L'erede di Voldemort

di LadyUnicornGirl95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno ***
Capitolo 2: *** Due ***
Capitolo 3: *** Tre ***



Capitolo 1
*** Uno ***


Uno 

Erano le undici del mattino. Il piccolo Naji Khalid aveva compiuto undici anni da poco; era un ragazzino con carnagione ambrata, occhi marroni, naso a triangolo ma anche un fisico snello e altezza nella norma per un ragazzino della sua età, con anche uno sguardo molto penetrante e mimetico da sembrare quasi più grande.

Il ragazzino era frutto dell'amore di due marocchini senza poteri magici quindi Babbani, che erano migrati dal Marocco o per la precisione da Casablanca il loro paese, per venire ad abitare nei pressi di Londra.

Una domenica mattina mentre la famigliola faceva colazione e Khalid beveva il suo tè alla menta, una misteriosa lettera era apparsa del camino della loro casa. A prima vista, i signori Naji avevano pensato che fosse solo un foglio insignificante ma chi mai sarebbe così pazzo da buttare un foglio nel cammino di qualcuno visto che il camino in questine si trova sul tetto della loro abitazione? Pare abbastanza improbabile che una persona per bene si arrampichi sul tetto di una casa per buttarci un foglio stropicciato e probabilmente, anche macchiato. 
La famiglia Naji era sbalordita a sapere che non si trattava di un insignificante foglio da buttar via ma era una lettera per il piccolo Khalid. 

Il ragazzo non aveva amici ed era abbastanza improbabile che qualcuno gli avesse scritto senza nemmeno sapere chi fosse davvero. Appena aprì la lettera, Khalid per poco non si riprese. Aveva scoperto che era stata mandata da una scuola di magia di nome... ah si! Forse Hogwarts e lo informavano che lui era stato ammesso alla scuola stessa. Consegnò la lettera ai genitori. 
La signora Naji o meglio, Hameeda Benabdellah era rimasta come in uno stato di shock. Non poteva crederci che suo figlio era destinato a diventare un mago, ma il marito Omar Naji era molto felice per la novità.
​ 
- Nostro figlio diventerà un mago. Non sei felice, moglie mia? - domandò Omar, con tono felice.

- Beh, felice non posso proprio esserlo... comunque, sono sorpresa! - ammise Hameeda.

- Tu mai contenta, non capisco come fai ad essere mia moglie - ammise l'uomo.

- Con tutte le tradizioni che abbiamo noi di religione musulmana, nostro figlio va a fare il mago... in questa scuola gli permetteranno di fare il ramadan? - domanda Hameeda sconvolta.

- Cosa me ne frega del ramadan in questo momento. Mio figlio potrebbe diventare una celebrità, potrebbe un domani essere un mago famosissimo in tutto il mondo - risponde Omar.

Khalid era ancora pensieroso all'idea di diventare un mago. Lui di magia non sapeva veramente niente a parte una volta, durante un litigio con suo cugino Amin che era riuscito non sa come ha far volare la teiera del tè che conteneva l'acqua calda che poi è stata rovesciata sulla testa di Amin che ha rischiato di ustionarsi. Quello è solo un episodio inspiegabile che lui non era mai riuscito a spiegarsi.

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Capitolo 2
*** Due ***


Due

 

Finalmente anche per Khalid era arrivato il momento di prendere il treno per Hogwarts che si trova come tutti ben sappiamo al binario nove e tre quarti. La madre di Khalid non era di ottimo umore c'era qualcosa nell'idea di avere un figlio in grado di fare magie che la turbava, ma nè Khalid nè Omar erano a conoscienza del perché questo suo pessimo umore. Al signor Naji però non importava il cattivo umore della moglie perché era troppo contento di avere un figlio fenomeno.

Khalid era troppo preso a pensare come mai sua madre non era contenta di mandarlo a studiare in quella scuola e voleva credere che fosse solo una sua impressione. Il ragazzino era confuso perché di quella scuola non sapeva niente e tanto meno, non pensava che potesse esistere una scuola per diventare maghi.

« Perché sei arrabbiata, madre? » aveva domandato Khalid.

« Cosa ti fa pensare che sono arrabbiata? Sciocco ragazzino... » rispose Hameeda.

« Perchè lo sei arrabbiata » continuò Khalid.

« Voi due non perdete tempo o il treno partirà senza di te figliolo » continuò Omar. 

Una volta salito sul treno, dopo aver salutato i genitori, Khalid si rese conto che stava andando in una scuola dove non conosceva nessuno e la sua prima cosa fu cercare un posto del treno che fosse vuoto. Voleva stare da solo e tranquillo. Quando finalmente trovo l'unico posto rimasto vuoto senza nessuno a rompere le scatole, Khalid si sedette comodo a pensare. Pensava a cosa gli sarebbe aspettato una volta arrivato ad Hogwarts. Non era mai stato fuori casa per un tempo interminabile ma i genitori specialmente la madre non gli mancava per niente e sentiva più la mancanza del papà. Dal troppo pensare finì per addormentarsi. 


«Ehi, svegliati! ».

Khalid stava cercando di riprendere i sensi perché si era accorto che la sua testa aveva comincianto a balonzolare misteriosamente, ma poi si rese conto che era una mano che lo spingeva alla spalla nel tentativo di svegliarlo.

Si rese conto che a svegliarlo era stata una ragazzina dai capelli biondi e corti, viso paffutello, naso a patata, occhi marroni e sguardo un po' tonto con dei buffi occhiali rotondi di colore blu con un fisico minuto. Era rimasto stupito perché non si era mai ritrovato faccia a faccia con una ragazzina.

« Chi sei e che vuoi da me? » domandò Khalid con voce fredda.

« Scusa. Ti eri addormentato e russavi come un trapano » ammise la ragazzina, ridendo.

« Posso sapere chi cavolo sei? » domandò Khalid nervosetto.

« Mi chiamo Daiane Powell. La mia famiglia è appassionata di nomi dei Babbani, ma sono maghi tutti e due. I tuoi invece? » domandò la ragazzina.

« Babbani? Che cosa sono? » rispose Khalid confuso.

« Persone che non hanno poteri magici... » spiegò Daiane.

Khalid non si ricordava di aver visto qualche bacchetta spuntare dalle mani dei suoi genitori quindi immaginava che i suoi fossero sicuramente questi detti Babbani.

« I miei sono Babbani tutti e due » rispose Khalid.

« In quale Casa di Hogwarts pensi che finirai? Io spero solamente non a Serpeverde non voglio diventare cattiva e per i miei che sono un Grifondoro e una Corvonero sarebbe un colpo al cuore. Non voglio immaginare cosa succederebbe se finissi a Tassorosso, scapperei via dalla scuola presumo. Io spero di finire a Grifondoro o Corvonero » disse la ragazza cominciando a parlare a valvera.

Khalid era confuso: che cosa erano Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde? Non capiva più niente e pensava che questa Daiane fosse matta da legare.

« Non ne ho una minima idea di dove finirò. Penso che mi rimanderanno a casa appena mi vedranno in quella scuola. Comunque, piacere sono Khalid Naji » terminò Khalid.

« Strano nome. Ci conviene prepararci che a breve saremo arrivati a scuola e dovremo scendere dal treno » terminò Daiane.

 

 

 


 

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Capitolo 3
*** Tre ***


Tre


 

Una volta all'ingresso della Sala Grande di Hogwarts. Gli studenti avevano notato che davanti al portone ancora chiuso si era messa una donna dai capelli corvini e con un enorme vestito lungo color verde smeraldo. La professoressa McGranitt.

« Ecco gli allievi del primo anno, profesoressa McGranitt » disse il signor Selamus.

« Prima di tutto benvenuti a tutti voi allievi del primo anno. A breve cominceremo con la cerimonia dello Smistamento. Immagino che lo siappiate tutti o quasi tutti, che la cerimonia dello Smistametto è davvero molto importante. Questa cerimonia vi assegnerà ad una delle quattro Case di Hogwarts e per tutto il tempo che passerete qui, la vostra Casa sarà la vostra famiglia.

Le quattro Case di Hogwarts sono: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Torno fra un momento che vado a vedere che sia tutto pronto. Aspettate qui » terminò la professoressa McGranitt.

Khalid non aveva trovato molto simpatica l'apparizione della profesoressa McGranitt. Per un momento, la profesoressa gli aveva ricordato sua nonna Khadija perché aveva notato che aveva delle espressioni simili a quelli della cara nonnina. Si era accorto che alla sua sinistra c'era la ragazzina del treno, quella Daiane se non sbagliava.

« Lo sai in cosa consiste la cerimonia di questo Smistamento? » domandò Khalid alla ragazza.

« Ho sentito da qualche studente che è qui da un anno o due che consiste nell' assaggiare delle Pozioni e poi bisogna dire con precisione di quali Pozioni si trattano e poi, ti dicono quale Casa è la tua. Sono terrorizzata perché non ne conosco neanche una di Pozione e spero seriamente che non mi mettano a Serpeverde. Te l'ho avevo già detto vero? » disse Daiane nevosa.

Come sarebbe a dire bere Pozioni e individuare la Pozione di cui si tratta a memoria? Ora Khalid non aveva più dubbi: non avrebbe superato lo Smistamento e si sarebbe ritrovato sul treno per Londra quella stessa sera.

Finalmente dopo qualche minuto era tornata la professoressa McGranitt. A turno gli allievi la seguirono fino dentro la Sala Grande. Daiane e Khalid guardavano stupiti l'immenso salone ed erano senza parole tutti e due per lo spettacolo. Seguirono la McGranitt fino ad un punto dove c'era uno sgabello piazzato al centro della Sala con sopra un vecchio Capello.

« Quando verrete chiamati vi siederete sullo sgabello, io vi metterò il Capello sulla testa e verrete finalmente smistati. Cominciamo. Susanne Frabcbois ».

Una ragazzina con le trecce bionde e un'espressione timida ed imbarazzata si fece avanti. Fu smistata a Tassorosso.

« Quindi dobbiamo solamente provarci uno stupido cappello? Ed io che stavo impazzendo all'idea di dover ditinguere Pozioni differenti » disse Daiane, pentita di aver terrorizzato anche Khalid che tirava un sospiro di sollievo. Provare il Capello Parlante era una cosa molto semplice e non richiedeva una certa fatica.

«Daiane Powell » chiamò la profesoressa McGranitt.

« CORVONERO » esclamò il Cappello Parlante.

Khalid cominciò a sperare che il Cappello avrebbe mandato a Corvonero anche lui. Trovava Daiane una ragazza molto simpatica solo un po' svitata ma dentro di lui sentiva come la sensazione che non sarebbe stato Smistato nella Casa di Corvonero.

Finalmente dopo tanti nomi e un tempo molto lungo la McGranitt chiamò:

« Khalid Naji ».

Khalid si era seduto nervosamente sullo sgabello. In quei brevi attimi sperò che il Cappello Parlante dicesse chiaramente Corvonero. La scuola era piombata in un silenzio a sentire il nome Khalid Naji. A parte qualcuno che aveva gridato una frase non molto simpatica nei confronti di Khalid e della sua religione.

« Non ci sono dubbi... SERPEVERDE » annunciò il Cappello Parlante.

Khalid andò a sedersi al tavolo dei Serpeverde e aveva notato l'espressione un po' delusa di Daiane. Lui non aveva idea di come fosse finito nella Casa di Serpeverde. Non si sentiva cattivo nenanche un po'; sicuramente doveva esserici un errore.

 

 

 


 

 

 

 


 

 

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