*Grazie, papà*

di rob93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01: Ho paura! ***
Capitolo 2: *** 02: Thoughts ***
Capitolo 3: *** 03: Voglio essere sincera! ***
Capitolo 4: *** 04: Regalo ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** 01: Ho paura! ***





01: Ho paura!



Renesmee's Pov


Salve io sono Renesmee Carlie Cullen, figlia di Edward e Bella Cullen.

Ormai dimostro i miei 17 anni e la mia crescita è finita. Ma in questo momento non mi importa nulla di tutto ciò perché ho paura... non ne ho mai avuta tanta in vita mia.

Non posso crederci, non voglio crederci. Siamo stati attaccati da un gruppo di vampiri nomadi solo perché avevamo chiesto loro di andare in un altro territorio a cacciare, viste le nostre abitudini “vegetariane”.

E' stata una battaglia ferocissima nonostante noi avessimo dalla nostra parte dei vampiri per così dire “speciali”, ma a quanto pare c'era uno di loro in grado di bloccare i poteri degli altri, ma non come la mamma, che può bloccare i poteri che intaccano la sfera mentale, poteva bloccare TUTTI i poteri, quello di zio Jazz, quello di papà e persino quello di zia Alice.

Voi starete pensando che io sono pazza perchè sono agitata, agitatissima.

Beh no, non sono pazza. Sono agitata perché ho paura, ho paura perché nel combattimento molti di noi sono stati feriti, ma quello più grave è mio padre. Sì MIO PADRE!

Vi spiego meglio.

Stavano combattendo e avevano ormai capito che il punto debole della mamma e di papà ero proprio io.

Quello che stava combattendo con papà si è accorto che lui era abilissimo anche senza usare il suo potere (certo è il MIO papà), allora per far in modo che si distraesse ha spostato il suo bersaglio su di me.

Naturalmente papà si è subito mosso per difendermi dato che, essendo quel vampiro il suo avversario, era l'unico libero.

Hanno ricominciato a combattere, ma papà non era più concentrato e... e... quel bastardo l'ha cominciato a colpire e io non sapevo cosa fare, ho provato a... a... a separarli ma non ci sono riuscita e sono stata letteralmente lanciata contro un albero e ho perso i sensi.

Non so cosa sia accaduto... so solo che quando mi sono svegliata ero nella stanza dei nonni e nonno Carlisle mi stava visitando la ferita alla testa.

Ora sono ancora a letto e non so cosa stia succedendo di là, ma dove sono mamma e papà?

Io ho...

Aaaaah!”

Oh mio Dio, era un urlo disumano (beh certo in questa casa di propriamente umano non c'è nessuno).

Ma non è tanto questo che mi ha sconvolta. Ciò che mi ha sconvolta è che quello era un urlo di dolore e a urlare è stata la mamma!

Cosa sta succedendo? Perché nessuno mi dice niente?

Mamma! Mamma! Vieni qui ti prego!”

Ecco che entra qualcuno... ehy ma non è la mamma.

Ehy piccoletta che hai?”

Come che ho? Zio Emmet perché non è venuta la mamma? Io ho chiamato lei!”

Ehm piccola...”

NON CHIAMARMI PICCOLA!”

Ok scusa, scusa”

Allora perché non è venuta... ha urlato perché sta male?”

No... veramente.... a lei non è successo niente... ma...”

MA? ZIO MI STO SPAVENTANDO!”

Calma, ricordati che a te può venire un infarto”

L'infarto mi viene se non mi dite cosa sta succedendo!”

Beh tua madre sta bene... ha solo qualche graffio, ma... ma tuo padre... a tuo padre è andata molto peggio...”

E adesso dov'è?”

E' nella sua vecchia stanza, qui a casa nostra e... e sta dormendo...”

Dormendo? DORMENDO? MA CHE CAVOLO DICI ZIO? PAPA' NON PUO' DORMIRE... PAPA' NON DOVREBBE DORMIRE!”

Lo so piccola, ma l'hanno colpito e non sappiamo perchè ma ha perso i sensi... le ferite si rimarginano più lentamente e... non sappiamo se si sveglierà...” detto questo mette la testa fra le mani e mi sembra quasi di sentirlo singhiozzare... non l'ho mai visto così... lui aveva un bel rapporto con suo fratello.

Io invece ultimamente non avevo un bel rapporto, ero in quella fase che si chiama “crisi adolescenziale”. Non sopportavo tutti i suoi rimproveri, specialmente se a farmeli era un ragazzo che dimostrava la mia stessa età, certo sapevo che lui era mio padre, ma non mi andava a genio.

Poi però a volte c'erano dei momenti che passavamo insieme... a me è sempre piaciuta la chitarra classica e lui mi ha insegnato a suonarla... mi ha persino aiutata a scrivere delle canzoni.

Non lo chiamo mai “papà”, per me lui è “Edward”, non gli ho mai detto grazie... per nulla.

E adesso ho paura di perderlo e di non aver più la possibilità di dirgli tutto!

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Capitolo 2
*** 02: Thoughts ***


02: Thoughts



E' passato un mese ed Edward non si è ancora risvegliato.

Il nonno spera che si tratti di una specie di coma e pensa che magari sentendo le nostre voci potrebbe risvegliarsi.

Tutti sono andati a parlargli, a dirgli qualcosa, ma io ancora non metto piede in quella stanza.

Non so perchè, ma ogni volta che mi trovo davanti a quella porta e sento qualcuno che parla con lui, mi fermo.

Penso sempre a loro. Chiunque di loro, ha più diritto di me di stare lì con lui, loro almeno gli sono sempre stati accanto, loro almeno non gli hanno mai rinfacciato niente, o quasi.

Io invece, ogni volte che litigavamo, non perdevo occasione per dirgli: “Tu dici di essere mio padre! Tu dici sempre che tutto quello che fai, lo fai per il mio bene! Tu, proprio tu che volevi uccidermi, che volevi buttarmi via!”.

Sono sempre stata ingiusta con lui. Chi sono io adesso per andare lì e parlargli? Chi sono io adesso per rubare tempo a chi si merita davero di stare con lui?

E ora eccomi di nuovo davanti a questa maledetta porta, ferma...

C'è mamma dentro... lo prega di riaprire gli occhi, di ritornare da lei e rivolgerle di nuovo quel sorriso sghembo che tanto ama... e singhiozza, singhiozza la mamma.

E sentirla così mi spezza il cuore.

Non scorderò mai il giorno in cui, una settimana fa, l'ho vista uscire da quella stanza con le guance rigate dalle lacrime, lacrime che la sua natura dovrebbe impedirle di versare.

Quel giorno mi sono di nuovo fermata davanti a quella porta, con la mano tremante posata sulla maniglia, in attesa di trovare la forza per abbassarla ed entrare.

Non l'ho mai trovata, quella forza.

Neanche ora riesco a fermare quella mano tremante e ad aprire questa porta, che rappresenta la piccola barriera che mi divide da Edward.

Allora decido, per l'ennesima volta, di voltare le spalle e allontanarmi.

Appena giro l'angolo, però, mi trovo davanti zio Emmet. Non mi rivolge la parola da tantissimo tempo, non accetta il mio comportamento verso Edward.

Stavolta però, invece di ignorarmi e sorpassarmi, mi ferma intenzionato, a quanto pare, a parlarmi.

Ascolta Nessie, perché non vai a parlarci? Forse sentendo anche la tua voce si risveglierà”

Stranamente non mi ha parlato duramente, anzi ha pronunciato il mio nomignolo con grande dolcezza: è davvero distrutto da quello che sta succedendo.

Sentendo tutta quella dolcezza nelle sue parole, dolcezza che io so di non meritare, comincio a singhiozzare.

Zio... zio io ho così... così tanta paura. Non ho mai avuto un... un bel rapporto con lui... non l'ho nemmeno mai chiamato papà... e adesso che dovrei stargli... accanto più che mai... non ci riesco... proprio adesso che potrei perderlo per sempre”

Non riesco a pronunciare bene le parole, troppi singhiozzi.

Inaspettatamente sento due braccia fredde e possenti avvolgermi e, alzando lo sguardo, vedo il mio zio orso che mi abbraccia. Affondo il viso nel suo petto e continuo a essere scossa dai singhiozzi. Allora lui mi bacia dolcemente i capelli per tranquillizzarmi.

E' proprio per questo che dovresti andare da lui, dovresti dirgli tutto quello che pensi e provi... così non avrai rimpianti”

Alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo sorridermi dolcemente.



My little space:


Salve a tutti! Sono davvero contenta che a qualcuno stia piacendo questa storia... sinceramente non ci speravo molto.

Non la consideravo molto bella, ma ho deciso di pubblicarla ugualmente perché ho sempre pensato che Edward e Renesmee siano così dolci e mi è dispiaciuto vedere che in Breaking Dawn non si è parlato molto del loro rapporto.. per me almeno, non abbastanza xD.

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, anche se è molto introspettivo... spero che non sia uscito troppo noioso.

Ma non dilunghiamoci troppo: è ora di rispondere alle recensioni xD.


A roby the best: Ecco ho continuato ;) Spero ti sia piaciuto questo capitolo. Alla prossima!


A fanny cullen: Wow, non ci credo! Ho una fan numero uno! Mi fai arrossire così però ^///^. Addirittura voto 9! Grazie grazie... Comunque sono felicissima che ti sia piaciuta la mia storia e chissà cosa succederà! Grazie ancora e continua a seguirla!


A lory_lost_in_her_dreams: Grazieeee! Mamma mia addirittura bravissima! Non ci credo! Beh a quanto pare sono riuscita nel mio intento: rendere la storia un po' commovente! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che non ti abbia fatto cambiare idea sul fatto di continuare a seguire! Kiss!!!


A thsere: So che Nessie possa far leggermente arrabbiare, ma penso che con questo capitolo si sia cominciata a far perdonare... almeno spero! Sono un po' curiosa: che canzone stavi ascoltando? Sai, non si sa mai... potrebbe ispirarmi! Kiss!


A Silvia15: Si mi piacciono le ff a capitoli, fanno correre di più le mie idee xD. Comunque sono contenta che ti piaccia!


A keska: perdonami se non sono stata molto brava, ma sono una piccola principiante ^///^. So anche che quella introduzione non andava molto bene, ma dovevo cercare un modo veloce e semplice per far sapere che nella ff Nessie dimostra 17 anni... inizialmente non doveva esserci! Comunque ti ringrazio per questi consigli, in questo modo potrò provare a evitare questo tipo di errori in futuro! Ti ringrazio davvero di cuore. Spero che questo capitolo sia uscito un po' meglio!


A mazza: Tranquilla, nelle mie fanfiction Edward non morirà MAI! Lo amo troppo! Spero che saputo questo continuerai a leggere! A persto, kiss!


Ora vorrei ringraziare chi ha messo la mia storia tra i preferiti e chi l'ha messa tra le seguite.

E in ultimi, ma non certo per importanza, volevo ringraziare anche coloro che leggono semplicemente! Grazie!

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Capitolo 3
*** 03: Voglio essere sincera! ***


03: Voglio essere sincera!


Vedere lo zio sorridermi mi ha ridato la forza.
Zio potrei chiederti una cosa?”
Certo piccola, dimmi”
Potresti venire con me fino alla porta della stanza di Edward?”
Ok”
Detto ciò mi stringe la mano e ci avviamo verso la
sua stanza.
La mamma è ancora dentro, ma lo zio, intuendo che io non avrei il coraggio di farlo, entra al mio posto e lo sento chiedere alla mamma se è possibile che io rimanga sola con
lui.
Subito dopo esce seguito da lei. Inaspettatamente mamma mi sorride e mi abbraccia dicendomi “Grazie piccola!” e, dopo avermi baciato la fronte si allontana con lo zio.
Ora sono sola. Questa volta mi sento forte, la mano poggiata sulla maniglia è ferma e non più tremante e, per la prima volta in un mese, la barriera che mi trovo davanti non mi sembra più tanto difficile da oltrepassare.
Chiudo gli occhi e, ripensando all'abbraccio di mia madre e al sorriso di incoraggiamento di mio zio, apro la porta.
Nel momento stesso in cui entro nella stanza apro gli occhi e la scena che mi ritrovo davanti mi strazia il cuore.
Edward è steso sul letto, immobile. Non respira. Per la prima volta nella mia vita mi sembra davvero morto.
Sento gli occhi pizzicare: le lacrime stanno lottando per uscire e rigarmi il volto. Sapete, a volte penso che sia davvero fortunata a poter piangere, le lacrime sono come dei macigni e ogni volta che una di esse esce dai tuoi occhi, ti rende più leggero e, quando finalmente i tuoi occhi hanno versato tutte quelle piccole gocce di rugiada, tutto ti sembra diverso. Si, poter piangere è davvero una vera fortuna.
Mi avvicino al
suo letto e mi siedo sulla sedia che si trova accanto a esso.
Lo guardo e nonostante i graffi, che per fortuna si stanno rimarginando, non posso non ammettere che è davvero bello.
Prendo un bel respiro e chiudendo gli occhi comincio a fare uscire le prime parole che mi vengono in mente.

Ciao... io non so cosa dire... cercherò semplicemente di dire le prime parole che mi passano per la mente... io e te non abbiamo mai avuto un bel rapporto... mi rimproveravi sempre e io, come ben sai, non sopportavo di sentire quelle parole pronunciate da un ragazzo che, apparentemente, aveva la mia stessa età. Sai avevi ragione quando, mentre litigavamo, mi dicevi che avresti dovuto cominciare a trattarmi da bambina, quale ero, e non più da ragazza che dovrebbe ormai essere matura. E' vero, sono così infantile. Tuttavia, nonostante tutti i nostri litigi, c'erano dei momenti che trascorrevamo insieme... amavo la chitarra e tu mi hai insegnato a suonarla e insieme ci divertivamo a suonare, tu il piano io la chitarra, mentre la mamma ci guardava sorridente. Mi hai scritto una meravigliosa ninna nanna, come facesti per la mamma, e io non faccio altro che ascoltarla. Voglio essere sincera... scusami se non sono venuta da te prima, ma avevo paura... paura di non trovare le parole da dirti... paura di non reggere al vederti steso qui su questo letto... e ho paura anche adesso... ho paura di non potere più vedere quel tuo bellissimo sorriso sghembo... quei tuoi occhi bellissimi...” mi scappa un risolino “...mamma mia, sembro una stupida ragazzina innamorata... beh in un certo senso è così... quale figlia potrebbe mai non amare il proprio padre? Ora sono qui, a dirti tutto quello che vorrei dirti. Sono qui, a piangere... e mi devo anche sbrigare a finire il mio discorso altrimenti a causa dei singhiozza non riuscirò a finire. Tutto quello che volevo dirti è... grazie... grazie per avermi dato la vita, anche se all'inizio non mi volevi, voglio essere sincera, non sono davvero arrabbiata, tu ami la mamma e so che vedendola soffrire soffrivi anche tu... grazie per avermi cresciuta... grazie per avermi protetta... grazie per mille altre cose... grazie semplicemente di esistere. Ti voglio bene, papà!
Finito di parlare apro gli occhi e mi rendo conto di avere il viso bagnatissimo.
Lo guardo, guardo il mio
papà... che bello chiamarlo così.
Mi avvicino e gli do un bacio sulla fronte, poi mi alzo ed esco dalla stanza.
Mi sento più leggera e sento che è così perché sono stata sincera.


My little space:


Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Ora comincio subito a rispondere alle recensioni... sono un po' di fretta.

A roby the best: Sì in fondo è ancora una bambina, ma credo che in questo capitolo si sia dimostrata molto più matura di quanto potesse sembrare.


A Jadis96: Finalmente l'ha trovata la forza. Spero ti sia piaciuto il “dialogo” con il suo papà. A presto!


A lory_lost_in_her_dreams: si è andata a parlarci, e si è dimostrata così tenera a mio parere. Comunque lei non l'aveva mai chiamato papà per nessuna ragione particolare, mi sembrava più d'effetto se lo avesse chiamato così per la prima volta in questa occasione.


A thsere: ok a mio parere si è quasi fatta perdonare del tutto no? Comunque volevo ringraziarti perchè gran parte del capitolo me l'ha ispirato la canzone “say goodnight acoustic” che tu mi hai fatto scoprire... grazie mille!! Ora non faccio altro che sentire quella xD. Grazie, naturalmente, anche per i complimenti.


A mazza: sono contenta di averti convinta a continuare a leggere. Spero ti sia piaciuto quello che Nessie ha detto a Edward! Al prossimo chappy!


A Silvia15: Si lo so che ami da morire Emmet xD. Non si era capito! Comunque grazie per i complimenti. Spero ti sia piaciuto il capitolo!


Scusate vado di fretta! INFINITE GRAZIE A TUTTI!

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Capitolo 4
*** 04: Regalo ***


04: Regalo


Sono appena uscita dalla stanza di papà... Mi sembra così strano, ma allo stesso tempo così bello chiamarlo così.
Ma ora, dopo averlo visto, mi rendo conto, davvero, di quanto stia rischiando di perderlo. Solo ora mi rendo conto che, molto probabilmente, non avrò più la possibilità di passare del tempo con lui, di suonare con lui.
Scossa da un singhiozzo mi riprendo e comincio a correre. Piango tutte le lacrime che in questo mese non ho versato. Provo un dolore tanto grande da sembrarmi impossibile che possa essere sopportato da un corpo come il mio. E questo dolore mi divora da dentro.
Esco di corsa dalla finestra del salone, quella che dà sul giardino e, superato il fiume con un salto, corro per la foresta. Corro per sfogare il mio dolore, la mia rabbia.
In poco tempo arrivo nella nostra piccola casa, quella casa che nonna Esme aveva preparato appositamente per noi, nel bosco. Mi è sempre piaciuto immaginarla come una casa delle fiabe, in cui tutto può accadere.
In fondo la mia vita è, o meglio era, un po' una favola.
Entro subito nella mia stanza e mi guardo intorno. Sembra strano anche a me, ma, essendo per metà una vampira, la mia mente tende a mantenere nitidi i ricordi, anche i più remoti. E ripensando alla mia vita passata, non posso fare a meno di provare una rabbia indescrivibile verso... di me.
Mi detesto perché so di aver fatto male alla mamma, quando ero nel suo grembo. Mi detesto perché so di aver fatto soffrire papà, rischiando di uccidere la sua ragione di vita. Mi detesto perché in tutto questo tempo non mi sono mai fermata a pensare a tutto quello che loro hanno fatto per me.
Ormai i miei occhi hanno finito le lacrime, ma dentro di me ci sono ancora rabbia e frustrazione.
Allora, per sfogarmi, comincio a buttare tutte le mie cose per terra e ad urlare. Butto tutto a terra, le foto di tutta la mia famiglia, quelle con Jacob, persino la chitarra che mi ha regalato lui, mio padre.
E' arrivato qualcuno, sento la loro presenza, sono due.

Nessie... Nessie calmati ed esci. Stai distruggendo tutto!”
Sono zio Emmet e zio Jasper.
Mi giro per dare le spalle alla porta e comincio a urlare più forte.

Lasciatemi in pace. Voi non potete capirmi, voi non siete nella mia situazione! Vostro padre non è su un letto da un mese, senza che riapra gli occhi! Mi mancano i suoi abbracci, anche se erano rari... mi mancano i suoi occhi, i suoi sorrisi, persino i suoi rimproveri”
Nella mia mente vorticano tantissime domande.
Perché? Perché doveva succedere? Perché si è dovuto mettere tra me e quel vampiro, rischiando di morire? Perché per una volta non ha pensato a se stesso, invece di mettere a repentaglio la sua vita per proteggere quell'essere che ha quasi ucciso sua moglie, la sua ragione di essere su questa terra?
All'improvviso mi sento stringere da dietro da due braccia forti e fredde.
Abbasso lo sguardo su quelle mani e le riconosco all'istante.
Come potrei non riconoscerle? Quante volte le ho osservate, sognante, tentando di seguirle mentre, leggere e veloci, si muovevano sui tasti bianchi del suo pianoforte, spargendo così le dolci note della mia ninna nanna. Quante volte, quando ero più piccolina, le ho strette, magari per non perdermi, o per correre veloce vicino a lui.
Ad un tratto quelle mani mi prendono per le spalle e mi fanno voltare. Mi ritrovo così a fissare quegli occhi che credevo di non rivedere mai più.

Vuoi sapere, piccola, perché ho rischiato la mia vita per te? Perché tu non sei un essere, sei mia figlia. Perché tu ormai, insieme a tua madre, rappresenti tutto per me, il mio universo. Perché voi, entrambe, avete in così poco tempo riempito la mia esistenza, che è rimasta vuota per più di un secolo. Per tanto tempo io ho pensato di essere un mostro, senza una ragione di essere su questa terra, ma poi tu e tua madre mi avete dimostrato di non essere così, di poter essere una persona, un marito e, persino, un padre. E sono io che devo chiederti scusa per non essere riuscito a dimostrartelo appieno, di non essere riuscito a dimostrarti tutto l'amore che io provo per te. Ho sempre avuto paura di non essere un buon padre. Ho sentito le tue parole e mi hanno fatto capire che in fondo non sono così sbagliato. Mi hanno dato la forza di riaprire gli occhi. Mi hanno fatto capire che ho ancora qualcosa da fare qui... ed è stare con la mia famiglia, quella famiglia che ho creato con tanta fatica. Ti ringrazio per essere questa meravigliosa figlia, di cui qualunque padre dovrebbe essere fiero. E io sono fiero di te.”
Io comincio a piangere e lui mi abbraccia di nuovo, forte.

Ah, un'ultima cosa, piccola. Anch'io ti voglio tanto bene”
Lo stringo più forte a me e mi lascio andare. Piango, piango come una bambina, anche se in fondo lo sono davvero.
Lui mi bacia i capelli e io non mi sono mai sentita così felice i tutta la mia vita. Ora ho tutto, avrò tutto il tempo per farmi perdonare. Potrò passare tutto il tempo che voglio con il mio papà.
La vita mi ha dato un regalo grandissimo. La possibilità di rivedere gli occhi e il sorriso di mio padre.


My little space:

Vi chiedo umilmente perdono! Scusate il terribile ritardo, ma non ho avuto un secondo di tempo. Spero che possiate perdonarmi e che apprezziate questo nuovo capitolo. Io lo considero forse il più bello, anche se mi piacciono tutti xD. Questo è il penultimo capitolo. Il prossimo sarà semplicemente l'epilogo che credo posterò prestissimo visto che è già finito, quindi mi farò perdonare per tutto il ritardo ^_^.


Ora passiamo alle recensioni:

A Silvia15: Sii la prima. Già per Nessie è stata dura chiamarlo papà ma ormai non trova più altro modo per chiamarlo! ^_^ Grazie dei complimenti... addirittura meraviglioso ^///^

A lory_lost_in_her_dreams: Grazie! Sono contenta che ti siano piaciute le parole di Nessie, ho cercato di esprimere tutte le sue paure e incertezze. Ora in questo capitolo finalmente Edward le ha detto tutte le cose che avrebbe voluto dirle in quel momento, visto che ancora non si svegliava. Credo siano stati davvero dolci! Grazie per i complimenti!

A mazza: scusascusascusascusa... non ho postato presto perdono, ma volevo scriverlo con calma e in questo periodo non ho avuto un momento per farlo! Spero che comunque ti sia piaciuto!

A thsere: Scusami non volevo farti questo brutto effetto mentre eri a scuola. Comunque sono contenta che ti sia piaciuto e ora siamo arrivati al momento più bello a mio parere: il risveglio! Fammi sapere cosa ne pensi! A roby the best: Ecco il nostro amato Edward si è finalmente svegliato e per l'ennesima volta ci ha dimostrato quanto sia dolce *_*. Spero ti sia piaciuto.

A Nessie93: Scusami se ti ho fatta stare così tanto tempo con il dubbio, ma spero che l'attesa sia stata ripagata. Edward si è svegliato! Addirittura la migliore ff su Nessie ed Edward? Wow ma sono davvero lusingata ^////^ Graziee!


Ora ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia storia tra i preferiti e chi tra i seguiti. Ma anche chi l'ha letta semplicemente! Vi adoro!!!!!!

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


Epilogo


Sono passati due mesi da quel giorno. Il giorno in cui mi resi conto che non avevo mai davvero apprezzato ciò che avevo.

Fuori sta calando il sole e la mia famiglia e io siamo in salotto. Fa freddo e papà ha acceso il caminetto per tenermi al caldo.

Ora è seduto al pianoforte e sta componendo una nuova melodia.

Da quel giorno le sue melodie sono più allegre.

Mi avvicino a lui e prendo la chitarra nuova che mi ha regalato.

Mi ricordo il giorno in cui andammo insieme al negozio e mi fece scegliere la chitarra che preferivo. Poi mi portò a prendere un mega gelato e accettò persino di assaggiarlo, perché io gli avevo fatto gli occhi dolci. Scoppio a ridere ripensando alla sua faccia disgustata.

Non mi ero mai divertita così tanto.

Ora mi concentro e chiudendo gli occhi comincio a seguire le note, che lui suona al pianoforte, con la chitarra.

I due suoni si uniscono e la stanza si riempie di una musica bellissima.

Trascorriamo un altro paio di minuti così, poi, quando la musica si ferma, sentiamo la mamma che batte le mani.

Ci giriamo verso di lei e la vediamo in tutta la sua bellezza, che sorridente si avvicina a noi e ci abbraccia.

Si potrebbe essere più fortunati? Io non credo.

Avrò per sempre la mia famiglia immortale. Passerò l'eternità con tutte le persone che amo: i miei genitori, i nonni, gli zii e poi c'è lui, Jacob e so che ci sarà sempre.

Sono davvero, davvero felice.





My little space:


Prima di tutto voglio chiedervi perdono: vi avevo promesso di postare presto l'epilogo e ancora una volta vi ho fatto aspettare. Scusatemi, ma purtroppo non ho avuto un attimo di tempo libero per postare causa: fare da baby-sitter al mio piccolo fratellino di 3 anni -.-'.
Poi volevo ringraziarvi tutti per aver messo tra i preferiti e tra le seguite la mia storia (so di avervi assillato con questo ringraziamento ma ritengo giusto farlo ogni volta). Non pensavo affatto di riuscire a farvi incuriosire con questa fan fiction, che doveva essere di massimo 3 capitoli ^_^.
Sono contenta anche perché molti l'hanno anche solo letta! Grazie di nuovo!

Ora passiamo alle recensioni:

A Bellissima Cullen: Grazie del complimento! Sono contenta che anche tu la ritenga bellissima! ^///^

A keska: Grazie anche a te! Spero di essere riuscita ad aggiustare il pasticcio del primo capitolo!

A mazza: Ma no, non piangere! Certo che l'ho fatto risvegliare! Edward Anthony Masen Cullen NON può morire! Almeno non nelle mie storie! U.U

A Nessie93: Eh già Edward è un poeta! In fondo si è sempre dimostrato così dolce, non poteva cambiare, soprattutto non con sua figlia! Comunque ci voleva quello sfogo di rabbia contro la sua camera! Facciamo finta che Alice l'abbia compresa U.U

A lory_lost_in_her_dreams: Non c'è un capitolo in cui tu non mi faccia arrossire ^//////////^ Grazie per i complimenti! A quanto pare sono riuscita ad arrivare al mio scopo: questo capitolo DOVEVA essere commovente! Spero ti sia piaciuto anche l'epilogo! Ci voleva!

A Silvia15: Tranquilla ti capisco, anch'io a volte ho problemi con internet e odio quando succede :@. Comunque è normale che Nessia l'abbia capito: Edward è sempre meraviglioso! Sono contenta che ti sia piaciuto e spero che tu gradisca anche l'epilogo!


Di nuovo GRAZIE a tutti e alla prossima! Spero di avere presto una nuova ispirazione! Un besito, Axel!

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