori di essa?-

-No! Sanno benissimo che qui fuori i pericoli sono in ogni angolo quindi preferiscono restare lì sotto la protezione di Den-

-Sanno chi è realmente?-

-Si, è l'unico di noi ad aver rivelato la sua vera identità alla propria gente, pensate che vive in mezzo a loro, ovviamente nella sua forma umana, per così dire-

-Ragazzino prima di ripartire fammi vedere quella ferita- Ordina la donna indicando la spalla di Henzo

-Sei stato fortunato, la ferita è profonda ma nulla di grave, posso guarirla in un attimo, ma ti avviso brucerà parecchio-

-Fai pure, posso sopportarlo!- Risponde lo spadaccino.

La Guardiana, avvicinando una mano alla ferita, dalla quale emana una lieve luce arancione, la richiude lasciando al suo posto, una piccolissima cicatrice.

-Tra un giorno o due non si vedrà più niente. Ora però non perdiamo altro tempo, Den ci sta aspettando!-

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Henzo, Alex sempre sotto la guida della Guardiana Fay riprendono il viaggio verso il punto d'incontro stabilito con Denholm.

-Tra pochi giorni saremo sul posto, per questa notte ci conviene fermarci alla locanda qui vicino. Avete bisogno di riposo- Esclama Fay.

-Si in effetti lo scontro di oggi ci ha affaticati parecchio, una bella dormita ci farà più che bene- Esclama Alexandra.

-Bene! Allora per questa notte ci fermeremo lì, penserò io a tutto. Voi pensate solo a rimettervi in forze, domani partiremo presto-

Giunti alla locanda, Fay prenota tre stanze. Henzo e Alex esausti si dirigono subito nelle loro, mentre la donna resta a parlare con il locandiere.

La mattina seguente, la donna sveglia i due avventurieri, avvisandoli che un altro intero villaggio è stato raso al suolo.

Ricevuta la notizia, lo spadaccino e la ragazza restano qualche minuto in silenzio.

-Dobbiamo trovare un modo per fermare tutto ciò! Non sappiamo quanto tempo ci resta prima che l' intero regno venga cancellato.- Esclama lo spadaccino.

-Muoviamoci a raggiungere Den, lui è l'unico in grado di aiutarvi o meglio a prepararvi in vista di ciò che vi aspetterà- Spiega la Guardiana.

-Allora andiamo! Non perdiamo altro tempo, se lui è in grado di aiutarci allora dobbiamo raggiungerlo al più presto-

-Aspettate! A quanto pare sta venendo lui qui- Esclama Fay.

-Non ci doveva aspettare al confine?- Domanda Alex.

-Sì! Ma è successo qualcosa di grave, per questo sta venendo lui e sembra che non sia il solo!-

-Chi altro sta venendo qui?- Domanda lo spadaccino.

La Guardiana non fa nemmeno in tempo a rispondere al giovane che una voce femminile li interrompe.

-Eccovi qui! Mi avete fatto attraversare mezzo mondo per trovarvi!-

-Siamo nei guai!- Esclama una misteriosa donna dalla pelle pallida e lunghi capelli neri.

-Taaryn che succede?- Domanda Fay.

-Lo hanno risvegliato!-

-E' impossibile! Lo abbiamo sigillato quasi mille anni fa e nessuno eccetto noi conosce il modo di spezzare quel sigillo-

-E' quello che credevamo anche noi, ma a quanto pare qualcuno ha trovato il modo per spezzarlo, e ora anche se non è al pieno dei suoi poteri è libero, è lui la causa di tutti questi disastri!- Spiega Taaryn.

-Come lo fermiamo? Ormai sono trascorsi troppi anni dal nostro ultimo combattimento, non so se siamo ancora in grado di fermarlo- Esclama la Guardiana.

-Il mio metallo è l'unico in grado di ferirlo quindo costruirò delle armi per questi due ragazzini, con l'addestramento di Den potrebbero essere in grado di affrontarlo insieme a noi. Questa volta creerò qualcosa che lo fermerà per sempre!- Spiega la donna.

Un uomo dall'aspetto robusto e pieno di cicatrici, lunghi capelli celesti bussa alla porta della stanza in cui si trovano i due ragazzi insieme alle Guardiane.

-Eccomi, scusate il ritardo. Taaryn vi avrà già spiegato tutto, no? Io sono Denholm, Fay vi ha già parlato di me. Voi due verrete con me sulla mia isola, dove io e Taaryn faremo diventare dei guerrieri imbattibili, così potrete aiutarci a fermare nostro fratello!-

-Fratello?!- Domanda Alex stupita.

-Sì, noi in origine eravamo cinque, andavamo tutti d'accordo fino a quando Shikokin ha scoperto di essere il più debole tra noi. Sentendosi inferiore si è allontanato da noi per cercare di migliorare. Nei secoli la sua brama di potere lo ha consumato al punto di fargli perdere la ragione, l'ultima volta che lo abbiamo incontrato ha provato ad annientarci rischiando di spezzare l'equilibrio di questo pianeta. Per evitare ciò abbiamo dovuto sigillarlo all'interno di un antico tempio con delle speciali catene forgiate da Taaryn, catene talmente resistenti che nessun materiale può spezzarle.-

-Se nulla può spezzarle com'è possibile che ora sia libero?- Domanda Henzo.

-Non lo sappiamo nemmeno noi, sembra che qualcuno abbia trovato un punto debole nel metallo di Taaryn, anche se sembra impossibile-

-Henzo, tu sei uno spadaccino, giusto? Vedo anche che possiedi una delle spade di Taaryn, posso vederla?- Domanda Den.

-Certo, eccola- Esclama lo spadaccino allungando l'arma al Guardiano.

-Come immaginavo, ora capisco come puoi maneggiarla così facilmente- Esclama Den spezzando la lama con due dita.

-Era una semplice lama da cerimonia, con quella non saresti stato in grado di ferire nessuno. Taaryn forgerà qualcosa di più adatto a te e alla tua amica. Ora ci conviene andare, vi porterò io in volo sull'isola- Esclama il Guardiano uscendo dalla stanza.

-Bene! Dunque io tornerò al villaggio, voi andate con lui, Taaryn vi raggiungerà presto- Spiega Fay.

I due ragazzi guardandosi intorno notano che Taaryn se n'è già andata, dopo aver recuperato le proprie cose lasciano la locanda, dove, fuori da essa li sta aspettando Den, trasformatosi in un enorme drago celeste.

-Salite sulla mia schiena e tenevi stretti. Arriveremo in un attimo all'isola.- Esclama il drago.

Dopo diversi minuti di volo, i due ragazzi a cavallo del Guardiano giungono su un' isola circondata da correnti d'acqua che spingono verso l'esterno di essa impedendo a chiunque di raggiungerla.

-Siamo arrivati!- Esclama Denholm atterrando su un enorme roccia grande quasi quanto metà isola.

-Henzo se vuoi puoi fare un giro dell'isola, inizieremo l'addestramento appena arriverà Taaryn con l'attrezzatura, tu Alexandra invece vorrei che mi mostrassi il tuo stile di combattimento se non è un problema- Esclama il Guardiano.

-Ok- Si limita a rispondere la ragazza.

Appena lo spadaccino si allontana dal gruppo, Den riassume di nuovo le sembianze umane pronto ad osservare Alex, la quale estrae due pugnali lanciandosi a gran velocità contro l'uomo.

La ragazza sferra svariati colpi velocissimi contro il Guardiano, che però sembra riuscire a fermarli muovendo semplicemente una mano.

-Tutto qui quello che sai fare?- Domanda Den.

-Non vorrei farti male- Risponde la ragazza sorridendo-

-Fare male a me? Hai visto cosa sono, non credere che quei giocattoli che tieni in mano possano ferirmi, ci vuole ben altro!-

-Vedremo!- Esclama la ragazza sferrando colpi sempre più rapidi.

Il Guardiano, parando ogni colpo senza il minimo sforzo esamina la ragazza, notando qualcosa di familiare in quei movimenti.

-Ok, può bastare! Da dove vieni ragazzina? Ho già visto questo stile di combattimento in passato- Osserva l'uomo.

-Preferisco non parlarne- Risponde bruscamente la ragazza.

-Non sei fiera delle tue origini, vero?-

-Per niente! Se anche la mia gente morisse non me ne importerebbe nulla! Obbligarci già da bambini a combattere per sopravvivere, eliminare ogni bambino maschio come se fosse un oggetto difettoso, privarsi di una vera e propria famiglia. Si può chiamare vita questa?!- Esclama la ragazza alzando la voce.

-Ognuno dovrebbe scegliere il proprio stile di vita e seguire la propria strada- Spiega il Guardiano.

-Beh noi non possiamo scegliere! Chiunque si oppone alle regole della nostra gente viene punito! Io ho appena diciassette anni e sono già condannata a morte! Per questo ho deciso di unirmi ad Henzo in questo viaggio. Non ho nulla da perdere e la mia vita è già segnata.- Spiega la ragazza in lacrime.

-Tu ragazzina vivrai, aiutaci a fermare nostro fratello e noi aiuteremo te! Anche se non lo ammetterà mai piaci a mia sorella Fay, sono diversi secoli che evita gli umani ma ha visto qualcosa in te che l'ha spinta a rivelarsi. Tu hai qualcosa di speciale ragazzina e Fay l' ha visto, non come ma hai conquistato mia sorella, nonostante il suo cuore freddo. Sii sempre forte e pronta a lottare per ciò in cui credi-

-Ci proverò! Non so cos' abbia visto Fay in me ma non credo di avere nulla di speciale, sono una semplice ragazzina scappata di casa- Esclama la ragazza asciugandosi le lacrime.

-Sbagli! Mia sorella non sbaglia mai, se ha visto qualcosa in te, non so cosa ma qualcosa c'è! In ogni caso Taaryn sta arrivando, sarà meglio che vado a chiamare il tuo amico- Spiega il Guardiano saltando giù dalla roccia.

Dopo averlo intento a girovagare per il villaggio, il guardiano riaccompagna lo spadaccino in cima alla roccia, dove vengono raggiunti da Taaryn che mostra al gruppo tutta l'attrezzatura appena precedentemente forgiata.

-Inanzi tutto sappiate che, ora come ora, non riuscirete ad utilizzare queste armi dato che a causa del metallo con cui sono forgiate, pensano molto più di una qualunque altra arma. Ma non temete dovrete semplicemente abituarvi a maneggiarle. Per questo vi allenerete qui su, così non ci sarà nulla ad ostacolarvi. In una settimana dovreste già padroneggiare a sufficienza quest armi, se così sarà allora vi forgerò le armi che vorrete, ma per ora accontentatevi di queste!- Spiega la donna porgendo le armi ai due ragazzi.

-Ci sono pure delle armature fatte appositamente per il vostro addestramento, sono più leggere delle armi ma possono proteggervi da ogni colpo così non rischiate di farvi male-

-Vi allenterete contro di me prima così imparate a maneggiarle e quando sarete in grado di farlo inizierà il vero e proprio addestramento e quello lo dovrete fare insieme a lei, e vi assicuro che con lei sarà dura!- Spiega Den.

-Basta parlare! E' ora di iniziare ad addestrare questi due umani- Esclama Taaryn sedendosi lontano dal resto del gruppo.

-Ok, impugnate le vostre armi e cercate di colpirmi meglio che potete!- Ordina il Guardiano mettendosi le mani dietro alla schiena.

Henzo impugnando la spada, si accorge subito di non essere in grado di muoversi a proprio piacimento, sferrare fendenti con quella spada si dimostra al quanto complicato e perde a presa della spada varie volte lanciandola in ogni direzione.

Alex, a differenza dello spadaccino, non si trova in difficoltà nell'utilizzare le sue armi, ma si trova in difficoltà a causa dell'armatura che gli limita i movimenti.

Entrambi ci mettono il massimo dell'impegno a padroneggiare le nuove armi ma gli sforzi iniziano a pesare sui due ragazzi e dopo un paio di ore si accasciano a terra stremati.

-Basta così! Per oggi può bastare, non dovete sforzarvi troppo, potete riposarvi in una delle case qui al villaggio, ce ne sono alcune disabitate se volete potete sistemarvi lì!- Domani vi verremo a chiamare noi-

I due ragazzi, congedati dai due Guardiani, scendono dalla roccia e si dirigono al villaggio per riposare e passare la notte.

Giunti al villaggio, vengono accolti da uno degli abitanti che li accompagna alla loro casa.

 

-Benvenuti! Vi accompagno alla casa che Den vi ha affidato, potrete starci per tutta la vostra permanenza sull'isola- Spiega l'uomo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Il mattino seguente, i due ragazzi vengono svegliati dal Guardiano.

-Ragazzi basta dormire! Dovete riprendere l'allenamento...Mia sorella ci sta aspettando, abbiamo deciso di dividervi. Mentre tu Henzo ti allenerai con me, Alex andrà con Taaryn. Per tre giorni procederemo in questo modo e al scadere di questi ci scambieremo. Così non perdiamo troppo tempo e potremo lavorare meglio con entrambi- Spiega Denholm.

-Come mai questo cambio improvviso?- Domanda lo spadaccino.

-Siamo appena stati informati da fratello Torrad che Shikokin sta architettando qualcosa che potrebbe portare molti guai. A quanto pare anche mentre era sigillato ha avuto modo di farsi nuovi e potenti alleati, ma la cosa peggiore è che questi sembrano uscire dalle spaccature apparse nel terreno!-

-Cioè escono dal terreno?- Domanda la ragazza.

-Non proprio. Probabilmente quelle spaccature potrebbero nascondere dei varchi. Quando lo abbiamo sigillato abbiamo involontariamente spedito la sua anima in un' altra dimensione, nel quale ha avuto modo di farsi nuovi alleati. Se così fosse ci resta pochissimo tempo prima che nostro fratello decida di vendicarsi di noi-

-Allora fermiamolo prima che sia troppo tardi!- Esclama Henzo pronto a riprendere l'addestramento.

-Andiamo! Per quanto possa essere dura allenarsi con Taaryn sono pronta a tutto!- Grida con determinazione Alex.

Dopo aver lasciato l'alloggio, i due ragazzi guidati dal Guardiano risalgono la grande roccia dove li attende la Guardiana.

Giunti sul posto si trovano davanti ad un enorme tigre bianca. Alla vista di tale creatura restano entrambi incantati.

-Che c'è? Siete sorpresi di vederla nella sua vera forma?- Domanda Den lasciando scappare un sorriso.

-Sciocchi umani! Pensavo che lo aveste già capito che ognuno di noi è in grado di trasformarsi! Avete già visto sia Fay che Den farlo e ora siete sorpresi che possa farlo anche io- Esclama la Tigre sbuffando.

-Sorella, cerca di capirli! Non è una cosa da tutti i giorni assistere a queste cose, è normale che siano sorpresi.- Spiega il guardiano.

-In ogni caso oggi ci affronterete così. Ma non qui! Andremo nel Deserto degli Spiriti. Fay mi ha raccontato che avete già avuto modo di incontrare la protettrice di quel luogo e che siete stati vittima di una delle sue illusioni- Osserva il Guardiano assumendo le sembianze di Drago.

-Den, meglio se prima li avvisi dei pericoli di quel posto- Spiega Taaryn.

-Giusto, dovete sapere che all'interno di quel deserto basta poco per finire vittima di un illusione della sua protettrice, vi alleneremo lì in modo che impariate a contrastarle, questo vi permetterà di aumentare il controllo di voi stessi. Non sarete mai ottimi guerrieri se non avete una mente allenata!-

-Con la sola forza fisica non si va da nessuna parte! Ora vi porteremo in un posto in cui nessun umano è mai sopravvissuto più di due giorni senza impazzire o suicidarsi. All'interno di quella terra non sarete in grado di distinguere la realtà da un' illusione. Questo renderà il vostro allenamento molto più duro, noi saremo lì per evitare che veniate sopraffatti in modo irreparabile dalle illusioni. Vedete di non deluderci!- Esclama la Guardiana.

Dopo neanche un ora di viaggio i due ragazzi, guidati dai Guardiani Denholm e Taaryn, giungono sul posto in cui dovranno svolgere il nuovo addestramento. Esattamente nel deserto in cui sono stati all'inizio del viaggio, esattamente dove hanno incontrato quella misteriosa donna con uno strano amuleto, probabilmente frutto di un illusione.

Mentre si inoltrano all'interno di quello strano luogo, una voce attira la loro attenzione:

-Benvenuto miei signori! E' un onore avervi qui in questo luogo sacro- Esclama quella voce riferendosi ai due Guardiani.

-Sai il perché siamo qui, abbiamo bisogno del tuo aiuto con questi due ragazzi, credo che hai già avuto modo di incontrarli- Spiega Den tornando alla solita forma umana.

-Sì, mi ricordo di loro! Gli ho fatto credere di essere una donna assalita da banditi per metterli alla prova ed erano pronti a salvarmi seppur non mi conoscevano. Questi due possiedono anime pure, è raro vederne da queste parti. Sarà un onore aiutarvi- Esclama quella voce.

Subito dopo appare la donna vista precedentemente dai due ragazzi, la stessa donna con lo strano medaglione.

-Lei è la protettrice del Deserto degli Spiriti, sappiate che lei non è come voi, lei è uno Spirito. Se non sbaglio è così che voi umani chiamate le creature Eteree. Lei è un esperta di Illusioni ma credo che abbiate già avuto modo di assistere ad una di esse-

-Lasciate che mi presento, io sono Elinor, sono la protettrice di questo luogo Sacro da oltre mille anni, le mie illusioni sono in grado di intrappolare per l'eternità qualsiasi anima impura all'interno di questo deserto. Queste, una volta imprigionate diventano Spiriti, i quali incrementano il potere delle mie illusioni-

-Aspetta un attimo! Se sei uno Spirito perché hai le sembianze di una donna?- Domanda Alex.

-Voi mi vedete con l'aspetto che mi attribuite voi. Io, come ogni altro Spirito di questa terra, non ho un vero e proprio aspetto, il nostro aspetta muta a seconda di come voi ci immaginate. Voi avete sempre considerato gli Spiriti come esseri eterei dalle fattezze umane ma non è così, non esistono Spiriti con un vera e propria forma ed è anche il motivo per cui molti non credono alla nostra esistenza. Voi umani preferite credere solo a quello che potete vedere tutti, considerando tutto ciò che non si può vedere come se non esistesse-

-Gli umani sono sempre state creature stupide e codarde! Non credono a queste cose solo perché hanno paura! Paura di ammettere di non essere realmente superiori ad ogni altra creatura come voglio far credere- Esclama con aria disgustata Taaryn.

-Sarai anche una Guardiana ma ciò non significa che puoi parlare così di noi! Non te lo permetto!- Grida Alex le sue armi.

-Sennò cosa pensi di fare? Sei soltanto una ragazzina! Pensi di potermi dire cosa fare? Ritieniti fortunata che ci servi sennò non ci penserei due volte a farti fuori per questo affronto-

-Smettetela entrambi! Non è tra voi che dovete combattere, vedete di andare d'accordo almeno fino a quando non avremo fermato nostro fratello. Una volta finito tutto potrete fare quello che vi pare ma per ora cercate di collaborare!- Ordina il Guardiano cercando di calmare la sorella e la ragazza.

La Guardiana sbuffando si allontana dal gruppo.

-Taaryn, per una volta metti da parte il tuo odio verso gli umani e cerca di andarci d'accordo. Sai bene che senza il loro aiuto non possiamo fermare Shikokin, non ora che ha degli alleati a noi ancora sconosciuti. Ci serve tutto l'aiuto possibile compreso quello di questi due umani- Spiega Denholm alla sorella.

-Solo perché c'è di mezzo nostro fratello! Sbuffa la Guardiana.

-Bene, ora di iniziare! Taaryn porta con te la ragazza. Sai quello che devi fare-

-Spero che non sia solo una perdita di tempo!- Esclama Taaryn allontanandosi insieme ad Alex.

I due gruppi si dividono in modo che i due ragazzi possano concentrarsi solo su se stessi, allenandosi con i due Guardiani.

Den lancia una delle spade forgiate dalla sorella verso lo spadaccino.

-Tieni! Ora combatti contro di me come se fossi il tuo nemico!- Esclama il Guardiano.

Henzo senza pensarci due volte afferra la spada se si lancia contro Den sferrando vari fendenti con tutte le sue forze. Il Guardiano ferma ogni colpo con estrema facilità, come se prevedesse i movimenti del ragazzo.

-No ragazzo, così non ci siamo! Devi essere più preciso con quei fendenti. Hai una buona base ma sbagli ad utilizzare quell'arma, tu usi la spada come una semplice arma e questo ti limita. Devi essere una cosa sola con essa, come se quella spada fosse parte di te!- Spiega Denholm estraendo la propria spada.

-Prova a difenderti ora!-

Dopo aver impugnato la spada, Den sferra vari fendenti con una maestria fuori dal comune. Lo spadaccino cerca difendersi da quei attacchi ma viene disarmato in un attimo. Dopo averlo atterrato, il Guardiano gli punta la spada alla gola.

-Vedi? saresti già morto, hai ancora molto da imparare ragazzo- Spiega il Guardiano porgendo una mano verso lo spadaccino.

Il Ragazzo afferra la mano del Guardiano che lo aiuta a rialzarsi.

-Riproviamo!- Esclama con determinazione Henzo.

Il ragazzo continua a provare e riprovare per ore senza successo, i colpi del Guardiano sembrano impossibili da fermare per lui, così come colpirlo.

-Ora basta! Stai sprecando troppo energie inutilmente. Riposati un po, riprendiamo più tardi- Esclama il Guardiano.

-No, continuiamo! Posso ancora farcela-

-Non se ne parla! Per ora basta, pensa a recuperare le forze prima-

Nel frattempo, mentre lo spadaccino e il Guardiano si concedono una pausa, in un altra zona del deserto, Alex e Taaryn proseguono gli allenamenti. La Guardiana sottopone la ragazza ad un particolare addestramento basandosi sull'agilità nel sferrare i colpi, sfruttando così le capacità già possedute dalla ragazza.

La Guardiana, consigliata dal fratello Den, allena la ragazza cercando di fargli uscire tutto l'odio che prova verso la propria gente; verso quelle persone che l'hanno praticamente costretta ad andarsene ignorando la condanna a morte imposta a chi viene a meno alle regole di quel popolo. In questo modo la ragazza potrebbe essere in grado di tirare fuori una forza che nemmeno lei sa di avere, Taaryn addestra la ragazza sfruttano la rabbia repressa in essa, trasformandola in forza.

Nonostante la sua intolleranza verso il genere umano la Guardiana cerca di allenare al meglio la ragazza, mettendo da parte il suo rancore.

Durante la loro pausa, Henzo, preso dalla curiosità, domanda al Guardiano il motivo per cui Taaryn odia così tanto gli umani.

Den , abbassando lo sguardo, inizia a raccontare:

-Non è sempre stato così. Diversi secoli fa lei ci viveva assieme, era il fabbro personale e il capo delle guardie del Re di uno dei Regni dell' Ovest. Un giorno, il Re sempre più avido di potere ha iniziato a pretendere sempre più armi e corazze per i suoi uomini obbligando la Guardiana a lavorare giorno e notte, lei si era affezionata a quel Re e non lo voleva deludere così svolgeva ogni compito senza lamentarsi. Ma l'avidità degli esseri umani aumentava sempre di più, tutti bramavano il potere e la ricchezza così il Re ha iniziato un traffico di armi con gli altri Regni obbligando Taaryn a lavorare sempre di più-

-Non poteva semplicemente opporsi? Non credo che per una Guardiana fosse un problema- Osserva lo spadaccino.

-E' vero, ma ci sarebbero state conseguenze. Taaryn sarebbe stata cacciata ed esiliata dalla terra in cui ha sempre vissuto, noi Guardiani siamo legati alle nostre terre e faremmo di tutto per esse, per questo lei eseguiva i compiti assegnati senza lamentarsi e così è stato fino a quel giorno. Il giorno in cui Taaryn è cambiata-

-Cos'è successo?- Domanda il ragazzo.

-Lei si era innamorata del figlio del Re al punto da rivelargli il suo segreto. Lui ha finto di ricambiare tale sentimento solamente per ricevere le grazie del padre, il quale voleva scoprire i segreti delle creazioni di mia sorella per rivenderle al miglior offerente. Quando mia sorella ha scoperto la verità ha sterminato ogni abitante del regno, compreso il ragazzo di cui si era innamorata. Da quel momento ha iniziato a odiare la vostra razza-

-Come lo ha scoperto?-

-Lo ha sentito rivelare il suo segreto al padre, è stato quello a scatenare il suo odio. Nonostante siano passato svariati secoli non ha ancora cambiato il suo modo di giudicarvi, per lei sarete sempre una inutile razza inferiore-

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