Amore a Capotempesta

di Loka 98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amore a Capotempesta ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Amore a Capotempesta ***


Lo vide da lontano, che si stava avvicinando, con indosso la sua uniforme da allenamento, mentre si passava una mano sulla fronte per asciugare il sudore e scostarsi i riccoli neri. Era come sempre bellissimo. Loras gli rivolse un sorriso, e aspettò che fosse vicino abbastanza per poterlo sentire.

"Si direbbe che tu abbia passato il pomeriggio abbracciato ad un cavallo." disse Loras mettendosi le mani dietro la schiena

"Credimi, la puzza è l'unica cosa a cui pensi dopo esserti allenato per tutto il giorno senza aver pranzato."

"Oh certo, mio re, come potrei mai immaginare l'esperienza di un allenamento con la spada, dopo aver passato dieci anni ad Approdo del Re a spaccarmi i muscoli ogni giorno?"

Renly non osò ribattere.

"Credi forse che l'esperienza ad Approdo del Re ti abbiano reso migliore di me? Ho quattro anni in più di te mio caro cavaliere di fiori, mi alleno da più tempo." si tolse gli stivali per passeggiare sul bagnasciuga. Loras fece lo stesso, sentendo l'aqcua fresca toccargli i piedi.

"Dovresti proprio farmi vedere. Ti sfiderò un giorno."

"Potrei condannarti per tentativo di regicidio nel caso in cui io perdessi." 

Loras si morsicò il labbro inferiore.

"A quanto pare hai sempre la risposta pronta. Un uomo intelligente. Eppure non c'è una sola ragazza al tuo fianco."

Loras azzardò quella frase per tastare il terreno. Erano diventati amici di sangue quasi da subito, si scambiavano ormai confidenze e pettegolezzi su tutto il reame da mesi, ma della loro vita privata non sapevano nulla. Nessuno aveva il coraggio di accennare al proprio segreto. Un segreto che condividevano senza saperlo.

"Trovare moglie è una scelta molto complicata..." Il suo tono sembrò smorzarsi. "E nemmeno tu sembri avere più fortuna di me."

Loras ridacchiò, un po'sollevato per avere avuto la conferma che Renly non fosse impegnato.

"Come hai detto tu, io sono più giovane. Ho tempo per trovare qualcuno. Prima bisogna fare esperienza..." avrebbe voluto mordersi la lingua. Avrebbe dato l'idea di uno che frequenta bordelli dalla mattina alla sera, quando in realtà aveva passato il tempo solo in compagnia di se stesso. Pregò di non aver dato quell'impressione.

Ma Renly non sembrava aver fatto attenzione a ciò che aveva detto. Mentre passeggiavano, lo sguardo del bruno era perso nel vuoto, con un lieve sorriso sulle labbra.

"A che stai pensando? A farti cucire dei vestiti nuovi?" azzardò il giovane Loras. Questo sembrò richiamare Renly dai suoi sogni ad occhi aperti.

"Vogliamo parlare dei tuoi, ser?" si lasciò sfuggire una risata. "Comunque, stavo pensando a quando giusto dieci anni fa parlavamo su questa spiaggia, nel giorno in cui ricevesti la tua lettera per partire per Approdo del Re. Eri così entusiasta. Prima che ti dimenticassi di me e della nostra amicizia..."

E tornò a guardare un punto indefinito in mezzo al mare.

"Io non ti ho mai dimenticato." si affrettò a rispondere Loras in tono serio e sincero. Si erano fermati, in modo che potessero guardarsi l'uno negli occhi dell'altro. Il cavaliere gli sfiorò una spalla, senza distogliere lo sguardo. E non si era reso conto di quanto gli si fosse avvicinato.
Renly poteva sentire il suo respiro caldo sul viso, il quale era certo che stava diventando di un colore rosato. Loras avrebbe voluto distogliere lo sguardo, ma quegli occhi color nocciola erano così profondi, avrebbe potuto continuare a fissarli per ore, cercando di scovare ogni più piccola pagliuzza che donava loro tutte quelle insolite sfumature dorate. 
Avvertì il corpo del principe farsi ancora più vicino, le labbra arricciate in un sorriso leggermente malizioso. Loras sentì una calda fitta allo stomaco guardando la sua bocca, dalla quale sfuggì un breve sussurro:

"Scusa."
Loras, troppo concentrato sullo sguardo del principe, non notò la sfumatura roca che aveva assunto la sua voce, ed impiegò troppi secondi a capire il significato di quella parola: in un attimo Renly lo strinse saldamente alla vita e prima che riuscisse a reagire si ritrovò catapultato in acqua.

L'aqua era gelata nonostante fosse solo fine Estate, e gli spruzzi arrivarono anche a Renly, il quale si era piegato in due dalle risate.
Alle sue risate seguirono quelle di Loras, gli sembrava di essere tornato bambino.
Renly si ricompose, e con un sorriso, offrì la mano all'amico per aiutarlo.

"Così mi offendi Ren, posso alzarmi anche da solo." disse fingendosi offeso. Renly non ritirò subito la mano, e improvvisamente Loras si aggrappò al suo braccio e lo trascinò con tutto il suo peso al suo fianco. Ora si che Loras rideva di gusto.

Renly si tirò su con i capelli neri che gli ricadevano sugli occhi; con la mano se li scoprì per guardare Loras nel modo più malizioso che potesse. Prendendo un respiro si immerse per afferrare le gambe del giovane, e per iniziare una lunga lotta, come dei ragazzini.

Il cavaliere nuotò via, scappando dal suo inseguitore, ridendo con un immensa gioia nel cuore. In quel momento entrambi scordarono le guerre, l'arrivo dell'inverno, gli intrighi politici che stavano mandando i Sette Regni alla rovina, tutto era dimenticato in quel momento.

Alla fine Renly riuscì ad afferrarlo e a sovrastarlo, e anche quando Loras riemerse per riprendere fiato, non voleva dargli tregua. Non mollò la presa, e continuò il suo gioco ancora per qualche secondo.

"Basta...basta ti prego!"
Loras ansimava, continuando a tossire. Non sembrava avere molta resistenza nel nuoto, rispetto ai campi di battaglia.

"Va bene, ti concedo una tregua, ma non abituartici, non sarò così gentile quando ci sfideremo a duello." anche lui era piuttosto stanco, e riposare era la cosa migliore.
Si accorsero che Renly stava ancora stringendo la vita di Loras, il quale in quel momento gli dava le spalle. 

Avrebbe dovuto lasciarlo, ma per qualche ragione, continuò a tenerlo stretto, anche quando il biondo si girò verso di lui.
Erano vicini, fin troppo vicini, la punta del naso toccava l'altra. Renly potè giurare di vedere un rossore diverso da quello della stanchezza, sulle guance del ragazzo. Si sentì esplodere il petto.
Le mani del cavaliere sfiorarono le braccia di Renly, come se avesse paura. I suoi occhi sembravano brillare. E ancora una volta, azzurro e marrone si stavano mescolando, in un intreccio di sguardi di tutti i tipi, dolci, imbarazzati, fraterni, si stavano divorando l'un l'altro. 

Un sorriso da parte di Loras fece perdere un battito all'altro, che dopo qualche secondo lo imitò, non lasciandolo andare.
"Scusa." Fu Loras a parlare. 

L'azzurro dei suoi occhi sparì dietro il rosa delle palpebre, inclinò la testa e chiuse lo spazio che separava le loro labbra, in un gesto istintivo, inaspettato.
Renly si sentì in paradiso quando toccò le sue labbra, in uno dei baci più belli della sua vita. Sentì il sapore del sale sulla bocca del biondo, e cercò di tenerlo bene a mente, per poterlo ricordare per sempre.

Lentamente Loras si allontanò, restandogli comunque a pochi centimetri dal viso.
"Ti posso portare a cena mio Re?" disse con un sorriso leggermente malizioso.
Renly annuì, per poi chinarsi e baciarlo nuovamente.


Note: spero che vi sia piaciuta, grazie per aver letto. Consigliatemi, avrei l'idea di fare un sequel, magari per un momento più...intimo. Si insomma, avete capito. Che ne pensate? Vi piacerebbe?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Lo aspettava fuori dalla sua tenda, elegante e pulito, con i capelli ancora umidi dal bagno. Nascondeva una rosa dietro la schiena. Ancora non credeva che un ora prima, durante una giocosa lotta in acqua, lo aveva baciato. Lo aveva baciato! Lui, Loras Tyrell aveva baciato il futuro re dei sette Regni! E ora lo stava per portare a cena. Non credeva che si sarebbe potuto sentire come un adolescente con le farfalle nello stomaco, erano passati anni dalla prima volta in cui si era innamorato, ma in quel momento gli sembrò di non aver mai sentito il suo cuore battere così forte. Santo cielo, non era da lui.

Una cena con Renly. Aveva cenato insieme a lui molte altre volte, ma questa volta era diverso. Sarebbe successo qualcosa quella sera. Sguardi timidi, chiacchere, sorrisi imbarazzati... e dopo cena?

Oh santo cielo, dopo cena cosa sarebbe successo? Loras avvertì una fitta all'inguine, piacevole e calda al solo pensiero. Qualche bacio- che sarebbe già abbastanza per farlo impazzire- e...

Il solo pensiero di vedere Renly senza i suoi sfarzosi vestiti rischiò di gonfiare il cavallo dei suoi pantaloni. Si sentì le guance infuocate.

"Respira Loras." sussurrò a se stesso. "Andrà tutto bene." Il suo cuore aveva cominciato a correre a tutte quelle immagini che offuscavano la mente del giovane.

Cominciò ad avere un po' di paura, o forse era eccitazione. In fondo, non era quello che aveva sempre desiderato? Finire tra le braccia del suo re, e non per un semplice gesto fraterno.

Gli venne spontaneo sorridere, e chiudere gli occhi, come una ragazzina. Cominciò a muovere i piedi nervosamente e per la situazione gli sfuggì una piccola risata.

"Posso sapere il perchè di tanto divertimento?"

Renly aveva silenziosamente scostato la stoffa della tenda, e lo guardava con un sorriso dolce e un sopracciglio alzato. Loras si sentì terribilmente imbarazzato, ma sostenne lo sguardo del compagno, alzando le sopracciglia. E anche se ebbe qualche difficoltà, prese la mano del principe e se la portò alle labbra, baciandola. Alzando lo sguardo, vide Renly leggermente arrossito, e con più sicurezza, gli porse ciò che teneva dietro la schiena.

"Buonasera, mio re." Fece un leggero inchino.

La rosa rossa passò nella mano di Renly, che sorrise accarezzandone i petali con le dita.

"La tua dolcezza mi lascia senza parole." annusò il fiore. "Grazie, è bellissima."

"Come te mio re." Disse con fare più sicuro. Non credeva di avere il coraggio per poter dire quelle parole. E lo sguardo sicuro di Renly aveva lasciato spazio ad uno più insicuro, imbarazzato. Ma sorrideva, quindi aveva fatto centro.

"Dammi un momento per metterla al fresco." Renly rientrò nella stanza, e non trovando un vaso, mise la rosa nella brocca di acqua sulla sua scrivania. Passandosi una mano tra i capelli, Loras attese pazientemente che il principe uscisse dalla sua stanza, per poi offrirgli il braccio.

"Posso accompagnarvi mio signore?"

"Loras, ti rendi conto che mi stai facendo sentire in completo imbarazzo?" disse con un sorriso.

Il biondo ridacchiò.

"Proprio per questo lo faccio. Adoro quando sei timido."

Ebbe un improvvisa voglia di baciarlo di nuovo, come prima, sentendo ancora il suo calore e le labbra morbide. Avevano un'aria così invitante.

Ma doveva aspettare. Non ancora.

Renly gli prese il braccio, deciso a sostenere il suo gioco.

"Allora andiamo, ser."

E silenziosamente, cominciarono ad incamminarsi per il viale. Il sole li bagnava ancora della sua luce, pallida e arancione, segno che stava per tramontare. La destinazione era verso il mare, dove solitamente cenavano. Ma probabilmente non importava molto il cibo, anzi, il nodo allo stomaco di Loras sembrava potesse essere sciolto solo nutrendosi del compagno e dei suoi baci, piuttosto che con del cibo vero. Ma lo aveva invitato a cena, e trascorrere del tempo anche solo a parlare sarebbe servito ai due per riordinare le idee e calmare gli istinti.

Chissa se li avrebbero sfogati, più tardi.

Eccoli di nuovo, i pensieri bollenti. Loras li scacciò, e mentre camminava, cominciò a sentire il rumore del mare, in lontananza. Sarebbe stato un appuntamento vero, romanticismo allo stato puro. Ma non gli dispiaceva. Erano anni che lo desiderava.

"Ti vedo pensieroso."

"Mh?" Loras fu attirato dalle parole dell'altro.

"Ho detto, che ti vedo pensieroso. Qualcosa ti angustia?"

"No no, solo... mi ero perso nei miei pensieri, e..."

"C'ero io in quei pensieri?" Disse con fare malizioso.

"Oh ma Renly, che domande fai?" distolse lo sguardo con le guance arrossate.

"Hai ragione, è bello vederti timido, specialmente dopo una tale presentazione alla mia tenda."

"Che intendi dire, io non ho fatto nessuna presentazione!" disse ironicamente.

"Come sarebbe? Il baciamano, la rosa...e inoltre non credo di averti mai visto con indosso degli abiti tanto eleganti. Li adoro."

"Credo che..." si toccò la camicia color pino. "...questa me l'abbia regalata proprio tu per il mio onomastico."

"Già. Ti sta bene. Non per niente sono il futuro re, posso permettermi simili regali." si atteggiò come un pavone, altezzoso e vanitoso.

Ricevette un pugno sul braccio da Loras, e per risposta, Renly gliene diede uno sulla spalla. Sciolsero le braccia intrecciate e iniziò una piccola lotta a base di pugni e spinte, ridendo insieme. Renly gli afferrò le braccia e le bloccò lungo i fianchi.

"Vuoi fare come prima? Tu lo sai che vincerò io vero?"

"Se finisce come prima... non mi importa chi vince." disse Loras serio.

Il sorriso gioco si Renly si smorzò. Ispirò con il naso, e con le dita nude tracciò una carezza sulla guancia liscia del biondo. Arrivò fino al collo, nell'incavo dove partiva la spalla.

"Tu mi farai diventare matto." sembrava serio, ma c'era una punta di dolcezza.

"Io sono stato matto per anni, guardandoti da lontano." lo guarò negli occhi.

"Oh Loras..." abbassò lo sguardo. "Se continui così non credo che arriveremo al tavolo per cenare."

Le loro fronti si toccarono leggermente, Loras chiuse gli occhi. Il cuore cominciò a correre di nuovo, un buco allo stomaco si stava allargando sempre di più, togliendogli il fiato.

Ma si ricompose velocemente quando sentì dei passi e delle voci che stavano arrivando verso di loro. Erano semplicemente due soldati con in mano due cosciotti di carne, intenti a cenare. Quando videro il principe, lo salutarono con un inchino, e ripresero per la loro strada. L'eccitazione era stata sovrastata dalla paura e dell'adrenalina, accidenti, avrebbero potuto vederli.

Loras abbassò lo sguardo, e pensò velocemente. Due come loro non potrebbero mai stare insieme. Non due maschi. Se lo scoprissero, sarebbe un disastro. Tutto il romanticismo che stava per fiorire quella sera sembrava essere morto nel cuore di Loras solo per quel semplice passaggio dei due soldati. Che cosa potrebbero fare? Non c'è posto per due come loro, e non è mai esistito un re con preferenze verso gli uomini.

"Loras.."

Si girò verso Renly. Questo gli porse una mano.

"Ti prego...vieni con me." Le loro dita si intrecciarono. Renly sembrava aver capito i suoi pensieri. Camminarono verso un'altra direzione, verso degli alberi non troppo alti e con delle grosse foglie ancora verdi. Era un po'difficoltoso passarci, visto la vicinanza dei tronchi, ma dopo qualche minuto di silenzio, sbucarono fuori, con la sabbia sotto i piedi. Era un piccolo angolo di spiaggia, qualche metro più avanti, il mare. Era a forma di mezzaluna, tutti i lati erano coperti dagli alberi. Un luogo riparato, calmo, dove il mare bagnava la sabbia con delle piccole onde. Il sole era quasi tramontato, e cominciavano vedersi le stelle. La luna sarebbe stata piena quella sera.

"Ci vengo da quando ero un bambino." Renly ruppe il silenzio. "Non credo che qualcun'altro lo conosca. "

"Sei sempre venuto da solo?"

Renly girò la testa verso di lui.

"Tu sei il primo che porto."

Lo sguardo del bruno gli fece accelerare il battito. Quanto era bello quella sera.

"Loras... non avere mai vergogna di quello che sei. Non avere paura di scegliere chi amare. Fallo per te. Sei quasi un uomo adulto, uno spadaccino formidabile. Il mio migliore amico." Gli abbassò la testa, e posò un bacio sulla fronte, mentre Loras trattenne una lacrima. Fu abile a levarla dall'occhio prima che scendesse. Ma Renly fu altrettanto abile a vederla.

"Guarda che ti ho visto, cavaliere di fiori." gli puntò un dito sul petto.

"C-cosa? Non ho fatto nulla!" Si difese con un sorriso, trattenendo le altre lacrime.

"Oh, e cos'era quella, sudore? Sei forse agitato?"

Loras rise mettendosi una mano tra i riccioli biondi, un gesto che faceva molto spesso.

"E sei proprio vanitoso lo sai? Ogni giorno a metterti in ordine qui ricci, vieni qui!" Gli prese la testa e scompigliò i suoi ricci biondi, mentre Loras rideva cercando di divincolarsi.

"Lasciami! Renly, basta!"

Renly aveva raggiunto il suo obiettivo. Lo aveva fatto sorridere. Lo lasciò andare.

Allungò una mano, accarezzando di nuovo la sua guancia.

"Ti posso abbracciare?" Chiese Renly.

Loras non se lo fece ripetere, si lanciò tra le braccia del moro e lo strinse a se. Sentì una sensazione di pura gioia fiorire nel suo petto. Chiuse gli occhi godendo della delizia di quel contatto.

Ma...

Renly si irrigidi leggermente. Loras allargò gli occhi e trattenne il fiato. Oh cielo, no. Non ora.

Una laggera pressione spingeva sulla gamba di Renly. Una pressione particolare.

'Dei, non ora.' pensò Loras.

"A quanto vedo... sei davvero agitato." Renly lo tenne tra le braccia parlava. Ridacchiò mettendogli una mano tra i capelli.

Loras non rispose, si sentì avvampare. Tentò di allontanarsi, ma Renly lo tenne ben stretto.

"Non ti vergognare, per favore.." la sua mano percorse la schiena del biondo, facendolo sussultare.

"Ho aspettato di averti per anni." continuò.

"A..anche io Renly." mise il volto sulla sua spalla.

Per un po' rimasero abbracciati, mentre il rumore del mare li cullava. Il cielo si faceva scuro, la luna illuminava l'acqua. Le stelle cominciarono a risplendere, formando tante forme diverse.

Il cuore di Loras continuava a battere all'impazzata per quel contatto tanto desiderato, e accelerò quando Renly allontanò il volto dalla sua spalla per guardarlo.

Credeva che stesse per dire qualcosa, ma non disse nulla.

Chiuse gli occhi.

Loras fece lo stesso, d'istinto. Piano piano, avvicinava il volto al suo, e sentì il suo respiro tiepido sulle labbra.

E finalmente, la bocca del principe incontrò la bocca del cavaliere, in un bacio travolgente.

Sembrava essersi acceso un fuoco, non vi era una sola goccia di timidezza in quel contatto. Loras si sentì il cuore esplodere, la bocca che voleva aprirsi per far posto alla lingua, tanto desiderosa di incontrare la compagna.

Qualche suono bagnato di labbra contro labbra risuonò nell'aria, muovendo nello stomaco del biondo un intensa sensazione erotica. Renly gli strinse i fianchi con le mani, sentendo i suoi muscoli, scendendo verso le sue anche. Loras si era limitato a poggiargli le mani sulle spalle, e a concentrarsi su quella danza di baci. Il gonfiore nei pantaloni pulsava, sentiva l'eccitazione, il sangue, il calore, la voglia di toccare.

Renly dopo un ultimo bacio, lo guardò per qualche secondo nei suoi occhi azzurri. Prima che potesse fare qualche mossa, si avventò sul collo del biondo, prima sfiorando leggermente la pelle delicata con la sua barba. La graffiò, donando all'altro una leggera sensazione di solletico. Ma quando Renly posò le labbra in un punto particolarmente sensibile, Loras non potè fare a meno di emettere un gemito, sentendo un piacere mai provato, che partiva dal punto in cui le labbra di Renly lo stavano baciando. Percorse tutta la lunghezza del collo, su e giù, bacio dopo bacio, con una lentezza che lo stava facendo impazzire. I brividi gli facevano venire la pelle d'oca. Com'è possibile sentire così tanto piacere per quel semplice gesto? Cominciò ad ansimare.

Arrivò fino all'orecchio, infilandovi lentamente la lingua, e Loras mostò un'espressione di estasi, con la bocca leggermente aperta, gli occhi chiusi, il respiro ansante. Renly fermò il suo movimento.

"Ti amo Loras."

...

...

Cosa?

Lo...lo aveva detto? Non lo ha immaginato?

Loras aprì gli occhi di scatto, ritrovandosi a guardare la luna, piena, brillante, enorme. E rimase fermo.

O dei.

Ha detto... ti amo.

 

"Ti amo da morire..."continuò. "Credo di averti sempre amato. Da quando ti ho visto la prima volta."

Loras era sconvolto. Piacevolmente sconvolto. Meravigliosamente sconvolto.

Guardava ancora la luna. I suoi raggi illuminarono la lacrima che era ancora appoggiata sull'occhio destro. Nessuno gli aveva mai detto di amarlo. Ed era certo che il suo tono fosse uno dei più sinceri.

Che sensazione...strana, vi era nel cuore del biondo. Non era sollievo. Non era eccitazione.

Non era...nulla di cui era a conoscenza. Sentiva solo la voglia di parlare:

"Ti...anche io ti amo. Ti...amo anche io. Da quando ero tuo scudiero." mentre parlava si mise di fronte al suo viso. Gli sfiorò la barba con la punta delle dita.

"Stai piangendo.." disse Renly.

Loras sorrise e tirò su con il naso.

"Anche tu mio re." Disse ridacchiando.

Ed era vero. Anche Renly piangeva. Non lo aveva mai visto piangere.

Partì una leggera risata da parte di Renly. E Loras lo accompagnò, a bassa voce. Ma nessuno dei due fu in grado di fermarsi, e ben presto, si ritrovarono a ridere insieme, a crepapelle, come se avessero appena visto una commedia a teatro. Si guardarono negli occhi. Marrone e azzurro.

E poi di nuovo a baciarsi, ancora più voracemente di prima.

Renly gli mise le mani su i glutei, inaspettatamente. E li strinse. Loras non sembrava dispiaciuto, ma aprì leggermente gli occhi.

"Scusa." disse Renly. "Ma avevo voglia di farlo da una vita."

Loras alzò il sopracciglio.

"Ma senti un po' il futuro re e le sue voglie perverse."

Renly si avvicinò al suo orecchio.

"Adoro la tua camicia. Ma vorrei tanto che tu te la togliessi."

E ancora, nonostante tutto, Loras avvampò ancora. Ma non si scompose. Passò le dita lungo il pettorale del compagno, coperto dalla camicia che indossava.

"Basta parlare. Sei d'accordo?"

Renly fu d'accordo. Eccome se lo fu.

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