Giorno per Giorno

di Sterlocked
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

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«Stiles, smettila di camminare sul ciglio della strada e dammi la mano altrimenti finirai per farti investire». Il ragazzo guardò il suo migliore amico con gli occhi spalancati e il sorriso largo di chi non capiva cosa gli stessero dicendo.

«Scottie! Tu ti preoccupi troppo. Non c'è pericol-». Scott scosse la testa e alzò gli occhi verso l'alto, chiedendo a qualcuno lassù di essere fulminato all'istante per non assistere più allo spettacolo deplorevole di Stiles che, ubriaco, stava abbracciando un palo.

«E ora si può sapere cosa stai facendo?». Lo prese per il colletto della camicia e cercò di trascinarlo via, non mettendo però in conto la pazzia del suo migliore amico e il suo improvviso amore per un palo della luce.

«Stiles!».
«Aspetta! Fammi prendere questo». Staccò un volantino e si lasciò trascinare via da Scott.

Tutta l'euforia di Stiles sparì all'istante quando varcata la soglia di casa Scott lo abbandonò da solo in sala da pranzo, rinchiudendosi in camera da letto.

«Traditore!», urlò fino a quando non udì chiaramente un Sta’ zitto provenire dall'appartamento accanto al loro.

«Non ho bisogno di voi per divertirmi!», gridò di rimando ai vicini. Che tra l’altro nemmeno conosceva.

Infilò la mano nella tasca del giubbotto per cercare il telefono, ma le sue dita toccarono la carta del volantino che aveva strappato poco prima.

E fu allora che l'illuminazione lo colse.

Attento a non rovinare il foglio, Stiles lo stese sul tavolo, cercando di stirarlo con i palmi delle mani.

Sei interessato a una notte bollente e passionale? Vuoi scoprire le gioie del sesso? Del vero sesso? Allora scrivi a questo numero e Derek saprà come soddisfarti ;)

 

Stiles, [27.02.17 02:04]         
Ho letto il volantino. Ci sto. Quanto vuoi a notte?

 

Derek, [27.02.17 02:22]        
Cosa?

 

Stiles, [27.02.17 02:23]         
Quanto vuoi?

 

Derek, [27.02.17 02:23]        
Ripeto: cosa?

 

Stiles, [27.02.17 02:23]         
Soldi, no?

 

Stiles, [27.02.17 02:24]         
E possiamo farlo da te? Scott non vuole che porto a casa amici.

 

Stiles, [27.02.17 02:24]         
Sei sparito?

 

Derek, [27.02.17 02:25]        
Soldi? Farlo? Ma sei pazzo?!

 

Stiles, [27.02.17 02:25]         
Sei un lui, vero?

 

Derek, [27.02.17 02:25]        
E tu sei malato?

 

Stiles, [27.02.17 02:25]         
Io? Ma che professionista sei!

 

Stiles, [27.02.17 02:25]         
Perderai un sacco di clienti con questo tuo atteggiamento.

 

Derek, [27.02.17 02:26]        
Senti, credo che tu abbia sbagliato numero.

 

Stiles, [27.02.17 02:26]         
Non direi...

 

Stiles, [27.02.17 02:27]          

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Stiles, [27.02.17 02:27]         
Non è  il tuo numero questo?

 

Derek, [27.02.17 02:28]        
Cosa cazz-

 

Stiles, [27.02.17 02:28]         
Beh sì, voglio proprio quello!

 

Derek, [27.02.17 02:28]        
O per l'amor del Cielo!

 

Derek strabuzzò gli occhi: era la decima volta che rileggeva il volantino, stava continuando a fissarlo, provando anche a incenerirlo con lo sguardo – poco conta che quello fosse un messaggio –, ma quello era il suo numero e continuava a rimanerlo.

«ERICA!».

Si alzò come una furia dal letto e si diresse a passo di marcia verso la camera dei suoi amici. Spalancò la porta di botto, facendo sobbalzare i due che stavano dormendo. Per fortuna, aggiunge mentalmente, non ci teneva a beccarli mentre facevano sesso.

«Derek, cos'è successo?». La voce di Erica era preoccupata.

«COS'È SUCCESSO?». I suoi amici lo stavano guardando come se fosse pazzo. «Ecco cos'è successo!».

Li porse il cellulare e fece vedere la chat con quel pervertito – o pervertita? – facendo poi vedere la foto del volantino.

«Allora?».

Erica deglutì, mentre Boyd alzò le spalle come a dire che lui non ne sapeva nulla.

«Hm, l'hai già scoperto allora». La sua risatina nervosa non fece che peggiorare la situazione.

«Cosa ti è saltato in mente!». Derek non ci vedeva più dalla rabbia.

«Ehi! Non prendertela solo con me, anche Isaac ha contribuito!».

«Io vi ammazzo».

Stava già progettando come vendicarsi sul biondo non appena fosse tornato a casa.

«Su dai, è stato uno scherzo innocente! Sei sempre solo con quel musone, ma ora sembra proprio che tu abbia un ammiratore», disse rivolgendogli un sorriso malizioso, facendo riferimento alla sfilza di messaggi che gli stavano arrivando.

Derek rilasciò un sospiro stanco e esasperato.

«Con voi faccio i conti domani».

«Perché, ora hai da fare con il tuo corteggiatore?».

Derek le lanciò un'occhiata intimidatoria e Erica capì l'antifona.

Si diresse in camera sua preparandosi mentalmente a risolvere quella questione al più presto.

 

Stiles, [27.02.17 02:45]         
Quindi non vuoi fare sesso con me?

 

Stiles, [27.02.17 02:45]         
Perché no?

 

Stiles, [27.02.17 02:45]         
È perché sono vergine?

 

Stiles, [27.02.17 02:45]         
È perché sono vergine.

 

Stiles, [27.02.17 02:46]         
Non è giusto però!

 

Stiles, [27.02.17 02:46]         
Questa è discriminazione!

 

Stiles, [27.02.17 02:46]         
Ma ci sei?

 

Stiles, [27.02.17 02:46]         
Sei sparito?

 

Stiles, [27.02.17 02:47]         
Non mi rispondi più?

 

Stiles, [27.02.17 02:47]         
Cavolo! Ma sei con un cliente?

 

Stiles, [27.02.17 02:47]         
Ma... tu come fai a sapere che sono vergine?

 

Derek si massaggiò le tempie e si armò di tanta pazienza.

 

Derek, [27.02.17 02:50]        
Senti, mi dispiace, ma c'è stato un equivoco.           
Io non sono un gigolò, non ho nessun cliente, non offro prestazioni sessuali e tutto questo è stato uno scherzo di pessimo gusto di quegl'idioti dei miei amici che hanno messo quei volantini a mia insaputa.

 

Stiles, [27.02.17 02:53]         
Quindi... niente sesso?


Stiles si stiracchiò sulla sedia, allungando le gambe indolenzite sotto il tavolo della cucina.

Fissava con insistenza lo schermo del cellulare, aspettando con impazienza una risposta dallo sconosciuto. Appoggiò la testa sulle braccia incrociate, addormentandosi per qualche secondo e venendo svegliato dal rumore del suo cellulare.

 

Derek, [27.02.17 03:02]        
No, niente sesso.

 

Stiles, [27.02.17 03:11]         
E se si facesse in un hotel?

 

Stiles, [27.02.17 03:11]         
Mi faccio prestare i soldi da una mia amica.

 

Stiles, [27.02.17 03:11]         
Sei costoso?

 

Derek, [27.02.17 03:12]        
E tu sei ubriaco?

 

Stiles, [27.02.17 03:15]         
Ma allora sei un indovino?

 

Stiles, [27.02.17 03:15]         
Sapevi che ero vergine e ora sai pure che sono ubriaco?

 

Stiles, [27.02.17 03:15]         
Non è che sei un poliziotto?

 

Stiles, [27.02.17 03:16]         
Non dirlo a mio padre. Anche lui è un poliziotto.

 

Derek, [27.02.17 03:16]        
Va bene, starò zitto.

 

Derek alzò un sopracciglio. I pazzi vanno assecondati, glielo hanno sempre detto.

 

Stiles, [27.02.17 03:19]         
Comunque anche se sono vergine ho visto un sacco di porno, non sono uno alle prime armi, eh!

 

Derek, [27.02.17 03:19]        
Va bene. Bravo.

 

Derek, [27.02.17 03:19]        
Ora però vai a dormire, va bene?

 

Stiles, [27.02.17 03:20]         
Non vuoi più parlare con me? Non ti piace parlare? A chi è che non piace parlare?

 

Stiles, [27.02.17 03:21]         
Ma non è che sei minorenne e hai sentito che mio padre è poliziotto e hai paura di essere arrestato? Se ti obbligano a prostituirti dimmelo, ti aiuterò io!

 

«Ma che-».

Derek era sconvolto. Dio, perché proprio a lui?       
Dopo il suo personale momento di autocommiserazione si concentrò nuovamente a assecondare il pazzo.

 

Derek, [27.02.17 03:23]        
Non preoccuparti, sono maggiorenne.

 

Stiles, [27.02.17 03:24]         
Bene, perché lo sono pure io ;)

 

Derek, [27.02.17 03:24]        
Bene. Buono a sapersi.

 

Stiles, [27.02.17 03:24]         
Almeno sappiamo che è legale ;)

 

Stiles, [27.02.17 03:26]         
Ma... tu sei gay?

 

Derek, [27.02.17 03:26]        
E tu non sei assonato?

 

Stiles, [27.02.17 03:26]         
Oddio sì! Fai paura, sappilo!

 

Derek, [27.02.17 03:27]        
Allora perché non vai a dormire?

 

Stiles, [27.02.17 03:27]         
Ma vuoi proprio sbarazzarti di me? :(

 

Derek, [27.02.17 03:28]        
No no, perché mai dovrei volere una cosa del genere?        
Dicevo che se vai a dormire poi ci sentiamo domani quando sarai sobrio.

 

Stiles, [27.02.17 03:29]         
D'accordo! Ci conto! 
Notte, Derek!

 

«Contaci…».

Derek era molto inquietato e sperò proprio di non risentire nessuno il giorno dopo.

.
.
.
.
..
.
Sourwolf&Volpino


Gli esami sono finalmente finiti e abbiamo deciso di approffittare di questi pochi giorni    
che abbiamo prima che dell'inizio delle lezioni per cominciare a scrivere questa text-fic
che avevamo in mente da diverso tempo.  Cosa ve ne pare del nostro Stiles ubriaco?
Sì, anche in questa storia è ubriaco ma non possiamo proprio farne a meno a quanto pare 😆
A presto con il prossimo capitolo!

Alina Alboran, ex Alina_95  (Credevo che non sarei mai arrivata a scriverlo).




Saaalve!
Ordunque fine febbraio è arrivato anche per noi e
finalmente siamo riuscite a iniziare questa storia!
Cosa ne pensate per ora? Questo è stato un breve prologo,
i prossimi capitoli saranno sicuramente più lunghi :)
Spero che la storia vi piaccia!

Stranger

Quindi, vi ha incuriosito il prologo? A noi diverte molto scrivere questa storia e speriamo che possa piacervi!
Che ne dite di farci sapere cosa ne pensate? ;)
A presto con il prossimo capitolo!

Sterlocked

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Primo Capitolo

 

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Il mal di testa martellante non gli dava pace e l'unica cosa che Stiles desiderava in quel momento era rimanere a letto per i prossimi cinque anni e dormire. Ma aveva anche sete, doveva fare la pipì – paradossale, vero? – e Scott e Allison non la smettevano di schiamazzare in giro per la casa.

Accidenti a lui quando aveva pensato che condividere l'appartamento con una coppia fosse una buona idea.

Inoltre... una strana sensazione non gli dava pace. Aveva l'impressione di aver combinato una stupidaggine delle sue, ma proprio non ricordava che cosa.

«Stiles, noi usciamo a fare colazione». Scott aprì di poco la porta ma la luce che entrò bastò a far aumentare il mal di testa di Stiles in modo esorbitante.

«Okay, okay», disse sprofondando con la testa nel cuscino. Nonostante avesse urgente bisogno di andare al bagno i postumi della sbronza ebbero la meglio e decise di ritornare a dormire.

Non erano passati che pochi minuti, il mal di testa era rimasto costante così come la vescica che stava per esplodere, quando venne distratto dalla debole luce a led del suo cellulare.

Allungò un braccio verso il comodino e, cercando di mettere a fuoco, controllò chi fosse.

«Lydia», sospirò sconsolato. Sapeva che non poteva ignorarla perché altrimenti avrebbe continuato a tartassarlo per tutto il giorno.

Digitò velocemente un Non ci penso nemmeno ad uscire e fece per riporre il telefono ma i suoi occhi catturarono un numero sconosciuto tra gli ultimi messaggi.

«Merda».

Con le mani tastò il materasso intorno a sé fino a trovare un foglio stropicciato e umido.

Accese la luce con tutta la rapidità di cui in quel momento disponeva e si portò il foglio sulle ginocchia per leggerlo.

Aprì la chat con lo sconosciuto, rileggendo velocemente i messaggi che si erano scambiati.

«Non era un sogno».

 

Stiles, [28.02.17 10:33]         
Cazzo.

 

Derek, [28.02.17 10:44]        
Ancora? E basta!

 

Stiles, [28.02.17 10:45]         
No aspetta! Cazzo! Ma che hai capito?

 

Stiles saltò a sedere, troppo velocemente viste le sue attuali condizioni, ed era imbarazzato come poche altre volte.

«Merda», mormorò.

Abbandonò il telefono sul letto e poi, cercando di fare meno rumore possibile e non sbattere le porte, andò in bagno e poi in cucina a bere dell'acqua.

«Bene, almeno ora posso essere più lucido». A passo di bradipo ritornò in camera e saltò sul letto subito dopo aver spento la luce.

Sotto le coperte e con il cellulare in mano Stiles aspettava con una strana impazienza la risposta dello sconosciuto.

 

Derek, [28.02.17 10:52]        
No, TU cosa hai capito? Mi sembrava di essere stato chiaro ieri!

 

Stiles, [28.02.17 10:53]         
Certo che sei permaloso pure di mattina. Stavo cercando di chiederti scusa. Ero ubriaco e vulnerabile. A te vedo che non è passata.

 

Derek, [28.02.17 10:54]        
Ehi, non osare a fare della psicologia inversa con me! Sei tu quello nel torto.

 

Stiles, [28.02.17 10:54]         
Io? I tuoi amici mettono volantini in cui dicono che offri sesso e nel torto sarei io?

 

Derek, [28.02.17 10:55]        
E ti sembra che sia io nel torto?        
E comunque le tue scuse non mi sono ancora arrivate.

 

Stiles, [28.02.17 10:57]         
Forse se mi offri del sesso potrei pensarci se fartele o meno...

 

Derek, [28.02.17 10:59]        
Sicuramente non offrirei mai del sesso a te, poco ma sicuro.

 

Stiles, [28.02.17 11:01]         
...        
Detto da uno che non ha una foto profilo...
Sei troppo brutto o cosa?

 

Derek, [28.02.17 11:02]        
Tu sei tardo o cosa? Forse sei ancora ubriaco di prima mattina?

 

Stiles, [28.02.17 11:03]         
Sei così disperato da appendere volantini nei pressi del college?

 

Stiles, [28.02.17 11:03]         
Sì, ubriaco della tua stronzaggine!

 

Derek, [28.02.17 11:04]        
E tu sei così disperato da chiamare un presunto gigolò?

 

Stiles, [28.02.17 11:04]         
Ero ubriaco. U B R I A C O.

 

Derek, [28.02.17 11:04]        
E patetico.

 

Stiles, [28.02.17 11:06]         
E se sono così patetico perché ti ostini a rispondermi?

 

Derek, [28.02.17 11:06]        
Perché oltre che patetico sei pazzo e i pazzi vanno assecondati.

 

Stiles, [28.02.17 11:08]         
Ma vaffanculo, va'!   
Sei solo uno stronzo! Ti ho scritto perché volevo scusarmi ma a quanto pare oltre che stronzo sei pure presuntuoso e arrogante!      
Ma vaffanculo!


Derek sbuffò sonoramente e lasciò cadere il cellulare sul letto. Ci mancava solo che un ragazzino – non poteva che essere un ragazzino, ne era certo – lo facesse innervosire di prima mattina, come se poi non lo fosse già di suo.

 

Stiles, [28.02.17 11:13]         
Non rispondi più?

 

«Ma guarda tu questo pezzo di merda!». Stiles nascose le mani sotto il cuscino e si rimise a dormire: i postumi della sbronza non gli davano pace e non avrebbe permesso a un vecchio rincoglionito come Derek di rovinargli l'umore già precario.

 

Derek, [28.02.17 11:18]        
E rispondo non va bene, e non rispondo non va bene. Che ne dici di dirmi tu cosa fare a questo punto? E che cavolo, sembri mestruato!

 

Derek raggelò dopo aver mandato l'ultimo messaggio. E se in realtà era una donna quella persona dall'altra parte dello schermo? Non ne sarebbe uscito vivo, sapeva bene che ci sono frasi da non utilizzare assolutamente con le donne, lo aveva appurato bene con le sue sorelle.

Meglio cercare di rimediare.

 

Derek, [28.02.17 11:21]        
Senti, non volevo dire quello che ho detto.  
Magari sei una donna e non volevo risultare irrispettoso.

 

Passarono cinque minuti ma non ricevette alcuna risposta. Le opzioni erano queste: la persona sconosciuta era una donna e attualmente stava pianificando il suo omicidio; quella era una donna e aveva lasciato perdere perché troppo offesa; era un uomo e aveva lasciato perdere.

Sperava vivamente nell'ultima ipotesi.

Ripensandoci a posteriori forse aveva un po' esagerato, ma non è che il ragazzino – o ragazzina – avesse contribuito al suo buon umore.

Alla fine si disse che era meglio lasciar perdere, avevo altro a cui pensare al momento.

§§§

«Derek, stai esagerando».

Piccolo ringhio.

«Ma che sei, un lupo?».

Luce contro la faccia.

«Derek, tutto questo è ridicolo».

Occhi fulminanti.

«Io sarei ridicolo?». Derek prese un respiro profondo e rivolse nuovamente lo sguardo sui suoi amici. «Non avete nulla da dire in vostra difesa?».

Erano nella cucina del loro appartamento, le tapparelle abbassate e l'unica sorgente di luce era la torcia con cui Derek stava puntando i due colpevoli.

«Quindi?». Si stava spazientendo.

«Era solo uno scherzo, Derek, dai». Isaac usò un tono noncurante, fin troppo noncurante.

«Tu lo definisci uno scherzo tappezzare il campus con quei volantini». Voce da serial killer di serie C. «Uno scherzo, eh». Ora risatina assassina di serie Z.

«Tappezzare è una parolona! Ne abbiamo messi massimo cinque!».

«Erica, non stai migliorando la tua posizione».

E mentre l'interrogatorio procedeva, ad un angolo del tavolo c'era Boyd che osservava la scena con sguardo impassibile e giudicante, assolvendo al suo ruolo di giudice.

Isaac decise che era il suo turno di prendere parola.

«Derek, amico mio, lo abbiamo fatto per ridere. Non pensavamo che qualcuno fosse così idiota da prenderlo sul serio e chiamarti, suvvia. Volevamo che tu li vedessi e basta».

«Esatto, fatti due risate». Erica proferì parola a suo rischio e pericolo.

«Spiegatemi il vostro concetto di divertente. No, perché io non vedo nulla di divertente e non mi sono fatto nessuna risata». Derek sbatté le mani sul tavolo.

«Questo perché sei costipato e non sai divertirti».

«Isaac». Altro ringhio semi lupesco.

«Senti, Derek, ci dispiace. Volevamo solo farti uno scherzo, non pensavamo che qualcuno ti chiamasse. Stai tutto il giorno con quel muso lungo e non esci con nessuno da un po'. Magari ti abbiamo fatto un favore». Erica aveva iniziato bene il discorso, ma alla fine si tradì con il suo classico sorriso malizioso. Isaac la guardò male.

Derek sospirò teatralmente e si rivolse verso Boyd.

«Vostro onore, dichiari la sentenza».

Boyd si schiarì la gola e puntò il suo sguardo impassibile verso gli imputati.

«Preso atto della situazione e delle prove portate in causa, dichiaro Erica Reyes e Isaac Lahey colpevoli di alto tradimento nei confronti del qui presente Derek Hale. Vi condanno inoltre di occuparvi per sette giorni a partire da domani di spesa, pulizie e preparazione della cena. Il caso è chiuso».

«Ma-». Isaac provò a protestare.

«Il caso è chiuso». Con voce solenne e con un colpo del martelletto di gomma sul tavolo la questione fu risolta.

 

§§§

A svegliare Stiles per la seconda volta fu il suo stomaco che brontolava.

«Ma non mi voglio alzare…», si lamentò cercando nel letto il telefono per controllare che ora fosse.

«Già le quattro», riuscì a dire tra uno sbadiglio e l'altro. Non aveva sbloccato il telefono, perciò non aveva letto ancora nulla, però aveva visto di aver ricevuto un altro messaggio dal finto gigolò.

Ignorò almeno per il momento ogni desiderio di vendetta e, con una coperta addosso per proteggersi dal freddo, si rintanò in cucina per prepararsi un panino.

L'odore di alcool aleggiava per tutta la camera, e per non stare ad ascoltare le lamentele di Allison quando sarebbe tornata aprì la finestra nonostante il freddo di fine febbraio.

Mentre mangiava pensava a un modo per vendicarsi di quello stronzo – nel frattempo aveva letto il messaggio – e fargli chiudere la bocca una volta per tutte.

«Ho trovato!». Si esaltò talmente tanto da battere con il pugno sul tavolo e rovesciare il bicchiere, inzuppando d'acqua non solo la tovaglia ma anche il suo panino.

«’Fanculo».

 

§§§

Derek, [28.02.17 18:39]        
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Derek, [28.02.17 18:40]        
COSA. È. QUESTO.

 

Stiles, [28.02.17 18:40]         
COSA. È. QUELLO.

 

Stiles, [28.02.17 18:40]         
Mestruato a chi?

 

Derek, [28.02.17 18:40]        
Disperato a chi?

 

Stiles, [28.02.17 18:41]         
A te! Che ti sei cagato in mano perché credevi che fossi una donna. Avevi la strizza, eh?

 

Stiles, [28.02.17 18:42]         
Mestruato! Ma guarda te!

 

Derek, [28.02.17 18:44]        
Ma per favore! Semplicemente sono un gentiluomo e rispetto le donne.

 

Derek, [28.02.17 18:44]        
E non è colpa mia se ti comporti come se fossi mestruato.

 

Stiles, [28.02.17 18:46]         
Se se! 
Ti piace la mia foto profilo quindi? Magari rimedi qualche ragazzo ;)

 

Stiles, [28.02.17 18:46]         
O ragazza. Però secondo me sei gay!

 

Derek, [28.02.17 18:48]        
Non è che sei tu che vuoi attirare l'attenzione con questa foto? Il disperato tra i due sei tu, io non ho certo bisogno di certi escamotage per trovare qualcuno.

 

Stiles, [28.02.17 18:49]         
Devo capire che sei fidanzato allora?

 

Derek, [28.02.17 18:49]        
Devo capire che sei un ficcanaso?

 

Stiles, [28.02.17 18:50]         
Molto ;)

 

Stiles, [28.02.17 18:50]         
E tu non hai risposto.

 

Derek, [28.02.17 18:51]        
Devi capire che non sono disperato.

 

Stiles, [28.02.17 18:51]         
Quando hai fatto sesso l'ultima volta?

 

Derek, [28.02.17 18:53]        
Sicuramente più recentemente di te.

 

Derek, [28.02.17 18:53]        
Ma, ops, tu non l'hai mai fatto.

 

Stiles, [28.02.17 18:53]         
Stronzo.

 

Stiles, [28.02.17 18:53]         
Vaffanculo.

 

Stiles, [28.02.17 18:53]         
Sei una merda.

 

Derek, [28.02.17 18:53]        
Ehi, ehi! Modera i termini.

 

Derek, [28.02.17 18:54]        
Te la sei cercata.

 

Stiles, [28.02.17 18:54]         
Io? Mi hai appena dato del vergine!

 

Stiles, [28.02.17 18:54]         
Senza nemmeno conoscermi!

 

Derek, [28.02.17 18:54]        
Perché tu mi conosci?

 

Derek, [28.02.17 18:54]        
E da quando in qua vergine è un insulto? Mi sfugge.

 

Stiles, [28.02.17 18:55]         
Io almeno so il tuo nome.

 

Stiles, [28.02.17 18:55]         
Da oggi lo è!

 

Derek, [28.02.17 18:55]        
A me di certo non interessa sapere il tuo nome.

 

Stiles, [28.02.17 18:56]         
E allora io te lo dico! È Stiles!

 

Derek, [28.02.17 18:56]        
Che cos'è uno Stiles?

 

Stiles, [28.02.17 18:56]         
Io almeno ho un nome originale, mica come il tuo.

 

Derek, [28.02.17 18:57]        
Aspetta, ti chiami seriamente Stiles?

 

Stiles, [28.02.17 18:58]         
Ha. Ha. Ha.   
Che ridere.

 

Stiles, [28.02.17 18:58]         
...

 

Derek, [28.02.17 18:58]        
Io ero serio. Però lo sei pure tu, questo è ancora più preoccupante.

 

Stiles, [28.02.17 18:59]         
No, non mi chiamo veramente Stiles. Ma di certo non lo vengo a dire a te il mio vero nome. Sei troppo stupido per saperlo pronunciare.

 

Stiles, [28.02.17 18:59]         
E ora scusami! Ho una festa a cui andare!

 

Derek, [28.02.17 19:01]        
Certo che ti scuso, soprattutto quando mi lasci in pace.      
Attento però a non ubriacarti, non vorrei che molestassi qualcun altro.

 

Stiles, [28.02.17 19:01]         
Geloso, eh?

 

Derek, [28.02.17 19:02]        
Preoccupato per l'incolumità pubblica, io direi.

 

Stiles, [28.02.17 19:02]         
Tutte scuse!


Derek rilasciò un sonoro sbuffo e si alzò senza preoccuparsi di rispondere a quel ragazzino fastidioso, e andò a farsi una doccia.

Purtroppo l'aver vinto la causa non lo aveva esonerato dalle feste in cui Erica lo trascinava.

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Sourwolf&Volpino



Allora, che ne pensate di questo capitolo?
Io sono abbastanza in ansia per il mio Derek...
Lo so che in questa storia è diverso dal canon,
però considerando che qui non ha un passato infelice e che
ha una famiglia - cose che verranno fuori meglio nei prossimi capitoli -,
penso che un Derek leggermente "drama queen" vada bene.
Voi che ne dite?
Grazie a chiunque abbia letto!

Stranger

Credo che sia la prima volta che pubblico il secondo capitolo

di una storia il giorno dopo aver pubblicato il primo xD
Che ve ne pare dell'interazione tra Stiles e Derek, adesso finalmente sobri?
Stiles si sente abbastanza offeso da Derek per aver tirato in ballo la sua verginità,
però si è vendicato abbastanza con la sua foto profilo, non credete?
Comunque sappiate che lo screen è vero al 100% e non abbiamo usato nessuna app,
ma io ho dovuto cambiare la mia immagine del profilo
affinché Stranger potesse fare lo screen.
E' stato imbrazzante e spero che nessuno lo abbia visto xD

Alina Alboran





Grazie grazie e ancora grazie alle numerose persone che hanno letto lo scorso capitolo e che hanno inserito la storia nelle varie categorie di efp! E grazie ovviamente a chi ha recensito!
Speriamo che la storia continui a piacervi, noi ci stiamo divertendo molto a scriverla!

Volevamo poi dirvi un'altra cosa che magari non vi interessa e che ci siamo dimenticate di dire lo scorso capitolo. Questa storia nasce da una originale che avevamo scritto un anno e mezzo fa, quando avevamo creato appunto l'account Sterlocked, ma che poi stupidamente abbiamo cancellato perché non ci piaceva. Poi un giorno abbiamo pensato "Perché non scriverla in chiave Sterek?". E da lì è nata questa storia che della versione precedente conserva solo il titolo, dato che la trama l'abbiamo stravolta (speriamo in meglio) xD

Detto questo, a presto con il prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Secondo Capitolo

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Stiles era ancora leggermente irritato dai commenti di quel finto gigolò che aveva ben pensato che infastidirlo fosse una buona idea. E nonostante somigliasse a uno zombie, doveva pure vestirsi e pettinarsi per andare alla festa di Lydia e Jackson.  

«Allison». Stiles guardava con un sopracciglio innalzato Scott che bussava con delicatezza alla porta chiusa del bagno. «Se arriviamo in ritardo Lydia ci ammazza». 

«Arrivo! Voi intanto scendete. Io mi metto le scarpe e vi raggiungo».

La Jeep era parcheggiata a diverse decine di metri di distanza – non avevano un garage e nemmeno un posto auto – perciò dovettero camminare per qualche minuto prima di raggiungere la macchina.

«Stiles, sicuro che vada tutto bene? Mi sembri di cattivo umore». Con le mani in tasca e le spalle alte, e il petto che faceva male a causa del freddo, Stiles si girò verso il suo amico. 

«Ma sì! Solo uno a cui ho scritto ieri quando ero ubriaco e che mi ha fatto incazzare». 

«Ma mica quello del volantino?». 

«Sì…».

 

§§§

Nonostante il suo umore Stiles doveva ammettere che la festa non era poi così orrenda e che sembrava che tutti si stessero divertendo. 

«Andiamo a cercare Lydia», propose Allison.  

«Eccola là», disse dopo essersi guardato intorno.  

Lei e Jackson stavano parlando con un gruppetto di ragazzi che non conosceva, non che fosse difficile visto quante persone erano presenti. 

Stiles rimase leggermente indietro quando vide la figura massiccia di un bellissimo ragazzo con gli occhi verdi che, imbronciato, guardava gli altri che stavano ridendo. La camicia bianca che indossava e la cravatta leggermente allentata erano un attentato alla vita di Stiles, che deglutì rumorosamente quando sentì anche la sua voce. 

«Cazzo…». Con due falcate raggiunse Allison e Scott che stavano già salutando Lydia e Jackson.

«Stilinski, oggi non hai nessun palo da abbracciare?», lo derise Jackson. Stiles si girò verso Scott, lanciandogli un’occhiata da facciamo i conti dopo e mimando con le labbra traditore. 

«Ma quanto sei spiritoso!».  

«Bella festa, Lyds». Le fece l’occhiolino e poi si girò verso i tre che non conosceva. 

«Comunque io sono Stiles, piacere». Parlò con tutti ma tese la mano soltanto al moro dagli occhi verdi per cui si era già preso una bella cotta.

Derek, che intanto aveva steso la mano verso quel ragazzo carino che non aveva mai visto prima, si era immobilizzato di colpo e aveva abbassato la mano.

«Stiles?».

Stiles lo guardò stranito.

«Beh, sì, è il mio nome. Cioè il mio vero nome è un altro, ma è impronunciabile», disse con voce imbarazzata. Si sentiva in soggezione di fronte agli occhi verdi di quel Dio greco sceso in terra.

«Stiles…». Derek stava mormorando, lasciando il ragazzo di fronte a sé ancora più perplesso.

«Sì, lo so è un nome strano». Stava continuando a giustificarsi e non sapeva bene per cosa. Nel dubbio stava parlando a vanvera come suo solito.

Derek si riscosse e puntò gli occhi su quelli ambrati dell’altro.

«Io sono Derek». Derek si concentrò sull’espressione dell’altro: lo guardò prima confuso, poi sgranò gli occhi e la consapevolezza arrivò. Derek capì dallo sguardo di Stiles che anche lui aveva capito.

«Tu sei Derek! Quel Derek!».

«E tu sei Stiles, quel Stiles».

Intanto i loro amici avevano messo a tacere le loro chiacchiere e li stavano guardando sbigottiti.

La prima a prendere la parola fu Lydia che tirò il suo migliore amico per un gomito per fargli distogliere lo sguardo da Derek. 

«Mi volete spiegare che sta succedendo?». Stiles si portò il braccio alla nuca, grattandosi imbarazzato. Aveva veramente dato del disperato a uno come Derek? Anzi, gli aveva davvero proposto di andare a letto con lui? 

«Ehm…», si schiarì la gola. «Hai presente lo stronzo del volantino? Quello di cui ci siamo vendicati?». Lydia assottigliò lo sguardo e poi sgranò a sua volta gli occhi. 

«Non ci credo!». 

«No, aspetta», esclamò Erica. «Tu sei quello che gli ha proposto di fare sesso ieri sera?». Stiles arrossì come un peperone, Jackson scoppiò a ridere e Boyd guardò tutti indifferenti.

Stiles e Derek erano imbarazzati, si stavano scrutando di nascosto – neanche tanto di nascosto, dato che erano palesi – senza dire una parola mentre i loro amici se la stavano ridendo.

«Piacere, io sono Erica, una delle responsabili del misfatto di ieri e lui è Isaac, mio complice», disse indicando il ragazzo biondo che se la stava ridendo in disparte. «Quest’altro invece è il mio ragazzo, Boyd». La ragazza stava continuando a ridacchiare non riuscendo a trattenersi.

«Piacere, io sono Stiles, la tua vittima». Anche Stiles era divertito, anche se comunque l’imbarazzo nel suo sguardo prevaleva.

«Ti prego, non iniziare anche tu a farci sentire in colpa ché questo qui», disse indicando Derek che intanto aveva messo il muso, «oggi ci ha fatto una scenata delle sue. Dovevi vedere quanto era ridicolo». Derek alzò gli occhi al cielo in maniera teatrale emettendo un leggero sbuffo.

«Erica, lo sai che-».

«Sì sì, Derek, adesso non ricominciare».

«Posso immaginare come ha reagito, non ti preoccupare». Stiles disse queste parole guardando con aria di sfida Derek. Bellissimo ragazzo, sì, ma nulla gli avrebbe fatto dimenticare l’affronto subito quel pomeriggio.

Derek di rimando gli rivolse uno sguardo inceneritore.

«Ragazzi, calma. Siete alla mia festa e voglio che vi divertiate». Lydia come sempre riportò l’ordine con il suo tono autoritario.

I due ragazzi si lanciarono un ultimo sguardo di sfida prima di voltarsi ognuno dalla parte opposta all’altro, come i due adulti che erano.

 

Stiles venne seguito da Scott che non aveva capito benissimo che cosa fosse successo, mentre Allison era rimasta a spettegolare con Lydia ed Erica. 

«Amico, si può sapere che cosa ti è successo?». Stiles si fermò a guardarlo dubbioso. «In tutti questi anni di amicizia non ti ho mai visto così imbarazzato davanti a qualcuno. Non hai nemmeno parlato troppo a vanvera». Stiles si sedette sul divano nero di Lydia, abbandonandosi sul poggiatesta.  

«Gli ho proposto di fare sesso con me, Scott. E poi l’ho mandato a quel paese. Ripetutamente». 

«E ti piace». Una voce femminile lo fece sobbalzare, e per lo spavento si portò una mano al petto, sgualcendosi la camicia. La sua unica camicia stirata, ci teneva a precisare. 

«Lydia, mi farai venire un infarto. Ma ti sembra il modo?». La ragazza lo ignorò e gli si sedette accanto, alla sua destra, imitata da Allison che invece prese posto alla sua sinistra. 

«Quindi… cosa hai intenzione di fare per conquistarlo?». Il ragazzo sbatté le palpebre accigliato. No, no e no. Non avrebbe fatto il loro gioco. Nient’affatto. 

«Niente. E voi non v’immischiate». Alzandosi puntò l’indice contro le due, guardandole con fare minaccioso.  

Certo che lui e Derek una cosa ce l’avevano in comune: gli amici invadenti. 

Per farsi coraggio, e dimenticare la figura non proprio bellissima che aveva fatto, Stiles si diresse verso il banco degli alcolici, giurando tuttavia di non bere più di una birra. Non voleva fare la stessa fine del giorno prima, non con Derek presente alla festa almeno.  

E a proposito di Derek, adesso che ci pensava… lui la foto profilo non l’aveva ancora cambiata!

Forse, se voleva veramente avere una chance con lui, avrebbe fatto meglio a farlo.

 

Stiles, [28.02.17 22:32]         
Comunque, tanto per dire, ho cambiato la foto profilo. Contento?

 

Stiles si sentiva uno stupido a scrivergli in quel momento, ma mezza birra non lo incoraggiava abbastanza per farlo andare a parlargli faccia a faccia.

 

Derek, [28.02.17 22:36]        
Non l'avevi ancora fatto?

 

Derek, [28.02.17 22:37]        
E perché mi stai scrivendo quando siamo nella stessa stanza?

 

Stiles, [28.02.17 22:37]         
Guarda che se continui così la rimetto!

 

Stiles, [28.02.17 22:38]         
Perché se Jackson ci vedesse parlare mi prenderebbe in giro a vita.

 

Lo sapeva che la scusa non reggeva ma cosa poteva dire?

“Sei troppo figo e non so come comportarmi perché ti ho dato del disperato quando – a questo punto – il disperato sono io?”

 

Derek, [28.02.17 22:40]        
Non ti conviene. Ricorda, siamo nella stessa stanza.

 

“Stiles! Forza e coraggio! Flirtare non è così difficile e se non gli piacciono gli uomini pazienza, una figura in più che vuoi che sia?”.

Cercò di incoraggiarsi prima di digitare la risposta.

 

Stiles, [28.02.17 22:42]         
E cosa mi faresti, sentiamo?

 

Derek, [28.02.17 22:42]        
Ti strapperei la gola, con i miei denti.

 

Un brivido di eccitazione gli fece raddrizzare la schiena. Voleva giocare? Lui non si sarebbe di certo tirato indietro, complice anche l'alcool che cominciava a fare effetto.

 

Stiles, [28.02.17 22:47]         
E che sei, un lupo?

 

Derek emise un piccolo ringhio involontario. Perché tutti a dirgli che sembra un lupo?

 

Stiles, [28.02.17 22:48]         
Mi sembra quasi di sentirti ringhiare...

 

In quell’esatto momento sentì una presenza dietro di lui e una mano appoggiarsi sulla sua spalla. Inutile dire che sussultò e si voltò di scatto.

«Amico, ma ti sembra il modo?».

Derek si limitò a guardarlo inarcando un sopracciglio.

«E ora perché stai facendo questa cosa inquietante con le sopracciglia? Parla come le persone normali!».

Derek allora decise che inarcare anche l’altro sopracciglio fosse molto maturo. Stiles provò a fare altrettanto ma l’unica cosa che gli riuscì fu aggrottare la fronte. Cavolo se era difficile padroneggiare le sopracciglia, ma come faceva quel finto gigolò? Era molto perplesso il ragazzo.

«Sei ridicolo».  E lui era Derek, pertanto dire più di due parole gli risultava faticoso.

«E tu sei disumano». Stava guardando ancora sospettosamente le sopracciglia dell’altro.

Intanto anche lo sguardo di Derek si era fatto sospettoso non appena si era posato sul bicchiere che Stiles teneva in mano.

«Non starai per ridurti come ieri, vero?».

«Ma mi hai preso per un ubriacone per caso?».

«Chiedevo, non c’è bisogno di prendersela». Derek alzò le mani di fronte allo sguardo offeso dell’altro.

“A quanto pare la bellezza è la sua unica qualità”, pensò Stiles bevendo un lungo sorso di birra. Così, per ripicca e per fargli  vedere che lui l'alcool lo reggeva benissimo.

«E tu non bevi niente?». Con un cenno del capo indicò le sue mani vuote.

«Dobbiamo assolutamente rimediare». Prese un altro bicchiere di birra dal tavolo – di quelli grandi e rossi – e lo passò a Derek.

«Forza, alla goccia». Le sopracciglia di Derek si mossero contemporaneamente in un unico movimento: verso l'alto – mentre cercavano di capire cosa Stiles volesse – e nuovamente verso il basso, contrite, quando avevano capito quello che i gesti di Stiles volevano dirgli.

E Stiles? Stiles pensò di morire sul posto. Non sapeva se per la ridicolaggine di Derek o perché, nonostante tutto, gli piaceva anche così. Nel dubbio finì la sua birra.

«Comunque buona fortuna con gli amici, sono quasi peggio dei miei», scherzò cercando di far cambiare espressione all'altro e di dire qualsiasi cosa pur di non rimanere nel silenzio. E perché non voleva farsi scappare l’occasione di parlargli. “È così bello”, pensò guardandolo adorante. “Non può essere così terribile di carattere come è sembrato a lui… no?”

«Non infierire». E nel dire questo alzò gli occhi al cielo per poi bere un sorso della bevanda. «Sicuramente ho avuto la mia vendetta». Oddio, cos’era quel ghigno? Sembrava che lo facesse apposta ad attentare agli ormoni di Stiles.

«Ehm. Qual- quale sarebbe?». Si sentiva la gola secca e anche deglutire faceva male. Derek lo aveva stregato completamente, anche con i suoi modi bruschi e le sue sopracciglia parlanti.

«E come avresti fatto?». Continuando a parlare cominciò a camminare verso un divanetto libero, sperando con tutto il cuore che Derek lo seguisse. L'appartamento di Lydia e Jackson era due volte quello di Stiles, perciò anche se gli invitati erano numerosi vi erano diversi posti a sedere.

Derek schioccò la lingua contro il palato, ma decise comunque di seguire Stiles per la casa di Jackson che, per la sicurezza con cui si muoveva, sembrava conoscere molto meglio di lui. 

Appoggiò il bicchiere di birra sul bracciolo del divano e si sedette accanto a Stiles.

«Abbiamo fatto una sorta di processo: io ero contemporaneamente avvocato e vittima, Erica e Isaac erano gli imputati mentre Boyd era il giudice». Stiles rimase muto davanti alla serietà delle sue parole. Quel ragazzo, quello che parlava con le sopracciglia ed era perennemente imbronciato, si era veramente lasciato trasportare in una stupidaggine simile? 

«O mio Dio». La risata di Stiles infastidì leggermente Derek, che tuttavia cercò di non darlo troppo a vedere. «Nemmeno io e Scott siamo mai arrivati a tanto». Si era contorto su se stesso abbracciandosi la pancia, e il sopracciglio destro di Derek schizzò all’insù. No davvero, ma cosa c’era di così divertente? 

«Lo trovi spiritoso?». Stiles rise ancora di più.   

Offeso, Derek finì in un solo sorso la sua birra e fece per alzarsi, ma fu fermato immediatamente da Stiles che lo prese per mano e lo trascinò nuovamente giù accanto a sé. 

«Dai che scherzavo, non fare il lupo scorbutico». 

«Scorbutico? Lupo?».

«Okay okay, scherzavo». La sua risata però non contribuì a togliere quell’espressione irritata dal volto di Derek.

Nonostante ciò Derek decise di rimanere lì, non aveva altro da fare e i suoi amici erano tutti a coppie. Supponeva che anche Stiles fosse nella stessa condizione.

«Quindi…». Stiles stava disperatamente cercando qualcosa da dire. «Come è che conosci Lydia e Jackson?».

Ora che ci pensava era strano che non lo avesse mai visto prima di allora, ed era certo di non averlo mai visto, non avrebbe mai dimenticato un ragazzo così. Lydia inoltre non gliene aveva mai parlato prima, e questo era ancora più strano.

«Ho conosciuto Jackson al college, abbiamo parecchi corsi in comune. Mentre, Lydia l’ho vista solo altre due volte credo».

Ora era tutto un po’ più chiaro: Derek conosce Jackson, e conosce Lydia di conseguenza ma non così bene ed è per questo che la rossa non ne ha mai parlato a Stiles. Bene, perché altrimenti Stiles era intenzionato a parlare seriamente con Lydia. Conosceva uno così, che evidentemente era il suo tipo e non glielo presentava? E andava in giro a dire che era la sua migliore amica... mah!

«Io invece conosco Jackson e Lydia dalle superiori, così come Scott e Allison. Io e Scott siamo amici da una vita, poi lui si è fidanzato con Allison. E Lydia è diventata la miglior amica della ragazza del mio migliore amico. Ah, e lei stava con quel coglione di Jackson».

«Sì, ma non volevo sapere la storia della tua vita». Stiles lo spinse leggermente con un gesto scherzoso, approfittando in realtà per toccargli il torace muscoloso.

Interiormente stava urlando, esteriormente andava a fuoco.

«Tutto bene? Sei un poco rosso».

«Più che bene». Quel sorrisino inquietante non rassicurava affatto Derek. Beh, non poteva certo leggere nel pensiero, e “Fortunatamente”, si disse Stiles mentalmente. Il problema era che ora sentiva l’impellente bisogno di allungare la mano e verificare ancora la consistenza di quei muscoli, per amore della scienza, non per altro. E in tutto questo l’alcool che stava liberando i suoi freni inibitori non contribuiva sicuramente.

Derek adocchiò il bicchiere nella mano di Stiles.

«Non credi che sia meglio smettere?», disse accennando al bicchiere ormai quasi vuoto.

Stiles si indignò di fronte al suo tono.

«Ma tu devi sempre giudicare? E poi per chi mi hai preso, credi che stia tutto il giorno a bere?». Ora il rossore era dovuto all’irritazione.

«Non volevo insinuare nulla, sei tu che sei partito in quarta». Derek lo stava guardando stranito. Eppure non credeva di aver detto chissà che tanto da offenderlo.

«Sei bello, non lo metto in dubbio». Se Stiles fosse stato completamente lucido si sarebbe morso la lingua a sangue pur di non ammetterlo ad alta voce. «Però ti piace giudicare le persone, ti piace sentirti superiore. Sì, è vero, ieri sera mi sono ubriacato. E sì, oggi sto bevendo. Ma se tu non l’avessi ancora notato, Derek, siamo ad una festa e io voglio divertirmi. Ho bocciato un esame per il quale ho studiato mesi e mesi, avrò il sacrosanto diritto di consolarmi nell’alcool?». Alla presa di posizione di Stiles, Derek non seppe come rispondere. E non perché lo intimoriva o altro, ma perché nella foga del momento il ragazzo gli si era avvicinato sempre di più, stendendosi quasi completamente su di lui.  

«Stiles!». Quasi ringhiò ma il castano non sembrava ascoltarlo, continuando a blaterare su quanto lui avesse la puzza sotto al naso e su quanto avrebbe dovuto darsi una regolata. 

«Stiles», riprovò. «Ti sei seduto sopra di me». E questa volta lo prese per le spalle, alzandolo quasi di peso e allontanandolo da sé.  

«E che sei repellente ai vergini? Che avrò mai fatto di tanto scabroso?». Stiles stava esagerando, ne era assolutamente consapevole, e non sapeva nemmeno lui spiegarsi il perché del suo comportamento. 

Lo stava aggredendo senza alcun motivo ma nello stesso tempo voleva baciarlo fino a consumargli quelle labbra provocanti e quei denti da coniglio tanto adorabili.

Intanto Derek non sapeva come gestire quel ragazzino che sembrava aver perso definitivamente il suo filtro cervello-bocca, e stava continuando a sproloquiare su verginità, maleducazione, repellenza per poi parlare delle molecole idrofobe che rifuggono all’acqua perché: «Derek, tu sei come le molecole idrofobiche mentre io sono l’acqua: tu mi rifuggi. Anzi, tu stai alle molecole idrofobiche come io sto all’acqua, ecco sì. O era il contrario? Oh, insomma hai capito, no?». E no, Derek non riusciva a seguire il suo ragionamento, soprattutto quando arrivò a parlare di verginità e di Artemide, la dea della caccia.

In tutto questo Stiles non riusciva a stare fermo e, per quanto Derek lo allontanasse ogni volta, gli si avvicinava fino a salirgli sulle gambe.

Insomma, arrivò il momento in cui Derek decise che non poteva sopportare oltre. Intravide quel suo amico, Scott, tra i ragazzi che stavano ballando nel centro della stanza. Si scrollò Stiles di dosso e andò a prenderlo, strappandolo dalle mani di quella che credeva fosse la sua ragazza, per poi portarlo dal suo amico.

«Prenditelo e portatelo a casa». Senza dire altro lo lasciò lì insieme a quel ragazzino che stava mormorando cose a caso e che pareva sempre più stanco.

Con un mal di testa allucinante decise che era ora di tornare a casa.

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Sourwolf&Volpino

Con una velocità disarmante ecco a voi il secondo capitolo di questa long!
Per quanto mi riguarda non sono mai arrivata oltre il terzo    
quindi per me sarà un grande traguardo xD
Cosa ne pensate dell'incontro tra Stiles e Derek?
Stiles, poverino, è un po' astemio e anche un bicchiere di troppo lo fa disinibire xD
Grazie per aver letto!

Alina Alboran (ancora non ci credo che mi hanno cambiato nick ❤️)


Saaalve!
Allora, piaciuto l'incontro alla festa?
Sì sì, lo sappiamo che è molto cliché però non volevamo fare la storia
in cui si parlano per messaggi senza mai incontrarsi...
volevamo qualcosa di diverso u.u
Anche voi pensate che Stiles sia un ubriacone? XD
Spero che la storia continui a piacervi!

Stranger


Questo capitolo non ha quasi per nulla messaggi, però ci saranno capitoli così, così come ci saranno capitoli prevalentemente text. Speriamo non vi dispiaccia.
Mille e più volte grazie a tutti coloro che ci rendono contente leggendo silenziosamente la storia, mettendola nelle categorie di efp e chi ci recensisce! Grazie, perché ci mettete ancora più voglia di scrivere!❤️

Abbiamo una proposta da farvi!
Se c'è qualcosa, una scena, un dialogo, che vi piacerebbe leggere ma che ancora non avete trovato in nessuna storia, e pensate che qui ci starebbe bene... beh, proponete! Se sarà possibile, se è pertinente con la trama, cercheremo di metterle tutte e ovviamente vi diamo i crediti!
Che ne dite? A noi sembrava una cosa carina!
Quindi, proponete e faremo del nostro meglio!❤️

Pooooi... volevamo dirvi un'altra cosa! Se volete potete mandarci la richiesta di amicizia su Facebook! Trovate i bottoncini social nel nostro profilo Sterlocked, in ogni caso su fb siamo Alina Alboran e Jamie Nikiforov❤️

Dopo queste note chilometriche che speriamo qualcuno abbia letto (xD), vi salutiamo!
A presto!

Sterlocked

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Terzo Capitalo

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Stiles stava camminando facendo avanti e indietro per la stanza.

«Tutto ciò è inconcepibile!». Intanto stava gesticolando con le mani. «Ma ti rendi conto che...».

 .

 .

«... ti rendi conto che mi è salito praticamente addosso!».

Erica stava con la testa posata sul tavolo della cucina e si teneva i capelli.

 -

 -

«E poi... come si è permesso di venire a disturbare te?».  Si arrestò di colpo, spaventando Allison che era appena entrata nella cucina.

 -

 -

«E io che dovevo fare? Era ovvio che andassi a chiamare il suo amico!».

Isaac si chiese come cavolo avesse fatto a roteare gli occhi in quel modo.

 ,

 .

«Era scontato che stronzo com'è fosse amico di Jackson. Mi chiedo solo come Lydia faccia a sopportarlo».

Allison cercò di intervenire posando la mano sulla sua spalla, ma Stiles quasi la incenerì con lo sguardo.

 .

 -

«Derek, calma». Erica fu fulminata dal suo sguardo.

«È tutta colpa tua». Si girò verso Isaac. «E tua. Se voi non aveste fatto questa cosa con i volantini e se non mi aveste costretto ad andare alla festa, niente di tutto questo sarebbe successo».

Isaac e Erica sbuffarono all'unisono: quando il loro amico diventava così teatrale c'era poco da fare.

 .

 .

Masticò lentamente e deglutì prima di riprendere a parlare.

«È tutta colpa tua, Scott! Perché cavolo non mi hai impedito di prendere quel volantino?». Puntò il dito verso l'amico.

«E Lydia? Perché deve essere socievole e organizzare feste? Non sa che chi troppo vuole nulla stringe? Ma guarda tu che amici mi ritrovo».

«Stiles...».

«Non fiatare perché la colpa è tua e del palo! Quello stupido palo! Perché esistono i pali e perché li mettono intorno al campus?».

Allison fece segno a Scott di stare in silenzio.

 

§§§

 

«Ally, lascia fare a me».

«Lyds...». Aveva paura cosa la mente diabolica dell'amica stesse elaborando. «Cosa hai intenzione di fare?».

«Aspetta e vedrai. Dobbiamo chiamare una persona». Allison guardò l'amica e poi sgranò gli occhi.

 

«Erica, non credi che rischiamo di peggiorare le cose? Chissà quanti giorni di punizioni in più ci potrebbero capitare!». Isaac non si fidava molto della piega che le cose stavano prendendo.

«Non stiamo facendo niente di male, su». Erica stava digitando rapidamente sul cellulare con un ghigno per nulla rassicurante sul volto.

«Ehi, perché parli al plurale? Io non voglio avere niente a che fare con questa storia».

Erica poggiò il cellulare e prese l'amico per il colletto della maglietta avvicinando il suo volto al proprio.

«Oh, tu non vai da nessuna parte, sarai mio complice fino in fondo». Isaac deglutì.

 

§§§

Stiles, [01.03.17 19:05]         
Non so se sai però se non sai te lo dico io così saprai.

 

Derek, [01.03.17 19:06]        
Dopo questo tuo messaggio non so se sarò in grado di sapere qualcosa.

 

Stiles, [01.03.17 19:08]         
Idiota...          
A quanto pare siamo pesanti e non ci sopportano più.         
Scott sa da Allison che Lydia ha deciso con Erica che questa sera noi ci dovremmo vedere al cinema. Così ci conosciamo e bla bla bla.

 

Derek, [01.03.17 19:09]        
... eh?

 

Stiles, [01.03.17 19:10]         
Certo che sei duro!

 

Stiles, [01.03.17 19:10]         
Scott mi ha detto tutto!

 

Derek, [01.03.17 19:10]        
Ma tutto cosa?

 

Stiles, [01.03.17 19:10]         
Non dovevi uscire con Isaac oggi?

 

Derek, [01.03.17 19:11]        
Sì.

 

Stiles, [01.03.17 19:11]         
Ecco.

 

Stiles, [01.03.17 19:11]         
Visto?

 

Stiles, [01.03.17 19:11]         
Ho ragione io.

 

Derek, [01.03.17 19:11]        
Io non vedo nulla.

 

Derek, [01.03.17 19:11]        
Sono nel buio della mia stanza.

 

Stiles, [01.03.17 19:11]         
Questo perché sei una persona fondamentalmente triste.

 

Stiles, [01.03.17 19:12]         
Comunque!

 

Stiles, [01.03.17 19:12]         
Vogliono incastrarci!

 

Derek, [01.03.17 19:12]        
E sostanzialmente tu sei una persona poco chiara.

 

Stiles, [01.03.17 19:13]         
Io dovevo uscire con Scott, che però mi avrebbe dato buca. E Isaac avrebbe dato buca a te.      
E ci saremo incontrati noi due e saremmo diventati amici.

 

Stiles, [01.03.17 19:14]         
Quindi... cosa facciamo?

 

Derek, [01.03.17 19:14]        
Aspetta.

 

Stiles, [01.03.17 19:15]         
Aspetto.

 

Derek, [01.03.17 19:16]        
Riepilogo: Allison, Lydia, Erica e Isaac hanno pianificato di farci incontrare stasera, dandoci buca. Così noi parliamo e facciamo amicizia.

 

Stiles, [01.03.17 19:17]         
È quello che ho detto, no?

 

Derek, [01.03.17 19:19]        
Più o meno...

 

Stiles, [01.03.17 19:20]         
E quindi che hai in mente?

 

Stiles, [01.03.17 19:20]         
Non possiamo lasciare le cose così.

 

Derek, [01.03.17 19:20]        
Certo che no. Lasciami pensare.

 

Stiles, [01.03.17 19:22]         
Ma quanto ti ci vuole?

 

Stiles, [01.03.17 19:22]         
Comunque questa sarà l'ultima volta che parlo con te. Non ti montare la testa.

 

Stiles, [01.03.17 19:25]         
Certo che devi pensare tanto, eh!

 

Stiles, [01.03.17 19:26]         
Derek!

 

Derek, [01.03.17 19:27]        
Stiles.

 

Stiles, [01.03.17 19:27]         
Allora?

 

Derek, [01.03.17 19:28]        
Io invece di lamentarmi come te mi sono dato da fare per trovare una soluzione.

 

Stiles alzò gli occhi al cielo.

“Ma quanto se la tirava quel tipo?”

 

Stiles, [01.03.17 19:28]         
Quindi?

 

Derek, [01.03.17 19:29]        
Ho parlato con Isaac. L'ho messo con le spalle al muro e l'ho fatto confessare. Hai ragione, credevano seriamente di riuscirmi a fregare.

 

Stiles, [01.03.17 19:29]         
RiuscirCI, Derek! Riuscirci.  
E se non fosse stato per me non  l'avresti mai saputo!

 

Derek, [01.03.17 19:30]        
Dettagli.

 

Stiles, [01.03.17 19:30]         
Dettagli essenziali.

 

Derek, [01.03.17 19:30]        
Comunque, ho un piano di contrattacco.

 

Stiles, [01.03.17 19:30]         
Sentiamo.

 

Derek, [01.03.17 19:31]        
Io non andrò da nessuna parte stasera, Isaac farà finta di aver portato a compimento la sua missione e la stessa cosa farai tu.          
Le ragazze crederanno che noi ci siamo cascati e siamo usciti insieme, quando in realtà saremo a casa a non parlarci e soprattutto a non rivederci mai più.

 

Derek, [01.03.17 19:32]        
Loro crederanno di aver vinto, ma noi siamo più furbi di loro.

 

Stiles, [01.03.17 19:32]         
E menomale che quello mentalmente contorto ero io!

 

Stiles, [01.03.17 19:33]         
Comunque sì, può funzionare!

 

Stiles, [01.03.17 19:33]         
Ovviamente siamo più furbi!

 

Derek, [01.03.17 19:33]        
Ovviamente funzionerà.

 

Derek, [01.03.17 19:33]        
Ovvio.

 

Stiles, [01.03.17 19:33]         
Separatamente intendevo. Siamo più furbi separatamente.

 

Derek, [01.03.17 19:34]        
Hai ragione, la furbizia è tutta concentrata in me. Ho fatto tutto io in effetti.

 

Stiles, [01.03.17 19:34]         
Ripeto, non fosse stato per me ti avrebbero fregato.

 

Stiles, [01.03.17 19:35]         
Comunque dobbiamo inventarci una storia per essere credibili.

 

Derek, [01.03.17 19:35]        
Se non fosse per me non sapresti cosa fare.

 

Derek, [01.03.17 19:35]        
Che storia?

 

Stiles, [01.03.17 19:36]         
Ovviamente su quello che abbiamo fatto, no?         
Dobbiamo essere credibili, Derek!

 

Stiles, [01.03.17 19:36]         
Cosa abbiamo fatto? Cosa ci siamo detti!

 

Stiles, [01.03.17 19:36]         
E menomale che eri furbo!

 

Derek, [01.03.17 19:37]        
Non è un problema, abbiamo tempo.

 

Stiles, [01.03.17 19:37]         
Allison è in casa però... dovrò far finta di uscire.

 

Derek, [01.03.17 19:38]        
Fa' finta di prepararti.

 

Stiles, [01.03.17 19:38]         
Poi magari con l'aiuto di Scott rientro e mi rintano in camera mia.

 

Stiles, [01.03.17 19:38]         
Ma quindi tu vivi con Isaac?

 

Derek, [01.03.17 19:38]        
Sì.

 

Stiles, [01.03.17 19:38]         
Capito.

 

Derek, [01.03.17 19:43]        
Tu invece vivi con Allison e Scott?

 

Stiles, [01.03.17 19:44]         
Sì.

 

Stiles, [01.03.17 19:45]         
E ti ci sono voluti cinque minuti per chiedermelo?

 

Stiles, [01.03.17 19:45]         
Ma alla materna non ti hanno insegnato come fare conversazione?

 

Stiles, [01.03.17 19:46]         
Comunque vado a prepararmi.

 

Stiles, [01.03.17 20:25]         
Mi sto vestendo.

 

Derek, [01.03.17 20:26]        
Bravo.

 

Stiles, [01.03.17 20:32]         
Sto uscendo.

 

Stiles, [01.03.17 22:15]         
Sono ritornato solo ora.         
A Scott sono servite quasi due ore per convincerla ad andare da Lydia. :(

 

Stiles, [01.03.17 22:16]         
Almeno tu non hai avuto questo problema visto che abiti solo con Isaac.

 

Derek, [01.03.17 22:16]        
Mi dispiace per te.

 

«Ma neanche tanto». Derek si sentiva quasi cattivo, però tutto questo era troppo divertente.

 

Derek, [01.03.17 22:18]        
E comunque vivo anche con Erica e Boyd.

 

Posò il telefono sul comodino, approfittando del riscaldamento ancora acceso per spogliarsi e mettersi il pigiama.

Starnutì ben due volte prima di riuscire a infilarsi al calduccio sotto il piumone.

Si ritrovò due messaggi di fila di Derek.

Ancora uno e batteva il suo record.

 

Stiles, [01.03.17 22:22]         
E fai bene a dispiacerti!

 

Stiles, [01.03.17 22:22]         
Mi verrà sicuramente un raffreddore.

 

Stiles, [01.03.17 22:22]         
E devo studiare :(

 

Derek, [01.03.17 22:23]        
In realtà non mi dispiace neanche più di tanto.

 

Stiles, [01.03.17 22:23]         
Non ne dubitavo.

 

Derek, [01.03.17 22:25]        
Anch'io devo studiare, per colpa di Erica che mi trascina fuori a forza ho fatto poco.

 

E Derek odiava rimanere indietro.

 

Stiles, [01.03.17 22:26]         
Fammi indovinare...  
Lettere classiche? Filosofia?

 

Derek, [01.03.17 22:27]        
Medicina.

 

Stiles, [01.03.17 22:29]         
Davvero? Un medico?          
Ahahahahah

 

Derek, [01.03.17 22:30]        
Che c'è di divertente?

 

Stiles, [01.03.17 22:30]         
E ora mi dirai che vuoi anche diventare pediatra!    
Ahahahahah

 

Derek era alquanto offeso.

 

Derek, [01.03.17 22:30]        
... non te lo dirò.

 

Stiles si portò una mano al petto, ridendo sguaiatamente.

 

Stiles, [01.03.17 22:31]         
Ahahahahah

 

Stiles, [01.03.17 22:31]         
Sto morendo, ti giuro.

 

Derek, [01.03.17 22:31]        
Fai bene.

 

Stiles, [01.03.17 22:32]         
Potrei citarti in giudizio, sai?

 

Stiles, [01.03.17 22:32]         
Istigazione al suicidio.

 

Derek, [01.03.17 22:33]        
Stai velatamente cercando di dirmi che fai Giurisprudenza?

 

Stiles, [01.03.17 22:33]         
No.

 

Stiles, [01.03.17 22:33]         
Non velatamente.

 

Stiles, [01.03.17 22:34]         
Sai, a me non devono togliermi le parole di bocca con le pinze.

 

Derek, [01.03.17 22:34]        
Touché.

 

Stiles, [01.03.17 22:34]         
Sei rimasto senza parole?

 

Stiles, [01.03.17 22:35]         
Non che sia una novità.

 

Derek, [01.03.17 22:35]        
Magari ho ceduto a te pure le mie.

 

Stiles, [01.03.17 22:35]         
Il giorno in cui distribuivano la parola tu eri in bagno, perciò ho preso anche la tua dose.

 

Derek, [01.03.17 22:36]        
E tu eri in cima alla fila.

 

Stiles, [01.03.17 22:36]         
Così come intelligenza, umorismo, ironia, bellezza, sarcasmo.

 

Derek, [01.03.17 22:36]        
Modestia a parte.

 

Stiles, [01.03.17 22:37]         
Ovvio che sono modesto!     
Non ti ho ancora umiliato con le mie battute super simpatiche!

 

Derek, [01.03.17 22:38]        
Immagino le tue battute super simpatiche.

 

Stiles, [01.03.17 22:38]         
Aspetta! Ora te ne arriva una!

 

Derek, [01.03.17 22:39]        
Sto fremendo di aspettativa.

 

Stiles, [01.03.17 22:40]   

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Stiles scoppiò a ridere ancora più rumorosamente di prima, ringraziando il Supremo e tutti i namecciani che Allison non fosse ancora tornata altrimenti si sarebbe fatto scoprire sicuramente.

La gola lo infastidiva – colpa del vento gelido – perciò si impose di trattenersi.

 

Derek, [01.03.17 22:44]        
...

 

Derek sentì le proprie labbra stendersi ma appena se ne accorse le forzò a stare chiuse, a non cambiare neppure per sbaglio espressione. Non poteva permettersi di cedere, non a un senso dell'umorismo di questo genere, no e no. A lui queste cose mica fanno ridere.

 

Stiles, [01.03.17 22:44]         
Tocca a te ora.

 

Derek, [01.03.17 22:45]        
A fare cosa?

 

Stiles, [01.03.17 22:45]         
Fammi vedere quello che sai fare, babe!

 

Derek, [01.03.17 22:45]        
-.-'

 

Stiles, [01.03.17 22:45]         
Oppure ti arrendi?

 

Derek, [01.03.17 22:45]        
Io non mi arrendo mai.

 

Stiles, [01.03.17 22:45]         
Davvero non conosci nemmeno una battuta divertente, Derek?

 

Derek, [01.03.17 22:45]        
Cosa vuoi che faccia?

 

Derek, [01.03.17 22:46]        
Certo che sì!

 

Stiles, [01.03.17 22:46]         
Aspetterò.

 

Derek, [01.03.17 22:48]  

      
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Derek sorrise soddisfatto, quello sì che era stile.

 

 

E al diavolo l'autocontrollo, Stiles si portò a sedere facendo perno con i palmi contro il materasso. Il ghigno di divertimento e l'eccitazione che i suoi occhi trasmettevano erano un chiaro segno che avesse trovato pane per i suoi denti.

Derek poteva anche essere un lupo scorbutico – ormai ci aveva preso gusto a chiamarlo così – però in quanto a battute tristi gli faceva concorrenza.

 

Stiles, [01.03.17 22:52]         
Mi inchino davanti alla tua tristezza. Mi hai sorpreso, Derek ;)

 

Derek, [01.03.17 22:53]        
Bravo, suddito, riconosci la mia supremazia.

 

Stiles, [01.03.17 22:53]         
...

 

Stiles, [01.03.17 22:53]         
Ma allora sei veramente un indovino.

 

Derek, [01.03.17 22:53]        
O no.

 

Derek, [01.03.17 22:53]        
Di nuovo ubriaco?

 

No, Stiles non ricordava nulla della notte in cui gli aveva scritto da ubriaco, però aveva riletto tutti i messaggi con attenzione.

 

Stiles, [01.03.17 22:54]         
No, ho solo una buona memoria.

 

Stiles, [01.03.17 22:55]         
Comunque, prima che tu mi interrompessi, stavo per scrivere Vostra Maestà però non volevo che te la tirassi troppo.

 

Derek, [01.03.17 22:56]        
E ti ricordi anche cosa è successo ieri? Dato che hai buona memoria.

 

Derek, [01.03.17 22:57]        
Figurati, chiamami pure O mio Re.

 

Stiles sbuffò. Ecco che cominciava a intravedere il Derek che stava iniziando a conoscere.

 

Stiles, [01.03.17 22:58]         
Ricordo che ti sei comportato come uno stronzo.

 

Stiles, [01.03.17 22:58]         
Tu cosa ricordi?

 

Derek, [01.03.17 22:58]        
Ricordo che mi sei salito addosso.

 

Derek, [01.03.17 22:59]        
Come altro mi sarei dovuto comportare?

 

Stiles, [01.03.17 22:59]         
Non esageriamo. Mi ero solo avvicinato!

 

Derek, [01.03.17 22:59]        
Mi eri addosso.

 

Stiles, [01.03.17 22:59]         
Potevi parlarmene invece che scappare così.

 

La rabbia cominciò nuovamente a riaffiorare con ancora più forza di quella stessa mattina in cui si era lamentato con i suoi amici.

Derek era stronzo, e se per un momento aveva creduto che non lo fosse, beh... era stato solo un momento di debolezza.

 

Derek, [01.03.17 23:00]        
Non sono scappato da nessuna parte, però a un certo punto hai iniziato a parlare a caso e mi sembrava il momento di chiamare il tuo amico.

 

Derek era interdetto. Sapeva che non era una gran simpatia come persona, che spesso risultava antipatico per i suoi modi bruschi, però in questo caso non voleva comportarsi da stronzo. Anzi, doveva ammettere che si era anche divertito a sentirlo parlare. Nonostante ciò rimaneva sempre un ragazzo che conosceva poco e a lui l'eccessiva vicinanza fisica con gli sconosciuti gli provocava disagio.

 

Stiles, [01.03.17 23:06]         
Stavo sfoggiando le mie conoscenze...

 

Derek, [01.03.17 23:06]        
Quindi ricordi?

 

Stiles, [01.03.17 23:07]         
Potrei ricordare però... stavo pensando una cosa.

 

Stiles, [01.03.17 23:09]         
E se facessimo finta di non ricordare?         
Non ricordiamo né la festa di Lydia né me che, ubriaco, ti propongo di fare sesso dietro un compenso in denaro.           
Che dici? Ti andrebbe di non ricordare, Derek?

 

Derek guardò il messaggio e sorrise. Erano partiti con il piede sbagliato, si sono ritrovati in circostanze improbabili però doveva ammettere che Stiles non era male. Si era trovato bene a parlare con lui durante la serata, quindi perché portare rancore per delle cose che alla fin fine sono ridicole?

 

Derek, [01.03.17 23:11]        
Sì, mi andrebbe di dimenticare.

 

Stiles, [01.03.17 23:12]         
Non ricordare.           
Cioè che se da ubriaco ti propongo nuovamente di fare sesso tu ignorami.

 

Stiles, [01.03.17 23:13]         
Piacere, sono Stiles e non sono un ubriacone.

 

Derek, [01.03.17 23:13]        
Piacere, sono Derek e non sono un gigolò.

 

Stiles sorrise come un ebete con il cellulare quasi completamente scarico ancora in mano.

 

Stiles, [01.03.17 23:15]         
Allora che dici, lo cambi il mio nome in rubrica?

 

Derek scoppiò in una fragorosa risata.

 

Derek, [01.03.17 23:17]        
Dai, ti concedo di essere "Stiles-ragazzino non mestruato-non ubriacone".

 

Derek, [01.03.17 23:17]        
E tu come mi hai salvato? Di' la verità.

 

Stiles, [01.03.17 23:18]         
Derek.

 

Derek, [01.03.17 23:18]        
Sei triste.

 

Stiles, [01.03.17 23:19]         
Secondo me il tuo cellulare non supporta un nome così lungo. Che dici se ci limitiamo a Stiles per ora?

 

Stiles, [01.03.17 23:20]         
Se farai il bravo forse un giorno ti dirò anche il mio vero nome.

 

Derek, [01.03.17 23:20]        
Va bene, e Stiles sia.

 

Derek, [01.03.17 23:21]        
E comunque il tuo vero nome lo scoprirò.

 

Stiles, [01.03.17 23:21]         
Contaci ;)

 

Derek, [01.03.17 23:21]        
Io so contare molto bene ;)

 

Stiles, [01.03.17 23:21]         
E il triste ero io?

 

Stiles, [01.03.17 23:22]         
Comunque il mio cellulare è scarico, ci sentiamo domani, Derek?

 

Derek, [01.03.17 23:22]        
Ci sentiamo domani.

 

§§§

Allison era tornata dalle ragazze con il sorriso sulle labbra e il cellulare in mano.

Si sedette per terra, le gambe incrociate e la schiena contro il divano.

«Scott dice che Stiles è rientrato in casa appena sono uscita io, e poi lo ha sentito ridere con gusto più di una volta».

Piegò la testa di lato, chiedendosi come facessero quei due a farsi manipolare in quel modo.

«Tu lo hai sentito Isaac?».

Erica distese le labbra in un ghigno maligno.

«Sì, l'ho chiamato prima. Ha balbettato e ha cercato di mentire, ma alla fine l'ho costretto a confessare, ho i miei metodi».

«Non ci credo che sono così idioti da esserci cascati». Scoppiarono a ridere di gusto.

«Povero Scott, era così dispiaciuto per non essere stato capace di tenere la bocca chiusa. Non poteva certo immaginarsi che io gli ho detto del nostro piano perché lo dicesse a Stiles». Allison lo disse con tono innamorato.

«Ally, te l'ho sempre detto che il tuo ragazzo è un po' tonto».

«Isaac ancora non ha capito che noi avevamo previsto tutto dall'inizio. Di certo non eravamo così stupide da credere che quei due uscissero».

«Ma siamo abbastanza intelligenti da sapere che avrebbero cercato di fregarci mettendosi d'accordo e rimanendo a casa».

«Cosa che era il nostro obiettivo fin dall'inizio».

Alzarono i loro bicchieri per brindare.

«Alla nostra furbizia e alla loro stupidità. Loro credono di averci fregate, poveri illusi, non sanno che sono loro a giocare al nostro gioco, non il contrario».

-

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Sourwolf&Volpino

Salve!
Allora, piaciuto il capitolo? I nostri Sterek si stanno conoscendo
piano piano seppur in maniera bizzarra xD
Inoltre in questo capitolo Derek si scopre un po' di più e vediamo
anche il motivo del suo comportamento alla festa.
Alla fine non è così stronzo, anzi, vedrete come piano piano verrà fuori il suo carattere.
Piaciuto il complotto delle ragazze? Come sono ingenui questi due testoni, vero? XD
Alla prossima!

Stranger

Ed eccoci finalmente con l'ultimo capitolo di questa settimana.
I due ragazzi stanno cominciando a conoscersi e ad interagire di più l'uno con l'altra.
Stiles crede che Derek sia veramente attraente -sarebbe impossibile dargi torto-
però non né è innamorato e non prova niente per lui che non sia pura
e semplice attrazione a livello fisico. Per ora. Vedremo in futuro ;)
Non sono il massimo della furbizia, vero? 
P.S.: avete presente lo starnuto di Stiles? Beh ha starnutito perché io ho starnutito 
e ho ben pensato di farlo stare male...  me la sono gufata e adesso sto male io xD




Alina Alboran

Come sempre grazie mille a tutti coloro che leggono e recensiscono!
Sperando che la storia continui a piacervi, al prossimo capitolo! Vedrete che combineranno questi due finti furbacchioni xD

Sterlocked

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Quarto Capitolo


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Derek era una persona molto mattiniera e quella mattina si era svegliato con la strana sensazione di dover ricordare qualcosa. Gli sembrava che qualcosa non andasse, ma cosa? Il giorno prima con Stiles era andato molto bene per i loro standard, si erano chiariti e avevano pensato ad un piano perfetto e... il piano! Avevano passato tutto il pomeriggio a messaggiarsi e si erano dimenticato del motivo per cui lo avevano fatto. Evitò di soffermarsi su quest'ultimo pensiero e aspettò che il ragazzo gli scrivesse.
Erano quasi le nove di mattina e Stiles non gli aveva ancora scritto.

Che si fosse dimenticato del loro piano?
Avevano accordato di non ricordare, sperò solo che Stiles non avesse esteso questa trattativa a tutti i loro messaggi del giorno prima. Però sembrava che andasse tutto bene, quindi non capiva.
Alla fine lasciò perdere tutti i suoi pensieri e si decise a scrivergli lui stesso.

Derek, [02.03.17 09:04]        
Stiles.

 

Stiles, [02.03.17 09:04]         
Derek?

 

Stiles, [02.03.17 09:04]         
Dimmi.

 

Prima di inviare il messaggio Stiles ridusse la luminosità del cellulare al minimo. Si sentiva la testa pesante mentre gli occhi e la gola bruciavano. Cosa era successo? Beh, aspettare due ore al freddo affinché Allison uscisse di casa non era stato un toccasana per la sua salute.

 

Derek, [02.03.17 09:07]        
Ci siamo dimenticati di elaborare la nostra storia.

 

Stiles, [02.03.17 09:07]         
Storia? Che storia?

 

Derek, [02.03.17 09:07]        
La storia di noi due che siamo usciti, no?

 

Stiles, [02.03.17 09:07]         
Chiuse gli occhi per un istante. Poi ricordò.

 

Stiles, [02.03.17 09:08]         
Giusto! Scusa.

 

Stiles, [02.03.17 09:08]         
Hai qualcosa in mente?

 

Derek, [02.03.17 09:08]        
Non so. Tu hai idee?

 

Derek, [02.03.17 09:09]        
Dobbiamo mantenere credibilità.

 

Stiles, [02.03.17 09:10]         
È quello che pensavo anche io. Per ora facciamo finta che ci odiamo ancora?

 

Derek, [02.03.17 09:13]        
Sì. Gli diciamo che siamo usciti e che siamo andati al cinema. Abbiamo passato tutto il tempo a discutere perché tu avevi sempre da ridire, e io avevo sempre un'opinione discordante. Alla fine ci siamo mollati fuori dal cinema che ci stavamo ancora urlando e ora non ci parliamo.        
Che dici?

 

Stiles, [02.03.17 09:14]         
Perfetto! E così si sentiranno anche in colpa per averci fatto litigare ancora di più!          
È geniale.

 

Derek, [02.03.17 09:14]        
Lo so.

 

Stiles, [02.03.17 09:15]         
Comunque la prossima volta che mettiamo in atto un piano del genere ricordami di vestirmi di più. :(

 

Derek, [02.03.17 09:16]        
In che senso? 
E comunque spero che non ci sia una prossima volta.

 

Stiles, [02.03.17 09:17]         
Nel senso che mi è venuta la febbre. Non ho dormito tutta la notte!

           
Stiles tirò su con il naso.

 

Derek, [02.03.17 09:17]        
Tu hai la febbre e intanto mi stai scrivendo? Idiota!
Mettiti sotto le coperte e lascia da parte il cellulare!

 

Derek si sentiva in colpa. A causa del loro piano adesso Stiles stava male, alla fine lui era rimasto a casa al caldo.

 

Stiles, [02.03.17 09:19]         
Mi sembrava strano che non mi avessi ancora offeso xD    
Comunque vado, idiota.

 

Derek, [02.03.17 09:20]        
Oppure non sarei io, no? ;)    
Vai e riposati.

 

Stiles, [02.03.17 09:23]         
Vado!



Derek lasciò il cellulare in carica e decise di mettersi a studiare, purtroppo l'esame non si sarebbe fatto da sé.

§§§ 

Stiles, [02.03.17 19:37]         
Non. È. Possibile.

 

Derek, [02.03.17 19:38]        
Cosa?

 

Stiles, [02.03.17 19:40]         
Ho parlato al telefono con Lydia due ore. DUE! Non mi ha chiesto di te nemmeno una volta.   
Stessa cosa con Allison...

 

Derek, [02.03.17 19:41]        
Sono a casa da tutto il giorno. Erica è a casa da tutto il giorno.      
Nulla. Non mi ha chiesto nulla.

 

Stiles, [02.03.17 19:41]         
Mi sento quasi offeso.

 

Derek, [02.03.17 19:41]        
Io sono offeso.

 

Derek, [02.03.17 19:41]        
Cosa abbiamo sbagliato?

 

Stiles, [02.03.17 19:42]         
Hanno pianificato tutto e ora niente?

 

Derek, [02.03.17 19:42]        
Si saranno arrese senza neppure sapere di aver perso?

 

Mentre scriveva Stiles cercava di metterci tutta l'indignazione che provava.

 

Stiles, [02.03.17 19:43]         
Non è giusto però! Uffa!

 

Derek, [02.03.17 19:44]        
Volevo provare di fronte a loro il sapore della vittoria.

 

Derek, [02.03.17 19:44]        
Come stai? La febbre?

 

Stiles, [02.03.17 19:51]         
Scusa. Sono stato colpito da un attacco di starnutite. Ora comunque sto meglio.

 

Derek, [02.03.17 19:51]        
Hai preso qualcosa?

 

Stiles, [02.03.17 19:51]         
Tachifludec. È il mio nuovo nutrimento xD

 

Stiles, [02.03.17 19:52]         
Comunque tu come stai? Orgoglio ferito a parte.

 

Derek, [02.03.17 19:52]        
Orgoglio ferito a parte, bene.
Almeno ho studiato, dato che Erica è stata tutto il tempo zitta.

 

Derek, [02.03.17 19:52]        
Zitta, ci credi?

 

Stiles, [02.03.17 19:54]         
Non è una persona che sta in silenzio?

 

Derek, [02.03.17 19:55]        
No. Mai.

 

Stiles, [02.03.17 19:55]         
Allora abbiamo qualcosa in comune io e lei.

 

Derek, [02.03.17 19:56]        
Me ne sono accorto.

 

Stiles, [02.03.17 19:58]         
Me la sono cercata.    
Tu invece mi sembri abbastanza  taciturno invece.

 

Derek, [02.03.17 19:58]        
Ho ceduto le parole a te, no?

 

Stiles, [02.03.17 19:58]         
Giusto! Me ne ero dimenticato!

 

Derek, [02.03.17 19:59]        
Ho guadagnato in autocontrollo però.

 

Stiles, [02.03.17 19:59]         
Cosa vuoi dire?

 

Derek, [02.03.17 19:59]        
Almeno non sono astemio come te e posso bere in tranquillità senza perdere subito il controllo.

 

Derek, [02.03.17 20:00]        
È un dato di fatto, non è un modo per attaccarti.

           
Stiles trattenne a stento una risata, catturando l'attenzione di Allison che lavava i piatti e di Scott che passava l'aspirapolvere.

 

Derek, [02.03.17 20:00]        
Te la sei presa?

           
Derek era insicuro. Aveva paura di sbagliare, e di offendere anche quando non era assolutamente sua intenzione.

 

Stiles, [02.03.17 20:01]         
Ammetto che reggere l'alcool non è il mio forte.

 

Stiles, [02.03.17 20:01]         
No no! Assolutamente.

 

Derek, [02.03.17 20:02]        
Menomale.

 

Stiles, [02.03.17 20:02]         
Comunque studiavi? Non vorrei disturbarti...

 

Derek, [02.03.17 20:02]        
No, ho smesso.

 

Derek, [02.03.17 20:02]        
Tu hai passato la giornata a letto?

 

Stiles, [02.03.17 20:05]         
Sì. Solo ora mi sono alzato per provare a mangiare qualcosa, ma credo che ritornerò a letto.

 

Derek, [02.03.17 20:06]        
Fai bene, riposati così ti riprendi presto.

 

Derek, [02.03.17 20:06]        
E lascia stare il cellulare per un po' oppure ti fa male agli occhi.

 

Stiles, [02.03.17 20:08]         
Allison insiste che mangi qualcosina. Semmai ti scrivo io più tardi.           
Se non devi uscire o se non hai di meglio da fare.

 

Derek, [02.03.17 20:08]        
Ecco, ascolta Allison e mangia qualcosa.

 

Derek, [02.03.17 20:08]        
E no, non ho niente da fare.

 

La febbre era passata quasi del tutto e Stiles era diventato un po' più consapevole di ciò che stava scrivendo, perciò leggere che a Derek non dispiaceva scambiarsi messaggi lo alleggerì di un peso. Sapeva che spesso non aveva la concezione di spazio personale e tendeva ad essere invadente.

 §§§

«Stiles, mangia almeno un pochino, dai». Stiles alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia infantile.

«Ma non ho fame».

«Non fare il bambino!».

Sbuffò però alla fine cedette. Gli Argent erano autoritari e testardi, e Stiles era troppo debole per mettersi a discutere con Allison.    

§§§


Stiles, [02.03.17 21:22]         
Ehi!

 

Derek, [02.03.17 21:22]        
Ohi.

 

Stiles, [02.03.17 21:23]         
Ricordami di non mettermi mai con una ragazza. Allison e Lydia mi bastano e avanzano.

 

Derek, [02.03.17 21:24]        
Stiles, ricordati di non metterti mai con una ragazza. Allison e Lydia ti bastano e avanzano.

 

Stiles, [02.03.17 21:24]         
...

 

Stiles, [02.03.17 21:24]         
Davvero, Derek? Davvero?

 

Derek, [02.03.17 21:24]        
Davvero, Stiles, davvero.

 

Stiles, [02.03.17 21:24]         
-.-'

 

Derek, [02.03.17 21:25]        
Come stai?

 

Stiles, [02.03.17 21:25]         
Tutto sommato bene, dai. Però ho finito la mia scorta di fazzoletti.

 

Stiles, [02.03.17 21:25]         
Tu hai già mangiato?

 

Derek, [02.03.17 21:26]        
Manda Scott a comprare lo scottex.

 

Derek, [02.03.17 21:26]        
Sì.

 

Stiles, [02.03.17 21:27]         
No, si perderebbe ancora prima di arrivare al supermercato...

 

Stiles, [02.03.17 21:27]         
Comunque, dimmi, come procede lo studio?

 

Derek, [02.03.17 21:27]        
Insomma...

 

Stiles, [02.03.17 21:28]         
Allora dovresti studiare su un aereo.

 

Stiles, [02.03.17 21:28]         
Così le cose le capisci al volo!

 

Derek, [02.03.17 21:28]        
...

 

Derek, [02.03.17 21:29]        
E allora perché non rinchiudermi nella stanza dello spirito e del tempo?

 

Stiles, [02.03.17 21:30]         
Io lo dico sempre ai miei amici che dovremmo partire alla sua ricerca! Tu sì che mi capisci, Derek!

 

Derek, [02.03.17 21:30]        
Lo so! Neanche a me prendono sul serio!

 

Stiles, [02.03.17 21:30]         
È troppo per loro. Non ci arrivano.

 

Derek, [02.03.17 21:31]        
Sono lenti.

 

Stiles, [02.03.17 21:31]         
E invadenti.

 

Derek, [02.03.17 21:31]        
E incomprensibili.

 

Derek, [02.03.17 21:31]        
Perché non ci hanno chiesto nulla?

 

Stiles, [02.03.17 21:32]         
Te lo stavo per scrivere io!

 

Stiles, [02.03.17 21:32]         
E se tramassero qualcosa?

 

Derek, [02.03.17 21:32]        
Cavolo, hai ragione.

 

Derek, [02.03.17 21:32]        
Che si fa?

 

Stiles, [02.03.17 21:33]         
Io non posso mettere sotto torchio Scott... Allison è a casa.

 

Derek, [02.03.17 21:33]        
Isaac come sempre è inutile.

 

Stiles, [02.03.17 21:33]         
E Boyd?

 

Stiles, [02.03.17 21:34]         
È il ragazzo di Erica, no?

 

Derek, [02.03.17 21:34]        
Sì, è il suo ragazzo.

 

Derek, [02.03.17 21:35]        
Stiles, devi sapere una cosa fondamentale su Boyd: lui è come la Svizzera, è neutrale. Dall'alto della sua superiorità ci guarda e giudica tutti.

           
Se la testa non gli avesse fatto così male, Stiles si sarebbe messo a ridere.

 

Stiles, [02.03.17 21:36]         
Come Jackson. Ma sicuramente meno stronzo.

 

Stiles, [02.03.17 21:36]         
Cavolo. È tuo amico. Scusa.

 

Derek, [02.03.17 21:36]        
No no, Boyd è tranquillo.

 

Stiles, [02.03.17 21:37]         
Però Jackson è davvero stronzo, fidati!

 

Derek, [02.03.17 21:37]        
Non ti preoccupare, so com'è fatto Jackson.

 

Stiles, [02.03.17 21:37]         
Infatti mi chiedono cosa abbiate  in comune voi due...

 

Derek, [02.03.17 21:38]        
Mi chiedono o mi chiedo?

 

Stiles, [02.03.17 21:38]         
*chiedo

 

Stiles, [02.03.17 21:38]         
Puntiglioso!

 

Derek, [02.03.17 21:39]        
Attento ai dettagli.

 

Derek, [02.03.17 21:39]        
Comunque innanzitutto i corsi.

 

Derek, [02.03.17 21:40]        
Poi alla fine non è così male Jackson, ci sei più amico tu, no?

 

Stiles, [02.03.17 21:41]         
È perché lo conosco da troppo tempo ormai, e l'odio si è trasformato pian piano in amicizia. E inoltre è stato al mio fianco in un momento non proprio facile per me...

 

Derek, [02.03.17 21:42]        
Sotto i suoi strati di egocentrismo, narcisismo e idiozia, c'è un buon amico.

 

Derek avrebbe voluto dire di più, chiedere di più, ma non voleva risultare invadente. Dopotutto si conoscevano da tre giorni e non gli sembrava opportuno fare domande personali, doveva però ammettere che quel ragazzo era una persona parecchio curiosa.

 

Stiles, [02.03.17 21:46]         
Molto in fondo ma sì, è un buon amico tutto sommato.

 

Derek, [02.03.17 21:50]        
Stiles.

 

Stiles, [02.03.17 21:51]         
Derek.

 

Derek, [02.03.17 21:51]        
Sto sentendo Erica parlare al telefono.

 

Derek, [02.03.17 21:51]        
Credo che stia parlando con Lydia.

 

Stiles, [02.03.17 21:51]         
Qui gatta ci cova!

 

Stiles, [02.03.17 21:52]         
Riesci a capire che si stanno dicendo?

 

Derek, [02.03.17 21:53]        
Sta ridendo.

 

Derek, [02.03.17 21:53]        
Se vado ad appostarmi davanti alla porta non è troppo rischioso?

 

Stiles si alzò dal letto e si incamminò con passo felpato verso il soggiorno. Se Lydia complottava qualcosa con Erica era impossibile che Allison non ne sapesse niente. Si nascose dietro la porta, cercando di capire cosa la ragazza stesse dicendo a Scott.

 

Stiles, [02.03.17 21:55]         
Io lo sto già facendo.

 

Stiles, [02.03.17 21:55]         
Magari Allison sa qualcosa.

 

Derek, [02.03.17 21:56]        
Allora tu cerca di trarre informazioni da quel fronte.

 

Derek, [02.03.17 21:56]        
Io ho preso un bicchiere e sono appoggiato al muro.

 

Stiles, [02.03.17 21:56]         
Non posso andare a parlarci. Credono che io stia dormendo.

 

Stiles, [02.03.17 21:56]         
Bravo.

 

Derek spinse invano l'orecchio nel bicchiere, tutto ciò che riuscì a cogliere furono delle parole indistinte e delle risate troppo rumorose.

           
Stiles riusciva a sentire solo spezzoni di frasi, ma poteva giurare di aver sentito il suo nome.

 

Derek, [02.03.17 21:59]        
Agente, novità dal fronte?

           
Dovette tapparsi la bocca con entrambe le mani per impedirsi di scoppiare a ridere e farsi scoprire.

 

Stiles, [02.03.17 21:59]         
Negativo.

 

Stiles, [02.03.17 22:00]         
Però hanno pronunciato il mio nome. Per ben due volte.

 

Derek, [02.03.17 22:00]        
Sospettoso.

 

Stiles sentì il rumore della sedia che veniva trascinata sul pavimento mentre la voce di Scott diventava sempre più vicina. Si nascose in bagno e aspettando che i due attraversassero il corridoio e si chiudessero la porta della propria camera da letto alle spalle.

 

Stiles, [02.03.17 22:02]         
Da te invece?

 

Derek, [02.03.17 22:02]        
Solo mormorii indistinti e troppe risate.

 

Stiles, [02.03.17 22:02]         
Sospettoso anche questo.

 

Derek, [02.03.17 22:03]        
Meglio tornare alla base.

 

Stiles, [02.03.17 22:03]         
Affermativo.

 

Stiles, [02.03.17 22:03]         
Io ci sto provando.

 

Derek, [02.03.17 22:03]        
Sei bloccato sul campo?

 

Stiles, [02.03.17 22:03]         
Affermativo. Però adesso dovrei avere il via libera.

 

Derek, [02.03.17 22:04]        
Attento ai nemici! Sono sempre in agguato.

 

Stiles, [02.03.17 22:04]         
Se non ti riscrivo in due minuti significa che sono caduto in battaglia.

 

Stiles, [02.03.17 22:04]         
Tu sei coperto invece?

 

Derek, [02.03.17 22:04]        
Ricevuto.

 

Derek, [02.03.17 22:04]        
Io ho agito dalla base, sono protetto.

 

Stiles, [02.03.17 22:05]         
Eri in camera tua, Derek?

 

Derek, [02.03.17 22:05]        
Sì.

 

Stiles, [02.03.17 22:05]         
Astuto.

 

Derek, [02.03.17 22:05]        
Lo so.

 

Derek, [02.03.17 22:05]        
Tu sei stato coraggioso, devo riconoscerlo.

 

Stiles, [02.03.17 22:06]         
Dovevo rischiare. Era questione di vita e di morte.

 

Derek, [02.03.17 22:06]        
Sei tornato alla base? Non ti distrarre in campo!

 

Stiles, [02.03.17 22:06]         
Sono ritornato. Il fuoco nemico per ora sembra essersi arrestato.

Derek, [02.03.17 22:07]        
Qual è il rapporto?

 

Stiles, [02.03.17 22:08]         
Hanno fatto il mio nome due volte. Si sono baciati. Hanno riso. Hanno parlato di papà e la madre di Scott, poi sono andati a letto.
Non ho mai sentito il tuo nome, ma potrebbero sempre avere un loro codice segreto.

 

Derek, [02.03.17 22:08]        
Ricevuto.

 

Derek, [02.03.17 22:09]        
Come agiamo, agente? Qual è il piano?

 

Stiles, [02.03.17 22:09]         
Tu quali dati hai raccolto dalla missione, soldato?

 

Derek, [02.03.17 22:10]        
Nessun dato rilevante, ma direi che i nostri nemici complici sono alquanto sospetti. È necessario proseguire le indagini con cautela.

 

Stiles, [02.03.17 22:10]         
Direi di continuare l'indagine domani, interrogando gli altri coinquilini.

 

Derek, [02.03.17 22:13]        
Concordo, sospendiamo tutto per oggi. Tu riposati e vedi di guarire al più presto, dobbiamo essere al nostro massimo se vogliamo vincere la guerra.

 

Stiles, [02.03.17 22:14]         
Ricevuto.       
Buonanotte!   
Ci sentiamo domani con gli aggiornamenti.

 

Derek, [02.03.17 22:14]        
Buonanotte, a domani.

 

§§§

 

Intanto sul fronte nemico...

 

Allison si era seduta sulle gambe di Scott, e mentre gli accarezzava la chioma folta gli lasciò un fugace bacio sulle labbra.

«Sei sicuro che non dovrei dormire con Stiles? Sono preoccupato. E se avesse la febbre».

«Scott, direi che è abbastanza grande da prendere da solo una tachipirina». Scott arrossì ripensando a quando, quando erano ancora al liceo, Stiles si era trasferito da lui per due giorni perché Melissa aveva il turno di notte e non voleva lasciarlo solo. 
«Dovrei chiamare lo Sceriffo e mamma per farli sapere che sta un pochino meglio? E se peggiorasse?».

«Metterò la sveglia verso le tre, così vado a controllarlo». Scott sorrise e catturò le labbra della ragazza in un lungo bacio.

«Stiles può anche aspettare per ora». Si alzò dalla sedia con Allison tra le braccia che rideva e baciava il collo scoperto del suo ragazzo.

Chiusero la porta della camera da letto con un calcio.

 

 

«Sì sì, Lyds, ci vediamo domattina. È da tempo che non faccio shopping e ci voleva proprio».

«Tesoro, è sempre tempo di shopping». Poi Lydia assunse un tono allusivo. «Poi devi fare il regalo a Boyd, no?».

Erica ridacchiò.

«Sì, e sono sicura apprezzerà, quel completo mi sta una meraviglia». Avrebbero festeggiato il loro terzo anno insieme.

«Il completo non basta! Abbiamo molto altro da comprare!».

Il tono indignato di Lydia fece ridere Erica.

«Tesoro, fosse per te non ci sarebbe mai fine al shopping».

«Beh, come darmi torto».

«Anche perc- aspetta». Erica allontanò il cellulare dell'orecchio al suono di un rumore.

«Cos'è successo?».

«Niente, mi era sembrato di sentire Derek. Sarà stata una mia impressione».

.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino

Ciao!
Questo capitolo è un po' particolare perché mostra una parte
non solo più infantile ma anche più "drama queen" di entrambi i personaggi xD
Spero che vi sia piaciuto e che leggerlo vi abbia divertite!
Alina Alboran


Sera!
Dopo una giornata di peripezie  siamo riuscite ad aggiornare!
Questa volta Alina ha fatto il doppio lavoro dato che ha corretto
tutto lei e non ha corretto il capitolo una volta, ma due,
dato che la prima volta il file non aveva salvato le modifiche...

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto,
noi ci siamo divertite molto a muovere i nostri agenti xD

Alla prossima!

Stranger


Grazie mille a tutti coloro che leggono e recensiscono! E grazie a chi ci ha dato delle "proposte" per i prossimi capitoli. Sappiate che le abbiamo segnate tutte e non vediamo l'ora di scriverle!

Purtroppo a causa di qualche problema di salute e dell'inizio delle lezioni all'università non abbiamo ancora nessun capitolo pronto, perciò non siamo sicure che questa settimana riusciremo ad aggiornare due volte.  Noi comunque cercheremo di fare del nostro meglio!

Auguri a tutte le donne!

Sterlocked

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***



Quinto Capitolo

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Stiles, [03.03.17 21:45]         
Ehi.    
Ho novità.      
A Lydia non interessa nulla. E oggi è andata a fare shopping con Erica. Mi sento offeso dal loro comportamento... molto offeso.

 

Derek, [03.03.17 21:46]        
Lo so e non capisco.  
Ma meglio così.

 

Derek, [03.03.17 21:46]        
Tu come stai? La febbre?

 

Stiles, [03.03.17 21:47]         
Insomma. Qualche ricaduta ma vado avanti con Tachipirina e camomilla con limone e miele.     
Tu?

 

Derek, [03.03.17 21:47]        
Io bene.

 

Stiles, [03.03.17 21:47]         
Lo studio?

 

Derek, [03.03.17 21:48]        
Bene.

 

Stiles, [03.03.17 21:48]         
...

 

Stiles, [03.03.17 21:48]         
Sicuro sicuro?

 

Derek, [03.03.17 21:49]        
Sicuro. Hai dubbi sul mio rendimento?

 

Stiles, [03.03.17 21:49]         
Ho dubbi su quello che hai scelto, sul rendimento ancora non saprei ;)

 

Derek, [03.03.17 21:49]        
Spiritoso.

 

Stiles, [03.03.17 21:50]         
È una delle mie più grandi qualità.

 

Stiles, [03.03.17 21:50]         
Senti ma stai per uscire o sei fuori?

 

Derek, [03.03.17 21:50]        
Insieme a parlantina, sarcasmo, astemia.

 

Derek, [03.03.17 21:50]        
Sono fuori. Perché?

 

Stiles, [03.03.17 21:51]         
Non vorrei disturbarti... ci si sente un'altra volta, che dici?

 

Derek, [03.03.17 21:51]        
Certo.

 

Stiles, [03.03.17 21:52]         
Ciao allora!

 

Stiles guardò il cellulare ancora per diversi secondi prima di tirarsi le coperte addosso e mettersi a dormire. Domani avrebbe dovuto mettersi a studiare seriamente altrimenti sarebbe rimasto indietro ancora di più e non avrebbe più recuperato.

Derek gli era sembrato freddo e lontano, e anche se sapeva di non averne alcun diritto si sentiva in qualche modo trascurato. Era sempre lui a cercare la sua compagnia, e forse la simpatia non era reciproca. Si girò nel letto ancora e ancora, e poi prese il termometro per misurarsi la febbre. Era quasi certo che anche quella sera la Tachipirina non sarebbe mancata.

 

Derek rimise il cellulare in tasca leggermente confuso da quella conversazione. Gli aveva lasciato una strana sensazione, non sapeva se definirla sgradevole o meno, ma strana, come se qualcosa non andasse.  Ma poi lasciò perdere questo suo pensiero ritenendolo assurdo – si erano scambiati pochi messaggi e non avevano discusso come loro solito, quindi non poteva esserci nulla di sbagliato – e rivolse la sua attenzione verso il suo interlocutore.

Sorrise e annuì alle parole della ragazza.

«Scusa per il disturbo». La ragazza sorrise imbarazzata. «Ti ho visto e ho pensato di salutarti».

«Non ti preoccupare». Amber non poté evitare di rimanere ammaliata da quel sorriso. «Non è affatto un disturbo, e poi sono stato scaricato dai miei amici che mi hanno abbandonato». Le sorrise divertito e la ragazza rise alle sue parole.

Amber vide le sue amiche chiamarla e sorrise dispiaciuta a Derek.

«Mi stanno chiamando. Ci vediamo lunedì per quella cosa, quindi?».

«Certo».

«Grazie ancora, Derek».

 

§§§

 

Quando quella mattina Stiles si era svegliato, la testa faceva meno male del solito, anche se si sentiva ancora debole e aveva il naso tappato.

«Amico, noi andiamo prima. Vieni?». Scott aveva socchiuso la porta, il giusto per farci passare la testa e poter parlare a Stiles.

«Ho lezione dalle dieci». Sbadigliò e allungò le braccia per stiracchiarsi.

«Voi andate. Io credo che andrò a fare colazione al College House e poi in segreteria per modificare il piano di studi. Ho bisogno di crediti extra». La voce lamentosa fece desistere Scott dall'insistere oltre.

 

§§§

 

Il College House era il bar più frequentato dell'intero campus, sia per la freschezza dei prodotti ma specialmente per il bell'aspetto dei suoi dipendenti.

«Un cappuccino con cacao», chiese Stiles al barista. L'occhiolino che ricevette in cambio gli fece abbassare la testa imbarazzato.

«Come al solito, quindi?».

«Come al solito», confermò. Si sedette su uno degli sgabelli davanti al bancone aspettando la sua ordinazione.

 

Derek quella mattina si era svegliato presto e, nonostante avesse lezione il pomeriggio, aveva deciso di andare a studiare in biblioteca. Prima però doveva incontrare Amber al bar per darle gli appunti come promesso. La ragazza non era ancora arrivata e nell'attesa decise di approfittarne per bere il suo caffè mattutino.

Mentre era in fila per aspettare il suo turno, vide un ragazzo di spalle al bancone che gli apparve familiare. Non ci fece molto caso però per il momento.

Dopo aver ordinato il suo caffè macchiato con una spolverata di cioccolato a quel barista che mal sopportava – che bisogno c'era di ammiccare così? –, si diresse su uno sgabello e fu in quel momento che notò due occhi ambrati fissarlo: ecco di chi erano quelle spalle familiari.

«Ciao Stiles». Lo salutò con tono sommesso dovuto all'imbarazzo. Dopotutto non si sentivano da un paio di giorni e si era lasciati in maniera strana, era come se ci fosse una certa tensione tra i due.


Derek era a pochi centimetri di distanza ma Stiles era ancora un po' risentito per quei giorni di silenzio, perciò lo salutò con un semplice cenno del capo, per poi girarsi a ringraziare  Danny che gli aveva disegnato un cuore con la schiuma del latte.

«Verso che ora stacchi?».

Il barista stava preparando altre ordinazioni nel mentre che parlava con Stiles.

«A mezzogiorno». Di sottecchi aveva visto Derek che ascoltava con finta nonchalance la loro conversazione. Scosse la testa e trattenne una risata.

«Si mangia insieme?».

Danny posò l'ordinazione di Derek sul bancone ma continuava a guardare Stiles.

«Sì, però andiamo a casa mia? O hai corsi dopo?».

«No no, sono libero».

Derek stava giocando con la schiuma del suo caffè ascoltando distrattamente i discorsi dei due ragazzi. Sembravano molto familiari e si vedeva che si trovavano a loro agio. Non come Derek che in quel momento si stava sentendo fuori posto e per questo motivo si affettò a bere il suo caffè, sperando che Amber arrivasse al più presto.

Per i seguenti cinque minuti Stiles aveva continuato a parlare con Danny del più e del meno, ma ben presto la sua attenzione cambiò destinatario e si posizionò su una bella ragazza che si era avvicinata a Derek toccandogli la spalla con una mano.

Si riscosse solo grazie a Danny che gli stava schioccando le dita davanti al volto.

«Stiles?».

Si sporse sopra il bancone per afferrare Danny per il grembiule e sussurrargli all'orecchio.

«Lui è il tipo del volantino». Stiles spalancò gli occhi e fissò Derek ancora con più insistenza di prima quando la ragazza lo abbracciò di slancio.

«Ma non era gay?», domandò Danny a voce bassa per non farsi udire.

«Non mi ha mai risposto».

Danny si dovette allontanare per riprendere il suo lavoro, mentre Stiles sorseggiava svogliatamente il suo cappuccino ormai freddo.


Amber era una cara ragazza ma aveva un senso di gratitudine eccessivo.

«Grazie grazie grazie! Derek, mi hai salvato la vita!». E Derek non sapeva più come dirle che lui era felice di aiutarla.

«Amber, non è un problema. Anzi, se mai in futuro ti servisse altro puoi tranquillamente contattarmi». Le fece un occhiolino e questo dettaglio non sfuggì a un certo ragazzo che, dimentico del significato del termine discrezione, li stava fissando con insistenza, continuando a sorseggiare un cappuccino inesistente da una tazzina ormai vuota.

Amber prima di andarsene schioccò un sonoro bacio sulla guancia di Derek, lasciando quest'ultimo oltremodo imbarazzato e un certo ragazzo altrettanto infastidito.

Appena Amber uscì dal bar Derek tirò un sospiro di sollievo, finalmente aveva recuperato il suo spazio personale.

«È carina». Stiles si alzò per pagare, e guarda caso Derek era seduto proprio vicino alla cassa.

Derek lo guardò inarcando un sopracciglio.

«Sì, è carina».

«Non credevo fosse il tuo tipo». Danny, che ovviamente stava ascoltando la conversazione, scosse la testa e con lo sguardo cercò di dire a Stiles di smetterla.

«Non mi sembri il tipo da bionda». Prese il resto e lo infilò in tasca.

«Non capisco».

«Semplicemente non mi sembri uno a cui piacciono le bionde». Cercò di ignorare la sguardo di disapprovazione di Danny che li stava guardando a braccia incrociate mentre aspettava che una tazzina si riempisse di caffè.

Derek lo guardò inarcando anche l'altro sopracciglio.

«Quando mai ho detto che lei mi piace?».

Stiles lo guardò con ovvietà, mentre Danny sospirò spazientito dai due. Derek lo guardò male.

«Uscite insieme e ciò presuppone che ti piaccia, no?».

«Ehi, frena. E tu, esattamente, da cosa avresti dedotto che usciamo insieme?». Derek ci stava capendo ben poco.

«Non so... forse dal fatto che ti ha abbracciato e baciato nemmeno gli avessi salvato il gatto che stava annegando?». L'ironia di Stiles, quando era agitato, arrabbiato o troppo stressato, diventava difficile da capire persino per Stiles stesso.

«Non che ci sia un qualche tipo di problema se esci con le bionde, eh». Per cercare di salvare il salvabile Danny provò a intervenire.

«Ma non dovevi andare?».

«Dovrò andare quando andrò». Fu la risposta secca e sensata di Stiles.

«Lo so che non c'è nessun problema se esco con le bionde». Derek lo disse con leggerezza e Stiles lo guardò con faccia scocciata. «Ma credo che tu abbia indovinato».

«Visto, lo sapevo». Stiles cercò di camuffare il suo fastidio – tra l'altro ingiustificato e insensato – cercando di usare un tono saputo e scherzoso.

«No, avevi ragione sulla parte del gatto».

«Eh?». Aveva veramente salvato un gatto?

«No, Stiles, non ho salvato nessun gatto». Derek osò addirittura usare un tono scocciato, come se fossero ovvie le sue parole criptiche.

«Derek, o parli come mangi oppure vivrò nella convinzione che tu ti sia buttato in un fiume per soccorrere un gatto». Stiles era tremendamente serio.

Danny intanto stava assistendo a quella conversazione nemmeno fosse una soap opera intanto che stava servendo altri clienti.

«Semplicemente le ho passato i miei appunti di Istologia e le ho dato il mio libro che ormai è fuori commercio». Lo disse con ovvietà. Certo, come aveva fatto Stiles a non arrivarci prima, era così ovvio. «Quindi era felice perché il materiale che le ho passato le permetterà di passare finalmente l'esame, ed era felice come se le avessi salvato il gatto».

«Amico, hai ragione, come ho fatto a non capirlo prima?».

Di fronte allo sguardo serio di Derek a Stiles non rimase che scuotere la testa.

«Comunque questa volta vado davvero, Sistemi Giuridici Comparati mi aspetta».

Derek si alzò a sua volta.

«Aspetta, vengo con te. Devo andare a studiare in biblioteca». Solo quando fu già sulla porta, si ricordò di Danny.

«Fatti trovare pronto per quando arrivo, ho già fame». Danny annuì e Stiles si richiuse la porta alle spalle.

Derek cercò di ignorare la loro conversazione.

«Il raffreddore è passato?».

Camminavano uno accanto all'altro e visto l'andamento di Stiles era inevitabile che le loro spalle si toccassero di tanto in tanto.

«Molto meglio». Derek aveva osservato sin da subito il suo naso rosso e pieno di pellicine, segno che se lo stava soffiando molto spesso.

«Mettiti una crema, passerà». Stiles non capì subito a cosa l'altro si riferisse.

«Il naso. La crema aiuterà».

«Questa sera, non credo di arrivare a casa prima delle nove». Il suo tono lamentoso non era il massimo per iniziare una giornata di studio, perciò Derek fu quasi sollevato quando le loro strade si dovettero dividere.

«Ci si sente in questi giorni. Buona lezione».

«Buono studio».

Stiles era contento di aver incontrato Derek, non credeva che dopo la loro sceneggiata a mo' di agenti segreti, e la freddezza di Derek del giorno dopo, si sarebbero rivolti ancora la parola.

Era arrivato di fronte all'edificio in cui si teneva la lezione con qualche minuto di ritardo, ma conoscendo le abitudini del professore, era certo di non aver perso nulla.

Tra la folla intravide Amber che saliva le scale. Stiles la guardò finché non la perse di vista.

«Non me la racconti giusta», sussurrò fissando un punto impreciso davanti a sé.

 

§§§

Messaggi tra Stiles e Jackson

Jackson, [08.03.17 17:34]     
Stilinski, scopri dove andranno.

 

Stiles, [08.03.17 17:35]         
???

 

Jackson, [08.03.17 17:35]     
Lydia e le altre.

 

Stiles, [08.03.17 17:35]         
A divertirsi?

 

Jackson, [08.03.17 17:35]     
Stilinski, fai solo come ti ho detto. Chiaro?

 

Stiles, [08.03.17 17:36]         
Perché dovrei? Io cosa ottengo?

 

Jackson, [08.03.17 17:36]     
La tua vita.

 

Stiles, [08.03.17 17:36]         
Confidi troppo in te stesso. Ma io sono magnanimo e ti aiuterò.

 

Messaggi tra Stiles e Lydia

Stiles, [08.03.17 17:37]         
Dove andate questa sera?

 

Lydia, [08.03.17 17:42]        
Alla Temptation.

 

Messaggi tra Stiles e Jackson

Stiles, [08.03.17 17:43]         
Brutte notizie, amico.

 

Jackson, [08.03.17 17:43]     
Dimmelo e basta.

 

Stiles, [08.03.17 17:44]         
Non so cosa sia... ma si chiama Temptation e credo che sia un nightclub.

 

Stiles, [08.03.17 17:45]         
Ci saranno spogliarellisti...

 

Stiles, [08.03.17 17:46]         
E alcool.

 

Stiles, [08.03.17 17:46]         
Fiumi di alcool.

 

Stiles, [08.03.17 17:46]         
E maschi.

 

Stiles, [08.03.17 17:46]         
Molti maschi.

 

Jackson, [08.03.17 17:46]     
Stilinski, avverti il tuo amico. Dobbiamo controllarle.

 

Stiles scoppiò a ridere di gusto, era da tempo che non prendeva Jackson in giro, e puntare sulla gelosia era stato un colpo di genio.

Adesso non gli rimaneva che convincere Scott e si sarebbe divertito alle spalle di Jackson fumante di gelosia.

«Scott, abbandona la play e siediti qui accanto a me. Ho una cosa da dirti». Diede due schiaffetti sul divano per indicare all'amico dove si sarebbe dovuto sedere.

«Lo so che non mi crederai, ma le ragazze andranno in un nightclub».

Scott non disse niente e perciò Stiles continuò, un ghigno di malizia celato da un finto colpo di tosse.

«E ci sarà tanto alcool. E uomini. Uomini nudi». Scott sbatté le palpebre.

«Mi fido di Allison». Stiles incassò il colpo, fingendosi distratto da un rumore esterno per riflettere e decidere come continuare.

«Certo, ma degli altri ti fidi? E se si approfittassero di lei? E se le succedesse qualcosa? E se fossero troppo ubriache per guidare?».

Scott si alzò di colpo e guardò Stiles terrorizzato.

«Devo fare qualcosa. Non posso permettere che succeda qualcosa alla mia Allison».

Per un istante Stiles si sentì quasi in colpa, poi pensò alla faccia da lesso che avrebbe fatto Jackson quando Lydia li avrebbe beccati e si sentì subito meglio.

 

Messaggio di Stiles a Jackson

Stiles, [08.03.17 20:01]         
Ci sta.

 

§§§

«Fratellone, ma che stanno combinando i tuoi amici?».

Derek guardò perplesso dinanzi a sé.

«Me lo sto chiedendo pure io». In cucina c'erano Jackson che stava parlando in maniera concitata, Boyd che con le braccia conserte stava ascoltando concentrato, e Isaac che intanto stava seguendo la conversazione con aria fin troppo interessata.

«Beh, sono bizzarri». Cora ridacchiò.

Sua sorella era arrivata il giorno prima. Ufficialmente era arrivata a visitare il college – dato che era all'ultimo anno del liceo e l'anno prossimo avrebbe dovuto sceglierne uno –, ufficiosamente ne aveva approfittato per trascorrere del tempo con il suo fratellone che non tornava a casa da Natale. Derek era stato più che felice della visita della sorella: gli mancava la sua famiglia e trascorrere del tempo con Cora gli faceva solo bene, oltre al fatto che preferiva lei permanesse da lui che in un hotel.

«Dai, andiamo ad impicciarci». Cora prese per il braccio il fratello trascinandolo verso i ragazzi.

Entrati in cucina tre paia di occhi si posarono su di loro: due combattivi, altri seri e determinati e infine un paio divertiti.

Fu Jackson a proferire parola.

«Dobbiamo controllarle, potrebbe succedere di tutto. Potrebbero esserci dei malintenzionati che potrebbero approfittare di loro. Noi dobbiamo intervenire, dobbiamo difendere le nostre donne». Di fronte al discorso commovente dell'altro Derek si limitò ad inarcare un sopracciglio.

«Ragazzi, cosa state combinando?».

«Si esce stasera, amico!». Isacc doveva limitare il suo eccessivo entusiasmo.

Derek non aveva in programma di andare da nessuna parte.

«Io passo stavolta. Io e Cora-».

Fu proprio in quel momento che successe l'impossibile, qualcosa che Derek mai avrebbe sospettato.

«Derek, stasera usciamo».

Boyd prese parola. Boyd prese parola e concordò con Jackson.

Derek era sempre più confuso e non sapeva cosa dire.

Isaac batté le mani sul tavolo entusiasta.

«Andiamo a caccia!».

«Sentite, spiegatevi meglio ché non riesco a capirci nulla».

Jackson sospirò e, molto provato dalla situazione, incominciò a narrare.

«Derek, ci troviamo in una situazione delicata. Sai che giorno è oggi? È l'8 marzo, la festa della donna. E sai cosa faranno stasera le ragazze? Andranno in un nightclub. E sai cosa ci sono nei nightclub? Pericoli. C'è gente approfittatrice, malintenzionata, c'è gente che potrebbe approfittare di loro. Perciò noi andremo a controllarle, non si sa mai cosa potrebbe succedere». Jackson concluse il discorso con tono solenne.

«Discorso molto commovente, devo ammetterlo. Ma il piano è altrettanto ridicolo. Non succederà nulla, stai calmo». Boyd lo guardò negli occhi. E Derek capì, capì che anche il suo amico, il suo amico che dall'alto della sua imperturbabile corazza giudicava tutti, era rimasto vittima: anche lui era vittima di quella nemica che era la gelosia.

Derek si massaggiò le tempie con le dita.

«Va bene, andiamo».

Gli unici entusiasti di quell'uscita erano Isaac e Cora; Jackson e Boyd erano troppo impegnati a mettere a punto il loro piano di stalkeraggio; Derek invece era solo esasperato.

Dopo un po' una domanda gli balenò in testa.

«Solo per curiosità, come hai fatto a sapere che andranno in un nightclub?».

«Me lo ha detto Stiles».

Nonostante il tono ovvio di Jackson, Derek non poté evitarsi di nutrire qualche sospetto.

ùò.-à

à

à

à

à

àSourwolf&Volpino

à

Saaaalve!
Scusate per il ritardo! Abbiamo scritto questo capitolo nel tempo
che avevamo a disposizione e nei nostri piani dovevamo mettere la parte dello stalkeraggio,
però in questo caso non saremmo riuscite a postare oggi.
Alla fine abbiamo optato di lasciarvi con la "suspance" xD

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Che dite, che combineranno secondo voi questi novelli stalker?
Lo scoprirete presto! ;)


Stranger

ò


Anche se leggermente in ritardo ecco pubblicato anche il sesto capitolo.
La storia pian piano sta andando avanti, perciò godetevi i prossimi
capitoli perché presto la gelosia non colpirà solo Jackson e Boyd.
Stiles e Derek ancora devono capire come smettere
di essere conoscenti e diventare amici,
però direi che in questo capitolo hanno fatto un altro
passo avanti e hanno superato la barriera della timidezza.
E dei ragazzi gelosi che ne pensate?
Spero che vi piaccia, nel prossimo capitolo li vedremo all'opera.
E magari non saranno gli unici gelosi ;)

Grazie per aver letto!
Alina Alboran

Innanzitutto grazie a tutte le persone che hanno letto, a chi ha inserito la storia tra le preferite e, soprattuto, a chi ci ha recensito. Leggere le vostre recensioni ci fa un immenso piacere e ci dà la spinta per continuare a scrivere, nonostante i vari impegni universitari. Purtroppo l'università ha preso il sopravvento e non riusciremo a pubblicare due volte a settimana, ma salvo imprevisti dovremo riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana.
L'ispirazione del nome del bar del campus l'abbiamo presa dal bar del polo universitario di una delle due, così come il barista sexy 😆
*sguardo sognante*
Grazie ancora a chiunque ci abbia seguito fin'ora e a chi comincerà a farlo da ora in poi.

Sterlocked

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Sesto Capitolo

 

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Stiles arrivò tutto trafelato, con Scott al suo fianco nelle stesse condizioni. Ad aspettarli vi erano Jackson, Boyd, Isaac, Derek e una ragazza che gli stava attaccata al braccio.

«Scusate, abbiamo fatto il più in fretta possibile». Il primo a rispondere fu Jackson che, dopo un'occhiata scocciata, chiese a Stiles l'indirizzo del locale.

«Non ne sono sicuro, ma dovrebbe essere sulla Union Street».

Rispose pulendosi le mani sudate sui pantaloni.

«Io sono Stiles e lui e Scott». La ragazza ricambiò sorridendogli.

«Io sono Cora».

Stiles le rivolse un sorriso esitante per poi rivolgersi al resto del gruppo.

«Che lo stalking abbia inizio!». E per evitare le lamentele di Jackson alla sua definizione perché “Stilnski, noi non stiamo stalkerando nessuno, lo facciamo perché...” Stiles incominciò a camminare seguito dagli altri.

Derek prese Stiles da una parte tirandolo per il braccio.

«Cosa sta succedendo?». Il ragazzo sorrise a trentadue denti e guardò Derek e Cora con un pizzico di malizia e divertimento.

«È divertente. Ammettilo». Derek alzò lo sguardo sui tre ragazzi che camminavano decisi e fieri qualche passo davanti a loro.

Sembravano tre pavoni: Jackson, il pavone leader, combattivo e determinato a portare a termine la sua missione; Boyd, il pavone bodyguard, con gli occhiali da sole alla James Bond, lo sguardo vigile e giudicante; Scott, il pavone di scarto, spennacchiato e zoppicante, ma  illusoriamente convinto della sua missione.

Derek si riscosse da quell'immagine, inquietato dalle sue stesse costruzioni mentali.

 

Camminarono per una quarantina di minuti prima di arrivare al locale indicato da Stiles. Da una delle grandi vetrate del locale Jackson aveva intravisto la chioma rossa di Lydia.

«Non sembra un nightclub». Scott espresse le sue perplessità guardando Stiles che puntò gli occhi sull'asfalto.

A quel punto intervenne Cora, incuriosita dalla piega che le cose stavano prendendo e divertita dallo scherzo di Stiles.

«Ci sono alcuni locali che dopo la mezzanotte si trasformano». Stiles si girò a ringraziarla con un sorriso di cortesia. Sembrava simpatica ma chi l'aveva chiamata, e sopratutto perché stava incollata a Derek in quel modo? Per tutti i quaranta minuti avevano camminato a braccetto e non lo aveva sentito lamentarsi nemmeno una volta. Non credeva che Derek fosse così un don Giovanni e la cosa lo infastidiva un poco.

Ma non ne aveva motivo o diritto, perciò mimò un grazie riconoscente per l'aiuto ricevuto.

«Prendiamo un tavolo e vediamo che succede poi».

I ragazzi presero un tavolo poco distante da quella delle ragazze, in una posizione a detta loro strategica, da cui avrebbero potuto guardare senza essere visti. Questo sempre a detta loro, Derek era un po' scettico.

Stiles si sedette lontano da Jackson, per evitare di essergli vicino non appena si sarebbe accorto dello scherzo. Si ritrovò così davanti a Derek e a quella ragazza che gli stava tutto il tempo appiccicata.

Stiles non pensava che Derek fosse così. Pochi giorni fa quella Amber e ora questa Cora?

 

§§§

Coperto parzialmente dal menù, Jackson lanciava occhiate preoccupate alle ragazze ogni volta che un cameriere passava vicino al loro tavolo.

E quando portò loro le ordinazioni, Boyd dovette trattenerlo per non andare da loro e far saltare la copertura.

«Jackson, ti rendi conto che il tuo comportamento non ha un minimo di senso?».

Jackson lo guardò indignato.

«Der, non impicciarti». Cora lo riprese dandogli uno sbuffetto sulla guancia.

“Ma guarda questa...”.

«Veramente, mi spieghi perché siamo qui?».

A prendere la parola, con grande sorpresa di Jackson, fu Boyd.

«Stiamo controllando che nessuno approfitti di loro». Derek alzò un sopracciglio, Stiles rise e Cora scosse la testa.

«Stiamo parlando di Erica, la stessa che ci ha fatto ubriacare tutti senza dare alcun segno di sbronza».

Isaac gli tirò un calcio da sotto al tavolo.

«Fatti i cavoli tuoi e da' ascolto a Cora».

«Ragazzi, fate più piano ché rischiamo di farci scoprire!». Jackson aveva preso molto seriamente l'intera questione dello stalking e ci teneva a svolgere diligentemente il suo ruolo. Peccato che i suoi sbuffi infastiditi non erano poi così silenziosi e non passarono di certo inosservati.

Cinque minuti dopo un cameriere giunse al loro tavolo.

Questi, un ragazzo sui vent'anni e discretamente attraente – a detta di Stiles – attirò la loro attenzione con un colpo di tosse.

«Le ragazze a quel tavolo mi hanno chiesto di darvi questo». Allungò un foglio bianco accuratamente piegato. A prenderlo fu Boyd che ringraziò con un gesto della testa.

«Che c'è scritto?». Scott allungò il collo nel tentativo di leggere la grafia ordinata di Lydia.

«Ci hanno scoperto». Isaac scoppiò a ridere rumorosamente – attirando molti sguardi incuriositi – mentre Scott arrossì furiosamente.

«Tu. Zitto». Jackson era stizzito.

Prima ancora che potesse decidere il da farsi Stiles si era già alzato, seguito da Derek, Isaac e Cora.

Indispettito dal tradimento dei suoi amici, si alzò pure lui, trascinandosi dietro uno Scott imbarazzato e un Boyd con piccole difficoltà a mantenere la sua perenne neutralità.

Fu Stiles a chiedere al cameriere se potessero far unire i loro tavoli, e dopo aver ricevuto una risposta affermativa si sedette alla sinistra di Lydia.

Gli altri si sedettero accanto alle proprie ragazze, e questa volta Stiles si trovò accanto a Cora che gli sorrise leggermente imbarazzata.

«Tutto bene?», gli chiese. Dopotutto aveva ricevuto solo sguardi infastiditi da parte del ragazzo e non capiva perché.

«Sì, certo». Stiles le rivolse un sorriso tirato. Si rendeva conto di essere risultato maleducato, dopotutto lui non la conosceva e solo per suo semplice pregiudizio non era stato affatto amichevole con lei.

Non aveva nulla contro di lei, era più che altro irritato da Derek. Qualche giorno fa lo aveva visto con quella Amber e ora si era presentato a cena con i suoi amici con questa Cora. Per quanto poco lo conoscesse non pensava fosse così, che cambiasse ragazze così frequentemente, e anche se lo facesse non aveva nulla da ridire dopotutto. Ma portare una sua recente conquista di già fuori con i suoi amici? Ecco, questo gli dava fastidio.

Allison stava consolando Scott con carezze sulla schiena, sussurrandogli che non era arrabbiata e che gli faceva piacere che lui fosse lì con lei. Erica era divertita da Boyd che ancora non si era deciso a incontrare il suo sguardo o a rivolgerle la parola.

Di diverso avviso era invece Lydia che dopo aver incenerito Jackson con lo sguardo, adesso gli stava urlando contro.

«Non fare la vittima ora». Il silenzio della ragazza fece deglutire Jackson che cominciò a muoversi freneticamente sulla sedia.

«Sei tu ad essere venuta in un nightclub». Stiles distolse lo sguardo e prese a fischiettare con nonchalance.

«Nightclub? Cosa stai dicendo?».

«Ora non fare finta di nulla. Sei voluta venire in un nightclub e io semplicemente stavo controllando che non cadessi in qualche pericolo». Jackson sapeva di essere nel torto ma credeva fermamente nelle sue buone intenzioni.

Alle parole del suo ragazzo Lydia prese un profondo respiro.

«Jackson, questo è un semplice ristorante». Stava cercando di mantenere la calma ma alcune volte il suo ragazzo superava il limite e questa era una di quelle volte.

«Ma Stiles ha detto che-». Jackson realizzò solo in quel momento e si girò a fissare uno Stiles che invece era più agitato del solito e faceva di tutto per evitare il suo sguardo.

«Stilinski». Jackson gliel'avrebbe fatta pagare.

«Perché mi guardi così? Io ho detto che credevo fosse un nightclub, non ho mai detto di esserne sicuro». Nonostante Stiles cercasse di mostrarsi tranquillo, lo sguardo di Jackson non prometteva nulla di buono.

«Stilinski, è tutta colpa tua. Se tu non mi avessi-».

Lydia aveva perso la pazienza e fermò la scenata del suo ragazzo sul nascere.

«Jackson, non osare a incolpare Stiles! Qui se c'è qualcuno ad essere nel torto quello sei tu! Come ti sei permesso di indagare su dove andassi? Io vado dove voglio, e se volessi pure in un nightclub!».

Questo era il rapporto tra Lydia e Jackson: entrambi orgogliosi, entrambi fieri e gelosi. Se c'era una sola persona in grado di mettere a tacere Jackson quella era Lydia.

A disagio e intimorito dalla ragazza, Jackson si passò le mani tra i capelli.

«Beh, tu potevi scegliere un ristorante con un nome più normale. Temptation. Cosa avrei dovuto pensare?».

«Lydia, è innegabile che Jackson abbia sbagliato per-».

«Zitto tu. Sei loro complice». Cora rise e appoggiò la testa sulla sua spalla, circondandogli il collo con le braccia. Il bacio rumoroso che gli lasciò sulla guancia sembrò averlo notato solo Stiles.

«Siete intimi, eh?». Lydia e Jackson intanto continuavano a litigare, mentre Boyd aveva chiesto scusa ad Erica che lo aveva baciato con il sorriso sulle labbra.

«Direi...», rispose Derek senza capire che cosa gli fosse preso.

Alla risposta ovvia di Derek, Stiles giunse alla conclusione che le opzioni erano due: o Derek non era uno da relazione stabile e qui il discorso si ricollegava al suo ragionamento precedente; oppure Stiles aveva travisato tutto e Amber era solo una sua collega come Derek aveva fatto capire e Cora era la sua ragazza. In ogni caso questi non erano certo affari suoi.

Per il momento era meglio concentrarsi sui suoi amici e sulle loro vite amorose.

La reazione di Lydia non era quella che si era aspettato e cominciava a sentirsi in colpa. Sapeva quanto poco bastasse ai due per litigare e non voleva assolutamente esserne la causa scatenante.

«Lyds, è colpa mia, dai». Allungò la mano verso la guancia di Lydia, ma non arrivò a toccarla perché fu trascinato verso l'uscita da un Derek serio e... determinato? Sì, sembrava determinato.

Si riscosse solo quando il vento freddo di inizio marzo lo colpì in pieno volto.

«Derek».

Derek non rispose ma si limitò a trascinarlo lungo la strada.

«Amico, che ti prende?».

Derek gli lanciò un'occhiata di sufficienza – che indignò non poco Stiles – e si fermò di fronte ad una fioreria.

«Hai fatto il danno, ora rimedia».

Stiles si fermò in mezzo alla strada – i piedi ben puntati a terra e le braccia incrociate al petto.

«E che dovrei fare?».

Derek scosse la testa e indicò il negozio.

«E secondo te?».

L'altro alzò gli occhi al cielo ma si lasciò convincere.

Comprarono delle rose per le ragazze per farsi perdonare e dimenticare il disastro della serata.

Stiles notò Derek comprare una rosa e un peluche a parte, sicuramente per Cora.

La strada che gli separava dal ristornante era molto breve, e Stiles era molto grato di ciò perché si sentiva molto stupido a camminare con le rose in mano. Perché non poteva essere elegante come Derek e avere la sua stessa fierezza?

Ritornarono al tavolo in pochissimo tempo, e Stiles distribuì le rose alle tre ragazze, lasciando per ultima Lydia alla quale, oltre che delle scuse sussurrate e un "Auguri" concesse un lungo abbraccio carico di significato.

«Grazie per esserci stata sempre». Jackson fece una smorfia per sottolineare a tutti quanto trovasse stupido e senza senso quel gesto, ma in realtà era grato a Stiles e Derek per aver calmato le acque. L'ago della bilancia che misurava la rabbia di Lydia sembrava star pendendo verso lo zero, perciò poté finalmente rilassarsi. Dopo che Stiles si fu allontanato si sporse verso la ragazza, rubandole un bacio.

«Scusami. Ti amo».

Intanto Derek aveva consegnato la rosa a Cora insieme al piccolo orsacchiotto.

«Grazie!». Cora era tutto un baci e abbracci, fin troppo per i gusti di Stiles. Insomma, erano pur sempre in pubblico.

Derek le accarezzò i capelli e tirò fuori dalla giacca una piccola scatolina.

Stiles strabuzzò gli occhi. O Sant'Iddio, le stava per fare la proposta?

Cora aprì la scatoletta emozionata. Stiles aveva il cuore in gola.

Ma Derek perché non si stava inginocchiando? Le cose andavano fatte per bene!

Cora aprì la scatola e... tirò fuori un braccialetto. Stiles rimase quasi deluso, credeva di star per assistere alla sua prima proposta di matrimonio in diretta.

«Grazie, fratellone, non dovevi!». Faceva bene a ringraziarlo, chissà quanto aveva speso, sembrava fosse d'oro. No, aspetta: fratellone?

«Peste, rischi di soffocarmi». Derek rideva mentre Cora lo stava abbracciando stile koala.

«Fratellone?». Stiles parlò senza rendersene conto.

Cora si staccò dall'abbraccio e fissò Stiles.

«Beh, sì». Era stranita, soprattutto di fronte all'espressione da pesce lesso di Stiles.

«Voi due siete fratelli? ». Stiles deglutì vistosamente.

Derek aggrottò la fronte dinanzi allo strano comportamento del ragazzo.

«Sì, siamo fratelli».

Stiles si sentiva decisamente stupido.

«Chi pensavi che fossi, scusa?». Di fronte alla domanda di Cora Stiles desiderò scappare.

Aveva pensato che Derek stesse per fare una proposta di matrimonio, Dio! Non aveva capito nulla, altroché le sue ipotesi improbabili.

«Non vi somigliate affatto. Non è colpa mia». Sia Cora che Derek aggrottarono le sopracciglia e lo guardarono straniti. Beh, forse adesso qualcosa in comune ce l'avevano.

«La sua fidanzata?». Si ritrovò ad ammettere scatenando l'ilarità generale ma soprattutto di Isaac che quella sera era quello che si era divertito di più.

«Nah, non mi metterei mai con uno come lui. Troppo melodrammatico».

Questa nuova prospettiva aveva permesso a Stiles di vedere Cora da sotto un altro punto di vista, riconsiderando le sue opinioni. E, forse, non era poi così male.

«Sì, l'ho notato».

Almeno con la sua gaffe aveva ristabilito l'umore generale, ciò non toglieva che stava morendo di imbarazzo. Che idiota che era.

Derek gli si era avvicinato guardandolo divertito. Stiles si era guardato intorno in cerca di una via di fuga.

«Non ti conviene».

«Cosa?».

«Scappare». Beccato.

«E perché?». Ovviamente doveva ribattere con faccia tosta. Fare finta di essere sicuro di sé, era quello il segreto.

«Perché i tuoi piani fanno schifo. Così come la tua perspicacia a quanto pare». Di fronte al tono derisorio dell'altro a Stiles non rimase che incassare il colpo.

«Touché».

 

La cena trascorse tranquilla e, due ore dopo quando ebbero finito di mangiare, Erica riuscì a convincere tutti ad andare in un pub.

«Che nessuno osi dirmi di no. È la nostra festa e decidiamo noi». Le ragazze le diedero manforte annuendo.

«Basta che Stiles non si ubriachi nuovamente».

«Hai paura che questa volta cederai?». Il sarcasmo aveva vinto sull'imbarazzo quella volta, ma si chiese per quanto tempo sarebbe riuscito ad andare avanti in quel modo.

 

§§§

 

Stiles, [09.03.17 03:35]         
Visto, questa volta non mi sono ubriacato.

 

Derek, [09.03.17 03:35]        
Hai già combinato abbastanza danni prima.

 

Derek, [09.03.17 03:35]        
Quindi non so quanto valga.

 

Stiles, [09.03.17 03:36]         
Ah. Ah. Ah.

 

Derek, [09.03.17 03:36]        
Oh. Oh. Oh.

 

Stiles, [09.03.17 03:36]         
... ... ...

 

Derek, [09.03.17 03:36]        
,,, ,,, ,,,

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
-.-'"

 

Derek, [09.03.17 03:37]        
._.

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
Grazie per avermi salvato il culo con l'idea delle rose comunque.

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
Derek, smettila!

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
Sto cercando di ringraziarti!

 

Derek, [09.03.17 03:38]        
Prego per averti salvato il culo.

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
No, basta.

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
Mi rifiuto di parlare ancora con te.

 

Derek, [09.03.17 03:38]        
I rifiuti vanno riciclati.

 

Stiles, [09.03.17 03:39]         
Derek, hai bevuto qualcosa tornando a casa?

 

Derek, [09.03.17 03:39]        
No, mi sto adeguando alla tua stessa lunghezza d'onda.

 

Derek, [09.03.17 03:39]        
Cosa dicevi a Cora? Che sono noioso e monotono?

 

Stiles, [09.03.17 03:40]         
Quindi ti importa ciò che credo di te?

 

Stiles ghignò davanti allo schermo del cellulare come se Derek potesse veramente vederlo.

 

Derek, [09.03.17 03:41]        
E quando mai avrei detto una cosa del genere?

 

Stiles, [09.03.17 03:41]         
Stai cercando di farmi cambiare idea, no?

 

Stiles, [09.03.17 03:42]         
Non negarlo.

 

Derek, [09.03.17 03:42]        
Io non nego e non affermo nulla.

 

Stiles, [09.03.17 03:42]         
Ceeerto.

 

Stiles, [09.03.17 03:43]         
Comunque ho chiesto il numero a Cora. Per te va bene, vero?

 

Derek, [09.03.17 03:43]        
Ti tengo d'occhio.

 

Stiles, [09.03.17 03:43]         
Ahia! Mi fai male!

 

Derek, [09.03.17 03:44]        
Mi rifiuto di parlare con te.

 

Derek, [09.03.17 03:44]        
Ma io ti blocco.

 

Stiles, [09.03.17 03:44]         
Come avevi detto? I rifiuti vanno riciclati?

 

Stiles, [09.03.17 03:45]         
E io rimetto come foto profilo l'annuncio in cui offri sesso, finto gigolò!

 

Derek, [09.03.17 03:45]        
Tu vedo che ricicli le mie battute.

 

Derek, [09.03.17 03:46]        
Ehi, ehi! Non avevamo premuto il tasto reset?

 

Stiles, [09.03.17 03:46]         
Io non nego e non affermo nulla.

 

Derek, [09.03.17 03:46]        
Tu dormi, te lo dico io.

 

Stiles, [09.03.17 03:48]         
Ammettilo che sei tu che vuoi dormire.       
Comunque buonanotte!        
E ricordati, quando farai una proposta di matrimonio dovrai inginocchiarti. O fai le cose per bene o non le fai proprio.

 

Derek, [09.03.17 03:49]        
Ma che cazz-?

 

Stiles, [09.03.17 03:49]         
Shhh.  
Tu ricordati che dovrai inginocchiarti.

 

Derek, [09.03.17 03:50]        
... ok.

 

Derek, [09.03.17 03:50]        
Buonanotte.

 

Stiles, [09.03.17 03:50]         
Notte!

.

.

.

.

.

.

Sourwolf&Volpino

Buona sera e scusateci.
Scusateci per l'enorme ritardo con cui abbiamo risposto alle recensioni,
e scusateci anche per l'aggiornamento.

Queto capitolo è stato abbastanza difficoltoso da scrivere perché tra i
veri impegni personali il tempo a nostra disposizione è stato minimo,
ma nonostante questo spero che lo apprezziate lo stesso.
E, vi prometto, il prossimo sarà di granlunga migliore.


Alina Alboran


Sera!
Finalmente abbiamo aggiornato!
Capitolo forse un po' noioso ma che ci serviva essendo di passaggio
per porre le basi di ciò che sarà il rapporto tra Stiles e Derek in futuro.
Come credo abbiate notato la storia è una slow build e
speriamo di riuscire a rendere al meglio il rapporto tra i due.
Speriamo che con i messaggi finali del capitolo ci siamo riscattate per il ritardo xD
Grazie per aver letto!

Stranger



Come sempre grazie a chi legge e a chi ci recensisce!
Purtroppo abbiamo notato che le visite e le recensioni alla storia sono calate di molto e non sapete quanto ci dispiaccia. Ci rendiamo conto che gli ultimi due capitoli sono un po' più noiosi degli altri, ma nonostante siano di passaggio sono importanti ai fini della trama. Sappiamo anche che gli aggiornamenti sono meno frequenti, non riusciamo a pubblicare più di un capitolo alla settimana :( Sappiate che da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta per coinciliare gli impegni - e purtroppo anche i problemi - della vita privata con la storia, che scriviamo sempre quando ci è possibile :)
Grazie per aver letto!

Sterlocked

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***



Settimo Capitolo

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Volevo un gatto nero nero nero

mi hai datto un gatto bianco

ed io non ci sto più.

Volevo un gatto nero nero nero

siccome sei un bugiardo

con te non gioco più.

 

Il lunedì mattina non dovrebbe esistere, l'università non dovrebbe avere esami e soprattutto non dovrebbe dare dei tempi. E Stiles quella mattina voleva solamente spiaccicare la testa sotto al cuscino e fare finta che il mondo non esistesse.

Di malavoglia si era svegliato e diretto in biblioteca per svolgere il suo ruolo di studente e amico modello. Dato che c'era ne avrebbe approfittato per restituire il libro di Commerciale che aveva preso in prestito due settimane fa.

L'ingresso della biblioteca, nonostante l'ora tarda, era pieno perciò dovette aspettare pazientemente insieme ad altri tre ragazzi che almeno uno dei due ascensori si liberasse. Avrebbe dovuto incontrarsi con Danny tra circa una mezz'oretta, e questo gli dava il tempo di restituire il libro e cercare il secondo volume. Premette il pulsante del secondo piano e si appoggiò alla parete dell'ascensore aspettando che le porte si aprissero.

Dopo aver lasciato il primo volume, ed aver ricevuto indicazioni su dove si trovasse il secondo, decise di andare nell'ala sud per consultare alcune voci dell'enciclopedia giuridica che la professoressa aveva loro indicato a lezione. Stava camminando tra i corridoi stretti, circondato dai libri, quando quasi andò a sbattere contro una ragazza che, con il dito in bocca e l'aria seria, stava controllando furiosamente il numero sul foglietto che aveva in mano.

«Posso aiutarti?».

«Ho trovato!». Esclamò lei e Stiles le sorrise prima di prendere l'enciclopedia e dirigersi verso le scrivanie singole.

Sospirò sconsolato quando vide che il posto in cui era solito sedersi era occupato: era un tipo abitudinario e non amava granché i cambiamenti. Non in biblioteca almeno.

Si sistemò gli occhiali sul naso – quella mattina era troppo in ritardo e non aveva avuto tempo da perdere per mettersi le lenti a contatto – e andò a cercarsi un'altra postazione adeguata. La fortuna di avere una biblioteca circolare era che non doveva mai girare, e quindi non poteva perdersi.

Da lontano vide delle spalle larghe e una chioma nera china su un libro molto alto e dall'aria difficile.

Cuffie alle orecchie, piedi che battono a ritmo di musica e sguardo concentrato nel libro. Derek si era estraniato nel suo mondo fatto di arterie, decorsi collaterali e nomi che sembravano tutti uguali ma da sapere a menadito.

Oggi avrebbe finito quel capitolo, almeno quella era l'intenzione. E l'avrebbe anche mantenuta se all'improvviso non si fosse sentito osservato intensamente, come se qualcuno lo stesso perforando alla sua destra e volesse a tutti i costi attirare la sua attenzione con lo sguardo.

E in effetti.

«Alla buon’ora!». Girandosi si ritrovato uno Stiles ghignante divertito che lo salutava con la manina come facevano i bambini.

Avrebbe voluto rispondergli a tono ma era rimasto distratto dall'altro. Era la prima volta che lo vedeva con gli occhiali, non sapeva portasse gli occhiali – ed era assurdo che lui si sentisse quasi indignato da questo fatto! – e no, assolutamente non era rimasto colpito.

Si convinse di smettere di fissarlo in maniera inquietante e di rivolgergli un sorriso sarcastico. Avrebbe dovuto recuperare un po' di decenza.

«E tu perché mi stavi fissando?». Ovviamente il classico sopracciglio inarcato non poteva mancare.

«E tu perché sei così maleducato da non salutarmi nemmeno?».

«E tu mi hai salutato?».

Tra loro era così, continui battibecchi e niente saluti. Almeno stavano saltando i convenevoli.

Stiles buttò malamente la cartella sul posto accanto a Derek, per poi sedersi sbuffando.

«Che è quella roba?», chiese sporgendosi per vedere meglio.

«Arterie».

«Uuuh! Non bello!».

Stiles si ritirò come se quella parola lo avesse quasi scottato. Apprezzava e ammirava – per modo di dire – chi riusciva a studiare quella roba senza annoiarsi o sentire l'impellente bisogno di buttarsi giù da una finestra.

«Esame difficile?».

«Più che altro infinito». Derek rilasciò un sospiro molto sentito. «Tu che ci fai qui?».

«Controllo una cosa nell'enciclopedia e aspetto Danny, sai il ragazzo del bar».

Stiles controllò il cellulare per vedere se avesse qualche chiamata persa: ancora nulla.

«Non hai fame?».

 

Messaggio da Stiles a Danny

Stiles, [13.03.17 9:39]           
Amico, dove sei?       


«Ancora no».

«Alloooora... tu sei troppo studioso! Come fai a stare tutto questo tempo concentrato?». Stiles era regredito allo stato di bambino – o era di suo così? – e Derek, stranamente, invece di essere infastidito ne era divertito.

«Suppongo nello stesso modo in cui fai tu». Gli sorrise e Stiles ritenne illegale avere un sorriso così bello.

«Scherzi??». Derek pensò di avere appena detto un'eresia, tanto era scandalizzato il tono del ragazzo. «Io non riesco a stare fermo per più di venti minuti! Mi muovo continuamente, mi alzo e ripeto camminando per la stanza».

«Ovviamente». Il tono di Derek era sconsolato e divertito.

«E tu con quel librone che ci devi fare?». Stiles girò lo sguardo verso l'enciclopedia e sospirò.

«Devo controllare alcune voci a proposito del marchio e della concorrenza sleale». Odiava procurarsi il materiale su cui studiare da solo e non avere un libro.

Danny gli rispose che non sarebbe venuto perché il suo capo lo aveva supplicato di coprire il turno del ragazzo delle nove.

«Danny non viene più. Posso rimanere a studiare qui con te?».

«Mi stai usando come ultima spiaggia?».

«Se vuoi ti posso usare come ultima montagna».

«Non l'hai veramente detto».

«E invece l'ho fatto».

Derek lo guardò con disgusto.

«Ehi, non mi guardare così! Quindi, posso?».

«Certo che no». Intanto Derek stava spostando le sue cose per fare spazio all'altro accanto a sé. Stiles lo guardò con aria di vittoria.

Mise sulla scrivania, oltre al libro che aveva in mano, ben due quaderni, l'astuccio da cui tirò fuori tre evidenziatori – arancione, giallo e verde –, due matite colorate e un lapis.

Derek lo guardò sbigottito.

«Uh, non ti avevo avvertito sul mio metodo molto colorato di studio?». E per spiegargli cosa intendesse aprì il suo quaderno pieno di post-it e il libro: erano un'accozzaglia di colori.

«Ma che schifo».

«Ehi!».

«No, seriamente, ma come ci studi? Tutti questi colori non ti fanno venire mal di testa?».

Stiles lo guardò oltraggiato.

«Non osare ad offendere il mio metodo di studio! I colori hanno un loro significato. Ti spiego: il lapis per la prima lettura, le matite colorate per sottolineare i concetti più importanti – il colore lo scelgo in base alla materia e a quanto ritengo importante il concetto –, l’evidenziatore giallo per le cose più generali, l'arancione per le parole chiave e il verde per le cose assolutamente da non dimenticare. È tutto calcolato e mi ci trovo benissimo. Capito?».

No, Derek non aveva capito nulla se non che Stiles usasse troppi colori.

«Non guardare così i miei appunti!». Ops, Derek doveva ricordarsi di controllare la sua mimica facciale.

«Senti, non puoi dire che il tuo metodo sia il più, ehm, tranquillo tra tutti». Derek stava cercando di esprimersi senza che Stiles si offendesse.

«Dato che hai tanto da ridire, vediamo come studi tu, Mr. Giudicone». Derek non era riuscito a non offenderlo a quanto pare.

Detto questo Stiles prese il libro che Derek aveva dinanzi a sé e cominciò a sfogliarlo.

«Ma che schifo è? Ma cosa è questa banalità? Cosa è tutto questo vuoto?». Chiuse il libro in modo teatrale. «Derek, devo insegnarti proprio tutto? Amico, non puoi sottolineare solo a lapis, è una cosa molto triste!».

Derek lo guardò inarcando il sopracciglio e stava per rispondere, solo che in quel momento i ragazzi accanto a loro, non potendone più dei loro battibecchi non molto silenziosi, li chiesero se gentilmente potessero fare silenzio. I ragazzi si resero conto che nonostante si trovassero nell'aula in cui si poteva parlare e ripetere ad alta voce, avevano disturbato chi stava studiando con i loro toni troppo alti.

Derek si rivolse a Stiles abbassando la voce.

«Invece di metterti a criticare il mio modo di sottolineare, che tra parentesi non ha nulla che non va, forse è meglio se ci mettiamo a studiare». Stiles sbuffò alzando gli occhi al cielo ma concordò con l'altro.

Non erano passati che quindici minuti e Stiles aveva già cominciato a perdere la concentrazione, distraendosi con qualsiasi cosa gli capitasse sotto mano. Prima con il cellulare – che Derek gli aveva sequestrato e che aveva messo da parte –, poi con gli evidenziatori – gli aveva messi in ordine dal più chiaro al più scuro –, e infine con la matita che usava per sottolineare. 

«Basta, abbiamo bisogno di una pausa». Il rumore della sedia che venne trascinata quando si alzò fece girare diverse teste scocciate nella sua direzione. Derek lo guardò con la coda dell’occhio, continuando a copiare qualche parola più ostica e che doveva assolutamente ricordare. 

«Stiles, avrai studiato sì e no mezza pagina». Allontanò i libri da sé e lo guardò stiracchiandosi il collo indolenzito per aver tenuto troppo tempo la stessa posizione. 

Stiles piegò la testa di lato, attirato dal collo di Derek e dalla vena in rilievo che sembrava invitarlo a mordicchiare quel lembo di pelle. Scosse furiosamente il capo per scacciare quel pensiero dalla mente e poi rispose all’occhiata stranita e alle sopracciglia aggrottate dell’altro. 

«Ho fame. Andiamo alle macchinette». 

«Finisci il capitolo. Poi andiamo».  

«Io ho fame ora». Si aggrappò al braccio di Derek, lasciato scoperto dalla maglietta a maniche corte che indossava, rimanendo piacevolmente sorpreso da quanto fosse morbida la sua pelle. Lo tirò malamente verso di sé con il tentativo di farlo alzare, ma ogni suo sforzo fu vano perché Derek era il doppio di lui e sembrava fatto di cemento armato.  

«Ti prometto che poi studio, ma andiamo a prendere un caffè».  

Derek rinunciò alla sua presa di posizione, dopotutto anche lui era stanco e aveva bisogno di una pausa. 

«Ma niente caffè per te. Sei già fin troppo agitato». 

«D’accordo, però andiamo». 

«E va bene, però toglimi le mani di dosso». Mesto e con un sorriso imbarazzato addosso, Stiles distolse le mani e le alzò con i palmi rivolti verso Derek. 

«Chiedo umilmente perdono, vostra maestà!».

Dopo che entrambi ebbero preso il cellulare e il portafogli si diressero verso le macchinette al piano inferiore. 

«Non mi hai ancora detto cosa dovevi fare con il barista». Stiles entrò nell’ascensore dietro Derek e premette il pulsante per chiudere le porte più velocemente. 

«Gli sto dando una mano per il test d’ammissione. Lavorando non ha molto tempo per studiare, perciò mi ha chiesto di fargli da tutor». Il silenzio eloquente di Derek bastò a Stiles per continuare a parlare. 

«Sì, lo so che visto il mio carattere e la mia propensione a distrarmi forse non sono la persona più adeguata, ma lui si trova bene e inoltre mi paga».   

I distributori erano vicini all’ascensore perciò non dovettero camminare molto prima di arrivare alla tanto agognata destinazione di Stiles. 

«Tu studi troppo, Derek». La serietà con cui lo disse fece sorridere Derek che scosse la testa e nascose la risata spontanea che Stiles gli causava con un colpo di tosse. Quel ragazzo era particolare e lo notava ogni volta di più. Sapeva che avendo amici in comune prima o poi si sarebbero incontrati lo stesso, ma nonostante il malinteso che si era creato non gli dispiaceva averlo conosciuto in quel modo tanto particolare. 

«Un tè per te». 

Derek inserì i soldi e pigiò il pulsante del “Tè verde”.  

«Non mi fido, quindi te lo prendo io». Stiles si portò la mano al petto e fingendosi colpito disse:

«Siamo già alla fase in cui mi fai regali? Cosa ti aspetti in cambio?». Per non dar a vedere l’imbarazzo e il leggero disagio provocato dalle sue parole, Derek aggrottò le sopracciglia e lo guardò serio. 

«Guarda che scherzavo, non c’è bisogno che mi metti il muso».

Derek ora inarcò un sopracciglio.

«Smettila di guardarmi così?».

Derek fece cambio sopracciglio.

«Oddio, ma smettila! È inquietante questa cosa delle sopracciglia parlanti!».

Derek doveva ammettere che si stava divertendo.

Appena pronto il tè dell'altro premette il pulsante del caffè macchiato per sé.

«Non è giusto che però tu possa prendere il caffè». E mise il broncio come l'adulto che era.

«E invece è più che giusto. Dato che io ho studiato due ore e che io sono stanco».

Stiles emise un finto sbuffo infastidito.

«Anche io sono stanco». Derek lo guardò scettico. «Amico, sai quanto è faticoso svegliarsi la mattina? Non hai idea che stanchezza da risveglio che ho». Gesticolò per mettere enfasi alle sue parole.

Derek si avvicinò lentamente a lui guardandolo serio negli occhi.

«Beh, dipende da cosa hai fatto prima di addormentarti». Si allontanò di colpo e cominciò a incamminarsi per il corridoio con il caffè in mano, lasciando uno Stiles imbambolato alle sue spalle.

E Stiles non lo sapeva, ma Derek si era voltato per celargli il suo volto rosso dall'imbarazzo.

Trenta secondi dopo – Stiles li aveva contati – raggiunse Derek camminando a testa china e con il bicchiere in mano. Sentiva la faccia bruciare, ed era sicuro che sia il volto che le orecchie erano rosse per l’imbarazzo. Era la prima volta che Derek si lasciava andare in quel modo – tra i due era sempre Stiles a fare certi tipi di battute – e non sapeva bene come reagire. 

Per sua fortuna neppure Derek sembrava voler incrociare il suo sguardo, perciò quando ritornarono alle loro postazioni – i libri ancora aperti sulla scrivania – la situazione sembrava essere migliorata un poco. 

Stranamente per Derek, le due ore successive trascorsero nel più completo silenzio e nella più totale concentrazione da parte di entrambi. Certo, Stiles continuava a usare mille e mila colori diversi per sottolineare, mangiucchiava il tappo del povero evidenziatore verde, però nonostante quello aveva studiato in modo continuato. 

E a dire di essere stanco fu Derek che allontanò da sé il libro con aria distrutta.  

«Quando hai lezione?». 

«Eh?». Sporco di evidenziatore sulle mani e con il tappo in bocca, Stiles lo guardava interrogativo.

«Chiedevo se avessi lezione dopo». L’altro scosse la testa. 

«E non ti devi vedere con nessuno?». 

«Derek, vuoi chiedermi qualcosa?». 

«Non mi piace mangiare da solo, ed Erica mi ha dato buca». 

«Quindi io sono la ruota di scorta?». 

«Vuoi essere il volante?».

«Beh... mi piace guidare, ma preferisco essere guidato».

«Se riesci ad arrivarci senza intoppi perché no».

Entrambi si interruppero di colpo, e con la testa china e lo sguardo basso si morsero la lingua imbarazzati.

E si chiesero se stessero realmente parlando di un carro oppure no...

«Senti, vuoi mangiare con me a mensa oppure no? Scegli». 

«E me lo chiedi? Sto morendo di fame». A conferma delle sue parole lo stomaco di Stiles cominciò a brontolare. E mentre lui voleva sotterrarsi dall’imbarazzo, Derek pensava che avrebbe dovuto indossare più spesso gli occhiali.

 

§§§

 

Stiles, [15.03.17 10:53]         
Derek!

 

Derek, [15.03.17 10:53]        
Stiles.

 

Derek, [15.03.17 10:54]        
Perché esattamente mi stai scrivendo?

 

Stiles, [15.03.17 10:54]         
Non mi va più di studiare.

 

Derek, [15.03.17 10:54]        
Me ne ero accorto. Ma perché mi scrivi, sei davanti a me.

 

Anche quel giorno si erano imbattuti casualmente l'uno nell'altro e avevano deciso di studiare insieme per la seconda volta di seguito. E dal momento che tutto sommato si trovavano bene, Stiles gli aveva proposto quella mattina di trovarsi anche i giorni successivi. Derek aveva accettato, stranamente a detta di Stiles.

Però quando erano insieme finivano quasi sempre per battibeccare o comunque parlare a voce troppo alta, attirando l'attenzione su di loro.

 

Stiles, [15.03.17 10:59]         
La vedi la bionda laggiù con le labbra rifatte?

 

Derek si guardò attorno e la individuò due tavoli davanti a loro.

 

Derek, [15.03.17 11:01]        
Sì, che ha?

 

Stiles, [15.03.17 11:01]         
Ci stacca la testa a morsi se parliamo a voce alta! Perciò scriviamo. Ovvio, no?

 

Derek, [15.03.17 11:02]        
Certo. Ovvio. Com'è che non ci ero arrivato prima?

 

Stiles, [15.03.17 11:03]         
Già!

 

Derek, [15.03.17 11:03]        
Sarcasmo, Stiles.

 

Stiles, [15.03.17 11:04]         
Quuuuindi. Che fai?

 

Derek, [15.03.17 11:04]        
Cerco di studiare ma un certo qualcuno me lo impedisce.

 

Stiles, [15.03.17 11:05]         
Studiamo troppo.      
Facciamo pausa!

 

Derek, [15.03.17 11:05]        
Così come studiavamo troppo un'ora fa e abbiamo fatto pausa?

 

Stiles, [15.03.17 11:07]         
Esatto!

 

Derek, [15.03.17 11:07]        
E ora?

 

Stiles, [15.03.17 11:07]         
...boh!

 

Derek, [15.03.17 11:07]        
Stiles.

 

Stiles, [15.03.17 11:07]         
Derek.

 

Derek, [15.03.17 11:07]        
Vogliamo passare mezz'ora a scrivere i nostri nomi?

 

Stiles, [15.03.17 11:08]         
Stiles è un nome bellissimo, quindi perché no?

 

Stiles, [15.03.17 11:08]         
Ma possiamo anche evitare.

 

Derek, [15.03.17 11:08]        
Fortunatamente.

 

Stiles, [15.03.17 11:08]         
Comunque, la bionda continua a fissarmi. Credo di piacerle. Tu che dici?

 

Stiles, [15.03.17 11:09]         
Non girarti a guardarla! Poi capisce che parliamo di lei!

 

Derek, [15.03.17 11:09]        
Credo che ti voglia solamente staccare la testa. E non c'è nessun senso sessuale.

 

Stiles, [15.03.17 11:09]         
No no. Le piaccio. È palese.

 

Derek, [15.03.17 11:10]        
Stiles, non le puoi piacere. Ha un ragazzo.

 

Stiles, [15.03.17 11:11]         
Esprimi un desiderio! Sono le 11:11!

 

Stiles, [15.03.17 11:11]         
Derek!

 

Derek, [15.03.17 11:12]        
Già fatto.

 

Stiles, [15.03.17 11:12]         
Bravo.

 

Derek, [15.03.17 11:12]        
Dilettante.

 

Stiles, [15.03.17 11:12]         
Comunque uno così a caso? L'ha comprato al mercato?

 

Derek, [15.03.17 11:13]        
E pignolo.

 

Stiles, [15.03.17 11:13]         
Una palla! Sei una palla, Derek!

 

Derek, [15.03.17 11:13]        
Sarebbe preoccupante, rotolerei.

 

Stiles, [15.03.17 11:14]         
Sei troppo spigoloso per rotolare. Sei una palla spigolosa.

 

Derek, [15.03.17 11:14]        
Vuoi dire che sono un poligono?

 

Stiles, [15.03.17 11:14]         
Comunque sicuro che ha il ragazzo? Non l'ho mai vista con qualcuno.

 

Stiles, [15.03.17 11:15]         
Sì, Derek. Sei un ottagono.

 

Derek, [15.03.17 11:16]        
Stiles, studio in quest'aula sempre. Lei si chiama Susan e ha una storia travagliata.

 

Derek, [15.03.17 11:16]        
Perché proprio ottagono?

 

Stiles, [15.03.17 11:17]         
Susan. Che nome banale.

 

Derek, [15.03.17 11:17]        
Pardon se non tutti hanno un nome degno del tuo.

 

Stiles, [15.03.17 11:18]         
Narrami, Omero, dell'eroina travagliata che tanto vagò per la biblioteca e boh... non mi viene in mente altro!

 

Stiles, [15.03.17 11:19]         
Derek, tre conversazioni insieme no!

 

Derek, [15.03.17 11:19]        
Perché sei 'gnorante.

 

Stiles, [15.03.17 11:19]         
Comunque mi dai l'idea di essere un ottagono...

 

Stiles, [15.03.17 11:19]         
Io 'gnorante? Buzzurro insensibile!

 

Stiles, [15.03.17 11:20]         
E il mio nome è meraviglioso! Ma troppo per i comuni mortali come te.

 

Derek, [15.03.17 11:20]        
Facciamo che chiudiamo la conversazione dell'ottagono anche se non capisco perché devo essere un ottagono.

 

Derek, [15.03.17 11:21]        
Tanto scoprirò il tuo vero nome e poi vedremo quanto è meraviglioso.

 

Stiles, [15.03.17 11:21]         
Meglio. Perché sì, non deve esserci per forza una ragione!

 

Derek, [15.03.17 11:21]        
Conversazione chiusa!

 

Stiles, [15.03.17 11:21]         
Lo dirò solo al mio futuro marito il mio vero nome!

 

Stiles, [15.03.17 11:22]         
E questa conversazione tocca a me chiuderla, megalomane!

 

Derek, [15.03.17 11:22]        
Perché megalomane?

 

Stiles, [15.03.17 11:22]         
Perché vuoi chiudere tutte le conversazioni!

 

Derek, [15.03.17 11:23]        
Guarda che alla fine abbiamo chiuso tutte le conversazioni, l'unica rimasta è questa in cui discutiamo sul fatto che dobbiamo chiudere la conversazione.

 

Stiles, [15.03.17 11:27]         
Come ti pare. Ora narrami questa cosa!

 

Derek, [15.03.17 11:28]        
Questa storia, Stiles, storia.

 

Derek, [15.03.17 11:28]        
Comunque non ne ho voglia.

 

Stiles, [15.03.17 11:29]         
Derek. Va', va' e non tornare più!

 

           
Derek lo guarda con aria di sfida e si alza veramente.         
Stiles lo guarda molto indignato.

 

Stiles, [15.03.17 11:32]         
Davvero? Dove stai andando? Derek?

 

Stiles, [15.03.17 11:32]         
Derek! Guarda che non ti seguo.

 

Stiles, [15.03.17 11:32]         
Non ho voglia di alzarmi.

 

Stiles, [15.03.17 11:33]         
Derek, torna subito qui!

 


Derek ride apertamente. Stiles non sa che è andato semplicemente in bagno.

 

§§§

 

Derek, [16.03.17 17:44]        
Comunque per quella cosa dei crediti.

 

Derek, [16.03.17 17:44]        
Hai già pensato a qualcosa?

 

Stiles, [16.03.17 17:44]         
In realtà sì ma ho paura di dirti cosa...

 

Derek, [16.03.17 17:44]        
Trema. Spara.

 

Stiles, [16.03.17 17:45]         
...

 

Stiles, [16.03.17 17:48]         
Dato che tu hai bisogno di crediti in materie umanistiche e io in materie scientifiche... se si cercasse di fare qualcosa insieme che possa andare bene per entrambi?

 

Derek, [16.03.17 17:48]        
Ok.

 

Stiles, [16.03.17 17:48]         
Ma come sei entusiasta. Ti prego, contieniti.

 

Derek, [16.03.17 17:49]        
Ooooook!!!

 

Stiles, [16.03.17 17:49]         
Mi rifiuto di parlare ancora con te!

 

Derek, [16.03.17 17:49]        
Come tutte le volte.

 

Stiles, [16.03.17 17:50]         
Esatto. Sei troppo teso. Relax!

 

Derek, [16.03.17 18:11]        
Noioso. Quindi?

 

Stiles, [16.03.17 18:11]         
Quindi cosa?

 

Stiles, [16.03.17 18:12]         
Allora che ne dici se ne parliamo domani in biblioteca?

 

Derek, [16.03.17 18:14]        
Va bene.

 

Stiles, [16.03.17 18:14]         
A domani allora!

 

§§§

 

Derek quella mattina si svegliò con una strana sensazione. Sapeva che qualcosa non andava e infatti quando guardò il calendario scoprì cosa: era venerdì 17.

 

Derek, [17.03.17 09:25]        
Stiles, oggi non possiamo vederci in biblioteca, è venerdì 17.

 

Stiles, [17.03.17 09:26]         
Derek, mi stai prendendo in giro?

 

Stiles, [17.03.17 09:27]         
Non farai sul serio?

 

Derek, [17.03.17 09:28]        
Serissimo.

 

Stiles, [17.03.17 09:29]         
E allora che si fa?

 

Derek, [17.03.17 09:29]        
Vengo a casa tua.

 

Stiles, [17.03.17 09:30]         
Se proprio insisti...

 

Derek, [17.03.17 09:30]        
Allora si rimanda a un altro giorno se non ti va bene.

 

Stiles, [17.03.17 09:30]         
Non hai capito, vero?

 

Derek, [17.03.17 09:31]        
Capito cosa?

 

Stiles, [17.03.17 09:31]         
Va bene. Va bene. Vieni a casa mia.

 

Derek, [17.03.17 09:31]        
...

 

Stiles, [17.03.17 09:31]         
Ahahahahahah

 

Derek, [17.03.17 09:31]        
Fai poco lo spiritoso.

 

Stiles, [17.03.17 09:31]         
Comunque perché la biblioteca non va bene?

 

Derek, [17.03.17 09:32]        
Perché l'anno scorso è andata male.

 

Stiles, [17.03.17 09:32]                     
Cosa è andata male?

 

Derek, [17.03.17 09:33]        
Tutto.

 

Stiles, [17.03.17 09:33]         
Vuoi spiegarti o è troppo scioccante per te?

 

Derek, [17.03.17 09:34]        
Non me la sento di parlarne, non oggi.

 

Stiles, [17.03.17 09:34]         
Ok...

 

Stiles, [17.03.17 09:34]         
E quello strano sarei io.

 

Stiles, [17.03.17 09:34]         
Ti aspetto, dai! Fai presto.

 

Stiles, [17.03.17 09:35]         
Ah, Derek!

 

Stiles, [17.03.17 09:35]         
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Derek, [17.03.17 09:35]        
STILES.

 

Stiles, [17.03.17 09:35]         
A dopo ;)

 

Derek sbuffò e lascio stare il cellulare. Nessuno lo capiva! Il venerdì 17 portava sfortuna e non gli credevano.

Si preparò per uscire e andando in salotto sentì Boyd trafficare in bagno.

«Che fai?». Boyd era sulla scala.

«Cambio la lampadina ché si è fulminata». Tese le mani per passare a Derek la lampadina vecchia.

Derek allungò le mani, ma il fato, il destino o chi per lui era contro di lui: la lampadina cadde e si frantumò per terra. Derek impallidì.

«Non importa, poi pulisco io. Mi passi quella nuova?». Boyd era ignaro del tumulto interiore dell'amico. Derek come un automa gli porse la lampadina nuova e salutò Boyd.

Era solo un caso, era solo una lampadina rotta. Derek si fece coraggio e uscì di casa.

Tanto cos'altro poteva succedere? Non lo avesse mai pensato.

Mentre camminava per East Road vide un camion del trasloco.

«Attento!». Due uomini stavano trasportando una scala. Derek si era ritrovato con la testa sotto la scala e velocemente tornò indietro, senza attraversarla.

Non ce l'avrebbe fatta invece.

 

Derek, [17.03.17 09:43]        
Vieni tu a casa mia.

 

Stiles, [17.03.17 09:45]         
Perché?

 

Stiles, [17.03.17 09:45]         
Non hai detto che venivi tu?

 

Derek, [17.03.17 09:45]        
Perché ho rotto una lampadina e sono quasi passato sotto una scala. Ergo, me ne sto tornando a casa.

 

Derek, [17.03.17 09:46]        
E no, non mi è sfuggito il tuo ridicolo doppio senso, ma sono abbastanza magnanimo da sorvolare.

 

Stiles, [17.03.17 09:47]         
E io che pensavo tu fossi perfetto!

 

Stiles, [17.03.17 09:47]         
Comunque arrivo.

 

Stiles, [17.03.17 09:47]         
Aspettami.

 

Derek, [17.03.17 09:47]        
Dove vuoi che vada?

 

Stiles, [17.03.17 09:47]         
...

 

Derek, [17.03.17 09:47]        
Oggi non esco più di casa.

 

Stiles, [17.03.17 09:48]         
Ecco. Stai in casa e non aprire a nessuno. Chissà, magari vedi un gatto nero.

 

Derek, [17.03.17 09:48]        
Stiles. Non. È. Divertente.

 

E dopo aver inviato quel messaggio, Stiles fu colpito da un improvviso colpo di genio. Scoppiò a ridere da solo mentre scendeva le scale, guadagnandosi un'occhiata stranita dalla vecchia al primo piano.

«Buongiorno». La salutò.

Uscito dal portone prese la strada opposta alla casa di Derek.

Si sarebbe divertito, e anche tanto.

Lydia abitava relativamente vicino perciò non impiegò molto prima di attaccarsi con furia al campanello.

«Arrivo!». Sentì la voce di Jackson e fu quasi sul procinto di abbandonare la sua idea.

No! L'avrebbe portata a termine costi quel che costi.

«Ho bisogno di Loki, questione di vita o di morte».

 

 

Stiles, [17.03.17 10:34]         
Apri.

 

Stiles, [17.03.17 10:34]         
Sono sotto casa tua.

 

Derek, [17.03.17 10:35]        
Ok.

 

Stiles, [17.03.17 10:38]         
Derek.

 

Derek, [17.03.17 10:38]        
Sì?

 

Stiles, [17.03.17 10:38]         
Aprimi.

 

Derek, [17.03.17 10:39]        
Ah. Giusto.

 

Mentre saliva le scale Stiles nascose Loki nel giubbotto, aspettando con impazienza di vedere la faccia di Derek.

«Ciao!». Loki, un bellissimo cucciolo di gatto – ovviamente nero come la pece – fece capolino dal giubbotto del ragazzo, miagolando e mostrando gli artigli affilati e pericolosi. Per quanto pericolosi potessero essere quelli di un gatto di appena sei mesi.


«Fuori da casa mia. Ora».

La cosa divertente è che Derek era semi-serio.

Stiles ridendo entrò in casa con il cucciolo in braccio e con Derek che intanto stava sbuffando come una locomotiva.

Inutile dire che la mezz'ora successiva l'avevano trascorsa giocando con Loki e battibeccando su quanto Derek fosse superstizioso.

.
.
.
.
.
.
Sourwolf&Volpino

Saaaalve!
Piaciuto il capitolo? Questa volta siamo state brave e abbiamo scritto un capitolo
doppio del solito, quindi è come se ne avessimo pubblicati due insieme! Ci meritiamo un premio, su! u.u

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, noi ci siamo divertite un sacco a scriverlo xD
Derek drama queen è rispuntato xD


Stranger
Ciao!
Questo capitolo mi piace molto più del precedente e spero che sia così anche per voi.
Stiles e Derek cominciano ad avvicinarsi e costruire un rapporto d'amicizia,
mettendo le basi affinché sfoci in qualcosa di più. 
Abbiamo deciso di inserire due scene (biblioteca  e venerdì 17)
per rendere il capitolo più ricco di avvenimenti e quindi -spero- più piacevolo per voi da leggere!


Alina Alboran


Grazie mille come sempre a voi che leggete e soprattutto a chi ci recensisce! Leggere il vostro parere ci fa molto piacere! :)
In questo capitolo abbiamo inserito la scena della biblioteca che emma_stone - che secondo noi ci legge nella mente - aveva già previsto!
Poooi... ma secondo voi tra noi due, chi fa Stiles e chi fa Derek? E chi sa già dalle nostre precedenti storie non vale ;) Siamo curiose di sapere come inquadrate le nostre personalità xD
¡Hasta la vista!

Sterlocked


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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Note iniziali: strano ma vero, siamo tornate! Ci scusiamo tantissimo per questa lunga pausa, ma abbiamo passato un periodo molto stressante e finalmente solo oggi siamo riuscite a riprendere in mano questa storia e abbiamo scritto il nuovo capitolo! Speriamo che ci sia ancora qualcuno che non si sia dimenticato di questa storia e che questo nuovo capitolo vi piaccia!
Per ricapitolare brevemente: nello scorso capitolo Stiles e Derek si erano avvicinati ulteriormente iniziando a studiare insieme in biblioteca e mangiando insieme a mensa. Poi c'era stata la piccola scena demenziale del venerdì 17, dove abbiamo visto un Derek piuttosto superstizioso e uno Stiles che si è approfittato della situazione prendendolo in giro e portandogli a casa un gatto nero.
E da qui si riparte, buona lettura!

Ottavo Capitolo

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Con gli occhi spalancati e la bocca mezza aperta, Scott stava guardando incredulo Stiles che, mogio e con una smorfia sul volto, stava riempiendo di vestiti una borsa.

«Stiles?». 

L’altro si girò a guardarlo con un’espressione distrutta, accentuata dai sospiri pesanti e dalle spalle ricurve. 

«Sto andando in palestra».

«Tu in palestra?». Lydia aveva sentito la conversazione e aveva deviato la strada per il bagno, entrando in camera di Stiles e stendendosi sul suo letto. 

«Già. Tu in palestra». Il ragazzo gli aveva fatto il verso scocciato, ma non poteva biasimarli per la loro sorpresa.            

«Mi ci sta trascinando Derek». Lydia sciocco un’occhiata veloce e maliziosa a Scott, che però non la colse. 

«E perché ti stai portando dietro calzini di flanella?». Stiles si grattò la nuca imbarazzato.

«E che ne so! E se avessi freddo?».. 

 

§§§

 

«Non è una buona idea. Io non entro».        

«Vedrai che ti divertirai, non è così male». Stiles inarcò un sopracciglio, ma almeno aveva mollato la presa sul palo della luce davanti all’entrata della palestra. 

«Dammi una sola ragione valida». 

«Farai i muscoli». 

«Nah». 

«Conoscerai gente». 

«Ne conosco già fin troppa». 

«Potrai sfogarti». 

«Non sono una persona stressata». 

«Potrai andare in giro a dire che sei andato in palestra». 

«Se Jackson lo viene a sapere mi prenderà in giro a vita».   

«Basta, ci rinuncio!». Stiles stava fissando le spalle di Derek che si allontanavano sempre di più. Ma prima che l’intera figura del moro sparisse nell’edificio, l’occhio di Stiles era caduto sul suo sedere sodo.  

«Aspettami, arrivo!».


«Stiles, non ti ho portato al patibolo, ma solo in palestra. Prova solo per oggi, se non ti piace non ci vieni più. Ricorda solo che l'attività fisica, unita a un'alimentazione sana e equilibrata, fa solo bene alla salute. Vedrai che ti sentirai molto meglio fisicamente dopo. Prova per oggi, va bene?».

Stiles annuì e sbadigliò.

«Certo che sei noioso».

«Zitto e seguimi». Detto ciò Derek si diresse fuori dallo spogliatoio.

Dietro di lui Stiles stava pensando che voleva sì fare attività fisica, ma di un altro tipo, quel tipo di attività in cui necessitava assolutamente Derek.

Non andava affatto bene, non ci sarebbe arrivato vivo a fine serata.

«Andiamo?». Derek si era girato per incoraggiarlo un’ultima volta.           
Prese un ultimo respiro ed entrò. 

Con un cenno della mano Derek chiamò un ragazzo molto muscoloso e dall’aria seria – ma se li sceglieva tutti come lui gli amici? – e lo presentò. 

«Lui è Stiles, un mio amico. Puoi fargli una scheda per farlo iniziare?». Il ragazzo lo squadrò a lungo prima di proferire parola. 

«Stilinski?». Stiles divenne rosso dall’imbarazzo ma annuì, mentre Derek li guardava confuso. 

«Ma allora vi conoscete?». 

«Più o meno». Fu Stiles a rispondere. E in quel momento l’imbarazzo sparì, sopraffatto dalla rabbia e dai brutti ricordi che quel luogo gli riportava alla mente. 

«Ti stampo quella vecchia, dovremmo averne una copia nel computer». 

«No. Ne voglio una nuova». La voce era ferma e decisa, così come lo sguardo. 

Derek chiese spiegazioni solo quando il personal trainer si fu allontanato. 

«Ma niente, davvero. È solo un amico di un ragazzo ch- che conoscevo».  

 

«Sei un impiastro». L’altro alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia seccata e divertita allo stesso tempo, ma non disse niente conscio del fatto che Derek avesse ragione. 

«Non starmi tutto il tempo dietro, fai i tuoi esercizi. Me la caverò».

 

§§§

 

Stiles, [19.03.17 22:31]         
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Derek, [19.03.17 22:31]        
...

 

Derek, [19.03.17 22:31]        
Cos'è?

 

Stiles, [19.03.17 22:31]         
Edward Cullen.

 

Derek, [19.03.17 22:31]        
Ovvio che è Edward Cullen. Ma perché?

 

Stiles, [19.03.17 22:32]         
Davvero? Mi aspettavo che mi dicessi che non lo conoscessi!

 

Stiles, [19.03.17 22:32]         
Perché sì, comunque!

 

Derek, [19.03.17 22:32]        
Certo che lo conosco, mi sono sorbito tutti i film.

 

Derek, [19.03.17 22:32]        
E comunque, no.

 

Stiles, [19.03.17 22:33]         
Non dare la colpa a Cora. So che sotto sotto ti sono piaciuti. Team Edward o team Jacob?

 

Derek, [19.03.17 22:34]        
Risposta ovvia: nessuno.

 

Derek, [19.03.17 22:35]        
Non sono né dalla parte dello stalker inquietante e centenario che ti osserva di notte mentre dormi, e né dalla parte di quello che dovrebbe essere cosa? Un licantropo? È solo ridicolo, su.

 

Stiles, [19.03.17 22:36]         
I suoi muscoli, Derek. Li hai visti i suoi muscoli?

 

Derek, [19.03.17 22:37]        
Quei muscoli flaccidi e sbrilluciccosi?

 

Stiles, [19.03.17 22:37]         
Ovviamente parlavo di Jacob!

 

Stiles, [19.03.17 22:37]         
E non del pulcino spelacchiato.

 

Derek, [19.03.17 22:40]        
Jacob? Con quei ridicoli muscoletti in quel corpo da bambino?

 

Derek sbuffò. Su, i suoi muscoli erano di gran lunga migliori.

 

Stiles, [19.03.17 22:41]         
Sì, hai ragione. Quelli del mio ex erano molto meglio.

 

Derek rimase interdetto. Rimase interdetto dalle sue emozioni e non sapeva come reagire.

 

Derek, [19.03.17 22:42]        
Mi immagino, sembri avere pessimi gusti.

 

Derek, [19.03.17 23:01]        
Sei sparito?

 

§§§


Stiles, [20.03.17 09:17]         
Scusa, Derek!            
Mi sono addormentato...

 

Stiles, [20.03.17 09:17]         
Scuuuuuuuusa!

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
Derek.

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
Sei online.

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
Rispondi.

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
Derek.

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
D

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
E

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
R

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
E

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
K

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
H

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
A

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
L

 

Stiles, [20.03.17 09:18]         
E

 

Stiles, [20.03.17 09:19]         
SMETTI DI VISUALIZZARE SENZA RISPONDERE, TI HO CHIESTO SCUSA.

 

Derek, [20.03.17 09:19]        
Scusami, ci conosciamo?

 

Stiles, [20.03.17 09:19]         
Non fare il bambino.

 

Derek, [20.03.17 09:21]        
Credo che lei abbia sbagliato numero. Qui non c'è nessun bambino.

 

Stiles, [20.03.17 09:23]         
E qualche gigolò invece?

 

Stiles, [20.03.17 09:23]         
Sai, ho ancora bisogno di essere sverginato.

 

Derek, [20.03.17 09:24]        
Hm... qui stiamo rasentando la pedofilia, sai? Vuoi un bambino gigolò.

 

Stiles, [20.03.17 09:24]         
Derek, non mettermi in bocca cose che non voglio!

 

Derek, [20.03.17 09:25]        
... e cosa vorresti in bocca, sentiamo?

 

Stiles, [20.03.17 09:25]         
Te. [Messaggio cancellato]

 

Derek, [20.03.17 09:29]        
Sei sparito, DI NUOVO?

 

«Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo». Stiles saltò a sedere sul letto, il telefono ancora in mano e lo sguardo incredulo che fissava lo schermo. Lasciò che il cellulare gli scivolasse tra le mani, atterrando sul copriletto morbido.

 

Stiles, [20.03.17 09:31]         
Ah. Allora sai chi sono?

           
Derek sbuffò, e non seppe per cosa esattamente.

 

 

«Derek, ora basta!».

In risposta Derek incrociò le braccia al petto.

«Ma si può sapere che hai? È da tutto il giorno che sbuffi e ti lamenti, ma quando ti chiedo cosa hai non dici nulla!».

Derek stava con gli occhi fissi sulla televisione. Spenta.

«Erica!».

La bionda si affacciò dalla cucina.

«Puoi prestargli degli assorbenti? Sai, credo che gli sia venuto il ciclo ma che si vergogni di dirlo». Prima che potesse aggiungere altro gli arrivò un cuscino in faccia e vide la porta della camera di Derek sbattere rumorosamente.

«Ah, l'amour». Erica se ne andò sospirando e Isaac decise che non ci stava capendo nulla.

 

 

«Ma ti rendi conto? ». Lydia lo guardò inarcando le sopracciglia sottili, cercando di capire di che cose stesse farneticando il suo miglior amico. 

«Eh, te ne rendi conto? Stavo per premere invia. Ero a tanto così per farlo e non riesco nemmeno a capirne il perché».  

«Stiles, non è la fine del mondo se ti piace Derek». Gli poggiò la mano alla base della schiena e lo spinse su uno dei divani del soggiorno, facendolo sedere accanto a Jackson che guardava in silenzio una partita di lacrosse. 

«Perché Derek ti piace, vero?».

«Ma ti pare? Ti sembro il tipo?».

La rossa piegò la testa di lato, al che Stiles riprese con il suo monologo.

«E lui ti sembra il mio tipo? Ti pare che potrebbe mai piacermi uno come Derek? Nah, io passo. Troppo perfetto».

«Stiles».

«È etero. E anche se non lo fosse non guarderebbe sicuramente me».

«Stiles…»

 

§§§

 

Stiles, [24.03.17 15:47]         
Derek, l'hai vista la nuova foto di Susan su Instagram?

 

Derek, [24.03.17 15:47]        
Susan?

 

Stiles, [24.03.17 15:48]         
Sì, Derek, Susan! La bionda della biblioteca.

 

Derek, [24.03.17 15:48]        
Stiles, ma la stai stalkerando su Instagram?!

 

Stiles, [24.03.17 15:49]         
Ora non esageriamo... non è che la stia proprio stalkerando, ma sì...          
Diciamo che controllo ogni giorno se ha aggiunto nuove foto. DEVO scoprire la sua storia travagliata visto che qualcuno – TU! – non me la vuole dire.

 

Derek, [24.03.17 15:50]        
Stiles lo Stalker Stilinski, colui che è stato accoltellato dalla temibile Susan della biblioteca dalla storia travagliata.

 

Derek, [24.03.17 15:50]        
Bello come titolo, vero?

 

Stiles, [24.03.17 15:51]         
...

 

Stiles, [24.03.17 15:51]         
Comunque che fai?

 

Derek, [24.03.17 15:51]        
Nulla.

 

Stiles, [24.03.17 15:52]         
Tu cosa fai, Stiles?    
Niente di che, mi annoiavo. Grazie per l'interessamento, sei proprio un buon amico!

 

Stiles, [24.03.17 15:52]         
*inserire sarcasmo qui*

 

Stiles, [24.03.17 15:52]         
-.-"

 

Derek, [24.03.17 15:52]        
Prego!

 

Stiles, [24.03.17 15:53]         
Mi rifiuto di parlare ancora con te.

 

Stiles, [24.03.17 15:53]         
Addio.

 

Stiles, [24.03.17 15:55]         
Derek! Manda quel cavolo di messaggio! L'ho visto lo "sta scrivendo".

 

Derek, [24.03.17 15:55]        
Sì, ma poi ci ho ripensato.

 

Derek, [24.03.17 15:56]        
Mi sembrava irrispettoso nei tuoi confronti. Sai, continuare a scrivere a qualcuno che dice addio e rendergli più difficoltoso l'allontanamento? Non sono poi così crudele.

 

Stiles, [24.03.17 15:56]         
Sono senza parole.

 

Stiles, [24.03.17 15:56]         
Davvero, non so più che dire.

 

Derek, [24.03.17 15:56]        
Oh no, non ti sforzare. Veramente.

 

Stiles, [24.03.17 15:57]         
E pensare che volevo invitarti a giocare alla PS4 da me!

 

Stiles, [24.03.17 15:57]         
Annoiati pure da solo, Derek!

 

Stiles, [24.03.17 16:05]

Derek, ma sei serio, veramente?

 

Derek, [24.03.17 16:26]        
Apri.

 

Stiles, [24.03.17 16:26]         
No.

 

Stiles, [24.03.17 16:27]         
Ormai è tardi.

 

Stiles, [24.03.17 16:27]         
Aspetta, cosa hai in quel sacchetto?

 

Derek, [24.03.17 16:27]        
Allora ciao. Vorrà dire che queste patatine me le mangerò da solo.

 

Stiles, [24.03.17 16:27]         
Sono patatine?           
Sali allora, dai!

 

Derek, [24.03.17 16:28]        
E chiudila quella finestra ché con le tue manie da stalker ti prendi un malanno.

 

Stiles, [24.03.17 16:28]

-.-'

 

§§§

 

Derek stava facendo i piegamenti e intanto stava guardando con la coda dell'occhio Stiles e Parrish. Aveva sempre avuto una buona opinione di quest'ultimo – lo riteneva un buon personal trainer –, ma il modo in cui guardava Stiles lo insospettiva.

Stava per alzarsi e andare a parlarne con Stiles, quando lo vide allontanarsi e andare in disparte a parlare con Parrish. Con nonchalance si diresse verso l'area pesi, che guarda caso si trovava proprio accanto ai due ragazzi.

«L'hai più sentito?».

«Non mi interessa più».

«So che se la sta passando piuttosto male».

«Ha smesso di riguardarmi tempo fa, quando ha deciso che non potevo far parte della sua vita».

Derek non riusciva a capire di cosa stessero parlando e captò solamente poche frasi.

Stiles tentò di andarsene ma Jordan lo trattené con una mano. Stava per intervenire, quando vide Stiles sibilare qualcosa all'altro e allontanarsi definitivamente dopo avergli rivolto un'occhiata incenetrice.

«Stiles, tutto bene?». Gli chiese una volta che fu accanto a lui.

«Certo!». Il suo sguardo però era esitante.

«Stiles». Derek gli mise le mani sulle spalle e lo costrinse a guardarlo negli occhi. «Se Parrish ti sta infastidendo, devi dirmelo. Non devi avere paura... dimmi una parola e lo sistemo io come si deve!».

Allo sguardo serio dell'altro Stiles scoppiò a ridere.

«Dio mio, Derek! Non mi sta molestando. Smettila di preoccuparti, è tutto okay. Veramente». Derek si imbronciò. Lui era solo preoccupato.

«Però se qualcuno dovesse darti fastidio devi dirmelo, okay?». Stiles di fronte a quello sguardo e a quelle parole sentì un calore espandersi nel proprio petto.

«Va bene». Ridacchiò e gli lasciò una leggera carezza sui capelli prima di allontanarsi. «Ora però torniamo ad allenarci, sto vedendo che ultimamente stai perdendo colpi, eh?».

 

Non poteva farci niente, sentire la preoccupazione nella voce di Derek, vedere come il suo corpo si sporgeva verso il proprio per proteggerlo, anche se non osava avvicinarsi totalmente, lo faceva sorridere come un quindicenne alla sua prima cotta. Non poteva più negarlo ormai, Stiles si era preso una sbandata bella grossa per Derek e sapeva che non sarebbe passata facilmente. 

Ma avrebbe dovuto provarci, ne andava della sua salute. 

Le parole di Jordan lo avevano destabilizzato, e anche se aveva finto che non gli interessasse, non poteva non pensarci. Era stato parte integrante della sua vita per mesi, gli aveva dato tutto di sé. O meglio, quasi tutto.

«E a me che mi importa? Ormai è finita». Miriam, una delle tante ragazze che ci provava spudoratamente con Derek, alzò lo sguardo e lo fissò impassibile. 

«Che c’è, con tutto quel lifting non riesci a fare più espressioni?». Non sapeva quali fossero i rapporti che Derek aveva all’interno della palestra prima del suo arrivo, ma era possibile che dovesse incenerire tutte per far sì che smettessero di guardare Derek come se fosse un bignè alla crema dopo tre giorni di digiuno? No, perché lui si stava stancando di fare il duro lavoro tutto da solo. 

Ma era anche colpa di Derek che – poverino! – aveva caldo e pensava che togliersi la maglietta per allenarsi non fosse una brutta idea.

«Non sforzarti troppo a fissarlo, poi rischi che per lo sforzo ti colino i venti chili di fondotinta e ti scambi per sua nonna».

Miriam gli mostrò il dito medio, incazzata con Stiles e il suo attaccamento morboso a Derek. 

«Ma che succede?». Derek si era avvicinato non appena aveva visto la bionda troppo vicina a Stiles. Sapeva che tra i due non scorreva proprio buon sangue, e conoscendo il carattere impulsivo di Stiles e la stronzaggine di Miriam – ovviamente Stiles gli aveva fatto un resoconto dettagliato sulla sua vita – voleva evitare che finissero a dare spettacolo come l’ultima volta.

 

§§§

 

Derek, [27.03.17 17:55]        

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Stiles, [27.03.17 17:56]         
o.o

 

Stiles, [27.03.17 17:56]         
Solo una domanda, perché?

 

Derek, [27.03.17 17:57]        
Anch'io te l'avevo chiesto l'altra volta, e quindi perché sì.

 

Derek, [27.03.17 17:57]        
E poi per farti vedere che sta meglio senza sopracciglia.

 

Stiles, [27.03.17 17:57]         
Nooo, è meglio il monociglio!

 

Derek, [27.03.17 17:58]        
L'ho sempre detto che hai gusti pessimi.

 

Stiles, [27.03.17 17:59]         
Davvero?

 

Stiles, [27.03.17 17:59]         
Dimmi, Derek, hai una così bassa autostima?

 

Derek, [27.03.17 17:59]        
Eh?

 

Derek, [27.03.17 18:00]        
Comunque sì, hai gusti pessimi. Ti piace il gelato al limone, parliamone.

 


Si tirò uno schiaffetto sulla fronte, incredulo dell'ingenuità dell'altro.

E uno così tardo voleva diventare medico?

 

Stiles, [27.03.17 18:04]         
...

 

Stiles, [27.03.17 18:05]         
Davvero, Derek, davvero?

 

Derek era paonazzo. Aveva capito cosa intendeva Stiles, e molto probabilmente era il suo modo di scherzare – sicuramente non gli interessava in quel senso, pensò con una leggera tristezza –, ma preso dal panico del momento aveva preferito deviare la conversazione.

 

Stiles, [27.03.17 18:07]         
Il gelato al limone, e non solo quello...

 

Derek, [27.03.17 18:07]        
Sei pessimo.

 

Stiles, [27.03.17 18:08]         
Allora siamo in due.

 

Derek, [27.03.17 18:08]        
Eh?

 

Stiles, [27.03.17 18:08]         
Niente, lascia stare. Ritorna alla tua campana di vetro e fingi che io non abbia detto niente.

 

Derek non ci stava capendo nulla e continuò a fissare il cellulare dubbioso.

 

§§§

 

Quella sera Stiles voleva lasciarsi tutto alle spalle. Il mal di schiena causato dalle ore passate chino a studiare, le parole di Jordan che non gli davano pace e i ricordi che lo tormentavano. Voleva solo pensare a divertirsi con i suoi amici. Quello almeno era il suo intento, ma dopo i primi cinque minuti aveva già capito che non sarebbe successo. Ecco quel che succedeva ad essere l’unico single in un gruppo di coppie: finiva per stare in disparte, seduto su un divanetto con un drink intatto in mano e una coppia sconosciuta che lo aveva preso a mo’ di poggiatesta e che stava pomiciando da almeno venti minuti.

No, quella notte non sarebbe finita come tutte le altre, si sarebbe preso la sua rivincita a tutti i costi!

Mandò un messaggio a Derek, che aveva visto essere nelle sue stesse condizioni a qualche metro di distanza, e gli chiese di raggiungerlo nello spazio dedicato ai fumatori. 

«Allora, cosa c’è?». Nonostante la musica si sentisse ancora, parlare era molto più facile.  

«Stavo pensando a una cosa… per movimentare un po’ la serata». Si avvicinò a lui come mai prima di allora, poggiando i palmi aperti sulle sue gote calde, mentre gli sussurrava qualcosa all’orecchio. 

Derek accettò di slancio la proposta dell’altro, ricambiando il suo sorriso malizioso.

«Che la festa abbia inizio».

I due si alzarono e, mano nella mano, si diressero verso la pista da ballo.

Derek poggiò le mani sui fianchi di Stiles, e Stiles gliele allacciò al collo avvicinandosi di più all'altro e incastrando i loro respiri. Iniziarono a dondolare a ritmo di musica, anche se entrambi erano ancora rigidi, imbarazzati perché non sapevano ballare e perché ancora non abituati a stare così vicini.

All'improvviso la canzone cambiò e nell'aria cominciarono a diffondersi le note di Despacito. Derek assunse un'espressione terrorizzata mentre Stiles scoppiò dapprima a ridere, poi piegò le labbra in un ghigno malizioso. Cominciò a muoversi più sicuro, strusciandosi leggermente sull'altro. Derek sgranò gli occhi, stupito da quella inaspettata intraprendenza.

Intanto il testo della canzone aveva cominciato a guidare le loro movenze.

Stiles avvicinò la bocca sul collo di Derek e senza sfiorarlo vi sospirò sopra, facendo nascere un brivido nell'altro. Derek si abbassò leggermente e lasciò con le labbra una leggera carezza sull'orecchio del minore. Ormai dimentichi delle parole di prima e dei loro amici che li stavano fissando con occhi sgranati, si stavano muovendo sensualmente, facendo scorrere le mani sui corpi e imprimendo tocchi leggeri e caldi.

Senza accorgersene le loro labbra si erano avvicinate, adesso si stavano sfiorando, ma nessuno dei due aveva il coraggio di approfondire il contatto. Si guardarono negli occhi, e Derek non resistette, abbassò lo sguardo e con una leggera pressione fece aderire le loro labbra, scambiandosi un primo tenero bacio.

 

 Sourwolf&Volpino

E tadaaaan! Ve l'aspettavate? Speriamo che il capitolo sia quantomeno decente,
ma devo dire che dopo molto ci siamo divertite a scrivere e che siamo state pure rapide!

Quuuindi, qualche impressione in merito all'ultima scena?
L'unica cosa, vi consiglio di godervi questi capitoli e di cogliere i piccoli segnali che
vi stiamo lasciando, perché non può essere sempre tutto rose e fiori ovviamente...
*faccina malefica*


Stranger

Eccoci qui!
Dopo mesi...
Scusate per l'assenza e per aver messo la storia in pausa,
ma è stato un periodo infernale e non abbiamo avuto un minuto libero.
Nemmeno noi due trovavamo il tempo per sentirci -se non con qualche messaggi di tanto in tanto -
figuriamoci scrivere.

Speriamo che il capitolo con cui stiamo ritornate vi sia piaciuto...
Gli Sterek - alla buon'ora - hanno fatto qualche passo in avanti! Che sia la volta buona?
Grazie a tutti quelli che decideranno di seguirci ancora!
Alina Alboran
Allora allora, speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia divertiti. E chiediamo scusa a tutti i fan di Twilight e di Robert Pattinson, Stiles e Derek hanno un po' bullizzato Edward xD
Fateci sapere cosa ne pensate se volete! Noi ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno letto e continueranno a leggere!
Ci sentiamo presto con il prossimo capitolo!

Sterlocked

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Note iniziali: piccolo annuncio.
Se avete letto il precedente capitolo potete anche ignorarlo, altrimenti vi prego di non passare oltre.
Vogliamo assicurarci che nessuno si sia perso l'aggiornamento di venerdì, dal momento che - avendo cancellato il capitolo avviso - il numero complessivo dei capitoli è rimasto invariato.

Ricapitolando: questo è il secondo capitolo che pubblichiamo da quando siamo ritornate xD

Nono Capitolo

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Fu un primo bacio breve, uno sfiorarsi di labbra quasi inesistente. Stiles era rimasto ad occhi aperti, preso troppo alla sprovvista per pensare a come reagire. E solo quando vide il corpo di Derek irrigidirsi, e lo sguardo mortificato come se avesse commesso un terribile errore, alzò le braccia e prese il volto di Derek tra i palmi sudaticci.

«Ormai facciamolo come si deve». Schiacciò le proprie labbra su quelle dell'altro, chiedendo timidamente con la lingua il permesso di approfondire il bacio.

Fu intenso, umido e frettoloso.

Presero un profondo respiro quando il bacio finì. Un po' per la mancanza di ossigeno, un po' perché la reazione dei loro amici fu un mix di applausi, fischi e urletti.

«Alla buon'ora». Stiles chiuse gli occhi e si morse la lingua tra i denti in una smorfia buffa.

«Stiamo insieme». Altre urla, abbracci e pacche sulle spalle.

«Come se non lo avessimo già capito». Lydia sbuffò con fare saccente e accennando un sorriso malizioso.

«Amico, perché non mi hai mai detto che ti piace Derek?». Scott, sempre un passo indietro.

«Ragazzi, sono felice per voi». Allison sempre dolce e pronta per tenere al passo il suo ragazzo.

«Noi parliamo dopo». Derek trattenne una smorfia alle parole di Erica.

Boyd si limitò a lasciargli una pacca sulla spalla. Era il suo modo di dirgli che approvava e che era felice per lui.

Isaac invece era da qualche disperso tra la folla.

«Ora però non fate i timidi davanti a noi. Se state più vicini non vi mangiamo, lo sappiamo che va avanti da un po'». I due si scambiarono uno sguardo imbarazzato ma anche soddisfatto. Erano riusciti nel loro intento.

Andarono a sedersi sui divanetti insieme ai loro amici, mettendosi accanto e tenendosi per mano.

A mezzanotte inoltrata, Stiles e Derek si guardarono negli occhi, scambiandosi uno sguardo di intesa e decidendo tacitamente.

«Ragazzi». Stiles li richiamò. «Dobbiamo dirvi un'altra cosa». Ottenne in risposta sguardi confusi.

«State insieme, ce l'avete già detto». Povero Scott.

«Chi sta con chi?». In quel momento ricomparve Isaac con un vistoso succhiotto sul collo.

«Derek con Stiles».

«COSA? Amico, era per questo che negli ultimi tempi eri strano?». Stiles rivolse uno sguardo stranito a Derek che, strategicamente, evitò i suoi occhi.

«No, fermi tutti!». Stiles li zittì.

«In realtà non stiamo insieme, era solo uno scherzo». Derek decise che era meglio intervenire.

«Pesce d'aprile!». Stiles pensava che reagissero male, che facessero domande. Pensava che sarebbe stato mandato a quel paese. Di certo non si aspettava che reagissero così.

«Ora non cercate di fregarci».

«Solo perché ci avete ripensato e volete più privacy, non potete pensare di farci uno scherzo del genere».

«Infatti, amico. Non mi avevi detto che ti piaceva Derek, ora non cercare di farmi pensare il contrario cercando di confondermi». Povero Scott.

Senza che se ne accorgessero i loro amici li avevano abbandonati, andando chi a ballare, chi a bere, chi ad appartarsi da qualche parte.

Erano rimasti solo loro due.

«Cosa è appena successo?».

«Non lo so».

«Non abbiamo sbagliato nulla, abbiamo fatto tutto secondo i piani!».

«Mi sento confuso ora come ora».

«Derek, stai bene?».

«Hm, sì».

«E ora? Noi abbiamo solo organizzato uno scherzo stupido, volendo far credere a quel branco di accoppiati che stiamo insieme, dato che erano così presi a mangiarsi la bocca da non essersi accorti che è il primo aprile. E loro non ci credono! Credono allo scherzo, ti rendi conto?».

«Già...».

Stiles stufo dei continui monosillabi dell'altro si girò a guardarlo.

«Derek?». Anche Derek alzò lo sguardo, e quando i loro occhi si incontrarono per la prima volta dopo il bacio entrambi abbassarono lo sguardo, impacciati come mai.

«Hai ragione, sono cretini loro. Vedrai quando domani si renderanno conto che li abbiamo fregati quante risate ci facciamo. Hanno creduto al nostro finto bacio». Il tono alla fine divenne stridulo.

«Già, finto». Entrambi volsero lo sguardo in direzioni opposte.

 

 

§§§

 

Derek, [01.04.17 21:59]        
Stiles, falli smettere.

 

Stiles, [01.04.17 22:05]         
Potessi...        
È un continuo doppi sensi con loro!

 

Derek, [01.04.17 22:06]        
È tutta colpa tua. Che razza di idee ti vengono in mente?!

 

Stiles, [01.04.17 22:06]         
Mia? Non mi sembra che tu te ne sia lamentato! Anzi!

 

Derek, [01.04.17 22:07]        
Ma perché sul momento non sembrava un'idea così terribile.

 

Stiles, [01.04.17 22:09]         
Vedi? Quindi non è colpa mia! Ma tua!

 

Derek, [01.04.17 22:10]        
E sentiamo, per quale ragione sarebbe MIA la colpa? Mi sfugge.

 

Stiles, [01.04.17 22:11]         
Mi hai baciato! Se non lo avessi fatto non saremmo arrivati qui!

 

Derek, [01.04.17 22:11]        
Non mi sembra che tu lo abbia schifato.

 

Stiles, [01.04.17 22:11]         
Non ho mai detto di averlo fatto.

 

Stiles, [01.04.17 22:12]         
Ma neppure tu mi sembravi troppo dispiaciuto.

 

Derek, [01.04.17 22:12]        
Mai detto di esserlo. Sei tu che hai da ridire.

 

Derek, [01.04.17 22:13]        
E poi, tanto per precisarlo, sei tu che hai avuto la genialata di infilarmi la lingua in bocca.           
Io mi ero limitato a un bacio a stampo almeno.

 

Stiles, [01.04.17 22:14]         
Beh... mi piace fare le cose per bene. Non a metà!  
E tu mi hai afferrato il sedere!

 

Derek, [01.04.17 22:14]        
Non è vero! E anche se fosse, mi sarà scivolata la mano.

 

Stiles, [01.04.17 22:15]         
Hai stretto, Derek!

 

Derek, [01.04.17 22:15]        
Dovevo aggrapparmi a qualcosa, hai presente tutta la gente attorno che spingeva?

 

Aveva infilato la lingua, accidenti! Derek era disposto a un bacetto a stampo, ma lui come al solito aveva dovuto esagerare! Gli aveva infilato la lingua in bocca, maledizione! Era per questo che Derek si era aggrappato al suo sedere, stava solo cercando di staccarselo di dosso.
Sbuffò ancora un volta. Derek non sarebbe mai stato suo, non lo avrebbe mai guardato con occhi diversi…
Mai una volta lo aveva sentito fare commenti su qualcuno del suo stesso sesso. Mai una volta aveva detto o fatto qualcosa che gli facesse pensare che fosse bisessuale.         

 

 

Stiles, [01.04.17 22:16]         
E quindi hai fatto del mio culo la tua ancora di salvezza?

 

Derek, [01.04.17 22:17]        
Sentiti onorato, anzi il tuo sedere deve sentirsi onorato. E poi è stato un buon modo per verificare se la palestra sta facendo effetto.

 

Stiles, [01.04.17 22:18]         
E quindi? Il risultato è soddisfacente?

 

Derek, [01.04.17 22:18]        
Non c'è male devo dire.

 

“Forse dovrei verificare ancora per dare un giudizio più accurato”. Fortunatamente Derek si limitò a pensarlo e avrebbe voluto picchiarsi da solo per averlo fatto. Ma che razza di pensieri faceva?!

 

Stiles, [01.04.17 22:19]         
Vedi di dirlo anche a Miriam.

 

Derek, [01.04.17 22:20]        
E ora chi è Miriam??

 

Stiles, [01.04.17 22:21]         
Serio, Derek? L'avrò infamata almeno 20 volte nell'ultima settimana! È la stronza che ti sbava dietro.

 

Stiles, [01.04.17 22:21]         
Quella della palestra.

 

Derek, [01.04.17 22:21]        
Stalker.

 

Stiles, [01.04.17 22:22]         
Comunque lasciala stare ora, dobbiamo sistemare questa faccenda!

 

Derek, [01.04.17 22:22]        
Esiste una sola conclusione: è tutta colpa tua e dei tuoi piani che fanno schifo.

 

Stiles, [01.04.17 22:22]         
Lydia mi ha chiesto se sei circonciso!

 

Derek, [01.04.17 22:22]        
...

 

Derek, [01.04.17 22:23]        
Erica mi ha chiesto qual è la nostra posizione preferita.

 

Stiles, [01.04.17 22:23]         
I miei piani sono ottimi! Sei tu che non li sai mettere in pratica!

 

Derek, [01.04.17 22:23]        
Sei tu che li rovini!

 

Stiles, [01.04.17 22:23]         
...

 

Stiles, [01.04.17 22:24]         
See! Mi hai baciato, e non era nel piano!

 

Derek, [01.04.17 22:25]        
Beh, tu mi hai guardato in quel modo ed è come se mi avessi praticamente detto di baciarti! Mi guardavi le labbra ed eri così vicino! Cosa altro dovevo fare?

 

Derek, [01.04.17 22:25]        
E poi, c'era bisogno di strusciarsi in quel modo?

 

Stiles, [01.04.17 22:26]         
Volevo fosse veritiero...

 

Derek, [01.04.17 22:26]        
Allora concordiamo sul fatto che è tutta colpa tua.

 

Stiles, [01.04.17 22:26]         
*facepalm*

 

Stiles, [01.04.17 22:26]         
Avrei una proposta. Ma se non vuoi fa nulla.

 

Stiles, [01.04.17 22:27]         
Capirei.

 

Derek, [01.04.17 22:27]        
Un altro piano disastroso? In quel caso direi che capiresti.

 

Stiles, [01.04.17 22:28]         
No, solo uno spuntino notturno. Scott mi guarda emozionato come se mi dovessi sposare settimana prossima. Non lo reggo più. Voglio uscire da questa casa.

 

Derek, [01.04.17 22:29]        
Hai ragione. Neppure io reggo più Isaac che non la smette di infastidirmi.

 

Era frustrante. Era frustrante ricordare il sapore di Derek e la sensazione delle sue labbra sulla proprie e non poterlo baciare ancora. Ed era ancora più frustrante che tutti pensassero stessero insieme e sapere che non era vero.

Eppure desiderarlo tanto da far male.

 

§§§

 

Derek, [07.04.17 15:37]        
Ehi.

 

Stiles, [07.04.17 15:37]         
Ohi.

 

Derek, [07.04.17 15:37]        
Che fai questo pomeriggio?

 

Stiles, [07.04.17 15:38]         
Perché? Ti manco?

 

Derek, [07.04.17 15:38]        
Ti piacerebbe?

 

Stiles, [07.04.17 15:39]         
Se tu mi rispondi sinceramente, lo farò anche io.

 

Derek, [07.04.17 15:40]        
Io ti risponderei se tu avessi risposto alla mia domanda.

 

Stiles, [07.04.17 15:40]         
Nulla di che.

 

Stiles, [07.04.17 15:40]         
Tocca a te.

 

Derek, [07.04.17 15:41]        
Forse un po'.

 

Derek, [07.04.17 15:41]        
Tocca a te ora.

 

Stiles, [07.04.17 15:41]         
A me piacerebbe. Un po' più di un po' a dire il vero...

 

Derek, [07.04.17 15:44]        
Allora che ne dici se questo pomeriggio andiamo al cinema? Non ho ancora visto Doctor Strange e lo ridanno al cinema.

 

Stiles, [07.04.17 15:45]         
Mi piacerebbe da morire ma non posso...     
Devo vedermi con Danny.

 

Derek, [07.04.17 15:45]        
Certo. Non ti preoccupare.

 

Stiles, [07.04.17 15:46]         
Scusa, davvero. Si fa domani?

 

Derek, [07.04.17 15:47]        
Domani non posso perché ho da fare un progetto.

 

Derek, [07.04.17 15:47]        
Non ti preoccupare comunque, chiederò a qualcun altro.

 

Stiles, [07.04.17 15:47]         
Ah. Capisco.

 

Stiles, [07.04.17 15:48]         
Devo andare ora. Ci sentiamo.

 

Derek, [07.04.17 15:48]        
Buon pomeriggio.

 

Stiles, [07.04.17 15:48]         
Buon cinema.

 

Stiles, [07.04.17 15:48]         
Divertiti.

 

Derek, [07.04.17 15:48]        
Grazie. Anche tu.

 

Stiles, [07.04.17 15:49]         
Sicuramente.

 

Derek, [07.04.17 15:49]        
Bene.

 

Stiles, [07.04.17 15:49]         
Perfetto.         
E a chi lo chiedi? Isaac?

 

Derek, [07.04.17 15:50]        
Magnifico.     
Pensavo a qualcun altro.

 

Stiles, [07.04.17 15:51]         
Splendido.
E potrei sapere chi?

 

Derek, [07.04.17 15:51]        
Meraviglioso. 
Non la conosci.

 

Stiles, [07.04.17 15:53]         
Fantastico.     
È carina?

 

Stiles, [07.04.17 15:53]         
Non che mi importi. Era giusto per conversare...

 

Derek, [07.04.17 15:54]        
Figo.   
Abbastanza.

 

Stiles, [07.04.17 15:55]         
Stupefacente... non conosci altri aggettivi?

 

Stiles, [07.04.17 15:55]         
Devo andare ora. Danny mi aspetta.

 

Derek, [07.04.17 15:55]        
Tu ne conosci altri, invece?

 

Derek, [07.04.17 15:55]        
Vai pure.

 

Stiles, [07.04.17 15:56]         
Ti risponderei, ma devo andare.

 

Derek, [07.04.17 15:56]        
Potevi fare a meno di rispondere anche ora.

 


Schioccò la lingua contro il palato, infastidito dal comportamento di Derek.

Che andasse al cinema con chi voleva, a lui che importava?

Si buttò a peso morto sul letto, sgualcendo il quaderno di Danny che si limitò a scuotere la testa senza lamentarsi.

Si stiracchiò le braccia fino a sentire il rumore inconfondibile che faceva rabbrividire Scott ogni volta. Avrebbe dovuto prestare attenzione a Danny, ma il suo cervello non faceva che ricordare la notte del primo aprile e la lingua di Derek che gli leccava le labbra.

Era uno stupido illuso anche solo per sperare che Derek potesse sentirsi in qualche modo attratto da lui. E non solo perché all'altro piacevano le ragazze, ma perché Stiles non sarebbe mai stato il suo tipo.

Derek era bello, affascinante, carismatico...

E lui? Lui mandava messaggi a sconosciuti quando era ubriaco e parlava con i pali.

Erano incompatibili e avrebbe dovuto cominciare a farsene una ragione o ne sarebbe uscito pazzo.

 

Derek sbuffò lanciando il cellulare sul letto.

Non che gli importasse se Stiles usciva con quel Danny, non erano certo affari suoi. Stiles poteva fare quel che voleva, uscire con chi più gli piaceva. Lui era solo stanco perché... perché sì.

In quel momento Isaac passò davanti a camera sua.

«Erica! Credo che abbiamo bisogno nuovamente degli assorbenti!». Detta la sua idiozia del giorno, scappò.

Aveva chiesto a Stiles di andare al cinema perché era la prima persona che gli era venuta in mente, non perché non si vedessero da quel giorno in cui erano usciti per lo spuntino notturno del primo aprile.

Sbuffando si diresse in salotto e mise a caricare il film.

 

§§§

 

 

Stiles, [09.04.17 17:09]         
Ciao.

 

Derek, [09.04.17 17:09]        
Ehi.

 

Stiles, [09.04.17 17:10]         
Volevo chiederti scusa per l'altro ieri. Sono stato invadente. Spero che ti sia divertito.

 

Derek, [09.04.17 17:12]        
Non ti preoccupare, non sei stato invadente. Sì, il film mi è piaciuto.

 

Stiles, [09.04.17 17:12]         
Ne sono contento.     
Ed è piaciuto anche alla tua ragazza?

 

Stiles, [09.04.17 17:12]         
Alla ragazza.

 

Stiles, [09.04.17 17:12]         
Non deve essere necessariamente tua.

 

Stiles, [09.04.17 17:13]         
Cavolo. Scusa. Mi sono fatto prendere la mano.

 

Derek, [09.04.17 17:13]        
L'ho guardato da solo.

 

Stiles, [09.04.17 17:14]         
Oh.

 

Stiles, [09.04.17 17:14]         
Come mai?

 

Derek, [09.04.17 17:14]        
Perché a nessuno piace questo genere di film tranne che a Malia, ma lavorava.

 

Stiles, [09.04.17 17:15]         
Chi è Malia?

 

Derek, [09.04.17 17:15]        
Mia cugina.

 

Stiles, [09.04.17 17:15]         
Ah.

 

Stiles, [09.04.17 17:15]         
Bene!

 

Derek, [09.04.17 17:15]        
Cosa?

 

“Che cazzo! Ma sono demente?”.

 

Stiles, [09.04.17 17:16]         
No no. Nulla.

 

Derek, [09.04.17 17:16]        
Sicuro?

 

Stiles, [09.04.17 17:17]         
Sì! Sì sì!

 

Derek, [09.04.17 17:17]        
Okay...

 

Derek, [09.04.17 17:17]        
Tu, invece, ti sei divertito con Danny?

 

Stiles, [09.04.17 17:18]         
Danny? Insomma... è stato intenso...

 

Stiles, [09.04.17 17:19]         
Ti va di uscire?

 

Stiles, [09.04.17 17:19]         
Solo io e te.

 

Derek, [09.04.17 17:19]        
Ah. Sono felice per te...

 

Derek, [09.04.17 17:20]        
Sicuro, a Danny non dà fastidio?

 

Stiles, [09.04.17 17:20]         
E perché mai?

 

Derek, [09.04.17 17:20]        
Beh, magari non gli piace l'idea che tu esca con me da solo.

 

Derek, [09.04.17 17:20]        
Soprattutto ora che siete ancora all'inizio.

 

Derek, [09.04.17 17:20]        
Se non ho capito male.

 

Stiles, [09.04.17 17:21]         
Oddio, sarebbe strano se così fosse.

 

Stiles, [09.04.17 17:21]         
All'inizio? È da qualche mese che va avanti ormai... e dovremmo finire prima di maggio!

 

Derek, [09.04.17 17:23]        
Avete programmato quando lasciarvi? Questo è strano.

 

Stiles, [09.04.17 17:24]         
Eh? Ma che hai capito? Gli sto dando ripetizioni per il test di ingresso!

 

Derek, [09.04.17 17:24]        
Cosa?

 

Stiles, [09.04.17 17:25]         
Visto che lavora per mantenersi non ha molto tempo per studiare, perciò gli do una mano per prepararsi in vista del test d'ingresso a Giurisprudenza.

 

Stiles, [09.04.17 17:25]         
Ma che avevi capito?!

 

Derek, [09.04.17 17:25]        
Ah. Non state uscendo insieme.

 

Stiles, [09.04.17 17:25]         
No. Non è il mio tipo.

 

Derek, [09.04.17 17:26]        
Capito.

 

Derek, [09.04.17 17:27]        
Comunque, come ti spieghi tu...

 

Stiles, [09.04.17 17:27]         
Cioè?

 

Derek, [09.04.17 17:27]        
Nulla, lascia stare.

 

Stiles, [09.04.17 17:28]         
Oki... ma quindi usciamo?    
O vieni tu da me? Sono solo e mi annoiooooo. E sono stanco di studiare.

 

Derek, [09.04.17 17:28]        
E ovviamente io sono la tua ultima spiaggia.

 

Stiles, [09.04.17 17:29]         
L'unica.

 

Derek, [09.04.17 17:29]        
Ma sono gentile, IO.

 

Stiles, [09.04.17 17:29]         
Non ultima, unica.

 

Stiles, [09.04.17 17:29]         
Ah sì? Sei gentile?

 

Derek, [09.04.17 17:29]        
Ora non cercare di fare il carino.

 

Derek, [09.04.17 17:29]        
Beh, sì, dato che sto accettando di uscire con te.

 

Stiles, [09.04.17 17:31]         
IO sono carino.          
Perché, solitamente non lo sono?      
E tu... ammettilo che ti diverti con me!

 

Derek, [09.04.17 17:31]        
Carino... diciamo appena passabile.  
Mi diverto con te perché tu ti diverti con me.

 

Stiles, [09.04.17 17:34]         
Quindi sono io la tua ultima spiaggia? Tutti gli altri ti schifano e quindi vieni da me?

 

Derek, [09.04.17 17:35]        
Io non vedo nessuno spiaggia da queste parti.         
E comunque tutti mi adorano.

 

Stiles, [09.04.17 17:37]         
Tutti? Io ti odiavo.

 

Derek, [09.04.17 17:37]        
Io non ti sopportavo.

 

Stiles, [09.04.17 17:40]         
Passato? Quindi ora ti piaccio?

 

Derek, [09.04.17 17:40]        
Ora ti sopporto meglio.

 

Stiles, [09.04.17 17:41]         
Interessante...

 

Derek, [09.04.17 17:41]        
Lo so.

 

Stiles, [09.04.17 17:41]         
...

 

Stiles, [09.04.17 17:42]         
Sappi che ti ho appena mandato a quel paese.

 

Derek, [09.04.17 17:42]        
Sono ancora qui.

 

Stiles, [09.04.17 17:42]         
Sei triste.

 

Stiles, [09.04.17 17:42]         
Molto.

 

Derek, [09.04.17 17:42]        
Anzi.

 

Derek, [09.04.17 17:42]        
Andiamoci insieme. Non dovevamo uscire?

 

Stiles, [09.04.17 17:43]         
Che cretino...

 

 

.

.

.

Sourwolf&Volpino 

Ciao di nuovo!
È strano aggiornare a distanza di così pochi giorni,
soprattutto dopo essere state ferme per così tempo.
L'ispirazione ci era passata, ma ora abbiamo scritto l'ultimo capitolo in nemmeno tre ore.
E considerando che la storia diventerà più intrigante...
siamo fiduciose di poter aggiornare molto presto.

Le cose cominciano a smuoversi,
Stiles ha paura che per Derek lui non sarà mai niente di più,
ma nonostante questo non riesce a mantenere la distanza, pur sapendo che poi ne soffrirà.
Grazie a chiunque abbia letto e recensito, ci fa molto piacere leggere i vostri commenti!

Alina Alboran

 

Ciao!
Siete stupite dal fatto che abbiamo aggiornato così presto?
Anche noi xD Non si sa come ma ora che abbiamo ripreso in mano la storia
ci viene naturale scriverla e non avete idea di quanto ci divertiamo a scriverla xD
Credo che per avere una visione completa della storia dovreste
sentire i nostri commenti mentre scriviamo xD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Stranger

Ringraziamo di cuore tutti coloro che leggono e recensiscono la nostra storia! E vi ringraziamo in particolare perché non ci aspettavamo che qualcuno si ricordasse ancora di noi dopo tutto questo tempo, invece siete stati gentilissimi.

Approfittiamo delle nostre solite note chilometriche (che se saltate vi capiamo xD) per due cose.
Per prima cosa ci facciamo un mini spam, dato che una nostra OS ha compiuto oggi un anno. Ci farebbe piacere se la leggeste e se voleste lasciarci un pensiero ci fareste molto piacere! Eccola:Wish you were here: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3496810&i=1

Poi, se qualcuno ne avesse voglia, vi lasciamo i nostri profili facebook. Se volete potete aggiungerci ;)
Alina Alborán:  https://www.facebook.com/alina.efp

Jamie Nikiforov (anche se non c'entra nulla con il mio nick di efp, sono Stranger xD): https://www.facebook.com/profile.php?id=100012999810266


Scusate le note chilometriche e a presto!
Sterlocked

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***



Decimo Capitolo

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Stiles, [12.04.17 17:56]    

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Derek, [12.04.17 17:57]        
Non è divertente -.-'

 

Stiles, [12.04.17 17:57]         
Dici? Io sono morto dal ridere.

 

Stiles, [12.04.17 17:57]         
Posso mandarla anche agli altri?

 

Derek, [12.04.17 17:58]        
No.

 

Stiles, [12.04.17 17:59]         
Daaai!

 

Stiles, [12.04.17 17:59]         
Almeno a Cora?

 

Stiles, [12.04.17 17:59]         
A proposito, ti ha più detto se torna per il mio compleanno?

 

Derek, [12.04.17 18:00]        
Almeno qualcuno può chiamare il suo cane Derek, nessuno chiamerebbe una formica Stiles, figuriamoci un cane.

 

Derek, [12.04.17 18:00]        
E da quando ti senti con mia sorella?

 

Stiles, [12.04.17 18:01]         
Serio? Sei fiero perché Derek è un nome da cane?

 

Stiles, [12.04.17 18:01]         
Da quando se ne è andata. Ovvio, no?

 

Stiles, [12.04.17 18:02]         
E non mi chiamo realmente Stiles, lo sai! Ma il mio vero nome lo saprà solo il mio futuro marito.

 

Derek, [12.04.17 18:02]        
Sono fiero perché il mio nome è pronunciabile, tu non hai il coraggio nemmeno di rivelare il tuo nome vero.

 

Derek, [12.04.17 18:03]        
Non vedo nessuna ovvietà.   
Comunque non so se torna.

 

Derek, [12.04.17 18:03]        
Noioso. Tanto lo scoprirò da solo il tuo nome.

 

Stiles, [12.04.17 18:05]         
Nooo!

 

Stiles, [12.04.17 18:06]         
Ah sì?
È una proposta di matrimonio, Derek Hale?

 

Derek, [12.04.17 18:06]        
Vuoi che lo sia?

 

Stiles, [12.04.17 18:06]         
Così sciatta? Impegnati di più.

 

Stiles, [12.04.17 18:07]         
E potrei anche dire sì ;)

 

Derek, [12.04.17 18:07]        
Dovresti invogliarmi affinché mi impegni di più.

 

Derek, [12.04.17 18:08]        
Potresti dire di sì solamente per le mie zucchine.

 

Stiles, [12.04.17 18:08]         
Zucchine? Io preferisco le melanzane.

 

Derek, [12.04.17 18:10]        
*facepalm*

 

Derek, [12.04.17 18:11]        
Il tuo colore preferito?

 

Stiles, [12.04.17 18:11]         
Rosso.

 

Stiles, [12.04.17 18:11]         
Il tuo?

 

Derek, [12.04.17 18:14]        
Blu.

 

Derek, [12.04.17 18:16]        
Film preferito?

 

Stiles, [12.04.17 18:18]         
Vediamo... ora come ora ti direi “Captain America: Civil War”, il tuo?

 

Derek, [12.04.17 18:18]        
Iron Man 3.

 

Derek, [12.04.17 18:19]        
Musica preferita?

 

Stiles, [12.04.17 18:19]         
Genere o gruppo?

 

Derek, [12.04.17 18:20]        
Entrambi.

 

Stiles, [12.04.17 18:20]         
In generale ascolto di tutto...
Come gruppo però... i Muse.

 

Stiles, [12.04.17 18:20]         
Ma perché tutte queste domande?

 

Derek arrossì di colpo.

 

Derek, [12.04.17 18:21]        
No, così. Per conoscerci meglio?

 

Stiles, [12.04.17 18:21]         
Okay...

 

Stiles, [12.04.17 18:21]         
Allora posso farti anche io delle domande?

 

Derek, [12.04.17 18:21]        
Certo.

 

Stiles, [12.04.17 18:22]         
Stucky o Stony?

 

Derek, [12.04.17 18:22]        
Stony.

 

Stiles, [12.04.17 18:23]         
Bravo ragazzo! Una risposta sbagliata avrebbe compromesso la nostra amicizia.

 

Derek, [12.04.17 18:23]        
Quale amicizia?

 

Stiles, [12.04.17 18:23]         
Anche se, lo ammetto, non ho potuto non aver shippato Stucky in Civil War.

 

Stiles, [12.04.17 18:23]         
...

 

Stiles, [12.04.17 18:24]         
Vuoi qualcosa di più? E me lo dici così?

 

Stiles, [12.04.17 18:24]         
Mi piace essere corteggiato, sai?

 

Derek, [12.04.17 18:24]        
Perdonami per averti colto alla sprovvista.

 

Derek, [12.04.17 18:25]        
È un modo per dirmi che vuoi che io ti corteggi?

 

Stiles, [12.04.17 18:25]         
Ne saresti capace? Non sono quello a cui sei abituato.

 

Derek, [12.04.17 18:25]        
Che vorresti dire?

 

Stiles, [12.04.17 18:26]         
Beh... io ho qualcosa che le tue precedenti conquiste non hanno...

 

Derek, [12.04.17 18:27]        
Questo è il momento in cui mi stai per rivelare qualcosa che mi farà capitolare? È la tua arma segreta per conquistarmi?

 

Stiles, [12.04.17 18:28]         
No, Derek. Semplicemente io ho una zucchina invece che una patata!

 

Derek, [12.04.17 18:29]        
Embè?

 

Stiles, [12.04.17 18:30]         
Embè... Ti piace la zucchina, Derek?

 

Stiles, [12.04.17 18:30]         
E me lo dici così?

 

Derek, [12.04.17 18:30]        
Non lo sapevi?

 

Stiles, [12.04.17 18:30]         
No che non lo sapevo! Non me l'hai mai detto!

 

Stiles, [12.04.17 18:31]         
Che dovevo fare, tirare a indovinare?

 

Derek, [12.04.17 18:31]        
Non pensavo fosse una cosa che dovevo dirti...

 

Derek, [12.04.17 18:31]        
Pensavo lo sapessi.

 

Stiles, [12.04.17 18:31]         
E come facevo, sentiamo. Non hai un cartello in fronte che dice “Sono bisessuale”!

 

Derek, [12.04.17 18:32]        
Non pensavo di dovertelo urlare!

 

Okay. Non era successo niente di che. A Derek piacevano i ragazzi e lui stava iperventilando.

Stava rileggendo ancora e ancora la conferma che forse – forse – aveva una speranza con Derek.

 

Stiles, [12.04.17 18:35]         
Urlare no. Ma accennarlo sì.

 

Derek, [12.04.17 18:35]        
Beh, Stiles mi piacciono anche i ragazzi. Ora lo sai.

 

“Bene, ora in palestra dovrò guardare male anche i ragazzi”.

 

Stiles, [12.04.17 18:36]         
Beh, alla buon'ora! Non ti ci voleva molto a dirlo, no?       
E ALLORA PERCHÉ NON L'HAI FATTO?

 

Derek, [12.04.17 18:37]        
Non stiamo litigando, ma mi sembra che stiamo litigando, il che mi sembra assurdo perché si sta parlando della mia sessualità e anche questo non ha senso. Possiamo smettere di pseudo-litigare, anche se non stiamo litigando?

 

Derek, [12.04.17 18:38]        
Perché non mi sembrava una cosa importante!

 

Stiles, [12.04.17 18:38]         
Derek, sembri me! Smettila! È inquietante.

 

Derek, [12.04.17 18:39]        
Oddio, mi stai rovinando! Stammi lontano.

 

Stiles, [12.04.17 18:39]         
No!

 

Derek, [12.04.17 18:39]        
No?

 

Stiles, [12.04.17 18:39]         
No.

 

Derek, [12.04.17 18:39]        
Okay.

 

Stiles, [12.04.17 18:39]         
Bene.

 

Derek, [12.04.17 18:39]        
Non rifarò quella cosa.

 

Stiles, [12.04.17 18:39]         
Ma dai! Ci ho preso gusto.

 

§§§

 

 

Lydia ha creato il gruppo Club delle anime disagelle

Lydia ti ha aggiunto nel gruppo

Lydia ha aggiunto "Jack lo squartatore"

Lydia ha aggiunto "Isaac"

Lydia ha aggiunto "Alli"

Lydia ha aggiunto "Erica"

Lydia ha aggiunto "Scottie ♡"

Lydia ha aggiunto "Boyd"

Lydia ha aggiunto "DerekDramaQueen"

 

Tu: perché questo nome?

Lydia: Non ti piace?

Scottie: Ehi!

Allie: Che bello, abbiamo un gruppo.

Boyd: Buona sera.

Jack lo squartatore: Io me ne vado.

DerekDramaQueen: Perché Stiles è nel gruppo?

Tu: Eh?

Lydia: Zitto tu!

Tu:??

Erica: Nulla.

Tu: Perché non dovrei esserci?

DerekDramaQueen: Eh?

Isaac: Derek, smettila di essere mestruato.

DerekDramaQueen: Che vuoi?

Lydia: Usciamo stasera?

DerekDramaQueen: Sì.

Boyd: Erica?

Erica: Ovvio!

Scottie: Non saprei... Allison?

Jack lo squartore: Certo.

Isaac: Ho da fare. Se capite cosa intendo ;)

DerekDramaQueen: Con la tua mano?

Isaac: Fanculo.

Lydia: Dove andiamo?

DerekDramaQueen: Stiles...?

Tu: Io non ci sono. Non mi va di uscire.

DerekDramaQueen: Mi sono appena ricordato... ho da fare...

Allie: Solito pub?

Tu: Ma se Isaac esce vengo io da te più tardi? Magari si guarda un film.

Tu: Quando hai finito le tue cose.

Isaac: Quindi sei negli ultimi giorni, Derek? Posso sperare che ridiventi normale?

Jack lo squartatore: Non davanti a tutti!

Erica: Che carini!

Isaac: Ragazzi, ricordate di rispettare gli spazi comuni! Le cose sconce fatele in camera di Derek.

Boyd: Il soggiorno è off limits.

Erica: Purché lo facciate va bene anche il tavolo della cucina. Ma li volete lasciar stare?

DerekDramaQueen: Ragazzi!

Tu: Non stiamo insieme!

Lydia: Ancora con questa storia?

Scottie: Amico, non prendermi in giro! Lo so che siete una coppia da un po' ormai. Non sono mica scemo.

Tu: Ma non è vero!

DerekDramaQueen:!!!!!!

DerekDramaQueen: No, no, mica! Sei intelligentissimo!

Tu: Ehi, non prendere in giro il mio bro.

Scottie: Grazie, amico.

DerekDramaQueen: Scusa.

Erica: Ma come siete adorabili! Così coordinati da farmi venire il diabete!

Tu: Non è vero!!

DerekDramaQueen: Non è vero!

 

"Jack lo squartatore" ha abbandonato il gruppo

Lydia ha aggiunto "Jack lo squartatore"

 

 

Derek, [14.04.17 16:16]        
Quindi quando vieni?

 

Stiles, [14.04.17 16:16]         
Quando arrivo se va bene anche a te.

 

Derek, [14.04.17 16:17]        
Stiles.

 

Stiles, [14.04.17 16:17]         
Eh eh eh.        
Paura, eh?

 

Stiles, [14.04.17 16:17]         
Scherzavo!

 

Derek, [14.04.17 16:17]        
Idiota.

 

Stiles, [14.04.17 16:18]         
Appena gli altri escono dimmelo. Così esco di casa.

 

Derek, [14.04.17 16:18]        
Non arrivavi più tardi?

 

Stiles, [14.04.17 16:19]         
Veramente credi che ci sia cascato? Lo so che non hai nulla da fare.

 

Derek, [14.04.17 16:19]        
Sicuro che non mi debba vedere con qualcun altro?

 

Stiles, [14.04.17 16:19]         
Devi?

 

Derek, [14.04.17 16:19]        
Potrebbe sempre essere.

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Allora non vengo più.

 

Derek, [14.04.17 16:20]        
Bravo, limitati ad arrivare.
Ti aspetto.

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Deeerek

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Derek.

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Deeeeeerek.

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Deeeerek.

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Derek

 

Stiles, [14.04.17 16:20]         
Derek

 

Derek, [14.04.17 16:20]        
Che c'è?!

 

Stiles, [14.04.17 16:21]         
Ti odio.

 

Derek, [14.04.17 16:21]        
Non è vero.

 

Stiles, [14.04.17 16:21]         
E comunque, guardiamo Sense8?

 

Stiles, [14.04.17 16:21]         
Tiprego!Tiprego!Tiprego!

 

Derek, [14.04.17 16:21]        
Stiles, scrivi come un bimbominkia.

 

Stiles, [14.04.17 16:22]         
Ma quindi lo guardiamo?

 

Derek, [14.04.17 16:22]        
Comunque sì.

 

Stiles, [14.04.17 16:22]         
Non sai cosa ti aspetta!

 

Stiles, [14.04.17 16:22]         
Dalla prima stagione, okay?

 

Derek, [14.04.17 16:22]        
Okay.

 

Stiles, [14.04.17 16:22]         
Poi domenica ti faccio vedere la seconda.

 

Stiles, [14.04.17 16:23]         
Tanto mangi da me, no?

 

Derek, [14.04.17 16:23]        
Domenica?

 

Stiles, [14.04.17 16:24]         
Il progetto, Derek! Domenica mattina abbiamo detto che si provava a trovare qualcosa da fare insieme per i crediti.

 

Derek, [14.04.17 16:24]        
Ah, giusto. Sì, mangio da te.

 

Stiles, [14.04.17 16:25]         
Vecchio.

 

Derek, [14.04.17 16:26]        
Bambino.

 

Stiles, [14.04.17 16:26]         
Anziano.

 

Derek, [14.04.17 16:26]        
Neonato.

 

Stiles, [14.04.17 16:26]         
Raggrinzito!

 

Derek, [14.04.17 16:26]        
Rincitrullito.

 

§§§

 

Stiles, [18.04.17 12:31]         
Ho fame.

 

Derek, [18.04.17 12:31]        
Diventerai ciccione.

 

Stiles, [18.04.17 12:33]         
Non ti piacerei più se lo fossi?

 

Derek, [18.04.17 12:34]        
Quindi credi di piacermi ora?

 

Stiles, [18.04.17 12:34]         
Avevo questo presentimento...

 

Stiles, [18.04.17 12:35]         
Mi sono forse sbagliato?

 

Derek, [18.04.17 12:35]        
Forse sei un po' sensitivo. Ma rimarrai nel dubbio.

 

Stiles, [18.04.17 12:35]         
Io ti preferirei meno in forma.

 

“Così non dovrei più incenerire tutti con lo sguardo”.

 

Derek, [18.04.17 12:36]        
Vorresti che fossi grasso? Con la pancetta?

 

Stiles, [18.04.17 12:36]         
Perché no? Avrei a cosa aggrapparmi...

 

Derek, [18.04.17 12:37]        
Questa cosa è alquanto inquietante... hai delle strane fissazioni.

 

Stiles, [18.04.17 12:38]         
Non immagini quanto...

 

Stiles, [18.04.17 12:38]         
Coooomunque. Sorvoliamo.

 

Derek, [18.04.17 12:38]        
Meglio.

 

Stiles, [18.04.17 12:38]         
Io ho fame. Come si fa?

 

Derek, [18.04.17 12:39]                    
Si fa che ti porto a mangiare tailandese.

 

Stiles, [18.04.17 12:39]         
No!

 

Derek, [18.04.17 12:39]        
No?

 

Stiles, [18.04.17 12:39]         
Sushi!

 

Stiles, [18.04.17 12:39]         
Si fa che mi porti a mangiare sushi.

 

Derek, [18.04.17 12:39]        
Ma l'abbiamo mangiato l'altro ieri!

 

Stiles, [18.04.17 12:39]         
E a me?

 

Derek, [18.04.17 12:39]        
Va bene.

 

Derek, [18.04.17 12:39]        
E sushi sia.

 

Stiles, [18.04.17 12:39]         
Graaazie!

 

«Ma quindi Cora come sta?».

«Ti piace mia sorella e non me lo dici?».

«Dai, sii serio!».        
«Non è l'Hale a cui vado dietro», soffiò a voce bassa.

«Cosa?».

«Nulla nulla! Quindi, seriamente, come sta? Non la sento da un po'». Stavano camminando l'uno accanto all'altro, con le braccia che si stavano sfiorando.

«Insomma...». Stiles vide Derek esitare.

«Tutto bene?». Derek aveva uno sguardo insicuro, in un attimo sembrava che la sua solita spensieratezza fosse vacillata.

«I miei sono divorziati da anni, ma ancora risentiamo del male che nostro padre ci ha fatto». Si mise le mani in tasca, stringendosi nelle spalle. «Era un uomo violento, tornava a casa ubriaco e... picchiava nostra madre davanti ai nostri occhi».

Stiles deglutì.

Dopo un momento di silenzio Derek riprese a parlare rilasciando un sospiro amareggiato.

«Una volta è arrivato talmente ubriaco che non ci riconosceva più... stava per alzare le mani su Cora». Stiles vide le sue mani stringersi in pugno. «Mi sono in mezzo e... niente. Ora è tutto finito, o almeno sembrava».

«Derek...».

«Ha ricontattato mamma, chiede perdono. Dice di essere cambiato, di voler essere un padre e di amarci. Non ha capito che è tardi! Che non ci importa se è cambiato».

Erano seduti su una panchina e Stiles, di fronte a quelle parole piene di dolore e amarezza, non sapeva cosa fare. Allungò una mano e la strinse sulla spalla di Derek, per fargli sapere che c'era per lui, per qualsiasi cosa, sempre.

«Mi dispiace tanto...». Si odiava per usare parole tanto scontate.

«Non devi dispiacerti, ora stiamo bene». Derek gli regalò un piccolo sorrise che, seppur triste, era sincero.

Piegò le labbra in un sorriso tirato. Portò anche l’altra mano sulle spalle di Derek e lo attirò a sé in un abbraccio goffo. Non si conoscevano da molto, e perlopiù parlavano delle loro solite stronzate, ma Stiles voleva che Derek sapesse che per lui ci sarebbe stato. Finché l’altro l’avrebbe accettato sarebbe stato sempre al suo fianco. E non importava se come amico o come qualcosa di più. Ormai Stiles si sentiva talmente legato a Derek da non immaginare come sarebbe stato passare un giorno senza sentirlo almeno in un messaggio. 

«Non ti chiederò come stai». Le mani di Derek gli strinsero i fianchi, affondando le dita nel tessuto della maglia dell’altro. 

«Ma se vorrai parlarne, offenderlo, dire che ti manca… Insomma, se avrai bisogno di me io ci sarò». Non sapeva se le sue parole avessero senso, non sapeva neppure se Derek le avrebbe trovate gradite. Quello che Stiles sapeva, però, era che si sentiva impotente. Impotente e arrabbiato nel vedere gli occhi lucidi di Derek, il suo sguardo perso in ricordi tristi.

 

 

Stiles, [18.04.17 22:54]         
Derek.

 

Derek, [18.04.17 22:55]        
Perché devi sempre iniziare le conversazioni così?

 

Stiles, [18.04.17 22:55]         
Ma che palle che sei.

 

Derek, [18.04.17 22:55]        
E ora non ricominciamo con la storia che sono una palla.

 

Stiles, [18.04.17 22:56]         
Ahahahaahahah         
Per un momento non ho capito di cosa stessi parlando.

 

Stiles, [18.04.17 22:56]         
Abbiamo stabilito che eri un ottagono, no?

 

Derek, [18.04.17 22:56]        
Lasciamo perdere.

 

Stiles, [18.04.17 22:57]         
Come stai?

 

Derek, [18.04.17 22:57]        
Cosa volevi?

 

Stiles, [18.04.17 22:57]         
...

 

Stiles, [18.04.17 22:57]         
Davvero? Davvero, Derek? Davvero?!

 

Derek, [18.04.17 22:57]        
Bene. Tu come stai, Stiles?

 

Stiles, [18.04.17 22:58]         
Sto bene anche io.

 

Stiles, [18.04.17 22:58]         
Quindi... che mi racconti?

 

Derek, [18.04.17 22:58]        
Non sai che dire, vero?

 

Stiles, [18.04.17 22:58]         
... nope.

 

Derek, [18.04.17 22:59]        
Smettila di fare l'idiota, sto bene.

 

Derek, [18.04.17 23:00]        
Solo perché ti ho raccontato di mio padre ora non devi pensare a cosa dirmi.

 

Stiles, [18.04.17 23:00]         
È che... mi sento svantaggiato.

 

Derek, [18.04.17 23:01]        
In che senso?

 

Stiles, [18.04.17 23:01]         
Perché tu ti sei aperto. E io no. E questa cosa non è giusta.

 

Stiles, [18.04.17 23:01]         
Sei mio amico. Devi saperle certe cose su di me.

 

Derek, [18.04.17 23:03]        
Stiles, io non pretendo che solo perché mi sono confidato tu lo faccia a tua volta. Non è uno scambio.  
Quando ti sentirai di parlarmene lo farai.

 

Derek, [18.04.17 23:03]        
Però tra noi non cambia nulla.

 

Stiles, [18.04.17 23:04]         
E lo so. Davvero.       
Però non voglio che tu creda che non mi fido di te.
Perché mi fido, chiaro?

 

Derek, [18.04.17 23:04]        
Lo so. Anch'io mi fido.

 

Derek, [18.04.17 23:06]        
Domani giochiamo alla play?

 

Stiles, [18.04.17 23:07]         
Yes, baby!

 

Stiles, [18.04.17 23:07]         
Ma... vieni di mattina così si studia? Mi sembra che non hai lezione, vero?

 

Derek, [18.04.17 23:08]        
Io no, ma tu hai lezione di mattina, no?

 

Stiles, [18.04.17 23:08]         
Il prof ci ha mandato una mail questo pomeriggio. Ha rimandato.

 

Derek, [18.04.17 23:08]        
Va bene, allora si studia insieme.

 

Stiles, [18.04.17 23:09]         
Derek! Lo so che sembra strano detto da me. Ma dobbiamo studiare di più! Gli esami si avvicinano!

 

Stiles, [18.04.17 23:09]         
E io non voglioooooooo.

 

Derek, [18.04.17 23:09]        
Lo so, lo so. Allora non è meglio se andiamo in biblioteca?

 

Stiles, [18.04.17 23:10]         
No, vieni a casa mia. Scott e Allison hanno lezione dalle 8:00.

 

Derek, [18.04.17 23:10]        
Va bene. A domani.

 

Stiles, [18.04.17 23:10]         
Notte!

 

Stiles, [18.04.17 23:12]         
Ehm...

 

Stiles, [18.04.17 23:12]         
Notte!

 

Derek, [18.04.17 23:12]        
Buonanotte!

 

§§§

 

Derek stava cercando di concentrarsi, ma i continui messaggi e le chiamate che Stiles stava ignorando lo stavano distraendo.

“I diritti reali sono queli diritti che attribuiscono al titolare un potere assoluto e immediato sulla cosa. Si distinguono tra ius in re propria  e ius in re aliena”.

Era la quarta volta che Stiles cercava di ripetere la distinzione dei diritti reali, e per la quarta volta nel giro di due minuti era stato interrotto dai bip incessanti del suo telefono.

«Ma chi è?», sbottò alla fine Derek. 

Stiles sospirò rumorosamente e controllò se i messaggi e le chiamate ricevute fossero dello stesso numero. 

 

Rispondi.        
Ho bisogno di parlarti.          
Ti prego.        
Stiles. 
Mi dispiace.   
Ti amo

 

«’Fanculo». Allontanò il cellulare di scatto, tanto che rimbalzò leggermente contro il vaso di ceramica che Allison si ostinava a tenere a mo’ di decorazione sul tavolo della cucina. 

«Nessuno, lascia stare». 

«Stiles». Derek chiuse il libro di Stiles e lo girò con la sedia verso di lui. Avevano preferito sedersi uno accanto all’altro, nonostante le gambe e la mani che cozzavano continuamente tra di loro. Ormai quella era diventata la loro normalità, e senza il rumore dell’evidenziatore che Derek trascinava sulla carta lucida del proprio libro, Stiles non riusciva a concentrarsi.  

Sospirò ancora, alzando la testa verso l’alto e chiudendo gli occhi. 

«Una persona che è stata molto importante per me». Fece una piccola pausa per guardare Derek e osservare la sua reazione.

«E mi ha ferito. Mi ha ferito più di chiunque altro al mondo. E la colpa è tutta mia perché gliel'ho lasciato fare». I suoi occhi si inumidirono, ma era troppo orgoglioso per farsi vedere da Derek, perciò abbassò lo sguardo e cercando di simulare nonchalance si asciugò le lacrime incastrate tra le ciglia. 

«Mi è stato accanto quando è morta mia madre, e credevo che mi sarebbe stato accanto per sempre». Derek sgranò gli occhi. Adesso un po’ capiva perché Stiles gli avesse fatto quel discorso qualche giorno prima. Non si sarebbe mai immaginato che una persona all’apparenza tanto spensierata come Stiles nascondesse un dolore così grande. 

«Non…È terribile che tu abbia perso tua madre». Gli sorrise timidamente, cercando la sua mano appoggiata sul tavolo e incrociando le loro dita. 

«Non sentirti obbligato a parlarne. Non devi se fa troppo male». Non gli aveva detto “se non vuoi”. Credeva alle parole di Stiles, sapeva che gli avrebbe confidato i suoi problemi e le sue paure senza esitazioni. 

«Avevo diciassette anni ed eravamo all’ultimo anno di liceo quando è morta». Si passò la mano libera tra i capelli, cercando di trovare le parole adatte e di non far tremare la voce. 

«Era malata da tempo e sapevo che sarebbe successo. Ogni giorno quando tornavo da scuola la accudivo per quanto potevo e le stavo accanto. Le leggevo qualcosa, oppure studiavo appoggiato al suo letto. Se non fosse stato per Melissa, la madre di Scott, probabilmente sarebbe morta molto prima». Un’inflessione nella voce tradì la sua finta maschera. E Derek strinse maggiormente la presa. 

«Va bene così, non devi continuare».

«Voglio farlo. Non ne ho mai parlato con nessuno. E voglio farlo con te». L’altro annuì in silenzio, dandogli tutto il tempo di cui aveva bisogno per riprendere il discorso. 

«Quando è morta mi sono sentito solo. Abbandonato. Certo, avevo ancora mio padre e i miei amici. Avevo Scott, Lydia, Allison… persino Jackson mi era stato accanto. E anche dopo, quando lui ha fatto quello che ha fatto, Jackson è stato il primo a farsi avanti e a proteggermi».

«È lui che ti sta chiamando?». 

«Sì, conosco il suo numero a memoria». 

«Capisco».

«Dicevo, avevo il sostegno dei miei amici e l’amore di mio padre, ma non mi bastava. E lui mi aveva dato ciò di cui avevo bisogno. È grazie a lui se non mi sono allontanato da tutti. È grazie a lui se sono andato avanti». 

«Vorrei averti conosciuto prima».

«Anch’io, Derek. Anch’io. Con te sarebbe stato tutto più facile. Con te sarei stato bene». Tirò su con il naso, asciugandosi le lacrime con la mano libera. Derek era suo amico ma non doveva tirare troppo la corda… In un momento di debolezza non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire qualcosa che avrebbe potuto mettere fine alla loro amicizia.

Il cellulare aveva ricominciato a vibrare, facendo sussultare Stiles.

Derek non sapeva quanto poteva osare. Guardandolo negli occhi, gli prese le mani e gli chiese tacitamente il permesso. Vedendo l'altro annuire Derek spense il cellulare e lo mise da parte.

Vedere Stiles così fragile lo faceva sentire disperso. Era abituato al ragazzo solare, con la battuta sempre pronta e il sarcasmo mai mancante. Questo Stiles scoperto gli faceva venire voglia di fare qualsiasi cosa pur di farlo sorridere. Guidato dall'istinto, Derek lo fece alzare e lo guidò verso la camera da letto. Senza dire una parola lo portò a sdraiarsi, mettendosi dietro di lui, facendo aderire il suo petto sulla sua schiena e avvolgendolo con le sue braccia. Era il suo modo di dargli spazio e di permettergli di sfogarsi senza mostrare le lacrime; era il suo modo di dirgli che non sarà mai invadente ma sempre presente.

Passarono la mattina in quel modo, dandosi silenziosamente calore e affetto.

E Derek, guardando le spalle di Stiles scuotersi leggermente per i singhiozzi, sentì un leggero calore nel petto e si rese conto di come i suoi sentimenti fossero cresciuti senza che non se ne accorgesse nemmeno.

 

§§§

 

«Stiles!».

«Hai iniziato tu, non ti lamentare!».

Stiles ridacchiò.

Erano usciti verso le cinque e stavano vagando senza meta, spintonandosi come due bambini e ridendo in maniera socialmente imbarazzante, guadagnandosi sguardi irritati e divertiti. Dopotutto ciò che era successo, dopo lo sfogo di Stiles e le parole di conforto di Derek… Dopo tutto quello, i giorni successivi si sentivano ancora più vicini, ancora più legati.

Derek sbuffò una risata, quando all'improvviso vide Stiles irrigidirsi e immobilizzarsi, lo sguardo fisso dinanzi a sé.

Un milione di pensieri, un milione di immagini. Stiles provò a fare chiarezza nella sua mente, pensò a qualcosa da dire o da fare ma tutto fu inutile. Non sapeva come reagire. Mai si sarebbe aspettato di rivederlo, e sicuramente non lontano da Beacon Hills.

Derek, confuso, si voltò nella stessa direzione. Davanti a loro c'era un ragazzo della loro età, con le mani in tasca e lo sguardo cupo.

I suoi occhi fissavano incessantemente le spalle di Stiles e Derek che si toccavano, e in quel momento Derek non desiderò altro se non afferrare Stiles per la vita e stringerlo a sé per non lasciarlo più andare. 

«Stiles…».

«Theo...».

 .

.

.

.

Sourwolf&Volpino 

Salve!
E suspence finale sia! Siamo malefiche, lo sappiamo xD
Questo capitolo è il più intenso di quelli scritti fino ad ora,
va da una iniziale demenzialità a un'atmosfera più seria e tesa finale.    
Personalmente è il mio preferito fino ad ora xD

E... vi dico che i prossimi capitoli saranno tutto un crescendo, 
che sia in meglio o in peggio sta a voi deciderlo xD

Grazie per aver letto!
Stranger


Ciao!
Allora... cosa ne pensate del capitolo? Volevate un Derek geloso, giusto?
Siete state accontentate perché nei prossimi capitoli il livello di gelosia arriverà alle stelle!
Theo dunque è stato importante per Stlies, molto.
E adesso che è tornato sembra abbia intenzione di riconquistarlo...
Grazie mille per continuare a seguirci, speriamo che la storia continui a piacervi!

Alina Alboran

Grazie mille a tutti coloro che leggono e che seguono la nostra storia, in particolar modo a chi recensisce che ci sprona a scrivere.
Come avrete notato dagli aggiornamenti piuttosto rapidi, abbiamo molta ispirazione e speriamo che la storia vi stia piacendo!
Alla prossima!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***



Undicesimo Capitolo

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Appena vide l’altro tentare di avvicinarsi Stiles fece qualche passo indietro, arrivando a scontrarsi contro il petto di Derek che, prontamente, lo afferrò per le spalle.  

«Va tutto bene. Ci sono qua io». Nonostante si vedessero ogni giorno Derek non lo aveva mai visto così agitato. Le mani di Stiles tremavano furiosamente, mentre il respiro diventava sempre più spezzato e veloce.

«Dobbiamo parlare». Theo non alzò lo sguardo su Derek nemmeno una volta, concentrandosi sulla figura di Stiles che adesso appariva fragile e bisognosa di protezione.  

«Io non credo proprio». Vedendo che l’altro non accennava a dire qualcosa, a intervenire fu Derek che prendendo Stiles per mano gli si mise davanti a mo’ di protezione. 

Fu allora che lo sguardo di Theo si indurì, così come la linea sottile delle labbra serrate si trasformò in un ghigno infastidito. 

«È una cosa tra noi due. Non intrometterti». Derek alzò un sopracciglio. Sin da quando Stiles gli aveva accennato di questo ragazzo, qualcosa – chiamatela gelosia o fastidio – gli aveva fatto capire che lo avrebbe odiato.  

«N-non voglio parlare con te». Vederlo in quelle condizioni, con la schiena e lo sguardo basso, inasprì l’odio e l’antipatia di Derek. 

«O te ne vai e lo lasci stare con le buone», fece una pausa per suonare più minaccioso. «O non te ne andrai da qui sulle tue stesse gambe».  

«Stiles». Theo si sporse oltre Derek e afferrò Stiles per un polso, trascinandolo in avanti e sciogliendo la stretta con Derek.

«Non osare toccarmi, Theo. Non ti avvicinare», urlò dimenandosi e prendendo nuovamente Derek per il pugno chiuso con l’intento di calmarlo.  

«Sto bene senza di te. E non voglio più vederti». Lo disse con fierezza. La testa alta e gli occhi fissi su Theo.

«Ti amo». 

«È troppo tardi ormai».

Theo lo guardò intensamente un'ultima volta.

«Posso rimediare. Non mi arrenderò». Si allontanò lasciando Stiles scombussolato e sconvolto dalle troppe emozioni che lo avevano travolto.

Derek strinse Stiles per le spalle. Stiles si lasciò andare contro di lui, non riuscendo a reggersi in piedi.

«Andiamo a sederci da qualche parte».

Stiles, ancora stretto contro di lui, scosse la testa.

«Andiamo a casa».

Derek annuì leggermente, poi tenendolo sempre stretto, mano nella mano, si diressero a casa di Stiles.

 

«Vuoi parlarne?».

Si trovavano nella stanza di Stiles, sdraiati a letto nella stessa posizione dell'altra volta, con Stiles rannicchiato contro il petto di Derek e Derek ad avvolgerlo con le sue braccia.

«Non lo so». Mormorò in risposta.

«Non importa, possiamo stare così e basta». Sussurrò Derek strusciando il naso contro la testa di Stiles.

Stiles sospirò contro il petto di Derek, nascondendo una lacrima alla sua vista. 

«Se non si fosse capito è stato il mio ragazzo». Si rigirò nell’abbraccio sino a trovarsi faccia a faccia con l’altro che lo guardava in silenzio, aspettando di sentire una verità che avrebbe preferito non sapere. 

«Dopo la morte di mia madre ero perso, e pensavo che non sarei riuscito a rialzarmi. Ma Theo mi è stato accanto prima come amico e poi come qualcosa di più. Ci siamo innamorati ed eravamo felici». Si morse il labbro. 

«Credevo che saremmo stati insieme per sempre, perché nonostante tutti i problemi che abbiamo avuto siamo andati sempre avanti». Sorrise amaramente mentre ricordava uno dei periodi più brutti della sua vita. 

«Nessuno dei due aveva fatto coming-out e nessuno dei due intendeva farlo. Non forzatamente almeno. Ma dopo un anno di relazione – di cui tutti i nostri amici erano a conoscenza – pensavo fosse scontato». La sua espressione si addolcì al sentire il palmo caldo di Derek premuto contro la sua guancia liscia. 

«Io l’ho detto a mio padre, e anche se inizialmente non mi ha creduto sono riuscito a convincerlo. Non era arrabbiato o altro, ma mi ha detto “Non puoi essere gay, Stiles. Non vestito in questo modo”». Derek rise all’espressione buffa con la quale l’altro aveva imitato il padre. Sapeva che da un momento all’altro il racconto di Stiles avrebbe preso un’altra piega, e lui non avrebbe desiderato altro se non scagliarsi contro quel Theo che aveva osato far soffrire una persona come Stiles. 

«Ma lui non era pronto. E lo capisco, lo capisco davvero. Ma era diventata una relazione malata. Poco sana. Quando… quando i suoi genitori avevano cominciato a insospettirsi avevamo smesso di vederci o di uscire in pubblico da soli. Ci appartavamo la notte nel bosco o nella mia Jeep e ci baciavamo per ore, tenendoci stretti e raccontandoci quello che avevamo fatto nei giorni in cui non ci eravamo visti». Stiles parlava senza freni. Oramai non pensava più a Derek e nemmeno a Theo. Raccontava a se stesso. 

«Poi ha cominciato a uscire per finta con alcune ragazze del nostro liceo. Per salvare le apparenze, diceva. Ma a me delle apparenze non importava niente. Io volevo stare con la persona che amavo alla luce del giorno, volevo prenderla per mano nei corridoi o baciarla contro gli armadietti ignorando la campanella che continuava a suonare. Abbiamo litigato furiosamente quando ho saputo che ha fatto conoscere la ragazza ai suoi genitori. La lite è peggiorata quando ci è andato a letto». Schioccò la lingua contro il palato per non far sentire a Derek la voce che tremava. 

«Poi ha cominciato a trattarmi male, a prendermi in giro a scuola, a sparlare di me». 

Derek lo strinse di più a sé, incollando le labbra alla sua fronte senza più lasciarlo andare. Stiles continuava a parlare nell’abbraccio di Derek, sentendosi al sicuro e confortato dalle sue carezze. 

«E non l’ho mai lasciato perché lo amavo. Lo amavo troppo e sopportavo tutto in silenzio. Pian piano mi ero trasformato, avevo smesso di essere me stesso. È stato Jackson ad obbligarmi a lasciarlo. Un giorno mi ha preso da parte e mi ha urlato contro che ero un coglione, ancora più di Theo perché mi facevo trattare in quel modo. Abbiamo parlato a lungo, e alla fine mi ha abbracciato e mi ha implorato di lasciarlo». Alzò leggermente la testa contro Derek. 

«Prometti di non dirlo a nessuno, ma ha pianto quel pomeriggio». Derek accennò un sorriso. Sapeva che l’intento di Stiles era di alleggerire la situazione, ma non poteva ridere come se nulla fosse. Non dopo le sue parole.   

«Ci siamo lasciati poco prima della fine del liceo, e per quanto possibile abbiamo cercato di evitarci. Poi tutta la nostra comitiva ha deciso di venire a studiare in questa città perché vicina a Beacon Hills, non ce la sentivamo di andare ognuno per la sua strada. Tutti noi abbiamo avuto i nostri problemi – persino Jackson – e se siamo sempre stati in grado di rialzarci è stato per la presenza degli altri».

«Stiles...».

«Poi ha deciso di fare l'università qui. E ci siamo rimessi insieme». Derek si alzò di scatto, incredulo alla rivelazione di Stiles.

«Abbiamo cercato di farla funzionare. Io ero ancora innamorato e lui pure. Ma quando i suoi genitori sono venuti a saperlo mi ha lasciato perché lo avevano minacciato di togliergli i viveri. E ora io mi ritrovo qui a piangere tra le tue braccia perché per la terza volta si è reso conto di amarmi ancora». Derek si stese nuovamente sul letto, una mano poggiata sul ventre di Stiles e l'altra sotto la sua testa come un cuscino.

«E gli credo. So che mi ama ancora».

Derek tremò dalla rabbia e a causa anche di qualcos'altro che aveva paura di definire, ma per il momento cercò di lasciare da parte questa cosa, Stiles aveva bisogno di lui.

Lo strinse ancora più forte, e Stiles premette il suo volto contro il petto di Derek.

Derek non disse più nulla. Passarono il pomeriggio così, stretti l'uno all'altro a sorreggersi.

 

§§§

 

«Ahi!».          

«Che male».   

«Derek».

Era da quando erano usciti che Stiles era un continuo lamentarsi.

«È tutta colpa tua». Derek alzò gli occhi al cielo teatralmente.

«Sei una drama queen».

Stiles si immobilizzò di colpo, alzando a sua volta un sopracciglio.

«Da che pulpito, Derek, da che pulpito».

«Cosa vorresti insinuare? Sentiamo».

Si stavano guardando con aria di sfida, entrambi divertiti.

«Vuoi che ti ricordi come hai reagito dopo che ti ho scritto la prima volta?». Derek lo guardò indignato.

«Beh, la mia reazione è stata più che legittima. Sai, non è una cosa che capita tutti i giorni che uno sconosciuto ubriaco ti chieda di andare a letto insieme». Nonostante il tono spavaldo che stava utilizzando arrossì, così come anche le gote di Stiles si tinsero di rosso a quelle parole.

«Ti avrei pagato. Non vedo tutti questi problemi».

«Ah, no?».

«No».

«Quindi mi stai dicendo che ti piacerebbe?».

«Cosa?». Se possibile, divennero ancora più rossi.

«Venire a letto con me».

«Mai detta una cosa del genere. Ma dato che l'hai chiesto... non è che piacerebbe a te?». Stiles lo chiese con tono malizioso, nascondendo una certa ansia.

Derek lo guardò fisso negli occhi, intensamente. Stiles si sentì le gambe molli.

«Chissà...». Detto questo Derek riprese a camminare con nonchalance. Il suo cuore batteva forte e sperava che Stiles non si fosse accorto di nulla, anche se difficilmente il suo imbarazzo era passato inosservato. Se solo Stiles sapesse...

«Derek, aspetta! Non fare lo stronzo lo sai che non riesco a camminare!».

«Questo perché sei imbranato».

«Per l'amor del cielo, è colpa tua! Ammetilo e basta, ok?». Derek si fermò di colpo, facendo sbattere Stiles contro la sua schiena.

«Quale sarebbe esattamente la mia colpa? Quella di averti portato in palestra?».

«Bravo! Visto che sei anche intelligente a volte?». Stiles gli stava sorridendo apertamente. Un bellissimo sorriso di scherno, Derek pensò.

«Ovviamente è colpa mia». Alzò gli occhi al cielo sbuffando. «Non certo tua perché sei imbranato e cocciuto. C'era bisogno di intestardirsi, quando sai che non sei ancora pronto a fare i pesi?».

Stiles mise il broncio. Lo aveva fatto solo per rendere chiaro a quelle galline che non avrebbero mai avuto l'interesse di Derek, dato che era rivolto tutto a Stiles.

«Ne ero perfettamente in grado». Sempre negare l'evidenza.

«Ne eri così in grado che ora, non solo ti ritrovi con così tanto mal di schiena da non riuscire a piegarti, ma dopo aver posato i pesi hai pure perso l'equilibrio e ora ti ritrovi con una caviglia gonfia».

Stiles gonfiò le guance come un bambino.

«Sei cattivo, Derek».

«Cosa?». Derek lo guardò con gli occhi sgranati.

«Ho detto che sei cattivo. Vedi solo i miei difetti, vero? Per te non sono capace di far nulla». Nonostante Stiles stesse scherzando, c'era una sfumatura di tristezza nella sua voce. Perché temeva che per Derek non sarebbe stato abbastanza, niente che fosse più di un amico.

Derek sgranò gli occhi, sentendosi improvvisamente agitato. Non intendeva ferire Stiles, stavano solo scherzando.

«Stiles». Stiles mantenne lo sguardo basso e imbronciato. «Ehi».

Finalmente i loro occhi si incontrarono.

«Lo sai che scherzo, vero? Non sei pieno di difetti, anzi». Derek non era bravo a fare i complimenti e sperava che Stiles capisse. Dio, come si sentiva impacciato.

«Ovviamente lo so. Non mi faccio di certo intimidire dalle tue parole. Tzè». Stiles assunse nuovamente il suo solito tono leggero, facendo sorridere Derek sollevato. Non sapeva cosa gli fosse successo prima.

«Lo so». Derek gli lasciò una carezza sulla guancia, facendo avvampare l'altro.

«Ora non cercare di fare il carino con me». Simulò un falso tono infastidito. «Ti ricordo che mi stai facendo soffrire».

«Non è colpa mia se la Camaro è dal meccanico e tu hai un'improvvisa voglia di McDonald. Ci tocca camminare».

«Ciò non toglie che a me faccia male. Ho la bua, Derek». Stiles lo guardò con lo sguardo di un bambino che necessitava di tante attenzioni e cure.

«Hai la bua, piccolo?». Stiles annuì muovendo la testa su e giù. «Piccolino... allora forse bisogna fare qualcosa».

Sotto gli occhi attoniti di Stiles, Derek si piegò leggermente, avvicinando il suo volto a quello dell'altro e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia. Non si ritrasse subito, strusciò le labbra sulla pelle di Stiles, lasciandogli una piccola traccia di saliva. Stiles sentiva il suo cuore battere furiosamente, temeva che uscisse dalla gabbia toracica. La sua pelle stava rischiando l'autocombustione, ancora di più quando Derek gli sfiorò l'angolo delle labbra, per poi muoversi, senza staccarsi dalla pelle di Stiles, al suo orecchio.

«Un bacio e la bua non c'è più». Stiles deglutì.

«Ma la bua non è qui». La voce gli uscì a stento, troppo frastornato dal bacio e dalla vicinanza di Derek.

«Ti dovrai accontentare». Derek si allontanò di colpo creando distanza tra loro. «Ora andiamo, inizio ad aver fame».

Senza attendere risposta si voltò e incominciò a camminare, lasciando dietro di sé uno Stiles immobile dall'imbarazzo.

«Derek, aspetta!». In quel momento si rese conto di un altro dettaglio.

«Derek».

«Sì?».

«Ho la scarpa slacciata».

«Allacciala, ti aspetto».

«Derek?».

«Mh».

«Non ci riesco».

«In che senso?».

«Nel senso che non riesco a piegarmi. Mal di schiena, ricordi?». Stiles lo guardò imbarazzato, tutta quella situazione era al limite dell'imbarazzo socialmente sopportabile. «Potresti, uhm... potresti allacciarmela tu, per favore?». Stiles voleva prendere una pala e nascondersi.

Derek sbatté le palpebre.

«Oh, certo».

Stiles alzò il piede sul marciapiede e Derek si inginocchiò di fronte a lui. Stiles appoggiò una mano sulla sua spalla per mantenersi in equilibrio.

«Solitamente sono due i motivi per cui una persona si inginocchia di fronte a un'altra».

«Sì?». Disse Derek distrattamente, tutto concentrato a fargli un doppio nodo.

«Sì. O perché vuole fare una proposta di matrimonio, o perché vuole fare un... hai capito, no?». Derek alzò la testa guardandolo negli occhi.

«E tu vorresti che io faccia una di queste cose?». Il suo sorriso era provocatorio. «O tutte e due?».

Stiles ricambiò con uno sguardo malizioso.

«Ti senti capace di farle entrambe?».

«Chissà...». Derek si alzò e incominciò nuovamente a camminare.

«Questa cosa che non mi rispondi non va bene, Derek!».

 

«Che schifo».

«Che schifo tu».

«Come fai a mangiare quella roba disgustosa».

«Sei tu che sei disgustoso. Dovrebbe essere illegale mangiare un'insalata al McDonald, Derek. Questo è un sacrilegio!».

Derek alzò gli occhi al cielo per poi guardare nuovamente disgustato il Big Tasty di Stiles.

 

§§§

 

Gruppo Compleanno Stiles

 

Tu: Allora, avete già preparato tutto?

Lydia M.: Derek, manca più di una settimana.

Erica: Il mio cucciolo innamorato! Ma come sei carino!

Jack: Eww

Scarf Isaac: Schifo.

Tu: Ehi! Non stiamo insieme!

Allison A.: Ma non hai negato.

Lydia M.: Ahahahahahaha

Scarf Isaac: @Erica, compra quelli interni, deve fare pratica.

Tu: Fanculo.

 

Tre giorni dopo

 

Tu: Stavolta avete preso tutto?

Stiles' Scott: Dovremmo aver fatto tutto, confermate?

Judge Boyd: Confermiamo.

Tu: @Lydia M. @Allison A.?

Allison A.: Tranquillo, Derek, sarà una festa fantastica.

Stiles' Scott: È un po' giù per Theo lui...

Allison A.: Scott!

Stiles' Scott: Non dovevo dirlo? Ops.

Jack: Che vuole quello stronzo?

Lydia M.: Gli strappo le corde vocali con le unghie!

Allison A.: Ragazzi calmi, sta bene. Scott è solo il solito esagerato.

Erica: ??

Scarf Isaac: Ma di che parlate?

Tu: Cavoli loro. Comunque Cora non riesce a venire. Le dispiace molto e mi ha imposto di chiamarla con la videochat al taglio della torta.

Scarf Isaac: Ancora mestruato?

Tu: Ancora parli?

Scarf Isaac: Ancora cammini?

 

Tu hai rimosso “Scarf Isaac” dal gruppo

Lydia M. ha aggiunto “Scarf Isaac” al gruppo

 

Tu: Stronzo.

Scarf Isaac: Vediamo se hai le palle di dirmelo in faccia.

Tu: siamo seduti sul divano. Uno accanto all'altro.

 

§§§

 

«Basta, andiamo a mangiare». Stiles aveva chiuso i libri di scatto, guadagnandosi diverse occhiate infastidite dai ragazzi che studiavano ai tavoli vicini.

«Ma è presto ancora», si lamentò Derek sperando di riuscire a convincere Stiles di fargli finire almeno il capitolo.

«Meglio, almeno non troviamo coda». Derek sbuffò ma alla fine acconsentì: dopo tre ore di studio gli era venuto un po’ di fame .

Fortunatamente l'edificio contenente la mensa era vicino alla biblioteca, e ai due bastò prendere l'ascensore e attraversare la strada per arrivare.

Il pronostico di Stiles fu azzeccato, e la mensa era quasi deserta ad eccezione di una decina di studenti e qualche professore.

Stiles prese i vassoi, quasi lanciandone uno tra le braccia di Derek che lo afferrò al volo. Mentre Derek prendeva i bicchieri – due per ognuno, così potevano riempirne uno d'acqua e uno di Coca Cola – Stiles pensò alle posate. Procedettero in questo modo fino a quando arrivarono al primo bancone.

«Una pizza rossa».

«Ma che schifo».

«Stiles...».

«Stiles un corno, la prendi con cotto e funghi».

«E va bene». La signora addetta alla mensa sorrise di fronte al loro battibecco.   

«Tu che prendi invece?».

«Hotdog e patatine».

«Ketchup e maionese».

«No, odia la maionese». Stiles indicò Derek alzando gli occhi al cielo.

«Che prendiamo di primo?».

«Mmm... fai tu o io?».

«Prendi tu, io intanto vado a vedere cosa c'è di secondo».

«Niente carne, voglio mangiare sano».

«E intanto mangerà pizza e hotdog», mormorò Stiles tra sé e sé mentre si allontanava.

 

Dieci minuti dopo si erano seduti uno davanti all'altro in un tavolo da due, i vassoi in mezzo e i bicchieri colmi di lato.

Mangiare insieme era diventata un'abitudine a cui non avrebbero mai voluto rinunciare, e che in un modo molto strano e contorto aveva rafforzato la loro amicizia.

Erano coordinati, e senza nemmeno parlarsi o guardarsi sapevano che se uno prendeva il vassoio l'altro avrebbe preso il tovagliolo. Che se Stiles prendeva le forchette, Derek avrebbe preso il cucchiaino per il dessert.

«Nooo, non mi va il risotto».

«Allora non dovevi allontanarti e scegliere con me». Continuavano a battibeccare come sempre, ma chiunque gli avrebbe visti dall'esterno non gli avrebbe mai scambiati per una coppia di amici: rimboccarsi o mangiare dallo stesso piatto era abbastanza equivoco anche se si trattava di loro due.

Appoggiata contro il muro della biblioteca, con Jackson addosso che le mordeva gioiosamente il collo, Lydia intravide attraverso la vetrata della mensa Derek che si stava protraendo in avanti con un fazzoletto in mano.

E sorrise. Sorrise perché sembrava che il suo migliore amico avesse finalmente ritrovato un motivo per sorridere.

 

§§§

 

«Quel cartellone è storto! Non sapete neanche mettere un cartellone?!». Derek stava dando di matto, facendo avanti e indietro per la stanza.

«Derek, calmati». Lydia fu fulminata da uno sguardo infuocato.

«Calmati? Stiles sta per arrivare e questo cartellone non va bene!». Doveva essere tutto perfetto. «E la torta l'avete ritirata?».

«Derek è tutto perfetto. La torta c'è, il cartellone lo mettiamo apposto».

«Deve essere dritto, non così!».

In quel momento Isaac stava passando per lì e non perse occasione per punzecchiarlo.

«Dopotutto a te piacciono le cose dritte, vero, Der?». L'occhiolino finale aveva aggravato la sua situazione, lo sapeva, ma Isaac era un campione nell'infastidire Derek.

Derek ringhiò e Lydia sbuffò annoiata.

«Stanno arrivando!».

 

«Dai, Scott, ma che bisogno c'era di uscire a bere qualcosa fuori?». Più che camminare Stiles stava strisciando trascinato per un polso dal suo miglior amico.

«Potevamo bere anche a casa, tanto io poi devo andare da Derek quindi non potremo rimanere molto...».

«Derek, eh? Sono contento per voi due. Si vede che siete innamorati».

«Scott, sei il mio migliore a amico e ti voglio bene, ma per certe cose sei più testardo di un mulo. Lo vuoi capire che non stiamo insieme?».

«Ma lo vorresti». Stiles non rispose perché sì, avrebbe voluto stare con Derek più di qualsiasi altra cosa al mondo.

«Manca molto? Mi fanno male le gambe». Scott alzò gli occhi al cielo, cercando di mascherare un sorriso divertito con un colpo di tosse.

«Concedimi una birra, poi se vuoi te ne puoi andare».

«Una. Non voglio arrivare in ritardo».

Dopo aver preso la birra, Scott si era offerto di accompagnare Stiles a casa di Derek.

Poi fu il caos perché senza rendersene conto o sapere come, Stiles si ritrovò con le braccia piene di regali e circondato da sguardi gioiosi. Posò i regali su un tavolo all'ingresso. Poi abbracciò uno ad uno i suoi amici. Derek fu l'ultimo, e l'abbraccio fu più lungo dei precedenti. Si abbandonò completamente all'altro, ricambiando la stretta mentre continuavano a bisbigliarsi all'orecchio.

«Sapevi tutto e non mi hai detto nulla».

«Se sapevo? Chi pensi che abbia organizzato tutto? I nostri amici sono un branco di incapaci». Si staccarono con una risata e le gote rosse per l'imbarazzo.

 

Derek era ansioso, ma non solo per la festa. Da un po' di tempo ha capito di provare per Stiles qualcosa, qualcosa che va oltre l'affetto per un semplice amico.

E non gli bastava più, voleva di più.

Dopo aver rimuginato molto era arrivato alla conclusione che voleva fare un passo in avanti.

Era ancora molto un incerto e insicuro, aveva ancora paura che Stiles lo vedesse come un semplice amico. Ma... sembrava che anche Stiles provasse qualcosa per lui. Sperava soltanto di non essersi sbagliato e di aver colto male i segnali, non pronto per un rifiuto.

Dopo il taglio della torta, Derek portò Stiles in camera sua per dargli il suo regalo.

«Derek, oddio è fantastico! Non dovevi!». Stiles lo abbracciò di slancio, entusiasta per il regalo appena ricevuto.

Derek era contento che a Stiles fosse piaciuto il cofanetto dei film della Marvel che gli aveva preso, era andato sul sicuro dopotutto. Lo strinse ancora di più a sé, senza sciogliere l'abbraccio.

«In realtà i regali non sarebbero finiti...». Stiles lo guardò con occhi brillanti.

«Cosa cosa?». Derek sorrise felice.

«Lo scoprirai se dopo accetti di uscire con me». E quella frase nascondeva più significati di quanto Stiles pensasse.

«Ma come? Dai, dimmelo». Il broncio non avrebbe funzionato.

«Devi solo fidarti e lasciare la festa con me. Sei disposto a farlo?».

Stiles aprì la bocca per rispondere, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa la porta si spalancò all'improvviso.

«Ragazzi, mi dispiace disturbarvi, ma quel coglione non vuole andarsene senza vederti, Stiles». Scott era parecchio incazzato.

«Chi?». Chiese Stiles confuso.

«Stiles, posso parlarti? Per favore, concedimi solo un attimo».

Derek si immobilizzò.

Quello davanti a loro era Theo.

Derek osservò Stiles deglutire. Era indeciso. Derek si sentì arrabbiato e infastidito.

Dopo secondi di silenzio, Stiles sospirò pesantemente.

«Va bene».

Derek si sentì... ferito.

«Ritorno subito, Derek».

Derek guardò Stiles uscire e la porta chiudersi dietro le sue spalle.

Sospirò.

Non importava che Stiles avesse acconsentito di parlare con quel Theo, sarebbe tornato. Non significava nulla.

Dopo minuti che sembrarono un'eternità, la porta si riaprì, lasciando entrare uno Stiles agitato e in preda alla fretta.

Derek lo osservò sconsolato, avendo già capito.

«Derek, scusa. Devo andare da Theo, ha bisogno di me». Gli disse con occhi dispiaciuti. «Ti va bene se mi porti domani fuori?».

Derek annuì e basta, incapace di dire una parola.

Stiles lo salutò un'ultima volta e se andò.

Derek aveva organizzato quella festa con cura maniacale, perché voleva che tutto fosse perfetto.

Derek era venuto a patti con i suoi sentimenti, ammettendo che Stiles gli piacesse.

Derek aveva organizzato una cena, volendo portare fuori Stiles. E doveva essere il loro primo appuntamento. Glielo avrebbe detto lì, quando gli avrebbe confessato che provava qualcosa per lui, che non gli bastava più essere semplici amici e gli avrebbe chiesto se anche per lui era lo stesso.

Voleva tutto questo ma poi... ora c'era Theo. E Stiles aveva deciso di abbandonare la festa con lui.

.

.

.

.

Sourwolf&Volpino

Eccoci!
Anche se un pochino in ritardo questa volta finalmente abbiamo pubblicato il capitolo!
E credeteci, è stat una fatica visto il caldo e le molti parti narrate.
Stiles ha una brutta storia alle spalle, ha annullato se stesso per amore
e ogni volta ci è ricascato, ogni volta gli ha dato una seconda possibilità...

Speriamo che la parte del gruppo di What'App vi sia piaciuta anche in questo capitolo.
Noterete che il nome con cui appaiono questa volta sono diversi.
C'è però una spiegazione logica, non abbiamo battuto la testa né
ci siamo dimenticate di cosa abbiamo scritto precedentemente.
Semplicemente questa volta è dal punto di vista di Derek.

Grazie mille a tutti per le recensioni, leggerle ci riempie sempre di gioia!


Alla prossima,
Alina Alboran

Ciao!
Piaciuto il capitolo? Come avrete visto questa volta non
ci sono messaggi ad eccezione del gruppo per il compleanno.
Speriamo non vi dispiaccia, ma non era possibile altrimenti, qualche volta capitoli così capiteranno.
Stiles e Derek sono molto legati e ovviamente non si messaggiano e basta come prima, ma escono tanto insieme.

Come avrete notato poi, escono sempre per mangiare xD Sono irrecuperabili.
E per il finale che ne pensate? Derek si era deciso, voleva dire a Stiles che gli piace,
voleva portarlo al loro primo appuntamento, e invece...

Grazie come sempre per il supporto!

Stranger

Grazie mille a tutti, a chi legge silenziosamente, a chi ha messo la storia nelle varie categorie di efp e a chi recensisce soprattutto! Siete tutti gentilissimi, leggere le vostre parole ci fa molto piacere!
E scusateci per il ritardo con cui abbiamo postato questo capitolo e con cui abbiamo risposto alle recensioni. Ma il caldo ci sta distruggendo e stare al computer è una tortura.
Grazie ancora e alla prossima!

Sterlocked

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***



Dodicesimo Capitolo

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Anche se camminavano l’uno accanto all’altro già da qualche minuto, Stiles aveva l’impressione che la presa di Theo fosse ancora sul suo polso. Leggera, delicata. Gli sembrava che fossero tornati indietro nel tempo, che fossero dei ragazzini che camminavano di notte e in silenzio, illuminati solo dalle stelle del cielo e dai lampioni di quella via piena di vita. 

«Allora, cosa c’è?». Si fermarono in una piazzetta quasi deserta ad eccezione di un gruppetto di anziani che, in piedi, stavano chiacchierando animatamente. I due ragazzi si sedettero su una panchina, lontano da sguardi indiscreti.  

«Come stai?». 

«Theo… è il mio compleanno, ho lasciato la mia festa e i miei amici. Non voglio né convenevoli né frasi di circostanza, dimmi semplicemente quello per cui sei venuto».

«Ti amo». 

«Theo…». Era stanco. Stanco di sentire sempre le stesse frasi, stanco di ricascarci e soffrire. 

«È questo il motivo, Stiles. Io ti amo, e non ho mai smesso di farlo». Stiles si passò la mano tra i capelli, un gesto che faceva spesso quando era nervoso. 

«Sono felice adesso».

Sul volto di Theo si dipinse un sorriso malinconico. Alzò le spalle mordicchiandosi l’interno guancia. 

«E non potrei desiderare altro per te». Stiles si alzò di scatto, le mani protese in avanti e lo sguardo furioso che si scagliò addosso a Theo.

«Davvero? Davvero?». Urlò. Poi rise. Una risata sarcastica e dolorosa che attirò l’attenzione dei vecchietti poco distanti.

 

 

Intanto Derek era rimasto in camera sua, lontano dalla festa, disteso sul suo letto nel buio della stanza, a fissare il soffitto accompagnato dal rimbombare della musica che in realtà non sentiva.

Era preoccupato.

Stiles soffriva ancora per Theo e aveva paura che crollasse, che nessuno fosse lì per sorreggerlo. Perché Stiles, prima ancora di essere il ragazzo che gli piaceva e per cui stava iniziando a nutrire forti sentimenti, era suo amico. E lui voleva esserci sempre per lui.

Stanco del senso di agitazione e spossatezza che non lo abbandonava, alla fine cedette, mandando un messaggio. Voleva solo sapere se stava bene.

Derek, [30.04.17 23:47]        
Stiles, tutto bene?

 

 

Il telefono vibrò nella tasca dei jeans, interrompendo momentaneamente quello scatto d’ira e dando a Stiles la possibilità di ritrovare la calma.

Stiles, [30.04.17 23:48]         
Sì.

Rispose velocemente, con le dita che tremavano per la rabbia e le gote arrossate per lo sforzo di non cedere alla parte di sé che avrebbe voluto prendere Theo a pugni. 

«Mi dispiace». Rise ancora, rileggendo ancora una volta la domanda di Derek. Sapeva di essersi comportato come uno stronzo per avergli risposto in maniera tanto sbrigativa, ma in quel momento la rabbia predominava su qualsiasi altro sentimento. 

«Ho fatto coming out con i miei genitori».

«Ah».

Improvvisamente Stiles non sentì altro che la voce di Theo. 

«E mi hanno cacciato di casa. Mi hanno detto le peggio cose, abbiamo litigato per due giorni e alla fine mia madre, prima di andare a dormire, mi ha detto di non farmi trovare in casa il mattino seguente». Stiles abbandonò le mani lungo i fianchi, sentendosi improvvisamente spossato a causa di quella conversazione. Sapeva che i genitori di Theo non erano mai stati amorevoli o comprensivi, però mai avrebbe immaginato che sarebbero arrivati a tanto. Dopotutto era loro figlio e avrebbero dovuto amarlo a prescindere da tutto.

Anche se temeva di pentirsene in seguito, non riuscì ad impedirsi di abbracciarlo. Ancora in piedi, facendosi spazio tra le gambe divaricate dell’altro, Stiles gli circondò il collo con le braccia, accarezzandogli distrattamente i capelli corti alla base della nuca. 

Immediatamente dopo sentì le dita di Theo sui propri fianchi, mentre il suo intero corpo veniva scosso da singhiozzi sempre più irregolari e frequenti. 

«Shhh, va tutto bene». Sciogliendo la stretta si sedette nuovamente sulla panchina, prendendogli una mano tra le sue per confortarlo e fargli sentire che gli era vicino.

Lo aveva trattato male, lo aveva deriso e lo aveva fatto soffrire. Nonostante questo Stiles non riusciva a rimanergli indifferente, sicuramente non vedendo gli occhi lucidi e rossi a causa del pianto.

Era stato il suo primo amore e non lo avrebbe mai dimenticato. Aveva messo fine alla loro relazione perché era autodistruttiva, perché si era annullato completamente per Theo. 

«Non sono venuto qui a cercare di riconquistarti», aggiunse. «Ma poi Jordan mi ha detto di averti visto in palestra e da quel giorno non ho fatto altro che pensare a te. So di aver sbagliato, so che forse mi odierai e che sei fidanzato, ma ti prego di darmi una seconda chance, Stiles». Era con quella voce calda e roca, con la leggera inflessione sulle parole che voleva mettere in rilevanza che lo aveva convinto a fare qualsiasi cosa per lui. 

«L’hai già avuta, Theo. Non chiedermene una terza, non ne uscirei vivo se dovesse finire». Non voleva dargli la possibilità di ferirlo ancora, ma era anche consapevole del fatto che ancora non avevano messo la parola fine alla loro storia. 

«Finalmente posso darti quello che hai sempre desiderato». 

«Volevo te. Nient’altro».

«Lo so».

Stiles sciolse la presa per prendere il telefono che aveva appoggiato accanto a sé.

 

Stiles, [01.05.17 00:41]         
Non credo che tornerò, avvisa tu gli altri.

 

Derek, [01.05.17 00:41]        
Certo.

Derek si rigirò il cellulare tra le mani tremule.

Si alzò a fatica e raggiunse la festa.

«Derek...». Prima ancora che Lydia potesse continuare la frase, la interruppe.

«Stiles ha detto che non ritorna». Disse impassibile, nessuna inflessione nella sua voce. «Avvisa tutti, continuate a festeggiare se volete».

Senza darle il tempo di replicare e infastidito dal suo sguardo compassionevole, si chiuse in camera sua.

Non voleva sentire nessuno e non voleva pensare a nulla.

 

 

«Dimmi come è andata a finire con i tuoi genitori piuttosto». Theo riprese a parlare e Stiles seppe che con i pochi risparmi che aveva e con qualche lavoretto occasionale riusciva a mantenersi. 

«Quindi vivi da Jordan… non mi ha detto nulla». Si grattò la nuca con due dita, imbarazzato dalla piega che stava prendendo la conversazione.

«Per un po’ sono stato da lui, sì».

«Per un po’?».

«Il suo contratto d’affitto è scaduto, e il proprietario non ha voluto più rinnovarlo. Pensa che non gli ha dato nemmeno un preavviso».

«Ma non è legale! Ma dimmi, era un contratto 4+4 o 3+2?». Lo studente di giurisprudenza e aspirante avvocato aveva prevalso, confondendo ancora di più le idee all’altro. 

«Non ne ho idea, in realtà». 

«E ora dove vivete?».

«Lui a casa della sua ragazza».

«E tu?». 

«Io…».

«Theo, ricordati che so quando menti». 

Sospirò, guardandosi intorno con finta curiosità perché non aveva il coraggio necessario per sostenere il suo sguardo. 

«In macchina. Io vivo in macchina».

 

 

§§§

 

Stiles, [02.05.17 18:40]         
Ehi. Scusa se mi faccio sentire poco...

 

Derek, [02.05.17 18:41]        
Ehi. Non ti preoccupare.

 

Derek, [02.05.17 18:41]        
Come stai?

 

Stiles, [02.05.17 18:41]         
Un po' scosso ma bene direi.

 

Derek, [02.05.17 18:41]        
Scosso per...?

 

Stiles, [02.05.17 18:42]         
Varie cose.

 

Derek, [02.05.17 18:44]        
Grazie, Stiles, sei così dettagliato che mi riempi di gioia. Per favore, non essere così esauriente.

 

Stiles, [02.05.17 18:45]         
Scusa. Non ho la testa per dare spiegazioni ora come ora.

 

Derek, [02.05.17 18:46]        
Stiles, scherzavo. Lo faccio sempre. Non pretendo di certo spiegazioni! Dovresti conoscermi.

 

Stiles, [02.05.17 18:47]         
Lo so.  È che...          
Scusa. Hai ragione. Ho esagerato.

 

Derek, [02.05.17 18:47]        
Non ti preoccupare.

 

Stiles, [02.05.17 18:48]         
Ma... il mio secondo regalo? Lo riceverò mai o è troppo tardi?

 

Derek, [02.05.17 18:49]        
No, era una sciocchezza, lascia perdere.

 

Stiles, [02.05.17 18:50]         
Daaaaai. Dammelo!

 

Derek, [02.05.17 18:50]        
Seriamente, era una cosa così stupida che ora mi sento un idiota solo per averlo pensato.

 

Stiles, [02.05.17 18:52]         
Ah... okay? Non ho proprio speranze di riceverlo?

 

Derek, [02.05.17 18:52]        
Volevo solo portarti a mangiare fuori cibo spazzatura. Niente di che, veramente.

 

Stiles, [02.05.17 18:52]         
Beh, per me va ancora bene!

 

Derek, [02.05.17 18:53]        
Certo, quando vuoi.

 

Stiles, [02.05.17 18:53]         
Ma non in questi giorni. Sono un po' incasinato.

 

Derek, [02.05.17 18:53]        
Sì, certo, quando puoi tu.

 

Stiles, [02.05.17 18:54]         
Hai sentito Jackson in questi giorni?

 

Derek, [02.05.17 18:55]        
No, perché?

 

Stiles, [02.05.17 18:55]         
Siamo un po' ai ferri corti. Quindi se senti brutte cose su di me non credergli xD

 

Derek, [02.05.17 18:56]        
Ahahahahahah avete litigato come vostro solito.

 

Stiles, [02.05.17 18:56]         
Già...

 

Stiles, [02.05.17 18:57]         
Comunque devo andare. Ci si sente.

 

Derek, [02.05.17 18:57]        
Certo, ciao.

 

§§§

 

Derek era irrequieto. Era arrivato presto, appena la biblioteca aveva aperto, ma non riusciva a controllare quello strano senso di agitazione e ansia che lo faceva sentire scombussolato.

Stava rileggendo la stessa pagina per la quinta volta, quando sentì lo strascico di una sedia, quella accanto alla sua.

La vista di quella felpa rossa, di quelle mani nodose, lo avevano improvvisamente calmato.

«Ehi, Derek!». Stiles lo salutò come al solito, anche se il suo sorriso appariva stanco. «Perché mi guardi così? Non è la prima volta che vengo in biblioteca». Il tono era scherzoso, ma una leggera tensione era palpabile nell'aria.

Derek scosse la testa impercettibilmente, come a voler riordinare le idee.

«No, scusa ero solo distratto».

Stiles gli sorrise e si misero a studiare come loro solito.

Derek era distratto e un po' assente, fissava il libro senza leggerlo. La strana sensazione non passava.

Solo allora realizzò, rimuginando con lo sguardo perso tra le parole del libro, che aveva paura che Stiles non venisse. Ed era assurdo, perché questa era la loro routine, questi erano loro.

Doveva lasciar perdere le sue paranoie.

 

Era ormai mezzogiorno inoltrato e Stiles stranamente non dava ancora segni di volersi alzare. Anzi, quel giorno era stato generalmente più calmo. Non si era alzato dieci volte per andare al bagno, e non si era interrotto ogni mezz'ora per parlare con Derek. A dirla tutta avevano parlato molto poco.

Stiles doveva essere stanco, lo dimostravano le sue occhiaie e l'aria spenta.

Derek decise di prendere l'iniziativa.

«Ehi».

Stiles alzò lo sguardo rivolgendogli un debole sorriso.

«Che ne dici se ci avviamo verso mensa? Inizio ad aver fame». Era la prima volta che Derek proponeva di andare a mangiare interrompendo lo studio, solitamente era Stiles quello impaziente ad andare presto a mensa e trovare poca fila. Derek si aspettava che Stiles lo prendesse in giro, additandolo come quello che per una volta non aveva voglia di studiare. Almeno aveva sperato che facesse così.

Stiles lo guardò con sguardo spaesato, per poi controllare l'ora.

«Merda». Lo sussurrò e basta ma Derek lo sentì.

Stiles iniziò a mettere a posto le sue cose frettolosamente.

«Derek, scusa, oggi non mangio a mensa. Devo, ehm... mangiare a casa perché mi sono rimasti degli avanzi da ieri sera e non voglio che vadano a male». Non era la prima volta che succedeva, spesso erano tornati a mangiare a casa. Insieme.

«Certo, non ti preoccupare». Derek gli rivolse un sorriso rassicurante, che Stiles però non ricambiò.

«Allora vado! Ci sentiamo».

Derek si aspettava che Stiles gli proponesse di andare con lui come al solito.

Lo salutò con un piccolo cenno della testa ed uno sguardo triste.

La brutta sensazione era ancora lì.

 

§§§

 

Derek, [11.05.17 21:03]        
Ehi.

 

Stiles, [11.05.17 21:03]         
Ciao. Come va?

 

Derek, [11.05.17 21:03]        
Bene, a te?

 

Stiles, [11.05.17 21:05]         
Diciamo bene, un po' incasinato con gli esami. A te come procede lo studio? Scusa se in questi giorni non sono venuto in biblioteca.

 

Derek, [11.05.17 21:08]        
Eh, anch'io incasinato con gli esami.
Non ti preoccupare, preferirai studiare in casa, ognuno ha i suoi metodi.

 

Stiles, [11.05.17 21:09]         
No è che... è complicato.

 

Derek, [11.05.17 21:09]        
Vuoi parlarne? Lo sai che ci sono sempre per ascoltarti.

 

Stiles, [11.05.17 21:10]         
Prima o poi te ne parlerò. Devo parlatene. Ma non ora. Non è il momento.           
Scusa...

 

Derek, [11.05.17 21:10]        
Certo, quando te la senti.

 

Derek, [11.05.17 21:17]        
Senti, pensavo... se per te va bene, usciamo in questi giorni? Domani magari. Non ci vediamo da un po'.

 

Stiles, [11.05.17 21:19]         
Mi piacerebbe, ma si fa tra una decina di giorni?

 

Derek, [11.05.17 21:19]        
Sì, come vuoi.

 

Stiles, [11.05.17 21:20]         
Buona serata.

 

§§§

 

Derek era sdraiato a letto a stella marina, il libro a coprirgli il volto e la testa piena di nozioni che non ricorderà mai.

Il suo umore non era dei migliori.

Non sentiva Stiles da giorni e si sentiva frustrato.

Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, e sembrava che più lui cercava di avvicinarsi a Stiles e capirlo, più l'altro tentava di allontanarlo.

Il non sapere cosa stesse succedendo lo stava distruggendo.

Sentì il cellulare vibrare e un barlume di speranza si accese in lui.

Era da giorni che aspettava un suo messaggio. Si era trattenuto con tutte le forze dallo scrivergli, aveva paura di disturbarlo e di infastidirlo.

Vedere il nome di Stiles sul display gli fece nascere un naturale sorriso sulle labbra.


Sourwolf&Volpino

Salve!
Strano ma vero, siamo tornate. Ogni tanto spariamo, ma questa storia avrà la sua fine, poco ma sicuro!
Allora abbiamo visto il faccia a faccia tra Stiles e Theo, e come il rapporto tra
 Stiles e Derek sembra essersi fatto più... freddo? Secondo voi cosa sta succedendo?
Vediamo se le vostre ipotesi coincidono con ciò che sta accadendo realmente xD

Lo so... già che arriviamo dopo questo ritardo, il capitolo è pure corto.
Il fatto è che nella nostra testa c'è una precisa divisione dei capitoli e delle vicende,
quindi è tutto calcolato.

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto!
Stranger

Ciao!
Che dire, capitolo cortino ma abbastanza intenso.
 Quello che è successo tra Stiles e Theo è uscito allo scoperto,
e adesso toccherà a Stiles decidere la sua prossima mossa.
Avendo capito le motivazioni di Theo, lo odiate ancora così tanto?
 Ammetto che tra me e Stranger c’è una diatriba abbastanza accesa,
però vorrei sapere anche le vostre opinioni al riguardo.
Grazie mille a chiunque abbia letto, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Alina Alboran


Come ci abbiamo già detto nelle risposte alle recensioni, ci scusiamo per questo imbarazzante e tremendo ritardo. Purtroppo una di noi due (Alina) ha avuto dei problemi in famiglia (suo padre si è rotto una gamba ad inizio agosto) e lì ovviamente la storia è passata in secondo piano. Poi entrambe abbiamo affrontato la temibile sessione di settembre, dedicandoci ad uno studio matto e disperatissimo nella speranza di finire l'incubo che sono gli esami al più presto. E ora, dopo aver dato entrambe l'esame lunedì (siii, siamo passate e sì so che non ve ne frega nulla xD) (sì, lo stesso giorno! Non ci era mai capitato prima e speriamo che non ricapiti più xD), finalmente abbiamo fatto ritorno!
Tutto questo non vi interesserà, ma era per dirvi che l'interruzione della storia è stata dovuta a causa di forze maggiori. Se fosse stato per noi, rispettando i nostri programmi, a quest'ora la storia sarebbe già conclusa.
Vi assicuriamo che la storia la concluderemo e ci dispiace dei ritardi. Non vi assicuriamo che non ce ne saranno più (anche se speriamo di no), ma vi assicuriamo che la storia continuerà come la volevamo.
Speriamo che non abbandonerete la storia (e nel caso lo farete, capiremo ovviamente) e che anche voi vogliate vedere come si conclude questa storiella!
Alla prossima!

Sterlocked

P.S. secondo me non leggerete queste note, certe volte perdo il dono della sintesi! xD

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Tredicesimo Capitolo

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Stiles, [19.05.17 18:01]          
Non osare tornare anche questa volta senza il pane, o Scott ci ammazza!

 

Stiles, [19.05.17 18:01]          
Theo? Non visualizzare senza rispondere!

 

Derek, [19.05.17 18:02]         
Credo che tu abbia sbagliato numero.

 

Stiles, [19.05.17 18:02]          
Cosa?

 

Stiles, [19.05.17 18:03]          
Derek.

 

Stiles, [19.05.17 18:03]          
Cazzo.

 

Derek, [19.05.17 18:03]         
Già, sono io. Forse ti ricordi ancora di me.

 

Stiles, [19.05.17 18:05]          
Derek, scusa.  Io... non è come credi. Posso spiegare.

 

Derek, [19.05.17 18:05]         
Ti ascolto.

 

Stiles, [19.05.17 18:06]          
Derek, non fare così! Ovvio che mi ricordo di te!

 

Derek, [19.05.17 18:06]         
Sicuro? A me non sembrava da come mi hai evitato.

 

Stiles, [19.05.17 18:06]          
Possiamo vederci?

 

Derek, [19.05.17 18:06]         
Non lo so.

 

Stiles, [19.05.17 18:07]          
Ok, ma ti prego, non saltare a conclusioni affrettate.

 

Derek, [19.05.17 18:07]         
Non sono saltato a nessuna conclusione. Te l'ho detto, aspetto di sentire qualsiasi cosa tu voglia dire.

 

Stiles, [19.05.17 18:08]          
Aveva bisogno di me.

 

Derek, [19.05.17 18:08]         
E quindi l'hai perdonato.

 

Stiles, [19.05.17 18:09]          
Non è così facile... È solo, senza nessuno che possa tendergli una mano. Cosa avrei dovuto fare?

 

Derek, [19.05.17 18:10]         
Non lo so, ma speravo che almeno me ne avresti parlato.

 

Stiles, [19.05.17 18:11]          
Hai ragione, ma lui non vuole. Non ne ho parlato con nessuno, neppure con Scott.

 

Stiles, [19.05.17 18:12]          
E non è che non mi fidi però... è una sua scelta. Non mia.

 

Derek, [19.05.17 18:13]         
Non ho mai preteso che tu mi parlassi di lui, ma che parlassi di te con me. Pensavo di contare qualcosa, ma evidentemente mi sbagliavo.

 

Stiles, [19.05.17 18:13]          
Derek, lo sai che conti per me. Lo sai che ti voglio bene. Siamo amici.

 

Derek, [19.05.17 18:15]         
E allora perché sei sparito? Perché hai iniziato ad evitarmi? Alla fine ho pensato di lasciarti il tuo tempo, per qualsiasi cosa fosse, sperando mi scrivessi tu. E l'hai fatto, ma per sbaglio.

 

Derek, [19.05.17 18:15]         
Non so più cosa pensare.

 

Stiles, [19.05.17 18:16]          
Perché avevo paura della tua reazione. Avevo paura che mi criticassi, che pensassi male di me.

 

Stiles, [19.05.17 18:17]          
No. Non è vero.          
Avevo paura di perderti.

 

Derek, [19.05.17 18:18]         
Allora vuol dire che non mi conosci come pensavo. Se mi conoscessi sapresti che non ti giudicherei mai, ma che sono sempre pronto a ascoltarti.

 

Derek, [19.05.17 18:18]         
Tu avevi paura di perdermi, ma io ti ho perso senza nemmeno saperlo.

 

Stiles, [19.05.17 18:19]          
Avevo bisogno di schiarirmi le idee, non è stato facile.

 

Stiles, [19.05.17 18:19]          
Derek. Non mi hai perso. Non se mi vuoi ancora.

 

Stiles, [19.05.17 18:19]          
Ti prego, vieni da me e facciamo pace.

 

Derek, [19.05.17 18:20]         
Venire da te e incontrarmi con Theo? Perché vive da te, vero?

 

Stiles, [19.05.17 18:20]          
Sì... vive qui.

 

Derek, [19.05.17 18:20]         
Come immaginavo.

 

Stiles, [19.05.17 18:20]          
Derek... non lo incontrerai. Te lo giuro.

 

Derek, [19.05.17 18:21]         
E perché non vieni tu da me? Perché hai smesso di uscire di casa?

 

Stiles, [19.05.17 18:22]          
Perché... non volevo rimanesse da solo con Scott e Allison. Non si fidano. Nessuno lo fa.

 

Derek, [19.05.17 18:22]         
State di nuovo insieme?

 

Stiles, [19.05.17 18:22]          
No.

 

Derek, [19.05.17 18:23]         
Ma vive da te e non puoi dirmi il perché.

 

Stiles, [19.05.17 18:23]          
Sì.

 

Derek, [19.05.17 18:23]         
Ti ama ancora?

 

Stiles, [19.05.17 18:23]          
Sì... almeno è quello che dice.

 

Derek, [19.05.17 18:24]         
E tu gli credi.

 

Stiles, [19.05.17 18:24]          
Non credo che menta.

 

Derek, [19.05.17 18:24]         
Allora credo che noi non abbiamo più niente da dirci.

 

Stiles, [19.05.17 18:25]          
Derek...

 


Derek spense il telefono e lo scagliò contro il muro. Con le mani alla testa a coprirsi le orecchie si rannicchiò sul letto.

 

“Fanculo”. Stiles tirò un pugno contro il muro, ferendosi la pelle fragile delle nocche che avevano cominciato a sanguinare leggermente.  Lo aveva perso ancora prima di averlo.

 

            
Derek non pensava che qualcosa che non era nemmeno iniziato sarebbe finito così presto. Nella mente solo le immagini dei loro ultimi momenti, i segnali che aveva pensato di aver colto ma che – adesso se ne era reso conto – aveva mal interpretato.

            

“Fanculo”. Urlò ancora.         
Non gli importava più niente, non di Theo e neppure del litigio con i suoi amici. L’unica persona a cui riusciva a pensare era Derek. Derek, che aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato; Derek che aveva allontanato sempre di più per paura. Paura dei suoi stessi sentimenti.    

            
Le risate, i sorrisi, i pomeriggi passati insieme ad abbuffarsi come piaceva a loro... Derek pensò a come tutto questo era finito. Loro erano così, niente di più, e ora nemmeno quello, spazzati via dalle loro paure. E ora l'aveva perso, aveva rinunciato a lui senza essere riuscito a darsi una possibilità.   

Non si pentiva della scelta di aiutare Theo, ma non pensava che tutta la sua vita sarebbe andata nuovamente a rotoli a causa sua. Stiles sapeva che non ne era responsabile, che quella volta si era comportato bene e che lo aveva trattato sempre con rispetto e affetto… Tuttavia non riusciva a non immaginare cosa avrebbe fatto quel giorno se Theo non fosse ritornato. Avrebbe passato l’intero giorno con Derek a studiare, distraendosi ogni venti minuti e battibeccando per ogni singola cosa. Gli mancava Derek e la loro quotidianità.

 

§§§

 

Non era stato facile comportarsi normalmente in quei ultimi giorni, fingere che andasse tutto bene quando in realtà non avrebbe voluto fare altro che urlare, rannicchiarsi nel letto e non alzarsi più. Ma si era dovuto dare forza, tenere la testa alta e continuare a vivere come se nulla fosse successo. Nella sua vita ne aveva ricevute molte di delusioni e, anche se la ferita che Derek aveva lasciato aperta ancora bruciava, lui doveva sopportarlo. 

«Allora, hai preso tutto?». Theo si sedette sul bordo del letto, le gambe doloranti per il lavoro degli ultimi giorni e la testa che gli scoppiava. Stiles imitò il suo gesto, e poté giurare che mentre si sedeva aveva sentito le ossa scricchiolare. 

«Non sono fatto per i lavori pesanti». Si lamentò. Theo rispose con una spallata leggera ma che, vista la differenza di stazza, fece cadere Stiles di lato. 

«Theoo!». Si alzò a fatica, esausto per i lavori pesanti a cui Theo e Danny lo avevano sottoposto. 

«Ma se hai lavorato la metà di noi due». 

«E che c’entra? Io sono delicato». Se Stiles aveva accettato che Theo venisse a vivere da lui non era perché provava ancora sentimenti per lui. Li provava e questo non sarebbe mai cambiato, ma era quella malinconia che ti fa sorridere mentre pensi al tuo primo amore, nulla di più. Aveva chiesto a tutte le sue conoscenze se affittassero una stanza, o almeno un divano. La fortuna non sembrava essere a suo favore, ma proprio mentre pensava di arrendersi Danny aveva offerto a Theo non solo un letto su cui dormire ma persino un lavoro. Poiché dal prossimo anno accademico avrebbe frequentato Giurisprudenza non sarebbe stato in grado di coprire gli stessi turni, perciò aveva proposto a Theo di prendere il suo lavoro, mentre lui avrebbe chiesto un part-time. Il proprietario, un cinquantenne simpatico e che teneva molto a Danny e alla sua istruzione, si era dimostrato favorevole a ingaggiare Theo, offrendogli persino un anticipo sul salario. Stiles non poteva esserne sicuro, ma immaginava che Danny avesse spiegato all’uomo la situazione di Theo, e che lui si fosse lasciato impietosire.  

«Mi dispiace non abitare più con te, mi ero abituato». Stiles rise. Tutto sommato quella convivenza improvvisa non era stata la cosa peggiore che potesse capitargli. Avevano chiarito e messo la parola fine ad ogni conto che avevano in sospeso, e anche se Theo di tanto in tanto si lasciava sfuggire qualche smanceria o frase di troppo, per Stiles era acqua passata. 

«Hai ragione. Ma almeno non dovrai più temere per la tua incolumità. Non so per quanto tempo ancora sarei riuscito a tenere a bada Scott». Scherzò, ma nelle sue parole c’era un fondo di verità. 

«Con Derek avete chiarito?».

«No». Non aveva detto a Theo cosa fosse successo, non gli aveva nemmeno parlato troppo di Derek a dire il vero.  

«Se vuoi puoi dirgli tutto. Se vi aiuterà a fare la pace a me va bene». Stiles spalancò gli occhi incredulo: conosceva Theo e sapeva quanto poteva essere orgoglioso. 

«Farei di tutto per te».   

«Theo…». 

«Lo so, lo so». Mise le mani in avanti. «Giuro che me la farò passare. Ho solo bisogno di un po’ di tempo per riuscire a vederti come un amico».

 

§§§

 

 

Adesso che finalmente Theo se ne era andato di casa, Stiles poteva tornare alla sua solita routine. Gli esami erano sempre più prossimi e lui non aveva una preparazione sufficiente in nemmeno una materia.

La biblioteca a quell'ora di mattina era deserta, però entrò comunque e andò a sedersi al suo solito posto, stranito dal non vedere Derek da nessuna parte. Una ventina di minuti dopo lo vide sbucare fuori dagli scaffali pieni di libri. Si schiarì la gola, pronto per salutarlo.   
Ma Derek lo oltrepassò senza dare alcun segno di averlo visto.

«Derek», sussurrò nel vederlo sedersi qualche tavolo più avanti, le spalle rigide e l'evidenziatore nella mano destra.

 

§§§

 

Quel giorno doveva mangiare per forza a mensa, avendo una breve pausa tra due lezioni e non riuscendo a conciliare i tempi se fosse tornato a casa.

Non pensava che sarebbe stato così intenso. Non pensava che ogni gesto compiuto e mancato gli avrebbe ricordato di Stiles, di loro due che erano coordinati sempre e si divertivano con qualsiasi cosa, compresa una così elementare e semplice come mangiare.

Gli mancava la loro quotidianità.

Gli mancava Stiles.

 

§§§

 

Stiles era sdraiato a testa in giù sul letto, le gambe all'aria, il telefono tra le mani. Lo stava rigirando da mezz'ora, bloccandolo e sbloccandolo continuamente, sperando in qualcosa.

Theo se ne era andato da giorni e finalmente poteva concedersi di pensare.

Stava male, anche se cercava di non darlo a vedere. Si sentiva come una piccola stretta allo stomaco, di paura, ansia... di perdita.

Derek gli mancava così tanto che sentiva la necessità di alzarsi e correre tra le sue braccia.

Rivederlo in biblioteca era stato come ricevere un pugno allo stomaco, vederlo allontanarsi, vedere il suo sguardo deluso e spento... era stato orribile.

Aveva fatto del male a Derek e ora non sapeva come ricomporre i pezzi del loro rapporto.

Più volte aveva scritto un messaggio e poi lo aveva cancellato. Cosa avrebbe potuto scrivergli, dopotutto?

Vedere la loro chat gli faceva ancora più male. Ripensava alla maniera bizzarra con cui si erano conosciuti, ai messaggi ai limiti del ridicolo, ai loro battibecchi, ai loro sorrisi, alla loro inaspettata complicità.

Gli mancava tutto. Gli mancavano le sue giornate con Derek, la loro piccola quotidianità.           
Era assurdo pensare come la paura fosse riuscita a distruggere tutto questo, così velocemente senza che se ne accorgesse, senza che ora riuscisse a vedere la soluzione a questa sofferenza.

Non voleva che tutto finisse. 
Con il cuore in gola aprì ancora una volta la chat.    
Le dita tremolanti stavano scivolando con difficoltà sulla tastiera, e poi si bloccarono.     
Derek non lo voleva più, Derek gli aveva voltato le spalle in biblioteca. Non voleva più vedere né sentire Stiles; e Stiles... non voleva aumentare i motivi dell'odio di Derek nei suoi confronti.

Spense il cellulare e chiuse gli occhi.

 

§§§

 

«Ehi, Derek». Isaac lo chiamò con voce gentile.      
«Alzati, mangiamo qualcosa».           
«Non mi va».

Isaac gli accarezzò i capelli dolcemente. Derek era sdraiato sul divano, coperto fino al collo da una leggera coperta, a fissare le immagini della televisione. 
«Non mangi da pranzo». Nessuna risposta.  
«Senti, che ne dici se usciamo? Mangiamo fuori e si va da qualche parte!». La sua voce entusiasta fu smorzata dalla risposta atona di Derek.         
«Isaac, ti ho detto che non mi va».

Isaac non ce la fece più.

«Allora dimmi cosa ti va! Parla, cazzo! Smettila di stare tutto il giorno così, senza emozioni, a fare nulla se non studiare e mangiare solo quando lo ritieni necessario. Mi hai stufato!».

Era scoppiato. Erano giorni che vedeva il suo migliore amico star male, e non poter far nulla per lui lo faceva sentire frustrato e inutile.

«Se ti sei stancato di me, puoi anche starmi lontano!». Perché tutti si stanno stancando di me? Derek si sentiva esausto.

Isaac fu felice di aver ottenuto almeno una reazione, preferiva la rabbia all'apatia.

«No che non ti sto lontano, razza di idiota! Ti starò vicino fino allo sfinimento, non ne potrai più di me, ma non me ne frega nulla». Aveva il respiro spezzato dalla rabbia.        
Derek alzò lo sguardo e Isaac lo vide. Il suo amico era fragile, più di quanto mostrasse, il suo sguardo era spento.             
Isaac si mise a sedere per terra, mettendosi ad accarezzare i capelli di Derek. Aveva solo bisogno di qualcuno che lo proteggesse, che gli stesse accanto.

«Non voglio sapere cosa sta succedendo tra te e quello là se non me lo vuoi dire... Lo capisco, però non pensare nemmeno per un secondo che io ti lascerò. Io ci sono per te e tu per me, ricordi?». Erano amici dall'asilo, ne avevano passate tante di difficoltà, ma non erano mai stati soli, c'erano sempre l'uno per l'altro.

Derek annuì, incapace di proferire parola. C'era quel groppo alla gola da giorni che gli faceva male. Avvertì i suoi occhi inumidirsi e istantaneamente serrò le palpebre.           
Isaac se ne accorse e desiderò picchiare Stiles, non gli importava cosa fosse successo tra i due, gli importava che il suo amico stesse soffrendo.   
Rimasero così per minuti, Derek con gli occhi chiusi e Isaac ad accarezzargli i capelli.

«Grazie». Isaac sorrise.          
«Ti va di provare ad alzarti?».

Derek annuì debolmente.       

§§§

 

«Comunque me la pagherai», disse fissando il bilanciere con perplessità ma rivolgendosi a Theo. Che, lo vedeva dallo specchio davanti a sé, stava ridacchiando insieme a Jordan pensando di non essere visto. 

Dopo l’ultimo confronto con Derek Stiles si era chiuso in se stesso ancora più di prima, rifiutandosi di vedersi con i suoi amici o di uscire di casa se non fosse strettamente necessario. Adesso che Theo si era trasferito la situazione in casa si era calmata, ma la tensione tra lui e i suoi migliori amici aleggiava sempre nell’aria. 

«Eddai, devi fare i muscoli. Altrimenti Derek non ti vuole più». Danny aveva pigiato senza volerlo un tasto dolente. Sia Stiles che Jordan e Theo cercarono di ignorare il suo commento, mascherando il disagio provocato con qualche battuta sull’incapacità di Stiles di destreggiarsi con qualsiasi strumento Jordan gli mettesse davanti. 

«Sei un caso perso». Si sentiva in colpa ad essere lì, per condividere con Theo un posto che avrebbe dovuto essere solo suo e Derek. 

Derek…

Si allontanò dal gruppo fingendo di voler andare a bere, e si appoggiò al manubrio di una cyclette. Si vergognava a parlare nuovamente con lui. Sapeva di aver sbagliato tenendolo all’oscuro delle cose che accadevano nella sua vita, però d’altra parte cosa avrebbe dovuto fare? Lasciare che Theo continuasse a dormire in macchina all’infinito? Per quanto tempo sarebbe potuto andare avanti? Un mese. Due… E poi? 

Ogni volta che pensava a Derek la sua testa si annebbiava e lui non era più in grado di pensare lucidamente. I sentimenti che provava per lui gli offuscavano la mente. La rabbia per averlo perso gli impediva di riavvicinarsi. La paura di non poter essere più nemmeno suo amico lo divorava giorno e notte. 

Sapeva, però, che i suoi amici non ne avevano colpa. Perciò indossò un finto sorriso e si avvicinò nuovamente al gruppo, aggiungendosi alle risate generali per il due di picche che Danny aveva ricevuto da Miriam. 

Mentre si allontanava la ragazza si rivolse a Stiles. 

«Sono fedele a Derek. Io».

“E come darti torto?”, pensò.

 

 

Quel giorno Derek era esausto: aveva discusso con Erica, aveva studiato tutto il giorno, aveva saltato il pranzo e ora si stava dirigendo in palestra. Per quanto si sentisse stanco aveva bisogno di sfogarsi, e andare a casa non gli sembrava una buona prospettiva.

Entrò con il borsone della palestra sulla spalla, guardandosi distrattamente attorno mentre si stava dirigendo verso lo spogliatoio.

Fu allora che lo vide.

Stiles stava ridendo con le mani appoggiate sulle spalle di Danny con il volto rivolto verso Theo, come se lui lo rendesse felice. No, non era un'illusione di Derek, non c'era nessun se, Theo rendeva felice Stiles ed ora che Derek lo accettasse.

Pensava di significare qualcosa per Stiles, ma si rese conto che non era certo nemmeno se per lui fosse almeno un amico. Ma Derek non voleva essere solo quello, e a quanto pare non lo era, non quando Stiles sembrava essersi dimenticato di lui.

Pensava di essere qualcuno di speciale per Stiles, qualcuno con cui parlare, confidarsi, ridere, arrabbiarsi per poi fare la pace. Voleva essere quel qualcuno. Ma evidentemente non poteva esserlo, era Theo il suo qualcuno.

Una dolorosa stretta al petto gli impedì di proseguire. Era egoista, non riusciva a sopportare di vedere Stiles felice con qualcuno che non fosse lui.

Si girò rapidamente pronto per andarsene. Si affrettò a raggiungere l'uscita quando una voce tremolante lo fermò.

«Derek».

 

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Sourwolf&Volpino

Salve! Eccoci qui con un nuovo capitolo!
Che ne dite di questi due testoni?    
Questa volta non ho molto da dire, spero solo che il capitolo vi sia piaciuto :)
Alla prossima!

Stranger

Non sono molte le parole da spendere su questo capitolo che parla per sé. 
Stiles e Derek soffrono, e come al solito se solo si parlassero
la situazione si risolverebbe senza ombra di dubbio. 
Ma i nostri Sterek sono cocciuti e timorosi di fare il primo passo verso l'altro.
Anche se sembra che Stiles si sia doto una svegliata. 
Voi che dite? La faranno la pace i due? 
Grazie mille a chiunque ci ha letto e recensito. 
Alina Alboran

Ed eccoci finalmente con un nuovo capitolo! La storia pian piano sta raggiungendo la fine, e siamo contente che siete rimasti con noi tutti questi mesi (Proprio oggi la storia fa ben sette mesi). Nelle recensioni che abbiamo ricevuto ci avete chiesto delle ragioni per cui Theo si sia riavvicinato a Stiles. Ovviamente ognuno di voi può vederci la propria ragione, perché non avendo mai specificato chiaramente è lasciato alla libera interpretazione. 
Noi vorremo provare a darvi la nostra :)
Theo ha sofferto molto durante la sua adolscenza a causa dei genitori che non lo hanno mai capito, che non gli hanno mai dato amore. Lui ha fatto i suoi sbagli con Stiles -sbagli enormi e imperdonabili - ma adesso sta cercando di redimersi. Nel suo modo ama ancora Stiles, e forse lo amerà per sempre. Quello che tuttavia ha ancora bisogno di capire è che una loro ipotetica relazione amorosa non potrà più essere sana, non dopotutto ciò che è successo tra di loro. Ma nonostante quello i suoi sentimenti sono genuini e sinceri, o almeno è quello che lui crede. Non si è avvicinato a Stiles con l'obiettivo di farsi aiutare, e a dire il vero nemmeno di riconquistarlo. In fin dei conti è consapevole del male che gli ha fatto.  Spero che dopo queste note, che stanno diventanto lunghine xD , la situazione si sia un po' chiarita.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


 

Quattordicesimo Capitolo

 

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Il primo istinto di Derek fu quello di uscire attraverso le porte scorrevoli della palestra e lo fece. Il suo passo affrettato fu bloccato da una mano che si strinse con forza sul suo braccio.

«Derek, per favore». La voce instabile. «Possiamo parlare?».

Derek sospirò, scombussolato per aver rivisto Stiles dopo tanto tempo e turbato per la realizzazione che ormai lo aveva perso. Annuì leggermente, più a se stesso che altro, e si girò.

Si soffermò sul volto di Stiles. Appariva stanco, più pallido del solito, e forse più magro. Delle profondi occhiaie accerchiavano i suoi occhi che a dispetto del suo aspetto erano caldi, rassicuranti.

Si guardarono in silenzio per un po’, fu Stiles a spezzarlo con la sua voce tremula.

«Come stai?». Derek pensò che fosse ingiusto da parte sua chiederlo.

«Bene. Tu?». Sembravano due estranei che si stavano scambiando domande di circostanza. Eccetto che loro non lo erano, e la tensione che aleggiava tra di loro ne era una chiara dimostrazione.

«Bene anch’io». Sapevano entrambi di mentire.

Derek annuì ancora, come se non sapesse fare altro.

«Io…».

«Forse è meglio che vada». Derek non voleva sentire di lui e Theo felici, e per una volta non gli importava di essere egoista. Voleva la felicità di Stiles, ma se la sua felicità risiedeva in qualcun altro lui non voleva esserne reso partecipe.

«No, aspetta!». La voce di Stiles era pregna di agitazione e paura. «Ti prego, lasciami spiegare».

Derek chiuse per un momento gli occhi.

«Va bene». Si arrese. Si arrese perché per quanto facesse forza su stesso, non riusciva a fare a meno di Stiles. E averlo lì, davanti a lui dopo giorni di lontananza e freddezza, era destabilizzante.

«Io non volevo allontanarti, te lo giuro. Solo che… non so come è successo, mi sono ritrovato travolto dal passato, da problemi che non erano miei, e a un certo punto ho perso i contatti con tutti. Theo stava avendo un terribile momento, i suoi…».

«Non devi dirmelo, non voglio interferire».

«No, io devo dirtelo, voglio dirtelo. I genitori di Theo non hanno accettato il suo coming out, lo hanno cacciato di casa e lui si è ritrovato da solo, a dormire in una macchina. E quando me lo ha detto, vederlo così sconvolto e sofferente… non potevo abbandonarlo anch’io, Derek. Lui è stato importante nella mia vita e io dovevo aiutarlo a stare bene». La sua voce si era incrinata.

Derek scosse la testa come per non farsi travolgere dalle emozioni, gli occhi erano lucidi.

«Io lo capisco, e se tu me lo avessi detto prima non mi sarei mai opposto alle tue decisioni. Però… pensavo di essere importante anche io, pensavo di contare anche io qualcosa nella tua vita. Ma evidentemente ho sbagliato, ho frainteso tutto». La voce di Derek era amareggiata e triste assieme.

«Derek, tu sei importante!». Stiles ora era ancora più agitato.

«No, perché se lo fossi stato non mi avresti dimenticato così». Distolse per un attimo lo sguardo e poi lo riportò contro quegli occhi ambrati. «Lo sai cosa mi ha fatto più male, Stiles? Io non volevo che tu mi raccontassi cosa stesse succedendo, non se non lo volevi, volevo semplicemente il mio amico. Pensavo fossimo amici, pensavo di contare qualcosa per te, a un certo punto ho pure pensato che anche tu provassi qualcosa...». Si sentiva patetico a confessare i suoi sentimenti, così, soprattutto quando sapeva che nella vita di Stiles c’era già qualcun altro.

A quelle parole Stiles sgranò gli occhi.

«Derek…». Aveva rovinato tutto e non se ne era reso conto.

«Lascia perdere, per favore. Sono contento per te e Theo». Cercò di donargli un sorriso, ma gli uscì una smorfia malinconica.

«Cos- No, non stiamo insieme! La nostra storia è finita anni fa e in questi giorni non ci è stato nulla. Sì, abitava in casa mia, ma ora ha trovato una nuova sistemazione e… devi credermi, Derek. Tra noi non c’è nulla».

Stiles si avvicinò a Derek e si azzardò ad accarezzargli le mani con le proprie. L’altro lo lasciò fare, non si scostò.

Derek si sentiva fragile e distrutto. Vedeva che anche Stiles stava soffrendo, solo…

«Non ce la faccio». Allontanò le mani.

«Derek… per favore». Avevano entrambi gli occhi lucidi.

«Ho bisogno di tempo».

Con le emozioni in subbuglio si allontanò e voltò le spalle.

 

Stiles lo fissò andare via.

Le spalle basse per il peso delle parole di Derek, della paura di averlo perso per sempre; della consapevolezza di aver fatto una stupidaggine.

Per un attimo gli era sembrato di essere tornato indietro nel tempo, come se nulla fosse cambiato e loro due si preparassero per allenarsi. Sbatté velocemente le palpebre per evitare che le lacrime gli scivolassero sul volto.

Aspettò qualche minuto per riprendere fiato e darsi un contegno prima di tornare dai suoi amici con il sorriso sul volto come se nulla fosse successo. Non voleva dire loro di aver visto Derek; e non solo perché era stanco delle loro occhiate di dispiacere, ma perché aveva deciso che non avrebbe più lasciato nessuno interferire nella sua relazione con Derek. Il suo errore era stato lasciare che troppi dicessero la loro, e soprattutto aver preferito tutelare Theo. Adesso faceva parte nuovamente della sua vita, ma il prezzo era stato Derek. E lui non era disposto a pagarlo.

 

§§§

 

Aspettò invano per tutta la mattina che Derek si facesse vivo, ma era stato inutile. Nonostante non si fosse allontanato dal posto che occupavano solitamente neppure per andare al bagno Derek non si era visto. E quel giorno aveva il corso di anatomia, non l'avrebbe saltato senza un motivo valido. Che stesse male?  Oppure voleva semplicemente ignorarlo?

«Ehi». Si guadagnò l'occhiataccia di quasi tutti intorno a loro – alcuni erano troppo presi dagli esami per potersi distrarre dallo studio e fare caso a lui – ma almeno Susan si girò.

«Io sono Stiles, piacere». Allungò la mano, ma la ragazza dalla storia travagliata si limitò a guardarla scettica.

«Sai qualcosa di Derek?».

«E perché dovrei sapere qualcosa del tuo ragazzo?».

«Non è il mi-. Vabbè, lascia perdere». Si sedette nuovamente al suo posto, sconsolato.

Erica, che aveva seguito tutta la discussione nascosta dal libro di psicologia, gli picchiettò su una spalla.

«Tu non mi piaci». Stiles abbassò lo sguardo sulle sue mani intrecciate. Aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con lui.

«Però mi fai pena». Alzò speranzoso lo sguardo su di lei. Aveva deciso che non avrebbe più permesso ai suoi amici di intervenire nella storia con Derek, però sembrava essere sparito. E lui aveva bisogno di chiarire. Ne andava della sua sanità mentale.

«Scrivigli qui, ti risponderà». Gli passò un bigliettino e poi si rifugiò nuovamente tra le pagine del suo libro.

 

§§§

 

Derek si trovava sdraiato nella sua camera d'infanzia.

Aveva deciso di prendersi una pausa e di trascorrere un po' di tempo con la sua famiglia. Il calore di sua madre, l'affetto di Cora e i battibecchi con Laura lo avevano distratto, gli stavano facendo provare quella serenità che solo la famiglia può dare.

Solo...

Solo che gli mancava Stiles.

La sua lontananza lo aveva ferito, il suo avvicinamento lo aveva destabilizzato.

Lo capiva ma non riusciva a dimenticare. Non riusciva a dimenticare ma sentiva il bisogno di lui.

 

Stiles, [07.06.17 13:02]         
Ho letto il volantino. Ci sto. Quanto vuoi a notte?

 

Derek, [07.06.17 13:03]        
Come hai fatto ad avere questo numero?

 

Stiles, [07.06.17 13:03]         
Ho tirato ad indovinare.

 

Derek, [07.06.17 13:03]        
Stiles, non è divertente. Sono serio.

 

Stiles, [07.06.17 13:05]         
Lo so, Derek. 
Ma cosa vuoi che ti dica? Che mi sono messo a chiedere di te a persone sconosciute in biblioteca? E che ho fatto così tanta pena ad Erica da spingerla a darmi il tuo numero?

 

Stiles, [07.06.17 13:05]         
Bene, perché è proprio così che è andata.

 

Derek, [07.06.17 13:06]        
Perché ti interessa tanto cercarmi? Ci siamo parlati due giorni fa.

 

Stiles, [07.06.17 13:06]         
Perché mi manchi.

 

Derek, [07.06.17 13:06]        
Non è giusto.

 

Stiles, [07.06.17 13:07]         
Mi dispiace ma non ho intenzione di essere corretto.

 

Stiles, [07.06.17 13:07]         
Mi manchi e mi dispiace.

 

Stiles, [07.06.17 13:07]         
So di aver sbagliato, so di aver fatto una cazzata.

 

Derek, [07.06.17 13:09]        
Ma se l'hai fatta vuol dire che sentivi fosse giusto.

 

Derek, [07.06.17 13:09]        
Forse pensi che io ti manchi, forse perché ti senti in colpa.

 

Stiles, [07.06.17 13:10]         
Mi sento in colpa.

 

Stiles, [07.06.17 13:11]         
Per averti fatto credere che per me non conti.

 

Derek, [07.06.17 13:12]        
Continui ad essere ingiusto.

 

Derek, [07.06.17 13:13]        
Non è giusto che tu te la cavi così.

 

Stiles, [07.06.17 13:13]         
Continui a mancarmi.

 

Derek, [07.06.17 13:13]        
Stai giocando sporco.

 

Derek, [07.06.17 13:13]        
Non vale parlarmi così.

 

Derek, [07.06.17 13:14]        
Dirmi queste cose.

 

Stiles, [07.06.17 13:16]         
Però è la verità.

 

Derek, [07.06.17 13:16]        
Stiles. Per favore.

 

Stiles, [07.06.17 13:17]         
Perché non vieni più in biblioteca?

 

Derek, [07.06.17 13:17]        
Sono fuori città.

 

Stiles, [07.06.17 13:17]         
Oh.

 

Stiles, [07.06.17 13:18]         
Perché?

 

Derek, [07.06.17 13:18]        
Sono da mia madre.

 

Stiles, [07.06.17 13:18]         
Oh.

 

Stiles, [07.06.17 13:18]         
Capisco.

 

Derek, [07.06.17 13:18]        
Cosa capisci?

 

Stiles, [07.06.17 13:19]         
Non lo so... cosa dovrei capire?

 

Stiles, [07.06.17 13:19]         
Perché te ne sei andato?

 

Derek, [07.06.17 13:20]        
Avevo bisogno di una pausa e trascorrere del tempo con la mia famiglia mi fa bene.

 

Stiles, [07.06.17 13:20]         
Una pausa da me?

 

Derek, [07.06.17 13:21]        
Forse.

 

Stiles, [07.06.17 13:23]         
È un modo per dirmi che hai bisogno di tempo?

 

Derek, [07.06.17 13:24]        
Se fosse così?

 

Stiles, [07.06.17 13:24]         
No.

 

Derek, [07.06.17 13:25]        
No?

 

Stiles, [07.06.17 13:26]         
No.

 

Stiles, [07.06.17 13:26]         
Tu mi hai dato tempo, e non voglio fare lo stesso.

 

Stiles, [07.06.17 13:27]         
Non mi importa se hai bisogno di tempo, io ho bisogno di te.

 

Derek, [07.06.17 13:28]        
Non mi dai nemmeno l'occasione di ribattere che te ne esci così. Stai barando. Sei un doppiogiochista. Sei una brutta persona. Ti odio.

 

Stiles, [07.06.17 13:28]         
Io no.

 

Derek, [07.06.17 13:29]        
Smettila.

 

Stiles, [07.06.17 13:29]         
No.

 

Derek, [07.06.17 13:29]        
Ti odio.

 

Stiles, [07.06.17 13:29]         
Non è vero.

 

Derek, [07.06.17 13:29]        
Ne sei sicuro?

 

Stiles, [07.06.17 13:29]         
No.

 

Stiles, [07.06.17 13:29]         
Ma lo spero.

 

Stiles, [07.06.17 13:30]         
Lo spero davvero tanto.

 

Derek, [07.06.17 13:30]        
Non c'è bisogno di sperarlo.

 

Derek, [07.06.17 13:30]        
Te l'ho praticamente detto.

 

Stiles, [07.06.17 13:31]         
Ti amo.

 

Derek aveva il cuore in gola e gli occhi sbarrati. Era immobile e continuava a guardare imperterrito lo schermo.

Quando sentì la suoneria del cellulare andò in panico. Il suo primo impulso fu quello di staccare la chiamata e spegnere il telefono.

Cosa doveva fare?

Con le mani tremolanti rispose con incertezza.

«Sì, lo so, è stato squallido dirtelo così per telefono, quando ancora non abbiamo chiarito, quando ancora non so se mi hai perdonato. Però... mi è venuto. Mi è venuto da dirtelo e te l'ho detto. E non lo rimpiango, va bene? Non importa se tu non provi lo stesso, se non mi vorrai più parlare, se non mi vuoi più, nemmeno come amico. Questo è quello che provo e io te lo voglio dire perché sì, perché non riesco a tenermelo più per me, proprio non ci riesco. Io ti amo, Derek. Ti amo, ok? Forse, forse ti sembrerà esagerato, penserai che lo sto dicendo dettato dall'impulso... forse non ti fidi più di me e dei miei sentimenti. Ma è così. Ti amo e sono pronto a dimostrartelo, sono pronto a dimostrarti che anche tu mi puoi amare, sono pronto a dirti tutte le ragioni per cui ti amo e a darti le ragioni per cui mi ami. Io... ho solo bisogno di un'occasione».

«...».

«Derek, ti prego. Di' qualcosa».

Stiles era travolto dalle proprie emozioni, aveva parlato con il cuore scoperto e i sentimenti in mano. Ora aveva solo una fottuta paura.

«Io... non so che dire». Aveva aperto la bocca più e più volte, ma ogni volta l'aveva richiusa senza essere in grado di emettere alcun suono. Non si immaginava che sarebbe finita in quel modo tra loro due. Aveva organizzato un appuntamento romantico, gli avrebbe chiesto se voleva essere il suo ragazzo e solo dopo alcuni mesi di frequentazione si sarebbe confessato. Gli sembrava tutto... troppo.

«Scusa se ti ho fatto un'imboscata, non era mia intenzione».

«Io...».

«Non dirmi nulla, mettiamo in pausa la conversazione e continuiamo quando ritorni. Quando sarai pronto. Solo... lasciami provare a sistemare le cose. Non mi tagliare fuori come io ho fatto con te».

 

§§§

 

Stiles, [08.06.17 10:08]         
Buondì!

 

Derek, [08.06.17 10:08]        
Buongiorno.

 

Stiles, [08.06.17 10:08]         
...

 

Stiles, [08.06.17 10:08]         
È un po' imbarazzante, vero?

 

Derek, [08.06.17 10:09]        
Il fatto che tu lo abbia detto rende tutto più imbarazzante ora.

 

Stiles, [08.06.17 10:10]         
Avresti voluto che non te lo dicessi?

 

Derek, [08.06.17 10:11]        
Stiles Stilinski e la sua capacità di rigirare le cose come più piacciono a lui.

 

Stiles, [08.06.17 10:11]         
È la mia specialità!

 

Stiles, [08.06.17 10:11]         
Quindi... come sta Cora?

 

Derek, [08.06.17 10:11]        
Non sai che dire, eh?

 

Stiles, [08.06.17 10:12]         
No.

 

Stiles, [08.06.17 10:12]         
A malapena riesco a premere i tasti.

 

Derek, [08.06.17 10:12]        
Comunque sta bene, un po' ribelle ma la giustifichiamo dicendo che è la post-adolescenza.

 

Derek, [08.06.17 10:12]        
Perché?

 

Stiles, [08.06.17 10:13]         
Perché mi sento in imbarazzo.

 

Derek, [08.06.17 10:15]        
Stiles Stilinski e la sua capacità di mettere in imbarazzo tutti.

 

Stiles, [08.06.17 10:16]         
Mi hai perdonato?

 

Derek, [08.06.17 10:16]        
Non lo so.

 

Stiles, [08.06.17 10:18]         
Va bene.

 

Stiles, [08.06.17 10:19]         
Quindi... lo sai che ho incontrato Susan?

 

Derek, [08.06.17 10:19]        
... ho paura. Che hai combinato?

 

§§§

 

 

Stiles, [09.06.17 16:23]         
Ci sei?

 

Derek, [09.06.17 16:23]        
Dove vuoi che vada?

 

Stiles, [09.06.17 16:23]         
Che torni a casa?

 

Derek, [09.06.17 16:24]        
Tra pochi giorni.

 

Stiles, [09.06.17 16:25]         
Se non vuoi parlare fa niente, ti capisco :)

 

Derek, [09.06.17 16:25]        
Te la sei presa?

 

Stiles, [09.06.17 16:30]         
No. Però so di essere quello nel torto anche se faccio finta che non sia così.         
In pratica sto cercando di darti i tuoi spazi senza darteli veramente.

 

Stiles, [09.06.17 16:30]         
Chiaro, no?

 

Derek, [09.06.17 16:31]        
Lapalissiano.

 

Stiles, [09.06.17 16:32]         
Smettila di fare il sorvecchiante con me!

 

Derek, [09.06.17 16:35]        
Scusami se ci metto tanto a rispondere ma non trovo il dizionario.

 

Stiles, [09.06.17 16:36]         
Io ho il libro di procedura penale davanti, ma non mi dà molti spunti. Si continua quando studio penale?

 

Derek, [09.06.17 16:36]        
Affare fatto. Per allora mi sarò procurato un dizionario.

 

Stiles, [09.06.17 16:37]         
Perfetto allora!

 

§§§

 

Rivedere Stiles felice dopo giorni passati in agonia era stata una volata d’aria fresca per tutti. Anche se con il trasferimento di Theo l’umore del gruppo era notevolmente migliorato, vedere uno dei loro migliori amici tanto abbattuto era piuttosto demoralizzante.   

«Che hai da ridere in questo modo, moccioso?». Era inutile che Jackson provasse a nascondere il suo sorriso con una battuta scorbutica e un colpo di tosse, non ci credeva nessuno. Soprattutto perché per festeggiare “il trasferimento di quel parassita”, come lui chiamava Theo, si era offerto di pagare la cena a tutti. 

«Ma Derek perché non è venuto?». Il cameriere stava aspettando le loro ordinazioni, ma tutti ammutolirono alla domanda di Scott. Allison e Jackson – una sedeva accanto a lui e l’altro davanti – gli tirarono dei calci negli stinchi per farlo tacere, indicando con un cenno di testa Stiles. 

«Che c’è? Hanno fatto pace». Si sentì decisamente bene a prendersi la rivincita per tutte le volte in cui era l’ultimo a capire le cose. Per una volta gli altri erano all’oscuro, e lui invece sapeva tutti i dettagli. 

«Cooosa?». E da lì fu la fine. Si dimenticarono del cameriere, delle ordinazioni e persino del povero Isaac che li chiamava per farsi dire l’indirizzo del ristorante.

 

Due ore e molti drink dopo Stiles era non ubriaco, ma decisamente allegro. 

«Scott, ma a te piacciono le verdure?».  

«Sì…». 

«A me no. Mi piacciono le melanzane però. A te piacciono le melanzane, Scott?». 

«Beh…». 

«No! Non osare! Ti credevo mio amico!». 

«A ME piacciono le melanzane. Io amo le melanzane, ci siamo capiti?».

 

 

Stiles, [11.06.17 02:47]         
Ma ti piace più la zucchina o la melanzana?

 

Stiles, [11.06.17 02:47]         
Perché a me piace la melanzana.

 

Stiles, [11.06.17 02:48]         
No, non rispondere!  
A te piace la carota, vero?

 

Stiles, [11.06.17 02:48]         
La vuoi la mia carota, Derek?

 

Stiles, [11.06.17 02:48]         
Perché io voglio la tua melanzana.

 

Stiles, [11.06.17 02:48]         
La voglio tanto.         
L'ho sempre voluta, sai?

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
Tu la vuoi la mia carota, eh Derek?

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
Derek?

 

Derek, [11.06.17 02:49]        
OMMIODDIO.

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
Perché non rispondi?

 

Derek, [11.06.17 02:49]        
Stiles, ma sei ubriaco, vero?!

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
È perché sono vergine?

 

Derek, [11.06.17 02:49]        
No.

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
È perché sono vergine.          
Lo sapevo che non dovevo essere vergine!

 

Derek, [11.06.17 02:49]        
Non può essere.

 

Stiles, [11.06.17 02:49]         
Sì, non mentire. È per questo.

 

Derek, [11.06.17 02:50]        
Stiles, non può essere. Non possiamo tornare come all'inizio. Okay?

 

Stiles, [11.06.17 02:51]         
Quindi è ancora un no il tuo?

 

Derek, [11.06.17 02:51]        
Stiles, perché non dormi?

 

Stiles, [11.06.17 02:51]         
Non vuoi fare sesso con me?

 

Derek, [11.06.17 02:51]        
Ne parliamo domani, va bene?

 

Stiles, [11.06.17 02:52]         
No.

 

Derek, [11.06.17 02:52]        
Bene.

 

Stiles, [11.06.17 02:52]         
Bene?

 

Derek, [11.06.17 02:52]        
Male?

 

Stiles, [11.06.17 02:53]         
Un po' credo di sì. Ma se metti tanto lubrificante dovrebbe andare meglio. Tu che dici?

 

Stiles, [11.06.17 02:54]         
Derek?

 

Stiles, [11.06.17 02:54]         
Lo voglio alla melanzana!

 

Stiles, [11.06.17 02:54]         
Esiste?

 

Derek, [11.06.17 02:55]        
Che schifo!

 

Stiles, [11.06.17 02:56]         
Tu lo preferisci alla carota, vero?

 

Derek, [11.06.17 02:56]        
Cos'è questa fissazione con le verdure?!

 

Stiles, [11.06.17 02:56]         
Ortaggi.

 

Stiles, [11.06.17 02:57]         
Derek? Ma sei andato ora a comprarlo? Guarda che è chiuso.

 

Derek, [11.06.17 02:57]        
Direi. Sono le due. Di mattina.

 

Stiles, [11.06.17 02:57]         
Ma... quindi lo fai sesso con me o no?

 

Derek, [11.06.17 02:57]        
Stiles, andiamo con calma.

 

Stiles, [11.06.17 02:58]         
Ma sì!

 

Stiles, [11.06.17 02:58]         
Così fa meno male!

 

Derek, [11.06.17 02:58]        
Bene. La prossima volta che ci ved-

 

Derek, [11.06.17 02:58]        
Niente, io lascio perdere. Sei un caso perso.

 

Stiles, [11.06.17 02:58]         
La prossima volta?

 

Stiles, [11.06.17 02:58]         
No no. Sono a casa.

 

Stiles, [11.06.17 02:59]         
Giuro.

 

Derek, [11.06.17 02:59]        
Non te lo dico più.

 

Derek, [11.06.17 02:59]        
Baaaaasta

 

Stiles, [11.06.17 02:59]         
Vuoi che ti passi Scott?

 

Derek, [11.06.17 02:59]        
No, mi fido.

 

Stiles, [11.06.17 03:00]         
Awww! Che carino! Anche io mi fido di te.

 

Derek, [11.06.17 03:00]        
Fossi in te non lo farei. Non si sa mai quando la notte rischi la morte, fossi in te terrei gli occhi aperti.

 

Stiles, [11.06.17 03:01]         
Ovvio, voglio guardarti mentre lo facciamo!

 

Derek, [11.06.17 03:02]        
Sei un pervertito.

 

Stiles, [11.06.17 03:02]         
Ma... cosa succede la prossima volta?

 

Stiles, [11.06.17 03:02]         
Facciamo sesso la prossima volta che ci vediamo?!

 

Derek, [11.06.17 03:02]        
No e ancora no!

 

Stiles, [11.06.17 03:03]         
Scusa, facciamo l’amore, non sesso; so che ci tieni a queste cose.

 

Derek, [11.06.17 03:03]        
Cosa devo fare con te?

 

Stiles, [11.06.17 03:03]         
Farmi.

 

Stiles, [11.06.17 03:03]         
Devi farmi.

 

Derek, [11.06.17 03:04]        
Tu devi dormire e basta.

 

Stiles, [11.06.17 03:04]         
Perché?

 

Stiles, [11.06.17 03:04]         
Non dormo finché non mi rispondi.

 

Stiles, [11.06.17 03:04]         
Derek.

 

Derek, [11.06.17 03:04]        
Perché domani ti pentirai tanto quando rileggerai questa conversazione.

 

Stiles, [11.06.17 03:04]         
Io? Perché?

 

Stiles, [11.06.17 03:05]         
Dimmi cosa succede la prossima volta che ci vediamo!

 

Derek, [11.06.17 03:05]        
Se non vai a dormire non succederà.

 

Derek, [11.06.17 03:05]        
Prima promettimi che andrai a dormire poi te lo dico.

 

Stiles, [11.06.17 03:06]         
Promesso.

 

Derek, [11.06.17 03:06]        
La prossima volta che ci vedremo ti bacerò. Ma solo se te lo meriterai.

 

Stiles, [11.06.17 03:07]         
Oh.

 

Stiles, [11.06.17 03:07]         
OH!

 

Stiles, [11.06.17 03:07]         
Oh cazzo!

 

Derek, [11.06.17 03:07]        
Una cosa per volta ho detto!

 

Stiles, [11.06.17 03:07]         
E quando vieni?

 

Derek, [11.06.17 03:07]        
Ho detto una cosa per volta, Stiles!

 

Stiles, [11.06.17 03:08]         
Ma sì, lentamente.

 

Derek, [11.06.17 03:08]        
E ora dormi come hai promesso.

 

Stiles, [11.06.17 03:08]         
Notte.

 

Derek, [11.06.17 03:08]        
Buonanotte.

 

Stiles, [11.06.17 03:08]         
Sogni d'oro.

 

Stiles, [11.06.17 03:08]         
Ma mica dormivi e ti ho svegliato?

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Cavolo! Dormivi, vero?

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Scusa, Derek. 
Non volevo.

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Scusa ancora.

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
A domani.

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Notte.

 

Derek, [11.06.17 03:09]        
DORMI.

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Ma dormi?

 

Stiles, [11.06.17 03:09]         
Ah ecco!

 

Derek, [11.06.17 03:10]        
Sì che dormivo, idiota!

 

Derek, [11.06.17 03:10]        
Lasciami dormire oppure spengo il cellulare stavolta!

 

Stiles, [11.06.17 03:10]         
Ma... allora preferisci la melanzana, la zucchina o la carota?

 

Stiles, [11.06.17 03:10]         
Come sei suscettibile!

 

Derek, [11.06.17 03:10]        
E tu sei fastidioso.

 

Stiles, [11.06.17 03:10]         
Ora dormi, dai! È tardi.

 

Stiles, [11.06.17 03:10]         
Notte.

 

Derek, [11.06.17 03:10]        
Sei una mosca!

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
Ci sentiamo domani!

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Sei insopportabile!

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
No.

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
NO!    
Sono una carota io!

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Ora non dormi.

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
No?

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Mi hai voluto svegliare?

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Bene.

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Stiamo svegli.

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
Interessante...

 

Derek, [11.06.17 03:11]        
Non ti farò più dormire.

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
Non vedo l'ora.

 

Stiles, [11.06.17 03:11]         
MLMLMLMLML

 

Stiles, [11.06.17 03:12]         
Deeeeerek.

 

Stiles, [11.06.17 03:12]         
Non rispondi?

 

Stiles, [11.06.17 03:13]         
Ci sono le stelle.

 

Stiles, [11.06.17 03:13]         
La vuoi sentire una battuta?

 

Stiles, [11.06.17 03:13]         
No?

 

Stiles, [11.06.17 03:13]         
Derek? Ma dormi?

 

Stiles, [11.06.17 03:14]         
Tutto questo chiasso sul non farmi dormire e ora dormi te?

 

Stiles, [11.06.17 03:14]         
Hai fatto cilecca? Eppure sei ancora giovane.

 

Stiles, [11.06.17 03:14]         
Vabbè!           
Notte!

 

Stiles, [11.06.17 03:20]         
Derek.

 

Stiles, [11.06.17 03:20]         
Ma noi quindi stiamo insieme?

.

.

.

 

Sourwolf&Volpino

Buonaseraaaa!
Ok, torno normale e vi chiedo scusa per questo ritardo.    
Purtroppo l’università è ricominciata, e riuscire a trovare un  momento    
in cui siamo libere entrambe sta diventando sempre più difficile. Ma parliamo del capitolo!      
Che ne dite? Stiles ha detto “Ti amo” a Derek, e lo so che può sembrare un pochino frettoloso,     
ma ciò che lo ha spinto a dichiararsi è stata la paura di perderlo per sempre.    
Sa di aver sbagliato, e sa anche che non basteranno quelle parole a sistemare la situazione.         
Però direi che è un punto d’inizio e che dopo alcuni capitoli lontani stanno tornando ad essere quelli di sempre, giusto?

Alina Alboran

Salve! Sempre in ritardo ma sempre di ritorno xD
Cosa ne pensate di questo capitolo?     
È iniziato con questi due zucconi che non capiscono nulla, 
non sanno comunicare e soffrono, ma sembra essere finito bene, no?

Ce la faranno i nostri eroi a stare finalmente insieme?
Sono accette scommesse xD

Personalmente il capitolo non mi piace granché,
ma sta a voi giudicare e spero che non vi abbia fatto schifo, ecco.


Però… IMPORTANTE!
Volete leggere una storia bella, che vi faccia vivere la malinconia
e la sofferenza di Stiles e Derek, che vi faccia vivere un viaggio con loro?
Leggete la storia di Alina Alboran, l’altra metà di Sterlocked che tanto so già che disapproverà 
questo spam ma non mi importa, perché Human, la storia in questione,
è bellissima, ve lo assicuro e vi garantisco un’ottima lettura. Leggetela e lasciatele un commentino se vi va!

Eccola: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3708512

tStranger

Allora, speriamo il capitolo vi sia piaciuto e se così fosse fatecelo sapere, a noi fa solo piacere ;) Anche perché... *rullo di tamburi* manca solamente un capitolo+epilogo al termine di questa storia che forse non è granché, ma è la nostra prima long e ne siamo orgogliose. Quindi sì, manca poco poco.
Scusate ancora per i nostri ritardi, ma come detto sopra, è difficile trovare il tempo per scrivere ma come vedete avevamo promesso che la storia avrebbe avuto la sua conclusione e ci siamo vicine! *lacrimuccia di commossa*
Vi diciamo grazie, grazie e ancora grazie per apprezzare questa storia, per leggerla innanzitutto, per inserirla nelle varie categorie di efp e soprattutto grazie a chi legge! Siete le nostre gioie!
Alla prossima!

Sterlocked

P.S. scusate per il ritardo nelle risposte alle recensioni! Provvediamo subito!

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