Appointments at Zoro's

di RoloChan105
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tostapane-Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Tisana-Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Posso avere di meglio- Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Ricetta Culinaria - Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Regalo inaspettato-Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Paura - Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Telefono- Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** -Idraulico-Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** -Bandiera-Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** -Livido-Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Tavolo-Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Incubo-Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** -Rabbia-Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** -Cioccolato-Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** -Mugugnare-Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** -Genitori-Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** -Amarsi-Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** -DVD-Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** -Jeans Strappati-Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** -Mezzanotte-Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** -Vittoria-Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** -Estate- Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** -Sangue-Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** -Quadro-Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** -Mani ruvide-Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** -Tazza-Capitolo26 ***
Capitolo 27: *** -Cuore spezzato-Capitolo27 ***
Capitolo 28: *** -Non disturbare- Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** -Albero secolare- Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** -Luna-Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** -Silenzio-Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** -Delirio- Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** -Fazzoletto-Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** -Tatuaggio-Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** -Girandola-Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** -Separazione- Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** -Bisbiglio-Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** -Bicchiere di vetro rotto- Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** -Sul divano- Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** -Esitare- Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** -Non voglio farlo- Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** -Fragile- Capitolo 42 ***
Capitolo 43: *** -Film sbagliato- Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** -“Odio quelle piastrelle”- Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** -Il libretto delle giustificazioni- Capitolo 45 ***
Capitolo 46: *** -Gusto- Capitolo 46 ***
Capitolo 47: *** -Lecca Lecca- Capitolo 47 ***
Capitolo 48: *** -Dormire insieme Capitolo 48 ***
Capitolo 49: *** -A cena dai miei- Capitolo 49 ***
Capitolo 50: *** -Ex- Capitolo 50 ***
Capitolo 51: *** -Gonna- Capitolo 51 ***
Capitolo 52: *** -Voglio di più- Capitolo 52 ***
Capitolo 53: *** -Ci si prova- Capitolo 53 ***
Capitolo 54: *** -Cibi sani- Capitolo 54 ***
Capitolo 55: *** -Facciamolo!- Capitolo 55 ***
Capitolo 56: *** -Bucce di mandarino sbucciate- Capitolo 56 ***
Capitolo 57: *** -Solo per noi- Capitolo 57 ***
Capitolo 58: *** -Bambola- Capitolo 58 ***
Capitolo 59: *** -Abbandonato- Capitolo 59 ***
Capitolo 60: *** -Riunioni- Capitolo 60 ***
Capitolo 61: *** -Chi è stato?- Capitolo 61 ***
Capitolo 62: *** -Zapping- Capitolo 62 ***
Capitolo 63: *** -Camicia- Capitolo 63 ***
Capitolo 64: *** - Svergognati in pubblico - Capitolo 64 ***



Capitolo 1
*** Tostapane-Capitolo 1 ***


Vi starete chiedendo…che diavolo di fiction è mai questa

Vi starete chiedendo…che diavolo di fiction è mai questa!?

E in effetti, me lo chiedo anche io…

Per spiegare brevemente, mettiamola così: è la sottospecie di “parodia di una mamma per amica”.

Ma, c’è un ma: Nami non è madre e la figlia (al momento) non c’è.

Perché farla allora!? Adoro l’ ambientazione! Una piccola città dove tutti conoscono tutti e soprattutto, adoro enormemente il rapporto tra i due protagonisti…per cui, ci ho ficcato Zoro, gestore di una specie di ristorante, che fa comunella con la sua cliente abituale: Nami.

Cosa succederà?!

MHA! Di tutto!

Prima che me scordi! I capitoli come vedete sono corti…e questo perché? Ho deciso di seguire dei prompt trovati sul sito fan world.it.

In tutto sono 365…pian piano ci arriveremo dai! XD

Buona fortuna e grazie in anticipo!

Giusto! Ringrazio Tsuki che mi ha dato il coraggio di scrivere sta cretinata.

Nel Midori Mikan, Kikai e Confetto per il titolo e tutte le altre per aver cominciato a leggere questa raccolta!

Grazie!

 

 

 

Appointments at Zoro's

 

 

 

-Tostapane-

Capitolo 1

 

 

Con un alzata di dita attirò la sua scarsa attenzione. Muoveva convulsamente l’ indice e il medio e sulle labbra mezze aperte,aveva un piccolo broncio.

Sbuffò; sicuramente voleva domandargli qualcosa di stupido.

-Ricordami perché lavori in questa sottospecie di Bar…-Alzò in risposta un sopracciglio e piegando la testa da una parte, riprese il suo lavoro.

-è un ristorante…scema!-

-Fa lo stesso-Un sorriso le comparve sul volto.-Me lo sono sempre chiesto…-Si piegò in avanti sul balcone-Cioè è da anni che vengo a mangiare da te però per questa risposta, c’è sempre stato un alone di mistero…-

Soffocò un ulteriore sbuffo e prendendo in mano il cacciavite, si chinò sull’ oggetto che aveva intrappolato la sua attenzione.

-Era di mio Zio…-Alzò le spalle.-Tutto qua.-Smorzò così l’arcano.

-Una vera spiegazione certo-Socchiuse gli occhi e inspirò a fondo.-Zoro?-

-Umh…-Rispose mugolando.

-Io sono qua da circa venti minuti…-Borbottò lanciando un occhiata all’ orologio attaccato alla parete davanti a lei.

-Umh…-

-E tu da prima che arrivassi io, eri gia a litigare con quell’ affare…-Alzò gli occhi per fissarla a lanciargli un occhiata eloquente.

-Il tostapane è rotto…-

-Un acuta osservazione…-Battè le mani e si mise composta-Però conosco voi uomini…-Si portò dietro all’orecchio una ciocca di capelli-Più cercate di aggiustare qualcosa, più questa si rompe…-

Aprì la bocca per ribattere Roronoa quando una molla saltò e andò a sbattere contro la sua fronte.

-Dannazione!-Imprecò afferrando l’ oggetto con entrambe le mani e gettandolo con malagrazia nel retro. Chiuse gli occhi, respirò a fondo e cercò di calmarsi. Non appena ebbe terminato questa procedura prese il blocchetto per le ordinazioni e fissò l’ amica.

-Che ti porto?-

-Un toast grazie-Gli sorrise nel vedere il suo volto tornare ad avere sfumature sul rosso e viola…

 

 

Il secondo capitolo è: Tisana

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Capitolo 2
*** Tisana-Capitolo 2 ***


Ringrazio chi ha inserito la fic tra i preferiti, le seguite e le ricordate

Ringrazio chi ha inserito la fic tra i preferiti, le seguite e le ricordate!

Voglio dare un enorme abbraccio a chi ha cominciato a leggere questa fiction e una foto osè di Zoro a chi ha lasciato i commenti^^

Grazie!

 

 

 

Appointments at Zoro's

 

-Tisana-

Capitolo 2

 

 

-Tho!-Con poca grazia, le mise davanti agli occhi una tazza contenente un liquido dal colore sospetto…

No.

Sicuramente quello non era caffè.

-Non ho ordinato questo!-Protestò inalberandosi e drizzandosi sulla sedia. Zoro le sorrise e le voltò le spalle.

-L’offre la casa…-

-Al diavolo!-Prese il piattino e la tazza e seguì l’ amico fino al bancone.-Voglio il caffè!-

-A te fa bene una bella tisana al mattino…-Prese in mano altri piatti e si avviò a servire i clienti.

-Parli tu che cominci la giornata bevendo Sakè!-

-Sul serio Nami-Poggiò la prenotazione al tavolo della signora Terracotta.-Ti rilasserà!-

-Sono rilassata-Pestò i piedi.-Ripeto: voglio il mio caffè!-

-E io ti rispondo-Le tornò vicino e strinse i denti-No!-

-Sono un clienti come un altro!-Aprì bocca-Perché il 70% di quello che ordino non lo ricevo e trovo altre cose!?-

-Perché il 70% di quello che ordini mia cara sono schifezze…e la mattina è meglio mangiare qualcosa di sano…-Le rispose alzando la testa e scomparendo nel retro.

Sbuffò Nami e con rabbia, si mise a sedere, sorseggiando quello schifo di tisana…

 

 

Il terzo capitolo è: -Posso avere di meglio-

 

 

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Capitolo 3
*** Posso avere di meglio- Capitolo 3 ***


Perdonatemi se ieri non ho aggiornato nulla =__=

Perdonatemi se ieri non ho aggiornato nulla =__=

Di ritorno da scuola alle 7 e mezzo ero cotta!

Perdono T__T

 

PS: La foto di Zoro nudo la trovate nel forum kyaaa <3

 

 

 

-Posso avere di meglio-

Capitolo 3

 

-Non ho compreso scusa…-La fissò con un cipiglio corrucciato.

-Posso avere di meglio, per piacere!?-Sbattè come un cucciolo i suoi occhioni marroni congiungendo le mani.

-Scordatelo!-Osservò l’ ultimo cliente lasciare il locale e si mise a sedere al suo stesso tavolo.-Mangia le carote…-

-Non mi vanno…-Fissò quella specie di preparato e storse la bocca.-Oggi il lavoro è stato stancante…-Si stravaccò sulla sedia.-Ho bisogno di zuccheri…-

-Mangia le carote…-

-Sei un deficiente lo sai!?-Protestò sbattendo le mani sul tavolo.-Potrei mangiare nel mio hotel e invece…-Si portò una mano alla fronte-Buon anima che sono io, vengo ad assicurarti il pane quotidiano mettendosi soldi in cassa…-

-Non sei tenuta a mangiare qua…-Sbadigliò- Né a colazione-Cominciò ad elencare- Né a pranzo…né a merenda…e né a cena…-

-Mi fai pena-Allungò una mano e gli diede qualche pacca sulla testa affondando la mano tra i suoi capelli verdi.-Ti faccio compagnia non sei felice?-Le lanciò un occhiata neutra per poi, prende una forchetta e inforcare una verdura.

-Avanti fai Amh…-

-Non ho bisogno di essere imboccata!-Fissò allibita l’ amico che le muoveva la pietanza come un areoplanino. Sospirò e storcendo un angolo della bocca decise infine di assecondarlo.-Dopo pretendo il dolce!-

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Quarto Capitolo: "Ricetta culinaria"

 

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Capitolo 4
*** Ricetta Culinaria - Capitolo 4 ***


-Ricetta Culinaria-

-Ricetta Culinaria-

Capitolo 4

 

 

-Il procedimento è facile…-

-Parli tu…-Sollevò gli occhi per lanciargli un occhiataccia.-Tu sai cucinare…-

-Errore…-La corresse continuando ad osservare il libro-Molte delle cose che vendo le acquisto…altre ormai ho imparato…-

-Ergo-Prese fiato-Sai cucinare…-

-Ho detto di no…-

-Questa è modestia…-Storse il naso-Anzi…conoscendoti direi presunzione…-

-Le tue parole mi toccano il cuore…-Si alzò e andò dritto verso il frigo.-Noto o sto solo immaginando che il frigo è mezzo vuoto?- Nami piegò la testa da un lato.

-Pensa positivo…vedilo mezzo pieno-

-E tu vuoi cucinare senza ingredienti?-

-Che diavolo di ingredienti ci vogliono per fare una torta?-Si alzò e si portò le mani hai fianchi.

-Ah bhe-Chiuse il libro e lo lanciò sul tavolo.-Cose assurde come farina, uova, zucchero…lievito…-Si lisciò il mento.-Ti dicono niente?-La vide portarsi una mano alla fronte.-Mi chiedo perché sia venuto…-

-Perché oggi è il tuo giorno libero e mi hai risposto “si” al telefono…-Zoro annuì.

-Giusto…-Afferrò dalla sedia la camicia e si diresse verso la porta.

-Aspetta dove vai?-

-Dove andiamo vorrai dire!-Girò il pomello-Forza, prendi la borsa! Andiamo al supermercato…-

 

 

 

Quinto capitolo: -Regalo inaspettato-

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Capitolo 5
*** Regalo inaspettato-Capitolo 5 ***


Sono Morta…

Sono Morta…

Ho finito di completare…diciamo così via, le tavole per l’ esame…

Sono a pezzi… Ma come promesso aggiorno U___U

Continuo a ringraziare chi segue, chi legge e chi commenta questa fiction…grazie !!!

 

 

 

-Regalo inaspettato-

Capitolo 5

 

 

-Non ti facevo così romantico…-Osservò compiaciuta un enorme mazzo di rose rosse.

-Ascolta-Accennò un sorriso-Io sono tante cose…ma romantico lo escludo…-Sollevò gli occhi al cielo nel vedere i clienti fissarlo.

-Però dato che questi fiori sono per me…-Lasciò incompiuta la frase e fissò la signora Kokoro a sedere nel tavolo accanto.-Non trova che Roronoa sotto sotto sia tenero?-

-Come i binari di un treno-Ridacchiò mezza ubriaca mentre la nipote, insieme al suo gatto-coniglio, correvano attorno al tavolo urlando: rose.

-Lo trovo un gesto molto buono, romantico e dolce-commentò la fragile Kaya sorridendo felice alla rossa.

-Vi siete bevuti il cervello?-Commentò mettendosi a braccia conserte il proprietario.

-Oh Zoro-Nami gli diede uno spintone-Lo so che hai una reputazione da duro-Ridacchiò-Ma le rose parlano chiaro!-Lo osservò sbuffare, maledire il giorno del loro incontro e indicare fuori dalla porta il negozio di fronte al suo.

Là c’era un uomo…un fioraio. Il fioraio Duval

-Non riesco a comprendere…-Fece finta di niente tappandosi le orecchie e distanziandosi da quel mazzo di rose.

-Si che lo comprendi!-Le urlò negli orecchi-questo popò di sfarzo, romanticismo e dolcezza, te lo ha mandato lui…-Ridacchiò compiaciuto…-Io andrei a ringraziarlo!-Contrasse le sopracciglia e prendendo tutto il mazzo glielo gettò tra le braccia.

-Grazie per tutti questi anni di cibo…-Cominciò a parlare seria-Te li regalo…-

-Nemmeno morto!-

 

 

 

Sesto capitolo: -Paura-

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Capitolo 6
*** Paura - Capitolo 6 ***


Domani ho l’ esame…UMH

 

 

Domani ho l’ esame…UMH! Speriamo bene…

Che Yevon mi assista!

 

 

 

-Paura-

Capitolo 6

 

 

-Ho capito, ho capito!-Scosse il capo portando però un braccio dietro alla schiena di Nami.-Ti accompagno a casa.-

-è stato un vero colpo di fortuna incontrarti Zoro-Alzò lo sguardo verso di lui mentre piccole gocce di pioggia cominciavano lente a scendere. Il cielo in quel pomeriggio si era rabbuiato di colpo e aveva cominciato a tirare un vento molto forte.

Come prima, un altro fulmine squarciò il cielo e in pochi attimi, arrivò alle orecchie dei due.

Nuovamente se ne accorse che l’ amica, si era ingobbita e aveva cominciato a tremare…si. Decisamente, odiava i temporali…

-Non ho l’ ombrello…-Sbuffò Zoro nel sentire su di se la pioggia inzupparlo lentamente.

-Nemmeno io…-Sollevò le buste della spesa-Ero a fare compere…-

-Allora-Sollevò una parte del suo giaccone e con l’ altra mano, le afferrò una delle buste-Facciamo una corsa ok?-Le riparò la testa sotto quella sua ala protettiva.

Si stupì Nami ma non appena un altro tuono fece capolino, si riscosse e circondandogli il torace con un braccio, cominciarono a correre verso la meta.

 

 

 

Settimo capitolo: Telefono

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Capitolo 7
*** Telefono- Capitolo 7 ***


Ho finito…ancora stento a crederci

Ho finito…ancora stento a crederci! Ma è così…

Finalmente per me sono giunte le vacanze!!!

YAHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

 

 

 

-Telefono-

Capitolo 7

 

 

-Emh emh…-Se ne stava dritto di fronte a lei, le braccia conserte, la bandana a coprirgli metà volto e ovviamente,aveva un espressione poco raccomandabile.

Ormai però, dopo anni passati a conoscerlo, quel burbero di uno scimmione non gli faceva più paura.

-EMH EMH!-si fece sentire alzando ancora di più la voce…niente però…

-Sei idiota o cosa!?-Nami strabuzzò gli occhi.-Ti avevo detto che servivano i girasoli!-Si portò una mano alla fronte-Girasoli Bonkure!-Strepitò-Era tanto difficile ricordarsi di quei deliziosi fiori gialli che si muovono in direzione del sole?-

-Nami!-Corrucciò la fronte la rossa nel vedere l’ amico continuare a rompere.

-Dopo Zoro!-Grugnì tappandosi l’ orecchio libero-Sono occupata!-

-Io sono sicuro che dopo otto anni che ci conosciamo, tu continui a farlo di proposito…- Sentendo nell’ aria quel tipico odore di frecciatine, decise di starlo ad ascoltare.

-Non capisco a cosa tu ti riferisca…-Storse il naso-E sicuramente non ti stai riferendo alla mia abitudine di venire a mangiare ogni santo giorno da te…-

-Parlo del fatto che usare il telefono qui è vietato-Indicò dietro di se un cartello con un cellulare cerchiato e sbarrato di rosso.

Nami prese aria e infine gli diede uno scappellotto in fronte.

-è una regola stupida Zoro!-Tornò al telefono sotto lo sguardo inebetito degli altri clienti-Dio Santo…ma evolviti!-

 

 

Ottavo Capitolo: Idraulico

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Capitolo 8
*** -Idraulico-Capitolo 8 ***


Ragazzi, un salutino veloce, sono a scrivere

Ragazzi, un salutino veloce, sono a scrivere!!!

Grazie a tutti!!!

 

 

 

-Idraulico-

Capitolo 8

 

Arricciò il naso e inarcando le sopracciglia, la fissò come se davanti a se avesse un qualcosa di ignoto  e incomprensibile… Oh bhe, Nami per certi versi lo era…

-Allora verrai!?-Domandò speranzosa lei fissandolo dal basso verso l’ alto.

-Ma per chi mi hai preso!?- Cercò di non gridare ma le parole, erano comunque ovattate dai suoni prodotti dagli altri clienti.

-Oh Zoro ti prego!-Lo afferrò per una mano tirandolo.-Ne ho bisogno!-

-Chiedi ad un vero idraulico!-La liquidò.

-Ma tu sei un uomo!-Storse un angolo della bocca-Gli uomini se ne intendono di queste cose! Ci muoiono per questi mestieri!-Gli rubò il taccuino.-Sai quanti mariti pagherebbero per essere nella tua posizione!?-Domandò cominciando a scribacchiare qualcosa sopra.

-Certo-Alzò gli occhi al cielo Zoro.-Farebbero la fila!-Aggiunse-e non sono tuo marito!-

-Dai riparami quel maledetto tubo!-Continuò a pregarlo.

-Non se ne parla!-Incrociò le braccia al petto Nami. Per lui, occorreva usare i mezzi pesanti!

-E va bene…-Sbuffò.

-Va bene cosa?-Gli girò le spalle e si mise a mangiare.

-Resti da me per la cena e dopo si guarda un film a tua scelta…-Un sorriso comparve sul volto di Zoro e soddisfatto, si riprese carta e penna e tornò a lavoro.

Si accorse solo in un secondo momento che annotato c’era scritto:

COSE DA RIPARARE:

-Lo sportello in bagno-

-L’ interruttore in giardino-

-Il lavello in cucina-

-La maniglia del retro-

E altri ruoli da svolgere…Altro che idraulico…

 

 

 

Nono Capitolo: -Bandiera-

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Capitolo 9
*** -Bandiera-Capitolo 9 ***


Ringrazio chi ancora legge questa fan fiction

Ringrazio chi ancora legge questa fan fiction!

Chi commenta e chi, povere anime indifese, mi scelgono i prompt per i capitoli XD

Grazie <3

 

 

-Bandiera-

Capitolo 9

 

 

-Non è una cattiva idea vero!?-Usopp fissò entusiasta il padrone del locale e la sua abituale cliente dalla chioma rossa. A malapena i due però, lo stavano ascoltando.

-Voi che dite?-

-Bho!-Risposero all’unisono sospirando e socchiudendo gli occhi.

-Una bella bandiera-Ricapitolò.-Nella piazza!-Alzò entrambe le mani per poi, sbatterle sul bancone.-Che sventola allegra e rappresenta la nostra città.-Zoro scosse il capo per poi, servire nuovamente da bere a Nami.

-Il mio bicchiere è pieno idiota!-Lo riprese vedendo che il liquido straboccava dal bordo.

-Lo so-Le rispose annoiato.

-Allora!?-Usopp si sporse verso di loro.-Dovrei domandarlo ad una delle prossime riunioni!?-

-E fare come l’ ultima volta?-Finalmente Nami reagì.-Avevi proposto una statua con le tue effigi.-

-Si ma…questo…-

-E la volta precedente?-Si intromise Zoro-Un monumento sul grande capitan Usopp…-

-Bhe ma che centr-

-Oh!-Nami si illuminò-Ti dimentichi di quando voleva addirittura candidarsi come sindaco!?-

-E di quella volta che spese un sacco di soldi per allestire un palco per una sua personale esibizione?!-

-HO CAPITO!-Usopp si alzò dalla sedia e lasciando i due, si diresse sconsolato verso il tavolo di Kaya.

Zoro e Nami si lanciarono uno sguardo per poi, sorridersi e battere di nascosto un bel cinque.

 

 

Decimo capitolo: Livido

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Capitolo 10
*** -Livido-Capitolo 10 ***


Emh…si

Emh…si!

Perdonate il ritardo XD

 

 

 

-Livido-
Capitolo 10


-E quello cos’è?-Domandò notando la profonda scollatura di Nami.
-Quello cosa?-Alzò gli occhi per fissarlo, non capendo a cosa si riferisse.
-Quello!-Allungando una mano le indicò il collo. Con la mano cominciò a tastarselo fino a che, grazie alle indicazioni di Zoro, trovò il punto incriminato.
-Ah-Momorò per nulla colpita.-Non so…-
-Certo-Annuì con la testa Zoro, prendendo da sotto il banco alcune paste.-Ora si dice così…-
-Non so come me lo sia fatto-Si difese.
-Io una vaga idea l’ avrei-Assottigliò lo sguardo.
-Non vedo l’ ora di sentirla-
-Ma non la dirò-Sorrise nel pensare di averla messa in difficoltà.
-Ah, va bene-Alzò le mani in alto-Vivrò lo stesso senza saperlo…-Sbadigliò-Ora che ci penso-Riprese a parlare stampandosi in volto un ghigno-L’ altra sera ho incontrato Sanji-ridacchiò-Forse centra qualcosa!-Lo osservò scomparire nel retro bestemmiando a bassa voce…
-Bel livido-Robin, una delle sue migliori amiche, le si mise accanto.
-L’ altra sera mi sono cadute addosso delle scatole-Alzò le spalle-Cercavo i biscotti…-

 

 

Undicesimo capitolo: Tavolo

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Capitolo 11
*** Tavolo-Capitolo 11 ***


Per stasera, faccio un augurio di buon compleanno alla nostra navigatrice preferita

Per stasera, faccio un augurio di buon compleanno alla nostra navigatrice preferita!

Auguri Nami!

 

 

-Tavolo-
Capitolo 11

Quando arrivò nel locale quella mattina, non trovò posto.
Solitamente Zoro, le riservava un tavolo con già pronta la sua ordinazione, caffè alla mano e tanta, tanta voglia di litigare.
Quella mattina, anche il bancone era pieno.
Strinse i pugni. NO!
Non era giusto!
Spostò lo sguardo e vide Zoro scusarsi con alcuni clienti che erano in piedi ad aspettare esattamente come lei.
C’era poco da fare quindi.
Sbuffò e appena mise mano sul pomello, sentì una presa al braccio.
-Dove vai?-La fermò la voce inconfondibile di Zoro.
-Via-Soffiò-Il locale è pieno-Storse il naso-Non c’è posto per me-Fece per aprire la porta quando nuovamente, venne fermata.
-Non posso stare ad aspettare!-Gli volle ricordare.
-Lo so-Prendendole la mano, la condusse velocemente nel retro fino a trovarsi di fronte a delle scale che conducevano all’ appartamento di Zoro.
-Stamani sono arrivati dei turisti –
-Oh...-
-Hanno occupato ogni posto-Sospirò-Ma la tua colazione è sul tavolo e il caffè è sul gas-Le sorrise-Quando hai finito, lascia pure com’è, metto in ordine io-
“Ok, quell’ uomo era magico” si ritrovò a pensare Nami cominciando a salire le scale.

 

 

Dodicesimo capitolo: Incubo

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Capitolo 12
*** Incubo-Capitolo 12 ***


Scusate, mi ero fermata a postare i capitoli perché ero indaffarata…

Scusate, mi ero fermata a postare i capitoli perché ero indaffarata…

E anche perché avevo smesso di scrivere perché ho avuto un blocco!

Tutto superato! Ho ripreso e sono già a quota  21 capitoli scritti già pronti da aggiornare! U__U

 

 

 

-Incubo-

Capitolo 12

 

 

-Tesoro…-Una voce alle sue spalle la scosse. Si girò verso la fonte e trovò Zoro che si strofinava gli occhi.-Il gatto gratta alla porta…-

-In camera non lo voglio-Borbottò mezza assonnata, buttandosi nuovamente contro i cuscini.

-Però è fastidioso…-Si sdraiò anche lui-ora miagola…-

-La smetterà…-

-Perché non fai qualcosa?-Alzò un sopracciglio; nemmeno morta.

-è un tuo problema…-

-Anche ieri mi hai risposto così…-Nami alzò le spalle.-Strega!-Si alzò e camminò fino alla porta per poi, aprirla e trovare il gatto. Lo prese e a passo strascicato, si mosse verso la cucina.

Quando poi tornò a letto, si strinse a lei cominciando a baciarle il collo.

-Problema risolto-

-Vedi che quando ti applichi qualcosa combini?-Socchiuse gli occhi per poi, aprirli di scatto sentendo le sue mani sotto la canotta.-Oh no!-Mugugnò-Anche stasera no!-

-Dai…-Le soffiò in un orecchio-Domani ti imbottisco di caffè…-

 

-E così in modo meschino mi hai promesso il caffè-Finì di spiegargli attendendo la tazza.

-Te lo sei sognato!-Le buttò davanti l’ intruglio di tisana.

-Era un incubo precisiamo!-Sottolineò-Però me lo hai promesso! Ho dormito malissimo!-

-Hey!-Si offese-Sei tu che fai sogni strambi!-Rimase immobile per poi sospirare e posarsi con il peso sul bancone-E poi come finiva?-Un pugnò andò a sbattere contro la sua zucca…che domande!

 

 

Tredicesimo capitolo: -Rabbia-

 

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Capitolo 13
*** -Rabbia-Capitolo 13 ***


-Rabbia-

-Rabbia-

Capitolo 13

 

-Che hai stasera?-Domandò vedendola immusonita. Aveva in mano la sua ciotola di popcorn e fissava quasi in modo assente la tv.

-Niente-Sospirò cacciando fuori il labbro inferiore. Con calma, Zoro le sottrasse alcuni chicchi e se li ficcò in bocca.

-Non ti piace il film…-

-No è quello-

-Visto-Ridacchiò con la bocca piena-Hai qualcosa!-Ammise la sconfitta producendo uno sbuffo-Dai fermiamo questa serata-Prese il telecomando e lo puntò allo schermo.-Racconta-

-Non ne ho voglia…-Si portò le gambe al torace.

-Ed io non ho voglia di passare la serata con una musona come te…-Si appoggiò meglio al divano e la fissò.

-è solo…-Alzò le spalle prendendo la custodia del film-Che questa pellicola…mi ricorda quello stronzo-Zoro si irrigidì.

-Avrei dovuto scegliere di meglio…-Commentò tra se e se prendendo la busta dei film e controllando le altre opzioni.

-Se solo ci ripenso a quell’imbecille…-Si morse il labbro Nami per poi, caricare il braccio e spedire la cassetta contro il muro. Il silenzio si formò nella stanza fino a che Zoro, coraggioso, non lo infranse.

-Ho trovato un porno…-Le mostrò la custodia e ben presto, anche quella e lui stesso, andarono a finire a far compagnia alla pellicola precedente…

 

 

Quattordicesimo capitolo: -cioccolato-

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Capitolo 14
*** -Cioccolato-Capitolo 14 ***


Chiedo perdono se in questi 3 giorni non ho aggiornato

Chiedo perdono se in questi 3 giorni non ho aggiornato!

Sono stata male!!! =___= per chiedere venia,posto i 3 capitoli che non ho messo più quello di oggi!

 Sperando che possa riparare al danno di non aver inondato di schifezze efp in questi giorni!

 

 

 

-Cioccolato-

Capitolo 14

 

-Umh-Nami chiuse gli occhi e cercò di amplificare i suoi sensi.-Umh!-Ripetè più forte inclinando la testa da una parte-Oh Zoro…-Chiamò l’ amico riaprendo lentamente gli occhi-Ti ho mai detto quanto ti adoro?-

In risposta, Roronoa sollevò il suo classico sopracciglio e si strinse nelle spalle.

-Forse…-

-Questo dolce è perfetto!-Sollevò in alto il pollice-Si prende un bel 10!-La luce rossa del sole filtrava attraverso le tapparelle fino ad illuminare i capelli rossi e lunghi di lei.-D’ora in avanti, questo lo voglio per merenda-

-Ti ho gia spiegato-Zoro si mise comodo mettendosi a sedere su una sedia-Che è solo una prova…-

-Ma c’è il cioccolato!-Prese un'altra cucchiaiata-Ricorda bene quello che sto per dirti-Lo ammonì-Il cioccolato è la migliore arma per conquistare una ragazza…-Aprì bocca Zoro, prima per ridacchiare e poi, per contrastare la sua tesi.

-Ma non dici sempre che la migliore arma sono i soldi?-A sentire quella sua verità, annuì e riprese a mangiare.

-Aggiungilo alla lista allora!-

 

 

 

Quindicesimo capitolo: Mugugnare

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Capitolo 15
*** -Mugugnare-Capitolo 15 ***


-Mugugnare-

-Mugugnare-

Capitolo 15

 

-Hai per caso detto qualcosa?-Nami fissava preoccupata l’ amico. Da quando quella mattina era andata a far colazione da lui, non aveva smesso di essere nervoso. C’era da una parte da capirlo…gestiva da solo il locale e forse, ricordarsi ogni cosa lo mandava ogni tanto in confusione…

Forse aveva sbagliato qualcosa…magari aveva avuto una rogna con qualche cliente insoddisfatto, ma pochi in realtà, lo erano. Zoro forniva un servizio impeccabile…era molto bravo e abile nel suo lavoro…l’ unica cosa, era il carattere…ma a quello ormai, nemmeno ci dava più importanza.

-No-Le rispose sorpassandola e mettendo in ordine qua e là. –Merda!-Imprecò sotto lo sguardo perplesso dell’ amica…tho! Aveva ripreso a mugugnare da solo…

-Qualcosa non va-Si portò le mano sotto al mento. –Sicuramente…-

-Non è il momento-L’ avvertì sbuffando. Lo lasciò quindi perdere fino a che, un quarto d’ora dopo, tornò da lei a parlare.

-Sono presentabile?-Domandò un po’ imbarazzato. Sgranò gli occhi per quella domanda…

-MISERIACCIA!-Urlò prendendolo per la camicia-Ti vedi con una!-Stentò a crederci-Ecco perché eri così indaffarato!-

-Ma no, ma no!-Alzò le mani in aria in segno di resa-Assolutamente no!-

-Non è normale allora che tu faccia così!-Tornò al suo posto.-Avanti!-

-Cosa?-

-Sputa il nome!-La fissò perplesso per poi, scuotere il capo.

-Non c’è nessuna!-

-Bugiardo!-Lo infamò.

così-Sospirò-Vedi…-Si tolse la bandana nera e si asciugò la fronte-Vengono i miei…-

Aveva fatto la conoscenza dei genitori di Zoro una volta…

Una volta quasi sei anni prima quando lei e lui stavano assieme…era stata un esperienza traumatizzante…

-Ho da fare…-Lasciò il piatto e si alzò come un automa-Umh…Credo che salterò la merenda…-

-Nami!-La chiamò lui cacciandosi una mano in fronte.

-No sul serio, non ti preoccupare…non occorre!-

-Nami!-

-Anzi sai cosa fai?-Le si illuminarono gli occhi-Ricicla tutto per la cena…-Mosse un passo e sentì fiotti di cascate di sudore bagnarle la schiena…eccoli lì, davanti a lei! Papà e Mamma Roronoa!

-Guarda chi si vede…-La signora Boa alzò fredda un sopracciglio-La signorina Cocoyashi!-

-è da anni che non la si rivedeva-Constatò Mihawk.

No…non ce la fece…

Girò nuovamente i tacchi e si mosse verso Zoro prima di svenire sul pavimento…

 

 

Sedicesimo capitolo: -genitori-

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Capitolo 16
*** -Genitori-Capitolo 16 ***


-Genitori-

 

-Genitori-

Capitolo 16

 

Quando riaprì gli occhi, si trovò distesa su un letto a lei conosciuto.

Si puntellò coi gomiti sul materasso nel tentare di scorgere il suo proprietario, ma niente.

La stanza era vuota e ancora, la luce filtrava dalle tende. Si rotolò su un fianco e osservò la radiosveglia che segnava le quattro del pomeriggio. Sospirò e infine, decise di alzarsi e scendere a capire cosa era successo.

Trovò Zoro che solitario nel retro, preparava dei bignè infoderandoli di crema.

-Hey-Lo chiamò e lui, felice di rivederla in piedi, le accennò un sorriso.

-Va meglio?-Domandò-Ho avvertito Bonkure all’ hotel…gli ho detto che non stavi bene e che rimanevi per la merenda!-

-Grazie…-Si avvicinò a lui e si mise a sedere sul tavolo sgombro.

-Mi ha anche chiesto se usavo i preservativi…-

-Lascialo perdere!-Sventolò in aria una mano ormai abituata a quelle assurde discussioni con il suo dipendente.

-Comunque-Riprese a parlare Zoro-Non pensavo che i miei ti facessero quell’ effetto!-La vide alzare un sopracciglio e divertito, le offrì un bignè.

-Trauma infantile-Si spicciò a spiegare gettandosi in bocca quella delizia.

-Esagerata…-La osservò mostrargli elegantemente il dito medio.

-Quando siamo stati invitati dai tuoi, oltre che a rimpinzarmi di animali mai mangiati, mi hanno fatto il terzo grado…-Rabbrividì-Mancava poco così che venissero a controllare la mia posta!-

-I miei sono decisamente fuori di testa!-Sosprirò sconsolato.-Non riesco a sopportarli…si sentono così…-

-Acidi, impiccioni, patrizzi, snob…?-

-Superiori…-Terminò fissandola storta.

-Oh…-Volse lo sguardo altrove.

-Ma anche quello che hai detto è giusto…-

 

Diciassettesimo capitolo: -Amarsi-

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Capitolo 17
*** -Amarsi-Capitolo 17 ***


Questo capitolo va a tutte le ragazze che mi hanno chiesto:

Questo capitolo va a tutte le ragazze che mi hanno chiesto:

Quando conigliano?!

Vi urlo un: pervertite e che Rolo è orgogliosa di voi! XD

 

-Amarsi-

Capitolo 17

 

-L’ultima volta che lo hai fatto!?-Domandò con fare innocente Bibi, la pasticcera del suo Hotel.

Quella mattina l’ aveva incontrata per strada e insieme, si erano dirette a far colazione da Zoro.

-Che razza di domanda è?!-Annusò il caffè e infine, ne bevve un sorso.

un informazione vitale…-Congiunse entrambe le mani. La povera Nami sospirò e si mise a pensare.

-Bhe…ecco…-Corrucciò la fronte e con gli occhi, vagò per il locale-Era…-Ci provò-Mi sembra…-Strinse le labbra e infine, sbuffando, arpionò Zoro per la camicia mentre era a servire un cliente.

-Sono occupato!-Soffiò.

-L’ ultima volta che siamo andati a letto insieme!?-Domandò lasciandolo interdetto.

-Venerdì-

-Dico non a dormire!-Sbattè le ciglia per poi, imprecare e risponderle.

-L’ anno scorso…-Si sporse verso di lei-Sul bancone ricordi?-Arrossì un poco-Era inverno e ci eravamo ubriacati.-

-AH GIUSTO!-Si ricordò sorridendo.-L’ anno scorso-Rispose infine all’ amica.

-è tanto…-Ci pensò.

-Non c’è occasioni…-Si strinse nelle spalle.

-Quindi devo aspettare con Sanji?-Tornò a fissarla-E la tua prima volta?!- La vide pensarci per poi, tornare a fissare Zoro.

-Sei senza speranze!-Commentò stufato.

 

 

Diciottesimo capitolo: -DVD-

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Capitolo 18
*** -DVD-Capitolo 18 ***


-DVD-

-DVD-

Capitolo 18

 

-Devo essere sincero con te fratello-Yosaku, un amico di Zoro, lo seguì nel retro.-Io non ti capisco!-

-In molti non mi comprendono. -Commentò- Non preoccuparti!-

-Parlo seriamente!-Si lamentò portandosi una mano alla testa-Ti sto offrendo una serata per andare a rimorchiare e cosa mi sento rispondere!?-Roteò gli occhi-“Non posso devo andare a vedere un DVD”-Continuò-Da chi? Ma da Nami ovviamente!-

-Cosa c’è di male?-Lo vide strabuzzare gli occhi.

-Ma sei scemo!?-Scosse il capo-In che rapporti siete scusa?-

-Che significa?-Mormorò mettendo nella lavastoviglie i piatti sporchi.

-La conosci “la regola dell’ amico”?-In risposta, lo osservò alzare minaccioso un sopracciglio—Ok ok-Si rilassò-Spiegami solo questo: Eravate fidanzati, ci siete andati quasi vicino al matrimonio, te la sei gia fatta…non capisco cosa…-

-è complicato-Lo interruppe.

-Complicato?-Spalancò la bocca basito-complicato cosa?-

-Lascia perdere!-Chiuse tutto e programmò il lavaggio.

-Cosa preferisci?-Nami comparve di fretta nel retro spaventando Yosaku.-La prima stagione di Will e Grace o un bel film sui pirati?-

-Stasera voglio divertirmi!-

-Perfetto!-Sorrise prendendo la borsa-Allora ti aspetto a casa mia dato che ho il lettore DVD!-Salutò entrambi e infine uscì dalla porta.

-Allora ti aspetto…-Yosaku gli fece il verso.

-Chiudi il becco!-

 

Diciannovesimo capitolo: Jeans strappati-

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Capitolo 19
*** -Jeans Strappati-Capitolo 19 ***


Perché mi faccio sentire solo ora

Perché mi faccio sentire solo ora?

Emh…come dirvi…Non è l’ispirazione che mi manca! Sono i prompt!

Per chi volesse darmi una mano: http://roloshouseportfolio.forumfree.it/?t=56767308

Come scusa, posto 2 capitoli  XD

 

 

 

-Jeans strappati-

Capitolo 19

 

 

-Zoro ecco io…-Nel locale per sua fortuna non c’era nessuno.-Io non so come dirtelo…- A sentire quelle semplici parole, abbandonò la sua occupazione e si smosse verso di lei.

-Vuoi ancora caffè?-

-No!-Scosse il capo e si portò una mano alla bocca.-Non è questo…-

-E allora cosa?-Le voltò le spalle e la sentì sussultare.-Che c’è?-La fissò in tralice-Ti senti male?-

-No no!-Cercò di contenersi.-Ecco Zoro…io…cioè, sai che noi siamo amici no?-

-Certo-

-Ci diciamo ogni cosa…-

-Ovviamente-

-Anche quelle più imbarazzanti vero?-Lo vide sospirare e imitare il telefono.

-Mi chiami perfino quando sei al bagno…-

-Lo so!-Si illuminò-è questo che fanno i veri amici!-

-A regola no…-La smentì.

-Perciò Zoro-Si alzò in piedi e gli prese una mano.-Guardiamo in faccia la realtà…io e te insieme ok?-Lo osservò alzare un sopracciglio.-Il grembiulino da casalinga non ti addice…-Abbassò lo sguardo e fissò preoccupato quel pezzo di stoffa rosa che gli copriva le gambe.

-Maledizione lo so che sembro una checca!-Con la mano libera alzò il grembiulino mostrandogli i pantaloni sotto.-Ma mi si sono strappati…- All’ altezza cavallo, era presente un taglio orizzontale che faceva mostra di coscia e un bel pezzo di Boxer…-e quindi…-Nami mosse una mano verso il grembiule e glielo riabbassò.

Sospirò e gli sorrise.

-Il grembiule ti sta che un amore…-

-Strega!-

 

 

Ventesimo capitolo – Mezzanotte-

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Capitolo 20
*** -Mezzanotte-Capitolo 20 ***


-Mezzanotte-

-Mezzanotte-

Capitolo 20

 

-Umh…-Controvoglia, allungò una mano e prese la cornetta.-Si?-

-Zoro sei sveglio?-Con aria stanca fissò il display della sveglia e mormorò una mezza bestemmia.

-Stavo dormendo…-La sentì borbottare qualcosa di indistinto.

-Ma è solo mezzanotte!-Lo rimproverò.

-Io mi alzo alle quattro Nami…-Si girò nel letto e chiuse gli occhi.-Vado a letto presto…-

-Ma non fare il bambino!-Lo riprese e dopo, sospirando e con voce dolce, si scusò.-Mi dispiace…ti ho disturbato…-

-Fa niente ciao-Fece per riattaccare.

-Uoaaa!-Urlò-Aspetta!-Imprecò una, due, tre volte per poi, portarsi nuovamente l’ apparecchio all’ orecchio.

-Cosa c’è?-Ascoltò la sua voce titubare per poi, spalancare gli occhi.

Si alzò dal letto e corse giu per le scale fino alla porta sul retro.

-Non ci credo!-Si portò una mano alla fronte.

-Oh ti prego!-Lo implorò-Non riesco a dormire…-Piagnucolò-Ho visto un film e non riesco a togliermi dalla testa quelle creaturine abominevoli…-Si coprì gli occhi-Avrò gli incubi…fammi dormire da te!-

-NAMI!-

-Starò buona sul serio!-Promise-Non ti accorgerai di me!-Lo osservò fissarla sconfitto e muovendo il braccio, la fece accomodare.-Ah, la parte sinistra del letto è mia ok?-

 

 

Ventunesimo capitolo: Vittoria

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Capitolo 21
*** -Vittoria-Capitolo 21 ***


-Vittoria-

-Vittoria-

Capitolo 21

 

-Ho bisogno di questi oggetti in settimana!-Parlò al telefono gettando nella tazza di Nami il caffè.-Come sarebbe a dire che non sapete quando ci sarà la consegna!?-Alzò la voce spazientito.-Ho bisogno di tovaglioli, piatti, forchette e coltelli di plastica!-Si fermò.-Questa ordinazione l’ avevo fatta il mese scorso!-Tuonò-No, non inventi scuse ora!-

-Non si parla al telefono-Lo riprese Nami cercando di attirare la sua attenzione ondeggiandogli davanti agli occhi le mani.

-E sta ferma!-Si girò di spalle.-Voglio parlare con il suo capo!-

-Zoro sta parlando al telefono!-Vociò la rossa in direzione di alcuni clienti.

-Roronoa non è giusto!-Borbottò Garp alzando un braccio.

-Rompi a noi di non adoperare il cellulare e tu puoi?-Usopp dal tavolo più lontano, si fece “coraggiosamente” sentire.

-Volete stare zitti!?-Si spazientì ruggendo in direzione dei clienti.-In quanto a lei, si muova! DANNAZIONE!-Imprecò sentendosi togliere la bandana dalla testa.-NAMI!-

-Le regole sono regole Zoro!-Con un sorrisetto da furbetta, indicò il cartello recante il divieto del telefono. Glielo sfilò di mano con fare elegante e si mise lei a parlare.-Il signor Roronoa vorrebbe gentilmente chiederle se la fornitura per la ristorazione può arrivare in settimana-Annuì con la testa sentendo la risposta-Molte grazie, gliene sarei grata-Con un colpo, attaccò e glielo consegnò al proprietario.

-Sei contenta ora?-Si mise a braccia conserte mentre lei, riprese a bere il caffè.

-Io te l’ho detto fin dal primo giorno che quella era un idea stupida!-

 

 

Ventiduesimo capitolo: Estate

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Capitolo 22
*** -Estate- Capitolo 22 ***


-Estate-

-Estate-

Capitolo 22

 

-Lo senti questo odore?-Commentò Nami in direzione della piazza fuori dal locale.

-Sta arrivando il camion dei rifiuti?-Borbottò divertito ricevendo poco dopo uno spintone.

-Stupido che non sei altro-Sorrise godendosi quella brezza calda.-Sta arrivando l’ estate!-Annunciò con aria sognante.

-Oh-Annuì lui poggiandosi contro il muro.

-Ci pensi?-Fece una piroletta-Comincerà il caldo…le feste in paese-Lo fissò-Ti ricordì quella dello scorso anno di sera?-Sospirò felice-E il cinema all’ aperto?-

-Tutto molto carino…-

-Non è eccitante?-Tornò a sorridere.-Dio, quanto adoro la nostra città…-

-Garp si da fare-

-Ha delle idee geniali alle volte…-Spezzò una lancia in suo favore.-Oh…-Si ricordò.-Chissà se faranno nuovamente quella cosa carina dei balli!-

-Per carità!-Scosse il capo e tornò dentro il locale.

-Hey ma dove vai!? Associale!-

 

 

Ventitreesimo capitolo: Sangue

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Capitolo 23
*** -Sangue-Capitolo 23 ***


Eccomi di nuovo qua

 

 

Eccomi di nuovo qua! Sono felice di dirvi che alla fine, ho finito i prompt!

Ora sono a riordinarli e a sezionarli per argomento e tempo di narrazione nella storia! Perdonatemi se questa fic non l’aggiorno quasi mai!

Metto come scusa 3 capitoli XD

Grazie a tutti quelli che nel mio portfolio mi hanno dato il loro tempo nel cercare i titoli! Grazie

 

 

-Sangue-

Capitolo 23

 

 

-Ahia!-Di scatto, ritirò la mano.

-E adesso che hai fatto?-Alzò gli occhi al cielo Zoro nel vedere l’ amica imprecare per conto suo.-Avanti fa vedere!-Le si avvicinò.

-No!-Protestò ritirando la mano-Non è niente!-Lo nascose-Il coltello mi ha punto!-

-Appunto!-Si innervosì-Fammi almeno dare un occhiata!-

-Zoro fatti gli affaracci tuoi!-Si alzò in piedi per sfuggire al ragazzo.-Daiii!-

-Ho dei cerotti!-Le spiegò-Fammi capire quanto è grave…-

-Non è grave!-

-Lo so che tu piagnucoli per tutto…-Finalmente le afferrò il braccio e aprì il pugno di Nami.-Vediamo…-Infine Nami si arrese di fronte alla caparbietà di quel deficiente…

-Umh…-

-Non è niente!-Lo precedette dal commentare.

-Si non è niente-Annuì.

-Ci ero arrivata da sola grazie!-Si portò l’ altra mano sul fianco.-Adesso morirò dissangua…-Si fermò quando vide Zoro chiudere gli occhi e portarsi il suo dito in bocca. Lo succhiò lievemente e percepì la sua lingua sfiorare delicata e deliziosa il suo polpastrello.

-Aspetta qua…-La liberò da quella dolce tortura riaprendo gli occhi, -Vado nel retro a prendere un cerotto-

Appena Zoro le voltò le spalle, Nami non potè frenare l’ impulso di assaggiare quel suo sapore portandosi il dito alle labbra…

 

 

Ventiquattresimo capitolo: Quadro

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Capitolo 24
*** -Quadro-Capitolo 24 ***


In effetti....si. Era da un casino che questa non la riaggiornavo! Ho molti capitoli si, ma non è ovviamente completa! Stamani, su italia 2, mi sono vista Sarah Connor...e mi è tornata alla mente questa fiction che scrivevo quando di mattina, mi guardavo una mamma per amica...Ah (sospirone) bei tempi...


-Quadro-

Capitolo 24


-Dovresti arredare questo locale…-Nami fissò l’ intera stanza che al momento, ospitava pochi clienti.

-Va bene così…-

-I soldi li hai-Si strinse nelle spalle.-Perché non lo fai?-

-Perché non ce n’è bisogno-Riempì il contenitore del caffè.

-Ma è così triste…-Sbuffò sulla sedia girevole del bancone-Che ne so, potresti cambiare la carta da parati…metterci un bell’ arancione al posto di quel verdino pallido…-

-Il verdino pallido come lo chiami tu-Zoro alzò gli occhi-Ha un effetto rilassante sulla clientela…-

-Si ma è un colore palloso…- Poggiò i gomiti sul tavolo.-La clientela morirà di noia-

-Non è un mio problema!-

-Se vuoi ti presto Bonkure…-Al solo sentire quella pensata rimase impietrito.-è molto bravo ad arredare…-Si sporse verso di lei e le sorrise in modo nervoso.

-Farò a meno di questo gesto caritatevole…-

-Oh ma non preoccuparti!-Prese dalla borsa il cellulare.

-NON PUOI!-Urlò abbandonando le tazze e facendo il giro per fermarla. Veloce, la fermò arpionandola per un braccio.

-Non posso cosa?-Fece la finta innocentina.

-Uno: chiamare e due…-Fissò i clienti che avevano alzato lo sguardo su di loro. Con estrema difficoltà a riprendere l’ autocontrollo, la lasciò libera e tornò composto arretrando di qualche passo.-In magazzino dovrei avere un vecchio quadro…potrei mettere quello…-

-Idea eccellente-




Venticinquesimo capitolo: mani ruvide

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Capitolo 25
*** -Mani ruvide-Capitolo 25 ***


Allora...Insomma...L'ho riletto e mi è piaciuto dai...

Ho poi scoperto di avere capitoli fino al 59...Quindi ne avremo per un po'.




-Mani ruvide-

Capitolo 25



-Mi è venuta una vescica-Borbottò infuriata fissando le proprie mani.

-Sai che roba…-Commentò in modo piatto Zoro osservando l’ amica ammirarsi le mani.

-Le mani sono importanti!-Corrucciò il volto-Lo dice anche quella delle televendite! Le mani sono un biglietto da visita!-Lo fissò rimanere in silenzio fino a che, allungò una mano verso un piatto e si portò alle labbra qualche patatina.

-Non mi dire che guardi le televendite…-La osservò arrossire e scappare dal suo sguardo.

-Non sono io che le guardo…-Si giustificò-Sono loro che appaiono quando c’è la pubblicità…-

-Santa pazienza-Scosse il capo.

-Forse la dovrei bucare…-Si mise nuovamente a guardarsi le mani-O bruciare…-

-Perché non la lasci in pace?-

-Perché è brutta!-Agitò le dita.-Non mi piacciono le mani rovinate…-

-Allora io me le dovrei tagliare!-Le fece mostra delle proprie. Notò piccoli particolari interessanti Nami…

Piccoli tagli qua e la sui palmi, calli sui pollici …la linea della vita lunga…Allungò una mano e la fece scorrere sul palmo di Zoro. Le sue mani erano ruvide…calde, sicure, ma ruvide. Erano le mani di un gran lavoratore.

-Due-Gli annunciò fissandolo negli occhi.

-Come scusa?-

-Avrai due figli!-Gli battè le mani con le proprie.-Lavorerai tanto e vivrai a lungo!- Con uno scatto, ritirò le mani e le affondò nelle tasche dei jeans.

-Smettila con le televendite e smettila anche con i programmi di quella vecchia pazza di Nyon!-


Ventiseiesimo capitolo: Tazza

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Capitolo 26
*** -Tazza-Capitolo26 ***


-Tazza-

Capitolo 26


Il tempo sembrava essersi fermato…

Sarà stato per una manciata di pochi secondi, ma di fronte a quella vista, sembrava essere davvero così.

Non si stupì neppure di credere che il suo cuore aveva perso un battito. Era bella. Lo era sempre stata, ma quella mattina, con quella luce che le proveniva alle spalle, sembrava più radiosa e più graziosa del solito.

Con la bocca spalancata, lo sguardo fisso su di lei, la tazza scivolò dalle sue mani per poi infrangersi al suolo. Solo con il rumore prodotto il suo cervello torno a funzionare.

-Merda!-Con difficoltà spostò lo sguardo verso il pavimento ammirando i pezzi sparsi qua e là. Veloce, andò a prendere la scopa nel retro per pulire quel macello.

Con eleganza lei, si mise a sedere al proprio tavolo quella mattina, fortunatamente libero e fissò l’ amico che sgobbava quasi come un forsennato.

-Hey Zoro!-Lo chiamò. Al solo sentire la sua voce, alzò automaticamente lo sguardo verso di lei.-Stai invecchiando? Cominciamo già con l’ artrosi alle dita?- Riducendo a due fessure gli occhi e borbottando qualche bestemmia tornò al lavoro.

Poteva essere bella quanto voleva…ma rimaneva sempre una strega dalla lingua biforcuta.



Ventisettesimo capitolo: Cuore spezzato


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Capitolo 27
*** -Cuore spezzato-Capitolo27 ***



-Cuore spezzato-

Capitolo 27


-Un appuntamento!-La ragazza dai capelli rosa in modo insistente, seguiva passo per passo il povero proprietario.

-No-

-Questo venerdì!-Provò.

-Scordatelo-

-Allora questo sabato!-Con un dito, cominciò ad attorcigliarsi i codini.-Dai…-

-Non posso-Si fermò per guardarla infastidito-Io lavoro...e comunque non uscirei con una come te!-

-Cosa ho che non va!?-Stentò a crederci per quel rifiuto così palese.

-Tanto per cominciare ti vesti in modo assurdo-Elencò i suoi difetti-tieni l’ ombrello aperto anche quando è bel tempo, giri con dei pupazzetti strambi…-Storse il naso-Non sei il mio tipo!-

-Hai detto così anche a quella stangona di Hina-Pestò i piedi.-A quella svampitita di Konis …A Bonney, la fogna del quartiere e adesso a me!?-Alzò in alto un sopracciglio.

-Siamo svelte di comprendonio vedo!-Ridacchio lasciando indietro Perona e avanzando verso il tavolo di Nami per portarle la seconda tazza di caffè.

-Io non accetto questa cosa!-Alzò la voce attirando per sua sfortuna l’ attenzione della rossa.

-Accidenti-Si tappò le orecchie-E abbassa la voce per la miseria!-Protestò fissandola in modo ostile-Non esisti solo tu!- Le due si scambiarono un occhiata da animali assassini per poi, venire interrotte da Zoro.

-Perona, sto lavorando-Mise in chiaro-Se non hai nient’ altro da chiedermi, vedi di andartene!-

-Non me ne vado finchè non uscirai con me!-Prese una sedia e si mise a gambe incrociate ad aspettare ciò che rivendicava.

-Ti sta chiedendo un appuntamento?-Nami fissò il tutto con un espressione sbigottita di divertimento in faccia.

-Si-

-Ed escici!-

-Sei impazzita!?-La fulminò all’ istante.-Non se ne parla!-

-Perché!?-Domandò in direzione di Perona.

-Dice che non sono il suo tipo…-Si strinse offesa nelle spalle.

-Ancora questa scusa?-

-Non è una scusa!-Zoro si inviperì-è la verità!-

-Sei ingiusto!-Si alzò in piedi.

-Ingiusto!?-sbattè gli occhi-Ingiusto perché le sto dicendo che non mi interessa?-

-No-Nami si avvicinò per poi, circondargli il collo con entrambe le braccia.-Ingiusto perché non le dici di questo!-Senza che il verde se lo aspettasse, percepì le labbra di Nami sulle proprie…

Erano morbide, deliziose, saporite…quanto le erano mancate quelle squisitezze?

Sentendola premere il proprio corpo contro il suo, chiuse gli occhi e mosso dal ricordo, alzò le braccia e le circondò al vita.

Solo quando la sentì allontanarsi si riscosse intorpidito.

-Se ne è andata-Sorrise furbetta cacciando fuori la lingua. Ancora inebetito, ci mise qualche secondo per capire che cosa era successo davvero. –Quando ne vuoi scaricare un'altra-Si staccò da lui tornando a sedere a bersi il proprio caffè-avvertimi pure!-

Chiuse gli occhi sconsolato Zoro…Nami stava solo recitando. Con uno sbuffo e sotto lo sguardo di tutti i clienti, tornò dietro al balcone al lavoro…



Ventottesimo capitolo: Non disturbare

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Capitolo 28
*** -Non disturbare- Capitolo 28 ***




-Non disturbare-

Capitolo 28



-Che hai?-Domandò notando che appena arrivata, la sua tazza era ancora vuota.

-Nulla- Biascicò quelle parole porgendole il contenitore del caffè.

-Ah!-Sollevò in alto entrambe le sopracciglia.-Non mi imbrogli!-

-Lascia perdere-La smorzò.

-Dopo otto anni ormai, ti conosco alla perfezione Zoro.-Prese il contenitore e quell’ odore meraviglioso le investì il naso.-Dai che cos’ hai?-

-Ho detto niente!-Le voltò le spalle prendendo alcuni piatti.

-Sei troppo nervoso-Protestò sbuffando e sorseggiando.-Non sei divertente-

-Non sono tenuto ad esserlo!-Non rispondendogli di rimando, rimase a fissarlo per qualche secondo.

Qualcosa non quadrava…era da ieri pomeriggio che l’ amico aveva cambiato di colpo umore.

-Stasera-Tentò di cambiare discorso-Vieni da me?-Vide il suo viso contrarsi in una smorfia di dolore per poi, sparire nel retro lasciandola sola.

-Non si disturbi Roronoa!-Con rabbia sbattè le mani sopra al bancone-Ho capito!- Gridò prima di uscire dalla porta…

Ventinovesimo capitolo: Albero secolare

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Capitolo 29
*** -Albero secolare- Capitolo 29 ***



-Albero secolare-

Capitolo 29


Non aveva nessuna voglia di rimanere a casa il venerdì sera…da sola per di più!

Senza starci troppo a pensare, prese la borsa e il copri spalle e uscì a fare quattro passi fuori.

Annoiata.

Questo era: annoiata e arrabbiata.

Era stata tutta la mattina a pensare a quello che era successo con Zoro e ancora non capiva, anzi, non lo capiva.

Era arrabbiato, nervoso, scontroso …molto più del solito, ma lo vedeva, stava male…

Voltando lo sguardo, trovò il locale di Zoro aperto. Il venerdì sera, era il suo giorno di riposo, ma era lì, con il locale vuoto, nessun cliente e solitario, sedeva al bancone.

Sospirò Nami per poi, riprendere il passo e andare in direzione del parco.

Quando stavano insieme, molte volte uscivano da quelle parti. Un ricordo le balenò in mente e camminando per qualche altro minuto, si trovò di fronte ad un immenso albero.

Le foglie erano verdi e folte, la corteccia era dura e forte.

In automatico, mosse una mano a sfiorare il possente tronco e quasi si stupì di trovare quello che cercava.

Con i polpastrelli seguì quel percorso così ben delineato e così familiare.

Su quella corteccia c’erano scritti i loro nomi.

Cullata dal vento chiuse gli occhi.

Quanto le mancavano quei tempi…eppure era stata lei a rovinare ogni cosa.


Trentesimo capitolo: LUNA

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Capitolo 30
*** -Luna-Capitolo 30 ***


-Luna-

-Capitolo 30-


-Un ballo-Le aveva così annunciato Bibi del tutto eccitata per quell’ evento.

-Un ballo…-Aveva ripetuto Nami in un tono flebile ma senza apparente interesse.

-Stasera!-

-Uao-

-Forse…-Si portò il mestolo alla guancia sospirando imbarazzata.-Forse dovrei invitare Sanji…-

-Perché non lo fai?-Alzò gli occhi e fissò il biondo che cucinava qualche fornello più in là.

-Oh ma…-Borbottò imbarazzata-Non saprei…-

-Quello muore di felicità se glielo chiedi!-La spinse per le spalle facendola rientrare in cucina.

-No ferma Nami!-Si impuntò coi piedi sul pavimento-Aspetta!-

-Niente aspetta!-La spintonò facendola cadere appunto davanti al biondo-Il tempo non aspetta nessuno!-



-Vuoi ballare?-Domandò un ragazzo dall’ aria carina ma con uno strano sbrilluccichio negli occhi.

-No!-Sospirò scostandolo via con la mano. Quello era il sesto che ci provava quella sera!

Nemmeno lei sapeva perché ci era andata infine…Sembrava tutto così romantico però…le luci, i fiocchi, i fiori, tutto arredato a regola d’ arte nella piccola piazzetta di fronte al locale di Zoro.

Già, sospirò nuovamente, Zoro.

-Non ti piace?-Robin con un passo elegante, si era messa a sedere accanto a lei su una fila di sedie libere.

-è molto bello…-

-Ma…?-Alzò un sopracciglio vedendola così abbattuta.

-C’è un “ma”-Non terminò e fissò annoiata le varie coppiette che ballavano al chiaro di luna quella sera.

Bibi, era con Sanji e a giudicare dalla sua espressione, si stava quasi pentendo di averglielo chiesto…Sanji era il cuoco più libertino che avesse assunto.

Ma come poteva piacergli all’ amica!?

-Robin vuoi ballare!?-Un ragazzo moro con un sorrisone enorme si avvicinò alla mora. Dove lo aveva già visto?

-Rufy-Sorrise nel vederlo così entusiasta.-Ma certo-Salutò con uno sguardo la rossa e seguì il ragazzo nella pista da ballo.

Forse, si disse tra se e se Nami, era il caso di tornare a casa. Fissò le seggiole accanto a se del tutto vuote; si, decisamente!

Un tocco alle sue spalle, caldo e deciso, la fece fermare nell’ alzarsi.

Quell’ odore così familiare, quel tocco…chiuse gli occhi quasi spiazzata.

-Balliamo?-Una parola, detta con un tono così basso e calzante, le fece immediatamente cambiare idea. Con lentezza, seguì il suo cavaliere sulla pista e quando la musica al loro arrivo cambiò, cominciarono lentamente a muoversi.

Le era così mancato in quei pochi giorni che le sembrava di impazzire. Liberò le sue mani dalla classica posa da ballo e lo abbracciò forte, temendo che quello che danzava con lei fosse solo un illusione.

Si dovette ricredere quando percepì la stessa intensità nel ricambiare quel gesto…


Trentunesimo capitolo: Silenzio

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Capitolo 31
*** -Silenzio-Capitolo 31 ***


-Silenzio-

Capitolo 31


-Nami!-Usopp con velocità incredibile si fiondò accanto alla rossa.-Ma dove sei stata!?-

-Eh!?-Fissò l’ amico non capendolo.

-Sei mancata in questi giorni!-Le lasciò una pacca sulla spalla.-Dove eri finita!?-

-Ah…-Borbottò qualcosa non sapendo bene che cosa effettivamente rispondergli.

-Credevamo tutti che avessi litigato con Zoro!-la tazza di caffè le sgusciò dalle mani rovesciandolo un po’ sul tavolo.-Ma ieri sera vi ho visti!-Gli fece gomitino.

-Come?-

-Massì!-Ridacchiò soddisfatto-Eravate abbracciati-Si alzò in piedi-Così intimi e presi-Cominciò a volteggiare in quel breve spazio-Sembravate due…-Si fermò quando andò a sbattere contro il petto di Zoro.

-Buongiorno Pinocchio-Lo salutò lui con un espressione già incazzosa di primo mattino.-Cosa stavi facendo?-Si sforzò di far comparire un sorrisino all’ angolo della bocca.

-I-io!?-Borbottò arretrando di qualche passo.-Ma niente…Anzi!-Prese la propria borsa e si avviò verso la porta-Scusate ma sono in ritardo! A domani!-

-Stupido nasone-Sospirò Zoro portandosi una mano a massaggiarsi la fronte.

-Ha…-Nami tentò di parlare attirando la sua attenzione-Ha dimenticato gli occhiali-Li indicò ad un lato del tavolo.

-è vero…-Li prese e se li ficcò in tasca-Domani glieli restituisco-

-Uh-Annuì e tornò a bere il caffè.

Sembrava tutto essere tornato normale infondo…ma qualcosa non le tornava.

Osservò Zoro per quei minuti passati in silenzio e lo vide svolgere come al solito il proprio lavoro.

Quello che mancava con lei era il dialogo sciolto.

Magari non era niente…magari tra qualche giorno tutto tornava normale…

Un pezzo di stoffa le cadde sopra alla testa.

Alzò gli occhi e vide la mano di Zoro aperta.

-Guarda che lago hai fatto sul tavolo-Protestò con la sua solita aria da burbero-Cos’è? Insieme alle posate ti devo servire un bavaglino?-

Al solo sentire quella frase, i suoi nervi scattarono in alto come la pelliccia di un gatto. Altro che silenzio e silenzio! Per le frecciatine non c’era mai pace!


Trentaduesimo capitolo: delirio

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Capitolo 32
*** -Delirio- Capitolo 32 ***


-Delirio-

Capitolo 32


-Dovresti andare sai?-Le indicò l’ orologio appeso al muro.

-Umh…-Annuì lei fissandolo svogliata.-Si adesso vado-

-Su su!-L’ aiutò ad alzarsi in piedi-Il lavoro ti chiama!-

-Ma smettila!-Borbottò assonnata.-Ci sono si e no tre persone ad alloggiare-

-Non importa!- La spinse per le spalle fuori dal locale.-Il lavoro è lavoro e va rispettato!- La vide fermarsi in mezzo alla strada e tornare poi, dentro a sedere.

-Non mi và-soffiò accasciandosi sul tavolo. Riconosceva quella reazione Zoro…

Lento, smosse una sedia e si mise di fronte a lei osservandola quasi impietosito.

-Dimmi un po’…-

-uh-

-Che ore hai fatto ieri sera?- La osservò alzare il capo facendo mostra di due spaventose occhiaie.

-Tu non capisci!-Cominciò a singhiozzare-C’era tutta la trilogia del “signore degli anelli”!-Indicò il numero tre con le dita.

-ah…-Inclinò da un lato la testa.

-è così triste-Si portò una mano alla guancia-Quando muore Silente…- A sentire quell’ affermazione Zoro, rimase inebetito.-Che c’è?-

-Silente è di Harry Potter…-Le comunicò.

-Ah…-Sbattè le palpebre non capendo-Ma allora che diavolo ho guardato alla tv ieri sera!?-

-Non ne ho idea!-Nuovamente si rialzò e la smosse verso la porta.-Ma di una cosa sono certo, la visione di …qualunque cosa tu abbia visto, era accompagnata da una bottiglia!!!-


Trentatreesimo capitolo: Fazzoletto

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Capitolo 33
*** -Fazzoletto-Capitolo 33 ***


-Fazzoletto-

Capitolo 33


-E…-Chiuse gli occhi e storse il naso-E…ETCHù!-I piatti che aveva in mano traballarono instabili.

-Salute-Rispose Nami fissando l’ amico tirare su col naso.

-Diamine!-Borbottò intontito-Non posso ammalarmi ora!-

-Si che puoi!-Lo smentì lei prendendogli dalle mani la propria ordinazione.

-Ho un locale…-Puntualizzò-Sono solo…chi farebbe il lavoro al posto mio!?-

-Ah, se la metti così…-Annuì prendendo la forchetta-Forse hai ragione…-

-Non forse!-Si sporse verso di lei-Ho ragione e basta!-

-Ma tranquillo!-Smosse su e giù la mano-C’è un detto che dice “ gli stupidi non si ammalano mai”-

-CHI SAREBBE LO STUPIDO?!-Si mise accanto a lei posando sul tavolo l’ altro piatto che fino a quel momento teneva in mano e cominciò a mangiarlo.

-HEY-Usopp dal fondo del locale protestò

-Chiudi il becco!-Lo liquidò prendendo una forchetta e inforcando le uova.-Dicevo, chi è lo stupido?-

-Non mi risulta che tu sia stato malato negli ultimi anni!-

-Per forza!-Si portò in bocca un pezzo-Come avresti fatto a mangiare tu!?-Sghignazzò-Tutto quello che cucini esplode!-

-Non è vero!-Sporse all’ infuori il labbro-E poi ho i miei locali…non ti preoccupare!-

Nuovamente, vide gli occhi di Zoro perdersi…il respiro fermarsi…

-E…-Tirò indietro la testa-ETCHù!-Tempestiva Nami, afferrò da dentro la borsa un fazzoletto e glielo strizzò al naso.

Appena il verde si riprese, fissò in malo modo l’ amica.

-Bastava porgermelo!-

-Prego, non c’è di che!-


Trentaquattresimo capitolo: Tatuaggio

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Capitolo 34
*** -Tatuaggio-Capitolo 34 ***



-Tatuaggio-

Capitolo 34


-Io…-Mormorò intimorita dall’ ambiente.-Io forse ci ripenso sai?-Fissò l’ amico che accaldato, si sventolava la faccia con una rivista.

-Non fare la mocciosa!-Sbuffò poggiando la testa sopra al divanetto-Hai voluto la bicicletta? Ora pedala-

-Non faccio la mocciosa!-Gli rispose con una voce tremula-è che…forse, non ne sono più sicura…-Posò la testa sopra la sua spalla per godersi un po’ di quel venticello gratuito.-La gente cambia idea ogni giorno-Lo informò-Ti sorprenderesti!-

-Io mi sorprenderei che tu-E smise di sventolare -Mi abbia fatto prendere un giorno libero e mi abbia fatto venire qua…a vuoto…-

-Io…-Lo fissò negli occhi-Ecco…non ho pensato alle conseguenze…-

-Nami-

-Pensa!-si aggrappò alla sua camicia-Mi rimarrà a vita!-

-Nami!-

-è quando sarò vecchia…la mia pelle diventerà flaccida e farò schifo…-

-NAMI!-

-ZORO STA ZITTO!-Gli diede una manata-Non sei tu quello che deve sopportare il dolore!-

-è un tatuaggio!-L’ agguantò per le spalle-è una scelta importante è vero!-Gli diede ragione-Ma mi hai fatto una testa così per tutto il mese!-Chiuse gli occhi e poi li riaprì-se non te la senti…bhe…-Parve calmarsi…-Andiamo via…-Nami abbassò la testa.

-Ma è…insomma il tuo regalo per il mio compleanno…-

-Te ne farò un altro…-Le sorrise spostandole dietro l’orecchio una ciocca di capelli.

-Non è vero-

-Non mi credi capace?-Un sorrisino si fece notare-Avevo in mente di regalarti anche una confezione extra large di tisane da preparare da sola ma…-Da dietro una porta, comparve un uomo, pelato e con degli occhiali da sole.

-Chi è il prossimo?-Domandò fissando la coppia. Zoro sospirò e si alzò in piedi.

-Ecco…la mia amica ha avuto un ripen-

-Sono io!-Nami scattò in piedi lasciando sbigottito Zoro e seguì Omh dentro la stanza.-Il dolore piuttosto che le tisane!-



Trentacinquesimo capitolo: Girandola

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Capitolo 35
*** -Girandola-Capitolo 35 ***



-Girandola-

Capitolo 35



Appena la vide uscire, si alzò veloce e le andò incontro.

-Tutto bene?-Le prese il viso tra le mani notando le sue gote bagnate. La vide annuire e prendere dalla borsa un fazzoletto.

-Tutto ok tranquillo-Gli sorrise soffiandosi il naso e asciugandosi il volto.

-Certo che sei stupida-Sospirò tranquillo osservando la spalla sinistra fasciata.- Non dovevi farlo per forza…-

-Io odio le tisane-Protestò.

-Ti avrei fatto qualcos’ altro!-Si portò una mano alla testa-Una collana, un anello, un giorno intero al centro commerciale, qualsiasi cosa…-

-Umh…-Rimase in silenzio valutando quanto poteva ottenere quel giorno…-No!-Sorrise mostrandogli fiera il braccio.-Ormai l’ho fatto e mi piace!-

-L’ importante-Mormorò sconfitto tirando fuori il portafoglio-è che tu sia contenta!-

Pagò il conto e infine, uscirono assieme dal negozio.

-Ancora non me l’ hai detto…-Fece vago camminando sotto i bollenti raggi del sole.

-Cosa?-

-Che tatuaggio è!-La vide ridacchiare.-Ti sei fatta un cuore con sotto scritto “ i love money”?-

-Scemo!-Lo spintonò da una parte prendendolo poi a braccetto.-Ho fatto questo-Prese dalla tasca il bozzetto del disegno e glielo porse.

Zoro osservò quasi incantato semplice disegno anche a lui, così familiare.

-La girandola di Gen?-Sorrise fissandola.

-Si-Indicò poi un lato del disegno-E un mandarino di mia madre-Sospirò felice-Così mi ricorderò per sempre di loro…-Posò la testa sopra la sua spalla.-è stato un regalo bellissimo Zoro-Piegò la testa e gli stampò un bacio sulla guancia.-Grazie-

-Figurati-Sciolse la presa e le circondò con un braccio la schiena-guarda che però ti ho sentita…-Corrucciò la fronte non capendo.

-Come sentita?-

-Quando urlavi di dolore…-ridacchiò divertito-Sembravi uno scaricatore di porto!-La vide aprire bocca e mollargli un altro spintone.-Non è vero!-Si difese-Non urlavo!-Rimase immobile e poi, prendendolo nuovamente sottobraccio, ripresero a camminare-E avrò detto almeno due o tre imprecazioni…-


Trentaseiesimo capitolo: Separazione

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Capitolo 36
*** -Separazione- Capitolo 36 ***



-Separazione-

Capitolo 36


-Mi raccomando-Zoro le ripetè quello che da più di un ora quella mattina, le stava gia ripetendo.-Non abbondare con il caffè-

-Non ti preoccupare-

-Mangia sano-Si sistemò la giacca-Anzi guarda, mangia direttamente nel tuo hotel-

-Non sono una bambina-Protestò poggiandosi le mani sulle anche.

-No non lo sei-Sospirò-Sei peggiò!-

-Grazie del complimento-

-Come ti ho già ripetuto, starò via solo dieci giorni-Fissò la lussuosa macchina dei suoi genitori parcheggiata ad un lato della strada.

-Perché così tanto?-Domandò posando lo sguardo sulla signora Boa che la guardava in cagnesco.

-Perché è nato quello che a quanto pare, sarebbe mio cugino…-Borbottò annoiato-Per cui, ci sarà il mondo-Indicò poi la macchina-E i miei vorranno presentarmi a tutta la famiglia…istruirmi sulle azioni…pozzi di petrolio…-Fece vago non sapendo bene che diavolo aggiungere-Insomma, tenteranno di farmi il lavaggio del cervello…-

-Non cedere-Lo supplicò-Tu fai il caffè più buono del mondo!-

-Terrò duro per questa causa-Ridacchiò per qualche attimo vedendola poi seria.-Hey-Le si avvicinò-Che hai?-

-Vai via!-Strepitò amareggiata-per dieci giorni-Si portò una mano alla fronte-Morirò!-

-Non fare la tragedia!-

-sono seria!-esclamò incrociando le braccia sotto al petto.-Morirò di solitudine e per mancanza di caffeina!-

-Fattelo preparare da Sanji-Alzò le spalle-E per la solitudine esci con le tue amiche-

-Ma ci perdiamo anche il venerdì sera!-I venerdì erano sacri per loro.

-Ma solo per una volta-Le ricordò.

-Si ma come farò!-Cominciò a innervosirsi giocherellando con l’ orlo della gonna.-Mi mancherai!- Fissò l’ amica come se avesse appena detto la più grossa bestemmia della giornata.-Che c’è?-

-è la cosa più carina che tu mi abbia detto dopo i complimenti di me in salopette…-

-Stupido!-Si slanciò e lo abbracciò. Portò le mani dietro la sua testa e le affondò tra i suoi capelli.-Chiamami!-

-Ogni tanto…-

-Ogni giorno!-

-EH!?-La fissò scandalizzato.

-Dai-Si avvicinò al suo volto e gli piazzò un bacio stampo sulle labbra-Ci conto!- La sentì infine salutarlo e girargli le spalle. Oh no…Scosse il capo e con un sorriso, si voltò verso i suoi.

-Zoro!-Sua madre lo chiamò-Abbiamo aspettato abbastanza!-Aprì la portiera-Avanti!-Lo fissarono ridacchiare e poi, prendere la valigia e correre verso Nami.

-Ma Zoro!-Urlò spaventata di trovarselo alle spalle.-Ma che fai!?-

-Io non vengo!-Gridò ai suoi affiancandosi a Nami nel camminare-Ho cose più urgenti da sbrigare!-

Trentasettesimo capitolo: Bisbiglio


Questo capitolo vi è stato offerto dal Midori Mikan!

Partecipate anche voi alla settimana Zonami!




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Capitolo 37
*** -Bisbiglio-Capitolo 37 ***


-Bisbiglio-

Capitolo 37



-Li senti anche tu?-Domandò Nami sorseggiando furtiva il proprio caffè.

-Non capisco di cosa tu stia parlando-Con in mano il suo taccuino, Zoro controllava la merce catalogandola con precisione.

-Perché sei a perdere tempo!-Protestò sbuffando.

-Starei-Alzò gli occhi verso di lei-Lavorando…-

-E allora smettila un attimo!-Lo arpionò per la camicia e lo fece sedere accanto a lei. –ecco…-Gli fece segno di avvicinarsi-Non…-Volse lo sguardo verso i tavoli dietro di loro-Non ti senti osservato?- A sentire quella domanda, senza problemi girò il volto e vide i propri clienti mangiare tranquilli.

-No-Gli rispose alzandosi.

-Ho detto fermo!-Lo riprese per il braccio e si avvicinò nuovamente al suo viso-Io li ho visti!-Bisbigliò.

-Fare cosa?-

-Bisbigliare!-Roteò gli occhi Zoro.

-Nami!-

-è così!-Mormorò a voce bassa-Ci osservano…più del dovuto!-

-Ah…-Mugugnò per nulla sorpreso.

-Sul serio!-Sospirò-Non so perché!-

-Tu lasciali perdere!-Le diede qualche pacca sulla spalla e poi, si rialzò tornando a lavoro.

Nemmeno il tempo di prendere la penna che percepì un brusio alle spalle.

Roronoa è cotto perso…lo è da anni! Ma Cocoyashi…insomma, non so quale sia il suo gioco” Socchiudendo gli occhi, Zoro inspirò a fondo e dopo, si diresse verso il cliente lo arpionò per la camicia gettandolo fuori dal locale.

-Il prossimo che bisbiglia lo spedisco nel retro!-Minacciò.




Trentottesimo Capitolo - Bicchiere di vetro rotto-

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Capitolo 38
*** -Bicchiere di vetro rotto- Capitolo 38 ***



-Bicchiere di vetro rotto-

Capitolo 38



-Basta ora!-La riprese Zoro cercando di togliergli di mano il bicchiere.

-Maaa faaaalla finitaa!-Portò l’ altra mano contro il suo muso cercando di far resistenza.-Questa è saluuute!-

-Sei ubriaca!-

-Anche tu!-Ribattè.

-Se lo fossi, non sarei qua a tentare di prendere il tuo bicchiere!-

-Ma non rompereee!-biascicò tornando dritta con la schiena.-Ho bisogno di bere!-

-Sono fortunato che sei già a casa tua!-Ridacchiò-Almeno non ti dovrò trascinare come l’ ultima volta!-

-Era meglio se te ne reeeestavi a casa!-Poggiò il bicchiere infine sul tavolino di fronte a se-Che gusto c’è nel volersi ubriacare se poi cercano di impedirtelo!?-Si sdraiò di schiena chiudendo gli occhi.-Non sei divertente-

-Sono responsabile-La corresse sorridendo e prendendo il telecomando.

-Umh…-Mormorò riaprendo gli occhi e fissandolo attenta. –Zoro?-

-Che c’è?-Rispose mentre faceva zapping nel cercare un programma decente. Nel non ottenere alcun suono, si voltò e la trovò a ridacchiare tra se e se.

Era persa!

-Vieni qua?-Domandò alzando le braccia in alto e spalancando le gambe.

-Stai scherzando?!-

-Ho detto vieni qua!-Urlò perforandogli i timpani. Impacciato, si sporse un po’ con la testa e la fissò perplesso.

-Che…che vuoi?-Con una mossa felina, lo arpionò per il collo e lo fece aderire sopra di se. Con le gambe, gli circondò il bacino e con le mani, imprigionò il suo viso cominciandolo a riempire di baci.

-No!-Cercò di liberarsi da lei-Non sono così ubriaco da cascarci di nuovo!-

-Scemo!-Strepitò lei in segno di protesta cercando di aggrapparsi più che poteva al verde. Nel togliersela da dosso però, con un bracciò urtò il bicchiere che era agiato sul tavolino mandandolo in terra in frantumi.

-Merda!-Imprecò fissando il liquido ambrato macchiare il tappeto.-Hai vist…-Si fermò nel vederla ad occhi chiusi e con un respiro lento e costante. Quella furia si era addormentata…




Trentanovesimo capitolo -Sul divano-

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Capitolo 39
*** -Sul divano- Capitolo 39 ***


-Sul divano-

Capitolo 39


Una noiosa suoneria le fece aprire gli occhi…che cos’era?

-Umh!-Li richiuse immediatamente sentendo la testa esploderle di dolore. Cavolo! Si portò una mano alla testa trovando qualche impedimento nel raggiungere quello scopo. Quando riuscì nel suo intento, cercò di massaggiarsi i corti capelli…Un momento!

Aprì gli occhi e si trovò a pochi centimetri dal suo, il volto di Zoro.

Aveva una bellissima espressione…era rilassato e non corrucciato come lo trovava sempre a lavoro. Sembrava…felice.

Nuovamente quella suoneria le rimbombò in testa.

-Zoro!-Cominciò a dargli pacche in testa-Zorooo!-Provò a chiamarlo e a poco a poco, chiariva la loro posizione su quel divano…

Lui sopra e lei sotto: un classico.

-EH!?-Spalancò del tutto gli occhi rendendosi conto che la sua camicetta era mezza aperta e che si intravedeva metà reggiseno.-Oddio!-Sentì nell’ aria l’odore dell’ intruglio bevuto ieri sera.-Cosa ho…-Si fermò e diede nuovamente una botta al verde.-SVEGLIATI!-Urlò in contemporanea con la soneria!-ZORO!!!-Gli tirò i tre orecchini che gli pendevano ad un lato dell’ orecchio sinistro.

-Dio!-Ci rinunciò quando lo sentì muoversi e con la testa, cercare di trovare una sistemazione più comoda…ecco! Si era appoggiato contro il suo seno…

Raccogliendo tutte le forze e le energie, caricò il pugno per poter finalmente svegliare quel deficiente del suo amico…



Quarantesimo capitolo -Esitare-


Ola gente!

Questa fiction continua eh! Non preoccupatevi se l'aggiorno di rado!

Come tutti sapete (o no), c'è un angolo chiamato: Rolo's House Portfolio che ha il compito di custodire tutte le mie fan fiction.

Se per caso non siete in vena di attendere gli aggiornamenti su efp o non sapete che fare, lì, potrete trovare tutti i capitoli aggiornati e con capitoli nuovi! Fateci un salto se siete interessati! :D

Rolo's house

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Capitolo 40
*** -Esitare- Capitolo 40 ***



-Esitare-

Capitolo 40



-Guardami-Mormorò Nami fissando dispiaciuta Zoro-Vedi nei miei occhi l’innocenza di una povera ragazza che-Prese fiato-Vittima di una sbornia, non sapeva assolutamente ciò che il proprio corpo faceva?-

-Ogni volta-La interruppe portandosi una mano tra i capelli-è sempre la stessa storia!-

-Non è la stessa storia!-Protestò storcendo il naso.

-Sei fortunata che non ero ubriaco!-

-ECCO!-Alzò in alto le mani-Ora dici che non eri ubriaco-Lo fissò in tralice-Ma chi ha iniziato a bere!?-

-Chi mi è venuta dietro!?- rimase a bocca aperta Nami. Era vero, lei poi, dopo avergli staccato dalle mani la bottiglia, aveva cominciato a bere.

-Non posso tutte le volte essere violentato così!-Arrossì come una matta a sentire quell’ insinuazione.

-Violentato!? E quando mai!?-

-Lo stavi per fare!-

-Non è vero!-Incrociò le braccia al petto.

-Mi eri montata addosso!-

-E immagino che tu ne abbia approfittato!-

-IO NON HO FATTO PROPRIO NIENTE!-biascicò battendo le mani sul bancone-E non incrinarmi!-le puntò un dito contro.-Lo sai che non farei mani nulla che tu non vorresti! Dovresti saperlo bene!-Chiuse gli occhi e sospirò, si, lo sapeva fin troppo bene.

La situazione però, stava degenerando.

Decise di provare a cambiare argomento Nami, volgendo altrove lo sguardo. Non voleva nuovamente litigare con lui.

-Però-Sporse all’ infuori le labbra-Per gli alimenti, mi porti sempre cose che non voglio!-La bocca di Zoro si aprì ed esitò nell’ urlarle contro. Rimase in silenzio e valutò le possibilità che aveva.

Finire per litigare…o lasciar perdere?

-La questione è diversa-Si portò una mano tra gli occhi e il naso.-Quello lo faccio perché ordini solo schifezze.-Si appoggiò poi, con le braccia sul bancone fissandola-Ti salvaguardo!-

-Un vero cavaliere-sorrisero entrambi poi, guardandosi a vicenda e capendo che tutto, era finito.



Quarantunesimo capitolo -“Non voglio farlo”-

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Capitolo 41
*** -Non voglio farlo- Capitolo 41 ***


-“Non voglio farlo”-

Capitolo 41



Non aveva mai visto il locale così pieno e strabordante di clienti…o meglio, non si ricordava che gestirlo da solo, fosse così faticoso. Si maledì varie volte quella mattina per aver avuto l’idea di “risparmiare” non assumendo altro personale…

Doveva seriamente pensarci!

Un suono, un maledetto intenso e malefico suono rimbombò per il locale.

Sbuffante, posò le pietanze sul bancone di fronte a lui e prese la cornetta del telefono.

-Qui da Zoro’s-Recitò il nome del locale-Chi parla?-

-Zorooo!-Una voce che conosceva fin troppo bene tuonò nelle sue orecchie-Grazie al cielo ci sei!-

-NAMI!-La rimproverò-Ho da fare!-

-Anche io se è per questo!-Tuonò inviperita.-Ho bisogno del tuo aiuto!-Scosse il capo Zoro. Perché sempre a lui?

-Ho da fare!-Ripetè insistente-Cosa non ti torna di questa frase!?-Corrugò le sopracciglia chiedendosi da dove partiva la chiamata.-Ma dove sei!?-

-All’hotel!-Rispose facendo avanti e indietro per il salone.-Ho bisogno di teee!- Una serie di bestemmie partirono da un capo all’ altro.-è inutili che borbotti!-Si portò le mani sui fianchi-ho bisogno che tu, mi ripari una finestra!-

-Una finestra!?-Gracchiò facendo zittire i clienti che si misero a sedere ascoltando la telefonata.-Ma per chi mi hai preso!?-

-e il rubinetto in cucina!-Bonkure si affacciò da dietro il bancone.

-Oh giusto!-Annuì sorridendo-E il rubinetto in cucina!-

-Non sono un idraulico!-

-Ma tu sei super!-Cercò di convincerlo abbassando il tono di voce e inondandolo di lusinghe.-Sei il miglior ripara tutto del mondo!-

-Non ci casco!-Sbuffò Nami mettendosi a sedere su una poltrona.

-Dai!-Lo pregò-Che ti costa!?-

-Ho gente!-Protestò nuovamente-E so perché chiami me! Altro che ripara tutto!-

-Ah si!?-Si arricciolò in un dito una ciocca di capelli-illuminami!-

-è perché non chiedo soldi!-Sentì la risata di Nami dall’ altra parte…si stava letteralmente sganasciando.

-Come sei venale …-gli rispose.-Dai…-Chiuse gli occhi maledicendo tutto e tutti…

-Arrivo quando la massa si squaglia…-

-Ti adoro!-





Quarantaduesimo capitolo -Fragile-

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Capitolo 42
*** -Fragile- Capitolo 42 ***


-Fragile-

Capitolo 42



-Sei molto gentile Nami-La ringraziò scaricando dal camion i rifornimenti per il locale.

-Oh non ringraziarmi!-Sorrise lei, portando nel retro delle casse.-Lo faccio con piacere!-

-Strano!-Mormorò Zoro raggiungendola e posando due casse pesanti per terra.

-Strano cosa?-Corrucciò le sopracciglia lei, risentita.

-Strano che tu-Le puntò un indice contro-Mi dia una mano-Tornò per la strada per continuare a scaricare.

Indispettita da quella poca fiducia che aveva in lei, gli corse dietro prendendogli dalle mani una cassa.

-Siamo amici Zoro!-Protestò lei storcendo la bocca-Mi sento offesa-

-Oh no!-Alzò gli occhi al cielo-Non chiedermi i danni morali eh!-Si diresse nuovamente nel locale.

-Sto solo dicendo che mi sento offesa dalla poca fiducia che hai in me!-Teatralmente, si portò una mano alla fronte.-Secondo te, perché credi che ti stia aiutando?-Si fermò di colpo lui, portandosi una mano sotto al mento ad osservarla bene e a pensare.

-Vediamo…-Cominciò-Penso che tu mi stia aiutando perché evidentemente, devi pareggiare i favori che ti ho fatto…-elencò-…per corrompermi dopo ad avere più caffè…-

-Hey!-Schiamazzò pestando i piedi.

-E perché…-Si fermò quando sentì un rumore di vetri infranti. Spostò gli occhi dal viso di Nami al pavimento e trovò la cassa in frantumi…

Si portò una mano al volto, coprendosi gli occhi.

-Scusa-Alzò le mani in alto Nami.-Io…mi è scappata!-

-Guarda-Si chinò a terra a raccogliere i cocci rotti-Non sentirti più in debito con me…-

-DEFICIENTE!-




Quarantatreesimo capitolo -Film sbagliato-


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Capitolo 43
*** -Film sbagliato- Capitolo 43 ***



-Film sbagliato-

Capitolo 43



-AH!-Urlò Nami aprendo la busta contenente una dozzina di dvd.-Ampia scelta stasera!-Si congratulò.

-Si-Mormorò Zoro felice mentre era in cucina a preparare i pop-corn-Non sapevo cosa portare e alla fine ho preso tutto!-Si voltò verso di lei-Yosaku me ne ha prestati così tanti che non ho il tempo di vederli-

-Non ti preoccupare!-Smosse lei una mano tirandoli fuori e scegliendoli.-Molti sono vecchi…-Valutò-Alcuni nuovissimi!-

-Scegli tu!-

-Seriamente!?-Chiese conferma-No perché, potremmo anche guardarli tutti e fare una specie di maratona!-Propose- Potremmo bere birra e svegliarci tardi la mattina!-

-Io lavoro…-Le fece notare prendendo dalla credenza una scodella.

-Ho scelto!-Lo avvisò felice andando poi da lui.-Oh! Il burro hai messo!?-Si meravigliò con gli occhi luccicosi.

-Come piacciono a te-Prese il sale e li cosparse un po’.

-Il mio eroe!-Lo prese a braccetto spegnendo poi la luce e andando a sedere.

-Che hai messo?-Domandò Zoro togliendosi gli stivali e incrociando le gambe.

-Bho-Fece partire il dvd osservando poi la copertina.-C’è una cow-girl e un toro in copertina…-

-Cavolo-Mugugnò lui portandosi alla bocca qualche chicco.

-Sarà qualcosa del Texas…-Provò ad indovinare arraffando anche lei nella ciotola. Quando il film cominciò senza menù, un brutto presentimento venne ad entrambi.

-Te li ha prestati Yosaku?-Chiese conferma lei.

-Si-Le rispose smettendo di mangiare. A confermare i loro timori, il film partì immediatamente con le advance poco gentili di un Cowboy ad una ragazza…

-“Hey dolcezza”-La chiamò lui sorridendole in modo suadente-“Hai voglia di essere cavalcata dal toro”?-

-Dal toro?-Domandò Nami riprendendo a mangiare.

-Forse si è sbagliato-Provò Zoro-Forse voleva farle fare un giro sul toro…-Cercò di trovare una soluzione-Laggiù ne vedo uno inquadrato…-

In pochi attimi la scena cambiò ed entrambi gli attori erano nella stalla a farlo selvaggiamente.

Entrambi sospirarono snocciolando qualche imprecazione…Quando entrambi si fissarono in volto, presero una decisione.

-Lo finiamo di vedere?-Domandò Nami riprendendo un po’ di pop-corn.

-Cavolo!-Rise Zoro-Ormai sono curioso!-Osservò le altre copertine dei dvd-Chissà quante volte si farà un giro quella!-





Quarantaquattresimo capitolo -“Odio quelle piastrelle”-


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Capitolo 44
*** -“Odio quelle piastrelle”- Capitolo 44 ***



-“Odio quelle piastrelle”-

Capitolo 44



-Bagno!-Urlò Nami strizzando gli occhi.-Bagno!-Ripetè a voce più alta i suoi bisogni.

-ASPETTA!-Gridò Zoro abbandonando il servizio ad un tavolo. La prese per un braccio e si fece largo nel locale fino ad arrivare alla porta dei servizi.-MERDA!-Si stupì per una volta di trovarla occupata.

-Bagno!-Nuovamente Nami parlò cominciando a saltellare sul posto.

-Trattienila!-Provò a convincerla.

-Mi scappa forte!-

-Ora non fare la bambina!-La riprese bussando alla porta.-Hey!-si fece sentire-Quanto ci si deve stare!?-

-Ancora un po’-Ottennero una risposta rimanendo sbigottiti.

-è DA PRIMA CHE SEI DENTRO USOPP!-Riprese a picchiare Zoro.

-Sono arrivata quasi mezz’ora fa!-Si fece sentire la rossa imitando l’amico.-E tu c’eri gia da prima!-Per poco non le venne la pazza idea di scardinare la porta.

-Mi sento male!-Si giustificò lui-Ho diritto anche io alla toilet!-Zoro si schiantò una mano sulla fronte. Perché aveva a che fare con idioti simili!?

-Zoro!-Piagnucolò Nami abbracciandolo, non potendone più. Un illuminazione lo travolse, dandosi dello stupido per non averci pensato prima.

-Tieni!-Le consegnò le chiavi del suo appartamento.-Corri!- Si illuminò lei esultando e correndo di sopra.

Qualche minuto dopo, Zoro la vide tornare nel locale ridandogli le chiavi.

-Hai fatto?-Domandò fissandola accasciarsi sulla sedia.

-No…-

-COME NO!?-Si stupì lui restando a bocca aperta.-Cosa non andava?!-La osservò alzare disgustata il viso e fissarlo preoccupata.

-Odio le piastrelle del tuo bagno…-Ammise-Mi deconcentrano!-Si tappò la bocca con entrambe le mani Zoro, per frenare l’impulso di non mandarla a quel paese.


Quarantacinquesimo capitolo: -Il libretto delle giustificazioni-


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Capitolo 45
*** -Il libretto delle giustificazioni- Capitolo 45 ***



-Il libretto delle giustificazioni-

Capitolo 45




-Indovina cosa ho ritrovato!?-Esultò Nami entrando nel locale a quell’ora del pomeriggio.

-Il buon senso?-Propose Zoro mentre era a lucidare dei bicchieri.

-Stupido!-Si mise a sedere al bancone fissandolo felice. Prese dalla tasca dei Jeans l’oggetto dei suoi pensieri e glielo mostrò come un trofeo.

-Che diavolo è?-

-Il mio libretto delle giustificazioni dell’ultimo anno!-Rise vedendolo spaesato.

-Ah-Mormorò assecondandola-Io li ho buttati…-Ci pensò-O forse sono rimasti dai miei…-

-Leggi qua-Gli consigliò passandoglielo.

-Vediamo…-Lesse ad alta voce-“Motivi d’assenza: Svendita al centro commerciale”?-La fissò sbalordito.

-Mi ricordo ancora quella volta!-Ridacchiò prendendo da un piattino alcune noccioline.-Io e Bibi ci divertimmo tantissimo!-

-Pazza!-Spulciò la pagina dopo-“Motivi d’assenza: dolorosa perdita di un unghia”!?-Inarcò un sopracciglio-Ti eri fatta male!?-

-Ho pianto per quell’unghia!-Sospirò facendogli mostra della mano-Con tutto il tempo che ero stata dall’estetista…pam! Subito rotta!- Chiuse gli occhi Zoro afferrando che la “dolorosa perdita” in realtà non era affatto dolorosa…

-Certo che ne facevi di assenze…-Notò mandando avanti le pagine.

-Mi divertivo!-Si giustificò alzando le spalle.-e i miei lo sapevano!-

-Umh-Si fermò quando notò un nome a lui familiare.-“Motivi d’assenza: Buono sconto al locale Zoro’s”-

-Oh!-Si illuminò alzandosi in piedi a vedere-è vero! Quando hai aperto il locale io andavo ancora a scuola!-

-Mi hai usato come scusa!?-

-Ritieniti fortunato!-Glielo tolse di mano.-E comunque, la colpa era stata tua!-

-MIA!?-

-Sei stato tu a darmi quel buono no?-Ricordò i fatti.-è stata la prima volta che ci siamo incontrati-Annuì con la testa tornando a sedere.-Tu eri davanti al locale che consegnavi i buoni alla gente-

-Ci credo!-Incrociò le braccia-Mio Zio era andato in pensione e nessuno si fidava di-Alzò le dita e mimò le virgolette-“Novellino alle prime armi”-

-Io adoro il tuo mangiare!-Lo rassicurò facendo un altro giro di noccioline.

-Lo so grazie-Gli allontanò il piattino.

-Passavo con le mie amiche per questa strada per andare a scuola –Riprese a narrare- quando poi, mi sono voltata e ho trovato te sul marciapiede…-Ridacchiò-Ricordo che mi guardavi come un pesce lesso!-

-Che cosa!?-

-Quando poi ho tirato per dritto-Mimò con la mano una direzione-Ecco che mi sento afferrare per un braccio!-Sghignazzò toccandogli la punta del naso-E chi mi ritrovo?-

-Fammi pensare-Si finse scocciato-L’orso Yoghi?-

-Tu!-Sul suo volto si dipinse un espressione soddisfatta-Tu che rosso e balbettante, mi pregasti di accettare un buono sconto-

-Non ricordo questa parte!-Si finse indispettito.

-Io me la ricordo bene invece-Ridacchiò-Perché poi, sono sempre venuta qua!-Portò le mani sotto al volto, appoggiandosi coi gomiti sul balcone-E ci verrò sempre-




Quarantaseiesimo capitolo -Gusto-

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Capitolo 46
*** -Gusto- Capitolo 46 ***


-Gusto-

Capitolo 46



-Apri la bocca-Le ordinò poggiando poi sulle sue labbra il cucchiaino-Manda giù-

-Umh-Mugugnò Nami schioccando la lingua nel giudicare quel sapore.

-Com’è?-

-Non male…-Giudicò-La prossima- L’operazione si ripetè e nuovamente, il giudizio di Nami fece divenire pensieroso Zoro.

-Troppo impasto-Mosse le mani-è stuccosa…-Si tolse la bandana dagli occhi-Ma come sapore del cioccolato, non è male- Tornò di fronte alle quattro torte deposte sul bancone.

-Fammi indovinare-Fissò quella al centro, la più carina nell’ aspetto-Questa è quella che mi è piaciuta di più?-Ci sperò.

-No-Le rispose indicando la torta più lontana. Non aveva nessuna composizione, era semplice e anche frivola a vedersi.-è stata quella-

-Stai scherzando!?-Gli prese di mano il cucchiaino e l’assaggiò nuovamente. Dovette ammettere che quel gusto era meraviglioso…quasi le si scioglieva in bocca.

-Dunque?-Zoro le tolse nuovamente dalle mani il cucchiaio.-Che ne pensi?-

-è buona-Ammise cercando di riprendersi l’arma per poterla nuovamente gustare.

-Ne sei sicura!?-

-Si si!-Annuì cercando di toglierglielo dalle mani-Oh fammi mangiare!-

-Non ti ho dato la buona notizia!-La fece incuriosire.

-Cosa? Ne hai un'altra solo per me?-Sperò congiungendo le mani.

-No mia cara!-Sorrise mostrandole le torte-Quelle che hai appena assaggiato, sono tutte torte da pasticceria!-Quella rivelazione le fece sgranare gli occhi.

-Sul serio?-

-Si!-Annuì con la testa.

-E quella là?-La indicò-Quella bruttina, senza guarnizione e di aspetto sciatto…ma…-

-Ma?-Lei sospirò.

-Ma buonissima e che voglio ardentemente mangiare?- Esultò Zoro per quell’ approvazione dalla sua cliente numero uno. Se il cibo passava per ok dalla sua bocca, poteva andare sul sicuro.

-L’ho fatta io!-

-Oh mio dolce amico-Gli si avvicinò portandogli le braccia al collo-Mi stupisco che un uomo rude e disadorno come te possa fare cose tanto buone!-

-Fottiti!-

-La torta è esattamente come te-Appurò sorridendo -Sciatta fuori ma buona dentro!-




Quarantasettesimo capitolo -Lecca Lecca-

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Capitolo 47
*** -Lecca Lecca- Capitolo 47 ***



-Lecca Lecca-

Capitolo 47




Era per il caldo, si disse Zoro mentre osservava la sua cliente gustarsi un delizioso lecca lecca all’ arancia.

Era per il caldo che continuava e la fissava in modo quasi insistente. Eppure, non poteva farci nulla.

Sembrava attratto, soggiogato da quella visuale così appetibile che le stava mostrando mentre in tutta tranquillità, lei continuava a passare delicatamente e velocemente, la lingua sopra alla piccola chicca.

Rabbrividì Zoro per dei pensieri osceni che gli balzarono in testa…

Oh…gia se lo immaginava con cosa poteva essere scambiato nella sua fantasia quel delizioso dolcetto.

Scosse violentemente il capo e attivò l’aria condizionata all’interno del locale.

Nami si rilassò al solo sentire la prima brezza quel caldo pomeriggio e con voce del tutto appagata ringraziò l’amico.

-Ti adoro-Mormorò accasciandosi sul balcone a riposarsi.

Smise di lavorare Zoro e vedendola distratta, le prese dalla mano il dolcetto portandoselo alle labbra.

-Era mio-protestò rizzando la testa.

-Ti stavi addormentando e ti si sarebbe attaccato ai capelli-Con la lingua, la passò più volte sulla piccola sfera dolciastra, riconoscendo il dolce sapore di Nami.

Sorridendo, spense il condizionatore e sentì mentre era nel retro, le colorite imprecazioni di Nami.

Con tutta fortuna, si disse mentre succhiava il piccolo lecca lecca, ne avrebbe ordinato un altro…



Quarantottesimo capitolo-Dormire insieme


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Capitolo 48
*** -Dormire insieme Capitolo 48 ***



-Dormire insieme

Capitolo 48




-Umh…-Zoro sospirò stringendo a se Nami. Anche quella sera, la piccola cliente era riuscita a rimanere sveglia fino alla fine del film ma non per tornare a casa. Come succedeva di norma, l’unica soluzione era quella di dormire assieme. Aveva un divano ma l’aveva sperimentato una dozzina di volte e ormai, lo conosceva: era tremendamente scomodo. In due, anche se quel caldo dell’ estate cominciava ad opprimerli, stavano bene. Il letto di Zoro era da una piazza e mezza e per starci, dovevano stringersi…

Adorava quel letto…non ricordava più quante volte lì sopra avessero consumato la passione e l’amore.

-Stai scomodo?-Nami mezza intontita, aveva riaperto gli occhi color cioccolato.

-No tranquilla-La rassicurò sorridendole e sospirando. Lei annuì e si volto verso di lui fissandolo in volto.

Non era normale la loro situazione…per niente.

Dormivano insieme, si vedevano ogni santo giorno, mangiavano assieme e passavano il fine settimana assieme. Sembravano una coppia di sposini…solo che…non lo erano.

-Mi piace stare con te Zoro-Ammise Nami nascondendo il capo sotto al suo mento. Evidentemente, avevano formulato gli stessi pensieri.

-Anche a me- Allungò le mani e la strinse forte a se sotto il lenzuolo che fresco, rinfrescava i loro corpi.

-La gente…-

-Me ne frego-La città parlava anche troppo di loro. Molte cose volevano che restassero segrete…e invece, erano di dominio pubblico.-Sto bene assieme a te, mi rilassa e mi diverto…-Chiuse gli occhi.-E ti voglio bene- Sorrise Nami ricambiando la stretta di quel forte abbraccio. In passato ci era mancato un pelo che Zoro non diventasse suo marito…non che l’idea gli dispiacesse, ma il tentativo di una relazione seria tra di loro era quasi da evitare…

Il passato teneva ancora in mano le redini della loro felicità. Appoggiò la testa contro il suo petto e si lasciò cullare dal battito cardiaco del compagno.

Molte volte se lo diceva: “se potessi tornare indietro, lo farei”.



Quarantanovesimo capitolo-A cena dai miei-


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Capitolo 49
*** -A cena dai miei- Capitolo 49 ***



-A cena dai miei-

Capitolo 49



-È da molto che non ci riuniamo così tutti assieme-Boa con una grazia pari ad una principessa, mangiava a piccoli bocconi la carne pregiatissima che aveva fatto preparare per la cena.-Non trovi caro?-Domandò in direzione del marito.

-Assolutamente-Con un gesto elegante, lui afferrò la coppa di vino e ne bevve un sorso.

-Zoro-Sua madre si voltò verso il figlio prediletto-come sempre, la tua tecnica a tavola è impeccabile-

-Grazie-Come sua madre, anche lui era preciso…o meglio, lo era e cercava di esserlo almeno in sua presenza. Nami shoccata, rimaneva immobile a fissarlo.

Succedeva sempre così. Quando entrava in quella casa, si sentiva fuori luogo. Ancora si chiedeva come poteva esserne rimasta incastrata questa volta. Fissò Zoro e capì.

Aveva bisogno di un supporto per sopravvivere a quella cena.

-Nami-Sobbalzò nella sedia al solo sentire pronunciare il suo nome-è un vero piacere averti qua-Socchiuse gli occhi e tornò a fissare il figlio.-Ricordo come se fosse ieri la prima volta che sei venuta qua-Cominciò a narrare. –Entrambi, eravate venuti senza preavviso, agitati…-Bevve per far scorrere meglio la conversazione-Si…l’ultima volta che sei venuta qua, mi avevate avvertito della splendida notizia che stavate per sposarvi-Un suono rauco passò per la gola di Zoro. Stava bevendo e al solo sentire sua madre, si era strozzato con il vino.

-mamma-Cercò di non apparire nervoso.-Si tratta di anni fa-

-Otto per l’esattezza-Precisò.-Figlio mio, tu hai bisogno di una donna…non puoi continuare a mandare avanti il locale, devi pensare agli affari di famiglia! Una moglie è l’ideale!-

-Non mi serve!-Protestò e si innervosì-Inoltre, non ti permetto di assumere questo tono arrogante con Nami!-

Bene, Nami sospirò, divisa tra due fuochi.

-Bhe se tieni così tanto a lei, perché non vi sposate!?-Stentava a crederci.-ora lei è divorziata e tu sei libero come l’aria!-

-Mamma!-Si voltò verso suo padre.-Digli qualcosa!-

-Qualcosa- Mihawk stava pasticciando da quasi venti minuti il purè. Nami invece, faceva finta di niente. Oh! Come erano belle le cene coi parenti.



Cinquantesimo capitolo-Ex-


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Capitolo 50
*** -Ex- Capitolo 50 ***



-Ex-

Capitolo 50



Cercò di calmarsi più volte, inspirando ed espirando dal naso. Tentò di contare fino a dieci, poi aumentò di venti ed infine, provò con il cento. Ma niente.

Zoro Roronoa era incazzato nero quella mattina.

Il motivo?

Spostò lo sguardo verso il cliente che comodamente e composto, sedeva a bersi un caffè al bancone.

Lo odiava…Trafalgar Law era l’essere che più odiava al mondo.

-Posso avere dello zucchero?-Domandò l’uomo alzando una mano e schioccando sonoramente le dita.

Era un chirurgo e nel suo lavoro era considerato un genio. Per Zoro invece era un completo idiota.

Con una mossa, allungò il contenitore che scivolò sul bancone. Per poco non mancò la presa ma ci riuscì.

Fece cadere i piccoli granelli di zucchero e poi, con il cucchiaino, cominciò a girarlo.

Non capiva perché fosse in città. Anzi, non voleva nemmeno saperlo.

-Hai visto Nami di recente?-Tentò di contare nuovamente per darsi una calmata. Appena lo aveva visto entrare nel locale, aveva chiamato Nami avvisandola di non entrare.

-Anche se fosse?-Gli rispose con un tono di sfida. Un sorriso comparve sulle sue labbra.

-Stavo solo chiedendo-Distolse lo sguardo e bevve un sorso.-è che mi piacerebbe parlarle-

-Lei non ti vuole vedere-Al diavolo l’autocontrollo.

-E tu sei il portavoce?-Lo sguardo di Law guizzò contro di lui.

-Sono suo amico-Scavalcò il bancone e si mise di fronte a lui.-E non posso permettere che uno stronzo come te le faccia del male-

-Che gesto nobile-Sorrise nuovamente e bevve un altro sorso.-Ne sei innamorato-

-Sempre-

-Da sempre lo so-Poggiò la tazza ormai vuota e lo fissò con compassione.-è per questo che mi odi, perché te l’ho portata via…-Non ne poteva più. Andò verso la porta e l’aprì.

-Vattene-Gli consigliò indicando l’uscita. Era sinceramente il modo migliore per non cadere nella sua trappola.

-E se non volessi?-Merda…



-Mi fai male-Borbottò Zoro mentre la rossa, gli disinfettava uno sfregio sulla guancia.

-Sei il solito stupido-Lo offese continuando a medicarlo.-Come ti è saltato in mente!?-

-Non voleva uscire…con le buone-Puntualizzò.

-Immagino-Sbuffò e prese un cerotto-Ma c’era bisogno di fare a botte!?- Zoro sorrise. Picchiare l’ex marito di Nami era stato uno sfogo per tutti quegli anni covati ad odiarlo.

-Si-L’accecò con un sorriso vittorioso-e lo rifarei…-

-Uomini-Sibilò appiccicandogli il cerotto.



Cinquantunesimo capitolo-Gonna-


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Capitolo 51
*** -Gonna- Capitolo 51 ***



-Gonna-

Capitolo 51



-è corta-Zoro fissava perplesso il fondoschiena di Nami. Ignorandolo, fece per mettersi a sedere ma le mani del proprietario, raggiunsero l’orlo della gonna e cercarono di allungarla.

-Che cacchio fai razza di pervertito?-

-è troppo corta!-Ribadì il concetto cercando di allungarla almeno fino a metà coscia.

-Fa caldo Zoro!-Sbuffò Nami togliendogli le mani.

-Tu si vedono le mutande quando cammini!-Sbuffò incrociando le braccia al petto.

-Bhe vuol dire che le ho!-Sorrise lei mettendosi a sedere.-Carino da parte tua farmelo notare-Ridacchiò lisciandogli il viso sbarbato.

-Stupida-Si ritrasse e si mise a sedere accanto a lei.

-Questo vuol dire che mi guardi il culo?-Diventò rosso Zoro per quell’ insinuazione.

-C-certo che no!-Sbattè le mani sul tavolo.

-Dì la verità-Gli mosse davanti agli occhi un dito.

-è che…-Chiuse gli occhi-è che ti vedono tutti!-

-E allora?-Si strinse nelle spalle-Tanto per te è roba già vista-Stava per ribattere Zoro quando si fermò.

Cosa poteva dirle!? Che voleva vederle solo lui!? Si spiaccicò una mano in faccia e riprese a sbuffare fino a quando Nami non ordinò il suo pasto.



Cinquantaduesimo capitolo -Voglio di più-


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Capitolo 52
*** -Voglio di più- Capitolo 52 ***


-Voglio di più-

Capitolo 52



-Non...-Zoro interruppe quei baci-Non…possiamo-

-Si che possiamo!-Nami cominciò a sganciare i bottoni della sua camicia a quadri.

-Lo sai cosa intendo!-

-Che siamo nel locale?-Fissò le luci spente e le porte chiuse e sprangate dai fermi.-Allora andiamo in camera tua!-

-Non parlo di questo!-Le fermò le mani nelle sue.-Ti rendi conto di quello che…insomma…-

-Non ci vedo niente di male a farlo-Sollevò in alto le spalle.-Inoltre, non è la prima volta!-

-Nami-Chiuse gli occhi e cercò di respirare-Sai cosa provo-

-Lo so-Si appoggiò contro di lui abbracciandolo.-e ti voglio-

-Ora…-

-Ora-Annuì. Nami sapeva che lui ne era ancora innamorato. Che la venerava tra poco e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Ma quello non lo poteva accettare.

-A me non basta ora…-

-Uomo insaziabile-Ridacchiò contro il suo petto.

-Non me ne faccio niente di un attimo-Le spiegò-Ti avrò per circa mezz’ ora e poi?-

-Sguscerò via come sempre…-

-Vorrei che non lo facessi-Si staccò da lei tentando di ricomporsi. Accese le luci nel retro e sospirò. Il ruolo del trombamico lo sviliva. Soprattutto perché l’amava. –Torna a casa-

-Zoro-Nami gli si avvicinò e lo prese per un braccio-Io…non mi sento pronta…per qualcosa di serio-

-Fare l’amore non ti sembra una cosa seria!?-Replicò con voce dura.

-Dico che…per una relazione stabile…io…Law mi ha fatto capire di pensare bene alle conseguenze-Ammise.

-Stavamo per sposarci-Le aprì la porta sul retro.

-Poi è arrivato Law…-

-E ha rovinato tutto-Fissò il pavimento addolorato. Alzò infine lo sguardo e la fissò sorridendo laconico- Potevi essere mia moglie-

-Non è solo Law che mi tiene a freno Zoro…-Avanzò verso la porta-Tashigi-Si irrigidì Zoro per quel nome.

-Per lei non sono niente…-

-Però…-

-Non sono niente-Aumentò il tono di voce. Quell’ argomento lo feriva. Si morse il labbro inferiore Nami e si voltò andando ad abbracciarlo. Sentì le mani di Zoro ricambiare quella stretta e il cuore le si sciolse.

-Anche io ti amo-Ammise imbarazzandosi-Ma il passato fa male…-

-Fa male-Assentì baciandole la fronte-Ma insieme potremmo sopportare il peso di entrambi…- Sorrise Nami per quella prospettiva. Con uno slancio si gettò sulle sue labbra e si unì a lui in un dolce bacio.

Con un colpo, chiuse la porta e lenti, si diressero verso l’appartamento.




Cinquantatreesimo capitolo -Ci si prova-


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Capitolo 53
*** -Ci si prova- Capitolo 53 ***



-Ci si prova-

Capitolo 53



-Ecco a lei-Borbottò Zoro gettando sul tavolo l’ordinazione della cliente. Con passo strascicato, si diresse al bancone a preparare le altre ordinazioni.

-Roronoa-La vecchia Kokoro fissava con un cipiglio corrucciato il piatto.

-Che c’è?-

-Ho chiesto bacon e uova…-Gli ricordò l’ordinazione.-Mi ha portato due frittelle…-Sospirò Zoro andando verso di lei e sbadigliando. Non aveva una bella cera. Aveva la barba del giorno prima e due occhiaie paurose. I capelli erano spettinati e aveva mal di testa.

-Scusate-Alzò il piatto-Chi ha ordinato frittelle?-Usopp qualche tavolo più distante, alzò la mano. Lo raggiunse e depositò il piatto.

-Grazie-Ringraziò e poi, tagliò il primo boccone.-Stai bene?-Si informò.

-Benissimo-Rispose reprimendo un ulteriore sbadiglio.

-Sarà-Il nasone lo fissava perplesso.-Hai dormito?-

-Poco-Stanco, tornò a portare le altre ordinazioni. Se doveva essere onesto con se stesso, non aveva dormito un accidente. Era rimasto sveglio con Nami a letto dalla chiusura del locale la sera prima, fino alle quattro del mattino. Era sfinito.

-Buon giorno-Nami sbucò dal retro con un aspetto meraviglioso. Teneva da lui sempre un cambio e in quell’ occasione, l’aveva usato. Lo prese per un lembo della camicia e lo inchiodò al muro dandogli un bacio pari a quelli della notte trascorsa.

-Buon giorno anche a te-Sorrise lei stampandogliene un altro e accollandosi a lui. Oddio, che sensazione!

Solo stare a contatto con lei, lo ricaricava.-Non hai un bell’ aspetto-

-Ringrazia una strega…-Sorrise continuando a baciarla.

-Roronoa!-La signora Kokoro si fece risentire.-La mia ordinazione arriva!?-Stava per rispondergli quando Nami, gli tappò nuovamente la bocca.

-Ho preso una decisione-Ammise staccandosi dalle sue labbra.

-Ah si?-La fissò sorpreso. La osservò ridere e arrossire.

-Voglio provarci…-Il volto di Zoro si illuminò per quella notizia. La prese tra le braccia e la sollevò.

-RORONOA!!!-I clienti ignari di tutto, continuarono ad aspettare per ben mezz’ora prima che il proprietario tornasse…



Cinquantaquattresimo capitolo-Cibi sani-



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Capitolo 54
*** -Cibi sani- Capitolo 54 ***


-Cibi sani-

Capitolo 54



-Voglio il caffè!-Borbottò Nami fissando quella poltiglia verdastra.-Non voglio le tisane!-

-Ti fanno bene!-Ribattè Zoro osservandola divertito.

-Sono anni che ci conosciamo e ancora speri di convincermi?-

-La speranza è l’ultima a morire-

-Bhe, aspetta e spera-Sentì l’odore e se ne pentì.-Credo che vomiterò-

-Ingrasserai coi cibi spazzatura!-

-Ma tu ne vendi!-Ribattè osservando la roba che teneva esposta nel bancone. Zoro seguì il suo sguardo e scosse il capo.

-Tu non li guardare-

-Preferirei qualcosa di più sostanzioso-Abbassò le ciglia-Magari una torta…-

-Magari la cellulite ti convincerà che devi darti una calmata!-

-Non credo di averla-Si toccò il sedere.

-Che ne sai-La sfottè-Mica riesci a vederti il didietro.-

-Però tu si-Annuì-Hai visto qualche filo di grasso ultimamente!?-No che non ne aveva visto…Nami aveva un corpo da favola.

-Non so-Alzò le spalle-Non ho controllato bene…-

-Spiritoso!-

-Forse dovrei perlustrarlo affondo…-Le sorrise seducente avvicinandosi alle sue labbra e divorandole. Giocherellò con lei con la lingua fino a che non sentì la porta aprirsi.

-Buon pomeriggio!-Due donne di una certa età presero posto ad un tavolino.

-Bevila-Le consigliò lasciandola e andando verso le due donne. Afferrò il manico della tazza e la gettò nel lavabo.

Nemmeno morta.


Cinquantacinquesimo capitolo: Facciamolo!

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Capitolo 55
*** -Facciamolo!- Capitolo 55 ***



-Facciamolo!-

Capitolo 55



-Sbrigati!-Urlò Nami a telefono. Quella sera, era inchiodata a lavoro e non aveva modo di tornare a casa o al locale.- Stanza 23-Confermò e riattaccò.
Cercò di respirare in modo aggraziato ma le uscì fuori solo un verso roco.
Si gettò sul letto e si mise una mano davanti agli occhi. Era passata solo una settimana da quando si era rimessa con Zoro ma non riusciva a farne a meno. Come aveva potuto resistere tutti quegli anni con qualche botta occasionale!? Cavolo, stavano perennemente assieme e solo ora si sentiva così assuefatta da lui.
“Passione” si disse mentalmente, mentre apriva il letto e si toglieva le scarpe. Si erano fatti travolgere per colmare quella lunga pausa che si erano dati. Ripensò ai primi anni in cui si erano conosciuti e diventò rossa. Non era cambiato un bel niente!
Si incontravano di nascosto i primi mesi e ci davano dentro appena potevano. Erano sempre stati…selvaggi.
Però, adoravano entrambi il momento in cui si univano e diventavano un tutt’uno.
-Avanti-Mormorò sentendo dei colpi sulla porta. Chi l’aprì fu Bibi che con un sorriso, spinse dentro Zoro.
-Si era perso-Spiegò facendolo diventare rosso.
-Non c’era bisogno di accompagnarmi!-Sibilò a denti stretti mentre lesta, richiudeva la porta.
Per la fortuna di Nami, Bibi era l’unica al momento, che sapeva del loro riallacciato rapporto.
-Hai fatto presto-Osservò lei guardandolo divertita.
-Sembravi una disperata-Spiegò avvicinandosi a lei e mettendosi a sedere.-Allora?-Alzò suadente un sopracciglio fissandola divertito.-Volevi qualcosa?- Con una mossa, si mise a cavalcioni su di lui e con entrambe le mani, strinse i suoi corti capelli verdi.
-Facciamolo!-


Cinquantaseiesimo capitolo-Bucce di mandarino sbucciate-


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Capitolo 56
*** -Bucce di mandarino sbucciate- Capitolo 56 ***


Ne approfitto scrivendolo qua e in grande: Grazie.

A tutti! Da quelli che seguono a quelli che recensiscono o leggono.

Non sapete quanto mi fa piacere sapere che questa fic ( a capitoli corti) sia apprezzata.

Non amo le drabble e le flashfic, non riescono a darmi quel determinato messaggio che una one shot o una long, può darmi. Mi dico: no! È finita troppo presto!

365 capitoli per questa raccolta sono tanti. Forse non riuscirò a farli tutti, forse arriverò a metà, ma sicuramente, la vorrò finire questa fic.

Non pensavo che alla fine, una Au di questa tipologia potesse piacere.

Mi fa molto piacere. Perdonate se non aggiorno molto di recente ma la voglia è poca, il tempo e scarso, ma la fantasia, almeno quella, non mi manca.

Ho troppe idee per la testa, tante coppie in corso e spero sappiate essere pazienti con me, perchè ce ne vuole di pazienza per una tsundere come me.

Grazie mille ^^

( Oggi mi sento in vena di aggiornare e buona e posterò due capitoli :D)




-Bucce di mandarino sbucciate-

Capitolo 56


-Un altro-
-No!-
-Solo uno!-
-No no!-Nami rideva e proteggeva tra le mani l’ultimo mandarino rimasto.
-Non fare la tirchia come tuo solito!-Borbottò Zoro slanciandosi sul divano cercando di prenderglielo dalle mani.
-Non fare tu il cafone!-Lo riprese proteggendolo dalle sue manacce.-Me li ha mandati mia mamma!-
-Bellemere me li farebbe mangiare volentieri-
-E allora vai da lei!-
-Sei una strega!-Sibilò schiacciandola sotto il proprio peso-Io da mangiare te lo do ogni giorno!-
-Errore mio caro!-Lo fissò furbetta.-Io lo compro-
-E io lo ricompro-Le baciò il naso-Per cui dammi un morso-
-Scordatelo!-Ridacchiò cercando di sfuggire dalla sua presa.-Piuttosto me lo mangio tutto in un boccone!-
-Ti fa così schifo fare a metà!?-Domandò sfidandola.
-Mi piace tenere tutto il pacchetto!-Ridacchiò lasciandosi schiacciare dal suo peso e cominciando a sbucciarlo. Gettò le bucce sul tavolino e si portò alle labbra uno spicchio. Nemmeno il tempo di assaporarlo che Zoro glielo rubò lasciandola inebetita.
-Non vale!-Poggiò il mandarino intero e si rizzò a sedere. Reggendolo con le labbra, il verde gli esibì il piccolo spicchio ancora intatto. Il messaggio era chiaro: “vieni a prenderlo”.
Nami non se lo rifece dire due volte.




Cinquantasettesimo capitolo-Solo per noi-

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Capitolo 57
*** -Solo per noi- Capitolo 57 ***


-Solo per noi-

Capitolo 57



-NO!-Urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

-Lo so!-Annuì con la testa parecchio amareggiato.-Ma mi hanno costretto…-

-HO DETTO DI NO-Tutti i clienti si voltarono verso i due che come sempre, litigavano e davano spettacolo della loro compagnia.

-Nami-Zoro sbuffò passandosi una mano dietro la testa-Mi hanno ricattato…insomma capisci?-

-No!-Scosse il capo-No non capisco!-Pestò i piedi-E non è giusto!-

-Sono d’accordo con te!-Assentì.

-Odio tua madre!-Esplose infine alzandosi in piedi-Odio il fatto che tu sia un aristocratico e odio le cene che ti impongono a tradimento!-

-Benvenuta nel mio mondo zuccherino-La prese in giro lui alzando gli occhi al cielo-Nel retro ho le spille-Si mosse-Se vuoi seguirmi…-Annuì Nami e dopo essere scappati da tutti quelli sguardi fissò dispiaciuta l’uomo davanti a se.

-Ma è venerdì…-Riprovò.

-Lo so…-

-è la nostra serata! È solo per noi!-

-So anche questo-Sbuffò. Ma che poteva farci? Sua madre era una serpe. Allargò le braccia e lei andò ad abbracciarlo sconsolata.

-Se vuoi-Sentì la sua voce contro il petto-Puoi sempre venire anche tu…-Alzò il capo Nami e dopo aver contratto le sopracciglia in un espressione di disgusto totale, abbandonò la presa.

-Mai!-


Cinquantottesimo capitolo -Bambola-

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Capitolo 58
*** -Bambola- Capitolo 58 ***



-Bambola-

Capitolo 58



-C’è un aria strana-Commentò Nami mano nella mano con Zoro.

-In effetti-Si guardò attorno-Non sembra la nostra città-Sorrise vedendolo così rilassato quella sera. Aveva chiuso in anticipo il locale per via di quella festa in paese organizzata da Garp. La città era tutta piena di luci e per la grande piazza, un tripudio di bancarelle e tavolini con giochi, creati e allestiti dai civili.

-Mi piace quando si trasforma così-Osservò qualche bancherella qua e là. Sobbalzò quando sentì delle voci provenire da dietro di lei dalle comari del quartiere.

-Hai visto?-Domandò Kokoro-Mano nella mano!-

-Quei due ci nascondono qualcosa-La vecchia Kureka, una vecchietta in gamba, vendeva la sua razione di castagne e prugne secche.

A malincuore, Nami fece scivolare la presa dalla mano di Zoro. Accorgendosene, lui si fermò e la fissò negli occhi non capendo. Con un gesto del capo, lei fece segno alle due signore dietro di loro.

Scrollò le spalle Zoro e riprendendo a camminare, le riprese la mano.

-Me ne frego-Sbottò alla fine facendola sorridere. Camminarono per qualche minuto fino a che non si imbatterono nella bancarella di Usopp.

-Che diavolo di gioco è?-Zoro osservava parecchio preoccupato l’attrezzatura che avevano a disposizione i concorrenti.

-Un gioco bellissimo!-Alzò fiero il mento-Vuoi giocare?-Lanciò un occhiata a Nami e la vide con gli occhi sbrulluccicanti. Aveva scelta?

-5 berry-

-Cosa!?-Sbraitò-Amico, è un furto!-

-Lo so-Sospirò amareggiato-I premi li ho pagati di più…-Ok, era inutile stare a discutere. Prese il portafoglio e gli diede i soldi. Venne subito fornito di un retino sottile e grazioso.

-Che ci devo fare?-Domandò ruotandolo con le dita.

-Devi catturare un pesce rosso-Gli illustrò le regole.-Quando lo prendi, poi lo metti nel piattino-Gli indicò una scodella gialla galleggiante.

-Sembra divertente-Mormorò Nami incuriosita.

-Vuoi provare tu allora?-La osservò scuotere il capo.

-E farmi rinfacciare i 5 berry buttati?-Si abbassò sulle ginocchia per essere ad un altezza visibile.-No grazie-

-Come vuoi-Con gli occhi, osservò i movimenti dei pesci in quella enorme vasca e appena ne trovò uno vicino la superficie, fece scattare la mano. Il retino lo catturò ma immediatamente, si ruppe.

-CHE COSA!?-

-Hai perso- Esordì Usopp sorridendo.

-Non vale!-Prostestò osservando il cerchietto rotto.-Questo coso è truccato!-

-Provo io-Lo fermò Nami allungando 5 berry.

-Ecco a te-Gli diede anche a lei un retino.

-TSK!-Mormorò Zoro alzandosi in piedi e mettendosi a braccia conserte-Non riuscirai mai a-

-HAI VINTO!-

-Yuppy!-Esclamò Nami saltando felice.-Allora- con occhio attento sondò i premi. Ne trovò uno carino e lo prese tra le braccia.-Grazie Usopp-Lo ringraziò salutandolo.

-Oh, grazie a voi!- Allontanandosi dalla bancarelle e trascinando uno Zoro stupito, ridacchiò soddisfatta.

-Dicevi?-

-Hai barato-Provò e la osservò sghignazzare.

-Certo-Gli passò il premio scelto. Una bellissima bambolina rossa di pezza.

-E secondo te-Zoro la tenne con una mano-Cosa ne dovrei fare?- Nami scosse le spalle.

-Bho…stringerla al petto contento e innamorato?-



Cinquantanovesimo capitolo: Abbandonato

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Capitolo 59
*** -Abbandonato- Capitolo 59 ***


-Abbandonato-

Capitolo 59


Pioveva quel maledetto giorno. E forte anche!

Ma che diavolo, si disse tra se e se Zoro. Tra tutti i giorni che poteva piovere, quel giorno, era il più indicato!? La fortuna sempre e solo dalla sua.

-Merda-Era pomeriggio e aveva lasciato il locale chiuso. Doveva fare rifornimento di tovaglioli e piattini di carta che come sempre, la consegna non arrivava mai il giorno prefissato.

Con in mano una busta e l’ombrello dall’ altra, attraversò di corsa una stradina interna fino a fermarsi del tutto. Rimase in silenzio, immobile finchè non sentì nuovamente quel suono che l’aveva fatto fermare.

Si guardò frenetico intorno fino a trovare la fonte qualche metro più in là. Si sporse e osservò la piccola scatola abbandonata nel vicolo con un piccolo esserino abbandonato dentro. Socchiuse gli occhi e sospirò.



-Non sapevo avessi un gatto-Nami con sguardo addolcito guardava il proprio ragazzo asciugare il piccolo pallino di pelo in un asciugamano. Aveva tutti i pelini ritti e ogni tanto, starnutiva.

-L’ho trovato prima-Ammise continuando a riscaldarlo.

-è così tenero-Allungò una mano e gli accarezzò il musino nero.-Secondo te è maschio o femmina?- Con una mossa, Zoro la sollevò con una mano e le diede un occhiata. Abbozzò un sorriso.

-Femmina-

-Una bellissima micina nera…-Parlò riprendendo a sorseggiare il caffè.-e che nome le darai?- Stava per aprire bocca quando si fermò…non ne aveva idea.

-Non lo so-

-Che ne dici di…-

-No!-La fermò.

-Ma non ho nemmeno parlato-Protestò.

-Hai dei gusti orribili in fatto di nomi!-Sbuffò e osservò la gattina. Le sorrise e le accarezzò al piccola testina.-Al momento…non è importante-



-Sessantesimo capitolo -Riunioni-


Oh gente! Io non lo so! Oggi a pranzo non sapevo che guardare in tv e a caso, ho trovato di nuovo il telefilm di una mamma per amica.

Quando si dice il culo eh!?

Così, anche se è poco seguita, ho pensato di aggiornarla. Male non fa mai...


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Capitolo 60
*** -Riunioni- Capitolo 60 ***


-Riunioni-

Capitolo 60


-E come sempre dico miei cari concittadini -Garp, in piedi sul palco, muoveva frenetico le mani-Una buona educazione è alla base di tutto!-Fissò fiero i cittadini che annoiati e sbadiglianti, erano a sentire quella riunione improvvisa-Perciò-Voltò lo sguardo verso il fondo sala-Roronoa!-

-Presente-Mormorò stanco.

-Tu sei un vero orso!-

-Lo prendo per un complimento-Sgignazzò incrociando le braccia al petto.

-Quello che voglio dire è che devi essere più calmo, più gentile... quand'è stata l'ultima volta che hai fatto volare fuori dal locale un cliente?-Domandò poggiando al suo posto il microfono.

-Dunque-Si mise a pensare grattandosi la fronte-Lunedì?-

-No-Lo corresse Nami accanto a lui.-Era mercoledì pomeriggio-

-Naaa!-Si voltò a guardarla scuotendo il volto.-Era Lunedì quasi a chiusura-

-Non era Martedì?-Kokoro si alzò in piedi.-Un volo fino alla piazza!-

-Io dico che era Lunedì!-Si inalberò Zoro convinto delle sue azioni.

-Era mercoledì!-Insistette la rossa.-Era Usopp me lo ricordo!-

-Non importa quando- Garp cercò di far tornare tutti in tema riunione.

-IMPORTA INVECE!-Tutti si voltarono verso il nasone che, infondo alla sala, stava in silenzio.

-Quando ti ho buttato fuori dal locale questa settimana?- Domandò Zoro fissandolo in cagnesco.

-Emh...-Si strinse nelle spalle.-è tutta la settimana che mi butti fuori Zoro...-

-Educazione visto?-Tornò a fissare Garp-Basta chiedere!-

-Gesù...-Mormorò sconfitto il sindaco.




E risalve a tutte.

Si, sono Rolo *accavalla le gambe* e oggi, sono tornata con la mente a one piece... e questo perchè?

Ieri una mia amica mi ha portato a vedere one piece gold ed è riscoccata la scintilla.

Inoltre, anche “una mamma per amica” è tornata e quindi ero tra me e me a dirmi:

Hey Rolo, non sarebbe bello riproporre quella fic?

Quale fic?

Massì dai, quella della parodia!

Ah, ma non era una cagata?

Si, ovvio che sì, ma dato che non vuoi disegnare e sei mezza zombie, tanto vale!

Ed è lì che ho scoperto di avere 10 capitoli che mai ho pubblicato su efp.

Quindi: che culo.

Non pretendo che qualcuno si metta a leggere questa storia o torni a sbirciare i miei vecchi obbrobri.

Lo faccio principalmente per me, perchè l'amore per one piece capisco, si è solo assopito e non sparito.

Anche lo zonami, anche se io sono in vena con Kidd.

Però Zoro nel film era secsi.

Cazzo se era secsiiii! ♥



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Capitolo 61
*** -Chi è stato?- Capitolo 61 ***


-”Chi è stato?”-

Capitolo 61


-Buon giorno a tutti- Salutò deliziosa Nami, scendendo le scale.

I clienti non si facevano più domande ormai. Il chiedersi “perchè Nami scende dall'appartamento di Zoro ed entra nel locale in intimo?” ormai era diventata una cosa ovvia.

-Buon giorno cara- La salutò Kokoro facendole posto accanto a lei. -Dormito bene?-

-Magnificamente- Rispose felice scostandosi i capelli da volto che insolenti, erano scapigliati.

-Oh lo vedo- Annuì energica-Stamani sei proprio sveglia e con un bel colorito in volto! -Gli fece gomitino -Eh, i giovani...-Sorrise -è vero quello che si dice su Zoro?- Nami si fece attenta avvicinandosi.

-Cioè?- La donna ridacchiò e si avvicinò al suo orecchio.

-Che è bravo a letto?- Chi le metteva in giro queste dicerie? Con chi era andato a letto quel deficiente oltre a lei? Si alzò in piedi attirando l'attenzione di tutti e lo trovò impegnato a servire Usopp.

-Tu- Lo afferrò per la camicia trascinandolo nel retro.

-La mia colazione!- Protestò il nasone inutilmente.

-Che sei scema?- Domandò Zoro con ancora il piatto da servire in mano alla larga da sguardi indiscreti.

-CHI METTE IN GIRO QUESTE VOCI!?- Vociò adirata premendosi contro di lui.

-Chi mette in giro cosa!?- Farfugliò per quella loro erotica vicinanza. -E perchè sei in intimo per la miseria!?-

-Dettagli!- Smosse una mano -Avanti! Rispondimi!-

-Risponderti a cosa!?- La rossa raccolse tutte le energie per calmarsi, azione che però, risultò inutile.

-Kokoro mi ha detto che gira voce che sei bravo a letto!- Espose il problema sganciandolo come una bomba. Zoro rimase basito.

-COSA!?-

-CON CHI SEI ANDATO A LETTO!?- Gli sbattè la testa al muro sciabordandolo per il colletto della camicia.

-CON CHI!!!-

-CON TE RAZZA DI SCEMA!- Urlò fermandola, staccandosi poi dal muro alle spalle. Posò il piatto ancora caldo sul bancone e invertì le posizioni.

-BUGIARDO!- Digrignò i denti. -stiamo insieme da poco che tu, mi tradisci!?-

-Nami! -Le prese il volto tra le mani cercando di farla ragionare. -Ho avuto delle storie prima di te e le conosci tutte...- Sospirò -Ma non penserei mai di tradirti! -Contrasse le sopracciglia -Sei fuori!?- L'osservò calmarsi e metter su un delizioso broncio.

-Chi ha messo in giro questa voce allora?- Mormoro mettendosi a braccia conserte. Alzando gli occhi al cielo, Zoro si tolse la camicia in modo da coprirla da quell'abbigliamento poco consono.

-Tu, idiota-

-EH!?- Lo fissò stralunata. -IO!?-

-A capodanno- Affondò le mani nelle tasche.- Eri ubriaca persa e io ti ho riaccompagnato a casa... -Si accostò al suo orecchio- Avevamo da poco fatto ...emh... -Arrossì leggermente- e tu, per strada, hai urlato ai quattro venti le mie doti...- Le pizzicò il naso. -Contenta?- Non potè far altro che annuire.


-Si- Tornò da Kokoro accavallando le gambe -è bravo e bacia come un Dio! Quando poi è preso dalla passione si sbarazza subito dei vestiti e...- Continuò il suo racconto sotto lo sguardo disperato del compagno.


Ed il prossimo capitolo porterà il nome di: ZAPPING!


Baci a tutti e ciccia al culo! *sono anche oggi sclerata*

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Capitolo 62
*** -Zapping- Capitolo 62 ***


-Zapping-

Capitolo 62


Un sonoro sbadiglio riempì la stanza. Era del tutto sgraziato e rumoroso.

Pochi minuti dopo, eccone un altro, più duraturo e più forte.

-Che cagata- Mormorò Nami alzando il telecomando, cercando qualcosa di intelligente e divertente da vedere.

-è Sabato mattina...- Spostò lo sguardo sull'orologio il verde -Sono le due del mattino...- Fissò disperato la compagna. -Andiamo a letto?-

-No- Lo bloccò lei. -Non ho sonno...-

-Io si- Mugolò disperato lui con le lacrime agli occhi dovute agli sbadigli di prima.

-Vai a letto allora- Lo liquidò lei cambiando di nuovo canale.

-Senza di te?- Domandò con fare cauto e quasi incredulo.

-mmm...si-

-Con il rischio di prenderle?- La osservò voltarsi.

-Io non ti picchio- Scosse il capo come ferita nell'animo.

-Hai ragione- Annuì lui serrandola forte in un abbraccio-Tu mi massacri-

-OH!- Si illuminò lei vedendo finalmente qualcosa di familiare sullo schermo.

-Oh caro- Mormorò la donna alla tv vestita in stile da corrida -Attendevo la tua proposta da anni ormai...quasi avessi perso le speranze-

-Lo so Carmensita...-Le rispose lui in un suadente tono spagnoleggiante.- Andiamo a cavalcare el toro!-

-CHE PALLE- Urlò Zoro afferrando il telecomando e cambiando canale.

-NOO!- Gridò subito dopo Nami, cercando di afferrarlo dalle mani del compagno -Ridammelo!- Lo pregò salendogli addosso.

-No!- In risposta, cambiò nuovamente canale -Maddai!- Esultò- Giocano i Mugiwara stasera!- Si meravigliò di vedere una partita di baseball.

Nami ormai seccata e sconfitta, sbuffò sonoramente.

-Zoro- Lo chiamò piano.

-Eh?-

-...Andiamo a letto-


Ed il prossimo capitolo è : CAMICIA!


Salve a tutti gente, sono Rolo, e niente, grazie per continuare a seguire questa storia.

Non sto avendo molto tempo libero, sto lavorando come una dannata in questi giorni, ma sono riuscita nei brevi spazzi di tempo, oltre a dedicarmi al mio amato disegno, anche a partorire dei capitoli di questa storia.

Si, che ci crediate o meno.

Mi mancava davvero tanto scrivere.

Spero quindi che quando raggiungeremo il 70esimo capitolo, non vi scandalizziate per il cambio di stile.

Perdonatemi ma cercate di capirmi: si cresce, il lessico cambia e l'autismo ti fa sprofondare nella vecchiaia sempre di più.

Se non dovessi riaggiornare, auguro a tutti buone feste!

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Capitolo 63
*** -Camicia- Capitolo 63 ***


-Camicia-

Capitolo 63


Si era sempre chiesta perchè Zoro indossasse una camicia.

Certo, gli stava bene, si divertiva poi a indossarla con lui dietro, ma il perchè fosse sempre con quelle camicie da boscaiolo, era un mistero.

-Oggi-Mormorò in piedi davanti al letto, ti metterai questa!-Gli esibì una canotta nera. Quando la indossava, gli piaceva sempre. Le ricordava i tempi del liceo coi circoli sportivi.

-Perchè?- Momorò svogliato il verde socchiudendo un occhio.

-Perchè te lo dico io!-Lo tirò per un braccio invitandolo a farsi una doccia.-Niente bandana e un bel grembiule da barman-

-Nami...-Protestò assonnato seguendola all'interno del bagno.


-La sua ordinazione-Una deliziosa omelette calda arrivò dritta dritta in orario.

Lanciò uno sguardo al suo ragazzo e lo trovò paradisiaco.

La canotta metteva in evidenza le sue braccia muscolose e i suoi bicipiti.

Il grembiule lo faceva sembrare un barman da serate alcoliche e i suoi capelli verdi liberi erano uno spettacolo. La bandana era ben riposta sul suo braccio sinistro.

-Te lo stai mangiando con gli occhi-Mormorò Usopp inforcando le uova-Attenta a non sbavare nel piatto.-

-Io posso farlo naso lungo-Gli lanciò un occhiataccia alzando fiera il mento.

Si. L'avrebbe costretto a vestirsi così ogni mattina.

-è lui?-Sentì delle voci in fondo al locale.

-Oh si-Strepitò una ragazza in divisa scolastica.-Non trovi che sia sexy?-

-Sexy cosa?-Entrò dentro al locale un altra oca e si unì al gruppo-Oh mio dio!- Tirò fuori il telefono e corse verso Zoro.

-Roronoa posso fare una foto con te!?- l'uomo alzò perplesso il volto verso di lei.

-EH!?-

-Oh ti prego!-

-Hey!-Protestò una-La voglio anche io!-

-Anche io!-Piombarono dentro al negozio almeno cinque ragazze.-Non spingere!-

Presto i posti a sedere furono occupati solo da studentesse con gli ormoni a palla.

-Allora?-Si fece risentire Usopp e Nami dovette trattenersi per non piantargli la forchetta negli occhi.-


-Questi-Zoro si controllò la camicia-Sono i vestiti che indosso sempre...-

-Si lo so-Sorrise strusciandosi su di lui-Non osare mai più vestirti diversamente...adoro la tua camicia-





Non mi sono fatta sentire.

Perdonatemi.

Non è per mancanza di voglia, anzi, preferirei mettermi qua al pc a scrivere e a disegnare che cercare di guadagnare uno stipendio, seppur misero, a lavoro.

Tra stress di questo lavoro, gli impegni personali ( che sono veramente radi), mancanza di voglia e sminchiamento di coglioni da parte della gente e non meno trascurabile, l'influenza, mi ritrovo a scrivere ora.

Avevo iniziato una shot, ma non l'ho ancora terminata.

Pazientate e sì, era a tema natale... e su zoro e nami! Giurin giuretta!


Oh, ad ogni modo, mi sono fatta pure io un regalone per natale.

Al mercatino dell'usato, mi sono trovata tutte e 7 le stagioni di una mamma per amica.

Sono proprio scema.


- THE NEXT – Svergognati in pubblico

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Capitolo 64
*** - Svergognati in pubblico - Capitolo 64 ***


-Svergognati in pubblico-

Capitolo 64


-Ti ricordi la nostra prima volta?-Aveva mormorato Nami seguendo con le dita le venature interessanti del bancone. Zoro lasciò immediatamente il caffè che stava preparando e si avvicinò a lei.

-Cosa?-

-La prima volta in cui l'abbiamo fatto-Ripetè più forte facendogli perdere dei battiti.

-Io non lo ricordo-Usopp si mise a sedere accanto a loro.-Raccontate!-

-SPARISCI!-Urlò Zoro indicando con un brusco cenno della mano verso la porta.-Perchè me lo chiedi?-Le si avvicinò.

-Perchè è stato divertente-Ridacchiò tenendosi il volto con entrambe le mani.

-Divertente?-Contrasse le sopracciglia andando indietro con gli anni.

Avevano iniziato da poco ad uscire assieme ma entrambi sentivano un attrazione prorompente.

Era entrata dentro un camerino lei per provare dei vestiti e poco dopo, porgendogli dei cambi, lui era entrato con lei.

Oh quanto avevano urlato...oh quanto era stato eccitante.

Quanti castighi avevano subito dai genitori.

-Lo ricordo...-Sospirò infine Zoro sedendosi accanto a lei.

-Umh-Lo fissò furbetta-Ho voglia di shopping sai!?-


NEXT ---> Morsi



Ragazzi, perdonate per il ritardo.

Ho avuto problemi, lavori da fare, stress da accudire e niente.

In realtà ho poco di cui scusarmi, sono irrimediabilmente una sconsiderata.

Oggi a lavoro, eravamo a guardare tutti sul divano one piece. E niente, mi sono vergognata dicendo: porca trota, ma io ho da aggiornare.

Quindi... ecco il capitolo!


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