L'inizio e la fine.

di Fujiko91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** E’ amicizia o qualcos'altro? ***
Capitolo 3: *** Gelosie,confessioni e cambiamenti... ***
Capitolo 4: *** Novità felici e dolorose. ***
Capitolo 5: *** L'amore esige menzogne e sofferenze. ***
Capitolo 6: *** Correva l’anno 1993.... ***
Capitolo 7: *** Ripercussioni Negative 1°Parte. ***
Capitolo 8: *** Ripercussioni Negative 2°Parte. ***
Capitolo 9: *** Che cosa farò senza di te Sir? ***
Capitolo 10: *** Il prima, il durante e il dopo battaglia. ***
Capitolo 11: *** Il passato e il futuro si intrecciano tra loro e... ***
Capitolo 12: *** La fine. ***
Capitolo 13: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Questo è il prologo infatti in questo inizio c'è solo un Remus anziano!Ed è breve...ma lo fatto apposta così! Poi i prossimi veri capitoli saranno più lunghi! u.u Ci si vede giù! ù.ù

 

Ai piedi di un bosco in Scozia c’è una piccola villetta isolata tutta bianca tranne il tetto che è di color grigio cenere sul davanti sta una piccola veranda e seduto lì c’è un mago anziano intento a bere una tazza di tè. Mentre nella sua mente si fanno largo vari pensieri…

“Ero un bambino che amava stare solo, preferivo passare le mie giornate seduto su una poltrona davanti al camino a bere tè e leggere romanzi. Era così che passavo le mie giornate spensierate a immaginarmi cose, posti e persone.

Finché un giorno mio padre mi disse che stavo per andare a Hogwarts. Qualsiasi mago sarebbe stato felice ma non io…

Invece son sicuro che tu Sir ne fossi entusiasmo in fondo sarebbe stato un modo se non l’unico per toglierti da quella casa.

Tu eri portato per i guai, per il divertimento tutto era un gioco, io provavo per te quel sentimento così forte invece tu lo provavi per un altro ed io ne ero geloso…

Poi la tragedia io sono morto dentro e tu Sir te ne eri andato via per poi tornare da me…”

Il mago anziano si alza dalla sua sedia e rientra nella villetta, dopo aver appoggiato la tazza vuota sul tavolo. Si dirige verso il suo studio lì si siede sulla sedia vicino alla scrivania prende una pergamena da uno dei cassetti e una piuma e con essa scrive il titolo del suo nuovo racconto L’inizio e la fine di Remus John Lupin.

Era un giorno di pioggia ed io entrai sul treno diretto a Hogwarts e lì ogni cosa cambiò per sempre…

Angolo autrice:
questa FF sarà tutta scritta in prima persona perchè vuole rappresentare un libro scritto dallo stesso Remus u.u
come già detto sopra lo fatto breve perchè è solo il prologo, poi  dal prossimo capitolo saranno di nuovo lunghi! *tranquilli*
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo inizio, non ci sarà alcuna regolarità per le uscite anche perchè ho da studiare e così via però tranquilli non l'abbandono! ù.ù

Ringrazio la mia beta e chiunque la recensirà! E la leggerà semplicemente! Grazie :*
Alla prossima!
Fuji

 

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Capitolo 2
*** E’ amicizia o qualcos'altro? ***


Eccomi con il primo capitolo di questa FF, scusatemi immensamente per il ritardo ma purtroppo ho avuto la febbre alta ç.ç E in questo capitolo come coppia c'è anche James/Sirius! Ci si vede giù! u.u

 

Era un giorno di pioggia ed io entrai sul treno diretto a Hogwarts e lì ogni cosa cambiò per sempre…

Quel giorno pioveva io mi alzai presto, mi sentivo strano, da un lato felice perchè sarei stato l’unico licantropo a poter frequentare una scuola per maghi ma dall’altro avrei desiderato starmene a casa a leggere e bere Tè.

Ma alla fine decisi di alzarmi, prendere dall’armadio la valigia che avevo fatto la sera prima e indossare gli abiti comprati il giorno prima.

La mia famiglia era povera, però mi ricordo che mia madre a mio padre disse: “caro, domani vado con il piccolo a comprare dei nuovi abiti! Dobbiamo essere grati a Silente che Remus possa fare una vita normale…” Mio padre aveva semplicemente annuito.

E così il giorno prima di partire andai con mia madre a comprare i vestiti nuovi.

Me li misi poi presi la valigia e dopo aver salutato, i miei genitori, mi smaterilizzai a Londra più precisamente davanti all’entrata del binario 9 ¾. Dopo averlo attraversato, andai subito a cercare un posto a sedere all’interno del treno.

Decisi di sedermi vicino al finestrino, perché vedere la pioggia che cadeva mi rilassava parecchio. Dopo essermi accomodato per bene, la mia mente iniziò a pensare “a com’ero fortunato, nel stare lì con dei maghi e delle streghe o a come avrebbero reagito male nel sapere che lì con loro c’era un licantropo. Anche se alla fine gli unici a fari dei problemi sarebbero stati i Purosangue.”

La mia mente in quel momento mi porto anche a ricordare un brutto periodo della mia vita “Quando avevo 4 anni mi ricordo che tutti nel mio paese mi lasciavano in disparte per la mia condizione, dicevano che ero pericoloso per i loro figli e tutto quello era colpa di quelle famiglie Purosangue…” fui riportato alla realtà da qualcuno e che entrò e si sedette davanti a me dicendo: “Piacere io sono James Potter, lui è Peter Minus e quello là è Sirius Black!” sentendo quel nome mi girai di scatto e nella mia mente si levò un grido di paura: “Devo andarmene... lui è un Black… se scopre che sono…. devo andarmene subito…” ma un tocco leggero sulla mia spalla mi fece improvvisamente rilassare quel bambino mi si era avvicinato. “Ehi! Se ti diamo fastidio, ce ne andiamo subito! Tranquillo non ti mangiamo mica.”

“No! Non andatevene... io mi chiamo Remus John Lupin piacere….”

Il bambino con gli occhiali tondi davanti a me mi sorrise a 32 denti e lo stesso fece Sirius, alla fine anch’io mi rilassai.

James iniziò a scrutarmi per poi dire: “Allora tu di che casa vuoi far parte? Io ovviamente sarò un Grifondoro come tutti i miei familiari!”

“Ecco io a dire il vero non ci avevo nemmeno pensato... ma immagino che se posso scegliere magari…” non riuscii a finire che Sirius con mia grande sorpresa disse: “Anch’io sarò un Grifondoro! Non come la mia famiglia che andrà tutta in Serpeverde…”

Lo guardai con aria stupita, non potevo crederci a quello che avevo appena sentito “un Black che vuole andare in Grifondoro... forse è per via del fatto che il suo amico è di quella casa…” ci pensai su e alla fine risposi: “ Anch’io voglio andare a Grifondoro!” In quel momento Black mi saltò al collo e mi abbracciò forte.

Io provai un certo non so che ma sicuramente in quel momento era solo una grande ammirazione verso colui che aveva deciso di cambiare il proprio destino con le sue sole forze.

Il treno giunse a destinazione, appena scesi dal treno a darci il benvenuto era un mezzo gigante, molto simpatico.

Entrando nella sala grande di Hogwarts fui colpito dalla sua maestosità era una grande stanza lunga circa 35 metri con quattro lunghi tavoli uno a fianco all’altro dove c i stavano seduti gli studenti divisi per casa.

Io personalmente mi sentivo parecchio a disagio, invece James e Sirius erano troppo presi ad ammirare quella sala.

La professoressa Mcgranitt si fermò davanti al grande tavolo, dove stava una sedia con sopra un cappello. “Cari studenti!” disse. “Disponetevi a cerchio così verrete smistati nella vostra casa. Tassorosso, Corvonero, Serpeverde o Grifondoro!”

Iniziò a leggere per ordine, dopo vari nomi venne il mio turno, mi sedetti sulla sedia, mi sentivo in ansia, ma il capello disse: “Molto interessante! Dove potrei metterti mio caro…”

“Io vorrei andare in Grifondoro signore… con i miei nuovi amici!”

“Oh! Senti senti... interessante e sia Grifondoro!”

Mi alzai e corsi verso il tavolo centrale e mi sedetti subito vicino a Sirius che mi accolse con un nuovo abbraccio. Poi venne il turno di James ovviamente lui venne con noi e infine si unì alla tavolata anche una ragazzina dai capelli rossi il suo nome era Lily Evans.

Finita la cena molto abbondante, fummo accompagnati alla sala Comune dei Grifondoro. E lì Sirius disse: “Guardate non è meravigliosa, guarda James è proprio come ci ha detto tuo padre circolare, ampia e accogliente! Nulla a che vedere con quella lurida dei serpeverdi!”

Quell'ultima frase gli fece guadagnare l’odio di Lily la quale disse: “ Su andiamo nella nostra stanza ragazze se stiamo ancora un po’ qui diventiamo delle Black!”

A quella parole Sirius mise una specie di broncio, che fece ridere James. “Dai su Sir, non fare così!” ma io vidi nei suoi occhi anche un altro sentimento come di tristezza.

Dopo esserci sistemati nei nostri letti, anche se eravamo tutti coricati, io non riuscivo a chiudere occhio ero troppo preso a guardarmi per bene quella stanza quel bellissimo letto a baldacchino rosso e il resto. Ma sfortunatamente mi ritrovai anche a origliare una conversazione tra James e Sirius “È inutile James... io sto cercando di fare il possibile per... ma quel cognome mi perseguiterà per sempre me lo sento!”

“Non dire così, Sir... ora dormi!”

“Posso venire con te nel letto, James?”

“Non siamo più dei bambini... ma non posso resistere a quello sguardo... su vieni!” Guardai tutta la scena ripensandoci oggi mi sento uno stupido idiota.

Il mattino seguente mi alzai di buon ora come ero solito fare anche a casa, mi andai a fare una doccia e dopo essermi rivestito scesi le scale e andai in sala grande. Lì a fare colazione c’era solo Peter, appena mi sedetti mi venne vicino solo per dirmi: “Se cerchi James e Sirius, sono ancora a dormire, loro lo fanno sempre! Tranquillo…” me lo disse con la bocca piena di cibo.

Dopo aver finito la colazione, mi alzai dal tavolo, uscii dalla sala grande e andai verso il corridoio del primo piano. “Ciao! Tu devi essere... Remus, vero? Io sono Lily andiamo a lezione insieme?”

“Oh! Sì se per te va bene andarci con uno come me?”

“Ma certo! Non dire stupidaggini... tu non sei di certo come quei tuoi amici.

Sentii della freddezza nelle sue parole, in fondo allora per Lily non esisteva alcun legame con James.

Lei mi prese per mano e insieme andammo alla lezione del professor Lumacorno, la sua aula di pozioni si trovava nei sotterranei era grande all’interno stavano 20 studenti.

Mi misi vicino a Lily e presi il mio calderone, il professore con biondi capelli e non troppo giovane si avvicinò e disse ad alta voce: “Io mi chiamo Horace Lumacorno e sarò il vostro insegnante di pozioni! Ora prendete posto e incominciamo.” Fu interrotto dall’arrivo di James e Sirius i quali dissero: “Ci scusi! È che non abbiamo sentito la sveglia…”

Lumacorno non ci diede peso ma scrisse solo qualcosa su di una pergamena.

Quello a commentare fu un ragazzino smilzo con capelli lunghi neri e unti: “I grifondoro sono sempre pigri!”

La classe scoppiò in una risata collettiva ma in quell'istante lessi qualcosa di malvagio nello sguardo di James ma subito non capii.

Invece Sirius con noncuranza si mise vicino a me. “Remi, non ci hai svegliato!”

Divenni rosso e abbassai lo sguardo. “Io… scusa…”

“Ehi!” Con la mano mi prese il mento e mi fece alzare lo sguardo “Non chiedere mai scusa capito, noi siamo amici! E poi non hai sbagliato nulla.”

Stavo per rispondergli ma arrivò all’improvviso uno schiaffo sul viso di Sirius, a darglielo fu Lily: “Come ti permetti a trattarlo così? Lui è mio amico quindi se lo fai di nuovo, ti picchio!”

“Ma io…” Sirius si teneva la guancia rossa e James rideva, invece Lumacorno disse: “Allora se avete finito, ricomincerei la lezione!”.

Durante la lezione Lily ed io ci distinguemmo dalla massa eravamo entrambi dei secchioni.

James e Sirius durante il pranzo mi si avvicinarono a parlare fu James: “Io e Sir abbiamo deciso di rovinare la vita a quel Piton! Tu ci stai?”

“Io... non posso, ragazzi, è un amico di Lily e lei mi sta simpatica”

“Ehi! E bravo il nostro caro Remus si è preso la sua prima cotta... ma quella Lily è proprio odiosa è tutta studio e studio, se hai bisogno di una mano per farla tacere diccelo vero James?”

“Sì... ma penso che a Remus faccia piacere stare con lei in fondo anche lui è uno studioso! Ora andiamo, Sir, dobbiamo iniziare il piano di vendetta! A dopo Remi.”

Li seguii con lo sguardo, per vederli scomparire da dietro il portone d’ingresso, finito di pranzare mi tirai fuori dalla cartella i miei compiti e alcuni libri presi dalla biblioteca. Avevo appena finito di fare i compiti che una Lily allarmata esclamò: “Remus ti prego vieni ad aiutarmi”

“Ok vengo subito! Cos’è successo?” mentre correvamo fuori dalla scuola lei disse: “Sirius ha picchiato Severus senza un motivo valido... ma ci scommetto che è stato istigato da James!”

Non avevo mai visto così incavolata Lily. Quando giungemmo sul luogo, a terra sanguinante c’era Piton e vicino c’erano Sirius e James quest’ultimo disse: “Così impari a prenderti gioco dei Grifondoro!”

Sirius mi raggiunse. “James, c’è Remus andiamocene via prima che quel cagasotto chiami Lumacorno.”

Mi staccai dalla sua presa tanto che lui ci rimase un attimo per poi dire: “No! Penso di essermi reso conto che in fondo non sei così diverso dai tuoi familiari! Sei un Black fino al midollo!”

Mi arrivò un pugno che mi fece cadere a terra non riuscii neppure ad alzarmi che lui mi stava sopra e continuava a colpirmi sul volto Lily urlava spaventata, James invece guardava la scena nella mia mente si fece largo una sola frase: “sto per morire” invece in quel momento un incantesimo fece spostare Sirius e un uomo anziano con la barba lunga e una voce profonda disse: “Signor Black, cosa diavolo sta facendo? E lei signor Lupin come sta?” Quel mago si chinò su di me e mi prese in braccio e mi portò subito in infermeria. Quel mago non era altro che Silente, l’infermiera Poppy, una donna con capelli grigi e occhi azzurri esclamò: “O mamma mia! Cos’è successo a questo povero ragazzo?”

“È stato il signor Black! Ora lo curi…”

“Un altro Balck, sono tutti dei combina guai e dei violenti!” prima che Silente uscisse dall’infermeria dissi: “Professore... la colpa non è stata di Sirius ma mia! Io... l’ho istigato, ho detto una cosa sbagliata sulla sua famiglia!”

“Se lo dice lei allora… ma si rende conto che non è la versione della signorina Evans?”

“Sì... me ne rendo conto, però le cose stanno così…”

Lui sospirò e se ne andò.

Nei giorni seguenti a trovarmi venne solo Lily: “Remus! Oggi stai già molto meglio per fortuna! Spero che quel Black venga espulso!”

“A dire il vero... io... ho detto a Silente che la colpa è mia…”

Lo sguardo di Lily mi fulminò: “Cosa? Ma stai scherzando vero? Cioè la colpa non è tua è che quello lì e il suo amico sono pazzi!”

“Hai sentito James io e te siamo dei pazzi! Questa ragaz…” ma James lo bloccò “Noi siamo qui per Remus, ricordatelo Sir! E poi noi non picchiamo le ragazze!”

Lily si girò verso di me, mi guardò per dire di nuovo rivolta verso James: “Io non abbandono il mio amico, Remus stai tranquillo che ti difendo io!”

“C-cosa? Qui si esagera, James di’ qualcosa ti prego! Questa ragazzina sta sognando le cose e poi perché dovrei picchiarlo?”

“Eccoti le prove Remus, sono pazzi! Prima ti picchia e poi ti dice questo…”

James tirò un forte sospiro per poi dire: “Tu ed io ragazzina ora usciamo da qui. Buona fortuna Sir!” Lily si dimenava dalla stretta forte di James mentre Sirius veniva verso di me, appena me lo vidi vicino mi scansai, ma lui si chinò e disse: “Scusami tanto! È solo che se mi si mette al pari dei Black, io vado fuori di testa quindi scusami tanto!”

“Io... è colpa mia! Non tua, io non dovevo dirle... quelle cose… ma... non so se ti perdonerò veramente”

“Lo so... io però ti ho chiesto scusa, quindi James sarà felice!” appena uscì rientrò subito Lily che venne a vedere come stavo.

Vedendo che stavo bene non disse nulla, ma una volta che fummo di nuovo soli: “Sembra innamorato di James! Quel mago gli dice di fare questo e lui lo fa, gli dice di picchiare l’altro e lui lo fa e poi non so... ma mentre Sirius ti picchiava, l’altro guardava senza fare nulla. Se vuoi la mia opinione, loro non sono tuoi amici... mi dispiace, Remus, vieni qui.” Mi abbracciò forte, quell’abbraccio mi dava sicurezza in me stesso.

Passò almeno una settimana e poi fui dimesso e tornai nella mia camera lì ad attendermi c’era James. “Remus, spero che tu non ce l’abbia con Sirius, lui non è un cattivo ragazzo, tu non sai nulla di lui! Quindi non fargli del male o te ne pentirai hai capito?”

“S-si... tranquillo in fondo non siamo più amici!”

“Hai sentito, non siamo più amici, io vado a chiedergli scusa e lui... ecco cosa ottieni da uno come lui!” rimasi un attimo a quelle parole “come lui sa quello che sono? No, non può essere…” e così chiesi: “E cosa sarei io?”

“Un debole che ha solo bisogno di farsi difendere da qualcuno di forte! Uno che si fa difendere da una ragazza non può definirsi un vero uomo.

Gli saltai addosso urlandogli contro: “Tu non devi dire così di Lily, lei non ha colpa!” Lo colpii più forte che potevo volevo fargli molto male.

Quando intervenne James, scappai e andai verso il giardino e lì trovai Silente.

“Signor Lupin, non mi dica che ha fatto di nuovo a botte con Black?”

“S-sì... ma questa volta lui ha insultato la Evans…”

“Venga con me nel mio studio!”

Speravo vivamente che mi avrebbe rimandato a casa, perché quel sogno si era trasformato in un incubo.

Invece mi fece accomodare e dopo avermi offerto una fetta di Torta alla melassa, disse: “Se non ricordo male, signor Lupin, a lei piace vero?”

Se fossi stato nella forma di licantropo, mi sarei messo anche a scodinzolare come un cagnolino qualunque. Invece mi trattenni e dissi semplicemente: “Grazie signor preside, ma perché mi trovo qui?”

“Perché le volevo dire di non prendersela troppo e di non odiare il signor Black. Lei e lui avete molte più cose in comune di quanto lei crede…”

Lo guardai ma non chiesi nulla e dopo aver mangiato la torta, me ne andai.

Mentre stavo tornando nella sala comune Grifondoro, nella mia mente rimbombava la frase “lei e lui avete molte più cose in comune di quello che pensa chissà cosa voleva dire Silente?” Giunsi davanti alla porta ma prima che potessi aprirla venni raggiunto da Sirius. “Ci scommetto che Silente ti abbia detto tutto… tipo di come la cara mammina mi abbia lanciato una maledizione senza perdono o cose simili e dentro di te ora proverai molta pena per me! Ti dico una cosa: se tu pensi una cosa simile io…”

Non lo feci finire che lo abbracciai d’istinto e poi non so ancora oggi come ma iniziai a parlargli di cose che mi ero tenuto dentro per troppo tempo. “Io non proverei mai pena per te! Perché ti comprendo... ogni giorno loro mi dicevano che mi volevano bene che la mia condizione di... licantropo non li turbava e che ero il loro piccolo. Ma nel loro sguardo leggevo paura. Paura di come avrei potuto far loro del male, di come dopo la trasformazione avrei potuto uccidere. E così per non soffrirci troppo accettai le loro bugie... come vedi tu ed io siamo più uguali di quello che pensi Sirius!” Quando mi staccai, lui mi guardava, con uno sguardo che mi diceva “io ti accetto per quello che sei” non disse nulla perché non c’era nulla da aggiungere.

Per molti giorni non tornammo sulla faccenda, però, il nostro rapporto si era rafforzato quel semplice gesto d’affetto e di fiducia da parte mia aveva rimesso apposto le cose.

Ma una sera finita la cena, rientrai in camera e lì trovai James.

“È deciso: per starti vicino durante la luna piena ci trasformeremo in animagus! Io sarò un cervo e mi chiamerò Ramoso, lui sarà un topo e si chiamerà Codaliscia e infine Sir sarà un canelupo e si chiamerà Felpato! Allora cosa ne pensi Lunastorta? Ci voleva un soprannome anche per te….”

“Io… è troppo pericoloso… quando mi trasformo perdo il controllo di me… e si vi facessi del male?”

“Tranquillo lupacchiotto! Con chi credi di aver a che fare, eh?”

Rimasi un attimo a quel soprannome detto così dolcemente da Sirius.

Forse voleva apparire più che altro scherzoso e invece ai miei occhi apparve solo molto affettuoso nei miei confronti nessuno lo era mai stato con me.

Prima di dormire James aggiunse solo: “E così d'ora in poi saremo I Malandrini!”

“Sì!”

I giorni passarono veloci e sopraggiunse la notte fatidica.

“Su forza muovetevi Sirius ha detto di aver trovato un passaggio segreto nel platano picchiatore!”

Io mi sentivo già in uno stato confusionale. Dopo essere giunti davanti alla pianta, mi ricordo solo che Sirius disse: “Su avanti! Venite con me, non c’è tempo da perdere!”

Dopo aver premuto un bottone che stava vicino alle radici di esso James e Peter mi portarono all’interno prima di un cunicolo e infine all’interno di una stanza e lì James: “E questo Sir che luogo è?”

“Questa, signori, è la Stamberga Strillante! E da oggi in poi, grazie al sottoscritto, sarà anche il luogo più infestato dagli spiriti dell’Inghilterra! Così nessun curioso... verrà a disturbarci durante le lune piene…”

Lo ringraziai con un semplice gesto. Appena venne la luna, mi trasformai in un Licantropo e gli altri nei loro rispettivi animagus a parlare per tutto il tempo fu James: “Ehi felpato, sei proprio un bellissimo cane lupo, tu un bellissimo topo e cosa ne pensate di me?”

“Che a vederti sembri proprio una bellissima renna! Ahahah” quella battuta costò a Sirius una bellissima cornata.

Il giorno seguente, ci svegliammo presto e prima di tornare nella nostra stanza andammo un momento dalla signora Poppy che ci medicò le varie contusioni, poi andammo a dormire. Io personalmente grazie alla giustificazione falsificata da James potei dormire per due giorni consecutivi.

Il primo anno e il secondo anno a Hogwarts passarono bene, io personalmente tornavo a casa sporadicamente anzi alla fine del secondo anno decisi di andare a vivere da solo. Invece Sirius dopo l’ennesima litigata con la madre decise di trasferirsi a casa di James.

Il terzo anno fu un anno di cambiamenti un po’ per tutti ma soprattutto per me, prima che iniziasse l’anno scolastico, capitò che un licantropo di nome Fenrir Greyback attaccasse e uccidesse barbaramente una famiglia di Purosangue.

Questa faccenda portò all'isolamento quasi totale e alla creazione di un registro dove inserire i nomi di noi licantropi ritenuti dal Ministero della magia pericolosi per i maghi e le streghe. Così iniziai l’anno timorosamente, avevo paura che il mio nome fosse stato letto e che ora tutti sapessero del mio “piccolo inconveniente peloso” così veniva definito da Sirius.

Una volta giunto a scuola ne parlai subito a James e Sirius i quali dissero: “Non preoccuparti amico! Siamo sicuri che Silente ti terrà al sicuro!”

E infatti fu così, diversi giorni dopo il preside mi fece convocare nel suo studio. “Signor Lupin, quando manca una settimana alla sua trasformazione, le consiglio di prendere questa, è una Pozione antilupo le permetterà di non trasformarsi più. Sa, dopo l’incidente capitato l’anno scorso con il signor Piton è meglio così…”

Lo ringraziai e lascia la stanza, da un lato ero felice ma dall’altro mi sentivo in colpa anche se la colpa di quel piccolo incidente avvenuto l’anno prima era stato uno stupido scherzo di Sirius il quale voleva solo spaventare Severus. Comunque si era scusato il giorno dopo, quindi non c’era motivo di risentimento.

Rientrai nella mia stanza e decisi di parlare solo della pozione antilupo e di non menzionare il resto e così feci.

La pozione diede grandi risultati, infatti non mi trasformai più anche se era comparso un altro piccolo problema. Infatti ogni volta che ero in quello stato entravo come in una specie di calore canino, necessitavo sempre di strofinarmi su qualche oggetto o peggio su qualche persona.

Mentre avevo di questi problemi, James si era accorto di provare un’attrazione per Lily così una sera, mentre eravamo in stanza da soli, disse: “Remus, cosa pensa ora la tua amica Lily di me?”

“Che sei un’idiota! Anche se non è più amica con Severus questo non significa che… ecco come posso dire….”

“Non mi ritiene ancora alla sua altezza! È questo che vuoi dire?”

“No ma certo che no James... ma perché questo improvviso interessa per lei?”

“Oh! Nulla di che... è solo che penso... di provare qualcosa per lei… Ma prima voglio essere certo di non farci la figura dell’idiota!”

“Tu farai sempre la figura dell’idiota, ce l’hai nel sangue, caro il mio Ramoso” aggiunse in modo sarcastico Sirius.

Io mi voltai subito verso di lui perché ero sicuro che avrebbe aggiunto qualcosa in più e così fece: “E poi quella Evans non è di certo la ragazza giusta per James, se fossi in te, me ne cercherei una un più divert-” non finì perché lo interruppe bruscamente James stesso: “Non parlare così di Lily! Non hai alcun diritto, Sir. Lei è una ragazza meravigliosa e dolcissima e molto simpatica. Io vorrei tanto starle simpatico... forse ho sbagliato tutto.. ma con il tuo aiuto, Remus, sono sicuro che le piacerò con il tempo!”

“Il mio cosa? No... io non ho alcuna esperienza in questo campo... Sirus dirglielo tu... Sir-” mi voltai verso di lui, ma il suo sguardo era fisso su un punto sul pavimento e non accennava a dare segni di vita. Invece James se n’era andato dandomi una manata sulla spalla senza parlare da quel semplice gesto capii un conto su di te grazie.

Rimasi solo con Sirius, ma lui non si riprendeva così io mi ci avvicinai “Sir, cos’hai?” e lo toccai delicatamente. “Non è vero cioè... quella Evans com’è potuto succedere e ora… uno sguardo gelido mi si puntò addosso Tu devi dirgli che lei ha un altro! Non so inventati qualcosa, hai capito, Lunastorta?”

“C-cosa? Ma dai è tuo amico, è James. Non ci crederà... e poi dovresti essere felice per lui…”

“Non lo sono... non posso esserlo…”

Non tornammo più su quella conversazione, però a me sembrava tutto cambiato, James era proprio un imbranato con il gentil sesso. Visto che a Lily piaceva andare in Biblioteca lui aveva abbandonato il quidditch per andare nelle stesse ore a leggere una cosa a dir poco incredibile.

Certo Lily era veramente una maga molto carina aveva i capelli rossi lunghi e gli occhi di color verde la pelle era bianca insomma una pura nordica. Quando parlava, dava un senso di calma di rilassatezza. A meno che non la si facesse arrabbiare, allora quel punto diventava quasi cattiva e abbastanza violenta. Era una buona amica.

Un giorno mi ricordo che mi si avvicinò e mi disse: “Certo che non pensavo che a quel James piacesse leggere. Non è poi così male cioè è carino…”

“Non mi dire, Lily, che ti piace?”

“Oh ma dai… non te ne eri accorto, Remus? È l’unico che non mi fa la corte di tutta la scuola... e poi è così... non so nemmeno trovare un aggettivo!”

Era chiaro che non sarei mai riuscito a capire a pieno le femmine.

Lily e James iniziarono a frequentarsi prima solo come amici e poi si aggiungeva qualcosa in più al loro rapporto.

Quella situazione però aveva portato Sirius ad allontanarsi da noi, una volta decisi di andarci a parlare: “Felpato, perché non vieni con noi a Hogsmeade?”

“Oh! Adesso viene con noi anche lì quella là! Ma dai, sono l’unico a rendermi conto che non è la ragazza giusta per James?”

“Allora dillo tu cos’è giusto per James, Sir!”

“Primo non chiamarmi Sir, solo lui può; secondo non ho voglia di darti alcuna risposta e terzo se non ti levi ti picchio, hai capito, lupacchiotto! E ora se non ti dispiace…”

“Sì, mi dispiace! Io…” o cavolo non proprio ora in quel momento il mio corpo reagì in un modo alquanto poco decoroso alla presa di Sirius. Ero sopra di lui e stavo strusciandomi come fanno i canidi in calore. Ero diventato rosso per l'imbarazzo e a quel punto Sirius mi gettò contro il camino. “Ma cosa diavolo stai facendo? È… non penserai mica che io… stammi alla larga hai capito! Mi fai schifo!” parole dure, incominciai a chiedergli scusa ma non servì a nulla lui se ne andò.

Dopo circa una mezz’oretta arrivarono James e Lily e lei chiese: “Remus,cos’è successo? Stai bene?”

“No che non sto bene… io… mi vergogno…” in effetti mi vergognavo molto, ma alla fine decisi di raccontargli l'accaduto, dopo un iniziale sgomento replicò: “Non preoccuparti, Remus, sono sicuro che Sir ti perdonerà!”

“Ma certo, Remus... è ovvio che ti perdonerà!”

Mi ero dimenticato di dire che avevo reso partecipe anche Lily il mio segreto peloso infondo era la fidanzata di James.

I giorni passarono ed io e Sirius non avemmo più modo di parlare, per via di molti impegni e del fatto che lui rientrava sempre di notte.

Il quarto anno avrebbe portato con sé molte novità in vari campi e soprattutto nel mio cuore…


Angolo dell'autrice:
lo so  non è un primo capitolo molto lungo però secondo me va bene così! *a dire il vero per causa della febbre la voglia di scrivere stava sotto zero ç.ç* e così è rimasto un capitolo corto ù.ù
Ho intenzione di inserire anche la coppia James x Sirius! Nel prossimo capitolo la inserirò meglio....*ma non vi dirò nulla di più che questo ewe*
Fatemi sapere cosa ne pensate! Ringrazio come sempre la mia beta e tutti coloro che recensiscono, leggono ecc. grazie :*
Non ci saranno uscite regolari per via anche dello studio e di altri impegni lavorativi! 
Alla prossima! Fuji

 



 

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Capitolo 3
*** Gelosie,confessioni e cambiamenti... ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo! Per farmi perdonare del ritardo dell'altro! u.u Avvertenze in questo capitolo mi sono lasciata andare parecchio in alcune cose... ci vediamo giù! ù.ù

 

Il quarto anno io lo iniziai con la chiara intenzione di chiarirmi una volta per tutte con Sirius riguardo al piccolo incidente successo l’anno prima…

Ma ogni mio buon proposito andò a quel paese…

Appena ritornai a scuola, molte cose erano cambiate, per esempio James stava sempre con Lily la quale lo teneva impegnato quasi sempre. Sirius invece, non sopportando i due piccioncini stava sempre fuori a Hogsmeade a frequentare solo un certo tipo di pub in cui non facevano caso se lui avesse o no l’età giusta per bere e poi rientrava nel dormitorio sempre a delle ore assurde.

Un giorno, non potendone più, presi in mano la situazione: “Sirius! Non puoi ridurti così, solo perché James sta con Lily…”

“Ma cosa ne vuoi sapere tu, eh Lunastorta? Di cosa provo io per James…”

Non chiesi altro forse in cuor mio non volevo veramente sapere la verità.

Alla fine nulla cambiò e così decisi di andarne a parlare con James stesso. “James posso entrare?”

“Ma certo che puoi, Remus! Che cos’hai, si tratta per caso di Sir?”

“Sì... proprio di lui ecco... Felpato si comporta così da quando stai con Lily ed io sono preoccupato…”

“Non mi dirai che innamorato della mia Lily?”

Una voce femminile giunse da sotto la doccia: “Spero proprio di no! Ci mancherebbe ancora... e poi un'altra cosa chi sarebbe tua? Eh James?”

“Che tipino, eh Remus? Ma io l’adoro! Comunque tranquillo parlerò io a Sir e tutto si risolverà come sempre!” James era sempre stato troppo sicuro di sé.

Invece non si risolve proprio un bel nulla anzi...

Appena rientrò Sirius, James lo bloccò: “Allora Sir, fai preoccupare Remus lo sai? Insomma cosa ti sta capitando, eh amico?” Quell’ultima parola ruppe qualcosa all'interno del cuore di Felpato il quale disse: “Primo, tu stupido lupacchiotto, non ti devi impicciare, secondo tu ed io non siamo amici, James, lo sai bene… non puoi mettermi da parte per quella rossina.”

Vidi James sferrargli un pugno e Sirius accasciarsi a terra e poi James urlare: “Tu, tu non devi parlare così di Lily, hai capito? Non permetterti più… e poi quello che c’è stato tra di noi era solo un passatempo, entrambi sapevamo che una volta cresciuti tutto sarebbe finito! E ora se permetti, vado da Lily a calmarmi.”

Io rimasi lì per qualche secondo e alla fine mi chinai per tirare su Sirius che strillò: “Non toccarmi! È colpa tua, stammi alla larga!”

Scesi le scale e arrivai in sala grande nella quale cenai, cercai di non pensare a nulla e ascoltare solo i soliti racconti di Frank Paciock, un grifondoro molto simpatico, infatti ormai eravamo diventati amici.

Finita la cena, mi feci coraggio e tornai nella mia camera, lì non c’era più nessuno ma in fondo lo sapevo: James era con Lily da qualche parte e Sirius era come al suo solito con qualche ragazza conosciuta così e infine Peter invece era ancora giù in sala grande ad abbuffarsi di cibo.

Ed io dopo aver dedicato un paio d’ore allo studio, chiusi i libri e mi decisi ad andarmene a letto.

Mi misi il pigiama, mi cacciai sotto le coperte e chiusi gli occhi.

Era ormai notte ed io stavo beatamente dormendo quando sentii qualcuno entrare nel mio letto e chiudere le tende del baldacchino. “Chi c’è?”

Poi una riposta strascicata arrivò alle mie orecchie: “Lupacchiotto rilassati! L'altro anno quel giorno sembrava che ti piacesse…”

“Sirius! Smettila subito… io… tu sei ubriaco!”

Lui si tolse da sopra, però rimase lì accanto a me sul letto. Per poi ricominciare a parlare: “Prima lui mi diceva che saremmo stati per sempre insieme che nulla e nessuno ci avrebbe mai separati, poi i suoi genitori hanno detto che lui doveva ricordarsi della continuità dei Potter e infine l’incontro con quella Lily Evans. E poi tu… dimmi, Remus, tu cosa provi per me?”

“C-cosa? I-io... una forte amicizia! Nulla di più…” mentii spudoratamente i miei sentimenti per lui erano diversi e anche un po’ contrastanti ma in cuor mio sapevo che in quel momento lui forse avrebbe ricambiato ma mi avrebbe usato come rimpiazzo ed io non potevo essere James...

Lui mi guardò con quei suoi occhi neri per un bel po’ di tempo che a me parve un'eternità per poi finalmente dirmi: “ Meglio, il mio cuore non potrà mai appartenere a un altro se non a James!” poi si alzò e andò nel suo letto.

Ed io tentai senza riuscirci di tornare a dormire.

Il mattino dopo fui raggiunto da Lily in biblioteca. “Io lo uccido! Prima o poi lo faccio”

“Ma chi, James?”

“Ma certo che no! Parlo di quel Black, va a dire in giro cattiverie su di me... cose terribili. James è andato da lui per farlo smettere.” Lily si chinò su di me per trovare un appoggio o meglio un conforto ma io nella mia mente pensavo ad altro “James lo ucciderà... o peggio forse è meglio che vada da Sirius…” e così spostai con gentilezza Lily dalla mia spalla e corsi verso la sala comune dei Grifondoro dalla quale provenivano parecchie urla: “Non ci posso credere che tu mi abbia usato che io sia stato solo un divertimento, un giocattolo per te James... io ti…”

“Non dirlo Sirius! Ti prego… tu ed io siamo solo stati buoni amici non dire altro, ti prego lasciami andare per la mia strada… permettimi di stare con Lily…”

“No! Ti prego non abbandonarmi... io ti amo, ti amo, il mio cuore si sta spezzando per te! Ti scongiuro, James lei non ti ama, non come ti amo io!”

“Lei forse non mi ama come lo facevi tu però io l’amo più di quanto amavo te! Scusami Sirius ma è così che stanno le cose” poi James uscì da quella stanza e appena mi vide disse: “Vai da lui, ha bisogno di te. Io vado da Lily perché ho bisogno più che mai di lei…”

Mi feci coraggio ed entrai in quella stanza, che in quel momento aveva un non so che di tetro. Non mi avvicinai troppo a Sirius per non venir respinto per l’ennesima volta invece fu Felpato a parlare: “Ricordati sempre, Remus, che l’amore è la peggior malattia di sempre, ti logora l’anima e ti distrugge il cuore. Per poi abbandonarti a una sorte fatta di solitudine e dolore…”

“Tu Sirius, non sei solo ci sono io… tu puoi usarmi se lo desideri…” Ancora oggi non so come quelle parole fossero uscite dalle mie labbra.

Ma le dissi e penso che le ripeterei ancora oggi come allora.

Alla fine lui si accasciò sulle mie ginocchia si lasciò andare a un pianto che pareva infinito.

I giorni passarono velocemente, James e Lily avevano reso pubblico il loro fidanzamento e la loro idea di sposarsi una volta usciti da Hogwarts.

Per Sir fu un duro colpo, però sembrava che l'avesse accolto positivamente.

Ma non era così, nei giorni seguenti scoprii quanto sarebbe stato doloroso e logorante stare al suo fianco a poco a poco io mi stavo uccidendo.

Ogni notte Sirius rientrava ubriaco ed entrava nel mio letto, puzzava di alcool e di profumo femminile, io lasciavo che lui si prendesse pian piano la mia anima.

Un giorno però fu Lily a bloccarmi nei corridoi. “Remus! Cos’hai? Sei così sciupato…”

Tentai di parlare invece iniziai piangere: “Io lo amo… lui mi usa, sì sono stato io a lasciarglielo fare però ora sono così... mi sento in colpa per tutto…”

Lily mi guardò prima con una certa sorpresa per poi trasformarsi in incavolata e dire: “Io a quello… tranquillo Remus, tu non ti devi sentire in colpa per nulla, qui la colpa è di Black!” Lily mi prese per mano e andammo a lezione. Visto che poi avevo un appuntamento, come sempre, con James decise di venire con me e ci sedemmo su uno dei divani della sala comune dei Grifoni, proprio in quel momento fummo raggiunti da Sirius e Lily disse:“Oh guarda Remus, abbiamo il bastardo!”

“Dolcissima! E se posso chiedere come mi sono guadagnato questo tuo affetto, eh?”

“Perché tratti male Remus! Lui è il mio miglior amico è dolce tu non lo meriti!”

“Oh! Ma davvero a me non sembra che gli dispiaccia quando io entro nel suo letto... come non dispiaceva al tuo James! Ma poi di punto in bianco qui tutti diventano dei santi, eh Lily?”

Lily era immobile tanto che io mi avvicinai a lei per vedere se stesse bene.

“C-cosa? Tu menti! A James piacciono le donne, a lui piaccio io! Tu sei…”

“Cosa sono? Te lo dico io, l’unico sincero... anche il qui presente Remus sapeva la verità ma non mi sembra che ti abbia mai resa partecipe di ciò! James ed io scopavamo prima di Hogwarts e poi nei primi due anni e poi lui ti ha conosciuto…”

Dalle labbra di Lily uscì spontanea solo un'ultima domanda: “E ora lo fate ancora?”

A risponderle fui io: “No! Ora non più… James è veramente innamorato di te ed io ti chiedo scusa Lily…”

Mi passò davanti e corse via.

James tornò dalle vacanze di Natale, era felice perché i suoi genitori volevano conoscere Lily e lui sapeva che gli sarebbe piaciuta subito.

Ma appena arrivò nella sala grande e vide Lily con gli occhi gonfi le si avvicinò e chiese: “Lily cos’hai?”

“Tu e quel Black... scopavate? James... io mi fidavo di te e tu... oh James come hai potuto!”

“Io... chi te l’ha detto? Io non te l'avevo detto perché avevo paura di arrivare a questo... però ora sono qui e so solo una cosa, Lily Evans, io ti amo e ti amerò per sempre. Una volta finito lo studio, mi vuoi sposare?”

“Oh James! Anch’io ti amo però... Black non mi piace, tratta male Remus... poi quest’ultima scoperta… io voglio da te la massima sincerità su tutto! E poi forse ti darò una risposta…”

Seguii James fino alla sala di Grifoni; Sirius e Peter avevano preparato per il suo rientro una festa quindi c’erano molti studenti. Ma questo non fermò James da prenderlo a pugni e a calci. “Se lei mi dice di no, io ti uccido! Pensi che il fatto che io ti abbia scopato possa cambiare qualcosa chi è stato a usare chi, eh Sirius? Rispondimi!”

“Io... James io… non ti ho usato ne sono sicuro… Ramoso ti prego guardami... io non ti ho usato... io…”

“No, tu no Felpato ma io sì! Io ti ho usato per capire che cosa mi piacesse veramente e poi lo capito: mi è bastato vederla... vedere Lily mi ha fatto capire cosa volessi dalla vita! Io voglio farmi una famiglia avere un figlio e voglio rimanere soltanto amici! E poi vorrei che tu non usassi Remus, lui non c'entra nulla la sua unica colpa è…”

“Lo so è amarmi... un sentimento che io non potrò mai ricambiare, mi dispiace molto, Lupacchiotto, ma il mio cuore non accetta più tali sofferenze. Un urrà per James e Lily!” La serata ricominciò tra urla e balli.

Da quel giorno Sirius incominciò a trattare un po’ meglio Lily, anche se sapevo bene che lo faceva solo per non perdere anche quella poca amicizia che rimaneva tra lui e James, quel filo sottile che l’avrebbe condotto verso una lenta follia. Io invece rimasi di nuovo solo almeno per quell’anno.

Il sesto anno passò abbastanza velocemente, non avvenne nulla, il rapporto tra me Sirius rimaneva sul vago nessuno dei due aveva il coraggio di dire qualcosa per cambiare quella situazione.

Ma quando arrivò il settimo anno, le cose cambiarono. Io studiavo tantissimo per prepararmi agli esami che avrei dovuto dare, poi io, James, Sirius, Peter e Lily entrammo a far parte dell’ordine della Fenice. Questo fatto ci riavvicinò come amici e fece nascere anche un’amicizia tra Sirius e Lily.

Tanto che un giorno Sirius disse: “Moony! Sai che la tua amica... in fondo non è così male, James se le scelta bene…”

“Davvero? E scusa ma chi sarebbe Moony?”

“Nuovo soprannome! Sai com’è vita nuova e nuovo soprannome! Che ne dici ricominciamo da capo?”

“Sì e come?”

“Così! Io sono Sirius Black, un tipo pazzo e lunatico! Però spero tanto che tu possa accettarmi così come sono…”

“Non solo ti accetto! Ma ti amo! E tu?”

“Io con il tempo ti amerò molto di più…”

Io mi sentivo felice: finalmente l’ottavo anno portava con sé delle buonissime cose, io e Sir avevamo iniziato a uscire insieme Lily e James all’inizio uscivano per conto loro ma poi alla fine avevano iniziato a uscire con noi. I miei sentimenti per quel Black erano diventati belli e luminosi, ogni giorno era un risveglio meraviglioso, anche se nel suo sguardo io leggevo sempre il nome di James.

Era mattina, fuori nevicava, James e Lily avevano fatto ritorno a casa Potter, perché James aveva deciso che era arrivato il momento di presentarla alla sua famiglia, invece io e Felpato eravamo rimasti a scuola, visto che Sir non voleva alzarsi e mi ci avvicinai: “Allora?” ma notai subito che c’era qualcosa che non andava infatti aveva la febbre alta così lo portai in infermeria e lì l’infermiera, la signora Poppy, disse: “Signor Black, è così che alla fine gliel’avevo detto che quelle serate l'avrebbe pagate! E lei signor Lupin anche lei sta male?”

“Oh no, però vorrei rimanergli accanto! Ma solo se posso…”

“Ma certo che può! È Natale…”

Così rimasi accanto a lui ma fu solo un grave errore. Perché lui tra un delirio e l’altro continuava a ripetere: “James”

“No, sono io, Remus... James è con Lily.” ma lui si era già riaddormentato.

Due giorni dopo la febbre era passata, lui non si ricordava più nulla, ma io sì mi ricordavo tutto e avrei desiderato farmi un auto Oblivion  pur di dimenticare ma non lo feci. Poi tornarono James e Lily e visto che erano felici, non dissi loro nulla.

Le cose erano bellissime e meravigliose per tutti ma non per me, io ero tornato a essere un solitario, amavo la solitudine e i libri e il Tè, però un pomeriggio venni convocato nello studio di Silente, appena ne uscii davanti a me c’erano James, Lily e Sirius ed io mi aggrappai a lui e tra le lacrimi dissi: “Mia madre è venuta a mancare, domani c’è il funerale io…”

“Tranquillo piccolo mio, anch’io verrò con te!”

Lo strinsi di più a me e solo quello bastò.

Il giorno dopo, eravamo davanti al cimitero di Hogsmeade dove mia madre aveva deciso di farsi seppellire, il cielo era grigio quasi nero però non pioveva, mio padre non era venuto perché a lui i funerali non piacevano. Io rimanevo immobile a guardare la bara che veniva fatta scendere nella buca e poi sentii la mano di Sir stringere la mia. E così il mio cuore riprese a battere perché sapevo che fin quando ci sarebbe stato lui al mio fianco io non sarei mai stato solo.

Quella sera non tornammo a Hogwarts perché Sir volle passare la notte in una locanda che dava camere.

“Ma sei sicuro che Silente abbia detto di sì?”

“Ma certo... non fare il pignolo, Remus! Ti prego se no me ne vado…”

“No! Vieni qua mio dolce cagnolino.” Sapevo che avrei avuto una reazione dopo pochissimo. E infatti fu così, Sir era già sopra di me, a baciarmi il collo, poi i suoi baci si fecero più avventurosi infatti scesero più in giù poi con un incantesimo mi levò i vestiti, i nostri corpi sudati sotto le lenzuola si muovevano come fossero sincronizzati e infine io gemetti. Quando l'amplesso ebbe fine, io ero sudato e arrossato, invece Sir se ne stava tranquillamente coricato per poi dirmi: “Moony non avrei mai pensato che tu fossi così delicato.”

“Io non sono delicato è che tu sei più abituato di me a queste cose…”

Mi diede un ultimo bacio per poi girarsi dall'altra parte e dormire. Io invece rimasi lì e nella mia mente si fece largo un pensiero “ “chissà se faceva così anche con James? O forse no, forse lo fa solo con me... non ci devo più pensare ora sono qui con lui…” ma la verità era che faceva ancora male pensare che Sirius prima era il ragazzo di James e io forse ero ancora un rimpiazzo.

Il giorno dopo, tornammo a scuola e lì fui sommerso da mille domande curiose da Lily. Invece stranamente James non c’era, non andai come al solito in biblioteca anzi tornai prima in camera e lì dietro alle tende a baldacchino sul letto di James stavano lui e Sir e sicuramente erano nudi visti gli abiti intorno.

“Sirius, non così... ma cosa ti è capitato…”

“Sai un po’ mi dispiace per Remus... ma quando mi hai detto che lo volevi fare non ho potuto resistere!”

Volevo andarmene via da quella stanza, da quella scena ma poi una voce femminile: “Remus! Cosa ci fai ?”

“Io... James e Sirius…”

“Oh! Sì lo so…”

“Cosa? Tu lo sai?”

“Ma no! James, Sirius uscite fuori!”

Dalla tenda uscirono loro e a quel punto a parlare fu di nuovo Lily: “Hai frainteso! Noi abbiamo fatto il gioco della bottiglia! Però James e Sirius li ho messi in penitenza dovevano stare legati assieme…”

“Ma io li ho sentiti parlare e Sir ha detto che gli dispiaceva per me!”

“Ma certo, Moony, mi dispiaceva che tu non ci fossi a giocare con noi…”

“Invece io mi lamentavo con Sir sul fatto che non fosse più capace di liberarsi con un semplice incantesimo dalle corde!”

Rendendomi conto del grave equivoco divenni rosso come un pomodoro.

Quella stessa sera, Sirius venne nel mio letto. “Sai Moony se tu non hai fiducia in me, mi sa che questo rapporto durerà veramente poco…”

“No, ecco è che... io so quanto tu ami James... e così ho così paura che tu non voglia stare più con me… In fondo io cosa sono... nulla in confronto a James…” Delle calde lacrime rigarono il mio viso quel punto Sir disse: “Un po’ è colpa mia… lo so che non sono un granché come fidanzato ma devi avere un po’ di pazienza! Tutto quello che ti posso dire, è che mentre me ne stavo legato su quel letto con James mi sono accorto di non provare più quel sentimento per lui che ora lo provo per te!”

“Sai una cosa, Felpato, in questo momento penso di sapere a cosa stai pensando…” Infatti premuta sulla mia gamba sentivo la sua eccitazione anche attraverso i pantaloni del pigiama.

Arrivò finalmente l'ultimo anno Lily ed io ci eravamo preparati per bene agli esami, ma James e Sirius non sapevano più nulla e così lei ed io ci mettemmo di buona voglia a far loro da insegnanti.

Per Lily fu difficile, James trovava ogni occasione buona per baciarla e lo stesso faceva Sir. Tanto che alla fine decidemmo di dividerci io e Sir andammo a studiare in biblioteca e James e Lily invece nella sala comune dei grifoni.

Il risultato fu poco soddisfacente soprattutto per me con Sir anche perché lui disse: “Sai una cosa Moony... non ho mai fatto sesso in una biblioteca e tu?”

“Sirius! Tra pochi giorni ci sono gli esami e tu pensi a una cosa simile... sei proprio un idiota!”

“Oh ma dai, dimmi che non ci avevi pensato... dimmelo ed io la smetto!”

“Non ci avevo mai pensato... non tutti sono malati come te di sesso mio caro!”

“Ok la smetto…” Mi mise il peggior broncio della sua vita.

Per fortuna però alla fine tutti e quattro passammo gli esami.

Alla fine dopo aver lasciato Hogwarts Sirius ed io andammo ad abitare in una villetta nei pressi di Londra invece James e Lily dopo le nozze andarono a vivere a Godric’s Hollow .

Lily ed io continuavamo a vederci per parlare delle nostre rispettive vite coniugali, in quei momenti James e Sirius invece andavano a giocare a Quidditch o a vedere qualche partita. In alcune occasioni ci andavamo anche noi Sirius la metteva sul ridere ogni volta che si avvicinava la luna piena. “Tranquilli ragazzi, oltre alla pozione anti lupo gli ho dato anche un cuscino così può sfogarsi su quello il suo calore canino…”

Io iniziavo a picchiarlo ma poi si aggiungeva anche James dicendo: “E perché mai? Basta che ti trasformi in un cane e siete apposto!” E così giù risate e piccole spinte.

Erano sempre serate felici e serene, Sir ed io andavamo da loro o loro da noi ma era sempre noi da loro, io adoravo bere il tè fatto da Lily e Sirius amava bere un buon Whisky in compagnia di James e a me non dava più fastidio, in quel periodo eravamo una bella famiglia allargata.

Ma quel periodo era destinato a durare poco e lo sapevamo in cuor nostro ognuno di noi lo sapeva, eravamo stati informati da Silente stesso della venuta di un mago potente di nome Voldemort che voleva far rinascere il potere della razza dei maghi Purosangue e quindi significava dover stare attenti e tornare a combattere.

Lo combattemmo e pensammo di averlo ucciso ma così non fu. Avremmo scoperto fin troppo presto che quello sarebbe stato solo l’inizio di un dolore più grande e di un incubo ancora più peggiore…

Ma l'anno successivo portò con sé una nascita gradita di un bambino il figlio di James e Lily…


Angolo dell'autrice:
spero che l'aver inserito così la coppia James e Sirius non vi abbia scombussolato troppo... Però vi avverto subito dai prossimi capitoli la storia si farà parecchio triste... *infondo non dovete dimenticare che ha raccontare è Remus quindi sarà triste ç.ç*
Dopo avervi dato quest'ottima notizia vi dico solo che questa FF mi sta rendendo molto soddisfatta di me...infondo è la mia prima su questa coppia! U.U
Come sempre ringrazio la mia beta e tutte coloro che recensiscono e che l'hanno inserita tra le seguite, le preferite ecc.. grazie :*
A presto Fuji.

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Capitolo 4
*** Novità felici e dolorose. ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo! Vi dico subito di prepararvi i fazzoletti! Ci si vede giù! ù.ù
 

31 Luglio 1980

 

È mattina presto io e Sir stavamo beatamente dormendo quando il telefono suona, apro pigramente un occhio e guardo l’ora. Mi riaddormento ma il telefono continua a suonare…

Allora mi faccio forza mi costringo ad alzarmi e vado a rispondere: “Pronto... chi è?”

“Sono io, James! È nato, è nato… è nato Harry!” il mio interlocutore riattacca, io mi accascio sul letto poi dopo un momento di smarrimento scatto come una molla ed esclamai: “Sir! Svegliati subito, è nato il figlio di James e Lily!”

“Cosa? Wow! Allora andiamo forza!” Ci alziamo dal letto e dopo esserci vestiti e aver sceso le scale, decidiamo di materializzarsi direttamente in casa Potter.

Arrivati lì dopo averci aperto la porta, il primo a parlare fu James: “Su forza entrate! Andate su in camera lì troverete Lily e il piccolo Harry”

Io e sir ci guardiamo meravigliati e poi salite le scale arriviamo sulla porta della camera e lì una voce femminile quella di Lily disse: “Su forza cosa aspettate... entrate! Harry saluta il tuo padrino Sirius e tuo zio Remus” a quella frase rimasi un po’ anche Sir ci rimase, però poi disse: “Ciao piccolino! Vieni qui da noi, guarda Moony non è carinissimo, eh?”

“Sì che lo è però è meglio se lo passi a Lily... stai attento!” ricevetti uno sbuffo e un broncio da Sir il quale passò il bambino a Lily.

Harry era un neonato veramente molto dolce e carino, assomigliava già molto a James, però gli occhi li aveva presi da Lily infatti erano i un bellissimo verde smeraldo.

Quel giorno festeggiamo la nascita Sir era felice di essere lui il padrino di quel pargoletto.


Una settimana dopo…

Suonano alla porta, io vado ad aprire. “James, Lily cosa fate qui?”

Arriva preoccupato Sir: “Come sta Harry?”

“No tranquillo tutto bene, è solo che dobbiamo chiedervi di tenere Harry... siamo stati convocati da Silente a Hogwarts... allora potete tenerlo sarà solo per una settimana!” Si vedeva che James non voleva dire altro così né io né Felpato approfondimmo. Dopo un momento esclamammo in coro: “Ma certo! Che lo teniamo andate tranquilli!”

Lily sorrise e poi portò all’interno varie cose un lettino, due giocattoli e Harry con il suo passeggino e infine anche una scatola piena di pappe. Poi i due ci salutarono e se ne andarono.

Harry era veramente vivace come bambino in fasce, piangeva, mangiava, giocava e dormiva. Sirius era sempre ben disposto a giocare con lui anche trasformandosi in Felpato. A me invece toccava mettere in ordine tutto il loro disastro. Una mattina stavo dormendo veramente bene che Sir disse: “Svegliati Moony, c’è Harry che piange!”

“E allora puoi alzarti anche tu Sir... non sei mica malato…”

“E va bene ci vado io!” Un paio di minuti dopo aver ripreso il sonno, venni di nuovo svegliato da parecchi rumori giù in cucina ma dentro alla mia mente pensai solo è sicuramente Sir che prepara il latte per Harry…

Così non mi alzai neppure e rimasi lì ad aspettare che tutto tacque di nuovo, dopo circa mezz’ora che la casa era di nuovo caduta in silenzio mi addormentai o almeno tentai di farlo perché fui di nuovo svegliato ma questa volta da un urlo fortissimo del piccolo Harry. A quel punto mi alzai dal letto e dopo aver indossato la mia vestaglia, andai nella stanzetta adibita per il momento a stanzetta di Harry, lì con mia grande meraviglia seduto su di una sedia a dondolo stava Sir che si dondolava da una parte aveva il piccolo Harry e dall'altra teneva il latte.

“Oh! Fai piano Remus, guarda non è super carino? Sai, stavo pensando che magari un giorno potremo adottarne uno…”

“Guarda che non stai parlando mica di un animale domestico... però devo ammettere che è carino!”

Harry aprì un occhietto e mi guardò per poi sorridermi e alla fine anch’io e Sir sorridemmo.

La settimana era volta al termine e James e Lily arrivarono di sera per riprendersi Harry.

Loro tornarono a casa loro ed io e Sir eravamo di nuovo soli ma ci sentivamo anche vuoti come se ci mancasse qualcosa e quel qualcosa o meglio qualcuno era il piccolino e il suo carattere pieno di vita e di gioia.

 

Ottobre 1980

 

Io e Sir eravamo stati invitati a casa di James e Lily succedeva di rado, però ne fummo felici, ma anche incuriositi. Tanto che mentre ci stavamo recando lì Sir disse: “Tu pensi che ci lasceranno di nuovo il piccolino?”

“Non lo so... forse sì ma non penso, sono appena tornati!”

Appena venne James, come sempre, ad aprirci, entrammo e appena dentro Sir disse: “Certo che tu e Lily girate veramente molto... però potevi portarci direttamente il piccolo Harry come l’altra volta!”

“No ti sbagli... è meglio che entrate!”

Quando ci fummo seduti, ci raggiunse anche Lily la quale disse: “Silente ci ha convocato a Hogwarts perché…” A riprendere il discorso fu James: “Perché Voldemort vuole uccidere Harry... e Lily ed io dobbiamo nasconderci... Silente ha proposto di andare a Villa conchiglia ma noi abbiamo deciso di andare da un'altra parte… Sir, vieni un attimo con me di là nel mio studio?”

“Ma certo! Vengo subito tu aspettami, Moony, che torno subito!”

Rimasi solo con Lily, per la prima volta mi accorsi che in fondo non eravamo più dei ragazzini, Lily aveva già le prime rughe e James stava diventando stempiato e poi aveva cambiato occhiali; sì in fondo eravamo ormai degli adulti, ma non eravamo ancora pronti a quello che stava per succedere…

Villa conchiglia a quel tempo era la base del nostro Ordine della Fenice, Bill Weasley stava ancora studiando a Hogwarts e La Fleure si trovava ancora da qualche parte in Francia quindi nessuno dei due si conosceva ancora.

Fui io, però, a rompere il silenzio con Lily: “Ho saputo che anche Molly ha avuto un bambino e anche Frank e Anna Paciock... un giorno diventeranno amici con Harry…”

“Oh! Sì hai ragione… Remus... io non volevo questo per Harry…”

“Nemmeno noi e tanto meno James! Vieni qui.” La strinsi a me. Poi fummo interrotti dal ritorno di James e Sirius i quali stavano discutendo animatamente la voce più acuta era quella di Felpato: “Non puoi credere a quel vecchio di Silente, Moony non farebbe mai una cosa simile... James, ma come puoi anche solo dubitare di lui, eh?”

“Io non dubito di lui... è solo che è un Licantropo!” mai avevo sentito James dire quella frase a me, non avrei mai pensato di sentirmi come quando ero piccolo e così mi alzai di scatto. Stavo per parlare ma mi bloccò Sir che nel frattempo si era avvicinato per poi girarsi verso James e dirgli: “Io e Moony ce ne andiamo! Non possiamo rimanere qui con delle persone così... fa troppo male ma vi rendete conto... ma non penso…” E così ce ne andammo.

Una volta giunti a casa nostra, Sirius si chiuse in cucina a bere e io dopo un po’ lo seguii. “Allora mi vuoi spiegare cos'è successo?”

“James e Lily sono andati fuori di testa! Non c’è altra spiegazione... James all’inizio mi ha solo chiesto di fargli da custode, io stavo per dirgli di sì, però poi lui mi ha detto che…”

“Che cosa ti ha detto, Sir? Parla…”

Prima di rispondere Sir buttò giù un intero bicchiere di Whisky. “Mi ha detto che tu sei un Licantropo e che non si ci può fidare di te... ma tranquillo a quel punto l’ho mandato a quel paese! Nessuno può insultarti, Moony, nemmeno James... comunque gli ho consigliato di prendersi Peter come custode…”

“Questo è tutto sei sicuro?”

“No, però il resto ti ferirebbe troppo... senti i Licantropi sono passati dalla parte di Voldemort e… così Silente ha detto a loro di non contare su di te... Moony non pensarci ok? E poi ora hanno il loro custode ok?”

“Sì... però calde lacrime solcano le mie guance... come possono credere che gli farei del male... io sono loro amico... o almeno pensavo questo. Oh Sir, va sempre a finire così io sarà sempre un reietto.

Sirius mi prese e mi strinse a sé e poi mi prese il viso e appoggiò sulle mie labbra un dolce e affettuoso bacio. “Tu ed io siamo dei reietti ma insieme li batteremo tutti!”

Per tutta la notte la mia mente rifletteva su tutto, su come Silente non mi credeva o su come Lily e James non si fidavano più di me e di come Sir mi amasse.


Giugno 1981

Io e Sir stavamo facendo colazione quando ci arrivò una lettera da parte di James proveniente da qualche un luogo a noi sconosciuto…

Sir l’aprì su di essa c’era scritto:

“Cari Remus e Sirius,

io e Lily dobbiamo dirvi quanto ci dispiace sopratutto io devo chiedere scusa a te Lupin… Lily non ha alcuna colpa non sapeva nulla.

Io e loro siamo in un posto sicuro, però ci dobbiamo spostare di continuo. Ci mancate tantissimo... ci vedremo per Halloween che torneremo a casa in quei giorni, spero che ci divertiremo molto.

James, Lily e il piccolo Harry”

Io riposi la lettera in un cassetto e Sir disse: “Sarà bellissimo! I malandrini saranno di nuovo insieme, eh Moony?”

“Sì! Ora però devi andare al lavoro ricordati che per Halloween mancano ancora cinque mesi…”

“Ma perché tu mio lupacchiotto devi sempre rovinare la mia felicità?” Vedendomi afferrare la mia bacchetta, Sir afferrò una fetta di pane e scivolò fuori dalla porta di gran fretta.

Io mi lasciai cadere sulla poltrona, ma in quel momento suonarono alla porta. Appena l’aprii davanti a me c’era Silente. “Professore, cosa ci fa lei qui?”

“Le devo parlare del signor Black!”

Chiusi la porta e mi sedetti su di una sedia mentre Silente preferì rimanere in piedi. “Pensavo che lei fosse qui per scusarsi di aver detto ai miei amici che io li avrei traditi…”

“Signor Lupin, non è il momento di parlare di questo… Il signor Black è stato visto a casa Malfoy e a parlare con sua cugina Bellatrix…”

“Cosa? Senza offesa ma l’hanno informata male! Lui non farebbe mai una cosa simile… li detesta!”

“Anch’io non ci credevo, non mi prenda per uno sprovveduto. Quella persona che l’ha visto sono io! Quindi le dico...che la spia è lui. Lo so che tra lei e il signor Black c’è del tenero però questa è la triste verità.”

Il cuore perse un battito, il professor Silente mi lasciò solo in quella casa che ora appariva come una gabbia.

Rimasi lì seduto su quella sedia ad aspettare Sir.

“Sono tornato! Allora cos’è quella faccia, eh Moony? Hai mica mangiato un rospo?”

“È stato qui Silente... ti sei visto con tua cugina Bellatrix?”

“Eh? Aspetta un attimo lui viene qui, ti dice una cosa simile e tu gli hai creduto? È molto bello vedere di come anche tu mi abbia protetto difeso o almeno creduto… sai una cosa, Remus, devi andartene via!”

“No, aspetta un attimo non puoi buttarmi fuori. Io... scusami Sir… è che…”

“Che tu non puoi credere a me perché sono un Black o perché sono stato innamorato di James o perché cosa? Tu non ti farai mai una vita tua se alla fine non mi crederai mai perché continuare a stare qui insieme, eh? Ma hai ragione quello che se ne va sono io addio!” detto questo Sir si smateriallizò prima che io potessi fermarlo.

E così io mi ritrovai di nuovo solo, abbandonato al mio destino e mi sentivo anche un dannato stupido.

Perché era colpa mia se ora ero di nuovo solo…

Ogni sera andavo a vedere dalla finestra se c’era Sir sul viottolo o aspettavo che qualcuno bussasse alla porta. Ero così disperato che un giorno appena sentii suonare la porta non controllai chi fosse, appena l’aprii saltai addosso al postino, il quale disse: “Mi scusi... forse aspettava qualcun altro…”

“Oh! Mi scusi me… ci sono delle lettere per me?”

“Sì una, tenga arrivederci!”

Chiusi la porta e dopo essermi calmato, la guardai e vidi che era di Sirius. L’aprii in fretta e furia

 

“Caro Moony,

non ti scrivo questa lettera perché intendo tornare... penso che questo sia stato il fato che ci abbia voluto far capire che io e te non siamo fatti per stare insieme.

Un'altra cosa, sono diventato il custode delle chiavi di James e Lily, li difenderò anche a costo della mia vita. Fatti una tua vita.

Sir”

Calde lacrime rigavano il mio viso ma questa volta nessuno mi avrebbe stretto a sé e così mi costrinsi ad alzarmi e a salire in camera e lì mi lasciai cadere su di una camicia di Sir sentire il suo odore mi rilassò a così riuscii ad addormentarmi.

I giorni passarono velocemente però io mi lasciavo andare sempre di più, non potevo vivere senza di lui, mi mancavano i suoi baci ma soprattutto mi mancava lui.

 

31 Ottobre 1981

James e Lily mi avevano fatto sapere che sarei stato il benvenuto a casa loro, dove li avrebbe raggiunti anche Sirius, ma io cortesemente avevo declinato.

Così ora mi trovavo lì solo, come sempre ad aprire la porta a ogni suono del campanello. Ogni volta davanti a me un bambino diverso con un costume diverso, c’erano vampiri, licantropi e molti stregoni.

Non c’era nulla da dire la notte di Halloween, era veramente bella se passata in compagnia, gli anni precedenti Sir si travestiva da Licantropo per farmi felice e James da vampiro e Lily da mummia e la serata passava velocemente tra scherzi e risate. Invece quella notte non passava, mi era venuta persino la voglia di andare a casa loro e fargli una sorpresa ma alla fine fui vinto dalla stanchezza.

La mattina dopo venni svegliato da una civetta che picchietta dalla finestra, dopo averla aperta e presa la lettera la civetta se ne andò via.

Con mia grande sorpresa la lettera era di Silente la cosa che mi colpì profondamente era l’aspetto di quella lettera un foglio bianco con intorno un bordo nero nella mia mente si accese come un presentimento una lettera da lutto... non può essere…

Dopo averla aperta d’istinto, decisi di sedermi su di una sedia

 

Caro signor Lupin,

purtroppo è il mio doloroso compito informarla che James e Lily Potter sono stati traditi dal signor Black il quale, dopo aver ucciso il coraggioso Peter Minus, ha lasciato che Voldemort entrasse nella casa Potter.

Prima il signor Potter e poi la povera signora Evans sono stati uccisi.

Il piccolo Harry è sano e salvo converrà con me che lasciarlo nelle mani dei Dudley è la miglior soluzione. Lei in fondo ha già abbastanza problemi. Una buona fortuna e se avrà bisogno io ci sono.

Silente”

La lessi un paio di volte finché scoppiai in lacrime, in quel momento non ero abbastanza lucido da decidere se per Harry fosse o no andato bene così pensandoci con il senno del poi l’ho abbandonato ed ero venuto meno alle promesse fatte a Lily e James.


Diversi anni dopo...

Un giorno di un anno non preciso scesi giù nella cucina e non bevvi il solito Tè ma optai per bermi un paio di Whisky, poi sentii bussare alla porta ma non andai ad aprire chiunque fosse non mi interessava, per me il mondo poteva anche finire com’era finita la mia vita e il mio cuore... ora ero veramente solo…

Sirius dalle ultime notizie della Gazzetta del profeta era stato arrestato e portato ad Azkaban e così ora anche il mio amore non c’era più.

A un certo punto sembrava che quel qualcuno dall'altra parte della porta volesse buttarla giù e così avvenne davanti a me ‘era in piedi con la bacchetta in mano Severus io me ne stavo coricato a terra troppo ubriaco e troppo stufo di affrontare una cosa che sembrava troppo grossa anche per me.

Severus si avvicinò per dirmi: “È colpa dei vostri patetici amici se la mia Lily non c’è più… Cos’hai da dire, eh Remus? Ti riduci così solo per il tuo amante, il tuo assassino!”

Mi alzai di scatto ma non riuscivo a stare in piedi come si deve, però riuscii lo stesso ad afferrare il colletto della camicia di Piton. “Non dire queste cose di Sir lui... non può averlo fatto... ma certo domani mi sveglierò per scoprire che questo è solo un incubo e al mio fianco ci sarà lui con il suo solito sorriso! E ora vattene via mocciosus!” Capii di aver esagerato ma ero troppo ubriaco e stravolto, però cercai di scusarmi ma lui fu più veloce mi afferrò e mi spinse a terra e una volta che fui lì, lui iniziò a prendermi a calci nello stomaco e persino un calcio mi colpì il naso rompendomelo.

Il sangue iniziò a uscire ma io continuai a ridere in fondo io volevo solo morire per uscire da quell’incubo… Ma si vede che lui mi lesse nella mente perché di colpo, si fermò e se ne andò lasciandomi lì a terra, quando ripresi i sensi per sfortuna  ero ancora vivo, anche se all’interno ero morto presi la mia bacchetta e mi curai il naso. Infine quella stessa sera abbandonai per sempre quella casa e mi trasferii in una baracca ai margini di un bosco.

Non avevo più preso la pozione antilupo così, durante la notte di luna piena, mi trasformai in un licantropo. Non essendoci nessuno dei miei amici o lo stesso Sir con me, una volta trasformato lasciai che le mie unghie mi lacerassero la pelle delle braccia e del corpo.

Per il dolore svenni, rinvenni ma non ero più nella baracca ma in calda casa, non era altro che la villa Conchiglia al mio fianco stava Silente. “Converrà che è stata una fortuna che io passassi proprio da quelle parti, eh signor Lupin?”

“S-si... forse non ha pensato che io voglia morire e che ritenterò…”

“Sì ma lei ha ancora un compito! Prima si rimette in salute e poi gliene parlerò.”

Mi lasciò solo in quella stanza da letto dalla cui finestra si vedeva la piaggia e il mare proprio in quel momento venni raggiunto da un bambino con i capelli rossi “Signore! Mi può passare la mia palla sa è scappata... sotto il suo letto... oh mi scusi lei è ferito! Mi dispiace molto” Dall’aspetto si capiva benissimo che era il figlio di Molly.

“Sei un Weasley vero? Il tuo nome è?”

“Io mi chiamo Ron Weasley e ho 4 anni!” il bimbo dai capelli rossi mi fece un sorriso ed io in quel momento mi alzai di scatto, si vede che lo feci troppo velocemente perché lui scappò via dalla madre.

Chiamai Silente. “Ma sono passati veramente così tanti anni? Harry... ha 4 anni e vive con quei babbani... e Sirius è da 4 anni ad Azkaban solo… Devo andarlo a trovare.” Mi alzai e andai verso un mobile all'interno stavano molte camicie.

“Remus... non puoi andarlo a trovarlo…” ma io non lo stavo ad ascoltare. “Forse dovrei vestirmi in modo sobrio o magari classico ma no mi vestirò come sempre, a Sir piace il mio stile... chissà se mi perdonerà per averlo abbandonato ancora... ma certo che lo farà e poi io ho bisogno di lui! Oh senta signor preside, io andrò da lui, Sir non ha ucciso nessuno... né James né tanto meno Lily è logico l’hanno incastrato! E ora devo andare da lui…” Mi misi addosso le prime cose trovate e scesi al piano terreno e lì c’erano i Weasley.

Arthur vedendomi disse: “Sai purtroppo sono stati torturati da Bellatrix anche i Paciock per fortuna sono vivi ma sono al San Mungo di Neville, si prenderà cura sua nonna.” ma io non lo lascia continuare perché dissi: “No! Ma si rende conto, signor preside, ora lì dentro c’è pure Bellatrix chissà come starà Sir... devo prendere alcune erbe dovrò medicarlo... non si può lasciare lì dentro…”

Mi arrivò uno schiaffo a darmelo fu Kingsley: “Ma sei impazzito? Lui ha ucciso James e Lily Potter! E ha fatto esplodere Peter!”

“Non è vero, siete voi a non capire, lui non ha fatto nulla e ora penserà che anch’io l’abbia abbandonato! Ma non è così, andrò da lui e insieme riusciremo a uscire anche da questa faccenda... poi adotteremo Harry a lui è sempre piaciuto il piccolo... ma certo faremo così… certo sarà tutto difficile, però lo faremo… Ora vado che è già tardi, sono in ritardo di 4 anni ma meglio tardi che mai!” Me ne andai senza voltarmi sapevo che loro mi odiavano, io invece per la prima volta sapevo che stavo facendo la cosa giusta.

Presi la scopa, e andai verso Azkaban sapevo bene o almeno pensavo di sapere cosa mi sarei trovato davanti…

Stavo andando all’inferno, però in un modo o nell'altro mi sarei ripreso il mio amore...

Angolo dell'autrice:
che dire si lo so è stato un capitolo super triste io stessa mentre lo scrivevo piangevo ç.ç

E poi sono stata quasi cattiva con il povero Remus lo fatto picchiare anche da Severus sono una persona orribile x3
Ma vi dico già che il prossimo lo sarà ancora un poco triste....non lo faccio apposta lo giuro è solo che si è arrivati alla parte triste u.u
Quindi tenetevi stretti i vostri fazzoletti! ù.ù
Ringrazio la mia beta , coloro che recensiscono , chi la aggiunta alle seguite, preferite ecc. Grazie mille! *w*
A presto! 
Fuji:*

 

 

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Capitolo 5
*** L'amore esige menzogne e sofferenze. ***


AVVISO IMPORTANTE  in questo capitolo è presente una scena non-con tra Lucius/Remus!  Allora si ci vede giù! ùù

 

Dopo aver passato un giorno in volo e aver attraversato l’oceano alla fine finalmente ero giunto all’inferno…

Sì, perché Azkaban lo era!

La prigione si trovava su di un'isola nel Mare del Nord e consisteva in un'unica torre nera, senza finestre al solo pensiero che il mio Sir si trovasse al suo interno, il mio cuore perse un battito.

Alla fine dopo un profondo respiro, entrai.

Azkaban all’interno era ancora più cupo, una guardia mi venne incontro. “Mi scusi… nessuno ci aveva avvisato che qualcuno volesse far visita al signor Black…”

“C’è qualche problema?”

“Ma certo che no! Solo che deve attendere che esca l’altro visitatore.”

Non chiesi chi era, però nella mia mente sorse spontanea la frase: “Ma chi sarà mai?”

Alla fine mi arresi e mi sedetti su di una sedia e aspettai un po’, a un certo punto la porta della cella si spalancò e un uomo biondo alto e con un bellissimo cappotto ne uscì. L’uomo una volta uscito si voltò verso di me e disse: “Piacere, io sono il signor Malfoy ma per lei solo Lucius.”

Non feci in tempo a rispondere che dalla cella ne uscì un urlo: “Una volta che sarai uscito... prova ad andare a cercare Remus che ti uccido! Hai capito, Lucius?”

L’uomo biondo mi salutò con un semplice gesto e se ne andò.

A quel punto la guardia mi fece entrare.

Una volta che fui all’interno, andai subito da Sir o meglio quello che rimaneva di esso… “Sir... mi dispiace... io…”

“Ti sei fatto attendere parecchio, eh Remus?”

Lo strinsi forte a me sento le sue costole, noto la pelle bianca, i graffi e altri segni, gli guardo il viso e vedo solo solchi profondi, occhi spenti non c’è più l’ho perso... mi stacco…

Lui si accorse del cambio repentino del mio sguardo e disse: “Lo sai Moony, che detesto chi prova pena per me… Ma perché sei qui? Per sapere come li ho uccisi?”

Quella domanda mi trafigge ancora oggi, mi lascia senza fiato come allora. Mi feci coraggio e risposi: “No! Per il semplice fatto che so che non sei stato tu... io mi fido di te mi dispiace non averlo fatto allora... mi dispiace averti lasciato andare via e infine mi dispiace non essermi fatto più vivo per ben 4 anni! Mi perdoni Sir?” Non sapevo cosa aspettarmi come risposta però non arrivò ma al suo posto, Felpato afferrò il mio capo e sopra le mie labbra ci posò un leggero bacio. “Scuse accettate! Moony, volevo dirti che quel giorno io sono stato veramente alla Malfoy Manor e ho veramente incontrato Bellatrix…

“Cosa? E perché? Io non capisco…”

“Non l’hai capito prima... Lucius Malfoy ti vuole... nella sua collezione di bestie rare. La mia cara cuginetta Cissy se l’è scelto proprio bene, eh? Malfoy è pazzo, lavora al ministero ed è lì che ha scoperto il tuo piccolo segreto peloso… quel giorno sono andato a dirgli di starti alla larga! Come ho fatto oggi… io ci tengo ancora a te, Moony!”

“Anch’io, Sir... è solo che tu... come faremo? Ed Harry?”

“Tu te ne prenderai cura, ne sono più che sicuro anche se da lontano... io invece…”

Non so ancora oggi dove avevo messo il buon senso ma in quel momento un piano folle si fece strada nel mio cervello malato “E tu fra 8 anni evaderai da Azkaban! Guarda caso io in quell’anno sarò professore a Hogwarts me l’ha fatto sapere Silente! Quindi è fatta, tu scappi da qua e vai a nasconderti nella Stamberga strillante e a quel punto io ti raggiungo e poi fuggiamo, eh?”

“Non fa nessuna piega, solo che Harry?”

“A lui ci penseremo una volta lì. È inutile prepararci una frase o un discorso proprio ora…”

“Moony, penso di essere un cattivo esempio per te... Ma questo nuovo lupacchiotto lo adoro!”

“Ora però devo pensare a come posso tornare a Villa conchiglia…”

“Ma è ovvio a quello ci penso io... ti farò un po’ male... poi per il resto ti dico solo mia cugina Tonks è sempre stata innamorata di te... quindi è arrivato il momento di usarla!”

“Ma Sir... c’è un limite per tutto e poi a me le femmine non piacciono…”

“E allora? Nessuno lo sa! Dai però, ora non rovinare tutto... vuoi lasciarmi qui per sempre, eh Moony?”

“No! E va bene... ora devo andare.” ma prima di uscire Sir dopo avermi baciato, mi diede un pugno.

Alla fine tornai a casa con un occhio nero.

 

Ritorno a Villa Conchiglia…

Prima di entrare, decisi di stropicciarmi i vestiti e fare la faccia più triste di tutti i tempi...

Una volta all’interno una giovane maga con il viso pallido a forma di cuore mi chiese: “Cosa ti ha fatto quel pazzo di mio cugino Sirius?”

La guardai meravigliato “allora lei è Ninfadora? Sir si è raccomandato di chiamarla solo Tonks devo ricordarmelo per il mio bene…”

Probabilmente lei se ne accorse perché si voltò dall'altro lato, a quel punto fummo raggiunti dagli altri e a parlare fu Arthur: “Allora Remus, com’è andata? Anche se vedendo dal tuo occhio e dai tuoi abiti, non è andata così bene, eh?”

“No infatti... lui è colpevole purtroppo ed è finita così… Sono pronto a ricominciare una nuova vita!” mentii spudoratamente a tutti loro ma non me ne pento nemmeno oggi anzi lo rifarei, per il mio Sir questo e altro… comunque tutti i presenti ci cascarono soprattutto Tonks.

 

N°12 di Grimmauld Place…

Mi trovavo nella mia nuova casetta a riflettere, quando mi arriva dalla finestra una civetta con una lettera, con mia grande sorpresa è di Sir e così la apro all’interno ci sono delle chiavi e…

“Caro Moony,

non preoccuparti non sono evaso... ho solo fatto l’ennesima sciocchezza per farti avere le chiavi di casa mia... vai lì, dormi pure nella mia stanza è la più sicura della casa. Stai attento alle trappole, usa tutti gli incantesimi che ti servono per ripulirla dalle anche fuoco, non m’importa nulla. E poi ti faccio sapere che il suo sotterraneo è insonorizzato così lì ti puoi trasformare quando vuoi! Ti chiederai perché ti dico ‘ste cose vero? Per il semplice fatto che Lucius mi è venuto a farmi un’altra visita... dice che ti farà del male… tu devi stare lì al sicuro lui non oserà mai entrarci quindi stai lì ok? Ci si vede fra 7 anni, Moony! Il tuo Sir”

Da una parte ero felice ma dall'altra ora ero preoccupato, per non parlare del fatto che non avevo mai messo piede all’interno della casa Black.

Alla fine ci andai e feci tutto ciò che mi aveva detto Sir nella lettera, fu tutto piuttosto complicato. Poi andai subito nella sua stanza e ci rimasi per un bel po’ di mesi. Riflettevo su cosa avrei fatto una volta che Sir fosse evaso.

Era prima di Natale, avevo appena finito di pulire la casa perché per le feste sarebbero venuti degli ospiti, stavo per finire di togliere un ultima ragnatela che un elfo domestico mi afferrò da dietro e mi smaterializzò. Una volta riaperti gli occhi non ero più a casa di Sir ma in un enorme salone ben illuminato e scaldato da un enorme camino di marmo, appoggiato a esso, stava l’uomo biondo incontrato all’interno di Azkaban mi alzai e mi ripulii.

“Kreacher è sempre il solito maldestro… come sta, Remus?” per dirmelo o per accertarsi che stessi veramente bene mi si avvicinò tanto da togliermi il respiro.

Ma io fui più agile mi alzai ed estrassi la mia bacchetta. “Lei è un Malfoy, vero? Che interesse ha per me?”

“All'inizio ammetto di averne avuto… ma poi ora che so che lei non è altro che l’avanzo di quel maledetto traditore di un Black non provo più nulla... se non puro interesse sessuale. Oh perdoni i miei termini così diretti!”

“E se io... non ci sto? O meglio se lei si avvicina troppo a me, io la uccidessi?”

“Io lavoro per il ministero... io sono uno che conta! Lei non è nulla se non un licantropo... quindi penso che potrei agevolare o no la permanenza di Black ad Azkaban che ne dice?”

“Che lei è un vigliacco! Può insultarmi ma non tocchi mai più Felpato!” Poi abbassai lo sguardo a terra non potevo rischiare, lo dovevo a Sir per essermi stato vicino in quegli anni…. così lo feci. “Cosa devo fare?”

“Oh! Non pensavo a una sottomissione così netta... di sopra c’è la mia camera…”

Quella notte non fu come farlo con Felpato, fu solo un lurido incubo da cui volevo scappare o meglio svegliarmi al più presto... il mio cuore e la mia mente ne uscirono traumatizzati… Poi alla fine scappai con un’unica promessa Felpato non ne sarebbe mai venuto a conoscenza!

Come promesso, una volta finito l’amplesso, fui lasciato andare e, per mia fortuna, non rividi più Lucius per parecchi anni.

Una volta a casa di Sir mi buttai sotto la doccia con gli abiti ancora indosso e sotto all’acqua calda fui inondato anche da calde e salate lacrime. Non sentendomi bene restai a letto per tre giorni.

 

Natale…

Alla fine non riuscii ad abbellirlo come desideravo, quel luogo aveva sempre un non so che di lugubre…

Quando arrivarono gli ospiti, mi sentivo a disagio, dentro di me pensavo: “Sir lo scoprirà e ti abbandonerà...

Alla fine cedetti e me ne ritornai al secondo piano.

Con mia grande sorpresa, venni raggiunto da Tonks. “Remus, cosa c’è che non va?”

Volevo dirle tutto ma optai per una cosa più soft: “Il Natale porta con sé i ricordi ed essi portano solo tristezza…”

“Oh Remus! Vieni qui… sai pensavo che forse è meglio che vieni ad abitare con me... a casa dei miei genitori! Ovviamente se per te va bene…”

Fatti usare, Remus... in fondo è la cosa in cui sei più bravo… “Sì! Verrò…” ma solo perché rivoglio Sir. “Sarà bello stare con te!” anche mentire ora ti riesce così bene, eh mio buon vecchio Remus.

Dopo aver fatto le valige, andai con lei, la sua casa era decisamente più curata e piena di vita, ma del resto Sir parlava sempre di sua madre, ma non glielo dissi visto che non l’avrebbe resa felice ma solo triste.

 

Passarono 4 anni…

 

Abitare con Ninfadora mi aveva cambiato parecchio, con lei riuscivo a essere me stesso senza alcuna complicanza. In fondo anche lei, come me, fin da piccola si era sentita una reietta. Una sera mi si era coricata a fianco sul letto e iniziò a parlare come un fiume in piena: “Sai tu ed io, Remus, abbiamo molto in comune... io sono una strega metaforma quindi ho il potere di prendere aspetti diversi... ora tu mi vedi come una bellissima ragazza ma forse non è questa la realtà…”

Rimasi un attimo a quelle parole per poi risponderle per la prima volta con sincerità: “Anche quello che vedi tu in me forse non è quello che sembra… sai io sono un licantropo… ora si allontanerà schifata da me

Invece non fu così mi strinse più forte a sé e replicò: “So quello che si prova a essere soli... ma ora siamo insieme.”

In quel momento mi sentii un perfetto mascalzone che stava sfruttando l’amore di una giovane fanciulla per un futuro migliore con il suo Felpato.

Per fortuna Tonks si alzò, scese gli scalini e andò a preparare la colazione…

Io mi alzai e mi presi una sigaretta, non so bene come, iniziai a fumare, ma penso che sia stato il trauma di quella notte con Lucius…

Era come se non mi sentissi più degno di nulla, come se la mia anima avesse abbandonato per sempre il mio corpo, non riuscivo neppure più a piangerci su, ma odiavo me stesso per non essermi difeso, per non aver tentato…

Ero un guscio vuoto senza sentimenti, l’unico che mi avrebbe salvato il mio principe azzurro era Sir.

Mancavano solo 3 anni e l’incubo sarebbe svanito, lui ed io e forse anche Harry ce ne saremo andati via ad abitare lontano…

Mi alzai dal letto e spensi la quarta sigaretta, mi vestii e scesi le scale. Arrivai in sala da pranzo dalla quale uscivano degli odori deliziosi. Tonks, infatti, era una bravissima cuoca, ogni mattina un piatto diverso, quella mattina sul tavolo c’era un piatto di bacon e uova e un bicchiere di succo d'arancia.

La ringraziai come sempre con un innocente bacio sulla fronte non potevo fare altro, non volevo spingermi più in basso di così...

Finito di mangiare presi la gazzetta del profeta, che riportava varie notizie, sempre le solite cose. Per fortuna nessun nuovo morto e nessuna nuova traccia di Voldemort o dei suoi mangiamorte.

Solo notizie positive, a un certo punto mentre stavo voltando la pagina, iniziai a tremare.

“Cos’hai, Remus?”

“Oh! Nulla di che... tranquilla….” Davanti a me stava la foto di Lucius Malfoy, solo nel vederlo anche attraverso una semplice foto mi aveva fatto venire una forte nausea così mi alzai e decisi di uscire un po’ d’aria fresca mi avrebbe giovato.

E così, per fortuna, le giornate passavano velocemente e tranquille e così anche altri due anni passarono velocemente.  

Una mattina Tonks ed io fummo invitati a casa Weasley per una sorpresa.

Io fui costretto da Ninfadora a indossare il mio completo migliore, quando arrivammo alla Tana, il mio cuore smise di funzionare per un secondo, ad aprirci la porta venne un giovanissimo mago, con i capelli in disordine e un paio di occhiali tondi.

Non ci posso credere è identico a James da giovane... anche se gli occhi sono quelli di Lily…

Il giovane mago parlò: “Avanti, la signora Weasley sta di là!”

Entrammo e Molly disse: “Harry lui è un vecchio amico dei tuoi genitori…”

“Oh! Piacere... io sono Harry Potter… il suo nome sarebbe?”

“Io mi chiamo Remus John Lupin... ma mi puoi chiamare semplicemente Remus”

“Ok! Io vado da Hermione e Ron!”

Decisi di sedermi, troppe emozioni si fecero largo prepotentemente nel mio cuore.

A parlare fu Arthur: “Lui e Ron hanno fatto amicizia subito… poi si è aggiunta a loro una maga di nome Hermione, figlia di babbani… è così bello averlo qui con noi, eh Remus?”

“Sì… e com’è andato il tuo primo anno a Hogwarts, eh Harry?”

“All'inizio strano… poi è stato divertente, ho salvato la scuola dal male... poi ho fatto delle nuove amicizie... e mi sono anche fatto dei nemici… ho appena 11 anni e ho già un nemico, si chiama Draco Malfoy, è odioso!”

Il mio cuore perse dei battiti: il figlio di Lucius stava a scuola con Harry. “E com’è Draco?”

“Lui è odioso... è pieno di sé... ma forse è solo l’inizio… poi andrà meglio…” Era un bambino sicuro di sé proprio come James da bambino e un po’ timoroso come Lily era la dolcezza fatta a persona.

Il giorno volse al suo termine e ognuno di noi fece ritorno a casa sua.

L'anno successivo, venni chiamato da Silente a Hogwarts per informarmi di un grave atto avvenuto nei confronti di Harry, ci andai velocemente e una volta lì mi disse: “Si sieda, signor Lupin, la verità è che il signor Lucius... ha usato la signorina Ginny per uccidere Harry... io penso che non voglia che il piccolo frequenti suo figlio… ma forse sono io che sono ormai vecchio e vedo cose che non esistono…”

“Cosa vuole dire? Non capisco… ma ora Harry sta bene?”

“Ma certo che sta bene, non si deve preoccupare per Harry lui è forte e coraggioso! No, è solo che lui cerca sempre Draco... vuole stare con lui ma l’altro non so... Forse con te parlerebbe meglio, l’anno prossimo lei signor Lupin diverrà un ottimo insegnate!”

Uscii dallo studio di Silente con più domande che risposte ma in fondo con quel vecchio mago era sempre stato così. Ma l’unica cosa che sapevo era che sarebbe arrivato l’anno in cui avrei riabbracciato Sir e che in quel momento avrei dovuto scegliere tra lui e Tonks e non solo, dovevo parlarne con Harry.

Così andai nel giardino di Hogwarts e raggiunsi Harry vicino alla casa di Hagrid e poi al suo interno. “Mi scusi... signor Lupin…”

“Perché mi chiedi scusa? E poi chiamami solo Remus! Comunque c’è qualcosa che mi vuoi dire?”

“Oh si! Ma non so se lei potrà comprendere… Draco è così bello… ogni volta che mi avvicino o lo vedo da lontano, il mio cuore batte forte... ma alla fine scappo via, ho paura di questi sentimenti. Tu Remus, cosa ne pensi?”

Non sapevo cosa rispondere. “Che Draco... non c’entra nulla con quello che ti ha fatto il padre... apprezzerà poi con il tempo questi tuoi sentimenti…”

“Grazie signor o mi scusi… Remus, spero che lei abbia ragione... ma suo padre mi fa paura! Ha tentato di uccidermi…”

“A lui ci penserò io, tranquillo piccolo mio!” Gli accarezzai la testa e me ne uscii salutando sia Harry che Hagrid.

Ma chi volevo prendere in giro la forza o la voglia di andare davanti a Lucius non c’erano, però alla fine un paio di giorni dopo, la trovai e ci andai. Andai a suonare alla Manor e lì ad aprirmi venne un elfo domestico e ritornai in quella grande stanza, a darmi il benvenuto questa volta fu una signora, sicuramente era Narcissa la cugina di Sir, il suo aspetto mi ricordava molto tutti i Black. Mi fece accomodare e poi lei se ne ritornò alle sue faccende.

Dopo un’ora arrivò anche Lucius e vedendomi esclamò: “Oh! Sapevo che saresti tornato qui… vieni con me!”

Lo seguii fino al suo studio e mi fece sedere. “So perché tu sei qui! È per quel piccolo e innocuo incidente avvenuto al giovane Harry non è vero?”

“E lei lo chiama innocuo giochino? Harry poteva morire... e se fosse avvenuto, io l’avrei uccisa!”

“Ma io non ho fatto nulla, prove non ce ne sono a mio carico... se no a quest’ora sarei a dividere una cella ad Azkaban con lui…”

Tentai di rimanere il più calmo possibile ma non ci riuscii e così mi alzai. “È stato un errore venire qui a parlare con lei. La saluto e a mai più!”

“Remus... o meglio Moony o solo lui può... lui lo sa come sei stato bravo l’altra volta? In fondo ti è piaciuto, ammettilo!”

Stavo tremando e stavo per vomitare, nella mia mente si fecero largo molte scene di quella notte. Alla fine mi girai e me ne andai.

Mi smaterializzai a casa di Tonks e una volta lì non la salutai neppure anzi me ne andai al piano superiore. E dopo essermi spogliato, mi cacciai sotto le coperte e lì fumai una sigaretta.

Poi nella mia mente “Sir l’anno prossima evaderà... come potrò guardarlo di nuovo negli occhi dopo quello che è avvenuto con Lucius... Oh Sir, ho bisogno di te... vieni presto”

Gli ultimi giorni di quell'anno passarono più lentamente ed io stavo sempre peggio, volevo solo Sir, volevo stare con lui, volevo essere suo…

Me lo sognavo di notte e mi risvegliavo tutto sudato, Tonks stava iniziando a sospettare, non potevo permettermi che il piano andasse a quel paese non proprio ora. Così un giorno prima di Natale le feci la proposta di matrimonio, lei dalla sua semplicità di un’ingenua giovinezza esclamò: “Si! Allora è per questo che in questi giorni eri così nervoso, ero preoccupata!”

Io invece dalla mia superiorità di adulto maturo le mentii: “Sì, era per quello amoresei un adulto gli adulti mentono sempre ai più giovani…

Il fatto che sia stato per il bene di un futuro con Sir non addolcì la pillola, anzi la rese più amara, infatti chissà come avrebbero reagito sia Felpato che Tonks quando avrebbero scoperto uno dell’altro, il primo sono sicuro che si sarebbe fatto una bella risata forse amara ma a lei le si sarebbe spezzato il cuore... ma io ero e sono un adulto, il mio cuore sopporta di tutto e mentirgli per riavere il mio unico amore Sir in quel momento sembrò l’idea migliore…

Il Natale passò e finalmente arrivò l'ora di partire per Hogwarts sarebbe stato un anno intenso che mi avrebbe fatto capire molte cose e accettarne molte altre…

Angolo dell'autrice:
spero che l'ideee inserite in questo capitolo non vi abbiano sconvolto troppo U.U Io mi sto sbizzarrendo veramente molto in questa FF la mia fantasia non ha limiti xD
Io Remus non lo reputo un debole solo che è un sentimentale e questo suo amore per Sirius lo sta auto distruggendo perchè è così che io vedo il loro amore u.u
Ringrazio come sempre la mia beta! Chi recensirà! E chi la inserita tra le seguite, le preferite ecc... Grazie :*
A presto!
La vostra Fuji.


 

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Capitolo 6
*** Correva l’anno 1993.... ***


In questo capitolo ho inserito anche il fatto che Harry si sia preso una cotta per Draco... vi informo anche che non ci sono salti temporali in questo capitolo! Li avevo usati solo negli altri capitoli per vari motivi che spiegherò giù! ù.ù
 

Era mattina ed io mi alzai di malavoglia, dal mio comodo letto ma Tonks mi chiese: “Svegliati professore! Non sei felice?”

“Sì... ma ci sono troppi ricordi all’interno di quella scuola e poi non sono sicuro di riuscirci…”

“Non dire assurdità, Remus!”

Nella mia mente c’era un'altra paura dovrei essere felice di rivedere il mio Sir e invece ho solo paura che lui possa scoprire che del suo Moony sia rimasto solo un guscio vuoto che non prova più nulla... magari non amerà quello che vedrà in me... io mi odio… ma mi feci forza e alla fine dopo aver fatto colazione e salutato mia moglie, mi smaterilizzai nel binario 9 ¾.

E mi andai a sistemare proprio nello stesso scomparto del mio primo anno a Hogwarts vicino a quel finestrino.

E lì alla fine decisi di raggomitolarmi nel mio mantello e dormire.

Ma a un certo punto fui svegliato da una voce di un ragazzino: “Remus, sei tu? Che bellissima sorpresa!”

Mi costrinsi ad aprire gli occhi non di certo non riscontrando qualche difficoltà nel farlo. “Harry! Che bella sorpresa vederti qui... è si da quest’anno sarò il tuo professore…”

Ma in quel momento mentre Harry stava per rispondermi, a farlo al suo posto fu Hermione: “Harry, non è buona educazione chiamarlo Remus… ma devo insegnarti tutto io? Signor Remus John Lupin, lo perdoni è solo un ignorante!”

Nella mia mente pensai solo bel caratterino la ragazza mi ricorda un po’ Lily con James… “Ma non fa nulla tranquilli... potete chiamarmi tranquillamente Remus o Lupin…”

“No, lei è un professore deve farsi portare rispetto! A meno che non è un debole…”

Ora me lo faccio dire anche da una studentessa… “Come volete voi... ora se permette torno a riposarmi!” tornai al mio riposo.

Dormii per molto tempo fin quando non fui svegliato da delle urla di aiuto e dovetti salvare Harry da un dissennatore. Potter mi ringraziò con un abbraccio ma io lo respinsi con gentilezza e con la scusa di dover andare a parlare con il macchinista riguardo all’accaduto, me ne andai.

Raggiunsi uno scomparto vuoto e ci entrai “ma cosa sto facendo non è James è solo Harry… eppure ogni volta che me lo vedo davanti mi viene in mente che se Sir lo vedesse si ricorderebbe di James e questo mi fa paura o paura di rimanere di nuovo solo…” mi ripresi da tutti i miei pensieri solo all’arrivo a scuola. La fermata non era cambiata, solo che io presi una carrozza diversa da quella degli studenti, il tempo era brutto stava piovendo forte.

Appena arrivai davanti al portone ad attendermi c’era Silente. “Oh signor Lupin, mi fa veramente piacere che lei abbia accettato la mia richiesta! Venga pure, Gaza porterà i suoi bagagli nei suoi appartamenti mentre lei verrà con me per la cena di presentazione nella sala grande!”

Entrare in quell'enorme sala non fu poi così traumatizzante. Nessun ricordo fece capolino nel mio cuore, l’unica cosa veramente terribile fu ritrovarmi seduto al fianco di Severus, non ci vedevamo dalla volta in cui mi aveva lasciato agonizzante sul pavimento di casa mia. Dopo un lungo discorso di Silente fui invitato a parlare: “Io sono il professor Remus John Lupin e…” mi mancò il fiato e fu come se la stanza avesse iniziato a dondolare, ma per mia fortuna una voce o meglio degli occhi verdi smeraldo vennero in mio soccorso quando finii di parlare e mi sedetti mentalmente ringraziai Harry ha proprio gli occhi della dolce Lily…

Finito di cenare andai nella mia stanza, non era altro che il vecchio studio del professor Lumacorno adibito a camera da letto un buco era così che lo chiamava lui.

Ma per me andava bene, in quel momento fui interrotto da una civetta grigia che se ne stava fuori dalla finestra a tamburellare contro i vetri nel suo becco teneva una lettera era di Sir…

“Caro Moony,

ti faccio sapere che alla fine il mio piano è riuscito, sono dimagrito abbastanza da passare attraverso le sbarre… ora mi trovo al sicuro nella Stamberga Strillante! Per favore vieni presto ho bisogno di te e ho molta fame… Il tuo amore Sir.”

Alla fine decisi che ignorarla non sarebbe servito a nulla e così dopo essere passato nelle cucine ed essermi fatto dare degli avanzi dagli elfi domestici. Passai in uno dei passaggi segreti e arrivai a Hogsmeade una volta lì giunsi alla Stamberga Strillante.

Non sapevo bene cosa fare o dirgli ma alla fine dopo vari ripensamenti decisi di entrare. “Sir dove sei? Ci sei…”

“Moony! E dove vuoi che vada... ricordati che sono un fuggiasco... Oh! La mia cena… Cos’hai preso di buono?”

“Nulla di che… carne e qualche avanzo di vari dolci!”

Dopo avermi strappato il sacchetto dalle mani, Sir si sedette su un vecchio divano e lì iniziò a consumare la cena poi con la bocca piena mi chiese: “Allora come sono stati questi mesi senza di me, Moony?”

“Nulla di che... mi sono solo sposato con tua cugina Tonks…”

Per un momento temetti che si stesse per strozzare con il cibo ma per fortuna riuscì a ingoiarlo per poi tornare a parlare: “Ora la lascerai... non è così? Cioè... a te non piacciono le femmine e poi lei faceva parte del piano… ora sono qui con te non c’è più bisogno di lei!”

Per la prima volta nella mia vita, Sir mi parve freddo e calcolatore.

E quella fu la prima volta in cui non sapevo cosa dirgli, ci pensai un attimo, poi esordii: “Non è che il mondo mentre tu eri ad Azkaban si sia fermato sai?”

“Ma certo scusa... se io per sbaglio sia andato a finire in quel carcere... sai com’è…”

“Non era questo che volevo dirti e tu lo sai, Sir…”

“Oh! Ma certo quello che volevi dirmi è che sai Sir mentre tu eri ad Azkaban io mi sono sposato con tua cugina e ora... non posso mica lasciarla per te... era questo, eh Remus, che volevi farmi capire?”

“No e tu lo sai bene solo che non è tutto facile come lo vuoi far passare tu…”

“Guarda che parli con un uno cui la vita non ha mai sorriso! Prenditi la tua cena e vattene!”

“No! Sir, ti prego... io... mi sei mancato…” lo guardai fisso negli occhi per diversi minuti.

A un certo punto lui come se fosse un cane mi saltò addosso e mi costrinse a terra tenendomi per i polsi. “Ti piace così non è vero, Moony? Ti piace farti prendere con la forza, eh” iniziò col baciarmi nell’incavo del collo per poi passare alla bocca prima a darmi piccoli morsetti sul labbro inferiore per poi farsi forza e penetrare l’interno ma mentre lo faceva si bloccò e si alzò di scatto. “Ma tu stai piangendo... Moony... ti faccio così ribrezzo?”

“No! Certo che no è che…”

“Che cosa? Rispondi!”

io piango perché la mia anima soffre e soffrirà in silenzio per sempre, perché non potrò mai più darti ciò che cerchi non come un tempo perché in questo momento mi hai riportato alla mente lo stupro subito... ma tu non devi sapere queste cose e così ti rispondo semplicemente “È che sono stanco... tu non c'entri nulla, Sir... sono io che per sta sera non ho voglia…” Tu annuisti ma non aggiungesti altro e ti risedetti semplicemente su quel divano io invece mi alzai e ti saluto ma prima di uscire tu mi dicesti un'ultima cosa: “Sai forse questi anni hanno cambiato più te che me, Moony…”

Io ti feci un semplice cenno di saluto senza voltarmi perché calde lacrime rigano il mio viso…

Ritornai a Hogwarts e andai nel letto e lì mi accesi la mia fedele sigaretta colei che mi aiutava sempre a sentirmi meno stressato.

Il mattino dopo, mi vestii di fretta e arrivai in ritardo alla mia prima lezione, “Ragazzi! Oggi sarà la mia prima lezione… chi sa cosa sono i mollicci?” Guardai attentamente tra gli studenti e ce n’era solo una che ha alzato la mano. “Sì signorina Granger?”

“Il molliccio è una creatura mutaforma, che può prendere le sembianze e i poteri di diverse creature. Soprattutto le paure di ognuno di noi.”

“Complimenti! Allora ora fate delle file e ognuno di voi pensi alla cosa che lo spaventa di più e a quel punto pronunci l'incantesimoRiddikulussiamo intesi?”

“Sì, signor professore!” risposero tutti gli studenti.

Alla fine fui costretto a bloccare la lezione per via di Harry il molliccio, infatti, prese la forma di un dissennatore…

Lo tenni con me in aula.

“Mi dispiace tanto…”

“No, non è colpa tua Harry! A dire il vero avevo paura che potesse prendere le sembianze di…”

“Voldemort!”

“Sì! C’è qualcos’altro che ti turba Harry…”

“Sì... ma non ti devi preoccupare per me, Remus... è solo che pensavo meno male che quel molliccio non prende le sembianze di chi ci piace… avrebbero tutti scoperto che... provo qualcosa per Draco…” una risata nervosa gli sfuggì dalle labbra.

Io non so perché ma me lo strinsi a me. “Non c’è nessun problema in quello che mi hai appena detto, tu non sei diverso dagli altri Harry!” mi staccai da lui per rivedergli quei suoi occhi di nuovo di un verde smeraldo acceso sorridermi e così per istinto aggiunsi: “Hai proprio gli occhi di tua madre Lily!”

“Oh! Davvero? Visto che domani i miei compagni vanno a Hogsmeade perché non passiamo il pomeriggio insieme, Remus, così mi parli dei miei genitori! Se per te va bene…”

“Ok! E’ un'ottima idea”

Finita la conversazione con il giovane Harry e dopo averlo salutato, andai da Severus per chiedergli di farmi delle dosi di pozione antilupo.

Scesi le scale e andai nel seminterrato dove stava la casa dei Serpeverdi e lì raggiunsi lo studio di Piton bussai un paio di volte fino a quando non venne ad aprirmi la porta.

“Lupin cosa vuoi? Se non ricordo male l’ultima volta che ci siamo visti... stavi annaspando a terra come i bravi lupi…”

“Non sono qui per farmi insultare ma solo per chiederti se puoi prepararmi della pozione antilupo. Se vuoi, ti posso anche pagare!”

“Non voglio i tuoi sporchi soldi! Aspettami un attimo qui arrivo subito.”

Entrai in quello studio era buio e piuttosto tetro, nella mia mente pensai solo “rappresenta bene Piton in fondo anche lui è tetro e nero…”

In quel momento ritornò. “Tieni questa ti basterà per tutto l’anno... Sentimi bene, non so perché Silente ti abbia voluto qui ma ti consiglio di stare alla larga da Potter… non vorrei mai che per sbaglio, qualcuno gli dicesse che tu hai una relazione con l’assassino dei suoi genitori!”

“Non lo faresti mai…”

“Non mettermi alla prova, Lupin” mentre lo diceva i suoi occhi erano neri e malvagi così presi le mie fiale e decisi di andarmene prima che la faccenda degenerasse.

Mentre stavo tornando nella parte dei grifondoro, nel corridoio v’incontrai Draco. “Professore le devo giusto giusto parlare!”

Andammo nel mio studio e dopo aver chiuso la porta, mi girai verso il mio studente. “Che cosa vuoi, eh Malfoy?”

“Non è di certo questo il modo giusto, professore, per iniziare una conversazione con un suo studente, sa?”

“Scusa…” non aggiunsi altro anche perché non sapevo cosa volesse veramente da me ma a un certo punto tornò a parlare: “Cosa le ha detto Potter?”

“Non penso che siano affari tuoi... quello che mi ha detto Harry rimarrà tra me e lui…”

Draco mi si avvicinò: “Io non sono come mio padre, non ha nulla da temere... però meglio così! Potter prova qualcosa per me forse... ma si vedrà più avanti! Per quanto riguarda lei si riguardi, professore…” e poi se ne uscì.

Non potevo sopportare che Harry soffrisse a causa di un Malfoy, sicuramente ne avrei parlato con Sir. Già ma bisogna vedere se lui voglia ancora vedermi…

Quella sera scesi giù in sala grande ma non mangiai nulla, però raccolsi tutti gli avanzi e decisi di smaterializzarmi direttamente davanti alla Stamberga Strillante. Questa volta ci entrai e mi diressi direttamente nella stanza in cui c’era il divano su cui stava dormendo Sir.

“Moony! Cavolo mi hai spaventato... cos'hai di buono sta sera?”

“Una torta salata, una bottiglia di vino elfico e alcuni dolci di mele”

“Wow! Sei migliorato a rubare, eh mio caro! Bravo”

Mentre stava cenando, a un certo punto mi chiese: “C’è qualcosa che ti turba?”

“Sì... si tratta di Harry... lui si è preso una cotta per Draco Malfoy…”

“C-cosa? Ma stai scherzando... con tutti i ragazzi che ci sono proprio lui... tranquillo gli passerà e poi una volta che saremo una famiglia... gli parlerò io!”

“Sì, forse hai ragione tu... per fortuna Piton mi ha fatto avere la pozione anti lupo…”

“Quel mocciosus, meglio così! Se no se la vedeva con me... ma dimmi com’è andata la tua prima lezione da professore?”

“È andata bene! Sai quella ragazzina di nome Granger è veramente una secchiona.” Scoppiammo entrambi a ridere.

Sir riprese a mangiare, ma a un certo punto disse: “Stasera mi sembri più sereno Moony… meglio così... ma... una volta che io sarò libero, tu cosa farai?”

“Io... starò con te!”

“E mia cugina Tonks? Sai ci ho pensato a lungo per tutta la notte... lei è giovane e un po’ troppo credulona a è normale tutti lo siamo a quell’età… e così pensavo che sarebbe triste se tu gli spezzassi il cuore per stare con me…”

“Ma io amo te! È solo che... nulla. Tranquillo le cose si risolveranno da sole!”

“Se lo dici tu… però io sono sempre più preoccupato per te, Moony!”

Me ne andai e il giorno dopo lo passai con Harry a parlare di vecchi aneddoti che a un qualsiasi mago non sarebbero mai e poi mai interessati, ma lui mi ascoltava con gusto. Ed io ero felice, per la prima volta dopo anni mi sentivo di nuovo giovane e libero.

Ma quella libertà ebbe fine due giorni dopo, infatti per mia sfortuna nel cortile della scuola incontrai Lucius. “Non avrei mai pensato di incontrarla qui Lupin!”

“Cos’è venuto a fare, eh signor Malfoy?”

“Le ricordo che questa è la scuola in cui studia il mio erede! Sono venuto per quel piccolo incidente avvenuto... a Draco… per fortuna l’ippogrifo sarà abbattuto domani! E così sono venuto di persona a riferirlo al preside! Sa, le bestie che non si possono domare vanno abbattute!”

“E lei sarebbe un mago... si dovrebbe vergognare…”

“Ma davvero? E qui i suoi studenti sanno che lei è un licantropo... o meglio lui sa che tu sei stato il mio giocattolo per una notte... ma visto che sono ancora vivo, penso proprio di no! Ora se permette, devo andare arrivederci.”

Ritornai nel mio studio e lì dopo essermi seduto per terra, piansi non mi avrebbe più lasciato in pace... mi avrebbe perseguitato per sempre…

Quella sera andai da Sir di mala voglia e lui se ne accorse subito perché si sedette vicino a me. “Allora cosa c’è che non va Moony?”

“Si vede così tanto, eh?”

“Per uno come che ti conosce da una vita sì... allora cosa c’è?”

“Domani un ippogrifo verrà ucciso... la sua unica colpa è quella di essersi messo contro i Malfoy…”

“Quelli sono dei luridi vermi! Te l'avevo detto che mia cugina Cissy era una maniaca e suo marito non è da meno…”

“Sì... ti prego stringimi a te…” più che una richiesta sembrava che l’avessi pregato ma alla fine lui mi strinse a sé, rimanemmo così al lungo. Finché io non tornai nella mia stanza a Hogwarts.

Il giorno dopo fui raggiunto da Harry, Hermione e Ron. A parlare fu Hermione: “Grazie a delle firme abbiamo spostato l'inevitabile! Però ci serve la firma di un professore… e così Harry ha pensato a lei!”

“La prego dica di sì professore!” aggiunse Harry.

“Lo so che ora vi sembra una buona idea ma non è così... io non sono la persona giusta... magari Piton, lui si che lo è!”

“Con il cavolo che lo è, lui è serpeverde e poi è Piton non lo farebbe mai e poi mai per noi; lui ci odia! È sempre stato contro di noi…” aggiunse Ron.

Ma prima che potessi difendermi in qualche modo, fui attaccato da Hermione: “ È tutto inutile, mi dispiace Harry... era una buona idea ma come vedi, il nuovo professore è un vigliacco! Su andiamo da qualcuno o qualcuna con più palle!”

“No! Alt, ok lo farò… spero però che serva a qualcosa…”

Hermione e Ron mi salutarono e ringraziarono e poi se ne andarono invece Harry si fermò un po’ solo per dirmi: “È la tecnica infallibile di Hermione... lei la chiama psicologia inversa… dice che se si dice a una persona che è un vigliacco, questa farà l’opposto o qualcosa di simile... sai non sono molto bravo come lei! A domani!”

Mi misi a ridere per essermi fatto fregare così da una ragazzina e lo salutai.

Ma in cuor mio ero sicuro che quella firma non avrebbe avuto alcun valore e infatti fu così, ma venni ugualmente convocato nello studio di Silente. “Oh, professor Lupin... qui con me ci sono il primo ministro Cornelius e il signor Malfoy, penso che lei i conosca già non è vero?”

“Ma certo che li conosco, a cosa devo l’onore... non mi sembra di aver fatto qualcosa contro le leggi imposte ai licantropi?”

A rispondermi fu Cornelius “Ma certo che no… è solo che vede, signor Lupin... la sua firma non ha alcun valore… perché lei è un licantropo e non uno stregone... quindi perché mai firmare quel foglio?”

“Perché i diritti vanno dati a tutti a pari merito... ma si vede che sono io qui ad aver torto... quindi prima di dire o fare qualcosa di sbagliato è meglio che io me ne vada…”

“Signor Lupin, spero per lei che abbia preso la sua pozione, stasera è luna piena, se non mi sbaglio”

“Non si sbaglia, signor Malfoy, e sì l’ho presa!” salutai il preside e me ne andai incavolato.

Quella sera decisi di uscire ma invece di andare subito da Sir optai di andare a bermi due o tre bicchieri di Whisky Ogden al pub la testa di porco.

Quel mix di alcool e pozione anti lupo, non fu una grande idea infatti se già la sola pozione faceva quello strano effetto tanto che James diceva sempre: “ora sei in calore come il barboncino di mia nonna!” e in effetti per la prima volta avrebbe avuto ragione, mi sentivo proprio così.

Alla fine decisi di andare da Sir tornai in quella stanza e lui era come assorto nei suoi pensieri infatti appena mi sentì muovere e mi vide disse una frase che fu come gettare dei chiodi nel mio cuore: “James! Finalmente… Oh! È che stavo pensando a... scusa...”

Forse lui vorrebbe avere al suo fianco James, di certo lui non si sarebbe mai lasciato sottomettere da Lucius... invece io… Oh Sir, vuoi che io sia più simile a James? Se me lo chiedessi, io lo sarei… “Sir...vuoi che io sia James?”

“C-cosa? Ma... sei impazzito! Ma certo che no, io ti amo per quello che sei... tu Moony sei puro, sei sentimentale, sei tutto l’opposto di me e questo che ti rende speciale!”

Io puro? Se tu sapessi che in me quella purità non c’è più mi sento marcio... distrutto... ma prima che le cose precipitino tu mi abbracciasti forte: “Non so cosa ci stia capitando! Ma ci stiamo allontanando... io non ti voglio perdere... ti amo troppo, con James non era amore era solo divertimento con te invece oh, Moony ti prego, rendimi partecipe delle tue preoccupazioni, del tuo dolore, non tenerti tutto dentro... ti prego!”

A quelle parole scoppiai in un pianto liberatorio e infine un po’ per via dell’alcool e del mio stato confessai: “Mi ha stuprato... Lucius... la notte prima di Natale... io ho cercato di difendermi ma... sono un debole, non ti merito! Io vorrei solo morire…” E ti strinsi più forte a me.

E tu dicesti: “È solo colpa mia... dovevo essere lì vicino a te per proteggerti dal mondo e invece… giuro che lo ucciderò un giorno lo farò! Oh Moony! Ma io ti amo lo stesso! Non ti abbandonerò più mi prenderò cura di te! Per sempre.” Ci baciammo, ma non facemmo nulla di più.

Ogni sera eri sempre più delicato con me. “Quando te la sentirai, mi racconterai cos’è successo… ora devi solo non pensarci più di tanto ok?”

“Sai Sir, sono felice di averti… io e te siamo uguali!”

“Moony, io non volevo farti diventare un reietto o peggio una vittima di questa società come me! Ma ora che siamo uguali per colpa di un destino infausto io ti giuro che non ti abbandonerò mai più! Perché ti amo.” Me lo ripetevi tutte le sere ed io pian piano stavo tornando a essere di nuovo il Remus di un tempo.

Ma alla fine il destino fu un'altra volta malvagio con noi…

Infatti mi trovavo nel mio studio a controllare alcune cose, quando Harry mi arrivò davanti. “Lei sapeva?”

“Cosa? Cos’è che sapevo Harry?”

“Che Sirius ha ucciso i miei genitori... lui li ha traditi…”

“No! Non è vero ascoltami Harry... ti prego... quella non è la verità!”

“Allora qual è la verità, eh? Che lei è il suo amante... si rende conto lei va a letto con l'assassino della sua migliore amica Lily…”

“No, non è vero! Chi te l’ha detto?”

“È stato Draco… lui dice che lei mi ha usato... io mi fidavo di lei e invece lei… come ha potuto farlo?”

“No, non capisci Harry io non... sì l’ho fatto, però lui è innocente, è stato Peter!”

“Non è vero, lui è morto!”

“No, lui è vivo e si trova qui... solo che è un topo! E non un topo qualsiasi ma...” non finii la frase che venni colpito da uno schiaffo quando mi ripresi davanti a me c’era Harry in lacrime. “Ma perché voi adulti mentite sempre... mi deve stare lontano! Ha capito bene…”

“Io... va bene Harry ti starò lontano…”

Harry uscì dal mio studio ma io mi smaterializzai e andai da Sir.

“Sir non c’è più tempo, Harry sa!”

“Sa cosa?”

“Sa ogni cosa sa di noi... però pensa che noi siamo dei bugiardi... ho tentato di fargli capire che è la verità ma… mi dispiace così tanto, Sir…”

“Tranquillo, però ora sappiamo dov’è Peter e pensaci bene sappiamo che lui è un topo no? Quanti maghi avranno mai come animale un topo?”

“Solo uno! E sai chi è?”

“No, chi è?”

“Si tratta di Ron Weasley! Il figlio di Molly e Arthur!”

“Questa sì che è bella…”

“Il piano qual è? Sir!”

“Il piano è semplice: attiro Ron vicino al platano picchiatore e una volta lì, mi trasformo in Felpato e prendo il topo, lo porto qui e infine lo uccidiamo…”

“L’idea sembra funzionare... ma non lo uccideremo lo manderemo ad Azkaban! E lì sarà processato…”

“Ti dimentichi che ha ucciso James…”

“Ti ricordo che ha ucciso anche Lily... e poi per causa sua sei finito in quel posto…”

“E sempre per causa sua non ti ho potuto difendere da quel lurido di Lucius! Allora lo farò finire ad Azkaban! È deciso domani attueremo il nostro piano”.

Il giorno dopo, mi alzai presto, non ero riuscito a chiudere occhio, la mia mente era piena di troppi pensieri se il piano funziona, io e Sir saremo finalmente liberi... ma Harry lui non capirà… chissà se poi un giorno verrà ad abitare con noi... Sir ci tiene troppo in fondo è il figlio di James…

Mi detti malato, non fu difficile, infatti, come aveva previsto Sir, Piton fu felice di sostituirmi e fare una lezione speciale sui licantropi…

Io invece mi nascosi ai margini della foresta proibita e li attesi.

Come avevo previsto, Harry e i suoi amici andarono a salutare per l'ultima volta il loro amico Fierobecco. Quando poi i tre amici si furono allontanati e nascosti dietro a delle zucche io feci il mio passo, attirai l’attenzione di Codaliscia il quale vedendomi corse via, come previsto Ron gli corse dietro e quello fu l’avviso di Sir di intervenire.

Per sua sfortuna, Ron difese il suo topo e così Sir prese il poveretto per la caviglia e lo trascinò all'interno della Stamberga Strillante.

“Sir, non era questo il piano e ora… cavolo stanno arrivando Hermione e Harry devo nascondermi…”

Così mi nascosi e attesi diversi minuti finché non avvertii Harry che minacciava di morte Sir e così capii che le cose stavano precipitando nel verso sbagliato.

Mi precipitai all'interno del platano e infine giunsi nella stanza.

“Remus... sei venuto a salvare il tuo amante?”

“Si! Ma tu non capisci, lui è innocente!”

“No, tu menti! Lo fai per coprirlo... è stato lui a tradirli e a ucciderli!”

“No! Harry ti prego... credimi… Sir di’ qualcosa…”

“Non per dire, ma la ragazzina mi tiene sotto tiro con la sua bacchetta!”

Hermione stava puntando la bacchetta alla gola di Sir ed io non sapevo più cosa fare.

A parlare fu la stessa Hermione: “Harry dobbiamo sbrigarci, Ron sta male”

“Lo so, tieni duro, Ron!”

A parlare fu di nuovo Sir: “Io non volevo... io puntavo al topo!”

“Sì Harry, il topo è Peter... ascoltaci ti prego…”

“Miseriaccia! Sono pazzi! Harry, ti prego andiamo via da qui… Hermione fa qualcosa!”

“Ma sta’ un po’ zitto! È proprio stupido come suo padre Arthur non trovi Moony?”

Mi passai una mano nei capelli e guardai verso l’alto, poi stavo per rispondere ma in quel momento fece il suo ingresso anche Piton il quale mi afferrò dicendo: “Avrei dovuto ucciderti quella volta e invece ti ho solo rotto il naso…”

Quelle parole fecero scattare Sir il quale afferrò la mia bacchetta e la usò su Piton il quale fece un volo contro la parete e svenne.

Poi mi aiutò a rialzarmi per dirmi: “Una volta arrivati a casa dovremmo parlare di parecchie cose, Moony! Sto lontano solo 12 anni e ti succede di tutto…”

“Sì... penso che dovremmo parlare parecchio…” ma fummo interrotti da Harry: “Allora volete continuare… o ci ucciderete?”

“Harry, ma cosa stai dicendo? Io e Sir non lo faremmo mai... noi ti vogliamo bene, tu eri nei nostri piani... verrai a vivere con noi!”

Non so ancora cosa successe ma le mie parole scatenarono qualcosa di sbagliato in Harry il quale sputò una serie di cattiverie: “Io cosa? Tu pretendi che io perdoni così Sirius... ma che stai scherzando?”

“No Harry, sto dicendo sul serio... io lo amo, per lui farei qualunque cosa però so che lui è innocente!”

“Qualunque cosa eh? Come farsi scopare dal padre di Draco? Rientrava nei piani?”

Non riuscii a rispondergli che al collo di Harry saltò Sir: “Sarai anche il figlio di James ma non ti permetto di dirgli queste cose quando non sai nulla di nulla… Moony è solo l’ennesima vittima di questo maledetto destino... e ora tu devi ascoltarmi! Lui è Peter e ora Remus te lo dimostrerà!”

Prelevai il topo dalle mani di Ron. Alla fine Peter riprese le sue sembianze umane. “Harry ti prego... io…”

“Hai ucciso James e Lily... perché?”

“Perché l’oscuro signore fa paura... lui sa... io avevo paura... scusami Harry…”

“Non devi chiedere scusa a me ma a lui…”

Alla fine uscimmo passando dal platano, Hermione decise di stare vicino a Ron: “Harry va da lui va da Sir…”

Vidi Harry dirigersi da Sir e sentii quest’ultimo dire: “Harry, ti chiedo scusa per le mie parole di prima…”

“Sono io che dovrò chiedere scusa a Remus... ora cosa farete?”

“Noi pensavamo di andare vivere in una casetta... magari tu potresti venire con noi... non so forse sono egoista tu hai la tua vita!”

“No, non sei egoista! A me farebbe piacere... poter vivere con voi… sarebbe magnifico!”

“Allora è deciso! Moony sarà felice.”

Vidi Harry sorridergli di rimando.

Ma in quel momento qualcosa si riaprì nel mio cuore era di nuovo una lieve gelosia... lui è il figlio di James... ma lui è semplicemente Harry…

Poi mi ricordai di non aver preso la nuova dose di pozione antilupo ma era troppo tardi sentii in lontananza Hermione: “Harry! È un licantropo! Correte!”

Poi la voce di Sir: “Moony, tu non sei così... ti prego reagisci…”

Poi solo varie immagini sfocate io e Felpato che combattiamo, Harry e Sir che vengono attaccati dai dissennatori e poi il buio.

Mi svegliai diversi giorni dopo, ero avvolto dalle bende ed ero nell'infermeria di Hogwarts.

“Professore! Vado a chiamare Harry!”

“Aspetta Hermione... cosa ne è stato di Sir?”

“Lui... stia tranquillo, Harry ed io abbiamo usato un giratempo e abbiamo salvato sia Fierobecco che il suo Sir solo che... purtroppo Codaliscia ecco... è scappato! E così Sir è ancora un ricercato... ma sta bene! Ora vado ad avvertire Harry. Sa era veramente molto preoccupato di perdere anche lei…”

La lasciai andare ma fui preso da una fortissima tristezza, ma prima che potessi piangere, mi apparve davanti Silente. “Signor Remus, converrà con me di essere stato imprudente... ma per amore si fanno parecchie sciocchezze, non è così? Se vuole rivederlo e stargli accanto, lo troverà a casa Black!”

“Ma lui detesta quella casa… sarà di cattivo umore!”

“O lì o ad Azkaban! Io penso che con la sua compagnia il signor Black si riprenderà molto in fretta… per il momento Harry non verrà ad abitare con voi però potrà venirvi a trovare... si prenderà cura della casa la signora Weasley, a proposito, signor Lupin, le consiglio anche di risolvere il suo matrimonio... prima di andarmene purtroppo lei è stato licenziato... ma infondo ora ha altro da fare…”

Lo salutai e in quel momento arrivò Harry: “Remus! Avevo paura di perderti... Silente te l’ha detto Sir è a casa Black... anche se non potremo abitare subito insieme io verrò spesso a casa vostra! In fondo siete la mia famiglia…”

“Oh Harry... Sir sarà nervoso per i primi due mesi ma poi si abituerà e capirà che è per suo bene! Ti consiglio di venire appena sta meglio! Così potremo passare per bene le vacanze... con te puoi portare anche loro…”

“Wow! A dire il vero, professore… è mia madre a occuparsi della casa quindi io e gli altri siamo già stati invitati a casa Black…”

“Scusa è che non ci pensavo più che fosse Molly a occuparsi della casa…”

A parlare fu Hermione: “A dire il vero... la madre di Ron ci ha detto che forse lei dovrebbe farsi vedere in quella casa... tra qualche mese... sembra che sua moglie... abbia parlato con Sirius… Molly ha solo fatto capire che se lei si fa vedere troppo presto... quella persona la ucciderà!”

Guardai verso l’alto e pensai che Sir me l’avrebbe pagata cara. “Forse è meglio che alla fine sia io che rimarrò un pochino lontano da casa Black!”

“Magari potresti venire con noi alla partita Mondiale di quidditch!”

“E bravo Harry, questa si che è un'idea dica di sì... anche se forse lei non è molto portato per questo sport…” azzardò Ron. Alla fine cedetti e risposi che ci avrei fatto un salto.

Mi rimisi in salute e me ne andai da Hogwarts alla fine, non sapendo dove tornare, andai a casa Black anzi mi smaterializzai direttamente in camera di Sir.

“Moony! Io pensavo che non saresti più venuto... io…”

“Lo so! In fondo era inevitabile... solo che ora dovrò stare alla larga da Tonks… sono venuto qui perché non sapevo dove andare…”

“Hai fatto bene! Questo è il luogo più sicuro al mondo! Poi l’importante è stare qui insieme…”

“Lo sai che quest’estate andrò alla partita mondiale di Quidditch?”

“Cosa? Ma così ti farai odiare, Moony… Io sono qui bloccato e tu... non è giusto!” incominciammo a lanciarci i cuscini come facevamo da giovani e poi finimmo a letto insieme.

Sarebbe stata un’estate lunga e la vita in quella casa non sarebbe stata esattamente bellissima, né per Sir ma neppure per me molte altre ombre ci avrebbero offuscato il nostro futuro insieme…


Angolo dell'autrice:

1°- come avrete notato in questo capitolo non ho inserito nessun salto temporale li avevo usati nei precedenti capitoli solo perchè passavano anni diversi tra un accadimento e l'altro...quindi da questo come nei prossimi capitoli non ce ne sarà più bisogno di usarli!

2° alla fine ho inserito anche la coppia Draco/Harry ma rimarrà in secondo piano infondo la FF è incentrata su Remus e Sirius! U.U

3° Ringrazio tutti coloro che recensiscono o che recensiranno! Fanno sempre piacere, perchè mi danno la forza di continuarla quindi grazie! *w*


E ringrazio anche la mia beta per il suo sostegno e il suo aiuto! u.u

Non ci saranno uscite regolari per via dello studio! A presto!

Fuji

 


 

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Capitolo 7
*** Ripercussioni Negative 1°Parte. ***


AVVERTENZA  all'interno di questo capitolo, Remus racconterà a Sirius quello che gli ha fatto Lucius, quindi conterrrà riferimenti alla scena Non-con Lucius/Remus... Ci si vede giù! ù.ù
 

Avevo passato le prime due settimane, dopo la fine della scuola nella stanza di Sirius. Ma una mattina mi alzai mi vestii e “Sir, devo tornare da Tonks…”

“Tu cosa? Ma stai scherzando vero?”

“No, ci ho pensato per molto tempo e alla fine ho deciso non posso lasciarla in questo modo... in fondo è anche grazie a lei se sono ancora qui vivo e vegeto!”

“Moony, tu sei rimasto in questo mondo perché aspettavi che io tornassi... e le tue belle parole della nostra vita insieme e di come avremmo adottato Harry, dove sono finite? Te lo dico io, sono finite nel cesso ecco dove. Alla fine, tu Remus, sei uguale a tutti gli altri. Torna da lei!”

Uscii dalla stanza, scesi le scale e mi allontanai da quella casa, una volta fuori mi smaterializzai davanti alla villetta di Ninfadora. Entrai, seduta su di una poltrona nel salotto c’era lei, appena mi vide disse solo: “Immagino che sei venuto qui per prendere le tue cose, vero?”

“No ti sbagli... se tu mi vuoi ancora, io rimarrei qui ancora per un po’ di tempo, sai per rimettere a posto le mie idee..”

“Oh! E mio cugino Sirius lo sa?”

“Sì lo sa e puoi immaginarti cosa ha detto…”

“Senti Remus, io voglio bene a mio cugino… e non voglio entrare in questi vostri bisticci e tanto meno voglio essere la causa delle sue sofferenza... però io ti amo… cosa dovrei farne di questo mio sentimento, eh?”

“Non lo so, magari proviamo a vedere come va, dammi una seconda possibilità... sai un tempo c’era solo Sir, poi ci sei stata anche tu. Le cose cambiano anche se non avrei mai pensato a un cambiamento così radicale nel mio cuore!” Alla fine rimasi ad abitare con lei, con mia moglie.

Non so perché ma con lei mi sentivo più sicuro.

Sir era paziente con me, ogni volta che aveva tentato di andare più in là del semplice bacio, io m’irrigidivo e piangevo non lo facevo apposta ma il mio corpo e la mia mente associavano ancora quei gesti allo stupro subito, alcune volte mi chiedevo se sarei mai riuscito a passare oltre. Invece Sir di notte aveva solo incubi con i dissennatori urlava per ore, poi si svegliava e piangeva come un bambino alla fine quella vita ci aveva logorato l’anima.

Ma alla fine entrambi o forse solo io avevo capito che il nostro amore non era più come prima e non sarebbe più tornato quello di un tempo.

In quel mese non mi pentii mai della mia decisione, a casa Balck non ci tornai più, un po’ per non mettere in imbarazzo Tonks e un po’ perché Sir mi avrebbe fatto una delle sue tante sfuriate.

Un mese dopo alla porta di casa mia suonarono Harry, Ron ed Hermione.

Aprii e li feci accomodare in salotto. “Volete del tè?”

“Sì grazie!”

“Per te, Harry, al limone non è vero?”

“Sì come lo sai?”

“Anche a James piaceva così…” Dopo averli preparati tornai con il tè lo appoggiai sul tavolino. Mentre stavo per sedermi a parlare fu Hermione indubbiamente lei era la più diretta e se doveva dirmi qualcosa mi dava ancora del lei.

“Lei deve assolutissimamente dirci perché ha mollato in quel modo Sirius? E niente bugie!”

Per poco la mia tazza non mi scivolò dalle mani poi dopo essermi calmato, mi girai verso di lei e risposi: “A dire il vero non penso che siano affari vostri... però l’amore non dura per sempre, signorina Granger.”

Per fortuna in mio aiuto accorse Ron: “Remus, vedo che ti sei sistemato proprio bene! E come sta Tonks?”

“Grazie Ron! Mi fa piacere che ti piaccia... sì lei sta bene!”

Ma per mia sfortuna, dopo essersi bevuta il tè, Hermione rincarò la dose: “Non so se gliene possa fregare qualcosa ma mentre lei se ne sta qui a godersi la sua dolce casetta, Sirius è sempre ubriaco, si isola sempre di più dal mondo e dai suoi amici e perfino da Harry! E poi ha tentato di suicidarsi un paio di volte…” poi si alzò e riprese: “Dai forza ragazzi andiamocene! Come avete visto non gliene importa più nulla del tuo padrino, mi dispiace Harry... ma gli adulti sono fatti così... arrivederci professore.”

Mi alzai dalla sedia, intenzionato di controbattere a quelle parole lei non sapeva nulla, di come fosse stato doloroso rendersi conto che quello non fosse più un rapporto stabile basato su basi solide… ma fu Harry a parlare e disse una cosa che fu il colpo di grazia per me e per le mie idee: “Remus, io non voglio intromettermi nelle tue decisioni… ma spero solo che questi tuoi provvedimenti non nascano da quello che ti è successo con Lucius Malfoy... sarebbe triste che tu rinunci all’amore per Sir solo per delle tue paure... ciao e a presto…”

Anche se loro se ne erano andati via da circa un’ora, io rimasi lì a fissare il vuoto nella mia mente si facevano largo delle parole a cui non avevo mai pensato “Io ho ancora paura? Ma no, è impossibile è passato così tanto tempo... ma quegli occhi verdi, quegli occhi così dolci che un tempo appartenevano a Lily... un tempo mi guardavano con rispetto e affetto... ma oggi mi guardavano con disprezzo e odio… cosa dovrei fare, eh Lily? Dimmelo tu…”

Mi ripresi da quei sentimenti, mi alzai dal divano e andai dal mobiletto dei liquori, lì mi presi uno dei bicchierini e mi rovesciai del whisky. Bevvi un paio di bicchieri poi sentii la porta di casa aprirsi. “Sei tornata presto…” ma con mia grande sorpresa non era Tonks ma Molly, non era mai venuta a casa nostra così mi venne spontaneo chiederle: “È successo qualcosa a Tonks?”

“No Remus... lei sta bene. Io sono qui perché Sirius è scomparso... se n’è andato con il suo ippogrifo e sai quanto me quanto sia pericoloso per lui... per favore sei l’unico che possa trovarlo e farlo ragionare!”

Il bicchiere che tenevo in mano mi cadde a terra, presi il mio mantello e senza dirle nulla lasciai Molly sola in casa mia e corsi fuori, presi la mia scopa e volai via dove sei Sir…

Girai come uno scemo ma non riuscivo a capire dove potesse essere finito, alla fine così d’istinto andai sulla tomba di James e lì coricato a terra stava lui.

“Cosa fai qui, eh?”

“Remus... sono io a doverti chiedere perché sei qui?”

“Su vieni con me, sei ubriaco, non sai quello che stai facendo”

“Sì che lo so... intanto anche se tornassi ad Azkaban a chi importerebbe mai di uno come me... prima mi ha ucciso James, poi mi hai ucciso tu! Sai io ci credevo veramente al nostro amore... ma tu… perché? Dimmi solo la verità ed io me ne andrò per sempre via dalla tua vita!” si alzò e si mise a sedere più comodo sulla tomba del suo primo amore.

Lo guardai per lunghi minuti cercavo le parole giuste ma alla fine non sapevo neppure io cosa dire ma tornò di nuovo lui a parlare: “Se tu mi dicessi la verità su cosa ti ha fatto quel Malfoy... io magari non mi sentirei più così in colpa... sono stato io a mandarti a casa Black per tenerti al sicuro ma non capivo che quella casa è malvagia e lo rimarrà per sempre... sono stato io ad abbandonarti e non sono riuscito a difenderti dal mondo come avrei desiderato... sai come avevi fatto tu fino alla tragedia, tu mi proteggevi e invece io… scusami Moony!”

“Tu non hai alcuna colpa Sir… e va bene ti racconterò tutto... ma ti devi calmare e promettermi che non farai nulla di stupido dopo ok?”

“Ma certo che non farò nulla di stupido! Su forza, dimmi.”

Mi sedetti sulla tomba di Lily dentro alla mia mente pensai solo “ti prego amica mia dammi la forza di non piangere…” poi iniziai a parlare: “Io stavo pulendo la casa, quando il tuo elfo domestico mi ha smaterializzato in casa Malfoy! Poi quando mi sono ripreso, davanti a me stava Lucius... mi fece capire che se non avessi assecondato i suoi deliri ti avrebbe fatto del male e non ti avrebbe più fatto uscire da quell’inferno. Appena fummo nella sua camera... mi offrì un bicchiere di qualcosa... io non bevvi ripensandoci ora avrei dovuto forse il dolore sarebbe stato minore… quando mi fece coricare su quel letto e aveva appena cominciato a baciarmi... io mi divincolai… però lui prese la sua bacchetta e mi legò i polsi e le caviglie con una corda... per poi a quel punto abbassare i pantaloni e… scusami ma non riesco, se continuassi… la mia mente…”

“Maledetto! Ma perché ti ha fatto una cosa simile? Sì è vero a Lucius piace divertirsi... ma questa è pazzia! E poi perché proprio a te!?”

ma veramente non ci arrivi Sir? pensai nella mia mente “A dire il vero se ci pensi bene, ci arrivi anche tu! A ogni suo affondo nella mia carne, una parte di me moriva... poi lui iniziò anche con la affondare i suoi denti nella mia carne, a ogni movimento diceva te lo meriti perché sei stato un cattivo licantropo… non ci si mette a lavorare come Auror con i maghi e le streghe per bene… poi vedendomi che non volevo arrendermi mi mise le mani intorno al collo a quel punto avevo paura di morire… Sì avevo paura di non rivederti più così alla fine mi sono lasciato fare di tutto senza più reagire, come una bambola e con questo si conclude il mio racconto, sei felice Sir?”

Sirius, non sapeva cosa dire per la prima volta nella mia vita lo vidi in difficoltà… dopo un minuto si trasformò in collera. “Io quello lo ammazzo! Tu devi denunciarlo al ministero, più precisamente a Barty Crouch Senior. Alla fine lui è un duro in fondo lo sappiamo entrambi ciò che ha fatto e lo sai che andrà fino in fondo!”

“Sì ma sei sicuro, Sir... lui ha fatto quella cosa a suo figlio... sarà anche la persona giusta ma non ne sono così sicuro…”

“Ma è l’unico modo per mettere la parola fine a tutta ‘sta storia! Dai fidati di me Moony!”

“Sì e va bene... lo farò! Ora però torniamo a casa…” Tornammo a casa Black e una volta lì Sir disse: “Allora entri anche tu o torni da tua moglie?”

“No per stasera entro anch’io... mia moglie può aspettare!”

Alla fine andai a casa mia solo per prendere le mie cose, lasciai Tonks con una misera lettera non ebbi il coraggio di dirglielo a voce.

Tonks ed io non ci vedemmo più se non durante le riunioni dell’ordine, io me ne stavo seduto vicino a Sir mentre lui ogni volta faceva arrabbiare sua cugina dicendogli “Io e Moony siamo una coppia inseparabile... vero?”

Io non rispondevo mi bastava semplicemente incenerirlo con il mio sguardo per poi continuare la riunione.

Una sera avevamo appena finito di cenare e aspettavano la visita di Silente, appena suonarono alla porta Sir andò ad aprire: “Signor preside, è sempre vecchio, si accomodi di là c’è anche Moony!”

“E lei, signor Black, è sempre gentile come sempre... mi faccia largo che la seguo.” Dopo diversi minuti eravamo nel salotto e a parlare fu Silente: “Visto che Black non può accompagnarla a parlare da Barty, lo farò io, signor Lupin, ma ahimè dubito che... per quanto lui detesti i Malfoy, sia in grado di farle avere la giustizia che merita, lo sa meglio di me che i maghi purosangue nella nostra società sono ben visti e che i licantropi non hanno alcuna libertà… quindi dev’essere pronto anche alle conseguenza negative…”

“Sa signor preside, magari il vecchio me, le avrebbe detto che ha ragione... ma ora come ora, io voglio giustizia per ciò che ho subito... anche se sarò il primo licantropo a mettermi contro a un purosangue!”

“Oh! Allora ho fatto bene a prenderle un appuntamento per domani mattina presto nello studio di Barty!”

“S-sì! E la ringrazio molto, Silente.”

Dopo i vari ringraziamenti lui se ne andò e Sir disse: “Non hai l’impressione che io gli stia come antipatico al preside?”

“L’hai chiamato vecchio! Penso che anche a me non mi staresti molto simpatico Sir…”

“Bell’amico e fidanzato che sei!” per mettermi un bellissimo broncio. Che non resse per tanto visto che una volta in camera dopo un paio di baci si sciolse con dello zucchero.

La mattina dopo mi alzai presto e mi misi alla ricerca di un bel completo blu ma classico e non troppo altezzoso. Sir mi diede un bacio sulla bocca come porta fortuna.

Ad aspettarmi davanti all’entrata del ministro c’era Silente.

Entrammo al suo interno, c’era un andirivieni di maghe e maghi, poi Silente mi fece salire su uno degli ascensori, che ci portò al pian terreno. “Mi permetta di parlare io, signor Lupin, poi parlerà lei, sono sicuro che andrà tutto per il meglio, Barty è un mio caro e vecchio amico!”

Annuii e non dissi nulla: ero troppo nervoso.

Una volta arrivati al pian terreno, andammo direttamente verso la porta dello studio, per primo entrò Silente e un paio di minuti dopo entrai io.

Barty era proprio come me l’aveva descritto Sir: appariva molto pignolo e precisino e molto devoto alle regole difatti… “Riterrai con me, Silente, che non ci sono precedenti prima di questo caso di cui mi stai parlando…”

“Ma Barty! Non puoi permetterti di chiudere entrambi gli occhi, solo perché il signor Lupin è un licantropo... io sono dalla sua parte e gli credo!”

“Non lo metto in dubbio... ma converrai con me che non essendoci precedenti... non posso arrestare un Malfoy, ma ora parli e mi racconti tutto, signor Remus John Lupin.”

Mi sedetti su una delle sedie e gli raccontai le stesse cose che avevo detto a Sir, mentre parlavo, lui prendeva appunti su di una pergamena. Appena finii, lui si alzò e mi passò di fianco per poi mettersi alle mie spalle e dire: “Se lei ha intenzione di andare fino in fondo allora, sarei dell’idea di far venire immediatamente qui il signor Lucius Malfoy. In fondo è anche giusto avvertirlo di questi nuovi sviluppi! E così è deciso, lei attenda qui…” si sedette alla sua scrivania e ne estrasse un calamaio con una piuma e una pergamena di carta raffinata dopo aver finito disse: “Vieni qui Winky.”

In quel momento fece il suo ingresso, un’elfa domestica. “Sì padrone, cosa può fare per lei Winky?”

“Consegna subito questa al signor Malfoy e poi fallo venire qua!”

L’elfa si smaterializzo.

Io invece continuavo a rigirarmi i pollici ero troppo nervoso lui sta venendo qua... cosa succederà ora?

Dopo un'ora precisa l'elfa tornò e al suo fianco stava un elegantissimo Malfoy.

Appena Lucius mi vide, mi lanciò uno sguardo pieno di disgusto, per poi sedersi, a parlare fu Barty: “Signor Malfoy è sempre un piacere rivederla. L’ho fatta convocare qui perché il qui presente signor Remus John Lupin l’ha denunciata per stupro, converrà con me che questa è una denuncia assai grave! Che quindi è mio dovere accertarmi che sia vera o no…”

Lucius non si scompose ma le sue labbra assunsero un sorriso di scherno “Faccia pure, ma sappia che il signor Lupin è un licantropo… da quando in qua il ministero sta dalla loro parte? E come a tutti i licantropi, gli piace venir preso con la forza, è così che si fa nei loro branchi sa per la supremazia!”

“Lo sa vero che con questa asserzione, lei mi sta dicendo che tutta questa storia è vera? Non voglio essere io a dirle che queste sue parole signor Malfoy non lasciano alcun dubbio… sulla sua colpevolezza!”

“Ma ora lascia parlare il signor Lupin, sono proprio curioso di vedere se ha ancora il coraggio di denunciarmi ora che sono qui di persona!”

Mi alzai in piedi e dissi: “Io andrò fino in fondo anche se significherà combattere ed essere il primo licantropo a denunciare un purosangue come lei.

“Le faccio i miei complimenti… ma signor preside e signor ministro, non vorrei dirvi io che lui non è altro che l’amante del famigerato Sirius Black! Che quindi questa manovra non può essere solo un piano subdolo architettato proprio da Black per vendicarsi di sua cugina Narcissa?”

Lo sguardo di Barty si fece più duro che mai e mi si puntò addosso a quel punto per fortuna intervenne Silente: “Barty, queste sono calunnie! Posso testimoniare che il signor Lupin non ha avuto alcun contatto con Black che a quest’ora chissà dove si trova…”

“Ma certo Silente, qui nessuno mette in dubbio la tua parola o quella del signor Lupin!” Poi si prese la testa tra le mani e dopo un momento di riflessione disse: “È deciso. Io personalmente mi occuperò del caso e il signor Malfoy si deve rammentare che anch’io sono un Purosangue, ma non per questo, se scoprirò che lei mi ha mentito, esiterò a farla sbattere ad Azkaban! Se lo ricordi bene, ora potete andare, Ah un'ultima cosa, Silente ricordati di venire stasera abbiamo la partita Mondiale di Quidditch”

“Sì grazie Barty! Non mancherò”

Alla fine una volta che fummo fuori dal ministero, Silente mi salutò e se ne andò fischiettando era proprio vero quel l’uomo era indecifrabile…

Mentre stavo facendo ritorno a casa, venni fermato da Malfoy: “Ricordati bene, che per queste tue decisioni e azioni ci saranno delle ripercussioni future!”

“È una minaccia?”

“Dipende da come la vedi, arrivederci signor Lupin” e si smaterializzò.

Io invece tornai a casa Black e una volta all’interno salii subito le scale e andai in camera di Sir. Appena vi entrai mi chiese: “Allora com’è andata, Moony?”

“Diciamo solo che è andata... ma quel Barty non si fida della parola di uno come me… le solite cose!”

“Non si fida di un secchione… eh Moony?”

“Non dire stupidaggini non è il momento di scherzare Sir... io intendevo di un Licantropo che si mette contro un purosangue. Ha detto che sono il primo caso, di questo tipo…”

“Meglio così significa che non sei uno smidollato come i tuoi amici licantropi non credi?”

“Sì hai ragione! Ora sì che mi sento meglio!”

“Spero che tu non sia sarcastico, perché non ne ho voglia per questa sera… Oh! A pproposito è passato Harry mi ha chiesto se andrai con loro al campionato mondiale di Quidditch, ci andrai?”

“O cavolo, me ne ero dimenticato, devo dirgli che non ci posso andare... ci saranno anche Malfoy, Barty e Silente non ho proprio voglia di vedere i primi due... preferisco di gran lunga rimanere qui con te!”

“Ok! Allora scrivi ad Harry, intanto non penso che gli importerà molto... sai non faceva altro che parlare di Draco... non mi sembrava che alla sua età James fosse come lui” e scoppiò a ridere alla fine cedetti anch’io e ridemmo insieme.

Alla fine quella sera la passai con Sir, prima tra risate e poi concludemmo la serata a letto.

Il giorno dopo venimmo svegliati di soprassalto dal campanello. “Moony! La porta… stanno suonando!” urlò Sir nel sonno, io mi girai dall’altro lato, ma alla fine dovetti svegliarmi perché chiunque fosse, non voleva smettere così mi alzai e mi sforzai di scendere gli scalini, poi una volta aperta la porta con mia grande sorpresa era Arthur.

“Remus, è successa una cosa terribile alla coppa di Quidditch!”

“Cosa? Entra pure... aspetta chiamo Sir e lo faccio immediatamente scendere!” dopo averlo fatto accomodare nel salotto, andai a chiamare Sir e lo feci scendere subito una volta che fummo tutti e tre nel salotto Sir chiese: “È successo qualcosa ad Harry?”

“A dire il vero sì e no. Sta bene, però i mangiamorte hanno attaccato la partita di Quidditch hanno distrutto tutto e Harry è stato ferito in mezzo alla folla... però ora è preoccupatissimo…” Arthur non era mai stato bravo a spiegarsi ma alla fine per fortuna leggendo la gazzetta del profeta capimmo cosa era successo e Harry stava bene.

Io e Sir tirammo un sospiro di sollievo, Arthur se ne andò subito dopo e a parlare fu Sir: “È pure sempre il figlio degno di James! Ma secondo te…”

“No! Sono solo le solite pagliacciate di quegli montati dei purosangue... lo sai, lo fanno sempre... non significa che Voldemort è tornato... non dirlo mai più, Sir!”

“E va bene non lo dirò più…”

Alla fine non avemmo più modo di tornare sulla faccenda, Harry iniziò l’anno scolastico per poi scriverci una lettera, che fece preoccupare moltissimo Sir: “Ma ti rendi conto della gravità della faccenda, Moony?”

“Sì me ne rendo conto... ma non possiamo fare nulla per lui… e tu lo sai bene e poi Harry se la caverà benissimo. Le prove Tre Maghi non sono poi così difficili…”

“Io non mi tranquillizzo fino a quando non arriveranno le vacanze di Natale e lui verrà qua a casa nostra a salutarci!”

Sir, tu ti preoccupi così per Harry solo perché è il figlio di James... sei patetico… alla fine lo pensai solo e non dissi nulla se non: “Sì non vedo l’ora…”

Sir non fece altro che tornarsene nella sua stanza.

Sorprendentemente quando mancava solo un mese, a Natale, Sir iniziò a mettere in ordine la casa e a decorarla. “Secondo te ad Harry piaceranno questi colori?”

“Ma certo è un grifone…”

“Sì proprio come James!”

“E non solo….”

“Su Moony, non è il momento di fare il geloso stiamo parlando di Harry! Mica di James…”

In quel periodo James era diventato motivo di litigio tra me e lui, per me sentire sempre parlare di Harry non dava fastidio non fino a quando non veniva associato a James tipo è bravo perché è figlio di James, lui se la caverà sempre perché è figlio di James eccetera eccetera…

All’inizio lo stavo ad ascoltare, ma alla fine dentro di me riemerse una sensazione di gelosia mista a fastidio di sentirne parlare sempre e così finii con l’arrabbiarmi con Sir, pur sapendo che lui non lo faceva apposta.

Alla fine arrivò il tanto agognato Natale, Harry venne un giorno prima.

“Harry! Non ti aspettavamo così presto…”

“Scusami Remus.. è solo che non passerò il Natale qui con voi…”

“Ah! E dove lo passerai? Se posso chiedere…”

“Lo passerò a scuola sai con Draco... lui me l’ha chiesto ieri ed io gli ho detto di sì! Lui è così... bello… Hermione dice che è solo un idiota! Ma a me non importa, sono così infatuato, puoi dirlo tu a Sirius? Se glielo dicessi io... non capirebbe, allora grazie! E a presto!” e se ne andò con Arthur a bordo della sua macchina volante. In quel momento corse giù dalle scale Sir ed io lessi nel suo sguardo tutta la gioia del mondo. “Allora dov'è Harry? È di là vero?” ed io non so perché forse per vendicarmi di quel periodo in cui lui non faceva altro che parlare di James e così glielo dissi senza mezzi termini: “No, è andato via! Ha detto che preferiva passare il Natale con Draco.”

“Scherzi… ma dai è Harry... non vedeva l’ora di passarlo con noi... e poi…”

Sbottai prima che potesse continuare: “Lui non è James! Lui è Harry e passerà il Natale con il fidanzato Draco a scuola! Punto. Ora non fare così, sei patetico!” mi resi conto solo una volta che alzai lo sguardo su di lui di aver esagerato. “Sir io…”

“No, hai ragione tu Moony... chi mai vorrebbe passare il Natale con un cane e un licantropo... alla fine era solo un sogno ecco cos’era…”

“Non puoi farne una colpa ad Harry…”

“Ma non lo faccio! Sto solo dicendo che sono stato un idiota... ora torno in camera mia, a dopo Moony!” Sir passava le sue giornate chiuso in camera a sfogliare foto di un passato che non sarebbe più tornato e a berci su. Molte volte era ubriaco io invece altro canto avevo altri problemi, la società magica non mi voleva e non trovavo alcun lavoro, la casa era in stato d’abbandono e così alla fine mi univo a Sir in quella stanza.

Per fortuna il Natale passò velocemente…

Harry ci teneva informati sulle varie prove e anche su altre cose…

Una mattina per esempio Sir entrò in camera. “Non ci posso credere... Moony svegliati subito!”

“C-cosa c-c’è... io stavo dormendo…”

“Lo so! Ma si tratta di Harry!”

“Cos’è successo? Sta bene?”

“Ma certo che sta bene... anche se... ha baciato Draco! Ma ti rendi conto... un Malfoy! Ma gli hai detto quella cosa… Moony?”

Lo guardai poi mi sedetti e mi accesi una sigaretta e mi voltai verso di lui. “A dire il vero... glielo ha detto lo stesso Draco, non ci posso credere che tu mi svegli solo per questa sciocchezza! Harry è un ragazzo, oramai è grande abbastanza da sapere cos’è giusto e cosa non lo è… ora calmati e torna a dormire che è presto!”

“Ma tu non stavi cercando un lavoro Moony?”

“Sì ma... è tutto inutile... quando scoprono che sono un licantropo dicono tutti la stessa frase… mi scusi ma a dire il vero abbiamo già trovato oppure mi scusi ma lei non è adatto a questo lavoro oppure qui si prendono solo streghe o maghi niente licantropi o altri esseri… quindi no niente lavoro… sono stufo di cercare e vedermi sbattere in faccia le porte!”

“Che imbecilli! Te lo dico io Moony, questo mondo è marcio!”

“Sì! Ora vieni qua a dormire…”

Le giornate passavano tutte uguali, uscivo e tornavo esasperato e Sir era sempre più ubriaco ma non si poteva andare avanti così.

Un pomeriggio con mia grande sorpresa fu Sir stesso a parlare: “Ho deciso, darò la casa all’ordine della fenice! Così almeno ci sarà di nuovo in via vai di gente. Cosa ne pensi, Moony?”

“Che è una buona idea! Ma dobbiamo pulirla tutta.”

Passammo due mesi interi a ripulire, tutte le stanze e anche i sotterranei e alla fine il consiglio decise che in fondo era il posto giusto. Così ora c’era di nuovo un via vai di maghi e streghe e Sir si sentiva di nuovo della mischia e anch’io.

Harry ci continuava a tenere al corrente di come stava per partecipare all’ultima sfida e di come si sentisse un tantino in ansia, a dire il vero, era stato in fin dei conti anche per lui un anno stressante, soprattutto il ballo il quale riportò alla nostra mente molti ricordi. “Sir, ti ricordi la notte del Ballo del ceppo?”

“Sì certo che me lo ricordo... io volevo andarci con James... ma lui ci andò con Lily ed io alla fine ci portai te… forse all’epoca fu solo un modo per mettermi in mostra…”

“Sì ma ti ricordi il dopo?”

“Sì… ti ho ferito... ero un ragazzo stupido! Allora non capivo che tu fossi il mio amore più importante! Ora lo so e quindi non lo rifarei mai…”

“Grazie Sir! Harry ci voleva andare con Draco ma si è beccato uno schiaffo, me l’ha detto Ron il quale si è beccato a sua volta uno schiaffo da Hermione che a sua volta ci è andata con…? Mi sa che Kingsley ti deve 20 galeoni!”

“Lo sapevo che ci sarebbe andata con quel Krum! Lo si capiva... in fondo lui è più carino di Ron! Non dirlo mai a Molly!”

Mi misi a ridere.

Finito di ridere, venne a casa nostra Silente per comunicarmi una triste notizia: “Barty è stato ucciso... mi è stato anche detto che il suo caso non può trovare... consensi... mi dispiace molto, signor Lupin!”

“Non è colpa sua… è colpa del mondo e della nostra società! Basata solo sui maghi e streghe e non su quelli come me!”

Alla fine Silente si congedò.

Io e Sir rimanemmo di nuovo soli in quella grande casa, perché in un paio di giorni tutto cambiò…

Harry durante l’ultima prova fu catturato da Voldemort e da Codaliscia e usato per i loro scopi. Ma non fu questa la cosa terribile della faccenda ma un'altra cosa questa volta a venirci a parlare fu Hermione: “Harry non aveva la forza per venire... Lucius Malfoy è un mangiamorte... è stato lui a uccidere il povero Cedric... per Harry è stato un colpo... ma non per questo lascerà Draco, anzi secondo lui una volta che la verità verrà alla luce… sarà tutto più duro per lui.”

“Ma dice sul serio? È troppo pericoloso per lui…”

“Mi scusi, signor Remus... ma penso di poter dire che Harry è in grado di prendere queste decisioni da solo e non solo si augura che lei, non usi questa informazione per una personale vendetta! Ora vado che c’è il funerale di Cedric a presto.” Hermione se ne andò e Sir disse: “Certo che quella ragazzina è tosta! Allora Moony questa è l'occasione giusta per…”

“Se lo facessi, Harry mi odierebbe per sempre... ora pensiamo solo alle vacanze estive poi penseremo al da farsi!”

“Ben detto Moony!”

Non avrei mai immaginato che quello appena passato sarebbe stato l’ultimo anno felice della mia vita…

Un anno di sofferenza si stava stagliando all’orizzonte…

Angolo dell'autrice:

1° questo capitolo si ricollega al prossimo capitolo che uscirà la prossima settimana infatti entrambi si intitolano Ripercussioni Negative questa è la 1° parte....

2° Ve lo dico già il prossimo capitolo che uscirà sarà molto triste..... perchè si mi sentivo di farla diversa e invece... non vi svelo nulla tranquilli! U.U

3° Alla fine ho voluto che Remus raccontasse la scena Non con a Sirius e così lo fatto! ù.ù

4° Ringrazio la mia beta per il suo aiuto e chi recensisce *fanno sempre piacere le recensioni! Perchè mi danno la forza di continuarla!* Quindi grazie mille! Tesori per le vostre recensioni che lasciate e che lascerete! U.U

Al prossimo capitolo! Cercherò di essere più regolare un capitolo a settimana! :*

Un abbraccio dalla vostra Fuji.

 

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Capitolo 8
*** Ripercussioni Negative 2°Parte. ***


AVVERTENZE 1° In questo capitolo ho inserito una piccola scena Sirry (Sirius/Harry) ma senza esagerare tranquilli  2° E' un capitolo molto triste preparatevi la scorta di fazzoletti! Ci si vede giù! ù.ù


 

Sir stava combattendo... non poteva essere veramente successo... non poteva avermi abbandonato di nuovo... no era sicuramente un incubo, mi sarei risvegliato subito e lui sarebbe stato al mio fianco…

***

Mi svegliai di soprassalto, mi girai di scatto e lì al mio fianco c’era Sir che stava beatamente dormendo come se nulla fosse, io, invece, ero troppo agitato per ritornare al mio sonno, così mi alzai e scesi in cucina.

Mi preparai una tazza di tè e la bevvi e alla fine tornai al mio sonno.

Sarebbe stata una giornata lunga, sapevo che io e un paio di altri Auror avremmo dovuto andare a prendere Harry a casa dei suoi zii per poi portarlo lì ma sulla lettera di Silente non stava il motivo di tale fretta e necessità.

Alla fine mentre stavo risalendo le scale, suonarono alla porta così fui costretto ad andare ad aprire. “Non c’è tempo da perdere, io e Tonks e altri auror andiamo a prendere il signor Potter! Tu vai a svegliare quel pigrone di Black!”

“Ma Alastor si può sapere che cosa diavolo è capitato stavolta?”

“Ma come! Silente non ti ha informato di nulla? A quanto pare no! A quanto pare il signor Potter è stato attaccato da un dissennatore... e per difendere suo cugino ha usato impropriamente la magia così, il ministero l’ha espulso da Hogwarts! Ora io vado a dopo... dillo tu a Black” e con uno schianto scomparve.

Alla fine io non dovetti andare ma mi toccava l’impresa più ardua dirlo a Sir, il quale, ne ero certo non l’avrebbe presa bene anzi l’avrebbe considerato l’ennesimo attacco da parte del Ministero.

Dopo aver preso voglia, salii le scale e andai in camera lì ad aspettarmi mezzo vestito c’era Sir. “Allora andrai a prendere Harry?”

“No, ci andranno Alastor, Tonks e altri… a dire il vero, Sir, il motivo per cui Harry deve venire qui è che ha dovuto usare un incantesimo difensivo contro un dissennatore per difendere il cugino... ma il ministero non l’ha presa bene… e così l’hanno espulso da scuola…”

“Cosa? Ma stai scherzando vero? Quei maledetti vermi un giorno creperanno!”

“Sir, ti prego è già tutto così complicato ti prego trattieniti... e poi Harry avrà bisogno di noi!”

“Sì hai ragione, non abbandoneremo Harry! Non ora” Entrambi ci vestimmo e poi scendemmo.

Una volta in cucina, arrivarono i Weasley. Molly si mise subito a preparare le camere per i veri ospiti e anche da mangiare, Arthur e Sir invece andarono in sala da pranzo per discutere sulle decisioni avventate del ministero, io invece li avrei seguiti ma fui bloccato dalla signorina Granger. Appena mi vide Hermione e Ron mi vollero parlare in privato a parlare come sempre per prima fu lei: “Signor Lupin, non possono farlo, mi sono documentata. Non possono accanirsi così su Harry! Anche Draco ha detto che è una cosa così strana, secondo lui sotto ci deve essere lo zampino di suo padre…”

Rimasi un attimo non sapevo cosa dire ma prima che potessi farfugliare qualcosa, fui bloccato da Ron: “Sì ci devi credere, Remus... ce l’ha riferito Draco stesso…”

“E perché mai Draco avrebbe fatto una cosa simile?”

“Ma è ovvio! È perché prova qualcosa per Harry! Comunque non ci interessa se lei ci crede o no, Lupin, ma noi andremo fino in fondo a questa faccenda non è così Ron?”

“Ma certo che lo faremo! Se dietro a tutto questo c’è Lucius... questa cosa è preoccupante!”

A parlare fu di nuovo Hermione: “Per non parlare del fatto che lui è un mangiamorte… ma mi scusi se m’intrometto così, ma non le sembra un po’ strano che l’anno scorso abbiano ucciso anche il signor Barty... proprio colui cui lei ha denunciato Lucius... non voglio dire ma secondo me queste non sono coincidenze! Perdoni la mia franchezza, ora andiamo dobbiamo prepararci per dare il bentornato a Harry vieni Ron!”

“Sì arrivo subito, non è un vero genio? Io non ci avevo pensato, ma Hermione ha ragione: troppe coincidenze! Arrivo arrivederci a dopo, Remus.”

Li lasciai andare al secondo piano una volta che furono scomparsi, andai immediatamente da Sir. Il quale era sceso in cantina per prendere delle bottiglie di varie bevande. “Sir! E se tutto questo stia capitando per colpa mia?”

“Ma cosa stai dicendo e perché mai?”

“Non pensi che sia tutta opera di Lucius... per vendicarsi di me... per averlo denunciato al ministero…”

Vidi Sir rifletterci per un attimo e poi tornare a parlare: “Se fosse vero giuro che lo ucciderò per aver usato anche Harry! Già l’averti fatto quelle cose mi manda in bestia ma anche questo… è troppo io quello lo uccido!”

“Stai calmo... io sto meglio! E quanto ad Harry lui è un osso duro!”

Sir mi si avvicinò solo per darmi un lieve bacio a fior di labbra per poi risalire le scale e andare da Molly in cucina a portarle le bottiglie di cui un paio di burrobirra e un altro paio di succo di zucca.

Io invece andai da Arthur. “Ciao Remus, è da tanto che non ci si vedeva come stai?”

“Solo un po’ stanco ma bene, senti Arthur tu mi sai dire qualcosa su Lucius?”

“Beh ecco… dopo che tu l’hai denunciato, la voce si è sparsa... molti stavano dalla tua parte ma altri stavano dalla parte dei Malfoy... ora poi dopo la morte di Barty di cui tutti ritengono responsabile Malfoy… sai come vanno queste cose! Ovviamente però Molly ed io siamo dalla tua parte, mio caro Remus!”

“Non avevo alcun dubbio! Ma tu pensi che quella faccenda c’entri qualcosa con tutto questo?”

“Ma certo che no! Come ti viene in mente… Oh! Ma certo è stata Hermione vero? Lei è un po’ portata per i complotti... ma è giovane, io penso solo che siano delle coincidenze.”

“Sì hai ragione tu Arthur!” e mi sedetti su una delle sedie “coincidenze come no! Ha ragione Hermione non esistono… ma se è vero... Lucius me la pagherà cara…”

Fui destato dai miei pensieri dall’arrivo accanto a me di Sir che mi mise un braccio sulle spalle. “Allora sei sempre a pensare… pensa meno, mio caro Moony! Oh! Guarda un po’ il caro e buon vecchio Mocciosus! Perché sei qui a questa riunione dell’ordine?”

“Aspetta è vero tu non lo sai, mio caro Black! Ma dopo la tua incarcerazione si dà il caso che io sia entrato a farne parte…” rispose Piton, con sussiego.

“Ma allora nell’ordine ormai fanno entrare chiunque! Non è vero Moony?”

“Dai Sir... datti una calmata non mi sembra il caso…”

“Dai retta al tuo amante, Black! A meno che tu non voglia finire come lui con il naso rotto!”

“Cosa vorresti dire, eh Mocciosus?”

“Ma come non lo sai? Dopo che sei finito ad Azkaban io sono andato a far visita a Remus… e dopo una colluttazione... gli ho rotto il naso anche se lui avrebbe desiderato morire!”

Non feci in tempo a fermarlo che Sir gli stava già sopra. “Io ti ammazzo!”

“Levati immediatamente da me! Oltre tutto non dovresti di certo uccidere me... piuttosto Lucius per aver usato il tuo amante o, come lo chiama lui, la tua bambola!”

“Chiedigli immediatamente scusa! Non permetterti mai più Mocciosus di trattare così Remus! Lui non se le merita…”

“Sir, ti prego, basta! Lascialo andare e ora, Severus vattene via!”

Una volta che se ne fu andato, vedemmo Harry, Sir si alzò subito e lo andò ad abbracciare io invece rimasi indietro poi cenammo.

Harry durante la cena chiese: “Ma perché tutto questo a me?”

Kingsley gli passò la gazzetta del profeta dove stava scritto “Il ragazzo che mente... Caramel: “Non c’è alcun problema, va tutto bene.”

“Ma questa è pazzia! Non posso farlo... o sì?”

“Non è pazzia, Harry, è solo paura. La paura anche in passato ha rovinato tutti, ha condotto Sir ad Azkaban, la paura ha rovinato anche me come ben sapete… ora il ministero ha paura di una cosa più grande di loro... se Voldemort è tornato, allora molte cose cambieranno e saremo di nuovo nel terrore di un tempo!”

“Io lo so bene... ma non per questo accetterò la sorte che mi hanno imposto, il ministero può andare a quel paese! E con loro anche Lucius!” Prima che potessimo chiedergli cosa intendesse con le ultime parole, lui si era già alzato ed era andato in salotto a sedersi accanto a Hermione. Ma io, Sir e altri lo seguimmo e stava per fargli delle domande Alastor quando Harry stesso rivolto a Hermione disse: “Ho parlato con Draco... mi ha detto che dietro a tutto ciò c’è suo padre… Herm, hai trovato quello che ti ho chiesto?”

“Ma certo! Anche se non so bene se potrà funzionare, fai attenzione, Harry, mi raccomando!”

“Draco ha detto che funzionerà! Se lo dice lui... io mi fido... secondo te sbaglio?”

“Ma certo che no, Harry! Tra te e Draco ormai c’è molto più che semplice rispetto sono quasi 5 anni che state insieme… e poi l’avrete anche fatto, quindi c’è anche fiducia!”

“Tu sei sempre diretta, eh Herm!? Comunque sì l’abbiamo fatto… è stato bagnato!”

“Tu Harry, non cambierai mai, ora andiamo su in camera c’è Ron che ci aspetta!” Li lasciammo andar via.

Dopo un attimo d’iniziale sgomento a parlare di nuovo fu Fred: “Pensavo che lo sapeste cioè ormai lo sanno persino i fantasmi di Hogwarts che Harry e Draco sono una coppia fissa! Che cosa sono quelle facce? E poi anche tu e Sir siete una coppia!”

“Sì questo è vero ma è diverso... è un Malfoy! Cos’hai da guardarmi così, eh Sir... tu pensi di lasciare che Harry venga ferito da quel Draco?”

“Certo che no... ma non l'hai sentito Harry e tutti dicono che sono una coppia consolidata! Torniamo alla cena che è meglio, Moony!”

Invece andai sopra al secondo piano ed entrai nella stanza. “Harry, ti devo parlare un secondo, vieni con me…”

“Va bene ma cosa mi devi dire, Remus?”

“Dai su vieni con me! E basta!”

“Va bene… a dopo ragazzi!” Andammo a parlare in camera di Sir e chiusi la porta. “Harry, come vanno le cose tra te e Draco?”

“Ecco... non mi aspettavo questo tuo interesse… le cose vanno bene! Lui ora è più dolce ma ovviamente entro certi limiti sai è pur sempre un degno Malfoy!” Ovviamente Harry disse quelle parole per ridere ma io impallidii. “Scusami Remus… io non intendevo…”

“Non fa nulla Harry! Tranquillo è acqua passata... allora non ho alcun tipo di preoccupazione, meglio così puoi tornare dagli altri!” E anch’io tornai in sala da pranzo da Sir.

Il giorno seguente Harry fu accompagnato da Arthur al ministero, invece io con la scusa che dovevo andare a Diagon Alley a far rifornimento di pozione anti lupo, andai nei pressi del ministero. Ma una volta che fui lì… “Signor Lupin! Non mi sarei mai aspettato di vederla in un posto come questo... ma dimenticavo che oggi il figlioccio di Black è alla sbarra…”

“Non faccia il finto tonto, non con me! Lei ha ucciso Barty... e ora questo ma perché?”

“Stia attento, signor Lupin, si sta mettendo in una situazione pericolosa... come licantropo dovrebbe tenersi alla larga da me! Ma poi pensavo di essermi guadagnato del tu e invece mi da sempre del lei… Ti faccio sapere che qui all'angolo c’è un bellissimo e appartato Hotel, potresti farti scopare un’altra volta!”

“Le consiglio, signor Malfoy, di allontanarsi da me a meno che non voglia che alla prossima luna piena le recido la carotide!” Vidi Lucius deglutire ma alla fine ritornò serio. “Io le avevo detto di far attenzione alle ripercussioni, lei continua a non darmi retta… ma vedrà che una volta che avrò finito, lei tornerà da me strisciante come un verme e si ricorderà qual è il suo posto! Le auguro una buona giornata, signor Lupin!” e si smaterializzò.

Io invece non badai minimamente alle sue solite minacce anzi andai a Diagon Alley e presi la mia pozione e ritornai a casa, una volta lì scoprii che alla fine Harry era stato assolto. Quella sera fu George a chiedere: “Ma papà, come mai quella donna ha difeso così bene Harry? Tu la conosci?”

“Sì è un ministro ma non la conosco così bene… ma non so il perché l’abbia difeso con tanto furore!”

A rispondere fu Harry stesso: “A dire il vero, la conosce bene Draco... mi ha detto di averle parlato ma mi ha anche detto di non chiedergli più nulla... sapete non mi vuole coinvolgere... ma penso che l’abbia pagata…”

Rimanemmo tutti senza parole tranne Hermione: “Ma no, Harry intendeva che lei gli crede ma Draco le ha dato un incentivo in più per aiutarlo! E poi la cosa importante è che tu, Harry, ora sia libero di tornare da domani a scuola!”

A quel punto nessuno di noi tentò di mettere in piedi un qualsiasi attacco anche perché contro Hermione sarebbero stati tutti vani…

Ma una volta a letto Sir disse: “Stamattina sei uscito per della pozione anti lupo non è vero?”

“Sì perché? Mi controlli, Sir?”

“Certo che no! Ma tu hai mentito... ma dai ho visto che ne hai per i beati! Di quella pozione… e quindi?”

“Ok! Sono andato davanti al ministero per vedere come andava, ma alla fine è stato un errore ho incontrato Lucius… è stato un incontro sgradevole! Ma ora dormiamo, domani Harry tornerà a scuola ed io invece sarò occupato a lavorare per Silente... devo tenere d'occhio i branchi di licantropi!”

“Già! Però non penso che dormiremo molto! Negli anni ti sei rincoglionito, mio caro, non senti qualcosa di duro batterti contro la gamba?”

“Oh! Vieni qua mio amore!” Fu una notte lunga ma meravigliosa era da molto tempo che non facevamo l’amore così.

La mattina seguente ci accorgemmo di non essere più dei giovanotti come un tempo…

Harry partì per la scuola invece io partii per andare in missione per conto di Silente. Harry mandava di continuo notizie di sé a Sir che a sua volta mi teneva informato via gufo.

Poco prima di Natale mi arrivò una lettera da parte di Sir

“Caro Moony,

devi venire immediatamente a casa, Arthur è stato attaccato dal serpente Nagini… ora è ricoverato al san Mungo!

Tuo Sir.”

Mi smaterializzai immediatamente e andai subito all'ospedale. San Mungo non era cambiato, minimamente all’esterno era in uno stato perenne di decadimento ma all’interno era curato in ogni minimo dettaglio, con mia grande gioia Arthur era un uomo forte, infatti si era già ripreso. “Visto che sto bene perché non vai a trovare i Paciock… sai sono ricoverati qui, ci troverai anche Harry, Hermione e Ron!”

Era da una vita che non vedevo Frank e Alice ma soprattutto quando Kingsley mi disse di ciò che Bellatrix gli aveva fatto, ero troppo preso da andare da Sir ad Azkaban, quindi alla fine mi vergognavo del mio comportamento. Entrai comunque nella stanza dove stavano davanti a due letti Harry, Hermione e Ron e vicino a loro quello che sembrava tutto Neville il figlio di Frank. “Professor Lupin! La nonna mi ucciderà quando scoprirà che è venuta tanta gente a trovare mamma e papà…”

“Mi ricordo bene della madre di Frank! Anche lui ne aveva timore vedo che con gli anni non si è affatto addolcita… ma non preoccuparti, ora noi andiamo, forza ragazzi salutate il vostro amico e togliamo il disturbo!”

“Ciao Neville! E a dopo le vacanze di Natale!” dissero in coro Harry, Hermione e Ron.

Poi Harry ed io tornammo a casa di Sir invece Ron ed Hermione si fermarono ancora un poco al San Mungo.

Una volta a casa Sir mi abbracciò forte, durante la cena Harry approfittò dell'assenza degli altri per parlarci di alcuni nuovi avvenimenti “Sapete Draco ed io abbiamo litigato...ma solo perché io per via di una scommessa ho baciato Cho! È tutta colpa di Seamus e Dean… ora Draco non mi vuole neppure parlare e non solo come ciliegina sulla torta quella Umbridge ce l'ha con me e ora Draco è diventato il suo fedele cagnolino… e non è tutto! Quando finalmente le cose andavano un po’ meglio... boom! Ho fatto amicizia con una ragazza di nome Luna e lei mi ha informato che Ginny, sì proprio la sorella di Ron, ha una cotta per me… Vi rendete conto, Draco mi ucciderà! Per fortuna non ho detto nulla ai Weasley... Ginny la trovo una buona amica… ma nulla di più!”

Sir se la rideva per poi dirgli: “Mi raccomando non fare mai l’errore di dire a una ragazza che è innamorata di te che tu la vedi solo come un’amica... a meno che tu non voglia farla finita con la tua tranquillità!”

“Parli per esperienza personale?”

“No per fortuna no! Ma parlo perché ci è passato lui, non è vero Moony?”

“Cambiamo discorso... ma dimmi la Umbridge è così cattiva con te?”

Notammo subito che Harry impallidì così Sir incalzò: “Harry, noi non ci arrabbieremo mai, con noi puoi essere sincero…”

“Ecco... a dire il vero... Herm mi aveva detto di dirvelo da qualche mese ma io avevo paura… ecco cosa mi ha fatto quella bastarda!” e ci mostrò il palmo della mano destra su cui c’era incisa sulla carne la scritta “Non devo più dire bugie”

“Ma come ha osato quella... io la uccido! Ma te l’incisa con il fuoco?”

“No, con una piuma speciale... ma vi prego non fate nulla, se lo fate mi rovinerà maggiormente la vita... ed è già abbastanza complicata!” Poi smettemmo di parlarne perché tornarono i Weasley ed Harry andò in camera sua con Hermione e Ron.

Intanto io volevo invece salire in camera ma una volta lì Sir non c’era ancora, allora scesi in salotto e lo trovai a meditare. “Secondo te Moony… abbiamo sbagliato tutto con Harry? È sempre così timoroso… chissà cosa gli sarà mai successo in quella casa con i suoi zii…”

“Sir... non pensare al passato! Una volta finita la guerra, Harry verrà ad abitare con noi o forse andrà ad abitare con Draco… in ogni caso riuniremo le famiglie in un'unica famiglia come un tempo!”

“Sì hai ragione... ma ogni volta penso che non abbiamo mantenuto la promessa fatta a James e a Lily di proteggere il loro unico figlio… io vado dormire, tu mi raggiungi, Moony?”

“Sì arrivo subito!” semmai quello che non l’ha mantenuta qui sono stato io….

La mattina dopo era Natale, sorprendentemente Molly aveva trovato anche il tempo di mettere su le decorazioni natalizie e poi andare a prendere Arthur al San Mungo quella donna era una vera forza della natura.

Come ogni anno, andai al cimitero di Godric's Hollow a portare un mazzo di fiori sulla tomba di James e Lily. Invece Harry rimase a casa con Sir per dare il benvenuto ad Arthur. Quando tornai, trovai Harry da solo nel salotto e vicino a lui stava Hermione ma fui raggiunto subito da Molly: “Remus! Sirius ha fatto una cosa imperdonabile…”

Andai subito su al secondo piano ed entrai nella nostra camera da letto e lì seduto su di esso stava Sir a guardarsi i piedi come un cane bastonato. “Sono stato via solo un paio di minuti e trovo Harry che viene abbracciato da Hermione e Molly incavolata nera con te, cos’hai fatto?”

“Stavamo parlando... poi a un certo punto io l’ho visto... ho rivisto in quel viso James e non so cosa mi sia preso ma l’ho baciato…”

“Tu cosa? Ma sei impazzito! Ed Harry?”

“Harry è rimasto... poi è scappato e si messo a urlare attirando l’attenzione dei presenti… Hermione mi ha insultato e anche Molly e alla fine non ho retto sono scappato su e ti ho atteso… Moony, ho bisogno di te!” Sir non mi aveva mai implorato così di stargli accanto alla fine cedetti e mi coricai subito accanto a lui e attesi che si addormentasse e poi scesi e andai a parlare con Harry che ora era solo in salotto. Mi sedetti di fronte a lui. “È un periodo duro per tutti… Sir non voleva farlo..lui…”

“Lui cercava mio padre… come se... tra di loro ci fosse stato ben altro di una semplice amicizia... ma io pensavo che tu, Remus…”

“No! Il primo amore di Sir è stato James ed io l’ho sempre saputo... fa ancora male è così che stanno le cose... ma tu devi perdonarlo, lui non voleva baciarti! Lui stava baciando… un ricordo o meglio un morto…”

“Sì lui cercava James! Mi dispiace, Remus… dovrei essere io a consolare te…”

“Ma no e perché mai?”

“Perché in me c’è James… dev’essere dura per te ogni volta vedermi ed è la stessa cosa per lui, anche per Sir è dura vedermi tu perché sei geloso e lui perché gli ricordo il suo primo amore… È deciso: una volta finita la guerra, andrò a vivere in Cornovaglia con Draco!”

“Harry, non è così che doveva andare…”

“Le cose non vanno mai come si vuole, Remus! Ma vanno lo stesso bene, in fondo vado a stare con il mio amore!”

Salii le scale e tornai da Sir il quale vedendo la mia faccia mormorò: “Lo sapevo ho rovinato di nuovo tutto!”

“No, lui non è arrabbiato con te... solo che ha deciso che una volta finita la guerra andrà a vivere in Cornovaglia con Draco…”

“Se questo non è rovinare tutto, cos’è Moony?”

“Non lo so... ma non mi chiedi neppure scusa... ed io cosa dovrei dire... eh Sir? Hai baciato Harry pensando a James... io pensavo che oramai fosse una finestra chiusa bella che murata sul passato e invece…”

“Invece... non posso dimenticarlo così! Sì lo so sono un bastardo. Te ne tornerai da Tonks?”

“Ma certo che no… solo che vorrei delle scuse… ecco tutto…”

“Scusami Moony, di essere un idiota e uno stronzo e di ferire sempre i tuoi sentimenti…”

“Scuse accettate ora dormiamoci su! Anche perché non penso che ti andrà così liscia con Molly…”

“Non farmici pensare! Ora pensiamo a dormire, notte Moony!”

“Notte Sir”

Alla fine la mattina dopo Harry, Hermione e Ron fecero ritorno a Hogwarts ma prima di partire Harry disse: “Sir, Remus ci ho pensato tutta la notte... alla fine ho deciso che andremo tutti e quattro ad abitare insieme in Scozia! Ovviamente una volta finita la guerra…”

“Tutti e quattro?” chiese Sir.

“Ma certo io, Draco, te e Remus!”

“Ma certo! Non ci avevo pensato allora per ieri sera io…”

“Non preoccuparti, Sir. Io non sono arrabbiato con te! È solo un momento difficile per tutti!”

“Allora vieni, Harry, io e Ron ti stiamo aspettando!”

“Certo vengo subito… solo ti consiglio, Sir, di non dirlo mai e poi mai a Draco potrebbe ucciderti è molto geloso!”

“Ora vai! Ci si vede finita la scuola per le vacanze estive!” Io e Sir rientrammo Sir era più sollevato e anch’io lo ero.

Erano passate solo un paio di settimane che io ero per conto di Silente come sempre a tenere d’occhio un branco di licantropi invece Sir era a casa da solo, una volta rientrato a casa venni informato che Sir era andato a salvare Harry al ministero e che noi dovevamo andare a dargli man forte.

Mi vestii velocemente e con Alastor e Tonks mi smaterializzai nell'Ufficio Misteri e una volta e raggiunto Sir andammo a salvare i ragazzi.

Appena ci smaterilizammo nella stanza in cui stava un Arco con all’interno un velo, Sir colpì immediatamente Lucius: “Togli immediatamente le tua mano dal mio figlioccio!”

“Non sei arrivato con la stessa tempistica a salvare il tuo amante, Black!”

“Posso sempre rimediare…” E i due si misero a duellare mentre io dovetti iniziare a battermi con due mangiamorte. Stavamo per vincere. La vittoria era a due passi quando sentii indistintamente Sir dire: “Grazie James!” ad Harry poi un attimo prima di venir colpito Lucius disse: “Io ci sono e mi riprenderò il corpo del tuo amante, Black!” In quel momento Lucius venne schiantato contro il muro ed io sorrisi a Sir ma in quell'istante Bellatrix pronunciò quell’incantesimo “Avada Kedavra” e un attimo dopo il cadavere di Sir veniva risucchiato via da quel velo, il mio sogno prendeva vita e in quell'istante la mia vita, il mio mondo ebbe fine. Non ebbi neppure il tempo di riflettere su ciò che era accaduto che Harry mi era sfuggito e stava rincorrendo Bellatrix.

Io invece mi smaterializzai lontano da quel luogo, scappai via da una realtà troppo dolorosa. Ritornai a casa, e mi sedetti su uno dei divani solo il giorno dopo arrivarono gli altri Harry non c’era perché mi venne detto che Lucius era stato arrestato e che Harry aveva deciso di restare accanto a Draco.

Io non li stavo ad ascoltare, una volta finito di parlare fu Molly a dirmi: “Remus... caro perché non vieni a stare alla Tana?”

“Non posso, Sir tornerà tra pochi minuti... devo stare qui ad aspettarlo!”

“Ma…”

“Molly lascialo stare… dai forza non c’è nulla che possiamo fare almeno non ora…”

Li salutai e poi io torni in camera nostra. “Sir, dove sei andato a finire, dovrò venirti a cercare... ma perché devi sempre andartene sempre in giro… eh?”

Scesi le scale, presi le chiavi e mi chiusi la porta alle spalle e infine mi smaterializzai sulle tombe di James e Lily “Qui non ci sei! Tranquillo, James, lo ritroverò e lo riporterò indietro da me! Non puoi averlo tu… lui è mio è la mia vita!” Alla fine andai in una taverna e mi ubriacai poi mi smaterializzai di nuovo ma questa volta stavo in mezzo a un bosco e lì…


Angolo dell'autrice:

1° *Si nasconde dietro ad una pietra* Ok si lo fatto ho ucciso Sirius alla fine non ho resistito e lo fatto morire U.U *per questo sono malvagia ewe* però non sono pentita di averlo fatto! ù.ù


2° Spero che l'aver inserito quel unico bacio tra Sirius ed Harry vi sia piaciuto, io lo fatto per far capire quanto ancora Sir ami James... *si in questo caso sono stata troppo cattiva con Remus* u.u

3° I capitoli che verranno saranno tristi ma non troppo Remus troverà un altro motivo di vita.... forse....

4° Ringrazio come sempre la mia beta e chi recensisce grazie mille! Siete la mia forza un bacione :*

Fatemi sapere! Cosa ne pensate! ù.ù

La vostra Fuji.

 

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Capitolo 9
*** Che cosa farò senza di te Sir? ***


In questo capitolo sono presenti le seguenti coppie Lucius/Remus e Remus/Bill di quest'ultima solo un breve accenno!Leggendo capirete bene come ho usato entrambe! ù.ù Ci si vede giù!
 

Un unico destino ci univa ma la vita ti ha portato lontano da me... Che cosa farò ora senza di te Sir?….

****

Era da un'ora che giravo in quel bosco a cercarlo ma dove sei finito Sir... dobbiamo tornare insieme a casa Black… ma di lui non c’era alcune traccia ma a un certo punto dal nulla sbucò Harry: “Remus... torna a casa lui non c’è più! Dai forza Sir ti vorrebbe a casa vostra al sicuro!”

Nella mia mente pensai solo: “Come non c’è più?” “Ma certo ora torno. Sir brontola sempre… non ama i ritardatari!”

Harry versò delle lacrime nel sentirmi pronunciare quelle parole ma io non gli diedi peso.

Ci smaterializzammo e tornammo a casa Black, all’interno c’erano Tonks e altri ma lei appena mi vide mi si avvicinò: “Remus... io non sai quanto mi dispiace... in fondo Sirius era mio cugino…”

Io li guardai tutti molti stavano trattenendo a stento le lacrime e altri invece si erano abbandonati a un pianto liberatorio ma io non volevo cedere alla realtà “Ma dai, ragazzi… occhi gonfi ora vado su in camera e lì sul letto ci sarà Sir… le prime lacrime scendono che mi accoglierà con uno dei suoi bellissimi sorrisi!” cado a terra e mi metto a piangere la realtà aveva vinto Sir non sarebbe più tornato da me…

Mi rialzo da terra e come uno zombie salgo le scale e mi dirigo in camera nostra non dopo aver preso un paio di bottiglie di Whisky Incendiario dalla cantina sapevo dove Sir le aveva nascoste… mentre salgo gli ultimi scalini sento Harry che mi dice: “Lucius Malfoy è stato arrestato… ora si trova ad Azkaban…”

Ma ora che importanza ha… Sir non c’è più io sono morto… anzi voglio morire… Non gli rispondo ed entro in quella stanza, chiudo la porta a chiave con un incantesimo di protezione. Non voglio che nessuno entri in questa camera, voglio stare da solo con il mio Sir…

Sono passati giorni o forse settimane, che io non faccio altro che bere, dormire o parlare con le varie foto di Sir in una c’è lui da bambino, in un altra lui durante la seconda estate a Hogwarts e nell’ultima ci siamo noi, io, lui e James e Lily e in un angolino il piccolo Harry alla fine però piango e piango il dolore è troppo insopportabile e alla fine bevo per dimenticare.

Mi alzo dal letto ho voglia di vomitare, ma non ci riesco, alla fine decido di prendere la pozione anti licantropo dopo un paio di giorni ricado in quello stato.

Mi sento eccitato, mi struscio su di una camicia di Sir verso lacrime, mentre lo faccio vorrei sentire il calore del suo corpo ma non lo sentirò più…

Mi alzo da quel letto il whisky è finito devo recuperarne altro ma appena apro la porta all’esterno c’è Harry. “Remus! Non ci speravo più... pensavo di aver dovuto usare qualche incantesimo... per entrare!”

“Voglio altro Whisky! Non voglio nient'altro che quello!” Il mio tono non voleva essere gelido come invece lo è stato, ma non mi scusai con Harry, alla fine scesi senza degnarlo di altri sguardi o di altre parole. Andai giù in cantina ma con mia grande sorpresa era vuota, risalii le scale e mi diressi davanti ad Harry: “Come ti permetti? Ridammi il Whisky!”

“No! Ti stai auto distruggendo!”

“Allora ridammi il mio Sir!”

“Non sei l’unico a soffrire qui… anch’io sto soffrendo ho perso il mio padrino… anch’io volevo bene a Sirius!”

Avevo accumulato troppa rabbia, dopo un momento sentii distintamente la voce spaventata di qualcuno alle mie spalle la riconobbi subito era Draco che urlava: “Smettila! Harry, Harry…” poi altre voci a quel punto abbassai lo sguardo sono sopra a qualcosa guardo meglio con un braccio tengo fermo Harry e con l’altra mano gli devo aver sferrato diversi pugni perché ha un occhio nero e il labbro inferiore sanguina. Mi tolgo immediatamente. “Scusa... scusa... scusa… Harry io... mi dispiace tanto!”

Lui non mi risponde ma con una mano mi accarezza il viso proprio come faceva il mio Sir… ma in quel momento venni spintonato a terra da Draco. “Potter! Stai bene?”

Harry lo guarda solo per dirgli: “Sbaglio o prima stavi urlando il mio nome?”

“Idiota! Ero preoccupato non sapevo che cosa fare per toglierti di dosso quel licantropo!”

“Remus non ha colpa…” sta per inventare qualche scusa ma io lo blocco: “No, non questa volta niente scuse... non ci sono scuse, ti ho colpito, Harry… se Sir mi avesse visto, mi avrebbe odiato per sempre! Il mio compito è di proteggerti e quindi adempirò a questo dovere per Sir!”

Harry mi guardò poi si rialza da terra e mi abbraccia forte: “Bentornato a casa Remus!”

Sì alla fine mi ero ripreso almeno quel tanto che bastava per essere di nuovo lucido, andai in sala da pranzo dove ad attendermi c’era Molly: “Oh! Mio caro Remus, per fortuna stai meglio, forza vieni qua c’è un mucchio di cibo in più!”

“Grazie Molly.” Mi sedetti e mangiai subito tutto avevo proprio fame…

Poi ritornai in salotto, dove Harry mi raccontò tutto di come Lucius ora si trovava ad Azkaban non mi trattenni molto: “Una notizia positiva dopo tanto tempo… anche se l’accusa non è di certo... lasciamo perdere! E tu invece, Draco, ora cosa farai? E Bellatrix che ne è stato di lei?”

A rispondermi fu di nuovo Harry: “Draco tornerà da sua madre, invece purtroppo Bellatrix è scappata... di lei non c’è alcuna traccia... mi dispiace Remus”

“Non preoccuparti, Harry!” l'assassina di Sir era ancora a piede libero… meglio così almeno potrò vendicarmi!

Sorrisi in direzione di Harry poi venne sera, Draco fece ritorno a casa sua, ma solo dopo aver salutato come si deve Harry, poi se ne andò, invece io stavo per entrare in camera di Sir quando Harry disse: “Remus… che ne dici di dormire insieme per stanotte!?”

“Cosa? Ma certo se ti fa veramente piacere dormire con uno come me…”

“Ma certo che mi fa piacere! Sarà bello!” alla fine lui venne a dormire con me, ma durante la notte si aggiunsero con noi anche Ron e Hermione, quest'ultima la sentii dire ad Harry: “Non ti avremmo mai lasciato solo con lui… non dopo ciò che accaduto prima!”

“Grazie Herm!”

Dormire in quattro in un letto da due fu molto complicato non contando il fatto che quei ragazzi si muovevano veramente molto nel sonno.

La mattina seguente io ero distrutto tanto che Molly disse: “Remus caro… sei sicuro di star bene? Sembri così sciupato!”

Invece gli altri trattenevano le risate all’ultimo tutti scoppiarono a ridermi in faccia a causa di Ron che disse con un certo orgoglio: “Cavolo che dormita! Vero Remus?” e a quel punto giù risate l’unico che non rideva ero io.

L’estate volò veloce alla fine ebbe inizio il nuovo anno scolastico e così la casa tornò vuota e questa volta non c’era neppure Sir. Infatti con mia grande sorpresa venne Tonks: “Remus, mi chiedevo se magari… tu voglia tornare a vivere con me!?”

“No! Grazie… non funzionerebbe... io amo e amerò per sempre Sirius... mi dispiace Tonks!”

“Non scusarti sempre Remus... allora ti saluto alla prossima!”

Il giorno dopo mi resi conto che quella casa era diventata tetra senza il mio Sir, visto che Silente non mi dava più alcun compito, decisi di andare ad Azkaban a far visita a Lucius volevo vederlo soffrire, forse quello mi avrebbe fatto star meglio…

Ma così non fu.

Questa volta decisi di smaterializzarmi e alla fine fui fatto entrare anche nella cella di Lucius. Una volta dentro, lui se ne stava seduto a terra, non era cambiato poi così molto però era dimagrito e i capelli un tempo puliti ora erano appiccicati tra di loro.

Io invece mi sedetti su uno sgabello e mi accesi una sigaretta, a parlare per primo però fu lui: “Signor Lupin, ora che non ha più il suo Sir... ha per caso bisogno di più compagnia? Nel caso ci sarebbero un paio di miei amici mangiamorte pronti a farle compagnia!”

“Pur stando qui dentro… osi ancora minacciarmi?”

“Io sono qui dentro per aver tradito la comunità magica... non di certo per averla stuprata, signor Lupin. A chi mai potrebbe interessare un licantropo come lei? Ora che poi non c’è neppure più il suo Sir… lei è solo!”

Non gli risposi decisi semplicemente di andarmene via “perché mai sono venuto qui cosa mi aspettavo... che fosse cambiato?”

Me ne tornai a casa, certo non era casa mia e tornarci non aveva molto senso visto che non c’era più Sir. Ma alla fine non avevo altro luogo in cui fare ritorno e quello era l’unico posto sicuro.

Invece appena entrai all’interno, fui raggiunto da Arthur: “Remus, sono venuto a prenderti! Non puoi stare in questa casa da solo è troppo pericoloso... soprattutto dopo che hanno rapito il povero Olivander…”

“E dove dovrei andare… non ho altro luogo…”

“Ma è ovvio! Verrai a stare a casa nostra!”

Presi le mie poche cose e anche un paio di foto di Sir e alla fine salii sulla macchina volante di Arthur e andai alla Tana.

Non ero mai stato prima d’allora a casa Weasley, già all’esterno dava l’aria di una casa molto accogliente una volta che fui all’interno, ne ebbi la certezza.

Seduti al tavolo, c’erano Fred e George, Molly, Arthur e Bill e la sua consorte.

Mi sedetti accanto a Bill, notai subito che aveva sul viso i miei stessi segni, senza che io chiedessi nulla a parlare fu lui: “Tu devi essere Remus? Cara lui è un licantropo proprio come lo sono io!”

Mandai giù il pezzo di carne che avevo in bocca. “Sì... sono Remus piacere, mi dispiace che anche tu…”

“Oh non preoccuparti, all’inizio faceva male ma ora... a lei non importa poi molto mi ama lo stesso!”

Ne fui felice ma quello mi riportò alla mente Sir e così alla fine dissi: “Scusate, ma io vorrei andare in camera mia…”

“Va bene, Arthur, portalo in camera di Ron intanto lui è a scuola!”

La camera di Ron era piena di stendardi di Grifondoro e di foto sue con Hermione e Harry. Spostai dei suoi oggetti dal comodino e lì ci misi le foto di Sir poi mi coricai durante la notte non riuscivo a dormire perché ora nei miei sogni c’era solo la morte di Sir “mi sento bloccato lui che urla io che non riesco a salvarlo o io che corro ma non riesco a salvarlo…” alla fine non riuscivo mai a salvarlo e a riportarlo da me, per poi svegliarmi e scoprire che purtroppo lui era davvero morto.

Alla fine scesi giù e uscii in giardino a vedere le stelle.

Mi ero addormentato in giardino, mi svegliai di soprassalto perché qualcuno mi stava accarezzando i capelli “Sir!”

“Scusa… non era mia intenzione…”

“Bill? Che cosa stavi facendo?”

“Mia madre mi ha detto di chiamarti per la colazione! Dai forza vieni…” Lui si alzò rientrò in casa e andò verso la sua consorte, lasciandomi lì interdetto. Alla fine mi alzai sono sicuro che mi stava accarezzando le cicatrici come faceva Sir… andai in cucina e presi una tazza di Tè dopo di che mi sedetti al tavolo e mangiai anche una bella fetta di torta, alla fine Bill disse: “Tra pochi giorni tornerò a Villa Conchiglia che ne dici, Remus, di venire a stare da noi per un po’?”

“Cosa? Io ecco... non so cosa dire... e tu Fleur sei d'accordo?” Non so come mi venne da fare quella domanda ma la giovane maga mi rispose un semplice: “Sì”

Molly e Arthur la trovarono un’idea grandiosa e dissero: “Ti farà bene! Complimenti Bill!”.

Alla fine io andai su in camera mia ma durante la notte qualcuno, c’è qualcuno… accesi la candela. “Bill... cosa fai tu qui?”

“Fleur ed io non siamo ancora marito e moglie…”

“Ma... cosa stai dicendo... se ho fatto qualcosa di sbagliato dimmelo…”

Bill mi era vicino, molto vicino.

“Bill! Fermati! Io amo solo Sir, anche se lui non c’è più... io non sarò di nessun altro!”

“Scusami… è che la mia parte di licantropo sta reagendo a te... io mi sento così stupido a chiedertelo ma tu sei in calore?”

“Eh? solo allora mi ricordai di aver in circolo la pozione antilupo... Ma certo! È colpa della pozione antilupo... tu essendo un giovane licantropo senti i miei ormoni... ma io... non sono attratto da te... mi dispiace!”

“No, sono io che mi sento un’idiota... scusami tanto davvero perdonami, ricominciamo da capo è meglio non pensi?”

“Ma sì è meglio!” Alla fine non andai con loro in Cornovaglia e decisi di rimanere con i Weasley.

Anche se Bill ed io eravamo diventati buonissimi amici.

Harry ci teneva informati su molte cose, soprattutto sui cambiamenti di Draco, una faccenda mi preoccupava alquanto.

Poi arrivarono le vacanze natalizie, quella mattina Molly venne in camera mia per avvertirmi: “Remus, Harry ci ha avvisato che porterà con sé anche Draco... ti prego non fare sciocchezze!”

“Ma Molly... non trovo questa un’idea molto buona... e Harry doveva dirmelo prima…” Alla fine sospirai e scesi le scale.

Fuori dalla porta c’erano Harry e Draco che stavano parlando e sorridendo con Fred e George, mi stavo per dirigere nella loro direzione quando fui bloccato da Hermione: “Lupin, la prego di non fare nulla che possa rovinare il Natale! Se tenterà di farlo... la trasformerò in un furetto!”

Finii con il pensare che quell'idea del furetto fosse colpa di Alastor o meglio di Barty Crouch Jr “Hermione, converrai con me che avere Draco qui alla tana non sia una buona idea…”

“A me non frega nulla di ciò che pensa lei! Harry è felice e se lei lo vuole infelice e ridotto come lei allora faccia pure, ma sappia che si farà odiare da Harry! È questo che vuole?” Lei se ne andò da Ginny nel salotto ed io rimasi lì fermo. Alla fine venni raggiunto da Harry: “Remus! Ti vedo bene... ecco te l’avrei detto prima ma... mi è scappato di mente... ma vedo con piacere che non ti dà alcun fastidio il fatto che ci sia Draco, meglio così!”

“No, alcun fastidio…”

“Prima ti ho visto alle prese con Herm... devi sapere che lei e Ron hanno litigato di brutto. Ron è fidanzato con un'altra…”

“E perché mai Hermione dev’essere arrabbiata?”

“Certo che pensavo che tu fossi più bravo in queste cose, Remus… ma è ovvio tutti lo sanno, persino i muri, che Herm è innamorata di Ron!”

“Scusa Harry, è che…”

“Non c’è nulla di cui scusarsi!”

Poi andammo a cena durante la quale Ginny disse: “Harry, dimmi tra te e Draco vanno sempre bene le cose?”

Draco era a pochi metri di distanza e la domanda gli fece assumere una smorfia di scontento, Harry invece rispose con noncuranza: “E perché mai dovrebbero andare male? Io e Draco ci amiamo! Non c’è nulla che non vada…”

Ginny incalzò: “Ma tutti dicono che Draco stia diventando un mangiamorte!”

A Draco andò giù di traverso un boccone di cibo che lo fece tossire invece Harry si alzò e gli andò vicino per poi dire: “Draco ed io una volta finita ‘sta storia andremo a vivere insieme in Scozia e con noi verrà anche Remus! Fine della storia… dai vieni con me, Draco, saliamo in camera!”

Io rimasi un attimo a quell’uscita. Sì era vero, avevamo deciso di andarci tutti e quattro ma ora che Sir non c’era più io non pensavo che… e invece una parte di me ne fu felice ma l’altra era preoccupata.

Mi stavo per alzare per andare a parlare meglio con Harry ma in quel momento Hermione esclamò: “Ginny, sei vile come Ron! Non capisco cosa vi stia capitando… cioè sì lo so, Ron è un idiota ma tu Ginny!?”

“Io cosa?”

“Harry è felice e non ci vedo nulla di male! Oh! A proposito Ron tu dormirai con Lupin!”

“E perché mai? Io…”

“Ma è ovvio siamo già in tre, c’è anche Draco dimentichi? Ma saresti andato comunque a dormire con il professore perché io con quelli come te non ci dormo e nemmeno Harry!” alla fine nello sgomento comune Hermione andò su invece Ron disse: “Harry su, Harry giù, Harry qui e Harry là! Sempre e solo lui... sono felice di dormire con te, Remus!” Alla fine quella notte mi toccò dividere il letto con Ron.

Il giorno dopo Harry volle parlarmi di una faccenda importante: “Draco mi ha detto che Piton si è di nuovo unito a Voldemort... e che sua zia Bellatrix gli ha fatto pronunciare un voto infrangibile... non mi ha voluto dire altro… tranne che una volta finito questo anno scolastico io dovrò scegliere da che parte stare... queste sue parole mi preoccupano molto, Remus!”

Lo guardai perplesso alla fine parlai, senza riflettere su ciò che gli stavo per dire: “Hai mai pensato che Piton magari stia solo facendo finta e che magari il vero problema è Draco e la sua famiglia?”

“Tu, Remus, parli così solo per via di quella faccenda ma Draco non è Lucius!”

Mi alzai e gli andai davanti: “Sei tu a non capire, Harry! Sei accecato dall’amore... ma tu sei l’ultima persona a questo mondo cui io voglia che capiti qualcosa di male… la famiglia Malfoy è responsabile delle nostre disgrazie dell’ultimo anno! Ti prego, Harry, lascia Draco.”

In Harry si ruppe qualcosa perché saltò in piedi nei suoi occhi lessi rabbia e odio. “Ma certo suo padre ti stupra e la colpa è di Draco, sai cosa ti dico sono stufo che tutto debba girare intorno a te, Remus, solo perché sei un fottuto licantropo, per me potevi crepare al posto di Sirius! Sai qual è la verità, lo zio è morto perché tu ti sei comportato da puttana!”

Un'unica parola e il mio mondo cadde in mille pezzi quella sola parola e il mio cuore s’inclinò.

Arthur e gli altri Weasley stavano in piedi senza parole, l’unico a parlare fu Ron: “Miseriaccia! Harry, cos’hai appena detto a Remus!? Ma sei impazzito... lui ti vuole bene come se fossi figlio suo e tu…”

“Non t’intromettere, Ron! Lui non mi vuole bene perché gli ricordo troppo James, il primo vero amore di Sir! Non è vero, Remus?”

“Io... no Harry non è vero... io... Sir amava solo me… perché mi fai questo? Perché…?”

“Perché tu me lo hai portato via! Per colpa tua Sirius è morto, non potevi continuare a fare il bravo licantropo e non denunciare Lucius al ministero? E invece no tu dovevi farlo a tutti i costi per il tuo onore o cavolate varie e Sir è morto!”

Non ne potevo più volevo solo che la smettesse smettila, smettila, smettila “ Basta! Harry ti prego... piantala di fare così solo perché ti ho detto di lasciarlo... non farlo, nessuno ti obbliga a farlo, quindi ti prego smettila!”

“No! Tu l’hai insultato nessuno può farlo, nessuno può insultare Draco, tanto meno tu, Remus!”

“Sì è vero ho sbagliato… ti chiedo scus-...” Non riuscii a finire la frase che Harry mi sferrò un pugno in quel momento accorsero in mio aiuto i gemelli che lo bloccarono: “Harry, lascialo stare!” ma Harry urlò: “Non chiedere continuamente scusa mi dai sui nervi, sei patetico... sei una puttana patetica!”

Mi rialzai il labbro stava copiosamente sanguinando mi passai semplicemente la manica su di esso. “E va bene insultami pure se ti fa sentire meglio, ma sappi che io ti vorrò bene lo stesso perché tu sei semplicemente Harry! Ecco cosa sei per me.” Traballante sulle gambe mi sedetti sulla poltrona.

In quel momento scese le scale Draco con Hermione “ Potter! Cos’è capitato?”

“Nulla di che, solo Remus... solite cose da licantropo!”

Sir non avrebbe mai usato in quel modo quella parola, Draco annuì semplicemente se ne tornò in camera forse troppo stanco di tutto.

Invece Hermione scese le scale e si diresse verso di lui. “Harry, ma la tua mano sanguina... dai vieni con me che te la medico”

“Sì quel bastardo mi ha morso… grazie Herm qui forse sei l’ultima persona dalla mia parte!”

Infine una volta medicata la mano, Harry se ne tornò su in camera sua e di Draco, invece Hermione chiese: “Ron! E tu non fai nulla... ma cosa ti capita, perché ce l'avete tutti con Harry?”

A parlare questa volta fui io: “Signorina Granger, non vorrei farle notare che qui quello ferito sono io... e che Harry, in questo caso, è il cattivo della situazione!”

Anche Tonks intervenne in mio aiuto: “Hermione... ha ragione Remus, Harry ha esagerato!”

Ma Hermione esclamò: “Harry ha perso Sirius, ora rischia di perdere anche Draco, è sotto pressione per via del ritorno di Voldemort… e voi, coloro che si professano suoi grandi amici... lo trattate così? Sapete cosa vi dico? Se qualcuno di voi osa toccare Harry se la dovrà vedere con me!”

“Miseriaccia! Ti sei innamorata di lui?”

“Per una volta, Ron, usa quel tuo cervello... io qui sono l’unica che si sta comportando da vera amica con Harry! Questa a casa mia si chiama amicizia vera… ora vado su da loro.”

Ron borbottò qualcosa ma nessuno ci fece caso.

Io invece fui raggiunto e medicato da Molly la quale disse: “Harry è solo sotto stress come tutti noi... non dovresti attaccarlo così, Remus…”

Mi alzai di scatto: “Se qui tutti ce l’avete con me allora è meglio che tolga il disturbo..”

A rispondermi fu Arthur: “Ma certo che no. È solo che dovresti solo cercare o almeno tentare di capire le vere ragioni di Harry…”

“Sì forse hai ragione! Ora vado dormire... mi sa che anche per stanotte tu, Ron, dormirai con me vero?”

“Oh! Grazie, Remus! Arrivo subito”

Il mattino seguente Draco, se ne andò per motivi personali, i quali stando ad Harry riguardavano un incontro con sua zia Bella, che l’avrebbe tenuto aggiornato sulla missione.

Per il resto della giornata, Harry non fece altro che evitarmi, ma dopo pranzo riuscii a ritrovarmi solo con lui nel solito salotto. “Harry! Ti devo parlare, forse non mi vuoi stare ad ascoltare ma devi!”

“E fammi indovinare, si tratta per caso di Draco?”

“Sì! Harry, ma ti rendi conto che lui ora è là alla Manor per incontrarsi con Bellatrix, colei che ha ucciso Sir…”

“Bla... bla... bla… sai dire solo queste cose, mio caro Remus, dovresti rivedere un po’ il tuo vocabolario…”

“E va bene, continua pure a maltrattarmi, se ti fa stare meglio fallo pure, ma questo non cambierà la mia opinione su Draco o sulla sua famiglia!”

A quel punto Harry mi si avvicinò io d’istinto mi spostai.

Harry rimase un attimo sorpreso: “Non penserai mica... per ieri sera ti chiedo scusa! Ma io amo veramente molto Draco e ho piena fiducia in lui! Ieri poi mi sono dimenticato di dirti che ti manda i suoi saluti Horace, mi ha detto che eri un vero secchione…” alla fine lasciai che Harry andasse con i suoi amici in giardino a parlare. Alcune volte mi spaventavano parecchio quei suoi repentini cambi d'umore alla fine finivo con il pensare che magari aveva avuto ragione Sir chissà cosa aveva passato a casa dei suoi zii? Ma poi tornai al presente. Vicino a me c’era Ginny: “Harry è cambiato parecchi dopo la morte di Sirius... alcune volte mi fa paura!” Poi se ne andò in cucina con Molly, io invece rimasi un momento a guardare Harry che ora stava tranquillamente ridendo con Hermione e Ron come se quello successo la sera prima non fosse mai avvenuto.

I giorni seguenti passarono abbastanza in fretta e alla fine arrivò la sera dell’ultimo giorno di vacanze natalizie in quel momento Harry disse: “Sai Remus, mi chiedevo se ora che non c’è più Sir... tu voglia ancora abitare con noi in Scozia?”

“Se ti rispondessi di no cosa mi diresti?”

“Nulla di che... sì magari penserei solo che sei sempre il solito egoista ecco tutto…”

“Sempre molto diretto. Ma in realtà pensavo che magari una volta che è finito tutto... se mi volete ancora con voi io verrei. In fondo non altro posto in cui far ritorno…”

“Meglio così, allora è deciso!” Si stava per alzare dalla poltrona quando lo bloccai: “Però prima vorrei delle scuse, non so se te ne ricordi, ma mi hai dato della... puttana... pretendo delle scuse da te, Harry!”

Harry mi guardò tra il confuso e l'imbarazzato e iniziò a giocherellare con uno dei bottoni della camicia fu Hermione a rompere quel silenzio: “Harry, qualcosa non va?”

Harry si alzò e venne verso di me e si protese verso il mio orecchio e vi sussurrò: “Non posso chiederti scusa, Remus, perché una parte di me ti ritiene responsabile della morte di Sirius... No tranquilla, Herm, va tutto bene! A dopo, Remus”

Io me ne rimasi seduto senza parole, alla fine fui raggiunto da Ron: “A proposito Harry ti ha detto di avere una lettera di Sir per te, Remus?”

“No! Dov’è questa lettera?”

“Beh ecco… dev’essere in camera sua dentro al suo baule!”

Prima guardai dov’era in quel momento, appena mi accertai che Harry era in giardino con Hermione, corsi su per le scale e andai in camera sua. Dopo un po’ nel suo baule la trovai, poi uscii dalla stanza e andai nella mia e lì l’aprii

“Caro Remus,

se stai leggendo questa lettera significa che non tutto è andato come avremmo desiderato, in poche parole io sono morto…

Nel caso io fossi veramente morto, perdonami, di averti abbandonato, spero che tu rimarrai vicino ad Harry, lui si sentirà tradito e almeno all’inizio sarà di cattivo umore ma ti prego non abbandonarlo al suo destino stagli accanto.

Non sono mai stato bravo in queste cose, ti dico solo arrivederci, un giorno spero tardi ci rivedremo amore mio.

Il tuo per sempre Sir”

Le lacrime rigavano il mio viso alla fine stavo per scendere per cenare, ma fui raggiunto da Harry: “Dov’è la sua lettera?”

“Ti dovrei chiedere perché non me l’hai data… visto che è intestata a me!”

“Uffa! Io volevo dartela ma poi... prima Draco e poi il nostro litigio... come facciamo ora, noi due litighiamo sempre! Alla fine Sir ti ha chiesto troppo… tu non mi vorrai mai bene, Remus!”

“Non girare sempre le cose a tuo vantaggio, con me non funziona così... anche se sei il bambino sopravvissuto, non vuol dire che puoi fare ciò che vuoi!”

“Sentimi bene, non sono stato io a volere questa cosa, ma mi è capitata e ora devo adempiere al mio dovere, ma una volta finito tutto, ti consiglio di cercarti una casa tua, perché non ti voglio più nella mia vita! Comunque ero solo venuto a dirti che la cena è pronta” scendemmo le scale e andammo a cena.

Durate la serata Fred disse: “Ma voi due avete deciso di odiarvi vero?”

“Non è vero… è che le cose sono tutte complicate... da dopo la morte di Sir…”

“Ma certo, ora incolpiamo anche i morti!”

“Non è questo che stavo dicendo… ma lasciamo perdere... non è più possibile parlare con te, Harry, almeno non per me…”

A quel punto a peggiorare la situazione ci si mise anche Ron: “Harry, gli hai chiesto scusa per quella parola di ieri sera?”

“Oh quella… no a dire il vero no! Scusa Remus… così va bene?”

“Dai basta, ragazzi, domani si torna a scuola e si spera che le cose vadano tutte meglio! Non è vero?”

“Ma certo!” risposero in coro Harry e Ron.

Finita la cena, andai fuori con Arthur mentre stavamo parlando, l’aria si fece più densa a quel punto una palla di fuoco colpì il terreno e in quel frangente vidi Bellatrix. “Ho ucciso Sirius Black!” e lo ripeté diverse volte come un ritornello.

E in quel momento preso dalla rabbia, mi gettai al suo inseguimento senza riflettere, a un certo punto arrivai a uno slargo in un pantano e lì fui raggiunto da una voce rauca era quella di Fenrir: “Oh! Ma guarda un po’ chi abbiamo qui… il giocattolo di Malfoy! Cosa ci fai qui Remus?”

“Non ho tempo da perdere devo…”

“Devi uccidere Bella, perché ha ucciso il tuo amante! Quel bastardo di un Black!” Mi si stava avvicinando e in quel momento sentii un stupeficium mi girai di scatto e vidi Harry, poi mi prese per un braccio e scappammo. “Che intenzioni avevi, eh Moony? Non vorrai mica farti uccidere così!”

Dalle mie labbra uscirono spontanee le parole: “Ma certo che no, Sir!”

Harry si girò indietro e nei suoi occhi lessi solo un velo di tristezza a quella mia affermazione.

Scappammo verso la casa dei Weasley, ma una volta raggiunta, la vedemmo in fiamme. Molly stava piangendo, sorretta dall'intera famiglia.

Il giorno dopo Harry, Hermione e Ron tornarono a scuola, invece io e gli altri demmo una mano nella ricostruzione della Tana.

Io passavo i miei giorni a leggere le lettere che mi mandava Harry, molte erano preoccupanti soprattutto l’ultima

“Caro Remus,

Silente mi ha spiegato il motivo per cui Voldemort è ancora vivo... devo dirti che io lo sapevo già ma solo in parte… ora invece è una certezza. Lui sta usando degli Horcrux. Prima che tu lo venga a sapere da qualcun altro, Draco si è fatto attaccare apposta da me voleva morire per mano mia... sono terribilmente preoccupato ho paura di perderlo. Invece ho delle buone notizie finalmente Ron ed Hermione stanno insieme! Ci vediamo a fine anno per le vacanze estive.

Harry”

Lessi e rilessi la lettera per diverse volte, alla fine la carta era consumata, in un impeto di pura follia e di massima paura di perdere anche Harry decisi di andare un'altra volta a trovare Lucius. Appena fui ad Azkaban nella sua cella, lo raggiunsi e lo presi per gli stracci: “Dimmi qual è il piano di tuo figlio!?”

“L’oscuro signore non mi ha reso partecipe di ciò che farà fare al mio Draco… e poi anche se lo sapessi cosa puoi farmi di peggiore, eh Remus?”

“Non lo so ma stanne certo che se capiterà qualcosa ad Harry, mi verrà in mente qualcosa! Ora dimmi ciò che sai!”

“In cambio voglio un bacio poi… ti potrei dire il piano, anche se ormai è troppo tardi per impedirlo!”

Avevo paura di perdere Harry, non potevo permettermelo, l’avevo promesso a Sir e così alla fine lo baciai leggermente sulle labbra, dopo essermi staccato ringhiai: “Allora ora hai avuto ciò che volevi dimmi ciò che sai”

“L'obiettivo di Draco è uccidere Silente, per quanto ne so se non ci riuscirà, il compito passerà a Piton... questo è tutto quello che ti posso dire… ma come detto prima, ormai il piano sarà bello che finito! Un’ultima cosa, mio caro Remus… in questa battaglia dovrai scegliere da che parte stare... perché il signor Potter starà dalla parte di colui che ama e in questo caso ahimè non è altro che Draco... scegli bene o perderai tutto! Arrivederci a presto, Remus.”

Uscii da quella cella e mi smaterializzai a Hogwarts ma era troppo tardi, mi venne in contro Hermione: “Venga subito! Harry sta in infermeria!” La seguii e seduto su uno dei lettini, stava Harry con gli occhi pieni di lacrime. “Non ho potuto fare nulla... Silente è morto e Draco... non sono riuscito a persuaderlo è andato via con loro... mi ha detto che mi proteggerà! Ma io, Remus, non voglio che più nessuno tenti di farlo... alla fine stare vicino a me porta alla morte…”

“Vieni qua Harry, non è vero non è colpa tua... è stata una scelta di Draco e…” l’abbracciai forte, Harry si lasciò coccolare ma mentre stava affondato nel mio collo disse: “Io però ho scelto cosa fare… ucciderò Voldemort e salverò Draco! Tu da che parte starai, Remus?”

“Io starò dalla tua parte, Harry!”

Il giorno seguente ci sarebbe stato il funerale di Silente.

La mia decisione era stata presa ma chissà se sarebbe stata quella giusta, l’avrei capito poi andando avanti con il tempo…


Angolo dell'autrice:

1° Come già detto su questa FF sarà tutta incentrata sula vita di Remus perchè alla fine è più logico così infondo è lui a raccontarla in prima persona ù.ù

2° Ho inserito il bacio tra Lucius/Remus perchè il primo è uno stronzo ewe E invece ho inserito Bill che si prende una piccola e innocua sbandata per Remus, l'idea mi è venuta mentre scrivevo! Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie! ù.ù

3° Ringrazio come sempre la mia beta e chi recensisce grazie di cuore :*

La vostra Fuji.

 

 

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Capitolo 10
*** Il prima, il durante e il dopo battaglia. ***


Fatemi sapere cosa ne pensate di questo inizio capitolo! Poi ci sono brevi accenni su qualcosa tra Bill e Remus non so se ne farò una nuova coppia nei prossimi capitoli si perchè la storia continua ancora per un bel po! E un altra coppia presente è Draco/Harry ù.ù Ci si vede giù! 
 

Mi risvegliai ero in un letto di ospedale, il braccio destro non riuscivo a muoverlo e dall'occhio della medesima parte non riuscivo più a vedere… l'infermiera mi fece sapere che mi trovavo al San Mungo e a portarmici era stato un giovane mago di nome Harry… la stessa infermiera mi fece sapere che dalla battaglia erano passati ben sei mesi... Non feci altre domande perché temevo la risposta a esse… Chiudendo gli occhi, la mia mente mi riportò esattamente al giorno in cui andai alla tana ad attendere Harry per tenerlo al sicuro…

 

***

Ero in uno stato di ansia totale, non riuscivo a star fermo, non vedevo l’ora che i maghi che erano andati a prenderlo tornassero alla tana sani e salvi ma soprattutto non vedevo l’ora di rivedere Harry. Non ci vedevamo dalla volta in cui lui mi venne a riferire della fuga di Lucius da Azkaban mi ricordai solo che era finita con l’ennesimo litigio, ormai uno dei tanti; tra me e Harry dalla morte di Sir non c’erano più stati rapporti di affetto vero o comunque non più come un tempo.

 

Alla fine fui riportato al presente da Molly la quale gridò: “Presto, Fred è stato ferito! Presto, Remus, fallo coricare sul divano.”

Mi spostai immediatamente per lasciar spazio per poi costatare che per fortuna non era nulla di grave. “Tranquilla, Molly, ha solo perso un orecchio…nulla di grave.” poi me ne tornai alla porta d’ingresso e li attesi il ritorno degli altri.

Dopo un minuto che parve un'eternità, dal nulla giunse Harry. Non ero sicuro che fosse lui e così lo afferrai per la maglia, nei suoi occhi lessi odio non feci in tempo a fargli domande che lui disse: “Ehi! Sei ancora arrabbiato perché sto dalla parte di Draco... eh!?”

“Non dire queste cose non in un momento così in cui tutti stanno rischiando la vita per te... ti prego, Harry, per una volta metti da parte il tuo odio per me ok?”

“Sì hai ragione, ma lo farò solo per Hermione e Ron e gli altri non di certo per te, licantropo!” Ultimamente Harry si rivolgeva a me in quel modo ed io alla fine decisi di non controbattere più visto che alla fine si finiva sempre per litigare era meglio lasciar perdere.

E così anche quella volta lasciai correre.

Una volta che arrivarono tutti, Kingsley mi mise al corrente della morte di Malocchio.

Durante la cena, fummo raggiunti da Bill e dalla sua consorte, Harry notò subito le cicatrici. “Bill, anche tu sei un licantropo... Ron non mi aveva mai detto nulla.”

Bill si bloccò anzi anche gli altri si bloccarono ma Harry incalzò la domanda: “Dimmi Bill, tu te lo porteresti mai a letto uno come Remus?”

Bill divenne rosso e anch’io arrossii leggermente.

Ad Harry purtroppo non scappò quel minimo dettaglio: “Ma come! Non ci posso credere… te lo sei già scopato? Scusa Fleur…”

A Bill andò di traverso il succo di zucca. “C-cosa s-stai d-dicendo Harry? I-io… non farei mai una cosa simile, non tradirei mai la mia compagna…”

“Con un licantropo che è stato l’amante di Sir e poi il giocattolino di Lucius... con uno così usato! Puoi anche dirlo, Bill, intanto Remus non si offende mica.”

Bill si alzò di scatto in viso era tutto rosso e si diresse verso Harry: “Tu non puoi trattarlo così! Lui ti vuole ancora bene, anche se lo tratti così! Io ti avrei già mandano a quel paese, anche se sei Harry Potter!” Ma quel punto parlai io: “Harry è solo stanco come tutti noi... e poi ci vuole ben altro per offendermi, tranquillo Bill. E infine lui ed io siamo solo ottimi amici, sai com’è, Harry, esiste anche la semplice amicizia! Ora se non vi dispiace, vado a dormire è meglio che ci vai anche tu, domani sarà una giornata dura.”

“Quando mai è stato rilassante! E poi bisogna muoversi, devo salvare Draco... anche se tu pensi il contrario” Poi si alzò e salì al secondo piano seguito da Hermione e infine da Ron ma prima di salire, quest’ultimo disse: “Miseriaccia Remus, dovresti capirlo è preoccupato per Draco e poi si sente in colpa di aver coinvolto me ed Hermione... ti prego perdonalo…” e poi se andò a dormire.

Dopo un paio di minuti anche gli altri fecero lo stesso, tutti tranne io che andai in cucina a farmi un buon Tè. Era da quando Sir non c’era più che non riuscivo più a chiudere occhio durante la notte erano solo incubi. E così l’opzione migliore era bere una buona tazza di Tè e così facevo ogni sera e notte.

Mentre entravo nella mia stanza da letto con in mano una tazza rossa esclamai: “Oh! Harry mi hai spaventato, cosa ci fai qui al buio?”

“Quella è la tazza di Ron, sai per prima ti chiedo scusa... in questo periodo sono sempre così nervoso! Da una parte sono molto preoccupato per Draco... è da troppo tempo che non riesco ad avere sue notizie, dall’altra mi sento in colpa per tutto… ora ti lascio a domani”

“A proposito Harry, domani al matrimonio, abbiamo deciso che dovrai bere la pozione polisucco e diventare uno zio di Ron... mi chiedevo se sei d’accordo?”

“Ma tu guarda! Mi chiedi se voglio? Stai invecchiando Remus!”

Appoggiai la tazza sul comodino, mi avvicinai a lui e lo abbraccia forte. “Harry… lo so che mi odi per via della morte di Sir, anche a me manca non sei il solo a soffrire per la sua perdita... quindi ti prego... non chiamarmi più licantropo mi fa male sentirlo dire da te, chiamami Remus te ne prego.”

Harry strinse la presa. “Scusa... è solo che una parte di me ti vuole bene, ma l’altra ti odia e non solo per via di Sir ma anche perché tu odi e non tenti neppure di farti piacere Draco… ora devo andare a domani!”

Rimasi di nuovo solo nella stanza, alla fine mi resi conto che in fondo aveva ragione lui non ci avevo neppure provato ad accettare Draco.

Alla fine bevvi il Tè e andai a coricarmi e tentai di dormire almeno un poco.

La mattina dopo fui svegliato da Ron: “Mia madre mi ha mandato a svegliarla, mi ha detto che c’è bisogno anche di lei giù in cortile... sa per la tenda che ospiterà il matrimonio!” Ultimamente Ron mi dava anche un po’ del lei immaginavo che dietro ci fosse lo zampino di Hermione.

Mi alzai e mi vestii, alla fine scesi prima di uscire in giardino andai in cucina e feci una piccola colazione e alla fine uscii.

Al lavoro c’erano già Fred e George, aiutati da Arthur e Bill, alla fine mi aggiunsi anch’io e tra una chiacchiera e l’altra, alla fine riuscimmo a finire il lavoro che venne anche bene.

Finito tutto, ritornai all’interno della casa e mentre stavo in cucina a prendere alcune cose venni raggiunto da Bill: “Remus, scusa se te lo dico così schiettamente ma non penso che Harry abbia il giusto comportamento con te… cioè non va bene che ti chiami di continuo licantropo non contando il fatto che lo dice in modo dispregiativo…”

“Bill ti prego, è già abbastanza complicato con Harry non dirgli nulla sennò chissà cosa potrebbe pensare! Mi prometti che non farai nulla di sbagliato?”

“Ma non è giusto nei tuoi confronti! Tu sei la persona più buona di questo mondo, non ti meriti questo trattamento... soprattutto dopo ciò che ti è capitato… ma visto che insisti tanto, ok non farò nulla di stupido, però Remus, questo non è affetto... Harry forse ti odia…”

“Togli il forse lui mi odia almeno in questo momento è così purtroppo…”

Bill se ne andò sospirando ed io tornai a miei compiti per il matrimonio.

Finiti tutti, me ne tornai in camera mia ad aspettare la sera, me ne stavo coricato con gli occhi semichiusi all'improvviso fui raggiunto da una spaventata ed egitata Hermione: “La prego professore si svegli! Harry ha tirato un pugno a Bill… Ron sta cercando di farli smettere ma... la prego si sbrighi!”

Mi alzai di scatto e corsi giù per le scale e arrivai in giardino a terra stava Bill sanguinante dal naso e il labbro superiore tagliato in piedi trattenuto da Ron c’era Harry, corsi verso di loro, mi sentivo il sangue ribollirmi nelle vene per la rabbia. “Harry, Bill, ma cosa significa tutto ciò, eh? Desidero anzi voglio delle spiegazioni e subito capito?!”

A parlare per primo fu Bill: “Io non ho fatto nulla… te l’avevo promesso e infatti ad attaccare senza motivo è stato Harry!”

“Harry, è vero? E perché mai l’avresti fatto, si può sapere?”

“Vi ho visto prima in cucina… è passato solo un anno dalla morte di Sir... che tu Remus te la spassi già con Bill… e poi non accetti che io stia con Draco. Sei un maledettissimo licantropo ed io ti odio! E ora lasciami, Ron!”

“Perché credi sempre di aver capito tutto quando non è di certo così! Harry, tra me e Bill non c’è nulla, sei l’unico a pensarla così ma ti rendi conto? Ti stai rendendo ridicolo e paranoico! E poi per me ci sarà sempre e solo Sir che tu ci creda o no! È così…”

Harry se ne andò via senza neppure chiedere scusa a Bill che veniva soccorso da Fleur io invece tornai dentro e mi sedetti su una delle poltrone e venni raggiunto da Arthur e dai due gemelli a parlare per primo fu Fred: “Certo che da quando Sirius è morto e Draco se ne andato, Harry è come impazzito… e se la prende sempre e solo con te, Remus…”

“Cosa pensi di fare, eh Remus?”

“Cosa intendi dire, Arthur?”

“Come cosa intendo dire? Harry ha bisogno di aiuto e di affetto, ha bisogno di te, Remus!”

“Non penso di essere io la persona giusta penso piuttosto che lui abbia bisogno di Draco! Ecco chi è la persona giusta ed io sono disposto per il loro bene per il bene di Harry di mettere da parte ogni tipo di odio e aiutare questo loro amore a trionfare… Ora però pensiamo al matrimonio di tuo figlio Bill che è tra pochi minuti!”

Preparai Harry, gli feci bere la pozione polisucco e poi gli diedi da indossare dei vestiti dello zio di Ron, Harry non mi rivolse la parola né in quel momento né durante la serata. Lo vidi da lontano parlare con il padre di Luna e con Krum e poi avvicinarsi a un gruppo di maghi anziani. Ma alla fine non ci fu più modo per chiarirci e fummo attaccati dai Mangiamorte. Io e altri e i Weasley ci smaterializzammo a Villa Conchiglia appena in tempo. “Dov’è Harry?”

“Remus! Non ci sono neppure Hermione e Ron…”

Poi la voce di Fred: “Si sono smaterializzati, ho sentito Hermione dire che li avrebbe portati in un luogo sicuro a Londra!”

I miei battiti si fecero più regolari e nella mia mente si fece largo come un mantra, un’unica frase “tranquillo, Remus, con loro c’è Hermione sono al sicuro!” e così mi tranquillizzai e tornai lucido. “C’è qualcuno di ferito? Se c’è, portatelo ai piani superiori mi raccomando nessuno esca di casa, la Villa è sicura ma all’esterno non lo sappiamo!”

Ad avvicinarsi a me fu Tonks: “Remus, tu pensi che se la caveranno i ragazzi?”

“Sì, ne sono più che sicuro abbi fiducia in loro! Dobbiamo avere fiducia in Harry non abbiamo altra speranza…” Grazie a un incantesimo estensibile vennero aggiunte altre stanze una delle quali divenne la mia, quella notte mi sentivo stanco e preoccupato. Mi stavo cambiando quando Tonks bussò alla porta, io la feci entrare: “C’è qualcosa che non va?”

“Sì, vorrei dormire con te... ti prego…”

Non ebbi né la forza né la voglia di scacciarla alla fine mi coricai e lei accanto a me come se fossimo una coppia a parlare fui io: “Sai vero che non riuscirò ma a darti ciò che cerchi…”

“Sì lo so, ma mi basterebbe questa notte accanto a te!” Mi si avvicinò maggiormente e mi strappò un bacio il quale non voleva essere né violento né dolce, alla fine ebbe solo un gusto nostalgico legato a un passato che non sarebbe più tornato. “Scusa io... Oh! Che stupida io pensavo... non so bene a cosa stessi pensando scusa…” Stava per alzarsi ma io dissi: “Fermati, non andartene! Rimani qui con me, Tonks, ti prego!”

Si coricò di nuovo al mio fianco a un certo punto disse: “Sai sono incinta… ti starai chiedendo il perché te lo sto dicendo, ma è figlio tuo, sai dopo la morte di Sir… siamo stati a letto insieme… non so te ti ricordi quella notte eri troppo ubriaco ed io ne ho approfittato… mi dispiace veramente molto… ma io…”

La bloccai le misi una mano davanti alla bocca e prima che potesse proferire parola, la zittii: “Ti prego non dire nulla... mi ricordo bene quella notte è stata bella! Ma Harry non dovrà mai saperlo almeno non ora, ti prego di capire Tonks... ma sei sicura di essere incinta… non pensare male io sono felice ma se fosse un licantropo… non me lo perdonerei mai!”

“Remus, promettimi che una volta finita tu, io e il nascituro andremo a vivere insieme da qualche parte promettimelo?”

“Te lo prometto!”

“Ora torno nella mia stanza a domani Remus!”

“ Sì, a domani Tonks.” Mi coricai sul letto e per la prima volta riuscii a dormire.

Il giorno dopo, scesi in cucina per farmi una buona colazione con mia grande sorpresa a prepararla fu Tonks le cose proseguirono bene per un paio di mesi finché senza preavviso arrivò Dobby portando con sé Luna, il signor Olivander e un folletto feriti, a medicarli fu Fleur, poi tornò indietro a prelevare Harry, Hermione e Ron. Alla fine purtroppo anche Dobby fu l’ennesima vittima di quella battaglia.

Harry se stava sulla spiaggia ed io lo raggiunsi. “Harry, io... come ti senti?”

“Come vuoi che stia... Draco è ancora nelle loro mani e Dobby è morto, come vuoi che mi senta? E tu, Remus, come stai?”

“I-io?”

“Sì, certo tu e chi altro!”

“Ecco io sto bene… ma ero tremendamente preoccupato per te! E anche per Draco… sai alla fine ci ho riflettuto parecchio e penso che la persona che deve starti vicino per sempre sia lui!”

Sul viso di Harry vidi un iniziale stupore ma seguito subito dopo da felicità: “Grazie! Mi fa piacere che finalmente tu la veda e la pensi così, Remus!” Mi chiamò per nome e solo quello mi rese felicissimo.

Alla fine rientrammo all’interno della casa, Harry salì in camera sua con Ron ma io fui raggiunto da Hermione: “Una volta finita, dovrà dirgli la verità su Tonks, lo sa vero?”

“E tu come…?”

“Me l’ha detto Tonks stessa non si arrabbi con lei, è solo che una volta scoperto di essere incinta ne ha voluto parlare con una ragazza... ma io vorrei che lei glielo dicesse una volta che Draco sarà di nuovo al suo fianco... Harry non capirà! È meglio che ci sia anche Malfoy... forse così lui pian piano comprenderà meglio... ora la saluto a domani!”

Tornai su in camera mia alla fine anche quella notte non chiusi occhio.

Il giorno dopo mi alzai e andai a fare colazione, di Tonks non c’era traccia, al suo posto però c’era Harry ed era tutto sorridente: “Remus! Finalmente ti sei alzato era ora… qualcosa che non va?”

“No nulla di che tranquillo! Che cosa pensi di fare… sai per quella faccenda?”

“Io e gli altri ripartiremo oggi! Sai, è meglio che ci sbrighiamo... se no lui se ne potrebbe accorgere ed è finita. Ma ti terrò informato promesso!” e così dopo aver parlato con i vari ospiti e dopo aver bevuto la pozione polisucco ripartirono portando con sé il folletto.

Non ebbi più alcuna notizia di loro finché un giorno più precisamente nel periodo primaverile, arrivò un gufo con sé recava una lettera di Harry:

“Caro Remus,

alla fine io, Hermione e Ron abbiamo deciso di andare a scuola a prendere uno degli horcrux e poi ci ho pensato molto a lungo è inutile fuggire Voldemort va affrontato è l’unico modo che ho per riavere Draco!

Quindi raduna gli altri dell'Ordine delle Fenicie e poi ci vediamo a Hogwarts.

Un abbraccio e a presto, Harry”

Corsi giù e radunai tutti i pochi rimasti dell’ordine e con loro dopo varie preparazioni raggiungemmo Harry a Hogwarts appena in tempo per salvarlo dalle grinfie di Piton.

Non ebbi neppure il tempo di fargli i complimenti che Harry stava già andandosene con Hermione e Ron alla ricerca degli ultimi Horcrux e noi avevamo invece il compito di bloccare l'avanzata del nemico.

Presi con me Tonks e Kingsley mentre ci troviamo nella torre, le feci una promessa: “Tranquilla, appena tutto sarà finito, torneremo sani e salvi da nostro figlio!” Infatti, prima di Natale Tonks partorì e nacque Teddy un metaforma proprio come Tonks per mia grande gioia. Il bambino venne lasciato nelle mani di Fleur a Villa Conchiglia.

Io e Tonks ci tenemmo per mano almeno fino a quando non ebbe inizio la battaglia a quel punto venimmo divisi, io dovetti accorrere in aiuto dei gemelli Weasley, poi ad aiutare altri studenti in difficoltà, Tonks invece l’ultima volta che la vidi stava combattendo contro Bellatrix.

Stavo per raggiungere Arthur nella grande sala trasportando un ragazzo ferito, quando una voce rauca, indubbiamente quella Fenrir disse: “Remus! Dove pensi di andare, eh?”

“Che cosa vuoi tu da me?”

“Nulla di più che la tua morte! Per aver disonorato il branco!”

Portai al sicuro il corpo dello studente e andai incontro al mio destino…

Alla fine ricordo solo di essermi risvegliato nella sala grande riuscivo a muovermi pian piano Harry mi stringeva forte a sé e piangeva: “Ti prego, Remus, non morire... io ho bisogno anche di te! Oltre che di Draco!”

Con le poche forze che avevo, riuscii ad abbracciarlo prima di svenire nuovamente.

Mentre ero svenuto, vidi chiaramente Sir che mi diceva nella mia mente: “Caro Moon, non è ancora il tuo momento! Devi stare accanto ad Harry.” Rinvenni e vidi Hermione e Ron correre verso di noi. “Harry è …” Poi le lacrime, mi alzai e con quelle fievoli forze che mi rimanevano accompagnato da Arthur e da moltissimi altri andammo fuori e lì davanti a noi stava Voldemort e al suo fianco legato a una catena Hagrid con in braccio un corpo che sembrava proprio quello di Harry. Il mio cuore perse un battito “per Merlino fai che non sia morto davvero... te ne prego…” cercai di parlare ma fui preceduto da Draco: “Luridi! Come avete potuto ucciderlo!”

“Draco, sei ancora in tempo per tornare qui con i tuoi genitori!”

“Mai! Il mio posto è qui con loro è meglio morire che unirmi a chi mi ha tolto il mio unico amore!”

Ci rimasi per un attimo quelle parole mi avevano lasciato senza parole. Ma dopo di ciò Harry si mosse e si rimise in piedi tra l’incredulità di tutti i presenti poi i pochi di noi ancora in grado di combattere sferrarono degli attacchi ben mirati. Molly uccise Bellatrix, alla fine molti manghi abbandonarono Voldemort ormai dato per morto e scapparono via tra di essi anche Lucius e Narcissa. Infine Harry sferrò l’attacco finale e Voldemort fu ucciso definitivamente.

Io che fino a quel momento non avevo sentito alcun dolore grazie all’adrenalina, una volta rilassato invece il dolore fu insopportabile tanto che svenni tra atroci sofferenze e venni portato al San Mungo dallo stesso Harry.

Riaprii gli occhi e mi trovavo in quella stanza ma questa volta accanto a me c’erano Harry e Draco. “Potter! Si è svegliato... è meglio che io vi lasci un po’ da soli... dovrai dirgli molte cose e non tutte belle…”

“No Draco, non andartene, vorrei che tu rimanessi sarà più facile ti prego!?”

“Ok rimarrò, Potter!”

Io non ero certo di voler ascoltare ma alla fine cedetti alla voglia di sapere chi non c’era più. “Harry ti prego niente mezzi termini sii diretto”

“Ecco Remus... Tonks è morta... tranquillo so che Teddy è tuo figlio... se non ti dispiace per ora starà da Bill e Fleur, poi purtroppo è morto anche Fred... per i Weasley è stato un grosso colpo… Ora invece passiamo alle buone notizie io e gli altri abbiamo finalmente ripreso gli studi, Ron ed Hermione una volta finiti si sposeranno. Io e Draco invece vorremmo che tu venissi ancora ad abitare con noi in Scozia!”

“Harry, io non vorrei essere di troppo!? E poi mi dovrò anche prendere cura di Teddy…” Vidi Harry piangere. “Dimmi la verità è successo qualcosa anche a Teddy?”

“No, a lui nulla ma ha te sì… Remus, mi dispiace ma i medici sono stati costretti ad amputarti il braccio destro e poi hai anche perso l’occhio della medesima parte... mi dispiace veramente molto!”

Fino a quel momento non me ne ero neppure reso conto o almeno non volevo ma alla fine decisi di guardarmi allo specchio e del Lupin di un tempo non rimaneva che un pallido ricordo. “Oh Sir, ecco cosa rimane del tuo Moony un ricordo…”

“Il dottore ha detto che io e Potter dovremmo prenderci cura di te ma tranquillo, per noi non c’è alcun problema e poi Teddy verrà a trovarci! Harry ed io ci siamo già trasferiti in Scozia... quindi non ti rimane altra scelta…”

“Draco, se lui non vuole, non possiamo certo... costringerlo…”

“No tranquillo Harry, penso proprio che verrò ad abitare con voi in Scozia!”

Il giorno dopo mi trasferii a casa loro, in Scozia, Harry invece stava a Londra a casa di Ron ed Hermione per poter continuare per bene i suoi studi e portarli a termine.

Invece per me ebbe inizio una vita nuova, anche se sarebbe stata molto dura, almeno all’inizio il futuro aveva ancora molte cose in serbo per me…


Angolo dell'autrice:
 1° non so ancora quanti capitoli sarà ma so che sono piena di idee nuove quindi proseguirà parecchio! Spero che non vi stiate stufando! Fatemi sapere! ù.ù

2° Non siate timidi recensite in tanti! Le recensioni fanno sempre piacere e sopratutto danno nuovo vigore a continuare la storia e a non abbandonarla! *^*

3° Come avrete notato Harry all'inizio è ancora un po arrabbiato con Remus ma poi le cose finalmente ritrovano il loro giusto collocamento! E  alla fine ho inserito anche il figlio di Remus e Tonks spero che vi piaccia il modo in cui lo inserito nella trama io lo adoro!*w*

4° Ringrazio tutti coloro che recensiscono ogni sempre grazie mille mi date coraggio a continuarla! :*

5° Forse sono troppo cattiva nei confronti di Remus xD Ma è inevitabile essendo una FF di genere angst.....e così passo per la cattiva ahah ewe

E per ultima cosa ora lavoro quindi non ci sarà alcuna regolarità nelle uscite chiedo venia ç.ç

Alla prossima la vostra Fuji! 


 
 

 

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Capitolo 11
*** Il passato e il futuro si intrecciano tra loro e... ***


Scusate per il ritardo.... in questo capitolo come coppie ci sono Draco/Harry e Lucius/Remus ci si vede giù! ù.ù

 

Ora vivevo in una graziosa villetta ai margini di un incantevole bosco, la casa era di color bianco e con una graziosa veranda in cui passavo la maggior parte del mio tempo. La casa si trovava in Scozia, per almeno i primi anni ci abbiamo abitato io e Draco soli, Harry ci ha raggiunto in seguito.

Indubbiamente Harry l’idea di far stare per quel periodo io e il suo fidanzato insieme in quella casa era stata di Hermione, infatti le diceva che “ Vedrai Harry che questa cosa li aiuterà ad andare d’accordo” sì come no almeno per l’inizio non andò così… anzi fu molto complicato soprattutto per me…

Io mi sentivo inutile per via del braccio e dell’occhio la perdita di entrambi mi aveva lasciato una ferita interiore che secondo il medico del San Mungo sarebbe guarita solo stando all’aria aperta e cambiando zona in cui abitare così da dimenticare il passato.

In fondo era vero, dovevo dimenticare che la guerra mi aveva portato via Lily, Sir, Tonks, Malocchio, Fred quasi dimenticavo anche James. Sì, in effetti aveva proprio ragione quel medico dovevo dimenticare a meno che non volessi impazzire dal dolore.

Per Harry fu tutto più semplice: lui aveva Draco al suo fianco, per Ron fu lo stesso con Hermione, io invece… sì avevo ancora mio figlio… ma lui nemmeno più mi riconosceva chiamava mamma e papà Fleur e Bill; per il piccolo Teddy loro erano i suoi genitori, io non ero altro che un parente lontano. Alla fine non era altro che un altro passato da dimenticare o meglio da lasciarsi alle spalle.

Me ne stavo lì su quella veranda a guardarmi intorno e mi lasciavo andare a infiniti ricordi che affollavano la mia mente, quando fui interrotto da Draco: “Remus, la cena è pronta, vuoi che te la lasci nel forno? O per stasera verrai a cenare con me?”

“No, per questa sera ho deciso che cenerò con te... se non ti crea del disturbo…”

“Davvero!? Mi fa piacere, almeno nella prossima lettera avrò delle novità positive per Potter!” Draco si era addolcito forse, anzi sicuramente, per via di tutto quello che aveva passato, in fondo anche lui era stato una vittima di quella guerra infinita che ora aveva trovato il suo lieto fine.

Mi alzai dalla mia sedia a dondolo e andai a sedermi, il tavolo era di legno con sopra una graziosa tovaglia bianca ricamata con fiori gialli. Appena fui seduto, gli chiesi: “Allora come vanno gli studi ad Harry?”

“Li ha quasi finiti, tra poco tempo sarà di ritorno... non è meraviglioso?”

“Sì lo è! Non vedo l’ora di vedere chissà quanto sarà cambiato anche lui.” Infatti solo allora notai meglio che anche Draco era cambiato parecchio: era più alto e anche leggermente più in carne. Non solo i capelli erano più lunghi e sempre più somiglianti a quelli di…  si vede che Draco notò subito che gli stavo guardando i capelli e nel farlo ero impallidito e così disse: “Pensavo proprio di andare domani dal parrucchiere qui nel villaggio e farmi tagliare i capelli... così come sono ora assomigliano troppo a mio padre, non mi piacciono!”

Risposi annuendo. Poi finii la mia cena e mi alzai lo salutai e andai nella mia stanza da letto.

Seguito da Draco, perché doveva sempre darmi una mano a mettermi il pigiama “È ovvio che io sia un peso... sarebbe meglio che tu lo dicessi ad Harry... io mica mi offendo.”

“Non dire stupidaggini, Lupin! Non mi da alcun fastidio aiutarti a mettere il pigiama, anzi tu devi rimanere sei l'ultimo parente o comunque amico che rimane a Potter!” mentre mi stava finendo di mettere la maglia io parlai: “Perché lo chiami Potter e non Harry?”

“Perché... mi sento ancora molto in colpa per ciò che vi ha fatto la mia famiglia… è meglio che vada…”

“Io non ti ritengo responsabile... anzi non ti ritengo più tale da quando ho capito il perché Harry si è innamorato di te.”

“E quale sarebbe?”

“Tu sei un ragazzo che non si sofferma troppo sul passato, anzi te ne freghi e, credimi, non c’è miglior qualità, è sempre meglio guardare al futuro! E Harry non poteva non innamorarsi di te, tu sei il suo tipo ideale ed io sono felice di tutto!” vidi Draco commuoversi però poi vedendo che me ne stavo accorgendo se le asciugò velocemente. “Notte a domani, Lupin.”

“Sì a domani Draco.”

Mi coricai e m’immersi di nuovo nei miei ricordi, che vedevano tutti il mio Sir per quella notte decisi di farmi cullare da un ricordo dolce, il ricordo era:

“Io e Sir al nostro quarto anno, a Hogwarts. Sir aveva appena scoperto le meraviglie che offriva la foresta oscura. I bellissimi unicorni e così una volta scoperto dove si radunavano mi ci portò. In quel bosco ai margini di un fiume io e lui facemmo l’amore. Mi ricordo solo che fu stupendo pieno d’amore e non solo anche di magia qualcosa di favoloso emanato dagli stessi unicorni”

fino a quando non mi lasciai cadere tra le braccia di Morfeo.

E anche per quella notte cullato da Sir mi addormentai. Anche se come sempre il risveglio fu duro scoprire che quello fosse solo un ricordo e che in realtà Sir non c'era più. Però ora non ero più solo, Draco si alzava presto e mi veniva a svegliare così da aiutarmi a vestirmi. Per la prima volta quella mattina non mi arrabbiai come il mio solito anzi lasciai che lui mi rivestisse e scesi le scale e andai a fare la colazione.

A parlare fu lui: “Domani arriva Potter! Forse sarebbe meglio che voi due vi chiarite per bene riguardo a Tonks e…”

“E chi?”

“C’è stato il nuovo processo di mio padre... forse lui... ecco come posso dire…”

“Ha parlato del bacio che gli ho dato per carpirgli delle informazioni su Silente?”

“Sì, ecco proprio quello...Potter forse non capirà...lui è un po’ duro di comprendonio... chissà da chi avrà preso!?”

“È ovvio da James! Lui era così, Sir non era da meno e Lily beh lei era anche peggio era testardissima... Oh che ricordi... scusa ora vado un po’ nel mio studio a dopo per il pranzo.”

“Sì a dopo.”

Mi alzai e me ne andai nel mio studio non era altro che una piccola stanza con una scrivania, una poltrona e su di una parete una biblioteca, io amavo stare lì, e leggere e alcune volte anche a scrivere su delle pergamene e dopo averle rilette un paio di volte le spedivo a uno che le pubblicava.

Il giorno dopo arrivò Harry, era cambiato molto: ora era un uomo di 20 anni assomigliava molto a James ma non glielo dissi forse per paura di tornare a rivivere il passato. Aveva cambiato anche la montatura degli occhiali. “Remus! Non sai quanto mi faccia piacere rivederti! Come stai?”

“Io bene ma tu come stai, Harry?”

“Bene, anzi meglio di così non potrebbe andare, sono un auror, ma alla fine ho preferito scegliere di stare qui a vivere con Draco e con te non c’è nulla di meglio che stare con la propria famiglia”

“Potter! Lo sai che Lupin ha pubblicato il suo scritto?”

“E su cosa l’hai scritto?”

“Su Sir, sai in fondo era il mio primo scritto non sapevo proprio su chi scriverlo ma è solo una raccolta di ricordi!”

“Hai fatto più che bene! I ricordi sono preziosi, me lo diceva sempre Silente!”

“E aveva ragione.”

Lasciai che Harry andasse a salutare come si deve Draco ed io tornai nel mio studio.

Era passata circa un’oretta, che fui raggiunto da Harry nello studio. “ Remus, noi due dovremmo chiarirci... sai non abbiamo più avuto modo di parlare.”

“E su cosa vorresti delle spiegazioni?”

“Beh... ecco… magari su te e Tonks, immaginati la scena, ti avevo appena portato al San Mungo non sapevo se ce l'avresti fatta o no e mi arriva Fleur con un neonato in braccio e mi dice che è figlio tuo e di Tonks ed io con la faccia da ebete non sapevo cosa dirle, ma ti rendi conto!? Non parlare ti prego, lasciami finire… sì è vero tu ed io nell’ultimo periodo dopo la morte dello zio non siamo più andati d’accordo e la colpa era mia ti ritenevo responsabile... ma una cosa simile dovevi dirmela! Devi essere sincero almeno da adesso e in avanti ti prego, Remus, recuperiamo il nostro rapporto!”

“Non sai quanto queste tue parole mi rendono felice. Oh Harry! Per quanto riguarda il piccolo Teddy ti posso dire solo che è stata una cosa imprevista è successa e basta era appena morto Sir ed io ero sempre ubriaco… una sera Tonks entrò nella mia stanza ed è successo, non c’è nulla di romantico lo so… ma io a Teddy voglio tanto bene come ne voglio a te e ora anche a Draco” quelle parole le dissi col cuore infatti Harry mi abbracciò forte. “Oh Remus, sono felice di esserci ritrovati.” Sì alla fine il rapporto di un tempo tra di noi era tornato.

Io ne ero felicissimo, poi lo sguardo di Harry tornò serio per un attimo temetti un cambiamento invece disse: “C’è un'altra ragione per cui sono tornato a casa… il ministero della magia mi ha imposto di prendere per un breve periodo in custodia Lucius Malfoy... io… non so cosa dire... se non mi dispiace…”

Il mio cuore perse un battito ma non potevo prendermela con Harry, lui di colpa non ne aveva. “Non mi vorrai dire che Lucius verrà a stare qui con noi vero?”

“Purtroppo è così... Hermione si sta muovendo con attenzione per capire da dove sia partito l’ordine di un simile trasferimento... però per il momento purtroppo non abbiamo molto altra scelta... anche a Draco la cosa fa male... non pensare di essere l’unico a soffrire ti prego, Remus.”

Annuii semplicemente ma alla fine optai di abbandonare la stanza e recarmi al pianterreno dove trovai Draco intento a preparare il Tè.

Draco mi porse la tazza di Tè ma la sua mano tremava talmente tanto che dovetti afferrarla prima che essa cadesse. “Draco perché non ti siedi un poco…”

“Hai parlato con Potter… non ci posso credere che mio padre ce l’abbia fatta anche questa volta e a quale prezzo? Mia madre è rinchiusa a vita ad Azkaban e a lui non frega nulla di lei o di me. E ora guarda caso Potter deve prenderlo in custodia... non è un caso, Remus, devi fare attenzione, lui vuole te! Lo ucciderei con le mie mani per causa sua Harry ha sofferto… non lo sopporto.”

Il Tè mi andò di traverso ma quando mi ripresi dalla tosse, dissi: “Draco, non dire mai più una cosa simile. Non ne vale la pena ora tu hai la tua vita felice con Harry non è il caso di rovinarla a causa sua! Su forza devi andare a preparare una doccia calda per lui, io intanto finisco il Tè.”

Mentre Draco scompariva al secondo piano, io me ne andai sulla veranda a godermi gli ultimi raggi di sole.

Questa volta non avrei ceduto ad alcuna paura: Lucius non mi faceva più nulla, il mio cuore e la mia anima avevano superato tutto era certamente così. Anche se pensare che poi lui sarebbe venuto a vivere lì mi toglieva la tranquillità.

Quella sera durante la cena, parlò sempre e solo Harry raccontò tutto anche di come Ron ed Hermione si era finalmente sposati e fu Draco ad aggiungere una sua personale opinione al riguardo: “Finalmente era ora che quel Weasley si accorgesse della Granger!”

“Dai Draco... però hai ragione lo sapevano tutti all’infuori di Ron... Anzi ora che ci penso, non l’avevi capito neppure tu Rem.”

“Ahah! Ma io Harry se permetti avevo altre cose per la mente! Invece ora che ci penso bene anche Arthur fece parecchia fatica a capire che Molly fosse innamorata di lui! E quando si dice tale padre tale figlio!”

“Io te l’ho sempre detto, Potter, che i Weasley sono gente dura di comprendonio!” e giù risate alla fine si fece tardi che andammo a dormire.

Io fui aiutato da Harry ad andare in camera e a mettermi il pigiama. “Notte Rem”

“Notte Harry” solo allora capii che per lui sarei stato per sempre Rem forse un modo per farmi capire quanto bene mi volesse.

Il giorno dopo Harry usò la metropolvere per andare in Inghilterra Londra al Ministero per prelevare Malfoy. Così alla fine all’interno di quella casa c’era tensione. Ma Draco, che con il tempo capii quanto fosse un ragazzo pieno di doti, disse: “Ok, se mio padre deve vivere qui, avrà una casa tutta sua… ma di certo non vivrà qui con noi! Ora se mi aiuti, useremo l'incantesimo di duplicazione, così da riprodurre una seconda casa identica a questa... cosa ne pensi, Remus?”

“Oh! La trovo una magnifica idea, non avrei mai immaginato…”

“Un'idea così geniale da parte mia. Puoi anche dirlo, Remus! Mica vengono solo alla Granger!”

“Sì ecco... mi sento un idiota ma intendevo proprio quello... sì hai ragione!”

Lui si mise semplicemente a ridere.

Ogni volta mi sorprendeva quel ragazzo sapeva essere intelligente, ma anche sorridente e infine quasi maligno in certe sue uscite. Ma sicuramente dava forza ad Harry per non parlare del fatto che gli donava anche stabilità emotiva.

Alla fine anch’io mi ero lasciato travolgere da quella stabilita.

A un certo punto sentimmo crack e Draco senza alcun cambiamento emotivo disse: “Non preoccuparti è arrivato Harry con mio padre.

Infatti entrò per primo Harry ma seguito dopo poco da Lucius il quale parlò subito: “Noto con piacere che mi avete fatto già la mia casa, un po’ piccola ma nulla a cui non posso rimediare con i giusti incantesimi. Remus! L’ultima volta che ci siamo visti prima della morte di Silente ci siamo baciati! Troppo corto per i miei gusti... Oh! Anche così ridotto sei sempre affascinante. Ora se non vi dispiace, vado nella mia nuova casa, dimenticavo tanti saluti da tua madre Draco.”

Draco si mise a tremare per via della rabbia ma Harry lo abbracciò forte a se dicendogli: “Non fare sciocchezze, ti prego.” Alla fine ci sedemmo per pranzare.

Finito il pranzo, me ne andai nel mio studio per cominciare un nuovo libro questa volta dedicato a Tonks, ma prima di potermi sedere fui raggiunto da Harry. “Allora, cosa voleva dire con quella frase? L’hai baciato?”

“Sì! Ma solo perché volevo sapere cosa volevano farti... pensavo di arrivare in tempo invece... Harry non passa giorno che io non mi senta in colpa per tutte le scelte sbagliate che ho fatto nella mia vita. Ma ora finalmente ne ho fatta una buona: ho scelto di vivere qui con te e Draco e credimi se te lo dico, io sono felice!”

“Io ti credo è solo che ti chiedo di dirmi tutto! Anche le cose spiacevoli ma ti prego apriti con me o con Draco ma fallo non tenerti tutto dentro non aiuta anzi ti porta verso la pazzia... te lo dice uno che ci è passato, solo con Draco l’ho capito.”

“Grazie, c’è stato solo quel bacio che poi chiamarlo così è troppo... Lucius però è un bastardo e non cambierà mai... ricordatelo, Harry!”

Alla fine Harry andò da Draco e invece io rimasi seduto alla mia scrivania e mi lascia andare hai ricordi per il nuovo libro.

“Il mio primo incontro con lei era stato strano, Sir mi aveva parlato molto di sua cugina Tonks e di come avvicinarla. Ma in fondo io dovevo solo usarla fin quando mi sarebbe servita…

Poi dopo la morte di Sir, io iniziai a bere e una di quelle tante notti, Tonks entrò nella mia stanza, iniziò col dirmi che non era colpa mia la morte di Sirius che dovevo riprendermi e poi avvicinandosi sempre più mi baciò un bacio che io per pochi secondi non ricambiai ma alla fine cedetti ma ancora una volta la usai per riprendermi dalla morte del mio amato.

Ma in quella notte fatta di bugie e senza amore vero, io la misi incinta e diversi anni dopo mi rimane un bambino dolce e affettuoso. Tonks era diversa da me lei era vita, armonia, felicità, positività io invece sono sempre stato realista, pessimista, triste, alcune volte rabbioso e mai una volta sincero, con queste parole io volevo chiederti scusa di tutto, Tonks, di averti sempre usata e di non averti mai dato ciò che volevi cioè amore puro e sincero... e così ti chiedo scusa... e ti dico addio”

Mi alzai e deposi la pergamena con cura nella scrivania, alla fine non ebbi mai la forza di pubblicare quello scritto.

Poi andai dalla finestra e vidi Lucius alle prese con dei mobili, a quel punto non saprei proprio il perché ma uscii in giardino e andai più vicino a quella scena ma quando capii di aver sbagliato, stavo per andarmene ma lui mi fermò: “Signor Lupin, non avrei mai pensato tanta audacia da parte sua, sa pensavo già a un modo per penetrare nella sua stanza senza farmi vedere... ora che è qui non vorrà mica andarsene no!?”

“E anche se volessi andarmene... cosa farebbe che non mi abbia già fatto? Non pensa di non avere più armi da usarmi contro!”

“È qui che sbaglia! C’è tuo figlio Teddy o magari c’è Harry e poi ultimamente mi sembra che potrei usare anche mio figlio alla fine ti sei affezionato a lui!”

“Tu sei uno sporco bastardo, Lucius!” e gli saltai addosso ma ovviamente non ci mise molto a ribaltare la situazione a suo vantaggio. “Non c’è più divertimento, a prendersela con te! Hai ragione mi sono preso tutto quello che potevo prendermi di te, Remus, mi sono preso il tuo corpo, poi i tuoi amori prima Sirius e poi Tonks, poi un tuo bacio e infine mi sono preso il tuo braccio e il tuo occhio destro, ma c’è ancora una cosa che mi serve di te e sai cos’è?”

“Cosa!?”

“Te! Io voglio solo te, io ti amo!”

Rimasi senza parole. Poi tentai di alzarmi da terra ma non ce la feci anzi mi venne in aiuto Lucius. “Sei proprio un vecchio licantropo patetico, Remus.”

“Che cosa vuoi da me? Volevi che ti saltassi al collo che ti dicessi che anch’io ti amo, ma ti rendi conto tu molti anni fa mi hai stuprato, poi come hai detto tu, mi hai tolto ogni felicità e ora che stavo di nuovo bene... tu torni nella mia vita vuoi o meglio pretendi che io ti ami... come puoi volere una cosa simile…”

“Immagino che il signor Potter non te l'abbia detto vero?”

“Che cosa doveva dirmi Harry?”

“Non usano più i dissennatori ma per me hanno deciso di fare un piccolo strappo alla regola, fra tre giorni sarò baciato da un dissennatore... sì sono stato condannato a morte... ma è giusto così ho fatto soffrire Draco e lui non lo sa ma Narcissa è morta ed io sto per uscire di scena. Ma in fondo lo sto dicendo a te che farai i salti di gioia sei felice non è vero, Remus?”

“Io… dovrei esserlo ma non lo sono, Lucius sta per morire eppure sono triste… No non sono felice... non volevo che finisse così… Draco, deve saperlo non riuscirà a convivere con il fatto di non aver potuto far pace con te, in fondo sei pur sempre suo padre.”

“Oh Remus, tu sei sempre stato così sentimentale e devo ammettere che mi ha sempre dato fastidio questo tuo lato, credimi Draco non proverà nulla alla mia morte! E nemmeno tu, ora se permetti, devo tornare al mio lavoro, a domani.”

Tornai a casa e mi lascia andare sulla sedia a dondolo nella veranda dopo un paio di minuti. “Rem, cosa c’è che non va? Stai piangendo”

Non sapevo cosa dirgli non potevo dirgli che e invece alla fine ripensai alla promessa che ci eravamo fatti e così “Lucius mi ha detto della sentenza…”

“Non so ma da una parte sono felice di quella sentenza perché ci ha fatto molte cose… ma dall'altra mi dispiace per Draco, sai ci sono già stati troppi morti a causa del passato ma sembra che ce ne saranno altre. Il Ministero dice che serviranno per debellare future guerre! Io non so se voglio vedere o uccidere altra gente, che alla fine aveva pagato abbastanza per i propri errori… scusami Rem, non volevo riportarti alla mente cose tristi, ero venuto a dirti che è pronta la cena.”

Rimasi un attimo e poi capii solo allora che Harry era diventato un uomo e che di quel ragazzo insicuro che non sapeva quello che voleva dalla vita non era rimasto che un ricordo. Mi alzai e andai a cenare.

Quella notte non riuscii a dormire come si deve e così alla fine decisi da solo di scendere le scale e andare in giardino era notte e faceva freddo e in più inciampai diverse volte ma a un certo punto intravidi una figura. “C’è qualcuno là?”

“Lupin, mi ha spaventato, ma lei non ha nulla addosso aspetta... ecco fatto, tranquillo non voglio farle nulla di male le ho solo messo sulle spalle il mio mantello. Sa signor Lupin, lei mi era piaciuto fin da subito e il buon vecchio Black se ne era accorto e venne a minacciarmi alla Manor chi l’avrebbe mai detto che tutto ciò sarebbe servito per incastrarlo nell’omicidio dei Potter! Il destino certe volte è strano... è come una partita a scacchi e alla fine vince sempre lui…”

“Ogni volta che la incontro mi viene la nausea... solo nel sentirla parlare lei è una serpe della peggior specie, signor Malfoy!”

“La ringrazio per il complimento! È un vero onore sentirselo dire da un licantropo menomato come lei, signor Lupin, Oh no, se lo tenga pure in fondo non l’avrei mai rimesso, non ora che se l’è messo lei. Ma solo ora vedendola meglio capisco che la riporterò io nella sua camera. Su venga qui.” Mi prese delicatamente dal braccio buono, mi aiutò a rientrare in casa e poi mi accompagnò in camera mia e una volta in camera disse: “Le devo mettere anche il pigiama?”

“No! Me lo metto da solo…”

“Davvero? Ma se non riesce neppure a muoversi... lei è un peso per tutti loro... anche se né Potter né tantomeno Draco glielo diranno mai, perché sono troppo bravi o meglio lei gli fa pena e così si prenderanno cura di lei anche a costo della loro vita felice.”

Lo spinsi via. “Non è vero! Ora se ne vada io ce la farò da solo... non era vero ma avrei dormito anche senza il pigiama... fuori!”

Invece lui si avvicinò maggiormente. “Altrimenti cosa mi farà? Lo sa che se avessi voluto questa sera l’avrei potuta prendere molte volte... e invece alla fine sa cosa le dico, Lupin, lei non mi attrae più così ridotto, lei fa schifo... e ora su forza mi faccia vedere come sa mettersi il pigiama da solo!”

Tentai diverse volte ma alla fine cedetti ogni volta al dolore e alla fine mettendo da parte tutto il mio orgoglio lo supplicai: “Ti prego, Lucius… aiutami.”

Lucius senza aggiunger altro con un solo tocco di bacchetta mi mise il pigiama e a quel punto mi si avvicinò e all’orecchio sussurrò il nome dell’incantesimo e poi si rialzò. “Così almeno non sarà più un peso per nessuno di loro, e potrà andare a vivere con suo figlio Teddy signor Lupin! Arrivederci”

Alla fine la mattina dopo dormii fino a tardi fui svegliato solo da un pianto al piano di sotto capii fin da subito che era quello di Draco e così usai quel nuovo incantesimo e vestii e andai lentamente giù. “Draco, perché piangi?”

“Oh Lupin, mio padre... Harry l’ha portato dai dissennatori... è stato baciato un'ora fa… io pensavo che lui mi odiasse e invece mi ha lasciato questa lui era fiero delle mie scelte! A proposito questa è per te… non sei costretto a leggerla se non vuoi, ma te la lascio comunque!”

Andai nel mio studio e una volta seduto alla scrivania aprii e lessi la lettera:

“Caro signor Lupin,

se sta leggendo questa lettera significa che lei è più pazzo di quello che temevo… Volevo rispondere alla sua domanda che si sarà posto perché ieri notte non le ho fatto nulla, semplice questi ultimi anni mi hanno cambiato, sì le potrei dire così ma in realtà sarebbero balle nessuno cambia per così poche cose, se uno è malvagio lo rimarrà per sempre... La verità è che io mi sono preso tutto ciò che potevo prendermi da lei, quindi alla fine non avevo più voglia di farla soffrire. Un'ultima cosa: passi la sua vita con suo figlio Teddy non faccia il mio errore fatto con Draco... Teddy ha bisogno di lei quanto lei ha bisogno di lui!

Lucius Malfoy”

Riposi la lettera nel secondo cassetto della mia scrivania, poi ritornai di là da Draco il quale dopo svariati minuti si calmò e infine lo lasciai nelle braccia di Harry.

La mattina seguente mi alzai presto e poi dopo aver fatto il mio baule, scesi le scale.

“Rem, dove pensi di andare?”

“Vado in Cornovaglia da Teddy. Penso che ci starò diversi anni, poi tornerò qui promesso! Sapete devo stare con mio figlio, non posso perdermi la sua crescita… spero che comprenderete.”

“Ma certo che comprendiamo non è vero Potter?”

“Ma certo che lo facciamo, Rem, e poi si ci vedrà durante le vacanze di Natale e quelle estive verremo a trovarvi!” e dopo i vari saluti con un Crack svanii nel nulla.

Mi ritrovai davanti a Villa Conchiglia, certo era proprio rimasta identica a come ne avevo memoria, sulla porta di casa vidi da lontano Bill. “Bill, sono venuto per rimanere... c’è posto per un vecchio licantropo come me?”

“Ma certo che c’è sei arrivato fin in tempo, di là in cucina troverai Teddy con Victoire e Dominic sai i nostri due figli!”

“Oh! Non lo sapevo congratulazioni!”

“Grazie! Ragazzi, c’è una sorpresa, guarda chi è venuto per rimanere con noi, Teddy!”

“Papà! Zio Harry e zio Draco non mi avevano detto nulla… cosa ci fai qui? Resterai per davvero?”

“Ma certo che resterò! Tranquillo figliolo, e perdonami di non esserci più stato qui con te!”

“Tranquillo papà tu dovevi prenderti cura di zio Harry e di te stesso! Delle tue ferite sia di quelle del corpo che quelle del cuore.”

“Sì proprio così…”

“Ora che cosa ne dite di mangiare!?”

“Si Bill! Ma dopo padre ci racconterai tutto non è vero?”

“Ma certo tutto ciò che vuoi Teddy!”

Mentre cenavo, riflettevo su un piccolo dettaglio cui non avevo pensato Teddy non sa di Sir... lui pensa che io stia soffrendo per Tonks sua madre e invece io la sua morte l’ho passata più velocemente di quello che pensavo, il mio cuore soffre ancora per Sir... alla fine quel bastardo di Lucius... lo sapeva che io sarei stato costretto a dire la verità a Teddy ed ecco che ti prenderai anche l’ultima cosa che rimaneva...non è così Lucius?...

Finii la mia cena e andai verso il salotto, dove mi attendeva mio figlio per sapere la verità su suo padre…


Angolo dell'autrice:

1° Per la mia amica Innamoratahobbit96 ho inserito una lettera a Remus per Tonks anche se non è il lieto fine che volevi ma spero che ti piaccia lo stesso questo pensiero! Fammi sapere :*

2°Ringrazio come sempre chi recensisce, chi legge *anche se spererei tanto che magari i miei recensori aumentino * recensire non fa mai male anzì a me fa sempre molto piacere ricevere le vostre opinioni a riguardo dei miei nuovi capitoli! ù.ù

3° Alla fine ho deciso di far morire anche Lucius anche perchè non sapevo come inserirlo negli altri capitoli, forse saranno rimasti delusi quelli che pensavano che avrei fatto innamorare Remus di lui ma per me come cosa non era fattibile ... fatemi sapere voi cosa ne pensate!? ù.ù

4° Questa FF sta per volgere alla sua fine ancora 3 capitoli e poi basta! Perchè forse dopo questa ne scriverò un altra ma non so ancora su quale fandom la scriverò U.U

5°  Un altra cosa molte mi hanno chiesto se ci sarà qualcosa tra Bill/Remus non lo so ancora bisogna vedere cosa mi verrà in mente di scrivere per il prossimo capitolo ahahah xD

Grazie! Alla prossima dalla vostra Fuji! :*




 

 

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Capitolo 12
*** La fine. ***


In questo capitolo ho inserito tutti e moltissime coppie! Questa è solo la conclusione del libro di Remus dopo c'è ancora l'epilogo! Ci si vede giù! ù.ù


 

Finii di mangiare e andai nel salotto dove mi attendeva Teddy.

Lui se ne stava seduto su di una delle poltrone e Bill mi fece accomodare sul divano accanto a lui. Appena mi sedetti e guardai negli occhi mio figlio Teddy, in quell’istante capii che avrei dovuto essere sincero, davanti a quegli occhi così innocenti e pieni di desiderio nel capire perché il padre se ne fosse andato così lontano da lui presi tutto il coraggio che mi rimaneva e decisi di parlare con il cuore: “Teddy, io con te voglio essere il più sincero possibile, solo tua madre provava amore per me… io ho sempre amato e amerò sempre Sirius Black. Se tu avessi avuto la possibilità di conoscerlo ti sarebbe piaciuto tantissimo anzi vi sareste piaciuti reciprocamente!”

Quegli occhi cambiarono forma e divennero, per un momento, tristi e dalla sua bocca uscì la domanda più sincera possibile: “Io penso che se questo Sir fosse stato ancora in vita io non ci sarei, non è così padre?”

Io rimasi senza parole non sapevo cosa rispondere, la verità era che non ci avevo mai pensato veramente… ma alla fine quella era la voce della sincerità sì era proprio quella la realtà dei fatti che veniva a galla e a dirla una volta per tutte non era altro che mio figlio anzi mio e di Tonks la donna a cui io ho mentito sempre.

Respirai forte e riaprii gli occhi “ Sì penso proprio di sì… è inutile mentire proprio ora arrivati a questo punto... sì se non fosse morto Sir, tu Teddy non ci saresti, perché io mai e poi mai avrei tradito Sir con qualcun altro!”

Bill e la sua consorte rimasero allibiti dalla mia risposta tanto che Bill tentò di rimediare dicendo: “Ma no, tuo padre è solo stanco per il viaggio ecco tutto…” ma prima che io potessi rispondergli fu Teddy a parlare: “È meglio dire che per la prima volta nella sua vita, mio padre è stato sincero con qualcuno che non sia Harry!”

Io semplicemente annuii poi mi alzai leggermente solo per prendermi il mio Tè dal tavolino e metterci due cucchiai di zucchero e a quel punto berne un sorso per poi dire: “A questo punto, visto che abbiamo chiarito, penso che tu non mi vorrai più vedere quindi io… me ne tornerei da Harry e Draco in Scozia... a meno che tu, Teddy, non voglia sapere altro…”

“No!”

“Come immagin-”

“Aspetta padre, non avevo finito... volevo dire no, non puoi partire così... non prima di non avermi detto com’era Sirius, devi dirmelo! In poche parole dovrai fermarti un bel po’ di tempo e parlarmi di Sirius Black tipo come vi siete conosciuti... o meglio come te ne sei innamorato ecco cose così!”

Non dissi nulla ma mi alzai e gli andai vicino solo per abbracciarlo e per la prima volta senza sensi di colpa.

Poi mi separai da quell'abbraccio solo per augurare la buona notte a tutti i presenti e andarmene a letto. Salii e in camera mia al secondo piano e dopo essermi messo il pigiama, me ne andai sotto le coperte e mi addormentai senza incubi o rimpianti.

La mattina seguente ero pieno di vita, mi vestii e scesi le scale appena fui giù, dovetti cambiare atteggiamento perché erano venuti a trovarci Arthur e Molly.

Arthur era cambiato molto, portava su di sé i segni della vecchiaia e dei vecchi dolori aveva più rughe e meno capelli e la schiena più piegata.

Invece Molly era più sorridente ma di poco, in fondo a loro la guerra aveva portato via un figlio, una ferita troppo grande per poterla dimenticare.

Mi sedetti al tavolo per farmi la mia colazione e ad avvicinarsi fu Arthur: “Remus! Mi fa piacere rivederti dopo tutti questi anni! Lo sai che George si è sposato e ci ha dato due bellissimi nipoti uno si chiama Fred II e l’altra Roxanne, ma non è l’unico che ci ha fatto il regalo di meravigliosi nipoti, c’è anche Ron che con Hermione hanno avuto... Molly come si chiamano i figli di Ron?”

A me scappò una risata perché nella mia mente si aprì un unico pensiero “Povero Ron, ogni cosa che fa viene dimenticata…” ma a un certo punto la voce di Molly rispose: “Sei sempre il solito, perdonalo Remus, è l’età, loro si chiamano Hugo e Rose. Il primo assomiglia troppo a Ron come voglia di studiare invece la seconda ama studiare quanto la madre!”

“Almeno si compensano a vicenda!” risposi io e i presenti si misero a ridere.

Poi dopo un po’ Arthur riprese a parlare: “Ho saputo da mio figlio Bill che tuo figlio Teddy fa la corte a sua figlia Victoire, non lo trovi meraviglioso tra poco tempo magari saremmo parenti... cosa c’è Remus?”

“E solo che lui ora vuole sapere tutto di Sir… ed io... non è che non voglia è solo che parlare di lui mi rende triste... troppe cose da ricordare tutte in una volta non penso di farcela... tu cosa mi consiglieresti di fare?”

“Ecco io... non lo so è una cosa cui devi pensare da solo, mi dispiace Remus, ma Molly ed io con le nostre sole forze siamo riusciti a lasciarci alle spalle la morte di Fred... scusa..”

“No scusa me!” Poi lasciai la stanza.

E me ne andai sulla veranda mentre me ne stavo lì, fui raggiunto da Bill. “Sai prima ti ho sentito... e se tu scrivessi uno dei tuoi libri... magari uno su tutta la tua vita! Non so questa è solo un'idea…”

“Non male come idea! Sì magari ci penserò... grazie Bill” Mi lasciò lì da solo con i miei pensieri quando vidi da lontano Teddy che stava passeggiando sulla spiaggia, gli andai incontro. “Teddy! Cosa ci fai qui? Perché non vai dentro?”

“In questi ritrovi... io e gli altri ragazzi ci raduniamo là!” e indicò una tenda nel bel mezzo della spiaggia.

“E perché mai se posso chiedere?”

“Ma è ovvio! Io e gli altri siamo la nuova generazione, non c'entriamo nulla con il passato...vogliamo rimanere lontani da esso!”

“Capisco... e questo vale anche per Sir?”

“No! Lui fa parte di te padre, tu lo ami ancora si vede da come ne parli… sai sembri me quando parlo di Victoire. Lei è come posso dire... hai capito no?”

“Sì ti capisco bene! Stasera vieni in camera mia che ti parlo un po’ di Sir, se vuoi e sopratutto se hai tempo da perdere con vecchio licantropo come me.”

“Ma certo! Con vero piacere papà”

Quel papà aveva ancora un effetto strano su di me, alla fine aspettai con una certa trepidazione che venisse sera come un bambino che aspetta le caramelle alla fine era sera ed ero già nel letto a un certo punto Teddy senza nemmeno bussare entrò nella camera e una volta chiusasi la porta alle spalle, mi sedetti sul letto e Teddy su una delle sedie. “Inizia pure che io ti ascolto”

“Sai oggi chiamandomi papà mi hai fatto venire alla mente un aneddoto della mia gioventù!”

“E quale racconta!?”

Iniziai a parlare.

“James e Lily Potter ci lasciarono per una settimana il piccolo Harry. Io e Sir ce ne innamorammo subito, soprattutto Sir tanto da propormi di prenderne uno nostro, ma io feci il finto tonto... poi purtroppo i genitori di Harry morirono... l’unico mio rimpianto è che Sir era proprio un buon padre e lo sarebbe stato anche per il piccolo Harry e io avrei desiderato che le cose andassero così... e invece il destino ha voluto diversamente.”

“Oh! Padre tu non sai quanto mi dispiaccia, sai ho notato di quanto ti faccia male parlare di lui e quindi ho pensato che se non te la senti non sei costretto!”

“Io... ok allora magari un giorno ti farò un regalo, un libro sulla mia vita che ne dici, mio piccolo Teddy?”

“Io amo leggere! E come lo intitolerai?”

“Non lo so ancora... appena lo saprò te lo faccio sapere ora su forza si va a nanna!”

“Per questa notte dormirò qui con te se per te va bene papà.”

“Ma, è ovvio che mi faccia piacere!” Alla fine dormimmo benissimo io personalmente non mi ricordavo di aver dormito così bene da molto tempo.

La mattina dopo, mi alzai tardi e Teddy non c’era più al suo posto una lettera.

“Caro padre.

ho cominciato l’ultimo anno di Hogwarts, quindi spero che al mio ritorno per le vacanze di Natale ci sarai ancora.  

A presto Teddy.”

Sorprendentemente i mesi che ci separavano dal Natale volarono in batter d’occhio. Ma nel mese di Novembre ricevetti una lettera da parte di Harry sembrava parecchio urgente così andai ad aprirla nello studio di Bill.

“Caro Rem,

c’è una notizia bella e una meno bella ti dico subito la più brutta: Astoria è venuta a mancare… che stupido che sono, lei è l’amante di Draco, della sua esistenza ne sono venuto a conoscenza solo l'altro mese quando lui con la scusa che doveva andare al funerale di una parente lontano... è andato al suo. Ma non è questo quello che volevo dirti sì è una cosa grave il tradimento lo so ma lui è tornato a casa con un bambino… dovresti vederlo anzi lo vedrai a Natale è Draco da piccolo… stessi capelli biondi pettinati all’indietro ha la stessa età di Lily Luna la bambina che abbiamo adottato e di Albus Severus e James Sirius, sì abbiamo adottato parecchi bambini. Ma tranquillo l’abbiamo fatto con la dovuta serietà e giudizio ora hanno tutti la stessa età dei figli di Ron e Herm.

Ma poi ci vedremo a Natale!

Harry.”

Mi lasciai cadere a peso morto sul sofà dello studio per poi esclamare: “Bill! Bill, vieni qua presto!”

“Cos’è successo Remus?”

“Leggi!”

“Oh quella… ecco io e gli altri te l’avremmo detto, ma Teddy ha detto che era meglio che lo facesse Harry stesso... ma lui in fondo ha preso bene il tradimento di Draco… cioè... è meglio che me ne vada, vuoi un Tè?”

“No meglio una grappa doppia! Ma se è contento Harry, penso di esserlo anch’io ma comunque desidero delle spiegazioni da Draco quando verranno!” Bevvi tutto d'un fiato la mia grappa.

Il Natale era ormai alle porte, Teddy tornò da Hogwarts seguito dagli altri e tra di loro, riconobbi immediatamente il figlio di Draco il quale con mia grande sorpresa mi venne incontro. “Piacere, io sono Scorpius Malfoy!”

“Piacere, io sono Remus Lupin”

“Io so chi è lei, mio padre Draco e Harry mi hanno parlato di lei, quelli là sono i miei fratellastri! Sono tutti stati adottati…” Aveva la stessa arroganza tipica dei Malfoy.

In un secondo tempo arrivarono tutti i genitori da una parte George e Angelina, dall’altra Ron ed Hermione, poi Harry e Draco e in altro angolo c’era Luna con il suo nuovo marito, un mago conosciuto di nome Rolf Scamander.

Io avevo sentito parlare molto bene di suo nonno Newton Scamander.

Era come mi aveva detto Teddy da una parte la nuova generazione e dall’altra la vecchia si ma in un altro angolo io che ero l’unico rappresentante della prima generazione, in effetti c’erano anche Arthur e Molly e altri ma pochi purtroppo era così, eravamo partiti in tanti ma alla fine eravamo arrivati in pochi al traguardo.

Alla fine fui raggiunto da Draco, visto che Harry era impegnato a parlare con Ron che solo allora notai che era ingrassato ma soprattutto aveva perso un bel po’ di capelli… poi con Draco andai nello studio di Bill e lì dissi: “Allora vorrei una spiegazione... e subito!”

“Appena dopo la guerra, mentre tu eri al San Mungo, ho tradito Harry con Astoria solo perché mia madre... voleva un bambino per continuare il nome dei Malfoy... ovviamente lei era una purosangue! Harry mi ha perdonato anche perché Scorpius è adorabile come lo sono gli altri nostri figli!”

“Io non ti odio, è solo che penso che avresti dovuto essere più sincero con Harry ma sono felice che lui ti abbia perdonato…”

“Ma come voi due vi rintanate qui” disse Harry,entrando all’improvviso, “comunque Draco ti vuole Herm sai com’è lei... Rem dovrei parlarti…” Aspettò che Draco fosse uscito poi chiuse la porta. “Draco ha sbagliato ma in fondo è passato, io lo amo e ora lui ama me, ma non è per questo che ti ho chiesto di rimanere ma è per chiederti una cosa, conosci non è vero il nuovo marito di Luna?”

“Sì so chi è ma non è che lo conosca così bene ma perché questa domanda, Harry?”

“È solo che... Draco la chiama gelosia da padri. Lily Luna sta frequentando suo figlio Lorcan... lui è intelligente e carino ma la mia bambina non può innamorarsi…”

“Ma Harry non è più una bambina... come non lo sei nemmeno più tu o Draco avete entrambi 30 anni.”

“E tu allora... tu sei molto più vecchio… hai già… ecco non lo so con precisione... lasciamo perdere, lo so che lei è già una signorina ma prima vorrei che portasse a termine gli studi a Hogwarts poi ne riparleremo, non pensi anche tu?”

“Sì hai ragione! Almeno su questo sì!”

Il Natale passò bene tra un ricordo e l'altro e nuovi ricordi si aggiunsero.

Poi arrivò l’estate, Teddy e Victoire uscirono con dei buoni voti da Hogwarts e dopo nemmeno un mese ci fu il matrimonio. Avevano appena 21 anni ed erano già sposati. Da una parte ero felice in fondo tra di loro c’era sempre stato grande rispetto e amore, ma dall'altro li trovavo troppo giovani ma non dissi mai nulla.

Harry e Draco venivano sempre con gli altri al mare lì da noi, alla Villa Conchiglia Scorpius era un ragazzino pieno di doti, un giorno mi trovò in camera a piangere. “Remus... cos’hai da piangere?”

“Oh! Io nulla di che… è solo che sono tutti felici e io... mi manca una persona... la mia metà.”

“Sai, mio padre Draco mi dice sempre che mia madre mi guarderà sempre da lassù… io penso che anche il tuo amore ti guardi dall’alto e un giorno vi ricongiungerete!”

“Grazie Scorpius, ora torna con gli altri io arrivo subito.”

Dopo quell’episodio, la mia opinione a riguardo al tradimento di Draco cambiò.

Poi decisi di tornare dagli altri quella sera per cena parlò sempre Hermione: “Per fortuna Rose assomiglia a me! Invece Hugo non finirà gli studi anzi andrà a lavorare per suo zio George... ma vi rendete conto!? E tu non ridere Harry…”

“Scusa, scusa è solo che questa cosa mi fa ridere perché anche Draco lo dice sempre di Scorpius... dice che assomiglia troppo a lui... com’era prima... e questo lo manda in bestia!”

“Ma fa bene a far sì che Scorpius cambi, in fondo... Ehi! Che ne dite di andare in spiaggia, ragazzi?” Hermione era sempre la solita con gli anni non era di certo migliorata infatti stava per dire qualcosa di stupido ma per fortuna Ron l’aveva bloccata con il suo sguardo. Invece né Harry né Draco se ne erano accorti.

Finita la cena mentre gli altri andarono a farsi una passeggiata lungo la spiaggia noi più anziani rimanemmo in casa a bere qualche bicchierino di Whisky dopo un paio di chiacchiere e di bevute io salii in camera mia.

Ma una volta entrato all’interno domandai stupito: “Scorpius cosa ci fai qui?”

“Io... ecco io non so come chiedertelo... ma il nonno Lucius... era cattivo?”

Mi sedetti sul bordo del letto non sapevo bene cosa dirgli così alla fine optai ancora una volta per la verità tuo nonno non è mai stato un buon mago anzi…. Sì avrei potuto dirgli così ma non lo feci alla fine decisi che era meglio addolcirgli la pillola in fondo si era già un giovanotto ma aveva appena 15 anni era ancora un’adolescente e a quell’età è sempre meglio andarci con i piedi di piombo e così feci: “Tuo nonno era un uomo incompreso da tutti persino da me…”

“Allora tu mi odi?”

“No! E perché mai dovrei farlo... tu sei solo Scorpius, non sei né lui né nessun altro ricordatelo sempre, è la stessa cosa che dicevo ad Harry!”

Lui mi strinse forte a sé e poi se ne andò dalla stanza.

Io invece andai a dormire anche parlare di Lucius oramai non mi faceva né caldo né freddo, in fondo erano anni che lui non c’era più e detto tra noi è stata la cosa migliore.

Il giorno seguente i ragazzi più giovani tornarono a Hogwarts e le loro rispettive famiglie ai loro vari impieghi.

Solo allora compresi quanto erano cambiati tutti loro e non solo d’aspetto ma anche il loro rapporto non era più stretto come prima, sì c’era amicizia ma non quella che li legava un tempo.

In fondo Hermione e Ron abitavano a Londra, Hermione lavorava tutto il giorno al ministero della magia all’inizio aveva portato nuove idee ma alla fine si era lasciata ammaliare dal lusso e ora lavorava bene dietro a una scrivania.

Ron invece non era cambiato poi molto, anche lui all’inizio aveva cercato, lavorando con suo fratello al negozio “Tiri Vispi Weasley” di non crescere, di non cambiare ma alla fine l’adulto che c’era in lui prese il posto del ragazzo che era un tempo e ora lavorava anche lui dietro a una scrivania nel Ministero della magia. Invece George si era sposato con Angelina e con lei aveva tenuto vivo il negozio che aveva aperto con Fred. Ma nessun’altra avventura aveva fatto capolino nella sua vita.

Draco e Harry erano gli unici che si godevano la vita, girando di tanto in tanto a esplorare nuove terre usando passaporte sconosciute, insieme a loro non mancavano Luna e suo marito. Anche a lei all'inizio non andò molto meglio, il suo primo amore Neville, dopo la morte della nonna, era cambiato decise di punto in bianco di abbandonare tutta la vita avventurosa e di dedicarsi a un negozio di erbe, alla fine il matrimonio ebbe fine e Luna in uno dei suoi tanti viaggi conobbe Rolf e fu amore a prima vista infatti i due si sposarono dopo solo un mese. Poi c’era Ginny lei dopo la delusione con Harry lasciò l’Inghilterra per dedicarsi al Quidditch e si era unita anche a una delle squadre più famose, ma purtroppo anche lei crebbe e alla fine della sua carriera per via dell’età decise di divenire una delle reporter più brave del mondo di Quidditch. La verità per tutti loro era che con l’età adulta, ogni sera in cui s’incontravano per molti di loro era solo un modo per ricordare un passato che non sarebbe mai tornato invece per pochi era un modo per parlare di nuove avventure o meglio di una vita che continuava ad andare avanti anche senza quel passato triste alle spalle.

Oramai a Villa Conchiglia non c’era più un via vai come un tempo, tutti troppo occupati, tutti tranne Draco e Harry loro con i figli continuavano a venire.

Un giorno anche Teddy mi fece sapere: “Pare che io e Victoire ci trasferiamo per un po’ in una nuova casa… prima però andiamo a visitare la scuola in cui andava sua madre in Francia poi andremo a vivere magari in Bretagna sai il nord della Francia… cosa ne pensi?”

“Che è magnifico! Non ti preoccupare sempre per me io pensavo di tornarmene a vivere da Draco e Harry in Scozia… in fondo non viene più nessuno qui, tutti troppo occupati con le loro vite!”

“Sì! Fai bene zio Harry e zio Draco saranno felici di riaverti a casa loro! Allora a presto, padre.”

La mattina dopo, Teddy partì per la Francia con sua moglie, invece io dopo aver salutato Bill e la sua compagna, ritornai in Scozia con Draco e Harry.

Con mia grandissima sorpresa la mia stanza era rimasta uguale come l’avevo lasciata anni prima anche il mio studio e non solo all’interno del cassetto c'era la pergamena dedicata a Tonks.

Il giorno dopo mi alzai dal mio letto di buon'ora e andai al piano di sotto a fare colazione c’erano Harry e Draco.

“Buongiorno, alla fine ci ho pensato molto... penso che scriverò una storia sulla mia vita in cui inserirò anche voi che ne pensate? Ovviamente la dedicherò a Teddy…”

“Oh! Bravo Rem, fai bene. E come lo chiamerai?”

“Potter, non è mica un bambino... semmai che titolo gli darai, Remus?”

“Io avrei pensato di intitolarlo “L’inizio e la fine” che cosa ne pensate?”

Draco mi fece i suoi complimenti ma Harry chiese: “Perché la fine?”

“È semplice lo scriverò solo quando capirò che è arrivata la mia fine... così almeno vi rimarranno le mie memorie che pubblicheranno!”

“Oh! Logico, ma ora è meglio pensare alla vita che ci aspetta, poi penserai a quel giorno, Rem, c’è tempo”

“Sì! Però io ho già 70 anni… Teddy si è sposato e anche i vostri figli si sono messi a posto… ora sì che possiamo goderci un meritato riposo!”

La nostra vita proseguì come si deve, per molti altri anni.

Tra la quiete e l’affetto dei nostri cari.

Teddy tornò a vivere in Inghilterra e di tanto in tanto veniva a trovarmi con i suoi figli ora ero nonno, poi venivano anche Rose e Hugo con i loro e infine anche Lily Luna con il suo consorte Locarn e i suoi figli gli unici a non essersi sposati erano Scorpius e Albus Severus ma nessuno gli fece mai pressioni nel cambiare tale decisione.

Io invece facevo da baby-sitter la vita continuava veramente bene Draco e Harry se la cavavano bene, anche ora che superavano i 40 anni e come nonni non erano niente male soprattutto Draco, invece Harry amava ancora la sua libertà.

Infatti insegnava ai più giovani a viaggiare con la scopa, a giocare a Quidditch e a fare altre cose, non troppo consone a una persona della sua età.

Ma nessuno ci faceva caso, neppure io.

All’età di 80 anni e passa, sentii che si stava avvicinando quella fatidica, ora così prima di dedicarmi alla storia della mia vita decisi di andare nel mio studio e scrivere alcune pergamene indirizzarle a diverse persone.

La prima era per Harry e Draco:

“Cari ragazzi,

sono davvero fiero di entrambi. Tu Harry, sei cambiato molto, alla fine sei un vero uomo degno di tuo padre e di zio Sir loro sarebbero molto orgogliosi di te. Invece tu Draco hai dimostrato che si può essere un Malfoy diverso, complimenti. Continuate a vivere e a godervi la vita insieme anche senza di me mi raccomando!

Un saluto Rem.

Invece la seconda la dedicai ad Hermione e Ron:

“Carissimi,

l’unico mio rimpianto è che lei signorina Granger non sia mai riuscita a darmi del tu... non so perché ma sappia che lei o meglio tu mi sei sempre stata simpatica anche in quelle volte che... lei capirà. Invece tu, Ron, sei cresciuto sei diventato un padre e poi un nonno favoloso. I tuoi genitori sono fieri di te, ne sono più che sicuro.

Un saluto dal vostro professor Remus Lupin”

Poi ne scrissi un'altra per Bill e solo per lui:

“Caro Bill.

forse se... ci fossimo conosciuti in un'altra vita... forse tra te e me ci sarebbe potuto essere amore... ebbene sì io sapevo anzi so ho sempre saputo che cosa provavi per me e provi ancora ma le cose sono andate nel migliore dei modi credimi. Prenditi cura di tua moglie e ti affido anche Teddy e la sua famiglia, continua a essere un padre per lui e un nonno per i miei nipotini e anche per il tuoi. Magari in un'altra vita andrà diversamente…

Remus”

Non mi dimenticai neppure per un momento di lasciarne un'altra per Teddy:

“Caro figliolo,

sono molto fiero di te come padre, perché tu mi hai voluto bene anche se io non amavo tua madre... per questo sarò in debito con te per sempre.

Questi anni passati al tuo fianco sono stati i migliori della mia vita, non potevano essere migliori di così!

Un bacione tuo padre Remus J. Lupin”

Poi ne lasciai una breve per Scorpius:

“Caro Scorpius.

ti dico solo una cosa: in te non c’è nulla di sbagliato, ma devi essere sincero..

Ti consiglio di dire a Draco e anche ad Harry di te e Albus Severus in fondo non siete neppure fratelli o cugini è solo un amore pure e sincero. Quindi buona fortuna e ricordati alla base dell’amore c’è il rispetto e l’affetto.

Remus”

Decisi solo una volta scritte che poi le avrei inserite nel libro ma solo alla fine di esso, così che tutti sapessero ogni cosa e che soprattutto leggessero quest’ultima lettera per tutti loro:

“Cari ragazzi miei,

io mi auguro che dopo averlo letto tutti voi vi avviciniate di nuovo come gruppo e come una grande famiglia felice, insomma come eravate un tempo…

È solo un desiderio di un povero vecchio licantropo come me…

Io vi ringrazio tutti soprattutto voi Harry e Draco per il vostro appoggio e poi te Teddy, grazie figliolo! Alla prossima vita.

Questo libro lo dedico a voi tutti il vostro Remus J. Lupin”


 

Angolo dell'autrice:

- Mi scuso per il ritardo...è solo che ci sono state le vacanze di pasqua! Spero anche voi le abbiate passate bene! Buona pasqua anche se in ritardo a tutti! *^*

1° Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino a qui e hanno sempre recensito!  Vi faccio sapere che dopo questo c'è ancora l'epilogo ù.ù

2° Cosa ne pensate della conclusione del libro di Remus vi è piaciuta? Fatemi sapere U.U

3° Ho inserito tutte le varie generazioni e come avete potuto notare senza mettere strani salti temporali, anzi  ho tentato di inserirli senza farli sentire troppo al lettore spero di esserci riuscita! *^*

4° Questa FF mi ha dato grandi soddisfazioni, mi è piaciuto molto scriverla e mi fanno sempre piacere le vostre recensioni con le vostre opinioni a riguardo grazie di tutto! :*

E ringrazio la mia beta!

La vostra Fuji.





 


 

 

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Capitolo 13
*** Epilogo. ***


Ed ecco che ci siamo arrivati alla vera ine di questa FF! Spero che questa fine vi piaccia, ci vediamo giù! ù.ù
 

L’anziano mago smette di scrivere, ripone la penna nello scrittoio e il manufatto in una grande busta. Dopo un po’ si dirige di nuovo verso la sedia a dondolo nella veranda. Una volta lì si siede su di essa e si lascia andare alla stanchezza di una vita passata a lottare, ad amare, a soffrire e poi di nuovo ad amare i suoi cari.

Quando riapre gli occhi, è di nuovo giovane, forse per una magia ma dopo un primo momento di smarrimento si rende conto che in realtà lui ora è un fantasma, infatti davanti a sé ci sono James e Lily ma soprattutto al suo fianco c’è Sir anche loro sono tutti ragazzi giovani. “Dai forza, Moony! Ci aspetta una nuova avventura ma questa volta non ti abbandonerò!”

“Sei sicuro Sir?”

“Ma certo! Forza, vieni con noi.”

“Arrivo subito, Sir!”

Il quel momento Remus andò via con il suo amore e i suoi amici, lasciando dietro di sé il corpo di un vecchio mago.

Ma quel corpo quando fu ritrovato da Harry e Draco sorrideva non era triste anzi era felice.

Il funerale come aveva voluto Remus fu solo un'occasione di ritrovo tra vecchi amici e il brindisi fu di Harry: “Ora lui si trova in un posto migliore, lui è di nuovo con il suo Sir, come aveva sempre desiderato… ed io, anche se con le lacrime agli occhi, non posso essere altro che felice per Rem! Grazie a tutti voi di esserci.”

Anche Draco disse alcune parole: “Ieri è stato pubblicato il suo libro, a ognuno di voi è stata data una copia leggetelo, a lui farà piacere grazie!”

Quel libro fu di grande aiuto per molti maghi e alla fine la compagnia si riunì come un tempo e non solo Scorpius dopo vari ripensamenti decise di confessarsi con Draco e Harry ovviamente non da solo ma con Albus al suo fianco una coppia duratura.

Hermione e Ron ricominciarono a frequentarsi con Draco e Harry e infine Bill decise di dedicarsi al meglio a tutti ma sopratutto a sua moglie.

E per ultimo Teddy lui rimase molto colpito da quel passato e futuro di suo padre da quella vita così triste e in alcune parti piena di odio e in altre di amore.

Ma senza dubbio una vita vissuta, tanto che Teddy decise di passare il libro di figlio in figlio da una generazione all'altra come la più meravigliosa eredità lasciatagli da suo padre.

Mentre Remus con il suo Sir vegliava su di loro.

E rivolto al cielo Teddy disse: Tranquillo padre i tuoi ricordi sono al sicuro tutti noi li proteggeremo e tu goditi il tuo nuovo inizio con lui con quella persona che amavi o meglio che ami. Io invece ho capito che di te mi ricorderò solo le cose migliori, come mi dicevi tu L’altra parte di un cielo blu intenso è l’oscurità che esiste lì e m’indicavi un’altra parte di cielo più scura io allora non capivo ma ora so cosa volevi dire ma la conosceremo solo noi io e gli altri amici tranquillo papà!”

Angolo dell'autrice:

1° Ringrazio tutti coloro che hanno iserito questa FF nelle seguite, preferite e riccordate! Poi avviamente un bacion grosso a chi ha recensito! :*

2° Come epilogo è corto perchè non avevo praticamente nulla da inserirci per non roinare l'altro capitolo che poi infondo è la vera fine del libro di Remus! ù.ù

3° La prossima FF sarà un raccolta, ma non sarà per questa sezione ma sarà sullo Hobbit! Per alcune sarà una buona notizia sapere che torno con delle Thilbo e altre su molte altre coppie sullo Hobbit! Ovviamente poi un giorno tornerò di nuovo in questa sezione appena mi verrà un nuova idea ù.ù

Questa FF mi ha dato grandi sofddisfazioni personali, devo anche ringraziare la mia attuale beta! Grazie mille! *w*

Quindi a presto!  E un grosso abbraccio a tutti! :*

La vostra Fuji.





 

 


 

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