Amori e complotti via E-m@il

di ShannaInLuv
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mittente sbagliato ***
Capitolo 2: *** Albus il cupido. ***
Capitolo 3: *** Missione top secret ***
Capitolo 4: *** Hai un aspetto terribile( 1 # speciale James) ***
Capitolo 5: *** Piccoli indizi. ***
Capitolo 6: *** Al cinema (p.1) ***
Capitolo 7: *** Al cinema (p.2) ***
Capitolo 8: *** Tu sei lei ***
Capitolo 9: *** Problema arancia ***
Capitolo 10: *** Ciò che non avresti dovuto sapere ***
Capitolo 11: *** Come se ci fosse qualcosa di rotto dentro. ***
Capitolo 12: *** Sentimenti ed e-mail. ***
Capitolo 13: *** Lorcan Scamandro ed allenamenti ***
Capitolo 14: *** Pizza e «Mi piace fotografare le cose belle» ***
Capitolo 15: *** «Ecco perchè ti amo.» ***
Capitolo 16: *** Volevo baciarlo,sì. ***



Capitolo 1
*** Mittente sbagliato ***


Note: Ciao a tutti! inizio col dire che questa storia è ispirata al romando di Hortense Ullrich e Friedrich Joachim, il quale si chiama amori e complotti via e-mail, ( ve lo consiglio!) stesso titolo che ho utilizzato io per questa fiction. Tranne per un dettaglio: io scriverò scene raccontate dal narratore, e non solo attraverso le mail.
Comunque, ho realizzato questa fiction un po' di getto, ma è stato pubblicarla che mi ha resa restia: nonostante la trama sia sviluppata e i capitoli già scritti in parte, avevo paura che fosse no splot totale. E lo penso ancora.
Tuttavia, questa storia è assolutamene demenziale e non pensa nulla di serio. Vedremo soltanto una Hermione Granger esaurita, un poliziotto Malfoy stronzo, un Ron scemo, una Rose piena di adrenalina, una Albus ficcanano, una marea di cugini demenziali, un James decisamente fuori dalle righe e ...sì, un Scorpius Malfoy. Ma lui non ha bisogno di aggettivi.
Volevo inoltre specificare che in questa storia saranno presenti i seguenti pairing DracoHermione e James SiriusDominique, per cui chi non gradisca non legga :D
Spero che vi piaccia.
Shanna.
Amori&Complotti Via E-m@il
 


 
Prologo: Mittente sbagliato.
 



Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Aiuto!
Ciao, sono nei guai. E non nei soliti guai; stavolta sono nei guai seri... serissimi... anzi, a dirla tutta, sto nella merda. Rischio di finire in un riformatorio! I miei mi ci vogliono mandare... credo che l'alternativa sarebbe soltanto l'isolamento in Alaska... sola... completamete sola... lasciata a macire in questo mondo crudele!
Hanno trovato la droga nel mio zaino!
E tutta per colpa di quel frangisfere di tuo fratello.
Questa me la paga. Giuro.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Chi sei?!
Sto per chiamare la polizia, o forse l'ambulanza.
Sai, non mi importa dei tuoi deliri mentali, neanche ti conosco, figuriamoci. Credo proprio che tu abbia sbagliato destinatario.
Ps. Faresti meglio a non divulgare certe informazioni a chicchèssia, se quest'e-mail finisse nelle mani di un poliziotto non ci metteresti davvero cinque secondi a finire in un riformatorio... o in una prigione. Decidi tu.
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Chi sei tu, piuttosto?
... se mi hai scritto solo per rompermi le scatole, arrivederci.
... se invece hai ricevuto la mia e-mail di prima, sono desolata, ma non era stata indirizzata a te. Santo cielo, porti quasi la stessa email e lo stesso nick di mio cugino. Sai, lui ha una fissa tremenda per quel coso lì -Star Wars-. In effetti credo che sia una sottospecie di nerd, in quello.
In ogni caso, credo che ti abbia frainteso: la droga non era mia, ma di quel troglodita di mio cugino - l'altro.
Perciò, mister sono-un-Jedi - ahaha! - mi dispiace di averti seccato!
Ps. Non è vero quello scritto sopra, non sono dispiaciuta nemmeno un po'.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Il tuo nickname è banale, il mio è forte.
Sorvolando ciò che hai detto sul conto di Star Wars...
Beh, felice di non aver conosciuto una drogata. Stammi bene con la polizia.
Ps. Se vuoi, quando ti arresteranno, ti porterò delle arance.
Addio,
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Puah! Arance!
... mi fanno completamente schifo.
E poi, no grazie, ho già una centina di parenti che mi ronzano in mezzo alle scatole, ce ne mancherebbe soltanto un altro.
Altrettanto Addio,
Red.
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«Roooooooooose!» Tuonò una donna al piano di sotto.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente. Afferrò lo zaino di scuola e scese le scale di casa sua, che sboccavano nel salotto.
In fondo alle scale, quasi l'aspetasse, sedeva il gatto più brutto, grasso e antipatico del mondo: Grattastinchi II - e parola di suo padre, il primo Grattastinchi non era tanto meglio del suo successore.
Il grosso gatto la guardò con aria di sfida, come se sapesse cosa l'attendeva, e Rose gli intravide quasi un sorriso gattescho incurvargli gli angoli del muso, facendo sollevare i quattro baffi, storti, che aveva.
Passando accanto a lui, Rose guardò il gatto con superiorità, rifilandogli un calcetto per spostarlo dalla sua visuale.
Entrando in salotto, vide sua madre che reggeva in mano un foglio dell'ospedale; il papà di Rose gli stava di fianco, con una mano poggiata sulla sua spalla confortevole.
Davanti a loro, a braccia conserte e con uno sguardo abbastanza ammutolito, stava, purtroppo, il Capo della Polizia Draco Malfoy. Rose arricciò il naso alla sua vista.
Odiava quel tipo, per un sacco di motivi.
Perchè l'aveva incastrata e accusata di spaccio di droga.
Perchè era il padre di un odioso compagno di scuola.
Perchè suo padre odiava lui di rimando.
Perchè era il padre di Scorpius Malfoy.
Perchè sfotteva sempre i suoi parenti ai tempo del liceo.
Perchè era il padre di Scorpius Malfoy.
Perchè aveva dei capelli biondi, talmente biondi, che sembravano tinti e lei aveva passato la sua cruciale esistenza a domandarsi se fossero naturali o cosa.
... Perchè era il padre di Scorpius Malfoy, l'aveva già detto, per caso?
 

«Rose.» sfiatò nuovamente sua madre, Hermione Granger, guardandola con gli occhi lucidi con tanto amore e affetto. Ma se nemmeno un giorno prima la voleva spedire in un riformatorio? « Ti voglio tanto bene.»  Appunto. « Le analisi sono pulite...»
Draco Malfoy sbuffò, ciondolando la testa per poi fissarla. « Sì Rose Weasley, non sei drogata. Analisi pulite, camera pulita, tutto pulito. Ma, quella droga, da dove viene?»
Rose guardò negli occhi il Capo della Polizia, con sfida. Voleva incastrarla a tutti i costi o era soltanto la sua impressione?
Rose sbuffò lievemente, afferrando una brioche dal tavolo e filandosela in bocca.
« E iho fche fe fo.» Che, tradotto, sarebbe stato un e io che ne so?
Ovviamente mentiva. Rose era sicura che a mettere quella droga nel suo zaino fosse stato James Potter, il cugino ritardato, fratello di quello sano- almeno un po' - , fratello della sorella che troppo preocemente passa da un fidanzato all'altro.
Draco Malfoy fece scattare un sopracciglio in alto, e a Rose ricordò tanto il figlio che in quel momento resistette dal dargli un pugno sul naso, come faceva, a volte, con il figlio.
Invece, per amor dei suoi genitori - non voleva che venissero a portarle arance ogni settimana, - si limitò a lanciare un'occhiata truce  di rimando, per poi uscire dalla stanza teatralmente masticando come un cammello la sua brioche.
Quella sì, che era un'uscita a effetto.

 

@@@


 
La testa di Rose cadde quasi pesantemente sul banco. Le palpebre ormai si chiudevano da sole, in continuazione. La notte prima non aveva dormito molto; ripensava a quella sfortuna che aveva avuto e a quella rabbia che aveva di fracassare il cranio dell'Idiota di suo cugino.
Rose sbadigliò sonoramente, non curante dell'occhiataccia che le rivolse l'insegnante; avrebbero dovuta sospenderla numerose volte, in effetti, se non fosse stato per la sua media da A+ ...
... e perchè sua madre stava per diventare Sindaco.
Piccoli dettagli, insomma.

« Rose, come fai a dormire sempre in classe e avere ottimi voti?» Grugnì, suo cugino Albus, mentre scribacchiava nervosamente le forule che la professoressa stava appuntando sulla lavagna.
Rose, con gli occhi colmi di lacrime dovuti allo sbadiglio, si volse verso il cugino.
Albus Potter era, più o meno, l'elemento più sano della sua famiglia. Era carino, con i capelli neri non troppo corti ma neanche tanto lunghi, portati sempre in una capigliatura tutta sua, un po' scompigliati; aveva due occhioni verdi da cerbiatto che facevano morire quasi qualsiasi ragazza; poi aveva quel sorriso sbiancante della pubblicità della Mentadent e, certe volte, era così smieloso, dolce e simpatico da far schifo.
Albus era l'opposto di James.
Almeno, Albus non era Idiota come James.
Albus non puzzava come Fred.
Albus non si scaccolava come Hugo.
Non era narcisista come Dominique o sessista come Roxanne.
Non era presuntuoso o totalmente volgare come le gemelle - diverse- di Molly e Lucy.
Non era Francesino come Vicky. - Sì, era un difetto.
E nemmeno portava i capelli azzurri come Teddy.
E, sopratutto, non passava da una fidanzata all'altra, come invece faceva Lily.
Ma era pettegolo come Louis. Ma Lou era francese, e aveva quell'accento francese nauseante, quindi era comunque peggio lui di Al.
In sostanza, tutto il mio tempo lo passavo con l'unico cugino che non era troppo insopportabile, se non eccetto per un dettaglio.
Era migliore amico di S.M. (Scorpius Malfoy.)
 

« Stai zitto.» Lo liquidai. « Voglio dormire.»
E, dopo poco che Rose era caduta in un sonno profondo, una forte vibrazione proveniente da dentro l'astuccio la fece sobbalzare, rischiando di farsi beccare dalla professoressa Chang.
Ricevette, comunque, un'occhiataccia dalla maggior parte dei miei compagni.
Li ignorò e afferrò il telefonino:
Hai 1 nuovae email.
 


 
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: ... sei tutta intera?
Oppure sei in Alaska, senza la connessione Internet?
 
Jedi.
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Rose sogghignò, iniziando a digitare una risposta frettolosa.
« Chi è ?" Domandò suo cugino, sporgendosi aldilà della loro metà del banco. Rose spostò il suo celliulare dalla sua traiettoria, facendogli la linguaccia.
« Un idiota a cui ieri ho scritto per sbaglio; l'email era indirizzata a te, ma avevo sbagliato una piccola cosa. Sai, voi fan di Star Qualcosa avete poca immaginazione.»
Albus sbuffò, ferito come sempre quando Rose menzionava il suo film preferito in modo dispregiatico, e si chiuse nel suo mutismo da offeso.
 
 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Cos'è, ti preoccupi?
Ma sì, grazie, sono viva. E non grazie a quell'antipatico della Polizia! Mi vuole incastrare a tutti i costi, che bastardo. Proprio come il figlio: un bastardino.
Comunque, le analisi del sangue erano pulite, così come tutto ciò che poteva essere una prova. Sono scagionata, per l'amore di mia madre.
Mi voleva mandare in riformatorio, ma suppongo lo facesse per il mio bene. Puah!
Comunque, non ho ancora trovato Jay.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Jay?
I genitori ci vogliono sempre rinchiudere per iul nostro bene. Uhm... quindi sei minorenne? Anch'io.
Ma io ho leggeremente della vita meno incasinata della tua.
Ps. Ne so qualcosa di poliziotti stronzi.
 
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: E' mio cugino, quello idiota. Quello drogato.
Ua!
Che coincidenza scrivere per sbaglio a un adolescente!
Ps. Davvero, perchè?
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Ah.
Mio padre è un poliziotto.
...
Vuoi che ti procuri delle arance per tuo cugino?
 
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Seriamente...
... fatti curare. Hai uno strano feticismo per le arance. Ascolta il consiglio da perfetta estranea come me, ma che ci tiene. Mia zia è uno psicologo, ti dò il suo numero?
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Scarica l'allegato.
Ed è tutto.
 
Jedi.
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Rose premette sull'icona dell'allegato, per scaricarlo. Una foto lampeggiò in alto a sinistra, sullo schermino del celliulare; Rose cliccò sul download e tutto quello che le apparì fu un'arancia.
Rose scoppiò a ridere sonoramente, facendo girare tutti i presenti. La Chang si voltò verso di lei, con il fumo che le usciva dalle narici, spalancò la bocca e...
... e la campanella suonò.
Rose scosse la testa e infilò il cellulare nello zaino.

 

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Capitolo 2
*** Albus il cupido. ***


Amori&Complotti Via E-m@il
 


 
Capitolo 1: Albus il cupido.

 
AngolinoAutrice(?): Ho deciso di spostare l'angolino in alto, così vi torturo prima di leggere :P
Comunque, voglio ringraziare calorosamente _Cassiopea13_ dream_liberty che hanno recensito la scorso capitolo, e anche le magnifiche persone che hanno messo tra le preferite, ricordate e seguite! Vi amo tutteeee!!
Comunque, nel caso la storia andasse bene, realizzerò un banner e un trailer! Tù-tù-tùtùuuuuuùùh.
Spero che questa storia continuiate a seguirla e che continui a piacervi.
Avviso: questa storia attenta alla sanità mentale di ciascuni di voi. ah-ah.
Buona lettura.
Shanna.



«Quando troverò James, giuro che lo picchierò fino a farlo cadere a terra; e una voltà giù, gli darò talmente tanti calci finchè non esalerà il suo ultimo respiro chiedendomi scusa. Anzi, implorandomi perdono!»
Quasi lo urlò, Rose, quel commento, barra avvertimento, barra minaccia di morte; metà della mensa scolastica la guardò come se fosse pazza, ma lei continuò imperterrita a sorseggiare il suo milkshake alla fragola, rumorosamente.
«Ehm, Rosie. Abbassa la voce! » mormorò Albus a mezza voce, lanciando un'occhiata allarmata ai compagni di squadra di James: non che lui abbia paura degli amici di suo fratello, ma dei tizi che praticavano rugby erano decisamente pericolosi, se minacciati, e James era il classico tipo da circondarsi di amici pronti a dare la vita per lui. Che narcisimo. Ecco perchè, tra tutti i cugini, James era l'unico ad andare d'accordo con la parte femminile della famiglia Weasley-Delacour.
Gli amici di James si alzarono dal loro tavolo, qualche metro più in là e fecero per dirigigersi a un altro tavolo. Il loro.

«Rose!» attirò la sua attenzione Albus, sfilandole da sotto il naso la sua bibita alla fragola e mollandole un calcio sotto al tavolo. Dapprima Rose aggrottò le sopracciglia, poi si voltò verso il punto in cui lo sguardo verde smeraldo di Al era fisso.
Oh.

«Beh, che venissero pure. Ho voglia di spaccare il naso a mio cugino, e allora? Non me ne frega se dei def- » Albus impallidì e Rose si bloccò, elargendo un sorriso improvvisamente dolce verso i quattro giocatori di rugby che li fissavano, senza malignità, ma con sguardo curioso.
Uno di loro, comunque, Lorcan Scamandro, che era il migliore amico di James, si era bloccato accanto a Rose. Era alto quasi due metri, almeno così sembrava a lei.

«Dei definibilmente bellissimi ragazzi vengono da me!» aggiunse, decidendo che, se proprio doveva insultarli, era meglio non farli in pubblico. O almeno non con la loro presenza.
Lorcan si schiarì la voce, arrossendo leggermente.
«Rose, hai  visto James, per caso?»
Rose ?
Scamandro l'aveva mai chiamata per nome?

«Eh?» fu il suo commento intelligente.
Il suo sguardo era fisso sui suoi bicipidi... quant'erano grossi! E la divisa della scuola - una polo bianca- gli stringeva sul petto così.... e quelle gambe... e... oddio, quei capelli biondi?
Rose boccheggiò mentre notava, e nel mentre il suo cuore prendeva a battere velocemente, che gli occhi azzurri di Lorcan erano fissi su di lei. E lui le sorrideva!
Non era così spaventoso, dopotutto, quel Lorcan-amico-di-James-Scamandro.

«Sfortunatamente no. Comunque non penso che verrà, oggi.» lo liquidò Albus, lanciando un'occhiata esterrefatta alla sua migliore amica, barra cugina.
Lorcan ringraziò e sorrise - oddio! Il cuore di Rose fece una capriola. Ma fu quando si girò che gli occhi di Rose cadderto in quel punto, ovvero sul suo didietro e restarono lì finchè Lorcan e la squadra di rugby non uscirono dalla mensa.

«Rose, un po' di contegno.» sbuffò Albus.
In quel momento, la sua visuale venne oscurata da una nauseante figura maschile;
«Conosci questa parola, Weasley?» rimbeccò lo sgradevole tizio.
Rose roteò gli occhi.
«Chiudi. Quella. Fogna.» come se il padre non l'avesse già infastidita abbastanza. Come se lui non le stesse già sulle scatole... perchè Scorpius Malfoy doveva rompere quando era intenta a gustarsi il didietro di Lorcan Scamandro?
«Scorpius, non iniziare,» l'ammonì Albus che, in continuazione, si ritrovava in un conflitto ampio dei suoi due migliori amici. Scorpius scrollò le spalle e prese a mangiare silenziosamente.
«Rose se vuoi puoi restare... » iniziò Albus, ma venne già interrotto dalla sedia che si spostava, sua cugina era già sulla porta, intenta a eviatre quello che era il suo amico biondino.
 

«Tua cugina è strana.» commentò semplicemente Scorpius. Come se Albus non lo sapesse già, e come se Scorpius non l'avesse detto già un milardo di volte. Insomma, alla fine, era sempre lui a nominare Rose, non è che Scorpius stesse nascondendogli qualcosa?
«Sai, ieri mi ha contattato una strana tipa!» rise Scorpius, porgendo il cellulare all'amico. «Aveva sbagliato indirizzo mail. E' simpatica anche se un po' stralunata.»
Albus inarcò un sopracciglio. Cosa faceva ora, ci provava anche con quelle via internet? Era proprio un caso senza speranza, gli ricordava proprio sua sorella Lily.
Albus aprì le mail già lette sul telefonino di Scorpius: le ultime due erano di suo padre, la terz'ultima, invece, proveniva da un nickname  e da un indirizzo mail piuttosto familiare.




Redhair@gmail.com

Un sorriso spontaneo nacque sulle labbra di Albus; non avrebbe mai dimenticato l'email di sua cugina - quella preferita. E non era neanche tanto misterioso chi fosse colei che si ostinava a sfoggiare i suoi capelli rossi come un premio.
Red.

«Si chiama Red,» Scorpius scrollò le spalle. « Ovviamente, il suo vero nome non lo so. Pare che abbia la nostra età, una famiglia piuttosto strana e che stesse per finire in galera per colpa di un poliziotto stronzo e un cugino strafatto.»
Che sarebbero, pensò Al, in ordine: tuo padre e un tuo amico.
Albus scese a leggere le prime mail; i due avevano parlato tanto, considerando il fatto che era passato solo un giorno. Inizialmente i due avevano battibeccato ma poi avevano iniziato a scherzare.
Perchè, santissimo Spongebob, non poteva succedere anche nella realtà? Era quella la domanda che vagava nella mente di Albus.
Scorpius si sporse verso di lei, con un sorriso strano e un luccichio negli occhi.
«Che te ne pare? Simpatica, vero?»
Albus soffocò una risata, che mascherò con un colpo di tosse; se solo Scorpius avesse saputo chi fosse in realtà quella pazza simpatica non sarebbe stato abbastanza entusiasta.
«Così questa è Red.» disse soltanto, Albus riconsegnò il cellulare al migliore amico e lo guardò, mentre aggiornava la casella di posta per vedere se ci fossero nuovi messaggi.
«Sì.»
«E ti sta simpatica.»
«Sì?» la parola uscì come una domanda dalle labbra di Scorpius, che si era voltato a guardarlo piuttosto interrogativo.
Albus stava ridendo come un pazzo: interiormente, sia chiaro. Ci stava giusto prendendo gusto in quella novità: Scorpius e Rose che chattavano, ma entrambi ignoravano la reciproca identità.
E si trovavano addirittura simpatici, o almeno, Scorpius trovava Red simpatica. Ma Rose trovava Jedi altrettando simpatico?
Cosa sarebbe successo se l'avessero scoperto? Sarebbe scoppiata la bomba o si sarebbero appacificati?
Albus decise che quella situazione era meglio di una telenovelas, così decise di restare a guardare.

«Dov'è James, a proposito?»
Albus trasalì alla domanda dell'amico; non poteva riferire a Scorpius quello che James aveva fatto, o avrebbe collegato tutto e sarebbe finito tutto preso. Troppo presto. Doveva insabbiare tutto.
«Sta male. Oggi è restato a casa.»
Bravo, Al! Insabbia!
Albus si dichiarò auto-cupido. Che il piano abbia inizio.
 

 
@@@
 
 
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: L'hai trovato tuo cugino?

Oppure, prendi in considerazione l'idea che sia scappato in Zimbawe; magari prosciugandoti anche dei tuoi risparmi.
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Ua!

Lo troverò, giuro, neanche fosse l'ultima cosa che faccio. Non sai i  guai che mi ha fatto passare... deve morire. Lo rincorrerò ovunque, col cavolo che sarà al sicuro nello Zimbawe.
ù.ù
E no, i miei risparmi sono dentro la fedele pancia di Teddy, il mio orsacchiotto di quando ero piccola.

Red
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Che razza di oggetto è "Ua"?


Grazie per l'informazione, credo che ti estrapulerò il tuo indirizzo di casa e squarcerò con il coltello lo stomaco del tuo povero Teddy.
... povero Jay, in fondo mi fa pena.
Comunque, mi sto appassionando al caso, raccontami i guai che ti ha fatto passare...
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: L'oggetto migliore del mondo.

Innanzitutto mi ha abbassato la media, da A+ sono passata a A.
Poi mi ha dato un sacco di seccature, il mio tempo libero è stato sprecato, insieme ad alcune lezioni saltate di pianoforte.
E poi, e qui torna in gioco lui, mi ha obbligato alla nauseante vista di quel poliziotto.
Anche se, devo dirlo, senza di lui non avrei mai avuto una visione paradisiaca tanto bella. *ç*
 
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Mph.

E io che credevo chissà cosa!
Visione paradisiaca?
Posso domandarti perchè alla tua età hai un orsacchiotto di nome Teddy?
 
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Che razza di oggetto è "mph"?

Ma è una cosa terribile! Tu non sai cosa si prova a stare sotto lo sguardo languido di quel poliziotto, palesemente tinto, perchè, insomma, ha dei capelli talmente biondi che fleshano gli occhi. Giuro che la prima volta che li ho visti sono rimasta ipnotizzata, e non in senso buono. Mi sembravo Mowgli e lui il serpente cattivo che promette di ucciderlo.
Tu non sai quanto quell'uomo sia terribile.
Ps. Il fidanzato di mia cugina si chiama Teddy, si sono messi insieme quando ero piccola e ingenua, avevo una cotta per lui, così l'idea di squarciare Teddy mi sembrava molto appropriata.
Pps. Visione paradisiaca, ripeto: Ho avuto l'onore di parlare - e di mirare il didietro statuario- di LS.
 
Red.
_____________________________________________________
 
 
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Non copiarmi le battute, non è carino.

Lo sai che il serpente che minacciava Mowgli aveva il veleno secco?
La smetti di chiamarli tutti per abbreviazioni?
Ps. Sei una pazza psicopatica.
 
Jedi.
 
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«Scorpius, stiamo mangiando.»  la voce gelida e distaccata di suo padre fece sobbalzare il sedicenne; alzò svogliatamente lo sguardo sul padre, che teneva il cucchiaio della zuppa a metà. Arricciò il naso, l'odore del puzzolente dopobarba di suo padre gli arrivò alle narici.
Si era sempre chiesto perchè sua madre avesse voluto sposare un tipo come Draco Malfoy - stronzo, gelido, stronzo, pallido, e ancora stronzo - e optò che decisamente non era stato il gusto nel scegliersi i profumi.
Scorpius sostenne lo sguardò del padre, facendo scivolare il cellulare all'interno del costosissimo pantalone che era obbligato a indossare una sera come tante, durante una cena come tante, a villa Malfoy.

«Phuau! » sibilò suo nonno, Lucius, piegato in una bocca e dalle labbra arricciata dalla mancanza di numerosi denti. Succhiò un po' di zuppa dal cucchiaio, in modo raffinato, per scoccare nel frattempo un'occhiata di astio al nipotino. «Questi giovani, sempre con il cellulare in mano, ai miei tempi-»
Narcissa Malfoy, con i capelli neri  -tinti- tirati in sù in una pettinatura aristocratica, alzò gli occhi al cielo e interruppe il marito dal suo lungo monologo di com'erano i tempi in cui lui era un giovane,ricco,affascinante uomo. «Lucius,» sibilò, con stizza.
Scorpius si era sempre chiesto se i suoi nonni si amassero almeno un po', perchè dall'occhiata invipertita che nonno Lucius aveva lanciato a Narcissa non si sarebbe mai detto.

«Allora, Scorpius,» intervenne Astoria con un sorriso timido, decisamente più da lei. Sua madre era sempre posata, sempre gentile e sempre bellissima. Troppo sprecata con uno stronzo come il padre. « Come va a scuola?»
«Bene." tagliò corto lui. Non voleva mancare di rispetto a sua madre, ma non aveva neanche una grande voglia di conversare con suo padre, perchè finiva sempre che Draco Malfoy cercasse di attirare l'attenzione su di sè.
E infatti, Draco raschiò la gola.
«Io sto alle prese con un caso davvero difficile. A quanto pare-»
Il cellulare di Scorpius suonò: Hai 1 nuova\e e-mail.
Otto paia di occhi si posizionarono immediatamente su di lui e Scorpius avvampò; era certo di aver messo il silenzioso.
Suo padre lo freddò con lo sguardo e Scorpius fece finta di mettere il silenzioso al cellulare, ma, mentre il padre continuava il suo discorso, e lui non l'ascoltava, aprì la mail proveniente dalla sua nuova amica di penna: Red.

 
 
 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Mi piace prenderti in giro.

Scusa, i miei si stanno separando e quindi mio padre ha questa brillante idea di  controllare alcuna a posta che ricevo; non vorrei fare nomi.
Che significa che il serpente aveva il veleno secco?

Ps. Grazie!
 
Red.
 
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Ti diverti con poco.

Significa che possono sembrare minacciosi ma in realtà non sono altro che birilli da abbattere.
Comunque, sono a cena ocn il mio poliziotto stronzo, ci sentiamo.
Ps. Tuo padre è psicopatico.
Pps. Mi dispiace davvero per i tuoi.
Ppps. Non era un complimento.
 
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com

Oggetto: A me non dispiace, non ce la facevoo più a sentirli litigare.
Brr.
Buona fortuna!
 
Red.
 
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Scorpius sorrise leggendo la ultima mail e, per rispetto più per sua madre e sua nonna che per la parte maschile della famiglia. Decise di riporre in tasca il telefono.
«.. quei Weasley saranno la nostra rovina.»  sputacchiò suo nonno, tra una patata arrosto e l'altra.
Draco Malfoy annuì. « E i Potter. Se quel Harry Potter continua a soffiarmi il lavoro giuro che lo uccido.»
Scorpius non sapeva come suo padre fosse finito a parlare dei Potter e dei Weasley visto che si era perso la maggior parte del discorso.
Ma a lui andava bene così; La sua amica Red era decisamente migliore dei pettegolezzi di tre famiglie che si scontravano dai tempi del liceo.

 

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Capitolo 3
*** Missione top secret ***


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  Capitolo 2: Missione top secret.
 


«Ragazze, mi piace un tipo!» strillò sovraeccitata Lily Luna, quella mattina, mentre fronteggiavano gli armadietti. Rose aveva avuto la fortuna che il suo armadietto si trovasse tra quello di Dominique e quello di Lily.
E poi si lamentava di non avere mai fortuna.

«Ah, e qual'è la novità? » domandò Rose, aprendo con un grugnito il suo armadietto, fasullo, e con un tono di voce che, seriamente, era incredulo.
Lily la guardò scioccata, come se volesse negare che le piacesse un ragazzo a settimana e mise il broncio Potter. Insomma, non poteva pretendere che fossero sbalordite da una cosa che, con Lily, era la quotidianità.
Dominique spalancò il suo armadietto e un odore di noce moscata invase la narici di Rose, che storse il naso.

«Non non capite!» ripartì alla carica Lily, sistemandosi una ciocca lunga e sottile come uno spaghetto dietro all'orecchio. Gli occhi le luccicavano. «Questa volta mi piace sul serio.»
Rose mancò dal farle notare che l'aveva detto degli ultimi sette ragazzi che aveva frequentato, che le piacevano sul serio, che erano quelli giusti...
«Mon cherì,» fece Dominique, ripassandosi il rossetto vispo davanti all'anta dell'armadietto, dove teneva uno specchio ovale. «Chi sarebbe questo garçon?»
Rose trattenne un grugnito. Perchè Dominique doveva parlare francese? Perchè doveva farle girare i cosiddetti boccini di prima mattina con quel suo nauseante profumo di noce moscata, quel suo rossetto rosso da duemiila sterline e quell'accento francese?
«Lysander Scamandro.» squittì Lily.
Rose e Dominique si fermarono, immobili, la prima con il libro di Biologia a mezz'aria e l'altra con la punta del rossetto infilzata nel labbro inferiore. Si scambiarono un'occhiata, per poi voltarsi, lentamente, verso la cugina.
Lily aveva le gote rosse.
«Che c'è?»
Lysander Scamandro era il fratello gemello di Lorcan, il giocatore di rugby, amico di James; avevano entrambi l'età di James, i capelli biondi mossi e gli occhi grigi.
E la loro somiglianza finiva lì.
A scuola erano stati soprannominati i gemelli diversi, perchè se Lorcan aveva bei muscoli, un sorriso smagliante, un abbigliamento sportivo, un carattere espansivo e solare, Lysander era tutto l'opposto.
Non che Rose ce l'avesse particolarmente con lui, ma era piuttosto famoso nel club degli scacchi. Il che la diceva tutta.
Lysander era minuto, il suo sorriso non era così smagliante per via dell'apparecchio, indossava orribili maglioncini a quadri e camice a mezze maniche abbottonate fino all'ultimo bottone, era timodo e un po' sapientone.
Dominique schiarì la voce e infilò il rossetto nella borsa, con un gesto stizzito.
«Lily cara... stai bene?»
«Confermo. Non hai paura che l'apparecchio ti risucchi il labbro mentre lo baci?»
Insomma, perchè scegliere Lysander quando poteva avere Lorcan? La copia migliore?
Non che le dispiacesse più di tanto, insomma, Lorcan si era appena accorto dell'esistenza di Rose e non voleva certo che l'esistenza di Lily, la cugina dalla pelle perfetta, rovinasse il suo futuro fidanzamento.
Come no.
Lily le scoccò un'occhiataccia disgustata e poi guardò Dominique che sembrava visibilmente preoccupata per la cugina.
In realtà era solo preoccupata che girasse strani voce, dato che erano cugine.

«Domi, è così dolce!»
Rose gonfiò le guancie, trattenendo a stento una risata a scoppio. Dominique la lanciò un'occhiataccia accusatoria. «Non ridere, Rose. E' una cosa seria!» ma, in quel momento, la campanella suonò e Lily chiuse il suo armadietto, con un sorriso da ebete in volto e seguì le ragazze del suo corso.
Dominique sbuffò, frustrata, e afferrò in mano il suo volume di Letteratura Inglese, per poi dirigersi verso la sua aula. Rose la imitò, raggiungendo l'aula di Biologia.
Per sua sfortuna, come se le sfortune non finissero lì ( e non aveva ancora beccato James), davanti all'aula di Biologia trovò suo cugino Louis - era stufa di trovarsi cugini tra le scatole - che parlava con quel bastardino di Scorpius Malfoy.
Quando la vice, Louis squittì e alzò la mano.
«Ecco la mia cugina preferita, come stai Rosie?»
Tralasciando il fatto che Louis era un pessimo bugiardo, gli lanciò un'occhiataccia e, superandoli, rispose: «Prima di vedere il bastardino stavo bene.»
Si sedette al primo banco e poggiò con stizza il libro sul tavolo.
«Magiato l'acido, Rosellina?»
«Vai a farti fottere,Malfoy.»
Scorpius spalancò la bocca per ribattere ma in quel momento il professor Vitious entrò nell'aula, intimando tutti di mettersi al posto. Un odore di pino le arrivò alle narici e Rose non ebbe dubbi sul fatto che Louis si fosse appostato accanto a lei.
Rose lo ignorò, afferrò il cellulare e inviò una mail.


 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Giuro che sto per compiere un omicidio di massa.
Odio i miei cugini, te l'ho detto? E odio anche SM, più di chiunque altro sulla faccia della terra. Con che arroganza osa parlarmi??
Comunque, senti, senti questa, mia cugina L. pare si sia infatuata del più sfigato della scuola.
Red.
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«Rose, forse dovresti essere un po' più dolce con Scorpius.» bisbigliò  Louis, cercando di non farsi sentire dal professore che stava intanto, spiegando la costituzione di una cellula eucariote.
Rose nascose il telefono sotto al quaderno e fece finta di prendere appunti, anche se in realtà stava soltanto disegnando una cellula sgorbia.
«Ma io sono gentile con lui. Altrimenti lo avrei già castrato con un calcio nelle palle. » ci riflettè su. «Insieme a James.»
Loui sbuffò, sua cugina era un toro dall testa dura e in quel momento una vibrazione sovrastò la sua voce e attirò l'attenzione della cugina.
«Rose...»
«Non ti sto ascoltando.»


 
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Buongiorno anche a te!
Mi piace la tua solarità di primo mattino!
Aahaha!
Ma tua cugina L. non era quella che cambiava ragazzo ogni settimana ?
Lo odi proprio questo SM eh.
Jedi.
 
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Buon giorno, nerd.
Puoi dire anche puttana. Non mi offendo.
Red.
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«Rose!» protestò Louis. «Cosa c'entra Jamie, ora?»
Il telefonino quasi scricchiolò nella presa di Rose, diventata ferrea al solo sentir parlare di quel cugino ingrato. Voltò la testa di scattò verso il cugino.
«Quel demente voleva incastrarmu con la droga! La sua droga!» sibilò Rose.
«Oh,» cinguettò Louis, in maniera molto francese e molto fastidiosa. «Ma dai, non potresti perdonarlo? Non penso che la droga fosse sua.»
«No, infatti, erano delle renne di Babbo Natale che durante l'hanno non hanno un cazzo da fare se non nascondere la loro droga nello zaino di Rose Weasley,» sbottò Rose. «Merita la morte.»
Louis sorrise, serafico e poi azzardò. «Comunque, so che Lorcan-»
Questa volta, Rose era molto interessata a quello che il pettegolo francese aveva da dire, però, sfortunatamente, il professore Vitious si piazzò davanti al banco di Louis.
«Weasley,» esalò, paonazzo in volto. « Se l'anatomia della cellula non è di tuo gradimento, puoi anche uscire.»
Louis ridacchiò. « No professore, è interessante... ma, comunque, Weasley chi? » scherzò, muovendo il pollice alternativamente da lui e Rose. «Perchè ci sono due Weasley qua e-»
«Weasley uno, finiscila o ti sbatto fuori.»
«Tecnicamente prof., è lei la magg-»
«FUORI!»
Rose si spalmò una mano in faccia.

 
@@@
 
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Scusa, lezione infernale.
Che fai ora?
Io sono in pausa pranzo.
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Idem.
Sto mangiando disgustosamente. Perchè non aboliscono il cibo della mensa scolastica? Io credo che sia un motivo per migliorare le infrastrutture scolastice.
Almeno ci verremmo più volentieri.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Cosa?
In queste ore è successo qualcosa che ti ha fatto perdere il cervello per blaterare cose senza senso?
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Può darsi.
Come è andata ieri la tua cena con il poliziotto?
(brrr)
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Uh.
Suppongo bene. Almeno mio nonno si è risparmiato il sermone sulla sua gioventù.
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Cose da nonni.
Aspetta. Scusami Jedi, ho da fare. Devo ammazzare una persona.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Preparo il sacchetto di arance.
Se mai ti prendessero.
Jedi.
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«JAMES!» strillò Rose, lasciando polpette e purè nel piatto e dirigendosi a falcate verso il tavolo del cugino.
Lo vide sobbalzare sul posto, e la mandria di idioti che lo seguirono gonfiarono i muscoli, guardandosi intorno e domandandosi da dove provenisse quell'urlo disumano.
Rose attraversò la mensa in un attimo, trovandosi di fronte al cugino, seduti, e battendo entrambi i palmi sul tavolo davanti a sè, facendo quasi rimbalzare il piatto di polpette di James.

«James Sirius Potter, emerito stronzo.» sfiatò.
James, con gli occhi fuori dalle orbite, si alzò di scatto, cercando una via di fuga ma Rose lo placcò, agguantando la sua polo e spalmando i loro nasi uno contro l'altro; il che implicata un'ingobbatura di quasi novanta gradi da parte del Potter.

«Ciao Rosie, come va?»
Rose grugnì. «Lo sai che, per colpa tua mi hanno dovuto a sottoporre ai test antidroga e che, per poco, i miei no avevano deciso di mandarmi in un riformatorio?»
Una gocciolina di sudore calò dalla fronte di James; sorrise forzatamente. «Addirittura? I coniugi Weasley non sono mai d'accordo su niente e-»
Rose lo strattonò, la sua maglia scricchiolò, segno che si era strappata in qualche punto. «Non cambiare discorso,James. Per colpa tua ho avuto quel poliziotto tra le palle per due giorni interi!»
«Malfoy?»
«Lui!» strillò Rose, inviperita. «Come cavolo ti è venuto in mente di fare quello che hai fatto?»
James deglutì, a vuoto, e fece presa sulle mani della cugina, liberandosi dalla sua presa. Sospirò e la guardò. «Ascolta, mi spiace, non volevo che ricadesse tutto su di te. E la droga non era nemmeno mia, ho solo pensato che su di te sarebbe stato tutto più facile da scampare e che Malfoy avrebbe lasciato perdere la cosa.»
Notizia del giorno: Malfoy non l'aveva fatto; anche quella mattina, uscita da scuola, aveva intravisto una pattuglia della polizia appostata a qualche metro da casa sua. Morale della storia: Malfoy voleva ancora incastrarla.
«Aspetta,cosa? » mormorò Rose. «La droga non era tua? E di chi era?»
Louis aveva ragione. Strano.
Rose sapeva che James fosse un babbeo, menefreghista e rompiscatole ma sapeva anche che non avrebbe mentito su una cosa del genere. Fin da quando erano piccoli, i cugini del clan Potter-Weasley avevano fatto una specie di giuramento infrangibile sul fatto che dovevano sostenersi sempre e rivelarsi le più grandi cazzate della storia.

«Te lo giuro,Rose, che la droga non era mia, ma,» sospirò, sollevando le mani. «Non posso dire di chi sia. Ho le mani legate.»
Rose annuì, distratta. Di chi poteva essere, allora, quella droga?
«Comunque, ho un modo per farmi perdonare!» gongolò l'idiota.
«Come?»
«Lorcan vuole chiederti un appuntamento.» bisbigliò.
Il cuore di Rose prese a battere velocemente, e la sua testa iniziò a formulare pensieri irrazionali  e sconnessi, mentre ripeteva - come? Cosa? perchè? -

«Eh?»
E, soprattutto, che c'entrava lui se Lorcan voleva uscire con lei?
Il sorriso entusiasta di James sembrava che la cosa fosse ovvia, come se fosse palese il motivo della sua magnifica entrata in scena.

«Lor mi ha chiesto il permesso e gliel'ho dato!» gongolò.
Oh, grazie papà.
Rose lo fissò infastidita.
«Sei troppo clemente. Non sarei mai uscita con qualcuno senza il tuo permesso, Jamie.» sbottò grondante di sarcasmo.
James però, non capì il sarcasmo - evidentemente James e capire non erano due cose aggregabili- e squittì entusiasta.
«Prego!»
 
Rose tornò al tavolo e agguantò il telefonino, sorrise alla risposta di Jedi e così decise di informarlo dei suoi piani.

 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Missione Top secret.
Ho scoperto che non era la droga di mio cugino. Lui non mi vuole dire di chi sia, ma io ho intenzione di scoprirlo.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Adesso le cose si fanno interessanti.
Potrei aiutarti.
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Missione Top secret (2)
E come?
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Missione Top secret (3)
 
Essendo figlio di un poliziotto, potrei intrufolarmi nel sistema della polizia e ottenere delle informazioni. Come, ad esempio, in quali quartier della tua città sia più concentrata la diffusione di droga, e tu potresti confrontarli con gli amici di tuo fratello.
Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Missione Top secret (4)
Questo è un ottimo piano!
Ma purtroppo mio cugino conosce tutta la scuola. Comunque io vivo a Londra.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Missione Top secret (5)
 
Oh, anche io.
Rende tutto più perfetto.
Jedi.
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AngolinoAutrice(?): Ciao! Non avrei dovuto aggiornare così presto ma, onde evitare che qualche impegno mi blocchi e non riesca a pubblicare, l'ho fatto oggi!
Ringrazio ancora  _Cassiopea13_ ( sei fantastica *^*) e  malandrina24 e voglio annunciare ch e siamo soltanto al 3 capitolo appena pubblicato e già 4 persone l'hanno messa  tra le preferite, 3 tra le ricordate e 10 tra le seguite! Grazieeeeee!
Passando alla storia: in questo capitolo ci sonoJames e Lou (*^*) finalmente! E, diciamo, che James è il solito idiota cucciolotto <3 Ma noi lo amiamo così, vero Jamie ??
E, per quanto riguarda Lily, è fatta così, ma chi ci dice che stavolta non sia quello giusto?
Povero Lys ç_ç
Rose non demorde,è una tipa testarda, figlia di Hermione e non esattamente displinata come lei, pensate che mollerà tanto facilmente? èwé

Avviso: volevo farvi una domandaa, come la vedrete, più in là, una coppia slash? Vi darebbe fastidio? Votate! Hp bisogno di voii!!

E, prima di lasciarvi, vi lascio un'anticipazione del prossimo capitolo:





 
«Ho interrotto qualcosa? »
Rose sospirò, prondamente, dal naso, osservando seria Al. Si schiacchiò contro il muro dell'ascensore e sventolò una mano accanto alla sua faccia rossa.
L'iperventilazione era dovuta al fatto di essere stata bloccata in ascensore per due ore; non affatto per quello che era quasi successo.
«No, assolutamente. » borbottò Scorpius.
«No, aiutaci a uscire di qui, Al. »


Shanna.

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Capitolo 4
*** Hai un aspetto terribile( 1 # speciale James) ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 4: Hai un aspetto terribile ( 1# speciale James)
 
Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano?
...


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (1)

Cosa?


Jamie.
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Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (2)

Nulla :D
Buonanotte, J.


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (3)


Cristo, Louis. Sono le tre di notte e tu mi scassi le palle con queste cose?



Jamie.
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Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: E cosa ci fai con l’email aperta alle tre di notte?

Touchè.
:D


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Fai un favore al mondo e muori.

Buonanotte.


Jamie.
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@@@
 

« James, tesoro, stai bene? » Ginny Weasley in Potter girò intorno all’isolotto della cugina, asciugandosi le mani bagnate sul grembiule e toccandogli la fronte con la mano gelata. Arricciò le labbra nel vedere la sua espressione.
James sbuffò, scansandosi dalle attenzione della madre e sedendosi di peso sulla sedia, davanti a un piatto di bacon e cereali. Lo sapeva benissimo di non avere un bell’ aspetto: la sera prima non era riuscito a chiudere occhi per colpa di una persona; e no, quella “persona” non era Louis.
Grugnì, riempiendosi la bocca di cereali al cioccolato.
Aveva dormito appena un paio d’ore, e quando la sveglia era suonata si era letteralmente buttato giù dal letto, rotolando come un sacco di patate. Si era fatto una doccia veloce, si era a malapena pettinato i capelli e aveva evitato lo specchio come se fosse la peste: sapeva già di avere un volto pallido e due occhiaie da far paura, non c'era bisogno che un insulso pezzo di vetro riflettente glielo ricordasse.
«Non dirmi che ti sei ubriacato ieri sera, James Sirius!» sbottò Ginny, ripartendo alla carica con le mani sopra ai fianchi.
Quanto vorrei che fosse per quello.
«No, mamma. » sospirò.
L’espressione di Ginny s’addolcì; ovviamente non gli credeva del tutto ma almeno finse di credergli, perché poi esclamò: «Vuoi rimanere a casa oggi? »
«Santo cielo, no! » sbottò James, sputacchiando i cereali dappertutto. Quel giorno ci sarebbero stati gli ultimi allenamenti prima della partita di domenica e non poteva assolutamente mancare, in quanto, quell’anno, era diventato il nuovo capitano della squadra di rugby quando Tim Thomas si era diplomato lo scorso anno.
Ginny ridacchiò e si voltò nuovamente, indaffarata con la cucina.
«Hai un aspetto orrendo.» esclamò Lily Luna sedendosi a tavola e scoccandogli appena un’occhiata. Indossava una versione più moderata della divisa scolastica: polo ricoperta da una giacchetta, gonna fino a sotto al ginocchio e calze lunghe; anche se, lui sapeva benissimo, che una volta arrivata a scuola Lily si infilava nel bagno delle ragazze per cambiare il suo look: la polo veniva sostituita con una medesima ma che le lasciava la pancia leggermente scoperta, la gonna più corta e niente calze.
Lily aveva due anni in meno di lui ma, forse, aveva più carattere di tutti i Potter e i Weasley messi insieme.
Come ultimo membro della famiglia a fare il suo ingresso fu Albus, che entrò sbadigliando e arruffandosi i capelli neri. Per lui dormire non sarebbe mai stato abbastanza. Camminò verso il tavolo, come un bradipo, e si mise a sedere, silenzioso. Mentre afferrava un biscotto sollevò una palpebra per vedere il fratello.
«Rose ti ha picchiato ieri?» domandò trattenendo uno sbadiglio. James sbuffò, un altro a sottolineare che quella mattina faceva schifo, perfetto. Si alzò, saluto svogliatamente la madre e afferrò lo zaino, uscendo a passo spedito verso la scuola.
Strano ma vero, quella mattina era persino in anticipo di dieci minuti. Così si diresse verso il suo armadietto pigramente, dove trovò poi Lorcan e Fred che stavano chiacchierando animatamente.
James spalancò l’armadietto e infilò a malavoglia i libri, cercando di ricordare cosa avesse in prima ora.
Inglese? Spagnolo? Matematica?
«James, amico... » Lorcan titubò, squadrandolo da capo a piedi.
James grugnì. «Faccio schifo? Lo so, ok? » e sbattè violentemente l’armadietto, facendo sobbalzare Lorcan e Fred. Non c'era bisogno di farlo presente, ancora.
«Non volevo farti arrabbiare, ma- »
Lorcan fu interrotto da Fred. «Ci fai preoccupare,così. »
James si passò una mano tra i capelli, indeciso se interpretare la voce di sarcasmo di Fred come un gioco o come sfottimento. Optò per la prima.
La campanella suonò, troncando ogni discorso che stava per nascere – perché James aveva notato gli sguardi dei suoi amici, e sapeva che stavano per fargli il terzo grado – così tirò Lorcan per un braccio.
«Cosa abbiamo ora? » borbottò James.
« Francese. »
James si guardò le mani: aveva preso il libro di Matematica.
Perfetto.
E, inoltre, lui detestava il francese.


 
@@@
 

_Louis ha condiviso una nuova foto con il gruppo Weasleys&Potters

Al : questa è esattamente la stessa faccia di questa mattina.
_Louis: Lo so, gliel’ho scattata prima in mensa.
Al: Rosie, potevi andarci più piano?
_Red_: Cosa? Non sono stata io! Giuro che non l’ho sfiorato...
Rox: è semplicemente brutto di natura no?
_Red_: Non credo che James si possa considerare brutto... è il membro più carino della nostra famiglia, a parte Louis e Dominique.
Al: Credo che il tuo femminismo non ti faccia vedere bene, Roxy.
Rox: Phua! E, Al, se vuoi tenere le palle da biliardo al proprio posto, non chiamarmi mai, mai, mai più Roxy. Lo sai.
_Louis: Uuuuuuh.
Fr3ddy: Comunque, dobbiamo aiutare James. E’ davvero preoccupante.
Al: Escludendo il fatto che non sia stata Rose – non sei stata tu, giusto? – cosa potrebbe essere successo?
_Red_: No, non sono stata io.
Molly: Magari ha preso un brutto voto?
Al: No.
_Red_: Impossibile.
Rox: E’ patetico.
_Louis: ... no.
Lils!: Non credo sia da mio fratello, Molly.
Lulù: Senza offesa, sorella gemella idiota, ma ti pare da James?
FreeHugs: Ehm, magari è stato scaricato. O ha avuto una delusione...
Al: ....
Lils!: Ma stiamo ancora parlando di James?
_Red_ : Però, a pensarci, è l’unica cosa che rimane.
_Louis: In tal caso lo scoprirò!
Al: ... troppo strano...
Rox: Io-me-ne-lavo-le-mani.
Molly: anche io, devo studiare, non posso perdere tempo a queste sciocchezze.
FreeHugs: Passo anche io, troppa fatica.
Lulù: Idem.
Lils!: Non mi interessa quello che fa mio fratello, devo pensare a conquistare Lys!
Lulù: ... Lysander?
_Red_ : Passo anche io ho delle cosucce da sbrigare.
Al: Ovvero?
_Red_: Affari miei, Al.
Al: Andiamo! Sono o no il tuo migliore amico?
_Red_ : Posso averci un segreto una volta tanto?
DoMi: Vi prego, basta. Smettetela con queste stupidaggini. Creare tanto casino per niente. James è un idiota è ovvio che non lo capiamo, e in ogni caso gli passerà nell’arco di due giorni.
...
...
DoMi: Finitela di fare i deficenti.

 
@@@
 
La campanella scolastica era appena suonata, e poteva siginificare soltanto una cosa: fine delle lezioni e inizio del piano Top Secret. Rose si era chiusa in bagno aspettando che la scuola si svuotasse, passò quasi un ora quando decise di sgattaiolare fuori prima che le donne delle pulizie la trovassero lì.
Se fosse stata beccata, era certa che ne sarebbe stato al corrente anche il bastardo – alias Draco Malfoy – trovando così una tangente in più per metterla in riformatorio e accusare la sua famiglia.
Già se lo immaginava, con la sua voce fredda e strascicante come un serpente: Che cosa ci facevi lì, signorina Weasley, uhm? E faceva scattare quel sopracciglio troppo chiaro, insinuando chissà che.
Prese un profondo respiro; un brivido le attraversò la schiena. Stava facendo qualcosa di immorale e da correzionale, forse, e sua madre non ne sarebbe stata affatto contenta, date le sue manie di perfezionismo.
Chi se ne frega di Hermione Granger.
Lei non lo era, come sua madre, non era diligente e attenta, ma anzi, era piuttosto menfreghista e pigra e se non fosse stato per il suo cervello – purtroppo ereditato dalla madre – avrebbe avuto i voti esattamente come James.
Uscì dal bagno, guardandosi in continuazione a destra e sinistra, stando ben attenta a non incappare nelle donne delle pulizie; girò a destra e imboccò le scale: l’archivio degli studenti si trovava all’ultimo piano.
@@@
 

Scorpius non era stupido; sapeva che per intrufolarsi nel sistema della polizia non poteva farlo a casa sua, con suo padre sempre in agguato. Quindi aveva optato per rimanere a scuola oltre l’orario previsto e, sperando di non incontrare nessuno, di dirigersi verso l’ufficio del preside.
Avrebbe usato il suo laptop.
Uscì da sotto la cattedra della sua ultima lezione, dove si era nascosto aspettando che andassero tutti via, e si incamminò verso l’ufficio del preside che stava dall’altra parte dell’edificio.
Il loro liceo, Hogwarts High School, era un edificio molto vasto, con tre piani, e con numerosi campi sportivi e due palestre, ed era stata soltanto fortuna che Scorpius si trovasse accanto all’ufficio del preside, durante la sua ultima lezione, altrimenti avrebbe dovuto percorrere l'intero edificio e il rischiu di essere beccati aumentava di svariati livelli.
Fortunatamente, fino a quel momento stava filando tutto liscio; entrò nell’ufficio e si sedette sulla poltroncina in pelle, aprendo il laptop.
Non sapeva nemmeno perché, a dirla tutta, stava rischiando così grosso per una sconosciuta su internet, considerando il fatto che si conoscessero soltanto da tre giorni, ma fare tutto quello, infrangere così tanto le regole, gli aveva scosso il corpo con una scarica di adrenalina pura.
Era perfettamente conscio che se suo padre l’avesse beccato sarebbe stato un gran bel male per lui: di certo sarebbe stato vergognoso se il figlio del capo della polizia più bravo, famoso e spietato in città fosse un piccolo criminale. Non osava nemmeno immaginare alle tortunre che suo padre gli avrebbe sottoposto.
Accese il laptop e dopo pochi secondi apparve un’immagine e uno spazio vuoto: la password.
Merda, imprecò Scorpius tra sé e sé.
Infilò una mano in tasca – fortuna che aveva pensato a tutto – e ne estrasse un piccolo congegno come una chiavetta USB. Sperava di non poterlo usare perché effettivamente lo aveva usato soltanto una volta, sul computer di suo padre, e non sapeva nemmeno se lanciava segnali alla centrale.
Trattenne il respiro e pregò. Mentre inseriva il congegno nella prima porta USB, un sorriso raffiorò sulle sue labbra.
Questa cosa inizia a piacermi.
Immediatamente, apparve un’immagine con numerosi dati e numerose parole, Scorpius ci armeggiò un po’, inserendo alcune password che conosceva della polizia, finchè un piccolo segnale acustico lo avvertì che ce l’aveva fatta: aveva trovato la password.
La parola lampeggiava sulla finestrella: Flambè.
Davvero? E che razza di password era?
Scrisse la parola nel rettangolo bianco e inviò, e in cinque minuti il computer ebbe caricato del tutto.
Che catorcio.
Andò immediatamente su Google e cercò il sito della Polizia locale, poi entrò nell’area riservata e iniziò a inserire i codici, con un ghigno.
E suo padre che voleva diventasse un poliziotto!
Altro che polizia, doveva entrare nei servizi segreti!

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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret.

Come va? Io mi sono appena intrufolato nel sistema della polizia.

Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (1)
Bene.
Sono rimasta chiusa nel bagno per quasi un’ora, che schifo.
Io sono quasi agli archivi degli studenti.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret (2)

Secondo il database della polizia, negli ultimi cinque anni, i quartieri di Londra colpiti dallo spaccio e uso di droga sono:
Bayswater,Chinatown, Earls Court, Findsbury Park, Hackney.

Jedi.


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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (3)
Bene.
Non potresti trovare qualcosa di più recente?



Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret (4)

Qui c’è un documento, ancora non inserito nel database, il che significa che il caso è aperto.
Ci sono scritti tre punti:
Il quartiere di Chelsea.
Regent Street e Carnaby Street.
Uh, pare che ultimamente I quartieri più ricchi siano più malfamati.



Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (5)


Ma io vivo a Regent Street!
Accipicchia.

Red.
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Email non inviata




Rose imprecò contro il suo telefono e la sua scarsa linea e lo infilò in tasca. Aveva cercato negli studenti iscritti dai due anni prima fino a quell’anno, e inutile dire che aveva trovato fin troppe persone.
Rose sbuffò e scartò numerose persone insignificanti, che James non avrebbe mai frequentato.
Si ritrovò tra le mani i fascicoli di Lorcan e Lysander Scamandro. Loro abitavano alla Carnaby Steet!
Ma non possono essere loro...
Decise di prenderli comunque “in prestito” – li avrebbe riportati a scuola al più presto – e prese anche i fascicoli di Louis e Dominique, che abitavano nel quartiere di Chelsea, un quartiere snob per dei tipi snob.
Afferrò anche un certo Adam Styles e Liam More, li aveva visti qualche volta in compagnia di James, e decise che anche Jessica Thirlwall doveva essere della sua “congrega”, almeno ogni tanto.
Mise i fascicoli nel suo zaino e controllò se era tornato il campo sul cellulare: ancora nulla.
Sbuffò e si diresse verso le scale, quando sentì delle voci.
«Per la miseria che ci pagano, questo schifo di archivio ammuffito non lo dovremmo neanche vedere!» stava lamentandosi una donna.
Rose si guardò destra e sinistra, in preda al panico. Dove si nascondeva ora?
La donna non ricevette risposta ma parlò di nuovo ugualmente. «Lo so, Abbie, va bene, occupati tu di sotto. Io penso all’archivio.» e Rose pensò che probabilmente stava parlando al telefono, oppure era pazza.
Stava finendo di salire gli ultimi gradini, e Rose sentì il cuore in gola. Era finita!
Era stata così concentrata da non essersi resa conto che qualcuno stava salendo le scale.
La donna era vicinissima
Rose si guardò di nuovo intorno, per poi fiondarsi nell’ascensore aperto e premere un tasto a caso.
Fortunatamente, le porte si chiusero prima che la donna la vedesse e Rose iniziò a scendere.
C’era mancato poco! Ora doveva stare attenta...
Probabilmente l’altra donna è qui intorno da qualche parte.
Le porte dell’ascensore si aprirono e Rose mise un piede fuori... per poi sbattare contro qualcosa. Terrorizzata, alzò il volto, e incontrò quello scioccato di Scorpius Mafoy.
Malfoy.
Tra tante sfighe, proprio Scorpius Malfoy.


@@@
 

Cosa ci faceva Rose Weasley lì?
Scorpius boccheggiò, totalmente sbalordito nel vedere la cugina perfetta del suo migliore davanti a lui, alquanto terrorittata, che lo scrutava con un’aria diversa del solito.
Impaurita.
Certo Scorpius, probabilmente Rose sta infrangendo la legge in qualche cosa, e tu sei il figlio di un poliziotto famoso.
Rose fece per aprire la bocca. «Non è come pensi...»
La voce della donna, quella da cui stava scappando, e che per un pelo non lo aveva beccato, provenne dall’aula affianco, così fece quello che gi sembrava più giusto: spinse Rose dentro all’ascensore e premette un bottone a caso, tappandole la bocca con la sua mano e aspettando che l’ascensore si muovesse.
Le porte si chiusero e l’ascensore salì, per poi bloccarsi due secondi dopo.
Rose, che intanto si era liberata della sua mano ma non del suo corpo – stavano ancora schiacciati contro la parete dell’ascensore –sussurrò : «Perché l’ascensore si è fermato? »
Scorpius si staccò da lei, sentendo le guance pizzicare e si voltò verso la spia rossa dell’ascensore che lampeggiava.
«E’... » balbettò, ma Scorpius l’anticipò.
«Andata via la corrente, » sospirò squadrandola sospettoso. Ancora non gli aveva rifilato uno dei suoi commenti acidi o sarcastici. «dovremo stare qui finché non la ripristinano. »
Rose annuì, ranicchiandosi per terra e rimanendo in silenzio.
Alzò un sopracciglio, che cosa stava succedendo? In situazioni diverse, Rose avrebbe urlato contro di lui fino a farsi scoppiare i polmoni, dicendo che sicuramente era stato lui a bloccare l’ascensore. E invece se ne stava lì, rannicchiata su sé stesse e lo sguardo vacuo.
Scopius si inginocchiò davanti alla ragazza. « Tutto bene? »
Rose strinse i denti. « Ti sembra che io stia bene? Idiota. » sussurrò. Ecco il primo insulto, forse andava meglio, anche se era troppo velato per essere di Rose Weasley.
Dopo un po’ che Scorpius la stava guardando, cercando di capire cosa le fosse successo, lei sospirò. «Soffro di claustrofobia. »
Oh, tutto ha un senso.
Scorpius esibì un sorriso sghembo. « Ma davvero? Allora potrei usarla come arma contro di te. »
Rose sollevò lo sguardo, e se gli sguardo potessero uccidere, il suo l’avrebbe fatto. Scorpius sollevò le mani in segno di resa. « Okay, scusa, era pessima.»
Lui non aveva mai avuto quel tipo di patologie: claustrofobia, fobie di animali o di cose... perciò non poteva capire appieno come si sentiva Rose. Decise che si sentiva piuttosto male se ancora non avevano preso a battibeccare in continuazione.
Si sistemò accanto a lei, con la schiena premuta contro la parete, e così accanto a lei da sentire il calore sulla pelle.
Controllò il cellulare: Red non gli aveva ancora risposto. Forse era stata beccata o forse non le prendeva il telefono.
Neanche a me prende, chiuso qui dentro.
«Non dirlo. » sibilò Rose, d’un tratto.
Scorpius voltò la testa verso la cugina del suo migliore amico e la scrutò. Un brivido scosse le spalle di lei ele fece socchiudere gli occhi. Stava iniziando a essere troppo rossa in viso.
Dire cosa ?
« Non dire che mi hai visto e che siamo rimasti bloccati qui. » borbottò con un tono strano... gentile ?
Rose mi sta chiedendo un favore?
«Neanche tu. » rispose prontamente. Rose rispose con una scrollata di spalle e incasso la testa tra di esse, iniziando a respirare più forte del normale.
Le afferrò una spalla con la mano e la fece sollevare la testa premendo due dita sul suo mento: gli occhi azzurri erano languidi, il viso rosso e le labbra più scure del normale.
Dobbiamo uscire presto da qui.
Ma come...?
«Stai tranquilla, ora usciamo... » cercò di rassicurarla. Cosa ridicola, perché lui e Rose non si erano mai scambiati parole cortesi, figuriamoci che la consolasse da qualcosa.
Rose tremò ancora e decise di spingerla contro di sè, in una sorta di abbraccio protettivo. «Sei al sicuro, Rose. »
Poi lei piagnucolò qualcosa, ma Scorpius non capì. «Eh? »
Rose tirò su col naso, si schiarì la voce. «Odio il modo con cui pronunci il mio nome... è snob. »
Scorpius rimase sorpreso, per poi scoppiare a ridere. Quella ragazza era incredibile, stava morendo di asfissia eppure trovava il modo di ribbatergli .
«Cercherò di essere un po’ più dolce. » sussurrò, cercando di restare al giocoso battibecco.
Rose avvampò, muovendosi a disagio e guardandolo scioccata. Almeno, stava avendo qualche reazione, rispetto a prima che sembrava una mummia.
«Non scherzare. » sbottò.
Scorpius ghignò e decise di continuare a irritarla, almeno da farla distrarre. Si avvicinò un po’ al suo viso. «Non scherzo, sarà un piccolo segreto tra me e te. » sussurrò, avvicinandosi ancora.
Okay, quella sitazione stava degenerando e ne era conscio: ma quella Rose che aveva tra le mani, impaurita ma tenate, rossa in viso, sembrava una bambolina. E a lui piaceva.
Cosa cazzo dico?
Rose si lasciò sfuggiure un gemito quando erano un centimetro l’uno dalle labbra dell’altro.
Fermati Scopius, fermati!
Ma ormai il suo cervello era in tilt e...

La porta dell’ascensore si aprì con una forza esterna, lasciando entrare uno spiraglio di luce nella parte superiore della cabina. Immediatamente, un capo moro si infilò nella fessura e li guardò.
Scorpius balzò all’indietro da Rose, rosso in viso e guardò meravigliato il ragazzo.
Cosa ci faceva Albus lì?
«Ho interrotto qualcosa? »



AngolinoAutrice(?)
Sono tornataaaa! E aggiorno a un ora improponibile :( scusate!
Come è andato il capitolo? Bello? E che dice dei piccini Rose e Scorpius??
Mi sono divertita un mondo a scrivere questo capitolo :')
Volevo dire che, lo so, non ho messo tutto quello che avevo scritto nelle antiipazioni, ma mi ero accorta che il capitolo era diventato troppo lungo e così l'ho risistemato. Ora vio lascio con il fiato sospeso ù.ù
Avevo delle cose da dirvi:
1. Vi è piaciuto lo speciale James? Vorreste lo "speciale" di qualcun'altro?
2. L'email che invia all'inizio di Louis, quella di babbo natale (lol) è un chiaro riferimento al capitolo precedente, quando Rose dice per scherzo che le droge erano delle renne di babbo natale :')))
3. I nickname spero siano stati chiari, altrimenti, ditemelo che al prossimo capitolo lo dico.
4. Ho inserito la storia anche su wattpad ( sto iniziando a usarlo, anche se per ora sto facendo casini su casini), e ho creato anche una sorta di copertina. Vi posterò tutto.
5. Ho creato anche il cast, vi dirò anche quello.
6. Se volete seguirmi, ecco i miei contatti: @Angie1D_18 su twittah e @ShannaEFP su wattpad

Spazio publicità:
Ps, passereste alla mia nuova storia Dangerous Trick?
E' una rossa, AU,e parla di Albus (obv) e di James x Dominique. Pleeeease!

E, come al solito, ringrazio le fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo ( e sopratutto chi recensisce sempre), e chi ha inserito le storie tra le preferite \ ricordate e seguite. Ma un grazie anche ai lettori silenziosi!
Un mega bracio,
alla prossima settimana,
Shanna

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Capitolo 5
*** Piccoli indizi. ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 5: Piccoli indizi.



«Ho interrotto qualcosa? »
Rose sospirò, profondamente, dal naso, osservando seria Al. Si schiacciò contro il muro dell'ascensore e sventolò una mano accanto alla sua faccia rossa.
L'iperventilazione era dovuta al fatto di essere stata bloccata in ascensore per due ore; non affatto per quello che era quasi successo.
«No, assolutamente. » borbottò Scorpius.
«No, aiutaci a uscire di qui, Al. »
Albus rimase un momento a fissarlo, con una strana espressione in volto, per poi porgere la mano alla cugina e issarla fuori dall’ascensore.
«Ero tornato a scuola perché mi ero accorto di aver lasciato dei libri qui.» spiegò il Potter.
Rose tingraziò infinitamente Albus e la sua mania di essere sempre ovunque; la prossima volta sarebbe stata prudente... non avrebbe presto mai più un ascensore. Sopratuto ij compagnia di ScorpiusMalfoy.
«Grazie Al.» sbuffò Scorpius mentro l’amico aiutava anche lui a uscire dal cubicolo. Scorpius guardò Rose e, per un attimo le parv di vegere le sue guancie color topo prendere unlieve colorito roseo.
«Allora io vado.» bofonchiò Rose, lanciando un’ultima occhiata ai due e dileguandosi il più in fretta possibile.

 
@@@

 
«Scorpius.» sospirò pazientemente James.
Scorpius sollevò gli occhi dal cellulare, sbuffando e fece un gesto all’amico. James Potteravevo lo sguardo corrucciato da ore, da quella mattina a scuola e lui non aveva sinceramente voglia di sorbirselo anche ora che erano comodamente rilassati al McDonald a bere un frappè.
«James, amico, ti sto sentendo!» mentì Scorpius.
«James, io non credo che sia la fine del mondo!» intervenne Lorcan, con quel suo solito modo dolce e diplomatico, nonostante fosse un metro e ottattacinque di altezza e ottanta chili di muscoli.
«Insomma, ti piace questa ragazza, andate a letto insieme, e ogni volta lei ti dice che è stato un errore. O la lasci perdere o continui così. Che poi, chi è questa ragazza?» Albus riassnse, con dfare annoiato.
«Non è questo il punto!» sbpttò James; ogni volta che si toccava il tasto nome della ragazza, andava in iperventilazione. E questo faceva sospettare che i suoi amici in realtà la conoscessero bene. «Ma, cristo, mi farà impazzire prima o poi... non-»
«Non dirrmi che te ne sei innamorato?» lo interruppe Lorcan.
Albus scoppiò a ridere. «Stai parlando di mio fratello?»
«No,dai, che bella battuta!» esclamò Scorpius ma non appena vide l’espressione dell’amico mutare come se avesse appena visto un fantasma, Scorpius spalancò la bocca, seguito a sua volta da Albus e Lorcan.
«James innamorato.» mormorò Albus, completamente scioccato.
James arrossì e deglutì, abbassando velocemente lo sguardo al suo frappè ancora intatto. «Non sono innamorato,» ribattè. «Non credo, non so. Non... non sono mai stato innamorato.»
«Ti trovi in difficoltà quando c’è lei?»
«Ti batte forte il cuore?»
«Aumenta la sudorazione?»
«Non vedi l’ora che ti chiami?»
«Ti ritrovi a sorridere come un ebete quando c’è lei?»
«Basta!» sbottò James, sbuffando, alzandosi e afferrando il suo zaino. «Non sono innamorato di lei. Sono soltanto preso.» farfugliò prima di andare via.
Scorpius lo osservò. Onestamente, che problema aveva? Non era una cosa brutta essere innamorati; certo, forse lo era per James: rovinava il suo divertimento.
La vibrazione del suo telefonino costrinse Scorpius ad abbassare lo sguardo verso il display che segnava una nuova e-mail da parte di Red. Questo gli fece ricordare che la sera prima gli era arivata un’altra email, in ritardo, ma che non l’avev letta perché era troppo scosso e troppo scioccato da quello che stava facendo.
Sul serio: stava baciando Rose Weasley.
Lesse l’email del giorno precedente.

 
 
 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (5)


Ma io vivo a Regent Street!
Accipicchia.

Red.
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Regent Street.
Red abitava a pochi isolati da lui.
Erano... vicinissimi.
Una strana sensazione si fece strada dentro di lui; eccitazione, felicità, stupore... com’era possibile che la sua nuova amica stesse proprio a Londra, nel suo quartiere.... e forse frequentava anche la sua stessa scuola!
«Scorpius, tutto bene?» domandò Lorcan.
Scorpius sollevò lo sguardo, ricordandosi di essere ancora con i suoi due amici. Albus continuava a sorseggiare la sua bibita con un sopracciglio alzato, puntando i suoi occhioni verdi su di lui.
«Ehm. Sì.»
«Scusate ragazzi, io vado.» bofonchiò Lorcan, alzandosi di fretta quasi quanto aveva fatto James.
«Appuntamento?» lo beffeggiò Albus con un sorriso.
Solo allora Scorpius si accorse dell’abbigliamento di Lorcan: camicia bianca aperta di tre bottoni, skinny jeans scuri e i capelli biondi spettinati selvaggiamente. Qualsiasi ragazza avrebbe potuto sbranarlo, ora.
Lorcan arrossì. «Con... Rose.» sussurrò.
Scorpius quasi non si strozzò con la sua stessa saliva. Rose? «Rose... Wilkins?» gracchiò.
Lorcan aggrottò le sopracciglia. «Uhm, no Weasley.» poi sospirò. «Senti Scorpius, lo so che Rose non ti piace ma... a me sì, okay?» e scrollò le spalle, andandosene quasi vagamente offeso.
E Scorpius non aveva detto nulla. Anzi, era contento che Lorcan uscisse con qualcuna; certo poi, se la ragazza in questione era la cugina dei loro migliori amici, era un po’ strano. Ma forse, era strano soprattutto perché non aveva mai visto la Weasley uscire con qualcuno di così popolare.
O così bello.
Il telefono di Scorpius vibrò di nuovo, avvisandolo di un secondo messaggio.

 
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Ti prego dimmi che non è un sogno!


Stamattina L, il tipo dal culo stupendo, mi ha chiesto di uscire a vedere un film!
Oddio!

Red.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (5)


Capisco che non te ne frega niente, scusa. Sono comunque troppo eccitata!

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Scusa

Un mio amico aveva un grosso problema sentimentale e me lo sono dovuto sorbire per l’ennesima volta con i suoi piagnistei.
Appuntamento,eh? In bocca al lupo.


Jedi.
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«Al.»
«Sì?»
«Red abita a Regent Street.»
«Oh, qui vicino.»
«Dovrei chiederle di vederci?»
«Meglio aspettare un po’. Ti scambierebbe per un maniaco.»
«Giusto.»
«Andiamo,amico.»
Albus finalmente si alzò, recuperando le sue cose, ponendo così fine a quel loro botta e risposta che eano soliti fare.Scorpius lo guardò.
Avevano qualcosa in programma che lui non ricordava?
«Andiamo dove?» domandò, infatti.
Albus roteò gli occhi. «A spiare Rose e Lorcan. » scoccò la lingua sul palato. «Ti aspetti che lasci la mia adorata Rosellina a quel maniaco?»
Paragonare Lorcan a un maniaco non era proprio esatto. Lorcan era dolce e gentile e, se c’erano dei veri maniaci, quelli erano i fratelli Potter. Ma cercare di ragionare con Albus era una partita persa in partenza, perciò Scorpius scrollò le spalle.
E insieme di recarono al cinema.

AngolinoAutrice(?)
Ciao a tutti! sono imperdonabile, scusate >-< ho avuto troppe cose da studiare, storie da correggere per il contest e sono alle prese con una storia sugli One Direction su wattpad... sorryyyy.
Comunque, questo è un capitolo principalmente di passaggio e lo so che ora mi ammazzerete perchè dopo tanto tempo mi presento con un capitolo di passaggio ma vi prometto che nel prossimo ci sarà un accenno della Scorose.
Voglio preparare anche il trailer, quando potrò. Mmmh.
Chi sarà la ragazza che faimpazzire James? E che ne pensate del diabolico Al che vuole pedinare Lorcan e Rosie??
Un saluto, e un bacio a tutti. Ringrazio che recensisce e chi segue, chi preferisce e chi ricorda questa storia. veramente :')
Se volete seguirmi su Twittah sono Angie_1DTommo e su Wattpad sono ShannaEFP.
e, se volete ( anche per quanto riguarda chi legge e basta, chiunque) scrivetemi come MP il vostro numero e creo un gruppo whatsapp!
Credo di aver detto tutto o.O
Shanna <3

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Capitolo 6
*** Al cinema (p.1) ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 6: Al cinema (p.1).

 

Da: Queenieblonde@yahoo.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Dimmi che vi state slinguazzando come belve.


Ti prego Rose, questa è la cosa migliore che fai da quando ti conosco: uscire con Lorcan; quindi, fregatene e quando si abbassano le luci del film saltagli addosso e divoragli la faccia? Okay?
Ps. Invia i dettagli, qui con me ci sono anche Lils e Hailey.

Domi.
_______________________________________
 
_Red_ : Domi, smettila di inviarmi messaggi molesti.
Lils!: Non sono  molesti, e io li approvo! Geeesù, finalmente hai deciso di darti una svegliata!
DoMi: Cerca di finirci a letto entro la settimana!
_Red_ : Ma insomma!
Hay_: Scusa Rosie... non volevo ficcanasare nella tua vita privata ma Dom e Lily mi hanno praticamente costretta...
DoMi: Fai parte del club, Paciock, non escluderti.
_Red_: Tranquilla, Hailey, lo so.
Lils!: Beh, allora? Che state facendo tu e Lor Lor?
_Red_: Stiamo in fila per comprare i pop corn; smettelela di scocciarmi ,oche!

 

Rose si accorse che Lorcan le aveva lanciato un’occhiata e poi aveva fissato il cellulare per un istante. Arrossì e infilò il telefono in tasca: non voleva che Lorcan pensasse che si si annoiasse talmente  tanto da navigare su internet o chattare con le sue amiche mentre usciva con lui.
La verità era che non riusciva a ignorare i messaggi molesti delle sue cugine perché sapeva che ne avrebbero fatto una strage.
Ondeggiò sui talloni. «Ehm, scusa Lorcan. Mia cugina Dominique mi stava scocciando per...» Rose si morse la lingua. «Per avere i miei appunti di chimica.»
Lorcan la guardò come se avesse detto la barzelletta del secolo. «Ma Dominique non sta all’ultimo anno?»
Rose perse un battito. Diamine! Perché la sua intelligenza faceva cilecca in presenza di bei ragazzi dal sedere palestrato come Lorcan? Doveva evitare di fare delle gaffe o Lorcan avrebbe pensato...
«Sì ma...» la sua voce stava diventando decisamente stridula; e questo non andava bene. «Domi ha il cervello arrugginito» e mosse il dito affianco alla testa. «ha bisogno di un gran ripasso. Pensa troppo alle Cheerios!» e finì in una risata da oca che, decisamente, non stava bene a lei. A Lily o a Dominique forse, ma non a Rose.
Lorcan arrossì. «A me le cheerleader della scuola stanno simpatiche.»
Rose inarcò un sopracciglio e il sorriso che aveva in volto divenne palesemente falso. Ti stanno simpatiche loro o il loro fondoschiena, Lorcan?
Comunque, sembrò che Lorcan si accorse della figuraccia, perciò aggiunse: «Aiutano molto le loro incitazioni durante le partite. E’ grazie a loro che vinciamo, a volte. Tutto... qui.»
Rose sorrise, cercando di essere un po’ più convincente questa volta, e distolse lo sguardo.
Iniziamo bene.
 

@@@

 
 
«Albus... non vorrei fare il solito rompipalle ma-» il sibilo di Scorpius venne interrotto da un secco e sussurrato «Ssh!» da parte di Al, il quale poi, senza garbo, lo afferrò per la collottola e lo spinse verso il basso, nascondendo per bene entrambi dietro una sagoma pubblicitaria.
Gli occhi di Albus erano fissi sulla coppia in coda per i popcorn; per l’occasione si era infilato al volo una maglietta nera e aveva tirato fuori dallo zaino due berretti dello stesso colore: uno per sé e uno per Scorpius.
«Dobbiamo solo aspettare che entrino nella sala del cinema e poi li seguiamo.» continuò a parlare sottovoce Albus.
Scorpius si lanciò un’occhiata imbarazzata alle spalle : tutti potevano vederli e, infatti, tutti li guardavano in modo strano con le sopracciglia aggrottate, alcuni sussurravano qualcosa, anche.
Scorpius Malfoy non si sentì mai così stupido in vita sua; doveva dar retta e ascoltare i discorsi profetici che suo padre e suo nonno cercavano di inculcargli nella testa fin da quando aveva iniziato le elementari: mai immischiarsi con i Weasley-Potter, portano solo rogne e si cacciano in un mucchio di guai, era quella la regola principale dei Malfoy.
Dopo che Scorpius ebbe dimostrato negli anni sulla propria pellaccia che, dopotutto, quello che dicevano i suoi parenti su di loro era vero – quante vote era finito in punizione per colpa di Jamesche rifilava la patata bollente a lui, o dei battibecchi con Rose anche durante le lezioni, o delle idee folli di Albus, o delle scazzottate con Fred – era già comunque troppo tardi per tornare indietro: si era affezionato a quella ambigua famiglia dalle mille personalità – perché, davvero, erano tutti stranamente diversi uno dall’altro – e di molteplici problemi.
Tuttavia, c’erano momenti come quello in cui Scorpius rimpiangeva davvero tutte le sue scelte.
«Stanno per entrare nella sala dello spettacolo.» lo avvisò Albus tirandogli ancor di più la maglietta. Quasi giurò di sentire un lieve crick della maglia che si allargava. Perfetto: l’aveva comprata la settimana prima.
«Al,» sbuffò, stufo di quella pagliacciata. Insomma, se c’era qualcuno in grado di molestare l’altro, tre i due, sarebbe stata Rose; da quando conosceva Lorcan, nonostante la sua stazza e la sua popolarità, era dolce e tenero come un bignè, quindi non ci sarebbe stato pericolo e quindi tutto quello era una stronzata. «Dobbiamo per forza acquattarci così? Sei irritante e sospetto. La gente penserà che stiamo stalkerando qualcuno.»
«Ma noi stiamo stalkerando Rose e Lorcan.» precisò Albus.
«Sì, beh, ma non voglio che la gente lo pensi. Potremmo finire nei guai.» e come l’avrebbe spiegato a suo padre che stalkerava nientemeno che Rose Weasley?
Comunque, Albus non l’aveva probabilmente ascoltato perché, con ghigno malefico stampato in faccia, si era appena alzato in piedi, tirando la sua povera maglietta invitandolo a farlo anche lui; poi lo sospinse piano verso l’entrata del cinema.
Sotto gli sguardi ancora stralunati di alcune persone, s infilarono nella sala otto; nel buio quasi totale cercarono con lo sguardo i due piccioncini e li trovarono seduti nella fila intermezza. Albus guidò Scorpius verso due file di sedie prima delle loro e si sedettero  alla loro altezza in modo da poterli vedere bene: ogni fila era disposta a scaletta e quella di Scorpius e Albus stava più in alto rispetto a quella di Lorcan e Rose, così era assolutamente perfetto.
Scorpius sospirò e si appoggiò contro lo schienale vellutato, fissano il grande schermo che proiettava il trailer di un film domandandosi ancora una volta perché aveva accettato.
«Ora dobbiamo solo trovare un modo per rovinare la serata a quei due.» sussurrò Albus, togliendosi il berretto, cosa che Scorpius aveva già fatto da tempo.
Scorpius lo guardò inarcando un sopracciglio, anche se probabilmente l’altro non poteva vederlo. «Non avevo capito che volessi farli mollare. Pensavo dovessimo solo seguirli per evitare che Lorcan la azzanni
Albus fece uno sbuffo a labbra protese, provocando una specie di pernacchia che aveva sentito soltanto dallo sbuffo di un cavallo. «Lorcan non è il tipo giusto per Rose, tutto qui.» e poi puntualizzò: « e comunque non stanno ancora insieme
«Pronto,Al? Rose sbava dietro a Lorcan da mesi; Lorcan sbava dietro a Rose da anni. Perché non dovrebbero stare insieme?»
«Perché Lorcan non è il tipo giusto.» ribadì Al con fermezza.
«E chi sarebbe il tipo giusto?»
Albus si voltò a guardarlo, tacque un attimo prima di scrollare le spalle e tornare a guardare la coppia.
«Tu sei strano.» borbottò Scorpius guardando il fim che aera appena iniziato.
 

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Da: Queenieblonde@yahoo.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Vi state slinguazzando?


Dicci di sì fiorellino! Ti prego.

Domi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Queenieblonde@yahoo.com
Oggetto: Stiamo parlando.


Geeessù. Perché ho una cugina così perversa?

Red.
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Dominique gettò il telefonino nella borsa e sbuffò, volgendo lo sguardo alle due amiche. «Abbiamo appurato che Rose è una idiot.» sbottò.
Lily la osservò. «E adesso, che facciamo?»
«Ragazze forse non dovremmo-» tentò Hailey Paciock ma venne zittita da un gesto spazientito della mano da parte di Dominique, la capo cheerleader del gruppo.
«Lo stiamo facendo per Rose, Hailey, perché Rose non sa fare le cose da sola.» spiegò Dominique, seguita da Lily che nel mentre annuiva. «Perciò siamo qui.»
E, detto questo, entrò nell’edificio seguita dalle altre due.
Dominique sapeva che senza il suo aiuto il primo appuntamento romantico buono non lo avrebbe sfruttato appieno: quella santarellina di sua cugina era tenera e troppo pura; e lo stesso quel rammollito di Lorcan Scamandro che, seppur uno dei più belli della scuola, era tenero come un agnellino.
Un agnellino tutto da mordere.
Basta, Domi, concentrati.
«Okay, il piano?» domandò Lily che si era calata perfettamente nella parte; molto meno aveva fatto invece Hailey Paciock: troppo timida e docile anche lei, in quelle cose ci voleva carattere, esattamente come lei e Lily.
«Tra poco Lily camuffata entrerà nella sala e verserà della coca cola – fingendo di inciampare – sul vestito di Rose che, mortificata come sarà correrà in bagno a lavarsi. A quel punto interverrò io: invierò delle direttive tramite mail a Lorcan per sedurre Rose. E Hailey, tu dovrai fare il palo: appena vedrai la testa di Rose sbucare da fuori il corridoio ,ci avverti e  corri a nasconderti e così faremo anche noi»
«Tutto chiarissimo.» fece con grinta Lily.
«Tutto chiaro.» sospirò Hailey.


AngolinoAutrice(?)

Ciaooo!
Sono stata molto occupata con il lavoro e lo studio MA come regalo, aggiorno sia oggi che domani e,  se troverò il tempo, anche sabato o domenica. Promesso <3
Questa parte - la parte del cinema - doveva originariamente essere moooolto più lunga ma, per problemi di lunghezza - non voglio farveli troppo lunghi - l'ho diviso in due parti. infatti, come leggete nel titolo ci sarà una parte 1 e una parte 2.
Voglio inoltre annunciare che la decisione del cast è quasi completa, anche se non vi dico chi manca; datemi voi qualche consiglio su alcuni attori\ attrici che potrebbero interpretare questi personaggi.
Comunque, volevo precisare, per chi non l'avesse capito, che Hailey Paciock, il personaggio inserito da me, è la figlia di Neville e Hannah, e ha la stessa età di Rose, Albus e Scorpius.
Poi volevo annunciare che, come giudice sul forum di EFP ta qualche giorno inizierò un concorso sulla nuova generazione, edite e non.
Ringrazio le 26 persone che l'hanno inserita tra le seguite, le 5 persone che l'hanno messa tra le ricordate, le 11 tra le preferite e tutti coloro che la recensiscono: in particolar modo a Malandrina24 
e_Cassiopea13_ che stanno recensendo sempre. ( vi amo tutte <3)
Rispondo domani alle recesioni, sorry.
Ps. ho notato che nello scorso capitolo ci sono un sacco di errori non corretti, lo aggiusterò entro domani sera. <3 Scusatemi
Un bel bacio a tutti e buonanotte,
Shanna.

 
 
 

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Capitolo 7
*** Al cinema (p.2) ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 7: Al cinema (p.2).

Ps. Quando compariranno queste stelline (**) vi consiglio di ascoltare questa canzone,





Di certo dire a Scorpius che era lui il tipo giusto di Rose non sarebbe stata una grande idea e nonostante fosse un Potter-Weasley e cacciarsi nei guai era la sua specialità, pensò bene di dare retta alla coscienza di non dire quella frase ad alta voce, per evitare quindi che finisse nei guai la sua amicizia con Scorpius.
Scorpius, idiota, vuoi davvero lasciare Lorcan a Rose?
Era convinto che a Scorpius gli piacesse sua cugina; perché quei battibecchi continui dei due li stuzzicavano tremendamente e, a quanto pareva, non riuscivano nemmeno a stare senza per un giorno.
Neanche sapeva quand’era nato quell’astio tra i due: insomma, si conoscevano per forza di causa maggiore fin da quando andavano all’asilo, i loro genitori si conoscevano e inizialemente erano un trio perfetto.
Finchè all’improvviso Rose non diede troppo retta a zio Ron sia sui Malfoy che sul Manchester United – su quello si sarebbe dovuto discutere prima o poi. Come potevano preferire il Manchester al Brasile? – e magicamente non erano più un trio.
Comunque, Albus aveva sempre pensato che se quei due fossero finiti insieme non sarebbe stato un male né per loro e né per lui – che, finalmente, avrebbe potuto smettere di dividersi, suscitando sempre le occhiataccie dell’uno o dell’altro –.
E, in ogni caso, dividere Rose da Lorcan lo faceva anche per lei: Lorcan non era il suo tipo. Punto, non c’era da discutere: Albus Potter lo sentiva che era così e allora avrebbero dovuto ascoltarlo tutti quanti.
Scorpius e Rose si fidanzeranno.
Magari sarebbero durati anni, o magari pochi giorni – o anche poche ore – ; ma non importava, l’importante era che in modo o nell’altro i due cretini in questione si mettessero insieme.
E così Albus vinceva.
Perché  Albus Potter vinceva sempre.
 

***

 
«Bello il film, vero?» commentò Lorcan; sembrava estasiato, gli occhi gli sbrilluccicavano mentre guardava le immagini sul grande schermo muoversi. Rose si chiese il perché, dato che lei faticava a trattenere uno sbadiglio.
Non per fraintendere: Rose non era la classica ragazza ordinaria – e da quando qualcuno della sua famiglia lo era? – e quindi non le piacevano quei film presi da romanzetti rosa, con la storia d’amore mielosa intorno, tutti uguali, che facevano piangere le mamme e facevano strillare le figlie. Certo, c’erano anche film d’amore belli, ma quella era tutt’altra storia. Comunque, il genere preferito di Rose era quell d'azione e sebbene a prima vista Fast and Furious sembrasse un film carino, con la suspence e tanta adrenalina, l’aveva delusa a morte.
«Sono stati veramente bravi a svlippare la storia.» sussurrò Lorcan.
Ma quele storia?
In realtà Rose non era d’accordo: come poteva essere una trama girata intorno a gare clandestine? Non che stesse particolarmente seguendo la trama, visto che trovava più interessante osservare il ciccione che si ingozzava di pop corn, non smettendo mai di infilare in bocca e invogliando come una discarica.
Uhg.
Sarebbe stata meglio una storia d'amore tra una Volksvagen e una Toyota.
«Rose? Tutto apposto? Ti piace il film?» ops, evidentemente Lorcan si era accorto che si stava annoiando.
Perspicace il ragazzo, dopo il quinto sbadiglio...
«Tutto bene,» cercò di sorridere dolcemente a Lorcan che in fondo non c’entrava nulla con il fatto che a lei quel film non piacesse affatto. «Il film è...»
Nel momento in cui stava dicendo bello – che non era propriamente la verità – qualcuno le passò davanti e, in un attimo, inciampò nei suoi piedi e rovesciò della coca cola dritta sul suo vestito celeste.
Perfetto.
«Scusatemi tanto!» soffocò un gemito quella persona, riconoscendo una voce femminile. Non riusciva a scorgerle bene la faccia e quindi non riuscì a capire che fosse realmente dispiaciuta.
Andiamo, Rose, chi mai ti verserebbe della coca cola apposta in un cinema? Non la conosci neanche!
Rose odiava la sua coscienza Granger quando aveva stramaledettamente ragione.
Così si limitò a sospirare e a tirarsi su. «Vado un attimo in bagno.» avvisò a Lorcan, camminando svelta verso l’uscita della sala. Forse quella ragazza non aveva fatto un male a versarle della coca cola addosso... almeno era scappata da quel film noioso.
 


***
 
 
 
 
 
 Da: Queenieblonde@yahoo.com
A: PlayerScamandro@gmail.com
Oggetto: Sono un amica.

So dove sei e cosa fai...
Non preoccuparti, mon cherì, non sono la strega cattiva. Ti dico solo che il tuo appuntamento con Rose non sta andando affatto bene: dovresti baciarla. E non premurarti di fare il gentiluomo con lei, tutto ciò che aspetta sono le tue labbra sulle sue.
Quindi, quando tornerà ti invito cortesemente a baciarla.
Oppure ti troverò e ti ucciderò nel sonno.
Con tanto amore.

Domi.
_______________________________________
 


Da: PlayerScamandro@gmail.com
A: Queenieblonde@yahoo.com
Oggetto: Domi?

Non dovresti far finta di mantenere l’anonimato se ti firmi e, soprattutto se mantieni la tua email. Ti ricordo che frequentiamo lo stesso anno e James mi ha dato la tua mail.
Tutta la scuola ce l’ha la tua email.
E comunque mi stai spaventando; e poi non credo che a Rose faccia piacere che io sia così diretto. Non mi sembra il tipo.
Tu sei quel tipo.

Lor.
_______________________________________


Da: Queenieblonde@yahoo.com
A: PlayerScamandro@gmail.com
Oggetto: Sorvolerò sugli insulti di donna facile che mi hai dato.
Sì che lo è. Fidati: ti sbava dietro. E chi non vorrebbe slinguazzarti per bene?
Comunque fallo, o dirò a Rose che siamo stati a letto insieme, l’anno scorso.
Sempre con amore ;)

Domi.
_______________________________________

 
Da: PlayerScamandro@gmail.com
A: Queenieblonde@yahoo.com
Oggetto: Ricattatrice.
Va bene, se lo dici tu.

Lor.
_______________________________________

 
 
 
 
 
Dominique gettò il telefono nella borsa e sorrise vittoriosa, proprio nell’esatto moment in cui Hailey si voltava verso di lei e Lily facendole un gesto urgente: Rose stava tornando.
Immediatamente, Dominique si schiacciò contro le pareti in fondo alla sala: con il buio he regnava Rose non si sarebbe accorta di lei e lei avrebbe potuto schizzare fuori non appena Rose si sedeva accanto a Lorcan.
Lily la imitò, mentre Hayley schizzò in avanti, accucciandosi in un sedile all’ultima fila, ovvero la terz’ultima.
 
Hailey sentì il cuore battere velocemente mentre vedeva Rose rientrare in sala: non era molto d’accordo con quello che stavano facendo, insomma, la vita privata di Rose era, appunto, la sua, e loro tre non avevano il diritto di metterci lo zampino. Se con Lorcan fosse andata bene allora sarebbe stato il fato, altrimenti semplicemente non erano fatti l’uno per l’altra.
Preso i sensi di colpa l’avrebbero divorata, ma al momento non poteva fare altro che dare retta a Dominique e Lily – che potevano essere delle tali arpie, avvolte nonostante fossero amiche – .
Rose si sedette affianco a Lorcan e i due iniziarono a parlottare.
Quello che fece Hailey per quasi cinque interi minuti non fu altro che fissare le due figure di Rose e Lorcan: poteva notare che la testa di quest’ultimo si stava lentamente avvicinando all’amica.
«Cosa.Sta.Facendo? Troppo vicino!» quasi urlò un tipo davanti a lui, soffocando il grido. Eppure, la sua voce...
Lo scrutò bene: la chioma corvina nascosta da un berretto d baseball, i ciuffi scuri sul collo, la pelle chiara e, quando si girò di profilo, squittì: «Al?»
Questo si voltò, sorpeso anche lui di vederla, e battè i suoi vedi occhi da cerbiatto, riconoscibili anche al buio.
Che cosa ci faceva Albus ?
«Hailey?» sussurrò lui. «Cosa ci fai qui?»
Hailey arrossì e ringraziò il buio che non fece notare le sue gote rossissime per ovvie ragioni: in primiss perché quando le capitava di parlare era sempre così – reazione istintiva del suo corpo – e in econdo luogo perché era stata beccata a spiare Rose.
«Dominique voleva accertarsi che...» si mordicchiò il labbro. Al diavolo, tanto la colpa era di Dominique. «che l’appuntamento tra Rose e Lor andasse bene. Sai, alla fine sono venuta per assicurarmi che non esageri
Albus annuì e sospirò, premendosi fortemente le tempie con i due indici.
«Sa essere esuberante e-»
«Al.» lo richiamò Scorpius, tirandogli la manica della felpa.
«Cos-» Albus si voltò e quando si accorse che l’amico teneva lo sguardo fisso sulla coppietta, s voltò di scatto anche lui. Non poteva crederci!
Lorcan e Rose si stavano baciando. O meglio, lorcan stava Divorando la faccia a sua cugina, che sembrava anche abbastanza trasportata.
Lorcan metti giù quelle mani... non le tette....
«Le sta davvero toccando le tette?» la voce di scorpius era rauca e sorpresa. Albus si voltò a guardare l’amico: perché non lo prendeva a pugni? Perché cristo lui stava ancora lì a boccheggiare come un pesce lesso e non picchiava a Lorcan?
Forse perché è due stazze più grosso di te, Albie.
E’ Al, coscienza di merda.
Come vuoi tu, Albie.
Muori.
«Che facciamo ora?» domandò Scorpius; il suo tono stava diventando stridulo?
«Che vuoi fare?» si lagnò Albus. Non potevano picchiarlo e nemmeno interromperli: se Rose li avesse beccati lì non gli avrebbe parlato per due settimane, come minimo, infuriata come solo lei poteva essere.
«Non puoi lasciare che Lorcan-» grugnì.
«E a te che importa?» lo punzecchiò albus che, nonostante stesse internamente soffrendo per gli atti molesti a cui Lorcan sottoponeva la cugina – e lei accettava – non riusciva a non cantare un piccolo inno di gioia mentre costatava che quella di Scorpius er almeno un pizzico di gelosia.
«Niente! Ma-»
E in quel momento, un acuto  urlo femminile irruppe da fuori; irriconoscibile come sempre.
«Sei un cretino James! Uno stronzo! Un deficiente! Un  coglione!»

 
***

(**) canzone

 
Non appena Rose si era messa a sedere accanto a Lorcan, Dominique era schizzata via come previsto: Lily era rimasta all’interno per osservare meglio la cosa. La chioma biondissima di Dominique era riconoscibile anche al buio e, se per disgraia Rose si sarebbe voltata l’avrebbe certamente vista e forse riconosciuta.
E tutti sapevano che una Rose Weasley arrabbiata sarebbe stata capace di tirare il collo anche a Hulk.
Sospirò, Dominique. Finalmente sembrava che quel Lorcan idiota avesse capito: doveva baciare Rose, così finalmente avrebbe trovato un ragazzo e, chissà, magari avrebbe trovato l’occasione per convincerla di esntrare nelle cheerleader.
Le etichette erano tutto a scuola e, sebbene Rose non partecipasse a nessun club sia sportivo che altro, era comunque popolarissima per via di essere la figlia di Hermione Granger, la donna quasi sindato e di avere un sacco di cugini popolari, come lei, James e Albus.
E quindi sarebbero state le regine della scuola lei, Rose e Lily : , lo faceva soprattutto per sé stessa e la sua popolarità che per il benessere, la felicità di Rose o stronzate varie.
Doveva andare a rinfrescarsi il trucco, ne aveva bisogno. Lanciò un’ultima occhiata all’interno della sala, notando con piacere che Lorcan si stava avvicinando sempre di più, e poi giò i tacchi ma, quando accellerò il passo, sbattè contro qualcosa di ampio e duro.
«Attento idiota,» biascicò col suo molle accento francese, toccandosi il naso. Fa’ che non sia rotto, ho il naso più bello della scuola, accidenti!
«Domi?»
Dominique sobbalzò, guardando torva il ragazzo che le aveva appena parlato. Era una settimana che non si scambiavano una parola: beh c’era stato qualche incontro dentro lo sgabuzzino del bidello quella settimana, ma non avevano esattamente parlato;
«Cosa ci fai qui?» gli domandò, brusca.  Ma che stupida, si disse. Era ovvio quello che ci facesse lui lì.
«Potrei farti la stessa domanda.» esclamò lui, esibendo quel ghigno beffardo da prendere a cazzotti. Lo odiava...
«Fatti i cazzi tuoi.»
«Che linguaggio rude, una singorina non dovrebbe parlare così.»
«Fottiti, ti va bene questo? O preferisci che te lo dica in francese?» sbottò Dominique. Quello gli afferrò il braccio quando lei tentò di andarsene: meglio tornare in sala e rischiare di essere uccisa da Rose piuttosto che stare ancora lì.
«Dominique...»
«Lasciami.» ringhuò lei, scrollandosi la ua sua mano via. «Non voglio parlare con te. Non voglio stare con te e non voglio nemmeno guardarti o sentirti. Ogni volta che apri quella fogna fdi una bocca mi fai sanguinare le orecchie.»
«Non sembravi così acida, l’altro giorno quando stavamo nello sgabuzzino.» esclamò lui con irrazione e acidità. Ma Dominique potè capire dal suo sguardo che si era pentito di quella frase non appena pronunciata.
Non era giusto rinfacciare così l’errore che stavano commettendo entrambi; faceva male a lei e faceva male a lui.
E lo sapeva Dominique che fare sesso con lui non era altro che un errore, e lo sapeva anche lui; ma entrambi sbagliavano, ricommettendo sempre lo stesso errore. Di nuovo e di nuovo.
Erano una dipendenza.
«Sc-scusa Domi io non-» balbettò mortificato e, chissà perché, questo fece infuriare ancora di più la biondina.
Il suo volto era rosso, già lo sapeva e probabilmente tutto il fiato che aveva nei polmoni non sarebbe bastato per urlargli contro.
«Sei un cretino James! Uno stronzo! Un deficiente! Un  coglione!»


AngolinoAutrice(?)
Ciao! Tralasciando il fatto che sono un'autrice imperdonabile e che aggiorno smpre cn ritardo ^-^'' vi voglio bene <3
Devo puntualizzare che l'ultima parte con Domi e il personaggio x ( se non avete ancora capito chisia, non ve lo spoilero :P )non ci sarebbero dovuti essere. Insomma, non volevo approfondire il loro "rapporto" e non lo approfondirò più di quanto ho scritto oggi, credo. Farò una storia spin-off a parte, di quatto o cinque capitoli; ma più avanti magari e soltanto se questa storia continueà a essere seguita.
Siccome ho voluto lasciarvi con la suspence del momento, ho interrotto qui il capitolo e probabilmentte molte di vpoi mi staranno maledicenno perchè.. Rose ha effettivamente sentito l'urlo... quindi...
E molte altre di voi mi odieranno per aver fatto baciare Lorcan e Rose.. Scorose fan, perdonatemi!
Ora vi lascio :)
Grazie alle persone che recensiscono, mettono tra le preferite, le seguite e le ricordate! <3
Per ogni domanda sulla storia, sui spoiler o altro... seguitemi su watty @ShannaEFP la mia bacheca è ansiosa di leggere i vostri commenti <3
All the love, xx
Shanna.

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Capitolo 8
*** Tu sei lei ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 8: Tu sei lei.

 
Durante il capitolo, ascoltate questa canzone , che non c'entra molto ma è un'ottima soundtrack :')) ( con tutta la traduzione se volete) ----> Gotta be you




 
«Sei un cretino, James! Uno stronzo! Un deficente! Un coglione! »


Quella voce, stridula e acuta, accompagnata a quel nome 'James', non era che riconoscibile tra mille. La reazione di Rose, a quelle parole, fu di diventare immediatamente rossa, rendendosi tutt'uno con il colore dei suoi capelli; lanciò un'occhiata fugace a Lorcan che sembrava più spaesato di lei: fece guizzare i suoi occhi azzurri oltre la porta e, sotto i mormorii degli spettatori infastiditi, si alzò e si diresse verso l'uscita, seguito a ruota da Rose.
Non sapeva esattamente che emozioni provare; confusione, forse.
Fino a quando, dopo essere uscita dalla sala, si era ritrovata davanti Dominique quasi in lacrime e James con uno sguardo colpevole, iniziò a sentirsi arrabbiata. E si arrabbiò ancora di più, quando, un attimo dopo, dalla sua stessa sala uscirono Lily e Hailey seguite da Albus e Scorpius.
Ora sapeva esattamente che emozioni provare: disgusto, rabbia, delusione...
«Cosa ci fate tutti qui? » domandò, con tono piatto; si volse a guardare Lorcan, che stava a sua volta guardando Dominique e James ancora con la bocca spalancata. Lo sguardo furioso di Rose si volse verso Albus, squadrando subito dopo anche Malfoy.«Perchè sei qui, tu? >> domandò al biondino, anche se in realtà, poco le importava la risposta.
Scorpius alzò le braccia, sbuffando via una ciocca platinata dalla sua fronte, come a dire "mi ha incastrato"; non le pesò particolarmente la presenza di Scorpius Malfoy, visto che con tutta probabilità era stato costretto da Albus e, forse, anche da James. Altrimenti, per quale motivo sarebbe corso a pedinare il suo appuntamento con Lorcan? Non certo per interesse, figurarsi!  In quella situazione era stato un piccolo topolino incastrato in una trappola dalla matrigna di Cenerentola, così come sicuramente anche Hailey, e quella matrigna aveva un doppio nome e un doppio corpo: Albus Severus Potter e Dominique Lucille Weasley.
«Non dovevate venire. » sussurrò con le lacrime agli occhi, stringendo i pugni. Gli altri restarono in silenzio, colpevoli, ma non le fecero pena, anzi: voleva sbattere la sua borsetta in faccia a uno ad uno, facendogli pentire di quello spionaggio uscito male.
Insomma, era davvero delusa dal loro comportamento, possibile che non poteva avere un po' di privacy senza il loro fiato sul collo? Non le importava il motivo: non avrebbero comunque dovuto farlo; che sia stato per gelosia fraterna, per assicurarsi che Lorcan non alzasse troppo le mani, o per assicurarsi invece che lo facesse, a lei non importava; voleva soltanto passare un giorno normale, senza il fiato sul collo dei suoi parenti, dimenticandosi anche dell'orribile situazione famigliare che stava passando.
Probabilmente molti di loro s'immaginavano di vederla urlare, diventare rossa e, perchè no, magari stendere James e Al con un'abile mossa di judo, fregandosene altamente della presenza di Lorcan. E invece no; si sentiva troppo delusa da loro per poter avere qualche altra reazione: una lacrima scese giù dal suo occhio fino a tracciarle l'intera guancia.
«Perchè non posso avere una famiglia normale anche io? » singhiozzò; vide chiaramente i volti di tutti - sopratutto quelli di Albus e James - mutare in dispiacere, segno che li aveva chiaramente colpiti con quella frase.
Poi, ignorando Lorcan che la osservava ancora, girò i tacchi e si diresse verso l'uscita a grandi passi, prima di scoppiare a piangere davanti a tutti.


@@@

 

Scorpius era rimasto a fissare la scena senza saper dire nulla; era evidente che Rose fosse delusa, e avevano esagerato a seguirla tutti quanti per... per ognuno i suoi obbiettivi. Erano stati soltantanto egoisti e insensibili, e Scorpius si sentì più egoista e insensibile di loro per essersi fatto invischiare in quella sirtuazione che, di fatto, non gli apparteneva per niente.
Però, vedendola andare via così, senza che Lorcan la inseguisse, senza che nessuno di loro si scusasse a dovere, si sentì triste. Così, in un impeto sconosciuto la inseguì fuori dall'uscita del cinema; non importava quando lui e Rose non andassero d'accordo, non poteva lasciarla sola ora che stava male davanti ai suoi occhi.
Forse, nonno Lucius aveva ragione ad affermare che era un rammollito come sua madre: non aveva per niente le caratteristiche fredde e calcolatrici di Draco Malfoy, nè tantomeno il suo cuore di ghiaccio.

Prima che Rose potesse alzare la mano in direzione di un taxi per farlo fermare, Scorpius la raggiunse con una falcata e le afferrò il polso, bloccandola. Quando Rose si voltò e lo vide, spalancò la bocca in risposta, sorpresa di vedere, tra tante persone, proprio lui.
«Aspetta...» la pregò Scorpius.
Rose si liberò velocemente dalla sua presa, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano; tirò su col naso. «Non ce l'ho con te, Malfoy. Immagino che Albus ti abbia obbligato a fare questa cosa. »
Scorpius sorrise, di traverso, infilando le mani in tasca. Era vero, in effetti, ma non era per quel motivo che l'aveva seguita.
Lo stava facendo per... consolarla?
«Vado via, ora. » farfugliò Rose, lanciandogli un ultima, lunghissima occhiata. Scorpius sospirò.
« Ti porto da una parte. »
«Perchè?»
Già, perchè?
«Per.. aiutarti, credp.» si grattò la testa e le fece un cenno, verso l'autobus che si era appena fermato. Non avevano la macchina, perciò dovevano andare con quello.
Rose, probabilmente intuendo che di lì a poco anche gli altri sarebbero corsi fuori a cercarli, accettò l'invito di Scorpius e immediatamente i due si precipitarono verso l'autobus, saltandoci dentro appena un attimo che le porte si chiudessero e loro fossero inghiottiti dall'autobus.
«Guarda!» Scorpius le indicò le porte del cinema, dove un affannato Albus si era fermato a guardarsi intorno e, dopo un attimo di esitazione rivolse interamente il suo sguardo a loro che dall'autobus lo salutavano.
Rose sorrise, nonostante tutto.
«Ehy Weasley- » fece per dire Scorpius ma, proprio in qule momento l'autobus frenò di colpo, e Rose gli finì addosso. Per fortuna che Scorpius aveva la presa ben salda al palo, altrimenti sarebbero rovinosamente caduti a terra entrambi, in mezzo a quella calca di gente, e sarebbe stato imbarazzante.
Dopo cinque fermate, si fermarono in un quartiere residenziale dai palazzi altissimi, e lì scesero. O meglio, Scorpius scese trascinandosi dietro Rose.
« Dove stiamo andado?»
Scorpius non le ripose e la spinse dentro a un vicolo; Rose inarcò un sopracciglio e, quando lui le indicò la scaletta antincendio che collegava al tetto dell'edificio, Rose scoppiò a ridere dall'assurdità della proposta.
« Sali. Ti faccio vedere una cosa.»
Rose, forse per l'adrenalina del momento o forse per curiosità, accettò l'invito e salì sulla scala, seguita da Scorpius. Quando arrivarono in cima, la bocca di Rose rimase spalancata.
Dall'edificio altissimo si potevano vedere tutte le case, la maggior parte più basse, quasi come se fossero a New York; sulla terrazzina c'erano un paio di sedie a sdraio e un tavolino su cui era appoggiato un libro. Ma non era quella la cosa più bella di quel posto, bensì la vista: ora che era quasi il tramonto, il cielo si era tinto di arancio, colorando la cittadina sottostante. Da quell'altezza si poteva vedere il sole che si andava nascondere, per lasciar spazio alla luna. Rose si avvicinò piano, accarezzando la copertina del libro così ruvida e si sedette su una di quelle sedie. Scorpius la imitò, andandosi a sedere in quella libera.
«Ti piace?»
« Molto bello... » ammise Rose, senza neanche voltarsi a guardare Scorpius; un flebile sorriso raffiorì sulle sua labbra ormai prive di lucidalabbra.
«Vengo qui quando... quando ho problemi con mio padre. » rivelò Scorpius, in un sussurro. Non sapeva nemmeno perchè dovesse rivelarglielo a lei, forse perchè si trovava lì con lui a condividere quel momento speciale, forse perchè sapeva che la sua rabbia non derivasse soltanto da quello che era successo in quel pomeriggio, ma anche da altro. Forse, loro due erano simili. Rose sembrava arrabbiata in qualcosa che mettesse radici proprio nella sua famiglia... esattamente come lui.
« Uh, grazie... suppongo.» fece lei, abbassando lo sguardo e arrossendo lievemente.
Sembrava adorabile.

Cosa?
A che stai pensando, Scorpius?

«Uhm, prego... suppongo» la imitò, ghignando appena, poi si schiarì la voce. « Weasley, a proposito di quello che è successo-» la mano alzata di Rose, bloccata in aria quasi a un centimetro dal suo naso lo intimò di stare zitto.
« I miei familiari esagerano troppo. Penso che l'abbiano fatto per me... ma non posso perdonarli. Mi hanno delusa troppo. »
Scorpius sospirò, fece ancora per aprire bocca, ma venne zittito nuovamente da Rose.
Cosa? Ora ti fai zittire da lei? Addirittura?
« Possiamo solo stare in silenzio?» tagliò corto lei, sbuffando vistosamente e puntando i suoi occhi azzurri contro il tramondo ormai vivido.
Scorpius sospirò ma annuì; non voleva litigare con lei, non dopo quei momenti di pace che non avevano mai condiviso, quindi decise di tacere. In fondo era una questione che riguardava la famiglia Potter-Weasley e lui non aveva fatto altro, quel giorno, che impicciarsi.
Così afferrò il cellulare e lesse le ultime mail di Red. Che coincidenza, anche lei aveva un appuntamento con un tipo. Da bravo amico di penna qual'era, avrebbe dovuto ricordarselo e chiederle com'era andata, e invece se n'era completamente dimenticato.
L'ultima mail risaliva a qualche ora prima, dopo la pausa pranzo. Forse ormai avevano pure finito l'appuntamento... chissà...


Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Come va?

Come va l'uscita con il culo stupendo?

Jedi.
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Sentì Rose agitarsi appena, mentre afferrava anche lei il telefono e iniziava a scrivere. Scorpius la osservò, mentre un sorriso si affievoliva sulle sue labbra. Chissà chi era; di certo non erano Albus o James, nè Dominique o Lily...

Il suo telefono vibrò comunicandogli che era arrivata una nuova mail.


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Potrebbe andare meglio.

Penso che quel culo stupendo abbia un padrone un po' superficiale, ma pazienza. Gli darò un'altra occasione.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Ti ha baciata, almeno?

.. o a provato a stuparti?
Okay, la smetto, scherzavo.

Jedi.


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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Sì, lo ha fatto.

Ed è stato molto bello... forse è per questo che ho deciso di riprovarci con lui.
Ma i miei cugini hanno rovinato tutto come al solito.

Red.
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Proprio in quel momento, Rose sospirò, accanto a lui. Scorpius aggrottò le sopracciglia, voltandosi a guardare la ragazza.
Cos'aveva appena detto Red?
Un momento.
Scorpius non era stupido ma...

Aspetta, non sto fantasticando troppo?, pensò.

Nella sua testa, voticose immagini si sovrapponevano l'uno all'altra; molte coincidenze facevano capolino dalla sua testa bacata e bussavano da lui dicendogli: ' visto, idiota?'
Troppe coincidenze, troppe cose in comune. Troppissime, a pensarci bene.
Red che abitava a Regent Street. Red che era una liceale. Red che aveva una famiglia numerosa. Red che litigava con un cugino in particolare. Red che aveva un appuntamento. Red che citava le iniziali. Red che, in quel momento, sembrava triste.
Tutte cose in comune.
Cazzo.

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Che è successo?

Che hanno fatto i tuoi cugini?

Jedi.

____________________________________


Non appena inviò il messaggio, sbirciò le mani di Rose che tenevavano  il cellulare; il quale, dopo alcuni secondi, s'illuminò e lei prese a leggere.
Cazzo, di nuovo.
Dopo alcuni istanti Rose smise di scrivere e, veloce come un lampo, il suo cellulare vibrò.


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Che idioti.

Mi hanno pedinata, ti rendi conto?

Red.
____________________________________________________




Era ufficiale.
Rose era Red e Scorpius un idiota.

Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Comunque,

Nonostante tutto, questo è stato uno dei giorno più belli della mia vita
Red.

_______________________________

E, nella sua testa, Scorpius rivide tutti gli avvenimenti di quella giornata: Rose e Lorcan che si sorridevano; Lorcan che le sfiorava la spalla con delicatezza, che abbozzava uno di quei suoi sorrisi ammalianti. Rose che arrossiva. Lorcan che la baciava, lentamente, con dolcezza.
Fu come una reazione involontaria: lo stomaco si strinse, i conati aumentarono e i capogiri s'impossessarono della sua vista. Com'era possibile...
Fino ad allora aveva pensato che quella con Red fosse soltanto un'amicizia, e nulla più; sperava che quella dipendenza che si fosse creata nello scriverle fosse soltanto... una cosa passeggera. Ma passeggera no no, aveva appena scoperto che Red non era più soltanto Red, una persona qualsiasi nascosta dietro a uno schermo. Bensì era Rose Weasley, accanto a lui da sempre e cugina del suo migliore amico.

«Tutto bene, Malfoy? Sei pallido, più del solito.» lo rimbeccò Rose, forse davvero preoccupata o soltanto spinta dal gusto di prenderlo in giro. Come sempre.
«Io... » e non fu capace di dire nulla: nè di dire altro e tantomeno di rivelarle che loro due si sentivano ormai da settimane e che, in una vita virtuale, erano persino confidenti.
« Ti va di tornare a casa?» le domandò.
Aveva bisogno di non vederla, ora.
Rose annuì, alzandosi  e stiracchiandosi. Poi gli sorrise.
'il giorno più bello della mia vita'
Che fastidio.

AngolinoAutrice(?)
Tadatatà! Scorpius SA, finalmente. Ma come la prenderà? Sopratutto, lo dirà a Rose oppure no?
E poi, la frase finale che dice rose "il giorno più bello della mia vita", ovviamente Scorpius pensa che sia riferito a Lorcan... e invece secondo voi?
Sono moltissimo contenta che vi sia piaciuta la storia fino a ora, e volevo scusarmi se ritardo sempre e se rispondo dopo decenni alle vostre recensioni, ma sappiate che comunque le leggo e le apprezzo molto <3 Quindi, vi prego, non fermatevi dal commentare, cercherò di essere un pochino più presente.
Anche se, in realtà, il prossimo mese ho gli esami e quindi mi devo preparare bene >-< quindi i prossimi capitoli penso che ne posterò un paio velocemente e poi non so quando metterò gli altri.
--- > io continuo a dire di dover fare un gruppo whatsapp, così voi potete contattarmi quando cavolo volete, avreie spoiler anticipazioni e altro; soprattutto saprete quandpo aggionerò. Avrei fatto una pagina facebook, ma non ce l'ho... quindi. Al limite vi lascio il mio contatto di Wattpad: @ShannaEFP
Ps. dovevo postare oggi pomeriggio questo capitolo, prima di andare al lavoro, ma alle 15 in punto, appena ho saputo che da lì a trenta secondi Harry Styles sarebbe statp su RTL, ho mollato tutto e l'ho finito di scrivere successivamente, senza pubblicarlo. Perdonatemi ma Styles mi ha in pugno ahahaha
Ringrazio come sempre le magnifiche persone che recensiscono, seguono, commentano e preferiscono ... ( la storia sta avendo successo *^* ) anche se sono ancora poche le recensione... vogliamo farla entrare nel programma e \o nelle storie scelte? Aiutatemiiii!
Ultimissima cosa, spazio pubblicità di un'altra mia Scorose: ( E' un po' che non l'aggiorno soltanto perchè non sembrava piacesse :( )

We are Ex - Quando le cose diventano troppo strane.


Rose Weasley, ventitrè anni, ex Grifondoro, diplomata in Magisprudenza , e al momento conosciuta come La-Tipa-Segretaria-Del-Capo, giovane donna abbastanza attraente, possiede una famiglia di disadattati. Diventa Manager della band del suo ex ragazzo e di suo cugino.
Scorpius Malfoy, ventitrè anni, ex Serpeverde, diplomato come Spezzaincantesimi, attualmente cantante in una band, è un giovane uomo molto più che attraente, idolatrato e anche un po' schizzinoso. Migliore amico di Al Potter ed ex Ragazzo di Rose Weasley.
I guai sono appena iniziati.
"Seriamente, la sfiga mi perseguita! "
[Next Generation] |Rosius| accenni Jaminique| Post-Hogwarts!



All the love xx,
Shanna.

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Capitolo 9
*** Problema arancia ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 9: Problema arancia.

 
Canzone del capitolo: I would ( e noi la dedichiamo tutta a Scorp... ahaha, no seriamente, leggete almeno il testo e capirete)





Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: La giornata inizia male

Mi sono svegliata con gli urli dei miei genitori che litigavano di prima mattina e quando sono scesa in cucina per fare colazione avevano smesso di litigare ma si lanciavano occhiate tali da uccidere.
Red.
_______________________________




Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: anche a me non va tanto bene.

Mio padre oggi sembrava più incazzato del solito.

Jedi.
____________________________________





Scorpius espirò lentamente, mentre poggiava il telefono sul tavolo non senza perdere un battito. Era ancora confuso da quello che era successo la sera prima sul tetto, con Rose, o con Red; non sapeva nemmeno perchè non gliel'aveva detto, a Rose, d'altronde sarebbe cambiato qualcosa?
Ecco, forse era quella la sua paura: cambiare il rapporto d'amicizia tra lui e Red.
Che poi, Red e Rose erano due facce della medaglia, tanto diverse quanto uguali, ma che semplicemente con il vero lui assumeva soltanto un verso della medaglia; quello scorbutico e antipatico.
«Tesoro, hai una faccia,» mormorò Astoria entrando in salotto con in mano la sua crostata mattutina del giovedì; neanche lei sembrava messa poi tanto bene: anche se come al solito era vestita con un lungo vestito di lino, i capelli neri erano elegantemente legati in una coda e gli anelli coprivano le sue dita esili, Astoria Greengrass in Malfoy non aveva neppure l'aria di stare bene. Nonostante fosse truccata, il volto di Astoria appariva stanco, turbato e due profonde occhiaie facevano capolino da sotto il trucco.
Cosa era successo a sua madre?
«Tutto bene?» domandò ancora, dolcemente, poggiando poi una fetta di crostata sul suo piatto già cosparso di gocce di burro d'arachidi e briciole di pancakes.
Scorpius annuì, non del tutto convinto, e continuò a osservare sua madre. «Tu... piuttosto, stai bene, mamma?»
Mentre ritaeva la mano che aveva appoggiato la fetta di crostata nel piatto del figlio, essa tremò, e Scorpius se ne accorse. Non era stupido, c'era qualcosa che non andava, decisamente. «Ma certo, Scorpius! Sono solo un po' stanca... sto facendo i turni all'ospedale più pesanti e più lunghi.» e sorrise, anche se era molto forzato.
Tuttavia, Scorpius decise di non ficcare il naso oltre, anche perchè lui di problemi di cui preoccuparsi ce l'aveva già, e si alzò, senza nemmeno toccare la crostata. Posò un lieve bacio sulla guancia di Astoria e uscì di casa.
Scorpius sospirò, continuando a fissare il mittente sullo schermino del suo cellulare: Red; quanto era stato stupido e ridicolo? Come aveva fatto a non capirlo? Quel nomignolo, - Red,Red,Red- chi altri poteva avere un nickname osceno a quel modo?
Rose Rossa Weasley.
Red.
«Ehilà!» lo bloccò davanti al portone d'ingresso, Albus, sacca in spalla e sorriso mattutino smagliante come al solito; deve aver appena passato la sua trance mattutina del risveglio e quindi era pronto a partire in quarta.
Scorpius si bloccò davanti a lui, ancora con il cellulare in mano, mentre fissava Albus che gli sorrideva, ancora, con quell'aria da ebete.
Albus.
«Albus Potter,» scandì lentamente, realizzando quell'assurda idea che gli stava balenando in testa. Assurda idea che pian piano si fece sempre più concreta.
Che idiota.
«Sì, è il mio nome.» fece Al, sbadigliando.
Scorpius lo ignorò, inarcando subito il sopracciglio. «Quando pensavi di dirmelo che Red è tua cugina?» gli domandò a bruciapelo; insomma, quel pomeriggio Albus aveva letto il mittente della misteriosa e pazza ragazza e deve aver notato che l'indirizzo mail corrispondeva a quello di sua cugina - che per inciso era la sua preferita- che sicuramente conosceva a memoria.
Oppure no; magari non ci aveva fatto caso e basta.
Ma il sorriso colpevole di traverso di Al, e il suo dondolare sui talloni gli confermò proprio l'esatto contrario. Fece spallucce. «Andavate d'accordo, perchè rovinare tutto?» cinguettò.
Okay, forse aveva ragione.
«Andiamo,» sospirò, lasciando correre. In fondo era vero: Jedi e Red andavano d'accordo, perchè rovinare le cose visto che Scorpius e Rose non andavano d'accordo?
I due amici si diressero verso gli armadietti e, vista la fortuna che aveva lui, Rose li stava aspettando proprio lì; cioè, sicuramente stava aspettando Albus e basta. Ovvio.
«Al, ti devo parlare.» esclamò frettolosamente. Lanciò poi una fugata occhiata a Scorpius e alzò la mano svogliatamente. Scorpius ricambiò il cenno.
Cosa si aspettava? Un tramonto e una piccola fuga dalla sua famiglia non cambiava di certo il corso della loro "relazione".
«Nah, non ho segreti con Scorp. Sputa il rospo.» esclamò Albus, iniziando ad aprire il suo armadietto. Scorpius si nascose dietro l'anta del suo armadietto e fece una smorfia disgustata.
Ma Albus era idiota? Dopo quello che era successo il giorno prima, come poteva starsene così tranquillo?
«Meglio, così Malfoy sentirà quanto fai schifo.» sputò, acida.
«Rosie, così mi ferisci.»
«Era il mio intento, Potter. Sei un ficcanaso idiota, tu, James, Dominique e Lily! Siete dei fottuti» prese una boccata d'aria. «pezzi di merda» stava diventando troppo rossa in viso, stava andando in iperverventilazione. « ficcanaso del cazzo
Viva la finezza, Rose.
«Okay,» escamò Albus chiudendo l'armadietto. «penso che ce le meritiamo tutte. Ma... Rosie, e parlerò soltanto a nome mio perchè non ci eravamo messi d'accordo, te lo assicuro, volevo soltanto...» balbettò. «Non mi fidavo di Lorcan... ma ho... comunque sbagliato, suppongo.»
Rose restò a fissarlo ancora qualche secondo, con lo sguardo corrucciato come prima, finchè non si addolcì immediatamente, gli occhi azzurri che scintillavano. Abbracciò di slancio il cugino, stritolando il suo collo con una presa ferrea. «Perdonato, ma solo te, Al» sussurrò, ridacchiando appena.
E poi, successe tutto in un lampo.
Rose sollevò i suoi occhi, con il viso sorridente ancora appoggiato sulla spalla di Albus, e lo guardò; sì, guardò proprio lui, nella sua direzione. E allora Scorpius la guardò di rimando; era felice per lei, per aver perdonato Albus perchè dopotutto, era un povero coglione geloso della sua cuginetta, ed era anche bellissima.
Da dove era uscito quel commento? Era la seconda volta che pensava a una cosa del genere, doveva star per diventare pazzo, non c'era altra spiegazione.
Scorpius si schiarì la gola e volse lo sguardò verso il suo armadietto, che chiuse. Forse doveva dirlo a Rose...?
Ma, prima che potesse anche solo pensarci, Rose s dileguò con un vago «Ciao», sparendo dalla sua vista.
«Scorpius?» lo richiamò Albus. «Va tutto okay?»
«Sì» sorrise un po' a forza. «Ho soltando un terribile malditesta.»

 


@@@


 


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Non mi uccidere!

Ho perdonato quell'idiota di mio cugino A; ma soltando lui della sua congrega, gli altri non li voglio nemmeno sentire. Ma non posso farci niente, senza di lui non posso resistere, è il mio cocco. Se non fosse mio cugino me ne innamorerei, ha due occhi da cerbiatto così pazzeschi.
Red.
_______________________________
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Naaaaah.

Dai, magari l'ha fatto per il tuo bene.
Ora scusa, vado a lezione, altrimenti il prof mi uccide :)

Jedi.
____________________________________
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Mi stai evitando?

Non mi scrivi da ieri... non dirmi che la tua fissazione per le arance ti turba talmente tanto da farti diventare matto. ahah.
No, sul serio. Hai qualche problema?
Red.
_______________________________
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Divertente...

Beh, in effetti un problema ce lho, e sì, c'entra una sorta di "arancia"

Jedi.
____________________________________
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Spero sul serio che tu non stia parlando di un arancia.

Comunque ho sempre quel numero di mia zia psicologa, se vuoi.
Buona lezione, io dormo :)
Red.
_______________________________
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Scansafatiche

Okay...
non mi serve, ma conservalo, non si sa mai.

Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: sei tu troppo stupido da avere un insegnante per studiare.

Va bene, si sa che le arance sono imprevedibili.
Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: pff.

Già ;)

Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: pFFFF
....
Jedi... stavo scherzando.
Red.
_______________________________
Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: PFFFFFFFFFFFF.

Io no.

... ho vinto!

Jedi.
____________________________________


Rose soffocò una risata contro la sua mano. Jedi era proprio infantile e, sì, suo malgrado quel pazzo era anche divertente. Era un pazzo compulsivo ossessionato dalle arancee ma era anche un ragazzo spiritoso e dolce.
Chissà se era anche carino...
Ma probabilmente era un nerd con i fondi di bottiglia a posto degli occhi, con i dentoni o i denti sporchi e sempre il moccio attaccato al naso; e poi sicuramente si vestiva come tizi degli anni quaranta, con tanto di papillon.
«Rose, posso parlarti?»
Rose boccheggiò, girandosi verso quel ragazzo che aveva parlato, che non era altrio che Lorcan, in bellissima forma come al solito. Portava l'uniforme della scuola ma non indossava la giacchetta e così la polo a maniche corte gli premeva sui bicipidi enormi. I capelli erano, come al solito, lucenti, e così come il suo sorriso.
Anche se la stava guardando con un sorriso un po' incerto.
Rse si sentì in colpa per essere scappata così, il giorno prima; era delusa e amareggiata, e forse non doveva piantare in asso Lorcan così, per andaresene con Malfoy. Non dopo che Lorcan era stato così carino per tutto il tempo, anche se un po' palloso.
«Mi dispiace per ieri io-» disse, con il tono quasi di un'ottava; Lorcan la interruppe con un gesto della mano ed ecco che temette il peggio.
Le stava per urlare contro. Non voleva più uscire con lei. La trovava troppo brutta.
«Ti capisco,» sussurrò Lorcan, quasi incerto sulle parole da usare.
Ecco, c'era un MA, se lo sentiva...
«E mi dispiace per tutto...» sussurrò. «... devo dirti una cosa.»
Il cuore di Rose accellerò.

 

@@@
 

Il telefono di Scorpius vibrò nella tasca. Lanciò una rapida occhiata al professore di spalle che stava scrivendo sulla lavagna, poi lasciò cadere la matita sul quaderno e allungò le dita per afferrare il telefono e sfilarlo dalla tasca.


Hai 1 nuova\e email.


Era da parte di Red, ovviamente.


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Non ci crederai mai.
Bel culo mi ha appena chiesto di essere ufficialmente la sua ragazza. E io ho detto di sì.
Ma ci pensi?
Io fidanzata col terzo più popolare della scuola quando fino a una settimana fa non avevo neanche mai avuto un vero appuntamento.
Sono emozionata... scusa..
Probabilmente non ti importa.
A dopo.
Red.
_______________________________





Il telefono cadde dalle mani di Scorpius, scivolando tra la sua sedia e quella di Albus e finendo a terra, il vetro in mille pezzi.
Rose si era fidanzata con Lorcan, definitivamente.



AngolinoAutrice(?)
Sono le 4.45 e io aggiorno. Bene.
Dopo che il mio cervello ha mandato a fanculo ufficialmente il sonno, mi è venuta un'idea per il capitolo e, non avendo di meglio da fare a quest'ora - di certo non mi metto a studiare per gli esami- mi sono messa a scriverlo.
Penso che sia uscito abbastanza bene, suppongo.
Okay, yaaah, ho TRE notizie da darvi.

UAN. Appena riesco a far pace con questo stronzetto del mio pc e a far funzionare correttamente Sony Vegas, monto il trailer che ho ideato nella mia testolina e ve lo linko <3
CIU'. Sto preparando già lo spin-off  su James e Domi; a seconda di quanto verrà lungo deciderò se fare una mini long spin-off oppure una One-Shot.
FRE. Non so quante di voi abbiano effettivamente letto l'altra mia Scorse ( We are... bla bla bla), che è momentaneamenta in sospeso. Ebbene, ho deciso di cancellarla e farne una un po' simile, sempre loro che sono ex, solo un po' diversa.

Detto questo, un bacione e un grazie a tutte ( dubito che ci siano lettori maschie :') ma se sì, fatemelo sapere ).
Commentate <3
All the love,
Shanna.

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Capitolo 10
*** Ciò che non avresti dovuto sapere ***


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Capitolo 10: Ciò che non avresti dovuto sapere.

 

«Abbiamo scoperto chi è stato?» cinguettò una voce, sedendosi accanto a lei.

Rose non staccò nemmeno gli occhi dal televisore per vedere chi fosse quella voce dalla tonalità così strascicata, petulante e infantile; «A fare cosa, esattamente, Lou?» domandò con voce annoiata Rose mentre guardava Batman saltare sulla sua Batmobile.

Non sapeva nemmeno perchè, Louis William Weasley, era a casa sua, alle nove e mezza di sera a rompere i coglioni, visto che abitava dall'altra parte della città; semplicemente mezz'ora prima aveva suonato il campanello, Hugo gli aveva aperto senza domande, volatilizzandosi in camera sua come sempre, e Louis aveva guardato Rose e si era piazzato accanto a lei sul divano mentre guardava il film di Batman.

Poi era rimasto in silenzio, a fissarla, finchè non se n'era uscito dal nulla con quella frase; se non fosse stato suo cugino si sarebbe anche vergognata, visto i pantaloncini a cuoricini che lasciavano scoperte completamente le gambe color mozzarella e la canottiera che si scollava un po' sul seno ma, visto la sua seconda scarsa, era soltanto ridicola addosso a lei.

Louis sbuffò, infastidito, come se la cosa dovesse essere ovvia a livello internazionale. «A metterti la droga nello zaino.»

Rose si rizzò a sedere e si guardò alle spalle: fortunatamente sua madre era a lavoro, ma c'era sempre suo padre che stava tentando di cucinare una tornta al caramello in cucina; se avessero sentito che lei sapeva qualcosa riguardo al ' ormai capitolo chiuso della droga' l'avrebbero cordialmente obbligata a riferire tutto al mister-ho-la-puzza-sotto-il-naso-Malfoy. E lei non voleva di certo tradire nessuno.

«Sai benissimo che è stato James,» soffiò, piano. «come sai benissimo che non è sua.»

«Mhmh,»fece Louis reclinando il capo. «E non dovevamo scoprire di chi fosse?»

Rose si voltò osservando il volto pulito del cugino stendersi in un furbo sorriso. Dopotutto Louis aveva ragione, lei aveva iniziato a fare una ricerca e se n'era completamente dimenticata! Aveva l'indirizzo delle possibili conoscenze a cui James avrebbe potuto nascondere la droga.

E si ricordò che i fascicoli di Lorcan e Lysander erano inclusi nei sospettati.

Improvvisamente la cosa non le piacque per niente.

«Rose? Stando con Lorcan Scamandro ti sei rincretinita pure tu?» cantilenò Louis.

Rose avvampò. Lorcan non è un cretino, pensò decidendo però non dire nulla al riguardo. Quasi tutti i suoi cugini, eccetto Lily e Dominique, non approvavano la sua relazione con Lorcan. Troppo diversi, lui troppo alto e lei troppo bassa ( diceva Hugo) e cose così che a lei sembravano semplicemente stupidaggini. Lorcan non sarà di certo l'uomo della sua vita ma entrambi si piacevano e poi era dolcissimo; al massimo, se non sarebbe funzionata, pazienza.

«Non capisco se tu voglia immischiarti in questa faccenda perchè tieni a James o perchè ti piace mettere il tuo schifoso naso francese dappertutto.» borbottò indispettita.

Louis sorrise. «La seconda: amo mettere il mio schifoso naso francese sopratutto negli affari di James.» e, detto questo, sfilò il telecomando dalle mani di Rose e spinse il tasto rosso su di esso, spegnendola. Rose si voltò.

«Non posso proprio vedere Batman in pace, vero?»

«Ovvio,» fece Louis alzandosi dal divano. «Preparati, io chiamo Al.»

 

 @@@

 

Che venisse anche Al andava bene, visto che James era suo fratello, faceva parte della famiglia quanto loro e perchè era un impiccione pari a Louis. Ma non capiva perchè ora, impalato di fianco a loro mentre si nascondevano dietro una siepe, c'era anche il biondino platinato di Scorpius. Non che l'avesse particolarmente con lui, e non che avesse fatto o detto qualcosa di irritante ( a parte guardarla di sottecchi di tanto in tanto), era stato pure carino e gentile, con lei, quella sera sul tetto e non si erano memmeno parlati granchè da allora.

Ma che cosa c'entrava?

Il telefono vibrò e il cuore di Rose ebbe un tremito; sfilò il cellulare dalla tasca e guardò di sottecchi sperando che fosse Jedi, trovandosi invece un messaggio di Hugo che la informava di comprare la Nutella, tornando a casa.

Dove trovava un supermercato aperto alle 11  di sera che vendesse Nutella?

Delusa, ripose il cellulare in tasca; non sentiva Jedi da parecchi giorni, ormai, da quando gli aveva confessato di essersi fidanzata con Lorcan... forse aveva fatto o detto qualcosa di sbagliato oppure si era stufato di lei e basta. D'altronde non si conoscevano e il fatto che abitassero nella stessa città non significava nulla... anche se sarebbe stato carino vedersi di persona, almeno una volta.

Che stupida, avrò impegni migliori che stare a parlare virtualmente con una ragazza.

«Terra chiama Rose, a cosa stai pensando? Concentrati.» sbuffò Albus, calandosi di più il berretto color pece sugli occhi. Mannaggia ad Al e quando prendeva tutto sempre troppo seriamente, come una questione di vita.

Che poi, Rose si stava ancora domandando perchè erano nascosti nel giardino di casa Potter, dietro a una siepe ad aspettare un movimento.

«Stai pensando a Lorcan? » gongolò Louis, dicevendo una gomitata da Albus, segno che doveva evidentemente stare zitto.

Scorpius invece sbuffò, sembrava lievemente infastidito. «Tacete, tutti.»fece perentorio.

Rose stava per spalancare la bocca e ribattere. Come osava quel dannato criceto biondo a dirle cosa fare e cosa non fare, sopratutto nel giardino di casa dei suoi zii? Ecco, lo sapeva: lei e Scorpius non sarebbero mai riusciti a stare nello stesso gruppo senza scannarsi; è matematico: lui troppo altezzoso e stupido e lei troppo orgogliosa, sincera ed intelligente.

Comunque, la sua sfuriata contro il mancato vampiro biondo fu bloccata dalla porta del retro aprirsi e da cui ne uscì James.

«Sbaglio o sembra nervoso? » domandò Albus.

Infatti, James indossava un giacchetto da aviatore scuro, abbinato ai jeans del medesimo colore, come volesse mimetizzarsi nel buio e poi chiuse di soppiatto la porta dell'uscita esterna, si guardò intorno ripetutamente, scoccando occhiate nervose a destra e sinistra. Poi uscì nel giardino e imboccò la via sinistra, anzichè della via destra, dove c'era la strada che portava a casa dei gemelli Scamandro.

Scagionati? tirò mentalmente un sospiro di sollievo Rose: non le piaceva affatto l'idea che il suo nuovo ragazzo fosse un drogato. Certo, neanche lei era una santarellina ma l'ultima cosa che voleva era entrare in quel girone d'inferno.

«Seguiamolo.» e Louis scattò avanti per primo.

In realtà, qualsiasi altra persona almenoun pizzico intelligente, avrebbe capito che qualcuno lo stava seguendo, visto che Albus e gli altri gli camminavano a un metro di distanza, quasi. James continuava a guardarsi a destra e sinistra, nervoso, ma mai dietro.

«Che stupido.» biascicò infatti Albus, spalmandosi la mano sulla faccia.

Dopo una decina di minuti di camminata, James imboccò il quartiere ricco e Rose ebbe un sussulto: cosa ci faceva lui lì? Finchè James non si fermò davanti a un villino.

Un villino che conoscevano molto bene.

«Cos- » lo strillo di Louis fu soffocato da una mano di Albus, che poi lo prese e lo trascinò dentro al giardino, dietro a una casetta di legno. Rose e Scorpius si scambiarono un'occhiata e poi lo imitarono. Albus lasciò andare Louis e guardò di sottecchi il fratello, ancora impalato davanti al vialetto di casa.

«Cosa ci fa James a casa mia?» sussurrò Louis.

Infatti il villino dai muri color beige, gli ornamenti delicati ed elenganti e il giardino pieno di fiori, non era che la casa della famiglia Weasley-Delacour.

Rose non sapeva cosa rispondere. Non sembrava tanto strano il fatto che James stesse lì, piuttosto che ci fosse andato di soppiatto come un ladro, che sembrasse nervoso, e che ci fosse andato a quell'ora.

« Guardate...» Scorpius indicò col mento James, che si era deciso a darsi una mossa.

Era entrato nel giardinoma anzich fermarsi con i piedi sullo zerbino della porta principale, aveva fatto il giro della casa, ritrovandosi sotto a una finestra, s era guardato intorno  un ultima volta e si era issato su un davanzale, per poi aggrapparsi a varie sporgenze della casa, scalando per arrivare al secondi piano.

«Ma quella... » la frase di Louis resto in sospeso. Spintono i ragazzi, facendoli mettere dall'altra parte del giardino, abbastanza indietro per vedere la finestra in cui James stava bussando ripetutamente, ora.

Presto, la tendina di pizzo si spalancò e una Dominique sorpresa quanto loro comparve nella visuale. Aprì la finestra e James entrò.

Da quel punto in cui stavano, potevano vedere le due figure dal busto in su senza ostacoli; Dominique cominciò preso a strillare qualcosa, che loro non sentirono, e ad agitare le mani contro James che se ne stava zitto a capo chino a fissarla.

«Dobbiamo avvicinarci... » borbottò Louis, ma venne bloccato da una mano di Albus che lo trattenne. Non era una buona idea avvicinarsi...stava succedendo qualcosa di strano e se li avessero scoperti non avrebbero mai saputo...

Improvvisamente Dominique smise di urlare, lasciando andare le braccia sui fianchi. James disse qualcosa, alzando finalmente il capo e puntando gli occhi sulla cugina. Aveva un volto distrutto, amareggiato e sofferente...

E poi disse due parole, che il labbiale lo fecero intendere molto bene. Questo paralizzò i ragazzi che stavano assistendo alla scena, ma li paralizzò ancor di più quello che successe dopo.

Dominique e James si avventarono uno su l'altro e iniziarono a baciarsi, con passione, a stringersi e a toccarsi in un modo che non avrebbero dovuto fare.

«Mi viene da vomitare... » borbottò Rose, indietreggiando; non era sarcasmo, il suo: si stava veramente sentendo male a quella scena... insomma, era cugini, si conoscevano da sempre... e... oddio... come se lei e Al...

«Cristo. » disse soltanto Al.

« Oh, e chi lo dice a maman? Cosa succederà ora? Questo è incesto-»

«Non dovremmo stare qui, meglio andare.» mormorò Scorpius, tirando Rose e Louis che eravamo rimasti totalmente spiazzati, più di Al, che continuava a fissare la finestra con sdegno, nonostante i due fossero ormai scomparsi dalla loro visuale, forse, finiti su un letto.

Non ci voglio pensare, fece Rose.

«Andiamo via, » incitò ancora Scorpius e sconvolti e confusi tornarono indietro da dove erano venuti.


AngolinoAutrice(?)
E' passato un sacco di tempo, ma gli esami sono terminati e perciò non c'è nulla che mi ostacoli a scrivere e finire questa storia :)
In questo capitolo succede una cosa molto importante, anche se verrà approfondita in Long Way Down ( lo spin off su Domi e James, passate ;) ) e nel prossimo, invece, succederà una cosa davvero molto importante.
Leggete bene l'intro del primo capitolo e vediamo se indovinate... riguarda Scorpius e Rose *^*
Comunque, voglio ringraziare chi èè arrivato fin qui con me e con questa storia... e lo so che non sono presenti molte e-mail in questo capitolo, ma verrà spiegato anche questo.
Ho creato una pagina facebook per chi volesse scrivermi e tenersi aggiornato con le mie storie... inoltre vi posto anche i profili di wattpad e twittah e instagram ( nella pagina Facebook, comunque, troverete ogni link di indirizzamento ai miei social).
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Che dire, siete meravigliosi :*
Vi è piaciuto il capitolo??? Commentata <333
Shanna

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Capitolo 11
*** Come se ci fosse qualcosa di rotto dentro. ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 11: Come se ci fosse qualcosa di rotto dentro.
 
canzone del capitolo: Ink- Coldplay

 

Forse, in mezzo a quel gruppo,la mente più lucida era senz'altro Scorpius, che tentava ancora di trascinare due barcollanti Rose e Louis, tenendoli per gli avambracci. Scoccò un'occhiata ad Albus, che camminava mogio accanto a loro.

Scorpius capiva perfettamente la sitazuone, o almeno ci provava: vedere due cugini che se la facevano insieme sarebbe stato uno scandalo ai giorni d'oggi... sopratutto pechè lui - e credeva bene anche gli altri- aveva letto il labbiale di James... quelle inconfondibili parole.

Per fortuna ora la decisione da prendere, cioè se rivelarlo o no ai loro genitori, non spettava a lui, anche se si sentiva in dovere di stare accanto ad Al e Lou in quanto suoi migliori amici... e anche accanto a Rose, che era sua amica - anche se non sapeva di esserlo- e vederla così gli scombussolava lo stomaco.

Il volto era pallido, gli occhi rossi e un po' umidi, segno che si stava trattenendo dal scoppiare a piangere davanti a tutti, le labbra carnose incurvate un poco, il passo ondeggiante...

Ultimamente stava scoprendo una Rose diversa da quella che, per anni, era sempre stata: gli appariva più fragile e molto meno sicura di sè. Molto più simpatica, anche.

 

«Rose?» la chiamò. Nessuno, neppure lei, parvero sentirlo. Scosse un po' il braccio di Rose e quella alzò lo scatto il viso verso di lui. Per un istante gli occhi lattigginosi e azzurri di Rose incontrarono i suoi... e fu come un attimo. Le sue stesse emozioni, la sua stessa angoscia, fu come se le stesse provando lui, in quel momento. Era una senzaione terribile.

Scorpius si ritrovò con la gola secca. «Rose...» fece di nuovo, stavolta con un tono più flebile del precedente.  «... hai bisogno di qualcosa?»

Rose distolse lo sguardo da lui, e lo puntò a terra; tremò impercettibilmente e Scorpius giurò di averla sentita singhiozzare mentre diceva: «Non lo so. Non so più niente...»

«Dovremmo dirlo alla mamma e a zio Bill?» parlò per la prima volta da allora Albus; solitamente, era difficile farlo rimanere senza parole e questa volta James e Dominique c'erano riusciti per bene. Anche la sua voce era rotta dal pianto, anche se aveva più panico che angoscia sul viso.

Louis, invece, si vedeva che era sconvolto ma cercava di rimanere con l'espressione più neutra che potè, capì Scorpius.

«O forse no, chi siamo noi per ficcare il naso?» mugolò Louis. Incredibile sentir dire una cosa del genere a lui, il Re dei Ficcanaso.

«Non c'entra solo ficcare il naso... è... cazzo!» sbottò Albus, passandosi una mano sopra la chioma corvina. Non sapeva che dire, non sapeva nemmeno da che parte stare.

«Sono sempre stati così uniti, da piccoli...» biascicò Rose.

«Uniti è un conto. Anche io e te siamo uniti Rose,» ricordò Albus con un'asprezza nella voce decisamente non da lui.  «ma io e te non andiamo a letto insieme.»

Rose abbassò lo sguardo, incapace di proferire altro. Improvvisamente, l'immagine di Albus e Rose, per quanto cugini siano, che si rotolano tra le lenzuola passò nella mente di Scorpius; fece una faccia disgustata e molto, molto infastidita dall'idea.

Sono cugini. E Rose è... i suoi pensieri stavano prendendo una brutta direzione. Decisamente. Con più amarezza, si corresse in mente: E Rose è fidanzata con Lorcan.

Restarono tutti zitti, per altri minuti interi, proseguendo verso la lunga strada che li avrebbe portati di nuovo a casa Potter. In realtà Scorpius sarebbe potuto girare molte traverse fa, per tornarsene a casa sua, ma preferiva non lasciare i suoi amici in quello stato.

E Rose e se fosse stato necessario l'avrebbe riaccompagnata a casa.

Ma cosa?

Non fece in tempo a protestare del suo pensiero totalmente insolito, perchè Louis e Rose frenarono di botto. Scorpius alzò lo sguardo di scatto, domandandosi di perchè quella brusca frenata, quando vide due persone ondeggiare davanti a loro.

Erano un po' lontane e il buio provocato dai lampioni spenti non aiutava a vedere bene quelle due persone.

«Sono ubriache... e vengono verso di noi.» balbettò Rose, continuando a fissare le due figure che si avvicinavano sempre di più.

Si udì un urletto eccitato di una donna, era palese che fossero una coppia sbronza.

«Forse dovremo cambiare strada, non voglio altri problemi.» borbottò Albus, e gli altri annuirono. Fecero per attraversare la strada deserta, per passare dall'altra parte del marciapiede, quando Louis li bloccò un gesto.

«Guardate...» disse indicando la coppia.

Scorpius sbuffò: era soltanto una coppia un po' avanti con l'età che aveva esagerato nel bere, perchè avrebbero dovuto fissare quei due?

«Scorpius...» lo chiamò Rose e questo si sentì disorientato poichè era una delle poche volte con cui non lo chiamava per cognome. La osservò, con le sopracciglia aggrottate. Ma Rose non lo stava guardando, anzi, non staccava gli occhi dalle due persone davanti a sè. Visto che anche Al e Louis si erano incantati, decise di guardare cosa stava succedendo.

E sentì un crack dentro la sua testa.

Era scioccato. Inorridito. Infuriato. Spaventato. Angosciato.

Tutte quelle emozioni gli mandavano in tilt il cervello; boccheggiò, cercando di far circolare l'aria nei suoi polmoni: era un ottimo rimedio quando sentivi che stavi per svenire.

Ovviamente, Rose non ce la fece a rimanere in piedi: si accacciò di fianco e, se non ci fosse stato lui a sorreggerla sarebbe probabilmente caduta con il naso schiacciato sull'asfalto. Le braccia di Scorpius circondarono la vita di Rose, tenendola in piedi e premuta contro di sè. Nessuno dei due stava badando alla posa, data la sitazuone.

«Ditemi che non è vero.» mormorò Albus.

Stavolta furono Rose e Scorpius quelli a rimanere completamente senza parole.

In una manciata di secondi, la coppia era arrivata dinnanzi a loro e si era fermata, scrutandoli.

«Cosa ci fate qui?» mormorò quel bastardo. Suo padre se ne stava infagottato in un abito nero elegante, la cravatta allentata, la camicia stropicciata e i capelli disordinati sulla testa ( cosa anomala, per Scorpius: era abituato a vedere suo padre in maniera impeccabile. Lo sguardo di Draco Malfoy, nonostante gli occhi opachi e le guancie rosse, evidente segno che aveva superato la sua soglia di sobrietà, saettò sul gruppo e poi sul figlio. Non sembrava nemmeno preoccupato della reazione del figlio.

«Cosa ci fai tu con lei?» ringhiò Scorpius, indicando con il mento la donna. Sentì il sangue salirgi rapidamente al cervello, e il volto diventare rosso come un peperone. Se non fosse sicuro che muovendosi da quella posizione avrebbe fatto del male a Rose, avrebbe mollato un pugno in piena faccia di quell'ipocrita.

«Non sono affari tuoi.» replicò glaciale Draco.

Stava per urlagli in faccia, Scorpius, quando Rose tentò di raddrizzarsi appena, ma il tentativo fu vano, poichè subito dopo si riaflosciò su di lui. «Mamma...» ora stava piangendo. Non c'erano dubbi.  «... papà lo sa?»

Scorpius ricordava che Rose aveva confessato all'amico Jedi che i suoi genitori stavano divorziando e che nemmeno andavano d'accordo, perciò doveva sicuramente riferirsi al fatto che lei stava frequentando proprio Draco Malfoy, tra tanti.

«R-Rose, tesoro...»

«Mamma. Papà lo sa?» scandì in un ringhio Rose; anche lei doveva faticare parecchio per non dare di matto davanti a tutti, sopratutto perchè il suo cervello aveva giù subito uno scandalo, reggerne due a poca distanza di qualche minuto doveva essere davvero difficile.

«Non gli deve importare. Io e tuo padre non stiamo più assieme,Rose.» ribattè Hermione Granger, futuro ministro della città, con un'incrinazione isterica e ubriaca nella voce. Almeno sembrava abbastanza più sobra di Draco.

«E a me? E a Hugo?» sbottò Rose.  «A noi neanche ci deve importare?» puntò il dito contro Draco Malfoy.  «Questo tipo ha cercato di incastrarmi e di sbattermi dentro a un riformatorio!»

Hermione divenne rossa. «Non osare parlare-» ma venne interrotta dal tono gelido e pacato del padre di Scorpius.

«Ti chiedo scusa, Rosie.»

«Sai dove te le puoi ficcare le tue scuse?!» strillò Rose. Se non fosse stato per la situazione, Scorpius avrebbero riso per la rispostaccia al padre; nemmeno lui amava tanto Draco Malfoy.  «E non azzardarti a chiamarmi Rosie o Rose. Nemmeno mi conosci, non sei nessuno, nè mio amico e nè un mio parente. Sono Weasley e basta.»

Draco Malfoy fece una smorfia e Scorpius capì che il padre stava cercando di non insultare la figlia della sua nuova ... ragazza?  di fronte a lei.

«E mamma?»

Draco si voltò verso il figlio, con la bocca spalancata, come se non avesse dovuto osare di nominare l'attuale moglie. «Scusa,Scorpius?»

«Non fare il cazzone,papà. Sto parlando Astoria... quella che è ancora tua moglie. Lei lo sa, di questa nuova situazione? O hai semplicemente sfruttato l'occasione per conificarla?»

Che stupida mia madre, lo ha amato per tutto questo tempo e lui è sempre stato il viscido Draco Malfoy.

Hermione sembrò scandalizzata, invece Draco sembrava che stesse per scoppiare. Invece ribattè, quanto più incolore possibile: «Tua madre ed io firmiamo il divorzio la prossima settimana.»

La prossima settimana? Così presto?

E ora Scorpius capì il perchè Astoria gli sembrasse sempre martoriata e stanca, distrutta, più che altro. Era stato suo padre a distruggerla... sua madre lo amava ancora, ne era certo, nonostante i suoi difetti e le sue stranezze.

Aveva rotto il cuore di sua madre in mille pezzi.

Se prima lo odiava... beh, aveva capito che odiare era stata una parola grossa. Ora lo odiava.

Sua madre, così dolce, così fragile... era stata completamente demolita da uno stronzo come lui. Per il suo tornaconto personale non gliene fregava nulla, a parte il fatto che avrebbe dovuto dirglielo subito e basta; ma era per sua madre che era infuriato.

«Io vado a... casa...» mormorò Rose che per quella giornata aveva avuto abbastanza: era completamente distrutta anche lei. Scorpius odiò suo padre anche per quello, per aver distrutto la sua Rose.

Sua?

Rose barcollò e Scorpius la sorresse, ancora una volta. Hermione fece per aiutarla anche lei ma la figlia la fulminò con un'occhiataccia.

«Ti accompagno io.» le disse Scorpius. Rose annuì piano ringraziandolo.

Sentiva che si era creato una sorta di legame tra loro... ora almeno avevano qualcosa in comune.

Accompagnò Rose a casa e la lasciò suol pianerottolo e prima di fare dietrofront decise di aspettare di vederla scomparire dietro la porta di casa. Poi tornò in fretta a casa.

Il suo cellulare, finalmente riparato, stava sul tavolo del salotto, con una nuova e-mail.

 

 


Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Scusa l'orario...

Sei sveglio? Ho bisogno di parlare con qualcuno e scusami se ho pensato a te... mi serviva una persona completamente estranea alla mia famiglia per dire le cose che penso.

Red.
_______________________________

 
Un debole, seppur amaro, sorriso comparve sulle labbra di Scorpius. Era contento che Rose avesse cercato lui, anche se non sapeva che fosse Scorpius e anche se non era completamente estraneo a quella situazione. Anzi, ci stava con tutti e due i piedi.

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Non ti preoccupare.

Cosa ti è successo?


Jedi.
____________________________________

 

 

Anche lui aveva bisogno di Rose.

 

AngolinoAutrice(?)

 

Tadàààà! Capitolo completamente dal punto di vista di Scorp; scusate se la storia è arrivata a un tema un po' malinconico ^-^'' giuro che cercherò di sollevare un po' il morale dei protagonisti e di inserire più e-mai, visto che nei scorsi capitoli ce n'erano pochi, anche se per un buono scopo:

Scorpius aveva il cellulare rotto... e Rose pensava che Jedi non le rispondesse perchè si era stufato di lei. C'est la vie!

Comunque, ora mi ammazzare... lo so... vi ho distrutto la Romione e la Draco \ Astoria... anche se nel primo capitoloi avevo avvertito che ci sarebbe stata la Dramione e la Jaminique... quindi ù.ù

 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Io, onestamente, amo sempre di più il rapporto di amicizia \ indifferenza di Rose e Scorpius.

All the love, xx

Shanna

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Capitolo 12
*** Sentimenti ed e-mail. ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 12: Sentimenti ed e-mail

 
canzone del capitolo: Every since New York - Harry Styles
 

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Conclusione.

E' davvero pazzesco quello che mi hai raccontato. Sinceramente, essendo al tuo posto, non saprei che dirti. Sicuramente mi sarei sentito deluso, amareggiato e anche arrabbiato. I tuoi genitori si sono comportati malissimo non dicendoti nulla.


Jedi.
____________________________________


 

 

Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Lo so!

Non è che non sapessi che i miei stavano divorziando... lo sapevo eccome e non posso dire che la cosa mi dispiaccia più di tanto; se l'alternativa era litigare per tutto il tempo, anche per i motivi più stupidi, e trapanare le mie orecchie con i loro strilli, be'... allora hanno fatto proprio bene a separarsi.

E penso che sia giusto che mia madre si faccia una vita.

Però... non così.

Insomma, avrebbe dovuto avvisarmi, prepararmi allo shock che si stava rifacendo una vita... con lui. Forse è questo il problema: l'uomo con cui si sta rifacendo una vita non mi piace, per nulla.

Red.
_______________________________


 

 

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Il poliziotto...

Non ti piace per nulla?


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Assolutamente no!

Lui appartiene alla categoria degli uomini subdoli, viscidi ( e con i capelli viscidi), che ti sorridono freddamente dall'alto al basso, giudicandoti ogni cosa che fai. La sua intera famiglia è così; una volta ho conosciuto il padre di quest'uomo, il vecchio signor M. lo chiamo io, e anche se ci siamo visti poco posso definire per certo che è una famiglia intera da generazioni che fa schifo.

Beh il figlio di M, si chiama S., viene a scuola con me, è un po' meglio rispetto alla sua intera famiglia e alla fine non è neanche male, anche se è un po' presuntuoso. Credo che questo M juniot uscito bene sia colpa dell'influenza della mamma di S., lei è davvero una brava donna.

Credo che mio cugino sia amico di S., solo per le crostate alla mela che prepara sua madre... io ne ho assaggiata una, una volta: era uno spettacolo!!

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Quindi...

Questo S. non è male, dico bene?


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: mh.

No non lo è. Ma non glielo confesserei mai e poi mai.

Red.
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Scorpius sorrise.

L'hai appena fatto.

Era strano constatare come Rose Weasley, ultimamente, fosse quella che gli faceva tornare sempre il buon'umore, nonostante fino a neanche un mese prima era la sua seconda peggiore fonte di stress. La seconda, perchè la prima è sempre stato, e sempre sarà, suo padre Draco Malfoy.

Era felice, inoltre, che considerasse lui l'esperimento andato bene  della famiflia Malfoy; quest'affermazione gli scaldò il cuore, facendolo rilassare un pochino.

 

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com

A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Giurin giurello.

Promesso, non lo dirò a nessuno. Il tuo segreto è nella mia cassaforte.


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Sarà meglio.

Occhio a non perderla, la chiave della cassaforte, scemo.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com

A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Sicuuuro.

La metterò insieme alla mia collezione di arance ;)


Jedi.
____________________________________


 

Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Continuo a pensare che tua sia scemo.

Non commenterò altro.

Buonanotte, vado a dormire.

E grazie. Grazie davvero.

Red.
_______________________________

 

Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com

A: Redhair@gmail.com
Oggetto:Quante storie!

Prego. Sempre qui, per te.


Jedi.
____________________________________


 

Un istante dopo che Scorpius aveva inviato il messaggio, si era già pentito di averlo fatto. Il pollice su cui aveva premuto il tasto dello schermo tremò appena.

Sempre qui per te..?

Scorpius era un idiota.

Ma non di quelli semplici, di idioti. Era un grande, un grandissimo, idiota.

 


@@@



 

Quando la mattina dopo Rose si svegliò nel suo letto, la sensazione di solitudine che aveva provato la sera prima crebbe. Si era svegliata nel suo letto matrimoniale, completamente sfatto come tutte le mattine, e si era continuata a guardare intorno nella stanza semibuia se non per dei piccoli raggi di sole che filtravano attraverso le sottili tende.

Fortunatamente era Domenica, perciò non avrebbe dovuto andare nè a scuola e nè in sessun altro luogo se non rimanere a casa sua. Sapeva che, sua madre, essendo il sindaco della città, sarebbe stata fuori di casa anche quel giorno. E comunque, probabilmente sarebbe stata in giro con Malfoy.

Malfoy.

Il solo pensarlo le provocava un moto di disguto. Come poteva? Come poteva tradirla in questo modo, andare a letto ( o qualsiasi cosa facessero quei due) con Malfoy, il poliziotto che voleva incastrala e sbatterla in galera solo perchè faceva Weasley di cognome?

Che poi, Ron e zio Harry le avevano sempre raccontato di Malfoy e di come era una persecusioni ai tempi del liceo e poi del college... mentre sua madre non aveva mai aperto bocca. Hermione era stata, infatti, sempre stranamente silenziosa al riguardo. Lei, che provava rancore e che te la faceva sempre pagare.

Ma sua madre Hermione era sempre stata sempre troppo stupida e buona nel perdonare le persone.

Immagino che abbia avuto i suoi motici, fu la sua mente a pensare, anche se il resto di lei si rifiutava ad ammettere quella realtà.

Rose emise un sospiro frustrato, affondando le mani tra i riccioli completamente spettinati e soffocando un piccolo urlo tra le mani.

E ora? cosa ne sarà di lei? E di Hugo? Vivranno ancora nella stessa casa?

Un rumore proveniente dal salotto al piano di sotto la avvisò che probabilmente suo padre era a casa, dato che Hugo non era esattamente un tipo mattutito ed erano appena le otto del mattino. La giornata di Hugo partiva sempre da mezzogiorno in poi, almeno la domenica.

Stava appurando se alzarsi subito o aspettare, visto che non aveva la minima intenzione di incontrare suo padre, che sicuramente sarà stato messo al corrente di tutto. Non voleva parlare con Ron. O meglio, aveva tantissima voglia di parlare con suo padre, di sfogarsi con lui, ma entrambi gli argomenti che doveva toccare erano argoment tabù.

Già, perchè c'era anche l'altro problema.

James e Dominique.

Il telefono trillò, avvertendo che era arrivata un'e-mail; Rose afferrò il telefonino e vide che ce n'erano altre tre, più un messaggio di sua madre.

Sbuffando, aprì prima il messaggio di Hermione.

 

Da: mamma.

Rosie, mi dispiace davvero tanto per ieri. Possiamo riparlarne stasera, magari?

Mamma.

 

Perchè diavolo si firmava se sapeva esattamente che aveva i numeri salvati in rubrica?, pensò Rose, sbuffando e aprendo la prima mail, che proveniva da James, esattamente alle sette di quella mattina.

 

Da: Potter#1@gmail.com
A:  Redhair@gmail.com
Oggetto: Cosa ho fatto?

Questa mattina mi sveglio alle sei e mezza. SEI. DI DOMENICA... e mi ritrovo due messaggi sul telefono, entrambi che mi dicono che sono un 'idiota' o un 'cazzone'; rispettivamente da Scorp e Louis. Gli scrivo perchè ma non mi rispondono.

Poi scendo in cucina e trovo Albus, già sveglio e con due borse sotto al naso che sembra arrabbiato come se avesse preso un'insufficenza a chimica. E sai quanto si incazza quando succede.

Perciò gli ho chiesto cos'aveva... e lui che fa??? Mi manda a fanculo e mi dice che sono un deficente! Poi si alza e se ne va!

Dimmi, Rose, tu sai il perchè mi sono beccato tutti questi insulti?

Vado agli allenamenti.


Jamie.
_________________________________________________


 

 

Da: Redhair@gmail.com
A:  Potter#1@gmail.com
Oggetto: Cazzone, idiota, deficente e... stupido.

Stupido.

Ecco, te ne becchi un'altro.


Red.
_________________________________________________

 

Che idiota, suo cugino. Certo, non poteva immaginare di cosa stavano parlando... e dell fatto che loro "sapessero" e la sua ultima intenzione era creare uno scandalo famigliare, al momento. O meglio, un altro. Perciò scrisse una seconda mail a suo cugino.


 

Da: Redhair@gmail.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: Non vivo nelle loro teste.

Sono insulti a priori. Perchè è oggettivo che tu sia esattamente quello, James.

Quindi, non scocciarmi più e risolvi da solo i tuoi problemi.

Con tanto affetto.


Red.
_________________________________________________

 

La seconda mail, invece, era di Albus. La aprì immediatamente.

 

Da: Al-Star-Wars-@gmail.com

A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Come va?

Anche um saluto da Scorpius, sono da lui e ti chiede come va.

Nessuna traccia di tua madre, qui.


Al.
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Da:  Redhair@gmail.com

A: Al-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Insomma. Te?

Perchè Scorpius non può messaggiarmi lui, invece di fare il passaparola? Odio queste cose.

No, mamma è al lavoro; pare che stasera mi aspetta una chiacchierata con lei.


Red.
____________________________________


 

Da: Al-Star-Wars-@gmail.com

A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Non rompere le biglie.

Cosa c'è che non va nei passaparola?

Ahia.


Al.
____________________________________


 

Da: Redhair@gmail.com

A: Al-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Non mi piacciono.

Divertiti con Malfoy.

 

Red.
____________________________________


 

Poi, l'ultima mail era di Lorcan che le chiedeva se le andava di passare un po' di tempo insieme. Rose si ritrovò a sorridere come una stupida fissando le semplici parole di Lorcan; mentre sentiva tutte quelle farfalle nello stomaco, scrisse un '' di risposta e corse a prepararsi.

 

AngolinoAutrice(?)

Ormai neanche ve lo dico più che aggiornerò presto... PERDONATEMI.

In ogni caso, dopo questo ho già un capitolo pronto quindi don't worry, be happy.

Ma voi non sapete cosa diavolo mi è successo!! E' una cosa un po' schifosa, perciò se siete suscettibili saltate questa parte; praticamente stavo al lavoro... io lavoro al Mondatitos, quella catena spagnola di fast-food, e stavo affettando il prosciutto cotto con l'affettatrice. ECCO. Mi sono quasi affettata un dito... cioè, mi sono affettata tipo l'unghia è un po' di pelle sotto, nulla di grave, ma ho un male cane al pollice.... credo di aver subito un trauma da prosciutto cotto, non lo mangerò mai più.

Comunque, devo annullare, purtroppo, la mia interattiva di HP :( mi scuso.

Ora vado a astudiare che sabato ho un esame di Inglese B2 :)

In ogni caso, vi lascio i link per seguirmi e\o contattarmi:

Wattpad: @ShannaEFP
Instagram: angie_1d18
Pagina Facebook: @Shannaauthor
Twitter: AngieLovesTommo

E... niente, ringrazio le bellissime persone che leggono e recensiscono e a tutte quelle che hanno inserito nei preferiti la mia storia. Wow, siete un sacco <3
Non saremmo a questo punto della storia se non fosse per voi, perciò commentate che leggo con piacere i vostri pareri <3
Se avete voglia di fare semplicemente due chiacchiere, sono sempre disponibile... basta che andiate in una di quelle pagine linkate sopra.
All the love.
Shanna

 

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Capitolo 13
*** Lorcan Scamandro ed allenamenti ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 13: Lorcan Scamandro ed allenamenti
 

link trailer della storia
 

«Sono contento che tu abbia accettato.» confessò Lorcan, mantenendo sempre la sua destra durante la loro lunga passeggiata.

Rose aveva impiegato ben venti minuti per decidere cosa poteva mettersi di Domenica mattina per la passeggiata con Lorcan, in pieno Ottobre. Alla fine aveva optato per un paio di pantaloncini in jeans attillati lunghi fin sopra il ginocchio, una cannottiera con una felpa e delle normali converse. Non era proprio un appuntamento quello, sperò, e in ogni caso un vestito da cocktail e i tacchi vertigginosi non si sarebbero accoppiati bene con la passeggiata lungo il parco che stavano facendo.

Rose arrossì fin alla punta dei capelli, cercando di distogliere lo sguardo di Lorcan dalle sue labbra piene. Ultimamente gli capitava troppo spesso di rimanere fissa sulle sue labbra o sui suoi capelli dorati... ma la coa più imbarazzante era quando Lorcan la beccava a fissare i suoi bicipiti e allora abbozzava un sorriso e faceva finta di niente per non metterla in imbarazzo.

Santo Scamandro.

«Ehm, sì... anche io. Grazie anche per il caffè,» mormorò impacciata infilando le mani in tasca. Era contenta anche che Lorcan avesse saltato gli allenamenti, per lei, visto che un paio di settimane dopo ci sarebbe stata la partita contro la squadra di Ilvermony per superare le regionali e passare alle nazionali. «James ti ucciderà per aver saltato gli allenamenti.»

Lorcan fece l'occhiolino. «James non può uccidere un buon Pilone come me.»

Quel gesto, quella sempre strizzata d'occhio, la fece avvampare e sentire le farfalle nello stomaco. Neanche sapeva che cosa fosse, un Pilone, ma abbozzò un sorriso di rimando. «Ehm, già. Se vuoi... possiamo andare agli allenamenti, dovete vincere assolutamente quest'anno.»

Rose non voleva assolutamente che Lorcan trascurasse la sua passione per lei, e d'altronde erano già stati assieme un po' di tempo, avevano camminato e chiacchierato. E sinceramente non voleva nemmeno che James affibiasse la colpa a lei nell'ipotesi che avrebbero perso, e Rose sapeva che suo cugino l'avrebbe fatto.

Lorcan la guardò di sottecchi, probabilmente combattuto se accettare o no. «Sicura?»

«Sicurissima posso rimanere sugli spalti.» sorrise. Il volto di Lorcan sembrò illuminarsi.

Non erano molto distanti dal campo d'allenamento della scuola che utilizzavano per gli allenamenti Domenicali, così, dieci minuti dopo erano davanti all'entrata del cancello per accedere al campetto. Vide Lorcan scusarsi con James da lontano, e il secondo non smetteva di gesticolare ma, poi, ad un certo punto, Lorcan deve avergli detto la verità, perchè Rose vide James bloccarsi, guardare verso di lei e sollevare entrambe le sopracciglia.

Rose sorrise raggiante e, a mo' di presa in giro, alzò la mano per salutare. A quel punto James sbuffò, si voltò di nuovo verso il suo Pilone - qualsiasi cosa voglia dire- e si voltò, tornando a parlare - anzi, a urlare- contro la squadra.

Lorcan si voltò di nuovo verso di lei con un sorrisoa trentadue denti e camminò verso di lei, lo steso fece Rose andandogli incontro. Quando Lorcan si fermò davanti a lei, torreggiando sopra il suo viso, Rose divenne completamente paonazza.

«Buon allenamento.»

Lorcan ridacchiò poi, veloce come un fulmine, passò il suo braccio intorno alla vita di Rose, schiacciandola contro il suo ampio petto e iniziò a baciarla. Era un bacio lento e passionale, che a Rose fece quasi smettere di battere il cuore.

«Sto per vomitare!» urlò qualcuno  - James, ovviamente- dietro di loro, e allora Lorcan la lasciò andare con un sorriso, strizzandole l'occhio e dirigendosi verso gli spogliatoi.

Rose, cercando di riprendersi dal bacio appena scambiato, andò diretta verso gli spalti. Non era possibile che Lorcan la mandasse in fiamme ogni volta, facendola sentire così stupida appena pronunciava una sola parola. Eppure, quel ragazzo riusciva ad essere così dolce, calmo e dannatamente sexy con lei.

«Uh,uh» cinguettò una voce.

Rose alzò lo sguardo e notò che non era l'unica ad aver deciso di voler vedere gli allenamenti, quella domenica mattina. Guardò corrucciata Dominique e Lily che la guardavano entrambe con espressione soddisfatta. Rose sbuffò. «Sono ancora arrabbiata con voi due,» minacciò. Anche se in fondo non era vero...

I suoi familiari erano sempre stati impiccioni e quella questione del cinema era anche chiusa, per lei, visto che era comunque andata a finire bene con Lorcan. Con Dominique, invece, era ancora molto molto arrabbiata, ma per un'altra questione.

Rabbrividì, cercando di scacciare il pensiero prima di prendere un drastica decisione e dirle tutto in quel preciso istante; si voltò verso le altre due persone sedute qualche gradino più in basso: Albus e Scorpius.

«Ciao.» salutò, poggiando lo sguardo incerto su Scorpius. Insomma, adesso come si sarebbero dovuti comportare...?

Scorpius, turbato probabilmente per la faccenda del giorno prima, non la guardò nemmeno e borbottò un vago «ciao.»

«Ci stavamo  annoiando a casa di Scorp, così siamo venuti qua.» le spiegò Albus, dando di gomito all'amico per il tono prima utilizzato.

Rose lasciò perdere: d'altronde lei e Scorpius era come se non si conoscessero; certo, avevano scambiato qualche risata e qualche guaio in comune, ma tutto finiva lì, non sarebbero mai potuti andare d'accordo. Non si erano mai nemmeno parlati per email tenendo una conversazione banale...

«Avete scopato?»

Quella domanda, proveniente dalle esili labbra di Lily, una quattordicenna piccola e sexy, fece scioccare la maggior parte dei presenti. Rose emise un verso strozzato, mentre Albus iniziava a tossire e Scorpius che cercava di farlo riprendere, guardando scioccato Lily.

Dominique, invece, scoppiò in una fragorosa risata.

«Lily!»

Lily scrollò le spalle, continuando a limarsi le unghie curate. «Che c'è? Ho sentito dire che Lorcan scopa dopo il primo appuntamento.»

Rose avvampò e cercò di rispondere alla cugina cercando di rispondere alla cugina senza avere quel tono di voce simile a un'ottava che invece le era ugualmente uscito di bocca: «Non sono affari tuoi.»
«Cristo, Lily, se ti sentisse papà parlare così!» esclamò Albus facendo roetare gli occhi nocciola alla sorella. Poi, con un piccolo salto, Lily si alzò, facendo alzare la sua striminzita gonnellina da cheerleader e facendo intravedere le mutandine di pizzo bianche.
«Io me ne vado da Lys.» avvisò, acida, non aspettando i nostri saluti per congedarsi definitivamente ed andarsene.
Dominique storse il naso. «Mon dieu, è proprio in fissa con quel nerd.» e scosse la testa come se la cosa non fosse proprio possibile.
Rose sospirò, volgendo la sua attensione al campo da rugby: Lorcan aveva indossato la sua uniforme ed era già in campo esibendosi in quella che doveva essere una simulazione di partita.
Non le piaceva molto il rugby, ma pensò che in generale sembrassero davvero bravi ed uniti come team, nonostante reputasse suo cugino James Potter un totale idiota, doveva perlomento ammettere che aveva la stoffa del capitano.
A un certo punto, Lorcan dovette fare una mossa strepitosa, che rallegrò e stupì tutti, perchè un piccolo coro si levò dalla folla generale degli spettatori.
Vide James sorridere e dare una pacca sulla spalla del suo Pilone per poi incitare il continuo della partita-allenamento.
Un coro stridulo continuò a incitare, proveniva dalla parte più bassa degli spalti rispetto a dove erano seduti loro e soltanto allora si accorse che un gruppetto di cheearleder stava battendo le mani, estasiate nel vedere i giocatori all'opera.
Una di loro, una ragazza eccentrica con i capelli colorati di blu che aveva visto qualche volta in compagnia di Dominique e Lily, cacciò uno strillo acuto e poi: «Forza, Lor Lor, sei proprio un figo!» ululò.
Rose aggrottò le sopracciglia non sapendo se essere più indignata per la schiettezza della cheearleader conni capelli blu oppure per il bacio volante che le aveva inviato Lorcan, abbozzando poi un sorriso molto simile che le rivolgeva a lei.
«Disgustoso,» commentò Dominique annoiata, un po' passivamente, mentre i suoi occhi rimanevano comunque incollati sul campo e Rose non tardò ad immaginare su chi fossero puntati. «Amy è una puttana.»
Capì che quella "Amy" dovesse essere la ragazza con i capei blu.
«Forza Hotters,» urlò Amy sollevando i pon pon, venendo subito imitata dalle altre che si unirono nello spelling del nome della squadra in un coro. Lorcan quella volta al cinema le aveva rivelato che le cheerleader li incoraggiavano e gli faceva piacere a loro giocatori avercele intorno.
Gli fa piacere sentire i loro schiamazzi, fu quello che pensò Rose.
Quando ad un certo punto i giocatori si fermarono e si tolsero i caschi di protezione, iniziando a ridere contenti e ad urlare "spacchiamo di brutto" le cheerleaders scesero in campo ridendo eccitate e catapultandosi, letteralmente, addosso ai giocatori.
Quello che non le sfuggì fu proprii che Amy si gettò addosso a Lorcan, abbracciandolo di slancio e inziandogli a parlare troppo da vicino, per poi passare da James.
E, ovviamente, una seconda cheerleader si buttò addosso a Lorcan.
Dominique, a quel punto, si alzò e scese le gradinate di fretta, per raggiungere il campo anche lei ed iniziando ad agitare i pon pon verso i giocatori.
Rose deglutì a vuoto quando, spostando lo sguardo trovò Lorcan letteralmente assediato dalle cheerleader che temette di vederlo soffocare tra tutte quelle tette.
«Andiamo a fare una passeggiata, fiorellino?»
Ci mise qualche secondo per capire che a fare quella domanda non solo era stato Scorpius, ma anche a realizzare che l'avesse chiamata con il nomignolo che si chiamavano sempre quando si erano appena conosciuti.
Quando si volse verso di lui, la vide scrutarla con il sopracciglio inarcato.
«Fiorellino? E questa da dove l'hai ritirata fuori?»
«Immagino da qualche vecchio cassetto,» poi ghignò, scrollando le spalle come se la cosa non avesse importanza. «Allora, io mi sto andando a prendere un cappuccino, tu?»
Rose guardò Albus che si alzò in fretta e raccolse la sua tracolla. «Scusate ma io ho una ricerca da finire. Divertitevi voi due.» strizzò poi l'occhio dileguadosi velocemente.
Scorpius spostò allora lo sguardo di nuovo su di lei, reclinando la testa in attesa di una risposta.
«Allora?»
Rose guardò Lorcan ancora alle prese con le cheerleader ed annuì. D'altronde se Lorcan era impegnato con quelle lei poteva benissimo andarsene e non starsene lì ad annoiarsi.
Una stretta allo stomaco, però, le fece presente che non era giusto andarsene via così, ma quando guardò Scorpius decise di seguire l'istinto e di andarsene con lui.
Scrisse in fretta un messaggio:

A: Lorcan
Oggetto: a domani
Sto andando a cada.

La cosa più giusta da fare era proprio quella: scrivergli un sms per avvertirlo, d'altronde era quasi sicuramente convinta che non gli sarebbe importanto granchè.
... Ma allora perchè lei aveva mentito sul fatto che stesse andando a casa?


Space:

Rieccomi qua; come promesso non è passato poi così tanto dall'ultima pubblicazione.
Probabilmente mi starete odiando per la gran parte del capitolo, visto che anche io ho sofferto nello scriverlo.
Voglio puntualizzare una cosa: Rose è cotta di Lorcan ( non innamorata) ma Scorpius lo considera soltanto un amico ( forse anche meno).... quindi ci vuole un pò di pazienza.
Vi faccio un piccolo spoiler sul prossimo capitolo: MOMENTO SCOROSE.
Per i presavolto vi faccio una piccola lista qua sotto:
- Melissa Benoist as Rose Weasley
- Alex Pettyfer as Scorpius Malfoy
- Dylan O'Brien as Albus Potter
- Cameron Dall as James Potter
- Dianna Agron as Dominique Weasley
- Luke Hemmings as Louis Weasley
- Ariana Grande as  Lily Luna Potter
- Dylan&Cole Sprouse as Lysander e Lorcan Scamandro
- Indiana Evans as Hailey Paciock
- Kaya Scodelario as Amy Roberts

Detto questo, vi auguro buona serata.
All the love,
Shanna.

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Capitolo 14
*** Pizza e «Mi piace fotografare le cose belle» ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 14: Pizza e «Mi piace fotografare le cose belle»
 

canzone del capitolo: A sky full of stars - Coldplay

Questo capitolo lo dedico a _Cassiopea13_
perchè so che questo è un momento che aspettava da tanto,
e perchè c'è sempre <3
Grazie.


 

Alla fine, visto che era ormai quasi l'ora di pranzo, più che un cappuccino avevano optato per una pizza. Rose pensò che non se la sarebbe presa troppo a male , Lorcan, se fosse andata a mangiare qualcosa con Scorpius; d'altronde lui stava sempre in compagnia delle cheerleader che indossavano gonne cortissime e si strusciavano contnuamente addosso a lui... mentre lei invece stava uscendo con un mezzo sconosciuto, alias il migliore amico di suo fratello.

Rose non sapeva nemmeno comportarsi visto che era l'unica relazione degna di nota in cui era stata coinvolta da sempre, e non era nemmeno sicura che per una relazione bisognavano seguire chissà quali schemi.

E se ci fossero stati degli schemi era sicurissima che quelli non implicavano il non uscire con gli amici.

Anche se Scorpius non era propriamente un amico, ma...

«Sei pensierosa?» le disse Scorpius, Rose non seppe se interpretarlo più come una domanda o un'affermazione. Non ebbe comunque il tempo di rifletterci molto su perchè lui aggiunse: «Quel pesce fesso di Scamandro ti riduce così pazza d'amore per lui?»

Rose si sorprese, a una domanda del genere. Insomma, che genere di sentimenti le provocasse Lorcan - che non era un pesce fesso- erano affari suoi; al massimo Albus o Dominique avrebbero potuto chiederle una cosa simile, ma da lui proprio non se l'aspettava.

Di nuovo, Scorpius non le diede la possibilità di formulare una risposta. «Niente, lascia perdere. Solo che...» s'accigliò. «Ho visto come lo guardi e non mi pare possibile che tu ti sia innamorata da lui dopo nemmeno un mese di conoscenza.»

«Innamorata?» ripetè Rose, ancora più sorpresa di prima per le scelte di parole. Lorcan le faceva battere il cuore, le piaceva tantissimo ed era dolce, certo ma... innamorata? Era una parola grossa, non sapeva se sentisse emozioni così - troppo- forti.

«Ecco le vostre pizze.» li interruppe una cameriera, poggiando due pizze tonde fumanti davanti a ciascuno di loro. Avevano preso la pizza margherita, e quella sembrava la miglior pizza che avessero mai visto. Comunque, Scorpius cercò di congedare più in fretta possibile la cameriera che si scusò farfugliando e se ne andò, poi puntò i suoi occhi su di lei.

Sono verdi, pensò distrattamente Rose osservando quelle iridi chiare osservarla. Delle pagliuzze più chiare erano appena visibile all'interno dell'iride. Non aveva mai visto attentamente gli occhi di Scorpius; pensava fossero azzurri o grigi, comunque chiari, come quelli di tutti i Malfoy. E invece erano... verdi.

Ed erano bellissimi.

Arrossì appena, cercando di portare l'attenzione alla sua pizza, sospirando. «Quello che dici è una parola grossa,» giustificò. «Cotta probabilmente sì, amore non penso.»

Non avrebbe dovuto dire una cosa così intima a Scorpius, ma lui e Lorcan erano in un certo senso uniti, ed erano amici di amici, perciò pensava che Scorpius si sarebbe potuto lasciar sfuggire a Lorcan o chicchessia che fosse innamorata di lui quando non era vero... e chissà cos'avrebbe pensato Lorcan!

Non era certo per dirlo a Scorpius, che l'aveva detto...

Scorpius ridacchiò con l'umore stranamente e apparentemente migliorato; tagliò la sua pizza in quattro parti uguali e ne afferrò una, riempiendosene la bocca.

«Uhm, allora, hai parlato con i tuoi?» bofonchiò Scorpius tra un filo di mozzarella e l'altro.

Rose fece lo stesso, tagliando però in parti più piccole la sua pizza. Non si sarebbe ingozzata come un maiale come quando insieme a Hugo e suo padre vedeva i film di Jurassic Park il sabato sera.

«Non proprio. Ma mia madre vuole parlarmi stasera, tu?»

Scorpius annuì distrattamente e qualcosa di insolito balenò nei suoi occhi. «Mia madre ieri sera mi ha beccato mentre rientravo tardi a casa. Così... abbiamo iniziato a litigare ed è venuto fuori. Cioè, io ho iniziato a urlare mentre mamma piangeva. Mi sento così in colpa...»

Astoria Greengrass in Malfoy era nota come una delle donne più dolci ed altruiste del mondo, e Rose non aveva dubbi che fosse così, visto come trattava sia Albus sia, quelle rare volte che si erano incrociate durante le assemblee scolastiche, anche con lei. Tuttavia c'entrava anche lei in quella storia, volente o nolente, ed il fatto che avesse nascosto del divozio a Scorpius non era così giusto. «Non devi... eri arrabbiato ed è comprensibile.»

«Sì ma lei piangeva, mi chiedeva scusa e... io me ne sono andato in camera furioso e sbattendo la porta.» Scorpius scosse la testa, smettendo improvvisamente di mangiare, come se gli fosse passato l'appetito. «Era scioccata, non mi ero mai comportato così con lei.»

Rose deglutì guardando negli occhi Scorpius: poteva intravederne la tristezza e il senso di colpa fare strada in quelle iridi quasi caleidoscopiche. D'istinto, poggiò la sua mano sopra a quella chiara di Scorpius, che sussultò, continuando a mantenere lo sguardo nei suoi occhi.

«Sono sicura che tutto si risolverà.» gli promise.

Improvvisamente si era sentita così complice di Scorpius e di tutto quello che stava succedendo a entrambi, tanto a provare a consolarlo nonostante anche lei soffrisse. Non sapeva da dove veniva quel sentimento, visto che Rose non era mai stata molto altruista con nessun'altro che non facesse parte della sua famiglia, e talvolta neanche con loro visto che sopportava a stento alcuni elementi di essa ( ogni riferimento agli zii Audrey e Percy e alla progenie è puramente casuale).

Scorpius abbozzò un sorriso, un po' diverso da quelli a cui era molto abituata, ma molto simile a quel giorno del terrazzo, e continuò a guardarla. Restarono così minuti interi, finchè Scorpius non fu il primo a parlare. «Vieni con me?»

«Con te, dove?»

«A divertirci.»

«Ha senso, suppongo.»

Rose e Scorpius scoppiarono a ridere insieme, alzandosi e uscendo di fretta dopo aver pagato. Era appena primo pomeriggio quindi l'unica cosa che potevano fare era andare al cinema così, desideriosi di lasciarsi alle spalle tutti i pensieri, s'infilarono nel cinema durante il primo film disponibile.

«Questo film fa schifo.» constatò Scorpius dopo la prima mezz'ora di film. Rose gli aveva dato retta: troppo sdolcinato, troppo romantico. Finito il film era ancora metà pomeriggio e quindi avevano deciso di vederne un'altro, questa volta scelto da Scorpius, e si ritrovarono in una sala piena di uomini che guardavano lo schermo ridacchiando. Era un film splatter, di quelli thriller, pieni di sangue e omicidi e cose scontatissime.

Alla fine, comunque, entrambi i film che avevano visto non gli erano piaciuto e inutile dire che avevano passato la maggior parte del tempo a prendere in giro la recitazione degli attori o le cose insensate che succedevano soltando nei film o nei libri.

«Ma dai, la scena del cielo stellato è un classico.»

«Già, ma è tremendamente romantico.»

«È un cliquè, Rose. Irreale.»

«Vuoi mettere in dubbio che qualche ragazzo sia disposto a portare una ragazza sotto un cielo stellato al mare ?»

«Esatto.»

«Il tuo romanticismo è pari a zero, Malfoy.»

Dopo lunghi battibecchi avevano deciso infine di fare una passeggiata, continuando così a discutere sui pessimi film appena visti. Improvvisamente Scorpius si era bloccato ed aveva guardato in alto, facendo un sorriso così sghembo che Rose capì immediatamente: si erano fermati proprio sotto il famoso tetto, quello dove Scorpius andava sempre e dove aveva portato lei quella volta.

«Saliamo?»

Era quasi calato il buio e forse non sarebbe stata una buona idea stare in giro fino a tardi, con il buio e il fatto che lei sarebbe tornata sola a casa, perdipiù probabilmente suo padre e Hugo stavano già chiamando la polizia pensando di ritrovare il corpo senza vita di quella ragazza che era, una volta, loro figlia e sorella; però l'alternativa sarebbe stata tornare a casa e fronteggiare quella faccia tosta di sua madre, per non parlare dell'interrogatorio che sarebbe subito dopo sul 'che ci facevi ieri così tardi in giro?' e non poteva nemmeno rispondere la verità, ovvero che stavano pedinando James, perchè allora si sarebbero chiesti perchè e avrebbero dovuto spiegare tutto quando, creando così un'enorme catastrofe di famiglia.

E poi era certa che Scorpius si sarebbe offerto di accompagnarla fino a casa, risolvendo così il problema; così, visto che il ragazzo era rimasto a fissarla per tutto il tempo quel tempo in attesa che prendesse una decisione, annuì.

Inutile dire che le si mozzò il respiro vedendo quel bel panorama di nuovo, nonostante fosse la seconda volta che lo vedeva. Camminò piano, tenendo gli occhi fissi sul cielo colorato a metà tra l'arancio e il blu, diviso in due dal sole  a forma di semicerchio che brillava ardente. Si sedette su una delle due sdraio, che erano ancora lì, e sospirò rilassata. «Mi sembra di essere a New York.»

«Ti piace New York?»

«È il mio sogno.» confessò senza preamboli. La sua risposa restò sospesa nell'aria, visto che entrambi erano restati in silenzio, fissando i colori nel cielo che stava pigramente cambiando umore.

Improvvisamente un click attirò la sua attenzione, facendola voltare e soprendendo Scorpius con una fotocamera in mano, mentre la fissava beffardamente. Il suo sguardo sembrò quasi timido quando le rivelò: «Mi piace fotografare le cose belle.» confessò. «Lo... lo sa soltanto Al.»

«E perchè mai?» domandò Rose.

«Mio padre non deve saperlo.» Scorpius strinse le labbra. «Pensa che la fotografia non sia una cosa da... uomini. Pensa che io debba concentrarmi sul mio dottorato.»

Rose sbuffò, disgustata da tanta ignoranza. Insomma, se al proprio figlio piaceva qualcosa un bravo genitore doveva solo che inconraggiare quella passione... tuttavia, era pure sempre di Draco Malfoy che stavano parlando.

«Quando abbiamo iniziato a chiamarci per nome e a parlare?» ridacchiò Scorpius, tornando a portare la fotocamera davanti agli occhi e a scattare foto a tutto il paesaggio. Era vero, Rose nemmeno si era accorta di pensare a lui soltanto come Scorpius e non più come Malfoy.

«Sei diventato meno insopportabile di  prima»lo schernì lei, strizzandogli l'occhio. Lo sentì ridacchiaere, il volto parzialmente nascosto ancora dalla fotocamera.

«Beh anche tu sei molto meno mestruata di prima.»

«Grazie per le parole accurate, Scorp.» sottolineò tirandogli una gomitata che lo fece muovere proprio mentre scattava la fotografia e, con uno sguardo a metà tra l' indignatoe il sorpreso, poi con un sorriso furbo, mentre Rose scoppiava a ridere, le scattò una foto.

Questo, immediatamente, fece arrossire Rose, mentre le parole che aveva pronunciato appena un attimo prima le tornarono in mente:«Mi piace fotografare le cose belle.»

Ma cosa significava quello? Sicuramente l'aveva fotografata per dispetto o altro, questo non...

«Sei venuta benissimo.» mormorò Scorpius, commentando la foto che aveva appena scattato. Porse la fotocamera a Rose per farle vedere la foto. In effetti era una bellissima foto, ma non grazia a lei, ma grazie a Scorpius che aveva saputo cogliere l'attimo e usare gli effetti giusti.

In primo piano c'era Rose completamente nitida e quel sorriso birichino in volto, i capelli rossi che svolazzavano ovunque; poi c'era lo sfondo, che era un po' sfocato e i colori giocavano un effetto caleidoscopico meraviglioso, quasi illuminandola da dietro quasi fosse un angelo.

Rose spalancò la bocca. «Ma sei bravissimo!»

Scorpius ridacchiò, nervoso, ritirando subito la fotocamera; ma Rose non era contenta: voleva deverne altre! Scorpius era così bravo e così strepitoso!

Così si sporse verso Scorpius per riacciuffare la fotocamera dalle mani del ragazzo, ma si sporse troppò, perchè quasi ruzzolò giù dalla sdraio e se non fosse per le braccia forti di Scorpius che la sorressero, sarebbe caduta faccia in avanti sul cemento.

Rose alzò gli occhi per ringraziarlo, pentendosi subito di quel gesto troppo avventato: era a un centimetro dal viso di Scorpius, i loro nasi si sfioravano, e vedeva chiaramente gli occhi di Scorpius fare su e giù dalla sua bocca ai suoi occhi... e probabilmente Rose faceva lo stesso perchè, Dio,  i suoi occhi erano ancora più belli da così vicino e... aveva sempre avuto quelle labbra?

Sentì Scorpius fare un sospiro forzato e, subito dopo, il cellulare in tasca di Scorpius suonò, facendo sobbalzare e dividere i ragazzi molto in fretta. Scopius si schiarì la voce estraendo il telefono dalla tasca. Roteò gli occhi.

«Al.» gracchiò, con una voce roca.

«Interrompo qualcosa?» fece Albus, Rose lo sentì chiaramente tramite il cellulare visto che era solito urlare, Al, quando parlava al telefono. «Hai un tono stranissimo.»

Scorpius sbuffò ed abbassò il volume del cellulare. «Finiscila, che vuoi?»

Scorpius annuiva distrattamente mentre ascoltava quello che diceva Albus, cercando di evitare lo sguardo di Rose... e lei faceva lo stesso.

«Cosa devi dirmi, Al? Parla chiaro.»

Passò qualche secondo che Scorpius esclamò, in un fil di voce: «Cosa

Quel tono preoccupato e in preda al panico fece passare l'imbarazzo a Rose - che in quel momento desiderava solamente sotterrarsi- e potè chiaramente notare il panico sul volto di Scorpius. «Quando?» parlò poi, stringendo le labbra.

«Non è... possibile.» continuò poi, il tono di voce incrinato al pianto. «Sto... a-arrivo, okay? Ciao.» e attaccò facendo un enorme sospiro mozzato.

«E' successo qualcosa?»

Finalmente, Scorpius la guardò e ciò che vide nel suo sguardo non le piacque per niente. Ne ebbe poi la conferma quando mormorò quella parole, parole che ferirono anche lei e che facevano trapelare tutta la disperazione che Scorpius doveva provare in quel momento.

«Mia madre ha avuto un incidente d'auto.»gelutì. «È ricoverata al St. Thomas Hospital.»
 

Space:
 

Probabilmente mi odierete per questo finale... lo so, direte che vi ho rovinato il momento e che sono sadica. Ma vi piaccio per questo, no? :P

E... niente, per inciso amo Astoria, non ho nulla contro di lei.

Ringrazio infinitamente tutte le mie lettrici - incluse quelle sileziose, perchè senza le vostre visualizzazioni non sarei comunque a questo punto-.
Volevo semplicemente scusarmi se in alcuni capitoli ci sono poche 'e-mail e messaggi' motivo, forse, per cui avete iniziato a leggere la mia storia. Ma la trama sarebbe semplicemente troppo scialba se usassi soltanto quelle, me ne sono accorte dopo. Ditemi comunque se va bene così o no...
E so che molte di voi vi starete chiedendo quando Rose scoprirà che Scorpius è Jedi... e non ve lo dico :P
Grazie infinitamente a tutte, ancora.

All the love, Shanna

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Capitolo 15
*** «Ecco perchè ti amo.» ***


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Capitolo 15: «Ecco perchè ti amo»
canzone del capitolo: Love you - Avril Lavigne

Erano arrivati il prima possibile al St. Thomas; c'era un traffico assurdo e per arrivare lì avevano dovuto prendere i mezzi pubblici, visto che Scorpius aveva chiamato più volte Draco Malfoy al telefono e lui non rispondeva.

Suo padre era la polizia, cazzo, ci sarebbe dovuto essere per forza.

Ciononostante, aveva altri pensieri più gravi che preoccuparsi di quello stronzo di suo padre e ci avrebbe pensato dopo a sbraitargli addosso per non essere andato da sua madre.

Albus non gli aveva detto null'altro al telefono; aveva detto che sapeva dell'incidente di Astoria per via di Hermione, che aveva ricevuto una chiamata riguardo a un incidente stradale cittadino e poi, quando aveva scorto la figura di Astoria tra i corpi feriti aveva chiamato Albus per dirlo al suo amico.

Non sapeva nemmeno se Astoria fosse ancora viva, non sapeva se l'incidente era stato grave - però a quanto pareva aveva riguardato un gruppo collettivo di automobili - e non sapeva nemmeno a che piano fosse sua madre.

Era disperato.

Stava correndo a perdifiato, tra le persone che si spintonavano tra loro cercando di entare in ospedale per andare dai loro parenti coinvolti nell'incidente o più semplicemente per entrare e soddisfare la loro curiosità.

Era immensamente grato a Rose che aveva deciso di seguirlo di sua sponte, senza nemmeno che lui le chiedesse nulla lei lo aveva seguito come se ad aver avuto l'incidente fosse stata sua zia o sua madre stessa. Inoltre, durante tutto il viaggio gli aveva tenuto la mano stretta, senza dire una parola; il che fu un bene, in effetti, visto che Scorpius non avrebbe semplicemente potuto spicciare una parola riguardo a quello che stava succedendo: la sua testa era un vortice di emozioni e pensieri confusi.

Riuscirono a sgomitare tra la folla per arrivare al banco della receptionist che, vedendoli, aggrottò le sopracciglia e sospirò frustrata.

«La prego, devo vedere mia madre.»

La receptionist roteò gli occhi, come se quella richiesta non gli fosse proprio nuova, almeno quanto la risposta che stava per dare: «Non posso lasciar passare nessuno, mi spiace.»

«La prego.» grugnì Scorpius.

«No.» ribattè secca la receptionist che riabbassò immediatamente lo sguardo al suo computer.

Scorpius affondò la testa tra le mani, accasciandosi completamente sul bancone. Sentì la mano di Rose accarezzargli la schiena e vagare su di essa, mentre diceva: «Senta, può dirmi almeno come sta Astoria Malfoy? Qui c'è suo figlio e se lei non si decide a fare qualcosa giuro di ribaltarle la scrivania addosso. E questo, nei termini della mia famiglia, si chiama gentilezza

La receptionist emise un respiro mozzato, come se fosse stata offesa pesantemente e in effetti era stato così, tenendo conto che quella che aveva parlato era un'adolescente, anche se si trattava di Rose Weasley.

«Astoria Malfoy?»

Scorpius alzò la testa di scatto per incontrare il volto turbato sulla receptionist. Aveva letto soltanto ora la targhetta che penzolava sulla camicetta: la receptionist si chiamava Mary.

«Prego, accomodatevi nella sala d'aspetto interna.»

Immediatamente, Rose e Scorpius seguirono Mary attraverso una porta rossa, oltrepassandola e trovandosi dentro a una sala con sedili in pelle. Dentro vi erano una decina di persone.

«L'incidente ha travolto molte persone, è vero, ma soltanto alcune di loro ne sono uscite con ferite gravi.» abbassò il capo. «Mi dispiace signorino Malfoy-»

La donna fu interrotta da una voce dura e bubera ma anche -e fu lieto di constatarlo- alquanto ansiosa e preoccupata, forse per una delle rare volte da quando Scorpius era nato.

«Figliolo.» Non Scorpius, non figlio: figliolo.

Draco Malfoy - accompagnato da Hermione Granger in persona - affrettò il passo verso di lui, alzandosi da una di quelle sedie da quattro soldi. Incredibilmente, spalancò le braccia e per una volta Scorpius si lasciò andare in un abbraccio; era una sensazione un po' strana, fredda, ma si potevano chiaramente contare su una mano le volte in cui Draco lo aveva abbracciato visto che il più dele volte si limitava a una monotona pacca sulla spalla, quinda andava bene così.

«Come sta?»

Scorpius si staccò dal padre, tornando al fianco di Rose che gli riafferrò immediatamente la mano , provocando in lui un dolce e lieve calore.

Draco Malfoy abbassò il capo, e anche questa reazione fu nuova. Draco era il classico tipo che guardava sempre dritto e avanti, qualsiasi sia la situazione, ma evidentemente quello che stava succedendo era troppo anche per lui...

Hermione afferrò il suo braccio, stringendolo contro di sè; suo padre parve tirarsi su di morale, un po' come si sentiva lui quando Rose gli teneva la mano, e lo guardò.

«Sta molto male, Scorpius. La stanno operando... ha il bacino danneggiato e ha perso molto sangue. Forse una costola le ha bucato qualcosa...» e si bloccò, forse per evitare di scoppiare a piangere: eppure la voce di Draco s'incrinò, lasciando poi spazio a un profondo sospiro.

«Ma cosa è successo, Malfoy?» domandò Rose evitando gentilezze o giri di parole. Se non fosse per la situazione, avrebbe riso: nessuno mancava di rispetto al capo della polizia Malfoy - famoso multimiliardario tra l'altro- come faceva lei, con tanta facilità e naturalezza.

Tuttavia, Draco non volle badarci. «C'è stato un grosso incidente a un incrocio: un camion contenente benzina non si è fermato e ha sbandato. E' esploso qualcosa ma Astoria stava molto indietro rispetto al fulcro dell'incidente, è stata colpita dall'urto. Per ora stiamo facendo indagini...» e lasciò la frase in sospeso come se avesse appena dato una notizia a un giornalista curioso.

Ma la cosa rincuorava un po' Scorpius: se sua madre non era stata nel fulcro dell'incidente... allora....

cazzate, aveva il bacino rotto e un'emorraggia interna, quante probabilità c'erano che si salvasse?

La tasca di Draco suonò : l'uomo afferrò il cercapersone con faccia scocciata, poi scoccò un'occhiata ai presenti. «Mi chiamano sul luogo... ci vediamo presto.»
Draco si congedò senza aspettare ed Hermione si asciugò i palmi sudati sulle gambe. Accenno un sorriso forzato.
«Suppongo che io debba andare, in quanto nuovo sindaco.» e si affrettò a seguire Draco.
Scorpius era felice che Draco avesse Hermione in questa situazione; aveva capito che suo padre era sconvolto per l'incidente dell'oramai quasi ex moglie e sebbene ora fosse innamorato di Hermione e avesse il cuore di ghiaccio, aveva capito i npiccoli gesti che voleva ancora bene ad Astoria.
Scorpius sospirò, accasciandosi sulla sedia e affondando le mani nei capelli biondi ormai spettinati e completamente lasciati andare
Dopo qualche secondo senti Rose prendere posto accanto a lui e posargli una mano sulla schiena, carezzevole.
«Mi dispiace per tua madre. Dicevano... che era una donna bravissima.» disse ad un certo punto.
Scorpius sollevò il capo e aggrottando le sopracciglia, parlando con un tono duro più di quando volesse. «Non parlare di lei come se fosse già morta.»
Rose aggrottò le sopracciglia, poi sospirò. «Scusa, non intendevo-.» il suo tono s'addolcì. «Solo che io e te ci siamo ignorati per anni e quindi non ho mai conosciuto davvero tua madre. Ma Al, beh lui ne parlava benissimo: delle sue torte e del suo porridge. Anche mio padre ne parlaca bene - e sai benissimo quanto papà odi i Malfoy-» Rose si spostò un po' nel tentativo di accomodarsi meglio, ma questo non fece altro che avvinarla a lui , facendogli provare uno strani brivido dietro la schiena.
«Sono sicuro che, una volta finiti tutto questo, mamma sarà felice di parlare un po' con te.» bisbigliò Scorpius, ora incapace di schiodare lo sguardo dalle labbra rosse di Rose.
«Ne sarei felice... anche perchè ora non ci ignoriamo più e quindi...» tentenno lei; che anche Rose avesse notato la troppa vicinanza e si stesse imbarazzando? Scorpius pensò di si, visto che le iridi azzurri della ragazza non facevano che saettare su tutto il suo viso.
«Siamo amici?» sussurrò Scorpius. Era stato lui ad avvicinarsi o era stata lei? O entrambi?
«N-noi...»
Rose e Scorpius stavano, di nuovo, troppo vicini. Troppo vicini per non sentire l'uno l'alito caldo dell'altro, per non sentire le punte dei nasi toccarsi e lui troppo vicino per non notare quelle adorabili lentiggini chiare sulle guancie della ragazza.
Le loro bocche si sfiorano e...

Un colpo di tosse. «Ho interrotto qualcosa?»

I due si separarono con uno scatto fulmineo, Rose scalò sull'altra sedia accanto, lasciando così il vuoto tra loro.
Scorpius sospirò, certo di aver mantenuto il fiato fino a quel momento senza accorgersene e poi guardò il suo migliore amico.

«Astoria come sta?» domandò Al riportandolo bruscamente alla realtà. Scorpius si passò una mano sul viso, stanco.
«La stanno operando.»
Albus sospirò di rimando e si sedette nello spazio vuoto tra lui e Rose.

Passarono alcune ore e i medici ancora non erano usciti a comunicare lo stato di salute di Astoria; alcune volte dei medici con la camicia nera, quindi responsabili, erano usciti da quella porta a vetri opachi davanti a loro, ma mai per parlare con Scorpius.
Suo padre non era ancora tornato e Scorpius era rimasto di nuovo da solo con Rose, visto che Albus era dovuto tornare a casa, dopo un po'.
Tra lui e la ragazza dai capelli rossi regnava silenzio, non solo per imbarazzo rispetto a quanto accaduto prima ma anche perchè semplicemente nessuno dei due sapeva cosa dire.
Però avere qualcuno lì lo faceva stare meglio, perlomeno non rischiava di dare di matto; tuttavia, anche se lo avesse fatto Rose l'avrebbe aiutato.
Dopo un po' la porta a vetri opaca si aprì di nuovo e stavolta ad uscire fu un'infermiera dall'aria gentile. Lo invitò ad entrare, poichè suo padre era già dentro dalla signora.
«Quindi sta bene? È viva?» domandò di fretta seguendo l'infermiera.
Lei annuì. «È viva, al momento.» affermo senza giri di parole.
Questo spezzo ancora di più il cuore del ragazzo - e non c'era nemmeno Rose che avesse potuto sostenerlo con la sua dolce stretta, visto che era stata costretta a rimanere fuori -; come poteva parlare con tanta semplicità?
Probabilmente era una cosa normale definire per lei una persona al momento viva e chissà quante persone al giorno ne vede con situazioni simili o peggiori. Tuttavia stavano parlando di Astoria - sua madre- non di una persona qualsiasi.
Nessuno aggiunse altro mentre l'infermiera non lo accompagnava alla stanza numero 206 e prima che Scorpius entrasse l'infermiera si congedo.
Fece per aprire la porta quandobsi accorse che era appena accostata e la voce di sua madre - rotta, ridotta a un fievole sussurro- non attirò la sua attenzione.
«Grazie per essere venuto, Draco.»
«Non essere sciocca. Sei stata mia moglie, è normale che io sia venuto.»
Astoria tacque. «Hermione ti vuole davvero bene» disse dopo un po'.
«Ast-»
«Ssh,» lo zittì lei. «Lei ti vuole bene, te ne ha sempre voluto sin dal liceo. E anche tu gliene volevi, dopotutto.»
«Quello che è successo al liceo non ha importanza,» replicò suo padre con il solito tono glaciale e sbrigativo. «perchè ho sposato te.»
«Vero.» ridacchiò Astoria. «Ma ora sposi lei.»
Cosa?
Scorpius boccheggiò: sposarsi? Aveva capito che ormai Hermione e Daco stessero insieme ma addirittura sposarsi...
«No, Astoria. Non ancora.»
«Glielo chiederai?»
«Magari piu avanti, non ora.» sospirò paziente Draco. Scorpius non capi di tanta gentilezza visto che era solito iniziare a rispondere male, riguardo cose troppo private, e con Astoria stessa capitava spesso visto che l'ex moglie era molto curiosa.
«Stai piangendo?» domando Astoria dopo un lungo silenzio, facendo sobbalzare Scorpius che ancora origliava dietro la porta.
«No.» mentì Draco: dal tono di voce si capiva il contrario.
«Ecco perchè ti amo, sei un gran tenerone ma fai il finto duro.»
«Va tutto bene, Tory.» miagolò Draco.
In quel momento, la curiosità di vedere sua madre, di capire come stava si fece spazio in lui prepotente. Si accostò sulla soglia, aprendo di piano la porta della stabza 206.
Astoria era distesa supina al letto, improvvisamente dimagrita, i capelli lunghi e neri spenti sparpagliati sul letto, lo sguardo rivolto verso la finestra.
Alla bocca portava un respiratore e aveva dei tubi e dei fili - tra le quali numerose flebo- che le erano attaccati al corpo, in particolare due grossi tubi che drenavano il sangue in delle sacche piene sotto al letto.
Le lacrime caddero da sole dagli occhi di Scorpius.
«No Draco, non va tutto bene»
Fu sua madre a rispondere, anche se erano i medesimi pensieri del figlio.

AngolinoAutrice(?)

Eccomi qua, perdono per il capitolo lunghissimo ma era impossibile da spezzare. Ed è anche un po triste lo ammetto. Astoria si salverà? Draco ed Hermione si sposeranno? Quando dirà a Scorpius che e Jedi?
Ammettete che pensavate fosse Rose o al massimo Scorp a dire la frase del titolo u .u ma no è Tory 😂
Comunque, prima di chiudere qui voglio fare un annuncio:

A breve farò una diretta instagram o un video e lo postero su youtube dove rispondero a qualsiadi vostra domanda. Perciò seguaci di wattpad e EFP scrivetemi in privato o nei commenti le domande a cui rispondere - su qualsiasi argomento, anche vita privata-

A breve comunichero la data della diretta.

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Shanna

 

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Capitolo 16
*** Volevo baciarlo,sì. ***


Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 16: Volevo baciarlo,sì.


canzone del capitolo : Last First Kiss- One Direction

 

Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Disturbo?

Volevo chiedere un parere a una terza persona e a quanto pare hai detto che - ci sarai sempre- , testuali parole tue, perciò ora ho bisogno di un consiglio.

 

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Sono sempre coerente io.

Perciò sputa il rospo.


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Ne dubito, nerd-di-Star-Wars.

Ecco... riguarda un mio amico.

In realtà non è proprio un mio amico, fino a un paio di settimane fa ci insultavamo nei corridoi e ora magicamene andiamo (quasi) d'accordo.

Recentemente abbiamo avuto dei problemi in comune e mi sono ritrovata a stargli vicino più del dovuto, dici che dovrei ancora supportarlo o lasciare fare ai suoi veri amici?

 

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Non rincominciare, non sono un nerd.

Perchè dici di non essere una vera amica per stargli accanto?


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: e allora perchè hai il nickname di Sta Wars?

Perchè, insomma, i veri amici lo dimostrano. Come ad esempio Dominique mi dimostra che nonostante il suo cicinismo ci tenga davvero a me, o quando Hailey mi porta i tacos quando sono in punizione. O quando Al mi fa passare dalla sua finestra per non ascoltare i miei che litigano in piena notte...

Io non ho fatto nulla per lui, anche se vorrei.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Perchè mi piace?

E allora dimostraglielo, o diglielo. Digli che vuoi essere sua amica e che vuoi stargli affianco.

Se provi un sentimento dovresti manifestarlo.


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: allora sei un nerd. Punto.

Cosa? Ma sei pazzo! Completamente FUORI.

Io ho una dignità e lui è pur sempre quello che è: un presuntuoso figlio del poliziotto che mi ha rubato la madre. Okay non è presuntuoso e sta nella merda almeno quanto me ma- dettagli.

E comunque ci siamo quasi baciati, per la seconda volta, e non è normale.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Lasciamo perdere.

E vorresti baciarlo?


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: ùwù

Volevo sì. Ha ho ancora un ragazzo.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: sei inquietante, Red.

Allora mollalo.


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Cos...?

Ma tu da che parte stai?

 

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: ;)

Da parte dell'amore.


Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Adesso sei tu ad essere inquietante.

Per caso conosciu mio cugino Al? E lui che predica la pace.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: >o<

Forse.

Jedi.
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La finestra della camera di Rose si spalanca di botto, facendola sobbalzare sulla sedia e facendole chiudere il portatile di colpo. Voltandosi, vide suo cugino Albus arrancare nella sua stanza e rotolare sul pavimento. Le case Potter e Weasley erano talmente vicine da essere collegate in quale modo: le finestre di albus e Rose erano una di fronte all'altra, con un albero nel mezzo che facilitava il passaggio tra le due camere senza difficoltà.

Capitava spesso che Albus s'intrufolasse in camera sua all'improvviso, ma non l'aveva spaventata mai così tanto. Era così presa da pensare a Malfoy che...

Dannazione!

Quello che desiderava era stringerlo, abbracciarlo così forte e provare a farlo sorridere. Non era da lei essere così sdolcinati ma quel biondino platinato le faceva stringere lo stomaco. E poi  sì - sì cazzo- quanto avrebbe voluto baciare quelle labbra, e quanto si sentiva anche in colpa per pensarlo, quando in realtà lei era fidanzata con Lorcan.

Lorcan che non ha esitato un attimo a mollarti sugli spalti e a farsi ruffianare da Amy Roberts

«Ho interrotto qualcosa? Perchè ti sei spaventata di botto?»

Rose sbuffò, girando la sedia e trovandosi di fronte Albus seduto sul suo letto, a qualche metro da lei. Non sembrava aver dormito molto, Albus.

«Scorpius come sta?»

«Non lo so... non risponde alle mie chiamate.» deglutì. «Pensavo che... ecco, potessimo fare un salto in ospedale per vedere come sta. Sai, pare che stia tutto il giorno lì.»

Rose glutì un groppone alla gola. Scorpius stava così male che nemmeno voleva Albus accanto a lui, allora perchè dovrebbe andarci anche lei? Ma Rose voleva vederlo, vedere se aveva mangiato, se aveva sete, se aveva bisogno di qualcuno che lo rassicurasse dato che probabilmente il signor Malfoy era troppo imoegnato per parlare con il figlio.

Così, Rose accettò. «Quando andiamo?»

Gli  occhi verdi di Albus brillarono. Probabilmente la Rose di qualche tempo prima - che lo odiava senza un vero motivo, che bisticciava con lui appena possibile - era stata sostituita da quella Rose che provava sentimenti per Scorpius che non avrebbe dovuto provare. Era strano pensare che c'era qualcosa - di molto sottile, forse - che li univa. Ma se questo qualcosa era sottile, era altrettanto forte da farla tenere aggrappata a lui.

«Magari domani dopo la scuola?» propose Al.

Rose annuì e poi sorrise al cugino che a sua volta le sorrise grato. Il ricovero di Astoria era stata un duro colpo anche pe lui visto che la conosceva da quando aveva memoria, altrettanto tempo con cui era amico di Scorpius.

«C'è un'altra.... cosa» tentennò Albus, una volta alzatosi e in piedi di fronte alla finestra.

«Dimmi.»

Albus deglutì a vuoto. «Sai quel ballo di halloween della scuola....» si grattò il mento, cercando di distogliere. «HoinvitatoHaileyemichiedevosepotessiconsigliarmichefiorilepiacessero»

Albus aveva parlato troppo di fretta, tanto che Rose era riuscita a cogliere soltanto le parole  Hayley e fiori; tantò basto però per farla sorridere sornione. «Al? Prendi un respiro e parla piano, non ho capito un cazzo.»

Viva la  finezza.

«Ho invitato Hailey al ballo e mi chiedevo se potessi dirmi quale fiori dovrei portarle.»era diventato paonazzo e Rose temette di vederlo soffocare da un momento all'altro.

Ridacchiò. «Le piacciono le Peonie.»

«Pe- e cosa sono?»

«Gamberetti!»sbuffò Rose. « Sono dei fiori, deficente.»

«Okay... me li puoi comprare tu?»

Rose scosse la testa. Non glieli avrebbe comprati lei, quel babbeo di Albus dovev faticare per conquistare la piccola e dolce Hailey - anche se in verità l'aveva già conquistata con il solo sguardo - e lei in quella faccenda non ci avrebbe ficcatp il dito. «Io - a differenza tua» sottolineò acida. «non mi impiccio nelle relazione altri. Quindi: fai da solo.»

Abus la guardò con la bcocca spalancata e, mentre Rose lo spingeva verso la finestra per scacciarlo, protestò: «Non so nemmeno che aspetto abbia una feonia

«Peona, cretino.» sbottò Rose. «Ed esiste Internet, perciò smamma e non scocciarmi più con questa storia che devo studiare.»

«Studiare, tu? Almeno trova una scusa più credibile, Rose.»

Albus era stato costretto a scavalcare il cornicione della finestra e si teneva quindiappoggiato al robuto ramo dell'albero secolare dietro di lui.

«Hai ragione, Al» fece Rose preparandosi a chiudere la finestra. «devo guardare Il trono di Spade.» e ghignò, abbassando la serranda della finestra con uno schiocco e coprendola con una tendina. Dopodichè si buttò sul letto e accese il televisore, proprio appena in tempo mentre iniziava la sigla d'apertura.

 

AngolinoAutrice(?)

Ciaoo!
Innanzitutto chiedo perdono per gli errori nel precedente capitolo che mi avete gentilmente fatto notare ( e che andrò subito a correggere ora) e sì- ammetto di aver scritto il capitolo dal cellulare e poi pubblicat0, anche se metà capitolo l'aveo contollato e poi la seconda metà me ne sono completamente dimenticata.
Ringrazio infinite tutti quelli che seguono questa storia ( 60 persone e 17 preferite) e a chi recensisce ( Cassiopea, Celia, malandrina e tutti gli altri).

Vorrei ricordare he se volete contattarmi in privato per chiacchierare o per fare domande - devo ancora fissare la data della diretta- i contatti sono segnati nel capitolo precedente.

Ci tengo a invitarvi a passare alla mia storia d'amore originale: Back To You - cliccate qui

All the love, Shanna

 

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