Quand'è che si conosce veramente una persona?

di Resha91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** Capitolo XVII ***
Capitolo 18: *** Capitolo XVIII ***
Capitolo 19: *** Capitolo XIX ***
Capitolo 20: *** Capitolo XX ***
Capitolo 21: *** Capitolo XXI ***
Capitolo 22: *** Capitolo XXII ***
Capitolo 23: *** Capitolo XXIII ***
Capitolo 24: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 25: *** capitolo XXV ***
Capitolo 26: *** Sorry...ç_ç ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Ciao a tutti!!!! Mi presento, sono Resha e questa è la prima Fic su Harry Potter che scrivo!

L'ispirazione è venuta a me una sera e bè... la storia si è praticamente scritta da sola!

Ho intenzione di “modificare” un po' la storia partendo dal principio....

Fatemi sapere cosa ne pensate! Lasciatemi un commentino!^^

Bè buona lettura!


CAPITOLO I


31 Ottobre Godric Hallow


In una casa come tante, un uomo e una donna erano tranquillamente seduti su una poltrona di fronte al focolare, la donna dai capelli ramati e gli occhi verdi teneva tra le braccia un piccolo bambino che aveva i medesimi occhi.

L'uomo seduto lì accanto aveva folti capelli neri con un braccio avvolgeva le spalle della giovane donna, mentre guardava con tristezza il viso birichino del bambino, quest'uomo rispondeva al nome di James Potter e lì, accanto a lui, c'era tutto il suo mondo: la sua cara e dolce Lily, il suo cuore e la sua anima e il piccolo Harry, il figlioletto che aveva tutto il suo affetto e il suo amore ed appena un anno...


L -James... sarà la cosa giusta da fare?-

J -Non lo so tesoro, ma è l'unico modo per proteggerlo, Raphael sarà qui tra poco...-

L -E se si stesse sbagliando? Se tutto fosse un'errore? James io...-

Ma la donna fù interrotta da un forte rumore proveniente dall'esterno.

James fù subito in piedi, rapidamente scostò la tenda della piccola finestra, non appena mise a fuoco il cortile con voce bassa

J -Lily... sali sopra e porta con te Harry!-

L -James cosa?...-

J -Ci devono essere stati dei problemi! Il Lord è qui! Vai!-

L -Ma...-

J -Ora!!!!-


La donna con le lacrime agli occhi, dopo un'ultimo sguardo al marito corse frettolosamente per le scale tenendo stretto fra le braccia il piccolo Harry che la guardava con quegli occhi così simili ai suoi con una grande curiosità.

Lily arrivata al piano superiore entrò nella seconda porta a destra, quella era la cameretta di Harry, con molta premura la donna mise il figlioletto nella culla, poi si girò verso la scrivania e prese un piccolo quadernino dalla copertina verde e mentre le lacrime scorrevano libere sulle guancie pose l'oggetto in una tasca della tutina del bambino.


Dopo di chè lo riprese tra le braccia, proprio in quel momento dal piano di sotto si sentirono dei rumori.

Una forte esplosione seguita dalla voce di james che diceva

J -Cosa vuoi? Vattene via!-

? -Potter! Sai perfettamente cosa voglio!Dov'è?-

J -Ti ho detto di andartene!-

? -Povero sciocco! Avada Kedavra!-

Si sentì un forte tonfo e poi il silenzio.

Le lacrime sul volto di Lily aumenarono, poi questa con voce flebile disse

J -Harry... Piccolo mio, mi spiace tanto per te! Prova almeno tu ad essere felice... ricorda che la tua mamma e il tuo papà ti vogliono tanto bene...-

Con un'ultimo gesto mise al collo del ragazzo un piccolo ciondolo d'argento, al suo interno vi era una scritta in verde che recitava:



Che l'amore guidi sempre la tua strada

e la speranza illumini il tuo cammino piccolo Harry.

Con affetto

Mamma e Papà



Harry tendeva una mano verso di lei, come a voler cancellare le scie dorate sulle sue guance, Lily concesse al figlio un'ultima carezza al viso. Poi lo rimise nella culla sussurrandogli

L -Diventerai uno splendido uomo Harry... sono sicura che lo diventerai...-


Infine alzò fieramente la testa ed asciugò le lacrime che solcavano ancora il suo viso, in quel momento qualcuno spalancò la porta della camera

? -Donna, lasciami il bambino e avrai salva la vita!-

L -Mai... Preferisco la morte!-

? -Sarà questo che avrai allora! Avada Kedavra!-

Un lampo di luce verde invase la stanza ed andò a colpire il petto di Lily, che senza un lamento cadde a terra.

I lunghi capelli rossi sparsi attorno al viso facevano contrasto con il colorito cerulo del viso.


L'uomo che gli aveva appena tolto la vita, la superò senza esitazione, senza un tremito o una parola, quell'uomo indifferente alla morte aveva un ghigno beffardo che arricciava le sue labbra pallide con movimenti eleganti si avvicinò alla culla dalla quale usciva un piccolo respiro.

? -Patetico... e così saresti tu eh? La famosa arma è un piccolo moccioso di un anno... Ahahahahahaha!Avada Kedavra!-

Qualcosa però non andò per il verso giusto.

Anche questa volta il raggio verde illuminò la stanza, questo era indirizzato al bambino ormai piangente nella culla, ma invece di colpirlo gli rimbalzò addosso, il colore del raggio cambiò diventando argentato e infrangendosi sull'uomo che aveva scagliato inizialmente l'anatema.

L'uomo incappucciato aprì la bocca in un muto grido e improvvisamente una fiamma argentea l'inghiottì non lasciando neanchre una traccia dell'uomo.

Harry incurante di ciò che gli accadeva intorno, con l'egoismo tipico dei bambini piccoli, piageva rumorosamente cercando di richiamare qualcuno a sé...


Dopo poco, nel vialetto oscuro un'altra figura ammantellata fece la sua apparizione con un Pop.

Questi non era altro che un gioane uomo sui vent'anni che camminava mesto verso l'ingresso dell'abitazione, ma una volta che il suo sguardo cadde sulla porta distrutta il suo passo divenne una corsa.


Entrato nel soggiorno i suoi piedi toccarono un'asticella di legno, che altro non era se non una bacchetta, timoroso di portare il suo sguardo più in alto prese un respiro profondo alzò il viso, i suoi occhi si riempirono di una figura maschile accasciata a terra immobile.

Con passo tremante si avvicinò al corpo, non ci mise molto a riconoscere nel cadavere James Potter, si guardò a torno e notò che niente era fuori posto: il camino era ancora acceso, in alcune foto magiche sistemate su un mobile lì accanto l'uomo ormai senza vita davanti a lui con una scopa sul fianco lo salutava allegramente, in quella accanto era accanto ad una donna dai capelli ramati, entrambi sorridevano innamorati all'obbiettivo; nella cornice seguente la stessa donna di prima era comodamente sedutasu di una comoda poltrona verde immersa nella lettura di un grosso libro, questa di tanto in tanto alzava lo sguardo verso l'obbiettivo e salutava distratta per poi tornare al tomo.

Nell'ultima foto c'erano nuovamente le due persone assieme, ma questa volta fra loro c'era una terza figura: un piccolo bambino ancora in fasce che guardava curioso verso l'osservatore, la donna dai capelli rossi accarezzava con tenerezza la guancia del bambino, mentre l'uomo sorrideva orgogliosamente verso i due.

Alla visione di quest'ultima foto, l'uomo si riprese.


Con passo ancora tremante cominciò a salire la scala dapprima lentamente e con fatico, poi con maggiore convinzione e velocità, praticamente correndo corse verso l'unica stanza con la porta aperta da cui uscivano i singhiozzi rumorosi di un bambino.

Entrato nella stanza dovette appoggiarsi alla parete per non cadere a terra.

Lì sul pavimento un'altro corpo giaceva senza vita, il corpo di una donna....

Prepotentemente i lamenti del bambino lo riscossero nuovamente, con accortezza si avvicinò alla culla, lì un piccolo bambino con una cicatrice a forma di saetta sulla fronte piangeva, ma non appena i suoi occhi si legarono a quelli castani e affranti dell'uomo il pianto cessò.

Nonostante le braccia fossero pesanti come piombo il ragazzo prese il piccolo fagottino ormai silenzioso e lo strinse contro il petto.

Poi lo allontanò un po' per poterlo guardare in viso, mentre delle lacrime cominciarono a sgorgare libere sul suo, con voce un poco roca sussurrò

? -Ciao piccolo Harry... io sono Raphael sai? Sei proprio un bravo bambino, hai smesso già di piangere e invece io ho cominciato...-

il bambino avvicinò le piccole manine al volto del più grande tentando di toccargli il viso.

Ra -È una fortuna che tu non capisca cosa è successo oggi... mi spiace tanto piccolo, mi spiace da morire... tu non lo sai, ma tante persone ti devono tanto... oggi tu hai fatto sparire il più oscuro tra i maghi sai? Sei stato molto bravo piccolo...adesso però è meglio che andiamo...-


Raphael, con il bimo silenzioso tra le braccia, dopo aver gettato un'ultimo sguardo a Lily e James senza vita, uscì dalla casa.

Superando la porta d'ingresso, ad Harry cominciarono ad uscire delle piccole perle salate dagli occhi, come se qualcosa dentro di lui avesse capito che uscendo da quella casa diceva addio per sempre ai suoi genitori.

Anche Raphal piangeva silenziosamente, pian piano uscì dal cortiletto e si rivolse verso l'abitazione, cacciò dalla tasca una bacchetta, con voce rotta dai singhiozzi sussurrò.

Ra -James... Lily... Addio, è stato un onore pr me conoscervi, vi giuro sulla mia vita che proteggerò e aiuterò sempre il piccolo Harry... Addio!-

Poi con un movimento della bacchetta creò una fiamma scarlatta che spedì contro l'abitazione che in poco tempo fù completamente avvolta dal fuoco.

Raphael, con Harry fra le braccia, assistette con impotenza al macabro scenario.


Le fiamme facevano strani giochi di luce sulle sue guance rigate dalle lacrime, il tempo non sembrò passare mai, l'uomo si riprese solamente nel sentire il rumore delle sirene dei pompieri che accorrevano per domare le fiamme.

Con un Pop, sparì da Godric Hallow, pochi secondi dopo, riapparve di fronte ad un grande edificio fuori Londra, con passo lento si avvicinò al cancello di ferro battuto, attraversò il cortiletto e bussò ripetutamente alla grande porta di quercia.

Dopo un paio di minuti Raphael sentì dei passi al di là della porta, poco dopo una signora fece capolino in vestraglia e pantofole.

Non appena vide Raphale esclamò

? -Per dinci! Cosa ci fa qui a quest'ora della notte? Non sa che ci sono bambini che riposano qui?-

Ra -Lo so, e mi spiace averla svegliata a quest'ora. Ma ho un problema che solo lei può aiutarmia risolvere...- rispose facendo vedere il bambino addormentato fra le braccia.

La donna lo guardò con sguardo penetrante, e si soffermò sugli occhi ancora rossi dal pianto, si fece da parte e fece entrare l'uomo e il bambino.


Silenziosamente lì guidò in un piccolo studio, facendo sedere l'inaspettato ospite su una poltroncina di pelle.

? -Contro ogni ragione logica e razionale io l'ho fatta entrare qui... ma adesso deve dirmi cosa vuole.-

Ra -Lei è Margareth Smith, la direttrice dell'orfanotrofio vero?-

M -Si...-

Ra -Allora è a lei che dovrò chiedere aiuto...-

M -Questo lo ha già detto ragazzo mio... ma non capisco come e soprattutto perchè...-

Ra -Questa notte, i genitori di questo bambino sono stati uccisi da un'uomo...-

Margareth si portò le mani alla bocca.

Ra -Il suo nome è Harry... Harry James Potter... vorrei che lei si prendesse cura di Harry almeno fino ai suoi 10 anni...-

La donna lo guardò stupita, poi il suo sguardo si rivolse verso il bambino di appena un'anno che dormiva placidamente, ignaro di quello che gli accadeva intorno.


Quella notte, senza che nessuno sapesse come o perchè, Lord Voldemort, chiamato da tutti colui-che-non-deve-essere-nominato per il timore che il suo solo nome induceva, spariva senza lasciare traccia...


Tutti i suoi adepti sentirono immediatamente che il loro padrone oscuro non era più lì, il marchio da lui impresso sul braccio si era infatti sbiadito; da un nero brillante era diventato di un grigio più tenue.


Quella notte, nell'ufficio di Albus Silente entrò di corsa un uomo dai capelli corvini e gli occhi color onice, questi altri non era se non Severus Snape, master di pozioni.

S -Albus! Albus!-

Un uomo anziano dai capelli e la barba argentea fece capolino da una porta laterale, ed immediatamente il suo sguardo cristallino si fermò sull'uomo che aveva chiamato il suo nome.

A -Cosa succede Severus?-

S -Io... io non l'ho sò... ero nelle mie stanze quando ho sentito un intenso bruciore sul braccio, all'inizio pensavo fosse una Sua chiamata ma... era diverso! Quando mi sono controllato il tatuaggio questo era...-

Non sapendo spiegare cosa fosse accaduto, alzò la tunica scoprendo il braccio destro fino alla spalla.

Albus Silente, guardò con i proprio occhi il tatuaggio sbiadito, senza smettere di osservarlo chiese

A -Sai cosa è successo?-

S -Non lo sò... è come se Lui non ci fosse più-

A -Spiegati meglio-

S -L'Oscuro Signore è caduto questa notte...-


In tutta l'inghilterra, il giorno dopo, quando la notizia fù accertata in molti brindavano alla caduta dell'Oscuro Signore, in molti cercavano teorie sulla sua scoparsa, molti speravano nella sua morte, altri ne erano convinti, alcune persone erano scettiche, ma tutte erano sollevate.

I mangiamorte si sciolsero, alcuni vennero catturati, ma la maggior parte rimasero in libertà.

Per molti di loro quella fù la fine della schiavitù, per altri solo la distruzione di un'ideale.

Alcuni mangiamorte, tra i più fedeli, cominciarono a girare alla ricerca di qualche indizio sul loro Signore, altri cercavano un modo per riprendere in mano la propria vita.


In tantissimi non conoscevano il come e il perchè.

A troppi pochi interessava il come e il perchè.

Solo una cosa tutti sapevano: un'era oscura era terminata e la serenità sarebbe tornata nella loro vita, francamente alla maggior parte di loro, se non a tutti, interessava solamente questo.




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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Ciao a tutti! Ho deciso di aggiornare prima perchè oggi sono particolarmente felice!!! Dalle mie parti ieri ha finalmente nevicato! Ed oggi le scuole sono CHIUSE!!!!!!

Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate, mandatemi tante belle recensioni! Non è difficile sapete? Basta premere sul pulsante “vuoi inserire una recensione?” e poi scrivermi qualche parolina!

Ringrazio vivamente tutti coloro che hanno commentato!


Orfanotrofio Sunflawar 10 anni dopo

18 Luglio.


Nel piccolo studio Margareth Smith era china sulla scrivania e scriveva lentamente una lettera.

Di tanto in tanto guardava verso la poltrona di pelle che anni prima era stata occupata da un giovane uomo che cullava fra le braccia un piccolo bambino.

Con un sospiro riprese a scrivere.

Spesso cancellava qualche riga o si fermava a pensare, quello che stava facendo non era una cosa semplice, sapeva che cia vrebbe messo tempo, eppure aveva aspettato fino all'ultimo per scriverla.


Un ora dopo, la lettera era sigillata sulla scrivania, con un sospiro pesante si alzò dalla sedia e aprì la finestra, immediatamente un gufo dalle piume nocciola entrò posandosi vicino alla missiva.

Con sguardo titubante Margareth prese da un cassetto un foglietto in pergamena ingiallito dal tempo, sopra di esso faceva mostra di sé un indirizzo che velocemente copiò sul retro della lettera, dopo un moto di scetticismo consegnò la lettera al gufo che stava pazientemente aspettando.

Non appena l'animale ebbe la missiva uscì da dove era entrato.

Margareth si affacciò alla finestra lasciando che l'arietta estiva le scivolasse sul viso.


Cercò di mantenere il contatto visivo il volatile, ma questo volando diveniva sempre più lontano, fino a che non divenì piccolissimo, solo allora il suo sguardo si posò su un bambino dai capelli neri che, sdraiato sotto l'ombra della quercia nel giardino, leggeva attentamente un libro forse troppo grande per la sua età.

Un altro bambino però si avvicinò di soppiatto e, quando fù alla schiena del moretto gli urlò qualcosa nell'orecchio che fece saltare il compagno per l'improvvisa sorpresa.

I due poi si lanciarono in una corsa per il giardino tentando di acciuffarsi a vicenda, Margareth sorrise divertita all'indirizzo dei due per poi gridare nella loro direzione

M -Harry, Damie attenti a non cadere!-

Ma i due sordi ai bonari richiami si buttarono uno addosso all'altro ridendo come pazzi.


Intanto il gufo di poco prima volava rapidamente verso la propria destinazione: la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Finalmente dopo initerrotte ore di volo l'uccello arrivò alla sua meta; senza esitazione si diresse verso una delle torri, volò intorno all'edificio fino a quando non trovò una piccola finestrella aperta, con un ultimo verso entrò nella torre andandosi a posare davanti ad un uomo dalla barba e dai capelli argentati.

Albus Silente prese la missiva e curioso aprì la lettera.

I suoi occhi scorsero il foglio e un lampo li attraversò.


Caro signor Albus Silente

Molte volte ho cominciato a scrivere questa lettera, ed ancora non sono sicura se questa sia la manira giusta o appropiata, non vogliatemene a male, ma non sono molto pratica di questo tipo di posta.

Voi sicuramente non avrete mai sentito parlare di me, come io non avrei mai sentito parlare di Lei se non fosse per una strana circostanza, il mio nome è Margareth Smith e sono la direttrice dell'orfanotrofio Sunflower.

Come forse avrà capito io non sono un mago, una strega o altro... Ma le scrivo perchè anni fa promisi di prendermi cura di un bambino.

Questa promessa la feci circa 10 anni fa ad un uomo che nel cuore della notte si presentò a me con la richiesta di crescere un bambino, di allora un solo anno, poiché rimasto orfano quella notte.

Normalmente a lei non interesserebbe nulla di questa faccenda, ma non è questo il caso, il bambino che mi fù affidato infatti appartiene al vostro mondo, insomma, è un mago come voi.

Quando me lo affidarono mi pregarono di avvisarLa quando il suddetto bambino non avesse compiuto 10 anni, a quanto ne so, lei è il preside di una scuola di magia nella quale i bambini di 11 anni si iscrivono, io per mantenere fece alla mia promessa le scrivo di questo ragazzo.

Perchè anche lui dovrebbe frequentare la sua scuola.

Sappia però che io non intendo mandare questo bambino allo sbaraglio, è sotto la mia tutela e desidero che sia al sicuro, per questo Le chiedo gentilmente di raggiungermi qui all'orfanotrofio per poter parlare dell'eventuale iscrizione del ragazzo, il suo nome è Harry James Potter, e mi è caro come un figlio.

Avrei voluto crescerlo quì, ma non è possibile, sarebbe un affronto per la memoria dei suoi cari che desideravano la sua iscrizione nella Sua scuola.

Sono quasi certa che vorrete saperne di più su di Harry, ebbene vi dico che ho in mio possesso altre informazioni che preferirei non dover divulgare su carta, quindi Le rinnovo il mio invito a raggiungermi al più presto.

La prego di farmi avere sue notizie.


Cordiali saluti

Margareth Smith.



Passarono parecchi minuti, durante i quali il professor Silente rilesse parecchie volte la missiva, dopo averla messa da parte, mandò l'uccello nella gufiera e chiamò un elfo domestico dicendogli

S -Avverti i professori McGranitt e Snape che domani mi assenterò per l'intera giornata...-

L'elfo annui e sparì in uno schiocco.


Il giorno seguente con un Pop, lo stesso uomo dalla barba e dai capelli argentati si materializzò davanti ad un edificio nei pressi di Londra, precisamente di fronte all'orfanotrofio Sunflower.

Camminando lentamente arrivò fino al portone d'ingresso, bussò piano un paio di volte e attese che la porta si aprisse.

Venne ad aprire una ragazza sui 19 anni dai capelli e gli occhi castani, che guardò stupita l'uomo.

Questi infatti indossava una tunica azzurra da mago, senza fare una piega disse

A -Buongiorno mia cara, il mio nome è Albus e avrei piacere di parlare con la signora Margareth Smith-

La ragazza si riprese dall'iniziale stupore e disse

? -Certamente... la prego mi segua.-

Così dicendo condusse l'anziano signore verso l'ufficio.

Arrivati di fronte ad esso la ragazza bussò e affacciandosi disse

? -Signora Margareth, qui c'è un uomo che desiderebbe parlarle.-

M -Va bene Cindy, fallo entrare prego, poi torna di là-

Ci -Certamente-

Poi fece cenno ad Albus di entrare, questi le sorrise cortese prima che Ciny uscisse dalla porta.


I due erano faccia a faccia, Margareth non ci mise molto a capire chi fosse l'uomo che aveva di fronte, ma preferiva esserne certa.

Tendendo la mano si presentò

M -Margareth Smith, piacere, lei è?-

A -Albus Silente, Signora, sa, sono qui per la lettera che mi ha inviato.-

M -Lo sospettavo, la prego si sieda-

L'uomo seguì l'invito.

M -Sono lieta che sia potuto venire Signore. Come le ho detto nella lettera, nel mio orfanotrofio 10 anni fa mi fù affidato un bambino che a quanto mi hanno detto, è uno di voi, un mago insomma...-

A -Da chi le è stto affidato?-

M -Non lo so con esattezza, era un uomo sulla ventina, venne qui durante la notte, idossava un mantello nero ma non conosco il suo nome. Ricordo solo che aveva i capelli castani e gli occhi blu...-

A -Può raccontarmi quello che successe?-

M -Come le ho già detto arrivò durante la notte con il bambino fra le braccia, mi pregò di tenerlo qui nell'orfanotrofio, mi disse che i genitori del bambino erano morti...-

A -Lei è certa di questo?-

M -Si... ne sono praticamente certa.-

Margareth vide il viso dell'uomo rabbuiarsi per un'istante e timorosamente chiede.

M -Per caso lei conosceva i genitori di Harry?-

A -Probabilmente si... suppongo che mi basterà vedere il ragazzo per sapere se è o meno il figlio delle persone che conoscevo...-

M -Immagino di sì-

A -Cosa le fece credere che queste due persone siano morte?-

M -L'uomo che portò quì Harry, mi disse che il bambino gli era stato affidato, quella notte lui avrebbe dovuto prendere il bambino e portare i suoi genitori in un luogo più sicuro. Mi disse però che qualcosa era andato storto, e che quando arrivò nella casa i genitori di Harry erano già morti, ed il bambino l'unico superstite, ero frastornata, non sapevo se credergli o meno, alla fine mi consegnò anche un piccolo diario verde, mi disse di consegnrlo al ragazzo nel suo 10° compleanno.-

A -Posso vederlo?-

M -Si-

da un cassetto della scrivania prese un quadernino con la copertina verde consegnadolo all'uomo posto di fronte a lei, Albus prese ad osservarlo per poi aprirlo, ma questo era bianco

M -Il quaderno è bianco, l'uomo mi disse che le scritte sarebbero apparse ad Harry il giorno del suo compleanno quando lo avesse sfogliato... l'unica cosa visibile è una frase all'ultima pagina.-

Il mago ascoltate le parole aprì il diario sull'ultima pagina per poter osservare la scritta fatta con inchiostro verde che recitava.


Mio piccolo Harry.

Tu non mi conosci e non sò se mai mi conoscerai, è per questo che ti ho lasciato questo diario, per darmi la possibilità di spiegarti, per dare a me e tuo padre la possibilità di perdonarci.

Non sò come crescerai, ma guardandoti quì nella culla sò per certo che diventerai un magnifico uomo, anche senza di noi riuscirai a raggiungere al meglio la tua maturità, ne sono sicura e sai perchè? Perchè sono la tua mamma e queste uuna madre le sà sempre... sempre e comunque.

Voglio cheiederti scusa per il fatto che nè io, nè tuo padre potremo stare assieme a te, ma tu non piangere bambino mio, non piangere mai, perchè anche se tu non ci vedi, noi saremo accanto a te e ti aiuteremo a rialzarti ogni volta che cadrai.

Perchè siamo i tuoi genitori e ti vogliamo un mondo di bene.

Non sò se riuscirai a trovare nel tuo cuore la possibilità di un perdono per noi, ma io nella mia ingenuità, spero di si.

Ti voglio bene

la tua mamma.


M -Quando lessi quella scritta capì che non mi stava mentendo. Quelle sono le vere parole di una madre che sà di stare per abbandonare il proprio figlio. Non sò come facesse a saperlo, sò solamente che quella notte presi con me quel bambino. Da allora ogni anno mi arriva un assegno anonimo con i soldi necessari a mantenere Harry, anzi a dir la verità me ne arrivano molti più di quanto non siano necessari...-

A -Non le ha mai nominato i nomi dei genitori?-

M -No... mi ha solo detto che il bambino portava il nome di Harry James Potter, non sò se è il suo vero nome, ma sperando che lo fosse lui lo fosse lo ho chiamato così-

A -Ha fatto la cosa giusta mia cara.-

M -Lo spero, adesso però vorrei parlare con lei dell'istruzione di Harry-

A -Certamente...-

La donna prese da un cassetto, un piccolo sacchetto di cuoio.

M -Quando mi affidò Harry, quell'uomo mi consegnò anche questo denaro, è denaro dei maghi credo o qualcosa di simile... sicuramente non è come il nostro. Comunque sia me lo diede dicendomi di consegnarlo a lei come pagamento della retta scolastica di Harry, quando lui avesse compiuto dieciundici anni. Nonostante la mia promessa io voglio assicurarmi che Harry non abbia problemi di alcun tipo.-

A -Ovviamente. Sù questo punto la posso tranquillizzare, Hogwarts è uno dei posti più sicuri al mondo per dei maghi, io sono il suo preside e l'edificio è situato in un luogo imprecisato della Scozia, la si raggiunge ogni anno dalla stazione di king Kross il 1°Settembre...-



Continuarono così a parlare della scuola, Margareth chiese di tutto, dalla mensa all'infermeria, dalle lezioni alle stanze e così via.

M -Bè, credo di essere soddisfatta... non penso ci siano problemi, l'unica cosa è che Harry non sà nulla del vostro mondo o della magia, ho preferito che crescesse come tutti gli altri bambini quì dentro perchè sapevo che sarebbe stato più semplice per lui... spero che questo non si riveli un problema.-

A -Assolutamente... molti ragazzi provengono da famiglie comunissime, e ricevono la lettera della scuola a 10 anni, di solito poi mandano un funzionario del ministero per poterli rassicurare, ma anche in quel caso i bambino crescono senza conoscere nulla della magia, integrandosi poi perfettamente nel nostro mondo...-

Margareth assentì compiaciuta, dopo di chè chiese

M -Bene, le chiedo un'ultimo favore signor Silente.-

S -Certamente.-

M -Vorrei che lei rimanesse quì, mentre dico ad Harry delle sue... "capacità"... sicuramente avrà domande da farle, e vorrei che qualcuno potesse rispondegli, non pens di essere la più indicata per questo.-

S -Comprendo perfettamente, non c'è problema, può chiamarlo se vuole.-

Maegareth si alzò e si affacciò all'uficio chiedendo

M -Cindy, puoi chiamare Harry e dirgli di venire da me?-

C -Subito signora!-



RINGRAZIAMENTI


Kumiko Shirogane: Cara è ovvio che sia una yaoi HarryxDraco!!! Anche io l'adoro!!! Però dovrai avere un po' di pazienza, la ficcy infatti è abbastanza lunga e passeranno un po' di capitoli prima che succeda qualcosa fra i due... (Bastarda....ndDraco) Zitto tu, nessuno ti ha chiamato! (Come osi!!! Io sono Drac....ndDraco-mortalmente-offeso) si...si...si... lo sappiamo... se non vuoi che ti faccia diventare un isterico allora farai meglio a non fiatare! (-_- riccattatrice... ndDraco) Bravo! Tornando a noi Kumiko spero che questo continuo ti possa piacere, conto di risentirti!!!


Evil Angel: Allora Evril, abbastanza veloce? Per i prossimi ci metterò più tempo, ma non ti farò attendere troppo! Bè cosa posso dire, sono contenta di averti incuriosita (Dì piuttosto che non sai come continuare! NdHarry) Harry! Ti ci metti pure tu!? (Bè, scusa, mi hai fatto morire i miei genitori! Q_Q....NdHarry-con-i-lacrimoni) non fare così... se il mio pg preferito è ovvio che ti faccia soffrire più degli altri! (Sadica....ndHarry) (Concordo!! ndDraco) Zitti tutti e due! Ricordate che io ho la Fic dalla parte del manico! Bwahahaha (Bastarda..... ndDraco&Harry) Per l'orfanotrofio... bè presto lo scoprirai no?! Un bacione e mi raccomando continua a recensire!


AriVano90': Sono contenta che ti piaccia come inizio! *_*!!!!!!! Hai visto no che almeno un'amico se lo è fatto?!?! In quanto a Raphael... bè se te lo dico che gusto c'è (Sadica....ndDraco) FINISCILA!!!! faccio solo il mio lavoro qui.... (Ceeeerto... l'importante è crderci giusto? NdDraco) Draco, guarda che ti faccio finire con Tiger o Goyle!!!! (Cosa? Non puoi farlo!!!! ndDraco-oltraggiato) questo lo decido io! (E poi sarei io il cattivo eh?... ndDraco) Io non sono cattiva... è solo che faccio rispettare la mia figura di somma scrittrice... (Come no... ricattatrice) -l'autrice prende una S&W presa in prestito da Sanzo di Saiyuki e la punta sopra a Draco- volevi dire qualcosa tesoruccio? (Noooo.... io stavo solo salutando Ari.... non è vero Harry? NdDraco-con-le-dita-incrociate) (Ma certo!^^ ndHarry-con-un-sorrisone-flashstyle) per ora ve la siete cavata... comunque, cara ariVano spero che continuerai a seguirmi! Un bacio! E continua a recensire!!!!


Summers84: Ti piace?! Anche a me! (Ma è logioco che ti piaccia! Sei tu l'autrice! NdDraco) Ricordati Tyger e Goyle caro biondino.... (Lo sai che oggi sei più carina del solito carissima autrice? NdDraco) Oh... così ti voglio! Allora cara sammers dimmi se anche il seguito è di tuo gradimento! Un bacione e a presto! Spero!^^

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Ma ciao!!!!! Eccomi qui con il 3° Capitolo!

Cercherò di aggiornare regolarmente almeno una volta la settimana, e, se ci riuscirò, anche più spesso!

A tutti i coraggiosi che leggeranno questa Fic chiedo di lasciare un commento, perchè per un'autrice non c'è niente di più bello che leggere cosa ne pensano gli altri della propria Fic, e niente di più divertente che rispondervi!

Allora bye,bye e alla prossima!


Capitolo III



Ufficio di Margareth Smith

poco dopo



Un lieve bussare distrasse i due nella camera.

M -Avanti.-

Dopo questa esortazione, la porta si aprì e un bambino di 10 anni entrò cautamente nella stanza richiudensosi la porta alle spalle.

Il bambino era mingherlino, di 1,20 m circa, molto magro e un colorito roseo sulle guance, i suoi occhi color verde speranza erano in parte coperti da un paio di occhiali dalla montatura tonda, avava capelli neri molto folti e disordinati, in quel momento indossava un pantalone corto nero con una maglietta larga verde scuro, sul suo ginocchio faceva bella mostra di se un grosso cerotto abbastanza recente.

Lo sguardo verde del bambino si posò immediatamente sulla bizzarra figura di Silente, l'uomo rispose al suo sguardo con un bel sorriso gentile e nella sua mente non potè fare altro che pensare:

"questo è davvero il figlio di James e Lily..."

M -Vieni Harry, siediti quì- quando il bambino ebbe obbedito lei continuò -Allora questo signore che vedi, si chiama Albus Silente, ed è il direttore di una scuola che si chiama Hogwarts. Sai, ricordi quando ti dissi che avevo fatto delle promesse alla persona che ti portò quì da me quando avevi un anno?-

il bambino assentì e Margareth seguitò

M -Una di queste promesse era quella di farti andare ad Hogworts quando tu avessi avuto l'età adatta per andarvi.-

H -A... a che età?-

M -Ad Hogwarts vanno i ragazzi dagli 11 anni Harry.-

H -Davvero? Quindi io e Damie dovremmo andare in questa scuola?-

M -No Harry, mi spiace ma solo tu potrai andarci...-

H -Perchè? Anche Damie ha 11 anni, non è una bugia!-

M -Lo sò, ma Hogwarts è una scuola per bambini speciali Harry...-

H -Anche Damie è speciale lo sà? Corre velocissimo!-

Silente rivolse un'occhiata paterna ad Harry, gli piaceva il modo in cui stava difendendo quello che chiaramente era l'amico del cuore.

M -Harry, ascoltami bene, lo sò che Damien è speciale, tutti sono speciali a modo loro ricordi?-

H -Si, lo ha detto Padre Marcus l'altra volta.-

M -Esatto, però il tuo essere speciale è ancora diverso da quello di Damien, non che tu sei più lento o altro, è una cosa che deriva dai tuoi genitori sai?-

H -Dai miei genitori? Davvero?-

M -Si Harry... sai, la tua mamma e il tuoi papà erano dei maghi, potevano usare la magia.-

H -Come nei libri?-

M -Si, come nei libri...-

H -E quindi anche io.... anche io sono un mago?-

M -Si Harry, sei un mago, anche il signor Silente è un mago, non è vero?-

S -È vero Harry... anche io sono un mago. Nella mia scuola infatti si insegnano tutte materie che riguardano la magia.-

H -Ci sono tanti maghi nel mondo?-

S -Non tantissimi, ma molti, Hogwarts avrà almeno un centinaio di studenti.-

H -Wow... ma... non è possibile che anche Damien sia un mago?-

S -Mi spiace Harry... ma no, Damie non è un mago.-

H -Ow... mi spiace... insieme ci saremo divertiti...-

Scese un attimo di silenzio poi la curiosità di Harry prese il sopravento

H -Ma voi, per fare le magie usate.... usate le bacchette?-

Con una risata Silente assentì.

Passarono un paio d'ore, durante le quali Albus rispose allegro a tutte le domande di Harry, sorridendo della sua curiosità, alla fine però l'interruppe dicendogli.

S -Harry, mi spiace ma il tempo a mia disposizione è quasi terminato, e dovrei parlare anche di alcune cose con la Signora Smith. Sempre che per lei vada bene-

M -Nessun problema... Harry adesso puoi andare, parleremo un poco più tardi...-

H -Certo, ma posso prima fare un'ultima domanda Signore?-

S -Che sia l'ultima...-

H -Posso parlare di questa cosa ad un mio amico...-

S -Harry, sarebbe il caso che questa cosa rimanesse un segreto, ma se sei sicuro che questo tuo amico non lo dica a nessuno puoi anche parlargliene...-

H -Grazie Signore...-


E con un sorriso uscì dalla stanza, probabilmente per cercare il suddetto amico.

M -Posso assicurarle che l'amico di Harry non ne parlerà a nessuno... Lui e Damien sono cresciuti insieme come fratelli e sono praticamente inseparabili... sarà difficile per loro stare separati...-

S -Di questo mi spiace...-

M -Non si preoccupi, allora di cosa voleva parlarmi?-

S -Bè, posso dirle con assoluta certezza, che Harry è veramente il figlio delle persone che conoscevo, guardi...-

Consegnò una foto di Lily e James quando erano ancora in vita, dovevano avere circa 20 anni nell'immagine.

M -Ha ragione... Harry è molto simile, gli occhi sono della madre e i capelli del padre... come si chiamavano?-

S -Lei era Lily Evans, mentre il padre si chiamava James Potter, loro due scomparvero prima che Harry nascesse, li abbiamo cercati a lungo, ma non li abbiamo mai trovati.-

M -Capisco... In questo non posso aiutarla, io non li avevo mai visti prima d'ora... potrei... potrei dare questa foto ad Harry?-

S -Si, è giusto così. Un'ultima cosa, per la scuola Harry avrà bisogno di alcuni specifici oggetti, libri, calderoni, divise ecc... penso sia il caso che venga accompagnato da una persona di fiducia, Rubeus Hagrid li attenderà alla stazione di Londra, mi dica lei quando le sarà più comodo.-

M -Il 20 Luglio le andrebbe bene?-

S -Certamente, riconoscerete il Signor Hagrid immediatamente, è un signore molto grosso, indossa sempre un lungo pastrano di pelle e ha una barba che fà invidai alla mia... eheheheh.-

M -Perfetto.-

Albus Silente salutò con una stretta di mano, la direttrice del Sunfolwer.

S -Arrivederci signora, la ringrazio per quello che ha fatto ad Harry per questi anni-

M -Non mi deve ringraziare, Harry è un fantastico bambino e sono stata felice di farlo, arrivederci.-


Fù così che con un Pop Albus Silente si smaterializzò dall'orfanotrofio Sunflower per materializzarsi con un suono simile al n°13 di Grimmuld Place.


Remus Lupin che stava tranquillamente sorseggiando un bicchiere di cognac mentre leggeva un libro nel salotto, si spaventò quando davanti a lui apparve Albus Silente.

Non appena si fù ripreso dalla sorpresa, posò il bicchiere e il libro sul basso tavolino raggiungendo l'uomo che ancora non l'aveva notato.

R -Albus, cosa ci fai quì?-

A -Buon pomeriggio Remus, mi spiace essermi smaterializzato quì senza avvertire, ma ho una certa urgenza di parlare con te e Sirius...-

R -Ma certo... accomodati, ti andrebbe un pò i tè?-

A -Oh... si grazie.-

R -Remus fece apparire con la magia una teiera e tre tazze, poi scusandosi con l'ospite salì al piano di sopra, dopo un minuto scese le stesse scale interne accompagnato però da un affascinante uomo dai capelli neri e gli occhi grigi

A -Ben rivisto Sirius...-

S -Anche a te Albus, Rem mi ha detto che ci volevi parlare, di cosa si tratta?-

I due si sedettero uno accanto all'altro sul divano mentre Albus sorseggiava senza fretta la sua tazza di tè.

Dopo un pò anche Remus ne prese un pò del suo, mentre Sirius continuava ad osservare attento l'uomo che glgi sedeva di fronte.

A -Ieri mi è arrivata una lettera da parte della signora Margareth Smith, in questa lettera mi parlava di un bambino che a quanto pare è un mago, ma cresciuto come un babbano...-

R -Ma lei o il marito sono una strega o un mago?-

A -No, lei è una normalissima babbana, e non sò se è sposata o meno, infatti non è questa la cosa importante, ecco, leggete...-

Consegnò così ai due la lettera che gli era arrivata il giorno prima.

Prima della fine Sirius interruppe la lettura chiedendo

S -Cosa significa questo?-

Ma fù richiamato alla lettera dall'esclamazione stupita di remus Lupin.

Mentre il licantropo alzava lo sguardo confuso verso il preside, anche Sirius arrivò alla parte incriminata della missiva, quando finì di leggere anche il suo sguardo si posò su Silente.

R -Albus... cosa significa? Perchè questo bambino si chiama Harry James Potter?-

A -Perchè lui è il figlio di Lily e James Potter...-

In quel momento Sirius si portò una mano sugli occhi dicendo

S -Ho bisoggno di qualcosa di più forte del tè credo...-

Fù così che Albus raccontò loro della sua mattinata.

Di Margareth Smith e di ciò che questa gli disse riguardo alla sera incui gli venne affidato Harry, nessuno dei due uomini lo interruppe, solo verso la fine Remus chiese

R -Albus sei sicuro che sia figlio di James e Lily? Potrebbe essere un errore o chessò io...-

A -All'inizio l'ho pensato anche io... ma quando l'ho visto non ho avuto più dubbi-

S -In che senso?-

Senza dare spiegazioni Silente prese la sua bcchetta e se la portò alla tempia, poi con un gesto fluido l'allontanò creando fra la carne e il legno un filo d'argento.

Il filo si staccò dalla tempia rivesandosi accanto al tavolino da caffè, in poco tempo divenne una sagoma di un bambino, Silente aveva materializzato il ricordo vissuto ore prima: il piccolo Harry che se ne stava sulla porta e lo guardava con curiosità.

Remus si portò una mano alla bocca, mentre Sirius si aggrappò al divano su cui era seduto.

Dopo un pò Silente con un colpo di bacchetta dissipò l'immagine, mentre attendeva una reazione da parte dei due.

S -Niente più dubbi Albus... quello è veramente il figlio di James e Lily...-

R -Albus... perchè non ci hanno detto nulla? Se sapevano che erano in pericolo, perchè non ci hanno avvertito?-

A -Questo amico mio non lo sò, l'unico che può darci delle risposte è l'uomo che anni fà portò Harry al sicuro...-

Remus Lupin e Sirius Black erano annichiliti...

Loro erano i migliori amici di James e Lily, erano stati i loro testimoni di nozze, con James ne avevano combinate di tutti i colori e da Lily avevano ricevuto le peggiori ramanzine, quando i due erano svaniti senza un perchè per entrambi fù un grandissimo shock, per due anni continuarono a cercarli, ma alla fine dovettero desistere.

Dei coniugi Potter nessuna traccia, non riuscirono a rintracciare neppure le bacchette, erano spariti nel nulla, con il tempo il dolore per la perdita di due amici così cari si attenuò, ma alla notizia che i due avevano avuto un figlio e che per di più fossero morti, riaprì dolorosamente quella ferita mai del tutto ricucita...


Nel frattempo, nell'orfanotrofio Sunflower Harry era seduto sotto la quercia ed accanto a lui c'era un bambino più robusto e alto di lui, ma della stessa età che aveva occhi e capelli castani, il suo nome era Damien Course, ed era il miglior amico di Harry.

I due si conoscevano da quando Damien era entrato nell'oranotrofio, a 4 anni, Harry dal canto suo era sempre vuissuto lì, dato che i due avevano la stessa età furono messi nella stessa stanza e pian piano impararono a conoscersi, a vedere i pregi e i difetti dell'altro, divennero dapprima amici, poi talmente legati da definirsi "fratelli", adesso Harry aveva appena raccontato a Damien cosa era successo poco prima, di Albus Silente e delle sue nuove "capacità".

Avav parlato con incertezza cercando di non guardare il suo amico negli occhi, non aveva idea di come il suo fratellone l'avrebbe presa, per Harry infatti Damie era la persona più importante, era un pò il suo fratello maggiore, anche se avevano la stessa età, lui era nato a Luglio, mentre l'amico a Gennaio ed in più lo superava in statura e robustezza, per questo era stato naturale per loro chiamarsi "fratellino" e "fratellone".

Damien se ne stava in silenzio da un pò.

Stava pian piano assimilando quello che il suo amico gli aveva appena detto.

Da -Fratellino... quello che mi hai detto è... è fantastico!-

Harry lo guardò sorpreso

H -Come?-

Da -Perchè fai quella faccia? Non pensi anche tu che è fantastico?!-

H -Si... ma io credevo che tu ti saresti arrabbiato...-

Da -Con te? E perchè? Harry non fare lo stupido... mica è colpa tua se io non sono un mago no?-

H -Lo sò... ma a me dispiace tantissimo...-

Da -Anche a me fratellino, però sai che non potrei mai arrabbiarmi con te no?... -

H -Davvero?-

Da -Certo! Però deve essere fantastico... la magia e tutto il resto, avanti raccontami tutto quello che tu hanno detto!-

Così Harry rincuorato da quello che il suo amico aveva detto, cominciò a riferire tutta la discussione avuta con Albus Silente.I due amici parlarono tutto il pomeriggio, immaginando e fantasticando.

Harry era felicissimo, aveva scoperto qualche cosa in più sui suoi genitori, aveva scoperto di essere un mago e la cosa più bella di tutte era che Damie, il suo fratellone non si era arrabbiato con lui, quella per Harry era forse il giorno più bello!

Dal suo conta Damien era molto felice per il suo fratellino, lui voleva un bene pazzesco ad Harry, era naturale quindi che fosse contento per lui! Certo, lo invidiava un pò, gli sarebbe veramente piaciuto essere anche lui un mago, ma andava bene anche così.

Conosceva Harry da sempre ed era la persona migliore che aveva mai visto, il suo fratellino aveva una grandissima voglia di vivere, nonostante spesso soffrisse molto.

Anche nelle situazioni più nere riusciva ad uscirne con il sorriso, lui forse era più alto, forse più simpatico, ma il più forte era sicuramente Harry.

L'Harry che lo aveva consolato la prima notte in orfanotrofio.

L'Harry che gli era stato accanto spiegandogli tutto quello che per lui era nuovo.

L'Harry con cui aveva imparato a leggere e scrivere.

L'Harry che copriva le sue marachelle dividendo con lui la colpa.

L'Harry che gli sorrideva tutti i giorni senza remore.

L'Harry che non era altro che il suo fratellino...


Durante la cena Margareth come al solito osservò attentamente tutti i bambini che erano lì.

Vide Damien ed Harry scherzare normalmente con gli altri, come una qualunque cena, ma scambiarsi occhiate dense di significato per entrambi.

Al termine del pasto mentre tutti andavano a dormire, la donna chiamò Harry a sè, dicendogli che era il momento adatto per parlare.

Harry dopo aver salutato Damie, seguì la sua direttrice.

All'interno dell'ufficio Margareth gli disse quello di cui aveva parlato con Silente, del giorno della partenza e del 20 Luglio.

H -Signora Margareth... ma chi mi accompagnerà?-

M -Come sai io non posso allontanarmi, ma credo che Padre Marcus ti potrà accompagnare.-

H -Quanto durerà Hogwarts?-

M -Da Settembre a Giugno. Nel mezzo ci sono però le vacanze di Natale e Pasqua.-

Lo sguardo di Harry si fece un pò meno luminoso.

M -Cosa c'è Harry... non sei contento?-

H -No... sono contentissimo! Però... però da Settembre a Giugno è tanto tempo... sentirò molto la mancanza di questo posto, di Damie, di tutti gli altri e anche la sua Signora Margareth...-

M -Probabilmente... ma tu ricorda sempre che questa è casa tua, e poi potrai scrivere a me e Damien quando vorrai! Sai i maghi usano i gufi come postini... ti basterà scrivere delle lettere ed affidarle a un gufo e lui in poco tempo ce le farà avere, poi noi ti risponderemo.-

H -Davvero?-

M -Certo! È così che ho contattato Albus Silente, e poi potrai tornare quì per le vacanze estive, quelle di Natale e quelle di Pasqua se vorrai!-

H -certo che voglio!-

Dopo avergli dato gli ultimi dettagli, l'ora di andare a letto era ormai passata.

M -Adesso è tardi Harry, è meglio che tu vada, fai piano e stai attento a non svegliare il tuo amico-

H -Si signora Margareth... e grazie ancora di tutto.-

M -E di cosa Harry?... comunque volevo dirti che non ho parlato al signor Silente dei tuoi problemi fisici, ma se dovessi avere problemi mi ha assicurato che l'infermiera della scuola è molto competente, non esitare mai a mandarci qualsiasi genere di avviso intesi?-

H -Certo, buona notte Signora-

M -'Notte Harry...-


Continua...


Allora cosa ne pensate?!

Approfitto per ringraziare coloro che hanno commentato!


ariVano90: Ciao bellissima! Grazie mille per aver commentato! Q_Q *me commossa* Sai, dato che strapazzerò un po' il notro harry ho pensato che un po' di felicità ci stesse bene... (Cosa? Hey non fare scherzi autrice da strapazzo!!! NdHarry-spaventato) Per quanto riguarda albusuccio, bè, non è che lo vada proprio a dire a tutti, però hai visto no!? E tranquilla, la S&W l'ho restituita... (Si! Ahahahaha! Libero!!! Grazie ariVano per l'idea, ho già spedito un gufo a papino!!!^^ NdDraco-che-saltella-gioioso) Smettila di saltellare! Mi rovini tutta la camera!!! Comunque non preoccuparti per questo disgraziato... pultroppo mi è ancora utile e quindi sono magnanima e non metterò fine alla sua vita... però posso torturarlo quanto mi pare! Ho fatto firmare un contratto al caro Lucius e non può nulla contro di me! Bwahahahahah (Cosa!? Stai mentendo!! ndDraco) Affatto! Ho promesso a Lucius che avrà una parte nella Fic, e tu sai quanto è vanitoso... ha accettato immediatamente, non ho dovuto neanche cacciare il cararmato pensa! (Nooooooooo!!!! ndDraco-disperato-che-si-fàcoccolare-da-Harry) Tsk... finitela di fare i piccioncini! Comunque, per quanto riguarda le sorprese, bè, la mia fic ne è piena quindi spero ti piacciano! Un saluto e continua a commentare Please!!!


Summers84: Cara! Grazie per aver commentato! Adesso si che sono un autrice felice!!!^^ (Ti assicuro che è vero... sono ben 10 minuti che non minaccia Draco! NdHarry) Visto? Se lo dice Harryuccio puoi fidarti! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto il secondo chappy e spero che anche questo possa soddisfarti! Un bacione e mi raccomando continua a commentare!!!^^ (Se ci tieni alla mia incolumità fallo... per favore!!!! ndDraco-traumatizzato) Zitto tu! Dov'è finito il tuo spirito serpeverde? Non ascoltare le parole di questo povero ossiggenato... alla prossima!^^

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Allora... Eccomi qui con il IV capitolo! Sono emozionatissima! Qui ci sarà il primo vero contatto con la magia da parte di Harry... spero vi piaccia!

Ringrazio tutti coloro che leggono e con maggiorn calore tutti quelli che commentano! GRAZIE!!!!!! Q_Q * me commossa *

Bè allora buona lettura!^^



Capitolo IV


Da sempre l'uomo ha paura dell'ignoto.

È naturale.

Ed è per questo che spesso abbiamo paura delle novità:

non possiamo mai sapere a cosa ci porteranno...


Orfanotrofio Sunflover

20 Luglio


Padre Marcus arrivò puntuale all'orfanotrofio per prendere Harry.

Lui conosceva la situazione del ragazzo e non si era fatto problemi con l'accompagnarlo.

I due si salutarono cordialmente con un abbraccio, Padre Marcus però, prima di poterlo accompagnare, dovette discutere di alcuni particolari con la direttrice.

Dopo un breve colloquio, finalmente i due furono pronti ad andare.

Insieme arrivarono alla stazione di Londra e, come aveva assicurato Silente, non ci misero molto a riconoscere Rubeus Hagrid.

Questo infatti era gigantesco ed aveva una foltissima barba casatana come gli intricatissimi capelli, inoltre indossava un pastrano che sembrava essere composto escusivamente da tasche!

Mentre Padre Marcus avanzava ritrosamente, Harry si avvicinò con naturalezza, una volta vicino all'omone chiese

H -Mi scusi... è lei il signor Rubeus Hagrid?-

R -Oh... accipicchia sì sono io!-

H -Allora piacere! Io sono Harry e lui è....-

M -Marcus... il mio nome è Marcus-

R -Oh! Felice di conoscervi!-

L'uomo nonostante incutesse del timore per la sue gigantesca mole, questo veniva subito superato quando le gentili parole del gigante venivano fuori.

I due scoprirono ben presto che Hagrid era sì un omone grande e grosso, ma possedeva un animo buono e gentile.

Fù così che i tre si avviarono verso la loro meta.

Hagrid infatti aveva consegnato una lunga lista ad Harry, e quest'ultimo la guardava con tanto d'occhi!

Sul foglio erano segnate tutte le cose che gli sarebbero state utili nella scuola, si parlava di calderoni, strani ingredienti, divise, guanti di scaglie di drago, mantelli e bacchette!

In fondo c'era scritto che volendo avrebbe potuto portare con se un rospo, un gatto o un gufo!

Harry non ebbbe bisogno di scegliere cosa prendere... dato che aveva solennemente promesso a Damien di tenerlo informato di tutto quello che gli succedeva, aveva bisogno di un bel postino personale! Un gufo era proprio quello che gli ci voleva!

In una postilla sul fondo, si ricordava a tutti gli studenti del primo anno, quelli come lui insomma, che non era permesso loro di portare un manico di scopa personale.

Arrivato a quel punto si bloccò per chiedere spiegazioni.

H -Hagrid, scusa ma... cosa significa che non sono autorizzato a portare un manico di scopa? Perchè mai dovrei portare una scopa a scuola!?-

R -Come perchè? Per giocare a Quidditch o più semplicemente per volare...-

H -Vo... volare? Vuoi dire nel cielo!?-

R -Ovvio! Dove vuoi che si voli?-

Harry l'aveva guardato con una faccia talmente stupefatta da far scoppiare l'allegro gigante in una sonora risata! Anche Marcus non potè fare a meno di sorridere...

Questo per lui non era il primo contatto che aveva con il mondo della magia, ma anche se non ne conosceva tutto, qualcosa la sapeva! Gli piaceva molto l'espressione stupita del ragazzo ad ogni piccola scoperta!

Suo malgrado, quando Hagrid li condusse a Diagon Alley attraverso il passaggio del "Paiolo magico", anche lui lasciò trasparire il suo stupore...

All'inizio si limitarono a guardare i negozi, poi dopo un pò Hagrid propose di entrare in alcuni per cominciare gli acquisti.

Solo in quel momento harry realizzò un dettaglio importante che tuttavia gli era sfuggito.

H -Marcus... ma io non ho soldi! Come farò a coprare tute queste cose?-

M -Non preoccuparti, tu non lo sai, ma in realtà tu disponi di denaro...-

H -Davvero?-

M -Si... Secondo il professor Silente tu dovresti possedere un conto in una banca lasciatoti dai tuoi genitori. Scusi Hagrid, lei sà dov'è la banca?-

R -Ma sicuro! Avrei dovuto pensarci prima! Venite da questa parte!-


A quanto pareva, Lily e James avevano fatto in modo che Harry non avesse problemi finanziari per il futuro.

Non appena ebbero spiegato la situazione ad un folletto questi fece alcune domande:

F -Prego signore, dica il suo nome completo e la sua età-

H -Ehm... mi chiamo Harry James Potter e ho 10 anni... 11 tra pochi giorni...-

Poi dopo aver scritto alcune cose sù un grande librone, tese una chiave piccola e dorata ad Harry dicendo.

F -Signor Potter,questa è la sua chiave, se riuscirà ad aprire la sua camera blindata allora il suo conto verrà aperto, i suoi genitori hanno lasciato queste disposizioni: solo lei può aprire la camera o qualcuno con un consenso firmato di suo pugno...-

Così utilizzando il trabbalante carrello arrivarono alla camera blindata.

Harry non ebbe nessun problema ad aprire la segreta, ma rimase basito dal suo contenuto.

Lì dentro c'era tantissimo denaro!

Anche Marcus rimase sorpreso, poi con un piccolo sorriso spinse Harry a prenderne una parte per poter fare i suoi acquisti.

Il ragazzo pensava che ci dovesse essere un qualche tipo di errore, insomma, come poteva lui avere tanto denaro!?

Il folletto però assicurò che tutto era perfettamante esatto...

A tardo pomeriggio Harry avanzava con una gabbia contenente una civetta bianca fra le mani più un paio di buste, Hagrid invece portava il resto.

Il gigante li aiutò a caricare tutto su un taxi per poi salutare cordialmente Marcus, e augurare le buone vacanze ad Harry dicendogli che si sarebbero rivisti a Settembre.


Harry, consigliato da Marcus, oltre ai libri di scuola, comprò alcune letture che gli avrebbero spegato un pò meglio il mondo della magia.

Harry ne aveva scelti quattro:

-Guida alla magia.

-Manuale per babbani.

-Fondamenti del mondo magico e poi quello che lui preferiva: Storia di Hogwarts!


Tornati all'orfanotrofio mentre Marcus andava a parlare con la direttrice, Harry corse dal suo fratellone per informarlo dei suoi acquisti.

Così dopo averlo trascinato in camera, gli mostrò tutto quello che aveva comprato, e mentre Damien ammirava ogni signolo oggetto, Harry sproloquiava a pro posito di tutto quello che aveva visto e di quello che Hagrid aveva detto.




Orfanotrofio Sunflower

1° Settembre


Harry controllava per l'ennesima volta il suo baule, la sera prima non aveva fatto altro, Damien per farlo mettere a letto veva dovuto portarcelo di peso!

Alla fine Harry dopo mille e più pensieri si era addormentato.

Adesso però il nervosismo era al massimo, Daminen lo osservava divertito piegare per la quinta volta la stessa divisa, ma arrivato alla sesta, impietosito per il suo fratellino gli disse

Da -Se continui così la spiegazzerai tutta....-

H -Eh?-

Da -La divisa... avanti lasciala stare, cosa ti ha fatto di male?-

H -Ehehe... hai ragione, scusa ma sono un po' nervoso...-

Da -Lo vedo... avanti, non sei contento?-

H -Si... lo sono... sai, ancora non mi pare vero, a volte temo che sia solo un bel sogno-

Da -Ma non lo è! E lo sai perfettamente!-

H -Ancora una volta hai ragione... la cosa che più mi mancherà sarai tu Damie...-

Da -Anche tu mi mancherai fratellino, promettimi di scrivermi appena arrivi, voglio sapere tutto!-

H -Promesso! Ma quando arriva se ci sono cose importanti dille anche alla signora Margareth-

Da -Tranquillo, dai che il taxi stà per arrivare... ti do una mano con i bagagli.-


Alle 9:35 il taxi arrivò sul vialetto, Damie e gli altri ragazzi aiutarono Harry a mettere tutta la sua roba, mentre la signora Margareth dava ad Harry le ultime raccomandazioni, pultroppo il ragazo sarebbe dovuto andare da solo alla stazione, lei non poteva allontanarsi e Padre Marcus aveva un impegno improrogabile e pultroppo nessuno dei suoi amici poteva uscire da solo dall'istituto.

Harry salutò tutti i suoi compagni, dal più piccolo al più antipatico, abbracciò la direttrice ed infine strinse Damie in una morsa ferrea ampiamente ricambiata dal fratello.

Quella sarebbe stata la prima volta che si separavano per tutto quel tempo, da sempre si erano appoggiati l'un l'altro in ogni momento, dal più difficile e triste al più allegro e semplice, in un angolino del loro cuore c'era sempre stata la paura di perdersi, probabilmente ci sarebbe sempre stata, e questa poi veniva fuori proprio in questi momenti.

Poco a poco allentarono la presa, e, dopo un ultimo sguardo Harry si voltò e raggiunse il taxi, prima di salire però si girò un'ultima volta, salutò tutti con un gesto della mano e mandò loro un gigantesco sorriso, solo Damien notò quanto luminosi fossero gli occhi del suo fratellino, un po' per l'eccitazione, un po' per la paura e un po' per la commozione, quegli occhi verde speranza sembravano voler illuminare il cortile con le emozioni in essi racchiuse.


Arrivò alla stazione di King Kross che erano le 10:45.

Hagrid gli aveva spiegato come raggiungere il binario, ma lui era ancora un po' scettico.

Con sguardo dubbioso osservò il muro che divideva il binario 9 da quello 10, secondo le parole del gigante lui avrebbe dovuto attraversare proprio quel muro, che sembrava veramente ben piantato e solido, per poter raggiungere l'espresso di Hogwarts!

Dopo un respiro profondo pensò “o la va o la spacca” e piano si avvicinò al muro, a pochi centimentri da quello chiuse gli occhi, li aprì pochi secondi dopo ritrovandosi su un binario, alzando gli occhi vide la locomotiva rossa fumante che portava il nome della sua scuola sul fianco, poi sopra alle teste di tutte le persone che affollavano il luogo svettava brillante il cartello 9 e 34.

Con un sorriso divertito si affrettò a salire sulla vettura, come Silente gli aveva detto, ad Hogwarts andavano un sacco di ragazzi!

Harry raramente aveva visto così tante persone in uno stesso luogo!

Cominciò a controllare quale scompartimento fosse libero, avanzava piano trascinando il baule e gettando di tanto in tanto un'occhiata all'interno degli scompartimenti, i primi erano tutti occupati, su due c'era un cartello con su scritto “riservato a prefetti e capo-scuola”, in altri trovò tenere coppiette intente a salutarsi affettuosamente, dopo un po' vide uno scompartimento aperto da cui non usciva nessun rumore, pensò così di aver trovato uno scompartimento libero si affacciò ma vide che pultroppo era occupato, un ragazzo biondo sedeva compostamente su un lato e osservava le persone dal finestrino.

Harry fece per ritirarsi, ma improvvisamente per il corridoio quattro ragazzi cominciarono a correre ed Harry per evitare di essere travolto, entrò nello scompartimento.

Immediatamente lo sguardo del biondo fù su di lui preforante e indagatore.

Harry senza scomporsi gli sorrise dicendo

H -Scusa, non era mia intenzione disturbarti...-

? -Tsk... allora vai no?-

a quelle parole il moretto scoppiò a ridere, il biondo lo incenerì con lo sguardo, più di una persona si sarebbe ritirata a quell'occhiataccia, ma Harry si limitò a far finire la risata in un sorriso

H -Si... e scusami ancora...-

? -Hey tu... chi ti credi di essere?-

H -Io?-

? -Sì tu... perchè hai riso di me? Io sono Draco Malfoy!-

Harry parve mortificato

H -Oh, non intendevo ridere di te o offenderti in alcun modo, mi spiace. È solo che mi hanno sorpreso le tue parole... adesso tolgo il disturbo, scusami ancora!-

Così dicendo uscì dallo scompartimento.

Draco rimase un attimo basito sul posto...

Non riusciva a capire il comportamento di quello strano ragazzo, a dirla tutta non sapeva neppure chi fosse; immediatamente si mise in piedi e si affacciò giusto in tempo per vedere il ragazzo di poco prima entrare in uno scompartimento poco lontano, ma prima che entrasse lo richiamò dicendo

D -Hey tu! Chi sei?-

H -Sono Harry... Harry Potter!-

Poi sparì nello scompartimento.

Prima che raco potesse fare o dire altro, venne raggiunto da due ragazzi enormi e dall'aria non troppo sveglia.

Riconoscendo in loro Tiger e Goyle, entrò nello scompartimento, suo padre era stato chiaro, in quanto Malfoy doveva essere un capo, qualcuno all'interno di un proprio gruppo che prende decisioni e così via... i due appena arrivati erano proprio coloro di cui aveva bisogno per fare ciò che il padre gli aveva ordinato.


Intanto nel suo scompartimento Harry stava sistemando il proprio baule quando sentì uno sbuffo esasperato provenire dal corridoio; si girò ed incontrò lo sguardo nocciola di una ragazza che doveva avere la sua stessa età.

Questa si affacciò nel suo scompartimento, poi vedendo che non c'era nessun altro chiese

? -Scusa, ti spiace se mi sistemo qui? Pultroppo molti scompartimenti sono già occupati...-

H -No, tranquilla, non mi spiace.-

? -Perfetto! A pro posito, io sono Hermione, Hermione Granger.-

H -Ah, hem piacere, io sono Harry Potter.-

La moretta gli sorrise, poi uscì un'attimo per poter prendere il baule e spostarlo all'interno.

Hm -Anche tu del primo anno?-

H -Eh si...-

Hm -Non so te ma io sono nervosissima!-

H -Oh, non troppo, più che altro sono curioso-

Hm -Beato te... in che casa vorresti essere smistato?-

H -Non saprei... mi sembrano tutte molto belle, tu hai qualche idea?-

Hm -Penso, Corvonero, forse Grifondoro.... dai devi avere qualche idea!-

H -Forse Corvonero.-

Hm -Ti piace studiare?-

H -Non tanto quello, quanto mi piace sapere cose nuove, è... diverso....-

Hm -Sù questo punto siamo molto simili....-*


Harry scoprì che Hermione era una ragazza molto curiosa e piena di vitalità!

Nonostante la moretta credesse fermamente che sarebbe stata smistata a Corvonero, Harry l'avrebbe vista molto bene fra i Grifondoro...

Rispecchiava molte delle loro caratteristiche in fondo!

I due chiacchierarono a lungo, e vennero interrotti solo un paio di volte da un ragazzo di nome Neville che aveva perso il suo rospo.

Quando mancava ormai mezz'ora all'arrivo Hermione andò in bagno a cambiarsi, mentre Harry indossò la divisa nello scompartimento.

Finalmente il treno cominciò a rallentare ed Harry cominciò a sentire un forte nervosismo.

Quando il treno si fermò Harry ed Hermione scesero dalla vettura, immediatamente sentirono una potente voce gridare

? -PRIMO ANNO! PRIMO ANNO DA QUESTA PARTE!!-

Harry riconobbe nell'omone che urlava Hagrid, che non appena lo scorse gli mandò un grande sorriso.


Continua...


Qui, Harry conose le quattro case perchè ha letto storia di Hogwarts! Qui Herm non sarà l'unica ad averlo fatto!^^



Allora? Piaciuta questa introduzione al mondo magico per il nostro Harry?

Approfitto per ringraziare le mie due commentatrici!


Konni: Cara Konni sono felice che tu abbia trovato la mia Fic e ti sia piaciuta!^^ (Sono contento che ti piacciano le Draco-harry... anche io le adoro! NdHarry) Ci credo che ti piacciono.... maniaco che non sei altro! °\° comunque il sospetto che sia lunga è assolutamente corretto! Adoro Harry e tendo a farlo soffrire parecchio... (cosa?! NdHarry) Tranquillo tesoro...alla fine ci sarà un lieto fine! Per quanto riguarda Sirius come ho detto alla cara AriVano ci sarà una sorpresa nel prossimo cap! Un baione e mi raccomando dimmi cosa ne pensi di questa Fic!!!


AriVano90: Ma ciao tessssssoro! (lo sapevo... anche tu una doppia personalità! NdDraco) zitto tu! Stò parlando con la cara AriVano! Cara, volevo solo dirti che ho in serbo una bellissima sorpresa per il nostro Sirius che ben presto entrerà in scena! Per quanto riguarda Rapahael bè... sorpresa!!!! (Scommetto che neppure tu sai chi è!?! ndDraco) Ti ho detto di stare zitto! (Sei tu che devi tacere!!!!!! ndDraco-infervorato) come osi dirmi ciò?!?!?!? (Perchè io ho lui!!!! ndDraco-con-sguardo-sadico-che-indica-il-caro-Sanzo) e lui cosa ci fa qui? Come fai a conoscerlo!? (Siamo tutti e due iscritti al club dei biondi più sadici e bastardi... e adesso che lui è con me tu non puo nulla! Bwahahaha ndDraco-in-versione-sadico-e-bastardo) Sanzo... perchè aiuti Draco!? (Tsk... mi sembra ovvio... sakè e denaro ndSanzo) Ma tu non eri un monaco? (Stupida donna... io non sono un semplice monaco, ma Genjo Sanzo Houshi!) Senti, se non te ne vai, facccio finire Goku in una lemon con Homura! (Draco, ci rivediamo lunedì alla riunione.... ndSanzo) (non puoi abbandonarmi! On anche tu!?!? ndDraco-disperato) Ohhh adesso che i biondi non sono più un problema torniamo a noi, per quanto riguarda zio Voldy bè... se te lo dico ora che gusto c'è? Ci vorrà un po' per scoprirlo, ma questa fic è piena di misteri.... e Voldy è uno di questi! Tranquilla... per oggi harry l'ho mandato a fare la spesa... e quando tornerà Draco non sara nei paraggi hhihihihih... (Oddio... cosa vuoi farmi pazza di un'autrice! NdDraco-terrorizzato...) niente di che... solo una tintura un po' più forte del solito! Ragazzi... prendetelo! (Due bodygard entrano e portano via di peso un Draco terrorrizzato) Adesso che la piaga è andata via, passiamo alle cose serie! Grazie mille per i commenti stupendi che lasci e ti prometto che continuerò a postare regolarmente la Fic e cercherò di dare il massimo! Grazie tanto e mi raccomando... fatti risentire presto!^_________^



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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Heilà gente! Sono tronata con il quinto capitolo! Era da un po' che cercavo la data esatta della morte di Lily e james, sapevo che era il 31 Ottobre, ma l'anno mi sfuggiva! Finalmente, l'ho trovata, i conuigi Potter sono venuti a mancare nel 1980! Ringrazio la mia amica Rumiko per l'informazione scovata e ne approfitto per dedicarle questo capitolo! Per ricordare a lei e a chiunque possa servire che la fantasia spicca il volo dai semplici sogni e si avvera attraverso parole e pensieri!

Ringrazio tutti coloro che leggono e con particolare attenzione tutti coloro che coomentano! Grazie a tutti e buona lettura!



Capitolo V

Hogwarts 1° Settembre 1990

I ragazzi del primo anno raggiunsero Hogwarts con delle barche, Hagrid guidava la carovana di studenti, tutti i ragazzi non poterono fare a meno di stupirsi quando videro per la prima volta l'imponente facciata della scuola di magia.

Questa si stagliava nitida contro il cielo ormai rossastro, il maniero era imponente, aveva tantissime torri e immense finestre, ai suoi piedi c'era un immenso prato che terminava con gli accenni di una foresta! La traversata finì e Hagrid li fece entrare nel castello.

Una volta entrati, una donna dall'aspetto severo li accolse e congedò Hagrid, la donna si rivelò essere Minerva McGranitt, la professoressa di trasfigurazione, questa gli diede le informazioni più importanti, come le case e il loro funzionamento, i punti che verranno asseganti o tolti e cose simili, poi li lasciò soli per un momento.

Quando tornò condusse tutti i primini nella sala grande, dove il soffitto, grazie ad una magia, rifletteva il cielo con le sue prime stelle, Harry avanzava timoroso, si era sistemato in fondo alla fila e rimase impressionato dalla grandezza della sala.

Immediatamente riconobbe i tavoli appatenenti alle quattro case. La professoressa però li guidò verso il tavolo degli insegnanti, lì davanti c'era uno sgabbello con sopra appoggiato un cappello dall'aria vecchia e rattoppata.

Con voce ferma la McGranitt spiegò che ognuno di loro avrebbe indossato il cappello e che questi li avrebbe assegnati ad una delle quattro case. Il cappello poi prese a recitare una specie di filastrocca, che Harry trovò molto carina....

Dopo di che, uno alla volta i ragazzi cominciarono ad indossare il cappello, Hermione Granger finì a Grifondoro, così come il ragazzo di nome Neville, Draco Malfoy invece venne smistato a Serpeverde apparendo molto compiaciuto da questo, dopo un po' la McGranitt chiamò finalmente il suo nome

Mc -Potter, Harry-

Harry prese posto sullo sgabello e la donna gli sistemò sul capo il cappello, con grande meraviglia di Harry questo prese a sussurrargli nell'orecchio -Oh... vediamo... qui vedo un grande coraggio oh sì... ma anche razionalità e acutezza e perchè no... anche un po' di astuzia, mmhh forse Serpeverde sarebbe la casa adatta per far risaltare le tue capacità... mah... difficile, cosa ne diresti invece di GRIFONDORO!-

l'ultima parola venne urlata a tutta la sala, il tavolo rosso-oro cominciò ad applaudire mentre Harry si avvicinava con un piccolo sorriso alla propria tavola.

Dal tavolo degli insegnanti, intanto tre paia di sguardi si illuminarono un poco.

Quando anche gli ultimi primini vennero smistati, la McGranitt portò via capello e sgabello mentre Silente si alzava in piedi per dare alcuni annunci prima dell'inizio della cena

A -Benvenuti e bentornati a tutti! Vi auguro un felice anno scolastico! Sono lieto di presentarvi i vostri nuovi professori di Difesa contro le Arti Oscure: Remus Lupin e Sirius Black!-

Ci fù un educato applauso ma alcune occhiate curiose si rivelsero al preside e ai due uomini che si erano alzati in piedi

A -Come potrete notare, quest'anno ci sono ben due professori che si divideranno la cattedra! Volevo inoltre ricordarvi che l'accesso alla foresta proibita è vietato a tutti gli alunni, così come le magie per i corridoi! A questo punto non mi resta che dirvi :pigna, pizzicotto, manicotto, tigre!-

Subito dopo quelle quattro strane parole le pietanze apparirono sulle quattro tavolate dando così vita ad un allegro banchetto.

Harry conobbe i ragazzi che come lui avrebbero frequentato il primo anno, oltre ad Hermione erano: Ron Weasley, Neville Paciock, Seamus Finnigam, Dean Thomas, Calì Patil e Lavanda Brown; la cena proseguì vivacemente tra presentrazioni chiacchiere e battute, Harry però durante tutto il banchetto aveva avuto l'impressione di essere osservato....

Questa sensazione era più che fondata, infatti un paio di occhi grigi si volgevano sempre nella sua direzione, uno sbuffo esasperato però li portò a specchiarsi in un paio di occhi color miele che appartenevano a Remus Lupin, che esasperato richiamava il suo compagno

R -Avnti Sirius.... finiscila di fissarlo! Non vedi che è ha disagio?-

S -Cosa?-

R -Dai... troveremo un modo di parlargli, tranquillo!-

S -Hey! Io sono tranquillissimo!-

R -Ceeerto...-

E ridacchiando tornò alla sua cena, sapeva benissimo cosa provava Sirus in quel momento, lo stava provando anche lui... il figlio del loro migliore amico era lì, a pochi metri di distanza, quel bambino che loro avrebbero dovuto coccolare e viziare fin da piccolo, ma che in verità neppure conosceva. E a questo punto la domanda tornava: perchè Lily e James non avevano detto nulla? Perchè erano fuggiti? Era forse quel bambino il motivo per cui erano scappati?

Queste e altre domande vagavano nella sua mente, ma a nessuna trovava risposta...

La cena continuò tranquilla all'insegna delle chiacchiere e dell'allegria, quando anche gli ultimi dolci vennero spazzolati, il Preside si alzò per dare gli ultimi avvisi, dopo di chè mandò tutti a dormire.

Harry insieme ai suoi nuovi compagni, seguì Percy Weasley, il prefetto di grifondoro, verso i loro dormitori.

Il prefetto li condusse attraverso corridoi e scalinate raccomandando a tutti loro di ricordare attentamente la strada per i dormitori, per accedere poi alla sala comune bisognava dire al quadro della signora grassa la parola d'ordine esatta.

Percy indicò loro le stanze che avrebbero occupato ed Harry, dopo aver dato la buona notte ad Hermione, andò insieme a Ron, Seamus, Dean e Neville nella stanza che avrebbero condiviso, con sua somma gioia scoprì che il suo letto era proprio quello accanto alla grande finestra della stanza, con calma si svestì e dopo un ultimo saluto ai compagni di stanza, si sistemò nel caldo e confortevole letto a baldacchino, prima che la sua messe potesse mettersi a vagare fra i pensieri erranti che vagavano al suo interno, il mondo di Morfeo lo accolse calorosamente.



Hogwarts 2 Settembre 1990

Il mattino dopo Harry come suo solito si alzò presto, erano appena le 6:30 del mattino, quando prese a stirachiarsi!

Indossò la sua divisa lasciando il nodo della cravatta rosso-oro un po' lenta, dopo di che mise nella sua borsa della pergamena, dell'inchiostro e un'agenda verde e scese verso la sala comune, vista l'ora non si stupì di vederla deserta, così silenziosamente si diresse verso la sala grande.

Qui, anche se non c'era nessuno, i tavoli erano già carichi di cibo, Harry però ignorò il profumo di brioche e si diresse verso il portone del castello, varcò la soglia e si ritrovò nell'immenso giradino di Hogwarts, il cielo era azzurrissimo e solo poche nuvole interrompevano la volta cristallina, il venticello settembrino gli scompigliò un po' i capelli, ma Harry non vi fece caso, osservando l'erba piegarsi al peso pressochè nullo della rugiada raggiunse una quercia posta vicino ad un grande lago.

Battezzandolo come posto ideale, si sedette ai piedi dell'imponente albero cacciando dalla borsa la pergamena e l'inchiostro.

Intinse la piuma nel calamaio e cominciò a scrivere:

Caro Damie

Come và lì? Spero che stiate tutti bene!

Io sono arrivato sano e salvo!^^ Sai, Hagrid aveva ragione, per prendere il treno sono dovuto passare veramente attraverso un muro! Qui è tutto così pazzesco!!! Pensa, i personaggi dei ritratti si muovono e passano di cornice in cornice per salutare gli occupanti delgi altri dipinti! Per non parlare delle scale... ieri ci hanno detto “dovete fare attenzione alle scale, a loro piace cambiare” all'inizio non ho ben capito, ma poi ho visto... anche le scale si muovono! Sai, sono stato smistato a Grifondoro, adesso i miei colori sono oro e rossi, pensa che ho anche la cravatta in questo momento! Adesso sono le 7:00 e tra un po' andrò a colazione, ma ora sono nel giardino di Hogwarts, dovresti vederlo è stupendo! È un prato grandissimo, pieno di alberi cespugli, io sono seduto sotto una magnifica quescia e sotto di me c'è un lago profondissimo, verso i limiti del parco comincia una foresta, ma ha noi studenti è proibito entrarci ricordi era scritto anche in “storia di Hogwaerts”... sai, non vedo l'ora di vedere il parco a primavera, sarà sicuramente uno spettacolo! Se ci riesco farò delle foto e poi te le mando. Molto di tutto questo mi sembra ancora così irreale, mi sembra un sogno! Il castello è immenso e non vedo l'ora di cominciare le lezioni! Appena trovo Edvige ti spedisco questa lettera, ma adesso è tardi ed è maglio che vada, vorrei che tu fossi qui con me fratellone... sono sicuro che sarebbe 1000 volte più bello con te accanto!

Con affetto Harry

P.S. Comportati bene mi raccomando!!!!

Dopo aver firmato e chiuso tutto in una busta, rimise tutto al sicuro nella borsa, per poi dirigersi verso il castello.

Essendo le 7:30, nella sala c'erano già tutti gli studenti più mattinieri e i professori, con un sorriso notò che uno dei nuovi professori di DADA non era esattamente sveglio, e il suo collega cercava in qualche modo di svegliarlo versandogli nella tazza una generosa dose di caffè, con un piccolo sorriso andò a sedersi al suo tavolo, prese a servirsi una tazza di caffè quando ai suoi lati si sedettero due componenti della sua casa che la sera prima aveva notato per il gran baccano che facevano.

Questi erano due gemelli assolutamente identici, avevano capelli rossi e occhi nocciola molto vispi, non erano molto alti ma compensavano con la robbustezza, avevano il viso cosparso di lentiggini e immediatamente una rivelazione gli si parò davanti, coswì curioso chiese

H -Voi siete i fratelli di Ron vero?-

FW -Esatto! Io sono Fred e lui è George! Tu invece?-

H -Harry...-

GW -Harry! Allora noi pensiamo che tu possa essere la persona adatta non è vero Fred?-

FW -Giustissimo George!-

H -Adatto per cosa?-

GW -Bè, ovviamente per riferire...-

FW -...tutto quello che il piccolo Ron combina in classe!-

Harry scoppiò in una breve risata poi disse

H -Mi spiace ragazzi... non credo di potervi essere utile, non sarebbe affatto carino da parte vostra tormentare vostro fratello non trovate?-

FW -Noi tormentare?-

GW -Non sia mai... il nostro è solo puro...-

FW -...E innocente interessamento fraterno.-

H -In questo caso, potrete benissimo chiedere all'interessato!-

Aggiunse con un piccolo ghigno, i due gemelli sbuffarono prima di dire in coro

FWGW -Ci ha incastrato....-

FW -bene... bene... e così sotto questa facciata così angelica c'è un bel malandrino eh?...-

GW -Interessante davvero... bè lo terremo da conto Harry per i nostri prossimi progetti.-

FW -Alla prossima!-

Così dicendo si alzarono facendo così posto ad Hermione che era appena entrata nella sala.

Hm -Buon giorno Harry!-

H -'Giorno Hermione-

Hm -Non mi aspettavo di vederti così presto, sei qui da molto?- chiese sedendosi

H -Io al mattino mi sveglio molto presto di solito, ho dato un'occhiata al parco e poi sono venuto qui.-

Prima che potessero cominciare a parlare liberamente, la professoressa McGranitt gli consegnò gli orari del loro anno dicendogli di passarli anche ai loro compagni. Vedendo gli orari cominciarono a vedere quali lezioni avrebbero avuto quel giorno.

Quando anche i loro compagni li raggiunsero, consegnarono loro gli orari, improvvisamente un fruscio catturò la loro attenzione, voltandosi verso l'alto videro centinaia di gufi planare verso i tavoli, anche Edvige era venuta per poter salutare il suo padrone.

Harry le diede parte della sua colazione e poi le affidò la lettera destinata a Damien.

Quando anche i loro compagni ebbero finito la colazione, si recarono insieme verso l'aula di Difesa contro le arti oscure.

Harry ed Hermione si sistemarono insieme in seconda fila, avrebbero diviso l'ora con i Serpeverde, non appena i verde-argento furono entrati nell'aula, la tensione sembrò farsi palpabile, Draco Malfoy camminava davanti al gruppo e si fermò di fronte a Ron, Seamus e Dean che erano in piedi e a loro volta li guardavano attentamente.

Ad Harry, per un'attimo sembrò uno di quei documentari dove fanno vedere gli animali che prima di un combattimento si osservavano girando in cerchio, questo pensiero gli fece squotere leggermente la testa, poi Malfoy fece un passo nella direzione di Ron e con voce strascicata disse

D -Tu, devi essere un Weasley... capelli rossi, lentiggini abiti di seconda mano... si, senza dubbio un Weasley...-

Le orecchie di Ron presero un colorioto rossastro, mentre gli altri serpeverde sghignazzavano divertiti

D -Sò che probabilmente tu non hai mai sentito parlare di me... in fondo noi due siamo in strati della società totalemente differenti.... -

R -Và a quel paese stupido platinato borioso!-

I due si avvicinarono lanciandosi occhiate di puro odio, quando un'uomo dai capelli castani e lo sguardo color miele entrò nell'aula, il professor Lupin con la sua entrata scongiurò eventuali problemi.

Gli studenti si sedettero, e Lupin fece vagare lo sguardo sulla classe soffermandosi su Harry, dopo di chè, fece l'appello e cominciò a dare le prime indicazioni sul corso

R -Buon giorno ragazzi... io sono il professor Remus Lupin, e sono qui come insegnante di Difesa contro le arti oscure, il mio collega Sirius Black, farà una o due lezioni al mese, per il resto sarò io il vostro insegnate, ora, per prima cosa, impareremo a riconoscere le creature oscure e quelle benigne, ne scopriremo assieme i pregi e i difetti, i punti di forza e le debbolezze, per questo prima anno ci sarà solo teoria, qualche volta vi porterò qualche esemplare, ma per il resto, le bacchette rimarranno dentro i vostri zaini... dall'anno prossimo cominceranno un po' di lezioni “pratiche”. Allora, prendete il manuale a pag.5 e cominciamo.-

Fù così che cominciò per Harry il primo giorno di scuola, tra libri, inchiostro, pergamene, spiegazioni incantesimi e pozioni, tutto gli sembrava talmente bello che sembrava surreale, magico era l'aggettivo forse più adatto...

Continua...

Ringrazio di cuore:

Summer84: Cara Summer... mi spiace aver dovuto deludere le tue aspettative... ma come vedi Harry è finito a Grifondoro! (Meno male! Io odio il freddo... non avrei mai accettato di passare l'anno in un sotterraneo!! ndHarry) Vedi poverino? Grazie mille per i complimenti! °\° sono contenta che la fic ti piaccia e mi raccomando continua a commentare! Un bacione!^^

_darklily_ : Ciao darklily! Sono contenta che la Fic ti piaccia! Q_Q -autrice commossa- Comunque, come hai potuto vedere Sirius è tornato in scena! Come personaggio mi piace troppo... non potevo proprio vederlo dentro Azkaban!!!!! (Grazie!!!!^^ nbSirius) Spero che anche questo cap ti sia piaciuto! (Deve esseri piaciuto! Sono entrato in scena io con Moony! Wi maruders!!!!^^ nbSirius) Paddy... stai fermo! Sapendo che non è finito ad Azkaban è diventato peggio di una trottola! Sirius... NON TOCCARE IL MICRONDE!!!!!! -si sente il suono di un'esplosione- addio al mio 3°elettrodomestico preferito... Rem, prendi il tuo degno compare e portalo via... prima che lo sbatta fuori di qui!!!!! (Certo... certo... ndRemus) Ah... finalmente un po' di pace... comunque attendo tue notizie cara! Un Bacione!

Mezzosecolo alias ariVano90: Cara! Tranquilla sono riuscita a leggere perfettamente il tuo commento! E ho scoperto che tu sei l'autrice di una Fic che io ADORO!!! Avrai sicuramente notato le mie recensioni!^^ Comunque ai visto che sorpresono Sirius e Remus?! Era questo quello che ti aspettavi? Comunque diciamo che Harry per un po' me lo spupazzo solo io... hhihihihih... Draco tornerà per il prossimo cap con qualche cambiamento! Bwahahaha! Diciamo che l'ho mandato in un centro per la “rieducazione”.... (Cosa hai fatto al mio Dracuzzolo? Q_Q ndHarry) tranquillo... tornerà presto... e poi non hai letto cosa ha scritto la cara mezzosecoloariVano? Questa caro mio è una Draco-Harry quindi vi divertirete! Visto che non sono poi così cattiva?... Allora alla prossima carissima e spero che anche questo chappy sia di tuo gradimento!





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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Ma ciao!^^ Eccomi qui con il sesto capitolo!^^ Non ci ho messo troppo ad aggiornare vero? Ringrazio tutti coloro che seguono la Fic anche solo leggendola e in particolar modo coloro che la commentano! Mi raccomando, commentate numerosissimi!^^ Un saluto particolare alla cara aryVano90! Ciao tesoro spero che questo chappy sia di tuo gradimento! Un salutone anche a Lake! Anche tu, fammi sapere cosa ne pensi!



Capitolo VI

Hogwarts 31 Ottobre

I giorni per Harry erano volati, adorava la magia e tutte le sue applicazioni! Che fosse trasfigurazione, incantesimi o biologia... non importava! Sentiva la magia scaturire da dentro di sé come un fiume in piena, non aveva alcuna difficoltà ad apprendere gli incantesimi, certo, più erano complessi più tempo ci impiagava, ma rispetto al tempo impiegato dai suoi compagni, Harry aveva notato di essere particolarmente bravo.

Da un paio di giorni però, faticava a mantenere la concentrazione, non per noia, ma per dolore, sempre più spesso delle fitte lo tormentavano, ora alla testa sulla cicatrice, ora al petto all'altezza del cuore, essendo stato in fin da piccolo molto cagionevole pensava fosse normale, chessò, un raffreddore o una strana influenza... pultroppo però questi dolori durante il giorno erano aumentati, persino Hermione gli aveva detto che aveva l'aria di non stare troppo bene...

La moretta gli aveva consigliato di recarsi da madama Chips, l'infermiera della scuola, per farsi visitare, ma Harry sapeva che probabilmente la donna, se avesse visto che stava poco bene, lo avrebbe trattenuto per l'intera serata, e lui voleva godersi il banchetto di Halloween!

Così, ignorando le fitte scese con i compagni in sala grande, pultroppo però il malore non gli dette tregua, cominciò a sentire che la sua temperatura stava salendo, decise così a malincure di salutare i compagni per salire nei dormitori, adesso aveva solo voglia di stendersi sul morbido materasso del suo letto e sprofondare nel sonno.

Cominciò così a salire le innumerevoli scale che lo dividevano dalla sala comune, dopo dieci minuti buoni, raggiunse finalmente il ritratto della Signora Grassa, pronunciò la parola d'ordine ed entrò nell'accogliente stanza.

Senza badare a nulla, ragginse la sua camerata e aprì la porta, fece per raggiungere il letto quando sentì un rumore provenire dal letto di Neville.

Con circospezione si avvicinò e dovette trattenere un'esclamazione quando vide un'uomo comodamente seduto sul letto del suo compagno che lo scrutava con occhi di un blu intenso, Harry ebbe la sensazione di aver già visto l'uomo, questi si alzò in piedi senza staccare gli occhi da Harry, poi inclinando la tesata da un lato disse

? -Sei davvero cresciuto Harry...-

H -Ci... ci conosciamo?-

? -Si, anche se probabilmente tu non ti ricorderai di me, il mio nome è Raphael, sono stato io 10 anni fa ad affidarti a Margareth Smith-

Improvvisamente Harry sentì la terra mancargli sotto i piedi, la notizia si abbattè su di lui con violenza, non era affatto preparato a quello... l'uomo cacciò da sotto il mantello scuro la bacchetta e fece apparire due poltrone nella stanzetta, poi con voce pacata disse

Ra -Harry, sarebbe meglio che tu ti sedessi, ho molto da dirti, e mi sembra che tu non stia troppo bene... prima però, prendi il diario di tua madre per favore.-

Harry stordito, obbedì e solo in un secondo momento si chiese come facesse quell'uomo a sapere del diario, probabilmente la domanda doveva leggerglisi in faccia, perchè non appena si fù seduto di fronte a Raphael questo gli disse

Ra -Ti chiederai, come faccio a sepere della sua esistenza vero? Bè, quando ti portai via, lo avevi con sé, come avrai capito è un dono di tua madre.-

H -Lo so... c'è una pagina scritta alla fine-

Ra -Non è l'unica pagina scritta...-

H -Cosa? Ma no...io ho...-

Ra -Credimi... prendi il medaglione e posalo sulla copertina, poi pronuncia il tuo nome per intero-

Harry lo guardò dubbioso Raphael si sporse e guardandolo negli occhi chiese

Ra -Fidati...-

Il ragazzo sospirò e si tolse dal collo la collana che sempre aveva portato con sé, posò il ciondolo sulla copertina e poi sussurrò il suo nome, dal diario provenì il suono di uno scatto, con il cuore in gola Harry aprì il libricino e vide che molte pagine erano scritte, sulla prima con un inchiostro nero era scritto:

Diario di Lily Evans in Potter

H -Ma questo cosa significa?-

Ra -Tua madre, cominciò questo diario quando scoprì che tu saresti nato. Gli eventi l'hanno portata a passarti questo diario affinche tu potessi comprenderla. Ti sarà utile per capire quello che ti succede, tutto quello che ti succederà ed il motivo per cui dovrai indossare questo.-

Così dicendo cacciò da una scatolina, una specie di collare in cuoio nero.



Hogwarts 1 Novembre

Harry steso sul suo letto continuava a pensare alla discussione avuta la sera prima con Raphael, si rigirava tra le mani il diario dalla copertina verde ancora restio ad accettare il suo contenuto, la sua attenzione venne catturata dal sole mattutino che cominciava a filtrare attraverso le tende, con la solita calma che lo contraddistingueva al mattino, si alzò e indossò la divisa, uscì dalla sala comune e si diresse verso l'esterno, aveva preso l'abitudine di fare un giro per il parco tutte le mattine.

Ormai era diventata un'abitudine anche incrociare il Professor Lupin nel corridoio e rivolgergli il buongiorno, quella mattina però, diversamente dalle altre volte, gli passò accanto con la testa bassa sussurrando un incerto saluto, prima di schizzare letteralmente fuori, incurante del gelido vento e dell'occhiata preoccupata che gli rivolse il professore, camminò svelto per il parco fino a sedersi ai piedi della quercia.

Quado il suo fiato ridivenne regolare, sfilò dalla tracolla il diario verde e cominciò a leggere le parole scritte con inchiostro nero.

Il tempo passò inesorabile, ed arrivò il momento per Harry di rientrare, facendo un respiro profondo si alzò e si diresse verso la sala grande per la colazione, trovò Hermione al solito posto che lo aspettava per la colazione.

Hm -'Giorno Har... stai meglio?-

H -Buongiorno... non molto veramente...-

Hm -Si vede, hai una faccia... forse è meglio se vai da Madama Chips, potrebbe darti qualche cosa per farti stare meglio, se vuoi dopo colazione passiamo in infermeria...-

H -Non preoccuparti, avevo intenzione di andarci e penso che ci metterò un po', non voglio far fare tardi anche a te, ricorda che c'è pozioni alla prima ora!-

Harry prese il suo solito caffè, mangiucchiò qualche fetta biscottata e quando ebbe finito di mangiare si alzò e fece per uscire dalla sala, lo sguardo di hermione cadde però in prossimità del colletto della camice e con curiosità chiese

Hm -Harry, cos'hai sul collo?-

Harry si passò la mano sul collo toccando il nastro di cuoio nero che lo circondava, poi con leggerezza che in realtà non provava disse

H -Un regalo... mi è arrivato ieri sera, ci vediamo a lezione, se faccio tardi dì tu al professor Piton che sono in infermeria...-

Dopo di chè, salutò la campagna e si recò in infermeria, una volta dentro si diresse verso l'infermiera della scuola.

H -Madama Chips, potrei disturbarla un'attimo? Dovrei parlare con lei....-

La donna guardò attentamente il ragazzo poi, vedendo la serietà negli occhi verdi, assentì con il capo e disse

Md -Certamente, vada a sedersi nel mio ufficio, io finisco qui con il signor Malfoy e la raggiungo subito....-

Seduto su una sedia poco distante c'era infatti Draco Malfoy che guardava Harry con superiorità, il moretto invece ignorandolo del tutto si diresse verso l'ufficio indicatogli, sedendosi di fronte alla scrivania, madama Chips somministrò al serpeverde una pozione contro il mal di testa poi ordinò

Md -Signor Malfoy, si stenda su questo letto e aspetti che la pozione faccia effetto, quando si sente meglio potrà passare nel mio ufficio per essere congedato...-

Poi l'infermiera si diresse verso l'ufficio, dimenticandosi però la porta socchiusa.

Draco steso sul letto stava maledicendo il mal di testa... tutta colpa delle assurde chiacchiere con cui Pansy lo aveva riempito la sera prima! Fortunatamente in pochi minuti il dolore si attenuò incredibilmente, decise così di andare da Madama Chips, per farlo uscire dall'infermeria, l'odore di disinfettante e medicine gli dava alla testa.

Si avvicinò così alla porta semi-aperta, tese un pugno per bussare quando sentì il tono preoccupato dell'infermiera dire

Md -Da quanto tempo và avanti questa storia?-

H -Da senpre, o meglio, da quando avevo due anni, i medici mi hanno detto che è congenita...-

Md -Non saprei, i suoi genitori non avevano mai mostrato sintomi simili, è già stato al SanMungo?-

H -No, ma andrò a fare una visita durante le vacanze natalizie e altre durante quelle estive... se vuole le farò avere tutti i risultati delle analisi-

Md -Si, ne ho bisogno... prende qualche medicinale o ha bisogno di qualche cosa?-

H -Prendo una pozione, una volta ogni cambio di luna, che toglie la maggior parte dei sintomi, di solito non ho bisogno neppure di stare a letto, altre volte invece l'effetto è minore e la temperatura comincia a salire, solo in questi casi, ho bisogno di stare a letto.-

Md -Prende qualcosa mentre ha la febbre?-

H -No, peggiorerebbe solo le cose, devo solo aspettare che si abbassi da sola, se è troppo alta uso vecchi metodi babbani, come le pezze o infusi, le sarei grato se durante quasti periodi potessi usufruire dell'infermeria.-

Md -Ceratamente Potter, per qualsiasi problema, può rivolgersi a me...-

H -La ringrazio Madama... a tal proposito vorrei chiederle di non parlarne a nessuno-

Md -Ovvio Potter... la vita medica dei miei pazienti non esce mai da questa stanza.-

H -Non volevo mettere in dubbio la sua competenza, è solo che ci terrei alla discrezione-

Md -Non si preoccupi Potter... sarò muta come un pesce-

lo sguardo dell'infermiera cade sulla porta e Draco si tira indietro, poi fa un profondo respiro e bussa, Madama Chips lo guarda con cipiglio professionale e chiede

Md -Malfoy, si sente meglio?-

D -Si Madama, posso andare a lezione adesso?-

Md -Certo, può cominciare ad andare se vuole.-

Il serpeverde annuisce e fa per uscire ma viene bloccato dalla voce del grifone che con gentilezza chiede

H -Malfoy, potresti dire al professor Piton che verrò il prima possibile?-

D -Sicuro Potter...-

Draco esce dall'infermeria stupendosi di non aver risposto con sarcasmo o cattiveria... questa era la seconda volta che succedeva, non riusciva a insultare il moro girfone senza motivo... una volta nel corridoio ripensa alle parole ascoltate nell'infermeria e nella sua mente si affaciano molte domande, Draco sa perfettamente che la curiosità è uno dei suoi più grandi difetti e sa che fino a quando non avreà delle risposte plausibili, la sua mente non gli darà tregua, così, arrivato al corridoio prima dell'aula di pozioni, si ferma e aspetta...

Harry, esce un dieci minuti più tardi dall'infermeria, e si affretta a raggiungere i sotterrranei, sa perfettamente che Piton non ama i ritardatari, soprattutto se grifondoro e li trova ancora più detestabili quando porta il nome di Harry Potter, il moro aveva infatti notato che il professore di pozioni, provava una forte antipatia nei confronti dei grifondoro e un profondo disprezzo per lui... in più occasioni, anche senza un reale motivo, aveva tolto ad Harry parecchi punti, lui ovviamente non aveva mai controbbatutto queste ingiustizie, ma era molto curioso di scoprirne il motivo...

Perso in questi pensieri solo all'ultimo momento notò Draco Malfoy che appoggiato alla parete lo fissava intensamente, per un momento il grigio e il verde dei loro occhi si fusero, poi Harry con un piccolo sorriso disse

H -Hai... hai ascoltato tutto vero?- il serpeverde annuì e il grfondoro continuò -Potresti tenerlo per te?-

D -Perchè dovrei?-

H -Per nessuna ragione in effetti, è un favore che io ti stò chiedendo tutto qui...-

D -Tsk... e tu ti fideresti della parola di un serpeverde?...-

H -Bè, non saprei... ma io stò chiedendo a te, non a un serpeverde-

D -Forse ti è sfuggito Potter, ma io SONO un serpeverde!-

H -Questo lo so Malfoy, ma io ti chiedo ugualmente di tenere per te quello che hai ascoltato poco fa-

D -Tsk... ingenuo di un grifondoro...-

H -Lo prenderò per un sì, grazie mille Draco Malfoy!-

Draco aprì la bocca per ribattere ma si trovò disarmato da un sincero sorriso di gratitudine che Harry gli rivolse, dopo di chè il grifone cominciò a camminare verso l'aula e il biondo non potè fare altro, che seguirlo, arrivati in prossimità dell'aula, Draco gli chiese

D -Solo una cosa Potter... fa male?-

H -Come hai sentito prima prendo una pozione che toglie praticamente tutti i sintomi-

D -Tsk... questo l'ho capito, ma volgio sapere se fa male...-

H -No... tranquillo-

Poi aprì la porta dell'aula, e draco in quel momento ebbe la precisa sensazione che Harry stesse mentendo. Entrati in classe, l'attenzione del professore fù subito rivolta verso di loro, ma prima che potesse dire anche solo una parola, Draco con voce strascicata disse.

D -Ci spiace molto per il ritardo professore, ma siamo usciti solo ora dall'infermeria.-

S -Non si preoccupi Malfoy, ho appena dato le istruzioni della pozione di oggi, non si è perso nulla. In quanto a lei signor Potter si spicci a chiudere la porta e ad entrare, cinque punti in meno per non essersi scusato del ritardo-

Nonostante la palese ingiustizia Harry si limitò ad annuire e ad eseguire la richiesta, Draco intanto si sedette nell'unico banco rimasto in ultima fila, poco dopo accanto a lui si sedette Harry poiché tutti gli altri posti erano occupati, iu due cominciarono a prendere gli ingredienti e a preparare la pozione che avevano già introdotto nella lezione prima.

Verso la fine dell'ora il professore cominciò a passare fra i banchi per controllare l'operato degli studenti, tolse punti praticamente a tutti i grifondoro nonostante molti di loro avevano svolto lavori migliori di altri serpeverde, si dilungò parecchio nel rimproverare il povero Paciock che come al solito aveva fatto un disastro, si soffermò anche sul calderone di Draco facendo notare a tutti la perfetta composizione della sua pozione, Draco alle parole del Professore sentì il suo orgoglio gonfiarsi in petto, Piton passò successivamente al calderone di Harry e anche lì si soffermò a lungo, ma non per lodarne il lavoro bensì per deriderlo...

Draco sentì un sorriso superiore salirgli alle labbra, si sporse di poco per vedere l'orribile lavoro svolto da Potter, a sentire il rpofessore doveva essere una vera a propria schifezza! Quando il suo sguardo raggiunse il calderone però si accigliò: il lavoro del grifone non era affatto male, anzi, era ben fatto e la colorazione che Piton aveva definito “oltremodo sbagliata” era praticamente idendtica a quella del sui calderone e che aveva definito “pressochè perfetta”... Alla fine della sfuriata Piton tolse ai rosso-oro altri dieci punti, Harry incassò il colpo anche questa volta senza abbassare neppure una volta lo sguardo, anzi, un secondo prima che la campanella suonasse, con tono limpido disse al professore

H -Mi spiace molto professore, la prossima volta cercherò di fare un lavoro migliore...-

Poi come se niente fosse cominciò a riporre tranquillamente le sue cose nella borsa, presi dalla foga di uscire dalla classe solo Hermione e Draco si accorsero di come fosse rimasto impietrito il professore alle parole del grifondoro...

Continua...

Ringraziamenti:

_ darklily_ : Ciao carissima!^^ Tranquilla per Sirius io e Remus abbiamo trovato il metodo adatto... il guinzaglio! Chissà che lo ha inventato... dovreri proprio fargli una statua!!^^ (Brutta ipocrita... non sono un cane! Slegami subito! NdSirius) Si, si...che fai cagnone... mi azzanni? (Potrei anche farlo... grrr ndSirius) E meno male che non eri un cane eh? Ringhi pure... guarda che se non la smetti ti metto la museruola! (Ah si... e io chimo Berardino! NdSirius) Chi?! (Berardino, l'impiegato della protezione animale! Ti farà passare un sacco di guai! NdSirius) Tsk... tanto non sai neppure usare il telefono... come pensi di chiamarlo? Bewahahaha... XD Sono un genio modestamente... (Ipocrita! NdSirius) zitto tu! Cara Darklily spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! Fammi sapere cosa ne pensi! Un bacione!^^

djkika: Oh! Ma ciao anche a te! ^\\^ grazie per il complimento... lieta che ti sia piaciuta questa versione riveduta! Spero che anche questo capitolo possa piacerti! (Ma... ma io sono malato!!!! ndHarry) Si tesoro... ma tranquillo niente di grave... hai letto il colloquio con la Chips no? (Nulla di grave quindi?) Noooo.... ma come puoi pensare una cosa simile -l'autrice incrocia le dita dietro la schiena- emh... perchè non vai a fare compagnia a Sirius? Poverino è legato e si sente solo... (Oh... si vado subito! Ma perchè è legato? NdHarry-incuriosito) Perchè... perchè... Ah sì, abbiamo cominciato un gioco, adesso lui ti dirà sicuramente tante cattiverie su di me e ti chiederà di slegarlo, ma tu non ascoltarlo fa parte del gioco ok? -le dite sono ancora incrociate...- (Va bene... ndHarry) Fiuuu per un pelo! Tornando a noi darklily fammi sapere cosa ne pensi!^^

AryVano90: Ciao tesoro! Allora piaciuto il cap? Questo è tutto per te! Ai visto come Harryno ha sconvolto il caro Dracuzzolo? ^___^ Mi spiace dirtelo ma Potter per il mondo magico= zero... Bwahahaha (In che senso? ?_? ndHarry-confuso) Ma nulla... torna a giocare con Sirius non vedi come gli manchi? -l'autrice incrocia ancora una volta le dita dietro la schiena- (va bene... bye-bye AryVano!^^ ndHarry) fiuuu, emh... per quanto riguarda Draco bè... non ne potevo più e l'ho mandato in rieducazione, mi hanno assicurato che sono molto competenti!^^ -Dalla porta rientra Draco che porta una tunica stile greco- (L'amore muove il mondo! NdDraco) Visto che è tornato? Ed è tutto intero! (La verità stà nel fondo... ndDraco) Bè... almeno il suo stato fisico è impeccabile... (Dici che visto che è nel fondo devo scendere al pian tereno? NdDraco-pensieroso) eeeeeeeeeee.... -_- ok... questo è un problema (Hakuna Matata... Carpe Diem! NdDraco) mi correggo... è un grande problema (L'amore è dietro l'angolo... non è che rischio di andarci a sbattere? NdDraco) mi correggo un altra volta... questo è un' ENORME problema... (Harry!!!! Sei dietro l'angolo per caso? NdDraco) OH my god.... ho creato un mostro!!! Chiemerò il centro per risolvere il problema... per il resto bè, fammi sapere cosa ne pensi di questo 6° cap e un mega-bacio!!!! SMAK! E a pro posito... non sai che bellissimo regalo mi hai fatto quando oggi ho trovato la tua fic con un nuovo chappy! Grazie mille e spero che l'ispirazione possa durare a lungo!!!!!



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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Con furore eccomi atterrare con il 7° Capitolo! Ringrazio vivametne tutti coloro che leggono e seguono la Fic anche senza commentare! Per me l'importante è scivere sperando che a qualcuno la storia possa piacere perchè la mia gioia più grande è nel mettermi davanti al compuer e far andare a mille le mie dita. Spesso può sembrare strano ed incredibile il fatto che pigiando semplici tasti possano crearsi lettere, parole, frasi e discorsi, creando così un'intreccio fantastico da cui nascono storie e racconti, io personalmente mi stupisco ogni volta e penso che le parole siano qualcosa di grandioso ed affascinante... Questo cap è dedicato a tutti coloro che amano scrivere o semplicemente leggere, per chi ama perdersi in mondi differenti dal nostro! Dopo questo momento pieno di melassa... vi lascio alla storia!! Bye-bye



Capitolo VII

Hogwarts 20 Dicembre 1990

Per gli alunni i primi mesi di scuola erano volati, ed ora che mancavano due giorni alle vacanze natalizie, anche i più diligenti avevano mollato un po' i libri per accoccolarsi davanti al camino con gli amici per una partita a spara-schiocco o gobbobiglie, mentre i più esuberanti andavano nel cortile per battaglie con la neve. Nei corridoio si avvertiva l'aria natalizia, e un forte cicaleccio riempiva la sala grande e le sale comuni.

Quel giorno Remus Lupin sentiva il bisogno di sgranchire le gambe, di andare in cortile però non gli andava, non voleva interrompere i giochi dei suoi studenti, cominciò così a girare senza meta per il castello rispondendo con cenni del capo al frettoloso saluto degli studenti che correvano per i corridoi, all'inizio pensò di andare a trovare Sirius, ma si ricordò che il collega ancora non aveva corretto i compiti del 5° e 6° e che se fosse andato da lui, lo avrebbe costretto a dargli una mano! E correggere compiti era l'ultima cosa che voleva fare!

Così continuò a gironzolare per i corridoi, continuò a salire scale su scale, fino a quando non si trovò nei pressi della gufiera, decise così di farci un salto, almeno si sarebbe potuto godere un bel panorama! Mentre saliva le scale, ripensava con nostalgia al tempo in cui, insieme a James vi si recava spesso per trovare un po' di tranquillità, o semplicemente per parlare fra loro... con l'intenzione di mandare via questi malinconici pensieri, scosse la testa e continuò la salita, mentre faceva capolino nell'illuminato colonnato della stanza, sentì un profondo fischio provenire dalla sua destra, si voltò in tempo per vedere una splendida civetta bianca planare dolcemente sul braccio che gli veniva offerto da uno studente.

Il ragazzo accarezzò dolcemente il candido piumaggio della civetta per poi affidargli due lettere

H -Mi raccomando Edvige, vola prima da Raphael e poi da Damien chiaro?- l'uccello vece un verso d'assenso -Bravissima piccola, e mi raccomando sii buona con loro!-

Poi si avvicinò al balcone più vicino per permettere ad Edvige di spiccare il volo, Remus rimase in disparte ad osservare il ragazzo che ormai aveva riconosciuto, già da tempo lui e Sirius desideravano parlare con il ragazzo, che fosse quello il momento giusto? Il professore non lo sapeva, dentro di sé, sentiva la voglia di conoscere quel ragazzo che sedeva sempre in terza fila dall'aspetto così discreto, da un po' di tempo a quella parte lo vedeva strano, sapeva che Harry aveva l'abitudine di svegliarsi presto e uscire un po' nel cortile prima della colazione, senza tenere conto del tempo, il giovane grifondoro usciva sempre, aveva notato anche che riceveva regolarmente delle lettere che leggeva con un piccolo sorriso sulle labbra, ma per lui non era abbastanza.

Lui voleva conoscere Harry, parlargli, aiutarlo se possibile, era il figlio del suo migliore amico e si sentiva legato a quel ragazzo in qualche modo... Mentre simili pensieri si agitavano nella sua mente, Harry si era seduto sul lato del balcone e guardava fuori con espressione indecifrabile. Vedendolo Remus ebbe una stretta al cuore, Harry sembrava stanco e aveva un'aria malinconica, aspettò una deicna di minuti, poi entrò nella stanza facendo frusciare il pesante mantello che portava.

A quel piccolo suono Harry si volse verso la sua direzione, vedendolo si alzò spazzolandosi la divisa che si era impolverata, prima che potesse dire nulla, il professore con espressione affabile disse

R -Tranquillo, resta lì seduto... piuttosto cosa ci fa qui? -

H -Oh... bè dovevo spedire una lettera e poi sono rimasto un po' qui fuori...-

R -Capisco...piuttosto, le và di prendere una tazza di tè?-

H -Non.. saprei...-

R -Oh, se non siamo in classe preferirei che mi dessi del tu... comunque vorrei che tu accettassi il mio invito, io ed il professor Black vorremo parlarti di alcune cose...-

H -Se è così accetto...-

Negli occhi di Harry passò un lampo di divertimento, ma questo fù talmente veloce che il professore non lo notò. Silenziosamente ragginsero un corridoio ai primo piano dove i due docenti di Difesa avevano gli uffici, si fermarono prima davanti ad una porta, Lupin chiese ad Harry di aspettarlo un attimo fuori, ed entrò da solo senza neppure bussare.

Una volta dentro, Remus vide Sirius scribbachiare qualcosa di rosso ai margini di una pergamena, si schiraì la voce per far riconoscere la sua presenza e quando gli occhi grigi del collega si posarono su di lui sorrise allegramente

S -E tu... da dove spunti?-

R -Dalla porta?!-

S -Non intendevo questo... uff... da quant'è che sei qui?-

R -Appena entrato, comunque volevo sapere se hai un'oretta da perdere...-

Sirius lo guardò sospettoso e poi con un sopracciglio inarcato chiese

S -Perchè? -

R -Bè.... hoappenachiestoadHarrydiparlareconnoieadessoèquìfuori-

S -Remus.... MA SEI SCEMO O COSA?! Ti pare che io abbia potuto capire anche mezza sillaba di cosa mi hai appena detto? Se è uno scherzo sappi che non è divertente... sai perfettamente che odio dover corregere i compiti, non ti ci mettere anche tu!-

R -Nonono... scusa! Non era uno scherzo, volevo solo dirti che avevo chiesto ad Harry di venire perchè noi dovevamo parlargli, per te va bene vero?-

S -Certo! Quando viene?-

R -Emh... veramente è già qui fuori...-

S -E perchè non me lo hai detto prima?-

R -Ma io te l'ho detto!-

S -In lingua umana intendevo! Comunque dato che ormai è fuori fallo entrare, intanto faccio sparire di qui tutte queste pegamene!-

Con un colpo di bacchetta, fece sparire tutti i fogli, mentre un Remus agitato faceva entrare lo studente nell'ufficio.

Harry da fuori, aveva ascoltato tutto il discorso fatto dai due, e dovette imprimersi una facciata cordiale e nascondere le risate che rischiavano di uscirgli quando Lupin lo condusse all'interno della stanza. L'ufficio era arredato sobriamente ma con gusto, era una specie di slottino con una grande scrivania sotto la finestra e un libreria colma di libri, al centro c'erano tre poltrone rosse con un tavolino in mogano nel mezzo, sui vari mobiletti erano presenti vari oggetti metallici dll'aspetto bizzarro, il professor Black sbucò un secondo dopo da una porta laterale.

H -Buongiorno professor Black- l'uomo rispose con un cenno del capo a disagio ed Harry continuò -Emh.. il professor Lupin mi ha detto che dovreste parlarmi....-

S -Oh... si, intanto sedetevi...-

R -Harry, come ti ho già chiesto sarei felice se mi chiamassi Remus nelle occasioni informali, e questo vale anche per il professor Black... vero?-

S -Oh si! Chiamami pure Sirius.-

H -Va bene... allora, di cosa volevate parlarmi?-

I due si guardarono fra loro dubbiosi, nessuno dei due sapeva come cominciare, e in più erano stupiti dal comportamento tranquillo del ragazzo che sembrava perfettamente a suo agio, Sirius nei suoi pensieri malediva il suo collega per non averlo avvertito prima e avergli dato così modo di poter prepararsi una specie di discorso, Remus dal suo canto, non sapeva assolutamente cosa dire e fare, Harry invece dovette imporsi mentalmente di non ridere nel vedere le faccie completamente prese dei due insegnanti.

Passò un buon minuto di silenzio, teso da parte dei due adulti e completamente rilassato e parecchio divertito per il ragazzo, a quel punto Harry decise di salvare i propri professori dicendo

H -Sapete, sono contento che mi abbiate chiamato, anche io desideravo parlarvi...-

R -Perchè?- chiese parecchio stupito da questa uscita

H -Bè... dicaiamo che molto l'ho sperato, ero curioso di conoscervi... in fondo eravate i migliori amici dei miei genitori no?-

Scese un momento di silenzio, poi Sirius con voce rotta chiese

S -Come... come fai a saperlo?-

H -Mia madre, mi ha lasciato un diario molto dettagliato, ha scritto molto di voi... dice che eravate i migliori amici di mio padre, e che a scuola eravate sempre insieme e che eravate un po' come la sua coscienza...-

A quel paragone i due si concessero una risata, in fondo era proprio azzeccato! Remus era l'amico razionale e assennato, Sirius quello più sfacciato ed esuberante, l'accoppiata vincente! La curiosità prese il sopravvento e Sirius chiese

S -Cos'altro ha scritto?-

H -Oh, un po' di tutto davvero: delle sgridate che ha fatto a voi e mio padre, dei guai che combinavate, aneddoti che l'avevano colpita, so che eravate i loro testimoni di nozze e avrebbe voluto che voi diveniste anche i miei padrini...-

R -Davvero?-

H -Si, ma dato che il diario era incantato, ho scoperto queste cose solo ad Halloween, prima di allora sul diario c'era solo una dedica in fondo alla pagina... una cosa che mi ha incuriosito però è stata quella dei vostri soprannomi, mio padre Prongs... e voi Padfoot e Moony... come mai?-

R -Bè... diciamo che...-

Passarono così l'intero pomeriggio a parlare, o meglio, i due adulti raccontarono alcuni dei ricordi più cari, ed Harry ascolatava contento. Verso le 7:00 però Harry interruppe l'ennesimo racconto per dire

H -Mi spiace interromperti Sirius, ma adesso devo proprio andare, ho promesso ad una mia compagna di aiutarla in biblioteca, e devo proprio andare.-

R -Va bene... non c'è problema, a presto allora...-

H -Si, a presto! Verrò a salutarvi prima di partire.-

Sirius con faccia curiosa chiese

S -Non resti ad Hogwarts per le vacanze di Natale?-

H -Oh no... non potrei mai!-

Poi con un cenno della mano, uscì dalla stanza. I due insegnati però rimasero un po' perplessi, entrambi avevano pensato che il ragazzo avrebbe preferito restare ad Hogwarts per le vacanze di Natale... solo allora Remus conto che durante il pomeriggio, talmente presi dal raccontare, Harry non aveva mai parlato di sé, aveva dato delle sue impressioni, riso ad alcune uscite di Sirius, ma non aveva detto loro niente di personale...

R -Sir... hai notato anche tu?-

S -Cosa?-

R -Harry... lui non ci ha detto nulla...-

S-Ma se abbiamo parlato per ore!?!

R -No, noi abbiamo parlato... lui di se non ci ha racconato assolutamente nulla, ero così preso dai ricordi che non me ne sono neppure accorto...-

S -Neppure io... vedrai che è solo un caso, anche lui sarà stato curioso di sapere qualcosa sui suoi genitori e non ha prestato attenzione ad altro... e poi, avremo altre occasioni per parlargli no?-

R -Hai ragione... sarà sicuramente come hai detto tu...-

Nel frattempo Harry stava velocemente percorrendo il corridoio del piano e intanto ripensava al pomeriggio trascorso: molte delle cose che i due adulti gli aveva raccontato, lui già le conosceva grazie al diario della madre, però sentirsele raccontare da loro era stato bellissimo, si era trovato molto a suo agio con i due e sperava che la cosa fosse stata reciproca, interruppe questi pensieri una volta arrivato sul fondo di un corridoio poco frequentato. Proprio dietro un'arazzo stava una porticina praticamente invisibile, Harry l'aprì silenziosamente, e si ritrovò in una piccola stanza avente solo una vecchia poltrona di fronte ad una finestra, ed una cornice vuota sulla destra.

Il grifondoro si sedette sulla poltrona e cacciò dalla sacca una boccetta dal liquido rosso, dopo averla osservata per un minuto, la stappò e con pochi sorsi ne bevve il contenuto reprimendo a forza un moto di disgusto... per un'attimo forti fitte alla testa e all'addome lo travolsero stordendolo, ma poi il dolore cesso ed Harry riprese a respirare normalmente, dopo cinque minuti riuscì ad alzarsi. Dopo aver risistemato la boccetta nella sacca, uscì dalla stanzetta dirigendosi verso la sala comune rosso-oro.



Stazione di Hgsmeade 22 Dicembre

Il binario era pieno di ragazzi che chiacchieravano allegramente sui progetti delle prossime vacanze di Natale, Harry con i suoi compagni salì sulla vettura sitemandosi in uno scopartimento insieme ad Hermione, Ron, Seamus e Dean.

Lui ed Hermione passarono il viaggio a chicchierare del più e del meno, mentre gli altri ragazzi erano impegnati in un'accesa discussione sul Quidditch, verso metà del viaggio però la porta dello scompartimento si aprì rivelando ai cinque grifondoro, Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson.

D -Ecco qui lenticchia e i suoi degni compari...-

R -Malfoy, se sei venuto per litigare fatti avanti razza di leccappiedi!-

P -Piano con le parole Weasley! Non puoi permetterti di offendere un serpeverde tu!-

R -E tu fatti gli affari tuoi gallina!-

Le guance della serpeverde s'imporporarono per la collera, mentre Malfoy si fece avanti con la bacchetta sguainata dicendo

D -Chiedi scusa straccione!-

M -Nemmeno per sogno!-

Preso dalla lite, anche Ron prese la bacchetta puntandola contro i verde-argento. In poco tempo, i tre serpeverde, Ron, Dean e Seamus avevano le bacchette sguainate, Harry ed Hermione si guardavano in sottecchi. Nessuno dei sei aveva ancora lanciato incantesimi, ma i commenti sarcastici e le offese fioccarono alla grande.

Il moro grifondoro che già dalla mattina si sentiva poco bene, non ne poteva più, nello scopartimento c'era talmente tanto rumore che sentiva la testa pulsare dolorosamente, stancamente si portò un mano sulla tempia sinistra cercando di far cessare almeno in parte il dolore. Hermione che aveva notato il movimento del compagno gli si avvicinò preoccupata e gli chiese

Hm -Harry... tutto a posto?-

H -Tranquilla, tutto ok... c'è solamente troppa confusione per i miei gusti...-

Hm -Hai ragione, quando fanno così sono isopportabili-

Malfoy che aveva notato che i due confabulavano amichevolmente senza degnarli della minima attenzione andò su tutte le furie

D -Pensavo che tutti i grifondoro fossero noti per il loro coraggio, ma a quanto vedo questo non vale per la mezzosangue e per Potty...-

Una fragorosa risata risuonò nello scompartimento, mentre Hermione si morse il labbro per non cedere alle provocazioni, Harry sembrò del tutto disinteressato all'offesa. Questo comportamento indifferente mandò il biondo su tutte le furie

D -Bè... Cosa c'è Potter paura?-

Harry lo guardò con uno sguardo sinceramente stupito

H -Oh no... solo che trovo tutto questo estremamente fastidioso tutto qui...-

Le parole di harry lasciarono tutti enormemente spiazzati... l'unico suono era quello di risate soffocate che proveniva da Hermione, Harry la guardò interrogativo chiedendole

H -Bè... che c'è? È quello che ti ho detto anche prima no?-

Hermione a questo punto, vedendo la faccia sincera di Harry e quella basita dei compagno, incrementò la risata e, sempre ridacchiando, prese Harry per un braccio e lo portò fuori dallo scopartimento.

Harry la seguì, la moretta lo trascinò ridacchiando per tutto il vagone, poi si fermò di fronte ad uno scopartimento vuoto, entrandoci insieme all'amico

H -Herm... cosa ti ha preso?-

Hm -Nulla... è solo che ho il sospetto che non avrebbero preso bene il tuo commento e così ho intrapreso una fuga strategica...-

H -Dici che se la sono presa?-

Hm -Non saprei... ma tu a chi ti riferivi? Ai serpeverde?-

H -Si, ma anche a Ron, Seamus e Dean... è da questa mattina che ho il mal di testa e li ho trovati più fastidiosi del solito con le loro litigate...-

Hm -L'immaginavo...-

Hermione ridacchiò ancora, i due grifondoro passarono così il tranquillità il resto del viaggio.

Nello scompartimento che avevano appena lasciato adesso c'erano rimasti solo i tre rosso-oro, i serpeverde infatti, dopo l'uscita di Hermione ed Harry se ne erano andati dicendo di non voler perdere altro tempo con i pezzenti, Ron intanto cercava di capire il motivo che aveva spinto i suoi due compagni alla loro uscita, Draco Malfoy, tornato nel suo scopartimento però era decisamente molto irritato... non aveva apprezzato affatto la battuta di harry e tantomeno l'indifferenza con cui aveva accolto i suoi insulti, come osava trattarlo a quella maniera?

Blaise e Pansy accortisi del malumore del loro compagno e conoscendolo dall'infanzia, sapevano che quando era irritato era maglio stargli alla larga, così lo lasciarono a sbollire mentre loro andavano in giro per il treno infastidendo i tassorosso. Fù così che Draco si ritrovò da solo a camminare su e giù per il vuoto scompartimento, non avendo nulla per poter sfogare la sua rabbia decise di uscire e seguire l'esempio dei compagni.

Mentre vagava sulla vettura alla ricerca di una probabile preda, vide la mezzosangue-Granger uscire da uno scompartimento poco più avanti, probabilmente Potter era dentro... con un gigno decise di avre trovato la preda perfetta, con passo sicuro entrò nello scompartimento, subito uno sguardo smeraldino fù su di lui

H -Oh Malfoy... volevo giusto parlarti!-

A quelle parole, il verde-argento rimase perplesso

D -Parlarmi?-

H -Già... volevo ringraziarti per non aver detto a nessuno della chicchierata in infermeria-

D -Tu volevi ringraziare ME?-

H -Si... perchè?-

D -Ma questo non ha senso... io sono un Serpeverde e tu non puoi ringraziarmi!-

H -Perchè no?-

D -Perchè non è così che vanno le cose! E poi scusa, io insulto te e i tuoi compagni in continuazione e tu mi ringrazi!?-

H -Hey... io non ti stò ringraziando perchè m'insulti sia chiaro... ti ringrazio per la tua discrezione! Ora però e meglio che vada... ci vediamo a Gennaio Malfoy, Buon natale e buone vacanze!-

E così dicendo uscì dallo scopartimento senza sapere di aver lasciato un Draco malfoy schockkato

Continua...

Ringrazio calorosamente:

Djkika: Grazie! ^\^ l'aggiornamento non è stato rapidissimo ma l'importante è che cia sia stato no!? (L'importante non è sapere chi si è, ma dove si è diretti! NdDraco-versione-guru) Emh... mi spiace per l'intrusione ma ci sono stati un po' di problemi con un metodo di rieducazione... ehehehe.... comunque grazie mille e spero che la tua curiosità non passi, mi spiace ma anche in questo cap resterà inappagata! Ehehe.... mi raccomando fammi sapere se ti è piaciuto questo cap! E a pro posito... io non ho parlato di nessuna cicatrice a forma di saetta!!!!!!

ariVano90: Tesoro! Sono contenta che Raphael come personaggio ti piaccia, riapparirà presto promesso! Per il resto delle domande mi spiace ma... bocca cucita!!!! Posso solo dirti che Piton sa perfettamente di chi è figlio Harry, infatti hai visto come lo tratta no!? (Bè ci macherebbe altro... tsk... ndPiton) tornatene al parrucchiere! Il trattamento non è ancora finito! A pro posito... penso che al centro è meglio mandraci Sanzo, il medico sarà più contento... (Perchè dovrei andarci io!? NdSanzo) MA perchè c'è un tuo carissimo amico! Ricordi il dottor Ni-jeni? Guarda mi ha regalato anche un coniglietto portachiavi! -inspiegabilmente Sanzo è sparito – chissà dov'è... bà... (L'importante è cadere in piedi... non importa il dove o il quando! NdDraco) .... si Draco, va bene... (Hai visto come è diventato saggio il mio Draky? NdHarry) Oh sì... ho notato.... (quando il vento spira vfforte, piegati come il giunco e stai attento a non spezzarti come la quercia... ndDraco) qui urge una soluzione... -l'autrice scova le pagine gialle e comincia a girarle- Eureka! Ecco cosa mi serve! Tranquillo Draco... presto tornerai il borioso di prima!... oddio, non sembra una cosa positiva da dire vero? (Si è liberi solo quando si ha un luogo in cui tornare! NdDraco) Ritiro tutto... Draco tornerai borioso&viziato come prima... fosse l'ultima cosa che faccio! Ari, come vedi il tuo biondino tornerà come e meglio di prima! Per quanto riguarda Paddy bè, sei stata accontanteta in questo chappy o no? Grazie mille per i complimenti tesoro... e tranquilla, per ora l'ispirazione stà bene poi... si vedrà! Un bacione e al prossimo aggiornamento chissà se il mio o il tuo!!!!





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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Caio a tutti! Eccomi con un nuovo capitolo! Spero che anche questo possa piacervi!

Avverto che ci sarà una sorpresa! Lo scoprirete solo se starete abbastanza attenti alle date (soprattutto agli anni) trascritte! Preciso che ho riscontrato un piccolo dubbio... non ho idea del giorno preciso in cui si trona a casa da Hogwarts per le vacanze estive, nella mia storia le vacanze iniziano il 15 Giugno, non chiedetemi come e perchè per il semplice fatto che ho scelto a caso! Se qualcuno però conosce la data esatta bè... basta dirmelo e modificherò il cap! Per tutti quelli che seguiranno buona lettura! E grazie a tutti coloro che leggono e in particolare a tutti quelli che commentano!



Capitolo VIII

Stazione di King Kross, Londra 22 Dicembre 1990

Il treno era arrivato alla stazione di KingKross da un po', e tutti i compagni di Harry avevano raggiunto i familiari che li attendevano sul binario. Il moro dopo averli salutati, si era diretto sul binario muggle per prendere un taxi che lo avrebbe condotto al Sunflower. Solo un apio di occhi grigi aveva notato che ad attendere il moro non vi era nessuno...

Nel frattempo Harry, seduto nell'abitacolo dell'auto, pensava, avrebbe dovuto parlare con Damien di un'argomento spinoso, e ancora si chiedeva se non fosse il caso di tenerglielo nascosto, poi però si diede mentalmente dell'idiota, il suo fratellone lo conosceva talmente bene che avevaintuito che qualcosa non nadava addirittura attraverso le sue lettere, sicuramente non avrebbe avuto scampo!

Con un piccolo sospiro lasciò che la sua mente vagasse sui mille e più pensieri che liberi volavano nella sua testa, senza rendersene conto, la sua mano andò alla ricerca del quadernino verde che teneva nella tasca dei jens sbiaditi che indossava, in quel momento, desiderava che sua madre o suo padre fossero lì, accanto a lui, pronti ad indicargli la giusta via. In realtà lui sapeva cosa avrebbe dovuto fare, ma il problema in sé era: sarebbe stato abbastanza forte?

Fù riportato alla realtà dal taxi che si era fermato davanti ad un grande edificio, lì, davanti al cancello di ferro battutto vi era un ragazzo moro che lo guardava sorridendo.

Harry uscì dalla vettura e si avvicinò titubante alla figura che in poco tempo lo raggiunse, Damien ed Harry si guardarono a fondo, cercando di trovare attraverso lo sguardo i cambiamenti che quei mesi lontano l'uno dall'altro aveva portato, poi con un sorriso Harry abbracciò stretto il fratello, che dopo un attimo ricambiò la ferrea stretta, attraverso l'abbraccio sentì il fratellino scigliersi in un pianto silenzioso e aumentare la stretta, Damie passandogli una mano fra gli scompigliati capelli, disse

Dm -Andrà tutto bene vedrai... qualsiasi cosa sia... andrà tutto bene...-

H -Ho paura...-

Dm -Tranquillo fratellino... ci sono io qui con te-

H -Grazie... grazie mille Damie...-



Orfanotrofio SunFolwer 23 Dicembre 1990

Harry se ne stava seduto di fronte alla finestra avvolto da una morbida coperta di lana. Fuori la neve cadeva e i candidi fiocchi riempivano poco a poco il piccolo cortile dell'orfanotrofio. Ed Harry si rivide più piccolo mentre giocava insieme agli altri ragazzi a palle di neve cercando di non farsi vedere dalla direttrice che lo avrebe rimandato sicuramente all'interno, di quando passava giornate intere seduto di fronte al camino a leggere un libro mentre accanto a lui Damien raccontava qualcosa di bizzarro solo per farlo sorridere, oppure mentre infatidiva qualcuno.

Damie era fatto così, con lui una sorta di angelo custode, con gli altri bè... diciamo che non era esattamente quella che si definisce una persona gentile, non potè fare a meno di pensare a quanto fosse simile al carattere di Draco Malfoy, il suo fratellone però aveva lui con cui poteva essere chi meglio preferiva e comportarsi normalmente. Harry sperò che anche Draco avesse una persona del genere con cui qualche volta potesse mostrare veramente se stesso.

Damien vedendolo immerso nei pensieri gli si accostò facendolo tornare alla realtà.

Dm -Hey... a cosa pensi?-

H -Niente di che... un po' questo, un po' quello, niente d'importante veramente...-

Dm -Capisco...-

il silenzio calò fra loro, ma non aveva traccie di pesantezza, tra loro era così e a lui andava bene, conosceva Harry da una vita e sapeva che se avesse avuto voglia di parlare lo avrebbe fatto. Nonostante questo non potè fare a meno di stargli accanto... il giorno prima gli aveva detto di aver incontrato l'uomo che 10 anni fa l'aveva affidato all'orfanotrofio e di avergli parlato, ma non veva aggiunto altro, Damien aveva visto nei suoi occhi un lampo i sofferenza e non aveva detto nulla, non aveva insitito, gli era solo rimasto accanto ricevendo in cambio un'occhiata gratificante.

Adosso lo vedeva lì, pensieroso e avvolto in una coperta troppo grande e vecchia, sui suoi tratti c'era malinconia e paura, e lui non sapeva cosa fare, quando a quattro anni era entrato nell'orfanotrofio era stata dura, ma Harry gli era apparso come un'ancora di salvezza, un ragazzo semplice che sorrideva, sorrideva sempre. Era stato quel sorriso ad aiutarlo, a poco a poco aveva conosciuto quello strano ragazzo così mingherlino e povero in salute, trovando in lui un amico affidabile e sincero, a volte ingenuo ma nonostante le apparenze più forte di una quercia, adesso però stentava a riconoscerlo, da quando era tornato aveva sorriso poche volte, ed ogni sorriso era sembrato spento.

Voleva aiutarlo, essere la sua ancora in quel momento, ma Harry avrebbe dovuto fae il primo passo e parlargli, il soggetto dei suoi pensieri che era seduto lì accanto stava osservando il suo riflesso semi-trasparente sul vetro, senza rifletterci passò una mano sul ragazzo che vedeva stentando a riconoscersi. Le parole di Raphael gli avevano cambiato un'intero mondo, avevano ribaltato molte delle sue certezze portando timori e paure. Harry temeva che non sarebbe riuscito a far fronte a quello che gli parava dinanzi, aveva paura di fallire e di perdersi durante il percorso che avrebbe dovuto percorrere ma che sembrava così oscuro e complicato.

Il suo sguardo si posò per l'ennesima volta sul collare di cuoio che portava al collo e poi con la coda dell'occhi vide il suo fratellone accanto a se che lo sbirciava con preoccupazione, decise allora di fare un passo, un passo sul suo cammino, forse sarebbe inciampato ma la direzione era giusta e anche se fosse caduto, nulla gli avrebbe impedito di rialzarsi no?

H -Damie sai qual'è la mia paura più grande?-

Dm -...-

H -Ho paura di me stesso... ho paura di sbagliare e di combinare un gran casino, ho paura di non essere abbstanza forte per quello che dovrò fare...-

Damie lo guardò con affetto, ascoltando silenziosamente tutte le parole che esitandi uscivao dalle labbra del moretto, lo ascoltò mentre cercava di spiegargli cosa era accaduto quel 31 Novembre e di come tutto per lui era stato capovolto diventando ancor più difficile.

Quella notte Damie, mentre osservava il suo fratellino dormire nel letto promise a se stesso che lui gli sarebbe stato accanto, che non avrebbe permesso a nessuno di farlo soffrire ancora perchè solo gli Dei sanno quanto dolore avrebbe dovuto patire ancora....





Malfoy Manor 10 Giugno, 1996

In un lussuoso studio dell'imponente Malfoy Manor, Severus Piton sorseggiava lentamente un bicchiere di vino rosso seduto in una comoda poltrona di pelle, Lucius Malfoy, il padrone del maniero, sedeva di fronte a lui osservando il liquido nel bicchiere. Quella sera i due uomini si erano incontrati per parlare di una spinosa questione che aveva da sempre condizionato le loro vite e scelte.

Lu -Allora.. cosa ne pensi Sev?-

Sv -Tsk... cosa dovrei pensare? Non abbiamo certezze...-

Lu -E Silente? Ha idee al riguardo?-

Sv -Molte, e probabilmente sà qualche cosa, ma non ha parlato con nessuno, neppure con il cagnaccio e il licantropo... stà cercando informazioni e nel frattempo, ha cominciato a riaprire l'ordine della fenice, ma neppure lui ha nulla di concreto fra le mani... come tutti no?-

Prima che il biondo padrone potesse ribattere, una fortissima folata di vento s'abbattè sullo studio e prima che i due potessero fare qualche cosa, il fuoco nel camino si spense e all'interno della stanza poterono avvertire la presenza di tre figure.

Lucius Malfoy prese la bacchetta e fece per mormorare un “lumus” quando una voce tagliente lo interruppe dicendo

? -Tsk... Abbassa la bacchetta Malfoy, ci penso io a fare un po' di luce!-

Con un veloce movimento della bacchetta riaccese il fuoco nel camino, i due poterono così vedere le tre figure incappucciate che erano apparse così improvvisamente, l'uomo che aveva parlato si tolse il cappuccio rivelando ai due uomini il volto di un uomo sulla trentina, dagli occhi azzurri e i capelli castani, che guardava verso di loro con aria decisa e non troppo amichevole.

Lu -Cosa ci fate in casa mia? Come siete entrati!?-

? -Siamo qui per parlarvi, e per quanto riguarda l'entrata non è cosa che vi riuguardi, ma stà tranquillo Malfoy, le tue barrere sono intatte e funzionanti, controlla se vuoi!-

Il biondo ovviamente controllò con un'incantesimo e con stupore, celato poiché un Malfoy non si mostra MAI stupito, scoprì che le barrire erano intatte funzionanti ma che non avevano captato nulla di anomalo, con un cenno del capo infomò Severus che le parole dell'uomo erano vere

Lu -Spero che l'argomento di conversazione sia quanto meno interessante per poter giustificare quest'entrata maleducata...-

? -Tsk... Malfoy le pare che io mi scomoderei a venire qui senza una ragione importante?-

La seconda persona incappucciata, posò una mano sul braccio del compagno per calmarlo, poi con voce lieve disse

? -Lascia, ci penso io...-

? -Ma...-

? -Allora? Cosa ti avevo detto?-

? -D'accordo...-

Lucius Malfoy, con espressione seccata disse

Lu -Non sono solito parlare con persone di cui non conosco il viso...-

? -Temo che questa volta dovrà fare un'eccezione Signor Malfoy, anche perchè sono qui solo per proporle un affare.-

Lu -Non sono disposto ad ascoltare oltre....-

? -Faccia come vuole, ma sappia che io sono venuto qui solo per conferire con lei e con il signor Piton, pensavo solo che la situazione attuale le potesse interessare...-

Sv -Cosa intende per situazione attuale?-

? -Quello di cui stavate sicuramente discutendo prima del nostro arrivo suppongo, il motivo per cui Albus Silente ha riaperto l'Ordine della Fenice...-

Sv -E lei, cosa ne sa? Fa parte dell'Ordine?-

? -Oh no... altrimenti non sarei qui... sono venuto solo per confermare i sospetti che già avevate, questa sera avrete la certezza che le mie parole sono vere.-

Lu -Non capisco cosa intende dire, sia chiaro!-

? -Non penso, voi sapete benissimo di cosa parlo e questa sera le vostre iptesi prenderano concretezza, l'unica cosa che voglio chiedervi e di lasciare fuori da tutto ciò i vostri figli e, nel suo caso Professor Piton, i suoi allievi, sono qui per crearle un contatto con l'Ordine, non per denucnicarvi sia chiaro, ma per tutelare i ragazzi...-

Lu -Come si permette di fare insinuazioni?-

? -Io dico solo la verità, le stò solo chiedendo signor Malfoy, di mettere al sicuro suo figlio da quello che da qui a poco succederà, come le ho già detto questa notte avrà le certezze che stà aspettando, lei può fare ciò che vuole, così come il signor Piton, non sono qui per accusare nessuno di nulla, voglio solo dare a dei ragazzi una possibilità in più. Se lei volesse accogliere la mia proposta, le chiedo di mettere all'interno di questa scatolina, la sua risposta.-

Dicendo questo posò sul tavolino basso una piccola scatolina in mogano scura, Piton allora chiese con voce neutra

Sv -Allora è vero... stà tonando...-

? -Si...-

Lu -Perchè dovrei mandare via mio figlio allora, se tornerà nessuno potrà fermarlo-

? -Questo voi non potete saperlo, probabilmente questa volta le cose saranno diverse, molto diverse, ed è per questo che le consiglio di accettare la mia offerta.-

Così dicendo, dopo un'altra folata di vento, le tre figure sparirono nuovamente, lasciando Lucius Malfoy e Severus Piton con molte domande nella testa. Lucius, in un gesto stanco e non consono ad un Malfoy si accasciò sulla poltrona chiedendo forse all'amico, forse a sé stesso, forse a nessuno

Lu -Che dovo fare?-

Sv -Non so cosa dirti Lucius, aspettiamo la notte e vediamo che tipo di certezze arriveranno.-

Lu -Comunque sia non voglio mettere la vita di mio figlio in pericolo... non posso!-

Sv -Lo so, neppure io voglio che capiti qualcosa a Draco, ma dobbiamo essere sicuri, non possiamo fare nulla di azzardato, aspettiamo Lucius... aspettiamo e vediamo...-

Lu -Hai ragione Sev... hai ragione...-

Fù così che i due si risedettero sulle poltrone continuando a sorseggiare il loro vino, poi improvvisamente Lucius si riscosse un'attimo dal torpore e disse

Lu -Niente di ciò che è successo deve arrivare a Narcissa, lo sai vero?-

sv -Certo che lo so... era ovvio...-

A quel commento così tipico di Severus Lucius si tranquillizzò tornando alla propria bevanda, a quanto pare quella sarebbe stata una lunga nottata...



Hogwarts 11 Giugno 1996 Sala comune di Serpeverde

Nelle poltroncine in velluto verde, di fronte al camino sedeva un ragazzo biondo dall'aria pensierosa, quella mattina avevano avuto i risultati dei loro esami e lui era risultao tra i primi, con esattezza il secondo, non che fosse una brutta posizione, ma per un Malfoy essere terzo non andava bene! Al primo posto era arrivata la mezo-sangue Granger, come molti si aspettavano, la vera sorpresa era stato Potter che era arrivato terzo...

Da un paio di anni a questa parte il grifondoro era riuscito anche ad ottenere buoni voti a pozioni, non che prima non fosse bravo, inteniamoci, ma Piton gli metteva in continuazione i bastoni fra le ruote mettendogli voti spesso immeritati, eppure, dal quarto anno le cose erano cambiate, il professore aveva smesso di infastidire Potter, e gli dava voti più “giusti” e a quanto pareva anche nelle altre materie andava bene, eppure per molti fù una sorpresa che avesse voti così alti!

Draco Malfoy seduto sulla sua poltrona preferita non potè fare a meno di interrogarsi su Harry Potter, sempre più spesso gli capitava quando entrava in qualche aula o in sala grande, di cercare il grifondoro con lo sguardo e poi soffermasi a studiarlo, non capiva perchè con lui non riusciva a comportarsi come con gli altri rosso-oro, non aveva nessun problema ad insultare Weasley, Paciok o la Granger, ma con Potter... dannazione! Da quando al primo anno gli aveva parlato sul treno non riusciva ad insultarlo decentemente, e le volte che ci riusciva non otteneva l'effetto sperato perchè Potter ogni volta che lo faceva Potter lo guardava e poi scrollava le spalle.

Senza contare che dopo episodi del genere, sentiva sempre una strana sensazione alla bocca dello stomaco incredibilmente fastidiosa!... Poco a poco, anche gli altri serpeverde avevano smesso di insultare Potter arrivando alla conclusione che non c'era alcun gusto a prendersela con quel tipo... Da quando gli insulti contro il moro erano cessati, Draco aveva cominciato ad osservarlo.

Erano quattro anni che lo osservava e ancora non capiva che fosse Harry Potter, sapeva che era un tipo riservato e che a parte la Granger, nessuno speva molto di lui, non apparteneva a nessun club né alla squadra di Quiditch, non era una di quelle persone che si mettono in prima file e fanno di tutto per essere notati dall'insegnate, era più il tipo da mettersi dove capita e starsene buono a seguire la lezione.

Non era un combinaguai e per quanto ne sapeva, non aveva una passione specifica, era uno dei tanti, anzi, forse meno interessante. Eppure Draco continuava a pensarci sempre più spesso, non aveva senso e lo sapeva perfettamnente, ma non poteva impedirsi di pensare al moro e all'espressione malinconica che sempre aveva. Si, perchè era malinconia quella che albergava negli occhi verdi del moro, solo che spesso veniva nascosta o messa in ombra dai sorrisi che spesso distrubuiva alle persone.

Quella era un'altra delle bizzarrie di quello strano rosso-oro, non lo aveva mai visto arrabbiato, a volte infastidito, ma non lo aveva mai sentito alzare la voce contro qualcuno, una cosa che poi lasciava perplessi molti era proprio quel sorriso che dava praticamente a tutti, che persino a lui, principe delle serpi Draco Malfoy, aveva rivolto...

Tutto questo era inammissibile per il bel serpeverde, non c'era logica in quel comportamento, e Draco Malfoy viveva di logica! I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal chicchiericcio i Blaise e Pansy, i suoi due migliori amici, gli unici con il diritto di disturbare la sua quiete in qualità di suoi migliori amici.

B -Eccoti Draco! Io e Pansy ti stiamo cercando da ore!!! Non dirmi che sei stato qui tutto il tempo!-

D -Anche se fosse?-

P -Questo non và affatto bene Dray! Tra due giorni è finita la scuola e noi abbiamo l'obbligo di infastidire i grifondoro!-

B -Hai ragione! Poi non hai visto quanto è incazzato Weasley? Ci sarà da divertirsi...-

D -E sia...-

Fù così che i tre serpeverde, seguiti a ruota da Tiger e Goyle, si diressero nel parco di Hogwarts in cerca delle loro vittime. Non ci vole molto a trovarli: Weasley e la combriccola si erano messi come loro soliti sulla riva del lago nero e stavano scherzando fra loro, con un sorriso ferino i verde-argento si avvicinarono loro e non appena furono a portata d'orecchio Pansy disse

P -Cos'è questo odore nauseabondo?-

B -Tranquilla Pansy... sono solo quegli inutili grifondoro!...-

D -Forse sarebbe il caso che si facessero un bagno... non vorrei prendermi delle malattie!-

Al sentire quegli insulti Ronald Weasley, conosciuto da tutti come un'animo infiammabile, non ci mise molto a scattare e a dire

Ro -Non sarà che piouttosto voi avete sempre la puzza sotto il naso!?-

D -Grazie al cielo non sono un grifondoro... sai la vergogna...-

P -Oh Draco, tranquillo, nessuno potrebbe mai sbagliarsi, la differenza è troppo evidente!-

Il rosso grifondoro fece per scagliarsi contro e i suoi compagni non furono abbastanza lesti dal placcarlo in tempo, così che Ron ebbe campo libero contro Malfoy, prima che il biondino potesse reagire, stupito per l'irruenza del sedicenne, si ritrovò con un labbro spaccato e un Weasley furente che gli sibilava contro

Ro -Malfoy... finiscila di fare il borioso e cresci!-

D -Weasley... non mi sembra che sia io a prendere a pugni qualcuno! Se qualcuno deve crescere non sono sicuramente io... pezzente!-

Weasley aveva alzato il pugno pronto a colpire nuovamente Draco, ma fù bloccato da Tiger e Goyle che lo alzarono di peso pronti ad una rissa, Pansy fù subito su Draco per aiutarlo ad alzarsi quando Blaise con un sussurro disse

B -Draco... la McGranitt è sull'entrata...-

D -Tiger Goyle! Mollate quel pezzente, non vorri vi prendeste qualche germe...-

E così ridacchiando i serpeverde se ne andoarono, mentre un Ron Weasley furioso veniva a foza trattenuto da Seamus Finnigam e Dean Thomas. Nel frattempo Draco si portò un fazzoletto al labbro e con voce seccata chiese

D -ma cosa divolo ha preso a quel pezzente di un Weasley!? Di solito ci mette più tempo a infervorarsi....-

P -Te lo avevo detto che oggi è più nervoso... a quanto pare ha litigato con la mezzo-sangue e Potter...-

D -Potter che litiga? Non ci credo...-

P -Ti dico che è così!- rispose stizzita -le mie fonti sono assolutamente attendibili... i due hanno litigato e di brutto!-

Prima che Pansy potesse dire altro la McGranitt li raggiunse seguita da un uomo mai visto ad Hogwarts, la professoressa li richiamò con urgenza

Mc -Malfoy, Parkinson, Zabini! Venite qui...-

I tre seppur di malavoglia si avvicinarono alla donna che aveva un'esporessione che mai avevano scorto sul severo viso

Mc -Conducete velocemente quest'uomo all'infermeria del castello... di corsa!-

B -Ma professoressa...-

Mc -Niente ma Zabini!... andate ora...-

I tre si guardarono mentre la professoressa si allontanava lasciandoli da soli con l'uomo che li guradava impaziente, dopo un'attimo dato che i ragazzi non si decidevano a camminare, questi disse

? -Allora? Siete sordi o cosa... io ho da fare e non intendo perder tempo, mostratemi dov'è l'infermeria, adesso!-

Nella voce dell'uomo c'era una nota dura e prepotente che non diede scampo a replice, fù così che i tre verde-argento si ritrovarono a camminare a passo rapido , davvero poco consono alla nobile casata, per condurre lo sconosciuto nell'infermeria; arrivarono dopo poco e non appena Blaise gli ebbe indicato la porta, questo li sorpassò in un momento ed entrò nella stanza lasciando per la fretta la porta aperta

Continua...

N.B. Nel 1995 i nostri ragazzi stanno finendo il loro sesto anno di scuola, spero di non aver fatto troppa confusione con le date!...

Ringrazio calorosamente:

Djkika: Io... povera autrice sconsolata chiedo venia! A quanto par emi sono fregata da sola... ^\^ potrai perdonarmi cara? (su, su... tutti possono sbagliare... ndHarry) Ma questa mia gaffe è imperdonabile!!!! Comunque grazie mille per i commenti, sono contenta che il cap tiu sia piaciuto e sarei super-contenta se mi dicessi cosa ne pensi di quest'altro! Spero che la mia “sorpresa” sia di tuo gradimento!!!!

Kumiko Shirogane: Cara!Bè cosa posso dirti... (nulla, magari questa volta ci fai una bella figura! NdDraco) Eh tu? Sei tornato come prima vedo... (A quanto pare.... vecchiaccia!) come osi mostriciattolo! Comunque cara Kumiko, sono contenta di averti fatto una sorpresa con i miei sei (ormai sette) nuovi cap! Spero che ti piacciano mi raccomando fammi sapere! Un bacione e mi raccomando continua a seguire!

AriVano90: Tesoro! Vuoi sapere come faccio eh? Le battute di Harry sono sempre le più difficili da scrivere, perchè lo voglio come un ragazzo semplice, spero che il carattere rispecchi questa caratteristica ecco tutto! E comunque... hai visto cosa ti ho combinato? Hai visto che il tuo lucchan c'è? Ti piace come l'ho accennato? E tutto per la tua faccia da cucciolo!!!!!! ^______^ Bè per quanto riguarda Draco... (Parlavi di me? Spero bene, altrimenti dovrai vedertela con i miei avvocati! NdDraco) bè lui è tornato come prima... ancora mi chiedo se ho fatto bene... (Io il mio dracuzzolo lo preferisco così!^^ ndHarry) (Come mi hai chiamato?_? NdDRaco) (Dracuzzolo... perchè? È così carino!^^ ndHarry) (ca...carino? I Malfoy non sono mai carini!!!!!! Sono sexi e virili! NdDRaco) Tu? (si perchè? NdDraco) noooooo nulla... solo che... con quei capelli biondi, la pelle bianchissima e i lineamenti delicati.... (osi mettere in dubbio la mia mascolinità?!? ndDraco) IO? Ma no! Ehehehe.... è solo che ti trovo moooolto tenero! ^______^ -Draco si è fossilizzato- (Resha... perchè Draco è immobile? ?_? ndHarry) Ma niente... stà giocando alla bella statuina (Oh.... e come si gioca? NdHarry) Emh... perchè non te lo fai spiegare da Remus? (Va bene... ciao-ciao ariVano! NdHarry) Fiiiuuu.... anche questa è andata.... meno-male... più tardi metto Dracuzzolo in forno chissà che non si scongela.... bà... comunque tornando a oi cara AriVano... contentissima che la Fic sia di tuo gradimento! Mi raccomando, anche io aspetto un tuo aggiornamento, a presto!



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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Ma ciao! Eccomi qui con il 9° capitolo! Scusate se ci ho messo pù tempo, ma vi dico solo che in queste due settimane ho un mucchio di studio: compito&interogazione di Latino, Interrogazione di storia e biologia e per chiudere in bellezza compito di diritto e Grammatica nella quale sono assolutamente ed irrimediabilmente negata!

Quindi prego tutti di scusarmi! Adesso ne approfitto per ringraziare tutti coloro che leggono e recensiscono! Grazissime!!!! Buona lettura!



Capitolo IX

11 Giugno Hogwarts, ufficio di Albus Silente 1996

I tre sepeverde, ancora sbigottiti videro sulla soglia della porta Hermione Granger con le mani sulla bocca e delle scie argentee sulle guance: la più brillante studentessa di Hogwarts stava piangendo... ormai spinti dalla curiosità i tre si affacciarono nella stanza e rimasero impietriti da ciò che videro. Un ragazzo moro era steso su un letto dell'infermeria e sembrava in preda alle convulsioni, nonostante ciò non un lamento usciva dalle sue labbra, eppure dai suoi occhi si vedeva molta sofferenza, il sudore impregnava la fronte del ragazzo e le sue mani erano tenacemente serrate sul lenzuolo.

Ci volle un'attimo per i tre ragazzi a riconoscere il lui Harry Potter, anche Pansy non potè fare a meno di portarsi una mano alla bocca mentre la Granger accanto a loro tratteneva a stento dei singhiozzi, Blaise e Draco fissavano invece la scena impietriti, intanto l'uomo che avevano scortato aveva preso ad armeggiare con una borsa che aveva appena materializzato mentre con voce dura ordinava all'infermiera di tenersi alla larga.

Con un gesto della bacchetta l'uomo oscurò tutte le finestre facendo illuminare la stanza solo con poche candele, dopo di che avvicinò la borsa sul comodina accanto al lettto del grifondoro poi con voce dura e profonda cominciò a chiamarlo

? -Harry... Harry, mi riconosci? Harry!-

Con fatica e prendendo più volte fiato l'interpellato rispose

H -Raph... Raphael... sei tu?-

Ra -Si Harry, sono io...adesso ascoltami bene ok?- il moro annuì cautamente e Raphael continuò -Devi resistere ragazzino ok? Due ore... due ore e sarà tutto finito... ma devi resistere hai capito!?-

H -Io non... è fo... è forte...-

Ra -Lo so Harry... ma devi farcela ok?...- Harry annuì nuovamente – Bravo ragazzo....-

Dopo di chè Raphael prese dalla borsa delle cinghie con cui prese ad armeggiare vicino al letto

Hm -Cosa... cosa gli stà facendo?-

Ra -Lo stò assicurando al letto... se continua così si farà solo del male...-

Hm -Ma... Madama Chips! Glielo dica anche lei che non...-

Md -Mia cara... mi spiace, ma è necessario, è per il suo bene...-

Così dicendo la donna aiutò Raphael ad assicurare le cinghie, dopodichè l'uomo prese una siringa e la riempì con un liquido rosso scuro posizionò il polso in corrispondenza del torace di harry a cui aveva precedentemente tolto la maglia

Ra -Pronto Harry?-

H -Vai...-

Con un movimento secco iniettò il liquido nel torace del grifondoro che nonostante le cinghie si inarcò con violenza e si morse il labbro pur di non far uscire nessun gemito, dopo un paio di minuti, nonostante il corpo teso, i movimenti si fecero più lenti e in qualche modo meno violenti, Raphael passò una mano sul viso e sui capelli del ragazzo a mò di carezza

Ra -Io adesso devo parlare con Silente, tra un po' gli salirà la febbre, se dovesse superare i limiti di sicurezza mi avverta, io sono dal preside-

Md -Posso fare altro?-

Ra -L'unica cosa non slegatelo, anche se dovesse smettere di muoversi e se può fargli degli impacchi sulla fronte, anche un'incantesimo refrigerante andrà bene... in quanto a voi – disse rivolto ai tre serpeverde ed Hermione -Venite con me dal preside, sospetto che ci stia aspettando...-

I quattro seppur confusi, non sapendo cosa ribattere, seguirono l'uomo nel corridoio.



Poco dopo, ufficio Albus Silente

Draco Malfoy, Blaise Zabini, Pansy Parkinson ed Hermione Granger erano seduti su grandi poltrone confortevoli di fronte alla scrivania del preside che spostava lo sguardo da loro all'uomo che era in piedi poco più indietro. La professoressa McGranitt stava ritta al fianco di Silente e guardava con sguardo perforante in direzione dell'uomo. Il silenzio era assordante, nesuno si muoveva o diceva nulla, il primo a muovere la situazione fù la professoressa di trasfigurazione

Mc -Io l'ho fatta entrare credendole sulla parola, ma adesso sia io che il preside dobbiamo sapere chi è lei e cosa stà succedendo al signor Potter.-

R -Capisco e concordo, io sono Rapahel Dugain e sono il medico curante di Harry. Sono venuto qui di tutta fretta apposta per questo, il signor Potter stà davvero male adesso, sono corso appena ho potuto e a quanto pare appena in tempo, adesso se non le spiace dovrebbe farmi avere il baule personale di Harry, è lì che tiene tutte le sue medicine e ce ne è una che devo assolutamente somministrargli-

A -Come posso essere sicuro che lei non stia mentendo? Non ho nulla a testimoniare il fatto che sia veramente ciò che dice di essere...-

Hm -Mi scusi professore... in realtà Harry mi ha parlato del signor Dugain, e poco fa in infermeria lo ha riconosciuto.-

A -Ne è certa signorina Granger?-

Hm -Si...-

Il vecchio preside assentì e con un movimento della bacchetta fece apparire un baule vicino alla scrivania, Raphael si accovacciò lì vicino e dopo aver armeggiato un po' con il baule, l'oggetto rivelò una specie di cassetto alla base, che si aprì al solo tocco del medico, all'interno tutto poterono vedere una moltitudine di boccette dal liquido porpureo, qualche cofanetto e alcuni sacchetti neri, Raphael però scostò tutto quanto e andò a pescare un'ampollina posta in fondo al cassetto, quando la cacciò essa si rivelò contenere, a differenza delle altre, un liquido nero per nulla invitante.

Rapahel richiuse il cassetto e si rivolse al preside

R -La ringrazio signore, adesso io raggiungerei il signor Potter nell'infermeria scolastica.-

A -Certamente, ma quando il ragazzo starà meglio desiderei parlare con lei.-

R -Ovviamente, allora a più tardi-

Così dicendo, dopo aver fatto un cenno con il capo, uscì dallo studio. Nella stanza calò ben presto nuovamente il silenzio, i due professori guardarono atentamente gli alunni lì riuniti poi il preside con voce grave disse

A -Minerva, chiedi a Remus e Sirius di raggiungermi.-

Mc -Ma... Albus...-

All'occhiata penetrante del suo superiore la professoressa McGranitt si zittì ed uscì silenziosamente dalla stanza, nel frattempo lo sguardo azzurrino del preside si posò nuovamente sui quattro studenti, poi con voce leggermente addolcita disse

A -Volevo ringraziare voi serpeverde per aver guidato così celermente il signor Dugain in infemeria, assegno 10 punti alla vostra casa- i serpeverde lo guardarono stupiti e l'anziano continuò -Signorina Granger, non voglia farla allontanare per più del necessario dal suo compagno, ma ho bissogno di sapere se lei è stata tutto il giorno in compagnia del signor Potter.-

Hm -Si, da questa mattina a colazione Signore, quando ha cominciato a sentirsi male eravamo al secodno piano.-

A -Ha per caso mandato un gufo o comunicato con l'esterno in qualsiasi modo?-

Hm -No... siamo stati insieme in slaa comune e lui non si è mei allontanto.-

A -Ha idea di come il signor Dugain abbia saputo che il signor Potter stava male? Oltre a lei lo sapeva qualcun'altro?-

Hm -No, io ero l'unica a saperlo oltre la professoressa McGranitt.-

A -Capisco, e lei sa del motivo per cui stà così male?-

Hm -....-

A -Signorina Granger, non è sotto inchiesta, ma vorrei davvero sapere qualcosa in più a riguardo di questa faccenda.-

Hm -Io... io non ne so molto, so solo che Harry stà male, non so da quanto duri questa storia, io lo ho saputo solo al secondo anno, ma Harry mi ha sempre detto che era tutto sotto controllo e che Madama Chips era informata della cosa e che io non dovevo preoccuparmi, mi spiace ma non so altro.-

A -Va bene, adesso potete andare, ovviamente spero che tutto ciò rimanga per voi ragazzi, se volete parlarne tra voi va bene, ma non voglio che la voce giri-

I quattro assentirono e uscirono dall'ufficio, non appena furono nel corridoio, stupendo i tre verde.argento, Hermione sussurrò loro un grazie prima di correre verso l'infermeria.

P -Caspita... io non avevo idea che Potter fosse malato...-

B -Neanche io, so che non è certo un maciste, ma non avrei mai pensato a lui come un malato, avete visto che razza di attacco aveva poco fa? Era inquietante davvero...-

P -Chissà poi di cosa soffre... conosco molte malattie, ma una così mai sentita-

B -Neppure io, chissà, forse ha qualche virus magico...-

P -Di certo non è contagiosa, ce l'ha dal secondo anno e tranne lui stanno tutti bene...-

Draco non ascoltava neppure le parole dei suoi compagni, ripensava a tutto quello che era accaduto in quel lasso di tempo, ogni volta che nella sua mente ripassavano le scene dell'infermeria, sentiva una strana tosione a livello dello stomaco, dopo un po' borbaottando ingiurie si voltò e cominciò a camminare tornando sui propri passi. I due amici stupitio dal suo comportamento chiesero

P -Hey Draco! Cosa fai?-

D -Niente Pansy... voi cominciate ad andare in sala grande, io vi raggiungerò più tardi...-

I due compagni si guradarono bene dal contraddirlo conoscendo bene il carattere del proprio leder. Il biondino intanto con la sensazione di stare per fare qualcosa di stupido si recò nuovamente nell'ufficio del preside, l'anziano non sembrò affatto stupito di vederlo tornare, e Draco non si sorprese più di tanto nella mancata reazione... sapeva che nonostante la facciata da tenero vecchietto Albus Silente era una persona con cui non scherzare, non per niente era l'unico mago di cui lord Voldemort aveva avuto paura...

A -Signor Malfoy, ha qualcosa da chiedere?-

D -No, sono solamente venuto per darle alcune delucidazioni, tempo fa ho ascoltato Potter parlare di questa sua malattia con l'infermiera scolastica-

Draco non sembrava affatto turbato dal fatto di star confessando al preside di aver origliato una conversazione privata e Silente fù molto divertito e incuriosito da questo comportamento, fece così cenno al serpeverde di continuare e questi riferì al preside ciò che aveva ascolatato durante il suo primo anno.

Quando ebbe finito Silente lo ringraziò e Draco raggiunse i suoi amici sentendosi in qualche modo più leggero. Quella leggerezza però gli passò velocemente non appena il suo sguardo si posò sulla tavola rosso-oro, nella sua mente cercò di associare quella macata sensazione alla volgarità dei grifondoro e al loro palese stile mancante, ma in realtà, quel nodo che si era riformato nel suo stomaco non era altro che la cosapevolezza di non vedere due rosso-oro seduti a quella tavola...



11 Giugno corridoi di Hogwarts 1996

Draco Malfoy stava maledicendo se stesso, e questa non era una cosa positiva... I Malfoy sono sempre sicuri di sé e consapevoli delle proprie azioni e scelte, eppure Draco quella sera non riusciva proprio ad andare a dormire, i suoi piedi non facevano altro che trascinarlo verso i piani superiori.

Draco sapeva perfettamente perchè le sue dannate gambe si comportavano a quel modo, ed era ancora più seccato per quello! La sua morbosa curiosità stava nuovamente prendendo il sopravvento e ciò significava una cosa sola: niente più relax fino a quando questa non verrà placata. Sfortunatamente lui era una di quelle persone che tiene sotto stretto controllo ogni più piccola emozione, per questo sa riconoscerle e di conseguenza conoscere se stesso; non che questo sia male, però era fastidioso e seccante, non aveva possibilità di scampo con il suo subconscio che adesso gli stava, neppure tanto gentilmente, praticamente orrdinando di andare in infermeria.

In infermeria per parlare con Potter, per di più! Un grifondoro! Si, forse non era il peggio dei rosso-oro, ma Potter era una di quella persone amichevoli e fiduciose con tutti, una cosa davvero patetica a dire il vero e tremendamente Grifondoro... E Draco Malfoy ODIA i grifondoro,per quanto questo sentimento è viscerale spesso gli viene da pensare che sia insito nel suo dna, in fondo basta pensare alla faccia di suo padre quando gliene parla... e nonstante tutto ciò, le sue gambe e il suo subconscio, lo stavano guidando in quella maledetta infermeria. Roba pazzesca, dell'altro mondo!

Perso in questo e altri costruttivi pensieri, arrivò alla meta prefissa dalle sue gambe, con uno sbuffo seccato aprì la porta ed entrò nell'infermeria, sul primo letto vi era Harry Potter seduto sul letto e tenuto su da un paio di cuscini, i capelli erano più incasinati del solito e i lineamenti del viso erano rilassati, Draco restò immobile sulla porta, adesso che era lì non aveva idea di cosa fare, doveva entrare e poi? Pultroppo a questo punto al posto delle gambe doveva entrre in funzione il cervello che però si rifiutava di trovare un'idea che non fosse il voltarsi indietro e andarsene.

Pultroppo a questo punto rientravano in gioco i suoi arti inferiori che sebrevano colpiti da un'incantesimo pastoia e non volevano saperne di seguire i consigli della mente. Tutto questo non fece che seccare ulteriormente il verde-argento; probabilmente sarebbe rimasto lì tutta la notte se Harry non avesse sbloccato la situazione senza neppure guardarlo dicendo

H -Allora? Entri o esci?-

A quel punto Draco era incastrato, Potter lo aveva visto entrare e ogni uscita strategica sarebbe stata interpretata come una fuga e lui era un Malfoy, i Malfoy non fuggono mai, bensì mettono in fuga gli altri! Così, con la solita camminata altezzosa e voce strascicante disse

D -Tsk... entro, entro...volevo solo vedere quanto tempo ci mettevi per capire dov'ero...- con un ghigno pensò “Malfoy 1 Potter 0”

H -Davvero? Comunque, come mai sei qui, ti senti poco bene per caso?-

Chiese voltandosi verso di lui e quello fù il primo problema per Draco, Potter aveva qualcosa di diverso... ci riflettè un momento e poi ci arrivò: gli occhiali! Il grifondoro non aveva gli occhiali! E i suoi occhi sembravano avere un'altro colore!

D -Non stò male....-

H -Allora come mai sei qui?-

Fregato... Malfoy 1 Potter 1... e adesso... cosa doveva rispondere? Neppure lui lo sapeva figurarsi se poteva rispondere ad una domanda simile, in realtà non ne aveva neppure bisogno, perchè si sa, i Malfoy fanno tutto ciò che vogliono, anche senza una motivazione...

D -Perchè mi andava di fare un giro...-

H -In infermeria?-

D -Qualcosa in contrario?-

H -No, no... solo che in una così bella serata sarebbe bello fare un giro nel parco non credi?-

D -Se solo non fosse vietato-

H -Anche andare in giro per i corridoi è vietato mi sembra...-

D -...-

Potter 2 Malfoy 1. così non andava proprio... non poteva farsi battere a parole da un Grifondoro! Ne andava del suo nome! Così disse la cosa più sensata

D -Non sono affari tuoi Potter!-

H -Hai ragione-

Ed ecco che il senso di irritazione in Draco si accentuò, era seccante la mancanza di reazioni di Potter ai suoi insulti, sapeva perfettamente di avere un carattere odioso, riuscire a far uscire dai gangheri le persone era la sua specialità, eppure con il moro non c'era mai riuscito, mai... sensa rendersene conto esternò questo suo pensiero

D -Sei seccante...-

H -Perchè?-

Quando si accorse di averlo detto era ormai troppo tardi, ormai tanto valeva dirglielo...

D -Non ti arrabbi mai e non dai la possibilità agli altri di farlo con te, è seccante per noi serpeverde sai-

H -Mi spiace, ma non vedo perchè dovrei arrabbiarmi. So che a molte persone non piace sentirsi dire alcune cose, ma le parole sono parole, e quando sono pronunciate da persone che non si conoscono, non hanno un vero signifacto, capisci?-

D -Tsk, un'insulto è pur sempre un'insulto Potter, indistintamente da chi te lo manda...-

H -Non è vero, per esempio, qunando tu e Ron vi lanciate le peggio parole voi lì per lì ve la prendete, ma alla fine non è nulla, ma se invece a dirti gli insulti di Ron fosse Zabini, le cose sarebbero differenti non credi? Le stesse parole usate da persone diverse provocano in te reazioni più o meno intense, a seconda delle tue emozioni per quella determinata persona, capisci cosa intendo dire?-

Draco non lo avrebbe mai ammesso, neppure sotto cruciatus, ma le parole di quel Grifondoro non erano guidate dall'idiozia e qualcosa di vero c'era... ok ok... il ragionamento non aveva molte pecche, Potter aveva ragione in fondo, molto in fondo chiaramente. Ma lui era un Malfoy, e in quanto tale non poteva permettersi di dar ragione a chiunque non fosse se stesso o un membro della sua famiglia.

D -Tsk, pensala come ti pare, non sono affari miei...-

Harry a quel commento scoppiò in una brave risata stroncata poco dopo da un colpo di tosse, fù proprio quello a riportare Draco e la sua curiosità al motivo per cui era venuto. Così, sensa molti giri di parole, chiese

D -Potter cos'hai?-

H -Bè... sono malato, niente di più e niente di meno...-

D -Questo lo avevo capito, quello che voglio sapere è di cosa sei malato-

H -Non posso risponderti mi spiace...-

D -Perchè?-

H -Perchè neppure io lo so... adesso è meglio che tu vada, tra pco verrà Madama Chips per controllarmi-

D -Non cercare di sviare il discorso io pre...-

H -Shhhh! Capisco la tua curiosità, ma dovrà attendere... è meglio che tu vada a meno che non vuoi una bella punizione!-

Subito dopo Draco sentì distintamente il rumore di passi avvicinarsi, così dopo un'ultima occhiata al grifondoro, uscì dalla stanza recandosi nella sua sala comune; la sua curiosità non era passata, era sempre lì, sopita in attesa dell'occasione adatta per tornare forte più di prima.

Nel frattempo Raphael era entrato nell'infermeria deserta dirigendosi verso l'unico letto occupato, sul viso aveva un'espressione trova ma ad accoglierlo trovò un sorriso pieno di gratitudine appartenente ad Harry

H -Grazie...-

R -Come fai a sapere che devi ringraziarmi? Potrei anche non aver fatto nulla...-

H -Non con quell'espressione... si vede lontano un miglio che non sei sicuro delle tue azioni, ma sono contento che tu abbia avuto fiducia in me-

R -E come potrei altrimenti? Spero solo che sia la cosa giusta...-

H -Lo è, sono sicuro che lo è... -

Con un cenno del capo Raphael se ne andò nuovamente, voltandosi un'ultima volta per fare un cenno di saluto, prima di uscire dall'infermeria. Rimasto solo Harry si appocggiò pesantemente sui cuscini e mormorò al vento

H -Spero che questa sia la cosa giusta da fare....-



13 Giugno 1996 Ufficio di Severus Piton

La stanza era molto austera, una libreria scura occupava gran parte della parete di destra, accanto vi era un'ampia finestra da tende verdi, nel mezzo vi era un'ampia scrivania con tre comode poltrone davanti che in quest'occasione erano occupate da Lucius Malfoy, Astor Zabini e Marcus Parkinson, di fronte a loro sedeva Seversu Piton che guardava i tre uomini con sguardo penetrante

Sv -Allora, siete decisi?-

As -Saremo qui altrimenti?-

Il professore si alzò quindi dalla sedia e, dopo aver buttato una manciata di polvere volante nel camino , disse

Sv-Ufficio Albus Silente -

La testa dell'anziano preside si affacciò fra le fiamme, e questi con voce pacata chiese

Al -Qualcosa non và Severus?-

Sv -No signore... ma ci sono alcune persone che desiderano parlarle...-

Uno strano luccichio apparve negli occhi del preside che consigliò loro di raggiungerlo nell'ufficio.

Poco dopo in quello stesso ufficio furono convocati i figli dei rispesstivi uomini: Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson.

Continua...



Ringrazio:

MORFEa: Ma grazie! ^\^ Sono contentissima che la Fic ti piaccia!Spero vivamente che continuerai a seguirla e a darmi il tuo parere cara! Mi spiace di averci più tempo del previsto ad aggiornare, cercherò di essere il più rapida possibile! Una bacione e mi raccomando... Lascia un commento! ^___^(Narcisista... ndDraco)

Ginny16 -Me commossa Q_Q... sono contentissima che tu segua la mia Fic, e ancor più contenta che tu mi abbia lasciato un commento! Sono contenta che questo “ribaltamento delle prospettive” -adoro questo termine!^^- ti sia piaciuto! Per quanto rigura Damien bè... hai centrato il punto, chi non vorrebbe un bel ragazzo come angelo custode? (Pervertita! NdDraco) Taci tu! Sei l'ultimo che dovrebbe ridire su questo argomento! Lasciando da parte insopportabili biondi bè... mi spiace di aver fatto confusione con le date... -_- purtroppo sono un po' il mio punto debole. Grazie per avermelo fatto notare comunque, quando ho un po' più di tempo sistemerò la cosa! E tra parentesi tranquilla, non sei pignola.... anzi è un bene per me che tu abbia notato queste incongruenze, è un segno di interesse da parte tua! Quindi Grazie mille!^^ Esprimo ancora la mia contentezza per il fatto che la mia fic ti piaccia e mi raccomando, commenta anche questo chappy se hai un minutino da perdere! ^_________________^

DJKIKA : Grazie! Nel tuo super-riassunto c'è una piccola pecca... l'anno che stà finendo è il 6° e non il 7°... per quello ci sono un mucchio di sorprese, per il resto, è tutto esatto! Sono contentissima che tu abbia trovato il cap stupendo... (Che esagerazione... ndDraco) TACI!! comunque... spero che anche questo ti piaccia! Un bacione e a presto -spero-... ^_____^

AriVano90: Tesoro! Ma ciao! Il tuo biondastro è tornato come nuovo purtroppo... comunque parlando di cose SERIE (vorresti insinuare che io non sono serio? NdDRaco) Assolutamente no! Per chi mi hai preso? (Ah bè... ndDRaco) Deficente... comunque, allora bè il salto temporale era praticamente obligatorio! Altrimenti sai quanto diventava lunga questa Fic? Sono contenta che però ti piaccia! Per quanto riguarda il “salvatore” bè... in questo cap si spiega tutto no?!?!?! E comunque Ron non è che mi stà antimpatico... il mio sentimento verso di lui è molto più vicino all'ODIO che all'antipatia... e per qutno rigurada Herm... io non ho mai detto nulla in proprosito e poi si sa, anche i migliori mentono! Sono super felice che tu trovi addirittura FANTASTICA la mia fic... Q_Q.... commossa... Q_Q e la sopresa.... è stata graditissima se infatti dai una sbirciatina ai commenti vedrai il mio bel nome! A parte tutto Grazie mielle per la tua fedeltà alla Fic! Ti voglio bene tesorina!!!!!!!!! Un bacione! E a presto! -scusami per il ritardo...- Smack! ^_____^

Ladym : Oh che gioia! Per lo scorso chap ci sono stati tanti altri commentatori! E tu cara sei una di questi! Che gioia!!!!!!!!! Grazie mille per i complimenti! Sono contenta che la Fic ti interessi e per avere delle risposte.... (Chiama il numero verde! NdHarry) Non proprio.... (ah no? NdHarry ?-() no, Harry tesoro... noi non abbiamo il numero verde... (peccato... mi sarebbe piaciuto molto.... vabbè!^^ Pazienza!^^ ndHarry) comunque come dicevo prima, per avere più informazioni, mi spiace ma dovrai sorbirtoi la mia Fic! ^___^ Per la pecca bè, rileggendo i vari cap mi sono accorta che hai ragione, però stò cominciando a dare più spazio agli altri personaggi come vedi! Grazie mille per il consiglio, mi raccomando lascia un commentino!

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Konnichiwa a tutti carissimi lettori! Se siete qui e vi apprestate a leggere questo mio 10° capitolo, non posso fare a meno di ringraziarvi! Q_Q sigh... Q_Q.... sono commossa!!! Ma adesso, bando alle ciance! Ringrazio dal più profondo del cuore tutti coloro che seguono la fic, con particolare calore quelli che commentano, ma anche a tutti i lettori anonimi! Volevo ringraziare Ladym per il consiglio che mi ha dato! Mi è stato molto utile!^^



Capitolo X

13 Giugno 1996, dormitorio maschile Serpeverde

Pansy e Blaise erano seduti sul letto e osservavano il loro migliore amico Draco Malfoy percorrere per la centesima volta la stanza. Draco non riusciva a calmarsi, pensava e ripensava al colloqui nell'ufficio del preside avvenuto quel pomeriggio, all'inizio era rimasto sorpreso ,senza darlo a vedere ovviamente, della presenza di suo padre Astor e Marcus. Ma quello che proprio non si aspettava erano le parole che gli erano state rivolte...

A quanto pare qualcosa di grosso era successo. Non c'era altra spiegazione logica... conosceva bene suo padre: Lucius Malfoy era un uomo d'onore, forte e deciso, da giovane aveva preso la via del mangiamorte poiché fiero degli ideali portati avanti dall'Oscuro Signore, aveva seguito fedelmente il suo padrone, ma Draco sapeva che da molto tempo a questa parte quegli ideali non erano più la base del modo di vivere di suo padre. Dalla scomparsa di Voldemort molte cose erano cambiate fra i mangiamorte; uomini, non più ragazzi influenzabili, divennero più consapevoli e inevitabilmente molti dei loro precetti messi in discussione.

Con il tempo Draco aveva avvertito un “cambiamento” in suo padre, ma non pensava un tale cambiamento. Quel pomeriggio infatti, Lucius, Astor e Marcus, avevano annunciato ai loro figli che avrebbero passato l'estate non più nei rispettivi manor, ma nella sede dell'Ordine della fenice. Ebbene sì, i figli dei più temuti mangiamorte avrebbero passato l'estate sotto lo stesso tetto di babbanofili e mezzo-sengue... Ovviamente, per prendere una simile decisione, doveva esserci una motivazione. Una grande motivazione... che ovviamente nessuno gli aveva fornito.

Con un ringhio ricominciò a camminare più velocemente, perchè suo padre non gli aveva detto nulla? Cosa diavolo stava succedendo per Merlino di così grave da far prendere a suo padre una decisione simile? Quando quel pomeriggio aveva posto quella domanda gli era stato semplicemente risposto che non erano affari suoi, gli doveva bastare sapere che quel trasferimento gli avrebbe solo giovato...

B -Per Morgana! Draco vuoi fermarti?!-

D -Cosa vuoi?-

B -Ascolta amico, questa situazione non và giù neppure a noi, ma non risolverai niente girando sensa sosta per la stanza...-

P -Blasie ha ragione... se continui così scaverai un solco!-

D -E cosa dovrei fare?-

B -Prima di tutto, non prenderla così male... pensa che almeno passeremo le vacanza insieme.-

D -Non è per questo che sono nervoso... voglio solo capire perchè!-

B -Perchè cosa?-

D -I nostri genitori non hanno preso questa decisione per nulla, deve essere successo qualche cosa di grosso... e non ci vogliono fra i piedi, ecco cosa!-

P -Hai ragione... ma dato che non ci diranno nulla è inutile stare qui a scervellarci...-

I due la guardarono storto e lei continuò

P -Continuando a parlarne, non risolverete nulla. Quando saremo in questa fantomatica sede dell'Ordine, potremo indagare, adesso se permettete io ho fame... -

I due ragazzi rimasti soli guardarono la loro amica alzarsi e uscire impettita dalla stanza. Dopo un minuto di silenzio i due scossero la testa e seguirono la compagna verso la sala grande. Una volta sedutosi Draco si sorprese nello scrutare la tavola rosso-oro, non appena se ne accorse si sbrigò a distogliere lo sguardo per riportarlo sul suo piatto.

Nel frattempo al tavolo Grifondoro Hermione Granger era seduta leggermente in disparte rispetto agli altri compagni di casa, accanto a lei sedevano solamente Ginny Weasley e Neville Paciock.

G -Allora... come stà? Quando sono passata questa mattina era addormentato... -

Nv -Sono stato da lui poco fa. Mi ha detto che stà meglio, ma non ha una bella cera, rimarrà fino al 15 a letto suppongo...-

Hm -Ti ha spiegato altro?-

Nv -Lo sai com'è fatto... ce lo dirà solo se necessario, piuttosto, alla fine ieri sera cos'hai raccontato a Silente?-

Hm -Nulla... gli ho detto di non sapere niente a parte il fatto che era malato, per il resto ho tenuto la bocca chiusa. In fondo Raphael era già arrivato...-

Nv -Fortunatamente... a pro posito... Harry ha chiesto se gli sono arrivate lettere questa mattina, purtroppo Madama Chips lo tiene sott'occhio e non vuole che i gufi entrino nell'infermeria.-

Hm -Ancora niente, ma penso che prima o poi arriverà qualche cosa...-

Vennero però interrotti da Ron che con voce piccata disse

Ro -Cosa è successo a Potter? Si stà nascondendo per caso?...-

G -Finiscila Ron...-

Il rosso seccato stava per ribattere, ma se ne andò poichè richiamato da Lavanda Brown, la sua ragazza. Al tavolo degli insegnanti i due professori di Difesa Contro le Arti Oscure, parlavano sottovoce con il preside a pro posito del loro figlioccio.

R -Albus... cosa significa tutto questo?-

Al -Purtroppo non ho risposte... e pare che gli unici che le abbiano non vogliano farnirle.-

S -Io non mi fido di quel Raphael.... non mi fido assolutamente!-

Al -Neppure io so cosa pensare... ma penso di potergli accordare un minimo di fiducia....-

R -Speriamo che sia la cosa giusta da fare....-

Al -Ah... quasi dimenticavo, Sirius... quest'estate dovresti tenere nella sede dell'ordine Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson.... -

Così dicendo si alzò dal tavolo e uscì dalla sala. Sirusi intento guardava inebetito il posto ormai vuoto del preside, mentre il suo collega Remus ridacchiava di quell'espressione apatica. Un minuto dopo il professor Black si riprese e con voce roca chiese a Remus

S -Stava... era tutto nuo scherzo vero?....-

R -Temo di no Sir...-

La faccia di Sirius andò a sbattere ripetutamente contro il tavolo, tutti gli studenti che in quel momento guardavano verso il tavolo degli insegnati, non poterono fare a meno di ridacchiare e chiedersi cosa fosse successo al loro insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure...

Quel pomeriggio tutto trascorse normalmente, o meglio... normale per quanto si possa definire la vita e gli incidenti di vario tipo che accadevano all'interno di una scuola di magia e stregoneria piena di ragazzi dagli 11 ai 17 anni... ma per i canoni di questa scuola, tutto andava per il meglio.

Le lezioni erano ormai terminate, e gli esami finiti da poco. Gli studenti si preparavano a lasciare la scuola che avrebbero rivisto solo a Settembre. Dato il bel tempo la maggior parte degli alunni era nell'immenso parco di Hogwarts a godersi il sole e le ultime chiacchiere fra compagni. Il resto della scolaresca, era nelle rispettive sale comuni alla ricerca di eventuali ogetti smarriti impeganti in qualhe partita a scacchi magici....

La biblioteca era, per la gioia di Madama Pince, completamente deserta, così come le aule. Purtroppo l'infermeria non poteva vantare la stessa cosa. Harry Potter infatti era seduto sul letto e leggeva attentamente un libro dalla copertina verde. La quiete della stanza, fù però interrotta dalla voce di Madama Chips che diceva

Md -Potete andare, ma non fatelo stancare troppo mi raccomando, ha passato una brutta nottata...-

Si sentirono poi delle voci ringraziare educatamente, prima che la porta dell'infermeria non lasciò passare quattro ragazzi, Neville, Hermione e Ginny che portavano gli inconfondibili colori rosso-oro e una stralunata Luna Lovegood appartenente alla casata di corvonero. Fù proprio lei a chiedere con voce pacata

Ll -Oh Harry... come ti senti?-

H -Molto meglio, grazie, e voi?-

Luna rispose con un'alzatina di spalle, mentre gli altri tre sorrisero

Hm -Tutto a posto... ah quasi mi dimenticavo....- Dalla borsa che portava a tracolla cacciò una lettera e la porse al moretto -questa è arrivata poco fa in sala comune.-

H -Grazie Herm-

Hm -Ma figurati....-

H -Non è solo per la lettera, grazie per non aver detto nulla a Silente.-

Hm -Sai che secondo me dovresti dirgli tutto vero?-

H -Si-

Hm -Allora ripeto: ma figurati, piuttosto, glielo dirai-

H -Presto glielo dirò. Ma ora non è il momento adatto credimi...-

Hm -Come fai a sapere se è o meno il momento adatto?!?-

Ll -Hai parlato con Silente vero?- chiese la bionda corvonero lasciando tutti stupiti

H -Esatto. Voleva chiedermi di Raphael. Quindi Herm tranquillizzati, presto gliene parlerò, ma non ora.-

Hm -Sei un'inguaribile testardo Harry Potter!-

H -Testardo e cocciuto vorrai dire!^^-

Hm -_- .... come non detto -_-

Tutti scoppiarono a ridere rallegrando l'atmosfera seria di poco prima. Dopo di che i cinque passarono ad argomenti più leggeri. Dopo un quarto d'ora i quattro compagni furono però letteralmente cacciati via da Madama Chips, la quale sosteneva che Harry avesse assoluto bisogno di tranquillità.



15 Giugno stazione di Hogsmeade

I bauli erano ormai pronti, tutti gli oggetti dispersi ritrovati. Insomma tutto pronto per l'imminente partenza. Tutti gli studenti quella mattina si ritrovarono sull'Hogwarts expresse in rotta verso la stazione di King Kross a Londra.

La maggior parte degli studenti vagava da una carrozza all'altra ridendo e chiacchierando con amici. Molti sedevano tranquilli nei loro scopartimenti. Proprio in uno di questi, sedevano Neville, Harry, Luna, Ginny ed Hermione. Questi chiacchieravano tranquillamente del più e del meno, il loro viaggio fù interrotto solamente una volta dalla candida civetta di Harry che aveva recapitato al suo padrone una lettera, per il resto tutto filò liscio.

In uno scompartimento poco distante sedevano Draco, Pansy e Blaise. Di solito passavano tutti i viaggi di ritorno fra le tante carrozze cecando di scoraggiare e insultare più persone possibili, ma quest'anno, si erano intrattenuti con questo passatempo solo per un'ora, dopo di che erano tornati nel loro scompartimento. Arrivati a King Kross infatti, a quanto gli avevano detto alcuni membri del famigerato Ordine della Fenice sarebbero venuti a prenderli, ed era inutile dire che non erano affatto tranquilli. I serpeverde amavano avere tutto sotto controllo per loro era una sicurezza; questa volta invece non avevano nulla, e a niente valevano le rassicurazioni del loro capo-casa Severus Piton.

Non sapevano dove avrebbero passato le vacanze, non sapevano con chi, o meglio, sapevano che le avrebbero passate nell'Ordine della Fenice, ma la loro conoscenza si fermava lì. L'unica cosa sicura era la presenza reciproca e questa, anche se non lo avrebbero mai ammesso neppure sotto cruciatus, era in qualche modo... rassicurante.

Passarono così il resto del viaggio nel loro scompartimento facendo congetture ed ipotesi sull'estate che avrebbero trascorso. Il tempo passò velocemente per tutti, ed alla fine il treno arrivò alla stazione di Londra. Era tardo pomeriggio e il cielo estivo anocora non scuriva del tutto. Gli studenti si affrettarono a scendere dalla vettura per raggiungere i propri familiari, anche Draco, Blaise e Pansy raggiunsero il binario, però se la presero comoda perchè sapevano che sarebbero venuti a prenderli solo più tardi.

Per questo si misero vicino al passaggio che portava alla stazione babbana per aspettare che parte della gente andasse via. Draco dalla sua posizione potè osservare tutte le scene in cui familiari si riunivano contenti e genitori abbracciavano figli. Il suo sguardo fù catturato da una massa di rosso e con uno sbuffo irritato, riconobbe immediatamente la famiglia Weasley al gran completo...

Vide una donna paffuta che già in altre occasioni aveva scorto, abbracciare il più piccolo dei maschi Weasley, lenticchia, e lanciare un'occhiata scettica alla ragazza di questultimo. Quel pezzente si era messo con quell'idiota di una Brown, veramente una coppia perfetta... chissà se i loro cervelli uniti sarebbero riusciti a formare un'inteligenza normale... Draco ne dubitava fortemente!

A questi pensieri un ghigno non potè fare a meno di solcare le sue labbra. Ma quell'increspatura che così spesso solcava il suo viso sfumò quando vide la Wesley junior abbracciare in modalità stritolamento Harry, quest'ultimo intanto gli sussurrava qualcosa all'orecchio provocando il riso della rossa che finalmente gli si staccò di dosso. Poi vide il moro stringere la mano ai gemelli Weasley e scambiuare con loro qualche parola prima di salutare con un cenno una sorridente signora Weasley e allontanarsi con la Granger e la Lovegood al fianco.

Proprio in quel momento Draco notò il fastidiosissimo nodo in cui il suo stomaco aveva deciso di stringersi senza neppure chiedere niente... perchè diavolo si comportava così? Era tremendamente fastidioso, lo irritava enormemente... Il biondo spostò lo sguardo dal suo stomaco per volgerlo verso la barriera che proprio in quel momento stava per essere attraversata da Potter e le sue due amichette. Per un momento però, lo sguardo smeraldino del grifondoro e quello ghiccio del serpeverde si incrociarono e Draco ebbe come l'impressione che il moretto avesse... sorriso nella sua direzione...

Altaltalt... frena un momento! Sorridere? Naaaaaa.... sicuramente era una smorfia di paura quella sul viso di Potter, si, era sicuramente quella. Insomma, i Malfoy incutevano sempre e solo paura e rispetto! Non appena questo pensiero venne formulato, il suo bastardo raziocinio, non potè fare a meno di ridergli bellamente in faccia, senza neppure un briciolo di stile fra l'altro. Ok, in realtà Potter aveva davvero sorriso nella sua direzione. Ma in fondo Potter era strano no? Senza contare che Potter sorrideva SEMPRE. Quasi non si accorse che il nodo al suo stomaco si era in parte sciolto...

Fù riportato alla realtà da una mano che gli venne sventolata davanti con davvero poca grazia...

D -Cosa diavolo stai facendo Pansy?-

P -Questo si chiama ricerca di un contatto... ti abbiamo chiamato quattro volte Dray... non ci hai neppure sentito!-

D -Non dire sciocchezze... certo che vi ho sentito, solo che non vedo perchè dovrei rispondervi... allora, andiamo o no? A pro posito, non chiamarmi Dray...-

Blaise e Pansy scossero le spalle, Draco era sempre Draco e in quanto tale non si smentiva mai. Ma loro erano ormai abituati e in qualche modo affezionati al comportamento dell'amico così si limitarono a seguirlo senza commentare.

Le tre serpi passarono con noncuranza la barriera raggiungendo così il binario 9 e 10. con i bauli sui carrelli raggiunsero l'uscita della stazione per ritrovarsi in una piazzetta dove avrebbero dovuto aspettare i famosi menbri dell'Ordine.

Proprio accanto a loro stavano Luna Lovegood e Harry Potter. Ancora una volta Draco non potè fare a meno di guradare verso di loro. La Lovegood in quel momento stava dicendo qualcosa al grifondoro che in risposta scoppiò a ridere allegramente. Poi i due si abbracciarono, e la corvonero si allontanò passando proprio davanti ai tre serpeverde, senza neppure notarli. Quando era sul punto di superarli per si voltò nuovamente verso Harry e con voce potente disse

Ll -Buona fortuna Dottor Jekill!-

H -Grazie!- Poi la biondina raggiunse un'uomo che doveva essere il padre e in sua compagnia si allontanò. Draco non potè fare a meno di notare la maleducazione nel gridare in mezzo ad una strada... solo in un secondo momento si chiese perchè diavolo avesse chiamato Potter Jekill... che fosse un sopranome? Era davvero brutto...

Passarono un paio di minuti, poi Draco con la coda dell'occhi vide Potter prendere piuma e pergamena e scrivere qualcosa, poi il grifondoro sigillò la busta e si rimise dritto, rimase un paio di minuti con espressione pensierosa, dopo di chè, tutto d'un tratto si voltò verso di loro e dopo un secondo d'incertezza, s'avvicinò.

I tre serpeverde cominciarono a guardarsi intorno cercando di capire perchè il moro venisse nella loro direzione, che ci fosse qualcuno alle loro spalle? Con stupore Pansy si accorse che lo sguardo del moro era rivolto non verso la loro direzione, ma verso di loro! Qualcosa non le tornava.... prima che qualche idea venisse alla luce, Harry li raggiunse e come se niente fosse disse

H -Anche voi in attesa?-

-...- ovviamente nessuno rispose, insomma, Potter non avrebbe dovuto rivolgergli la parola, al massimo insultarli in qualità di Grifondoro, ma doi certo non in maniera... così... amichevole? Pansy odiava questo modo di fare, per lei Potter era solo un'ipocrita che non diceva le cose come le pensava, e lei odiava questo tipo di persone! Fù per questo che piuttosto seccata rispose

Pn -No, avevamo solo voglia di metterci all'aria aperta... è ovvio che stiamo aspettando!-

H -Hai ragione, era piuttosto palese in effetti...-

Pansy quasi ringhiò a queste parole. Possibile che Potter non avesse colto il messaggio che chiaramente chiedeva “sei stupido o cosa?” Ma prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa un rombo di motore fece voltare praticamente tutti verso l'entrata della via princiapale da cui rombando una moto fece il suo ingresso.

Harry nello scirgere il veicolo sorrise, poi si voltò nuovamente verso i serpeverde, verso Pansy in particolare e poi con un sorriso genuino chiese

H -Scusa se te lo chiedo, ma potresti farmi un favore Parkinson?-

Pansy non fece a tempo a registrare il senso delle parole, così assurde tra l'altro, del rosso-oro che questo le mise una busta in mano e disse

H -Tra pochissimo, un paio di minuti al massimo, arriverà qui una limusine, potresti consegnare questa lettera alla ragazza bionda che scenderà da quell'auto? Grazie mille e buone vacanze!-

Poi, senza rivolgendo loro un sorriso si voltò verso la moto che nel frattempo si era fermata pochi passi avanti a loro, prese il casco che il motociclista misterioso gli porse e salì sul veicolo, prima di sparire dietro la protezione per la testa, sempre rivolto ai tre serpeverde che osservavano la scena basiti, con un sorriso disse

H -Se potete, salutatemi il professor Black e il professor Lupin! A presto!-

Così dicendo, infilò finalmente il casco e dopo essersi assicurato alla vita del motociclista, fece loro un cenno di saluto con la mano e rombando sparì sulla strada trafficata. Pansy con la lettera in mano ancora non riusciva a concretizzare ciò che era appena successo. Ma non appena la realtà venne ricollegata non potè fare a meno di dire con voce offesa

Pn -Potter mi ha scambiato per il suo gufo!!!!!!- Blaise saggiamente disse

Bl -Vedila così Pans... almeno ti ha ringraziato....-

Continua...

Gosa : Cara! Sono contenta che sei riuscita a trovare un attimo per leggere questa mia fic! Mi spiace ma per svelare tutti i misteri che ho disseminato qua e là ci vorrà un po' (un bel po'.... ndDraco) Vuoi chiudere quella boccaccia?! (Tsk, sei solo una schizzofrenica! NdDRaco) senti chi parla... comunque, ti dicevo cara gosa.... cosa dicevo? Ah si: GRAZIE!!! ^_____^ come puoi notare (se leggerai questo cap... ndDraco) smettila d'interrompermi! Comunque, potrai notare che nuovi quesiti verranno alla luce, ma tranquilla, il momento delle risposte arriverà anche per questa fic! (Era ora! NdDraco) Non è che vuoi una museruola anche tu Draco? Sarebbe una bella esperienza per te sai? Tornando a noi, spero di riavere presto tue notiie cara gosa! A presto -spero- un bacione! ^____^

Djkika: Ma ciao! Ah... il caro vecchio luccichio di Silente.... come potevo non metterlo? Come avrei notato, qui inl nostro caaaaaaro Draco ci racconta tutto! (era una nota sarcastica quella che ho colto? NdDraco-versione-conan ) Io? Sarcasmo? Nooooooo ti starai sicuramente sbagliando Dracuccio caro! (Per la mia sanità mentale è meglio se non mi chiami così.... ndDraco) Anche per la mia tranquillo.... Dracuccio caro! (Smettila! NdDRaco) allora tu non interrompere! Djkika, spero che questo chappy ti sia piaciuto mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi! Un bacio!

AryVano90: Ciao anche a te tesorina! ^____^ Grazie ancora per i tuoi entusiastici complimenti... Q_Q non sai quanto mi commuovono! Grazie per la tua fedeltà e sappi che la cosa è reciproca! E tranquilla per la longevità. Sicuro muoio prima io. Sai, ho la tendenza agli incidenti.... ehehehehe Spero che anche qui Draco ti piaccia, devo ammettere che scrivere i pensieri di Draco è una delle aprti più divertenti! (in che senso scusa? NdDraco) Lascia perdere è troppo delicato per la tua testolina bacata.... (Hey! Mi stai dando del bacato forse? NdDraco) Signori e signore, ecco a voi l'uomo più sveglio del mondo! (Dov'è? Dov'è? NdHarry) ok... come non detto.... il secondo più sveglio del modno... (Dove sono? Eh? NdHarry) Harry caro, basta che vai di fronte allo specchio insieme alla tua dolce metà e capirai tutto! (Ah, funziona un po' come lo specchio delle brame vero? Draco andiamo? NdHarry) ahhhh-_- questi due mi faranno uscire matta! Comunque, sai, anche io adoro l'Harry cuccioloso e indifeso, chissà che non faccia un salutino in questa Fic? Raphael ti sembra ambiguo dici? Bè, non hai tutti i torti, ma presto arriveranno alcune risposte che chiariranno un po' questa intricata Fic! Sai che con le ali mi stai tentando tesoro? L'idea mi piace troppissimo, chissà che non arrivi l'ispirazione per un'altra Fic? Magari però più avanti, in questo periodo sono impegnata e anche i miei arggiornamenti, come vedi, sono più lenti.... Grazie mille di tutto e a presto! Smack! ^____^ P.S. Inutile che te lo dica, ma il cap che hai postato è magnifico, come gli altri d'altronde! Se vedrai tra i commentini troverai il mio nome!!

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


Eccomi finalmente... uff anche l'undicesimo capitolo è andato! Sinceramente non mi convince molto... però eccolo qui! Assicuro che nel prossimo ci saranno taaaante sorprese e finalmente un po' di risposte!



Capitolo XI

Stazione di King Kross, Londra 15 Giugno 1996

Pansy Parkinson guardava shockata la lettera che aveva tra le mani, sul retro, dalla parte del ricevente, con inchiostro verde c'era scritto “Per Lady” mentre sul davanti, dal lato del mittente, “Da Dott. Jekill”.

Blaise continuava a guardarla con un ghigno sulle labbra che avrebbe volentieri cancellato con un pugno, ma si sa, una ragazza del suo stato sociale non poteva abbassarsi in una volgare rissa, così si limitò a lanciare al compagno un'occhiata superiore e un verso stizzito.

Pochi minuti dopo, come il grifondoro aveva annunciato, una limusine apparve sulla strada. La vettura si fermò prorpio davanti a loro. L'autista andò ad aprire la portiera posteriore facendo uscire dal veicolo un'uomo sulla trentina dall'aria severa e una bellissima ragazza, che doveva avere poco più di loro, dai capelli biondi e occhi di un viola particolarmente accattivante. L'uomo cominciò a guardarsi intorno impaziente, mentre la ragazza voltò lo sguardo nella loro direzione. Dopo un momento, disse qualcosa al suo accompagnatore ed entrambi si mossero verso i tre.

I serpeverde rimasero immobili imprimendo sui loro volti le facciate di impassibilità che sempre mostravano agli sconosciuti. Quando la bionda e l'uomo gli furono di fronte Draco squadrò entrambi con supeiorità e con voce strascicata chiese

D -Cosa volete?- la ragazza con sguardo penetrante e voce più fredda di un iceberg, in netto contrasto con la sua avvenenza, rispose.

? -Voi siete compagni di scuola di Harry Potter?-

D -Perchè le interessa?-

? -Noi siamo venuti a prederlo, ma come potrete notare non è qui. Voi lo avete visto?-

D -Tsk... siete arrivati tardi allora. Potter se ne andato poco fa.-

A quella risposta, senza un motivo plausiblie, la donna cominciò a ridacchiare mentre l'uomo al suo fianco mostrò una maschera irritata sbraitando

? -Non è possibile!!!!! Dannato ragazzino.... tutti gli anni la stessa storia...-

? -Appunto, perchè continui a prendertela Jhon?-

Jh -Perchè è uno stupido irresponsabile... ecco perchè! E smettila di ridere Lady... sei insopportabile!-

La -Avanti Jhon... non prendertela. Ti vengono le rughe quando ti preoccupi lo sai?-

Jh -Lady...-

La -Si, si... tranquillo. A pro posito, per caso ha lasciato qualche messaggio per noi?-

Pansy basita dallo strano comportamento dei due soggetti mostrò loro la lettera. Lady la prese senza porsi inutili problemi in un momento i suoi occhi furono sulle righe della lettera. In poco tempo scorsero l'intera missiva, poi con voce imperiosa e nuovamente fredda disse

La -Jhon, prendiamo i bagagli di Harry e andiamo, ci raggiungerà tra pochi giorni.-

Jh -Ha scritto dove si è cacciato?...-

La -No... ma è con Damien, non dobbiamo preoccuparci per lui. Piuttosto dobbaimo andare, avanti....-

Jh -Ah.... quando lo prendo me la pagherà...-

La -Forza! Smettila di bofonchiare e cammina....-

Jhon prese il baule di Harry e se lo caricò in limusine, Lady lo seguì poco dopo aver lanciato ai tre serpeverde un'occhiata indagatrice.

Quando l'auto partì e sparì dalla loro visuale, i tre ragazzi si guardarono tra loro. Non riuscivano a capire cos'era appena accaduto. L'unica cosa certa era che quelle due persone erano amici, o quanto meno conoscenti di Harry, e che questo se ne era andato pur sapevndo che sarebbero venuti a prenderlo... Solo in quel momento Draco s'accorse di quante cose ancora ingnorava sul conto del grifondoro.

I tre verde argento, furono strappati via da queste riflessioni da un'auto nera che si fermò proprio davanti a loro. Dalla portera posteriore, con loro gran soddifazione scese finalmente un volto da loro conosciuto. Il professor Piton. Questi con un secco cenno del capo, ordinò loro di salire sull'auto. I tre obbediorono senza fare una piega, ma dovettero nascondere il loro stupore quando videro che nei sedili anteriori sedevano niente meno che i loro professori di Difesa Contro le Arti Oscure: Remus Lupin e Sirius Black.



25 Giugno, Sede dell'Ordine della Fenice 1996

Draco Malfoy era steso supino sul letto della stanza che da lì a dieci giorni poteva considerare sua. Il biondo purosangue non potè fare a meno di confrontare questa stanza con quella che aveva a Malfoy Manor, nettamente superiore in quanto a lusso e grandezza, ma doveva ammettere con se stesso, non ad alta voce o con qualcuno sia chiaro, che la stanza non era poi male: l'arredamento era sobrio ed elegante, sul tono del verde e accanto all'armadio in legno scuro, vi era un grande specchio con la cornice semplice ma di stile. Insomma, non poteva lamentarsi troppo, aveva anche un piccolo bagno privato!

Anche Blaise e Pansy avevano stanze simili, la sede dell'Ordine era infatti un'immensa casa appartenuta per decenni alla nobile casata dei Black, un'importante famiglia purosangue di cui sua madre faceva parte, la stessa famiglia del professor Sirius Black, ma da quanto ne sapeva, quest'ultimo era stato diseredato dai genitori quando all'età di 16 anni era fuggito di casa per andare ad abitare con un'amico, stufo degli ordini e delle imposizioni dettatigli dalla sua famiglia.

Da dieci giorni Draco, Pansy e Blaise abitavano nel n°12 di Grimmuld Place assieme a Remus Lupin e Sirius Black, di tanto in tanto passava anche il rpofessor Piton, e spesso appariva qualche membro dell'Ordine. Persino Silente era passato una volta per ragioni sconosciute. Ecco, questa era una cosa che mandava il biondo serpeverde fuori dai gangheri: sapeva perfettamente che c'era qualcosa che non andava, l'Ordine della Fenice non si era riaperto per nulla, e non era per divertimento che i loro genitori li avevano praticamente allontanati senza una scusa plausibile dalle loro dimore. All'inizio, seguendo la speranza di Pansy di trovare informazioni lì nella sede dell'Ordine, si era adattato alla situazione, ma ben presto i tre verde argento si erano dovuti arrendere al fatto di dover rimanere senza risposte fino a quando qualcuno non li avesse direttamente informati, ed erano sicuri che questo non sarebbe accaduto molto presto...

E Draco non era abituato a non ottenere ciò che voleva, lui pretendeva risposte e, fosse stata l'ultima cosa che avebbe fatto, le avrebbe avute!

In quei giorni però la convivenza con i due professori non era andata male, ovvero, il professor Lupin era un tipo ok, era arrivato al punto di poter quasi accettare il fatto che lo chiamasse per nome, ma il professor Black.... Oh.... lui era tutt'altra cosa.... Lui, Draco Malfoy, odiava Sirius Black, e questo insano sentimento era pienamente ricambiato dall'uomo in questione. Il professore, secondo il pensiero di Draco e i suoi due amici, era solamente un grifondoro presuntuoso e troppo cresciuto.

Draco si allontanò da questi pensieri al suono di qualcuno che bussava alla porta della sua stanza. Dopo aver dato il permesso di entrare Blaise varcò la soglia della sua camera sedendosi accanto a lui. Draco senza neppure distogliere lo sguardo dal soffitto con voce strascicata chiese

D -Allora cosa c'è di nuovo?-

B -... Black...-

D -Nessuna novità allora....-

B -No, ti sbagli.... c'è qualcosa che non và in Black-

D -Tsk... sarà solo una tua impressione....-

B -No Draco... mi ha sorriso, e mi ha anche passato lo zucchero, in più ha offerto a Pansy del latte per il tè...-

Draco guardò nelgi occhi l'amico in cerca di una traccia di scherzo, ma vide che Blasie era completamante serio...

D -Perchè dici queste cavolate seriamente?-

B -Perchè è vero Dray!-

D -Non chiamarmi Dray!-

B -Ok, ok... ma tu devi credermi! Da quando è uscito dalla sua stanza non è più lo stesso...-

D -Tsk... si sarà fatto un goccetto di firewisky... vedrai che per pranzo gli sarà passato...-

B -Non credo...-

Lasciarono così l'argomento in sospeso, dopo un attimo di silenzio raggiunsero Pansy in un salotto al 1° piano per una partita a scacchi e qualche lettura di piacere. Purtroppo una delle direttive che dovevano seguire, era quella di non uscire senza permesso dalla sede dell'Ordine. L'unico luogo aperto che avevano visto, era il cortile interno della casa. Per questo le giornate erano piuttosto monotone. Sarebbero potuti uscire solo per casi straordinari, ma a tutti loro era ben chiaro che questi “casi” non si sarebbero avuti di frequente.

Normalmente un Malfoy non si sarebbe mai attenuto ad una restrizione simile. Ma suo padre purtroppo era stato intransigente a riguardo: Draco avrebbe dovuto attenersi a tutto ciò che Piton gli avrebbe detto di fare, in questo caso Piton aveva espressamente vietato a tutti loro di mettere un piede fuori casa, non potevano neppure aprire il portone... Per ciò Draco era costretto ad attenersi a questa regola.

Arrivò presto l'ora di pranzo, insieme si avviarono verso la cucina e si sedettero salutando Remus. Poco dopo entrò anche Black, Draco si preparò una sfilza di rispostacce da rifilare all'uomo al momento opportuno, ovvero alla prima provocazione. Con sua sorpresa, ovviamente celata, Black fece loro un segno di saluto e canticchiando sottovoce una vecchia conzone si sedette senza fare commenti acidi o battutine pungenti di nessun tipo. I tre serpeverde si lanciarono occhiate preoccupate...

Subito dopo cominciarono a mangiare, durante il pranzo Sirius accusò altri “comportamenti anomali”: non prese mai in giro Draco Balise o Pansy, non fece commenti acidi sul loro modo di magiare, ne frasi offensive, passò loro la brocca di succo di zucca, offrì a Blaise un bis di roastbeaff e cose simili. I tre ragazzi non sapevano più cosa pensare, di certo quello non era il loro professore di Difesa contro le Arti Oscure!!!!

Remus più di una volta camuffò una risata in un colpo di tosse, la situazione era spassosissima! Vedere la faccia sconcertata dei tre alunni più impassibili e freddi della scuola, non era da tutti i giorni! Sirius dal suo conto, probabilmente neppure si rendeva conto di cosa faceva, ogni volta la stessa storia... ma doveva ammettere che non era mai stato così divertente.

Quando poi Sirius chiese a Draco Malfoy, quello a cui di solito tentava di fare un malocchio nonostante fosse uno studente disarmato, se avesse già letto uno dei libri arrivati il giorno prima rischiò doi morire per soffocamento! Oddio.... sarebbe morto per le troppe risate! La reazione dei tre alunni poi... imparagonabile! Pansy si era congelata sul posto, Zabini aveva lasciato la brocca nell'atto di versare altro succo e le sopraciglia di Malfoy erano talmente inarcate da far compagnia ai fini capelli platino...

E ovviamante Sirius continuava a mangiare tranquillamente continuando a canticchiare una canzone che Remus non sentiva da almeno una decina d'anni! Di questo passo sarebbe scoppiato a ridere in faccia a quei quattro! Quando tutti ebbero finito di mangiare Sirius si alzò dal tavolo e dopo aver fatto a tutti un cenno di saluto, senza smetere di canticchiare, uscì nel corridoio dirigendosi verso il suo studio.

Per un momento il silenziò regnò sovrano. I tre ragazzi si guardavano tra loro con aria stralunata, mentre Remus cercava in tutti i modi di apparire naturale...

Bl -Cosa ti avevo detto Dray?...-

D -Non chiamarmi così Blaise!-

Bl -Si, si.... ma tu devi ammettere che ho ragione...-

D -Fatti una vita Zabini!-

Bl -Ammettilo!-

D -Va al Diavolo!-

Bl -Avanti Dray... ammettilo!-

D -Non osare più chiamarmi a quel modo altrimenti...-

Nessuno potè sapere in casa consisteva la domanda perchè il biondo fù interrotto da un'occhiata glaciale dell'amica che, dopo aver ottenuto la fine del battibecco, chiese al licantropo

Pn -Remus... c'è una ragione precisa per cui Black dovrebbe comportarsi in questo modo? O è il suo cervello che è finalmente partito in vacanza?-

R -Emh... no... direi che il cervello è perfettamente funzionante...- a quest'affermazione ricevette tre occhiate incerte -Si comporta così perchè è felice... lo fa sempre in queste occasioni... -

Bl -Occasioni? Perchè? Cos'è successo?...-

R -Domani viene Harry, ogni volta che succede Sirius si comporta così....-

D -Potter?-

R -Si, starà da noi per un po'... a pro posito, dato che domani usciremo sia io che Sirius, verrete anche voi con noi. Non potete rimanere qui da soli... a più tardi allora...-

Così dicendo il professore lasciò i tre ragazzi da soli in cucina.

Bl -Ah... che bello, finalmente potremo uscire da questa casa!-

Pn -Già... non ne potevo più... però che palle, Potter verrà qui...-

Bl -Sù, non lamentarti, pensa se dovesse venire Weasley...-

Pn -Ti proibisco di farmi pensare a una cosa così orribile Blay! Uuhh.... mi vengono i brividi solo a pensare di dover dividere la stessa stanza con quel pezzente!-

Bl -Visto? Tu Dray che dici? Dray!?-

Draco non rispose, il suo cervello era partito in quarta, Potter sarebbe venuto lì, tsk.... che scocciatura, vebbè, in fondo non era poi il peggio di grifondoro, questo lo ammetteva, sarebbe bastato evitarlo e tutto sarebbe andato per il meglio. Esatto, non avrebbe dovuto fare altro che evitarlo.... sarebbe stato un gioco da ragazzi.... hahaha! Malfoy regna!

Bl -Dray! Ci sei?....-

D -Si, si... smettila di rompere Blaise!-

Bl -Guarda che sei tu! È mezz'ora che ti chiamo....-

D -Bravo....- Prima che il moro potesse ribattere Pansy intervenì chiedendo

Pn -Secondo voi perchè viene qui?-

Bl -Chi?-

Pn -Potter! Insomma, perchè dovrebbe venire a passare parte delle vacanza con i suoi professori di Difesa?-

Bl -E che ne so? È probabile che i genitori l'abbiano spedito qui....-

Pn -Tsk, si vede che non sai nulla Zabini... è impossibile.-

Bl -Perchè scusa? Cosa c'è di tanto impossibile?-

Pn -Potter non ha i genitori.... tsk...-

Bl -Ma sei sicura?-

Pn -Certo che lo sono! A differenza di te io so sempre di cosa parlo...-

Draco fù improvvisamente attratto dalla discussione

D -Come sono morti?-

Pn -A quanto ho sentito sono scomparsi.... nessuno sa nulla...-

Bl -Come mai così informata?-

Pn -Tsk... tutta colpa di Stephany....-

Bl -La McNair?-

Pn -Sì... ha sentito la Chang parlare di Potter con qualche sua amica, non faceva altro che ripetere quanto fosse bello e misterioso quel patetico Grifondoro... assolutamente disgustoso....-

Bl -Alla Chang piace Potter?-

Pn -Ovvio... e non solo a lei. Pare che Potter abbia molto successo, su tutti i fronti, in fondo non è male, sfortuna che è un patetico grifondoro, poteva essere un ragazzo passabile.... ehy Draco! Dove vai?-

Draco infatti si era improvvisamente alzato in piedi e stava lasciando la stanza

D -Di là... non mi interessano queste cavolate, preferisco spendere il mio tempo in maniera più profiqua...-

Continua....

Ringrazio:

AryVano90: Ciao tesoro! Da brava bimba ho fatto tutti i compitini... ed ora eccomi qui! Per quanto riguarda il “caro” fratellone, dovrai ancora aspettare mi spiace! Ma se può farti star meglio qui Sirius è abbastanza “tontoloso”... ehhehehehe (state parlando di me? NdSirius) su stai buono a cuccia e non rompere le scatoline a me da bravo! (Ma tu guarda questa... tsè... non c'è più il rispetto di una volta per gli adulti ndSirius-modalità-brontolo...) Come hai dedotto a sola ho già molto chiare le idee riguardo questa Fic, dal prossimo cap ci saranno moltissime novità! E soprattutto, per tua gioia, finalmente un po' di risposte! Solo un po' di pazienza ok? Grazie mille per i complimenti, spero di risentirti presto! Un Bacione!!!!! Kiss!! ^______^

djkika : Ciao cara! Mi spiace che l'aggiornamento non sia stato così celere, ma l'mportante è che ci sia stato no? Sono contenta che lo scorso cap, nonostante l'inizio -tra parentresi, neanche a me piaceva molto, ma era necessario- un po' barboso! Spero che anche questo ti possa essere piaciuto! Un bacio e a presto! ^____^

Se qualcuno di voi fosse arrivato a leggere fin qui chiedo un'ultimo sforzo! Lasciatemi un commentino e ditemi cosa ne pensate di questa mia follia! A presto e grazie per aver letto! Konnichiwa!



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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


Haloha Ragazzi!!! sapete, mi stupisco sempre più della facilità con cui questa Fic si scriva. Spesso davanti al computer non so neppure cosa scrivere, ma ecco qui che con una mezz'oretta le parole si formano.

Altro che Harry Potter, questa si che è magia! Temo di dover chiedere scusa ha chi ho promesso risposte, purtroppo se da un verso ce ne sono, dall'altro bè... molti interrogativi rimangono... interrogativi! Bè allora buona lettura e mi raccomando lasciate una recenzione, non mi offenderò! ^____^

Grazie a tutti coloro che leggono! Q_Q me commossa! Q_Q



Cap XII

26 Giugno 1996, Londra babbana

Draco Malfoy camminava con andatura aggraziata per le vie della Londra babbana,quando aveva capito che si sarebbero recati tra tutta quella plebaglia era inorridito.

Insomma, si era mai visto un Malfoy aggirarsi tra insulsi babbani?Mai! Ma purtoroppo i suoi ,ormai ex-migliori, amici lo avevano obbligato ad uscire, ed ora eccolo lì, a camminare con estrema eleganza per le vie affollate. In fondo -si disse- non era tanto male, a parte le persone con totale mancanza di stile che camminavano lì intorno, Londra non era questo posto orribile...

Pansy e Blaise camminavano di fianco a lui, ignorando il fatto che il loro “migliore amico” avesse messo il broncio e si guardavano intorno incuriositi e si scambiavano impressioni. Un paio di passi avanti a loro camminavano Remus Lupin e Sirius Black, quest'ultimo non faceva altro che fischiettare, stonando notò Draco, un motivetto allegro. L'altro invece con le mani nelle tasche camminava placidamente con un sorriso sereno sulle labbra, di tanto in tanto lanciava un'occhiata ai tre studenti per assicurasi che gli stessero dietro.

Camminarono per una decina di minuti, poi i due insegnanti si fermarono di fronte a quello che doveva essere un bar.

R -Ragazzi, io e Sirius dobbiamo fare una cosa in fondo alla strada, perchè intanto non vi prendete qualcosa in questo locale? Aspettateci dentro, noi vi raggiungeremo subito-

Draco registrò quella pacata richiesta come un velato ordine al non sparire. Normalmente non avrebbe mai dato retta a parole simili, ma ovviamente i suoi amici non erano dello stesso parere, perchè quando si girò verso di loro notò che erano praticamente già entrati. Il biondo lanciò un'occhiata all'insegna che recitava “Prince” poi, lanciando maledizioni ai suoi presunti amici, lì seguì nel locale. Non appena li ebbe raggiunti, una cameriera dall'aria gentile indicò loro un tavolo vicino alla vetrata dicendo loro di sedersi. I tre accolsero l'invito dopo aver ordinato del the freddo.

Il locale non era male, le pareti di un delicato azzurro e i mobili color panna davano un'atmosfera rilassante. I serpeverde non poterono fare a meno di apprezzare l'arredamento sobrio ma tutto sommato elegante. Dopo un po', una cameriera portò loro tre bicchieri di tè, immediatamente dopo si diresse al tavolo dietro di loro e tubò

? -Ciao Harry... cosa ti porto?-

H -Oh, ciao Emily... per me un caffè nero, grazie... Tu Damie, cosa prendi?-

Dm -Caffè anche per me...-

Em -Notte in bianco?-

H -Ehehehe....-

Al suono di quella voce, i tre serpeverde si girarono e scoprirono che l'altro tavolo era occupato proprio da Harry Potter, in un moto di curiosità tipicamente serpeverde, non si fecero molti scrupoli prendendo ad origliare il rosso-oro. La cameriera intanto se ne era andata verso il bancone con le ordinazioni.

H -Dai, non fare quella faccia...-

Dm -Perchè non dovrei?-

H -Non eri tu che ieri sera aveva acconsentito ad andare con Lady?-

Dm -Non vedo cosa questo mi possa interessare...-

H -Davvero?-

Dm -Ti odio lo sai vero?-

H -Anche io ti voglio bene Damie...-

Dm -Grrrr.... togliti quel sorriso dalla faccia moccioso!-

H -Non posso se continui con quell'espressione... avanti su.... in fondo è stato divertente, o quanto meno io mi sono divertito!-

Dm -Dici bene: tu ti sei divertito, io per niente...-

H -Dai, non è stato male!-

Dm -Come no, adoro fare il body guard! Ma ti rendi conto che ho passato l'intera serata a far allontanare gente da te!-

H -Non è mica colpa mia... e poi stai esagerando, io ne ho visti solo due...-

Dm -Due? Magari... ho dovuto far sbattere almeno cinque persone fuori dal locale, il resto mi sono limitato a incenerirli con lo sguardo o un calcio ben assestato...-

H -Non hai fatto male a nessuno vero?-

Dm -Tsk... per quel che mi può importare...-

H -Siamo alle solite... Damie, quante volte ti ho detto che non puoi picchiare tutte le persone che sono vicino a me?-

Dm -Ma io non lo faccio!!!-

H -Ah no?-

Dm -Io levo di mezzo solo tutti quelli che ti guardano strano, tutto qui....-

H -_- sei irrecuperabile -_-

Dm -Tsk... io mi preoccupo per te e questo è il ringraziamento? Molto genitle....-

H -Ah! Finiscila! Piuttosto prometti di non finire nei guai?-

Dm -Non dovrei essere io a dirtelo?-

H -Dettagli... a parte gli scherzi, stai attento ok?-

Dm -Si, cosa vuoi che faccia?-

H -Ah non lo so... ma fidarsi e bene non fidarsi è meglio, non so mai cosa ti succede quando ti lascio solo...-

Dm -Come siamo spiritosi questa mattina....-

Nel frattempo Emily era tornata portando con sé due tazze di caffè nero che i due cominciarono a sorseggiare, i tre verde-argento invece, presi dalla conversazione, avevano completamente dimenticato il loro the.

Dm -Tu invece sei sicuro di voler andare da quei due tizi?-

H -Hanno un nome sai? Comunque sì, è da tanto che non passimao un po' di tempo insieme, Sirius poi ci teneva tanto...-

Dm -Capisco....-

H -Dillo...-

Dm -Cosa?-

H -Non fare lo scemo avanti dillo...-

Dm -Tsk, secondo me non dovresti andare, ma soprattutto non dovresti dire nulla a quel vecchiaccio-

H -Ne abbiamo già discusso e....-

Dm -Lo so, ma a me non và. È un'errore, fino ad ora tutto è andato per il meglio, perchè dovresti cambiare proprio ora le cose?-

H -Lo sai che non è più come prima, non posso più restare in disparte, sarebbe inutile e lo sai, è meglio che Silente lo sappia-

Dm -Certo, meglio per lui, ma per te? Neppure Raphael è d'accordo...-

H -Si, ma lui ormai ha già rinunciato a farmi cambiare idea e ha capito, forse hai ragione e stò sbagliando, ma adesso è necessario che io lo faccia, Silente è un uomo intelligente e capirebbe comunque cosa stà succedendo, io gli darò solo una mano, niente di più.-

Dm -Conosco il tuo modo di aiutare... lo conosco bene Harry, e non mi piace per nulla!... -

H -Damie...-

Dm -Va bene, sì, mi fido di te, e voglio continuare a farlo, spero solo che non sia una cavolata.-

H -Lo spero anche io... lo spero tanto...-

Dm -Stammi bene piccoletto... ci vediamo.-

Dopo aver scompigliato affettuosamente i capelli al suo “fratellino” Damien uscì dal locale, lasciando Harry al suo caffè.

Questi finì la sua bevanda e si alzò per andare a pagare al bancone. Nel tragitto non potè fare a meno di notare i tre verde-argento che dal canto loro, non appena avevano visto il moro alzarsi avevano cominciato a sorseggiare idifferenti il loro the. Il rosso-oro invece si diresse verso il loro tavolo.

H -Ciao! Siete qui da molto?-

Bl -Potter, cosa ci fai qua?- chiese indifferente il serpeverde

H -Quello che fate voi sospetto, aspetto Remus e Sirius...-

Bl -...-

H -Oh non fate quella facce, tanto lo sapevate già no?-

Bl -Cosa te lo fa pensare?-

H -Bè, voi state da loro in questo periodo no? Dato che io aspetto Remus e Sirius qui mi pare ovvio che anche voi stiate facendo lo stesso no?-

Pn -Chi ti ha detto che noi stiamo da loro?-

H -Oh, bè...-

Prima che potesse dare una risposta fecero il loro ingresso nel locale Remus e Sirius, quest'ultimo diede una scorsa al locale e individuò immediatamente Harry, il moro sorridente raggiunse i due uomini, abbracciando prima l'uno poi l'altro con affetto. I tre si scambiarono qualche parola poi Harry indicò nella loro direzione.



28 Giugno 1996, Grimmuld Place n°12

Draco e Blaise guardavano con sopraciglia inarcate Pansy che discuteva con il grifondoro. Eraano appena entrati nella sala e non riuscivano a capire cosa stesse succedendo. Potter era seduto a gambe incrociate sul pavimento e guardava con espressione divertita Pansy che gli stava davanti in posa battagliera.

Pn -Devi dirmelo!-

H -Perchè?-

Pn -In quanto ragazza ne ho diritto!-

H -Ovvio...-

Pn -Parla Potter!-

Bl -Pansy cosa succede?-

Pn -Potter non mi vuole dire quante ragazze lo hanno invitato fuori quest'anno!-

Blaise si lanciò un'occhiata incerta con Draco, entrambi si chiedevano cosa diavolo fosse preso alla loro amica, fino a poco tempo prima aveva detto di non voler avere nulla a che fare con quel patetico grifondoro, ed ora eccola lì che cercava di estorcergli informazioni

Pn -Allora? Facciamo così, io ti dico alcuni nomi e tu mi dici se sì o no... allora... Parvati*?-

H -Intendi tutte e due?-

Pn -Perchè? Te lo hanno chiesto entrambe?-

H -Si....-

Pn -Spero separatamente!-

H -Una volta me lo hanno detto insieme...-

Pn -Vuoi dire che te lo hanno chiesto più di una volta?-

H -Ehm... si?-

Pn -Quante volte?-

H -Calì ormai ho perso il conto... Pandma solo tre...-

Pn -La Brown?-

H -Prima di mettersi con Ron un paio di volte...-

Pn -Weasley e Granger?-

H -Sono mie amiche!!!!-

Pn -Tsk... non si sa mai, lo stesso vale per la Lovegood?- vedendo il cenno d'assenso del moretto continuò -la Chang invece?-

H -Emh... non so quante volte...-

Pn -Sù Potter, fammi una stima, più o meno di dieci?-

H -Sicuramente più di dieci...-

Pn -Sul serio?-

H -Sì, me lo chiede tipo una volta due settimane se non meno...-

Pn -Ohhh.... questa è bella... non sai come la prenderò in giro!-

H -Pansy!-

Pn -Cosa ti aspettavi Potter!? Sono una serpeverde io...-

H -Questo lo avevo notato sai?-

Pn -Sei un'idiota Potter....-

H -Grazie! ^_^-

Draco guardava i due infastidito, Blaise invece appariva divertito, di solito Pansy era così sciolta solo con lui e Draco, si chiedeva come avesse fatto Potter a prendere così tanta confidenza in così poco tempo, pensare che fino alla sera prima la bella verde-argento aveva chiaramente espresso la sua avversione per il moretto con cui adesso parlava così liberamente.

Prevedendo che Pansy sarebbe presto ripartita all'attacco, si affrettò a cambiare discorso

Bl -Potter, me lo stavo chiedendo da ieri, come mai conosci così bene Remus e Black?-

H -Oh bè... anche se non proprio formalmente, sono praticamente i miei padrini. Voi vi trovate bene qui?-

Bl -Se per bene intendi noioso a morte allora bè... si, non è poi così male...-

H -Non potete uscire vero? Bè, almeno la compagnia è buona no?^_^-

Pn -Se non fosse per Black...-

H -Sirius? Perchè?-

Punto sul vivo, Draco s'inserì nella conversazione

D -Tsk... è solamente un ragazzino...-

H -Ah... Remus mi ha detto dei vostri ehm... “attriti” ehehehe... diciamo che Sirius non vede di buon occhio i serpeverde, ehehehe-

D -Avevamo notato... tsk-

H -Sù, non fatevene un affronto personale, Sirius tende a generalizzare un po' le cose, ma con un po' di tempo imparerà ad apprezzare anche alcuni serpeverde.-

D -Grazie, ma non ci tengo affatto ad entrare nelle simpatie di quell'uomo!-

Blaise, Pansy ed Harry non poterono fare a meno di ridere a quell'uscita, ovviamente il biondo guardò loro con espressione stizzita, come osavano prendersi beffe di un Malfoy? Tuttavia dovette farsi forza per non unirsi alle risate e voltò il capo da un lato nascondendo l'increspatura delle sue labbra che qualcuno avrebbe potuto scambiare per l'accenno di un sorriso; cosa assolutamente impossibile, tutti sanno che i Malfoy non ridono, ghignare si, ma ridere.... è così... superficiale e i Malfoy non lo sono MAI. I Malfoy sono sempre superiori....

Passarono così, senza neppure accorgersene, il resto del pomeriggio insieme, conoscendosi meglio.

Nessuno dei tre serpeverde avrebbe mai neppure pensato di poter dialogare civilmente e, perchè no, piacevolmente con un'appartenente alla casata di Godric Grifondoro. Ma eppure era così. Nessuno dei tre poteva negare che Potter non fosse il peggiore dei ragazzi.

Il loro pomeriggio fù interrotto da Remus Lupin che con un'espressione indagatrice entrò nel salotto chiedendo ad Harry di seguirlo. Questi dopo un cenno di saluto verso i tre verde-argento, seguì il licantropo nel corridoio.

Non appena furono fuori dalla portata d'orecchio dei tre ragazzi Remus con voce pacata ma sguardo vigile chiese

R -Poco fa è arrivato Silente, è stato lui che mi ha chiesto di chiamarti, tutto a posto?-

H -Tutto come al solito Moony... non preoccuparti.-

Il professore gli indicò la stanza in cui era seduto Albus e aspettò che Harry entrasse, dopo aver visto il sorriso di quest'ultimo si accorse che Harry non gli aveva detto “è tutto a posto”, si era limitto a rispondergli che era tutto come al solito. Si ricordò che quella era la risposta che gli rifilava ogni volta. Remus era consapevole che Harry nascondesse qualcosa, persino Sirius l'aveva intuito, probabilmente anche Harry doveva aver capito che loro sapevano, eppure non dicevano nulla. Harry sorrideva sempre rassicurante in loro direzione ogni volta che cercavano di affrontare l'argomento, e nei suoi occhi verdi, così simili a quelli di Lily, leggevano la preghiera di fermarsi, di non porre quelle domande.

Remus sapeva che Harry pur di non mentire non parlava. Ogni volta gli occhi parlavano per lui, quello sguardo diceva “se non vuoi ascoltare menzogne non chiedere”. E lui si fermava, neppure Sirius, normalmente così cocciuto e curioso, si arrestava di fronte a quegli occhi. Non volevano bugie da Harry, e questo non voleva dargliele, eppure il sapere di essere all'oscuro di alcune cose, li teneva distanti, come se tra loro e il ragazzo i fosse un vetro. Remus sapeva che prima o poi quel vetro si sarebbe incrnato e rotto, era un vetro, non un muro. Harry aveva dato loro modo di distruggerlo, ma essi avevano aspettato, stavano attendendo che il tempo lo levigasse. Chissà quando questo sarebbe ceduto completamente?

Nel frattempo, il ragazzo, inconsapevole di essere il perno principale dei pensieri del suo padrino, era ormai entrato nella stanza dove Albus Silente sedeva. L'anziano preside lo guardava con quei suoi occhi azzurri così penetranti, essi parevano sondare l'animo di coloro che venivano osservati. Harry resse quello sguardo a testa alta, nei suoi occhi c'era determinazione e anche una profonda malinconia. Quante volte il preside era rimasto colpito da quello sguardo intenso?

H -Buona sera professore.-

Al -Buona sera Harry, mi spiace aver interrotto il tuo pomeriggio estivo-

H -Non si preoccupi signore, prima o poi avremmo dovuto pur intraprendere questa chiacchierata non crede?-

Al -Hai ragione caro ragazzo, temo di essere stato preso in castagna dico bene?-

H -Se così vuole vederla Signore...-

Al -Allora Harry, penso sia inutile fare domande retoriche giusto? Saresti così gentile da dirmi cosa stà succedendo Harry?-

H -Penso che ormai sia giusto e necessario che lei sappia Signore, ma temo di non poter rispondere a tutti i suoi quesiti.-

Al -Bè, almeno è un'inizio, allora Harry, cosa stà succedendo?-



Continua...

Per chi non lo sapesse, Parvati è il vero cognome delle sorelle Patil.

Ringrazio:

MORFEa: Allora mia cara! Grazie mille per aver commentato! Dici che Drake è geloso? Naaaaaaa sarà solo un'impressione...(VOrrei ben vedere, noi Malfoy non siamo MAI gelosi! NdDraco) Draco, chi è quel bel ragazzo che chiede ad Harry il numero di cellulare? (Dov'é? Ma io l'ammazzo, lo disintegro! Dov'è? Harry!!!!!! ndDraco-versione-rambo) Ok, un problema in meno... se ti è piaciuto il comportamento di Sirius nello scorso cap spero che quello di questo non ti dispiaccia! Mi spiace, ma dato che il cap originale era troppo lungo, ho deciso di dividerlo in due e farvi attendere ancora per risposte più “concrete”.... -me sadica bwahahaha- allora ti saluto! Grazie mille per aver commentato e mi raccomando fammi sapere se anche questo cap è di tuo gradimento! ^____^

Djkika: Oh carissima! Che piacere per me leggere il tuo commento! ^____^ neppure in questo cap ho dato spazio ai battibecchi fra Sirius e Draco, ma troveranno sicuramente un posticino in qualche altro cap! Promessa di Resha! Come vedi, il nome dell'affascinante Lady è ricomparso, ti assicuro che presto anche loro entreranno in maniera più incisiva nella Fic! Sperando che anche questo cap ti sia piaciuto, ti mando un bacione! **kiss** a presto... spero!^^

Lake: Konnichiwa! Che sorpresona il tuo commy! Sono contentissima davvero! Grazie mille per le tante idee che mi hai dato in passato! Temo che verranno sfruttate quanto prima... eh... c'est la vite! (Guarda che devi pagargli i diritti! NdDraco) Dici? bè... temo che non sarebbe un'affare per Lake... comunque, grazie mille per il commento, e tranqui! Presto sevvy ricomparirà, dicaiamo che stà aspettando il momento più “adatto” lui è un'uomo di stile ed apparirà in quanto tale! Per quanto riguarda Dracuzzolo caro (Guarda che se continui a chiamarmi così ti faccio causa per diffamazione! NdDraco) sisi... certo... passando a cose SERIE, come dicevo, Dracuzzolo caro stà cominciando a fare i conti con il suo bel cuoricino Malfoy, ma non è proprio intuitivo dal punto di vista sentimentale.... quando la capirà ti assicuro che ce ne saranno delle belle, ricorda che Draco è pur sempre un Malfoy! (Ben detto ndDraco) oddio, abbiamo concordato su qualcosa... qui c'è da chiamare la neuro! A presto! **kiss**

Gosa: Cara! Sono contenta ti piaccia la piega presa dalla Fic! L'interesse è un'ottimo segno, vuol dire che la Fic ti piace! Spero che questo capitolo non ti abbia deluso, a presto e mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi! Sciau! ^____^

Kymanu: *_* carissima! Mi commuovi! Q_Q.... ti ringrazio tanto! Bè, sono contenta che tu sia inciampata sulla mia Fic e sono ancor più contenta che ti sia venuta voglia di commentarla!^^ Grazie mille per i complimenti, sono contenta che tu abbia capito lo “spirito” di questa Fic... tempo fa leggendo una Fic mi sono chiesta “perchè non ce ne è una che parta dal principio?” e allora mi son detta perchè non provare a farla? Ed ora... ta-daan! Eccomi qui! (che affarone.... ndDraco) non rompere biondino da strapazzo! Spero che la tua attesa non sia stata vana e che il cap ti piaccia! Un bacione e a presto -spero- **kiss**

AryVano90: Tesoro! Ciaoissimo! Caspita... addirittura due recensioni? Ne sono onoratissima e felicissima!! come al solito un ringraziamento tutto speciale per te che mi fai sempre tanti complimenti... Q_Q me commossissimaQ_Q Noto con piacere che Pansy ti è piaciuta -penso che Pansyssima debba diventare un aggettivo da aggiungere al vocabolario- io adoro il suo personaggio e vorrei averle reso giustizia! Ed è logico lei sia informata, le ragazze sanno sempre tutto dico bene? (giustissimo! NdPansy) Oh, cara! Sei arrivata finalmente! ^___^ (Certo, non ne potevo di quelle fic dove sono odiosa... spero che mi tratterai bene... ndPansy) Oh, vedrai! Per quanto riguarda i personaggi... stanno tutti bene, o meglio... prima Diggory a provato a prendere il numero di cellulare ad Harry e Draco non l'ha presa troppo bene.... -Draco ancora in versione Rambo ha legato Diggory a testa in giù e stà giocando a freccette, indovina un po' dove sono i 100 punti?- ma penso che andrà per il meglio.... in fondo quel patetico tassorosso se l'è cercata dico bene Dracuzzolo? (Si! Bwahahaha... ma smettila di chiamarmi così! NdDRaco) si, si.... sai, è raccapricciante andarci d'accordo X_X ... Come hai potuto notare Silente e i suoi occhioni azzurri ricomparsi, questo vuol dire solo una cosa... presto le prima risposte arriveranno! Aspetto con anzia di sapere cosa ne pensi di quest'ennesimo capitolo! Un bacione e a presto! **kiss** ps mi impegnerò affinchè la fic diventi stupenda!^^

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


Bonjourn a tutti! ^___^ Eccomi qui con il tredicesimo capitolo! Un grazie immenso a tutti coloro che leggono la Fic! Purtroppo in questo periodo sono più impegnata dle solito, ma cercherò di aggiornare abbastanza regolarmente! Un bacione e mi raccomando! Non siate pigri e lasciatemi un commentino! Kiss

A pro psito! Approfitto per lasciare un piccolo avviso, stò cercando qualcuno disposto a fare da beta!* Per chiunque fosse interressato prego di contattarmi o nelle recensioni o meglio ancora tramite il mio contatto! Grazie mille e buona lettura!



Cap XIII

Grimmuld Place, 28 Giugno 1996

H -Questo penso che lo sappia anche lei Signore, Voldemort è tornato- se Silente rimase sorpreso dal senitr pronunciare questo nome con tranquillità, non lo diede vedere, Harry tranquillamente continuò -In realtà, non se ne è mei andato. L'uncia cosa che è cambiata è che ora l'Oscuro Signore ha un nuovo corpo. Può non credermi, ma so che lo farà, in fondo lei ha sempre pensato ad un'eventualità del genere...-

Al -Non posso darti torto. In fondo non ci si può aspettare che un mago tanto potente sparisca nel nulla...-

H -Infatti non lo ha fatto, come le ho deto Voldemort non è mai morto. Non se ne è mai andato. In tutti questi anni lui si è solamente.... addormentato. O meglio, era in un limbo dal quale è ormai uscito...-

Al -Sai di non poter affermare ciò con leggerezza vero?-

H -Si, comprendo. Eppure non posso darle basi concrete a queste parole, io posso raccontarle di come cadde l'Oscuro Signore, posso darle alcune informazioni che potrebbero aiutarla, ma non posso darle delle prove. Deve essere lei a decidere se accogliere le mie parole come un'aiuto insperato, o come assurde storie narrategli da un ragazzo.-

Al -Purtroppo ragazzo mio, capirai che non posso basarmi solo su parole, dovrei avere qualcosa di più solido sul quale potermi poggiare.-

Harry colse in quelle parole una richiesta. Silente gli stava chiedendo come avrebbe potuto dare loro informazioni e aiuto, con un sospiro il moretto accennò con il capo dicendo.

H -Come le ho già detto, capisco cosa vuole dire. So perfettamente che questo non è un gioco, ci sono vite in ballo e forse, che Dion non voglia, una guerra, sappia che tutto quello che le dirò rimarrà in questa stanza.-

Al -Manterrò il riserbo, non preoccuparti Harry-

H -La ringrazio signore, ma purtroppo, come lei stesso ha detto poco fa, non posso basarmi solamente su parole, la prego allora di stringere con me un patto- lo sguardo di Silente lampeggiò in segno di curiosità ed Harry l'accontentò -La prego, mi porga la mano e prometta di non divulgare ciò che io le dirò

L'Anziano preside, accettò e strinse nella sua rugosa mano, quella più piccola e calda del moretto dicendo

Al -Prometto-

in un'attimo, le mani dei due furono avvolte da vermiglie fiamme, Silente sentì un lieve bruciore sul palmo, ma scoprì che nonostante il loro colore intenso, il fuoco non bruciava, era semplicemente caldo. Spostò lo sguardo dalle loro mani unite al viso di Harry, scoprì che questi ora lo guardava con uno sguardo più sereno. Vide che nello smeraldo era mescolata la fiamma che ora circondava le loro mani che di lì a poco si sciolsero. Dopo di ciò, Harry con voce pacata disse

H -Mi scuso di averla sottoposta a questa “procedura”, ma non si è mai troppo cauti.-

Al -Non preoccuparti, piuttosto sono rimasto sorpreso, è la prima volta che vedo o che sento un giuramento simile. Sono incuriosito...-

H -Vede, questa è una pratica particolarmente rara. Non perchè sia difficile, ma solamente perchè in pochi sono in grado di farla. È conosciuto come “giuramento sul fuoco” si capisce da dove il nome provenga....-

Al -Davvero, non avevo mai sentito nulla del genere.... dovrò informarmi...-

H -Se vuole può farlo ad Hogwarts, c'è un libro intitolato “la magia e le sue fonti” che potrebbe interessarla.-

Al -Chiederò a Madama Pince... allora Harry, adesso saresti disposto a dirmi cosa e come sai di Voldemort?-

H -E lei signore, come mai ha assunto la professoressa Cooman?-

Al -La professoressa Cooman è una persona molto competente nel suo campo...- vedendo l'occhiata scettica del grifondoro continuò -nonostante ciò, devo ammettere che non è questo il motivo per cui l'ho assunta, ma sospetto che tu sappia la verità, dico bene?-

H -Si, durante il vostro colloquio la professoressa ebbe una visione particolramente significativa, che sono sicuro lei la ricorderà. Ebbene, quella è il principale motivo per cui io sono a conoscenza del fatto che Voldemort è risorto. Il ragazzo la cui nasciata era preannunciata dalla profezia sono io.-

A questa rivelazione seguì un momento di silenzio, poi il preside con voce pacata ma sguardo serio disse

Al -Sei sicuro di questo Harry? Le profezie spesso sono male interpretate e non sempre le cose accadono come esse dicono.-

H -Preside, questo io lo so. Ma sono sicuro che la profezia non è sbagliata. I miei genitori sono morti per questo, loro cercavano di proteggermi, ma purtroppo Voldemort è stato troppo rapido e non c'è stato modo di salvarli.-

Al -In quel tempo Voldemort uccise molti maghi Harry, ma non per questo i loro figli sono i protagonisti della profezia che...-

Silente non potè continuare poiché Harry con una risata amara l'interruppe

H -Professore, non sarei qui se non fossi sicuro di ciò che dico... Io e Voldemort siamo come legati... io riesco a sentire molte delle sue emozioni, spesso persino ad anticipare le sue mosse e a volte lui fa lo stesso con me. Siamo indissolubilmente legati, mi creda se le dico che anche io faccio parte della profezia...-

Grimmuld Place 29 Giugno 1996

In una camera del secondo piano un ragazzo dai fini capelli biondi si rigirava nervosamente nel letto. Draco Malfoy, non riusciva a riacquistare il sonno che tanto agoniava, maledì per questo la sua testa. Il motivo per cui all'una di notte non riusciva ancora a prendere sonno era da imputare solo e soltanto alla sua mente. Era li che mille e più pensieri vagavano senza sosta scacciando il sonno.

Con uno sbuffo irritato si alzò dal letto. Per esperienza sapeva che in casi simili il sonno non sarebbe tornato fino quando tutti i pensieri non fossero tornati al loro posto, non avendo nessuna intenzione di restare sveglio e rinchiuso in quella camera, decise di scendere a prendersi un bicchier d'acqua, doveva trovare il modo per occupare la mente.

Silenziosamente scese le scale scendendo al piano inferiore. Una volta arrivato vide la porta della biblioteca socchiusa, rinunciando al bicchere d'acqua entrò nella stanza illuminata solo dai raggi di luna che scendevano dalle ampie finestre della stanza. Con le lunga dita affusolate scorse i titoli dei vari libri nel primo scaffale. Doveva ammettere che Black in fatto di letture non aveva buon gusto, nessuno di quei volumi aveva attirato la sua attenzione.... si diresse così al mobile seguente e ricominciò a leggere i titoli delle varie opere. Sul secondo scaffale qualcosa attirò la sua attenzione, era un libro modesto, dalla copertina nera e la scritta bianca, s'avvicinò per poter leggere meglio il titolo del volume.

Dott.Jekill & Mr. Hide”

Non aveva mai visto quel libro, eppure il suo titolo gli era familiare. Chissà, forse qualcuno gliene aveva già parlato....

Senza pensarci troppo, lo prese e si diresse ancora sovrapensiero verso le poltrone per la lettura. Fatti pochi passi in quella direzione però si fermò. Il suo cuore accellerò impercettibilmente i battiti, ma alle sue orecchie quel suono pareva un rombo. Sulla poltrona azzurra sotto la grande finestra stava Harry, il grifondoro con le sue braccia aveva circondato le proprie gambe e il suo viso era completamente perso nella contemplazione del cielo notturo. A Draco parve piuttosto malinconico... ma in quel momento quella considerazione era messa parzialmente da parte poiché un problema più urgente era da affrontare: cosa doveva fare?

Bè, la risposta più semplice e ovvia che il cervello gli aveva consigliato era stata “silenzioso come sei venuto vattene no?” ma credete che le gambe accettassero questa semplice osservazione? Certo che no! Come un po' di tempo a quella parte il motivo per cui gli umani si definiscono bipedi parevano animati di prorpia volontà! E adesso stavano bellamente ignorando il cervello di Draco che con quanta più forza diceva “Via! Andare via ora!” dannate Gambe! Si erano impuntate le maledette e non avevano nesuna intenzione di allontanarsi!

Harry all'oscuro della presenza del biondo fissava con intensità la volta celeste. Quella sera la luna era a due quarti e particolarmente luminosa, eppure, nonostante quel suo pallore, i suoi raggi non riuscivano a rischiarare il cielo che imperturbabile si ammantava di nero. Solo le stelle aiutavano la luna nel compito di illuminare la volta, ad Harry guardare le stelle era sempre piaciuto. Trovava rilassante guardare quegli astri luminosi che parevano talmente vicini da poter essere toccati con un dito, ma che in realta erano lontani miglia e miglia da loro. Ogni qual volta contemplava il cielo stellato sentiva molti dei suoi dubbi e delle sue paure venire allo scoperto. Nonostante ciò, non poteva fare a meno di quando in quando di fermarsi ad ammirarla.

Quella notte si stava chiedendo se rivelando a Silente parte della sua storia avesse fatto bene. Il suo cuore gridava di sì, gli sussurrava benigno all'orecchio che stava facendo la cosa giusta, ma la sua mente trovava il modo di rendere insicure quelle parole, trovava dubbi nelle sue scelte e si approfittava delle sue paure per far tacere il sussurro del suo animo che spesso si faceva più fievole.

Il suo sguardo s'abbassò lentamente sul suo riflesso nel vetro. Con stupore scoprì di non essere l'unica immagine riflessa, dietro di lui vi era un ragazzo biondo che lo guardava con sguardo penetrante. Lentamente si girò verso la figura di Draco Malfoy.

Tu-tum... eccolo di nuovo... tu-tum... ogni volta che incrociava lo sguardo di ghiaccio del serpeverde il suo cuore cominciava ad aumentare i battiti. Da quelle iridi così intense si sentiva trapassato, aveva il sentore che Draco con quegli occhi avrebbe potuto leggergli dentro, eppure, era sempre difficile per lui distogliere lo sguardo da quello del verde-argento.

S'impose calma e con voce pacata chiese

H -Ehy... nepure tu riesci a dormire?-

D -Tsk... avevo voglia di fare due passi...-

Tsk... dannazione, pensò Draco, adesso cosa faccio?....

Due ore dopo...

Come era successo? Draco era seduto vicino ad Harry e parlava normalmente con il suddetto senza fare battute o frecciatine. Sentiva la presenza del moretto al suo finaco e la trovava... bè... non male. L'uncia cosa che non riusciva proprio a spiegarsi, era il fatto di star dialogando civilmente con una persona che fino a poco tempo prima aveva considerato un “idiota Grifondoro”.

Come si fosse trovato seduto accanto ad Harry era un mistero. Sapeva solo che in qualche modo avevano cominciato la conversazione parlando di alcuni libri, adesso non si sa come stavano parlando dei vari insegnanti e delle rispettive materie.

H -Non devi prenderla così, trasfigurazione come materia è molto bella!-

D -Scherzi! Io la McGranitt non posso proprio vederla, odio trafigurazione...-

H -Ti assicuro che non è male, è un po' difficile vero, ma una volta capito il meccanismo è semplice...-

D -Tsk... meglio pozioni. Scommetto che a te non piace vero?-

H -Perchè?-

D -Bè, a nessun grifondoro piace pozioni! È una materia troppo fine per quelli come voi!-

H -Ad Hermione piace molto pozioni, e nonostante non sia la mia materia preferita, anche a me piace molto....-

D -Non fatico a credere della Granger, tsk... ma non penso che a te piaccia.-

H -Ti sbagli, pozioni è una bella materia, è molto complessa e complicata, ma non è male.-

D -Qual'è la materia che odi all'ora?-

H -Storia della Magia.... senza dubbio, Ruf è così... così...-

D -Soporifero?- A quest'uscita Harry scoppiò in una risata cristallina. Draco non lo aveva mai sentito ridere a quel modo, gli occhi verdi scintillavano e una piccola fossetta si creava sulla guancia destra... squotendo la testa tornò alla realtà

D -Scommetto quanto vuoi che la tua materia preferita è Difesa....-

H -Sono contento che tu non abbia scommesso per davvero, finiresti per perdere i tuoi soldi....-

D-Cosa? Perchè?-

H -Difesa è una bellissima materia, ma io preferisco nettamente cura delle creature magiche!- strabbuzzando gli occhi Draco chiese

D -Tu frequenti quel corso?-

H -Sì, purtroppo sono l'unico del nostro anno!-

D -Ci credo! Non vorrai dirmi che partecipi alle lezioni con il mezzo gigante!-

H -Certo! Sono senza alcun dubbio le mie ore preferite!-

D -Ma sei tutto matto? Ricordo che al terzo anno quel pazzo ci portò a vedere dei veri ippogrifi! Per non parlare dei therstal!-

H -Magnifiche creature non è vero?-

D -Mi stai prendendo in giro?-

H -Perchè?...-

D -Fattelo dire Potter... sei tutto matto!-

H -Grazie! ^^-

Dopo di chè il grifonodoro sbadigliò e si stiracchiò, solo allora il serpeverde si ricordò di quel pomeriggio.

D -Adesso che ci pesno... di cosa avete parlato tu e lo stampalato?-

H -Intendi il preside?-

D -Si, quello che è...-

H -In effetti di nulla, gli ho consigliato un bel libro da leggere-

D -Tsk... non fare lo spiritoso Potter... sei un pessimo comico.-

H -Heee lo so... temo di non poter sfondare nel campo dello spettacolo umoristico.-

D -Potter....-

H -Ok, ok la smetto. Sai penso che staresti meglio se fossi un tantino più rilassato!- vedendo l'occhiata ben poco amichevole di Draco continuò -Comunque Silente voleva sapere alcune cose sul mio conto. Sai che è stato lui a portarmi ad Hogwarts? Io solo verso gli 11 anni ho sapeuto l'esistenza della magia... ehehehehe... non sai che chock! Un paio di volte mi è capitato di parlare con lui, è molto curioso di sapere di me....-

D -Io l'ho detto, quel vecchiaccio è uno strambo....-

H -Non posso darti torto, però è una brava persona nonché un mago potente... poche persone sono come lui....-

D -Bà... secondo me Silente è un'ipocrita. Non mi piace molto come persona-

Nonostante apparisse così tranquillo Draco era molto attento alla piega presa dalla conversazione, sapeva che quelle tra il grifondoro e il preside non erano state semplici chiacchiere. Ma non riusciva a capire cosa stesse nascondendo il moro. Tutto d'un tratto, come folgorato, disse

D -è per la tua malattia vero? Silente voleva sapere di quella vero?-

H -...-

D -Andiamo Potter, non sono uno stupido!-

H -Lo so... in effetti sì. È rimasto molto sorpreso dalla mia malattia-

D -Allora?-

H -Allora cosa?-

D -Non mi dirai di che malattia si tratta vero?-

H -No, mi spiace, non l'ho detta neppure a Silente. È una situazione piuttosto personale, non.... non amo parlarne....- lo sguardo smeraldino si staccò da quello ghiaccio del verde-argento, spostandosi sulle sue ginocchia

D -La Granger però lo sa vero? Lei sa cos'hai?-

H -Sì, è una strega davvero intelligente, nonché la mia migliore amica. Lei lo sa...-

D -Chi altri ne è a conoscenza?- Harry alzò nuovamente lo sguardo e dopo un momento disse

H -Il mio medico, e altri amici, però sono in pochi, sarebbe un grande favore se tu, Pansy e Blaise teneste questa informazione per voi.-

D -Perchè dovremmo? Non siamo leali grifondoro, siamo serpeverde, noi usiamo tutto ciò che abbiamo a disposizione a nostro vantaggio. Perchè non dovremo fare così anche con quest'informazione?- con un sorriso e un tono da “semplice no?” il moro rispose

H -Non c'è un motivo particolare, sarebbe un favore che vi chiedo. Tra amici di solito funziona così sai?-

Amici? Potter li aveva appena definiti suoi amici? Diavolo di un grifondoro! Come si permetteva di dire che Draco Malfoy ed Harry Potter fossero amici? Solo ed unicamente lui decideva chi fosse o meno degno di essere suo amico! Mentre il suo crevello faceva questo e altri importanti pensieri e recriminazioni, Harry si alzò augurandogli la buona notte e si diresse verso il corridoio.

Ridacchiando il moro attraversò la casa ancora avvolta nel buio e si diresse verso la sua camera, erano le quattro del mattino, ma essendo estate poteva anche dormire fino alle dieci.... mentre si dirigeva verso la sua stanza ripensò a quella nottata passata in compagnia di Draco. Aveva sempre avuto il sospetto che il biondo fosse, sotto sotto, una persona brillante e simpatica, durante la loro chiacchierata ne aveva avuto la conferma. In più si era sentito molto tranquillo in sua compagnia, la presenza del biondo al suo fianco era stata confortante e spesso il suo cuore aveva fatto qualche buffa capriola. Il suo cuore matto anocra adesso aveva i battiti leggermente accellerati, ah.... come era difficile da azzittire quell'organo pulsante!

Aprendo la porta della sua stanza si guardò un'attimo indietro,cercando di capire se anche il biondo stesse tornando nella sua camera. Nella casa scura però l'unico rumore era il cigolio della porta, di rumore di passi neppure l'ombra. Che Draco fosse rinasto nella biblioteca? Forse aveva esagerato definendosi suo amico. Che se la fosse presa? Harry sapeva che l'orgoglio di Malfoy era radicato e faceva bella mostra di sé in ogni atteggiamento del biondo. Sperò vivamente che con le sue ultime parole non avesse rovinato quel piccolo passo che il loro rapporto quella notte aveva fatto.

Con questo ed altri pensieri si avvicinò al suo letto, scostò le lenzuola e vi si ficcò sotto. Il sonno non tardò ad arrivare ed il bel moretto cadde tra le braccia di Morfeo in breve tempo. Senza che lui potesse fare nulla per impedirglielo, l'immagine di un biondo ragazzo dall'espressione intensa prese il sopravvento tra le altre figure accompagnandolo in uno dei sonni più tranquilli a cui Harry avesse mai ceduto.

Draco come il moretto aveva ipotizzato, era rimasto nella biblioteca con il libro fra le mani. Non riusciva a far a meno di ripetersi la frase che il moro gli aveva rivolto “tra amici funziona così sai?”.... amici... bè, Potter non era la peggiore fra le persone che conosceva ma era davvero un'amico? Draco Malfoy non aveva amici all'infuori di pansy e Blaise, ma loro erano un caso a parte! Insomma, si conosceva da... da sempre praticamente! Come si permetteva quel Potter di arrivare fresco fresco e di definirsi suo amico?

Con decisione si alzò e si diresse al secondo piano verso la sua stanza, vi entrò e si mise comodo fra le fresche lenzuola. La mattina seguente avrebbe fatto capire a quel Potter che lui non aveva bisogno di amici! Tutt'al più di seguaci ecco! Con uno sbadiglio però cominciò la sua disceva verso il regno del sonno. La ragione cominciò a perdere potere, e i pensieri andarono a briglia sciola per la sua mente. Uno di quelli più frequenti era sicuramente quell'insidiosa vocina che non faceva altro se non ripetere “quel grifondoro non è male... potrebbe tornarti utile come amico”.

Con un secondo sbadiglio le sue palpebresi fecero più pesanti, e il sonno cominciò ad attirarlo insidiosamente verso di sé. E senza che neppure lui potesse fare nulla per impedirlo, i ricordi di quella chicchierata notturna lo accompagnarono fino al risveglio.

Continua....

Un ringraziamento speciale a:

Djkika: Carissima! Mi siace averti lasciato sul più bello (bugiarda... tu ci godi ad interrompere il cap in questo modo! NdDraco) taci! Come dicevo, mi spiace, ma sono contenta che ti sia piaciuto! Spero che questo non sia da meno! Sperando che il tuo fegato sia in ottime condizioni, ti mando un saluto! **kiss**

MORFEa: Cara! Ciao anche a te! Ah... quando leggo le recensioni mi commuovo sempre! Q_Q (sei solo una narcisista... ndDraco) senti che parla... non sei tu che tiu fermi ad ogni vetrina solo per vedere il tuo riflesso?! (No comment ndDraco-stizzito) tsk... sono contenta che i dialoghi ti siano piaciuti, ammetto che sono fra le parti che più mi divertono scrivere! ^\^ I misteri... bè... rimatrranno misteri ancora per un po'! Un baxone anche a te! Spero di risentirti presto!

AriVano90 : Tesorina! Ma ciao!!!!!! ^_____^ come al solito il tuo commento ha fatto salire di svariati livelli il mio umore! Sono contenta che ti sia piaciuto anche lo scorso cap., spero che questo non deluda le tue aspettative! Come avrei notato, il dialogo tra Silente ed Harry c'è... (Ma se hgai tenuto la perte migliore sospesa!! ndDraco) Taci tu! Non vedi che stò parlando!? Tornando a noi, bè... i personaggi sono moooooolto OOC, la possessività Malfoy verrà fuori, così come la gelosia, non appena il nostro biondasrto preferito si darà una svegliata (Ehy! Ti faccio notare che io sono presente e sono perfettamente sveglio! NdDRaco) parlavo del tuo personaggio nella Fic! (Tsk e allora non prendertela con me! Sei tu l'autrice! NdDraco) Infatti sei tu che t'intrometti di continuo! Harry Portatelo via! (come ti permetti di parlarmi così! Io sono Drac....ndDraco) si lo sappiamo... tu sei Draco Malfoy e nessuno si può permettere di parlarti a questo modo... sai, dovresti trovare qualcun altro a cui affidare le tue battute... (emh... ma non le scrivi tu? NdHarry ?_?) Emh.... Harry, perchè non porti Draco a fare un giro? Ho saputo che c'è un nuovo parrucchiere in cttà! (Oh, davvero? Draco? Mi ci accomapgni? Ti preeego! NdHarry-con-gli-occhioni-da-cuicciolo) (Tsk e va bene, in fondo in questo periodo i miei capelli sono molto stressati! NdDraco) Fiuuuu.... anche questa è andata... Emh.... allora, dicevamo? A sì. Comunque, Come hai visto i nostri due eroi hanno avuto il primo incontro ravvicinato... presto ce ne saranno altri non temere! Sperando che il cap ti sia piaciuto un salutone! ^___^ p.s. W i nuovi termini! ^___^

Gosa: Ciao Cara! Come hai visto delle risposte ci sono, anche se non tutte.... sono lusingata che la storia ti piaccia spero vivamente che anche questo cap non ti deluda! Un bacio e a presto! ^___^ =-*

Kymanu: Heyla! Ciao ky! Sono sontenta che la Fic ti paiccia! E tranquilla per le domande... dovrei preoccuparmi se non fossi curiosa! Mi spiace ma i nuovi Personaggi in questo cap non ci sono stati, ma presto torneranno!!!! mi spiace che l'aggiornamento non sia stato dei più rapidi, ma spero che ti sia piaciuto!

Lake: Ma ciaoissimo! Sono contenta che tu sia contenta! In cantiere ho molte Fic, ma aspetterò di finire questa prima di caricarmi con altre e in alcune le tue idee sono belle che presenti! Ammetto di essere curiosa, nel tuo commy mi saluti dicendo “” se non sbaglio... cosa significa? Mi piacciono molto i nuovi termini!!!!! li adoro! *_* sperando di risentirti al più presto ti lascio un bacione! Smak!



* Per chi non lo sapesse, i beta sono persone che aiutano i vari autori nella revisione dei capitoli prima della pubblicazione, danno correzioni, aiuti e consigli per la buona riuscita della Fic, sono molto importanti e proziosi! Un saluto a tutti i Beta!

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


Ciao! Eccomi a voi con il XIV capitolo... non ci credo!^___^
MI raccomando, fatemi sapere se questo cap vi piace o meno!!!!!!!!

Un mega ringraziamento alla mia bravissima e velocissima beta ilary! Grazie mille tesoro! ^__^

Ed ora, beccatevi questo cap!



Cap XIV

Grimmuld Place, 29 Giugno 1996

La luce si faceva faticosamente strada in quella tetra casa di Londra, piano piano i primi tiepidi raggi di sole prendevano il sopravvento e birichini s'intrufolavano fra gli spessi tendaggi.

Il primo a svegliarsi fù Remus Lupin, si tirò a sedere sull'ampio letto e lentamente cominciò a stiracchiare le articolazioni annichilite dal sonno. Quando i suoi occhi riuscirono ad aprirsi senza difficoltà, il suo sguardo color del miele si posò su colui che da molti anni a questa parte divideva il suo letto.

Il suo compagno dormiva come al solito in un aposizione alquanto improbabile, aveva il cuscino premuto sulla testa e il lato destro del corpo minacciava di cadere dall'ampio letto da un momento all'altro. Il fine lenzuolo rosso lo copriva per metà, mentre il resto era a far compagnia al tappeto. Il torace ampio si alzava e abbassava con regolarità, era il segno che Sirius fosse ancora perso nella dolce visione onirica...

Dopo avergli lanciato un'ultimo sguardo divertito, si alzò delicatamente dal materasso e prese a vestirsi silenziosamente. Indossò dei semplici pantaloni neri una t-shirt marrone, si sitemò e capelli e scese al piano inferiore ben attento a chiudere il più silenziosamente possibile la porta della stanza, e a non far rumore con gli scricchiolanti scalini che lo avrebbero portato al piano della cucina.

Entrato nella luminosa stanza, cominciò a cacciare tutto l'occorrente per preparare la colazione. Aveva appena messo a fare il tè, quando senti la porta della cucina aprirsi con delicatezza, si girò giusto in tempo per vedere gli arruffati capelli del suo figlioccio fare capolino nella cucina.

H -Ehy, buon giorno Rem...- salutò dopo aver fatto un'enorme sbadiglio

R -Buon giorno Harry... se sei stanco saresti potuto rimanere a riposare in camera no?-

H -Lo so, era anche mia intenzione, ma purtoroppo l'abitudine di alzarmi presto al mattino non mi ha lasciato troppa scelta. Vuoi una mano per la colazione?-

R -Grazie, puoi tagliare il pane?-

H -Certo!-

Il moro s'avvicinò al tavolo e con l'ausilio del coltello adatto cominciò a tagliare svariate fette di pane. Remus con la coda dell'occhio l'osservava attentamente. Ricordò la prima volta che l'aveva visto, nel ricordo di Silente, non potè fare a meno di paragonare il bimbetto di dieci anni a quel ragazzo di quasi 17 che stava in quella stanza.

Nonostante non fosse un gigante, il ragazzo si era alzato molto, la costituzione era magra e lo faceva apparire gracile, la carnagione era chiara ma non insana, i capelli abbastanza lunghi erano neri e molto arruffati, gli coprivano una parte del viso, gli occhi smeraldini rilucevano e parevano sereni, anche se ormai lui era riuscita a leggervi da tempo un fondo malinconico.

Sentendosi scrutare Harry si voltò con sguardo interrogativo verso il licantropo

H -Tutto bene Rem?-

R -Cos....? Oh sì, tutto ok....-

H -Sicuro? Ti vedo pensieroso....-

R -Oh bè... niente di che, mi stavo solo chiedendo perchè ieri tu abbia parlato con Albus, tutto qui davvero...-

H -Bè, il preside voleva delle rassicurazioni, ricordi Raphael?-

R -Il tuo medico?-

H -Esatto, ha chiesto a Silente di entrare a far parte dell'Ordine, probabilmente a il preside probabilmente l'accetterà. Voleva sapere come l'avessi conosciuto e quando.-

R -Come mai pensi che lo farà?-

H -In questo periodo Silente ha bisogno di tutto l'aiuto possibile, fare nuove alleanze è importante non trovi?-

Remus voleva chiedere cosa intendesse con la frase che aveva appena pronunciato. Che Harry sapesse cosa stava succedendo? Che conoscesse il motivo per cui l'Ordine si era riformato?

Prima che una parola potesse uscire dalle sue labbra Pansy e Blaise fecero la loro apparizione in cucina. Entrambi erano vestiti in maniera impeccabile, con un mezzo sorriso salutarono. Remus, con fare distratto ricambiò il saluto, ma si allontanò subito dicendo

R -Vado a svegiare Sirius, ci vediamo più tardi ragazzi...-

Harry lo seguì con lo sguardo, ma non appena questi fù uscito dalla stanza, diede il buon giorno ai due serpeverde e poi chiese

H -Draco? Non è sceso con voi?-

Bl -No, ha detto di essere stanco.... o almeno credo....-

H -In che senso credi?- chiese mentre i due si sedevano e lui passava il pane appena tagliato

Pn -Era a letto quando siamo entrati, ha mormorato qualcosa del tipo “se aprite le tende vi ammazzo”, Blaise ha gentilmente tradotto in un “sono stanco preferirei dormire ancora un po'....”-

H -Capisco....- rispose con un sorriso.

I tre fecero tranquillamente colazione. Nel frattempo nel piano supeiore un Remus pensieroso si era appena chiuso la porta della sua stanza alle spalle senza premurasi di non far rumore. In risposta al tonfo della porta che si chiudeva, Sirius sobbalzò cadendo così per terra.

S -Ahio!...-

R -Sir! Cosa ci fai lì?-

S -Mi hai fatto prendere un colpo chiudendo la porta...- rispose stizzito massaggiandosi la parte lesa

R -Scusa, ero sovra pensiero... non ci ho pensato...-

S -Sarebbe stato preoccupante il contrario!-

R -Tanto ti saresti dovuto svegliare comunque no? Non fare tutte queste storie....-

S -Uffa! E io che speravo in un dolce risveglio... povero me!-

Sirius rivolse al licantropo uno sguardo da cucciolo abbandonato in mezzo alla pioggia a cui il compagno non seppe resistere. Con un finto sguardo esasperato Remus si avvicinò al compagno che intento si era rimesso a sedere sul letto e con un movimento rapido le sue labbra si erano posate su quelle del compagno. Immediatamente la sua lingua chiese il permesso per entrare e il licantropo fù ben felice di dare il via libera.

I loro sapori cominciarono a mischiarsi, Sirius aveva ancora quel retrogusto dettato dal sonno, mentre Remus portava sulle labbra il gusto amaro del caffè, quando il fiato dei due arrivò al termine, anche il loro bacio trovò l'epilogo. Il licantropo appoggiò la fronte a quella del compagno e sussurrò

R -Buon giorno-

S -Ecco, così và decisamente meglio!-

Ridacchiando l'uomo dalle iridi color del miele si spostò per dare la possibilità all'altro di stiracchiarsi e cominciare a vestirsi. Sirius, dopo numerosi sbadigli riuscì ad alzarsi e si diresse al bagno. Remus lo seguì con lo sguardo poi tornò pensieroso, il suo compagno una volta finito di rinfrescarsi indossò un paio di jeans scuri e una camicia leggera bianca in netto contrasto con la capigliatura lunga e corvina che stava legando in una coda bassa.

S -Moony... c'è qualcosa che non và?-

Il licantropo cercò di non guardarlo negli occhi e cominciò a giocherellare con l'orlo nella sua maglia, Sirius capì subito che c'era qualche pensiero nella sua testa, doveva essere una questione abbastanza seria se tergiversava a quel modo. Dopo un paio di minuti di silenzio Remus rispose

R -Harry lo sa...-

S -Cosa?- Remus alzando le braccia verso l'alto rispose

R -Tutto!-

S -Andiamo Moony... so che Harry è un ragazzo intelligente, ma nessuno può sapere tutto! Neppure Minerva!-

R -_-.... -Non in quel senso! Intendo che sa cosa stà succedendo!-

S -Oh... in quel senso.... ma ne sei sicuro?-

R -Non del tutto, ma si, ne sono abbastanza sicuro-

S -Ma cosa è successo? Ti ha chiesto qualche cosa?-

R -No, ma.... è come se lo sapesse. È la stessa storia di Draco, Blaise e Pansy, quando lo abbiamo incontrato al bar lui era in loro compagnia e non era affatto stupito del fatto che fossero con noi! -

S -Quindi secondo te lui sapeva che sarebbero venuti qui?-

R -esatto...-

S -Ma... ma come avrebbe potuto? Solo noi, Silente e Piton lo sapevano!Ed escludendo noi due, e Silente rimane solo Piton e dubito che quel viscido di mocciosus abbia fatto quattro chiacchiere con Harry...-

R -Non lo so Sir... certe volte non riesco a capirlo... sembra così distante, io penso che sappia cosa stà succedendo. Dubito che sia stato uno di noi a dirglielo e allora mi viene spontaneo chiedermi come l'abbia saputo e da quanto lo sappia.-

Sirius si sedette sulla poltrona che stava vicino alla finestra della stanza, fece cenno a Remus di raggiungerlo e questi obbedì docilmente poggiando la fronte contro la solida spalla del compagno. Gli piaceva mettersi a quel modo, da lì sentiva il torace ampio del moro, lo sentiva come se fosse stato indistruttibile e solido. Gli dava un confortante senso di concretezza era unapprodo sicuro quando i pensieri non volevano saperne di starsene al loro posto. Anche a Sirius piaceva quella posizione, per lui Remus era la gioia più grande, il traguardo più ambito. Era una persona dolcissima e dall'infinita pazienza, era capace di leggergli dentro ed era sempre presente al suo fianco, ma nelle occasioni come quelle, quando l'uomo dagli occhi color del miele gli si appoggiava sulla spalla, sapeva di meritarsi il suo affatto, di essere importante ed essenziale per lui.

Stettero così per un po', poi con voce misurata Sirius disse

S -Sò di non essere una di quelle persone capace di giudicare nel migliore dei modi, l'esperto tra noi sei tu. Ma Harry è.... diverso... quando- sembrò incerto se proseguire o meno, ma poi riprese -quando sono con lui mi sento.... tranquillo. Nonostante sia un diciassettenne io sento di potermi fidare di lui. Ho la sensazione che lui sia in qualche modo diverso, come dire... speciale. È strano, è una sensazione indefinita. Sappiamo entrambi che ci stà tenendo nasconsto qualcosa. Ma ho come l'impressione che lui mi stia chiedendo tacitamente di non indagare...-

R -Anch'io ho questa sensazione... -

S -Almeno so di non essere un folle...-

R -Che stupido che sei....-

S -Tsk... a parte gli scherzi Rem. Probabilmente tu hai ragione ed Harry potrebbe sapere più del normale, ma sarà lui a parlarcene al momento più giusto.-

R -Vorrei avere anche io la tua sicurezza, invece ho paura che ci voglia tenere lontano dalla sua vita....-

S -Bè, in parte è così, ma tu ti fidi di lui?-

R -Certo!-

S -Non guardarmi così Moony... se tu ti fidi di Harry, devi lasciarlo fare. Anche tu inizialmente non volevi dirgli della tua licantropia. Poi però glielo confessasti, ricordi cosa successe?-

R -Non farmici pensare....-

**Flashback**

Hogwarts, 28 Novembre 1993

In una piccola stanza adibita a salotto, Remus Lupin e Sirius Black erano seduti su una grande poltrona rosso scuro molto confortevole, di fronte a loro, su una poltroncina del medesimo colore, placidamente seduto vi era Harry Potter.

L'uomo dagli occhi color del miele, aveva preso a tormentare l'orlo della maglia che aveva indosso, il suo sguardo vagava per la stanza senza darsi pace, solo quando la mano del collega si strinse alla sua riuscì a trovare un po' di pace. Sirius gli fece un cenno d'incoraggiamento e una volta preso fiato Remus, rivolto al suo figlioccio che l'osservava con tranquillità, disse

R -Harry... vedi, io dov... dovrei dirti una cosa importante Harry...-

H -Di cosa si tratta?-

R -Vedi, quando ero ancora un ragazzo, bè... successe una cosa che mi cambiò radicalmente la vita, io inizialmente non riuscii ad accettare la cosa, ma con l'aiuto di Sirius e tuo padre riuscii a non farmene un problema. bè... insomma...-

H -Rem?-

R -Vedi Harry... io, io sono un Licantropo.-

A quell'ammissione l'uomo abbassò lo sguardo e la presa sulle sue mani si rafforzò. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto confessarglielo, ma era stato più difficile del previsto, adesso Harry avrebbe sicuramente avuto paiura di lui. Non gli avrebbe mai più rivolto la parola! Sarebbe sta.... tutti questi pensieri furono messi a tacere dalla Harry stesso che con voce dispiaciuta disse.

H -Oh accidenti... dovrò dare un Galeone ad Hermione! Uffa e io che speravo di vincere...-

Sirius e Remus guardarono interrogativamente il figlioccio, le loro facci dovettero apparire piuttosto stralunate perchè Harry si affrettò a spiegare

H -Bè, spero che tu non te la prenda Rem, ma io ed Hermione avevamo in atto una scommessa, sai che risulti un tipo piuttosto misterioso? Hemrione, azzeccandoci, diceva che tu eri un licantro, io inveco ero sicuro che insieme a Piton fossi un vampiro.... Ah, temo che dovrò pagarla....-

Le espressioni dei due divennero ancor più stupiti a quella rivelazione

H -Ti sei offeso? Scusa...-

R -No, no.... non è questo il problema... ma...-

H -Ma?-

R -Non sei spaventato? Ti dà fastidio? O altro?-

H -Perchè?-

S -Emh... bè, non è che i licantropi siano proprio degli animali domestici-

H -Oh, ma lo so! Ma tu non sei pericoloso no? Ormai ci sono molte pozioni che aiutano nelle trasformazioni. E Silente non ti avrebbe mai assuto se ci fosse stata la possibilità di nuocere a qualcuno. Piuttossto, di che colore è la tua pelliccia?-

**fine flashback**

S -Eri nervosissimo, ma alla fine è andato tutto per il meglio. Neppure tu gli hai detto tutto all'inizio, ma poi quando sentisti che era arrivato il momento, glielo dicesti. Capito cosa intendo dire?-

R -Si... grazie-

S -E di cosa?-

Si scambiarono un'ultimo bacio poi Remus si alzò ricordando al compagno la colazione. Mentre erano sulla porta Remus pensieroso disse

R -Oggi sembra quasi che i ruoli si siano invertiti....-

S -In che senso scusa?-

R -Bè, hai fatto un ragionamento logico, quelli non dovrebbero spettare a me?- poi con il sorriso più malandrino che conosceva, corse per le scale rifugiandosi in cucina.

Non appena Sirius ebbe afferrato il senso delle sue parole, con aria oltraggiata, gli fù subito dietro, neppure si accorsero di aver oltrepassato due serpeverde basiti dal loro bizzarro comportamento, e un Grifondoro del tutto tranquillo.

Pn -Bè, sapevo che Black era un po' tocco, ma speravo che Remus ne fosse immune...-

H -Ma no, spesso si divertono così quei due, andiamo di là?-



Grimmuld Place, 3 Luglio 1996

Il tempo era trascorso tranquillamente, nonostante la monotonia, Draco doveva ammettere che quella settimana passata a contatto con quell'idiota di un Grifondoro non era stata la peggiore della sua vita.

Un dettaglio che aveva migliorato l'umore di Draco Malfoy, era stato il fatto che finalmente qualcuno si era degnato di dar loro una spiegazione. Ebbene sì. Silente in persona era passato pochi giorni prima e aveva fornito loro il motivo per cui erano stati letteralmente rinchiusi in quella stramaledettissima casa. A quanto pareva, il Signore Oscuro era tornato in vita, non si sa come, non si sa perchè ma lo aveva fatto, i tre verde-argento non avevano fatto una piega nell'apprendere la notizia.

Non che non avessero capito l'entità del problema, ma fin da piccoli erano stati abituati a non mostrare segni di sorpresa o timore, una volta restati soli, avevano cominciato a discutere sulla questione.

Avevano messo ipotesi su ipotesi, congetture su congetture, insomma, possibile che nessuno sapesse come era potuto accadere? Erano rimasti molto colpiti dal comportamento dei loro genitori. Essi avevano sempre fatto bella mostra delle proprie idee, queste non erano estreme come quelle dell'Oscuro Signore, ma vi si avvicinavano molto. Cosa li aveva spinti allora ad affidarli a coloro che dovevano essere, almeno in teoria, i loro nemici?

Mentre Blaise e Pansy erano arrivati ed avevano concordato sulla conclusione che i loro genitori avevano forse abdicato ai vecchi ideali, Draco non riusciva a darsi pace. Conosceva bene suo padre, sapeva che l'uomo era cambiato, ma mai, neppure nei sogni più fantastici, avrebbe mai pensato che l'importantissimo Lucius Malfoy si schierasse dalla parte di Silente. O almeno, non lo avrebbe mai fatto senza un motivo ben valido che gli avrebbe procurato un vantaggio o quanto meno un tornaconto personale.

Lucius Malfoy era un'uomo molto pragmatico, cinico ed estremamente inteligente. Essendo il capostipide dell'antica e nobile casata dei Malfoy non faceva nulla, nulla che potesse danneggiare anche minimamente la sua carica o la sua potenza. Quindi, perchè unirsi ad Albus Silente, quando il Signore Oscuro era risorto? Cosa lo aveva spinto ad una tale decisione, o meglio, quali vantaggi sarebbero venuti fuori da questa situazione? Draco aveva capito che il ruolo di suo padre all'interno dell'Ordine sarebbe stato quello di spia, ma si sa, quel ruolo non è mai sicuro e la sua più grande caratteristica è quella della segretezza.

Allora la domanda era lecita, cosa sperava di fare suo padre? L'unica spiegazione plausibile sarebbe stata che suo padre sapesse già che l'Oscuro Signore non avrebbe vinto e quindi voleva trovarsi un posto tra le file dei cosìdetti “buoni”.

Più pensava a questa soluzione, più gli sembrava l'unica possibile. Rimuginando su questo ed altri pensieri, non si accorse del tempo che passava inesorabile. Così, senza neppure rendersene conto, si ritrovò alle 9:30 ancora in camera.

Quando scese per la colazione erano quasi le dieci. E nella spaziosa cucina vi era solamente Remus che stava lavando le tazze che avevano utilizzato in precedenza. Il licantropo lo salutò dandogli il buongiorno e Draco rispose compostamente al saluto.

Remus gli passò una tazza di caffè nero e un tost con la marmellata. Ormai aveva imparato i guisti del serepeverde... Questi finì placidamente la colazione dando un'occhiata al giornale che qualcuno aveva lasciato sulla tavola. Dopo un po' si accorse che l'uomo che gli stava di fronte lanciava occhiate sfuggenti all'orologio

D -Aspetti qualcuno?-

Rm -Cosa?-

D -Stai aspettando qualcuno?-

Rm -No, è solo che è strano?-

D ?_?

Rm -Voglio dire, Harry questa mattina non è ancora sceso, di solito è il primo a svegliarsi, Draco, potresti andare tu a svegliarlo? Io devo finire qui...-

Il serpeverde stava per rifiutare, ma prima che potesse dire una sola sillaba, le sue gambe si animarono nuovamente di vita propria, portandolo sulle scale e sul piano in cui era la camera del suddetto moretto. Remus rimase spiazzato dalla celerità del biondo, conosceva il suo studente, il verde-argento non faceva mai nulla per niente. Aveva fatto quella domanda aspettandosi già una risposta negativa e un'occhiata seccata, di certo non avrebbe previsto quello che era appena successo?

Mentre Draco malediceva i suoi anrti inferiori quasti l'avevano trascinato di fronte alla stanza del moretto, il suo braccio si alzò in risposta e bussò leggermente alla porta. Dalla stanza nessun rumore. Riprovò con più energia e questa si aprì rivelando la stanza del grifondoro.

Il suo sguardo fù immediatamente catturato dal proprietario della stanza. Ma di certo non si aspettava di vederlo così.

Harry era steso sul letto, ma non stava dormendo. Le sue palpebre erano socchiuse e lasciavano vedere appena il verde dei suoi occhi. Le mani erano artigliate furiosamente alle lenzuola e il petto s'alzava e s'abbassava velocemente, segno del respiro accellerato che aveva colto il moro. Dalle sue labbra uscivano parole spezzate e soffocate.

Draco era impietrito, ma quando vide il grifondoro arcuarsi e un gemito di dolore uscì da quelle labbra, gli si fece immediatamente vicino e cercò di svegliarlo da quella specie di stato toccandogli il braccio, che al tatto sembrava bollente.

Harry aprì per un momento i suoi occhi e il verde si mischiò all'argento. Per un momento le sue mani rallentarono la presa sulle lenzuola, ma un secondo dopo ecco che questa si ripresentava. Ma a differenza di prima, una mano era stretta al braccio di Draco.

Il biondo dal suo canto, non sapeva cosa fare, la sua mente era bloccata e non rilasciava idee. Si costrinse a riprendere fiato e a pensare con lucidità. La prima cosa sensata che fece, fù quella di chiamare Remus a gran voce.

Continua...

Ringraziamenti

kymanu: Oh! Ma ciao! Sono felicissima che il cap ti sia piaciuto -l'autrice saltella per l stanza stile haidi- Anche qui Draco ha i primi sintomi, ma per le vere e prorpie capriole ci vorrà ancora un po'.... ma ne vedrai delle belle, parola di autrice (E questa dovrebbe essere una rassicurazione? NdDraco-scettico) No comment... allora cara kymanu a presto e fammi sapere cosa ne pensi! ^____^ **kiss**

aryVano90: Ciao anche a te tesoro! Tranquilla non me la sono presa! Se uno è impeganto, è impegnato! E poi sono stata fortunata ehehehe... La dolcissima ilari -a cui l'autrice ha fatto un'altarino- mi stà dando un'aiuto davvero prezioso senza contare che è velocissima! Le Fic di mistress Lay, le seguo anche io, le adoro! *_* la mia preferita è OneTree Hill e Flores Amissi -l'autrice non si fa scrupolo dlela pubblicità occulta- è bravissima! Devo dire che sei piuttosto perspicace, cura delle creature magiche spunterà nuovamente! (Ma io odio quella materia! È troppo pericolosa! NdHarry) Non dire così... non ti stava simpatico l'ippogrifo fierobecco? (scherzi? Non sai che paura quando mi hanno costretto a cavalcarlo! E poi ha fatto male al mio Draco! Q_Q... ndHarry-che-piagnucola...) Non piangere picculo!!! era uno scherzo e poi Draco sta bene adesso vero? Draco? (Eh? Ah si... oddio, dovrei rifarmi la manicure, ma anche oggi sono splendido! NdDRaco) Hai visto? Tutto nella norma, il tuo narciso stà benissimo! (Ma io voglio che Draco stia bene... cosa me ne importa di Narciso! NdHarry) (Chi è Narciso? Harry mi tradisci con lui?!?! ndDraco) (Oh no! Non lo farei mai tesoruccio! NdHarry) (Tsk vorrei vedere... sono il migliore IO! I Malfoy sono sempre i migliori! NdDRaco) -_-.... come non detto. Lasciando i piccioncini ai loro affari, continuiamo! Tranquilla tesoro, le tua domande mi faranno solo un'immenso piacere! So di averti lasciato abbastanza in sospeso, ma presto aggiornerò! Un bacio e a presto! **kiss** ^____^

Djkika: Carissima! Qual buon vento! Sono contenta che la mia fci ti piaccia, ti confido che sono anche io una fand elle Fic ingarbugliate, le adoro! *_* oddio, temo che il tuo fegato non potrà trovare pace in questo cap! Giuro che paghero le spese mediche! ^_° A parte tutto, grazie mille e mi raccomando, dimmi se ti piace anche questo cap! Bax-bax









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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***


Ciao a tutti!

Mi scuso immensamente per il ritardo, purtroppo durante le vacanze di Pasqua sono stata in vacanza e non ho potuto aggiornare prima di partire...Q_Q Anche se in ritardo auguro a tutti buona Pasqua sperando che tutti voi abbiate passato delle belle vacanze! (Lake hai visto? C'è l'ho fatta!^__^)

Un mega-bacio alla mia gentilissima Beta ilary e al so preziosissimo aiuto!

Buona lettura!!!!





Cap XV

Grimmul Place, Londra 3 Luglio 1996



Pansy e Blaise erano nel corridoio del terzo piano quando sentirono la voce di Draco chiamare a gran voce Remus Lupin. I due capirono immediatamente che c'era qualcosa che non andava, sapevano che Draco non avrebbe mai gridato a quel modo, la voce del biondo aveva inoltre una nota stonata. Di solito quando la sua voce assumeva un timbro diverso dal normale, questa era un sussurro o se si alzava era solo perchè infuriato.

In questo contesto invece, la voce aveva un timbro diverso, pareva preoccupata. Fù proprio per questo particolare che i due verde-argento si diressero verso la fonte del richiamo e si stupirono del fatto che le urla provenivano dalla camera di Potter.

Entrarono immediatamente e trattennero il fiato. Harry era steso ul letto e respirava a fatica, mentre un Draco dallo sguardo incerto gli era accanto e cercava di tenerlo fermo da un braccio. Non appena il biondo li notò disse

D -Blaise dammi una mano a tenerlo fermo, Pansy tu va a chiamare Black o Remus.- i due amici erano bloccati -Cosa state aspettando, un invito scritto?!-

Subito Blaise si avvicinò al corpo del giovane rosso-oro tenendolo fermo tramite una forte presa alla spalla, mentre la ragazza era schizzata al piano di sotto ad avvertire i due adutli. Dopo un minuto scarso Sirius salì velocemente le scale raggiungendo in un batter d'occhio la camera del figlioccio e rimase pietrificato nel vedere le condizioni di quest'ultimo.

Quando anche Remus seguito da Pansy ebbe raggiunto la camera, con il tono pratico di sempre impregnato però di urgenza disse

Rm -Ragazzi, continuate a tenerlo fermo, Sirius... - l'uomo lo guardò con sguardo teso -Sirius, se vuoi renderti utile vai a prendere una bacinella d'acqua calda. Io vado ad avvertire Raphael, Pansy tu stai qui e dai una mano ai ragazzi.-

Poi scese di corsa le scale recandosi nel salotto. Prese una manciata di polvere volante per invocare Raphael.. Al piano superiore intanto, Sirius seguendo le indicazioni del compagno, era arrivato nel bagno, mentre i tre serpeverde cercavano di tenere il più fermo possibile il moretto.

Harry sentiva un dolore pazzesco, era come se tutto il suo essere stesse per dividersi in due e lui cercava con tutte le sue forze di tenere insieme le due metà. La cicatrice gli doleva di impazzire e non riusciva a predere fiato. Però, sentiva di essere in qualche modo ancorato a qualche cosa, sentiva una presenza benigna al suo fianco, ma non era quella di Damien, sebrava in qualche modo più... più luminosa e rassicurante.

Si aggrappò con tutte le sue forze a quella presenza cercando di non ricadere nel baratro del dolore, raphael gli aveva insegnato come allontanarlo da se costruendo una specie di barrera contro la sofferenza che lo squassava, per farlo però doveva avere qualcuno che lo potesse aiutare. Non sapeva chi fosse la presenza al suo fianco, ma ne era attirato come una falena da una luce.

Decise quindi di assecondare questo istinto e cercando di concentrarsi unicamente su quella fonte luminosa cominciò ad ergerere la propria barriera contro il dolore. Dopo un tempo che parve interminabile, Harry cominciò a muoversi più sporadicamente, fino a quando l'unico movimento non era altro che un tremito che paragonato a quello di poco prima poteva dirsi quasi tranquillo.

Draco strinse più forte che potè la mano del moretto, come se fosse stato un riflesso condizionato, dopo poco vide quest'ultimo aprire gli occhi e mostrare loro uno sguardo appannato, il verde opaco s'incontro con il grigio tempesta del biondo e con quel poco di respiro che aveva disse un flebile “grazie” che fù udito solamente dal biondo.

Poco dopo gli occhi si richiusero e nella stanza arrivò Sirius con l'acqua e degli asciugamani, questo, aiutato da Pansy cominciò a bagnarli e ne posò uno sulla fronte del moretto mostrando a tutti una strana cicatrice a forma di saetta. La temperatura del moro era piuttosto alta, doveva avere parecchie linee di febbre.

Bl -Perchè diamine non lo portate al S.Mungo? Non vedete come stà male?-

S -Non cambierebbe nulla, non hai sentito Remus? Il suo medico stà arrivando...-

Nella stanza scese nuovamente il silenzio. Sirius vedendo che il figlioccio stava un po' meglio rispetto all'inizio continuò a cambiare gli impacchi in maniera più tranquilla. Nessuno parve notare il fatto che Draco stringesse ancora la mano di Harry.

Dopo un minuto scarso nella stanza entrò Raphael seguito da Remus, immediatamente il medico fù sul malato. Poi con un'occhiata severa intimò a tutti di allontanarsi, occhieggaiando in maniera profonda Draco. Quando tutti ebbero obbedito, prese al moro le pulsazioni e la pressione. Dopo di chè dalla sua valigetta cacciò fuori una fialetta con del liquido nero che inserì in una puntura.

Con delicatezza tolse la casacca del pigiama del moretto e gli fece un'iniezione sul braccio. Poi gli tolse il lenzuolo di dosso e gli fece appoggiare la schiena contro dei cuscini che aveva fatto apparire con la magia. Dopo di chè aprì le finestre facendo entrare aria pulita e sole.

Rm -Cosa... cosa stà facendo?-

Ra -Adesso Harry ha bisogno di aria pulita e luce, aprite la porta della stanza e le finestre del corridoio, respirerà meglio.-

S -Ma ha la febbre! Non gli aumenterà così?-

Ra -Non in questo caso, guardate...-

harry infatti piano piano aveva riaperto gli occhi mostrando a tutti il verde celato dietro le palpebre, non appena fù sveglio, cominciò a predere grandi respiri e il tremito diminuì gradualmente fino ad abbandonarlo, alla fine il moro restò con le guance arrossate e il respiro un po' affannoso. Con voce arrochita e tremante chiese

H -Cosa... cosa è successo?-

Ra -Sei stato male, con un paio d'ore sarai a posto, e al tuo risveglio probabilmente ci sarà anche Damien. Adesso riposati, ti lascio la finestra aperta-

Poi fece cenno agli altri di uscire dalla stanza.

Una volta in corridoio proseguirono fino ad uno studio situato sullo stesso piano.

Una volta che tutti si furono seduti, e Remus ebbe chiuso la porta, Sirius con sguardo indagatore e preoccupato chiese

S -Come stà?-

Ra -Adesso meglio fortunatamente. La febbre gli si abbasserà nel giro di un paio d'ore, ma per un paio di giorni non si alzerà dal letto-

A quelle parole seguì un'attimo di silenzio, ma fù rotto nuovamente da Sirius

S -Che cos'ha?-

Ra -Mi sembra ovvio no? È malato e ha bisogno di riposo...-

S -Questo lo so, io voglio sapere di cosa è malato!-

I suoi occhi erano diventati duri, Remus gli si avvicinò gli posò una mano sul braccio per calmarlo, ma poi si rivolse nuovamente al medico.

Rm -Abbiamo il diritto di saperlo, cos'ha Harry?-

Raphael sospirò pesantemente, poi optò per raccontare loro una parte di verità

Ra -Quella che ha non è proprio una malattia.-

D -Cosa?-

Ra -la situazione è un po' più complicata. Harry ha una caratteristica particolare, o meglio, il suo corpo la ha. Quando ha questa specie di “attacchi” se così si possono chiamare, è perchè il suo corpo, il suo organismo si ribella in qualche modo.-

Rm -Non capisco...-

Ra -Merlino... è difficile da spiegare. È come se il corpo di Harry fosse in qualche modo sensibile ai cambiamenti e non li accettasse, questa specie di rifiuto si riperquote poi sul suo organismo facendo stare male Harry.-

A tutti ci volle un po' per assimilare questo complicato ragionamento, quando Sirius riuscì a capire il senso delle parole del medico sbottò

S -Ma è assurdo! Non ho mai sentito parlare di una cosa simile!...-

Ra -Immagino, ma posso assicurarvi che Harry non è l'unico ad avere questa peculiare capacità, in passato ce ne sono stati alcuni e in futuro ce ne saranno altri. Essendo una cosa molto rara, in pochissimi sono a conoscenza di ciò.-

Rm -Non si può fare nulla per prevenire questi attacchi? E poi di che tipo sono i cambiamenti a cui è più... “sensibile”?-

Ra -Cambiamenti di tipo magico per lo più, o comunque conseguenze di questi. C'è poco e niente che possiamo fare per prevenirli...-

Rm -Di tipo magico?-

Ra -Sì, diciamo che avvengono raramente per fortuna, o almeno fino a pco tempo fa, li abbiamo quando qualcuno và ad interferire con l'essenza della magia. In pochi sono in grado di operare tali cambiamenti e molti di essi preferiscono non farli per paura delle conseguenze. Io, non so di cosa si tratta in particolare, so solo che Harry reagisce a questo modo quando l'essenza magica viene in qualche modo contaminata, è come se ne risentisse lui stesso.-

S -Hai detto che avvenivano raramente, o almeno fino a poco tempo fa... in che senso?-

Il medico non disse nulla, ma nella mente del biondo fiorì come un'illuminazione.

D -Il Signore Oscuro... è colpa sua vero?-

Raphael lo guardò con sguardo impenetrabile e alla fine annuì.

Ra -Il Lord è una di quelle poche persone che può operare sull'essenza della magia, non ha timore della morte perchè l'ha già sconfitta e quindi opera indisturbato. Ogni volta che lo fa, Harry ne risente.-

Rm -Quindi anche questa notte lui...-

Ra -Esatto. L'unico aiuto che posso dare io ad Harry è dargli quella pozione che avete visto che lo aiuta a riprendere il controllo del suo organismo. Ormai dovrebbe aver fatto di là....-

D -Tutto questo è.... è pericoloso per lui?-

Ra -Non lo so-

S -Cosa?!-

Ra -Purtroppo credo di sì, ma l'unco che può saperlo è Harry, non mi ha mai dato una vera e propria risposta, ho delle ipotesi, ma nulla di concreto. Comunque vedendo le sue condizioni dopo un “attacco” di questo tipo, potete ben immaginare che sicuramente non gli fa bene...-

Rm -Quindi?-

Ra -Quindi cosa?-

Rm -Insomma, non possiamo fare nulla per lui?-

Ra -No. Se ci fosse stato qualcosa da fare, a quest'ora l'avremmo già fatto. E comunque non penso ci saranno altri attacchi così violenti per lui. Il prima possibile porteremo Harry via di qui per monitorarlo a dovere.-

D -Monitorarlo?-

Ra -Certo, adesso che il Lord è risorto per Harry sarà complicato, quindi almeno fino a Settembre rimarrà monitorato. Adesso io devo andare.-

Rm -Possiamo fare qualcosa?-

Ra -Non molto, solo assicuratevi che ci sia qualcuno nella stanza di Harry, non dovrebbero esserci ricadute, ma se qualcosa và male non esitate a chiamarmi.-

Così dicendo scese al piano inferiore seguito da Remus.

Rm -Tutto qui?-

Ra -ve lo avevo detto che non avreste potuto fare molto no? Comunque dovrebbe venire qualcuno a prenderlo nel giro di un paio di giorni.-

Rm -Chi verrà?-

Ra -No lo so, probabilmente Lady e Damien, ve lo dirà meglio Harry.-

Rm -Dove lo porterete?-

Ra -Senti, io vado di fretta, il resto chiedilo ad harry, lui avrà tempo per risponderti, arrivederci.-

E così dicendo, dovpo aver preso una manciata di polvere volante, entrò nel camino lasciando un preoccupato Remus nel salotto.

Grimmuld Place, 4 Luglio 1996

Draco era comodamente seduto su una poltrona della stanza, nonostante fosse estate e facesse abbastanza caldo, indossava una maglia a maniche lunghe, una di quelle mezzi-tempi che non sai mai quando indossare.

Per la mattina lui aveva il “compito” di sorvegliare Harry che, da quando il medico era uscito di casa, era in uno stato semi-comatoso. Insomma, era dal pomeriggio del giorno prima che dormiva!

La gamba cominciò a formicolare e il biondo decise di alzarsi per far riprendere la circolazione, sarebbe dovuto rimanere con il bell-addormentato almeno per altre tre ore. La cosa però, non l'infastidiva più di tanto, il suo sguardo accarezzò lentamente la figura del moro. La sua carnagione era più chiara e le guance leggermente arrossate, il lenzuolo lo copriva solo fino alla vita e il petto era lasciato scoperto. Il respiro era regolare ed ogni volta che ispirava, Draco poteva vedere i muscoli dell'addome tendersi per poi rilassarsi, i capelli corvini erano sparsi sul cuscino e creavano un forte contrasto con la sua federa.

Quasi inconsapevolmente il serpeverde s'avvicinò al corpo del moro, ormai gli era accanto, come il giorno prima, quando aveva avuto l'attacco. La sua natura logica e razionale lo spinse a rianalizzare la situazione per quella che era forse la quinta volta... ricordava perfettamente la sensazione di ansia e preoccupazione che l'aveva invaso quando l'aveva visto così sofferente. Ogni volta che c'era di mezzo quel moretto, tutte le sensazioni che aveva imparato così bene ad imbrigliare, prendevano il sopravvento.

E inevitabilmente si chiese: perchè? Come riusciva ad abbattere, senza fare nulla di concreto, tutte le sue difese?

La sua mano si mosse lentamente avvicinandosi a quella massa informe che il moretto definiva “capelli”. Chissà com'erano al tatto, sarebbero stati ruvidi? La sua mano decise che sapere la risposta era importante, poiché senza chiedere niente e a nessuno, si appoggiò ai capelli corvini: erano folti e molto morbidi, scorrevano semplicemente tre le sue dita candide. La sua mano ripetè l'operazione più di una volta, il movimento del suo braccio era così istintivo che in qualche modo poteva definirsi...giusto.

I suoi occhi erano ipnotizzati da quel movimento, era stano... le sue mani tracciavano sentieri insidiosi su quella nuca come se dovessero percorrere un percorso che già conoscevano. Il suo sguardo argento fù però attratto da quello smeraldino del moro che chissà da quanto tempo era sveglio.

Harry si era svegliato grazie ad una sensazione di piacevole benessere. Sentiva come una carezza vicino alla sua testa ed era confortante... Inizialmente pensò che quella dolce sensazione poteva provenire solamente dallo stato onirico, ma poi si rese conto che la sensazione che l'avvolgeva era troppo reale, troppo intossicante per poter essere semplicemente un sogno. Così aprì gli occhi.

Le palpebre erano pesanti e la vista ancora sfocata, ma riusciva benissimo a scorgere una persona al suo fianco che gli stava passando una mano fra i capelli, adesso la domanda da porsi era semplice: chi era?

Aveva i capelli biondi che alla luce chiara del mattino sembravano sovrannaturali, che fossero veramente un sogno? Quell'ipotesi fù scartata quando le candide mani della persona si rituffarono con tranquillità tra i suoi capelli, anche lui rimase ipnotizzato da quei lenti movimenti....

Poi, improvvisamente i suoi occhi verdi s'incrociarono con quelli grigi, quasi argentati del biondo. Quello sguardo... lo avrebbe riconosciuto fra mille probabilmente. Chi altri avrebbe potuto imprimere tanta profondità in un semplice incrocio fra bianco e nero? Chi lo avrebbe potuto rendere tanto luminoso e penetrante se non Draco?

Continua....

Ringraziamenti!

AryVano90: Grazie mille tesoro! Tutti questi complimenti mi daranno alla testa! ^\\^ MI spiace di averci messo così tanto ad aggiornare ma come ho detto prima del cap sono stata in vacanza e il mio pc è rimasto a casa Q_Q.... Ma l'iportante è aver aggiornato no? Adesso però ti chiedo umilmente scusa per non aver commentato la tua storia... Ho scovato gli ultimi due capitoli 5minuti fa!!!!! Appena posso leggo tutto e commento!!!!!! Perdonami! Q_____Q Comunque per tua gioia -almeno spero...- in questo cap ci sono le prime risposte e presto il tuo caro Damien farà la sua apparizione! Dracuzzolo qui ha la sua grande parte e le cose tra lui e Harry si smuovono ancora un po'... sei curiosa poi di Pansy eh? Non indovinerai mai con chi finirà questa bella serpetta! Bwahahaha.... cercherò di aggiornare il prima possibile -impegni permettendo- un bacione e grazie mille!

Gosa: Ciao carissima! Mi scuso ancora una volta per il ritardo!Q_Q Comunque sono contenta che i siparietti Sir-Rem ti piacciano... anche io li adoro!!!!! (Ma sei tu l'autrice no? NdSirius) scusa avresti qualcosa da ridire? (assolutamente no signora! NdSirius) Oh.... bravo così! Come vedi, le prime risposte sono arrivate, spero che anche questo cap ti piaccia!

Kymanu: Oh! Chiedo perdono carissima!!!!!! Mi spiace averti lasciato Harry in queste condizioni per tutto questo tempo, ma come vedi si è ripreso! ^__^ Mi spiace che Sirius qui non abbia una gran parte, ma tranquilla.... di siparietti Rem-Siri ce ne saranno tantissimi! Li adoro anche io! Sono divertentissimi da scrivere!!!!!! Mi raccomando, lascia un commentino e grazie mille!!!!!!!

Djkika: Ma ciao tesorina! Scusami anche tu per il ritardo, cercherò di essere più veloce!^__^ Bè, spero che la spiegazione abbia soddisfatto almeno per il momento la tua curiosità, ma tranquilla, il bello deve ancora venire!!!!!! Bwahahahah! E comunque hai centrato benissimo Voldy.... sempre di mezzo lui! Uffa! >_< (ma non sei tu l'autrice ndDraco) Si, ma lui c'è sempre di mezzo!!!! e tu stai zitto se no ti faccio finire in bianco! (°_° ndDraco) Oh... che bello essere autrice! *_* Allora a presto! Lasciami un commentino!

Lake: Ma ciao! Scusami tanto per il ritardo!!!! Spero che questo capitolo però ti sia piaciutO!^__^ Cercherò di essere più veloce! UN bacio!!!!!! e a presto!



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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***


Emh... salve a tutti!!!.... Vi prego, non schiantatemi per il ritardo, ma fra la chiusura della scuola, gli scout e tanti vari inconvenienti, il tempo è stato poco e mal-gestito dalla sottoscritta!

Spero vivamente che possiate perdonarmi per questo stratosferico ritardo, questo capitolo a richiestoi mooolo tempo, ma spero ne valga la pena! Buona lattura a tutti e... a prestissimo!!!!!!!

Prima di lasciarvi a questo chappy, voglio dedicare questo capitolo al mio angioletto personale, la mia super-beta Ilary!!!!!! Tesora grazie tantissime! Purtroppo io e le virgole non andiamo d'accordo, ma la grande Ila riesce sempre a trovare tutto ciò che non và e a darmi splendidi consigli per la ficcy! Grazie carissima, un giorno ti ripagherò!!!! Q_Q non sapete a cosa la sottopongo!!! Il merito di questo cap è tutto suo! Grazie tantissime Ila!! e ora... buona lettura a tutti!!!



XVI



4 Luglio 1996

Draco rimase immobile, anche la sua mano si fermò, ma non accennava a spostarsi dai morbidi capelli corvini dell'altro. Anche Harry era immobile, il verde dei suoi occhi si rifiutava di staccarsi dall'argento del biondo, tra i due si prolungò un silenzio statico, ma non imbarazzante.

Nonostante la situazione quanto meno insolita, i due si trovarono bene in quel silenzio, entrambi avevano paura di rompere quel momento con parole o movimenti, non seppero mai quanto tempo durò quell'attimo, pochi secondi? Un minuto? Più minuti?

Forse sarebbe potuto durare per sempre... ma l'unica loro certezza fù il colore e l'intensità degli occhi dell'altro. Il magico momento fu spezzato da una voce imperiosa proveniente forse dalle scale che però riuscirono ad udire fin lì.

? -Allora? Dov'è Harry!?-

S -E tu chi sei? Come hai fatto ad entra....- Sirius però fu interrotto da Pansy che disse

Pn -Ultima porta a sinistra.-

Solo allora Draco si allontanò di un passo da Harry che, facendo leva sulle braccia, si era messo in modo da poter stare quasi seduto sul letto. Poi rivolgendosi a Draco chiese

H -Eri tu vero?-

Draco non seppe cosa rispondere, cosa diavolo intendeva con quella frase Har... Potter? Era lui dove? La sua perplessità alla domanda doveva leggersi sul suo viso perchè Harry gli indirizzò un piccolo sorriso dicendo

H -Non fare caso a quello che ho detto, sono ancora frastornato per....-

La frase però venne interrotta dalla porta che veniva aperta. Sulla soglia apparve un ragazzo molto alto dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore, sarebbe potuto passare benissimo per un ragazzo comune se non fosse stato per quello sguardo. Quelli non erano sicuramente occhi che avresti potuto scordare facilmente... erano intensi e duri, ma in quel momento avevano un velo di preoccupazione che celava la parte più dura di quello sguardo.

Con pochi passi raggiunse il letto da dove Harry lo guardava con un'espressione indecifrabile, poi con naturalezza, avvicinandoglisi sempre di più lo abbracciò forte. Per Draco quella scena fu uguale ad un pugno in faccia, sentì ribbollire il sangue nelle vene e l'adrenalina salire velocemente, Merlino quanto gli prudevano le mani! In quel momento, se avesse potuto esprimere un desiderio, avrebbe sicuramente scelto quello di disintegrare il nuovo venuto.

Harry nel frattempo teneva il capo basso e la sua mano stringeva la maglia nera che in quel momento il suo fratellone portava addosso, poi con gentilezza allentò la presa e si separò da lui.

Una volta che i due si furono staccati, Harry vide oltre la schiena dell'altro, la faccia furiosa di Sirius e quella curiosa di Remus, girò un momento lo sguardo verso il biondo, ma dalla sua posizione non poteva scorgergli il viso, Blaise e Pansy invece ne avevano una panoramica perfetta: il viso del biondo pareva una maschera d'acciaio per la durezza, gli occhi grigi scintillavano in maniera non troppo rassicurante e talmente assottigliati da prendere il taglio ferino. L'intero corpo pareva in tenzione e Blaise facendo un cenno d'intesa a Pansy s'avvicinò al biondo.

Il moro verde-argento diede una pacca sul braccio dell'amico finendo nel suo campo visivo per un momento e un brivido gli corse per la spina dorsale, certo che quando Draco era arrabbiato, anzi furioso, c'era davvero da temere... ma conoscendolo si riprese subito e con tono pacato gli disse:

Bl -Se non vuoi che del fumo esca dalle tue orecchie dovresti darti una calmata amico...-

Draco lo guardò storto ma poi s'impose di rilassarsi, scoprendo, che da quando il nuovo venuto si era staccato dal moretto, gli era più semplice riprendere il controllo del suo corpo, perciò cercò di rilassare la sua postura espirando lentamente. Quando ebbe finito, il suo viso aveva riacquistato la tipica maschera-serpeverde, quella impassibile ed impenetrabile di sempre, nonostante ciò il biondo non staccò gli occhi dalla figura del nuovo venuto.

Si -Allora chi diavolo sei tu eh?- Remus mise una mano sulla spalla del compagno per calmarlo, il diretto interessato dal suo canto, senza fare una piega disse:

Dm -Sono un amico di Harry per quanto vi possa interessare, ed ora ho intenzione di portarlo via.-

Si -Cosa?-

Dm -Hai capito perf...-

H -Damie calmati!-

Dm -Ma...-

H -Non puoi piombare così all'improvviso e pretendere che tutti ti diano retta no? Sirius scusalo, lui è Damien, vi ho parlato di lui no?-

Sirius fece per aprire bocca, ma una gomitata di Remus lo fece desistere

Rm -Certo...Bè.... emh, piacere di conoscerti Damien, io sono Remus e come avrai capito questo è Sirius, loro tre invece sono Draco, Blaise e Pansy dei compagni di scuola di Harry-

Dm -Tsk... adesso che abbiamo fatto le presentazioni, possiamo andare?!-

Si -Harry non si muoverà di qui fino a quando non ci avrà spiegato meglio!-

Dm -Questo non t'interessa!-

Si -Non stavo parlando con te!-

H -Potete farla finita? Damien, Sirius ha ragione, ce ne andremo quando avremo chiarito la situazione va bene?-

Dm -Tsk...-

Scese per un attimo il silenzio poi dalla porta sbucò un'altra persona, per la precisione la ragazza bionda a cui Pansy aveva consegnato la lettera del moretto quando erano a King Kross

? -Oh, salve a tutti. Harry! Hai un un'aspetto magnifico!-

H -^\^ Grazie Lady, emh, loro sono Remus, Sirius, Pansy Blaise e Draco- disse indicandoli

La -Oh, ma certo, sono i tuoi compagni di scuola vero? Ma loro due non sono un po' grandicelli?- chiese indicando i due professori

Remus e Sirius, sentendosi chiamati in causa si rivolsero alla ragazza con espressione interdetta.

Rm -Veramente io e Sirius siamo i professori...-

La -Oh ma certo...-

H -Forse sarebbe meglio andare a parlare di là nel salotto che ne dite?-

Rm -Si, lo penso anche io-

H -Voi cominciate ad andare, io intanto mi metto qualcosa e vi raggiungo...-

Il licantropo annuì e fece strada ai rimanenti, Draco però, con un certo disappunto notò che Damien era rimasto nella stanza con il moretto.

Una volta arrivati nel salotto, si sedettero su poltrone e divani, Lady era l'unica a sentirsi a proprio agio e con disinvoltura chiese

La -Si potrebbe avere del the?-

Rm -Emh... certo-

Con un colpo di bacchetta fece apparire una brocca di tè freddo e svariati bicchieri, ma solo Pansy, Blaise e Lady si servirono della bevanda refrigerante, Remus guardava la ragazza con intensità mentre Draco e Sirius avevano delle espressione molto simili sul viso.

Entrambi infatti avevano l'aria seccata ed irritata. Dopo cinque minuti, un Harry vestito con un pantalone nero e una t-shirt bianca fece la sua apparizione nel salotto, sorretto da un'impassibile Damien. Il moretto si sedette con sollievo sul divano e l'altro gli si accomodò accanto. Prima che qualcuno potesse impedirglielo Sirius disse:

Si -Perchè non ce lo hai detto prima?- chiese con tono accusatorio

H -Avete parlato con Raphael immagino...-

Rm -Esatto- rispose il licantropo cercando di placare il compagno

H -Bè, a che pro dirvelo? Insomma, vi sareste solamente preoccupati no? E di certo non è un bell'argomento di conversazione non trovate? Mi spiace che lo siate venuti a sapere in questo modo, ma purtroppo è stato imprevedibile.-

Rm -Non fa niente, adesso stai bene?-

H -Meglio di prima sicuramente! ^__^ -

Dm -Adesso possiamo andare?-

Sirius stava per rispondere, ma con sorpresa dei suoi amici, Draco lo precedette chiedendo con occhi assottigliati

D -Andare dove?-

Dm -Questo non deve riguard....-

H -Damien!- lo riprese con sguardo supplicante -Scusatelo, comunque a parte tutto ha ragione, temo che dovrò tornare a casa...-

Rm -Se vuoi puoi rimanere-

H -Mi piacerebbe un sacco Moony, ma è meglio che vada. Raphael dopo questa sera vorrà tenermi sotto osservazione e qui non è possibile, mi spiace.-

Rm -Bè, se è così, dato che comunque può entrare dentro Grimmuld Place può venire qui!-

H -Non so, bisognerebbe chiedere a lui... ma forse....-

Le parole del moro però vennero interrotte da Damien

Dm -Non credo sia il caso, Harry dovrà fare della fisioterapia con me e Lady. Quindi...-

Rm -Bè, qui ci sono un mucchio di stanze a disposizione, non sarebbe meglio, almeno per il momento se vi fermaste tutti qui?... vero Sirius?- chiese cercando l'appoggio del compagno

Sirius valutò per un momento le due opzioni che aveva a disposizione: nella prima, quella sottospecie di ragazzo si sarebbe portato via chissà dove Harry, decisamente non una buona idea... Ma nella seconda ipotesi, certo, Harry sarebbe rimasto lì, ma anche il suo amichetto, che strazio, non solo tre serpeverde, ma adesso anche il ragazzo che stava sempre appiccicato al suo figlioccio doveva tollerare!!!!!

Si -Certamente... c'è ancora un'intero piano pieno di stanze libero...-

H -Sul serio?-

Sirius vedendo il viso speranzoso di Harry non potè fare a meno di sorridergli sereno e annuire, inoltre vedere Damien che stava cercando una qualsiasi ragione per non restare lì dentro era davvero spassosa. Sul divano vicino, accanto a Pansy invece, stava Lady con un'espressione pensierosa, i tre serpeverde invece parevano più che altro soddisfatti.

H -Damien che ne dici?...-

Dm -Harry non so... -

H -Avanti... dai Damie!-

Dm -...e va bene, ma solo se raphael dice di si, altrimenti nulla, intesi?-

Harry in risposta, sotto lo sguardo irritato di Sirius e Draco l'abbracciò, in quel momento si sentì la voce limpida di Lady dire

La -Harry... secondo te potrò mettere tutto in una valigia?-

Harry con un sorriso si voltò nella sua direzione e le disse

H -Teoricamente si... ma conoscendoti no... ma se vuoi puoi prendere la mia, quella più grande, così ti entra tutto sicuramente-

La -Tanto l'avrei presa ugualmente... bè, meglio che mi sbrighi a portare qui la mia roba...-

Dm -Guarda che dobbiamo aspettare che torni Raphael, altrimenti non se ne fa nulla!-

La -si si... certo... Harry ci vediamo più tardi... Signor Sirius, grazie per l'ospitalità-

Poi fece una specie di inchino e uscì dal salotto sotto lo sguardo incerto dei due adulti.

H -Emh... dovete scusare Lady, lei è un tipo un po'... come dire... particolare-



10 Luglio, Grimmuld Place



Harry era steso sul letto che ormai occupava da ormai una settimana, il suo sguardo smeraldino si perdeva fuori dalla finestra che dava sul cortile interno di Casa Black. Alla fine Raphael gli aveva dato il permesso di restare e così Damien e Lady lo avevano raggiunto. Harry ne era molto felice, ma sapeva perfettamente che questa situazione non sarebbe potuta durare ancora a lungo.

Lo sapeva perfettamente, ma lì, in quella casa, si sentiva davvero bene e cercava di prolungare la sua permanenza il più possibile. Damien come al solito era fantastico, lo aveva capito al volo e non aveva detto nulla, si era messo al suo fianco e l'aveva sorretto, conscio anche lui di ciò che andava fatto.

Harry aveva fatto le sue scelte, sapeva che probabilmente erano avventate, ma lui non aveva intenzione di cambiare idea, sarebbe andato fino in fondo....

Fu portato alla realtà da qualcuno che bussava alla porta

H -Avanti...-

Remus apparve sulla soglia con un vassoietto con sopra un bricco di tè fresco e un bicchiere, entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle e posò il tutto sul comodino vicino al letto

Rm -Allora, come và?-

H -Molto meglio, grazie Monny...-

Rm -Figurati, piuttosto, sicuro che non vuoi nulla da mangiare? Sono giorni che non tocchi nulla!...- chiese il licantropo con fare preoccupato

H -Tranquillo, stò bene, ma davvero, non posso proprio mangiare...-

Rm -Sei dimagrito molto sai? Non fa bene stare a digiuno per così tanto tempo, davvero Harry, non vorrei sembrare pressante, ma sembra che tu stia peggiorando e non migliorando!-

H -A prima vista è così, ma come ti ho detto durante questa “convalescenza” non posso mangiare nulla, tra pochi giorni riprenderò a mangiare promesso...-

Rm -Come vuoi tu... allora, cosa c'è?-

H -Cosa?... nulla davvero, stò bene...- disse abbassando lo sguardo

Rm – Forse ti sembrerà strano, ma ormai almeno un po' ho imparato a conoscerti Harry... Allora, cosa c'è che non và? Lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa no?-

H -Lo so, grazie.... ma purtroppo questa è una faccenda di cui posso occuparmene solo io-

Rm -Capisco, ma se vuoi parlarne io sono qui, magari dire ad alta voce quello che pensi potrebbe esserti utile...-

H -Rem...- una piccola lacrima scese dagli occhi color di giada, Harry cercò di nasconderla abbassando il viso, ma lo sguardo miele del licantropo la vide

Dopo neppure un minuto Harry si ritrovò stretto in un'abbraccio caldo

Rm -Harry, so di non poterti essere d'aiuto, ma se ti può consolare sono sicuro che qualsiasi cosa sia, sono sicuro che prima o poi s'aggiusterà...-

La porta venne aperta da una Pansy piuttosto arzilla

Pn -buongiorno Po....-

Poi si rese conto della scena che si trovava davanti e s'immobilizzò un attimo

Pn -Scusate io... emh... passo tra poc...-

Rm -Tranquilla Pansy, ero venuto solo a portargli un po' di tè...- rispose gentilmente il licantropo sciogliendo il figlioccio dall'abbraccio.

Harry lo guardò riconoscente lasciare la stanza, in fondo, si disse, quella decisione la prendeva anche per lui...



Grimmuld Place 10 Luglio, la sera

Draco era nella stanza di Harry con Pansy e Blaise quando qualcuno bussò alla porta. Il biondo con una smorfia guardò l'orologio; erano le 18:00 e come al solito arrivava quel deficente di Damien per farli sloggiare.

Infatti dalla porta fece capolino il bel ragazzo moro che lanciò ai tre serpeverde la solita occhiata truce. Ogni sera la stessa storia, pensò con fastidio. Dannazione, se sanno che devo venire per la fisioterapia perchè diavolo si fanno trovare qui a quest'ora?

Dm -Scusate, qui avremmo da fare...-

Disse lanciando un'occhiata agli scacchi magici che Blaise aveva portato nella stanza, i tre verde-argento guardarono con espressione altera il nuovo venuto

Bl -Si certo... come no...- poi rivolgendosi ad Harry -Allora ci vediamo domani.... ciao-

Pansy gli scoccò un sonoro bacio sulla guancia, mentre Draco si limitò ad un cenno del capo. Quel Damien gli stava proprio fin sopra i capelli! Lui e gli altri avevano provata a dire al moro che era solo un'idiota quello, ma il moretto più testardo di un mulo gli aveva risposto “so che può sembrarlo, ma non è così ve lo assicuro, damien è una delle persone migliori che conosco” a quel punto nessuno di loro riusciva a ribattere dopo aver visto la sue espressione cocciuta.

Così alla fine avevano smesso di parlarne di comune accordo, ma ciò non toglieva il fatto che Draco non potesse vederlo, la cosa poi era palesemente reciproca, Damien infatti non era cordiale con nessuno, stava via tutto il giorno e riappariva solo la sera, più puntuale di un'orologio svizzero per la “fisioterapia” di Harry. Al contrario Lady era un tipo del tutto fuori dal comune, insomma, era.... bè... non c'erano molti vocaboli che potessero descriverla, ma non era del tutto “normale”, ma non dava fastidio anzi, era educata e si faceva gli affari propri e aveva un ottimo gusto in fatto di estetica.

La mente del biondo vagava su questi ed altri pensieri mentre alle sue spalle Pansy cercava di corrompere Blaise

Pn -Avanti su! Che ti costa!! Vai a riprendermi l'astuccio-

Bl -Ma scusa, aspettiamo domani mattina no?-

Pn -E come pensi che mi possa preparare senza i miei trucchi???!??!-

Bl -Non mi freghi Pans... dato che non costa nulla vacci tu!-

Pn -Ma io sono una ragazza!-

Bl -E con ciò?-

Pn -Le ragazze dovrebbero essere servite e riverite...-

Blaise alzò un sopracciglio scettico, stava per ribattere quando Draco stupì entrambi

D -Finitila di fare i ragazzini, andrò io....-

I due guardarono shockati il proprio amico, non era da Draco proprorsi per cose simili! Insomma, non faceva altro che ripetere per ogni cosa “mi avete preso per un elfo domestico per caso?”. Lo aveva detto anche quando a pranzo gli avevano chiesto di passargli il sale!!!

Il biondo, non notando la reazione provocata agli amici, si diresse al piano superiore, arrivò di fronte alla porta della stanza di Harry e vide che questa era socchiusa, s'avvicinò per bussare quando sentì una voce alterata che però cercava di mantenersi bassa

Dm -Come sarebbe a dire “ho deciso”?-

H -Damie ascolta...-

Dm -No, non intendo ascoltare!-

H -Ti prego! Ascoltam...-

Dm -So già quello che mi dirai! Ma questa volta è troppo, non voglio che tu lo faccia!-

H -E' necessario e lo sai!-

Dm -No che non lo è! Sei tu che... che come al solito vuoi fare di testa tua!-

H -Non è così! Io voglio... - Draco sentì Harry prendere il respiro -Voglio che tu riesca a terminare i tuoi studi....-

Dm -Cosa?-

H -Voglio che Sirius capisca che a Serpeverde non ci sono solo persone cattive- aggiunse con voce dolce -voglio che Luna trovi le prove dell'esistenza delle sue creature, che Herm il ragazzo, che Neville riesca a prendere fiducia in se stesso, che Ginny diventi quella ragazza forte che sogna di essere, voglio che Remus accetti se stesso, che Pansy trovi l'amore che cerca, Blaise che riesca a guardare davvero ciò che gli interessa, che Draco impari ad essere veramente se stesso, voglio che Silente invecchi e tanto, tanto altro....-

Dm -Harry...-

H -Ho promesso a Low che tu gli avresti insegnato tuto sul primo appuntamento, voglio che la signora Margareth invecchi felice, voglio che Mandy si dichiari a quel citrullo di Philip.-

Dm -e tu... cosa vuoi per te?

H -Non voglio avere rimpianti, volgio combattere fino all'ultimo, non volgio arrendermi....-

Dm -Sei un piccolo sciocco idiota lo sai vero?-

H -Uffa... e io che pensavo di essere migliorato con il tempo....-

Seguì una breve risata che Draco collegò doveva appartenere a Damien, si accorse che non lo aveva mai sentito ridere... ma cosa andava pensare? Dopo una conversazione simile il suo primo pensiero andava alla risata di quel bestione? Poco ma sicuro, aveva passato troppo tempo a contatto con quell'idiota di un Black...

Comuqnue adesso c'erano tre cose che poteva fare: uno, entrare e chiedere piegazioni, due, tornare indietro senza fare nulla, oppure aspettare ancora dietro la porta e aspettare che i due riprendessero il discorso.... Alla fine optò per la terza ipotesi, aspettò ancora un momento e infatti, sentì Harry dire

H -Grazie Damie...-

Dm -Lasciamo perdere... non ho detto che sono d'accordo...-

La voce del moro si abbassò e Draco per poter ascoltare s'accostò di più alla porta, purtroppo per lui, questa era accostata per cui si aprì lievemente rivelando ai due la presenza del biondo.

Dm -Eh tu, cosa ci fai qui?-

D -Devo prendere una cosa, Pansy ha dimenticato il suo astuccio...- rispose con nonchalance entrando nella stanza con passo sicuro, prese l'astuccio dell'amica e per un'attimo i suoi occhi color metallo si specchiarono in quelli di giada del moro, Harry lesse in quello sguardo la voglia di risposte e spiegazioni, gli si piantò in mente come un peso, ma sapeva di non potergliele fornire, così abbassò il suo fissandolo sul lenzuolo.

Il biondo però dovette proseguire la sua “scenata” e dopo un cenno al moro uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Nella testa continuavano a risuonargli le parole del moro, ma dannazione, non riusciva a dargli un senso! Aveva deto quel mucchio di parole sugli altri, ma cosa avevano in comune tute quelle cose?

Con la mente piena, riconsegnò l'astuccio a Pansy e senza neppure ascoltare le parole dei compagni, si diresse nella sua stanza. Si buttò a peso morto sul letto portandosi un braccio sugli occhi cercando di concentrarsi.

Tentava di focalizzare le parole che Harry aveva rivolto a Damien, ma non vi riusciva perchè nella sua mente rivedeva quegli occhi color speranza abbassarsi con aria mesta. Il moro aveva evitato il suo sguardo, e Draco vi aveva letto una profonda malinconia che mal si addiceva ad Harry.

Con un verso stizzito cercò di riportare faticosamente i pensieri al discorso da poco ascoltato, nella sua mente risuonavano le parole del Grifondoro:

Voglio che Sirius capisca che a Serpeverde non ci sono solo persone cattive- aggiunse con voce dolce -voglio che Luna trovi le prove dell'esistenza delle sue creature, che Herm il ragazzo, che Neville riesca a prendere fiducia in se stesso, che Ginny diventi quella ragazza forte che sogna di essere, voglio che Remus accetti se stesso, che Pansy trovi l'amore che cerca, Blaise che riesca a guardare davvero ciò che gli interessa, che Draco impari ad essere veramente se stesso, voglio che Silente invecchi e tanto, tanto altro....Ho promesso a Low che tu gli avresti insegnato tuto sul primo appuntamento, voglio che la signora Margareth invecchi felice, voglio che Mandy si dichiari a quel citrullo di Philip. Non voglio avere rimpianti, volgio combattere fino all'ultimo, non volgio arrendermi... ”

Più ci ripensava più si diceva che queste parole non avevano senso, ovvero, ce lo avevano, ma cosa accomunava tutte queste cose? Dovevano avere un punto d'incontro, ma lui non riusciva a vederlo, Salazar, cosa Merlino andava farneticando Harry? Quelle parole non gli si addicevano per nulla! Le avrebbe viste bene se pronunciate toh, da qualcuno che non sapeva se sarebbe stato in grado di vedere queste cose in futuro, qualcuno dal destino incerto appunto...

Questa considerazione arrivò alla sua mente come un fulmine a ciel sereno... e se fosse veramente così? Che Harry avesse davvero paura di non vedere queste cose accadere? Ma no, era assurdo, certo era malato, ma come aveva detto il moretto stesso, anche se non visibilmente, stava migliorando. Però, avrebbe potuto mentire... Draco credeva di no. Harry gli dava l'impressione di una persona sincera, insomma, un grifondoro fino alla fine!

Quando Harry arrivava al momento di dire bugie, preferiva non parlare, lo aveva detto lui stesso, non gli piaceva mentire, preferiva star zitto e tacere. E in qualche modo il biondo riusciva a credere a queste parole, era certo che il moro non gli avesse mentito “direttamente”, ma che piuttosto non lo avesse messo a conoscenza di altre cose.

Immerso da questi pensieri, non scese neppure per la cena, dicendo a Blaise che non aveva fame. Per tutta la serata non fece altro che buttarsi sul letto o camminare avanti e indietro cercando di fare ipotesi. Ma qualcosa gli impediava di formularne, il suo pensiero arrivava fino alla concezione che forse Harry non avrebbe potuto vedere un domani e il suo cervello si sconnetteva.

Aveva una sensazione di rimestio nello stomaco che non gli dava pace, arrivarono le 10 e lui ancora non riusciva a calmarsi, si sentiva come in gabbia, era confuso e non riusciva a ritrovare la calma che lo contraddistingueva. Non si era mai sentito in quel modo per Salazar! Morgana, cosa gli importava a lui di quel... quel grifondoro da quattro soldi? Fosse stato Blaise, Pansy o Severus avrebbe potuto capire e accettare, almeno in parte, questa reazione, ma per quel Potter! Insomma come si permetteva quel dannato rosso-oro di farlo stare così?!?! Insomma, era solo Potter per tutti i maghi! Solo lui, semplicemente Harry...

A questo punto, non riuscendo ad arrivare ad una fine, incapace di mettere un freno o un punto ai suoi pensieri, raccimolò tutta la sua fermezza ed uscì silenziosamente dalla sua stanza ritrovandosi dopo poco di fronte alla porta della camera di Harry. La sua mano pallida faceva netto contrasto con la maniglia color ottone, improvvisamente si ritrovò a corto di fiato, il suo cervello continuava a dirgli “cosa diavolo ci fai qui? Torna in camera e fa finta di nulla, da bravo Serpeverde!” ma per qualche motivo non riusciva ad ascoltare quel pensiero. Non sapeva per quanto tempo rimase lì fermo, ma alla fine con un sospiro lasciò andare la manigli e si voltò pronto ad andarsene.

Proprio in quel momento però la voce di Harry chiese

H -C'è qualcuno?-

Fu così che il biondo, senza neppure pensarci, aprì la porta con un gesto fluido ritrovandosi a guardare gli occhi color speranza del moro. Harry dal canto suo era sorpreso, cosa ci faceva Draco lì a quell'ora? Poi però incrociò il suo sguardo argenteo e capì: il serpeverde aveva uno sguardo confuso e carico di domande, era intenso e pareva sondarlo nel profondo, questa volta però, non poteva sottrarvisi e lo ricombiò con uno calmo ma malinconico.

Harry era acciambellato su una di quelle poltrone in vimini, con un gesto, fece intendere a Draco che poteva entrare e sedersi di fronte a lui. Il biondo seguì l'invito, si chiuse lentamente la porta alle spalle e si accomodò sull'altra poltrona, fissando lo sguardo del moro. Questi però non riuscendo nuovamente a sostenere lo sguardo penetrane del verde-argento, lo rivolse fuori dalla finestra e con voce lieve chiese

H -Oggi... prima, quando sei venuto per l'astuccio di Pansy, hai ascoltato tutto vero?- Draco assentì -Ti sei fatto un'idea di ciò di cui parlavamo?-

Draco imitò l'altro prendendo tempo, guardando fuori dalla finestra, poi con voce che sperava suonasse abbastanza distaccata rispose

D -Più o meno- prese un profondo respiro -Ma probabilmente mi sono sbagliato, sembravano le parole di quelle persone che hanno il futuro incerto, ma tu non rientri in questo gruppo vero?-

Harry lo guardò profondamente e gli mandò un piccolo triste sorriso

H -Sei molto intuitivo Draco...-

D -Cosa vuoi dire?-

Harry abbassò lo sguardo e cominciò a rigirarsi fra le dita la maglietta, cercando di prendere tempo e dopo aver preso un respiro profondo spiegò

H -Ho deciso di provare una specie di “cura” che mi permetterebbe di guarire del tutto...-

D -Ma allora...- Harry con un cenno della mano continuò

H -Il problema di questa specie di “cura” è che potrebbe essere pericolosa, insomma, non sappiamo come reagirò alla terapia, ma io voglio provarci...-

D -Perchè? Voglio dire, se ci sono tutti questi rischi....- Draco però vide negli occhi di Harry una determinazione spaventosa e quindi capì -C'è dell'altro vero? C'è un motivo...-

H -Ripeto, sei molto intuitivo... infatti è così, ma ora non posso dirti nulla...-

D -ma....-

H -Ti dirò tutto a Settembre...-

D -Cosa?-

H -Se riusciremo a vederci, niente più segreti, che ne dici?-

Draco assentì, aveva un groppo in gola e non disse una parola, si limitò ad alzarsi e dirigersi verso la porta, prima di uscire però si voltò e disse con voce ferma

D -Potter, hai detto che vuoi vedermi più spontaneo giusto?-

H -Si...-

D -Allora vedi di esserci a Settembre...-

Harry gli sorrise

H -Parola di Grifondoro...-

D -Non volgio la parola di Grifondoro... ma la tua Harry...-

H -Allora avrai la mia, ci vediamo a Settembre... buona notte Draco-

D Buona notte Harry...-



Continua....

Ringraziamenti: Ragazzi.. oggi la parola passa a Draco!^_^



Lake: Allora, io NON sono geloso... e non volgio ripeterlo chiaro? È solo che quel tizio là... Damien no? È veramente uno scassa.... (ehy! Ti lascio la parola ma tu non essere volgare!!!! ndAutrice) -_- tsk.. va bene, diaciamo allora che trovo insopportabile quel moro senza cervello ! (Ehy tu, come ti permetti!! ndDamien) Volete lasciarmi palrare per Salazar!?!?! Comunque, per quanto riguarda Pansy, bè, dubito che tu possa aver intuito con chi stia, anche perchè lei ha i gusti molto raffinati, insomma, prima mi veniva dietro no? E ad Hogwarts non ci sono molte persone alla mia altezza... (L'imporate è crederci draco... -_- ndAutrice) Bè, spero che continuerai a seguire la storia, insomma, io sono tra i protagonisti quindi...

Gosa: Allora, io non devo giustificarmi proprio con nessuno! IO sono Draco Malfoy e faccio quello che mi piace e, in più, lo faccio sempre bene e con stile! (Se, se... si è visto infatti... -_- ndAutrice-scettica) zitta tu! Hai detto che mi lasci la parola no? Quindi vedi di tacere! (senti tu! L'ho fatto solo perchè mi sento particolarmente buona, ma ricorda che l'autrice sarò io!!! ndAutrice-con-manie-di-grandezza) va bene... va bene... uffa... comunque come vedi, io sono riuscito ad ottenere le prime risposte! Bwahahaha.... (si, ma intanto Damien ne sa più di te... ^_^ ndAutrice-soddisfatta-del-suo-lavoro) -_-...

Kymanu: Cioè, questa qui torna e tu le dai anche il bentornato? Adesso però scommetto che non la perdonerai per questa assenza allucinante! Bahahaha! Se non fosse per me non gli avreti lasciato neppure un commento dico bene??? -Draco con sguardo ammiccante- coooomunque, devo dire che Potter è smpre il solito, non riesce a fare un bel niente da solo... fortuna che ci sono io, altrimenti (Megalomane... tanto vedrai che ti combino ndAutrice-stizzita) se se... voglio propriuo vedere! Bè, spero che mi farai sapere quanto sono bello nel tuo prossimo commento! (-_-.... NdAutrice-a-corto-di-parole-di-fronte-a-Draco...)

Bè, grazie a tutti coloro che leggono e mi scuso per il ritardso, d'ora in poi sarà più rapida perchè ho più tempo libero! ^_^ Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento, non è difficile sapete? C'è un tastino qui, bellissimo che vi sarà utile! Ciaoooooo!! ^_^



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Capitolo 17
*** Capitolo XVII ***


Konnichiwa a tutti!!!! Eccomi qui! D'ora in poi cercherò di postare il più regolarmente possibile, ma purtroppo, come notate, io tendo a scrivere molto e ci tengo che i cap siano belli “sostanziosi” quindi, tra stesura e correzione ci vuole un po' di tempo! Ma, adesso che ne ho di più, sarò il più rapida possibile!

Ringrazio tutti quelli che seguono la Fic, con partricolare cura chi trova i 30 secondi per il commento, ma anche tutti coloro che la seguono semplicemente! Volevo dirvi che per me questo cap è specialmente importante pichè è da l'idea di questo che è nata questa mia prima Fic yaoi!!!! Grazie a tutti coloro che mi hanno spronata a proseguirla!

Un particolare saluto salutissimo alla mia tata.... Ilary! Che come sempre mi ha dato un grossissimo aiuto con la correzione la forma etc...! Penso che prima o poi mi sparerà per gli orrori che le faccio vedere ^_^'' ma purtroppo contante che ho un computer talmente stupido che non mi segnala più gli errori con la sottolineatura...-_-... Ila quindi... un bacione grandissimo e un miolione di ringraziamenti!

Questo cap è dedicato a tutti coloro che hanno degli obbiettivi e ce la mettono tutta per raggiungerlo, in particolare per Kiba-kun... che non si arrende mai nonostante tutto... sei un grande e sono felice di essere tua amica!^_^ E per tutti gli altri mi raccomando... NON MOLLATE MAI!!! Adesso che vi ho rotto bene bene le scatoline...... buona lettura!^_^



Capitolo XVII



20 Luglio, residenza di Raphael



Harry si guardò, per quella che poteva essere la centesima volta, allo specchio. La sua immagine gli restituiva uno sguardo penetrante e determinato. Un lieve bussare lo distolse dalla contemplazione del vetro

H -Avanti...-

Alla sua esortazione Lady entrò nella stanza con passo leggero, gli si avvicinò sorridendo e si concesse un momento per sistemare una piaga invisibile nel mantello verde che indossava.

L'avevano scelto insieme giorni prima e secondo la ragazza, il colore dell'indumento era uguale a quello dei suoi occhi, sui bordi partivano dei ghirigori argentati che filo dopo filo s'intrecciavano con eleganza nel centro creando un disegno stratto che ipnotizzava.

La -Sei pronto?-

H -Certo... non vedi?- Lady lo guardò con i suoi occhi acquamarina e un'espressione indecifrabile

La -Sei sicuro vero?-

H -Al 100%...- la ragazza gli concesse uno splendido sorriso, dandogli poi un lieve colpetto sulla guancia

La -Allora noi ti aspettiamo sotto tra mezz'ora, a più tardi...-

Il moro ricambiò il sorriso e annuì. Aspettò che la porta si chiudesse e che il rumore dei passi si attenuasse prima di tornare alla sua immagine riflessa.

La sua mente tornò, come ormai accadeva sempre, alla sua ultima conversazione con il biondo ormai avvenuta una decina di giorni prima. Non riusciva a togliersi dalla mente quegli occhi grigi che lo seguivano come il peggiore degli incubi o il migliore dei sogni. Erano una presenza costante, riaffioravano nei momenti più inaspettati, per poi svanire in un soffio si celavano ai suoi pensieri, ma lui sentiva comunque che erano lì, in qualche angolo nascosto della sua mente!

Harry non si era mai sentito così, di fronte a quel colore argentato così... così unico si era sentito confuso in una maniera terribilmente familiare ed era una sesazione mai provata prima che però gli sembrava così giusta.

Con un sospiro allontanò quei pensieri, adesso aveva altro a cui pensare. In realtà aveva paura, continuava a chiedersi se ce l'avrebbe fatta o meno, lui voleva lottare, ma i suoi sforzi sarebbero bastati? Lui sperava con tutto se stesso di sì. Quella sarebbe stata l'unica possibilità che aveva a disposizione. Guardò con occhi malinconici il collare di cuoio che aveva al collo, le sue dita tremanti ne tracciarono goffamente il profilo avvertendo il familiare pizzicorio che creava.

Erano sei anni circa che lo portava, ricordava ancora quando Raphael glielo aveva consegnato. Se chiudeva gli occhi e si concentrava ricordava ancora parola per parola che cosa era accaduto quella lontana notte di Halloween, tutto gli era rimasto impresso nella mente come un film guardato centinaia di volte...



***Flaschback***

31 Ottobre 1990 Dormitorio grifondoro *

H -Ma questo cosa significa?-

Ra -Tua madre, cominciò questo diario quando scoprì che tu saresti nato. Gli eventi l'hanno portata a passarti questo diario affinchè tu potessi comprenderla. Ti sarà utile per capire quello che ti succede, tutto quello che ti succederà ed il motivo per cui dovrai indossare questo.-

Così dicendo cacciò da una scatolina, una specie di collare in cuoio nero.

H -Che cos'è?-

Ra -Questo- disse togliendolo dalla scatolina -è una specie di inibitore, serve a bloccare una specifica forza magica...-

H -Non, non capisco...- rispose Harry con sguardo confuso

Ra -Immaginavo, che ne dici di cominciare dal principio?...- all'annuire del ragazzo Raphael si sistemò più comodamente -Per me è difficile dirti.... parlarti di quello che devi sapere. Ma è importante che tu sappia, purtroppo è arrivato il momento...-

Harry vide gli occhi del nuovo venuto guardarlo con espressione addolorata, sulla sua spina dorsale cominciarono a scorrere brividi di anticipazione.

Ra -Io sono un medimago Harry, una specie di medico dei maghi per intenderci, ma non solo. Provengo da un'antica famiglia che si è sempre occupata della salvaguardia della magia. Quando anche io cominciai ad occuparmi delle faccende della mia famiglia, i tempi erano molto bui Harry. Sai qualcosa su un mago chiamato tu-sai-chi?-

H -Parli di Voldemort vero?-

Ra -Esatto, proprio lui... cosa sai di lui?-

H -Quello che sanno un po' tutti credo...- Raphael con un gesto gli fece segno di continuare -Che era un mago molto potente ed aveva raccolto accanto a se seguaci tra maghi e creature magiche, era pericoloso e particolarmente malvagio. I suoi scopi non sono chiari, ma si crede che almeno uno dei suoi obbiettivi era quello di distruggere la comunità non-magica.... proprio all'apice del suo potere però svanì. Senza dare più sue notizie...-

Ra -Sei molto informato vedo... bè, quello che hai detto è corretto. Almeno in parte...- Harry vide che l'uomo stava cercando un modo per continuare, ma non vi riusciva....

H -Signore.... questo, questo cosa c'entra con me?- Rapahel prese un profondo respiro e poi disse

Ra -Voldemort non è semplicemente svanito dieci anni fa, ma si è piuttosto ridotto ad una creatura infima, ad un passo dalla morte....-

H -come... come può dirlo con certezza?-

Ra -Perchè io c'ero, e c'eri anche tu Harry... perchè sei stato tu a renderlo tale....-



***Fine Flashback***

Quella notte Raphael gli aveva parlato a lungo raccontandogli quello che dieci anni prima era accaduto e perchè. Era lì che Harry aveva scoperto chi fosse in realtà...

Il medimago gli disse che oltre ai semplici maghi esistevano ed esistono delle particolari “razze”. Una di queste è quella dei cosìdetti “custodi”, questo tipo di persone hanno il potere di poter controllare un determinato elemento. Questo dono si manifestava di solito con la maturazione della loro magia, ma se una persona aveva o meno questa caratteristica, si poteva capire alla nascita, grazie ad un particolare segno che appariva sul corpo del neonato.

Queste persone un tempo all'interno della comunità magiche godevano di molto rispetto poiché molto potenti. Ma come accade sempre agli uomini, alcune di loro, non si accontentarono di ciò. Volevano di più e la bramosia di potere li portò a compiere atti orribili che potevano permettersi grazie alla loro superiorità. Da quel momento, la maggior parte dei custodi venne decimata dai maghi, spaventati dalla loro potenza. Con il susseguirsi del tempo, questa “razza” venne praticamente decimata e negli ultimi 100 anni, il Ministero della Magia teneva sotto controllo le nascite per bloccare sin dall'inizio gli eventuali Custodi.

Ovviamente tutto ciò avveniva nel più completo silenzio, da anni ormai i maghi parlavano dei Custodi come creature leggendarie e mitologiche. Accanto a loro poi ve ne erano delle altre, molto più potenti e temute: i Guardiani. Essi al contrario dei Custodi avevano la possibilità di governare non solo uno, bensì tutti gli elementi: acqua. fuoco, aria e terra.

Dei guardiani però c'erano ancor meno testimonianze, la loro nascita era molto rara e della maggior parte non se ne sapeva nulla, oltre tutto alla loro nascita non presentavano nessun segno distintivo. Di solito sia i Custodi che i Guardiani crescevano sotto la guida di Guide. Questi erano maghi con la particolare capacità di riconoscere questi due tipi di creature, le Guide discendono tutte dalla stessa famiglia e si tramandano generazione per generazione le informazioni più importanti per poter guidare Custodi e Guardiani.

Questo accadeva perchè i doni a loro affidati erano appunto molto pericolosi e difficili da gestire. Lo scopo delle Guide era quindi quello di insegnare loro a controllarsi e imparare tutto quello che c'è bisogno di sapere sulla propria razza.

Raphael era una Guida e lui, Harry, era un Guardiano. La notizia a quel tempo lo aveva shockato. Inizialmente lui aveva negato, gli aveva detto che si era sicuramente sbagliato, ma il medimago lo aveva messo di fronte all'evidenza. Gli aveva dato la prova dei suoi poteri.

Allora per lui era venuto spontaneo chiedere perchè non lo avesse saputo prima. E fu allora che seppe il resto della storia.

Nemmeno Voldemort era un semplice mago, lui apparteneva alla razza dei Custode del fuoco, ma purtroppo come molti dei suoi predecessori, per lui l'elemento non era sufficente. Ma non si era limitato a farsi valere, aveva modificato se stesso attraverso antiche magie e nuovi fascini, macchiandosi di omicidi e delitti, uccidendo altri Custodi e appropriandosi in qualche modo dei loro poteri.

Voleva eguagliare quella creatura che lui sapeva essere ancor più potente di lui, un Guardiano. Per questo nessuno poteva fermarlo, lui era il più potente! Ma come avviene per queste persone, Voldemort aveva paura che arrivasse qualcuno ancor più potente di lui, che un vero Guardiano si affaccasse alla vita.

Proprio per questo l'Oscuro Signore aveva spie incaricate di seguire una famiglia molto potente con sangue di Guide, la famiglia di Raphael. Fu così che venne a conoscenza della nascita di Harry, lui che sarebbe diventato un Guardiano per nascita e volere del Fato. Per questo motivo la famiglia di Raphael dopo i primi contatti con Lily e James Potter, i genitori del futuro Guardiano cominciarono ad agire con cautela, convincendo i due coniugi a nascondersi.

A questo fu dovuta la singolare “sparizione” dei due, James e Lily si erano trasferiti come consigliato dalle Guide di loro figlio, in un luogo sconosciuto ad amici o conoscenti e a sparire così dalla circolazione. Purtroppo però Voldemort era comunque sulle tracce della famiglia così che Rapahel fu costretto ad incontrarsi nuovamente con i coniugi Potter per parlargli del nuovo piano. Avrebbero dovuto allontanarli dal figlio da poco nato per poter garantire la sicurezza non solo a lui, ma a tutta la famiglia.

Purtroppo però il Signore Oscuro aveva occhi e orecchie ovunque e grazie al lavoro delle sue spie era riuscito a rintracciare i Potter. Neppure la famiglia di Raphael però era una sprovveduta e aveva subito capito che il loro Guardiano e i suoi genitori erano in pericolo. Raphael fu mandato apposta per prelevarli prima che Voldemort arrivasse a loro. L'Oscuro Signore però si rivelò ben presto più forte del previsto. Per impedire alle Guide di mettere in salvo la sua preda, eliminò anche loro, Raphael era l'unico sopravvissuto della sua famiglia.

Purtroppo nulla andò secondo i piani, né di Voldemort né delle Guide. Il Signore Oscuro uccise James e Lily Potter perdendo però la maggior parte dei suoi poteri di fronte al piccolo Harry. E Rapahel si ritrovò da solo a far fronte a quella situazione.

Il grifondoro ricordava lo shock profondo che queste rivelazioni gli avevano provocato. Eppure una parte della sua mente sussurrava triste che quella era verità. Passò quella lontana notte fra il 31 Ottobre e il 1 Novembre a leggere il diario che sua madre gli aveva lasciato. Il libricino verde gli aveva narrato la stessa storia raccontata da Raphael mettendolo di fronte alla realtà. Quella stessa realtà che adesso andava affrontata.

Da quella sera di sei anni prima, Harry portava al collo quell'inibitore che serviva a bloccare all'interno del suo corpo i suoi poteri di Guardiano. Lui infatti era sotto una duplice minaccia: Voldemort, che cercava di riacquistare i suoi poteri e il Ministero, terrorizzato da tutto ciò che avrebbe potuto nuocere alla comunità magica e non. Raphael per la sua protezione aveva deciso di nasconderlo agli occhi di tutti portandolo appunto nell'orfanotrofio. Lui purtroppo non avrebbe avuto modo di proteggerlo in alcun modo poiché era troppo giovane e non conosceva neppure lui il modo di guidarlo. Non c'era nessuno che avrebbe potuto aiutare Harry a controllare i suoi poteri.

I Guardiani infatti per poter imparare a governare i loro poteri, così come i Custodi, dovevano venire “addestrati” fin da piccoli, ma con la fine delle Guide, nessuno aveva le capacità adatte per preparare qualcuno.

Harry era un futuro Guardiano senza Guida, perciò pericoloso per gli altri e se stesso. L'unico modo per evitare danni era quello di bloccare in qualche modo i suoi poteri. Era quello il motivo per cui Harry portava l'inibitore. Per proteggere se stesso e gli altri dai suoi poteri.

Purtroppo però anche quello aveva i suoi effetti negativi, Harry adesso poteva paragonarsi ad una mina inesplosa, aveva una grandissima energia dentro di se che chiedeva di uscire in qualche modo, ma lui non poteva assecondarla. Per questo spesso stava male, di solito però, con la pozione inventata da Rapahel riusciva a stare meglio. Purtroppo però, da quando Voldemort aveva cominciato a riacquistare i poteri, le pozioni del medimago non bastavano. L'energia deformata dell'Oscuro Signore in qualche modo richiamava la sua, portandolo a stare peggio.

Come era successo a Grimmuld Place. Quella sera aveva rischiato davvero molto... se non fosse stato per la presenza luminosa che aveva avvertito al suo fianco, forse non ce l'avrebbe mai fatta....

Proprio per quello adesso si preparava ad affrontare quella situazione. Aveva intenzione di prendere il controllo dei proprio poteri. Quella situazione non poteva durare e questo era l'unico modo per uscirne. Era però pericoloso perchè l'energia che avrebbe dovuto controllare era davvero tanta e c'era il pericolo che questa avesse il sopravvento.

Ma lui doveva, voleva rischiare. Voldemort si faceva ogni giorno più potente, diventando una minaccia sempre più vicina. E lui sapeva bene di essere un bersaglio primario. Fino ad ora l'Oscuro Signore non gli si era avvicinato poiché ancora troppo debole, ma stava rapidamente riprendendo possesso dei suoi poteri ed Harry pregava di riuscire anche lui nell'impresa.

Si riscosse improvvisamente da quei pensieri e si diresse all'ingresso dove ormai tutti lo attendevano. Damien guardava il fratello profondamente, cercando di sondare a fondo quello sguardo smeraldo. Lì vi era una grande decisione certo, ma Damien poteva scorgervi anche delle incertezze. Era fiero di lui. Lo era sempre stato.

Harry aveva una forza d'animo sconvolgente. Per questo lo aveva sempre invidiato un po', però vedeva anche che le persone tendevano a dimenticarsi che oltre ai sorrisi esiste altro. Ed Harry approfittava di quella dimenticanza per nascondere se stesso e i momenti che considerava di “debolezza”.

Harry avanzava fieramente, portava dei pantaloni larghi di tela bianca e una casacca del medesimo colore, il tutto era lavorato finemente con gli stessi ghirigori argentati che animavano il mantello verde smeraldo. L'unico ornamento era la cintura nera e il fermaglio a forma di foglia che terminava la treccia nera in cui erano racciusi i capelli.

Harry fece un cenno d'intesa a Rapahel che cacciò da sotto il mantello una piccola statuina raffigurante un drago. La toccò con la bacchetta sussurando “portus” ed Harry, Damien e Lady la toccarono avvertendo immediatamente la sensazione fastidiosa tipica delle passa-porte.

I quattro si ritrovarono in una piccola radura, di fronte a loro vi era il limite di una foresta che pareva non avere fine. Data la stagione gli alberi erano lussureggianti e la vegetazione fitta e nell'apparente silezio del luogo si poteva sentire il rumore del vento che passava tra gli alberi, i versi degli uccelli e il fruscio delle creature che popolavano la foresta.

Era il momento per Harry di andare, lo videro fare un paio di passi avanti prima di voltarsi nella loro direzione. Un momento dopo Damien sentì il peso del suo corpo tra le sue braccia. Harry nascose per un momento il viso sull'ampio petto del fratello cercando di calmare i battiti frenetici del suo cuore e di imprimersi il suo odore nella mente.

Damien ricambiò l'abbraccio circondando il corpo del moro con le sue braccia e stingendolo a se. Harry era spaventato, e anche lui. Aveva paura di non vederlo più, di non vedere più il suo sorriso o ascoltare i suoi bonari rimproveri. Era terrorizzato dal fatto di poterlo perdere. Harry era suo fratello, la sua famiglia, forse la persona più importante su cui poteva sempre contare.

Le emozioni che agitavano il giovane Guardiano erano le stesse ma amplificate, pensava a Damien, Lady, Raphael, Sirius, Remus, Hermione, Neville, Luna Ginny e.... Draco. Pensava a loro e a tutte le persone che avevano fatto parte della sua vita, se non fosse tornato indietro?

Improvvisamente, gli occhi grigi che lo tormentavano, riapparvero dandogli un'energia insperata! Con quella nuova forza sussurrò all'orecchio del fratello:

H -Aspettami... io ce la farò, ad ogni costo....-

Poi si allontanò dall'abbraccio, gli lanciò un'ultimo sguardo malinconico ma deciso prima di aprirsi in un sorriso che rivolse anche a Lady e Raphael. Infine si voltò in direzione opposta, incamminandosi verso quello che altro non era se non la foresta proibita. Uno dei luoghi più antichi della Londra magica.

Ad ogni passo che faceva verso il limitare della foresta, il vento aumentava cominciando a gonfiare il suo mantello e a sferzare il suo viso. Arrivò al punto che, giunto ormai in prossimità dei primi alberi, era completamente circondato da una raffica di vento. Qualcosa lo spinse a chiudere gli occhi e una voce leggera sussurrò

togli... togli il sigillo... come l'aria che tu possiedi... diventa libero... toglilo”

Harry proseguì quel cammino indicatogli dal vento stesso e penetrato ormai nella foresta, si tolse l'inibitore. Improvvisamente sentì una potente scarica sulla spina dorsale che lo fece boccheggiare, come se gli mancasse l'aria. Alla ricerca di ossigeno si portò le mani alla gola cadendo in ginocchio.

benvenuto... bentornato...Dicci... dicci chi sei....”

H -Io... io sono Harry-

Il vento cominciò a sferzargli il viso più profondamente, come contrariato... ed Harry capì...

H -Voglio... voglio essere il vostro guardiano-

Immediatamente una sensazione di leggerezza lo colse, la sua mente sembrava galleggiare e tutti i pensieri premevano per uscire, si sentiva sereno come mai prima d'ora, desiderava che quella sensazione potesse durare per sempre, voleva abbandonarvisi senza dover pensare più a nulla di concreto...

Giovane uomo... non sai che divenire Guardiani non è semplice? Se vuoi noi possiamo evitarlo... rimani qui... non senti come tutto sembra infinitivamente migliore? Non andare avanti.... resta qui...”

Il suo corpo era totalmente d'accordo con quella voce soave, perchè continuare ad andare avanti se ciò significava soffrire? Era molto meglio rimanere lì. Dove nulla creava preoccupazione e tutto era perfetto. Il nulla lo avvolgeva sereno cullandolo fra le sue spire.

Ma degli occhi grigi fecero capolino nella sua mente, cos'erano? Da dove venivano? “Via via... lasciatemi stare, voglio restare qui!” Ma una voce dentro di lui gridava e veniva recepita come un eco lontano “hai promesso di tornare non ricordi? Non puoi rimanere qui per sempre” “perchè no?” un odore familiare gli tornò alla memoria, l'odore di un'abbraccio, l'odore di Damien, suo fratello...

La mente cominciava a perdere la sua leggerezza, ma una parte continuava ad insistere per restare lì, in quella dimensione di pace,una frase gli tornò alla mente



***Flashback***

D -Allora vedi di esserci a Settembre...-

Harry gli sorrise

H -Parola di Grifondoro...-

D -Non volgio la parola di Grifondoro... ma la tua Harry...-

H -Allora avrai la mia, ci vediamo a Settembre... buona notte Draco-

D Buona notte Harry...-

***Fine Flaschback***



H -Draco....-

E improvvisamente si ritrovò seduto e ansimante per terra, la stessa voce che poco prima lo aveva incantato ora l'accarezzava dolcemente dicendo

Sei forte e deciso... le tue intenzioni sono buone, hai passato la prova dell'aria Guardiano, adesso io sarò con te...”

Harry sorrise grato a quella presenza invisibile che però sentiva scorrere leggera nel corpo, sentì un lieve bruciore sulla spalla e notò una piccola runa nera che si era incisa sulla sua spalla, era il marchio dell'aria....



26 Luglio, residenza di Raphael

Damien guardava con circospezione fuori dalla finestra. Harry mancava da sei giorni, ma quello stupido di Rapahel gli aveva detto che era tutto normale, probabilmente avrebbe passato nella foresta parecchio tempo, quindi non c'era di che preoccuparsi...

Come no, Harry era da solo, in una foresta magica, senza bacchetta o altro, rischiando la vita e lui non doveva preoccuparsi? Logico...

A parte tutto, nonostante avesse questa sensazione di ansia nello stomaco era praticamente certo che Harry sarebbe tornato, se lo sentiva dentro che tutto stava andando bene, ma non poteva fare a meno di stare in pena per il suo fratellino...



Continua....

*vedete la prima parte capitolo VI se volete rinfrescarvi la memoria...!^_^



Ringraziamenti: (questa volta Draco è stato preso da un raptus-specchio dopo tutti i complimenti che ha ricevuto..-_-... cooomunque... lui vi saluterà la prossima volta, purtroppo non riesco a trattenerlo a lungo!)

Lake: Cara... ç_ç sono così contenta che tu abbia commentato!!! Temevo che per il mega-ritardo imperdonabile che avevo dato alla Fic tu non l'avresti fatto!!ç_ç sono contentissima di essermi sbagliata!!! Comunque scsshhhhh! Abbassa la voce! Se Draco sente che gli fai i complimenti chi lo ferma più! ^_^'' E comunque ottima scelta quella di Paddy... Sirius è sempre Sirius!! ^_^ Mi spaice che in questo cap non ci sia, ma presto tornerà!^_^ Comuque carissima grazie per l'interessamento, la scuola è andata -a parte la condotta ^_^''- alla grande e io non potrei stare meglio! Per gli aggiornamenti sarò più rapida possibile prometto! Tra un po' però dovrò fermarmi per via delle vacanza, ma continuerò a scrivere lì così appena torno aggiorno!^_^Grazie ancora e ... fammi sapere cosa pensi di questo cap particolarmente intenso!^_^

Selene_90: carissima...ç_ç non sai quanto sono contenta di averti commossa!!! Sapere di aver scatenato emozioni forti per me è uno splendido regalo! Mi spiace averti fatto attendere così tanto, ma se dici che ne è valsa la pena bè... non posso che giorne!!!^_^ Spero che anche questo cap ti sia piaciuto e mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi! ^_^ un bacione!! P.S. Sappi che tengo particolarmente conto del tuo giudizio anche perchè ADORO la tua Fic “il mistero dei tempi”!!! Ne appofitto per farti i miei complimenti! Bravissima!!

Gokychan: ma ciiiiiiiiiiiiiaaaaaaaaaaaaooooooooooo caaaaaaaaaaaaarrrrrriiiiiiissssssssiiiiiiiiiimmmmmmaaaaaaa!! Non sai con che sorriso ho letto il tuo commento!^_^ Sappi che, come per Selene e gli altri, paricolarmente contenta del tuo commento perchè, avendo seguito le tue storie, so che sei molto brava e quindi ricevere commenti positivi da parte tua non può che fami un'immenso piacere! Sperando di aver postato abbastanza presto... un bacione!!!^_^ e mi raccomando... fammi sapere cosa ne pensi!

Ximeng: Carissima zimeng salve! Se come ho capito hai letto la Fic tutta d'un fiato fino allo scorso cap bè... complimenti!!! so di non essere molto breve, ma come ho già detto, amo avere capitoli consisteni e purtroppo per voi andrà ancora per le lunghe questa storia! ^_^ Sperando che tu stia ancora nella tua pelle ora che posto questo cap... bè. Che dire??? Grazie mille per aver commentato sappi che sono felicissima che tu apprezzi il mio lavoro!^_^ spero che continuerai a farmi sapere i tuoi pareri anche una parolina sarà più che gradita! ^_^

Kymanu: Oddio.... perdonoperdonoperdono!!! Mi spiace averti fatto aspettare tanto per lo scorso aggiornamento! Ma come vedi sono stata più veloce, da adesso cercherò di esserlo! Come ho già detto anche a Lake, purtroppo tra poco dovrò partire per le vacanze, ma per allora spero di riuscire a mettere almeno altri due cap!! -me ottimista- mi spaice tantissimo per i problemi con il pc, sappi che ti capisco... il mio non fa altro che darmene... basta pensare che anche Open Office ormai non funziona più a suo dovere e non mi segnala i classici errori di ortografia..-_-... Per ilr esto... ^\\^ grascie tantissimo per i complimenti! Spero veramente che anche questo cap possa piacerti!!! Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pesni... questo mi è molto caro poiché è un po' “il cuore “ della mia idea con cui è partita la Fic! ^_^

Diletta: Cara... non so quando arriverai fin qui... ma sappi che sono contenta che la Fic ti piaccia!! Q_Q sai che tengo partricolarmnente al tuo giudizio no tesora??? Grazie mille per il tempo perso dietro a queste mie righe... e per i tuoi commenti! Sono veramente un tocasana!!! Grazie mille e spero che la Fic possacontinuare a piacerti^_______________^

Un bacione anche a tutti coloro che leggono la Fic in silenzio... grazie a tutti! By Resha





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Capitolo 18
*** Capitolo XVIII ***


Salve a tutti! Spero stiate tutti bene! Eccomi con un nuovo capitolo!

Mi sapice annunciare che per il prossimoa ggiornamento dovrete aspettare poiché io andrò in vancanza e prima del 22 non potrò postare il nuovo capitolo! Per quanto riguarda questo, sappiate che mi ha fatto veramente penare, postare oggi questo capitolo è stata un'impresa tritanica! O_O Tra cento impegni e tantissimi imprevisti, sembrava che si fossero messi d'accordo per non farmi finire il capitolo! Ed ora eccomi qui!

Prima di lasciarvi alla lettura, devo dare il solito ringraziamento a Ilary la mia stupendosissima beta! Se in questo capitolo non troverete parole prive di senso o frasi ostiche sarà tutto per merito suo! Non potete capire cosa posso combinare quando sono distratta....Hihihi.... Ilary grazie millissime per tutto il lavoro e la pazienza! Pensate che avendo problemi con il pc, ha dovuto stampare il capitolo e lo abbimao corretto passso passo per telefono!!!! Quindi ancora grazie grazie grazie...

Smetto di straparlare e v lascio al capitolo!

Buona lettura! Spero che vi piaccia! (e buone vacanze! W l'estate!^_^)





Capitolo XVIII



1° Settembre stazione di KingKross



Draco da dentro lo scompartimento non toglieva gli occhi dalla barriera. Ogni volta che vedeva qualcuno attraversarla, il suo cuore accellerava il battito, per poi tornare normale quando vedeva chi aveva varcato quel portale magico.

Blaise e Pansy avevano di provare ad aprire una conversazione con il biondo, avendo già parecchie volte cercato di coinvolgere, ma l'unica cosa che avevano ottenuto, erano state occhiate della peggior specie.

Da quando Harry aveva lasciato la sede dell'Ordine Draco era diventato davvero intrattabile. C'era mancato poco che venisse alle mani con il professor Black! Tra tutti e due, non si capiva chi fosse il più nervoso!

Pansy lanciò un'ultima occhiata al biondo prima di mettersi a sedere pesantemente sul sedile

Pn -Completamente partito per un Grifondoro... da non crederci...-

B -Cosa?-

Pn -Avanti Blaise! Non dirmi che non l'hai ancora capito!-

B -Eh???-

Pn -Sei un caso senza speranza... e io che ti credevo un po' più furbo! -sbuffò la mora alzando gli occhi al cielo, mentre pensava “guarda te chi mi dovevo trovare come amico....”

Nel frattempo Draco, aveva preso ad ossevare un particolare gruppo di persone, quello composto dalla Granger, Paciock e la Weasley che parlavano concitati. Vide i tre rimanere fuori dalla vettura e lanciare, come lui, occhiate alla barriera. Quando ormai mancava poco alla partenza del treno, i rosso-oro furono costretti a salire sul mezzo poiché alla partenza mancavano una manciata di minuti.

Draco distolse finalmenta l'attenzione dalla barriera e nonostante ciò, non diede peso ai suoi amici che continuavano a litigare, ma focalizzò il suo sguardo sulla rete per i bagagli di fronte a lui.

Per un momento gli tornò alla mente l'ultima conversazione avuta con Har... Potter. Perchè non era lì? Che la cura non avesse funzionato? Cosa gli era successo? Perchè non era lì per Salazar!

Mille ipotesi continuavano a spingersi nella sua mente, e una vocina insistente continuava a sussurrare “Forse non ce l'ha fatta... in fondo lui ti aveva detto che c'era quella possibilità...” ma caparbiamente, il biondo continuava a ricacciare queste parole in un angolo sconosciuto della testa. Mentre cercava di togliersi quel pensiero, un urlo di Pansy lo distolse dai suoi pensieri.

Pn -Ah!!!! Lo sapevo io!!!-

B -Vuoi stare zitta razza di gallina!?!?-

Pn -La zannuta noooo!!!-

B -Pansy, se non la finisci giuro che ti....-

Ma nessuno dei due seppe cosa Blaise avrebbe fatto all'amica, perchè Draco stufo di quelle inutili chiacchiere, si era alzato in piedi passando fra i due e aprendo seccatamente la porta per dirigersi nel corridoio

Pn -Dra!!!! Dove stai andando?-

D -Lontano dalle vostre chicchiere, mi sembra ovvio Pans!-

Così dicendo si allontanò dallo scompartimento. Camminando nel corridoio lanciava a chiunque tentasse di avvicinarsi occhiate omicide, o disgustate a seconda dei casi. Stava tranquillamente facendo gelara due primini dalla paura, quando una conversazione che veniva dall'interno di uno scompartimento, non lo incuriosì e la voce preoccupata appartenente alla mezzo-sangue Granger disse:

Hm -Ginny calmati... ci sarà sicuramente una spiegazione!-

Gi -Una spiegazione Herm? Harry non c'è! Non è sul treno ed è da più di un mese non ci fa avere sue notizie!-

Hm -Lo so! Cosa credi, che non sia preoccupata anche io? Ma sono certa che ci darà presto sue notizie!-

Gi -Lo odio...-

Nv -Non è vero... in realtà lo adori-

Gi -No Nev! Io lo odio.. e se lo becco, giuro lo uccido con le mie mani!-

Nv -Gin, non cominciamo a fare congetture affrettate! Harry non ci ha mai delusi no?-

Gi -Si ma...-

Nv -E non è la prima volta che ci fa stare sulle spine a questo modo mi sembra-

Gi -Hai ragione, però...-

Nv -Però niente Gin! Sono certo che quella serpe mancata ci starà aspettando bello e sorridente ad Hogwarts, e se così non fosse, andremo a cercare Lady o Damien per farci dire qualcosa., va bene?-

Ginny si arrese alla ferrea logica dell'amico, mise su un broncio e disse

Gi -Fatto stà che non appena lo vedo... lo uccido. Lo odio!-

Hermione le porse un piccolo sorriso per poi lanciare un'occhiata grata a Neville. Se nei primi anni il ragazzo era stato timido e impacciato, da quando al quarto anno si era avvicinato ad Harry, il suo carattere era mutato in maniera stupefacente, il rosso-oro era incredibile adesso! Era molto più sicuro di sé, riusciva a mettere in luce tutte le sue qualità migliori, era fedele fino all'impossibile e sincero. Nonostante con gli altri faceva ancora la parte del Grifondoro impacciato, Neville aveva abbandonato da tempo quel carattere per acquistarne uno tutto nuovo.

La mora Grifondoro rivolse uno sguardo anche a Luna immersa come al solito nella rivista “il cavillo”. Più Hermione si svorzava, più non riusciva a comprendere la corvonero. Era un vero mistero, per lei e per tutti gli altri tranne Harry, sembrava veramente capirla. Tra i due c'era una sorta di “codice segreto” che solo loro riuscivano a decifrare. Due anni prima Hermione aveva chiesto all'amico delucidazioni su Luna, insomma, cosa ci trovava in lei? Harry con il suo solito sorriso disarmante gli aveva risposto “Oh bè... lei è Luna! Non credo ci siano aggettivi per definirla... magari potrei inventarne qualcuno io...” poi aveva fatto una buffa espressione pensierosa e aveva continuato “ A parte tutto, so che può sembrare bizzarra, ma lei può vedere molto, molto più chiaramente che una semplice strega, è una persona molto speciale sai?”.

Ed Hermione si era fidata del giudizio. Luna, con tutte le sue stramberie, era diventata sua amica a pieno titolo, e più di una volta aveva potuto notare le capacità che Harry le decantava: riusciva a capire a primo sguardo le persone. Non le giudicava, ma riusciva a capire il loro modo d'essere. Si era talmente concentrata su quei pensieri che non si era resa conto di stare ancora fissando Luna, si riscosse solamente quando questa gli chiese

Lu -Hermione... ti ha per caso colpito un Crisk?-

Hm -Emh...cosa?-

Lu -Un Crisk! Ti ha colpita?-

Hm -Credo di no... ero solo sovrappensiero-

Lu -Oh bè... meglio così quelle creaturine sono davvero fastidiose... e poi, è inutile che continui a rimuginare su Harry, stai tranquilla, stà bene...-

Luna aveva pronunciato quella frase guardandola con i suoi occhi azzurri pieni di sicurezza e determinazione, come se lei fosse davvero certa delle sue parole. Hermione chiese cautamente

Hm -Lo spero anche io Luna... ma come puoi dirlo con tanta sicurezza?-

Draco, che ancora non si era allontanato cercava di assimilare le informazioni che aveva ascoltato poco prima, si fece nuovamente attento, sentiva che stavano per dire qualcosa d'importante.

Lu -Me lo ha praticamente detto lui, quindi stà tranquilla...-

Il silenzio scese sullo scompartimento, Ginny che stava ancora borbottando improperi contro Harry si fermò di colpo, così come Neville che stava cercando qualcosa nella sua sacca. Hermione invece stava attenta a non perdersi neppure una delle espressioni di Luna

Hm -Come ha fatto a dirtelo? I gufi sono tornati indietro senza....-

La biondina fece uno sbuffo divertito prima di guardare in tralice la moretta dicendo

Lu -Gufi... bah... e secondo te per comunicare con Harry serve un gufo?- Luna ridacchiò tranquilla -Oh Hermione... mi stupisco di te!-

Ginny e Neville si scambiarono un'occhiata confusa, e dietro la porta dello scompartimento anche Draco era piuttosto disorientato, cosa Merlino stava dicendo quella spostata della Lovegood?

Hm -Cosa?...-

Luna tornò a leggere tranquillamente il suo giornale canticchiando

-Tutti lo cercano, ma nessuno sa dov'è, dove cercare colui che non si trova? Puoi vederlo nelle acque che sia di mare, fiume, lago o piaggia; nel vento, che sia brezza, bufera, bonaccia o tempesta; nel fuoco, che sia incendio, vulcano, candela o camino; nella terra che sia ad Ovest, Est, Nord o Sud.... nessuno lo vede, me lui c'è! Dove cercare colui che non si trova? Basta chiamarlo e ascoltare, perchè lui non è nascosto...-

Hm -Luna... cosa?-

Ma la ragazza si era ormai immersa nella lettura e, come capitava spesso, interrompeva la comunicazione con l'esterno. Ormai conoscevano bene Luna e sapevano che non avrebbe detto altro, se avesse voluto dire qualcos'altro, lo avrebbe fatto, ma dato che non sembrava averne l'intenzione era inutile anche solo provare a farla parlare. Per questo Ginny ricominciò a borbottare, Neville a cercare nella sacca e Hermione si accascò sbuffando sulla poltrona.

Era sicura che le ultime parole, o meglio, la canzoncina appena cantata da Luna non fosse priva di significato, prese una pergamena e cercò di riportarvi sopra le parole della melodia che Luna continuava a canticchiare. Rileggendo il testo, si rese conto che non era la prima volta che la vedeva... ma, dove altro avrebbe potuto sentirla? Più ci pensava, meno capiva... decise per il momento di lasciar perdere, in fondo, Luna era sempre stato un mistero, così come le sue parole.

Così, rimise quel pezzo di pergamena in mezzo al libro di trasfigurazione e si mise a giocare insieme a Ginny e Neville a sparaschiocco. Draco invece, nell'udire la canzoncina, aveva fatto un passo indietro. Neanche per lui erano nuove, certo, era la prima volta che le ascoltava sottoforma di canzone, ma ricordava bene quelle parole.

Appartenevano ad un'antica leggenda che veniva insegnata a tutti i purosangue che si rispettino. E lui in quanto Malfoy l'aveva imparata da piccolo, direttamente dal padre. Ma come mai la Lovegood l'aveva intonata? Cosa c'entrava con il discorso e le domande della Granger? Insomma non aveva senso! Quella parte di leggenda era una specie di prologo che introduceva al racconto vero e proprio...

Ma cosa c'entrava tutto ciò con la sparizione di Harry? Un dubbio gli si era insinuato nella mente, ma certamente il biondo non l'avrebbe mai accettato. Era talmente stupido! Insomma... solo il pensiero che il moro grifondoro potesse avere, anche lontanamente, a che fare con quelle antiche creature era ridicolo! Tsk... ma cosa diavolo andava a pensare, fosse stata una fonte certa, ma se questa “deduzione”, se così poteva essere chiamata, veniva dalle parole della Lovegood allora non c'erano problemi, era sicuramente qualcosa di stupido o folle...



1 Settembre, Hogwarts

Severus Snape camminava per i corridoi del castello cercando di non essere troppo seccato, sforzo inutile che compiva ogni anno, quella sera sarebbero arrivati gli studenti e questi erano sempre una seccatura! Ma come diavolo gli era venuto in mente di fare l'insegnante? Poi però gli venne in mente che l'unica carriera possibile per lui sarebbe stata quella di medimago... e allora capiva il motivo per cui era ad Hogwarts. Meglio studenti idioti che non fanno i compiti, piuttosto che persone isteriche che sospettano chissà quale malattia...

Senza contare la protezione di Silente etc... bè, infondo poteva andargli peggio no? In effeti poi, poteva sempre rifarsi, facendo perdere punti a Grifondoro o terrorizzando qualche incapace! Bè... la seccatura c'era comunque, ma almeno ci sarebbero stati dei momenti sopportabili... i pensieri del professore, furono interrotti da una voce femminile

?-Bah... devo dire che me la ricordavo più grande...-

? -Finiscila di dire cavolare Lady! Piuttosto, sai per caso dove si trova quel vecchiaccio?-

La -Ma come siamo pazienti oggi Damien! E comunque.... scusa, perchè diavolo dovrei sapere dove si trova? Per chi mi hai preso!-

Dm -Ma non hai detto che ci eri già stata qui?-

La -Ovvio che ci sono stata! Ma non vedo perchè dovrei ricordare dove sia quel vecchio no?-

Dm -E allora miss genialità... cosa credi di fare?-

La -Chiedere informazioni a lui!-

Disse varcando finalmente l'ingresso e indicando Snape che li osservava cautamente. Erano due ragazzi, probabilmente di 19 o 20 anni, lei era bionda e molto affascinante, lui invece, molto alto con un'aspetto poco rassicurante. Prima che potesse dire loro qualcosa, la ragazza gli sorrise accattivante chiedendo

La -Mi scusi, potrebbe dirci dove si trova l'ufficio del vech... emh... del preside?-

Sv -Potrei sapere i vostri nomi? E perchè volete vederlo?-

Dm -Non credo che questo possa riguardarla Signor Snape....- disse guardandolo trucemente, l'uomo ricambiò l'occhiata con altrettanta ostilità

Sv -Io invece credo che lo siano...-

Dm -E cosa glielo fa credere?- il professore fece per rispondere ma la ragazza lo precedette

La -Devi sempre renderti simapatico tu, vero? Signor Snape, lo ignori pure... noi siamo venuti qui per parlare con il Preside di una questione personale, ma molto importante-

Sv -Potrei sapere di cosa si tratta?-

La -Sono spiacente, ma non credo che sia possibile, purtroppo sono faccende personali che riguardano la mia famiglia...-

Sv -Capisco, in questo caso seguitemi, l'ufficio del Professor Silente è da questa parte-

Così, senza aggiungere altro, li guidò fino al Gargoyle di pietra dove disse

Sv -Api frizzole-

Così dicendo li guidò entrambi nell'ufficio del preside. Non appena i tre varcarono la porta in noce, gli occhi azzurri del preside furono su di loro.

Al -Buongiorno Severus, chi sono i tuoi ospiti?-

Sv -Veramente non ne ho idea Albus, questa signorina voleva parlarle...ma non ha voluto dirmi il motivo della sua visita.-

Severus aveva deliberatamente ignorato Damien, questo però, non aveva la minima intenzione di piantare grane con quell'uomo. Se era venuto lì non era per giocare.

Al -Capisco... in questo caso Severus saresti così gentile da lasciarmi solo con i signori?-

Sv -Certamente Albus, con permesso-

Così dicendo il Potion Master uscì dall'ufficio lasciando i tre da soli.

Al -Allora, cosa posso fare per voi?-

La -Per noi nulla... siamo qui per Harry.-

A sentire il nome dello studente, gli occhi del preside si fecero più penetranti.

Al -Intende il signor Potter?-

La -Ovviamente... credo che lei sia abbastanza intelligente da aver già capito cosè no? Ha letto il libro che Harry le ha consigliato se non vado errata...-

Al -Non erra signorina....-

La -Lady... e questo ragazzone alle mie spalle è Damien, siamo qui per dirle che Harry è finalmente diventato tutt'uno con la sua natura e....- ma Silente l'interruppe

Al -Harry è diventato un Custode?-

La -Non faccia lo sciocco... Harry è molto di più e lei lo sa perfettamente, è un Guardiano o meglio, dovrebbe...-

Silente rimase un attimo destabilizzato, Harry, il figlio di James e Lily è un Guardiano...certo, dopo aver parlato con Harry e letto il libro aveva già immaginato ciò, ma sentirselo confermare, rendeva tutto definitivo. Poi realizzò bene le parole della ragazza.

Al -Capisco... effettivamente avevo immaginato qualcosa di simile, ma non ne ero sicuro. A quanto sembra anche lei però ha dei dubbi o sbaglio?-

La -Tsk, che Harry è un Guradiano non ci sono dubbi Silente, l'unica incognita è se lui lo è diventato o no...-

Al -Mi spiace, ma credo di non seguirla.-

La -Immagino, ma dato che io non sono venuta qui per raccontarle tutto, volevo solo avvertirla che Harry non è salito sul Hogwarts expresse oggi, ma dovrebbe arrivare comunque questa sera, in un modo o nell'altro.-

Al -Sapete dove si trova in questo momento?-

La -Come le ho già....- Lady però venne interrotta da Damien che con voce priva di inclinazioni disse

Dm -Harry in questo momento è in qualche parte nella foresta proibita. Siamo riusciti a metterci in contatto con lui e ci ha detto che dovrebbe uscire questa sera da lì. Siamo venuti qui, appunto per avvertirla di ciò. Credo che Harry desideri parlare con lei al più presto.-

Silente stette in silenzio per un momento, cercando di assorbire le parole espresse dal moro, Harry era nella foresta? E da quando? Ma soprattutto, perchè? Improvvisamente le risposte gli arrivarono da sole, l'impazienza di Sirius e Remus nel controllarela posta. Il fatto che Harry soffriva di una strana malattia, dal nome sconosciuto. Adesso tutto, o quasi, andava al suo posto.

Al -Capisco, vi ringrazio di avermi avvertito, allora se vorrete rimanere qui fino a quando Harry non tornerà sarò lieto di ospitarvi per questa sera. Il desiderio che Harry ha di parlarmi è reciproco.-

La -Molto gentile da parte sua, accettiamo volentieri la sua ospitalità per questa sera-

Al -Perfetto, in questo caso Dot..- a quel richiamo un elfo domestico apparve nell'ufficio

Dot -Si Signor Silente signore? Desidera?-

Al -Potresti genitlmente scortare questi signori in una stanza per gli ospiti, questa sera resteranno con noi-

Dot -Certamente signore! Vogliate seguirmi signori!-

Così dicendo precedette Lady e Damine fuori dall'ufficio.



1 Settembre, Stazione di Hogsmeade.

Il treno rallentò gradualmente fino a fermarsi completamente nella stazione di Hogsmeade, il viaggio era passato per tutti relativamente tranquillo, anche perchè quell'anno, con molta sorpresa da parte dei Grifondoro, Draco Malfoy non era andato in giro ad infastidire nessuno.

Gli studenti cominciarono a scendere dal treno e i primini terrorizzati venivano raggruppati dal gigantesco Hagrid che con il suo vocione li chiamava.

Tutti gli altri invece erano in attesa delle carrozze per potervi salire. Draco, Pansy e Blaise salirono su una delle prime che,trainata da invisibile destrieri, li avrebbe condotti davanti alla scuola.

La confusione alle porte del castello era quella che si poteva vedere ogni anno. Ragazzi che si fermavano per salutare qualche compagno, quelli che cercavano di evitare Pix o si sussurravano primi pettegolezzi, insomma, tutto come sempre. Draco camminava con la solita eleganza, con al fianco i suoi due amici, tutti con identiche espressioni altezzose e indifferenti.

Dopo il caos iniziale, tutti cominciarono ad entrare nella sala grande, sedendosi al proprio tavolo. Quello dei Grifondoro risultava come sempre il più rumoroso, Corvonero e Tassorosso erano i più calmi, ma anche lì albergavano risate e chiacchiere. Quello più “taciturno” era quello Serpeverde, dove i ragazzi si salutavano con quiete parole e senza inutili sentimentalismi.

Dopo una mezz'ora, finalmente le porte della sala grande si aprirono nuovamente, facendo entrare una lunga fila di primini infreddoliti che seguivano spaesati la professoressa McGranitt. Questa, dopo aver spiegato come si sarebbe svolto lo smistamento, cominciò a chiamare i vari nomi della lista. Quando anche Camille Trestore fù assegnata a Corvonero, Silente si alzò in piedi per i soliti annunci.

Draco ascoltava annoiato, il vecchio tanto ripeteva sempre le stesse cose: non andare nella foresta proibita, come se ci fosse qualcuno a parte i gemelli Weasly da fare una cosa simile, la lista delle cose proibite da portare scritta da Gazza con nuovi articoli sopra, che tanto nessuno seguiva e i soliti raccomandamenti del tipo “è vietato lanciarsi incantesimi nei corridoi” cosa che puntualmente facevano tutti e infine, terminò il discorso con avvisi sugli orari da rispettare.

Draco però era scarsamente interessato al benvenuto del Preside. Dopo aver osservato la sala alla ricerca di una capigliatura corvina e disordinata, si era soffermato a guardare il Professor Snape che osservava trucemente Remus e Sirius e che quest'ultimo sembrava non risucire a steare seduto sulla sedia. I due professori di Difesa contro le Arti Oscure sembravano impazienti di qualcosa, ma mentre Black non stava fermo un minuto, il licantropo cercava di placarlo con occhiate severe, nonostante sembrasse animato anche lui da una sorta di fretta.

Finalmente Silente concluse il suo discorso e fece apparire le pietaze. Tra sorrisi e chiacchiere tutti cominciarono a mangiare, al tavolo dei professori, Silente si sporse verso la professoressa McGranitt dicendo

Al -Minerva, dopo la cena potresti dire alla signorina Granger che il Signor Potter ci raggiungerà non più tardi di domani?-

Mi -Certamente Albus... ma coma mai non è qui?-

Al -Ha avuto un contrattempo, ma mi hanno assicurato che ci raggiungerà presto...-

A quelle parole Remus s'intromise

Rm -Albus hai parlato con Harry? Io e Sirius ci stiamo provando da tempo ma non ci siamo riusciti....-

Al -Credo che queste spiegazioni dovrete chiederle a lui, purtroppo neppure io ho potuto parlargli di persona-

Si -Ma allora come...-

Al -Questa mattina sono venuti due suoi amici per parlarmi ed avvertirmi. Secondo loro dovrebbe arrivare domani mattina.-

Il viso di Sirius si aprì in un sorriso, era stato parecchio preoccupato per il suo figlioccio. Da quando aveva lasciato Grimmuld Place Harry non aveva più dato sue notizie e questo aveva innervosito sia lui che Remus. La loro preoccupazione era poi salita quando non lo avevano visto alla tavola rosso-oro, ma Silente aveva dissipato le loro paure, Harry stava bene, ma aveva avuto un contrattempo e sarebbe arrivato il giorno seguente.

Severus Snape guardava con la coda dell'occhio il preside. A quanto pare le due persone che oggi erano arrivate al castello erano due amichetti di Potter. Però il ragazzo gli ricordava qualcuno. Era stano che non riuscisse a ricordarlo, aveva da sempre avuto una grande memoria per i volti e i nomi... aveva la sensazione di aver già visto il moro, ne era quasi certo, ma non riusciva a ricordarsi dove e quando. Passò il resto della cena a lambiccarsi il cervello con quell'interrogativo.

Quando anche i dolci furono spazzolati, Silente diede la buona notte a tutti mettendo fine alla cena. Gli studenti ormai sazi e stanchi accolsero con gioia le parole del preside, recandosi con calma verso i dormitori, mentre i prefetti cercavano di farsi acoltare e seguire dai primini. Pansy, Blaise e Draco aspettarono come sempre che la sala si svuotasse prima di dirigersi verso l'uscita della sala grande. Non amavano mischiarsi con la folla, avrebbero potuto toccare un tassorosso o Weasley! Insomma, cose che potrebbero segnare a vita...

Così stettero seduti fino a quando la calca non si acquietò visibilmente. Furono contenti nel constatare che Snape aveva fatto come loro, almeno avrebbero potuto salutarlo come si conveniva! Draco con un cenno del capo fece cenno ai suoi due amici di seguirlo e si diresse verso l'uscita, proprio sulla porta la profesoressa McGranitt stava parlando con la Granger. Pansy ridacchiando disse:

Pn -Probabilmente la Granger gli starà chiedendo delucidazioni su un manuale che ha letto quest'estate...-

Bl -Finiscila Pans...-

Pn -Cos'è Blay... toccato un tasto dolente?-

Blaise stava rispondendo per le rime ma un'occhiata truce da parte del biondo lo fece desistere. Draco infatti pareva invece piuttosto interessato alla conversazione

Mc -Il preside mi ha chiesto di avvertirla che Potter ci raggiungerà domani mattina- a quelle parole gli occhi di Hermione si inumidirono e con voce fievole chiese:

Hm -Ne è sicura professoressa?- La donna le rivolse un'occhiata inquisitoria per quella reazione

Mc -Certamente Signorina Granger, dovrebbe esserci un qualunque motivo per cui non dovrei esserlo?-

Hm -Assolutamente profesoressa... grazie mille-

Mc -Di nulla, adesso si sbrighi a raggiungere la sala comune, non è più in vacanza!-

Così dicendo si allontanò lasciando la mora grifondoro con un sorriso sulle labbra. Pansy non si trattenne e con un risolino disse

Pn -Adesso capisco come mai eri così interessato alla conversazione...-

D -Tsk...non capisco cosa tu voglia dire Pansy...-

Pn -Ma davvero? Ma non eri tu quello tanto preoccupato oggi sul treno?-

D -Non dire idiozie!-

Pn -Ma sentitelo...-

Sv -Preoccupato da cosa?- chiese Severus Snape alle loro spalle

Bl -Caspita Sev! Vuoi farci prendere un colpo forse? Perchè arrivi sempre alle spalle si può sapere?-

Sv -Hobby...-

Pn -Molto spiritoso....-

Sv -Allora?-

Bl -Allora cosa?-

Sv -Non parlavo con te Blaise, mi riferivo a Draco!-

D -Io non ho fatto nulla!-

Sv -Mi farete venire un'emicrania voi tre! Draco non fare finta di nulla, mi riferisco a quello che ha detto Pansy... cosa ascoltavi così interessato?-

D -Null...- ma Pansy lo scavalcò dicendo con un ghigno

Pn -Draco era terribilmente preoccupato per Harry... ma adesso non ne ha più motivo vero dolcezza?-

D -Io non ero affatto preoccupato!-

Sv -Harry?- chiese con un sopraciglio inarcato

Pn -Avanti Draky... ammettilo! È da quando è partito che sei nervoso e oggi eri completamente assente!-

Sv -Voglio sperare che non stiate parlando di Potter- chiese Severus

Pn -Certo che parliamo di lui! Credi ci sia qualche altro Harry in questa scuola da degnare di un minimo d'interesse? Draco non fare lo sciocco!-

D -Se tu sei una pazza visionaria non è colpa mia Pans...-

Pn -Ah si?? Blaise diglielo anche tu!-

Bl -Emh.. non credo sia il caso Pansy...-

Pn -Perchè no? Lo sai che il nostro Draco è peggio di un mulo! Non lo ammetterà mai!-

D -non lo ammetterò semplicemente perchè non c'è nulla da ammettere!-

Bl -Ragazzi guardate che c'è...-

Pn -M adavvero?-

D -Certo!-

Pn -Sei proprio sicuro?-

Bl -Finitela guardate che è...-

Pn -Smettila tu Blay! Non vedi che è una conversazione importante?- Blaise roteò gli occhi al cielo e poi disse:

Bl -Lo vedo...- poi alzò il tono e disse -Ciao Harry!-

Immediatamente i due serpeverde e il profesore si girarono. Nell'atrio c'era appunto Harry Potter che guardava sorridendo nella loro direzione. Questi si avvicinò con calma e disse

H -Ciao ragazzi! Vi ho sentito dall'ingresso sapete? Ero sicuro che foste voi!- poi posò lo sguardo sul professore e con educazione aggiunse -Buona sera Professore-

Sv -Buona sera Potter, sbaglio o doveva raggiungerci domani mattina?-

La sua domanda venne ignorata poichè Pansy si avvicinò al moro dicendo

Pn-Come hai osato non mandare neppure un gufo???-

H -Ciao Pansy! Anche tu mi sei mancata!-

Pn -Idiota di un Grifondoro!-

H -Ti trovo bene sai?-

Pn -Finiscila di ignorare i miei insulti!-

H -Sbaglio o hai cambiato taglio?-

Pn -Oh... te ne sei accorto vero? Li ho accorciati e gli ho fatto la piega, stanno bene vero?-

H -Molto, soprattutto il lato destro.-

Severus guardò leggermente stupito i due. Sinceramente, o si era perso qualche passaggio o il mondo cominciava a rovesciarsi! Fino all'anno prima era sicuro che Pansy e Potter non andassero d'accordo, ma adesso i due conversavano pacatamente sul taglio della verde argento mentre Blasie ridacchiava divertito. Draco invece non mostrava nessuna emozione, sembrava piuttosto impietrito sul posto. Severus cercò di cogliere il suo sguardo, ma il biondo lo evitò deliberatamente.

Draco non riusciva a spiccicare parola, quando aveva visto Potter, il nodo allo stomaco che l'aveva perseguitato per il viaggio e tutto il nervosismo che lo aveva accompagnato per l'estate, erano nettamente diminuiti. E si erano sostituiti con uno spiacevole sfarfallio. Sentiva la gola abbastanza secca e quella sensazione era davvero fastidiosa! In più sentiva lo sguardo indagatore del padrino su di sé, ed era particolarmente fastidioso!

Fù riportato alla realtà da un sorriso che Potter gli rivolse, sentì per un momento uno strano calore all'altezza dell'ombelico e delle guance che cercò di scacciare, dopo di chè disse con la voce più distaccata possibile

D -Potter, i tuoi capelli sono come al solito un disastro-

Harry scoppiò in una cristallina risata e le sensazioni al viso e alla pancia di Draco aumentarono drasticamente.

H -Ragazzi, è stato un piacere rivedervi, ma adesso devo andare in dormitorio, se non sbaglio professore tra poco dovrebbe scadere il coprifuoco vero?-

Sv -si...-

H -Allora credo sia ora di andare, buona notte ragazzi, ci vediamo domani mattina!-

Così dicendo schioccò un bacio sulla guancia della moretta e salutò i due ragazzi con un sorriso e un gesto della mano. Non appena Severus fu sicuro che il rosso-oro era già lontano chiese

Sv -Credo di essermi perso qualcosa... sbaglio o quello era Potter?-

Pn -No Severus, quello era proprio Harry...-

Nel frattempo Harry camminava speditamente verso l'ufficio del Preside. Quando finalmente era uscito dalla foresta proibita, aveva visto Lady e Damien che erano lì ad aspettarlo con la divisa. I due gli avevano detto che Silente avrebbe voluto parlare quella sera stessa... Così adesso si ritrovava a camminare svelto per i corridoi scuri diretto al gargoyle di pietra.

Poco prima di raggiungerlo vide il proprio riflesso su una grande vetrata illuminata dalla luna. Come Draco gli aveva fatto notate i capelli erano come al solito un vero disastro, ma la cosa che più di tutte catturava il suo sguardo era il collo. Lì ora, dove fino a un mese prima c'era l'inibitore, vi era una parte di pelle leggermente più chiara dove faceva mostra di se un lunga cicatrice. Il suo sguardo si spostò sulla sua mano che aprì con cautela, nel mezzo vi era uno strano simbolo che Harry sapeva essere una runa antica.

Il suo significato corrente era Acqua, come quella sul braccio destro significava Aria, ne aveva poi altre due, una sull'addome e l'altra sulla caviglia, rispettivamente Fuoco e Terra. Quelli erano i simboli della sua guarigione e del suo essere. Guardandoli non poteva fare altro che ripensare al periodo appena trascorso.



*** Flashback ***

Foresta Proibita

Harry sorrise grato a quella presenza invisibile che però sentiva scorrere leggera nel corpo, sentì un lieve bruciore sulla spalla e notò una piccola runa nera che si era incisa sulla sua spalla, era il marchio dell'aria....

Da quel momento la leggera brezza lo guidò all'interno della foresta, camminò senza quasi toccare il terreno per quelle che parevano ore, o forse erano minuti? Che fossero giorni? Il tempo sembrava diventare eterno e poi si riduceva ad un battito di ciglia.

Sentiva solo sensazioni confuse dentro di se, paura e timore albergavano insieme a felicità e spensieratezza, si sentiva ebbro di mille e più emozioni. E poi accadde. Si ritrovò nuovamente in mancanza di ossigeno e immediatamente si sentì cadere, ancora scombussolato dalla vertigine e si guardò intorno restando senza fiato per lo stupore.

Era circondato da pareti d'acqua dove veniva riflessa in mille e più giochi di luce la sua immagine, ma in ognuna c'era un diverso dettaglio, dal più insignificante al più grossolano. E improvvisamente, una voce cristallina irruppe nella sua mente provocando un eco.

La runa che porti con te dice che il favore dell'Aria è tuo, mio giovane uomo. Ma riuscirai ad avere anche quello dell'acqua? Noi siamo infide e profonde, possiamo ipnotizzare o semplicemente assecondare, siamo pioggia ma anche mare, profondissime e scure o piccole e impercepibili, siamo indomite e indipendenti. Eppure come tutto seguiamo il nostro ciclo. Da goccia diventiamo acqua che con il calore del sole viene attirata nel cielo, per poi tornare giù. Diamo vita, ma possiamo anche toglierla e tutto questo in un ciclo continuo. Noi non ci fermiamo e nessuno potrà mai farlo. E tu giovane uomo, seguirai i cicli insieme a noi?”

H -Io... non capisco...-

Giovane uomo, nessuno può comprendere realmente, ma tu devi dirci se accetterai il tempo che passa, il ciclo che tutto governa senza tentare di fermarlo o manipolarlo... non puoi fare in modo di trasformare una goccia in nuvola, devi attendere che il cielo la richiami. Assecondare le stagioni e il cielo, questo è uno dei compiti dei Guardiani. Seguire i cicli e non interferire, se la volpe caccia non si deve salvare la lepre. Se l'acqua scorre non bisogna fare una diga... concepisci adesso?”

H -credo di si... non devo interferire, ti assicuro che non è mia intenzione... voglio solo prottegervi...-

noi non abbiamo bisogno di protezione, noi siamo invincibili e forti”

H -Questo è vero, ma ci sono altre creature che non sono come voi, non sono invincibili e che potrebbero perdere la vita per colpa di un Custode, ma tu questo lo sai già vero?-

Si, noi sappiamo tutto! Ma tu, in cambio del favore dell'acqua cosa prometti? Cosa riceviamo noi in cambio?”

H -La mia vita. la mia vita sarà al tuo servizio così come tutti i poteri che ho ed avrò in futuro.-

sai cosa rischi legandoti a noi?”

H -Ne sono consapevole, ma la mia vita sarà comunque al tuo servizio-

allora Harry Potter, il favore dell'Acqua è con te”

Una runa antica gli si incise sul palmo, come segno della nuova presenza che scorreva in lui.



Continua...

Ringraziamenti:

Kymanu: Ciao Cara!!!! Oddio... Owww... guarda che mi commuovo! ç_ç Sono contentissima che il cap ti sia piaciuto, spero che anche questo sia di tuo gradimento! Io ho sempre amato la natura e credo che dietro gli elementi ci sia veramente qualcosa di unico! Come vedi anche in questo capitolo, il rapporto Draco-Harry sta crescendo man mano e andrà sempre avanti fino a che bè...*_* Sono felicissima di aver letto il tuo commento, spero di poterne leggere altri allora! Mi spiace che per il rpossimo dovrai attendere di più... ma le vacanze chimano!

Selene90: Carissima! Oddio non sai che piacere mi fai con questo tuo commento! Come avrai notato il povero Harry passa un po' più di 6 giorni nella foresta... Ho cominciato a scrivere come trascorre il tempo e al rpossimo cap leggerai anche il resto! Mi spaice non poter aggiornare presto, ma come ho già detto, non ne ho proprio la possibilità!! Spero comnque di vedere un tuo commento! Alla prossima! ^_^

Lake: Carissima tesorina!!! (perdonami per la mail, ma sono oberatissima di impegni!!!)Ehhh... Lo so che Harry lo stò tormentando parecchio ma vedrai che presto ahe lui avrà i suoi momenti belli felici!!!^_^ Vedrai anche tu, aspetta con pazienza e vedrai!!!^_^ Grazie mille per i tuoi complimenti ^\\^ Per il rapporto fra i due dovrai attendere, ma si eolverà costantemente!!!! Mi spiace ma come gli altri dovrai aspettare per leggere il prossimo cap! Spero che anche questo ti sia piciuto ciauuu!^_^

ximeng: Oddio... sono felice che ci sia più chiarezza e grazie mille per i complimenti! ^\^ Bè... in parte qui dico qualcosina sull'essere guardiani, ma manca ancora terra e fuoco!! Spero veramente che possa piacerti lla mia idea di Guardiani e Custodi!^_^ Per quanot riguarda harry... ehehe... hai centrato in pieno! A lui Draco non è per nulla indifferente! Ma vedrai nel prossimo cosa combineranno! Hihihihi.... Draco sarà quello con la testa più dura!ihihih. MA ricorda che quando un Malfoy vuole qualcosa, poi la ottiene!^_° MI spaice che il prossimo aggiornamento sarà un po' più in là, ma spero di vedere lo stesso un tuo commentino!^_^ Ciaooooo!

Gokychan: Ma ciao carissima! Npon sai quanto mi faccia piacere leggere i commenti e il tuo in partoicolare!^_^ se poi sono positivi... sono come un invito a nozze! Ehehehe...^_^ Sono molto orgogliosa della mia Fic, anche perchè finora è quella che ho scritto meglio e con maggio passione, sono contentissima che ti catturi questa trama, non sai quanto!^_^ -Me commossaQ_Q- so di non essere satta rapida con l'aggiornamento, ma ti giuro che ho la giustificazione! Ihih... ho tanitssimi impegni e pochissimo tempo libero! Mi spiace ma dovrai attender abbastanza anche per il prossimo... e poi, anche le tue fic sono molto belle! Complimenti anche a te!!!



Buone vacanze a tutti e siate buoni... lasciate mezza parolina qper quetsa povera autrice!^_^

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Capitolo 19
*** Capitolo XIX ***


Ragazze eccomi quì!

E anche il XIX Capitolo è andato! Mi spiace avervi fatto penare tanto ma l’importante è avero postato non è vero? –l’autrice cerca di rabbonire senza successo coloro che vorrebbero un pò più di rapidità-

Comuqnue... Ringrazio tutti coloro che leggono e seguono la Fic silenziosamente, se voleste cominciare a lasciare commenti per me non c’è assolutamente problema... anzi!XD A parte questo un piccolo annuncio. Anche per il prossimo cap ci vorrà un pò di tempo perchè devo riparetire con gli scout e, a meno che qualcuno non sappia come collegare un computer in una caadese da sette, non potrò aggionare tanto velocemente. Ma spero comunque che non abbandonerete prorpio in questo momento Harry e Draco!

Il mio solito super-ringraziamento ad Ilary il mio angioletto personale! Insomma gli faccio leggere certi orrori che farebbero venire i capelli bianchi!!! Per non parlare dell’impegno che ci mette e come riesce a risolvere tutte le mie “fughe” dettate da impegni esterni! Grazie tataaaa!!!!!ç_ç

Prima di lasciarvi una buona ovlta alla lettura, questa volta desidero dedicare il cap a un pò di gente! Per primo alla favolosa Ginny73 a cui voglio davvero bene! Questa splendida persona senza fare grandi sforzi è rientrata ella lista delle persone che adoro (cntate che la lista compaiono la Row, Draco, Harry, Severus, La mia dolcissima Beta, Jack Withe e Mariuon Zimmer Breadely con Walter Mores!!!)

E pèoi a tutto il mio gruippo degli Scout! A Fefe che mi sopporta anche quando sono giù e mi fà semrpe compagnia, a Destino che la pensa come me, ai miei fantavolosi capozzi che stò stressado da anni e non per ultime alle mie adorate Panda a cui farò vedere i sorcetti verdi per tuuuutto il campo! Sono pazza e loro mi apprezzano comuqnue... bè sopno dei grandi no?XD

Adesso, finalmente, vi auguro buona lettura!XD

 

 

 

Capitolo XIX

1 Settembre 1996, Hogwarts

* **Continuo Flashback***

allora Harry Potter, il favore dell'Acqua è con te”

Una runa antica gli si incise sul palmo, come segno della nuova presenza che scorreva in lui. Si sentiva inebriato da tutte le forti sensazioni che gli scorrevano nel corpo e non riusciva a credere che l'acqua e l'aria fossero al suo fianco. Aveva l'aria che continuava a sussurargli nelle orecchie nenie sconosciute e l'acqua scorreva nel corpo portando vita e scoprendo ogni angolo dle suo spirito.

Nel frattempo, sempre guidato da invisibili mani, fu sospinto in avanti. Poi la sentì: la potenza ruggente ed indomita del fuoco. Avvertiva le forti emozioni che scaturivano dalle fiamme cremisi e se ne sentiva sopraffatto. Quel potere era formato da pura forza indomita.

Le fiambe lo lambivano nel loro calore senza però ferirlo. E fu lì che dalle fiamme venne avanti una creatura plasmata di quell'elemento, era una figura sfocata con i contorni però vagamente umani e l'unica cosa che si poteva distinguere era lo scintillio di quello che doveva essere una sguardo. Come un ruggito la sua voce lo raggiunse

Chi sei tu e come osi avvicinarti alla mia casa!”

Harry sentì l'aria sussurrargli la risposta giusta e senza accorgersene disse

H -Sono il custode dell'Acqua e dell'Aria, porto con me i loro simboli-

E cosa cerca il custode dell'Aria e dell'Acqua da me?”

H -Cerco te...desidero che anche tu sia al mio fianco-

Oh giovane custode... ricevere il mio favore non sarà così semplice... io non mi sottometto a nessuno!”

H -Ed io infatti non voglio questo! Richiedo il tuo aiuto, non voglio fare di te uno schiavo!-

Chi mi garantisce ciò? L'animo degli umani è pieno di bramosia e cupidigia, è infido e pieno di oscurità! Ma noi elementi siamo puri e incontaminati da questi sentimenti! L'Aria e l'Acqua avranno anche accettato di stare al tuo fianco, ma io non mi fido... voi umani sapete essere infidi e non ho intenzione di divenire uno schiavo dell'uomo!”

H -Io... io lo so. Purtroppo ciò che tu dici è la verità. Troppo spesso gli uomini approfittano di quello che hanno per potersi appropriare di tanto altro non rendendosi conto delle conseguenze delle loro azioni. Ma io, credimi, non voglio fare questo errore, non ho mai chiesto di possederti. Vorrei solo averti al mio fianco e sapere di poter contare sul tuo aiuto in caso di bisogno. Non chiedo che tu diventi mio, anzi, sono io che in cambio prometto di servirti...- Detto questo si inginocchiò di fronte alla figura infuocata che continuava ad osservarlo con quelle braci che erano i suoi occhi

Come posso credere a ciò che mi dici? Le parole possono essere prive di significato spesso, non lo sai giovane uomo? Più di una volta un custode come te ha preteso di diventare guardiano abbindolandoci con i suoi discorsi e alla fine l'unico risultato ottenuto è stata la sua distruzione! Vu oi seguire il loro esempio?”

H -No... so che le parolo possono apparire vuote, lo so... ma spesso possono essere più ricche di qualsiasi tesoro, come hanno già fatto le tue compagne non ti chiedo di essere marchiato da me, non oserei mai tanto.-

Allora cosa chiedi custode?”

H -Chiedo di essere marchiato.-

Le fiamme attorno alla figura si alzarono, ma Harry non distolse lo sguardo e il tono delle fiamme si fece diverso. Più soddisfatto e profondo

Un'insolita richiesta... capisco ora come mai le mie compagne hanno accettato di venire al tuo fianco. Allora bene, tu potrai portare il mio marchio giovane uomo! Ma prima... sappi che devi mostrarmi la tua potenza, noi siamo forti e non staremo mai al fianco di qualcuno che non lo è! Libera la tua energia e facci assaggiare il tuo potenziale!”

Harry si sentiva spaesato... ed ora? Lui non aveva mai liberato ciò che l'inibitore aveva sempre tenuto nascosto. Raphael più di una volta gli aveva raccontato dei disastri che avrebbe potruto causare! Ma adesso, se voleva avere l'aiuto del terzo elemento, l'unica cosa possibile era fargli vedere la sua potenza....

Il ragazzo era dubbioso, sapeva di essere forte, lo sentiva dentro di se, ma sarebbe stato capace di tenere testa alla sua forza? E poi improvvisamente capì a cosa andava mirando il fuoco: al controllo. L'elemento voleva vedere se era in grado o meno di potersi controllare perchè molta della forza risiede proprio in quello.

Le fiamme come se avessero intuito la sua deduzione guizzarono rapide e birichine. Harry allora prese un profondo respiro e si concentrò sul suo battito cardiaco, cercando di trovare un'equilibrio. Improvvisamente sentì dell'energia fluirgli assieme al sangue, la sua potenza che si scatenava feroce cercando di uscire. Il grifondoro si ritrovò spaesato e scombussolato da tanta dirompenza, ma cercò di mantenere regolare il respiro e come chiamate ad un muto appello, sentì la presenza dell'Aria e dell'Acqua accanto. Sembrava che lo stessero sorreggendo e guidando verso un invisibile baricentro da cui riuscì a trovare l'equilibrio iniziale.

Le fiamme divamparono soddisfatte. Harry si accasciò esausto sul fogliame della foresta ed immediatamente avvertì un pizzicore sull'addome. Abbassando lo sguardo potè ammirare la splendida runa che simboleggiava il fuoco.

Da adesso, anche noi saremo al tuo fianco, il fuoco ti seguirà Custode”

Harry si sentiva distrutto. Le palpebre erano pesanti così come gli arti. Ma sapeva di non potersi fermare, mancava poco al suo obbiettivo e non vi avrebbe rinunciato così facilmente. Facendo appello alla sua volontà, si alzò in piedi e proseguì verso la sua ultima meta che come al solito gli veniva indicata da una vorza invisibile.

Improvvisamente sentì la certezza di essere al centro della foresta e davanti a lui imponente e maestoso, vi era un'immenso salice piangente. I suoi lunghi rami toccavano quasi il terreno e si muovevano lanconici seguendo un ritmo immaginario. Harry si prosternò di fronte all'albero sentendo dentro di se una profonda soggezione.

H -Sei tu la terra?-

Per un momento sembrò che i rami si muovessero come mossi da una risata, poi una voce che appariva lontana miglia e miglia si fece sentire dal suo udito

Si può dire così giovane uomo. Benvenuto, ti stavamo aspettando!”

H -Grazie... sono qui per...-

Non serve che tu lo dica, sappi che se lo vorrai il favore della terra sarà tuo. Allora futuro Guardiano, è quello che desideri?”

H -Si-

“E allora vieni, accomodati e apprendi la saggezza millenaria della terra che da questo momento sarà al tuo fianco”

Harry rimase fermo sul posto. La terra lo stava accogliendo senza chiedergli nulla, come mai? Che fosse un tranello o un'illusione? Eppure avvertì distintamente il bruciore alla caviglia che segnalava la quarta runa...

Giovane Guardiano non dubitare delle mie parole! Sappi che per me il tuo esame è cominciato nel giorno stesso in cui tu ti sei avvicinato alla foresta. Ti aspettavo da tempo e non ho bisogno di esaminart,i perchè so già che tu proteggerai questa foresta e le sue creature come se fosse casa tua... adesso avvicinati e ascolta. Il fruscio dell'aria, lo zampillio dell'acqua, il crepitio del fuoco e il suono della foresta! Ascolta le loro parole, abbandonati alla conoscenza.... avvicinati o nostro Guardiano!”

Harry con passo lento si avvicinò all'albero, i rami si aprirono delicatamente al suo passaggio permettendogli di avvicinarsi all'immenso fusto. Senza ben sapere cosa stava facendo, si sedette ai piedi di questo, appoggiò la testa sul legno nodoso e si lasciò curare dai mille suoni che lo circondavano. In quel momento si era sentito così bene. Aveva percepito la presenza di tutti gli elementi ed essi gli avevano parlato della loro storia e di tutto ciò che ad essi è collegato. Ma una delle cose che più lo lasciarono stordito, fu la percezione di se stesso in una maniera talmente completa da togliere il respiro.

Vide molti aspetti di se che non credeva potesse avere, i mille volti che avrebbe potuto assumere, le sue paure più sconosciute, i ricordi più lontani e i desideri più maturi! Riuscì a vedere tutti i rapporti che aveva vissuto fino a quel momento. Quello fraterno con Damien e Lady, il modo come per lui Remus, Sirius e Raphael apparissero un po' come dei padri; quello con Silente e la Signora Margaret, l'amicizia che lo legava a tutti i suoi amici e compagni e poi... un sentimento strano e contorto. Ancora confuso ma già percepibile, un sentimento simile all'affetto ma profondo mille volte di più!

Non avrebbe mai creduto che potesse esistere una tale emozione. Eppure eccola lì che brillava accanto a tutte le altre, come un filo d'oro in mezzo a tanti fili blu, rossi e verdi. Quella leggera striscia dorata era quella che risaltava di più grazie alla sua brillantezza, ma volendo poteva sparire facilmente in mezzo agli altri rendendosi meno visibile...

Quello era il cosidetto amore... quel famoso sentimento a cui sono dedicate poesie, canzoni e interi poemi. Ciò che tutti cercano nella vita. Che ti fa sorridere senza motivo e con altrettanta facilità, ti fa piangere di dolore amarezza tristezza, ma anche di gioia e possibilità.... e lui? Cosa aveva fatto per trovarlo? Proprio nulla... ma era così felice di sentirlo dentro di se, lo rendeva così completo che non poteva non gioirne!

Immediatamente, mentre analizzava ancor più nel profondo questo sentimento, un paio di inconfondibili occhi grigi appervero agli occhi della mente. In risposta il cuore cominciò a battere più forte, era come essere affetto da una dolce malattia...

Fu così che Harry passò il tempo. Ad ascoltare se stesso, le sue emozioni, la foresta e tutti gli elementi. Fino a quando la Terra, non lo avvertì che era giunto il momento per lui di andare, di prepararsi ad uscire dalla foresta e raggiungere il suo posto.

***Fine falshback***

 

 

IL vetro di fronte a lui cominciò ad appannarsi ed Harry si riscosse dal tropore che i ricordi avevano provocato. Si chiese per quanto tempo era stato lì in contemplazione, un minuto? Dieci? Bah...

Si decise comunque a raggiungere l'ufficio del preside, ma di fronte al Gargoyle restò un po' indeciso visto che non sapeva la parola d'ordine. Ma la statua, come se lo avesse riconosciuto si spostò di lato pronto por farlo passare.

H -Emh... grazie, suppongo...-

La scala a chiocciola lo trasportò fino all'ufficio del preside. Prese un profondo respiro e bussò al portone di quercia, immediatamente la voce del preside gli diede il permesso ad entrare. Harry aprì la porta e i suoi occhi si scontrarono con quelli azzurri del vecchio preside.

H -Buona sera Signore, scusi l'ora ma mi hanno detto che voleva parlarmi....-

Al -Infatti, accomodati Harry, gradisci qualcosa?-

H -Oh no grazie... stò benissimo. Di cosa voleva parlarmi?-

L'anziano preside cominciò a scrutarlo attentamente come in cerca di indizi, ma sembrava non volersi decidere a parlare, dopo un po' però prese la parola dicendo

Al -Non mi sono mai trovato in una simile situazione. Ma devo dire di essere particolarmente curioso, se sei qui suppongo che tu sia riuscito a “completarti” dico bene?-

H -Esatto professore, non sbaglia, mi spiace però dirle che non posso rivelarle cosa è successo nella foresta.-

Al -Che peccato... sarei stato molto curioso. Comnque Harry, se c'è qualcosa che posso fare per te, non esitare a dirmelo-

H -La ringrazio, in effetti, ci sarebbero un paio di cose che potrebbe fare per me. Sempre se è possibile chiaramente-

Al -Dimmi pure.-

H -Io non potrò più usare la magia “normale”.- Harry vide lo sguardo del preside e si affrettò a spiegare -Intendo gli incantesimi da bacchetta e via dicendo, da adesso io ho disposizione un altro tipo di magia la cui fonte è differente da quella classica usata dai maghi. È per questo che alcuni corsi per me sono impossibili da frequentare, come Trasfigurazione ed Incantesimi, sarebbe possibile cambiare i miei orari scolastici?-

Al -Non credo ci siano problemi, quali corsi frequenterai allora?-

H -Emh... credo Pozioni, Erbologia, Cura delle Creature Magiche, Rune Antiche e Artimarzia, con queste non dovrei avere problemi.-

Al -In questo caso non vedo dove sia il problema, avviserò la professoressa McGranitt di cambiare il tuo orario domani mattina. Un ultima cosa, tu hai già frequentato questi corsi?-

H -No Signore, ma non dovrei avere problemi nel seguirli.-

Al -Capisco. In questo caso dovrai affrontare una specie di test iniziale per confermare la tua conoscenza ai vari professori. C'è qualcos'altro?-

H -Emh, più o meno. Ovvero spero di no ma...- Silente lo guardò curiosamente -Bè, diciamo che su alcuni aspetti del mio, emh... dei miei “nuovi poteri” per così dire, non ho proprio un controllo ferreo, quindi potrebbe verificarsi qualche incidente. Ovviamente cose picce e innoque ma potrei causare qualche contrattempo... ovviamente mi occuperò personalmente a rimediare ma...-

Al -Oh non preoccuparti! Adoro i contrattempi, a mio parere la scuola è fin troppo seria quindi, non devi darti pensiero per questo...-

Harry sorrise riconoscente al preside, Silente riusciva a sempre a stupirlo...

Camerata Femminile, Grifondoro.

Hermione nonostante si fosse tolta la divisa, messa il pigiama ed infilata nel letto, non riusciva a darsi pace. Era così felice per il fatto che Harry sarebbe stato a scuola il giorno dopo, che non riusciva ancora a crederci! Ma quella non era proprio la verità, ovviamente era felicissima di incontrarsi finalmente con l'amico, ma la sua insonnia era dovuta principalmente a Luna. O meglio, alle parole della strana corvonero, continuava a rimuginarci su ed era sempre più convinta di aver già visto quella cantilenda da qualche parte. Ma dove?

Dopo una buona mezz'ora spesa a rigirarsi nel letto, rinunciò ad addormentarsi e sbuffando si sedette sul letto e si tolse le coperte da dosso. Insomma, non poteva restare sveglia ancora a lungo, il giorno dopo ci sarebbero state le lezioni e lei non poteva certo arrivarci già stanca! I suoi occhi furono catturati dalla mensola su cui gli efficenti elfi domestici, avevano sistemato già i suoi libri e poi l'occhio le cadde sul secondo tomo a destra. Era un libro che aveva trovato due anni prima in libreria, ne era rimasta affascinata perchè parlava di tutte quelle leggende che molte famiglie di maghi si tramandano. Improvvisamente, nella sua mente, si accese la così detta “lampadina”.

Con una scarica di adrenalina non indifferente, scese dal velocemente letto e ,cercando di non svelgiare le sue compagne di stana, prese il libro dalla copertina in cuoio e si diresse nel salotto dove avrebbe potuto confermare i suoi dubbi.

Con stupore vide Ginny rannicchiata su una poltrona vicino al camino ormai spento. Con passo silenzioso le si avvicinò chiamandola gentilmente

Hm -Ginny.... svegliati!-

La rossa con un mugolio impastato di sonno aprì lentamente gli occhi azzurrissimi

Gi -Herm... yawn... che ore sono?-

Hm -Dovrebbe essere l'una passata, ma cosa ci fai qui?-

Gi -Io? Bè, volevo aspettare Harry, ma a quanto pare ancora non rientra... speravo rientrasse questa notte- poi parve accorgersi veramente della presenza dell'amica e facendosi più attenta posò lo sguardo sul tomo che questa reggeva fra le mani, poi spalancando gli occhi chiese con un misto di orrore -Herm, dimmi che tu non sei qui per ripassare qualche libro scolastico per domani!-

Hermione ridacchiò divertita di fronte all'espressione di puro orrore nell'amica

Hm -No tranquilla, è che non riuscivo a dormire e mi era venuta in mente una cosa...-

Gi -Vuoi annoiarti a morte con quel libro?-

Hm -Ahahah.... no Gin- disse alzando gli occhi al cielo divertita -Ricordi oggi sul treno? Quando Luna ha canticchiato quella strana filastrocca?-

Gi -Emh... aspetta, si, mi sembra di si, ma perchè scusa?-

Hm -Io sono sicura di averla già sentita e bè... credo che Luna ci stesse dicendo qualcosa.-

Gi -Herm, a parte che ancora non capisco cosa c'entri tutto questo con il fatto che tu sia qui all'una di notte con un libro, ma non credi possa aspettare domani?-

Hm -Oh bè, immagino di si, ma non riuscivo a dormire perchè pensavo a questo. E mi sembra che la filastrocca che Luna canticchiava si trovi in questo libro-

Disse sedendosi accanto all'amica e cominciando a sfogliare il tomo

Gi -Oh bè... dai, ti faccio compagnia, tanto ormai sono svegli... yawnh...che libro è?-

Hm -”Memorie e Leggende del mondo magico” sono sicura che Luna si riferisse ad una di queste....- disse sfogliando le pagine appesantite dall'inchiostro.

Alla fine con espressione trionfante la trovò

Tutti lo cercano, ma nessuno sa dov'è,

dove cercare colui che non si trova?

Puoi vederlo nelle acque che sia di mare, fiume, lago o piaggia;

nel vento, che sia brezza, bufera, bonaccia o tempesta;

nel fuoco, che sia incendio, vulcano, candela o camino;

nella terra che sia ad Ovest, Est, Nord o Sud.... nessuno lo vede, me lui c'è!

Dove cercare colui che non si trova? Basta chiamarlo e ascoltare, perchè lui non è nascosto...”

Si... erano proprio le parole di Luna. Scorse il dito in senso inverso cercando il titolo dell'opera “Guardiani, Custodi e antiche leggende, fantasia o realtà?”. Immediatamente alcuni pezzi di strane conversazioni avute con Harry tornarono alla mente. La sua così detta “sensibilità” alla magia e tanti aspetti che fino a quel momento gli erano sfuggiti, cominciarono a legarsi come pezzi di un puzzle complesso.

Hm -Non... non può essere!-

Gi -Hermione! Cosa...?-

Hm -Ma non è possibile. Andiamo, non può essere... è assurdo, ridicolo si!-

Gi -Hermione! Vuoi spiegarmi? Cosa Morgana stai blaterando?-

Hm -io, non...- Hermione prese fiato e guardò seriamente la rossa -Ginny, hai mai sentito parlare di Guardiani e Custodi? È una specie di favola che alcuni maghi raccontano ai figli, una leggenda per così dire. L'hai mai sentita?-

La grifondoro fece mente locale e poi si rivide nella mente più piccola e con le lacrime agli occhi, stava male e non riusciva a dormire e la madre per farla calmare aveva preso a raccontargli una storia. Anche se non ricordava proprio tutto, almeno in parte riusciva a richiamare a sé l'anitca leggenda di quelle creature mitologiche conosciute come custodi.

G -Più o meno, ricordo qualcosa sui guardiani che avevano il compito di proteggere uno degli elementi dagli uomini, ma cosa c'entra?-

Hm -Te lo spiego dopo, comunque, quello che sai dei custodi è più o meno corretto, le leggende narrano di questi uomini dalla particolare capiacità, questi Custodi hanno la possibilità di controllare l'elemento a loro assegnato. Però oltre a loro c'è un'altra “razza”, quella dei guardiani, li hai mai sentiti?- Ginny scosse la testa e la riccia continuò –Bene, questi sono più o meno come i custodi, ma mentre questi ultimi si occupano di un solo elemento, i Guardiani possono fali con tutti e quattro. Guarda, è proprio quello che Luna ha canticchiato oggi: l’introduzione alla leggenda dei Guardiani.-

Disse porgendole il libro, Ginny lesse attentamente le parole e non potè che dare ragione all'amica. Poi però alzò gli occhi verso di lei dicendo

Gi -E allora? Voglio dire.... come mai sei tanto interessata?-

Hm -Bè, è assurdo lo so, ma mi sembra proprio che, insomma, io credo che la canzoncina si riferisse ad Harry...-

Gi -Cosa?-

Hm -Io credo che ci sia una possibilità che Harry sia una di queste creature.... è sciocco, ma io credo che forse...-

Una voce alle loro spalle disse

?-Non è affatto sciocco Herm...-

Le due grifondoro si girarono verso la voce così familiare, di fronte a loro c'era Harry, il loro solito Harry che le guardava con un sorriso aperto sulle labbra e gli occhi più luminosi del solito. E mentre Hermione lo guardava stupito, Ginny gli si lanciò contro dicendo:

Gi -Oh Harry! Ero così preoccupata per te!Che bello sei qui! Ahhh! Che bellooo!!!-

Hermione si avvicinò con più calma all'amico aspettando che la rossa lo liberasse, ma dato che non sembrava nelle sue intenzioni con sarcasmo chiese

Hm -Ginny, ne hai ancora per molto? C'è gente qui che aspetta il suo turno!-

Sorridendo, la piccola Weasley si discostò dall'abbraccio con un sorriso enorme ed Harry potè rivolgere il suo sguardo a quella che ormai era più di una sorella

H -Herm....-

La riccia, nel sentir pronunciare il suo nome dalle rosse labbra del moro, non potè trattenersi oltre e con piccole lacrime salate si catapultò sul suo amico rischiando di farlo cadere e stringendosi a lui.

Quanto le erano mancate quelle braccia che sapevano di affetto! Tutta la preoccupazione che aveva accumulato fino a quel momento, si dissolse come fil di fumo. Vedere Harry lì, senza un graffio e con il suo solito sguardo speranza, era stata una gioia immensa. Lentamente, anche lei si staccò dall'abbraccio sorridendo come l'amica. Poi tra i tre scese il silenzio e con calma la riccia chiese

Hm -Harry... cosa, cosa intendevi con la frase di prima?-

H -Hai capito benissimo Herm, sei sempre stata un tipo intelligente lo sai no?-

Gi -Quindi tu... -

H -Si Ginny, sono una di quelle creature. Un Guardiano per precisione....-

Fù così che Harry passò la seguente mezz'ora spiegando, per sommi capi, cos'era esattamente lui e cosa c'era di vero o no nelle varie leggende. Alla fine però dovette imporsi e mandare a letto le due ragazze. Erano le due e se non fossero andati tutti a letto, non si sarebbero mai svelgiati in tempo il mattino seguente. Così anche se di malavoglia, le due ragazze furono costrette a seguire le direttive dell'amico, non prima di avergli schioccato un bacio sulla guancia ovviamente.

 

Hogwarts 7 Settembre, 1996

Era passata una settimana dall'inizio della scuola e tutto procedeva come al solito. Per quanto potesse procedere normalmente in una scuola di magia, ma per i suoi canoni, tutto andava per il meglio.

Harry stava uscendo dalla sala grande quando vide, poco distante da lui, un trio serpeverde a lui ben noto. Come ormai capitava spesso, non appena il suo sguardo si posò su uno dei tre sul suo viso non potè fare a meno di nascere un dolce sorriso. Il suo cuore cominciò lievemente ad accellerare e il moro si chiese se era il caso o meno di avvicinarsi ai tre.

Non fece a tempo a rispondersi, che Pansy Parkinson risolse il suo dubbio voltandosi verso di lui e dicendo

Pn -Ciao Harry!-

Il moro allora si avvicinò ai tre e schioccò un bacio sulla guancia che la serpeverde gli porgeva

H -Ciao Pansy! Buon giorno anche a voi!- Disse rivolto ai due serpeverde.

Blaise rispose al saluto allegramente, mentre Draco bofonchiò una specie di “'giorno” sotto voce. Pansy subito gli si accostò chiedendo

Pn –Anche tu hai trasfigurazione adesso?-

H –Emh... veramente no, ho cambiato alcuni corsi quest’anno... adesso io ho Rune Antiche.-

Pn –Ah già... è vero lo avevamo notato... ne hai cambiati parecchi di corsi! Certo che tu Potter sei proprio un Grifondoro senza speranza... abbandonare Trasfigurazioni, Incantesi e DADA.... tsk solo tu potevi fare una cosa simile...-

H –Temo tu abbia ragione- disse portandosi una mano sulla nuca e arrossendo un pò sugli zigomi.

Ovviamente Draco NON notò quanto quel lieve rossore rendesse il viso più dolce, assolutamente. Poi si schiarì la voce e interrompendo il flusso di chiacchiere dell’amica disse

D –Pansy... se continui di questo passo non arriveremo mai in tempo a trasf....-

Ma non finì la frase perchè l’allegra voce di Luna “lunatica “ Lovegood l’interruppe

Lu –Harry! Finalmnte ti ho trovato! Uff...- poi parve accorgersi anche degli altri e con voce serena disse –Oh salve ragazzi... scusate, non vi avevo notato...!^_^-

PnBlD –Emh.... -_-‘-

Harry invece accolse la bionda con un sorriso e Draco ovviamente non avvertì nessun moto d’odio immotivato per la ragazza.

H –Luna, cosa c’è?-

Lu –Cosa?-

H –Mi stavi cercando?-

Lu –Ah si! Giusto! Fortuna che mi ricordi tutto!....-

Pn –Allora?-

Lu –Cosa?

Pn –Lovegood... perchè diavolo cercavi Potter?-

Lu –Ah! È vero!- poi si rivolse ad Harry –Tu hai un problema! Ma non credo ti debba preoccupare... non è nulla di grave...! ^_^-

Harry però non parve dello stesso avviso e si affrettò a chiedere preoccupato

H –Ma adesso? Dove?-

Lu –Circa due minuti fà... o erano cinque? Bah... comunque al terzo piano... o il quarto? Vabbè, insomma da quelle parti in alto!-

H –Grazie Luna... vieni con me vero?-

Lu –Ovvio...- Harry si rivolse ai ragazzi e si scusò dicendo

H –Hem... adesso devo proprio andare.... ci vediamo più tardi ok?-

Bl –O..ok... non c’è problema.. credo, ma cos...-

Non potè finire la frase perchè Harry era già corso a perdifiato al piano superiore; la bionda corvonero al contrario era ancora di fronte a loro pensierosa...

Lu –ora che ci penso dovrebbe essere alla fine del terzo piano...- poi parve uscire dai suoi pensieri e si rivolse ai serpeverde dicendo –è stato un piacere parlare con voi, ma adesso devo proprio seguire Harry... credo abbia bisogno di una mano... arrivederci-

Così dicendo li salutò con la mano allontanandosi tranquillamente sulle scale. I tre verde-argento la guardarono leggermente confusi, certo che quella ragazza era davvero strana, insomma, ne avevano sentito parlare, ma nessuno poteva credere che fosse così strana! Pansy fu la prima a riprendersi e con determinazione disse

Pn –Avanti, andiamo anche noi.-

BlD –Eh? O_O-

Pn –Avete sentito! Forza, muovetevi!-

Bl –Ma Pansy...-

Pn –Poche storie Blaise, io voglio andare a vedere e voi mi accompagnerete, giusto Draco?-

D Tsk... fà come ti pare... tanto per andare a trasfigurazione dovremmo comunque passare da quel lato...- anche questa volta, le parole le aveva pronunciate non perchè era anche lui come Pansy curioso di vedere dove era corso Potter a quel modo, assolutamente, un Malfoy non fa di queste cose. Mai. Pansy sorrise vittoriosa.

Pn –Visto Blaise? Anche Draco è d’accordo. Noi andiamo, se tu vuoi rimanere quì fai pure...-

Bl –Cosa? Io, non... uff... e va bene, andiamo...-

Così dicendo i due ragazzi salirono le scale seguendo una trotterellante Pansy che non faceva altroi che incitarli, ovvero incitare Blaise perchè alla fin fine Draco aveva un passo abbastanza rapido e nonostante questo non aveva perso l’eleganza che da sempre contraddistingueva la casata Malfoy.

Nel frattempo, Harry era già arrivato al terzo piano e cercava un modo per risolvere il “piccolo problema” a cui Luna aveva accennato, constatando che alla fin fine, il problema non era poi tanto piccolo... -_-‘

Infatti la graziosa Corvonero Cho Chang era a terra con il viso rosso e non riusciva ad alzarsi, o meglio, ogni volta che ci provava, finiva nonostante tutti i suoi sforzi, a cadere con ben poca grazia, sul duro pavimento di pietra. Accanto a lei, il solito capannello di amiche non osava avvicinarsi, solo una si era allontanata per poter chiedere aiuto ad un professore.

Quello che a tutti appariva come uno scherzo di cattivo gusto, sicuramente pensato ed architettato da una ragazzza invidiosa, era in realtà opera di due spiritelli visibili solo a coloro con speciali attitudini magiche. A seconda delle persone, potevano apparire come lucine o nel loro verso aspetto: minuscole creaturine con sembianze umane, uno blu e l’altra gialla.

Harry però, essendo ormai a tutti gli effetti un Guardiano, poteva benissimo vedere alle spalle della furiosa corvonero le due Creature che ridevano come matte. Ogni volta che la ragazza provava a rialzarsi, uno di loro, se non entrambi, entrava in azione facendole perdere l’equilibrio. Il grifondoro, conosceva bene i due spiritelli che aveva avuto modo di conoscere durante la settimana.

Queste erano due piccole creaturine figlie dell’aria. Non avevano particolari poteri, ma essendo invisibili per la maggior parte delle persone, potevano combianare piccoli disastri sicuri di non venire scoperti! Proprio per questo avevano una natura molto dispettosa e sono assai difficili da “addomesticare”. Questi due spiritelli in particolare erano fratelli e i loro nomi, troppo difficili da pronunciare, erano sostituiti da due simpatici nomignoli che avevano affidato loro proprio Luna ed Harry: Leo e Lea.

Da quado era uscito dalla foresta, i due avevano seguito Harry e lo avevano immediatamente preso in simpatia. Se questo aspetto, da un lato faceva molto piacere al rosso-oro, dall’altro era un vero e proprio problema! I due infatti, tendevano a fare scherzi e a combinare guai a tutti coloro che, secondo loro, lo infastidivano!

In soli quattro giorni, avevano fatto cadere per due volte un vaso sulla testa di Ronald Weasley, inciampare Severus Piton fra i calderoni, tirato per dieci minuti i capelli a Lavanda Brown, sparire il libro ad un Serpeverde, capitombolare i fratelli Canon dalle scale, crescere a dismisura le unghie a Calì Parvati e altre cose di questo tipo...

Ad Harry, tutto ciò comportava problemi, anche perchè la McGranitt, essendo lei stessa stata oggetto dei diabolici spiritelli, era convinta che uno studente si fosse messo in testa di combinare scompiglio prendendo la nomina di burlone. Dato poi che molti degli scherzi erano avvenuti in sala comune, la professoressa era quasi certa che il fautore di ciò fosse un appartenente alla casata Rosso-oro. E lei, in quanto capo-casa, non voleva assolutamente che incidenti simili continuassero ad imperversare. Ed è per questo che aveva avviato una specie di “ricerca al burlone” sospettando di tutto e tutti affibbiando parecchie punizioni.

Quando Cho cadde a terra per la quinta volta da quando Harry era arrivato, il rosso oro cominciò a preoccuparsi. Leo e Lea sembravano divertirsi parecchio, più la corvonero si arrabbiava, più i due s’impegnavano a farla cadere. Il moretto sapeva che fino a quando non fosse intervenuto, i due non avrebbero lasciato in pace la ragazza. Così, cercò di farsi notare dai due, facendo piccoli cenni nella loro direzione e proprio in quel momento al suo fianco apparve Luna.

Lu –Allora li hai trovati... però, sembrano divertirsi non trovi?-

H –Luna! Non è questo il punto... glielo ho già detto tantissime volte, ma quei due non mi ascoltano! E guardali... fanno pure finta di non vedermi...-

Lu –Allora trascinali quì no?-

H –Cosa?-

Lu –Trascinali quì. Ho visto l’amica della Chang che parlava con la McGranitt, tra poco sarà quì... e non credo sia una buona idea che li veda...- aggiunse riferendosi ai due spiritelli.

Harry dovette dare ragione all’amica. Però la corvonero la faceva facile... come trasciarli fino a lì? Immediatamente sentì un lieve formicolio al braccio, in prossimità della runa dell’Aria, fu allora che capì le parole dell’amica e con espressione incerta le chiese

H –Dici che devo provare?-

Lu –Ovvio!-

Harry annui e poi cercò di concentrarsi su di se cercando traccia dell’elemento all’interno del suo animo proprio come gli aveva insegnato la Terra. Dopo un secondo, sentì la presenza del leggero elemento riempirlo. L’aria sembrò capire il suo problema, perchè subito i due spiritelli smisero di ridere e vennero trascinati verso di lui. Se inizialmente i due cercarono di andare contro la forza che li trascinava, alla fine avevano dovuto arrendersi e atterrare sui palmi che Harry gli aveva prontamente tesi.

I due alzarono gli occhietti acquosi verso il Guardiano e questi gli rivolse un’occhiata un pò severa ma dolce e sussurrò loro

H –Avete un pò esagerato... credo sia il caso di parlarne non trovate?-

I due spiritelli cominciarono a trillare scuse e motivazioni ma Harry li placò con un occhiata sussurandogli:

H –Ne parliamo dopo... adesso non si può capite?- Luna gli aprì la tasca della sacca che portava ad un lato e fece cenno ai due di entrarvi. Leo e Lea, dopo un’ultima occhiata al rosso oro, obbedirono e con i capi un pò bassi entrarono.

In poco tempo arrivarono altri studenti che si fermarono vicino alle amiche di Cho cercando di capire cosa stesse succedendo. Alla fine, arrivarono anche i tre Serpeverde che subito si affiancarono ad Harry. Pansy gli si era appena avvicinata per chiedere spiegazioni, quando avvertirono il passo determinato della professoressa McGranitt.

Mc –Cosa stà succedendo quì? Signorina Chang pretendo delle spiegazioni... e per l’amor del cielo si alzi in piedi!-

Ch –Professoressa veramente il problema è proprio questo!-

Mc –Si spieghi!-

Ch –Bè... ogni volta che tento di rialzarmi qualcosa mi fà cadere nuovamente a terra!- poi cercò lo sguardo delle sue compagne che si affrettarono ad annuire e come per testare le sue parole si alzò in piedi. Rimase stupita nel vedere che adesso riusciva benissimo a restare alzata, ma vedendo l’occhiata della professoressa si affrettò a dire

Ch –Professoressa le giuro che non mentivo! Fino a poco fa non riuscivo ad alzarmi! Non sò cosa sia successo!-

Molti degli “spettatori” ormai cominciarono a lasciarsi andare a risolini. Le narici della Mgranitt fremettero per un attimo poi questa disse

Mc –Signorina Chang, non voglio mettere in dubbio la sua parola, ma dato che il problema sembra essere risolto, le consiglio, come a tutti gli altri, di raggiungere immediatamente la sua classe, tra poco inizieranno le lezioni.-

Ch –Non è giusto! Io esigo che venga trovato il colpevole!- poi il suo sguardo cadde su Pansy che teneva una mano poggiata sul braccio di Harry e immediatamente sembrò fare due più due perchè con voce trionfante disse –Anche perchè sono sicura che l’artefice di tutto sia la Parkinon!-

La moretta chiamata in causa riacquistò immediatamente la sua facciata gelida

Pn –Profesoressa, non vorrà credere alle sue insinuazioni spero. Non c’è nessuna prova al riguardo!-

Mc –Signorina Chang, cosa la induce a sospettare della signorina Parkinson?-

Ch -Per prima cosa è una serpeverde!- disse come se fosse la sua motivazione più valida –E poi è ovvio che è invidiosa di me!-

Gli occhi di Pansy si fecero più stretti e se Harry non l’avesse bloccata, probabilmente avrebbe avuto già la bacchetta sguainata. Dopo aver lanciato un’occhiataccia al moretto fece per ribattere qualcosa di offensivo e sicuramente contro producente, ma il grifondoro la bloccò nuovamente dicendo.

H –Mi scusi professoressa, credo che Cho stia facendo un’errore di giudizio.-

Tutti si voltarono verso di lui. Bene o male tutti per un motivo o per un altro conoscevano Harry Potter, e stranamente nessuno fece obiezioni, la professoresa lo invitò a continuare con un cenno

H –Veramente, fino a poco fà io stesso stavo parlando di fronte alla sala grande con Pansy, Draco, Blaise e Luna, poi mi sono allontanato mentre loro quattro sono rimasti ai piani inferiori. Dopo un pò mi ha raggiunto Luna mentre loro tre- disse indicando i serpeverde –sono arrivati praticamente pochi secondi prima di lei professoressa. Mentre a quanto mi sembra Cho era in questa emh... “situazione” già da un pò. Per questo credo sia impossibile che Pansy c’entri qualcosa con tutta la faccenda.-

Mc –Grazie dell’aiuto Potter. Signorina Chang, le consiglio di pensare prima di puntare il dito contro qualcuno e per questa mancanza di giudizio le tolgo 5 punti ed ora, andate tutti nelle vostre classi!- disse in tono imperioso senza lasciare spazio a repliche.

Pansy lasciò la sua facciata fredda fino a quando anche la professoressa non ebbe lasciato il corridoio; solo a quel punto si sciolse in un sorriso per Harry

Pn –Emh... Grazie mille Harry...- poi però parve tornare più padrona di se e disse –Ma resta il fatto che non devi provare mai più ad intrometterti chiaro? So cavarmela anche da sola!-

H –Oh lo sò perfettamente... hihihi... ma ho pensato che un incantesimo non sarebbe stata la mossa giusta con un professore presente. Ora scusate, ma rischio di fare tardi anche io alle lezioni.... ci vediamo!- così dicendo schioccò un bacio a Luna e Pansy, un cenno ai due ragazzi e poi sparì dietro il primo angolo. La Lovegood se ne andò subito dopo pensando a chissà cosa, lasciando i tre serpeverde lì.

D –Tsk... grifondoro...-

Bl –Ragazzi... ci conviene andare, vi ricordo che abbiamo trasfigurazione e la McGranitt è già in aula probabilmente!-.

Così i tre serpeverde si diressero velocemente verso l’aula, arrivando appena in tempo. Harry invece, corso nella direzione opposta e controllando di non essere visto da nessuno, entrò in una stanza vuota chiudeendosi la porta alle spalle. Una volta dentro, aprì la sua sacca da cui uscirono i due svolazzanti spiritelli.

I due fecero per spiegare le loro azioni, ma Harry gentilmente li interruppe prima ancora che potessero cominciare

H -Sono molto emh... contento del fatto che voi vogliate aiutarmi- le espressioni dei due si fecero commosse –Ma come vi ho già ripetuto non credo che questo sia il modo giusto!... non potete creare tanto scompiglio, potrebbero scoprirvi!-

Lo –Ma signor Harry! Non è assolutamente possibile, noi...-

H –Lo sò! Ma prendete Luna, lei può vedervi! Chi mi assicura che non ci siano altri in grado di farlo?-

La –Ma noi... vogliamo esserle utili!-

H –capisco... Bè...- Harry vedendo le loro espressioni sconsolate cercò di pensare a qualche compito che potesse essere adatto a loro e che non includesse catastrofi di alcun tipo, fortunatamente arrivò l’illuminazione –Veramente, io vorrei affidarvi un compito molto importante... ma se volete continuare come avete fatto fino ad ora....-

Lo –Assolutamente no signor Harry! Lei ci dica cosa dobbiamo fare e noi la faremo!- disse lo spiritello Blu affiancato dalla sarella

H –In questo caso, avrei bisogno di qualcuno che stia all’interno della foresta e che controlli che tutto vada per il verso giusto. Non vorrei che durante la mia assenza qualosa gli accada, ovviamente dovreste venire ogni tre giorni per farmi rapporto di tutto quello che succede... ma se non volete allora...-

LL –No!- esclamarono all’unisono –La aiuteremo noi signore! La prego affidi a noi l’incarico!-

H –Se è vostro desiderio svolgerlo certamente! Avete capito bene?-

Lo –Certo! Noi dobbiamo controllare che tutto fili liscio nella foresta-

La –E farle rapporto ogni tre giorno con tutte le novità!-

H –esatto... e per qualsiasi problema venite immediatamente da me! Controllate che nessuno entri nella foresta senza avere il mio lasciapassare o quello dei centauri e se qualcuno senza permesso dovesse entrare, avvertite me o Cassandro ci siamo intesi?-

LoLa –Certamente Signor Harry!-

Poi cominciarono a saltellare emozionati per il nuovo incarico. Harry li guardò sorridenti, adesso quei due gli sarebbero strati veramente utili. A dir la verità il compito che gli aveva affidato non era proprio una passeggiata, ma era quasi certo che non avrebbero avuto problemi, anche se esagerati, i due spiritelli erano molto svegli.

Una volta finito di festeggiare Leo e Lea uscirono dalla stanza vuota. Visto che quello era l’ultimo giorno di “libertà” decisero di fare un giro per la scuola. Vagarono per tutto il terzo corridoio, fino a quando non si ritrovarono di fronte ad un’aula da cui veniva il quieto rumore di piume che grattano sulle pergamene. Spinti dalla curiosità entrarono nella stanza grazie ad una finestra e videro un bel pò di studenti seduti ordinatamente nei banchi che scribacchiavano appunti.

Cominciarono a svolazzare per l’aula fino a quando notarono che un paio di profondi occhi grigi si era soffermato su di loro.

Immediatamente, i due spiritelli si fermarono e si avvicinarono al possessore di quello sguardo che seguiva tutti i loro movimenti. Lo spiritello giallo disse

La –Lui ci vede!-

Lo –Sei sicura?-

La –Ti dico di si!-

Lo –Ops... forse dovremmo andar via sorella!-

La –credo che sia una buona idea...-

Lo –Già...-

Ma prima che potessero svolazzare via, la mano del biondo ragazzo si parò davanti a loro impedendogli di andarsene. Accanto a lui un ragazzo moro dagli occhi azzurri lo guardò interrogativo

Bl –Draco? Cosa stai combinando?-

D –Non vedi nulla Blaise?-

Bl –Cosa dovrei vedere scusa?-

Draco riguardò tra le sue mani e restò per un attimo con la bocca aperta, le due creaturine erano scomparse, ma lui era sicuro che non fossero state frutto della sua immaginazione. È risaputo che i Malfoy non inventano nulla. Tutto ciò che vedeno è semplicemente reale.

Bl –Amico cosa?-

D –Nulla Blaise... – rispose tornando sovrappensiero ai suoi appunti

L’amico lo osservò ancora per un paio di secondi prima di alzare le spalle e continuare a scrivere sulla sua pergamena lasciandosi andare solo un momento al pensiero “certo che Draco è un pò strano.... Oh bè, certo, lo è sempre stato, ma in quest’ultimo periodo più del solito direi....”

 

Hogwarts, parco del castello 8 Settembre.

Hermione, Neville, Ginny, Harry e Luna erano seduti in prossimità del lago, ognuno perso in attività diverse.

Neville giocava con Luna a scacchi senza molto successo, Ginny leggeva una copia del Cavillo prestatole dalla corvonero, Harry era seduto contro un tronco e, come spesso ormai accadeva, era perso in pensieri tutti suoi, Hermione invece cercava di leggere uno dei suoi libroni, ma  continuava a lanciare occhiate al moro. Alla fine questo alzò pigramente lo sguardo di lei ed intercettò l’ennesima occhiata della riccia che finse di girare una pagina.

H –Herm...-

Hm –Si Harry?- chiese candidamente

H –Non dovrei dirlo io?-

Hm –No... non credo...-

H –Avanti, cosa c’è?-

A quel punto anche gli altri tre spostarono la loro attenzione sulla mora.

Hm –Oh bè... nulla-

Gi –Harry ha ragione Herm... stai pensando a qualcosa vero?-

Hm –Più o meno...- bofonchiò

H –Hai ancora dubbi su “l’argomento”?-

Hm –Eh? O no... cioè, insomma... volevo solo sapere se tu devi dirci qualcosa d’importante ecco tutto.-

H –Cosa?-

Hm –Io credo che ci sia una cosa che tu non vuoi dirci, dico bene Harry?-

Il moretto, nonostante la temperatura abbastanza bassa, cominciò ad avvertire uno strano calore in prossimità degli zigomi.

Hm –Allora?-

H –Ma cosa dici Herm? Ti stai sbagliando- rispose il moretto distogliendo gli occhi dallo sguardo indagatrice della riccia

Hm –Guarda che io ho riconosciuto tutti i sintomi!-

Nv –Sintomi? Cosa? Stai di nuovo male amico?- chiese Neville preoccupato

H –Cos... NO! –

Nv –Herm francamente non ti seguo...-

Hm –Tranquillo Nev, sono sicura che invece Harry abbia capito a cosa mi rifersco...-

Ginny improvvisamente allargò gli occhi, e cominciò a ridacchiare

Gi –Hihih... lo credo anche io....-

H –Non sò di cosa stai parlando Herm...- rispose a diasgio il moro

Hm –Ah si?-

Neville si rivolse a Ginny e chiese

Nv –Ma tu hai capito di cosa stà parlando Hermione?-

Ginny ricominciò a ridacchiare annuendo. Il grifondoro allora domandò delucidazioni con lo sguardo facendo aumentare le risate della rossa. Inaspettatamente però in suo soccorso venne Luna che mentre dava scaccomatto disse

Lu –Oh... niente di che... pare che Harry sia innamorato.-

A quelle parole, le guance del diretto interessato andarono a fuoco e cominciò a boccheggiare dicendo

H –No... non è vero!...-

A quel punto anche Neville cominciò a ridacchiare dicendo

Nv –Sul serio! Perchè non ce lo hai detto? È risaputo che i grifondoro sono curiosi per natura....-

H – ma io...-

Hm –Avanti... non fare il timido... dì tutto ai tuoi più cari amici!-

Gi –Si si! Avanti chi è la fortunata? La conosciamo?.

H –Emh... veramente...-

Lu –Ginny... credo che tu abbia sbagliato domanda...-

Gi –Come?-

Lu –Non c’è nessuna fortunata....-

Disse tranquillamente cacciando una copia del cavillo.

Hm –Come? Ma se poco fà hai detto...- tentò confusa la grifondoro

Luna alzò per un momento gli occhi verso il castello e disse

Lu –Oh stà venendo proprio da questo lato...-

Immediatamente Hermione, Ginny e Neville guardarono verso il castello. Un trio a loro ben noto stava camminando verso il lago e probabilmente non li avevano ancora visti dato che i tre parlottavano fra loro.

Hermione allargò gli occhi dicendo

Hm –No!-

Gi –La Parkinson?-

Harry si affrettò a scuotere la testa veementemente

Nv –Ma allora chi...?-

In quel momento una biondina, appartenente al settimo anno di Serpeverde, corse in direzione dei suoi compagni di casa. Che fosse lei la “fortunata” di Harry? Però quello che accadde immediatamente dopo rese loro le idee più chiare.

La biondina chiamata Stephanie, corse giù per il prato dopo aver visto la sua “preda” andare in quella direzione. Infatti pochi secondi dopo, vide degli inconfondibile capelli biondi poco distanti da lei. Immediatamente con voce acuta disse

St –Dracoooo! Eccoti quì!!!!!!!!^_^-

Per poi lanciarglisi addosso e stritolandogli un braccio e provocando una smorfia seccata sul viso diafano dell’interessato!

St –Cosa ci fai quì? Io ti aspettavo in sala comune uffa! Finalmente ti ho trovato Dachino!-

I tre grifondoro si guardarono tra loro dopo aver sentito quale appellativo la bionda aveva affibbiato al temuto “principe delle serpi”. Poi fecero in tempo a sentire Luna dire

Lu –Harry, stai attento a non esagerare...-

Che una folata di vento anomala staccò la biondina dal braccio del serpeverde e venne catapultata a 5  metri di distanza. I rosso-oro si girarono verso il loro amico che diceva

H –Ocavolo, ocavolo....- come un mantra

Hm –Sei... sei stato tu?- chiese in un soffio

H –Emh... temo di si Herm...- vedendo le faccie dei tre amici però si affrettò ad aggiungere –Ma non l’ho fatto a posta... insomma è stato... più forte di me... ocavolo!-

Harry arrossì ancora di più sugli zigomi, Hermione e Ginny allora capirono immediatamente ciò che la Corvonero già sapeva e gli aveva praticamente detto

Gi –Adesso ho capito perchè la misteriosa persona di Harry non può definirsi “una fortunata...” hihihi....-

Hm –Già...-

Nv –Volete spiegare anche a me?- chiese Nveille ancora confuso mentre vedeva Harry diventare praticamente tutto rosso

Hm –Oh Nev... credo che abbiamo appena assistito ad una scenata di gelosia... ihihih-

Nv –Cosa? Ma allora perchè la bionda....- poi però collegò le battute precedenti delle amiche a quello appena accaduto e non potè fare a meno di capire –Oh.... amico mio... buona fortuna allora! Temo che ne avrai bisogno.-

Harry cominciò a chiudere e ad aprire la bocca apparentemente incapace di emettere suoni facendo scoppiare i suoi compagni di casa in una sonora risata. Il rumore delle risate arrivò fino ai serpeverdi che rimasero basiti nel vedere un Harry dal viso arrossato che guardava verso la foresta, una Lovegood che leggeva un giornale al contrario... possibile? E tre grifondoro che stavano tendendosi la pancia dal ridere.

Bl –Cosa staranno combinando?-

Pn –Non lo sò... che ne dici se andiamo?-

Bl –Mmh... per me va bene... Draco?-

 Il biondo non rispose, non lo fece non perchè era rimasto affscinanto dal rossore sulle guance di Harry, asolutamente no! I Malfoy non restano mai incantati se non davanti ad un mucchio di soldi!

Pn –Ah... l’amour!-

Bl –Cosa centra adeso l’amore?-

Pn –Nulla Blasie... -_-...-

Bl –Ma allora perchè un momento fà hai detto...?-

Pn – Dimentica Blay... non affaticare troppo il tuo povero neurone... Dray ci sei?-

Draco si riscosse in quel momento e per qualche strana ragione trovò difficile spostare lo sguardo dal moro grifondoro ai suoi amici

D –Cosa c’è?- chiese più seccato del solito.

Pn –Niente, niente... sentite, che ne dite di rientrare?-

Bl –Ma non avevi detto che raggiungevam...-

Pn –Zitto Blay e rietriamo!-

Bl –Ma...-

Pn –Hai sentito?-

Bl –si ma...-

Pn –Niente “ma” Zabini! Muoviti e andiamo!-

Bl –E va bene,....-

 Disse il moro di malavoglia seguendo Pansy che cercava di raggiungere il biondo che era già più avanti di loro.

Vicino al lago invece Ginny sorridendo disse

Gi –E così Harry Potter è innamorato di Draco Malfoy, il principe delle serpi in persona! Hihihi....-

Hm –Bè allora? Quando hai intenzione di dichiararti?-

H –non lo farò....-

Immediatamente i tre amici si scambiarono un’occhiata perdendo l’espressione di un momento prima

Hm –E perchè? Secondo me avresti molte possibilità! Sei un ragazzo stupendo e...-

H –Non è questo Herm! O meglio, non solo... sono sicuro di non piacergli, ma non è questo il punto, hai visto cosa è successo prima con Stephanie? Potevo farle davvero male! E poi, lo sapete cosa devo fare no? Io proprio non posso....-

Gi –Ma Harry tu hai diritto ad avere un ragazzo che ti piaccia al tuo fianco!-

Harry scosse le spalle

H –Forse... chi lo sà? E comunque in questo periodo ho troppe cose da fare... adesso è meglio che vada... ci vediamo più tardi in sala comune, Luna, a sta sera...-

Lu –Ok. Vengo con te al castello...-

Così dicendo i due si allontanarono sotto gli occhi un pò più tristi dei tre rosso-oro. Questi, dopo un momento di silenzio ripresero a guardarsi

Gi –questa cosa non mi và!-

Hm –Ginny non credo che dovremmo interverire...-

Gi –E invece si! Non potremo dichiararci al posto di harry, ma possiamo almeno creargli qualche occasione o sondare il terreno!-

Hm –Ma forse non è il caso...-

Gi –No Herm! Io voglio che Harry sia felice... e francamente non l’ho mai visto così preso da qualcuno! Neville, tu mi aiuterai vero?-

Nv –Si, credo che questa volta tu abbia ragione, Herm?-

Di fronte all’espressione decisa dei suoi due amici sospirò

Hm –E va bene... per ora vediamo se la cosa potrebbe essere reciproca poi... vedremo il da farsi!-

Intanto, il soggetto del discorso intanto aveva già varcato l’ingresso della scuola con la corvonero. Proprio quando stavano per separarsi però Luna lo fermò dicendo

Lu –Secondo me hanno ragione.- Harry capendo a cosa si riferisse la bionda disse

H –Luna, tu meglio degli altri dovresti capire che non posso! Adesso ho delle grosse responsabilità che....-

Luna fece un gesto infastidito della mano interrompendolo

Lu –Questo lo sò anche io,  ed è per questo che credo sia meglio che tu gli parli. La tua energia e il suo controllo dipendono dall’equilibrio che c’è dentro di te giusto?-

H –Si ma....-

Lu –Io sono praticamente certa che Malfoy ricambi i tuoi sentimenti, ma a prescindere da questo, tu dovresti parlargli, perchè scaricando quello che senti dentro riuscirai ad avere un equilibrio maggiore e a controllarti meglio. Sono quasi certa che neppure tu abbia capito quanto è profonda questa cosa, ma ti consiglio di parlargli. –

H –Non credo di poterci riuscire.-

Lu –Sei un grifondoro no? Caccia fuori il coraggio della tua casa! –

H –Non lo sò Luna...-

Lu –Fai un pò come ti pare... ma ti avverto che prima o poi dovrei farlo, per il tuo bene. Pensaci mi raccomando. Ci vediamo a cena.-

Così dicendo, la bionda Corvonero si allontanò lasciando Harry ai suoi pensieri. In fondo sapeva che questa aveva ragione, ma proprio non sapeva come affrontare la cosa. Nonostante ormai aveva fatto un pò di chiarezza nei suoi sentimenti, doveva ancora accettarli appieno. E poi, aveva paura. Era spaventato da se stesso e da quello che avrebbe potuto fare. La reazione che aveva avuto con la bionda serpeverde non gli era piaciuta per nulla. Anche se i suoi amici l’avevano presa sul ridere, sapeva che sarebbe potuto essere pericoloso se lui non si fosse accorto di cosa stava per fare.

Continuò a camminare fino al dormitorio preso da questi penieri. Una volta arrivato davanti allo specchio aveva ormai deciso di tenersi tutto dentro, almeno per il momento. Non era pronto ad affrontare la cosa a muso duro e poi, cercò di giustificarsi, aveva molte altre cose a cui pensare...

 

Continua....

 

Ringraziamenti:

Lake: Tesora grazie! Ç_ç Sono contenta che la descrizione di Dracuccio caro ti piaccia!^_^ E poi hai veramente ragione, Draco e Sirius sono due muli ostinati... chissà che non finirano davvero a fare a pugni...hihihi Tesora scusami per il ritardo ma l’estate quest’anno è più stressante del previsto!!! Nuuuu...ç_ç Sperando che questo cap sia stato di tuo gradimento ti lascio e grazie, grazie ancora!

Kymanu: Oddio... Q_Q Graaaazie!!!!!!!!^_^ Mi fà davvero piacerissima che i miei cap ti piacciano! Draco era davvero Dule vero? E perchè quì così ostinato da non “voler vedere”?XD E cara, mi trovi completamente d’accordo con te, le donne hanno in mano il potere!!!!! E Pansy è un personaggio che vedo particolarmente astuto...^_^ Blaise invece è il solito ragazzo che non capise poi molto di sentimenti, ma si redimerà vedrai!^_^ Grazie mille per le buone vacanze... e se è anche merito del tuo augurio che sono andate così bene, non posso fare altro che darti un baciozzo! Smak! MI spaice che dovrai aspettare ancora un bel pò pe ril capitolo ma faccio del mio meglio Sorry!^_^ Sperando di vedere un tuo commento baciiii!^_^

Rica:Cavoli! O_O Se hai letto tutto dall’inizio complimenti, sapendo quanto scrivo in genere sò che non è stata una cosa da pochi minuti quidi... grazie!!!ç_ç  Sono contenta che i miei “colpi di scena” siano di tuo gustio, io adoro le Fic un pò misteriose proprio perchè ti lasciano quel retrogusto amaro per cui non vedi l’ora di vedere il prossimo cap! Come ho già detto in passato le Fic con cambi così “radicali” le ho sempre piaciute ed è stato questo a farmi deidere di imbarcarmi in una fic del genere!^_^ Sperando di risentirti al piùù presto un salutone da meee!!!^_^

Ximeng: Cara grasssieee!!! Ç_ç Sono contenta che l’idea di custodi e guardiani ti piaccia... Io davvero ho passato notti intere a sognarli!!!!!!O_o Ehhhh Draco è molto sveglio per alcune cose quindi si vedrà...ihihihPurtroppo il “principino” e il suo amichetto Blaise non sono molto ferrati nel campo dei sentimenti...^_^ E sirius essendo una testa calda proibabilmente senza Remus sarebbe già andato dal Ministero per cominciare le ricerche!^_^ Scusami tanto per il ritardo ma purtroppo il tempo è quello che è e così gli impegni! Sperando di risentrirti un bacione e... spero ti sia piciuto anche questo cap dove alcuni sentimenti vengono svelati!^_^

Selene_90: Carissima!!! Più che altro non ho parole per ringraziarti cara!!!! Ç_ç Oddio davvero l’hai letto così tnate volte??? Sono ufficialmente commoss... si! Mi spaice non aver potuto aggiornare prima e non sai con che amaro parto per non poter aggiornare un pò più velocemente... dal prossimo glia ggiornamenti saranno più rapidi spero anche perchè entriamo nel “vivo”...ihihi un baciozzo tutto per te!^_^

Gokychan: Tesssorrraaaa!!! Grazie tantissime anche per te non sò come fare... come posso ringraziarvi tutte eh??? Come????? Io continuerò la fic fino alla fine e sono contenta di sapere che anche tu la seguirai! Ç_ç E riguardo alla richiesta di Harry..... Ehhh.... magari lo trovassimo uno così! Da tenerselo strotto stretto!XD Un bacione e al prossimo capitolo e complimentio anche a te per i tuoi lavori cara!XD

 

Bè... una parolina me la lasiate??? Daaaiiiiii!^_____^

 

 

 

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Capitolo 20
*** Capitolo XX ***


Capitolo XX

Emh....... saaaalve^^

O_O

O_O

Cosa sono quelle bacchette??!

Arghhhhhhhhhh!

Perdonoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Nun lo farò piùùù

Cusate il ritardooooo!!!!!!!!!!!!!!

Ma come dire... le vacanze sono vacanze no?^^’..... che scusa stupida...

Vabbè, a parte tutto chiedo verametne scusa ç_ç

Mi spiace ma ho avuto un sacco da fare e di contrattempi...ç_ç

Però ho messo un scco d’impegno per il capitolo... spero comunque che vi possa piacere!^^

Un ringraziamento a tutti oloro che leggono, che hanno la fic sui preferiti e a chi commenta!

E uno ancor più speciale alla mia splendida Beta che si deve sorpbrire questa pazza e i suoi ritardi... credetemi è un angielo!!!!!!!!!!! *_*

Senza di lei sarei perdutaaaaaaaaa! Grazie Ilaryyyyy! Ç_ç

 

Dedico il cap alla mia tesora Ginny che in questo priodo mi è molto vicina... e nonostante le differenze e la lontananza mi fà risollevare il morale!^^

E un salutone a tutti oloro che fanno parte di DA e contribuiscono a renderlo speciale!^^

Grazieee vi adoro grifiiiiiiiiiiii!! (giadina in particolare...smack!)

Ovviamente anche a tutti gli scout del mondo e al mio gruppo in particolare (az trtapperu...... ji mejoooooooooooooo) L’alta sq,. I capozzoli e gli aiuto capozzoli, Ortolano, Altacity e L’acqua fonte cottorella!XD

Adesso... dopo quest’ultima follia vi lascio al capitolo.... ciaoooooooooo!

 

 

 

Capitolo XX

 

 

Hogwarts 20 Settembre, 1996

Parco del castello

 

Il lago nero di Hogwarts quel pomeriggio era molto placido… Stranamente, quell’anno il clima sembrava essere più mite del solito. Per questo, molti studenti ne avevano approfittato e passando del tempo nel parco del castello.

Tra questi, vi era anche Harry che stava comodamente seduto sulla sponda ovest del lago. Il leggero vento, soffiava leggermente giocando un po’ con i suoi già spettinati capelli, mentre i suoi occhi verdi spaziavano per la distesa d’acqua.

Il moro in quella posizione sembrava davvero a suo agio.

Poco distante Blaise non riusciva a capire la sua amica Pansy. Insomma, che fosse strana già lo sapeva, ma perché diamine quell’anno sembrava esserlo fino a quel punto?

Insomma, di solito la ragazzi si limitava a rompergli le scatole nella sala comune o lo costringeva ad accompagnarla in biblioteca. Ma adesso sembrava essersi fissate con le “passeggiate salutari”. Merlino santissimo, era settembre e loro non erano in Italia! Lì in Scozia faceva freddo a Settembre!

Ma la mora non voleva sentire ragioni, insisteva con l’uscire e alla fine, l’aveva sempre vinta. La colpa però non era da imputare solo a lei! Ah no! Ci si era messo pure Draco. Per qualche motivo, il biondo, spesso e volentieri si perdeva nelle sue elucubrazioni mentali e per di più assecondava Pansy!

 

Possibile che fosse l’unico sano di mente tra loro?!? Così, anche quel pomeriggio, borbottando aveva finito per seguire i due amici. Pansy non faceva altro che guardarsi in giro e Draco come suo solito era immerso in chissà quale filosofico pensiero.

Alla fine, un lampo di vittoria per nulla positivo passò nelle iridi nere di Pansy.

Blaise la guardò interrogativo, ma la moretta continuò a camminare. I tre proseguirono per un paio di minuti la passeggiata e, dopo l’ennesima lamentela da parte del moro, Pansy si fermò e con fare drammatico disse

 

Pn –Cavoli… me ne ero dimenticata!-

 

Bl –Eh?-

 

Pn –Uffa… devo tornare in sala comune! Blaise vieni con me!-

 

Bl –Cosa?-

 

Pn –Non fare storie Zabini, ho bisogno di te, quindi muoviti!- disse spazientita la mora cominciando ad avviarsi verso il castello

 

Bl –Ma se siamo appena usciti!-

 

Pn –E allora? Tu non ti stavi lamentando di voler rientrare? Bè… ti stò accontentando no?-

 

Bl –Certo che sei lunatica forte… dai Dra….- ma prima che potesse finire la frase Pansy lo prese sotto braccio dandogli una gomitata che gli tolse il fiato

 

Pn –Draco ci aspetti qui fuori vero? Tanto non ci mettiamo nulla… a dopo!-

 

Così dicendo, trascinò l’amico su per la collinetta fino all’entrata del castello, mentre questo continuava a strepitare accusandola di pazzia, follia e altro.

 Una volta dentro il castello lo mollò e il povero Zabini, oltraggiato, disse.

 

Bl –Ora ne ho abbastanza! Si può sapere cosa ti è preso per Salazar!-

 

Pn –Blaise… possibile che tu sia così tardo da non arrivarci?!!?-

 

Bl –Eh?!?-

 

Pn –Merlino… perché voi ragazzi dovete essere così cechi?-

 

Bl –Vuoi spiegarti di grazia?-

 

Pn –Secondo te, perché Draco si comporta in questo modo strano?- a quelle parole due ragazze che passavano lì vicino si fermarono ad ascoltare

 

Bl –Cosa vuoi che ne sappia!-

 

Pn –Razza di Puffiskien… usa un po’ il cervello! Non lo vedi anche tu che è sempre distratto, sembra pensare intensamente a qualcosa e a volte s’imbambola da qualche parte?-

 

Bl –Vuoi dire che ha qualche problema?-

 

Pn -_-‘ più o meno…. Avanti dai, sono sicura che puoi arrivarci… chi è che si comporta così?-

 

Bl –I malati mentali?-

 

Pn –Seriamente Blay!-

 

Bl –Ok,ok… non ti scaldare! Allora… Bè, magari qualcuno con una grande preoccupazione, i visionari e le persone innamorate…- un lampo di genio si fece strada sul viso del serpeverde, Pansy dentro di se gridò al miracolo, che quella testa vuota del suo amico avesse capito finalmente?!? –Credi che Draco sia ancora preoccupato per la faccenda dei nostri genitori?-

 

Con quell’ultima frase i cori degli angeli che erano apparsi a Pansy, si estinsero come neve al sole. Ma perché Zabini per quelle questioni doveva essere così lento? Eppure aveva un bel cervello e a scuola se la cavava ottimamente! Allora per  Salazar perché era così ottuso in faccende simili?!?!?

 

Pn –Non lo so Blay… ma Draco non si comporta così perché è preoccupato, possibile che tu non ci sia arrivato? È così palese! Draco è innamorato!-

 

Bl –Cosa? O_O-

 

Pn –Innamorato Blaise! I-N-N-A-M-O-R-A-T-O! Ti serve un disegnino?-

 

Bl –Ma è impossibile!-

 

Pn –Non essere sciocco… certo che lo è!-

 

Bl –Ma… ma è Draco!-

 

Pn –Si… Draco è innamorato. È così difficile da credere?-

 

Bl –No insomma… si! Cavoli lui è quello che odia tutti… il sarcastico e cinico Draco Malfoy! Serpeverde per eccellenza!-

 

Pn –Non la fare tanto lunga Blay! È un essere umano ed è semplicemente innamorato…-

 

Bl –Ma ne sei sicura? E di chi? So che gli piacciono i ragazzi, ma non capisco chi possa essere…-

 

Pn –Blay… non è difficile davvero… sforzati un po’!-

 

Bl –Mah… non saprei, di bellocci ce ne sono un po’, ma sinceramente non conosco i gusti di Draco…-

 

Pn –Ho capito, fermati, non sforzarti troppo, dovesse prenderti qualche emicrania…. Ti do un indizio, ha i capelli neri ed è popolare fra ragazzi e ragazze!-

 

Bl –Nott?-

 

Pn –Blah! No! Allora… ha gli occhi verdi?-

 

Bl –Non mi dirai McDrom di corvonero!-

 

Pn –Ma sei scemo o cosa? È un grifondoro!-

 

Bl  -Ma Pans… l’unico grifondoro con i capelli neri e gli occhi verdi è Harry…. Oh… O_O- i suoi occhi blu si allargarono per lo stupore…

 

Pn –Finalmente! Sia lodato il grande Salazar!-

 

Bl –Cioè… vuoi dirmi che Draco Malfoy è innamorato di Harry Potter?-

 

Pn –Eh si!  E neppure poco!-

 

Alle spalle dei due, provenne una voce esultante

 

? –Ah! Te l’avevo detto io! È perfetto!!- poi accorgendosi di essere stata udita disse –Ops…-

 

Pansy fece un passo di lato e vide che dietro la statua di pietra c’erano Ginny Weasley ed Hermione Granger.

 

Gi –Herm… temo che mi abbiano sentita…-

 

Hm –Ma davvero? -_-…-

 

Gi –Emh… salve Parkinson… bella giornata vero? Io dovrei andare… si ecco, in sala comune vero Herm?-

 

Pn –Non muovere un muscolo Weasley! E neppure tu Granger. Voglio sapere a cosa si riferiva quell’esclamazione di poco fa!- intanto dietro di lei, Blaise cercava di fare mente locale sulle nuove scoperte… non riusciva a crederci, Draco innamorato! Chi l’avrebbe mai potuto credere? Il re delle avventure, cotto di qualcuno!

 

Hermione lanciò un’occhiataccia a Ginny e poi disse

 

Hm –Emh… vedi Parkinson, noi abbiamo ascoltato per caso la conversazione tra te e Zabini e… si insomma, l’abbiamo trovata alquanto interessante.-

 

Pn –Spiegati meglio Granger!-

 

Hm –Prima mi devi assicurare che quello che hai detto a Zabini è la verità.-

 

Pn –Perché dovrei fare una cosa simile…- chiese sospettosa

 

Hm –Perché in quel caso credo che noi potremmo… come dire… collaborare per uno scopo comune…- disse lanciandogli un’occhiata esplicita. Blaise appena riemerso nelle sue elucubrazioni mentali cercò di seguire il discorso…

Quel giorno le sorprese non volevano finire a quanto pare. Adesso la Granger chiedeva di collaborare a Pansy, davvero robba da fantascienza. Blaise s’incorniciò sul volto un sorrisetto compiacente, adesso Pansy le avrebbe sicuramente schiantate o comunque affatturate.

Ma contro ogni sua aspettativa, con fare serio l’amica chiese.

 

Pn –Spero tu non stia scherzando Granger!-

 

Hm –Mai stata più seria… credo che farebbe comodo ad entrambe collaborare, in fondo lo scopo è lo stesso a quanto ho capito.-

 

Pn –E sia Granger. Credo di poter mettere su una tregua con te…-

 

Bl –Cosa?!?-

 

Pn –Che c’è ancora Blaise!-

 

Bl –Ma… ma… ti è dato di volta il cervello per caso!?!-

 

Gi –Avanti Zabini… non fare quella faccia! In fondo lo facciamo per Malfoy ed Harry no?-

 

Bl –Ma… ma…-

 

Pn –Blaise, hai almeno capito cosa faremo no?-

 

Bl –Ovvio che no! Ho solo capito che collaborerai con due Grifondoro!-

 

Gi –Hm.. veramente i Grifondoro sono tre e c’è anche una corvonero… Nel giro ci sono anche Neville e Luna…-

 

Bl –Di bene in meglio... la secchiona, Weasley femmina, l’impiastro e la stramboide!

 

Pn –Zabini! Possibile che tu non capisca?-

 

Bl -Se voi parlate per enigmi la colpa non è la mia!!!!-

 

Pansy scosse la testa sconsolata, mentre Ginny ed Hermione cominciarono a ridacchiare.

 

Hm –Mi sembri Neville… Zabini… se non ti fosse chiaro, neppure ad Harry, Malfoy è indifferente-

 

Bl -vuoi dire che… che…-

 

Gi –Malfoy è innamorato di Harry… ed Harry è innamorato di Malfoy… semplice e perfetto non trovate?-

 

Blaise si passò una mano sugli occhi

 

Bl –Il mondo si è rovesciato e io non me ne sono accorto? Possibile!-

 

Pn –Non fare il melodrammatico Blay! Adesso dobbiamo mettere in atto un piano d’azione, e tu ci darai una mano!-

 

Bl –Ehy! Non sono affatto d’accordo!-

 

Pn –Oh si che lo sei Blaise!-

 

Bl -Non credo proprio Pansy!-

 

Pansy sfoderò un ghigno preoccupante e sbattendo le ciglia disse

 

Pn –Vuoi scommettere?-

 

Bl -non accetterò mai! Draco ci farà la pelle se venisse a sapere di una cosa simile… e io francamente, ci tengo alla mia vita!-

 

A quel punto Hermione s’intromise dicendo

 

Hm -Avanti Zabini… non credo che Malfoy avrà qualcosa da ridire, in fondo lo facciamo per lui, non lo verrà a sapere-

 

Bl –Però…-

 

Hm –Avanti… che ti costa… è o no un tuo amico?-

 Di fronte allo sguardo nocciola della bella grifondoro, il serpeverde capitolò e con un sospiro, si ritrovò a mormorare un flebile

 

Bl –Fate come volete… io adesso ho bisogno di un divano su cui collassate…- così dicendo, si voltò e si diresse verso i sotterranei serpeverde

 

Rimaste sole, le tre ragazze rimasero per un momento a squadrarsi, poi Ginny chiese

 

Gi –Voi avete già qualche idea?-

 

Pn –Io parecchie, vedrete che capitoleranno in poco tempo…-

 

Hm –La vedo dura… Harry è parecchio restio, non si smuoverà facilmente e Draco non mi sembra da meno.-

 

Pn -su questo hai ragione, Draco è impossibile su queste cose… è peggio di Blaise… potrei scommettere il mio nuovo taglio che non ha ancora capito di essere innamorato di Potter!-

 

Gi –A proposito di questo… tu sei sicura che lo sia?-

 

Pn –Fidati Weasley… lo conosco come le mie tasche… e se anche Blaise si è accorto del comportamento anomalo, puoi credermi, Draco, sta volta è cotto a puntino …-

 

Gi –Speriamo…-

 

Pn –Weasley…. Dammi retta! Comunque, per quanto riguarda la prossima mossa, credo che dovremo aspettare domani per accordarci…-

 

Hm –Perchè scusa? Hai già in mente qualche cosa?-

 

Pn –Più o meno… ma principalmente conviene aspettare domani, perché così possiamo vedere cosa succederà oggi…- disse con fare misterioso

 

Hm –Oggi? Perché?-

 

Pn –Se non sbaglio a quest’ora Draco ed Harry dovrebbero essere in riva al fiume a parlare…-

 

Disse indicando la finestra alla loro sinistra. Automaticamente le tre guardarono da quel lato e videro in lontananza, vicino al lago, i due che sedevano vicini…-

 

Gi –Non so cosa hai combinato Parkinson, ma di sicuro il tuo piano è riuscito…-

 

Pn –Ricorda Weasley che io sono una Serpeverde… e non sbaglio mai!


Nel frattempo, all’aperto, quando Pansy aveva trascinato via Blaise verso il castello, Draco era rimasto fermo lì. Dato che, come ormai accadeva sempre più spesso, era sovrappensiero; non aveva seguito la scena che si era svolta e non riusiva a capire come mai Pansy e Blaise fossero andati via.

Lui avrebbe dovuto conoscerne il motivo perchè, se non errava, aveva visto le labbra di Pansy muoversi ed emettere suoni, ma che fosse dannato Godric, fosse riuscito a capire cosa aveva detto! Tsk, sicuramente si era scordata in sala comune la limetta per le unghie o cose simili.

 

Scocciato, si girò verso il lago, indeciso se tornare indietro a cercare i due o meno. Ma non appena il suo sguardo ebbe incontrato la distesa d’acqua, quei pensieri vennero spazzati via.

Poco distante da lui, un ragazzo dai capelli incredibilmente scompigliati, sedeva comodamente sull’erba.

Non dovette fare neppure il minimo sforzo per capire che lo studente in questione fosse Harry Potter. Perchè? Bè... i Malfoy sanno sempre tutto, sono attenti e non si fanno sfuggire nulla! Mica avrete pensato che aveva riconosciuto immediatamente quella zazzera, che Potter continuava a definire capelli? Perchè sempre più spesso gli capitava di pensare se fossero ancora morbidi al tatto...

Assolutamente no!

E guai chi si azzardasse a sfiorare il pensiero che Draco, ogni volta che il suddetto ragazzo entrava in una stanza, lo seguisse sempre con gli occhi!

I Malfoy non fanno di queste cose. Loro sono solamente attenti ai particolari, come si dice, conosci il tuo nemico! Ed era proprio quello Potter, un nemico dagli occhi smeraldo e il sorriso caldo come il sole.

Ok, quì qualcosa decisamente non andava. Questi non sono i pensieri che dovrebbero essere nella testa di un Malfoy.

Decisamente no,avrebbe dovuto ripensare a quanto fossero incredibilmente morbidi, no disordinati i capelli di Potter, come fosse tenero, no aspetta, idiota si, idiota il sorriso di Potter.

Ecco, questo poteva andare. Potter aveva un sorriso completamente ed irrimediabilmente tene... idiota.

Draco sbuffò pesantemente.

Così facendo però, attirò l’attenzione del moro Grifondoro su di se.

Harry lo guardò con i suoi occhi color smeraldo e il Serpeverde si sentì completamente spiazzato da quello sguardo cristallino.

 

Senza neppure rendersene conto, Draco si avvicinò al moro e gli si sedette accanto.

 

H –Ciao Draco... come, emh... come va?-

 

D –Come al solito direi.-

 

H –Emh... bene...-

 

Tra di loro scese per un attimo un silenzio, ma stranamente non era di quelli tesi. Era strano, diverso dai soliti silenzi, sembrava quasi più intenso. Harry che fino ad un momento prima era stato preso da un attimo di malinconia, adesso si sentiva incredibilmente bene. Poteva quasi percepire il calore emanato dal corpo di Draco accanto al suo, era una sensazione davvero piacevole. Harry cercò inutilmente di scacciare quei pensieri, non doveva farli! Lui non poteva! Ma la mano del biondo era così vicina alla sua e la sua presenza così rassicurante. Improvvisamente, sentì il bisogno fisico di appoggiarsi a quella spalla ben definita che stava a pochi centimetri da lui. Con un notevole sforzo di volontà riuscì a resistere e a strarsene fermo.

 

Dal suo canto, il biondo respirava a pieni polmoni un profumo strano. Non lo aveva mai sentito prima eppure, sembrava così familiare. Era molto delicato, ma intenso. Sembrava pino e qualcosa di non meglio identificato... un pò dolciastro, come spezie, possibile? Che venisse da Harry quell’aroma così particolare? Alla fine scosse la testa cercando di rientrare in se.

 

D –Se sei ancora quì Potter, devo dedurre che la cura seguita sia andata bene, giusto?-

 

Harry annuì brevemente, ma non emise nessun suono, così Draco continuò dicendo.

 

D –Tsk, credevo che i Grifondoro fossero famosi per la loro lealtà, ma forse mi sbaglio, tu che ne dici?-

 

H –Dico che ti sei sbagliato, i Grifdondoro sono i coraggiosi, credo che la lealtà vada sopratutto ai Tassorosso...-

 

D –...-

 

H –Ok, scusa. Hai ragione tu.-

 

D –Mi sembra ovvio, ricorda, io ho sempre ragione. Non per nulla sono un serpeverde!- quell’affermazione scatenò una risata cristallina al moretto. Draco sentì quel suono fresco rimbombargli nelle orecchie.

 

H –In questo caso non posso darti torto.-

 

D –Allora Potter, pronto a scoprire le carte in tavola?-

 

H –Si è mai pronti per svelarsi a qualcuno?-

 

D –Credo di no, ma ormai tu hai promesso stupido di un Grifondoro.-

 

H –Ti ho incuriosito vero?-

 

D –Adesso non montarti la testa Potter!-

 

H –Ci proverò...- rispose con un sorriso –Allora... cosa vuoi sapere?-

 

Prima che potesse pensare attentamente a quella domanda, la sua parte più spontanea, quella che usciva più raramente parlò al suo posto

 

D –Tutto.... voglio imparare a conoscerti Harry...-

 

Ad Harry si mozzò momentaneamente il respiro nel guardare lo sguardo serio color metallo che Draco gli aveva rivolto insieme alla risposta. Davanti agli occhi gli balenò per un  isatante una delle tante pagine che la madre gli aveva scritto nel diario:

 

“Mio piccolo Harry,

Rimpiangerò il giorno in cui tu, come me, guarderai per la prima volta quella persona che ti farà battere il cuore, lo rimpiangerò perchè non sarò al tuo fianco.

Perchè un giorno Harry, guarderai una persona che desidererà vederti realmente.

Per me è arrivato James, il tuo papà.

Lo sai no? All’inizio lo credevo uno sbruffone, uno di quei simpaticoni che vogliono l’attenzione costante delle persone che lo circondano. Ma poi, quando finalmente, più per levarmelo dalla scatole che per altro, sono uscita con lui. Sono riuscita a vederlo veramente.

Sembrava davvero interessato a me, a ciò che dicevo e pensavo.

Sembrava leggermi dentro.

E fù allora che capì veramente. A dir la verità lo capii un pò più in là. Ma fù questo il nostro primo vero incontro.

Anche a te succederà una cosa simile.

Guarderai una persona negli occhi e leggerai in quelli , curiosità e una specie di luce non ben definita.

Non puoi saperlo, ma quella luce sarà presente anche nei tuoi occhi.

E quando finalmente troverai quella persona, colei che vuole realmente conoscerti, senza sotterfugi o secondi fine. Allora sarebbe mio desiderio vedere la luce che sarà nei tuoi occhi.

Vorrei conoscere la persona con cui desidererai condividere la tua anima, il tuo respiro,il tuo sorriso e tutto il tuo essere.

Sono sicura che sarà una persona speciale, non perchè bellissima o inteligentissima, ma perchè è quella che tu hai scelto.

Quell’essere dai mille pregi e altrettanti difetti chet u hai deciso di conoscere e a cui hai permesso di farti scoprire poco a poco.

Lo sai quando si consoce veramente una persona?

Io non lo sò, ho un’idea che certo può sembrare sciocca e forse per te sarà diverso.

Ma purtroppo questo non potrò mai saperlo.

Io... io credo che si conosce una persona quando questa non si accontenta di una cosa di te, ma quando cerca di prendere tutto e di dare altrettanto.

Quando per lei il tuo respiro e il tuo battito è il rumore più familiare.

Quando sembra leggerti nel pensiero solo facendo attenzione al tuo viso.

Quando riesce a percepire se tu sei in un luogo o meno con un piccolo brivido lungo il corpo.

Quando il tuo sguardo innamorato è quello che ricevi sempre e che doni.

Quando una persona è capace di fare questo e tanto, tanto altro vuol dire conoscersi veramente.

Perchè conoscerla vuol dire buttarsi al vento ed essere sicura che questa sia dietro di voi senza bisogno di guardare o chiamare.

Io vorrei essere presente nel momento in cui, magari mi avresti mandato un gufo per raccontarmi delle pazzesche emozioni che un solo sguardo ti ha provocato.

Temo però che io non sarò al tuo fianco, ma sarò comunque felice, perchè sò che con te ci sarà questa persona.”

 

Draco notò che lo sguardo di Harry si era fatto malinconico e una stretta prese il possesso del suo cuore. Se in quel momento avesse potuto esprimere un desiderio, probabilmente avrebbe chiesto di far tornare quei smeraldi lucenti come poco prima.  Con voce preoccupata, senza preoccuparsi  del suo comportamento, senza pensare a cosa avrebbe dovuto fare o meno un Malfoy in quella situazione, chiese al moretto.

 

D –Tutto a posto?-

 

H –Cosa? O... si scusami è solo che, mi ero perso nei miei pensieri- rispose e nel farlo i suoi zigomi si tinsero lievemente di rosso. Draco in quel momento, non potè fare a meno di pensare che quella tonalità gli desse un aria particolarmente dolce. A quel pensiero, anche le sue guance assunsero una tonalità leggermente più rosata, così per spezzare la tensione disse

 

D –Potter sei tutto rosso... dovrei pensare di averti ispirato pensieri poco casti?!?!- con sommo piacere della serpe, la tonalità del Grifondoro diventò ancora più accesa

 

H –Malfoy! Cosa dici!-

 

D –Non avrò indovinato!-

 

H –Ma... ma... e poi sei anche tu rosso!-

 

D –Tsk... non è possibile, i Malfoy non arrosiscono!-

 

Harry ridacchiando gli posò una mano sulla guancia per sentirne il calore

 

H –Eh... in questo caso temo ci sarà un’eccezione, sei arrossito, non ci sono dubbi!- disse ridendo lievemente. Draco a quel punto, tra la risata del moro e il suo tocco fresco sulla guancia, divenne veramente rosso. E dovette anche ammettere che l’odore che prima aveva sentito era davvero del moro. Ora che questo si era fatto più vicino, poteva sentirlo distintamente...

Quando la risata di Harry si estinse, questo fece per levare la mano, ma per qualche inspiegabile motivo, la mano del Serpeverde prese vita e andò a bloccare la mano del rosso-oro sulla sua guancia.

I loro sguardi divennero più seri e s’immersero in quello dell’altro, ognuno poteva sentire il proprio cuore che aumentava il battito.

 

Nessuno riuciva a muovere un muscolo e nessun pensiero riusciva ad attraversare quello spesso velo che pareva essergli calato nella mente, nelle loro orecchie non sentivano più il vento scherzare con l’albero lì vicino o lo sciabordare dell’acqua sulla riva. L’unico rumore che percepivano era il respiro del l’altro e il proprio battito cardiaco.

Quando quella forza misteriosa ed incomprensibile,che da un pò di tempo a quella parte riusciva a far muovere a Draco il suo corpo, stava per entrare nuovamente in azione per far avvicinare ancora i due. Tutto fu spezzato dal rumore prodotto da una persona che,da dove prima era spuntato Draco, con un pò di fiatone disse

 

? –Finalmente ti ho trovato Harry!!-

 

Draco liberò immediatamente la mano di Harry e non vide lo sguardo ferito del moro, questi poi si riprese e si rimise al suo posto schermandosi gli occhi contro il sole per identificare la figura che lo aveva chiamato. Non ci mise molto a riconoscerlo, alto, capelli castani corti e un pò a spazzola, frangetta sbarazzina, occhi nocciola scintillanti, in poche parole William Foures, il capitano della squadra di Quidditch Corvonero.

 

Harry e Draco si alzarono da terra, il biondo neppure si accorse di aver dato una mano al grifondoro per issarsi in piedi, ma non gli sfuggì il sorriso che quest’ultimo gli rivolse.

Il corvonero si avvicinò ai due con un mezzo sorriso sulle labbra. Il serpeverde notò immediatamente che qualcosa non andava, il nuovo arrivato rivolgeva ad Harry un’occhiata affilata, sembrava quella di un predatore, mentre il moretto era leggermente irriggidito.

 

H –Emh... Ciao Foures.-

 

W –Non chiamarmi così, per te William...- sembrò accorgersi del biondo solo in quel momento e con voce falsamente gentile aggiunse –Ah! Scusa, non ti avevo notato prima... Non abbiamo mai avuto il piacere di parlare mi sembra...-

 

D –Fortunatamente... e tu chi saresti?-

 

W –Mi scusa sua altezza se non mi sono presentato prima- disse facendo un’inchino irriverente

 

D –Molto spiritoso davvero... –

 

W –Certo più di te...- poi si voltò verso Harry chiedendo –Questa serpe ti stava infastidendo per caso?-

 

H –Cosa? Oh... no, stavamo semplicemente...-

 

W –Harry guarda che puoi parlare tranquillamente, ti stava insultando?-

 

Harry sgranò gli occhi e Draco ringhiò

 

D –Foures, prima di lanciare accuse dovresti prima accertarti dei fatti... per essere un corvonero non brilli per intelligenza-

 

W –Ti conosco Malfoy, tu apri bocca solo per sputare veleno. Se Harry non ti accusa è solo pechè è troppo buono per farlo!-

 

Draco stava per rispondere, ma fù anticipato da Harry che con tono leggermente offeso disse

 

H –William finiscila! Draco ed io stavamo semplicemente parlando, si dà il caso che sia mio amico!-

 

A quelle parole lo stomaco del serpeverde fece una capriola,  quando poi vide lo sguardo furente del corvonero, la sua mente non potè fare altro, se non esultare dicendo “ahah! Ben di stà impiccione da strapazzo!”

 

W –Draco?-

 

H –Si, Draco. Hai qualcosa in contrario?- disse il moretto con aria di sfida. Il biondo cercò di non pensare alla sensazione di soddisfazione che lo riempiva nel vedere Harry così determinato che lo “difendeva” e di reprimere il ghigno compiaciuto che minacciava di salirgli alle labbra.

 

W –Si, cos’è Malfoy, lo hai messo sotto imperius per caso?-

 

H –Wlliam! Sono in pieno delle mie facoltà mentali grazie.-

 

W –In questo caso non credo che Malfoy- pronunciò il nome dell’altro con disprezzo evidente –sia una compagnia adatta a te.-

 

D –Questa è bella Foures, chi ti credi di essere per sapere se la compagnia di Harry è adatta o meno? Mi sembra che Harry sia in grado di decidere da solo con chi parlare.-

 

W –Questo lo dici tu... a me invece sembra che stia facendo un grosso errore!-

 

H –No William, questo lo dico io, adesso vuoi dirmi perchè mi cercavi?- Harry non ne poteva più di quella discussione, voleva solamente concluderla al più presto

 

W –Volevo vedere se avevi cambiato idea per questa sera.-

 

H –William ne abbiamo già parlato e ti ho risposto chiaramente, mi spiace ma no.-

 

W –Andiamo Harry! Non vorrai dirmi che preferisci parlare con Malfoy piuttosto che passare un paio d’ore con me!-

 

H –Non stiamo parlando di questo adesso. Sono giorni che te lo ripeto William!-

 

William si avvicinò al moro di un passo dicendo:

 

W -Dannazione Harry tu mi piaci! Voglio solo che tu lo capisca per Merlino!-

 

Harry non rispose ed abbassò lo sguardo, gli dispiaceva per il corvonero, ma non per questo sarebbe ritronato sulla sua decisione. Senza riuscire a guardarlo negli occhi disse

 

H  -Senti William, mi dispiace, ma davvero, non credo sia il caso di vederci.-

 

A quel punto il ragazzo afferrò la spalla di Harry e con voce non più delicata disse

 

W –Cosa c’è che non va eh? Sono popolare, vado bene a scuola e sono educato. Perchè non vuoi uscire con me? Spiegamelo!-

 

La presa sulla spalla si fece più forte, tanto che Harry temette sarebbe rimasto il segno. Cercò di divincolarsi senza successo. Draco, quando vide il ragazzo prendere malamente il grifondoro, aveva sentito una rabbia gelida scorrergli nelle vene. D’istinto si frappose davanti ad Harry e con uno sguardo inceneritore intimò all’altro.

 

D –Mi pare che Harry sia stato fin troppo chiaro e gentile con te. Quindi adesso Foures direi che è il caso di finirla. Non trovi?-

 

Il corvonero guardò con dispezzo il serpeverde e rafforzò ancora la presa sulla spalla del grifone, scendendo a prendergli il braccio.

 

W –Questo non ti riguarda Malfoy, sei pregato di andartene.-

 

D –Si dà il caso che sei tu ad essere di troppo quì. Prima che tu venissi io ed Harry stavamo parlando. Adesso che tu hai ricevuto la tua risposta, puoi anche andare e lasciare immediatamente il braccio di Harry-

 

W –Non m’interessa Malfoy!-

 

D –Sai, è davvero un peccato, perchè a me invece interessa e molto- così dicendo prese la bacchetta fra le mani quasi con indifferenza –Chi gioca con il fuoco deve sempre stare attento a non scottarsi, non te lo hanno mai detto?-

 

L’espressione del biondo si fece piuttosto pericolosa e finalmente il corvonero si decise a lasciare la presa. Dopo aver rivolto uno sguardo  rabbioso al serpeverde, se ne andò sparendo dalla loro vista.

Rimasti soli tra loro cadde per un momento il silenzio, poi Harry con tono basso e dispiaciuto disse

 

H –Draco, mi spiace per quello che ha detto Foures, certe volte è proprio un’idiota. Ti prego di scusarlo....-

 

Draco si rivolse basito verso il moretto, non poteva crederci, quello sciocco Grifondoro stava difendendo quell’idiota di un Corvonero

 

D –Potter! Ma cosa ti bevi al mattino, firewhisky? Non sei certo tu a doverti scusare e non credo che quell’idiota si farà vedere in giro... –

 

H –Non è vero, se non fosse stato per me, probabilmente vi sareste continuati ad ignorare pacificamente fino alla fine dell’anno. Mi sapice che tu abbia dovuto litigare per colpa mia-

 

L’occhiata del grifondoro sembrava davvero mortificata. A quel punto Draco si arrabbiò.

 

D –Chiariamoci Potter, io non accetterò le tue scuse semplicemente perchè non hai fatto nulla. Se quel Foures è un idiota sinceramente non vedo dove potrebbe essere la tua colpa, a meno che non sia tuo figlio chiaramente, ma mi sembra di capire che non lo è, quindi chiudi quella boccaccia da grifondoro che ti ritrovi e non farmi più sentire cavolate simili. Altrimenti potrei ricredermi sul tuo conto e metterti allo stesso livello degli altri grifondoro.-

 

Harry non potè fare a meno di concedersi un sorriso, poi guardandolo negli occhi sussurrò:

 

H –Grazie....-

 

D –Tsk...-

 

H –Anche per prima intendo, grazie di tutto Draco.- 

 

Gli zigomi del serpeverde si tinsero per un momento di una tonalità più scura. Poi Harry parve rendersi conto della minima distanza che li separava ed improvvisamente se ne ritrovò spaventato. O meglio, si spaventò della sensazione che in quel momento imperversava nel suo animo: aveva un forte desiderio di sfiorare i capelli dell’altro, di sentire il suo calore e, sopratutto, le sue labbra. Sembravano così perfette, così come il resto del viso, a volte Harry senza rendersene conto, si chiedeva se il volto del serpeverde non fosse stato dipinto da quelche grande pittore del passato.

 

Improvvisamente però, come un lampo a ciel sereno, si accorse della situazione in cui si trovavano, di quanot poco spazio lo separasse dal serpverde. Come scottato, fece un passo indietro e abbassò lo sguardo, un momento di più e probabilmente il suo desiderio sarebbe stato talmente forte che realizzarlo sarebbe stata l’unica soluzione. E questo non poteva permetterlo! Non avrebbe mai dovuto avvicinarsi tanto a Draco o stare solo con lui. Merlino, perchè però doveva essere così difficile? Insomma... perchè non riusciva a ignorare quel calore assordante che sentiva dentro di se ogni volta che il biondo era nelle vicinanze o nei suoi pensieri?

 

H –Io... emh... adesso devo andare, grazie ancora di tutto e...a... emh... a presto-

 

Senza neppure guardarlo negli occhi si voltò e sparì in direzione della foresta. Draco nel frattempo non era riuscito a reagire prontamente, se ne stava immobile ed impalato sul posto ripensando a cosa era appena accaduto; inizialmente  il moro lo aveva difeso, poi lui, un Malfoy, lo aveva aiutato. Il grifondoro si era scusato e lui (un serpeverde per Salazar!) gli aveva fatto la morale? E cosa faceva in risposta il grifondoro? Lo ringraziava e poi fuggiva con espressione impaurita.

 

Si perchè Draco aveva notato il lampo che aveva attraversato gli occhi smeraldo del moro e la sua espressione era sembrata veramente di paura....

Ma paura di cosa? Lui non gli aveva detto nulla no?

Perchè era fuggito a quel modo?

Si sentì come ferito dalla fuga di Harry, ma per cosa poi? Insomma era solo un’insulso Grifondoro no? Cosa gli cambiava a lui se quello cercava un scusa per andarsene o meno?...

Tutto ciò era patetico, diamine, a lui dava davvero fastidio il gesto del moro, altro che insulso Grifondoro!

Con espressione per nulla confortante, si avviò a grandi passi verso il castello, raggiunse in poco tempo la sua sala comune.  Proprio quando stava per entrare in camera (dove avrebbe potuto schiantare con tutta tranquillità un paio di comodini, giusto per scaricare la rabbia) fu intercettato da Pansy.

 

Pn –Draco già di ritorno?-

 

D –Evidentemente...-

 

Pn –Bè... cosa vi siete detti tu e Potter?-

 

D –Nulla che possa interessarti. Adesso se non ti dispiace gradirei poter entrare nella mia stanza-

 

Pn –Ma Dracoooo! Che ti costa dirmi qualcosa?- Malfoy la incenerì con uno sguardo davvero duro e di ghiaccio, leggermente diverso dai soliti sguardi Malfoyeschi.

 

D –Pansy, davvero, non sono dell’umore adatto-

 

Senza aspettare replica sorpassò l’amica chiudendosi ermeticamente nella sua stanza. In situazioni normali Pansy avrebbe trovato un modo di aprire la porta e infastidire Draco fino a quando questo non avrebbe ceduto. Ma quella non era una situazione come le altre, c’era qualcosa di diverso. Una scintilla strana e brillante nello sguardo ghiaccio del serpeverde che induceva Pansy a non sfoderare la bacchetta per scardinare la porta.

 

Harry invece si era diretto verso la foresta, si era addentrato tra gli alberi cercando di prendere respiri profondi.

Sparì per un secondo riapparendo appollaiato su di un albero molto vecchio e nodoso. Teneva la testa appoggiata al tronco e una gamba a penzoloni.

In quel momento, sarebbe potuto assomigliare a una di quelle creature fatata che abitano i boschi, con un sorriso pensò che in fondo lui era proprio quello: una creatura magica, ma non di quelle scherzose e birichine come Leo e Lea, ma potente e pericoloso. Un’accoppiata davvero negativa. Ogni volta che non riusiva a tenere i suoi sentimenti senza controllo, avrebbe potuto far succedere un disastro ed Harry ne era terrorizzato. Senza contare il suo futuro più che incerto, che oltre Damien, nessuno conosceva realmente le sue paure.

 

In quel momento, desiderò intensamente parlare con Damien, voleva sentire la sua voce brusca dirgli di non pensarci troppo, perchè farlo gli avrebbe fatto venire il mal di testa! Oppure gli avrebbe dato un pugno sul capo, sgridandolo di stare troppo tempo a rimuginare mentre il suo compito principale era sorridere come un’idiota...

Magari a qualcuno sarebbe parso strano che lui sentisse la mancanza di questo trattamento, eppure era così. Gli mancavano le parole del moro, in qualche modo lui riusciva sempre a cacciare fuori dai guai o dai brutti pensieri. Era l’unico che lo conosciesse abbastanza bene da vedere oltre i suoi sorrisi ed Harry aveva veramente bisogno di sentirlo accanto; in quel momento più che mai.

 

Una piccola lacrima solitaria scese dalla sua guancia, tracciò tutta la delicata linea della guancia per poi morire sulle sue labbra; facendogli sentire quel particolare sapore salato che solo le lacrime possiedono, alla fine sospirò con forza e si sforzò di non pensare a tutto quello. Se aveva imparato una cosa dalla Foresta bè, sicuramente era quello che ogni cosa segue i suoi cicli e i suoi tempi ed è inutile affrettarla o meno, tutto accadrà a tempo debito e nel migliore dei modi. Se quelle parole erano valide per i cicli più importanti della terra, perchè non  poteva essere valido anche per tutto il resto?

Cercando di pensare a ciò scese dall’albero e sparì nuovamente nel nulla riapparendo a poca distanza dal castello di Hogwarts.

 

Harry ancora non se ne rendeva pienamente conto, ma ormai l’energia lasciatagli dagli elementi stava cominciando ad interagire sempre più con il suo essere, diventando sempre più semplici da “utilizzare” e ascoltare.

Con passo lento, arrivò fino alla torre di grifondoro e quando entrò in salotto, subito Hermione e Ginny gli furono addosso.

 

Gi –Harry dove sei stato fino ad ora? Prima ti abbiamo visto con...-

 

Hermione però bloccò l’amica con un gesto della mano e poi con dolcezza chiese

 

Hm –Harry, tutto ok?-

 

Il moro con lo sguardo meno luminoso del solito rivolse loro un piccolo sorriso di circonstanza dicendo

 

H –Stà tranquilla Herm, credo che andrò un pò di sopra.... scusatemi-

 

Così dicendo, si allontanò dalle due amiche e salì nel suo dormitorio dove si buttò sul letto a baldacchino. Chiuse gli occhi e per un momento ebbe paura che nuove perle salate scendessero nuovamente dai suoi occhi. Alla fine, prese dal comodino piuma e pergamena e dopo averci pensato intensamente scrisse:

 

Caro Damie...

Io... io non riesco più capire cosa mi stà succedendo, sono... così spaventato!

Non mi era mai successo una cosa simile... sento qualcosa dentro di me che fà male... davvero troppo e non riesco a capire perchè!

Io sò cosa DEVO fare, ma sempre più spesso mi faccio domande inutili e... vorrei che tu fossi quì per aiutarmi come sempre...

 

 

 

 

 

Hogwarts 1 Ottobre, 1996

Classe di Difesa Contro le Arti Oscure

 

 

 

 

Remus Lupin guardava con il suo solito sorriso gentile gli studenti nell’aula.

Quella lezione con il settimo anno di Hogwarts.

Quell’anno aveva degli esponenti per tutte le case: per Corvonero vi era Padma Parvati con una sua amica, per Tassorosso Susan Habbot e Justin Finch-Fletchey per Serpeverde Draco Malfoy, Theodore Nott, Blaise Zabini e Pansy Parkinson, mentre per Grifondoro c’erano Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley e Seamus Finnigam.

Erano tutti ragazzi abbastanza dotati, alcuni facevano più fatica nell’apprendere degli incantesimi, ma era una buona classe tutto sommato. Doveva ammettere che sia lui che Sirius erano rimasti delusi dal fatto che Harry quell’anno aveva deciso di abbandonare il corso, era sempre stato tra i primi della classe e aveva imparato senza alcuna difficoltà gli incantesimi spiegati. Forse era il migliore del corso, ma a quanto avevano saputo da Minerva, Harry non aveva abbandonato solo quel corso, ma anche Incntesimi e Trasfigurazione. Ovviamente avevano chiesto spiegazioni, ma il moro era stato molto evasivo e non gli aveva dato una risposta concreta. La cosa che l’aveva più colpito era stato quando aveva domandato a Harry se avesse cambiato materie per via dei MAGO che gli sarebbero potuti servire per un lavoro futuro; il figlioccio però, senza guardarlo negli occhi, aveva risposto “Più o meno Rem...  diciamo che non potevo fare altrimenti...” poi con una scusa se ne era andato. Alla fine avevano smesso di fare domande e accettato la sua decisione, non senza riserve chiaramente, ma cosa potevano farci?

Comuqnue, per quell’anno, lui e Sirius avevano deciso di far fare a tutti i ragazzi un breve riepilogo degli anni precedenti, ripassando le creature affrontate fino a quel momento prima di farli passare ad altro. Da un paio di lezioni avevano finito il ripasso “scritto”, e avevano cominciato con la “pratica”.

 

Nelle lezioni precedenti se l’erano già vista con avvincini e folletti della Cornovaglia, mentre per la lezione di quel giorno Remus aveva pensato ad un molliccio.

Ne aveva scovato uno nell’armadio di gazza nei sotterranei e adesso lo aveva rinchiuso in un bauletto lì vicino alle cattedra.

Come di consueto fece l’appello, dopo di ché si rivolse alla classe dicendo:

 

Rm –Allora ragazzi, oggi come ripasso pratico, affronteremo un molliccio, la scorsa settimana ne abbiamo visto le proprietà, quest’oggi invece lo affronterete, io resterò da parte e non interverrò!-

 

Gli alunni annuirono brevemente… in fondo era un semplice molliccio. Cosa sarebbe potuto accadere?

Con un semplice incantesimo di apertura il professore fece uscire il molliccio dal bauletto, questo si trasformò in una baneshee di fronte a Seamus Finnigam che però la fece inciampare con il suo “riddikulus!”.

Al secondo studente, Lupin si sedette dietro la cattedra osservando l’operato dei suoi alunni.

Arrivò il turno di Ron e il molliccio prese le sembianze di un orribile ragno. Il professore vide l’allievo sbiancare e pronunciare forte l’incantesimo, di conseguenza la creatura perse le zampe diventando una palla, ma non si limitò a questo.

La palla di pelo nero, che ormai era il ragno, schizzò con forza verso un lato della classe, l’impatto però fu talmente brusco che il vetro contro cui l’aveva mandato Ron si ruppe e la creatura cadde nel cortile.

Nella stanza scese il silenzio.

 

Rm –Weasley! Quando usa gli incantesimi deve stare attento e moderare le proprie energie a seconda della creatura che ha davanti!-

 

Ro –Mi scusi professore, ma non credevo che…-

 

Rm –Non m’interessa! Per colpa sua un molliccio ha lasciato l’aula di Difesa, si dia il caso che ad Hogwarts ci siano persone che non hanno ancora le capacità per distruggere una creatura simile!-

 

Ro –Ma io non credevo.-

 

Rm -10 punti in meno a Grifondoro per la sua mancanza di attenzione, e altri 5 punti per non essersi ancora scusato signor Weasley!-

 

Ro –Ma!-

 

Rm –Vuole che le tolga altri punti signor Weasley?- il rosso scosse la testa e il professore riprese –Allora, lei signor Weasley con il signor Finnigam, Nott i compagni Corvonero e Tassorosso, andrete prima dal professor Black e spiegherete lui la situazione, poi vi dirigerete verso il campo da Quidditch e nelle serre,  controllerete attentamente che il molliccio non sia lì, ricordate che ama i luoghi bui e umidi per lo più! Se per caso lo avvistaste, lanciate in aria delle scintille blu!-

 

I ragazzi annuirono e si affrettarono a raggiungere le stanze del professor Black.

Lupin poi si girò verso il resto dei suoi studenti e disse loro.

 

Rm –Voi invece verrete con me… controlleremo prima in vicinanza del lago e poi passeremo da Hagrid.-

 

Poi con passo svelto uscì dall’aula seguito dai suoi studenti. Un molliccio di norma non era una creatura aggressiva o eccessivamente pericolosa, ma questo quando c’era un mago con le capacità giuste nelle vicinanze…

Se un allievo del primo o secondo anno si fosse avvicinato alla creatura chissà cosa sarebbe potuto accadere?...

 

 

20 Settembre, stanza delle necessità 1996

 

 

Al settimo piano del castello di Hogwarts, vi era una stanza molto particolare.

In molti la conoscevano, ma pochi sapevano come raggiungerla ed Harry era uno di questi.

Ormai il moro Grifondoro passava molto tempo all’interno della così detta “stanza delle necessità”. Era l’unico luogo in cui era sicuro di potersi rilassare e allenare senza nuocere a nessuno.

Quello poi era un giorno particolare ed aveva ottenuto dal preside il permesso di saltare le lezioni.

 

In quel momento Harry era in una sorta di meditazione, attraverso quello stato riusciva a percepire distintamente tutti gli elementi presenti in lui e nei dintorni. Era come essere collegati con una telecamera sensoriale alla foresta.

Fortunatamente quella mattina tutto era calmo, Harry stava quasi per rilassarsi quando percepì qualcosa di anomalo.

Si concentrò affondo e capì che nella foresta c’era qualcosa che non andava.

 

Sentiva una presenza non ben accetta, non era un mago o un essere umano, ma possedeva comunque un energia magica.

All’inizio quella percezione era abbastanza debole, ma man mano che passava il tempo cresceva un pochino…

Non era assolutamente un buon segno!

Con un paio di respiri profondi, abbandonò il suo stato di trance e come se avesse le ali ai piedi uscì dalla stanza.

 

Grazie all’aiuto dell’aria in un secondo si ritrovò all’esterno del castello, con un altro aiuto da parte dell’elemento poi si ritrovò accanto alla capanna di Hagrid. Immediatamente il suo sguardo vagò tra gli alberi, ma prima di incontrarne le cime verdi, vide di fronte a lui delle persone.

Gli ci volle un momento per riconoscere in loro Remus, Hermione, Neville, Pansy, Blaise e Draco.

Immediatamente si avvicinò loro chiedendo

 

H –Cosa sta succedendo?-

I sei si girarono verso di lui. Remus e i tre serpeverde rimasero per un attimo interdetti dall’espressione seria e preoccupata che albergava sul viso del grifondoro.

 

H –Allora? Che sta succedendo?- Hermione riconoscendo immediatamente l’espressione dell’amico si affrettò a dire

 

Hm –Un molliccio è caduto dalla finestra dell’aula di Difesa… ci siamo divisi per cercarlo, Il professore Black e gli altri sono al campo di Quidditch e alle serre, noi invece siamo passati per il lago e controllato qui intorno…- Sul viso di Harry si fece strada la preoccupazione

 

H –Lo avete trovato?-

 

Hm –No… ma Harry…- Remus  cercò di riprendere il controllo della situazione dicendo

 

Rm –Non preoccuparti Harry è solo un molliccio in fondo…-

 

H –Remus! Ti rendi conto che è entrato nella foresta?!?- Chiese agitato

 

Rm –Vuol dire che io e Sirius andremo a recuperarlo… ma non c’è da preoccuparsi davvero….-

 

H –Come sarebbe a dire? Nella foresta ci sono centinaia di creature magiche, e anche loro hanno delle paure! Ma a differenza nostra non possono lanciare al molliccio un Riddikulus! E se non sbaglio il molliccio si nutre delle paure degli esseri viventi, più ne accumula più si ingrandisce!- Remus rimase ammutolito, come aveva potuto non pensarci?

 

Rm –Hai ragione… bene, vuol dire che adesso entrerò nella foresta e mi farà accompagnare da Hagrid e…-

 

H –Hagrid oggi non c’è… e tu non puoi assolutamente entrare nella foresta.- I serpeverde guardarono stupiti verso Harry. In quel momento sembrava una persona completamente diversa, a guardarlo metteva quasi… soggezione.

 

Rm –In quanto professore io ho il pieno diritto di…-

 

H –Remus sono anni che non entri nella foresta e non la conosci! Se entri lì dentro da solo ti perderai in meno di 5 minuti, in più oggi i centauri stanno celebrando un rito e i loro confini sono sorvegliati. Ti farai ammazzare!....-

 

Rm –Riti?- Ma prima che Harry potesse dare spiegazioni più esaurienti, dal limitare del bosco apparve un centauro dai capelli castani e gli occhi grigi.

 

I ragazzi trattennero il fiato per lo stupore… era la prima volta che vedevano i centauri. Remus invece rimase leggermente stordito. I centauri erano creature schive e non uscivano praticamente MAI dalla foresta! Cosa ci faceva uno di loro lì? Era per via del molliccio?

Il centauro però ignorò tutti e si diresse di fronte ad Harry, una volta arrivato disse

 

? –Harry Potter ha chiamato?-

H –Sì Libra. Mi spiace aver disturbato in un momento simile, ma purtroppo un molliccio è penetrato nella foresta, adesso entreremo per riprenderlo e renderlo innocuo. Mi raccomando, state attenti a Cassiopea e restringete i confini in modo da essere più protetti.-

 

Li –A che distanza si trova?-

 

H –Non lo so… nella foresta da una mezz’ora circa. Temo sia penetrato un bel po’. Manda poi qualcuno a controllare che non si avvicini ad Aragog,… potrebbe essere parecchio pericoloso!-

 

Li –Sarà fatto.- Poi con uno scalpiccio di zoccoli si allontanò.

 

Rm –Harry… tu conosci i centauri?-

 

H –Sì e anche molto bene... ma adesso non c’entra nulla. Ti spiegherò tutto più tardi. Remus devi seguirmi dentro la foresta non c’è alternativa.-

 

Remus osservò con attenzione il suo figlioccio. Era davvero indeciso, la foresta non era affatto un luogo tranquillo, al contrario! C’erano pericoli ad ogni angolo e non si poteva mai abbassare la guardia in un posto simile... eppure Harry lo guardava con quell’espressione preoccupata e adulta.

 

Non gliela aveva mai vista prima d’ora. Sapeva di dover entrare nella foresta, ed era cosciente di non poter andare da solo perché si sarebbe perso in pochissimo tempo! Ma seguire Harry era la cosa giusta?  Improvvisamente gli tornò alla mente la conversazione avuta con Sirius a Grimmuld Place e con quella anche tutti i suoi pensieri e preoccupazioni riguardo il moretto che ora gli stava di fronte.

 

Dentro di lui c’era una parte che continuava a gridargli di seguirlo, di accettare e fidarsi! Era come se una parte del suo essere credesse ciecamente al grifondoro e lo riconoscesse come guida, la sua mente invece continuava a sussurrargli che era pericoloso e assurdo entrare con un diciassettenne nella foresta. Ma poco a poco quei pensieri vennero azzittiti abilmente ed una nuova espressione determinata si fece strada negli occhi color miele.

 

Harry notò immediatamente il cambio d’espressione e capì di esserci riuscito. Probabilmente, il licantropo dentro l’uomo lo aveva riconosciuto ed era riuscito ad intercedere sulla parte umana di Remus. Tutto quello sarebbe stato più semplice se Remus avesse trovato un’intesa con il suo essere un lupo mannaro. Ma da ormai molto tempo Harry aveva capito che l’uomo non voleva e non aveva intenzione di accettare la sua natura, vedeva la licantropia come una malattia incurabile, un morbo che doveva sopprimere ad ogni luna piena...

 

Dovette distogliere la mente da quei problemi per tornare a pensare a quelli imminenti. Un molliccio in cirolazione era un guaio terribile. Remus finalmente disse:

 

Rm –Va bene Harry, fammi strada.- Il moretto assentì e disse

 

H –Grazie rem. Però c’è un problema.-

 

Rm –Di che tipo?-

 

H –Non sappiamo che dimensioni può aver raggiunto il molliccio, non credo che da solo tu possa riuscire a catturarlo.-

 

Rm –Tu potrai darmi una mano e....-

 

H –Non posso...-

 

Rm –Avanti Harry, sei sempre stato il primo del mio corso e sono sicuro che...-

 

H –Non è quello Rem! Ti spiegherò tutto più tardi, ma devi permettere a qualcun’altro di venire con noi!-

 

Rm –Harry, Sirius è dall’altro lato del castello e non credo....-

 

Hm –Professore verremo io e Neville!-

 

Rm –Cosa?! Ma n...-

 

Pn –E anche noi! Vero ragazzi?!?!-

 

Rm –Assolutamente no! È pericoloso e...-

 

H –Remus tu non puoi andare da solo e non c’è tempo! Veramente non stò scherzando...- Harry infatti sentiva la potenza della creatura continuare a crescere a dismisura, sperava solo di arrivare in tempo.

 

Remus guardò l’espressione ostinata della due ragazze e non tentò neppure di dissuaderle. Harry aveva ragione, non c’era tempo da perdere, così si limitò a raccomandare

 

Rm –E sia ragazzi, tenete le bacchette in mano e state in guardia, non è una lezione o altro, dovete dare la massima attenzione!-

 

A quel punto, Harry si voltò e seguito da tutti gli altri, si addentrò nei primi alberi. Camminava con disinvoltura tra gli alberi e le radici, sembrava essere nel suo elemento in quel frangente. Diceva a tutti dove mettere i piedi o meno, dove stare attenti cosa non toccare e altre cose.

Sembrava avere una conoscenza perfetta del luogo!

Dopo 15 minuti che camminavano Remus chiese

 

Rm –Sei sicuro che sia la strada giusta Harry?-

 

H –Temo di si Rem... vedi che non ci sono creature quì? Sono fuggite tutte.... vuol dire che è passato di quì.-

 

Dopo pochi minuti un centauro diverso da quello di prima fece la sua apparizione

 

? –è entrato nell’aria di Aragog, ma non è riuscito a passare dalla nostra...-

 

H –Va bene, voi continuate a tenere d’occhio la zona ed avvertitemi per qualsiasi cosa. Mandate Leo e Lea, noi cerchiamo di raggiungere il molliccio- il tono del moro era autoritario e non ammetteva repliche. Secondo ciò che Remus e glia altri sapevano, i centauri sono creature orgogliose e sagge che non ascoltano gli umani, ma contro le loro aspettative, la creatura fece un cenno d’assenso sparendo nel fitto della foresta.

 

Rm –Harry, dove stiamo andando? Cos’è Aragog?-

 

H –Aragog è l’acromantula che abita nella foresta Remus, ma state tranquilli, non è lui che dovete temere...-

 

Pansy sussurrò

 

Pn –Ma... l’acromantula non è quel ragno gigate e velenoso? Non doveva non esistere più in Inghilterra??!?!-

 

H –Il ministero compie sempre il grosso errore di non tener troppo conto delle creature magiche... sono più di 100 anni che non fanno un censimento nelle foreste magiche in Inghilterra.... quì nella foresta ci sono tantissime acromantule, Aragog è il  capostipite. Lui e Mosag* hanno creato un altissimo numero di acromantule...-

 

Pn –E noi siamo diretti lì?-

 

H –Si, ma non sapventatevi e nonc olpite assolutamente le acromantule!-

 

Pn –Semrpe che loro non colpiscano noi! O_O....-

 

Bl –Perchè ci sono anche io!?!?! Non volevo nepure venrieeeee! Che salazar ci aiuti!-

 

Harry sussurrò a se stesso

 

H -Speriamo che il molliccio non abbia incontrato qualche acromantula piuttosto....-

 

 

 

 

Continua....

 

*Per chi non lo sapesse, Moag non è parto della mia fantasia, ma è la moglie di aragog!

 

Ringraziamenti...

 

Dato che l’autrice ha parua di un crucio ben pizzato ( e ben meritato aggiungerei) i ringrziamenti oggi toccano a me che, come tutti coloro che possiedono neuroni avranno capito, sono Draco Malfoy! (non dracuccio, dracuzzolo Draky o altre storpiature chiaro?!?!?) (ma nun è verooo ç_ç.... è Draco che mi ha fatto una testa così per fare i ringraziamenti....XD ndAutrice) sese... tutte storie...-_-‘

 

 

 

Selene_90: Tsk... tutti comlimenti che si becca quella!... ma guarda che gli attori siamo noi!!!! E guarda che è Potter a fare il prezioso... non prendetevela con me! Come vedi questa tizia che si definisce autrice mi ha interrotto sul più bello... grrrrrrrr.... POTTER perchè diavolo fuggi sempre! (ma dracucciolo.... non è colpa miaaaa! Ç_ç ndHarry) Non chiamrmi dracucciolooooooooo! Grrrr (ma.... ndHarry) Taciiiiiiiiiiiiiii! E in qaunto a te... autrice da strappazzo concordo con Selene...a ggiornamenti più rpidi su! Fai lavorare quel neurone solitario! (Emh...Draco non esagerare! ^^ Selene non ascoltare questo nevrotico, chiedo umilmente perdono per il ritardo e spero che il cap ti sia piaciuto!^^ Spernado di rivedere un tuo commento salutoni!^^)

 

Dark90: Tsk... benvenuta anche a te... ma chi te lo fà fare a lasciare commetni eh? E poi complimenti a una così?!?!? Guarda che questa si gasa e chi la sente più?!?! E comuqnue ripeto... che è Potter a fare il prezioso... non è colpa mia prendetevela con lui! (Draco!!!!!!! Non puoi essere un pò più genitle?!? ndAutrice) emh.... fammici pensare.... NO! (-_-‘ Vabbè sei senza speranza! A parte tutto grazie mille per i complimenti!^\\^ mi scuso anche con te per il ritardo!^\^ spero di risentirti ndAutrice)

 

Gokychan:che ti gridi per Salazar! Noi Malfoy abbiamo l’udito delicato non lo sai?!?! E che sò sti complimenti! Ripeto: se questa si monta la testa è solo colpa tua! Però almeno dici le cose in faccia vero??? Autrice la folle urlatrice ha ragione asei una LUMACA! Persino Potter è più veloce di te a scrivere! MA ti rendi conto?? E comuqnue i tuoi lavori sono belli solo perchè ci sono anche io! (Dracooooooooo! È una commentatrice non puoi fare così! ndAutrice) tsk... io faccio quello he voglio perchè sono... (si, sei un Malfoy! Lo sò! E anche Goky lo sà! X_x... Comunque... tessoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ç_ç grazieeee! Scusascusascusa,,,,, sono proprio lenta ma mi spaice davvero! In compenso il cap e bello lungo no? Grazie mille per i complimenti ^\^ sono contenta che il mio stile ti piaccia ed è opvvio che a me piacciano i tuoi lavori! *_* complimenti!!! E poi sicuro sei più veloce di me... segui pure molte fic alla volta! X_x io nn ci riuscirei...ç_ç sperando di rivedere un tuo commento ciauuu! ndAutrice

 

ximeng: Almeno tu ammetti che è tutta colpa di Potter! Ma non contare sulla mezzosangue e lenticchia femmina... sò peggio di lui guarda! (draco! ndAutrice) Sese... Potter quì sembra una spece di Superman.... ma non esageriamo, comuqneu non può usare la bacchetta! Bwahahahahah! E comuqnue io in realtà sò già tutto.. è questa stupid autrice che si ostina a farmi fare il folle! Ma guarda! Hai visto che mi fà sembrare un ri****ito?? Ma si può io sono un malfoy e.... (Si, Draco... lo sappiamo ma serviva per la trama! Xi scusalo ma è un pò su di giri perchè si occupa lui dei ringraziamenti...-_-‘... sono contenta della tua curiosità, un bacione e spero continuerai a seguire!^^ndAutrice)

 

Kymanu: Tsè... io sono sempre indispensabile! (-_-‘ ndAutrice)e io Non sono un visionario! La lovegood ma NON io! Sono gli altri che non hanno un minimo di cervello... e NON sono cotto di Harry!!!!!!! Voglio solo portarmelo a letto.... –un ragazzo bellissimo e biondissimo si avvicina ad Harry e gli fà l’ochiolino- Ehy tu! Avada Kedavra!!!!!! (Ma draco tesoro! Cosa combini ndHarry O_O) aveva un moscerino nell’occhio, lo volevo aiutare uccidendolo ma... devo aver sbagliato mira (O povero cucciolo ndHarry-che-si-avvicina-e-abbraccia-draco-tutto-teneroso) Frrrr –rumore di fusa- Io...ehm... non ora Harry... aspettami in camera (Ok^^ ndDraco) –draco cerca di ricomporsi cercando di non far vedere i pantaloni- emh... io adesso andrei Kymanu... ma sappi che questa autrice è lenta quindi.. peggio per te! (Ehy! Dove scappi!!!!! NdAutrice-appena-tornata-dal-bagno) ma perchè corre? O_O vabbè... Cara ky........... emh... non sò come chiedere perdonoooooo! Cerheròà di essere più veloce davvero... sucsaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Spero però che nonsotante tutto tu leggerai questo cap e che ti piaccia.... almeno è lughetto!^^ un bacione di scuse!^^ ndAutrice)

 

Djkika: cara... che piacere rivedere il tuo nome fra i commenti!^^ Sono contenta tui sia curiosa.... ti fare salutare da Draco ma quello è fuggito mentre parlava con Kymanu...-_-‘

Coomuqnue! Sperando che il cap ti sia piaciuto ti mando un bacio per le buone vacanze... e un perdono per il ritardo!^^

 

Prucalifornia: allora, premetto che con questa persona ho avuto un fraintendimento su un’altro sito:

Credeva avesi messo su alcuni suoi lavori dei commenti negativi( anche molto) senza sapere che qualcuno aveva usato il mio nick per farli, prima che potessi chiarire l’accaduto ha deciso di vendicarsi in maniera infantile.... -_-‘ Vabbè, non m’interessa adesso abbiamo chiarito... Ma comunque questo non giustifica questo... per un commento negativo deve esserci anche una spiegazione con un critica costruttiva, questo è fatto palesemente con cattiveria...

Vabbè. Non fà nulla!....^^ Probabilmetne non ha neppure letto la fic...-_-‘

 

 

Adesso vi saluto a tutti qaunti ringraziandovi di vero cuore...! alla prossima e.... lasciate un commento a questa lumachina...!XD

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Capitolo XXI ***


Ma salveee a tutti

Ma salveee a tutti!^__^

A quanto pare i vostri sospetti sono infondati… no, mi spiace per voi ma non sono morta!^^ Sono solamente in un mostruosamente vergognoso ritardo…-_-‘’….

Chiedo veniaaaa!U.U…Ma purtroppo come mi capita spesso, durante l’anno gli unici momento in cui posso stare al pc sono la sera poiché il pomeriggio per me è un vero e proprio trauma! Frequentando poi il terzo liceo, alla sera devo anche studiare e diciamo non sono rinomata per la mia dedizione allo studio…ç_ç… Per cui mi scuso per il ritardo ma tra me e la mia beta a questo giro non si sa chi aveva più impegni! Nonostante tutto mi auguro di vero cuore che questo cap sia di vostro gradimento!^^ Sperando che non ce l’abbiate troppo con la sottoscritta buona lettura! Primetto che il cap è bello!XD

Il solito e immancabile ringraziamento alla mia bertuccia Ilary, senza la quale dovreste sorbire una serie di Orrori grammaticali senza fine e un uso spaventoso di virgole punteggiature e Merlino sa cos’altro! Un bacio tatosissima mia!

 

Dedicata alla mia “amatissima” (notare le virgolette -_-‘’) prof d’italiano e il suo commento sulla mia incapacità di scrittura come giustificazione al misero 5 che mi ha messo… signora mia, posso capire che non le piaccia il mio genere, ma non mi può accusare di non saper scrivere!

AVVERTENZA!: Allora, la carissima DjKika mi ha fatto notare un errore mooolto importante! Nello scorso cap ho errato una data! Quando harry è nella stanza delle necessità non è il 20 Settembre ma comunque l’1 Ottobre! Grazie mille carissima per averlo segnalato e scusatemi! Purtroppo non so come correggerlo senza cancellare il cap quindi… buona lettura per questo!

 

Capitolo XXI

 

 

 

1° Ottobre, Foresta Proibita, 1996

 

Harry avanzava in testa al gruppo.

Dietro di lui vi erano gli altri ragazzi, mentre Remus chiudeva la fila.

Il moretto sentiva che il molliccio era divenuto ancora più potente e a conferma di ciò, lì nei paraggi non c’era neppure il più semplice degli scoiattoli. La creatura doveva essere passata di lì...

Poco a poco gli alberi si fecero più radi e alti, erano parecchio lontani dal confine della foresta, il moro grifondoro c’era stato parecchie altre volte, ma per gli altri era sicuramente la prima. Improvvisamente, un rumore dapprima tenue e poi sempre più forte, raggiunse l’orecchio del Guardiano. S’immobilizzò, facendo cenno agli altri di seguire il suo esempio.

Chiuse gli occhi e si mise in ascolto.

 

Blaise e Pansy si guardavano sconcertati e timorosi. Draco non staccava gli occhi da Harry, mentre i due grifondoro si guardavano attorno con circospezione, sapevano che se Harry si era fermato c’era un buon motivo e avevano assoluta fiducia nelle capacità del loro amico.

Per quanto riguardava Remus invece, grazie ai suoi sensi di lupo, riusciva ad avvertire qualcosa senza però riuscire a decifrarlo.

Dopo un momento di silenzio, Harry riaprì gli occhi che adesso parevano avere una sfumatura rossastra e con voce determinata disse

 

H – Stanno per arrivare delle acromantule... non spaventatevi e non colpite; restate quì fermi e non muovetevi-

 

Dicendo questo avanzò con calma. Remus che ormai sentiva distintamente il rumore delle creature, mise una mano sulla spalla di Harry e con urgenza disse

 

Rm –Harry non fare lo sciocco! Saranno più di un centinaio! Cosa intendi fare da solo?  Le acromantule sono animali molto pericolosi! Dobbiamo andarcene alla svelta... ahi!-

 

La spella dove prima teneva la mano, era improvvisamente diventata caldissima, tanto da fargli produrre quel gemito di dolore e ritirare la mano.

Senza guardarlo negli occhi, ma continuando ad avanzare disse:

 

H –Remus credimi, so quello che faccio, ma per favore non interferite, qualsiasi cosa succeda! Herm, Nev mi raccomando!-

 

Nv –Certo Harry, sta tranquillo, ci pensiamo noi.- Rispose Neville con voce sicura. Sorpresi i serpeverde si voltarono verso il rosso-oro seguiti dal professore.

 

Pn –Paciock! Cosa pensi di fare?-

 

Nv –Impedire a voi di interferire... Harry sa cosa sta facendo, non è uno sprovveduto!-

 

Bl –Paciock non stiamo parlando di vermicoli! Ma di ACROMANTULE per salazar!-

 

Nv –E io ti ripeto Zabini che non corriamo pericolo se restiamo qui!-

 

Blaise stava per ribattere ma Hermione intervenne prima di lui

 

Hm –Neville ha ragione! Harry se la caverà benissimo!- Disse con un mezzo sorriso.

 

Remus aveva parecchia confusione in testa. Vedeva Harry avanzare lentamente verso il centro di una specie di radura e in più Neville ed Hermione, due ragazzi per nulla sciocchi, sembravano totalmente fiduciosi in Harry. Sembravano non avere il minimo di paura o remora nell’accettare le parole del loro amico.

Negli occhi avevano una scintilla a Remus molto familiare, era la stessa brillantezza presente negli occhi di coloro che anni prima, e nuovamente in quel periodo, avevano lottato al fianco di Silente nell’Ordine della Fenice.

 

Scacciò per un momento questi pensieri quando Harry si fermò proprio nel mezzo della radura con capo chino, si voltò finalmente verso gli altri studenti e con voce pacata ma chiara disse

 

Rm –Hermione, Neville temo che ci dovete una spiegazione. Senza, non posso promettere di non...-

 

In quel momento il rumore fu udibile a tutti e si voltarono verso la fonte dei vari fruscii.

Dal fondo della radura, cominciarono ad uscire ragni delle più diverse grandezze, alcuni avevano dimensioni di cagnolini, altri sembravano più grandi di una cattedra! Remus fece per andare verso Harry che se ne stava immobile, ma si ritrovò bloccato da Neville che con sguardo ostinato disse

 

Nv –Mi spiace professore, ma ho promesso ad Harry di controllarvi!-

 

Remus rimase impietrito da quella affermazione. Il ragazzo di fronte a lui sembrava non avere dubbi o timore per le creature che andavano verso di loro!

Posò il suo sguardo preoccupato oltre le spalle di Neville e rimase completamente spiazzato, le Acromantule sembravano addormentate e Harry era in piedi in mezzo a tutti quei ragni con le mani protese avanti a se.

Improvvisamente sentì Pansy alle sue spalle trattenere il fiato e dire con voce strozzata

 

Pn –Merlino! Harry sta attento!-

Da un lato della foresta infatti, avanzava lento e minaccioso un’acromantula dalle dimensioni gigantesche!

Persino Remus non riuscì a fare un passo bloccato dalla paura e a questo sentimento seguì lo stupore quando la voce di Harry interruppe quel silenzio inquietante

 

H –Aragog, ti chiedo scusa... purtroppo la creatura che vi ha costretto ad allontanarvi dal vostro nido è entrata nella foresta per colpa mia. Ti prego di  portare i tuoi figli ,non appena si saranno svegliati, al sicuro vicino alle sorgenti e poi di tornare tra tre giorni al vostro nido.-

 

Ar –Quando avrai catturato la creatura portala a me e ai miei figli! Cerchiamo vendetta!-

 

H –Mi spiace non poterti accontentare... purtroppo questa è una creatura creata dagli umani e voi non potete distruggerla.-

 

Ar –Se mi porterai la creatura inerme, il nostro veleno avrà effetto! Devi consegnarcela!- Harry titubò per un momento, poi assentì dicendo

 

H –Va bene, quando sarà inerme la porterò a voi perchè la finiate, ma dovrò essere presente anche io.-

 

Argog proruppe in una specie di ruggito che Harry interpretò positivamente

 

Ar –Tra quanto si sveglieranno i miei figli?-

 

H –Cinque ore circa, adesso ti chiedo di far passare me e i miei compagni.-

 

Ar –Loro non hanno diritto di essere qui-

 

H –Loro sono con me Aragog!- per un momento sembrò che Harry fosse più imponente, poi come sgonfiatosi continuò –Ti concederò la tua vendetta, ma fammi passare!-

 

La gigantesca acromantula emise un verso mostruoso che Harry interpretò come un assenso visto che poco dopo la creatura si spostò in modo da lasciare libero una specie di sentiero. A quel punto, Harry si voltò verso i suoi compagni e Remus, il primo a parlare fu Draco.

Il biondino fece un passo avanti e in un soffio disse

 

D –Tu... sei un Guardiano…- Non si capiva se la su fosse un’osservazione o una domanda, così Harry si limitò a lanciare loro un sorriso dicendo

 

H –Sei davvero molto intelligente Draco, devo riconoscerlo...-

 

Dopo un primo momento, quando riuscirono a collegare le parole del biondo, gli altri due serpeverde aprirono la bocca per lo stupore. Harry una di quelle creature leggendarie? Era uno scherzo? Insomma come poteva essere vero....?

Nella mente di Remus invece era come se un puzzle si stesse formando, finalmente aveva capito come sistemare i pezzi mancanti che da sempre aveva avuto davanti agli occhi.

Una domanda però non poteva fare a meno di entrare nella sua mente: perchè non aveva detto nulla? Non li credeva degni di fiducia? Altri mille interrogativi premettero sulla sua mente, ma tutti si spensero quando i suoi occhi incrociarono quelli di Harry.

In quegli smeraldi si scorgeva l’apprensione e la preoccupazione. E con tono basso e desolato disse

 

H –Io... non avrei mai voluto farvelo sapere in questo modo, ma purtroppo gli eventi sono stati più rapidi di me...- Per un momento i suoi occhi brillarono di tristezza, ma il ragazzo si riprese sussurrando

 

H –Mi spiace, davvero... ma adesso ho bisogno del vostro aiuto. Io posso bloccare il molliccio e provare a farlo ragionare, ma non so fino a che punto lui possa ascoltarmi. In quel caso ho bisogno che voi usiate le bacchette...-

 

A quella richiesta così sincera Remus non poté che capitolare. Hermione e Neville durante la spiegazione si erano avvicinati al moretto e ora stavano di fianco a lui, mentre i tre serpeverde erano rimasti interdetti. Anche in questo caso fu Draco il primo a reagire. Infatti con voce risoluta disse

 

D –Tsk... Potter! Da quel che ho capito adesso è una specie di situazione di emergenza, ma sappi che mi devi un gran favore! Sei in debito!-

 

Una piccola scossa partì dal cuore del rosso-oro, sentiva una strana sensazione calda passare per dove quella piccola sensazione aveva lasciato il segno. Da quei punti in poi il calore sembrava propagarsi un pò ovunque. In risposta le sue labbra fecero uscire allo scoperto un piccolo sorriso riconoscente.

 

H –Ti devo ben più di un favore Draco, grazie...-

 

Il biondo per un momento, quando vide aprirsi quel breve sorriso sul volto del moretto, desiderò vederlo così ogni giorno, ogni momento ed ogni attimo.

A sua insaputa il cuore desiderò ardentemente poter scorgere quel sorriso, anche così piccolo e discreto, sul volto di Harry.

Nel frattempo anche Pansy si era fatta avanti e con fare indispettito disse

 

Pn –Harry! Questo è un comportamento assolutamente.... Slytherin!- disse con un ghignetto –Quindi ovviamente è approvato! Ma non azzardarti mai più a farci prendere spaventi simili capito? Non tollero rischiare di avere rughe d’espressione premature per colpa tua!- disse facendo la finta offesa. Poi con tranquillità disse

 

Pn –Ovviamente lo stesso vale per Blaise...-

 

Bl –Figurarsi se io ho voce in capitolo!-

 

Pn –Perchè scusa, avevi intenzione di andartene forse?-

 

Bl –No ma....-

 

Pn –Allora nulla Blay! Sei troppo lento e qui abbiamo una situazione abbastanza critica. Quindi taci e seguiamo Harry!-

 

Disse risoluta. Blaise alzò esasperato gli occhi al cielo cercando di dissimulare un piccolo sorriso.

Solo Remus era rimasto in silenzio.

Harry azzardò un’occhiata all’uomo che per lui era l’equivalente di un genitore premuroso e attento. Sapeva di avergli arrecato un dolore nel non condividere con lui quel suo segreto.

Ma non ce l’aveva fatta... più tardi avrebbe cercato il suo perdono e tentato di spiegare, ma ora aveva bisogno che Remus riponesse in lui fiducia.

Con sorpresa si accorse che il licantropo gli stava dedicando un sorriso.

Egli infatti sembrava comprendere i suoi sentimenti e non pareva arrabbiato. Con il solito tono di voce usato nelle situazione serie, pacato ma deciso, disse

 

Rm – avanti, fai strada! Non hai detto di avere poco tempo?- Harry indirizzò loro un’occhiata grata e tornato nuovamente serio disse

 

H –da questa parte-

 

Così seguirono Harry che adesso camminava a passo svelto visto la mancanza di arbusti. Qua e là spuntavano creature magiche e non, era straordinario vedere come queste passavano accanto al moro grifondoro per poterlo sfiorare sena però essere minimamente pericoloso.

Lanciavano occhiate anche verso di loro, ma sembravano accettare tacitamente il loro passaggio grazie alla vicinanza di Harry.

Camminarono ancora per una decina di minuti, poi Harry fece loro cenno di fermarsi. Con voce bassa disse

 

H –State attenti, sta arrivando... non so che forma potrebbe avere assunto, ma dubito riuscirà a cambiarla perchè ha assorbito troppe paure... fate partire gli incantesimi quando ve lo dico va bene? –

 

Senza esitazione assentirono mettendo le bacchette in posizione offensiva.

Improvvisamente, dei piccoli spiritelli apparvero dal nulla e Draco li riconobbe in un momento. Erano quelli che aveva creduto di vedere durante l’ora di trasfigurazione!

I due esserini luminosi cominciarono a svolazzare davanti ad Harry con espressioni tese

 

La –Signor Harry signore! Abbiamo fatto allontanare tutte le creature come richiesto-

 

Lo –Esatto signore, adesso quel mostro sta venendo qui! Deve stare molto attento! –

 

La –Si! Non deve farsi del male affaticarsi! I centauri vogliono che lei li raggiunga questa notte! Il momento è arrivato!-

 

Lo –Signore Lea ha ragione! Forse dovrebbe...-

 

Harry bloccò con un gesto il farfugliamento preoccupato delle due creaturine

 

H –Leo, Lea, siete stati davvero bravi! Vi ringrazio-

 

Gli spiritelli si guardarono tra loro emozionati

 

H –Come ultima cosa, avvertite Cassandro che ci sarò. Dopo di chè chiamate Luna e scortatela fino a qui! Intesi?-

 

Lao –Certo signor Harry!-

 

Dissero svolazzando via mentre da dietro una fila di pini, proveniva un rumore strisciante e sinistro.

Harry fece un paio di passi avanti e con un lento strisciare apparve un serpente enorme, dalla bocca aperta come in un ruggito dove facevano bella mostra due file di zanne bianchissime e scintillanti, le sue spire erano pieni di... aculei? Possibile? Senza contare l’odore di putrefazione che si portava dietro e gli occhi color rubino striati di nero pece che mettevano i brividi.

Quello era certamente un ibrido! Una creatura simile in natura non poteva esistere! Era enorme e dall’aspetto letale.

Harry incatenò i suoi occhi a quelli dell’animale e questi si fermò per un momento, come ipnotizzato da qualcosa d’invisibile.

Il Guardiano poi stese le mani di fronte a se senza sbattere le ciglia per non perdere il contatto visivo.

Hermione trattenne il respiro guardando la base della creatura. Accanto al suo corpo stavano crescendo una specie di arbusti flessibili che si attorcigliavano alle spire di quel corpo serpentesco. Improvvisamente però, la creatura parve risvegliarsi dallo stato ipnotico in cui Harry lo aveva condotto e con un colpo della possente coda, non ancora bloccata, investì in pieno Harry che cadde svariati metri indietro.

Hermione, Pansy e Neville proruppero in un’esclamazione preoccupata, Remus fece per andargli vicino mentre Blaise e Draco cominciarono a muovere la bacchetta in direzione del mostro.

 

H –Fermatevi! Non avvicinatevi e non colpitelo!-

 

D –Cosa?-

 

In risposta Harry si alzò apparentemente illeso, alzò il braccio destro all’altezza del cuore e poi strinse la mano in un pugno. Dalla gola del molliccio proruppe un orribile gorgoglio che pareva di sorpresa e dolore.

Infatti i rami che si erano avvolti intorno al suo corpo adesso si erano stretti in modo da imprigionare quel corpo!

Ma il mostro non sembrava intenzionato a cedere così facilmente. Cominciò a dibattersi e gli aculei che segnavano le sue scaglie si strofinavano contro i verdi arbusti, lacerando in poco tempo la temporanea prigione verde.

Nel frattempo Harry era scattato verso la coda della creatura e le sue mani parevano fatte di fiamme vive e partendo da lì mise fuoco agli arbusti rimasti tra i vari aculei e un’improvvisa raffica di vento cominciò a portare quel fuoco lungo tutto il corpo!

La pelle però sembrava non risentirne, solo le spine che arricchivano le sue scaglie sembravano sparire a contatto con le fiamme che, dopo averle annullate, sparirono progressivamente.

Il molliccio infuriato per loro perdita si avventò contro il moretto che si mosse solo all’ultimo momento.

Con orrore i ragazzi e il professore si accorsero che due zanne del mostro erano penetrate, anche abbastanza profondamente visto il colore del sangue che si intravedeva, sul braccio sinistro di Harry.

Non un solo gemito però fuoriuscì dalle labbra del ragazzo.

Si risvegliarono dall’orrore quando Harry gridò loro.

 

H –Avanti! Riducetelo con il riddikulus!-

 

Dopo una breve esitazione, Hermione e Neville obbedirono all’amico puntando le bacchette e colpendo con la formula il molliccio. Anche gli altri, presi i due grifondoro ad esempio, si unirono all’attacco utilizzando l’incantesimo.

La creatura cominciò a dibattersi, ma sembrava bloccata da Harry che aveva ancora le sua fauci nel braccio. Dopo un primo momento il mostro cominciò a ridursi.

Dapprima impercettibilmente, poi più velocemente.

In poco tempo si era bello che dimezzato, con un ultimo sforzo rimpicciolì ulteriormente e si staccò dal braccio del moro da cui usciva copiosamente sangue scuro. A quel punto Harry, ignorando la propria ferita, congiunse le mani sul capo della creatura ormai nana, facendo partire delle scintille azzurre.

Una patina azzurrocristallina, cominciò a ricoprire il corpo del molliccio, poi parve gonfiarsi fino a formare una sfera. Harry vi posò il palmo della mano destra da cui s’ irradiò una tenue luce rossa che cominciò a segnare delle venature sulla sfera.

Questa mutò prendendo un colore azzurro cupo e perdendo il suo aspetto quasi liquido divenendo compatto e solido.

Con il braccio sano Harry raccolse la sfera che era divenuta grande quanto una per la divinazione. Draco senza ben sapere come e perchè si ritrovò in un momento, vicino al moro. Lui non poteva vedersi, ma Pansy e Blaise non l’avevano mai visto così serio e preoccupato; neppure quell’estate per la decisione presa dai loro genitori!

 

H –Grazie mille a tutti, davvero... Fortunatamente è andato tutto bene...- disse con un piccolo sorriso, a quel punto senza rendersene conto il biondo Serpeverde esplose

 

D –Tutto bene? Tutto bene?? Ma ti sei fatto di polvere volante? Forse non hai notato che un lucertolone dimensione gigante ti ha quasi affettato un braccio!-

 

Harry fece per ribattere ma Remus intervenne dicendo

 

Rm –Non provare a dire una parola! Draco ha perfettamente ragione!- disse severamente il licantropo –Avanti fammi vedere!-

 

Disse allungando la mano verso il braccio del ragazzo, questo però fece un passo indietro distogliendo lo sguardo.

 

H –Emh... grazie Rem, ma... ci penserà Hermione a controllare la ferita, vero Herm?-

 

Chiese alla ragazza che lo guardò spaesata

 

Hm  -Perchè? Potrebbe benissimo farl.... Ah! M-ma certo!- disse ridendo nervosamente –Sì, sì, ci penso io professore davvero!-

 

In un momento accanto al moretto, controllò con aria critica la ferita dicendo

 

Hm –Mmh.. è davvero parecchio profonda, ma è pulita... basterà un ferula e poi Madama Chips ti farà tornare come nuovo...-

 

E così dicendo legò la ferita con delle bende piuttosto stette, e dopo un primo momento, si tinsero lievemente di rosso. Harry cominciò prudentemente a muovere il braccio strizzando lievemente gli occhi per via del dolore acuto. Gli altri lo guardavano preoccupati, ma per rassicurarli il moretto rivolse loro uno dei suoi sorrisi stiracchiati.

 

Rm –Harry, credo sia meglio cominciare ad incamminarci, quella ferita non mi piace davvero per nulla!-

 

D –Tsk, senza contare che ci devi delle spiegazioni....- fece notare il biondo serpeverde cercando di celare quel senso di apprensione che serpeggiava nel suo animo.

 

H –Avete ragione... ma...- in quel momento all’orizzonte apparve una ragazza che portava la divisa di Hogwarts, aveva i capelli biondissimi e quando si fece più vicina i Serpeverde e il professore rimasero stupiti di vedere Luna Lovegood che si toglieva i rametti dal maglione. Questa invece sembrava totalmente a suo agio.

 

Lu –Cosa ci fai ancora lì? Non credo che sia il caso farli aspettare ancora... scommetto poi che Cassandro non vede l’ora di farti una ramanzina per il piccolo incidente di oggi...-

 

H –Hai ragione... ma come fai a sapere di cosa è successo?-

 

Lu –Ah! Io non ne nulla.... riferisco solo ciò che la soave voce di Cassandro ha fatto sentire a mezza foresta...- Harry alzò gli occhi al cielo.

 

H –Uff, allora devo proprio andare... Luna, portali all’imboccatura del sentiero protetto e aspettatemi lì. Non ci metterò più di un’ora....- e poi, in un battito di ciglia sparì nel nulla.

 

Pn –Dove... dov’è andato?-

 

Lu –Nel cerchio dei centauri suppongo... o comunque nelle loro vicinanze... Oh bè, cominciamo ad andare che ne dite?- a quel punto Draco incurante di cosa potessero pensare gli altri tuonò

 

D –Lovegood! Dove diamine è sparito Potter? E cosa sta succedendo?-

 

Lu –Quante volte devo ripeterlo? Harry è andato nel cerchio dei centauri! Deve benedire una nascita o... bè non ho capito bene cosa.... ma ci metterà poco più di mezz’ora credo... adesso vogliamo andare?-

 

Rm –Conosci la strada?-

 

Lu –Certo... spesso quando ce ne è bisogno accompagno Harry... adesso stiamo andando verso la strada protetta, lì non ci può raggiungere nessuna creatura...-

 

Così ancora stupiti cominciarono a seguire Luna, ogni tanto le ponevano qualche domanda e questa dava risposte sbrigative. Alla fine rinunciarono dal farsi dire qualcosa di più. Dopo una quindicina di minuti, Luna si fermò nel bel mezzo del nulla e si sedette tranquillamente per terra. Dopo un’alzata di spalle anche Hermione e Neville seguirono il suo esempio mettendosi comodi.

 

Pn –Emh... siamo arrivati?-

 

Lu –si... basterà aspettare qui...-

 

A quel punto anche Remus si sedette, i tre serpeverde invece fecero prima apparire una specie di mantello e solo dopo vi si sedettero sopra. A quel punto Pansy cominciò con un’interminabile tiritera su come avrebbe fatto pagare quella scampagnata affatto gradita a “quel grifondoro da strapazzo”. Giurando a se stessa che non si sarebbe lasciata abbindolare dagli occhioni verdi di quest’ultimo. Neville ed Hermione scoppiarono a ridere non avendo mai sentito la regale Parkinson fare ramanzine simili. Blaise, Draco e Remus invece che avevano già assistito parecchie volte a quel chiacchiericcio non vi badarono più di tanto. Solo il moro Serpeverde dopo l’ennesimo “grifondoro da strapazzo” uscito dalle labbra della sua amica disse:

 

Bl –Pansy abbiamo capito... gliela farai pagare ok? Ma adesso per pietà finiscila!- la moretta in risposta le rivolse uno sguardo offeso e mise quello che Hermione e Neville stentavano a credere fosse un broncio. Blaise però l’ignorò deliberatamente e disse invece

 

Bl –Piuttosto, voi da quanto tempo sapete di Harry?-

 

Hm –Da poco dopo l’inizio scolastico... lo abbiamo scoperto io e Ginny per caso- poi come se si fosse ricordata improvvisamente di una cosa disse –E tu Luna? Lo sapevi già vero?-

 

Lu –Era così ovvio... credo di saperlo dal mio terzo anno o giù di lì-

 

Hermione di fronte a quella risposta così da Luna scosse la testa e rivolta agli altri disse

 

Hm –Comunque sia, Harry aveva deciso di parlarvene a breve, tiene molto a tutti voi, ma... – abbassò per un momento gli occhi –Non voleva far preoccupare nessuno ed è anche parecchio spaventato da questa situazione-

 

Rm –Spaventato?-

 

Hernione annuì fece per spiegare ma non riuscì a trovare le parole giuste e con un’occhiata chiese a Neville di aiutarla con le parole

 

Nv –Per lui questa è una situazione nuova e... deve ancora abituarsi. Fino a quest’estate non aveva mai avuto la possibilità di emh... “usare i suoi poteri” e adesso è parecchio instabile. Pian piano si sta abituando a queste sue nuove capacità...-

 

Bl –Guardiano? Vuoi dire che... ha il controllo su tutti gli elementi?-

 

Nv –Si...-

 

A quella rivelazione seguì un momento di silenzio.... Draco non sapeva più cosa pensare, sentiva una specie di vuoto in fondo allo stomaco che lo rendeva inquieto. Una sensazione che non aveva mai provato prima, senza contare che c’era ancora qualcosa che non quadrava in tutta quella faccenda. C’era qualcosa di più sotto. Ma il suo raziocinio cominciava a prenderlo in giro dicendo “ non ti basta quello che hai scoperto? Quello che cercavi e che ti faceva perdere tempo e pensieri è stato svelato, è tutto qui!”. Ma Draco sapeva che non era così. Perchè c’era quella sensazione di vuoto e di apprensione. E perchè in quel momento, l’unica cosa che gli interessava veramente era vedere Harry lì, vicino a loro...

 

Come ad esaudire quel tacito desiderio, poco distate dal biondo, comparve il moro rosso-oro. Aveva un aspetto orribile, era molto pallido e sembrava reggersi in piedi per puro miracolo. Draco non rispondendo delle proprie azioni, in un secondo gli si ritrovò accanto a sorreggerlo con una mano intorno alla vita. Se il senso di preoccupazione si era attenuato, quello di vuoto cominciava a colmarsi un pò.

 

Gli altri nel frattempo erano scattati in piedi preoccupati, ed Harry troppo stanco per fare anche solo un sorriso disse

 

H –Non.... non preoccupatevi sono solo stanco...-

 

Disse in un piccolo sussurro. Poi esplose in un ampio sbadiglio. Cedendo di poco sulle gambe e appoggiandosi inconsciamente al calore della spalla dietro di lui. Quel tepore era così bello e tranquillo... sentiva dei mormorii intorno a lui, ma era come se non ci fosse nulla all’infuori del calore che sentiva vicino al capo. Istintivamente si fece più vicino a quella fonte di benessere e non sentì Luna dire:

 

Lu –Avanti, sbrighiamoci e andiamo in infermeria prima che Harry entri in letargo!-

 

Rm –Va bene, forse sarebbe meglio se facessimo apparire una barella- disse sfoderando la bacchetta.

 

Lu- Non ce ne sarà bisogno, e poi sarebbe troppo ingombrante, Harry non pesa nulla praticamente, lo porterà Draco... forza andiamo!-

Disse incamminandosi mentre gli altri stettero per un momento immobili, come ad aspettare le recriminazioni del biondo serpeverde, ma queste non arrivarono. Si voltarono leggermente sorpresi verso quest’ultimo e videro Draco alzare con nessuna difficoltà il corpo del moro e accostarselo al petto. Il grifondoro poi, come un gatto in cerca di calore si arricciò su se stesso premendo il capo verso la curva formata dal collo e le spalle del Serpeverde.

Con un sorriso Hermione cominciò a seguire Luna. Neville e Pansy la seguirono con la medesima espressione.


Remus e Blaise invece rimasero interdetti per un momento, non era da Draco comportarsi a quel modo! Il Draco Malfoy che conoscevano avrebbe cominciato a urlare dicendo di non essere un Elfo domestico e che i Malfoy non fanno mai cose del genere... e poi, dopo aver visto il volto del biondo, Remus comprese e imitò l’espressione degli altri ragazzi mettendo una mano sulla spalla di Blaise e guidandolo dietro gli altri.

 

Senza rendersene conto, anche il serpeverde cominciò a seguire quella sorta di processione, ma la sua attenzione era completamente catturata dal calore insopportabilmente intossicante che emanava il leggerissimo corpo del grifone.  Sentiva il respiro lento e pacato del rosso-oro solleticargli la pelle del collo e da quel punto partivano mille e più brividi che andavano ad infestare le sue percezioni. In quel momento Harry gli sembrava così fragile che aveva quasi timore di spezzarlo se lo avesse stretto ancora un pò.

Eppure la voglia di farlo era pazzesca, dovette imporsi un ferreo autocontrollo per non farlo... Poi, assecondando quel suo pensiero, Harry come in cerca di qualcosa si avvicinò ancora al suo petto scostando di poco il volto dall’incavo profumato del suo corpo.

 

Con una lentezza spaventosa aprì leggermente gli occhi umidi di sonno dicendo

H –Draco?...- Il biondino annuì piano

 

H –Grazie...- poi ricadde nella posizione precedente in preda al sonno. Infatti non riusciva a tenere gli occhi aperti. Era in una specie di via di mezzo tra il dormire e la veglia. Un angolo del tempo dove seguiva tutti i suoi bisogni con piccoli movimenti. E in quel momento, il bisogno principale che sentiva dentro di se era quello di stare più vicino possibile a quella fonte di calore e a quel profumo così buono. Desiderava davvero rimanere lì, tra le braccia di Draco senza più tornare alla realtà.

 

In poco tempo raggiunsero la fine del bosco. Riuscendo finalmente a guardare il sole. Dalla sua posizione Remus notò che dovevano essere le tre o giù di lì. A quell’ora erano tutti nelle proprie sale comuni o nella biblioteca. Quindi passando alcuni passaggi un pò più nascosti non avrebbero incontrato nessuno.

Remus li guidò attraverso passaggi secondari fino a quando non raggiunsero l’infermeria, Harry stava lentamente riprendendo conoscenza anche se ancora gli appariva tutto piuttosto stordito, Draco invece, cercava di non guardare verso di lui, ma di concentrarsi sui propri passi...

Dopo un’ultima svolta a sinistra, raggiunsero l’ala del castello dedicata all’infermeria, entrarono nella stanza dove Madama Chips gli fu immediatamente addosso...

 

MC –Cosa ci fate qui? Questa è un’infermeria non un luogo d’incontro!-

 

Rm –Madama, scusi l’irruenza, ma c’è stato un problema con la mia lezione e...- non finì la frase che l’infermiera aveva già posato il suo occhio esperto sul semi-incosciente Grifondoro

 

MC –Malfoy, posi delicatamente il Signor Potter su quel lettino laggiù e voi non muovetevi di lì!- disse per poi sparire nel magazzino delle pozioni. Draco eseguì con innaturale docilità l’ordine impostogli e posò delicatamente il corpo del moretto tra le lenzuola bianche. Madama Chips lo raggiunse facendolo retrocedere fino ai suoi compagni, per poi cominciare a visitare Harry.

Borbottando contrariata contro le ferite del moretto, dopo una controllata accurata al battito, il respiro e la pressione, cominciò ad applicare unguenti e a bendare il braccio come si doveva, obbligò il grifondoro a mandar giù una pozione rimpolpa-sangue ed una ricostituente più alcuni antidolorifici ed infine gli ricontrollò i segni vitali.

 

Nel frattempo i ragazzi e l’insegnante erano rimasti in rispettoso silenzio dall’altra parte dell’infermeria osservando l’efficiente infermiera a lavoro. Remus aveva provveduto a ripulire tutti loro con alcuni elementari incantesimi e con un Gratta e Netta il pavimento da loro sporcato, per poi rimanere in attesa che l’infermeria finisse il suo lavoro.

La donna dopo una ventina di minuti si ritirò compiaciuta del suo operato di fronte al letto.

 

MC –Harry, speravo in una tua visita, ma di certo non di questo tipo!- disse scotendo la testa

 

H –Mi spiace Poppy... anche io avrei preferito...-

 

MC –Oh bè, adesso con un pò di riposo e un paio di giorni in infermeria, dovrebbe tornare tutto a posto! In quanto a voi...- disse voltandosi verso gli altri –verrete a trovarlo domani! Adesso ha solo bisogno di riposo, chia...- Ma Harry la interruppe

 

H –Poppy, per favore, potresti farli rimanere in infermeria altri 5 minuti? Ti prego!- L’infermiera strinse le labbra contrariata prima di cedere

 

MC -.... e va bene, ma che siano cinque! Non uno di più!-

 

H –Ovviamente! Grazie mille!- La donna fece un cenno seccato in direzione del moretto e si diresse borbottando verso il suo ufficio.

 

Per un momento per la stanza aleggiò solamente un silenzio teso, poi Harry, con un tono di voce incrinato disse

 

H –Io... io vi chiedo scusa. A tutti voi.... mi spiace non avervi potuto parlare prima di tutto questo ma, non era, non è la cosa giusta- aggiunse con tono amaro

 

Pn –Cosa vuoi dire?-

 

H –Voglio dire che adesso dovrete dimenticare....-

 

Bl –Cosa?-

 

H –Io, non vorrei davvero, ma credetemi ragazzi è la cosa migliore... Non è sicuro per me, ma sopratutto per voi conoscere questo mio aspetto...-

 

Draco era ammutolito, ma come, adesso che finalmente tutto gli era chiaro, Potter se ne usciva con quella storia? No! Lui non voleva dimenticare! Non ora che... già, che cosa? Al momento non sapeva rispondersi, ma dentro di sé, ogni cellula gridava di ribellarsi, di dire qualcosa, qualsiasi cosa! Ma qualcosa dannazione, affinché il ricordo di quella giornata restasse viva nella sua memoria. Ma Harry fu più rapido della sua bocca e prima che una sola sillaba potesse uscirne, il moretto con delle ultime scuse mosse la mano nella loro direzione.

 

I tre serpeverde sentirono un’ondata di calore nella loro testa, fu come una brezza che schiacciò delicatamente il ricordo delle ore appena trascorse in un angolino della loro mente. Quello che nessuno poteva sapere, era che nella mente di Draco qualcosa era andato diversamente...

 

Nel biondo un calore ancora più forte aveva ostacolato la tiepida aria che aveva raggiunto i suoi pensieri e ricordi, qualcosa stava proteggendo quel ricordo, la sensazione durò solamente un momento, ma in questo frangente Draco sentì una voce dolce e melodiosa, sapeva di non averla mai udita, ma allo stesso tempo era come se gli fosse nota. Con musicalità essa sussurrò “Non fargliene una colpa... il Guardiano credeva di agire in meglio, ma tu non dimenticare... non puoi dimenticare ciò che è già parte di te...

 

Nel frattempo, nella stanza i tre verde-argento sembravano trovarsi in una specie di trance e Remus preoccupato fece per raggiungere il più vicino dei tre, ma Harry con un cenno lo fermò dicendo

 

H –Rem... stai tranquillo, si riprenderanno immediatamente...-

 

Rm –Era necessario?-

 

H -...si.... – soffiò piano, poi, in poco più di un sussurro, senza guardarlo negli occhi aggiunse –Ma... non potevo agire anche su di te, mi spiace solo che tu l’abbia scoperto in questo modo...-

 

Rm –Non c’è mai un modo giusto per queste cose...- rispose con un piccolo sorriso.

 

Poi però dovettero interrompere la piccola conversazione perchè i tre si erano ripresi ed ora li guardavano con espressioni vacue. Harry si dipinse sul viso un sorriso meno solare del solito e con voce pacata disse

 

H –Sono contento che stiate meglio ragazzi...-

 

Bl –Che... cosa?-

 

H –C’è stato un problema con il molliccio, vi ha colto di sorpresa e diciamo che vi site assentati un attimino...-

 

Pn –Siamo svenuti?-

 

H –Diciamo che eravate confusi Pansy, fortuna che c’era il professore che ha risolto la situazione...-

 

Pn –Sul serio? Cavoli... ricordo solo di essere scesa con tutti voi nel cortile... Dannato Wesley! Come si fa dico io!-

 

D –Tsk... cosa ti aspettavi da un elemento simile per di più grifondoro?-

 

H –Avanti! Non tutti i grifondoro sono male!....-

 

D –Questione di gusti Potter... piuttosto, perchè sei in infermeria?-

 

H –Ehehee.... diciamo che non vado d’accordo con i basilischi...!^_^-

 

Pn –Ti ha attaccato?-

 

H –Purtroppo si...- disse esibendo un portentoso sbadiglio e stropicciandosi gli occhi. In quel momento tornò madama Chips che intimò loro di andarsene

 

MC –Come vedete si regge seduto per miracolo! Adesso fuori di quì!... Dopo tutto quel sangue dico io... un pò di comprensione insomma!-

 

Disse guidandoli fuori dalla stanza. Una volta nel corridoio Pansy si voltò verso Hermione con espressione accigliata

 

Pn –Sangue?-

 

Hm –Emh... già, diciamo che il molliccio non era esattamente docile...lo ha attaccato e ferito alla spalla... – disse cercando di ripetersi che lei non stava mentendo, o almeno, non del tutto...

 

Pn –Oh quel Weasley me la pagherà molto cara! Non solo mi ha rovinato la manicure, per non parlare dei capelli! Sono stressatissima! Ma ha anche mandato all’aria il piano previsto per questo pomeriggio!-

 

Bl –Piano?-

 

Pn –Lascia perdere Blay... andiamo che è meglio! Professore, arrivederci!- disse con un elegante cenno del capo per poi trascinarsi per il corridoio il suo amico.

 

 

 

 

2 Ottobre Infermeria.

 

Da quando lo avevano portato in infermeria, Harry non si era ancora svegliato, ma Madama Chips li aveva rassicurati dicendo che era tutto a posto, il braccio era stato fasciato e avrebbe procurato solo qualche fastidio e un pò di dolore se mosso, ma per il resto il grifondoro stava benissimo.

Il pranzo era finito da poco e Draco era accanto al letto del ragazzo. Il perchè non lo sapeva neanche lui, o almeno così continuava a ripetersi da 20 minuti. Durante tutto quel tempo era stato solamente seduto in contemplazione del volto addormentato che stava a pochi centimetri da lui.

Perso nei suoi pensieri e nel ricordo sfocato del calore emanato da quel corpo, cercando di ricordare quando l’avesse mai avvertito senza riuscire a darsi una risposta se non la certezza di averlo già sentito. Era talmente concentrato, che non si era neppure accorto di Hermione e Neville che poco prima si erano affacciati, questi però, dopo aver notato la figura del serpeverde, con dei sorrisi complici erano usciti silenziosamente dall’infermeria.

Il biondo non sentì neppure Madama Chips uscire dal magazzino con svariate ampolle che lievitavano davanti a se, sembrò non udire neppure il suono della porta dell’ufficio che si richiuse alle spalle dell’infermiera.

 

Si ritrovò a ripercorrere  con lo sguardo il profilo morbido di Harry, quante volte aveva già percorso quel sentiero immaginario? Se qualcuno glielo avesse chiesto lui non avrebbe trovato una risposta adatta. Non erano poche, e neppure molte o tante, forse semplicemente troppe. Ma chi ha deciso a cosa equivale il troppo? Insomma non c’è un’unità di misura a cui poter far riferimento giusto? E poi, cosa c’era di male nell’ammirare quei capelli così morbidi e scompigliati, quelle guance dall’aspetto così soffice, quelle labbra rosate da cui usciva lieve il respiro denso del sonno, cosa c’era di male nel provare un brivido nel guardare la pelle liscia e leggermente tesa del collo di Harry? C’era qualcosa di sbagliato in ciò?

 

Se la sua razionalità riusciva a trovare degli errori, il suo animo li archiviava nell’angoletto dedicato alle idiozie; perchè Draco in quel momento non poteva pensare ad un altro modo per passare il suo tempo. Quell’osservare, quel tracciare passaggi invisibili sulla pelle lievemente abbronzata del moretto gli sembrava la cosa più normale e giusta da fare. Poche altre volte aveva avuto una sicurezza simile...

E il problema che lo portava a porsi mille domande era quello.

L’interrogativo che continuava a correre per la sua mente e che persino l’animo per una volta non scacciava era uno. Un pensiero che veniva rincorso da tutto il suo essere ma che scappava via come un boccino particolarmente dispettoso e veloce.

Ma per la barba di Merlino! Lui era un ottimo cercatore no? Perchè accidenti non riusciva a catturare quel dannato pensiero?

Più gli si avvicinava, più questo si faceva labile e lontano.

 

Per un istante la sua razionalità ricominciò a funzionare a dovere.

Tornò ad uno dei tanti insegnamenti che suo padre gli aveva lasciato con il nome di Malfoy. Ricordava bene i pomeriggi passati insieme al genitore mentre parlavano di strategie e tattiche. Ricordava quando in uno dei tanti giochi per quanto si sforzasse di raggiungere un avversario per catturarlo, questo all’ultimo momento si portava via da lui.

Il padre allora lo aveva spronato a tentare e ritentare, ma per quanto Draco si fosse sforzato, quel dannato nemico si portava sempre fuori dalla sua portata.

Proprio in quel frangente aveva capito che alcune volte non sei tu che devi andare all’attacco, rincorrere e portarti alle spalle dell’avversario. Ma fermarti e attendere che sia lui a venirti alle spalle per poi sorprenderlo girandoti al momento opportuno.

 

Cosa c’entrasse questa specie di strategia militare con i pensieri Draco non sapeva dirlo, ma una vocina, tremendamente simile a quella di suo padre, lo portò a seguire quell’improvvisa ispirazione. Smise di rincorrere quel pensiero così astratto, cercò di non pensare a nulla se non alla sua occupazione, ovvero nel guardare quel profilo che pareva cercare il suo sguardo come ferro una calamita.

Rintracciò per l’ennesima volta tutto il tragitto che ormai avrebbe potuto benissimo riconoscere ad occhi chiusi. E poi cominciò a sentirla. La voglia di passare una mano tra quei capelli, il desiderio di far scorrere le dita su quella pelle all’apparenza così soffice, la necessità di passare le sue labbra fini su quelle del moro.

 

Ed eccolo! Ecco il pensiero che fino ad un minuto fa gli era sfuggito, adesso era proprio lì, calmo e sorridente davanti a lui. Sembrava strano da dire, perchè insomma, un pensiero non è una cosa reale, ma il serpeverde avrebbe potuto giurare che se avesse potuto avere un’espressione, quel pensiero assomiglierebbe al viso di una maestra che guarda uno studente che dopo almeno un centinaio di spiegazioni ed esercizi è riuscito finalmente a capire una cosa importante.

E Draco si sentiva proprio come questo studente, che si dava dello sciocco per non averlo capito prima. Perchè davvero era stato così chiaro, gli elementi per risolvere quel problema all’apparenza così difficile erano serpe stati lì. Era come se i suoi occhi avessero scorso più di una volta la soluzione senza riuscire però a capirla veramente. Ma ora che l’aveva trovata si sentiva così irritato per non averlo fatto prima.

Insomma, come poteva non aver capito quanto era bello Harry?

Infondo non era difficile, il moro era una di quelle persona dove per trovare un difetto dovresti pensarci una giornata intera. E che alla fine quel difetto, se lo si guarda davvero, non può neanche definirsi un vero difetto.

 

Harry non era il ragazzo che faceva fermare la gente per strada, quello che ti bloccava il fiato non appena lo scorgevi. Lui era quello che alla terza occhiata sembrava perfetto. Colui che dopo i primi sguardi non potevi fare a meno di avvicinarti per poter entrare a contatto con lui e con la luce che sembrava avvolgerlo. Di quella bellezza delicata che porta le persone a mettere i cristalli al sicuro in una teca di vetro. E lui non l’aveva capito, non se ne era minimamente reso conto! Lo aveva sempre saputo ma non era mai riuscito a riconoscere quel concetto.

 

Ma adesso che l’aveva finalmente trovato e compreso, in un baleno riusciva a spiegarsi anche tutto il resto. Il perchè del calore di quel corpo, il motivo per cui il suo stomaco era continuamente attorcigliato quando vedeva il moretto e tutti gli altri atteggiamenti così poco Malfoy che lo avevano irritato fino a quel momento.

 

Si diede dello sciocco e del Paciock per almeno 20 volte per non essersi reso conto prima di allora di essere rimasto affascinato da Harry. Ma adesso che l’aveva capito, tutto andava rivisto. Un Malfoy con un obbiettivo e un Malfoy inarrestabile! E se a Draco piaceva Potter, voleva dire che avrebbe fatto tutto pur di far capire il concetto anche al moro grifondoro. Passò la sua mano lungo il profilo che fino a quel momento aveva osservato solo con gli occhi mentre questi assumevano un’espressione decisa.

 

Così con calma misurata decise di andare a prepararsi per la sua nuova missione, a malincuore abbandonò la pelle tiepida del grifondoro alzandosi dalla scomoda sedia dell’infermeria. Accolse con un ghigno il mugolio di protesta emesso inconsciamente dal moretto per la mancanza di quel contatto, e poi si allontanò dal letto diretto verso i suoi sotterranei.

 

Mentre stava per lasciare la stanza, la porta dell’infermeria si aprì lasciando entrare i due professori di Difesa contro le arti oscure. Mentre Remus rivolse un sorriso sincero al serpeverde, Sirius lo guardò torvamente

 

S –Malfoy! Cosa ci fai qui?- Draco per un momento pensò di rispondere per le rime, poi però, dopo una breve riflessione, lanciò un’occhiata maliziosa al moro ancora addormentato e con un sorrisetto sornione disse

 

D –Oh nulla di che... ho fatto ad Harry un pò di compagnia. Bè ci vediamo a lezione, buona giornata-

 

E così dicendo lasciò l’infermeria dove Sirius aveva un espressione assorta, mentre Remus faticava a trattenere un risolino.

 

S –Ma... ma dico Remus! L’hai sentito? Quel... quel serpeverde! Chissà cos’ha fatto ad Harry! Oh ma io...-

 

Rm –Sirius finiscila! Tu non farai un bel niente!-

 

S –Ma Moony! Hai visto come lo ha guardato? Bisogna che io dica ad Harry di stare più attento alla gente che frequenta!...-

 

Rm –Siri... davvero questa sembra la storia del bue che dice cornuto all’asino!-

 

S –E perchè un bue dovrebbe fare una cosa simile?- Remus si portò una mano sugli occhi

 

Rm –Era un modo di dire babbano.. insomma! Bè, quello che volevo dire è che lo sguardo di Draco è uguale al tuo!-

 

S –Cosa?!?-

 

Rm –Ihihihih.... forse tu non te ne sei mai accorto, ma prima che tu mi baciassi, mi guardavi sempre in quel modo... e tuttora riservi quello sguardo solo a me!-

 

S –Ma... ma non è vero!- disse offeso l’uomo, Remus gli lanciò un’occhiata obliqua –E no guardarmi così! Me ne sarei accorto se ti avessi mai guardato in maniera così... emh...-

 

Rm –Esplicita?-

 

L’uomo annuì approvando l’aggettivo che Remus aveva suggerito. Per un momento il suo sguardo passò sul viso del suo Moony e come sempre il cuore fece una buffa piroetta su se stesso, quando Remus gli riservava quell’occhiata dolce e accondiscendente, adorava guardare la sfumatura dei suoi occhi farsi leggermente più scura, le sue labbra inclinarsi lievemente verso sinistra formando una fossetta... adorava posare le labbra su quel punto e mordicchiare allegramente la pelle dolce del compagno.

 

Come e voler approvare la teoria formulata, gli occhi di Sirius presero una sfumatura paurosamente simile a quelli di Draco quando guardava il moretto. Remus non ce la fece più e scoppiò in una breve risata.

 

S –E adesso perchè ridi?-

 

Rm –Niente Siri....- disse ricomponendosi, il compagno allora gonfiò le guance leggermente offeso

 

S –E comunque devi ancora dirmi cosa diavolo centrano il bue e l’asino con tutta quella storia!-

 

Remus dovette dissimulare l’ennesima risata con un colpo di tosse ben poco credibile. Sirius fece per ribattere ma dei rumori provenienti dal letto li fece voltare verso il moretto.

 

Questo infatti, piano era andato risvegliandosi, sbadigliando si ritrovò ad aprire cautamente gli occhi. Inizialmente la luce dell’infermeria, nonostante fosse adombrata dalle tende, gli ferì gli occhi, ma dopo un momento non ebbe problemi di alcun tipo. I due padrini gli si fecero accanto ed Harry li riconobbe immediatamente.

 

H –Hey.... ciao- disse con un sonoro sbadiglio. Sirius gli subito addosso con uno dei suoi abbracci espansivi ed affettuosi che riservava solo a lui e Remus, mentre quest’ultimo gli sorrideva attraverso uno spiraglio della morsa.

 

Rm –Scusaci se ti abbiamo svegliato...-

 

H –Oh, tranquillo, mi sento riposatissimo!^^ Piuttosto che ore sono?-

 

Rm –Circa le tre, è da ieri che dormi...-

 

H –Oh!... caspita, non ricordo neppure come siamo tornati dalla foresta...- disse con un sorrisino nervoso. Infatti Harry non sapeva come affrontare l’argomento principale che presto sarebbe venuto fuori.

 

Rm –Luna ci ha guidato fuori dalla foresta, e Draco ti ha sorretto fino all’infermeria...- Remus sorrise apertamente allo scintillio felice che apparve negli occhi del figlioccio

 

H –Draco mi ha portato fin qui?-

 

Rm –ed era qui fino a poco , quando io e Sirius siamo entrati lui stava per uscire...-

 

H –Davvero?- Remus assentì –Allora emh... dovrò ringraziarlo, credo sia il minimo in fondo...-

 

S –Tsk, non ce ne sarà bisogno! Infondo è un serpeve....- ma fu interrotto dalla gomitata del suo compagno che coprì la sua voce dicendo

 

Rm –Credo proprio che gli farebbe piacere... scommetto che tornerà anche più tardi- disse cercando di non ridacchiare di fronte alla gioia che il figlioccio cercava di dissimulare con un sospettabile rossore. Poi cadde improvvisamente il silenzio. Per tutti e tre era difficile iniziare un discorso, alla fine fu Harry a dire con tono sommesso e dispiaciuto

 

H –Comunque per quanto riguarda la storia del Guardiano io... insomma, avrei voluto dirvelo e presto, ma gli eventi sono stati più rapidi di me temo.- dopo un momento di esitazione fu Sirius a parlare

 

S –Ammetto che, quando Remus mi ha raccontato tutto, sono rimasto bè, diciamo stupito e dispiaciuto- disse ripensando al giorno precedente –Avrei voluto che fossi tu a parlarmene...- Harry l’interruppe dicendo

 

H –Io... io lo ! ma era difficile. Fino all’anno scorso non vi ho detto nulla perchè in fondo a parte quando stavo male non c’era nulla da dire. Poi però, quest’estate ho deciso di provare a liberarmi.- vedendo le espressioni confuse dei due raccontò loro dell’inibitore e di quello che aveva deciso di fare dopo che era stato male a Grimmuld Place. Delle sue difficoltà e della sua paura di non riuscirci. Solo allora i due allora cominciarono a capire...

 

H –Poi, mi sono improvvisamente ritrovato a fare i conti con la mia natura... e.... ed è stato davvero difficile. Ho dovuto dire addio alla mia bacchetta e agli incantesimi, cambiare molte delle mie abitudini e adattarmi alla mia nuova forma diciamo. Solo in quest’ultimo periodo comincio veramente ad equilibrarmi, o almeno va un pò meglio. Spesso ho paura di lasciarmi trascinare dalle mie emozioni perchè potrei fare qualcosa inconsciamente. Ricordo quando ho rischiato di appiccare un incendio in sala comune perchè ero in imbarazzo. O quando per sbaglio ho fatto volare tre file di libri fuori da uno scaffale della biblioteca. Ci ho davvero messo tutto me stesso nel riuscire a darmi dei freni e a darmi un equilibrio abbastanza sereno. In effetti, ancora non ci riesco del tutto, ma ci metto tutto me stesso. Il tempo poi sembra sfuggirmi via dalle mani e non mi sentivo pronto a parlarvene...-

 

Remus si ricordò di come si sentisse a disagio all’inizio della sua licantropia e quindi riuscì a comprendere lo stato d’animo del ragazzo, anche Sirius confrontando tutto ciò con la situazione di Moony capì, ed entrambi fecero sparire il dispiacere dai loro cuori rifiutando le scuse.

 

Rm –Harry, non hai nulla di cui scusarti davvero, io lo capisco e anche Sirius, ma sappi d’ora in poi che tu puoi parlarci di qualsiasi cosa, va bene?-

 

Harry allora si sentì a disagio sotto lo sguardo comprensibile ed affettuoso dei due. La motivazione principale per cui non aveva parlato a nessuno dei due della sua situazione era principalmente un’altra. Cioè, non aveva mentito loro quando gli aveva parlato del suo disagio e delle incertezze, ma in più c’era anche la questione che aveva da sempre caratterizzato la sua vita. Remus e Sirius ancora non conoscevano tutta la verità ed Harry sapeva che avevano il diritto di conoscerla. Era arrivato il momento di parlare con loro della verità sui suoi genitori e sulle sue colpe. In un moto di decisione disse.

 

H –Siri, puoi aprire il cassetto?- L’uomo stupito da quella reazione obbedì e all’interno vi trovò un piccolo quadernino dalla copertina verde che, doveva ammettere, gli pareva familiare. Dall’aspetto assomigliava ad un diario. Harry dal canto suo prese un respiro profondo, ringraziando mentalmente Neville che doveva avergli portato il quaderno. L’amico sapeva cos’era, nonostante non lo avesse mai aperto e anche quella volta glielo aveva messo al sicuro.

 

H –Prendetelo e portatevelo dietro, mi farebbe davvero piacere se lo leggeste e quando avete finito, quando ne avete voglia, riportatemelo ok?-

 

Vedendo la serietà nello sguardo smeraldo i due annuirono e Sirius mise l’oggetto nella tasca interna del mantello. Poi però ritornò a guardare Harry che stava osservando in maniera strana. Remus, sembrava che volesse parlare di qualcosa, ma poi mordendosi le labbra non fiatava.

 

S –Harry, devi dirci qualche cosa?-

 

H –Oh bè... credo... insomma.-

 

Rm –Avanti, adesso io e Sirius non possiamo stupirci ancora di più!- disse sorridendo lievemente, quello stesso sorriso però si spense nel vedere l’occhiata seria che Harry rivolse loro

 

H –Bè, ci sono mille cose al mondo per cui stupirsi- poi accorgendosi di stare divagando, dopo aver preso un respiro profondo continuò dicendo - sai perchè ieri non ti ho permesso di curare il mio braccio?-

 

S –Cosa? In che senso...Rem?- Harry spiegò al padrino

 

H –Ieri, il molliccio mi ha ferito il braccio e Remus si era offerto di darmi un’occhiata, ma io non gliel’ho permesso tirando in ballo Hermione. Sai perchè l’ho fatto?- Remus guardò spaesato il moro e fece un cenno di diniego –Perchè non potevo sapere come avresti reagito se avessi toccato il mio sangue.-

 

Rm –In... che... non ti seguo Harry- il ragazzo si morse il labbro come indeciso su come continuare

 

H –Vedi, gli animali in generale, sono particolarmente empatici lo sai no? E lo sono in particolar modo con i Guardiani. Specialmente le creature magiche e, tu Remus, in parte lo sei.- il licantropo rimase senza parole e Sirius gli toccò un braccio con la mano –Se una creatura magica avesse toccato il mio sangue in quel momento, ci sarebbero state due opzioni: si sarebbe scagliato contro il mio assalitore oppure avrebbe cominciato a curarmi. Per loro è normale è un istinto preciso. Quando ho preso i miei poteri di Guardiano ho compiuto un legame magico è come un contratto tra due persone. Oltre all’istinto gli animali avrebbero reagito anche in base a questo contratto che li lega a me.-

 

Rm –Quindi, io avrei cominciato a curarti se ti avessi toccato? Il molliccio era già sistemato e...-

 

H –Si, c’era questa possibilità, ma bada bene, tu mi avresti curato come creatura magica e non  come essere umano o mago! Ma dubito che sarebbe accaduto. Vedi Remus tu non avresti agito come mago perchè metà del tuo essere è animale, ma non saresti neppure riuscito ad agire come un lupo perchè tu rinneghi da sempre questa tua metà! Probabilmente saresti rimasto shockato e forse ti saresti bloccato davanti a me diviso tra l’istinto umano e animale.-

 

Rm –Ma no. Io...- Harry prese le mani del suo padrino guardandolo negli occhi

 

H –Non ti stò accusando Remus! che avresti fatto qualsiasi cosa per me. Questo non lo metterei mai e poi mai in dubbio! Ti stò solo dicendo che avresti trovato grandi difficoltà nell’agire. E io vorrei che una situazione simile non accadesse. Non vorrei vederti affaticato o dolorante dopo la luna piena...-

 

Rm –Harry, purtroppo nonostante la tua nuova natura, tu non puoi fare nulla per la licantropia...- Harry lo interruppe con un gesto secco

 

H -Ecco che lo rifai!-

 

Rm –Cosa?-

 

H –Tu, tu vedi la tua licantropia come un morbo, una malattia, ma devi capire è fondamentale che tu capisca che non è così! La licantropia è una cosa naturale per certi versi. Così come esistono i centauri, le sirene, i maghi e i babbani, così esistono i licantropi!-

 

Rm –Non puoi dire che è la stesa cosa! I licantropi uccidono!-

 

H –Anche i maghi, i centauri, le sirene e i babbani uccidono Remus!- Remus cercò di ribattere ma Harry non gli diede tregua –In tutte le specie ci sono individui che uccidono, sempre! Fa parte dell’istinto e della natura. È terribile e spesso ingiusto perchè mosso dal puro istinto, ma è così!-

 

Il licantropo ascoltò con gli occhi spalancati le parole del figlioccio, neppure Sirius riusciva a dire nulla. Entrambi sapevano quelle cose, ma sentirsele dire e legarle alla situazione di Remus era completamente diverso! Harry addolcì lo sguardo e con meno foga disse

 

H –So che accettare una natura come la tua è difficile e doloroso, perchè devi scendere a patti con te stesso e mandare giù parecchie cose. Ma io vorrei che tu capissi, la licantropia adesso fa parte di te e se non vuoi continuare ad andare avanti così, reprimendoti in continuazione, devi riuscire ad accettarla. Pensaci, se un giorno tu non riuscissi a reprimere un qualche istinto?-

 

Harry diede voce così ad una delle più grandi paure dell’uomo. Una di quelle cose che mai aveva detto ad alta voce e che aveva fatto intuire solo alle persone più vicine a lui. Abbassò lo sguardo dovendo riconoscere la verità nelle parole di Harry.

 

H –So di chiederti tantissimo, ma vorrei che tu non prendessi più la pozione anti-lupo!-

 

A quella richiesta i due adulti sgranarono gli occhi. Quello che Harry proponeva era...

 

H –Lo so che sembra assurdo Remus. Ma ti prego ascoltami. Non ti dico di rinunciarvi da ora ma di pensarci...-

 

Rm –So che tu vorresti solo aiutarmi, ma l’anti-lupo è l’unica pozione che mi permette di essere innocuo! Senza potrei ferire qualcuno o comunque me stesso se mi rinchiudessi. Quando ero più giovane non prendevo la pozione e comunque c’era il rischio di....-

 

H –Questo lo so. Ma tu non hai mai tentato di scendere a patti con la tua natura. Capisco che durante la luna piena senza pozione il tuo istinto è solo quello di aggredire e mangiare. Ma ogni volta tu, o quanto meno la tua parte umana, cerca di reprimere questo istinto cercando di nascondere il lupo! Non dico che devi andare ad uccidere perchè tu non potresti mai accettarlo, ma almeno asseconda in parte la tua natura!-

 

Remus non riusciva a parlare e fu Sirus a chiedere

 

Si –Cosa intendi dire?-

 

H –Il più grande desiderio di un lupo è la libertà. Sono creature orgogliose e magnifiche! Sono capaci di vivere da sole e in branco e amano sentirsi libere ed indipendenti. Concedi alla tua metà di correre e assaporare l’ebbrezza di quelle sensazioni. Alcune volte l’hai fatto e sono sicuro che ricordi com’era!-

 

Disse riferendosi alle uscite di luna piena ad Hogwarts, Remus non poteva dimenticare il breve periodo in cui usciva dalla stamberga strillante con James, Peter e Sirius trasformati in animali per lui! Era un’emozione unica correre con loro. Purtroppo però con la sua crescita, la sua licantropia si era fatta più forte e se un tempo la forma canina di Sirius poteva fermarlo e bloccarlo, non sarebbe riuscito a fare altrettanto con un licantropo adulto, senza contare che non c’era neppure James...

 

Rm –Si, ma era tanto tempo fa Harry, adesso non posso più permettermi di gironzolare tranquillamente...-

 

H –Ci sarei io Remus. Durante i primi tempi io sarei lì con te per aiutarti. I licantropi non possono farmi del male perché mi riconoscono come loro guardiano e io ti guiderei per una licantropia più tranquilla. Tu soffriresti davvero di meno e la luna piena non ti darebbe più tanti problemi. E alla fine, quando anche tu riuscirai a sentire il tuo essere lupo, non sarai un pericolo per nessuno a meno che tu non lo voglia.-

 

Sirius non poteva crederci, Harry stava offrendo al suo compagno una soluzione al dolore che da troppi anni Remus portava con se. Guardando il profilo rigido di Moony poté capire che neppure lui poteva credere a quelle parole.

 

Rm –Ne sei... sei sicuro di quello che dici? Potrebbe essere pericoloso o....- Harry annullò le sue proteste con un abbraccio. Si appoggiò d’impeto sul petto dell’uomo e mormorò

 

H –Funzionerà Remus, io so che ce la farai, sarà difficile all’inizio sopratutto perché dovrai abituarti nuovamente alle tue trasformazioni, ma devi credermi con un pò di tempo ci riuscirai e potrai correre indisturbato per la foresta...- le parole del moro erano così sincere che Remus non poté non credergli e restituì l’abbraccio stringendo a se il corpo minuto del ragazzo. Promettendo che ci avrebbe pensato e che presto ne avrebbero riparlato.

 

Dopo di che, per tagliare quel momento così emotivamente carico, cambiarono argomento e alla fine Harry si ritrovò a descrivere per quanto possibile la foresta e i suoi doveri, soffermandosi dopo la richiesta di Remus, sulla cerimonia dei centauri a cui aveva assistito. Passò così un’oretta circa prima che un’infuriata Madama Chips accortasi solamente in quel momento dell’ora, intimò ai due malandrini di uscire dalla stanza.

 

I due professori conoscendo perfettamente il carattere infiammabile della donna si affrettarono a levare le tende dopo un ultimo saluto.

 

Md –Anche adesso che sono insegnanti continuano ad infrangere le regole. Insomma cosa c’è di difficile nel seguire l’orario delle visite dico io!- borbottò mentre somministrava ad Harry della pozione Rimpolpa Sangue

 

H –Temo sia colpa mia Madama... ci siamo messi a parlare e non ci siamo resi conto del tempo che trascorreva...-

 

Md –Non preoccuparti Harry, piuttosto che ne dici di mangiare qualcosa? Sei ancora piuttosto debole e sono più di 24h che non tocchi cibo- Harry non si sognò minimamente di ribattere solamente disse

 

H –Va bene, però per favore qualcosa di leggero e senza carne...-

 

Md –E cosa pensi di assimilare senza carne?-

 

H –Emh... in realtà temo di essere diventato vegetariano!^^-

 

 

2 Ottobre, sotterranei Serpeverde

 

Draco Malfoy entrò nella sala comune con il passo altezzoso e strascicato che l’aveva caratterizzato fino all’anno prima.

Infatti da quando era tornato a scuola a Settembre, tutti avevano notato un calo di “tono”, ma adesso sembrava essere tornato il solito. Se nell’ultimo periodo era sembrato sempre sovra pensiero e poco attento, adesso era nuovamente l’altezzoso purosangue Malfoy.

 

Anche Draco doveva ammettere con se stesso che non si sentiva in quel modo da mesi, era come se l’energia che aveva sempre caratterizzato ogni sua azione fosse finalmente tornata! Finalmente si sentiva davvero vivo ed era una bella sensazione. Sapeva perfettamente cosa voleva, fino a quel momento, a parte il quidditch questa era la sua unica scelta completamente personale! Tutto il resto erano solamente i risultati voluti da suo padre e dal cognome, quello invece era un suo obbiettivo.

Harry era una scelta dettata solo da se stesso. Tutto ciò gli dava una determinazione e una carica mai avuta prima!

 

Cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di Pansy, alla fine individuò il suo caschetto su una sedia vicino alla finestra. La ragazza cercando di prendere “la giusta luce” si stava ritoccando le unghie o comunque sembrava indaffarata con pennellini, forbici pinzette ed altri elementi di cui Draco non voleva conoscerne l’utilizzo.

Con passo di marcia si avvicinò alla ragazza

 

D –Pansy, vieni con me!-

 

Pn –Oh Dracuccio... aspetta 10 minuti e sarà tutta tua...- rispose senza neppure guardarlo negli occhi

 

D –Pansy forse non ti è chiaro il concetto: vieni, adesso!- la ragazza alzò gli occhi verso Draco cercando di decifrarne l’espressione

 

Pn –Che succede?-

 

D –Questo lo saprai non appena verrai con me!-

 

Pn –Ma sto ritoccando la manicure, verrò con te solo se è una cosa davvero importante!-

 

D –Tutto quello che faccio è importante Pansy!-

 

Pn –Mmm... certo Draco... avanti che ti serve?-

 

Draco in risposta aprì la bocca come per dire qualcosa, poi però parve ripensarci e un ghigno ferino gli salì al volto. Con faccia noncurante disse

 

D –Devi cercarmi delle informazioni...- Pansy lo guardò di sottecchi sospettosa

 

Pn –Informazioni eh? Potresti essere più specifico?-

 

D –Su Potter.- disse sicuro allargando il ghigno. Dentro di se Pansy cominciò ad improvvisare un balletto della vittoria.

 

Pn –E come mai di grazia?- chiese facendo la finta tonta

 

D –Non sono affari che ti riguardano Parkinson!-

 

Pn –Peccato... se tu potessi dirmi cosa vuoi sapere, potrei aiutarti di più non credi?-

 

D –Tsk...-

 

Pn –Insomma, cosa vuoi sapere? Ormai lo conosci no? è un tipo molto sensibile ma secondo me ha anche un bel caratterino...-

 

D –Questo lo so anche io! Tu devi cercare il resto!- Pansy inarcò un sopracciglio –Tsk... sei senza speranza! Ho deciso che avrò Potter e tu mi troverai tutte le informazioni utili!-

 

Pansy si sforzò di fare una faccia stupita, poi con finto sbigottimento disse

 

Pn –Non mi dirai che ti piace Potter!-

 

D –Tsk, non sono affari tuoi quello che mi piace o meno Pansy!- disse mentre le guance prendevano una tonalità leggermente rosata. Pansy che ormai lo conosceva da anni, aveva visto le parole che si celavano dietro la frase del biondo e senza più potersi trattenere, gli saltò al collo con un urletto.

 

D –Cosa diavolo ti è preso! Per Morgana staccati immediatamente!- esclamò indignato il serpeverde, non appena la ragazza fu a debita distanza, cominciò a risistemarsi i capelli.

 

Pn –Finalmente l’hai capito! Meno male quasi non ci speravo più!- Draco la guardò con sospetto

 

D –Cosa vuoi dire?-

 

Pn –Che ti conosco Draco e avevo già capito che Harry non ti era indifferente...-

 

D –Cosa?-

 

Pn –Avanti biondo! Da quant’è che ti conosco?-

 

D –Tsk... piuttosto, cercherai informazioni?-

 

Pn –Oh non servirà!- disse tendendogli due fogli di pergamena –Qui ci sono alcune cose che piacciono ad Harry, questa invece- disse indicando la seconda pergamena molto più lunga della prima –sono i ragazzi eo ragazze che ci hanno provatosbavano per lui! Buon divertimento!-

 

Disse uscendo con un ghigno dal salotto. Draco rimase impalato per cinque minuti buoni con gli occhi incollati alla seconda lista. Nella sua mente, stava pregustando le espressioni infuriate eo disperate di tutte quelle persone nel momento in cui lui avrebbe baciato harry di fronte a loro.

Poi con un sorriso sbieco, cominciò a passare lo sguardo sulla lista che comprendeva tutto ciò che pareva piacere al moretto, cominciando così a formulare un piano ben preciso.

 

Alla fine, quando la sua mente si definì compiaciuta e soddisfatta del lavoro appena compiuto, si preparò per la notte. Prese il suo pigiama in seta, tassativamente verde Slytherin, e se la portò nel bagno dove si tolse la divisa ed entrò nella spaziosa doccia a sua disposizione. In quanto Malfoy, aveva accesso a particolari privilegi che i normali studenti potevano solamente sognare... d’altronde lui era un Malfoy e si , i malfoy hanno sempre il meglio del meglio!

 

Si lavò con meticolosa accuratezza e quando cominciò a risciacquarsi, un lieve giramento di testa lo fece appoggiare alle piastrelle della parete. In pochi momenti, il ricordo di quel giorno riapparve nitidamente nella sua mente così come il momento in cui era stato accantonato...

 

 

2 Ottobre, Dormitorio femminile di Corvonero

 

Luna stava osservando distrattamente fuori dalla finestra fantasticando come suo solito.

Alla fine, presa dall’ispirazione, decise di scrivere un gufo a Lady, le avrebbe chiesto se sapeva qualcosa sui Ricciocorni schiattosi e se secondo lei era possibile immetterli nella foresta proibita e poi perchè no, gli avrebbe accennato al fatto che Harry era in uno stato di sonno-comatoso da un paio di giorni per aver dovuto debilitare un molliccio dalle sembianze di un lucertolone con veleno,zanne e chissà che altro...

 

 

2 Ottobre, Stanze private di Remus Lupin&Sirius Black

 

Era ormai tardi quando Sirius nella sua stanza e si tolse il mantello per posarlo a terra. Remus scosse la testa sconfitto, con pazienza raccolse il mantello e lo mise sull’apposito gancio.

 

Rm –Sirius è proprio impossibile per te ricordarti di appenderlo al gancio?-

 

S –E a che pro Moony? Tanto ci sei tu che ci pensi sempre!- disse con espressione birichina

 

Rm –E se un giorno mi stufassi?-

 

Sirius gli si avvicinò con un sorrisino pigro e gli mise le mani sul petto

 

S –Bè... credo che allora te lo verrei a chiedere con gentilezza non trovi?- disse percorrendo la parte superiore del petto con due dita birichine, Remuis dovette reprire un brivido.

 

Rm –Allora credo proprio che la prossima volta non lo raccoglierò, aspetterò che qualcuno venga a chiedermelo gentilmente...- disse con un dolce sorriso sulle labbra.

 

Sirius non trovò risposta migliore che quella di catturare quel sorriso per farlo suo. Passò delicatamente la lingua su quelle labbra così chiare chiedendo il permesso per entrare, superfluo dire che Remus glielo concesse subito...

 

Iniziarono poi una lotta amorevole, più simile ad una danza che ad uno scontro, ma ugualmente emozionante. Sirius poi si staccò leggermente in un improvviso cambio di meta, cominciò infatti a scendere volendo assaggiare il sapore di miele del compagno mordicchiando teneramente il mento e il collo di Remus trascinandolo verso il divano.

 

Prima di perdersi nelle attenzioni del compagno, Remus con voce sconnessa disse

 

Rm –Non dovrem...oh, leggere il liiiiibro che ci ha prestato Haaarry?-

 

S –Mmm... domani.... andrà più che bene domani... in fondo è un fine settimana...-

 

 

2 Ottobre, appartamento fuori Londra

 

Un piccolo gufo planò dolcemente verso la finestra che dava sul salotto dello spazioso appartamento. Lady distolse lo sguardo dalla rivista che stava leggendo rivolgendolo al volatile.

Dopo avergli offerto un biscotto che stava sul tavolo, gli prese la lettera per poi leggerla.

Era una delle lettere di Luna, mentre con gli occhi finiva di leggere le ultime righe disse

 

La –Damien! Ricordi dove ho messo quella ricerca su quelle creaturine tanto carine?-

 

Damien apparve dalla stanza adiacente con espressione seccata

 

Dm –E cosa vuoi che ne sappia scusa? Lasci cartacce in giro un pò ovunque... –

 

La –Si chiama disordine artistico il mio!-

 

Dm –Sicuro...-

 

La –Allora lo hai visto? C’erano anche delle foto sopra!-

 

Dm –Vuoi dire quella specie di palle di polvere?-

 

La –Esatto! Non sono adorabili?-

 

Dm –Parli di quei cosi grigi con accanto scritto “Veleno mortale nel 70% dei casi”?-

 

La –Proprio loro.... Luna si chiedeva se si potessero immettere nella foresta...-

 

Dm -.....-

 

La –Insomma mi dici dove l’hai vista o no?-

 

Dm Tsk... sulla mensola in corridoio-

 

Lady si alzò prontamente

 

La –Grazie!^__^-

 

Raccolse i fogli che Damien gli aveva indicato per poi dirigersi verso una porta che portava alla sua stanza, prima di sparirvi dentro però la sua mente era come indecisa se aggiungere qualcosa da dire oppure andare a controllare che l’habitat della foresta proibita fosse adatta a quelle bellissime creature…. Alla fine decise per quest’ultima opzione, insomma, se l’altro pensiero era così importante sarebbe tornato no?

Così pensando si rifugiò nella sua stanza artisticamente disordinata…

 

Continua….

Bè siete arrivati fin qui no? Allora una parolina a questa pazza di un’autrice la lasciate vero???? E suuuuuu!XDXDXDù

 

Ringrazio con un mega bacio tutti coloro che seguono ed in particolar modo:

KIA: benvenuta e complimenti per la deduzione piccola sherlock!^^ Grazie mille di todos!^^

Kymanu: carissima perdono per il ritardo e sappi che un po’ di sfiga me l’hai portata…. Mi sn persa per davvero agli scout! Mi spiace aver fatto un tale ritardo, ma il tempo e quel che è e io… Bè… emh… diciamo che da adesso spero di metterci meno!^^ grascie di tutto!^^

Giulia: benvenutissima e graaaazie mille!^^ Dai su che il cardiologo posso pagartelo io!XD

DjKIka: Owww! Cara! Grazie mille per l’errore segnalato… purtroppo non riesco ad aggiustarlo se non cancellando l’intero cap con recensioni etc… senza contare che molte persone mi hanno sconsigliato di farlo…ç__ç Ho messo qui un piccolo avviso per rimediare  grazie mollissime! Scusami per il vergognoso ritardo e sono felicissima che ti sia piaciuto il cap!

Dark90: Grazie mille sono lietissima che la storia sia di tuo gradimento! Un baciozzolo!^^

Selene90: Oddei dovrei dirlo io carissima! Non sai come ho gongolato al tuo commy! ^\^ Grascie mollissime cara, mi spiace averti fatto aspettare, ma l’importante è che è arrivato no??? *__* sperando di risentire la tua opinione sul cap baciottoli!^^

Rea14… benvenuta anche a te e grascie di tutto!^^ Draco ed Harry sono adorabili e soprattutto in questo cpa! *__*

Twinkle: Oooo! Una nuova commy! Benvenutissma!!! Grazie mille per i complimenti e sono lieta che tra tante fic hai perso tanto tempo e fatica con la mia! Ç__ç *me commossa* Veramente, un piacere immensissimo!

Ximeng: Ma cara! Ciaoissimi!!! Mi spaice tanto tanto tanto tanto per il ritardo…ç_ç ma non ho potuto fare altrimenti… sono contentissima ti sia piaciuto il personaggio di Blay e quello di Pans… io adoVo scrivere i loro siparietti!XDXDXDXD Come vedi Draco qui riesce a far pace con il  suo cervelletto… chissà nel prox cosa accadrà eh??? Un bacione e spero che anche questo sia di tuo gradimento!

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Capitolo XXII ***


Wecome To PageBreeze

Emh...Saalve!^^

Lo so, lo so... come sempre sono in super ritardo!^^’’

Ma io non lo faccio a posta! Ç__ç...

Uff... io ci provo a postare in tempo, ma puntulamente, quando mi mancano un paio di pagine alla fine...trak!

Un’impegno mi porta via e quando riprendo il cap non trovo la geniale (seeee) idea che mi permette di finire il cap!

Per non parlare di questo con cui ho fatto impazzire la povera Ilary...

Vi dico solo che il cap e stato fatto ben 5 volte prima che mi aggradasse!

Ma visto che sono riuscita ad arrivare alle 100 recensioni... volevo che fosse bello!^^

Un grandissimo GRAZIE alla mia beta ilary che come sempre mi ha aiutata tantissimo!

Questo capitolo è dedicato ad un mio carissimo amico, volevo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me e mi scuso per non essere stata un’amica ideale!

Grazie a tutti coloro che seguono (commentando o silenziosamente) la mia Fic e a tutte le autrici che rendono bellissimo questo sito!

Detto ciò...............buoona lettura!^^

 

 

 

Capitolo XXII

 

 

3 Ottobre, Infermeria

 

Nella luminosa stanza, da pochi minuti Harry aveva aperto gli occhi. Il giorno prima,dopo aver parlato con Remus e Sirius, il sonno aveva di nuovo preso possesso delle sua membra stanche. Aveva resistito fino al pasto impostoglia da Madama Chips, ma alla fine era letteralmente crollato dal sonno.

Si sentiva parecchio debilitato, ma non voleva rrestare oltre nel letto, nonostante fosse stato più volte costretto a passarvi del tempo, lui odiava rimanere nelle infermerie, ospedali o comunque bloccato a letto. Da piccolo gli accadeva di dover passare mesi interi rinchiuso in stanze bianche bloccato in un letto. Odiava quelle giornate di riposo forzato e il loro ricordo era ancora vivido nella sua mente.

Per questo, nonostante sapesse di non essersi completamente ripreso, desiderava uscire al più presto dall’infermeria!

Sapeva che era ormai troppo tardi per partecipare alle lezioni del mattino, ma sperava di poter uscire comunque per il pomeriggio: dopo tutto,  anche fuori dall’infermeria avrebbe potuto riposarsi no? L’unico problema era quello di convincere Madama Chips della sua guarigione, cosa niente affatto semplice, insomma... Madama Chips era estremamente competente nel suo campo! Poco e nulla sfuggiva al suo occhio critico e attento, però Harry sapeva di non essere esattamente malato, ma semplicemente stanco per aver utilizzato troppa energia senza la dovuta cautela.

 

Cercando di darsi un’aria più sveglia possibile, richiamò l’attenzione dell’infermiera che stava cambiando le lenzuola agli altri letti dell’infermeria. Questa attirata dal moretto si voltò nella sua direzione dicendo:

 

Md –Qualcosa non va caro?-

 

H –Assolutamente no Poppy! Al contrario! Volevo solo chiederti se sarebbe possibile dimettermi entro le lezioni del pomeriggio. Mi sento davvero riposato e in forma!- esclamò con un sorriso che sperava sembrasse convincente.

 

Md –Non hai esattamente un bel colorito...-

 

H –Eheheh... avanti Poppy! Di certo non riprenderò colore stando rinchiuso quì dentro!-

 

Md –Non cercare di fare il furbo! Ti conosco sai? Dimmi la verità, ti senti davvero meglio?-

 

Harry annuì e a quel punto l’infermiera sospirò pesantemente.

 

Md –Mmm... vedremo... però voglio vederti tranquillo e a letto fino allora! Inoltre mangerai tutto il tuo pranzo intesi?-

 

H –Certo! Tutto quello che vuoi!-

 

Md –Ma come devo fare con te eh?...- Harry le dedicò un sorriso di ringraziamento che fece scuotere la testa ad un’infermiera ormai rassegnata ai capricci del suo cliente più affezionato. Poi si voltò e ricominciò le faccende di tutti i giorni gettando di tanto in tanto un’occhiata al grifondoro.

 

Il moretto dal suo canto, felice di aver ottenuto il permesso, cercò di rilassarsi il più possibile sul letto lasciando la sua mente libera di vagare. Ripensava ai giorni precedente, si disse che quelli non erano stati esattamente giornate rilassanti. Oltre alla faccenda del molliccio, già grave di per sè, aveva anche dovuto prendere l’ingrata decisione di assopire i ricordi della faccenda dalla mente dei suoi amici.

Chissà come avrebbero reagito al momento in cui i ricordi si sarebbero risvegliati? Sicuramente non bene... Ma la sua opinione rimaneva la stessa, non era ancora il momento che i tre fossero a conoscenza della sua natura.

 

Non è che non si fidasse! Blaise per le questioni importanti era una persona davvero matura e sapeva tenere la bocca chiusa, Pansy, nonostante la sua propensione al pettegolezzo, non avrebbe parlato neppure sotto tortura, con le persone a cui teneva era davvero leale, più di un Grifondoro, ed Harry era felice di poter mettere il suo nome tra le persone vicine ai due Serpeverde. Draco invece era tutta un’altra faccenda. Ormai i suoi sentimenti verso il biondo, anche se cercava di scacciarli o comunque di non pensarci, lui li sentiva accanto al suo cuore. Erano una presenza costante che, prepotentemente, uscivano allo scoperto ogni volta che il bel principe degli Slytherin veniva nominato; il suo cuore faceva buffe capriole quando il vento portava alle sue orecchie la voce strascicata del ragazzo e le sue gote arrossivano quando questo si rivolgeva direttamente a lui. Senza contare che, i suoi occhi, scattavano ogni volta scorgeva quel colore così lucente e particolare che caratterizzava i capelli di Draco.

 

La riprova di questi suoi pensieri era persino li, bastava pensare a Draco che il suo cuore aumentava i battiti. Con un sospirò Harry si accasciò ancora di più nei cuscini, tutto ciò non era positivo, lui non doveva, non poteva permettersi di lasciarsi andare a quel modo!

Avrebbe potuto fare del male a qualcuno, senza contare che per Draco sarebbe stato solamente una seccatura...

Anche se di questo poteva anche non preoccuparsi, rimuginò fra sè, tanto, per quanto lui cercasse di rigirare la questione al biondo non interessava se non come amico e quindi doveva solo aspettare e sperare che quei sentimenti così prepotenti svanissero dal suo animo.

 

Anche nella remota possibilità che il biondo provasse nei suoi confronti più di un’amicizia, sapeva che comunque nulla sarebbe potuto cambiare... perchè altrimenti sarebbe andato incontro ad una delle sue paure più forti e non era pronto a farvi fronte.

Spesso, una parte del suo cuore, pregava silenziosamente che tra le due ipotesi quella vera fosse la prima. A quel punto sarebbe stato più semplice per lui continuare per la sua strada.

 

A distrarlo da quei pensieri fu l’infermiera che gli si presentò davanti con un piatto caldo del pane e un’ultima pozione rigenerante. Madama Chips l’invitò con lo sguardo a mangiare tutto,  il moretto eseguì obbediente sapendo che quella era l’unica cosa che gli avrebbe permesso l’uscita dall’infermeria. Soddisfatta la donna si allontanò dal lettino del paziente permettendo ai pensieri del Grifondoro di tornare a galla più forte che mai.

 

Harry sapeva di non essere come gli altri e piano piano andava accettandolo, ogni giorno questa sua diversità diventava sempre più pesante, ma lui la portava su di se senza lamentarsi sapendo che quel fardello era un peso giusto.

Era il suo modo di espiare la colpa che lo accompagnava da 6 anni a quella parte, la consapevolezza di essere stata la causa della morte non solo dei suoi genitori, ma anche di quelli di  Raphael. Se solo non fosse nato, probabilmente adesso tutti loro sarebbero stati vivi e felici...

 

Con questi pensieri tutt’altro che allegri finì il proprio pasto e si fece dare un’ultima visita dall’infermiera, Madama Chips che dopo un’ultima occhiata duibbiosa sospirò

 

Md –E va bene signorino, clinicamente sei guarito, ma mi raccomando niente sforzi prima che io ti dia il permesso chiaro? E domani prima delle lezioni passa da me! Non accetterò scuse siamo intesi?-

 

H –Certo Poppy! Grazie mille...- così dicendo le rivolse un sorriso stiracchiato per poi uscire dalla candida stanza.

 

Una volta nel corridoio Hary guardò il grande orologio ornamentale che era riposto nell’angolo, segnava le 15:30, a quell’ora Hermione era sicuramente seppellita in qualche libro della biblioteca aspettando le 4 ovvero l’orario di visita dell’infermeria. Decise così di raggiungerla per rassicurarla sulla sua salute e dopo si sarebbe diretto nella sala comune o meglio, nel suo letto, per riposarsi a dovere.

 

Intanto ad un corridoio di distanza, dal lato opposto rispetto dove il Grifondoro si stava dirigendo, c’era un perfetto Draco Malfoy che camminava con passo sicuro verso l’infermeria, ignorando il fatto che mancava ancora una mezz’ora all’orario di visite, entrò senza remore nella sala venendo così ripreso dall’infermiera

 

Md –Signor Malfoy, si sente poco bene per caso?-

 

D –Assolutamente no Madama, sono quì per una visita- disse guardandosi intorno, ma non trovando il suo obbiettivo chiese –Dov’è Potter?-

 

Md –Per prima cosa se lei è quì per una visita le ricordo che in questo momento è vietato entrare in infermeria, come può benissimo leggere vicino alla porta, l’orario di visite ci sarà solo tra mezz’ora! E per secondo il paziente che cerca non è più quì...-

 

Draco che si era già preparato a ribattere alla prima parte del discorso dell’infermiera, si sgonfiò nel sentire l’ultima parte della frase

 

D –Cosa?-

 

Md –Se lei non  ha qualche problema all’udito ha sentito perfettamente, il signor Potter è stato dimesso poco fa...- disse lanciando un’occhiata divertita al serpeverde che pareva assolutamente indignato da quella notizia

 

D –Cosa?-

 

Md –Oh cielo, adesso ha anche problemi di linguaggio signor Malfoy?-

 

D –Io... io non... stò benissimo! E non è questo il punto! Per Salazar perchè ha dimesso Harry?-

 

Md –La salute dei miei pazienti non è affar suo Malfoy, e sappia che io dimetto solo coloro che sono in perfetta salute fisica!-

 

A quel punto senza un attimo di esitazione, il biondo si affrettò ad uscire dall’infermeria, non fece in tempo a superare il portone che si voltò chiedendo

 

D –Sa dov’è adesso?-

 

Scuotendo la testa divertita disse:

 

Md –Non saprei signor Malfoy, ma fossi in lei proverei nella loro sala comune, mi sembrava ancora molto provato dalla stanchezza...-

 

Il biondo soppesò per un istante le parole della donna, prima di schizzare verso il corridoio di fronte a lui dirigendosi verso la torre rosso-oro. Certo che correre e controllare allo stesso tempo che i capelli non assomigliassero a quelli di Potter era una vera fatica! Pensò mentre arrivava finalmente al corridoio dove la Signora Grassa dava bella mostra di se.

Poteva sembrare strano che il biondo conoscesse l’esatta collocazione della sala comune dei Grifondoro, ma in realtà era normalissimo. Pansy nelle dettagliate istruzioni che gli aveva procurato, aveva incluso anche la posizione della torre. Draco doveva ammettere, che in situazioni del genere, la vena pettegola di Pansy era una fonte preziosa di sapere, anche se leggermente inquietante, in fondo sembrava che la ragazza sapesse tutto quello che riguardava buona parte, se non tutta, la popolazione di Hogwarts.

 

Con uno sbuffo elegante scartò questi pensieri avvicinandosi al quadro raffigurante la Signora Grassa, poi con tutto il garbo di cui era capace, si rivolse alla donna con sguardo affascinante

 

D –Mi scusi Madame, sarebbe così gentile da darmi una semplice informazione?- con voce cinguettante il ritratto rispose

 

SG –Per un signorino come te questo ed altro mio caro!-

 

D –Per caso è passato di quì un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi?-

 

SG –Oh, parli di Harry?-

 

D –Si, dovrei restituirgli una cosa, ma non lo trovo... lei lo ha visto?-

 

SG –Oh no mi spiace... secondo le voci che girano Harry dovrebbe essere in infermeria...-

 

Draco a quel punto faticò a non lanciare una maledizione contro il quadro, dove diavolo era finito Potter? Come osava quel Grifondoro non farsi trovare adesso che lui aveva elaborato un piano così perfetto? Oh ma lo avrebbe sentito eccome! Non ci si prendeva gioco di un Malfoy a quel modo! Era intollerabile! Avrebbe aspettato lì anche tutto il pomeriggio se ce ne fosse stato bisogno, ma per Salazar avrebbe costretto Potter ad accettare il suo appuntamento!

 

 

3 Ottobre, Biblioteca di Hogwarts

 

 

Harry era silenziosamente scivolato nell’austera biblioteca ed ora si guardava intorno. A quell’ora non c’erano ancora molte persone, forse una ventina di studenti in tutto sparsi sui grandi tavoli di studio sotto le grandi vetrate. Tra di loro non c’era però la cespugliosa chioma della sua amica, ma se Harry la conosceva bene, sapeva che Hermione era sicuramente lì nei paraggi, magari in una delle poltrone poste tra il reparto di Antiche Rune e Trasfigurazione Avanzata.

 

Così senza disturbare nessuno, ma salutando con sorrisi alcuni compagni di scuola, raggiunse la sua amica che, proprio come le sue previsioni, era sepolta in un tomo dalle dimensioni mostruose, lentamente le si avvicinò e le posò una piccola mano sulla spalla; la ragazza sussultò un momento mentre alzava lo sguardo nocciola su di lui. Immediatamente il libro passò in secondo piano e con un sussurro concitato Hermione gli indicò la poltrona accanto alla sua dicendo:

 

Hm –Harry! Cosa ci fai quì?-

 

H –Ho convinto MadamaChips a farmi uscire prima... non ce la facevo più a rimanere rinchiuso lì dentro!-

 

Hm –Ma stai bene? Il braccio? Ti vedo parecchio pallido, forse sarebbe il caso di tornare in infermeria non credi?-

 

Harry la rassicurò con un sorriso un pò più piccolo del solito, ma che sperava fosse convincente

 

H –Stai tranquilla Herm! Stò bene!- poi vedendo l’occhiata scettica della ragazza aggiunse –Davvero! Pensaci, se non fossi in forma Madama Chips mi avrebbe mai fatto uscire dall’infermeria?- Hermione si morse il labbro riconoscendo la verità nelle parole dell’amico, l’infermiera scolastica era un’ottima medimaga, estremamente competente e scrupolosa nel suo campo, se aveva dato ad Harry il permesso di uscire allora il moretto doveva essere in forma no? Harry notò il dubbio passare dalle iridi nocciola dell’amica e disse –Sono solo un tantino stanco, infatti sono passato solo perchè altrimenti tu saresti passata in infermeria, ora vado in camera a riposare, così domani sarò sicuro in perfetta salute!-

 

Hm –Va bene, allora avverto io gli altri, mi raccomando tu, riposa!-

 

Harry gli schioccò un bacio sulla guancia e trotterellò via dalla biblioteca, Hermione invece cercò di coprire dietro il libro, la risata che rischiava di salirle alle labbra alla vista di alcuni compagni di scuola che lanciavano occhiate gelose nella sua direzione.

 

Una volta raggiunto il corridoio, il Grifondoro sbadigliò sonoramente pregustando il riposo che di lì a poco tempo si sarebbe potuto concedere, fece per incamminarsi verso la scalinata che l’avrebbe potuto condurre fino alla sala comune, ma una voce familiare lo richiamò all’attenzione. Davanti a lui c’era Severus Piton che lo guardava con espressione malevola sul volto e un luccichio ben poco promettente negli occhi.

 

H –Buongiorno professore...-

 

Sv –Buongiorno Potter, oggi non l’ho vista a lezione e i suoi compagni mi hanno detto che si trovava in infermeria, come mai allora adesso si trova in giro a bighellonare?-

 

H –Madama Chips mi ha dimesso poco fà dall’infermeria Signore...-

 

Sv –Capisco, ma dato che adesso stà bene è una fortuna che l’abbia intercettata Potter. Questa mattina i suoi compagni di classe hanno portato a termine una pozione davvero importante per il corso di quest’anno. L’avrei fatta rimanere dopo le lezioni la settimana prossima per recuperare, ma visto che adesso non ha nulla da fare può farla adesso...-

 

H –Veramente Signore... io...-

 

Sv –Lei cosa?...-

 

H –Nulla Signore... quando devo venire?-

 

Sv –Adesso, userà il materiale presente nel laboratorio di Pozioni. Mi segua Potter.-

 

Sospirando silenziosamente, Harry dovette seguire a malincuore il professore di Poziono. L’unica cosa che lo preoccupava era la stanchezza, di quel passo si sarebbe addormentato nel calderone! Senza farsi notare si strofinò gli occhi e si auto impose di non sbadigliare...

 

Arrivarono rapidamente nella tetra aula di Pozioni, il fatto che dentro la stanza vi fossero solo lui e Piton poi, rendeva la stanza più lugubre di quanto non fosse.

 

Sv –Le indicazioni sono ancora alla lavagna e sa già dove si trovi l’occorrente, ha due ore di tempo per terminarla poi metta una fiala della pozione assieme a quelle dei suoi compagni, ha capito?-

 

H –Si Signore...-

 

Così dicendo Harry si recò verso l’armadio delle scorte e cominciò con il prendere i guanti, la bilancia e i vari utensili, li mise dentro uno dei calderoni che poi fece levitare verso il banco più vicino, infine osservò attentamente le istruzioni e si procurò tutti gli ingredienti per poterla eseguire. Il professore sembrava disinteressato al suo operato, ma in realtà lanciava spesso occhiate nella sua direzione senza però fare commenti.

 

Da quando Harry Potter aveva messo piede nella scuola, aveva provato solamente una profonda antipatia, se non odio, verso quel ragazzino mingherlino e dall’aria serena. Ricordava ancora il suo stupore nel venire a conosciùenza della presenza di quel ragazzo, Severus sapeva che i suoi genitori James Potter e Lily Evans erano stati sulla lista nera di Lord Voldemort, ma alla fine la coppia era sparita nel nulla senza lasciare traccia.

 

Il professore di Pozioni che come adesso, anche 17 anni prima aveva fatto il doppio gioco per Silente, ricordava perfettamente la rabbia del Lord per quella sparizione e il dolore e lo smarrimento dell’Ordine che era altrettanto all’ oscuro di quanto lo fossero i nemici. Poi, senza che nessuno sapesse come o perchè, il Lord era stato sconfitto e la guerra terminata, ma dei coniugi Potter nessuna traccia. Ed infine, ecco che sette anni fa era spuntato dal nulla quel ragazzino minuto: Harry Potter. Se inizialmente qualcuno credeva ad una coincidenza di cognomi, si era dovuto ricredere nel guardare il ragazzo.

 

Harry era la fotocopia genetica dei genitori, aveva caratteristiche fisiche comuni a tutti e due ed era fuori ogni dubbio fosse loro figlio. E per questo Severus non poteva fare a meno di provare quei sentimenti avversi nei suoi confronti; tra lui e James non era mai corso buon sangue, anzi... il contrario! Le umiliazioni provocate e subite, i duelli, gli incantesimi e le male parole tra loro erano ancora leggendari ad Hogwarts! Harry Potter di per sè non gli aveva fatto nulla, ma per Salazar era figlio di Potter! E ciò non poteva tollerarlo assolutamente!

 

Doveva ammettere che il Grifondoro era un ottimo studente, non l’aveva mai trovato impreparato o incapace di eseguire una pozione, ma nonostante questo non riusciva ad apprezzarlo, era un Grifondoro e per di più un Potter. Il suo interesse per il ragazzo era stato quello di togliergli punti alla prima occasione possibile e basta, per il resto non gli era mai importato un gran chè. Almeno fino a quell’anno.

 

Quando a Settembre aveva cominciato a notare alcune cose che fino a quel momento non aveva voluto vedere, si era però cominciato ad “interessare” al ragazzo. Inizialmente non vi aveva fatto caso, ma pian piano la cosa gli era saltata agli occhi, il fatto che i compagni di classe, di qualsiasi anno o casa, sembravano cercare un qualche contatto con il moro, ne cercavano lo sguardo, lo salutavano, lo sfioravano o cercavano una scusa per scambiare con lui due parole. Era strano come le persone sembravano avvolgerlo... la cosa più particolare era che il moro sembrava portare con sè una serie di serenità. Aveva un aspetto piuttosto fragile e ciò non faceva che accrescere l’aria eterea che sembrava sprigionare.

 

Era un comportamento anomalo per una persona, ma per un ragazzo era incomprensibile! Senza contare altri dettagli, dai più piccoli ai più importanti. Essendo seduto al tavolo dei professori ed avendo un forte spirito d’osservazione, non gli erano sfuggite le occhiate che Silente rivolgeva ad ogni pasto verso lo studente, in questo poteva non esserci nulla di strano se non fosse che il preside in quei momenti non aveva il solito sbrilluccichio irritante, ma uno sguardo simile a quello che aveva durante le riunioni dell’Ordine della Fenice o comunque nelle questioni più importanti.

 

Era per questo che aveva cominciato ad osservare a dovere il moro e aveva cominciato a decifrarne il carattere e le espressioni. Purtroppo però, aveva scoperto che questo compito era più difficile del previsto, anche perchè Potter era una persona alquanto singolare!

 

Senza contare che tutti sembravano subire lo strano fascino che il moro creava attorno a se e che, straordinariamente, aveva colpito anche molti serpeverde! Persino il suo Figlioccio! E questo era qualcosa che andava aldilà dell’anormalità dettata dalla magia...


Così anche in quel frangente, senza dare nell’occhio osservava attentamente il giovane Grifondoro, questa volta però sentiva che nel ragazzo c’era qualcosa di diverso, la sua carnagione già chiara aveva un aspetto non completamente sano e qualcosa in lui faceva sembrare Potter meno vitale del solito,  ma nonostante ciò, Severus non dette eccessivo peso a queste considerazioni, insomma, fare una pozione non gli avrebbe fatto male!

 

 

Corridoio della Signora Grassa, Hogwarts

 

Draco era ancora appoggiato alla parete e batteva nervosamente il piede su e giù, era lì da mezz’ora e del Grifondoro nessuna traccia, ma dove diavolo si era cacciato quel guastafeste di Potter? Oh, ma quando sarebbe venuto lì se la sarebbe vista con lui!...

Non fece in tempo ad organizzare una giusta punizione che Hermione Granger arrivò nel corridoio con un tomo enorme fra le braccia, la ragazza notò immediatamente il Serpeverde e con espressione confusa disse

 

Hm –Cosa ci fai qui Malfoy?-

 

D –Non che debba interessarti Granger, ma si da il caso che sto aspettano il tuo amichetto!-

 

Hm –Harry?-

 

D –Tsk... di certo non Paciock...- disse arricciando il naso in maniera a suo parere estremamente elegante

 

Hm  -Bè, ora dovrebbe essere nella sua stanza a riposare...-

 

D –A quanto pare non è così Granger, altrimenti non me ne starei qui fuori!-

 

Hm –Cosa intendi dire?- chiese spaesata la moretta

 

D –Mi pare ovvio Granger, certo che per definirti una persona intelligente sei piuttosto lenta di comprendonio eh? Ho chiesto a quel quadro assolutamente anti estetico di Potter e lei mi ha risposto che sono giorni che non lo vede!-

 

Hm –Strano... l’ho visto poco più di mezz’ora fa in biblioteca e mi ha detto che sarebbe venuto qui... forse ha incontrato qualcuno...- disse sovrappensiero la ragazza, non sapendo di scatenare una reazione abbastanza forte nel Serpeverde

 

D –Cosa?!? Di cosa stai parlando?-

 

Hm –Eh?-

 

D –Con chi è che si inc0ntra eh? Con quel Corvonero da strapazzo scommetto?-

 

Hm –Di cosa vai parlando Malfoy?-

 

D –Quell’idiota non ha ancora capito allora! Oh, credo che d’ora in poi se ne ricorderà!- disse furioso e, con passo deciso si allontanò dal corridoio lasciando un Hermione basita sul posto che cercava di ricollegare le parole apparentemente senza senso del biondo.

 

Nel frattempo Draco camminava con passo imperioso per i corridoi della scuola, se solo avesse avuto Foures tra le mani! Gli avrebbe lanciato senza rimorso una bella maledizione, ci poteva scommettere che il ritardo del moro dipendesse da quell’hufflepuff* mancato! E se anche non fosse bè... diciamo che avevano un conto in sospeso!

 

Così cominciò ad incamminarsi per i corridoi della scuola alla ricerca di William Foures. Dopo una decina di minuti incontrò un gruppo di Corvonero che camminavano, ovviamente, verso la biblioteca. Con aria decisa si avvicinò ai quattro

 

D –Sapete dov’è ora Foures?- i tre lo guardarono spaesati e leggermente timorosi. Poi uno, il più coraggioso chiese:

 

-Perchè t’interessa?- Draco fece scorrere casualmente la mano sulla bacchetta e con voce noncurante disse:

 

D –Curiosità...- a quel punto i ragazzi, che sapevano perfettamente quanto fosse stupido e pericoloso mettersi contro Malfoy, senza un attimo di esitazione dissero:

 

-Dovrebbe essere nel cortile interno al pian terreno... di solito è da quelle parti.- con un ghigno sarcastico e pericoloso, il biondo rispose:

 

D –Grazie per la volontaria collaborazione...-

 

Senza aspettare neppure un secondo, Draco si diresse verso il pian terreno, in poco tempo raggiunse la meta prefissata e fu contento di scoprire che infondo i Corvonero avevano una loro utilità... Foures era proprio lì, con un paio d’idioti e, fortunatamente per lui, senza Harry. Bè almeno si sarebbe potuto vendicare e scaricare il nervosismo su quel perdente! Raggiunse così il gruppetto e con tutta tranquillità guardando il Corvonero negli occhi chiese:

 

D –Per caso hai visto Harry, sai... ci saremmo dovuti incontrare qui, ma non riesco proprio a vederlo...- a quella provocazione, William si alzò in piedi e baldanzoso rispose

 

W –Molto divertente Malfoy... e tu vuoi che ci creda?-

 

D –Liberissimo di crederlo Foures, ma se non ricordo male, giorni fa ero con lui...-

 

W –Uscite insieme?-

 

D –Non vedo cosa possa interessarti, bè... vedo che tu non sai nulla... a mai più rivederci-

 

W –Tsk, attento Malfoy, probabilmente non trovi Harry perchè sta cercando di evitarti non credi?-

 

D –Oh, ti piacerebbe non è vero? Bè, se è qualcuno che cerca di evitare, di certo quel qualcuno non sono io. Probabilmente prima era qui, ma avendo visto la tua brutta faccia ha deciso di cambiare aria...-

 

A quel punto William, che ricordava ancora con furore l’incontro avvenuto al lago con Harry e Malfoy, non ci vide più e puntando la bacchetta contro il biondo lanciò un incantesimo, Draco che non aspettava altro, parò con facilità il colpo e lo derise apertamente

 

D –Tutto qui Foures? Paciok sarebbe capace di fare più danni!-

 

Arrabbiato oltre ogni limite il Corvonero provò nuovamente, ma l’incantesimo fu bloccato da un semplice gesto della bacchetta di Draco

 

D –Andiamo Foures... questo è un incantesimo!-

 

Così dicendo punto la bacchetta contro l’altro, fece per pronunciare la formula, quando alle ultime sillabe fu fermato dall’imperiosa voce della McGranitt.

 

MG –Signor Malfoy! Abbassi immediatamente quella bacchetta! Cosa crede di fare? Attaccare un altro studente per di più disarmato! È vergognoso!-

 

Il Corvonero infatti, dalla sua posizione aveva visto la McGranitt arrivare e aveva riposto con un movimento la bacchetta nella tasca, senza dare il tempo al Serpverde di ribattere disse:

 

W –Professoressa, io stavo discutendo con i miei compagni e Malfoy è sbucato all’improvviso con la bacchetta puntata verso di me!-

 

D –Razza di idiota! Ma se fino ad un attimo fa...-

 

MG –Signor Malfoy, non peggiori la situazione, 10 punti in meno a Serpeverde!- con un colpo di bacchetta poi fece apparire un foglio con una breve scritta che svolazzò verso Draco –Porti questo al suo Capo-casa, vedrà lui la punizione necessaria...-

 

Draco prese con un gesto secco la pergamena che svolazzava attorno a lui e si diresse verso i sotterranei, ma non prima di aver lanciato un’occhiata assassina al Corvonero che ridacchiava compiaciuto. Passandogli accanto gli sussurrò maleficamente

 

D –Non gasarti Foures... questo e nulla in confronto a ciò che ti succederà...-

 

Maledicendo la sua sfortuna, raggiunse la scala che scendeva fino al corridoio sotto il piano terra, in poco tempo si trovò di fronte all’aula di Pozioni, non era preoccupato per come Piton avrebbe preso la faccenda della punizione, probabilmente avrebbe dato fuoco alla pergamena senza neppure guardarla e gli avrebbe chiesto quale incantesimo aveva lanciato a quello sciatto Corvonero. A quel punto Draco si augurava di beccare Potter almeno per la cena, e nel frattempo avrebbe perfezionato la sua idea sul come conquistare il Grifondoro.

 

Bussò pacatamente alla porta dell’aula di Pozioni e un secondo dopo una voce gli diede il permesso di entrare.

 

All’interno della stanza, tutto sembrava procedere normalmente. Ciò però, solo in apparenza. Harry infatti, nonostante s’impegnasse per non far accorgere il professore di nulla, si sentiva davvero debilitato, aveva un forte mal di testa e una sensazione nient’affatto positiva serpeggiava nel suo corpo... per far passare il malessere Harry, prendeva respiri profondi cercando di calmarsi.

 

Fu proprio durante uno di questi sospiri che qualcuno bussò alla porta. Il professore diede il permesso approfittandone per dare un’altra occhiata al moro che da un paio di minuti sembrava comportarsi stranamente. La porta intanto venne aperta da Draco Malfoy che nel vedere Harry nella stanza cedette alla sorpresa

 

D –Ha... Potter? Cosa ci fai tu qui?-

 

Harry, altrettanto sorpreso nel vederlo e piuttosto confuso, disse:

 

H –Io... emh.. veramente...-

 

S –Potter sta recuperando la lezione di questa mattina Signor Malfoy, come mai qui?- Il biondo continuò ad osservare il moretto che però aveva abbassato lo sguardo sul calderone

 

D –La professoressa McGranitt mi ha detto di consegnarle questo... ho avuto un diverbio con uno studente...-

 

Severus diede una leggera occhiata al foglio in questione e poi disse

 

Sv –Mmm... Ne riparleremo quando....-

 

Ma s’interruppe quando un odore a lui familiare arrivò al suo naso... Un pozionista come lui sapeva riconoscere perfettamente quell’odore acre, il più delle volte era l’odore di una  pozione vicino alla sua esplosione... con la voce più velenosa che possedeva esclamò

 

Sv –Ha intenzione di far saltare in aria la mia aula Potter? Cos’ha....-

 

Non riuscì a terminare la frase. In quel momento aveva posato lo sguardo sul grifondoro e... sgranò gli occhi, Draco avvertì un brivido gelido su per la spina dorsale e si voltò nella direzione in cui andava lo sguardo stupito del padrino.

 

Harry che fino ad un momento prima era stato in preda a quel malessere, all’improvviso sentì come se all’interno del suo corpo una piccola porticina si fosse aperta e da lì cominciasse a fluire inesorabilmente una potente energia. Immediatamente cercò di creare una specie di barriere intorno alla sua persona per non provocare danni e per cercare di bloccare quell’energia che imperterrita continuava a fluire.

 

La fiamma sotto il calderone divampò e avvolse l’intero oggetto, da alcune delle spezie poste sul tavolo cominciarono a spuntare germogli che cominciarono a crescere a dismisura, l’aria si stava raffreddando tanto che ormai il respiro si condensava in nuvolette, mentre l’acqua che fluiva da un rubinetto al lato della stanza cominciò a fluire più rapidamente schizzando l’area circostante.

 

Harry cercava di imporsi la calma, ma purtroppo sembrava non funzionare, cercò di richiamare a se quella potenza ma era davvero faticoso e lui era talmente stanco... senza rendersene conto finì in ginocchio, mentre delle goccioline di sudore prendevano a scorrergli sul corpo per lo sforzo cui era sottoposto, il battito cardiaco aumentò così come il respiro che diventò affannoso.

 

Il professore vedendo il proprio alunno in quelle condizioni, non riuscì a reagire immediatamente e si riprese solo quando il freddo penetrò anche nelle sue vesti. A quel punto sfoderò la bacchetta e pronunciò:

 

Sv –Finite incantatem!- l’incantesimo non ebbe risultati e il professore fece per ripetere l’operazione, ma Draco lo fermò dicendo

 

D–Severus, non servirebbe a nulla! Non è un incantesimo... è lui!-

 

Disse senza distogliere lo sguardo dal grifondoro, non capiva cosa stesse succedendo. Da quanto aveva visto, il moretto era pienamente in controllo dei propri poteri... non potè continuare a seguire il corso dei suoi pensieri perchè il professore lo scosse per una spalla chiedendo

 

Sv –Cosa stai dicendo Draco? Lui chi?-

 

D –Harry...-

 

In quel momento, il corpo del giovane grifondoro, cominciò ad essere squassato da intensi brividi, ma nonostante ciò, reggendosi al calderone, incurante delle fiamme e del loro calore, si rialzò in piedi e serrò i propri occhi. Per un momento fu sul momento di cedere, i tremiti erano ancor più forti e sembravano debilitarlo parecchio, quasi senza rendersene conto, Draco lo raggiunse in un attimo e gli fu accanto sorreggendolo.

 

D –Harry! Avanti... che stai combinando? Per Merlino richiamali! Avanti...-

 

Con un braccio lo sorreggeva per la vita, mentre l’altro era attorno alla spalla. Sentiva il corpo del ragazzo parecchio accaldato e questo non gli piaceva per nulla, senza contare i continui tremiti... Harry non era totalmente lucido e non percepiva appieno le parole del biondo, ma da quando questo gli si era affiancato, si sentiva meno confuso. Era come se la corrente del potere, che fino ad un attimo prima era venuta giù irregolare e potente, si fosse rettificata.

Con un ultimo sforzo cercò di rallentare la folle corsa di tutta quella potenza e pian piano questa sembrò calmarsi.

 

Severus guardava allibito e confuso la situazione, cosa stava succedendo? Draco sembrava saperlo e a quanto pare, Potter era l’artefice di tutto quel.... quel cosa? Senza dubbio era magia, ma allo stesso tempo era molto, molto più potente di essa! Senza contare che non era il risultato d’incantesimi... Cosa c’entrava quel Grifondoro con quella specie di forza? E cosa stava succedendo per Merlino?

 

In poco tempo le fiamme si abbassarono, i germogli sfiorirono, l’acqua riprese il suo normale scorrimento e l’aria tornò nella sua temperatura normale. Harry invece si sentiva esausto e si reggeva in piedi solo grazie al sostegno fornitogli dalle forti braccia del serpeverde. Questo incurante dello sguardo del proprio padrino, con una dolcezza che in pochi gli avevano visto addosso, fece sedere il ragazzo su di una sedia e senza privarlo del proprio contatto chiese

 

D –Harry... come stai?...-

 

H –Io... io non volevo...-

 

D –Non è successo nulla, tranquillo... tu stai bene?-

 

H –Io... io credevo che... Oddio...- mentre balbettava confusamente, la mano non smetteva di tremare e Harry continuava a guardarla. A quel punto Draco portò entrambe le mani ai lati del suo viso, con presa decisa lo costrinse ad alzare lo sguardo per incontrare quello argentato. In un primo momento, il Grifondoro provò ad evitarlo, ma gli occhi dell’altro continuarono a seguirli fino a quando lo smeraldo non dovette arrendersi e restarsene fermo. In quelle iridi così cristalline Draco lesse una profonda tristezza. Un dolore struggente che gli provocava una stilettata al cuore.

 

D –Potter!.... Harry, ascoltami. Non è successo nulla ok? Nessuno si è fatto male e tu sei riuscito a fermarti chiaro?-

 

Il moro prese a scuotere la testa dicendo

 

H –No... non è vero! Potevo.. avrei potuto... –

 

Draco a quel punto, con un gesto deciso, gli diede un sonoro schiaffo sulla guancia. Il rumore sordo riecheggiò nel sotterraneo dove un incerto Severus assisteva a tutta la scena

 

D –Quante volte devo ripetertelo? È stato un incidente, basta. Punto! Adesso non importa va bene? È finito e nessuno...- disse calcando sull’ultima parola -... nessuno si è fatto male o ha rischiato qualcosa. Tutti possono sbagliare... Merlino, persino io sbaglio!-

 

Lo sguardo di Harry assunse una tonalità rassegnata, dopo di che le palpebre cominciarono ad abbassarsi e il tremito si fece impercettibile. Prima che Harry perdesse coscienza, dalle sue labbra uscì un sussurro fievolissimo che solo Draco colse

 

H -... io... io non posso....-

 

Ed infine il corpo si accasciò, Draco però non permise che cadesse, ma lo prese delicatamente tra le braccia proprio come pochi giorni prima. Passò un minuto buono durante il quale Draco non tolse gli occhi dal viso esausto del moretto, poi si alzò in piedi e fece per uscire dalla stanza ma fu fermato dalla voce roca del Professore.

 

Sv –Dove pensi di andare Draco?-

 

D –In infermeria ovvio...-

 

Sv –Prima devi spiegarmi cosa Merlino sta succedendo...!-

 

Con espressione dura il biondo Serpeverde si rivolse al proprio padrino come  mai aveva fatto prima d’ora

 

D –Cos’è tutto questo interesse per Harry Potter eh? A quanto mi risulta non te ne è mai fregato nulla o sbaglio?-

 

Sv –Non sono affari che ti riguardano Draco... e attento a come parli-

 

D –Ah... è così? Bè, allora... neanche questi sono affari che ti riguardano, ma prego, se vuoi chiedi pure a Silente...-

 

Poi senza aggiungere altro, il biondo si avviò per il corridoio diretto alla statua posta di fronte alla scala per raggiungere il piano terra, attraverso il passaggio situato lì dietro, avrebbe raggiunto indisturbato l’infermeria. Sentì un paio di volte il richiamo del proprio padrino, ma lo ignorò bellamente.

 

Severus, rimasto solo nella stanza semi-allagata, cercava di analizzare logicamente quello che era appena successo. Non solo non riusciva a capire cosa era accaduto prima, ma non riusciva neppure a credere alle battute appena scambiate con Draco. Certo, avevano discusso più volte, ma sempre in funzione di qualcosa da apprendere o comunque per far allargare al ragionamento la mente del biondo. Ma non avevano mai litigato. Draco non gli aveva mai rivolto quell’occhiata dura e accusatoria...

 

Severus voleva capire. Da quando la situazione si era fatta più critica, dal momento in cui l’Oscuro era tornato, tutto stava diventando dannatamente difficile. Il Lord sembrava all’eterna ricerca di qualcosa di cui non voleva svelare l’esistenza. Assegnava compiti privi di apparente logica, mandava alcuni fedeli a raccogliere documenti, a perlustrare case babbane e a fare ricerche su molti antichi testi sulle leggende. Nessuno dotato di buon senso avrebbe portato avanti quegli oridini se non fossero stati impartiti dall’Oscuro che sembrava avere un piano e una collocazione per ogni informazione che riusciva ad ottenere.

 

Sembrava contento di tutto ciò che accadeva, e quando Severus riferiva tutto ciò a Silente, questi sembrava veramente preoccupato e chiedeva dettagli su tutto ciò che Severus aveva capito o ascoltato.

Non essendo affatto uno sciocco, il potion master sapeva che c’era qualcosa dietro tutto quello e lo irritava non riuscire ad afferrare quel qualcosa! L’unica nota positiva, era il fatto che, per il momento, l’Oscuro volesse mantenere segreto il suo ritorno e per questo non c’erano ancora stati assalti per la comunità magica. Ma sempre più spesso Severus aveva il sospetto che quel momento si stesse pericolosamente avvicinando. Adesso poi, ci si era messo quell’inquietante ragazzino, Potter, che pareva essere tutt’altro che normale, sopratutto dopo quello a cui aveva appena assistito. Era stufo di segreti. Davvero...

 

Con un colpo di bacchetta ripulì il caos della sua aula per poi dirigersi a passo di marcia verso l’ufficio del preside. Quella situazione lo stava davvero infastidendo.

Nel frattempo Draco camminava speditamente per i contorti corridoietti e scalinate cercando di arrivare il prima possibile all’infermeria. Il moretto tra le sue braccia aveva preso a respirare con più fatica e sembrava avere la febbre.

 

Draco era talmente preoccupato per Harry, che non si accorse quando questi, quasi in cerca di un appoggio, gli si era letteralmente raggomitolato addosso... Il biondo infatti aveva ben altri pensieri per la testa, cercava di decifrare tutte quelle sensazioni che turbinavano dentro di lui, senza contare che il suo cervello lavorava ininterrottamente alla ricerca della causa di quello che poco prima era accaduto.

 

Chissà cosa aveva causato quella reazione... certo, probabilmente Harry non era in forma, ma Draco era sicuro che quello non fosse sufficiente a dare il via ad una simile situazione, senza contare che ormai cominciava a capire, almeno in parte, come funzionasse la testolina del ragazzo.

Se Harry non fosse stato sicuro di potersi “trattenere” non avrebbe mai rischiato di far male a qualcuno, la reazione che aveva avuto dopo l’incidente ne era la prova. Harry probabilmente si sarebbe fatto del male pur di non nuocere a nessuno!

 

Draco non riusciva a comprendere questo comportamento, o meglio, lo capiva, ma non lo accettava! Il biondo era deciso a far emergere il lato serpeverde del moretto; e se un Mafloy si metteva in testa qualcosa... bè... lo sapete no?

 

Con la mente rivolta a questi pensieri, per poco non si accorse di essere praticamente arrivato nell’infermeria. Cercando di non pensare ad altro se non alla salute del ragazzo disteso tra le sue braccia, entrò nella stanza e con voce preoccupata chiamò l’infermiera

 

D –Madama Chips! Presto!...-

 

La donna arrivò immediatamente e parve capire in un secondo la situazione, con voce secca disse

 

Md –Lo faccia stendere sul letto e lo tenga fermo e al caldo... io arrivo subito... prendo il necessario...-

 

Draco annui immediatamente. Ma quando provò a staccarsi dal moro, questi sembrava abbastanza riluttante nel separarsi. Era tenacemente attaccato al suo braccio e, nonostante la situazione infelice, Draco sentì dentro di se un senso di soddisfazione ed ebbrezza al pensiero che il moretto non avesse alcuna intenzione di lasciarlo andare. Purtroppo però quello non era il momento adatto per pensare a queste cose, con delicatezza e assicurando con un sussurro che lui non si sarebbe allontanato depose il moretto sul letto assicurandosi che fosse ben coperto.

 

Dopo un ultimo minuto, l’infermiera fece ritorno e si occupò del paziente.

 

Md –purtroppo non posso fare altro per Potter, non posso utilizzare la medicina magica in questo caso, ma solo rimedi babbani per far abbassare la temperatura. Adesso può anche andare signor Malfoy, ci vorrà parecchio prima che si riprenda.-

 

D –Volendo potrei restare?-

 

Md –Va bene, ma non deve far rumore o disturbarlo...-

 

Così dicendo l’infermiera lasciò la stanza rimanendo sorpresa quando, dieci minuti dopo, venuta per fare un controllo, trovò l’algido verde-argento seduto su una sedia accanto al letto del moro immerso in mille pensieri.

Due ore dopo il biondo era ancora in contemplazione del grifondoro. La sua mente era come un percorso a circuito chiuso e si chiedeva come diavolo non avesse capito prima quanto Harry fosse semplicemente perfetto...

In quel momento la porta dell’infermeria si aprì senza nessun riguardo distogliendo il giovane Malfoy dalla sua contemplazione. Draco alzò lo sguardo e con irritazione vide avvicinarsi al letto quel..... quel.... energumeno di nome Damien.

Il nuovo arrivato guardò con vera e propria rabbia il giovane biondo e con voce apparentemente calma che però tradiva la sua rabbia disse

 

Dm –Sei pregato di andartene Malfoy, non è una richiesta!-

 

 

 

 

 

Continua....

 

*Metto questa nota poichè so che molti non  conoscono alcune parole originali!^_^

Hufflepuff: Tassorosso

Gryffindor: Grifondoro

Raveclaw: Corvonero

Slytherin: Serpeverde

 

Susu... ormai siete quì, fatemi un commentucciooooo! Suuuu! Siate buoniiii!^____^

 

Ringrazio:

 

DjKika: Ma ciao Cara! Uff... sono così ritardataria con gli aggiornamenti che quasi nonc i speravi più eh? Ammettilo!xDDD Mi scuso veramente tanto per il ritardo ma se leggi anche questo cap, ti ringrazio di vero cuore per l’appoggio! (Sappi comuqnue che non abbandonerò la Fic! Odio quando un’autore lascia un lavoro incompiuto! Grrr) Sono contenta che lo scorso cap ti sia piciuto finalmente le acque si stanno smuovendo eh? Per quanto riguarda Pansy sappi che quella ragazza nella mia testolina è un vero e proprio mito! *___*  Per quanto riguarda la tua domanda su Luna e Draco ...= P Da brava autrice tengo tutti i segretucci per me!^^ la curiosità è per me una  benedizione!^^ Alla prossima cara!

P.s. -__-‘’... emh... magari contatto l’amministratrice più in la!XD A parte tutto vorrei evitare di parlarne con amministratori etc, vedo se qlk sa come fare! Grazie di tuttooo!^^

 

Ximeng: Ma tessora! Dubitavi di me? Ormia dovresti sapere che ritardo ma non mollo! Ehehe... tutte le domande hanno trovato risposta in questo cap no? Povero Draco... il suo piano è saltato!XD (dannata! ndDraco) Vabbè....Per il resto, grazie millissime per i complimenti! (assolutamente graditi e in parte immeritati...^\\\^) Per rem e sirius... bè.. alla prossima puntata! –spero di non diventare come beautiful...O__o- Per quanto rigfuarda la sorpresa.... sono contenta sia riuscita! Mi piace fare questa specie di tranelli...ihihihihi vabbè, spero che questo cap sia di tuo gradimento! Grazie di tutto e alla prossima!!!!!!!!!!

 

Dark90: Susu... povero draco... non è così stupido! (ha chi hai dato dello stupido??? ndDraco) Shhh! Come dicevo... alla fine doveva accorgersene no? Comunque usare il serpentone come antifurto è un’ottima idea... mmm... dovrei metterlo in commercio...-tanquilla avrai anche la tua parte per l’idea!XDDD- Ok, passando ad altro, spero che quetso cap non faccia sfigurare la fic e che ti piaccia! Alla prossima e grazie per il commento!^^

 

Animablu: ^|\\\\\\\\\\\\\\\^ ecco che questo commento mi da il colpo di grazia e diento tutta rossa...Ç_ç.... grazie mille di tutti i tuoi complimenti animablu!!!!!!( sopratutto per quanto riguada i personaggi...^__^)Sono contenta che tu abbia scovato la mia fic! E sono felicissima che ti sia piaciuto lo scorso cap! Spero che anche questo non sia male! È più introspettivo dell’altro, però spero possa piacere ugualmente! P.s. (Ti ho riconosciuta sai? Tu sei la splendida persona che ha scritto la fic su Gabriele e michele vero? Ç__ç.... è stupendissimaaaaa!!!!!!!! come sempre, quando riconosco un’autore di una fic che mi è particolarmente piaciuta, tra coloro che lasciano un commento sono doppiamente felice!  Per questo ti lascio un’ulteriore ringraziamento!)

 

Fra ro: Ohh! Benvenuta nella mia fic!^^ Grazie mille per aver lasciato qualche parolina a questa autrice sciagurata spero che il cap ti sia piaciuto ciau!^^

 

Kymanu: Carissima! Tu arrivi in ritardo a leggere... e io arrivo in ritardo ad aggiornare! XDXDXDXDXD  stai tranquilla cara! Per me l’importate è sapere che ti sia piaciuto lo scorso cap e magari anche questo! Sono molto, molto felice che ti sia piaiuta la parte dedicata alla licantropia, ammetto che inizialmente ero indecisa se metterla o meno,però non ho resistito! *___* E se tu mi dici che ti ha colpito quella parte non posso non essere felice di aver deciso di mantenerla intatta! Per quanto riguarda le tue domande e speranze...a d alcune il capitolo di oggi ti avrà risposto epr le altre.... come  ho già detto... alla prosssima! –sono cattivaaaa!XD-

p.s. XD non volevo darti la colpa per gli scout! Calcola che è raro per me NON perdermi agli scout...XDXD men o male che si possono chiedere le informazioni alle persone! XD

 

anter: Benvenutissima!!!!!!!! Piacere di vedere le tue splendide parole cara! Mi spiace deluderti ma... non sono proprio un lampo negli aggiornamenti...-_-‘’ ma come sempre spero di riscattarmi mettendo quanta più cura possibile  nella stesura della storia! Mi ha fatto molto piacere vedere il tuo commento! (sei il 101! Siiiiiiiiii!*___*) Spero di risentirti! A presto ciaoooooo!^^

 

 

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Capitolo 23
*** Capitolo XXIII ***


E Rieccomi in pista!

So che per la vergogna dovrei sotterrarmi sotto metri e metri di terra e che il mio ritardo non ha scusanti ma, bè... Ecco a voi l’ennesimo capitolo!^^

Ehehehe... purtroppo sono fin troppo perfezionista lo so, non so quante volte avrò riscritto questo capitolo per poi rifarlo tutto in un giorno, sono cose che fanno riflettere sapete? Sono un pochino scoraggiata lo ammetto, ma spero veramente di diventare più veloce con gli aggiornamenti!^^

 

Dedico questo capitolo a tutte le anime pie che hanno rifoderato le bacchette e non mi hanno ancora schiantata! E lo dedico anche agli amici sinceri e alle amicizie precarie che stanno costellando la mia vita. A quelle amicizie che profumano d’amore e ai soliti che non si arrendono mai!

 

Il solito doveroso grazie alla mia beta Ilary, che con efficacia mi aiuta sempre, con qualche idea, con incoraggiamenti necessari e con tanta tanta pazienza! Grazie mille tata!^^

E voi? Cosa ci fate quì? Filate a leggere il cap sususu! É l’unico modo in cui possiate perdonarmi (spero!)^^

 

 

 

 

Capitolo XXIII

 

Londra 3 Ottobre 1996

 

Damien era nella stanza di Lady alla ricerca infruttuosa di un libro.

Quella ragazza era una vera e propria tragedia! Il caos in confronto al disordine di quella stanza era nulla!

Con uno sbuffo irritato continuò la ricerca. Intanto, nell’altra stanza Raphael stava decifrando una di quelle mappe stellari che spesso consultava insieme ad Harry. il medico gli aveva chiesto di prendergli un libro chiamato “Gli astri e i loro segreti”, ma trovare qualcosa in quella stanza era.... pura utopia!

Stava spulciando l’ennesimo ammasso di libri quando il suo occhio cadde su una lettera in pergamena abbandonata tra le cianfrusaglie.

Immediatamente pensò che potesse essere un messaggio di Harry, ma si accorse che la scrittura era diversa.

Stava per rigettare la pergamena per terra quando i suoi occhi furono attirati dall’ultima parte della lettera:

 

“Oh... prima che me ne dimentichi, Harry ha avuto una specie di scontro con un coso... un molliccio impazzito... Da quel che mi hanno detto era veramente brutto...zanne, veleno e cose così...

Niente a che vedere con lo splendore dei Nargilli! Ora comunque è in infermeria... Non so se si è già svegliato o meno, ma Madama Chips ha detto che si riprenderà in fretta... Ti saluto! Fammi sapere per la ricerca...”

 

Quando vide che la lettera era stata spedita il giorno prima sussurrò

 

Dm -Se becco Lady le torco il collo!... Maledetta strega!

 

Abbandonò le ricerche e con sguardo furente tornò nel salotto, avrebbe raggiunto Harry immediatamente...

 

 

Londra 3 Ottobre Infermeria di Hogwarts, Poco dopo

 

Dm –Sei pregato di andartene Malfoy, non è una richiesta!-

 

Il biondo si raddrizzò sulla scomoda sedia e con espressione distaccata disse

 

D –Sentiamo Course... Perchè dovrei?-

 

Dm –Attento Malfoy, non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo!-

 

In risposta il biondo si alzò in piedi

 

D –Neppure io se è per questo!-

 

Damien stava per rispondere a tono quando fu interrotto da Raphael che si trovava alle sue spalle


Ra –Smettetela tutti e due! Se non ve ne foste accorti questa è un’ infermeria! Non una piazza!-

 

MdC –Finalmente qualcuno che la pensa come me... Ben arrivato dottore-

 

Ra –Madama... come sta Harry?-

 

MdC –Quando il signor Malfoy l’ha portato aveva la febbre davvero alta, come sa, non ho potuto fare molto, ma la febbre dovrebbe cominciare ad abbassarsi, vuole dargli un’occhiata?-

 

Ra –Si.. credo sia meglio.-

 

Si avvicinò celermente al letto del moretto e cominciò a prendergli i battiti e la pressione, Draco che si era spostato per farlo lavorare osservava attentamente tutti i movimenti del medico

 

Ra –Da quanto tempo è così?-

 

Draco prevenne l’infermiera dicendo

 

D –Sarà poco meno di un’ora...-

 

Ra –Lo hai portato qui tu giusto?- Draco assentì e il medico continuò – Cos’è accaduto?-

 

Draco arrischiò un’occhiata all’infermiera, questa parve capire e si ritirò nel suo ufficio, a quel punto Draco rispose

 

D –Credo abbia perso il controllo... Non so esattamente cos’è successo, ma era come se Harry non riuscisse a controllarsi, ci è voluto un po’ prima che riuscisse a fermarsi, poi appena ho potu....-

 

Non riuscì a finire la frase che Damien gli fu addosso. Draco aveva a pochi centimetri dalla faccia il viso duro dell’altro, mentre dietro la schiena il freddo muro dell’infermeria

 

Dm –Che cosa sai?-

 

Anche Raphael si era messo in piedi lasciando per un momento il paziente

 

D –Per la tua gioia Course, un bel po’!-

 

Dm –Chi ti...-

 

Ra –Adesso basta! Uscite fuori a discuterne!-

 

Dm\D –No!-

 

Ra –Harry deve riposare in silenzio! Fuori ho detto!-

 

E con un colpo di bacchetta li cacciò fuori dall’infermeria. I due ragazzi, una volta nella sala d’aspetto, provarono ad entrare nell’altra stanza, ma la porta era bloccata.

Irritati si sedettero sulla panca vicino alla parete.

Tra loro aleggiava un silenzio ostinato, durò per circa cinque minuti poi Damien l’interruppe...

 

Dm –Allora ragazzino, voglio sapere chiaramente cosa sai e da chi l’hai saputo!-

 

D -Perché dovrei dirtelo?-

 

Dm –Questo non è un gioco Malfoy! Parlo seriamente...- l’espressione del moro non lasciava dubbi, Draco vedeva che era preoccupato e in parte poteva capirlo, probabilmente temeva che il segreto del grifondoro non fosse al sicuro

 

D –Stai tranquillo... è stato lui a dirmelo-

 

Dm –Non raccontare cazzate! Harry non voleva parlartene...-

 

D –Come puoi esserne sicuro?-

 

Dm –Conosco Harry meglio di chiunque altro... Non ti conviene fare lo spiritoso con me, allora?-

 

Draco sospirò pesantemente, quello non era affatto il tipo adatto con cui fare quattro chiacchiere. Da quando l’aveva conosciuto si era chiesto come era possibile che Harry ci tenesse tanto. Draco poteva dire qualsiasi cosa, ma persino lui ammetteva che il rapporto che legava Daniel Course ed il giovane grifondoro era davvero profondo. I due parevano capirsi con pochi sguardi, sapevano sempre cosa dire all’altro e cosa fare. Il serpeverde aveva sempre ascoltato le chiacchiere di Pansy sulla possibilità che i due fossero una coppia, ed ora il dubbio si era trasformato in un piccolo tarlo che scavava tra i suoi pensieri.

 

Fu Damien a distoglierlo da questi pensieri...

 

Dm –Allora?-

 

D –Tsk... Questi sono affari che non ti riguardano, ma puoi startene tranquillo, non ho intenzione di parlarne a nessuno...-

 

Dm –E io dovrei fidarmi di te?-

 

D –Nessuno ti ha chiesto di farlo, la mia era un’informazione... fanne quel che ti pare Course.-

 

Damien fino a quel momento aveva cercato di mantenere la calma, sapeva che se fosse scoppiato, Harry non sarebbe stato contento di saperlo, ma davvero, quel biondino era capace di far uscire la sua parte peggiore! Era un piccolo snob, narcisista e insofferente, come poteva essere successo che lui... proprio quel dannato Serpeverde fosse entrato così a fondo in Harry?

 

Dalle lettere che il grifondoro gli aveva mandato e dalle poche conversazioni avute, Damien aveva assistito impotente alla confusione del suo piccolo Harry. Inizialmente, l’altro aveva cercato di non far notare il suo turbamento, ma era inutile cercare di nascondere proprio a lui qualcosa del genere... così alla fine aveva confessato i propri dubbi e a Damien non era rimasto altro se non ascoltarlo darsi dello sciocco incosciente.

 

Per colpa di Draco Malfoy, molte delle più profonde paure di Harry stavano pian-piano tornando a galla. Damien glielo aveva letto negli occhi smeraldo: la paura di legarsi a qualcuno e il senso di inadeguatezza che per tanto tempo lo aveva seguito... Aveva visto la schiena del moretto inclinarsi sotto l’invisibile peso che ricominciava a farsi sentire... Ed ora il biondino si permetteva di scherzare con il fuoco a quel modo? Di mettere Harry in pericolo? Beh... aveva decisamente fatto i conti senza l’oste.

 

Con sguardo minaccioso si avvicinò al biondo che in risposta portò la mano alla bacchetta.

 

Dm –Adesso ascoltami bene, non permetto a nessuno... ripeto, nessuno di far del male ad Harry sono stato chiaro? Se provi a fargliene, giuro sull’esistenza dell’aria che non avrai vita facile. Non m’importa chi tu sia o chi ti creda di essere, ma ora voglio sapere da chi hai saputo di Harry!-

 

D –Ma chi ti credi di essere tu! Sappi che non sei l’unico a volere che nessuno gli faccia di male che credi? Tsk... E poi, bel paladino, è un po’ tardi non credi? Harry è in infermeria da giorni praticamente e tu te ne spunti solo ora? E poi dici di volerlo proteggere, sei patetico...-

 

Dm –Cosa? Allora la lettera era vera? Cos’è successo?-

 

D –Il tuo lavoro lascia davvero a desiderare Course...-

 

Dm –Malfoy...-

 

Dato che comunque qualcuno gliene avrebbe parlato, Draco decise di raccontargli l’accaduto, con voce saputa ed annoiata illustrò tutta la vicenda del molliccio, non si sprecò in dettagli inutili, omise solamente la parte della cancellazione della memoria e si concentrò nel cercare di decifrare l’espressioni dell’altro. Damien ascoltò attentamente senza far passare nessuna emozione, poi con voce atona chiese:

 

Dm –Se come hai detto, Harry si era risvegliato, cosa ci fa adesso incosciente in quel dannato letto?

 

D –Questo l’ho già detto anche al tuo amichetto lì...- disse indicando la porta dell’infermeria –Non ho idea di cosa sia successo, ha cominciato a tremare e sembrava non avere controllo su di se... poi ha fatto smettere tutto e ha ricominciato a stare male fino a quando non ha perso i sensi...-

 

Damien si passò una mano sugli occhi e sospirò pesantemente... quello non andava affatto bene. Le cose non stavano andando per il verso giusto, affatto... Senza contare che adesso c’era persino quel biondino che sapeva la verità... Chissà perché Harry non aveva cancellato i suoi ricordi e quelli degli altri ragazzi.

Scosse la testa pensando che gliene avrebbe parlato più tardi, adesso l’importante era sapere come stava, non tanto fisicamente quanto psicologicamente. Sospirò al pensiero della reazione del moretto a quella situazione, Damien sperava solo di riuscire a farlo ragionare...

 

Guardò il biondo che non gli staccava gli occhi di dosso. Dovette ammettere che nonostante fosse una persona odiosa, in fondo persino quel dannato damerino teneva ad Harry, forse persino più del dovuto...  Che al biondo interessasse al suo fratellino era fuori da ogni dubbio, Damien non era uno sciocco e tantomeno un cieco, vedeva perfettamente la scintilla di vera preoccupazione in quello sguardo grigio...

 

Il comportamento aggressivo nei suoi confronti non era semplicemente antipatia... Oh... no, era pura e semplice gelosia. Un sentimento talmente spontaneo che non poteva che essere dettato da un’ interesse profondo, ma non per questo abbastanza profondo.

Harry era una persona talmente fragile e forte allo stesso tempo. Era una creatura davvero potente, se non avesse avuto una natura tanto mite, con la sua forza avrebbe potuto piegare sotto di se schiere di maghi e ottenere praticamente qualsiasi cosa... Ed invece Harry si faceva schiavo di quella potenza, mettendosene al servizio senza alcun intenzione di usarla per se.

Era terrorizzato da quella possibilità di diventare potente, spaventato da se stesso e dalla sua natura.

Appesantito dal senso di colpa e dalla possibilità di diventare spietato per colpa di quella forza insita nelle sue capacità.

Desideroso e timoroso allo stesso tempo di avere qualcuno a cui appoggiarsi.

I suoi sentimenti e il suo essere si muoveva su di un precario equilibrio fatto di controsensi. Di paure che si oppongono e bloccano i suoi reali desideri, un basso istinto di conservazione completava il tutto facendo di Harry la splendida e tristissima persona che era.

 

Damien non avrebbe permesso a Draco di sconvolgerlo, di mettere sotto-sopra Harry proprio in un momento tanto delicato.

Forse qualcuno sarebbe riuscito un giorno a sedare le paure del grifondoro e aiutarlo a trovare quella serenità tanto agognata, ma quella persona non poteva, non doveva essere quel biondino spocchioso.

Cosa ne sapeva quel biondino di tutto ciò che animava Harry, cosa conosceva delle sue sofferenze e speranze?

Anche lui, come molti altri, si sarebbe solamente approfittato di Harry!

E dopo Damien avrebbe dovuto raccogliere i cocci del suo fratellino, ancora una volta...

Questo non sarebbe successo.

Lui l’avrebbe impedito...

 

Le riflessioni del moro, furono interrotte dal rumore della porta che si apriva. In un secondo, gli occhi dei due ragazzi fu piantato su Raphael che si stava chiudendo la porta alle spalle.

 

Ra –Adesso si è stabilizzato, non so se si sveglierà, ma comunque dovrà stare a riposo assoluto, il suo corpo ha subito uno stress eccessivo...-

 

Dm –Posso raggiungerlo?-

 

Raphael annuì semplicemente, sapendo che tentare di dissuadere il moro dall’entrare sarebbe stato inutile e contro-producente, si raccomandò solamente di fare piano e non disturbare Harry, poi rivolto al Serpeverde chiese

 

Ra –Potresti venire con me nella stanza qui accanto? Devo sapere cos’è successo esattamente quando è stato male...-

 

Draco avrebbe preferito senz’altro seguire Damien nella stanza, ma capiva che la richiesta del medico era legittima; con un verso seccato, precedette Raphael in una saletta attigua all’infermeria, lì si accasciò su di una scomoda sedie e l’altro gli si accomodò davanti.

 

D -Sta davvero bene?- chiese cercando di dissimulare la sua preoccupazione.

 

Raphael lo osservò attentamente, scrutò affondo il suo sguardo prima di assentire e annunciare in modo pratico

 

Ra –Davvero, non mento mai sulle condizioni cliniche di un mio paziente, come ho già detto il corpo di Harry ha subito un forte stress, ed ora è stanco... i brividi e il malore a cui hai assistito è stata la risposta dell’organismo a qualcosa...-

 

D –Che cosa?-

 

Ra –Questo non so dirtelo, veramente speravo potessi dirmelo tu...-

 

D –Io?-

 

Ra –Si, qualcosa deve aver provocato quella reazione così forte, escludo che sia stato un semplice malore o un effetto della stanchezza accumulata...-

 

D –Forse dipende da cos’è successo l’altro giorno nella foresta, sa è....- ma con un cenno Raphael bloccò la replica del biondo

 

Ra –So già cos’è successo, Madama Chips è un ottimo medico e ha curato perfettamente la salute di Harry, forse a quel ragazzino avrebbe fatto bene un po’ di riposo in più, ma quello che è successo oggi non c’entra nulla con ciò che è accaduto nella foresta. Deve essere stato qualcos’altro... dimmi cos’è successo...-

 

Draco si passò una mano fra i capelli e serrò gli occhi per visualizzare meglio la scena che continuava a balzargli alla mente. Da quando aveva portato il grifondoro in infermeria, con accuratezza di particolari riferì a Raphael quello che aveva potuto vedere e capire...

Tentò di decifrare le espressioni del viso del medico al suo racconto, ma questo teneva gli occhi chiusi e aveva preso a passeggiare avanti e indietro.

Il racconto del serpeverde arrivò alla fine, passarono un paio di minuti di silenzio prima che Raphael chiedesse

 

Ra –E dopo?-

 

D –Dopo cosa?-

 

Ra –Quando Harry è riuscito a riprendere il controllo cos’è successo?-

 

Draco lo guardò con un sopracciglio inarcato dubitando del suo udito...

 

D -Gliel’ ho appena detto, è riuscito a riprendersi e visto che stava in quelle condizioni l’ho portato qui...- l’altro fece un gesto stizzito della mano, il medico sentiva che c’era qualcosa che gli sfuggiva, qualcosa d’importante...

 

D –Insomma! Cos’altro vuole sapere? Quando ho visto che non si reggeva più in piedi l’ho raggiunto per sorreggerlo e gli ho intimato di fermarsi visto cosa stava succedendo...-

 

Ra –Che cosa?-

 

D –Mi sta prendendo in giro?- chiese seccato, ma Raphael lo sorprese domandando

 

Ra –Quando è riuscito a “fermarsi” tu dov’eri?-

 

D –Io?- chiese indicandosi, vedendo il cenno affermativo disse Gliel’ ho detto! Ero accanto a lui e l’ho sorretto... barcollava pericolosamente, non potevo farlo cadere nel calderone!- si difese

 

Raphael lo guardò a fondo, possibile che fosse quel ragazzo la chiave che cercava? Il fatto che Harry avesse perso il controllo era strano e doveva esserci certamente una ragione, ma la cosa che più di tutte l’aveva fatto pensare era stato il suo riprendere il controllo.

Il potere che ora governava era davvero troppo intenso perché riuscisse a richiamarlo in quel modo, non quando un qualche fattore esterno l’aveva fatto uscire così prepotentemente.

 

Si rendeva conto che la sua teoria era fondata su basi piuttosto traballanti, ma al momento non aveva nulla di più concreto, cominciava a credere che Draco Malfoy non fosse una persona qualunque. Certo, era un purosangue e probabilmente aveva un forte potere magico, ma il medico dubitava che il suo essere “diverso” dipendesse da questo.

Purtroppo al momento non poteva fare altro che continuare con le sue ricerche... forse continuando a scavare tra i mille misteri che avvolgevano la natura del moretto avrebbe finalmente trovato la chiave per quell’ennesimo mistero.

 

L’unica cosa produttiva da fare al momento era lasciar perdere questa questione.

 

D –Allora?-

 

Ra –Allora cosa?-

 

Draco sbuffò infastidito, cosa credeva quel medico, di star parlando con un babbano qualsiasi?

 

D –Con queste domande dove voleva arrivare? Ha scoperto cos’ha causato...- pensò un momento ad un termine per poter definire ciò che era appena successo... ma non vi riuscì –Quello che è successo?-

 

Ra –Per quel che ne so ci potrebbero essere più di una spiegazione, quando Harry starà meglio cercheremo di capire da cosa è stato causato...-

 

D –Ma... se lei sapeva di non poter capire da cos’è stata causata quella reazione, per Merlino, cosa diamine voleva sapere?- Draco era davvero confuso, i Malfoy non sono mai confusi! Essi sanno sempre come comportarsi e cosa pensare! In una situazione come questa il biondo serpeverde non poteva che essere irritato al massimo... l’altro notando lo stato del ragazzo decise di essere sincero e dargli una risposta

 

Ra –Vedi Malfoy, temevo che prima o poi sarebbe accaduta una cosa del genere, è uno dei maggiori timori di Harry infatti, ma non è quello ciò che mi premeva sapere. Ciò che non riesco a capire,è il come sia riuscito a riprendere il controllo in relativamente poco tempo ed il fatto che bè... era ancora cosciente.- Draco lo guardò dubbioso –Insomma, Harry ha in se un potere spaventoso, più di quanto noi possiamo immaginare! È come una bamba pronta ad esplodere se non presa con le determinate precauzione, quando esplode rilascia un quantitativo di energia spaventoso! Se non fosse per il controllo di Harry, altro che una fiammata o una crescita spontanea...- lanciò un’occhiata significativa all’indirizzo del suo interlocutore affinché questi capisse la vera portata della potenza del grifondoro –Nonostante l’autocontrollo, l’energia che esce è comunque un grande quantitativo e molte dell’energie di Harry è impiegata nel non far uscire troppa potenza! Puoi solo immaginare cosa vuol dire per un corpo cercare di controllare tutto questo, infatti per riacquistare il controllo ci vuole molto tempo e alla fine bè... di certo le condizioni di Harry non sarebbero buone come quelle in cui l’ho trovato....-

 

Seguì un attimo di silenzio al quale seguì la domanda sussurrata dal serpeverde

 

D –Quelle... quelle erano delle buone condizioni?!-

 

Raphael assentì gravemente e, vedendo che pian piano nella mente di Draco andava a formarsi la giusta inquadratura degli eventi, proseguì

 

Ra –Ed è per questo che mi sono chiesto come avesse fatto a... controllarsi così bene diciamo...-

 

D -... e l’ha capito grazie al mio racconto?- chiese scetticamente

 

Ra –Forse, ma non ho basi sicure su cui fondarmi... Appena saprò qualcosa di più, o comunque avrò almeno qualche prova a riguardo, potrò stabilire se la mia è un’ipotesi attendibile o solo un’idea, nel frattempo staremo a vedere...- disse indirizzandogli uno sguardo piuttosto penetrante, chiedeva chiaramente di non chiedere altro, per il momento Raphael non avrebbe concesso altre risposte, anche perché non poteva mica dire che forse, in via del tutto ipotetica, fosse stata proprio la presenza del biondino ad aiutare Harry?...

 

Salutò cortesemente il biondo lasciando la stanza, lui doveva parlare con il preside... e anche urgentemente. Il biondo invece rimase solo, ma in realtà sentiva come un gran fracasso, i pensieri turbinavano in maniera caotica e non lo lasciavano respirare.

Le parole del medico l’avevano fatto riflettere e ora sentiva un peso all’altezza del cuore.

Grazie alle parole di quel medico, era riuscito a vedere un’altro lato della vita del giovane grifondoro. Aveva dato un senso alla sua malinconia e alle parole che la Lovegood gli aveva rivolto nella foresta...

Si ricordò quando sentì la bionda chiamare Harry “dott. Jekyll”* e finalmente capì il senso di quel nomignolo che serviva forse ad esorcizzare in qualche modo quella situazione così importante.

Harry era proprio come il protagonista di quel libro, si sentiva forse come il dott. Jekyll, l’uomo che per fare del bene, si era sdoppiato in due entità che insieme creavano il suo essere. Era diventato una persona che, nel momento in cui perdeva il controllo, diventava pericoloso e preda dei suoi stessi istinti.

Per un momento si sentì vicino al moretto.

Riusciva a comprendere parte del suo tormento e dentro di se non poteva che chiamarlo “sciocco grifondoro perbenista...”.

Draco aveva capito benissimo il discordo del medico, conosceva le leggende che giravano sul conto delle creature come Harry, e ringraziava Merlino per aver affidato ad una persona come lui i poteri da Guardiano.

Tremava al pensiero di quel potere nelle mani di qualcuno che non fosse il giovane Potter...

A questo punto, un Malfoy come lui dovrebbe essere attratto da tutto quel potere, dovrebbe sentirsi in dovere di avvicinarsi al portatore di quell’immensa magia, ma tutto ciò che lo muoveva era ben altro...

Nonostante tutto, ciò che Draco, non Malfoy, ma Draco desiderava, era stare vicino ad Harry e assicurarsi che non ricadesse più in simili situazioni...

Con una nuova determinazione, si alzò dalla sedia e sbirciò un momento nell’infermeria, il suo ego Malfoy lo spingeva ad entrare e a non lasciare campo libero a quel dannato Course, ma sentiva che, in quel momento, per Harry era importante che quel maledetto moro stesse li, così decise che per quella volta si sarebbe fatto da parte.

Dentro di se riconobbe che i migliori strateghi sanno sempre quand’è il momento di lasciare campo agli avversari...

Facendo forza su se stesso, si voltò e lentamente si lasciò alle spalle il corpo dormiente del moro grifondoro. Gli ci volle tutta la sua buona volontà per non voltarsi. con passo elegante e cadenzato si diresse verso i sotterranei serpe verde; per quel giorno i suoi piani erano andati in fumo, ma non aveva alcuna intenzione di lasciar andare il suo obbiettivo.

 

 

Riddle Manor, 3 Ottobre.

 

Quel giorno poche persone si aggiravano per il maniero, tra coloro che osavano camminarvi a testa alta, avvolti nei loro neri mantelli, vi erano Astor Zabini e Lucius Malfoy. Due delle persone annoverate nella più stretta schiera di Lord Voldemort.

In pochi avevano il permesso di aggirarsi nel maniero, e a nessuno senza diretto invito. I due uomini in questione, erano stati richiamati attraverso il marchio che portavano sulla loro pelle, un tatuaggio che li segnava come seguaci del più potente ed Oscuro dei maghi, un teschio che firmava la condanna delle loro anime...

Consapevoli del marchio, consci della propria volontà, i due si aggiravano per il castello come ordinato dal loro signore, dovevano controllare che tutto fosse a posto e che le barriere poste attorno al Riddle Manor non subissero danni di alcun tipo.

Un ordine strano ed insolito gli era stato impartito, ma nessuno dei due aveva avuto l’idea di chiederne il motivo, nessuno dei due era tanto pazzo dal rivolgere una domanda simile a colui che si definiva il loro padrone, con la testa china avevano assentito e aspettato che il Lord li lasciasse al loro nuovo incarico, ed ora erano lì ad eseguire il volere di colui che era il loro Signore.

Entrambi sapevano che stava accadendo qualcosa, erano maghi di una certa potenza e percepivano benissimo le ondate di magia che aleggiavano nel maniero, qualunque fosse l’occupazione attuale del loro Lord, non doveva essere un fatto positivo, tutta quell’energia magica avrebbe potuto abbattere una decina di maghi senza alcun problema, nessuno dei due invidiò il destinatario di quell’onda magica.

Nonostante la certezza che L’Oscuro signore stava probabilmente facendo la prima mossa che in molti si aspettavano, nè Lucius nè tanto meno Astor poterono fare altro se non continuare nel compito affidatogli.

Avevano la certezza che qualcosa di importante stava accadendo, oh si... ne erano certi! L’espressione dipinta sul volto del loro Signore era inconfondibile, da quando era tornato non aveva fatto che aggirarsi cupamente per il maniero, ma quel giorno, per la prima volta dal suo ritorno, Lord Voldemort era sembrato soddisfatto di qualcosa.

Quando questi era soddisfatto, si poteva essere certi che qualcosa di grosso e importante stava per accadere, l’unica cosa da fare adesso era attendere, aspettare e vedere dove si sarebbe abbattuto il colpo, dove la soddisfazione dell’Oscuro si sarebbe placata... quell’attimo non era altro che la quiete dopo la tempesta.

Una tempesta furibonda, più simile ad un cataclisma che ad altro, un evento che avrebbe portato distruzione, una bufera dall’inimmaginabile potere distruttivo che avrebbe portato sull’orlo la vita di molte persone.

Così Lucius Malfoy ed Astor Zabini attendevano.

Attesero fino a quando una profonda e gelida risata non rimbombò per tutte le ale del castello. attesero fino a quando non sentirono il proprio marchio bruciare per l’esaltazione del proprio fautore, aspettarono fino a quando quella risata così folle non s’insidiò nel loro cuore e nel loro animo ormai nero.

In quel momento, in quella risata, ogni mangiamorte, ogni possessore di quel nero marchio, seppe che la Guerra presto sarebbe iniziata.

 

 

Prigione di Azkaban, 3 Ottobre

 

 

Un luogo tetro si apriva nell’immensità delle acque che costituivano quel gelido oceano.

Nessun rumore se non il respiro fetido di coloro che portavano via la vita e dei lamenti angosciati dei prigionieri.

Nessun animale nei pressi della prigione di Axkaban, solo nebbia e gelo, neppure il sole osava mettere in luce quel luogo dimenticato da qualsiasi divinità esistente.

Anche in quel luogo risuonarono acuti gli echi della folle risata udita al Riddle Manor.

Tra le celle oscure di quella prigione, tra i corridoi gelidi e pieni di nebbia e disperazione, si levò altro il grido dei folli sostenitori di Lord Voldermort, la guerra sarebbe cominciata e il loro signore ormai risorto avrebbe chiamato a se i suoi fedeli servi!

 

 

Foresta Proibita, 3 Ottobre

 

Creature millenarie e centenari popolavano quel luogo.

Ovunque si guardasse alberi, prati, muschi e acqua trovavano il modo per co-esistere.

Un equilibrio che poteva apparire precario, ma forte nelle sue fondamenta.

Un luogo indisturbato, un luogo che lasciava fuori il resto del mondo.

Un posto chiuso così come una scatola. Nulla nè esce e nulla le entra.

Il coperchio sigillato non permette contatti da nessuno dei lati.

Ma vicino l’angolo c’è un piccolo buco, un piccolo punto di comunicazione con l’esterno.

Questo, dapprima piccolo, grazie alla pazienza di un ragazzo, si è andato aprendosi sempre di più, millimetro dopo millimetro...

Un luogo in cui vivevano creature diverse e potenti, ferite e abusate da un essere così imperfetto che chiamano “essere umano”.

Creature che avevano promesso, in un passato ormai dimenticato, di non interessarsi mai più a quella che era lo scorrere della vita umana.

Quelle stesse creature, adesso non potevano far altro che rabbrividire e gridare al sole e alla foresta la loro rabbia per un’altra Guerra che sarebbe cominciata e che, forse, nonostante il loro disinteressamento, avrebbe colpito anche loro.

Il grido si alzò quieto e nessuno lo ascoltò se non un gracile corpo, che sembrava così piccolo rispetto alla rabbia di quel luogo e alla follia dell’uomo che l’aveva provocato, ma non per questo quel corpo si tirò indietro dall’udirlo. Ascoltò quel grido e lo tenne nel suo animo, lo avrebbe fatto ascoltare a colui che l’aveva provocato ed allora avrebbe potuto lasciarlo andare...

 

 

 

Hogwarts, Ufficio di Albus Silente, 4 Ottobre

 

 

Tre uomini dall’aspetto austero ed elegante sedevano di fronte alla scrivania dell’anziano preside della scuola di magie e stregoneria di Hogwarts.

Lo sguardo azzurro solitamente scintillate, quel giorno sembrava come adombrato.

Un’espressione stanca del viso rendeva il volto di Albus Silente quello di un semplice anziano.

I tre maghi di fronte a lui non proferivano parola, tutto quel che dovevano dire era stato detto, adesso aspettavano solo una qualche parola del saggio preside di Hogwarts.

Lucius Malfoy, Astor Zabini e Severus Piton avevano riferito ciò che era accaduto, avevano avvertito uno dei più potenti maghi in circolazione del pericolo imminente ed ora aspettavano di ricevere risposta.

Parole che non uscivano dalla bocca del preside erano attese, l’uomo si limitava a sorseggiare il suo tè mentre nella sua mente non poteva che tirare un sospiro stanco.

Tutto quello che per anni aveva temuto, si era rilevato fondato alla fine.

Amara ricompensa, l’aver ragione anche questa volta si era svelata una conoscenza dal sapore dolceamaro.

Dopo un lungo sospiro rumoroso, alzò lo sguardo e lo posò sugli uomini seduti davanti a lui.

Tre uomini che stavano rischiando tutto pur di proteggere l’unica cosa che era loro rimasta, chi la propria famiglia, chi il suo essere se stesso, ma tutti stavano rischiando molto per quella guerra che aveva lanciato il suo primo grido.

 

Al –Signori, purtroppo ciò che per molto tempo ho temuto, come voi credo, ha avuto inizio, purtroppo io non posso darvi la risposta che cercate, ma forse qualcuno si...-

 

Con un gesto della mano indicò la porta dove poco dopo si sentì un discreto bussare, Silente diede il permesso e un uomo dai capelli scuri e gli occhi azzurri fece la sua comparsa. I tre mangiamorte ci misero poco a riconoscere in lui l’unico che la sera di mesi prima, si era fatto vedere in viso, quando avevano proposto loro l’accordo per entrare nell’Ordine della fenice...**

 

Al –Dottor Dugaine, questi sono Lucius Malfoy, Astor Zabini e Severus Piton, forse conoscerà già alcuni di loro, ma mi sembravano d’obbligo le presentazioni.- il nuovo arrivato fece un cenno d’assenso e Silente continuò –A quanto pare quello che mi avevi preannunciato è accaduto, i signori Malfoy e Zabini erano nel Riddle Manor quando dicono di aver percepito una potente ondata magica provenire dalle stanza di Voldemort.-

 

I tre mangiamorte guardarono con celato stupore l’uomo non fare una grinza a quelle informazioni, anzi lo videro guardare con sfida l’anziano preside

 

Ra –Glielo avevamo detto Silente, non doveva restarne stupito, lo sapeva come me che era ormai questione di giorni per una sua mossa, sospettavo che avesse agito ieri... ma speravo che non lo colpisse così direttamente.-

 

Al –Allora la mia è una conferma?-

 

Ra –A quanto pare, a questo punto dobbiamo solo aspettare che si riprenda e chiedere a lui personalmente, è l’unico in gradi di dirci cos’ha in mente il Lord...-

 

Sv –Di chi state parlando? Albus?- S’intromise il professore di Pozioni, ma non fu l’uomo interpellato a rispondergli, ma bensì Raphael Dugaine, uno dei nuovi acquisti dell’Ordine della Fenice

 

Ra –Stiamo parlando del bersaglio dell’Oscuro, colui a cui era diretta la magia che avete percepito-

 

Lu –Tutta quella potenza per una sola persona?- Chiese dubbioso Lucius

 

Ra –Esatto.-

 

Lu –E vuole farci credere che dopo una potenza simile, questa persona sia ancora viva?- Lo sguardo del medico s’indurì e i quattro poterono percepire chiaramente la gelida furia che animava l’altro

 

Ra –Ebbene si, quello di ieri doveva essere solo un avvertimento. E il suo bersaglio è vivo e vegeto, si sta solamente riposando.-

 

Lu –Non stiamo parlando di una magia da quattro soldi! Erano vere e proprie ondate di potere! Non è possibile che il così detto bersaglio sia sopravvissuto!-

 

Ra –Proprio lei Malfoy, non dovrebbe sorprendersi, e neppure voi....- disse diretto agli altri due mangiamorte –Avete già avuto un assaggio del potere di questo “bersaglio”  se non ricordo male... gli avete parlato e ascoltato le sue parole no?-

 

Lu –Questo non c’entra nulla! La nostra decisione non ha nulla a che fare con il colloquio avuto quella sera! Ciò che abbiamo deciso dipende solo da noi...-

 

Ra –Lo so anche io, ma ciò non toglie che voi ricorderete le parole che avete ascoltato. Questa volta le cose andranno in modo molto diverso. Il Signore Oscuro ha altri piani, adesso il suo bersaglio principale non è la comunità magica e questo gioca a nostro favore...-

 

Sv –Queste sono solo ipotesi! È vero che il Lord non ha ancora attaccato nessuno, ma come può essere certo che non sia solo un fase temporanea?-

 

Ra –Sinceramente, queste non sono cose che m’interessano...- disse alzandosi in piedi –Io ho le mie certezze così come voi avete le vostre idee, sappiate solo che questa volta ci sono persone che intendono dare una svolta definitiva a questo inutile gioco....-

 

Così dicendo, senza salutare nessuno, fece per uscire. Prima però si voltò verso il preside che sembrava aver ritrovato parte della brillantezza nello sguardo e disse

 

Ra –Silente, questa volta non sarà lei a dirigere i giochi, questa sera anche noi daremo inizio ai giochi... Appena sapremo qualcosa di più verrà avvertito.-

Così dicendo lasciò definitivamente la stanza nel silenzio.

 

Mentre proseguiva i suoi passi verso la stanza che gli avevano concesso di occupare, non poteva bloccare la preoccupazione che spingeva per uscire.

Nell’ufficio del preside aveva parlato con sicurezza e senza cedimenti.

Aveva parlato di qualcuno che avrebbe cambiato le carte in tavola e sapeva di non aver mentito.

Questa volta l’Oscuro Signore aveva messo il dominio della comunità magica solo in secondo piano.

Ciò a cui principalmente bramava era il Potere, quello stesso Potere che adesso era nelle mani di Harry. E questi non era disposto a cederglielo. presto o tardi, quando Voldemort fosse stato sicuro dei suoi mezzi, sarebbe avvenuta la vera battaglia e Raphael lo sapeva, con tutto se stesso lui aveva la certezza, che non ne sarebbe uscito vivo.

A preoccuparlo non era neppure il caos che avrebbe lasciato alla sua scomparsa, la sua unica preoccupazione era riservata in Harry e in ciò che avrebbe dovuto dare per quella vittoria: la sua vita.

Due vite in cambio di una guerra, che prezzo effimero vero? Eppure, Raphael sentiva dentro di se una rabbia cieca che gridava contro l’ingiustizia di quel prezzo...

La vita di Harry non sarebbe stata sprecata a questo modo, lui avrebbe trovato un modo per evitare il suo sacrificio, dovesse dare lui stesso la propria vita, lo avrebbe fatto! Ma non quella del giovane grifondoro. Non la vita di Harry James Potter, non la vita di uno dei più potenti guardiani.

 

 

Infermeria di Hogwarts, 4 Ottobre

 

Era passata da poco l'ora di pranzo, dalla sera prima Damien non aveva lasciato Harry neppure un momento, lo aveva aspettato lì, seduto su una sedia e con una delle mani tra le sue.

La febbre ormai si era abbassata, Harry adesso stava solamente avendo un sonno agitato. Quella mattina era già passato Raphael e lo aveva messo al corrente dei propri sospetti, probabilmente il malessere del suo fratellino era stato causato da Lord  Voldemort, in qualche modo doveva aver tentato di richiamare i poteri che adesso erano sotto il controllo del moretto, ma Harry aveva resistito.

Non sapevano ancora in che modo era potuto accadere, come l'Oscuro avesse materialmente fatto a richiamare in maniera tanto improvviso tutta quell'energia e francamente non vedevano l'utilità in un attacco così diretto e così palesemente insufficiente.

Si, aveva messo Harry fuori gioco, ma per quanto? Una giornata?... Due?... questo comportamento non aveva senso, ma per saperne qualcosa in più avrebbero dovuto aspettare il risveglio del giovane Guardiano.

 

Dai movimenti del più piccolo, sembrava proprio che presto avrebbe lasciato la dimensione onirica per poter riprendere contatto con la realtà, ma Damien era deciso ad inculcare in quella testolina arruffata un paio di concetti che non sembravano chiari al grifondoro: evitare i pericolo e ammettere i propri limiti! Senza contare la faccenda del biondino, ovviamente...

 

Come da lui previsto, con un po’ di tempo e pazienza, gli occhi di giada cominciarono ad aprirsi.

Harry si sentiva davvero molto stanco, la luce gli feriva gli occhi e li avrebbe tenuti ben chiusi se non fosse per la percezione di Damien al suo fianco. Cosa ci faceva lì? Chi lo aveva chiamato? Non ne aveva idea, ma chiunque fosse stato, avrebbe ricevuto i suoi ringraziamenti. Aveva bisogno che in quel momento Damien, il suo fratellone, fosse accanto a lui. Lo guardò in tralice e vide l'espressione per nulla contenta dell'altro, lasciò perdere tutti i buoni propositi di cominciare a parlargli in maniera neutrale e con sguardo basso sussurrò

 

H -Damie, mi... mi dispiace...-

 

Dm -Tsk... non mentirmi pulce! Non ti dispiace affatto!-

 

H -Non è vero è solo...che...- Damie terminò per lui una frase ascoltata decine e decine di volte

 

Dm -... è solo che qualcuno poteva farsi male... Avanti marmocchio, datti una svegliata! Tu non sei una dannatissima fata turchina o una sorte di angelo protettore chiaro? Sei un dannato ragazzino incosciente con una magnete attaccato in fronte e capace di attirare solo guai!-

 

A quel rimprovero così... così da Damien, Harry non poté che ridere. Quello era il suo fratellone, paradossalmente una delle persone per lui più importante era quello che gliene diceva di tutti i colori, in continuazione! Il fatto che poi spesso aveva ragione rendeva questo sua atteggiamento più normale.

 

H -Cosa vuoi che ti dica allora, sentiamo?- Damien si fece serio e con foce decisa pronunciò esattamente le parole che Harry temeva di sentire

 

Dm -Voglio sentire una promessa Harry, una tua promessa per me!- disse enfatizzando su quel "me", perché Harry sapeva che una promessa fatta a lui, era uno di quei patti, di quelle parole incancellabili che andavano seguite perché Damien era il suo fratellone...

 

H -Damie...-

 

Dm -Niente Damie questa volta, sono serio. Ho parlato con Raphael quindi non pensare neppure per un momento di prendermi in giro. So cos'è successo e lo sai anche tu. Adesso è arrivato il momento di dimostrare quanto vali e chi sei veramente. Devi scrollarti di dosso le tue paure, gettarle al vento e aspettare che ti tornino indietro per affrontarle, ma devi promettermi che non farai niente di stupido e avventato...-

 

H -Io non...-

 

Dm -Ascoltami! Promettimelo Harry, se non vuoi stare attento per te stesso, come invece dovresti, fallo almeno per quella cazzo di gente! Fallo perché quelle persone non possono permettersi di perdere, IO non posso permettermi di perderti Harry. Pensala come ti pare, per te, per gli altri, per me o addirittura per quel dannatissimo biondino da strapazzo! Ma maledizione, promettimi di fare attenzione, non buttarti in compiti suicidi, guarda dove sono i tuoi stramaledetti limiti e NON superarli!-

 

Con cautela Harry si mise seduto, si aspettava quelle parole già da un po’, tutto sommato conosceva ancora il suo fratellone... Come sempre aveva ragione lui, aveva sempre ragione. Harry avrebbe potuto promettergli tutto questo, Merlino, avrebbe dato qualsiasi cosa per lui, ma questo non poteva prometterglielo, almeno non del tutto e non come avrebbe voluto Damien.

 

Prese un respiro profondo, raccolse a se il coraggio per cui era stato scelto come appartenente alla casa di Godric Grifondoro e abbracciò forte il suo fratellone.

 

H -Damien Course, tu sei la persona migliore che io avrei mai potuto incontrare, sei il mio fratellone e so perfettamente che sei il mio stramaledetto fratello! Hai ragione, sono un incosciente, testardo e incoerente grifondoro! Però sai anche che io sono Harry e che... non voglio che nessuno, nessuno si faccia del male per colpa mia. Io mi sento e mi sentirò responsabile per ogni singola morte che Voldemort ha compiuto dalla mia nascita ad oggi...-

 

Damien sapeva che cercare di ribattere sarebbe stato inutile per lui, ci aveva provato più di una volta a fargli cambiare idea, ma non ci era mai riuscito

 

H -Per questo io darò sempre tutto me stesso in questa storia. E proprio per questo prometto di mantenermi sano e salvo il più possibile, niente più colpi di testa, niente più decisioni affrettate o presi dalla paura. Starò attento e cercherò di prendere tutte le precauzioni possibili...- arretrò nell'abbraccio e guardò il più grande -Starò attento...-

 

Cosa dire adesso, come rispondere a quelle parole che gridavano "Harry! Harry! Harry!" ad ogni espressione?

Quello era il suo fratellino, quello era tutto l'essere che formava Harry James Potter e lui, purtroppo, non poteva fare altro che strappargli almeno quella piccola promessa.

 

Dm -Per ora mi accontento Potter, cerca di tenerti stretto questo poco istinti di autoconservazione che ti ritrovi e bada di rigare dritto!-

 

H -Agli ordini generale!- disse scherzosamente Harry...

 

Dm -Non cercare di distrarmi pulce! Qui la discussione non è ancora finita!...-

 

H -Oww.. Damie avanti sono stanco...-

 

Dm -Non potrebbe interessarmene di meno, hai tutto il tempo che vuoi per riposare dato che ti controllerò a vista... Quindi adesso è il momento di fare quattro chiacchiere su quel tizio...-

 

H -Cosa?-

 

Dm -Oh... non fare il finto tonto! Abbiamo un problema ragazzino, e quel problema si chiama Draco Malfoy!-

 

Harry sgranò gli occhi e chiese perdono per qualsiasi cosa avesse fatto per meritarsi questo... Un confronto con Damien su questo discorso non era esattamente ciò che aveva programmato...

 

 

 

Continua...

 

*vedi capitolo X

** Vedi Capitolo VIII

 

 

            

 

 

 

Ringrazio tutti coloro che leggono questa mia umile fic, e con un pò di calore in più coloro che hanno anche il tempo di commentarla! Siete la mia gioia!!!!!

 

 

 

 

 

Selene_90: Ma ciao Selene carissima!^^ Grazie per aver speso un minutino per commentare! Comunque lieta che il cap sia stato di tuo gradimento, spero che anche questo ti piaccia, però susu! Povero Damien... perchè ce l’hai con lui? Damie vuole solo tanto, tanto bene al suo fratellinoooo! Q_Q... Potrai perdonarlo? Dai, ti assicuro e Draco avrà il suo moretto prima o poi!;-) (sarebbe ora! Tsk..ndDraco)

RICA: Ma ciao Rica!^^ Con un pò di tempo è arrivato anche un altro capitolo, visto? Allora che ne dici, attesa profiqua? Spero veramente di si! Comuqnue anche tu contro Damie? Bè... hai ragione, il suo tempismo è davvero pessimo! >_<... Povero Draco, per un pò dovrà penare, Harry è una piccola e adorabile testolina bacata! *_* Vedo che sei abbastanza intuitiva Rica, chissà che non hai centrato qualcosina eh? Ihihihih... Bè lo vedrai presto no? Un bacione e grazie per il commento, spero di vederne altri!>_<

Ximeng: Cara... come chiedere perdono del ritardo? Ç_ç...Bè, con il capitolo no? ^^’’’’’ Comunque bè, Severus è... Severus!xD La vedo dura un cambio radicale, ma chissà, potrebbe rivelarsi un personaggio niente male! Harry è pucciosissimissimo vero? *__*... Come resistergli? Il nostro Draco è ormai al limite... poverino... mi fa un pò pena!xD (non è vero! Sadica! ndDraco) Oh smettila tu! Guarda che una volta accalappiato Harry dovrai fare i conti con il suo bel pessimismo che la cara ximeng ha fatto notare...xDD Adoro vedere Harry complessato! *__*... Bè carissima, spero che questo cap ti sia piaciuto e che nonostante la vergognosa attesa tu posso perdonare questa povare autrice prezzolata e magari sgridarla attraverso un commentino-ino! xD

Djkika: Oh kika! Grazie per il perdono, vale anche per questo vero? –me fa gli occhi cucciolosi- lo so, dovrei farti una bella statuetta per i commuoventi complimenti che mi hai fatto! Queste cose fanno davvero bene al cuore sai? Bè, Draco nonostante tutto è un Malfoy, non smetterò mai di ripeterlo, e in quanto tale si prende tutto ciò che gli aggrada! U_U... (per una volta siamo d’accordo...NdDraco) Comunque bè... quì si capisce a capire qualcosa e finalmente il Lord appare! Spero che tu possa apprezzare anche questo cap, a presto (spero!) un bacione!

Fra ro: Poche paroline ma mooolto gradite! Grazie mille fra ro, spero che la tua attesa sia stata ripagata almeno in parte!^O^... Un bacione anche a te!

Animablu: Ohhhh! Che bello vedere il tuo commento! *O*, Draco è complessato lo so, ma non è adorabile? *_* Draco è uno tosto tranquilla, presto arriverà il suo graaande momento! Ma perchè ce l’avete con Damie? Ç__ç... e io che speravo di trovare qualcuno a cui andasse a genio...xD...Comunque sia spero che il cap ti sia piaciuto anche perchè alcuni passi sono diversi dal solito ma... le novità non sempre sono male no? Spero di risentirti ciauuu!^^ ps. Oh allora chiedo perdono!...XD Ci sono talmente tanti nick che spesso li confondo!...é_è

Kymanu: Ohhhhh! Dolcissimaaaa! Ç__ç Tu non sai quanto mi sia commossa...ç_ç... ti ringrazio veramente per le tue parole e sappi che per il mio ritardo mi vergogno come una ladra e chiedo umilmente perdono a tutti voi! >.< Sappi che i tuoi commenti sono sempre, sempre graditi! Non importa il ritardo –stai parlando con la regina dei ritardi...>_<...- e ti ringrazio veramente, spero che anche questo cap ti avvolga come il precedente!^^ Bacionissimi!

 

Un saluto a tutti dalla vostra Resha!^^

 

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Capitolo 24
*** Capitolo XIV ***


 

Ciao a todos!^_^

Con il mio solito e spettacolare ritardo sono di nuovo quì! Purtroppo questo per me è stato un periodo pieno di eventi purtroppo non belli... e mi ci è voluto davvero un pò per dedicarmi concretamente al capitolo! Adesso sembra essersi sistemato tutto o comunque c'è una specie di equilibrio che apprezzo davvero molto... Quest'estata ho intenzione di lavorare davvero sodo! Mi porterò avanti con il lavoro... promesso!^^

Dedico questo capitolo al mio Noviziato e a tutto quello che mi ha dato in questo periodo e agli amici veri che non mi hanno abbandonato! Fly, ti voglio davvero un gran bene!!!! Ma prima di tutto, questo capitolo è dedicato a tutti i lettori nascosti! So che ci siete signiri miei... e non sapete che gioia leggere il vostro numero crescere di capitolo in capitolo!^^

Come doveroso che sia, un mega bacioso bacio alla mia super-beta Ilary! Che mi fa uscire dai pasticci e dall'intricato groviglio che sono le mie idee dandomi dritte e consigli... senza di lei questa fic sarebbe mooolto diversa! Bè... se siete quì... filate a leggere!^^

 

Capitolo XXIV

 

Sotterranei serpeverde, 4 Ottobre Hogwarts

 

Severus Piton aveva portato Lucius nel suo ufficio, Astor era dovuto tornare al proprio manor per occuparsi ancora di qualche affare, ma il biondo Malfoy aveva preferito restare ancora un pò per poter parlare liberamente con Severus.

Quello che avevano ascoltato nell’ufficio di Silente non erano sciocchezze, entrambi gli uomini erano ottimi legimens e, nonostante non fossero riusciti a leggere nella mente di Dugaine, erano certi che l’uomo non stesse mentendo.

Il quesito che le menti gli ponevano era uguale, da dove prendeva quell’uomo tutta quella sicurezza?

Come poteva essere così certo delle sue parole e come poteva sapere dei piani del loro Lord?

Quel medico era sempre apparso uno strano personaggio, come avesse saputo dell’Ordine e attraverso chi vi fosse entrato era un mistero per tutti, ma Severus aveva saputo che più di un’informazione era arrivata loro proprio dal dott.re Dugaine.

Silenziosamente, servì a Lucius del vino elfico e poi si sedette di fronte a lui con un bicchiere mezzo-pieno.

Erano entrambi nervosi e avevano bisogno di schiarirsi le idee. Per un minuto o due guardarono assorti il liquido ambrato nei propri calici, poi Lucius prese la parola

Lu –Severus, ciò che io e Astor abbiamo sentito non era semplice magia, era qualcosa di molto, ma molto più forte.... – si prese un momento prima di proseguire –ricordi quando richiamò gli inferius?-

Il master di pozioni assentì con il capo, riportare alla mente quel ricordo gli provocava ancora un brivido. Creature provenienti dall’aldilà, senza freni e assetate di sangue, la potenza usata per richiamarla aveva fatto tremare tutti i mangiamorte presenti e persino Silente, lontano miglia e miglia dal luogo del richiamo, era riuscito a percepire quella magia così primitiva e potente.

Lu –Era davvero simile, non era così oscura, ma aveva uguale intensità... l’hai percepita anche tu tramite il marchio vero?-

Sv –Certo, è per questo che sono così scettico nel credere alle parole di quel Dougaine, non posso credere che tutto quello era destinato ad una sola persona, è impossibile!...-

Lu –Lo credo anch’io Severus, eppure sai come me che quell’uomo non mentiva.... Ma ammesso  che sia vero, e non stò dicendo che lo sia, se il così detto “bersaglio” è riuscito a salvarsi da quel potere, perchè il Lord sarebbe stato così soddisfatto? L’abbiamo sentita tutti la sua risata no? Perchè dovrebbe essere “felice” per un attacco mancato? Non ha senso...-

Sv –Sono molte le cose che non hanno senso oggi...- pensò amareggiato –Ma pare che questa volta noi non siamo gli unici a saperne ben poco...-

Lu –Cosa intendi dire?-

Sv –Neppure Silente sa tutto, certo, come al solito anche lui è dietro tutte queste macchinazioni, ma come hai visto neanche lui ha il quadro completo della situazione, questo significa che in questa storia c’è anche qualcun altro che non scherza...-

Lu –Intendi il tipo che abbiamo incontrato quella sera?-

Sv –Credo di si, l’ha anche accennato il medico ricordi? Potrebbe anche essere solo un trucco, ma non lo credo. In fondo quel tipo ha davvero passato tutte le protezioni del tuo manor, senza che noi ce ne accorgessimo...-

Lu –Avanti Severus! Non starai dicendomi che credi alla storia di quel dannato “bersaglio”!-

Sv –Non ci credo- rispose stizzito –o almeno non del tutto, però devi ammettere che spiegherebbe alcune cose, senza contare che Silente potrà anche essere eccentrico e babbanofilo, ma non è uno sprovveduto da quattro soldi, qualcosa dietro c’è per forza e non credo sia qualcosa di piccolo...-

Lu –Su questo non posso darti torto... Silente non ha mai mosso obiezioni contro ciò che diceva Dougaine nè oggi nè in precedenza,ma questo potrebbe significare tante cose e lo sai anche tu....-

Severus si passò stancamente una mano sul volto

Sv –Credi che sia uno sciocco? Comunque sia, conosco Silente da molto tempo e credimi se ti dico che questa volta non scherza, è troppo tranquillo. Cazzo Lucius, lo ricordo ai tempi della prima guerra e non c’è paragone!-

Lu –Cosa vuoi dire?-

Sv –La prima volta che si è messo in azione Albus era completamente diverso, non era quasi mai al castello, aveva sempre qualche strano affare fra le mani ed aveva davvero pochi scrupoli. Questa volta invece, è come se si stesse mettendo da parte e non è normale! E l’Oscuro? Non te ne sei accorto?-

Lucius assottigliò lo sguardo e si chiese dove volesse arrivare l’altro. Severus prese quel silenzio come una richiesta di delucidazioni e continuò

Sv –Non te ne sei accorto? Ancora non ha mosso dito Lucius, si.... ha richiamato noi mangiamorte in libertà, ma non ha fatto altro. Non ha ripreso gli altri da Azkaban, non ha cercato nessun tipo di informazione ministeriale o altro, ci ha solo spedito in stupidi villaggi bretoni in cerca di libri indecifrabili. Nessuna morte o sparizione rilevante da potergli imputare.... ti sembra un comportamento nella norma?-

Lu -..... effettivamente no, e non è la prima volta che ci penso, ma non vuol dire nulla e lo sai benissimo. È chiaro che il Lord si stia preparando a qualcosa, adesso non resta da sapere che cosa... e non credo ci vorrà molto, anche Silente e quel dottore ambiguo erano d’accordo. La guerra comincia....-

Infermeria di Hogwarts, 4 Ottobre

Lo sguardo giada era testardamente posato sul candore delle lenzuola, sapeva che, se l’avesse alzato, non sarebbe resistito più di venti secondi sotto l’esame attento a cui Damien lo stava sottoponendo.

Sentì delle dita calde poggiarsi sul suo mento per alzargli il viso, il grifondoro seguì docilmente il movimento fino a quando non si ritrovò a fissare il viso dell’altro.

Dm –Harry... che succede?-

Cosa dire? Come rispondere a quella domanda? Francamente neppure lui sapeva cosa stava succedendo, come poteva Damien pretendere che glielo spiegasse? Era assurdo, aveva addirittura chiamato Draco “problema”, ma non era così, Draco non era un problema. No, il bel biondino non lo era affatto. L’unico problema in tutta quella situazione era saltanto lui e i suoi stupidi sentimenti.

H –Non.... non è niente...-

Damien lo guardò con le sopracciglia inarcate, con quel tono così poco sicuro chi voleva prendere in giro? Di certo non lui.

Dm –Non essere sciocco Harry, credi davvero che potrei credere ad una cosa simile? È già da un pò che volevo parlartene... allora, vuoi dirmi cosa stà succedendo?-

Le guance del moretto si arrossarono pericolosamente, con lo sguardo ancora puntato sulle lenzuola in un mormorio basso rispose:

H –Te l’ho detto, davvero... non stà succedendo nulla, sono io che come al solito mi faccio problemi dove non ci sono, tutto qui, davvero...-

Dm –Non è vero...- sospirò Damien –Lui ti piace, ti piace davvero...-

Finalmente il grifondoro lo guardò in faccia, aveva gli occhi sgranati di stupore

H –Ma che... come hai fatto a....-

Dm –Oh cristo Harry! Ti conosco da sempre! Sei stato tu deficiente a credere che non me ne sarei accorto!....-

Harry mise su un tenero broncio e con le braccia si avvolse le ginocchia al petto

H –Non son deficiente... è solo che credevo non fosse così evidente...-

Dm –Ed infatti non lo è, o almeno non lo è per chi non ti conosce.-

Tra i due calò una specie di silenzio e Harry si rannicchiò un pò di più in quella posizione, il moretto si metteva così ogni volta che si sentiva a disagio o confuso, era uno di quei comportamenti che mostrava solo con persone di cui si fidava. Damien lo aveva visto spesso seduto a quel modo. Il più grande non disse nulla, aspettò che fosse l’altro a dire qualcosa, dopo un minuto o due il grifondoro prese la parola

H –Io... credo che mi piaccia da un pò, solo no-non volevo accettarlo, sapevo che non mi era indifferente, ma non credevo che fosse così....- e fece un rapido cenno del capo non riuscendo a spiegarsi meglio –Ogni volta che è nei paraggi arrossisco e non riesco a controllarmi bene...-

si vide bene dal raccontare dei piccoli incidenti dettati dalla propria gelosia e dalla sua posizione poteva vedere bene la postura rigida del fratello e sapeva che non avrebbe portato a nulla di buono.

H –Se però è vicino a me, mi sembra di essere così tranquillo, è così strano!...-

Nel ricordare la sensazione, un piccolo sorriso gli fiorì sulle labbra e la posizione si fece meno rigida e la testa uscì dal nascondiglio e si andò a poggiare sulle braccia che adesso erano incrociate sulle ginocchia.

H –Non so com’è successo, ho provato a spiegarmelo, ma davvero.... è complicato e non...- rimase nuovamente senza parole –Stò cominciando a blaterare vero?...-

Chiese con uno sguardo mesto

Dm –Già...-

Harry scosse la testa

H –Vedi? Non riesco neppure a parlarne con te!-

In un gesto d’impotenza si buttò all’indietro sul letto e un braccio andò a coprirgli gli occhi che pizzicavano sospettosamente; parlare con Damien era logorante per i suoi nervi. Damien sospirò spazientito...di sicuro presto o tardi, probabilmente presto, si sarebbe pentito di ciò che stava per dire

Dm –Ascoltami... il fatto che tu ti senta così è normale. O almeno lo è se ti piace quel biondino effemminato...-

L’ultima parte della frase somigliava più ad un ringhio. Harry ragionevolmente decise di non farvi caso e aspettò che Damien continuasse visto che sembrava non avesse terminato quel discorso, si rendeva conto che per l’altro era difficile parlare in quel modo....

Dm –Tu cerca di stare tranquillo e non preoccuparti così tanto, stai diventando sempre più forte e sono certo che con un pò di tempo riuscirai a controllarti come si deve...-

H -E se non ce la facessi?... potrebbe accadere che io...-

Dm –No che non accadrà. Devi stare più tranquillo e avere fiducia in te! Cazzo, prima dici di voler salvare il mondo dal mago cattivo e non fai una piega, poi di fronte ad un ragazzino spocchioso fai il pauroso? A che gioco stai giocando Potter?-

H –Finiscila Damien! Cosa pretendi eh?... Neppure io sono contento di come stiano andando le cose, ma non posso farci nulla, è più forte di me... Draco mi piace!-

Per un momento tra i due scese il silenzio. Cosa avrebbero dovuto fare adesso? Il grifondoro ancora non l’aveva capito, ma Damien lo sapeva, lo sentiva.... Draco Malfoy era entrato in Harry più profondamente di quanto questi pensasse, lui adesso non poteva fare nulla....

Si sentiva davvero amareggiato e impotente, aveva sperato tante e tante volte che un giorno simile non arrivasse mai. Non voleva che Harry non si legasse a nessuno, cristo no! Lui voleva solo vederlo almeno sereno e sapeva che forse una persona accanto non gli avrebbe che fatto bene, ma conosceva il suo fratellino e... non era così semplice.

In quel momento Harry aveva delle responsabilità non indifferenti e non avrebbe permesso facilmente a qualcuno di andargli così vicino da potersi far del male.

Però, nonostante il moretto avesse paura di ciò, non poteva allontanare tutte le persone care solo per proteggere se stesso e gli altri, non era quello il modo giusto di risolvere la situazione.

Non poteva cavarsela aggirando l’ostacolo perchè poi gli si sarebbe comunque ritorto contro.

Harry aveva assolutamente bisogno di qualcuno che l’amasse e non come fratello o amico...

Lottando contro i suoi stessi pensieri prese una decisione; lanciò un’occhiata alla porta e poi con voce chiara disse:

Dm –Cosa farai adesso?-

H –Scusa?-

Dm –Bè, hai detto che quel damerino ti piace no? Cosa farai?-

H –Niente, cosa dovrei fare? Tanto a lui non interesso a questo modo, ed è meglio così...-

disse stringendo le mani in pugno, dentro di se ripeté più volte quella stessa frase, era molto meglio così... ma nonostante ciò, non poté impedire ad una stilettata profonda di colpire il suo cuore.

Dm –Non credi di essere egoista e prevenuto così facendo?-

H –Damien cosa...?-

Dm –Harry, devi dare agli altri la possibilità di decidere, non puoi scegliere tu per gli altri. Come puoi sapere cosa sente Malfoy se non gli parli? Tu che sei il grifondoro per eccellenza dovresti rendertene conto no?-

H –Tu... non vuoi capire vero? Credimi, è meglio così... io non, lo sai...-

Dm –No, non lo so e non lo capisco!-

H –Lui non mi guarda nemmeno Damien, credo sia inutile continuare questa conversazione...-

Dm –Non ne sarei così sicuro al tuo posto... – prima che Harry potesse interromperlo continuò –Mettiamo per ipotesi che anche tu piaccia a quello stronzetto- ignorò l’occhiataccia dell’altro e continuò non curante –Ti piacerebbe stare con lui?-

H –Io...-

Anche a questa domanda Harry non sapeva rispondere, per paura di rimanere scottato non aveva neppure osato sperare a quell’ipotesi, aveva imparato da tempo che niente programmi per il futuro equivaleva a niente delusione per le aspettative deluse. Era un modo come un altro per non farsi male... Ma ora che Damien con quel suo modo di fare gli aveva posto quella domanda, un altro scenario possibile si frappose all’orizzonte...

H –Credo... credo di si...- disse con espressione mesta, poi però scrollò la testa –Ma è una sciocchezza! A parte il fatto che per Draco sono poco più che un amico, o almeno spero, anche se fosse diversamente, non potrei stargli vicino in quel modo...-

Dm –Perchè ti ostini a dirlo? Prova a darti una possibilità! Dici sempre che tutti ne hanno diritto quando tu per primo neppure ci provi!-

H –Questo è diverso...-

Dm –Ma fammi il piacere Harry! Tu sei solo spaventato dal fatto che potresti soffrire-

Harry abbassò lo sguardo, suo fratello aveva centrato il bersaglio. Con la voce che era poco più di un sussurro chiese:

H –Ed è così orribile da parte mia?-

Damien prese ad accarezzargli i capelli mentre Harry cercava di trattenere le lacrime, suo fratello aveva ragione, lui stava fuggendo e aveva davvero paura; sapeva che il suo futuro sarebbe stato difficile, ne aveva già passate tante e quello che l’aspettava non era più semplice, affatto. Perchè aggiungere ad una situazione già difficile altro dolore?

Come a voler rispondere a questo interrogativo Damien riprese a parlare.

Dm –Non essere sciocco, non è un comportamento orribile, è normale che tu sia spaventato e che non voglia soffrire,non sei masochista no?- gli concesse un sorriso mesto –però non puoi neppure allontanare tutti, Harry, tu hai già previsto che se mai qualcuno ti si avvicinerà, entrambi non potrete che soffrirne...-

H –E non è così?- chiese con rabbia

Dm –No... o almeno potrebbe non esserlo. Non ci hai pensato? Potrebbe anche essere la volta buona che le cose vadano bene, avresti la possibilità di essere veramente felice.-

Felice, un termine che gli era parso sempre così lontano... eppure adesso Damien glielo mostrava come possibilità. Lui non l’aveva mai presa in considerazione come parola... Anche se non l’aveva mai detto a nessuno, lui sapeva come sarebbe finita questa storia, e la parola felicità non era compresa nel suo futuro, però... Merlino come gli sarebbe piaciuto...

Prima che potesse dire qualcosa, il più grande lo anticipò.

Dm –Non rispondermi adesso. Devi pensarci bene ed è vero, non sempre il gioco vale la candela, ma se non rischi non potrai mai saperlo. E devi anche calcolare che in questa situazione non ci sei solo tu, ma anche un’altra persona che potrebbe pensarla diversamente da te...-

H –Damien non farlo...-

Dm –Non fare cosa?-

H –Non darmi false speranze, non adesso.... ti prego.-

Con quel sussurro triste, delle piccole lacrime rigarono le sue guancie. Damien stette in silenzio continuando ad accarezzargli i capelli neri, aspettò che la stanchezza e il nervosismo prendessero il sopravvento, poi, quando ormai Harry era tra la veglia e il sonno disse

Dm -Non si può vivere senza speranze Harry e tu lo dici continuamente a tutti gli altri... perchè non provi a crederci almeno un pò?...-

Dopo un paio di minuti Harry era ormai nel mondo dei sogni, Damien sospirò e si sedette più comodamente sulla sedia, senza staccare gli occhi dal moretto con voce chiara disse

Dm –Adesso puoi anche uscire da lì dietro Malfoy, ti ho visto sai...-

Damien aveva visto uno strano movimento nei pressi della porta già da un pò... Non ci aveva messo molto nel capire che doveva essere quel dannato biondino da strapazzo che, a quanto pare, aveva ascoltato tutto. Damien aveva voluto che ascoltasse. Così che capisse veramente ciò che lui gli avrebbe detto.

Il biondo, con passo leggero e sguardo indecifrabile spuntò dalla porta.

Dm –Fatto buon ascolto?-

D –Se... se mi avevi visto, perchè non mi hai fatto sparire prima?-

Dm –Perchè volevo che tu capissi bene la situazione Malfoy. E adesso dimmi, cos’hai intenzione di fare?...-

D –Tsk... non sono affari che ti riguardano...-

Dm –Sinceramente, non sono sicuro di voler sapere- disse lanciandogli un’occhiata di puro astio –Ma ciò nonostante, voglio che ti sia chiaro il concetto. Se per colpa tua Harry dovesse riportare anche un solo capello fuori posto, giuro Malfoy che non ci sarà posto abbastanza sicuro in tutta l’Inghilterra dove tu possa nasconderti!-

D –è una minaccia Course?-

Dm –Puoi scommetterci i tuoi capelli tinti Malfoy!-

A quell’insulto ghignato Malfoy rispose con un ghigno altrettanto ampio, ma più malizioso

D –Vorrà dire che mi occuperò personalmente di non lasciare segni visibili...-

Damien storse la bocca disgustato, ma prima che potesse aggiungere altro, il biondo serpeverde continuò

D –Però non hai ancora risposto alla mia domanda...-

Dm –Avanti moccioso, ti serve un disegno illustrativo?!?-

Draco stava per ringhiargli contro una qualche rispostaccia, ma da dietro di lui venne una voce che rispose al posto di Damien

? –Oh... Non te lo dirà mai Draco! Ma se vuoi saperlo, Damien è in realtà uno sciocco romanticone, vuole solo che anche Harry abbia la sua occasione...- disse con un sorriso trasognato.

Dm –Chiudi il becco Luna!- Abbaiò il moro

Lu –Fa anche il timidone adesso eh?... Ihihihih.... Comunque sia, credo che tu sia stato davvero bravo Damie! Harry sarebbe fiero di te!-

Dm –Tu e Lady mi farete diventare un assassino un giorno, ne sei consapevole?- sbuffò mentre, alzatosi dalla sedia, raggiungeva la bionda corvonero

Lu –Ohh.. non dire così! Rovini tutto in questo modo sai? Cosa penserà Draco di te? Eh? Calcola che da adesso in poi lui sarà il ragazzo di tuo fratello, la sua opinione sarà determinante!-

Draco guardò stranito la ragazza, non sapeva se li stesse prendendo in giro o meno... Però doveva ammettere che era divertente vederla ciarlare a quel modo con quel bellimbusto da strapazzo, che adesso sembrava veramente in piena crisi. Il serpeverde si chiese quanta vita rimaneva alla Lovegood, di questo passo l’avrebbe schiantata in un momento!

Dm –Smettila!... E poi non è detto che....- invece di terminare la frase rabbrividì visibilmente...

Lu –Se fossi in te comincerei a farci l’abitudine... non è saggio dubitare del fascino dei Malfoy...-

Draco scioccato vide la Lovegood fargli un occhiolino...

Dm –Argh... dannata!...-

Lu –Bugiardo... lo so che mi adori! Avanti... accompagnami a prendere del te!... Sembri averne un gran bisogno...-

Contro ogni aspettativa, il moro seguì la bionda fuori dalla stanza, non senza lanciare una delle sue peggiori occhiate a Draco che aveva assistito stranito alla scena...

Luna invece trotterellava tranquilla verso le cucine...

Rimasto solo, il povero serpeverde non sapeva dove mettere mano... fino a poco prima era preparato a qualsiasi scontro, e non solo verbale, con quella specie di Sono-il-migliore-non-ti-avvicinare-ad-Harry, ed invece Damien Course gli aveva praticamente lasciato campo libero... Bè. Non si dica mai che i Malfoy non sono bravi nel cogliere le occasioni! Di certo lui non avrebbe scansato un opportunità ghiotta come questa....

Con tranquillità si avvicinò al letto del ragazzo dormiente, prese posto sulla sedia lasciata libera dall’altro e cominciò ad osservarlo bene...

D –Tsk... razza di grifondoro, non fai che crearmi pasticci sai. Dovrò inculcarti in quella testolina un pò di sano egoismo serpeverde, non ho nessuna intenzione di finire sotto un incantesimo del tuo amichetto. Vedi di non farci preoccupare più sai?...-

Con una carezza lieve sulla guancia, avvertì ancora la consistenza lievemente bagnata delle lacrime che avevano solcato quel volto. Adesso che era certo di non essergli indifferente, sarebbe stato semplice far si che tutto andasse secondo i suoi piani....

Harry Potter sarebbe stato suo, e quindi sarebbe felice, appagato e sereno! Perchè essere al fianco di un Malfoy era da considerarsi niente meno che un onore, perchè i Malfoy hanno sempre cura delle loro proprietà. Sempre.

Dopo un paio di minuti, il serpeverde si alzò dalla scomoda sedie ed uscì dall’infermeria. La stanza adesso aveva il profumo dei fiori di campo... e un bel mazzo di coloratissimi fiori faceva bella mostra di se sul comodino del grifondoro. Non c’era nessuno che potesse accorgersi del fatto che quei fiori già così belli, per un momento apparvero come appena sbocciati e il loro profumo e la loro freschezza di fece anche più forte. Fuori le nuvole si diradarono, la pioggerellina che aveva cosparso il cielo in quei giorni andò diradandosi permettendo così ai raggi del sole di raggiungere quel piccolo letto d’infermeria e i biondi capelli del ragazzo che camminava con un sorriso soddisfatto nei corridoi.

Biblioteca Hogwarts, 8 Ottobre.

Draco Malfoy da un paio di minuti a questa parte era intento a fissare una nota capigliatura color inchiostro china su di un volume dalle notevoli dimensioni.

Il proprietario di quella chioma corvina, non essendosi accorto di essere oggetto d’interesse, continuava a leggere indisturbato grattandosi di tanto in tanto la guancia con l’aiuto della piuma. Il biondo serpverde si stava giusto chiedendo se fosse il caso di proporsi come sostituto di quel fortunato oggetto, quando Harry, per stiracchiare il collo ormai indolenzito, cambiò posizione e alzò lo sguardo andandosi a perdere in quello magnetico dell’altro.

Le guance del moretto si imporporarono non appena si rese conto di star guardando negli occhi proprio quel Draco Malfoy, lo stesso Draco Malfoy che metteva a dura prova le sue emozioni, lo stesso Draco Malfoy che in quei giorni sembrava apparire un pò ovunque...

Colui che aveva provocato l’arrossamento di quelle guance non poteva che esultarne interiormente, le cose stavano andando proprio per il verso giusto. Draco poteva affermare con orgoglio di essere diventato la più bella persecuzione di cui Harry fosse mai stato vittima. Doveva ammettere, sempre con se stesso, mai con qualcun altro, che parte del merito doveva andare a Pansy che gli forniva sempre suggerimenti, più o meno velati, riguardo alla posizione del bel moretto. Draco cominciava a sospettare un coinvolgimento della piccola Weasley Femmina e della Granger, ma al momento la cosa non poteva importargli più di tanto.

Fintanto non gli fossero state d’impiccio, Draco accoglieva sempre gli aiuti, sopratutto quando non erano richiesti ringraziamenti o pagamenti di qualsiasi tipo. La Granger e la Weasley, i grifondoro in generale, non sembravano gente disposta ad accettare denaro per quel tipo di cose e di sicuro lui non avrebbe accettato di ripagare quei piccoli aiuti in natura, no... decisamente non era disposto! A meno che a richiedere quel tipo di pagamento non fosse Harry, a quel punto le cose sarebbero state leggermente diverse e Draco era sicuro di poter passare sopra la sua decisone...

Con uno sbuffo interiore si costrinse a tornare al presente e a rispondere con un sorriso malizioso al piccolo ed incerto incurvarsi di labbra del Grifondoro.

Grazie all’innata grazia ed eleganza in suo possesso, fece una camminata sicura che lo portò senza incidenti al tavolo occupato da Harry, e con la miglior faccia tosta in suo possesso disse

D –Ciao Harry... Disturbo se mi siedo quì?-

H –Emh... no, certo che no...-

Draco si sedette proprio di fronte a lui, cacciò dalla sua borsa il libro di trasfigurazione e cominciò a leggerlo, o quantomeno finse in maniera impeccabile...

Harry dal suo canto, cercava di non pensare alla vicinanza del biondo, dicendo a se stesso che la sua presenza non cambiava minimamente la situazione, era solo un caso che l’altro fosse lì proprio in quel preciso momento e che no, la stanza non sembrava affatto più luminosa adesso...

Impegnato a convincersi di questi particolari, non si accorse del ghigno preoccupante che andò a formarsi sulle labbra del suo vicino che, al suo contrario, aveva notato perfettamente la reazione confusa dell’altro.

D –Stai studiando qualcosa di difficile?- le elucubrazioni mentali di Harry furono fermate dalla voce profonda e interessata del biondo

H –He?... Ah... no, no... credo solo di essere un pò stanco, stò già studiando da un po’ e temo di essermi incantato un attimo...-

D –Ottimo! Anche io mi sono stufato di studiare, allora andiamo?-

H –Ma se sei appena arrivato?!-

D –Dettagli....sono molto veloce nello studio non te l’ho mai detto? Comunque sia, credo che sia il momento giusto per fare una pausa, vieni?-

H –Bè... veramente...-

D –Se vuoi dopo possiamo tornare a studiare...- concesse Draco –Però adesso andiamo...-

H –Ma... ma...-

D –Perfetto!- disse con espressione deliziata –Sai, Blaise mi ha detto che gli elfi domestici hanno imparato a fare degli ottimi gelati al cioccolato, credo sia opportuno dare anche la nostra opinione... a te piace il gelato al cioccolato vero?-

Draco sapeva già la risposta, quella era una delle tante cose che Pansy aveva inserito nella lista, ma vedere l’espressione confusa di Harry e la piccola luce che si era accesa nel verde di quegli occhi era davvero.... unica.

Il suo sorriso non poté fare a meno di allargarsi quando sentì la voce di Harry, un pò più piccola del normale, dire

H –Si, mi piace molto...-

D –Davvero, perfetto...-

Fu così che Draco Malfoy riuscì a trascinare un incerto Harry fuori dalla biblioteca mentre gli occhi dei loro amici non si erano persi una mossa di ciò che era appena accaduto.

Stanze di Remus Lupin e Sirius Black, 8 Ottobre.

La solita espressione mite trovava posto sul bel viso stanco di Remus. Due giorni prima c’era stata la luna piena, ma grazie alla presenza del suo felpato e alle pozioni di Severus, a parte un pò di stanchezza, andava tutto bene.

Adesso il licantropo stava raccogliendo un pò di cose che Sirius aveva fatto cadere poco prima grazie alla sua entrata furiosa. A quanto pare l’uomo aveva sentito due Corvonero ridacchianti dire che il loro figlioccio era appena stato trasportato chissà dove da Draco Malfoy...

Inutile dire che Sirius non apprezzava la costante presenza del serpeverde accanto ad Harry. Remus al contrario parlava della faccenda in modo davvero pacato, cosa che faceva arrabbiare il suo compagno ancor di più. Il licantropo non poteva che ridacchiare di questa specie di gelosia genitoriale che si era impossessata di Sirius, ma allo stesso tempo era davvero contento della presenza del biondo accanto al figlioccio, forse era solo una sua sciocca impressione data dalle sue speranze, ma a lui sembrava che gli occhi di Harry fossero meno bui quando quegli inconfondibili capelli biondi erano nelle vicinanze...

Perso in quei pensieri tutti suoi, fece cadere una delle pergamene appena raccolte dietro l’appendi abiti, accompagnato da un piccolo sbuffo si chinò nuovamente per recuperare il foglio, quando le sue dita incontrarono una superficie più consistente. Curioso alzò l’oggetto appena trovato e si accorse che quello non era altro che un piccolo e vecchio libricino verde. Stava per chiamare Sirius e chiedergli se per caso non fosse il suo, quando ricordò che quello era il libro che Harry aveva dato loro pochi giorni prima.

Tra una cosa e l’altra nè lui nè Sirius avevano dimenticato quel piccolo oggetto, ma adesso che lo aveva tra le mani Remus non poté fare a meno di venir preso da una crescente curiosità. Adesso che lo guardava bene, quello più che un libro sembrava un diario, infatti non aveva titolo e la carta era diversa da quella stampata... andò a sedersi sul divano rosso cupo presente nella stanza e con curiosità aprì la prima pagina di quel piccolo diario.

Dopo le prime righe i suoi occhi si sgranarono. La sua mente era in completo black-out, sentiva la gola secca e gli occhi pizzicare... rilesse più volte le prima righe e con le dita tremanti si fermò ad accarezzare le linee sinuose che andavano a formare una scrittura a lui familiare, una scrittura che lui aveva visto più di una volta...

Con voce strozzata Remus chiamò a se il suo compagno che, sentendo il tono stentato dell’altro, non esitò a raggiungerlo. Quando lo vide praticamente sconvolto sul divano gli si precipitò accanto.

Si –Hey Rem! Che succede...-  a prima vista non sembrava essersi fatto male...

Re –Siry, questo... questo è il diario di Lily, risale al periodo della sua scomparsa...-

Un silenzio teso scese nell’ampia stanza. Quel piccolo diario probabilmente forniva loro molte delle risposte che cercavano da tempo...

Ufficio di Albus Silente, 8 Ottobre

Raphael riportava le ultime informazioni ad un attento Albus Silente

Ra -... Harry si è occupato di tutto questa notte. Almeno quì ad Hogwarts ed Hogsmeade il Dark Lord non potrà raggiungerlo. Può stare tranquillo, la sua scuola non verrà toccata, per il momento. Detto questo credo che quì abbiamo finito.-

Al –Avete ragione, la prego di portare i miei ringraziamenti ad Harry dottore. Apprezzo molto ciò che sta facendo...-

Ra –Harry non ha affatto bisogno del suo apprezzamento, ma vedrò di riferire...-

Albus assentì con il capo prendendo atto di quelle parole. Sapeva che non erano altro che la verità... eppure, quando l’altro uomo fece per andarsene, Silente non poté fare a meno di fermarlo

Al ­-Un’ultima cosa, ho già posto questa domanda al ragazzo, ma lui non mi ha risposto. Confido che lei invece possa dirmi ciò che mi preme sapere...-

Ra –Non posso prometterle nulla, ma non le costa niente provare a domandare...-

Al –Speravo proprio mi rispondessi così- disse con un mezzo sorriso –Harry stà facendo davvero tanto. probabilmente ridimensionerà davvero molto la guerra che di fatto non è ancora arrivata. Ma, per esperienza personale, so che cose del genere non sono del tutto indolori o comunque comportano un ingente pagamento. L’ultima volta in circostanze simili, molte... davvero troppe vite sono state chieste in pagamento, adesso mi chiedo cosa sarà richiesto questa volta...-

Raphael non rispose subito, anche perchè non sapeva cosa rispondere. Poi decise di rispondere in modo piuttosto pratico.

Ra –Non vedo perchè non rispondere Silente, nonostante tutto, si sta pur sempre parlando di una guerra e il Signore Oscuro non è famoso per la sua pietà o benevolenza; come in tutte le guerre ci saranno vittime. Anche perchè questo è l’unico modo con cui l’Oscuro ha speranze di far uscire Harry allo scoperto. Ma allo stesso tempo, può stare certo che noi non ce ne staremo con le mani in mano. Sappiamo di questa guerra già da tempo e abbiamo preso le nostre precauzioni. Abbiamo i nostri assi nella manica, arriverà il momento in cui chiederemo la vostra collaborazione... Ma può star certo che il Lord non avrà vita facile... e adesso, con permesso.-

Senza dare possibilità di replica, uscì dall’ufficio chiudendo la porta dietro di se.

Rimasto solo l’anziano preside non poté che scuotere la testa, ciò che il dottore gli aveva riferito era ciò che in cuor suo già sapeva. Certo non si aspettava una battaglia liscia e senza perdite, ma era sempre difficile accettare situazioni simili.

Harry Potter, un semplice ragazzo, si preparava a ciò. Da tempo si era preparato ad una guerra che gli era ricaduta sulle spalle senza avere scelta.

Si rendeva conto che questa volta lui poteva fare poco e niente, sperava solo che quel ragazzo fosse veramente pronto come diceva, guardò fuori dalla finestra e vide dei tiepidi raggi di sole sbirciare attraverso di essa, con un sorriso un pò triste sussurrò...

Al –Strano tempo per Ottobre, non è vero piccola Fanny? Chissà quanto durerà...-

E con un sospiro stanco tornò a concentrarsi sul suo lavoro...

Riddle Manor  8 Ottobre

Lord Voldemort si aggirava per la sua immensa biblioteca privata leggendo l’ennesima fiaba popolare.

Con un ghigno distorto posò il logoro libro su di una pregiata scrivania, poi andò a sedersi su di una poltrona rifinita d’argento. Come un fedele cagnolino Nagini striscò ai suoi piedi andando a far compagnia a quell’uomo che aveva ormai perso i tratti umani.

Colui che ormai era solo l’ombra di Tom Riddle, passo una mano bianca sul capo del proprio serpente, mentre un ghigno che nessuno avrebbe potuto decifrare andava ad infrangersi sul suo volto.

Gli occhi scarlatti brillarono come braci e per un momento la fiamma viva del camino sembrò avvolgere tutta la struttura per poi tornare al suo posto.

Con voce sibilante e roca, rivolta a nessuno o forse a tutti, il Signore Oscure proruppe in una gelida profezia

-Presto, caro il mio Piccolo Guardiano, capirai cosa vuol dire avere paura... Se credi di poter fermare me non sei altro che uno stolto!-

Come se avesse capito le parole del proprio padrone, Nagini soffiò soddisfatta in direzione della voce.

Sala comune di Grifondoro 8 Ottobre

Erano quasi le dieci e la sala non era ancora del tutto vuota.

Alcuni ragazzi stavano cercando di finire alcuni compiti last minute, altri erano semplicemente stesi sul tappeto e giocavano a carte o a scacchi magici.

Seamus Finnigan cercava di infastidire un pò tutti ed Hermione cercava di calmare il suo esuberante spirito irlandese con la minaccia di punizioni. Neville e Ginny osservavano divertiti l’infruttuosa prova di pazienza della loro amica e lanciavano grida di approvazione di fronte alla confusione provocata dal ragazzo.

Dopo dieci minuti la riccia Grifondoro si mise a sedere sbuffando

He –Ahh! Ci rinuncio! Seamus, sei irrecuperabile!-

Se –Ohhh! Troppo buona Hermione! Guarda che potrei abituarmi ai tuoi complimenti!- a quel punto dovette abbassarsi per evitare un libro piuttosto pesante che venne misteriosamente lanciato nella sua direzione. Poi tutto ringalluzzito fece una teatrale caduta nel bel mezzo di una partita di gobbo-biglie per poi fuggire ridacchiando dalle minacce dei giocatori.

Gi –Hihih... avanti Herm, sai che è una partita persa in partenza vero?-

He –Grazie del tuo appoggio Gin! Quell’irlandese da strapazzo distruggerà questo posto me lo sento!-

Neville accolse queste parole con una vera risata facendo scuotere il capo ad Hermione

He –Ma che parlo a fare...-

Gi –Ma come, se fino..... Harry!-

La rossa scattò in piedi vedendo il loro amico sbucare dal ritratto. Con un cenno della mano l’invitò ad avvicinarsi. Neville ed Hermione si dovettero girare per riuscire a scorgere l’arrivo del loro amico e dovettero soffocare una risatina non appena riuscirono a guardarlo in faccia. A quanto pare le chiacchiere di Lavanda Borwn questa volta avevano avuto un fondo di verità...

Non appena Harry ebbe raggiunto i suoi amici, Ginny con la sua miglior faccia di bronzo disse.

Gi –Passato un bel pomeriggio Harry? –

Di fronte all’occhiata completamente smarrita del moretto, le risate mal trattenute degli altri due, scoppiarono. Harry sembrava completamente fuori luogo in quel momento. I suoi capelli erano tremendamente scompigliati, le guance rosse e gli occhi terribilmente luminosi...

Per un paio di volte tentò di aprire la bocca per poi chiuderla miseramente. Aspettò pazientemente che le risate di Hermione e Neville si fermassero per poter dire:

H –Come fate a sapere che...-

Gi –La Brown... O comunque la Patil, credo che sia colpa anche della Habbot, e probabilmente anche di Rolse, in effetti non so chi....-

H –Ginny, di cosa stai parlando?-

He –Credo che qualcuno abbia visto Draco trascinarti per il castello questo pomeriggio... diciamo che qualcuno ha sentito qualcosa e ormai un bel pò di gente lo sa!-

Disse divertita la riccia. Sapeva quanto queste cose imbarazzassero terribilmente il moro, ed era terribilmente divertente vedere la sua espressione in quel preciso momento!

H -......-

Gi –Adesso però devi dirci tutto!...-

He –Avanti Harry, cos’è successo?-

H –Veramente… credo che…. Insomma…. Mi ha baciato...-

La voce era stata un fievole soffio, ma le orecchie allenate di Ginny ed Hermione non faticarono troppo nel coglierlo. Entrambe si rivolsero al biondo con un sorriso raggiante, poi la rossa si voltò verso Neville e con fare ammiccante disse:

Gi –Nev, mi devi 10 zellini! Ho vinto io! Sono passati tre giorni da quando è uscito dall’infermeria e Malfoy l’ha baciato! Ho vinto io!-

Ne –Cosa? Eh no! Io intendevo la prima volta che c’era entrato! Non vale la seconda...-

Gi –Hai fatto male a non specificare Paciock! Fuori i zellini!-

Ne –Non credo proprio!...-

Harry assistette a bocca aperta a quel piccolo scambio di battute

H –Voi... voi avevate scommesso su di me?-

Gi –Ovvio Harry! –

Rispose tranquillamente la rossa prima di tornare all’attacco su Neville che aveva provato a svignarsela. Harry voltò la testa con un sorriso sconfitto sul volto, Hermione incrociò il suo sguardo e gli sorrise

He –A parte tutte le sciocchezze, quando Malfoy è nei paraggi tu... ecco, sembri più luminoso..-

H –Ma non è vero io....- vedendo il sopracciglio inarcato dell’amica lasciò perdere e le tirò addosso uno dei cuscini della poltrona –Oh, finiscila Hermione Granger!-

Hermione ridacchiò e cominciò ad ingaggiare una vera e proprio lotta con i cuscini.

Ginny e Neville, poco distanti da lì, osservarono per un momento i due litigare amichevolmente, entrambi avevano dei sorrisi complici sul viso.

Ne –Speriamo che tutto vada bene...-

Gi –Già...-

Ne –E speriamo che Harry non ricominci a farsi inutili problemi....-

Gi –Già....-

Ne –E... Hey! Lontana del mio portafoglio!-

In men che non si dica, Seamus si unì alla battaglia fra cuscini e Ginny cominciò a lanciarseli alle spalle nella speranza di fermare l’avanzata di Neville.

Harry con le guance accese dalle risate si ritrovava a fare da scudo umano per quel folle di un irlandese. E dentro di se, si disse che non era male lasciarsi andare qualche volta...

Con la risata ancora sulle labbra non poté evitare alla sua mente di tornare a ciò che era accaduto poco prima vicino alla sua sala comune.

E si disse che forse era arrivato il momento di dare retta a Damien.

Sala comune di Serpeverde 8 Ottobre

Draco Malfoy avanzò nella sala comune come se ne fosse stato il padrone incontrastato, un ghigno più ampio del solito faceva bella mostra di se sul suo volto. E ciò era strano, perchè erano giorni che il serpeverde non faceva che gongolare.

Senza abbandonare la sua postura elegante e altezzosa, il biondo non poteva non cadere tra i ricordi di ciò che era accaduto poco prima. Le morbide labbra di Harry sotto le sue, il balbettio confuso del moretto e le sue guance scandalosamente rosse... Oh... quello si che era stato perfetto.

E in fondo, niente da stupirsi. Lui era un Malfoy no?

Continua...

 

Ringranzio tutti coloro che hanno infilato questa mia povera fic nei preferiti!Tutti coloro che la leggono e sopratutto coloro che mi fanno sapere cosa pensano di ogni capitolo!

 

ximeng: Carishima! ç_ç... Grazie mille per il commento!^.^  e non avercela così con Damie..ç_ç (io l'adoVVoooo! >_<) la sua chiecchierata c'è stata e Damien questa volta ha fatto un buon lavoro non trovi? :P...xD... Adesso è tutto nelle mani del nostroi Malfoy preferito!ihihihihi....Le cose stanno andando avanti e presto ci saranno le parti clou della fic! Vedrete, vedrete...ihihihihih... spero di risentirti! A prestoooo!

animablu: il nostro principe serpeverde sa farfi valere tranquilla, una volta individuata la "preda" non la molla più... i Malfoy sono gente tosta... (Tsk.. e ci mancherebbe!Siamo i migliori noi... ndDraco)...-__-''... e i più modesti!...-_-''... Harry prima o poi dovrà arrendersi all'evidenza, adesso deve solo scendere a patti con se stesso! Fortuna che Draco non molla la presa e che Damien è lì pronto a ricordargli le cose più importanti... Fammi sapere cosa ne pensi di questo cap!^^

fra ro: Non ti saresti aspettata che la chiacchierata tra Damien e Harry si sarebbe svolta così eh? Ammetto che nel scriverla puntavo proprio a stupirvi e a farvi cambiare idea su Damien che in fondo, come non smetto MAI di ripetere, vuole solamente il bene del suo fratellino... Adesso penso che tu possa stare più tranquilla carissima! sono contenta che il precedente capitolo abbia ripagato il ritardo, spero che anche questo in qualche modo possa ripagare... Diciamo che è il frutto di moooolte modifiche!...xD... Inizialmente avevo scritto una cosa del tutto diversa, ma come mi capita spesso alla fine questo è il risultato finale... e devi dire che mi soddisfa, spero possa piacere anche a te!^^

Djkika.... posso parlare e sperare nel tuo perdono chiedendo umilmente scusa? Q__Q... Non voglio la cruciatuuuus!>_<... Sperando di rimanere integra, rispondo al tuo commento!^^ Allora, il caro vecchio Tom è rimasto un pò marginale fino ad ora, ma adesso è pronto a darci dentro! Diciamo che si stava solo preparando al meglio... ormai si sa, Lord Voldemort fa le cose in grande... ed è anche abbastanza paziente! Chissà cosa avrà in serbo per harry...difficile a dirsi... Però posso assicurarvi che sarà un piano con i fiocchi e i contro fiocchi, ho un debole per i cattivi! E si, Silente a volte mi da proprio sui nervi, lo ammetto senza rimosri, è vecchietto fin tropo furbo per la sua età e spesso combina un sacco di pasticci, nella mia fic ho voluto "moderare" la sua figura... Troppo spesso assomiglia ad un burattinaio...... e così il silente di questa fic sarà piuttosto passivo, diciamo che ci saranno delle lezione che dovrà imparare!^^ Lei se ne stesse seduto a mangiare caramelle al limone toh! xDD... A parte tutto questo ciarlare, spero veramente che il capitolo ti sia piaciuto!^^ciaooooo!

Kymanu: GRAAAAAAAZIE!!!^___^ Sono contenta che ti sia piaciuto il mio "ordine sequenziale" ebbene si...i pezzi si stanno incastrando pian pianino tra loro... (Il tuo paragone con una scacchiera mi fa impazzire...*__*... graschie cara!) Scommetto che anche tu sei rimasta sorpresa dalla piega presa dalla chiacchierata eh? Non potevo permettere che il vostro odio si riversasse su Damien! >_<... Poverino lui è IL fratellone! Spero che adesso abbia più persone dalla sua parte...ihihihih.... vedetelo come un padre geloso...xD A parrte questo bè, ti avverto già da ora che una morte è già programmata e credimi, fa più male a me che a voi...ç__ç... però non dirò chi è il "fortunato", mi rifiuto categoricamente... però ne va dei fini della storia, se alcune cose le ho cambiate man mano che scrivevo, altre credo proprio non possano farlo... Nonostante ciò, sono contenta che "il potere assoluto" ti abbia fatta sciogliere, io ammetto, e credo si sia capito, di adorare questo tipo di cose! *___*... le creature oscure e i loro grandi poteri mi fanno impazziere! >_<... Spero che questo cap non abbia deluso le tue aspettative, spero di rivedere un tuo commento! ^__^... Ciaaaao!

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** capitolo XXV ***


RIECCOMI!! ^^

scusate il ritardo…. Sapete come sono le ferie no….?? ^^

comunque i ringraziamenti li troverete nel capitolo successivo… promesso!!

Ora andate a leggere……. Moves!!!!!!!!!!!!

 

 

9 Ottobre, giardino esterno di Hogwarts

 

Harry spostava nervoso il peso da un piede all’altro.

Cercava di ignorare le grida eccitate dei ragazzini del terzo anno che cercavano di decidere l’itinerario per quella giornata.

Harry invece aveva la mente persa in tutt’altri pensieri.

Si sentiva piuttosto agitato e... confuso.

Si, confuso era il termine adatto; non si era mai trovato in una situazione simile e ... era ridicolo non sapere cosa fare? Insomma, era pur sempre il suo primo appuntamento!...

A quel pensiero le guance presero un bel colorito rosato, infatti per il bel moretto, quello sarebbe stato il primo appuntamento.  Non che non fosse mai uscito da solo con un’altra persona, ma non era mai uscito con qualcuno che gli piacesse a quel modo.

Con Damie, Lady, Luna o comunque dei suoi amici, Remus o Sirius, ma mai con qualcuno, qualcuno come Draco.

Harry dubitava che ci fosse qualcuno come il biondo serpe verde. Draco era troppo unico perché qualcuno potesse assomigliargli, ma il punto focale non era l’altro ragazzo in se, ma ciò che il biondino scatenava in lui, quelle emozioni così totalmente devastanti che lo lasciavano senza fiato.

Sapendo di stare per uscire con una persona simile, era inevitabile per lui non sentirsi così confuso e agitato.

Cosa si aspettava Draco da lui? Come avrebbe dovuto salutarlo? Cos’avrebbe pensato di lui, così impacciato, il sempre perfetto Draco Malfoy? Forse starsene lì non era una buona idea, sarebbe stato scorretto da parte sua inventare una scusa e dileguarsi nella foresta per un ?

Attraversato da pensieri di questo tipo, continuò  a tenere gli occhi chiusi e le braccia incrociate cercando di calmarsi, non accorgendosi che il centro di tutti quei vaneggiamenti era proprio dietro di lui con gli occhi resi luminosi dal divertimento.

Si, Draco Malfoy era divertito e si, intenerito,  da quella scena; non perché si stesse prendendo gioco dell’imbarazzo e dell’agitazione del Grifondoro, al contrario, ma perché quella scena era quelle che si era perfettamente immaginato il giorno prima quando gli aveva chiesto, poco correttamente, di uscire assieme.

 

*Flashback*

Una volta terminato il gelato, Draco poté finalmente tornare a guardare bene il suo interlocutore, avrebbe dovuto riflettere più a fondo sulla positività del gelato al cioccolato, non era affatto un qualcosa da dare per scontato!

Merlino, guardare il moretto attaccare con gusto la piccola coppetta di crema scura, ripulire un lato del contenitore con il dito per poi portarselo in bocca.... senza contare che, riflettendo prima di rispondere ad una delle sue domande, con la lingua rosea ripuliva tutto il cucchiaino in maniera minuziosa...

Quello spuntino era stata una vera, deliziosa tortura!

Non sapeva se definirsi sfortunato o meno per quel termine, da un lato vederlo mangiare quel gelato era stato davvero “istruttivo”, ma dall’altro aveva minato seriamente il suo autocontrollo.

 

-...aco?- Quando sentì il suo nome pronunciato da Harry, Draco si riprese dai suoi ragionamenti e si concentrò sul moretto che lo guardava incuriosito.

 

-Tutto ok?-

 

-Eh?... Ah, si ero solo sovrappensiero, dicevi?- Harry ridacchiò leggermente.

 

-Stavo solo dicendo che questa “pausa gelato” è durata più del previsto- disse con un piccolo sorriso –Volevo sapere se avevi bisogno di una mano con i compiti visto che alla fine ti ho fatto solo perdere tempo...- Draco finse un tono sdegnoso

 

-Tsk, per chi mi hai preso eh? Io non sono mai in ritardo con i compiti! E poi questo non è assolutamente stato tempo perso- affermò guardandolo negli occhi. Harry abbassò un lo sguardo con le guance tinte d’imbarazzo

 

-Bè... ecco, allora grazie mille...-

 

-Mmh... è stato un piacere, senti che ne....-

 

Ma a quel punto Harry inclinò il capo e gli toccò un braccio con la mano, poi rispose allo sguardo interrogativo del biondo dicendo

 

-Arriva qualcuno!-

 

Il biondo tese l’orecchio e dopo un secondo captò anche lui il rumore dei passi in avvicinamento. Immediatamente un’idea sfiorò la sua mente e non poté che complimentarsi con il suo genio per la splendida pensata! Senza perdere tempo, prese il moretto per mano e corse dalla parte opposta del rumore dei passi per nascondersi in una specie di rientranza nel muro.

 

-Draco... cosa?-

 

-Shhh! Potrebbe essere un professore, vieni qui!-

 

E così dicendo con un movimento veloce del polso, portò Harry tra le sue braccia, proprio nel posto in cui doveva essere.

Il moretto, dopo aver realizzato di essere praticamente addosso al ragazzo che gli piaceva, non poté fare a meno di arrossire ferocemente e ad abbassare nuovamente lo sguardo. Draco al contrario, aveva uno splendido ghigno ad incorniciargli le braccia e, con la scusa dei passi che si facevano più vicini, passò un braccio dietro la schiena del più piccolo racchiudendolo in quello che ormai era un abbraccio.

 

Il serpeverde chinò il capo all’altezza dell’altro che aveva la testa premuta sulla sua spalla.

 

-Non muoverti, sta arrivando....-

 

Harry dal suo canto, non aveva alcuna intenzione di muoversi. Lì, con il profumo dell’altro tutt’intorno, quel calore così confortante che sentiva.... era come essere a casa. Perché allora muoversi da quella posizione? Senza rendersene conto strofinò un po’ il viso contro la spalla andandosi ad incastrare tra quella e l’incavo del collo. Il suo respiro si abbatteva tranquillo sulla pelle esposta del serpeverde che al contatto socchiuse gli occhi e rafforzò la presa.

 

Immerso in quel momento, si accorse della professoressa McGranitt che indaffarata passava per il corridoio senza neppure notarli. Si appuntò mentalmente di fare recapitare dei ringraziamenti via gufo per la splendida occasione fornitagli, poi si ri-immerse nel calore emanato dal corpo del moretto premuto contro il suo. Anche il suo abitante delle terre di mezzo sembrava apprezzare il contatto... e lui non si riferiva ad un Hobbit!

 

Se inizialmente il corpo di Harry era teso, in quel momento era totalmente abbandonato contro di lui, anzi, con un sorrisetto compiaciuto Draco, si accorse che il moretto sembrava soddisfatto della posizione, di certo lui non si sarebbe lamentato! Merlino no!

Nel frattempo, il più piccolo, cominciò a rendersi conto della situazione, ascoltò il battito irregolare del suo cuore e l’assenza del suono di passi ormai troppo lontani per essere uditi.

Sgranò gli occhi e cercò di tirarsi indietro, ma il Serpeverde non sembrava della stessa opinione.

Quello in risposta strinse la presa sul suo fianco e sulla schiena portandoselo ancora più vicino, poi inclinò la testa e le sua labbra andarono a combaciare con l’orecchio di Harry.

 

-Mmh... perché vuoi muoverti? Stai scomodo?-

 

-Eh?... Umh... no, ma...-

 

-Allora stai fermo e buono si?-

 

Draco si aspettava un altro po’ di resistenza, invece ,contro ogni più rosea aspettativa, il moretto posò nuovamente la testa sulla sua spalla annuendo.

In quel momento, la speranza che Damien gli aveva fatto scivolare nell’orecchio, non appariva più così lontana, doveva forse dare davvero credito alle sue parole?

Ma no, lui non poteva, perché quello era sbagliato e poi....

 

Già, e poi?

Adesso, circondato possessivamente da quelle braccia, tutte le sue logiche spiegazioni non sembravano poi così giuste o importanti, o forse era colpa di quell’odore intossicante?

O quantomeno, tutte quelle belle argomentazioni adesso non potevano competere con le sensazioni che provava con quel semplice, ma significativo, abbraccio.

 

Draco, approfittando di quell’insperato momento di resa, sciolse di poco l’abbraccio per avere la possibilità di osservare il viso del Grifondoro. Con un sussurro, l’invitò ad alzare il capo e accompagnò il suo richiamo con le dita. Dolcemente fece passare la mano sotto il mento di Harry e lo convinse ad alzare il viso.

I suoi occhi verdi erano velati dall’incertezza e Draco era determinato a farli diventare più liquidi e languidi, proprio in quel momento.

Così, con questa nuova missione da portare a termine, si avvicinò lentamente al viso dell’altro e, ad un passo da quelle labbra appena dischiuse, chiese:

 

-Posso?-

 

Harry in risposta sospirò e chiuse gli occhi decidendo che si, in quel momento, tutti i bei motivi che l’avevano spinto a non prendere nemmeno in considerazione di loro due insieme, potevano anche andare a farsi un giro in Alaska...

 

Draco che non attendeva altro che quel piccolo cenno, avvicinò le sue labbra a quelle arrendevoli del moretto e le carezzò piano. Avendo pregustato a lungo quel momento, adesso non permetterebbe a niente e nessuno di rovinarlo, avrebbe fatto tutto per bene e con calma!

Le sue labbra continuarono a vezzeggiare quelle dell’altro fino a quando queste non si schiusero. In un momento il bacio divenne qualcosa di più e il biondo serpeverde catturò deliziato il piccolo primo gemito emesso dal Grifondoro.

Le sue mani andarono a cingergli possessivamente i fianchi, mentre quelle di Harry raggiungevano il suo mantello andandosi ad aggrappare alla stoffa.

Le loro labbra erano ormai unite e sfregavano dolcemente tra loro, la lingua del Verde-argento era entrata nella bocca del moretto e accarezzava lentamente e profondamente l’inquilina ricercata.

Nella mente di Harry adesso non c’era alcuna parvenza di pensieri inerenti a nulla che non fosse Draco, le sue labbra, il suo abbraccio, la sua lingua, il suo odore o... vabbè, ci siamo capiti no?

 

Il bacio continuò fino a che i due poveri esseri umani, essendo tali, dovettero separarsi per mancanza d’aria.

Ma non per questo si separarono anzi, Draco continuò ad accarezzare gentilmente le labbra del Grifondoro in piccoli e casti baci. L’altro in risposta, aveva gli occhi appena socchiusi e mugolava di tanto in tanto.

Fu a quel punto che Draco, sapendo che prima o poi si sarebbero dovuti dividere, sussurrò nell’orecchio di Harry:

 

-Esci con me...- il suo fiato caldo sul padiglione provocò un brivido intenso –Domani, esci con me Harry-

 

E senza neppure pensarci Harry si strinse contro di lui annuendo.

 

*fine Flashback*

 

Una folata di vento freddo lo fece tornare al presente, con cautela si avvicinò ad Harry da dietro e gli cinse i fianchi soffiandogli dispettoso nell’orecchio, incurante di tutte le persone che potevano vedere o meno quel gesto.

 

Harry, colto di sorpresa, non poté fare a meno di sussultare e sussurrare incerto

 

-Draco?-

 

-Vuoi dirmi che aspettavi forse qualcun altro? Sappi che i Malfoy non sono bravi nel condividere!...-

 

A quell’uscita Harry non poté che ridacchiare. Grazie a quell’uscita così “Malfoyesca” parte del nervosismo sembrava essersi sciolto come neve al sole. Il moretto si girò in quel mezzo-abbraccio e con fare pensoso si portò un dito sotto il mento:

 

-Mah... non saprei, secondo te dovrei aspettare qualcun altro?- Decidendo di restare al gioco, assottigliò gli occhi senza però perdere lo scintillio divertito dello scherzo.

 

-Io dico di no... Sarai troppo impegnato con me per poter anche solo pensare a qualcun altro...- e il suo tono era di divertita minaccia, a quel punto Harry, sforzandosi di non ridere, guardò l’altro da sotto le ciglia e con le guance un po’ arrossate.

 

-Davvero?-

 

A quel punto lo sguardo di Draco perse la sua ombra divertita e si avvicinò al moretto per sussurrargli rocamente all’orecchio:

 

-Decisamente Potter...- per poi lasciargli un umido bacio sotto l’orecchio che provocò un autentico rossore sulle guance dell’altro e buona parte dei risolini intorno a loro.

 

Conoscendo però la timidezza del Grifondoro decise di non dare troppo spettacolo, almeno non in quel momento, ed approfittò del fatto che fossero arrivate le carrozze per sospingere Harry verso una di esse e, dopo aver sfidato con lo sguardo chiunque avesse solo la minima idea di salire con loro, lo seguì nell’abitacolo.

 

La carrozza era ancora ferma e ci avrebbe messo ancora un po’ prima di partire, così da dare la possibilità anche ai più ritardatari di andare ad Hogsmeade. Tra i due occupanti della carrozza scese un momento di silenzio, Draco sedeva di fronte ad Harry e lo guardava, mentre il secondo sembrava ben occupato nel fissare la sciarpa che si era sfilato dal collo.

Il biondo cercava il modo migliore per spezzare il silenzio quando Harry lo chiamò piano.

 

-Draco?-

 

-Si?-

-Tu...ecco, voglio dire, si... tu- si morse un momento il labbro, alzò lo sguardo ad incrociarlo con quello grigio dell’altro –Tu sai di me, vero?-

 

Draco non ci mise molto a capire ciò che Harry intendeva e con cautela rispose sinceramente

 

-Si, non so perché, ma a differenza di Blaise e Pansy io ricordo tutto...-

 

-Capisco...-

 

Ci fu un ulteriore momento dove l’unico rumore era il chiacchiericcio soffuso che veniva da fuori. Poi Draco, capendo che quello era qualcosa che andava chiarito disse:

 

perché hai voluto che noi dimenticassimo?- Non gli chiese “Forse non ti fidi abbastanza di noi?” ma il tono amaro insito nella frase fece comprendere anche quella seconda domanda ed Harry, con il viso timoroso rispose

 

-Io non volevo mettervi nei guai più del necessario. Tu e gli altri siete già in una situazione non proprio piacevole...- disse alludendo ai loro genitori e alla guerra ormai imminente –Ormai, tra quello che vi ha detto Raphael a Grimmuld Place e tutto quel che avete scoperto nella foresta, credo che avrai capito...-

 

E invece no, Draco sbarrò gli occhi per un momento. Preso dalla frenesia di avere Harry per se, da tutto quello che era accaduto, così velocemente, in quei giorni; Draco non aveva avuto il tempo di unire le più informazioni e quindi di capire.

 

Però, in effetti adesso che Harry gliela metteva così era fin troppo semplice, era semplicemente logico. E non poté che provare un moto enorme di preoccupazione e timore per il ragazzo seduto di fronte a lui che con un piccolo sorriso di scusa disse:

 

-...Io ... Non credo che il mio nome appaia sulla cima della lista nera del Signore Oscuro. Io, io non voglio che questo metta in pericolo te, Pansy o Blaise più di quanto voi non siate. E... io, davvero non so come andrà a finire tutta questa storia perché, insomma...- rise nervosamente –Io sono un Guardiano, ma sono ancora.... insomma e, Dio... sto blaterando, ma non è che non mi fidi di voi però....-

 

E Draco, che sapeva di non essere bravissimo in situazioni come quelle, si limitò a prendere il ragazzo spaventato davanti a lui e a buttarselo addosso stringendolo tra le sue braccia. Nonostante ciò Harry, premendo il volto nell’incavo del suo collo, continuò a balbettare.

 

-Io, non dovrei neppure essere qui e... mi dispiace perché... –

 

Draco premette la testa dell’altro sulla stoffa del suo mantello soffocando le parole incoerenti che ne uscivano.

 

-Adesso zitto e ascoltami vuoi?- non aspettò repliche e disse –Francamente Harry non credo che io e gli altri saremo mai al sicuro in questa situazione, indipendentemente da te. Quindi, ti ringrazio per la premura, ma credo di essere abbastanza grande da difendermi da solo. In secondo luogo, perché dici che non dovresti essere qui eh? Io credo che “qui” sia il posto più adatto a te... non credi anche tu?- aspettò che l’Altro annuisse per poi forzare la presa sui suoi fianchi  –Per il fatto che tu sia un Guardiano , rende solo le cose più interessanti no? Da quel che ho visto sei davvero molto potente e credo che tu sappia quel che fai.-

 

In quel momento non c’era altro d’aggiungere. Non c’era bisogno di dire che adesso Draco era in pensiero per l’altro, non c’era il bisogno di contestare le sue parole o altro. Dopo un paio di minuti usati per “digerire” tutto ciò che il biondo gli aveva detto, Harry non poté fare a meno di fare un bel sorriso.

Era strano come poche parole ben mirate gli avessero tolto quel gran peso, certo, c’erano ancora molte cose non dette, ma per il momento andava bene così, davvero.

 

-Grazie Draco...-

 

-Oh, se fossi in te non ringrazierei. L’ho detto solo perché così almeno potrai concentrarti su un problema ben più grave...- disse con finto tono rammaricato.

 

-E sarebbe?- Draco malizioso gli si avvicinò all’orecchio e disse

 

-Credo che tu mi piaccia Harry Potter...- sussurrò con fare molto cospiratore. I verdi occhi del moretto si illuminarono letteralmente e Draco sentì il piccolo cuore del grifone fare un piccolo balzo, poi le guance dell’altro si tinsero leggermente e con voce un po’ più bassa disse:

 

-Oh... allora credo di poter far fronte a questo problema...-

 

-Mmh... davvero Potter?- Il Grifondoro annuì e guardandolo timidamente disse

 

-Credo che anche tu mi piaccia Draco Malfoy...-

 

A quell’occhiata un po’ più liquida e insicura, Draco non trovò modo migliore per rispondere che con un bacio...

 

 

9 Ottobre, stanze di Remus Lupin e Sirius Black.

 

I due uomini erano seduti sul loro letto, le mani di Sirius erano intorno al busto di Remus, e quest’ultimo teneva fra le mani un piccolo e consunto libricino verde.

Il loro aspetto non era dei migliori, avevano gli occhi cerchiati e rossi, i capelli arruffati e le espressioni stanche e tese.

Avevano passato tutta la notte a leggere le righe di quello che era il Diario di Lily Evans in Potter dedicato ad Harry.

Remus continuava a girare e rigirare le pagine ingiallite coperta dalla fine e ordinata calligrafia di colei che era stata la sua migliore amica. Tutti i misteri che avevano accompagnato la sparizione dei coniugi Potter erano lì svelati.

Avevano pianto a lungo commossi da quelle righe, in quelle frasi e in quelle mute domande che una madre che sapeva di non poter stare con suo figlio, gli rivolgeva.

Remus aveva preso a leggere con voce bassa e commossa e in molti punti si era dovuto fermare per via della voce rotta. Sirius gli massaggiava la schiena con gli occhi chiusi e si concentrava su quelle frasi mormorate.

Entrambi erano davvero grati al figlioccio per avergli permesso di leggere quel piccolo diario, quella era una cosa davvero molto personale e forse loro, al suo posto, non l’avrebbero ceduto così facilmente. Il ragazzo gli aveva parlato di quel ricordo già altre volte, ma ne aveva solo accennato e loro avevano pensato che fosse solo un diario scritto da Lily quando era ancora a scuola, non credevano fosse qualcosa del genere...

Con quel gesto Harry sembrava voler giustificare tutti i silenzi che aveva tenuto con loro in quegli anni ed adesso sia Remus che Sirius lo capivano. Perché quelle non erano cose che potevano essere dette durante una delle loro chiacchierate amichevoli.

 

Nell’ultima pagina c’era il messaggio “chiave”di tutto quel diario:

 

Mio piccolo Harry.

Tu non mi conosci e non so se mai mi conoscerai, è per questo che ti ho lasciato questo diario, per darmi la possibilità di spiegarti, per dare a me e tuo padre la possibilità di perdonarci.

Non so come crescerai, ma guardandoti qui nella culla, so per certa che diventerai un magnifico uomo., Anche senza di noi riuscirai a raggiungere al meglio la tua maturità, ne sono sicura e sai perché? Perché sono la tua mamma e queste una madre le sa sempre... sempre e comunque.

Voglio chiederti scusa per il fatto che io, tuo padre potremo stare assieme a te, ma tu non piangere bambino mio, non piangere mai, perché anche se tu non ci vedi, noi saremo accanto a te e ti aiuteremo a rialzarti ogni volta che cadrai.

Perché siamo i tuoi genitori e ti vogliamo un mondo di bene.

Non so se riuscirai a trovare nel tuo cuore la possibilità di un perdono per noi, ma io nella mia ingenuità, spero di si.

Ti voglio bene

la tua mamma.

 

Nel diario era scritto un po’ di tutto. l’inizio era piuttosto tranquillo, Lily voleva semplicemente raccontare al figlio le parti più serene della loro vita. Lì erano raccolte tutte le sue prime impressioni su James e i suoi amici:

 

[...] James era un vero ragazzino... Amava farsi “amare dal pubblico” e Sirius era suo degno compare!

 Cosa non facevano i due pur di non essere al centro dell’attenzione! In qualche modo, con il tempo ho imparato a riconoscere quegli scherzi come delle vere e proprie sfide. Entrambi vengono da grandi famiglie magiche e sono molto potenti ed intelligenti, i loro scherzi, le magie fatte per divertimento o le varie scappatelle per la scuola, non erano altro che modi per mettersi alla prova.

Ricordo che all’inizio li trovavo detestabili e tronfi. Senza contare che, verso i loro “mortali nemici” (i Serpeverde) erano davvero perfidi, Sirius era il più accanito, ma James non era da meno! Con il tempo si sono calmati, ma ricordo perfettamente cosa combinavano al povero Severus! A volte ci andavano davvero pesante... Non ho mai giustificato questo loro comportamento così razzista. So che a volte Severus e gli altri Serpeverde erano odiosi, ma... certi atteggiamenti proprio non mi vanno giù!

Fortuna che con loro c’era sempre Remus, il buono e scrupoloso Moony. Lui era la coscienza del gruppo, un vero grillo parlante! Se non fosse stato per lui non avrei mai rivolto neppure una parola gentile verso quel pallone gonfiato di un Potter!

Ma poi, quando conobbi meglio James, imparai ad apprezzarlo per quel che era: una persona solare e mattacchiona, che per gli amici avrebbe dato la vita e.... anche per me.[...]

 

[...] Ricordo che quando tuo padre mi chiedeva di uscire io rifiutavo sempre e anche piuttosto sgarbatamente... Ma lui mi parlava con tale boria! Una volta, lo ammetto, solo per dispetto uscì con un ragazzo di Corvonero molto carino ma davvero soporifero.

James fece l’aria affranta per giorni. Poco tempo dopo gli concessi un’uscita, ma dovette penare parecchio! Gli dissi che saremmo usciti insieme solo quando si fosse preso una O a pozioni. Povero James, lui non era portato per quella materia! Io che al tempo già parlavo con Remus, cosa che faceva arrabbiare tantissimo il suo amichetto, seppi che stava alzato fino a tardi a studiare e che si rinchiudeva addirittura nel dormitorio per provare le pozioni! Ammetto che mi sentii lusingata.

Contro ogni aspettativa, entro una settimana, James mi si presentò davanti con una bellissima O sul suo compito di pozioni. Sirius dietro di lui ridacchiava e alzava gli occhi al cielo, io gli feci le mie congratulazioni e accettai il suo invito....

....

Non dovrei dirlo, ma davvero.... è una cosa che ancora oggi mi fa morir dal ridere! Dalla contentezza James fece una specie di salto strano, con il risultato che finì addosso a un tavolino. Inutile dire che la storia finì con lui svenuto in infermeria e sotto osservazione per 2 giorni. Il nostro primo appuntamento saltò....[...]

A quel pezzo Remus e Sirius avevano ridacchiato ricordando l’accaduto e le lamentele dell’amico. Era stata una storia che aveva animato le serate nella sala comune per un mese buono. Poi però il diario continuava, dopo altri aneddoti arrivarono le parti più “dure” da mandare giù...

[...] noi tutti eravamo presi dalla guerra, scontri che mietevano vittime tra maghi e babbani.

Ero preoccupata per mia madre e mia sorella, ma fortunatamente, al momento erano lontane dai luoghi degli attacchi. Nonostante ciò, James e io ci sposammo. Fu una cerimonia semplice e poco sfarzosa, il mio abito fu splendido e tutto fu perfetto.

In parte eravamo spaventati dalla guerra, ma e tuo padre io ci amiamo tanto e... eravamo pronti a quel passo! Ricordo che la piccola chiesetta profumava di viole e tutto era colorato di bianco e azzurro. Per la cerimonia non avevo voluto niente di rosso! Tuo padre era già abbastanza fissato con quel colore così grifondoro!

Purtroppo visti i tempi non potemmo concederci una luna di miele, ma avevamo la nostra bella casetta ad aspettarci e non potevamo chiedere di più, la luna di miei avrebbe aspettato tempi più felici che sapevamo sarebbero arrivati.

In quel momento ci andava bene così. Eravamo vivi, insieme e felici.

Il giorno dopo James assistette ad un attacco di mangiamorte e al ritorno insistette per mettere altri incantesimi di guardia in casa. Eravamo tutti spaventati, un loro compagno era morto e Alastor era di nuovo in ospedale... [...]

[..]Harry, quando tuo padre e io scoprimmo che ero incinta fu uno dei giorni più belli della nostra vita.

Eravamo così felici! Tuo padre continuava a farneticare con stanze piene di boccini, del tuo primo volo sulla scopa, del mantello che  ti avrebbe passato e di non so quale pazzia! Sempre così il mio Jamie...

Io invece non potevo fare a meno di passarmi le mani sulla pancia chiedendomi come fosse possibile che una creaturina stesse crescendo proprio là dentro... James prese a correre per tutta casa cercando pergamene, piume e il nostro povero gufo che spaventò a morte. Voleva dare una festa e far sapere a tutti di te Harry. Voleva avvertire amici, parenti, Sirius e Remus sarebbero stati i tuoi padrini e... c’erano tanti progetti su cui fantasticare!

Ma, prima che noi potessimo fare nulla di concreto, la porta suonò e con lo scampanellio di casa i nostri progetti presero tutta un’altra piega...[...]

Seguivano un paio di descrizioni inutili, come se Lily cercasse di prendere tempo poi arrivò la spiegazione:

[...] Alla porta era un’uomo di nome Marcus, apparteneva ad un’antica famiglia di maghi. Ci disse che il nostro bambino sarebbe stato un bambino speciale, un Guardiano.                  La confusione fu molta e ci volle tempo perché ci spiegasse cosa avrebbe comportato. Quell’uomo ti seguirà nella tua crescita e farà in modo che tu stia bene. Essere Guardiani è una grande cosa, è difficile e comporta molte responsabilità. Ma tu Harry, tu puoi farcela senza problemi e poi ci sarà Marcus con te.

Ciò che però straziò il cuore mio e di tuo padre fu la seconda parte del discorso. Lord Voldemort aveva già ucciso un bambino innocente Custode del vento e un Custode adulto del fuoco. La tua nascita Harry era in pericolo.

L’Oscuro signore voleva il tuo potere e ti avrebbe portato via con se. Perché tu saresti stato un Guardiano, una delle creature magiche più splendide del mondo! James ed io non permetteremo che tu possa anche solo sfiorare il pericolo, faremo tutto ciò che è in nostro potere! Nel frattempo decidemmo di non dire a nessuno della gravidanza. Nelle nostre file c’erano delle spie, era troppo pericoloso...[...]

 

Seguivano altri momenti bui per i due coniugi, spaventati da ciò che stava loro accadendo. Discussioni, piani, altre morti e la guerra che continuava e il Lord sempre più potente.

 

[...] arrivò il momento di prendere una decisione. Alla fine decidemmo per la via più difficile ma la più sicura per te. La famiglia di Marcus ci avrebbe nascosto a patto che nessuno, neppure Remus, Peter, Sirius, Alicia o Silente, sapesse dove. Avremmo dovuto abbandonare tutto e tutti e rifugiarci in un luogo sicuro fino alla tua nascita. Poi, e questo giuro che mi fa letteralmente morire, quando tu non avrai più  un bisogno fisico di me, Marcus ti porterà al sicuro e noi potremo continuare a lottare, anche per te, contro L’Oscuro.

Tu non sarai al sicuro fino a quando quel mostro non sarà morto. Prego dio che accada presto, non sopporto di dovermi separare da te![...]

 

A tutto questo seguivano i dettagli del piano, la sua messa in atto e tutto il resto. Lily parlava della tristezza profonda nel volto di James nel doversi separare dai suoi amici, da loro. Il dolore nell’apprendere dai giornali le morti dei loro amici senza poter partecipare ai funerali. L’impotenza di James nel non poter aiutare gli altri e poi, l’unica nota luminosa in tutto quello sconforto, la nascita di Harry che portava nuova speranza.

Poi però nuovamente angosce e paura. Il Signore Oscuro che li cercava, loro che cambiavano luogo da luogo per prudenza, le visite di Marcus e il suo voler anticipare la separazione e poi.... poi più nulla.

Anche se non era scritto tra quelle pagine, loro lo sapevano dalla direttrice dell’orfanotrofio dove Harry aveva vissuto. Qualcosa era andato storto e Lui li aveva trovati... Per sapere altro avrebbero dovuto chiedere ad Harry, ma per quello ci sarebbe stato tempo.

Adesso avevano bisogno di tempo. Tempo per assimilare il tutto e per accettare tutte quelle verità così dolorose. Tempo per rendersi conto che ormai Harry era nuovamente in pericolo perché Lord Voldemort era nuovamente in circolazione.

 

 

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Capitolo 26
*** Sorry...ç_ç ***


Miei prodi lettori, pie persone che ancora non mi uccidono per i mostruosi ritardi devo chiedere ancora una volta scusa. Visto il numero delle e-mail che ho trovato ci tengo a scriverlo quì, così che tutti voi possiate capire cosa stà succedendo, già da un paio di mesi non aggiornavo perchè ho avuto dei problemi di salute (in pratica non posso usare una mano...)e un problema personale che mi ha condizionato molto e mi ha cambiata. Cambiando io anche la fic stava cambiando e non volevo accettarlo. Quando poi sono scesa ad un compromesso con me stessa e ho deciso di finire la Fic e poi postare settimanalmente tutti gli aggiornamenti è successo. Non mi darò ad inutili patetismi, ma io abito a L'Aquila. Credo che tutti sappiate cos'è successo alla mia città... La mia vita ora è completamente cambiata e casa mia non c'è più. Così come conoscenti e luoghi dove sono cresciuta. Quindi, almeno per il momento, dichiaro chiusa la Fic. Mi sono scaricata tutto ciò che ho scritto e proverò a continuarla, magari con modifiche o non so, purtroppo non posso fare altro al momento. Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita, che mi hanno letta, criticata, lodata o anche solo notata. Se ho emozionato qualcuno di voi sono contenta, prometto che la finirò, non sopporto o mezzi lavori e per questo odio me stessa, ma prometto che scriverò la parola fine a questa Fic. Ringrazio Ilary, la mia beta sempre presente e tutti voi, chiedo scusa umilmente e spero di ritrovarvi quì al mio ritorno. Ora mi devo dar da fare per ricostruire la mia vita! :)

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