Il piatto della bilancia

di hola1994
(/viewuser.php?uid=142049)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A CASA ***
Capitolo 2: *** CHI E' STATO? ***
Capitolo 3: *** IL GIUDICE ***
Capitolo 4: *** IN GABBIA ***
Capitolo 5: *** SWEENEY IMPAZZISCE COMPLETAMENTE ***
Capitolo 6: *** GUAI ***
Capitolo 7: *** CENA ***



Capitolo 1
*** A CASA ***


à

Tim è sbarcato da poco con la speranza di cominciare una nuova vita; molte cose stanno cambiando alla fine del 1800 e il giovane barbiere trasferitosi da poco a Londra decide di acquistare la sua prima bottega... giunto nel quartiere di Fleet Street osserva curioso, è inverno perciò la nebbia crea un'atmosfera spettrale, per strada le prostitute aspettano ansiose qualche uomo e gli ubriachi bevono o dormono sui marciapiedi; incontra il signor Stephen che deve mostrargli quel macabro lugubre negozio come se fosse abbandonato da anni."Sicuro di voler acquistare proprio questo locale signor Tim?"

"E' a un buon prezzo e non posso permettermi molto di più per il momento..."

"Immagino ma è giusto che lei lo sappia... sono avvenute cose terribili in questo posto, mi si gela ancora il sangue al solo pensiero.”
“E' un negozio molto grande. Perché costa così poco?!”
“Questa una volta era stata la bottega di Benjamin Barker. Una storia di vendetta, amore, odio, perversione e follia... tutto ebbe inizio molto tempo fa..."Tim lo ascolta attento. 

È l'anno 1846 quando una nave mercantile attracca al porto Londinese; scendono il giovane marinaio Anthony e Sweeney Todd, un individuo che l'amico ha salvato da un naufragio, ha la pelle pallida come i morti, capelli rossi spettinati, occhi neri ed uno sguardo gelido."Va tutto bene signor Todd? È la nebbia?"

"In queste strade a me famigliari percepisco ombre ovunque di un passato che mi agita...”sembra conoscere già molto bene Londra, racconta ad Anthony la storia di Benjamin Barker, un barbiere, arrestato e condannato con una falsa accusa dal giudice Turpin affinché potesse approfittare... stuprare la sua bellissima moglie: Lucy Barker; Sweeney augura buona fortuna ad Anthony saluta e lo ringrazia."Ci rivedremo signor Todd? Spero che si rassereni."

"Mi troverai se vorrai... a Fleet Street... nel negozio di Benjamin.”

Sweeney si allontana rabbioso contro Londra! 

Entra nel ristorante di Nellie Lovett, è vuoto perché i suoi piatti cucinati con la carne dei gatti non piacciono a nessuno.”Oh un cliente! Vuoi dei pasticci di carne? Guarda che son secchi e duri.”spiegando che i pasticci sono duri tutti rifiutano di assaggiarli o mangiarli, vanno là per bere.”Il negozio di sopra è affittato, comprato o vuoto?”dicendo così vuole farle capire chi è.

Nessuno vuole affittare quella casa. È successa una cosa orrenda... Benjamin Barker?!”da quando rimane vedova ama ancora di più Sweeney.

Quel nome è morto quando mi hanno mandato nella colonia Inglese in Australia, sono Sweeney Todd!”

Il giudice ha adottato vostra figlia e avvelenato Lucy dopo averla stuprata...”cerca di fargli dimenticare Lucy, dicendo così lui vuole vendetta.”I rasoi sono ancora là nel cassetto dove gli ho lasciati?”
“Sì. Lucy quando abitava là li prendeva in mano per ricordarsi di te, ma non voleva che venissero spostati o toccati.”spiega mentre lo porta a casa sua, l'appartamento dei Barker è un solaio con i muri scrostati, il pavimento in legno scuro e c'è solo la cassettiera con lo specchio rotto sopra insieme a due foto, tutti gli altri mobili sono venduti. 

Appena entra prende il rasoio è così pulito che l'argento splende.”Finalmente... il mio braccio è nuovamente intero! Posso restare solo?”chiede osservando i condomini sprangati dalla finestra.

Signor T io voglio restare un po' qui... è anni ch...”la interrompe pensando che fosse zitta.

Come faccio a sgozzare il giudice? Mi ha condannato ai lavori forzati!”chiede nel solito modo rabbioso aprendo la porta.”Ancora con questo giudice e a fare la vittima!”

SE FOSSI AL MIO POSTO NON VORRESTI VENDICARTI? IO CREDO DI SI'...”la morte del giudice arriverà presto, quegli innocenti rasoi massacreranno il mostro mettendolo a tacere per sempre.
“Aspetta e la vendetta arriverà presto, vedrai tesoro.”

IO NON TRADISCO MIA MOGLIE! AMO LEI! MI RIPRENDERO' JOHANNA!”
“Perché non apri ancora il negozio? Potremmo mettere margherite, garofani o rose...”

No nessun fiore solo le cose essenziali. Questa notte posso dormire da te?”felice di aiutarlo lo accompagna nel suo appartamento in sala, gli porta la coperta e se ne va a letto... quando vede che non riesce ad addormentarsi torna da lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CHI E' STATO? ***


à

Nell'orfanotrofio Quaz sono le 11.15 e i bambini giocano negli stanzoni o in cortile, appare un posto bello dove abitare ma non è così perché là quasi sempre accadono cose assurde tipo: bambini morti massacrati, scomparsi o suicidi! La famiglia di Toby Ragg muore quando lui ha tre anni per un raffreddore mai curato, è da quell'età che spera d'essere adottato da qualcuno.

Toby insieme ad altri va in bagno e vicino al flessibile della doccia trova un bambino impiccato con la corda.”E' successo un'altra volta! Questi suicidi devono finire!”dice Billy spaventato correndo dagli amici nudo.

Hai visto un fantasma per correre nudo? Sei sconvolto...”chiede David divertito tornando nella doccia intanto Toby arriva accompagnato dal medico John.”E' morto il suo amico... non sei divertente!”dice lui prendendo il corpo penzolante per portarselo a casa, abita al 221 di Baker Street con l'inquilino Sherlock Holmes... hanno una strana relazione, perché essendo amanti non possono dirlo a nessuno. 

Sherlock è un investigatore privato accetta solo casi difficili, strani, pericolosi, emozionanti o tutte e tre.

I due da anni risolvono crimini e misteri inspiegabili, quando la polizia non capisce è a lui che si rivolgono... nell'orfanotrofio dove stava Toby sono avvenuti strani omicidi ed anche questa volta Sherlock deve risolvere l'enigma ma ancora non sa che sarà solo l'inizio che lo porterà poi ha scontrarsi con un mistero ben più grande, il brillante investigatore incontrerà Sweeney Todd. 

John arrivato a casa fa vedere all'amante quel corpo morto.”Ti porti i cadaveri a casa adesso? Dove lo mettiamo?”
“Sherlock... è solo un altro bambino morto. Non essere così eccitato!”
“E' la cosa migliore degli ultimi tre mesi! Un morto da sezionare!”

"Ci sono pur sempre dei morti di mezzo Sherlock... non fare l'insensibile!"

Appunto è già morto! Non può sentirci! Senza casi sarei già impazzito!”dice saltellando festoso mentre John prende il bisturi, taglia la pelle poi ci mette le mani tutti gli organi sono al loro posto tranne l'intestino: è storto, lo srotola sul tavolo ma in quell'istante entra la proprietaria della casa.”Voi due dovete finirla di fare qui queste... cose! È una casa non l'obitorio dell'ospedale!”dice lei schifata.

E' UN OMICIDIO EMOZIONANTE! JOHN DOPO VERRO' ALL'ORFANOTROFIO!”non la sente quindi le parla sopra tutto preso dall'omicidio, prende il cappotto e se ne va di corsa.

In carrozza pensa chi potrebbe essere stato. 

Arrivato all'orfanotrofio Sherlock incontra il direttore."Signor Holmes, come lei sa purtroppo sono avvenuti atroci omicidi qui, compreso quello di un bambino. Ci auguriamo che possa scoprire il colpevole."

"Sì. Voglio stare solo, comincerò subito ad indagare... posso vedere il letto dove dormiva quel bambino?”guarda il direttore dubbioso mentre lo accompagna nello stanzone dove dormono gli orfani, su di lui Sherlock nota che la camicia ha delle macchie scolorite rosa... crede che sia sangue.”Questo è il letto dove stava. Ora devo andare. Tutti l'aiuteranno se dovesse aver bisogno. Basta che finisca presto!”dice indelicato dopodiché se ne va, rimanendo solo Sherlock sospira irritato perché sebbene lui venga etichettato come senza emozioni, troppo diretto nel dire ciò che pensa, iperattivo, irresponsabile e insensibile ha più cuore di quel direttore a cui interessano solo i soldi! Questo posto è più sporco e disordinato della mia casa... quei bambini non possono vivere così! Chiederò al giudice Turpin di mandare il direttore a fare i lavori forzati in una colonia lontano da qui. John sarà contento perché so che gli piace aiutare orfani e malati. Pensa Sherlock soddisfatto di se.
Guarda il locale dispiaciuto per la vita degli orfani poi controlla dentro i comodini non trovando nulla se ne va; le macchie sulla camicia del direttore lo insospettiscono sempre di più,.

Cerca il cuoco.”Il direttore ha pranzato qui ieri o è andato via?”
“Ha mangiato qui come sempre. Gli ho portato: pesce, carote e vino.”risponde sicuro spelando le patate, l'investigatore è scoraggiato perché credeva che fosse stato il direttore ad ucciderlo; interroga tutti, ripetono la stessa frase del cuoco tranne David... quel giorno mentre era in bagno aveva sentito l'uomo parlare ha detto solo una parola: Moriarty!

Sherlock Holmes diventa famoso per la sua incredibile capacità di deduzione, lo stesso John quando l'aveva conosciuto rimane stupefatto di come riusciva a capire tutto della gente semplicemente osservandola ed ancora più incredibile per lui fu vederlo all'opera nelle loro prime indagini insieme.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** IL GIUDICE ***


à

La storia del diabolico barbiere di Fleet Street, un mostro sul baratro della follia a causa della sua vendetta, inizia per colpa della crudeltà dell'uomo: Turpin... una persona immorale, un corrotto giudice di Londra molto odiato e temuto. Fu proprio lui, invaghitosi della moglie di Benjamin Barker, ha farlo arrestare per poi spedirlo in una colonia penale Australiana; così lo allontana da lei ma quando Lucy rifiuta il suo amore possessivo e malato escogita un piano maligno: manda dalla donna Bamford per dirle che pentitosi del misfatto avrebbe liberato Benjamin Barker... così lei disperata pur di riavere il marito si reca nella casa del giudice dove era in corso una festa mascherata!
Lucy, durante il ballo, fu presa e stuprata da lui sotto gli occhi indifferenti di tutti i presenti. Dopodiché gli portò via anche la figlia che adottò e prese con se: Johanna, col passare degli anni le sue fantasie perverse cominciarono ha concentrarsi sulla ragazza, quindici anni dopo le chiese di sposarlo... quando lei rifiutò il giudice si infuriò e chiese consiglio al messo Bamford. 

Fu in questa occasione che gli parlò così dell'uomo Sweeney Todd un geniale barbiere, di cui si stava cominciando a parlare molto in città... può rendere attraente chiunque; ma il giudice non sapeva ancora che è Benjamin Barker! Molto presto i due si re incontreranno e... così SWEENEY PUO' VENDICARSI! 

È un'altra mattina grigia nella città Inglese, a casa sua Turpin si veste per andare in tribunale; non gli interessa la giustizia ma solo il potere... arrivato nell'aula giudiziaria ricorda Benjamin perché quello è lo stesso posto che l'ha condannato.

RICORDO DI TURPIN.

Sono passati più di quindici anni ma ancora ricordo quel giorno...lo spedii lontano in Australia, sarà già morto a quest'ora eppure il suo ricordo ancora mi tormenta la notte... ed adesso pure qui... di cosa mi preoccupo? L'ho spedito lontano per sempre e presto avrò pure sua figlia... cosa può fare un banale barbiere? A me che controllo tutta Londra... si, sarà sicuramente morto ormai. Sono in aula, c'è la causa di Benjamin Barker per furto.”Benjamin... Barker... sai perché sei in tribunale?”chiedo maligno, perché lui ha paura della morte? Al massimo verrà impiccato.”Sì. Ho rubato dei soldi ma non è vero! Mi avete fatto arrestare per avere Lucy!”
“Se l'avessi voluta l'avrei già presa! Non mi serve arrestarvi...”sappiamo che voglio lei ma non può fare nulla contro di me! 

Lussuria, amore e fedeltà fanno una guerra eterna per Lucy, chi vincerà? Io.”Non ho preso quei soldi... è una bugia! Io per vivere faccio il barbiere!”protesta disperato.

Quindi mi stai dicendo che dei rasoi argentati così belli sono stati pagati senza usare questi soldi? Un barbiere non ha QUASI mai settanta sterline!”chiedo spietato mostrandogli le lame a cui è così legato.

”Li ho ereditati dal nonno! BB sono le iniziali di Benjamin Barker...”
"Portatelo via... nelle colonie penali in Australia per sempre..."dico contento, finalmente lei sarà mia.

Dalla porta entra un bambino di otto anni ammanettato, le guardie lo fanno sedere sulla sedia davanti al giudice.”Sei Billy? La polizia ti ha arrestato perché hai rubato del cibo.”

Sì. L'orf... anotrofio... ci... fa... mangiare solo... col...azione... e cena. Non hanno più soldi...”spiega Billy piangendo.

Rubare è illegale anche se stai morendo di fame! Sei colpevole! La pena sarà: l'impiccagione e che Dio ti perdoni!”dice Turpin sintetico senza leggere gli appunti; quei furti succedono sempre e tutti dicono che l'hanno fatto per fame... all'inizio della sua carriera il giudice a certi credeva ora non più! 

Turpin seguito da Bamford esce dal tribunale e sale sulla carrozza.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IN GABBIA ***


à

Nella casa del giudice Johanna guarda fuori dalla finestra triste, viene rinchiusa da Turpin ogni volta che lui non c'è... dalla strada Anthony la guarda, l'unico modo che ha per comunicare con lei è scriverle delle lettere... le fa avere un biglietto, dice: È DA DUE SETTIMANE CHE CERCO UN MODO PER POTERVI PARLARE... SCRIVO QUESTO MESSAGGIO PERCHÉ VORREI CHIEDERVI DI USCIRE INSIEME!

Anthony si avvicina alla ringhiera e alza la mano per farle leggere il messaggio ma Turpin essendo a casa vede tutto; così va ad aprirgli lui.”Cosa vuoi da noi? Ti interessa mia figlia? Ho letto il tuo messaggio...”

"Sì... io..vorrei invitarla a cena..."gli risponde il marinaio intimorito... sa di avere a che fare con un aristocratico e si sente a disagio, anche per via dell'atteggiamento aggressivo del giudice nei suoi confronti."Nessuno può molestare la mia Pupilla!"

Non intendo molestarla, vorrei sposarla.”sentendo quella frase il giudice comincia a ridere del marinaio."Tu...vorresti sposarla? Sarà meglio che sparisci o la prossima volta ti farò impiccare.”Anthony viene cacciato dalla casa del giudice. Non importa quel che pensa quell'uomo... la porterò via, lontano da qui e saremo felici, sogno di sentire il suo profumo... lui non può nasconderti per sempre! Pensa Antony mentre si allontana dalla casa. Nel frattempo Turpin chiama Johanna.”Così la mia Pupilla mi tradisce con un marinaio! Lucy ha fatto lo stesso!”
“No. Signore... è la prima volta che lo vedo.”la sua vita è stare chiusa in camera o uscire con il giudice.

Ah... per questa volta ti credo, però non voglio che lo vedi!”quando Turpin va su lei corre in cucina per rubare la chiave della sua stanza. Johanna vede Anthony seduto sulla panchina.”IL GIUDICE NON SO QUANDO TORNA PUOI FARMI UN'ALTRA CHIAVE?”chiede andando da lui.

Sì lo faccio, ma... quale giudice? Lui ha detto che sei sua figlia.”
“E' il giudice più crudele Turpin e io sono sua figlia.”spiega dandogli i soldi.

Mi chiamo Anthony. Come faccio ha dartela se non posso entrare?”
“Il giudice è in tribunale fino le 17.30. Non venire il sabato e la domenica...”la donna torna a casa, dopo un po' arriva il giudice e va da lei.”Il tuo uccello è in gabbia... ti senti come lui?”chiede baciandola, sua figlia tenta di respingerlo non riuscendoci si rassegna, mentre aspetta che finisce sogna Anthony.”Lui è in gabbia io no... mi dici la storia di Lucy?”il giudice fissa l'uccello.

RICORDO DI TURPIN
E' sera, c'è una festa in maschera e Lucy Barker viene stuprata da me... voglio sposarla! Lei però rifiuta.”Sei... un mostro! Mi avete stuprata e ingannata! Mio marito?”
“Lui è ancora in Australia. Non vi rivedrete più! Finirete senza casa...”condanno Lucy a vivere per strada perché so che non c'entra col finto furto del marito; vado a prendere Johanna al ristorante di Nellie la bambina mi guarda.”Come si chiama? La porto a casa.”
“Johanna. È la figlia della mia vicina...”lei stringe Johanna, la guardo minaccioso.”Chi la crescerà? Voi? Benjamin è morto con sua moglie...”
“Lui... è morto? Lei resta con me!”ama il marito della vicina, vuole tenersela perché vedendo i suoi occhi neri pensa a Benjamin.

Lucy si è suicidata. Ha chiesto di adottarti...”per la prima volta sua figlia vede in lui gentilezza non solo cattiveria, se ne va lasciandola sola... Johanna mette nella mangiatoia dell'uccello il cibo.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** SWEENEY IMPAZZISCE COMPLETAMENTE ***


à

E' mattina. Nel suo ristorante Nellie cucina sognando una casa in riva al mare con Sweeney, viene interrotta dall'arrivo del barbiere... vorrebbe avere sua moglie ha guardarlo così non lei! I due vanno al mercato, davanti alla bancarella che vende mobili c'è un tendone viola.”Questa è la tenda del barbiere Pirelli, viene qui tutti i lunedì e venerdì.”
“VENITE SIGNORI! VI FARA' UNA RASATURA PERFETTA!”grida Toby lanciando delle bottigliette alla folla... Sweeney ne apre una.”E' un inganno! Questa roba non toglie i peli...”
“Siete un barbiere? Io l'ho provato e funziona!”chiede un signore, dopo poco dal tendone esce Adolfo.”Il signor Pirelli riesce ad ingannare tante persone... perché non fate una gara?”dice Nellie a Sweeney sapendo che vincerà; dietro ai due amici c'è Sherlock, guarda la scena annoiato. Dai! Guarda quel barbiere... è lui che vince. Vuole restare anonimo. L'altro se perde picchia il bambino. Pensa l'investigatore.”Dovreste nascondere meglio quei rasoi a cui siete così affezionato...”

Signor Holmes avete ragione... degli oggetti così luccicanti è facile che vengano rubati.”dice la donna divertita, Sherlock dalla parola luccicanti capisce che parla del sangue... Sweeney vince tre sterline. Nellie mentre torna a casa sogna.

SOGNO DI NELLIE
Sono sposata con Sweeney, viviamo in una villetta sulla spiaggia e quando apriamo la porta o le finestre sentiamo il rumore delle onde... mio marito a un salone nella mansarda; QUEL GIUDICE E' MORTO INSIEME ALLA DONNA CHE MI HA ROVINATO LA VITA: LUCY, LUI SARA' MIO PER SEMPRE! Nessuno saprà il mio segreto.”Quando lei è morta avete cresciuto mia figlia lontano dal giudice?”
“Sì... prima che morisse abitavo con Lucy...”mio marito mi guarda... vado a cucinare.

È pomeriggio e stranamente fa caldo, Sweeney gira per l'appartamento parlando da solo.”Sull'argento del rasoio ci saranno i suoi rubini... so che verrò impiccato.”dice guardando la foto della moglie... nel salone arriva Adolfo.”Posso riprendere i soldi?”chiede sedendosi sulla cassapanca.”Vi ho insegnato il mio lavoro, era la cosa più importante per me...”
“Sì. Lo era! Ho saputo da vostra moglie che il giudice vi aveva condannato ai lavori forzati... Benjamin Barker...”Sweeney prende la lama e sgozza Adolfo, dal taglio esce il sangue... schizza sul pavimento. 

Nel suo ristorante Nellie da a Toby i suoi disgustosi pasticci.”Adoro le persone che mangiano... mi ricordano il mio Albert.”
“ODDIO! SE NON VA DAL SARTO MI PICCHIA! CI VEDIAMO!”dice Toby controllando l'orologio, corre dal barbiere... Nellie sentendoli discutere a paura che uccida pure lui. Quel bambino non c'entra! Il giudice mi ha preso Johanna... AVEVO PROMESSO A BENJAMIN CHE SE GLI FOSSE ACCADUTO QUALCOSA L'AVREI CRESCIUTA! Pensa osservando gli occhi di Sweeney.”Se conosco i giovanotti come te c'è sempre tempo per un altro pasticcio e fatti dare dalla mia vicina del gin.”la donna riporta nel ristorante il bambino gli da del gin e va dal barbiere.”Per un momento ho creduto che voleste uccidere pure quel bambino!”
“All'inizio sì... poi, però ho capito che vi sarebbe stato utile.”spiega insensibile sporcando la foto della moglie di sangue.”Oh... che amore! Sì! Saremo una famiglia!”dice lei contenta toccando il braccio del barbiere.

Famiglia... moglie... figlia... giudice... vendetta... cadavere!”
“Sì... ma... cosa ne facciamo del morto? Puzza!”
“Lo porto giù in strada e nessuno saprà chi la ucciso. Voi distraete il bambino.”
“Perché mi date del voi?! Pensavo fossimo amici!”
“Andate! Devo andare giù... signora!”
“I prossimi cadaveri li metteremo nei pasticci.”nella strada illuminata dai pochi lampioni Sweeney ha lasciato il cadavere di Adolfo vicino ai bidoni e i cani lo divorano lasciando solo le ossa! Le settimane seguenti la gente orfana non uscirà più dal negozio del barbiere.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** GUAI ***


à

Nel suo appartamento Sherlock suona il violino ripensando al barbiere del giorno prima, l'aveva trovato strano e perciò interessante; dopo aver contattato Lestrade gli comunica di avere scoperto ha seguito delle sue indagini che gli omicidi nell'orfanotrofio sono stati commissionati da Moriarty suo acerrimo nemico, viene arrestato il direttore: è stato artefice e complice di questi omicidi. Lestrade durante questo incontro comunica a Sherlock che non appena l'avranno trovato lo aspetta un altro caso, sono state segnalate molte sparizioni sospette in città nelle ultime settimane... quando cominciò ad indagare sul suo novo caso : il Misterioso Caso Delle Persone Scomparse notò raccogliendo le testimonianze che la maggior parte erano concordi nell'affermare di avere visto per l'ultima volta queste persone presso Fleet Street...così decise di recarsi lì per proseguire la sua indagine."Sembra che abbiamo cominciato a dare un po' troppo nell'occhio, hanno chiamato un investigatore di questo passo ci scopriranno..."dice Nellie agitata mentre apparecchia la tavola."Non prima che avrò avuto la mia vendetta! Il giudice Turpin sarà mio! Pagherà per quello che mi ha fatto, le mie lame lo aspettano da troppi anni... nessuno potrà fermarmi prima che avrò la mia vendetta."dice lui tranquillo stando immobile vicino al muro. Sweeney non si fece spaventare dall'investigatore di cui gli parlò l'amica, ormai nel suo cuore c'era solo l'ossessione di uccidere Turpin. Sherlock ama quei quartieri degradati infatti alcuni senza tetto lo salutano.”Dimmi... James... sai di chi è quel ristorante?”domanda dandogli una sterlina.

Certo... è dei coniugi Lovett. Nellie da quando rimane vedova fa tutto lei. Quel cibo fa schifo.”spiega disgustato. L'investigatore entra nel ristorante, la donna sta spazzando il pavimento dalla polvere.”Signora Lovett ci sono state molte segnalazioni alla polizia, la gente sparisce e muore.”

E' una cosa tristissima... ma... io signor Holmes cosa posso fare? Devo pulire per stasera.”

Potreste dirmi se anche voi avete visto le stesse cose degli altri?”domanda cortese fissandola.”Sì. Non esco molto. Il mio vicino è vedovo, quindi gli faccio compagnia.”
“Capisco... e voi lo amate, ma lui pensa ancora alla moglie morta.”
“ANDATEVENE! SIETE UNO PSICOPATICO INSENSIBILE!”grida infastidita.

No. Sono un sociopatico iperattivo. È diverso!”spiega lui allegro, dopo quella frase Nellie lo caccia dal ristorante. Sherlock se ne torna a casa. Nellie intanto sospira poi va dall'amico, invece del barbiere c'è suo figlio Toby.”Posso venire con voi dove cucinate i pasticci? Li toglierò dal forno...”
“Certo... Toby... va bene... puoi mangiare tutti i pasticci che vuoi però non toccare il tritacarne. Fammi riposare.”dice accarezzandolo poi siede sulla poltrona e dorme. Sweeney gira per il suo appartamento con i rasoi.”Quell'investigatore finché non sgozzerò il giudice deve essere distratto! Dopo la morte di Turpin mi ucciderò.”nel salone arriva un uomo e siede sulla comoda poltrona.”Signore... sono qui. Mi vedete? State bene?”domanda preoccupato, quel barbiere guarda nel vuoto.

Sì certo. Sto per sgozzarvi. Non dovevate venire... sono un mostro!”spiega tranquillo l'uomo al cliente sgozzandolo; taglia la gola così rapidamente che non se ne accorge! Il rasoio fa schizzare del sangue sul viso di Sweeney facendolo apparire ancora più crudele. Preme un tasto vicino al bracciolo della poltrona per far cadere quel cadavere nella cucina della vicina. Arriva Nellie e guarda l'amante.”Dobbiamo smettere per un po' la polizia sta capendo tutto.”spiega agitata.

Va bene. È meglio non farci scoprire. Voglio conoscere mia figlia...”essendo giù lei cerca di consolarlo ma Sweeney appare infastidito dal suo gesto gentile... il sole non c'è più. È sera Nellie quindi accende delle candele e torna al ristorante per apparecchiare i tavoli. L'uomo apre la finestra, ascolta quel rumore vedendo sua moglie; crede di sentire dei pugni quindi prende un rasoio ma è solo. Cammina verso lo specchio. Appoggia il rasoio sul cassettone e si sveste, è mezzo nudo; sul petto a delle vecchie cicatrici.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** CENA ***


à

7.CENA

Toby cucina i pasticci allegro, è felice perché Nellie lo tratta da figlio. Sforna il cibo poi li mette sui vassoi e sale dalla donna, mentre preparano per l'inaugurazione Sweeney gira il quartiere incollando i manifesti pubblicitari su muri e lampioni; Nellie l'aveva obbligato a uscire dalla mansarda cosicché nessuno possa insospettirsi! Finito quel compito noioso sulla strada del ritorno incontra Anthony.”State bene signore? Siete ancora più pallido di quando vi ho trovato nell'oceano mesi fa.”domanda preoccupato per la salute dell'amico, Sweeney quasi non lo sente.”Sì... sto bene. Non preoccuparti... devo andare.”risponde automaticamente ma in realtà finché non sgozza Turpin starà male.”Ho visto che il ristorante della vostra vicina riapre stasera! A dopo!”saluta l'amico ed entra nell'edificio. Sweeney quando torna a casa siede sulla poltrona.”Tutti dobbiamo morire. I più ricchi uccideranno la gente povera.”dice osservando i rasoi, l'unica cosa pulita sono quelle lame perché in modo perverso gli ricordano Lucy. Johanna controlla l'orologio: alle 19.30 Turpin andrà con Bamford da un amico quindi lei e Anthony possono uscire! Entra una cameriera.”Mia signora vostro padre è uscito. Volete che vi vesta?”domanda chiudendo la porta, Johanna annuisce quindi apre l'anta dell'armadio. Indossa un vestito verde. Esce dalla casa, per andare a Fleet Street sale sulla carrozza.”Dove trovo il ristorante della signora Lovett?”domanda curiosa al cocchiere osservando i palazzi fatiscenti; quel quartiere è diverso dai posti eleganti in cui vive.”Certo mia signora... vada avanti pochi metri.”spiega andandosene. Johanna arrivata davanti il locale si ferma quindi un bambino le avvicina l'arma al collo per derubarla... Sweeney vedendo tutta la scena dal suo ballatoio corre da lei.”Toglile quel coltellino dalla gola e dalle i gioielli!”ordina mostrandogli un rasoio.”Ho fame! Perché gli aristocratici sono ricchi e io non posso mangiare?!”l'uomo infila l'oggetto nel collo del ladro schizzando sangue sul muro. Johanna resta immobile terrificata.”Venite a casa mia finché non vi tranquillizzate. Potete restare quanto volete.”dice gentile accompagnandola nel solaio. Lei siede sulla poltrona invece l'uomo lava il rasoio dal sangue poi lo ripone nella custodia.”Vi ringrazio. Posso sapere il nome del mio salvatore?”domanda infatuatosi del barbiere, per un motivo a lui sconosciuto sente di esserne legato.”Sweeney Todd. È questo il mio nome. Torno subito... scusatemi.”risponde poi scende dalla vicina, sta scopando il pavimento invece suo figlio apparecchia i tavoli.”E' entrato un poliziotto poco fa perché hanno sgozzato un bambino!”esclama spaventata. Teme che la polizia li scopra... l'uomo vuole dirle tutto ma essendoci Toby torna da Johanna.”Ragazza cosa fate qui? È pericoloso! Non tornate più!”dice sedendosi sul divano davanti a lei, la ragazza lo guarda confusa... è gentile eppure c'è qualcosa in quegli occhi neri da metterle ansia.”Mi chiamo Johanna Turpin. Mia madre è morta quando avevo due anni, sono stata adottata dal giudice.”dice tristemente.”E del vostro padre biologico sapete qualcosa?”domanda tranquillo. Non vuole insospettirla.”No. Avevo una sorella gemella: Vera. Eravamo identiche, il giudice la chiusa nel manicomio Foggs.”spiega salutandolo. Giunta giù vede Anthony siedono ad un tavolo dentro al ristorante, quello è il loro primo appuntamento. “E' buonissimo questo pasticcio speziato!”dice alla ragazza mangiandone altri sei. Sweeney ruba una carrozza, va al manicomio fingendosi un fabbricante di parrucche. Suona il campanello; dopo poco arriva un uomo.”Buonasera. Cosa volete?”dice dubbioso.
”Sono un fabbricante di parrucche. Mi servirebbero dei capelli biondi... li avete?”domanda mentre entrano, arrivati davanti alla cella apre la porta. Sweeney cerca Vera.”Quale biondo vi servirebbe?”indica sua figlia, l'uomo trascina quella ragazza confusa da lui poi il barbiere estrae un rasoio e gli taglia una gamba.”Mi dispiace... ti prego... perdonami...”sgozza Vera successivamente cerca un lavandino per lavare le mani e l'arma. Trascina il cadavere fuori dall'edificio po lo mette nella carrozza, galoppa fino al palazzo del giudice dopodiché apre la portiera. Scende silenzioso dal veicolo. Corre a casa quando è in mansarda si stende sul letto felice, ha conosciuto Johanna finalmente e l'uccisione di Turpin è vicina.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3220676