Italian Love

di Cathrine Jhons
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuova casa - Nuovi vicini ***
Capitolo 2: *** Ascensore e pianerottolo!!! ***
Capitolo 3: *** Toby noooo!!!!! ***
Capitolo 4: *** Camerieri arroganti???? ***
Capitolo 5: *** Proposte da lei??? Strano.. ***
Capitolo 6: *** Ritrovo ***
Capitolo 7: *** Problemi!!!!! ***
Capitolo 8: *** Eric!!!! ***
Capitolo 9: *** nella mente di Eric ***
Capitolo 10: *** Confessioni ***
Capitolo 11: *** vita complicata ***
Capitolo 12: *** serata giochi ***
Capitolo 13: *** conoscersi ***
Capitolo 14: *** Fratelli protettivi ***
Capitolo 15: *** confessioni ***



Capitolo 1
*** Nuova casa - Nuovi vicini ***


IN UNA CASA DI LONDRA .
ALLE NOVE DI SERA .
SUL DIVANO, QUATTRO RAGAZZI E UN GIORNALE ITALIANO .

-Aspetta guarda questa che c'è scritto Charlie?-Chiese uno dei ragazzi indicando su un giornale italiano un disegno di una casa in affitto con la seguende descrizione in italiano.
-Aspetta che traduco! Allora .. C'è scritto: Affittasi casa con quattro camere da letto, una matrimoniale e tre singole, una sala, una cucina separata e due bagni. Affittasi anche garage e soffitta. Mi sembra carino! Aspetta che leggo.Dice anche piccolo appartamento in un condominio di borgo roma, un quartiere calmo vicino il centro città di Verona. La casa è situata in un vicolo cieco con scuola di teatro. Ehi mi sembra carina che ne dite Kell, Rob Tay?- Si voltò verso i tre ragazzi.
-Lo sai Charlie che come traduttore di italiano sei veramente un disastro! Facevamo prima a tradurcelo da soli- Eslamò il ragazzo con i capelli castani .
-Dai Kellan non essere così duro-Disse il secondo ragazzo con i capelli rossicci e castani.
-Rob non preoccuparti stavo scherzando- Esclamò l'altro di rimando.
-Ragazzi non voglio interrompere la vostra IMPORTANTISSIMA discussione ma che ne dite di questo appartamento?- Disse il terzo ragazzo , il più piccolo dei tre , indicando il giornale.
-Per me va bene Taylor, però la prendo io quella matrimoniale. Poi compreremo altri tre letti matrimoniali quando saremo là! Così potrete accogliere qualche bella ragazza italiana anche voi.- Disse Kellan ridendo.
Robert gli tirò una sberla sulla nuca ridendo alla sua battuta.Poi si voltò verso Charlie.
-Chiama e sentiamo se è disponibile anche domani!-
-Ok dai dettami il numero.-Charlie prese il cellulare e compose il numero.Poi si alzò dal divano per parlare con più calma visto che i tre ragazzi continuavano a parlare e a picchiarsi tra di loro. Aspetto due squilli e poi qualcuno all'altro capo del telefono rispose.
-Salve signora per caso parla inglese?- Chiese con un italiano biascicato e orribile.
-Grazie al cielo. Scusi ma sa l'italiano è difficile da imparare. Chiamavo per l'appartamento , è ancora disponibile?..ok ok e possiamo venire già domani?- Aspetto un paio di secondi e poi felice continuò sempre in inglese.
-Ok allora ci vediamo domani e le darò i soldi per il primo mese di affitto. Arriveremo verso mezzogiorno va bene? Ok allora ci vediamo domani, arrivederci.- Chiuse il telefono e tornò dai tre ragazzi.
-Allora ?- Chiesero insieme.
-Allora domani si va in italia!!- Disse ulrando e saltandogli addosso sul divano. Iniziò una sottospecie di lotta e alla fine si sedettoro tutti sul divano per organizzare il tutto. Charlie espose il suo piano.
-Allora domani partiamo quindi tu Robert chiama e prenota per i biglietti per verona. Tu Taylor vai in banca e apri un conto in ITalia e mettici dentro almeno 8.000 euro quindi facciamo 2.000 a testa ok? Mi raccomando devi cambiare le sterline in euro se no la non avremo neanche un soldo. Io chiamo i vostri genitori visto che l'adulto qui sono io . Domani a quest'ora saremo nel nostro nuovo appartamento a Verona. Ci vuole proprio una bella vacanza per staccare dal lavoro. Almeno i tre mesi estivi ci stiamo ! Poi vedremo.- Disse guardando ognuno dei tre ragazzi che sorridevano.
 Si Charlie era il più grande ed era l'unico che sapesse qualcosa di Italiano, gli altri tre attori parlavano solo inglese e non ne capivano niente. Diciamo che si era unito al gruppo per quello. Non poteva lasciarli andare allo sbando in Italia senza che conoscessero la lingua. Volevano andare in Italia per riposarsi dalle continue fan che li perseguitavano e volevano passare un'estate a riposarsi e a passere in incognito. Si i tre scalmanati con cui andava in vacanza erano Edward Cullen , Emmet Cullen e Jacob Black e ogni ragazzina li perseguitava urlando di morderla o di avere l'imprinting. Volevano staccare da tutto, per quello avevano scelto quel quartiere tranquillo e vicino al centro di Verona. Avrebbero visitato la bella Verona , la città dell'amore da quel che dicevano in giro. Improvvisamente Kellan si alzo e guardò i tre negli occhi.
-Scusate ma io che faccio nel frattempo?- I tre lo guardarono e scoppiarono a ridere.
Robert si alzò e poggiando una mano sulla spalla dell'amico sorrise.
-Tu è meglio che vai solo a prepararti la borsa. Se no chissa che combini!!- Scoppiarono in una risata e i quattro ragazzi iniziarono a prepararsi.

***


LONTANO DA LONDRA.
IN UN APPARTAMENTO IN BORGO ROMA

-
Chi era mamma?- Chiesi affacciandomi in cucina. L'avevo sentita parlare inglese e da quello che avevo sentito avevano chiamato per la casa.
-Niente Chiara. Erano solo dei ragazzi inglesi che hanno chiamato per l'ex appartamento della nonna.- Disse mia mamma Elisabetta, più semplicemente Betty, mentre sorrideva raggiante. E' si! Da quando mia nonna se ne era andata mia mamma e le sue due sorelle cercavano di tenerla in affitto il più possibile.
-In quanti sono?- Chiesi sedendomi su una sedia in cucina. Era una cucina piccola con un mobile a tutta parete sulla sinistra , che comprendeva lavastoviglie, dispensa e varie mensole per pentole e piatti, oltre ovviamente a un lavandino e an un fornello a quattro fuochi.Dietro la porta c'era un frigo con sopra una televisione e davanti invece c'era un tavolo per quattro persone. Di solito mangiavamo lì ma se avevamo ospiti andavamo nel tavolo in sala che si poteva aprire e diventare  da dieci persone. In cucina inoltre c'era una finestra che dava sulla nostra piccola veranda in cui c'era un frizer e un tavolino circolare con due sedie.
-Quindi l'appartamento lo avete affittato?-Chiesi curiosa di vedere chi erano i nostri nuovi vicini, gli ultimi erano una famiglia di 5 persone provenienti dalla Sicilia.
-Si lo hanno già affittato per un mese intero e domani arrivano. Va a chiamare tutti che gli avvertiamo.
-Ok li chiamo ora prima che vadano a letto- Dissi guardando l'orologio e vedendo che erano già le nove e mezza.
Mi alzai e uscii sul nostro pianerottolo, suonai alla porta alla mia sinistra e poi in quella in fondo, vicino all'ascensore, alla mia destra. Le porte si aprirono contemporaneamente e io dissi alle due persone di far venire tutti in casa nostra per una sottospecie di riunione familiare. tornai in casa e lasciai la porta d'entrata aperta.
Ebbene si!
Eravamo una famiglia che abitava tutta sullo stesso pianerottolo in tre case diverse. Le persone che legavano questa famiglia erano mia mamma e le sue due sorelle. Ognuna delle tre poi aveva un marito e due figli, quindi eravamo una famiglia veramente numerosa.
Aspettai che tutti si sistemassero sul divano in sala e sulle sedie varie. Alcuni dovettero persino sedersi per terra. Guardai la mia famiglia e feci un quadro generale dei miei parenti.
La sorella più grande era la Cristina sposata con mio zio Stefano, avevano due figli maschi. Federico che era come me dell'88 e Leonardo che era del 92. Poi c'era mia mamma Betty sposata con mio papà Sergio che avevano dato alla luce mio fratello Riccardo che era dell'84 e io (Chiara) che ero dell'88 come mio cugino Federico. La terza e ultima sorella poi, la Roberta, era sposata con mio zio Zè e avevano anche loro due figli. Mio cugino Giacomo che era il più piccolo di tutti visto che era del 96 e la mia cuginetta e una delle mie migliori amiche Giulia che era del 92. Si ! Si poteva veramente dire che eravamo una famiglia numerosa.
Li guardavo tutti , erano tutti presi nei loro discorsi sul perchè di questa piccola , scuasate, ENORME riunione familiare quando mia mamma entrò in sala e si mise in piedi davanti a tutti. Calò un silenzio carico di curiosità e di domande.
-Allora volevo dirvi che domani arriveranno quattro ragazzi per l'appartamento di là dalla nonna e vorrei che nessuno facesse le sue solite figure da famiglia pazza e scatenata Ok?- Tutti annuirono e lei continuò.
-Vengono domani a mezzogiorno, quindi chiederei a te Roby di accoglierli e mostrargli la casa ti va bene o hai da fare?-Chiese guardando mia zia.
-No non ho nessun impegno, però mi devi dare le chiavi perchè hai ancora il mio doppione.- Disse lei di rimando.
-Ok dopo te le do. E questa è fatta.-Sospirò e poi continuò.
-Voglio dirvi che sono quattro ragazzi inglesi perciò spero che lezioni che voi sei avete preso gli anni passati vi serviranno a qualcosa. - Disse indicando me e gli altri miei quattro cugini oltre a mio fratello. Poi indicò me e mia cugina Giulia.
-E voi due vi prego non provate a flirtare con loro perchè sono troppo grandi!-Disse severa osservandoci. Io mi voltai verso la Giulia per sussurargli all'orecchio.
-Vedremo come sono e poi vediamo. E poi tu sei gia innamorata di Taylor!Quindi avrò ampia scelta- Dissi sorridendo e lei mi guardò offesa.
-Se non ricordo male non eri tu quella innamorata di Kellan?- Io spalancai la bocca e tutte due scoppiammo a ridere ancora sotto lo sguardo severo di mia madre.
-Lo stesso vale per la vostra amica Lucia!- Annunciò lei ancora severa.
E' si ! Eravamo un trie di pazze, io la Lucia e la Giulia. La Lucia era la miglior amica della Giulia visto che avevano un anno di differenza e i loro fratelli (e come voleva il destino tutti e due di nome Giacomo) erano in classe insieme. Lei veniva spesso a casa nostra così alla fine legammo molto tutte e tre.Lei viveva due o tre vie più in là di noi quindi ci vedavamo spesso. Aveva 18 anni visto che era del 91 e frequentava la 5 superiore. Anche se ormai mancava solo una settimana all'inizio dell'estate.
-Ok glielo diremo- Rispondemmo in coro noi due sorridendo ancora.
-Ok allora domani cerchiamo di essere una famiglia normale, almeno per il primo giorno.- Esclamò in fine  facendo ridere tutti. Lei si unii alla risata indicando poi mio cugino Federico -E tu Fede cerca di non farti più trovare in mutande nel pianerottolo, che hai già fatto scappare una delle nostre affittuarie l'anno scorso.- Ricominciammo a ridere e pian piano ognuno tornò nella propria casa. Io e mia cugina andammo in camera mia e iniziammo a organizzarci per domani.
-Allora domani alle 2 suoniamo al campanello per chiedergli dello zucchero così vediamo chi sono questi quattro ragazzi e vediamo anche come sono! Chiamo anche la Lucia ok?-Chiese mia cugina con uno sguardo misto tra il maligno e il diabolico.
-Si chiamala così mangiamo a casa mia. Ma a che ti serve lo zucchero alle 2? Non sarebbe meglio chiedere del sale visto che è anche ora di pranzo!- Risposi sorridendo per la sua espressione pensierosa.
-Si hai ragione Chiara. Be io vado ad avvertire la Lucia e poi vado a nanna! Allora ci vediamo domani alle 1 a casa tua! Buon ultimo lunedì di lezione universitaria!- la baciai sulla guancia e andai a lavarmi i denti per poi andare a letto. Frequentavo l'università enologica di Verona e questa era l'ultima settimana di università visto che finivamo come le superiori  e le medie dei miei cugini l'8 giugno 2009. Ero già al secondo anno di università anche se in realtà dovevo essere al terzo. Diciamo che dopo la quinta superiore ho deciso di prendermi un anno di riflessione per il mio futuro.
Ok lo confesso mi sono presa un anno sabbatico per divertirmi e sfogarmi prima di ributtarmi a capofitto nello studio. Ero single e mi godevo la vita.
Andai in bagno per vedere se avevo dimenticato qualcosa e già che c'ero mi guardai allo specchio.
Ero alta 1 e 70 , avevo i capelli come al solito mossi di un castano chiaro e con alcune ciocche quasi bionde, avevo gli occhi verde chiaro e delle labbra carnose. Ero snella e alta il che mi aiutava con i ragazzi anche se attirava quelli sbagliati perchè non mi piacevano mai. Avevo una canottiera  che usavo come pigiama  e risi per come ero buffa. Andai in camera e prima di andare a dormire pensai come al solito a Kellan. Eh si, io e mia cugina eravamo fan di twilight e anche se eravamo grandi avevamo un debole per quegli attori. Io avevo un debole per Kella visto che come io desideravo era un ragazzo alto e con grandi spalle e poi aveva un'aria simpatica. Mia cugina invece era pazza di Taylor che era un suo coetaneo. Mi addormentai persa in questi pensieri sperando con tutto il cuore di incontrarli  anche se sapevo che era impossibile, ma forse chissà un giorno... Tutto divenne buio e io sprofondai nel mondo dei sogni!

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Capitolo 2
*** Ascensore e pianerottolo!!! ***





Ciao ragazze/i spero vi piaccia questo capitolo. Mi è sembrato un pò cortino ma fa lo stesso mi rifarò nel prossimo. Scusate i continui cambi di caratteri ma devo trovare quello giusto. A proposito sapreste darmi un consiglio a questo proposito. Continuando sulla storia volevo ringraziare chi gia solo al primo capitolo mi ha messo tra i preferiti o tra le seguite. E volevo dire anche a quella matta di Alice_Cassedy  alias mia cugina Giulia che ogni tanto penso veramente di avere una penna attaccata al cervello mentre sogno perchè anche ieri sera mi è venuta in mente una scena che potrei inserire in questa storia e devo confessare che l'ho scritta alle 1!!!!! Ogni tanto mi spavento anche io. Comunque buona lettura e come al solito recensite .....

Kiss Kiss Chiara






Era già passata una settimana e ne io ne mia cugina Giulia eravamo riuscite a vedere i nuovi vicini. O erano fuori o era troppo tardi per disturbarli con una banele scusa solo per vederli. Ero in classe e mancavano solo cinque minuti alle 13:00. Ancora cinque minuti e avrei finito l'università anche per quest'anno. Nessuno prestava attenzione al docente, gli occhi di tutti erano fissati su quell'orologio maledetto che sembrava si fosse fermato da quanto lo osservavamo. Il mio cellulare prese a vibrare e lo tirai fuori dalla tasca per vedere chi era.

"Ci troviamo in stazione io, te e la Lucy? Aspettaci che festeggiamo la fine della scuola. Kiss"

Le risposi che l'avrei aspettata al nostro marciapiede in stazione e quando inviai il messaggio suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni. Tutti si alzarono felici incamminandosi all'uscita rivolgendosi già i primi saluti quando qualcuno mi chiamò.
-Ehi Chiara andiamo dai!- Una ragazza con i capelli bruni e corti fino alle spalle mi aspettava sulla porta della classe. Aveva un corpo snello e molto femminile. Era alta almeno 1 e 74 e mi superava di altezza . La riconobbi solo quando incontrai i suoi occhi color nocciola. Non l'avevo riconosciuta con quel nuovo taglio. Era una delle mie amiche più fidate, la Maria Lucia o Mary per le amiche. Ci conoscevamo dalle superiori, eravamo in classe insieme con la Nicole e la Licia. Eravamo quattro amiche inseparabili ma quando finimmo gli studi superiori ci dividemmo e le uniche a rimanere in contatto eravamo io lei visto che frequentavamo la stessa università anche se in corsi diversi.
-Mary ma sei tu?- Lei entrò in classe e fece una giravolta su se stessa per farsi guardare meglio.
-Chiara ti piace il nuovo taglio?-
-Mary stai benissimo pensa che non ti avevo neanche riconosciuta.- Si mise a ridere e insieme uscimmo salutando la scuola che avremmo rivisto solo per gli esami di settembre.
Eravamo quasi arrivate in stazione quando la mia amica mi raccontò che quell'estate sarebbe andata giù in Sicilia per tutto il periodo di vacanza. Ci rimasi male perchè avevo già organizzato qualche giorno in vacanza con lei.
-Ecco c'è il mio autobus.-Disse la Mary .
-Buone vacanze allora! Fatti sentire ogni tanto.- Dissi sorridendo. Ci salutammo e io andai verso il mio marciapiede. Appena arrivai sentii le urla di due ragazze e appena mi voltai le riconobbi mentre venivano verso di me.
-Chiara è finita. Niente più professori, interrogazioni e verifiche. Basta!! Niente di niente - Giulia era molto felice per la fine della scuola e a quanto pare voleva farlo sapere a tutta la stazione visto che urlava. A fianco di mia cugina c'era la Lucia che mi accorsi subito che non era felice come noi due per la fine delle lezioni.
-Lucy che hai?- Le chiesi pensando subito che quell'anno aveva gli esami di quinta superiore.
-Paura per gli esami-Confessò abbassando lo sguardo.
-E dai Lu non puoi essere così paurosa e poi oggi dobbiamo solo essere felici. E poi pensa che non dovrai più vedere quella scema della tua prof di inglese, la Salvagno?- Imitai la sua professoressa e tutte e tre scoppiammo a ridere per poi iniziare a urlare a tutti che la scuola era finita. Quando arrivò il nostro autobus salimmo e ricominciando a ridere ci mettemmo a urlare come matte. Ovviamente tutti si girarono per vedere chi erano quelle pazze. La Lucia si fermò improvvisamente e noi la guardammo preoccupate per la sua faccia  concentrata.
-Lucy che hai stai male- chiesi avvicinandomi a lei.
-No ma mi sono scordata di chiedervi se avete visto i vostri vicini finalmente?-Sbuffai e alzai gli occhi al cielo. Da quando aveva saputo dei nuovi ragazzi nell'appartamento in affitto non vedeva l'ora di incontrarli e ogni giorno chiedeva se li avevamo visti. Chissà perchè infatti mangiavamo sempre in tre in casa.
-No non ancora ma va be c'è tutta l'estate!!-La Lucia si demoralizzò un pò ma poi ricominciammo a ridere come prima.
-Vi fermate da me a mangiare?- Chiesi a quelle due pazze.
-Si per me va bene tanto non abitiamo distanti- Disse Giulia ridendo da sola per la sua battuta. Allora guardai la Lucia che era l'unica che abitava un pò più distante.
-Si anche per me va bene.- Detto questo scendemmo alla nostra fermata e ci incamminammo nella nostra via cieca.
Continuavamo a ridere come matte e a fare facce cretine per imitare i vari professori che avevamo. Entrammo nel condominio e prima di salire sull'ascensore la Lucia accese il suo telefonino .

INTANTO SUL PIANEROTTOLO ALL'ULTIMO PIANO...

-Certo che se ogni volta che devi portare fuori il tuo cane Rob dobbiamo venire anche io e Taylor solo per paura che qualcuno ti riconosca siamo messi male. Questa non è una vacanza, è un carcere!!!-
-Ma stai zitto Kellan e apri la porta- Presi le chiavi dalla tasca e prima di aprire la porta sentii un rumore provenire dall'ascensore.
-E adesso che c'è Kellan- chiese Taylor ma lo fermai facendogli segno di stare in silenzio e di ascoltare.
Si sentii una musica come quelle da discoteca e delle voci di ragazze che urlavano, ma chi cavolo era? Avevo ancora le chiavi in mano quando le porte dell'ascensore si aprirono e..

"O mio dio e queste ragazze chi sono?"

Non ero l'unico che lo pensava a quanto pareva visto che sia io, che Robert e Taylor fissavamo quelle ragazze. Stavano ballando appiccicate l'una all'altra ridendo e urlando continuamente che era finita la scuola. Si strusciavano l'una contro l'altra e mi vennero in mente tanti di quei pensieri che è meglio che non dica. Senza pensare io e gli altri due miei amici rimanemmo a bocca aperta e le chiavi mi caddero di mano.
Un suono, le chiavi che cadono per terra e di colpo quelle ragazze si fermano per voltarsi verso di noi e irrigidirsi completamente.

TORNANDO A CHIARA...

-Ragazze guardate cosa ho scaricato sul mio cellulare- La Lucia ci mostro il cellulare e dopo un pò di secondi che schiacciava i tasti parte la canzone che avevamo sentito una volta in discoteca. Iniziammo subito a ballare e a ridere entrando poi in ascensore.
-E' fi-ni-ta!!!- urlo la Giulia andando a tempo con la canzone.
Io mi attaccai subito alla sua canzone urlando come una pazza
-E' FINITAAAAAAAA!!- Ricominciammo a ridere mentre le porte dell'ascensore si aprirono.
Continuammo a ballare sul pianerottolo tanto era di famiglia. Per scherzare iniziammo a strusciarci e a far finta di accarezzarci da innamorate continuando contemporaneamente a urlare il nuovo motto del nostro trio.
-E' finita iuuupppppppiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!-
Un rumore di chiavi che cadono per terra. Improvviso e inaspettato.

"Cos'è stato?"

Mi volto per vedere chi era e improvvisamente vedo tre ragazzi. Ma non tre ragazzi qualunque sono loro. I nostri idoli. Mi giro a vedere le mie due amiche e vedo che anche loro li hanno riconosciuti.
"Ma che ci fanno loro tre a Verona. E' impossibile, è un sogno. Ora mi sveglio e torna tutto come prima"
Erano proprio Kellan , Taylor e Robert. Erano i nostri attori preferiti, certo avevano cappelli e occhiali per non farsi riconoscere ma le braccia forti come anche le spalle di Kellan le avrei riconosciute dappertutto.
Eravamo fermi tutti e sei e solo allora notai che le chiavi erano cadute di mano a Kellan e tutti e tre avevano la bocca semiaperta.

"Oddio hanno visto il nostro balletto. Che vergogna. Dobbiamo uscire assolutamente da questa situazione!"

Mi riscossi dai miei pensieri e prendendo per il polso la Lucia e la Giulia che li stavano fissando adoranti, gli passai davanti per andare alla porta alla loro destra. Quei tre seguirono i nostri movimenti e quando tirai fori le chiavi per l'agitazione mi caddero. Feci per abbassarmi ma una mano le prese prima di me per pormele. Era Kellan. Dio quanto era alto. Gli altri due avevano ancora la bocca semiaperta mentre lui mi sorrideva. Aveva un'espressione mista tra il divertito e il pensieroso. Dopo pochi secondi però si riscosse e mi guardò.
-Ciao. Piaceri di conuscerti. Io soni Kellan- Scoppiai a ridere e tutti mi guardarono male così cercai di trattenermi. Era buffissimo aveva provato a parlare italiano ma non c'era riuscito un gran che . Fortuna che la mia famiglia aveva studiato bene l'inglese così potei parlare la sua lingua rilassando i tre nuovi vicini.
-Ciao io sono Chiara e loro sono Lucia e Giulia.- Dissi indicando le mie amiche. Lui parve un pò sorpreso di sentirmi parlare inglese ma poi mi sorrise felice di non dover più provare a parlare italiano.
-Questi invece sono Robert e Taylor. Allora parli inglese?- Mi porse le chiavi e prendendole gli sfiorai la mano. Non seppi perchè ma una scarica elettrica mi attraversò tutta la schiena facendomi rallentare i movimenti per gustarmela. Conscia di quello che stavo facendo allontanai subito la mia mano dalla sua e aprii la porta.
-Si. Be buon appetito. -Presi le mie amiche e le buttai in casa per poi rivolgergli un ultimo sorriso. Lui ricambiò prima di rispondere.
-Anche a te. Spero di rivedervi.- Chiusi la porta e tesi l'orecchio per sentire poco dopo la loro porta di casa chiudersi. Guardai le mie amiche che scrivevano su un foglio che avevano recuperato nel frattempo. Lessi e feci di si con la testa.

"Non parlare se no da di la ci sentono. Quelli erano davvero i tre attori strafighi di Twilight?E sono i nostri nuovi vicini?"

Iniziammo a esultare a bassa voce ridendo in un abbraccio a tre. Avevamo appena conosciuto Kellan , Robert e Taylor e Kellan aveva detto che voleva rivederci. Non potevo crederci. Ci staccammo da quell'abbraccio e quelle mie due pazze amiche mi fecero segno di avicinarsi al muro. Accostammo l'orecchio sul muro per poter sentire quello che dicevano nell'altro appartamento, magari avrebbero detto qualcosa su di noi. Ma a me interessava soprattutto quello che diceva Kellan. Tendemmo l'udito al massimo ma ...
...Niente, nessun suono....

NELL'ALTRO APPARTAMENTO...

Poggiai subito le chiavi nel cestino e vedendo quei due ancora persi nella visione di poco prima delle tre ragazze gli riscossi facendogli segno di stare in silenzio e avvicinarsi al muro. Capirono subito cosa volevo fare. Volevo sentire se sapevano chi eravamo e se come le altre fan urlavano felici come delle matte solo per averci visto. Volevo soprattutto sapere cosa pensava e diceva Chiara di quello che era appena successo. Tutti e tre appoggiammo l'orecchio alla parete per sentire i loro discorsi ma 
... Niente, nessun suono...

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Capitolo 3
*** Toby noooo!!!!! ***


CApitolo 3


Niente, nessun rumore... Solo silenzio!!!
 Era questo quello che sentivamo io, la Giulia e la Lucia ogni volta che avvicinavamo l'orecchio alla parete fredda del muro. Era passato un giorno e oggi era il primo giorno di vacanza estiva, il 9 giugno 2009, bella data ! E nonstante questo noi eravamo a casa nella speranza di rivederli. Ormai erano le undici di mattina e sicuramente si erano svegliati quindi il silenzio nell'altro appartamento indicava solo che erano fuori casa. Ero completamente persa nei miei ragionamenti che quando suonarono alla porta sussultai  dallo spavento. Ero sola in casa visto che mio fratello dormiva da un amico per poi  passare la domenica lì,mentre i miei genitori erano usciti a fare colazione insieme per poi andare dalle mie nonne a salutarle. Mi avevano lasciato un biglietto, per spiegarmi dove erano, sul tavolo in cucina. Scontenta e un po' assonnata andai ad aprire trovandomi davanti la Lucia e la Giulia completamente vestite mentre io ero ancora in pigiama.
-Ciao ragazze. Come mai qui?- Entrammo in casa andando subito in camera mia così potevo vestirmi mentre parlavamo.
-Mi è venuta in mente un'idea geniale!- Disse la Giulia con una voce che di solito usava per piani malefici.
-Sentiamo- Dissi sapendo già che riguardava i nostri nuovi vicini.
-Allora visto che non li abbiamo piu visti, per non stare chiuse in casa tutto il giorno ho pensato di  andare a fare un giro con Toby-Disse la Lucia spiegando il piano che avevano elaborato. Mi misi le scarpe e mi sedetti sulla sedia della scrivania per vedere meglio quelle due pazze sedute sul mio letto.
-Tu vuoi prendere Toby?Sei pazza!!!- Mia cugina era veramente pazza,voleva portare fuori il cane di mia zia Cristina sapendo benissimo che era difficilissimo tenerlo buono.
-E dai Chiara ho già chiesto a nostra zia e ha detto che va bene- Disse quasi implorandomi con lo sguardo.
-Ti prego Chiara voglio vedere Robert!- Disse la Lucia mentre la Giulia aggiunse.
-E io voglio vedere Taylor-
-Ok ma andiamo solo dietro il benzinaio che c'è il parco apposta per i cani,così teniamo libero quel demonio di cane-
-Bene!!Fantastico!!!!Allora andiamo, ho già Toby con il guinzaglio a casa mia- Lo sapevo.Mia cugina è una pazza!
-Prendo le chiavi e arrivo,tu prendi Toby!- Uscimmo di casa e prendemmo le scale,era da ieri che nessuna di noi tre usava l'ascensore.Ci avviammo verso il parco,ci volevano cinque minuti a piedi per arrivare che utilizzammo tutti per parlare tenendo in tre il guinzaglio visto che Toby ci strattonava da una parte all'altra.
-Beh!!Confesso che ieri mi sono riletta Twilight. E devo dire che ora è molto più bello!!-Io e la Giulia guardammo la Lucia e scoppiammo a ridere sapendo che tutte e tre avevamo fatto la stessa cosa.
-Bè ma hai visto i capelli di Robert?- Disse la Lucia rimanendo a fissare la strada pensandoci.
-Bè e il viso di Taylor?- Aggiunse la Giulia fissando anche lei la strada. Mi unii subito anche io.
-Quanto è bello Kellan?-  Sospirammo tutte e tre mettendoci a ridere. Appena girammo l'angolo Toby iniziò a tirare per correre al suo parco preferito. Dovemmo tirare con forza tutte e tre per arrivare sane e salve al cancello. Lo aprimmo e chiudendocelo poi alle spalle liberammo Toby che corse subito per il piccolo parco. Tutte e tre ci guardammo ridendo per quella piccola situazione. Alzammo lo sguardo contemporaneamente per andarci poi a sedere sulla nostra panchina quando il mio cuore perse molti battiti. Andai quasi in iperventilazione. Lì davanti a noi c'erano Kellan, Robert e Taylor. Kellan mi si avvicinò mentre gli altri due si alzavano dalla panchina.
-Ciao Chiara come stai?- Mi sorrise e io a mia volta sorrisi come un'ebete.
-Ciao. Bene e te?-Riuscii a spiaccicare solo poche parole.
-Bene bene. Parlano anche loro inglese?-  Non riuscivo a pensare sotto quello sguardo indescrivibile. Per fortuna mia cugina intervenne prendendomi a braccietto.
-Si. Sia io che la Lucia. Possiamo sederci?-Indicò la panchina sorridendo a Kellan e poi a Taylor che ricambiò rispondendo per loro.
-Certo sedetevi- La Lucia si sedette senza dire niente troppo presa da Robert che stava ancora mangiandoselo con gli occhi. Si sedette anche la Giulia. Stavo per sedrmi a mia volta quando Kellan occupò l'ultimo posto. Robert e Taylor lo guardarono con rimprovero.
-Che c'è?Non voglio stare in piedi- Disse per spiegarsi e io rimasi in piedi un po' sorpresa quando Kellan voltandosi mi sorrise. Il mio cuore perse un'altro battito.
-Se vuoi puoi sederti qui!- Diventai completamente rossa, me ne accorsi perchè Kellan sorrise colpevole indicandomi ancora le sue gambe. Dovevo essere me stessa e buttare via quel mio imbarazzo. Mi avicinai e mi sedetti sulle sue gambe sorridendo felice alle mie amiche. Robert e Taylor si riscossero e guardandosi sorrisero.
-Anche noi vogliamo sederci- Si avvicinarono e Taylor si sedette sullo schienale della panchina dietro a mia cugina Giulia e Robert fece sedere,dall'altro lato della panchina, la Lucia sulle sue gambe.
-Bè raccontateci di voi!- Disse Kellan sorridendomi.
-Credo che ormai abbiate capito che siamo una famiglia che abita in tre case sullo stesso pianerottolo! Lei..- Dissi indicando la Giulia -è la più piccola di noi tre ed è mia cugina mentre io sono la più grande.- I tre assunsero contemporaneamente un'aspressione pensierosa. Robert allora si riscosse presentando i dubbi di tutti e tre.
-E tu quindi chi sei?Non sei di famiglia?-Indicò la Lucia che era seduta sulle sue gambe.
-No io sono un'amica di famiglia. La mia famiglia va sempre in vacanza con la loro quindi ci conosciamo!- Disse indicandoci a sua volta.
-Che casino!! Ma come mai parlate inglese tutte e tre?- Chiese Taylor . Noi ci guardammo e scoppiammo a ridere sotto lo sguardo curioso dei tre ragazzi. Avevamo preso lezioni insieme con Buster, un inglese, per ben quattro anni e avevano dato i loro frutti. Scoppiammo a ridere ripensando a quei pomeriggi con lui. Io riuscii a riprendermi da quelle risate per spiegargli.
-Abbiamo preso lezioni insieme per quattro anni.- Lui fece di si con la testa pensieroso . Poi mi venne in mente che non sapevamo niente di loro. Certo , sapevamo chi erano, ma non sapevamo il motivo della loro visita o altre cose che di certo su internet non trovi. Mi voltai verso Kellan che intanto mi osservava sorridendo.
-E voi come mai siete qui in Italia ?- Vidi che tutti e tre sbuffarono agitandosi un po sul posto. Kellan dopo un po mi rispose.
-Volevamo fare una pausa dalle fan sfegatate e dagli obiettivi fotografici. Non potevamo neanche andare in citta tranquillamente, ogni volta dovevamo portarci i bodyguard o travestirci per non farci riconoscere.- Sorrisi notando il loro abbigliamento e indicando i suoi vestiti scoppiai a ridere seguita subito dopo dalle mie due amiche che avevano capito subito cosa volevo dire.
-E secondo voi così non vi riconoscono?- Disse la Giulia indicando i vestiti di Taylor alle sue spalle. I tre si guardarono un attimo per poi unirsi alle nostre risate.
-Si forse avete ragione- Disse poi Robert. Neanche farlo apposta Toby arrivo appoggiando il suo muso sulla mia mano aperta. Era proprio un guasta feste quel cane, anche se dovevo ammettere che era anche grazie a lui se eravamo li.
-Ma quanto sei bello! Sei il cane più tenero e più dolce che ci sia. Piu di questi tre ragazzi super fighi.- Dissi in italiano accarezzandolo e indicando Kellan alle mie spalle. La Giulia e la Lucia sorrisero abbassando lo sguardo.
-Ehi ci prendi in giro in italiano? Perchè quando ci hai indicato dopo aver parlato in italiano loro due si sono messe a ridere?- Mi chiese Kellan facendomi così voltare. Lo sguardo di Robert , di Taylor e il suo erano tutti puntati su di me mentre le mie due amiche sorridevano ancora con lo sguardo verso il terreno ai loro piedi.
-Niente niente. Non dicevo niente!- Non feci neanche in tempo a finire in inglese che quel matto di Kellan mi sollevo da terra tenendomi in braccio.
- Mettimi giù- Dissi cercando di scendere ma lui mi teneva stretta a se.
- Non ti mollo finche non mi dici cosa hai detto!Anzi ragazzi..-Robert e Taylor presero a loro volta le mie amiche in braccio iniziandogli a fare il solletico. Kellan mi guardo negli occhi per poi aggiungere con tono deciso.
-Non smettiamo di fargli il solletico se non ce lo dici.- Sorrise vedendo che ci stavo riflettendo quando la Lucia mi aiuto.
-Chiara inventati una scusa qualunque- Disse in italiano in modo che loro non potessero capire. Robert le stava ancora facendo il solletico e non accennava a smetterla.Cosa potevo inventarmi? Ah ecco trovato...
-Ok gli ho ricordato del nostro balletto molto imbarazzante e stupido di ieri.- Robert e Taylor smisero di fare il solletico alle mie amiche mettendole a terra poco dopo.Lo stesso fece Kellan guardando poi da altre parti per evitare il mio sguardo. Taylor allora intervenne , anche lui con sguardo rivolto altrove.
-Be non era male.- Noi tre diventammo tutte rosse , almeno vidi la Lucia e la Giulia diventare rosse ma conoscendomi lo ero anche io.
-Grazie. - Cadde un piccolo momento di silenzio in cui ognuno ripensava al giorno precedente. La Lucia fu la prima a parlare.
-Be io devo andare a casa- Io e la Giulia la guardammo un po sorprese, in fondo non ci aveva detto niente.
-Dove vai?- Le chiesi in italiano.
-Voglio vedere se Robert mi accompagna , in fondo non si sa mai! Non sorridete e non fate niente se no questi riprendono a farci il solletico.- Disse con voce normale.
-Anche io voglio provare con Taylor.- Dichiaro poi la Giulia.
-Grazie
così se non vi seguono io rimango con loro tre da sola e anche con Toby- Loro due mi guardarono imploranti.- Ok ok - Continuai sempre in italiano.

-Ragazze potete parlare inglese?- Ecco! Kellan era sempre curioso. Bè non gli si poteva dare torto.
-Io vado allora- Disse la Lucia ricominciando a parlare inglese.
-Come? Di già?- Chiese Robert. Bè forse l'idea della Lucia non era tanto male.
-Si devo andare a casa- Disse sorridendoci.
-Ok ciao Lucia. Buona camminata.-Robert parve un pò deluso ma si illumino subito di felicità quando gli venne in mente quello che noi avevamo già programmato.
-Lucia ti dispiace se ti accompagno?-
-Certo che no Robert. Ragazze ci vediamo domani.- Ci salutò avvicinandoci e sossurandoci all'orecchio che l'indomani ci avrebbe raccontato. Intanto Robert andò dai suoi due amici chiedendogli di dirlo a Charlie.
-Ciao - Li salutammo per poi risederci sulla panchina . Io e la Giulia eravamo in mezzo mentre ai lati c'erano Taylor e Kellan. Parlammo un pò e mentre loro due erano distratti feci l'occhiolino a mia cugina per dirgli che poteva proseguire anche lei con il piano.
La Giulia si alzo e noi la guardammo un po sorpresi. Bè io ovviamente finsi.
-Io vado a casa non posso stare oltre. Chiara rimani ancora un pò con Toby. Ci vediamo a casa caso mai.-Disse con un tono di voce un po teso.Mi alzai per salutarla mentre Taylor parlottava qualcosa a Kellan nell'orecchio.
-Giulia ti dispiace se ti accompagno?- Lei fece cenno di no e insieme si avviarono fuori dal parco. Mi sedetti sulla panchina e tirai un sospiro di sollievo. Il piano era riuscito. Improvvisamente mi sentii osservata e quando voltai lo sguardo mi ritrovai i due occhi azzurri di Kellan scrutarmi curiosi. 
- Di la verità !- Disse scrutandomi attentamente. Mi si mozzava il fiato ad essere osservata in quella maniera.
-Quale verita?- Chiesi dopo un po di secondi in cui faticai a far ripartire il mio cervello.
-Scommetto che la Lucia aveva gia programmato tutto. E questo vale anche per tua cugina Giulia.- Cavoli aveva capito tutto . Non potevo fingere, sarebbe stato inutile. Sospirai rilassandomi sempre sotto il suo sguardo.
-Si lo ammetto lo avevano programmato. Ma io non ho pensato di dover portare a casa da sola Toby. Insomma di solito per tenerlo calmo siamo in tre.-Dissi guardando Toby giocare con Patty il cane di Robert. Ecco non ci avevo proprio pensato a questo grosso problema.
-Bè almeno siamo soli!!!- Mi voltai e mi ritrovai a dover ricordarmi di respirare a causa del sorriso mozzafiato che mi faceva Kellan guardandomi.

ECCO UN'ALTRA COSA A CUI NON AVEVO PENSATO!!!!!!

 


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Capitolo 4
*** Camerieri arroganti???? ***



VERSO CASA DELLA LUCIA
ROBERT E LUCIA


Ero felice,il mio piano aveva funzionato,Robertr mi stava accompagnando a casa.
-Ciao-dissimo insieme salutando per l'ultima volta i miei nuovi amici e le mie amiche.Camminammo un po' in silenzio e per la tensione sospirai.
-Scusami se ti inposto la mia presenza.-Rimasi un attimo sorpresa.
-No ma che dici?Mi fa piacere invece.-Sorridemmo entrambi imbarazzati.Se volevo avvicinarmi a lui dovevo fare in fretta.Ancora pochi minuti e sarei arrivata a casa,non abitavo molto distante dal parco.
-Bè cosa mi racconti di te?-Mi guardò un attimo pensieroso per poi sorridere maliziosamente.
-Bè io sono Edward Cullen quindi....-Lo fermai immediatamente.
-Non mi importa di Edward Cullen!Certo è un bellisimo personaggio del libro,ma tu Robert chi sei?Vorrei sapere qualcosa in più di te!-Si fermò un po' sbalordito dal mio sfogo.
-wow.....bè.....io mio chiamo Robert- disse sorridendo e rimprendendo a camminare per poi aggiungere guardando a terra.
-Kellan ha detto che ce ne siamo andati per fare una pausa dalle fan, ma io volevo scappare completamente da quella vita!- Si fermò un attimo per guardarmi bene come per cercare di capire se poteva fidarsi o meno di me.
-Sputa il rospo- Dissi per spezzare quel silenzio. Lui sorrise per poi farsi immediatamente serio.
-Io me ne sono andato perchè non ce la facevo più! Odio quella situazione. Ogni volta che uscivo di casa ero perseguitato da ragazzine urlanti e giornalisti che qualunque cosa facessi lo spiattellavano su tutti i giornalini di gossip e cinema. E' una cosa insopportabile, lo so che puo sembrare il mondo che tutti vogliono e la vita che tutti vorrebbero ma non è così. Adesso ogni ragazza che incontro non so se sta con me o con Edward Cullen. E' per quello che mi ha stupito quello che hai detto! Insomma non è da tutti- Mi sorrise e io fui colta da una piccola senzazione di tristezza e collera. Come potevano torturare e perseguitare un ragazzo in quella maniera??
-Mi dispiace... Deve essere terribile.-Non potevo dire altro. Solo il pensiero di trovarmi in quella situazione mi rattristava e infuriava.
-Credo che anche i miei amici siano nella mia stessa situazione..Beh... Forse Kellan no- Sorrise tra se e se mentre io lo guardavo cercando di fargli capire che ero curiosa.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne facili-sorrisi preoccupata però per la mia amica. Ormai eravamo davanti a casa mia quindi mi fermai.
-Beh siamo arrivati- Dissi sperando con tutto il cuore che lui prendesse l'iniziativa.
-Bella casa!- Disse indicando la casa alle mie spalle e io gli sorrisi per ringraziarlo. Eravamo in pieno imbarazzo e io non sapevo cosa dire.

NELLA FOLLE MENTE DI ROBERT!!!!

-Beh... Forse Kellan no- Sorrisi ripensando alle varie ragazze che ogni giorno uscivano dal suo camerino del set cinematografico. Mi voltai verso la Lucia che si capiva lontano un miglio che era curiosa del motivo della mia risposta.
-Beh... Diciamo che è un tipo un pò da donne facili- Lei sorrise a sua volta ma non era uno di quei sorrisi che le accendevano il volto facendola risplendere di felicità come mi era gia capitato di vedere ma uno sorriso teso e forzato. Era preoccupata per la sua amica e infondo era comprensibile. Lei si fermò. Eravamo davanti a una casetta bianca a due piani che dava sul suo vicolo cieco. Era una casetta piccola ma molto carina nel complesso, si poteva scorgere solo il davanti della casa in quanto era accostata ad altre case come quelle in fila ai due lati della via. Aveva  due finestre al secondo piano e due al primo da cui si poteva scorgere la cucina.
-Beh siamo arrivati- Disse la Lucia come per attirare la mia attenzione che si era posata sulla casa.
-Bella casa- Lei mi sorrise per ringraziarmi. Dovevo farmi avanti, mi piaceva quella ragazza o come minimo mi interessava. Avevo parlato con lei della mia vita come se fossi sicuro al cento per cento che lei non era una di quelle ragazzine che spifferavano tutto per avere un pò di celebrità. E poi riuscivo a parlarle come se fossi una persona normale e non una star del momento. Basta! Dovevo farmi avanti e abbandonare quel mio imbarazzo. Mentre io riflettevo lei fece come per voltarsi e andare via ma la fermai per un braccio, mollando poi subito la presa.
-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si fermo in attesa della sua risposta. Era da tanto che non mi capitava, le ultime ragazze che avevo avuto erano solo da una notte e basta e con lei invece tutto era diverso . Nell'aria c'era quell'imbarazzo che hanno i ragazzini alla prima cotta che sono insicuri di se. Ecco il mio cuore in quel momento era congelato e solo la sua risposta avrebbe potuto ridestarmi da quello stato.

TORNANDO A LUCIA


-Senti... Ti andrebbe di mangiare con me?- Il mio cuore si fermò per un lungo istante e la mia testa andò completamente in vacanza.

"Robert mi ha appena invitato a pranzo?"


Non ci potevo credere. Lui si dondolava sui piedi aspettando una mia risposta e io mi riscossi facendo un pò ripartire il cervello e il mio cuore che ricominciò a battere all'impazzata.
-Si-Riuscii a dire solo questo. Lui alzo lo sguardo su di me e il mio cervello rischiò di scollegarsi ancora per come mi sorrideva.
-Bene...Ti va di fare oggi? In fondo siamo già fuori!- Io feci segno di si e di aspettare un secondo. Entrai in casa e andai in bagno a sistemarmi un pò per poi andare in camera a prendere la borsa dove infilai anche il cellulare, il portafoglio che era sulla mia scrivania e le chiavi di casa. Stavo per uscire ma tornai in sala per scrivere un biglietto ai miei.

"Mamy, Papy sono fuori con la Chiara e la Giulia torno nel pomeriggio massimo le sei! Baci"


Lo so non dovevo mentirgli ma non potevo dirgli che uscivo con un ragazzo o no??? Tornai fuori e vidi Robert che parlava vivacemente al telefono. Io mi avvicinai a lui senza farmi sentire e quando terminò la conversazione lo feci voltare per la spalla facendolo spaventare per lo spavento.
-Mi hai fatto prendere un colpo!!! Sai che non si va mai alle spalle di un vampiro?- Disse lui con il suo sorriso sghembo. (P.S. Lo so lo so è il solito sorriso ma non si può descrivere in altro modo il sorriso di Robert ormai tutti lo descrivono così !!) Gli sorrisi per poi chiedergli
-Allora dove andiamo?- Lui assunse un espressione al quanto buffa , stava cercando di ricordare qualcosa o almeno così mi pareva.
-Ho visto una pizzeria qui in Borgo Roma ma non ricordo il nome . So solo che ha a che fare con un albero!- Capii immediatamente a quale pizzeria si riferiva e gli ricordai il nome.
-I Glicini?-
-Si proprio quella. Bè madamigella vogliamo andare?- Mi porse il braccio e io risi stando però al suo gioco.
-Certo mounsier!- Ci avviammo a braccietto verso la pizzeria sorridendo.Mi sorse poi un dubbio! Quando ero uscita Robert parlava al telefono e aveva un'espressione triste e un pò da cane bastonato. Chissà chi era all'altro capo del telefono. Magari una qualche ragazza in America o per  qualche amico famoso proveniente da chissà dove. Volevo sapere chi era! Dannata la mia curiosità. Mi voltai decisa a chiedergli chi era quando lo vidi fissarmi.
-Che c'è ho qualcosa di buffo o che non va?- Mi controllai i capelli tastandoli e lui scosse la testa.
-Eri assorta nei tuoi pensieri e chissa su cosa erano perchè sembravi combattuta tra due idee! Quando mi sono voltato ti ho vista concentrata e in questo momento vorrei avere il dono di Edward - Ecco cosa avevo! Non riuscivo mai a celare quello che mi accadeva dentro e tutti i vari pensieri. Abbassai lo sgurdo imbarazzata alla domanda che stavo per fargli, infondo io non avevo nessun diritto a saperlo e non erano fatti miei.
-Be mi chiedevo chi era al telefono che ti ha messo una strana espressione sul volto prima.- Chissà perchè ma i miei piedi mi parvero improvvisamente molto interessanti. Lui rise e mi alzo il mento con la mano libera.
-Era Charlie, il quarto e ultimo del nostro gruppo. Non so se ti è capitato di vederlo!- Io feci cenno di no e lui continuò- Bè lui diciamo che è il più grande di noi e quindi il nostro responsabile per modo di dire. L'ho chiamato per dirgli che non c'ero a pranzo e gli ho spiegato che uscivo con te! Lui... bè mi ha sgridato un pò e poi ha iniziato a dire su anche a Taylor che a quanto pare sta fuori tutto il pomeriggio. Ero solo succube di quella ramanzina- Disse infine sorridendomi. Io non potei fare a meno di pensare che Taylor era con la mia amica e mi si stampò in faccia un nuovo sorriso. Stavolta era Robert a essere curioso e io lo accontentai certo non dopo aver fatto un pò di resistenza.
-Diciamo che era un pò programmato!- Ecco lo avevo detto, ormai sapeva il mio piano anzi forse no visto che era pensieroso e non riusciva a capire.
-Cosa era programmato?- Ecco lo sapevo non aveva capito niente. Dovetti raccogliere tutta la mia buona volonta e coraggio per spiegargli.
-Beh... diciamo che io e le mie amiche ci siamo divise apposta sperando che qualcuno ci seguisse- Il danno era fatto ormai e io abbassai lo sguardo non avendo il coraggio di guardare la sua espressione. Non rispose e non disse niente così lo guardai e lo vidi sorridere maliziosamente. Alzai le spalle come a volerlo incitare a dire qualcosa.
-Allora ?-Chiesi ancora più insistente.
-Niente niente solo che ora capisco quello che dicevi in italiano- Basta dovevo cambiare argomento- Comunque avete fatto bene!!- Continuò e a quel punto ero io a fissarlo sbalordito. Lui fece spallucce e insieme entrammo in pizzeria abbandonando quel discorso.
-Salve- Ci accolse un cameriere molto carino e alto quasi quanto Robert che mi fissava un pò troppo a mio parere. Robert si agito un pò sul posto ecco forse non era solo la mia immaginazione a vedere gli sguardi del cameriere.
-Salve un tavolo per due! Io e la mia compagna dobbiamo festeggiare un anniversario!- Mi voltai verso Robert e lo vidi mentre sorrideva molto teso al cameriere.
-Certo seguitemi!- Il cameriere fissò un attimo Robert e poi ci accompagnò in una stanza della pizzeria a un tavolo per due in mezzo alla stanza.
-Mi scusi non ha un tavolo più appartato , sa vorremmo stare un pò in intimità.- Disse ancora squadrando il cameriere. Io non dissi niente ma mi annotai nel cervello di chiedergli spiegazioni.
-Certo!-Disse il cameriere indicandoci un tavolo in un angolo della sala un po più isolato degli altri. Ci sedemmo e ordinammo velocemente le pizze per far allontanare il cameriere che mi lanciò un ultimo sguardo facendomi poi l'occhiolino prima di tornare all'entrata. Mi voltai immediatamente verso Robert.
-Allora questo è il nostro anniversario?- Chiesi sorridendo con un tono sarcastico.
-Scusa ma quel tizio ti squadrava in una maniera che non sopportavo! Non ti conosceva neanche e ti ha guardato come fossi un oggetto .. Scusa ero... Geloso-- Lo guardai sbalordita. Forse gli piacevo veramente infondo.
-Geloso è? Mi pare che anche tu mi abbia squadrata per bene quando ci siamo incontrati per la prima volta... o no?-Dissi sorridendo maliziosa e vedendo che arrossiva.
-Ok basta cambiamo argomento. Allora non mi hai detto niente di te invece!Ora tocca a te.- Disse rialzando lo sguardo e sporgendosi verso di me.
-Bè i miei genitori sono insegnanti. Mio papà di educazione fisica e mia mamma di italiano. Ho un fratello Giacomo che è in quarta elementare e...- Mi bloccò con un dito sulle labbra. Un calore sconosciuto mi invase. Era come lava bollente che mi scaldava lentamente. Tolse il dito e il calore svani . Lui mi sorrideva. Di cosa stavamo parlando?? Mi ero completamente dimenticata il nostro discorso.
-Voglio sapere di te non della tua famiglia1- Disse appoggiando il mento alla mano che teneva sulla tavola sporto sempre verso di me.
-Be io.. sono una ragazza normale! - Non sapevo che dire e feci spallucce. Ero in imbarazzo, non sapevo cosa raccontargli.
-Ok ti faccio io le domande allora! Ma questo va a tuo rischio e pericolo..- Sorrise malizioso e feci cenno di si con la testa mentre pensavo che forse avevo fatto male a dargli quella posibilità.
-Allora hai un ragazzo?-

"Dai è facile come domanda per fortuna"
Una vocina nella mia testa.

-No nessun ragazzo- Sorrise e io mi chiesi se quel sorriso poteva essere una speranza che gli piacessi o semplice curiosità .
-Come mai?-

"Ecco qui le cose si complicano!!!"


Cos'era quella strana vocina nella mia testa?? Era come se avessi due menti, una voce non mia che sentivo nella mia testa. Esprimeva i miei dubbi
alla perfezione ma non mi era mai capitato di sentirla così! Per un secondo contemplai l'idea di essere pazza e quella voce rispose ancora spaventandomi.

"Lucia muoviti Robert ti ha fatto una domanda... Ricordi?"


Cavoli quella voce aveva ragione.
-Top secret- dissi sorridendo.. Chissa forse buttandola sullo scherzo avrei evitato quella domanda. Non avevo voglia di spiegargli .
-Dai Lucia ..- Due parole e mi convinse. Non sarei mai potuta resistere al suo sguardo.
-Non ho mai trovato la persona giusta, certo qualche piccola cotta me la sono presa per qualcuno ma non ho mai trovato quello giusto con cui lasciarmi andare completamente..- Abbassai lo sguardo per non dover fissare quegli occhi stupendi che mi toglievano la logica e continuai mostrando molto interesse per le mie mani.- io penso che se stai con qualcuno devi amarlo veramente. Il ragazzo con cui sto deve impressionarmi già dalla prima volta che lo vedo. Deve essere quel ragazzo che quando lo vedi anche senza parlargli devi dire
"Quel ragazzo mi piace" . Secondo me l'amore deve scoccare subito al primo sguardo magari inizialmente solo come curiosità e interesse ma che poi si trasforma in amore...E io devo ancora trovare quel qualcuno... O quasi.. - Dissi abbassando poi la voce a un sussurro che non seppi neanche se avesse capito quelle mie ultime due parole. Lo vidi muoversi un pò sulla sedia agitato e azzardai ad alzare lo sgurdo e lo vidi bello come sempre che mi fissava curioso e meravigliato. Dovevo cambiare quell'atmosfera. Sventolai la mano davanti al suo sguardo fisso su di me e lui si riprese sorridendo.
- Wow credo che nessuno mi abbia mai parlato di amore con così tanta passione. Hai un bel modo di vederlo e provarlo. E non lo hai ancora trovato.-

"Non rispondergli"


Ecco di nuovo quella voce che mi spaventò e allo stesso tempo mi aiutò nei miei ragionamenti. Non potevo dirgli di no se no poteva pensare che lui nn mi interessava . Ma se dicevo che l'avevo trovata e lui non ricambiava sarebbe finito tutto. No non potevo rispondere.
-Ba chissà- Risposi vaga e lui parve capire il mio cambio di discorso e cominciò con altre domande più superflue. Mi chiese del mio colore preferito e del mio animale preferito. Chiese ancora dei miei amici e delle mie due amiche che chissà cosa stavano facendo in quel momento. Poco dopo tornò il cameriere sempre sorridente verso di me con le nostre due pizze. Le posò sul tavolo facendo cadere un bigliettino di carta sulle mie gambe , io lo guardai e lui mi fece nuovamente l'occhiolino. Poi se ne andò rapido e senza degnare di uno sguardo Robert.
Sentii un rumore e voltandomi verso Robert lo vidi fissare il punto esatto dove se ne era andato il cameriere con la mascella serrata. Poi si voltò verso di me e notò il biglietto tra le mie mani. Io non lo avevo ancora letto e lui veloce me lo strappo dalle mani per poi alzarsi velocemente senza spiegarmi. Mi alzai anche io e lo segui veloce vedendo che si dirigeva all'entrata della pizzeria. Robert si guardò un pò attorno e poi fisso un punto per poi avvicinarsi al bancone del bar all'entrata.
-Tu sporco verme vieni qui!- Disse quasi urlando. A chi si riferiva ? Non ci misi molto a scoprirlo visto che il cameriere di prima uscii con un sorrisetto sulle labbra.
-Cosa c'è?- chiese mostrandosi gentile.
-Non pensarci neanche -Disse Robert mentre il cameriere uscii da dietro il bancone. Si trovavano uno davanti l'altro . Robert era più alto, con la mascella tesa e arrabbiato più che mai. I suoi occhi erano il riflesso dell'ira. Il cameriere più basso sorrideva ingenuamente fronteggiando lo sguardo di Robert poi si volto verso di me.
-Be sarebbe una bella esperienza!!- Sorrise di nuovo mentre Robert lo prese per il colletto facendolo voltare per fissarlo negli occhi. Pochi secondi e Robert tirò un pugno in pieno volto al ragazzo. Poi lo lascio mentre il cameriere si asciugò il labbro sporco di sangue.
-Andiamocene -Disse prendendomi sotto braccio. Poi vedendo il gestore della pizzeria continuò- Ti conviene licenziarlo se no vedi..- Uscimmo dal locale e Robert mi trascinò per una cinquantina di metri camminando velocemente. Poi riuscii a liberarmi dalla sua stretta e a sedermi alla fermata dell'autobus che era vuota a due passi da noi. Lui mi si avvicinò per poi sedersi sospirando.
-Lucia???- Non mi voltai a guardarlo, avrei ceduto e lui non mi avrebbe detto niente. Era facile abbindolarmi con quegli occhi.
-Se non mi vuoi spiegare allora non parlare- Dissi fissando la strada davanti a noi . Aspettai un pò prima di sentirlo parlare o meglio sentirlo muoversi. Mi porse il biglietto che io presi e lessi avidamente.

"Ehi se ti va puoi abbandonare quel tuo ragazzo e uscire con me! Che ne dici? Di certo non posso essere peggio di lui e poi caso mai potremmo conoscerci più intimamente. Sai mi sembri molto carina fammi un cenno per un si!"
                                                                                        -Jeb-


-Cosa???- Rilessi il biglietto per poi strapparlo e buttarlo nel cestino affianco a me .
Mi alzai, non volevo stare seduta ero troppo scossa. Robert si alzo per poi fermarmi per le spalle. Alzai lo sguardo e vidi il mio riflesso nei suoi occhi azzurri. Strano li avevo visti solo marroni !
-Lucia lascia stare, ci ha già rovinato il pranzo e..- Ecco il mio corpo non riusciva a starsene zitto e solo alla parola pranzo iniziò a brontolare interrompendolo. Mi portai istintivamente le mani alla pancia. Lui sorrise abbassando lo sguardo per guardarmi. Dio quanto era alto??? Lui sorrise un pò per poi continuare a parlare.
-Lucia ti va di venire a mangiare da me? -

"Cosaaaaaa!!!! Mi stava chiedendo di andare a casa sua????"

Rimasi ferma cercando di capire se era un sogno o la realtà . Il cuore stava per esplodermi tanto ero agitata. Lo guardai e poi cercai di ritrovare almeno un pò di contegno.
-Si ma solo perchè ho fame!!! Di certo non lo faccio per te..- Mi voltai e iniziai ad andare verso casa delle mie amiche. Robert un attimo sorpreso rimase indietro ma poco dopo lo sentii raggiungermi. Camminammo verso casa sua quando mi ricordai che era il pianerottolo più popolato che mai e poi a casa sua c'erano anche Kellan e Taylor oltre a Charlie.
-Ma gli altri non sono a casa?- Lui sorrise mentre con una mano tirò fuori il cellulare e mi mostrò due messaggi. Il primo era di Taylor e il secondo di Kellan.

"Rob io sto fuori a pranzo ci vediamo questo pomeriggio. Ciao"

"Evvai forse mi sono trovato qualcosa di meglio dell'accompagnarti a portare fuori il cane! Comunque grazie per averci lasciato patty.Oggi sto fuori ciao"


Rilessi il messaggio di Kellan e non potei fare a meno di preoccuparmi. se era come diceva Robert non doveva avvicinarsi alla mia amica o per lo meno non doveva giocarci come faceva con qualsiasi altra ragazza.
-Bene- Dissi rimuginando ancora sul messaggio.
-Non ti preoccupare per la tua amica non permetterò che Kellan faccia i suoi soliti giochetti- Cavoli aveva capito la mia preoccupazione. Era impressionante. Eravamo arrivati al cancello esterno e senza aspettare che lui aprisse con le chiavi infilai il braccio nella ringhiera per poi schiacciare il pulsante nascosto che apriva il cancello.
-Visto che maga?- Dissi sorridendo e entrando in giardino.
- Però una vera maga! Scommetto che non riesci ad aprire la porta di casa mia. Anzi no forse la Chiara o la Giulia hanno un doppione. Devo avere paura? Siete pericolose?- Scoppiammo tutti e due a ridere entrando poi in ascensore. Arrivammo al terzo piano e uscendo vedemmo una scena davvero inaspettata.
-Taylor?-Esclamò Robert
-Giulia?- Dissi io poco dopo.

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Capitolo 5
*** Proposte da lei??? Strano.. ***




Ragazze/i scusate per il ritardo ma devo dire in mia difesa che essendo l'ultima parte del quadrimestre mi sono concentrata sui compiti e lo studio... Comunque dove eravamo rimasti??? Ah si eravamo a robert e lucia che esclamano TAYLOR???? GIULIA????? Bene bene vedrete ora... Intero capitolo dedicato a Bupi  alias Giulia:)
Beh domani è natale vi faccio gli auguri e il mio regalo... Certo non è una macchina o qualsiasi cosa voi vogliate ma è il mio regalino... Be che fate voi domani, cioè oggi visto che metto il capitolo alle una del 25 dicembre? Io sono su a Negrar con cugini nonne e parenti vari e credo che siamo in 16 ma non ne sono sicura!!! Comunque non vedo l'ora... e come al solito non mancherà la partita a pictionary... Insomma da noi è tradizione...Voi come lo passerete? A proposito Giulia io andrò in tuta domani perchè non ho voglia di vestirmi elegante e poi siamo in famiglia XD
Buona lettura come al solito, spero vi piaccia e recensiate... Ancora auguri e buon NATALE
Ciao ciao


**********

NEI PANNI DELLA GIULIA

-Io vado a casa non posso stare oltre. Chiara rimani ancora un pò con Toby. Ci vediamo a casa caso mai.-Dissi con un tono di voce un po teso. Salutai la Chiara che si era alzata per salutarmi mentre Taylor parlottava qualcosa a Kellan nell'orecchio. Sperai con tutto il cuore che fosse quello che avevamo programmato e ci misi poco a scoprirlo.

-Giulia ti dispiace se ti accompagno?- Feci cenno di no con la testa pensando che, anche io come la Lucia, ero riuscita a trascinarmi dietro quello strafigo e gran pezzo di gnoccolo che era Taylor. Ci avviammo verso la stradina che poco prima avevano percorso la mia amica e Robert. Io attaccai subito a parlare, non era mia abitudine far cadere dei silenzi imbarazzanti.

-Be dai ti andrebbe di fare qualcosa?- Mi dieti immediatamente dell'imbecille, mia cugina me lo ripeteva milioni di volte, non era normale che una ragazza chiedesse di uscire. Almeno non la prima volta. E poi non hai appena detto che devi andare a casa??? STUPIDA STUPIDA E STUPIDA!!! Mi morsi il labbro inferiore aspettando la reazione di Taylor. Non rispondeva e allora mi voltai vedendolo sorridente mentre camminavamo fianco a fianco.

Ok basta non ne potevo più!!! Perchè non mi rispondeva? Sbuffai alzando gli occhi al cielo. Lui mi guardò stranito.

- Come mai alzi gli occhi al cielo?- Come cavolo aveva fatto a notarlo. Era stato un gesto rapido che nessuno notava mai, apparte chi mi conosceva come la Lucia e la Chiara.

-Ma va che stai dicendo?- Chiesi cercando di fare la faccia più ingenua possibile.

-Non fare la finta tonta ti ho visto. Che cosa te lo ha fatto fare?- Ok se voleva saperlo glielo avrei detto.

-Sei stato tu!- Si fermò di colpo e io mi voltai per vedere il guaio che avevo combinato dicendogli la verità. Rimasi un pò stupita  vedendolo sorridente mentre mi aspettavo una faccia da "QUESTA E' PAZZA". Stava sorridendo mentre mi guardava per poi riprendere a camminare vicino a me.

-E cosa avrei fatto?- E me lo chiedeva anche ? Che cosa aveva fatto ? Secondo me questo ragazzo non è tanto normale.

- Be vedi un pò te!!! Non mi hai risposto e questo sarebbe già bastato, se poi aggiungiamo il fatto che IO ti ho chiesto di uscire cosa che di solito non si fà!- Dissi . Stavo per ricominciare a parlare quando Taylor mi bloccò per un braccio.

- Io non ti ho risposto perchè stavo pensando a dove andare- Disse continuando a sorridere.

NELLA MENTE DI TAYLOR

Cavoli non potevo lasciarla andare!!! Insomma ci avevo parlato pochissimo e quasi mai da solo. Era strano perchè non mi era mai successo. Insomma l'avevo vista pocchissime volte eppure i suoi capelli lisci e marroni mi erano estremamente familiari e i suoi occhi erano di un marrone davvero intenso e scuro. Quando incontravo il suo sguardo riusciva a mozzarmi il respiro. Era magra e molto carina ma nonostante questo non si pavoneggiava come facevano di solito le altre ragazze. Anzi vestiva molto semplice, come oggi che portava dei jeans fino alle ginocchia con una maglietta a maniche corte blu . Portava un paio di Convers blu anchesse e molto , anzi super usate, tanto che la suola era completamente consumata e il bianco ora virava sul panna grigio. Cavoli mi aveva stregato... E ora stava tornando a casa e io non volevo. Chiara la sua amica si alzò per salutarla e io ne approfittai per avvicinarmi a Kellan.

-Vado con lei ti dispiace?- Cavoli c'era bastato un giorno per accorgerci che quelle tre ragazze ci avevano già un pò preso. Almeno per me. Kellan sorrise come sempre quando mostravo un debole per qualcuna. Mi fece cenno di si e io gli ricordai il mio solito consiglio.

-Non fare come il solito ok?- Sorrideva ancora quel pazzo del mio amico e io mi alzai... era l'ora dei conti.

-Giulia ti dispiace se ti accompagno?- Dissi cercando di non far trapelare neanche un pò della mia agitazione dalla mia voce. Fece segno di si e mi parse di cogliere un sorriso sul suo viso ma fu solo per un attimo. Ci avviammo per la stradina che poco fa aveva percorso Robert con la ragazza di nome Lucia. Chissa che legame forte c'era tra quelle tre ragazze. Insomma io , Robert e Kellan eravamo amici perchè lavoravamo sempre insieme e poi ci divertivamo da matti. Anche con Jackson, ma quel mese era via e non era potuto venire con noi. Ma era strano trovare un trio di ragazze così affiatate come sembravano loro. Passarono neanche trenta secondi che Giulia parlò.

-Be dai ti andrebbe di fare qualcosa?- Come era soave la sua voce. Era dolce e decisa allo stesso tempo. Cavoli ero così ammaliato che la sua domanda non aveva ancora assunto un significato concreto. Appena lo capii sorrisi . Mi aveva chiesto di uscire e non era una cosa di tutti i giorni. Insomma di solita ero io che chiedevo di uscire e ora lei mi aveva completamente preso in contropiede. Quella ragazza mi stuzzicava. Pensai a tutti i posti in cui potevamo andare ma non essendo del posto non conoscevo molti luoghi. Improvvisamente sentii Giulia sbuffare e voltandomi verso di lei la vidi roteare gli occhi. Era un movimento veloce ma riuscii a coglierlo.

-Come mai alzi gli occhi al cielo?- Chiesi e lei aveva un'espressione sorpresa come se l'avessi beccata mentre rubava delle caramelle in un negozio.

-Ma va che stai dicendo?- Disse Giulia cercando di fare una faccia inocente e tenera. Cavoli per un momento dimenticai tutto in quei occhi così profondi. Ma non dovevo mollare, insomma ero interessato e lei non poteva lanciare il sasso e poi nascondere la mano...

-Non fare la finta tonta ti ho visto. Che cosa te lo ha fatto fare?- Dissi e subito mi pentii della mia domanda quando lei mi rispose.

-Sei stato tu!!!- Mi fermai di colpo. Cavoli come avevo fatto a non capirlo, insomma era ovvio non le avevo neanche risposto quando lei mi aveva chiesto di uscire. Sorrisi per la mia stupidità. Lei intanto si era voltata e mi guardava un pò strana. Decisi che potevo far finta di niente ancora per un pò .

-E cosa avrei fatto?- Dissi ma me ne pentii subito visto che le guance le si imporporarono un pò e mi guardò con un sguardo che se fosse stata capace mi avrebbe incenerito con gli occhi .

- Be vedi un pò te!!! Non mi hai risposto e questo sarebbe già bastato, se poi aggiungiamo il fatto che IO ti ho chiesto di uscire cosa che di solito non si fà!- Iniziò a dire la Giulia ma prima che ricominciasse a parlare bloccandola per il braccio. Cavoli avevo esagerato, in qualche modo dovevo rimediare.

- Io non ti ho risposto perchè stavo pensando a dove andare- Dissi continuando a sorridere.

E LA NOSTRA GIULIA??????

"Brava Giulia vuoi che ti canti la canzone? Paran paran pam pam.... figur de merda ... inaspettata...."

Zittii quella maledetta vocina. Pensai a cosa dire visto che era almeno un minuto che sorridevo come un ebete senza dire niente. Svoltammo per un'altra stradina e ci trovammo dietro la scuola. Ancora una vietta e saremmo arrivati a casa mia, cioè nostra. Nessuno dei due parlava.

-Trovato!- Esclamò Taylor improvvisamente colpendosi un palmo della mano con un pugno. Ecco perchè non parlava.

- Che ne dici di andare a mangiare al McDonald? Certo non è un pranzo a lume di candele ma che importanza ha... Basta che si possa parlare- Feci cenno di si con la testa. Incredibile!!! Avevo un'appuntamento con Taylor, anzi io avevo chiesto un appuntamento a Taylor e lui aveva accettato.

- E' perfetto però prima devo prendere i soldi a casa e dirlo ai miei- Imboccammo l'ultima vietta, ancora 70 metri e sarei arrivata davandi al cancello di casa.

-Non se ne parla neanche, è l'uomo che paga!- Disse gonfiando il petto per vantarsi. Io scoppiai a ridere tirandogli poi un pugnetto sul petto. Com'era scemo quel ragazzo.. Pensava davvero che mi interessasse qualcosa se lui non mi offriva da mangiare ?

- Ma smettila che ti ho invitato io fuori... questa era una cosa che deve fare solo l'uomo!- Ridemmo insieme fino al cancello dove Taylor mi aprì la porta con il suo mazzo di chiavi. Lo fissai un attimo basita. Insomma era ancora una novità e mi sembrava un pò strano.

-Lo sai che è strano vederti aprire il cancello con le tue chiavi?- Sorrisi esponendo quello che mi stava frullando nella testa in quel momento... Insomma non era cosa di tutti i giorni vedere il famoso Taylor Lautner, anzi quel super figaccione aprire il cancello di casa di una persona comune come me ... Entrammo nel condominnio per poi salire con l'ascensore.

-Aspetta qua- gli dissi aprendo poi la porta di casa. Sgattaiolai dentro prendendo velocemente il portafogli, la macchina fotografica e una penna per poi scrivere un biglietto ai miei.

"Sono fuori con la Lucia e la Chiara! Tornerò per le sei ciao mamma ciao papi"

Lasciai il biglietto sul taolo per poi uscire. Chiusi la porta e voltandomi mi trovai Taylor fermo come una statua come gli avevo deto. Era immobile con una mano in tasca e una ferma sui capelli. Era proprio fermo immobile e io sorrisi.

-Sei stato fermo proprio come ti ho detto eh?- Chiesi sorridendo ma lui non mi rispondeva era ancora fermo allora sogghignai divertita ... Gli girai attorno guardandolo per vedere se si muoveva ma lui era ancora fermo immobile. Bè lo aveva voluto lui. Mi avvicinai e iniziai a fargli il solletico. Lui scoppiò a ridere cercando di fermarmi ma non ci riusciva, ero sempre alle sue spalle e ogni volta che si girava gli sgattagliolavo dietro. Era buffissimo! Cercava di prendermi ma non ci riusciva mai. A un certo punto riuscì ad afferrarmi le mani e mi bloccò contro il muro mentre lui riprendeva fiato.

-Piccola serpe come ti odio ora... -Disse tra un sospiro e l'altro. Dovevo riuscire a liberarmi.

-Quindi mi odi?- Chiesi cercando di fare la faccia più triste che potessi fare ma soprattutto la più tenera.

-Dai stavo scherzando, come potrei?- Disse allentando la presa sui miei polsi. Colsi l'occasione al volo per liberarmi e correre giu per le scale non prima però di avergli fatto la linguaccia. Lui rimase un attimo fermo e sorpreso ma poi lo sentii correre giu per le scale e ridemmo tutti e due mentre lui cercava di raggiungermi. Arrivai al portone di ingresso e aprii velocemente la porta per uscire , ormai mi aveva quasi raggiunta . Certo che era buffissimo quando correva e io sorridei non notando però il tappeto fuori dalla porta. Ci finii sopra con un piede e scivolai per terra di culo.

-Ahia che dolore- Dissi mentre Taylor usciva dal portone mettendosi poi a ridere quando mi vide per terra.

-Davvero molto simpatico! Ahia che male al culo- Dissi e mi alzai aiutata dalla mano che Taylor mi aveva offerto per alzarmi.

-Ben ti sta così impari a fare il solletico e a scappare- Disse sorridendo più ampiamente.

-Sei un mostro- Dissi in italiano e subito lui mi squadrò malissimo. Chissa che gli passava per la testa in quel momento ma da quello sguardo non sembrava niente di bello. Scommetto che pensava a che cavolo avevo detto in italiano.

-Ti ho dato del mostro per essere precisa- Gli spiegai tornando all'inglese e scoppiando a ridere per la sua espressione. Aveva ancora un pò di fiatone e aveva tutta la camicia azzura, che aveva indossato quel giorno, spiegazzata. Se la aprii per il caldo ,in quanto portava due magliette e aveva fatto tre piani di corsa. Sotto la camicia portava una maglietta a maniche corte grigia e dei jeans con una cintura nera. Ovviamente portava un paio di convers blu. Lo guardai e sorrisi ancora normalizzando il mio respiro.

-Bella corsa- Dissi traendo l'ultimo sospiro e tornano calma.

-Si e tutto per colpa tua! Dai andiamo..- Disse Taylor partendo verso la fine della via poi si girò verso di me. -Devi fare strada tu io devo ancora capire dove è il McDonald- Che scemo che era!!! Ci incamminammo insieme sorridenti. La strada era un pò lunga ma alla fine arrivammo . Prima di entrare notai che all'interno c'erano un gruppo di ragazzine di quattordicianni e guardai un attimo Taylor fermandolo sulla porta di entrata.

-Che c'è?- Chiese richiudendo la porta e guardandomi.

-Dentro ci sono delle ragazzine che sicuramente avranno visto Twilight e conoscendo i pensieri che si hanno a quell'età sapranno tutto di te e ti riconoscerebbero subito. A quella età si è fissati per la mania del momento e in questo caso sei tu !!!- Gli spiegai indicando il gruppo delle ragazzine alla cassa. Taylor fece cenno di si con la testa e poi mi trascinò via dall'entrata. Si incamminò verso il retro del McDonald. Chissà dove cavolo mi stava portando. Si fermò improvvisamente e ci trovammo davanti allo sportello del McDrive dove una commessa ci guardò malissimo.

-Questo posto è solo per le auto- Disse quella donna sulla quarantina. Era cicciottella e portava i capelli castano chiaro raccolti in una coda alta. La divisa a maniche corte giallo canarino e i pantaloncini corti neri la facevano sembrare più in carne di quello che era. Incominciai a pensare a come sarei stata io con quella divisa , ma subito mi dissi che non sarei mai riuscita a sopportare un lavoro in quel posto. La voce gracchiante della donna mi riportò alla realtà immediatamente.

-Allora?- Chiese facendo segno di andarcene. Dietro di me Taylor mi diede una piccola spinta. Che scema, lui non parlava l'italiano quindi dovevo rispondere io.

- Mi scusi, non vorrei disturbarla ma c'è un gruppo di ragazzi all'entrata che mi da fastidio e non vorrei che il mio ragazzo e io finissimo in qualche guaio , non è che potrebbe fare un'eccezione? La prego.- La donna mi scrutò per un paio di minuti e poi si voltò verso l'entrata. Per fortuna che da li non riusciva a vederla in quanto era coperta da un pilastro. Tornò a guardarmi e poi posò lo sguardo su Taylor. Lui capendo un pò la situazione cerco di fare la faccia più implorante possibile e la donna sotto il suo sguardo cedette definitivamente.

-Ok ragazzi ditemi cosa volete ma fate in fretta.- Disse poi estraendo carta e penna per prendere le ordinazioni. Io sorrisi ringraziandola ancora, poi ordianai.

-Allora io prendo un Mac, delle patatine e una coca-cola e lui - Dissi rivolgendomi a Taylor per chiedergli in inglese cosa voleva poi continuai.- E lui vuole un Big Mac, delle patatine, Chicken McNuggets e una coca-cola grande- Dissi sorridendole mentre la donna si avviava a prendere le nostre ordinazioni. Intanto io mi girai per ritrovarmi davanti Taylor che sorrideva. Tornai immediatamente all'inglese.

-Sono un genio eh?- Dissi indicandomi e sorridendo.

- Come l'hai convinta?- Chiese e io pensai un attimo a come spiegarlo. Ma soprattutto se esporre tutto come avevo detto alla donna. Insomma per prima cosa mi ero spacciata per la sua ragazza e poi avevo detto che non volevamo affrontare una banda di marmocchi. Insomma dovevo pensarci un attimo. Ok era inutile pensare e poi sotto quello sguardo era letteralmente impossibile.

-Ok ho fatto finta che noi due eravamo una coppia e non volevamo fastidio da un gruppo di ragazzi all'entrata che potevano darci guai- Dissi velocemente e nello stesso momento arrivarono le ordinazioni. Le presi e ringraziai nuovamente la donna, per poi avviarci di nuovo verso casa visto che il gruppo di ragazzine erano ancora dentro al McDonald.

-Bella trovata io non ci sarei mai arrivato in così poco tempo- Disse Taylor sorridendomi per poi aggiungere - Bè dai allora ce ne torniamo a casa così mangiamo li!- Ci avviammo di nuovo verso casa ma molto più lentamente dell'andata.

-Giulia tu hai un amico?- mi voltai per guardarlo . Insomma che domanda era , certo che avevo un amico , anche più di uno per quello Lui guardava per terra imbarazzato e io risposi con tutta la naturalezza possibile non capendo il motivo del suo imbarazzo- Certo- Vidi Taylor rattristarsi e io continuai- Anche più di uno perchè tu non ne hai?- Lui si voltò a guardarmi e nei suoi occhi cosi caldi, c'era una luce strana come di pura felicità, lo notai due secondi perchè subito distolse lo sguardo imbarazzato di nuovo per poi richiedere- Io intendevo un Boyfriend?-Mi fermai un attimo capendo che intendeva un ragazzo e non un amico e rimasi un attimo basita a quella domanda- No neanche l'ombra e te?- Ecco ora ero io a guardare per terra imbarazzata.

-Nemmeno io. Ma posso avere tutte le pupe del mondo, infondo sono Jacob Black- Disse mostrando i muscoli che aveva faticosamente messo su. Io scoppiai a ridere , era strano come riuscisse a mettermi subito a mio agio dopo una situazione un pò tesa. Mi conosceva da pochissimo eppure sembrava che mi conosce meglio di alcuni amici di vecchia data.

-Quanto sei cretino! Sai ho visto il video in cui sei vestito da donna devo dirtelo... Sei molto meglio uomo e non Mariana- Dissi scoppiando a ridere mentre lui si copriva il viso con le mani.

- Guarda non so come voi ragazze facciate a stare dentro a quelle cavolo di calzamaglia o collant, per non parlare poi della minigonna. E' l'indumento più scomodo che abbia mai messo in vita mia- Disse scoppiando poi a ridere.

-E quando inizi a baciare la copertina di Edward? Li sono scoppiata a ridere... anche qando urli contro la ragazzina "Ed-Edward is a boy" giuro facevi morire dal ridere- Stavamo ridendo da matti  e lui si fermò improvvisamente.

-Scusa ma dove lo hai visto quel video?- Chiese e io gli risposi con una sola parola- youtube- Tornammo a ridere continuando a camminare verso casa.

-Taylor posso farti una domanda?- Chiesi quando non ridevamo più.

- Certo Giulia...- Gli apparve un piccolo sorriso teso sulle labbra e colsi un attimo di tristezza e distacco in lui.

-Volevo chiederti... Come fai a resistere alle fan ? Insomma è dura?- Mentre gli parlavo riapparse quel sorriso teso e un velo di tristezza gli cadde sul viso.

- Diciamo che la cosa più difficile è il non avere una vita privata. Insomma appena incontri qualcuna devi capire se ti vuole solo sfruttare e poi ogni volta che sgarri anche solo un attimo finisci su tutti i giornali di gossip. E' davvero una cosa insopportabile. Eravamo davvero sfiniti di tutta quell'atmosfera. Forse Kellan era l'unico a cui non importava niente. Ma lui è un tipo istintivo a cui non interessa molto quello che i giornalisti pubblicano su di lui. Robert e io invece abbiamo un pò di problemi..- Fermò i suoi flussi di pensieri e io sentii i miei occhi un pò lucidi. Mi capitava spesso . Piangevo dal ridere e a volte quando ero arrabbiata . Lo rassicurai subito.

-Ti prego non fermarti sono solo arrabiata. Non capisco come possano le persone non accorgersi che tartassandovi in questa maniera vi rendono infelici- Era davvero insopportabile. Insomma non vorrei mai essere al loro posto.

-Sei davvero speciale. Prima mi sono chiesto se eri una di quelle fan che volevano solo sfruttarmi. Ma è impossibile che lo sei. Sei troppo spontanea e buffa- Disse avvicinandomi a se con un braccio sulle spalle. Mi sorrise e io ricambiai. Era davvero strano. Parlavamo come vecchi amici.

-E' per quello che prima avevi quel sorriso teso e triste- Dissi toccandogli con l'indice le labbra. Dio che senzazione! Era come se il mio dito si fosse trasformato in lava bollente toccando il suo corpo. Staccai subito l'indice e forse scorsi nella sua espressione la stessa cosa che avevo sentito io.

- Si ci stavo proprio pensando. Bè te invece perchè non hai nessun ragazzo? Insomma non credo tu abbia difficoltà a trovarlo- Disse sorridendomi e io ricambiai.

-Devo ancora trovare quello giusto- Dissi semplicemente. Taylor mi guardò intensamente negli occhi cercando di cogliere le cose non dette ma io distolsi lo sguardo. Era capace di leggermi dentro e io non volevo permetterglielo anche se distogliere lo sguardo dai suoi occhi richiese molta concentrazione e soprattutto forza di volontà.

-Cosa mi nascondi?- Chiese con voce bassa. Mi avvicinò di più a se . Avrei potuto aprirmi , insomma lui mi aveva raccontato i suoi problemi. Eravamo davanti casa e aprimmo la porta per poi salire in ascensore. Rimasi tutto il tempo in silenzio a pensare mentre Taylor mi fissava cercando di leggermi. Arrivammo davanti alla porta di casa sua e io  mi ci misi davanti decisa finalmente ad aprirmi. In fondo l'aveva fatto anche lui , perchè io non poteva farlo?.

-Non ho mai trovato un ragazzo giusto. Mai nessuno che mi facesse mancare l'aria ogni volta che non c'era. Mai nessuno che mi faceva sentire completa quando mi era vicino.  Mi fido poco delle persone o meglio mi apro completamente con pochissimi. Quelli che mi conoscono veramente sono la mia famiglia, la Chiara e la Lucia. Una volta sola  ho fatto entrare qualcun altro nel mio guscio e mi ha tradita. Non ho più rischiato o meglio non ho più trovato una persona con cui valesse la pena di aprirsi e farsi conoscere completamente.- Dissi e subito mi morsi il labbro inferiore agitata. Senza rendermene conto avevo fatto entrare qualcuno nel mio scudo e ora, chissà se lui voleva davvero conoscermi. Come se avesse ascoltato i miei pensieri Taylor mi prese le spalle scendendo poi con un braccio a prendermi la mano e sollevarla sul suo viso. Era estremamente vicino bastava pochissimo affinche il suo viso si toccasse con il mio. I nostri corpi erano vicinissimi. Lui sorrise avvicinandosi ancora di più.

- E ora?- Il mio cervello stava andando completamente in vacanza. Riuscii solo a rispondere - Forse-

Feci il grande errore di guardargli le labbra e la stessa cosa fece lui. Le nostre labbra si avvicinarono ancora di più l'una alle altre. Poi lui colmò quelle distanze e le sue labbra sfiorarono le mie. Mi baciò lentamente e poi non resistetti più. Misi le mani sui suoi capelli attirandolo più vicino a me e lui fece lo stesso stringendomi con le mani sulla schiena. Il nostro bacio da casto diventò sempre più passionale. E riavvertii la strana sensazione di prima. Quel bacio era come lava bollente che mi avvolgeva completamente pian piano  diventando sempre più intenso e magnifico. Ci staccammo per riprendere fiato mentre io lasciai cadere il sacchetto del McDonald per terra. Ricominciammo subito a baciarci e mi persi completamente in quel suo sapore magnifico staccandomi completamente dalla realtà.

Improvvisamente sentii la porta dell'ascensore aprirsi e una voce chiamarmi.

-Taylor?-Esclamò Robert

-Giulia?- Disse la Lucia poco dopo.

Noi due ci staccammo ancora senza fiato. Mi ero persa completamente in lui . Ci voltammo staccandoci l'uno dall'altra. Non mi ero accorta di come mi ero avvinghiata a Taylor. La Lucia mi mandava strani sguardi e Robert aveva uno sguardo misto tra il sorpreso e il divertito. Mi voltai di nuovo verso Taylor e presi il sacchetto.

-Giulia che sta succedendo?- Chiese la Lucia in italiano non voleva farsi capire era ovvio. Ed era preoccupata per me. Mi conosceva alla perfezione. Sospirai rassegnata.

-Lucia è fantastico. Abbiamo parlato tanto ed è come se lo conoscessi da una vita. Certo so pochissimo su di lui, ma mi sento veramente a mio agio e felice con lui.- Dissi mentre i due ragazzi si guardavano sorridendo. Tornammo all'inglese.

-Bè voi due che ci fate a casa?- Chiesi a Robert e alla Lucia che pensavo fossero fuori per il pomeriggio. Loro due abbassarono lo sguardo sorridendo.

-Ok fa stesso mangiate con noi?- Ecco ottima idea . A volte ero proprio un genio. Fecero tutti cenno di si e Taylor aprii la porta tenendomi per mano quando entrammo. Notai che lo stesso fece Robert con la mia amica. Li vedevo bene insieme. Mi voltai verso Taylor e gli sorrisi. Entrammo in casa e per la prima volta notai la differenza enorme che c'era tra quella casa e quella dei miei ricordi. La Lucia mi si fece accanto e mi abbracciò. Mi voltai per sorriderle con gli occhi ancora velati di lacrime di ricordi passati.

NEI PANNI DI TAYLOR!!!!

-Taylor?-Esclamò Robert

-Giulia?- Disse la Lucia poco dopo.

Ci staccammo ancora senza fiato. Cavoli mi ero completamente perso in lei e quel bacio mi era entrato nella pelle e nell'anima come lava bollente che mi scalda lentamente fino a diventare incandescente e magnifico. Ci voltammo verso quelle voci vedendo la Lucia in piedi che lanciava sguardi da me alla sua amica e Robert che sorrideva anche se cercava di fingere una faccia sorpresa. Era proprio un pessimo attore!!! Io sapevo che in realtà se la rideva sotto i baffi e sapevo che appena ne avesse avuto l'opportunità l'avrebbe detto a Kellan. Allora li si che non mi avrebbe dato tregua. Giulia si voltò verso di me prendendo poi il sacchetto che le era caduto in quel bacio così passionale che mi aveva quasi fatto dimenticare chi ero!!!

-Giulia che sta succedendo?- Disse la Lucia anche se non capii una sola parola di quello che diceva . Io guardai ancora Robert e lui senza farsi vedere mi fece un segno con la mano libera, visto che l'altra teneva quella della Lucia, come per dire "COMPLIMENTI". Io alzai gli occhi al cielo sorridendo mentre le due parlavano in italiano.

-Lucia è fantastico. Abbiamo parlato tanto ed è come se lo conoscessi da una vita. Certo so pochissimo su di lui, ma mi sento veramente a mio agio e felice con lui.- Rispose la Giulia e io guardai un ultima volta Robert sorridendo prima che Giulia tornasse a parlare in italiano.

-Bè voi due che ci fate a casa?- Chiese a Robert e alla Lucia . Tutti e due abbassarono lo sguardo e io mi annotai che quando avessi potuto gli avrei chiesto cosa fosse successo!

-Ok fa stesso mangiate con noi?- Ecco Giulia ha avuto un'ottima idea e tutti noi facemmo cenno di si con la testa. Presi per mano Giulia e entrammo in casa. Appena entrati vidi la Giulia fermarsi a guardare la casa e gli occhi gli erano un pò lucidi , la Lucia gli si fece accanto e io feci cenno a Robert di seguirmi lasciandole così un attimo sole. Entrammo in sala e io appoggiai il sacchetto del McDrive sul tavolo. Robert mi si mise davanti un pò preoccupato.

-Dopo mi racconti tutto lo sai??- Dissi sorridendo pensando che a volte eravamo peggio dei giornalini di gossip, o peggio ancora di Ashley. Sorrisi a quel pensiero.

- Lo so lo so... Chissa Kellan..- Non finì la frase che tanto avevo già capito. Si speravo davvero che Kellan non facesse il solito cretino.

-Chissa a cosa pensavano..- Dissi preoccupato per la Giulia. Cavoli ero già così preso da una ragazza che non conoscevo neanche??? Continuai il mio monologo sapendo che anche Robert ci stava pensando.

-Dopo le chiederò caso mai..- Sentimmo un rumore di serratura e delle voci.

-Chi è?- Chiesi rivolto a Robert che aveva la mia stessa espressione.

-Io non ne ho idea- Andammo all'entrata tutti e due curiosi.

E LA NOSTRA PROTAGONISTA???

Si sentirono delle chiavi girare nella serratura. Non feci neanche in tempo a girarmi o a voltarmi che la porta si aprì colpendomi proprio in testa.

-Ahia..- Dissi portandomi le mani alla nuca dove mi avevano colpito e vedendo poi entrare dalla porta la Chiara che mi guardò completamente shockata per poi guardare anche la Lucia al mio fianco. I ragazzi erano andati in sala per appoggiare il cibo del McDrive e a confabulare chissà cosa. Subito dopo la Chiara, entrò Kellan che gli mise le mani sui fianchi.

-Che hai Chiara?- Disse lui facendoglisi più vicino, sempre con le mani su di lei. Chiara mi indicò e allora Kellan si girò. Ma che cavolo erano venuti a fare qui? E come poteva Kellan stare così vicino alla mia amica? Non volevo che giocasse con lei come faceva con tutte le altre come mi aveva detto Taylor. Affianco a me la Lucia aveva la mia stessa espressione e credevo che i suoi pensieri fossero uguali ai miei. Kellan si girò e nello stesso momento comparvero Taylor e Robert.

Improvvisamente cadde un silenzio imbarazzante...

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Allora ragazze eccoci di nuovo qua!!!! Bè che ne dite di questo capitoletto? Certo che Taylor e la Giulia ci vanno dentro alla grande... dai che scherzo comunque volevo rispondere a :
-HeyDUDI: allora tu sei del team Taylor??? Anche mia cugina e un pò anche io insomma con quel fisico come si fa a non esserloXD comunque anche se è meno famoso preferisco Kellan... Be dai  spero ti piaccia questo capitoletto su Taylor anche se non l'ho fatto molto pieno di battute o punti divertenti ma solo pensieri questa volta... Bè buon natale ciao bacioni X*
-Lindathedancer: si cerco di farle astute... be te di che team sei??? insomma ho visto le altre recenzioni su Crasy family ma non so ancora chi ti piace insomma.... Bè bacioni anche a te e auguri di natale ciao ciao
-Alice_cassedy: Ebbene ora tocca a te mia cara Bupi anzi GiuliaXD hai visto che pervertita che ti ho fatto??? Cmq cmq domani si va a NEgrar... non vedo l'ora di vedere quei regali cretini che ci fanno sempre. A proposito io so già il tuo regalo da parte della Cristina... credo che ti piacerà si si XD . Bè che dire apparte che il prossimo capitoletto è il mio e ho in mente un'altra cosa per renderti un pò pazza , mi è venuta in mente stanotte... Vedrai vedrai XD bè ci vediamo dopo quindi... A DOPO

P.S.: Per chiunque non abbia visto il video in cui Taylor è vestito da donna basta che vada su http://www.youtube.com/watch?v=W6NQ5kO93K0 buona visione e risate

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Capitolo 6
*** Ritrovo ***


Ed eccomi qui con un nuovo capitoletto. Tocca finalmente al mio personaggio... vi dico già che capirete molte cose in questo capitoletto, apparte questo voglio ringraziare chi lascia commenti e chi mi ha messo tra le preferite e le seguite. E ora vogli orispondere ai commenti dell'altro capitolo:

1) lindathedancer Allora vediamo un pò.... Bè inanzi tutto grazie di seguire la storia e poi ... sai pensavo fossi del team Robert e ora mi hai spiazzato apparte questo anche io non tiffo per nessuno anche se ogni tanto Robert mi sembra un tossico XD dai che scherzo. Bè ma quanti anni hai. Io ne ho 17 compiuti anche da poco e tu? A proposito questo capitoletto credo che ti piaciera anche se facci ofare la figura dello str***o a qualcuno. Bè ciao XD

2)
 GilmoreGirl_: Spero che questo chappy ti piaccia e come al solito ti ringrazio per aver lasciato un commento. Devo dire che quando qualcuno lo fa ti senti veramente realizato e felice XD Bè te di che team sei? Buona lettura ciao...

3)
 alice_cassedy: La mia cara cuginetta Giulia alias Bupi ... bel commentino si si davvero carino.. Allora non hai finito di leggerlo questo quindi goditelo (Esiste questa parola???? Va bè fa stesso) ... Per caso sai di che colore ha gli occhi la Lucia perchè devo scriverl onell'altra fanfiction e in questo momento non mi ricordo proprio. Va bè ci penserò. A proposito visto che tu hai deciso di cambiare il tuo soprannome allora finalmente potrò spiegare nella fanfiction il perchè del nome BUPI  XD perfetto non vedevo l'ora... ovviamente così farai la figura della pervertita che sei. Ah ti ricordo che ti devi aspettare la vendetta per quel tuo scherzo dell'amuchina quindi stai in guardia... Dai buon appetito visto che adesso starai mangiando. Ah un ultma cosa. Con Everwood non sono andata oltre la cinque. Ti aspetto per vederla. Bè ci vediamo domani
 Ciao bacioooooo
tvb

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E LA POVERA CHIARA SOLA CON KELLAN

Cavoli non avevo minimamente pensato che sarei stata sola con Kellan. Era li che mi fissava con quegli occhi di un colore azzurro cielo. Dio quanto era bello. Era li fermo a guardarmi sorridendo vicino al mio viso. Troppo vicino. Il mio cuore accellerò improvvisamente. Dio come faceva a mandare a farsi benedire ogni mio pensiero e tutto il mio cervello?? Era come se si fosse completamente trasferito non lasciando niente al suo posto. Eravamo seduti su quella panchina in un parchetto a guardarci ed era come se oltre a quel posto non ci fosse neint'altro. Come cavolo faceva? Mi aveva completamente incatenata con lo sguardo. Mi guardava sorridendo e basta, ma era come se mi avesse legato con mille catene leggere più di una piuma e contemporaneamente resistenti come il titanio. Era sorprendente come quel paio di occhi e quel viso al mio sguardo così poco comuni, mi facessero quell'effetto. Mi parve che stessimo li a fissarci da un secolo, ognuno perso negli occhi dell'altro, quando Kellan alzò un sopracciglio assumendo un'aria maliziosa.

-Allora ti va di venire a fare un giro con me?- Mi stava veramente chiedendo di uscire? Rimasi un attimo basita e paralizzata ma poi feci cenno di si con la testa. Lui sorrise nuovamente per poi aggiungere

-Potremmo andare a casa mia, insomma, infondo non c'è nessuno- Disse sfiorando la mia gamba con le dita della mano. Cazzo che senzazione stupenda ! Le sue dita mi avevano lasciato una scia di pura elettricità. Era come se sotto il suo tocco il mio corpo si svegliasse completamente. Era una senzazione indescrivibile e mi aveva solamente sfiorata. Chissà se...

Ma a che cavolo stavo pensando??? Non lo conoscevo e già facevo fantasie su di lui e il suo tocco che mi dava quella senzazione???

Con la mano, prendendo prima un respiro per calmarmi, fermai le sue dita e le allontanai.

-Certo che vengo, ma solo a mettere giù il cane poi andiamo a farci un giro. Pervertito...- Esclamai alzandomi approfittando del fatto che Toby era vicino a me e infilandogli il collare svelta uscii dal parchetto. Ignorai la sua voce che mi chiedeva di aspettarlo e mi avviai a casa. Quanto ci avrebbe messo a raggiungermi??? Toby mi strattonava cercando di tornare al parco ma io lo portai via prendendo poi la strada che avevano fatto le mie amiche. Passò poco tempo prima che lo strattonare di Toby si fermò improvvisamente e una mano mi prese il braccio facendomi girare, mentre l'altra mi prendeva il guinzaglio. Kellan era davvero buffo. Trattenevo a stento le risate visto che la maglietta grigia della converse che portava dentro i pantaloni a vita bassa era quasi tutta uscita e scombinata, per non parlare della camicia  blu e nera che aveva le spalle completamente spostate all'indietro. L'unica cosa ancora messa a posto del suo abbigliamento erano le converse alte e blu che portava. Si piegò appoggiandosi alle ginocchia per riprendere fiato dopo la corsa e io non potei fare a meno di sorridere visto che nella mano sinistra stringeva i due guinzagli con Toby e Patty che cercavano di strattonarlo in diverse parti.

- Tu te la ridi ma non sai che corsa con questo cane!!! Crudele almeno tieni Patty- Disse alzandosi e passandomi il guinzaglio. La cagnetta si tranquillizzò immediatamente e io non potei fare a meno di sorridere di nuovo.

-Ti diverti proprio a ridere di me!E tu proprio adesso dovevi diventare un'angoletto?- Chiese poi indicando con l'indice Patty come minaccia.

-Scusa ma sei troppo buffo..- Scoppiai a ridere e poi gli misi a posto la camicia e gli indicai di mettersi a posto la maglietta.

-Non mi aiuti anche per quello Catty?- Disse lui sorridendo.

- No, pervertito che non sei altro. E poi perchè Catty?- Chiesi pensando alle varie combiazioni del mio nome ma non mi venne in mente niente.

-Catty perchè sei la cattiveria in persona. Apparte questo dobbiamo pensare a dove andare- Disse Kellan mentre io gli diedi un pugno sul braccio. Non ero cattiva. Solo mi divertivo, ma come si poteva non ridere con lui? Era troppo buffo. Non sapevo che dire o che proporre come uscita. Al McDonald lo avrebbero riconosciuto subito visto che è sempre pieno di quindicenni che come minimo sapevano il film a memoria. Si il McDonald era completamente da escludere. Potevamo andare a casa ma era come invitarlo ed era meglio evitare. Ma certo!!! Che idea favolosa... i GLICINI. Si una pizza poteva andare più che bene. Mi voltai per esporgli la mia idea quando lo vidi scuotere la testa. Stava pensando anche lui a dove andare. Vediamo cosa gli viene in mente! Scosse un altro paio di volte la testa e poi fece cenno di si e si illuminò per poi rimanere sorpreso di vedermi fissarlo. Sorrise e ancora una volta il mio cuore perse un battito.

-Ti andrebbe di andare a mangiare una pizza ai- Non gli lasciai neanche il tempo di finire che conclusi io per lui -GLICINI??-

-Si... ma come cavolo hai fatto?- Chiese ancora un pò sorpreso.

-Bè lo avevo pensato anche io, stavo per dirtelo ma tu eri assorto nei tuoi pensieri e ho aspettato- Sorrisi dondolandomi un pò sui piedi e presi le chiavi ma per la seconda volta Kellan me le rubò dalle mani per aprire il cancello e lasciarmi passare. Salimmo in ascensore e andai a casa mia per prendere le chiavi di mia zia per lasciare dentro Toby. Vidi Kellan aprire la sua porta di casa e prima che scomparisse gli dissi di aspettarmi fuori se avesse finito prima. Fece cenno di si e io entrai in casa. Corsi immediatamente in bagno a guardarmi allo specchio. Mi pettianai , mi misi un pò di deodorante e corsi a prendere la borsa dove infilai chiavi, portafoglio e cellulare. Cavoli come pesava quella borsa del cavolo. Guardai dentro per vedere che cavolo c'era e notai il libro di Cuore d'inchiostro che stavo finendo di leggere avevo il mio ... ma come cavolo c'era finito il mio astuccio di scuola li dentro!! Cavoli era li da quando sono andata una settimana fa a lezione di microbiologia. Andai oltre e trovai anche un bloc notes e altri fogli. Ecco perchè pesava così tanto.  Va bè lasciai tutto li com'era e lessi il biglietto di mia mamma.

"Siamo andati al Galassia a fare compere e se c'è ti compro anche il libro che cerchi. baci da mamy"

Sorrisi pensando di avere già quel libro. Insomma il Galassia era un supermercato enorme ed era impossibile che quel libro li non ci fosse. Insomma pregustavo gia il libro. Mi riscossi e risposi  dietro il biglietto.

"Vado dalla Lucia arriverò verso il pomeriggio. Ciao mamy"

Appiccicai il foglio alla porta d'entrata, mi diedi un'altra occhiata allo specchio e uscii. Nello stesso momento Kellan uscì di casa sorridendo da solo poi alzò lo sguardo su di me e calmandosi mi fece cenno di andare chiamando poi l'ascensore. Chissà chi l'aveva usato in quel poco tempo...

NELLA TESTA DI UNO SCIMMIONE (Kellan)

Dio che corsa... avevo sprecato tutto il mio fiato in quello scatto. Anche Patty però ci aveva messo del suo cercando di andare dalla parte opposto dove io volevo andare. Dannato cani. Ecco perchè odiavo anche solo accompagnare Robert al parco.La fermai per un braccio fregandogli poi il guinzaglio del cane che subito si mise d'accordo con Patty per strattonare da una parte all'altra. Mi appoggiai alle ginocchia cercando di riprendere fiato. Cavoli avevo il fiatone ma quanto cavolo era veloce Chiara a camminare? La sentii ridere mentre io tenevo a bada quei due cani cercando anche di riprendere fiato. Trassi un profondo respiro calmandomi e mi rialzai. Rideva di me? Bene allora potevo anche fargliela pagare un pochettino.

- Tu te la ridi ma non sai che corsa con questo cane!!! Crudele almeno tieni Patty- Dissi dandogli il guinzaglio che afferrò prontamente. Dannato cane!!! Appena prese Chiara il guinzaglio Patty si tranquillizzò. Lei si rimise a ridere e io giuro le avrei torto il collo.

-Ti diverti proprio a ridere di me!E tu proprio adesso dovevi diventare un'angoletto?-Dissi indicando e quasi minacciando quel dannato cane. Non mi era mai piaciuto e si vedeva.

-Scusa ma sei troppo buffo..-Scoppio a ridere di nuovo e io rimasi come ammaliato da quel suono. Nonostante la sua crudeltà era bellissima e incredibile. Indossava dei jeans scuri a vita bassa e una maglietta a maniche corte con sopra l'immaggine di cucciolo il nano, era viola scuro ed era attillata quel tanto che bastasse per far vedere le sue curve. Ma che cavolo stavo pensando!!! Kellan non comportarti da cretino. Ci mancava solo l'autoconvincimento, ero proprio messo male. Sopra la maglietta come me portava una camicia a scacchi grigio e nero a maniche corte e aperta. Portava delle converse blu ma non mi stupii visto che erano le scarpe più belle a mio parere. Ero ancora perso nei miei ragionamenti sulla sua bellezza che non mi accorsi delle sue mani che mi mettevano apposto le spalle della camicia e poi mi indicò i pantaloni per dirmi di mettermi apposto la maglietta. Cercai di fare il sorriso più malizioso possibile.

-Non mi aiuti anche per quello Catty?-Catty??? chissà da dove mi era venuto fuori quel soprannome.. forse dal fatto che era la cattiveria in persona che rideva sempre di me. Però mi divertii da matti a vederla sorpresa per la mia risposta ovviamente prima di darmi del pervertito per l'ennesima volta.

-No, pervertito che non sei altro. E poi perchè Catty?- Chiese. Ecco forse avevo trovato un suo punto debole. Sorrisi tra me e me pensando che era una persona curiosa.

-Catty perchè sei la cattiveria in persona. Apparte questo dobbiamo pensare a dove andare-Dissi prendendomi anche un pugnetto sul braccio da parte sue. Era fantastica. E poi la sensazione che mi dava sulla pelle ogni volta che mi toccava. Era elettricità allo stato puro. Iniziai a pensare a dove cavolo potevo portarla. Forse al lago visto che la macchina era nella via e nessuno l'aveva usata. No troppo avventata come prima uscita e poi darei l'impressione sbagliata. Scossi la testa cacciando quel pensiero. Bè allora potremmo andare a mangiare un Kebab in città. Mi sembra di aver capito che c'è un negozietto che li fa davvero buoni. No neanche quello poteva andare visto che quando mangiavo quel cibo ero impresentabile e orribile. Dove cavolo potevamo andare!!! Ma certo... quando siamo arrivati per strada qui vicino c'era una pizzeria... acome si chiamava??? Ah si i GLICINI una roba del genere.. forse lei la conosceva. Si quella era una buona idea. Mi voltai per invitarla a mangiare quando la trovai intenta a fissarmi. Cavoli che occhi. Erano stupendi. Erano un verde così intenso che ci si poteva correre come su un prato tanto erano intensi. Sorrisi riprendendomi dal mio trance.

-Ti andrebbe di andare a mangiare una pizza ai- Non feci neanche in tempo a finire che Chiara concluse la mia frase- GLICINI???-

-Si... ma come cavolo hai fatto?- Cazzo aveva azzeccato  il ristorante . ma come cavolo...Cazzo nooooo!!!! Chiara si stava dondolando sui piedi e quella piccola scollatura che aveva mi stava facendo sudare sette camicie. Cazzo cazzo cazzo. Certo che ero proprio un pervertito come diceva lei. Però anche lei aveva le sue colpe. Kellan calmati calmati.

-Bè lo avevo pensato anche io, stavo per dirtelo ma tu eri assorto nei tuoi pensieri e ho aspettato-Disse ma non la stavo molto ascoltando visto che cercavo di autoimpormi ma non ci riusci quindi le presi le chiavi dalla mano e apri il cancelletto lasciandola passare. Ci mettemmo d'accordo e entrai in casa per lasciare Patty. Già che c'ero ne approfittai per andare in bagno e poi presi portafogli e chiavi e uscii trovandomi Taylor davanti. Gli andai alle spalle di soppiatto e gli toccai la spalla. Lo vidi fare un balzo di almeno un metro spaventato prima di abbracciarmi sorridente.

-Bè che ci fai qui? Non te l'eri svignata con Giulia?- Chiesi cercando di capirci qualcosa.

-Si amico ma è entrata in casa per avvisare i suoi. Poi andiamo al McDonald.. Idea della Giulia ! Mi ha anche chiesto di uscire non è una grande??? Insomma a me non è mai capitato. Te invece ? Dov'è la Chiara?- Sprizzava felicità da tutti i pori. Gli piaceva proprio quella ragazza.

-Cazzo è una ragazza con le palle!!! E tu sei un cretino- Dissi tirandogli un pugno scherzoso poi continuai -Io e Chiara andiamo in pizzeria- Taylor mi guardò un attimo tornando serio e ecco la solita raccomandazione.

-Mi raccomando non fare il cretino come il solito- Gli sorrisi e feci cenno di si con la testa. Mi voleva bene e mi conosceva e questo lo dimostrava .Rientrai in casa e aspettai che i due se ne andassero. Certo non potevo non ascoltare cosa dicevano! A volte ero peggio delle pettegole.

-Sei stato fermo proprio come ti ho detto eh?- disse la Giulia iniziando poi a fargli il solletico.

-Piccola serpe come ti odio ora... -Disse Taylor e li la Giulia scommetto utilizzo la tattica faccia triste .

-Quindi mi odi?- Chiese poi.

-Dai stavo scherzando, come potrei?- Esclamò Taylor poi lei riuscì a liberarsi. E scesero giù per le scale.L'ascensore fù chiamato da qualcuno e io usci di casa ancora sorridendo e nello stesso momento uscì Chiara. Le feci cenno di andare e richiamai l'ascensore.

TORNIAMO ALL'INGENUA CHIARA

Scendemmo con l'ascensore e mi accorsi di aver dimenticato le chiavi sulla porta.

-Cavolo ho dimenticato le chiavi. Ci metto un secondo aspetta qui!- Tornai in casa prendendo le scale e presi le chiavi mettendole in borsa. Dio che tonta ... e che figuraccia... dio sono proprio scema... Scesi di nuovo le scale trovando Kellan con il cellulare in mano.

-Che fai?- Chiesi cercando di sbirciare sul display ma lui lo nascose sorridendomi. Uff per che cavolo era cosi alto???

-Niente che ti riguardi miss curiosità!!!- Disse sorridendo e spegnendo il cellulare mettendolo poi in tasca per poi deridermi- Prendilo pure tanto non hai il pin- Ma quanto cavolo era crudele e quanto cavolo era carino??? Uffa dannata la mia curiosità! Potevo sempre vedere se facendo finta di niente lui me lo avrebbe detto... no non ci sarebbe mai cascato... uff va bè rinuncio.

-Non sono curiosa- Dissi in mia difesa ma lui alzò un sopracciglio guardandomi negli occhi e io aggiunsi- Bè solo un pochino- Scoppiammo in una risata e ci avviammo verso la pizzeria.

-Bè che cosa mi racconti di te? Anzi ... Hai un ragazzo?- Chiese sorridendo sempre . E poi ero io quella curiosa???? E adesso che cavolo gli dicevo ? Insomma... Chiara pensa... W l'autoconvincimento!

Cerchiamo di riordinare le idee e fare un discorso sensato. Certo che finchè lui mi guarda così è un pò complicato. Chiara smettila e concentrati!!! Dio ero davvero messa male.

-Che dire? insomma intanto no non ho un ragazzo e tu insomma tra Ashley e tutti gli altri pettegolezzi non si sa mai cosa c'è di vero- Dissi ma me ne pentii subito. Cazzo cazzo Chiara me che cavolo dici? Ora fai la figura della fan che sa tutto di lui. Certo era vero che sapevo tutto ma lui non doveva saperlo. Mi voltai e lo trovai ancora a sorridere.

- Diciamo che noi tre siamo un triangolo amoroso- Disse mentre io spalancai gli occhi sorpresa. Non era vero , come cavolo... non feci neanche a fini re di pensare che Kellan scoppio a ridere. Gli tirai la borsa in testa. In fondo se lo meritava.

-Ahia- Si lamento. Dio com'era bambino.

-Non fare il cretino io dicevo sul serio- Abbassai la borsa che avevo ancora stretta nella mano sinistra. Kellan si fece cupo per poi parlare con un sorriso teso e non uno di quei soliti sorrisi.

-Se te lo dico non lo spifferi hai quattro venti vero?- Dio ma chi credeva che fossi. Cavolo di certo non ero una stronza che metteva la vita privata degli altri ai quattro venti solo per ricavarci qualcosa. Certo che anche lui deve averne passate di sfortune e ha tutte le ragioni di preoccuparsi.

-Certo che non lo dico a nessuno!- Sorrisi per rassicurarlo e lui abbasso lo sguardo un pò imbarazzato per il suo sospetto.

-Siamo solo ottimi amici. Ci divertiamo da matti e lei fa morire dal ridere. Sai è una cosa orribile la fama- Rimase un attimo in silenzio e io non parlai sapendo che stava cercando le parole giuste per spiegarmi.

- Sai Chiara è un a cosa orribile andare al supermercato e essere assaliti dalle fan . Ormai anche solo per portare fuori il cane dobbiamo andarci in tre e tutti travestiti. Tutti pensano che io sia un donnaiolo ma la verità e che non mi lego mai a nessuno visto che ogni volta ti deludono. Con te ... è diverso. Non so perchè ... ma sento che di te mi posso fidare e anche della Giulia e la Lucia. Insomma la prima volta che ci avete visto non avete neanche fatto un urlo . Diciamo che più che altro sembrava che non ci aveste riconosciuto.- Scoppiai a ridere ripensando alla scena e lui mi guardò un pò male. Mi calmai per spiegargli.

-Lo sai cosa hanno fatto quelle pazze delle mie amiche?- Gli chiesi già sorridendo.. Cavoli eravamo rimaste quasi tutto il giorno con l'orecchio attaccato alla parete per sentirli.Kellan scosse la testa e io continuai.

-quando ho chiuso la porta mi sono voltata verso di loro che nel frattempo mi avevano scritto su un foglio "Non parlare se no da di la ci sentono. Quelli erano davvero i tre attori di Twilight?E sono i nostri nuovi vicini?" e subito dopo si sono messe con l'orecchio alla parete per sentire se dicevate qualcosa- Dissi sorridendo di nuovo. Certo avevo tolto il commento riguardo alla loro bellezza.

-Be non siete state le uniche. Io quando ho chiuso la porta mi sono trovato davanti la faccia di Robert e Taylor ancora scandalizzati dal vostro balletto. Subito dopo si sono messi con l'orecchio alla parete anche loro- Disse Kellan sorridendo a sua volta. Ecco perchè non eravamo riuscite a sentire niente.

-Sai credo che Robert e Taylor si siano invaghiti delle tue amiche. Certo il vostro balletto è stato la scintilla iniziale.- Disse lui mentre eravamo quasi arrivati. Mancavano meno di 20 metri all'entrata della pizzeria quando Kellan che ormai eravamo a braccietto si avvicino al mio orecchio facendomi il solletico con il suo respiro. Che scarica elettrica. Era sempre così quando lui si avvicinava. Pura e semplice elettricità. Certo quello che Kellan mi disse all'orecchio non diminui quella senzazione anzi mi fece arrosire.

-Devo dire che anche tu non eri male... anzi...- Non fini la frase. Io mi fermai un imbarazzata mentre lui ridendo della mia reazione entrò nel ristorante facendomi segno di seguirlo.Ma quanto era stronzo quel ragazzo???

Entrammo e ci accolse subito un cameriere. Era alto, arrivava alla spalla di Kellan. Aveva occhi azzurri e capelli neri. Sorrise accogliendoci.

-Salve siete solo in due?- Era davvero gentile.

-Si siamo solo io e la signorina- Disse Kellan. Seguimmo il cameriere che ci portò in un angolo della sal da pranzo. Riuscivamo a vedere tutti i tavoli e contemporaneamente eravamo in disparte e nascosti dagli altri. Ci sedemmo e il cameriere andò ad accogliere altri clienti che erano arrivati , saranno stati almeno in 5 dal rumore che c'era all'entrata. Kellan prese il menù e iniziò a leggere le varie pizze sul listino. Io non lo presi neanche tanto sapevo già che pizza volevo. Prendevo sempre prusciutto e wurstel ma pensando alle centinai di battute che avrebbe fatto Kellan optai per prosciutto e funghi. Semplice e buona. Presa questa decisione iniziai a osservare Kellan che cercava di capire cosa c'era scritto.

-"Margheriata", "Quatro stagini", "Marinera"-Scoppiai a ridere non resistendo più. Era davvero buffissimo ogni nome di pizza che diceva lo storpiava non sapendo come si pronunciava. Gli presi il menù dalle mani e glielo lessi io cercando di capire cosa voleva.

-Allora vuoi una pizza con che cosa sopra?- Ecco diciamo che questa era la domanda perfetta per risolvere il problema. Pensò un pò e poi si illuminò come una lampadina.

-Prusciutto , wurstel e patatine fritte e se c'è anche un pò di scamorza sotte le patatine.- Disse e io rimasi un attimo stupita pensando alla super mega pizza che aveva preso. Insomma come cavolo faceva a mangiarla?

-Allora vuoi la Superpippo!!! - Esclamai ricordandomi il nome . L'aveva presa anche mio fratello alla scorsa cena di famiglia. Che bambini che erano.

-La superche?- Chiese Kellan, ma non ci badai molto visto che arrivò il cameriere di prima per prendere le ordinazioni.

-Che cosa desiderate? -Chiese rivolto a Kellan pensando sapesse l'italiano.

-E' americano quindi a meno che tu non gli parli inglese lui non capisce niente. E' utile se vuoi dirgli alle spalle che è uno scimmione zuccone- Dissi in italiano sorridendo mentre il cameriere a stento trattenne una risatina. Come al solito Kellan commentò curioso almeno quanto me.

-Ah... ora mi prendi in giro con i camerieri di la verità- Chiese rivolto a me . Per fortuna che il cameriere rispose perchè io non sapevo che dire. Sia beneddetto questo ragazzo che sapeva l'inglese.

- Dir la verità stava dicendo che è fortunatissima a uscire con te- Disse il cameriere e io immediatamente desiderai sotterrarmi e uccidere quel cameriere visto che Kellan mi guardava malizioso.

-Bè prendiamo due coke, una prosciutto e funghi e una superpippo per lui.- Dissi indicandolo . La mia intenzione era quella di renderlo ridicolo ma quel cameriere non reagi minimamente come io pensavo anzi...

-Sei un grande è la mia pizza preferita.- Disse e io sbuffai alzando gli occhi al cielo mentre loro se la ridevano. Il cameriere fini di prendere le ordinazioni e poi Kellan lo trattenne per un braccio. Che cavolo voleva fare?

-Mi puoi fare un favore?- Chiese e il cameriere fece cenno di si.Ma cosa cavolo poteva chiedere a un cameriere che neanche conosceva?

-Tra un pò dovrebbero entrare un ragazzo con i capelli castani e super ribelli e una ragazza con i capelli lisci e castani. - Disse fermandosi di colpochissà che cosa voleva chiedergli e perchè ora era imbarazzato e incerto. Insomma io persona più sfacciata e senza imbarazzo di lui non la conoscevo.

-Potresti far finta di flirtare con la ragazza e farli accomodare in quel tavolo la?- Disse indicando il tavolo al lato opposto della stanza . Il cameriere ci pensò un attimo e poi accettò

-Ok ci proverò poi ti faccio sapere per sapere che devo fare.- Disse andando poi all'entrata ad aspettare. Che cavolo aveva in mente Kellan?

-Che cosa vuoi fare? Vuoi sabotare l'uscita di Robert e della Lucia?- Mi ero completamente sbagliata sul suo conto se faceva una cosa del genere. Feci per alzarmi per parlare con il cameriere ma Kellan mi fermò per il braccio fissando mi negli occhi. Distolsi lo sguardo immediatamente. Sapevo che se lo avessi guardato la mia rabbia sarebbe svanita.

-Non voglio sabotarlo voglio solo dargli una spintarella. Conoscendo Robert poi mi ringrazierai... Fidati di me- Disse e io feci il grande errore di guardarlo e le mille catene mi riavvolsero facendomi cedere.

- Ok vedremo- Dissi semplicemente cercando di far tornare il mio cervello al suo posto.

-Bè non mi hai detto niente di te! Insomma so all'incirca come è fatta la tua famiglia ma di te non so proprio niente.-Ecco ora che gli raccontavo!

-Non so cosa dirti di me...- Dissi sinceramente.

-Facciamo così te le faccio io le domande.. Allora tu non hai un ragazzo ma cosa mi racconti dei tuoi ex?Avrai pur avuto qualche amore o cotta !!- Ecco lo sapevo che me lo avrebbe chiesto.

-Vediamo un pò... allora ... Non ho mai trovato un ragazzo che mi piacci e infatti oltre a qualche cottarella non ho mai approfondito niente. Insomma devo ancora trovare un ragazzo che mi capisca anche quando io sto in silenzio. Uno che capisca quando ho qualcosa che mi preoccupa e che sappia rendermi felice e farmi ridere con poco! Ecco diciamo che in questo campo sono molto inesperta...-Dissi e tirai un sospiro di sollievo pensando che fosse finito il tempo del gioco "Torturiamo Chiara". Odiavo parlare di me. Non sapevo mai cosa dire . Solo le persone che mi conoscevano da tempo sapevano qualcosa da me. Non era una mia caratteristica quella di aprirmi molto con gli altri, ero più tipa da pian piano mi conosci. Fortuna che Kellan capii che doveva cambiare discorso.

-E i tuoi hobby. Cosa ti piace fare nel tempo libero?- Ecco ora si che mi sentivo più a mio agio.

-Bè giocavo a pallavolo anche se un paio di anni fa ho smesso adesso gioco soprattutto...- Non mi lasciò neanche fini re di parlare.

-Perchè hai smesso?- Chiese.

-Perchè dell'88 eravamo solo in due e dovevamo continuare a cambiare squadra . Un anno andavamo con l'89 e l'altro con l'87. E era una cosa che non sopportavo più. Comunque non riuscivo a conciliare più scuola, musica, pallavolo e ripetizioni. A qualcosa dovevo rinunciare.- Dissi ripensando a quel periodo che non avevo mai un attimo per gli amici o anche solo per me stessa.

- Fai musica? E ripetizioni?- Cavoli era una macchinetta che sparava domande a rafica.

- Io suono pianoforte da quando ero in prima media. Ormai sono 11 anni che suono. Comunque do ripetizioni di chimica , impianti e microbiologia visto che ho fatto un professionale chimico- Dissi elui mi fece altre domande.

-Che tipo di musica suoni?- Continuò a farmi domande su tutto. Quale animale mi piaceva? Il mio colore preferito? LA mia canzone preferita? MAre o montagna? i miei amici... parlammo molto ma fummo interrotti quando nella stanza entrarono Robert e la Lucia . Quel cameriere ne aveva di coraggio per far finta di flirtare con la Lucia visto lo sguardo omicida che aveva Robert. Gli fece anche l'occhiolino e io e Kellan scoppiammo a ridere vedendo la faccia sorpresa della Lucia e quella arrabbiata di Robert. Quel camiere scomparve poi dietro il bancone per comparire in una porticina vicino al nostro tavolo per non farsi notare dai nostri amici.

-Certo che quel tipo mi potrebbe uccidere con lo sguardo. Bè ora che devo fare?- Chiese il cameriere rivolto a Kellan.

- Lo so che ti chiedo tanto ma hai carta e penna? Scrivo un messaggio per la Lucia e ti dico già che conoscendo quel tipo rischi qualcosa.-Disse Kellan cercando di fare la faccia più implorante possibile.

- Dai ci provo lo stesso. Cosa non si fa per l'idolo della mia ragazza. In cambio però poi ci facciamo una foto! Tieni scrivi e io consegno.- Disse il cameriere e Kellan si allargò in un sorriso mentre io mentalmente andavo sulle furie. Ecco perchè era così disponibile. Ero...... Gelosa.... No non potevo esserlo!!!!

-Ok va bene. Allora devo ringraziare la tua ragazza per la tua generosità?- Disse lui scrivendo il biglietto che non riuscii a leggere. Lo piegò subito e lo mi se in mano al cameriere.

-Si be ora vado a dopo.- Guardammo il cameriere scomparire dietro la porticina e io ero troppo curiosa.

-Che cosa hai scritto nel biglietto?- Feci la faccia più tenera che riuscissi a fare e lui sorrise.

-Niente ho solo scritto "Ehi se ti va puoi abbandonare quel tuo ragazzo e uscire con me! Che ne dici? Di certo non posso essere peggio di lui e poi caso mai potremmo conoscerci più intimamente. Sai mi sembri molto carina fammi un cenno per un si! -Jeb-" solo questo- Cosa aveva scritto???? Ma era matto??? Insomma era una bellissima proposta per fare ... Ma era pazzo... povero cameriere.

-Tu sei matto. Io avviso quel cameriere..- Kellan mi fermò con un dito sulle labbra indicandomi poi il tavolo dei nostri amici. Il cameriere si stava avvicinando con le loro pizze. Appoggiò le pizze sul tavolo e fece cadere il bigliettino sulle gambe di Lucia. Poi le sorrise e andò all'entrata facendo prima l'occhiolino a noi.. Robert rubò il biglietto dalle mani della Lucia , lo lesse e si alzò seguito poco dopo dalla mia amica che non capiva. Kellan mi fece segno di alzarci e insieme andammo dietro lo stipide della porta per vedere che cosa succedeva. Robert si era avvicinato al bancone del bar dove stava il

cameriere.

-Tu sporco verme vieni qui!-  Disse quasi urlando.Il nostro cameriere uscii tranquillamente chiedendo cosa c'è. Robert si arrabbiò ancora di più e si vedeva.

-Non pensarci neanche -Disse Robert . Si trovavano uno davanti l'altro . Robert era più alto, con la mascella tesa e arrabbiato più che mai. I suoi occhi erano il riflesso dell'ira. Il cameriere sorrideva fronteggiandolo con lo sguardo poi si volto verso verso la Lucia.

-Be sarebbe una bella esperienza!!- Sorrise di nuovo mentre Robert lo prese per il colletto facendolo voltare per fissarlo negli occhi. Pochi secondi e Robert tirò un pugno in pieno volto al ragazzo. Poi lo lascio mentre il cameriere si asciugò il labbro sporco di sangue.

-Andiamocene -Disse prendendo la mia amica sotto braccio. Poi vedendo il gestore della pizzeria continuò- Ti conviene licenziarlo se no vedi..- Uscirono dal locale e io e Kellan ci afrettammo ad andare dal cameriere.

-Kellan sei un deficiente. Poteva farsi male ora scusati- Dissi arrabbiata. Cavoli quel cameriere si era preso un pugno per farci un favore e ora rischiava anche di essere licenziato.

-Scusami non pensavo arrivasse fino a questo punto. Lei è il gestore giusto? Bè è colpa mia quindi non lo licenzi. E' un bravo cameriere.- Si scusò ancora mentre il gestore prese del ghiaccio per il labbro del suo dipendente e dopo aver ascoltato il nostro scherzo ci chiese di non creargli più problemi per poi sparire in cucina.

-Scusami ancora- Disse Kellan ma il cameriere sorrideva.

-Fa lo stesso apparte il pugno mi sono divertito.Però ora facciamo la foto- Scoppiammo a ridere e dopo esserci salutati e aver fatto la foto uscimmo dal ristorante per tornare a casa. Ci portammo via anche le pizze che ci avevano gentilmente messo in una scatola  per la pizza a trasporto e due lattine di coca-cola .

-Sei stato davvero crudele- Dissi tirandogli un pugnetto al braccio. Camminammo scherzando su tutte le espressioni che avevano fatto Robert e la Lucia fino ad arrivare al cancelletto. Aprii e prendemmo l'ascensore.

-Sai anche se non lo ammetti ti stai divertendo un mondo con me vero?- Non risposi ma uscii semplicemente dall'ascensore. Kellan appoggiò le pizze per terra per farsi più vicino a me. Appoggio le mani sui miei fianchi e partii immediatamente una scarica elettrica per tutta la mia spina dorsale. Era una sensazione indescrivibile.Stacco immediatamente le mani e dalla sua espressione potei capire che anche lui aveva sentito qualcosa. Mi sorrise prima di parlare.

-Ti andrebbe di mangiare la nostra pizza da me ? Solo una pizza in compagnia. Ti do anche l'onore di aprire la porta- Disse dandomi le chiavi.

-Solo una pizza- Dissi e infilai le chiavi nella serratura. Ma chi volevo prendere in giro? Con lui avrei fatto qualunque cosa. Aprii la porta e colpii qualcosa poi entrai.

-Ahia..- Disse Giulia portandosi le mani alla nuca dove l'avevo colpita e vedendola rimasi completamente shockata. Subito dopo al suo fianco comparve la Lucia .Subito dopo di me entrò Kellan che mi mise le mani sui fianchi. Ero davvero shockata. Che ci facevano loro due li? E il tocco di Kellan mi mandava ancora di più in confusione.

-Che hai Chiara?- Disse lui facendoglimisi più vicino, sempre con le mani sui miei fianchi.Indicai la Giulia e allora Kellan si girò. Ma che cavolo erano venute a fare qui? Nello stesso momento in cui Kellan si girò comparvero Taylor e Robert dalla porta della sala.

Improvvisamente cadde un silenzio imbarazzante...

-Uhmm uhmm.. be vedo che abbiamo avuto tutti l'idea di mangiare a casa. Bè noi abbiamo della pizza e voi- Disse Kellan rompendo il silenzio e prendendo il sacchetto che aveva lasciato fuori dalla porta.

-Noi abbiamo roba del McDonald- Aggiunse Taylor e loro tre scoppiarono a ridere facendoci così rilassare tutti quanti.

-Bè noi andiamo a prendere altro cibo da me voi preparate la tavola intanto ok ?- Dissi prendendo poi le mie due amiche per il braccio e uscendo senza neanche aspettare la loro risposta. Aprii casa mia e senza dire niente le trascinai fino in camera mia che era l'unica stanza che non aveva una parete in comune con l'appartamento dei tre figoni. Mi sedetti sul letto e aspettai che le altre fecero lo stessso.

-Allora cosa mi raccontate?- Chiesi sorridente sapendo già cosa è successo alla Lucia.

-Ragazze o mio dio... E' stato stupendo. Allora intanto, lo so che mi dirai che ho sbagliato Chiara, ma gli ho chiesto io di uscire. Poi siamo andati...- La Giulia raccontò quello che le era accaduto senza tralasciare nulla fino alla porta di casa dei vicini. Si fermò per poi guardare la Lucia sorridendo.Iniziavo davvero ad essere preoccupata.

-E che è succeso?- Chiesi .

-Si sono baciati e sono stati beccati da me e Robert- Disse la Lucia ridendo forse ripensando a quella scena.

-Grazie Lucy davvero simpatica- Esclamò la Giulia ma io la presi per le spalle guardandola negli occhi.

-Giulia ti rendi conto che hai baciato Taylor Lautner Ma sai quante fan ti ucciderebbero per questo??- Dissi e lei ci pensò un attimo su per poi iniziare ad urlare. Io e la Lucy le tappammo subito la bocca. - Stai zitta se no ti sentono sema che non sei altro-Dissi ma ormai era già al settimo cielo. Allora mi voltai verso la Lucia per sapere come era andata e lei raccontò del cameriere e dei come Robert l'aveva difesa. Ero felice per le mie amiche. E loro erano al settimo cielo come lo ero anche io. Mi chiesero che cosa avevamo fatto io e Kellan e nel farlo mi sembrarono un pò preoccupate. Gli raccontai che eravamo andati a prendere una pizza e che con lui riuscivo a parlare e ad aprirmi molto di più che chiunque altro. Gli raccontai anche che ero felice quando stavo con lui e loro due avevano uno sguardo davvero preoccupato.

-Ragazze ma che avete ? Perchè siete preoccupate e niente bugie!!- Dissi minacciandole con l'indice.

-Abbiamo saputo tutte e due che Kellan è un pò un donnaiolo e ci preoccupiamo per te. Abbiamo paura che lui stia solo giocando con i tuoi sentimenti.- Rimasi un attimo spiazzata dalle loro parole. Ma poi gli spiegai che cosa mi aveva detto e di come aveva detto che io ero diversa secondo lui. Rimanemmo tutte e tre in silenzio.

-Ragazze ma vi rendete conto che siamo uscite con i tre superfighi ?E che tu hai anche baciato Taylor?- Disse la Lucia indicando la Giulia. Ci guardammo e ridemmo tutte e tre felici.

-Bè ora dobbiamo tornare di la e prendiamo della pasta da me. Mia mamma ce ne aveva lasciato un pò per me e mio fratello ma possiamo prenderla noi.- Dissi e ci alzamm odal letto per andare in cucina. Prendemmo la pasta e bussammo dai nostri nuovi "Amici".

-Che cosa avete trovato?- Chiese Kellan aprendoci e prendendomi la terrina dalla mano. Che gentile che era. Gli sorrisi e insieme andammo in sala. Scoppiammo a ridere notando che avevano apparecchiato per sei senza aver prima aperto il tavolo. I posti erano tutti vicini uno all'altro. Guardai le mie amiche che presero i piatti e i bicchieri dandoli a i tre ragazzi poi togliemmo le sedie.

-Ragazze ma che.. - Non lasciammo neanche finire la frase a Taylor che noi tre con uno scatto aprimmo il tavolo che ora invece di essere per quattro persone era per sette.I ragazzi riapparecchiarono la tavola e ci sedemmo.

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Capitolo 7
*** Problemi!!!!! ***




BENE BENE BENE... CREDO DI ESSERE IN GUAI GROSSI. MI ERO RIPROMESSA DI METTERE QUESTO CAPITOLETTO PRIMA MA NON CE L'HO FATTA!!!! SCUSATE SCUSATE E SCUSATE ANCORA. SPERO COMUNQUE CHE VI PIACCIA. RINGRAZIO COME AL SOLITO LE LETTRICI CHE MI SEGUONO E CHE OGNI TANTO LASCIANO COMMENTI. A BUPI VOLEVO DIRTI SOLO CHE E' MOLTO PROBABILE CHE IO PRIMA O POI METTA LA STORIA DI BUPI , INSOMMA QUESTA COSA DEL TUO SOPRANNOME ORMAI C'E' IN TUTTE E TRE LE MIE FANFICTION PRIMA O POI DOVRO METTERLA O NO????

BE GIOVANI DONZELLE CHE LEGGETE.... BUONA LETTURA SPERO VI PIACCIA E CHE LASCIATE UN COMMENTINO. A PROPOSITO LUCY ALLA FINE LI PRENDI TU O IO I BIGLIETTI PER REMEMBER ME ?????




-Allora... abbiamo pizza, Mcdonald e pasta cosa volete? Io prendo un pezzo della Superpippo- Disse Kellan affianco a me. Eravamo nella vecchia casa di mia nonna attorno a un tavolo per mangiare quel poco che c'era. Io disgraziatamente ero finita tra Robert che davanti a se aveva la Giulia e Kellan  che invece aveva la Lucia, mentre dall'altra parte del tavolo davati a me c'era Taylor.
-Io prendo la prosciutto e funghi- Esclamò Taylor offrendone anche alla Giulia . Misero la pizza in un piatto tra loro e iniziarono a mangiarla insieme. Erano troppo buffi. Taylor ne azzannò subito un pezzo mentre la Giulia mangiava più lentamente senza far vedere quello che aveva in bocca, cosa che Taylor ignorava completamente.
-Noi il Mc Donald- Disse Robert e prese un pò di patatine per passarle poi alla Lucia. Erano troppo carini loro due. Conoscendo la Lucia si era messa lontana da Robert  per timidezza. Nonostante tutto Robert non sembrava seccato, anzi ogni tanto si lanciavano sguardi sorridendo.
-Ok io prendo la pasta allora- Ero rimasta l'unica a non dire cosa prendere e mi era rimasta solo quella schifosa pasta riscaldata. Presi la forchetta e infilzai il primo boccone sollevandolo per osservarlo. Kellan alla mia sinistra si alzò e mi prese la pasta per poi andare in cucina.
-Ma che vuoi fare?- Gli urlai dalla sala. Aspettammo un attimo e tornò in sala con la bacinella della pasta vuota.
-Hai buttato via la pasta??? E io ora cosa mangio???- Dissi mentre gli altri lo guardavano curiosi e sorpresi.
-Di certo non mangi quella schifezza. Tieni- Esclamò siedendosi e mettendo la sua pizza in mezzo. Mal volentieri accettai. Non è che non mi piacesse la pizza Superpippo, era solo che mi sembrava uno spreco buttare via quella pasta. Iniziammo a mangiare silenziosi.
-Allora  come mai siete tornati a casa??? Insomma se non fosse stato per voi io e la Chiara... Ahia...- Iniziò Kellan ma non lo lasciai finire di parlare perchè gli tirai una gomitata e borbottai un- Pervertito- Scoppiarono tutti a ridere mentre io addentai ancora la mia pizza.
-Bè noi siamo venuti qui perchè Giulia doveva lasciare un biglietto ai suoi  , poi siamo andati al Mc Donald per mangiare ma c'era un gruppo di fan scatenate quindi siamo dovuti venire qui a casa , dopo abbiamo incontrato Robert e la Lucia che salivano in ascensore . Voi due invece? Non avrai fatto il solito scemo vero Kellan?- Chiese e risposi io visto che si stava abbuffando nella pizza.
- Noi abbiamo portato i cani a casa..- Robert mi interruppe - Oh no... vi ho lasciato Patty... scusate. Mi pareva strano che fosse a casa- Disse ma io gli feci cenno che andava bene lo stesso e poi continuai -Poi siamo andati in una pizzeria ma siamo dovuti andarcene visto che per colpa di questo scimmione qualcuno si è preso un pugno- Dissi indicando Kellan che sorrideva al mio fianco.
-qualcun'altro qui ha tirato un pugno..- Borbottò la Lucia sorridendo insieme a Robert.
-Noi siamo andati in un ristorante come voi  ma ce ne siamo andati visto che ho tirato un pugno a un cameriere perchè ci provava con la Lucia. Insomma siamo tornati qui e abbiamo beccato questi due a baciarsi- Disse sorridendo teso e indicando Giulia e Taylor che nel frattempo si guardavano imbarazzati. Secondo me Robert voleva deviare il discorso su un'altro argomento.
-Grazie ehhh!!! rendi tutto pubblico!!!! - Esclamò Taylor mentre Kellan era rimasto sorpreso dalla notizia.
-Veramente non lo sapevano solo loro due- Disse Robert per puntualizzare e io voltandomi verso mia cugina la vidi mandarmi sguardi omicidi .

"Chiara è tua cugina al massimo ti tiene il muso un'ora"

Che cavolo era quella vocina nella mia testa?? Forse era la mia coscienza come nei cartoni. Di solito c'è sempre quella buona e quella cattiva. Mi ricordava un pò Cronk nelle Follie dell'imperatore. Certo che ero davvero messa male se pensavo a queste cose.
-Veramente io lo sapevo già- Dissi quasi bisbigliando mentre la Giulia abbasso lo sguardo imbarazzata e Kellan mi guardava sbalordito. Alla fine l'unico che non sapeva niente era lui. Scoppiammo tutti a ridere mentre Kellan esclamava- Alla fine l'unico che non sa mai niente sono io!!!- Ci fu un'altra risata generale in cui io vidi il vecchio divano che era nascosto dai miei amici davanti a me. Era da tantissimo tempo che non lo vedevo. Smisi di ridere e lo stesso fece mia cugiana Giulia quando seguendo il mio sguardo capii cosa stavo guardando. Improvvisamente ci fu silenzio e Kellan si sporse un pò verso di me e lo stesso fece Taylor verso la Giulia ma onestamente non mi importava molto di quello che succedeva.
-Come mai così triste?- Mi chiese appoggiando la mano sul mio braccio. Un'altra scossa potente mi passò per tutto il corpo e mi fece svegliare. Mi voltai verso di lui e sorrisi .
-Niente di importante.- Dissi vedendo lo sguardo di mia cugina e ricominciando a sorridere. Non volevo pensare ai vechi ricordi. Ormai erano in un angolino e li dovevano stare. Kellan mi guardò ancora un pò ma poi smise sorridendomi e tornando a guardare i suoi amici.
-Bè ragazze ce lo fate un bis del balletto???- Chiese Kellan e io e le mie amiche lo fulminammo per guardarci poi i piedi imbarazzate. Oddio che figuraccia che avevamo fatto!!!
-Kellan lasciale stare . Le abbiamo colte di sprovvista e non lo stavono di certo facendo per noi!!! A proposito che cosa stavate festeggiando???- Mamma mia che curioso che era Taylor!!! Si vedeva che era più giovane di me e mi veniva da sorridere pensando a tutti gli spettegolezzi e curiosità che ascoltavo quando avevo la sua età alle superiori.
-E' impossibile che non lo sai... insomma ma tu non vai mai a scuola?- Chiese la Giulia voltandosi per guardare Taylor . Lui rimase un attimo a pensare per poi fare una faccia sconsolata e rispondere- Onestamente non ne ho la più pallida idea visto che per primo faccio schifo a scuola e poi perchè quest'ultimo mese non sono...- Taylor si fermò e parve illuminato da un fulmine!!!!
-E' finita la scuola!!!!!!- Disse felice mentre noi scoppiammo a ridere.
-Scusate ma voi quanti anni avete??- Chiese Kellan allontanandosi da me e lo stesso fece Taylor mentre Robert fissava preoccupato la Lucia. Oh oh pensavano di aver fatto qualcosa di male? Guardai le mie amiche e visto che tutte e due mi guardavano senza dire niente capii che non avrebbero detto niente e che quindi sarebbe toccato a me parlare.
-Non si chiede mai l'età a una ragazza ! Non conoscete le buone maniere?- Mi guardarono un pò perplessi e Kellan non si era neancora riavvicinato. Ma credeva davvero che io fossi minorenne ?
-Facciamo così vi diciamo prima noi quanti anni abbiamo anche se scommetto che lo sapete già-Propose Robert e noi facemmo cenno di si con la testa sorridendo visto che sapevamo già tutto.
-Allora io ho diciotto anni fatti a febbraio, Robert ne ha ventiquattro fatti neanche 27 giorni fa e quello scimmione ne ha venticinque fatti a marzo ora tocca a voi..- Disse Taylor e tutti e tre ci guardarono e io parlai, certo non prima di aver dato un'occhiata ammonitrice alle mie amiche.
-Allora io ne ho diciasette la Lucia quindici e la Giulia quattordici!!!- Appena lo dissi vidi Kellan , Robert e Taylor diventare completamente bianchi e allontanarsi da noi.
-Chiara ma che cavolo fai!!!Sei deficiente o cosa?- Chiese la Giulia in italiano dimostrando come al solito la sua finezza quando parlavamo tra noi.
-Ora pensano di essere dei maniaci poveretti guarda che faccie hanno?- Continuò la Lucia. Mi voltai verso Kellan e lo vidi ancora bianco e un pò spaesato per quel cambio di lingua.
-Cosa ha detto?- Chiese Taylor in inglese sporgendosi verso la giulia che mi fulminò con lo sguardo prima di rispondere- Niente di importante. - Poi tornammo al nostro discorso in italiano.
-Bè scusate ma guarda come si agitano!! Davvero credono che noi abbiamo quell'età ?- scoppiai a ridere vedendo Kellan che mi stava scrutando da capo a piedi per cercare di fare un pò di chiarezza. Solo a quel punto parve rianimarsi.
-Scusate ma per piacere tornate all'inglese state scherzando vero??- Disse Kellan guardandoci tutti e tre.
-Kellan calmati io ne ho venti e ne faccio ventuno a novembre, la Lucia ne ha diciasette e ne fa diciotto a novembre come me e la Giulia ne ha diciassette tra un mese e mezzo-dissi e tutti e tre tirarono un sospiro di sollievo . Kellan mi si avvicinò di nuovo per sussurarmi all'orecchio -Lo sai che mi hai fatto preoccupare- Una scossa mi percorse tutta la schiena e sorrisi imbarazzata.
-Ragazze mi avete fatto perdere cinque anni di vita e non sto scherzando- Esclamò Robert passandosi la mano tra i capelli e dondolandosi sulla sedia. Dietro la sua schiena riuscii a vedere il filo bianco legato allo schienale per contradistinguerla e contemporaneamente io e le mie due amiche ci alzammo urlando - FERMOOO!!!!- Ma ormai era troppo tardi. Robert ci guardò un pò preoccupato ma subito cadde a terra di culo con la sedia completamente rotta. C'eravamo completamente dimenticate che in sala c'era una sedia  rotta. Robert si alzò aiutato dai suoi amici e si tastò il sedere.
-Ahia che dolore al culo... vacca di!!!- Esclamo tastandosi ancora per poi guardare la sedia e continuare -Ragazzi credo che ci servirà una sedia nuova.- Tutti e tre fecero cenno di si. Improvvisamente si sentii il rumore di ua chiave che gira nella serratura e i tre ragazzi si voltarono contemporaneamente verso l'entrata.
-Qualcuno ha avvertito Charlie??- disse Kellan.

NELLA MENTE DI CHARLIE

Certo che erano davvero forti quei ragazzi!!! Secondo me si erano messi d'accordo, cioé era impossibile che tutti e tre mi avevano mandato un messaggio dicendo che restavano fuori per pranzo. Io vado a fare la spesa per tutti visto che se loro vanno da qualche parte li assalgono e mentre io cercavo di capire dove fosse la posta, un posto dove fare la spesa... insomma mentre io cercavo di conoscere quel quartiere, loro se ne andavano in giro a divertirsi. Eh si questo è il prezzo di avere tre super star del momento come amici. Ecco perchè io preferivo fare il regista. Insomma non ero assalito come loro e avevo anche io la mia fama... ma non era quello ciò che mi interessava. Quello che mi piaceva era fare il film, creare dal nulla un film per poi vederlo al cinema. Quello era il mio lavoro e mi piaceva. Sta di fatto che ora  a Verona quello che si sveglia presto per imparare il quartiere e fare la spesa, oltre che prendere il pane, sono io. Quattro messaggi e avevo capito che avrei mangiato da solo il brutto era che avevo già preso quattro pizze per fare una sorpresa a quei tre amici che mi ero trovato ad avere, pensare che avevo preso anche le loro pizze preferite. Una superpippo, come la chiamavano qui, per Kellan, una funghi e riccotta per Robert e una salamino piccante e wurstel per Taylor. Ma quei tre mi avevano dato buca. Era bastato un giorno in Italia e già erano in giro a bighellonare.

"Oggi mangio fuori. Ci vediamo questo pomeriggio. Robert"

"Charlie è un problema se oggi sto fuori tutto il pomeriggio?? Lo so dovevamo pensare a cosa fare in questo periodo a Verona ma un giorno di pausa non fa male a nessuno :) Taylor"

"Ho trovato una bella guaglioncella come dicono qui in Italia e sto fuori tutto il pomeriggio. Magari la ragazza mi fa compagnia anche la sera!!! Dai che scherzo, sono fuori nel pomeriggio ci vediamo dopo. Kellan"

Erano proprio dei  simpaticissimi amici. Scesi dalla macchina e con le pizze nella mano destra ancora calde e il sacchetto della spesa di questa settimana nella mano sinistra mi avviai verso il cancelletto . Riuscii ad aprire i due cancelli , certo con non poca difficoltà , ed entrai nell'ascensore. Era davvero carino l'appartamento che avevamo trovato. Era di proprietà di una famiglia composta da tre sorelle con rispettivi figli e mariti se non avevo capito male ed era davvero grande per venire solo trecento euro per un mese. Arrivai al terzo e ultimo piano del condominio e quando l'ascensore si fermò uscii sul pianerottolo. Appoggiai il sacchetto a terra e con un pò di agilità riuscii ad estrarre le chiavi dalla tasca dei jeans senza far cadere le pizze. Solo allora mi accorsi che c'erano delle voci all'interno della casa. Forse uno dei ragazzi era rientrato prima. Aprii la porta e appoggiai il sacchetto nell'entrata. Sentii Kellan dire dalla sala -Qualcuno ha avvertito Charlie??- Avvertito di cosa??? Andai verso la sala e entrai.
-Ma che cavolo succede?-- Dissi e mi trovai davanti una tavola apparecchiata per sei dove c'erano una varia scelta di pranzo e i miei tre amici assieme a tre ragazze. Tutte e tre castane solo che una che secondo me era la più grande andava sul castano chiaro, una sul biondo e quella che per me era la più giovane aveva i capelli più scuri quasi neri.
-Possiamo spiegarti- Disse Kellan e io sperai davvero che avesse una spiegazione.

TORNANDO A CHIARA

Chi era il ragazzo che era entrato?? Ma si era il quarto ragazzo che era venuto a Verona!!! Chissà che lavoro faceva e come aveva fatto a conoscere quei tre ragazzi.. Era alto , magro e muscoloso... sicuramente faceva palestra. Era li in piedi sulla porta della sala a guardarci sorpreso. Nella mano destra aveva quattro pizze mentre nella sinistra reggeva il sacchetto della spesa. Ci guardò per un pò di tempo con quei suoi occhi azzuro quasi verde chiaro e poi si voltò verso Kellan che si era alzato per prendergli le pizze di mano visto che stavano quasi per cadergli a Charlie... Era quello il suo nome se non avevo capito male.
-Charlie non ti arrabbiare. Sono le nostre vicine e le abbiamo incontrare al parco così ... le abbiamo invitate a pranzo... non è vero ragazze??- Disse Kellan indicandoci. Noi facemmo tutte e tre cenno di si con la testa senza parlare . Allora era lui l'adulto del gruppo. Aveva almeno trentacinque anni, era biondo cenere e aveva un'espressione che ispirava simpatia.
- Ciao- Disse per poi guardare ognuno dei suoi tre amici- Le state già importunando dopo neanche un giorno?? Siete davvero impossibili- Appoggiò le pizze sul tavolo. Dovevamo dare una mano a quei tre o se no Charlie li avrebbe uccisi anzi torturati. Mia mamma mi aveva confidato che Charlie le aveva chiesto se c'erano ragazze che potevano riconoscerli e lei aveva detto che non li avremmo mai incontrati. Quindi il divieto di provarci con loro veniva anche da lui. Anche se ora non li vedavamo quasi più come gli attori famosi non vuol dire che Charlie si fidi ciecamente di noi, visto che neanche ci conosce.
-Dir la verità li abbiamo invitati noi. Volevamo mostrargli il ristorante del quartiere ma era troppo affollato e li avrebbero riconosciuti subito così siamo venuti qui! Piacere Giulia- Sia benedetta mia cugina e le sue scuse pronte. A volte era capace di inventarne di perfette nei minimi dettagli in pochi minuti.
-Piacere io sono Charlie e loro devono essere Chiara e Lucia- Disse indicando me e poi la mia amica, come cavolo aveva fatto!!!
-Betty mi ha accennato di voi- Disse continuando sorridendo teso. Si vedeva benissimo che aveva paura che dicessimo a tutti che loro erano qui. Quell' "accenato" poi non prometteva niente di buono. Kellan intanto andò in cucina a prendere una sedia e Taylor e Robert lo seguirono per prendere piatti e posate lasciandoci così sole con Charlie. Calò il silenzio e decisi che era ora di parlare, insomma dovevamo riuscire a stemperare un pò quell'atmosfera tese che era causata da noi.
-Bè ti piace questo appartamento? Noi lo adoriamo.- Dissi cacciando i ricordi.
-Si è davvero carino! - Rispose secco per poi avvicinarsi e sedersi sul divano che era dietro il tavolo per guardarci meglio. Sembrava il lupo di cappuccietto rosso prima di saltare addosso alla povera cappuccietto per mangiarsela.
- Ragazze non vi conosco e devo dire che ho paura che voi spifferiate tutto alla stampa per qualche momento di notorietà- Certo che questo Charlie era davvero deciso e secco, non stava a girare attorno all'argomento, andava direttamente al succo. Bè avrei fatto lo stesso nella sua situazione. Già è difficile tenere a bada quei tre secondo me , poi se ci mettavamo anche noi allora si era tutto più difficile mantenere l'incognito.
- No non ti preoccupare non ce ne frega niente!- Ecco la solita schiettezza di mia cugina. Devo dire che come decisione mia cugina poteva davvero tenere testa a Charlie.
- Lo spero perchè se no saremo costretti..-Lo interruppi subito.
-Non ci interessa e poi non faremmo mai una cosa del genere. Non lo dico come una frase fatta o preparata per fare colpo ma secondo me siete delle persone normali e non capisco che cosa ci trovino di bello a mettere sulle copertine di tutti i giornali le vostre faccende personali.- Dissi sorridendo e vidi Charlie rilassarsi un pò.
-Io mi arrabbierei alla grande se vedessi su OGGI la mia foto co la scritta SI E' LASCIATA CON PINCO PALLINO- La Lucia mi aiutò a convincere Charlie e lui allora si rilassò completamente davanti alla direttezza della Lucia e della Giulia.
-Ok ragazze. Scusate ma dovevo chiederlo, sappiate però che anche se un pò mi fido non significa che abbasserò la guardia- Suonò un pò come una minaccia e onestamente no navevo la più pallida idea di cosa rispondergli. In quel momento entrarono i tre ragazzi e ci accomodammo di nuovo ai posti di prima con Charlie a capotavola.
-Bè Charlie che hai portato- Disse Kellan aprendo la scatola delle pizze . Il suo amico lo colpì per poi rinproverarlo- Prima scielgono le ragazze poi voi tre potete abbuffarvi quanto volete. Allora c'è una superpippo, una funghi e riccotta, una salamino piccante e wurstel e una scamorza- Disse mostrandoci le pizze. Io presi due pezzi della superpippo solo per far innervosire Kellan che sapevo che la voleva tutta per se. Diedi un morso alla fetta e feci la linguaccia a quello scimmione. Giulia prese due pezzi della scamorza sotto la faccia schifata di Taylo mentre Lucia prese due pezzi della funghi e riccotta.
-Ora potete abbuffarvi e fare la vostra solita figuraccia- disse Charlie sorridendo mentre Kellan , Robert e Taylor si appropriarono delle pizze. Lasciarono solo la Scamorza che la prese Charlie.
-Bè come vi siete conosciuti voi quattro. Insomma loro tre sono attori dello stesso film ma tu Charlie ? Che lavoro fai a proposito- Chiesi curiosa di sapere ma i quattro ragazzi scoppiarono a ridere e cercai di capire se avessi detto qualche cavolata o avessi qualche cosa di sporco in faccia. I ragazzi si calmarono sotto il nostro sguardo curiose e Taylor iniziò a raccontare.
- Bè Charlie fa il regista quindi fa sempre parte del nostro mondo possiamo dire .. e per dove ci siamo conosciuti ... Bè ...- Fù Charlie a rubargli la parola guardandoli sorridendo mentre loro... Non ci credo... Tutti e tre avevano abbassato lo sguardo imbarazzati??? Anche Kellan ... Deve essere qualcosa di veramente buffo... Mi feci più attenta al discorso di Charlie.
-Bè era un sabato sera e stavo andando a casa quando sono passato davanti a un bar e ho riconosciuto questi tre ... che erano... completamente ubriachi. Dicevano cose senza senso e facevano cose senza senso tanto che-
-Si va bè non è importante questa storia è solo una stupidata- Disse Kellan cercando di far cadere il discorso ma invece di ottenere l'effetto che desiderava fece tutto il contrario visto che ora ne volevo sapere di più.
-Tu scimmione stai zitto, ora che so che ti imbarazza lo voglio sapere ancora di più. Così magari posso usarla contro di te se mi fai strani scherzi e non so come fartela pagare- Dissi e lo vidi farsi un pò pallido deglutendo rumorosamente. Caspità allora era davvero qualcosa di interessante.
-Dai Charlie continua - Disse mia cugina incrociando le mani come a preghiera.
-Bè erano così ubriachi che non si erano accorti che erano finiti in un locale per gay . Robert stava ballando sul cubo con un tipo che era almeno il doppio di lui e che Robert pensava si chiamasse  Marien, mentre Taylor era sdraiato su un divanetto parlando continuamente con dei tipi che lo ascoltavano come i topi del pifferai magico e KEllan... oh Kellan era quello messo peggio visto che stava uscendo dal bar abbracciato a un tipo.- Scoppiammo tutte e tre a ridere mentre i ragazzi avevano lo sguardo sempre più basso.
-E tu cosa hai fatto allora?- Chiese la Lucia impaziente.
-Bè sono andato direttamente da Kellan e ho detto "Amore ecco dove eri finito" e senza dire altro mi sono messo il suo braccio in spalla per trascinarlo via poi ho recuperato gli altri due che uscendo mandavano bacini a tutti con le mani. Li ho portati nel mio albergo e gli ho buttati uno sul divano e due nel letto. La mattina dopo sono andato a trovarli e li trovai ancora addormentaqti. Aspettai che si svegliassero e intanto chiamai il servizio in camera per la colazione. Quando si sono svegliati poi gli ho raccontato come li avevo trovati e da li è partita la nostra amiciazia. Ovviamente con quella si è anche aggiunto il fatto che gli faccio da balia.- Scoppiammo tutti e quattro a ridere mentre gli altri tre avevano il broncio. Solo Taylor cercò di difendersi.
-Bè non crediate che lui sia tanto meglio. A volte quando usciamo tutti e quattro insieme capita che lui faccia cose peggiori delle nostre- Scoppiammo di nuovo tutti a ridere riprendemmo poi a mangiare. Parlammo tutto il pranzo e quando finimmo ero davvero piena. Mi alzai e con le mie amiche iniziai a sparecchiare contro la voglia dei quattro americani.
Loro quattro rimasero di la a parlare e noi ci mettemmo al lavoro. Io Lavavo i piatti mentre Lucia li asciugava e Giulia li metteva a posto. Non c'era bisogno che ci dicessero dove mettere le robe, eravamo state in quella casa tante volte prima che nia nonna se ne andasse. Quel pensiero mi fece fare un sorriso triste... ero felice al ricordo dei giorni passati in quella cucina a chiacchierare e giocare fin da quando eravamo piccole ... ma contemporaneamente ero triste per la sua perdita. Fo la Lucia a strapparmi dai miei pensieri che vedendo l'espressione della Giulia forse aveva anche lei.
-Ragazze sono strafighi- Disse in italiano così che non ci potessero capire.
-Si lo sono davvero!!! E Charlie è simpaticissimo- Disse Giulia e io feci cenno di si con la testa. In quel momento guardai l'orologio.. erano già le 15:30 .
-Ragazze tra meno di mezzora mia mamma sarà qui e anche la tua Giulia... cosa avete lasciato scritto a casa?- Dovevamo tornare a casa presto se volevamo non fare insospettire le nostre mamme. Non avrebbero di certo accettato la nostra uscita con quei tre ragazzi.
-Io ho detto che sono fuori con te e Giulia e che torno al massimo alle sei.- disse la Lucia .
-Io ho detto che sono fuori con voi due e che tornerò verso le sei come ha detto la Luci- Disse invece mia cugina e io aggiunsi - Io ho detto semplicemente che andavo dalla Lucia- Ecco e ora che facciamo... pensa Chiara pensa... Potevamo dire che siamo andate a farci un giro e poi siamo tornate. No non andava per niente bene perchè poi ci avrebbero chiesto dove e li avremmo dato tutte un posto diverso e quando le nostre mamme si fossero parlate avrebbero capito subito che gli  stessimo mentendo. Ok .... Ma giusto... Era la risposta più ovvia.
-Ok ragazze ora corriamo dalla Lucia e ci facciamo trovare la. Tra quanto arriva tua mamma?- La Lucia fece due calcoli a mente guardando l'orologio e strabuzzando gli occhi.
- Ragazze mia mamma arriva tra 15 minuti!- Cazzo cazzo cazzo ... questa non ci voleva. Lavammo le ultime cose in fretta e corremmo in sala.
-Ragazzi noi ce ne dobbiamo andare assolutamente- Dissi sorridendo a Kellan che pareva imbarazzato in quel momento. Chissà cosa si erano detti. Si rianimò dopo un attimo.
-Come ve ne andate?- chiese e io gli sorrisi nuovamente. - Dobbiamo essere tra - Guardai di nuovo l'orologio -Tra 10 minuti dalla Lucia se non vogliamo che i nostri genitori ci scoprano.- Lui parve non capire ma non avevo tempo per stare li a capire. Mi voltai verso charlie e lo vidi fare cenno di si con la testa preoccupato come noi.
-Charlie spiegagli tu ok ? Noi andiamo. Ragazzi ... ci vediamo!- Conclusi non sapendo più che dire. Corremmo fuori dalla porta e prendemmo l'ascensore che per puro culo era già li. Scendemmo in strada e ci incamminammo a passo sostenuto verso casa della Lucia. Stavamo camminando quando mia cugina ci fece ridere tutte e due.
-Altro giro al parco domani?-

IN SALA MENTRE LE RAGAZZE PULISCONO

Erano davvero simpaticissime quelle tre ragazze e da come vedevo ridotti i miei amici erano già stracotti di quelle tre. Erano appena andate in cucina mentre noi rimanevamo li in sala a chiacchierare.
- Ti piacciono Charlie?- Chiese Kellan e io feci cenno di si con la testa per poi affermare - Sono simpaticissime! - Dissi sorridendo.
-Ragazze sono strafighi-  Sentii dire qualcuno dalla cucina in italiano. Loro non sapevano che io sapessi un pò l'italiano. Vediamo un pò che dire. Cercai di far finta di ascoltare quello che dicevano Kellan , Tayolr e Robert ma tendevo l'orecchio per sentire le ragazze che parlavano. Per fortuna non lo sanno se no avrebbero parlato a bassa voce anche se parlavano in italiano.
-Si lo sono davvero!!! E Charlie è simpaticissimo- Sentì dire credo dalla Giulia. Bè almeno sono risultato simpatico. Sorrisi tra me e me.
-Charlie che te ridi?!? Non immagini neanche che rabbia aver trovato quel cameriere che ci provava con Lucia- Disse Robert e io feci un cenno come per scusarmi e tornai alla conversazione delle ragazze mentre i miei amici a quanto pare si stavano e mi stavano raccontando le loro uscite.
-Ragazze tra meno di mezzora mia mamma sarà qui e anche la tua Giulia... cosa avete lasciato scritto a casa?-Disse Chiara. Da quello cha avevo visto era la più grande delle tre. Dovevano già andare a casa? Chepeccato volevo conoscerle un altro pò.
-Io ho detto che sono fuori con te e Giulia e che torno al massimo alle sei.- disse la Lucia .
-Io ho detto che sono fuori con voi due e che tornerò verso le sei come ha detto la Luci- Disse invece la Giulia.
- Io
ho detto semplicemente che andavo dalla Lucia-Disse la Chiara. Ecco erano davvero in un bel casino visto che ora sarebbe bastato poco perchè le loro mamme le scoprano. Dannato me e la mia richiesta di non avere le regazze di qui vicino a quei tre attori. Io e Betty ci eravamo messi daccordo per non farli mai conoscere e da quello che mi aveva detto la mamma di Chiara avrebbe parlato lei con loro tre. Ecco ora potevamo starcene qui a chiacchierare invece per colpa mia e la mia richiesta inutile non dovevano farsi scoprire dai suoi.
-Ok ragazze ora corriamo dalla Lucia e ci facciamo trovare la. Tra quanto arriva tua mamma?- Ecco forse la Chiara aveva trovato una soluzione.
- Ragazze mia mamma arriva tra 15 minuti!- Cazzo cazzo cazzo ... questa non ci voleva. Erano davvero nei guai.
-Charlie ma ci stai ascoltato? - Chiese Taylor sventolandomi una mano davanti agli occhi. Io li guardai un'attimo stranito cercando di capire cosa avevano detto fino ad adesso.
-Non dirmi che capisci perfettamente quello che dicono? Dai sputa il rospo cosa hai da sorridere tanto ? Che dicono.- Disse Kellan e gli sguardi di tutti e tre finirono su di me. E ora cosa gli dicevo? Di certo non potevo dirgli che quelle tre ragazze pensavano che loro fossero "fighi" come avevano detto loro. Giusto in quel momento entrarono in sala. Kellan assunse uno sguardo imbarazzato ma si riscosse subito.
-Ragazzi noi ce ne dobbiamo andare assolutamente- Disse Chiara sorridendo.
-Come ve ne andate?- chiese Kellan non sapendo il problema urgente che avevano adesso. - Dobbiamo essere tra- La Chiara guardò l'orologio e poi continuò -Tra 10 minuti dalla Lucia se non vogliamo che i nostri genitori ci scoprano.- Kellan parve non capire ma non avevano tempo per stare li a spiegargli. Io sorrisi sapendo il loro problema e quando lei si voltò verso di me le feci cenno di si con la testa. Gli avrei spiegato io il loro problema, infondo sapeva del mio discorso con sua mamma .
-Charlie spiegagli tu ok ? Noi andiamo. Ragazzi ... ci vediamo!- Concluse poi si voltò con le altre e uscirono dalla casa prendendo subito l'ascensore. I tre attori erano ancora li e ora mi fissavano tutti. Evvai è arrivata l'ora della morte per Charlie!
-Che cosa devi spiegarci?- Chiese Taylor alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a me. Io mi alzai immediatamente e indietreggiai verso la porta.
-Di qua non esci finche non ci spieghi!- Disse Kellan parandosi davanti alla mia unica via d'uscita e chiudendo la porta. C'era sempre la finestra ma direi che cadere dall'ultimo piano di un condominio non sia poi una così grande idea.
-Ok ragazzi vi ricordate che un pò siete sotto la mia responsabilità e che senza di me voi potreste mettere nei guai?- Dissi indietreggiando ancora un pò da Taylor e Kellan che ora si avvicinavano a me come cacciatori su una preda.
-Charlie che cosa c'è ?- Chiese Robert alle mie spalle. Mi voltai di scatto e loro tre mi presero per farmi sedere di forza sul divano.
-Sputa il rospo- Dissero insieme.
- Lo sapete che vi voglio bene vero?- Dovevo almeno fare un tentativo per addolcirli. Ok ok ... Dal loro sguardo si capiva benissimo che il mio intento era andato a vuoto.
-Diciamo che quando ho chiamato ho chiesto se le figlie e i figli potessero starvi alla larga. Sapete le precauzioni e poi...- Ecco tutti e tre esplosero contemporaneamente.
-Che cosa hai fatto?- Chiese insieme. Io mi cercai di farmi sempre più piccolo.
-Le mamme delle tre ragazze hanno vietato a loro di frequentarci per ordine mio.- Ecco ora era davvero la morte. Perfetto se volete crocefiggermi fatelo ora. Sono preparato mentalmente... almeno credo.
-Tu sei pazzo.. ma come hai potuto- Esclamò Kellan quasi urlando per poi continuare -Adesso possono trovarsi nei guai per la tua stupida richiesta-
-Non è stata affatto stupida. L'avrei fatta anche io al suo posto. Era solo per la nostra sicurezza Kellan calmati.- Sia benedetto Robert. Almeno lui stava dalla mia parte e aveva capito la mia preoccupazione. Gli sorrisi ma lui mi lanciò uno sguardo serio. -Ora però togli questo ridicolo divieto. O le ragazze rischiano davvero di finire nei guai- Disse porgendomi il telefono. Ecco la punizione divina per aver cercato di proteggere tre amici. Grazie... grazie davvero. Presi il telefono e composi il numero.

E LE RAGAZZE ????

-Ragazze ce l'abbiamo fatta per un pelo- dissi guardando la Lucia e Giulia che come me avevano un pò di fiatono per la corsa. Eravamo appena arrivate a casa della Lucia quando appena chiusa la porta abbiamo visto la macchina della Barbara, la mamma della Lucia, entrare nella via. Le mie amiche fecero cenno di si con la testa sorridendo per lo scampato pericolo. Ci buttammo tutte e tre sul divano e accendemmo la tv su Fox. Che culo... in quel momento su Sky stavano dando Glee un telefilm che seguivamo tutte e tre. Barbara entrò
con Giamo il fratello della Luci e ci salutarono.
-Ciao ragazze . Pensavo che sareste tornate più tardi. Come mai così presto?- Noi ci guardammo e mi venne in mente una bugia .- Ci siamo ricordate che c'è Glee quindi siamo venute di corsa qui. siamo arrivate giuste in tempo, abbiamo fatto una corsa dall'igloo- Ringrazia la mia fervida immaginazione e feci finta di farmi aria con la mano.
-Vi vedevo un pò accaldate infatti- Sorridemmo e ci voltammo epr guardare il nostro telefilm. Guardammo la puntata del telefilm anche se sorridavamo come ebeti per lo scampato pericolo. Finito il telefilm io e mia cugina ci alzammo e salutammo tutti per poi tornare a casa. Quando fummo in disparte noi due e la Lucia ci mettemmo daccordo per le ultime cose.
-Luci ti mandiamo un messaggio quando arriviamo a casa per avvertirti se va tutto bene ok?- Dissi sottovoce.
-ok va bene ci sentiamo dopo allora.Ciao-Disse la Lucia e noi salutammo tutti un'ultima volta per poi avviarci a casa.

Arrivammo a casa dopo una decina di minuti e salimmo in ascensore fino al nostro piano. Stavamo per suonare ognuna alla propria casa quando l'ex casa di mia nonna, da ora battezzato appartamento vip, si aprì per far intravvedere Kellan che ci fece segno di entrare. Io gli feci segno di no e gli mimai con le labbra le parole"Vifacciamo sapere più tardi". Lui fece segno di si con la mano e richiuse la porta. Ci salutammo anche io e mia cugina e entrammo ognuna nella rispettiva casa.
-Mamma sono tornata- Dissi non vedendo nessuno ne in entrata ne in cucina. Appoggiai le chiavi di casa nel cestino delle chiavi nell'ingresso e andai in sala vedendo anche li che non c'era nessuno. A quest'ora di solito la trovavo a casa. Senti una voce in camera mia e mi ci diressi.
-No va bene va bene. Sono contenta del tuo cambio di idea... si si .. ok allora... non ti preoccupare. Posso darti del tu vero? Ok perfetto allora- Mia mamma era in piedi affianco al mio letto che guardava fuori dalla finestra parlando al telefono tutta sorridente.
-Bè caso mai ci sentiamo... ciao- Mise giù la chiamata e si voltò verso di me che ero sulla porta della camera mia e di mio fratello. Il suo sorriso appena mi vide scomparve. Brutto segno. Davvero brutto segno.
-E così oggi avete incontrato i nostri vicini. Charlie me lo ha appena raccontato.- Disse e io rabbrividii. Ma che cavolo voleva fare Charlie? Metterci nei guai fino al collo? Forse glielo aveva detto per essere sicuro di non averci più tra i piedi.
- Si gli abbiamo incontrati- Dissi con la voce un attimo tremante. In quel momento mi arrivò un messaggio . Aprii il cellulare e lo lessi.

"Abbiamo detto a tua mamma che vi abbiamo incontrate al parco con toby il vostro cane e che mi siete sembrate ragazze per bene e ho ritirato la mia richiesta a tua mamma così non siete più costrette a mentire se ci incontrate. Fammi sapere come è andata. "
                                                                                                                                                -Charlie-

Ecco il motivo di quella chiamata. Alzai lo sguardo e vidi mia mamma guardare il mio cellulare.
-E' solo un'amica che mi chiede di uscire domani. Comunque si gli abbiamo incontrati al parco mentre portavamo fuori Toby. Charlie è simpatico come vicino anche se gli altri tre sono proprio degli stronzi non conviene per niente avere a che fare con loro. Sai mamma quando una persona dopo aver fatto un film si crede chissà chi? Ecco quei tre attori sono così- Dissi sperando di essere credibile almeno agli occhi di mia mamma. Lei sorrise e io capii di aver superato il suo test.
-Bè cerca di evitarli allora. Anche se Charlie ha detto che fa lo stesso non voglio che tu esca con loro!- Ecco ora ero nella cacca come prima. Dovevo saperlo che non mi avrebbe mai lasciato uscire con loro, voleva proteggermi da quei tre vicini che secondo lei potevano solo giocare con me. Non ce l'avevo con lei visto che voleva solo proteggermi, in fondo le mamme fanno questo , si preoccupano quando noi figli non lo facciamo abbastanza. Feci cenno di si con la testa e lei sorrise.
-Ok vado a dirlo anche alla Roby che è della mia stessa opinione riguardo ai vicini- Ecco ora come cavolo facevo ad avvertire la Giulia? - Vengo anche io mamy- Ci dirigemmo all'entrata prendendo le chiavi, quando passammo davanti alla porta dei vip ci voltammo tutte e due vedendo la porta in mogano chiusa. Bussammo alla porta di mia cugina e ci aprirono.
-Ehy Betty come mai qui? La Giulia è in camera Chiara- Fantastico . Mia zia Roberta mi aveva appena dato l'opportunità di spiegare tutto alla Giulia senza essere beccate. Entrammo in sala e stavo giusto per andare in camera di mia cugina quando mia mamma mi fermò.
-No vai solo a chiamarla che tanto interessa anche a lei- Ecco adesso iniziava il secondo test . Andai in camera e vidi mia cugina sdraita sul letto a guardare il soffitto.
-Giulia vieni in sal un attimo- Dissi e poi le mimai con la bocca. "Siamo andate al parco e gli abbiamo incontrati stop" lei fece una faccia come se non avesse capito niente ma non potevo stare li a spiegarle, la presi per il polso e andammo in sala dove c'erano mia mamma e la Roby che già parlavano.
-Bè secondo te sono simpatici i vicini?- Chiese mia mamma a mia cugina. Io strinsi un pò il suo polso e lei parve finalmente capire che gli avevo detto. Si ricompose cercando di non apparire sorpresa dalla domanda.
-Li abbiamo incontrati al parco e devo dire che apparte Charlie gli altri tre sono degli stronzi. Ce ne siamo andate sobito infatti, siamo rimaste li solo il tempo di far fare a Toby un giretto- Disse e fece finta di tornare a casa ma sua mamma la blocco.
-Motivo in più per non incontrarli più. Come abbiamo deciso io e la Betty non uscite minimamente con loro- Mia cugina non si scompose. Era davvero un'ottima attrice. Si voltò semplicemente sorridente.
-E chi ci vuole uscire con quelli! Conosco gente molto megli di quelle tre scimmie. Mi dispiace solo per Charlie che ha degli amici così. Chiara resti da me che voglio mettermi lo smalto giallo nuovo che ho comprato.- Era stata davvero perfetta. MIA CUGINA E? UNA GRANDE !!!! Non so se ve lo ho mai detto. Si voltò e tornò in camera seguita da me . Alle nostre spalle sentivo ancora gli sguardi indagatori delle nostre mamme. Quando chiudemmo la porta sentii mia cugina sospirare.
-Cazzo che culo!- Disse  buttandosi sul letto.
-Giulia sei stata una grande! Dovresti fare l'attrice! Ora avvertiamo la Lucia- Dissi e giulia si tirò subito su prendendo il cordless di casa. Lo presi e composi il numero del cellulare della nostra amica.
-Pronto?- Rispose dall'altro capo del telefono.
-Sono la Chiara . Fai finta di parlare con una tua compagna di scuola.-
-Oh... ciao Francesca... si aspetta che prendo il quaderno. Credo di aver messo gli orari degli esami li- Disse e la senti cambiare stanza. Dio mio anche la Lucy era una grande come attrice. Credo si sia chiusa in camera dal rumore che sento .
-Ok ora sono sola. Cosa c'è Chiara? Come è andata?- Chiese e io sospirai.
-Male. Charlie ha chiamato mia mamma e gli ha detto che oggi li abbiamo incontrati al parco e basta. Poi ha ritirato la sua richiesta di stare alla larga dai suoi attori . Le nostre mamme ci hanno chiesto come gli abbiam otrovati e abbiamo detto che apparte Charlie sono tutti e tre degli stronzi. -
-E loro?-
-Hanno detto che comunque non vogliono che li frequentiamo quindi se tua mamma dice qualcosa di la stessa roba ok?-
-Si va bene. Ragazze in che casino ci siamo cacciate!!-
-Lascia perdere va. Dai ora vado se no si insospettiscono. Puoi uscire domani o hai da studiare?- Mi ero completamente scordata che in tutto quel casino la Lucia avesse la maturità.
-No devo studiare Leopardi. Ti faccio sapere quando possiamo uscire ok? Oggi è lunedì 15 giusto?-
-Si-
-Ok allora al massino entro domenica ci vediamo ok?-
-Va bene. Ciao Lucia-
-Ciao-
Bene anche questa era fatta. Ora dovevamo vedere solo come fare a incontrare di nascosto quei quattro ragazzi americani.
-Cazzo- Dissi accorgendomi solo ora di una cosa importantissima.
-Che c'è Chiara?- Chiese mia cugina tiarando fuori lo smalto giallo nuovo da una mensola della sua camera.
-Giulai noi non abbiamo il numero dei ragazzi- Dissi con una faccia sorpresa. Ma mia cugina sembrava rilassata e io continuai facendogli capire il problema.
-I telefono di casa lo hanno cambiato rlie per la loro sicurezza e l'unica ad avere il numero per avvertirgli è mia mamma!- Lei spalancò gli occhi assumendo la mia stessa espressione.
-CAZZO-




Ragazze mie metto questa pagina per farvi vedere chi ho scelto per Charlie! Anche se non so quanti lo guarderanno. Ciaoooooooo

http://www.insidesocal.com/outinhollywood/,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,humman.jpg

http://www.nndb.com/people/907/000043778/charlie9-sized.jpg

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Capitolo 8
*** Eric!!!! ***




Scusate scusate scusate scusate e scusate ancora..... lo so sono imperdonabile ma devo dire che tra mancanza di ispirazione l'inizio della quinta e tutte le altre attività che sto seguendo , questa storia e le altre sono rimaste un pò in sospeso. Non so che dire per scusarmi comunque ora riprendo a pubblicare più regolarmente promesso. Beh ringrazio chi ha seguito questa fanf fin'ora e chi la segue ancora dopo tutto questo tempo e vi auguro buona lettura !!!Comunque mi sono completamente dimenticata di ringraziare :

-Jodie: Ciaoooooooooo!!!!! Hai visto che ho lasciato anche io un commentino sulla tua fanf di Hyperversum???? E come ti avevo detto io scrivi benissimo e sette commenti per un capitolo ne sono la prova !!!! Altro che io tu sei quella che deve pubblicare più velocemente e più cose :))) Cmq sono felicissima per te e ti voglio un mondo di bene anche io ... a proposito ho capito il discorso che hai fatto!!!! Tu dici che se io scrivo di me stessa nella fanf è come se scrivo ciò che io sento e come mi vedo mentre se a scriverlo è un altro tu quando leggi vedi come ti vedono gli altri !!!! Che ragionamento contorto XDXDXD Beh ora manca sola la Giulia e poi abbiamo pubblicato tutte qualcosa quindi .....

-Alice_cassedy: MUOVITIIIIIIIIIIIIIIII !!!!! Hai letto quello che ho detto alla Lucy ??? Devi muoverti a pubblicare qualcosa.... However ... la storia di Bupi non sarà un gran che ma credo che a tutti farebbe ridere insomma sapere che quel tuo cavolo di soprannome deriva dal fatto che tu un giorno hai preso ... sto scherzando non lo racconterò.... per adesso ... alla fine anche con l'aiuto di buster nell'interrogazione d'inglese ho preso 5 più -.- ma dico io .... CHE PALLEEEEEEEE !!!!! Beh a quanto pare comunque non sono l'unica visto che c'è qualcun altro che ha preso insufficiente XDXDXD

Beh buona lettura !!!!!





Aria nei capelli, musica a palla, cantare a squarciagola canzoni che ornai conosciamo a memoria. Ci voleva una giornata così. Era passata una settimana e ancora non eravamo riuscite a incontrare i nostri vicini. Ogni giorno io e mia cugina Giulia provevamo ad andare al parco con Toby ma niente , non li incontravamo mai. Lucia era impegnata a studiare e oggi che era sabato si era concessa un giorno di riposo per staccare il cervello dalla maturità. Avevamo chiesto la macchina a mia mamma e ora guidavo la nostra Focus con i finestrini giù e la musica a tutto volume verso il lago. La prima giornata alla baia delle Sirene dell'estate. Eravamo arrivati, bastavano forse trecento metri a punta San Vigilio.
-Giulia abbassa il volume che siamo arrivate e sveglia la Lucia- Dissi a mia cugina che era davanti al posto del passeggero. Abbassò il volume e poi si sporse nei sedili dietro dove Lucia dormiva sdraiata nonostante la musica.
-Lucia svegliati siamo arrivate- Disse e quando la vidi seduta dallo specchietto retrovisore le sorrisi.
-Buongiorno bella addormentata nella macchina !!!- Dissi ridendo e lei mi fece la linguaccia.
-Non sapete da quanto non dormivo così a lungo- Poveretta, conoscendola avrà fatto le ore piccole per studiare tutta la settimana. Svoltai alla sinistra rallentando e entrai in un piccolo parcheggio in cui vidi il nostro Henri.
-Ciao Henri- Dissi e lui si voltò di scatto sorpreso.
-Chiara, Lucia, Giulia che sorpresa vedervi!!!- Disse sorridendoci e affacciandoci al mio finestrino per poterci osservare da vicino. Era un uomo sulla quarantina, alto con capelli ricci e neri in netto contrasto con gli occhi verdi e la pelle già abbronzata. Era il parcheggiatore del parco e ormai un nostro amico dato tutte le volte che andavamo là da sole o con i parenti.
-Come stai?- Chiesi e lui ci sorrise.
-Io sto bene... mi stavo proprio chiedendo quando vi sareste degnate di venire!!! E' dall'estate scorsa che non ci si vede ormai- Ci osservò un attimo per poi continuare- Chiara stai bene come al solito mentre te Giulia devo dire che sei cresciuta  e anche te Lucia , nonostante le occhiaia- Disse fischiando come per acconsentire mentre io gli tirai una sberletta sulla spalla.
-Dai scemo... dove possiamo parcheggiare?- Chiesi e lui mi indicò un posto poco più avanti. Quando scendemmo per entrare al parco gli passammo vicino e la Lucia gli fece la linguaccia.
-Queste sono per lo studio- Disse indicandosi le occhiaia e Henri sorrise .
-Ci vediamo dopo caso mai!!- Disse e tornò al suo lavoro salutandoci con un cenno della mano. Era da tanto che non percorrevamo quel vialetto, quasi un anno eppure era sempre come al solito, la strada sterrata che andava fino alla punta di quella piccola penisola  e ai fianchi alberi di ogni genere. A metà strada l'ingresso del parco con una casetta verde in cui Sandra faceva da cassiera. Era una donna ormai prossima alla sessantina, dieci anni che andavamo alla baia e lei non era invecchiata di neanche un giorno. Capelli tinti di un castano rosso tenuti su con un mollettone, rossetto rosso acceso e sempre truccata; era la donna più odiosa che conoscessi.
-Ciao Sandra- Dissi con un falso sorriso sulle labbra imitata dalle mie amiche.
-Ciao ragazze, non pensavo che il parco fosse già aperto ai bambini, e io che pensavo di essere salva fino a fine giugno!!!- Disse la stronza. Non sapevamo bene il perché, ma il nostro rapporto con quella donna era e sarà sempre così.
-Già un vero peccato, adesso non potrai più fare finta di lavorare- Giulia sorrise innocentemente mettendo poi 80 euro sul bancone.
-Prendo una tessera da quindici entrate al parco- Continuò poi sorridendo e io la imitai appoggiandoci anche i miei soldi.
-Idem-
-Io un biglietto singolo invece- Disse Lucia e tirò fuori 12 euro per l'entrata giornaliera . Sandra ci porse le due tessere e il biglietto bucando poi la prima entrata a me e Giulia.
-Buona giornata- disse gelida per poi aggiungere sottovoce -Stronze-
Noi ci avviammo all'interno del parco rispondendole - Zoccola- e facendo finta di tossire. Dopo un pò ci guardammo e scoppiammo a ridere per la faccia che aveva fatto quella arpia alla nostra risposta, continuando a ridere a Lucia caddero le robe di mano e allora scoppiammo a ridere nuovamente.
-Chiara vuoi una mano?- Riconobbi subito quella voce e quando mi voltai lasciai cadere tutto ciò che portavo per saltare in braccio a Eric.
-Ehi, cos'è tutta questa felicità?? Se ogni volta che non mi vedi per un pò mi saluti così allora devo stare assente più spesso!!!- Disse e lo guardai sorridendo.Eric era il mio migliore amico, era come un secondo fratello maggiore, lo avevo conosciuto alla baia un paio di anni fa visto che suo padre Antonio era un vecchio amico di famiglia e da allora io e lui quando ci vedevamo eravamo inseparabili. Aveva due anni in più di me e d'estate lavorava al parco come barista insieme a suo padre, era alto almeno un metro e novanta, spalle larghe, capelli biondi e lisci con qualche ciuffo castano, occhi azzurri e abbronzatissimo dato il suo lavoro. Se non lo avessi conosciuto lo avrei scambiato per un tedesco.
-Sei uno scemo, non sei neanche venuto a trovarmi questo inverno!!!- Dissi prendendo la borsa a tracolla dell'Eastpack in cui avevo inserito tutto ciò che mi serviva. Eric prese invece il frighetto che conteneva il cibo per tutte e tre e lo aprii.
- Mmm... pasta fredda ... l'hai cucinata tu Lucia ???- Chiese sorridendo.
-Si ... sapevo che l'avresti voluta e ne ho fatta un pò anche per te e tuo papà!!!- disse Lucia sorridente mentre Eric si  metteva il frighetto in spalla e fece un fischio a due ragazzi che passavano di li con la classica divisa della baia, cioè maglietta bianca e pantaloncini blu e i due si avvicinarono.
-Matthew, Lucas questa è Chiara la mia sorellina adottiva mentre queste sono le sue e mie amiche Lucia e Giulia- Disse indicandoci una per una e poi continuò - Aiutatemi a portare le loro cose al posto migliore del parco- Disse e nonostante le nostre repliche per dissuaderlo dalla sua idea i due ragazzi ci aiutarono. Matthew, un ragazzo sulla ventina alto circa un metro e ottanta con capelli castani e occhi nocciola prese le borse a tracolla di Lucia e Giulia mentre Lucas un ragazzo della stessa età però poco più basso, capelli neri fino alle spalle e occhi nocciola, prese i nostri materassini.
-Eric non dovevi disturbarli, ci riuscivamo anche da sole- Gli dissi sorridendogli e lui fece un gesto vago.
-Sono solo le nove e mezza del mattino e il parco ha appena aperto, non c'è ancora nessuno quindi niente lavoro per noi!!- Disse e gli altri due ragazzi ci sorrisero per rassicurarci.Il parco era stupendo come al solito, dall'entrata una strada sterrata con prati ai lati andava avanti per un pò di metri per poi aprirsi su uno spiazzo dove prendeva tre diverse direzioni. Alla destra la strada conduceva a diversi livelli di altezza in cui c'erano sdrai per prendere il sole, al livello più alto invece c'erano il campo da beach volley e il gazebo in cui era stata installata una tv per seguire i possibili eventi sportivi. Davanti a noi una strada portava alla spiaggia della baia, costituita da sassetti e in acqua c'erano tre piattaforme da cui ci si poteva tuffare o prendere il sole. Sempre sulla spiaggia alla destra era presente il bar di Eric e Antonio con alcuni tavoli all'esterno. La strada che portava a sinistra era più elevata della spiaggia e alla destra era costeggiata da tavoli mentre a sinistra c'erano prati e alberi in cui ci si poteva distendere o sedersi con uno sdraio offerto dal parco. In fondo alla strada c'era il secondo bar in cui però vendevano solo gelati e alla sinistra più in alto i bagni, le docce all'aperto e un grande parco giochi per bambini con animazione. Ogni tanto qua e la c'erano tavoli da ping pong , per avere le racchette bastava dare cinque euro di cauzione a Sandra e lo loro ti davano due racchette e una pallina.
Erica ci condusse a un tavolo che era in ombra grazie a due grossi alberi e ci assicurò che quello era il posto migliore, facendo poi un inchino per scherzare ci salutò dicendoci che sarebbe passato presto e se ne andò con i due ragazzi. Noi andammo a prenderci una sedia sdraio a testa poggiandoci sopra ognuna il suo asciugamano e poi ci mettemmo in costume. Io avevo un costume bianco con un anello per ogni fianco e uno tra il seno, si legava dietro alla schiena e gli anelli e il colore si intonavano perfettamente alla mia borsa da spiaggia bianco con due anelli per maniglia e i bordi blu. Giulia aveva un semplice costume a due pezzi di un colore rosso accesso che aveva coordinato con le ciabattine da spiaggia e il suo smalto rosso, non poteva scegliere costume migliore visto che metteva in risalto la sua abbronzatura da favola. Lucia invece aveva un costume a due pezzi a fascia di un turchese intenso. Appoggiammo le borse sul tavolo e distendemmo anche la coperta per tenere occupato il tavolo per il pranzo.
-Ragazze io vado a gonfiare i materassini al bar di Eric voi intanto finite di sistemare. Vi raggiungo in acqua con i materassini- Dissi e quando fecero segno di si presi sotto braccio i tre materassini e mi avviai al bar dove trovai Eric già al lavoro dietro il bancone. Stava impastando il pane per il pranzo dei clienti e approfittando del fatto che era concentrato e non mi vedeva presi una manciata di farina dal barattolo vicino alla cassa e glielo lanciai.
-Ma che cavo... - disse lui voltandosi e quando mi vide sorrise -ah sei tu brutta stronzetta!!! cosa c'è ti manco già?- continuò poi e io gli feci la linguaccia indicandogli poi i materassini sgonfi.
-Vado sul retro a gonfiarli e volevo salutarti tutto qua- Gli feci la linguaccia e mi voltai per andare sul retro del bar dove c'era la casetta degli attrezzi e iniziai a gonfiare i materassini. Gonfiai il mio materassino grigio a forma di poltrona e poi passai a quello azzurro della Giulia e infine a quello grigio della Lucia .
-Dannato affare perché non ti gonfi??? - Dissi spingendo di più la punta del compressore nel materassino - Ti prego fammi questo piacere!!!- Provai ad appoggiarlo a terra e mi piegai sulle ginocchia per riuscire a gonfiarlo meglio, spinsi ancora di più il compressore e improvvisamente il materassino iniziò a gonfiarsi.Mi rialzai e mi voltai per andare a spegnere il compressore ma mi trovai davanti a un Eric un pò sulle nuvole. Gli andai vicino e gli passai la mano davanti al viso e lui si riprese.
-Eric ci seiiiiiii????- Dissi sorridendo e lui si voltò a spegnere il compressore.
- Scusa stavo solo contemplando il fisico della mia sorellina - appoggiò improvvisamente le mani sui miei fianchi e mi attirò a se per abbracciarmi. Inizialmente rimasi sorpresa ma poi lo strinsi a mia volta.
-Mi sei mancata-
-Anche tu Eric- 
-Mmm mmm mmm!!!!  Scusate ragazzi ma l'aspirapolvere è solo qui- disse una voce alle nostre spalle tossendo - Ok ora potete tornare alle vostre effusioni- Disse e io mi staccai da Eric sorridendo.
- Antonio non dire cavolate !!! Mi sei mancato - Gli andai in contro e lo abbracciai felice di averlo rivisto.
-Anche tu mi sei mancata scricciolo... però !!! Ti sei fatta grande e bella o no Eric???- Disse lui ammiccando al figlio e io gli tirai un pugno amichevole sulla spalla.
- Non ti arrendi mai eh !!!- Dissi sorridendo.
- No lo dico sempre io che voi due stareste bene insieme.. Dai come stanno i tuoi??- Prendemmo intanto un materassino a testa e uscimmo dalla casetta sorridendo mentre gli dicevo come stava la famiglia e gli amici. Parlammo un pò e poi lui andò dietro al bancone a continuare il lavoro del figlio lasciando così ad Eric la mattina libera per stare con noi. Prima di andare in spiaggia Eric andò a mettersi il costume mentre Antonio mi disse che sarebbe passato quando poteva a salutare la Lucia e la Giulia. Lo salutai e prendendo i materassini mi avviai ma feci poca strada prima che Eric mi raggiunse, in fondo con tre materassini super gonfi è difficile camminare. Eric era stupendo come al solito nel suo costume a pantaloncini marroni e bianchi che metteva in risalto la forte abbronzatura e il suo fisico muscoloso . Insomma era sempre stato bello e quando lo avevo conosciuto avevo avuto anche una piccola cotta per lui, ma poi mi era passata lasciando posto ad un'amicizia stupenda. Prese due materassini sotto braccio e ci avviammo alla spiaggia dove trovammo le mie amiche immerse in acqua fino alle ginocchia. Alla loro vista Eric sorrise ancora e borbottò qualcosa come  " certo che anche loro sono cresciute " e sorrisi a quella reazione. Mi tolsi le ciabatte e prendendo i materassini dalle mani di Eric gli diedi alle mie mie amiche immergendomi anche io fino alle ginocchia. L'acqua era fresca come sempre, non fredda come dopo giornate di pioggia ma neanche caldissima era per questo che si erano immerse fino alle ginocchia, era per abituarsi al fresco. Mi guardai attorno dopo un pò aspettandomi di vedere Eric e quando mi voltai verso la spiaggia lo vidi togliersi le ciabatte e lanciarsi di corsa nel lago tuffandosi davanti a noi e sollevando così tanta acqua da bagnarci tutte completamente.
-ERIC!!!!!!!- Urlammo tutte contemporaneamente mentre lui risaliva in superficie facendo finta di niente. 
-Oh... vi ho bagnato ???? Scusate non l'ho fatto apposta- Disse sorridendo e avvicinandosi per rubarmi il materassino di mano e scappare. ci buttammo tutte all'inseguimento e rimanemmo in acqua a scherzare e a giocare. Io mi ero appena appoggiata con le mani a uno dei tre moli per riposarmi un pò dalla continua nuotata quando arrivò Eric che si appoggio anche lui affianco a me.
-Chiara hai freddo??- Chiese con sguardo serio e io feci segno di no con la testa , non volevo finire il bagno.
-Hai già le labbra viola e la pelle d'oca- disse ignorando le mie proteste.
-Non è niente e poi voglio stare in acqua un altro pò!! E poi- mi blocco con un gesto.
-E ora hai anche il labbro che trema , ora andiamo su- disse sorridendo .
-Ma ... -
-Niente ma . Lo sai che tu e l'acqua non andate molto d'accordo e siamo dentro da più di un'ora. Andiamo dai- Disse e mi prese per i fianchi facendomi voltare verso la spiaggia- su nuota- disse e io misi un finto broncio stando immobile. - Ok se la metti così!!- Disse prendendomi in braccio e portandomi a nuoto verso la spiaggia mi appoggiò solo quando fummò tutti e due con i piedi sulla spiaggia. Appena mi appoggiò corsi di nuovo verso l'acqua e riuscii a immergermi. Dieci minuti dopo ero di nuovo in braccio ad Eric in piedi sulla spiaggia che cercava con lo sguardo le altre due nostre amiche. Poi le trovò poco distanti da un molo con i tre materassini.
-Lucia Giulia noi andiamo su a dopo- Urlò e loro fecero segno di si con la testa. Potei vedere benissimo mia cugina che mi sorrideva alle spalle di Eric alzando un pollice in su del tipo "vai così sorella". Le feci la linguaccia e alzai gli occhi al cielo. Eric intanto si avviò son me in braccio.
-Puoi anche mettermi giù prometto che non scappo di nuovo- dissi accarezzandogli i capelli e lo vidi sorridere - Cara mia non mi freghi con due carezze!!- Disse e io smisi di accarezzarlo sbuffando mentre lui rideva. Quando arrivammo al nostro tavolo mi mise giù tenendomi stretta per un braccio.
-Cosa c'è non ti fidi di me ?- gli chiesi sorridendo e lui sorrise avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
-No per niente a meno che non me lo giuri sulla famiglia- feci cenno di si con la testa non riuscendo minimamente a pensare data la sua vicinanza e lui mi mollò il polso allontanandosi di un poco e tirando fuori la pasta fredda. Lo aiutai a preparare i piatti per tutti e due e per le nostre due amiche  e apparecchiammo la tavola. Poco dopo arrivarono e ci sedemmo a tavola a mangiare.
-Ragazzi che mangiata... Devo dirlo Lucia la tua pasta fredda è la migliore. Vi lascio un attimo che vado a portarla anche a mio papà- Disse Eric e noi facemmo cenno di si con la testa guardandolo allontanarsi. Appena non potemmo più vederlo ci guardammo negli occhi tutte e tre e scoppiammo a ridere. Pur essendo solo un nostro amico tutte e tre ammiravamo eccome il suo fisico. 
-Chiara se fossi in te io ci farei un pensierino ... insomma Eric è sempre più bello ogni volta che lo vedo !!- disse mia cugina e la Lucia intanto faceva cenno di si con la testa. 
-Sceme che non siete altro ormai è mio fratello... dai vado a buttare via le immondizie - dissi e mi avviai da sola con il sacchetto dei rifiuti verso l'entrata del parco dove c'erano i cestini. Certo che era proprio vero Eric ogni volta era sempre più carino... ok non dovevo pensare certe cose !!! Eric ormai è mio fratello lo hai detto anche tu Chiara ormai rimani su quello che dici. Mi stavo facendo ancora tutti i miei pensieri e le mie imposizioni che andai a sbattere contro una persona.
-Mi scusi non volevo... Eric ??? Ma che ci fai ..- Non feci neanche in tempo a finire che mi mise una mano sulla bocca per farmi tacere. Mi trascinò poi dietro una siepe dove ci nascondemmo.
-Eric ma che- cercai di dire quando tolse la mano ma mi tappò subito la bocca.
-Ssshhh... voglio fare uno scherzo a quella stronza di Sandra..- Sorrise all'idea.
-Dimmi il tuo piano- Dissi sorridendo complice, lo vidi un attimo perplesso mentre osservava la casetta della cassiera all'entrata del parco poi si voltò di me alzando le spalle.
-Ci devo ancora arrivare- Ecco era sempre il solito , mi metteva strane idee in testa e poi non sapeva che fare quindi alla fine organizzavo sempre tutto io. Mi massaggiai le tempie pensando a un possibile scherzo. 
-Trovato !!!!!- dissi voltandomi verso di lui e trovandolo già sorridente e in attesa del piano diabolico così continuai - tu devi andare da lei e fare finta di ... si ecco ... di provarci poi...- 
-Cosa ????- gli tappai immediatamente la bocca quando vidi che aveva capito di tenere il volume basso lo lasciai parlare.
-Chiara tu sei pazza ... io non ci provo con quella racchia e poi si accorgerebbe subito che gli stiamo facendo uno scherzo- sorrisi al pensiero e lui prese un'espressione curiosa.
-Davvero tu non ti sei mai accorto che ha una cotta per te- Fece cenno di no con la testa e continuai a spiegargli il mio piano quando finii lui fece cenno di si con la testa e uscimmo da dietro la siepe per mettere in funzione lo scherzo. Eric si avvicinò con calma alla casetta mentre io andai a nascondermi dietro la casetta osservando Eric.
-Ciao Eric-
-Ciao Sandra come va?- Disse il mio amico appoggiandosi con un gomito al bancone della cassa cercando di fare uno sguardo malizioso... giuro se non fosse per lo scherzo sarei scoppiata a ridere!! Lei rimase un attimo sorpresa dal suo atteggiamento ma ne approfittò subito appoggiandosi a sua volta sul bancone incrociando le braccia al petto così da mettere in risalto quel suo davanzale che secondo l'espressione di Eric doveva fare schifo. Trattenni ancora le risate.. poveretto, in fondo lui si stava sacrificando.
-Puoi venire un attimo da questa parte del bancone- Le disse facendo scorrere le sue dita sul braccio della vipera e lei fece cenno di si uscendo poi dalla porta dietro la casetta e appoggiandosi di schiena al bancone , davanti a Eric. Ne approfittai e sgattaiolai dentro l casetta cercando di fare il meno rumore possibile. Aprii la porta lentamente e presi la super colla che sapevo essere nascosta nel primo cassetto della cassa. intanto Eric teneva occupata Sandra cercando di sembrare sicuro di se.
-Sai oggi con la divisa sembri diversa... più... bella ecco!!- disse e io per poco non rischiai di rovinare tutto il piano per scoppiargli a ridere in faccia. Richiusi il cassetto dopo aver preso la supercolla e iniziai a spalmarla sulla sedia, quando finii rimisi tutto al suo posto e proprio quando chiusi il cassetto la porta che avevo lasciato aperta si chiuse facendo rumore. Sandra si voltò immediatamente e mi avrebbe vista se non avessi avuto la prontezza di riflessi di nascondermi sotto il tavolo della cassa.
-Sarà stato il vento- Disse Eric e non riuscendo a farla girare di nuovo verso di lui in modo che io riuscissi ad andarmene ci provò maggiormente- Sentì ti andrebbe dopo il nostro turno di andare a mangiare una pizza a Garda , sai posso farti vedere paesaggi bellissimi che tu non conosci- disse e lo sentii sospirare segno che lei si era voltata di nuovo. Sgattaiolai fuori velocemente e appena fui fuori feci cenno a Eric di smetterla. Lui si mise una mano nei capelli e si allontanò da lei.
-Cavoli mi sono dimenticato che devo uscire con chiara e le altre due- Disse con tono dispiaciuto e il sorriso di Sandra svanì mentre lui continuò- Bè vuol dire che era destino che non uscissimo.... peccato... mi sarebbe piaciuto... ciao- Disse e si allontanò definitivamente raggiungendomi poco più in la dove mi ero nascosta per vedere la scena dello scherzo. Quando mi fu vicino feci scorrere una mano sul suo braccio notando con sorpresa che gli feci venire la pelle d'oca.
-Sai Eric oggi con la divisa sembri diverso.... più ... bello ecco !!!- Dissi sfottendolo con le sue stesse parole.
-Chiara vai a farti friggere... non sai che schifo è stato... il mio corpo voleva morire e i miei occhi avrebbero preferito bruciare invece di guardare quello schifo- Eric aveva una voce completamente schifata mentre parlava . Rimanemmo li fermi fino a quando Sandra non tornò a sedersi dietro la cassa con faccia sconsolata. Allora uscimmo dal nostro nascondiglio per tornare dalle nostre amiche quando un urlo ci fece scoppiare a ridere come mai prima.
-Aaaaaahhhh!!!!!! Eric questa me la paghiiii!!!- Sentimmo la voce di Sandra e tutti si voltarono a guardare chi aveva urlato mentre io e Eric ridavamo come dei cretini.
Quando raggiungemmo le altre stavamo ancora ridendo tanto che ci guardarono male.
-Ragazzi ma che fine avete fatto???-chiese Lucia alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo. noi ridemmo ancora e mentre cercavamo di calmarci ci sedemmo al tavolo dove era seduta anche Giulia. Non c'era verso di calmarci, appena vedevo Eric mi veniva in mente come aveva cercato di provarci con Sandra e Eric a sua volta partiva a ridere con me.
-Ragazzi!!! Calmatevi e spiegate anche a noi cosa è successo ..- Mia cugina sorrideva vedendoci ridere e gli raccontammo dello scherzo fatto a Sandra e scoppiarono a ridere anche loro immaginandosela incollata alla sedia che girava per il parco.
-Beh ragazze... ora vado un attimo da mio papà per vedere se gli serve una mano nell'ora di punta caso mai torno tra poco. Gli facemmo cenno di si mentre continuavamo a sorridere per lo scherzo e lui si allontanò ridendo.
Ragazze io vado a stendermi al sole- Fecero cenno di si e tornarono ognuna a quello che stava facendo e io andai a stendermi con un telo e l'mp3 all'orecchio al sole e mi addormentai.
Dopo quello che mi parve un secondo sentii qualcosa infastidire il mio sonno. come una carezza leggera sulla pancia. No non era una carezza era qualcosa che mi sfiorava su e giù facendomi venire la pelle d'oca. Quel leggero tocco salì fino alla mia spalla e percorse il mio braccio in tutta la sua lunghezza, dalla spalla al polso e ritorno. Sorrisi a quel tocco avvicinandomi di più alla realtà che al sogno e mi voltai sul fianco sentendo improvvisamente più caldo di prima. Il tocco leggero si sostitui con un soffio caldo e delicato sul mio collo e poi vicino all'orecchio e tutto il mio corpo si ricoprì di brividi, era sempre stato un mio punto debole. Sorrisi a quelle sensazioni e poco dopo qualcosa di morbido sfiorò il mio collo allontanandosi poi un pò e soffiando nello stesso punto. Era qualcosa di morbido che alternava il suo tocco caldo con quello un pò più fresco del suo respiro... aspetta un attimo... respiro ???? Capendo cos'era aprii improvvisamente gli occhi impaurita e mi allontanai ma una mano dietro la schiena mi teneva vicina a quel petto, quando alzai lo sguardo mi trovai un Eric sorridente che mi fissava e sospirai dal sollievo.
-Eric sei un deficiente.... Mi hai appena fatto fare un infarto!- Dissi tirandogli una sberla e cercando di allontanarmi da lui ma la sua mano sulla schiena me lo impedì.
-Un infarto... addirittura !!! Ma se sembravi in estasi per le mie carezze- Disse sfoggiando un sorriso malizioso e io cercai di nascondere il viso nel suo petto.
-Non è vero- Dissi  alzando poi lo sguardo decisa.
-An si... sei sicura magari vuoi che ti rinfreschi la memoria- Si abbassò sul mio collo e gia solo il suo respiro sulla spalla mi fece venire la pelle d'oca. Lui depositò un bacio sulla mia spalla e sorrise divertito - Visto - bé se la metteva così era guerra aperta.  Sorrisi a mia volta e dandogli una leggera spinta lo feci stendere di schiena salendo a cavalcioni su di lui e iniziai a sfiorare con il mio naso il profilo della sua mandibola fino alla spalla, la sua pelle si ricoprì di brividi e risi.
-C'è solo vento non sei tu- Disse Eric serio quando lo guardai negli occhi e io gli baciai il collo e il petto e risalii alla sua mascella. Allora due mani mi fermarono e incontrai il suo sguardo che aveva qualcosa di diverso dal solito.
-Pensi ancora che sia il vento ??-Dissi sorridente sfiorandogli il braccio con due dita.
-No e se non la smetti con quella mano non rispondo più delle mie azioni-Disse e io smisi immediatamente.
-Comunque la tua espressione era più buffa, sembravi un gatto che si strusciava- disse facendomi la linguaccia e io gli tirai un pizzicotto sul petto. 
- Ahia!!! Ma sei scema ??-
-No così impari a prendermi in giro-Dissi facendogli a mia volta la linguaccia e lui iniziò a farmi il solletico , cercai di divincolarmi ma fu tutto inutile si mise a sedere con me a cavalcioni per cercare di fermare le mie mani che cercavano di pizzicarlo e solo allora mi accorsi dell'effetto che avevano avuto le mie carezze su di lui. Ci fermammo così mani nelle mani.
-Chiara scusa io..- Non riuscì a finire la frase e rimanemmo un attimo a fissarci fino a quando non sentii lo scatto di una foto e insieme ci voltammo trovando mia cugina con una macchinetta fotografica in mano e Lucia con i loro due gelati.

-Potevate pure prendervi una camera voi due!!- Disse e io le feci la linguaccia alzandomi da Eric.

-Ragazze io vado a farmi un bagno- disse Eric scomparendo velocemente dalla nostra vista e io sorrisi sovrappensiero. Tutte a me dovevano capitare ??? 
-Bè a quanto pare ti sei svegliata finalmente- Disse Lucia e solo allora notai che avevano già messo via tutto e voltandomi a guardare il parco notai che ormai non c'era quasi nessuno, le uniche cose che ancora c'erano erano le nostre borse sul tavolo e il mio asciugamano dove avevo dormito.
-Ma ... ragazze che ore sono??- Chiesi non capendo come cavolo potesse essere così vuoto il parco.
-Sono le sei e Eric ci ha detto che essendo inizio stagione il parco chiude prima quindi ci ha dato una mano a mettere via tutto mentre tu dormivi bella e beata e poi siamo andati a prenderci un gelato mentre lui ti svegliava- Mi spiegò Lucia e io rimasi un attimo basita di come era passato veloce il tempo.
-E come ti ha svegliata!!1- Aggiunse mia cugina  e io le feci la linguaccia.
-Scusate ragazze dovevo darvi una mano... sono proprio un disastro e poi dovrei essere io la più grande... scusate- Ero stata imperdonabile avevo dormito tantissimo e non avevo dato una mano a mettere via tutto.
-Non ti preoccupare ci ha aiutato Eric a proposito alla fine vieni con noi?- Chiese poi Lucia rivolta a qualcuno alle mie spalle e voltandomi mi trovai Eric che si asciugava il corpo con il mi asciugamano che era ancora sul prato.
-Si ho chiesto a mio padre e ha detto che va bene però guido io- Disse sorridente e vidi il broncio che mise Lucia a quella notizia.
-Scusate ragazzi ma viene dove ???- Chiesi non capendo il loro discorso.
-Eric ha proposto di venire a Verona e andare in pizzeria tutti insieme, ovviamente prima passiamo da casa per cambiarci. Ha già chiamato tua mamma e  organizzato tutto quindi ora dai le chiavi a Eric e andiamo che se no facciamo tardi.- Disse Giulia e io vidi Eric allargarsi in un sorriso.
-Tu non la guidi neanche morto la mia macchina!!!!- Dissi alzando un indice come minaccia.
-Tua... di tua mamma e comunque l'ha deciso Betty quindi non si discute se no te le porti tu le borse fino al parcheggio- Disse sempre con quel suo ghigno malefico e io non potei fare a meno di cedere. Prendemmo tutte le nostre cose e ci dirigemmo verso il parcheggio dove salutammo Henri e Antonio che chiusero il parco dopo di noi.
-Venite anche sabato prossimo o al massimo quello dopo e porta anche i tuoi genitori - Disse Antonio e io feci cenno di si con la testa.
Partimmo felici anche se sapevo che non sarebbe stato un bel viaggio a causa dell'elevata velocità della guida di Eric e il traffico che trovammo poco dopo. Arrivammo a Verona per le 7 e c'era ancora un pò di luce, accompagnammo a casa la Lucia .
-Alle 9 passo a prenderti o ti fai trovare ai Glicini??- Chiese Eric alla mia amica .
-Che ne dici invece se aspetti qui un attimo, prendo le cose che mi servono e mi preparo da Chiara o Giulia- Disse sorridente e facemmo cenno di si rimanendo poi ad aspettarla. Tornò poco dopo con una borsetta in una mano e uno zaino nell'altra. Poi parcheggiammo nella nostra via.
-Dio ragazze è quasi un anno che non venivo in questa via, certo che non è cambiato niente.- Affermò Eric osservando la casa mentre noi cercavamo di aprire il baule.
-Prendete solo le borse da spiaggia il resto lo porto su io mentre vi preparate- disse aprendocelo.
-Scusa ma tu non devi farti la doccia?- Gli chiesi abbracciandolo da dietro e mettendomi sulle punte per raggiungere con il mento la sua spalla. Mi era mancato tantissimo il mio fratellone e ora che era con me volevo godere della sua compagnia in ogni momento.
-Si ma non ci metto un'ora come te - Disse voltandosi e chiudendo poi la macchina mentre noi gli facevamo la linguaccia. Aprimmo il cancello e chiamammo l'ascensore. 
-Sai Eric abbiamo nuovi vicini- Disse Giulia sorridendo mentre aspettavamo che l'ascensore arrivasse.
-An si ... siete riuscite ad affittare la casa della nonna... mi dispiace un pò ... bè come sono i nuovi vicini li avete conosciuti?- Chiese curioso e noi abbassammo contemporaneamente lo sguardo sorridendo al ricordo del nostro balletto sul nostro pianerottolo.
-Ehi ehi ehi.... voi mi nascondete qualcosa!!!- Disse aprendoci la porta e entrammo tutti .
-No non li abbiamo incontrati- Dissi a voce bassa cercando di nascondere la mia bugia. Eric capiva subito quando mentivo e scommetto che l'avrebbe capito anche adesso.
-Ok se la metti così!!- Disse sollevandomi da terra e mettendomi sulla sua spalla  come se fossi una bambina.
-Eric mettimi giù Subito... e no... non ti azzardare- Dissi vedendo il suo solito ghigno malefico, non feci in tempo a finire che uscimmo dall'ascensore mentre lui mi faceva il solletico. -Eric piantala ti prego- dissi tra una risata e l'altra e dopo un pò stranamente mi ascoltò rimettendomi poi a terra. Osservai il suo viso e lo vidi con un'espressione sorpresa così gli presi il mento tra le mani osservandolo da vicino ma non si decideva a risvegliarsi allora mi avvicinai al suo orecchio sorridendo e abbassando la voce.
-Eriiiiiiiic .... ci seiiii?- Chiesi e lui per risposta mi prese le mani facendomi voltare e non poté cadermi la borsa di mano quando vidi chi avevamo davanti.


I TRE RAGAZZI

Non era possibile, per colpa di quel cretino di Charlie e della sua pessima idea di chiedere ai genitori delle ragazze di tenercele lontane , non avevamo più visto quelle ragazze da una settimana. La mattina andavamo in giro per Borgo Roma per vedere se le incontravamo ma niente. Ogni tanto le sentivamo nell'appartamento affianco che ridevano e quella parete così stupida e insignificante aveva ricevuto ormai tutti gli insulti possibili.
-Ragazzi ma avete pensato al parco dove le avete incontrate?- Doveva venire l'illuminazione a Charlie dopo una settimana??? Ma io dico... tempo buttato al vento, perso completamente. Taylor io e Robert andavamo in giro inutilmente mentre le ragazze dovevan sicuramente portare fuori il cane. Maledetto me e il mio cervello minuscolo, insomma poteva venire anche a me un'idea così stupida. Alla mattina andammo tutti e tre al parco e ci rimanemmo tutta la mattina fino all'ora di pranzo che raggiungemmo Charlie al ristorante e andammo al cinema per distrarci. Eravamo tutti e tre demoralizzati e Charlie era il più triste di tutti in quanto la situazione era tutta colpa sua.. Tornammo a casa nel pomeriggio e davanti alla porta di casa Charlie non trovava più le chiavi.
-Ragazzi ho dimenticato le chiavi voi le avete?- Chiese voltandosi a mostrarci le tasche vuote e noi cercammo nelle nostre tasche. In quel momento sentii la voce di chiara ... proveniva dall'ascensore e mi bloccai completamente voltandomi a  osservare l'ascensore. Le voci al suo interno si fecero sempre più vicine man mano che 
l'ascensore saliva e io e glia altri tre ragazzi rimanemmo immobili come se quel momento potesse essere un sogno.
-Eric mettimi giù Subito... e no... non ti azzardare- Disse in italiano Chiara e un ragazzo usci dall'ascensore con sulla spalla Chiara che si dimenava per il solletico. Dietro al ragazzo spuntarono Lucia e Giulia che appena ci videro si immobilizzarono sorridendo a Robert e Taylor.
-Eric piantala ti prego- Disse Lei e il ragazzo mi osservò un attimo e poi mise giù Chiara che ci dava le spalle. Chi cavolo era quel cretino che l'aveva presa in braccio??? Se fosse stato il suo ragazzo... No non mi ha mentito, deve essere sicuramente un amico. Cercavo di auto convincermi per evitare la peggiore delle ipotesi. Chiara prese il mento del ragazzo e si avvicinò al suo orecchio per sussurrargli qualcosa. Mi aveva mentito. Lei mi aveva mentito se no perché stava così appiccicata a quel ragazzo ??? Strinsi i pugni e feci per muovermi per tirare un pugno a quell'Eric come lo aveva chiamato lei ma Robert e Taylor mi afferrarono i polsi fermandomi immediatamente. Era una fan sfegatata come tutte le altre, si era presa gioco di me e io ci ero cascato come un deficiente. Quando stavo per girarmi per andarmene per le scale Chiara si voltò e quando mi vide le cadde la borsa. Ci fu un momento di silenzio carico di tensione e poi Il ragazzo mi sorrise.
-Piacere io sono Eric il fratello quasi adottivo di Chiara- Disse in Inglese porgendomi la mano e io la strinsi senza convinzione ancora sconvolto per quello che avevo pensato di Chiara. Non mi aveva mentito ma soprattutto non mi aveva usato.
-Ciao io sono Kellan... Sai Kell potresti anche presentarti- Disse Taylor e io mi risvegliai dai miei pensieri.
-Scusa io sono Kellan - Dissi sorridendo a Chiara da cui non riuscivo a staccare gli occhi di dosso.
-Io sono Taylor -
-Io Robert-
-Mentre io sono Charlie. Ragazze che avete fatto oggi?- Chiese mentre Chiara mi sorrideva timidamente prima di rispondergli.
-Siamo andate al lago dove abbiamo incontrato Eric. Stasera andiamo a mangiare una pizza ai Glicini con tutta la famiglia- Disse guardandosi intensamente  e io capii che cascasse il mondo quella sera sarei andato ai Glicini.
-Mi dispiace disturbare la vostra giornata ma siamo rimasti chiusi fuori di casa no nè che avete un doppione?- Chiese Charlie e Chiara fece cenno di si passandomi vicino e rallentando vicino a me ... facendomi sentire come una tensione nell'atmosfera. Apri la porta di casa sua e ci fece entrare tutti. Taylor si affianco immediatamente a Giulia per sapere come era andata la giornata e lo stesso fece Robert mentre Eric e Charlie erano ancora impegnati nelle presentazioni.
-Vado in camera a prendere le chiavi che le ho viste nel cassetto di mio fratello se non mi sbaglio. Lucia , Giulia , Eric tenete occupati i ragazzi - Disse e sorridendo si avviò verso la sua camera.
-Scusa Giulia dov'è il bagno?- Chiesi e lei mi indicò la direzione dove Chiara era sparita e non me lo feci ripetere due volte. Alla fine trovai la camera di Chiara e suo fratello  e entrai trovandola occupata a cercare in vari cassetti di una scrivania.
-Sai mi hai fatto prendere un colpo- Dissi e lei sussultò al suono della mia voce voltandosi poi a guardarmi con le chiavi in mano.
-Le hai trovate allora- Le dissi indicandole e lei fece cenno di si. Mi avvicinai a lei e  ci volle tutta la mia forza di volontà e coraggio per poggiare una mano sul suo fianco sentendo immediatamente la strana scossa elettrica che c'era tra noi.
-Perché?- Mi chiese e tutta la solita sicurezza che avevo con le donne sparì.
-Pensavo... che Eric fosse il tuo ragazzo- Dissi e la vidi abbassare lo sguardo arrossendo.
-E' come un fratello per me- Disse e il mio cuore era come salito su una nuvola per l'immensa felicità che mi aveva dato la sua conferma anche se una piccola parte di me credeva che potesse esserci qualcosa.
-Domani sei libera?- Dissi improvvisamente senza pensare a quello che dicevo.
-Certo - Disse velocemente come se la mia domanda potesse essere rimangiata improvvisamente. Le sorrisi e intrecciai la mia mano con la sua mentre l'altra non si allontanava dal suo fianco.
-Stasera ti dico tutto in pizzeria- Le dissi e mi allontanai per tornare dagli altri e lasciandola li con la sua espressione sorpresa . Poco dopo arrivò Chiara che ci porse le chiavi che presi velocemente.
-Bè ragaze ci vediamo presto- Dissi e ci salutammo entrando poi in casa mentre Chiara , Eric , Lucia e Giulia chiusero la porta di casa. Io mi voltai verso i ragazzi sapendo perfettamente cosa avremm ofatto stasera.
-Ragazzi oggi andiamo in pizzeria- Dissi sorridendo.
-Perchè- chiesero e io sorrisi.
-Ragazzi .... Ho un piano !!!-

Beh allora vi è piaciuto questo capitoletto???? Io spero di si. Comunque ne sto già preparando un altro che pubblichero a breve spero... grazie a chi lascera un commentino XDXDXD

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Capitolo 9
*** nella mente di Eric ***


<< cosi possiamo andare Eric??>> Mi chiese Chiara e tutte e tre si voltarono verso di me per farsi osservare... Erano stupende , Chiara piu di tutte.  Lucia aveva i capelli mossi con un vestito nero che le arrivava un pò sopra il ginocchio, aveva messo un pò di trucco e stava bene (http://www.fanpop.com/clubs/ashley-benson/images/23396164/title/ash-wallpaper). Giulia aveva un vestito rosso che metteva in risalto la sua abbronzatura perenne e il fisico slanciato (http://www.wetpaint.com/pretty-little-liars/articles/21-things-you-didnt-know-about-shay-mitchell), ma Chiara era la più bella di tutte.(http://www.fanpop.com/clubs/troian-bellisario/images/13439418/title/pll-promo-photoshoot-photo) Aveva i capelli mossi come piacevano a me con un poco di trucco ma non troppo da essere irriconoscibile ma solo un un pò per mettere in risalto gli occhi, un vestito viola fino alla vita e poi nero che le arrivava a metà coscia ed era stupendo visto che il mio cervello partiva già a immaginare cosa c'era sotto, cosa che non doveva fare. Era bellissima e rimasi a fissarla senza fiato mentre lei mi veniva in contro camminando in maniera suadente senza neanche accorgersene. Ogni cosa di lei mi attraeva , per sino il suo profumo che mi dava alla testa. Ero stato scemo in passato, sapevo che lei aveva una cotta per me ma io la consideravo solo un'amica e ora eravano nella situazione contraria. Chiara mi tocco una guancia con la mano e io gliela baciai.
<< Siete bellissime >>> Dissi e tutte e tre sorrisero. << beh vado a lavarmi io ora>> Le superai e mentre loro sceglievano scape e borse io mi feci una doccia fredda per calmare i miei pensieri su chiara. Uscii mi asciugai e indossai i miei jeans con la camicia a maniche corte che mi aveva regalato Chiara all'ultimo compleanno. Misi un pò di gel e uscii facendomi ammirare girando su me stesso. Avevo lasciato apposta la camicia un pò aperta così che si vedessero i muscoli e sorrisi vedendo come anche chiara mi guardava. Forse ogni tanto anche lei non mi vedeva come un fratello addottivo.
<< questa l'ho scelta io>> Disse sistemandomi il colletto.
<< Si e ti piace? >> chiesi sorridendo e lasciandola fare.
<< Si , ma solo perchè io ho buon gusto>> Mi fece una linguaccia e ci avviammo a piedi verso la pizzeria. Chiara con i suoi tacchi dieci arrivava quasi al mio naso, era proprio bellissima e ogni tanto mentre camminava davanti a me mi perdevo a guardarle il fondoschiena, ma era inevitabile era come se lo facesse apposta, era li davanti a me che in pratica implorava  "ehi guardami!!!"
Arrivammo in pizzeria dopo dieci minuti ed entrammo trovando tutti seduti gia al tavolo. Salutai tutti e ci sedemmo nei posti che ci avevano lasciato. I genitori erano tutti seduti vicini poi verso la fine del tavolo c'erano da una parte giacomo riccardo e due posti vuoti, io mi sedetti vicino al fratello di chiara e affianco a me si sedette Giulia mentre dall'altra parte c'erano Leonardo e Federico e due posti vuoti dove si sedettero Chiara e dopo Lucia.
<< Ragazze noi abbiamo già ordinato e vi abbiamo preso il solito va bene?>> Chiese Betty e noi facemmo cenno di si.
<< Grazie tanto sai che alla fine scegliamo sempre quello >> Dissi sorridendo. Iniziammo a chiacchierare un pò di tutto e io mi persi con Riccardo che non vedevo da molto a parlare di quello che ci era succeso, scuola amici moto ... tutto e arrivammo anche a parlare di ragazze . ascoltai Riccardo mentre mi diceva della sua ragazza che ormai aveva da 6 mesi e di come ha pensato che la nostra famiglia era pazza dopo che l'aveva presentata a tutti a natale al classico cenone in famiglia. Poi mi chiese di me e notai che chiara ora cercava di ascoltare la conversazione senza farsi notare. Gli raccontai allora di come invece io mi ero buttato su feste e amici e poi gli parlai di una ragazza che non vedevo da tempo e che poco fa avevo rivisto. Avevo buttato l'esca per vedere come reagiva Chiara e notai con la coda dell'occhio che per un attimo il suo sorriso era svanito. Pensai che potevo farle uno scherzo e decisi di provare.
<< E' una ragazza davvero bella , era un bel pò che non la vedevo e devo dire che è cresciuta molto bene. Mi ha sorpreso vederla perchè non mi aspettavo di provare una strana sensazione quando l'ho vista>>
<< Dai dai chi è? >> chieese Riky e io non potei non sorridere vedendo che ora chiara non faceva neanche più finta di non ascoltare.
<< eeehhh ... sapessi !! E' top secret per ora >> Riccardo rise mentre io con un piede toccai la gamba di chiara. Lei si irrigidì immediatamente e poi mi sorrise ridacchiando... Non era un si ma di certo non era neanche un no. Le feci una carezza con il piede e la vidi scuotere la testa, salii un pò più in su con il piede fino ad arrivare al ginocchio e ci guardammo intensamente cercando di capirci a vicenda.
<< ehi Charlie, Kellan, Robert, Taylor how surprising >> Esclamò betty e bastò guesto che tutti ci girammo a vedere i loro nuovi vicini che stavano entrando in pizzeria. Io riappoggiai i piedi per terra e vidi chiara abbassare lo sguardo imbarazzata. tutti passammo all'inglese.
<< Ciao Charlie come stai?>> Chiese betty.
<< bene bene, vedo che anche voi avete avuto la nostra stessa idea>>
<< si caro volete unirvi a noi >> chiese Betty e io pregai perchè non lo facessero non mi piaceva il mondo in cui Kellan guardava chiara e neanche di come gli altri due guardassero Lucia e Giulia.
<< no non vorremmo disturbarvi , sembra una cena di famiglia e noi siamo venuti qua solo per mancanza di voglia di cucinare>> tutti sorrisero e io ringrazia il signore per quel dono ma Betty insistette.
<< non dire stupidate noi abbiamo avuto la stessa idea vero sorelle?? Nessuna di noi aveva voglia di cucinare così siamo venute qui, dai unitevi a noi, facciamo aggiungere un tavolo>> Betty fece un cenno al cameriere e gli spiegò, poco dopo arrivo un tavolo che sistemò proprio affianco a noi.
<< se insisti allora va bene >> Disse Charlie e potei vedere chiaramente negli occhi di tutti e quattro che passavo un lampo di soddisfazione, mentre nei miei c'era un pò di rabbia.
<< Ragazze fate posto a loro in maniera che siano vicini e rispolverate per bene l'inglese ok ?>> Le ragazze fecerò cenno di si e quando ci risedemmo tutte in fondo al tavolo da una parte c'erano giacomo riky io chiara giulia e lucia e dall'altra Leonardo fede charlie kellan taylor e robert. Avevo davanti Charlie ora e chiara aveva Kellan.. quando il destino voleva poteva essere proprio crudele.
<< Ciao ragazze >> Disse Charlie sorridendo e tutte gli fecero un cenno di saluto. Parlai con fede Charlie e riccardo mentre con un'orecchio tentavo di ascoltare i discorsi delle ragazze alla mia destra.
<< ciao chiara>>
<< ciao Kellan come va?>>
<< Bene adesso, ti avevo detto che ci saremmo visti in pizzeria >>
<< Ma non è rischioso ragazzi?? >> 
<< si ma avevamo voglia di vedervi>> Questo doveva essere Taylor da com'era sfacciato.
<< taylor abbassa la voce >> Lo rimproverò robert. non riuscii a seguire gli altri brevi discorsi perchè parlavono troppo a bassa voce ma poi colsi dell'altro.
<< Comunque sei bellissima chiara>>
<< Anche Tu lucia>>
<< e tu Giulia >> 
<< Grazie>> risposero tutte insieme e potei immaginarle abbassare la testa tutte imbarazzate.Decisi di dover bloccare quelle conversazioni.
<> chiesi voltandomi a guardare Kellan con aria di sfida e lui sorrise appoggiandosi allo schienale della sedia.
<< Bene anche se anche qui a volte ci sono le fan sfegatate che ci rincorrono ma non siamo mascherati stasera perchè di solito quando ci vedono con gente pensano che gli assomigliamo e basta per fortuna .>> disse quest'ultimo sorridendo. Mi dava fastidio, non sapevo di poter provare dei sentimenti per chiara ma quando l'ho rivista oggi ho capito che provavo qualcosa per lei e sapere che anche lui provava qualcosa mi dava fastidio. cioè si capiva benissimo.
<< Immagino. chissa però che bello avere le ragazze così a disposizione per voi, io avrei dato tante feste invitando le fan per divertirmi>> dissi e mi arrivò un calcio da chiara alla mia destra e una sua occhiataccia. Kellan invece assunse una faccia colpevole. Lo sapevo, un tipo come lui ne avrebbe sicuramente approfittato.
<< Beh si è ciò che ho fatto io fino a poco fa, però ora ho smesso>> Disse e scambiò uno sguardo con chiara. Vidi poi chiara agitarsi un attimo sulla sedia chiara e lanciando uno sguardo sotto il tavolo vidi che Kellan le stava il piedino quindi dovevo fare qualcosa.
<< beh anche queste ragazze sono delle festaiole, dovreste vedere coe ballano>> Dissi ricordando alcune feste a cui ero andato con loro. Vidi i ragazzi e le ragazze abbassare lo sguardo imbarazzati e non capii.
<< Cosa c'è?>> chiesi.
<< Le abbiamo già viste ballare. stavano uscendo dall'ascensore con musica sparata a mille ballando>> Disse Robert sorridendo a Lucia. Appoggiai allora un braccio dietro le spalle di chiara e vidi kellan irrigidirsi me ntre io sferrai il colpo che lo avrebbe messo ko, in fondo in guerra tutto è lecito. mi avvicinai all'orecchio di chiara sussurrandole sotto voce << Stavi ballando come hai fatto con me il ballo del qua qua?? >> Lei rise voltandosi poi a guardarmi negli occhi.
<< No quello non l'ho fatto con loro>> Disse sorridendo e vidi Kellan incazzarsi. Lui non sapeva cosa le avessi detto ma vista da fuori sembrava una cosa parecchio intima tra noi come se fossimo stati insieme o ci stessimo ancora, e sorrisi tra me e me felice .Taylor e Robert cercano di calmare il loro amico visto che attaccarono a farmi domande e io gli risposi iniziando a giocare con una ciocca di capelli di chiara che aveva sulle spalle a portata della mia mano. chiara non si tirò indietro infondo lo facevo sempre e lei lo considerava un gesto normale nella nostra amicizia ma kellan che ne sapeva di cos'era.
<< Tu come conosci chiara?>> Mi chiese Robert .
<< quando ci siamo conosciuti chiara?>>
<< Due anni fa >> rispose subito sorridendo.
<< Si è vero, mio papà è il miglior amico del suo e due anni fa ho iniziato a lavorare alla baia delle sirene , un parco sul lago che appartiene a mio padre e la famiglia di chiara è venuta li in vacanza e ci siamo conosciuti.>> Dissi sorridendo mentre potevo vedere facilmente la collera di Kellan aumentare mentre io continuavo con il mio discorso << da li siamo diventati amici ed eravamo inseparabili poi un anno fa a causa del lavoro o della scuola abbiamo iniziato a vederci meno ma ci sentivamo spesso vero?>> dissi e lei annui allora mi venne in mente come spiazzare del tutto kellan.
<< Pensate che all'inizio la sottoscritta aveva pure una cotta per me >> Kellan strinse i pugni sulla tavola e poi si alzò mentre chiara lo guardava confusa.
<< Scusate vado in bagno a lavarmi le mani prima che arrivino le pizze>> Disse e spari subito. Chiara lo guardò sparire e poi si voltò verso di me cogliendomi a sorridere felice per quello che era successo e capì tutto.
<< Perchè lo hai fatto? >>
<< Io non ho fatto niente , gli ho solo detto la verita.>> Dissi ma lei sia alzò per seguirlo.
<< scusate ragazzi>> disse sparendo anche lei. La seguii con lo sguardo e poi notai lo sguardo di rimprovero che avevano lucia e giulia, mentre gli altri due ragazzi erano preoccupati per il loro amico.
<< beh ragazze vi siete divertite oggi?>> chiese Robert cercando di cambiare discorso e stemperare un pò l'atmosfera.
<< si ci siamo divertite e...>> Il discorso continuò così raccontando di com'era andata la giornata e io intervenii qualche volta ma ero troppo concentrato a vedere quando tornava chiara e  se tornava da sola o con kellan.

INTANTO NEL BAGNO DELLA PIZZERIA

Mi sembrava impossibile, mi aveva detto che era come un fratello addottivo e poi scopro che aveva una cotta per lui. Perchè cavolo mi ha mentito?? Poi al tavolo sembrava stessero insieme da anni da quanto erano complici e intimi. Ma dio santo perchè io devo sempre cascare in queste trappole stupide che poi ogni volta quello che ci rimane di merda sono sempre io .Ero in bagno che imprecavo da solo quando qualcuno bussò alla porta.
<< Occupato >> Urlai per non essere disturbato.
<< Kellan sono o apri per piacere>> disse chiara dall'altra parte.
<< Perchè? >> dissi non volendo vederla. Infondo potevo benissimo essermi immaginato tutto, non eravamo ancora niente e se io avessi frainteso le sue azioni, e se lei in realtà in me aveva visto solo un amico. Come cavolo facevo a sapere cosa voleva chiara dio santo.
<< Dobbiamo parlarne urlando da una parte all'altra della porta? Aprimi kellan>> Disse e io le aprii anche se ero infuriato nero. Chiara entrò e poi chiuse la porta alle sue spalle.
<< Scusami>> disse e tutte le mie difese cadderò davanti alle sue scuse e alla sua espressione dolorante.
<< devo scusarti di cosa?>>
<< scusami per quello che ha fatto Eric ma ti giuro che è solo un'amico e non ho idea del perchè abbia fatto così, non è da lui>>
<< Lo difendi pure??? Dimmi la verita stai con lui??>> dissi fermandomi a guardarla in ansia per la sua risposta.
<< no non sto con lui, perchè ti arrabbi così tanto non è successo niente, se era perchè ha detto che una volta avevo una cotta per lui era tanto tempo fa ora è solo come una fratello.>>
<< non è solo per quello lo vuoi capire . E per come ti ha toccato anche e per come ti ha sussurrato le cose nelle orecchie>> Perchè non voleva dirmi la verità e dirmi che sta con lui.
<< Non è niente di più che un amico kellan lui gioca sempre con la mia ciocca di capelli e prima all'orecchio mi ha chiesto se stavo ballando il ballo del qua qua e me lo ha detto all'orecchio perchè sa che per me è imbarazzante e comunque a te cosa interessa ?? >> Le andai incontro incazzato perchè non capiva cosa provavo per lei e le afferrai le spalle, ormai ero troppo su di giri.
<< Mi importa perchè mi piaci e solo il fatto che lui giochi con i tuoi capelli mi da fastidio perchè vorrei tu fossi solo mia e che ti potessi toccare solo io>> dissi ormai senza fiato e quando lei aprii la bocca sorpresa la baciai con tutta la passione che potevo avvicinandola il massimo possibile a me. Lei rimase stupita ma poi rispose al bacio con altrettanta passione. La sollevai per farla sedere sul lavandino e strinsi le sue gambe dietro la mia schiena. Ci baciavamo come se da li a poco fossimo andati a letto e quando le misi una mano sotto il vestitò lei mi fermo tirandosi un pò indietro sorridendo.
<< Kellan anche tu mi piaci ma andiamo piano>> disse sorridendo e a quelle parole il mio mondo divenne a colori. Io le piacevo, non potevo crederci ero al settimo cielo.
<< tu mi piaci di più >> Le dissi baciandola. Non riuscivo a staccarmi da lei ero troppo felice. continuammo a baciarci per non so quando finchè qualcuno bussò alla porta.
<< Kellan tutto ok?>> Chiese Robert e noi ci guardammo non sapendo che fare.Chiara mi fece cenno di rispondergli.
<< si Robert . Sei solo?>>
<< Si perchè? >> Aprii la porta e Robert rimase sorpreso nel vederci uscire dal bagno insieme con i capelli che andavano da tutte le parti e il mio vestito messo male.
<< Ragazzi che avete fatto li dentro? >> chiese sorridendo.
<< Niente scemo >> Disse kellan e io mi risistemai i capelli e il vestito e feci lo stesso con lui poi robert ci fece cenno di tornare al tavolo .
<< Vado prima io poi arriva tu cosi i tuoi non sospettano nulla >> Dissi a chiara e feci per andarmene ma lei mi trattenne e mi baciò e dopo io non potei non sorridere. era una ragazza troppo bella.
Andai a sedermi e dopo un pò arrivò anche chiara.
<< Però ce ne hai messo di tempo >> disse Eric sorridendo e scrutandoci tutti e due ma chiara rispose subito.
<< C'era una coda pazzesca davanti al bagno delle ragazze e quando toccava a me kellan era appena uscito.vero?? >> Chiese e io feci cenno di si con la testa mentre robert sorrideva guardando lucia e giulia. Chissà perchè ma avevo il sospetto che ne sarebbero venuti a conoscenza tutti  di noi sei.
Arrivarono le pizze e ci mettemmo tutti a mangiare parlando normalmente anche se a volte volevo staccare la faccia a Eric che giocava ogni tanto con i capelli di chiara sorridente, ma poi ripensavo a cosa era successo in bagno e mi calmavo pensando che era solo un suo amico.Parlammo del più e del meno e finito di cenare io e i ragazzi ci alzammo per andarcene. Charlie che intanto aveva parlato tutta sera con i genitori delle ragazze offri la cena a tutti anche se betty e le sorelle volevano dissuaderlo dal farlo. Salutammo tutti e stringemmo la mano alle ragazze per salutarle come se non fossero niente per noi se no betty le metteva ancora più proibitive di com'erano già. Nel stringerle la mano io robert e taylor lasciammo tutti un biglietto in mano alle ragazze, tutti uguali. Salutammo tutti e ce ne andammo. Una volta fuori potevamo parlare tra di noi tranquillamente delle ragazze.
<< Qualcuno a fatto centro>> Iniziò Robert indicandomi e io lo spintonai mentre gli altri due non capivano.
<< che è successo ragazzi?? >>  chiese Charlie e io gli spiegai.
<< Mi sono incazzato per il modo in cui Eric e chiara sembravano intimi e me ne sono andato in bagno per sbollire>>
<< Sembravano?? Cavoli sembrava stessero insieme>> disse Tsylor e allora ebbi la conferma che non lo pensavo solo io.
<< Beh chiara mi ha seguito e gli ho detto perchè sono incazzato e che mi pèiace e ci siamo baciati... e anche tante volte>> dissi sorridendo mentre gli altri mi davano pacche sulla schiena per congratularsi.
<< Si beh adesso vedremo che succede intanto andiamo verso l'igloo>> dissi incaminandomi ma Charlie mi fermo.
<< verso l'igloo??>> Cavoli nessuno lo aveva detto charlie, ci eravamo messi d'accordo noi tre di nascosto durante la cena.
<< abbiamo lasciato un biglietto alle ragazze dicendogli di trovarci all'igloo dopo cena vieni anche tu?? >> Dissi e charlie annui.
<< si se no chi vi tiene al sicuro scemi!! >> disse e ci incamminammo verso la gelateria.
<< Comunque kellan Eric non mi piace, secondo me lo ha fatto apposta>> disse Robert e Taylor annui continuando.
<< Neanche a me e poi secondo me lo ha fatto apposta per distruggerti e non farti avere una possibilità con chiara>>
<< Beh non mi pare che ci sia riuscito, comunque hanno ragione Rob e Tay e ho le prove >> disse Charlie e noi gli facemmo cenno di continuare.
<< beh mentre voi parlavate con le ragazze io parlavo con betty  e mi ha detto che Eric le ha chiesto se era un problema se corteggiava sua figlia. Mi dispiace kellan ma sua mamma ha detto di si ed era anche molto felice di questa cosa>> Allora a eric piaceva veramente chiara.  Rimasi pensieroso fino all'arrivo alla gelateria poi i miei amici mi si fecero di nuovo vicini.
<< dai kellan su pensa che ha baciato te e non lui>> Disse Taylor facendomi sorridere. Aveva ragione lui io sapevo con certezza che le piacevo .
<< Avete ragione ragazzi >>Mi guardarono senza capire la mia espressione determinata.
<< a che pensi kellan?? >>chiese Charlie e io sorrisi.

<< Eric vuole la guerra??? allora che guerra sia !! >>

 

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Capitolo 10
*** Confessioni ***


era ora

<< Oh mio dio che lente che sono  >> sbuffai spazientito,  ormai eravamo da mezz'ora davanti all'igloo ma delle ragazze ancora nessun segno.

<< eeehh lente a chi ? >> Sentii dietro di me e sussultai spaventato vedendo poi Chiaara dietro di me che sorrideva. Affianco a lei Eric che mi sorrideva . Quanto avrei voluto spaccargli la faccia.

<< che gelato volete ragazze, ve lo offro io dai  >> disse Eric e chiaralo guardò mettendo su un finto broncio.

<< Eric non devi hai già fatto tanto questa mattina, adesso anche questo? >>Disse Chiara, quindi c'era anche lui tutto il giorno con loro. La mia rabbia non faceva che crescere.

<< Per la mia principessa questo ed altro >> Disse sorridendo e facendo un inchino mentre Chiara gli dava dello stupido. Odiavo tutto di quel ragazzo, l'intimità che aveva con lei, la loro complicità, tutto. Robert notò il mio sguardo e intervnne prima che io potessi picchiarlo.

<< beh Eric lavorando alla baia delle sirene difficilmente avrai tempo per divertirti. >> Disse Robert sorridendo e a quel pensiero sorrisi, non l'avrebbe vista sempre come potevo fare io.

<< Quello è vero, però almeno riesco a vedere questi tre scricioli tutti i weekend visto che avete fatto l'abbonamento. Non mi abbandonerete adesso alle grinfie della vecchia bigliettara del parco vero? >> Tutte e tre si misero a ridere compreso lui << che infami di donne, ridete di me ?? Adesso vi faccio vedere io >> continuò sporcando di gelato Giulia e Lucia e rincorrendo Chiara che era l'unica ad essergli scappate e ora si naascondeva dietro di me . Sorrisi ad Eric contento.

Kellant 1 Eric 0 .

<< Mi dispiace la pulzella si è salvata >> dissi sorridendo e Eric non si scompose, anche se il suo sguardo era proprio di sfida. Chiara intanto gli faceva la linguaccia da dietro la mia schiena.

<< Quanto costa l'entrata al parco? Non abbiamo ancora visto il lago di Garda e a questo punto se le ragazze vanno ci uniamo anche noi. Almeno facciamo una giornatina di relax >> Disse Taylor e Giulia si illuminò.

<< 12 euro un giorno, hai avuto una bella idea >> Disse Giulia avvicinando si a Taylor.

<< beh dai facciamoci una passeggiata vi va? >> Disse Robert porgendo il braccio a Lucia che prese subito e cosi fece anche Taylor. feci per girarmi a offrire il braccio a Chiara ma lei non c'era già piu era davanti a Eric che si scusava per averlo preso in giro. Era come vedere una scena a rallentatore , io che mi giro per porgere il braccio e lei che non c'è più ma è vicina a Eric che prima che io riesca ad aprire bocca gli offre il braccio che lei prende. Eric mi lanciò uno sguardo e io capii cosa volesse dire.

Eric 1 Kellant 1.

<< non pensare che ti dia il braccio vecchio mio >> Disse Charlie facendomi ridere.

<< non ci penso neanche >> Ci avviammo tutti insieme verso casa mentre ascoltavo il discorso tra Eric e Chiara , con Charlie  che mi tratteneva da ucciderlo.

 POV CHIARA
 
<< madame >> disse Eric e io non potei che sorridergli facendogli si con la testa, anche se in realtà avrei voluto stare un pò con Kellant. Beh alla fine era un anno che non vedevo Eric e Kellant mi ha chiesto di uscire anche domani quindi penso che capirà sevoglio stare un pò con Eric visto che ora ha capito cos'è lui per me.

<< Perchè stai facendo arrabbiare Kellant?>> Gli chiesi volendo sapereil motivo del suo comportamento. 

<< Non mi piace come ti guarda. Sembra che ti spogli con gli occhi e tu sei solo mia>> Disse e io sorrisi, mamma mia avevo già un fratello e ora ci mancava solo lui.

<< Ho già un fratello e una mamma iperprotettivi, non me ne serve un altro.>> dissi sorridendo.

<< Non sono così protettivo come dici>>

<< Come no, lo stai facendo arrabbiare e non ti piace come mi guarda, questo non è essere protettivi come mio fratello?>> Dissi sorridendogli e colpendogli il naso con l'indice.

<< Ti sbagli >> disse prendendo il mio indice per depositarcisi sopra un bacio. Mi innervosiva quando faceva così, faceva riemergere i sentimenti che provavo per lui in passato.

<< an si e allora come sei?>> gli chiesi ricomponendomi ed eliminando i pensieri di prima.

<< Sono iperprotettivo per me e non di certo come un fratello, ma come ragazzo>> disse e io mi fermai sul posto abbandonando il suo braccio, anche Eric si fermo per guardarmi sorridendo. Sbattei contro Kellant che non aveva visto che mi ero fermata.

<< Stai attenta piccola se no ti travolgo visto che sei uno scriciolo >> Mi disse sorridendomi e offrendomi il braccio ma io feci cenno di no, dovevo parlare con Eric. Tornai al suo fianco e mi aggrappai al suo braccio.

<< Cosa stai dicendo Eric?>> come ragazzo ? cosa voleva dire ?

<< Quello che ho detto perchè ?>> Mi sorrise e capii immediatamente che stava cercando di cambiare discorso.

<< Cosa intendevi quando hai detto come ragazzo?>>

<< Proprio quello che ho detto, Chiara io non sono tuo fratello, sono semplicemente Eric un ragazzo qualunque.>> Non poteva succedere ora, io lo vedevo come fratello ma a quanto pare non è questo quello che vuole.

<< Scusami ma sei arrabbiato con me? non siamo più fratello e sorella adottivi >> Gli chiesi confusa, non capivo sinceramente cosa volesse allora.

<< No non lo siamo >> Sembrava agitato.

<< Perchè no?>> mi guardò dritto in faccio e sembrava veramente nervoso.

<< Perchè se lo fossimo non potrei dirti che inizio a sentire qualche sentimento per te. E di certo non è di amicizia>> Rimasi sconvolta. Adesso doveva dire questa cosa. Dopo anni che io ero innamorata di lui, ora che me ne sono fatta una ragione e ho iniziato a provare sentimenti per un altro lui sconvolge tutto .

<< Perchè adesso?>> Era l'unica cosa che mi veniva in mente di chiedergli .

<< Perchè stamattina ti ho vista ed è scattato qualcosa, per quello ho fatto arrabbiare Kellant>> Disse abbassando lo sguardo sui suoi piedi. 

<< tu..>> non riuscivo neanche a parlare, non capivo nulla.

<< Lo so dovevo capirlo molto tempo fa quando anche io piacevo a te, solo che non lo so ..  Quando ti ho visto oggi sono rimasto colpito e ho capito veramente i miei sentimenti che fino ad ora nascondevo dicendo che eri la mia sorellina. lo so che..>>

<< Zitto!! Zitto non parlare!! >> Tutti si fermarono verso di noi. 

<< Chiara io non volevo>> Tutti ci guardavano stupiti .

<< Stai zitto!! Adesso non capisco più nulla per colpa tua >> dissi e corsi via . Eric non provò a fermarmi ma abbassò lo sguardo mentre io corsi verso casa. Adesso cosa dovevo fare? E' ovvio che io provi ancora dei sentimenti per lui , l'ho inseguito per anni. Ma Kellant. Cosa dovevo fare ora. Arrivata nella via invece di salire a casa andai verso il parchetto per i cani e appena arrivai mi sedetti sulla panchina. Quella corsa mi aveva fatto rimanere senza fiato. Rimasi li a pensare che fare non so per quanto tempo e intanto il mo cellulare continuava a squillare. Non risposi al telefono ma guardai il messaggio che mi arrivò.

"Immaginiamo dove tu possa essere, comunque se vuoi parlare noi ti raggiungiamo. Facci sapere che siamo molto preoccupate per te."
                                                                                                                                                                                                                                                       -Giulia-

Richiusi il cellulare non rispondendo neanche a loro, perchè cavolo Eric doveva dire una cosa simile. Mi arrivò un altro messaggio.

"Posso sedermi con te per spiegarti o se lo faccio mi uccidi?"
                                                            -Eric-

Alzai lo sguardo verso il cancello del parco e lo trovai li in piedi con una giacchetta per me.

<< Posso sedermi ? Porto doni di pace>> Disse e mi porse la giacchetta , anche se era estate io avevo sempre un vestito ed era ormai mezzanotte. Feci cenno di con la testa e presi la giacchetta mettendomela sulle spalle.

<< Scusami>> disse e io mi voltai a fissarlo con gli occhi gonfi di lacrime.

<< Spiegami >> Cosi aveva la sua opportunità e magari io avrei chiarito le mie emozioni. Mi sorrise prendendomi una mano tra le sue e sedendosi affianco a me.

<< Io ho sempre saputo che ti piacevo, ma avevo paura ero ancora un ragazzino e tu eri piccola e la sorella del mio migliore amico, non potevo mi sembrava sbagliato. Per questo mi sono imposto di vederti come la mia sorellina, poi l'anno scorso non ti sei più fatta vedere.. >>

<< ti ho evitato per dimenticarti e ci sono quasi riuscita>> Lo vidi sorridermi ma il suo sorriso non contagiò il mio, ero in guai seri ora.

<< quando ti ho rivisto oggi non eri più la sorellina che ricordavo eri una ragazza grande ormai e tutte le illusioni e imposizioni che mi ero dato per vederti come una sorella sono andate in frantumi e mi sono accorto di provare sentimenti per te. Anzi di aver sempre provato qualcosa per te ma li ho sempre nascosti. Al contrario tuo sò mentire e a quanto pare anche a me stesso.>> Strinse un pò la presa sulla mia mano e io mi voltai a fissarlo negli occhi.

<< Cosa pensi Chiara?>> Mi chiese sorridendo.

<< Io non lo so, non puoi fare così. Ero riuscita a dimenticarti e stavo per iniziare una nuova cosa con Kellant e ora distruggi tutto. >> Dissi non riuscendo più a trattenere le lacrime.

<< Dimmi una cosa >>

<< Cosa Eric? >>

<< Kellant ti piace? >> Lo guardai colpita e triste.

<< Si mi piace>> Non volevo che il legame con Eric si rompesse. Era importante nella mia vita.

<< E io ti piaccio?>>
<< si anche se ho cercato di dimenticarti provo ancora dei sentimenti per te>> Eric prese il mio volto tra le mani e mi baciò delicatamente. Non era l'elettricità che provavo con Kellant ma qualcosa di più lento e caldo, come lava bollente. Mi lascia trasportare da tutte quelle sensazioni ma poi mi ricordai di Kellant.

<< Non posso scusa>> Eric fece un'espressione triste e non potei fare a meno di accarezzargli una guancio con la mano che lui prese e baciò.

<< Sei confusa e lo capisco, ti piacciono due persone e non capisci i tuoi sentimenti. Ti lascio tutto il tempo che vuoi ma lotterò per te sappilo, ora ti lascio a lui prima che mi uccida>> Disse Eric alzandosi e facendomi una linguaccia. 

<< Non uccidermi bello>> Disse Eric e io guardai verso la porta vedendo KEllant in piedi e furente.

<< Chiara???>> Ecco ora ero nei guai. Si avvicinò a me e si sedette affianco a me come aveva fatto Eric.

<< E così mi hai fregato. Pensavo che dopo quello che mi avevi detto in pizzeria io potessi essere sereno ma a quanto pare non..>>

<< Non è così Kellant. Tu mi piaci e un sacco>>

<< Ed Eric allora?>> Sbottò furioso.

<< Per lui avevo una cotta fino all'anno scorso e ora lui si è dichiarato a me e io non so che fare. Tu mi piaci e un sacco e i sentimenti che provo per Eric non capisco se sono di amicizia o di amore.>> lo guardai ma lui distolse lo sguardo evitandomi.

<< Mi hai mentito, mi..>> Disse con gli occhi lucidi e io lo fermai prendendogli il mento e facendolo voltare verso di me.

<< Non ti ho mentito o usato.. Io provo davvero qualcosa per te nonostante tu sia un goffo scimmione che si innervosisce subito!!>> Kellant mi fisso finalmente negli occhi e io gli sorrisi.

<< Si mi piaci anche se sei scimmione.. voglio solo prima capire cosa provo per Eric per non far soffrire nessuno prima di iniziare qualcosa.>> Dissi sentendomi in colpa per la situazione in cui lo avevo messo. Lui mi baciò con foga e l'elettricità tra noi torno immediatamente a travolgermi. appoggiò poi la frote alla mia .

<< Se Eric ti vuole dovrà prima lottare con me>> Rimasi scioccata, sarebbero venuti alle mani tutti e due e per me, non potevo permetterlo.

<< volete picchiarvi?>> chiesi timida e Kellant scoppio a ridere.

<< Ma no semola , lotterò  per conquistare il tuo cuore, vedrai ce la farò>> Disse torando sereno come prima. Io gli sorrisi e lo baciai.

<< Visto sono già in vantaggio, a lui non lo hai dato il secondo bacio >> Disse con un'espressione felice e triste. Mi sentivo in colpa, lo avevo messo in una posizione orribile.

<< Mi dispiace Kellant io... io >> Scoppiai a piangere e lui mi abbracciò>> Ero veramente un mostro per lasciare una persona così buona in attesa .

<< Per te ne vale la pena. Che dici, torniamo a casa che ti cercano tutti?>> Io gli sorrisi asciugandomi le lacrime e gli presi la mano .

<< Si. Andiamo a casa>> Mi sorrise contento guardando le nostre mani intrecciate.

<< Sto già vincendo vedi >> Sorridemmo entrambi tornando a casa.

 

 

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Capitolo 11
*** vita complicata ***


dubbi

POV CHIARA


Perché la vita deve essere cosi complicata? ieri sera sono tornata a casa con Kellan e mentre lui cercava di farmi sorridere io ero in totale confusione. Non ho la minima idea di ciò che provo, per questo ho disdetto l'uscita di oggi con lui, avevo bisogno di pensare e stare un po da sola. Eric si è fermato a dormire a casa nostra. Ha dormito in camera di mio fratello e per fortuna perché non so se sarei sopravvissuta a un suo assalto. Era una situazione davvero complicata. Per questo mi ritrovo alle 6 del mattino in piedi con leggins sportivi, canottiera e cuffie del cellulare pronta per andare in bicicletta. Devo schiarirmi un po le idee e questo è quello che più mi rilassa. Guardo il display del telefonino e i beck mongolian mi accolgono come prima canzone. Esco nella via e parto in direzione della città. Mentre pedalo per le vie strette della città penso a Eric e Kellan.


Eric mi piace o almeno così penso, mi piace la nostra intimità e il fatto che ci conosciamo da una vita gioca sicuramente a suo favore. Capisce con uno sguardo quando ho bisogno di qualcosa o cosa sto pensando. A volte ci fissiamo e scoppiamo a ridere insieme senza aver detto nulla , magari perché  o è passata una persona con dei brutti pantaloni o per dei discorsi in cui solo noi troviamo dei doppi sensi. Mi piace questa cosa. Noi ci capiamo senza bisogno di parlare e siamo anche molto simili anche se io ascolto sicuramente della musica migliore. Sorride mentre imbocco la strada per le torricelle, le colline alle spalle di Verona.


Kellan invece è tutto un altro di scorso. Con lui è tutta un'esperienza nuova, non ci conosciamo molto ma in questo poco tempo ho già capito che è un ragazzo pieno di sorprese. E' divertente e spassoso, oltre che tremendamente geloso, con lui non smetto mai di ridere. Non so proprio cosa fare. Eric alla fine starà con noi anche oggi, ha chiamato suo padre che gli ha detto che può benissimo tornare al lavoro lunedì, quindi anche questa sera rimarrà a dormire da noi.


Solo ora mi rendo conto di essere arrivata al santuario in cima alle torricelle. In fondo quando devo pensare vengo sempre qui. Lego la bici al palo e mi avvio verso il muretto che è un punto panoramico da cui si può osservare tutta la città. Sono le 7:00 del mattino e la città non è ancora piena di turisti e macchine, tutto è calmo e istantaneamente mi rilasso osservando il panorama davanti a me. Quando ancora facevo le superiori venivo qui con un gruppetto di amici , ci imboscavamo nel boschetto al di sotto del muretto, accendevamo un falò di sera e con un mini stereo portatile ascoltavamo musica e parlavamo. Ero proprio felice e spensierata, peccato che di quel gruppo di amici siamo rimasti in poco. Eravamo molto uniti ma come sempre finita la scuola alcuni di noi hanno preso strade diverse e ci siamo persi un po di vista.


Mi viene in mente che ogni tanto fumavamo e venivamo qui per nasconderci dai genitori.


Scendo dal muretto calandomi come facevo una volta e percorro per una decina di meri il muretto cercando la rientranza nel muro del nostro nascondiglio. la trovo poco più in la e rido vedendo che dentro c'è ancora il pacchetto con l'accendino e una penna. Chissà da quanto era qua. Estraggo una sigaretta e la accendo, scrivendo sul pacchetto un messaggio. Chissà se qualcun altro del nostro gruppo era tornato li.


Torno in cima al muretto e fumo la mia sigaretta pensando. Cosa dovevo fare adesso ? Eric era a casa mia quindi di certo non avrei potuto evitarlo. Kellan mi aveva dato il suo numero di telefono e sicuramente appena si sarà svegliato mi scriverà. Mi trovo ancora a chiedermi perché debba essere tutto così complicato. Ieri sera Lucia e Giulia hanno cercato di parlarmi e di avere spiegazioni ma hanno capito subito che non era il momento adatto. Finii la mia sigaretta e lanciando un ultimo sguardo a quel panorama mozzafiato tornai alla mia bicicletta. Un' ora dopo ero già all'inizio della mia via. Quando arrivai davanti al cancello di casa scesi dalla bici e sentii due mani familiari sulle spalle.. Mi girai e trovai un Eric sudato, era andato a correre. Un'altra cosa in comune, io se dovevo pensare andavo in bicicletta mentre lui andava a correre.


<< Ciao >> mi dice togliendosi le cuffie.


<< Ciao >> gli dico superandolo per andare a  mettere in garage la bicicletta.


<< Chiara aspetta non fare così >> dice afferrandomi il polso, io tolgo istantaneamente la mano, se ci avesse visti Kellan... e non volevo creare ulteriori casini.


<< Non fare come Eric ? >> Dico osservando il suo sguardo triste per il mio gesto.


<< Possiamo parlare? ti prego. >> mi supplica e io gli faccio cenno di seguirmi in garage. Stiamo in silenzio mentre andiamo a mettere giù la bici e ci richiudiamo la basculante dietro di noi, lo sento sospirare e mi volto a guardarlo vedendolo ancora triste e con un espressione indecisa sul volto.


<< Cosa volevi dirmi Eric? >> lo vedo alzare lo sguardo impaurito.


<< io... io odio vederti così. Sei distante e non lo posso sopportare >>


<< Come vuoi che mi comporti. Mi dici che sei innamorato di me proprio quando stavo cercando di iniziare qualcosa di nuovo con Kellan, mi mandi all'aria tutto facendo riaffiorare sentimenti che avevo dimenticato da tempo e ora non so più cosa voglio. Dimmi come dovrei comportarmi >> gli dico forse con un tono troppo cattivo avvicinandomi a lui tanto sono esasperata. In un secondo mi ritrovo stretta in un abbraccio e non capisco come da quanto è stato veloce il suo gesto. Lo sento sospirare e accarezzarmi i capelli tenendomi stretta a lui, mentre il mio cuore accelera leggermente i battiti.


<< Tu mi piaci si e sono stato stupido ad essermene accorto solo ora, se fossi stato più onesto con me stesso un anno fa ora saresti tra le mie braccia senza problemi. ti prego io non voglio perderti perché odio non averti vicina o vederti ridere e scherzare con me facendo il ballo del qua qua >> si allontana leggermente da me guardandomi negli occhi sorridendo e non posso fare a meno di ricambiare il sorriso. Mi accarezza una guancia e io socchiudo gli occhi godendomi quelle sensazioni, quando lo riapro mi trovo un Eric felice per l'effetto che mi provoca una sua carezza sulla guancia. Si avvicina lentamente e capisco immediatamente cosa vuole fare così lo fermo quando ormai i nostri visi sono vicinissimi.


<< Eric non posso, io... io non ho ne ancora fatto chiarezza sui miei sentimenti e sarebbe ingiusto >> gli dico e lo vedo allontanarsi un po da me tenendo sempre però una mano dietro la mia schiena e una sulla mia guancia. Ha un'espressione triste che mi strazia il cuore, ma a un certo punto fa un sorriso alzando le spalle.


<< Facciamo così, io non ti metto pressioni, ma non ce la faccio a non averti vicina quindi ti prego comportiamoci normalmente finché non hai capito ciò che vuoi >> dice sorridendomi e io gli faccio cenno di si con la testa. In fondo era stato un fratello per me quindi non riuscivo a ignorarlo. Lo vedo avvicinarsi ancora al mio viso e non capisco che intenzioni ha visto quello che ha appena detto, ero pronta per allontanarlo e dirgli su quando mi ruba il telefono e le cuffie e si allontana indossandole.


<< Ascolti ancora questa musica orribile? >> Mi dice ridendo con una faccia schifata.


<< Ridammi immediatamente il mio cellulare stupido di un Eric>> dico ridendo e cercando di corrergli dietro ma è più veloce di me ed entra nel condominio correndo su per le scale prendendomi in giro. Io lo rincorro e ridiamo come pazzi fino a quando non arriviamo al mio pianerottolo dove finalmente riesco ad acchiapparlo.


<< Comunque è proprio una musica orribile >> dice e ci troviamo tutti e due senza fiato a ridere come due cretini davanti la mia porta di casa e non ci accorgiamo che la porta dei vicini si è aperta e Kellan ci fissa arrabbiato. Io ed Eric ci guardiamo un attimo e poi lui entra in casa mia lasciandomi da sola a parlare con Kellan. Lo guardo e il mio cuore parte già a battere all'impazzata.


<< scimmione ti va di fare una passeggiata? >> Gli chiedo sorridendogli e la sua espressione si addolcisce almeno un po e fa cenno di si con la testa.


<< mi cambio e arrivo >> gli dico ed entro in casa veloce, corro in camera a prendere dei vestiti e mi fiondo letteralmente in bagno andando a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno. quel qualcuno riesce ad afferrarmi prima di andare a schiantarmi al suolo, quando riapro gli occhi mi ritrovo davanti Eric in mutande. Oh mio dio perché deve essere così bello è quasi illegale!!! Le sue spalle larghe i suo addominali scolpiti, tutto urlava OH MIO DIO !!! Distolsi lo sguardo imbarazzata e lui sorrise malizioso.


<< Se volevi vedermi nudo bastava chiedere invece che venirmi addosso >> disse sorridendo e rialzandomi depositò un bacio sulla mia spalla. io diventai completamente rossa dall'imbarazzo e scappai dicendo che sarei andata nell'altro bagno. Mi sciacquai la faccia con l'acqua fredda più volte, mi diedi una lavata il più velocemente possibile e mi cambiai in fretta pensando che Kellan era fuori ad aspettarmi. Quando uscii dal bagno corsi in camera di mio fratello a rubargli una felpa e mi ritrovai ancora Eric davanti con un asciugamano stretto in vita.


<< Ma allora lo fai apposta >> Dissi esasperata prendendo una felpa a caso mentre Eric mi sfiorò il braccio facendomi l'occhiolino e dicendomi alla prossima. Corsi al pianerottolo e Kellan era ancora più arrabbiato avendo sentito Eric che parlava della sua nudità. Mi rattristai immediatamente e mi maledissi di aver lasciato la porta di casa aperta e di non aver bussato in bagno. Lo presi per mano che lui strinse immediatamente e mi avvicinai all'ascensore. Una volta arrivati nella via vidi che aveva con se Patty il cane di Robert . Kellan stava per andare in direzione del solito parchetto ma io gli indicai un'altra strada per andare in un altro parco ben più grande che era li vicino. camminammo un po in silenzio e io ero agitatissima,appena eravamo usciti dalla via Kellan aveva tolto la mano dalla mia e mentre camminavamo io volevo riprendergliela e contemporaneamente ero triste per la situazione, a un certo punto lo sentii sbuffare.


<< Se volevi vedermi nudo?? adesso dorme pure a casa tua?? >> Disse arrabbiato e io sapevo che aveva pienamente ragione abbassai lo sguardo sulle sue mani che volevo prendere per accarezzarlo e rassicurarlo, lui come avesse intuito i miei pensieri si mise le mani in tasca. Era davvero arrabbiato.


<< ti prego non arrabbiarti lui dorme da noi ancora solo per oggi, abita sul lago e sta qui il week end, ma ha dormito in camera di mio fratello>> dissi cercando di guardarlo negli occhi.


<< e impara a bussare cavolo >> mi fermai sorpresa. Non lo avevo fatto apposta a vederlo in mutande e anche se sapevo che era così mi sentii in colpa terribilmente. Come potevo fargli questo, lui era davvero una persona buonissima e io continuavo soltanto a ferirlo. Kellan intanto era tornato in dietro accorgendosi che mi ero fermata. mi guardò e immediatamente posò una mano sulla mia guancia dove raccolse una lacrima. Non mi ero neanche accorta che avevo gli occhi lucidi. Alzai lo sguardo su di lui e vidi la sua espressione arrabbiata ma preoccupata contemporaneamente.


<< Kellan scusa.. io non sapevo fosse in bagno... io ..io sono una persona orribile e ti sto solo facendo soffrire.. scusami davvero >> dissi e lui mi prese il viso tra le mani.


<< Io non ce l'ho con te ma con lui.. se non fosse per lui ora non ci troveremmo in questa situazione, so che è difficile per te ma sappi che accetterò qualsiasi tua scelta>> mi disse triste sapendo che avrei potuto anche scegliere lui.


<< io non ti merito >> dissi abbassando lo sguardo. Lui mi prese il mento e mi costrinse a guardarlo, ma io cercavo di evitare i suoi occhi mentre già solo le sue mani mi incasinavano il cervello.


<< ehi... guardami , prenditi il tempo che ti serve, io non ti farò pressioni. Ma per piacere non escludermi... io voglio averti vicina ma soprattutto voglio avere l'opportunità di lottare per te e se mi allontanerai sarà un po impossibile.>> disse e io feci cenno di si portando finalmente il mio sguardo su di lui. Sentii immediatamente come se mille catene mi bloccassero al suo sguardo e improvvisamente mi resi conto di quanto eravamo vicini. Il mio cuore aumentò subito i battiti .


<< Forse è il caso che io mi allontani da te >>  disse abbassando lo sguardo sulle mie labbra e fece per allontanarsi ma io spinta non so da quale forza mi avvicinai a lui più velocemente e lo baciai. Lui rimase sorpreso ma poi ricambiò il bacio tenendomi il viso tra le mani. Mi allontanai poco dopo rendendomi conto che se avessi scelto Eric così lo avrei fatto soffrire ancora di più. Lui mi sorrise e mi prese per mano chiedendomi di indicargli la strada. Per fortuna non aveva preso male il mio gesto, cioè almeno penso abbia capito. Ricominciammo a camminare e dopo una decina di minuti arrivammo al parco, ci avremmo messo di meno se non avessi sbagliato strada a causa di Kellant che ogni tanto mi accarezzava la mano facendomi così sbagliare strada. Ci sedemmo su una panchina e liberammo Patty che si mise a correre a destra e a sinistra.

<< beh raccontami del tuo lavoro.. di la verità, tu sei il più sbadato di tutti, del tip che sbagli le battute ecc?>> gli chiesi sorridendogli e lui mi guardò fingendosi offeso.

<< a dir la verità sono uno dei più bravi e seri, quello che sbaglia sempre le battute e si dimentica il copione è Taylor. >>

<< Poi ha le manie di egocentrismo >> gli dissi facendolo ridere curioso.

<< non sto dicendo che non lo sia, ma perché lo pensi Chiara?>>


<< Beh mi pare ovvio, nel secondo film non fa altro che stare a petto nudo come per dire guardate quanto sono figo, ma io dico "coprile certe disgrazie no ?" >> scoppio a ridere insieme a Kellan che poi inizia a raccontarmi del cast. Mi racconta della sua migliore amica Ashley e delle papere che sono venute fuori recitando. Mi racconta della bravura del regista e delle folle scatenate di ragazzine. Ridemmo come matti fino a quando il mio stomaco iniziò a brontolare e mi accorsi che erano già le 10 e io dovevo ancora fare colazione. Decidemmo di andare a fare colazione insieme alla Pasticceria Roma che era la più grande del quartiere , quindi ci avviammo a piedi con Patty dietro di noi. Nel tragitto mi chiese ancora della mia passione per la pallavolo e gli spiegai che dopo aver smesso per il fatto che del mio anno non c'erano molte ragazze. adesso giocavo in una semplice seconda divisione e non nella serie C come un tempo .


<< Ma se puoi giocare in serie C o in B come mi hai detto perché non lo fai ? >> mi chiese sconvolto ma io lo fermai subito, mi avevano fatto quella domanda ormai un milione di volte.


<< A me piace la pallavolo ed è la mia passione, ma devo essere onesta, oltre la serie B non riuscirò mai ad andare e la pallavolo non è come il calcio>> dissi sorridendo, ormai io ero tranquilla sulla mia scelta, ma lui mi guardò confusa.


<< in che senso scusa ? >>


<< nel senso che qui in Italia rispetto al calcio che anche se sei in serie D ti pagano, negli altri sport a volte ti capita che in serie D devi dargliene tu per l'iscrizione annuale. 


Non girano molti soldi nella pallavolo femminile, a meno che tu non sia in serie A, non riesci a viverci . Oppure si ma saresti in palestra 7 giorni su 7 e per la miseria che ti danno tutto quello stress non ne vale la pena. Preferisco dare importanza al gioco di squadra ed a divertirmi e essere serena piuttosto che ai soldi.>> quando finii di parlare mi accorsi che mi stava fissando.


<< ho capito la tua scelta e mi piacerebbe venirti a vedere >>


<< il campionato è già finito, riprenderò solo a settembre.. e poi non ti voglio li con me >> dissi facendogli la linguaccia.


<< E perché mai no ? spiegami>> disse sorridendo.


<< perché poi guarderesti i culi delle altre pervertito come sei >> e scappo via ridendo sapendo già che mi acciufferà subito per vendicarsi. Quando mi raggiunge mi carica sulle spalle e mi da una sberletta sul sedere.


<< ma non saprei intanto ho questo... anche se le altre magari >> gli tirai una sberla sulla spalla mentre mi rimetteva giù davanti all'entrata della pasticceria. scegliamo il tavolo da due vicino alla finestra per guardare fuori e poco dopo arrivano a prendere le nostre ordinazioni. Io presi un cappuccino, uno di quei biscotti metà ricoperti di cioccolato e metà no con la marmellata dentro e una brioche integrale al miele. Kellan invece prese un latte macchiato e due brioche al cioccolato più una fiamma come pasta.

<< non ti facevo così goloso >> gli dissi una volta che arrivò il tutto al tavolo.

<< ooohh non ne hai idea di quanto lo sia >> Disse e aveva uno sguardo stra ultra iper malizioso che io abbassai lo sguardo imbarazzata e lui iniziò a sfiorarmi il braccio << mi piace anche un sacco la panna montata >> disse sorridendo e io mi trasformai completamente in un pomodoro non sapendo che dire, mentre lui scoppio a ridere..

<< sei proprio stronzo, mi hai fatto morire >> gli dissi dandogli una sberletta sul braccio, lui sorrise dolcemente.

<<  beh raccontami della tua famiglia >> gli dissi e lui sorrise istantaneamente pensandoci.

<< siamo una famiglia molto unita, anche se i miei sono divorziati, mia madre si è risposata ma la vedo contenta quindi lo sono anche io per lei. che dire ho sei fratelli e una sorella e sono uno più fuori dell'altro. C'è Drexel che è il più grande, poi Jhon, Brandon, io che sono il fratello di mezzo, i gemelli David e Daniel, Tanner il mio fratellino più piccolo e poi c'è mia sorella  Britney. Siamo una famiglia molto unita e almeno una volta al giorno mia madre o mio padre mi mandano un messaggio per sapere come sto. I miei fratelli invece di essere pazzi sono pure invadenti, ogni tanto mi compaiono in casa come i funghi... a volte anche nei momenti meno opportuni >> io rimasi a fissarlo tutto il tempo perché quando parlava dei suoi fratelli si illuminava completamente felice e spensierato.

<< Tieni molto a loro e si vede da come ne parli >> gli dissi e lui fece cenno di si con la testa.

<< Che altro ti piace fare oltre a recitare? >>

<< Più o meno tutto. Mi piace fare surf, andare a correre, diciamo più o meno tutto quello che significa attività all'aria aperta, dalla scalata a immersione. >> Gli sorrisi felice perché anche io ero una ragazza atletica.

<< Dovrei portarti a fare una passeggiata fino a castel san rocco allora >> gli dissi sorridendo pensando alle due ore di camminata in Lessinia per arrivarci, << oppure al ponte di veja o quello tibetano >> Dissi sempre sorridente

<< Possiamo farli tutti >> Disse e si sporse verso di me dandomi un bacio fugace a fior di labbra. ci guardammo un attimo stupiti quando ci accorgemmo del gesto, era stato così naturale che nessuno dei due ci aveva fatto caso.

<< Scusa so che devi fare chiarezza e questo non ti aiuta >> disse balbettando ma io lo fermai prendendogli una mano.

<< Non mi importa e poi senti >> Gli dissi poggiando la sa mano sul mio cuore. Avevo i battiti accelerati e facevano così tanto rumore che pensavo che da un momento all'altro il cuore mi fuoriuscisse dal petto. Lui sorrise e rimanemmo così per un po, io sperai che il cuore si calmasse dopo quel piccolo bacio, ma la sua mano posata sul mio petto non aiutava di peggio. Dopo 5 minuti mi alzai lasciando la sua mano imbarazzata e andai verso l'uscita, dovevo calmarmi. Lui mi raggiunse poco dopo riprendendomi la mano.

<< Posso tenerti per mano o vedrò il tuo cuore correre via? >> mi disse sorridendo e io gli tirai un altro buffetto sulla spalla.

<< Cretino >> dissi soltanto e ci avviammo a casa.

Arrivammo a casa in poco tempo e una volta davanti alla porta non sapevamo come salutarci ma alla fine si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia dicendo che ci saremmo sentiti dopo . Tornai a casa ancora sovrappensiero e andai a sbattere di nuovo contro Eric che stava entrando in cucina.

<< oh ma allora il tuo è un vizio >> mi disse sorridendomi ..

ecco i mille dubbi tornarono subito.. 

perché la vita deve essere così complicata ???


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Capitolo 12
*** serata giochi ***


serataa giochi

POV CHIARA

Erono già le una del pomeriggio e come consueto ultimamente, le mie due amiche Giulia e Lucia vennero da noi a pranzare. Mentre Eric parlava scherzando con mio fratello io ero con loro in cucina a preparare da mangiare.

<< allora ci racconti perché ieri te ne sei andata cosi ? >> ecco mia cugina aveva posto la domanda che aleggiava nell'aria ormai da un po di tempo.

<< Basta che abbassate la voce >> dissi indicando con un gesto Eric che era in sala al di la del muro e raccontai di quel che era successo, della confessione di Eric e dei miei dubbi. Quando finii di parlare mia cugina fù la prima a spezzare il silenzio che si era creato.

<< quel coglione di Eric, adesso vado di la e lo ammazzo >> Lucia la trattenne e la ringraziai con lo sguardo.

<< Ma tu come ti senti quando stai con loro >> Mi chiese poi e tutte e due mi guardarono intensamente.

<< non lo so ragazze davvero, con Eric è tutto naturale perché ci conosciamo da una vita mentre con Kellan è tutto un casino perché mi sembra ogni volta di impazzire >> dissi e non potei fare a meno di sorridere ripensando al bacio fugace che ci siamo scambiati.

<< io scommetto già cosa sceglierà >> Disse Giulia e tutte due la guardammo stranite. Basta non volevo più parlare di quell'argomento.

<< Mentre voi ragazze come ve la passate? >> Chiesi sorridendo maliziosa a tutte e due che diventarono immediatamente rosse.

<< io bene con Robert mi trovo bene e mi sembra un ragazzo abbastanza serio, ieri sera quando tu te ne sei andata seguita da Kellan ed Eric siamo rimasti noi quattro e abbiamo deciso di separarci. Ma perché non lo chiedi alla Giulia che è quella che è stata beccata avvinghiata a Taylor a sbaciucchiarsi >> Disse Lucia schizzando un po di acqua in faccia a mia cugina che le fece la linguaccia.

<< Io e Taylor tutto bene ieri dopo che ci siamo separati abbiamo continuato la nostra passeggiata e mi trovo decisamente bene a parlare con lui. Decisamente mi fa ridere come nessun altro, è proprio un cretino >> Disse ridacchiando pensando a chissà quale scena.

<< io e Robert invece siamo tornati a casa a prendere Patty e poi l'abbiamo portata a parco san giacomo per la passeggiata serale. Questo pomeriggio mi ha detto che ha da fare per lavoro ma stasera è libero >>

<< Lo stesso Taylor >> Dissero le mie amiche e potei notare che erano veramente felici, spero che andrà tutto bene almeno per loro. in quel momento entrò Eric ridendo con Riccardo al seguito.

<< Ragazze stasera riccardo deve lavorare al bar che c'è la serata giochi in scatola che ne dite se ci andiamo ? >> Disse sorridente guardandoci e le mie amiche finito di apparecchiare presero il cellulare per scrivere subito un messaggio, fantastico stanno invitando anche i ragazzi.

<< Ci sono anche loro>> Disse mia cugina confermando ciò che pensavo. Ma nessuno aveva pensato a Riccardo che non sapeva nulla dei ragazzi.

<< loro chi ?>> chiese preoccupato così intervenni io.

<< ehm io e le ragazze abbiamo conosciuto i vicini e qualcuno ha fatto colpo.. non essere geloso lo sai che sei l'ometto preferito da tutte >> Scoppiammo tutte a ridere per l'espressione affranta che aveva ma non disse nulla e servendo da mangiare a tutti si fece raccontare da Lucia e Giulia che succedeva.

Passammo così il pomeriggio, a ridere e scherzare e tutto filò liscio. Eric in fondo non si poteva avvicinare, c'era pur sempre mio fratello. Decidemmo di andare tutti al Tiratardi, il bar di mio fratello, per le 8.30 così potevamo mangiare li. Sentii il mio cellulare in camera emettere un suono e andai a vedere chi fosse. Era un messaggio di Kellan.

" ti sento parlare attraverso il muro... mi manchi"

"anche tu mi manchi. Stasera andiamo al tiratardi per una serata giochi ci sei anche tu? o mi dovrò sorbire solo Taylor e Robert per tutta la sera"

Aspettai ansiosa la sua risposta.

"c'è anche Eric e col cavolo che lo lascio da solo con te"

Mi sentii triste, come sempre ero ingiusta e cattiva nel lasciarlo così in sospeso.

"allora a stasera scimmione. Bacio"

Gli risposi e poi andai a lavarmi e prepararmi. Bussai alla porta del bagno, non volevo far riaccadere la scenetta ridicola della mattina. Avevo già sbagliato una volta e anche se era stato un bel vedere, era meglio non sbagliare. Mi lavai con calma godendomi la sensazione dell'acqua calda sulla pelle. Uscita mi asciugai i capelli velocemente e poi decisi di farli mossi con la piastra. Mentre aspettavo che si scaldasse passai a truccarmi, optai per un trucco naturale con appena un po di matita nera ed eyeliner. Mi feci la piega con la piastra in poco tempo e poi andai in camera a prendere i vestiti. Siccome era una serata giochi in scatola decisi di non mettermi tanto in tiro ma di andare sul semplice. Indossai una canottiera nera e sopra una camicia a scacchi rossa e nera a cui sbottonai i primi bottoni per far vedere quel piccolo decoltè che il signore, essendo sempre ingiusto con me, mi aveva concesso... come dicevo io.. non erano tette ma semplicemente dei bottoni messi li. Sorrisi da sola a quel pensiero. Misi poi dei pantaloni corti a vita alta in cui infilai dentro la camicia. Gambaletti viola e stivali neri che facevano intravvedere le calze. Mi guardai allo specchio e pensai che avevo proprio scelto bene. Usci dalla porta e trovai tutti quasi pronti, a qualcuno mancavano le scarpe oppure stavano prendendo le ultime cose. Giulia aveva scelto pantaloncini a vita bassa in jeans, canottiera bianca e gilet nero abbinato a degli stivali neri, mentre Lucia aveva scelta una semplice gonnellina rosa che le arrivava a metà coscia, una maglietta a mezza manica nera e delle ballerine nere. Appena Riccardo ci vide fece un fischio di approvazione e usci di casa andando al lavoro, tanto noi saremmo andate in macchina con Eric.
Guardandomi attorno mi accorsi che mancava solo lui.

<< Eric sei peggio delle donne quanto ci metti ?? >> chiesi con la vocina da ragazza piagnucolona.

<< Sto arrivando eccomi >> Aprì la porta di camera di mio fratello, dove si era cambiato ed usci. Il mio cervello riusciva solo a formulare un pensiero... OH MIO DIO.
Aveva una camicia blu notte che metteva ancora di più in evidenzia i suoi occhi oltre ad avere i primi due bottoni del collo slacciati che facevano intravvedere il petto e le spalle scolpite, andava a finire dentro dei pantaloni neri con risvolto sulle caviglie e delle clarks dello stesso colore della camicia. era semplicemente stupendo. Mi passò affianco sghignazzando per il mio sguardo e avvicinandosi al mio orecchio.

<< Sono felice che ti piaccia ciò che vedi >> disse sorridendo e allontanandosi lasciandomi li rossa come un peperone per l'imbarazzo.

Tutti e due avevamo un cappello nero e guardandoci scoppiammo a ridere.

<< Ecco i maniaci dei cappelli >> Sbuffò mia cugina mentre tutti insieme uscimmo di casa. Il bar di mio fratello non era molto distante da casa e quando arrivammo, straordinariamente con solo cinque minuti di ritardo, Charlie Taylor e Robert erano già arrivati. Ci salutammo allegri ma continuavo a chiedermi come mai non ci fosse Kellan.

<< Non ti preoccupare arriverà, aveva da fare per lavoro >> Mi disse Charlie sorridendo mentre io arrossivo essendo stata beccata. Entrati i ragazzi salutarono Riccardo che ci fece cenno di sederci al nostro solito tavolo, che era un po in disparte rispetto agli altri così i ragazzi non correvano il rischio di essere riconosciuti. Era un bar un po rustico, tutto in legno e con tutta la parete piena di scaffali con giochi in scatola di ogni genere. Riccardo ci portò il listino dandolo ai ragazzi e chiedendo a noi se volevamo il solito. Rispondemmo di si tutte insieme assaporando la birra desperados che da li a poco sarebbe arrivata per iniziare con calma la serata. Eravamo ragazze da birra e ci piaceva assaggiare e variare la nostra scelta. I ragazzi presero anche loro una desperados a testa non capendo nulla su un listino completamente in italiano.

<< Allora a che cosa vogliamo giocare? >> chiese Taylor sorridendo malizioso a Giulia, seduta vicino a lui, che non tardò a tirargli un buffetto sulla spalla dandogli dello stupido. Erano davvero una coppia carina.

<< Ragazze noi non conosciamo molti giochi >> disse Robert cingendo con un braccio sulle spalle Lucia.

<< diciamo che non abbiamo mai fatto una serata del genere >> disse Charlie alla mia sinistra sorridendo.

<< Non vi preoccupate Chiara sa spiegare da dio i giochi >> Disse Eric sorridendomi alla mia destra.

<< Ragazze iniziamo con un leggero double?? >> Chiesi e le mie amiche sorrisero contente mentre io cercavo di spiegare il gioco, nel frattempo le nostre ordinazioni erano già arrivate. Decidemmo di prendere anche dei tiraclub, ossia taglieri di vari gusti di bruschette che arrivarono poco dopo aver spiegato il gioco. Era un giochino davvero stupido ma serviva per far partire la serata in allegria. Consisteva in una pila di dischetti che ognuno aveva coperti, quando si dava il via si girava il dischetto sul quale c'erano disegnate varie figure di varie dimensioni. Tutte le carte avevano in comune con le altre almeno un oggetto e bisognava riuscire ad individuarlo, urlare cos'era e sbolognare la carta all'avversario. Ovviamente vinceva chi finiva le carte. Ci scompisciammo dalle risate tra Taylor ed  Eric che cercavano di barare dicendo cose che non c'erano e Charli che urlava tutto quello che vedeva perché così ti impediva di pensare come diceva lui.
Mangiammo tutti in allegria ma io non mi ero ancora rilassata del tutto non vedendo Kellan arrivare. Mi voltai e vidi Charlie che mi faceva segno che sarebbe arrivato.

<< Beh alziamo la posta in gioco? >> Disse mia cugina e io avevo già capito cosa aveva in mente. Fece segno a Riccardo che capendo a cosa avremmo giocato ci mandò immediatamente un cameriere. I ragazzi erano un pò spaesati mentre Eric appoggiando un braccio sulle mie spalle mi chiese all'orecchio se stavamo per giocare a Tokyo. Io sorrisi e voltandomi mi accorsi di alcuni sguardi minacciosi nei suoi confronti da parte dei ragazzi. Beh era comprensibile, erano amici di Atellana.

<< ragazzi preparatevi perché il prossimo gioco farà decollare la festa >> Disse intanto Eric senza avere minimamente intenzione di spostare il braccio da me.

<< Vedo che hai capito Eric. Allora voglio sapere che drink.. e mi raccomando ho detto drink e non birra .. volete bere?, vi avviso già che berrete quello per la prossima mezzora almeno.>> Disse Giulia dicendo che voleva la solita quantità di anima nera. La solita quantità voleva dire mezza bottiglia. si girò poi verso i ragazzi che ancora non capivano. << Se non vi è chiaro, Tokyo è un gioco alcolico >> Scoppio poi a ridere dalla faccia sorpresa di Taylor al suo fianco.
Alla fine ordinammo una bottiglia intera di anima nera che ce la saremmo smezzata io e Giulia, Eric puntò su della sambuca, Robert e Charlie su un whisky doppio malto, Lucia scelse la mezza bottiglia di bayles mentre Eric su una grappa diciotto lune. Il cameriere arrivò poco dopo portando i bicchieri specifici per ogni drink e poi posizionò davanti ad ogni giocatore un bicchiere di plastica colorato con dentro 2 dadi. Robert fece una faccia stranito così mi accinsi a spiegare.

<< Allora il gioco è molto semplice, si va sempre in senso antiorario e man mano ognuno tira i dati, facciamo così inizio io così capite subito come funziona visto che dopo di me ci sono Eric e Giulia che sanno giocare. Allora io ora agito i dadi nel bicchiere e poi lo capovolgo non facendoli vedere a nessuno. Una volta fatto ciò i guardo solo io e deciso che numero dire, Eric a questo punto dovrà accettare o dubitare >> Tutti sorrisero divertiti all'idea e io continuai con la spiegazione . << tenete presente che se dubitate e sotto il bicchiere non c'è il numero che ho detto bevo io, se no altrimenti beve chi dubita. La seconda regola è che se accettate il mio numero voi dopo tirando , potrete dire solo un numero che sia uguale o superiore in valore. >>

<< Figo come gioco, è come un dubito coi dadi >> Disse Taylor e scoppiammo tutti a ridere.

<< quali sono i valori dei dadi? >> Chiese Robert non vedendo l'ora di iniziare.

<< Allora siccome ci sono 2 dadi le combinazioni sono poche e semplici. Il più basso è il 32 e poi a seguire, 42,43,52,53,54,62,63,64,65 solo sopo vengono le coppie quindi 11,22,33,44,55,66 e il più alto chiamato quindi Tokyo è il 21 >>

<< Mamma che vecchio che sei Robert, te li sei davvero scritti su un foglietto >> disse Charlie mentre Robert gli ricordò che il più vecchio qui era lui.

<< Allora inizio io >> Tirai i dadi e sorrisi guardando Eric. << 33 >> Dissi non distogliendo mai lo sguardo dal suo.

<< Accetto >> disse sospirando non molto convinto della sua decisione. Io alzai il bicchiere e rivelai il mio bassissimo 32 ridendo.

<< Ora ho capito... puoi bluffare anche fin da subito perché così quello dopo è costretto a stare alto >> Disse Charlie e noi facemmo segno di si con la testa proseguendo il gioco. Eric la scampò riuscendo a fare veramente un 55 girandosi poi verso di me sfregandosi il pugno sulla spalla e Giulia pure facendo un 66.

<< Tok,, >> Disse Taylor ma non riuscì neanche a finire la parola che Lucia aveva già dubitato. Giulia alzò il bicchiere rivelando un misero 43 . Fù il primo a bere ma neanche l'ultimo di quel gioco.

Dopo una buona mezzora le bottiglie erano già tutte finite e con loro anche un po della nostra sanità mentale. Nel corso del gioco Eric si era fatto più vicino e oltre ad avere un suo braccio intorno alle spalle adesso mi aveva fatto anche appoggiare la gamba sulle sue iniziando lentamente ad accarezzarle. Mi alzai di scatto e andai a prendere un altro gioco.

<< Chiara prendi twister così ci sbellichiamo dalle risate >> Urlò Lucia mentre io andavo nell'altra stanza dove c'era il bancone del bar. Passai in rassegna i giochi sullo scaffale e lo trovai in poco tempo. Mi cadde l'occhio sull'orologio e notando che erano già le 10 mi chiesi che fine avesse fatto Kellan. Tornai al tavolo dove vidi Lucia già alle prese con la spiegazione.

<> Dissi lasciando li tutto e prendendo solo il bicchiere che avevo usato finora.

<< Non mi ricordavo ci fosse la stanza apposta >> Disse Eric avvicinandosi subito a me e prendendomi una mano, il che mi diede un brivido lungo la schiena.

<< l'ha costruita un mese fa ma è annessa alla stanza del nostro tavolo quindi diciamo che la usiamo solo noi. Allora chi vuole iniziare per primo ? >> Dissi staccando la mia mano dalla sua e posizionando il cartellone del Twister per terra vicino al tappeto con i cerchi colorati e iniziammo a giocare.

POV KELLAN

Non ne potevo più... avevo finito di parlare con la giornalista che ormai erano le 10 di sera, perché cavolo poi si era dilungata tanto con me vai a saperlo, ero solo contento di essere arrivato al tiratardi. Charlie mi aveva tenuto aggiornato sulla serata e su Eric, oltre ad inviarmi la posizione precisa così da inserirla nel navigatore. Però ormai era quasi mezzora che non mi diceva più niente dopo quegli ultimi messaggi un pò incasinati, avrà sicuramente bevuto qualcosa. Parcheggiai la macchina e andai verso il bar, appena arrivato sul portico da una finestrella riusci a scorgere Chiara e mi fermai un attimo. Stavano giocando a twister e ovviamente Eric aveva colto l'occasione al volo . Lui era a pancia in su tenendo mani e piedi ben ancorati al suolo mentre Chiara aveva i piedi nei cerchi affianco ai suoi e una mano vicino alla sua. Mi salii immediatamente una rabbia allucinante... cioè gli era praticamente sopra. Tutti ridevano alla scena dove Eric cercava di farla cedere davanti a tutti dicendo che le soffiava nell'orecchio. Mi voltai correndo alla macchina e me ne andai, fossi entrato sarei saltata sicuramente addosso a Eric picchiandolo. Quando arrivai alla macchina mi fermai un attimo a respirare per calmarmi e sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla..

POV CHIARA

Era ufficiale, ero completamente brilla, e non ero l'unica. Mi ero accorta che ormai era da un po che biascicavo le parole e avevo difficoltà di attenzione. Giulia e Lucia continuavano a sbaciucchiarsi i propri ragazzi allegra anche loro come me se non di più mentre Charlie più di una volta gli fece notare di prendersi una camera.
Stavamo giocando a Twister da un pò ormai e ora toccava a me ed Eric. Ovviamente finimmo subito in posizioni al quanto imbarazzanti.

<< Ragazzi quanto scommettete che riesco a farla cadere distraendola ? >> tutti risposero che era impossibile così mi guardò con sfida avvicinandosi con la bocca al mio collo e soffiandomi nell'orecchio. Mille brividi mi percorsero il corpo ma non cedetti, così lui si abbasso mordendomi leggermente il collo. Quello più aver visto dalla finestra Kellan che invece di venire verso la finestra stava andando verso la macchina mi fece cadere completamente su Eric che rideva contento della sua vittoria.

<< Vado fuori un attimo >> Dissi io ignorandoli e prendendo il bicchiere di anima nera che avevo sul tavolo. Perché se ne stava andando? cazzo ero troppo brilla per capire. Quando lo raggiunsi gli posai una mano sulla spalla e sentii che era tesissimo oltre che sorpreso nello sguardo.

<< Kellan perché non entri? Ti stavamo aspettando tutti >>

<< Lo vedo come mi stavi aspettando... eri praticamente sopra ad Eric >> aveva visto la scena... cazzo la finestra.. beh stavamo solo giocando e tra l'altro eravamo particolarmente alticci e poi non gli dovevo niente visto che era arrivato a fine serata praticamente.

<< Stavamo solo giocando a twister >> Dissi togliendo le mani dalle sue spalle.

<< Twister non comprende soffi alle orecchie e morsi sul collo >> Aveva visto anche quello, non sapevo cosa dire.. cosa potevo fare per alleviare la sua sofferenza? in fondo ero io la causa di tutto.

<< Mi spiace per quello che ti sto facendo, capirò se tu te ne voglia andare >> Dissi e feci per girarmi ma una lacrima mi scappò dal controllo... perché ero brilla cazzo!! Le emozioni erano tutte un su e giù ed amplificate a mille. Kellan mi fermo per il polso e due secondi dopo ero abbracciata a lui che mi teneva stretta a se con una mano sulla mia schiena e l'altra alla base del collo. Mi baciò con forza, sembrava come volesse farmi capire che ero solo sua e io risposi con altrettanta passione schiudendo le labbra e facendo incontrare le nostre lingue, due secondi dopo Kellan si staccò con un sorrisetto malizioso.

<< Cosa c'è ? >> chiesi non capendo

<< Chiara quanto hai bevuto? >> disse iniziando a lasciare leggeri baci sul mio collo mentre con una mano cercavo di contare i bicchieri.

<< Parecchio e così non mi aiuti a pensare >> Dissi staccandomi da lui che continuava quella tortura piacevole a cui in realtà non volevo sottrarmi.

<< E questo è per te >> Dissi porgendogli il bicchiere che lui bevve in un sorso. Poi mano nella mano andammo verso il bar dove gli altri stavano ancora giocando a twister. Prima di entrare Kellan si avvicinò e mi diete un veloce bacio, ma ovviamente essendo brilla diedi sfogo alle mie voglie mettendogli una mano alla base del collo e approfondendo quel bacio. Ci staccammo poi sorridenti.

<< Da brilla sei altamente focosa >> Disse malizioso cercando di farmi imbarazzare.

<< perché normalmente non lo sono? Solo perché ho un buon autocontrollo non vuol dire che non lo sia... non sai in realtà ciò che vorrei fare >> Dissi sorridendogli maliziosa e lasciandolo li sulla porta... Dio l'alcool liberava veramente la mia parlantina e scioglieva le mie inibizioni. Entrai nella stanza dove gli altri stavano ancora giocando, non prima di aver aspettato Kellan che prese la sua ordinazione.

<< Guardate chi è arrivato >> Dissi sorridendo e quando tutti lo videro iniziarono a sorridere salutandolo e biascicando ciao a destra e sinistra. Continuammo a giocare a twister per il resto della serata mentre Kellan ordinava continuamente da bere arrivando in fretta al nostro stesso livello. Dopo vari ruzzoloni per terra, risate generali e solletico per far cadere l'altro eravamo tutti stanchi e tornammo al tavolo a parlare e giocare di nuovo a double.

<< Voi fate una partita intanto spiego le regole a Kellan >> dissi sedendomi al tavolo nella parte dove era appoggiato al muro, subito dopo si sedette Kellan mentre davanti avevo Eric. Risi sotto i baffi, quella situazione era davvero ridicola. Mentre spiegai le regole a Kellan lui cercava di distrarmi posando una mano sulla mia gamba e disegnando dei cerchi immaginari sulla mia coscia con le punta delle dita.

<< Hai capito?? >> Chiesi vedendo che non dava nessun segno di ascolto preso com'era dalla mia gamba.

<< Si ma non ho capito bene che figura devo urlare >> Sorrise iniziando ad accarezzarmi il fianco mentre Eric era ignaro di tutto quello che succedeva visto che era al disotto del tavolo.

<< Devi urlare la figura che .. la ta tessera.. ha in comune... si insomma uguale.. quella roba li ecco con gli altri >> Dissi spostandogli la mano dal mio fianco, alticcia e con lui che mi toccava non riuscivo a pensare.

<< Ok ora ho capito >> disse sorridendomi.

Giocammo per un'altra oretta divertendoci tutti anche se io sembravo tra le nuvole tra l'alcool e le carezza che ogni tanto mi faceva Kellan.

<< Ragazzi penso sia meglio andare ma come facciamo con le auto? >> Chiese Charlie con tutte le buone ragioni visto che eravamo tutti alticci e nessuno poteva guidare. Riccardo uscì in quel momento dicendoci che doveva passare da casa a prendere dei fusti di birra visto che incredibilmente quella sera aveva finito le scorte del magazzino del bar. Robert, Giulia, Charlie, Lucia, Eric  e Taylor andarono con il mini-van di mio fratello mentre io e Kellan aspettammo un taxi che arrivò appena 5 minuti dopo. Eric prima di salire sul furgoncino si era avvicinato per dirmi di stare attenta e depositari un bacio sulla guancia, in fondo mio fratello era li ed essendo il suo migliore amico non poteva farci niente se io andavo in taxi con Kellan. Ci accomodammo sui sedili posteriori e Kellan disse all'autista di far un giro panoramico e poi andare nella nostra via.

<< Che intenzioni hai scimmione?? Vuoi vedere la città da sbronzo? >> Dissi ridendo e guardandolo non capendo le sue intenzioni.

<< No volevo solo passare un pò di tempo con te senza Eric >> Disse prendendomi una gamba e appoggiandosela sulle sue  mentre il tassista aveva già alzato il divisorio isolandoci quindi completamente.

<< Sai che oggi sei particolarmente sexy e provocante >> disse e lo vidi avvicinarsi al mio collo per poi depositarci dei leggeri baci. Il mio cuore parti già a mille mentre lui continuava a parlare da un bacio e l'altro spostandosi sul mio mento. << Poi questi pantaloncini ti lasciano le gambe scoperte >> appoggiò così una mano sulla mia gamba e mi baciò con trasporto. Risposi al bacio con altrettanta passione per poi allontanarmi un attimo.

<< Kellan anche tu mi piaci e lo sai...  ma siamo sbronzi e in un taxi >> Dissi iniziando ad andare in iperventilazione visto che la sua mano continuava ad accarezzare la mia coscia.

<< Vuol dire che non ti fa effetto ? >> Disse sorridendo malizioso salendo con la mano ad accarezzarmi il fianco, io inspirai profondamente cercando di calmare il cuore, poi gli spostai la mano sorridendo vedendo il suo sguardo sorpreso.

<< Si mi fa effetto e tra l'alcool e le tue carezze non riesco a pensare... ce ne dici se torniamo a casa e poi ci vediamo domani da sobri ? >> Dissi sorridendogli cercando di fare calmare i miei e i suoi bollenti spiriti.

<< Va bene ma solo se mi prometti che ci vediamo domani? >> Disse con la faccia da cane bastonato a cui io non resistetti.

<< Te lo prometto, croce sul cuore >> Gli sorrisi per poi avvicinarmi a lui che alzo il suo braccio sinistro per metterlo sulle mie spalle e permettendomi di accoccolarmi sul suo petto. Mi depositò un bacio sui capelli e io non resistetti, alzai lo sguardo per fissare quelle due iridi cristalline e mi avvicinai al suo collo per depositargli dei leggeri baci come aveva fatto lui. Seguii poi la mandibola per poi arrivare alle sue labbra dove lo baciai con più trasporto stringendomi a lui che intanto aveva portato una mano dietro alla mia schiena con cui mi stringeva a se. Ci staccammo poco dopo entrambi con il fiatone guardandoci negli occhi.

<< Se fai così però istighi >> Mi disse fissando le mie labbra e depositandoci un leggero bacio. In quel momento il tassista ci interruppe dicendo che eravamo arrivati a casa, il tempo era volato e altro che giro panoramico. Dopo aver dato i soldi al tassista scendemmo dalla macchina ed entrammo nel palazzo per poi aspettare l'ascensore. Una volta saliti la tensione era palpabile e appena si chiusero le porte non feci neanche in tempo a girarmi che kellan era già sulle mie labbra.. Ci staccammo poco prima che si aprissero le porte accorgendomi solo ora che ero schiacciata tra lui e la parete dell'ascensore e avevo già una gamba dietro la sua schiena. Non andava bene, dovevo assolutamente andare a dormire. Una volta arrivati sul pianerottolo la porta di casa dei vicini si aprì facendo uscire una Giulia sbronza e sorridente.

<< Era ora!!! Abbiamo deciso di guardare il re leone dai ragazzi dai muovetevi che vi abbiamo tenuti i posti >> Disse Giulia e io e Kellan entrammo consci che dovevamo fare finta di niente. Una volta entrata mi accorsi subito di che posti ci avevano tenuto, uno era vicino ad Eric e uno dall'altra parte della stanza vicino a Charlie. Non feci neanche in tempo a fare un passo che Kellan si fionda nel posto vicino ad Eric sorridendogli contento. Io andai a sedermi vicino a Charlie e guardammo il film tutti insieme ridendo e scherzando. Verso le una Decidemmo che era ora di tornare a casa , mentre Lucia dormiva a casa di mia cugina io ed Eric entrammo in casa. Prima di chiudere la porta però non potei fare a meno di vedere l'espressione di Kellan e mi sentii terribilmente in colpa.

<< Aspetta.. So che siamo tutti e due allegri ma ti va di dormire in camera insieme? >> Guardai Eric allibita dalla sua proposta.

<< Eric non mi sembra il caso e poi cosa direbbe Riccardo?>> Dissi cercando di trovare una scusa.

<< Ho visto che sei stata tutta la sera con Kellan.. ti prego almeno una mezz'oretta passala con me, poi ognuno nella propria camera >> Disse facendo una faccia da cane bastonato e io non potei dirgli di no , ero sopraffatta dai sensi di colpa.

<< solo una mezz'oretta e poi te ne torni in camera tua >> Dissi facendo cenno di si con la testa. Ci lavammo e cambiammo indossando il pigiama e poi ci distendemmo nel letto. Come promesso si tenne a distanza e parlammo soltanto.

<< Domani che programmi hai ? >> Mi chiese Eric.

<< Non lo so ancora te invece torni al lavoro ?>>

<< Si anche se mi sarebbe piaciuto stare qui un altro pò. Questa settimana però tornate alla baia ? Magari anche prima del prossimo week end >>

<< Non lo so ma magari potrei venire con i miei così i nostri papà si rivedono >> Dissi sorridendogli

<> Ecco un'altra ondata di sensi di colpa.

<< Ok va bene in fondo mi mancava il mio fratello adottivo >> Dissi pentendomi immediatamente delle parole che ho scelto, infatti lo vidi sorridere un po sconsolato.

<< Posso chiederti una cosa io ?>> Gli dissi prendendo coraggio e avvicinandomi accarezzandogli una guancia sentendo subito dei brividi lungo la schiena.

<< dimmi >>

<< Qualunque sia la mia scelta tu per piacere non scomparire dalla mia vita, non so ancora cosa provo per te o Kellan ma so per certo che sei importante per me >> Dissi avvicinandomi e dandogli un bacio sulla guancia mentre lui sospirò.

<< In caso, anche se spero di no, avrò bisogno del mio tempo.. ma non scomparirò te lo prometto>> Mi strinse a se in un abbraccio e senza rendermene conto ci addormentammo insieme sfiniti.

ecco a voi i link per l'abbigliamento della serata.

- Chiara https://media1.popsugar-assets.com/files/thumbor/Do4qj6F6m4NCOeOtchIySsi52as/fit-in/2048xorig/filters:format_auto-!!-:strip_icc-!!-/2013/08/26/976/n/1922564/512584b66b334d06_139359244_10/i/Troian-Bellisario.jpg
- Eric https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/bd/df/83/bddf832f4241b3b267fe9d25b48bdcd6.jpg
- Giulia ( la prima a sinistra) https://typeset-beta.imgix.net/rehost/2016/9/13/5c4b9738-239e-4405-8609-edb972dedd3c.jpg
- Lucia https://typeset-beta.imgix.net/rehost/2016/9/13/5c4b9738-239e-4405-8609-edb972dedd3c.jpg

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Capitolo 13
*** conoscersi ***


https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/f6/ae/9a/f6ae9a06a2695d81550da75dbaf39464.jpg vestiti chiara
http://www.tuttouomini.it/images/kellan-lutz-op-summer2013-03.jpg vestiti Kellan


<< Che cavolo state facendo voi due ?? >> una voce mi sveglioò di soprassalto e aprii gli occhi ritrovandomi Riccardo davanti furioso.
<< Riccardo ma che problemi hai ?? cosa urli e che ci fai nella mia stanza?? >> Dissi cercando di capire che cosa ci facesse li e per che cavolo stesse urlando. Lui guardandomi furioso spostò le coperte.
<< cosa ci faccio nella tua stanza?? Cosa ci fai tu nella mia stanza a letto con Eric?? >> Disse spingendomi fuori dal letto obbligandomi a rialzarmi e solo in quel momento ricordai la serata di ieri sera. Eravamo così sbronzi da esserci addormentati mentre chiacchieravamo. Mi girai verso il letto e vidi Eric confuso almeno quanto me.
<< Riky stavamo parlando e basta ieri sera e si vede che ci siamo addormentati >> disse cercando di far calmare mio frattello che nel frattempo mi spinse fuori dalla camera.
<< Con te ci parlo dopo >> disse furioso chiudendomi la porta in faccia. Che cavolo di problemi aveva?? Eravamo completamente vestiti comunque e quindi perchè cavolo doveva pensare male. Io mi spostai in bagno decisa a farmi la doccia per togliere la spossatezza della sera precedente e la rabbia per quel risveglio traumatico. Quando uscii mi tamponai i capelli con un asciugamano e andando in camera mia vidi Riccardo uscire e seguirmi in camera.
<< Riky che cavolo di problema hai? >> Gli dissi iniziando a vestirmi.
<< Ti ricordo che non ero io quello che aveva una cotta per Eric fino a poco tempo fa. Scusa se mi agito tornando a casa alle 7 della mattina e vedo il mio migliore amico a letto con mia sorella >> Sbottò furioso.
<< Stavamo solo parlando ieri sera e si vede che eravamo talmente sbronzi che ci siamo addormentati >> Dissi sbuffando per la sua insistenza.
<< Lo so, me lo ha detto Eric e vi credo... la prossima volta bevete meno perchè non vorrei tornare a casa e vedervi nudi la prossima volta >> Mi girai lanciandogli l'asciugamano con cui avevo avvolto i capelli facendolo ridere.
<< Sei proprio un cretino >> Mi fermai un attimo a guardarlo e notai solo adesso che era vestito con gli stessi vestiti della sera precedente.
<< E tu dove hai dormito se sei tornato ora ?? >> Gli chiesi curiosa. Faceva tanto la predica a me ma lui era appena tornato a casa.
<< Fatti i cazzi tuoi >> Disse ridendo lanciandomi l'asciugamano e correndo fuori dalla stanza. Io lo rincorsi fino in camera sua dove gli saltai addosso buttandolo sul letto e iniziando a fargli il solletico << Dimmelo fratello iperprotettivo che non sei altro >>
 << Neanche morto >> rispose mentre cercava di sottrarsi al mio solletico ma a un certo punto con una mano mi bloccò i polsi e con l'altra mi coprii gli occhi.
<< Cosa stai facendo Riky? >> Dissi ridendo non capendo la sua tecnica.
<< Ehm... Eric si sta cambiando ed è nudo quindi vedi di non sbirciare mentre prende i vestiti e se ne va in bagno >> Disse come se stesse dando un ordine, io feci finta di agitarmi per sbirciare.
<< non posso guardare neanche un pò ?>> Dissi ridendo mentre mio fratello mi stringeva per evitare di farmi vedere qualcosa.
<< Eric ti vuoi muovere ad andare di la >> Sbuffò lui spazientito, sentii la risata di Eric... Chissà cosa aveva detto a mio fratello in labbiale. Dopo un paio di minuti mi lasciò andare e ci ritrovammo tutti insieme poco dopo in cucina a fare colazione e scherzare su ieri sera e la scenetta di stamattina. Appena finii li lasciai a chiacchierare da bravi amici mentre andai a finire di prepararmi. Indossai dei semplici short in jeans chiari e una magliettina dalle maniche corte bianca, ravvivai un pò i capelli e decisi di non truccarmi indossando le mie converse bianche alte e prendendo i miei rayban a goccia. Andai in cucina per salutare.
<< Io esco, Eric a che ora parti? >>
<< Tra una ventina di minuti se aspetti mi preparo e scendo anche io >> Disse alzandosi mentre io feci cenno di si con la testa. tornò poco dopo già vestito con la divisa della baia e tornò in cucina per salutare mio fratello.
<< chiara torni per pranzo ? >> Mi chiese quest'ultimo mentre stavo per uscire dalla porta e gli urlai un si poco prima di chiuderla . Entrammo in ascensore a braccetto e appena si chiusero le porte l'atmosfera amichevole sparì. Eric mi mise le mani ai lati del viso intrappolandomi tra lui e l'ascensore.
<< Mi vieni a trovare alla baia questa settimana? >> Chiese sorridendo.
<< Ti ricordo che te l'ho promesso ieri >> Dissi sorridendo nervosa.
<< Volevo essere sicuro che te lo ricordassi, sai l'alcool può far butti scherzi >> Disse sorridendo e avvicinandosi sempre di più a me.
<> Dissi passandomi la lingua sulle labbra per riattivare la salivazione che mi aveva abbandonato subito.
<< Scrivimi ogni tanto ... Sapere che sei tutto il tempo vicino a Kellan mi manda in bestia.. Fatti sentire ok ? >> Disse portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dandomi un leggero bacio sulla guancia. Le porte dell'ascensore si aprirono e uscimmo tutti e due. Appena fui fuori vidi che c'era la macchina di Antonio che mi salutò con un cenno della mano, facendomi promettere che almeno una volta a settimana sarei andata a trovarli. Osservai la macchina uscire dalla via e quando non fù piu nel mio campo visivo tirai un sospiro di sollievo. Mi avviai a piedi alle varie commissioni che avevo da fare.
Tornai a casa per l'ora di pranzo e quando entrai trovai mio fratello che era vestito per uscire.
<< Dove vai così di corsa? >> Chiesi osservando il suo sguardo un pò preoccupato.
<< Ho un problema, scappo. Hai tutto pronto in tavola, Giulia è passata e mi ha detto di dirti che oggi è fuori con Taylor mentre Lucia ha chiamato per avvisare che questa settimana sarà di studio. Mamma e papà sono al lavoro e tornano nel pomeriggio >> Disse uscendo dalla porta e io lo osservai un attimo
<< Riky va tutto bene ? >> Gli chiesi, aveva lo sguardo troppo teso.
<< Non lo so ciao >> Disse entrando in ascensore. Cosa cavolo succedeva ? Gli avrei chiesto piu tardi.  Entrai in casa e andai a sedermi a tavola mentre tiravo fuori il cellulare e contemporaneamente mi arrivò un messaggio.

" Ciao babe... ti va di fare un giro questo pomeriggio?"

sorrisi immaginandomi Kellan che sorrideva dall'altra parte del muro.

" certo cos'hai in mente ?" Risposi aspettando il suo messaggio che non tardò molto.

" Una sorpresa vestiti comoda e con un costume sotto"

" adesso sono curiosa... per che ora ?"

" Alle 16:00.. ora ti lascio che torno al lavoro. Un bacio" Lessi il messaggio stupita, pensavo fossero in vacanza invece erano al lavoro anche qui in Italia. Chissà cosa sta facendo. Guardai l'orologio e vedendo che mancavano ancora un paio d'ore decisi di prepararmi e poi distrarmi a guardare una serie tv. Lo so sono impossibile, ma le serie tv erano la mia droga. Ne avevo viste così tante che ogni anno non vedevo l'ora arrivasse settembre per poter sapere che nuove serie avevano inventato. Ne avevo viste di qualsiasi genere, thriller con Dexter , horror con the walking dead, fantascientifiche con Fringe.. Erano una più bella dell'altra e visto che era Giugno era iniziata da poco Outlander. Fissai entusiasta lo schermo per quei 45 minuti di puntata. Era una serie tv ambientata in scozia e io avrei datto tutto quello che avevo per andare a visitarla. Era bellissima con i paesaggi mozzafiato e i locali rustici e antichi. Mi alzai dal divano felice per la puntata, stavano proprio seguendo i libri ed era una cosa che adoravo piuttosto di alcune trascrizioni cinematografiche che stravolgevano la trama. Preparai la borsa nel caso mi servisse qualcosa di più pesante per vestirmi. Avevo indossato il costume a fascia nero semplice, dei pantaloncini corti in jeans e una maglietta bianca a maniche corte un pò larga che ogni tanto mi scendeva sulla spalla destra lasciandola scoperta.. Nella borsa invece avevo messo una canottiera nera  semplice, un vestitino nero leggero e una camicia azzurra a maniche lunghe. Si lo so sembra che mi porti dietro un armadio ma non ho la minima idea di dove voglia portarmi. Sentii bussare alla porta e vedendo che erano dieci minuti alle quattro, sicuramente era Kellan. Scrissi un biglietto ai miei dicendo che uscivo con amici e presi gli occhiali da sole e il cappello in paglia  e aprii la porta trovandomi Kellan davanti appoggiato allo stipide che mi sorrideva. Era proprio bellissimo. Pantaloni corti e grigi con una maglietta blu a righe rosse e bianche, infradito e un borsone da palesta in spalla. Era proprio stupendo.
<< Ciao bellezza sei pronta ? >> Disse sorridendo ed indossando gli occhiali da sole.
<< Sono sempre pronta >> Dissi sorridendo a mia volta e mettendomi gli occhiali da sole. Uscimmo insieme nella via e salii in macchina.
<< Allora dove mi porti ? >> Chiesi non riuscendo più a nascondere la mia curiosita. Lui si sporse verso di me dandomi un colpetto sul naso.
<< Ho detto che è una sorpresa aspetta e basta curiosona. >>
<< neanche un indizio ? >> Cercai di fare l'espressione più dolce che potei e lui sorrise scuotendo la testa divertito accendendo il motore e partendo.
<< E va bene, ma solo uno. Ho chiesto a Giulia e mi ha detto che vai spesso li quindi sono curioso anche io di vederti >> Disse sorridendo contento di vedere che non avevo capito nulla comunque.
<< Va beh so quanto prima praticamente. Beh come è andata al lavoro ? >> Chiesi cercando di cambiare discorso, non sapere dove stavamo andando mi infastidiva. A quella domanda vidi Kellan agitarsi un pò sul posto.
<< Così cosi >> Disse teso. Okay avevo toccato un tasto dolente a quanto pare.
<< Se non hai voglia di parlare del tuo lavoro tranquilo cambiamo argomento >> Dissi poggiando una mano sulla sua che era sul cambio, cercando di tranquillizzarlo.
<< No, non è che mi renda triste o cosa solo che sono in vacanza e i giornalisti non lo capiscono.. Anche qui in Italia devo continuamente rilasciare interviste o fare scatti fotografici e non mi posso tirare indietro se no Ingrid , la mia manager, mi uccide >> Disse tutto in un colpo e io rimasi un pò stupita dalla marea di informazioni che mi aveva dato. Capendo che non voleva parlarne cambiai discorso cercando di stemperare un pò l'atmosfera tesa.
<< Una donna riuscirebbe ad ucciderti? >> Dissi sorridendo e lui ricambiò apprezzando il mio cambio di argomento.
<< Ingrid non è una donna ma un'arpia >> Disse e io scoppiai a ridere.
<< Povera donna mi dispiace per lei >> Dissi pensando che doveva cercare di fargli fare delle cose contro voglia e di certo quello scimmione era difficile da convincere, sicuramente le rendeva la vita un inferno.
<< Povera donna ?? Povero me, mi costringe a fare cose che non voglio. A volte rinuncio a cose importanti per me solo perchè lei mi obbliga >> Disse e io cercai di spezzare una lancia a favore della santa donna.
<< Lei lo fa per il tuo lavoro e per mantenere il suo, quindi penso che se ti chiede di fare qualcosa sia solo per il tuo bene. Devi rendergli il suo lavoro veramente stresante >> Dissi cercando di fargli cambiare idea.
<< Questo lo so ma... va beh rimane un'arpia per me >> Disse con un'espressione pensosa. Spero di essere riuscita almeno a fargli aprire gli occhi.
<< Poi se è brutta questo va più che bene per me se tu la definisci arpia >> Dissi sorridendo e lui rise di gusto alla mia finta gelosia.
<< Tu invece che fai nella vita ? >> Mi chiese curioso.
<< Io frequento il secondo anno di enologia, cioè in realtà l'ho appena finito. Adesso ho un paio di esami a settembre che non sono riuscita a dare nella sessione di maggio giugno e per tutta l'estate sono libera. In realtà stavo pensando di trovarmi un lavoretto. >> dissi  contenta di aver finito quasi tutti gli esami.
<< Quindi sei una secchiona se hai solo due esami indietro >> Disse con faccia sorpresa e io rimasi ferita nell'orgoglio.
<< Devo esserlo perchè l'università me la pago io e se non sono in pari con gli esami vuol dire che d'estate devo studiare, mentre normalmente lavoro per pagarmi gli studi. Se mi rimanessero più di due esami indietro vuol dire che d'estate dovrei studiare e lavorare insieme e ciò vorrebbe dire niente vita privata. >> dissi orgogliosa delle mie scelte e modo di comportarmi.
<< Davvero complimenti allora.. Mi rendo sempre più conto di che persona fantastica sei. >> Sorrisi imbarazzata alla sua affermazione e guardando fuori dal finestrino mi accorsi di dove eravamo arrivati, infatti pochi secondi dopo parcheggiò la macchina. Devo ricordarmi di ringraziare Giulia.
<< Sei proprio sicuro che mia cugina abbia scelto un posto per farti un piacere? Perchè penso che per te sarà un pò una tortura >> Dissi sorridendo con lo sguardo di sfida osservando il paesaggio di Mezzane con la sua piscina piccola e i tre campi di beach volley dove di solito io e la mia compagnia di amici pallavolisti venivamo a giocare tutta l'estate. Lui alzò subito le mani in segno di resa.
<< Io sono venuto qui ma non gioco, voglio vedere te giocare >> Disse sorridendo e insieme uscimmo dalla macchina e mi girai un secondo in direzione di Kellan che prendeva il borsone dubbiosa.
<< Mia cugina ti ha anche detto che di solito qui c'è tutta la mia compagnia ? >> Dissi non avendoci pensato prima. Con quell'uscita era come se stessi presentando Kellan ai miei amici.
<< Mi ha detto che vieni qui spesso con i tuoi amici.. Se non vuoi farti vedere con me.. andremo da un'altra parte >> disse abbassando lo sguardo triste e io mi avvicinai a lui per accarezzargli una guancia sorridendogli.
<< Io non ho problemi a presentarti ai miei amici, anzi ne sarei davvero felice >> Dissi sorridendo contagiando anche lui che tornò immediatamente il Kellan che mi piaceva.
<< Allora andiamo a conoscerli e poi non è neanche detto che ci siano >> Disse facendomi l'occhiolino e trascinandomi verso l'ingresso della struttura mano nella mano.
Era una semplice casetta alla base di un monte, era il nostro campo da beach volley preferito perchè essendo in collina, alla base di diversi monti, si poteva giocare d'estate senza morire dal caldo. Entrati nella casetta che faceva da ingresso la receptionist ci saluto e fece un biglietto giornaliero a Kellan mentre io mostrai semplicemente il mio abbonamento. Ci  indicò poi la porta dal quale si entrava nella struttura ossia una semplice piscina all'aperto con ai lati i tre campi da pallavolo. Una volta entrati vidi subito nei campetti i miei amici  che erano già li ad inaugurare l'estate con un mini torneo tra loro. Vidi Alberto che mi osservava sorpreso facendomi gesti in direzione di Kellan senza che quest'ultimo se ne accorse e io gli feci un cenno per fargli capire che gli avrei spiegato più tardi. Io e Kellan andammo in un angolo del prato a sistemare le nostre cose e prendendo due sdrai che sistemammo sotto un ombrellone.
<< Allora ti è piaciuta la sorpresa? >> mi chiese sistemando i due asciugamani che aveva nel borsone sugli sdrai .
<< si tantissimo grazie >> Dissi contenta  e mi persi ad osservarlo mentre si svestiva per rimanere in costume. Era davvero illegale la sua bellezza. Mi accorsi che lo stavo fissando solo quando si tolse i rayban sorridendomi malizioso.
<< Lo sai che è maleducato fissare la gente ? >> disse spavaldo andando a distendersi sullo sdraio, io distolsi lo sguardo colta in fragrante e lentamente mi svestii rimanendo solo in costume anche io e quando mi girai vidi che anche lui mi stava fissando.
<< A quanto pare non sono l'unica maleducata qui >> dissi sorridendo e sdraiandomi vicino a lui.
<< Beh ma è impossibile non fissarti >> disse girandosi a guardarmi e io sorrisi imbarazzata. Era proprio malizioso. Rimanemmo li un pò a goderci il sole chiacchierando contenti di quella favolosa giornata. Kellan a un certo punto si alzò e prendendo la crema mi chiese se poteva mettermela e io lo presi in giro perchè era una scena degna di un film romantico pieno di smancerie e per tutto il tempo non riuscivo a smettere di ridere mentre lui borbottava offeso.
<< La prossima volta te la metti da sola allora >> Disse offeso tornando a sdraiarsi e io mi allungai per sfiorargli il braccio sentendo subito l'elettricità tra di noi.
<< No lo giuro la prossima volta non riderò >> dissi scoppiando subito a ridere mentre lui continuava a far finta di essere offeso. La suoneria del suo telefonino interrupe quella scenetta ridicola e Kellan cercando nel borsone prese il cellulare rispondendo e alzandosi. Io lo osservai mentre camminava avanti e indietro sorridente , ridendo ogni tanto. Chissà chi era . Rimase al telefono per una decina di minuti e poi chiuse la telefonata ridendo e venendo a stendersi di nuovo vicino a me.
<< Taylor e Robert sono proprio cotti >> Disse ridendo mentre io lo guardavo facendogli capire che doveva spiegarsi.
<< Taylor  è uscito con Giulia oggi  facendogli una sorpresa anche lui e portandola a Gardaland mentre Charlie mi ha detto che Robert ha fatto tutta la mattina attaccato al telefono a scrivere a Lucia visto che deve studiare questa settimana e non può uscire. >> Disse scuotendo la testa non capendo perchè avessi iniziato a ridere.
<< Povero Taylor. >> Dissi sapendo com'era mia cugina a Gardaland.
<< Perchè povero Taylor ? >> Mi chiese quando mi calmai.
<< Perchè mia cugina ama Gardaland, ma soprattutto tutte le gostre di adrenalina che ci sono, compresa la casa degli orrori >> Dissi ridendo e lui sorrise dispiaciuto per l'amico.
<< Taylor è un fifone, pensa che l'unica giostra che fa di solito sono le tazze e i gli autoscontri. Poveretto in che guaio si è cacciato >> Disse lui dispiaciuto per l'amico. Eravamo li a prendere in giro Taylor e a ridere pensando alle varie giostre che Giulia lo avrebbe costretto a fare, quando con la coda dell'occhio vidi Alberto buttarsi in piscina e riemerso in superficie si avvicinava a noi nuotando. Lo persi di vista continuando a godermi le chiacchiere e la compagnia di Kellan mentre eravamo sdraiati al sole quando Kellan interruppe a metà una frase. Feci per girarmi ma un ragazzo completamente bagnato mi si sdraio sulla schiena bloccandomi sotto il suo peso. Vidi lo sguardo di Kellan glaciale per quella nuova comparsa mentre io gia imprecavo in italiano sapendo chi fosse a importunarmi.
<< Alberto cavati mi stai lavando >> Dissi cercando di girarmi, ma lui mettendosi a cavalcioni su di me iniziò a farmi il solletico. Io continuai a ridere e ormai non avevo più fiato, guardando Kellan rigido vicino a me e io continuando a ridere gli chiesi aiuto in inglese. Lui blocco le mani del mio amico che si tirò su subito scostandosi e guardando Kellan sorridente.
<< E questo bel ragazzo che ti porti a spasso chi è ? >> Chiese in italiano a me e io sorrisi passando poi all'inglese.
<< Alberto questo è Kellan il mio nuovo vicino, sai quello di cui ti parlavo settimana scorsa ? Kellan lui è Alberto il mio migliore amico >> Gli dissi sorridendo ma Kellan aveva ancora lo sguardo serio. Alberto si sedette sullo sdraio di Kellan, era sempre il solito. Si strinsero la mano e Alberto trattenne quella di Kellan tra le sue sorridendogli e accarezzandogliela girandosi a guardarmi.
<< Beh hai proprio un bel vicino. Ciao mi chiamo Alberto non preoccuparti per me, non ci sto provando con Chiara siamo solo amici >> Disse sorridendogli continuando a tenere la mano di Kellan mentre lui lo guardava stranito e ancora tesa.
<< Non so perchè ma non mi convince. Questa l'ho già sentita >> Disse sfidandolo con lo sguardo mentre Alberto stupendoci tutti e due scoppio a ridere per poi appoggiare una mano sulla spalla di Kellan.
<< No davvero non devi preoccuparti non ci provo con lei, a me piace il cazzo >> Disse e Kellan sgranò gli occhi sorpreso e sereno contemporaneamente mentre Alberto scoppio a ridere per la faccia di Kellan.
<< Albi sei proprio il solito.. non devi presentarti così alla gente se no la traumatizzi. guarda la faccia di Kellan >> Dissi iniziando a tirare finti pugni al mio amico che intanto rideva.
<< Davvero sei Gay ? >> Chiese Kellan non riucendo a togliersi quell'espressione stupita dalla faccia.
<< Si bello e se vuoi ti porto a fare un giro >> Disse sorridendo a Kellan malizioso mentre quest'ultimo sorprendendoci gli diede una pacca sulla  spalla sorridendo felice.
<< Mi dispiace amico ma sono solo di Chiara >> Disse e si misero a scherzare continuando quella scenetta ridicola di Kellan che rifiutava le avance di Albi. Ecco perchè era così teso, pensava fosse un altro Eric in agguato. Gli sorrisi dolcemente guardandoli scherzare finchè non si fermarono tutti e due.
<< Beh sono venuto a cercarti per una partita, ci sono anche gli altri e volevamo fare un tre contro tre >> Disse Albi mentre io mi girai verso Kellan.
<< Non ti stuferai se ti abbandono qua in piscina da solo ? >> Dopo quella sorpresa non mi andava di fargli passare la giornata da solo.
<< Io non rimango qui in piscina ma vengo a fare il tifo >> Disse Kellan prendendo una bandierina stupida dal borsone e io gli sorrisi scuotendo la testa. Era proprio uno scimmione cretino. Ci avviammo tutti e tre verso il campetto e appena arrivai salutai tutti e presentai Kellan ai miei amici. C'era Alberto,il Tosa , Davide e Nicola che erano i ragazzi che giocavano nella serie D della mia societa e Cristina e Linda che erano due mie compagne di squadra ai tempi della serie C. Era la cosa bella della pallavolo a Verona, essendo uno sport poco seguito eravamo più o meno sempre gli stessi quindi ci si conesceva tutti. Poi d'estate ogni weekend a Verona si organizzava un torneo quindi ci si conosceva tutti, se non bene almeno di vista. Cristina era una ragazza alta come me, almeno un metro e settanta buoni con i capelli ricci neri e un fisico slanciato, insomma il classico laterale di pallavolo, mentre Linda era alta un metro e cinquanta con i capelli ricci e castani, statura da libero doc come diceva lei. Erano una l'opposto dell'altra, metre Cristina era sfacciata esuberante e spavalda Linda era timida, seria e introversa. I ragazzi invece erano uno diverso dall'altro. Alberto era alto come me e faceva il libero a pallavolo anche se aveva un carattere che non si addiceva a quel ruolo visto che era estroverso, burlone e sbruffone, mentre Davide che era l'altro libero della squadra maschile era serio e composto anche se ogni tanto se ne usciva con delle perle di saggezza e cattiveria che facevano ridere tutti. Il Tosa era un ragazzo alto un metro e ottanta se non di più che faceva il laterale ed era la persona più equilibrata che io conoscessi anche se aveva delle frasi che diceva sempre e solo lui come ad esempio GRAZIE A TE !! Nicola invece era alto come il Tosa ma più estroverso e di dubbia tendenza visto che non si sapeva se era della stessa parrocchia di Alberto oppure fosse solo un ragazzo molto timido con le ragazze. Mah ... dopo anni di conoscenza ancora non si capiva.
<< E quindi tu sei il nuovo ragazzo di Chiara >> Disse la mia amica Cristina in italiano e Kellan la guardò stranito.
<< Cri Kellan parla solo inglese >> Le dissi e vidi il suo sguardo passare da me a lui e poi di nuovo a me. Era l'unica donna, oltre Linda, e quindi l'unica del gruppo ad aver visto Twilight. Insomma era un film per ragazze, di certo gli uomini non lo avevano riconosciuto, beh almeno non tutti visto che Albi mi faceva degli strani gesti alle spalle di Kellan.
<< E brava Chiara >> Disse Cristina e io scoppiai a ridere mentre tutti iniziammo a parlare inglese, chi bene e chi male.
<< Kellan giochi anche tu ? >> Chiese il Tosa e lui fece cenno di no ringraziandolo comunque.
<< Non sono capace, sono venuto per vedere Chiara giocare >> Disse Kellan al mio amico.
<< Ragazzi facciamo un tre contro tre solite squadre ? >> propose Nicola e tutti facemmo cenno di si mentre Linda che sarebbe stata la quarta persona decise di rimanere fuori a fare compagnia a Kellan. Io mi avvicinai a lui  mentre la mia amica era ancora distante.
<< Prima o poi ti farò giocare >> Gli dissi all'orecchio per non farmi sentire da nessuno e lui mi poggiò una mano sul braccio e tutti e due sorridemmo alle sensazioni di quel contatto.
<< Io non ci spererei e poi oggi voglio solo guardarti >> Disse fissandomi negli occhi e sentii quelle parole cariche di desiderio. Non avrei mai allontanato lo sguardo da quegli occhi così intensi ma Albi mi richiamo all'ordine in italiano per non farsi capire da Kellan.
<< Chiara smettila di violentare quel povero ragazzo e vieni a giocare >> Disse facendomi la linguaccia vedendo la mia espressione sorpresa e io mi allontanai da Kellan sapendo che per tutta la partita avrei avuto due occhi addosso.
<< Allora io Chiara e Nicola contro il Tosa Davide e Cristina.. Linda fai da arbito e segnapunti ? >> Chiese Alberto mentre la mia amica fece cenno di si con la testa.
<< Bene per la palla >> Disse il Tosa e lancio la palla in alto nel nostro campo. Era da un pò che non giocavo, non vedevo l'ora di sgranchirmi un pò le gambe.

POV KELLAN

La partita era iniziata ormai da un pò e nonostante avessi fatto mille domande a Linda non riuscivo a capire tutte le regole, soprattutto a causa di Chiara che fantastica com'era mi aveva fatto perdere metà delle spiegazioni della sua amica. Avevo capito solo poche cose. Vinceva chi arrivava per primo a venticinque punti, non si possono fare più di tre tocchi e non c'è contatto fisico. Ma quest'ultimo non serviva visto le cannonate che tiravano in attacco. All'inizio ero preoccupatissimo del fatto che una cannonata del genere avrebbe potuto colpire Chiara ma la sua amica mi ha spiegato che i ragazzi tirano a tutta forza solo sui ragazzi mentre sulle donne si trattenevano. Di certo Cristina e Chiara erano brave perchè se io avessi provato ache solo a toccare i loro colpi trattenuti mi sarei rotto un polso di sicuro. Chiara era dannatamete sexy mentre giocava ma neanche se ne rendeva conto. Adesso eravamo alla fine della partita da quello che diceva Linda ma io non ci capivo niente perchè nella mia testa continuavano a crearsi mille immagini a dir poco sconce. Chiara aveva appena battuto ma non so come Cristina era riuscita a prenderla.. E dopo... vidi la scena come a rallentatore. Cristina che prende la palla passandola a Davide che la alza al Tosa che attacca... Ma non era quello ciò che guardavo.Ero rimasto completamente perso a guardare Chiara che si abbassa sulle gambe portando praticamente il culo in fuori assumendo una posizione che nel mio cervello corrispondeva a "sono qui perchè non mi schiaffeggi?". Il Tosa attacca e Chiara si butta in avanti prendendola e finendo distesa sulla sabbia. Sarò uno stronzo ma nel mio cervello vedevo solo la scena a rallentatore del suo culo e corpo che si muoveva in una maniera.... Scossi la testa per togliermi quei pensieri  di mente visto che il mio amichetto si stava svegliando dal sonno in cui doveva stare e mi alzai dicendo a Linda che andavo a farmi un bagno in piscina per rinfrescarmi. Mi immersi in acqua in fretta appena arrivato in piscina, appoggiandomi al bordo e chiudendo gli occhi per cercare di calmare il mio amico. Ma non riuscivo a togliermi quella scena dalla testa. Lei che si lanciava a rallentatore.. Kellan calmati, fai dei respiri profondi e pensa a dell'altro. Provai a pensare a mille immagini schifose come una vecchia di cent'anni nuda o altre immagini raccapriccianti che dovevano calmarmi ma poi mi tornava sempre in mente Chiara bassa sulle gambe e il suo culo che... Devi fare dei respiri profondiiiiiiiiii. Sentii che qualcuno era entrato in acqua vicino a me e io mi appoggiai ancora di più al bordo della vasca per nascondere la mia evidente erezione, praticamente mi stavo appiccicando alla vasca come un adesivo a una finistra.
Chiunque tu sia non avvicinarti e vattene che devo calmarmi... Kellan imponiti su te stesso.. Pensa a delle vecchie. Tette cadenti. Vecchie senza la dentiera.. Macchè non serviva a niente.
<< Ehi non hai visto la fine della partita >> No perchè proprio adesso?? Perchè il mondo era così crudele e perchè Chiara aveva già finito di giocare. Mi voltai a guardarla, si era appoggiata anche lei al bordo della piscina e mi guardava sorridente. L'immagine di lei mentre gioca mi tornò subito in mente, altro che vecchie senza dentiera.... ero una causa persa.
<< Avevo caldo >> Dissi cercando di concentrarmi.
<< Kellan va tutto bene?>> Disse cambiando espressione notando il mio distacco. Ecco sono proprio un coglione. La guardai sorridendo cercando di tranquillizzarla.
<< Si si va tutto bene... avevo solo caldo allora... ho deciso di farmi una nuotata >> Dissi rimanendo sempre di più incollato al muro.
<< beh non che tu stia proprio nuotando >> Disse ridendo leggermente.. Eh ma allora lo faceva apposta..
<< Volevo stare solo al fresco tutto qua ora non posso neanche stare da solo un attimo >> Mi accorsi subito della cagata che avevo detto perchè vidi dalla sua espressione che l'avevo ferita.
<< Allora ti lascio il tuo spazio >> Disse triste mentre io la afferrai per un polso girandomi verso di lei.
<< Ehi Chiara non volevo>> Dissi ma lei non mi guardava negli occhi così la tirai verso di me.
<< Scusami davvero ho detto una cazzata non volevo.. ehi guardami >> Le alzai il mento per costringerla a guardarmi e le sorrisi. << Scusami sono un coglione >> Dissi abbracciandola e la sentii rilassarsi un attimo ma durò solo un secondo perchè poi si immobilizò.
<< ehm ehm Kellan? >> Disse lei facendo finta di tossire e solo allora mi ricordai del perchè ero entrato in acqua... bene, bella figura di merda. Mi allontanai un pò da lei.
<< Per questo volevo stare solo >> Dissi distogliendo lo sguardo e con la coda dell'occhio la vidi sorridere imbarazzata.
<< Ehm so che qui in piscina ci sono belle ragazze maaa.. ma non pensavo reagissi così >> Disse guardando un punto indefinito all'orizzonte. Ma cosa aveva capito??? Per le altre?? Secondo lei stavo così per altre ragazze??? Ci mancava solo questo per accendermi. La riavvicinai a me stringendola forte al mio petto per fargli capire l'entità di quello che mi faceva mentre lei cercava di divincolarsi.
<< Altre ragazze ??? Chiara questa>> Dissi spingendo il mio bacino verso di lei che fisso subito il suo sguardo nel mio in cui vidi riflesso il mio stesso desiderio << questa è solo colpa tua e delle tue pose sexy mentre giochi a pallavolo >> Dissi e feci il grande errore di far cadere il mio sguardo sulle sue labbra. Cedetti completamente a lei baciandola con trasporto e trascinandola tra me e il bordo della vasca così da sentirla ancora più vicina a me. Stavo cercando comuque di trattenermi ma Chiara era davvero favolosa, dovevo smettere di baciarla se non volevo superare il limite di non ritorno. Feci per allontanarmi ma Chiara mi riavvicinò a se baciandomi con trasporto e incrociando le gambe dietro la mia schiena facendo scontrare i nostri sessi e non riuscii a trattenere un gemito. Le strinsi un fianco scendendo a baciarle il collo per poi sussurrarle nell'orecchio di fermarsi.
<< Chiara fermati... o davvero non ... non rispondo più di me> Dissi ma lei neanche mi ascoltava . Scese a baciarmi il collo e io rafforzai la presa della mia mano sul suo fianco. Sorrise sulle mie labbra iniziando a muovere il bacino contro il mio e io emisi un lungo respiro vicino al suo orecchio per darmi una calmata. E mi allontanai leggermente da lei guardandola negli occhi intensamente. Le sorrisi dolce accarezzandole una guancia, non c'era bisogno di parole, nei suoi occhi vedevo riflesso il mio stesso desiderio. Lei ricominciò a muovere il bacino su di me leggermente guardandomi e sorridendo maliziosa e io socchiusi gli occhi un secondo per calmarmi ed afferrarle i fianchi obbligandola a stare ferma. Lei mi guardò sorpresa e io le sorrisi avvicinandomi al suo orecchio.
<< Se continui potresti ritrovarti nuda in questa piscina >> Dissi sorridendole ed allontanandola da me per tornare ad appiccicarmi al bordo continuando a fissarla sorridendo.
<< non mi sembra il caso >> Disse lei sorridendomi e poi uscì dalla piscina e guardandomi felice e imbarazzata.
<< mmmhh.. io vado a sdraiarmi al sole... quando sei a posto raggiungimi >> Disse e si allontanò andando verso gli sdrai mentre io le fissavo evidentemente il culo. Si voltò verso di me appena arrivata a destinazione. Cazzo colto in fragrante!!
<< Aaahh Kelan Kellan sei una causa persa e uno spreco per il mondo degli omessuali >> Trasalì pensando di essere solo e vedendo Albi vicino a me in piscina.
<< Mi hai fatto prendere un colpo!! Cos'è aspettavi solo non ci fosse Chiara per provarci con me ?>> Dissi ridendo.
<< Non ho problemi a provarci davanti a lei.. volevo solo aspettare di vedere se vi dovevo fermare per non essere arrestati per atti osceni in luogo pubblico>> Disse e scoppiammo a ridere in due. Mi stava davvero simpatico quel ragazzo .
Mi fermai a chiacchierare un pò cn lui in acqua e a scherzare come due amici di vecchia data , così oltre a scoprire un'amicizia che non pensavo di trovare, risolsi anche il mio "piccolo" problemino. Io e Alberto uscimmo poi dall'acqua e raggiungemmo Chiara che era li con i suoi amici. Erano davvero tutti simpatici e passammo il resto del pomeriggio tra aneddoti  e storie che erano successe in quella compagnia.
Scopri come si erano conosciuti tutti, delle vecchie cotte e storie all'interno della compagnia e di come erano molti di più una volta ma che vari litigi li avevano divisi. Da quel che avevo capito non c'era odio verso quelli che se ne erano andati ma solo un'amicizia un pò più superficiale e non erano affiatati come erano loro. Scopri come d'estate il sabato e la domenica era dedicata al beach volley e che il martedì sera era la serata cinema con birretta in un locale del loro quartiere.
Mi divertii un sacco e non avevo ancora visto Chiara così spensierata e contenta.
<< Beh Kellan , Chiara ti ha raccontato del Mila e Shiro di un pò di anni fa ? >> Chiese Alberto e vidi Chiara lanciarsi immediatamete su di lui per tappargli la bocca minacciandolo.
<< Non osare dire di più Albi se no ti uccido > Disse tappandogli la bocca non permettendogli di dire niente.
<< Ehm no però me lo raccontate voi? Sono curioso adesso >> Dissi guardando i suoi amici che avevano tutti sorriso evitando il mio sguardo.
<< Ragazzi non provateci se no lo giuro soffrirete di una morte lenta e dolorosa >> Disse Chiara e tutti scoppiarono a ridere mentre Alberto ancora aveva la bocca tappata.
<< Adesso me lo racconti !! Non penso che sia niente di scandaloso, se hai fatto una figuraccia non c'è nulla da preoccuparsi. Puoi raccontarmi, giuro che non ti prenderò in giro >> Dissi facendole il segno della croce sul cuore guardandola dolce. Alberto nel frattempo scivolò dalla presa di Chiara e scappò dalle sue grinfie sorridendo.
<< Alberto guai a te >> Disse Chiara e io non capii. Cosa poteva esserci di così male.
<< Quindi non ti ha raccontato della sua estate di zoccoleggio >> Disse ridendo e scappando lontano da lei che abbassava lo sguardo furiosa mentre Alberto si nascondeva dietro di me. Io non avevo ancora realizzato... zoccoleggio??? Ma che cazzo aveva fatto??? La guardai come a cercare spiegazioni e lei sollevò lo sguardo lentamente.
<< ecco guarda che faccia ha Kellan. Dovevi proprio dirglielo?? Mi devi sempre sputtanare mi raccomando.>> Disse Chiara guardando Alberto che sorridente si sedette vicino a me.
<< Allora Kellan devo raccontarti che un pò di anni fa la signorina >> Iniziò a raccontare e vidi Chiara che diceva che sarebbe andata al bar a prendere qualcosa ed era davvero scocciata. Io la guardai allontanarsi ascoltando la storia da Alberto.
<< stava insieme a un ragazzo e dopo un anno di relazione, in cui non gliela ha mai data povero ragazzo,  lui ha mollato Chiara. Visto che il tipo in questione era uno che non la faceva uscire con nessuno, amici/che che fossero, lei appena diventata single ha passato tutti i weekend estivi a i tornei di beach volley e a ogni festa si baciava almeno un ragazzo >> Disse ridendo e io non capivo perchè tutti sorridevano.
<< E perchè proprio il Mila e Shiro? >> Chiesi capendo già che non aveva ancora raccontato tutta la storia e tutti scoppiarono a ridere.
<< Al Mila e Shiro si era sbronzata talmente tanto che si era messa a limonare con un tipo che si chiamava Pedro solo perchè diceva che assomigliava a te, tra l'altro il tipo aveva i capelli rossi ed era alto un metro e sessanta. Mentre andavamo tutti al bar del torneo è finita per sbaglio in una piscina di acqua fredda e si vede che deve avergli schiarito le idee. Quando è uscita dall'acqua ha guardato Pedro e gli ha chiesto se aveva visto Kellan il ragazzo che stava baciando >> Disse scoppiando a ridere insieme a tutti. Io ero allibito.
Cosaaaaaa???? Allora in fondo in fondo era una mia fan. Un sorriso enorme mi si formò sul viso e scusandomi con tutti andai al bar per vederla. Appena arrivai la vidi al bar appoggiata al bancone con un bayles in mano e con solo il costume addosso, era bellissima. Mi avvicinai silenziosamente e la abbracciai facendole appoggiare la schiena al mio petto e poggiando il mento sulla sua spalla.
<< Se vuoi puoi chiamarmi Pedro >> Dissi sorridendo e la vidi arrossire completamente. Si girò per guardarmi negli occhi ed era imbarazzatissima.
<< Ti hanno raccontato tutto? >> Chiese abbassando lo sguardo e io sorrisi baciandole una guancia. Lei alzò subito lo sguardo sorpresa.
<< scusa ma sei irresistibile quando ti imbarazzi . Comunque non ti vergognare e poi li hai solo baciati, io da giovane ho fatto di peggio>> dissi pizzicandole un fianco e la vidi tornare a sorridere. Ci guardammo negli occhi e stavolta fù lei a portare le braccia dietro al mio collo e a baciarmi. Il suo sapore era buonissimo. Dopo un pò ci allontanammo tutti e due con il fiatone.
<< Dai torniamo dagli altri >> Disse lei che aveva in mano delle birre per tutti così gliele presi ma lei mi fermò da un braccio indicandomene una.
<< Ricordati che questa è di Alberto >> Disse sorridendo malefica e io scoppiai a ridere. Non avevo idea che Chiara avesse un lato vendicativo, dovevo stare attento se volevo farle degli scherzi. Ci avvicinammo agli altri e dissi a tutti che avevo preso delle birre mentre Alberto chiedeva scusa in ginocchio a Chiara che non lo guardava neanche negli occhi. Gli porsi la sua birra e lui si alzò da terra sconsolato e venendo a sedersi vicino a me.
<< Cerca di addolcire la tua donna >> Disse prendendo la birra mentre io sorridevo divertito dalla scenetta mentre osservavo Chiara che continuava a fissare la birra. Alberto prese un lungo sorso e dopo due secondi inizio a saltellare sputando per terra e parlando con la lingua fuori.
<< chi..ha .. comprato... questa birra >> Disse mentre aveva gli occhi che lacrimavano noi lo guardammo stupiti di quella reazione mentre Chiara iniziò a ridere non riuscendo a fermarsi.
<< Così impari >> Disse mentre Alberto corse via per lanciarsi in piscina. Chiara continuava a ridere tenendosi la pancia che quasi non riusciva a respirare. Dopo un paio di minuti tornò Alberto che era completamente rosso in faccia.
<< Ma cosa c'era dentro?>> Gli chiesi non avendo visto al bar cosa aveva fatto Chiara.
<< Molto probabilmente mezza bottiglietta di olio piccante.>> Scoppiammo tutti a ridere mentre Chiara corse via per evitare una punizione colossale da quel che diceva Alberto. Continuammo a parlare e scherzare fino a quando non era ora di tornare. salutammo tutti e salimmo in macchina pronti a tornare a casa visto che erano già le otto di sera.
<< Grazie della sorpresa Kellan mi sono davvero divertita un sacco >> Disse Chiara mentre guidavo e ogni tanto mi giravo verso di lei per osservarla.
<< Grazie a te per avermi fatto conoscere i tuoi amici. Sono tutti simpaticissimi>> ci guardammo un attimo e sorridemmo complici. era bellissima ma dovevo tornare a guardare la strada. All'improvviso senti il suo cellulare vibrare.
<< Mi è arrivato un messaggio da Giulia >> Disse aprendolo e ridendo. Mi indicò lo schermo e velocemente osservai la foto che le aveva mandato. Taylor era bianco cadaverico, sembrava stesse male mentre Giulia era felice e sorrideva contenta. Risi di quella foto aspettandomi il racconto di Taylor appena arrivati a casa.
<< Giulia chiede se li raggiungiamo al tira tardi. Che dici? >> Mi chiese e io feci cenno di si con la testa mentre spostai la mano ad accarezzarle una guancia mentre lei socchiuse gli occhi . Forse anche lei sentiva le stesse scariche elettriche che sentivo io stesso partire dal mio palmo fino al mio cuore. Questa giornata stava andando benissimo e sono sicuro che da adesso in poi andranno sempre meglio.





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Capitolo 14
*** Fratelli protettivi ***


1

POV CHIARA

Apro la porta di casa salutando Kellan e dicendogli che in un'oretta sarei stata pronta, chiudendomi poi la porta alle spalle mi ci appoggiai sorridendo e pensando alla bellissima giornata che avevo passato. Aveva conosciuto i miei amici, a cui era piaciuto un sacco e avevo avuto l'opportunità di fare due tiri a pallavolo che era tanto ormai che non facevo. Ripensai poi al viaggio di ritorno e sorrisi ripensando alle sensazioni che mi avevano dato le carezze di Kellan sulla guancia, certo c'era ancora la questione di Eric che era in sospeso, ma nella mia mente si stava già andando a delineare una scelta. Dovevo aspettare e vedere come evolvevano le cose, è facile parlare di sentimenti finché non si hanno davanti i diretti interessati. Kellan si portava in vantaggio, ma magari era solo dovuto al fatto che era il mio vicino di casa. E se il prossimo week end alla baia avessi ritrovato la confusione del giorno precedente vedendo Eric. Improvvisamente mi sentii sporca e decisi di andare a farmi una doccia. Non volevo pensare a tutti questi sentimenti, avrei vissuto il momento e magari una scelta veniva da sé. Mi rilassai sotto il getto caldo dell'acqua e appena ebbi finito mi dedicai un attimo a me stessa, mi misi una crema al limone su tutto il corpo, mi asciugai i capelli e decisi di farli lisci per stavolta. Alla fine in macchina ci eravamo messi d'accordo con Lucia e Giulia per incontrarci tutti insieme alle 21 al tira tardi. Guardai l'orario e mi accorsi che avevo ancora una ventina di minuti prima di uscire di casa per raggiungere Kellan nella via. I nostri genitori ancora non sapevano dei ragazzi e per il momento era meglio così, meno casini per noi e anche per loro. Tutta questa segretezza complicava un po’ le cose ma dava anche quell'incredibile eccitazione che solo i segreti danno. Andai all'armadio e tirai fuori un body nero ricamato con del pizzo sul seno e con spalline sottili e una gonna a vita alta e a tubino di un bel rosso sgargiante. Guardando fuori vidi che non era ancora estate inoltrata quindi non c'era ancora abbastanza caldo per stare in canottiera. Andai nell'altra anta dell'armadio e tirai fuori un cardigan nero e lungo di cotone. Mi vestii e poi passai al trucco, decisi per un po’ di semplice matita nera e mentre me la misi sentii la porta di casa aprirsi. Mi diressi verso l'entrata e vidi mia madre svestirsi e appoggiare la borsa in entrata.
<< Ciao mami >> la salutai sorridendole.
<< Ma come siamo carine. Dove vai di bello? >>
<< Io, Giulia e Lucia andiamo al tira tardi da Ricky stasera, quindi non aspettarmi alzata. Cosa ne dici? Come sto? >> feci una giravolta su me stessa, mi piaceva avere l'approvazione di mia madre, aveva un gusto e un modo di vestire impeccabili.
<< Stai una favola. Siamo sicuri che non vai ad un appuntamento invece? Che ne so... con Eric magari >> La guardai sbigottita.
<< Mamma no!!! > risposi quasi urlando.
<< Beh non si sa mai >> Disse sorridendomi mentre io scuotevo la testa vedendo intanto il messaggio che mi era appena arrivato da Kellan.

"Ehi piccola sono giù in macchina che ti aspetto, ho sentito Rob e Tay e mi hanno detto che stano già andando in là"

"Arrivo"

Gli risposi in fretta mentre mi avvicinai a mia madre per salutarla e uscire di casa mentre la sentii dire << Salutami Eric >> Era proprio incorreggibile. Stavano già per ricominciare a frullarmi in mente i pensieri e i dubbi riguardo la mia situazione quando con decisione decisi di non pensarci. Dovevo mantenere quello che avevo detto prima. Carpe diem, cogli e vivi questo maledetto attimo Chiara. Scesi nella via e individuai subito la macchina di Kellan.
<< Eccomi possiamo andare >> Dissi sorridendo vedendo che stava benissimo. Era proprio uno dei ragazzi più belli che avessi mai visto, jeans neri e aderenti, magliettina a maniche corte verde smeraldo che metteva in risalto i suoi occhi chiari e giacchetta in pelle, o mio dio se fossi un vampiro brucerei sul posto come se fossi stata colpita in piena faccia da un raggio solare.
<< Ciao Chiara sei bellissima >> borbottò distratto e potei notare che anche lui come me mi stava guardando dalla testa ai piedi.
<< Grazie, anche tu non sei niente male >> dissi colpendolo leggermente sulla spalla. Partimmo in direzione tira tardi e nel frattempo in macchina parlammo del più e del meno.
<< Sai che oggi mi sono proprio divertita >> Sorrisi ripensando poi al piccolo incidente che aveva avuto in piscina e distolsi lo sguardo arrossendo.
<< Ehi a cosa stavi pensando? >> Mi chiese guardandomi curioso.
<< A niente di che perché? >> Cavoli perché non riesco mai a camuffare quello a cui sto pensando.
<< Eri tutta contenta e poi sei arrossita improvvisamente e ti sei voltata. Di la verità... a quali pensieri perversi stavi pensando? >> Mi guardò malizioso e io non potei credere alle mie orecchie.
<< Ma quali pensieri perversi, non stavo pensando a niente io >> Cercai di mentirgli ma non ci riuscii più di tanto perché continuava a fissarmi malizioso portandomi a sbuffare ammettendogli quello a cui pensavo.
<< Stavo pensando al tuo piccolo incidente di oggi in piscina..>> Dissi girandomi a guardarlo con sguardo di sfida e ora toccò a lui bofonchiare qualcosa imbarazzato, ma il suo turbamento durò poco più di un attimo perché poi rialzò lo sguardo riassumendo di nuovo il suo sguardo malizioso.
<< beh.. io non lo chiamerei piccolo >> Appena disse queste parole senti immediatamente le guance scaldarsi e lui scoppiò a ridere per la mia espressione imbarazzata.
<< Dai siamo arrivati, scendi che magari torni a una temperatura normale >> mi prese in giro sorridente scendendo dalla macchina mentre io cercai di darmi un contegno e calmarmi che con la sua battuta ero certa di aver quasi raggiunto i mille gradi. Scesi dalla macchina anche io, non prima di aver fatto due respiri profondi ed aver ripreso un colorito normale.
<< Comunque >> lo sfidai con lo sguardo, non volevo assolutamente dargliela vinta, non ero di certo una di quelle ragazzine timide e impaurite. A me piaceva giocare.
<< Dovresti ritenerti solo fortunato a stare vicino a me >> Lui sorrise stando al gioco mentre ci dirigevamo all'entrata del bar.
<< E sentiamo, come mai dovrei essere fortunato? >> Mi si piazzo di fronte davanti all'entrata con le mani sui miei fianchi, cercando di farmi perdere il filo del pensiero con delle carezze leggere al fianco.
<< Se ti trovassi in mezzo a una tempesta di neve, sarei l'unica in grado di salvarti con le temperature che raggiungo >> Gli dissi spostandogli la mano dal mio fianco. La mia risposta era stata debole, ma le sue carezze mi facevano completamente smettere di pensare. Rise prendendomi per mano.
<< Andiamo alto fuoco che gli altri ci aspettano e non voglio vederti bruciare davanti a me >> Disse mentre io gli sorrisi seguendolo scoprendo che anche lui come me era un fan di Game of Throne.
<< Va bene Kal >> risposi superandolo e vedendo che aveva capito il riferimento. Entrammo nel locale e per prima cosa andai a salutare Riccardo che era già al bancone sommerso da mille ordinazioni. Era pallido e sudato, come se ieri notte non avesse dormito neanche un minuto. Mi ricordai improvvisamente che stamattina era uscito tutto di corsa da casa dopo una chiamata allarmante.
<< Ehi fratellone tutto bene? >> Gli chiesi sorridendo e cercando di carpire informazioni dal suo volto, come me era un libro aperto in fatto di emozioni.
<< Si tutto bene anche se sono sommerso di lavoro Mi dai una mano per dieci minuti ti prego >> Feci cenno di sì a mio fratello, mimando a Kellan il gesto che dopo lo avrei raggiunto e indicando mio fratello. Andai dietro al bancone e mi misi in fretta un grembiulino.
<< Cosa ti serve? >> Gli chiesi prendendo un piccolo taccuino vicino alla cassa.
<< Sono rimasto indietrissimo con le ordinazioni dei drink, allora ho 3 menabrea medie e 2 piccole, poi 3 mohito e 2 tequila, 7 stivali di bionde, 3 sbagliati e 5 americani. Se li fai io preparo i tira club e poi porto tutto fuori così torno subito al pari >> Disse con le mani giunte stile preghiera.
<< Va bene ma dovrai correre col cibo sai che sono veloce come barista. Ma scusa Martina la tua cameriera non c'è oggi? >> Gli chiesi e lo vidi irrigidirsi e fare di no con la testa.
<< Io ti aiuto ma prima o poi mi devi raccontare cosa sta succedendo, sei come me, lo vedo lontano un miglio che c'è qualcosa che non va >> lo minacciai con l'indice alzato come per dire che se non me lo avesse promesso non lo avrei aiutato con le ordinazioni. Mi guardò un attimo titubante ma poi cedette.
<< Va bene, ma non oggi che sarà una serata lunga ed è ormai 36 ore che non dormo>> Andò in cucina sconsolato e io iniziai a preparare i drink. Eravamo un duo perfetto, appena finivo un'ordinazione Riccardo usciva con i tira club e andava a servire tutto al tavolo, dopo 20 minuti le ordinazioni erano tutte finite e mio fratello mi chiese solo altri 5 minuti per andare a fumarsi una sigaretta prima di ricominciare da solo. Ero lì che preparavo un altro stivale di birra quando sentii un ticchettio sulla spalla. Mi volta e vidi Kellan che mi sorrideva.
<< Sai sono seduto al tavolo da quasi mezz'ora ad aspettare una bella ragazza ma lei ancora non si è fatta viva. Poi mi sono voltato e ti ho vista qui intenta a lavorare e ho pensato che potrei sostituirti con lei >> Disse sorridendo malizioso e sporgendosi verso di me sul bancone.
<< E chi ti dice che io voglia stare con te, sai non tutti reggono, sono come un negroni... un drink molto forte. Sicuro di reggere? >> Gli dissi stando al gioco e poggiando le mani sul bancone davanti a lui.
<< Mi piacciono i drink forti anzi quasi quasi ne prendo uno, cosa mi consigli? >> Disse e non potei fare a meno di notare che il suo sguardo cadde sul mio decolté.
<< Mah non so, mi sembri più tipo da fragolito >> Sorrisi rimettendomi dritta così da impedirgli la visuale.
<< Mi offendi ragazza. Facciamo così... prenderò 3 birre per le persone che sono al tavolo con me mentre il mio drink fallo tu... Con me ti do tutta la libertà di cui hai bisogno, fammi vedere quanta fantasia hai? >> Disse sorridendo e io perversa come sono trovai mille doppi sensi a quella frase e le mie guance iniziarono già a scaldarsi, quindi gli diedi le spalle iniziando a spinare le birre, poi decisi di preparargli il mio drink preferito, un sbagliato. Mentre preparai i drink sentii per tutto il tempo due occhi puntati sulla mia schiena. Mi voltai porgendogli i drink.
<< Ecco a te, questo è il tuo anche se sono ancora convinta che non sia il tuo drink ideale.>> Dissi sorridendogli riaccendendo quel gioco di battutine che avevamo iniziato da quando ci eravamo visti prima. Lui prese il suo bicchiere e ne bevve un sorso lungo come se fosse acqua.
<< Davvero buono, quanto ti devo?>>
<< Bah non saprei >> Dissi facendo finta di fare due conti con le dita della mano. Lui intanto mi fece segno con un dito di avvicinarmi a lui, così mi sporsi sul bancone.
<< Che ne dici? accetti pagamenti in natura? >> Mi sussurrò all'orecchio e io mi allontanai in fretta sapendo benissimo che la mia faccia era tutta viola. Lui rise e mi lascio al bancone dirigendosi al tavolo dai nostri amici. Quella serata doveva ancora cominciare e io stavo già morendo.
Presi un altro paio di ordinazioni e nel frattempo cercai di darmi un contegno e tornare al mio colorito naturale. Mio fratello arrivò e sorrise osservandomi attentamente mentre finivo di pulire dei bicchieri.
<< Che è successo? Hai una faccia >> Disse ridendo e feci finta di niente ma lui non demorse.
<< Ma... dimmi una cosa, tra te e il vicino? >> Disse poggiandosi sul bancone delle spine della birra e guardandomi, io mi irrigidì immediatamente.
<< Ricky cosa stai insinuando? >> Dissi voltandomi e cercando di mantenere lo sguardo più neutrale possibile.
<< Io non sarò bravo a camuffare le mie emozioni, ma ti ricordo che nelle tue vene scorre il mio stesso sangue. Dai sputa il rospo >> Disse sorridendo e io cedetti come sempre, tra noi c'erano poche cose che non ci dicevamo.
<< Sto iniziando a frequentare Kellan >> Dissi in un sussurro concentrandomi improvvisamente sul bicchiere che avevo in mano mi sentì toccare una spalla e quando alzai lo sguardo vidi mio fratello sorridermi.
<< Non ti preoccupare so come la pensa la mamma, ma non glielo dirò. E poi lui mi piace >> Gli sorrisi e lo abbracciai di slancio.
<< Calma calma non c'è bisogno di tutto questo affetto >> Ci staccammo e gli sorrisi poggiandomi insieme a lui al bancone e guardando verso il tavolo dove c'erano Kellan e gli altri.
<< Ti tratta bene? >> mi chiese guardando nella sua direzione.
<< Si, finora sì. Anche se mi imbarazzo facilmente >>
<< Ecco spiegata la tua faccia rossa >> Rise e io gli tirai un pugnetto sulla spalla.
<< Lucia e Giulia si vede che sono cotte. Ma stanno bene insieme a quei ragazzi >> Disse guardandole con uno sguardo che sembrava quello protettivo che solo un fratello può avere.
<< Si lo penso anche io >> Dissi guardandole e vedendo che Kellan ci fissava di soppiatto agitandosi sul posto.
<< Il tuo ragazzo sembra nervoso >> Disse Ricky sorridendo
<< È colpa tua che lo fissi cretino e poi non è il mio ragazzo >> Ridemmo insieme osservando Kellan che si agitava sempre di più sulla sedia.

POV KELLAN

<< Ciao ragazzi, ragazze >> dissi andandomi a sedere al nostro tavolo dopo aver lasciato Chiara con suo fratello.
<< Ciao Kellan, beh Chiara dov’è? >> Chiese Giulia guardandosi attorno.
<< È andata a parlare con suo fratello>> Dissi indicandola e vedendo che stava andando dietro al bancone a mettersi un grembiule dopo aver fatto due parole con Riccardo.
<< Ricky sarà pieno di ordinazioni se ha chiesto a Chiara di aiutarlo, poveretto >> Disse Lucia guardando nella sua direzione. Osservai Chiara un attimo ed era bellissima, come avevo fatto a trovare una così! Era lì che faceva drink concentratissima ed era una bomba sexy, non saprei come altro definirla.
<< Beh come è andata Kellan a Mezzane? >> mi chiese Giulia e io osservai un attimo Taylor che sembrava ancora un po’ cinereo in volto.
<< Molto bene, ho conosciuto dei suoi amici e l'ho vista giocare. Di certo mi è andata meglio rispetto a Taylor. Ho visto la foto e a vederlo adesso sembra che ancora non si sia ripreso >> Dissi ridendo mentre Taylor mi mostrava il medio.
<< Hai conosciuto Albi quindi? >> Chiese invece Giulia non prima di aver dato un bacino sulla guancia Taylor e avergli detto qualcosa all'orecchio che lo fece sorridere. Erano veramente carini insieme.
<< Si ho conosciuto Albi e devo dire che è un tipo strano... ma simpatico a suo modo >> Sorrisi ripensando alla sua presentazione e a tutte le avance che mi aveva fatto nel corso della giornata.
<< Non dirmelo si è presentato come fa sempre con gli uomini delle sue amiche? >> Chiese Lucia scuotendo la testa e io risi mentre Rob e Taylor ci guardavano sorpresi.
<< Scusa ma come dovrebbe presentarsi? >> Chiese infatti Rob a Lucia.
<< Bah... si è presentato dicendomi che è il migliore amico di Chiara e quando ha visto la mia faccia preoccupata... sapete per Eric>> Tutti fecero cenno di sì con la testa. Bello sapere di essere il centro delle loro conversazioni... fantastico davvero.
<< Beh... mi ha guardato e mi ha detto di non preoccuparmi perché a lui piace il cazzo >> Dissi scoppiando a ridere mentre Lucia si metteva le mani tra i capelli.
<< E' sempre il solito >> Disse sconsolata.
<< Poi ci ha provato con me tutto il giorno, ma sempre scherzando>> Dissi e ridemmo tutti.
<< Beh direi che ci conviene ordinare finché c'è chiara al bar >> Disse Giulia e mi offri di prendere le ordinazioni e portargliele.
<< Allora 3 birre per voi? >> mi fecero ceno di sì con la testa e andai verso il bancone dove Chiara era concentrata a lavorare. Quando mi avvicinai non si accorse neanche della mia presenza così le ticchettai con un dito sulla spalla. Quando si voltò le sorrisi perché era bellissima con la sua gonna rossa, il grembiulino da barista e una semplice canottiera infilata nella gonna che metteva in mostra tutto quel ben di dio.
<< Sai sono seduto al tavolo da quasi mezz'ora ad aspettare una bella ragazza ma lei ancora non si è fatta viva. Poi mi sono voltato e ti ho vista qui intenta a lavorare e ho pensato che potrei sostituirti con lei >> Dissi sorridendo malizioso e sporgendosi verso di lei sul bancone. Prima per un attimo ho visto il suo lato giocoso e malizioso fuori dal locale e quel lato del suo carattere mi piaceva un sacco, infatti mi rispose stando al gioco.
<< E chi ti dice che io voglia stare con te, sai non tutti reggono, sono come un negroni... un drink molto forte. Sicuro di reggere? >> Mi disse stando al gioco e poggiando le mani sul bancone davanti a me. Oddio si era sporta e aveva aperto ai miei occhi la possibilità di intravvederle il seno. Calma Kellan, devi stare calmo... non lo ha fatto apposta, non farti beccare mentre le guardi le tette cretino. Rialza lo sguardo su di lei se no se ne accorge.
<< Mi piacciono i drink forti anzi quasi quasi ne prendo uno, cosa mi consigli? >> Dissi tornando a guardarla negli occhi. Oddio ero un caso clinico ormai, speriamo che non se ne accorga.
<< Mah non so, mi sembri più tipo da fragolito >> Sorrise rimettendosi dritta così da impedirmi la visuale di prima e la mia mente la ringraziò perché così riuscivo a ragionare. Un fragolito. sì, certo... io oddio tutti i drink smielensi.
<< Mi offendi ragazza se dici così. Facciamo così... prenderò 3 birre per le persone che sono al tavolo con me mentre il mio drink fallo tu... Con me ti do tutta la libertà di cui hai bisogno, fammi vedere quanta fantasia hai? >>Dissi sorridendo con il chiaro intento di fargli capire la mia allusione. Quando giocava così con me e facevamo questo botta e risposta mi piaceva da matti. Per tutto il tempo la osservai mentre preparava i drink poi si voltò e me li porse.
<< Ecco a te, questo è il tuo anche se sono ancora convinta che non sia il tuo drink ideale.>> Disse sorridendo mentre io presi il bicchiere e osservando il colore pensai fosse un negroni. Bevvi un lungo sorso e mi accorsi immediatamente che fosse uno sbagliato, perché rispetto al negroni aveva lo spumante.
<< Davvero buono, quanto ti devo?>>
<< Bah non saprei >> Disse facendo finta di fare due conti con le dita della mano. Io la guardai malizioso e le feci segno di avvicinarsi, volevo vederla diventare rossa per l'imbarazzo quindi decisi di farle una battutina un po’ più spinta. Lei si sporse verso di me e io mi avvicinai al suo orecchio, inspirando prima il profumo della sua pelle. Sapeva di limone, la cosa più buona che avessi mai sentito.
<< Che ne dici? accetti pagamenti in natura? >> Le sussurrai all'orecchio e lei si allontanò in fretta diventando completamente rossa. Le sorrisi e la lasciai per tornare dagli altri con i drink, ridendo ancora per la sua espressione.
<< Ecco qui ragazzi Chiara penso che torni tra poco perché ha già servito tutti. Penso stia aspettando suo fratello.>> Dissi porgendo i drink agli altri.
<< Immaginavamo, quando c'è lei al bancone i drink arrivano subito di solito>> Disse Giulia e io mi voltai a osservare Chiara vedendo che adesso era arrivato anche Riccardo.
<< Ha lavorato spesso qui al bar? >> Chiesi alle ragazze tornando a guardarle.
<< no solo ogni tanto quando Riccardo ha bisogno, d'estate di solito lavora in dei bar in centro città per pagarsi gli studi >> Disse Giulia e io ricordai la conversazione che avevamo fatto questa mattina. Studiare e lavorare l'estate per poter studiare di inverno. Deve essere stato veramente difficile per lei.
<< Ha lavorato in più di un bar? >> Chiesi curioso a Giulia mentre sentì che Rob, Taylor e Lucia si raccontavano le rispettive giornate.
<< Si di solito durante la settimana è sempre qui al bar di Riccardo, così lui può dare il giorno di riposo alle altre cameriere, poi di solito il venerdì sera lavora al Blanka in centro che è uno dei disco-bar più in voga qui a Verona. Il sabato invece lavoro a un bar allo stadio visto che alla mattina c’è il mercato e alla sera la partita di calcio, mentre la domenica... Lucia dove lavora di solito Chiara la domenica? >> Lucia si voltò pensandoci su.
<< Lavora al bar in piazza bra, non mi ricordo come si chiama>> Disse e tornò a parlare con gli altri.
<< Però... gira in molti bar >> Dissi sorpreso pensando che non dovesse essere per niente facile. Praticamente non aveva vita privata.
<< Si è molto richiesta. È una delle bariste migliori di Verona, fa ottimi drink ed è veloce. Adesso ha smesso però con quella vita. Dice di aver racimolato abbastanza soldi per finire l'ultimo anno di università. Però si ... dovevi vederla, alla fine dell'estate era ridotta uno straccio. Penso abbia perso 30 chili in due anni. >> Disse e vidi Giulia con un'espressione triste.
<< Che c’è? >> Le chiesi e lei scosse la testa tornando sorridente.
<< Sono contenta sia finito quel periodo della sua vita, non aveva praticamente vita privata e ogni sera era distrutta. Tra la faticata del lavoro e gli ubriachi che la molestavano continuamente, a settembre sembrava sempre un fantasma.>> Disse e tutti e due ci voltammo a guardarla sorridenti. Era davvero una donna con le palle cavoli, pensai subito che volevo abbracciarla e proteggerla, quella vita non avrebbe più dovuto farla. Ma cosa stavo pensando??? Rimasi sconvolto dai miei stessi pensieri, in fondo io non sono neanche il suo ragazzo. La osservai ridere con Riccardo e poi tutti e due guardarono nella nostra direzione parlando e sorridendo osservandomi, io mi voltai subito e ogni tanto cercai di osservarli. Continuavano a guardarmi e sorridere parlando tra loro mentre io mi agitavo sul posto. E se Riccardo avesse capito tutto? E se la pensasse come sua madre?
Ma cosa avevano da fissare continuamente?

POV CHIARA

Aiutai mio fratello ancora per qualche minuto e poi lo salutai andando al tavolo degli altri.
<< Ciao ragazzi >> dissi e mi accomodai vicino a Kellan che mi aveva fatto posto.
<< Ciao Chiara, te la cavi bene come barista >> Disse Robert.
<< Si e mio fratello ne approfitta sempre quando può, scusate il ritardo. Beh che dite vi va una partita a Tokyo >> Dissi tirando fuori bicchierini e dati che avevo preso al bar .
<< Certo, se c'è da bere non mi tiro indietro >> Disse Taylor ridendo e io non potei non rispondergli, mi aveva servito la battuta su un piatto d'argento.
<< Di certo non può andare peggio che con Giulia a Gardaland da quel che mi dicono >> Risi con tutti mentre Taylor si girò verso Giulia sorpreso.
<< Ma l'hai fatta vedere a tutti questa foto >> Disse facendo finta di avere una faccia triste.
<< in realtà io l'ho inviata solo a Chiara e Lucia. Gli altri o sono dei curiosoni oppure sono loro due che non sanno tenersi le cose per loro... comunque eri buffissimo >> Disse scoppiando a ridere insieme a noi tutti.
<< Cosa prendiamo da bere? >> chiese Lucia, ma io gli risposi che avevo già ordinato tutto a Riccardo, infatti come se fosse stato invocato si presentò con 12 bicchieri e due bottiglie. appoggiò tutto sul tavolo e poi appoggiando la mano sulla spalla di Kellan stringendola un po’ sorrise guardando tutti.
<< Divertitevi ragazzi, queste le offro io visto la mezz'ora che vi ho rubato mia sorella >> Disse stringendo sempre la spalla di Kellan che vidi fare una smorfia come se fosse di dolore. Detto questo si allontanò e lo guardai al bar mentre mi mimava con le labbra "lo faccio per te". Che cretino, chissà a cosa avrà pensato Kellan.
<< Tuo fratello per caso mi odia? >> Mi chiese infatti massaggiandosi la spalla e guardandomi preoccupato.
<< no non ti preoccupare >> Gli dissi soltanto facendogli una carezza sulla guancia che ipnotizzo tutti e due.
<< Chiara ma cosa hai ordinato? >> Chiese Robert cercando di capire dal profumo e dal colore che drink fossero.
<< Allora sono mie invenzioni che mio fratello usa in questo bar. Immagino che a Taylor piacciano drink dolci >> Dissi porgendo due bicchieri a Taylor mentre lui faceva cenno di sì con la testa. Il primo era completamente blu elettrico e gli dissi che doveva bere questo per primo mentre il secondo era bianco e andava bevuto come secondo perché era più forte e così non abbassava di grado.
<< oh mio dio sono buonissimi, non so cosa ci sia dentro ma mi piacciono un sacco >> Disse assaggiando i due drink.
<< Mentre per te immagino gusti particolare, il primo quello rosso-arancio tende al piccante mentre il secondo all'esotico >> Dissi mentre Robert assaggiava i drink e vidi dal suo sguardo che gli piacevano.
<< Per voi ragazze il solito>> Dissi e porsi i due mohito e i due caipirosca a Giulia e Lucia.
<< E per me sexy barista? >> Mi chiese all'orecchio Kellan e io sorrisi sentendo già le guance colorarsi un poco.
<< Per te uguali ai miei, forti e amari > dissi e gli porsi il bicchiere di sbagliato e quello di bourbon mentre io avevo optato per uno scotch.
<< Beviamo le stesse cose, sei sicura di riuscire a stare al passo? >> Mi chiese con tono di sfida e io tirai i dati guardandolo negli occhi e dicendo
<< coppia di 2 >> Non avevo mai distolto lo sguardo quindi pensava non potessi sapere i numeri che avevo sotto il bicchiere.
<< Dubito >> Disse e io alzai il bicchiere guardandolo sempre fisso negli occhi. Le urla degli altri al tavolo lo costrinsero a voltarsi e a vedere che veramente avevo fatto doppio due.
<< Bevi grazie >> Dissi sorridendo. Continuammo a giocare a Tokyo per un po’ e come sempre i drink finirono subito come anche le bottiglie. Rob e Taylor si erano fermati dopo il secondo drink, così Rob avrebbe potuto guidare la macchina di Kellan. Taylor invece, con la scusa che era ancora provato dalla giornata a Gardaland, avrebbe guidato la sua con cui erano arrivati loro quattro al bar. Io e Kellan ci sfidavamo a furia di shottini di tequila sale e limone con le ragazze. Giulia e Lucia erano ormai completamente andanti verso la via della sbronza, mentre io sentivo di essere leggermente brilla. Cercavo di non darlo a vedere visto che Kellan era ancora perfettamente sano, nonostante bevessimo le stesse cose. Avevamo appena finito di giocare e versandomi un altro shottino di tequila dissi che era ora per me di andare a fumare una sigaretta.
<< Avevi smesso Chiara >> Disse Giulia con voce impastata dall'alcool.
<< in realtà una o due alla settimana le fumo ancora >> Dissi mettendomi l'indice sulle labbra a indicare che fosse un segreto. Andai al bancone del bar e dal nascondiglio di mio fratello presi una sigaretta per poi uscire con lo shot nell'altra mano. Andai vicino a una delle colonne del portico osservando il paesaggio e mi accesi la sigaretta sorridendo. Capitava poche volte che fumassi ma quando capitava me la godevo completamente.
<< Che dici... fai fare un tiro anche a me? >> Non avevo dubbi che Kellan mi seguisse.
<< beh dipende, che cosa mi dai in cambio? >> chiesi e solo perché ero brilla le guance non mi si arrossirono. Lui si avvicinò scendendo lo scalino che si trovava di fronte a me sorridendo malizioso.
<< Se ti dicessi tutto quello che vuoi? >> Disse con sguardo di sfida. Improvvisamente mi balenò un'idea in testa e ringraziai l'alcool che avevo assunto per avermi fatto trovare il coraggio.
<< Facciamo così... prendi il piattino e ora metti la mano così >> Dissi mostrandogli con una mano una L. Lui lo fece guardandomi incuriosito.
<< Stai fermo mi raccomando >> Gli dissi con tono autoritario, lui ancora non capiva. Poggiai la sigaretta, presi un po’ di sale dal piattino che teneva Kellan e lo misi nel suo incavo tra pollice e indice, presi poi lo shot. Lo guardai un attimo con aria di sfida.
<< Mi raccomando devi stare fermo. >> Gli dissi e bevvi tutto lo shot di tequila e poi avvicinandomi alla sua mano leccai il sale dal pollice all'indice succhiando l'ultimo dito guardandolo sempre negli occhi. Lui si irrigidì immediatamente e dopo esserci fissati, lentamente presi la fetta di limone dal piattino e la mangiai mentre con l'altra mano gli offri la sigaretta. Ci mise un po’ a riprendersi ma poi la afferrò e si avvicinò al mio orecchio.
<< Abbi pietà di me ti prego >> Disse depositando poi un bacio nell'incavo del mio collo. Ci guardammo negli occhi per un tempo infinito ma poi sentii qualcuno chiamarmi alle mie spalle e io e Kellan ci allontanammo in fretta.
<< Ed ecco trovati i due piccioncini. Ho un secondo di pausa restituiscimi l'accendino ladra >> Disse Riccardo in italiano venendoci in contro.
<< Ricky ti prego non fare come al solito>> Dissi scuotendo la testa mentre lui tornava a parlare in inglese così che Kellan potesse capirci.
<< L'accendino please >> Kellan gli porse l'accendino sorridendo nervoso.
<< C'è proprio il pienone stasera>> Disse e notai subito come aveva cambiato atteggiamento, era intimorito da mio fratello.
<< Ormai è sempre così ma per fortuna ho una barista in famiglia>> Disse Riccardo e io sbuffai esasperata finendo la mia sigaretta.
<< Si, mi tocca lavorare anche quando sono fuori con amici >>
<< E dai Chiara, lo sai che ti voglio bene cosa farei senza la mia sorellina sexy >> Disse tirandomi una pacca sul sedere, io lo guardai esasperata.
<< Di la verità... mi vuoi dietro al bancone per attirare clienti >> Dissi scocciata
<< Non solo per quello, sai benissimo che penso tu sia la migliore in questo lavoro >> Disse Riccardo e mi mise un braccio sulle spalle.
<< Beh la qui presente non ha più voglia di fumare per colpa di un fratello rompiscatole >> Dissi porgendo la sigaretta a Kellan e tornando dentro. Che palle era venuto a interrompere un momento perfetto. C'era quella tensione nell'aria che lasciava presagire un bacio e Riccardo con la sua elefantezza aveva rotto il momento. Va beh forse è meglio così, tra l'alcool e Kellan con le sue sfide questa serata non lasciava presagire nulla di buono. Tornai a sedermi con le mie amiche e vidi dalla finestra Kellan parlare con Riccardo finendosi la sigaretta. Va beh sarebbe tornato prima o poi.
<< Bene ragazzi a cosa giochiamo? >> Chiesi mentre Robert prese double dallo scaffale.
<< Perfetto, avevo proprio voglia di sparare parole a caso >> Dissi sorridendo e iniziando a giocare.

POV KELLAN

<< Beh la qui presente non ha più voglia di fumare per colpa di un fratello rompiscatole >> Disse Chiara porgendomi la sigaretta e tornando dentro. Perfetto e adesso che facevo da solo con Riccardo. Ricominciai a fumare cercando di scacciare dalla mia mente l'immagine di Chiara che si faceva una tequila sale e limone con me. Cavoli c'era suo fratello dovevo darmi un contegno. Andai a sedermi su una panca del portico e Riccardo mi segui sedendosi davanti a me.
<< Beh come va la vostra vacanza a Verona? >> Chiese fissandomi, il suo sguardo non lasciava trasparire nessuna emozione.
<< Bene tutto sommato, non è che possiamo girarcene liberamente in luoghi affollati se no ci assalgono, ma per il resto bene. Dobbiamo ancora vedere il centro città però. Diciamo più che altro che abbiamo pensato a sistemarci e rilassarci >> Dissi cercando di capire a cosa pensasse.
<< E quando ripartirete per tornare in America? >> Chiese sempre sorridente.
<< Non lo so, di certo non prima della fine dell'estate. >> Non avevo nemmeno idea di quando saremmo partiti. L'unica cosa sicura era che a ottobre avremmo ricominciato le riprese. Vidi Riccardo fare cenno di sì con la testa pensando a chissà cosa mentre tutti e due ci alzammo dalla panca e ci dirigemmo all'entrata. Improvvisamente mi sentii afferrare dal bavero della giacca e spinto contro il muro in malo modo. Davanti avevo Riccardo con una faccia serissima alla mia stessa altezza che mi fissava non distogliendo mai lo sguardo.
<< Vedi di mettertelo bene in testa. Lei non è una scopata estiva. Non è lo svago di un attoruncolo in vacanza >> Disse con una calma talmente glaciale che mi si rizzarono i peli su tutte e due le braccia.
<< Riccardo io non... >> Non mi lasciò neanche finire la frase che mi spinse nuovamente contro la porta d'ingresso.
<< Se la illudi o la usi o sento anche solo per un secondo che tu le stai facendo del male poi te la vedi con me chiaro? >> Disse sempre con la sua calma.
<< io veramente... >> Mi interruppe subito.
<< non mi interessa ciò che hai da dire voglio solo sapere se hai capito ciò che ti ho detto >> Feci cenno di si con la testa e lo vidi tornare a sorridere mentre mi sistemava la giacca e la maglietta.
<< Bene perfetto, allora andremo sicuramente d'accordo, torno dentro che il bar sarà sicuramente pieno di ordinazioni. Mi fa piacere aver parlato con te >> Disse tirandomi una leggera pacca sulla spalla, che tanto leggera non era, tornando dentro e lasciandomi lì a risistemare i pensieri dopo quell'episodio. Cavoli!!! Pensavo che Riccardo fosse tranquillo e pacato, ma cavoli se mette paura quando vuole. Presi un respiro profondo per calmarmi e tornai dentro passando davanti allo sguardo, stavolta sorridente, di Riccardo che mi chiese se volevamo qualcosa da bere. Io feci cenno di no con la testa e andai a sedermi al tavolo vicino a Chiara che subito mi si fece vicina.
<< Che faccia che hai. Sembra tu abbia visto un fantasma, va tutto bene? >> Mi chiese all'orecchio e io la fissai un attimo e poi mi voltai verso Riccardo che stava lavorando non facendo minimamente caso a noi.
<< Si tutto bene solo inizia a girarmi la testa, credo che smetterò di bere>> Dissi e le sorrisi rassicurandola.
<< Perfetto perché io non so guidare la tua macchina Kellan >> Fece Robert tirando un sospiro di sollievo.
<< A che giocate ragazzi? >> Chiesi sedendomi composto cercando di non toccare Chiara, vidi che ci rimase male ma con Riccardo nelle vicinanze mi sentivo a disagio. Giocammo un po’ ed io ero assente, tutti se ne accorsero ma io mi sentivo continuamente due occhi che mi fissavano intensamente sulle spalle e non riuscivo a rilassarmi.
<< Ragazzi che ne dite andiamo in là? >> Chiesi osservando l'orologio e vedendo che ormai erano le una di notte e il locale si stava svuotando.
Fecero tutti cenno di sì e io proposi a Taylor e Giulia di venire in macchina con noi visto che Lucia abitava in un altro posto e Robert sicuramente la avrebbe accompagnata a casa dopo essere passati da noi. Ci alzammo dal tavolo andando verso il bancone per salutare Riccardo che sorridente come se non fosse successo nulla sorrideva a tutti. Una volta fuori dal locale ci dirigemmo alle macchine.
<< Sei sicuro che vada tutto bene mi sembri strano >> Mi chiese Chiara poggiandomi una mano sulla spalla e io mi ritrassi in fretta. Ecco sono un cretino. Ma proprio un cretino. Guardai Chiara e dal suo sguardo vidi quanto fosse ferita. Non dicendo nulla salì in macchina sbattendo la portiera. Il viaggio di ritorno non fu affatto piacevole, dietro Taylor e Giulia chiacchieravano tranquillamente tra loro baciandosi ogni tanto mentre io e Chiara eravamo in una sorta di mutismo impenetrabile. Cosa ti aspettavi deficiente di uno scimmione, l'hai ferita e lei non ne sa neanche il motivo. Dio come sono cretino. Mi sporsi con una mano verso di lei per toccare le sue che teneva in grembo ma lei si ritrasse continuando a fissare fuori dal finestrino.
Arrivammo nella via e ancora non ci eravamo scambiati una parola. Dopo aver parcheggiato mi voltai verso i piccioncini nei sedili posteriori.
<< Ragazzi andate su che noi ci fermiamo un attimo a parlare. >> Loro sorridenti ci salutarono dicendo che ci saremmo visti a casa lasciandoci soli.
Chiara continuava a guardare fuori dal finestrino senza degnarmi neanche di uno sguardo.
<< mi dispiace >> Dissi fissandomi le mani.
<< Ti dispiace per cosa? >> Mi chiese con un tono di voce arrabbiato voltandosi finalmente a guardarmi.
<< Mi dispiace sono un cretino >> Alzai lo sguardo sui suoi occhi notando solo ora che la sua guancia era rigata da una lacrima, alzai una mano per asciugarla ma lei la scostò velocemente asciugandosela da sola.
<< Dimmi... ti faccio schifo? >> Chiese e io rimasi stupito davanti a quella domanda. Come poteva pensare una cosa simile.
<< No assolutamente, cosa stai dicendo Chiara >>
<< Non lo so appena ti ho toccato ti sei spostato come se fossi stato punto da un insetto velenoso >> Disse fissandomi arrabbiata. Si sono decisamente un cretino.
<< Io non volevo scusami, solo che ... >> Lei mi interruppe furiosa.
<< Solo che ... cosa? Dimmi qual è la tua motivazione sentiamo? >> Dovevo dirgli di Riccardo oppure dovevo starmene zitto così da non creare casini tra loro. Cazzo sei un uomo Kellan lui ti ha parlato da fratello protettivo sei tu che hai fatto il cretino e hai reagito male. Non sapevo come risponderle e un'altra lacrima scese sulla guancia di Chiara.
<< Ti sei reso conto che non ne vale la pena di la verità. >> La guardai non capendo a cosa si stava riferendo.
<< Di cosa stai parlando Chiara? >> Dissi provando di nuovo ad asciugarle la lacrima ma lei mi schiaffeggio la mano allontanandola.
<< Ti sei reso conto che tutta questa situazione, io te ed Eric è tutto un casino e non ne vale la pena? infondo lo capirei visto che non penso tu ci metta molto a trovare qualcun'altra.>> Disse e iniziai a sentire la rabbia salire dentro di me.
<< Ma cosa stai dicendo. Cos'è pensi che io sia tipo da una ragazza diversa per ogni sera >> Dissi furioso non riuscendo a credere a quel che diceva. Ma era scema. A me piaceva solo lei ma a quanto pare la sua fiducia nei miei confronti era inesistente.
<< Non è così che hai sempre fatto? Sei passato da una ragazza all'altra continuamente finora>> Disse furiosa. Non potevo crederci, se questa era la considerazione che aveva di me non sapevo proprio con chi avessi parlato nell'ultima settimana.
<< Si è vero finora l'ho fatto e quindi pensi che lo stia facendo anche adesso?? >> Dissi furioso.
<< Non lo so, onestamente ti conosco da poco tempo, magari ti sei già annoiato di me e vuoi passare alla prossima. Non è così che fate voi star internazionali? >> Non potevo veramente credere alle mie orecchie.
<< Scusami ma tu ti giostri continuamente tra me ed Eric e sarei io quello che salta da una ragazza all’altra? Solo due giorni fa ti ho visto baciarlo e poi fai tutta la provocante con me stasera, meno male che ero io il puttaniere che saltava da un letto all'altro. Cresci per piacere e guardati un attimo allo specchio >> Dissi rendendomi immediatamente conte della grande stronzata ce avevo fatto. La vidi infatti irrigidirsi immediatamente sul posto e scendere dalla macchina con uno sguardo completamente assente. Scesi anche io dalla macchina e la insegui per il vialetto di casa.
<< Scusami Chiara io volevo...>> Si voltò con lo stesso sguardo glaciale che aveva avuto poco prima Riccardo e mi interruppe.
<< Hai ragione sono io quella che si rigira due ragazzi come vuole ma non ti preoccupare, se è questo quello che pensi di me non vedo il motivo per cui tu stia con me >> Disse voltandosi ed entrando nel condominio. Prese l'ascensore e io mi ci infilai dentro per un pelo inseguendola.
<< Non volevo dire quelle cose, ero solo arrabbiato >> Dissi ma lei non mi guardava e continuava a fissarsi i piedi. Le presi allora il mento tra le mani e la costrinsi a guardarmi ma inizio a tirarmi schiaffi sul petto e io le immobilizzai le mani contro la parete fredda dell'ascensore.
<< Lasciami Kellan non mi toccare >> Disse furiosa e io con una mano le bloccai le braccia sopra alla testa e con l'altra le presi il mento voltandole la testa e costringendola a guardarmi
<< Davvero non volevo dire quelle cose.>>
<< non mi interessa ciò che hai da dire, avevano ragione Giulia e Lucia. Non sei tipo da relazione seria, perdo solo tempo con te>> Disse guardandomi furiosa. Fantastico se era quello che pensava di me non mi interessava più niente, avevo preso un abbaglio su di lei. Era come tutte le altre ragazzine stupide della sua età. E io che pensavo pure di essermi innamorato. Sono proprio un cretino, un cretino ferito.
<< perfetto se pensi di perdere solo tempo con me vai... corri dal tuo amato Eric e scopatelo una volte per tutte invece di fingere che te ne freghi qualcosa di me >> Dissi e le mollai le mani uscendo dall'ascensore e infilando le chiavi nella porta di casa mentre lei fece lo stesso con le sue.
<< Sei un deficiente>> disse e io mi girai andando davanti a lei perdendo completamente le staffe.
<< Io sono deficiente? Tu mi piaci da quando ti ho vista ballare fuori da quell'ascensore ma a quanto pare mi hai solo usato per chiarirti le idee sul tuo amico. Sei come tutte quelle fan sfegatate, hai solo e sempre voluto una storia da raccontare alle tue amiche >> Dissi mentre lei scoppiò a piangere. Cosa stavo facendo??? Avevo completamente perso le staffe e per cosa?? Solo perché mi sentivo a disagio con suo fratello. Che enorme stronzata che avevo fatto. La osservai un attimo e mi sentii un emerito coglione. L'avevo ferita in maniera crudele e lei ora era lì che piangeva a dirotto.
<< Chiara io ... >> Si asciugò in fretta le lacrime e voltandosi aprendo la porta di casa, mi interruppe urlandomi un vaffanculo e sbattendomi la porta in faccia. Cosa avevo combinato??? Rimasi a fissare la porta di casa sua allibito... Perché la conversazione aveva preso quella piega ... cosa avevo fatto?? Aprii la porta di casa mia e una volta richiusa mi ci appoggiai accasciandomi a terra. Cosa avevo combinato!!!

 

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Capitolo 15
*** confessioni ***


2


POV GIULIA

<< chissà di cosa dovranno parlare >> Dissi rivolta a Taylor che alzo le spalle non sapendo nemmeno lui il motivo.
<< Magari era una scusa per stare da soli >> Taylor mi sorrise malizioso mettendomi un braccio sulle spalle e percorrendo il vialetto di casa.
<< Sei il solito malizioso >> Gli dissi sorridendogli e aprendo le porte del condominio per poi entrare in ascensore.
<< Beh almeno ho la scusa per stare da solo con te >> Disse e si avvicinò prendendomi il viso tra le mani e spingendomi contro la parete dell'ascensore. Mi baciò e persi completamente il senso del tempo, toccai il suo fianco e risalii a toccare il suo addominale scolpito sotto la maglietta. Salì con le dita fermandomi al suo petto sfiorandolo con un dito e lo sentii gemere. Allora un punto debole ce lo aveva anche lui. Le porte si aprirono e noi ci staccammo leggermente continuando a guardarci negli occhi.
<< Andiamo dai che se no non mi controllo più >> Disse Taylor prendendomi per mano e portandomi nel pianerottolo. Feci per salutarlo ma lui non lasciò la mia mano.
<< Dove credi di andare? la serata non è ancora finita >> Disse ed aprì la porta di casa lasciandomi un bacio casto sulle labbra. Entrai in casa sua e un cagnolino ci raggiunse saltellando per farci le feste.
<< Ciao patty >> Dissi accarezzando la cagnolina che ci stava facendo le feste mentre sentii Taylor sospirare.
<< Salvata da Rob, questa casa è troppo piccola per noi >> Disse sconsolato mentre io gli accarezzai una guancia dirigendomi alla porta della sala.
<< Ragazzi stiamo entrando siete vestiti vero ? >> Dissi prima di entrare, non volevo vedere scene da filmini hot. Entrata in sala vidi Robert e Lucia con una carta in fronte e altri drink sul tavolo.
<< Cosa state facendo ? >> Chiesi ridendo della scena buffa e andando a sedermi anche io al tavolo con loro e versandomi da bere mentre Taylor fece lo stesso.
<< Dobbiamo indovinare la carta che abbiamo in fronte senza guardarla. Se si sbaglia bisogna bere. >> Disse Lucia ridendo ormai completamente andata.
<< Sempre giochini alcolici. Ci sto >> Dissi ridendo e prendendo una carta a caso e mettendomela sulla fronte mentre anche Taylor ne prese una . Ridemmo come dei cretini per quello stupido gioco. Eravamo ancora alla prima carta e nessuno aveva indovinato quando Lucia sembrò folgorata da un'illuminazione.
<< Ho il 2 di picche >> Disse alzandosi in piedi e noi urlammo di si tutti contenti mentre lei guardava Robert mettendo su un finto broncio.
<< Tu hai dato a me un 2 di picche >> Disse con una vocina triste facendo finta di piangere mentre Robert le si avvicinò abbracciandola.
<< Non potrei mai >> Io e Taylor scoppiammo a ridere per quella scenetta buffa.
<< Ma Kellan e Chiara dove sono ? >> Mi chiese Robert e in quell'esatto momento sentimmo un vaffanculo urlato da Chiara e poco dopo la porta d'ingresso aprirsi. Andammo tutti a guardare cosa fosse successo e non potei credere ai miei occhi. Vidi Kellan seduto per terra appoggiato alla porta con le mani tra i capelli che fissava un punto indefinito davanti a lui mentre continuava a ripetere “che cosa ho fatto”. Mi preoccupai immediatamente scambiando poi uno sguardo con Lucia mi accorsi che anche lei era preoccupata. Robert e Taylor si avvicinarono a Kellan scuotendolo leggermente per le spalle.
<< Che succede Kel ? >> Dissero e lui li guardò un attimo confuso rendendosi conto in un secondo momento di chi avesse davanti.
<< Io e Chiara abbiamo litigato >> disse alzandosi e andando in sala. Prese poi un bicchiere e lo riempì di scotch.
Taylor si avvicinò a me e Lucia.
<< Ragazze è meglio che andate da Chiara noi cerchiamo di capire che è successo.>> Disse e tutte e due annuimmo salutandoli mentre con la coda dell'occhio vidi Kellan bere tutto il bicchiere in un colpo solo e riempirselo di nuovo buttandosi poi sul divano. Diedi un bacio veloce a Taylor dicendogli che poi gli avrei scritto e con Lucia uscii di casa. Provammo a bussare alla porta di Chiara ma non ci rispose nessuno. Non potevamo suonare magari dentro c'erano i suoi, così le mandammo un messaggio.

"Siamo qua fuori aprici"

Aspettammo un po ma non ci rispose. Così gliene mandammo un altro provando poi a chiamarla ma ogni volta ci metteva giù.

"Se non rispondi facciamo così tanto casino da svegliare tutto il condominio Chiara "

A quel messaggio lei rispose.

"Ho litigato con Kellan ne parliamo domani"

Io e Lucia non potevamo fare niente, da what's app potevamo vedere che si era scollegata e non stava più guardando il telefono, così feci cenno a Lucia di venire con me. Era troppo tardi e si sarebbe fermata a dormire da me. Avremmo parlato con Chiara l'indomani mattina.
Cosa più sbagliata non potevamo pensare. Ormai era giovedì e non eravamo ancora riuscite a vederla neanche una volta, o rispondeva ai messaggi dicendo che era fuori oppure non rispondeva proprio. In casa quando bussavamo rispondeva sua mamma dicendo che era fuori oppure non rispondeva proprio nessuno. Taylor e Robert invece non volevano dirci niente perché Kellan glielo aveva fatto promettere e questo si ripercuoteva anche sul mio rapporto con Taylor perché mi faceva davvero infuriare che non mi dicesse niente. Ero sul letto, di giovedì mattina ed ero stufa di questa situazione, così presi il telefono e mandai un messaggio a Lucia che mi rispose subito.

"Ehi lucy hai notizie?"
"Ancora nulla e tu?"
"niente di niente, sono stufa e mi è venuta un'idea per farmi aprire quella cavolo di porta. Riesci a raggiungermi?"
"Arrivo tra un'ora. Perfetto io intanto sento Riccardo"
"Sei sicura ? guarda che lui non sa niente di questa storia"
"non ho intenzione di dirgli niente ma questo non vuol dire che non posso farglielo credere a Chiara"
"Faccio il prima possibile"

Sorrisi felice che entro un paio di ore avrei saputo tutto e chiamai Riccardo al telefono.

<< Pronto? >> Si sentiva che aveva ancora la voce impastata dal sonno.
<< Ehi scusa Riky ma sai dove sia Chiara? >>
<< Dovrebbe essere a casa perché? cos'è successo?>> Mi chiese già preoccupato.
<< Nulla nulla solo che ho sentito un rumore in casa vostra e quando ho bussato non ha risposto nessuno e mi sono preoccupata >>Dissi mettendo in atto il mio piano.
<< Arrivo subito dammi un'oretta>> Disse preoccupato e io in sottofondo sentii una voce di donna che chiedeva chi fosse a quell'ora. Hai capito il mio caro cugino.. chissà chi era la dolce ragazza.
<< Ok a dopo >> Dissi e chiusi la telefonata felice di aver iniziato il mio piano malefico come sempre.

POV ROBERT

Salutai Lucia e Giulia e andai in sala da Kellan, cosa cavolo aveva combinato quel cretino.
<< Kellan parla, di certo non trovi una risposta sul fondo del bicchiere >> Dissi cercando di prendergli il bicchiere di mano ma lui che era leggermente sbronzo mi scansò guardandomi in malo modo.
<< Cosa vuoi?? Tanto lo so cosa pensate di me >> Disse con tono accusatorio e io non capii minimamente a cosa si stesse riferendo.
<< Cosa stai dicendo? >> Dissi prendendogli il bicchiere e lui si alzò subito in piedi sovrastandomi con la sua statura.
<< Cosa avete detto a Chiara >> Disse furioso e io mi allontanai un po da lui. Era più alto di me, più muscoloso e decisamente più ubriaco.
<< A cosa ti riferisci Kellan? noi non abbiamo detto niente a Chiara >> Disse Taylor mettendosi tra noi, ma Kellan spintonò anche lui guardandoci furiosi.
<< Chiara mi ha appena urlato in faccia di fare come faccio sempre, cioè passare da un letto a l'altro dicendo che a quanto pare avevano ragione gli altri .. Cosa gli avete detto ?? >> Disse furioso e io pensai al discorso che avevo fatto a Lucia quando eravamo andati in pizzeria. In quel momento sentimmo la porta di casa aprirsi e Charlie fece il suo ingresso in sala fissandoci prima stupito e poi preoccupato.
<< Cosa sta succedendo qui ? >> Chiese in ansia facendo vagare lo sguardo tra me e Taylor che ci tenevamo a distanza da Kellan che ci guardava furioso.
<< Chiedilo a questi due idioti. Allora cosa le avete detto? >> Disse facendo un passo nella nostra direzione ma Charlie, l'unico grosso almeno quanto lui lo fece allontanare da noi .
<< Adesso vi sedete e ne parliamo.>> Disse Charlie e noi tutti ci sedemmo, Kellan in maniera brusca.
<< Cosa è successo?>> Chiese osservandoci e Kellan mantenendo lo sguardo su di noi furioso rispose.
<< Ho litigato con Chiara che oltre ad urlarmi di andare a fanculo, mi ha detto che avevano ragione gli altri e che io passo da un letto all'altro... quindi sono questi due cretini che dovrebbero parlare >> Disse furioso bevendo poi un lungo sorso dalla bottiglia visto che non aveva più il bicchiere.
<< Io non le ho detto niente lo giuro, al massimo ero con Lucia e le ho detto che a te pesava meno la fama e le ragazze urlanti che ci inseguono >> Dissi e vidi Kellan squadrarmi cercando di capire se fosse vero o meno .
<< penso di aver detto la stessa cosa anche io a Giulia >> Fece invece Taylor.
<< bravi cretini, non ne voglio più sapere niente per stasera >> Disse Kellan alzandosi furioso e andandosene in camera sua portandosi dietro la bottiglia e strappandomi il bicchiere dalle mani. Una volta uscito di stanza Charlie ci guardò scuotendo la testa.
<< Cosa avete combinato stasera? vado a parlargli io dai >> Disse Charlie e io e Taylor ci guardammo sconsolati prima di andare ognuno nella sua rispettiva camera. Mi preparai per andare a dormire e poi mandai un messaggio Lucia.

"Ehi piccola saputo niente?"
"nulla di nulla, ci ha risposto solo con un ho litigato con Kellan domani vi dico"
"Beh fammi sapere domani allora va bene ?"
"conoscendola scapperà da noi finché non la costringeremo a parlarci, buona notte Robert"
"Buona notte Lucia"

Misi giù il telefono e ripensai alla giornata, era proprio finita in una maniera sbagliata. Domani parlerò con Kellan adesso è meglio di no.

POV KELLAN

<< bravi cretini, non ne voglio più sapere niente per stasera >> Dissi furioso alzandomi e strappando il bicchiere dalle mani di Robert. Non ne potevo più di stare li. Entrai in camera e mi sedetti sul letto fissando il pavimento. Cosa avevo combinato !!! Proprio un cretino ecco cosa sono. Mi versai un altro bicchiere di scotch, volevo solo ubriacarmi non mi interessava niente altro. Improvvisamente sentii bussare la porta e sospirai al pensiero di quei due cretini in sala. Mi avevano fatto proprio incazzare, sempre a parlare su di me, non potevano pensare solo alle loro vite??
<< Kellan sono io Charlie >> Senti dire dall'altra parte della porta.
<< Vieni avanti >> Dissi versandomi un altro bicchiere, ormai mi girava la testa anche a me dopo quello che avevo bevuto.
<< Sai che odio vederti bere per dimenticare. Che è successo amico? >> Disse sedendosi affianco a me e versandosi anche lui un bicchiere chiedendomi poi un cincin.
<< Robert e Taylor non sanno mai stare zitti... >> Vidi Charlie scuotere la testa fermandomi con una mano sulla spalla.
<< Non mi interessa dei due tonti, con Chiara cosa è successo? >> Chiese e io lo guardai sentendo che i miei occhi stavano diventando lucidi.
<< Ho fatto una cazzata, ero pensieroso e lei mi si è avvicinata e io ho avuto paura, mi sono scansato come se fossi rimasto scottato. Lei pensava che mi facesse schifo. In macchina non ha detto una parola e arrivati qui mi ha chiesto se ero stufo di lei. Poi mi ha detto che avevano ragione gli altri e che cambio spesso donne quindi non mi importava niente di lei. Giuro non ci ho più visto e ho fatto la stronzata.. le ho detto che era come tutte le altre che voleva solo uno scoop da dire alle sue amiche. >> Dissi vedendo la faccia preoccupata di Charlie.
<< E' tutto qui ? >> Mi chiese. quel ragazzo mi conosceva troppo bene e sapeva quando nascondevo qualcosa.
<< Le ho detto anche che se pensa che io sia uno che salta da una donna all'altra, forse era il caso che si guardasse allo specchio visto tutta la situazione che ha tra me e Eric. A quel punto mi ha mandato a fanculo sbattendomi la porta in faccia >> Mi voltai versandomi da bere, non avevo il coraggio di vedere l'espressione di rimprovero di Charlie. Rimanemmo li in silenzio per una decina di minuti e poi Charlie come sempre capì che mancava qualcosa alla storia.
<< Senti ma perché sei scattato quando ti ha toccato al bar?>> Io sospirai e mi girai a guardarlo.
<> Dissi ripensando alla scena.
<< Però ... protettivo il fratello >> Disse Charlie permettendosi un mezzo sorriso prima di chiedermi << E poi ?>>
<< Poi siamo tornati dentro e anche se Riccardo si comportava normalmente io mi sentivo a disagio davanti al suo sguardo >> Dissi finendogli di raccontare la serata di merda che avevo passato.
<< Penso sia comprensibile ma siete due cretini, sia tu che Chiara.. >> Cosa stava dicendo Charlie, lo interruppi subito guardandolo anche male.
<< Cosa stai dicendo? E' solo colpa mia Chiara non c'entra niente >> Dissi guardandolo serio, lui alzò le mani in segno di resa.
<< Se mi lasciassi finire di parlare... siete due cretini perché vi piacete a vicenda e siete tutti e due dei cretini perché siete delle teste calde e dite cose che non pensate quando siete arrabbiati. Il problema adesso è che devi farti perdonare.. cosa hai intenzione di fare ?>> Mi chiese e io mi misi le mani nei capelli.
<< Non ne ho idea... Di certo faccio passare questa serata e domani ci penso >> Dissi e Charlie mi diete una pacca sulla schiena.
<< Dovrai scusarti anche con i due cretini di la, non c'entrano niente e lo sai bene >> Mi disse sorridendo e io gli feci cenno di si con la testa mentre mi lasciava solo in camera. Mi sdraiai sul letto a guardare il soffitto e con l'ultimo bicchiere di scotch scrissi un messaggio a Chaira e mi addormentai così, ancora vestito.

POV CHIARA

Erano passati ormai giorni e ancora non avevo visto nessuno. Quella sera mi era arrivato un messaggio di Kellan e passai tutta la notte a piangere con il telefono tra le mani.

"Sono un cretino e non ho mai pensato le cose che ti ho detto... perdonami ti prego "

Alla fine facendo finta di essere fuori oppure uscendo veramente avevo evitato sia Giulia e Lucia, che i ragazzi. Giulia come tutte le mattine mi aveva appena bussato e io da stupida le ho fatto capire che ero in casa andando a sbattere contro il mobiletto in sala. Come ogni mattina negli ultimi giorni, mi svegliavo che mia mamma era già uscita di casa, Giulia bussava e non le rispondevo e poi uscivo di nascosto.
Aspettai giusto cinque minuti e poi usci di casa correndo giù dalle scale per andare a fare una passeggiata. Non avrei mai pensato che la serata al bar potesse finire così. Io e Kellan avevamo litigato e a ripensarci adesso mi vengono ancora le lacrime. Decisi di andare al parchetto dei cani per starmene un po in pace, tanto era tardi e a quell'ora non avrei rischiato di trovare Robert o gli altri con Patty. Entrai al parco e mi sedetti su una panchina all'ombra verso la fine del parco. Ripensai alla litigata e mi chiesi come avevamo fatto a passare da una giornata così bella a una serata così brutta. Kellan non mi aveva neanche spiegato alla fine perché si era comportato così. Non gli importava niente di me e di certo la sua opinione su di me non era di certo positiva. Ripensai a quello che mi aveva detto su Eric... una puttana, ecco cosa pensava che fossi. Lui non era minimamente interessato a me, si era reso conto che era troppo difficile con me e si era tirato indietro. Una lacrima sfuggì dai miei occhi e guardando giù vidi Patty che mi fissava. Oh mio dio vuol dire che uno dei ragazzi è qui. Alzai lo sguardo verso l'ingresso del parco e vidi Charlie salutarmi con la mano e venendo verso di me.
<< Posso sedermi ? >> mi chiese indicandomi il posto vicino a me. Io feci segno di si e mi accucciai un attimo ad accarezzare Patty che scodinzolava contenta. Charlie non disse nulla era li seduto con le braccia incrociate che guardava Patty correre di qua e di la non interrompendo mai il nostro silenzio. Non ce la feci più.
<< Hai saputo? >> gli chiesi mantenendo lo sguardo fisso davanti a me.
<< Ho saputo e se permetti vedo che sei messa come lui >> Disse abbassando lo sguardo serio. Io mi voltai a guardarlo non credendo alle sue parole.
<< Di certo non me la sono andata a cercare io >> Dissi seria sentendo la rabbia salirmi dentro.
<< Non dico questo ma Kellan si sta struggendo come stai facendo tu. >> Disse asciugando una lacrima che ancora mi stava sulla guancia e sorridendomi come avrebbe saputo fare un padre. Io addolcì lo sguardo e  gli sorrisi per ringraziarlo mentre prendevo il fazzoletto che mi porgeva.
<< Non ho ancora capito perché sia andata a finire così... se pensa quelle cose di me può anche andare al diavolo >> Dissi asciugandomi il viso mentre Charlie sospirò.
<< ti dirò quello che ho detto anche a lui. Siete due cretini perché vi piacete a vicenda, siete tutti e due delle teste calde e dite cose che non pensate quando siete arrabbiati.>> Disse e io lo fissai stupita.
<< Non so... aveva uno sguardo furioso quando mi ha detto quelle cose. >> Dissi trovando improvvisamente interessanti le mie scarpe.
<< Da quel che so anche tu non ti sei trattenuta >> Disse sorridendomi con uno sguardo di rimprovero.
<< Mi ha mandato su tutte le furie.. e la cosa che non capisco è che la giornata era andata benissimo e poi... finisce in tutt'altro modo.>> Ricominciai a piangere e Charlie mi diete il tempo di calmarmi.
<< Io non posso parlare a nome suo, ma ... hai mai pensato di chiedergli il perché di quel cambiamento? >> Ci riflettei un po su. Il perché??? e che ne sapevo io... era cambiato da un secondo all'altro senza nessun motivo apparente.
<< onestamente no >> Dissi e Charlie si alzò in piedi.
<< Questo potrebbe essere un bellissimo spunto di riflessione >> Disse e facendomi una carezza sulla testa prese Patty e salutandomi mi lascio da sola persa nei miei pensieri.
Che ne sapevo io di cosa cavolo lo avesse cambiato. Un secondo prima eravamo li a fumare insieme facendo battutine spinte e flirtando in maniera palesissima e subito dopo distaccato e freddo. Ci pensai su e improvvisamente ebbi un'illuminazione. L'unica persona che aveva parlato con lui in quel lasso di tempo era Riccardo. Sentii la rabbia salirmi a più non posso. Cosa cavolo gli aveva detto quel cretino di mio fratello. Mi alzai in fretta e corsi a casa stando attenta a non farmi vedere da nessuno. Una volta entrata andai in camera per cambiarmi e prendere il telefono per parlare con mio fratello. Se tutto questo casino era colpa sua ,se le sarebbe sentite di tutti i colori.
Stavo per prendere il telefono di casa quando sentii suonare alla porta di ingresso.
<< Chiara sono Riccardo, c'è anche Giulia. Mi ha detto che ha sentito un rumore strano va tutto bene? Aprimi che ho lasciato le chiavi in camera mia.>> Lo sentii dire da dietro la porta, io gli aprii e vidi che davanti a me oltre a Riccardo c'erano anche Giulia e Lucia. Presi per un orecchio Riccardo, anche se era decisamente più grosso di me , lo feci entrare mentre chiusi fuori le ragazze.
<< Ahia ahia smettila che stai facendo? >> Si lamentava Riccardo mentre io dopo averlo mollato lo guardai furiosa.
<< Cosa hai detto a Kellan ?>> Gli chiesi e lui inizio a guardarmi facendomi come uno scanner corporeo. Cosa aveva da guardare.
<< Che ti è successo ? hai delle occhiaie che farebbero paura ai morti >> Si avvicinò e con una mano fece per accarezzarmi una guancia ma io lo scansai schiaffeggiandogli la mano. Lui mi guardò stupito.
<< Ho litigato con Kellan e mi sto chiedendo che cavolo gli hai detto giorni fa al bar>> Parve stupito ma poi lo vidi pensarci mentre andava in sala per sedersi sul divano e sorridermi.
<< Ho fatto il fratello maggiore >>
<< Cosa vuol dire Riky?>>
<< Niente di che , ho protetto il tuo onore come solo un fratello più grande può fare >
<< Riky ??>>
<< ma che palle... gli ho detto solo che non sei una scopata estiva o una storiella estiva per far divertire un attoruncolo. Ma poi gli ho sorriso ed è finito li il discorso. perché? >> Disse e io lo guardai incredula.
<< Perché devi fare sempre il fratello iper protettivo!! >> Mi sedetti al suo fianco e sospirai mettendomi le mani tra i capelli. Ecco perché Kellan era così strano dopo, eravamo nel bar e si sentiva a disagio con Riccardo nei paraggi.
<< Cos'è successo Chiara ?? >> Mi chiese serio e lo guardai. Aveva uno sguardo proprio serio e notai che il suo volto era stanco.
<< Ho litigato con Kellan , ma lascia stare. Tu che hai fatto invece?? é tutta la settimana che ti vedo stanco e dormi pochissimo a casa, anzi non ci sei quasi per niente >> Lo vidi agitarsi sul posto e poi fu il suo turno di sospirare mettendosi le mani nei capelli.
<< Sto frequentando una ragazza >> Disse guardando davanti a lui . Io non dissi niente, si vedeva che doveva sfogarsi con qualcuno.
<< Sto frequentando Martina, la cameriera del bar. Ormai stiamo insieme da tre mesi, non ve ne siete mai accorte perché lei abita da sola in città quindi se ci vediamo siamo da lei e mai da noi. >> Disse guardandomi e io gli sorrisi.
<< Ecco perché eri sempre così allegro ultimamente. Ma scusa settimana scorsa quando hai ricevuto la chiamata.. >> Gli chiesi, doveva essere successo qualcosa se aveva quello sguardo distrutto.
<< Settimana scorsa.. ha avuto un ritardo. A dir la verità è tutta settimana che ne stiamo parlando>> Lo vidi fissare il soffitto.
<< Riky stai scherzando? Sarò zia ?? >> Gli chiesi non sapendo se dovessi essere felice per lui o preoccupata.
<< No non diventerai zia.. tutta questa settimana sono stato da lei, a litigare, a preoccuparci e via così. Ma alla fine ieri sera le è venuto il ciclo. >> Mi guardò e dal suo sguardo sembrava ancora strano, come se ci fosse qualcos'altro di non detto.
<< Dobbiamo essere felici o tristi? >> Gli chiesi .
<< Non lo so nemmeno io, sono contento che non ci sia un bambino, ma... non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di io, Martina e un bambino.. e non riesco a smettere di sorridere. >> Il suo volto si illuminò. Era proprio innamorato di Martina.
<< Sei cotto fratello mio >> Gli dissi sorridendogli e tirandogli un pugnetto sulla spalla.
<< Si lo so. Comunque ora stiamo meglio, penso che questa vicenda mi abbia fatto capire che lei è quella giusta e vorrei creare una famiglia con lei. >> Mi disse e io non potei trattenere la lacrima che mi scese sulla guancia. Riccardo la asciugò con il dorso della mano e poi accarezzo le mie occhiaie tornando preoccupato in volto.
<< Ma dimmi, hai litigato con Kellan come mai ? >> Mi chiese e io gli sorrisi felice per lui ma triste per me.
<< Non preoccuparti, abbiamo litigato e ci siamo detti cose che non pensiamo. Sono felice per te fratellone >> Gli dissi sorridendogli e mano a mano per la prima volta in quegli ultimi giorni riuscii a dormire cullata tra le braccia di mio fratello.

POV KELLAN

Erano giorni che non riuscivo a vedere Chiara, ai miei messaggi non rispondeva, nessuno riusciva a sentirla. Dopo aver chiesto scusa a Robert e Taylor abbiamo cercato di incrociare Chiara almeno una volta. Era sempre o fuori oppure non rispondeva a nessuno. Per tutta questa situazione erano giorni che non dormivo o mangiavo decentemente. Ero disteso sul letto da quando mi sono svegliato a fissare una foto di Chiara che avevo trovato su Facebook. Kellan e Robert erano fuori per lavoro mentre Charlie era andato a portare fuori Patty al posto mio. Sentii il cellulare vibrare e lo aprì subito sperando fosse Chiara.

"Ho un piano, entro stamattina stai certo che la becco"

Era Giulia che mi avvertiva, ormai tutte le mattine ricevevo più o meno lo stesso messaggio. Dopo quella serata avevo visto Giulia e Lucia e si erano scusate per aver detto di stare attenta a Chiara. Non dovevano scusarsi, in fondo dopo averci pensato avevano ragione. Sono sempre stato un ragazzo libero, senza relazioni fisse e ora che mi interessava veramente una ragazza ci poteva stare che la avvertissero del pericolo.
Andai in cucina a fare colazione e passando davanti la porta di casa senti la voce di Riccardo e mi pietrificai sul posto. La sua minaccia era sempre valida e io di certo non stavo facendo del bene a sua sorella. Con tutta la litigata mi ero completamente scordato della minaccia ancora valida di suo fratello. Stava parlando in italiano quindi non riuscii a capire nulla ma dallo spioncino sulla porta vidi che venne trascinato dentro casa mentre Lucia e Giulia venivano lasciate fuori.
Sentii Chiara parlandogli con un tono arrabbiato ma non capii niente non sapendo una parola di italiano. Chiara era davvero arrabbiata. Dopo un pò non sentii più niente, tornai a osservare dallo spioncino e vidi che le ragazze non c'erano più. Sentii vibrare il telefono e vidi un messaggio di Giulia.

"Piano fallito per oggi. Mi dispiace"

Non le risposi neanche ma tornai in cucina per preparare il pranzo cercando di captare delle parole che venivano dette dall'altra parte del muro, ma non capii nulla.
Finii intanto di preparare il pranzo e dopo aver mangiato sentii bussare alla mia porta di casa. Mi avvicinai lentamente sperando fosse Chiara.
<< chi è ? >> Chiesi e guardando dallo spioncino mi pentii di aver aperto bocca. Riccardo era fuori dalla mia porta e di certo non era una visita di piacere.
<< Sono Riccardo aprimi >> Disse e io aprii di poco la porta ma lui la spinse aprendola completamente e afferrandomi di nuovo per la maglietta trascinandomi in sala e buttandomi sul divano. Quel ragazzo mi faceva paura.
<< Cosa hai fatto? >> Chiese mettendosi davanti a me con le braccia incrociate torvo in volto.
<< Abbiamo litigato >> Dissi e decisi che per nulla al mondo avrei abbassato lo sguardo.
<< Questo l'ho capito ma per cosa? >> Mi chiese e io gli confessai tutto.
<< Dopo aver parlato con te mi sentivo a disagio anche solo a toccarla, non volevo starti antipatico, Chiara è importante per me e volevo stare simpatico al suo unico fratello. Per questo motivo mi sono tenuto a distanza per tutto il resto della serata. C'eri tu e non mi sentivo a mio agio. Quando siamo usciti si è avvicinata e io mi sono scansato convinto fossi ancora sotto il tuo sguardo. Si è arrabbiata tantissimo e non ha parlato per tutto il viaggio. Poi sotto casa abbiamo parlato ma era arrabbiatissima e ha iniziato a dirmi che avevano ragione gli altri e che io ero uno che saltava da un letto all'altro in fretta. Non ci ho più visto, mi sono arrabbiato e ho detto cose che non pensavo >> Gli dissi ma Riccardo continuava a guardarmi senza cambiare minimamente espressione. Dovevo dirgli tutto, non potevo tenermi delle cose per me.
<< Così ho parlato a vanvera e le ho detto che il puttaniere non ero io ma doveva guardarsi allo specchio visto che si sta dividendo tra me e un altro contemporaneamente>> Dissi, sapevo che Riccardo non sapeva di Eric quindi evitai di dire il suo nome.
<< Puoi pure dire Eric. Conosco tutti due da anni e non sono così cieco come credono loro due.>> Disse e io lo guardai sorpreso. Sapeva tutto allora.
<< Appena ho detto quella frase mi sono reso conto della cazzata che ho fatto. Lei mi ha mandato a fanculo e dopo di che non l'ho più ne vista ne sentita. Io ti giuro Riccardo non volevo finisse così, lei mi piace e le cose che ho detto non le penso veramente. >> Dissi e finito tutto il mio discorso lui non disse una parola. Continuava a osservarmi senza dire niente fino a quando non si appoggiò al tavolo dietro di lui e si mise le mani nei capelli sospirando distrutto.
<< Siete due deficienti >> Disse e io lo guardai non capendo il motivo della sua reazione.
<< Kellan io non ti ho fatto quel discorso perché non mi piaci, anzi preferisco decisamente te che Eric.>> Io lo guardai sorpreso non capendo. Se gli piacevo perché cavolo si era comportato così.
<< sai non capita a tutti di avere una sorella che frequenta un famoso attore americano. Ho solo voluto proteggerla e in quella maniera mi sembrava ti entrasse più in testa. Io non ho nulla contro di te Kellan.>> Mi disse tirandomi due pacche sulla spalla e sorridendomi.
<< Ma quindi .. >> Chiesi pensando che tutta quella storia ormai non aveva senso.
<< Quindi si vede che sono un attore bravissimo, a me interessa solo che non la fai soffrire ma vedo che tu sei messo male almeno quanto lei. Tutta questa litigata non ha senso >> Disse e si sedette affianco a me sul divano.
<< Sto da cani, l'ho ferita e solo perché ero arrabbiato.. sono un cretino >> Dissi mentre Riccardo scoppiò a ridere.
<< Si decisamente si, ma lo siete tutti e due. Fatti trovare al tiratardi stasera, Chiara sarà li >> Disse alzandosi sorridendo mentre io lo guardavo stupito.
<< Grazie Riccardo >> Gli dissi incredulo .
<< E' il minimo visto che tutta questa storia è anche colpa mia >> Uscì di casa ricordandomi alle 9 di essere li.
Impossibile. Ero ancora seduto sul divano e non potevo credere a quello che era appena successo. Riccardo non ce l'aveva con me, voleva solo assicurarsi che Chiara non fosse presa in giro e io come un cretino avevo mandato tutto a puttane pensando chissà che. Adesso dovevo solo pensare a cosa dirle, avevo molto da farmi perdonare. Prima di tutto dovevo mandare un messaggio a Giulia.

"Ho parlato con Riccardo e dice di dirvi che ha parlato con Chiara"

"Meno male. quando si sistemerà tutto però una bella ramanzina non se la perde di sicuro"

Sorrisi sperando che  stasera Chaira mi perdonasse. Sentii la porta di casa aprirsi e vidi Charlie comparire in sala.
<< Come va ? >> Mi chiese timoroso. In questi giorni ero super depresso e irrascibile.
<< Comunque vada a finire questa storia vi devo portare tutti fuori per farmi perdonare >> Vidi il suo sguardo sorpreso e poi mi sorrise.
<< Mi fa piacere sentirtelo dire amico >> Mi diete una pacca sulle spalle, rimase un attimo a fissarmi come se fosse stato indeciso se dirmi una cosa oppure no e poi si voltò mettendo a posto il guinzaglio di Patty con cui era andato a farle fare una passeggiata. Mah... ogni tanto anche Charlie era strano.
Tornai in camera e pensai a come scusarmi stasera. Potrei iniziare con...

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