Giorno per Giorno di Sterlocked (/viewuser.php?uid=873274)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
«Stiles,
smettila di camminare sul ciglio della strada e dammi la mano
altrimenti finirai per farti investire». Il ragazzo
guardò il suo migliore amico
con gli occhi spalancati e il sorriso largo di chi non capiva cosa gli
stessero
dicendo.
«Scottie!
Tu ti
preoccupi troppo. Non c'è pericol-». Scott scosse
la testa e alzò gli occhi
verso l'alto, chiedendo a qualcuno lassù di essere fulminato
all'istante per
non assistere più allo spettacolo deplorevole di Stiles che,
ubriaco, stava
abbracciando un palo.
«E ora
si può sapere
cosa stai facendo?». Lo prese per il colletto della camicia e
cercò di trascinarlo
via, non mettendo però in conto la pazzia del suo migliore
amico e il suo
improvviso amore per un palo della luce.
«Stiles!».
«Aspetta! Fammi prendere questo». Staccò
un volantino e si lasciò trascinare
via da Scott.
Tutta l'euforia
di
Stiles sparì all'istante quando varcata la soglia di casa
Scott lo abbandonò da
solo in sala da pranzo, rinchiudendosi in camera da letto.
«Traditore!»,
urlò fino
a quando non udì chiaramente un Sta’
zitto provenire dall'appartamento accanto al loro.
«Non
ho bisogno di voi
per divertirmi!», gridò di rimando ai vicini. Che
tra l’altro nemmeno
conosceva.
Infilò
la mano nella
tasca del giubbotto per cercare il telefono, ma le sue dita toccarono
la carta
del volantino che aveva strappato poco prima.
E fu allora che
l'illuminazione lo colse.
Attento a non
rovinare
il foglio, Stiles lo stese sul tavolo, cercando di stirarlo con i palmi
delle
mani.
Sei
interessato a una notte bollente e passionale? Vuoi scoprire le gioie
del
sesso? Del vero sesso? Allora scrivi a questo numero e Derek
saprà come
soddisfarti ;)
Stiles,
[27.02.17 02:04]
Ho letto il volantino. Ci sto. Quanto vuoi a notte?
Derek, [27.02.17
02:22]
Cosa?
Stiles,
[27.02.17 02:23]
Quanto vuoi?
Derek, [27.02.17
02:23]
Ripeto: cosa?
Stiles,
[27.02.17 02:23]
Soldi, no?
Stiles,
[27.02.17 02:24]
E possiamo farlo da te? Scott non vuole che porto a casa amici.
Stiles,
[27.02.17 02:24]
Sei sparito?
Derek, [27.02.17
02:25]
Soldi? Farlo? Ma sei pazzo?!
Stiles,
[27.02.17 02:25]
Sei un lui, vero?
Derek, [27.02.17
02:25]
E tu sei malato?
Stiles,
[27.02.17 02:25]
Io? Ma che professionista sei!
Stiles,
[27.02.17 02:25]
Perderai un sacco di clienti con questo tuo atteggiamento.
Derek, [27.02.17
02:26]
Senti, credo che tu abbia sbagliato numero.
Stiles,
[27.02.17 02:26]
Non direi...
Stiles,
[27.02.17 02:27]
Stiles,
[27.02.17 02:27]
Non è il
tuo numero questo?
Derek, [27.02.17
02:28]
Cosa cazz-
Stiles,
[27.02.17 02:28]
Beh sì, voglio proprio quello!
Derek, [27.02.17
02:28]
O per l'amor del Cielo!
Derek
strabuzzò gli
occhi: era la decima volta che rileggeva il volantino, stava
continuando a
fissarlo, provando anche a incenerirlo con lo sguardo – poco
conta che quello
fosse un messaggio –, ma quello era il suo numero e
continuava a rimanerlo.
«ERICA!».
Si
alzò come una furia
dal letto e si diresse a passo di marcia verso la camera dei suoi
amici.
Spalancò la porta di botto, facendo sobbalzare i due che
stavano dormendo. Per fortuna,
aggiunge mentalmente, non
ci teneva a beccarli mentre facevano sesso.
«Derek,
cos'è successo?».
La voce di Erica era preoccupata.
«COS'È
SUCCESSO?». I
suoi amici lo stavano guardando come se fosse pazzo. «Ecco
cos'è successo!».
Li porse il
cellulare e
fece vedere la chat con quel pervertito – o pervertita?
– facendo poi vedere la
foto del volantino.
«Allora?».
Erica
deglutì, mentre
Boyd alzò le spalle come a dire che lui non ne sapeva nulla.
«Hm,
l'hai già scoperto
allora». La sua risatina nervosa non fece che peggiorare la
situazione.
«Cosa
ti è saltato in
mente!». Derek non ci vedeva più dalla rabbia.
«Ehi!
Non prendertela
solo con me, anche Isaac ha contribuito!».
«Io vi
ammazzo».
Stava
già progettando
come vendicarsi sul biondo non appena fosse tornato a casa.
«Su
dai, è stato uno
scherzo innocente! Sei sempre solo con quel musone, ma ora sembra
proprio che
tu abbia un ammiratore», disse rivolgendogli un sorriso
malizioso, facendo
riferimento alla sfilza di messaggi che gli stavano arrivando.
Derek
rilasciò un
sospiro stanco e esasperato.
«Con
voi faccio i conti
domani».
«Perché,
ora hai da
fare con il tuo corteggiatore?».
Derek le
lanciò
un'occhiata intimidatoria e Erica capì l'antifona.
Si diresse in
camera
sua preparandosi mentalmente a risolvere quella questione al
più presto.
Stiles,
[27.02.17 02:45]
Quindi non vuoi fare sesso con me?
Stiles,
[27.02.17 02:45]
Perché no?
Stiles,
[27.02.17 02:45]
È perché sono vergine?
Stiles,
[27.02.17 02:45]
È perché sono vergine.
Stiles,
[27.02.17 02:46]
Non è giusto però!
Stiles,
[27.02.17 02:46]
Questa è discriminazione!
Stiles,
[27.02.17 02:46]
Ma ci sei?
Stiles,
[27.02.17 02:46]
Sei sparito?
Stiles,
[27.02.17 02:47]
Non mi rispondi più?
Stiles,
[27.02.17 02:47]
Cavolo! Ma sei con un cliente?
Stiles,
[27.02.17 02:47]
Ma... tu come fai a sapere che sono vergine?
Derek si
massaggiò le
tempie e si armò di tanta pazienza.
Derek, [27.02.17
02:50]
Senti, mi dispiace, ma c'è stato un equivoco.
Io non sono un gigolò, non ho nessun cliente, non offro
prestazioni sessuali e
tutto questo è stato uno scherzo di pessimo gusto di
quegl'idioti dei miei
amici che hanno messo quei volantini a mia insaputa.
Stiles,
[27.02.17 02:53]
Quindi... niente sesso?
Stiles si stiracchiò sulla sedia, allungando le gambe
indolenzite sotto il
tavolo della cucina.
Fissava con
insistenza
lo schermo del cellulare, aspettando con impazienza una risposta dallo
sconosciuto. Appoggiò la testa sulle braccia incrociate,
addormentandosi per
qualche secondo e venendo svegliato dal rumore del suo cellulare.
Derek, [27.02.17
03:02]
No, niente sesso.
Stiles,
[27.02.17 03:11]
E se si facesse in un hotel?
Stiles,
[27.02.17 03:11]
Mi faccio prestare i soldi da una mia amica.
Stiles,
[27.02.17 03:11]
Sei costoso?
Derek, [27.02.17
03:12]
E tu sei ubriaco?
Stiles,
[27.02.17 03:15]
Ma allora sei un indovino?
Stiles,
[27.02.17 03:15]
Sapevi che ero vergine e ora sai pure che sono ubriaco?
Stiles,
[27.02.17 03:15]
Non è che sei un poliziotto?
Stiles,
[27.02.17 03:16]
Non dirlo a mio padre. Anche lui è un poliziotto.
Derek, [27.02.17
03:16]
Va bene, starò zitto.
Derek
alzò un
sopracciglio. I pazzi vanno assecondati, glielo hanno sempre detto.
Stiles,
[27.02.17 03:19]
Comunque anche se sono vergine ho visto un sacco di porno, non sono uno
alle
prime armi, eh!
Derek, [27.02.17
03:19]
Va bene. Bravo.
Derek, [27.02.17
03:19]
Ora però vai a dormire, va bene?
Stiles,
[27.02.17 03:20]
Non vuoi più parlare con me? Non ti piace parlare? A chi
è che non piace
parlare?
Stiles,
[27.02.17 03:21]
Ma non è che sei minorenne e hai sentito che mio padre
è poliziotto e hai paura
di essere arrestato? Se ti obbligano a prostituirti dimmelo, ti
aiuterò io!
«Ma
che-».
Derek era
sconvolto.
Dio, perché proprio a lui?
Dopo il suo personale momento di autocommiserazione si
concentrò nuovamente a
assecondare il pazzo.
Derek, [27.02.17
03:23]
Non preoccuparti, sono maggiorenne.
Stiles,
[27.02.17 03:24]
Bene, perché lo sono pure io ;)
Derek, [27.02.17
03:24]
Bene. Buono a sapersi.
Stiles,
[27.02.17 03:24]
Almeno sappiamo che è legale ;)
Stiles,
[27.02.17 03:26]
Ma... tu sei gay?
Derek, [27.02.17
03:26]
E tu non sei assonato?
Stiles,
[27.02.17 03:26]
Oddio sì! Fai paura, sappilo!
Derek, [27.02.17
03:27]
Allora perché non vai a dormire?
Stiles,
[27.02.17 03:27]
Ma vuoi proprio sbarazzarti di me? :(
Derek, [27.02.17
03:28]
No no, perché mai dovrei volere una cosa del genere?
Dicevo che se vai a dormire poi ci sentiamo domani quando sarai sobrio.
Stiles,
[27.02.17 03:29]
D'accordo! Ci conto!
Notte, Derek!
«Contaci…».
Derek era molto
inquietato e sperò proprio di non risentire nessuno il
giorno dopo.
.
.
.
.
..
.
Sourwolf&Volpino
Gli
esami sono finalmente finiti e abbiamo deciso di approffittare di
questi pochi giorni
che abbiamo prima che dell'inizio delle lezioni per cominciare a
scrivere questa text-fic
che avevamo in mente da diverso tempo. Cosa ve ne pare del
nostro Stiles ubriaco?
Sì, anche in questa storia è ubriaco ma non
possiamo proprio farne a meno a quanto pare 😆
A presto con il prossimo capitolo!
Alina Alboran, ex Alina_95 (Credevo che non sarei
mai
arrivata a scriverlo).
Saaalve!
Ordunque
fine
febbraio è arrivato anche per noi e
finalmente
siamo
riuscite a iniziare questa storia!
Cosa
ne pensate per
ora? Questo è stato un breve prologo,
i prossimi capitoli
saranno sicuramente più lunghi :)
Spero
che la storia
vi piaccia!
Stranger
Quindi, vi ha incuriosito il
prologo? A noi diverte molto scrivere questa storia e speriamo che
possa piacervi!
Che ne dite di farci sapere cosa ne pensate? ;)
A presto con il prossimo capitolo!
Sterlocked
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Primo
Capitolo
Il mal di testa
martellante non gli dava pace e l'unica cosa che Stiles desiderava in
quel
momento era rimanere a letto per i prossimi cinque anni e dormire. Ma
aveva
anche sete, doveva fare la pipì – paradossale,
vero? – e Scott e Allison non la
smettevano di schiamazzare in giro per la casa.
Accidenti a lui
quando
aveva pensato che condividere l'appartamento con una coppia fosse una
buona
idea.
Inoltre... una
strana
sensazione non gli dava pace. Aveva l'impressione di aver combinato una
stupidaggine delle sue, ma proprio non ricordava che cosa.
«Stiles,
noi usciamo a
fare colazione». Scott aprì di poco la porta ma la
luce che entrò bastò a far
aumentare il mal di testa di Stiles in modo esorbitante.
«Okay,
okay», disse sprofondando
con la testa nel cuscino. Nonostante avesse urgente bisogno di andare
al bagno
i postumi della sbronza ebbero la meglio e decise di ritornare a
dormire.
Non erano
passati che
pochi minuti, il mal di testa era rimasto costante così come
la vescica che
stava per esplodere, quando venne distratto dalla debole luce a led del
suo
cellulare.
Allungò
un braccio
verso il comodino e, cercando di mettere a fuoco, controllò
chi fosse.
«Lydia»,
sospirò
sconsolato. Sapeva che non poteva ignorarla perché
altrimenti avrebbe
continuato a tartassarlo per tutto il giorno.
Digitò
velocemente un Non ci penso nemmeno ad uscire
e fece
per riporre il telefono ma i suoi occhi catturarono un numero
sconosciuto tra
gli ultimi messaggi.
«Merda».
Con le mani
tastò il
materasso intorno a sé fino a trovare un foglio stropicciato
e umido.
Accese la luce
con
tutta la rapidità di cui in quel momento disponeva e si
portò il foglio sulle
ginocchia per leggerlo.
Aprì
la chat con lo
sconosciuto, rileggendo velocemente i messaggi che si erano scambiati.
«Non
era un sogno».
Stiles,
[28.02.17 10:33]
Cazzo.
Derek, [28.02.17
10:44]
Ancora? E basta!
Stiles,
[28.02.17 10:45]
No aspetta! Cazzo! Ma che hai capito?
Stiles
saltò a sedere,
troppo velocemente viste le sue attuali condizioni, ed era imbarazzato
come
poche altre volte.
«Merda»,
mormorò.
Abbandonò
il telefono
sul letto e poi, cercando di fare meno rumore possibile e non sbattere
le
porte, andò in bagno e poi in cucina a bere dell'acqua.
«Bene,
almeno ora posso
essere più lucido». A passo di bradipo
ritornò in camera e saltò sul letto
subito dopo aver spento la luce.
Sotto le coperte
e con
il cellulare in mano Stiles aspettava con una strana impazienza la
risposta
dello sconosciuto.
Derek, [28.02.17
10:52]
No, TU cosa hai capito? Mi sembrava di essere stato chiaro ieri!
Stiles,
[28.02.17 10:53]
Certo che sei permaloso pure di mattina. Stavo cercando di chiederti
scusa. Ero
ubriaco e vulnerabile. A te vedo che non è passata.
Derek, [28.02.17
10:54]
Ehi, non osare a fare della psicologia inversa con me! Sei tu quello
nel torto.
Stiles,
[28.02.17 10:54]
Io? I tuoi amici mettono volantini in cui dicono che offri sesso e nel
torto
sarei io?
Derek, [28.02.17
10:55]
E ti sembra che sia io nel torto?
E comunque le tue scuse non mi sono ancora arrivate.
Stiles,
[28.02.17 10:57]
Forse se mi offri del sesso potrei pensarci se fartele o meno...
Derek, [28.02.17
10:59]
Sicuramente non offrirei mai del sesso a te, poco ma sicuro.
Stiles,
[28.02.17 11:01]
...
Detto da uno che non ha una foto profilo...
Sei troppo brutto o cosa?
Derek, [28.02.17
11:02]
Tu sei tardo o cosa? Forse sei ancora ubriaco di prima mattina?
Stiles,
[28.02.17 11:03]
Sei così disperato da appendere volantini nei pressi del
college?
Stiles,
[28.02.17 11:03]
Sì, ubriaco della tua stronzaggine!
Derek, [28.02.17
11:04]
E tu sei così disperato da chiamare un presunto
gigolò?
Stiles,
[28.02.17 11:04]
Ero ubriaco. U B R I A C O.
Derek, [28.02.17
11:04]
E patetico.
Stiles,
[28.02.17 11:06]
E se sono così patetico perché ti ostini a
rispondermi?
Derek, [28.02.17
11:06]
Perché oltre che patetico sei pazzo e i pazzi vanno
assecondati.
Stiles,
[28.02.17 11:08]
Ma vaffanculo, va'!
Sei solo uno stronzo! Ti ho scritto perché volevo scusarmi
ma a quanto pare
oltre che stronzo sei pure presuntuoso e arrogante!
Ma vaffanculo!
Derek sbuffò sonoramente e lasciò cadere il
cellulare sul letto. Ci mancava
solo che un ragazzino – non poteva che essere un ragazzino,
ne era certo – lo
facesse innervosire di prima mattina, come se poi non lo fosse
già di suo.
Stiles,
[28.02.17 11:13]
Non rispondi più?
«Ma
guarda tu questo
pezzo di merda!». Stiles nascose le mani sotto il cuscino e
si rimise a
dormire: i postumi della sbronza non gli davano pace e non avrebbe
permesso a
un vecchio rincoglionito come Derek di rovinargli l'umore
già precario.
Derek, [28.02.17
11:18]
E rispondo non va bene, e non rispondo non va bene. Che ne dici di
dirmi tu
cosa fare a questo punto? E che cavolo, sembri mestruato!
Derek
raggelò dopo aver
mandato l'ultimo messaggio. E se in realtà era una donna
quella persona
dall'altra parte dello schermo? Non ne sarebbe uscito vivo, sapeva bene
che ci
sono frasi da non utilizzare assolutamente con le donne, lo aveva
appurato bene
con le sue sorelle.
Meglio cercare
di
rimediare.
Derek, [28.02.17
11:21]
Senti, non volevo dire quello che ho detto.
Magari sei una donna e non volevo risultare irrispettoso.
Passarono cinque
minuti
ma non ricevette alcuna risposta. Le opzioni erano queste: la persona
sconosciuta era una donna e attualmente stava pianificando il suo
omicidio;
quella era una donna e aveva lasciato perdere perché troppo
offesa; era un uomo
e aveva lasciato perdere.
Sperava
vivamente
nell'ultima ipotesi.
Ripensandoci a
posteriori forse aveva un po' esagerato, ma non è che il
ragazzino – o
ragazzina – avesse contribuito al suo buon umore.
Alla fine si
disse che
era meglio lasciar perdere, avevo altro a cui pensare al momento.
§§§
«Derek,
stai esagerando».
Piccolo ringhio.
«Ma
che sei, un lupo?».
Luce contro la
faccia.
«Derek,
tutto questo è
ridicolo».
Occhi fulminanti.
«Io
sarei ridicolo?».
Derek prese un respiro profondo e rivolse nuovamente lo sguardo sui
suoi amici.
«Non avete nulla da dire in vostra difesa?».
Erano nella
cucina del
loro appartamento, le tapparelle abbassate e l'unica sorgente di luce
era la
torcia con cui Derek stava puntando i due colpevoli.
«Quindi?».
Si stava
spazientendo.
«Era
solo uno scherzo,
Derek, dai». Isaac usò un tono noncurante, fin
troppo noncurante.
«Tu lo
definisci uno
scherzo tappezzare il campus con quei volantini». Voce da
serial killer di
serie C. «Uno scherzo, eh». Ora risatina assassina
di serie Z.
«Tappezzare
è una
parolona! Ne abbiamo messi massimo cinque!».
«Erica,
non stai migliorando
la tua posizione».
E mentre
l'interrogatorio procedeva, ad un angolo del tavolo c'era Boyd che
osservava la
scena con sguardo impassibile e giudicante, assolvendo al suo ruolo di
giudice.
Isaac decise che
era il
suo turno di prendere parola.
«Derek,
amico mio, lo
abbiamo fatto per ridere. Non pensavamo che qualcuno fosse
così idiota da
prenderlo sul serio e chiamarti, suvvia. Volevamo che tu li vedessi e
basta».
«Esatto,
fatti due
risate». Erica proferì parola a suo rischio e
pericolo.
«Spiegatemi
il vostro
concetto di divertente. No, perché io non vedo nulla di
divertente e non mi
sono fatto nessuna risata». Derek sbatté le mani
sul tavolo.
«Questo
perché sei
costipato e non sai divertirti».
«Isaac».
Altro ringhio
semi lupesco.
«Senti,
Derek, ci
dispiace. Volevamo solo farti uno scherzo, non pensavamo che qualcuno
ti
chiamasse. Stai tutto il giorno con quel muso lungo e non esci con
nessuno da
un po'. Magari ti abbiamo fatto un favore». Erica aveva
iniziato bene il
discorso, ma alla fine si tradì con il suo classico sorriso
malizioso. Isaac la
guardò male.
Derek
sospirò
teatralmente e si rivolse verso Boyd.
«Vostro
onore, dichiari
la sentenza».
Boyd si
schiarì la gola
e puntò il suo sguardo impassibile verso gli imputati.
«Preso
atto della
situazione e delle prove portate in causa, dichiaro Erica Reyes e Isaac
Lahey
colpevoli di alto tradimento nei confronti del qui presente Derek Hale.
Vi
condanno inoltre di occuparvi per sette giorni a partire da domani di
spesa,
pulizie e preparazione della cena. Il caso è
chiuso».
«Ma-».
Isaac provò a
protestare.
«Il
caso è chiuso». Con
voce solenne e con un colpo del martelletto di gomma sul tavolo la
questione fu
risolta.
§§§
A svegliare
Stiles per
la seconda volta fu il suo stomaco che brontolava.
«Ma
non mi voglio
alzare…», si lamentò cercando nel letto
il telefono per controllare che ora
fosse.
«Già
le quattro»,
riuscì a dire tra uno sbadiglio e l'altro. Non aveva
sbloccato il telefono,
perciò non aveva letto ancora nulla, però aveva
visto di aver ricevuto un altro
messaggio dal finto gigolò.
Ignorò
almeno per il
momento ogni desiderio di vendetta e, con una coperta addosso per
proteggersi
dal freddo, si rintanò in cucina per prepararsi un panino.
L'odore di
alcool
aleggiava per tutta la camera, e per non stare ad ascoltare le
lamentele di
Allison quando sarebbe tornata aprì la finestra nonostante
il freddo di fine
febbraio.
Mentre mangiava
pensava
a un modo per vendicarsi di quello stronzo – nel frattempo
aveva letto il
messaggio – e fargli chiudere la bocca una volta per tutte.
«Ho
trovato!». Si
esaltò talmente tanto da battere con il pugno sul tavolo e
rovesciare il
bicchiere, inzuppando d'acqua non solo la tovaglia ma anche il suo
panino.
«’Fanculo».
§§§
Derek, [28.02.17
18:39]
Derek, [28.02.17
18:40]
COSA. È. QUESTO.
Stiles,
[28.02.17
18:40]
COSA. È. QUELLO.
Stiles,
[28.02.17
18:40]
Mestruato a chi?
Derek, [28.02.17
18:40]
Disperato a chi?
Stiles,
[28.02.17
18:41]
A te! Che ti sei cagato in mano perché credevi che fossi una
donna. Avevi la
strizza, eh?
Stiles,
[28.02.17
18:42]
Mestruato! Ma guarda te!
Derek, [28.02.17
18:44]
Ma per favore! Semplicemente sono un gentiluomo e rispetto le donne.
Derek, [28.02.17
18:44]
E non è colpa mia se ti comporti come se fossi mestruato.
Stiles,
[28.02.17
18:46]
Se se!
Ti piace la mia foto profilo quindi? Magari rimedi qualche ragazzo ;)
Stiles,
[28.02.17
18:46]
O ragazza. Però secondo me sei gay!
Derek, [28.02.17
18:48]
Non è che sei tu che vuoi attirare l'attenzione con questa
foto? Il disperato
tra i due sei tu, io non ho certo bisogno di certi escamotage per
trovare
qualcuno.
Stiles,
[28.02.17
18:49]
Devo capire che sei fidanzato allora?
Derek, [28.02.17
18:49]
Devo capire che sei un ficcanaso?
Stiles,
[28.02.17
18:50]
Molto ;)
Stiles,
[28.02.17
18:50]
E tu non hai risposto.
Derek, [28.02.17
18:51]
Devi capire che non sono disperato.
Stiles,
[28.02.17
18:51]
Quando hai fatto sesso l'ultima volta?
Derek, [28.02.17
18:53]
Sicuramente più recentemente di te.
Derek, [28.02.17
18:53]
Ma, ops, tu non l'hai mai fatto.
Stiles,
[28.02.17
18:53]
Stronzo.
Stiles,
[28.02.17
18:53]
Vaffanculo.
Stiles,
[28.02.17
18:53]
Sei una merda.
Derek, [28.02.17
18:53]
Ehi, ehi! Modera i termini.
Derek, [28.02.17
18:54]
Te la sei cercata.
Stiles,
[28.02.17
18:54]
Io? Mi hai appena dato del vergine!
Stiles,
[28.02.17
18:54]
Senza nemmeno conoscermi!
Derek, [28.02.17
18:54]
Perché tu mi conosci?
Derek, [28.02.17
18:54]
E da quando in qua vergine è un insulto? Mi sfugge.
Stiles,
[28.02.17
18:55]
Io almeno so il tuo nome.
Stiles,
[28.02.17
18:55]
Da oggi lo è!
Derek, [28.02.17
18:55]
A me di certo non interessa sapere il tuo nome.
Stiles,
[28.02.17
18:56]
E allora io te lo dico! È Stiles!
Derek, [28.02.17
18:56]
Che cos'è uno Stiles?
Stiles,
[28.02.17
18:56]
Io almeno ho un nome originale, mica come il tuo.
Derek, [28.02.17
18:57]
Aspetta, ti chiami seriamente Stiles?
Stiles,
[28.02.17
18:58]
Ha. Ha. Ha.
Che ridere.
Stiles,
[28.02.17
18:58]
...
Derek, [28.02.17
18:58]
Io ero serio. Però lo sei pure tu, questo è
ancora più preoccupante.
Stiles,
[28.02.17
18:59]
No, non mi chiamo veramente Stiles. Ma di certo non lo vengo a dire a
te il mio
vero nome. Sei troppo stupido per saperlo pronunciare.
Stiles,
[28.02.17
18:59]
E ora scusami! Ho una festa a cui andare!
Derek, [28.02.17
19:01]
Certo che ti scuso, soprattutto quando mi lasci in pace.
Attento però a non ubriacarti, non vorrei che molestassi
qualcun altro.
Stiles,
[28.02.17
19:01]
Geloso, eh?
Derek, [28.02.17
19:02]
Preoccupato per l'incolumità pubblica, io direi.
Stiles,
[28.02.17
19:02]
Tutte scuse!
Derek rilasciò un sonoro sbuffo e si alzò senza
preoccuparsi di rispondere a
quel ragazzino fastidioso, e andò a farsi una doccia.
Purtroppo l'aver
vinto
la causa non lo aveva esonerato dalle feste in cui Erica lo trascinava.
-
-
-
-
-
Sourwolf&Volpino
Allora, che ne pensate di
questo capitolo?
Io sono abbastanza
in ansia per il mio Derek...
Lo so che in questa
storia è diverso dal canon,
però
considerando che qui non ha un passato infelice e che
ha una famiglia -
cose che verranno fuori meglio nei prossimi capitoli -,
penso che un Derek
leggermente "drama queen" vada bene.
Voi che ne dite?
Grazie a chiunque
abbia letto!
Stranger
Credo che sia la prima volta che pubblico il secondo capitolo
di una storia il
giorno dopo aver pubblicato il primo xD
Che ve ne pare
dell'interazione tra Stiles e Derek, adesso finalmente sobri?
Stiles si sente
abbastanza offeso da Derek per aver tirato in ballo la sua
verginità,
però si
è vendicato abbastanza con la sua foto profilo, non credete?
Comunque sappiate che
lo screen è vero al 100% e non abbiamo usato nessuna app,
ma io ho dovuto
cambiare la mia immagine del profilo
affinché
Stranger potesse fare lo screen.
E' stato imbrazzante
e spero che nessuno lo abbia visto xD
Alina Alboran
Grazie
grazie e ancora grazie alle numerose persone che hanno letto lo scorso
capitolo e che hanno inserito la storia nelle varie categorie di efp! E
grazie ovviamente a chi ha recensito!
Speriamo che la storia continui a piacervi, noi ci stiamo divertendo
molto a scriverla!
Volevamo poi dirvi un'altra cosa che magari non vi interessa e che ci
siamo dimenticate di dire lo scorso capitolo. Questa storia nasce da
una originale che avevamo scritto un anno e mezzo fa, quando avevamo
creato appunto l'account Sterlocked, ma che poi stupidamente abbiamo
cancellato perché non ci piaceva. Poi un giorno abbiamo
pensato "Perché non scriverla in chiave Sterek?". E da
lì è nata questa storia che della versione
precedente conserva solo il titolo, dato che la trama l'abbiamo
stravolta (speriamo in meglio) xD
Detto questo, a presto con il prossimo capitolo!
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Secondo
Capitolo
Stiles era
ancora
leggermente irritato dai commenti di quel finto gigolò che
aveva ben pensato
che infastidirlo fosse una buona idea. E nonostante somigliasse a uno
zombie,
doveva pure vestirsi e pettinarsi per andare alla festa di Lydia e
Jackson.
«Allison».
Stiles
guardava con un sopracciglio innalzato Scott che bussava con
delicatezza alla
porta chiusa del bagno. «Se arriviamo in ritardo Lydia ci
ammazza».
«Arrivo!
Voi intanto
scendete. Io mi metto le scarpe e vi raggiungo».
La Jeep era
parcheggiata a diverse decine di metri di distanza – non
avevano un garage e
nemmeno un posto auto – perciò dovettero camminare
per qualche minuto prima di
raggiungere la macchina.
«Stiles,
sicuro che
vada tutto bene? Mi sembri di cattivo umore». Con le mani in
tasca e le spalle
alte, e il petto che faceva male a causa del freddo, Stiles si
girò verso il
suo amico.
«Ma
sì! Solo uno a cui
ho scritto ieri quando ero ubriaco e che mi ha fatto
incazzare».
«Ma
mica quello del
volantino?».
«Sì…».
§§§
Nonostante il
suo umore
Stiles doveva ammettere che la festa non era poi così
orrenda e che sembrava
che tutti si stessero divertendo.
«Andiamo
a cercare
Lydia», propose Allison.
«Eccola
là», disse dopo
essersi guardato intorno.
Lei e Jackson
stavano
parlando con un gruppetto di ragazzi che non conosceva, non che fosse
difficile
visto quante persone erano presenti.
Stiles rimase
leggermente indietro quando vide la figura massiccia di un bellissimo
ragazzo
con gli occhi verdi che, imbronciato, guardava gli altri che stavano
ridendo.
La camicia bianca che indossava e la cravatta leggermente allentata
erano un
attentato alla vita di Stiles, che deglutì rumorosamente
quando sentì anche la
sua voce.
«Cazzo…».
Con due
falcate raggiunse Allison e Scott che stavano già salutando
Lydia e Jackson.
«Stilinski,
oggi non hai
nessun palo da abbracciare?», lo derise Jackson. Stiles si
girò verso Scott,
lanciandogli un’occhiata da facciamo
i
conti dopo e mimando con le labbra traditore.
«Ma
quanto sei
spiritoso!».
«Bella
festa, Lyds». Le
fece l’occhiolino e poi si girò verso i tre che
non conosceva.
«Comunque
io sono
Stiles, piacere». Parlò con tutti ma tese la mano
soltanto al moro dagli occhi
verdi per cui si era già preso una bella cotta.
Derek, che
intanto
aveva steso la mano verso quel ragazzo carino che non aveva mai visto
prima, si
era immobilizzato di colpo e aveva abbassato la mano.
«Stiles?».
Stiles lo
guardò
stranito.
«Beh,
sì, è il mio
nome. Cioè il mio vero nome è un altro, ma
è impronunciabile», disse con voce
imbarazzata. Si sentiva in soggezione di fronte agli occhi verdi di
quel Dio
greco sceso in terra.
«Stiles…».
Derek stava
mormorando, lasciando il ragazzo di fronte a sé ancora
più perplesso.
«Sì,
lo so è un nome
strano». Stava continuando a giustificarsi e non sapeva bene
per cosa. Nel
dubbio stava parlando a vanvera come suo solito.
Derek si
riscosse e
puntò gli occhi su quelli ambrati dell’altro.
«Io
sono Derek». Derek si
concentrò sull’espressione dell’altro:
lo guardò prima confuso, poi sgranò gli
occhi e la consapevolezza arrivò. Derek capì
dallo sguardo di Stiles che anche
lui aveva capito.
«Tu
sei Derek! Quel
Derek!».
«E tu
sei Stiles, quel
Stiles».
Intanto i loro
amici
avevano messo a tacere le loro chiacchiere e li stavano guardando
sbigottiti.
La prima a
prendere la
parola fu Lydia che tirò il suo migliore amico per un gomito
per fargli
distogliere lo sguardo da Derek.
«Mi
volete spiegare che
sta succedendo?». Stiles si portò il braccio alla
nuca, grattandosi
imbarazzato. Aveva veramente dato del disperato a uno come Derek? Anzi,
gli
aveva davvero proposto di andare a letto con lui?
«Ehm…»,
si schiarì la
gola. «Hai presente lo stronzo del volantino? Quello di cui
ci siamo
vendicati?». Lydia assottigliò lo sguardo e poi
sgranò a sua volta gli occhi.
«Non
ci credo!».
«No,
aspetta», esclamò
Erica. «Tu sei quello che gli ha proposto di fare sesso ieri
sera?». Stiles
arrossì come un peperone, Jackson scoppiò a
ridere e Boyd guardò tutti
indifferenti.
Stiles e Derek
erano
imbarazzati, si stavano scrutando di nascosto – neanche tanto
di nascosto, dato
che erano palesi – senza dire una parola mentre i loro amici
se la stavano
ridendo.
«Piacere,
io sono
Erica, una delle responsabili del misfatto di ieri e lui è
Isaac, mio complice»,
disse indicando il ragazzo biondo che se la stava ridendo in disparte.
«Quest’altro invece è il mio ragazzo,
Boyd». La ragazza stava continuando a
ridacchiare non riuscendo a trattenersi.
«Piacere,
io sono
Stiles, la tua vittima». Anche Stiles era divertito, anche se
comunque
l’imbarazzo nel suo sguardo prevaleva.
«Ti
prego, non iniziare
anche tu a farci sentire in colpa ché questo qui»,
disse indicando Derek che
intanto aveva messo il muso, «oggi ci ha fatto una scenata
delle sue. Dovevi
vedere quanto era ridicolo». Derek alzò gli occhi
al cielo in maniera teatrale
emettendo un leggero sbuffo.
«Erica,
lo sai che-».
«Sì
sì, Derek, adesso
non ricominciare».
«Posso
immaginare come
ha reagito, non ti preoccupare». Stiles disse queste parole
guardando con aria
di sfida Derek. Bellissimo ragazzo, sì, ma nulla gli avrebbe
fatto dimenticare
l’affronto subito quel pomeriggio.
Derek di rimando
gli
rivolse uno sguardo inceneritore.
«Ragazzi,
calma. Siete
alla mia festa e voglio che vi divertiate». Lydia come sempre
riportò l’ordine
con il suo tono autoritario.
I due ragazzi si
lanciarono un ultimo sguardo di sfida prima di voltarsi ognuno dalla
parte
opposta all’altro, come i due adulti che erano.
Stiles venne
seguito da
Scott che non aveva capito benissimo che cosa fosse successo, mentre
Allison
era rimasta a spettegolare con Lydia ed Erica.
«Amico,
si può sapere
che cosa ti è successo?». Stiles si
fermò a guardarlo dubbioso. «In tutti
questi anni di amicizia non ti ho mai visto così imbarazzato
davanti a
qualcuno. Non hai nemmeno parlato troppo a vanvera». Stiles
si sedette sul
divano nero di Lydia, abbandonandosi sul poggiatesta.
«Gli
ho proposto di
fare sesso con me, Scott. E poi l’ho mandato a quel paese.
Ripetutamente».
«E ti
piace». Una voce
femminile lo fece sobbalzare, e per lo spavento si portò una
mano al petto,
sgualcendosi la camicia. La sua unica camicia stirata, ci teneva a
precisare.
«Lydia,
mi farai venire
un infarto. Ma ti sembra il modo?». La ragazza lo
ignorò e gli si sedette
accanto, alla sua destra, imitata da Allison che invece prese posto
alla sua
sinistra.
«Quindi…
cosa hai
intenzione di fare per conquistarlo?». Il ragazzo
sbatté le palpebre accigliato.
No, no e no. Non avrebbe fatto il loro gioco. Nient’affatto.
«Niente.
E voi non
v’immischiate». Alzandosi puntò
l’indice contro le due, guardandole con fare
minaccioso.
Certo che lui e
Derek
una cosa ce l’avevano in comune: gli amici invadenti.
Per farsi
coraggio, e
dimenticare la figura non proprio bellissima che aveva fatto, Stiles si
diresse
verso il banco degli alcolici, giurando tuttavia di non bere
più di una birra.
Non voleva fare la stessa fine del giorno prima, non con Derek presente
alla
festa almeno.
E a proposito di
Derek,
adesso che ci pensava… lui la foto profilo non
l’aveva ancora cambiata!
Forse, se voleva
veramente avere una chance con lui, avrebbe fatto meglio a farlo.
Stiles,
[28.02.17
22:32]
Comunque, tanto per dire, ho cambiato la foto profilo. Contento?
Stiles si
sentiva uno
stupido a scrivergli in quel momento, ma mezza birra non lo
incoraggiava
abbastanza per farlo andare a parlargli faccia a faccia.
Derek, [28.02.17
22:36]
Non l'avevi ancora fatto?
Derek, [28.02.17
22:37]
E perché mi stai scrivendo quando siamo nella stessa stanza?
Stiles,
[28.02.17
22:37]
Guarda che se continui così la rimetto!
Stiles,
[28.02.17
22:38]
Perché se Jackson ci vedesse parlare mi prenderebbe in giro
a vita.
Lo sapeva che la
scusa
non reggeva ma cosa poteva dire?
“Sei
troppo figo e non
so come comportarmi perché ti ho dato del disperato quando
– a questo punto – il
disperato sono io?”
Derek, [28.02.17
22:40]
Non ti conviene. Ricorda, siamo nella stessa stanza.
“Stiles!
Forza e
coraggio! Flirtare non è così difficile e se non
gli piacciono gli uomini
pazienza, una figura in più che vuoi che sia?”.
Cercò
di incoraggiarsi
prima di digitare la risposta.
Stiles,
[28.02.17
22:42]
E cosa mi faresti, sentiamo?
Derek, [28.02.17
22:42]
Ti strapperei la gola, con i miei denti.
Un brivido di
eccitazione gli fece raddrizzare la schiena. Voleva giocare? Lui non si
sarebbe
di certo tirato indietro, complice anche l'alcool che cominciava a fare
effetto.
Stiles,
[28.02.17
22:47]
E che sei, un lupo?
Derek emise un
piccolo
ringhio involontario. Perché tutti a dirgli che sembra un
lupo?
Stiles,
[28.02.17
22:48]
Mi sembra quasi di sentirti ringhiare...
In
quell’esatto momento
sentì una presenza dietro di lui e una mano appoggiarsi
sulla sua spalla.
Inutile dire che sussultò e si voltò di scatto.
«Amico,
ma ti sembra il
modo?».
Derek si
limitò a
guardarlo inarcando un sopracciglio.
«E ora
perché stai
facendo questa cosa inquietante con le sopracciglia? Parla come le
persone
normali!».
Derek allora
decise che
inarcare anche l’altro sopracciglio fosse molto maturo.
Stiles provò a fare
altrettanto ma l’unica cosa che gli riuscì fu
aggrottare la fronte. Cavolo se
era difficile padroneggiare le sopracciglia, ma come faceva quel finto
gigolò?
Era molto perplesso il ragazzo.
«Sei
ridicolo». E
lui era Derek, pertanto dire più di due
parole gli risultava faticoso.
«E tu
sei disumano».
Stava guardando ancora sospettosamente le sopracciglia
dell’altro.
Intanto anche lo
sguardo di Derek si era fatto sospettoso non appena si era posato sul
bicchiere
che Stiles teneva in mano.
«Non
starai per ridurti
come ieri, vero?».
«Ma mi
hai preso per un
ubriacone per caso?».
«Chiedevo,
non c’è
bisogno di prendersela». Derek alzò le mani di
fronte allo sguardo offeso
dell’altro.
“A
quanto pare la
bellezza è la sua unica qualità”,
pensò Stiles bevendo un lungo sorso di birra.
Così, per ripicca e per fargli
vedere
che lui l'alcool lo reggeva benissimo.
«E tu
non bevi niente?».
Con un cenno del capo indicò le sue mani vuote.
«Dobbiamo
assolutamente
rimediare». Prese un altro bicchiere di birra dal tavolo
– di quelli grandi e
rossi – e lo passò a Derek.
«Forza,
alla goccia».
Le sopracciglia di Derek si mossero contemporaneamente in un unico
movimento:
verso l'alto – mentre cercavano di capire cosa Stiles volesse
– e nuovamente
verso il basso, contrite, quando avevano capito quello che i gesti di
Stiles
volevano dirgli.
E Stiles? Stiles
pensò
di morire sul posto. Non sapeva se per la ridicolaggine di Derek o
perché,
nonostante tutto, gli piaceva anche così. Nel dubbio
finì la sua birra.
«Comunque
buona fortuna
con gli amici, sono quasi peggio dei miei»,
scherzò cercando di far cambiare
espressione all'altro e di dire qualsiasi cosa pur di non rimanere nel
silenzio. E perché non voleva farsi scappare
l’occasione di parlargli. “È
così
bello”, pensò guardandolo adorante. “Non
può essere così terribile di carattere
come è sembrato a lui… no?”
«Non
infierire». E nel
dire questo alzò gli occhi al cielo per poi bere un sorso
della bevanda.
«Sicuramente ho avuto la mia vendetta». Oddio,
cos’era quel ghigno? Sembrava
che lo facesse apposta ad attentare agli ormoni di Stiles.
«Ehm.
Qual- quale
sarebbe?». Si sentiva la gola secca e anche deglutire faceva
male. Derek lo
aveva stregato completamente, anche con i suoi modi bruschi e le sue
sopracciglia parlanti.
«E
come avresti fatto?».
Continuando a parlare cominciò a camminare verso un
divanetto libero, sperando
con tutto il cuore che Derek lo seguisse. L'appartamento di Lydia e
Jackson era
due volte quello di Stiles, perciò anche se gli invitati
erano numerosi vi
erano diversi posti a sedere.
Derek
schioccò la
lingua contro il palato, ma decise comunque di seguire Stiles per la
casa di
Jackson che, per la sicurezza con cui si muoveva, sembrava conoscere
molto
meglio di lui.
Appoggiò
il bicchiere
di birra sul bracciolo del divano e si sedette accanto a Stiles.
«Abbiamo
fatto una
sorta di processo: io ero contemporaneamente avvocato e vittima, Erica
e Isaac
erano gli imputati mentre Boyd era il giudice». Stiles rimase
muto davanti alla
serietà delle sue parole. Quel ragazzo, quello che parlava
con le sopracciglia
ed era perennemente imbronciato, si era veramente lasciato trasportare
in una
stupidaggine simile?
«O mio
Dio». La risata
di Stiles infastidì leggermente Derek, che tuttavia
cercò di non darlo troppo a
vedere. «Nemmeno io e Scott siamo mai arrivati a
tanto». Si era contorto su se
stesso abbracciandosi la pancia, e il sopracciglio destro di Derek
schizzò
all’insù. No davvero, ma cosa c’era di
così divertente?
«Lo
trovi spiritoso?».
Stiles rise ancora di più.
Offeso, Derek
finì in un
solo sorso la sua birra e fece per alzarsi, ma fu fermato
immediatamente da
Stiles che lo prese per mano e lo trascinò nuovamente
giù accanto a sé.
«Dai
che scherzavo, non
fare il lupo scorbutico».
«Scorbutico?
Lupo?».
«Okay
okay, scherzavo».
La sua risata però non contribuì a togliere
quell’espressione irritata dal
volto di Derek.
Nonostante
ciò Derek
decise di rimanere lì, non aveva altro da fare e i suoi
amici erano tutti a
coppie. Supponeva che anche Stiles fosse nella stessa condizione.
«Quindi…».
Stiles stava
disperatamente cercando qualcosa da dire. «Come è
che conosci Lydia e Jackson?».
Ora che ci
pensava era
strano che non lo avesse mai visto prima di allora, ed
era certo di non averlo mai visto, non avrebbe mai
dimenticato
un ragazzo così. Lydia
inoltre non
gliene aveva mai parlato prima, e questo era ancora più
strano.
«Ho
conosciuto Jackson
al college, abbiamo parecchi corsi in comune. Mentre, Lydia
l’ho vista solo
altre due volte credo».
Ora era tutto un
po’
più chiaro: Derek conosce Jackson, e conosce Lydia di
conseguenza ma non così
bene ed è per questo che la rossa non ne ha mai parlato a
Stiles. Bene, perché
altrimenti Stiles era intenzionato a parlare seriamente con Lydia.
Conosceva
uno così, che
evidentemente era il
suo tipo e non glielo presentava? E andava in giro a dire che era la
sua
migliore amica... mah!
«Io
invece conosco
Jackson e Lydia dalle superiori, così come Scott e Allison.
Io e Scott siamo
amici da una vita, poi lui si è fidanzato con Allison. E
Lydia è diventata la
miglior amica della ragazza del mio migliore amico. Ah, e lei stava con
quel
coglione di Jackson».
«Sì,
ma non volevo sapere
la storia della tua vita». Stiles lo spinse leggermente con
un gesto scherzoso,
approfittando in realtà per toccargli il torace muscoloso.
Interiormente
stava
urlando, esteriormente andava a fuoco.
«Tutto
bene? Sei un
poco rosso».
«Più
che bene». Quel
sorrisino inquietante non rassicurava affatto Derek. Beh, non poteva
certo
leggere nel pensiero, e “Fortunatamente”, si disse
Stiles mentalmente. Il problema era
che ora sentiva
l’impellente bisogno di allungare la mano e verificare ancora
la consistenza di
quei muscoli, per amore della scienza, non per altro. E in tutto questo
l’alcool che stava liberando i suoi freni inibitori non
contribuiva
sicuramente.
Derek
adocchiò il
bicchiere nella mano di Stiles.
«Non
credi che sia
meglio smettere?», disse accennando al bicchiere ormai quasi
vuoto.
Stiles si
indignò di
fronte al suo tono.
«Ma tu
devi sempre
giudicare? E poi per chi mi hai preso, credi che stia tutto il giorno a
bere?».
Ora il rossore era dovuto all’irritazione.
«Non
volevo insinuare
nulla, sei tu che sei partito in quarta». Derek lo stava
guardando stranito.
Eppure non credeva di aver detto chissà che tanto da
offenderlo.
«Sei
bello, non lo
metto in dubbio». Se Stiles fosse stato completamente lucido
si sarebbe morso
la lingua a sangue pur di non ammetterlo ad alta voce.
«Però ti piace giudicare
le persone, ti piace sentirti superiore. Sì, è
vero, ieri sera mi sono ubriacato.
E sì, oggi sto bevendo. Ma se tu non l’avessi
ancora notato, Derek, siamo ad
una festa e io voglio divertirmi. Ho bocciato un esame per il quale ho
studiato
mesi e mesi, avrò il sacrosanto diritto di consolarmi
nell’alcool?». Alla presa
di posizione di Stiles, Derek non seppe come rispondere. E non
perché lo
intimoriva o altro, ma perché nella foga del momento il
ragazzo gli si era
avvicinato sempre di più, stendendosi quasi completamente su
di lui.
«Stiles!».
Quasi
ringhiò ma il castano non sembrava ascoltarlo, continuando a
blaterare su
quanto lui avesse la puzza sotto al naso e su quanto avrebbe dovuto
darsi una
regolata.
«Stiles»,
riprovò. «Ti
sei seduto sopra di me». E questa volta lo prese per le
spalle, alzandolo quasi
di peso e allontanandolo da sé.
«E che
sei repellente
ai vergini? Che avrò mai fatto di tanto
scabroso?». Stiles stava esagerando, ne
era assolutamente consapevole, e non sapeva nemmeno lui spiegarsi il
perché del
suo comportamento.
Lo stava
aggredendo
senza alcun motivo ma nello stesso tempo voleva baciarlo fino a
consumargli
quelle labbra provocanti e quei denti da coniglio tanto adorabili.
Intanto Derek
non
sapeva come gestire quel ragazzino che sembrava aver perso
definitivamente il
suo filtro cervello-bocca, e stava continuando a sproloquiare su
verginità,
maleducazione, repellenza per poi parlare delle molecole idrofobe che
rifuggono
all’acqua perché: «Derek, tu sei come le
molecole idrofobiche mentre io sono
l’acqua: tu mi rifuggi. Anzi, tu stai alle molecole
idrofobiche come io sto
all’acqua, ecco sì. O era il contrario? Oh,
insomma hai capito, no?». E no,
Derek non riusciva a seguire il suo ragionamento, soprattutto quando
arrivò a
parlare di verginità e di Artemide, la dea della caccia.
In tutto questo
Stiles
non riusciva a stare fermo e, per quanto Derek lo allontanasse ogni
volta, gli
si avvicinava fino a salirgli sulle gambe.
Insomma,
arrivò il
momento in cui Derek decise che non poteva sopportare oltre. Intravide
quel suo
amico, Scott, tra i ragazzi che stavano ballando nel centro della
stanza. Si
scrollò Stiles di dosso e andò a prenderlo,
strappandolo dalle mani di quella
che credeva fosse la sua ragazza, per poi portarlo dal suo amico.
«Prenditelo
e portatelo
a casa». Senza dire altro lo lasciò lì
insieme a quel ragazzino che stava
mormorando cose a caso e che pareva sempre più stanco.
Con un mal di
testa
allucinante decise che era ora di tornare a casa.
.
.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Con una velocità
disarmante ecco a voi il secondo capitolo di questa long!
Per quanto mi
riguarda non sono mai arrivata oltre il terzo
quindi per me
sarà un grande traguardo xD
Cosa ne pensate
dell'incontro tra Stiles e Derek?
Stiles, poverino,
è un po' astemio e anche un bicchiere di troppo lo fa
disinibire xD
Grazie per aver letto!
Alina Alboran (ancora
non ci credo che mi hanno cambiato nick ❤️)
Saaalve!
Allora, piaciuto l'incontro alla festa?
Sì sì, lo sappiamo che è molto
cliché però non volevamo fare la storia
in cui si parlano per messaggi senza mai incontrarsi...
volevamo qualcosa di diverso u.u
Anche voi pensate che Stiles sia un ubriacone? XD
Spero che la storia continui a piacervi!
Stranger
Questo
capitolo non ha quasi per nulla messaggi, però ci saranno
capitoli così, così come ci saranno capitoli
prevalentemente text. Speriamo non vi dispiaccia.
Mille e più volte grazie a tutti coloro che ci rendono
contente leggendo silenziosamente la storia, mettendola nelle categorie
di efp e chi ci recensisce! Grazie, perché ci mettete ancora
più voglia di scrivere!❤️
Abbiamo una
proposta da farvi!
Se c'è
qualcosa, una scena, un dialogo, che vi piacerebbe leggere ma che
ancora non avete trovato in nessuna storia, e pensate che qui ci
starebbe bene... beh, proponete! Se sarà possibile, se
è pertinente con la trama, cercheremo di metterle tutte e
ovviamente vi diamo i crediti!
Che ne dite? A noi
sembrava una cosa carina!
Quindi, proponete e
faremo del nostro meglio!❤️
Pooooi... volevamo
dirvi un'altra cosa! Se volete potete mandarci la richiesta di amicizia
su Facebook! Trovate i bottoncini social nel nostro profilo Sterlocked,
in ogni caso su fb siamo Alina Alboran e Jamie Nikiforov❤️
Dopo queste note chilometriche che speriamo qualcuno abbia letto (xD),
vi salutiamo!
A presto!
Sterlocked
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Terzo Capitalo
Stiles stava
camminando facendo avanti e indietro
per la stanza.
«Tutto
ciò è inconcepibile!». Intanto stava
gesticolando con le mani. «Ma ti rendi conto
che...».
.
.
«...
ti rendi conto che mi è salito praticamente
addosso!».
Erica stava con
la testa posata sul tavolo della
cucina e si teneva i capelli.
-
-
«E
poi... come si è permesso di venire a disturbare
te?». Si
arrestò di colpo, spaventando
Allison che era appena entrata nella cucina.
-
-
«E io
che dovevo fare? Era ovvio che andassi a chiamare
il suo amico!».
Isaac si chiese
come cavolo avesse fatto a roteare
gli occhi in quel modo.
,
.
«Era
scontato che stronzo com'è fosse amico di
Jackson. Mi chiedo solo come Lydia faccia a sopportarlo».
Allison
cercò di intervenire posando la mano sulla
sua spalla, ma Stiles quasi la incenerì con lo sguardo.
.
-
«Derek,
calma». Erica fu fulminata dal suo sguardo.
«È
tutta colpa tua». Si girò verso Isaac.
«E tua. Se
voi non aveste fatto questa cosa con i volantini e se non mi aveste
costretto ad
andare alla festa, niente di tutto questo sarebbe successo».
Isaac e Erica
sbuffarono all'unisono: quando il loro
amico diventava così teatrale c'era poco da fare.
.
.
Masticò
lentamente e deglutì prima di riprendere a
parlare.
«È
tutta colpa tua, Scott! Perché cavolo non mi hai
impedito di prendere quel volantino?». Puntò il
dito verso l'amico.
«E
Lydia? Perché deve essere socievole e organizzare
feste? Non sa che chi troppo vuole nulla stringe? Ma guarda tu che
amici mi
ritrovo».
«Stiles...».
«Non
fiatare perché la colpa è tua e del palo!
Quello stupido palo! Perché esistono i pali e
perché li mettono intorno al
campus?».
Allison fece
segno a Scott di stare in silenzio.
§§§
«Ally,
lascia fare a me».
«Lyds...».
Aveva paura cosa la mente diabolica
dell'amica stesse elaborando. «Cosa hai intenzione di
fare?».
«Aspetta
e vedrai. Dobbiamo chiamare una persona».
Allison guardò l'amica e poi sgranò gli occhi.
«Erica,
non credi che rischiamo di peggiorare le
cose? Chissà quanti giorni di punizioni in più ci
potrebbero capitare!». Isaac
non si fidava molto della piega che le cose stavano prendendo.
«Non
stiamo facendo niente di male, su». Erica stava
digitando rapidamente sul cellulare con un ghigno per nulla
rassicurante sul
volto.
«Ehi,
perché parli al plurale? Io non voglio avere
niente a che fare con questa storia».
Erica
poggiò il cellulare e prese l'amico per il
colletto della maglietta avvicinando il suo volto al proprio.
«Oh,
tu non vai da nessuna parte, sarai mio complice
fino in fondo». Isaac deglutì.
§§§
Stiles,
[01.03.17 19:05]
Non so se sai però se non sai te lo dico io così
saprai.
Derek, [01.03.17
19:06]
Dopo questo tuo messaggio non so se sarò in grado di sapere
qualcosa.
Stiles,
[01.03.17 19:08]
Idiota...
A quanto pare siamo pesanti e non ci sopportano più.
Scott sa da Allison che Lydia ha deciso con Erica che questa sera noi
ci
dovremmo vedere al cinema. Così ci conosciamo e bla bla bla.
Derek, [01.03.17
19:09]
... eh?
Stiles,
[01.03.17 19:10]
Certo che sei duro!
Stiles,
[01.03.17 19:10]
Scott mi ha detto tutto!
Derek, [01.03.17
19:10]
Ma tutto cosa?
Stiles,
[01.03.17 19:10]
Non dovevi uscire con Isaac oggi?
Derek, [01.03.17
19:11]
Sì.
Stiles,
[01.03.17 19:11]
Ecco.
Stiles,
[01.03.17 19:11]
Visto?
Stiles,
[01.03.17 19:11]
Ho ragione io.
Derek, [01.03.17
19:11]
Io non vedo nulla.
Derek, [01.03.17
19:11]
Sono nel buio della mia stanza.
Stiles,
[01.03.17 19:11]
Questo perché sei una persona fondamentalmente triste.
Stiles,
[01.03.17 19:12]
Comunque!
Stiles,
[01.03.17 19:12]
Vogliono incastrarci!
Derek, [01.03.17
19:12]
E sostanzialmente tu sei una persona poco chiara.
Stiles,
[01.03.17 19:13]
Io dovevo uscire con Scott, che però mi avrebbe dato buca. E
Isaac avrebbe dato
buca a te.
E ci saremo incontrati noi due e saremmo diventati amici.
Stiles,
[01.03.17 19:14]
Quindi... cosa facciamo?
Derek, [01.03.17
19:14]
Aspetta.
Stiles,
[01.03.17 19:15]
Aspetto.
Derek, [01.03.17
19:16]
Riepilogo: Allison, Lydia, Erica e Isaac hanno pianificato di farci
incontrare
stasera, dandoci buca. Così noi parliamo e facciamo amicizia.
Stiles,
[01.03.17 19:17]
È quello che ho detto, no?
Derek, [01.03.17
19:19]
Più o meno...
Stiles,
[01.03.17 19:20]
E quindi che hai in mente?
Stiles,
[01.03.17 19:20]
Non possiamo lasciare le cose così.
Derek, [01.03.17
19:20]
Certo che no. Lasciami pensare.
Stiles,
[01.03.17 19:22]
Ma quanto ti ci vuole?
Stiles,
[01.03.17 19:22]
Comunque questa sarà l'ultima volta che parlo con te. Non ti
montare la testa.
Stiles,
[01.03.17 19:25]
Certo che devi pensare tanto, eh!
Stiles,
[01.03.17
19:26]
Derek!
Derek,
[01.03.17
19:27]
Stiles.
Stiles,
[01.03.17
19:27]
Allora?
Derek, [01.03.17
19:28]
Io invece di lamentarmi come te mi sono dato da fare per trovare una
soluzione.
Stiles
alzò gli occhi al cielo.
“Ma
quanto se la tirava quel tipo?”
Stiles,
[01.03.17 19:28]
Quindi?
Derek, [01.03.17
19:29]
Ho parlato con Isaac. L'ho messo con le spalle al muro e l'ho fatto
confessare.
Hai ragione, credevano seriamente di riuscirmi a fregare.
Stiles,
[01.03.17 19:29]
RiuscirCI, Derek! Riuscirci.
E se non fosse stato per me non
l'avresti mai saputo!
Derek, [01.03.17
19:30]
Dettagli.
Stiles,
[01.03.17 19:30]
Dettagli essenziali.
Derek, [01.03.17
19:30]
Comunque, ho un piano di contrattacco.
Stiles,
[01.03.17 19:30]
Sentiamo.
Derek, [01.03.17
19:31]
Io non andrò da nessuna parte stasera, Isaac farà
finta di aver portato a
compimento la sua missione e la stessa cosa farai tu.
Le ragazze crederanno che noi ci siamo cascati e siamo usciti insieme,
quando
in realtà saremo a casa a non parlarci e soprattutto a non
rivederci mai più.
Derek, [01.03.17
19:32]
Loro crederanno di aver vinto, ma noi siamo più furbi di
loro.
Stiles,
[01.03.17 19:32]
E menomale che quello mentalmente contorto ero io!
Stiles,
[01.03.17 19:33]
Comunque sì, può funzionare!
Stiles,
[01.03.17 19:33]
Ovviamente siamo più furbi!
Derek, [01.03.17
19:33]
Ovviamente funzionerà.
Derek, [01.03.17
19:33]
Ovvio.
Stiles,
[01.03.17 19:33]
Separatamente intendevo. Siamo più furbi separatamente.
Derek, [01.03.17
19:34]
Hai ragione, la furbizia è tutta concentrata in me. Ho fatto
tutto io in
effetti.
Stiles,
[01.03.17 19:34]
Ripeto, non fosse stato per me ti avrebbero fregato.
Stiles,
[01.03.17 19:35]
Comunque dobbiamo inventarci una storia per essere credibili.
Derek, [01.03.17
19:35]
Se non fosse per me non sapresti cosa fare.
Derek, [01.03.17
19:35]
Che storia?
Stiles,
[01.03.17 19:36]
Ovviamente su quello che abbiamo fatto, no?
Dobbiamo essere credibili, Derek!
Stiles,
[01.03.17 19:36]
Cosa abbiamo fatto? Cosa ci siamo detti!
Stiles,
[01.03.17 19:36]
E menomale che eri furbo!
Derek, [01.03.17
19:37]
Non è un problema, abbiamo tempo.
Stiles,
[01.03.17 19:37]
Allison è in casa però... dovrò far
finta di uscire.
Derek, [01.03.17
19:38]
Fa' finta di prepararti.
Stiles,
[01.03.17 19:38]
Poi magari con l'aiuto di Scott rientro e mi rintano in camera mia.
Stiles,
[01.03.17 19:38]
Ma quindi tu vivi con Isaac?
Derek, [01.03.17
19:38]
Sì.
Stiles,
[01.03.17 19:38]
Capito.
Derek, [01.03.17
19:43]
Tu invece vivi con Allison e Scott?
Stiles,
[01.03.17 19:44]
Sì.
Stiles,
[01.03.17 19:45]
E ti ci sono voluti cinque minuti per chiedermelo?
Stiles,
[01.03.17 19:45]
Ma alla materna non ti hanno insegnato come fare conversazione?
Stiles,
[01.03.17 19:46]
Comunque vado a prepararmi.
Stiles,
[01.03.17 20:25]
Mi sto vestendo.
Derek, [01.03.17
20:26]
Bravo.
Stiles,
[01.03.17 20:32]
Sto uscendo.
Stiles,
[01.03.17 22:15]
Sono ritornato solo ora.
A Scott sono servite quasi due ore per convincerla ad andare da Lydia.
:(
Stiles,
[01.03.17 22:16]
Almeno tu non hai avuto questo problema visto che abiti solo con Isaac.
Derek, [01.03.17
22:16]
Mi dispiace per te.
«Ma
neanche tanto». Derek si sentiva quasi cattivo,
però tutto questo era troppo divertente.
Derek, [01.03.17
22:18]
E comunque vivo anche con Erica e Boyd.
Posò
il telefono sul comodino, approfittando del
riscaldamento ancora acceso per spogliarsi e mettersi il pigiama.
Starnutì
ben due volte prima di riuscire a infilarsi
al calduccio sotto il piumone.
Si
ritrovò due messaggi di fila di Derek.
Ancora uno e
batteva il suo record.
Stiles,
[01.03.17 22:22]
E fai bene a dispiacerti!
Stiles,
[01.03.17 22:22]
Mi verrà sicuramente un raffreddore.
Stiles,
[01.03.17 22:22]
E devo studiare :(
Derek, [01.03.17
22:23]
In realtà non mi dispiace neanche più di tanto.
Stiles,
[01.03.17 22:23]
Non ne dubitavo.
Derek, [01.03.17
22:25]
Anch'io devo studiare, per colpa di Erica che mi trascina fuori a forza
ho
fatto poco.
E Derek odiava
rimanere indietro.
Stiles,
[01.03.17 22:26]
Fammi indovinare...
Lettere classiche? Filosofia?
Derek, [01.03.17
22:27]
Medicina.
Stiles,
[01.03.17 22:29]
Davvero? Un medico?
Ahahahahah
Derek, [01.03.17
22:30]
Che c'è di divertente?
Stiles,
[01.03.17 22:30]
E ora mi dirai che vuoi anche diventare pediatra!
Ahahahahah
Derek era
alquanto offeso.
Derek, [01.03.17
22:30]
... non te lo dirò.
Stiles si
portò una mano al petto, ridendo sguaiatamente.
Stiles,
[01.03.17 22:31]
Ahahahahah
Stiles,
[01.03.17 22:31]
Sto morendo, ti giuro.
Derek, [01.03.17
22:31]
Fai bene.
Stiles,
[01.03.17 22:32]
Potrei citarti in giudizio, sai?
Stiles,
[01.03.17 22:32]
Istigazione al suicidio.
Derek, [01.03.17
22:33]
Stai velatamente cercando di dirmi che fai Giurisprudenza?
Stiles,
[01.03.17 22:33]
No.
Stiles,
[01.03.17 22:33]
Non velatamente.
Stiles,
[01.03.17 22:34]
Sai, a me non devono togliermi le parole di bocca con le pinze.
Derek, [01.03.17
22:34]
Touché.
Stiles,
[01.03.17 22:34]
Sei rimasto senza parole?
Stiles,
[01.03.17 22:35]
Non che sia una novità.
Derek, [01.03.17
22:35]
Magari ho ceduto a te pure le mie.
Stiles,
[01.03.17 22:35]
Il giorno in cui distribuivano la parola tu eri in bagno,
perciò ho preso anche
la tua dose.
Derek, [01.03.17
22:36]
E tu eri in cima alla fila.
Stiles,
[01.03.17 22:36]
Così come intelligenza, umorismo, ironia, bellezza, sarcasmo.
Derek, [01.03.17
22:36]
Modestia a parte.
Stiles,
[01.03.17 22:37]
Ovvio che sono modesto!
Non ti ho ancora umiliato con le mie battute super simpatiche!
Derek, [01.03.17
22:38]
Immagino le tue battute super simpatiche.
Stiles,
[01.03.17 22:38]
Aspetta! Ora te ne arriva una!
Derek, [01.03.17
22:39]
Sto fremendo di aspettativa.
Stiles,
[01.03.17 22:40]
Stiles
scoppiò a ridere ancora più rumorosamente di
prima, ringraziando il Supremo e tutti i namecciani che Allison non
fosse
ancora tornata altrimenti si sarebbe fatto scoprire sicuramente.
La gola lo
infastidiva – colpa del vento gelido –
perciò
si impose di trattenersi.
Derek, [01.03.17
22:44]
...
Derek
sentì le proprie labbra stendersi ma appena se
ne accorse le forzò a stare chiuse, a non cambiare neppure
per sbaglio
espressione. Non poteva permettersi di cedere, non a un senso
dell'umorismo di
questo genere, no e no. A lui queste cose mica fanno ridere.
Stiles,
[01.03.17 22:44]
Tocca a te ora.
Derek,
[01.03.17
22:45]
A fare cosa?
Stiles,
[01.03.17 22:45]
Fammi vedere quello che sai fare, babe!
Derek, [01.03.17
22:45]
-.-'
Stiles,
[01.03.17 22:45]
Oppure ti arrendi?
Derek, [01.03.17
22:45]
Io non mi arrendo mai.
Stiles,
[01.03.17 22:45]
Davvero non conosci nemmeno una battuta divertente, Derek?
Derek, [01.03.17
22:45]
Cosa vuoi che faccia?
Derek, [01.03.17
22:46]
Certo che sì!
Stiles,
[01.03.17 22:46]
Aspetterò.
Derek, [01.03.17
22:48]
Derek sorrise
soddisfatto, quello sì che era stile.
E al diavolo
l'autocontrollo, Stiles si portò a
sedere facendo perno con i palmi contro il materasso. Il ghigno di
divertimento
e l'eccitazione che i suoi occhi trasmettevano erano un chiaro segno
che avesse
trovato pane per i suoi denti.
Derek poteva
anche essere un lupo scorbutico – ormai
ci aveva preso gusto a chiamarlo così –
però in quanto a battute tristi gli
faceva concorrenza.
Stiles,
[01.03.17 22:52]
Mi inchino davanti alla tua tristezza. Mi hai sorpreso, Derek ;)
Derek, [01.03.17
22:53]
Bravo, suddito, riconosci la mia supremazia.
Stiles,
[01.03.17 22:53]
...
Stiles,
[01.03.17 22:53]
Ma allora sei veramente un indovino.
Derek, [01.03.17
22:53]
O no.
Derek, [01.03.17
22:53]
Di nuovo ubriaco?
No, Stiles non
ricordava nulla della notte in cui
gli aveva scritto da ubriaco, però aveva riletto tutti i
messaggi con
attenzione.
Stiles,
[01.03.17 22:54]
No, ho solo una buona memoria.
Stiles,
[01.03.17 22:55]
Comunque, prima che tu mi interrompessi, stavo per scrivere Vostra Maestà però
non volevo che te la
tirassi troppo.
Derek, [01.03.17
22:56]
E ti ricordi anche cosa è successo ieri? Dato che hai buona
memoria.
Derek, [01.03.17
22:57]
Figurati, chiamami pure O mio Re.
Stiles
sbuffò. Ecco che cominciava a intravedere il
Derek che stava iniziando a conoscere.
Stiles,
[01.03.17 22:58]
Ricordo che ti sei comportato come uno stronzo.
Stiles,
[01.03.17 22:58]
Tu cosa ricordi?
Derek, [01.03.17
22:58]
Ricordo che mi sei salito addosso.
Derek, [01.03.17
22:59]
Come altro mi sarei dovuto comportare?
Stiles,
[01.03.17 22:59]
Non esageriamo. Mi ero solo avvicinato!
Derek, [01.03.17
22:59]
Mi eri addosso.
Stiles,
[01.03.17 22:59]
Potevi parlarmene invece che scappare così.
La rabbia
cominciò nuovamente a riaffiorare con
ancora più forza di quella stessa mattina in cui si era
lamentato con i suoi
amici.
Derek era
stronzo, e se per un momento aveva creduto
che non lo fosse, beh... era stato solo un momento di debolezza.
Derek, [01.03.17
23:00]
Non sono scappato da nessuna parte, però a un certo punto
hai iniziato a
parlare a caso e mi sembrava il momento di chiamare il tuo amico.
Derek era
interdetto. Sapeva che non era una gran
simpatia come persona, che spesso risultava antipatico per i suoi modi
bruschi,
però in questo caso non voleva comportarsi da stronzo. Anzi,
doveva ammettere
che si era anche divertito a sentirlo parlare. Nonostante
ciò rimaneva sempre
un ragazzo che conosceva poco e a lui l'eccessiva vicinanza fisica con
gli
sconosciuti gli provocava disagio.
Stiles,
[01.03.17 23:06]
Stavo sfoggiando le mie conoscenze...
Derek, [01.03.17
23:06]
Quindi ricordi?
Stiles,
[01.03.17 23:07]
Potrei ricordare però... stavo pensando una cosa.
Stiles,
[01.03.17 23:09]
E se facessimo finta di non ricordare?
Non ricordiamo né la festa di Lydia né me che,
ubriaco, ti propongo di fare
sesso dietro un compenso in denaro.
Che dici? Ti andrebbe di non ricordare, Derek?
Derek
guardò il messaggio e sorrise. Erano partiti
con il piede sbagliato, si sono ritrovati in circostanze improbabili
però
doveva ammettere che Stiles non era male. Si era trovato bene a parlare
con lui
durante la serata, quindi perché portare rancore per delle
cose che alla fin
fine sono ridicole?
Derek, [01.03.17
23:11]
Sì, mi andrebbe di dimenticare.
Stiles,
[01.03.17 23:12]
Non ricordare.
Cioè che se da ubriaco ti propongo nuovamente di fare sesso
tu ignorami.
Stiles,
[01.03.17 23:13]
Piacere, sono Stiles e non sono un ubriacone.
Derek, [01.03.17
23:13]
Piacere, sono Derek e non sono un gigolò.
Stiles sorrise
come un ebete con il cellulare quasi
completamente scarico ancora in mano.
Stiles,
[01.03.17 23:15]
Allora che dici, lo cambi il mio nome in rubrica?
Derek
scoppiò in una fragorosa risata.
Derek, [01.03.17
23:17]
Dai, ti concedo di essere "Stiles-ragazzino non mestruato-non
ubriacone".
Derek, [01.03.17
23:17]
E tu come mi hai salvato? Di' la verità.
Stiles,
[01.03.17 23:18]
Derek.
Derek, [01.03.17
23:18]
Sei triste.
Stiles,
[01.03.17 23:19]
Secondo me il tuo cellulare non supporta un nome così lungo.
Che dici se ci
limitiamo a Stiles per ora?
Stiles,
[01.03.17 23:20]
Se farai il bravo forse un giorno ti dirò anche il mio vero
nome.
Derek, [01.03.17
23:20]
Va bene, e Stiles sia.
Derek, [01.03.17
23:21]
E comunque il tuo vero nome lo scoprirò.
Stiles,
[01.03.17 23:21]
Contaci ;)
Derek, [01.03.17
23:21]
Io so contare molto bene ;)
Stiles,
[01.03.17 23:21]
E il triste ero io?
Stiles,
[01.03.17 23:22]
Comunque il mio cellulare è scarico, ci sentiamo domani,
Derek?
Derek, [01.03.17
23:22]
Ci sentiamo domani.
§§§
Allison era
tornata dalle ragazze con il sorriso
sulle labbra e il cellulare in mano.
Si sedette per
terra, le gambe incrociate e la
schiena contro il divano.
«Scott
dice che Stiles è rientrato in casa appena
sono uscita io, e poi lo ha sentito ridere con gusto più di
una volta».
Piegò
la testa di lato, chiedendosi come facessero
quei due a farsi manipolare in quel modo.
«Tu lo
hai sentito Isaac?».
Erica distese le
labbra in un ghigno maligno.
«Sì,
l'ho chiamato prima. Ha balbettato e ha cercato
di mentire, ma alla fine l'ho costretto a confessare, ho i miei
metodi».
«Non
ci credo che sono così idioti da esserci
cascati». Scoppiarono a ridere di gusto.
«Povero
Scott, era così dispiaciuto per non essere
stato capace di tenere la bocca chiusa. Non poteva certo immaginarsi
che io gli
ho detto del nostro piano perché lo dicesse a
Stiles». Allison lo disse con
tono innamorato.
«Ally,
te l'ho sempre detto che il tuo ragazzo è un
po' tonto».
«Isaac
ancora non ha capito che noi avevamo previsto
tutto dall'inizio. Di certo non eravamo così stupide da
credere che quei due
uscissero».
«Ma
siamo abbastanza intelligenti da sapere che
avrebbero cercato di fregarci mettendosi d'accordo e rimanendo a
casa».
«Cosa
che era il nostro obiettivo fin dall'inizio».
Alzarono i loro
bicchieri per brindare.
«Alla
nostra furbizia e alla loro stupidità. Loro
credono di averci fregate, poveri illusi, non sanno che sono loro a
giocare al
nostro gioco, non il contrario».
-
-
-
-
-
Sourwolf&Volpino
Salve!
Allora,
piaciuto il capitolo? I nostri Sterek si stanno conoscendo
piano piano seppur in maniera bizzarra xD
Inoltre
in questo capitolo Derek si scopre un po' di più e vediamo
anche
il motivo del suo comportamento alla festa.
Alla fine non è così stronzo, anzi, vedrete come
piano piano verrà fuori il suo carattere.
Piaciuto
il complotto delle ragazze? Come sono ingenui questi due testoni, vero?
XD
Alla
prossima!
Stranger
Ed eccoci finalmente con
l'ultimo capitolo di questa settimana.
I due ragazzi stanno
cominciando a conoscersi e ad interagire di più l'uno con
l'altra.
Stiles crede che
Derek sia veramente attraente -sarebbe impossibile dargi torto-
però non
né è innamorato e non prova niente per lui che
non sia pura
e semplice attrazione
a livello fisico. Per ora. Vedremo in futuro ;)
Non sono il massimo
della furbizia, vero?
P.S.: avete presente lo starnuto di Stiles? Beh ha starnutito
perché io ho starnutito
e ho ben pensato di farlo stare male... me la sono gufata e
adesso sto male io xD
Alina Alboran
Come
sempre grazie mille a tutti coloro che leggono e recensiscono!
Sperando
che la storia continui a piacervi, al prossimo capitolo! Vedrete che
combineranno questi due finti furbacchioni xD
Sterlocked
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Quarto Capitolo
Derek
era una persona molto mattiniera e quella mattina si era svegliato con
la strana sensazione di dover ricordare qualcosa. Gli sembrava che
qualcosa non andasse, ma cosa? Il giorno prima con Stiles era andato
molto bene per i loro standard, si erano chiariti e avevano pensato ad
un piano perfetto e... il piano! Avevano passato tutto il pomeriggio a
messaggiarsi e si erano dimenticato del motivo per cui lo avevano
fatto. Evitò di soffermarsi su quest'ultimo pensiero e
aspettò che il ragazzo gli scrivesse.
Erano quasi le nove di mattina e Stiles non gli aveva
ancora scritto.
Che
si fosse dimenticato del loro piano?
Avevano accordato di non ricordare, sperò solo che Stiles
non avesse esteso questa trattativa a tutti i loro messaggi del giorno
prima. Però sembrava che andasse tutto bene, quindi non
capiva.
Alla fine lasciò perdere tutti i suoi pensieri e si decise a
scrivergli lui stesso.
Derek,
[02.03.17 09:04]
Stiles.
Stiles,
[02.03.17 09:04]
Derek?
Stiles,
[02.03.17 09:04]
Dimmi.
Prima di inviare
il
messaggio Stiles ridusse la luminosità del cellulare al
minimo. Si sentiva la
testa pesante mentre gli occhi e la gola bruciavano. Cosa era successo?
Beh,
aspettare due ore al freddo affinché Allison uscisse di casa
non era stato un
toccasana per la sua salute.
Derek, [02.03.17
09:07]
Ci siamo dimenticati di elaborare la nostra storia.
Stiles,
[02.03.17 09:07]
Storia? Che storia?
Derek, [02.03.17
09:07]
La storia di noi due che siamo usciti, no?
Stiles,
[02.03.17 09:07]
Chiuse gli occhi per un istante. Poi ricordò.
Stiles,
[02.03.17 09:08]
Giusto! Scusa.
Stiles,
[02.03.17 09:08]
Hai qualcosa in mente?
Derek, [02.03.17
09:08]
Non so. Tu hai idee?
Derek, [02.03.17
09:09]
Dobbiamo mantenere credibilità.
Stiles,
[02.03.17 09:10]
È quello che pensavo anche io. Per ora facciamo finta che ci
odiamo ancora?
Derek, [02.03.17
09:13]
Sì. Gli diciamo che siamo usciti e che siamo andati al
cinema. Abbiamo passato
tutto il tempo a discutere perché tu avevi sempre da ridire,
e io avevo sempre
un'opinione discordante. Alla fine ci siamo mollati fuori dal cinema
che ci
stavamo ancora urlando e ora non ci parliamo.
Che dici?
Stiles,
[02.03.17 09:14]
Perfetto! E così si sentiranno anche in colpa per averci
fatto litigare ancora
di più!
È geniale.
Derek, [02.03.17
09:14]
Lo so.
Stiles,
[02.03.17 09:15]
Comunque la prossima volta che mettiamo in atto un piano del genere
ricordami
di vestirmi di più. :(
Derek, [02.03.17
09:16]
In che senso?
E comunque spero che non ci sia una prossima volta.
Stiles,
[02.03.17 09:17]
Nel senso che mi è venuta la febbre. Non ho dormito tutta la
notte!
Stiles tirò su con il naso.
Derek, [02.03.17
09:17]
Tu hai la febbre e intanto mi stai scrivendo? Idiota!
Mettiti sotto le coperte e lascia da parte il cellulare!
Derek si sentiva
in
colpa. A causa del loro piano adesso Stiles stava male, alla fine lui
era rimasto
a casa al caldo.
Stiles,
[02.03.17 09:19]
Mi sembrava strano che non mi avessi ancora offeso xD
Comunque vado, idiota.
Derek, [02.03.17
09:20]
Oppure non sarei io, no? ;)
Vai e riposati.
Stiles,
[02.03.17 09:23]
Vado!
Derek
lasciò il cellulare in carica e decise di mettersi a
studiare, purtroppo
l'esame non si sarebbe fatto da sé.
§§§
Stiles,
[02.03.17
19:37]
Non. È. Possibile.
Derek, [02.03.17
19:38]
Cosa?
Stiles,
[02.03.17
19:40]
Ho parlato al telefono con Lydia due ore. DUE! Non mi ha chiesto di te
nemmeno
una volta.
Stessa cosa con Allison...
Derek, [02.03.17
19:41]
Sono a casa da tutto il giorno. Erica è a casa da tutto il
giorno.
Nulla. Non mi ha chiesto nulla.
Stiles,
[02.03.17
19:41]
Mi sento quasi offeso.
Derek, [02.03.17
19:41]
Io sono offeso.
Derek, [02.03.17
19:41]
Cosa abbiamo sbagliato?
Stiles,
[02.03.17
19:42]
Hanno pianificato tutto e ora niente?
Derek, [02.03.17
19:42]
Si saranno arrese senza neppure sapere di aver perso?
Mentre scriveva
Stiles
cercava di metterci tutta l'indignazione che provava.
Stiles,
[02.03.17
19:43]
Non è giusto però! Uffa!
Derek, [02.03.17
19:44]
Volevo provare di fronte a loro il sapore della vittoria.
Derek, [02.03.17
19:44]
Come stai? La febbre?
Stiles,
[02.03.17
19:51]
Scusa. Sono stato colpito da un attacco di starnutite. Ora comunque sto
meglio.
Derek, [02.03.17
19:51]
Hai preso qualcosa?
Stiles,
[02.03.17
19:51]
Tachifludec. È il mio nuovo nutrimento xD
Stiles,
[02.03.17
19:52]
Comunque tu come stai? Orgoglio ferito a parte.
Derek, [02.03.17
19:52]
Orgoglio ferito a parte, bene.
Almeno ho studiato, dato che Erica è stata tutto il tempo
zitta.
Derek, [02.03.17
19:52]
Zitta, ci credi?
Stiles,
[02.03.17
19:54]
Non è una persona che sta in silenzio?
Derek, [02.03.17
19:55]
No. Mai.
Stiles,
[02.03.17
19:55]
Allora abbiamo qualcosa in comune io e lei.
Derek, [02.03.17
19:56]
Me ne sono accorto.
Stiles,
[02.03.17
19:58]
Me la sono cercata.
Tu invece mi sembri abbastanza taciturno
invece.
Derek, [02.03.17
19:58]
Ho ceduto le parole a te, no?
Stiles,
[02.03.17
19:58]
Giusto! Me ne ero dimenticato!
Derek, [02.03.17
19:59]
Ho guadagnato in autocontrollo però.
Stiles,
[02.03.17
19:59]
Cosa vuoi dire?
Derek, [02.03.17
19:59]
Almeno non sono astemio come te e posso bere in tranquillità
senza perdere
subito il controllo.
Derek, [02.03.17
20:00]
È un dato di fatto, non è un modo per attaccarti.
Stiles trattenne a stento una risata, catturando l'attenzione di
Allison che
lavava i piatti e di Scott che passava l'aspirapolvere.
Derek, [02.03.17
20:00]
Te la sei presa?
Derek era insicuro. Aveva paura di sbagliare, e di offendere anche
quando non
era assolutamente sua intenzione.
Stiles,
[02.03.17
20:01]
Ammetto che reggere l'alcool non è il mio forte.
Stiles,
[02.03.17
20:01]
No no! Assolutamente.
Derek, [02.03.17
20:02]
Menomale.
Stiles,
[02.03.17
20:02]
Comunque studiavi? Non vorrei disturbarti...
Derek, [02.03.17
20:02]
No, ho smesso.
Derek, [02.03.17
20:02]
Tu hai passato la giornata a letto?
Stiles,
[02.03.17
20:05]
Sì. Solo ora mi sono alzato per provare a mangiare qualcosa,
ma credo che
ritornerò a letto.
Derek, [02.03.17
20:06]
Fai bene, riposati così ti riprendi presto.
Derek, [02.03.17
20:06]
E lascia stare il cellulare per un po' oppure ti fa male agli occhi.
Stiles,
[02.03.17
20:08]
Allison insiste che mangi qualcosina. Semmai ti scrivo io
più tardi.
Se non devi uscire o se non hai di meglio da fare.
Derek, [02.03.17
20:08]
Ecco, ascolta Allison e mangia qualcosa.
Derek, [02.03.17
20:08]
E no, non ho niente da fare.
La febbre era
passata
quasi del tutto e Stiles era diventato un po' più
consapevole di ciò che stava
scrivendo, perciò leggere che a Derek non dispiaceva
scambiarsi messaggi lo
alleggerì di un peso. Sapeva che spesso non aveva la
concezione di spazio
personale e tendeva ad essere invadente.
§§§
«Stiles,
mangia almeno
un pochino, dai». Stiles alzò gli occhi al cielo e
fece una smorfia infantile.
«Ma
non ho fame».
«Non
fare il bambino!».
Sbuffò
però alla fine
cedette. Gli Argent erano autoritari e testardi, e Stiles era troppo
debole per
mettersi a discutere con Allison.
§§§
Stiles,
[02.03.17
21:22]
Ehi!
Derek, [02.03.17
21:22]
Ohi.
Stiles,
[02.03.17
21:23]
Ricordami di non mettermi mai con una ragazza. Allison e Lydia mi
bastano e
avanzano.
Derek, [02.03.17
21:24]
Stiles, ricordati di non metterti mai con una ragazza. Allison e Lydia
ti
bastano e avanzano.
Stiles,
[02.03.17
21:24]
...
Stiles,
[02.03.17
21:24]
Davvero, Derek? Davvero?
Derek, [02.03.17
21:24]
Davvero, Stiles, davvero.
Stiles,
[02.03.17
21:24]
-.-'
Derek, [02.03.17
21:25]
Come stai?
Stiles,
[02.03.17
21:25]
Tutto sommato bene, dai. Però ho finito la mia scorta di
fazzoletti.
Stiles,
[02.03.17
21:25]
Tu hai già mangiato?
Derek, [02.03.17
21:26]
Manda Scott a comprare lo scottex.
Derek, [02.03.17
21:26]
Sì.
Stiles,
[02.03.17
21:27]
No, si perderebbe ancora prima di arrivare al supermercato...
Stiles,
[02.03.17
21:27]
Comunque, dimmi, come procede lo studio?
Derek, [02.03.17
21:27]
Insomma...
Stiles,
[02.03.17
21:28]
Allora dovresti studiare su un aereo.
Stiles,
[02.03.17
21:28]
Così le cose le capisci al volo!
Derek, [02.03.17
21:28]
...
Derek, [02.03.17
21:29]
E allora perché non rinchiudermi nella stanza dello spirito
e del tempo?
Stiles,
[02.03.17
21:30]
Io lo dico sempre ai miei amici che dovremmo partire alla sua ricerca!
Tu sì
che mi capisci, Derek!
Derek, [02.03.17
21:30]
Lo so! Neanche a me prendono sul serio!
Stiles,
[02.03.17
21:30]
È troppo per loro. Non ci arrivano.
Derek, [02.03.17
21:31]
Sono lenti.
Stiles,
[02.03.17
21:31]
E invadenti.
Derek, [02.03.17
21:31]
E incomprensibili.
Derek, [02.03.17
21:31]
Perché non ci hanno chiesto nulla?
Stiles,
[02.03.17
21:32]
Te lo stavo per scrivere io!
Stiles,
[02.03.17
21:32]
E se tramassero qualcosa?
Derek, [02.03.17
21:32]
Cavolo, hai ragione.
Derek, [02.03.17
21:32]
Che si fa?
Stiles,
[02.03.17 21:33]
Io non posso mettere sotto torchio Scott... Allison è a casa.
Derek, [02.03.17
21:33]
Isaac come sempre è inutile.
Stiles,
[02.03.17
21:33]
E Boyd?
Stiles,
[02.03.17
21:34]
È il ragazzo di Erica, no?
Derek, [02.03.17
21:34]
Sì, è il suo ragazzo.
Derek, [02.03.17
21:35]
Stiles, devi sapere una cosa fondamentale su Boyd: lui è
come la Svizzera, è
neutrale. Dall'alto della sua superiorità ci guarda e
giudica tutti.
Se la testa non gli avesse fatto così male, Stiles si
sarebbe messo a ridere.
Stiles,
[02.03.17
21:36]
Come Jackson. Ma sicuramente meno stronzo.
Stiles,
[02.03.17
21:36]
Cavolo. È tuo amico. Scusa.
Derek, [02.03.17
21:36]
No no, Boyd è tranquillo.
Stiles,
[02.03.17
21:37]
Però Jackson è davvero stronzo, fidati!
Derek, [02.03.17
21:37]
Non ti preoccupare, so com'è fatto Jackson.
Stiles,
[02.03.17
21:37]
Infatti mi chiedono cosa abbiate in
comune voi due...
Derek, [02.03.17
21:38]
Mi chiedono o mi chiedo?
Stiles,
[02.03.17
21:38]
*chiedo
Stiles,
[02.03.17
21:38]
Puntiglioso!
Derek, [02.03.17
21:39]
Attento ai dettagli.
Derek, [02.03.17
21:39]
Comunque innanzitutto i corsi.
Derek, [02.03.17
21:40]
Poi alla fine non è così male Jackson, ci sei
più amico tu, no?
Stiles,
[02.03.17
21:41]
È perché lo conosco da troppo tempo ormai, e
l'odio si è trasformato pian piano
in amicizia. E inoltre è stato al mio fianco in un momento
non proprio facile
per me...
Derek, [02.03.17
21:42]
Sotto i suoi strati di egocentrismo, narcisismo e idiozia,
c'è un buon amico.
Derek avrebbe
voluto
dire di più, chiedere di più, ma non voleva
risultare invadente. Dopotutto si
conoscevano da tre giorni e non gli sembrava opportuno fare domande
personali,
doveva però ammettere che quel ragazzo era una persona
parecchio curiosa.
Stiles,
[02.03.17
21:46]
Molto in fondo ma sì, è un buon amico tutto
sommato.
Derek, [02.03.17
21:50]
Stiles.
Stiles,
[02.03.17
21:51]
Derek.
Derek, [02.03.17
21:51]
Sto sentendo Erica parlare al telefono.
Derek, [02.03.17
21:51]
Credo che stia parlando con Lydia.
Stiles,
[02.03.17
21:51]
Qui gatta ci cova!
Stiles,
[02.03.17
21:52]
Riesci a capire che si stanno dicendo?
Derek, [02.03.17
21:53]
Sta ridendo.
Derek, [02.03.17
21:53]
Se vado ad appostarmi davanti alla porta non è troppo
rischioso?
Stiles si
alzò dal
letto e si incamminò con passo felpato verso il soggiorno.
Se Lydia complottava
qualcosa con Erica era impossibile che Allison non ne sapesse niente.
Si
nascose dietro la porta, cercando di capire cosa la ragazza stesse
dicendo a
Scott.
Stiles,
[02.03.17
21:55]
Io lo sto già facendo.
Stiles,
[02.03.17
21:55]
Magari Allison sa qualcosa.
Derek, [02.03.17
21:56]
Allora tu cerca di trarre informazioni da quel fronte.
Derek, [02.03.17
21:56]
Io ho preso un bicchiere e sono appoggiato al muro.
Stiles,
[02.03.17
21:56]
Non posso andare a parlarci. Credono che io stia dormendo.
Stiles,
[02.03.17
21:56]
Bravo.
Derek spinse
invano
l'orecchio nel bicchiere, tutto ciò che riuscì a
cogliere furono delle parole
indistinte e delle risate troppo rumorose.
Stiles riusciva a sentire solo spezzoni di frasi, ma poteva giurare di
aver
sentito il suo nome.
Derek, [02.03.17
21:59]
Agente, novità dal fronte?
Dovette tapparsi la bocca con entrambe le mani per impedirsi di
scoppiare a
ridere e farsi scoprire.
Stiles,
[02.03.17
21:59]
Negativo.
Stiles,
[02.03.17
22:00]
Però hanno pronunciato il mio nome. Per ben due volte.
Derek, [02.03.17
22:00]
Sospettoso.
Stiles
sentì il rumore
della sedia che veniva trascinata sul pavimento mentre la voce di Scott
diventava sempre più vicina. Si nascose in bagno e
aspettando che i due
attraversassero il corridoio e si chiudessero la porta della propria
camera da
letto alle spalle.
Stiles,
[02.03.17
22:02]
Da te invece?
Derek, [02.03.17
22:02]
Solo mormorii indistinti e troppe risate.
Stiles,
[02.03.17
22:02]
Sospettoso anche questo.
Derek, [02.03.17
22:03]
Meglio tornare alla base.
Stiles,
[02.03.17
22:03]
Affermativo.
Stiles,
[02.03.17
22:03]
Io ci sto provando.
Derek, [02.03.17
22:03]
Sei bloccato sul campo?
Stiles,
[02.03.17
22:03]
Affermativo. Però adesso dovrei avere il via libera.
Derek, [02.03.17
22:04]
Attento ai nemici! Sono sempre in agguato.
Stiles,
[02.03.17
22:04]
Se non ti riscrivo in due minuti significa che sono caduto in battaglia.
Stiles,
[02.03.17
22:04]
Tu sei coperto invece?
Derek, [02.03.17
22:04]
Ricevuto.
Derek, [02.03.17
22:04]
Io ho agito dalla base, sono protetto.
Stiles,
[02.03.17
22:05]
Eri in camera tua, Derek?
Derek, [02.03.17
22:05]
Sì.
Stiles,
[02.03.17
22:05]
Astuto.
Derek, [02.03.17
22:05]
Lo so.
Derek, [02.03.17
22:05]
Tu sei stato coraggioso, devo riconoscerlo.
Stiles,
[02.03.17
22:06]
Dovevo rischiare. Era questione di vita e di morte.
Derek, [02.03.17
22:06]
Sei tornato alla base? Non ti distrarre in campo!
Stiles,
[02.03.17
22:06]
Sono ritornato. Il fuoco nemico per ora sembra essersi arrestato.
Derek, [02.03.17
22:07]
Qual è il rapporto?
Stiles,
[02.03.17
22:08]
Hanno fatto il mio nome due volte. Si sono baciati. Hanno riso. Hanno
parlato
di papà e la madre di Scott, poi sono andati a letto.
Non ho mai sentito il tuo nome, ma potrebbero sempre avere un loro
codice
segreto.
Derek, [02.03.17
22:08]
Ricevuto.
Derek, [02.03.17
22:09]
Come agiamo, agente? Qual è il piano?
Stiles,
[02.03.17
22:09]
Tu quali dati hai raccolto dalla missione, soldato?
Derek, [02.03.17
22:10]
Nessun dato rilevante, ma direi che i nostri nemici complici sono
alquanto
sospetti. È necessario proseguire le indagini con cautela.
Stiles,
[02.03.17
22:10]
Direi di continuare l'indagine domani, interrogando gli altri
coinquilini.
Derek, [02.03.17
22:13]
Concordo, sospendiamo tutto per oggi. Tu riposati e vedi di guarire al
più
presto, dobbiamo essere al nostro massimo se vogliamo vincere la guerra.
Stiles,
[02.03.17
22:14]
Ricevuto.
Buonanotte!
Ci sentiamo domani con gli aggiornamenti.
Derek, [02.03.17
22:14]
Buonanotte, a domani.
§§§
Intanto
sul fronte nemico...
Allison si era
seduta
sulle gambe di Scott, e mentre gli accarezzava la chioma folta gli
lasciò un
fugace bacio sulle labbra.
«Sei
sicuro che non
dovrei dormire con Stiles? Sono preoccupato. E se avesse la
febbre».
«Scott,
direi che è
abbastanza grande da prendere da solo una tachipirina». Scott
arrossì
ripensando a quando, quando erano ancora al liceo, Stiles si era
trasferito da
lui per due giorni perché Melissa aveva il turno di notte e
non voleva
lasciarlo solo.
«Dovrei chiamare lo Sceriffo e mamma per farli sapere che sta
un pochino
meglio? E se peggiorasse?».
«Metterò
la sveglia
verso le tre, così vado a controllarlo». Scott
sorrise e catturò le labbra
della ragazza in un lungo bacio.
«Stiles
può anche
aspettare per ora». Si alzò dalla sedia con
Allison tra le braccia che rideva e
baciava il collo scoperto del suo ragazzo.
Chiusero la
porta della
camera da letto con un calcio.
«Sì
sì, Lyds, ci
vediamo domattina. È da tempo che non faccio shopping e ci
voleva proprio».
«Tesoro,
è sempre tempo
di shopping». Poi Lydia assunse un tono allusivo.
«Poi devi fare il regalo a
Boyd, no?».
Erica
ridacchiò.
«Sì,
e sono sicura
apprezzerà, quel completo mi sta una meraviglia».
Avrebbero festeggiato il loro
terzo anno insieme.
«Il
completo non basta!
Abbiamo molto altro da comprare!».
Il tono
indignato di
Lydia fece ridere Erica.
«Tesoro,
fosse per te
non ci sarebbe mai fine al shopping».
«Beh,
come darmi torto».
«Anche
perc- aspetta».
Erica allontanò il cellulare dell'orecchio al suono di un
rumore.
«Cos'è
successo?».
«Niente,
mi era
sembrato di sentire Derek. Sarà stata una mia
impressione».
.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Ciao!
Questo capitolo è un po' particolare perché
mostra una parte
non solo più infantile ma anche più "drama queen"
di entrambi i personaggi xD
Spero che vi sia piaciuto e che leggerlo vi abbia divertite!
Alina Alboran
Sera!
Dopo una giornata di
peripezie siamo riuscite ad aggiornare!
Questa volta Alina ha fatto il doppio lavoro dato che ha corretto
tutto lei e non ha corretto il capitolo una volta, ma due,
dato che la prima volta il file non aveva salvato le modifiche...
Speriamo che il
capitolo vi sia piaciuto,
noi ci siamo divertite molto a muovere i nostri agenti xD
Alla prossima!
Stranger
Grazie mille a tutti coloro che
leggono e recensiscono! E grazie a chi ci ha dato delle "proposte" per
i prossimi capitoli. Sappiate che le abbiamo segnate tutte e non
vediamo l'ora di scriverle!
Purtroppo a causa di
qualche problema di salute e dell'inizio delle lezioni
all'università non abbiamo ancora nessun capitolo pronto,
perciò non siamo sicure che questa settimana riusciremo ad
aggiornare due volte. Noi comunque cercheremo di fare del
nostro meglio!
Auguri a tutte le donne!
Sterlocked
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
Quinto Capitolo
Stiles,
[03.03.17
21:45]
Ehi.
Ho novità.
A Lydia non interessa nulla. E oggi è andata a fare shopping
con Erica. Mi
sento offeso dal loro comportamento... molto offeso.
Derek, [03.03.17
21:46]
Lo so e non capisco.
Ma meglio così.
Derek, [03.03.17
21:46]
Tu come stai? La febbre?
Stiles,
[03.03.17
21:47]
Insomma. Qualche ricaduta ma vado avanti con Tachipirina e camomilla
con limone
e miele.
Tu?
Derek, [03.03.17
21:47]
Io bene.
Stiles,
[03.03.17
21:47]
Lo studio?
Derek, [03.03.17
21:48]
Bene.
Stiles,
[03.03.17
21:48]
...
Stiles,
[03.03.17
21:48]
Sicuro sicuro?
Derek, [03.03.17
21:49]
Sicuro. Hai dubbi sul mio rendimento?
Stiles,
[03.03.17
21:49]
Ho dubbi su quello che hai scelto, sul rendimento ancora non saprei ;)
Derek, [03.03.17
21:49]
Spiritoso.
Stiles,
[03.03.17
21:50]
È una delle mie più grandi qualità.
Stiles,
[03.03.17
21:50]
Senti ma stai per uscire o sei fuori?
Derek, [03.03.17
21:50]
Insieme a parlantina, sarcasmo, astemia.
Derek, [03.03.17
21:50]
Sono fuori. Perché?
Stiles,
[03.03.17
21:51]
Non vorrei disturbarti... ci si sente un'altra volta, che dici?
Derek, [03.03.17
21:51]
Certo.
Stiles,
[03.03.17
21:52]
Ciao allora!
Stiles
guardò il
cellulare ancora per diversi secondi prima di tirarsi le coperte
addosso e
mettersi a dormire. Domani avrebbe dovuto mettersi a studiare
seriamente
altrimenti sarebbe rimasto indietro ancora di più e non
avrebbe più recuperato.
Derek gli era
sembrato
freddo e lontano, e anche se sapeva di non averne alcun diritto si
sentiva in
qualche modo trascurato. Era sempre lui a cercare la sua compagnia, e
forse la
simpatia non era reciproca. Si girò nel letto ancora e
ancora, e poi prese il
termometro per misurarsi la febbre. Era quasi certo che anche quella
sera la Tachipirina
non sarebbe mancata.
Derek rimise il
cellulare in tasca leggermente confuso da quella conversazione. Gli
aveva
lasciato una strana sensazione, non sapeva se definirla sgradevole o
meno, ma
strana, come se qualcosa non andasse.
Ma
poi lasciò perdere questo suo pensiero ritenendolo assurdo
– si erano scambiati
pochi messaggi e non avevano discusso come loro solito, quindi non
poteva
esserci nulla di sbagliato – e rivolse la sua attenzione
verso il suo
interlocutore.
Sorrise e
annuì alle
parole della ragazza.
«Scusa
per il disturbo».
La ragazza sorrise imbarazzata. «Ti ho visto e ho pensato di
salutarti».
«Non
ti preoccupare».
Amber non poté evitare di rimanere ammaliata da quel
sorriso. «Non è affatto un
disturbo, e poi sono stato scaricato dai miei amici che mi hanno
abbandonato».
Le sorrise divertito e la ragazza rise alle sue parole.
Amber vide le
sue
amiche chiamarla e sorrise dispiaciuta a Derek.
«Mi
stanno chiamando.
Ci vediamo lunedì per quella cosa, quindi?».
«Certo».
«Grazie
ancora, Derek».
§§§
Quando quella
mattina
Stiles si era svegliato, la testa faceva meno male del solito, anche se
si
sentiva ancora debole e aveva il naso tappato.
«Amico,
noi andiamo
prima. Vieni?». Scott aveva socchiuso la porta, il giusto per
farci passare la
testa e poter parlare a Stiles.
«Ho
lezione dalle dieci».
Sbadigliò e allungò le braccia per stiracchiarsi.
«Voi
andate. Io credo
che andrò a fare colazione al College House e poi in
segreteria per modificare
il piano di studi. Ho bisogno di crediti extra». La voce
lamentosa fece
desistere Scott dall'insistere oltre.
§§§
Il College House
era il
bar più frequentato dell'intero campus, sia per la
freschezza dei prodotti ma
specialmente per il bell'aspetto dei suoi dipendenti.
«Un
cappuccino con
cacao», chiese Stiles al barista. L'occhiolino che ricevette
in cambio gli fece
abbassare la testa imbarazzato.
«Come
al solito,
quindi?».
«Come
al solito»,
confermò. Si sedette su uno degli sgabelli davanti al
bancone aspettando la sua
ordinazione.
Derek quella
mattina si
era svegliato presto e, nonostante avesse lezione il pomeriggio, aveva
deciso
di andare a studiare in biblioteca. Prima però doveva
incontrare Amber al bar
per darle gli appunti come promesso. La ragazza non era ancora arrivata
e
nell'attesa decise di approfittarne per bere il suo caffè
mattutino.
Mentre era in
fila per
aspettare il suo turno, vide un ragazzo di spalle al bancone che gli
apparve
familiare. Non ci fece molto caso però per il momento.
Dopo aver
ordinato il
suo caffè macchiato con una spolverata di cioccolato a quel
barista che mal
sopportava – che bisogno c'era di ammiccare così?
–, si diresse su uno sgabello
e fu in quel momento che notò due occhi ambrati fissarlo:
ecco di chi erano
quelle spalle familiari.
«Ciao
Stiles». Lo
salutò con tono sommesso dovuto all'imbarazzo. Dopotutto non
si sentivano da un
paio di giorni e si era lasciati in maniera strana, era come se ci
fosse una
certa tensione tra i due.
Derek era a pochi centimetri di distanza ma Stiles era ancora un po'
risentito
per quei giorni di silenzio, perciò lo salutò con
un semplice cenno del capo,
per poi girarsi a ringraziare Danny
che
gli aveva disegnato un cuore con la schiuma del latte.
«Verso
che ora stacchi?».
Il barista stava
preparando altre ordinazioni nel mentre che parlava con Stiles.
«A
mezzogiorno». Di
sottecchi aveva visto Derek che ascoltava con finta nonchalance la loro
conversazione. Scosse la testa e trattenne una risata.
«Si
mangia insieme?».
Danny
posò
l'ordinazione di Derek sul bancone ma continuava a guardare Stiles.
«Sì,
però andiamo a
casa mia? O hai corsi dopo?».
«No
no, sono libero».
Derek stava
giocando
con la schiuma del suo caffè ascoltando distrattamente i
discorsi dei due
ragazzi. Sembravano molto familiari e si vedeva che si trovavano a loro
agio.
Non come Derek che in quel momento si stava sentendo fuori posto e per
questo
motivo si affettò a bere il suo caffè, sperando
che Amber arrivasse al più
presto.
Per i seguenti
cinque
minuti Stiles aveva continuato a parlare con Danny del più e
del meno, ma ben
presto la sua attenzione cambiò destinatario e si
posizionò su una bella
ragazza che si era avvicinata a Derek toccandogli la spalla con una
mano.
Si riscosse solo
grazie
a Danny che gli stava schioccando le dita davanti al volto.
«Stiles?».
Si sporse sopra
il
bancone per afferrare Danny per il grembiule e sussurrargli
all'orecchio.
«Lui
è il tipo del
volantino». Stiles spalancò gli occhi e
fissò Derek ancora con più insistenza
di prima quando la ragazza lo abbracciò di slancio.
«Ma
non era gay?»,
domandò Danny a voce bassa per non farsi udire.
«Non
mi ha mai risposto».
Danny si dovette
allontanare per riprendere il suo lavoro, mentre Stiles sorseggiava
svogliatamente il suo cappuccino ormai freddo.
Amber era una cara ragazza ma aveva un senso di gratitudine eccessivo.
«Grazie
grazie grazie!
Derek, mi hai salvato la vita!». E Derek non sapeva
più come dirle che lui era
felice di aiutarla.
«Amber,
non è un
problema. Anzi, se mai in futuro ti servisse altro puoi tranquillamente
contattarmi». Le fece un occhiolino e questo dettaglio non
sfuggì a un certo
ragazzo che, dimentico del significato del termine discrezione, li
stava
fissando con insistenza, continuando a sorseggiare un cappuccino
inesistente da
una tazzina ormai vuota.
Amber prima di
andarsene schioccò un sonoro bacio sulla guancia di Derek,
lasciando
quest'ultimo oltremodo imbarazzato e un certo ragazzo altrettanto
infastidito.
Appena Amber
uscì dal
bar Derek tirò un sospiro di sollievo, finalmente aveva
recuperato il suo
spazio personale.
«È
carina». Stiles si
alzò per pagare, e guarda caso Derek era seduto proprio
vicino alla cassa.
Derek lo
guardò
inarcando un sopracciglio.
«Sì,
è carina».
«Non
credevo fosse il
tuo tipo». Danny, che ovviamente stava ascoltando la
conversazione, scosse la
testa e con lo sguardo cercò di dire a Stiles di smetterla.
«Non
mi sembri il tipo
da bionda». Prese il resto e lo infilò in tasca.
«Non
capisco».
«Semplicemente
non mi
sembri uno a cui piacciono le bionde». Cercò di
ignorare la sguardo di
disapprovazione di Danny che li stava guardando a braccia incrociate
mentre
aspettava che una tazzina si riempisse di caffè.
Derek lo
guardò
inarcando anche l'altro sopracciglio.
«Quando
mai ho detto
che lei mi piace?».
Stiles lo
guardò con
ovvietà, mentre Danny sospirò spazientito dai
due. Derek lo guardò male.
«Uscite
insieme e ciò
presuppone che ti piaccia, no?».
«Ehi,
frena. E tu,
esattamente, da cosa avresti dedotto che usciamo insieme?».
Derek ci stava
capendo ben poco.
«Non
so... forse dal
fatto che ti ha abbracciato e baciato nemmeno gli avessi salvato il
gatto che
stava annegando?». L'ironia di Stiles, quando era agitato,
arrabbiato o troppo
stressato, diventava difficile da capire persino per Stiles stesso.
«Non
che ci sia un
qualche tipo di problema se esci con le bionde, eh». Per
cercare di salvare il
salvabile Danny provò a intervenire.
«Ma
non dovevi andare?».
«Dovrò
andare quando
andrò». Fu la risposta secca e sensata
di Stiles.
«Lo so
che non c'è
nessun problema se esco con le bionde». Derek lo disse con
leggerezza e Stiles
lo guardò con faccia scocciata. «Ma credo che tu
abbia indovinato».
«Visto,
lo sapevo».
Stiles cercò di camuffare il suo fastidio – tra
l'altro ingiustificato e
insensato – cercando di usare un tono saputo e scherzoso.
«No,
avevi ragione
sulla parte del gatto».
«Eh?».
Aveva veramente
salvato un gatto?
«No,
Stiles, non ho
salvato nessun gatto». Derek osò addirittura usare
un tono scocciato, come se
fossero ovvie le sue parole criptiche.
«Derek,
o parli come
mangi oppure vivrò nella convinzione che tu ti sia buttato
in un fiume per
soccorrere un gatto». Stiles era tremendamente serio.
Danny intanto
stava
assistendo a quella conversazione nemmeno fosse una soap opera intanto
che
stava servendo altri clienti.
«Semplicemente
le ho
passato i miei appunti di Istologia e le ho dato il mio libro che ormai
è fuori
commercio». Lo disse con ovvietà. Certo, come
aveva fatto Stiles a non arrivarci
prima, era così ovvio. «Quindi era felice
perché il materiale che le ho passato
le permetterà di passare finalmente l'esame, ed era felice
come se le avessi
salvato il gatto».
«Amico,
hai ragione,
come ho fatto a non capirlo prima?».
Di fronte allo
sguardo
serio di Derek a Stiles non rimase che scuotere la testa.
«Comunque
questa volta
vado davvero, Sistemi Giuridici Comparati mi aspetta».
Derek si
alzò a sua
volta.
«Aspetta,
vengo con te.
Devo andare a studiare in biblioteca». Solo quando fu
già sulla porta, si
ricordò di Danny.
«Fatti
trovare pronto
per quando arrivo, ho già fame». Danny
annuì e Stiles si richiuse la porta alle
spalle.
Derek
cercò di ignorare
la loro conversazione.
«Il
raffreddore è
passato?».
Camminavano uno
accanto
all'altro e visto l'andamento di Stiles era inevitabile che le loro
spalle si
toccassero di tanto in tanto.
«Molto
meglio». Derek
aveva osservato sin da subito il suo naso rosso e pieno di pellicine,
segno che
se lo stava soffiando molto spesso.
«Mettiti
una crema,
passerà». Stiles non capì subito a cosa
l'altro si riferisse.
«Il
naso. La crema
aiuterà».
«Questa
sera, non credo
di arrivare a casa prima delle nove». Il suo tono lamentoso
non era il massimo
per iniziare una giornata di studio, perciò Derek fu quasi
sollevato quando le
loro strade si dovettero dividere.
«Ci si
sente in questi
giorni. Buona lezione».
«Buono
studio».
Stiles era
contento di
aver incontrato Derek, non credeva che dopo la loro sceneggiata a mo'
di agenti
segreti, e la freddezza di Derek del giorno dopo, si sarebbero rivolti
ancora
la parola.
Era arrivato di
fronte
all'edificio in cui si teneva la lezione con qualche minuto di ritardo,
ma
conoscendo le abitudini del professore, era certo di non aver perso
nulla.
Tra la folla
intravide
Amber che saliva le scale. Stiles la guardò
finché non la perse di vista.
«Non
me la racconti
giusta», sussurrò fissando un punto impreciso
davanti a sé.
§§§
Messaggi
tra Stiles e Jackson
Jackson,
[08.03.17 17:34]
Stilinski, scopri dove andranno.
Stiles,
[08.03.17 17:35]
???
Jackson,
[08.03.17 17:35]
Lydia e le altre.
Stiles,
[08.03.17 17:35]
A divertirsi?
Jackson,
[08.03.17 17:35]
Stilinski, fai solo come ti ho detto. Chiaro?
Stiles,
[08.03.17 17:36]
Perché dovrei? Io cosa ottengo?
Jackson,
[08.03.17 17:36]
La tua vita.
Stiles,
[08.03.17 17:36]
Confidi troppo in te stesso. Ma io sono magnanimo e ti
aiuterò.
Messaggi
tra Stiles e Lydia
Stiles,
[08.03.17 17:37]
Dove andate questa sera?
Lydia, [08.03.17
17:42]
Alla Temptation.
Messaggi
tra Stiles e Jackson
Stiles,
[08.03.17 17:43]
Brutte notizie, amico.
Jackson,
[08.03.17 17:43]
Dimmelo e basta.
Stiles,
[08.03.17 17:44]
Non so cosa sia... ma si chiama Temptation e credo che sia un nightclub.
Stiles,
[08.03.17 17:45]
Ci saranno spogliarellisti...
Stiles,
[08.03.17 17:46]
E alcool.
Stiles,
[08.03.17 17:46]
Fiumi di alcool.
Stiles,
[08.03.17 17:46]
E maschi.
Stiles,
[08.03.17 17:46]
Molti maschi.
Jackson,
[08.03.17 17:46]
Stilinski, avverti il tuo amico. Dobbiamo controllarle.
Stiles
scoppiò a ridere
di gusto, era da tempo che non prendeva Jackson in giro, e puntare
sulla
gelosia era stato un colpo di genio.
Adesso non gli
rimaneva
che convincere Scott e si sarebbe divertito alle spalle di Jackson
fumante di
gelosia.
«Scott,
abbandona la
play e siediti qui accanto a me. Ho una cosa da dirti». Diede
due schiaffetti
sul divano per indicare all'amico dove si sarebbe dovuto sedere.
«Lo so
che non mi
crederai, ma le ragazze andranno in un nightclub».
Scott non disse
niente
e perciò Stiles continuò, un ghigno di malizia
celato da un finto colpo di
tosse.
«E ci
sarà tanto
alcool. E uomini. Uomini nudi». Scott sbatté le
palpebre.
«Mi
fido di Allison».
Stiles incassò il colpo, fingendosi distratto da un rumore
esterno per
riflettere e decidere come continuare.
«Certo,
ma degli altri
ti fidi? E se si approfittassero di lei? E se le succedesse qualcosa? E
se
fossero troppo ubriache per guidare?».
Scott si
alzò di colpo
e guardò Stiles terrorizzato.
«Devo
fare qualcosa.
Non posso permettere che succeda qualcosa alla mia Allison».
Per un istante
Stiles
si sentì quasi in colpa, poi pensò alla faccia da
lesso che avrebbe fatto
Jackson quando Lydia li avrebbe beccati e si sentì subito
meglio.
Messaggio
di Stiles a Jackson
Stiles,
[08.03.17
20:01]
Ci sta.
§§§
«Fratellone,
ma che stanno
combinando i tuoi amici?».
Derek
guardò perplesso
dinanzi a sé.
«Me lo
sto chiedendo
pure io». In cucina c'erano Jackson che stava parlando in
maniera concitata,
Boyd che con le braccia conserte stava ascoltando concentrato, e Isaac
che
intanto stava seguendo la conversazione con aria fin troppo interessata.
«Beh,
sono bizzarri».
Cora ridacchiò.
Sua sorella era
arrivata il giorno prima. Ufficialmente era arrivata a visitare il
college –
dato che era all'ultimo anno del liceo e l'anno prossimo avrebbe dovuto
sceglierne uno –, ufficiosamente ne aveva approfittato per
trascorrere del
tempo con il suo fratellone che non tornava a casa da Natale. Derek era
stato
più che felice della visita della sorella: gli mancava la
sua famiglia e
trascorrere del tempo con Cora gli faceva solo bene, oltre al fatto che
preferiva lei permanesse da lui che in un hotel.
«Dai,
andiamo ad
impicciarci». Cora prese per il braccio il fratello
trascinandolo verso i
ragazzi.
Entrati in
cucina tre
paia di occhi si posarono su di loro: due combattivi, altri seri e
determinati
e infine un paio divertiti.
Fu Jackson a
proferire
parola.
«Dobbiamo
controllarle,
potrebbe succedere di tutto. Potrebbero esserci dei malintenzionati che
potrebbero approfittare di loro. Noi dobbiamo intervenire, dobbiamo
difendere
le nostre donne». Di fronte al discorso commovente dell'altro
Derek si limitò
ad inarcare un sopracciglio.
«Ragazzi,
cosa state
combinando?».
«Si
esce stasera,
amico!». Isacc doveva limitare il suo eccessivo entusiasmo.
Derek non aveva
in programma
di andare da nessuna parte.
«Io
passo stavolta. Io
e Cora-».
Fu proprio in
quel
momento che successe l'impossibile, qualcosa che Derek mai avrebbe
sospettato.
«Derek,
stasera usciamo».
Boyd prese
parola. Boyd
prese parola e concordò con Jackson.
Derek era sempre
più
confuso e non sapeva cosa dire.
Isaac
batté le mani sul
tavolo entusiasta.
«Andiamo
a caccia!».
«Sentite,
spiegatevi
meglio ché non riesco a capirci nulla».
Jackson
sospirò e,
molto provato dalla situazione, incominciò a narrare.
«Derek,
ci troviamo in
una situazione delicata. Sai che giorno è oggi? È
l'8 marzo, la festa della
donna. E sai cosa faranno stasera le ragazze? Andranno in un nightclub.
E sai
cosa ci sono nei nightclub? Pericoli. C'è gente
approfittatrice,
malintenzionata, c'è gente che potrebbe approfittare di
loro. Perciò noi
andremo a controllarle, non si sa mai cosa potrebbe
succedere». Jackson
concluse il discorso con tono solenne.
«Discorso
molto
commovente, devo ammetterlo. Ma il piano è altrettanto
ridicolo. Non succederà
nulla, stai calmo». Boyd lo guardò negli occhi. E
Derek capì, capì che anche il
suo amico, il suo amico che dall'alto della sua imperturbabile corazza
giudicava
tutti, era rimasto vittima: anche lui era vittima di quella nemica che
era la
gelosia.
Derek si
massaggiò le
tempie con le dita.
«Va
bene, andiamo».
Gli unici
entusiasti di
quell'uscita erano Isaac e Cora; Jackson e Boyd erano troppo impegnati
a mettere
a punto il loro piano di stalkeraggio; Derek invece era solo esasperato.
Dopo un po' una
domanda
gli balenò in testa.
«Solo
per curiosità,
come hai fatto a sapere che andranno in un nightclub?».
«Me lo
ha detto Stiles».
Nonostante il
tono
ovvio di Jackson, Derek non poté evitarsi di nutrire qualche
sospetto.
ùò.-à
à
à
à
à
àSourwolf&Volpino
à
Saaaalve!
Scusate per il
ritardo! Abbiamo scritto questo capitolo nel tempo
che avevamo a disposizione e nei nostri piani dovevamo mettere la parte
dello stalkeraggio,
però in questo caso non saremmo riuscite a postare oggi.
Alla fine abbiamo optato di lasciarvi con la "suspance" xD
Spero che il
capitolo vi sia piaciuto!
Che dite, che combineranno secondo voi questi novelli stalker?
Lo scoprirete presto! ;)
Stranger
ò
Anche se leggermente in ritardo ecco pubblicato
anche il sesto capitolo.
La storia pian piano sta andando avanti, perciò godetevi i
prossimi
capitoli perché presto la gelosia non colpirà
solo Jackson e Boyd.
Stiles e Derek ancora devono capire come smettere
di essere conoscenti e diventare amici,
però direi che in questo capitolo hanno fatto un altro
passo avanti e hanno superato la barriera della timidezza.
E dei ragazzi gelosi che ne pensate?
Spero che vi piaccia, nel prossimo capitolo li vedremo all'opera.
E magari non saranno gli unici gelosi ;)
Grazie per aver letto!
Alina Alboran
Innanzitutto
grazie a tutte le persone che hanno letto, a chi ha inserito la storia
tra le preferite e, soprattuto, a chi ci ha recensito. Leggere le
vostre recensioni ci fa un immenso piacere e ci dà la spinta
per continuare a scrivere, nonostante i vari impegni universitari.
Purtroppo l'università ha preso il sopravvento e non
riusciremo a pubblicare due volte a settimana, ma salvo imprevisti
dovremo riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana.
L'ispirazione
del nome del bar del campus l'abbiamo presa dal bar del polo
universitario di una delle due, così come il barista sexy 😆
*sguardo
sognante*
Grazie
ancora a chiunque ci abbia seguito fin'ora e a chi comincerà
a farlo da ora in poi.
Sterlocked
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Sesto Capitolo
Stiles
arrivò tutto
trafelato, con Scott al suo fianco nelle stesse condizioni. Ad
aspettarli vi
erano Jackson, Boyd, Isaac, Derek e una ragazza che gli stava attaccata
al
braccio.
«Scusate,
abbiamo fatto
il più in fretta possibile». Il primo a rispondere
fu Jackson che, dopo
un'occhiata scocciata, chiese a Stiles l'indirizzo del locale.
«Non
ne sono sicuro, ma
dovrebbe essere sulla Union Street».
Rispose
pulendosi le
mani sudate sui pantaloni.
«Io
sono Stiles e lui e
Scott». La ragazza ricambiò sorridendogli.
«Io
sono Cora».
Stiles le
rivolse un
sorriso esitante per poi rivolgersi al resto del gruppo.
«Che
lo stalking abbia
inizio!». E per evitare le lamentele di Jackson alla sua
definizione perché “Stilnski,
noi non stiamo stalkerando nessuno, lo facciamo
perché...” Stiles incominciò a
camminare seguito dagli altri.
Derek prese
Stiles da
una parte tirandolo per il braccio.
«Cosa
sta succedendo?».
Il ragazzo sorrise a trentadue denti e guardò Derek e Cora
con un pizzico di
malizia e divertimento.
«È
divertente.
Ammettilo». Derek alzò lo sguardo sui tre ragazzi
che camminavano decisi e
fieri qualche passo davanti a loro.
Sembravano tre
pavoni:
Jackson, il pavone leader, combattivo e determinato a portare a termine
la sua
missione; Boyd, il pavone bodyguard, con gli occhiali da sole alla
James Bond,
lo sguardo vigile e giudicante; Scott, il pavone di scarto,
spennacchiato e
zoppicante, ma illusoriamente
convinto
della sua missione.
Derek si
riscosse da
quell'immagine, inquietato dalle sue stesse costruzioni mentali.
Camminarono per
una
quarantina di minuti prima di arrivare al locale indicato da Stiles. Da
una
delle grandi vetrate del locale Jackson aveva intravisto la chioma
rossa di
Lydia.
«Non
sembra un
nightclub». Scott espresse le sue perplessità
guardando Stiles che puntò gli
occhi sull'asfalto.
A quel punto
intervenne
Cora, incuriosita dalla piega che le cose stavano prendendo e divertita
dallo
scherzo di Stiles.
«Ci
sono alcuni locali
che dopo la mezzanotte si trasformano». Stiles si
girò a ringraziarla con un
sorriso di cortesia. Sembrava simpatica ma chi l'aveva chiamata, e
sopratutto
perché stava incollata a Derek in quel modo? Per tutti i
quaranta minuti
avevano camminato a braccetto e non lo aveva sentito lamentarsi nemmeno
una
volta. Non credeva che Derek fosse così un don Giovanni e la
cosa lo
infastidiva un poco.
Ma non ne aveva
motivo
o diritto, perciò mimò un grazie riconoscente per
l'aiuto ricevuto.
«Prendiamo
un tavolo e
vediamo che succede poi».
I ragazzi
presero un
tavolo poco distante da quella delle ragazze, in una posizione a detta
loro
strategica, da cui avrebbero potuto guardare senza essere visti. Questo
sempre
a detta loro, Derek era un po' scettico.
Stiles si
sedette
lontano da Jackson, per evitare di essergli vicino non appena si
sarebbe
accorto dello scherzo. Si ritrovò così davanti a
Derek e a quella ragazza che
gli stava tutto il tempo appiccicata.
Stiles non
pensava che
Derek fosse così. Pochi giorni fa quella Amber e ora questa
Cora?
§§§
Coperto
parzialmente
dal menù, Jackson lanciava occhiate preoccupate alle ragazze
ogni volta che un
cameriere passava vicino al loro tavolo.
E quando
portò loro le
ordinazioni, Boyd dovette trattenerlo per non andare da loro e far
saltare la
copertura.
«Jackson,
ti rendi
conto che il tuo comportamento non ha un minimo di senso?».
Jackson lo
guardò
indignato.
«Der,
non impicciarti».
Cora lo riprese dandogli uno sbuffetto sulla guancia.
“Ma
guarda questa...”.
«Veramente,
mi spieghi
perché siamo qui?».
A prendere la
parola,
con grande sorpresa di Jackson, fu Boyd.
«Stiamo
controllando
che nessuno approfitti di loro». Derek alzò un
sopracciglio, Stiles rise e Cora
scosse la testa.
«Stiamo
parlando di
Erica, la stessa che ci ha fatto ubriacare tutti senza dare alcun segno
di
sbronza».
Isaac gli
tirò un
calcio da sotto al tavolo.
«Fatti
i cavoli tuoi e
da' ascolto a Cora».
«Ragazzi,
fate più
piano ché rischiamo di farci scoprire!». Jackson
aveva preso molto seriamente
l'intera questione dello stalking e ci teneva a svolgere diligentemente
il suo
ruolo. Peccato che i suoi sbuffi infastiditi non erano poi
così silenziosi e
non passarono di certo inosservati.
Cinque minuti
dopo un
cameriere giunse al loro tavolo.
Questi, un
ragazzo sui
vent'anni e discretamente attraente – a detta di Stiles
– attirò la loro
attenzione con un colpo di tosse.
«Le
ragazze a quel
tavolo mi hanno chiesto di darvi questo». Allungò
un foglio bianco
accuratamente piegato. A prenderlo fu Boyd che ringraziò con
un gesto della
testa.
«Che
c'è scritto?».
Scott allungò il collo nel tentativo di leggere la grafia
ordinata di Lydia.
«Ci
hanno scoperto».
Isaac scoppiò a ridere rumorosamente – attirando
molti sguardi incuriositi – mentre
Scott arrossì furiosamente.
«Tu.
Zitto». Jackson
era stizzito.
Prima ancora che
potesse decidere il da farsi Stiles si era già alzato,
seguito da Derek, Isaac
e Cora.
Indispettito dal
tradimento dei suoi amici, si alzò pure lui, trascinandosi
dietro uno Scott
imbarazzato e un Boyd con piccole difficoltà a mantenere la
sua perenne
neutralità.
Fu Stiles a
chiedere al
cameriere se potessero far unire i loro tavoli, e dopo aver ricevuto
una
risposta affermativa si sedette alla sinistra di Lydia.
Gli altri si
sedettero
accanto alle proprie ragazze, e questa volta Stiles si trovò
accanto a Cora che
gli sorrise leggermente imbarazzata.
«Tutto
bene?», gli
chiese. Dopotutto aveva ricevuto solo sguardi infastiditi da parte del
ragazzo
e non capiva perché.
«Sì,
certo». Stiles le
rivolse un sorriso tirato. Si rendeva conto di essere risultato
maleducato, dopotutto
lui non la conosceva e solo per suo semplice pregiudizio non era stato
affatto
amichevole con lei.
Non aveva nulla
contro
di lei, era più che altro irritato da Derek. Qualche giorno
fa lo aveva visto
con quella Amber e ora si era presentato a cena con i suoi amici con
questa
Cora. Per quanto poco lo conoscesse non pensava fosse così,
che cambiasse
ragazze così frequentemente, e anche se lo facesse non aveva
nulla da ridire
dopotutto. Ma portare una sua recente conquista di già fuori
con i suoi amici?
Ecco, questo gli dava fastidio.
Allison stava
consolando Scott con carezze sulla schiena, sussurrandogli che non era
arrabbiata e che gli faceva piacere che lui fosse lì con
lei. Erica era
divertita da Boyd che ancora non si era deciso a incontrare il suo
sguardo o a
rivolgerle la parola.
Di diverso
avviso era
invece Lydia che dopo aver incenerito Jackson con lo sguardo, adesso
gli stava
urlando contro.
«Non
fare la vittima
ora». Il silenzio della ragazza fece deglutire Jackson che
cominciò a muoversi
freneticamente sulla sedia.
«Sei
tu ad essere
venuta in un nightclub». Stiles distolse lo sguardo e prese a
fischiettare con
nonchalance.
«Nightclub?
Cosa stai
dicendo?».
«Ora
non fare finta di
nulla. Sei voluta venire in un nightclub e io semplicemente stavo
controllando
che non cadessi in qualche pericolo». Jackson sapeva di
essere nel torto ma
credeva fermamente nelle sue buone intenzioni.
Alle parole del
suo
ragazzo Lydia prese un profondo respiro.
«Jackson,
questo è un
semplice ristorante». Stava cercando di mantenere la calma ma
alcune volte il
suo ragazzo superava il limite e questa era una di quelle volte.
«Ma
Stiles ha detto
che-». Jackson realizzò solo in quel momento e si
girò a fissare uno Stiles che
invece era più agitato del solito e faceva di tutto per
evitare il suo sguardo.
«Stilinski».
Jackson
gliel'avrebbe fatta pagare.
«Perché
mi guardi così?
Io ho detto che credevo fosse un nightclub, non ho mai detto di esserne
sicuro».
Nonostante Stiles cercasse di mostrarsi tranquillo, lo sguardo di
Jackson non
prometteva nulla di buono.
«Stilinski,
è tutta
colpa tua. Se tu non mi avessi-».
Lydia aveva
perso la
pazienza e fermò la scenata del suo ragazzo sul nascere.
«Jackson,
non osare a
incolpare Stiles! Qui se c'è qualcuno ad essere nel torto
quello sei tu! Come
ti sei permesso di indagare su dove andassi? Io vado dove voglio, e se
volessi
pure in un nightclub!».
Questo era il
rapporto
tra Lydia e Jackson: entrambi orgogliosi, entrambi fieri e gelosi. Se
c'era una
sola persona in grado di mettere a tacere Jackson quella era Lydia.
A disagio e
intimorito
dalla ragazza, Jackson si passò le mani tra i capelli.
«Beh,
tu potevi
scegliere un ristorante con un nome più normale. Temptation.
Cosa avrei dovuto
pensare?».
«Lydia,
è innegabile che
Jackson abbia sbagliato per-».
«Zitto
tu. Sei loro
complice». Cora rise e appoggiò la testa sulla sua
spalla, circondandogli il
collo con le braccia. Il bacio rumoroso che gli lasciò sulla
guancia sembrò
averlo notato solo Stiles.
«Siete
intimi, eh?».
Lydia e Jackson intanto continuavano a litigare, mentre Boyd aveva
chiesto
scusa ad Erica che lo aveva baciato con il sorriso sulle labbra.
«Direi...»,
rispose
Derek senza capire che cosa gli fosse preso.
Alla risposta
ovvia di
Derek, Stiles giunse alla conclusione che le opzioni erano due: o Derek
non era
uno da relazione stabile e qui il discorso si ricollegava al suo
ragionamento
precedente; oppure Stiles aveva travisato tutto e Amber era solo una
sua
collega come Derek aveva fatto capire e Cora era la sua ragazza. In
ogni caso
questi non erano certo affari suoi.
Per il momento
era
meglio concentrarsi sui suoi amici e sulle loro vite amorose.
La reazione di
Lydia
non era quella che si era aspettato e cominciava a sentirsi in colpa.
Sapeva
quanto poco bastasse ai due per litigare e non voleva assolutamente
esserne la
causa scatenante.
«Lyds,
è colpa mia, dai».
Allungò la mano verso la guancia di Lydia, ma non
arrivò a toccarla perché fu
trascinato verso l'uscita da un Derek serio e... determinato?
Sì, sembrava
determinato.
Si riscosse solo
quando
il vento freddo di inizio marzo lo colpì in pieno volto.
«Derek».
Derek non
rispose ma si
limitò a trascinarlo lungo la strada.
«Amico,
che ti prende?».
Derek gli
lanciò un'occhiata
di sufficienza – che indignò non poco Stiles
– e si fermò di fronte ad una
fioreria.
«Hai
fatto il danno,
ora rimedia».
Stiles si
fermò in
mezzo alla strada – i piedi ben puntati a terra e le braccia
incrociate al
petto.
«E che
dovrei fare?».
Derek scosse la
testa e
indicò il negozio.
«E
secondo te?».
L'altro
alzò gli occhi
al cielo ma si lasciò convincere.
Comprarono delle
rose
per le ragazze per farsi perdonare e dimenticare il disastro della
serata.
Stiles
notò Derek
comprare una rosa e un peluche a parte, sicuramente per Cora.
La strada che
gli
separava dal ristornante era molto breve, e Stiles era molto grato di
ciò
perché si sentiva molto stupido a camminare con le rose in
mano. Perché non
poteva essere elegante come Derek e avere la sua stessa fierezza?
Ritornarono al
tavolo
in pochissimo tempo, e Stiles distribuì le rose alle tre
ragazze, lasciando per
ultima Lydia alla quale, oltre che delle scuse sussurrate e un
"Auguri" concesse un lungo abbraccio carico di significato.
«Grazie
per esserci
stata sempre». Jackson fece una smorfia per sottolineare a
tutti quanto
trovasse stupido e senza senso quel gesto, ma in realtà era
grato a Stiles e
Derek per aver calmato le acque. L'ago della bilancia che misurava la
rabbia di
Lydia sembrava star pendendo verso lo zero, perciò
poté finalmente rilassarsi.
Dopo che Stiles si fu allontanato si sporse verso la ragazza, rubandole
un
bacio.
«Scusami.
Ti amo».
Intanto Derek
aveva
consegnato la rosa a Cora insieme al piccolo orsacchiotto.
«Grazie!».
Cora era tutto
un baci e abbracci, fin troppo per i gusti di Stiles. Insomma, erano
pur sempre
in pubblico.
Derek le
accarezzò i
capelli e tirò fuori dalla giacca una piccola scatolina.
Stiles
strabuzzò gli
occhi. O Sant'Iddio, le stava per fare la proposta?
Cora
aprì la scatoletta
emozionata. Stiles aveva il cuore in gola.
Ma Derek
perché non si
stava inginocchiando? Le cose andavano fatte per bene!
Cora
aprì la scatola
e... tirò fuori un braccialetto. Stiles rimase quasi deluso,
credeva di star
per assistere alla sua prima proposta di matrimonio in diretta.
«Grazie,
fratellone,
non dovevi!». Faceva bene a ringraziarlo, chissà
quanto aveva speso, sembrava
fosse d'oro. No, aspetta: fratellone?
«Peste,
rischi di
soffocarmi». Derek rideva mentre Cora lo stava abbracciando
stile koala.
«Fratellone?».
Stiles
parlò senza rendersene conto.
Cora si
staccò
dall'abbraccio e fissò Stiles.
«Beh,
sì». Era
stranita, soprattutto di fronte all'espressione da pesce lesso di
Stiles.
«Voi
due siete
fratelli? ». Stiles deglutì vistosamente.
Derek
aggrottò la
fronte dinanzi allo strano comportamento del ragazzo.
«Sì,
siamo fratelli».
Stiles si
sentiva
decisamente stupido.
«Chi
pensavi che fossi,
scusa?». Di fronte alla domanda di Cora Stiles
desiderò scappare.
Aveva pensato
che Derek
stesse per fare una proposta di matrimonio, Dio! Non aveva capito
nulla,
altroché le sue ipotesi improbabili.
«Non
vi somigliate
affatto. Non è colpa mia». Sia Cora che Derek
aggrottarono le sopracciglia e lo
guardarono straniti. Beh, forse adesso qualcosa in comune ce l'avevano.
«La
sua fidanzata?». Si
ritrovò ad ammettere scatenando l'ilarità
generale ma soprattutto di Isaac che
quella sera era quello che si era divertito di più.
«Nah,
non mi metterei
mai con uno come lui. Troppo melodrammatico».
Questa nuova
prospettiva aveva permesso a Stiles di vedere Cora da sotto un altro
punto di
vista, riconsiderando le sue opinioni. E, forse, non era poi
così male.
«Sì,
l'ho notato».
Almeno con la
sua gaffe
aveva ristabilito l'umore generale, ciò non toglieva che
stava morendo di
imbarazzo. Che idiota che era.
Derek gli si era
avvicinato guardandolo divertito. Stiles si era guardato intorno in
cerca di
una via di fuga.
«Non
ti conviene».
«Cosa?».
«Scappare».
Beccato.
«E
perché?». Ovviamente
doveva ribattere con faccia tosta. Fare finta di essere sicuro di
sé, era
quello il segreto.
«Perché
i tuoi piani
fanno schifo. Così come la tua perspicacia a quanto
pare». Di fronte al tono
derisorio dell'altro a Stiles non rimase che incassare il colpo.
«Touché».
La cena
trascorse tranquilla
e, due ore dopo quando ebbero finito di mangiare, Erica
riuscì a convincere
tutti ad andare in un pub.
«Che
nessuno osi dirmi
di no. È la nostra festa e decidiamo noi». Le
ragazze le diedero manforte
annuendo.
«Basta
che Stiles non
si ubriachi nuovamente».
«Hai
paura che questa
volta cederai?». Il sarcasmo aveva vinto sull'imbarazzo
quella volta, ma si
chiese per quanto tempo sarebbe riuscito ad andare avanti in quel modo.
§§§
Stiles,
[09.03.17 03:35]
Visto, questa volta non mi sono ubriacato.
Derek, [09.03.17
03:35]
Hai già combinato abbastanza danni prima.
Derek, [09.03.17
03:35]
Quindi non so quanto valga.
Stiles,
[09.03.17 03:36]
Ah. Ah. Ah.
Derek,
[09.03.17 03:36]
Oh. Oh. Oh.
Stiles,
[09.03.17 03:36]
... ... ...
Derek,
[09.03.17 03:36]
,,, ,,, ,,,
Stiles,
[09.03.17 03:37]
-.-'"
Derek,
[09.03.17 03:37]
._.
Stiles,
[09.03.17 03:37]
Grazie per avermi salvato il culo con l'idea delle rose comunque.
Stiles,
[09.03.17 03:37]
Derek, smettila!
Stiles,
[09.03.17 03:38]
Sto cercando di ringraziarti!
Derek, [09.03.17
03:38]
Prego per averti salvato il culo.
Stiles,
[09.03.17 03:38]
No, basta.
Stiles,
[09.03.17 03:38]
Mi rifiuto di parlare ancora con te.
Derek, [09.03.17
03:38]
I rifiuti vanno riciclati.
Stiles,
[09.03.17 03:39]
Derek, hai bevuto qualcosa tornando a casa?
Derek, [09.03.17
03:39]
No, mi sto adeguando alla tua stessa lunghezza d'onda.
Derek, [09.03.17
03:39]
Cosa dicevi a Cora? Che sono noioso e monotono?
Stiles,
[09.03.17 03:40]
Quindi ti importa ciò che credo di te?
Stiles
ghignò davanti
allo schermo del cellulare come se Derek potesse veramente vederlo.
Derek, [09.03.17
03:41]
E quando mai avrei detto una cosa del genere?
Stiles,
[09.03.17 03:41]
Stai cercando di farmi cambiare idea, no?
Stiles,
[09.03.17 03:42]
Non negarlo.
Derek, [09.03.17
03:42]
Io non nego e non affermo nulla.
Stiles,
[09.03.17 03:42]
Ceeerto.
Stiles,
[09.03.17 03:43]
Comunque ho chiesto il numero a Cora. Per te va bene, vero?
Derek, [09.03.17
03:43]
Ti tengo d'occhio.
Stiles,
[09.03.17 03:43]
Ahia! Mi fai male!
Derek, [09.03.17
03:44]
Mi rifiuto di parlare con te.
Derek, [09.03.17
03:44]
Ma io ti blocco.
Stiles,
[09.03.17 03:44]
Come avevi detto? I rifiuti vanno riciclati?
Stiles,
[09.03.17 03:45]
E io rimetto come foto profilo l'annuncio in cui offri sesso, finto
gigolò!
Derek, [09.03.17
03:45]
Tu vedo che ricicli le mie battute.
Derek, [09.03.17
03:46]
Ehi, ehi! Non avevamo premuto il tasto reset?
Stiles,
[09.03.17 03:46]
Io non nego e non affermo nulla.
Derek, [09.03.17
03:46]
Tu dormi, te lo dico io.
Stiles,
[09.03.17 03:48]
Ammettilo che sei tu che vuoi dormire.
Comunque buonanotte!
E ricordati, quando farai una proposta di matrimonio dovrai
inginocchiarti. O
fai le cose per bene o non le fai proprio.
Derek, [09.03.17
03:49]
Ma che cazz-?
Stiles,
[09.03.17 03:49]
Shhh.
Tu ricordati che dovrai inginocchiarti.
Derek, [09.03.17
03:50]
... ok.
Derek, [09.03.17
03:50]
Buonanotte.
Stiles,
[09.03.17 03:50]
Notte!
.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Buona
sera e scusateci.
Scusateci per
l'enorme ritardo con cui abbiamo risposto alle recensioni,
e scusateci anche per l'aggiornamento.
Queto capitolo
è stato abbastanza difficoltoso da scrivere
perché tra i
veri impegni personali il tempo a nostra disposizione è
stato minimo,
ma nonostante questo spero che lo apprezziate lo stesso.
E, vi prometto, il prossimo sarà di granlunga migliore.
Alina Alboran
Sera!
Finalmente abbiamo aggiornato!
Capitolo forse un po' noioso ma che ci serviva essendo di passaggio
per porre le basi di ciò che sarà il rapporto tra
Stiles e Derek in futuro.
Come credo abbiate notato la storia è una slow build e
speriamo di riuscire a rendere al meglio il rapporto tra i due.
Speriamo che con i messaggi finali del capitolo ci siamo riscattate per
il ritardo xD
Grazie per aver letto!
Stranger
Come sempre grazie a chi legge e a chi ci
recensisce!
Purtroppo abbiamo notato che le visite e le recensioni alla storia sono
calate di molto e non sapete quanto ci dispiaccia. Ci rendiamo conto
che gli ultimi due capitoli sono un po' più noiosi degli
altri, ma nonostante siano di passaggio sono importanti ai fini della
trama. Sappiamo anche che gli aggiornamenti sono meno frequenti, non
riusciamo a pubblicare più di un capitolo alla settimana :(
Sappiate che da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta per
coinciliare gli impegni - e purtroppo anche i problemi - della vita
privata con la storia, che scriviamo sempre quando ci è
possibile :)
Grazie per aver letto!
Sterlocked
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Settimo
Capitolo
Volevo
un gatto nero nero nero
mi
hai datto un gatto bianco
ed
io non ci sto più.
Volevo
un gatto nero nero nero
siccome
sei un bugiardo
con
te non gioco più.
Il
lunedì mattina non
dovrebbe esistere, l'università non dovrebbe avere esami e
soprattutto non
dovrebbe dare dei tempi. E Stiles quella mattina voleva solamente
spiaccicare
la testa sotto al cuscino e fare finta che il mondo non esistesse.
Di malavoglia si
era
svegliato e diretto in biblioteca per svolgere il suo ruolo di studente
e amico
modello. Dato che c'era ne avrebbe approfittato per restituire il libro
di
Commerciale che aveva preso in prestito due settimane fa.
L'ingresso della
biblioteca, nonostante l'ora tarda, era pieno perciò dovette
aspettare
pazientemente insieme ad altri tre ragazzi che almeno uno dei due
ascensori si
liberasse. Avrebbe dovuto incontrarsi con Danny tra circa una
mezz'oretta, e
questo gli dava il tempo di restituire il libro e cercare il secondo
volume.
Premette il pulsante del secondo piano e si appoggiò alla
parete dell'ascensore
aspettando che le porte si aprissero.
Dopo aver
lasciato il
primo volume, ed aver ricevuto indicazioni su dove si trovasse il
secondo,
decise di andare nell'ala sud per consultare alcune voci
dell'enciclopedia
giuridica che la professoressa aveva loro indicato a lezione. Stava
camminando
tra i corridoi stretti, circondato dai libri, quando quasi
andò a sbattere
contro una ragazza che, con il dito in bocca e l'aria seria, stava
controllando
furiosamente il numero sul foglietto che aveva in mano.
«Posso
aiutarti?».
«Ho
trovato!». Esclamò
lei e Stiles le sorrise prima di prendere l'enciclopedia e dirigersi
verso le
scrivanie singole.
Sospirò
sconsolato
quando vide che il posto in cui era solito sedersi era occupato: era un
tipo
abitudinario e non amava granché i cambiamenti. Non in
biblioteca almeno.
Si
sistemò gli occhiali
sul naso – quella mattina era troppo in ritardo e non aveva
avuto tempo da
perdere per mettersi le lenti a contatto – e andò
a cercarsi un'altra postazione
adeguata. La fortuna di avere una biblioteca circolare era che non
doveva mai
girare, e quindi non poteva perdersi.
Da lontano vide
delle
spalle larghe e una chioma nera china su un libro molto alto e
dall'aria
difficile.
Cuffie alle
orecchie,
piedi che battono a ritmo di musica e sguardo concentrato nel libro.
Derek si
era estraniato nel suo mondo fatto di arterie, decorsi collaterali e
nomi che
sembravano tutti uguali ma da sapere a menadito.
Oggi avrebbe
finito
quel capitolo, almeno quella era l'intenzione. E l'avrebbe anche
mantenuta se
all'improvviso non si fosse sentito osservato intensamente, come se
qualcuno lo
stesso perforando alla sua destra e volesse a tutti i costi attirare la
sua
attenzione con lo sguardo.
E in effetti.
«Alla
buon’ora!».
Girandosi si ritrovato uno Stiles ghignante divertito che lo salutava
con la
manina come facevano i bambini.
Avrebbe voluto
rispondergli a tono ma era rimasto distratto dall'altro. Era la prima
volta che
lo vedeva con gli occhiali, non sapeva portasse gli occhiali
– ed era assurdo
che lui si sentisse quasi indignato da questo fatto! – e no,
assolutamente non
era rimasto colpito.
Si convinse di
smettere
di fissarlo in maniera inquietante e di rivolgergli un sorriso
sarcastico.
Avrebbe dovuto recuperare un po' di decenza.
«E tu
perché mi stavi
fissando?». Ovviamente il classico sopracciglio inarcato non
poteva mancare.
«E tu
perché sei così
maleducato da non salutarmi nemmeno?».
«E tu
mi hai salutato?».
Tra loro era
così,
continui battibecchi e niente saluti. Almeno stavano saltando i
convenevoli.
Stiles
buttò malamente
la cartella sul posto accanto a Derek, per poi sedersi sbuffando.
«Che
è quella roba?»,
chiese sporgendosi per vedere meglio.
«Arterie».
«Uuuh!
Non bello!».
Stiles si
ritirò come
se quella parola lo avesse quasi scottato. Apprezzava e ammirava
– per modo di
dire – chi riusciva a studiare quella roba senza annoiarsi o
sentire
l'impellente bisogno di buttarsi giù da una finestra.
«Esame
difficile?».
«Più
che altro infinito».
Derek rilasciò un sospiro molto sentito. «Tu che
ci fai qui?».
«Controllo
una cosa nell'enciclopedia
e aspetto Danny, sai il ragazzo del bar».
Stiles
controllò il
cellulare per vedere se avesse qualche chiamata persa: ancora nulla.
«Non
hai fame?».
Messaggio
da Stiles a Danny
Stiles,
[13.03.17 9:39]
Amico, dove sei?
«Ancora
no».
«Alloooora...
tu sei
troppo studioso! Come fai a stare tutto questo tempo
concentrato?». Stiles era
regredito allo stato di bambino – o era di suo
così? – e Derek, stranamente,
invece di essere infastidito ne era divertito.
«Suppongo
nello stesso
modo in cui fai tu». Gli sorrise e Stiles ritenne illegale
avere un sorriso
così bello.
«Scherzi??».
Derek
pensò di avere appena detto un'eresia, tanto era
scandalizzato il tono del
ragazzo. «Io non riesco a stare fermo per più di
venti minuti! Mi muovo
continuamente, mi alzo e ripeto camminando per la stanza».
«Ovviamente».
Il tono
di Derek era sconsolato e divertito.
«E tu
con quel librone
che ci devi fare?». Stiles girò lo sguardo verso
l'enciclopedia e sospirò.
«Devo
controllare
alcune voci a proposito del marchio e della concorrenza
sleale». Odiava
procurarsi il materiale su cui studiare da solo e non avere un libro.
Danny gli
rispose che
non sarebbe venuto perché il suo capo lo aveva supplicato di
coprire il turno
del ragazzo delle nove.
«Danny
non viene più.
Posso rimanere a studiare qui con te?».
«Mi
stai usando come
ultima spiaggia?».
«Se
vuoi ti posso usare
come ultima montagna».
«Non
l'hai veramente
detto».
«E
invece l'ho fatto».
Derek lo
guardò con
disgusto.
«Ehi,
non mi guardare
così! Quindi, posso?».
«Certo
che no». Intanto
Derek stava spostando le sue cose per fare spazio all'altro accanto a
sé.
Stiles lo guardò con aria di vittoria.
Mise sulla
scrivania,
oltre al libro che aveva in mano, ben due quaderni, l'astuccio da cui
tirò
fuori tre evidenziatori – arancione, giallo e verde
–, due matite colorate e un
lapis.
Derek lo
guardò
sbigottito.
«Uh,
non ti avevo
avvertito sul mio metodo molto colorato di studio?». E per
spiegargli cosa intendesse
aprì il suo quaderno pieno di post-it e il libro: erano
un'accozzaglia di
colori.
«Ma
che schifo».
«Ehi!».
«No,
seriamente, ma
come ci studi? Tutti questi colori non ti fanno venire mal di
testa?».
Stiles lo
guardò
oltraggiato.
«Non
osare ad offendere
il mio metodo di studio! I colori hanno un loro significato. Ti spiego:
il
lapis per la prima lettura, le matite colorate per sottolineare i
concetti più
importanti – il colore lo scelgo in base alla materia e a
quanto ritengo
importante il concetto –, l’evidenziatore giallo
per le cose più generali,
l'arancione per le parole chiave e il verde per le cose assolutamente
da non
dimenticare. È tutto calcolato e mi ci trovo benissimo.
Capito?».
No, Derek non
aveva
capito nulla se non che Stiles usasse troppi colori.
«Non
guardare così i
miei appunti!». Ops, Derek doveva ricordarsi di controllare
la sua mimica
facciale.
«Senti,
non puoi dire
che il tuo metodo sia il più, ehm, tranquillo tra
tutti». Derek stava cercando
di esprimersi senza che Stiles si offendesse.
«Dato
che hai tanto da
ridire, vediamo come studi tu, Mr. Giudicone». Derek non era
riuscito a non
offenderlo a quanto pare.
Detto questo
Stiles
prese il libro che Derek aveva dinanzi a sé e
cominciò a sfogliarlo.
«Ma
che schifo è? Ma
cosa è questa banalità? Cosa è tutto
questo vuoto?». Chiuse il libro in modo
teatrale. «Derek, devo insegnarti proprio tutto? Amico, non
puoi sottolineare
solo a lapis, è una cosa molto triste!».
Derek lo
guardò
inarcando il sopracciglio e stava per rispondere, solo che in quel
momento i
ragazzi accanto a loro, non potendone più dei loro
battibecchi non molto
silenziosi, li chiesero se gentilmente potessero fare silenzio. I
ragazzi si
resero conto che nonostante si trovassero nell'aula in cui si poteva
parlare e
ripetere ad alta voce, avevano disturbato chi stava studiando con i
loro toni
troppo alti.
Derek si rivolse
a
Stiles abbassando la voce.
«Invece
di metterti a
criticare il mio modo di sottolineare, che tra parentesi non ha nulla
che non
va, forse è meglio se ci mettiamo a studiare».
Stiles sbuffò alzando gli occhi
al cielo ma concordò con l'altro.
Non erano
passati che
quindici minuti e Stiles aveva già cominciato a perdere la
concentrazione,
distraendosi con qualsiasi cosa gli capitasse sotto mano. Prima con il
cellulare
– che Derek gli aveva sequestrato e che aveva messo da parte
–, poi con gli
evidenziatori – gli aveva messi in ordine dal più
chiaro al più scuro –, e
infine con la matita che usava per sottolineare.
«Basta,
abbiamo bisogno
di una pausa». Il rumore della sedia che venne trascinata
quando si alzò fece
girare diverse teste scocciate nella sua direzione. Derek lo
guardò con la coda
dell’occhio, continuando a copiare qualche parola
più ostica e che doveva
assolutamente ricordare.
«Stiles,
avrai studiato
sì e no mezza pagina». Allontanò i
libri da sé e lo guardò stiracchiandosi il
collo indolenzito per aver tenuto troppo tempo la stessa posizione.
Stiles
piegò la testa
di lato, attirato dal collo di Derek e dalla vena in rilievo che
sembrava
invitarlo a mordicchiare quel lembo di pelle. Scosse furiosamente il
capo per
scacciare quel pensiero dalla mente e poi rispose
all’occhiata stranita e alle
sopracciglia aggrottate dell’altro.
«Ho
fame. Andiamo alle
macchinette».
«Finisci
il capitolo.
Poi andiamo».
«Io ho
fame ora». Si
aggrappò al braccio di Derek, lasciato scoperto dalla
maglietta a maniche corte
che indossava, rimanendo piacevolmente sorpreso da quanto fosse morbida
la sua
pelle. Lo tirò malamente verso di sé con il
tentativo di farlo alzare, ma ogni
suo sforzo fu vano perché Derek era il doppio di lui e
sembrava fatto di
cemento armato.
«Ti
prometto che poi
studio, ma andiamo a prendere un caffè».
Derek
rinunciò alla sua
presa di posizione, dopotutto anche lui era stanco e aveva bisogno di
una
pausa.
«Ma
niente caffè per
te. Sei già fin troppo agitato».
«D’accordo,
però
andiamo».
«E va
bene, però
toglimi le mani di dosso». Mesto e con un sorriso imbarazzato
addosso, Stiles
distolse le mani e le alzò con i palmi rivolti verso Derek.
«Chiedo
umilmente
perdono, vostra maestà!».
Dopo che
entrambi
ebbero preso il cellulare e il portafogli si diressero verso le
macchinette al
piano inferiore.
«Non
mi hai ancora
detto cosa dovevi fare con il barista». Stiles
entrò nell’ascensore dietro
Derek e premette il pulsante per chiudere le porte più
velocemente.
«Gli
sto dando una mano
per il test d’ammissione. Lavorando non ha molto tempo per
studiare, perciò mi
ha chiesto di fargli da tutor». Il silenzio eloquente di
Derek bastò a Stiles
per continuare a parlare.
«Sì,
lo so che visto il
mio carattere e la mia propensione a distrarmi forse non sono la
persona più
adeguata, ma lui si trova bene e inoltre mi paga».
I distributori
erano
vicini all’ascensore perciò non dovettero
camminare molto prima di arrivare
alla tanto agognata destinazione di Stiles.
«Tu
studi troppo,
Derek». La serietà con cui lo disse fece sorridere
Derek che scosse la testa e
nascose la risata spontanea che Stiles gli causava con un colpo di
tosse. Quel
ragazzo era particolare e lo notava ogni volta di più.
Sapeva che avendo amici
in comune prima o poi si sarebbero incontrati lo stesso, ma nonostante
il
malinteso che si era creato non gli dispiaceva averlo conosciuto in
quel modo
tanto particolare.
«Un
tè per te».
Derek
inserì i soldi e
pigiò il pulsante del “Tè
verde”.
«Non
mi fido, quindi te
lo prendo io». Stiles si portò la mano al petto e
fingendosi colpito disse:
«Siamo
già alla fase in
cui mi fai regali? Cosa ti aspetti in cambio?». Per non dar a
vedere
l’imbarazzo e il leggero disagio provocato dalle sue parole,
Derek aggrottò le
sopracciglia e lo guardò serio.
«Guarda
che scherzavo,
non c’è bisogno che mi metti il muso».
Derek ora
inarcò un
sopracciglio.
«Smettila
di guardarmi
così?».
Derek fece
cambio
sopracciglio.
«Oddio,
ma smettila! È
inquietante questa cosa delle sopracciglia parlanti!».
Derek doveva
ammettere
che si stava divertendo.
Appena pronto il
tè
dell'altro premette il pulsante del caffè macchiato per
sé.
«Non
è giusto che però
tu possa prendere il caffè». E mise il broncio
come l'adulto che era.
«E
invece è più che
giusto. Dato che io ho studiato due
ore e che io sono stanco».
Stiles emise un
finto sbuffo
infastidito.
«Anche
io sono stanco». Derek lo
guardò
scettico. «Amico, sai quanto è faticoso svegliarsi
la mattina? Non hai idea che
stanchezza da risveglio che ho». Gesticolò per
mettere enfasi alle sue parole.
Derek si
avvicinò
lentamente a lui guardandolo serio negli occhi.
«Beh,
dipende da cosa hai
fatto prima di addormentarti». Si allontanò di
colpo e cominciò a incamminarsi
per il corridoio con il caffè in mano, lasciando uno Stiles
imbambolato alle
sue spalle.
E Stiles non lo
sapeva,
ma Derek si era voltato per celargli il suo volto rosso dall'imbarazzo.
Trenta secondi
dopo –
Stiles li aveva contati – raggiunse Derek camminando a testa
china e con il
bicchiere in mano. Sentiva la faccia bruciare, ed era sicuro che sia il
volto
che le orecchie erano rosse per l’imbarazzo. Era la prima
volta che Derek si
lasciava andare in quel modo – tra i due era sempre Stiles a
fare certi tipi di
battute – e non sapeva bene come reagire.
Per sua fortuna
neppure
Derek sembrava voler incrociare il suo sguardo, perciò
quando ritornarono alle
loro postazioni – i libri ancora aperti sulla scrivania
– la situazione
sembrava essere migliorata un poco.
Stranamente per
Derek,
le due ore successive trascorsero nel più completo silenzio
e nella più totale
concentrazione da parte di entrambi. Certo, Stiles continuava a usare
mille e
mila colori diversi per sottolineare, mangiucchiava il tappo del povero
evidenziatore verde, però nonostante quello aveva studiato
in modo
continuato.
E a dire di
essere
stanco fu Derek che allontanò da sé il libro con
aria distrutta.
«Quando
hai
lezione?».
«Eh?».
Sporco di
evidenziatore sulle mani e con il tappo in bocca, Stiles lo guardava
interrogativo.
«Chiedevo
se avessi
lezione dopo». L’altro scosse la testa.
«E non
ti devi vedere
con nessuno?».
«Derek,
vuoi chiedermi
qualcosa?».
«Non
mi piace mangiare
da solo, ed Erica mi ha dato buca».
«Quindi
io sono la
ruota di scorta?».
«Vuoi
essere il
volante?».
«Beh...
mi piace guidare,
ma preferisco essere guidato».
«Se
riesci ad arrivarci
senza intoppi perché no».
Entrambi si
interruppero di colpo, e con la testa china e lo sguardo basso si
morsero la
lingua imbarazzati.
E si chiesero se
stessero realmente parlando di un carro oppure no...
«Senti,
vuoi mangiare
con me a mensa oppure no? Scegli».
«E me
lo chiedi? Sto
morendo di fame». A conferma delle sue parole lo stomaco di
Stiles cominciò a
brontolare. E mentre lui voleva sotterrarsi dall’imbarazzo,
Derek pensava che
avrebbe dovuto indossare più spesso gli occhiali.
§§§
Stiles,
[15.03.17 10:53]
Derek!
Derek, [15.03.17
10:53]
Stiles.
Derek, [15.03.17
10:54]
Perché esattamente mi stai scrivendo?
Stiles,
[15.03.17 10:54]
Non mi va più di studiare.
Derek, [15.03.17
10:54]
Me ne ero accorto. Ma perché mi scrivi, sei davanti a me.
Anche quel
giorno si
erano imbattuti casualmente l'uno nell'altro e avevano deciso di
studiare
insieme per la seconda volta di seguito. E dal momento che tutto
sommato si
trovavano bene, Stiles gli aveva proposto quella mattina di trovarsi
anche i
giorni successivi. Derek aveva accettato, stranamente a detta di Stiles.
Però
quando erano
insieme finivano quasi sempre per battibeccare o comunque parlare a
voce troppo
alta, attirando l'attenzione su di loro.
Stiles,
[15.03.17 10:59]
La vedi la bionda laggiù con le labbra rifatte?
Derek si
guardò attorno
e la individuò due tavoli davanti a loro.
Derek, [15.03.17
11:01]
Sì, che ha?
Stiles,
[15.03.17 11:01]
Ci stacca la testa a morsi se parliamo a voce alta! Perciò
scriviamo. Ovvio,
no?
Derek, [15.03.17
11:02]
Certo. Ovvio. Com'è che non ci ero arrivato prima?
Stiles,
[15.03.17 11:03]
Già!
Derek, [15.03.17
11:03]
Sarcasmo, Stiles.
Stiles,
[15.03.17 11:04]
Quuuuindi. Che fai?
Derek, [15.03.17
11:04]
Cerco di studiare ma un certo qualcuno me lo impedisce.
Stiles,
[15.03.17 11:05]
Studiamo troppo.
Facciamo pausa!
Derek, [15.03.17
11:05]
Così come studiavamo troppo un'ora fa e abbiamo fatto pausa?
Stiles,
[15.03.17 11:07]
Esatto!
Derek, [15.03.17
11:07]
E ora?
Stiles,
[15.03.17 11:07]
...boh!
Derek,
[15.03.17 11:07]
Stiles.
Stiles,
[15.03.17 11:07]
Derek.
Derek, [15.03.17
11:07]
Vogliamo passare mezz'ora a scrivere i nostri nomi?
Stiles,
[15.03.17 11:08]
Stiles è un nome bellissimo, quindi perché no?
Stiles,
[15.03.17 11:08]
Ma possiamo anche evitare.
Derek, [15.03.17
11:08]
Fortunatamente.
Stiles,
[15.03.17 11:08]
Comunque, la bionda continua a fissarmi. Credo di piacerle. Tu che dici?
Stiles,
[15.03.17 11:09]
Non girarti a guardarla! Poi capisce che parliamo di lei!
Derek, [15.03.17
11:09]
Credo che ti voglia solamente staccare la testa. E non c'è
nessun senso
sessuale.
Stiles,
[15.03.17 11:09]
No no. Le piaccio. È palese.
Derek, [15.03.17
11:10]
Stiles, non le puoi piacere. Ha un ragazzo.
Stiles,
[15.03.17 11:11]
Esprimi un desiderio! Sono le 11:11!
Stiles,
[15.03.17 11:11]
Derek!
Derek, [15.03.17
11:12]
Già fatto.
Stiles,
[15.03.17 11:12]
Bravo.
Derek, [15.03.17
11:12]
Dilettante.
Stiles,
[15.03.17 11:12]
Comunque uno così a caso? L'ha comprato al mercato?
Derek, [15.03.17
11:13]
E pignolo.
Stiles,
[15.03.17 11:13]
Una palla! Sei una palla, Derek!
Derek, [15.03.17
11:13]
Sarebbe preoccupante, rotolerei.
Stiles,
[15.03.17 11:14]
Sei troppo spigoloso per rotolare. Sei una palla spigolosa.
Derek, [15.03.17
11:14]
Vuoi dire che sono un poligono?
Stiles,
[15.03.17 11:14]
Comunque sicuro che ha il ragazzo? Non l'ho mai vista con qualcuno.
Stiles,
[15.03.17 11:15]
Sì, Derek. Sei un ottagono.
Derek, [15.03.17
11:16]
Stiles, studio in quest'aula sempre. Lei si chiama Susan e ha una
storia
travagliata.
Derek, [15.03.17
11:16]
Perché proprio ottagono?
Stiles,
[15.03.17 11:17]
Susan. Che nome banale.
Derek, [15.03.17
11:17]
Pardon se non tutti hanno un nome degno del tuo.
Stiles,
[15.03.17 11:18]
Narrami, Omero, dell'eroina travagliata che tanto vagò per
la biblioteca e
boh... non mi viene in mente altro!
Stiles,
[15.03.17 11:19]
Derek, tre conversazioni insieme no!
Derek, [15.03.17
11:19]
Perché sei 'gnorante.
Stiles,
[15.03.17 11:19]
Comunque mi dai l'idea di essere un ottagono...
Stiles,
[15.03.17 11:19]
Io 'gnorante? Buzzurro insensibile!
Stiles,
[15.03.17 11:20]
E il mio nome è meraviglioso! Ma troppo per i comuni mortali
come te.
Derek, [15.03.17
11:20]
Facciamo che chiudiamo la conversazione dell'ottagono anche se non
capisco
perché devo essere un ottagono.
Derek, [15.03.17
11:21]
Tanto scoprirò il tuo vero nome e poi vedremo quanto
è meraviglioso.
Stiles,
[15.03.17 11:21]
Meglio. Perché sì, non deve esserci per forza una
ragione!
Derek, [15.03.17
11:21]
Conversazione chiusa!
Stiles,
[15.03.17 11:21]
Lo dirò solo al mio futuro marito il mio vero nome!
Stiles,
[15.03.17 11:22]
E questa conversazione tocca a me chiuderla, megalomane!
Derek, [15.03.17
11:22]
Perché megalomane?
Stiles,
[15.03.17 11:22]
Perché vuoi chiudere tutte le conversazioni!
Derek, [15.03.17
11:23]
Guarda che alla fine abbiamo chiuso tutte le conversazioni, l'unica
rimasta è
questa in cui discutiamo sul fatto che dobbiamo chiudere la
conversazione.
Stiles,
[15.03.17 11:27]
Come ti pare. Ora narrami questa cosa!
Derek, [15.03.17
11:28]
Questa storia, Stiles, storia.
Derek, [15.03.17
11:28]
Comunque non ne ho voglia.
Stiles,
[15.03.17 11:29]
Derek. Va', va' e non tornare più!
Derek lo guarda con aria di sfida e si alza veramente.
Stiles lo guarda molto indignato.
Stiles,
[15.03.17 11:32]
Davvero? Dove stai andando? Derek?
Stiles,
[15.03.17 11:32]
Derek! Guarda che non ti seguo.
Stiles,
[15.03.17 11:32]
Non ho voglia di alzarmi.
Stiles,
[15.03.17 11:33]
Derek, torna subito qui!
Derek ride apertamente. Stiles non sa che è andato
semplicemente in bagno.
§§§
Derek, [16.03.17
17:44]
Comunque per quella cosa dei crediti.
Derek, [16.03.17
17:44]
Hai già pensato a qualcosa?
Stiles,
[16.03.17 17:44]
In realtà sì ma ho paura di dirti cosa...
Derek, [16.03.17
17:44]
Trema. Spara.
Stiles,
[16.03.17 17:45]
...
Stiles,
[16.03.17 17:48]
Dato che tu hai bisogno di crediti in materie umanistiche e io in
materie
scientifiche... se si cercasse di fare qualcosa insieme che possa
andare bene
per entrambi?
Derek, [16.03.17
17:48]
Ok.
Stiles,
[16.03.17 17:48]
Ma come sei entusiasta. Ti prego, contieniti.
Derek, [16.03.17
17:49]
Ooooook!!!
Stiles,
[16.03.17 17:49]
Mi rifiuto di parlare ancora con te!
Derek, [16.03.17
17:49]
Come tutte le volte.
Stiles,
[16.03.17 17:50]
Esatto. Sei troppo teso. Relax!
Derek, [16.03.17
18:11]
Noioso. Quindi?
Stiles,
[16.03.17 18:11]
Quindi cosa?
Stiles,
[16.03.17 18:12]
Allora che ne dici se ne parliamo domani in biblioteca?
Derek, [16.03.17
18:14]
Va bene.
Stiles,
[16.03.17 18:14]
A domani allora!
§§§
Derek quella
mattina si
svegliò con una strana sensazione. Sapeva che qualcosa non
andava e infatti
quando guardò il calendario scoprì cosa: era
venerdì 17.
Derek, [17.03.17
09:25]
Stiles, oggi non possiamo vederci in biblioteca, è
venerdì 17.
Stiles,
[17.03.17 09:26]
Derek, mi stai prendendo in giro?
Stiles,
[17.03.17 09:27]
Non farai sul serio?
Derek, [17.03.17
09:28]
Serissimo.
Stiles,
[17.03.17 09:29]
E allora che si fa?
Derek, [17.03.17
09:29]
Vengo a casa tua.
Stiles,
[17.03.17 09:30]
Se proprio insisti...
Derek, [17.03.17
09:30]
Allora si rimanda a un altro giorno se non ti va bene.
Stiles,
[17.03.17 09:30]
Non hai capito, vero?
Derek, [17.03.17
09:31]
Capito cosa?
Stiles,
[17.03.17 09:31]
Va bene. Va bene. Vieni a casa mia.
Derek, [17.03.17
09:31]
...
Stiles,
[17.03.17 09:31]
Ahahahahahah
Derek, [17.03.17
09:31]
Fai poco lo spiritoso.
Stiles,
[17.03.17 09:31]
Comunque perché la biblioteca non va bene?
Derek, [17.03.17
09:32]
Perché l'anno scorso è andata male.
Stiles,
[17.03.17 09:32]
Cosa è andata male?
Derek, [17.03.17
09:33]
Tutto.
Stiles,
[17.03.17 09:33]
Vuoi spiegarti o è troppo scioccante per te?
Derek, [17.03.17
09:34]
Non me la sento di parlarne, non oggi.
Stiles,
[17.03.17 09:34]
Ok...
Stiles,
[17.03.17 09:34]
E quello strano sarei io.
Stiles,
[17.03.17 09:34]
Ti aspetto, dai! Fai presto.
Stiles,
[17.03.17 09:35]
Ah, Derek!
Stiles,
[17.03.17 09:35]
Derek,
[17.03.17 09:35]
STILES.
Stiles,
[17.03.17 09:35]
A dopo ;)
Derek
sbuffò e lascio
stare il cellulare. Nessuno lo capiva! Il venerdì 17 portava
sfortuna e non gli
credevano.
Si
preparò per uscire e
andando in salotto sentì Boyd trafficare in bagno.
«Che
fai?». Boyd era
sulla scala.
«Cambio
la lampadina
ché si è fulminata». Tese le mani per
passare a Derek la lampadina vecchia.
Derek
allungò le mani,
ma il fato, il destino o chi per lui era contro di lui: la lampadina
cadde e si
frantumò per terra. Derek impallidì.
«Non
importa, poi pulisco
io. Mi passi quella nuova?». Boyd era ignaro del tumulto
interiore dell'amico.
Derek come un automa gli porse la lampadina nuova e salutò
Boyd.
Era solo un
caso, era
solo una lampadina rotta. Derek si fece coraggio e uscì di
casa.
Tanto cos'altro
poteva
succedere? Non lo avesse mai pensato.
Mentre camminava
per
East Road vide un camion del trasloco.
«Attento!».
Due uomini
stavano trasportando una scala. Derek si era ritrovato con la testa
sotto la
scala e velocemente tornò indietro, senza attraversarla.
Non ce l'avrebbe
fatta
invece.
Derek, [17.03.17
09:43]
Vieni tu a casa mia.
Stiles,
[17.03.17 09:45]
Perché?
Stiles,
[17.03.17 09:45]
Non hai detto che venivi tu?
Derek, [17.03.17
09:45]
Perché ho rotto una lampadina e sono quasi passato sotto una
scala. Ergo, me ne
sto tornando a casa.
Derek, [17.03.17
09:46]
E no, non mi è sfuggito il tuo ridicolo doppio senso, ma
sono abbastanza
magnanimo da sorvolare.
Stiles,
[17.03.17 09:47]
E io che pensavo tu fossi perfetto!
Stiles,
[17.03.17 09:47]
Comunque arrivo.
Stiles,
[17.03.17 09:47]
Aspettami.
Derek, [17.03.17
09:47]
Dove vuoi che vada?
Stiles,
[17.03.17 09:47]
...
Derek, [17.03.17
09:47]
Oggi non esco più di casa.
Stiles,
[17.03.17 09:48]
Ecco. Stai in casa e non aprire a nessuno. Chissà, magari
vedi un gatto nero.
Derek, [17.03.17
09:48]
Stiles. Non. È. Divertente.
E dopo aver
inviato
quel messaggio, Stiles fu colpito da un improvviso colpo di genio.
Scoppiò a
ridere da solo mentre scendeva le scale, guadagnandosi un'occhiata
stranita
dalla vecchia al primo piano.
«Buongiorno».
La
salutò.
Uscito dal
portone
prese la strada opposta alla casa di Derek.
Si sarebbe
divertito, e
anche tanto.
Lydia abitava
relativamente vicino perciò non impiegò molto
prima di attaccarsi con furia al
campanello.
«Arrivo!».
Sentì la
voce di Jackson e fu quasi sul procinto di abbandonare la sua idea.
No! L'avrebbe
portata a
termine costi quel che costi.
«Ho
bisogno di Loki,
questione di vita o di morte».
Stiles,
[17.03.17 10:34]
Apri.
Stiles,
[17.03.17 10:34]
Sono sotto casa tua.
Derek,
[17.03.17 10:35]
Ok.
Stiles,
[17.03.17 10:38]
Derek.
Derek,
[17.03.17 10:38]
Sì?
Stiles,
[17.03.17 10:38]
Aprimi.
Derek, [17.03.17
10:39]
Ah. Giusto.
Mentre saliva le
scale
Stiles nascose Loki nel giubbotto, aspettando con impazienza di vedere
la
faccia di Derek.
«Ciao!».
Loki, un
bellissimo cucciolo di gatto – ovviamente nero come la pece
– fece capolino dal
giubbotto del ragazzo, miagolando e mostrando gli artigli affilati e
pericolosi. Per quanto pericolosi potessero essere quelli di un gatto
di appena
sei mesi.
«Fuori da casa mia. Ora».
La cosa
divertente è
che Derek era semi-serio.
Stiles ridendo
entrò in
casa con il cucciolo in braccio e con Derek che intanto stava sbuffando
come
una locomotiva.
Inutile dire che
la
mezz'ora successiva l'avevano trascorsa giocando con Loki e
battibeccando su
quanto Derek fosse superstizioso.
.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Saaaalve!
Piaciuto il
capitolo? Questa volta siamo state brave e abbiamo scritto un capitolo
doppio del solito, quindi è come se ne avessimo pubblicati
due insieme! Ci meritiamo un premio, su! u.u
Speriamo che il
capitolo vi sia piaciuto, noi ci siamo divertite un sacco a scriverlo xD
Derek drama queen è rispuntato xD
Stranger
Ciao!
Questo capitolo mi
piace molto più del precedente e spero che sia
così anche per voi.
Stiles e Derek
cominciano ad avvicinarsi e costruire un rapporto d'amicizia,
mettendo le basi affinché sfoci in qualcosa di
più.
Abbiamo deciso di inserire due scene (biblioteca e
venerdì 17)
per rendere il capitolo più ricco di avvenimenti e quindi
-spero- più piacevolo per voi da leggere!
Alina Alboran
Grazie mille come
sempre a voi che leggete e soprattutto a chi ci recensisce! Leggere il
vostro parere ci fa molto piacere! :)
In questo capitolo
abbiamo inserito la scena della biblioteca che emma_stone -
che secondo noi ci legge nella mente - aveva già previsto!
Poooi... ma secondo voi
tra noi due, chi fa Stiles e chi fa Derek? E chi sa già
dalle nostre precedenti storie non vale ;) Siamo curiose di sapere come
inquadrate le nostre personalità xD
¡Hasta la
vista!
Sterlocked
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Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
Note
iniziali: strano
ma vero, siamo tornate! Ci scusiamo tantissimo per questa lunga pausa,
ma abbiamo passato un periodo molto stressante e finalmente solo oggi
siamo riuscite a riprendere in mano questa storia e abbiamo scritto il
nuovo capitolo! Speriamo che ci sia ancora qualcuno che non si sia
dimenticato di questa storia e che questo nuovo capitolo vi piaccia!
Per
ricapitolare brevemente: nello scorso capitolo Stiles e Derek si erano
avvicinati ulteriormente iniziando a studiare insieme in biblioteca e
mangiando insieme a mensa. Poi c'era stata la piccola scena demenziale
del venerdì 17, dove abbiamo visto un Derek piuttosto
superstizioso e uno Stiles che si è approfittato della
situazione prendendolo in giro e portandogli a casa un gatto nero.
E
da qui si riparte, buona lettura!
Ottavo
Capitolo
Con gli occhi spalancati e la bocca mezza aperta, Scott stava guardando
incredulo Stiles che, mogio e con una smorfia sul volto, stava
riempiendo di
vestiti una borsa.
«Stiles?».
L’altro
si girò a
guardarlo con un’espressione distrutta, accentuata dai
sospiri pesanti e dalle
spalle ricurve.
«Sto
andando in
palestra».
«Tu in
palestra?».
Lydia aveva sentito la conversazione e aveva deviato la strada per il
bagno,
entrando in camera di Stiles e stendendosi sul suo letto.
«Già.
Tu in palestra».
Il ragazzo gli aveva fatto il verso scocciato, ma non poteva biasimarli
per la
loro sorpresa.
«Mi ci sta trascinando Derek». Lydia sciocco
un’occhiata veloce e maliziosa a
Scott, che però non la colse.
«E
perché ti stai
portando dietro calzini di flanella?». Stiles si
grattò la nuca imbarazzato.
«E che
ne so! E se
avessi freddo?»..
§§§
«Non
è una buona idea.
Io non entro».
«Vedrai che ti divertirai, non è così
male». Stiles inarcò un sopracciglio, ma
almeno aveva mollato la presa sul palo della luce davanti
all’entrata della
palestra.
«Dammi
una sola ragione
valida».
«Farai
i muscoli».
«Nah».
«Conoscerai
gente».
«Ne
conosco già fin
troppa».
«Potrai
sfogarti».
«Non
sono una persona
stressata».
«Potrai
andare in giro
a dire che sei andato in palestra».
«Se
Jackson lo viene a
sapere mi prenderà in giro a vita».
«Basta,
ci rinuncio!».
Stiles stava fissando le spalle di Derek che si allontanavano sempre di
più. Ma
prima che l’intera figura del moro sparisse
nell’edificio, l’occhio di Stiles
era caduto sul suo sedere sodo.
«Aspettami,
arrivo!».
«Stiles, non ti ho portato al patibolo, ma solo in palestra.
Prova solo per
oggi, se non ti piace non ci vieni più. Ricorda solo che
l'attività fisica,
unita a un'alimentazione sana e equilibrata, fa solo bene alla salute.
Vedrai
che ti sentirai molto meglio fisicamente dopo. Prova per oggi, va
bene?».
Stiles
annuì e
sbadigliò.
«Certo
che sei noioso».
«Zitto
e seguimi». Detto
ciò Derek si diresse fuori dallo spogliatoio.
Dietro di lui
Stiles
stava pensando che voleva sì fare attività
fisica, ma di un altro tipo, quel
tipo di attività in cui necessitava assolutamente Derek.
Non andava
affatto
bene, non ci sarebbe arrivato vivo a fine serata.
«Andiamo?».
Derek si
era girato per incoraggiarlo un’ultima volta.
Prese un ultimo respiro ed entrò.
Con un cenno
della mano
Derek chiamò un ragazzo molto muscoloso e
dall’aria seria – ma se li sceglieva
tutti come lui gli amici? – e lo presentò.
«Lui
è Stiles, un mio
amico. Puoi fargli una scheda per farlo iniziare?». Il
ragazzo lo squadrò a
lungo prima di proferire parola.
«Stilinski?».
Stiles
divenne rosso dall’imbarazzo ma annuì, mentre
Derek li guardava confuso.
«Ma
allora vi
conoscete?».
«Più
o meno». Fu Stiles
a rispondere. E in quel momento l’imbarazzo sparì,
sopraffatto dalla rabbia e
dai brutti ricordi che quel luogo gli riportava alla mente.
«Ti
stampo quella
vecchia, dovremmo averne una copia nel computer».
«No.
Ne voglio una
nuova». La voce era ferma e decisa, così come lo
sguardo.
Derek chiese
spiegazioni solo quando il personal trainer si fu allontanato.
«Ma
niente, davvero. È
solo un amico di un ragazzo ch- che conoscevo».
«Sei
un impiastro».
L’altro alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia
seccata e divertita allo
stesso tempo, ma non disse niente conscio del fatto che Derek avesse
ragione.
«Non
starmi tutto il
tempo dietro, fai i tuoi esercizi. Me la caverò».
§§§
Stiles,
[19.03.17 22:31]
Derek, [19.03.17
22:31]
...
Derek, [19.03.17
22:31]
Cos'è?
Stiles,
[19.03.17 22:31]
Edward Cullen.
Derek, [19.03.17
22:31]
Ovvio che è Edward Cullen. Ma perché?
Stiles,
[19.03.17 22:32]
Davvero? Mi aspettavo che mi dicessi che non lo conoscessi!
Stiles,
[19.03.17 22:32]
Perché sì, comunque!
Derek, [19.03.17
22:32]
Certo che lo conosco, mi sono sorbito tutti i film.
Derek, [19.03.17
22:32]
E comunque, no.
Stiles,
[19.03.17 22:33]
Non dare la colpa a Cora. So che sotto sotto ti sono piaciuti. Team
Edward o
team Jacob?
Derek, [19.03.17
22:34]
Risposta ovvia: nessuno.
Derek, [19.03.17
22:35]
Non sono né dalla parte dello stalker inquietante e
centenario che ti osserva
di notte mentre dormi, e né dalla parte di quello che
dovrebbe essere cosa? Un
licantropo? È solo ridicolo, su.
Stiles,
[19.03.17 22:36]
I suoi muscoli, Derek. Li hai visti i suoi muscoli?
Derek, [19.03.17
22:37]
Quei muscoli flaccidi e sbrilluciccosi?
Stiles,
[19.03.17 22:37]
Ovviamente parlavo di Jacob!
Stiles,
[19.03.17 22:37]
E non del pulcino spelacchiato.
Derek, [19.03.17
22:40]
Jacob? Con quei ridicoli muscoletti in quel corpo da bambino?
Derek
sbuffò. Su, i
suoi muscoli erano di gran lunga migliori.
Stiles,
[19.03.17 22:41]
Sì, hai ragione. Quelli del mio ex erano molto meglio.
Derek rimase
interdetto. Rimase interdetto dalle sue emozioni e non sapeva come
reagire.
Derek, [19.03.17
22:42]
Mi immagino, sembri avere pessimi gusti.
Derek, [19.03.17
23:01]
Sei sparito?
§§§
Stiles, [20.03.17 09:17]
Scusa, Derek!
Mi sono addormentato...
Stiles,
[20.03.17 09:17]
Scuuuuuuuusa!
Stiles,
[20.03.17 09:18]
Derek.
Stiles,
[20.03.17 09:18]
Sei online.
Stiles,
[20.03.17 09:18]
Rispondi.
Stiles,
[20.03.17 09:18]
Derek.
Stiles,
[20.03.17 09:18]
D
Stiles,
[20.03.17 09:18]
E
Stiles,
[20.03.17 09:18]
R
Stiles,
[20.03.17 09:18]
E
Stiles,
[20.03.17 09:18]
K
Stiles,
[20.03.17 09:18]
H
Stiles,
[20.03.17 09:18]
A
Stiles,
[20.03.17 09:18]
L
Stiles,
[20.03.17 09:18]
E
Stiles,
[20.03.17 09:19]
SMETTI DI VISUALIZZARE SENZA RISPONDERE, TI HO CHIESTO SCUSA.
Derek, [20.03.17
09:19]
Scusami, ci conosciamo?
Stiles,
[20.03.17 09:19]
Non fare il bambino.
Derek, [20.03.17
09:21]
Credo che lei abbia sbagliato numero. Qui non c'è nessun
bambino.
Stiles,
[20.03.17 09:23]
E qualche gigolò invece?
Stiles,
[20.03.17 09:23]
Sai, ho ancora bisogno di essere sverginato.
Derek, [20.03.17
09:24]
Hm... qui stiamo rasentando la pedofilia, sai? Vuoi un bambino
gigolò.
Stiles,
[20.03.17 09:24]
Derek, non mettermi in bocca cose che non voglio!
Derek, [20.03.17
09:25]
... e cosa vorresti in bocca, sentiamo?
Stiles,
[20.03.17 09:25]
Te. [Messaggio cancellato]
Derek, [20.03.17
09:29]
Sei sparito, DI NUOVO?
«Cazzo.
Cazzo. Cazzo.
Cazzo». Stiles saltò a sedere sul letto, il
telefono ancora in mano e lo
sguardo incredulo che fissava lo schermo. Lasciò che il
cellulare gli
scivolasse tra le mani, atterrando sul copriletto morbido.
Stiles,
[20.03.17 09:31]
Ah. Allora sai chi sono?
Derek sbuffò, e non seppe per cosa esattamente.
«Derek,
ora basta!».
In risposta
Derek
incrociò le braccia al petto.
«Ma si
può sapere che
hai? È da tutto il giorno che sbuffi e ti lamenti, ma quando
ti chiedo cosa hai
non dici nulla!».
Derek stava con
gli
occhi fissi sulla televisione. Spenta.
«Erica!».
La bionda si
affacciò
dalla cucina.
«Puoi
prestargli degli
assorbenti? Sai, credo che gli sia venuto il ciclo ma che si vergogni
di dirlo».
Prima che potesse aggiungere altro gli arrivò un cuscino in
faccia e vide la
porta della camera di Derek sbattere rumorosamente.
«Ah,
l'amour». Erica se
ne andò sospirando e Isaac decise che non ci stava capendo
nulla.
«Ma ti
rendi conto? ».
Lydia lo guardò inarcando le sopracciglia sottili, cercando
di capire di che
cose stesse farneticando il suo miglior amico.
«Eh,
te ne rendi conto?
Stavo per premere invia. Ero a tanto così per farlo e non
riesco nemmeno a
capirne il perché».
«Stiles,
non è la fine
del mondo se ti piace Derek». Gli poggiò la mano
alla base della schiena e lo
spinse su uno dei divani del soggiorno, facendolo sedere accanto a
Jackson che
guardava in silenzio una partita di lacrosse.
«Perché
Derek ti piace,
vero?».
«Ma ti
pare? Ti sembro
il tipo?».
La rossa
piegò la testa
di lato, al che Stiles riprese con il suo monologo.
«E lui
ti sembra il mio
tipo? Ti pare che potrebbe mai piacermi uno come Derek? Nah, io passo.
Troppo
perfetto».
«Stiles».
«È
etero. E anche se
non lo fosse non guarderebbe sicuramente me».
«Stiles…»
§§§
Stiles,
[24.03.17
15:47]
Derek, l'hai vista la nuova foto di Susan su Instagram?
Derek, [24.03.17
15:47]
Susan?
Stiles,
[24.03.17
15:48]
Sì, Derek, Susan! La bionda della biblioteca.
Derek, [24.03.17
15:48]
Stiles, ma la stai stalkerando su Instagram?!
Stiles,
[24.03.17
15:49]
Ora non esageriamo... non è che la stia proprio stalkerando,
ma sì...
Diciamo che controllo ogni giorno se ha aggiunto nuove foto. DEVO
scoprire la
sua storia travagliata visto che qualcuno – TU! –
non me la vuole dire.
Derek, [24.03.17
15:50]
Stiles lo Stalker Stilinski, colui che è stato accoltellato
dalla temibile
Susan della biblioteca dalla storia travagliata.
Derek, [24.03.17
15:50]
Bello come titolo, vero?
Stiles,
[24.03.17
15:51]
...
Stiles,
[24.03.17 15:51]
Comunque che fai?
Derek, [24.03.17
15:51]
Nulla.
Stiles,
[24.03.17
15:52]
Tu cosa fai, Stiles?
Niente di che, mi annoiavo. Grazie per l'interessamento, sei proprio un
buon
amico!
Stiles,
[24.03.17
15:52]
*inserire sarcasmo qui*
Stiles,
[24.03.17
15:52]
-.-"
Derek, [24.03.17
15:52]
Prego!
Stiles,
[24.03.17
15:53]
Mi rifiuto di parlare ancora con te.
Stiles,
[24.03.17
15:53]
Addio.
Stiles,
[24.03.17 15:55]
Derek! Manda quel cavolo di messaggio! L'ho visto lo "sta scrivendo".
Derek, [24.03.17
15:55]
Sì, ma poi ci ho ripensato.
Derek, [24.03.17
15:56]
Mi sembrava irrispettoso nei tuoi confronti. Sai, continuare a scrivere
a
qualcuno che dice addio e rendergli più difficoltoso
l'allontanamento? Non sono
poi così crudele.
Stiles,
[24.03.17
15:56]
Sono senza parole.
Stiles,
[24.03.17
15:56]
Davvero, non so più che dire.
Derek, [24.03.17
15:56]
Oh no, non ti sforzare. Veramente.
Stiles,
[24.03.17
15:57]
E pensare che volevo invitarti a giocare alla PS4 da me!
Stiles,
[24.03.17
15:57]
Annoiati pure da solo, Derek!
Stiles,
[24.03.17 16:05]
Derek, ma sei
serio,
veramente?
Derek, [24.03.17
16:26]
Apri.
Stiles,
[24.03.17 16:26]
No.
Stiles,
[24.03.17 16:27]
Ormai è tardi.
Stiles,
[24.03.17 16:27]
Aspetta, cosa hai in quel sacchetto?
Derek, [24.03.17
16:27]
Allora ciao. Vorrà dire che queste patatine me le
mangerò da solo.
Stiles,
[24.03.17 16:27]
Sono patatine?
Sali allora, dai!
Derek, [24.03.17
16:28]
E chiudila quella finestra ché con le tue manie da stalker
ti prendi un
malanno.
Stiles,
[24.03.17 16:28]
-.-'
§§§
Derek stava
facendo i
piegamenti e intanto stava guardando con la coda dell'occhio Stiles e
Parrish.
Aveva sempre avuto una buona opinione di quest'ultimo – lo
riteneva un buon
personal trainer –, ma il modo in cui guardava Stiles lo
insospettiva.
Stava per
alzarsi e
andare a parlarne con Stiles, quando lo vide allontanarsi e andare in
disparte
a parlare con Parrish. Con nonchalance si diresse verso l'area pesi,
che guarda
caso si trovava proprio accanto ai due ragazzi.
«L'hai
più sentito?».
«Non
mi interessa più».
«So
che se la sta
passando piuttosto male».
«Ha
smesso di
riguardarmi tempo fa, quando ha deciso che non potevo far parte della
sua vita».
Derek non
riusciva a
capire di cosa stessero parlando e captò solamente poche
frasi.
Stiles
tentò di
andarsene ma Jordan lo trattené con una mano. Stava per
intervenire, quando
vide Stiles sibilare qualcosa all'altro e allontanarsi definitivamente
dopo
avergli rivolto un'occhiata incenetrice.
«Stiles,
tutto bene?».
Gli chiese una volta che fu accanto a lui.
«Certo!».
Il suo
sguardo però era esitante.
«Stiles».
Derek gli
mise le mani sulle spalle e lo costrinse a guardarlo negli occhi.
«Se Parrish
ti sta infastidendo, devi dirmelo. Non devi avere paura... dimmi una
parola e
lo sistemo io come si deve!».
Allo sguardo
serio
dell'altro Stiles scoppiò a ridere.
«Dio
mio, Derek! Non mi
sta molestando. Smettila di preoccuparti, è tutto okay.
Veramente». Derek si
imbronciò. Lui era solo preoccupato.
«Però
se qualcuno
dovesse darti fastidio devi dirmelo, okay?». Stiles di fronte
a quello sguardo
e a quelle parole sentì un calore espandersi nel proprio
petto.
«Va
bene». Ridacchiò e
gli lasciò una leggera carezza sui capelli prima di
allontanarsi. «Ora però
torniamo ad allenarci, sto vedendo che ultimamente stai perdendo colpi,
eh?».
Non poteva farci
niente, sentire la preoccupazione nella voce di Derek, vedere come il
suo corpo
si sporgeva verso il proprio per proteggerlo, anche se non osava
avvicinarsi
totalmente, lo faceva sorridere come un quindicenne alla sua prima
cotta. Non
poteva più negarlo ormai, Stiles si era preso una sbandata
bella grossa per
Derek e sapeva che non sarebbe passata facilmente.
Ma avrebbe
dovuto
provarci, ne andava della sua salute.
Le parole di
Jordan lo
avevano destabilizzato, e anche se aveva finto che non gli
interessasse, non
poteva non pensarci. Era stato parte integrante della sua vita per
mesi, gli
aveva dato tutto di sé. O meglio, quasi tutto.
«E a
me che mi importa?
Ormai è finita». Miriam, una delle tante ragazze
che ci provava spudoratamente
con Derek, alzò lo sguardo e lo fissò impassibile.
«Che
c’è, con tutto
quel lifting non riesci a fare più espressioni?».
Non sapeva quali fossero i
rapporti che Derek aveva all’interno della palestra prima del
suo arrivo, ma
era possibile che dovesse incenerire tutte per far sì che
smettessero di
guardare Derek come se fosse un bignè alla crema dopo tre
giorni di digiuno?
No, perché lui si stava stancando di fare il duro lavoro
tutto da solo.
Ma era anche
colpa di
Derek che – poverino! – aveva caldo e pensava che
togliersi la maglietta per
allenarsi non fosse una brutta idea.
«Non
sforzarti troppo a
fissarlo, poi rischi che per lo sforzo ti colino i venti chili di
fondotinta e
ti scambi per sua nonna».
Miriam gli
mostrò il
dito medio, incazzata con Stiles e il suo attaccamento morboso a Derek.
«Ma
che succede?».
Derek si era avvicinato non appena aveva visto la bionda troppo vicina
a
Stiles. Sapeva che tra i due non scorreva proprio buon sangue, e
conoscendo il
carattere impulsivo di Stiles e la stronzaggine di Miriam –
ovviamente Stiles
gli aveva fatto un resoconto dettagliato sulla sua vita –
voleva evitare che
finissero a dare spettacolo come l’ultima volta.
§§§
Derek, [27.03.17
17:55]
Stiles,
[27.03.17 17:56]
o.o
Stiles,
[27.03.17 17:56]
Solo una domanda, perché?
Derek, [27.03.17
17:57]
Anch'io te l'avevo chiesto l'altra volta, e quindi perché
sì.
Derek, [27.03.17
17:57]
E poi per farti vedere che sta meglio senza sopracciglia.
Stiles,
[27.03.17 17:57]
Nooo, è meglio il monociglio!
Derek, [27.03.17
17:58]
L'ho sempre detto che hai gusti pessimi.
Stiles,
[27.03.17 17:59]
Davvero?
Stiles,
[27.03.17 17:59]
Dimmi, Derek, hai una così bassa autostima?
Derek, [27.03.17
17:59]
Eh?
Derek, [27.03.17
18:00]
Comunque sì, hai gusti pessimi. Ti piace il gelato al
limone, parliamone.
Si tirò uno schiaffetto sulla fronte, incredulo
dell'ingenuità dell'altro.
E uno
così tardo voleva
diventare medico?
Stiles,
[27.03.17 18:04]
...
Stiles,
[27.03.17 18:05]
Davvero, Derek, davvero?
Derek era
paonazzo.
Aveva capito cosa intendeva Stiles, e molto probabilmente era il suo
modo di
scherzare – sicuramente non gli interessava in quel
senso, pensò con una leggera tristezza –, ma preso
dal panico
del momento aveva preferito deviare la conversazione.
Stiles,
[27.03.17 18:07]
Il gelato al limone, e non solo quello...
Derek, [27.03.17
18:07]
Sei pessimo.
Stiles,
[27.03.17 18:08]
Allora siamo in due.
Derek, [27.03.17
18:08]
Eh?
Stiles,
[27.03.17 18:08]
Niente, lascia stare. Ritorna alla tua campana di vetro e fingi che io
non
abbia detto niente.
Derek non ci
stava
capendo nulla e continuò a fissare il cellulare dubbioso.
§§§
Quella sera
Stiles
voleva lasciarsi tutto alle spalle. Il mal di schiena causato dalle ore
passate
chino a studiare, le parole di Jordan che non gli davano pace e i
ricordi che
lo tormentavano. Voleva solo pensare a divertirsi con i suoi amici.
Quello
almeno era il suo intento, ma dopo i primi cinque minuti aveva
già capito che
non sarebbe successo. Ecco quel che succedeva ad essere
l’unico single in un
gruppo di coppie: finiva per stare in disparte, seduto su un divanetto
con un
drink intatto in mano e una coppia sconosciuta che lo aveva preso a
mo’ di
poggiatesta e che stava pomiciando da almeno venti minuti.
No, quella notte
non
sarebbe finita come tutte le altre, si sarebbe preso la sua rivincita a
tutti i
costi!
Mandò
un messaggio a
Derek, che aveva visto essere nelle sue stesse condizioni a qualche
metro di
distanza, e gli chiese di raggiungerlo nello spazio dedicato ai
fumatori.
«Allora,
cosa c’è?».
Nonostante la musica si sentisse ancora, parlare era molto
più facile.
«Stavo
pensando a una cosa…
per movimentare un po’ la serata». Si
avvicinò a lui come mai prima di allora,
poggiando i palmi aperti sulle sue gote calde, mentre gli sussurrava
qualcosa
all’orecchio.
Derek
accettò di
slancio la proposta dell’altro, ricambiando il suo sorriso
malizioso.
«Che
la festa abbia
inizio».
I due si
alzarono e,
mano nella mano, si diressero verso la pista da ballo.
Derek
poggiò le mani
sui fianchi di Stiles, e Stiles gliele allacciò al collo
avvicinandosi di più
all'altro e incastrando i loro respiri. Iniziarono a dondolare a ritmo
di
musica, anche se entrambi erano ancora rigidi, imbarazzati
perché non sapevano
ballare e perché ancora non abituati a stare così
vicini.
All'improvviso
la
canzone cambiò e nell'aria cominciarono a diffondersi le
note di Despacito.
Derek assunse un'espressione terrorizzata mentre Stiles
scoppiò dapprima a
ridere, poi piegò le labbra in un ghigno malizioso.
Cominciò a muoversi più
sicuro, strusciandosi leggermente sull'altro. Derek sgranò
gli occhi, stupito
da quella inaspettata intraprendenza.
Intanto il testo
della
canzone aveva cominciato a guidare le loro movenze.
Stiles
avvicinò la
bocca sul collo di Derek e senza sfiorarlo vi sospirò sopra,
facendo nascere un
brivido nell'altro. Derek si abbassò leggermente e
lasciò con le labbra una
leggera carezza sull'orecchio del minore. Ormai dimentichi delle parole
di prima
e dei loro amici che li stavano fissando con occhi sgranati, si stavano
muovendo sensualmente, facendo scorrere le mani sui corpi e imprimendo
tocchi
leggeri e caldi.
Senza
accorgersene le
loro labbra si erano avvicinate, adesso si stavano sfiorando, ma
nessuno dei
due aveva il coraggio di approfondire il contatto. Si guardarono negli
occhi, e
Derek non resistette, abbassò lo sguardo e con una leggera
pressione fece
aderire le loro labbra, scambiandosi un primo tenero bacio.
Sourwolf&Volpino
E
tadaaaan! Ve l'aspettavate? Speriamo che il capitolo sia quantomeno
decente,
ma devo dire che dopo molto ci siamo divertite a scrivere e che siamo
state pure rapide!
Quuuindi, qualche
impressione in merito all'ultima scena?
L'unica cosa, vi
consiglio di godervi questi capitoli e di cogliere i piccoli segnali che
vi stiamo lasciando, perché non può essere sempre
tutto rose e fiori ovviamente...
*faccina malefica*
Stranger
Eccoci
qui!
Dopo mesi...
Scusate per l'assenza
e per aver messo la storia in pausa,
ma è
stato un periodo infernale e non abbiamo avuto un minuto libero.
Nemmeno noi due
trovavamo il tempo per sentirci -se non con qualche messaggi di tanto
in tanto -
figuriamoci scrivere.
Speriamo che il
capitolo con cui stiamo ritornate vi sia piaciuto...
Gli Sterek - alla
buon'ora - hanno fatto qualche passo in avanti! Che sia la volta buona?
Grazie a tutti quelli
che decideranno di seguirci ancora!
Alina Alboran
Allora
allora, speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia
divertiti. E chiediamo scusa a tutti i fan di Twilight e di Robert
Pattinson, Stiles e Derek hanno un po' bullizzato Edward xD
Fateci
sapere cosa ne pensate se volete! Noi ringraziamo di cuore tutti coloro
che hanno letto e continueranno a leggere!
Ci
sentiamo presto con il prossimo capitolo!
Sterlocked
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 9 ***
Note
iniziali:
piccolo annuncio.
Se avete letto
il precedente capitolo potete anche ignorarlo, altrimenti vi prego di
non passare oltre.
Vogliamo
assicurarci che nessuno si sia perso l'aggiornamento di
venerdì, dal momento che - avendo cancellato il capitolo
avviso - il numero complessivo dei capitoli è rimasto
invariato.
Ricapitolando:
questo è il secondo capitolo che pubblichiamo da quando
siamo ritornate xD
Nono
Capitolo
Fu un primo
bacio
breve, uno sfiorarsi di labbra quasi inesistente. Stiles era rimasto ad
occhi
aperti, preso troppo alla sprovvista per pensare a come reagire. E solo
quando
vide il corpo di Derek irrigidirsi, e lo sguardo mortificato come se
avesse
commesso un terribile errore, alzò le braccia e prese il
volto di Derek tra i
palmi sudaticci.
«Ormai
facciamolo come
si deve». Schiacciò le proprie labbra su quelle
dell'altro, chiedendo
timidamente con la lingua il permesso di approfondire il bacio.
Fu intenso,
umido e
frettoloso.
Presero un
profondo
respiro quando il bacio finì. Un po' per la mancanza di
ossigeno, un po' perché
la reazione dei loro amici fu un mix di applausi, fischi e urletti.
«Alla
buon'ora». Stiles
chiuse gli occhi e si morse la lingua tra i denti in una smorfia buffa.
«Stiamo
insieme». Altre
urla, abbracci e pacche sulle spalle.
«Come
se non lo
avessimo già capito». Lydia sbuffò con
fare saccente e accennando un sorriso
malizioso.
«Amico,
perché non mi
hai mai detto che ti piace Derek?». Scott, sempre un passo
indietro.
«Ragazzi,
sono felice
per voi». Allison sempre dolce e pronta per tenere al passo
il suo ragazzo.
«Noi
parliamo dopo».
Derek trattenne una smorfia alle parole di Erica.
Boyd si
limitò a
lasciargli una pacca sulla spalla. Era il suo modo di dirgli che
approvava e
che era felice per lui.
Isaac invece era
da
qualche disperso tra la folla.
«Ora
però non fate i
timidi davanti a noi. Se state più vicini non vi mangiamo,
lo sappiamo che va
avanti da un po'». I due si scambiarono uno sguardo
imbarazzato ma anche
soddisfatto. Erano riusciti nel loro intento.
Andarono a
sedersi sui
divanetti insieme ai loro amici, mettendosi accanto e tenendosi per
mano.
A mezzanotte
inoltrata,
Stiles e Derek si guardarono negli occhi, scambiandosi uno sguardo di
intesa e
decidendo tacitamente.
«Ragazzi».
Stiles li
richiamò. «Dobbiamo dirvi un'altra
cosa». Ottenne in risposta sguardi confusi.
«State
insieme, ce
l'avete già detto». Povero Scott.
«Chi
sta con chi?». In
quel momento ricomparve Isaac con un vistoso succhiotto sul collo.
«Derek
con Stiles».
«COSA?
Amico, era per
questo che negli ultimi tempi eri strano?». Stiles rivolse
uno sguardo stranito
a Derek che, strategicamente, evitò i suoi occhi.
«No,
fermi tutti!».
Stiles li zittì.
«In
realtà non stiamo
insieme, era solo uno scherzo». Derek decise che era meglio
intervenire.
«Pesce
d'aprile!».
Stiles pensava che reagissero male, che facessero domande. Pensava che
sarebbe
stato mandato a quel paese. Di certo non si aspettava che reagissero così.
«Ora
non cercate di
fregarci».
«Solo
perché ci avete
ripensato e volete più privacy, non potete pensare di farci
uno scherzo del
genere».
«Infatti,
amico. Non mi
avevi detto che ti piaceva Derek, ora non cercare di farmi pensare il
contrario
cercando di confondermi». Povero Scott.
Senza che se ne
accorgessero i loro amici li avevano abbandonati, andando chi a
ballare, chi a
bere, chi ad appartarsi da qualche parte.
Erano rimasti
solo loro
due.
«Cosa
è appena successo?».
«Non
lo so».
«Non
abbiamo sbagliato
nulla, abbiamo fatto tutto secondo i piani!».
«Mi
sento confuso ora
come ora».
«Derek,
stai bene?».
«Hm,
sì».
«E
ora? Noi abbiamo
solo organizzato uno scherzo stupido, volendo far credere a quel branco
di
accoppiati che stiamo insieme, dato che erano così presi a
mangiarsi la bocca
da non essersi accorti che è il primo aprile. E loro non ci
credono! Credono
allo scherzo, ti rendi conto?».
«Già...».
Stiles stufo dei
continui monosillabi dell'altro si girò a guardarlo.
«Derek?».
Anche Derek alzò
lo sguardo, e quando i loro occhi si incontrarono per la prima volta
dopo il
bacio entrambi abbassarono lo sguardo, impacciati come mai.
«Hai
ragione, sono
cretini loro. Vedrai quando domani si renderanno conto che li abbiamo
fregati
quante risate ci facciamo. Hanno creduto al nostro finto
bacio». Il tono alla
fine divenne stridulo.
«Già,
finto». Entrambi
volsero lo sguardo in direzioni opposte.
§§§
Derek, [01.04.17
21:59]
Stiles, falli smettere.
Stiles,
[01.04.17 22:05]
Potessi...
È un continuo doppi sensi con loro!
Derek, [01.04.17
22:06]
È tutta colpa tua. Che razza di idee ti vengono in mente?!
Stiles,
[01.04.17 22:06]
Mia? Non mi sembra che tu te ne sia lamentato! Anzi!
Derek, [01.04.17
22:07]
Ma perché sul momento non sembrava un'idea così
terribile.
Stiles,
[01.04.17
22:09]
Vedi? Quindi non è colpa mia! Ma tua!
Derek, [01.04.17
22:10]
E sentiamo, per quale ragione sarebbe MIA la colpa? Mi sfugge.
Stiles,
[01.04.17
22:11]
Mi hai baciato! Se non lo avessi fatto non saremmo arrivati qui!
Derek, [01.04.17
22:11]
Non mi sembra che tu lo abbia schifato.
Stiles,
[01.04.17
22:11]
Non ho mai detto di averlo fatto.
Stiles,
[01.04.17
22:12]
Ma neppure tu mi sembravi troppo dispiaciuto.
Derek, [01.04.17
22:12]
Mai detto di esserlo. Sei tu che hai da ridire.
Derek, [01.04.17
22:13]
E poi, tanto per precisarlo, sei tu che hai avuto la genialata di
infilarmi la
lingua in bocca.
Io mi ero limitato a un bacio a stampo almeno.
Stiles,
[01.04.17
22:14]
Beh... mi piace fare le cose per bene. Non a metà!
E tu mi hai afferrato il sedere!
Derek, [01.04.17
22:14]
Non è vero! E anche se fosse, mi sarà scivolata
la mano.
Stiles,
[01.04.17
22:15]
Hai stretto, Derek!
Derek, [01.04.17
22:15]
Dovevo aggrapparmi a qualcosa, hai presente tutta la gente attorno che
spingeva?
Aveva infilato
la
lingua, accidenti! Derek era disposto a un bacetto a stampo, ma lui
come al
solito aveva dovuto esagerare! Gli aveva infilato la lingua in bocca,
maledizione! Era per questo che Derek si era aggrappato al suo sedere,
stava
solo cercando di staccarselo di dosso.
Sbuffò ancora un volta. Derek non sarebbe mai stato suo, non
lo avrebbe mai
guardato con occhi diversi…
Mai una volta lo aveva sentito fare commenti su qualcuno del suo stesso
sesso.
Mai una volta aveva detto o fatto qualcosa che gli facesse pensare che
fosse
bisessuale.
Stiles,
[01.04.17
22:16]
E quindi hai fatto del mio culo la tua ancora di salvezza?
Derek, [01.04.17
22:17]
Sentiti onorato, anzi il tuo sedere deve sentirsi onorato. E poi
è stato un
buon modo per verificare se la palestra sta facendo effetto.
Stiles,
[01.04.17
22:18]
E quindi? Il risultato è soddisfacente?
Derek, [01.04.17
22:18]
Non c'è male devo dire.
“Forse
dovrei
verificare ancora per dare un giudizio più
accurato”. Fortunatamente Derek si
limitò a pensarlo e avrebbe voluto picchiarsi da solo per
averlo fatto. Ma che
razza di pensieri faceva?!
Stiles,
[01.04.17
22:19]
Vedi di dirlo anche a Miriam.
Derek, [01.04.17
22:20]
E ora chi è Miriam??
Stiles,
[01.04.17
22:21]
Serio, Derek? L'avrò infamata almeno 20 volte nell'ultima
settimana! È la
stronza che ti sbava dietro.
Stiles,
[01.04.17
22:21]
Quella della palestra.
Derek, [01.04.17
22:21]
Stalker.
Stiles,
[01.04.17
22:22]
Comunque lasciala stare ora, dobbiamo sistemare questa faccenda!
Derek, [01.04.17
22:22]
Esiste una sola conclusione: è tutta colpa tua e dei tuoi
piani che fanno
schifo.
Stiles,
[01.04.17
22:22]
Lydia mi ha chiesto se sei circonciso!
Derek, [01.04.17
22:22]
...
Derek, [01.04.17
22:23]
Erica mi ha chiesto qual è la nostra posizione preferita.
Stiles,
[01.04.17
22:23]
I miei piani sono ottimi! Sei tu che non li sai mettere in pratica!
Derek, [01.04.17
22:23]
Sei tu che li rovini!
Stiles,
[01.04.17
22:23]
...
Stiles,
[01.04.17
22:24]
See! Mi hai baciato, e non era nel piano!
Derek, [01.04.17
22:25]
Beh, tu mi hai guardato in quel modo ed è come se mi avessi
praticamente detto
di baciarti! Mi guardavi le labbra ed eri così vicino! Cosa
altro dovevo fare?
Derek, [01.04.17
22:25]
E poi, c'era bisogno di strusciarsi in quel modo?
Stiles,
[01.04.17
22:26]
Volevo fosse veritiero...
Derek, [01.04.17
22:26]
Allora concordiamo sul fatto che è tutta colpa tua.
Stiles,
[01.04.17
22:26]
*facepalm*
Stiles,
[01.04.17
22:26]
Avrei una proposta. Ma se non vuoi fa nulla.
Stiles,
[01.04.17
22:27]
Capirei.
Derek, [01.04.17
22:27]
Un altro piano disastroso? In quel caso direi che capiresti.
Stiles,
[01.04.17
22:28]
No, solo uno spuntino notturno. Scott mi guarda emozionato come se mi
dovessi
sposare settimana prossima. Non lo reggo più. Voglio uscire
da questa casa.
Derek, [01.04.17
22:29]
Hai ragione. Neppure io reggo più Isaac che non la smette di
infastidirmi.
Era frustrante.
Era frustrante
ricordare il sapore di Derek e la sensazione delle sue labbra sulla
proprie e
non poterlo baciare ancora. Ed era ancora più frustrante che
tutti pensassero
stessero insieme e sapere che non era vero.
Eppure
desiderarlo
tanto da far male.
§§§
Derek, [07.04.17
15:37]
Ehi.
Stiles,
[07.04.17
15:37]
Ohi.
Derek, [07.04.17
15:37]
Che fai questo pomeriggio?
Stiles,
[07.04.17
15:38]
Perché? Ti manco?
Derek, [07.04.17
15:38]
Ti piacerebbe?
Stiles,
[07.04.17
15:39]
Se tu mi rispondi sinceramente, lo farò anche io.
Derek, [07.04.17
15:40]
Io ti risponderei se tu avessi risposto alla mia domanda.
Stiles,
[07.04.17
15:40]
Nulla di che.
Stiles,
[07.04.17
15:40]
Tocca a te.
Derek, [07.04.17
15:41]
Forse un po'.
Derek, [07.04.17
15:41]
Tocca a te ora.
Stiles,
[07.04.17
15:41]
A me piacerebbe. Un po' più di un po' a dire il vero...
Derek, [07.04.17
15:44]
Allora che ne dici se questo pomeriggio andiamo al cinema? Non ho
ancora visto
Doctor Strange e lo ridanno al cinema.
Stiles,
[07.04.17
15:45]
Mi piacerebbe da morire ma non posso...
Devo vedermi con Danny.
Derek, [07.04.17
15:45]
Certo. Non ti preoccupare.
Stiles,
[07.04.17
15:46]
Scusa, davvero. Si fa domani?
Derek, [07.04.17
15:47]
Domani non posso perché ho da fare un progetto.
Derek, [07.04.17
15:47]
Non ti preoccupare comunque, chiederò a qualcun altro.
Stiles,
[07.04.17
15:47]
Ah. Capisco.
Stiles,
[07.04.17
15:48]
Devo andare ora. Ci sentiamo.
Derek, [07.04.17
15:48]
Buon pomeriggio.
Stiles,
[07.04.17
15:48]
Buon cinema.
Stiles,
[07.04.17
15:48]
Divertiti.
Derek, [07.04.17
15:48]
Grazie. Anche tu.
Stiles,
[07.04.17
15:49]
Sicuramente.
Derek, [07.04.17
15:49]
Bene.
Stiles,
[07.04.17
15:49]
Perfetto.
E a chi lo chiedi? Isaac?
Derek, [07.04.17
15:50]
Magnifico.
Pensavo a qualcun altro.
Stiles,
[07.04.17
15:51]
Splendido.
E potrei sapere chi?
Derek, [07.04.17
15:51]
Meraviglioso.
Non la conosci.
Stiles,
[07.04.17
15:53]
Fantastico.
È carina?
Stiles,
[07.04.17
15:53]
Non che mi importi. Era giusto per conversare...
Derek, [07.04.17
15:54]
Figo.
Abbastanza.
Stiles,
[07.04.17
15:55]
Stupefacente... non conosci altri aggettivi?
Stiles,
[07.04.17
15:55]
Devo andare ora. Danny mi aspetta.
Derek, [07.04.17
15:55]
Tu ne conosci altri, invece?
Derek, [07.04.17
15:55]
Vai pure.
Stiles,
[07.04.17
15:56]
Ti risponderei, ma devo andare.
Derek, [07.04.17
15:56]
Potevi fare a meno di rispondere anche ora.
Schioccò la lingua contro il palato, infastidito dal
comportamento di Derek.
Che andasse al
cinema
con chi voleva, a lui che importava?
Si
buttò a peso morto
sul letto, sgualcendo il quaderno di Danny che si limitò a
scuotere la testa
senza lamentarsi.
Si
stiracchiò le
braccia fino a sentire il rumore inconfondibile che faceva rabbrividire
Scott
ogni volta. Avrebbe dovuto prestare attenzione a Danny, ma il suo
cervello non
faceva che ricordare la notte del primo aprile e la lingua di Derek che
gli
leccava le labbra.
Era uno stupido
illuso
anche solo per sperare che Derek potesse sentirsi in qualche modo
attratto da
lui. E non solo perché all'altro piacevano le ragazze, ma
perché Stiles non
sarebbe mai stato il suo tipo.
Derek era bello,
affascinante, carismatico...
E lui? Lui
mandava
messaggi a sconosciuti quando era ubriaco e parlava con i pali.
Erano
incompatibili e
avrebbe dovuto cominciare a farsene una ragione o ne sarebbe uscito
pazzo.
Derek
sbuffò lanciando
il cellulare sul letto.
Non che gli
importasse
se Stiles usciva con quel Danny, non erano certo affari suoi. Stiles
poteva fare
quel che voleva, uscire con chi più gli piaceva. Lui era
solo stanco perché...
perché sì.
In quel momento
Isaac
passò davanti a camera sua.
«Erica!
Credo che
abbiamo bisogno nuovamente degli assorbenti!». Detta la sua
idiozia del giorno,
scappò.
Aveva chiesto a
Stiles
di andare al cinema perché era la prima persona che gli era
venuta in mente,
non perché non si vedessero da quel giorno in cui erano
usciti per lo spuntino
notturno del primo aprile.
Sbuffando si
diresse in
salotto e mise a caricare il film.
§§§
Stiles,
[09.04.17
17:09]
Ciao.
Derek, [09.04.17
17:09]
Ehi.
Stiles,
[09.04.17
17:10]
Volevo chiederti scusa per l'altro ieri. Sono stato invadente. Spero
che ti sia
divertito.
Derek, [09.04.17
17:12]
Non ti preoccupare, non sei stato invadente. Sì, il film mi
è piaciuto.
Stiles,
[09.04.17
17:12]
Ne sono contento.
Ed è piaciuto anche alla tua ragazza?
Stiles,
[09.04.17
17:12]
Alla ragazza.
Stiles,
[09.04.17
17:12]
Non deve essere necessariamente tua.
Stiles,
[09.04.17
17:13]
Cavolo. Scusa. Mi sono fatto prendere la mano.
Derek, [09.04.17
17:13]
L'ho guardato da solo.
Stiles,
[09.04.17
17:14]
Oh.
Stiles,
[09.04.17
17:14]
Come mai?
Derek, [09.04.17
17:14]
Perché a nessuno piace questo genere di film tranne che a
Malia, ma lavorava.
Stiles,
[09.04.17
17:15]
Chi è Malia?
Derek, [09.04.17
17:15]
Mia cugina.
Stiles,
[09.04.17
17:15]
Ah.
Stiles,
[09.04.17
17:15]
Bene!
Derek, [09.04.17
17:15]
Cosa?
“Che
cazzo! Ma sono
demente?”.
Stiles,
[09.04.17
17:16]
No no. Nulla.
Derek, [09.04.17
17:16]
Sicuro?
Stiles,
[09.04.17
17:17]
Sì! Sì sì!
Derek, [09.04.17
17:17]
Okay...
Derek, [09.04.17
17:17]
Tu, invece, ti sei divertito con Danny?
Stiles,
[09.04.17
17:18]
Danny? Insomma... è stato intenso...
Stiles,
[09.04.17
17:19]
Ti va di uscire?
Stiles,
[09.04.17
17:19]
Solo io e te.
Derek, [09.04.17
17:19]
Ah. Sono felice per te...
Derek, [09.04.17
17:20]
Sicuro, a Danny non dà fastidio?
Stiles,
[09.04.17
17:20]
E perché mai?
Derek, [09.04.17
17:20]
Beh, magari non gli piace l'idea che tu esca con me da solo.
Derek, [09.04.17
17:20]
Soprattutto ora che siete ancora all'inizio.
Derek, [09.04.17
17:20]
Se non ho capito male.
Stiles,
[09.04.17
17:21]
Oddio, sarebbe strano se così fosse.
Stiles,
[09.04.17
17:21]
All'inizio? È da qualche mese che va avanti ormai... e
dovremmo finire prima di
maggio!
Derek, [09.04.17
17:23]
Avete programmato quando lasciarvi? Questo è strano.
Stiles,
[09.04.17
17:24]
Eh? Ma che hai capito? Gli sto dando ripetizioni per il test di
ingresso!
Derek, [09.04.17
17:24]
Cosa?
Stiles,
[09.04.17
17:25]
Visto che lavora per mantenersi non ha molto tempo per studiare,
perciò gli do
una mano per prepararsi in vista del test d'ingresso a Giurisprudenza.
Stiles,
[09.04.17 17:25]
Ma che avevi capito?!
Derek, [09.04.17
17:25]
Ah. Non state uscendo insieme.
Stiles,
[09.04.17
17:25]
No. Non è il mio tipo.
Derek, [09.04.17
17:26]
Capito.
Derek, [09.04.17
17:27]
Comunque, come ti spieghi tu...
Stiles,
[09.04.17
17:27]
Cioè?
Derek, [09.04.17
17:27]
Nulla, lascia stare.
Stiles,
[09.04.17
17:28]
Oki... ma quindi usciamo?
O vieni tu da me? Sono solo e mi annoiooooo. E sono stanco di studiare.
Derek, [09.04.17
17:28]
E ovviamente io sono la tua ultima spiaggia.
Stiles,
[09.04.17
17:29]
L'unica.
Derek, [09.04.17
17:29]
Ma sono gentile, IO.
Stiles,
[09.04.17
17:29]
Non ultima, unica.
Stiles,
[09.04.17
17:29]
Ah sì? Sei gentile?
Derek, [09.04.17
17:29]
Ora non cercare di fare il carino.
Derek, [09.04.17
17:29]
Beh, sì, dato che sto accettando di uscire con te.
Stiles,
[09.04.17
17:31]
IO sono carino.
Perché, solitamente non lo sono?
E tu... ammettilo che ti diverti con me!
Derek, [09.04.17
17:31]
Carino... diciamo appena passabile.
Mi diverto con te perché tu ti diverti con me.
Stiles,
[09.04.17
17:34]
Quindi sono io la tua ultima spiaggia? Tutti gli altri ti schifano e
quindi
vieni da me?
Derek, [09.04.17
17:35]
Io non vedo nessuno spiaggia da queste parti.
E comunque tutti mi adorano.
Stiles,
[09.04.17
17:37]
Tutti? Io ti odiavo.
Derek, [09.04.17
17:37]
Io non ti sopportavo.
Stiles,
[09.04.17
17:40]
Passato? Quindi ora ti piaccio?
Derek, [09.04.17
17:40]
Ora ti sopporto meglio.
Stiles,
[09.04.17
17:41]
Interessante...
Derek, [09.04.17
17:41]
Lo so.
Stiles,
[09.04.17
17:41]
...
Stiles,
[09.04.17
17:42]
Sappi che ti ho appena mandato a quel paese.
Derek, [09.04.17
17:42]
Sono ancora qui.
Stiles,
[09.04.17
17:42]
Sei triste.
Stiles,
[09.04.17
17:42]
Molto.
Derek, [09.04.17
17:42]
Anzi.
Derek, [09.04.17
17:42]
Andiamoci insieme. Non dovevamo uscire?
Stiles,
[09.04.17
17:43]
Che cretino...
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Ciao
di nuovo!
È strano aggiornare a distanza di così pochi
giorni,
soprattutto dopo essere state ferme per così tempo.
L'ispirazione ci era passata, ma ora abbiamo scritto l'ultimo capitolo
in
nemmeno tre ore.
E considerando che la storia diventerà più
intrigante...
siamo fiduciose di poter aggiornare molto presto.
Le cose cominciano a smuoversi,
Stiles ha paura che per Derek lui non sarà mai niente di
più,
ma nonostante questo non riesce a mantenere la distanza, pur sapendo
che poi ne
soffrirà.
Grazie a chiunque abbia letto e recensito, ci fa molto piacere leggere
i vostri
commenti!
Alina Alboran
Ciao!
Siete stupite dal fatto che abbiamo aggiornato così presto?
Anche noi xD Non si sa come ma ora che abbiamo ripreso in mano la storia
ci viene naturale scriverla e non avete idea di quanto ci divertiamo a
scriverla xD
Credo che per avere una visione completa della storia dovreste
sentire i nostri commenti mentre scriviamo xD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Stranger
Ringraziamo di
cuore tutti coloro che leggono e recensiscono la nostra
storia! E vi ringraziamo in particolare perché non ci
aspettavamo che qualcuno
si ricordasse ancora di noi dopo tutto questo tempo, invece siete stati
gentilissimi.
Approfittiamo delle nostre solite note chilometriche (che se saltate vi
capiamo
xD) per due cose.
Per prima cosa ci facciamo un mini spam, dato che una nostra OS ha
compiuto
oggi un anno. Ci farebbe piacere se la leggeste e se voleste lasciarci
un
pensiero ci fareste molto piacere! Eccola:Wish you were here: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3496810&i=1
Poi, se qualcuno ne avesse voglia, vi lasciamo i nostri profili
facebook. Se
volete potete aggiungerci ;)
Alina Alborán: https://www.facebook.com/alina.efp
Jamie Nikiforov
(anche se non c'entra nulla con il mio nick di efp, sono
Stranger xD): https://www.facebook.com/profile.php?id=100012999810266
Scusate le note chilometriche e a presto!
Sterlocked
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 10 ***
Decimo
Capitolo
Stiles,
[12.04.17
17:56]
upload
image
Derek, [12.04.17
17:57]
Non è divertente -.-'
Stiles,
[12.04.17
17:57]
Dici? Io sono morto dal ridere.
Stiles,
[12.04.17
17:57]
Posso mandarla anche agli altri?
Derek, [12.04.17
17:58]
No.
Stiles,
[12.04.17
17:59]
Daaai!
Stiles,
[12.04.17
17:59]
Almeno a Cora?
Stiles,
[12.04.17
17:59]
A proposito, ti ha più detto se torna per il mio compleanno?
Derek, [12.04.17
18:00]
Almeno qualcuno può chiamare il suo cane Derek, nessuno
chiamerebbe una formica
Stiles, figuriamoci un cane.
Derek, [12.04.17
18:00]
E da quando ti senti con mia sorella?
Stiles,
[12.04.17
18:01]
Serio? Sei fiero perché Derek è un nome da cane?
Stiles,
[12.04.17
18:01]
Da quando se ne è andata. Ovvio, no?
Stiles,
[12.04.17
18:02]
E non mi chiamo realmente Stiles, lo sai! Ma il mio vero nome lo
saprà solo il
mio futuro marito.
Derek, [12.04.17
18:02]
Sono fiero perché il mio nome è pronunciabile, tu
non hai il coraggio nemmeno
di rivelare il tuo nome vero.
Derek, [12.04.17
18:03]
Non vedo nessuna ovvietà.
Comunque non so se torna.
Derek, [12.04.17
18:03]
Noioso. Tanto lo scoprirò da solo il tuo nome.
Stiles,
[12.04.17 18:05]
Nooo!
Stiles,
[12.04.17 18:06]
Ah sì? È
una proposta di matrimonio, Derek Hale?
Derek, [12.04.17
18:06]
Vuoi che lo sia?
Stiles,
[12.04.17
18:06]
Così sciatta? Impegnati di più.
Stiles,
[12.04.17
18:07]
E potrei anche dire sì ;)
Derek, [12.04.17
18:07]
Dovresti invogliarmi affinché mi impegni di più.
Derek, [12.04.17
18:08]
Potresti dire di sì solamente per le mie zucchine.
Stiles,
[12.04.17
18:08]
Zucchine? Io preferisco le melanzane.
Derek, [12.04.17
18:10]
*facepalm*
Derek, [12.04.17
18:11]
Il tuo colore preferito?
Stiles,
[12.04.17
18:11]
Rosso.
Stiles,
[12.04.17 18:11]
Il tuo?
Derek, [12.04.17
18:14]
Blu.
Derek, [12.04.17
18:16]
Film preferito?
Stiles,
[12.04.17
18:18]
Vediamo... ora come ora ti direi “Captain America: Civil
War”, il tuo?
Derek, [12.04.17
18:18]
Iron Man 3.
Derek, [12.04.17
18:19]
Musica preferita?
Stiles,
[12.04.17
18:19]
Genere o gruppo?
Derek, [12.04.17
18:20]
Entrambi.
Stiles,
[12.04.17
18:20]
In generale ascolto di tutto...
Come gruppo però... i Muse.
Stiles,
[12.04.17
18:20]
Ma perché tutte queste domande?
Derek
arrossì di colpo.
Derek, [12.04.17
18:21]
No, così. Per conoscerci meglio?
Stiles,
[12.04.17
18:21]
Okay...
Stiles,
[12.04.17
18:21]
Allora posso farti anche io delle domande?
Derek, [12.04.17
18:21]
Certo.
Stiles,
[12.04.17
18:22]
Stucky o Stony?
Derek, [12.04.17
18:22]
Stony.
Stiles,
[12.04.17
18:23]
Bravo ragazzo! Una risposta sbagliata avrebbe compromesso la nostra
amicizia.
Derek, [12.04.17
18:23]
Quale amicizia?
Stiles,
[12.04.17
18:23]
Anche se, lo ammetto, non ho potuto non aver shippato Stucky in Civil
War.
Stiles,
[12.04.17
18:23]
...
Stiles,
[12.04.17
18:24]
Vuoi qualcosa di più? E me lo dici così?
Stiles,
[12.04.17
18:24]
Mi piace essere corteggiato, sai?
Derek, [12.04.17
18:24]
Perdonami per averti colto alla sprovvista.
Derek, [12.04.17
18:25]
È un modo per dirmi che vuoi che io ti corteggi?
Stiles,
[12.04.17
18:25]
Ne saresti capace? Non sono quello a cui sei abituato.
Derek, [12.04.17
18:25]
Che vorresti dire?
Stiles,
[12.04.17
18:26]
Beh... io ho qualcosa che le tue precedenti conquiste non hanno...
Derek, [12.04.17
18:27]
Questo è il momento in cui mi stai per rivelare qualcosa che
mi farà
capitolare? È la tua arma segreta per conquistarmi?
Stiles,
[12.04.17
18:28]
No, Derek. Semplicemente io ho una zucchina invece che una patata!
Derek, [12.04.17
18:29]
Embè?
Stiles,
[12.04.17
18:30]
Embè... Ti piace la zucchina, Derek?
Stiles,
[12.04.17
18:30]
E me lo dici così?
Derek, [12.04.17
18:30]
Non lo sapevi?
Stiles,
[12.04.17
18:30]
No che non lo sapevo! Non me l'hai mai detto!
Stiles,
[12.04.17
18:31]
Che dovevo fare, tirare a indovinare?
Derek, [12.04.17
18:31]
Non pensavo fosse una cosa che dovevo dirti...
Derek, [12.04.17
18:31]
Pensavo lo sapessi.
Stiles,
[12.04.17
18:31]
E come facevo, sentiamo. Non hai un cartello in fronte che dice
“Sono
bisessuale”!
Derek, [12.04.17
18:32]
Non pensavo di dovertelo urlare!
Okay. Non era
successo
niente di che. A Derek piacevano i ragazzi e lui stava iperventilando.
Stava rileggendo
ancora
e ancora la conferma che forse – forse – aveva una
speranza con Derek.
Stiles,
[12.04.17
18:35]
Urlare no. Ma accennarlo sì.
Derek, [12.04.17
18:35]
Beh, Stiles mi piacciono anche i ragazzi. Ora lo sai.
“Bene,
ora in palestra
dovrò guardare male anche i ragazzi”.
Stiles,
[12.04.17
18:36]
Beh, alla buon'ora! Non ti ci voleva molto a dirlo, no?
E ALLORA PERCHÉ NON L'HAI FATTO?
Derek, [12.04.17
18:37]
Non stiamo litigando, ma mi sembra che stiamo litigando, il che mi
sembra
assurdo perché si sta parlando della mia
sessualità e anche questo non ha
senso. Possiamo smettere di pseudo-litigare, anche se non stiamo
litigando?
Derek, [12.04.17
18:38]
Perché non mi sembrava una cosa importante!
Stiles,
[12.04.17
18:38]
Derek, sembri me! Smettila! È inquietante.
Derek, [12.04.17
18:39]
Oddio, mi stai rovinando! Stammi lontano.
Stiles,
[12.04.17
18:39]
No!
Derek, [12.04.17
18:39]
No?
Stiles,
[12.04.17 18:39]
No.
Derek, [12.04.17
18:39]
Okay.
Stiles,
[12.04.17
18:39]
Bene.
Derek, [12.04.17
18:39]
Non rifarò quella cosa.
Stiles,
[12.04.17
18:39]
Ma dai! Ci ho preso gusto.
§§§
Lydia
ha creato il gruppo Club delle anime
disagelle
Lydia
ti ha aggiunto nel gruppo
Lydia
ha aggiunto "Jack lo squartatore"
Lydia
ha aggiunto "Isaac"
Lydia
ha aggiunto "Alli"
Lydia
ha aggiunto "Erica"
Lydia
ha aggiunto "Scottie ♡"
Lydia
ha aggiunto "Boyd"
Lydia
ha aggiunto "DerekDramaQueen"
Tu: perché
questo nome?
Lydia:
Non ti piace?
Scottie♡: Ehi!
Allie:
Che bello, abbiamo un gruppo.
Boyd: Buona sera.
Jack lo
squartatore:
Io me ne vado.
DerekDramaQueen: Perché Stiles
è nel gruppo?
Tu: Eh?
Lydia:
Zitto tu!
Tu:??
Erica:
Nulla.
Tu: Perché
non dovrei esserci?
DerekDramaQueen: Eh?
Isaac:
Derek, smettila di essere mestruato.
DerekDramaQueen: Che vuoi?
Lydia:
Usciamo stasera?
DerekDramaQueen: Sì.
Boyd: Erica?
Erica:
Ovvio!
Scottie♡: Non saprei... Allison?
Jack lo
squartore:
Certo.
Isaac:
Ho da fare. Se capite cosa intendo ;)
DerekDramaQueen: Con la tua mano?
Isaac:
Fanculo.
Lydia:
Dove andiamo?
DerekDramaQueen: Stiles...?
Tu: Io non
ci sono. Non mi va di uscire.
DerekDramaQueen: Mi sono appena ricordato... ho da
fare...
Allie:
Solito pub?
Tu: Ma se
Isaac esce vengo io da te più tardi? Magari si guarda un
film.
Tu: Quando
hai finito le tue cose.
Isaac:
Quindi sei negli ultimi giorni, Derek? Posso sperare che ridiventi
normale?
Jack lo
squartatore:
Non davanti a tutti!
Erica:
Che carini!
Isaac:
Ragazzi, ricordate di rispettare gli spazi comuni! Le cose sconce
fatele in
camera di Derek.
Boyd: Il soggiorno è off
limits.
Erica:
Purché lo facciate va bene anche il tavolo della cucina. Ma
li volete lasciar
stare?
DerekDramaQueen: Ragazzi!
Tu: Non
stiamo insieme!
Lydia:
Ancora con questa storia?
Scottie♡: Amico, non prendermi in giro! Lo
so che siete una coppia da
un po' ormai. Non sono mica scemo.
Tu: Ma non è
vero!
DerekDramaQueen:!!!!!!
DerekDramaQueen: No, no, mica! Sei
intelligentissimo!
Tu: Ehi, non
prendere in giro il mio bro.
Scottie♡: Grazie, amico.
DerekDramaQueen: Scusa.
Erica:
Ma come siete adorabili! Così coordinati da farmi venire il
diabete!
Tu: Non è
vero!!
DerekDramaQueen: Non è vero!
"Jack
lo squartatore" ha abbandonato il gruppo
Lydia
ha aggiunto "Jack lo squartatore"
Derek, [14.04.17
16:16]
Quindi quando vieni?
Stiles,
[14.04.17 16:16]
Quando arrivo se va bene anche a te.
Derek,
[14.04.17 16:17]
Stiles.
Stiles,
[14.04.17 16:17]
Eh eh eh.
Paura,
eh?
Stiles,
[14.04.17 16:17]
Scherzavo!
Derek, [14.04.17
16:17]
Idiota.
Stiles,
[14.04.17 16:18]
Appena gli altri escono dimmelo. Così esco di casa.
Derek, [14.04.17
16:18]
Non arrivavi più tardi?
Stiles,
[14.04.17 16:19]
Veramente credi che ci sia cascato? Lo so che non hai nulla da fare.
Derek, [14.04.17
16:19]
Sicuro che non mi debba vedere con qualcun altro?
Stiles,
[14.04.17 16:19]
Devi?
Derek, [14.04.17
16:19]
Potrebbe sempre essere.
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Allora non vengo più.
Derek, [14.04.17
16:20]
Bravo, limitati ad arrivare. Ti
aspetto.
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Deeerek
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Derek.
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Deeeeeerek.
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Deeeerek.
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Derek
Stiles,
[14.04.17 16:20]
Derek
Derek, [14.04.17
16:20]
Che c'è?!
Stiles,
[14.04.17 16:21]
Ti odio.
Derek, [14.04.17
16:21]
Non è vero.
Stiles,
[14.04.17 16:21]
E comunque, guardiamo Sense8?
Stiles,
[14.04.17 16:21]
Tiprego!Tiprego!Tiprego!
Derek, [14.04.17
16:21]
Stiles, scrivi come un bimbominkia.
Stiles,
[14.04.17 16:22]
Ma quindi lo guardiamo?
Derek, [14.04.17
16:22]
Comunque sì.
Stiles,
[14.04.17 16:22]
Non sai cosa ti aspetta!
Stiles,
[14.04.17 16:22]
Dalla prima stagione, okay?
Derek, [14.04.17
16:22]
Okay.
Stiles,
[14.04.17 16:22]
Poi domenica ti faccio vedere la seconda.
Stiles,
[14.04.17 16:23]
Tanto mangi da me, no?
Derek, [14.04.17
16:23]
Domenica?
Stiles,
[14.04.17 16:24]
Il progetto, Derek! Domenica mattina abbiamo detto che si provava a
trovare qualcosa
da fare insieme per i crediti.
Derek, [14.04.17
16:24]
Ah, giusto. Sì, mangio da te.
Stiles,
[14.04.17 16:25]
Vecchio.
Derek, [14.04.17
16:26]
Bambino.
Stiles,
[14.04.17 16:26]
Anziano.
Derek, [14.04.17
16:26]
Neonato.
Stiles,
[14.04.17 16:26]
Raggrinzito!
Derek, [14.04.17
16:26]
Rincitrullito.
§§§
Stiles,
[18.04.17 12:31]
Ho fame.
Derek, [18.04.17
12:31]
Diventerai ciccione.
Stiles,
[18.04.17 12:33]
Non ti piacerei più se lo fossi?
Derek, [18.04.17
12:34]
Quindi credi di piacermi ora?
Stiles,
[18.04.17 12:34]
Avevo questo presentimento...
Stiles,
[18.04.17 12:35]
Mi sono forse sbagliato?
Derek, [18.04.17
12:35]
Forse sei un po' sensitivo. Ma rimarrai nel dubbio.
Stiles,
[18.04.17 12:35]
Io ti preferirei meno in forma.
“Così
non dovrei più incenerire
tutti con lo sguardo”.
Derek, [18.04.17
12:36]
Vorresti che fossi grasso? Con la pancetta?
Stiles,
[18.04.17 12:36]
Perché no? Avrei a cosa aggrapparmi...
Derek, [18.04.17
12:37]
Questa cosa è alquanto inquietante... hai delle strane
fissazioni.
Stiles,
[18.04.17 12:38]
Non immagini quanto...
Stiles,
[18.04.17 12:38]
Coooomunque. Sorvoliamo.
Derek, [18.04.17
12:38]
Meglio.
Stiles,
[18.04.17 12:38]
Io ho fame. Come si fa?
Derek, [18.04.17
12:39]
Si fa che ti porto a mangiare tailandese.
Stiles,
[18.04.17 12:39]
No!
Derek,
[18.04.17 12:39]
No?
Stiles,
[18.04.17 12:39]
Sushi!
Stiles,
[18.04.17 12:39]
Si fa che mi porti a mangiare sushi.
Derek, [18.04.17
12:39]
Ma l'abbiamo mangiato l'altro ieri!
Stiles,
[18.04.17 12:39]
E a me?
Derek, [18.04.17
12:39]
Va bene.
Derek, [18.04.17
12:39]
E sushi sia.
Stiles,
[18.04.17 12:39]
Graaazie!
«Ma
quindi Cora come
sta?».
«Ti
piace mia sorella e
non me lo dici?».
«Dai,
sii serio!».
«Non è l'Hale a cui vado dietro»,
soffiò a voce bassa.
«Cosa?».
«Nulla
nulla! Quindi,
seriamente, come sta? Non la sento da un po'». Stavano
camminando l'uno accanto
all'altro, con le braccia che si stavano sfiorando.
«Insomma...».
Stiles
vide Derek esitare.
«Tutto
bene?». Derek
aveva uno sguardo insicuro, in un attimo sembrava che la sua solita
spensieratezza fosse vacillata.
«I
miei sono divorziati
da anni, ma ancora risentiamo del male che nostro padre ci ha
fatto». Si mise
le mani in tasca, stringendosi nelle spalle. «Era un uomo
violento, tornava a
casa ubriaco e... picchiava nostra madre davanti ai nostri
occhi».
Stiles
deglutì.
Dopo un momento
di
silenzio Derek riprese a parlare rilasciando un sospiro amareggiato.
«Una
volta è arrivato
talmente ubriaco che non ci riconosceva più... stava per
alzare le mani su Cora».
Stiles vide le sue mani stringersi in pugno. «Mi sono in
mezzo e... niente. Ora
è tutto finito, o almeno sembrava».
«Derek...».
«Ha
ricontattato mamma,
chiede perdono. Dice di essere cambiato, di voler essere un padre e di
amarci.
Non ha capito che è tardi! Che non ci importa se
è cambiato».
Erano seduti su
una
panchina e Stiles, di fronte a quelle parole piene di dolore e
amarezza, non
sapeva cosa fare. Allungò una mano e la strinse sulla spalla
di Derek, per
fargli sapere che c'era per lui, per qualsiasi cosa, sempre.
«Mi
dispiace tanto...».
Si odiava per usare parole tanto scontate.
«Non
devi dispiacerti,
ora stiamo bene». Derek gli regalò un piccolo
sorrise che, seppur triste, era
sincero.
Piegò
le labbra in un
sorriso tirato. Portò anche l’altra mano sulle
spalle di Derek e lo attirò a sé
in un abbraccio goffo. Non si conoscevano da molto, e
perlopiù parlavano delle
loro solite stronzate, ma Stiles voleva che Derek sapesse che per lui
ci
sarebbe stato. Finché l’altro l’avrebbe
accettato sarebbe stato sempre al suo
fianco. E non importava se come amico o come qualcosa di
più. Ormai Stiles si
sentiva talmente legato a Derek da non immaginare come sarebbe stato
passare un
giorno senza sentirlo almeno in un messaggio.
«Non
ti chiederò come
stai». Le mani di Derek gli strinsero i fianchi, affondando
le dita nel tessuto
della maglia dell’altro.
«Ma se
vorrai parlarne,
offenderlo, dire che ti manca… Insomma, se avrai bisogno di
me io ci sarò». Non
sapeva se le sue parole avessero senso, non sapeva neppure se Derek le
avrebbe
trovate gradite. Quello che Stiles sapeva, però, era che si
sentiva impotente.
Impotente e arrabbiato nel vedere gli occhi lucidi di Derek, il suo
sguardo
perso in ricordi tristi.
Stiles,
[18.04.17
22:54]
Derek.
Derek, [18.04.17
22:55]
Perché devi sempre iniziare le conversazioni così?
Stiles,
[18.04.17
22:55]
Ma che palle che sei.
Derek, [18.04.17
22:55]
E ora non ricominciamo con la storia che sono una palla.
Stiles,
[18.04.17
22:56]
Ahahahaahahah
Per un momento non ho capito di cosa stessi parlando.
Stiles,
[18.04.17
22:56]
Abbiamo stabilito che eri un ottagono, no?
Derek, [18.04.17
22:56]
Lasciamo perdere.
Stiles,
[18.04.17
22:57]
Come stai?
Derek, [18.04.17
22:57]
Cosa volevi?
Stiles,
[18.04.17 22:57]
...
Stiles,
[18.04.17 22:57]
Davvero? Davvero, Derek? Davvero?!
Derek, [18.04.17
22:57]
Bene. Tu come stai, Stiles?
Stiles,
[18.04.17
22:58]
Sto bene anche io.
Stiles,
[18.04.17
22:58]
Quindi... che mi racconti?
Derek, [18.04.17
22:58]
Non sai che dire, vero?
Stiles,
[18.04.17 22:58]
... nope.
Derek, [18.04.17
22:59]
Smettila di fare l'idiota, sto bene.
Derek, [18.04.17
23:00]
Solo perché ti ho raccontato di mio padre ora non devi
pensare a cosa dirmi.
Stiles,
[18.04.17
23:00]
È che... mi sento svantaggiato.
Derek, [18.04.17
23:01]
In che senso?
Stiles,
[18.04.17 23:01]
Perché tu ti sei aperto. E io no. E questa cosa non
è giusta.
Stiles,
[18.04.17
23:01]
Sei mio amico. Devi saperle certe cose su di me.
Derek, [18.04.17
23:03]
Stiles, io non pretendo che solo perché mi sono confidato tu
lo faccia a tua
volta. Non è uno scambio.
Quando ti sentirai di parlarmene lo farai.
Derek, [18.04.17
23:03]
Però tra noi non cambia nulla.
Stiles,
[18.04.17
23:04]
E lo so. Davvero.
Però non voglio che tu creda che non mi fido di te.
Perché mi fido, chiaro?
Derek, [18.04.17
23:04]
Lo so. Anch'io mi fido.
Derek, [18.04.17
23:06]
Domani giochiamo alla play?
Stiles,
[18.04.17
23:07]
Yes, baby!
Stiles,
[18.04.17
23:07]
Ma... vieni di mattina così si studia? Mi sembra che non hai
lezione, vero?
Derek, [18.04.17
23:08]
Io no, ma tu hai lezione di mattina, no?
Stiles,
[18.04.17
23:08]
Il prof ci ha mandato una mail questo pomeriggio. Ha rimandato.
Derek, [18.04.17
23:08]
Va bene, allora si studia insieme.
Stiles,
[18.04.17
23:09]
Derek! Lo so che sembra strano detto da me. Ma dobbiamo studiare di
più! Gli
esami si avvicinano!
Stiles,
[18.04.17
23:09]
E io non voglioooooooo.
Derek, [18.04.17
23:09]
Lo so, lo so. Allora non è meglio se andiamo in biblioteca?
Stiles,
[18.04.17 23:10]
No, vieni a casa mia. Scott e Allison hanno lezione dalle 8:00.
Derek, [18.04.17
23:10]
Va bene. A domani.
Stiles,
[18.04.17 23:10]
Notte!
Stiles,
[18.04.17 23:12]
Ehm...
Stiles,
[18.04.17 23:12]
Notte!
Derek, [18.04.17
23:12]
Buonanotte!
§§§
Derek stava
cercando di
concentrarsi, ma i continui messaggi e le chiamate che Stiles stava
ignorando
lo stavano distraendo.
“I
diritti reali sono
queli diritti che attribuiscono al titolare un potere assoluto e
immediato
sulla cosa. Si distinguono tra ius in re propria
e ius in re aliena”.
Era la quarta
volta che
Stiles cercava di ripetere la distinzione dei diritti reali, e per la
quarta
volta nel giro di due minuti era stato interrotto dai bip incessanti
del suo
telefono.
«Ma
chi è?», sbottò
alla fine Derek.
Stiles
sospirò
rumorosamente e controllò se i messaggi e le chiamate
ricevute fossero dello
stesso numero.
Rispondi.
Ho bisogno di parlarti.
Ti prego.
Stiles.
Mi dispiace.
Ti amo
«’Fanculo».
Allontanò
il cellulare di scatto, tanto che rimbalzò leggermente
contro il vaso di
ceramica che Allison si ostinava a tenere a mo’ di
decorazione sul tavolo della
cucina.
«Nessuno,
lascia
stare».
«Stiles».
Derek chiuse
il libro di Stiles e lo girò con la sedia verso di lui.
Avevano preferito
sedersi uno accanto all’altro, nonostante le gambe e la mani
che cozzavano
continuamente tra di loro. Ormai quella era diventata la loro
normalità, e
senza il rumore dell’evidenziatore che Derek trascinava sulla
carta lucida del
proprio libro, Stiles non riusciva a concentrarsi.
Sospirò
ancora, alzando
la testa verso l’alto e chiudendo gli occhi.
«Una
persona che è
stata molto importante per me». Fece una piccola pausa per
guardare Derek e
osservare la sua reazione.
«E mi
ha ferito. Mi ha
ferito più di chiunque altro al mondo. E la colpa
è tutta mia perché gliel'ho
lasciato fare». I suoi occhi si inumidirono, ma era troppo
orgoglioso per farsi
vedere da Derek, perciò abbassò lo sguardo e
cercando di simulare nonchalance
si asciugò le lacrime incastrate tra le ciglia.
«Mi
è stato accanto
quando è morta mia madre, e credevo che mi sarebbe stato
accanto per sempre».
Derek sgranò gli occhi. Adesso un po’ capiva
perché Stiles gli avesse fatto
quel discorso qualche giorno prima. Non si sarebbe mai immaginato che
una
persona all’apparenza tanto spensierata come Stiles
nascondesse un dolore così
grande.
«Non…È
terribile che tu
abbia perso tua madre». Gli sorrise timidamente, cercando la
sua mano
appoggiata sul tavolo e incrociando le loro dita.
«Non
sentirti obbligato
a parlarne. Non devi se fa troppo male». Non gli aveva detto
“se non vuoi”.
Credeva alle parole di Stiles, sapeva che gli avrebbe confidato i suoi
problemi
e le sue paure senza esitazioni.
«Avevo diciassette anni ed
eravamo all’ultimo anno di liceo quando è
morta». Si passò la mano libera tra i
capelli, cercando di trovare le parole adatte e di non far tremare la
voce.
«Era
malata da tempo e
sapevo che sarebbe successo. Ogni giorno quando tornavo da scuola la
accudivo
per quanto potevo e le stavo accanto. Le leggevo qualcosa, oppure
studiavo
appoggiato al suo letto. Se non fosse stato per Melissa, la madre di
Scott,
probabilmente sarebbe morta molto prima».
Un’inflessione nella voce tradì la
sua finta maschera. E Derek strinse maggiormente la presa.
«Va
bene così, non devi
continuare».
«Voglio
farlo. Non ne
ho mai parlato con nessuno. E voglio farlo con te».
L’altro annuì in silenzio,
dandogli tutto il tempo di cui aveva bisogno per riprendere il discorso.
«Quando
è morta mi sono
sentito solo. Abbandonato. Certo, avevo ancora mio padre e i miei
amici. Avevo
Scott, Lydia, Allison… persino Jackson mi era stato accanto.
E anche dopo,
quando lui ha fatto quello che ha
fatto, Jackson è stato il primo a farsi avanti e a
proteggermi».
«È
lui che ti sta
chiamando?».
«Sì,
conosco il suo
numero a memoria».
«Capisco».
«Dicevo,
avevo il
sostegno dei miei amici e l’amore di mio padre, ma non mi
bastava. E lui mi
aveva dato ciò di cui avevo bisogno. È grazie a
lui se non mi sono allontanato
da tutti. È grazie a lui se sono andato avanti».
«Vorrei
averti
conosciuto prima».
«Anch’io,
Derek.
Anch’io. Con te sarebbe stato tutto più facile.
Con te sarei stato bene». Tirò
su con il naso, asciugandosi le lacrime con la mano libera. Derek era
suo amico
ma non doveva tirare troppo la corda… In un momento di
debolezza non avrebbe
dovuto lasciarsi sfuggire qualcosa che avrebbe potuto mettere fine alla
loro
amicizia.
Il cellulare
aveva
ricominciato a vibrare, facendo sussultare Stiles.
Derek non sapeva
quanto
poteva osare. Guardandolo negli occhi, gli prese le mani e gli chiese
tacitamente il permesso. Vedendo l'altro annuire Derek spense il
cellulare e lo
mise da parte.
Vedere Stiles
così
fragile lo faceva sentire disperso. Era abituato al ragazzo solare, con
la
battuta sempre pronta e il sarcasmo mai mancante. Questo Stiles
scoperto gli
faceva venire voglia di fare qualsiasi cosa pur di farlo sorridere.
Guidato
dall'istinto, Derek lo fece alzare e lo guidò verso la
camera da letto. Senza
dire una parola lo portò a sdraiarsi, mettendosi dietro di
lui, facendo aderire
il suo petto sulla sua schiena e avvolgendolo con le sue braccia. Era
il suo
modo di dargli spazio e di permettergli di sfogarsi senza mostrare le
lacrime;
era il suo modo di dirgli che non sarà mai invadente ma
sempre presente.
Passarono la
mattina in
quel modo, dandosi silenziosamente calore e affetto.
E Derek,
guardando le
spalle di Stiles scuotersi leggermente per i singhiozzi,
sentì un leggero
calore nel petto e si rese conto di come i suoi sentimenti fossero
cresciuti
senza che non se ne accorgesse nemmeno.
§§§
«Stiles!».
«Hai
iniziato tu, non
ti lamentare!».
Stiles
ridacchiò.
Erano usciti
verso le
cinque e stavano vagando senza meta, spintonandosi come due bambini e
ridendo
in maniera socialmente imbarazzante, guadagnandosi sguardi irritati e
divertiti. Dopotutto ciò che era successo, dopo lo sfogo di
Stiles e le parole
di conforto di Derek… Dopo tutto quello, i giorni successivi
si sentivano
ancora più vicini, ancora più legati.
Derek
sbuffò una risata,
quando all'improvviso vide Stiles irrigidirsi e immobilizzarsi, lo
sguardo
fisso dinanzi a sé.
Un milione di
pensieri,
un milione di immagini. Stiles provò a fare chiarezza nella
sua mente, pensò a
qualcosa da dire o da fare ma tutto fu inutile. Non sapeva come
reagire. Mai si
sarebbe aspettato di rivederlo, e sicuramente non lontano da Beacon
Hills.
Derek, confuso,
si
voltò nella stessa direzione. Davanti a loro c'era un
ragazzo della loro età,
con le mani in tasca e lo sguardo cupo.
I suoi occhi
fissavano
incessantemente le spalle di Stiles e Derek che si toccavano, e in quel
momento
Derek non desiderò altro se non afferrare Stiles per la vita
e stringerlo a sé
per non lasciarlo più andare.
«Stiles…».
«Theo...».
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Salve!
E suspence finale
sia! Siamo malefiche, lo sappiamo xD
Questo capitolo
è il più intenso di quelli scritti fino ad ora,
va da una iniziale demenzialità a un'atmosfera
più seria e tesa finale.
Personalmente è il mio preferito fino ad ora xD
E... vi dico che i
prossimi capitoli saranno tutto un crescendo,
che sia in meglio o in peggio sta a voi deciderlo xD
Grazie per aver
letto!
Stranger
Ciao!
Allora... cosa ne pensate del capitolo? Volevate un Derek geloso,
giusto?
Siete state accontentate perché nei prossimi capitoli il
livello di gelosia arriverà alle stelle!
Theo dunque è stato importante per Stlies, molto.
E adesso che è tornato sembra abbia intenzione di
riconquistarlo...
Grazie mille per continuare a seguirci, speriamo che la storia continui
a piacervi!
Alina Alboran
Grazie mille a tutti coloro che leggono e che
seguono la nostra storia, in particolar modo a chi recensisce che ci
sprona a scrivere.
Come avrete notato dagli aggiornamenti piuttosto rapidi, abbiamo molta
ispirazione e speriamo che la storia vi stia piacendo!
Alla prossima!
Sterlocked
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Capitolo 12 *** Capitolo 11 ***
Undicesimo
Capitolo
Appena vide
l’altro
tentare di avvicinarsi Stiles fece qualche passo indietro, arrivando a
scontrarsi contro il petto di Derek che, prontamente, lo
afferrò per le
spalle.
«Va
tutto bene. Ci sono
qua io». Nonostante si vedessero ogni giorno Derek non lo
aveva mai visto così
agitato. Le mani di Stiles tremavano furiosamente, mentre il respiro
diventava
sempre più spezzato e veloce.
«Dobbiamo
parlare».
Theo non alzò lo sguardo su Derek nemmeno una volta,
concentrandosi sulla
figura di Stiles che adesso appariva fragile e bisognosa di protezione.
«Io
non credo proprio».
Vedendo che l’altro non accennava a dire qualcosa, a
intervenire fu Derek che
prendendo Stiles per mano gli si mise davanti a mo’ di
protezione.
Fu allora che lo
sguardo
di Theo si indurì, così come la linea sottile
delle labbra serrate si trasformò
in un ghigno infastidito.
«È
una cosa tra noi
due. Non intrometterti». Derek alzò un
sopracciglio. Sin da quando Stiles gli
aveva accennato di questo ragazzo, qualcosa – chiamatela
gelosia o fastidio –
gli aveva fatto capire che lo avrebbe odiato.
«N-non
voglio parlare
con te». Vederlo in quelle condizioni, con la schiena e lo
sguardo basso,
inasprì l’odio e l’antipatia di Derek.
«O te
ne vai e lo lasci
stare con le buone», fece una pausa per suonare
più minaccioso. «O non te ne
andrai da qui sulle tue stesse gambe».
«Stiles».
Theo si
sporse oltre Derek e afferrò Stiles per un polso,
trascinandolo in avanti e
sciogliendo la stretta con Derek.
«Non
osare toccarmi,
Theo. Non ti avvicinare», urlò dimenandosi e
prendendo nuovamente Derek per il
pugno chiuso con l’intento di calmarlo.
«Sto
bene senza di te.
E non voglio più vederti». Lo disse con fierezza.
La testa alta e gli occhi
fissi su Theo.
«Ti
amo».
«È
troppo tardi ormai».
Theo lo
guardò
intensamente un'ultima volta.
«Posso
rimediare. Non
mi arrenderò». Si allontanò lasciando
Stiles scombussolato e sconvolto dalle
troppe emozioni che lo avevano travolto.
Derek strinse
Stiles
per le spalle. Stiles si lasciò andare contro di lui, non
riuscendo a reggersi
in piedi.
«Andiamo
a sederci da
qualche parte».
Stiles, ancora
stretto
contro di lui, scosse la testa.
«Andiamo
a casa».
Derek
annuì
leggermente, poi tenendolo sempre stretto, mano nella mano, si
diressero a casa
di Stiles.
«Vuoi
parlarne?».
Si trovavano
nella
stanza di Stiles, sdraiati a letto nella stessa posizione dell'altra
volta, con
Stiles rannicchiato contro il petto di Derek e Derek ad avvolgerlo con
le sue
braccia.
«Non
lo so». Mormorò in
risposta.
«Non
importa, possiamo
stare così e basta». Sussurrò Derek
strusciando il naso contro la testa di
Stiles.
Stiles
sospirò contro
il petto di Derek, nascondendo una lacrima alla sua vista.
«Se
non si fosse capito
è stato il mio ragazzo». Si rigirò
nell’abbraccio sino a trovarsi faccia a
faccia con l’altro che lo guardava in silenzio, aspettando di
sentire una
verità che avrebbe preferito non sapere.
«Dopo
la morte di mia
madre ero perso, e pensavo che non sarei riuscito a rialzarmi. Ma Theo
mi è
stato accanto prima come amico e poi come qualcosa di più.
Ci siamo innamorati
ed eravamo felici». Si morse il labbro.
«Credevo
che saremmo
stati insieme per sempre, perché nonostante tutti i problemi
che abbiamo avuto
siamo andati sempre avanti». Sorrise amaramente mentre
ricordava uno dei
periodi più brutti della sua vita.
«Nessuno
dei due aveva
fatto coming-out e nessuno dei due intendeva farlo. Non forzatamente
almeno. Ma
dopo un anno di relazione – di cui tutti i nostri amici erano
a conoscenza –
pensavo fosse scontato». La sua espressione si
addolcì al sentire il palmo
caldo di Derek premuto contro la sua guancia liscia.
«Io
l’ho detto a mio
padre, e anche se inizialmente non mi ha creduto sono riuscito a
convincerlo.
Non era arrabbiato o altro, ma mi ha detto “Non puoi essere
gay, Stiles. Non
vestito in questo modo”». Derek rise
all’espressione buffa con la quale l’altro
aveva imitato il padre. Sapeva che da un momento all’altro il
racconto di
Stiles avrebbe preso un’altra piega, e lui non avrebbe
desiderato altro se non
scagliarsi contro quel Theo che aveva osato far soffrire una persona
come
Stiles.
«Ma
lui non era pronto.
E lo capisco, lo capisco davvero. Ma era diventata una relazione
malata. Poco
sana. Quando… quando i suoi genitori avevano cominciato a
insospettirsi avevamo
smesso di vederci o di uscire in pubblico da soli. Ci appartavamo la
notte nel
bosco o nella mia Jeep e ci baciavamo per ore, tenendoci stretti e
raccontandoci quello che avevamo fatto nei giorni in cui non ci eravamo
visti».
Stiles parlava senza freni. Oramai non pensava più a Derek e
nemmeno a Theo.
Raccontava a se stesso.
«Poi
ha cominciato a
uscire per finta con alcune ragazze
del nostro liceo. Per salvare le apparenze, diceva. Ma a me delle
apparenze non
importava niente. Io volevo stare con la persona che amavo alla luce
del
giorno, volevo prenderla per mano nei corridoi o baciarla contro gli
armadietti
ignorando la campanella che continuava a suonare. Abbiamo litigato
furiosamente
quando ho saputo che ha fatto conoscere la ragazza ai suoi genitori. La
lite è
peggiorata quando ci è andato a letto».
Schioccò la lingua contro il palato per
non far sentire a Derek la voce che tremava.
«Poi
ha cominciato a
trattarmi male, a prendermi in giro a scuola, a sparlare di
me».
Derek lo strinse
di più
a sé, incollando le labbra alla sua fronte senza
più lasciarlo andare. Stiles
continuava a parlare nell’abbraccio di Derek, sentendosi al
sicuro e confortato
dalle sue carezze.
«E non
l’ho mai
lasciato perché lo amavo. Lo amavo troppo e sopportavo tutto
in silenzio. Pian
piano mi ero trasformato, avevo smesso di essere me stesso.
È stato Jackson ad
obbligarmi a lasciarlo. Un giorno mi ha preso da parte e mi ha urlato
contro
che ero un coglione, ancora più di Theo perché mi
facevo trattare in quel modo.
Abbiamo parlato a lungo, e alla fine mi ha abbracciato e mi ha
implorato di
lasciarlo». Alzò leggermente la testa contro Derek.
«Prometti
di non dirlo
a nessuno, ma ha pianto quel pomeriggio». Derek
accennò un sorriso. Sapeva che
l’intento di Stiles era di alleggerire la situazione, ma non
poteva ridere come
se nulla fosse. Non dopo le sue parole.
«Ci
siamo lasciati poco
prima della fine del liceo, e per quanto possibile abbiamo cercato di
evitarci.
Poi tutta la nostra comitiva ha deciso di venire a studiare in questa
città
perché vicina a Beacon Hills, non ce la sentivamo di andare
ognuno per la sua
strada. Tutti noi abbiamo avuto i nostri problemi – persino
Jackson – e se siamo
sempre stati in grado di rialzarci è stato per la presenza
degli altri».
«Stiles...».
«Poi
ha deciso di fare
l'università qui. E ci siamo rimessi insieme».
Derek si alzò di scatto,
incredulo alla rivelazione di Stiles.
«Abbiamo
cercato di
farla funzionare. Io ero ancora innamorato e lui pure. Ma quando i suoi
genitori sono venuti a saperlo mi ha lasciato perché lo
avevano minacciato di
togliergli i viveri. E ora io mi ritrovo qui a piangere tra le tue
braccia
perché per la terza volta si è reso conto di
amarmi ancora». Derek si stese
nuovamente sul letto, una mano poggiata sul ventre di Stiles e l'altra
sotto la
sua testa come un cuscino.
«E gli
credo. So che mi
ama ancora».
Derek
tremò dalla
rabbia e a causa anche di qualcos'altro che aveva paura di definire, ma
per il
momento cercò di lasciare da parte questa cosa,
Stiles aveva bisogno di lui.
Lo strinse
ancora più
forte, e Stiles premette il suo volto contro il petto di Derek.
Derek non disse
più
nulla. Passarono il pomeriggio così, stretti l'uno all'altro
a sorreggersi.
§§§
«Ahi!».
«Che male».
«Derek».
Era da quando
erano
usciti che Stiles era un continuo lamentarsi.
«È
tutta colpa tua».
Derek alzò gli occhi al cielo teatralmente.
«Sei
una drama queen».
Stiles si
immobilizzò
di colpo, alzando a sua volta un sopracciglio.
«Da
che pulpito, Derek,
da che pulpito».
«Cosa
vorresti
insinuare? Sentiamo».
Si stavano
guardando
con aria di sfida, entrambi divertiti.
«Vuoi
che ti ricordi
come hai reagito dopo che ti ho scritto la prima volta?».
Derek lo guardò
indignato.
«Beh,
la mia reazione è
stata più che legittima. Sai, non è una cosa che
capita tutti i giorni che uno
sconosciuto ubriaco ti chieda di andare a letto insieme».
Nonostante il tono
spavaldo che stava utilizzando arrossì, così come
anche le gote di Stiles si
tinsero di rosso a quelle parole.
«Ti
avrei pagato. Non
vedo tutti questi problemi».
«Ah,
no?».
«No».
«Quindi
mi stai dicendo
che ti piacerebbe?».
«Cosa?».
Se possibile,
divennero ancora più rossi.
«Venire
a letto con me».
«Mai
detta una cosa del
genere. Ma dato che l'hai chiesto... non è che piacerebbe a
te?». Stiles lo
chiese con tono malizioso, nascondendo una certa ansia.
Derek lo
guardò fisso
negli occhi, intensamente. Stiles si sentì le gambe molli.
«Chissà...».
Detto
questo Derek riprese a camminare con nonchalance. Il suo cuore batteva
forte e
sperava che Stiles non si fosse accorto di nulla, anche se
difficilmente il suo
imbarazzo era passato inosservato. Se solo Stiles sapesse...
«Derek,
aspetta! Non
fare lo stronzo lo sai che non riesco a camminare!».
«Questo
perché sei
imbranato».
«Per
l'amor del cielo,
è colpa tua! Ammetilo e basta, ok?». Derek si
fermò di colpo, facendo sbattere
Stiles contro la sua schiena.
«Quale
sarebbe
esattamente la mia colpa? Quella di averti portato in
palestra?».
«Bravo!
Visto che sei anche
intelligente a volte?». Stiles gli stava sorridendo
apertamente. Un bellissimo
sorriso di scherno, Derek pensò.
«Ovviamente
è colpa mia».
Alzò gli occhi al cielo sbuffando. «Non certo tua
perché sei imbranato e cocciuto.
C'era bisogno di intestardirsi, quando sai che non sei ancora pronto a
fare i
pesi?».
Stiles mise il
broncio.
Lo aveva fatto solo per rendere chiaro a quelle galline che non
avrebbero mai
avuto l'interesse di Derek, dato che era rivolto tutto a Stiles.
«Ne
ero perfettamente
in grado». Sempre negare l'evidenza.
«Ne
eri così in grado
che ora, non solo ti ritrovi con così tanto mal di schiena
da non riuscire a
piegarti, ma dopo aver posato i pesi hai pure perso l'equilibrio e ora
ti ritrovi
con una caviglia gonfia».
Stiles
gonfiò le guance
come un bambino.
«Sei
cattivo, Derek».
«Cosa?».
Derek lo
guardò con gli occhi sgranati.
«Ho
detto che sei
cattivo. Vedi solo i miei difetti, vero? Per te non sono capace di far
nulla».
Nonostante Stiles stesse scherzando, c'era una sfumatura di tristezza
nella sua
voce. Perché temeva che per Derek non sarebbe stato
abbastanza, niente che
fosse più di un amico.
Derek
sgranò gli occhi,
sentendosi improvvisamente agitato. Non intendeva ferire Stiles,
stavano solo
scherzando.
«Stiles».
Stiles
mantenne lo sguardo basso e imbronciato. «Ehi».
Finalmente i
loro occhi
si incontrarono.
«Lo
sai che scherzo,
vero? Non sei pieno di difetti, anzi». Derek non era bravo a
fare i complimenti
e sperava che Stiles capisse. Dio, come si sentiva impacciato.
«Ovviamente
lo so. Non
mi faccio di certo intimidire dalle tue parole.
Tzè». Stiles assunse nuovamente
il suo solito tono leggero, facendo sorridere Derek sollevato. Non
sapeva cosa
gli fosse successo prima.
«Lo
so». Derek gli
lasciò una carezza sulla guancia, facendo avvampare l'altro.
«Ora
non cercare di
fare il carino con me». Simulò un falso tono
infastidito. «Ti ricordo che mi
stai facendo soffrire».
«Non
è colpa mia se la
Camaro è dal meccanico e tu hai un'improvvisa voglia di
McDonald. Ci tocca
camminare».
«Ciò
non toglie che a
me faccia male. Ho la bua, Derek». Stiles lo
guardò con lo sguardo di un
bambino che necessitava di tante attenzioni e cure.
«Hai
la bua, piccolo?».
Stiles annuì muovendo la testa su e giù.
«Piccolino... allora forse bisogna
fare qualcosa».
Sotto gli occhi
attoniti di Stiles, Derek si piegò leggermente, avvicinando
il suo volto a
quello dell'altro e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia. Non si
ritrasse subito, strusciò le labbra sulla pelle di Stiles,
lasciandogli una
piccola traccia di saliva. Stiles sentiva il suo cuore battere
furiosamente,
temeva che uscisse dalla gabbia toracica. La sua pelle stava rischiando
l'autocombustione, ancora di più quando Derek gli
sfiorò l'angolo delle labbra,
per poi muoversi, senza staccarsi dalla pelle di Stiles, al suo
orecchio.
«Un
bacio e la bua non
c'è più». Stiles deglutì.
«Ma la
bua non è qui».
La voce gli uscì a stento, troppo frastornato dal bacio e
dalla vicinanza di
Derek.
«Ti
dovrai accontentare».
Derek si allontanò di colpo creando distanza tra loro.
«Ora andiamo, inizio ad
aver fame».
Senza attendere
risposta si voltò e incominciò a camminare,
lasciando dietro di sé uno Stiles
immobile dall'imbarazzo.
«Derek,
aspetta!». In
quel momento si rese conto di un altro dettaglio.
«Derek».
«Sì?».
«Ho la
scarpa slacciata».
«Allacciala,
ti aspetto».
«Derek?».
«Mh».
«Non
ci riesco».
«In
che senso?».
«Nel
senso che non
riesco a piegarmi. Mal di schiena, ricordi?». Stiles lo
guardò imbarazzato,
tutta quella situazione era al limite dell'imbarazzo socialmente
sopportabile.
«Potresti, uhm... potresti allacciarmela tu, per
favore?». Stiles voleva
prendere una pala e nascondersi.
Derek
sbatté le
palpebre.
«Oh,
certo».
Stiles
alzò il piede
sul marciapiede e Derek si inginocchiò di fronte a lui.
Stiles appoggiò una
mano sulla sua spalla per mantenersi in equilibrio.
«Solitamente
sono due i
motivi per cui una persona si inginocchia di fronte a
un'altra».
«Sì?».
Disse Derek
distrattamente, tutto concentrato a fargli un doppio nodo.
«Sì.
O perché vuole
fare una proposta di matrimonio, o perché vuole fare un...
hai capito, no?».
Derek alzò la testa guardandolo negli occhi.
«E tu
vorresti che io
faccia una di queste cose?». Il suo sorriso era provocatorio.
«O tutte e due?».
Stiles
ricambiò con uno
sguardo malizioso.
«Ti
senti capace di
farle entrambe?».
«Chissà...».
Derek si
alzò e incominciò nuovamente a camminare.
«Questa
cosa che non mi
rispondi non va bene, Derek!».
«Che
schifo».
«Che
schifo tu».
«Come
fai a mangiare
quella roba disgustosa».
«Sei
tu che sei disgustoso.
Dovrebbe essere illegale mangiare un'insalata al McDonald, Derek.
Questo è un
sacrilegio!».
Derek
alzò gli occhi al
cielo per poi guardare nuovamente disgustato il Big Tasty di Stiles.
§§§
Gruppo Compleanno
Stiles
Tu:
Allora, avete già preparato tutto?
Lydia M.:
Derek, manca più di una settimana.
Erica:
Il mio cucciolo innamorato! Ma come sei carino!
Jack: Eww
Scarf Isaac:
Schifo.
Tu:
Ehi! Non stiamo insieme!
Allison A.:
Ma non hai negato.
Lydia M.:
Ahahahahahaha
Scarf Isaac:
@Erica,
compra quelli interni, deve fare pratica.
Tu:
Fanculo.
Tre giorni
dopo
Tu:
Stavolta avete preso tutto?
Stiles'
Scott:
Dovremmo aver fatto tutto, confermate?
Judge
Boyd:
Confermiamo.
Tu:
@Lydia M.
@Allison
A.?
Allison A.:
Tranquillo, Derek, sarà una festa fantastica.
Stiles' Scott:
È un po' giù per Theo lui...
Allison A.:
Scott!
Stiles' Scott:
Non dovevo dirlo? Ops.
Jack: Che vuole quello stronzo?
Lydia M.:
Gli strappo le corde vocali con le unghie!
Allison A.:
Ragazzi calmi, sta bene. Scott è solo il solito esagerato.
Erica:
??
Scarf Isaac:
Ma di che parlate?
Tu:
Cavoli loro. Comunque Cora non riesce a venire. Le dispiace molto e mi
ha
imposto di chiamarla con la videochat al taglio della torta.
Scarf Isaac:
Ancora mestruato?
Tu:
Ancora parli?
Scarf Isaac:
Ancora cammini?
Tu
hai rimosso “Scarf Isaac” dal gruppo
Lydia
M. ha aggiunto “Scarf Isaac” al gruppo
Tu:
Stronzo.
Scarf Isaac:
Vediamo se hai le palle di dirmelo in faccia.
Tu:
siamo seduti sul divano. Uno accanto all'altro.
§§§
«Basta,
andiamo a mangiare».
Stiles aveva chiuso i libri di scatto, guadagnandosi diverse occhiate
infastidite dai ragazzi che studiavano ai tavoli vicini.
«Ma
è presto ancora»,
si lamentò Derek sperando di riuscire a convincere Stiles di
fargli finire
almeno il capitolo.
«Meglio,
almeno non
troviamo coda». Derek sbuffò ma alla fine
acconsentì: dopo tre ore di studio gli
era venuto un po’ di fame .
Fortunatamente
l'edificio contenente la mensa era vicino alla biblioteca, e ai due
bastò
prendere l'ascensore e attraversare la strada per arrivare.
Il pronostico di
Stiles
fu azzeccato, e la mensa era quasi deserta ad eccezione di una decina
di
studenti e qualche professore.
Stiles prese i
vassoi,
quasi lanciandone uno tra le braccia di Derek che lo afferrò
al volo. Mentre
Derek prendeva i bicchieri – due per ognuno, così
potevano riempirne uno
d'acqua e uno di Coca Cola – Stiles pensò alle
posate. Procedettero in questo
modo fino a quando arrivarono al primo bancone.
«Una
pizza rossa».
«Ma
che schifo».
«Stiles...».
«Stiles
un corno, la
prendi con cotto e funghi».
«E va
bene». La signora
addetta alla mensa sorrise di fronte al loro battibecco.
«Tu che prendi invece?».
«Hotdog
e patatine».
«Ketchup
e maionese».
«No,
odia la maionese».
Stiles indicò Derek alzando gli occhi al cielo.
«Che
prendiamo di
primo?».
«Mmm...
fai tu o io?».
«Prendi
tu, io intanto
vado a vedere cosa c'è di secondo».
«Niente
carne, voglio
mangiare sano».
«E
intanto mangerà
pizza e hotdog», mormorò Stiles tra sé
e sé mentre si allontanava.
Dieci minuti
dopo si
erano seduti uno davanti all'altro in un tavolo da due, i vassoi in
mezzo e i
bicchieri colmi di lato.
Mangiare insieme
era
diventata un'abitudine a cui non avrebbero mai voluto rinunciare, e che
in un
modo molto strano e contorto aveva rafforzato la loro amicizia.
Erano
coordinati, e
senza nemmeno parlarsi o guardarsi sapevano che se uno prendeva il
vassoio
l'altro avrebbe preso il tovagliolo. Che se Stiles prendeva le
forchette, Derek
avrebbe preso il cucchiaino per il dessert.
«Nooo,
non mi va il
risotto».
«Allora
non dovevi allontanarti
e scegliere con me». Continuavano a battibeccare come sempre,
ma chiunque gli
avrebbe visti dall'esterno non gli avrebbe mai scambiati per una coppia
di
amici: rimboccarsi o mangiare dallo stesso piatto era abbastanza
equivoco anche
se si trattava di loro due.
Appoggiata
contro il
muro della biblioteca, con Jackson addosso che le mordeva gioiosamente
il
collo, Lydia intravide attraverso la vetrata della mensa Derek che si
stava
protraendo in avanti con un fazzoletto in mano.
E sorrise.
Sorrise
perché sembrava che il suo migliore amico avesse finalmente
ritrovato un motivo
per sorridere.
§§§
«Quel
cartellone è
storto! Non sapete neanche mettere un cartellone?!». Derek
stava dando di
matto, facendo avanti e indietro per la stanza.
«Derek,
calmati». Lydia
fu fulminata da uno sguardo infuocato.
«Calmati?
Stiles sta
per arrivare e questo cartellone non va bene!». Doveva essere
tutto perfetto.
«E la torta l'avete ritirata?».
«Derek
è tutto
perfetto. La torta c'è, il cartellone lo mettiamo
apposto».
«Deve
essere dritto,
non così!».
In quel momento
Isaac
stava passando per lì e non perse occasione per
punzecchiarlo.
«Dopotutto
a te piacciono
le cose dritte, vero, Der?». L'occhiolino finale aveva
aggravato la sua
situazione, lo sapeva, ma Isaac era un campione nell'infastidire Derek.
Derek
ringhiò e Lydia
sbuffò annoiata.
«Stanno
arrivando!».
«Dai,
Scott, ma che
bisogno c'era di uscire a bere qualcosa fuori?».
Più che camminare Stiles stava
strisciando trascinato per un polso dal suo miglior amico.
«Potevamo
bere anche a
casa, tanto io poi devo andare da Derek quindi non potremo rimanere
molto...».
«Derek,
eh? Sono
contento per voi due. Si vede che siete innamorati».
«Scott,
sei il mio
migliore a amico e ti voglio bene, ma per certe cose sei più
testardo di un
mulo. Lo vuoi capire che non stiamo insieme?».
«Ma lo
vorresti».
Stiles non rispose perché sì, avrebbe voluto
stare con Derek più di qualsiasi
altra cosa al mondo.
«Manca
molto? Mi fanno
male le gambe». Scott alzò gli occhi al cielo,
cercando di mascherare un
sorriso divertito con un colpo di tosse.
«Concedimi
una birra,
poi se vuoi te ne puoi andare».
«Una.
Non voglio
arrivare in ritardo».
Dopo aver preso
la
birra, Scott si era offerto di accompagnare Stiles a casa di Derek.
Poi fu il caos
perché
senza rendersene conto o sapere come, Stiles si ritrovò con
le braccia piene di
regali e circondato da sguardi gioiosi. Posò i regali su un
tavolo
all'ingresso. Poi abbracciò uno ad uno i suoi amici. Derek
fu l'ultimo, e
l'abbraccio fu più lungo dei precedenti. Si
abbandonò completamente all'altro,
ricambiando la stretta mentre continuavano a bisbigliarsi all'orecchio.
«Sapevi
tutto e non mi
hai detto nulla».
«Se
sapevo? Chi pensi
che abbia organizzato tutto? I nostri amici sono un branco di
incapaci». Si
staccarono con una risata e le gote rosse per l'imbarazzo.
Derek era
ansioso, ma
non solo per la festa. Da un po' di tempo ha capito di provare per
Stiles
qualcosa, qualcosa che va oltre l'affetto per un semplice amico.
E non gli
bastava più,
voleva di più.
Dopo aver
rimuginato
molto era arrivato alla conclusione che voleva fare un passo in avanti.
Era ancora molto
un
incerto e insicuro, aveva ancora paura che Stiles lo vedesse come un
semplice
amico. Ma... sembrava che anche Stiles provasse qualcosa per lui.
Sperava
soltanto di non essersi sbagliato e di aver colto male i segnali, non
pronto
per un rifiuto.
Dopo il taglio
della
torta, Derek portò Stiles in camera sua per dargli il suo
regalo.
«Derek,
oddio è
fantastico! Non dovevi!». Stiles lo abbracciò di
slancio, entusiasta per il
regalo appena ricevuto.
Derek era
contento che
a Stiles fosse piaciuto il cofanetto dei film della Marvel che gli
aveva preso,
era andato sul sicuro dopotutto. Lo strinse ancora di più a
sé, senza sciogliere
l'abbraccio.
«In
realtà i regali non
sarebbero finiti...». Stiles lo guardò con occhi
brillanti.
«Cosa
cosa?». Derek
sorrise felice.
«Lo
scoprirai se dopo
accetti di uscire con me». E quella frase nascondeva
più significati di quanto
Stiles pensasse.
«Ma
come? Dai, dimmelo».
Il broncio non avrebbe funzionato.
«Devi
solo fidarti e
lasciare la festa con me. Sei disposto a farlo?».
Stiles
aprì la bocca
per rispondere, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa la porta si
spalancò
all'improvviso.
«Ragazzi,
mi dispiace
disturbarvi, ma quel coglione non vuole andarsene senza vederti,
Stiles». Scott
era parecchio incazzato.
«Chi?».
Chiese Stiles
confuso.
«Stiles,
posso
parlarti? Per favore, concedimi solo un attimo».
Derek si
immobilizzò.
Quello davanti a
loro
era Theo.
Derek
osservò Stiles
deglutire. Era indeciso. Derek si sentì arrabbiato e
infastidito.
Dopo secondi di
silenzio, Stiles sospirò pesantemente.
«Va
bene».
Derek si
sentì...
ferito.
«Ritorno
subito, Derek».
Derek
guardò Stiles
uscire e la porta chiudersi dietro le sue spalle.
Sospirò.
Non importava
che
Stiles avesse acconsentito di parlare con quel Theo, sarebbe tornato.
Non
significava nulla.
Dopo minuti che
sembrarono un'eternità, la porta si riaprì,
lasciando entrare uno Stiles agitato
e in preda alla fretta.
Derek lo
osservò
sconsolato, avendo già capito.
«Derek,
scusa. Devo andare
da Theo, ha bisogno di me». Gli disse con occhi dispiaciuti.
«Ti va bene se mi
porti domani fuori?».
Derek
annuì e basta,
incapace di dire una parola.
Stiles lo
salutò
un'ultima volta e se andò.
Derek aveva
organizzato
quella festa con cura maniacale, perché voleva che tutto
fosse perfetto.
Derek era venuto
a
patti con i suoi sentimenti, ammettendo che Stiles gli piacesse.
Derek aveva
organizzato
una cena, volendo portare fuori Stiles. E doveva essere il loro primo
appuntamento. Glielo avrebbe detto lì, quando gli avrebbe
confessato che
provava qualcosa per lui, che non gli bastava più essere
semplici amici e gli
avrebbe chiesto se anche per lui era lo stesso.
Voleva tutto
questo ma
poi... ora c'era Theo. E Stiles aveva deciso di abbandonare la festa
con lui.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Eccoci!
Anche se un pochino
in ritardo questa volta finalmente abbiamo pubblicato il capitolo!
E credeteci,
è stat una fatica visto il caldo e le molti parti narrate.
Stiles ha una brutta
storia alle spalle, ha annullato se stesso per amore
e ogni volta ci è ricascato, ogni volta gli ha dato una
seconda possibilità...
Speriamo che la parte
del gruppo di What'App vi sia piaciuta anche in questo capitolo.
Noterete che il nome con cui appaiono questa volta sono diversi.
C'è però una spiegazione logica, non abbiamo
battuto la testa né
ci siamo dimenticate di cosa abbiamo scritto precedentemente.
Semplicemente questa volta è dal punto di vista di Derek.
Grazie mille a tutti
per le recensioni, leggerle ci riempie sempre di gioia!
Alla prossima,
Alina Alboran
Ciao!
Piaciuto il
capitolo? Come avrete visto questa volta non
ci sono messaggi ad eccezione del gruppo per il compleanno.
Speriamo non vi dispiaccia, ma non era possibile altrimenti, qualche
volta capitoli così capiteranno.
Stiles e Derek sono molto legati e ovviamente non si messaggiano e
basta come prima, ma escono tanto insieme.
Come avrete notato
poi, escono sempre per mangiare xD Sono irrecuperabili.
E per il finale che
ne pensate? Derek si era deciso, voleva dire a Stiles che gli piace,
voleva portarlo al loro primo appuntamento, e invece...
Grazie come sempre
per il supporto!
Stranger
Grazie mille a
tutti, a chi legge silenziosamente, a chi ha messo la storia nelle
varie categorie di efp e a chi recensisce soprattutto! Siete tutti
gentilissimi, leggere le vostre parole ci fa molto piacere!
E scusateci per il ritardo con cui abbiamo postato questo capitolo e
con cui abbiamo risposto alle recensioni. Ma il caldo ci sta
distruggendo e stare al computer è una tortura.
Grazie ancora e alla prossima!
Sterlocked
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Capitolo 13 *** Capitolo 12 ***
Dodicesimo
Capitolo
Anche se
camminavano
l’uno accanto all’altro già da qualche
minuto, Stiles aveva l’impressione che
la presa di Theo fosse ancora sul suo polso. Leggera, delicata. Gli
sembrava
che fossero tornati indietro nel tempo, che fossero dei ragazzini che
camminavano di notte e in silenzio, illuminati solo dalle stelle del
cielo e
dai lampioni di quella via piena di vita.
«Allora,
cosa c’è?». Si
fermarono in una piazzetta quasi deserta ad eccezione di un gruppetto
di
anziani che, in piedi, stavano chiacchierando animatamente. I due
ragazzi si
sedettero su una panchina, lontano da sguardi indiscreti.
«Come
stai?».
«Theo…
è il mio
compleanno, ho lasciato la mia festa e i miei amici. Non voglio
né convenevoli
né frasi di circostanza, dimmi semplicemente quello per cui
sei venuto».
«Ti
amo».
«Theo…».
Era stanco.
Stanco di sentire sempre le stesse frasi, stanco di ricascarci e
soffrire.
«È
questo il motivo,
Stiles. Io ti amo, e non ho mai smesso di farlo». Stiles si
passò la mano tra i
capelli, un gesto che faceva spesso quando era nervoso.
«Sono
felice adesso».
Sul volto di
Theo si
dipinse un sorriso malinconico. Alzò le spalle
mordicchiandosi l’interno
guancia.
«E non
potrei
desiderare altro per te». Stiles si alzò di
scatto, le mani protese in avanti e
lo sguardo furioso che si scagliò addosso a Theo.
«Davvero?
Davvero?».
Urlò. Poi rise. Una risata sarcastica e dolorosa che
attirò l’attenzione dei
vecchietti poco distanti.
Intanto Derek
era
rimasto in camera sua, lontano dalla festa, disteso sul suo letto nel
buio
della stanza, a fissare il soffitto accompagnato dal rimbombare della
musica
che in realtà non sentiva.
Era preoccupato.
Stiles soffriva
ancora
per Theo e aveva paura che crollasse, che nessuno fosse lì
per sorreggerlo.
Perché Stiles, prima ancora di essere il ragazzo che gli
piaceva e per cui
stava iniziando a nutrire forti sentimenti, era suo amico. E lui voleva
esserci
sempre per lui.
Stanco del senso
di
agitazione e spossatezza che non lo abbandonava, alla fine cedette,
mandando un
messaggio. Voleva solo sapere se stava bene.
Derek, [30.04.17
23:47]
Stiles, tutto bene?
Il telefono
vibrò nella
tasca dei jeans, interrompendo momentaneamente quello scatto
d’ira e dando a
Stiles la possibilità di ritrovare la calma.
Stiles,
[30.04.17 23:48]
Sì.
Rispose
velocemente,
con le dita che tremavano per la rabbia e le gote arrossate per lo
sforzo di
non cedere alla parte di sé che avrebbe voluto prendere Theo
a pugni.
«Mi
dispiace». Rise
ancora, rileggendo ancora una volta la domanda di Derek. Sapeva di
essersi
comportato come uno stronzo per avergli risposto in maniera tanto
sbrigativa,
ma in quel momento la rabbia predominava su qualsiasi altro sentimento.
«Ho
fatto coming out
con i miei genitori».
«Ah».
Improvvisamente
Stiles non sentì altro che la voce
di Theo.
«E mi
hanno cacciato di casa. Mi hanno detto le
peggio cose, abbiamo litigato per due giorni e alla fine mia madre,
prima di
andare a dormire, mi ha detto di non farmi trovare in casa il mattino
seguente». Stiles abbandonò le mani lungo i
fianchi, sentendosi improvvisamente
spossato a causa di quella conversazione. Sapeva che i genitori di Theo
non
erano mai stati amorevoli o comprensivi, però mai avrebbe
immaginato che
sarebbero arrivati a tanto. Dopotutto era loro figlio e avrebbero
dovuto amarlo
a prescindere da tutto.
Anche se temeva
di pentirsene in seguito, non riuscì
ad impedirsi di abbracciarlo. Ancora in piedi, facendosi spazio tra le
gambe
divaricate dell’altro, Stiles gli circondò il
collo con le braccia,
accarezzandogli distrattamente i capelli corti alla base della nuca.
Immediatamente
dopo sentì le dita di Theo sui propri
fianchi, mentre il suo intero corpo veniva scosso da singhiozzi sempre
più
irregolari e frequenti.
«Shhh,
va tutto bene». Sciogliendo la stretta si
sedette nuovamente sulla panchina, prendendogli una mano tra le sue per
confortarlo e fargli sentire che gli era vicino.
Lo aveva
trattato male, lo aveva deriso e lo aveva
fatto soffrire. Nonostante questo Stiles non riusciva a rimanergli
indifferente, sicuramente non vedendo gli occhi lucidi e rossi a causa
del
pianto.
Era stato il suo
primo amore e non lo avrebbe mai
dimenticato. Aveva messo fine alla loro relazione perché era
autodistruttiva,
perché si era annullato completamente per Theo.
«Non
sono venuto qui a cercare di riconquistarti»,
aggiunse. «Ma poi Jordan mi ha detto di averti visto in
palestra e da quel
giorno non ho fatto altro che pensare a te. So di aver sbagliato, so
che forse
mi odierai e che sei fidanzato, ma ti prego di darmi una seconda
chance,
Stiles». Era con quella voce calda e roca, con la leggera
inflessione sulle
parole che voleva mettere in rilevanza che lo aveva convinto a fare
qualsiasi
cosa per lui.
«L’hai
già avuta, Theo. Non chiedermene una terza,
non ne uscirei vivo se dovesse finire». Non voleva dargli la
possibilità di
ferirlo ancora, ma era anche consapevole del fatto che ancora non
avevano messo
la parola fine alla loro storia.
«Finalmente
posso darti quello che hai sempre
desiderato».
«Volevo
te. Nient’altro».
«Lo
so».
Stiles sciolse
la presa per prendere il telefono che
aveva appoggiato accanto a sé.
Stiles,
[01.05.17 00:41]
Non credo che tornerò, avvisa tu gli altri.
Derek, [01.05.17
00:41]
Certo.
Derek si
rigirò il cellulare tra le mani tremule.
Si
alzò a fatica e raggiunse la festa.
«Derek...».
Prima ancora che Lydia potesse
continuare la frase, la interruppe.
«Stiles
ha detto che non ritorna». Disse
impassibile, nessuna inflessione nella sua voce. «Avvisa
tutti, continuate a
festeggiare se volete».
Senza darle il
tempo di replicare e infastidito dal
suo sguardo compassionevole, si chiuse in camera sua.
Non voleva
sentire nessuno e non voleva pensare a
nulla.
«Dimmi
come è andata a
finire con i tuoi genitori piuttosto». Theo riprese a parlare
e Stiles seppe
che con i pochi risparmi che aveva e con qualche lavoretto occasionale
riusciva
a mantenersi.
«Quindi
vivi da Jordan…
non mi ha detto nulla». Si grattò la nuca con due
dita, imbarazzato dalla piega
che stava prendendo la conversazione.
«Per
un po’ sono stato
da lui, sì».
«Per
un po’?».
«Il
suo contratto
d’affitto è scaduto, e il proprietario non ha
voluto più rinnovarlo. Pensa che
non gli ha dato nemmeno un preavviso».
«Ma
non è legale! Ma
dimmi, era un contratto 4+4 o 3+2?». Lo studente di
giurisprudenza e aspirante
avvocato aveva prevalso, confondendo ancora di più le idee
all’altro.
«Non
ne ho idea, in
realtà».
«E ora
dove vivete?».
«Lui a
casa della sua
ragazza».
«E
tu?».
«Io…».
«Theo,
ricordati che so
quando menti».
Sospirò,
guardandosi
intorno con finta curiosità perché non aveva il
coraggio necessario per
sostenere il suo sguardo.
«In
macchina. Io vivo
in macchina».
§§§
Stiles,
[02.05.17 18:40]
Ehi. Scusa se mi faccio sentire poco...
Derek, [02.05.17
18:41]
Ehi. Non ti preoccupare.
Derek, [02.05.17
18:41]
Come stai?
Stiles,
[02.05.17 18:41]
Un po' scosso ma bene direi.
Derek, [02.05.17
18:41]
Scosso per...?
Stiles,
[02.05.17 18:42]
Varie cose.
Derek, [02.05.17
18:44]
Grazie, Stiles, sei così dettagliato che mi riempi di gioia.
Per favore, non
essere così esauriente.
Stiles,
[02.05.17 18:45]
Scusa. Non ho la testa per dare spiegazioni ora come ora.
Derek, [02.05.17
18:46]
Stiles, scherzavo. Lo faccio sempre. Non pretendo di certo spiegazioni!
Dovresti conoscermi.
Stiles,
[02.05.17 18:47]
Lo so. È
che...
Scusa. Hai ragione. Ho esagerato.
Derek, [02.05.17
18:47]
Non ti preoccupare.
Stiles,
[02.05.17 18:48]
Ma... il mio secondo regalo? Lo riceverò mai o è
troppo tardi?
Derek, [02.05.17
18:49]
No, era una sciocchezza, lascia perdere.
Stiles,
[02.05.17 18:50]
Daaaaai. Dammelo!
Derek, [02.05.17
18:50]
Seriamente, era una cosa così stupida che ora mi sento un
idiota solo per averlo
pensato.
Stiles,
[02.05.17 18:52]
Ah... okay? Non ho proprio speranze di riceverlo?
Derek, [02.05.17
18:52]
Volevo solo portarti a mangiare fuori cibo spazzatura. Niente di che,
veramente.
Stiles,
[02.05.17 18:52]
Beh, per me va ancora bene!
Derek, [02.05.17
18:53]
Certo, quando vuoi.
Stiles,
[02.05.17 18:53]
Ma non in questi giorni. Sono un po' incasinato.
Derek, [02.05.17
18:53]
Sì, certo, quando puoi tu.
Stiles,
[02.05.17 18:54]
Hai sentito Jackson in questi giorni?
Derek, [02.05.17
18:55]
No, perché?
Stiles,
[02.05.17 18:55]
Siamo un po' ai ferri corti. Quindi se senti brutte cose su di me non
credergli
xD
Derek, [02.05.17
18:56]
Ahahahahahah avete litigato come vostro solito.
Stiles,
[02.05.17 18:56]
Già...
Stiles,
[02.05.17 18:57]
Comunque devo andare. Ci si sente.
Derek, [02.05.17
18:57]
Certo, ciao.
§§§
Derek era
irrequieto.
Era arrivato presto, appena la biblioteca aveva aperto, ma non riusciva
a
controllare quello strano senso di agitazione e ansia che lo faceva
sentire
scombussolato.
Stava rileggendo
la
stessa pagina per la quinta volta, quando sentì lo strascico
di una sedia,
quella accanto alla sua.
La vista di
quella
felpa rossa, di quelle mani nodose, lo avevano improvvisamente calmato.
«Ehi,
Derek!». Stiles
lo salutò come al solito, anche se il suo sorriso appariva
stanco. «Perché mi
guardi così? Non è la prima volta che vengo in
biblioteca». Il tono era
scherzoso, ma una leggera tensione era palpabile nell'aria.
Derek scosse la
testa
impercettibilmente, come a voler riordinare le idee.
«No,
scusa ero solo
distratto».
Stiles gli
sorrise e si
misero a studiare come loro solito.
Derek era
distratto e
un po' assente, fissava il libro senza leggerlo. La strana sensazione
non
passava.
Solo allora
realizzò,
rimuginando con lo sguardo perso tra le parole del libro, che aveva
paura che
Stiles non venisse. Ed era assurdo, perché questa era la
loro routine, questi
erano loro.
Doveva lasciar
perdere
le sue paranoie.
Era ormai
mezzogiorno
inoltrato e Stiles stranamente non dava ancora segni di volersi alzare.
Anzi,
quel giorno era stato generalmente più calmo. Non si era
alzato dieci volte per
andare al bagno, e non si era interrotto ogni mezz'ora per parlare con
Derek. A
dirla tutta avevano parlato molto poco.
Stiles doveva
essere
stanco, lo dimostravano le sue occhiaie e l'aria spenta.
Derek decise di
prendere l'iniziativa.
«Ehi».
Stiles
alzò lo sguardo
rivolgendogli un debole sorriso.
«Che
ne dici se ci
avviamo verso mensa? Inizio ad aver fame». Era la prima volta
che Derek
proponeva di andare a mangiare interrompendo lo studio, solitamente era
Stiles
quello impaziente ad andare presto a mensa e trovare poca fila. Derek
si
aspettava che Stiles lo prendesse in giro, additandolo come quello che
per una
volta non aveva voglia di studiare. Almeno aveva sperato che facesse
così.
Stiles lo
guardò con
sguardo spaesato, per poi controllare l'ora.
«Merda».
Lo sussurrò e
basta ma Derek lo sentì.
Stiles
iniziò a mettere
a posto le sue cose frettolosamente.
«Derek,
scusa, oggi non
mangio a mensa. Devo, ehm... mangiare a casa perché mi sono
rimasti degli
avanzi da ieri sera e non voglio che vadano a male». Non era
la prima volta che
succedeva, spesso erano tornati a mangiare a casa. Insieme.
«Certo,
non ti
preoccupare». Derek gli rivolse un sorriso rassicurante, che
Stiles però non
ricambiò.
«Allora
vado! Ci
sentiamo».
Derek si
aspettava che
Stiles gli proponesse di andare con lui come al solito.
Lo
salutò con un
piccolo cenno della testa ed uno sguardo triste.
La brutta
sensazione
era ancora lì.
§§§
Derek, [11.05.17
21:03]
Ehi.
Stiles,
[11.05.17
21:03]
Ciao. Come va?
Derek, [11.05.17
21:03]
Bene, a te?
Stiles,
[11.05.17
21:05]
Diciamo bene, un po' incasinato con gli esami. A te come procede lo
studio?
Scusa se in questi giorni non sono venuto in biblioteca.
Derek, [11.05.17
21:08]
Eh, anch'io incasinato con gli esami.
Non ti preoccupare, preferirai studiare in casa, ognuno ha i suoi
metodi.
Stiles,
[11.05.17
21:09]
No è che... è complicato.
Derek, [11.05.17
21:09]
Vuoi parlarne? Lo sai che ci sono sempre per ascoltarti.
Stiles,
[11.05.17
21:10]
Prima o poi te ne parlerò. Devo parlatene. Ma non ora. Non
è il momento.
Scusa...
Derek, [11.05.17
21:10]
Certo, quando te la senti.
Derek, [11.05.17
21:17]
Senti, pensavo... se per te va bene, usciamo in questi giorni? Domani
magari.
Non ci vediamo da un po'.
Stiles,
[11.05.17
21:19]
Mi piacerebbe, ma si fa tra una decina di giorni?
Derek, [11.05.17
21:19]
Sì, come vuoi.
Stiles,
[11.05.17 21:20]
Buona serata.
§§§
Derek era
sdraiato a letto a stella marina, il libro
a coprirgli il volto e la testa piena di nozioni che non
ricorderà mai.
Il suo umore non
era dei migliori.
Non sentiva
Stiles da giorni e si sentiva frustrato.
Non riusciva a
capire cosa stesse succedendo, e
sembrava che più lui cercava di avvicinarsi a Stiles e
capirlo, più l'altro
tentava di allontanarlo.
Il non sapere
cosa stesse succedendo lo stava
distruggendo.
Sentì
il cellulare vibrare e un barlume di speranza
si accese in lui.
Era da giorni
che aspettava un suo messaggio. Si era
trattenuto con tutte le forze dallo scrivergli, aveva paura di
disturbarlo e di
infastidirlo.
Vedere il nome
di Stiles sul display gli fece
nascere un naturale sorriso sulle labbra.
Sourwolf&Volpino
Salve!
Strano ma vero,
siamo tornate. Ogni tanto spariamo, ma questa storia avrà la
sua fine, poco ma sicuro!
Allora abbiamo visto
il faccia a faccia tra Stiles e Theo, e come il rapporto tra
Stiles e Derek sembra essersi fatto più... freddo?
Secondo voi cosa sta succedendo?
Vediamo se le vostre ipotesi coincidono con ciò che sta
accadendo realmente xD
Lo so...
già che arriviamo dopo questo ritardo, il capitolo
è pure corto.
Il fatto è che nella nostra testa c'è una precisa
divisione dei capitoli e delle vicende,
quindi è tutto calcolato.
Speriamo che il
capitolo vi sia piaciuto!
Stranger
Ciao!
Che dire, capitolo cortino ma abbastanza intenso.
Quello che è successo tra Stiles e Theo
è uscito allo scoperto,
e adesso toccherà a Stiles decidere la sua prossima mossa.
Avendo capito le motivazioni di Theo, lo odiate ancora così
tanto?
Ammetto che tra me e Stranger c’è una
diatriba abbastanza accesa,
però vorrei sapere anche le vostre opinioni al riguardo.
Grazie mille a chiunque abbia letto, spero che anche questo capitolo vi
sia piaciuto!
Alina Alboran
Come
ci abbiamo già detto nelle risposte alle recensioni, ci
scusiamo per questo imbarazzante e tremendo ritardo. Purtroppo una di
noi due (Alina) ha avuto dei problemi in famiglia (suo padre si
è rotto una gamba ad inizio agosto) e lì
ovviamente la storia è passata in secondo piano. Poi
entrambe abbiamo affrontato la temibile sessione di settembre,
dedicandoci ad uno studio matto e disperatissimo nella speranza di
finire l'incubo che sono gli esami al più presto. E ora,
dopo aver dato entrambe l'esame lunedì (siii, siamo passate
e sì so che non ve ne frega nulla xD) (sì, lo
stesso giorno! Non ci era mai capitato prima e speriamo che non
ricapiti più xD), finalmente abbiamo fatto ritorno!
Tutto
questo non vi interesserà, ma era per dirvi che
l'interruzione della storia è stata dovuta a causa di forze
maggiori. Se fosse stato per noi, rispettando i nostri programmi, a
quest'ora la storia sarebbe già conclusa.
Vi
assicuriamo che la storia la concluderemo e ci dispiace dei ritardi.
Non vi assicuriamo che non ce ne saranno più (anche se
speriamo di no), ma vi assicuriamo che la storia continuerà
come la volevamo.
Speriamo
che non abbandonerete la storia (e nel caso lo farete, capiremo
ovviamente) e che anche voi vogliate vedere come si conclude questa
storiella!
Alla
prossima!
Sterlocked
P.S.
secondo me non leggerete queste note, certe volte perdo il dono della
sintesi! xD
|
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Capitolo 14 *** Capitolo 13 ***
Tredicesimo
Capitolo
Stiles,
[19.05.17 18:01]
Non osare tornare anche questa volta senza il pane, o Scott ci ammazza!
Stiles,
[19.05.17 18:01]
Theo? Non visualizzare senza rispondere!
Derek,
[19.05.17 18:02]
Credo che tu abbia sbagliato numero.
Stiles,
[19.05.17 18:02]
Cosa?
Stiles,
[19.05.17 18:03]
Derek.
Stiles,
[19.05.17 18:03]
Cazzo.
Derek,
[19.05.17 18:03]
Già, sono io. Forse ti ricordi ancora di me.
Stiles,
[19.05.17 18:05]
Derek, scusa. Io...
non è come credi. Posso spiegare.
Derek,
[19.05.17 18:05]
Ti ascolto.
Stiles,
[19.05.17 18:06]
Derek, non fare così! Ovvio che mi ricordo di te!
Derek,
[19.05.17 18:06]
Sicuro? A me non sembrava da come mi hai evitato.
Stiles,
[19.05.17 18:06]
Possiamo vederci?
Derek,
[19.05.17 18:06]
Non lo so.
Stiles,
[19.05.17 18:07]
Ok, ma ti prego, non saltare a conclusioni affrettate.
Derek,
[19.05.17 18:07]
Non sono saltato a nessuna conclusione. Te l'ho detto, aspetto di
sentire qualsiasi cosa tu voglia dire.
Stiles,
[19.05.17 18:08]
Aveva bisogno di me.
Derek,
[19.05.17 18:08]
E quindi l'hai perdonato.
Stiles,
[19.05.17 18:09]
Non è così facile... È solo, senza
nessuno che possa tendergli una mano. Cosa avrei dovuto fare?
Derek,
[19.05.17 18:10]
Non lo so, ma speravo che almeno me ne avresti parlato.
Stiles,
[19.05.17 18:11]
Hai ragione, ma lui non vuole. Non ne ho parlato con nessuno, neppure
con Scott.
Stiles,
[19.05.17 18:12]
E non è che non mi fidi però... è una
sua scelta. Non mia.
Derek,
[19.05.17 18:13]
Non ho mai preteso che tu mi parlassi di lui, ma che parlassi di te con
me. Pensavo di contare qualcosa, ma evidentemente mi sbagliavo.
Stiles,
[19.05.17 18:13]
Derek, lo sai che conti per me. Lo sai che ti voglio bene. Siamo amici.
Derek,
[19.05.17 18:15]
E allora perché sei sparito? Perché hai iniziato
ad evitarmi? Alla fine ho pensato di lasciarti il tuo tempo, per
qualsiasi cosa fosse, sperando mi scrivessi tu. E l'hai fatto, ma per
sbaglio.
Derek,
[19.05.17 18:15]
Non so più cosa pensare.
Stiles,
[19.05.17 18:16]
Perché avevo paura della tua reazione. Avevo paura che mi
criticassi, che pensassi male di me.
Stiles,
[19.05.17 18:17]
No. Non è vero.
Avevo paura di perderti.
Derek,
[19.05.17 18:18]
Allora vuol dire che non mi conosci come pensavo. Se mi conoscessi
sapresti che non ti giudicherei mai, ma che sono sempre pronto a
ascoltarti.
Derek,
[19.05.17 18:18]
Tu avevi paura di perdermi, ma io ti ho perso senza nemmeno saperlo.
Stiles,
[19.05.17 18:19]
Avevo bisogno di schiarirmi le idee, non è stato facile.
Stiles,
[19.05.17 18:19]
Derek. Non mi hai perso. Non se mi vuoi ancora.
Stiles,
[19.05.17 18:19]
Ti prego, vieni da me e facciamo pace.
Derek,
[19.05.17 18:20]
Venire da te e incontrarmi con Theo? Perché vive da te, vero?
Stiles,
[19.05.17 18:20]
Sì... vive qui.
Derek,
[19.05.17 18:20]
Come immaginavo.
Stiles,
[19.05.17 18:20]
Derek... non lo incontrerai. Te lo giuro.
Derek,
[19.05.17 18:21]
E perché non vieni tu da me? Perché hai smesso di
uscire di casa?
Stiles,
[19.05.17 18:22]
Perché... non volevo rimanesse da solo con Scott e Allison.
Non si fidano. Nessuno lo fa.
Derek,
[19.05.17 18:22]
State di nuovo insieme?
Stiles,
[19.05.17 18:22]
No.
Derek,
[19.05.17 18:23]
Ma vive da te e non puoi dirmi il perché.
Stiles,
[19.05.17 18:23]
Sì.
Derek,
[19.05.17 18:23]
Ti ama ancora?
Stiles,
[19.05.17 18:23]
Sì... almeno è quello che dice.
Derek,
[19.05.17 18:24]
E tu gli credi.
Stiles,
[19.05.17 18:24]
Non credo che menta.
Derek,
[19.05.17 18:24]
Allora credo che noi non abbiamo più niente da dirci.
Stiles,
[19.05.17 18:25]
Derek...
Derek spense il telefono e lo scagliò contro il muro. Con le
mani alla testa a coprirsi le orecchie si rannicchiò sul
letto.
“Fanculo”.
Stiles tirò un pugno contro il muro, ferendosi la pelle
fragile delle nocche che avevano cominciato a sanguinare leggermente. Lo
aveva perso ancora prima di averlo.
Derek non pensava che qualcosa che non era nemmeno iniziato sarebbe
finito così presto. Nella mente solo le immagini dei loro
ultimi momenti, i segnali che aveva pensato di aver colto ma che
– adesso se ne era reso conto – aveva mal
interpretato.
“Fanculo”.
Urlò ancora.
Non gli importava più niente, non di Theo e neppure del
litigio con i suoi amici. L’unica persona a cui riusciva a
pensare era Derek. Derek, che aveva tutte le ragioni del mondo per
essere arrabbiato; Derek che aveva allontanato sempre di più
per paura. Paura dei suoi stessi sentimenti.
Le risate, i sorrisi, i pomeriggi passati insieme ad abbuffarsi come
piaceva a loro... Derek pensò a come tutto questo era
finito. Loro erano così, niente di più, e ora
nemmeno quello, spazzati via dalle loro paure. E ora l'aveva perso,
aveva rinunciato a lui senza essere riuscito a darsi una
possibilità.
Non
si pentiva della scelta di aiutare Theo, ma non pensava che tutta la
sua vita sarebbe andata nuovamente a rotoli a causa sua. Stiles sapeva
che non ne era responsabile, che quella volta si era comportato bene e
che lo aveva trattato sempre con rispetto e affetto…
Tuttavia non riusciva a non immaginare cosa avrebbe fatto quel giorno
se Theo non fosse ritornato. Avrebbe passato l’intero giorno
con Derek a studiare, distraendosi ogni venti minuti e battibeccando
per ogni singola cosa. Gli mancava Derek e la loro
quotidianità.
§§§
Non
era stato facile comportarsi normalmente in quei ultimi giorni, fingere
che andasse tutto bene quando in realtà non avrebbe voluto
fare altro che urlare, rannicchiarsi nel letto e non alzarsi
più. Ma si era dovuto dare forza, tenere la testa alta e
continuare a vivere come se nulla fosse successo. Nella sua vita ne
aveva ricevute molte di delusioni e, anche se la ferita che Derek aveva
lasciato aperta ancora bruciava, lui doveva sopportarlo.
«Allora,
hai preso tutto?». Theo si sedette sul bordo del letto, le
gambe doloranti per il lavoro degli ultimi giorni e la testa che gli
scoppiava. Stiles imitò il suo gesto, e poté
giurare che mentre si sedeva aveva sentito le ossa scricchiolare.
«Non
sono fatto per i lavori pesanti». Si lamentò. Theo
rispose con una spallata leggera ma che, vista la differenza di stazza,
fece cadere Stiles di lato.
«Theoo!».
Si alzò a fatica, esausto per i lavori pesanti a cui Theo e
Danny lo avevano sottoposto.
«Ma
se hai lavorato la metà di noi due».
«E
che c’entra? Io sono delicato». Se Stiles aveva
accettato che Theo venisse a vivere da lui non era perché
provava ancora sentimenti per lui. Li provava e questo non sarebbe mai
cambiato, ma era quella malinconia che ti fa sorridere mentre pensi al
tuo primo amore, nulla di più. Aveva chiesto a tutte le sue
conoscenze se affittassero una stanza, o almeno un divano. La fortuna
non sembrava essere a suo favore, ma proprio mentre pensava di
arrendersi Danny aveva offerto a Theo non solo un letto su cui dormire
ma persino un lavoro. Poiché dal prossimo anno accademico
avrebbe frequentato Giurisprudenza non sarebbe stato in grado di
coprire gli stessi turni, perciò aveva proposto a Theo di
prendere il suo lavoro, mentre lui avrebbe chiesto un part-time. Il
proprietario, un cinquantenne simpatico e che teneva molto a Danny e
alla sua istruzione, si era dimostrato favorevole a ingaggiare Theo,
offrendogli persino un anticipo sul salario. Stiles non poteva esserne
sicuro, ma immaginava che Danny avesse spiegato all’uomo la
situazione di Theo, e che lui si fosse lasciato impietosire.
«Mi
dispiace non abitare più con te, mi ero abituato».
Stiles rise. Tutto sommato quella convivenza improvvisa non era stata
la cosa peggiore che potesse capitargli. Avevano chiarito e messo la
parola fine ad ogni conto che avevano in sospeso, e anche se Theo di
tanto in tanto si lasciava sfuggire qualche smanceria o frase di
troppo, per Stiles era acqua passata.
«Hai
ragione. Ma almeno non dovrai più temere per la tua
incolumità. Non so per quanto tempo ancora sarei riuscito a
tenere a bada Scott». Scherzò, ma nelle sue parole
c’era un fondo di verità.
«Con
Derek avete chiarito?».
«No».
Non aveva detto a Theo cosa fosse successo, non gli aveva nemmeno
parlato troppo di Derek a dire il vero.
«Se
vuoi puoi dirgli tutto. Se vi aiuterà a fare la pace a me va
bene». Stiles spalancò gli occhi incredulo:
conosceva Theo e sapeva quanto poteva essere orgoglioso.
«Farei
di tutto per te».
«Theo…».
«Lo
so, lo so». Mise le mani in avanti. «Giuro che me
la farò passare. Ho solo bisogno di un po’ di
tempo per riuscire a vederti come un amico».
§§§
Adesso
che finalmente Theo se ne era andato di casa, Stiles poteva tornare
alla sua solita routine. Gli esami erano sempre più prossimi
e lui non aveva una preparazione sufficiente in nemmeno una materia.
La
biblioteca a quell'ora di mattina era deserta, però
entrò comunque e andò a sedersi al suo solito
posto, stranito dal non vedere Derek da nessuna parte. Una ventina di
minuti dopo lo vide sbucare fuori dagli scaffali pieni di libri. Si
schiarì la gola, pronto per salutarlo.
Ma Derek lo oltrepassò senza dare alcun segno di averlo
visto.
«Derek»,
sussurrò nel vederlo sedersi qualche tavolo più
avanti, le spalle rigide e l'evidenziatore nella mano destra.
§§§
Quel
giorno doveva mangiare per forza a mensa, avendo una breve pausa tra
due lezioni e non riuscendo a conciliare i tempi se fosse tornato a
casa.
Non
pensava che sarebbe stato così intenso. Non pensava che ogni
gesto compiuto e mancato gli avrebbe ricordato di Stiles, di loro due
che erano coordinati sempre e si divertivano con qualsiasi
cosa, compresa una così elementare e semplice come mangiare.
Gli
mancava la loro quotidianità.
Gli
mancava Stiles.
§§§
Stiles
era sdraiato a testa in giù sul letto, le gambe all'aria, il
telefono tra le mani. Lo stava rigirando da mezz'ora, bloccandolo e
sbloccandolo continuamente, sperando in qualcosa.
Theo
se ne era andato da giorni e finalmente poteva concedersi di pensare.
Stava
male, anche se cercava di non darlo a vedere. Si sentiva come una
piccola stretta allo stomaco, di paura, ansia... di perdita.
Derek
gli mancava così tanto che sentiva la necessità
di alzarsi e correre tra le sue braccia.
Rivederlo
in biblioteca era stato come ricevere un pugno allo stomaco, vederlo
allontanarsi, vedere il suo sguardo deluso e spento... era stato
orribile.
Aveva
fatto del male a Derek e ora non sapeva come ricomporre i pezzi del
loro rapporto.
Più
volte aveva scritto un messaggio e poi lo aveva cancellato. Cosa
avrebbe potuto scrivergli, dopotutto?
Vedere
la loro chat gli faceva ancora più male. Ripensava alla
maniera bizzarra con cui si erano conosciuti, ai messaggi ai limiti del
ridicolo, ai loro battibecchi, ai loro sorrisi, alla loro inaspettata
complicità.
Gli
mancava tutto. Gli mancavano le sue giornate con Derek, la loro piccola
quotidianità.
Era assurdo pensare come la paura fosse riuscita a distruggere tutto
questo, così velocemente senza che se ne accorgesse, senza
che ora riuscisse a vedere la soluzione a questa sofferenza.
Non
voleva che tutto finisse.
Con il cuore in gola aprì ancora una volta la chat.
Le dita tremolanti stavano scivolando con difficoltà sulla
tastiera, e poi si bloccarono.
Derek non lo voleva più, Derek gli aveva voltato le spalle
in biblioteca. Non voleva più vedere né sentire
Stiles; e Stiles... non voleva aumentare i motivi dell'odio di Derek
nei suoi confronti.
Spense
il cellulare e chiuse gli occhi.
§§§
«Ehi,
Derek». Isaac lo chiamò con voce gentile.
«Alzati, mangiamo qualcosa».
«Non mi va».
Isaac
gli accarezzò i capelli dolcemente. Derek era sdraiato sul
divano, coperto fino al collo da una leggera coperta, a fissare le
immagini della televisione.
«Non mangi da pranzo». Nessuna risposta.
«Senti, che ne dici se usciamo? Mangiamo fuori e si va da
qualche parte!». La sua voce entusiasta fu smorzata dalla
risposta atona di Derek.
«Isaac, ti ho detto che non mi va».
Isaac
non ce la fece più.
«Allora
dimmi cosa ti va! Parla, cazzo! Smettila di stare tutto il giorno
così, senza emozioni, a fare nulla se non studiare e
mangiare solo quando lo ritieni necessario. Mi hai stufato!».
Era
scoppiato. Erano giorni che vedeva il suo migliore amico star male, e
non poter far nulla per lui lo faceva sentire frustrato e inutile.
«Se
ti sei stancato di me, puoi anche starmi lontano!». Perché
tutti si stanno stancando di me? Derek
si sentiva esausto.
Isaac
fu felice di aver ottenuto almeno una reazione, preferiva la rabbia
all'apatia.
«No
che non ti sto lontano, razza di idiota! Ti starò vicino
fino allo sfinimento, non ne potrai più di me, ma non me ne
frega nulla». Aveva il respiro spezzato dalla rabbia.
Derek alzò lo sguardo e Isaac lo vide. Il suo amico era
fragile, più di quanto mostrasse, il suo sguardo era spento.
Isaac si mise a sedere per terra, mettendosi ad accarezzare i capelli
di Derek. Aveva solo bisogno di qualcuno che lo proteggesse, che gli
stesse accanto.
«Non
voglio sapere cosa sta succedendo tra te e quello là se non
me lo vuoi dire... Lo capisco, però non pensare nemmeno per
un secondo che io ti lascerò. Io ci sono per te e tu per me,
ricordi?». Erano amici dall'asilo, ne avevano passate tante
di difficoltà, ma non erano mai stati soli, c'erano sempre
l'uno per l'altro.
Derek
annuì, incapace di proferire parola. C'era quel groppo alla
gola da giorni che gli faceva male. Avvertì i suoi occhi
inumidirsi e istantaneamente serrò le palpebre.
Isaac se ne accorse e desiderò picchiare Stiles, non gli
importava cosa fosse successo tra i due, gli importava che il suo amico
stesse soffrendo.
Rimasero così per minuti, Derek con gli occhi chiusi e Isaac
ad accarezzargli i capelli.
«Grazie».
Isaac sorrise.
«Ti va di provare ad alzarti?».
Derek
annuì debolmente.
§§§
«Comunque
me la pagherai», disse fissando il bilanciere con
perplessità ma rivolgendosi a Theo. Che, lo vedeva dallo
specchio davanti a sé, stava ridacchiando insieme a Jordan
pensando di non essere visto.
Dopo
l’ultimo confronto con Derek Stiles si era chiuso in se
stesso ancora più di prima, rifiutandosi di vedersi con i
suoi amici o di uscire di casa se non fosse strettamente necessario.
Adesso che Theo si era trasferito la situazione in casa si era calmata,
ma la tensione tra lui e i suoi migliori amici aleggiava sempre
nell’aria.
«Eddai,
devi fare i muscoli. Altrimenti Derek non ti vuole
più». Danny aveva pigiato senza volerlo un tasto
dolente. Sia Stiles che Jordan e Theo cercarono di ignorare il suo
commento, mascherando il disagio provocato con qualche battuta
sull’incapacità di Stiles di destreggiarsi con
qualsiasi strumento Jordan gli mettesse davanti.
«Sei
un caso perso». Si sentiva in colpa ad essere lì,
per condividere con Theo un posto che avrebbe dovuto essere solo suo e
Derek.
Derek…
Si
allontanò dal gruppo fingendo di voler andare a bere, e si
appoggiò al manubrio di una cyclette. Si vergognava a
parlare nuovamente con lui. Sapeva di aver sbagliato tenendolo
all’oscuro delle cose che accadevano nella sua vita,
però d’altra parte cosa avrebbe dovuto fare?
Lasciare che Theo continuasse a dormire in macchina
all’infinito? Per quanto tempo sarebbe potuto andare avanti?
Un mese. Due… E poi?
Ogni
volta che pensava a Derek la sua testa si annebbiava e lui non era
più in grado di pensare lucidamente. I sentimenti che
provava per lui gli offuscavano la mente. La rabbia per averlo perso
gli impediva di riavvicinarsi. La paura di non poter essere
più nemmeno suo amico lo divorava giorno e notte.
Sapeva,
però, che i suoi amici non ne avevano colpa.
Perciò indossò un finto sorriso e si
avvicinò nuovamente al gruppo, aggiungendosi alle risate
generali per il due di picche che Danny aveva ricevuto da Miriam.
Mentre
si allontanava la ragazza si rivolse a Stiles.
«Sono
fedele a Derek. Io».
“E
come darti torto?”, pensò.
Quel
giorno Derek era esausto: aveva discusso con Erica, aveva studiato
tutto il giorno, aveva saltato il pranzo e ora si stava dirigendo in
palestra. Per quanto si sentisse stanco aveva bisogno di sfogarsi, e
andare a casa non gli sembrava una buona prospettiva.
Entrò
con il borsone della palestra sulla spalla, guardandosi distrattamente
attorno mentre si stava dirigendo verso lo spogliatoio.
Fu
allora che lo vide.
Stiles
stava ridendo con le mani appoggiate sulle spalle di Danny con il volto
rivolto verso Theo, come se lui lo rendesse felice. No, non era
un'illusione di Derek, non c'era nessun se,
Theo rendeva felice Stiles ed ora che Derek lo accettasse.
Pensava
di significare qualcosa per Stiles, ma si rese conto che non era certo
nemmeno se per lui fosse almeno un amico. Ma Derek non voleva essere
solo quello, e a quanto pare non lo era, non quando Stiles sembrava
essersi dimenticato di lui.
Pensava
di essere qualcuno di speciale per Stiles, qualcuno con cui parlare,
confidarsi, ridere, arrabbiarsi per poi fare la pace. Voleva essere
quel qualcuno. Ma evidentemente non poteva esserlo, era Theo il suo qualcuno.
Una
dolorosa stretta al petto gli impedì di proseguire. Era
egoista, non riusciva a sopportare di vedere Stiles felice con qualcuno
che non fosse lui.
Si
girò rapidamente pronto per andarsene. Si
affrettò a raggiungere l'uscita quando una voce tremolante
lo fermò.
«Derek».
-
-
-
-
-
Sourwolf&Volpino
Salve!
Eccoci qui con un nuovo capitolo!
Che ne dite di
questi due testoni?
Questa volta non ho
molto da dire, spero solo che il capitolo vi sia piaciuto :)
Alla prossima!
Stranger
Non
sono molte le parole da spendere su questo capitolo che parla per
sé.
Stiles e Derek
soffrono, e come al solito se solo si parlassero
la situazione si
risolverebbe senza ombra di dubbio.
Ma i nostri Sterek
sono cocciuti e timorosi di fare il primo passo verso l'altro.
Anche se sembra che
Stiles si sia doto una svegliata.
Voi che dite? La
faranno la pace i due?
Grazie mille a
chiunque ci ha letto e recensito.
Alina Alboran
Ed
eccoci finalmente con un nuovo capitolo! La storia pian piano sta
raggiungendo la fine, e siamo contente che siete rimasti con noi tutti
questi mesi (Proprio oggi la storia fa ben sette mesi). Nelle
recensioni che abbiamo ricevuto ci avete chiesto delle ragioni per cui
Theo si sia riavvicinato a Stiles. Ovviamente ognuno di voi
può vederci la propria ragione, perché non avendo
mai specificato chiaramente è lasciato alla libera
interpretazione.
Noi vorremo provare a darvi la nostra :)
Theo ha sofferto molto durante la sua adolscenza a causa dei genitori
che non lo hanno mai capito, che non gli hanno mai dato amore. Lui ha
fatto i suoi sbagli con Stiles -sbagli enormi e imperdonabili - ma
adesso sta cercando di redimersi. Nel suo modo ama ancora Stiles, e
forse lo amerà per sempre. Quello che tuttavia ha ancora
bisogno di capire è che una loro ipotetica relazione amorosa
non potrà più essere sana, non dopotutto
ciò che è successo tra di loro. Ma nonostante
quello i suoi sentimenti sono genuini e sinceri, o almeno è
quello che lui crede. Non si è avvicinato a Stiles con
l'obiettivo di farsi aiutare, e a dire il vero nemmeno di
riconquistarlo. In fin dei conti è consapevole del male che
gli ha fatto. Spero che dopo queste note, che stanno
diventanto lunghine xD , la situazione si sia un po' chiarita.
|
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Capitolo 15 *** Capitolo 14 ***
Quattordicesimo
Capitolo
Il primo istinto
di
Derek fu quello di uscire attraverso le porte scorrevoli della palestra
e lo
fece. Il suo passo affrettato fu bloccato da una mano che si strinse
con forza
sul suo braccio.
«Derek,
per favore». La
voce instabile. «Possiamo parlare?».
Derek
sospirò,
scombussolato per aver rivisto Stiles dopo tanto tempo e turbato per la
realizzazione che ormai lo aveva perso. Annuì leggermente,
più a se stesso che
altro, e si girò.
Si
soffermò sul volto
di Stiles. Appariva stanco, più pallido del solito, e forse
più magro. Delle
profondi occhiaie accerchiavano i suoi occhi che a dispetto del suo
aspetto
erano caldi, rassicuranti.
Si guardarono in
silenzio per un po’, fu Stiles a spezzarlo con la sua voce
tremula.
«Come
stai?». Derek
pensò che fosse ingiusto da parte sua chiederlo.
«Bene.
Tu?». Sembravano
due estranei che si stavano scambiando domande di circostanza. Eccetto
che loro
non lo erano, e la tensione che aleggiava tra di loro ne era una chiara
dimostrazione.
«Bene
anch’io».
Sapevano entrambi di mentire.
Derek
annuì ancora,
come se non sapesse fare altro.
«Io…».
«Forse
è meglio che
vada». Derek non voleva sentire di lui e Theo felici, e per
una volta non gli
importava di essere egoista. Voleva la felicità di Stiles,
ma se la sua
felicità risiedeva in qualcun altro lui non voleva esserne
reso partecipe.
«No,
aspetta!». La voce
di Stiles era pregna di agitazione e paura. «Ti prego,
lasciami spiegare».
Derek chiuse per
un
momento gli occhi.
«Va
bene». Si arrese.
Si arrese perché per quanto facesse forza su stesso, non
riusciva a fare a meno
di Stiles. E averlo lì, davanti a lui dopo giorni di
lontananza e freddezza,
era destabilizzante.
«Io
non volevo
allontanarti, te lo giuro. Solo che… non so come
è successo, mi sono ritrovato
travolto dal passato, da problemi che non erano miei, e a un certo
punto ho
perso i contatti con tutti. Theo stava avendo un terribile momento, i
suoi…».
«Non
devi dirmelo, non
voglio interferire».
«No,
io devo dirtelo,
voglio dirtelo. I genitori di Theo non hanno accettato il suo coming
out, lo
hanno cacciato di casa e lui si è ritrovato da solo, a
dormire in una macchina.
E quando me lo ha detto, vederlo così sconvolto e
sofferente… non potevo
abbandonarlo anch’io, Derek. Lui è stato
importante nella mia vita e io dovevo
aiutarlo a stare bene». La sua voce si era incrinata.
Derek scosse la
testa
come per non farsi travolgere dalle emozioni, gli occhi erano lucidi.
«Io lo
capisco, e se tu
me lo avessi detto prima non mi sarei mai opposto alle tue decisioni.
Però… pensavo
di essere importante anche io, pensavo di contare anche io qualcosa
nella tua
vita. Ma evidentemente ho sbagliato, ho frainteso tutto». La
voce di Derek era
amareggiata e triste assieme.
«Derek,
tu sei importante!».
Stiles ora era ancora più agitato.
«No,
perché se lo fossi
stato non mi avresti dimenticato così». Distolse
per un attimo lo sguardo e poi
lo riportò contro quegli occhi ambrati. «Lo sai
cosa mi ha fatto più male,
Stiles? Io non volevo che tu mi raccontassi cosa stesse succedendo, non
se non
lo volevi, volevo semplicemente il mio amico. Pensavo fossimo amici,
pensavo di
contare qualcosa per te, a un certo punto ho pure pensato che anche tu
provassi
qualcosa...». Si sentiva patetico a confessare i suoi
sentimenti, così,
soprattutto quando sapeva che nella vita di Stiles c’era
già qualcun altro.
A quelle parole
Stiles
sgranò gli occhi.
«Derek…».
Aveva
rovinato tutto e non se ne era reso conto.
«Lascia
perdere, per
favore. Sono contento per te e Theo». Cercò di
donargli un sorriso, ma gli uscì
una smorfia malinconica.
«Cos-
No, non stiamo
insieme! La nostra storia è finita anni fa e in questi
giorni non ci è stato
nulla. Sì, abitava in casa mia, ma ora ha trovato una nuova
sistemazione e…
devi credermi, Derek. Tra noi non c’è
nulla».
Stiles si
avvicinò a
Derek e si azzardò ad accarezzargli le mani con le proprie.
L’altro lo lasciò
fare, non si scostò.
Derek si sentiva
fragile e distrutto. Vedeva che anche Stiles stava soffrendo,
solo…
«Non
ce la faccio».
Allontanò le mani.
«Derek…
per favore».
Avevano entrambi gli occhi lucidi.
«Ho
bisogno di tempo».
Con le emozioni
in
subbuglio si allontanò e voltò le spalle.
Stiles lo
fissò andare
via.
Le spalle basse
per il
peso delle parole di Derek, della paura di averlo perso per sempre;
della
consapevolezza di aver fatto una stupidaggine.
Per un attimo
gli era
sembrato di essere tornato indietro nel tempo, come se nulla fosse
cambiato e
loro due si preparassero per allenarsi. Sbatté velocemente
le palpebre per
evitare che le lacrime gli scivolassero sul volto.
Aspettò
qualche minuto
per riprendere fiato e darsi un contegno prima di tornare dai suoi
amici con il
sorriso sul volto come se nulla fosse successo. Non voleva dire loro di
aver
visto Derek; e non solo perché era stanco delle loro
occhiate di dispiacere, ma
perché aveva deciso che non avrebbe più lasciato
nessuno interferire nella sua
relazione con Derek. Il suo errore era stato lasciare che troppi
dicessero la
loro, e soprattutto aver preferito tutelare Theo. Adesso faceva parte
nuovamente della sua vita, ma il prezzo era stato Derek. E lui non era
disposto
a pagarlo.
§§§
Aspettò
invano per
tutta la mattina che Derek si facesse vivo, ma era stato inutile.
Nonostante
non si fosse allontanato dal posto che occupavano solitamente neppure
per
andare al bagno Derek non si era visto. E quel giorno aveva il corso di
anatomia, non l'avrebbe saltato senza un motivo valido. Che stesse male? Oppure voleva
semplicemente ignorarlo?
«Ehi».
Si guadagnò
l'occhiataccia di quasi tutti intorno a loro – alcuni erano
troppo presi dagli
esami per potersi distrarre dallo studio e fare caso a lui –
ma almeno Susan si
girò.
«Io
sono Stiles,
piacere». Allungò la mano, ma la ragazza dalla
storia travagliata si limitò a
guardarla scettica.
«Sai
qualcosa di
Derek?».
«E
perché dovrei sapere
qualcosa del tuo ragazzo?».
«Non
è il mi-. Vabbè,
lascia perdere». Si sedette nuovamente al suo posto,
sconsolato.
Erica, che aveva
seguito tutta la discussione nascosta dal libro di psicologia, gli
picchiettò
su una spalla.
«Tu
non mi piaci».
Stiles abbassò lo sguardo sulle sue mani intrecciate. Aveva
tutte le ragioni
del mondo per essere arrabbiata con lui.
«Però
mi fai pena».
Alzò speranzoso lo sguardo su di lei. Aveva deciso che non
avrebbe più permesso
ai suoi amici di intervenire nella storia con Derek, però
sembrava essere
sparito. E lui aveva bisogno di chiarire. Ne andava della sua
sanità mentale.
«Scrivigli
qui, ti
risponderà». Gli passò un bigliettino e
poi si rifugiò nuovamente tra le pagine
del suo libro.
§§§
Derek si trovava
sdraiato nella sua camera d'infanzia.
Aveva deciso di
prendersi una pausa e di trascorrere un po' di tempo con la sua
famiglia. Il
calore di sua madre, l'affetto di Cora e i battibecchi con Laura lo
avevano
distratto, gli stavano facendo provare quella serenità che
solo la famiglia può
dare.
Solo...
Solo che gli
mancava
Stiles.
La sua
lontananza lo
aveva ferito, il suo avvicinamento lo aveva destabilizzato.
Lo capiva ma non
riusciva a dimenticare. Non riusciva a dimenticare ma sentiva il
bisogno di
lui.
Stiles,
[07.06.17 13:02]
Ho letto il volantino. Ci sto. Quanto vuoi a notte?
Derek, [07.06.17
13:03]
Come hai fatto ad avere questo numero?
Stiles,
[07.06.17 13:03]
Ho tirato ad indovinare.
Derek, [07.06.17
13:03]
Stiles, non è divertente. Sono serio.
Stiles,
[07.06.17 13:05]
Lo so, Derek.
Ma cosa vuoi che ti dica? Che mi sono messo a chiedere di te a persone
sconosciute in biblioteca? E che ho fatto così tanta pena ad
Erica da spingerla
a darmi il tuo numero?
Stiles,
[07.06.17 13:05]
Bene, perché è proprio così che
è andata.
Derek, [07.06.17
13:06]
Perché ti interessa tanto cercarmi? Ci siamo parlati due
giorni fa.
Stiles,
[07.06.17 13:06]
Perché mi manchi.
Derek, [07.06.17
13:06]
Non è giusto.
Stiles,
[07.06.17 13:07]
Mi dispiace ma non ho intenzione di essere corretto.
Stiles,
[07.06.17 13:07]
Mi manchi e mi dispiace.
Stiles,
[07.06.17 13:07]
So di aver sbagliato, so di aver fatto una cazzata.
Derek, [07.06.17
13:09]
Ma se l'hai fatta vuol dire che sentivi fosse giusto.
Derek, [07.06.17
13:09]
Forse pensi che io ti manchi, forse perché ti senti in colpa.
Stiles,
[07.06.17 13:10]
Mi sento in colpa.
Stiles,
[07.06.17 13:11]
Per averti fatto credere che per me non conti.
Derek, [07.06.17
13:12]
Continui ad essere ingiusto.
Derek, [07.06.17
13:13]
Non è giusto che tu te la cavi così.
Stiles,
[07.06.17 13:13]
Continui a mancarmi.
Derek, [07.06.17
13:13]
Stai giocando sporco.
Derek, [07.06.17
13:13]
Non vale parlarmi così.
Derek, [07.06.17
13:14]
Dirmi queste cose.
Stiles,
[07.06.17 13:16]
Però è la verità.
Derek, [07.06.17
13:16]
Stiles. Per favore.
Stiles,
[07.06.17 13:17]
Perché non vieni più in biblioteca?
Derek, [07.06.17
13:17]
Sono fuori città.
Stiles,
[07.06.17 13:17]
Oh.
Stiles,
[07.06.17 13:18]
Perché?
Derek, [07.06.17
13:18]
Sono da mia madre.
Stiles,
[07.06.17 13:18]
Oh.
Stiles,
[07.06.17 13:18]
Capisco.
Derek, [07.06.17
13:18]
Cosa capisci?
Stiles,
[07.06.17 13:19]
Non lo so... cosa dovrei capire?
Stiles,
[07.06.17 13:19]
Perché te ne sei andato?
Derek, [07.06.17
13:20]
Avevo bisogno di una pausa e trascorrere del tempo con la mia famiglia
mi fa
bene.
Stiles,
[07.06.17 13:20]
Una pausa da me?
Derek, [07.06.17
13:21]
Forse.
Stiles,
[07.06.17 13:23]
È un modo per dirmi che hai bisogno di tempo?
Derek, [07.06.17
13:24]
Se fosse così?
Stiles,
[07.06.17 13:24]
No.
Derek, [07.06.17
13:25]
No?
Stiles,
[07.06.17 13:26]
No.
Stiles,
[07.06.17 13:26]
Tu mi hai dato tempo, e non voglio fare lo stesso.
Stiles,
[07.06.17 13:27]
Non mi importa se hai bisogno di tempo, io ho bisogno di te.
Derek, [07.06.17
13:28]
Non mi dai nemmeno l'occasione di ribattere che te ne esci
così. Stai barando.
Sei un doppiogiochista. Sei una brutta persona. Ti odio.
Stiles,
[07.06.17 13:28]
Io no.
Derek, [07.06.17
13:29]
Smettila.
Stiles,
[07.06.17 13:29]
No.
Derek, [07.06.17
13:29]
Ti odio.
Stiles,
[07.06.17 13:29]
Non è vero.
Derek, [07.06.17
13:29]
Ne sei sicuro?
Stiles,
[07.06.17 13:29]
No.
Stiles,
[07.06.17 13:29]
Ma lo spero.
Stiles,
[07.06.17 13:30]
Lo spero davvero tanto.
Derek, [07.06.17
13:30]
Non c'è bisogno di sperarlo.
Derek, [07.06.17
13:30]
Te l'ho praticamente detto.
Stiles,
[07.06.17 13:31]
Ti amo.
Derek aveva il
cuore in
gola e gli occhi sbarrati. Era immobile e continuava a guardare
imperterrito lo
schermo.
Quando
sentì la
suoneria del cellulare andò in panico. Il suo primo impulso
fu quello di
staccare la chiamata e spegnere il telefono.
Cosa doveva fare?
Con le mani
tremolanti
rispose con incertezza.
«Sì,
lo so, è stato squallido
dirtelo così per telefono, quando ancora non abbiamo
chiarito, quando ancora
non so se mi hai perdonato. Però... mi è venuto.
Mi è venuto da dirtelo e te
l'ho detto. E non lo rimpiango, va bene? Non importa se tu non provi lo
stesso,
se non mi vorrai più parlare, se non mi vuoi più,
nemmeno come amico. Questo è
quello che provo e io te lo voglio dire perché
sì, perché non riesco a
tenermelo più per me, proprio non ci riesco. Io ti amo,
Derek. Ti amo, ok?
Forse, forse ti sembrerà esagerato, penserai che lo sto
dicendo dettato
dall'impulso... forse non ti fidi più di me e dei miei
sentimenti. Ma è così.
Ti amo e sono pronto a dimostrartelo, sono pronto a dimostrarti che
anche tu mi
puoi amare, sono pronto a dirti tutte le ragioni per cui ti amo e a
darti le
ragioni per cui mi ami. Io... ho solo bisogno di
un'occasione».
«...».
«Derek,
ti prego. Di'
qualcosa».
Stiles era
travolto
dalle proprie emozioni, aveva parlato con il cuore scoperto e i
sentimenti in
mano. Ora aveva solo una fottuta paura.
«Io...
non so che dire».
Aveva aperto la bocca più e più volte, ma ogni
volta l'aveva richiusa senza
essere in grado di emettere alcun suono. Non si immaginava che sarebbe
finita
in quel modo tra loro due. Aveva organizzato un appuntamento romantico,
gli
avrebbe chiesto se voleva essere il suo ragazzo e solo dopo alcuni mesi
di
frequentazione si sarebbe confessato. Gli sembrava tutto... troppo.
«Scusa
se ti ho fatto
un'imboscata, non era mia intenzione».
«Io...».
«Non
dirmi nulla,
mettiamo in pausa la conversazione e continuiamo quando ritorni. Quando
sarai
pronto. Solo... lasciami provare a sistemare le cose. Non mi tagliare
fuori
come io ho fatto con te».
§§§
Stiles,
[08.06.17
10:08]
Buondì!
Derek, [08.06.17
10:08]
Buongiorno.
Stiles,
[08.06.17
10:08]
...
Stiles,
[08.06.17
10:08]
È un po' imbarazzante, vero?
Derek, [08.06.17
10:09]
Il fatto che tu lo abbia detto rende tutto più imbarazzante
ora.
Stiles,
[08.06.17 10:10]
Avresti voluto che non te lo dicessi?
Derek, [08.06.17
10:11]
Stiles Stilinski e la sua capacità di rigirare le cose come
più piacciono a
lui.
Stiles,
[08.06.17 10:11]
È la mia specialità!
Stiles,
[08.06.17 10:11]
Quindi... come sta Cora?
Derek, [08.06.17
10:11]
Non sai che dire, eh?
Stiles,
[08.06.17 10:12]
No.
Stiles,
[08.06.17 10:12]
A malapena riesco a premere i tasti.
Derek, [08.06.17
10:12]
Comunque sta bene, un po' ribelle ma la giustifichiamo dicendo che
è la
post-adolescenza.
Derek, [08.06.17
10:12]
Perché?
Stiles,
[08.06.17 10:13]
Perché mi sento in imbarazzo.
Derek, [08.06.17
10:15]
Stiles Stilinski e la sua capacità di mettere in imbarazzo
tutti.
Stiles,
[08.06.17 10:16]
Mi hai perdonato?
Derek, [08.06.17
10:16]
Non lo so.
Stiles,
[08.06.17 10:18]
Va bene.
Stiles,
[08.06.17 10:19]
Quindi... lo sai che ho incontrato Susan?
Derek, [08.06.17
10:19]
... ho paura. Che hai combinato?
§§§
Stiles,
[09.06.17
16:23]
Ci sei?
Derek, [09.06.17
16:23]
Dove vuoi che vada?
Stiles,
[09.06.17
16:23]
Che torni a casa?
Derek, [09.06.17
16:24]
Tra pochi giorni.
Stiles,
[09.06.17
16:25]
Se non vuoi parlare fa niente, ti capisco :)
Derek, [09.06.17
16:25]
Te la sei presa?
Stiles,
[09.06.17
16:30]
No. Però so di essere quello nel torto anche se faccio finta
che non sia così.
In pratica sto cercando di darti i tuoi spazi senza darteli veramente.
Stiles,
[09.06.17
16:30]
Chiaro, no?
Derek, [09.06.17
16:31]
Lapalissiano.
Stiles,
[09.06.17
16:32]
Smettila di fare il sorvecchiante con me!
Derek, [09.06.17
16:35]
Scusami se ci metto tanto a rispondere ma non trovo il dizionario.
Stiles,
[09.06.17
16:36]
Io ho il libro di procedura penale davanti, ma non mi dà
molti spunti. Si
continua quando studio penale?
Derek, [09.06.17
16:36]
Affare fatto. Per allora mi sarò procurato un dizionario.
Stiles,
[09.06.17
16:37]
Perfetto allora!
§§§
Rivedere Stiles
felice
dopo giorni passati in agonia era stata una volata d’aria
fresca per tutti.
Anche se con il trasferimento di Theo l’umore del gruppo era
notevolmente
migliorato, vedere uno dei loro migliori amici tanto abbattuto era
piuttosto
demoralizzante.
«Che
hai da ridere in
questo modo, moccioso?». Era inutile che Jackson provasse a
nascondere il suo
sorriso con una battuta scorbutica e un colpo di tosse, non ci credeva
nessuno.
Soprattutto perché per festeggiare “il
trasferimento di quel parassita”, come
lui chiamava Theo, si era offerto di pagare la cena a tutti.
«Ma
Derek perché non è venuto?».
Il cameriere stava aspettando le loro ordinazioni, ma tutti
ammutolirono alla
domanda di Scott. Allison e Jackson – una sedeva accanto a
lui e l’altro
davanti – gli tirarono dei calci negli stinchi per farlo
tacere, indicando con
un cenno di testa Stiles.
«Che
c’è? Hanno fatto
pace». Si sentì decisamente bene a prendersi la
rivincita per tutte le volte in
cui era l’ultimo a capire le cose. Per una volta gli altri
erano all’oscuro, e
lui invece sapeva tutti i dettagli.
«Cooosa?».
E da lì fu
la fine. Si dimenticarono del cameriere, delle ordinazioni e persino
del povero
Isaac che li chiamava per farsi dire l’indirizzo del
ristorante.
Due ore e molti
drink
dopo Stiles era non ubriaco, ma decisamente allegro.
«Scott,
ma a te
piacciono le verdure?».
«Sì…».
«A me
no. Mi piacciono
le melanzane però. A te piacciono le melanzane,
Scott?».
«Beh…».
«No!
Non osare! Ti
credevo mio amico!».
«A ME
piacciono le
melanzane. Io amo le melanzane, ci
siamo capiti?».
Stiles,
[11.06.17
02:47]
Ma ti piace più la zucchina o la melanzana?
Stiles,
[11.06.17
02:47]
Perché a me piace la melanzana.
Stiles,
[11.06.17
02:48]
No, non rispondere!
A te piace la carota, vero?
Stiles,
[11.06.17
02:48]
La vuoi la mia carota, Derek?
Stiles,
[11.06.17 02:48]
Perché io voglio la tua melanzana.
Stiles,
[11.06.17
02:48]
La voglio tanto.
L'ho sempre voluta, sai?
Stiles,
[11.06.17
02:49]
Tu la vuoi la mia carota, eh Derek?
Stiles,
[11.06.17
02:49]
Derek?
Derek, [11.06.17
02:49]
OMMIODDIO.
Stiles,
[11.06.17
02:49]
Perché non rispondi?
Derek, [11.06.17
02:49]
Stiles, ma sei ubriaco, vero?!
Stiles,
[11.06.17
02:49]
È perché sono vergine?
Derek, [11.06.17
02:49]
No.
Stiles,
[11.06.17
02:49]
È perché sono vergine.
Lo sapevo che non dovevo essere vergine!
Derek, [11.06.17
02:49]
Non può essere.
Stiles,
[11.06.17
02:49]
Sì, non mentire. È per questo.
Derek, [11.06.17
02:50]
Stiles, non può essere. Non possiamo tornare come
all'inizio. Okay?
Stiles,
[11.06.17
02:51]
Quindi è ancora un no il tuo?
Derek, [11.06.17
02:51]
Stiles, perché non dormi?
Stiles,
[11.06.17
02:51]
Non vuoi fare sesso con me?
Derek, [11.06.17
02:51]
Ne parliamo domani, va bene?
Stiles,
[11.06.17
02:52]
No.
Derek, [11.06.17
02:52]
Bene.
Stiles,
[11.06.17
02:52]
Bene?
Derek, [11.06.17
02:52]
Male?
Stiles,
[11.06.17
02:53]
Un po' credo di sì. Ma se metti tanto lubrificante dovrebbe
andare meglio. Tu
che dici?
Stiles,
[11.06.17
02:54]
Derek?
Stiles,
[11.06.17
02:54]
Lo voglio alla melanzana!
Stiles,
[11.06.17
02:54]
Esiste?
Derek, [11.06.17
02:55]
Che schifo!
Stiles,
[11.06.17
02:56]
Tu lo preferisci alla carota, vero?
Derek, [11.06.17
02:56]
Cos'è questa fissazione con le verdure?!
Stiles,
[11.06.17 02:56]
Ortaggi.
Stiles,
[11.06.17 02:57]
Derek? Ma sei andato ora a comprarlo? Guarda che è chiuso.
Derek, [11.06.17
02:57]
Direi. Sono le due. Di mattina.
Stiles,
[11.06.17
02:57]
Ma... quindi lo fai sesso con me o no?
Derek, [11.06.17
02:57]
Stiles, andiamo con calma.
Stiles,
[11.06.17 02:58]
Ma sì!
Stiles,
[11.06.17
02:58]
Così fa meno male!
Derek, [11.06.17
02:58]
Bene. La prossima volta che ci ved-
Derek, [11.06.17
02:58]
Niente, io lascio perdere. Sei un caso perso.
Stiles,
[11.06.17
02:58]
La prossima volta?
Stiles,
[11.06.17
02:58]
No no. Sono a casa.
Stiles,
[11.06.17
02:59]
Giuro.
Derek, [11.06.17
02:59]
Non te lo dico più.
Derek, [11.06.17
02:59]
Baaaaasta
Stiles,
[11.06.17
02:59]
Vuoi che ti passi Scott?
Derek, [11.06.17
02:59]
No, mi fido.
Stiles,
[11.06.17
03:00]
Awww! Che carino! Anche io mi fido di te.
Derek, [11.06.17
03:00]
Fossi in te non lo farei. Non si sa mai quando la notte rischi la
morte, fossi
in te terrei gli occhi aperti.
Stiles,
[11.06.17
03:01]
Ovvio, voglio guardarti mentre lo facciamo!
Derek, [11.06.17
03:02]
Sei un pervertito.
Stiles,
[11.06.17
03:02]
Ma... cosa succede la prossima volta?
Stiles,
[11.06.17
03:02]
Facciamo sesso la prossima volta che ci vediamo?!
Derek, [11.06.17
03:02]
No e ancora no!
Stiles,
[11.06.17
03:03]
Scusa, facciamo l’amore, non sesso; so che ci tieni a queste
cose.
Derek, [11.06.17
03:03]
Cosa devo fare con te?
Stiles,
[11.06.17
03:03]
Farmi.
Stiles,
[11.06.17
03:03]
Devi farmi.
Derek, [11.06.17
03:04]
Tu devi dormire e basta.
Stiles,
[11.06.17
03:04]
Perché?
Stiles,
[11.06.17
03:04]
Non dormo finché non mi rispondi.
Stiles,
[11.06.17
03:04]
Derek.
Derek, [11.06.17
03:04]
Perché domani ti pentirai tanto quando rileggerai questa
conversazione.
Stiles,
[11.06.17
03:04]
Io? Perché?
Stiles,
[11.06.17
03:05]
Dimmi cosa succede la prossima volta che ci vediamo!
Derek, [11.06.17
03:05]
Se non vai a dormire non succederà.
Derek, [11.06.17
03:05]
Prima promettimi che andrai a dormire poi te lo dico.
Stiles,
[11.06.17
03:06]
Promesso.
Derek, [11.06.17
03:06]
La prossima volta che ci vedremo ti bacerò. Ma solo se te lo
meriterai.
Stiles,
[11.06.17
03:07]
Oh.
Stiles,
[11.06.17
03:07]
OH!
Stiles,
[11.06.17
03:07]
Oh cazzo!
Derek, [11.06.17
03:07]
Una cosa per volta ho detto!
Stiles,
[11.06.17
03:07]
E quando vieni?
Derek, [11.06.17
03:07]
Ho detto una cosa per volta, Stiles!
Stiles,
[11.06.17
03:08]
Ma sì, lentamente.
Derek, [11.06.17
03:08]
E ora dormi come hai promesso.
Stiles,
[11.06.17
03:08]
Notte.
Derek, [11.06.17
03:08]
Buonanotte.
Stiles,
[11.06.17
03:08]
Sogni d'oro.
Stiles,
[11.06.17
03:08]
Ma mica dormivi e ti ho svegliato?
Stiles,
[11.06.17
03:09]
Cavolo! Dormivi, vero?
Stiles,
[11.06.17
03:09]
Scusa, Derek.
Non volevo.
Stiles,
[11.06.17 03:09]
Scusa ancora.
Stiles,
[11.06.17
03:09]
A domani.
Stiles,
[11.06.17
03:09]
Notte.
Derek, [11.06.17
03:09]
DORMI.
Stiles,
[11.06.17
03:09]
Ma dormi?
Stiles,
[11.06.17
03:09]
Ah ecco!
Derek, [11.06.17
03:10]
Sì che dormivo, idiota!
Derek, [11.06.17
03:10]
Lasciami dormire oppure spengo il cellulare stavolta!
Stiles,
[11.06.17
03:10]
Ma... allora preferisci la melanzana, la zucchina o la carota?
Stiles,
[11.06.17
03:10]
Come sei suscettibile!
Derek, [11.06.17
03:10]
E tu sei fastidioso.
Stiles,
[11.06.17
03:10]
Ora dormi, dai! È tardi.
Stiles,
[11.06.17
03:10]
Notte.
Derek, [11.06.17
03:10]
Sei una mosca!
Stiles,
[11.06.17
03:11]
Ci sentiamo domani!
Derek, [11.06.17
03:11]
Sei insopportabile!
Derek, [11.06.17
03:11]
No.
Stiles,
[11.06.17
03:11]
NO!
Sono una carota io!
Derek, [11.06.17
03:11]
Ora non dormi.
Stiles,
[11.06.17
03:11]
No?
Derek, [11.06.17
03:11]
Mi hai voluto svegliare?
Derek, [11.06.17
03:11]
Bene.
Derek, [11.06.17
03:11]
Stiamo svegli.
Stiles,
[11.06.17
03:11]
Interessante...
Derek, [11.06.17
03:11]
Non ti farò più dormire.
Stiles,
[11.06.17
03:11]
Non vedo l'ora.
Stiles,
[11.06.17
03:11]
MLMLMLMLML
Stiles,
[11.06.17 03:12]
Deeeeerek.
Stiles,
[11.06.17 03:12]
Non rispondi?
Stiles,
[11.06.17
03:13]
Ci sono le stelle.
Stiles,
[11.06.17
03:13]
La vuoi sentire una battuta?
Stiles,
[11.06.17
03:13]
No?
Stiles,
[11.06.17
03:13]
Derek? Ma dormi?
Stiles,
[11.06.17
03:14]
Tutto questo chiasso sul non farmi dormire e ora dormi te?
Stiles,
[11.06.17
03:14]
Hai fatto cilecca? Eppure sei ancora giovane.
Stiles,
[11.06.17 03:14]
Vabbè!
Notte!
Stiles,
[11.06.17 03:20]
Derek.
Stiles,
[11.06.17
03:20]
Ma noi quindi stiamo insieme?
.
.
.
Sourwolf&Volpino
Buonaseraaaa!
Ok, torno normale e vi chiedo scusa per questo
ritardo.
Purtroppo l’università è ricominciata,
e riuscire a trovare un momento
in cui siamo libere entrambe sta diventando sempre più
difficile. Ma parliamo del
capitolo!
Che ne dite? Stiles ha detto “Ti amo” a Derek, e lo
so che può sembrare un pochino frettoloso,
ma ciò che lo ha spinto a dichiararsi è stata la
paura di perderlo per sempre.
Sa di aver sbagliato, e sa anche che non basteranno quelle parole a
sistemare la
situazione.
Però direi che è un punto d’inizio e
che dopo alcuni capitoli lontani stanno tornando ad essere quelli di
sempre, giusto?
Alina Alboran
Salve! Sempre in ritardo ma
sempre di ritorno xD
Cosa ne pensate di
questo capitolo?
È iniziato con questi due zucconi che non capiscono nulla,
non sanno comunicare e soffrono, ma sembra essere finito bene, no?
Ce la faranno i
nostri eroi a stare finalmente insieme?
Sono accette scommesse xD
Personalmente il
capitolo non mi piace granché,
ma sta a voi giudicare e spero che non vi abbia fatto schifo, ecco.
Però…
IMPORTANTE!
Volete
leggere una storia bella, che vi faccia vivere la malinconia
e la sofferenza di Stiles e Derek, che vi faccia vivere un viaggio con
loro?
Leggete la storia di Alina Alboran, l’altra metà
di Sterlocked che tanto so già che
disapproverà
questo spam ma non mi importa, perché Human, la storia in
questione,
è bellissima, ve lo assicuro e vi garantisco
un’ottima lettura. Leggetela e lasciatele un commentino se vi
va!
Eccola: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3708512
Allora, speriamo il
capitolo vi sia piaciuto e se così fosse fatecelo sapere, a
noi fa solo piacere ;) Anche perché... *rullo di tamburi*
manca solamente un capitolo+epilogo al termine di questa storia che
forse non è granché, ma è la nostra
prima long e ne siamo orgogliose. Quindi sì, manca poco poco.
Scusate ancora per i
nostri ritardi, ma come detto sopra, è difficile trovare il
tempo per scrivere ma come vedete avevamo promesso che la storia
avrebbe avuto la sua conclusione e ci siamo vicine! *lacrimuccia di
commossa*
Vi diciamo grazie,
grazie e ancora grazie per apprezzare questa storia, per leggerla
innanzitutto, per inserirla nelle varie categorie di efp e soprattutto
grazie a chi legge! Siete le nostre gioie!
Alla prossima!
Sterlocked
P.S. scusate per il
ritardo nelle risposte alle recensioni! Provvediamo subito!
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