Un mondo pieno di bugie.

di Carmine98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro in aspettato ***
Capitolo 3: *** Segreti e paure. ***



Capitolo 1
*** Un incontro in aspettato ***


Non sapeva che ora fosse quando la madre di Malcom andò in camera sua a svegliarlo con le sue solite grida. "Nonostante la scuola sia finita viene ancora a svegliarmi al solito orario" pensò. <> gridò.     Iniziò a strofinarsi gli occhi, mentre si andava a sedere. <>gridò ancora.     Non sapeva se lo faceva con cattiveria oppure perché era lei che voleva svegliarlo a quell'ora. Si volto a guadare la sveglia che aveva in camera, per controllare che ora fosse. "Le sette e mezza, un po' più tardi di quando andavo a scuola" penso Malcom. Cosa voleva a quell'ora la madre? Si domandó Malcom, si alzo dal letto e andò verso la porta, l'aprì e usci fuori. <> domandò la madre. <> domando Malcom a sua volta.      Mentre diceva quelle cose, non poté fare a meno di notare che la madre, andava avanti e indietro per la casa.    << Succede, che devi preparare la valigia, perché andrai ad aiutare tuo nonno in campagna>> disse. Prese fiato per la notizia che gli aveva dato la madre, stava per iniziare a parlare quando si fermò e pensó "che era inutile discuterne con lei". La madre si fermo di nuovo verso di lui, ma non le diede il tempo di parlare che rientro in camera. Si avvicino al letto e si lascio andare, non sapeva ancora come aveva preso la notizia non sapeva se era un bene partire oppure discutere con lei e dirgli che voleva rimare li. Visto che Malcom aveva organizzato con i suoi amici come passare le vacanze estive, "quali amici?" Si domando, visto che di amici non ne aveva ed era sempre quello che veniva bullizato a scuola. Forse era meglio partire. Malcom non aveva ancora le idee chiare sul cosa fare, se inventare una scusa con la madre o partire, quando si alzò da letto,si avvicinó al guardaroba e prese la sua valigia aprendola. Mentre con un piede ne apri un'anta, si avvicinò e prese dei vestiti per poi metterli in valigia. Una volta finita di prepararla, uscì dalla sua camera e andò in cucina, si avvicinó al frigorifero prese una bottiglia di acqua, prese un bicchiere e lo riempi iniziando a bere. Rientro in camera, prese il suo cellulare e chiamó la sua migliore amica, aspettando che lei rispondesse... <> gli domandó.    Malcom prese fiato. <> gli domandó lui a sua volta. Lei rispose con un semplice si e attaccarono, Malcom si alzo dal letto e si andò a fare una doccia veloce, per poi uscire di casa. Una volta che era uscito di casa, senza salutare sua madre si incamminò verso la fermata dell'autobus. Una volta raggiunta, visto che non distava molto da casa sua si sedde. Mentre stava aspettando il bus che passava, non poté fare a meno di notare che un po' più distante da lui c'era un ragazzo, che non aveva mai visto da quelle parti. Continuo a fissarlo per un bel po' di tempo, fin quando non si giró a guardarlo. Malcom fu colto di sorpresa, senza preoccuparsi di quello che poteva succedere. Continuo a guardare, finché il ragazzo non fece un cenno con la testa per poi girarsi verso lo zaino che aveva sulle gambe, Malcom vide che da dentro la borsa il ragazzo prese  un foglio con una penna per scriverci qualcosa almeno credeva lui. Finché non arrivó il pullman e il ragazzo ci sali sopra facendo cadere il foglio  dove stava scrivendo. Malcom si alzò e lo andò a raccogliere. <> gli disse facendolo girare.     Malcom guardo il ragazzo che gli fece un semplice sorriso per poi continuare a salire. Una volta che il pullman fu partito lesse quello che c'era scritto sopra, "mandami un messaggio su questo numero" e vide che alla fine della frase c'era il suo numero. In quel istante venne il pullman così Malcom mise il foglio in tasca, sali sul pullman e si andò a sedere. Malcom continuava a pensare a ciò che gli aveva scritto quel ragazzo, non sapeva se doveva mandargli quel messaggio o fregarsene della cosa. Non sapendo cosa fare, prese il suo cellulare e le cuffie e inizio a sentire un po' di musica, la prima canzone che fece partire fu Freak out di Avril Lavigne, quella era la sua canzone preferita era l'unica canzone che lo faceva rilassare del tutto, senza fargli pensare nulla. Si concentró sul significato della canzone e su quello che diceva il ritornello iniziando a cantarlo a bassa voce, per non farsi sentire "I'm gonna live my life, I can't ever run and hide, I won't compromise. I'm gonna close my eyes, I can't watch the time go by, I won't keep it inside. Freak out let it go, just freak out let it go." Una volta finita di ascoltarla, parti California King Bed di Rihanna, si era concentrato sulle canzoni e non vide che era arrivato, cosi si alzo dal suo posto. <>gridó.      Il guidatore del bus fece una frenata brusca facendolo quasi cadere. <> aggiunse.    Malcom rimase sconvolto per quello che aveva detto il conducente, poi scese dal pullman per raggiungere il luogo che aveva deciso con Sharon, per incontrarsi. Si rimise le cuffie nelle orecchie e incominciò a camminare, continuando a sentire la musica arrivo su una spiaggia che affacciava sul Tamigi,il fiume che attraversava tutta Londra, era quello il punto di incontro fra lui e Sharon. Si mise a sedere e aspettó che arrivasse, mentre aspettava si guardó un po' in giro e vide una coppia che si teneva per mano, finché non gli passarono davanti e non si accorse che erano due ragazzi. La reazione di Malcom fu un semplice sorriso, per poi girarsi di nuovo verso di loro e vedere che si erano fermati per baciarsi. In quel istante in cui stava guardando non si accorse che Sharon era arrivata. <> domando facendolo spaventare.   Una volta che si era ripreso gli indico i due ragazzi che ora si erano seduti e stavano abbracciati. La reazione di Sharon fu: << Sono carini, ma non sopporto che facciano queste cose in pubblico>>.   Malcom rimase sconvolto, non pensava che la sua migliore amica odiava leggermente gli omosessuali. Iniziarono a parlare del più e del meno, finché non si fermo per dirgli <> Sharon guardo Malcom, voleva dire qualcosa ma non sapeva cosa. Continuava a guardarlo senza dirgli nulla "la notizia che gli avrò dato, l'avrá fatta rimanere scioccata" pensò. Ma non sapeva se era quello il vero motivo o c'era qualcos'altro che gli stava dando fastidio in quell'istante, cosi Malcom si concertò su quello che lei stava guardando e voltandosi, vide che Sharon stava guardando un ragazzo che gli era molto familiare anche se non sapeva il perché. Poi ci penso su dove l'aveva visto e capi che quello era il ragazzo che gli aveva dato il suo numero, "merda se lo scopre Sharon sono fregato" penso Malcom. Stava guardando pure lui ora per vedere se si avvicinava a loro, stava guardando tutti i passi che stava facendo lui e quando vide che si stava avvicinando a loro, Malcom iniziò a dire di no con la testa. <> gli domando Sharon.     In quel preciso istante Malcom voleva solo morire, perché non sapeva cosa dire a Sharon e come fermare quel ragazzo che si stava avvicinando a lui e Sharon. <> disse velocemente per non farsi scoprire.     Stava guardando quel ragazzo che gli faceva di no con la testa. Sharon lo guardo strano e poi continuò a guardare il ragazzo che gli passó davanti, senza degnarla di uno sguardo. <> domando Sharon.    Facendo voltare il ragazzo, Malcom rimase sconvolto, perché la sua migliore amica non fumava, "perché gli ha chiesto una sigaretta" pensó. Il ragazzo si avvicino a loro due e si mise accovacciato, per poi prendere lo zaino e cacciare un pacchetto di sigarette mentre il ragazzo faceva quelle cose Malcom non potè fare a meno di notare che dentro la borsa aveva un blocco da disegno. "Chissá cosa disegna" pensò, la curiosità era tanta che non si accorse che il ragazzo lo stava guardando e che già aveva dato la sigaretta a Sharon. << Cosa disegni?>> domando Malcom senza farci caso.    Il ragazzo guardò Malcom e lo sorrise, prendendo il quaderno dallo zaino e passandoglielo. Malcom prese il blocco da disegni e inizio a sfogliarlo, gli era sempre piaciuta l'arte ma non aveva mai visto dei disegni cosi belli, come li stava vedendo ora, quando arrivó all'ultimo disegno si accorse che era uno schizzo di un ragazzo ma non riusciva a capire chi era. Sopra questo disegno c'era scritto qualcosa che non riusciva a capire. <>domandó,    il ragazzo prima di rispondere a Malcom si seddè e fece un tiro di sigaretta tirando più del dovuto, una volta che aveva cacciato il fumo dai suoi polmoni tramite la bocca, si ricompose e rispose alla domanda. <>    Malcom pensó a quello che aveva detto il ragazzo e capi che quel disegno era lui, ma ora le domande di Malcom erano molte di più. La prima tra queste era perché aveva disegnato lui, la seconda era perché gli aveva chiesto di scrivergli un messaggio e la terza era perché voleva rivederlo? Erano tante domande senza una risposta che lo aiutasse a capire, "Trovare delle risposte per quelle domande, non doveva essere cosi difficile" penso Malcom, invece si era trovato in grande difficoltà per trovare risposte. <> domandó. Malcom fece tante di quelle domande, che Sharon e il ragazzo rimasero scioccati, ma Malcom non si concentro sulla faccia della sua migliore amica, ma quella del ragazzo e vide che il ragazzo fece dei lunghi respiri, così veloce che l'ho senti sia lui che Sharon, ora poteva avere le risposte alle sue domande, anche se non era sicuro che lui avrebbe risposto. <>disse.    Ogni uno di loro si presento dicendo il loro nome, ma ora Malcom non era più sicuro di sapere delle risposte a quelle domande, anche se vedeva dalla faccia di Jack che lui voleva dargliele. <>disse.     Una volta che Jack ebbe finito di rispondere alle domande, che gli aveva fatto Malcom prese un'altra sigaretta dal suo pacchetto e accese. Sharon e Malcom continuarono a guardare quello che stava facendo Jack finché. <> domando Sharon.     Lui rispose di no facendosi, tutto rosso il faccia. Sharon continuò a parlare con lui, mentre Malcom stava vedendo tutto quello che stava facendo la sua migliore amica, vide quando loro due si stavano scambiando il numero di cellulare. Ma non fu l'unica cosa che Malcom notò, ma notó anche che se pure Jack continuava a parlare con Sharon il suo sguardo era rivolto a lui. Voleva sapere perché lo stava fissando se stava parlando con lei e doveva guardare lei e non lui altre domande ma sta volta non poteva dirle. Si porto una mano in tasca e prese il suo cellulare e segno il numero di Jack, facendo finta di mettersi con le canzoni scrisse un messaggio. -L'ha finisci di parlare con lei e di fissare me? Invio il messaggio e vide che il telefono di Jack emise un suono, facendo si che l'attenzione di Sharon e sua fu rivolta al cellulare suo. <> Domando Sharon.    Facendo le fusa come una gattina, per avvicinarsi a lui e leggere quello che gli era stato, inviato da Malcom. Le preoccupazioni di Malcom furono avverate, perché la sua migliore amica lo guardo due secondi in faccia e se ne andò di corsa. Rimanendo lui e Jack da solo. <> sbotto Malcom alzandosi. Stava per andarsene quando venne preso per la mano e tirato giù. Cadde su di lui, e si ritrovarono stesi uno sopra l'altro, Malcom non sapeva cosa fare, rimase pietrificato dalla cose non si aspettava di certo una cosa del genere, quindi rimase sopra di lui senza muovere un dito e senza neanche alzarsi. Quando finalmente si decise ad alzarsi, Jack lo strinse a se. <> disse Malcom deciso.     Jack lo lascio andare lui si alzo e se ne andò, senza neanche salutarlo si volto un paio di volte per vedere se Jack era ancora li o se ne era andato, ma lui era rimasto li seduto a fumare, poté notare Malcom. Malcom continuo a comminare e a chiamare la sua migliore amica, ma i suoi tentativi erano inutili visto che Sharon non rispondeva. "Forse e meglio che io che gli invio un messaggio e torno a casa" penso, -Mi dispiace davvero tanto, quando puoi chiamami. Malcom prese le cuffie che aveva nella tasca e fece partire Freak out. Non era il caso di pensare a niente e distrarsi, e quella canzone era adatta per quelle circostanze. Era concentrato sulla canzone fin quando non gli arrivo un messaggio sul cellulare con scritto. -Voglio vederti dove sei? Voglio chiederti scusa, per il problema che ti ho creato con la tua migliore amica. Se ti chiedi chi sono, sono Jack. Malcom lesse tutto quello che cera scritto ma lo ignoro. Voleva tornare a casa e rilassarsi, cosi si incamminò verso la fermata del bus, per sua grande fortuna non mancava molto all'arrivo del pullman, cosi quando fu arrivato alla fermata arrivo pure il bus e ci sali sopra. Si andò a sedere con le cuffie nelle orecchie guardo fuori dal finestrino e vide, che in quell'istante Jack stava pure lui andando alla fermata, "per fortuna sono partito prima che arrivasse" penso Malcom. Non aveva risposto al suo messaggio era stato un po' meschino forse doveva rispondergli. Non sapeva cosa fare, ma non ci volle pensare a quello che doveva fare una volta arrivato a casa, avrebbe fatto quello che voleva fare. Una volta che fu arrivato a casa, apri la porta ed entro <> grido in modo che la madre lo sentisse.     Si incominció a incamminare nella cucina per prendersi un bicchiere di acqua. Ma quando arrivo in cucina, trovo la madre a parlare con suo nonno. <> Domando la madre.     Lui fece di si con la testa e andò a salutare suo nonno. <> domando.      Mentre attendeva la risposta del nonno, si avvicino al frigorifero, per versarsi dell'acqua nel bicchiere che aveva preso prima. <> disse la madre.     Malcom rimase scioccato dalla risposta che gli aveva dato la madre facendo cadere il bicchiere, rimanendo tutto cosi come era corse in camera e si chiuse dentro si butto sul letto e si lasciò andare. . ... . . . . . . . . . . . . . . . Ho cambiato un pò il primo capitolo, cercando di migliorarlo, spero che ci piaccia e mi scuso se non pubblico molto i capitoli sia di Un mondo pi

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Capitolo 3
*** Segreti e paure. ***


Bussarono alla porta di camera sua, Malcom sentii i tre tocchi sulla porta ma non ricordava nulla di quello che era successo. L'ultima cosa che ricordava era che si era addormentato, inizio a strofinarsi gli occhi con le mani mettendosi a sedere. <> domandò, "mio nonno?" si domandò  Malcom <> rispose, mentre gli diceva queste cose, si giro verso la sveglia per guardare che ora fosse le otto di sera. Il nonno apri la porta ed entrò, Malcom guardò suo nonno che si avvicinò al letto e si seddè di fronte a lui. Si guardaronò per un po' senza dire una parola, nessuno di tutti e due aveva intenzione di parlare. Malcom continuo a guardare suo nonno senza dire niente, il nonno di Malcom si alzo dal letto si avvicino alla porta fece per aprirla, ma poi si volto di nuovo verso Malcom e apri un po' la bocca per dire qualcosa, ma non gli venne niente in mente. <> domando, il nonno fece di si con la testa e si andò a sedere sulla sedia di fronte la scrivania. <> disse, mentre diceva queste cose prese il suo telefonino per controllare se Sharon aveva risposto ai suoi messaggi <> Domando suo nonno, Malcom fece di no con la testa, era indeciso se doveva dirgli quello che era successo. Non sapeva se poteva affrontare questo tipo di argomento con suo nonno, che tra l'altro non era neanche un argomento chi sa che. Era solo che Sharon c'è l'aveva con lui perché il ragazzo che gli interessava era gay, <>disse Malcolm. Si fermo per prendere fiato e inviare un messaggio a Sharon. --Sharon mi dispiace molto per quello che e successo oggi, non e colpa mia richiama per favore Una volta che aveva inviato il messaggio continuo a raccontare tutta la storia a suo nonno, quando ebbe finito di raccontare guardo in faccia suo nonno in cerca di una risposta che non arrivava. Inizio a preoccuparsi iniziando a pensare le cose più assurde "ora lui penserà che tu sia gay, ma questo non era vero." Continuo a guardare suo nonno che cambio radicalmente espressione, Malcom voleva sapere cosa stesse pensando visto che non gli stava dando nessuna risposta. <> domando, lo guardo in faccia poi abbasso lo sguardo "cosa sta pensando?" si domando. Non trovava nessuna risposta alle sue domande, mentre aspettava alla risposta di suo nonno inizio a vibrare il suo cellulare sul comodino. Prese il cellulare per controllare chi era sperando che fosse Sharon che lo stava chiamando, quando vide che non era lei e che era un numero che non conosceva rispose. ---Pronto chi è? Domando. ---Malcom sono Jack, ho pensato che visto che non rispondi sul mio numero ti ho chiamato con questo. "Jack ora cosa gli dovevo dire?" si domando Malcom. "Non era il momento adatto" penso ancora, il nonno di Malcom lo guardo e lui guardo suo nonno. ---Ci sei ancora? Domando Jack. Quando Jack parlo non fu solo Malcom a sentire la sua voce ma la senti anche suo nonno, che abbasso lo sguardo verso il cellulare <> disse, Malcom fece di si con la testa e vide suo nonno uscire dalla camera. Una volta che il nonno era uscito dalla camera si porto il telefono vicino all'orecchio e inizio a parlare. ---Si ci sono, cosa vuoi? Domando ---Voglio vederti, oppure solo parlare con te, volevo e voglio chiederti scusa per quello che e successo. "Cosa devo fare?" Si domando Malcom, non sapeva se doveva rimane con lui a telefono, oppure doveva riattaccare la chiamata. ---No! Non possiamo vederci, non ti conosco. Quindi non preoccuparti per quello che e successo, ora scusa ma ho altro da fare. Una volta che aveva finito di parlare riattaccò la chiamata e fece partire la chiamata con la sua migliore amica, inizio a squillare ma dopo che aveva superato i tre squilli parti la segreteria telefonica. Riattaccò anche quest'altra chiamata, si passo le mani su gli occhi era davvero stanco di questa situazione. La sua migliore amica non parlava con lui, Jack che continuava a chiamarlo per chiedergli scusa, sua madre che voleva mandarlo con suo nonno in campagna, "Forse l'idea non era male, partire per schiarirsi le idee" penso Malcom. Si avvicino alla valigia che aveva preparato, la apri e controllo quello che c'era dentro. Una volta che ebbe finito di controllare e mettere le ultime cose la chiuse e si andò a sedere sul letto, prese il suo cellulare nella speranza che la sua migliore amica l'avesse risposto. Ma non fu come si era immaginato, non aveva ricevuto nessun messaggio e nessuna chiamata. Si alzo dal letto ed usci dalla sua camera e si avvio in cucina per mangiarsi qualcosa, quando arrivo si avvicino al frigo e prese la confezione di latte e si avvicino al fornello. Mise un pentolino con l'acqua dentro a riscaldarsi, mentre aspettava prese una tazza e una bustina di the all'arancia e cannella, scarto la busta e la mise nella tazza prese l'acqua che aveva riscaldato e la verso, aspetto che si raffreddasse un po' e poi inizio a berlo. Quando ebbe finito ritorno nella sua stanza e riprese il telefono per controllarlo, vide che c'erano due messaggi da Jack ma non volle proprio considerarli, attacco le cuffiette al telefono e inizio a sentire la musica si sdraio sul letto finché non si addormentò. Il mattino seguente quando si sveglio la prima cosa che fece fu controllare il suo cellulare, vedendo che c'erano altri due messaggi da parte di Sharon questa volta. Apri di corsa i due messaggi per leggerne il contenuto, il primo messaggio che lesse diceva: ---So bene che non e colpa tua, ma almeno potevi avvertire che era gay. Il secondo messaggio gli chiedeva se oggi si potevano incontrare per parlarne di faccia. Lui rispose subito di si, mentre stava inviando il messaggio gliene arrivo un altro di Jack, il quale gli chiedeva di rispondergli ai messaggi. Malcom invio il messaggio a Sharon e appoggio il cellulare sul comodino si alzo dal letto e andò in bagno, apri l'acqua della doccia e mentre aspettasse che si riscaldasse si inizio a spogliarsi per poi entrare in doccia. Si butto sotto il getto d'acqua e inizio a pensare, su come si doveva comportare con Jack. Inizio ad insaponarsi il corpo per poi risciacquarsi, chiuse l'acqua ed usci dalla doccia. Si avvicino al lavandino e inizio a lavarsi i denti si accorse che il vapore dell'acqua calda si era posato sul vetro con una mano ci scrisse sopra "cosa vuoi fare?" una volta finito si asciugò e si andò a vestire. Prese il cellulare e chiamo Jack aspetto che rispondesse per poi parlare. ---Vediamoci alla fermata tra dieci minuti. Riattaccò la chiamata prese le cuffiette e usci dalla camera, quando usci si ritrovo sua madre di fronte a lui. <> domando, Malcom la guardo e non disse nulla e continuo a camminare per uscire. Usci di casa e si in cammino verso la fermata dove sapeva che Jack lo stava aspettando. Prese le cuffiette e se le mise continuando a camminare. "Cosa gli doveva dire ?'' Si domando Malcom continuando a pensare sul cosa doveva fare con Jack, le cosa si stavano complicando più del dovuto. Doveva dirgli tutto quello che stava pensando al momento, "vuoi chiudere questa storia?'' Si domando di nuovo, non aveva capito cosa doveva fare visto che doveva prendere una decisione veloce, mancavano solo dieci metri e sarebbe arrivato alla fermata e ancora non aveva preso decisione. La musica che stava ascoltando era l'unica cosa che lo stesse facendo rassicurare e che gli stava dando un po' di pace in quella situazione, ma ora non avrebbe potuto più pensare avrebbe dovuto solo chiudere e partire. Si avvicino a Jack e vide che in mano aveva una carta fra le mani e che dentro c'era del tabacco "se non sbaglio quella dovrebbe essere una sigaretta" penso, si tolse le cuffiette dalle orecchie e lo saluto. Stava per iniziare a parlare quando Jack gli passo la sigaretta, << no mi dispiace ma io non fumo>> disse, aveva provato a fumare un paio di volte ma non gli era mai piaciuto e quindi ora non fumava. <> domando Jack, Malcolm fece di si con la testa continuando a stare zitto e a guardare quello che stava facendo. "Tutte quelle cose che hai pensato prima di venire qui dove sono? Tutto quello che gli volevi dire, perché non le dici?" Facendosi tutte quelle domande, dove trovare il coraggio per affrontare questa situazione e dirgli tutto prima che fosse troppo tardi. <> disse. Prese la sigaretta da mano Jack. "Cosa stai facendo?" Si domando. La mantenne in mano per un po' finché non se la porto alla bocca e aspiro. Inizio a tossire il fumo gli era andato di traverso e quindi non la smise più di tossire, Jack inizio a dargli piccoli schiaffi dietro la schiena per farlo smettere. "Dopo questo pro mettiti che non fumi più." Si disse a se stesso. Smettendo di tossire sentendosi le lacrime a gli occhi. <> chiese Jack. Malcolm si girò e l'ho guardò, <> disse. Si guardarono per un po' di tempo poi Malcolm si giro di nuovo verso la strada e inizio a camminare, non sapeva dove stesse andando gli bastava che camminasse. Si giro per vedere se Jack era dietro di lui e se lo stesse seguendo. <> domando gridando. Penso alla risposta che gli doveva dare ma non sapeva neanche lui dove stesse andando. <> gli rispose. Incominciò a sentirsi male ma non sapeva il perché. << Non correre, sto sballato!>> esclamò Jack . " Sballato? " si domandò Malcom . < > domando arrabbiato, <>rispose Jack. Malcolm si fermo per guardarlo, aveva cosi tanta voglia di prenderlo a pugni in faccia per quello che gli aveva fatto fare. < > disse a Jack, lui lo guardo e poi degluti, si avvicino a Malcolm gli prese le mani e le strinse. < > disse, <> rispose, <> domando. Tenendolo ancora per le mani iniziò a camminare, Malcolm lo segui senza emettere fiato, lo segui in silenzio era curioso di sapere dove l'avrebbe portato. Arrivarono davanti ad un parco giochi abbandonato, Jack sposto il cancello ed entrò lasciando andare le mani di Malcom. Non voleva entrare, sapeva il perché quel parco giochi era chiuso, <>disse Jack, <> domando. <> rispose, Malcolm si convinse ed entro pure lui, Jack gli riprese le mani e lo portò davanti una ruota panoramica, salirono sul primo vagone e si sedero. <> domando Malcolm, <> rispose Jack. Si avvicino a lui e lo bacio, Malcolm non si aspetto una cosa del genere, non sapeva cosa doveva fare. Per lui una cosa era certa era tutto sbagliato quello che stavano facendo, stacco Jack da vicino a lui e scese dal vagone. <>domandò Jack, <>rispose arrabbiato. <> disse Jack, <> rispose. Malcolm una volta che ebbe finito di parlare iniziò a correre, rimanendo Jack da solo nei suoi pensieri, voleva tornare a casa aveva bisogno di capire il perché di tutto questo. Stava ancora correndo per le strade per le strade per ritornare a casa, senza fregarsene del traffico ed il rischio di farsi buttare sotto dalle macchine, arrivo a casa entro e andò dritto in camera sua, si butto sul letto e iniziò a farsi domande. Jack. Rimase per un altro pò fermo in mobile nel parco giochi, per poi iniziare a camminare per arrivare a casa, prese il cellulare e scrisse un messaggio al suo amico -Dove sei? -Stasera ti va di uscire? Invio i messaggi, si fermo per leggere i messaggi che erano arrivati, rispose ed entro. <> disse Jack ad alta voce, <> domando il suo patrigno, <> aggiunse. Jack andò in cucina e trovo il suo patrigno seduto sul divano, a guardare la televisione, <> disse arrabbiato. <> rispose il patrigno, Jack degluti, si avvicino al frigo e gli prese la birra, la apri e gliela porto. Jack inciampò rovesciando la birra sui pantaloni del patrigno. <> grido, Jack si alzo velocemente e corse fuori casa, sapeva quello che gli sarebbe successo. Gli inizio a vibrare il cellulare, stava chiamando Mike. -Ehy fratello, dove sei?- domando Mike, -sono appena uscito di casa- rispose. -Ci vediamo al fiume?- domando, -si fratello-rispose. Staccarono la chiamata, Mike era come un fratello per Jack anche se lui non sapeva molte cose di Jack, una cosa soltanto sapeva che gli piacevano i ragazzi e anche sapendo questo, non l'aveva mai giudicato. Una volta Mike l'ho accompagno in una discoteca per gay e ci aveva rimorchiato due ragazze, che erano li per divertirsi. Anche se Mike, come nessuno sapeva che il suo patrigno abusava di lui, mentre pensava quelle cose gli iniziarono a scendere le lacrime, <> gli domandarono. Spazio Autore. Questo èil secondo capitolo, spero che vi piaccia fatemelo sapere tramite un piccola recensione. Baci Over_Start.

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