Lo Sclero delle 11.00

di LaMicheCoria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


Sclero11.00

Sclero delle 11.00   Giovedì 18 Maggio 2009

 
-Guarda Sora, come fa! Ogni Heartless è ucciso e morto!- canticchiava il Custode saltellando felice sulla battigia delle Destiny Island.
I fiori sbocciavano, gli uccellini cantavano e le api ronzavano.
Il fatto che fosse mezzanotte passata deve far riflettere il lettore. No, non bisogna riflettere sull’abuso di droghe (leggere o pesanti che siano)! Ma sull’effetto serra! I cambiamenti climatici! Insomma ragazzi, è notte fonda e i fiori sbocciano, gli uccellini cantano e le api ronzano! Non è poi così normale! Bah! Parlare con voi è inutile! Sortisce lo stesso effetto che si ha parlando a Vivi dell’andamento della borsa!
Il fatto che sia uno sclero non significa che non si possa parlare di temi attuali e di sensibilizzare le masse!
Comunque torniamo al nostro Custode che a suon di saltellare sulla battigia avrà le caviglie ridotte a polvere di gesso.
D’un tratto il giovine virgulto si accorse di due occhi che lo fissavano nel buio, impallidì e si allontanò a piccoli passi, evitando scatti improvvisi per non spaventare la belva nascosta nelle tenebre.
Il suo piede cozzò contro i resti del bastone che Tidus aveva rotto quella mattina e le cui schegge non trovarono niente di meglio da fare che infilarsi per tutta la lunghezza nella carne del ragazzo, emulando le imprese della Spada nella Roccia.
Sora strabuzzò gli occhi, gonfiò le guance, divenne paonazzo, si morse il labbro e poi esplose in un prodigioso “Porco Xemnas!” talmente potente che i fiori appassirono, gli uccellini si zittirono e scapparono via e le api attaccarono rabbiose il Custode.
Urlando come un orso rauco si gettò in mare, cercando di scacciare a suon di manate gli insetti ronzanti.
Quando riuscì nell’eroico tentativo e si ritrovò la faccia molto simile ad una fragola OGM, ritornò ansimante sulla spiaggia e chiuse gli occhi, sperando di riposare.
Invece..
-Sorucciooooo! Trottolino amoroso dududadada! Patafrullino! Orsotto potto! Ricottino! Mozzarellina! Fragolino! Micetto! Gattino! Cucciolo! Pappagallino mio! Pesce Rosso!-
-Ciao Kairi- mugugnò il ragazzo tentando di non mandarla al diavolo
-Ma ciao amorino! Zuccherino filatino! Croccantino! Paradigmino mio! Tramontuccio Virgiliano!-
-Che vuoi?- chiese secco Sora
Essere chiamato amorino era un duro colpo per il suo orgoglio.
-Volevo dirti, Keybladuccio..-
-Kairi è da 10 min che non ci vediamo..-
-11, caro! 11 min! Capisci che il mio cuoricino era triste? E’ malato!-
-E va a farti curare, allora!-
-Ma no, metricuccio mio! E’ malato d’amore!-
-E’ grave? Ti restano pochi giorni di vita?- domandò il Custode, curioso e speranzoso rizzandosi a sedere
-Ma no, dizionariotto potto! Io starò con te per sempre! Per sempre semprissimo-
-Che sfiga!-
-Come?!?-
-Per sempre semprissimo, eh?-
-Finchè morti non ci separi, o memory card non ci cancelli!-
-Invoco la pietà del giocatore..-
-Allora, sclerucolo sclerino sclerotto, dove mi porti domani?-
-Al manicomio? Al mattatoi? Al cimitero?-
Kairi gonfiò le guance e mise il muso
-Non sono posti romantici!- si lamentò
-No?-
-No-
-Mi dovrebbe importare la tua opinione?-
-Certo! Siamo o non siamo fidanzati?-
-Devo rispondere sinceramente?-
-Vuoi forse dire che non ti importa nulla di me?!?-
-Se vogliamo essere del tutto sinceri, puri e candidi come gigli, come un bambino appena nato..-
-Sento forse il cuore di una fanciulla che sta per spezzarsi?-  chiese con voce tonante qualcuno sopra le loro teste –Io da Leading man quale sono, non potrò mai permetterlo!-
Dal cielo, una figura apparve, circondata dalla luce della luna.
-Io sono Balthier, l’Aviopirata!-
-Ma come fa a stare in volo senza ali?- chiese Kairi ad occhi sgranati
-Chissà, forse con qualche strano sistema di fili. Sai se uno si spezza?-
A quanto pare il nostro Custode preferito (dopo Riku), oltre ai vari poteri abracadabra, porta anche sfiga!
Non appena ebbe finito di dire “se uno si spezza”, si udì uno schiocco, il pirata dei cieli emise un urlo disumano, imprecando con tutta la grazia tipica degli avio pirati (e maledicendo un certo Vayne e tutta la sua corte) e cadde in mare tipo cometa-che-si-tuffa-a-bomba.
Il Leading man emerse dalle acque sputacchiando in una piratesca ed..eccentrica imitazione della Venere di Botticelli.
-Tu saresti..?- domandò Sora, osservando con la fronte aggrottata il nuovo venuto strizzarsi la giacchetta
-Io chi sono? Io chi sono? Io sono l’Aviopirata, il Signore dei Cieli, il Leading, il grande, unico e inimitabile, Balthier!-
-Piacere- disse il Custode porgendogli la mano –Io sono Sora-
-E io sono Kairi, la sua fidanzata- si presentò la ragazza
-E da quando scusa? Non ne ero stato informato!-
-Ma Sora, perché sei cattivo con me?-
-Io non sono cattivo! Sono realista, con un leggero pizzico di sadismo malvagio!-
-Sora!!!- gridò Kairi sul punto di scoppiare in lacrime –Non trattarmi così! Anche io ho un cuore!-
-Su quello non ho dubbi, è sul cervello che non sono poi così sicuro-
-Ok ok, basta!- esclamò Balthier, ora completamente asciutto
-Ehi! Ma come Ansem hai fatto?- si informò Sora
-Poteri di un Leading Man- rispose l’altro con un sorriso
-Che cosa vuoi?- chiese il Custode
-Ho sentito i lamenti di questa povera fanciulla- disse facendo il baciamano a Kairi –E ho deciso di aiutarla!-
-E perché?-
-Perché mia zia si è slogata un polso mentre preparava la peperonata, e dopo mi ha fatto una testa così sul fatto che ormai ho 22 anni e mi devo responsabilizzare, prendere seriamente i miei compiti e ba ba ba-
-E tua zia sarebbe..?-
-La Fata Smemorina-
-Aaaah..ceeeerto- e Sora cominciò ad allontanarsi, evitando di dare la schiena all’Aviosclerato
-Dunque! Per prima cosa dovete riaccendere la fiamma del vostro amore! Quindi dovete fare un viaggio!-
-No, ho bisogno di incantesimi Fire e di una buona dose di eteri-
-Vuoi forse darmi fuoco?!?- domandò Kairi, scandalizzata
-IO?!? Ma ti pare?!?-
-Oh, meno male..-
-Kairi, ricordami di regalarti un dizionario per Natale, così potrai andare a cercare la parola sarcasmo-
-Zitti!- esclamò Balthier –State pronti! Perché dopo il mio trattamento vi amerete più di prima!-
-C’è il “soddisfatti o rimborsati”?-
-No-
-Allora non vengo!-
-Troppo tardi! Bibidi! Bobidi! Leading Man!-

 

 

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


sclero11p2 Grazie a Akane, SweetDemly e SimpleGirl per le recensioni, SweetDemly per aver aggiunto questa storia tra le preferite e Stuck93 per averla aggiunta alle seguite.

Parte 2

Nel Giardino Radioattivo, intanto..
-Cloud, esci con me?-
-No-
-Cloud, esci con me?-
-No-
-Cloud, esci con me?-
-No-
-Cloud, esci..-
-Tifa, per la 134568910304 volta..no-
La guerriera assunse l’espressione da chocobo-bastonato-con-tanto-bisogno-di-coccole e si mise davanti al Soldier
-Ti prego-
-No-
-Ti scongiuro-
-No-
-Ti imploro-
-Tifa- ringhiò Cloud –Basta..vorrei guardare la partita Heartless vs Nobody-
-Tsk! Allora io esco e vado col primo che incontro!- esclamò la guerriera, sbattendo la porta
-Quando torni, portami la birra- la salutò l’ex Soldier sorseggiando l’undicesima lattina –Goaaaal!- gridò alzandosi e facendo l’aeroplano.
Vorrei farvi notare, o miei lettori, che la tv è spenta.
Ma lasciamo il decolorato alla sua partita e spostiamoci in un altro quartiere di Radiant Garden.
Un tizio vestito di rosso, con gli occhiali da sole e con in mano una cartina (al contrario e girata di 49,5° a Nord-Ovest) sta borbottando peggio di una pentola di fagioli salterini messicani.
-Maledetta la mia sfortuna! Potevo vincere io la tombola Yevonita e invece no! Il primo premio è andato a quel carciofo di Seymour, e mentre io sono qua a cercare di orientarmi, lui si starà lamentando come una femminuccia capricciosa dell’umidità ce gli arriccia i capelli! Potevo esserci io ad Atlantica, maledetta Yunalesca!-
Tifa intanto continuava nella sua ricerca, tentando di mantenere la promessa che aveva fatto a quell’idiota del suo ragazzo.
Perché..era il suo ragazzo, vero?
Ma certo che lo era! Solo soffriva di una timidezza assurda, che lo portava a regalare ad Aeris e non a lei, un grosso chocobo di peluche con il collare a forma di cuore, oppure a tenere la Cetra per mano e camminare con lei, bagnati dalla luce della luna, in un romantico e notturno locus amoenus.
Sorrise, diventando porpora per l’imbarazzo.
Che dolce il suo timido e stupido Soldier biondo!
La maestra di arti marziali aveva però qualche problema, come dicevo. Aveva minacciato di andare con il primo che incontrava, ma fino a quel momento era stata particolarmente sfortunata: prima Paperone (Tifa non era razzista, non sia mai, però..un tizio cos’ burbero e per di più papero!), poi Qui (o era Qua?), poi Quo (o forse era Qui?), poi Qua (oppure era Quo?), Merlino (che sinceramente non era proprio il suo tipo, poteva essere un suo trisavolo), un Moguri (che somigliava al peluche con cui dormiva e a cui aveva attaccato una parrucca bionda tipo istrice e a cui aveva cucito un completino nero, mini moto super accessoriata compresa nel servizio), un chocobo (No, dai, un gallinaceo!), un gelato al sale marino (Uhm! Buono!) ed un vaso di piante carnivore.
Sospirò, cominciando a dubitare seriamente della buona riuscita del suo piano Conquistiamo-Il-Nostro-Puccioserrimo-Cloud-Pucci-Pucci.
Ad un tratto sentì un borbottio sconnesso, unito a qualche strana e particolarmente volgare imprecazione; alzò la testa e vide arrivare un tizio vestito di rosso, che teneva fra le mani i resti di quella che sembrava una cartina geografica fasulla, il tipo che di solito i bambini trovano nei sacchettini del McKingdonald.
Inarcò un sopracciglio, mettendo in moto il suo sistema Acchiappa-Possibili-Fidanzati-Per-Far-Ingelosire-Cloud.
Non era esattamente il suo ideale di ragazzo, ma poteva andare bene: circa 35 anni, capelli brizzolati e occhiali da sole alla “Baby sono (o meglio, ero) un figo giramondo”; gli unici aspetti che lasciavano Tifa un poco perplessa erano il leggero odore di putrefazione, le lucciole strambe che gli gravitavano attorno tipo elettroni intorno al nucleo e il vocabolario non propriamente fine e nemmeno elegante, capace di far arrossire il più rozzo tra gli scaricatori di porto. Ceto, quest’ultimo punto poteva andare a suo favore, donandogli un’aria di uomo vissuto.
La maestra di arti marziali si riavviò i capelli, si morse le labbra e si pizzicò le guance per farle diventare più rosse e si avvicinò al nuovo arrivato, sbattendo soavemente le ciglia.
-Buongiorno, benvenuto a Radiant Garden! Io sono Tifa- cinguettò, porgendo all’uomo la propria mano, aspettando un elegante baciamano.
Auron, perplesso, si chiese se la tizia davanti a lui non avesse qualche problema agli occhi, dato che era arrivato a contare 1800 battiti al minuto, e se anche la voce non fosse totalmente a posto, visto che aveva assunto la stessa tonalità di quella di Khimari quando per scherzo gli aveva messo un topo sotto il letto.
Per un attimo tutti avevano pensato che ad aver urlato fosse stata Yuna, intenta a cercare senza successo la sua piastra per capelli.
-Io sono Auron- si presentò, stringendole la mano.
Tifa rimase di sasso, un finto sorriso sulle labbra
-Non mi fate il baciamano?-
-Come?-
-Non ha un asciugamano?- cercò di rimediare all’errore, allargando in modo ancora più inquietante il sorriso
-Ehm, no, ne sono attualmente sprovvisto- rispose perplesso il Guardiano, fissandola come quando aveva visto Tidus vestito da ballerina di can can: occhi sgranati, mascella a terra e pallore mortale (per quanto un pallore possa essere mortale per un non-morto)
-Vuole mettersi con me?- incalzò, sbadatamente la guerriera
-Eh?-
-Vuole appendersi ad una sala da thè?-
-No, grazie comunque..oggi..ehm..oggi non sono dell’umore giusto..-
-Capisco- disse l’altra –Venga, le faccio vedere la mia stanza-
-Come, scusi?-
-Le vado a prendere un’ambulanza!-
-Ma no, si figuri..non ne vedo il bisogno..- “Oh maledetto Yevon, questa è folle!” –Potrei visitare la città?-
Stava per aggiungere un “da soli”, ma Tifa lo fermò
-Ma certo!- cinguettò –Vuole prendermi per mano?-
-Eh?-
-Vuole appisolarsi su di un corrimano?-
-No, ho..riposato abbastanza, lei è molto gentile-
-Allora le piaccio?-
-Scusi?_
-Allora lei è un pagliaccio!-
-S’ certo, come secondo lavoro per arrotondare lo stipendio- rispose il Guardiano, sarcastico
-Vuole una cena a lume di candela?-
-Non credo di aver capito..-
-Arrossisce per l’albume di una mela?-
Auron non fece in tempo a rispondere che un lampo bianco illuminò il cielo, un “Porco Xigbar!” seguito da un “Soruccino-ino-ino non dire brutte paroline!” e da un “I Am the Leading Man!” fecero tremare l’aria e davanti ai due apparvero tre strambi tizi.
Quello che sembrava il più grande si sistemò il giacchettino e sorrise
-Eccoci arrivati! Ora, Sora e Kairi, potrete riaccendere la fiamma del vostro amore!-
-Vuole accendere la fiamma del nostro amore?- chiese Tifa al Guardiano con sguardo seducente
-Ha detto, scusi?-
-Ha sentito anche lei risuonare il canto di un Moguri incolore?-

 

 

 

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