Drarry: A Christmas Carol

di Seme_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Vigilia alla Tana ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: A Christmas Carol ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Proposte ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Avvertimento ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: ***
Capitolo 6: *** capitolo 6: ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Vigilia alla Tana ***


Erano trascorsi ben 5 anni dalla battaglia contro l'Oscuro Signore e quel 24 dicembre erano tutti riuniti alla Tana.


I Weasley al completo, Harry, Hermione e persino i Malfoy, Draco e Scorpius di appena 2 anni.


Harry due anni prima si era ritrovato Malfoy, con un fagottino piccolo tra le braccia, davanti alla porta di casa e da allora si erano innamorati e Scorpius vedeva Harry come il suo papà.


Quel giorno della vigilia, erano tutti riuniti a festeggiare e la signora Weasley, per accontentare i bambini, aveva acconsentito ad aprire un solo regalo a testa e tra tutti Harry aveva scelto quello di Hermione.

"Tieni Harry questo é per te" disse Hermione avvicinandosi ad Harry tenendo un pacchetto con una mano e tenendosi il pancione di 5 mesi con l'altra.

"Grazie Herm" sorrise cordiale Harry, esaminando il pacchetto sembrava un libro e incuriosito fu Scorpius a strappare la carta mostrando un titolo che lasciò Harry senza parole.

Non pensava che l'amica se lo fosse ricordato dopo tanto tempo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: A Christmas Carol ***


"A Christmas Carol" aveva letto qualcuno alle spalle di Harry.

Harry immerso com'era nei suoi pensieri per poco non prense un infarto e voltandosi verso la voce per poco non gli imprecava contro.

"Maledizione Draco mi hai spaventato!!!" rispose Harry con la voce più alta di un ottava.

"Scusa piccolo non volevo mi faró perdonare prometto, ma ora tornando a quel libro cos'é?" chiese Draco curioso.

"É un racconto. Quando abitavo dai miei zii ne avevo una copia tutta rovinata e strappata che mi aveva regalato una vicina di casa... Lo tenevo custodito lontano da mio cugino ma un giorno tornando a casa da San Bruto il libro non c'era più e avevo visto Duddley bruciarlo nel caminetto" sospiro Harry.

"Cos'è il San Bruto Harry caro?" chiese la signora Weasley notando quando Harry aveva storto il naso.

"Un istituto signora Weasley, un centro di massima sicurezza per giovani criminali." taglió corto Harry.

"Apà! " Scorpius voleva l'attenzione di Harry.

"Dimmi Scorp? Cosa vuoi da papà Harry?" chiese Draco.

"Eggi" disse il piccolo mettendo il broncio, era cosi buffo quando si imbronciata assomigliava a Draco.

"Si papà leggi il racconto" disse Teddy Lupin*.

"E va bene leggeró" disse ridacchiando Harry accontentando i figli e tutti gli altri.

"Londra 1843.

Natale é in arrivo in città e tutti sembrano gustarsi la serena atmosfera che questo magico giorno porta con se, anche se l'aria era molto pungente.

Tutti abbiamo detto? No in realtà quasi tutti. C'era un uomo che camminava per le strade di Londra che non amava il natale, anzi odiava persino l'idea di far festa e divertirsi. Quest'uomo era un vecchio molto ricco ma anche molto avaro e rimproverava Dio stesso per queste festività e persino per la domenica perche non gli permetteva di guadagnare.

La vigilia di natale il signor Scroooge stava per entrare nella sua ditta la targhetta con il nome di quest'ultima che recitava "Scrooge & Marley", quando un giovinotto si avvicinò a lui dicendo "zio Scrooge"

Chi era questo giovinotto che gli porgeva gli i saluti e cosa voleva?"

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Proposte ***


"Buon Natale zio Scrooge" disse Fred.

"Siete forse uno sciocco nipote?! Come potete dire ció. Natale, Natale solo un giorno inutile dove la gente pensa solamente a mangiare, bere e spendere quattrini quando invece dovrebbe pensare a lavorare e guadagnare!" disse burbero il signor Scrooge.

"Oh caro zio perché dite ciò? Ero venuto per porvi un invito. A me e mia moglie ci piacerebbe se veniste al pranzo di natale. Verrete?" chiese Fred

"Certo che no! Sono venuto l'anno scorso? E quello prima ci ho partecipato?" chiese inviperito il signor Scrooge.

"No in effetti no caro zio ma non perdo la speranza" sorrise Fred.

Il signor Scrooge inpazientito guardó ancora una volta il nipote e disse: "Ora lasciami in pace ho del lavoro da mandare avanti. Il tempo é denaro e io non ne ho altro da perdere come voi altri!" e detto ciò salì le scale diretto nel proprio ufficio.

Una volta entrato nell'ufficio vide Bob Cratchit, il suo impiegato, che cercava di riscaldarsi all'unica fiammella disponibile ed una volta arrivata l'ora di concludere, il lavoro il signor Cratchit decise di bussare all'ufficio del signor Scrooge.

"Buon Natale signor Scrooge!" disse Cratchit.

"Buon Natale?! Cosa vuoi dire Cratchit!" disse il signor Scrooge.

"Domani é Natale signore! E volevo chiedere se potevo restare a casa."

"Uhm... Capisco.." disse il signor Scrooge tamburellando le dita sulla scrivania "quindi domani non vuoi lavorare, pensi ti paghi per stare a casa senza far nulla!? Ma vabbé domani resta a casa"

"La ringra-" il signor Cratchit stava per finire di ringraziare ma il signor Scrooge lo bloccó dicendo: "Ma dopodomani vi presenterete qui di mattina presto per recuperare le ore che perderete domani signor Cratchit! Sono stato ben chiaro!?"

"Certamente signor Scrooge. Non mancheró signore la ringrazio." e detto ciò Cratchit si congedó uscendo da li per tornare a casa.

Poco più tardi anche il signor Scrooge sarebbe tornato a casa ma qualcosa lo trattenne.. Un'insolita luce azzurrina/verdina.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Avvertimento ***


Poco più tardi anche il signor Scrooge sarebbe tornato a casa ma qualcosa lo trattenne.. Un'insolita luce azzurrina/verdina.

Il signor Scrooge rimase gelato vedendo quella luce prendere man mano forma diventando un uomo, un uomo che lui conosceva ma com'era possibile!? Marley era morto ormai da molto tempo eppure era li davanti a lui.

"Cosa vuoi Marley!?" chiese burbero il signor Scrooge.
"Sono venuto per aiutarti. Sai, Scrooge, quando ero vivo ero un uomo malvagio: non conoscevo generosità, onestà, altruismo.

Mi comportavo come se fossi l'unico uomo sulla terra e ...che gli altri si arrangiassero! Credevo che tutto mi fosse dovuto. Cattivo, ero un uomo cattivo." disse Marley avvicinandosi e diffondendo un rumore di catene. 
"Cosa vuoi da me?" ripeté Scrooge spaventandosi di quel rumore.
"Avvisarti Scrooge, metterti in guardia".
" Avvisarmi?"
"Avvisarti di non comportarti male, altrimenti queste catene che vedi portarmi li porterai anche tu e sarai condannato per l'eternità" disse il povero Marley.
"Vattene! Vai via da qui! Non mi fai paura" disse in risposta il signor Scrooge infuriato.
"Oh si, io ora devo andare via ma ricorda Ebenezer, rimedia al più presto ai tuoi errori o non potrai più farlo" disse Marley mentre altri spiriti messi come lui lo portavano via sparendo nel nulla.

Nel frattempo il signor Scrooge si stava recando a casa borbottando infastidito da ciò che gli aveva detto il suo vecchio socio ed una volta davanti a casa sua, mentre apriva la porta, nel battiporta che vi era li davanti apparve ancora il volto di Marley.
Il signor Scrooge si spaventò mentre lo spirito diceva: "Ricorda Ebenezer rimedia agli errori"
"Non ho alcun errore da rimediare ed ora lasciami stare!" gli rispose
"Fallo Ebenezer fallo! E ricorda questa notte 3 spiriti verranno a cercarti" e cosi dicendo Marley spari.
Il signor Scrooge entrando non faceva altro che ripetere: "sono stanco é questo ciò, solo questo! Solo questo. Una bella dormita mi farà bene" e cosi dicendo si recò nella camera da letto coricandosi sul morbido materasso del suo letto a baldacchino."

Harry Potter continuava a leggere il racconto alla sua enorme "famiglia" coccolando il piccolo Scorpius mentre il suo futuro (anche se ancora inconsapevole) marito cullava il piccolo Teddy, e osservando la famiglia Weasley e la Granger che ascoltavano ammaliati la storia.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: ***


"Dai zio Harry non smettere di leggere Ancora Ancora!" chiedeva il piccolo Fred Weasley, figlio di George Weasley.
"Apa apa .. anti- anti" chiedeva il piccolo Scorpius.
Harry ridacchiando sbuffo scherzoso e poi Disse: "E va bene ora riprendo a leggere dove ero rimasto... Mmh ah si ecco?!"

Sorridendo e stringendo Scorpius riprese a leggere: "Il signor Scrooge entrando non faceva altro che ripetere: "Sono stanco è questo ciò, solo questo! Solo questo. Una bella dormita mi farà bene!" e così dicendo si recò nella camera da letto, coricandosi sul morbido materasso del suo letto a baldacchino.

Come poggiò il capo sul cuscino subito si addormentò, ma non era un sonno tranquillo anzi era affollato di incubi e solo allo scoccare della mezzanotte riusci a riposare sereno. Ma una volta che le lancette dell'orologio toccarono l'una accadde un qualcosa che fece risvegliare il signor Scrooge.

Una luce molto intensa vi era nella camera e come il sognmor Scrooge si risveglio vi era qualcuno nella camera, un signora, la testa era a forma di fiamma e teneva vicino a lei un berretto-spegnitoio.

"Chi sei? Che cosa vuoi?" chiese Scrooge con il suo tono burbero.

"Sono lo spirito del Natale Passato!" rispose lo spirito.

"Di un lontano passato?" chiese ancora il signor Scrooge.

"No. Del tuo passato Scrooge."

Il signor Scrooge lo guardava cercando di capire e quando stava per dire qualcosa fu cosparso da una polverina mentre lo spirito diceva: "Vieni con me!"

"Dove mi porti? Io non posso ne attraversare i muri ne volare" disse Scrooge cercando di liberare la mano che lo spirito aveva preso spiccando il volo attraverso la finiscra con uno Scrooge a dir poco sorpreso e spaventato allo stesso tempo.

In breve tempo il signor Scrooge si ritrovò a sorvolare una cittadina che conosceva e disse sorridendo: "Ma... questa è la città dove vivevo da ragazzo! Oh, le luci di Natale...e i canti...e... e... ecco i tacchini nel negozio del macellaio"

"Guarda li, nell'aula della scuola.. C'è un ragazzo tutto solo in quell'aula" disse lo spirito indicando l'aula ed entrandovi con Scrooge.

"Sono io... Sono io quel ragazzo. Ero sempre solo. L'unica persona che mi voleva bene era mia sorella... Mia sorella che ora non c'è più." disse triste il signor Scrooge

"É vero, non c'è più ma ti ha lasciato una parte di se, ti ha lasciato Fred. Lui ti vuole bene Ebenezer. E lo sai anche tu!" rispose lo spirito.

Il signor Scrooge chiuse gli occhi per un attimo e quando li riapri la scena davanti a lui era diversa, si trovava ad una festa di natale dove vi erano i suoi vecchi amici.

"Conosco quelle persone! Ecco il mio amico Dick, e laggiù vedo il signor Holly, il portalettere...e c'è anche Mary, la sorella di Dick e...Spirito, posso parlare con loro?" disse felice il signor Scrooge.

"Non possono vederti, né sentirti, Scrooge." rispose lo spirito

"Perché sono così felici?" chiese ancora il signor Scrooge

"Sono felici perché sono amati. L'amore è felicità."

"Andiamo via spirito riportami a casa" rispose il signor Scrooge e chiuse gli occhi non riuscendo più a guardare quelle scene del suo passato

Quando li riapri era di nuovo nel suo letto e guardandosi intorno si disse: "Ah era un sogno. Uhff solo un sogno!" e cosi dicendo si ridistese chiudendo gli occhi cercando di rimettersi a dormire.

Come l'orologio rintocco le due del mattino un altro forte baglio e un dei rumore strani lo fecero ridestare dal suo sonno e mettendosi la vestaglia si avvicino alla porta da chiuso proveniva il bagliore ed aprendo la porta dove si girava e girava vedeva cose che non gli apparteneva. Tavole imbandite di cibo un camino enorme con un bel fuoco scoppiettante e poi lo notò. Un omone grande e grosso che mangiava un cosciotto e guardava il signor Scrooge.

"Non era un sogno Scrooge!" disse l'uomo con la sua vociona.

"Chi sei!?" disse Scrooge iniziando ad infuriarsi.

"Sono lo spirito del Natale Presente e ora vieni con me! Voglio mostrati qualcuno che conosci molto bene."

"Dove mi porti spirito" chiese Scrooge

"Mantieniti alla mia veste" rispose solamente lo spirito.

Poco dopo che il signor Scrooge ebbe fatto come detto si ritrovarono davanti alla casa di Cratchit. Erano tutti seduti al tavolo mancava solo Bob Cratchit e una volta che fu entrato anche lui un bambino che zoppicava si avvicinò a lui dicendo: "É tornato papà! É tornato papà!"

Il signor Scrooge guardava e disse: " non sapevo che Cratchit avesse tanti figli." e vedendo quel bambino zoppicante disse ancora: "oh quel bambino non cammina bene!? Spirito puoi far qualcosa?"

"Io non posso! Ma tu si puoi far molto per lui" rispose calmo lo spirito.

"Io? In che modo?"

"Vedi Scrooge quel bambino morirà. I suoi genitori sono troppo poveri per pagare il dottore. Tu puoi aiutarlo"

Il signor Scrooge rivolse ancora lo sguardo verso quella famiglia che si gustava un tacchino piccolo per tutte quelle persone ma loro erano felici comunque.

"E ora vieni con me e osserva ancora" davanti loro apparve un'altra casa, era la casa del nipote Fred.

"Ascoltali Scrooge" disse ancora lo spirito e cosi fece l'uomo.

"Che peccato che lo zio Scrooge non sia venuto anche quest'anno qui con noi. Ha detto che aveva molte cose di cui occuparsi per poter venire"

"Ma come può lavorare anche il giorno di Natale! Sono molto dispiaciuta per lui. É un homo molto ricco ma non ama nessuno. Deve essere molto infelice." sospiró la moglie del signor Scrooge.

Osservandoli il signor Scrooge cominciava a commuoversi e guardando lo spirito.

"Adiamo via spirito non riesco a vedere altro. Sono stanco e triste" ma lo spirito non rispose anzi scomparve facendo apparire al posto suo un altro spirito tutto nero ed incappucciato e in una mano aveva con se una falce.

"Sei lo spirito del Natale Futuro vero?" disse Scrooge ma anche questo spirito non rispose.

Guardandosi intorno il signor Scrooge vide di essere in un cimitero. Vi erano molte persone intorno ad una tomba.

"Chi é morto spirito?" chiese Scrooge ed ancora una volta lo spirito non rispose.

Scrooge prestò attenzione a cio che le persone dicevano.

"Non era un uomo buono" disse una persona.

"Tanti soldi e niente cuore" disse un altra.

"Non amava nessuno e nessuno lo amava" disse una terza persona.

"Non ci sono fiori sulla sua tomba, perché era meschino e avaro." disse ancora una quarta persona.

"Non sarà rimpianto da nessuno" rispose una quinta.

"In nome di Dio, Spirito, di chi parlano?" disse disperato il signor Scrooge.

In tutta risposta lo spirito indico una scritta sulla lapide che aveva incise queste parole:

"EBENEZER SCROOGE"

Il signor Scrooge lanciò un grido disperato e si alzò di scatto dal letto guardandosi intorno notando che era nel suo letto e che il sogno era finalmente finito."

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Capitolo 6
*** capitolo 6: ***


"Subito dopo essersi svegliato il signor Scrooge si guardò allo specchio dicendo: "Era solo un sogno nulla di più!" ma il suo riflesso cambio mostrava Marley con le catene intimandogli di rimediare agli errori e il signor Scrooge terrorizzato cosi fece avvicinandosi alla finestra vide un bambino che faceva un pupazzo di neve e gli chiese con il suo tono burbero: "Ehy tu! Che giorno é oggi!?"
"É Natale signore!" rispose il bambino sorridendo.
"Non mentire! Che giorno é oggi?"
"Ma é vero signore oggi é Natale" rispose felice il bambino.
Il signor Scrooge allora disse lanciandogli qualche banconota: "Vai dal macellaio e prendi il miglior tacchino che ha e fallo portare dal cocchiere alla casa di Bob Cratchit? Sai dove abita?"
"Si signore" rispose il bambino raccogliendo i soldi.
Al signor Scrooge un pensiero venne in mente, e se il bambino avesse rubato i soldi? Ma ancora l'immagine di Marley lo riportò alla bontà e vedendo alla finestra richiamo il bambino prima che scappasse: "Ehy bambino il resto puoi tenerlo e....Buon Natale" disse sorridendo felice il signor Scrooge.
"Grazie signore e Buon Natale anche a lei" 
Poco dopo il signor Scrooge usci di casa tutto vestito per bene e sorridendo ai passati continuava a ripetere "Buongiorno e Buon Natale".
La gente lo guardava in modo strano e sorridendo felici ricambiavano i saluti.
Per la prima volta il signor Scrooge passò le feste a casa dei suoi nipoti portando dei fiori alla moglie di Fred e divertendosi come non faceva ormai da molto tempo. 
Da quell'incontro con gli spiriti il signor Scrooge aiuto ogni persona bisognosa e donò al suo caro assistente uno stipendio triplo e un posto come suo socio creando uno studio "Scrooge & Cratchit".

Come richiesto dallo spirito di Marley il signor Scrooge cambió facendo solo del bene.

Fine"

Harry concluse il racconto sentendosi improvvisamente pesante... Non si era accorto mentre leggeva che anche il piccolo Teddy si era addormentato in braccio a lui stringendo la mano del piccolo Scorpius.
Osservando la famiglia ridacchiando disse: " Bene bambini ora tutti a dormire o Babbo Natale non verrà a portarvi il regalo su seguite zio Ron e zio Giorge e a dormire su* 
Bambini protestando Salirò al piano di sopra della tana andando ognuno nei propri letti sbuffando. Anche Scorpius e Teddy andarono a letto portati da Giorge e cosi gli adulti si potevano rilassare con del Whiskey incendiario.. Tutti tranne Hermione ovviamente.
La serata procedeva tranquilla finché un rumore strano non arrivò dal camino ed una nube verde usci da esso.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: ***


La serata procedeva tranquilla finché un rumore strano non arrivò dal camino ed una nube verde usci da esso.

Tutti presero le bacchette pronti ad attaccare quando un uomo tutto vestito come Babbo Natale uscì dal camino con un sacco in spalla.

Osserva la casa notando tutti sull'attenti e il suo sguardo si soffermò su due persone una legata all'altra.

Draco, Harry e Arthur Weasley conoscevano quello sguardo, aveva un non so che di familiare ma non capivano a chi potesse appartenere. Ma chi era costui? Dal suo aspetto era senza dubbio un uomo ma chi poteva essere? Proprio non sapevano.

Costui zitto zitto apri il sacco ed ogni regalo andava al proprio proprietario mentre quello dei bambini andava sotto l'albero. Tutti avevano un pacchetto piccolo tranne Scorpius, il piccolo Teddy, Draco ed Harry.

Tutti i Weasley scartarono i loro regali trovando le cose più banali, Hermione ad esempio trovò un libro, un libro sugli animagus, Ron un libro sul quidditch ma la cosa più sorprendente fu un pacchetto ritardatario che si posó sul pancione di Hermione. All'interno vi erano due tutine unisex prese dalla sarta più famosa di Diagon Alley, Madame Malkin.

Harry un po' titubante alzava il coperchio del suo regalo rivelando una nuova divisa da auror mentre in quello di Draco una nuova valigetta e una nuova divisa da medimago. I due giovani si guardarono e tentarono di capire cosa ciò volesse dire ma furono interrotti da dei passetti timidi che scendevano le scale piagnucolando: "a...apà..."

Harry stava per alzarsi ma fu fermato da Draco che subito prese in braccio il bambino riconoscendo la voce e cullandolo dolce lo riportò nel letto per riprendere a dormire.

Quando scese, l'uomo era sparito e Draco chiese: "ma chi era? E che fine ha fatto?"
Ma nessuno rispose rispose e guardò Harry attendendo.

Chi era quell'uomo e perché era così familiare per Draco?

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: ***


La mattina seguente i primi a svegliarsi furono i bambini e mentre tutti scendevano correndo verso l'albero, Teddy e Scorpius andavano nel lettone di Draco e Harry.
Teddy aveva paura di scendere le scale da solo a causa di un piccola caduta un anno prima mentre il secondo amava svegliarsi meglio dopo alcune coccole dei genitori; cosi poco dopo anche la famiglia Malfoy-Potter scese a far colazione insieme a tutta la famiglia per poi andare a scartare i regali.

I due fratellini Malfoy-Potter nei loro due nuovi pacchi enormi avevano trovato due gattini, uno completamente bianco mentre l'altro era nero come i capelli di Harry.
Dopo tutti i regali scartati qualcuno bussò alla porta della Tana e il piccolo fred andò ad aprire urlando eccitato: "Babbo Natale! Babbo Natale"
Gli adulti sentendo il grido accorsero a vedere e cio che viderò era lo stesso uomo della sera prima e non fidandosi mandato i bambini nelle camere insieme a George e Hermione.

Era arrivato l'ora di scoprire chi egli fosse.

"Chi sei?" chiese Draco.

Nessuno rispose.

"Non hai sentito? Chi sei!?" chiese Harry puntando la bacchetta.

L'uomo alza le mani arrendendosi: "Va bene! Va bene!" e togliendosi barba e cappello, Draco non vide più nulla. Tutto divenne nero e si sentì, subito dopo, un tonfo sordo.

Passarono diversi minuti prima che Draco si riprendesse dallo svenimento e vedendo Harry accanto a lui ridacchio isterico: "Ho visto mio padre alla porta della Tana vestito da Babbo Natale! É... É impossibile lui é in carcere"

Nel voltare il viso Draco scontrò quegli occhi di ghiaccio identici ai suoi e a quelli di Scorpius.

"Stai bene Draco?" chiese Lucius Malfoy preoccupato.

"Come hai fatto ad uscire da li" lo guardò preoccupato il biondo.

"Mi hanno lasciato uscire... Un piccolo regalo di Natale per redimermi" disse Lucius: "diciamo come Scrooge".

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: ***


"Cosa vuol dire redimerti" gli urlò contro Draco.

Non poteva perdonare Lucius per tutto ciò che aveva fatto. Per colpa sua la vita di Draco era andata a rotoli e se non era stato per Harry, Draco: o era rinchiuso ad Azkaban oppure era morto.

"Si Draco redimermo, rimediare ai miei errori. É per questo che sono qui* disse Lucius guardandosi poi intorno alla ricerca di Narcissa: "Dov'è tua madre Draco? É salita con quel bambino che ha aperto la porta?" aggiunse.

Harry a quelle parole strinse Draco cercando di non fargli commettere pazzie e guardò gli altri dicendo: "Lasciateci soli per favore!"

Una volta rimasti soli, Harry guardò Draco e poi Lucius per poi tornare a Draco, attendendo una sua risposta che non arrivò mai cosi fu lui a parlare: "É meglio se vi sedete entrambi... Ciò che sto per dirti Lucius mi stupisce che tu non l'abbia saputo mentre eri ad Azkaban"

"Cosa deve dirmi Capo Potter" disse Lucius con superiorità "E lascia stare mio figlio"

"Punto primo, seduto!" disse Harry "Punto secondo Draco ed io siamo Fidanzati, e punto terzo non credo ci sia un modo più delicato per dirlo ma Cissy non c'è più.."

"Come scusa? Siete fidanzati?" disse Lucius non capendo cosa avesse detto riguardo a Narcissa "e come ti permetti di chiamare mia moglie Cissy"

"Lucius hai capito cosa ho detto riguardo a lei?" chiese Harry mentre stringeva e coccolava Draco.

" Hai detto che non c'è" rispose lui.

"Ho detto non c'è più Lucius." ripeté Harry.

"Che vuoi dire Potter" chiese confuso Lucius.

"STA DICENDO CHE É MORTA PADRE" urlò Draco tristemente.

"Da... Da quanto é... È mo...morta"

"Da 2 anni ormai" disse Harry a Lucius sospirando e poi si rivolse a Draco "metti su il bollit..." Harry fu bloccato da un piagnucolio davanti alla porta. Teddy stringeva la mano del piccolo Scorp mentre quest'ultimo piangeva con una manina sulla testa.

Harry corse subito da loro prendendo il piccolo Scorp in braccio e Teddy per la manina.

"Cosa é successo amore?"

"É.... É cauto dale cale papà... Tavamo cendedo e.. E poi boom é... É cauto po...popio coe me" disse Teddy. Anche se aveva 5 anni non riusciva a dire tutte le parole per bene e gesticolava molto.

"Vieni amore avviciniamoci a papà cosi ti cura la bua " portò entrambi i bambini da Draco che aveva preso la valigetta sotto lo sguardo Shockato di Lucius.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: ***


Draco curava i fratellini mentre Harry ridacchiava guardando Lucius shockato mettendo il bollitore per il the sul fuoco.

"Si Lucius? Cosa c'é che ti ha shockato tanto?" chiese Harry ridendo: "Il bambino identico a Dray oppure il fratello identico ad entrambi?".

Draco prima di rivolgersi al padre ridendo anche lui consegnò ai bambini una piuma di zucchero dicendo: "Ecco il premio per i miei ometti ora su Teddy vai da papà e aiutalo a scegliere il the che tu sai scegliere meglio di lui" intanto aveva preso Scorp in braccio cullandolo dolcemente e guardò il padre.

"Chi é la madre dei bambini? E poi perche chiamano Potter " papà"?" disse acido Lucius riprendendosi dallo shock.

"Vedete Padre" sputò acido Draco "chiamano Harry papà perche lui é loro padre proprio come me. I genitori di Teddy sono morti a causa tua e dei mangiamorte nella seconda guerra magica mentre la madre di Scorpius, Astoria, lo ha abbandonato a me, suo padre, subito dopo che era nato" aggiunse.

"Non possono chiamarlo papà hanno bisogno di una madre. Devi sposare una donna non uno... uno... Uno come lui" sputò fuori acido guardando Harry ed indicandolo.

"Papà Day poserà papà Hary pecchè loro tono i nosti papà capito buto cativo" si inviperì Teddy, cosa molto rara, esattamente come era raro che cambiasse colore di capelli che erano diventati di un rosso fuoco. "Papà Hary vuole bene a papà Day popio come vuole bene a me e a cop ero fatelino?"

"Ti olo ene" disse Scorp sbracciandosi per prendere la maglia di Harry tenendosi a Draco contemporaneamente.

"Vedete padre loro sono i nostri figli e nulla potrà separarci e fidatevi voi non cambierete mai per quanto mi riguarda potete tornare ad Azkaban. Voi non cambierete mai perche siete sempre stato cosi. Un uomo codardo, senza sapere cosa significa amare un figlio" disse Draco avvicinandosi a Harry porgendogli anche Scorpius. "E ora ditemi padre sapete cosa é successo al signor Scrooge che hai nominato prima?"

"Come... OSI parlarmi in questo modo" disse Lucius mentre una mano si abbatteva sulla guancia di Draco "Come... OSI dirmi queste cose" mentre un secondo schiaffo colpi la sua guancia diafana, o forse no, forse colpí quella bronzea di Harry, o forse entrambi gli schiaffi colpirono il volto di Harry lasciandogli due segni rossi sul volto e una ferita sulla guancia sinistra a causa del secondo schiaffo.

"LUCIUS MALFOY" tuonò Harry "Come osi venire qui, in casa mia e dire che vuoi cambiare se poi ti comporti come sempre, sei un lurido verme schifoso che non cambierà mai"

"Harry spaventi i bambini non urlare" disse piano Draco cullando i bambini e guardando inorridito il padre.

"Portali da nonna Molly io devo parlare con tuo padre e avvisare Azkaban per venirlo a riprendere" disse Harry.

Draco portò via i bambini e subito tornò mentre Harry stava richiamando il suo patronus che non era più un cervo come quello del padre ma era cambiato in un furetto albino.

"Aspetta a chiamare Azkaban amore lasciami parlare con mio padre dopo che l'ho bloccato pero" e subito dopo usò un incantesimo non verbale per incarcerarlo.

"Pensavo veramente saresti cambiato Padre se non per me per i tuoi nipoti ma mi sbagliavo" disse Draco rivolto a Lucius.

"Posso cambiare ma non acceterò che sposi lui " sputó velenoso Lucius

"Sai sei diverso da Scrooge, lui era avaro e senza cuore ma é riuscito a cambiare anche se per paura di morire! Tu invece sei codardo, viscido e senza cuore non cambierai mai per quanto tu abbia già visto la morte più di una volta. Finirai per morire solo senza ciò che resta della tua famiglia vicino a goderti ciò che re.." Draco non fini di parlare perché subito si piegò vicino al lavandino per rimettere anche l'anima.

Lucius cercò di liberarsi per avvicinarsi a Draco mentre Harry era già vicino a lui a massaggiargli la schiena domandandosi cosa aveva provocato quel conato a Draco. Non era la prima volta nelle ultime settimane, cosa stava succedendo al suo Dray? Forse era solo un virus.

"Co...come sta?" chiese Lucius preoccupato. Harry non aveva mai sentito quel tono timoroso nella voce dell'ex mangiamorte e decise di liberarlo mentre aiutava Draco a sciacquarsi la bocca e porgendogli un bicchiere d'acqua.

"Sto bene solo.... Solo un po' di nausea, avrò preso un virus al San Mungo" disse Draco con una smorfia anche se lui sapeva cosa aveva provocato quel conato: "Ora tornando a cio che dicevo, non cambierai mai Padre, se vuoi farlo prendi davvero esempio da Scrooge e cambia la tua prospettiva di vita"

"Lo farò se rimarrai al mio fianco figliolo" disse Lucius facendogli una carezza sulla guancia e poi poggiando una mano sulla sua fronte come a voler controllare se avesse febbre, una cosa che lui non aveva mai fatto prima nei confronti del figlio. Che cercasse davvero di cambiare dopo aver visto il figlio star male rimettendo anche l'anima?

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: ***


"Dammi una possibilità Draco, solo una prometto che cambieró" disse Lucius.

"Giuratemelo padre" sospirò Draco quasi arreso.

"Lo prometto figliolo ora su andiamo di là, fammi conoscere i miei nipoti e poi dovete scartare i regali o sbaglio?"

Andarono tutti e tre in soggiorno dove trovarono l'intera famiglia.

"Ragazzi, Signora Weasley e Signor Weasley a noi si unirà il signor Malfoy senior prometto che sarà sotto stretta sorveglianza." disse Harry poi aggiunse con orgoglio: "dove sono i miei ometti?"

Scorpius gattonò felice da lui con un pacchettino in mano che trascinava a terra.

"Teddy vieni da papà" disse Draco sorridendo "prendi quel regalo piccolo quello che ti avevo detto" aggiunse all'orecchio del figlio appena gli fu vicino.

Teddy tornò con una scatola non molto grande e sorrise felice dandolo a Draco mentre Scorpius dava la scatolina a Harry.

"Draco" disse Harry chiamandolo.

"Harry" disse di rimando l'altro.

"Devo darti una cosa." dissero insieme.

"Prima tu amore" disse Harry

"No prima tu" sorrise draco.

"No tu"

"Noooo prima tu Harry"

"Tieme" disse Scorpius imbronciato guardando dal basso i suoi papà.

Ridendo Harry e Draco si scambiarono il regalo sotto lo sguardo di tutti. Harry per poco non svenne quando vide il suo regalo.. Una tutina unisex. Draco invece scoppio a piangere lanciandosi tra le braccia di Harry facendo cadere entrambi.

"Draco Lucius Malfoy, ti amo alla follia abbiamo due splendidi... Anzi no tre splendidi e bellissimi bambini, voglio passare con te la mia vita. Vuoi farmi l'onore di diventare mio sposo?"

"Si... Si mille volte si* Draco lo bacia alla follia.

Qualcuno si schiarì la gola: " Ehm Harry vedi che avete solo due figli non tre" disse Hermione.

"No Herm sono tre" disse Harry.

"Papà Day petta fatellino" disse Teddy tutto felice

Subito scoppiò un grido di felicetà e tutti si complimentarono felici.

Quel Natale si rivelava il migliore per la famiglia Malfoy/Potter.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: ***


Era arrivato il giorno... Draco era nervosissimo, la notte prima non aveva dormito per nulla a causa di ciò, e per rilassarsi non faceva altro che accarezzare quel rigonfiamento che aveva al ventre. 
Era incinto di 3 mesi ma sembrava di 5 a causa della sua corporatura magra. Mentre stava ripensando se stava facendo la cosa giusta qualcuno bussò alla porta.

"A...avanti" disse balbettando.

"Ehy amico sei pronto? Tra poco tocca a te entra.... " Blaise si zittì come vide l'amico e per poco non scoppiò a ridere. "Su amico metti il tuo abito"

"Bla....Blaise io sono vestito con il mio abito" sospirò Draco sfinito.

"Oh ehm... Capisco sei...sei pronto? Vuoi che...che chiamo Hermione e Pansy?" chiese il moro.

Draco annui guardandosi allo specchio.

Nel frattempo nel tendone fuori dalla tana gli invitati erano tutti seduti ai loro posti e Harry era nervosissimo aspettando Draco all'altare.

"Calmati Harry sta tranquillo arriverà va bene?" disse Ron il suo testimone.

"Hai ragione Ron arriverà e sarà magnifico" disse Harry.

Poco dopo si senti la marcia nuziale tutti si alzarono per vedere "la sposa" entrare. Draco attraversava la navata con eleganza e nervosismo, sapeva che tutti ridevano di lui per l'abito, era un abito da sposa con lo strascico ed era bianco e verde smeraldo, ma lo aveva fatto per Harry. Voleva che Harry fosse felice e come lo vide tutto mutò. Quei pochi metri che mancavano li fece correndo gettandosi tra le braccia del suo amato che da li a poco sarebbe diventato suo marito.
La cerimonia inizió e mentre il prete parlava Draco era perso a guardare negli occhi del suo amato e solo in quel momento si accorse che Harry non aveva gli occhiali chissà come mai.

" Vuoi tu Draco Lucius Malfoy prendere il qui presente Harry James Potter come tuo legittimo sposo?" chiese il prete facendo tornare Draco nel presente.
"I... Io lo... lo vo... Io lo voglio" disse Draco balbettando.
"E vuoi tu Harry James Potter prendere il qui presente Draco Lucius Malfoy come tuo legittimo sposo?" chiese il prete ad Harry. 
"Lo voglio" disse Harry.
"Con i poteri a me conferitomi io vi dichiaro marito e mog.... Ehm marito e marito" si corresse il prete "può baciare lo sposo ".

Nemmeno terminata la frase che Harry era già fiondato sulle labbra di Draco baciandolo con passione.

"Ti amo Draco "

"Ti amo anche io Harry ma devo cambiarli non respiriamo qui dentro" e fu cosi che Draco si cambiò tornando con un abito maschile del medesimo colore un pochino più largo rispetto al primo.

"Dove sono i miei ometti? disse prendendo Scorpius in braccio mentre Harry teneva Teddy tra le braccia. E furono immortalati cosi. Tutti e 5 il giorno delle nozze.

Tra amici e famigliari e divertimento Harry e Draco si sposarono felici.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: ***


4 mese

Draco era al lavoro come sempre, Harry non voleva si affaticasse nelle sue condizioni ma Draco era testardo non voleva restare tutto il giorno a casa voleva salvare delle vite e cosi fece. Era un medimago alla pari di madama Chips e uno dei più famosi al San Mungo.

"Dottor Malfoy venga é urgente la attendono in sala parto abbiamo un problema con una paziente" disse un'infermiera.
"Arrivo Janette" disse Malfoy " nome della paziente e stato della gravidanza?"

"Nome paziente Hermione Jane Weasly, stato gravidanza 9 mese" lesse la ragazza nella cartellina.
"E qual'è il problema?"
"Uno dei bambini é nella posizione sbagliata, è in posizione podalica."
"D'accordo operiamo"
Entrarono dentro alla sala e poco dopo arrivarono tutti i famigliari Weasly e anche Harry.
Dopo più di un ora Malfoy uscì e si avvicino a Ron con due fagotti in mano.

6mese

"Te lo scordi Malfoy tu non vai al lavoro" disse Harry incazzato nero.
"Per quale motivo non posso Potty" disse Draco altrettanto incazzato "sto bene, stiamo bene. Posso lavorare senza problemi e poi devo rifornirmi di pozioni nel mio armadietto allo studio"
"Per quale motivo? Sei serio!? Tu mi chiedi per quale motivo?" disse Harry infuriato " sei al sesto mese rischiate grosso li dentro specialmente nel tuo reparto" 
"Finiscila Harry resterò a casa quando ce ne sarà bisogno e ora scusa ma ho del lavoro da sbrigare e anche tu. Lenticchia ti sta aspettando" e detto ciò Draco si smaterializzò al San Mungo sotto lo sguardo furioso di Harry.

8 mese
Draco era a casa intento a rimpinzarsi di piume di zucchero quando il camino si accese: "Dottor Malfoy deve correre qui in ospedale abbiamo un emergenza. Ci serve il suo aiuto con alcuni feriti. Purtroppo siamo a corto di personale e lei é l'unico che può aiutarci." detto ciò la comunicazione si interruppe e Draco spaventato si smaterializzò li immediatamente.
"Che diavolo succede qui!" disse vedendo una dozzina di auror feriti.
"Venga dottore due pazienti sono feriti più gravemente " disse un infermiera portandolo in una delle stanze.
"Wea... Weasley che diavolo é successo" si affrettò a curare le ferite sul corpo di Ron. Uno squarcio sul braccio e una ferita causato da una doppia lama sul fianco e coscia.
"Ma...Malfoy. Nulla solo un attacco inaspettato durante la missione" tossi Ron.
"Zitto e riposa io controllo il tuo compagno di stan" non fini la frase. Come spostò la tendina vide il corpo di Harry steso sul lettino e senti un forte calcio al basso ventre. Quella piccola peste era tutto il giorno che calciava così forte, da quando Harry era partito per la missione.
"Harry! Cazzo!" Draco si precipitò a visitarlo e a differenza di Ron aveva una spalla slogata e alcune costole rotto, qualche abrasione e graffi un po' ovunque.
"Dra... Draco PE...perche tremi?" chiese Harry guardandolo.
"Io non dovevo lavorare?" lo sgridò "sei tu quello che é sem.." digrignò i denti per altri calci forti al basso ventre. Dalla preoccupazione per Harry non si era accorto che era entrato in travaglio. "Sei tu quello che é sempre in pericolo non io" 
"Draco stai bene?" chiese Harry alzandosi di scatto e ansimando per il dolore alle costole.
"Sto.... Uuh... Sto bene" respirò piano il biondino "È solo agitata per colpa tua. Ora to...aah.. Torna gi...giù. Io to...torno tra un .. Un po'." e cosi dicendo Draco si avviò alla porta con una sensazione di bagnato ai pantaloni.
"Ehy furetto ti sei pisciato a dosso?" sghignazzó Ron per alleviare la tensione ma si sollevò di scatto proprio come Harry quando Draco si piegò in due gemendo di dolore.

8 mese: parto (prematuro)
Draco fu portato d'urgenza in sala parto, un infermiera era accorsa quando Draco aveva gridato e aveva visto la pozza d'acqua. Ci volle quasi un ora perche Draco uscisse dalla sala operatoria. I medimaghi avevano un po' timore per le condizioni di Draco e della bambina e vollero accertarsi di non fare errori.

Un infermiera usci dalla sala con un fagottino con la tutina rosa e la porse ad Harry una volta entrata nella stanza del moro.
"Ecco sua figlia signor Potter" disse sorridendo l'infermiera.
"Co...come sta Draco?"
"Il dottor Malfoy sta bene é stato molto bravo ed ora sta riposando lo farò trasferire qui se vuole"
"Si voglio" disse subito Harry
"Va bene signore con permesso ora" come ella usci poco dopo entrò un lettino con Malfoy che si stava svegliando.
"Ha...Harry" 
"Sono qui Draco e c'è anche la piccola".

Narcissa Lily Potter-Malfoy

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Epilogo ***


10 anni dopo

"Ted Potter scendi immediatamente manchi solamente tu. Se non scendi ora salgo io e ti prendo per l'orecchio trascinandoti in macchina sono stato chiaro?" Sfuriò Draco dal piano di sotto.


"Arrivo papà" sospiró sfinito Teddy scendendo vestito come un perfetto Malfoy "Sali sull'auto e dammi qualsiasi cosa ti ha regalato zio George" disse Draco allungando la mano mente con l'altra si reggeva la schiena.

Subito dopo salirono in auto e partirono verso il binario 9 ¾.

"Papà sto per andare ad Hogwarts" disse tutta euforica la piccola Narcissa.

"Si andrai anche tu amore di papà" sorrise Harry camminando oltre la barriera con la piccola subito dopo di Draco.

"Ma dove sono dovrebbero essere già arrivati uffa" chiese Teddy.

"Chi cerchi fratellino la tua fidanzata? Ha no é vero tu stai con il figlio di zio Blaise" disse prendendolo in giro Scorpius.

"Chi parla, tu stai con il figlio della Parkinson" disse Teddy.

"Ripetilo se hai il coraggio" lo colpi scorpius ricevendone uno di rimando.

"Adesso basta finitela entrambi" li bloccò Draco. "Salite sul treno muovetevi entrambi" sospirò.

"Vai anche tu amore ora io e papà ti raggiungiamo ma non dir nulla a nessuno é sorpresa" sorrise Harry.

"Si papà" rispose sorridendo Cissy.

Poco dopo il fischio del treno fece capire che era arrivato il momento e Draco ed Harry salirono su di esso diretto nel loro vagone.
Ebbene si finalmente Hogwarts avrebbe avuto due leggende come insegnanti, Draco sarebbe stato il nuovo "infermiere" al posto di madama Chips e harry il nuovo prof di Dada.

Fu così che le loro vite divennero perfette tornando alla loro vera Casa.

Fine.

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