Lavash for breakfast

di linea_carmensita94
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Una giornata qualunque ... o quasi! ***
Capitolo 3: *** Rivelazione ***
Capitolo 3: *** L'incontro ***
Capitolo 4: *** Rivalità e gelosie ***
Capitolo 5: *** Fratelli ***
Capitolo 6: *** Il concorso di bellezza ***
Capitolo 7: *** Intrighi ***
Capitolo 8: *** Intrighi - parte 2 ***
Capitolo 9: *** Compatibile? ***
Capitolo 10: *** Tormento ***
Capitolo 11: *** La misura è colma! ***
Capitolo 12: *** La verità ***
Capitolo 13: *** La retta via è stata smarrita! ***
Capitolo 14: *** Toccare il fondo ***
Capitolo 15: *** La mia amica pazza! ***
Capitolo 16: *** Svolta? ***
Capitolo 17: *** Baby, Oh baby! I miss you … ***
Capitolo 18: *** Ricordi ***
Capitolo 19: *** La grande famiglia ***
Capitolo 20: *** Quanto è bella la mia terra ***
Capitolo 21: *** La ruota panoramica ***
Capitolo 22: *** Risvegliamo le anime! ***
Capitolo 23: *** Apri il tuo cuore ***
Capitolo 24: *** Il segreto ***
Capitolo 25: *** Problemi in famiglia ***
Capitolo 26: *** Lo scandalo! ***
Capitolo 27: *** Sotto la bocca di tutti ***
Capitolo 28: *** Andrà tutto bene ***
Capitolo 29: *** Una scelta importante ***
Capitolo 30: *** Arrivederci ***



Capitolo 2
*** Una giornata qualunque ... o quasi! ***


 
Capitolo 1- Una giornata qualunque … o quasi!
 
Distretto di Hollywood, Los Angeles.
Rodha Evans, una ventinovenne del posto, si dirige di corsa al The Fountain Theatre.
“  Sono in ritardo, maledizione!!!  “ Pensa. 
Zack, il ragazzo con cui esce da due mesi, è un attore teatrale in erba e Rodha non vuole mancare al suo spettacolo. Entra nella splendida hall, ancora piena di gente.
“  Perfetto! Lo spettacolo non è iniziato! Zack crede che sono ancora a lavoro e invece questa sera avrà una bella sorpresa!  “  Pensa felice.
Si trova bene con questo ragazzo, lo ha conosciuto per caso attraverso la stazione radiofonica in cui lavora, la KNAC. Lui è dolce, sensibile, romantico, colto e la trova bellissima con tutte le sue imperfezioni!
Rodha si fa largo in mezzo alla folla per cercarlo e lo trova in mezzo un gruppo di attori, con il suo manager e … con una bella ragazza tra le sue braccia che lo bacia con ardore. Rodha rimane di sasso!
“  Che figlio di …  “ Pensa mentre un misto di rabbia e indignazione crescono dentro di lei. Zack la intravede casualmente e corre subito verso di lei, la quale, scappa verso l’uscita.
<  Rodha!  > La ragazza non vuole ascoltare le sue patetiche scuse,  vuole solo uscire dal teatro e lo ignora.
<  Rodha, mi dispiace …  > Urla il ragazzo bloccandola per un braccio.
<  Di cosa, Zack?! Perché alla prima del tuo spettacolo, ti sei presentato con una sottospecie di modella  invece che con me?! Sorpresa!! Ho finito prima di lavorare!!  >  Inveisce Rodha più rabbiosa che mai.
<  Aspetta …  > La blocca lui.
<  Ascoltami …  > Zack è imbarazzato, non sa come iniziare.
 <  Io come attore ho una reputazione …  > Cerca di giustificarsi.
<  Che allude che tu sia circondato da ragazze belle e magre, al contrario della sottoscritta, che cascano tra le tue braccia?  > Chiede Rodha con profonda indignazione.
<  Esatto. Perché ho una fama di sciupa femmine e il mio manager fa leva su questo fattore per la mia carriera. Ma ciò non significa che non possiamo continuare a uscire insieme!  > continua il ragazzo con un tono di voce più dolce e rassicurante.
<  Però nessuno può sapere di noi! Dio non voglia che la gente venga a sapere della tua relazione con la cicciona di radio KNAC! Ti rovineresti la ‘ reputazione ’ !!  > Rodha si libera dalla sua presa ma Zack è lesto a braccarla di nuovo.
<  Rodha, ti prego guardami!!  > Zack costringe Rodha a guardarlo in faccia.
<  Tu mi sei sempre piaciuta, dal primo momento che ci siamo conosciuti, hai tutto ciò che cerco in una donna. Se avrai la pazienza di aspettare, questa situazione non durerà per sempre! Sono stanco del teatro, io miro al cinema con qualunque mezzo; anche il più futile, come l’apparenza, per me è fondamentale per raggiungere la mia meta!  >
Rodha guarda il bel ragazzo rosso dagli occhi castani di fronte a lei e ripensa a tutti i momenti meravigliosi trascorsi con lui; adesso tante cose strane sono a lei chiare! Tutte le volte che Zack la portava in posti privati in cui nessuno lo conosceva, il perché non le ha mai presentato i suoi amici. Che stupida che è stata! Proprio ora che la loro storia stava diventando seria, Zack si rivela come tutti gli uomini che Rodha ha frequentato da quando la sua vita sentimentale ha avuto inizio: un uomo che si vergogna di lei perché non rappresenta affatto lo stereotipo della tipica ragazza californiana; infatti Rodha ha gli occhi color miele, la sua pelle è pallida e il suo corpo è basso e in carne. Anche se, è capitato a Rodha di camminare per strada e ricevere complimenti e fischiatine per il suo notevole fondoschiena, fatto a Rodha molto strano visto che la zona in cui vive è la capitale dei corpi snelli e degli addominali scolpiti.
<  Sei disposta a farlo?  > Zack da alla ragazza questo umiliante ultimatum. Senza degnarlo di una risposta, Rodha lo guarda con schifo e gli volta le spalle:
<  Rodha, ti prego …  > Rodha si gira di scatto e gli pianta un pugno in faccia di fronte al pubblico. Qualche paparazzo tra il pubblico,  immortala questo momento con delle foto.
Rodha ritorna a casa delusa e amareggiata. Si mette velocemente il pigiama e si infila nel letto cercando di dormire, già sapendo che sarà un impresa impossibile!
********************************* 
È Lunedì. Sono le 6:00 del mattino, il casino dei litigi tra i vicini e le auto è già attivo!
La sveglia suona.
Rodha si stiracchia pigramente tirando indietro con le mani i suoi folti capelli ondulati biondi. Si mette seduta mentre sistema la canottiera nera tutta sollevata del suo pigiama.
“ Diamo inizio alla settimana, dolcezza!  “ Pensa mentre  cerca di alzarsi con fatica. Durante la notte, ha trovato una bottiglia di Jim Bean sotto il letto di sua sorella Nicole e ne ha scolato mezzo litro per cercare di non pensare a quella maledetta brunetta tutta tette e culo che slinguazzava il SUO Zack.
“  Che bastardo!!  “ Pensa mentre riesce a mettersi in piedi. Corre  in bagno a prepararsi per andare a lavoro. 
Dopo una doccia rigenerante e un occhiata  veloce al suo armadio per prendere capi d’abbigliamento carini da indossare, Rodha si reca in cucina dove trova mamma Emily a servire la colazione in tavola, dove è seduta Nicole. Rodha ha anche un altro fratello, Brian, una giovane promessa della medicina, che però non abito con loro. Infatti il ragazzo lavora a San Diego e va a trovare la sua famiglia ogni volta che può.
<  Buongiorno tesoro!  > Sua madre si avvicina alla figlia maggiore e le da un bacio.
<  Mi piacerebbe dire che è un buongiorno, ma non è così!!  >
<  Ho visto!  > Sua madre le mostra il giornale con la foto di Rodha che sferra un gancio destro al suo ormai ex ragazzo:
<  Per fortuna, questo scoop non è in prima pagina.  > Commenta la ragazza affranta:
 La madre  serve a Rodha il bacon fritto  accompagnato da un uovo al tegamino, un pompelmo, una fetta di pane tostato con il burro e una tazza di caffè.
“  Mmm … la colazione di una regina!    Pensa:
<  Cosa è successo, bambolina?  > Chiede sua madre accarezzando i suoi capelli.
<  è successo che quello stronzo di Zack è andato a teatro con un'altra ragazza!! Capito?! Usciva con me di nascosto, ma nel frattempo aveva una ragazza di copertura per salvare la sua reputazione! Così si è giustificato, il maledetto!!!  > Rodha affonda la testa sulle sue braccia.
<  Mi dispiace molto che sia finita. Però te l’avevo detto che quel tipo non mi piaceva!  > Le dice Nicole stringendo la sua mano.
Nicole, la più piccola di casa, è la preferita di Rodha. Ha diciassette anni, è sensibile, curiosa e aiuta la madre nelle faccende domestiche. Vede in Rodha una figura di riferimento e le da appoggio  su ogni cosa che fa. Anche lei, per rendersi utile nelle spese, ha trovato un lavoro part time in un fast food vicino casa nel fine settimana, come fece la sorella durante l’adolescenza.
<  Sei stata più sveglia di me, sorellina. Comunque, state tranquille! Me ne farò una ragione di aver perso un povero idiota. Cambiando discorso, mamma come mai stamani ancora non hai iniziato il servizio dai Roberts?  > Chiede curiosa alla madre:
<  Mi hanno dato la mattina libera. A proposito, domani sera rientrerò tardi a casa, i Roberts hanno organizzato una festa a casa loro. Non aspettatemi alzata.  > Emily Evans fa la domestica per  le famiglie più illustri di Los Angeles da quando ha divorziato da suo marito, un dirigente di una compagnia farmaceutica, grande scialacquatore e giocatore incallito con tanti debiti a carico.  Dopo aver trascorso trentacinque anni di umiliazioni e soprusi, Emily scelse di lasciarlo quando Rodha aveva solo quindici anni; inizialmente con un po’ di paura in quanto era passata dalla casa di suo padre a quella di suo marito, senza aver mai saputo cosa sia l’indipendenza e l’autonomia. Ha  dovuto faticare non poco per poter mantenere i suoi figli da sola con il suo solo stipendio. Rimettendoci anche in salute.
<  Questa mattina libera cosa rappresenta per loro, un atto di carità cristiana?  > Dice Rodha con un finto tono di voce drammatico.
<  Rodha!  > Emily, in tutta la sua vita, ha imparato a sopportare qualunque  cosa. Le dispiace che nessuno dei suoi figli abbia preso da lei questa caratteristica.
<  Mamma, trovo ingiusto che dopo tanti anni di duro lavoro, continuino a farti lavorare così duramente, sapendo dei tuoi problemi cardiaci, di cui se ne sono sempre infischiati!  >
<  Sai come è fatta questa gente! Per loro, noi siamo poveri pezzenti e non esseri umani, non sanno cosa vuol dire il sacrificio e il rispetto!  > risponde sua madre, quasi dimenticando che un tempo anche loro facevano parte di quella gente. Rodha ha finito la colazione e afferra la sua BAG. Si avvicina a sua madre e a Nicole per dare loro un bacio veloce.
<  Scusatemi, non posso fermarmi, il dovere mi chiama!  >
<  Va bene, ci vediamo stasera!  >
<  Non rientrerò presto, devo vedermi col professor Vartan.  > Fermandosi a salutare sua sorella, le sussurra:
<  Mi sono scolata mezza bottiglia della tua scorta, stanotte. Scusami ma mi serviva, te l’ha ricompro appena posso!  > sua sorella le sorride e le fa l’occhiolino per dirle che è tutto a posto.
Scappa fuori di casa, prende la sua AMC Pacer e si dirige verso la stazione radio dove lavora, la KNAC, una radio metallara. Trova il maledetto traffico del Lunedì e comincia ad innervosirsi.
È Settembre, il mese più caldo dell’anno a L.A. Non è l’ideale per chi ha un catorcio usato con l’aria condizionata fuori uso. Rodha è all’entrata di  Sunset Boulevard, guarda le stupende ville bianche di quella parte del distretto circondate dalle loro palme e da tanti alberi nei loro splendidi prati verdi ben curati. Dopotutto, è  la strada dei vip! Ripensa con ribrezzo alla sua infanzia trascorsa in quel pezzo di ipocrisia.
“  Fa un caldo insopportabile oggi! Non ce la fa più. “  Frugando nel cruscotto, riesce a trovare una ciambellina confezionata.
“  Proprio quello che ci vuole. Per la rabbia, i dolci sono un toccasana!   “
Accende la radio, mette un cd di Bob Marley e si rilassa ascoltando ‘  Jammin  ’. 
Appena riesce a entrare nell’edificio, Rodha trova  Il suo capo, Richard, con un espressione di fastidio.
<  Guarda che prenderò seri provvedimenti se non impari a essere puntuale!  > Rodha lavora per Richard da sei anni, tra i due c’è una certa sintonia, si punzecchiano di continuo ma provano anche reciproco rispetto. 
<  Non è colpa mia se trovo traffico!  Almeno io, a differenza di qualcun altro, ho avuto modo di presentarmi in redazione in modo impeccabile. Noto che hai lo stesso abbigliamento di ieri e non ti sei fatto la barba stamani …  > per un attimo, Richard si tocca la barba castana in ricrescita. Prova evidente, per la ragazza, che il capo non ha dormito a casa sua ma da una delle sue numerose amichette.
<  … Hai zucchero a velo e briciole intorno alla bocca.  > replica con due fessure al posto degli occhi.  Rodha si passa velocemente una mano sul viso per togliere lo zucchero a velo. Non sopporta quando Richard la fa sentire in imbarazzo per la sua golosità!
<  Grazie Richard. Gentilissimo come sempre.  >
<  Fila in sala, hai della gente da intrattenere con del buon heavy metal!  >                                                                                                                              
<  Ok, capo!  > Replica ridendo mentre si avvia:
<  A proposito, Rodha, complimenti per il tuo gancio destro di ieri sera!  > Rodha si volta verso Richard:
<  Evitiamo l’argomento, ti prego!!  >
*****************************
Rodha è in attesa della fine del notiziario per dare inizio alla playlist, quando il suo cellulare squilla.
<  Rodha è in linea ma non per molto!  >
<  Sorella, ho un problema!  > La voce dall’altra parte della cornetta, è quella di Mia, una cara amica e vicina di casa di Rodha. Quando ha un problema, cerca sempre lei, anche mentre lavora.
<  Che hai combinato questa volta?  > Chiede seccata Rodha, perché conosce già la risposta:
<  Sempre il solito problema. Louise!  > il 99,9% dei problemi di Mia sono legati al suo uomo, un’inguaribile donnaiolo.
<  Ho trovato un capello biondo nel suo giubbotto. Miei non sono di certo visto che sono nera e ho le treccine!! Ha portato una puttanella bianca nel nostro letto! Senza offesa, tesoro.  >
<  Potrebbe essere anche una nera con i capelli schiariti …  > ironizza Rodha.
<  Non fare la spiritosa!!!  > Rodha non comprende perché Mia si ostini a stare con quell’idiota! È una bella ragazza e ha tante buone qualità,  potrebbe avere di meglio.
<  Quanto vuoi aspettare ancora? Mollalo quel patetico coglione!  >
<  Purtroppo non è così facile. Io lo amo, sono senza lavoro, dipendo da lui. E poi tanto gli uomini sono tutti uguali! Lo sappiamo bene noi!  >
< Mia, non rivangare le mie sventure amorose per giustificare la tua stupidità! Ah, per informarti, ieri sera ho lasciato Zack!  >
<  HAI LASCIATO ZACK??!!  >  girando la sedia, Rodha si ritrova gli  occhi del suo capo che la guardano divertito. Rodha sgrana gli occhi per l’imbarazzo.
<  Devo riattaccare, ne parliamo stasera.  > taglia corto Rodha e riattacca.
<  Evita altre sviste come questa. Tra cinque minuti vai in onda e la tua amica strilla come una gallina al telefono!  > le dice il suo capo, cercando di sembrare il più serio possibile.
< Mi dispiace, non sono io a cercarle queste ‘ sviste ’. > Rodha entra nella sala e sistema le cuffie.
3 - 2 -1 … in onda!
Buongiorno fratelli metallari! Anche oggi diamo inizio a un'altra giornata con melodie ruggenti in sottofondo alla nostra routine! Ma prima di cominciare, vi comunico che il 14 Giugno, in occasione del Download Festival,  a Derby ( Inghilterra ), si esibiranno Slipknot , Muse, Marilyn Manson, Kiss e i Judas Priest. Sono rimasti ancora dei biglietti per questo festival, quindi affrettatevi! 
Iniziamo con il brano di una band nata nei primi anni 80’ qui a L . A. per poi abbandonarla per San Francisco, evitando così di restare una fra le tante band nate e rimaste nell’ombra di Los Angeles all’epoca. Diedero vita al trash metal come forma di protesta contro il glam; insomma sto parlando dei Metallica! Ascoltiamo ‘ Seek and Destroy’ 
[…]


 *****************************
Sono le 20.00. Rodha, appena uscita dalla stazione radio, si reca in un ristorante vicino per vedersi col suo vecchio professore, come ama chiamarlo Rodha!
Il sogno di Rodha è quello di diventare una pittrice professionista. Nel corso della sua adolescenza sacrificata, ha trovato conforto nell’arte e durante il periodo dell’università, ha conosciuto Vartan Malakian, celebre coreografo iracheno e pittore, il quale, era stato insegnante per breve tempo nell’università di Rodha. Vartan ha coltivato negli anni il talento della ragazza, senza però riuscire ancora a farle ottenere un esposizione delle sue opere. In ogni caso, Rodha è riuscita a farsi notare sia come pittrice che come conduttrice radiofonica!
Lui è già seduto al solito tavolo ad aspettarla.
< Buona sera professor Vartan. > Saluta Rodha sorridendo all’anziano signore:
<  Ciao, Rodha. Ti trovo solare come sempre!  >
< Grazie mille. Il suo lavoro a La Luz De Jesus  come procede?  >
< Procede bene  come le mie lezioni di danza, le mie coreografie e come la mia splendida famiglia. Tu, invece?  >
< La mia storia con l’aspirante divo di Hollywood è finita a causa delle apparenze. Per quanto riguarda la radio, tutto bene! Ma non le ho rubato una sera lontano dalla sua Zepur per dei pettegolezzi …  >
< Lo avevo intuito dal quadro coperto dal velo che ti porti dietro. Coraggio, mostrami questo capolavoro! E per la cronaca, non ti aspettare le condoglianze da me, sai bene che opinione bassa avevo di quel grandissimo stronzo.  >  Rodha mostra sorridente a Vartan uno dei suoi ultimi lavori. Vartan conosce la storia personale di Rodha e ammirando l’immagine ritratta nella tela, si commuove.
<  Non credevo che saresti mai riuscita a dipingere  questa parte così intima della tua vita …  > 
<  Nemmeno io, professore. Qualche settimana fa, ho trovato il coraggio.  > Risponde Rodha con un sorriso amaro.
< La tua emotività mi ha sempre spiazzato, lo sai. Tu hai l’abilità innata di dipingere dal cuore.  >
Il ritratto rappresenta una giovane ragazza in sovrappeso con i vestici semi lacerati che cerca di scappare da quello che sembra un uomo d’affari di una cerca età con il volto maligno e sornione. Il ritratto è caratterizzato da colori freddi e tetri per rendere l’immagine più cruda. Questo ritratto rappresenta una pagina nera della vita di Rodha; il fattore scatenante che ha portato al divorzio dei suoi genitori. Il padre di Rodha, Jake, era arrivato quasi a perdere la sua impresa a causa dei troppi debiti accumulati col gioco, però un suo caro amico era disposto a offrirli i soldi per saldare i suoi debiti, ma ad una condizione: Rodha, ai tempi quindicenne,  doveva andare a letto con lui! Essendo un uomo che frequentava spesso la loro famiglia, Rodha aveva già intuito da tempo che quel porco nutriva un interesse per lei! Troppe volte, quell’uomo ha provato a allungare le mani quando riusciva a trovarsi da solo con la ragazza! Rodha aumentò di peso di proposito con la speranza di diventare meno attraente per quest’uomo, fallendo. Un giorno, Jake riuscì a lasciare Rodha da sola in casa con questo suo amico, approfittando di un influenza della figlia. L’amico provò ad abusare di lei, ma Rodha riuscì a scappare e a raccontare tutto a sua madre. Quando Emily venne a scoprire che era tutta opera di Jake, lasciò la casa con Rodha e i suoi fratelli, chiedendo il divorzio a Jake.
Il silenzio regna tra la cena di Rodha e Vartan, ma quest’ultimo ha una sola convinzione in mente.
“  Rodha Deve avere la sua mostra!!  “
*****************************************     
Dopo cena, Rodha da appuntamento al suo ristretto gruppo di amici al  Cherry Pie  per un giro ( forse più di uno ) di bevute e per dare la notizia della sua rottura.
<  […] Mia, oggi stavi per mettermi nei guai con la tua telefonata! La prossima volta, mandami un messaggio!  >
< Dimenticavo che la tipa non è una semplice commessa come lo era la sottoscritta, bensì una della Radio! > le risponde Mia con sarcasmo.
<  Nemmeno tu potresti stare al telefono mentre sei a lavoro. Ah scusa! Dimenticavo che ora hai perso il posto, chissà perché …  >
<  Il tuo umorismo da quattro soldi, mi fa stringere le mutande.  > replica terminando il suo cocktail con tanto di tortura dentale alla cannuccia.
<  Il mio capo mi avrebbe preso a calci nel culo se fossi stata al tuo posto!  > Bonnie, una rossetta quattrocchi, fa la banchiera e è in procinto  di sposarsi con il suo storico fidanzato Earl. 
<  Bonnie, non temere. Non ti disturberò mai mentre lavori per poi sentirmi dire che il tuo uomo riesce a tenere il suo coso nei pantaloni a differenza del mio!  >
<  Nessuno ti obbliga a tenerlo!  >
<  Signore! Mi dispiace interrompervi ma la nostra Rodha deve dirci una cosa!  > Lester, gay dichiarato e fiero di esserlo, fa l’agente immobiliare. È un  festaiolo incallito, oltre che un bevitore incallito.
< Ho scaricato Zack! > dice Rodha  mentre sgranocchia delle noccioline, dopo aver bevuto quella miscela di fuoco e di aspro chiamata Vodka Lemon:
<  Allora è vero!  > Mia si mette le mani nei capelli.
<  Come è successo?!  > chiede Bonnie:.
< Semplice! La futura star del cinema drammaturgo, non può uscire con una versione americana di Bridget Jones!! Mi ha subito rimpiazzata con una pollastrella bruna! > dice con sarcasmo scolandosi il quinto Vodka Lemon della serata.
<  Merda!  > sospira Mia.
< No, no, non voglio la vostra compassione amici miei, sia chiaro.  > risponde Rodha già mezza brilla.
<  Rodha, tu eri troppo per quell’idiota!  > dichiara Lester.
< Lester ha ragione! Anzi, sai che ti dico? Smettila col Vodka Lemon e passa a un’ altra cosa: shortini di rum e pera! > interrompe Bonnie sorridente.
<  Io ci sto!  > interviene Mia.
<  E va bene, facciamo un altro giro! Tanto, in momenti come questi, l’unica cosa che riesci a fare meglio è BERE!  >
****************
Nel frattempo …
Dall’ altra parte del distretto, nello stesso momento all’hotel Chateau Marmont, una celebre band del posto sta tenendo una festa di beneficenza per raccogliere fondi per la loro associazione. I quattro ragazzi si allontanano dalla folla per discutere de loro prossimo tour in occasione del centesimo anniversario del genocidio armeno.
<  Amici miei, propongo un brindisi per il tour nella nostra patria di origine!  > Daron, il chitarrista, alza il calice di champagne insieme ai suoi compagni.
<  Concordo! Ci aspetterà un tour intenso.  > dice Serj, il cantante.
<  In parte, sarà triste perché ripercorreremo una pagina nera della nostra storia ma è giusto!  > aggiunge Shavo, il bassista, sorseggiando la sua birra.
<  è stato un anno di duro lavoro ma ne è valsa la pena!  > tutti concordano con John, il batterista, il quale si sente molto riflessivo e felice in questa occasione.
<  Sapete ragazzi, in questi giorni ho pensato molto alla mia vita, al nostro lavoro e anche alla mia relazione con Tiffany! Mi sento fortunato e in pace con me stesso. Credo che anche per voi sia così …   > tutti concordano con lui. La pace e l’allegria di questo momento, viene interrotta dal telefono di John.
<  Pronto?  >
<  John, tesoro. Corri subito all’ospedale!!  > il sorriso di John sparisce.
<  Mamma cosa è successo???  >
<  Tuo padre ha avuto un infarto!!  > John è visibilmente sconvolto.
<  Va bene, mamma. Sto arrivando!  > riattacca immediatamente.
<  Devo correre in ospedale. Mio padre ha avuto un infarto!  >
<  Aspetta, John! Veniamo anche noi!  > dice Serj parlando per tutti.
Arrivati in ospedale, i SOAD parlano con il dottore per sapere.
<  […] Fortunatamente, siamo intervenuti in tempo. Suo padre sta meglio ma ha bisogno di assoluto riposo!  > dichiara il dottore pazientemente.
<  La ringrazio, dottore! È sveglio in questo momento?  > chiede John sollevato.
<  Si. Suo padre, qualche minuto fa, ha chiesto di lei. Vuole parlarle di una questione urgente.  > John non sa proprio cosa pensare ma obbedisce.
<  Va bene, mi porti da lui.  >
Arrivato alla camera, trova il padre sveglio con una marea di tubi attaccati a lui.
<  John …  > John si avvicina subito al capezzale del padre con un viso angosciato e stringe la mano del suo vecchio.
<  Papà ho avuto paura! Mamma mi ha avvisato e sono corso subito qui! Come ti senti?  > chiede quasi come una supplica.
<  Non  mi sentirò completamente bene finché non ti avrò parlato con tutta sincerità, figlio mio!  >
<  Cosa vuoi dire? Non ti capisco?  > suo padre lo guarda negli occhi con un filo di paura, una paura che suo figlio non riesce a decifrare.
<  John, io non sono sempre stato il padre onesto e affidabile che tu hai conosciuto. Ho delle colpe verso te e tua madre, santa donna!  >
<  Perché parli così?  > suo padre continua a guardare gli occhi curiosi e intimoriti del figlio, si fa coraggio e confessa un peso che da quasi ventinove anni porta dentro.

< John, tu hai una sorella ! >

Buonasera a tutti ( ormai Buonanotte, vista l'ora! ). Dopo 3 anni, sono tornata! Questa volta ho scelto i SOAD per la mia fanfic. Spero che vi piaccia e scrivete il vostro giudizio, specialmente sulla protagonista femminile. Non garantisco continui aggiornamenti. Ciao, baci !!!

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Capitolo 3
*** Rivelazione ***


Capitolo 2- Rivelazioni

 
John resta ammutolito.  
“  Forse sto sognando, come può essere?  “ Pensa.
<  Che cosa stai dicendo?! Di quale sorella stai parlando?!  > è agitato.
<  Figlio mio, tu sai bene che trenta cinque anni fa, lasciai l’Armenia per poterti crescere in una terra senza guerra e terrore. Ebbene, quando siamo arrivati in America, ottenni un grande successo come sassofonista! Ma il successo mi aveva dato alla testa e per di più, in quel periodo, io e tua madre si stava attraversando un periodo di crisi.  >
<  E quindi? Cosa è successo?  > John capisce cosa sta cercando di dirgli suo padre, ricoperto di vergogna più che mai, anche se per il figlio è dura incassare il colpo.
<  Mi ero allontanato emotivamente da te e da tua madre e … ero diventato un fedifrago.  >
<  Oh papà …  > John è deluso, suo padre lo sa bene. John ha sempre venerato e rispettato suo padre per la sua umanità, la sua bontà e la sua gentilezza. Dopo questa rivelazione, il mito per John è caduto, sparito.
<  Ti ricordi di Emily, la moglie di  Jake Evans? Eravamo in ottimi rapporti anni fa, poi le nostre strade si sono divise …  >
<  Era una delle tue sgualdrine?  > risponde il figlio arrabbiato e disgustato.
<  Buon Dio, No! Anche se suo marito Jake, che riposi in pace, non è mai stato un buon marito per lei e un buon padre per i loro figli!  Emily sapeva delle mie tresche e mi aveva avvertito che questo atteggiamento mi avrebbe procurato solo casini, ma invano! Ero sordo e cieco a quei tempi, mi sentivo il padrone del mondo.  >
<  Arriva al dunque, ti prego!  > John non ha alcuna voglia di sapere altro sulle tresche di suo padre. Per lui, è come parlare con un'altra persona.
<  Anni dopo, assunsi una giovane domestica. Una donna attraente e volubile che riuscì a farmi cadere in tentazione per l’ennesima volta. Peccato  che quella scappatella non fu priva di conseguenze! Un mese dopo, lei mi disse di essere incinta di me. Avevo paura! Le avevo dato dei soldi per abortire ma lei si era opposta e aveva minacciato di dire la verità a tua madre!  >
Povero John, come poteva pensare che suo padre fosse  arrivato a tanto. Pagare una donna per farla abortire!
<  Emily ascoltò per caso la conversazione e si intromise implorandomi in ginocchio di non farlo. Mi disse che si sarebbe presa cura lei di quella creatura in arrivo e nessuno, tantomeno voi, lo avreste mai saputo. Povera Emily! Perse suo figlio Samuel, di soli quattro anni, per colpa di un incidente. Per lei era come se Dio le avesse restituito quel figlio che le aveva tolto.   > John sospira per un attimo cercando di restare più calmo possibile.
<  Che cosa ne è stato di lei?   >
<  La mia amante morì dando alla luce la bambina e nessuno sapeva niente di me, quindi per Emily non fu difficile sbrigare le pratiche per l’adozione. Adesso, tua sorella abita insieme a Emily nel quartiere operaio, dopo di lei, Emily ha avuto altri due figli. Ho saputo che sua madre ha lasciato suo marito da diversi anni e sta lavorando come domestica. Quanto a sua figlia, invece, lavora in radio e fa una vita adagiata. Meglio così! La sua vera madre, alla fine della fiera, voleva usarla solo come strumento di ricatto per avere soldi. È stata una delle allieve di Vartan Malakian, la sua preferita! Infatti, ancora oggi la tiene sotto la sua ala protettiva in quanto lei ha la passione della pittura e sta  cercando di farsi strada in questo campo. Tua sorella si chiama Rodha e ha 29 anni.  >
<  Lei sa la verità sulle sue origini?  >
<  Si. Lo scorso anno, andai a casa loro e confessai la verità a Rodha. Sua madre già le aveva detto che non era realmente sua madre ma a lei non importava … Però a me mi ha cacciato di casa come un ladro.  > Fuad ripensa con tristezza a quella serata di un anno fa …

  Emily era rientrata a casa stanca morta per il party dei signori Roberts, quella sera. Sua figlia era uscita con gli amici dopo il lavoro e Nicole era già a letto.
“  Comincio a essere troppo vecchia per fare questi orari! Meno male che la signora Roberts ha assunta quella ragazzotta messicana per potermi sostituire quando fanno le feste!  “ Pensava lei mentre apriva la porta di casa.
<  Come sei invecchiata Emily!  > una voce famigliare alle sue spalle aveva attirato la sua attenzione. Era Fuad. Emily lo riconobbe subito.
<  Fuad.  > Emily si avvicinò  all’uomo, sorpresa di vederlo di fronte casa sua.
< Anche tu sei invecchiato … è da tanti anni che non ci vediamo. > Fuad osservò la donna dai lunghi capelli castani, con numerosi fili argentati raccolti, e dagli occhi celesti circondati dalle rughe. Era così felice di averla ritrovata
 
<  Da quando tu e Jake avete smesso di frequentare la mia casa.  > Risponde sorridendo alla donna, ma lei cambiò subito espressione.
 <  Cosa ci fai qui?  > Chiese all’uomo mentre un pensiero attraversò la sua mente in quell’istante. Un pensiero che per ventotto  anni aveva cercato di rimandare.
<  Lo sai perché sono qui …  > Emily sospirò rumorosamente. Era quello che temeva
<  Cerca di capirmi, Emily. Non ce la faccio più a tenere questo segreto dentro di me! Voglio  assumermi le mie responsabilità.  > Emily guardò gli occhi umidi e carichi d’anni dell’uomo. Non se la sentiva di giudicarlo, nonostante tutto
<  E Berti?  >
<  Lei sa la verità. Le ho detto tutto e mi ha perdonato. Ho una moglie straordinaria!  > Emily sentiva  i suoi occhi inumidirsi:
<  Va bene … accomodati.  >
<  Dov’è lei?  > chiese Fuad speranzoso.
<  Ancora non è rientrata. Dovrai aspettare un po’.  >
<  Ho aspettato così tanto tempo, cosa sarà mai un oretta in più!  >
<  Cerca solo di non fare rumore, mia figlia Nicole sta dormendo.  >
<  Hai avuto altri figli?  >
[ … ]
*****************************************
 Rodha rientrò in casa dopo un ora senza fare rumore ma trovò comunque  la madre ad accoglierla
<  Ciao, Mami. Sono le 23:00, perché sei rimasta ad aspettarmi in piedi?  > Emily, senza dire nulla, abbracciò forte Rodha
<  Cosa ti succede?  > Emily guardò sua figlia con un sorriso malinconico e si fece coraggio
<  Vieni in soggiorno con me. C’è qualcuno che vuole conoscerti.  >  Senza chiedere, Rodha seguì sua madre.
“  Qualcuno che vuole conoscermi? Un ospite in casa nostra a quest’ora? Ma che sta succedendo!  “ pensò Rodha
 Le due donne si recarono in soggiorno dove , ad attenderle, c’era il vecchio Fuad seduto nel divano
<  Fuad, lei è mia figlia Rodha.  > Rodha sentì uno strana sensazione guardando in faccia Fuad, ma non aveva capito di cosa si trattasse. Si avvicinò all’uomo per stringerli la mano
<  Piacere, signore …  > Fuad le sorrise, i suoi occhi brillarono di un’ inspiegabile gioia

<  Dammi del tu, ti prego!  Era da così tanto tempo che volevo vederti, conoscerti …  > Rodha aveva un presentimento
<  Tuo padre e io, eravamo amici con Fuad e si frequentava spesso la sua casa prima che tu nascessi.  > Intervenne Emily
<  Scusami se t’interrompo, Emily … ma, se non ti dispiace, vorrei raccontare io la storia.  > Emily annuii mentre Rodha  rimase in silenzio ad ascoltare Fuad, confusa più che mai.  Fuad, con una calma innaturale, raccontò a Rodha tutta la loro storia  dicendole anche quanto fosse pentito di certe sue azioni
<  [ … ] Spero che un giorno potrai mai perdonarmi per quello che ho fatto … Oggi io sono un altro uomo e vorrei rimediare ai miei errori, soprattutto con te, Rodha.  > Rodha restò in silenzio per un istante; non credeva che quel giorno sarebbe mai arrivato … la sua risposta a quella supplica fu dura e risoluta
<  Per anni ho pregato sulla tomba di un fratello che non ho mai potuto conoscere, sono stata cresciuta da un uomo senza scrupoli che ha quasi mandato in rovina la sua azienda spendendo tutti i suoi soldi per il gioco e aveva anche pensato di VENDERE la sua figliastra di quindici anni ad un riccone così tanto generoso da volerlo salvare dalla rovina pur di avermi, ho visto mia madre soffrire e umiliarsi per colpa di quell’uomo ma l’ho vista anche prendere coscienza di quella situazione insostenibile e trovare il coraggio di ricominciare da capo insieme a me e ai miei fratelli, io e loro abbiamo condotto una  vita molto umile al fianco di nostra madre negli ultimi quindici anni ma è stata ed è ancora la nostra vita! Adesso lei spunta qui a chiedere perdono dopo tanti anni solo perché ha deciso di vuotare il sacco con sua moglie e lei l’ha perdonato?! Non potrò mai dimenticare il fatto che lei ha cercato di uccidermi quando ha saputo del mio arrivo! Per me lei è un essere spregevole! Potrò sembrarle cinica, ma non m’interessa! Ho sempre saputo di non avere una sola goccia del sangue di questa donna, ma lei  mi ha amata più di chiunque altro! Per questo non ho mai avuto interesse a sapere la verità!!  >
Il suo tono di voce fu talmente alto da svegliare Nicole e farla scendere in soggiorno
<  Che sta succedendo? Rodha perché urli?  > Rodha si avvicinò alla sorella minore per abbracciarla e tranquillizzarla
 <  Adesso la prego di lasciare questa casa e di non rimetterci più piede. Ormai mi sono abituata a convivere con la mancanza di un padre e di certo non la cercherò adesso che sono una donna. Ci lasci in pace.  > Fuad, guardando quelle due ragazze così diverse tra di loro ma così unite,  non poté  replicare a quelle accuse e sapeva di essere nel torto, perciò diede un ultima occhiata a sua figlia e lasciò la loro casa …
 

 < [ … ]  Non ho insistito con lei perché, dopo quell’incontro, ho capito quanto fosse grande il suo risentimento, più che giusto,  nei miei confronti. Sai, mi ha trattato in modo così freddo e distaccato; non stava provando alcuna emozione nel vedermi. Non può volermi bene solo perché abbiamo lo stesso sangue, non posso cancellare trenta anni di assenza! Le è mancato un padre per colpa mia e ha vissuto nella povertà per colpa mia. Questo non me lo perdonerò mai.  >
Nonostante lo sdegno, John riesce a provare un po’ di pena per quel padre sinceramente pentito
<  E quindi, cosa pensi di fare? Arrenderti?  > chiede John.
<  Non posso fare altro. So di non avere speranze di poter ricostruire un rapporto con lei … Per quanto riguarda te, ora che sai tutto, fai ciò che la tua coscienza ritiene più giusto.  >
<  Rodha sa di me?  > chiede John curioso.
<  Non mi ha dato modo di dirglielo.  >
*******************************************
Dopo più di un ora, John lascia la camera del padre, sconvolto e con la mente stracarica di pensieri.
“  E adesso come faccio?  ”
 Serj, Shavo e Daron  vanno incontro all’amico per sapere.
<  Come hai trovato tuo padre? Poveretto deve essersi preso un bello spavento!  > chiede Shavo dando a John una pacca sulla spalla.
<  Cosa voleva dirti di così importante?  > chiede Daron curioso.
“  Sono miei amici, abbiamo condiviso ventuno anni di vita professionale insieme. È  giusto  che anche loro lo sappiano.  “ pensa John.
<  Ho scoperto di avere una sorella minore.  > dichiara John senza usare mezzi termini. Serj, Shavo e Daron si guardano stupiti per lo scoop.
<  è la pura verità. Mio padre, ha avuto  un avventura con una domestica e ha avuto una figlia da lei. Però a crescerla è stata un amica  di famiglia perché la sua vera madre voleva solo usarla per ricattare mio padre. Tempo fa, mio padre ha confessato tutto a mia madre ricevendo il suo perdono. Un anno fa, ha cercato anche mia sorella per raccontarle tutta la verità, però lei non è stata così comprensiva. Insomma io ero l’ultimo a doverlo sapere e adesso lo sapete anche voi!  >
<  Che storia … e chi sarebbe questa sorella?  > chiede Serj.
<  Una conduttrice radiofonica di nome  Rodha Evans.  Ah, Daron, è stata anche una delle allieve di tuo padre quando insegnava arte all’università. La sua prediletta, a sentire il mio vecchio.  >
<  Davvero?! Quindi può anche darsi che me la sia scopat …  > Daron si ferma in tempo in quanto John lo guarda con fare minaccioso.
<  Scusami amico, ma tu sai bene quante allieve di mio padre sono passate nel mio letto, quando eravamo più giovani.  >
<  Spero proprio di no. E anche se fosse successo,  ti cambierei i connotati! >
<  Calmati, John! Non trarre conclusioni affrettate!  > interviene Serj, il pacifista.
<  Rodha? È questo il suo nome?  > chiede Shavo.
<  Si. Esatto. Abita nel quartiere operaio con la sua famiglia adottiva.  >
<  Ho già sentito parlare di lei ma non per il suo impiego quanto per i suoi quadri!  >
<  Infatti è un aspirante pittrice.  > conferma John a Shavo.
<  Bene, quindi non ti resta che cercarla!  > dice Daron euforico.
<  Ma non so come! Non posso presentarmi da lei e dirle la verità. Se ha cacciato mio … nostro padre da casa sua in malo modo, immaginatevi cosa potrebbe fare a me ! Però sento il desiderio di conoscerla, di sapere tutto della sua vita, di poterle  dire che ci sarò per lei. Insomma, mi piacerebbe che ci venga data l’opportunità di volerci bene.  >
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
<  HO TROVATO, HO TROVATO!  >
<  Cosa vuoi dire?  > chiede John.
<  C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire con rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello?  >
<  Hai capito bene.  > risponde John.
<  Possiamo usare il nostro tour!  >
<  Daron cosa stai tramando?  > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega.
<  Aspetta e vedrai …  > Daron si mette subito a lavoro con il suo cellulare. Dopo qualche minuto, riceve un messaggio:
<  Chi è?  > chiede Shavo perplesso.
<  Un amico. Mi ha mandato il contatto telefonico della KNAC.  >
<  COSA?!  > chiede John non comprendendo cosa vuole fare.
<  Non fare la mammina petulante e aspetta!! > risponde seccato il chitarrista.
 <  Questa sera, la stazione radiofonica trasmette i suoi programmi radiofonici fino alle 5:00. Siamo stati fortunati!  > Compone il numero e aspetta.
<  Pronto? Stazione Radiofonica KNAC  >  risponde una vocina stridula da cartone animato dall’altra parte.
<  Buonasera signorina?  >
<  Sono Beth, mi dica!  >
<  Piacere, Beth. Sono Daron Malakian dei System of a Down. Vorrei poter parlare con il suo capo, per favore. Li dica che è importante.  >
<  Certo che sa avere charme quando vuole.  > bisbiglia Serj ai ragazzi ridacchiando della falsità di Daron.
<  Uuuhh … s – si, certo!! Glielo passo subito!  >
<  Paperina  è già cotta di me!  > dice Daron ai ragazzi coprendo il cellulare
<  Buonasera Daron!! Cosa posso fare per te? posso darti del tu, giusto?  >
<  Certo, Richard! Allora, vorremmo fare un intervista alla vostra mitica stazione radiofonica per annunciare ufficialmente il nostro tour di sensibilizzazione verso il genocidio armeno. E chi meglio di voi, ho pensato tra me!  >
<  Che razza di ruffiano!!!  > sbiascica John tra una risata e l’altra mentre Daron li fa cenno di stare zitto
<  Ma certamente!!! A quando l’intervista?!! Saremo felicissimi di accogliervi!!  >
<  Emh … veramente non ci saremo tutti. Verrà John Dolmayan a fare l’intervista. Inoltre, ho una richiesta personale da farle. Vogliamo la vostra conduttrice Rodha Evans per questa intervista. Si può fare giusto??  > chiede Daron con tono mellifluo:
<  è Rodha a occuparsi del programma metal, certo che avrete lei, il mio gioiello!  Peccato che la mia dipendente stasera non partecipa ai programmi radiofonici notturni, se no avreste parlato di persona con lei!  >
<  Davvero un gran peccato! Grazie mille comunque,  domani John verrà all’inizio del programma. D’accordo?  >
<  Nessun problema!! Allora a domani!  >
<  Buona serata e grazie mille!  > riattacca. John guarda il collega con incredulità.
<  è questo il tuo piano?! Un intervista!!  >
<  Stupido! Sarà un punto d’inizio! Ne potrai approfittare per invitarla alla mostra di papà di Venerdì e da cosa nasce cosa!  >
<  Malakian, quando vuoi sai essere un geniaccio!  > lo complimenta Shavo.
<  Tsk!  Che scoperta!  >
<  Hai visto, John? Abbiamo costruito le basi. Il resto è nelle mani del fato.  > dice sorridente Serj al batterista.
<  Mi sento un po’ in agitazione!  Dimenticavo! Devo chiamare mia moglie e avvertirla di quello che è successo!! >
******************************
Intanto, Rodha è ancora in compagnia dei suoi amici, quando il suo telefono squilla.
<  Pronto?  >
<  Rodha, sei a sbronzarti con i tuoi amici, giusto?  >
<  Vuoi unirti a noi?  > chiede Rodha, in quanto ha messo il vivavoce e tutti i suoi amici ridono sotto effetto di cocktails e shorts.
<  Scherzi a parte, ragazza mia, non indovinerai mai chi è che vuole farsi intervistare proprio da te domani mattina nel tuo programma!  >
<  Chi sarebbe?  >
<  John Dolmayan dei System of a Down.  > 
<  Davvero?!  > Rodha conosce di fama i System of a Down e la notizia la rende felice.
<  Sono stato contattato da lui in persona qualche minuto fa per dirmi che lui vuole annunciare l’inizio de loro nuovo tour in Armenia nella nostra stazione radiofonica  e durante il tuo programma. Non lo trovi meraviglioso?! I centralini domani impazziranno, gli indici di ascolti saranno alle stelle, cazzo!!!   >
Rodha è molto sorpresa in quanto, a volersi intervistare, è il più taciturno del gruppo.
<  Finalmente succede qualcosa di interessante nella nostra stazione radiofonica! Grazie per avermi chiamata, capo! >
<  A domani Rodha! E vedi di non fare tardi, questa notte! Non vorrai fare brutte figure con il nostro ospite! >
<  Si, papino. Buonanotte!  > replica la ragazza.
 Riunione Flash a proposito della notizia appena ricevuta.
<   Allora cosa sappiamo di questo John?  > chiede Lester alla sua cara  amica.
<  Umh, dunque è batterista dal 1997, è armeno ma ha trascorso i primi anni della sua infanzia in Libano, è un amante dei fumetti e è sposato con Tiffany Taylor, una ex coniglietta di Playboy.  >
<  Molti uomini lo invidieranno di sicuro. È una bella donna e ha certe tette!  > risponde Bonnie mentre beve il suo drink.
<  Battute da lesbicona a parte, si sa così poco di lui.  > replica Rodha sospirando.
<  A me non dispiacerebbe un tipo così, con quei suoi muscoli …   >
<  LESTER!!!  > sbraita sorpresa Rodha.
<  Rodha, lasciami almeno fantasticare!  >
<  Le tue fantasie da finocchio, non interessano a nessuno!  > interviene Mia già brilla.
<  Modera il linguaggio, cornuta!  >
<  Calmi ragazzi, siamo insieme per trascorrere una piacevole serata!  > dice Bonnie cercando di riportare la calma tra le due parti.
<  Tornando al dunque, non mi sorprende questa riservatezza. Nelle loro interviste, John non parla quasi mai, mi sembra un tipo pieno di lati nascosti ...  >
<  Visto! Anche a te interessa!  > risponde Lester ammiccando all’amica.
<  Lo ammetto. Ha un non so che di  attraente, però è già impegnato. Per non parlare del fatto che io ci tengo troppo alla mia libertà!  >
<  Ma se ancora abiti con tua madre e i tuoi fratelli!!   > dice Mia gesticolando alla Queen Latifah.
<  Cosa vuol dire? Io voglio bene alla mia famiglia e non potrei separarmi da loro, soprattutto da mia madre. E poi, ormai sono così abituata a non dover stare in ansia per qualcuno, soffrire per qualcuno che … be per ora non voglio saperne nulla di fidanzati, ecc …  >
<  Brava!! Così si parla, dolcezza!!  > esclama Lester mentre Bonnie lo guarda con sdegno.
<  Belle parole da dire di fronte a una futura sposa!  > lo rimpacchetta.
<  Dai, non litigate pure voi due! Oh, com’è tardi! Sarà meglio che vada, devo buttare giù qualche idea sulle domande da farli.  Credo che stanotte la passerò in bianco, amici miei!! >
<  Farai un intervista da urlo, tesoro!  >
<  Sei tanto dolce, Lester!  > risponde Rodha baciando il suo amico.
Ushaaa!!! Ciao a tutti! Da questo momento in poi, inizia la storia vera e propria. Riuscirà John a portare a termine il suo piano? Lo scopriremo insieme. aspetto i vostri commenti, a presto!
 

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Capitolo 3
*** L'incontro ***


Capitolo 3 – L’incontro

 
Rodha passa una notte insonne, non fa altro che pensare a questa intervista.
Il mattino, per Rodha,  non è diverso dalla notte trascorsa.
<  Bambolina, sei pensierosa questa mattina?  > Rodha torna in sé quando sente la voce della madre.
<  Cosa te lo fa pensare?  >
<  A malapena stai toccando la tua colazione …  > Rodha osserva il suo piatto e si accorge  con stupore che sua madre ha ragione:
<  Oggi devo fare un intervista a un batterista piuttosto celebre. Sono agitata! Quando Richard me l’ha detto, mi sono mostrata tranquilla e rilassata, invece …  >
<  Tesoro, devi stare tranquilla. La lingua non ti manca di certo!  >
<  Farò del mio meglio.  > risponde a sua madre cercando di mantenere la calma.
<  E chi sarebbe questo   celebre batterista ?  >
<  Si chiama John Dolmayan.  > Emily sente un tuffo al cuore, lei sa bene chi è, si ricorda bene di quel tenero e timido ragazzino che le correva sempre incontro ad ogni sua visita nella casa di famiglia. Adesso sta per incontrare sua sorella, sembra uno scherzo del destino!
<  Mamma ti senti bene?  > Emily cerca di far finta di nulla.
<  S – si tesoro, non è niente. Scusami ma devo sbrigarmi, ho delle commissioni da fare per i signori Roberts. Ci vediamo stasera e mi dirai come è andata!  >
<  Va bene, mamma.  > Emily corre di corsa alla porta, tormentata da mille pensieri.
“  Chissà se lui adesso sa la verità?  “ Si chiede col pensiero mentre esce di casa con una lieve lacrima sul viso. 
**********************************
Arrivata alla KNAC, Rodha avanza con passi veloci verso la redazione ripensando alle domande da fare a John scritte sul suo taccuino.
“  Calmati, dolcezza! Stai solo per parlare con un batterista e che BATTERISTA!   “
Richard la vede e le va incontro tutto eccitato.
<  Ciao Rodha, è già in sala! Ti sta aspettando.  > Rodha, da parte sua, fa un respiro profondo e si dirige verso la porta. Anche John, seduto di fronte al microfono spento, cerca di calmarsi.
“  Tra poco, varcherà quella porta … devo cercare di essere me stess … Oddio! Sono troppo emozionato! Mai nella mia vita, mi sarei aspettato una svolta simile!  “
Rodha entra in sala, i loro sguardi s’incontrano e creano in John un batticuore pazzesco.
“  Siamo così simili … Dio, ti prego, fa che non si accorga di niente!  “ Rodha si avvicina a John con un sorriso smagliante e gli tende la mano.
<  Buongiorno, John. È un vero piacere poterti incontrare di persona!  > John l’ammira in tutto il suo splendore: ha un vestito a pantaloncini corti con motivi etnici verde oliva e nere e sandali di legno con le zeppe.
“  Ho una sorella davvero carina.  “
<  Grazie Rodha, mi fa piacere che hai accettato la mia richiesta. Tra sette mesi, inizierà il nostro tour di sensibilizzazione e ci tenevo a fare l’annuncio ufficiale.  >
<  Allora che aspettiamo? Diamo inizio al programma.  > La tensione di Rodha cala lentamente.
 
3 – 2 – 1 … In onda!
Ciao a  tutti i fratelli metallari della California!! Oggi ho una sorpresa per voi. Un ospite speciale! Tra sette mesi, lui e la sua band daranno inizio al loro tour europeo per poi tornare nella loro terra natale, l’Armenia, come tappa finale con sette date in occasione dell’anniversario centenario del genocidio armeno. È qui con noi John Dolmayan!


Ciao a tutti!

 John, parlaci del progetto che è alla base di questo tour.

Il nome del progetto è ‘ wake up the souls ‘. Vogliamo sensibilizzare la gente, specialmente i governi, sul genocidio del nostro popolo attraverso un documentario proiettato nel corso dei nostri concerti. Noi siamo nipoti di quelli che allora erano ragazzini disperati, rimasti senza famiglia. Noi rappresentiamo la nuova generazione, portiamo avanti la verità su ciò che è stato per non dimenticare! Inoltre, vogliamo che il governo turco riconosca, una volta per tutte, le sue colpe, invece di continuare a nasconderle.

John guarda negli occhi Rodha. Vorrebbe dirle che anche lei fa parte di questa battaglia, di questa voglia di giustizia, di quel disastro disumano! Ma non può. Non ora …
Rodha, invece,  comprende subito che John ha una profondità sorprendente, un lato umano e puramente sincero nascosto dal suo guscio di timidezza e riservatezza.

Aldilà di questo progetto, siete un gruppo molto aperto e diretto sui problemi sociali. Come viene percepito dall’opinione pubblica il vostro lavoro?

Ovviamente, è divisa. C’è chi è a favore dell’impegno sociale e politico dei gruppi musicali e chi non lo è, in quanto può affrontare argomenti scomodi. Il nostro spirito non è leggero e, di conseguenza, non possono esserlo nemmeno i nostri testi. Noi siamo dell’idea che la musica, unita a un grande messaggio, possa diventare uno strumento molto potente.

Il 24 Aprile è il centesimo anniversario dell’inizio del genocidio armeno ad opera dei turchi. Provate risentimento verso il popolo turco? Perché questo genocidio è stato taciuto per così tanto tempo?

Non proviamo risentimento per i turchi, noi ce l’abbiamo con il governo turco, il quale, ancora oggi non vuole riconoscere le sue responsabilità nei confronti del popolo armeno durante la prima guerra mondiale. Abbiamo problemi con i governi dei paesi di tutto il mondo che non rispettano la verità di ciò che è successo e non vogliono ammettere che sia successo. Ci sono ragioni geopolitiche ed economiche dietro alla negazione del nostro governo americano, basta pensare al suo legame con la Turchia per motivi economici e per la vendita di armi! Non sai quanti armeni di oggi hanno un albero genealogico incompleto; non sanno quanti anni hanno i loro nonni, quando sono nati! Dal punto di vista personale, è un fatto grave essere privati della propria storia.
 
Qualche giorno fa, avete organizzato una festa di beneficenza per la vostra associazione ‘ Axis of Justice ‘ nel gran salone dell’Hotel Chateau Marmont. Vuoi parlarci di questo progetto?

Rodha aveva letto sul giornale, qualche giorno fa, di questa festa e ne ha approfittato subito

È risaputo che ‘Axis of Justice’ è un organizzazione no profit fondata da noi e Tom Morello. Forniamo alloggi ai senza tetto e facciamo diversi tipi di donazioni filantropiche in tutto il mondo. Per maggiori informazioni, abbiamo un programma radiofonico sul nostro sito.

Sai, John, i critici hanno visto in questo tour una sorta di “ scusa  “  per esibirsi sul palco senza avere un nuovo disco. Cosa ne pensi?

John resta per un attimo in silenzio, ciò fa credere a Rodha di essersi spinta troppo oltre con le domande, invece …

Da sempre abbiamo parlato del genocidio armeno nelle nostre interviste e nei nostri testi. Per noi questo tour va molto oltre a dover “ giustificare “ i nostri guadagni, se era questo a cui i critici volevano andare a parare. Ai concerti, sarà chiesto ai presenti di dare una mano per ricordare il genocidio, e chiedere ai tribunali internazionali di dare giustizia ai migliaia di morti, anche se sono passati 100 anni!

Grazie mille John per la tua partecipazione!

Di niente, Rodha. Spero di vedervi durante il tour!!

E adesso partiamo con la playlist. Iniziamo con ‘ the best of you’ dei Foot Fighter!

Si spengono i microfoni e i due sono liberi di poter parlare.
<  Ho esagerato?  > chiede Rodha in tutta onestà.
<  Forse un pochino. Ma non importa, c’è sempre qualcuno che pensa male sulle iniziative altrui.  >
<  è vero. Ne so qualcosa. Quando mia madre decise di lasciare mio padre, anni fa, tutti pensarono subito a un altro uomo! Nessuno aveva immaginato che il motivo fosse il gioco d’azzardo, mio padre ne era schiavo e a causa di ciò, ci siamo ritrovati con un sacco di debiti sulle spalle. È stato ucciso qualche anno dopo da degli strozzini.  > Rodha ha una nota di tristezza sul viso parlando di ciò e John se ne accorge.
“  Mio padre ha combinato un ENORME casino! Ci credo che Rodha lo ha cacciata via da casa sua.  “
<  Mi dispiace molto.  >
<  Non devi, non era una grande persona. Anzi, scusami per questa confidenza troppo personale.  >
<  Non devi.  >
“  Quanti bocconi amari ha dovuto buttare giù!  “ pensa John pieno di compassione. Rodha cambia subito discorso:
<  Tu mi hai  molto colpito in questa intervista.  >
<  Davvero?  >
<  Ho ascoltato altre vostre interviste. Solitamente sei sempre in disparte, poche volte rilasci commenti. Oggi sei stato diverso …  >
<   Sai, io invece ho sentito parlare molto di te da una persona di cui entrambi abbiamo stima ed è per questo motivo che oggi sono qui. Si tratta di Vartan.  > si inventa John.
<  Conosci il professor Vartan?!  > Il volto di Rodha si illumina a quel nome:
<  Forse, dimentichi che suo figlio è il chitarrista dei SOAD.  >
“  Che stupida! Non ci pensavo!!  “ pensa Rodha.
<  Non ho mai avuto occasione di conoscere di persona la sua famiglia … Però, lui per me è una guida. Cosa ti ha detto di me?  >
“ Spero non abbia parlato del mio stomaco senza fondo! “ Pensa con ironia.
<  Mi ha parlato della tua aspirazione ed è stato lui stesso a suggerirmi te per l’annuncio. Mi ha detto che sei una donna determinata ma hai anche un animo gentile.  >
<  Sempre lusinghiero!  > Dice Rodha sentendosi avvampare. John ne approfitta per fare la sua mossa.
<  Sai che terrà una mostra Venerdì sera?  >
<  Certo, me ne ha parlato.  Io  ci sarò.  >
“ Perfetto!!!! “ Pensa John gioioso in sé.
<  Anche io. Adesso devo andare, ma ci rivedremo per quell’occasione. È stato un piacere conoscerti!  >
 <  Anche per me.  >
“  Giornata interessante.  “ Pensa Rodha con un sorriso guardando John andare via.
 
***********************************
John incontra i suoi colleghi nel solito luogo di ritrovo per tenerli aggiornati sul loro  piano.
Tutti e tre hanno una bella tazza di caffè americano da sorseggiare.
<  Allora? com’è andata???  > chiede Serj notando il sorriso smagliante dell’amico.
<  è andato tutto a meraviglia!  > John è visibilmente felice.
<  Fantastico! Che impressione ti ha fatto?  > chiede Shavo.
<  è molto bella e solare. Tuo padre aveva proprio ragione, sai?  >
<  Spero che per te non sia un problema il fatto che il mio vecchio sa tutto?  > chiede Daron.
<  Tanto prima o poi lo sapranno tutti ma non finché non lo saprà la diretta interessata. Rodha mi ha detto che ci sarà anche lei alla mostra di Vartan. La conoscerete in questa occasione.  >
C’è un membro del gruppo che non vede l’ora …
**********************************
Durante la pausa pranzo, Rodha si vede con Vartan.
<  Ti è piaciuta la mia sorpresa?  > chiede Vartan recitando a sua parte con Rodha mentre i due  fanno una passeggiata nel parco. La giornata è meravigliosa e molto calda.
<  Si, lo ammetto. È un uomo schietto.  >
<  è un bravo ragazzo, lo conosco da tanti anni.  >
<  Andava a scuola con suo figlio?  >
<  No, si sono conosciuti venti anni fa quando mio figlio e i suoi colleghi fecero una jam sassion per cercare un nuovo batterista. John si presentò alle selezioni ed eccoci qua.  >
Vartan ripensa al segreto confidato da suo figlio Daron a proposito del legame di parentela tra i due. Per il bene che nutre per Rodha è tentato di metterle la pulce nell’orecchio ma  non lo fa. Lascia che sia il destino a fare il suo corso.
<  Sa, professore, quando John ha parlato del genocidio  e di tutti quegli armeni dall’albero genealogico incompleto … per un momento ho pensato alla mia storia, alle mie origini. Sia chiaro, io voglio bene a mia madre e ai miei fratelli; li amo più di qualunque altra cosa al mondo! Però vivo dei momenti in cui penso “  se avessi perdonato il mio padre biologico, cosa sarebbe successo?  “ Lei mi aveva già avvertita che un giorno mi sarei pentita di aver chiuso la porta  in faccia  a quell’uomo perché il rancore non porta da nessuno parte; ma non posso dimenticare il completo menefreghismo del mio padre adottivo verso di noi, della mia adolescenza piena di lavoro e sacrifici, delle rinunce che ho fatto per non far pesare a mia madre la nostra condizione disagiata quando si è separata da suo marito. E poi quella notte …  > si blocca, è troppo doloroso quel ricordo e Vartan lo sa bene.
<  E tutto questo per cosa? Perché un uomo non ha saputo assumersi le sue responsabilità.  > Vartan poggia la sua mano sulla spalla della ragazza.
<  Rodha, siamo esseri umani. Tutti possiamo sbagliare. Possiamo diventare deboli in certe circostanze perché ci sentiamo impotenti, ci rendiamo conto dello sbaglio commesso e non sempre siamo capaci di trovare subito una soluzione così si finisce per sbagliare ulteriormente. E poi come hai rammentato tu adesso, il tuo padre adottivo non è stato migliore di lui.  >
<  Lo so, ma il mio padre biologico voleva sbarazzarsi di me! È questo il principale motivo per cui non posso perdonarlo. Anche se in alcuni momenti provo la curiosità di sapere di più sulle mie vere origini. Negli ultimi tempi, sono stata molto brava a reprimere questi pensieri ma John è riuscito a farli tornare.  >
<  Forse è il richiamo del sangue a farti pensare … > Risponde Vartan, provando a far leva su questo fattore, ma Rodha non si lascia incantare.
<  Non credo a queste cose. L’affetto non nasce da quello ma dai gesti quotidiani di ogni giorno.  >
<  Tutto ciò non potrà mai cambiare il fatto che ti è mancato un padre, ragazza mia.  > Risponde Vartan e Rodha si rattrista a quell’amara verità.
<  Pensaci bene, non lasciare che la collera rovini la tua esistenza.  > Le consiglia Vartan con fare paterno, ma segue un momento di silenzio tra i due.
<  Ora devo andare a casa. Oggi devo preparare la cena. Buona giornata, professore!  >
<  Ciao Rodha.  >
Vartan guarda la sua allieva preferita allontanarsi.
“  John, spero tanto che il tuo piano vada in porto. Lo spero davvero, per il bene di Rodha.  “
*********************************   
A casa Evans, le pentole emanano odori sfiziosi mentre la cuoca ripulisce la cucina e la sorella minore finisce i suoi compiti. Nicole smette di scrivere per un momento.
<  Sabato sera, Amber organizza una festa a casa sua.  > Inizia Nicole guardando la sorella con la coda dell’occhio.
<  E tu ci vuoi andare.  > Risponde Rodha guardandola con la coda dell’occhio mentre apparecchia la tavola.
<  è ovvio!!  >
<  Non credo che mamma avrà qualcosa da obbiettare. >
<  No, non è questo il punto …  >
<  E allora?  > Nicole è imbarazzata e quasi incerta se continuare oppure no, come se è in dubbio se confidarsi con sua sorella
<  Ci sarà un ragazzo a quella festa.  >
<  Uuuuh!  > Fa Rodha sorridendo a sua sorella e mettendosi subito a sedere di fronte a lei, un piccola donna dagli occhi celesti e dai lunghi capelli castani lisci.
<  Un ragazzo che ti piace.  > Nicole arrosisce vistosamente.
<  Ma nooo!!  > Squittisce. Rodha guarda sua sorella come per dirle “  ma a chi la dai a bere! ”
<  E allora perché hai sentito il bisogno di parlarmene?  > Nicole guarda sconfitta sua sorella.
<  Forse … Un pochino.  >
<  Come si chiama questo ragazzo?  > Nicole  fa un sorriso timido alla sorella
<  Edward.  >
<  è carino?  >
<  Molto.  >
<  Non sarà il miglior giocatore della  squadra di football della scuola? Ho frequentato in passato uno così e credimi non ne vale proprio la pena! Pensano troppo alle apparenze.  >
<  Veramente a lui piace il basket  e la lettura. È un po’ introverso ma è anche gentile e altruista. In qualche occasione, abbiamo parlato ed è stato proprio lui a parlarmi della festa.  >
<  Allora anche a lui piaci.  > Risponde Rodha entusiasta.
<  Non ne sono sicura.  > Confessa Nicole abbassando lo sguardo.
<  Ma ha fatto la prima mossa!  >
Emily rientra in casa e le due sorelle ritornano in alle loro mansioni.
<  Ciao ragazze!  >
Emily si avvicina prima alla più piccola per salutarla con un bacio.
<  Nicole com’è andata a scuola?  >
<  Bene, ho preso una B nella verifica di Algebra.  >
<  Brava, mia cara. E tu? L’intervista alla radio?  > Chiede Emily a Rodha, segretamente curiosa.
<  A meraviglia! John si è rivelato un ragazzo socialmente impegnato, gentile e simpatico.  >
<  Volevi dire anche affascinante, vero?  > Ammicca sua sorella:
<  Smettila! La mia rottura con    Mr. HoUnaReputazioneDaDifendere   è ancora recente.  > Risponde Rodha fingendo di essere arrabbiata, però cambia subito espressione
<  Anche se fosse?  > Entrambe ridono ad eccezione di Emily.
“  Spero di no. Se scoprissi che Rodha è attratta da John, sarei costretta a dirle la verità e chissà come reagirebbe!!  “ pensa la povera Emily.
<  Non dire sciocchezze, Nicole!  > Sbotta Emily forse con troppo fastidio.
<  Mamma, perché questa reazione?  > Chiede Rodha.
<  Nulla, scusatemi. Sono un po’ stanca.  >
<  Allora siediti, ti servo la cena a tavola.  >
La famiglia consuma la propria cena in silenzio. Mentre Rodha si sente serena, tante preoccupazioni tormentano la povera Emily.
 

Buonaseraaaa!!! Non mi soffermerò molto per oggi, mi limito solo a dire che per l'intervista mi sono ispirata a alcune domande fatte ai SOAD in varie interviste, reperibili su internet. Voglio lasciarvi con le seguenti domande?
Come vi sembra questo primo incontro tra fratelli? e cosa ne pensate del  rapporto di Rodha con la sua famiglia? Aspetto i vostri commenti. Buonanotte

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Capitolo 4
*** Rivalità e gelosie ***


Capitolo 4 – Rivalità e gelosia
 
È Venerdì. Il giorno della mostra di Vartan è arrivato! Rodha piastra i suoi capelli  e si mette un abito con decolté nero e il resto tutto rosso chiaro con ricami dorati accorciato sulle ginocchia.
<  Sei favolosa!  > Le dice Nicole, seduta sul letto a guardarla.
<  Grazie, ma non sto andando a rimorchiare!  >
<  Lo so.  > Entrambe ridono.
<  Ma sei sicura di voler mettere quei sandali col tacco basso?  >
<  Assolutamente! Dovrò restare in piedi per tanto tempo, so come vanno queste cose. Piuttosto, Nicole, hai già parlato con mamma per domani sera?  >
<  Si. Mi ha dato il permesso.  >
<  Giudizio, mi raccomando! Divertiti con prudenza e non darla via già la prima sera!  >
<  Si, Rodha.  > Risponde Nicole con un sorriso.
<  Ora devo andare, non fare tardi al fast food!  >
<  Va bene. A stasera. Voglio sapere TUTTO!!  >
 
*********************************
Rodha arriva a “ La Luz De Jesus “ con qualche minuto di anticipo. La galleria si trova a Sunset Boulevard ed è rinomata per l’arte surrealista.  Trova un mare di gente già corsa ad  ammirare i capolavori del suo maestro. John e Serj sono impegnati a decantare i quadri di Vartan.
<  Serj, ammira questo quadro. Credo che lo acquisterò! > scherza John con il più vecchio della band.
<  Non essere ridicolo! Vartan sarebbe disposto anche a regalartelo, se glielo chiedi!! > John ride e si volta, intravedendo la figura di Rodha all’entrata.
<  Serj, Rodha è qui!! > Dice John emozionato.
<  Cosa aspetti! Vai a salutarla! > Lo incoraggia il cantante.
<  Ok, ok, vado! >  
Rodha avanza tra la folla in cerca di Vartan quando una mano la blocca:
<  Rodha!  > è John. Rodha sorride e John, dentro di sé, è felice che il suo piano procede per il meglio.
<  Anche tu sei arrivato in anticipo!  > il cuore di John è pieno di gioia nel rivederla!
<  Sapevo che ci sarebbe stato il pienone. Come procede il tuo lavoro alla radio?  > John è emozionato come il primo giorno:.
<  Molto bene, grazie. Ho anche trovato il tempo per i miei quadri, il professor Vartan ne è testimone; ha visto il mio ultimo dipinto. Tu, invece?  “  Qualche idea per un nuovo album?  “   > John sorride a questa provocazione innocente.
<  è diventato un chiodo fisso il tuo!  > Rodha si lascia scappare una risata.
<  Non sentirti offeso.  > replica lei con un gesto.
<  I System of a Down non sono quel genere di band che punta sulla quantità con risultati scadenti, noi puntiamo alla qualità.  >
<  Giusta osservazione!  >
Mentre i due continuano a ridere e scherzare tra di loro, da lontano, al lato destro del salone, Shavo e Daron discutono del loro prossimo tour. Il chitarrista volge per caso uno sguardo verso il lato sinistro del salone e non distoglie più lo sguardo da quel lato.
<  Hey, Daron! Ti sei imbambolato?!  > Chiede Shavo.
È vero, è incantato. È incantato dalla ragazza bionda con gli occhi chiari color nocciola che ride e scherza con il loro batterista.
“  Che sia una cugina venuta dall’Armenia per una visita?  “ Pensa incuriosito.
<  Daron, mi hai sentito?!  > La voce di Shavo lo fa tornare alla realtà.
<  Shavo … conosci quella splendida creatura in  compagnia di John?  >
Shavo da un occhiata alla ragazza e scuote la testa.
<  Desolato, amico. Non la conosco!  >
<  Come? Non la conoscete??  > interviene improvvisamente Sonia, la moglie di Shavo. Mette una mano sulla spalla del marito e guarda i due divertita.
<  La splendida creatura si chiama Rodha Evans. Lavora per radio KNAC e ha un suo programma di musica metal.  Ho degli amici che lavorano lì e la conoscono bene. È anche una pittrice!  >  Shavo e Daron si scambiano uno sguardo sorpreso.
“  Che stupido! Come ho fatto a non pensarci??? L’erba di Chris mi ha proprio rincoglionito!  “ pensa il bassista.
<  Shavo ma non avevi detto che avevi sentito parlare di lei???  > Si lascia scappare Daron.
<  Ne ho sentito parlare ma non l’ho mai vista!  > Si difende Shavo a sua volta.
<  Cosa vuoi dire?  > Chiede Sonia ignara di tutto. Daron corre verso i due fratelli, lasciando Shavo con la moglie, alla quale cerca di spiegare brevemente la situazione senza però svelare la vera identità della ragazza. È già tanto se lo sa Vartan!
<  Finalmente sei arrivata! Sei sempre più affascinante ogni volta che t’incontro!  > Vartan si mette in mezzo a Rodha  e John salutando la prima.
<  La ringrazio, professor Vartan e complimenti come sempre!  >
<  Un giorno avrai anche te questo momento di gloria, ragazza mia!  >
<  Speriamo.  > Risponde la ragazza sospirando.
<  Vedo che sei in buona compagnia.  > Dice Vartan rivolgendo il suo sguardo verso John.
<  Buonasera, signor Vartan. Non c’è bisogno che mi faccia da guardia, mia moglie Tiffany è qui!  >
“  Ah già, la coniglietta!  “ Pensa Rodha ridendo tra sé del suo pensiero.
<  Io non ho pensato niente! Però una cosa voglio chiedertela. Dove diavolo è mio figlio? Ho trovato Serj e Shavo ma lui ancora no.  >
Una voce famigliare lo interrompe:
<  Eccomi, papà!  >
Rodha si volta ritrovandosi il chitarrista dei System of a Down faccia a faccia.   Rodha vede una scintilla nei suoi occhi scuri. Ne è rapita ma lo teme allo stesso tempo perché quello di Daron è uno sguardo che la scruta, la esamina …
<  Finalmente ti presenti a salutare il tuo vecchio!  >
<  Mi ha fermato Shavo per discutere di una cosa importante.  >
<  Rodha, lui è mio figlio Daron, Daron lei è Rodha, mia ex allieva e conduttrice radiofonica oltre a diventare una pittrice illustre in futuro …  > Daron non smette di guardare la ragazza.
<  Mio padre ti ha fatto una grande pubblicità!  >
 Rodha sorride imbarazzata.
“  Dal vivo è più affascinante di quello che pensavo. I suoi occhi sono così magnetici!  “ Pensa.
<  Mi sono sempre data da fare, questo è vero!  >
John nota un certo scambio di sguardi tra i due. Non gli piace il modo in cui il chitarrista guarda sua sorella!
“  Ma guarda che furbetto!! Questo volta però dovrai lasciar perdere se ci tieni a salire ancora su un palco!!  “
 <  Emh! Rodha, ci terrei a farti conoscere il resto della band. Ci vediamo tra poco signori!  > Con questa scusa, John strappa via Rodha dalle grinfie di Daron.
“  Chi l’avrebbe mai detto! Quello splendore è la sorella del mio amico e collega. Questo complica tutto, John potrebbe mettermi i bastoni tra le ruote!!  “
<  Terra chiama Daron!  > Vartan riporta Daron alla realtà. Ha capito perché John ha portato via Rodha.
<  Oh, scusami papà, ero sovra pensiero.  >
<  Questa volta faresti bene a pensare seriamente!  > Dice Vartan a Daron con fare ammonitore.
<  Cosa vuoi dire?  > Chiede innocentemente al padre.
<  Lascia perdere Rodha, lei non è una di quelle ragazze che va a letto con chiunque!  > lo rimprovera Vartan.
<  Cosa ti è preso?! L’ho conosciuta adesso!  > replica Daron con la faccia di chi è stato sgamato.
<  Non puoi infinocchiare tuo padre! Sono un uomo anch’io e mi ricordo bene di quando ti portavi a letto le mie allieve del corso, in passato. Non posso dimenticarmi di quando mi avevi messo quasi nei guai per esserti scopato la figlia del direttore!  >
<  Quello che mi definiva un manesco … come tutti i genitori perbene delle tue ‘ innocenti ’ allieve.  > ricorda Daron sbuffando.
<  E non aveva ragione? Dio solo sa quante risse hai fatto al liceo privato in cui ti avevo iscritto!   >
<  Non poteva essere altrimenti visto che ho trascorso un infanzia circondato da criminalità e violenza!  >
<  Non potrai per tutta la vita condannarmi di essere stato troppo povero in passato da non poterti dare subito una vita migliore. In ogni caso, non è questo il punto. Conosco Rodha da diversi anni e il suo passato non è facile, per non parlare del segreto che entrambi sappiamo! Quindi bada a ciò che fai, figliolo.  >
<  D’accordo, papà. Farò il bravo.  > Menzogna spudorata! Daron è già attratto da Rodha ed è curioso di saperne di più su di lei.
Intanto, Rodha e John trovano il resto della band. John è felice di presentare sua sorella al resto dei SOAD.
<  Signori, ho il piacere di presentarvi la conduttrice di radio KNAC!  > annuncia John ai suoi amici.
<  Piacere, Rodha!  > Rodha si fa avanti sia con Serj che con Shavo.
<  Ciao!  > Shavo non può fare a meno di notare le somiglianze tra fratello e sorella.
“ Cazzo, sono simili !! “
<  Abbiamo ascoltato l’intervista che hai fatto a John e ti faccio i complimenti  >
<  Grazie Serj! Potrei dire di voi la stessa cosa. Ho ascoltato alcune vostre canzoni. Affrontate molto i problemi della società americana. Capisco il perché del vostro nome.  >
Anche Serj fa caso alla somiglianza fra Rodha e John.
“ Come ha fatto Rodha a non accorgersi di niente?! Sarebbero due gocce d’acqua se anche lei fosse mora!! “
Una bellissima donna bruna dalle forme sinuose si unisce al gruppo abbracciando il batterista con vigore.
<  Tesoro, dove ti eri cacciato?   > chiede rivolgendo uno sguardo sospettoso verso Rodha.
<  Ho salutato Vartan, mia cara.  > Risponde timidamente John ricambiando l’abbraccio.
<  Rodha, lei è mia moglie Tiffany.  > Rodha allunga la mano con un sorriso.
< Piacere. Lavoro per radio KNAC. >
< Si, lo so chi sei. > risponde Tiffany con un finto sorriso senza ricambiare la stretta. Rodha ha già capito di non essere simpatica alla moglie di John.
“ A quanto pare è una compagna gelosa. Strano per una donna apparsa in diverse occasioni senza veli nella copertina di una rivista per adulti ! “ Pensa.
<  Ah! mi fa piacere. Sai anche dell’intervista che ho fatto a John?  > Tiffany alza un sopracciglio.
<  Certo. Un bel botta e risposta. A Hollywood, ti conoscono anche per i tuoi  quadri e per la tua … discussione con l’attore Zack Marsh, ho saputo.  > Questa frecciatina, a Rodha,  non piace per niente vista la faccia con cui ha formulato quest’ultima frase!
<  Ah, Zack! È solo un povero opportunista e ho avuto il privilegio di dirglielo in faccia. Per quanto riguarda dipingere, è la mia passione. Il professor Vartan l’ha sempre supportata e coltivata.  >  
Tiffany fa un ghigno.
<  Credi che un giorno potrai avere anche tu una mostra qui a   La Luz De Jesus??  > c’è una punta d’ironia nella sua voce e Rodha la percepisce.
John  e i ragazzi guardano Tiffany stupiti e indignati.
“  Cosa sta facendo?!  “ pensa John.
<  Se Dio vorrà …  > risponde Rodha con spavalderia.
<  Volete scusarci un secondo?  > Chiede John portando via sua moglie per parlare da soli in un angolo distante.
<  Che ti è preso?  > Chiede John adirato con sua moglie.
<  Quella è un’arrampicatrice!! Girano certe voci su lei e Vartan …   > Risponde sua moglie.
<  NON DIRE STRONZATE!!  > John si lascia trasportare dall’indignazione, tanto che qualche ospite si gira verso di loro.
“  è mia sorella, cazzo!! Come si permette la gente di sporcare la sua immagine?!!  “ Pensa.
<  Che ti prende? Ti ferisce, per caso?  > Chiede sua moglie infastidita per la reazione del marito.
<  TIFFY!!  >
<  Allora perché stai urlando?!  > John è arrabbiato ma cerca di disinnescare questa discussione pericolosa.
<  Perché non è come credi! Quello che Rodha prova per Vartan è solo ammirazione.  Saranno sicuramente pettegolezzi infondati!! […]  >
Mentre John cerca di calmare Tiffany, Rodha continua a parlare con Shavo e Serj. 
<  Devi perdonarla. È solo gelosa.  > Si scusa Serj con Rodha.
<  Ho notato!  >
<  Discutono sempre quando Tiffany vede una donna al suo fianco.  > Le spiega Shavo.
<  In parte posso capirla, chissà quante donne avrete ai vostri piedi!  >
<  Non dire sciocchezze, Rodha!  A parte Daron, tutti noi abbiamo una famiglia.  > Replica Serj.
“ Informazione interessante! “ Pensa la ragazza maliziosamente.
<  Rodha, tutto bene?  >
<  Emh! Si Serj! Stavo pensando a quanto gente c’è oggi. Non avevo alcun dubbio a riguardo, il professor Vartan è un uomo di talento!  >
“  Rodha dovrebbero darti il golden globe!  “
<  Conosci Vartan da tanto tempo?  >
<  è stato il mio professore d’arte quando andavo all’università. Da allora, abbiamo mantenuto un rapporto di amicizia. Come ho già detto prima, il professore Vartan mi ha sempre dato sostegno.  >
<  Finalmente vi ho ritrovati! > è Sonia.
<  Sonia vorrei presentarti Rodha. Rodha, lei mia moglie Sonia. >
<  Ciao, Rodha. Ti conosco già di fama.  > allunga la mano verso la ragazza, la quale ricambia il gesto.
“  è così diversa dalla moglie di John!  “
<  Piacere, Sonia! Anche io ti conosco di fama. Ho visto alcune tue sfilate.  >
<  Tempi passati. Ora sono moglie e madre a tempo pieno!  > Dice guardando amorevolmente Shavo.
Daron ritorna in contemporanea con John e Tiffany.
<  Quando mio padre inizia a fare discussioni, non finisce più!  > Protesta il chitarrista.
<  Senti chi parla!  > Risponde John.
<  Per favore! Non vorrete già farvi riconoscere da Rodha!  > Interviene Sonia fra i due.
<  Oh, figuratevi!  > Risponde Rodha divertita.
<  Conosco il professor Vartan, in fondo suo figlio non ha tutti i torti.  > Daron le rivolge un sorriso.
“  Perché mi sento il viso che mi brucia?  “ Pensa Rodha.
Tiffany resta in disparte.
<  Bella intervista quella che hai fatto a John!  > Si complimenta Sonia.
<  Grazie mille! La ragione di  questo tour è stata una fonte d’ispirazione per le mie domande.  > Risponde sorridente.
<  Anche quella frecciatina sull’assenza di materiale per un nuovo album? > Chiede all’improvviso Tiffany  con voce sostenuta. Rodha non si lascia intimorire.
<  Le frecciatine possono far parte di un intervista che si rispetti.  John ha saputo rispondere con fermezza.  > Tutti si aspettano una lite, l’atmosfera è elettrica!
<  Ragazzi, ho avuto un idea!  > Interviene Serj salvando la pace della conversazione.
<  Finita la mostra, possiamo andare a cena tutti insieme!  > Tutti acconsentono, compresa Rodha. Tiffany, dal canto suo, accetta facendo buon viso a cattivo gioco.
*************************************
Terminata la mostra, il gruppo si reca ad un ristorante molto popolare in tutto il distretto. Rodha, in tutta velocità, avverte con un messaggio sua madre, sua sorella e il suo gruppo di amici. A quest’ultimi, ha riferito le ultime novità a proposito della sua fresca rivalità con la moglie di John. Il mega tavolone è imbandito di fumante carne alla griglia e pesce fresco di qualità, il tutto accompagnato da un The Offering del 2008. Rodha si da subito da fare con tutto quel ben di Dio, sotto gli occhi quasi schifati di Tiffany. Nonostante ciò, la cena procede tranquilla, tra chiacchiere e risate.
< […] Qui è tutto perfetto, come sempre!! > dichiara Sonia soddisfatta.
< Credo che Daron sia della tua stessa opinione, mia cara. Non so quanta carne ti stai spolverando! > Fa notare Shavo e tutti guardano Daron divertiti.
<  Se è per questo, c’è qualcuno in questa tavola che mi fa concorrenza, vero Rodha?  > Rodha smette per un attimo di mangiare con una faccia divertita.

<  è vero, questo halibut è squisito! Non posso farci niente, adoro mangiare!  >
<  Ce ne siamo accorti …  > Dal nulla arriva il commento acido di Tiffany, fulminata immediatamente dallo sguardo truce di suo marito, però Rodha  ignora la sua provocazione e continua a conversare col resto della tavolata.
“  Quella è verde di gelosia e cercherà di rovinarmi la serata. Se non smette, ci penso io a rimetterla al suo posto!!  “ Pensa Rodha.
<  Rodha da quanti anni lavori per la KNAC, per curiosità?  > Chiede John per disinnescare probabili litigi.
“  Se buon sangue non mente, tra poco perderà le staffe! Meglio cambiare discorso. “ Pensa John.
<  Da sei anni circa. Prima della radio, mi sono divisa tra università e tanti lavoretti saltuari. Mia madre non navigava nell’oro quindi mi sono rimboccata le maniche per non pesare su di lei!  >
<  E tua padre?  > Chiede Shavo. John fissa prima Shavo e poi Rodha, conoscendo già la risposta.
<  Io non ho mai avuto un padre, se non vi dispiace, non voglio parlare di lui.  > Rodha parla con un sarcasmo innaturale e John ripensa con vergogna a ciò che ha appreso da Fuad.
Io non ho mai avuto un padre. Questa frase martella nella mente di John.
<  Scusaci.  > Risponde John cercando di non mostrare le sue emozioni.
<  Non fa niente, John. Io e miei fratelli ce la siamo cavata alla grande!  > Daron ascolta la ragazza con attenzione, nonostante il suo passato, Rodha parla sempre con il sorriso.
<  A parte la vita professionale, cosa ci dici di quella sentimentale?  > chiede sfacciatamente Sonia sotto gli occhi imbarazzati di suo marito e di John mentre il loro chitarrista rizza le orecchie.
<  Sono libera come il vento!  > Dichiara Rodha sorridente.
“  Evvaiii!!!!!!  “ Pensa Daron.
<  Non avevo dubbi …  > Tiffany ritorna all’attacco e questa volta, Rodha perde la pazienza ma senza sbilanciarsi.
<  Tiffany, possiamo parlare in privato?  > chiede con un sorriso palesemente falso. Tiffany, accoglie l’occasione.
< Certo!  > sotto gli occhi del gruppo, le due ragazze si recano alla toilette.
<  Sarà meglio fare qualcosa!  > Dice Daron alzandosi, ma Serj lo blocca.
<  Non è bene immischiarsi in una lite tra donne. Lascia che se la sbrighino da sole.  >
<  Serj ha ragione.  > concorda Sonia. Anche John è della stessa idea.
“  Speriamo si chiariscano. Già la situazione è abbastanza difficile di per sé. Figuriamoci quando sia Rodha che Tiffy sapranno la verità!  “
Le due ragazze, appena superata la porta della toilette, cambiano entrambe espressione.
<  Che problema hai?!!  > Ringhia Rodha a un centimetro dalla faccia di Tiffany.
<  Credi che non mi sia accorta che stai facendo la gatta morta con MIO marito?!  > Risponde Tiffany a tono gesticolando.
<  Tu sei matta!!  > Risponde Rodha con indignazione.
<  Come puoi solo pensare che John ti prenda in considerazione, grassona?  >
<  Nello stesso modo in cui ha preso in considerazione una che l’ha fatta vedere a mezzo mondo!  > Tiffany è nera di rabbia.
<  Non ti permettere!!!  >
<  Non so cosa ti ha fatto pensare che a me interessi John, ma hai preso gracchio. Non sono un’opportunista come avrai sicuramente pensato! Perché si, già ti ho capita!  >
<  Le voci che girano su di te e Vartan, parlano chiaro!  >
<  Sono solo balle!  >
<   Anche se non capisco cosa ci trovi di attraente in te.  >
 <  Tu pensi che sia un cesso solo perché non sono magra?!  Sai quanta gente può smentirti, razza di presuntuosa?!  >
<  Allora dimostramelo!  >
Tiffany le sbatte addosso un volantino con indirizzo e recapito telefonico.
<  Settimana prossima, ci sarà un concorso di bellezza in un locale qui in zona. Io sono la vincitrice dell’anno scorso. Se ti credi così figa, non avrai paura ad accettare!!  > Rodha sa che non può tirarsi indietro.
<  Va bene!! Domani stesso farò l’iscrizione!!  >
“  Davvero lo sto facendo?!!  “ Pensa Rodha. Di fronte a Tiffany, fa la spaccona ma invece …
<  Sempre che tu non ti tiri indietro!  >
<  Non mi sono mai tirata indietro in vita mia! In nessuna situazione!  >
<  Staremo a vedere!  >
<  Ora torniamo a tavola. Fino alla fine di questa cena, sei pregata di non tormentarmi!!  >
Le due ritornano a tavola ma nessuno osa chiedere niente. La cena termina in silenzio, interrotto ogni tanto da qualche fan inopportuno che chiede l’autografo al gruppo.
******************************** 
È notte fonda. John rientra a casa con sua moglie. Per tutto il viaggio di ritorno, non si sono mai rivolti la parola. Tiffany entra in camera da letto con uno scatto di ira e si sbriga a prepararsi per andare a letto.
<  Cosa vi siete dette in bagno?  > Chiede John indossando la canottiera e i boxer per andare a dormire.
<  Perché ti interessa così tanto?  > Chiede a sua volta sua moglie senza girarsi per guardarlo in faccia. John ammira la sua schiena bruna e si avvicina a lei per darle un bacio; non ricambiato però!
<  Perché sai essere una donna pericolosa quando vuoi.  > le sussurra John baciando la sua spalla e stringendola di più a se. Tiffany, però, non si lascia sedurre.
<  Vuoi proprio saperlo? E va bene, ti accontenterò. Siccome quella conduttrice cicciona pensa di poter competere con  me, le ho dato il volantino del concorso di bellezza per eleggere Miss Hollywood e lei ha accettato!  > John si stacca da Tiffany.
<  Come sarebbe a dire che ha accettato?  > Chiede preoccupato.
<  Hai capito bene, Johnny!  >
<  Tiffany, tu sai bene come sono le concorrenti di questo concorso e che genere di gente segue questo concorso. È assurdo che tu le hai fatto una proposta del genere!  >
<  Avrà quello che si merita quella presuntuosa!  >
<  è  questo quello che vuoi? Vederla umiliata da un branco di idioti?!  >
<  John, cosa ti prende? Ti ha solo intervistato in una stazione radiofonica, non ti deve interessare quello che le succede!  >
<  Mi interessa eccome  perché … tu vuoi fare una cosa crudele per una tua gelosia!  >
<  Falso! A te interessa!!!  > Gli urla la moglie in faccia.  John si sente offeso dalla poca fiducia di sua moglie ma non può dirle la verità ora.
<  Dormirò nel divano, stanotte.  > Conclude John prendendo un cuscino e una coperta.
<  Cercami quando avrai recuperato il buon senso. > John esce dalla camera da letto.
“  Non si era mai comportato così. Mio marito prova qualcosa per quella Rodha, me lo sento!  “
Una vibrazione del cellulare la distoglie dai suoi pensieri. È quello di John, lo ha lasciato in camera. Tiffany, senza pensarci due volte, va a controllare e trova un messaggio. È di Rodha:

Grazie mille per la cena. Tu e i ragazzi siete troppo simpatici. J

“  Che puttana!  “  Pensa rabbiosa Tiffany.
 “  Va bene, vorrà dire che ti troverai una bella sorpresina al concorso!  “
Tiffany prende il suo telefono e fa una telefonata.
 <  Pronto?  >
 <  Ciao, mia cara. Ti disturbo?  >
<  Per nulla, dimmi!  >
<  Volevo farti una proposta. Partecipare al concorso di Miss Hollywood questo Venerdì. Ne avresti bisogno per farti ancora più pubblicità alla tua immagine.  >
<  Grazie, Tiffany, mi sembra un ottima idea. Ultimamente, le cose non mi vanno benissimo e un concorso è ciò di cui ho bisogno. Ne parlerò anche con il mio manager.  >
<  Scommetto tutto quello che ho sulla tua vittoria!  >
<  Sei un tesoro! Domani mattina farò l’iscrizione. Ci vediamo Venerdì, allora!  >
<  A Venerdì. Ciao Caroline.  > riattacca la diabolica Tiffany.
“  Con uno splendore come Caroline in gara, quella balena può anche nascondersi dietro le quinte per la vergogna!  “
John, per caso, ha ascoltato la telefonata di Tiffany con questa sua misteriosa amica.
“  Devo cercare di convincere mia sorella a tirarsi indietro. Non permetterò che venga umiliata in pubblico!  “

Ciao a tutti!! Domanda flash: chi si aspettava un concorso di bellezza in questa storia?!!! Rodha avrà una bella gatta da pelare! La gelosa Tiffany riuscirà nel suo intento? Lo scopriremo al prossimo capitolo!!!

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Capitolo 5
*** Fratelli ***


Capitolo 5 – Fratelli

 
Rodha rientra a casa ancora stravolta e mezza brilla. È notte fonda. In camera sua, trova sua sorella già nel mondo dei sogni. Cerca di dormire, ma non ci riesce così si mette a disegnare a più non posso lo scenario di Venerdì prossimo, fino a quando, finalmente, riesce a addormentarsi.
<  Rodha, Rodha, svegliati!!  > Rodha bofonchia qualcosa.
<  Rodha ma non l’hai sentito la sveglia? Devi andare a lavoro!  > Insiste Nicole strattonando via la coperta. Rodha si siede.
<  Non ho chiuso occhio …  > risponde alla sorella con uno sbadiglio sonoro.
<  Ma ne sono accorta da tutti questi disegni sparsi per terra. Perché hai disegnato solo donne ciccione seminude che sfilano in passerella schernite dal pubblico?  > Rodha ripensa alla sera prima e sente scoppiare la testa.
<  Non crederai a quello che sto per dirti.  >
<  Provaci!  > Risponde sua sorella non sapendo cosa pensare.
<  Venerdì prossimo sfilerò in passerella.  >
<  Ho capito, ti hanno fatta ubriacare ieri sera!  >
<  Quasi, ma è la verità!  > Rodha spiega velocemente alla sorella dei System of a Down e della sfida della moglie di John.
<  Tu sei pazza!  >
<  Grazie, sorellina, non è una novità!  > Risponde Rodha alzando gli occhi al cielo.
<  Ti rendi conto che sfilerai circondata da ragazze magrissime e atletiche?!  >
<  Non potevo fare la figura della vigliacca e non volevo dare alcuna soddisfazione a quella coniglietta da quattro soldi!!  >
Nicole si siede sul letto della sorella afferrando un cuscino da stringere.
<  So che sei orgogliosa ma hai idea delle frecciatine che potrebbero lanciarti le altre concorrenti, per non parlare del pubblico!  >
Rodha, per un istante, ripensa a quando era al liceo. Era  la cicciona della classe, il bersaglio preferito delle cheerleaders da sfottere e alla quale fare scherzi tremendi. Ma Rodha, alla faccia di quelle puttanelle fallite, dei ragazzi superficiali, della miseria e dell’impopolarità, si rialzava sempre in piedi e rideva a braccetto con i suoi fedeli compagni di sventura: Lester, Bonnie e Mia.  Rodha guarda sua sorella e fa un ghigno con la bocca.  
<  Nicole, è da una vita che vengo schernita per la mia ciccia. So già che tra il pubblico, ci saranno persone che mi guarderanno con derisione. Non ho colpa di essere nata a Hollywood, una città dove l’apparire per le donne va sopra ogni cosa. Una sfilata in costume non mi fa paura, non è di certo la prima volta che mostro le mie curve a qualcuno!  >
<  Quindi sei determinata a fare questa follia?  >
<  Devo farla. Tu, invece, non hai nulla da dirmi sulla tua serata?  > Nicole arrossisce.
<  è andato tutto bene. Io e Edward abbiamo parlato tanto ieri sera.  >
<  Ci sarà un seguito a questa uscita?  >
<  Domani, lui e la sua squadra, giocheranno una partita e mi ha chiesto se ci sarò anch’io.  >
<  Hai detto di si, spero!!  >
<  Si. > le due sorelle ridono. Emily entra di botto in camera urlando:
<  Sbrigati, Rodha!! Ti sembra questa l’ora di alzarsi?!  >
<  OH MIO DIO!! È vero!!!  > Di fretta e furia, Rodha si prepara e esce di casa.
******************* ******************  
Alla KNAC …
 […] In uno scenario apocalittico viene descritto il pianeta Terra, ormai rovinato dal genere umano! Tra cieli pieni di fumi tossici e camion pieni di legna, simbolo delle foreste distrutte, c’è l’essere umano che si crede invincibile … Ma sarà impotente di fronte al Caos da lui stesso generato. È Toxicity, dei System of a Down!
Ironia della sorte. In lista c’è un loro brano. Rodha fa del suo meglio per intrattenere il pubblico ma con la mente non può fare altro che ripensare a gli ultimi eventi …
“  Che situazione! Una coniglietta di playboy gelosa di una taglia 48! Non posso negare che John ha suscitato la mia curiosità dal primo momento che ci siamo conosciuti qui dentro ma da qui ha parlare di ‘ interesse ‘ come diceva Tiffany, ce ne passa! Però quando John è vicino a me, sento una sensazione strana, come se un vuoto dentro di me sia stato colmato. Porca miseria, quasi dimenticavo! Oggi devo fare l’iscrizione a quel concorso!  “
Durante la pausa pranzo, Rodha si reca nel locale dove verrà fatta la sfilata, per l’iscrizione. Ad accoglierla al bancone del bar, c’è un moro palestrato.
<  Buon pomeriggio, fustaccio!  > Saluta Rodha appoggiando un gomito sul banco.
<  Buon pomeriggio a te, dolcezza. Come posso aiutarti?  >  Chiede il bell’imbusto con il sorriso più cordiale del mondo.
<  Venerdì sera, voglio partecipare alla sfilata per il concorso di bellezza. Devo fare l’iscrizione, a chi posso chiedere il modulo?  >  Chiede cercando di mantenere un aspetto serio e professionale. Nelle vicinanze, una giovane cameriera snella e sensuale nelle movenze, si ferma per seguire la loro conversazione.
“  Ci mancava solo ‘ Miss Universo’  “ Pensa Rodha divertita.
Il ragazzo, intanto, guarda Rodha dall’alto in basso.
<  So cosa stai pensando. Perché lo sto facendo, giusto?  >  Lo anticipa Rodha.
<  Colpito e affondato!  >
<  Visto che mi sei simpatico, metterò le carte in tavola con te! Sono stata sfidata a partecipare da una stronza con più tette che moralità. Quindi mi iscriverò e ci metterò la faccia per una questione di principio. Se hai finito di valutare con lo sguardo se posso scongiurare la fame in Kenia con le mie cosce, potresti dirmi a chi cazzo posso chiedere per il modulo?!  >
 Chiede Rodha partita con calma per poi alterarsi. Il ragazza dietro al bancone, le sorride.
<  Mi piace la tua autoironia. Io mi chiamo Nick. Ci penso io ai moduli e Venerdì sera, farò anche il conduttore dell’evento. Tieni il modulo.  > Nick  passa il modulo a Rodha, la quale ricambia il sorriso.
<  Rodha, piacere!  > si gira e vede che la ragazza ancora osserva, con schifo per giunta!
<  Nick, ma ‘ Miss Universo’ non ha nulla da fare che farsi i fatti  miei?!  > Nick si accorge della cameriera curiosa.
<  Mandy!!! Non ti pago per fare il manichino!!  > La sexy cameriera torna subito al suo lavoro ma non senza aver dato un ultima occhiata a Rodha.
<  Vuoi la foto, zuccherino?!  > Replica Rodha, ma la ragazza è già sparita.
Mentre compila il modulo ( pensando alla pazzia che sta per fare), Nick, le spiega come funziona il concorso:
<  [ … ] Ogni pomeriggio, dovrai incontrarti in palestra con le altre concorrenti per fare le prove. Per tua fortuna, l’orario coincide con il tuo break.  >
La guarda con un espressione dispiaciuta. Rodha distoglie lo sguardo dal modulo e lo sposta verso Nick.
<  Cosa ti prende, fustaccio?  >
<  Rodha, c’è una cosa che devo dirti … >
<  Quale, Nick?  >
<  Non ho un costume della tua taglia.  > Rodha sgrana gli occhi.
<  CAZZO!!  > tutti si voltano verso Rodha.
<  E come faccio?!  >
<  Compralo. Sono desolato ma non siamo preparati a queste evenienze. Come potrai capire, tutte le concorrenti sono …  >
<  Magre.  > Risponde Rodha rassegnata.
<  Mi dispiace, dolcezza.  > Nick sembra sincero.
<  Non fa niente. Ogni problema ha una soluzione!  >
****************************************
È sera. Rodha è con i suoi amici e li spiega tutta la situazione.
<  Vediamo se ho capito bene la situazione. Tu hai  rinunciato al tuo pranzo per fare un iscrizione a un concorso di bellezza al quale parteciperai Venerdì sera con altre nove concorrenti snelle?!  > Chiede Lester:.
<  Esatto.  > Conferma Rodha rosicchiando la cannuccia del suo John Collins con nervosismo:
<  Sorella, TU – SEI - PAZZA!!  > Scandisce Mia  ancora incredula per questa notizia.
<  C’è qualcuno altro che deve darmi della pazza?! Se c’è, si faccia avanti ora, per favore, perché ne ho piene le tasche!  >
<  No, non sei pazza!!  > Interviene Bonnie a suo favore:
<  Avrai l’occasione di mostrare che tu, rispetto a tutte quelle galline, hai qualcosa che loro non hanno!  >
<  Bonnie ha ragione!  > Risponde Lester:
<  Se Rodha non si presenta alla sfilata, darebbe una soddisfazione a quella stronza, invece tu sarai su quella passerella Venerdì sera e porterai un vento di novità! Ma che dico, tu vincerai!!  >
<  Grazie, ragazzi! Sapevo di poter contare sul vostro appoggio. Anche se sarò l’unica ‘ cicciona ‘ tra le concorrenti.  >
<  Invece no, ragazza. Grazie al nostro aiuto, non sarai la solita cicciona di sempre; sarai una strafiga da far paura!! Penseremo ai capelli, al trucco, alle scarpe, a tutto.  >
<  Ma come facciamo col problema costume?  > Chiede Bonnie.
<  Ho appena avuto un illuminazione!!  > Dice  Rodha e immediatamente afferra il cellulare e manda un messaggio veloce.
<  Conosco una persona che può risolvere questo problema!  >
<  E chi sarebbe?  > Chiede Mia.
<  Lo scoprirete domani mattina a casa mia. Adesso facciamo un  altro giro di bevuto e brindiamo alla mia sfilata!!  >
************************** 
È Domenica mattina. Giorno di riposo per Rodha, la quale sta aspettando insieme a sua madre, l’arrivo dei suoi amici. Nell’attesa, Rodha ha spiegato a sua madre la faccenda della sfilata e, a differenza di tutti, sua madre crede che sua figlia possa vincere!
<  Bambolina, ho preparato una limonata e qualche tramezzino per i nostri ospiti!  > Dice Emily appoggiando il vassoio sul tavolino del salotto.
<  Brava, mamma. Ci sarà un po’ di lavoro da fare.  >
<  Lo so, tesoro. Sai, in parte non mi piace molto il fatto che dovrai mostrare le tue cosce a così tanti maschi!  > Risponde sua madre accarezzando il suo viso.
<  MAMMA!!  > Replica la figlia ridendo.
<  Cosa ti fa pensare che il pubblico sarà solo maschile?  >
<  Quando ci sono tante belle ragazze che sfilano …  >
<  Ah, se è vero, vengono solo per le snelle. E poi scusa, sfilo in costume!  >
<  Ti sto prendendo in giro, cara!  > entrambe ridono.
Din Don!!!
<  Sono arrivati!  > Grida Rodha entusiasta e va ad aprire la porta …
<  Ciao ragazzi, entrate pure!  > Lester, Bonnie e Mia entrano con l’occorrente e salutano Emily.
<  Avete portato il necessario?  > Chiede Emily
<  Certo, Signora Evans!  > Annuncia Mia con in mano diversi paia di scarpe.
<  Abbiamo una settimana di tempo per fare le prove per tutto! > Annuncia Lester.
<  Ora puoi dirci come hai risolto il problema costume??  > chiede spazientito.
Din Don!
<  Ecco la risposta!  > Annuncia Rodha mentre si reca alla porta raggiante.
<  Buongiorno Rodha!  > è Sonia, ancora più raggiante di Rodha.
<  Ciao, Sonia! Ti trovo bene.  > le due si salutano.
<  L – lei è Sonia Thorosian, la modella??  > Chiede Bonnie incredula.
<  Esatto sono proprio io!  > risponde Sonia salutando la famiglia e gli amici di Rodha.
<  E a noi? Nessuno ci considera??  > dalla porta, compaiono anche John e Shavo.
<  Shavo! John! Anche voi avete saputo della sfilata??  >
<  L’ho saputo da mia moglie!  Anche se potevi dircelo anche te, ti abbiamo dato i nostri numero o sbaglio?  > Chiede John, evitando di parlare della sua litigata con Tiffany.
<  è vero, ma non volevo mettervi in una situazione difficile, soprattutto a te, John. >
<  Non preoccuparti per me. Però ci tengo a dirti una cosa. Non sei obbligata a partecipare, tu non devi dimostrare nulla a nessuno!  > Rodha è sorpresa dalle sue parole, ma ormai non vuole retrocedere dai suoi propositi!
<  John, apprezzo il tuo interessamento, credimi. Ma voglio partecipare sul serio.  >
 Tutti restano a bocca aperta, Emily più di tutti. Riconosce al volo John!
“ è diventato un bell’uomo! “ Pensa Emily guardandolo. John ricambia lo sguardo, quasi emozionato, ma deve far finta di non conoscerla.
 <  Loro sono …  > A Mia e a Bonnie muoiono le parole in bocca mentre Lester comincia a strillare come una ragazzina. Sonia ne approfitta per presentare la signora che è con lei:
<  Rodha, lei è Sandra, la mia sarta. Sarà lei a farti il costume! Ti prenderà le misure e ti farà lo stesso identico costume utilizzato nel concorso!  >
<  Oh, Sonia, ragazzi, siete fantastici!  > Rodha si getta al collo di Sonia dalla felicità.
<  Rodha, tu mi sei piaciuta sin dall’inizio e sono più che lieta di poterti aiutare!  >
<  Bene! Adesso abbiamo tutto!! Mettiamoci a lavoro!  >
La settimana passa così: Rodha ogni giorno, durante la pausa pranzo, si reca al locale per fare le prove della sfilata insieme alle altre concorrenti. Inizialmente Rodha è impacciata e goffa rispetto alle altre, le quali, la deridono, ma Rodha non si da per vinta e diventa più sciolta di giorno in giorno. La sarta Sandra ha preparato in poco tempo il costume su misura per Rodha ( con tanto d’imbarazzo di quest’ultima al momento di prendere le misure col metro! ) e i suoi amici, dopo prove e prove, trovano un acconciatura, un make up adatto e le scarpe adatte per la serata. Shavo e John assistono in segreto la ragazza e intanto John ha occasione di conoscere meglio quest’ultima. Fino all’ultimo, John cerca di convincere Rodha a non partecipare, inutilmente.
È Giovedì sera . Manca un giorno alla sfilata. Rodha esce dalla KNAC e trova una bella sorpresa:
<  Buonasera!  > La saluta un ragazzo muscoloso moro con gli occhi celesti appoggiato con la schiena sulla sua AMC Pacer.
<  Brian! A cosa devo questa tua visita?  > Risponde Rodha raggiante correndo incontro al fratello.
<  Ho qualche giorno libero e ho pensato di tornare a Los Angeles per poter stare con la mia famiglia.  >
Rodha lo abbraccia stringendolo forte!
<  Mi sei mancato, Brian.  > Brian ricambia l’abbraccio.
<  Anche te, Rodha …  >
<  Tutto bene a San Diego?  >
<  I soldi non mancano e ogni fine settimana vado sempre a letto con qualcuno quindi, sì, è tutto apposto!  E tu, sorella?  >
<  Andiamo a casa. Ho delle novità da darti!  >
Arrivati a casa …
<  Mamma! Nicole! Correte, c’è una sorpresa!!  > Annuncia Rodha. Emily e Nicole vanno all’entrata e appena vedono Rodha in compagnia di Brian, urlano di gioia:
<  Brian!!  > Emily lo abbraccia con forza  e lo stesso fa Nicole.
<  Da quanto tempo, fratellone!  >
<  Si, si, lo so che non sono venuto spesso a trovarvi!  > Si scusa il ragazzo.
<  Adesso lasciate stare il dottore e andiamo a tavola.  >
<  Brava Rodha! Ho una fame e poi sono curioso di sapere cosa hai da dirmi.  >
<  Ah, già, hai ragione!  > Si siedono a tavola mentre Emily serve la cena a tavola.
<  Mmh … vediamo, da dove inizio? Allora, alla radio procede tutto come sempre, la mia vena artistica ha dato i suoi frutti, sono uscita per due mesi con un idiota che si vergogna di me, ho fatto amicizia con John Dolmayan e, indovina un po’, domani sera parteciperò a un concorso di bellezza circondata da mingherline rinsecchite!  > Dice Rodha a suo fratello con molta disinvoltura!
<  Un uscita del genere, non me l’aspettavo da te! Aspetta un momento, John Dolmayan??  > Risponde Brian prima ridendo poi diventando incredulo.
<  Esatto! Il batterista del System of a Down! L’ho intervistato settimana scorsa e siamo rimasti in contatto.  >
<  è tutto vero!  > Interviene Nicole.
<  Domani sera, nostra sorella sfilerà e farà sfigurare le altre.  > Dichiara orgogliosa Nicole.
<  Da quando in qua aspiri a fare la modella? Hai superato da tempo i vent’anni e poi è da anni che non ti sforzi di seguire una dieta!  >
<  è solo per domani sera. La signora Dolmayan mi ha sfidata a partecipare a questo concorso con la speranza di farmi fare brutta figura. >
<  Non succederà! E quella disgraziata si morderà le mani dalla rabbia!  > Risponde Emily con ferma convinzione!
<  Mamma, il problema è che non tutti guardiamo le persone con gli stessi occhi.  > Replica Brian perplesso.
<  Sapevo che avresti dato una risposta del genere!  > Risponde  Rodha.
<  Rodha, tu per noi  e per la tua banda sei bellissima. Ti conosciamo e ti guardiamo per ciò che sei. Lo stesso discorso, però, non vale per il resto del distretto!  > Risponde Brian guardandola con rassegnazione.
<  Perché qualcosa dentro di me, continua a dirmi che non tutti la pensano così?  > 
<  Perché non ti rassegni a farti accettare per quello che sei.  > Risponde Nicole abbracciando sua sorella.
<  Io sono la maggiore, dovrei essere io a darti le risposte!  > Le Risponde Rodha col sorriso.
<  Ragazzi, vi ho preparato le mie famose frittelle!  > Comunica Emily ai suoi figli con un vassoio pieno di frittelle ancora calde!
<   Per festeggiare la mia avventura di domani sera!  > Risponde Rodha felice.
<  Sapete che vi dico? Che ne dite se dopo cena, noi fratelli usciamo insieme?  > Propone Brian alle sorelle.
<  Mi sembra un ottima idea!!  > Urla contenta Nicole.
<  Però rientrate a un ora decente, questa ragazzina domani deve andare a scuola!  > Si raccomanda Emily azzuffando i capelli di Nicole.
<  Tranquilla, mamma!  >
*************************** 
Dopo cena, i tre fratelli si recano in un locale della mondana Sunset Plaza. Luci colorate e un sacco di gente di tutte le etnie che passeggia per la via. Dentro il locale, c’è il pienone!
<  Cosa vi porto?  > chiede il barman.
<  Tre Gin Tonic, per favore!  > Ordina Brian per tutti!
<  Questa bella ragazza ce l’ha ventuno anni?  > Chiede  il barman rivolgendosi a Nicole, la quale guarda i suoi fratelli con imbarazzo.
<  Siamo i suoi fratelli. Confermiamo!  > Risponde Rodha per Nicole.
<  Va bene, signorina!  >  
<  Allora Brian, raccontaci le tue avventure all’interno della clinica!  > Chiede Rodha a suo fratello.
<  Cosa volete che vi dica? Ho diverse storie nel corso dell’anno ma nessuna mi prende. Sono fatto così, non posso farci nulla.  > dice sorridendo.
<  Ultimamente, mi vedo con una infermiera rossa molto birichina!  >
<  Mio Dio, Brian, quando metterai la testa a posto?  > Chiede Nicole.
<  Tu non hai esperienze in relazioni, come fai a parlare?  > Replica  Brian mettendo in imbarazzo la sorella minore.
<  Lei non ce l’ha ma io si e mi permetto di dire che ha ragione Nicole.  >
<  Ragazze mie, io non sono per le storie d’amore!  >
<  Ciao, Rodha!!  > è John in compagnia di Shavo. Rodha li saluta con entusiasmo!
<  Ciao, ragazzi! Che coincidenza! Vi presento i miei fratelli, Brian e Nicole.  > I due musicisti stringono la mano ai ragazzi. John, dal canto suo, si sente emozionato nel conoscere i fratelli adottivi di sua sorella.
“  Così sono loro che hanno condiviso la loro vita con mia sorella al posto mio.  “ Pensa John con rammarico.
<  Ciao, io sono il fratello chirurgo mentre lei è la piccoletta di casa!  >  Dice Brian con euforia mentre Nicole li molla un pugno nel braccio.
<  Noi siamo ufficialmente il batterista e il bassista dei System of a Down.  > risponde John per par condicio.
< A me piace il basso!  > Dice Nicole raggiante.
 <  Suoni il basso?  > Chiede Shavo curioso.
<  Quello acustico. È stato un regalo di Rodha per i miei tredici anni.  >
<  Come ti senti alla vigilia del concorso?  > Chiede John a Rodha.
<  Spaventata e impaziente!  > Risponde Rodha con un sorriso!
<  Non devi averne motivo.  > Risponde John.
<  Invece si! non vedo l’ora di togliermi il pensiero.  >
<  LO SAPEVO!!!  > Un urlo che fa girare il locale, interrompe le chiacchiere. È Tiffany e si sta avvicinando al gruppo guardando furente  e gelosa il marito, il quale, si mette una mano in volto per l’imbarazzo!
<  Lo sapevo che eri con questa!!!  > Continua a urlare al marito.
<  Mi chiamo Rodha, razza di strega!  > Interviene Rodha a soli due centimetri dal viso sbigottito Tiffany.
<  Con chi credi di parlare?!  > esplode Tiffany offesa.
<  Così sei tu quella che infastidisce mia sorella!  > Si fa avanti anche Nicole. Tiffany la squadra perplessa.
<  Se volevi sputare veleno, perdi solo tempo! Mia sorella domani farà una bella figura e vincerà, alla faccia tua!  > Tiffany, di tutta risposta, scoppia in una risata isterica.
<  Non puoi pensarlo davvero, ragazzina!!  >
<  Ragazze, fatela finita!! Tutte e due!!  > Sbotta John  mettendosi in mezzo alle due donne, poi rivolge il suo sguardo a sua moglie.
<  Tiffany, io sono uscito con Shavo e ho incontrato Rodha e i suoi fratelli qualche minuto fa per caso!  >
<  E scommetto che Shavo è disposto a confermare?  > Chiede con ironia.
<  Smettila, Tiffany!! Tutto questo è ridicolo, sei arrivata persino a seguirmi di nascosto!!  > John è stufo marcio della sua gelosia.
<  Se sono arrivata a tanto è per colpa delle tue bugie!!  >
<  Ma tu sei stata sulla copertina di Playboy?  > chiede Brian nel mezzo della discussione, attirando le occhiatacce di tutti!
<  Brian, non è il momento!  > Lo rimprovera Rodha. Tiffany non  vuole più stare in mezzo a questo branco di matti.
<  John, fa quello che vuoi!! Ma non tornare a casa questa sera!! >
<  Tiffany stai sbagliando …  > Cerca di tranquillizzarla il marito.
<  Lasciami stare!!  > Lo scaccia e va via.
Attimo di silenzio.
<  Vedete, sorelle, è questo il motivo per cui non voglio mettere la testa a posto.  >
Altre occhiatacce!
<  Va bene, sto zitto.  > Rodha guarda John con dispiacere.
<  John, sono mortificata.  >
<  Non importa, si deve sbollire prima di poterci ragionare. E poi non è colpa tua, è stata lei a cominciare.  >
<  Sentite … Noi dobbiamo andare a  casa. Domani, Nicole deve andare a scuola.  >
<  Ok. Allora ci vediamo domani al concorso. Facciamo tutti il tifo per te!  > La incoraggia Shavo.
<  Grazie, ragazzi. A domani. Buonanotte.  >
<  Buonanotte a tutti!  >
<  Buonanotte anche a voi.  > Rispondono Nicole e Brian andando via con Rodha. Quando John e Shavo restano soli:
<  Ha il tuo stesso caratterino.  > Dice Shavo all’amico con una risatina.
<  Cioè?  >
<  Sembra tranquilla ma quando si arrabbia, chi la tiene più!  > Anche John si lascia scappare una risata.
<  Mi può fare solo piacere.  > Shavo nota una vela di amarezza nello sguardo dell’amico.
<  Qualcosa non va?  >
<  Shavo, ho provato invidia per i suoi fratelli. Ho pensato … a tutto quello che hanno vissuto insieme; gioie, delusioni, difficoltà … quello che non ho potuto fare io che fino a pochi giorni fa, sapevo di essere un figlio unico cresciuto nella ricchezza  e nell’onestà. E intanto, mia sorella doveva sopportare una difficile situazione economica in casa a causa del suo patrigno, un giocatore d’azzardo incallito, mentre io potevo godere dell’affetto di un padre che si rispetti.  > Shavo pone una mano sulla spalla dell’amico.
<  Non posso dirti che ti capisco, per ovvi motivi. Però sento il tuo dispiacere, anche se non ne hai colpa. Il destino ha deciso di dividervi e ha anche deciso che fosse Rodha ad avere la vita più complicata tra voi due. Puoi solo pensare che tutto questo è servito a Rodha per diventare una donna forte. E poi, è vero che le è mancato il padre … ma ha avuto l’amore di una madre e dei fratelli, adesso ha una buona carriera e realizzerà il suo sogno, grazie all’appoggio di Vartan.  >
<  Sei un buon amico, Shavo. Sai sempre come aiutarmi.  > risponde John rincuorato.
<  Puoi sempre contare su di me.  > Il suo telefono suona, Shavo ha ricevuto un messaggio.
<  è Serj. Ci invita a casa sua, vuole farci ascoltare qualche pezzo che vuole inserire nel suo disco.  >
<  Viste le circostanze, accetto volentieri l’invito.  > Risponde John rassegnato …
“  Allora Serj è intenzionato a farlo quel disco! A volte penso che la gente ha ragione a vedere la nostra riunione come una bravata commerciale!  “ Pensa malignamente John.
***************************
Arrivati a casa di Serj, i ragazzi trovano il padrone di casa ad accoglierli.
<  Fate piano, Angela si è appena addormentata.  >
<  Così presto?  > chiede Shavo.
<  La gravidanza la stanca. >
<  Ciao, ragazzi.  > Saluta Daron con un cannone tra le mani pronto all’uso.
<  Scordatelo, Daron. Se vuoi fumare, vai fuori. C’è una donna incinta in questa casa.  >
<  Uffa!  > Protesta il chitarrista mettendo via il cannone.
<  Allora, andiamo nella tua sala?  >
<  Volete bere qualcosa, prima?  > Chiede Serj da buon padrone di casa.
<  Una tisana rilassante, grazie.  > Si fa avanti John.
<  Falla anche per noi.  > Conferma Shavo anche per Daron, il quale lo guarda contrariato.
<  Ok.  > Serj va in cucina a preparare il bollitore.
<  Dove siete stati?  > Chiede Daron  mentre si siedono sul divano in attesa.
<  In un locale. Abbiamo incontrato Rodha.  >
<  Da sola?  > Chiede con grossa curiosità:
<  Con i suoi fratelli. Abbiamo parlato di domani. E, poi, improvvisamente, arriva Tiffany a farmi una scenata!  >
<  Come faceva a sapere che eri li?  >
<  Daron, conosci mia moglie pure te. Ci ha seguiti.  >
<  Come sta Rodha?  > Chiede Serj portando le tisane.
<  è decisa a partecipare.  > John è ancora perplesso per questa scelta.
<  Perché quel tono di voce?  > Chiede Serj.
<  Non sono molto d’accordo.  >
<  Perché?  >
<  Perché … non voglio che le concorrenti o il pubblico la umilino per il suo fisico.  > Confessa John preoccupato per Rodha. Shavo e Daron non sanno come commentare.
<  Ho provato a dirle che lei non deve dimostrare nulla a nessuno ma non ha intenzione di tirarsi indietro.  > Serj fa un tenero sorriso al batterista.
<  John, stai cominciando a pensare come un fratello. Però, se vuoi un consiglio, devi avere più fiducia in tua sorella. Se Rodha ha deciso di partecipare, vuol dire che crede in se stessa. > John si convince e ricambia il sorriso.
<  Hai ragione, Serj.  >



Ciaone a tutti!! Siamo tutti pronti per questa folle sfilata. Io faccio il tifo per Rodha e voiii??? Al prossimo capitolo  e speriamo bene!!

 

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Capitolo 6
*** Il concorso di bellezza ***


Capitolo 6 – il concorso di bellezza
 
 Venerdì sera. Rodha, Sonia e i suoi amici sono dietro le quinte del locale. Tra qualche minuto, inizierà il concorso. Rodha ha una treccia a quattro ciocche spostata da un lato, un trucco leggero e due scarpe argentate abbinate con gli orecchini. Il costume del concorso è intero, di colore blu con dei ricami in argento sulle coppe dei seni. Rodha si guarda allo specchio e si sente uno schianto.
<  Stasera farai un figurone!  > Le dice Sonia, tutta ilare.
<  Sai che ti dico? Questo costume piace anche a me!  >
<  Sei favolosa, ragazza!  > La complimenta Lester.
<  Sorella, le ragazze sono già all’ingresso, mettiti in fila anche te!  > Le ricorda Mia accompagnata da Bonnie.
<  Ok, ditemi buona fortuna!  >
<  Buona fortuna.  > Le dicono in coro.
<  Ne avrai tanto bisogno, credimi!!  > Interviene la voce squillante di una spilungona longilinea, bionda con gli occhi bruni, accompagnata da Tiffany. Nel vederla, Rodha sente il prurito alle mani ma i suoi amici la bloccano.
<  Prego?  > Chiede Rodha prima guardando torva Tiffany, poi guardando la sua amica.
<  Lei è Caroline Lewis, mia cara amica e fotomodella di professione. Ha vinto diversi concorsi di bellezza  ed è molto richiesta.  > La presenta Tiffany cercando di intimorire Rodha.
<  Ciao Sonia, posso sapere cosa ci fai qui?  > Le chiede Tiffany.
<  Non ti sembra già chiaro?  >  Risponde Sonia stuzzicandola.
<  Non ti sono mai piaciuta, questo lo so! faresti di tutto per di indispettirmi.  > Risponde Tiffany con menefreghismo.
<  Mi fa piacere che ci sei arrivata da sola. Non sopporto chi cerca di mettere in cattiva luce qualcuno per stupide gelosie.  >   
Tiffany non risponde alla sua provocazione per non darle soddisfazione. Caroline, invece,  squadra Rodha in modo arrogante e altezzoso come se si credesse la regina del mondo.
<  Non capisco per quale motivo ti hanno permesso di iscriverti, ma non montarti la testa. Questa passerella non è fatta per culi lardosi!  > Rodha si libera della presa dei suoi amici.
<  In realtà, questa passerella non dovrebbe essere fatta per i manici di scopa.  > Caroline vorrebbe replicare ma Tiffany la blocca:
<  Lasciala stare, la sua è solo invidia!  >
<  Lasciate questo camerino che è meglio!  > Le caccia Lester senza tanti problemi.
<  Andate a sputare veleno altrove!  > Lo spalleggia Mia. Le due donne sorridono già pregustando il loro trionfo.
<  Ci vediamo sul palco!  > Aggiunge Caroline infine lasciando lo spogliatoio.
<  Che stronza!  > Impreca Rodha dando un cazzotto alla porta.
<  Calma ragazza, non lasciarti avvilire da quella giraffona!  > la tranquillizza Bonnie.
<  I ragazzi hanno ragione! Devi essere calma e mostrare al pubblico il meglio di te!  > La incoraggia Sonia. Rodha si calma e segue il consiglio della sua nuova amica.
<  Va bene. Andiamo!  >
Parte lo stecchetto musicale e Nick, vestito con uno smoking grigio, entra in scena con la sua lista. I Soad, Vartan con sua moglie, Tiffany ( a distanza dal marito, però ) e la famiglia di Rodha ( ad eccezione di Brian ) sono tra il pubblico.
<  Buonasera a tutti, signori! Benvenuti al concorso di Miss Hollywood  2014!! Vorrei iniziare salutando la vincitrice della scorsa edizione, la signora Tiffany Taylor Dolmayan.  > Tiffany si mostra sorridente al pubblico e tutti applaudono.
<  Un saluto e un applauso anche per la giuria seduta nella prima fila […]  >
<  Pensi che Rodha possa farcela?  > Bisbiglia Daron a John.
<  Che domande. Certo che vincerà! Non è vero, signor Vartan?  >
<  Assolutamente!  > In cuor suo, anche Daron ne è certo ma non può destare sospetti.
<  [ … ] è arrivato il momento di chiamare le nostre concorrenti!  Entri la concorrente numero 1 …  >  Nick chiama, a mano a mano, tutte le diciannove concorrenti bionde e abbronzate dai falsi sorrisi, accolte con applausi, fischiatine e complimenti di ogni genere.
<  Ecco la concorrente numero 19, la signorina Caroline Lewis!  > Appena Caroline entra sul palco, Daron non può credere ai suoi occhi:
<  Caroline?! Cosa ci fa lei qui?  > I ragazzi si voltano verso di lui.
<  Perché ti stupisci? È una fotomodella con una certa notorietà a Los Angeles!  > Risponde Serj al suo amico.
<  Ho avuto una storia con lei dodici anni fa.  > Shavo e John scoppiano a ridere ma Daron mantiene la sua serietà.
<  Sul serio?  > Chiede Shavo quando capisce che non è uno scherzo.
<  Si!! Nell’estate del 2002. Estate molto focosa ma altamente stressante.  >
<  Perché?  > Chiede John.
<  Quella puttanella che vedete adesso sottoforma di modella, usava il sottoscritto come un amante. Era fidanzata con un celebre fotografo ma intanto se la spassava con me. Diceva che il suo ragazzo era solo un lascia passare per la sua carriera.  >
<  Che ragazza per bene che avevi! E com’è finita?  > Chiede Serj.
<  Eh – eh, un giorno ho fatto in modo che quel povero cornuto ci beccasse insieme in un momento intimo! Che soddisfazione ho provato quel giorno, lo so solo io!  > Ricorda il chitarrista divertito.
<  Daron, tu hai dei seri problemi.  Anche con le allieve di tuo padre, arrivato a un certo punto delle tue avventure, facevi in modo di farti beccare dai loro padri a letto con le loro figlie. Ci puoi spiegare il perché di questo giochetto cinico?  > Chiede John allibito.
<  Vuoi sapere la verità? Perché non sopporto le persone con una doppia faccia e tutte quelle ragazze ce l’avevano. Le allieve di mio padre, davanti ai loro amici snob e alle loro famiglie, mi schifavano perché ero manesco a quei tempi, ogni giorno, facevo sempre a botte con qualcuno  e poi ero stato etichettato come uno strambo, uno sfigato, come ben ricordano Shavo e Serj … ma se le guardavi negli occhi, quelle sciocche, potevi capire subito che non vedevano l’ora di essere mie, di provare il gusto di stare tra le braccia di un selvaggio, come mi aveva etichettato il padre di una di loro. Allora, quando iniziavano a frequentare il corso di arte di papà, le lasciavo avvicinarsi a me, mi divertivo finché ne avevo voglia e poi escogitavo qualche stratagemma per farmi beccare dai loro genitori. Quei padri che tanto mi odiavano per il mio carattere, provavano vergogna e sdegno quando scoprivano che le loro dolci e sofisticate figlie andavano a letto con il rozzo e manesco armeno capellone diventato ricco dall’oggi al domani! Perché si, non mi ritenevano degno di  frequentare la stessa scuola privata delle loro figlie e non crediate che avevano stima di mio padre! L’unico motivo per il quale mio padre era degno della loro considerazione, era solo per la sua fama e lui ne era consapevole. >
<  E poi hai avuto a che fare Susan Smith, la fanciulla che ha mandato all’aria il tuo gioco riprovevole!  > interviene Shavo. A quel nome, Daron sente un tuffo al cuore di nostalgia e sofferenza.
< Non voglio parlare di … quella. Torniamo al dunque. Perché Caroline è qui, non ne ha bisogno! >
<  Te lo dico io perché.  > Lo interrompe John.
 <  è opera di Tiffany. L’ha fatta iscrivere di proposito puntando la vittoria su di lei.  >
Serj alza gli occhi al cielo con un pizzico di sconcerto.
<  Questo concorso si trasformerà in una concorrenza spietata, ho già capito!  >
 Nel frattempo, Rodha sta per entrare in scena.
“  Rodha sii forte, oggi può essere la tua occasione per riscattarti dai anni di scherni!  “ Pensa la ragazza positiva.
<  Chiamo, infine, la concorrente numero 20: Vi presento la signorina Rodha Evans!  >
 
Rodha fa un respiro profondo ed entra in scena sfoggiando il suo sorriso migliore. Viene accolta da applausi ma anche da qualche risatina di sottofondo.
<  Il tuo culone fa provincia!!  > Urla qualcuno dal pubblico spalleggiato da amici. John stringe i pugni e vuole dare una lezione a quel maleducato, ma Serj è pronto a fermarlo.
<  Hey, Dolmayan, calmati! Ti ricordo che sei con tua moglie. Se proprio non vuoi dirle la verità su Rodha subito, non far crescere in lei ulteriori sospetti!  > sussurra Serj all’orecchio di John tenendolo bloccato mentre Tiffany se la ride fra sé.
“  Te ne pentirai di aver messo gli occhi sul mio uomo!  “ Pensa.
<  Signori! Vi prego di rispettare tutte le concorrenti, altrimenti vi cacceremo a calci nel sedere da questo locale!!  > Li riprende Nick scusandosi con Rodha. Nick inizia a chiamare tutte le ragazze chiedendo qualcosa su di loro. Arriva il turno di Caroline.
<  […] Caroline, parlaci di te …  >
<  Oh, Nick, come tu e tutto il pubblico saprete, sono una fotomodella.  Sono nata il 2 Maggio del 1982. Amo il mio lavoro, mi piace il mondo della moda, tenermi aggiornata su tutte le tendenze del momento, mi piace anche la musica e la danza. Dicono che il mio pregio sia la cordialità  mentre un difetto che ho è di essere vanitosa.  >
<  Progetti per il futuro?  >
<  Aprire un agenzia per cercare volti nuovi. Un progetto già in costruzione.  >
<  E adesso mostraci qualche mossa in passerella.  > Caroline sfila ricevendo ovazioni e fischiatine da parte del pubblico maschile.
<  è sempre stata una esibizionista.  > Dice Daron annoiato.
<  Smettila di sputare sul piatto dove hai mangiato.  > Lo stuzzica Serj ridendo e Daron, di tutta risposta, sfoggia il suo dito medio.
<  Grazie, Caroline. Adesso è il turno della concorrente numero 20.  > Rodha si avvicina a Nick.  
<  Rodha, parlaci di te …  >
<  Sono nata il 9 Marzo del 1984 nel quartiere operaio …  >
Emily e Nicole si guardano tra di loro.
<  Perché ha omesso della nostra vita a Sunset Boulevard?  > Chiede Nicole a sua madre, senza sapere del tentativo di stupro che ha subito sua sorella anni prima.
<  Perché vuole dimenticare.  > Si limita a rispondere Emily.
<  Abito ancora con mia madre e mia sorella, alle quali sono molto legata, mi piacciono i libri di Stephen King, i film di Tarantino e la cucina messicana. Dicono che i miei pregi siano la forza e la generosità mentre i miei difetti sono la testa calda e essere un po’ impicciona.  >
Daron sorride dentro di sé di fronte a questa presentazione generica poco consona al concorso.
<  Progetti per il futuro?  > Chiede Nick raggiante.
<  Lavoro per una stazione radiofonica, ma la mia passione è dipingere. Condividere con la gente la mia passione per la pittura, una dote che mi ha salvato la vita in diverse circostanze tristi della mia vita.  >
<  Grazie mille e adesso ci mostri qualche mossa?  > Rodha sfila nella passerella con molta disinvoltura e seduzione, tutti applaudono compiaciuti.
Serj e John applaudono sorridenti.
<  è davvero fantastica!  > Dice Serj all’amico:
<  Vincerà lei, ci puoi giurare!  > Risponde John ammagliato mentre Tiffany si morde le mani dalla rabbia.
<  Pts! Daron, smettila di sbavare!  > Bisbiglia Shavo al suo amico imbambolato dandogli un pugno nel braccio, senza farsi vedere da John e Vartan.
<  Shavo, almeno tu lasciami stare. Oppure è anche sorella tua, adesso?  > Bisbiglia Daron alterato e imbarazzato allo stesso tempo.
<  Ok, ok, sei tu che ti giochi le pelle con John.  > Replica il bassista.
<  E adesso chiederò a ognuna di voi di cantare una canzone a vostra scelta.  >
La maggior parte delle concorrenti cantano tormentoni del momento o canzoni di Rihanna, Shakira e Lady Gaga.
<  è il turno della concorrente numero 19 …  > Caroline si fa avanti sempre più convinta di avere la vittoria tra le sue mani.
<  Cosa vuoi cantare per noi?  >
<  Single Ladies.  > Inizia la musica e Caroline canta e fa il ballo della canzone.
<  Questa Caroline è una concorrente temibile per Rodha!  >  Commenta Bonnie ascoltando gli elogi di diversi spettatori.
<  Non fare il gufo!! Caroline è come tutte le altre, mentre la nostra Rodha ha una marcia in più, tesoro! > Replica Lester.
<  E poi una bianca non può cantare Singles Ladies e sapersi muovere come una sorella nera, ma andiamo! Sembra ingessata in confronto a Byoncés!  > Sbraita Mia indignata.
<  Grazie, Caroline. E infine, concorrente numero 20 …  > Rodha fa un passo avanti.
<  Cosa vuoi cantare per noi, Rodha?  >
<  Non rientra nel mio genere musicale preferito, però canterò una canzone retrò ma che mi rappresenta. Canterò I will survive.  >  Inizia la colonna sonora e Rodha inizia a cantare e a ballare per il palco trascinando il pubblico con se. L’ovazione da parte del pubblico, è assordante. John non si sorprende delle qualità canore della sorella.
“  La musica ce l’abbiamo nel sangue. “ Pensa orgoglioso. La band, i suoi amici e la sua famiglia fa cori a suo favore.
<  Bravissima, Rodha! Puoi tornare al tuo posto.  > L’applaude anche il conduttore. Caroline continua a guardare Rodha con altezzosità, convinta di poter vincere mentre Tiffany, dal suo posto, si indigna per l’ovazione che Rodha ha ricevuto.
<  E ora vorrei chiedere a ognuna di voi, cosa vorreste cambiare nel nostro contesto sociale …  >
Le concorrenti esprimono il loro pensiero chi più e chi meno profondo, compresa anche Caroline.
<  Rodha, cosa vorresti cambiare della nostra società?  > Rodha guarda tutto il pubblico, soprattutto i suoi cari.
<  Quando avevo quindici anni, pesavo più di 90kg ed ero spesso vittima di scherzi pesanti, specialmente dalle cheerleaders. Io sono sempre stata forte e molto  … dispettosa nei confronti di chi mi faceva male; ridevo sempre per non dare soddisfazione ai miei bulli, anche quando volevo nascondere delle ferite troppo grandi per un’adolescente.  Sfortunatamente, tante ragazze dalle taglie forti, come lo sono tutt’ora io, non hanno la mia stessa forza e si lasciano morire o arrivano a fare dei gesti sconsiderati, dettati dalla disperazione, soprattutto in questa epoca in cui esistono i più temibili dei bulli, i social network. Video, fotomontaggi, scherzi terribili ripresi col cellulare, questo è tutto materiale che i bulli caricano su Facebook, Twitter ed altri social, col solo scopo di distruggere un ragazzo o una ragazza che hanno l’unica colpa di essere diversi! Fatta questa premessa, vorrei poter eliminare certi stereotipi propinati ai più giovani perché i ragazzi non dovrebbero passare la loro adolescenza a inseguire un modo di essere, un modo di vestirsi o un peso ideale che gli renda uguale a gli altri e non faccia di loro dei bersagli facili …  ma dovrebbero imparare ad amare se stessi e accettarsi per ciò che sono. Se tutto ciò si avverasse, non si leggerebbe mai più sul giornale notizie di ragazzi che si sono gettati dall’ultimo piano dei loro palazzi in quanto vittime di bullismo o di altri ragazzi che comprano delle armi nei negozi e fanno una strage nella loro classe.   > Tutti applaudono il suo pensiero, ad eccezione di qualcuno …
<  Ma andiamo! Ha improvvisato qualcosa basandosi su fatti accaduti!  > Sbotta indignata Tiffany e con lei il gruppo di idioti che la sfotteva all’inizio.
<  Sta zitta, tu!  > Le urla Nicole da dietro.
<  Il pubblico  l’ acclama perché lei vale più di tutte le altri concorrenti!! >
“  Rodha, sei una persona meravigliosa e voglio assolutamente farti entrare nella mia vita.  “ Pensa John quasi commosso dal suo discorso.
“  Da quel poco che ho potuto apprendere, ho capito che Rodha deve aver sofferto molto per diverse ragioni però è una donna forte che sa reagire alle avversità … oltre che molto bella e semplice. Mi piace e mi attrae terribilmente, ma sarà bene andarci piano, non voglio farmi coinvolgere sentimentalmente.  “ Pensa Daron applaudendo e elogiando la ragazza.
<  Grazie mille, Rodha. Sei una persona stupenda.  > Si complimenta Nick.
<  Ti ringrazio ma ho solo detto quello che provo.  > Rodha ritorna al suo posto.
<  Adesso, lascio il tempo alla giuria di decidere chi sarà la vincitrice di Miss Hollywood 2014, la quale vincerà un assegno di 20.000 dollari, oltre che la corona.  >
Emily è in ansia.
<  Oh, Nicole, sono così nervosa e impaziente di scoprire il verdetto!  >
<  Mamma, sii fiduciosa. La vittoria è nelle mani di Rodha!  >
<  Esatto!  > Si mette di mezzo Mia.
<  Anche io all’inizio non volevo che Rodha partecipasse a questo concorso e sappiamo bene il perché, ma mi sono ricreduta!  >
Lester e Bonnie bevono aspettando il verdetto con impazienza, lo stesso fanno anche Shavo, John e Sonia.
<  John, non agitarti.  > Lo tranquillizza Shavo:
<  Non sono agitato, sono impaziente.  > Replica John.
<  Piuttosto, io fossi in te, proverei a parlare con tua moglie e fare pace.  >
< Shavo, non credo sia una buona idea. Tiffany è super incazzata con me e l’unica cosa che vuole in questo momento è sentir pronunciare il nome della sua pupilla, Carolina Lewis.  >
<  John, dammi retta, provaci …  >
<  E va bene.  > John si avvicina a Tiffany.
<  Sei ancora arrabbiata con me?  > Le chiede il marito.
<  Ma no. Mi fa piacere che ti incontri con altre donne di nascosto!  > Lo provoca Tiffany inviperita.
<  Tiffy, questo non è vero. Ho incontrato Rodha per puro caso e abbiamo solo parlato. Tu sai di essere l’unica donna nella mia vita.  >
<  Ancora con questa storia!  >
<  Tu e la tua gelosia!  >
<  Non ti dava tanto fastidio quando mi hai sposata!  > John, a questo punto, decide di farla sentire in colpa, o quanto meno provarci.
<  Io ho sposato una Tiffany dolce e intelligente, non una donna sospettosa che spinge una ragazza a iscriversi a un concorso di bellezza con il solo scopo di sminuirla per il suo peso. Non me l’aspettavo.  > Tiffany, però, non si mette una mano sulla coscienza come John sperava.
<  Se è per questo, io non mi aspettavo che saresti venuto qui per fare il tifo a quella gatta morta nonostante sapevi della mia presenza.  > John cerca di restare calmo.
<  Stai esagerando!  >
<  Stai zitto! So che parli al telefono con lei di nascosto e so che siete stati insieme nell’arco di questa settimana.  >
<  Adesso controlli pure il mio cellulare!  >
<  E ti dirò di più! Se vuoi cercare di farmi cambiare idea, è tutto inutile. Puoi pure tornare dai tuoi amici per vedere l’amara sconfitta di quella balena!  >
<  Questo è tutto da vedere!!  > Conclude John tornando dai suoi amici.
<  Signore e signori, la giuria ha deciso. Ho in mano la busta con il nome della vincitrice.  > Tutto il pubblico sta aspettando il verdetto.
<  La vincitrice di Miss Hollywood 2014 è …  >
[ Rullo di tamburi ]
<  La concorrente numero 20!!  > Rodha salta per la gioia, il pubblico impazzisce, John abbraccia i suoi colleghi cantando vittoria, la famiglia e gli amici di Rodha esultano mentre Tiffany è furibonda come tutte le concorrenti, soprattutto Caroline.
Come ogni concorso di bellezza che si rispetti, la vincitrice dell’anno prima, dovrebbe salire  sul palco per passare la corona alla nuova vincitrice; ma Tiffany non ne vuole sapere di salire sul palco per incoronare Rodha. Nick interviene trascinando Tiffany quasi con la forza. Tiffany si ritrova di fronte Rodha, trionfante e soddisfatta più che mai. Tiffany, dalla rabbia, si toglie la corona e la getta per terra.
<  Se proprio la vuoi, prenditela!! Ma non sarò io a dartela!  >
<  Signora Dolmayan, raccolga subito la corona. È questo il modo di comportarsi?!  > La rimprovera aspramente Nick.
<  Non importa, Nick, la prendo io.  > Interviene Rodha senza battere ciglio ma Nick la ferma ed è lui a prendere la corona.
<  Se non vuole dartela lei, ti incoronerò io. Non meriti una simile umiliazione!  > Risponde Nick incoronando la nuova Miss Hollywood. A questo punto, è Caroline a perdere le staffe; da dietro, da uno spintone a Rodha e la fa cadere per terra.
<  Non può aver vinto lei!! Questa giuria è truccata!!  >
<  Caroline, scusati immediatamente o sarò costretto a prendere provvedimenti!  >
 I deficienti che avevano insultato Rodha a inizio concorso, tirano del cibo spazzatura addosso alla povera Rodha ancora a terra.
<  Buuhhh!!! Vattene via, schifosa grassona!! > Rodha si sente avvilita da questa situazione.  Nick cerca di riportare la calma chiamando la sicurezza mentre Tiffany e Caroline si gustano la scena.
<  QUALCUNO CACCIA VIA QUEI BASTARDI!!!  > Grida Emily arrabbiatissima.
Daron, dal nulla, si getta su questi idioti e li da una bella lezione a ognuno di loro. Rodha si rialza e resta stupita dalla reazione del chitarrista, il quale, viene aiutato da John nel suo pestaggio. Dopo qualche minuto arrivano i bodyguard a separarli dai deficienti.
<  Dolmayan, perché lo hai fatto? Così ti complichi la situazione >
<  Sai bene il perché … e poi non potevo lasciare un amico da solo contro cinque  figli di puttana!  > Shavo e Serj raggiungono gli amici per calmarli.
<  Daron!!!  > Daron si volta verso il palco, è Caroline. Daron fa un mezzo sorriso.
<  Sorpresa! Ti ricordi di me? O da quel tunnel ne sono passati così tanti che devo rinfrescarti la memoria?  > John, Serj e Shavo, nonostante il gran casino, cercando di reprimere le risate.
<  Sei un miserabile!!  > Starnazza la modella guardandolo con odio:
<  Come posso dimenticarmi di colui che mi è quasi costato la carriera?!!  >
<  Suvvia, vorresti farmi credere che non hai trovato qualche agente o chi che sia che ti spianasse la strada in tutti i sensi? Per cortesia!  >
<  Sei un fallito, complessato in depressione!!  > Grida lasciando il palco. Tutti applaudono la vincitrice ancora una volta prima che ella si ritiri nel camerino per cambiarsi. Rodha si sente rincuorata da tanta gentilezza.
********************************
Rodha corre a cambiarsi nel suo camerino e si ritrova una  inaspettata sorpresa:  Zack Marsh. Rodha non ci crede, le sembra un miraggio.
<  Ciao … volevo congratularmi con la vincitrice.  > Inizia lui con in mano un mazzo di fiori per Rodha.
<  Cosa ci fai qui?  > Chiede Rodha ancora scossa per i fatti orribile accaduti sul palco.
<  Ero tra il pubblico. Quando ho sentito pronunciare il tuo nome, sono corso subito qui per farti una sorpresa.  >
<  Quindi ti sei perso i babbei delle prime file che mi hanno tirato addosso pop corn e patatine?  >
<  Chi sono questi bastardi??  > Reagisce lui indignato.
<  Gente meno ipocrita di te.  > Risponde Rodha lenta e tagliente, tanto da far morire Zack dai sensi di colpa per quello che ha fatto. Il ragazzo si avvicina di più a lei.
 Intanto, Daron, approfittando della confusione, raggiunge il camerino di Rodha per congratularsi di persona con lei ma appena arriva, trova la porta socchiusa. Si affaccia e la vede nel camerino con un tizio dall’aria famigliare.
“ Ora ho capito! È quell’attore emergente che ho visto a teatro tempo fa. “ Ricorda Daron.
<  Sono stato un idiota. Un vigliacco. Quella sera a teatro, dovevi esserci tu al mio fianco. La mia dolce ragazzona!  > Le dice Zack nostalgico. Daron non ha mai avuto l’abitudine di spiare ma per questa volta fa un eccezione. In pochi minuti, capisce subito la situazione.
“  Tzk!! Ma per favore!! È un povero imbecille che cerca di riconquistarla con frasi a effetto!!  “
Rodha, nonostante sia felice di sentire queste parole, si mostra fredda e disinteressata, non vuole che Zack creda che lei sia una sprovveduta.
<  E di quella tipa, che mi dici?  > Chiede Rodha restando distante.
<  L’ho mandata al diavolo. Era incapace di sostituirti …  >
“  Rodha, non cascarci, sii forte!  “ Pensa Daron.
<  Tu credi che basta presentarsi qui con un mazzo di fiori e chiedere perdono dopo quello che hai fatto? Ma con chi credi di parlare?  > Lo attacca Rodha, ripensando a quella famosa sera.
<  Lo so. Ti ho trattata in modo indegno e non te lo meritavi. Non so quanto ci vorrà per farmi perdonare ma … vorrei riprovarci, di nuovo.  >
<  Ci devo pensare.  > Risponde d’istinto la ragazza. Daron conosce queste situazioni. Quando una donna ti dice  ‘ ci devo pensare ’ vuol dire che vorrebbe dirti di SI ma ti fa aspettare per vedere come ti comporti. Sente avvicinarsi le voci degli amici di Rodha e si nasconde in bagno per non essere sorpreso. Appena i suoi amici arrivano al camerino, si stupiscono di vedere Zack.:
<  Ti lascio ai tuoi festeggiamenti. Ci vediamo.  > La saluta Zack lasciando il camerino:
<  Tesoro, per quale motivo Zack è qui?  > Chiede Emily alla figlia.
<  Voleva scusarsi.  > Risponde la figlia imbarazzata.
<  E tu?  > Emily conosce bene sua figlia e sa che Rodha ha valutato una possibile riconciliazione.
<  Non ho voglia di parlarne, voglio solo godermi questo trionfo. > Rodha insabbia subito l’argomento e abbraccia sua sorella e i suoi amici.
<  Sei stata grande!! Il pubblico è impazzito per te, sorella.  > le dice Mia ricambiando l’abbraccio.
<  Voglio nome e cognome di quei bastardi che hanno cercato di umiliarti!! Meriterebbero una denuncia!  > Dice Bonnie indignata per l’accaduto.
<  Lascia perdere Bonnie. L’ho voluta io questa situazione e dovevo aspettarmi una cosa del genere.  >
<  Tanto, il loro gesto è stato inutile, il pubblico si è espresso!  > La  consola il fedele Lester.
<  Come farei senza di te, amico mio!  > Lo stringe forte Rodha.
<  Rodha, io e mamma, purtroppo, eravamo dietro a Tiffany Taylor. Ne ha dette di cotte e di crude su di te! Eh – eh! Ma io ad un certo punto, l’ho zittita a quella la!  >
<  Nicole, non metterti a tu per tu con quella donna. Credimi, non è il caso! Ma  … ma dov’è Brian?  > Chiede Rodha notando solo ora la mancanza del fratello.
<  Un’emergenza.  > Risponde Emily dispiaciuta.
<  Capisco. Cerchiamo i nostri amici musicisti, devo ancora ricevere le loro adulazioni!  >
<  Troppo tardi! Siamo già qui!  > Interviene John, seguito da Shavo, Serj e Sonia.
<  Congratulazioni!!!  > Inizia Sonia, dando un forte abbraccio alla vincitrice.
<  Siamo tutti contenti per te, hai fatto una bella esibizione!  > Si congratula anche Shavo.
<  Grazie, ragazzi … Soprattutto tu, John.  È stato carino da parte tua e di Daron, prendere le mie difese.  >
<  Rodha, non devi. E poi è Daron che ha inizia … aspetta un minuto, dov’è finito?  >
<  Presente!  > Risponde Daron entrando nel camerino.
<  L’ho fatto perché non sopporto le ingiustizie.  > Risponde Daron al ringraziamento.
<  Grazie comunque.  > Rodha non vorrebbe più distogliere il suo sguardo da quello del chitarrista.
<  Allora, che ne dite di festeggiare la vincitrice tutti insieme?!  > propone Shavo sollevando di peso Rodha sulle spalle.
<  Grande!!!  > tutto il gruppo aiuta Shavo a portare Rodha fuori dal locale.
<  Un momento!!  > Emily interrompe i festeggiamenti.
<  Io avevo già organizzato una festa a casa nostra!  >
<  E allora festeggeremo a casa della vincitrice! Piacere, sono Serj.  > Risponde il cantante presentandosi a Emily e lo stesso fa anche Daron.
<  Io, invece, sono Daron, chitarrista e amico di questi tre disgraziati!  >
<  Piacere ragazzi, vi faccio strada!  > Tutti seguono Emily e Nicole in direzione della festa.
<  Io vi raggiungo dopo. Ho una questione da chiarire.  > Dice John a Rodha.
< Va bene, tanto sai dove abito! >
John va a cercare sua moglie in mezzo alla folla che circonda il palcoscenico. La trova in compagnia di quella Caroline.
<  Tiffy, dobbiamo parlare.  > Tiffany è ancora arrabbiata per la sconfitta.
<  Di cosa?  > Risponde aggressiva.
<  Voglio parlarti in privato.  > Tiffany, riluttante, segue John in un angolo.
<  Sbrigati a parlare, voglio tornare a casa!  >
<  Guarda che ancora sono tuo marito! Non merito questo trattamento!  >
<  Certo! Sarai mio marito finché quella gatta morta non ti convincerà a divorziare!  > John perde definitivamente la pazienza. Questa storia è durata fin troppo.
<  Smettila di offenderla! Quella gatta morta … è mia sorella!  > Tiffany è sorpresa e non comprende.
<  Non … ti seguo.  >
<  Hai capito bene, invece. Rodha Evans è mia sorella. Figlia di mio padre e di una cameriera.  > Tiffany non crede alle sue orecchie.
<   Cosa sarebbe questo, uno scherzo?  >
<  No. Mia sorella è il frutto di una relazione extraconiugale di papà. L’ho scoperto di recente.  > Tiffany capisce che suo marito sta parlando seriamente.
<  Non può essere! Tuo padre è un brav’uomo, non avrebbe mai fatto una cosa del genere!  > John, con pazienza, spiega tutta la storia a sua moglie.
<  Scusami se non ti ho detto subito la verità, ma avrei preferito dirtelo dopo averlo detto a Rodha. Per il momento, credo sia il caso di tacere, voglio conquistarmi il suo affetto con il tempo … ma non voglio litigare con te, tesoro.  > Tiffany abbraccia suo John, anche se quest’ultimo nota una strana espressione nel volto della donna.
<  Che ti succede?  > Le chiede accarezzando i suoi capelli.
<  Sei sicuro che sia proprio tua sorella?  > Chiede perplessa.
<  Perché me lo chiedi?  >
<  Tu hai detto che questa domestica era … una poco di buono. E se avesse detto una balla a tuo padre per i soldi?  > A questo, John non aveva mai pensato.
“  Se Tiffany avesse ragione? No, non è possibile! Siamo così simili, non può essere una coincidenza! D’altro canto, però, anche il ragionamento di mia moglie non è così malvagio. Oddio, cosa devo fare?!  “
<  John?  >
<  Scusa, stavo pensando.  >
<  Io non voglio deludere le tue speranze ma non hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando Rodha saprà la verità? Potrebbe sfruttarti!  > John si sente trattato come un allocco.
<  Tiffy, io non credo che Rodha sia quel genere di donna!  >
<  Come puoi esserne certo? La conosci da poco tempo! Quindi io credo che tu devi accertarti del tuo legame con lei.  > Tiffany cerca di far ragionare John e pare che ci riesce.
<  Cosa proponi?  > Chiede il marito curioso.
<  Il test del DNA. Trova un modo per avere un suo campione  e fallo esaminare.  >
<  Credi sia proprio necessario?  > Chiede John ritenendo assurda questa situazione.
<  Credo proprio di si. Se il test confermerà le tue certezze, farò pace  con Rodha.  > John fa un mezzo sorriso a sua moglie. Come può essere il collera con lei.
<  Va bene. lo farò.  >
*****************************************
John raggiunge in auto la casa di Rodha e fa un bel respiro.
“  Signore, fa che tutto si aggiusti!  “ Pensa John salendo le scale per la porta.
<  Entra John!  > Rodha lo trascina dentro casa dove tutti ballano, bevono e si scatenano.
<  Divertiti anche tu!  > Rodha lo trascina in mezzo alla sala per ballare sotto le note di  “ Cuba “ dei Gibson Brothers.
<  Ma io non so ballare!  > Replica John.
<  E chi se ne frega! Qui nessuno è ballerino provetto!  >
 John si sente imbarazzato in quanto è impacciato nel ballo mentre il suo amico Daron è sciolto e a suo agio.
<  Tranne il nano malefico.  > Lo indica John strappando una risata a Rodha.
 Insomma tutti si divertono e si gustano le speciali frittelle di Emily!
Din Don
<  Vado io!  > Emily va ad  aprire. È Vartan con la sua consorte Zepur.
<  Dov’è la vincitrice?  > Chiede il vecchio insegnante raggiante.
<  I ragazzi sono tutti in sala. Accomodatevi.  >
<  Congratulazioni, ragazza mia!  > Vartan corre a abbracciare la ragazza.
<  Grazie, professore!  > Risponde felice lei.
<  Innanzi tutto, volevo presentarti mia moglie, Zepur.  >
<  Piacere signora.  > La moglie di Vartan è bella e porta bene i suoi anni.
<  Il piacere è tutto mio. Era da tanto tempo che volevo conoscerti.  > Replica la signora con gentilezza e eleganza.
<  Rodha non sono venuto solo per congratularmi, ma anche per portarti buone notizie.  >
<  Cioè?  > Chiede Rodha curiosa.
<  Tra due settimane avrai una tua mostra a San Diego  > Rodha resta per un momento in silenzio, incredula:
“  Ho sentito bene? avrò una MIA mostra???!!!  “
<  Rodha? Mi senti?  > Vartan gesticola la mano davanti ai suoi occhi ma nulla.
<  Papà! Sarà sconvolta!!  > Replica Daron avvicinandosi alla ragazza.
<  Sorella, ti senti bene?  > Chiede Mia scuotendo la sua amica.
<  Mia, mi è stato appena detto che avrò una mia mostra a San Diego. COME CREDI CHE STIA???!!!  > La ragazza inizia a saltare e urlare di gioia abbracciando i suoi amici più stretti.
<  Congratulazioni, ragazza.  > Le dice Lester stringendola forte.
<  Due vittorie in un solo giorno!!  > Urla Bonnie dalla gioia.  Anche i ragazzi si congratulano con Rodha.
<  I tuoi sogni si stanno finalmente realizzando. Siamo così felici per te!  > Si congratula John a suo modo e Rodha lo abbraccia dalla gioia. Entrambi sentono una strana sensazione dentro di loro, come un calore mai provato prima. Emily si commuove e va da sua figlia.
<  Non potevi chiedere di meglio da questa giornata!  >  Rodha abbraccia anche sua madre e Nicole.
<  Se oggi sono ciò che sono, lo devo a te, mamma.  >
<  Amici, dobbiamo dare sfoggio del nostro repertorio!  > Dice Serj ai suoi amici, improvvisando insieme a loro delle canzoni di augurio per Rodha, accompagnati dagli applausi.
La festa va avanti fino a notte fonda.
 

Buongiorno  a tutti, Rodha ha vinto, tutti a stappare lo spumante XD!!!
John è stato messo di fronte a una scelta scomoda che però può accertare il uo legame con Rodha. Speriamo sia compatibile!! Ciao, al prossimo capitolo! 

 

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Capitolo 7
*** Intrighi ***


Capitolo 7 - Intrighi
 
 
 ‘ Tu puoi lasciare l’albergo quando vuoi, ma non potrai mai abbandonarci … ‘
Questa era l’agghiacciante frase della celebre Hotel California degli Eagles. Solo per voi su Radio KNAC!


Rodha è allegra, soddisfatta  e elettrica. La giornata a lei pare più splendente del solito dopo la splendida notizia del giorno prima.
“ Mi metterei a saltare come un capretto per la gioia, Whuoo!!! “  Soffoca una risata perché è in diretta. Il suo cellulare vibra; Rodha lo prende e controlla. Ci sono due messaggi su What’s Up: uno da parte di Zack, l’altro da parte di John.
“  Leggo prima quello di John “  Pensa.
Miss Hollywood, le piacerebbe visitare la sala registrazioni dei suoi quattro fan accaniti per udire qualche pezzo inedito?
 
Rodha sorride, non lo faceva così simpaticone!
Ne sarei lieta, caro fan batterista!
 
Mentre quello di Zack:
Ciao Rodha, ti andrebbe di andare al Cherry Pie, questa sera?Ho voglia di vederti e parlare con te.
 
Per qualche ragione, Rodha non prova nulla. Credeva di provare emozione, gioia, invece niente … Eppure la sera prima, quando Zack le ha fatto quel discorso, era felicissima, mentre oggi … Daron ha occupato la mente della ragazza durante la notte. Il modo in cui la guarda, le fa venire un brivido. Nonostante questi sentimenti contrastanti, Rodha risponde:
Esco dalla KNAC alle 20:00.
“  Perfetto. Messaggio formale e senza allusioni.  “  Pensa.
***************************************
 
A pausa pranzo, John passa a prendere Rodha col suo fuori strada.
<  Hai aspettato tanto?  > Chiede Rodha salutando John.
<  No, sono arrivato da poco.  > risponde con un sorriso.
Rodha sale in macchina e in pochi minuti arrivano in sala registrazione.
<  Collezionate tappeti?  > Chiede Rodha osservando i tappeti persiani che riempiono il pavimento dello studio.
<  Diciamo di si. Come è andata alla stazione radiofonica, oggi?  >
<  A meraviglia! Sono su di giri per la notizia che mi ha dato il professor Vartan! Solo che ancora devo dirlo al mio capo e devo farlo al più presto!  >
<  Immagino, è da una vita che aspetti questo momento!  >
<  Già …  > John si sforza di essere loquace.
<  Sai, mi piacerebbe poter vedere i tuoi quadri.  > Rodha sorride.
 <  Se vuoi, ho delle foto nel mio telefonino.  >
<  Volentieri!  > Rodha estrae il telefonino e mostra alcune immagini a John, il quale è meravigliato dalla bravura della ragazza. Un dipinto in particolare attira la sua attenzione:
<  Cosa rappresenta questo? È impressionante e così realista!  > Si tratta del ritratto che ha tanto sorpreso Vartan. Rodha cambia espressione alla domanda di John.
<  Che ti succede?  >
<  Vedi John, quel ritratto è … molto personale. Rappresenta un avvenimento del mio passato che sconvolge ancora la mia esistenza. È la causa del mio peso e della mia passione allo stesso tempo.  >
<  Ti ascolto, sempre che tu voglia parlarne.  >
Rodha esita qualche secondo, poi si lascia andare …
<  Prima di parlare, devo premetterti una cosa. Mia madre e  mio padre non sono i miei genitori biologici. Io sono la figlia illegittima di un musicista donnaiolo e vigliacco che ha messo incinta la sua domestica e dopo aver fatto il danno voleva pure spingerla a abortire! Mia madre conosceva quest’uomo e ha udito per caso una loro litigata. Si intromise e lo convinse a far terminare la gravidanza alla sua amante per poi darmi a lei. Anni  prima, mamma aveva perso il suo bambino in un incidente, quindi puoi immaginarti quanto questo episodio l’abbia distrutta. Quando ha saputo del mio arrivo, ha capito che non poteva morire anche lei!  >
<  Mi dispiace molto.  > Riesce a sussurrare il batterista. Rodha non capisce perché John sia commosso, perché non può immaginare che quel ‘ mi dispiace ‘ è una nascosta  richiesta di perdono.
<  Adesso che lo sai, posso dirti tutto. Come ti ho già detto tempo fa, il mio patrigno aveva il vizio del gioco d’azzardo e arrivò persino a giocarsi la sua azienda! Non sapeva dove trovare i soldi per riprendersela e così chiese aiuto a un suo caro amico che da tempo frequentava casa nostra. Ero uno schifoso! Ancora ricordo il suo principio di calvizie, i suoi occhi azzurri iniettati di sangue, la sua pelle sempre umidiccia. Cercava sempre di toccarmi o di restare da solo con me, quel maledetto! Arrivai persino a ingrassare di proposito per non essere più il suo oggetto del desiderio ma non servii a nulla! Ne parlai con mio padre un giorno e lui mi picchiò e mi disse di non parlarne con nessuno o ne avrei pagato le conseguenze! Quest’uomo decise di prestare al mio patrigno la somma necessaria per riprendersi l’azienda, ma a una condizione: voleva la mia verginità. Avevo solo quindici anni … un giorno restai a casa a causa di un influenza e quel verme ne approfittò per cercare di violentarmi ma io riuscii a scappare e a confessare tutto a mia madre. Lei ne parlò con il mio patrigno e lui, senza vergogna, le disse che aveva organizzato tutto lui, tanto io non ero loro figlia, cosa gli importava chi mi avrebbe sverginata! Mia madre decise di scappare con noi figli di notte. Siamo stati aiutati da amici per un po’ finché mamma non ha trovato lavoro. Abbiamo fatto anche causa a quei due mascalzoni, ma entrambi l’hanno fatta franca perché lo stupro non è stato consumato! Per me, quella sentenza fu un duro colpo, mi sentivo distrutta e demoralizzata. Ogni notte, sognavo quell’aggressione e durante il giorno, ero schernita a scuola perché ero grassa … Poi, un giorno, ho scoperto Frida Kahlo e la sua tormentata vita, resa vivibile solo grazie alla pittura. Già da piccola, disegnavo per sfuggire alla realtà ma da quel momento in poi, diedi sfogo alle mie emozioni attraverso la pittura e non ho più smesso! In seguito, sono entrati i miei amici nella mia vita e tutto mi è sembrato più facile da sopportare.  > termina con allegria. John, invece, si sente colpevole  di tutto questo male!
“  Più so della sua storia, più dubito che Rodha riuscirà mai a amarmi quando saprà la verità. Il suo passato è pieno di dolore … tutto per colpa di mio padre. Potrebbe riuscire a vedermi come suo fratello e non come figlio di Fuad? Non so …  “
<  Guardandoti, non si direbbe. Sei sempre così allegra e piena di energie.  >
<  Non dico di non essere felice, anzi! Ho l’affetto di mia madre e dei miei fratelli, ho tre amici fantastici e un lavoro figo … però, nella mia vita , ho sempre faticato per ogni cosa: studiare all’università, il giudizio della gente, far capire ai maschi che ho tanto da offrire aldilà del mio fisico.  >
John prova molta tenerezza nei confronti di Rodha.
<  Una volta, qualcuno mi disse che nella nostra esistenza, tutto ciò che ci capita, serve a qualcosa. Sicuramente, tutto quello che hai passato, ti è servito per diventare la persona che sei oggi.  > Rodha sorride  al batterista.
<  Cambiando discorso, non avevi dei pezzi inediti da farmi ascoltare?  > John recupera la spensieratezza con questa richiesta.
<  Siii!!!  > maneggiando con il mixer, John fa ascoltare a Rodha qualche assolo di batteria. La ragazza resta di sasso per la precisione e la tecnica di John.
<  Sei formidabile!  > Dichiara Rodha tutta entusiasta.
<  Grazie.  >
<  Materiale per un nuovo disco?  > A questa domanda, John cambia espressione.
<  Non ne ho idea nemmeno io.   Sono pronto per questo passo, ma non dipende solo da me.  >
<  Vuoi dire che per i ragazzi non è lo stesso?  > Chiede Rodha. John sospira dispiaciuto.
<  Vedi Rodha, come tu saprai, Serj ha un progetto parallelo da solista e credo che anche Daron abbia qualcosa in mente a riguardo ma ancora non ne sono certo. Personalmente, non sono molto d’accordo perché se abbiamo scelto di riunirci come gruppo, dobbiamo comportarci da gruppo! Ma non ci riesco a parlarne con i diretti interessati, temo di creare dei problemi tra di noi ed è l’ultima cosa che voglio. Però è da dieci anni che non pubblichiamo un disco!  >
<  Io, invece, ti consiglio di parlare con loro. Sono sicura che capiranno.  > John non sembra molto convinto.
<  Chi mi preoccupa di più è Daron. Non sembra ma è molto sensibile, ha un modo tutto suo di percepire le cose.  >
“  Strano, non lo avrei mai detto!  “ Pensa la ragazza. John ripensa alla discussione con sua moglie della sera prima e si mette subito all’opera.
<  Che maleducato che sono! Non ti ho chiesto se vuoi qualcosa da bere.  >
<  Solo un bicchiere di acqua, per favore.  > Ringrazia Rodha. John riempie un bicchiere di plastica dal distributore e lo passa a Rodha, la quale lo beve in un batti baleno.
<  John, prima o poi scoppierai, posso assicurartelo! La cosa migliore è parlare con loro a cuore aperto.  >
<  Ci penserò.  > Rodha guarda l’ora.
<  Scusami John, ma devo rientrare a lavoro.  >
<  Ti accompagno.  >
<  No, non c’è bisogno! Prendo un taxi. Ci vediamo!  > Rodha saluta John di fretta  e furia e scappa via. John si trova da solo nel divanetto con quel bicchiere di plastica macchiato col rossetto, pieno di dubbi per la testa!
“  Mi sembra assurdo quello che sto per fare! Forse papà aveva le sue buone ragioni per credere a quella donna. E se, invece, Tiffany avesse ragione? Se mio padre fosse stato ingannato? No, non posso correre il rischio di legarmi troppo a una sconosciuta che potrebbe non essere mia sorella!  “ John prende coraggio e mette il bicchiere di plastica in una busta trasparente.
“  Farò questo test e non avrò più dubbi!  “
*********************************************
Rodha esce per strada in cerca di un taxi quando improvvisamente:
<  Ma tu guarda che splendida coincidenza!  > una voce famigliare la fa voltare. È Daron!
<  Ciao, Daron! John ti aspettava? > Rodha sente le farfalle allo stomaco alla vista del chitarrista.
<  Si, ho un appuntamento con lui. Ti ha mostrato il nostro laboratorio di canzoni?  > il chitarrista è molto vicino a Rodha.
<  Si, però ora devo andare. Devo rientrare alla KNAC.  > Rodha fa per andarsene ma Daron la ferma.
<  Non è bene che una ragazza giri da sola per questi quartieri! Ti accompagnerò io.  > Rodha sente il suo imbarazzo salire.
<  Emh … Veramente stavo chiamando un taxi.  >
<  Non se ne parla proprio! Per me è un piacere, credimi!  >
“ Ah – ah, ti correggo, il piacere è mio!  “  Pensa Rodha, gasata per questa svolta.
Rodha segue il chitarrista in un parcheggio vicino dove Daron ha parcheggiato la sua Jeep.
“  Bel gioiello!  “ Pensa.
Ma non è la macchina  a incantarla quanto il proprietario! Porta dei pantaloni attillati neri con una maglietta a maniche corte attillata nera a sua volta che risalta il suo torace non più giovane ma pur sempre tonico.
“  Il nero deve essere il suo colore preferito!  “ Pensa la ragazza mentre sale in macchina con Daron.
<  Grazie per questo piacere!  >
<  Figurati.  > Daron accende l’auto e esce dal parcheggio.
<  Mi dispiace solo di farti ritardare con John. Avrete molto lavoro!  >
<  Abbiamo materiale in cantiere, se è questo che volevi sapere!  >
Rodha resta stupefatta di quanto sia perspicace Daron.
<  Come lo hai capito?  > Daron guarda la strada ma sorride.
<  Sei pur sempre una conduttrice radiofonica, è normale che tu sia curiosa … e la cosa mi intriga.  > Risponde con tono mellifluo.  Rodha sente la sua gola completamente secca!
“  Ora capisco perché tante donne stravedono per lui!!  “
<  Ti  ho imbarazzata?  >
<  Perché?  > Rodha vuole sembrare risoluta e indifferente a quel doppio senso.
<  Mi hai dato questa impressione.  > Risponde pacato.
“  Ma bravo!  Prima tira il sasso poi nasconde la mano!  “
<  Hai ragione, sono curiosa! Ma tranquillo, nessuno saprà di questa nostra conversazione!  >
<  Mi hai dato l’impressione anche di una donna discreta a primo impatto!  >
<  Tu, invece, mi hai sorpresa. Quando suoni, sembri un pazzo … invece nel privato sei riservato, non come John, sia chiaro!  >
Daron rivolge il suo guardo su quello di Rodha. L’auto è ferma a causa del traffico.
<  La cosa ti delude?  > Rodha inizia a faticare nel mantenere la sua risolutezza.
<  Affatto!  > si limita a rispondere Rodha.
“  Rodha contieniti, per Dio!!   “
<  Sai che altra impressione mi hai fatto?  >
<  Quale?  >
<  Che hai tanti lati nascosti. Me ne sono reso conto durante la cena di Venerdì scorso. Da quello che hai detto, ho capito che i tuoi trascorsi sono stati difficili ma ne parlavi sorridendo, quindi sei una donna forte, che sa affrontare le avversità!  >
Rodha è senza parole. Si sente esaminata con attenzione da Daron.
<  Sai, sono così felice della notizia che mi ha dato tuo padre.  >
Rodha vuole cambiare discorso per evitare di far sapere troppo di lei a Daron. Lui capisce che per il momento Rodha non si sbilancerà troppo.
<  è quello che hai sempre desiderato. È normale che ti senti al settimo cielo.  > Daron cambia tono di voce.
“  è lunatico, il ragazzo! “ Pensa Rodha.
<  Il sogno di una vita.  > sospira Rodha appoggiando la testa al finestrino:
<  Da dove è nato questo sogno?  > chiede il chitarrista con curiosità.
“  Voglio sapere ogni cosa di lei! “ Pensa.
Rodha lo guarda con stupore.
<  Ora mi deludi, Daron. Se hai capito che il mio passato non è stato facile, dovresti  già capire da dove  è nata la mia passione … Una passione che mi ha aiutata a sfuggire da una realtà disgustosa!  Piuttosto, io dovrei sapere da cosa è nata la tua passione per la musica? Molto spesso, gli artisti sono complicati e hanno un passato difficile alle spalle. Tu, invece, provieni da una famiglia ricca e di gran cultura. Hai tutto ciò che un uomo possa desiderare!  > Daron viene spiazzato da questa analisi e il suo sorriso scompare.
<  Non sono sempre stato un uomo ricco. Anche la mia famiglia, come tua madre, ha provato la povertà quando hanno lasciato l ‘ Armenia per trasferirsi a Los Angeles. Sono nato in un appartamento piccolo, umido  e poco confortevole … Poi, per fortuna, i miei genitori, quando ero bambino, sono riusciti a trasformare la loro passione nel loro mestiere e il nostro stile di vita è migliorato.  >
Daron resta stupito di se stesso. Non si era mai esposto così tanto con qualcuno conosciuto da poco. Rodha, non sa perché, le ispira fiducia.
<  Quindi la tua è stata una  adolescenza  tranquilla?  > Daron sembra titubante ma gli basta guardare quei due occhi così particolare per continuare il suo racconto.
“  Forse, se racconto qualcosa di me, anche lei si scioglierà … “ Pensa Daron.
<  Non proprio. Avevo un carattere introverso e vivevo solo per la mia musica. Pensa che trascuravo anche lo studio! Qualche compagno di classe  figlio di papà con la puzza sotto il naso, mi prese di mira, additandomi come lo sfigato della classe e da lì sono diventato celebre per le mie risse quasi quotidiane. Il vecchio Vartan è stato costretto a iscrivermi in una scuola privata frequentata solo da ragazzi armeni e sono stato seguito anche da diversi strizza cervelli perché soffrivo di crisi di panico. Erano tutti uguali, quei bastardi! Cercavano di risolvere i miei problemi attraverso gli psicofarmaci. Ad un certo punto, mi sono stancato e ho trovato la soluzione ai miei problemi attraverso la meditazione … e attraverso la musica, ovvio! È stato al liceo che ho conosciuto Serj e Shavo e siamo diventati un gruppo.  >
 Rodha  si sente onorata di aver potuto ascoltare queste confidenze così intime.
<  … Anche io, quando avevo quindici anni, frequentai di nascosto lo psichiatra della scuola, perché mia madre, poveretta, non poteva permettersi di pagarne uno privato. Nemmeno a me è stato di grande aiuto … Sai, essere in sovrappeso al liceo, è molto dura! Per fortuna, ho trovato conforto nella pittura. Con il passare del tempo e dopo aver perso qualche kilo, ho imparato a volermi bene.  >
Sono arrivati alla KNAC e la loro chiacchierata finisce qui.
<  Grazie ancora per il passaggio.  > ringrazia Rodha scendendo dalla macchina.
<  Grazie a te per il tempo che mi hai concesso. Spero di rivederti presto! Tieni, ti lascio il mio numero.  >
“  IO spero di rivederti presto!  Cavoli, è così attraente!!! “
<  Grazie. Ciao!  >  si limita a salutare Rodha entrando di corsa dentro la stazione radiofonica.
********************************************* 
A lavoro finito, Rodha si da una ripassata veloce e va al Cherry Pie, ad aspettare Zack.  Zack arriva poco dopo e si avvicina lentamente al tavolo.
<  Ciao.  > Saluta quest’ultimo con timidezza.
<  Ciao.  > Replica Rodha con distacco e freddezza.
<  Non ti dispiace se intanto ho ordinato l’acqua?  >
<  No. Come stai?  >
<  Molto bene, grazie. Il mio lavoro va alla grande e ieri sera, dopo la mia vittoria, ho ricevuto la notizia che avrò una mostra tutta mia.  > Giusto per far capire a Zack che lei  può campare benissimo senza di lui.
<  è fantastico! Congratulazioni!  > Zack è un po’ impacciato, non riesce a guardare la ragazza dritto negli occhi. Ciò fa sentire Rodha più forte di lui.
<  Come sei teso!  > lo incalza Rodha, sempre più decisa a sminuirlo.
<  Perché mi sento colpevole e tu lo sai.  >  Risponde lui pacato.
<  Rodha, è vero! Ti ho fatto soffrire e tu non lo meriti. Sono stato così … ipocrita nei miei atteggiamenti. Ma adesso basta! Basta con il cinema, io voglio solo poter ritornare con te. >
Rodha, dentro di sé, è felice, ma la sua parte razionale la tiene in guardia! Non deve cascarci di nuovo, i maschi non cambiano così facilmente.
<  Belle parole, ma le parole non bastano. Ci vogliono i fatti.  > Replica Rodha, fiera della sua risposta.
<  Il fatto che io sia qui, a pregarti di perdonarmi, a te non basta?  >
Rodha resta per un attimo in silenzio, non sapendo come replicare. È molto combattuta, non è certa di volerli dare una seconda possibilità. Il cellulare di Zack squilla.
<  Scusami, torno subito.  > Zack corre in bagno per parlare al telefono. Rodha viene assalita da un dubbio:
“  E se fosse quella stangona a cercarlo? Forse non è vero che è finita con lei. Devo ascoltare  la sua chiamata.  “ Rodha, con discrezione, si avvicina alla toilette degli uomini e per fortuna lui è davanti ai lavandini.
<  Dimmi, Roger … Si, si sono con lei … Sto cercando di convincerla, mi serve tempo … Si, Roger, lo so che la sua vittoria come Miss Hollywood è fresca, ma mi serve tempo, Rodha non è una sprovveduta! Lo so che è una bella pensata fidanzarsi ufficialmente con lei, ma te l’ho detto, mi serve tempo!  >
Rodha sente un tuffo al cuore. Ha sentito abbastanza, corre al tavolo e cerca di pensare velocemente sul da farsi.
“  Che verme!! Allora era questo quello che voleva! Tornare da me solo per una mossa pubblicitaria!  Giuro che me la pagherà!! Ne ho abbastanza di subire!!  “
Zack torna al tavolo e Rodha si mostra raggiante ma sotto mentite spoglie.
<  Lavoro?  >
<  Si. Era Roger, il mio agente. Mi ha contattato per una proposta come protagonista di una commedia teatrale.  >
“  Si, si, una commedia dove tu finirai sotto tre metri di terra per mano della sottoscritta!  “ Pensa Rodha rabbiosa.
< Oh, mi fa piacere!  > Rodha sorseggia il suo bicchiere d’acqua con studiata lentezza.
<  Rodha, hai notato come ti guarda il tipo del tavolo dietro di me?  >
Rodha guarda meglio dietro Zack e lo vede.
<  Miss Hollywood non passa inosservata!  >
<  Farà bene a rassegnarsi, perché io sono geloso di ciò che sento mio!  > Rodha ha appena trovato un idea per vendicarsi di Zack.
<  Non contarci troppo … Non ho dimenticato niente!  >
<  Se può consolarti, non ci sono andato a letto con quella.  >
<  Ho i miei dubbi, se permetti.  >
<  E tu invece? Vuoi farmi credere che non ti sei guardata intorno?  > Rodha è seriamente tentata di metterli le mani addosso per la gran faccia tosta.
<  Non ti riguarda.  >
<  Ho capito il messaggio.  > replica Zack rassegnato.
<  Scusami un momento. Vado a chiamare mia madre per avvertirla che non rientro a casa.  >
Rodha corre in bagno e si chiude dentro un gabinetto. Cerca il numero di Daron e lo compone velocemente.
<  Pronto?  >
<  Ciao, Daron. Sono Rodha!  >
<  Che sorpresa!  A cosa devo questa chiamata?  >
<  Oh, sai, oggi mi sono trovata a mio agio a parlare con te e volevo chiederti se domani sera volevi uscire per poter fare un'altra bella conversazione. Però non dire nulla a John, per favore.  > Chiede la ragazza con il tono di voce più smielato che può assumere.
<  Certamente!!  Dimmi quando e a che ora!  >
<  Per le 20:15, però lascio a te la scelta del locale.  >
<  Che ne dici del   Troubadour. È un nightclub molto rinomato.  >
<  Si, certo, lo conosco e la trovo una splendida idea. Non posso prolungarmi oltre, sono fuori con i miei amici. ci vediamo domani.  >
<  Non vedo l’ora!  >
Rodha riattacca e fa i salti di gioia. Rodha ritorna a tavola  e avvicina la sua mano a quella di Zack.
<  Mi mancano le nostre serate insieme e le nostre conversazioni lunghe … Ci penso spesso in questi giorni.  > Dice Rodha recitando la parte della ragazza innamorata e nostalgica. Zack è confuso, non comprende il cambio di umore della ragazza ma le sorride e stringe dolcemente la presa.
“  Che attrice che sono!  “  Pensa Rodha.
<  Davvero?  > chiede Zack, caduto nella trappola di Rodha.
<  Oh, si. Anzi, sai che ti dico? Vorrei tanto passare una serata con te anche domani sera! Io e te al Troubadour, che ne dici?  >
Zack è tranquillo, non sospetta nulla.
<  Dove si trova?  >
<  A West Hollywood. Al 9081 di Santa Monica Boulevard.  >
<  Per me va bene. >
<  Allora ci incontriamo li alle 20:30. Va bene? >
<  I signori hanno scelto per ordinare?  > chiede  un cameriere e i due ordinano la loro cena. Rodha pregusta la sua ripicca.

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Capitolo 8
*** Intrighi - parte 2 ***


Capitolo 8. Intrighi - parte 2





 Domenica. Rodha si sveglia presto e non ha voglia di restare in casa, così prende la sua bicicletta dalla soffitta e fa un giro per la Doheny Drive, una versione borghese di Beverly Hills. Mentre percorre quella casa piena di palme altissime, grattacieli e case perfette, Rodha pensa al suo piano di vendetta.
“  Eh – eh, quel farabutto avrà una bella sorpresa!  “ Pensa fiera della sua pensata. Una figura blocca la sua passeggiata, una figura anziana posizionata  sul giardino di una casa intenta a annaffiare i fiori.   
<  Ciao, Rodha.  > è Fuad. Si avvicina alla ragazza, incredulo di vederla in quella zona del distretto. Rodha non sa cosa rispondere.
<    Come stai? Cosa ci fai qui?  >  Rodha sente emozione dentro di sé ma si riprende subito e mostra indifferenza al vecchio.
<  Non certo per cercare lei, signore. Stavo facendo una passeggiata.  Se sapevo che lei abitava qui, non avrei corso il rischio di incontrarla.  >
<  Veramente, queste non è casa mia ma di mia sorella. Ogni Domenica vengo qui da lei per curare il giardino. Lei, poverina, non può farlo perché è paralizzata e suo marito non è portato per queste cose.  >
<  Non la facevo così premuroso.  > Inferisce ancora Rodha.
<  Mi odi ancora. Lo so.  > Replica Fuad rassegnato.
<  No, il mio non è odio ma indifferenze perché per me lei è un estraneo!   > Rodha decide di tornare indietro, senza voltarsi.
<  Addio!  >  Scappa via e il povero Fuad non può fare a meno di piangere.
*********************************************
È sera. Rodha  è nella sua camera a prepararsi per la serata con Mia e Nicole che le fanno compagnia. Per la serata, indossa la sua camicia rosa scollata dalle maniche bucate e lunghe con dei pantaloni aderenti neri. Rodha ha raccontato alle due ragazze quello che è successo il giorno prima …
<   […] Quel maledetto bugiardo … Non è possibile che ha cercato di fregarti di nuovo!!  > Commenta Mia furente.
<  Rodha, cosa pensi di fare adesso che sai queste cose?  > Chiede Nicole, più riflessiva.
<  Lo saprete domani quando ve ne parlerò.  >
<  Uffa!  > Protesta la sorella.
<  No, sorella! Adesso sono curiosa, anche io, scusa!  >  Rodha si volta verso  di loro.
<  Voglio farli capire che non mi sono disperata per la sua disfatta.  > Detto ciò, termina gli ultimi ritocchi e prende la sua borsetta.
<  Scusatemi, ma devo andare al Troubadour un quarto d’ora prima.  >
<  Perché?  > Chiede Nicole.
<  Devo incontrare un amico speciale. Buona serata a tutte!  > Conclude Rodha lasciando la stanza.
<  Nicole, tua sorella ha uno scopa amico e non me l’ha detto!  >
**************************** 
Rodha raggiunge il nightclub. Non sembra accogliente al primo impatto per il suo colore grigio, ad eccezione del cartello. Però tanti artisti hanno fatto il loro debutto in questo celebre locale nel corso dei suoi cinquanta anni di storia. Rodha entra e trova diversa gente; la persona che lei sta cercando, invece, è seduta in uno sgabello del banco bar, in attesa.
“   Stasera è in camicia e giacca di lino, Wow!  “  Pensa.
Daron la intravede tra la gente e le fa un cenno con la mano per farsi vedere.
“  Perdonami per quello che sto per fare …  “ Pensa ancora Rodha.
Lo raggiunge, raggiante.
<  è da molto che aspetti?  > Chiede Rodha premurosa.
<  No. Anche se fosse stato il contrario, non  mi sarebbe dispiaciuto.  >
Rodha  si siede vicino a lui.
<  Sei sempre così galante?  >
<  Solo con chi ne ho voglia.  >
<  Buono a sapersi.  > Il barista si avvicina a lei.
<  Un Manhattan, grazie!  > Dopo qualche minuto, nel quale l’incrocio di sguardi tra Daron e Rodha sembra non finire mai, Il barista serve il cocktail alla ragazza.
<  Sono contento che la nostra conversazione di ieri ti ha fatto piacere.  > Riprende Daron sorseggiando quello che sembra un Martini.
<  è la verità. Non so come spiegartelo ma mi sono sentita in sintonia con te.  >  Rodha sta parla sinceramente. Per tutta la notte non ha fatto altro che ripensare al loro incontro, era come se conoscesse Daron da sempre e ciò ha creato timore in Rodha; non vuole farsi coinvolgere sentimentalmente per il momento, specialmente con uno come Daron, un celebre rocker che potrebbe con ogni buona probabilità sedurla e sparire come se nulla fosse accaduto. No! Rodha non vuole essere uno sfizio.
Intanto, all’insaputa dei due entrano anche Serj, John e Shavo con le rispettive consorti. Cercano un tavolo dove sedersi e godersi la serata di Live. Anche Zack entra al Troubadour in cerca della sua preda. La vede e anche Rodha lo vede. Zack si avvicina al banco e Rodha, senza esitazione, si avvicina a Daron e lo bacia stringendolo a sé. Zack è allibito. Anche i ragazzi guardano la scena senza accorgersi che la ragazza è Rodha.
<  Malakian non ha perso tempo, stasera!   > Commenta Serj accompagnato dalle risate dei suoi compagni.
<  Rodha ma …  > Prova a spiccicare quel furbone di Zack. Daron è confuso dagli eventi ma si lascia trasportare con immenso piacere.
“  Non credevo sarebbe stato così facile!  “ Pensa allegro.
Rodha si stacca da Daron e volge il suo sguardo verso Zack.  I ragazzi, nel vedere Rodha, restato spiazzati, specialmente il povero John.
<  John … ti senti bene?  > bisbiglia Shavo a John notando un ombra nel volto del suo collega.
<  Io  … io lo ammazzo …  > bofonchia tra i denti.
<  John, ti prego, non dare spettacolo.  Ti ricordo che Angela e Sonia non devono sapere niente finché non sapremo i risultati del test.  Ammazzalo in privato.  > cerca di tranquillizzarlo Tiffany, la quale ha percepito la furia omicida di suo marito.
<  Prima ero troppo grassa  e impopolare per sua signoria. Adesso che ho vinto un concorso di bellezza, casualmente, ritorni sui tuoi passi! Sai che ti dico, razza di rammollito perdente che non sei altro? Non voglio avere a che fare con un ipocrita come te!!  >
<  Ma quello con cui Rodha discute, non è quel attore drammaturgo?  >  Chiede Sonia sempre più curiosa di ascoltare la conversazione.
<  Si, sembra lui! Conosce Rodha?  > Chiede Shavo.
<  Rodha sembra fuori di se. Sicuramente non è suo amico!  > conferma Sonia.
Zack, nonostante sia nel torto marcio, è stufo di fare la parte del bravo ragazzo e si mostra per ciò che è.
<  Sarei io un opportunista?!  Guarda con chi te la fai te?!  > commenta indicando Daron.
<  Non fare la vittima! Ho sentito la tua telefonata con quel intrigante del tuo manager. Non cercare di prendermi in giro, è fiato sprecato!  >  Detto questo, Rodha lo liquida con disprezzo.
<  Non farti illusioni, tesoro. Anche lui ti userà perché tu sei una ragazza da nascondere!  >  Zack vuole avere l’ultima parola ma Daron ha perso la pazienza e  si mette nel mezzo. I ragazzi ascoltano la conversazione disgustati. John vuole intervenire ma Tiffany e Shavo lo bloccano.
<  Hey tu, se non la fai finita di sparare stronzate, ti faccio fare la fine di quei cinque idioti del concorso. Li ho affrontati da solo, se ben ricordi.  > Zack si lascia intimorire se ne va mandando al diavolo entrambi. Rodha, imbarazzata, si volta verso Daron.
<  Mi dispiace molto … Volevo solo vendicarmi di quel cretino. Siamo usciti insieme per due mesi, poi ho scoperto che aveva una ragazza di copertura da esporre al mondo per la sua carriera cinematografica. Quando ho vinto Miss Hollywood, lui mi ha chiesto di riprovarci e  ho scoperto per caso che anche questa riconciliazione era una bravata pubblicitaria. Scusa se ti ho messo in mezzo.  >
<  Quando hai vinto il concorso, volevo congratularmi con te in privato e casualmente ho ascoltato la vostra conversazione e ho capito tutto. Non devi scusarti, è tutto a posto. Però, se vuoi, possiamo approfondire l’argomento a casa mia?  > Chiede il ragazzo con malizia e Rodha non può non restare spiazzata da questa uscita inaspettata.
<  Rodha, cosa è successo?!  > è John. Si avvicina alla ragazza preoccupato, insieme al resto del gruppo. Daron, nel vedere John, sbianca.
“  Merda! Spero non abbia visto e sentito niente!  “
<  Ciao, ragazzi. Tranquillo John, non è successo niente. Uscivo con quel tipo e mi ha piantata due settimane fa per un’altra. Voleva fare pace e gli ho fatto capire che non era possibile. Daron mi ha aiutata a mandarlo via.  > si inventa Rodha per parare il culo al chitarrista.
<  S – si, esatto ragazzi!! Quel cretino di Zack Marsh stava diventando troppo violento per i miei gusti!  > Risponde imbarazzato Daron e si becca uno sguardo truce da parte del batterista.
“  Cazzo, ci ha visti!  “ Capisce al volo, Daron.
<  Uscivi con quel tipo?!! Ma non stava con una modella?!  > Chiede Sonia curiosa.
<  Era  una copertura. Come ha detto prima lui, io non sono una ragazza da mostrare al mondo. Qui c’è qualcuno che sarebbe d’accordo su questo, vero Tiffany?  > Chiede ironica Rodha notando la presenza di  Tiffany, la quale non risponde. Lascia cadere la sua provocazione.
<  Lascialo perdere. Tu meriti di meglio.  > Riprende  Serj  mettendo fine a questo terribile silenzio.
<  Hai ragione e sapete che vi dico? Non mi interessa! Voi cosa ci fate qui?  >
<  Serata di coppia con musica live. Vorrei presentarti mia moglie Angela.  >
Angela, con un sorriso espansivo, si fa avanti e la saluta.
<  Ciao, Rodha. I ragazzi mi hanno parlato molto di te.  >
<  Piacere. Spero che ti hanno parlato bene di me. Di quanti mesi sei?  > Chiede osservando il suo pancione.
<  Quasi al termine. È un maschio.  >
<  Congratulazioni.  >
John si avvicina a Daron con cautela e li sussurra:
<  Ti ho visto.  >
Daron, a quelle parole, è molto indeciso se voltarsi e scappare il più lontano possibile.
<  N – non è come credi.  >
<  Che patetico cliché. Ho visto che la baciavi e mi basta.  >
<  Ti correggo. Lei ha baciato me e lo ha fatto per ripicca.  >
<  E io dovrei crederti?  >
<  Voleva farla pagare a quel cretino.  >
John cerca di restare calmo.
<  Vieni con me, fuori.  >
Mentre il resto del gruppo continua a conversare, Daron e John escono fuori dal Troubadour. Daron estrae dalle sue tasche un pacco di sigarette e ne accende una. Ha come l’impressione che il suo amico vuole strappargli i testicoli. John cerca di restare calmo e parlare con il suo amico in modo pacifico.
<  Ascoltami bene. Ieri ho conservato un bicchiere nel quale ha bevuto Rodha e l’ho portato in  laboratorio per fare il test del DNA.  >
Daron lo guarda perplesso.
<  Perché?  Tuo padre non ha detto che …  >
<  Tiffany sa del nostro segreto. È stata lei a darmi questo suggerimento per essere certo che Rodha sia realmente mia sorella. Se il risultato delle analisi sarà positivo, stai alla larga da lei! Ti conosco da tanti anni, non sei mai riuscito a tenerti una donna a causa del tuo carattere. Non sei la persona giusta per Rodha.  >
<  Dimentichi che la maggior parte delle donne che ho frequentato, miravano più alla mia fama che al mio cuore.  > Commenta Daron facendo un tiro.
<  Ti sei dato questa giustificazione anche quando Jessica ti ha lasciato tre anni fa?  >
John ha deciso di toccare un tasto dolente del passato del chitarrista.
<  Credi che ho torto? Guarda con chi sta per sposarsi! Come ogni modella, è sempre stata una ragazzina insicura  e capricciosa … e io sono stato il suo sottomesso compagno di giochi per sette anni. Adesso, Jessica ha capito che il tempo passa anche per lei e non potrà sfilare in passerella per la vita, anzi per gli standard della moda, lei è già vecchia … e ha trovato un altro pollo da poter spennare fino a quando anche quest’ultimo non si stuferà di lei. Il signor Ulrich tende a rimpiazzare le sue moglie quando sono avanti con l’età.  > Commenta con sarcasmo e profonda amarezza Daron. L’espressione di John si è trasformata da rimprovero a pena per il suo amico.
<  Però tu l’amavi quella ragazzina capricciosa …  >
<  Ti prego, non ricominciare!  >
<  Daron, in quel periodo eravamo molto uniti sia come amici che come colleghi, io ho visto come hai lasciato che questa relazione andasse in fumo grazie alla tua misantropia e al tuo carattere. Quando, quella notte d’inverno di tre anni fa, mi hai telefonato per dirmi che tra di voi era tutto finito, in cuor mio me lo aspettavo.  >
Daron non vuole in alcun modo ripensare a quella notte e taglia corto.
<  Non temere. Rodha non corre questo rischio con me.  >
Povero diavolo! La sua attrazione nei confronti di quella ragazza è travolgente, ma non vuole trasformarla in qualcosa di diverso. Sa che John ha ragione, Rodha può solo aspirare alla sua carne nuda ma non può aprire di nuovo il suo cuore protetto da un muro di ghiaccio.
<  Voglio fidarmi. Ora però torniamo dentro.  >
I due rientrano e si uniscono al gruppo, preso dalle loro conversazioni. 



Ritorno all'attacco!! Dopo questo ponte di fuoco, eccomi con il capitolo 8. Rodha ha consumato la sua vendetta ma credo si sia cacciata in un grosso guaio ;). John, il fratello geloso, mette in guardia Daron, però io credo sia servito a poco e a voooiiii????? 
Aspetto i vostri commenti e vi annuncio che il nono capitolo è già in corso! Grazie a tutti per il sostegno!!

 

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Capitolo 9
*** Compatibile? ***


Capitolo 9 - Compatibile?




Lunedì. John si sveglia di buon ora stando ben attento a non svegliare la moglie. Tornati a casa, la sera prima, hanno fatto l’amore ed è stato magnifico per entrambi dopo diverso tempo ... però John è stranamente  nervoso e non riesce a stare ancora a letto, perciò si mette addosso una tuta e va a fare la sua corsa mattutina per stendere i nervi. Dopo un’ora, torna a casa e si fa una doccia veloce per poi recarsi in ospedale per ritirare il referto. Quando mette il piede sull’entrata per il ritiro dei referti, l’ansia cresce insieme alla voglia di sapere … con la speranza di non essersi affezionato a una sconosciuta.
<  Buongiorno, signore!  > lo saluta l’infermiera dietro lo sportello.
<  Buongiorno, sono John Dolmayan. Deve ritirare un … referto molto personale.  > risponde a bassa voce il batterista.
<  Oh, certo. Le porto subito i risultati.  > velocemente, l’infermiera prende la busta e la consegna a John.
<  La ringrazio. Buona giornata.  > John sente tremare le sue  gambe con quella busta tra le mani. Non se la sente di leggerla da solo, così torna a casa. Quando rientra, trova Tiffany in sala a fare esercizi di yoga.
<  John, amore, ti sei alzato prima oggi!  > John si reca in sala.
<  Ho ritirato i risultati.  > Tiffany si ferma e si avvicina al marito.
<  Hai già letto quel foglio?  >
<  Preferisco farlo qui.  > Tiffany abbraccia suo marito e lo stringe a se.
<  Sono dispiaciuta per quello che ho fatto.  >
<  Puoi dirlo forte.  > la rimprovera il marito ma senza mollare la sua presa su di lei.
<  Mettiamoci comodi. Ne ho bisogno.  >  Tiffany e John si mettono sul divano.
<  è giunto il momento.  > John si fa forza e sta per aprire la busta ma il suo cellulare squilla. La suspense del momento viene interrotta.
<  Chi è ?  > Risponde nervoso.
<  Hey, Dolmayan, mi servono ancora i timpani!!  >
<  Cosa c’è Malakian?  >
<  Riunione urgente al Cherry Pie. Ho una cosa da dirvi a tutti!!  >  Prima che John possa dire qualcosa, Daron riattacca.
Per qualche strana ragione, John sente una stretta allo stomaco.
“  Ho uno strano presentimento … “ Pensa turbato.
Si alza e va verso la porta.
<  Dove vai?  > Chiede Tiffany.
<  I ragazzi richiedono la mia presenza per un annuncio.  >
<  E … i risultati?  >
<  Li leggeremo più tardi.  Te non sbirciare!  > Ammonita la moglie mentre va via. In pochi minuti, raggiunge il Cherry Pie e trova i suoi amici già comodi nel solito tavolo a gustarsi la loro colazione.
<  Buongiorno!  > Lo saluta Shavo.
<  Abbiamo ordinato il caffè anche per te.  >  Risponde Serj passando la tazza al batterista.
<  Grazie.  > John si siede vicino a Serj e ruba un toast a Daron.
<  Allora, Daron. Cosa bolle in pentola?  > Il chitarrista sorride alla domanda.
<  Ho un progetto con i Linkin Park. Si tratta di una collaborazione per una canzone, nulla di che!  >
<  Ah …  > John non sa come rispondere. I suoi dubbi su Daron , sono diventati certezze! Il suo caro amico sta portando avanti  un progetto parallelo alla band e per di più non si è confidato con lui prima di parlare con tutti.
<  Solo questo hai da dire?!  > Chiede Daron deluso.
<  Cosa vuoi che ti dica?  Ci hai chiamato solo per questo?!  >
John cerca lo sguardo di Serj  e quest’ultimo fa spallucce.
<  Scusa se voglio rendervi partecipi dei miei progetti!  >
<  è un iniziativa tua! Non ti serve cercare i nostri consensi.  >
<  Cosa ti prende, John?  Questa mattina sei teso!  > Chiede Shavo.
<  Ho fatto il test del DNA qualche giorno fa. Volevo verificare se Rodha è realmente mia sorella.  >
<  Non è un ragionamento campato in aria.  > Risponde Serj.
<  Stavo per leggere i risultati, ma il signor Malakian mi ha interrotto.  >
Daron beve il suo caffè in silenzio ma muore anche lui dalla curiosità di sapere il risultato.
<  Anzi, se volete scusarmi, devo andare  a trovare il mio vecchio. Lui non sa niente di queste analisi.  >
<  Ok, ci becchiamo!  > saluta Daron per tutti.  Appena John esce, i ragazzi si danno un occhiata interrogativa.
<  Ma cosa gli prende a John in questo periodo?  > Si chiede Serj.
<  L’arrivo di questa sorella lo ha sconvolto!  > Risponde  Daron terminando la sua colazione.
*****************************************
John si reca a Sunset Boulevard, nella villa dei suoi genitori. Sua madre, Berti, sta  potando le sue amate rose mentre suo padre Fuad è sulla veranda a leggere il L.A. Times fumando un sigaro. Berti, nel vedere John, è felicissima.
<  Che sorpresa, tesoro!!  >  Lo saluta la madre abbracciandolo.
<  Ciao, mamma.  >  John da un occhiata alle rose.
<  Sempre intorno a queste rose!  Cosa ci troverai mai di bello in questo tipo di fiori? Non fanno odore e sono piene di spine!  >
<  Rassegnati, sono i miei fiori preferiti.  Ogni mese, tuo padre mi regala sempre nuove rose.  >  Risponde guardando con amore il marito.
<  Lo so che lui per te farebbe qualunque cosa.  >
John avanza verso la veranda e si siede accanto al padre.
<  Notizie dal mondo?  > Chiede indicando il giornale.
<  Nulla di particolare, tranne il piccolo ritaglio per una mostra di una pittrice appena scoperta.  >  Risponde Fuad con una punta di orgoglio.  Anche John prova la stessa cosa.
<  Spero che ti stai riposando dopo lo spavento che ci hai fatto prendere, vero?  >
<  Tranquillo! L’unico sforzo che faccio è quello di occuparmi del giardino di tua zia la Domenica mattina.  A  proposito, ho una cosa da dirti riguardo ieri mattina.  >
<  Litigato con lo zio per le spese dell’infermiera?  >
<  No, un’altra cosa. Ieri mattina, mentre ero dalla zia, ho incontrato Rodha per puro caso.  >  John rivolge lo sguardo verso sua madre, la quale guarda furtiva marito e figlio mentre pota le rose.
<  Era in bicicletta e i nostri sguardi si sono incrociati. Io ho provato la stessa emozione di un anno fa, è stato bello rivederla.  Le ho parlato ma lei è riuscita a liquidarmi presto. I suoi occhi erano così freddi e la sua voce ferma.  Me lo merito, lo so da me … ma fa male, non te lo nascondo.  >
<  Cosa pretendi? Rodha non può dimenticare improvvisamente ventinove anni di mancata figura paterna! Dovevi assumerti prima le tue responsabilità.  Comunque non sono qui per farti la paternale ma per dirti una cosa importante! Ho fatto il test del DNA  per accertarmi del mio legame  con Rodha.  >
Suo padre lo guarda indignato.
<  Non c’era bisogno di ricorrere a questo mezzo! Si vede dal volto che siete fratelli!  >
<  Cosa ti dice che la tua amante, la madre biologica di Rodha, non ti abbia ingannato  con la speranza di spillarti soldi?  >
John non vuole parlare di queste cose di fronte alla madre perché immagina quanto sia doloroso anche per lei ricordare.
<  Da quando l’ho vista per la prima volta, non ho avuto dubbi, John.  >
<  Scusa papà, a me non bastano le sensazioni. Voglio anche i fatti. Non posso correre il rischio di legarmi a una persona che in realtà non ha nessun legame con me. In ogni caso, questa mattina ho ritirato le analisi ma ancora non ho letto i risultati. Appena lo faccio, ti faccio sapere.  >
<  Non ne ho bisogno. Io la verità la so, Rodha è mia figlia e tua sorella.  >  Risponde Fuad con una nota di indignazione.
<  Lo spero anche io. Conosco Rodha da poco tempo e già l’adoro. È brillante, spiritosa, colta, sono troppi i lati positivi da elencare su di lei!  >  Fuad rivolge un sorriso malinconico al figlio.
<  Stalle vicino il più possibile, te che puoi.  >  John prova pena per il suo vecchio ma non riesce a consolarlo perché alla fine è lui la causa del suo male.
<  Tenete, ragazzi, ho preparato il succo di mirtilli questa mattina!  > Berti interrompe le loro discussioni portando loro un bricco pieno di succo fresco di mirtilli.
<  Brava mamma! Hai avuto una splendida idea!  >
John dimentica le preoccupazioni e si gode questo momento speciale in famiglia, anche se sa che a questo quadretto manca una persona …
***************************** 
Intanto, a casa Evans, Rodha e Nicole parlano della sera prima. Il Lunedì Rodha entra più tardi a lavoro e sua sorella ne approfitta per sapere ogni  minimo dettaglio.
<  [ … ] e così ho baciato Daron davanti a Zack  per farlo schiattare!  >
Nicole  resta a bocca aperta.
<  Nooo!! Non ci credo!! E Daron?!   > Chiede Nicole sorpresa.
<  è rimasto sorpreso dal mio gesto, ma ha gradito. Zack ha iniziato a fare lo stronzo arrogante, guarda lasciamo perdere che è meglio!  Me ne sono  liberata, meno male!  >
<  Come è stato baciare Daron?  > Rodha  ripensa a quel momento che prima non ha potuto apprezzare.
<  Magnifico! Ho provato dei brividi nel farlo.  > Risponde quasi con tono sognante.
<  Ti piace?  >
<  Mi intriga … ma quello che ho fatto ieri, non succederà più.  >
<  Paura?  >
<  In parte. E poi Daron non mi sembra affatto il tipo da storie d’amore. È un artista, vive solo per la sua musica e nel suo cuore non c’è posto per altro, già lo so.  >
<  Sorellona, non ti facevo così calcolatrice.  >
<  E tu? Con il tuo Edward come va?  > Chiede Rodha cambiando discorso e causando l’imbarazzo di Nicole.
<  Domani pomeriggio, usciamo di nuovo. Rodha, ho paura. Se ha lui non piaccio abbastanza?  >
<  Non dire fesserie! Sei bellissima, intelligente, dolce, hai tutto ciò che un ragazzo cerca in una ragazza.  >
<  Ma c’è un’ altra che li ronza intorno!  Ti ricordi di Kate Simpson?  >
<  La tua ex amica, quella che si crede figa solo lei?  >
<  Esatto!  Ha capito che mi piace e farà di tutto per prenderselo solo per farmi un dispetto.  > Risponde Nicole con aria affranta.
<  Non fartelo strappare via! Devi farli capire che tu puoi darli qualcosa  che lei non può  darli!  >
Un messaggino per Rodha interrompe la conversazione tra le due sorelle. Rodha va a guardare e trova un messaggio di Daron.
“  Buon Dio!!  “
 
Pensa alla  mia proposta, non te ne pentirai! 
 
 Rodha cambia mille colori in un minuto dopo aver letto quel messaggio.
<  Chi è ?  >
<  Daron. È deciso a PORTARMI  A LETTO.  >
<  Tutto questo solo per un bacio?  >
Rodha risponde al suo messaggio.
 
Daron, non so cosa ti sei messo in testa ma non sono quel tipo di donna! 
 
<  Non credo sia stata una buona idea il tuo piano di vendetta contro Zack.  >  La rimprovera Nicole.
<  Come potevo immaginare che mi avrebbe preso alla lettera!  > 
Rodha si getta sul letto e nasconde la testa sul cuscino
“  Che pasticcio, accidenti!!!  “  Pensa.



Buongiorno a tutti!!! 
Questo capitolo è più incentrato su John ma senza lasciare fuori la nostra protagonista! John non è riuscito a leggere i risultati, accidenti a Daron!! XD
Speriamo sia compatibile!
Ciao, al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 10
*** Tormento ***


Capitolo 10 – Tormento
 
È ora di pranzo. Rodha si incontra con il professor Vartan per parlare della mostra. Stesso posto, stesso tavolo.
<  Ciao, Rodha! Ti trovo in gran forma.  > La saluta Vartan.
<  In questi giorni non posso fare a meno di essere al settimo cielo per questa mostra!  >
<  Tranne per una piccola parentesi riguardo un certo Zack Marsh. Ho saputo …   >
Rodha prova un leggero imbarazzo a quella frase.
“  Speriamo  non sappia nulla della mia bravata!  “  Pensa.
<  Ho scoperto che voleva tornare con me solo per pubblicità visto che ho vinto un concorso di bellezza, come se io fossi un trofeo da esporre! È finita, con lui ho chiuso definitivamente!  Ora basta parlare di fesserie e pensiamo alla mostra!  >
<  Perfetto! Tu devi solo farmi recapitare i tuoi quadri e io penserò a tutto il resto!  >
Rodha riceve un messaggio da What’s Up. È ancora Daron.
 
Possiamo incontrarci uno di questi giorni e parlarne. Non ci credi nemmeno tu che non risuccederà. Ho percepito emozione dalle tue labbra, ieri sera. 
 
“  Non esiste che io esca da sola con lui perché Daron è troppo pericoloso per me. Mi capisce fin troppo bene.   “  Rodha cerca di mantenere la calma in quanto  è a tavola con il padre del suo spasimante.
<  Professore, mi sembra un ottima idea! Sapevo di poter contare sul suo prezioso aiuto!  > Risponde Rodha cercando di restare tranquilla.
Altro messaggio di Daron.
 
Ignorare non ti servirà a molto. So essere molto insistente quando qualcosa mi interessa!
 
“  Mi dispiace signor Malakian, non finirò nel suo letto!  “ Pensa divertita e imbarazzata allo stesso tempo per la presenza di Vartan.
  <  Rodha, non vorrei farmi gli affari tuoi ma chi ti scrive con tanta insistenza?  > Chiede Vartan.
“  Rodha, inventati una scusa credibile, veloce!!  “
<  è – è  solo la mia amica Mia. Si sfoga con me per colpa di quello stronzo del suo compagno. È troppo libertino.  >  E intanto scrive velocemente a Daron:
 
Smettila! Sono con tuo padre!
 
Vartan è sorpreso e poco convinto visto che le espressioni della ragazza dicono altro ma sceglie di crederle.
<  Perché continua a stare con un uomo così?  >
<  Per diversi motivi che non starò qua a spiegarle.  > 
Vartan decide di cambiare argmento.
<  Non mi hai detto nulla di tua madre e tua sorella. Come stanno?  >
<  Stanno bene. Nicole sta provando la sua prima cotta ed è spaventata a morte.  >
<  Comprensibile. Innamorarsi fa paura a tutti perché sai che dovrai metterti in gioco.  >
<  Inutilmente, aggiungerei.  >
<  Rodha non essere così cinica.  >
<   Penso solo alle mie esperienze e a come sono finite.  >
<   Hai paura che tua sorella soffra. È questo che vuoi dirmi?  >
“  Voi Malakian avete il dono di capire cosa mi frulla per la testa!!  “  Pensa Rodha divertita.
<  Si.  >
<  Anche io ne ho avuta per mio figlio quando ha provato il suo primo amore.  Susan, così si chiamava, se non mi ricordo male.  Avevano diciassette anni e lei era una delle mie allieve del corso di arte nel periodo in cui insegnavo alla High School.  La loro storia è stata intensa quanto breve in quanto Susan si rese conto di non riuscire ad accettare mio figlio per ciò che era, con i suoi sbalzi d’umore, i suoi scatti e la sua misantropia.  Daron non è mai stato facile da capire, lo ammetto persino io che sono suo padre!  >
Proprio in questo momento, Rodha riceve un ennesimo messaggio da parte di Daron con una foto allegata. La foto ritrae il chitarrista a dorso nudo con i peli pubici che escono dai pantaloni scuri. Rodha sgrana gli occhi incredula di avere una foto così esclusiva sul cellulare.
 
Pensaci bene.
 
“  Questo fa sul serio!! La foto non mi dispiace, sia chiaro, però  …  e c’è suo padre qui davanti a me!!!  “ Rodha mette immediatamente il telefono a posto.
<  So cosa vuole dirmi. Devo mettere da parte le mie preoccupazioni per Nicole e lasciarla vivere le sue esperienze.  >
<  Esatto. Rodha non so te ma io avrei un certo appetito. Ordiniamo?  >
“  Ho fame, ma di qualcosa che devo togliermi dalla testa, Prof!  Che pensieri passano per il mio cervello!!  “
<  Son d’accordo.  >  Per la prima volta nella vita di Rodha, mangiare è l’ultimo dei suoi pensieri.
*************************************  
La sera, dopo il lavoro, Rodha è a casa a preparare la cena. Sua madre è ancora a lavoro e Nicole è in sala  a guardare la replica di  The Big Bang Theory.  Il telefono di casa squilla e Nicole corre per rispondere. Dopo qualche secondo, Nicole passa il telefono a Rodha.
<  è Mia.  > Rodha prende il telefono e si aspetta l’ennesimo sfogo dell’amica al telefono.
<  Con chi ti tradisce il tuo uomo a questo giro?  > taglia corto Rodha.
<  Molto divertente ma niente di simile. Che programmi hai per stasera?  Louise non c’è stasera.  >
<  Pensavo di cenare e di terminare la serata leggendo qualche capitolo di Cell.  Tu cosa avevi pensato, invece?  >
<  Lascia perdere i libri thriller e esci con noi! Devi raccontarci come è andata ieri sera!!! Ho informato tutti!  >
<  Ok, ok, datemi il tempo di cenare e sono tutta per voi.  >
<  Perfetto! Ci incontriamo  al solito posto!  >
Riattacca.
<  Benissimo! Così anche i tuoi amici sapranno della tua bella pensata!  > Interviene Nicole.
<  Mettiti a tavola, piuttosto! È pronta la cena.  >  Le due sorelle sentono delle risate provenire dall’esterno e si affacciano dalla finestra della cucina per controllare. È Emily. Ride e scherza con un suo storico collega di lavoro che conoscono bene. Sam, l’autista dei signori Roberts. Un ometto moro e  robusto, molto simpatico quanto riservato. 
<  Ma quando si deciderà Sam a chiederle di uscire?! Si conoscono da anni  e  si piacciono. Cosa aspetta?  >  Protesta Nicole.
<  Credo che il problema siamo noi.  >  Risponde Rodha con un mezzo sorriso.
****************************************** 
Dopo cena, i ragazzi si ritrovano al solito posto per discutere delle ultime vicende.
<  Adesso che siamo tutti qui riuniti e ognuno al suo drink tra le mani, è possibile sapere cos’è  successo ieri sera?  > Chiede Mia impaziente di sapere.
<  Va bene, va bene, vi racconto tutto. L’altro ieri, ho incontrato Zack a cena perché il bastardo voleva scusarsi per ciò che è successo  e tornare da me. Peccato che per puro caso, ho ascoltato di nascosto una telefonata tra lui e il suo stronzissimo manager e ho scoperto che anche la nostra presunta riconciliazione era solo una trovata pubblicitaria per Zack in quanto ora sono Miss Hollywood. Allora ho avuto un idea per vendicarmi. Ho contattato Daron e gli ho dato appuntamento al Troubadour, lo stesso ho fatto con Zack. Così, ieri sera, Zack non solo mi ha vista parlare con Daron ma mi ha anche vista mentre lo baciavo. Zack è rimasto fregato e deluso, credetemi!  >
<  Rodha, tu sai essere diabolica quando vuoi!  > Risponde Lester a questa notizia.
<  E Daron? Come ha reagito?  >
<  Gli è piaciuto. Anche troppo, perché si è messo strane idee per la testa, se capite cosa intendo.  >
<  Aspetta un attimo! Da quando tu frequenti Daron? Ci siamo persi qualcosa?  >  Chiede Bonnie.
<  Sempre lo stesso giorno dell’appuntamento con Zack, ho incontrato Daron per caso e abbiamo parlato per diverso tempo.   >  Gli amici si danno di gomito tra di loro.
<  Che avete?  > Chiede Rodha.
<  E brava Rodha! Ti sei ripresa bene dalla delusione con Zack.  >  Commenta Lester con un sorrisino che non promette nulla di buono.
<  Ma cosa avete capito? Io non voglio avere rogne amorose, specialmente con Daron!  >
<  E allora perché?  > Chiede Bonnie sconcertata.
<  è stato solo per farla pagare a Zack, per farli capire che io non sono un contentino!  >
<  Non mi convinci, Rodha. Ti conosciamo tutti troppo bene. A te interessa.  >
<  Be … Non so cosa dirvi. È vero, mi attrae e lo trovo interessante, ma non mi lascerò  fregare!  >
<  Chi ti dovrebbe fregare?  >  è  Sonia in compagnia di Angela.
<  Ciao ragazze! Come state?  >
<  Una favola!  > Risponde Sonia salutandola con un bacio.
<  Tutto a posto, grazie.  > Risponde Angela.
<  Angela, loro sono i miei amici: Lester, Bonnie e Mia. Ragazzi lei è …  >
<  Non ha bisogno di presentazioni.  > Risponde Mia stringendole la mano.
<  Piacere ragazzi.  >
<  il piacere è nostro.  > Risponde Lester al saluto.
<  Possiamo offrirvi da be … Scusa Angela, non ci pensavo che …  >
<  Figurati, io non bevevo nemmeno prima dell’arrivo del mio bambino.  > Risponde accarezzando il suo pancione allegra.
<  Vedo che la corona di Miss Hollywood e la tua mostra ti hanno fatto bene.  >
<  Grazie, Sonia. Me lo dicono tutti, ultimamente.  >
<  Scusa …  > Chiede timidamente un ragazzo in compagnia dei suoi amici a Rodha. Avranno all’incirca sedici anni fra tutti.
<  Dimmi.  >
<  Tu sei … la vincitrice di Miss Hollywood, giusto?  > Chiede il ragazzo.
<  Si, sono io.  >
<  Ci piacerebbe fare una foto con te. Sempre se non ti diamo fastidio.   >
<  Certo che voglio! Lester scatta tu la foto con il cellulare del ragazzo. Tu sei quello con la mano ferma.  >
Lester fa come dice Rodha e scatta due foto.
<  Grazie, sei favolosa!  > Rodha arrosisce e guarda divertita i suoi amici mentre il gruppetto di ragazzini va via.
<  Hai capito!  > Commenta Angela divertita dalla  scena.
<  Adesso ho anche gli ammiratori. Rendiamoci conto!  > Tutti ridono e si divertono fino a quando Angela avverte una forte fitta sul basso ventre che dura qualche minuto.
<  Angela, stai bene?  > Chiede Rodha preoccupata.
<  Il bambino …  > 
Rodha e il resto del gruppo hanno capito.
<  Hai già avuto questo dolori durante la giornata?  >
<  Si, di mattina. Poi però sono passati.  > 
Un'altra fitta. Angela si lascia scappare un gemito.
<  Sonia, sono doglie queste?  >  Chiede conferma Rodha.
<  Be …  > Sonia non fa in tempo a rispondere che Angela si sente  bagnata in mezzo alle gambe. Tutti entrano nel panico.
<  Mi si sono rotte le acque!!  >
Rodha cerca disperatamente il cellulare nella borsa.
<  Chiamo subito Serj!!  > Tutti sono intorno a Angela mentre Rodha chiama Serj.
<  Pronto?  >
<  Serj, sono Rodha.  >
<  Ciao, dimmi tutto!  >
<  Ascolta, te la farò breve. Sono con Angela e sta per parto …  >
<   Cristo!!!  >  Rodha sente le voci dei ragazzi in sottofondo che chiedono cosa stia succedendo e Serj spiega brevemente la situazione.
<  Portala al UCLA Mattel Children’s Hospital. Si trova al 757 Westwood Plz.  Io e i ragazzi vi raggiungeremo fra poco!  >
<  Va bene. A dopo!  >
<  Cosa ha detto?  > Chiede Mia agitata.
<  Dobbiamo portarla al UCLA Mattel Children’s Hospital!  >
<  Chiamare un ambulanza, no?  >
<  NON C’è TEMPO!  Dobbiamo portarla noi o partorisce qui in questa bettola !!  >  Si mette a gridare Lester e la povera Angela inizia a urlare dal dolore sotto gli occhi di tutti. 
 <  Aiutatemi a portarla nella mia macchina e voi altri mi seguite dietro, ok?  >  Rodha  e Lester aiutano Angela a camminare fino ai parcheggi.
<  Rodha, io vengo con te!  > Dice Sonia, preoccupata per la situazione.
<  Ok. Angela, resisti, siamo quasi arrivati.  >
<  Oddio, fa un male cane.  > Piagnucola  la poveretta.
<  Respira e cerca di restare calma.  >
<  Rodha, tu hai la minima idea di dove si trovi questo ospedale?  > Chiede Lester.
<  Certo che ce l’ho! È li dove quella stronza della mia madre biologica, mi ha partorito e ci ha lasciato la pelle.  > Tutti la guardano per la sua  delicatezza inesistente.
<  Chiedo scusa.  Non temere, Angela. Sono passati quasi trenta anni  da allora.   >
<  G – grazie per la consolazione.  > Risponde sofferente.
<   Scusa, cosa vuoi dire con madre biologica?  > Chiede Sonia per cambiare il ghiaccio.
<  Non hai notato che io e mia madre non ci assomigliamo? Sono stata adottata alla nascita. Sono la figlia illegittima di un riccone sposato che se la spassava con la sua domestica.  >
Improvvisamente, Sonia ha un flash.
“ Lo strano discorso di Daron e Shavo durante la mostra di Vartan, la somiglianza con John, John iperprotettivo nei confronti di Rodha quando è entrata in lite con Tiffany,  Il modo in cui John guardava Daron l’altra sera al Troubadour dopo quel fataccio. E se fosse … No, mi sto immaginando tutto! “  Pensa Sonia, molto vicina alla verità senza saperlo.
Raggiungono la macchina di Rodha e entrano correndo verso l’ospedale. Arrivati, trascinano l’agonizzante Angela al pronto soccorso. L’infermiera alla reception, una donnina minuta di una certa età,nel vedere quel gruppo di scalmanati agitati, fa una faccia strana.
<  Come posso aiutarvi?  >
<  Mi ascolti, la mia amica sta per partorire, le si sono rotte le acque!! Deve andare in sala parto il prima possibile.  > Risponde Sonia.  L’infermiera prende una sedia a rotelle e fa sedere Angela.
<  Dove è mio marito?  > Chiede disperata Angela.
<  Non lo sappiamo.  Dovrebbe arrivare.  >  Cerca di consolarla Rodha.
<  Eccoci!!!  > Arrivano i Soad, accompagnati da uno Serj spaventato a morte.
<  Eccomi, Angie.  > La tranquillizza suo marito.
<  Sono felice che sei qui.  > Si sforza di sorridere Angela.
<  Può entrare solo il padre in sala parto. Voi dovete restare qui.  >
Detto ciò, la donna accompagna Serj e Angela in sala parto. Rodha, nel vedere il chitarrista, si emoziona.
“  Speriamo che non ci provi in una situazione come questa!  “  Pensa Rodha ma il sorriso di Daron promette tutt’altro.
************************************ 
Il tempo passa. Mia, Lester e Bonnie parlano tra di loro di un nome da proporre per il piccolo, Sonia si addormenta tra le braccia di Shavo, Daron è uscito per fumare. Rodha si allontana dal gruppo per prendere un the alla macchinetta.
<  Ti dispiace se resto con te?  > Chiede John, apparso all’improvviso.  Guardando Rodha negli occhi, ripensa alle analisi ancora non lette.
<  No, figurati. Avevo solo bisogno di pensare. Sono agitata.  >
<  Per Angela?  >
<  Anche, ma … per me è strano essere qui perché è da qua che è iniziata la mia vita. La mia madre biologica, mi ha messa al mondo qui e sempre qui ha perso la vita.  > Commenta Rodha con un ghigno sul volto. Non vuole dirgli anche di Daron.
<  Pensa che coincidenza.  > Non può che commentare John.
<  Posso chiederti come mai eravate insieme voi tre?  > John sospira.
<  Eravamo a casa di Serj per discutere di alcune date da fare prima di Wake up the souls.  >
<  Non mi sembri al settimo cielo …  > Anche John prende un bicchiere di the.
<  Ieri mattina, Daron  ci ha detto che farà una collaborazione con i Linkin Park.  >  Confessa abbattuto.
<  Non ti è andata giù da quello che vedo.  > 
<  Non è solo quello. Daron è il mio miglior amico, credevo che ne avrebbe prima parlato con me per sapere cosa ne pensavo. Per non parlare di Shavo e Serj! Sembravano indifferenti al fatto che dobbiamo fare un tour importante, non abbiamo ancora messo giù qualche brano per un nuovo album e il signorino si mette a fare collaborazioni esterne!  >  John beve in un attimo il suo the.
<  John, ti stai angustiando troppo per questa faccenda, secondo me.  >
John non replica, sa che Rodha ha ragione.
<  Cosa hai intenzione di fare? Continuare a sopportare in silenzio?  > Chiede Rodha più diretta.
<  Non ci riesco a parlarne con loro. Ho paura di portare una nuova crisi tra di noi e di conseguenza a un’altra separazione.  >
<  Se non vuoi farlo con tutti, fallo almeno con Daron, visto che siete migliori amici.  >
<  Forse …  >
Rodha finisce il suo the e sta per uscire per prendere aria, però si volta un ultima volta verso John con un sorriso timido.
<  Sai John,  ci conosciamo da poco tempo eppure quando parliamo, quando siamo vicini … Mi sembra di conoscerti da sempre. Non so spiegarti il perché di questa sincronia, però è così. Spero che adesso non penserai male di me, so bene che hai occhi solo per tua moglie.  >
<  No, Rodha, non penso nulla del genere. Però anche io provo le stesse sensazioni.  > Risponde John, sempre più impaziente di leggere quei risultati. Più il tempo passa più l’affetto verso Rodha aumenta.
Guarda l’ora nel suo orologio e chiama Tiffany per dirle di Angela.
******************************************
 Rodha va nella terrazza del reparto. Avverte sua madre con un messaggio di tutto il casino successo, ma non si accorge di non essere sola …
<  Finalmente siamo soli.  >  Le sussurra una voce conosciuta nell’orecchio.  Rodha sobbalza.
<  Daron! Mi hai colta di sorpresa.  >
<  Non sei l’unica ad avere la dote di fare sorprese.  >  Rodha capisce questa allusione.
<  Ancora con questa storia. Ti rendi conto di quanto mi hai messa in imbarazzo oggi con tuo padre?  >
<  Che cambiamento hai fatto da ieri sera! Da dove esce  questa ostilità? Comunque, ti ho solo mostrato i miei argomenti.  > Risponde Daron con nonchalance estraendo dalla tasca una canna da accendere.
<  Vuoi favorire?  >
<  No, grazie! Non fumo.  > Risponde Rodha con fermezza.
<  Peccato …  > Sospira Daron. Rodha alza un sopracciglio  per questa uscita.
<  Ti trovo molto bella e attraente, non capisco perché non prendi in considerazione la mia proposta? Non sei più una ragazza ingenua, sei libera e anche il tuo cuore è libero. Cosa c’è di male se ti concedi un avventura?  > 
Rodha  alza gli occhi al cielo.
<  Non fare quella faccia. Non eri così legata a quel coglione di Zack Marsh. Ti piaceva e  volevi provare a costruire una relazione con lui, ma niente di più! Anche se non capisco cosa ci hai mai visto in quel cretino patentato.  >
<  Ma sentilo! Cosa ne sai tu di me?  >  Replica Rodha con aria di sfida.
<  Sei una donna di coscienza. Se lo amavi, non mi avresti baciato, perché dopo ti saresti sentita sporca!   > 
“  Ma come diavolo fa a capirmi così bene, mentre lui sembra insormontabile!  “ Pensa con stizza.
<  Resta il fatto che ti ho baciato solo per una rivalsa su Zack!  > Vuole tagliare corto Rodha ma Daron la spinge verso la ringhiera e le punta i suoi occhi opachi addosso.
<  Non sei una brava attrice, Rodha Evans. Ho percepito il desiderio nel tuo bacio, come tu lo avrai percepito nel mio. Io ti voglio! Posso farti provare piaceri che non avrai mai provato con nessun altro uomo …  >  Daron riesce a strappare un bacio a Rodha ma lei si stacca subito.
<  Sarò anche una sprovveduta ma  non sono una donna facile. Se vuoi delle scopate non impegnative, cercati donne con meno scrupoli di me!  >  Detto ciò, Rodha  torna verso la porta.
<  Non ho più l’età per accontentarmi delle sgualdrine.  Ambisco a donne che valgono di più.  > Replica Daron buttando il mozzicone.
<  Per questa sera finisce qui. Ma non mi arrenderò tanto facilmente …  > 
Rodha non vuole dargli più conto e rientra. Dentro di sé, sente un misto di emozioni diverse fra loro.
“  Mi ha baciata!  Mi sento incandescente in questo momento! No, no, no, non mi devo emozionare per questo!!! Ma chi se crede di essere quel pallone gonfiato che crede di avermi in pugno!!  Io non cederò alle sue avance! Però quanto è difficile!  “   Pensa Rodha seguita dal chitarrista dietro di lei. Ha cambiato subito atteggiamento diventando silenzioso e ostile.
<  RODHAAAA!!!!  > è Lester che corre incontro alla ragazza. <  è NATO!!!  > 
Rodha sorride felice. Lester nota la presenza di Daron ma sa che non è il momento giusto per prendere da parte Rodha e parlare.
<  Angela sta bene?  > 
<  Non so niente ancora. Andiamo a parlare con i ragazzi!  >
<  Certo! Chissà come sarà felice il neo papà!  >
Si precipitano subito da Serj, visibilmente commosso, che tiene in braccio suo figlio. Tutti quanti ammirano il piccolo pargolo nato da poco.
<  Che carinooo, guarda che manine! Serj sono felice per te e Angela.  >
<  Grazie Rodha. Ancora non mi sembra vero di poterlo stringere tra le mie braccia.  >
<  Oh, è tutto il papà!  > Lo complimenta Sonia guardando bene il piccolo.  Tutti i membri della band, fanno i complimenti al proprio collega.
<  Angela come sta?  > Chiede John.
<  è stanca, poverina. Per la prima volta in tanti anni che stiamo insieme, mi ha riempito di insulti.  >  Commenta Serj divertito.
<  è il primo parto  a cui ho partecipato e mi sento così emozionata!  > Commenta Bonnie commossa.
<  Adesso non iniziare a piangere come una ragazzina.  > Risponde Mia, anche lei commossa però.
<  Avete deciso il  nome?  > Chiede Lester a Serj. Quest’ultimo guarda suo figlio con profonda tenerezza.
<  Si chiamerà Rumi.  >
 
*********************************
Sono le 3:00.
Tutti sono tornati a casa dopo il grande evento. John rientra a casa e va verso la camera da letto. Tiffany dorme beata.
Si spoglia e si infila sotto le coperte, lasciando un casto bacio sulla guancia della moglie prima si trovare la sua posizione per dormire. I suoi occhi cadono sul comodino e vede la lettera con i risultati delle analisi.
“  Basta attese. Ho bisogno di sapere cosa è Rodha per me.  “
Un po’ tremante, afferra la busta e estrae i fogli che riportano tutta la spiegazione tecnica di cui John non capisci un tubo, fino a quando trova quella parola decisiva:
Compatibile.




 
Ciao a tutti!! Ecco il decimo sudato capitolo! ( internet oggi mi assiste! )
Serj e Angela sono diventati genitori del piccolo Rumi e le nostre preghiere sono state ascoltate: Rodha e John sono fratelli!!!! Cosa succederà adesso? Daron riuscirà a rimorchiare Rodha? E cosa ne pensate del fatto che Emily ( forse ) ha trovato qualcuno?
Grazie come sempre per il sostegno ricevuto e ci vediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** La misura è colma! ***


Capitolo 11- La misura è colma!
 
 
John si sveglia di buon umore. Tiffany entra in camera e porta la colazione a letto a suo marito: pane tostato con marmellata, una omelette e un caffè.
John nota un sorriso strano nel volto di sua moglie seduta vicino a lui e capisce subito il perché.
<  Hai letto i risultati mentre ero via, vero?  > Le chiede dandole un bacio.
<  è difficile reprimere la propria curiosità quando lasci l’oggetto di essa in giro per casa.  >
John mangia velocemente la propria colazione e si prepara di corsa per uscire.
<  Devo vedermi con i ragazzi. Dobbiamo terminare delle cose per il tour.  >
<  Oltre a trovare il modo per dire a Rodha che siete fratelli …  > Aggiunge Tiffany.
<   Credo sia giunto il momento.  Vedi, ieri sera abbiamo parlato di alcune cose e lei mi ha detto di provare delle sensazioni quando ci incontriamo, come se mi conoscesse da sempre.  >
<  è un buon segno. Allora è fatta!  >
<  Devo trovare il modo giusto  di pormi.  A causa di mio padre, Rodha ha vissuto esperienze orribili ed è stata privata di una figura maschile che doveva amarla e proteggerla.  >
<  Riuscirai  a farti capire, come sempre!  > 
John saluta sua moglie e si dirige verso la porta.
<  Oggi vado a trovare Angela in ospedale.  > Dice Tiffany a John.
<  Così spupazzerete il piccolo Rumi, già lo so!  > Sospira John. Uscito di casa, John manda un messaggio a Rodha.
 
Hai da fare durante la pausa pranzo?
Ti devo parlare.
 
La risposta di Rodha è immediata.
 
Ci vediamo a casa mia. Ti offro un oranzo!
 
John riceve un messaggio anche da Daron.
 
Johnny, Shavo ha dato i numeri! Ha sputtanato Serj su Facebook. Corri al UCLA Mattel Children’s Hospital, nel tetto!
 
John è sorpreso che sia Shavo la causa di una discussione. Cosa avrà mai combinato Shavo? Corre subito in ospedale per sapere di più.
********************************************* 
Arrivato al UCLA Mattel Children’s Hospital, John si precipita nel terrazzo. Appena raggiunge il tetto, trova Serj che inveisce su Shavo e Daron che cerca di tenerli divisi. Questa poi! Daron che cerca di placare una possibile lite!
 
<  Sei un fottutissimo stronzo!!  >  Impreca Serj con un tono di voce che John non aveva mai udito dalle labbra del cantante.
<  La verità ti brucia?!  >  Replica Shavo con altrettanta rabbia.  John interviene, deciso a capire cosa stia mai succedendo.
<  Hey, Hey, ragazzi! Cosa sta succedendo?  > Interviene John per placare la lite.
<  Succede che questa mattina annuncio la nascita di mio figlio sui miei profili social e qualcuno mi segnala con un messaggio privato un botta e risposta di Shavo con i fan nel quale lui mi accusa di non volere l’uscita di un nostro nuovo album e di pensare solo alla mia carriera solista!  >
<  John, non sono stato così  stronzo! È solo che diversi ragazzi mi hanno chiesto quando uscirà un nostro nuovo album  e io ho spiegato che Serj ha dei progetti solisti in corso e dobbiamo riabituarci all’idea di ritrovarci insieme in sala registrazione.  >  Si giustifica Shavo.
<   Anche Daron ha un progetto solista in corso ma non è stato tirato in ballo! Mi hai deluso, Shavo!!  >  Urla Serj a più non posso.
<  Tu vuoi farmi credere che la situazione ti va bene così? Campando di rendita?  >
<  Non voglio dire questo! Ma ancora non abbiamo dei testi da proporre per un nuovo disco!  >
<  Non ci sono perché tu e il nano non vi siete scomodati a trovare l’ispirazione, a buttare giù qualche riga!  >
Daron si snerva a quella provocazione e si schiera con Serj.
<  Vaffanculo, Shavo!! Tu non hai mai scritto un testo in vita tua, credi sia così facile?!  >
<  Sta zitto tu che sei diventato così menefreghista dopo la fine della tua band!  >
<  BASTA!!  >  Riporta ordine John, arrabbiato per tutto questo.
<  Serj, Daron, proprio non volete capire quello che Shavo sta cercando di dirvi?!  Siamo in un punto morto e non sappiamo se voi due avete la voglia di smuovere questo stagno!  >
Daron  si mette di fronte al batterista con aria di sfida.
<  Sai che ti dico, Dolmayan? La verità è che a te e al pelatone vi rode! Io e Serj siamo riusciti a combinare qualcosa anche da soli. Se non ti avessi proposto di unirti a me negli Scars of Broadway, cosa avresti combinato nei cinque anni che siamo stati separati?!  >  
<  Daron!!!   > Lo riprende Serj ma John fa cenno di non continuare.
<  Se è questo ciò che pensate, allora non c’è bisogno di discutere!  Ero felice questa mattina perché volevo dirvi che il risultato delle analisi è compatibile! Ma ho perso tempo!  >  Conclude John, lasciando il UCLA Mattel Children’s Hospital, incazzato nero.
**********************************************
È quasi ora di pranzo. Rodha, prima di lasciare la KNAC, va nell’ufficio di Richard per risolvere la questione della mostra.
<  Avanti!  >
Rodha entra a passo spedito.
<  Devo preoccuparmi? In tanti anni che sei qui, non hai mai messo piede nel mio ufficio.  >
<  Devo chiederti un favore.  >
<  Qualunque cosa per te!  > Risponde in modo raggiante il suo capo.
<  Tra dieci giorni avrò una mostra di quadri a La Luz De Jesuz. Quindi devo cercare un sostituto. Sai, la faccenda potrebbe prolungarsi perché se tutto andrà bene, farò altre mostre in altre città.  >
Richard sta per sputare il suo succo d’arancia per questa notizia.
<  Sei riuscita a ottenere una mostra dei tuoi quadri qui a L. A. ??  >
<  Dopo tanta fatica, si!  > Risponde trionfante Rodha.
<  è una splendida notizia, questa!! Non preoccuparti per qui! Cerca pure un sostituto!  >
<  La tua disponibilità mi commuove!  >
<  Rodha, non fai altro che riservarmi sorprese in questi giorni. Prima l’intervista a John Dolmayan, poi vinci un concorso di bellezza e  ora mi dici che avrai una mostra tua.  >
<  Sapevi del concorso?  >
<  Leggo i giornali, anche i piccoli ritagli.  >
<  Ah, ok.  Allora … ti saluto.  >
<  A dopo. Ho un incontro per pranzo.  >
<  Un'altra casalinga sposata e  annoiata della routine?  >
<  Corri fuori dal mio ufficio, signorina impicciona!   >
Rodha se ne va ridendo.
********************************* 
Arrivata a casa, Rodha si mette sotto i fornelli e prepara i suoi speciali toast con il formaggio fritto. Nota che sua madre ha lasciato delle frittelle con marmellata di mirtilli sul tavolo.
“  Mmh … noto che mamma mi ha fatto una sorpresa!  “
Anche quella mattina non ha toccato cibo, inutili i tentativi di Emily e Nicole di sapere il perchè. Causa di questo digiuno:  il chitarrista dei Soad. L’ha perseguitata nei suoi sogni, durante la notte. Il bacio che le ha strappato con avidità la sera prima, ha turbato Rodha in un modo inspiegabile. La cosa peggiore è che ha Rodha è piaciuto da morire e se succedesse ancora, non sa resisterebbe alla tentazione di essere sua.
Suonano alla porta. Rodha ritorna alla realtà e corre per aprire.
<  Ciao, Rodha.  >
<  Ciao, John. Entra pure!  > Rodha lo fa accomodare in cucina.
<  Sento odore di Cheddar …  > Commenta John estasiato.
<  Indovinato! Ti piacciono i toast con il formaggio fritto?  > 
<  Questa è istigazione alla violenza!   > Commenta ridendo John.
<  Siediti a tavola, piuttosto! Avevi detto che volevi parlarmi giusto?  >  Rodha prende il vassoio con i caldi e fumanti toast e lo mette sulla tavola, accompagnato da due fresche bottiglie di birra e dalla limonata fatta da Emily.
<  Prima voglio gustarmi questi toast, che hanno l’aria di essere squisiti, poi ti dico!  >
Finito il pranzo, John racconta  a Rodha cosa è successo con il resto della band e della smacchiata finale di Daron sulle sue ragioni.
<  [ … ] Daron è veramente uno stronzo!  > Commenta indignata Rodha, anche se dentro di sé si pente di aver detto tale frase.
<  Già … ma non è stata la sua frecciatina a deludermi, quanto l’atteggiamento suo e di Serj. Non hanno riflettuto su ciò che Shavo ha fatto, sul perché si è spinto a tanto.  >  John stringe i pugni ripensando a quella discussione.
<  Sono furioso, Rodha. Tu non sai quanto!  >
Rodha cerca di cambiare discorso per tranquillizzarlo.
<  Spero che queste gustose frittelle fatte da mia madre, ti facciano dimenticare le preoccupazioni! Almeno per ora.  >
John non può fare a meno di sorridere.
<  Oggi hai deciso di farmi ingozzare!  >
<  Sono così deliziose. Non senti che ti stanno chiamando? Mangiami,  Mangiamiiiii!  >
<  Ok, mi arrendo!  > Risponde John prendendo un frittella dal vassoio.
Sa bene che le frittelle di Emily sono deliziose. Da bambino, aspettava ogni Sabato l’arrivo di Emily con il vassoio pieno di frittelle con la marmellata di mirtilli per divorarle tutte a merenda.
La porta di casa si apre e arriva Emily. Si sorprende di trovare Rodha con John in casa.
<  Ciao, ragazzi! Avete già pranzato?  >
<  Si, mamma. Già fatto!  >
<  E complimenti per le frittelle!  > Aggiunge John guardando Emily, la quale sa bene quanto John amasse le sue frittelle un tempo.
<  Se non vi dispiace, vi lascio un attimo da soli. Devo andare in bagno.  > Rodha si alza e lascia la cucina. Tra John e  Emily c’è un scambio interminabile di sguardi.
<  Erano le tue  preferite. Con la marmellata di mirtilli   e zucchero a velo.  >  Inizia Emily. John sorride, ricordando quei tempi.
<  Le mangiavo sempre in compagnia di tuo figlio, quando venivi a trovarci.  Poi Samuel, il mio compagno di giochi, non è più venuto da noi … E tu hai iniziato a farti vedere di rado. Ricordo ancora il tuo splendido viso diventato pallido e con le occhiaie scavate nel giro di poco tempo. Poi, all’improvviso, sei sparita e nessuno ha più saputo nulla di te … Fino a qualche settimana fa.  >
Emily  prova un brivido a ripensare a quell’anno di dolore ma anche di rinascita spirituale.
<  Perché questa commedia?  >  Chiede Emily incuriosita ma senza provare indignazione.
<  Perché voglio farmi conoscere per ciò che sono e non perché sono figlio di mio padre.  E credo che stia funzionando!  >
<  Rodha potrebbe non capire.  Odia Fuad e non so se riuscirà mai a perdonarlo.  >
<  Quando le parlerò e tutto sarà chiarito, potremmo superare questo scoglio insieme.  >
<  Non farla così facile, John. Conosco mia figlia, ha sofferto molto …  >
<  Lo so, ma non è tardi per riaggiustare le cose.  > 
Rodha torna in cucina e i due smettono subito di parlare.
<  John,  non vorrei mandarti via ma devo rientrare a lavoro.  >
<  Non preoccuparti, anche io devo andare. Tiffany mi aspetta a casa.  Buona giornata, signora Evans. È stato un piacere parlare con lei.  > 
<  Anche per me, John.  >  Ricambia Emily strizzando un occhio.
John e Rodha escono di casa e si salutano con un abbraccio.
<  Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.  > Dice John gustando questo momento.
<  Ogni volta che vuoi.  >  Risponde Rodha con un sorriso.
***************************** 
Rodha rientra a lavoro inspiegabilmente con anticipo. Appena varca la porta della KNAC, si trova una sorpresa inaspettata. Trova alla reception, Daron che conversa con Beth. La segretaria lo guarda sognante e ride alle sue battute.
“  No, dai!!!! Pure con quella biondina tettona di Beth ci deve provare!!!  “ Pensa Rodha, incredula di  ritrovarselo anche sul suo posto di lavoro!
Rodha ripensa immediatamente alle brutte cose che Daron ha detto a John e le sale una rabbia furiosa.
<  Ciao, Rodha! Ben rientrata!  >  La saluta Daron, troppo appiccicato alla segretaria per  i gusti di Rodha.
“  Sta’ sciacquetta!  “ Pensa Rodha con un pizzico di gelosia.
<  Ciao Daron, come mai sei da queste parti?  > Chiede Rodha mostrando il suo sorriso più falso.
<  Mmh … nulla di particolare. Sto aspettando l’arrivo del tuo collega Corey per un botta e risposta sul suo programma a proposito della mia collaborazione con Chester e Mike. Intanto, godevo della compagnia della vostra favolosa segretaria.  >  Risponde Daron rivolgendo uno sguardo suadente a quella cretina di Beth, la quale ricambia senza ritegno.
Rodha non sa chi strozzare per primo dei due.
<  Ah, che carina che sei, Beth. Tu si che sai come intrattenere gli ospiti!  > Risponde Rodha con sarcasmo. Beth resta spiazzata dalla palese frecciatina di Rodha ma è lesta a replicare.
<  Quando l’ospite in questione è così interessante …  > Risponde stringendo le sue braccia sui suoi prosperosi seni oppressi da una stretta camicia a fiori. Ciò fa trasalire Rodha.
“  Rodha, non fare scenate. Quella stupida non aspetta altro!!  E poi per chi? Per un chitarrista arrogante e presuntuoso!  “
<  Troppo gentile, Beth!  > Risponde Daron alle lusinghe, rivolgendole il suo sguardo impenetrabile.
“  Ma se la vuole fare davanti a me?!!  “
<  Vi lascio alla vostra interessante conversazione. Io vado nella mia sala.  >
Daron lascia perdere Beth e si avvicina di scatto a Rodha.
<  Sono proprio curioso di vedere dove hai ospitato John per quella famosa intervista!  >
Rodha cerca di farlo astenere dal seguirla, però una parte di se esulta per averlo strappato dalle vaghe intenzioni di Beth.
<  Guarda che tra poco, devo riprendere il mio programma!  >
<  Anche io ho un impegno tra poco ma due minuti per un’amica speciale, posso sempre rimediarli.  >
Daron è un osso duro e Rodha se ne sta rendendo conto giorno dopo giorno.
<  … Ti faccio strada.  > Risponde infine Rodha, notando il volto deluso di Beth.
“  Tiè, beccati questo, stronzetta!!  “ Pensa, vittoriosa.
Dopo qualche minuto, i due raggiungo lo studio di Rodha e entrano. Daron si guarda intorno e trova una foto di Emily con Nicole vicino al microfono.
<  Bella foto!  >  Commenta Daron.
<  Grazie. Sono stata io a scattarla. Eravamo al Luna Park di Santa Monica.  >
<  Sai cosa ho notato guardando bene questa foto? Non vedo un minimo di somiglianza ne con tua madre ne con tua sorella.  >
La stuzzica Daron.
<  Se è per questo, non assomiglio nemmeno al mio defunto padre.  >
Risponde Rodha senza nasconderlo.  Daron si stupisce di ciò.
<  Vuoi dire che sei stata adottata?  > Chiede, fingendo di non sapere quello che già sa.
<  Alla nascita. La mia madre biologica è deceduta subito dopo il parto e il mio padre biologico … Be, non si è mai assunto le sue responsabilità nei miei confronti.  Emily non è solo mia mamma ma anche il mio angelo.  >
<  E di tuo padre? Quello adottivo, dico. Durante quella cena, hai accennato qualcosa inerente  a lui.  >
<  Non è mai stato un buon padre, ne per me ne per i miei fratelli, i suoi veri figli, come di diceva lui.  Grazie a lui, ho scoperto presto di non essere biologicamente sua figlia.  >
<  Ti picchiava?  >
<  Uh, me ne ha combinate talmente tante che non voglio nemmeno perdere il tempo a elencartele! Mia madre quando ha finalmente preso coscienza del fatto di avere al suo fianco un essere insulso, incapace di provare uno straccio di sentimento, ha deciso di lasciarlo e di portarci via da lui.  Poi, due anni dopo, abbiamo saputo che è stato ucciso da uno strozzino con il quale aveva accumulato dei debiti.  >
Daron pensa alle ingiustizie che Rodha ha subito e prova un grande dispiacere.
<  Tutto ritorna nella vita.  > Si limita a dire Daron. Rodha lo guarda con un sorriso beffardo.
<  Quello che dici, è vero ma per me è una magra consolazione. Io non ho mai voluto vendetta ma solo un padre che facesse il padre.  Pazienza!  >  Rodha vuole cambiare discorso.
<  Ho saputo che hai litigato con John.  >  Commenta Rodha accigliata.
<  è stato John a dirtelo?  > 
Per Daron è tutto così strano. John è cambiato da quando ha saputo di Rodha. Addirittura è arrivato a parlarle delle loro divergenze.
<  Direi che la domanda giusta sia un’altra. Perché hai aggredito John in quel modo?  > Chiede Rodha .
<  Io e John siamo molto uniti, specialmente da quando abbiamo formato gli Scars of Brodway. Lo conosco e delle volte è ansioso, fa di una sciocchezza una catastrofe, quindi oggi  lui ha cercato di difendere Shavo perché ha visto chissà quale problema tra nella band e io ho perso la pazienza … e ho detto cose che non penso realmente. Rodha, non è facile comporre testi degni di un disco, ci vuole tempo e ispirazione; senza contare che ognuno di noi ha i suoi impegni, i suoi guai … E comunque Serj ha già fatto una smentita ufficiale. >
Rodha ammira il profilo di Daron , il suo sguardo riflessivo e ne è rapita, nonostante la sua disapprovazione per come si sta comportando con John.
<  Una cosa te la voglio dire, Daron. Io credo che John valga tantissimo come batterista. Ho ascoltato le sue perfomance e non ha nulla da invidiarti.  > Commenta Rodha ripensando a quel giorno in sala registrazione.
<  Sei impudente, lo sai?  > Daron si sente provocato dalle parole di Rodha.
<  Non avevi un intervista con Corey?  Sarà già arrivato!  > Conclude Rodha invitando il chitarrista a lasciare la sala.  I loro sguardi si fanno di fuoco. Ma questa volta, Daron decide di lasciarla stare.
<  Buon lavoro, Rodha. Spero di rivederti presto …  >
Rodha  lo guarda uscire dalla sala con profondo dispiacere e nonostante le divergenze con il loro amico in comune, sente anche lei il desiderio di rivederlo presto, anzi già gli manca.
“ Oh no! Conosco questi segnali.  “ Pensa Rodha, sconfitta dal suo stesso cuore.
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Daron va verso la sala di Corey e nota con fastidio che il conduttore ancora non è arrivato.
“  Odio perdere tempo con queste cazzate!  Non vedo l’ora di finire questa seccatura e prepararmi per l’incontro di stasera con i ragazzi. Mi dispiace un casino per le cattiverie che ho detto a John e voglio cercare di riparare.  E poi dobbiamo festeggiare per la buona riuscita del test. O quanto meno loro festeggeranno. Cavolo, Rodha mi piace così tanto e adesso dovrò fare attenzione a John e alla sua gelosia fraterna. Come è dura la mia esistenza!  “ Pensa Daron.
È sempre stato così. Quando si arrabbia, sputa veleno su tutti ma ritrovata la calma, se ne pente e chiede perdono. Nell’attesa di Corey, da uno sguardo veloce su Twitter e trova una bruttissima sorpresa. Uno stato di John Dolmayan che smentisce la smentita ufficiale di Serj …
 
Non sono affatto contento dello stato del gruppo, oggi come oggi.
Credo sia da troppo tempo che non facciamo un disco, e la cosa peggiore è che questa cosa sia accolta con l'atteggiamento del 'va tutto bene'. Invece non va affatto bene. Credo che questo gruppo abbia ancora molti assi nella manica, che aspettano solo di essere giocati.
Per quel che mi riguarda non ne faccio una questione di ego. Io non scrivo canzoni, quindi non ho la preoccupazione di chi sarà a scriverle. Tutto quello che posso dire è che sono pronto. Datemi una tela, in modo che possa dipingerla: ecco qual è la mia prospettiva. Poi capisco che ai miei occhi tutto possa sembrare più facile: ci sono un mucchio di emozioni che entrano in gioco quando si è artisti e autori di canzoni, e quando si pensa di fare una cosa che non si fa più da molto tempo. Potreste dire: mettetevi a lavorare insieme. Siamo gente diversa, e l'ultima volta che siamo stati insieme in uno studio è stata nel 2005. Vi rendete conto? Il 2005. Nove anni fa. Stiamo diventando dei cazzo di Eagles, che ci mettono 15 anni per fare un disco nuovo…

Daron non crede ai suoi occhi.  Si sente la terra tremare sotto i piedi.
“  Che bastardo, ci ha pugnalato alle spalle anche lui!!  “
Pensa Daron furioso.




 

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Capitolo 12
*** La verità ***


Capitolo 12 – La verità.
 
John è ancora di fronte al suo computer quando riceve la chiamata di Shavo per parlare dello stato su Twitter caricato da pochi minuti.
<  John, cosa ti è preso? Non sei mai ricorso a questi mezzi.  >
<  Non lo so. Le parole di Daron mi hanno ferito, credimi. Mi sono sentito come spronato da quelle parole!  Quindi ho deciso di contribuire anche io come te nel dare uno scossone alla nostra band.  E che cavolo, anche la nostra parola conta!  >
<  Amico, lo sai che puoi sempre contare sul mio appoggio ma così stai sfidando apertamente i nostri colleghi. Non so se sia un bene.  >
<  Non mi interessa. Non posso tornare indietro e stasera, al Cherry Pie, affronteremo una volta per tutte il problema.  >
<  Hai ragione, non possiamo più rimandare. Ah, John. Dimenticavo! Oggi non te l’ho detto per via della tensione ma sono felice che Rodha sia tua sorella.  >
A queste parole, John si rilassa e pensa in positivo.
<  Grazie Shavo. Ci speravo anche io, non te ne farò mistero. Mi sento molto legato a lei e adesso che dovrei stringere i denti e dirle la verità, ho paura.  Secondo te, potrà mai accettarmi?  >
<  Sono sicuro di si, John.  > 
John, intanto, osserva delle foto di Rodha nel suo profilo Facebook. Di fronte a quelle foto di uscite con amici, quadri celebri e facce buffe, John non può fare a meno di sorridere e cercare le parole giuste da usare con Rodha per confidarle questo segreto.
*****************************  
È sera. John è ancora in macchina, nel parcheggio del pub. La calma per la quale ha acquisito fama nella sua vita, per la prima volta lo abbandona. L’ansia prende il sopravvento su di lui.
“  Facile fare i duri dietro a uno schermo virtuale … “  Pensa John cercando di immaginare le reazioni di Serj e soprattutto di Daron, suo grande amico.
“  Ormai la frittata è fatta, non ho scelta. Devo scendere dalla macchina e affrontarli.  “ Dopo questo pensiero, John si fa coraggio e scende dalla macchina per entrare nel pub. Appena entra, intravede subito Shavo, Serj e Daron che discutono tra di loro. Quest’ultimo ha un aspetto cupo. Shavo si accorge di John e fa cenno ai ragazzi del suo arrivo. Non lo avesse mai fatto! Daron va incontro a John come una furia.
<  Daron, ascoltami …  > John non fa in tempo a continuare che si becca un bel cazzotto in faccia ma non cade, fisicamente è più forte rispetto al chitarrista.
<  Sei un pezzo di merda!!  > Urla Daron guardando il suo amico con occhi scintillanti.
<  Come hai potuto farci questo?!  Ti sei messo d’accordo con questo stronzo?!  >  Continua Daron indicando Shavo.
<  Daron, smettila! Non diamo spettacolo e cerchiamo di discutere in modo civile e maturo.  > Interviene Serj, notando un gruppo di ubriaconi incuriositi dalla loro lite.
Daron non risponde ma si limita ad andarsene.
<  Dove vai?!  > Chiede John cercando di fermarlo, ma senza riuscirci.
<  Dove non ci sei tu e quella serpe!  Andate al diavolo!!  >  
Daron scappa via perdendosi nel casino generale e i ragazzi cercano  di seguirlo …
Nel frattempo, una ora prima, Rodha ha ricevuto per messaggio un invito inaspettato da Sonia, nel quale le ha chiesto di vedersi con lei al Cherry Pie, ignorando che suo marito e i ragazzi sono li a loro volta. Rodha accetta l’invito e si incontrano direttamente li. 
Appena arrivata, Rodha trova subito Sonia vicino al banco.
<  Ciao Sonia. Tutto bene?  > Chiede Rodha salutandola con un abbraccio.
<  Si, e tu? Tutto a posto a casa?  >
<  Come sempre!  Hai avuto notizie di Angela? Ho avuto da fare e non sono riuscita a trovare due minuti per farle una visita.  >
<  Tranquilla! Angie e il suo piccolo frugoletto stanno bene. Domani ritornano entrambi a casa.  >
<  Sono così felice per lei e per Serj. Deve essere così emozionante per loro poter stringere il loro bambino tra le braccia dopo nove mesi di attesa!  > Dice Rodha emozionata.
<  Garantisco!  > Conferma Sonia dall’alto della sua esperienza di madre.
 Le due ragazze si avvicinano al banco e ordinano i loro drink. È da tempo che Sonia ha dei sospetti sul rapporto che c’è tra Rodha e John, quando prova ha parlarne con Shavo, lui diventa strano! Per non parlare delle cose che Rodha ha detto la notte in cui Angela ha partorito!  Questa sera vuole cogliere la palla al balzo e vederci chiaro in tutta questa faccenda.
<  Sai, Sonia, per me il tuo messaggio è stata una sorpresa!  >  Confida Rodha sorridente.
<  Mi fa piacere.  È la nostra prima uscita da sole.  >
<  Shavo lo sa?  >  Chiede Rodha curiosa.
<  Hey, è mio marito! Mica il mio padrone.  > Le due ridono ma Sonia è svelta nel tornare alla serietà.
<  A parte tutto, c’è  una cosa che volevo chiederti da qualche tempo, Rodha. Che  … rapporto c’è  tra te e John?  > Chiede Sonia arrivando al dunque. Rodha la guarda con grande perplessità.
<  Cosa vuoi dire? Sai bene che rapporto ho con John.  > Replica Rodha con naturalezza.
<  Si ma … in ospedale, l’altra sera, ho notato che siete molto affiatati, quindi …  >
<  Non dirmi che ora la pensi come quella scema di sua moglie?!  >  Domanda Rodha con una punta di fastidio.
<  No! Non volevo dire quest …  >
La loro conversazione viene interrotta da un Daron che passa davanti a loro incazzato nero e il resto dei Soad che cercano di fermarlo, ma invano.
<  Shavo, cosa è successo?!  > Chiede Sonia al marito.
<  è furioso. Daron ha letto lo stato di John su Twitter e non la presa bene!  >
<  Me lo aspettavo …  > Commenta John non sorpreso. Serj è visibilmente arrabbiato per tutta questa situazione ma non si pronuncia.
Rodha, senza chiedere altro, corre dietro a Daron e lo segue fuori dal Pub. 
<  Rodha, aspetta!  > La chiama John, ma Rodha è già fuori dal Pub.  Il suo istinto la spinge verso di lui, sente di dover parlare con Daron e farlo ragionare.
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Dopo dieci minuti, Daron  si reca in un altro pub in zona ad annegare i suoi dispiaceri con la birra in solitudine. È  fuori di se per le dichiarazioni di John su Twitter.
“  Come ha potuto farci questo?! Anzi come ha potuto farmi questo?! Tenermi all’oscuro dei suoi disaccordi per poi sbatterli su Twitter! Questa me la pagherà cara!  “ 
<   Daron. Finalmente ti ho trovato!  > è Rodha. La ragazza vuole cercare di riportare la pace tra i suoi amici.  Per Daron, vederla è come una piacevole apparizione dal cielo, il suo cuore ha un sussulto.
<  Come facevi a sapere che ero qui?  >
<  Ti ho seguito.  > Risponde Rodha. Prende una sedia e si siede di fronte a Daron. Quest’ultimo, decide di reprimere ciò che sta provando e assume un atteggiamento indifferente.
<   Cosa vuoi?!  >  Chiede con sufficienza alla ragazza.
<  Vorrei parlarti di quello che è successo oggi. Mi dispiace da morire  sapere che tu e John siete in lite.  >  Replica Rodha sinceramente dispiaciuta. Daron non si lascia corrompere da suoi occhi dorati che lo guardano con ansia crescente.
<  Questi non sono affari che ti riguardano!  > Risponde brusco Daron.
“ John, John, sempre John! Scommetto che prova qualcosa per lui! Ora è tutto chiaro, è per questo che mi rifiuta. Se solo sapesse …  “ Pensa la mente annebbiata di Daron, grazie all’alcool.
<  Non rispondermi in questo modo. John, forse, si sentiva frustrato e ha scelto un modo sbagliato per rifarsi. Sono sicura che sia dispiaciuto per quello che ha fatto!  > Continua Rodha, cercando di reprimere il fuoco che ha dentro di se. Nonostante la situazione, Rodha è emozionata per essere da sola con Daron.
Il chitarrista guarda la ragazza con un ghigno. Un pensiero di maligno e egoista sfiora la sua mente.
“  Con me, hai sempre fatto la preziosa e hai anche plagiato il mio migliore amico, non ho più dubbi! È stata lei a metterli in testa queste stronzate da quando gli ha lanciato quella frecciatina, durante l’intervista. Pagherai anche tu insieme a John!  “  Pensa il diabolico Daron.
<  Quante verità nascoste che il nostro Dolmayan non ha detto!  >  Dice Daron pronunciando la frase con enfasi.
Rodha capisce che il chitarrista è piuttosto alticcio e cerca di non badare a ciò che dice.
<  Oh! Andiamo, Daron! Capisco che sei offeso ma non puoi pensarci su? John è nostro amico e voi due vi conoscete da tanti tempo! Vi siete riuniti da pochi anni, sarebbe un peccato mandare all’aria il vostro progetto in comune per una scaramuccia.   >  Dice Rodha cercando di farlo ragionare. Daron scoppia a ridere a quelle parole.
<  Amico? Tu credi veramente che John si comporti da amico con te?   >
Rodha non capisce quella frase vaga.
<   Cosa vuoi dire?  >
<  Io almeno te l’ho fatto capire sin dall’inizio che non ti guardavo come un amica. Di John non si può dire lo stesso …  > Rodha è indignata per quelle che crede siano insinuazioni da parte di Daron.
<  Daron! Stai parlando di un uomo sposato che ama sua moglie! Come puoi pensare questo di lui?!  >
<  E chi ha parlato di sesso?  > Risponde Daron in modo subdolo.
<  Daron, falla finita! Sei ubriaco!  > Risponde Rodha scocciata. Sta per andarsene, credendo di aver perso tempo, ma Daron la ferma afferrandola per un braccio e costringendola ad affrontare il suo sguardo penetrante.
<  Non ti sei mai chiesta per quale motivo John ti ha sempre cercata?  >
<  Per via dell’intervista, perché entrambi conosciamo tuo padre e perché si è instaurato un rapporto tra di noi, ma senza secondi fini!  > Risponde Rodha a tono, fronteggiando Daron con sicurezza.
<  Sbagliato!! Sono stato io a suggerire a John di farsi intervistare da te perché John non sapeva come fare per poterti conoscere!  >
A queste parole, la sicurezza di Rodha sparisce.
<  Conoscermi?! Daron cosa stai dicendo?  >  Chiede Rodha liberandosi della sua presa.
Daron decide di vendicarsi di John nel più meschino dei modi.
<  John Dolmayan è figlio di Fuad! Te lo ricordi Fuad, non è vero?!  > Chiede  Daron con lentezza studiata alla ragazza sgranando i suoi occhi penetranti.
<  Io so bene cosa rappresenta quell’uomo per te!  >
<  Non è vero, stai mentendo!!  > Grida Rodha incredula cercando di schiaffeggiare il chitarrista ma viene bloccata dalla sua mano callosa.
<  Andiamo! Non ti sei mai accorta di quanto vi assomigliate?!  > Inferisce Daron, velenoso. Rodha se ne rende improvvisamente conto e ora diversi suoi dubbi trovano risposta, ma la poverina è talmente sconvolta che non riesce a replicare.
<  Oh, non ci credi? Allora ti dirò di più! Qualche tempo fa, John è riuscito a prenderti un campione di saliva attraverso un bicchiere di plastica per poter fare il test del DNA. Sai com’è, la tua madre biologica non era una santa! Perciò ha voluto essere certo che suo padre non fosse stato infinocchiato da quella arrampicatrice sociale! Oh, scusami, ho sbagliato! Volevo dire vostro padre!!   >  Daron utilizza le parole più taglienti. Rodha ha gli occhi lucidi, si sente mancare.
<  Come vedi, John non è così sincero come credevi. Ti ha spudoratamente mentito!! E non solo, nonostante la vostra somiglianza, ha persino dubitato della vostra parentela!!  >
 Arriva John all’improvviso. Anche lui ha avuto la stessa idea di Rodha, in quanto voleva chiarire con Daron, ma appena vede la ragazza e il suo volto disperato, sente un crampo al cuore.
<  Ah, eccolo, il grande amico!  > Urla Daron ormai ubriaco fradicio indicando John e lanciando un urlo acuto. John ignora Daron e va verso Rodha.
<  Rodha, che cos’hai?  Perché stai piangendo?  > Chiede John preoccupato. Cerca le mani di Rodha ma quest’ultima si scosta.
<  John, dimmi che non è vero …  > Lo implora Rodha.
<  Rodha cosa stai …  >
<  è vero che noi due siamo fratelli? Non può essere! Me l’avresti detto! Dimmi che non è vero che hai fatto il test del DNA?  > Chiede Rodha disperata. John lancia uno sguardo di disprezzo verso Daron, ma di fronte all’evidenza, non può negare la verità.
<  Si, invece. È tutto vero. Siamo fratelli.  >
Tutti i discorsi immaginati, tutte le prove fatte da John davanti allo specchio, sono andate a farsi benedire! Daron ha rovinato tutto per vendetta.
Rodha cade in ginocchio e scoppia in un pianto disperato. John si avvicina verso Rodha per aiutarla a rialzarsi ma la ragazza risponde mollando a John dei patetici pugni e schiaffi, il tutto sotto lo sguardo maligno di Daron che beve la sua birra con lentezza.
<  Sei un bugiardo!!! Mi hai presa in giro!! Ti odio!!  > Urla Rodha piena di rabbia mentre si allontana da John e Daron.
<  Rodha, per favore lascia che ti spieghi!  > La implora John disperato cercando di fermarla.
<  Non toccarmi, mi fai schifo! Tutti e due mi fate schifo, siete dei miserabili!!  > Urla Rodha scappando disperata dal pub. John cerca di fermarla ma senza riuscirci. Allora rientra nel locale e prende Daron per il colletto della camicia, furioso.
<  INFAME!! Potevi evitarlo!  > Urla furente John.
Daron lo guarda in  faccia con derisione.
<  Come tu e Shavo potevate evitare quei post!  >
<  Per un post, hai deciso di rovinare il legame tra me e Rodha, sei uscito di senno?!  > John non riesce a crederci.
<  Allora non hai capito?!  Io e te siamo sempre stati migliori amici e dopo la nostra rottura, io e te abbiamo continuato a lavorare insieme. Se avevi questo problema, perché non me l’hai mai detto?! Perché non ti sei mai aperto con me?! Te lo dico il perché! È stata lei a metterti queste idee in testa, dopo quella maledetta intervista! Quella è un’ opportunista degna di sua madre!!  >
John lo zittisce con una sberla.
<  Ti sbagli, Daron! Rodha non era il problema. È da quando ci siamo riuniti che ci penso. Ho messo su del materiale per la band nell’arco di questi quattro anni. Io non ho la minima idea di cosa avete in mente tu e Serj, che state lavorando a progetti solisti paralleli invece di pensare alla nostra band!  > John molla la presa.
<  Forse per voi, il nostro sogno in comune è finito. Per me e Shavo, invece no! I System of a Down hanno ancora tanto da dire!! E spero che sarai contento, una povera ragazza, in questo momento, ha il cuore a pezzi per un tuo capriccio!! Hai sempre avuto un talento naturale nel combinare disastri!!  >
John se ne va, lasciando Daron in uno stato di depressione totale.
“  Cosa ho fatto?!  “ Realizza  Daron, ormai tardi.
**************************************  
Rodha corre a casa sua dove, sfortunatamente, trova Emily sul divano a leggere. Non appena la donna vede sua figlia, corre subito da lei.
<  Rodha, Dio mio! Cosa ti è successo??  > Chiede Emily preoccupata. Rodha è talmente sconvolta che non riesce a dire nulla!
<  Figlia mia, ti prego, non farmi preoccupare! Ti hanno fatto del male? Rispondi alla tua mamma!  >
Rodha si getta tra le braccia della madre piangendo.
<  John è mio fratello! Mi ha ingannata, mi ha mentito per tutto questo tempo!!  > Non riesce a dire altro. Emily si sente morire dentro nel vedere sua figlia ridotta in questo stato.
<  Calmati, Rodha. Mettiti a sedere sul divano.  >  
Rodha ubbidisce alla madre.
<  Mi dispiace vederti così. > La consola Emily accarezzandola.
<  Daron e John hanno litigato oggi e io ho seguito Daron fino a un pub per convincerlo a parlare con John e chiarirsi, ma Daron era già ubriaco e senza mezzi termini, mi ha detto che John è mio fratello. Ha finto per tutto questo tempo di essermi amico per potermi conoscere!  > Rodha prende un fazzoletto dalla sua borsa e si asciuga le lacrime.
<  E questo non è tutto! Daron mi ha detto anche che John, di recente, ha fatto un test del DNA per essere certo che io fossi sua sorella, vista la dubbia moralità della mia madre biologica!  > Emily è molto ferita per quest’ultima notizia, della quale ne era ignara.
“  Come ha potuto dubitare del suo stesso sangue? Si assomigliano da morire!  “ Pensa Emily.
<  Che schifo! Non credevo che John avrebbe fatto l’esame del DNA per esserne certo!  > Si lascia scappare Emily. Rodha guarda sua madre senza capire.
<  Cosa vuoi dire con ‘ non credevo che John avrebbe fatto’ ? Vuoi dire che … tu lo sapevi?  > Emily stringe la mano di sua figlia.
<  Si, sapevo tutto. Conoscevo John sin da bambino. Quando l’hai portato a casa nostra la prima volta, l’ho riconosciuto subito e in un occasione abbiamo anche parlato in privato. Mi ha spiegato il perché di questa scelta: La paura. La paura di essere respinto subito come punizione per essere figlio dell’uomo che ti ha abbandonata. Così l’ho lasciato fare …  > Rodha toglie di scatto la sua mano da quella di Emily.
<  Non fare così, Rodha. L’ho fatto solo per te. Sei così piena di odio nei confronti di Fuad che non avresti mai permesso a John di avere a che fare con te se avesse detto subito la verità.  >
<  Non dire più niente, ti prego! Per tutta la mia vita sono stata trattata come un oggetto scomodo!! Prima da quel Fuad e dalla sua amante, poi da quel viscido di Jake quando voleva farmi violentare per salvare la sua azienda, adesso da John e da te! Da te che hai sempre detto di amarmi come ami i tuoi figli!!  > Emily piange e si sente morire dalle parole amare di Rodha.
<  Ed è vero! Io ti ho amata dal primo momento che ti ho stretto tra le mie braccia. Ho fatto quello che la mia coscienza riteneva più giusto!  >  Si difende Emily.
<  Sta zitta!!  > Grida Rodha disperata.  Nicole corre in sala, attirata dalle urla, dai pianti e dai singhiozzi.
<  Rodha, cosa ti è successo?  > Le chiede la sorella dalle scale. Rodha guarda con grande tristezza sua sorella.
<  Tutti hanno sempre scelto per me. Sono stata la loro bambola di pezza, hanno giocato tutti con il mio cuore. Io non so più chi sono!  >
Inveisce Rodha indicando sua madre, la quale, è disperata.
<  Perché stai trattando la mamma in questo modo?  > Rodha non risponde, si limita a correre in camera sua e ha chiudere la porta a chiave. Prende la tela, prepara le tempere e si lega i capelli. Passa buona parte della notte a dipingere  versando lacrime amare e pensando a questo disastro.
“  Non voglio parlare con nessuno!! Sono stata tradita da te, mamma, a cui ho sempre dato la mia fiducia; da te, John, che dicevi di essermi amico; e da te, Daron, proprio ora che mi stavo innamorando di te … “



Buonsera a tutti!!! Sono tornata con due capitoli decisivi! Gli altarini sono usciti allo scoperto e adesso la situazione è critica!  
Rodha ha il cuore a pezzi per due motivi ormai a noi chiari, John ha un danno enorme a cui riparare, Emily deve ricongiungersi con sua figlia e Daron è uno sfascia famiglie. Fatto questo riassunto, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate. Ce la farà John a riconquistare la fiducia di Rodha? Daron otterrà il perdono di entrembi? E Rodha come si comporterà adesso nei confronti di Daron? 
Al prossimo capitolo e grazie per tutti i commenti che mi lasciate a ogni capitolo!
Ciao!!

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Capitolo 13
*** La retta via è stata smarrita! ***


Capitolo 13 – La retta via è stata smarrita
 
 
Il giorno dopo, Rodha  si sveglia con un forte mal di testa. I fatti della sera prima  sono stati per lei troppo tosti da elaborare subito. Di una cosa è certa! Non scenderà in cucina a fare colazione con sua madre, non riuscirebbe nemmeno a guardarla in faccia dopo ciò che è successo. Sente bussare alla porta.
<  Posso?  > è Nicole.
<  Entra …  >  Risponde Rodha apatica.
Nicole entra con lentezza e si avvicina al letto di Rodha per sedersi al suo fianco.
<  Non scendi a fare colazione, questa mattina?  > Chiede Nicole preoccupata.
<  La faccio fuori. Non voglio parlare con mamma.  > Risponde Rodha mantenendo la sua apatia. Si alza e cerca dei vestiti da mettere per andare a lavoro.
“  Povera Nicole.  Sta soffrendo di questo distacco improvviso tra me e mamma. Non posso farci niente, mi sento tradita da mia madre e per il momento non me la sento di parlare con lei.  “
<  Cosa è successo ieri sera?  Ti sei chiusa in camera e non ti sei sfogata con me. Ho dormito con mamma questa notte e non ha fatto altro che piangere.  >
Rodha si volta verso sua sorella.
<  Hai ragione ma non ce l’ho fatta proprio a parlartene. Ieri sera, ho scoperto una verità su di me dalla persona sbagliata … >  Risponde Rodha amaramente.
<  Quale verità?  > Chiede Nicole.
<  Ti ricordi di quella notte di un anno fa quando il mio padre biologico si presentò a casa nostra?  >
<  Si. Dunque?  >
<  John è suo figlio. Io e John siamo fratelli, ma non è stato lui a dirmelo, bensì Daron. Ieri sera, Daron e John hanno litigato bruscamente e io ho cercato di far ragionare Daron e rimettere la pace tra i due. Daron, di tutta risposta, mi ha spiattellato in faccia la verità su John. L’intervista, la mostra di Vartan, le uscite organizzate, è stata tutta una finzione, capisci?!  Fingeva di essermi amico e non mi ha detto niente!  Non mi ha detto di essere il figlio dell’uomo che mi ha abbandonata! I suoi amici ne erano al corrente e anche la mamma, da quello che ho scoperto ieri sera. Erano tutti d’accordo!  > Racconta Rodha dando un pugno al suo armadio.
Nicole resta basita da questa rivelazione.
<  è per questo che non vuoi parlare con mamma?  Perché sapeva e non ha parlato? >
<  Si.  >
Nicole resta in silenzio qualche istante. Anche Rodha non dice una parola.
<  Sai, Rodha, stava ripensando a quando avevo sei anni. A quel giorno in cui tu e mamma mi avete spiegato che io e Brian non siamo tuoi fratelli di sangue. La gente del quartiere parlava tanto perché anche loro sapevano la verità e mamma aveva paura che lo scoprissi da altra gente.  Per me, alla fine, non è cambiato niente. Per me eri sempre tu …  > 
Rodha da un abbraccio forte a sua sorella e le da un bacio sulla fronte.
<  Ti voglio bene, Nicole.  Ciò che abbiamo condiviso in questa vita va oltre i legami di sangue.  >
Rodha scioglie l’abbraccio e si rialza.
<  So cosa vuoi chiedermi. Per adesso, non ce la faccio. Ho bisogno di pensare. Scusami ma devo prepararmi o farò tardi a lavoro.  >
Questo attimo di dolcezza è caduto in un profondo silenzio tra le due sorelle.
****************************************************** 
Dopo mezz’ora, Rodha entra alla KNAC e trova John all’ingresso. Rodha lo ignora e cerca di entrare ma John la ferma.
<  Rodha, lasciami spiegare …  > Cerca di iniziare John ma Rodha lo guarda con indifferenza e lo interrompe:
<  Cosa c’è da spiegare? Che sei un bugiardo? Questo lo avevo capito già da me!  >    
<  Non potevo dirti la verità subito. Odi nostro padre, lo so! Ma io non sono Fuad!  >
<  Lui è tuo padre!  L’unico uomo che si avvicina di più a essermi padre è il professor Vartan.  >
<  Rodha, io ti voglio bene. Il tempo che ho passato con te è stato meraviglioso, ho imparato a conoscerti  e con te mi sono sempre sentito a casa.  >
<  John, ti avverto, lasciami il braccio o grido aiuto!!  >
Dal nulla, spunta fuori Richard, chiamato in segreta dalla segretaria che ha visto tutta la scena.
<  Cosa sta succedendo?!  Perché stai strattonando il braccio della mia dipendente?!  >
John lascia la presa.
<  Volevo solo parlarle …  >
<  Non mi sembra che Rodha voglia parlare con te. Ascoltami bene. Non mi importa chi sei  tu e per quale motivo  sei qui dalle prime luci dell’alba, ma ti consiglio di lasciare questa stazione radio prima che chiami la polizia!  > Conclude Richard impassibile.
John  non vuole avere guai e decide di andare via.
<  Perdonami per ieri sera. Non avrei voluto che finisse così.  > Dice John a Rodha prima di andare via.  Rodha lo vede allontanarsi nel parcheggio e un senso di profonda malinconia cresce in lei.
<  Rodha, va tutto bene?  > Chiede Richard.
<  Non va affatto bene, ma ti ringrazio per il rinforzo.  > Risponde Rodha con mezzo sorriso.
<  Se hai bisogno di aiuto per qualunque motivo, non esitare a chiedere …  >
Senza dire altro, Rodha va verso la sua  sala e da inizio al suo programma.
 

3 … 2 … 1 …

IN ONDA!

 
[ … ] Quando provi un dolore così grande e profondo per la perdita di qualcuno che amavi, trascorri una giornata da non ripetere, da non ricordare …
Con queste parole, vi introduco Lonely Day, dei System of a Down. 

Sembra fatto apposta! L’ultima canzone che voleva ascoltare scritta e interpretata dall’ultima persona che voleva ascoltare!
Rodha si toglie immediatamente le cuffie e scoppia a piangere a microfono chiuso.  È troppo per lei, non può tenere questo problema fuori dal suo lavoro.
“  Daron, come hai potuto farmi questo? Perché?  Anche questa notte, nonostante tutto,  ti ho sognato, ti ho baciato e sono stata tua … Se io chiudo gli occhi, posso vederti. No, no, non posso lasciarmi trasportare da queste fantasie insensate, io so perché lo ha fatto! Non solo per vendicarsi di John ma anche per vendicarsi dei miei rifiuti. Avevo visto giusto, ho fatto bene a stare in guardia con lui. Questa ferita che mi ha dato fa troppo male!  “  Pensa amareggiata mentre cerca di ritrovare il contegno per poter concludere il programma.
“  Devo vedere i miei amici. Loro sapranno come aiutarmi!  “ 
 
John ha deciso di chiamare i ragazzi e farli precipitare a casa sua per parlare con loro delle discussioni consumate negli ultimi giorni. Tiffany prepara del the freddo alla menta e lo sistema su tavolo del giardino. Ha saputo dei fatti incresciosi della sera prima e le fa male vederlo distrutto dalla disperazione.
Tutti arrivano di buon ora e restano sconcertati nel vedere l’aspetto orribile di John, frutto sicuramente di una nottataccia insonne.
<  John, cosa è successo?  > Chiede Serj preoccupato.
<  Quel verme non vi ha detto cosa ha fatto?  > Interviene Tiffany indicando Daron, Quest’ultimo sembra a pezzi tanto quanto John.
Anche lui ha passato una notte insonne. Gli occhi in lacrime di Rodha lo hanno torturato! Nemmeno l’erba che aveva in casa è riuscita a stenderlo. Il senso di colpa ha avuto la meglio!
John, però, non ha intenzione di umiliare il chitarrista. Lo guarda e capisce che è pentito.
<  Tiffy, ti prego!  Non ho alcuna intenzione di litigare oggi, ma di parlare in modo civile.  >  Risponde John con pazienza a sua moglie. Tiffany vorrebbe replicare ma sa che sarebbe inutile. Si limita a lasciare la stanza.
<  Andiamo in giardino. Dobbiamo parlare.  >
John porta i ragazzi in giardino e spiega in breve ciò che è successo.
<  Daron, come hai potuto?!  >  Chiede Shavo con indignazione.
<  Ero ubriaco …  > Cerca di giustificarsi Daron, pur sapendo che non è una scusa sufficiente.
<  Questa volta hai davvero esagerato!  >  si unisce Serj, anche lui deluso da Daron.
<  John, se può servirti a qualcosa, mi dispiace. Mi dispiace davvero, credimi.  >
<  Lo so, Daron. Oggi sono andato alla KNAC e ho provato a parlarle, ma senza successo. È arrabbiata, molto arrabbiata, ma non temete, riuscirò a riconquistare la sua fiducia. Non è di lei che voglio parlarvi oggi, ma di noi, dei System of a Down.  >
Tutti restano in silenzio e decidono di ascoltare seriamente ciò che John ha da dire.
<  Daron, Serj, quali sono i vostri progetti per il futuro? I System rientrano in essi? Siate sinceri, vi prego.  Se dobbiamo restare una band solo per continuare a fare soldi con il nostro nome, è meglio dividerci per sempre!  >
Daron e Serj restano in silenzio qualche minuto prima di rispondere:
<  Certo che i System fanno ancora parte dei miei progetti.  Non ho alcuna intenzione di separarmi un’altra volta da voi, ragazzi!  >  Risponde Daron sorridendo ai suoi amici.
<  Anche per me è lo stesso.  Abbiamo ancora tanto da fare e da dire. Però prima dobbiamo pensare a questo tour. È da anni volevamo farlo e adesso dobbiamo andare fino in fondo.  >
<  Mi dispiace per quello che ho detto.  > Interviene Shavo.
<  Serviva, serviva per poter chiarire.  > Risponde John. I ragazzi si concedono un  abbraccio di gruppo. Tutto andrà bene da ora in avanti, è certo!
*****************************************************
È sera. Rodha da appuntamento ai suoi amici al Troubadour, cosa molto inaspettata da tutti visto che quel nightclub non solo è famoso per i suoi spettacoli live, ma anche per rimorchiare facilmente. Rodha è già dentro al Troubadour quando arrivano i suoi amici e ha già consumato qualche drink …
<  Rodha, cosa ti è successo?  > Chiede Lester notando il suo aspetto sciupato.
<  Sono triste, caro! Molto triste!  > risponde con una risatina ebra.
<  Sorella, sei già ubriaca e lo hai fatto da sola! Non lo sai che chi non beve in compagnia o è un ladro o una spia?   > Commenta Mia osservando i tre bicchieri da Martini Cocktail vuoti sul tavolo. 
<  Io sono solo una povera stupida, in questo momento, cioccolatina mia!  >
Tutti si siedono sul tavolino con lei.
<  Cameriere, ci porti un caffè amaro, per favore. La nostra amica ne avrà bisogno.  > Chiede Bonnie a un cameriere di passaggio.
<  Tesoro, visto che ci sei, prendimi e facciamolo qui sul tavolo! Hai un culo favoloso!  > Urla Rodha al povero cameriere, imbarazzato.
<  Rodha!!!  > La riprende Bonnie.
<  Cosa ti prende?  >
<  Mi prende che Daron è un gran figlio di puttana, santa donna sua madre … però io lo amo …  >
Bonnie guarda il resto della compagnia  con sorpresa.
<  Cosa ti ha fatto quel bastardo?!  > Chiede Mia di scatto.
<  Mi ha detto che John è mio fratello e che me lo ha nascosto. Anche mamma lo sapevo e me lo ha nascosto. Per non parlare dei suoi amici. Tutti lo sapevano, cazzo! Molto probabilmente, anche il professor Vartan lo sa  … Daron me lo ha detto per vendicarsi di un torto subito da John, vi rendete conto?!  È un uomo cinico e John è un bugiardo.  Chiappe d’oro!! Portami un altro Margarita!!!  > Urla Rodha al cameriere.
<  Falla finita di fare la stupida con quel ragazzo!  > La riprende Lester .
<  Mi hanno mentito tutti. Ma non voglio pensarci più, voglio solo divertirmi e spassarmela con tutti i ragazzi che voglio!!  >
Detto ciò, Rodha va sulla pista e inizia a ballare in modo provocante e osceno, tanto da attirare l’attenzione di un tizio non molto raccomandabile. Rodha lo prende e lo bacia  senza ritegno davanti ai suoi amici. Lester e Mia corrono a riprenderla  per riportarla a casa.
<  Che cazzo volete voi?  > Chiede il tipo seccato. Rodha fa una risata isterica.
<  E daiiiii … Fatemi divertire!  > Grida Rodha in preda all’alcool.
<  Siamo suoi amici. vogliamo impedirle di fare una cazzata!  > Interviene Lester.
<  Sorella mia, ti riportiamo a casa, tu non stai bene!  >
<  Questo è vero!  >  Risponde Rodha ridendo senza contenersi. In realtà l’alcool la sta abbattendo sempre di più. Si sente triste e incapace di reagire in modo logico!
I suoi amici la caricano nella macchina di  Lester e la riportano a casa. Durante il tragitto, Rodha si addormenta con le lacrime che le colano sul viso.

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Capitolo 14
*** Toccare il fondo ***


Capitolo  14 – Toccare il fondo.


 
È passata una settimana da quando Rodha ha scoperto la verità su John. Non rivolge più  la parola a sua madre, rientra a casa il meno possibile e trascorre buona parte della notte in locali notturni. John cerca Rodha di continuo per chiarire ma invano …
Din Don
<  Sto arrivando!  > Urla Emily da dentro casa. Appena apre, è sorpresa di vedere John alla porta.
<  Mi sorprende vederti qui.  > Esordisce Emily guardandolo con tenerezza.
<  Signora Emily, ho bisogno di parlare con Rodha!  >
<  So già tutto. Il tuo ‘caro’ amico ha combinato un casino!  >
Emily non ha mai chiesto niente a Rodha apertamente, ma ha capito che sua figlia prova qualcosa per  Daron e ciò la fa arrabbiare ancora di più.
<  Mi dispiace tanto, ma posso garantirle che Daron è sinceramente pentito. Quando ha parlato con Rodha, era ubriaco e arrabbiato a morte con me perché io sono stato il primo a tradire la sua fiducia di migliore amico.  > Emily prova molta pena per quel poveretto.
<  Entra, ti offro un caffè!  >
<  La ringrazio.  >
Emily fa accomodare John nel tavolo della cucina e prende una tazza dalla credenza con la caffettiera.
<  Tieni. È ancora caldo.  > John sorseggia lentamente il suo caffè.
<  Come sta?  > Chiede John in apprensione.
<  Odia te, odia quel Daron e odia anche me, perché sapevo tutto e sono stata zitta. La mattina si sveglia, va a lavorare,  esce in qualche posto poco raccomandabile e rientra per dormire. Non era mai stata così ribelle, così in collera con tutti!! Io vorrei fermarla ma non ha più sedici anni, non posso controllarla, capisci? Ho chiesto aiuto anche a mio figlio Brian. Trascorrerà qualche giorno a Hollywood per stare al fianco di Rodha.  > Risponde Emily angosciata.
John nota i lunghi capelli castani scompigliati rigati da fili argentati e le vistose occhiaie che sfregiano gli occhi azzurri di Emily.
“  Povera donna, non ha chiuso occhio!  “ Pensa lui.
<  Anche io ho provato a parlarci, fermandola alla KNAC, ma mi ha cacciato in modo brusco. Però non ho intenzione di arrendermi! Riuscirò a farmi ascoltare.  >
Emily risponde con un mezzo sorriso e vuole credere in lui.
<  Non vorrei mandarti via, ma devo iniziare il mio turno di lavoro tra poco.  >
<  Certo, capisco!  >
Emily accompagna John all’ingresso.
<  Mi ha fatto piacere sfogarmi con te, caro. Mi dispiace non averti potuto aiutare ma so già che Rodha rientrerà a casa molto tardi.  >
<  Non si preoccupi, signora. Penserò a qualcosa. Arrivederci e buon lavoro.  >
<  Arrivederci, John.  >
John scende le scale e sta per andare ma si incrocia con Mia.
<  John, cosa ci fai qui?  > Chiede la ragazza  con in mano un cesto di biancheria da stendere.
<  Volevo parlare con Rodha, ma non è qui.  >
<  Ho saputo dello scossone! E credimi, Rodha è impazzita!  > taglia corto Mia.
<  Sua madre mi ha accennato qualcosa.  >
<  Povera Emily, lei non sa tutto …  >
<  Cosa non sa?  >
Mia si avvicina di più a John e abbassa la voce.
<  John, con te voglio essere più che sincera! Rodha va in luoghi strani, beve come una spugna e va in cerca di uomini per ... insomma, hai capito.  >
John si mette una mano sul viso dopo questa notizia.
<  Però posso assicurarti che per adesso non ha trovato nessuno interessato a spassarsela!  >
John si sente a disagio a causa della schiettezza di Mia.
<  E tu come lo sai?  >
Mia sorride e si mette le mani nei fianchi.
<  Io e Rodha, siamo culo e camicia sin dall’infanzia, con me dice tutta la verità e nient’altro che la verità!  > Momentaneamente, John si sente confortato da questa confessione ma sa di dover fermare sua sorella prima che si cacci in qualche guaio.
<  Ascoltami Mia. Ti do il mio numero, dallo anche ai vostri amici. Se ci sono problemi con Rodha, chiamatemi a qualsiasi ora e io correrò. Chiaro?  >
<  Va bene, John. Sapevo che eri un testone!  >
<  Grazie, Mia.  >
********************************** 
È l’ora di cena, Brian aspetta Rodha sotto la stazione radio accanto alla sua macchina.
<  Guarda, guarda, il mio fratellino viene a prendermi dopo il lavoro!  > Urla Rodha correndo incontro a Brian.
<  Ho preso qualche giorno per stare qui. Mi sento stressato e ho bisogno di stare lontano da San Diego.  >
Rodha guarda Brian con sospetto.
<  Per essere un donnaiolo, sei sempre stato un pessimo bugiardo! Dimmi la verità, è stata la mamma a chiederti di venire qui. Vero?  >
Brian sorride.
<  Non ti si può nascondere niente!  >
<  Brian, ti conosco come il fondo delle mie tasche e so bene che tu preferisci evitare di ritornare in quella casa che ti ricorda che non sei sempre stato un ricco chirurgo, ma anche un ragazzino povero!  >
<  Rodha, vuoi litigare anche con me adesso?  >
<  No, Brian. Ma almeno tu non prendermi in giro come hanno fatto altri …  > Risponde Rodha delusa.
<  Non dire così. Conosco nostra madre e so che ha omesso a fin di bene. Però stasera sono qui per farti scordare i tuoi problemi! Ti porto a cena fuori e restiamo io e te da soli. Che ne dici, sorellona?  >
<  Anche se sei partito male, una cena non la rifiuto!  >
*****************************
Qualche ora dopo, Daron, deciso a farsi perdonare da Rodha, si apposta davanti a casa sua e aspetta il suo ritorno, cercando le parole giuste …
< Rodha, vorrei parlarti! No, troppo autoritario.
  Rodha, scusami! No, no, non va bene.
  Rodha, perdonami. Ero ubriaco e avevo anche fumato dell’erba. No, cosa vuoi che gliene freghi!!
 Rodha, sono un idiota. Ero così in collera con John che l’ho tradito, senza tenere conto dei tuoi sentimenti. John si è affezionato a te e vuole essere presente nella tua vita come voglio esserlo io, non voglio perder … >
Non riesce a finire di ragionare che vede Rodha rientrare a casa in macchina con uomo.
“  E quello chi è?!  “ I suoi buoni propositi sono stati rimpiazzati dalla gelosia.
<  Brian, grazie, stasera sono stata bene con te.  > Dice Rodha a suo fratello scendendo dalla macchina.
<  Ci sarò sempre quando avrai bisogno di me!  > Risponde Brian abbracciandola.
A quel punto, Daron non ci sta più, digrigna i denti e si fa avanti.
<  Chi è lui?!! Un damerino alto e vestito di marca?! Scommetto anche che il suo conto in banca è più grosso del mio!!  >
Rodha resta basita sia nel vedere Daron, sia dalla reazione di quest’ultimo e arrossisce vistosamente.
<  Tu!! Come ti permetti di farmi la posta sotto casa mia e di fare insinuazioni!! Non sei il benvenuto e poi non è come credi!! >
<  Tu saresti Daron Malakian?  > Chiede Brian con un volto severo e Daron si mette di fronte a Brian nonostante quest’ultimo sia più alto di lui.
<  Si sono io! E ti conviene sparire! Vorrei parlare in privato con lei, abbiamo una questione da chiarire!  >
<  Che faccia tosta!!  > Commenta Rodha.
<  Io avrei la faccia tosta?! Sono venuto qui sotto casa tua per te, distrutto dai sensi di colpa per averti ferita, per chiederti scusa, per dirti che John ti vuole bene e ora che ti ha trovata  non vuole perderti! E tu cosa fai?! Ti porti uno sconosciuto a casa tua, con tua madre e tua sorella dentro casa per fare i tuoi porci comodi?!  >
Brian si arrabbia e si butta addosso al chitarrista dando inizio a una scazzottata tra i due.
<  Brian, Daron smettetela subito!!  >
Grida Rodha cercando di dividere Brian da Daron. Emily  e Nicole corrono fuori casa.
<  Brian, che succede?!  > Urla Emily.
<  Ma quello è Daron!!  > Esclama Nicole stupefatta.
<  Non permetterti mai più di parlarle in questo modo a mia sorella, razza di pervertito!!  >
Daron si ferma e anche Brian fa altrettanto.
<  Sorella?  > Chiede Daron perplesso e con la faccia gonfia.
<  Si, idiota! Lui è mio fratello!!  > Sbraita Rodha.
Daron si sente un perfetto cretino. Rodha lo guarda dal basso e da sfogo alla sua rabbia.
<  Non so come tu possa essere figlio di Vartan!! Io lo so perché settimana scorsa, mi hai detto quelle cose, non hai solo tradito un amico ma volevi anche vendicarti nei confronti di una donna che non ti desidera e non ti appartiene, vigliacco!  > Sta mentendo, soprattutto a se stessa.
Daron la guarda in modo indecifrabile, si alza in piedi, si toglie il sangue dalla bocca con il pollice e passa il pollice insanguinato sulla fronte di Rodha.
<  Non è vero che non mi appartieni, lo sappiamo entrambi.  > Sospira Daron. Per un momento, Rodha è pietrificata dal gesto di Daron.
“  Ho il suo sangue nella mia fronte. Mi sento sua, purtroppo è vero. Ma non posso darli questa soddisfazione! Il suo è solo uno sfizio e poi mi ha ferita nel peggiore dei modi. Non posso cedere, no!  “
<  Non me ne frega proprio niente di quello che credi tu!  > Risponde Rodha dopo un attimo di esitazione scacciando bruscamente la mano di Daron.
 <  Ne delle tue scuse, ne di quelle di John. Andiamo, Brian!!  >
I due fratelli entrano seguiti da Emily e da Nicole.
Daron resta per un momento lì, immobile a guardare Rodha rientrare in casa, senza notare che quest’ultima ha gli occhi lucidi.
“  Ci sono cascato di nuovo … “  Pensa Daron accaldato dalle botte. Non avendo più nulla da fare, si alza e ritorna a casa.
*****************************  
È Sabato. Finito il lavoro, Rodha incontra Vartan al parco per mostrarli gli schizzi fatti negli ultimi giorni …
<  Rodha, mia cara, cosa ti è successo??  > Chiede Vartan preoccupato.
<  Vuole farmi credere che suo figlio non le ha detto niente?  > Chiede Rodha sospettosa e ancora furente per la sera prima.
<  Hai ragione. Già so tutto.  So anche di ieri sera, lui non voleva dirmelo ma io l’ho sgamato lo stesso. Tuo fratello ha fatto un bel lavoro sulla sua faccia!  >
<  Se lo meritava!! Sa che le dico? Se non c’era mio fratello, lo avrei fatto io quel lavoro!  >
“  è la seconda volta che fa a botte per me! Rodha non illuderti! Certi uomini sanno essere dei bravi attori. Non voglio diventare la donna di uno che mi terrà sempre nascosta a causa del mio fisico!! Per non parlare della vigliaccata che ha fatto. E ieri sera, poi! Mi ha persino dato dell’arrivista perché non è riuscito a portarmi a letto! “  Pensa Rodha cercando di auto convincersi di essere solo un capriccio per il figlio di Vartan.
<  Rodha, non voglio sembrarti di parte, ma tu credi che comportarti così sia la cosa migliore per te? John è molto legato a te e mio figlio, avrà anche i suoi difetti ma ci tiene molto ai suoi amici.  >
<  Come ha fatto con John, smascherandolo? Che strano concetto ha Daron dell’amicizia.  >
<  Rodha, questa è la tua occasione per poter colmare il vuoto sulle tue origini.  >
<  Professore, John mi ha mentito e tutti quanti sono stati suoi complici!! Compresa mia madre …  >
<  Non puoi parlare male di Emily, è stata una madre coraggiosa e esemplare!  > Una voce interrompe i loro discorsi, è quella di Fuad. Rodha, stupita, si volta verso Vartan.
<  Lo ha chiamato lei?  >  Chiede Rodha a Vartan.
<  Rodha io voglio la tua felicità. Vi lascio soli.   > Conclude Vartan lasciando padre e figlia da soli.
<  Cosa ci fa lei qui? È venuto anche lei a difendere suo figlio? >
<  Sei mia figlia anche tu, Rodha.  > Le rammenta Fuad.
<  Io non l’ha riconosco come mio padre!  > Replica Rodha prendendo le distanze da Fuad.
<  Rodha io ho sbagliato con te e merito il tuo disprezzo! Ma John ti ha dato solo amore dal primo momento che ti ha vista! Non è giusto condannarlo per un solo errore fatto a fin di bene! >
<  Tutti voi siete stati così presuntuosi da dire di aver agito a fin di bene ma nessuno a mai pensato al mio!! Ormai ho trenta anni, ho una mia famiglia, una mia carriera e un mio gruppo di amici, che bisogno c’era di sconvolgere questo equilibrio?  > Chiede Rodha arrabbiata.
 <  Adesso ti stai arrampicando sugli specchi. John non ti ha mai dato motivo di essere criticato! Almeno per lui, abbi pietà. >
<  Devo andarmene! Non voglio più rivederla, per me lei è un estraneo!!  >
Rodha sente i suoi occhi colmi di lacrime ad ogni passo che l’allontana da Fuad.
*********************************  
È sera. Rodha incontra i suoi amici al solito posto. 
<  Ciao amici miei!  > Debutta Rodha arrivata al tavolo dei suoi amici.  
<  Rodha com’è andata oggi?  > Chiede Lester seriamente preoccupato per l’amica.
<  Come negli ultimi giorni. Si tira avanti. Tutti cercano di convincermi che John sia un santo.  >
Mia cerca di rallegrare l’atmosfera …
<  Allora! Cosa prendiamo?  > Chiede cercando di essere naturale.
<  Vodka liscia!  > Risponde Rodha subito.
<  Ma Rodha! Non l’hai mai bevuta, hai sempre bevuto solo cocktail.  >  Interviene Bonnie.
<  Ho provato e ho scoperto che mi piace. Mi fa andare fuori di testa più facilmente!  > Risponde Rodha con una risatina.
<  Noi partiamo con il mojito, giusto?  > Chiede Mia e il resto della banda annuisce.
<  Dove vai con questi shorts e questa camicetta nera a fiori? Riesco a vederti il reggiseno di pizzo!  >  Chiede Bonnie.
<  Ho intenzione di rimorchiare questa sera. Ho bisogno di un bel ragazzone che mi faccia scordare quel nano bastardo e presuntuoso!  > Rammarica Rodha:.
<  Ti manca Daron, non è vero?  > Chiede Lester posando la sua mano sulla spalla dell’amica.
<  Per me è morto!! Come è morto anche John!  > Arrivano le bevande e Rodha scola in un fiato la sua Vodka.
<  Sorella, sei fuori di testa!  > Le dice Mia.
<  Me ne sbatto il cazzo di quello che pensi! Non voglio pensare più a nessuno, ne alla mia famiglia, ne ai falsi con cui ho avuto a che fare. Voglio solo divertirmi e scordarmi il passato! Ragazza, un'altra Vodka, per favore!  > Grida Rodha alla cameriera alzando il braccio e schioccando le dita!
<  Ragazza mia, siamo tuoi amici e siamo preoccupati da morire per come sei messa!! È da una settimana che vai avanti bevendo e lavorando! Stamani, mia madre ha incontrato la tua e l’ha trovata disperata e sconvolta. Pensi veramente che ubriacarti e cercare sconosciuti con cui spassartela, sia la soluzione migliore??!  >  Chiede Mia.
<  Da che pulpito viene la predica!! Da una che si fa trattare come una pezza di piedi da un idiota!  >

<  Adesso smettila, Rodha! Non essere aggressiva con noi!  > Replica Lester alterato.
<  Scusatemi tanto se con le storie serie non ho mai avuto fortuna! A questo punto, preferisco avventure di una notte piuttosto che illudermi di poter essere amata per ciò che sono … anche se in questo momento non so più chi sono. La mia vita è stato un castello di bugie!  >
Ritorna la cameriera con la Vodka, anche questa scolata alla velocità della luce.
<  Se tu provassi a perdonare John e provassi a accettarlo come fratello, ti sentiresti meglio!  > Azzarda Bonnie.
<  Se lui ti avesse detto subito la verità, te cosa avresti fatto? Eh ? Te lo dico io! L’ho avresti cacciato come hai fatto con tuo padre, non gli avresti dato la possibilità di conoscerti!  > Continua Bonnie.
<  Forse, ma almeno sarei stata libera di scegliere! Buonanotte! >  Rodha lascia i soldi per le bevute e se ne va. Lester vede un volantino tra i soldi e decide di inviare un messaggio a John. Un quarto d’ora dopo, John entra nel locale dove incontra gli amici di Rodha.
<  Ciao ragazzi! Rodha è qui?  > Chiede John speranzoso.
<  Purtroppo no, ma ti ho mandato quel messaggio per dirti che Rodha vuole cacciarsi in qualche guaio! Abbiamo litigato e se ne andata via lasciando i soldi per le sue bevute. Però non si è accorta di aver lasciato anche questo volantino di un locale dove stasera faranno una serata, credo che sia andata li. Ti avverto, John, è già ubriaca!  >  Lo avverte Lester.
<  Grazie mille per l’aiuto e mi dispiace tanto per questa situazione!  >
<  Non scusarti. Sappiamo che lo hai fatto a fin di bene e anche Rodha lo capirà, anche se in questo periodo sta facendo la pazza!  > Risponde Bonnie. John sorride ai ragazzi e corre verso il locale a salvare sua sorella dall’autodistruzione.
***************************** 
Sono le 1:30. Rodha è completamente ubriaca  e balla con un uomo alto e ben piazzato in un locale notturno nei dintorni di Santa Monica. La vista di Rodha è annebbiata ma riesce a notare gli occhi chiari e i capelli lunghi e biondi dell’uomo muscoloso che la stringe a se. Le sue mani esplorano il suo corpo ma Rodha non riesce a sentire niente. La sua mente è turbata da due occhi marroni opachi che conosce troppo bene!
<  Sei uno schianto, tesoro! Adoro le donne in carne.  > Le sussurra il bel fusto.
<  Finalmente ho a che fare con un buon gustano!  > Balla in modo sensuale mentre l’uomo abbassa le sue enormi mani dai fianchi al sedere di Rodha.
< Ho la macchina qui fuori nel parcheggio, se vuoi possiamo stare da soli? Sono già in tiro!  >
<  Certo che voglio, mio bel cavaliere!  > Risponde Rodha baciando lo sconosciuto. Dopo qualche minuto, John irrompe nel locale dove diversa gente lo riconosce ma lui chiede di Rodha, mostra la sua foto al barista e a quasi tutti i presenti fino a quando un tizio li dice di averla vista andare nei parcheggi con un suo amico e gli dice anche il modello della macchina. John lo ringrazia e corre nei parcheggi; trova l’auto e apre con violenza lo sportello posteriore. Rodha è sopra il tizio, senza la sua camicetta.
<  Rodha, cosa volevi fare?!  >  Chiede John ponendo fine alle squallide effusioni di sua sorella con quel tizio sconosciuto. Rodha, nel vedere John, resta spiazzata.
<  Cosa ci fai qui?!  >  Grida Rodha senza nemmeno cercare di coprire le sue grazie da quanto è ubriaca, ma provando comunque uno strano senso di vergogna.
<  E questo chi sarebbe?!  > Interviene il biondo. John, senza dire niente,  afferra Rodha per un braccio e la fa scendere dalla macchina.
<  Guardati, ti stai comportando come una …  > John non vuole nemmeno finire la frase.
<  Quello che faccio non sono affari tuoi, non sono mai stati affari tuoi!  > Commenta Rodha inviperita.
<  Dolcezza, potresti dirmi che sta succedendo?  > Chiede l’uomo uscendo dalla macchina.
<  Non rivolgerti così a mia sorella! Chiaro?!  > Lo intima John.
<  Non usare mai più quella parola! Io ho solo due fratelli!  > Urla Rodha  contro  John.
<  Due fratelli che stai facendo soffrire con la tua freddezza! Ho parlato con Nicole e soffre per questa situazione, i tuoi amici soffrono per questa situazione. Anche i Serj, Shavo sono preoccupati per te!  >
<  Non hai alcun diritto di farmi la morale, falso! Ci ha già pensato il tuo amico Daron ieri sera e le ha prese da MIO FRATELLO Brian.  >
Rodha ha uno sguardo perso a causa della sbronza e John si sente ferito dalle sue frasi.
<  Hai sentito la ragazza? Non ti vuole tra i piedi e vuole spassarsela con me.  > Si mette di mezzo lo sconosciuto.  John perde la pazienza e prende a cazzotti il tizio.
<  Non avvicinarti mai più a mia sorella con le tue viscide mani!!!  >
Rodha cerca di fermare John ma non ha le forze. Per sua fortuna, arrivano Serj e Shavo a riprendere in mano la situazione!
<  Basta John!  > Lo blocca Serj mentre Shavo caccia via il biondo.
<  Calmati, amico mio. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è che tu te ne vada in galera! > Lo tranquillizza Serj.
< Hai fatto bene a mandarci quel messaggio, John. Se no, chissà  come finiva con quello lì!  > Interviene Shavo. Ma John ignora le parole dei suoi amici e rivolge uno  sguardo di rimprovero a sua sorella.
<  Rodha, vuoi davvero rovinarti così?  > Chiede John alla ragazza rimasta in disparte.
<  Vuoi punirmi in questo modo? Buttandoti via! Non so più come dirtelo che ho sbagliato!! Ma l’ho fatto per paura di una tua reazione!  >
Rodha vorrebbe dirli che non è solo lui il motivo del suo comportamento ma preferisce tacere. Si limita solo a piangere. John si toglie la giacca e gliela mette sopra le spalle.
<  Ti accompagno a casa.  >
Il viaggio per tornare a casa è silenzioso tra i due fratelli. Rodha guarda il vuoto e ha il trucco completamente sbaffato, mentre John resta serio e guarda la strada. Arrivati a destinazione, John accompagna Rodha alla porta dove c’è Emily in vestaglia ad aspettarli.
<  Grazie per avermi avvisata.  > Dice Emily a John.
<  Si, figuri. Buonanotte, avete tanto da dirvi.  >
John se ne va e lascia Rodha con sua madre, la quale, accompagna la figlia in sala, senza chiederle del perché è in reggiseno e giacca aperta.:
<  Bevi un po’ di caffè con limone. Aiuta a combattere la sbronza.  > Dice Emily passando la tazza a Rodha.
<  Come fai a saperlo? Non hai mai bevuto in vita tua.  > Chiede Rodha con voce lieve.
<  Invece, si. Quando è morto Samuel, io ero distrutta dal dolore. Lasciavo trascinare le giornate in quella gabbia dorata di villa che avevamo, senza che mi importasse più niente di me. Tuo padre poi, con il suo vizio non faceva niente per aiutarmi a colmare il mio dolore, non sai quanti prestiti ho chiesto alla mia famiglia nel corso del nostro matrimonio a causa sua! Ma io ancora non avevo accumulato abbastanza odio da mandarlo a quel paese, oltre ad avere un padre che mi imponeva rispetto e ubbidienza nei confronti del mio sposo. Così trovai consolazione nel brandy, ne bevevo diversi bicchieri al giorno. Le sbronze mi aiutavano per un momento a dimenticarmi di aver perso il mio bambino!
Poi è arrivato quel giorno in cui andai a trovare Fuad per chiederli un aiuto economico, non avevo alcuna voglia di chiedere aiuto a mio padre. Berti, sua moglie, mi disse che era nel suo studio. Arrivata alla porta dello studio, sentii delle urla, era Fuad che inveiva verso la sua cameriera. Le diceva che non poteva provare che il bambino che aspettava, fosse suo; che non avrebbe mai lasciato la sua famiglia per lei. La insultò, le diede dell’opportunista e lei lo minacciò di parlare con Berti e lui le impose di abortire. A quel punto, ho sentito la voce di Samuel che mi diceva ‘ mamma  non permettere che accada! ‘
E io ho sentito il mio cuore aprirsi, come se fossi rinata. A quel punto sono entrata nello studio e ho proposto a Fuad di dare il bambino a me, giurando che la famiglia non avrebbe mai saputo niente. Ne parlai con Jake e lui accettò la mia proposta. Fino alla separazione con tuo padre, Fuad mi mandava dei soldi per garantirti le cure migliori, poi li scrissi una lettera per chiederli di smetterla; Anche se ero rimasta da sola con te e i tuoi fratelli, volevo cavarmela da sola, soprattutto perché tu non eri sua ma mia.  Rodha, da quando sei entrata nella mia vita, ho sempre cercato di darti il meglio. Biologicamente, non sei mia figlia … ma vallo a spiegare al mio cuore!  >
Rodha ascolta sua madre senza interrompere e pensa a quanto sia stato sciocco il suo comportamento.
<  Sai, mamma. Quando ero piccola e giocavo con le altre, spesso mi mettevo una parrucca castana perché volevo assomigliare a te. Ho sempre cercato di assomigliarti, anche quando ho scoperto che non sei stata tu a mettermi al mondo … Ti ho sempre guardata con ammirazione.  >
Emily sorride.
<  Mi dispiace per quello che ho detto e che ho fatto.   >
<  Io ti perdonerò sempre tutto, Rodha. Però devi fare pace anche con John e con Fuad, perché non hai scelta, fanno parte della tua vita.  >
<  Va bene, mamma. Ci penserò.  >
Emily abbraccia forte sua figlia e si unisce anche Nicole di nascosto.
<  è finita la settimana di follia?  >
<  Si, Nicole. È conclusa!  >
****************************************** 
Il giorno dopo …
[ … ] prima di lasciarvi, vi ricordo l’appuntamento con alcune band alternative rock: gli Escape to Fate saranno a Boston il 10 Marzo e i Black Stone Cherry a New Orleans il 15 Marzo. Potete trovare i biglietti anche sul nostro sito. Vi do appuntamento a domani alle 07:00.
Rodha esce dalla sala a programma finito e trova Richard.
<  Bella serata!  >
<  Grazie, Richard. Di cosa volevi parlarmi?  >
<  Ho saputo che domani andrai a San Diego per una mostra con Vartan Malakian, giusto?  >
<  Esatto. Quindi?  >
<  Come quindi? Ce l’hai una sostituta per il programma?  > chiede Richard preoccupato.
<  Che ne dici di Virginia? Secondo me è perfetta.  > Risponde semplicemente Rodha e Richard ci riflette qualche minuto.
<  Si … può essere valida. Sai, ti trovo bene. Sei più serena rispetto a settimana scorsa.  > Confessa il suo capo.
<  è vero. Ho avuto una piccola crisi ma tutto ok! Sono di corsa, ho un appuntamento! Ci rivediamo al mio rientro!  > Risponde Rodha scappando via.
<  Sei sempre piena di appuntamenti!  > Replica il capo.
*********************************  
Rodha si reca allo studio di registrazione dei SOAD sperando di trovare John. Ad accoglierla all’entrata, è Serj.
<  Ciao, Rodha.  > La saluta felice di rivederla. A quel sorriso, Rodha prova un senso di colpa pazzesco. Sa di non essersi comportata bene anche con i ragazzi, specialmente con Daron …
<  Ciao, Serj. John è in sala?  >
<  Si, ti accompagno.  >
<  Sono contento di vederti qui.  >
Rodha guarda Serj con imbarazzo.
<  Grazie. Ho un bel casino da risolvere!  >
John è nel corridoio e sta prendendo un caffè dalla macchinetta quando vede arrivare Rodha con Serj.
<  Ciao.  > Rodha si sente in imbarazzo di fronte a John.
<  Ciao.  > Risponde John emozionato.
<  Sono venuta per … riportarti la giacca.  > Rodha porge la giacca a John.
<  Vi lascio soli.  > Detto ciò, Serj esce dalla stanza.
<  Ti senti meglio?  > Chiede John interessato.
<  Si. Ti ringrazio per ieri sera.  >
<  è mio dovere.  > Risponde John sorridendo. Rodha, però, non riesce a ricambiare quel sorriso.
<  Ti chiedo scusa, John. So essere così testona quando sono convinta di essere nel giusto.  >
<  Siamo simili anche in questo.  > Entrambi si concedono una piccola risata.
<  Tra poco partirò con il professor Vartan per una mostra dei miei dipinti e … non volevo andarmene senza prima averti detto che ti voglio bene e che ho bisogno di te.  > Confessa la ragazza con gli occhi lucidi.
<  Mi rende felice sentirtelo dire.  > I due fratelli si abbracciano in segno di pace.
<  Che scenetta commovente!  > Una voce dal tono ironico fa voltare i due fratelli e trovano Daron appena uscito dalla sala.
<  Come sei spiritoso, Malakian!  > Rimbecca John credendo che scherzi. Rodha lo guarda intensamente e capisce che non sta scherzando.
<  Ciao, Daron.  > Quasi balbetta Rodha.
<  John, adesso che io e te ci siamo chiariti, è giusto che parli anche con Daron.  >
John guarda entrambi per un momento. Spera che sua sorella accetti eventuali scuse di Daron.
<  Va bene, raggiungo gli altri. Parleremo dopo della mostra.  > John si allontana e l’atmosfera diventa più pesante. Rodha cerca di guardare il gelido chitarrista in faccia e si fa forza. Come ha potuto provarci con altri quando l’unico uomo che desidera è al suo cospetto? Sente un nodo alla gola, la gioia di vederlo è grande! Ma Rodha si fa coraggio e fa il primo passo.


<  Daron, mi dispiace per quello che è successo con Brian. Questa settimana è stata molto difficile a causa di ciò che mi hai detto e … ho commesso troppe pazzie! >
Daron mette da parte i suoi sensi di colpa e tratta Rodha come una sfacciata.
<  Ho saputo della tua continua caccia  ai maschioni per farti compagnia la notte! Giusto perché dicevi di non essere una donna facile!  >
Per Rodha, le parole di Daron sono il colpo di grazia! La cosa peggiore è che non può replicare perché sa che Daron ha ragione. è passata per ipocrita senza rendersene conto!
<  Forse non te ne rendi conto ma tra il tuo lavoro in radio, il concorso di bellezza e la tua mostra, ti sei guadagnata una certa fama. Gente che mi  conosce, ti ha vista in certi atteggiamenti e me lo hanno riferito. Per il futuro, fallo con discrezione se non vuoi essere sparlata. Oh dimenticavo, ieri sera saresti quasi riuscita a scoparti uno sconosciuto se non fosse stato per il tuo fratellone!! L’ho saputo da Shavo e Serj, questa mattina.  Ti ho detto delle cose che non ti dovevo dire io e mi dispiace averlo fatto! Ma non mi sembra una giustificazione  valida per cercare del sesso occasionale!  > Rodha vorrebbe sparire dopo queste parole di disprezzo!
<  Daron, io … mi vergogno di quello che ho fatto. >
<  Hai detto apertamente di non appartenermi e di non essere interessata a me, perché ti vuoi giustificare con me? Il corpo è tuo, facci quello che vuoi!! Ti chiedo solo di darti un contegno quando sarai a San Diego con mio padre! Lui ha una grande opinione di te, quindi cerca di non infangargliela, per quanto possa essere un uomo di larghe vedute!  >
Rodha lo guarda con profondo dispiacere. Cerca la sua mano ma   Daron, con uno sguardo di pietra,  si volta e raggiunge i ragazzi lasciando Rodha con l’amaro in bocca …
“  Che idiota!! Ho combinato un casino! Ora Daron mi vede come la peggiore delle troie. Ma perché mi faccio questi problemi? Meglio per me, evidentemente non è tanto diverso dagli altri!  E pensare che stavo anche per fermarlo!  “
Rodha cerca di non piangere e raggiunge i ragazzi nel salotto.
<  Ragazzi, ho una cosa da dirvi.  >
<  Ti ascoltiamo Rodha.  > I ragazzi prestano attenzione:
<  Vedete, domani, andrò a San Diego col professore Vartan perché terrò una mostra dei miei dipinti. L’intenzione è tenere una mostra per ogni città della California. In altre parole, non ci vedremo per un mese, forse di più.  >  Conclude dispiaciuta di non poter vedere i ragazzi per diverso tempo.
<  Rodha, siamo contenti che il tuo sogno si stia realizzando … anche se ci dispiacerà non vederti per un mese. > Confessa Shavo.
<  Ma Shavo! Un mese passa in fretta.  >
<  Allora dobbiamo organizzare una festa per la partenza di mia sorella.  > Propone John.
<  Grazie, ragazzi, ma non voglio fare nulla del genere. Ho già fatto troppo feste in questi giorni.  > Risponde Rodha. Daron la guarda con la coda dell’occhio con indignazione.
<  Ma come?!  > Chiede Shavo incredulo.
<  La faremo per il mio ritorno, promesso. E poi anche voi dovete prepararvi per il vostro tour speciale.  >
<  è vero. Tra  pochi mesi, partiremo per Londra, la nostra prima tappa.  > Conferma Serj.
<  Avremo un doppio motivo per festeggiare!  > Risponde Rodha cercando di riportare allegria nel gruppo.
<  Allora ... è arrivato il momento dei saluti.  >
<  Si, John. Devo correre a casa a preparare le valigie.  > I ragazzi si avvicinano a Rodha per i saluti, tutti, tranne il chitarrista, la salutano con affetto e le fanno gli auguri.


Buongiorno ragazzi! Sono riuscita  a trovare due minuti per pubblicare il quattordicesimo capitolo!  Adesso che tutto è chiarito ( o quasi ), sta per iniziare un'altra parentesi per Rodha. Cosa succederà?
Premetto subito che da adesso in poi,  per qualche capitolo, i SOAD non saranno presenti se non in piccole comparse, la storia sarà incentrata di più su Rodha. 
Ciao, al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 15
*** La mia amica pazza! ***


Capitolo 15 – La mia amica pazza!
 
Rodha è partita presto, insieme a Vartan  e al suo autista. Guarda verso il mare dal finestrino della macchina, pensierosa. C’è poco traffico per la strada e tra poco, arriveranno a San Diego, ma lei con la mente è ancora a Hollywood. Pensa a quando ha salutato sua madre e sua sorella, entrambe emozionate ma anche tristi di non poterla vedere ogni giorno se non attraverso uno schermo.  Pensa al saluto dei suoi fedeli amici, felicissimi per questa opportunità ricevuta. E pensa anche al saluto che ha fatto a John e al resto del gruppo. Tutti loro hanno fatto alla ragazza i migliori auguri, tranne uno …
<  Un dollaro per i tuoi pensieri?  > Chiede Vartan allegramente. Rodha torna alla realtà e rivolge il suo sguardo a Vartan.
<  Nulla, Professor Vartan. Stavo solo pensando a tutto quello che è successo negli ultimi tempi. L’altra sera ho parlato a lungo con mia madre e … mi ha detto chiaramente che devo perdonare Fuad perché non ho scelta.  >
<  Lo penso anche io. Come ti ho già detto in passato, con l’età impariamo a comprendere i nostri sbagli e lo stesso è successo a Fuad. Altrimenti, se non si fosse pentito delle sue azioni, perché ti avrebbe cercata? Perché avrebbe raccontato a suo figlio  e a sua moglie questo suo segreto?  >
Rodha riflette su questo fatto e crede che Vartan abbia ragione.
<  Per molto tempo, ho pensato che volesse ripulirsi la coscienza però … quando ha difeso suo figlio e voleva convincermi a riappacificarmi con lui … mi ha fatto quasi tenerezza. >
<  Vedo che il tuo cuore non è diventato di pietra dall’oggi al domani.  > Commenta Vartan con un dolce sorriso contagioso che  Rodha  ricambia.
<  Grazie, Professore!  >
<  Quando vuoi.  >
L’ autista rallenta e si avvicina a un hotel  a quattro stelle.
<  Eccoci arrivati, signori!  > Annuncia l’autista.  Parcheggia di fronte all’albergo  dove pernotteranno per la notte.
Una volta sbrigata la faccenda del pagamento alla reception, Rodha si congeda subito con Vartan e si chiude nella sua camera. Butta la valigia in un angolo e si affaccia al terrazzo della camera. La vista del mare che brilla di oro con i riflessi del sole, contornato da palazzi e grattacieli,  il canto dei gabbiani in volo, fa riflettere Rodha. Tutto ciò che desiderava si sta avverando. Poter esprimere se stessa al mondo attraverso i suoi dipinti … ma ha ancora un vuoto da colmare, l’assenza di una persona diventata a lei sempre più cara, ma non lo ammetterà così facilmente.
“  Di delusioni ne ho avute troppe e credevo di aver imparato la lezione. A quanto pare, mi sbagliavo!  “ Pensa.
Si butta sotto la doccia e si lascia trasportare dai suoi pensieri. Ripensa ai fatti successi in questo mese e raggiunge le sue conclusioni.
“ Il professor Vartan ha ragione. Che senso ha vivere di rancore? Posso costruire un rapporto con mio padre. Ci vorrà del tempo, è ovvio! Ma devo provarci, lo devo a me stessa! E a mio fratello John. Wow! Non mi sembra vero di poter definire John come mio fratello!  “  Pensa Rodha, la quale già sente la mancanza di John.
Uscita dal bagno, Rodha, avvolta solo dal suo asciugamano, cade nel letto da una piazza e mezzo e, inevitabilmente,  pensa a Daron.
“  Devo dimenticarlo. Devo dimenticare il nostro primo incontro, la sua scazzottata al concorso di Miss Hollywood per difendermi, i suoi messaggi sfacciati e i suoi baci ardenti. Adesso devo pensare solo a me stessa. “
Prende il suo cellulare e manda un messaggio a Emily per avvertirla del suo arrivo. Subito dopo, lo spedisce anche a John e a Brian, sperando che quest’ultimo passi a salutarla di persona.  Riceve una chiamata e Rodha risponde emozionata pensando si tratti di John o di Brian.
<  Pronto!  >
<  Mi dispiace molto …  >
Rodha sente una fitta al cuore. È la voce di Daron! Perché la sta cercando dopo  quello che le ha detto prima di andare via? Rodha appoggia la schiena contro il muro e si mette la mano tra i capelli.
<  Mi dispiace per quei discorsi. Non sono nessuno per dirti come devi vivere la tua vita, non so cosa mi sia preso. è solo che … è stata una settimana difficile anche per me. Avrei voluto salutarti in altro modo, ieri … e sono ancora convinto che tu hai mentito quella sera che io e tuo fratello abbiamo fatto a botte.  >
 
Non è vero che non mi appartieni, lo sappiamo entrambi …
 
Rodha  caccia dalla mente il ricordo del pollice di Daron sulla sua fronte, cerca di fermare il tremolio che ha nella sua voce e risponde con fermezza:
<  La tua telefonata è fuori luogo dopo tutto quello che hai fatto. Dimenticati di me! John è mio fratello  e tu sei il suo migliore amico. E poi  non posso scordarmi delle tue cazzate. Io ti perdono e non ti metterò nei guai con John, ma non cercare altro da me!  >
Rodha riattacca e vorrebbe scavarsi una buca nella quale scomparire per sempre. Daron è davvero troppo complicato per lei: si arrabbia, si giustifica, si pente. Ma quanto è lunatico quel tipo?
È  stata dura per lei reprimere le sue emozioni ma crede di aver fatto la cosa giusta … Anche  se fa male.
Il telefono della camera squilla.
<  Pronto?  >
Da l’altra parte della linea, sente la voce cristallina di Vartan.
<  Rodha, non dirmi che vuoi passare l’intera giornata rinchiusa in camera? Facciamoci un bel giro di questa città!  >
“  Dio benedica quest’uomo! Sa sempre come aiutarmi senza saperlo!  “  Pensa Rodha.
<  Mi dia solo cinque minuti e scendo!  >
*********************************************** 
È sera. Dopo una giornata intensa di giri per il centro e per la spiaggia,  Rodha cena con Vartan per poi congedarsi con la scusa di voler restare da sola per provare a chiamare Brian. Per fortuna, Vartan è stanco  e la lascia sola nella parte del bar. 
Rodha, truccata appena con i capelli sciolti, una lunga gonna rossa a fiori con la canottiera dello stesso colore, si siede sullo sgabello e ordina una valeriana, sperando di cacciare l’agitazione per la telefonata indesiderata di Daron.
Nella radio del bar, per sua sfortuna, risuona ne l’aria la voce di Gwen Stefany …
Don’t speak!
I know just what you’re saying
So please stop explaining
Don’t tell me ‘cause it hurts
 
Don’t speak!
I know what you’re thinking
I don’t need your reasons
Don’t tell me, ‘cause it hurts!
 
“  Il mio stato d’animo. Preciso!  “ Pensa sorseggiando con malinconia la sua tisana.
<  Rodha!!  > Una ragazza alta e snella dai capelli lunghi lisci castani e dagli occhi castani dal taglio quasi sottile, chiama Rodha con grande sorpresa.
Rodha si volta e quando vede la ragazza, non può credere ai suoi occhi.
<  Sheena Wollace !!  Sei proprio tu!!  > Rodha corre a abbracciare la ragazza e la stringe forte a se.
<  è dalla fine del liceo che non ci vediamo, ma guardati! Sei una favola!  >  Dice Rodha ammirando la sua vecchia amica.
<  Sei sempre la solita adulatrice! Tu invece? Ho saputo della mostra di una certa Rodha Evans e non potevo fare a meno di verificare di persona sei eri davvero tu! Ah, ho saputo anche che sei Miss Hollywood 2014. Come sono felice, alla faccia di chi ti prendeva in giro!  >
Risponde Sheena dando un pugnetto sulla spalla di Rodha.
<  Non era mia intenzione  partecipare ma ho dovuto farlo a causa di una sfida. Lasciamo perdere, guarda!  >
Sheena è stata un’altra sfigata come Rodha ai tempi della scuola. La sua unica colpa era di avere una madre lesbica che conviveva con un ‘altra donna!
I suoi genitori sono separati da quando lei era piccola ma Sheena, crescendo, ha capito che quel matrimonio non era stato altro che una imposizione per sua madre per rinnegare la sua vera natura.
Come Rodha, anche Sheena ha rischiato uno stupro, questa volta però, da parte di due compagni di classe omofobi. Sheena e Rodha sono diventate amiche durante quel periodo tosto della loro vita  ma le loro strade, a fine liceo, si sono divise  per progetti di vita diversi …
<  Tua madre e  Rachel come stanno?  >
<  Stanno bene, nove anni fa si sono sposate, finalmente. Tua madre, invece? E  i tuoi fratelli?  >
<  Anche loro stanno bene. Mio Dio, non sai quante cose devo raccontarti!!  > Dice Rodha troppo emozionata per questo incontro inaspettato.
<  E io, allora? Anzi sai che ti dico? Mi faccio preparare una tisana anche io e ci mettiamo comode. Sarà una conversazione molto lunga!  >
Rodha e Sheena si raccontano per filo e per segno tutto ciò che è successo loro dalla fine del liceo sino  a oggi.
<  [  …  ] Dopo l’università, ho fatto il tirocinio nello Studio Legale Dandridge, dove lavoro attualmente. Sono single ma sono appena uscita da una relazione di tre anni con un perfetto idiota, per non parlare di quelle precedenti … è difficile trovare qualcuno che accetti la mia carriera lavorativa e la mia famiglia non tradizionale, sai? Ma basta parlare di me. Parlami di te piuttosto!  >
 
<  Allora, finito il liceo, ho fatto l’università  e ho fatto diversi lavoretti per pagarmela.  Ho trovato lavoro a radio KNAC e ho continuato a dipingere, grazie anche a l’incoraggiamento del mio professore, Vartan Malakian, è grazie a lui e alla sua testardaggine se oggi posso fare questa mostra! Anche io sono single! La mia ultima relazione è terminata a causa della mia ciccia, che novità!  E poi … avrei un’altra novità grossa da dirti ma so che non ci crederai.  > Prova a dire Rodha, pensando a John. Sheena la incoraggia curiosa.
<  Prova a dirmela. Potrei crederti, invece.  >
<  Ok, ci provo … Allora, un anno fa circa, un signore si è presentato in tarda serata a casa nostra dicendo di essere mio padre.  Dopo aver ascoltato ciò che aveva da dire, io ho sfogato la mia rabbia nei suoi confronti e l’ho cacciato di casa.  Qualche tempo fa, attraverso il mio lavoro, ho conosciuto il mio fratello biologico, ma Inizialmente non sapevo fosse mio fratello. Dopo aver saputo la verità, ho avuto una reazione molto dura nei suoi confronti, tu sai quanto ho sofferto per l’abbandono di mio padre! Ma alla fine ci siamo riuniti.  >
<  Wow! Ma è fantastico! Hai un altro fratello. Perché non dovrei crederti, scusa?  >
< Be … come ti ho già detto, l’ho conosciuto attraverso il mio lavoro …  >
<  Vuoi dire che è un musicista?!  >
<  Shh!! Cerca di non farti sentire da questa gente.  > Rodha cerca di smorzare l’entusiasmo di Sheena per questo grosso scoop.
<  Scusa, scusa, hai ragione. Non voglio che tu ti ritrovi con dei sciacalli di paparazzi alle calcagna.  >  Fa la battuta Sheena.
<  Molto divertente. Comunque, si. è un musicista.  >
<  Ma pensa te quanto è piccolo il mondo. E chi sarebbe questo fratello musicista?  >
<  … John Dolmayan. Il batterista dei System of a Down.  >
Sheena  guarda Rodha con incredulità.
<  Stai parlando sul serio?  >
<  Si, Sheena. Non sto scherzando. A malapena, ci credo io, ancora!  >
Sheena fa del suo meglio per trattenere un urlo.
<  Quindi conosci anche i Soad?!  > Chiede Sheena elettrizzata.
<  Si, ho conosciuto anche i ragazzi. Sono molto gentili e simpatici.  >
<  Che fortuna che hai avuto! Ti sto invidiando, te lo dico!  >
<  Dai, Sheena! Non fare la fan girl. Sono ragazzi  normali, mica divinità!  >
<  Vallo a spiegare alle loro legioni di fan!  >
Le due ragazze si mettono a ridere al pensiero delle fan strillanti ed eccitate che partecipano ai loro concerti.
<  A proposito di star!!!!!       ! Un mese fa, ho visto un piccolo ritaglio sul giornale di te che dai un cazzotto a Zack Marsh. Rodha cosa ti è preso?  >
Rodha scoppia a ridere ripensando alla parentesi Zack Marsh.
<  Uscivo con lui in segreto, tempo fa. Una sera, decido di fare una sorpresa a Zack per la prima di un suo spettacolo e lo trovo in compagnia di una bellona alta e magra! Sai come ha giustificato il fatto? Mi ha detto che la bellona era solo una copertura, perché doveva difendere la sua reputazione di latin lover  e non poteva far sapere al mondo che usciva con una culona come me!  Peccato che una volta vinto il titolo di Miss Hollywood, come per magia, l’attore dilettante torna strisciando ai miei piedi!  >
<  Ma che sfacciato! E come è finita?  >
<  Ho scoperto che il pentimento era solo per interesse e io mi sono vendicata. Se ti dico come, ti faccio impazzire!  >
<  Conoscendoti, ho già paura!  >
<  Da quando ho conosciuto John, come ti ho già detto, ho fatto amicizia con il resto del gruppo ma uno di loro mi ha attratta in particolare …  >
<  Daron, non è vero?  > Chiede Sheena, conoscendo i gusti di Rodha in fatto di ragazzi. Rodha diventa rossa.
<  Ma come …  >
<  A te sono sempre piaciuti i tipi enigmatici!  >
Rodha la ignora e continua il suo racconto.
<  Insomma, ho coinvolto Daron nel mio piano diabolico senza che lui lo sapesse.  Ho invitato entrambi una sera al Troubadour ma ho invitato Daron quindici minuti prima rispetto a Zack. Così quando è arrivato anche Zack, mi ha vista con Daron e io, d’istinto, ho baciato Daron per far schiattare di rabbia Zack.  >
Entrambe le ragazze ridono.
<  Rodha dovrebbero darti un premio  per questo piano diabolico! Non ti facevo così perfida. >
<  In realtà, non lo sapevo nemmeno io … Peccato che quella pensata si è rivoltata contro di me.  > Risponde Rodha cambiando tono di voce. L’ilarità lascia lo spazio alla malinconia.  Basta uno scambio di sguardi tra le due per far capire a Sheena cosa vuole dire Rodha.
<  Non dirmi che …  >
<  Hai capito bene, Sheena.  >
<  Siete stati insieme? Siete andati a letto insieme?  >
<  No, grazie a Dio! Non lo penso realmente ma so che se fosse successo,  ci starei ancora più di merda.  Lui mi ha fatto capire più volte che mi trovava attraente ma credo che il suo fosse solo un interesse sessuale. Per fortuna, sono sempre stata abbastanza lucida e forte da respingerlo. Però ha fatto troppe cazzate e io … Devo togliermelo dalla testa! >
<  Ma non ci riesci.  >
<  Ci vuole tempo, lo so. Ma adesso voglio solo pensare a me stessa. Ho due priorità: la mia carriera di pittrice e il costruire un rapporto saldo con John e mio padre.  >
<  Rodha, ho sempre ammirato la tua capacità di non crearti troppe illusioni con i maschi. Io non ci sono mai riuscita e puntualmente soffro come un cane quando la relazione finisce.  >
<  Sheena, non credere che per me sia così facile. Ci sto male perché avrei voluto che le cose fossero andate diversamente. E poi adesso ho scoperto che John è mio fratello e non sa niente delle avance di Daron, non posso complicare la loro amicizia.  Oh Sheena, non sai quanto mi mancano Mamma, Nicole e i  nostri amici.  >
<  Scapestrati come sempre?  >
<  Oh si! Soprattutto Lester. Mia sta con un deficiente che la fa becca dalla mattina alla sera e Bonnie sta per sposarsi con Earl.  >
<  Ma come hanno fatto quei due a restare uniti per tutti questi anni? È da l’ultimo anno del liceo che stanno insieme!  >
<  Un giorno dovrò chiedere a Bonnie il suo segreto.  >
Tra le due amiche, cade un silenzio imbarazzante, spezzato poco dopo da Sheena.
<  Sai che ti dico? Usciamo! È da una vita che non facciamo festa! Sempre che tu non voglia restare sobria e lucida per la mostra di domani?  >
<  Nessuno problema, Sheena. Innanzi tutto, sono abituata a dormire poco e poi dimentichi che tu sei scozzese e io sono una armena  hollywoodiana, quindi le feste non ci spaventano!  >
Le due amiche ridono e escono abbracciate da l’hotel. Come se il tempo  non fosse mai passato!

Ciao a tutti! 
Cosa ne pensate di questo primo capitolo di Rodha a San Diego?
Vi piace il personaggio di Sheena?
Aspetto le vostre recensioni e ringrazio per il sostegno!
Al prossimo capitlo!

 

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Capitolo 16
*** Svolta? ***


Capitolo 16 – Svolta?
 
Sheena porta Rodha in un locale vicino chiamato ‘ Enter Night ‘, un  posto molto conosciuto per la movida notturna!
Le due ragazze si scatenano sulla pista, ballando sulle note di The days are forgotten. Fanno battutine su dei ragazzi solitari presenti al banco del bar e ridono a squarciagola. Soprattutto quando il dj mette il brano Limbo.  Sheena riesce subito a attirare l’attenzione di un bel moro riccio il quale, senza fare troppi complimenti,  la stringe a se. Rodha concede loro un po’ di privacy e va al banco a ordinare da bere.
<  Cosa ti preparo, bellissima?  >  Chiede il Barman, indaffarato.
<  Un Capirinhia.  >
Preparata la bevanda, Rodha tira fuori il borsello per pagare ma il Barman la blocca.
<  Guarda che quel ragazzone in fondo ti ha offerto da bere.  >
Rodha guarda dove il Barman sta indicando e vede un ragazzo alto dai capelli castani chiari tirati indietro che alza la sua bottiglia di birra con un cenno di saluto. Lei, sorridente, ricambia alzando il suo bicchiere.  Il tipo si avvicina a lei. Ha gli occhi castani e un aspetto distinto, nonostante l’abbigliamento casual.
<  Ciao, non ti avevo mai vista in questo locale.  > Esordisce lui sfoggiando un bel sorriso.  Rodha ricambia il sorriso.
<  Lo frequenti spesso?  >
<  è la mia seconda casa.  >
<  Comunque, si. è la prima volta che mi trovo qui. Resterò a San Diego solo per qualche giorno.  Ho fatto una piccola visita a mio fratello. >
Tanto Rodha non avrebbe più rivisto questo ragazzo. Che senso ha essere sinceri.
<  Davvero? Da dove vieni?  >
<  Los Angeles.  Mi chiamo Rodha, piacere. >
<  Luke. Piacere mio!  >
Rodha si volta per un istante per dare un’occhiata a Sheena e la trova a pomiciare con il tizio.
<  La tua amica si sta dando da fare.  > Commenta Luke divertito.
<  Già …  >
<  E tu? Sei con il tuo ragazzo?  >
<  Oh, no!  Lui è in viaggio d’affari in questo momento!  Sono qui sola con mio padre.  >
“ Che pallonara che sei Rodha!  “
<  Io fossi nel tuo ragazzo, non ti avrei lasciato da sola.  >  Dice Luke con uno sguardo allusivo. Rodha conosce quello sguardo e capisce che è arrivato il momento di finirla.
<   Scusami ma devo recuperare la mia amica e andare via. Domani mattina ho un appuntamento molto importante. Grazie per il drink, a buon rendere.  >
Luke  sta per salutarla ma Rodha ha già trascinato via Sheena. Rodha trova Luke molto carino e anche socievole ma non vuole cacciarsi in un'altra faccenda spinosa.
<  Rodha vuoi già rientrare?  > Chiede Sheena mezza ubriaca.
<  Si. Non voglio combinare altri guai.  >
<  Peccato!  > Commenta con una risata ebra.
<  Per te! Ho visto come ti davi da fare con quel moretto!  >
Rodha chiama un taxi e entrambe ritornano in albergo.
***************************************************** 
 
<  Signore e signori, sono lieto di darvi il benvenuto a questa mostra. Io e Rodha ci siamo conosciuti anni fa, quando insegnavo arte all’università di Los Angeles.  Era una ragazzotta sveglia, ascoltava le spiegazioni con molta attenzione, sempre in prima fila! Interveniva sempre per esprimere il suo parere su determinati artisti, in particolare Frida Kahlo, per lei una figura di riferimento per il suo modo di rappresentare le sue gioie e i suoi dolori attraverso una tela. Con il tempo, io e Rodha abbiamo instaurato un rapporto speciale e lei mi mostrava tutti i dipinti che faceva. In questi dipinti c’è  dolore, sensibilità, ironia, bellezza e gioia. Spero che anche voi oggi vedrete ciò che vedo io.  Grazie mille!  >
Un caloroso applauso segue il discorso di Vartan e Rodha, al suo fianco, lo abbraccia commossa.
Finalmente è arrivato il grande giorno. Rodha non può credere ai suoi occhi. È all’interno di una sala bianca con tutti i suoi dipinti esposti e la gente ammira e apprezza tali opere.   Riceve un sacco di complimenti sia da gente illustre che da gente comune. Tra la folla, Rodha nota il volto di Brian che le va incontro!
<  Congratulazioni!  > Brian abbraccia Rodha felice di assistere al suo trionfo.
<  Grazie, Brian. Grazie!  Sono così felice oggi, non mi sembra vero.  >  Rodha è ancora scossa per tutto questo.
<  Il meglio deve ancora arrivare. Oggi l’ America, domani il mondo intero!   >
Rodha si mette a ridere e da una leggera spinta a Brian.
<  Hai sempre voglia di scherzare tu!  >
<  Non sto scherzando. Tu hai cuore e talento, puoi avere tutto ciò che vuoi dalla vita.  >
<  Rodha, ciao!!  > è Sheena. Butta le braccia al collo di Rodha e la stringe.
<  Hai visto quanta gente è qui per te?!  >
<  Sheena, per favore, non iniziare anche te. Ho già pianto per tutta la mattina.  > Risponde Rodha sorridente con due occhi lucidi di emozione.
<  E invece devi essere al settimo cielo. Hai realizzato il tuo sogno.  >
<  Sheena! Non ti ricordi di me?  > Chiede Brian arruffandole i capelli.
<  Si che mi ricordo  di  Brian, il ragazzino rompipalle e sbarellato!  Quando facevo visita a casa vostra, tu ci davi sempre fastidio.  Specialmente durante le nostre discussioni in camera di Rodha.  > Commenta Sheena con molta ironia.
<  Bei tempi!  > Replica Brian con sorriso trionfante.
<  Adesso il ragazzino rompipalle è  diventato un playboy da ospedale!  > Commenta Rodha subito dopo.
<  Essere chirurgo ai suoi vantaggi.  > Si compiace il ragazze mentre le due ragazze alzano gli occhi al cielo entrambe. Rodha sente squillare il suo telefono e si allontana per rispondere. Con suo enorme sollievo, è John.
<  Congratulazioni, sorella!  Sto guardando in questo momento il servizio sulla tua mostra in tv!  >
<  Ciao John, come stai? E i ragazzi? Quanto vi vorrei qui in questo giorno!  >
<  Stiamo tutti bene, grazie! Ci dispiace anche a noi di non essere a San Diego ma abbiamo dei concerti da fare in questi  giorni. Però non ti ho chiamato solo per adularti ma per darti una bella notizia.  >
<  Dimmi pure.  >
<  So che tra tre settimane, parteciperai a un’altra tua mostra a  Phoenix, giusto?  >
<  Si, esatto!  >
<  Io e Shavo faremo un incontro con i fan proprio a Phoenix proprio fra tre settimane esatte. Non sei contenta?  >
<  Wow!! E me lo chiedi pure?! Certo che lo sono!  >
Rodha può sentire delle urla e delle risata dalla linea opposta e una voce è più distinta dalle altre. Il suo ricordo per Rodha è già dolore. Per Daron, pensa lei, è già tutto passato come fosse niente! Adesso scherza e ride con i suoi amici.
<  Vi state divertendo! Lo sento io da qui.  >
<  Pff!! È quel teppista di Daron che  fa casino!  >
<  Sono felice della tua chiamata ma adesso devo riattaccare. >
<  Immagino. Ti richiamo stasera!  >
<  Ciao. Stammi bene!  >
Rodha torna da Brian e Sheena.
<  Ha chiamato John. Tra tre settimane ci rivediamo in Arizona.  >
Sheena le da un abbraccio di sostegno mentre Brian resta nel suo.
<  Brian che ti prende ?  >
<  Vedo che non hai perso tempo a dire al mondo che hai un fratello famoso.  > 
Rodha può sentire una nota di gelosia nella sua voce.
<  Sheena è una mia cara amica e ha il diritto di saperlo. E poi non fare così. John non ti toglierà niente di tuo.  >
Brian non risponde ma guarda la sorella con perplessità.
<  Rodha, scusa se mi intrometto  nella tua conversazione ma volevo presentarti una persona.  > è Vartan che richiama l’attenzione di Rodha.
Appena Rodha e Sheena notano la persona in  questione, entrambe restano sorprese.
Si tratta del ragazzo che Rodha ha conosciuto la sera prima.
<  Lui è Luke Palmer. Figlio di un mio caro amico e critico d’arte. Lavora per una rivista illustre.  >
Rodha non può crederci mentre Luke si mostra divertito.
<  Piacere, Rodha. Hai un grande talento.  > Si complimenta Luke stringendole la mano. Rodha non capisce perché Luke sta fingendo di non riconoscerla ma sta al suo gioco.
<  Grazie mille, Luke.  >   
<  Rodha, ragazzi, scusatemi va vi lascio soli. Ho delle questioni da sbrigare!  >
<  Si figuri!  >  Risponde Rodha con discreto imbarazzo.
Vartan si congeda dal gruppo e Luke non può fare a meno di ridere.
<  Questa si che è una sorpresa inaspettata!  >  Commenta Luke.
<  A chi lo dici … Comunque ti presento mio fratello Brian e la mia amica Sheena.  >
<  Piacere, ragazzi. Sono sicuro che siete molto fieri di Rodha!  >
<  Io lo sono sempre stato!  > Risponde Brian.
<  Piacere di rivederti …  > Risponde Sheena.
Rodha avverte imbarazzo visto il modo in cui lo ha liquidato la sera prima.
<  Tornando ai quadri, Rodha posso garantirti una buona recensione.  >
<  Troppo buono.  > Commenta Rodha compiaciuta.
<  Scusate ma vi siete già conosciuti? Siete così in confidenza tra di voi!  > Chiede Brian.
<  Ieri sera.  > Si affretta a rispondere Luke.
La conversazione dura per un’ altra oretta e Rodha, per la prima volta nella sua vita , è poco loquace.
******************************************
 A mostra finita, Luke invita il gruppo a pranzo. Brian declina l’invito perché deve rientrare a lavoro e Sheena si inventa una balla simile.  Quindi Rodha e Luke si ritrovano a pranzare insieme in un ristorante molto elegante e illustre. Rodha non ama questa situazione e non si sente a suo agio ma Luke si mostra talmente gentile e  disponibile che la ragazza  non riesce a restare indifferente.          
<  [ … ]  Così Brian sarebbe il fratello a cui hai fatto visita?  >  Chiede Luke con ironia.
<  … Si è lui. Ormai sono sei anni che vive qui. Quando può viene a Los Angeles a trovarci. Adesso la medicina è la sua vita. >
 <  E tu, invece?  Di cosa ti occupi oltre che dei tuoi dipinti?  >
<  Lavoro in radio, alla KNAC. Sono la conduttrice di un programma di musica Rock e Metal.  >
<  Non lo avrei mai detto!  >
<  In effetti, diversa gente quando mi incontra per strada di persona, si aspetta di trovarsi davanti a se una donna vestita di nero, piena di tatuaggi e con le borchie nelle braccia.  >
<  Però ho notato che ieri sera ballavi il reggeaton …  >
<  Mi piacciono vari generi.  >
<  Non sei l’unica. Allargare i propri orizzonti è segno di intelligenza.  >
Il tempo fuori è nuvoloso e inizia a piovere. Rodha da uno sguardo alle gocce che battono sul vetro della finestra di fianco al loro tavolo.
<  A cosa pensi?  > Chiede Luke, notando una espressione malinconica nel volto di Rodha.
<  Avrei voluto che mia madre e i miei fratelli fossero qui oggi per assistermi.  >
<  Hai altri fratelli oltre a Brian?  >
<  Si. Ho una sorella minore di nome Nicole e un fratello di quaranta uno anni di nome John. La nostra è una storia lunga e complicata.  > Commenta Rodha.
<  Posso capire come ti senti, anche a me succede quando sono in viaggio per lavoro. Passo delle ore al telefono con mia madre a raccontarle del più e del meno. Per me, lei è una donna molto forte sai, i miei genitori vengono dallo Utah e mio padre, arrivato qui, è finito in un brutto giro ed è stato arrestato quando io ero piccolo. Mia madre mi ha cresciuto da sola e ha lottato contro tutto e tutti per  tenermi con sé. È una figura troppo importante nella mia vita.  >
Rodha guarda Luke con stupore.
<  La mia storia è simile alla tua. Anche mia madre ci ha cresciuti da sola e ne ha fatti di sacrifici per noi …  >
Rodha racconta a Luke la storia della sua famiglia, compresa la parte di John, omettendo però chi è John.
<  Certo che il destino è davvero beffardo! Un fratello ritrovato dopo tanti anni, è pazzesco! Questa storia sembra un telefilm! >
<  E invece è la mia vita, Luke.   >
I due si scambiano sguardi interminabili e Rodha prova uno strano presentimento.
<  Dopo pranzo, ti andrebbe di fare un giro per la città. A me farebbe piacere trascorrere il resto della serata in tua compagnia.  >
Rodha si sente maledettamente lusingata e accetta, nonostante il presentimento.
 

Tre settimane dopo …

Rodha, affiancata da Vartan, ha raggiunto la città di Phoenix, in Arizona per la prossima mostra al Mesa Art Center. La temperatura è torrida e il climatizzatore della macchina è al massimo. Vartan osserva attentamente Rodha, senza farsi vedere e capisce che la ragazza è turbata da qualcosa.
<  è tutto ok, Rodha?  > Chiede Vartan attirando la sua attenzione.
<  Si.  >  Risponde Rodha, cercando di troncare sul nascere quella conversazione.
<  è da qualche giorno che ti vedo preoccupata e nervosa.  È da una vita che aspetti questo tuo momento di gloria, quindi non dirmi  che stai così per via delle mostre.  > Vartan non si da per vinto e insiste.
<  Non lo avrei detto. >
<  è per John? Per la sua visita?  >
<  Anche. Mi manca e mi mancano anche i ragazzi e la mia famiglia.  >
Vartan guarda Rodha e sente che la ragazza sta nascondendo qualcosa.
<  Ho capito che non vuoi parlare ma non finisce qui questa storia.  >
I due non si rivolgono la parola per tutto il tragitto.
Rodha riceve un messaggio con allegata una foto. Si tratta dei suoi amici:  Lester tiene sottobraccio Mia e finge di strozzarla e Bonnie è in primo piano che ride.
Ci manchi da morire!
Rodha sorride ma i suoi occhi sono lucidi
“ Amici miei, voi nemmeno immaginate cosa mi sta succedendo.  “  Pensa.
************************************************
 Arrivati in albergo, Rodha va subito in camera per poter parlare con sua madre.
<  Ciao mamma. Siamo arrivati!  >
<  Rodha, ciao!  Avete trovato traffico per strada?  >
<  Un po’. Nicole?  >
<  è uscita. Sente molto la tua mancanza.  >
<  E io la vostra …  >
<  Rodha che succede? Non ti sento molto serena.  >
<  Niente mamma, è solo stanchezza. Sono sempre di corsa in questi giorni.  >
<  Allora ti lascio riposare e in bocca al lupo per stasera!  >
<  Grazie, mamma. Ciao !  >
Rodha riattacca. È nervosa, troppo. Guarda il suo orologio e capisce di avere poco tempo. Deve prepararsi per la serata . stasera rivedrà John e vuole cercare di nasconderli le sue preoccupazioni.
****************************************** 
Anche questa mostra  a Phoenix sta andando a gonfie vele. Rodha riceve un sacco di lodi da tanta gente … ma lei cerca un solo volto tra la folla e finalmente lo trova.
<  John! > Lo saluta Rodha abbracciandolo.
<  Ero sicuro di trovare il pienone!  >     Risponde John stringendo a se sua sorella.
<  Hey! Ci siamo anche noi!  > Protesta Shavo con Sonia al suo fianco.
<  Scusatemi ragazzi, però anche voi mi siete mancati, non pensate male!  >  Risponde Rodha abbracciando entrambi.
<  Rodha, sono così felice per te!  > Commenta Sonia mentre la saluta.
<  Grazie mille.  >
<  Ciao ragazzi, è bello vedervi qui.  > è Vartan. Tutti lo salutano con affetto.
<  Cosa sta combinando quel bricconcello di mio figlio mentre sono via?  >
Rodha  diventa curiosa a quella domanda. John fa una risatina ironica.
<  Quello che fa sempre. Resta rinchiuso in casa per un po’ di giorni e poi esce con noi e combina qualche cazzata. Ultimamente fa lo splendido con la cameriera di quel locale dove hanno fatto il concorso di Miss Hollywood. Ti ricordi Rodha?  >
Per  Rodha, questo pettegolezzo è una spada nel cuore.
“  Sicuramente è Miss Universo.   “
<  è ovvio che ricordo il posto. Ho vinto io il concorso!  >  Risponde Rodha nascondendo il suo dolore.
<  Daron non cambierà mai! Ma tornando alle cose serie, mi fa piacere vedere te e Rodha così uniti. Sono molto contento per voi!  >
<  Grazie, Vartan.  >  Ringrazia John felice.  Rodha guarda suo fratello e pensa inevitabilmente al motivo del suo turbamento e si sente un nodo alla gola.
“  Ho bisogno di parlarne con John, non ce la faccio a restare zitta. Con il professor Vartan, mi vergogno troppo e non ci riesco. Non vorrei rovinare la bella immagine che ha di me, come aveva detto Daron. Però non vorrei deludere nemmeno John. Accidenti! Come faccio a dirglielo?  “  Pensa Rodha turbata e disperata. 
Arriva anche Tiffany. Tra le due donne, un tempo rivali, c’è uno scambio di sguardi sotto lo sguardo curioso e timoroso del resto del gruppo.
<  Con quale scusa John è riuscito a trascinarti qui?  > Chiede Rodha con sospetto.
<  Nessuna scusa. Solo la consapevolezza di quanto sia stata sciocca nei tuoi confronti. Mi sono comportata da maleducata e ho dato i numeri.  > Risponde sinceramente Tiffany.
<  Non farai battute sulle grassone nel arco di questa giornata? >
<  Non garantisco.  > 
Le due si scambiano un mezzo sorriso e John tira un sospiro di sollievo.
<  Allora, ragazzi, vi faccio fare un giro della mostra. Che ne dite?  >  Propone Rodha felice.
il gruppo accetta   e così la giornata prosegue tranquilla.
************************************* 
È sera. I ragazzi si recano in hotel  per riposarsi dopo la lunga giornata impegnativa.  Rodha sta per rientrare nella sua camera quando, improvvisamente, arriva Tiffany.
<  Volevo parlarti … in privato.  > Chiede Tiffany con calma.
Rodha non sa cosa pensare ma fa accomodare Tiffany nella sua camera. Le due ragazze si siedono nel bordo del letto e Rodha guarda Tiffany in attesa.
<  Ti ascolto.  >
<  Oggi avrei voluto dirti altre cose, oltre alle mie scuse, però non davanti a tutti, soprattutto a John.  >
<  Puoi dirle ora. John non verrà a sapere di questo incontro.  >
Tiffany sembra imbarazzata ma si lascia andare e si sfoga.
<  Io e John stiamo cercando di avere un bambino da diverso tempo ma per adesso non ci siamo riusciti. Non ho voluto indagare su chi di noi due ha problemi nel concepire perché … ho paura che in attimi di rabbia l’uno potrebbe rinfacciarlo all’altro.  Il motivo per cui ti sto dicendo una cosa così intima e personale è che questa nostra mancanza mi ha spinta a essere più gelosa nei confronti di John perché qualcosa mi dice che la colpa è mia se non riusciamo a diventare genitori e temo che mio marito possa guardarsi intorno.  >
Un singhiozzo dettato da un pianto represso, blocca le sue parole ma vuole continuare.
<  Quando ci siamo incontrate per la prima volta alla mostra di Vartan, ho notato che John aveva una strana luce nei suoi occhi quando ti guardava … e ho avuto molta paura.  Lo so, non è una giustificazione valida al mio comportamento, soprattutto dopo quello che è successo alla fine del concorso di Miss Hollywood. Quello che hanno fatto quei ragazzi è stato vergognoso, come è stato vergognoso da parte mia buttarti la corona per terra. Ma come potevo immaginare che tu eri sua sorella?  John mi ha sempre confidato tutto, non so per quale motivo ha aspettato prima di dirmi questa verità sconvolgente. >
Rodha  da una pacca sulla spalla di Tiffany con fare consolatorio.
<  Credimi, Tiffany, ho perdonato e dimenticato tutto.  Anche io, dopo aver scoperto la verità su di noi  a causa di Daron, ho commesso tante sciocchezze  senza senso. Se un anno fa, avessi messo da parte il mio orgoglio e perdonato nostro padre, tutto questo si sarebbe evitato.  >
Rodha  comincia a giocare con i suoi pollici e si morde un labbro.
<  Tiffany … credo di essere incinta.  >
Tiffany si volta verso Rodha con sguardo esterrefatto.

Ciao a tutti!!! Rieccomi dopo tanto tempo!!
Oh - oh! Qualcuno è nei guai? XD.
Dopo questo capitolo shock, vi lascio riflettere su cosa sia successo.

Ci vediamo alla seconda parte.
Alla prossima!!

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Capitolo 17
*** Baby, Oh baby! I miss you … ***


Capitolo 17-  Baby, Oh baby! I miss you …
 


<  Rodha ma come … ?  > Riesce solo a spiccicare Tiffany, non aspettandosi di certo una rivelazione del genere da questa conversazione.
Rodha resta in silenzio per un istante e i pensieri dei fatti avvenuti la scorsa settimana mischiati a ciò che ha passato a Hollywood, si mischiano e si contrastano nella sua mente.
<  Sono una stupida. Sono sulla soglia dei trenta anni e ancora commetto queste stupidaggini!  > Sbotta Rodha, furiosa con se stessa.
<  Non essere severa con te stessa. Può … capitare e basta.  >
<  Non è per quello che sono arrabbiata, so che può capitare. Ciò che mi fa arrabbiare è altro!  >
<  Ma tu sei proprio sicura di essere incinta?  >
<  Non ne ho la certezza, ancora non ho fatto ne test ne analisi. Ma ho un ritardo di quasi tre settimane, non mi era mai successo, capisci?  > Risponde Rodha perdendo la calma.
<  Rodha, non agitarti. Un ritardo del ciclo, non dipende solo e per forza da una gravidanza.  >
Rodha si mette le mani nei capelli e vuole nascondere il suo viso e inizia a raccontare a Tiffany cosa sia successo.
<  è successo tre settimane fa [ … ]  >
 
Tre settimane prima …
Dopo il pranzo con Luke, Rodha passa la giornata in sua compagnia.  Visitano le strade frenetiche della città e discutono di svariati argomenti. Nel tardo pomeriggio, Luke accompagna Rodha in spiaggia  per fare una passeggiata.
<  [ … ] Cosa mi dici del tuo ragazzo?  > Chiede Luke  inaspettatamente. Rodha lo guarda sorpresa.
<  è un uomo stravagante, testardo, lunatico e anche prepotente in alcune circostanze …  >
<  L’uomo che qualunque donna vorrebbe.  > Commenta ironico.
<  Mi prendi in giro?!  > Si offende Rodha tirando un pugnetto leggero al braccio di Luke.
<  Un po’. A voi donne piace sempre il tenebroso che vi fa sospirare ma alla fine scegliete sempre il bravo ragazzo, affidabile e prevedibile.  >
<  Posso assicurarti che i bravi ragazzi sono più infidi e doppiogiochisti dei  tenebrosi! Il mio ex, per esempio, sembrava il ragazzo della porta accanto e sai come è finita? Aveva una ragazza snella di copertura da esporre ai suoi amici.  >
Luke resta perplesso di fronte a questa frase.
<  Perché aveva una ragazza di copertura quando aveva al suo fianco una ragazza come te?  >
Rodha  fa una risatina ironica.
<  Non lo vedi il perché?  >  Risponde afferrando la sua pancia.
<  Spero che il tuo attuale ragazzo sia più intelligente di lui.  >
A quella frase Rodha pensa subito al pettegolezzo di John riguardo  Daron.
“   Non credo che Daron non è così diverso da Zack …  “
<  Lo spero anche io.  > Si lascia scappare Rodha.
Luke si ferma e guarda Rodha dritta negli occhi. Il tramonto risplende nel mare di arancione e celeste mentre i loro sguardi si incontrano.
<  Voglio chiederti una cosa ma sii sincera.  >  Inizia serio Luke.
<  Dimmi.  >
<  Sei felice? Realmente felice?  >
<  Ma perch …  >
<  Nei tuoi occhi vedo la malinconia.  >
Rodha resta spiazzata da quella domanda ma non ci pensa troppo a rispondere.
<  Non lo so.  >
*******************************
Verso sera,  Rodha e Luke vanno a ballare in un locale notturno e si lasciano andare con le bevuto e le risate, fino a ballare sempre più vicini  l’uno a l’altro e Luke riesce a strappare un bacio a Rodha, dando vita a una scintilla di passione travolgente. Luke accompagna Rodha a casa sua dove si lasciano trasportare dai loro istinti carnali.           Luke è un bravo amante, ci sa fare e Rodha si sente appagata da questa esperienza … Ma durante la notte, nel sonno tra le braccia di Luke,  Daron torna a tormentarla tanto da svegliarla di soprassalto. Nel silenzio della stanza buia, Rodha si riveste e chiama Sheena di nascosto.
<  Pronto Sheena. >
<  Rodha, sono le 04:00 del mattino. Perché chiami a quest’ora?  >  Chiede Sheena sbadigliando.
<  Ti prego vieni a prendermi, ho fatto una pazzia. Ho fatto sesso con Luke.  >
Sheena scatta in piedi a questa confessione.
<  Cosa hai fatto?!  >
<  Abbassa la voce, sta dormendo e non voglio che mi becchi mentre me ne vado. Ti mando per messaggio l’indirizzo di casa sua, io ti aspetto fuori. >
<  Va bene, ok. Vengo a prenderti.  >
Rodha riattacca e lascia Luke nel suo sonno profondo. Dopo dieci minuti, arriva Sheena e le ragazze ritornano in albergo.
<  Posso sapere cosa è successo?  >  Chiede Sheena curiosa.
<  Devo farti il disegno?  > Chiede Rodha con la testa fra le mani.
<  Volevo dire perché sei scappata? Non ti è piaciuto?  >
<  Al contrario. È stato magnifico!  Luke è gentile e affascinante … ma la colpa è mia. Mi sono spinta troppo oltre solo per dimenticare! Ho passato l’intera giornata con lui e … è stato come risalire in superficie e respirare una boccata di ossigeno.  >
<  Il problema è che tu ancora pensi a Daron.  >
<  Con che coraggio posso spiegarlo a Luke?  >
<  Domani dovete chiarirvi. È meglio per te e per lui, non illuderlo.  > Conclude Sheena, arrivata a destinazione.
<  Hai ragione. Speriamo che il Professor Vartan non si sia accorto della mia assenza.  >
Per fortuna così è stato. Vartan, il giorno dopo, esce presto per sbrigare delle questioni e Rodha riceve un messaggio da Luke.
Ho bisogno di parlare con te di quello che è successo questa notte.  Non ti giudico per essere scappata ma non possiamo fare finta di niente.
Rodha fissa un appuntamento con  Luke al parco vicino alla galleria d’arte per il chiarimento.
Luke è seduto sulla panchina vicino allo stagno ad aspettarla.
<  Ciao, Luke.  >
<  Ciao, Rodha. Come ti senti?  > Chiede interessato Luke.
<  Uno schifo.  > Confessa Rodha senza guardarlo in faccia.
<  Per il tuo ragazzo?  > Chiede Luke, il quale si sente come se fosse uno sfascia famiglie.
<  Ti ho mentito. Non esiste nessun fidanzato. O per meglio dire, esiste ma non mi appartiene, anche se il mio cuore è suo. È un uomo complicato, troppo sbagliato per me … Ma lo amo con i suoi difetti e con i suoi sbagli.  Anche se lui non prova lo stesso.  >
<  è lui che te lo ha detto?  >
<  No, ma ne sono certa.  >
Rodha guarda Luke con dispiacere.
<  Mi dispiace. Tu sei una persona meravigliosa e quello che è successo tra di noi è stato fantastico …  >
<  Ma non può funzionare.  >  Conclude Luke con un mezzo sorriso.
<  Perdonami.  >
<  Non scusarti.  Avevi bisogno di un diversivo, può succedere …  >  Risponde Luke sportivo.
I due si abbracciano e si dicono addio.
********************************* 
Verso sera, Rodha prepara le sue valigie per la partenza  per Miami, quando Sheena bussa alla sua porta.  Rodha la fa entrare e le parla del suo chiarimento con Luke. 
Le due amiche si abbracciano, senza dire niente per diverso tempo. È Sheena a spezzare questo silenzio.
<  Mi dispiace separarmi di nuovo da te, amica mia.  >
<  Anche a me. Teniamoci in contatto su Facebook.  > Risponde Rodha con le lacrime.
<  Non iniziare a frignare come una ragazzina!  > La rimprovera Sheena, anche lei in lacrime. Entrambe ridono e poi arriva il momento dei saluti.
<  Buona fortuna con la tua vita, la tua famiglia e  … lui.  >
<  Grazie, Sheena.  Buona fortuna anche a te.  >

 
<  [ … ]  Dopo due giorni, doveva venirmi il ciclo ma niente e ho aspettato fino a oggi …  >  Conclude Rodha il suo racconto.
<  Ok, ok, ho capito.  Domai devi fare almeno il test di gravidanza.  >
<  Ho paura, Tiffany.  >  Risponde Rodha con timore e ansia.
<  Ti capisco. Dovresti parlarne con tuo fratello. È un uomo comprensivo!  >
Rodha , a quella frase, diventa risoluta.
<  Non posso deluderlo.  >
<  Non lo deluderai! Lui farà di tutto per aiutarti!  >
<  Ma cosa …?  >  Le due donne si voltano verso la voce udita. È Sonia. Ha visto la porta mezza aperta della camera di Rodha e, nell’udire la voce di Tiffany, Sonia ha pensato al peggio e si è avvicinata per origliare, ascoltando tutta la conversazione.
<  Si, Sonia. È tutto vero.  >
Sonia si avvicina a Rodha e le stringe la mano.
<  Non ti devi vergognare, avrai il supporto di tutti. Però non credevo che Zack fosse così importante per te, sai dopo quello che è successo al Troubadour …  >
<  No, Sonia, non è Zack quello che mi fa soffrire. È … Daron.  >
Tiffany e Sonia restano sfangate da questa rivelazione.
<  Ti sei cacciata in un grosso guaio!  > Conferma Tiffany.
<  Lo so, sono un caso disperato.  >
<  Ascolta Rodha, non diremo nulla a John e a Shavo, però domani devi fare il test. Ora riposati, domani troveremo una scusa per liberarci dei ragazzi e chiarire questa faccenda.  > Conclude Sonia avviandosi verso la porta con Tiffany.
<  Avete ragione. Allora  buonanotte e a domani.  >
Le due donne se ne vanno, lasciando Rodha a letto da sola con i suoi pensieri.
**************************************************   
Il giorno dopo, scendono tutti insieme per fare colazione in hotel.
<  [ … ] Ragazze, avete la  mattina libera. Io e Shavo dobbiamo partecipare a quel famoso incontro con i fan. Si terrà in un celebre negozio di strumenti musicali, proprio qui vicino.  > Dice John.
<  Adoro i nostri fan e sono grato loro per il supporto ma spero sinceramente che non inizino a tirare fuori quei cazzo di telefonini!  >  Borbotta Shavo mangiando le sue uova fritte.
Le ragazze si scambiano uno sguardo complice. Hanno trovato l’occasione perfetta.
<  Su via, caro,  cosa sarà mai un ora con i fan!  > Lo incoraggia Sonia.
<  Vorrà dire che faremo un giro della città!  > Risponde Tiffany.
<  Mi sembra una buona idea.  >  Risponde Rodha, la quale non vede l’ora che questa giornata finisca  presto! 
********************************************************* 
Una volta liberate di Shavo e John, Rodha Tiffany e Sonia corrono in farmacia per comprare il test di gravidanza. Tornate in hotel, nella camera di Rodha, quest’ultima va in bagno. Prende la scatola del test e ne estrae il contenuto: Uno stick  con un contenitore per le urine.
Una volta bagnato lo stick, Rodha attende cinque  minuti per sapere il risultato.  È molto agitata.
<  Possiamo entrare?  >  Chiede Sonia.
Rodha apre la porta alle ragazze.
<  Dobbiamo aspettare cinque minuti per il risultato.  > Risponde Rodha cercando di mantenere la calma. Inizialmente, tra le tre donne c’è silenzio. Dopo qualche minuto, è Sonia a spezzare questo silenzio imbarazzante.
<  Ripenso a quando ero io nella tua posizione. Questi minuti di attesa sono insopportabili!  Ma quando vedi quelle due lineette blu, ti scoppia il cuore di gioia. Sapere che hai una vita dentro di te, ti fa capire che la tua vita non sarà più la stessa, cambierà in meglio!   >
<  Ma i tuoi figli sono i frutti di un amore costruito giorno dopo giorno … Non il risultato di una notte di passione fugace, consumata solo per dimenticare una delusione amorosa!  >
<  Rodha, ti importa così tanto di come hai avuto questo figlio? O il problema è la paura di perdere definitivamente Daron?  > Chiede Tiffany, sapendo già di aver colto nel segno. Rodha si sente in colpa per questo pensiero egoista.
<  Hai ragione. è per Daron. Ormai ho capito come è fatto e non potrebbe mai accettare una cosa del genere.  Per non parlare del fatto che Luke dovrà essere informato di questa faccenda.  >
Rodha, nella sua mente, si vede già nei panni della ragazza madre.
<  Rodha, ascolta. Se sei incinta, amerai tuo figlio da subito. Sarà un amore così grande da farti scordare tutti questi casini, posso assicurartelo.   >  La rassicura Sonia.
<  Sonia ha ragione. Guarda tua madre e pensa a ciò che ha fatto per te e i tuoi fratelli.  > Dice Tiffany. Rodha sorride e guarda il suo orologio.
<  Ragazze, è finito il tempo.  > Si avvicina al lavandino e  con tremore prende lo stic.
 
Negativo.
 
Rodha  si sente liberata da un enorme peso.
<  è negativo.  > Commenta Rodha con un aspetto più sereno.
<  Visto? Un ritardo del ciclo non dipende solo da quello.  >
<  Rodha, hai appena scongiurato una presunta e imbarazzante situazione con tuo fratello.  > Commenta Sonia lasciando spazio allo scherzo.
<  Non rammentarmelo, ti prego!  >
Dopo questo pomeriggio di tensione, verso sera, a  Rodha viene finalmente il ciclo, per lei ulteriore conferma del risultato del test; e tutti quanti insieme, anche con John e Shavo, si concedono una svagante serata facendo il giro dei locali di Phoenix, dimenticando tutte le preoccupazioni. 

Ciao a tutti! Sono tornata con due capitoli pronti, perchè a questo punto, la mia storia ha due versioni del racconto. Con questo capitolo si conclude la versione di Rodha. Per fortuna era un falso allarme, Rodha non è incinta! 
Aspetto le vostre riflessioni a riguardo e corro a pubblicare il  diciottesimo capitolo.
A presto!


 

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Capitolo 18
*** Ricordi ***


Capitolo 18 -  Ricordi 

 
A Hollywood, la situazione non è altrettanto leggera. 
Da quando Rodha è partita, Daron  passa la maggior parte del tempo a casa a suonare e a fare meditazione, utile a ben poco visto che il suo cuore è in perenne tempesta! Il senso di colpa per quello che ha fatto è ancora doloroso e la fredda risposta di Rodha quando ha provato a contattarla per telefono, è stata ancora più dolorosa.
È tarda mattina. Daron si sveglia circondato dal gran casino che regna nella sua camera, completamente nudo e un bong tra le sue braccia.
“  Che botta avevo ieri sera?  “  Pensa.
Guarda il suo orologio. È quasi mezzogiorno. Il suo stomaco brontola rumorosamente.
<  Ho voglia di un hamburger.  >  Si alza in tutta la sua nudità e si reca in cucina a cucinare un hamburger con tanto di formaggio sopra, accompagnato da una lasagna surgelata, riscaldata al microonde.  Consumato il pranzo in un battibaleno, esce di casa e va verso la cassetta della posta per controllare. Durante i suo viaggi, Vartan spedisce sempre una cartolina al figlio.
“  Una cartolina da papà. Mmh, sono in Arizona, a quanto vedo!  “
Daron sa bene che suo padre non è un fan delle videochiamate al computer.
Alzando lo sguardo, Daron vede lo sguardo indignato della sua vicina di casa, una sessantenne vedova e molto facoltosa, la quale scuote la testa.  Daron risponde con il dito medio in su, rientrando in casa.
“ Uno non è nemmeno libero di camminare nudo per il suo giardino!  “  Pensa scocciato.
Entrato in casa, legge la cartolina:
 
Notizie dal fronte Arizona. Rodha sta spopolando!
 
“  Sono felice per lei …  “  Pensa gettando la cartolina per terra.  Va sotto la doccia e pensa a tutto quello che successo. Non fa altro da quasi un mese. 
“  Penso a lei notte e giorno, non riesco a perdonarmi di averla lasciata andare con freddezza  e disprezzo … ma ero così accecato dalla gelosia  che … Oh, basta! Cosa dovrei dire io, allora?! Frequento da settimane una tizia che cerco solo per alleviare il dolore lacerante dei miei testicoli e poi la invito a andarsene. E nonostante tutto, Rodha è sempre nella mia testa, quei due baci rubati sono ancora vivi in me. Oh, Rodha chissà se mi stai pensando in questo momento o ancora non riesci a perdonare la mia mascalzonata? Quando vado a letto con Mandy, chiudo gli occhi e vedo te al suo posto.  No, Daron, non illuderti! Una donna così brillante come lei non sarà mai tua, lei merita un uomo più equilibrato di te! E poi è la sorella del tuo migliore amico, non si può. Che vita di merda!  “  Pensa il chitarrista, rassegnato.
“  Basta! Devo uscire. È da dieci giorni che sono rinchiuso in casa!  “
Si cambia velocemente e decide di uscire a fare due passi. 
Daron decide di andare a Santa Monica. Non sa perché è così attaccato a quella parte della East Hollywood, però quando vuole uscire da solo, vuole rifugiarsi a Santa Monica.
Cammina da solo nella Third Street Promenade, area pedonale considerata una delle principali vie dello shopping e della vita serale con tutti i suoi cinema e ristoranti, piena di gente e turisti, desiderosi di godersi il mare e il luna park con la ruota panoramica sul celebre molo. Daron guarda in silenzio le coppie camminare mano nella mano nei marciapiedi, i musicisti di strada improvvisare qualche canzone per racimolare spiccioli,  gruppi di adolescenti che fumano sigarette con spavalderia.
 Nonostante l’allegria generale che pervade, Daron sente un vuoto dentro di se e la sua mente rivive diversi ricordi …
 
<  Che storia … e chi sarebbe questa sorella?  >
<  Una conduttrice radiofonica di nome  Rodha Evans.  Ah, Daron, è stata anche una delle allieve di tuo padre quando insegnava arte all’università. La sua prediletta, a sentire il mio vecchio.  >
<  Davvero?! Quindi può anche darsi che me la sia scopat …   Scusami amico, ma tu sai bene quante allieve di mio padre sono passate nel mio letto, quando eravamo più giovani.  >
<  Spero proprio di no. E anche se fosse successo,  ti cambierei i connotati! >
****
<  HO TROVATO, HO TROVATO!  >
<  Cosa vuoi dire?  >
<  C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire con rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello?  >
<  Hai capito bene.  >
<  Possiamo usare il nostro tour!  >
<  Daron cosa stai tramando?  >
<  Aspetta e vedrai …  >
****
<  Shavo … conosci quella splendida creatura in  compagnia di John?  >
<  Desolato, amico. Non la conosco!  >
****
<  Rodha, lui è mio figlio Daron, Daron lei è Rodha, mia ex allieva e conduttrice radiofonica oltre a diventare una pittrice illustre in futuro …  >
<  Mio padre ti ha fatto una grande pubblicità!  >
****
<  Lascia perdere Rodha, lei non è una di quelle ragazze che va a letto con chiunque!  >
<  Papà, cosa ti è preso?! L’ho conosciuta adesso!  >
<  Non puoi infinocchiare tuo padre! Sono un uomo anch’io e mi ricordo bene di quando ti portavi a letto le mie allieve del corso, in passato. Non posso dimenticarmi di quando mi avevi messo quasi nei guai per esserti scopato la figlia del direttore!  >
<  Quello che mi definiva un manesco … come tutti i genitori perbene delle tue ‘ innocenti ’ allieve.  >
<  E non aveva ragione? Dio solo sa quante risse hai fatto al liceo privato in cui ti avevo iscritto!   >
<  Non poteva essere altrimenti visto che ho trascorso un infanzia circondato da criminalità e violenza!  >
<  Non potrai per tutta la vita condannarmi di essere stato troppo povero in passato da non poterti dare subito una vita migliore. In ogni caso, non è questo il punto. Conosco Rodha da diversi anni e il suo passato non è facile, per non parlare del segreto che entrambi sappiamo! Quindi bada a ciò che fai, figliolo.  >
<  D’accordo, papà. Farò il bravo.  >
****
<  Sai che altra impressione mi hai fatto?  >
<  Quale?  >
<  Che hai tanti lati nascosti. Me ne sono reso conto durante la cena di Venerdì scorso. Da quello che hai detto, ho capito che i tuoi trascorsi sono stati difficili ma ne parlavi sorridendo, quindi sei una donna forte, che sa affrontare le avversità!  >
****
<  Mi dispiace molto … Volevo solo vendicarmi di quel cretino. Siamo usciti insieme per due mesi, poi ho scoperto che aveva una ragazza di copertura da esporre al mondo per la sua carriera cinematografica. Quando ho vinto Miss Hollywood, lui mi ha chiesto di riprovarci e  ho scoperto per caso che anche questa riconciliazione era una bravata pubblicitaria. Scusa se ti ho messo in mezzo.  >
<  Quando hai vinto il concorso, volevo congratularmi con te in privato e casualmente ho ascoltato la vostra conversazione e ho capito tutto. Non devi scusarti, è tutto a posto. Però, se vuoi, possiamo approfondire l’argomento a casa mia?  >
****
<  Daron, se il risultato delle analisi sarà positivo, stai alla larga da lei! Ti conosco da tanti anni, non sei mai riuscito a tenerti una donna a causa del tuo carattere. Non sei la persona giusta per Rodha.  >
<  Dimentichi, John, che la maggior parte delle donne che ho frequentato, miravano più alla mia fama che al mio cuore.  > Commenta Daron facendo un tiro.
<  Ti sei dato questa giustificazione anche quando Jessica ti ha lasciato tre anni fa?  >
****
<  Non sei una brava attrice, Rodha Evans. Ho percepito il desiderio nel tuo bacio, come tu lo avrai percepito nel mio. Io ti voglio! Posso farti provare piaceri che non avrai mai provato con nessun altro uomo …  > 
<  Sarò anche una sprovveduta ma  non sono una donna facile. Se vuoi delle scopate non impegnative, cercati donne con meno scrupoli di me!  > 
<  Non ho più l’età per accontentarmi delle sgualdrine.  Ambisco a donne che valgono di più.  Per questa sera finisce qui. Ma non mi arrenderò tanto facilmente …  >
****
<  Una cosa te la voglio dire, Daron. Io credo che John valga tantissimo come batterista. Ho ascoltato le sue perfomance e non ha nulla da invidiarti.  >
<  Sei impudente, lo sai?  >
 
Vuole cacciare quei ricordi dalla sua mente e senza rendersene conto, Daron raggiunge il molo di Santa Monica, vicino alla spiaggia, quello della foto di Rodha con la sua famiglia.
“  Persino questo mio angolo di pace mi fa pensare a te. Che stupido! Come ho potuto cascarci di nuovo! La musica doveva essere la mia unica passione, ma adesso …  “
Il tramonto si avvicina. Daron va in spiaggia e si siede sulla sabbia  per ammirare il tramonto più bello che abbia mai visto in altre parti del mondo.
 
Verso le 21:00, Daron fa ritorno verso casa. Mentre guida nella  Interstate 10, riceve una chiamata da John. Essendo in macchina, risponde col viva voce.
<  Salve, testa a pinolo! Come procede lo stupro di gruppo ai danni tuoi e del pelatone a Phoenix?  >  Chiede mantenendo il suo atteggiamento spensierato.
<  Spiritoso!  Ti ho chiamato per avvisarti che io e Shavo siamo rientrati alla base!  >
<  Papà come se la cava?  >
<  Alla grande! Tuo padre e mia sorella stanno conquistando l’ America!  Che bella vita che fanno tutti e due!  >
<  Sono felice per Rodha. Se lo merita.  >
<  Daron, sono così felice di averla rivista!  Ti confesserò che ero in pensiero per lei perché non stava bene quando è partita per questo viaggio. Invece mi sono sbagliata, per fortuna! Si gode il suo successo ed è serena.  >
Daron ripensa ai suoi aspri rimproveri  fatti a Rodha prima della sua partenza.
“  Oh, John! Se solo sapessi!  “ 
<  Ascolta, John. Ora devo riattaccare. Vado a trovare una persona …  >
<  Mandy?  >
<  Dai, John!  >
<  Andiamo! Sono tuo amico. Abbiamo sempre parlato di queste cose.  >
<  Oggi non mi va. Ci vediamo Giovedì per le prove del concerto di beneficenza.  >
<  Ok, ok, io mi godo la compagnia della mia dolce e bella signora. Ciao Daron. Ricordati di usare il Condom!  >
“  Sa essere bacchettone anche su queste cose!!  “  Pensa nervoso.
Dopo dieci minuti dalla sua telefonata con John, Daron raggiunge il locale del concorso di bellezza. Sa che Mandy staccherà  tra poco.  Ripensa alla sera del concorso, quando Rodha ha sfilato in passerella, bella più che mai!
“  Sto per passare un’ altra serata di sesso inutile. Senza emozione e senza affetto.   Appagherò i miei bisogni biologici e basta!  Solo questo posso pretendere.  “
Mandy esce ed è sorpresa di trovare Daron nel parcheggio.
<  Che sorpresa!  >  squittisce contenta. Daron ammira  le sue lunghe gambe abbronzate, il suo bacino piccolo, il suo sedere a mandolino , i suoi minuti seni sodi e le sue labbra carnose.
“  Sa mandarti su di giri anche da vestita!  “ Pensa. 
<  Hai altri impegni per la serata?  >
<  No. Per te sono sempre disponibile. Perché ti senti solo anche oggi, vero?  >
<  Indovinato.  Andiamo a casa mia.   >
 Arrivati a casa di Daron, fanno sesso sfrenato in ogni angolo della casa. Mandy fa sentire Daron appagato da quel punto di vista, è una brava cagnolina ubbidiente! Inoltre, esteticamente, è simili alla maggior parte delle ragazze che Daron frequenta: magrolina, occhi verdi e capelli castani. Durante la notte, mentre Mandy è nel mondo dei sogni, con il sorriso beato di  chi ha fatto del buon sesso, Daron è sveglio con la sua chitarra tra le mani. Sta suonando il riff di Steel loving you.  E mentre si lascia trasportare dalla canzone, la sua mente continua a rivivere altri ricordi …
 
Time, it needs time 
To win back your love again 
I will be there, I will be there 
Love, only love 
Can bring back your love someday 
I will be there, I will be there 


 
<  Non ti sei mai chiesta per quale motivo John ti ha sempre cercata?  >
<  Per via dell’intervista, perché entrambi conosciamo tuo padre e perché si è instaurato un rapporto tra di noi, ma senza secondi fini!  >
<  Sbagliato!! Sono stato io a suggerire a John di farsi intervistare da te perché John non sapeva come fare per poterti conoscere!  >
<  Conoscermi?! Daron cosa stai dicendo?  > 
<  John Dolmayan è figlio di Fuad! Te lo ricordi Fuad, non è vero?!    Io so bene cosa rappresenta quell’uomo per te!  >
<  Non è vero, stai mentendo!!  >
 
I'll fight, babe, I'll fight 
To win back your love again 
I will be there, I will be there 
Love, only love 
Can break down the wall someday 
I will be there, I will be there 


 
<  Non so come tu possa essere figlio di Vartan!! Io lo so perché settimana scorsa, mi hai detto quelle cose, non hai solo tradito un amico ma volevi anche vendicarti nei confronti di una donna che non ti desidera e non ti appartiene, vigliacco!  >
 
If we'd go again 
All the way from the start 
I would try to change 
The things that killed our love 

 
<  Non è vero che non mi appartieni, lo sappiamo entrambi.  >
****  
<  Ho saputo della tua continua caccia  ai maschioni per farti compagnia la notte! Giusto perché dicevi di non essere una donna facile!  >
****
<  Mi dispiace per quei discorsi. Non sono nessuno per dirti come devi vivere la tua vita, non so cosa mi sia preso. è solo che … è stata una settimana difficile anche per me. Avrei voluto salutarti in altro modo, ieri … e sono ancora convinto che tu hai mentito quella sera che io e tuo fratello abbiamo fatto a botte.  >
 
Yes, I've hurt your pride, and I know 
What you've been through 
 
<  La tua telefonata è fuori luogo dopo tutto quello che hai fatto. Dimenticati di me! John è mio fratello  e tu sei il suo migliore amico. E poi  non posso scordarmi delle tue cazzate. Io ti perdono e non ti metterò nei guai con John, ma non cercare altro da me!  >
 
You should give me a chance 
This can't be the end 
I'm still loving you 
I'm still loving you, I need your love 
I'm still loving you …


 
<  Daron?  >
Daron torna alla triste realtà. Con quella Mandy al suo fianco.
<  Ti ho svegliata?  > Chiede solo per pura cortesia.
<  Ero in dormi veglia. Piuttosto, cosa ti prende per suonare una canzone  così  commovente?  >
Daron non risponde. Non ha alcuna voglia di parlare di come si sente, specialmente con Mandy.
<  Ti manca la tua principessa?  > Chiede Mandy allusiva. Daron si volta verso di lei, non sa come diammine Mandy lo ha capito.
<  Sempre.  >
<  Ne sei così innamorato?  > Chiede  Mandy accarezzando il suo petto.
<  Non ti riguarda.  >  Risponde Daron con fermezza.
<  Però non ti dispiace cercarmi per scopare. Se ripenso alle tue occhiate furtive durante la sera di Miss Hollywood, non sembri proprio lo stesso uomo.  >
<  Non ti ho mai fatto credere il contrario.  > Risponde Daron indifferente alle sue provocazioni.
Mandy si volta dall’altra parte del letto con stizza e vede nel comodino di fianco, il ritaglio di una foto di giornale.

Vincitrice di Miss Hollywood 2014: Rodha Evans

ventinovenne curvy, conduttrice di un programma radiofonico.

Il mio sogno? Diventare pittrice!

 
<  Io ero presente quando ha compilato il modulo per partecipare.  Mi ha guardato con fastidio e altezzosità, con che coraggio, poi? Ma scusami, perché hai una foto della cicciona? Non dirmi che … ?  >
A quelle parole, Daron si gira di scatto, afferra i polsi di Mandy e la blocca sul materasso, posizionandosi sopra di lei.
<  Ascoltami bene. Se vuoi continuare a entrare in queste lenzuola tutte le volte che vuoi, pulisciti la bocca e non osare mai più anche solo pronunciare il nome di Rodha! Lei per me è sacra.  >
Mandy cerca di divincolarsi ma senza successo.
<  Che ipocrita che sei!  Dici così però intanto ti porti a letto un’altra donna.  >
Daron molla la presa e si alza dal suo letto per rivestirsi.
<  Non sono mai stato un uomo di coscienza.  Lo so bene che  lei merita un uomo migliore di me. È per questo che tu sei qui … perché sei una ragazza insignificante che sfrutta il suo corpo per ottenere ciò che vuole!  Anzi, sai che ti dico? Ti chiamo un taxi  per farti riaccompagnare a casa. Voglio stare da solo.  >
Mandy, senza dire niente, si riveste velocemente mentre Daron chiama il taxi.  Ma quella vipera, prima di uscire dalla sua stanza, si concede un’ultima smacchiata.
<  Aveva ragione Caroline Lewis. Sei un complessato in depressione!  >  Detto questo, se ne va. 
<  Fottiti.  >  Borbotta il chitarrista tra i denti.
********************************** 
Il giorno dopo, Serj suona alla porta di Daron con una scatola di ciambelle.  Daron lo accoglie in mutande e t - shirt della sua squadra preferita di hokey.
<  Buongiorno, nano malefico.  Non hai  un bell’aspetto questa mattina.  > 
<  Questa notte ho litigato con una troia. Mi ha dato del complessato in depressione.  >
<   Mi chiedo con quale coraggio.  >  Risponde Serj con ironia.  Daron alza gli occhi al cielo e lo fa entrare.
<  Che disordine!  La governante di tua madre non passa più di qui?  >
<  Non voglio che mette le mani sulle mie cose. Io mi trovo a mio agio nel mio disordine.  > Risponde afferrando le ciambelle di Serj.
<  Ti è piaciuta la mia sorpresa?  >
<  Molto. Il frigo è vuoto.  >
<  Fare la spesa, no?  >
<  Serj sei venuto a trovarmi o a farmi la paternale?  >
Serj sospira e cerca di prendere il suo amico con il buono.
<  Sono in pensiero per te.  E non sono il solo! John, ieri sera, ti ha telefonato e non ti ha sentito sereno e pimpante.  >
<  Solo perché non ho voluto parlarli della troia in questione?  >
<  Anche.  >
<  Non ho niente. Sono anni che ci conosciamo, sapete come sono fatto.  > Detto questo, Daron va in cucina a preparare il caffè.
Serj si siede  in uno sgabello della cucina e guardando il tappeto, trova un ritaglio di giornale. Lo prende in mano e vede la foto di Rodha. Daron è di spalle e non si accorge di niente.
<  Perché hai una foto di Rodha?  > Chiede Serj perplesso. Daron si volta di scatto.
<  è la foto del concorso. È venuta bene, non trovi?  > Prova a dire Daron cercando di sminuire il fatto.
Serj non è convinto. Conosce bene Daron e non si tiene la foto di una ragazza solo per prospettive artistiche.
<  Daron non dirmi che vuoi provarci con Rodha?  >
Serj guarda Daron dritto negli occhi.
<  … Credo di amarla.  > Confessa a Serj, incapace di mentire proprio a lui, il saggio del gruppo.  Nonostante lo sguardo del cantante sia indignato da tale confessione, Daron si sente liberato da questo peso.
<  è la sorella di John!!  >  Afferma Serj con rimprovero.
<  Lo so, ma non posso farci niente!  È una persona meravigliosa che mi ha preso dal primo  momento che ci siamo conosciuti.  >
<  Oh, Daron! Con tutte le donne che ci sono al mondo!  > Lo rimbecca Serj.
<  Non lo dirai a John, non è vero?  > Chiede Daron, quasi supplicando Serj.
<  Ovviamente, no! Abbiamo dei concerti e un tour da fare. Non posso rischiare una rissa all’ultimo sangue tra John e te. John è molto protettivo nei confronti di Rodha.  >
<  Non ho paura di John, ma di me stesso.  La sera del Troubadour, John mi ha preso da parte e mi ha detto chiaro e tondo che se il test del DNA fosse risultato positivo, dovevo togliermi Rodha dalla testa, perché sono un disastro con le relazioni e mi ha fatto ripensare al mio fallimento con Jessica. Ha ragione, io non sono adatto a Rodha, la musica dovrebbe essere il mio unico amore e fino a qualche tempo fa era così.  >
Serj si avvicina a Daron e lo abbraccia.
<  Pensa bene a ciò che fai.  Potrebbero cambiare molte cose in base alla tua decisione.  >
Daron si lascia andare a questo abbraccio rassicurante.
“  Mi accontenterò di guardarti da lontano e lascerò che tu sia felice.  “  Pensa Daron, cercando di farsene una ragione.


Eccomi! Questa è la versione di Daron. Ho cercato di rendere più evidente possibile quanto è vuota la sua vita senza la nostra Rodha. Ho scelto Still loving you degli Scorpions come canzone perchè, a mio parere, rende giustizia alla situazione attuale della fanfic. Adesso lascio a voi i commenti.
Cosa ne pensate di questo miscuglio di ricordi con la storia?
Anche voi avete disprezzato Mandy quanto me? 
Provate un pizzico di pena per il chitarrista? 
Ciao, al prossimo aggiornamento!

 

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Capitolo 19
*** La grande famiglia ***


Capitolo 19 -  La grande famiglia
 
 
Sono trascorsi sei mesi da quando Rodha è partita con Vartan per le sue mostre. È felice  e appagata professionalmente, inoltre, non avendo altre tappe, Rodha e Vartan possono ritornare a Los Angeles  dalle proprie famiglie.  Rodha, arrivata a casa sua, prova un moto di gioia e corre verso la porta per suonare.
Din Don
Emily apre la porta e nel vedere Rodha, le da un caloroso abbraccio.
<  Ciao, mamma. È così bello rivederti!!  >
<  Anche per me, bambolina!  È  andato bene il viaggio?  >
Chiede senza staccarsi da sua figlia.
<  Tutto a posto!  Nicole è in casa?  >
<  Eccomi!  >  La voce felice e squillante di Nicole riecheggia nell’aria. Corre verso la porta e abbraccia sua sorella.
<  Finalmente sei ritornata, che bello!!!!!!!!  >
<  Nicole, calmati! Entriamo in casa e io vi delizierò con le mie avventure.  >
Le tre vanno in salotto e Rodha racconta tutto ciò che le è capitato da San Diego fino a oggi ( eccetto la parentesi Luke ).
<  […]  Voi, invece? Avete delle novità da raccontarmi?  > Chiede Rodha curiosa.
<  Mamma, inizia tu per prima.  > Incita Nicole a sua madre, la quale sembra imbarazzata ma sorridente allo stesso tempo.
<  Sto frequentando Sam. Lo hai già conosciuto, ricordi?  >
Rodha ripensa velocemente a quando avevo diciotto anni e ha conosciuto Sam in una di quelle rare volte che Rodha andava a trovare sua madre a lavoro. Le viene da ridere a ripensarci! Era imbarazzatissimo però, allo stesso tempo, guardava Emily con affetto.
<  Era ora!  Avete impiegato quasi dodici anni per dichiararvi. Vi abbiamo visti di nascosto quando lui ti riaccompagnava a casa.  >
“  Se ripenso a quello che è successo a San Diego, dovrei stare solo zitta e vergognarmi di me stessa! Ma tu guarda il mio cervello che pensieri formula in un momento come questo!!  “  Pensa, divertita lei stessa per la sua mente.
<  Sai Rodha, come ho già spiegato a Nicole,  io ho sempre voluto bene a Sam. È sempre stato un uomo educato e rispettoso nei miei confronti ed è stato molto paziente, perché io non sapevo se ero ancora disposta ad aprire il mio cuore a qualcuno … e poi temevo la vostra reazione.  >
<  Mamma, tu hai tutto il diritto di rifarti una vita. Noi siamo abbastanza grandi per capirlo e accettarlo. Giusto, Nicole?  >
<  Esatto. Quindi hai la nostra benedizione.  > Conclude Nicole, solenne.
<  Oh, ma grazie!  >  Scherza Emily con loro.
<  Tu, Nicole? Hai novità da raccontarmi?  > 
<  Edward ha scelto Kate Simpson, alla fine.  Mi ha liquidata con  un “ ti vedo come un’amica.  “   >
<  Oh, Nicole! Mi dispiace molto.  >
<  A me, per niente.  Per aver scelto lei, vuol dire che non era questo gran che come ragazzo.  Non temere, Rodha, mi sto riprendendo alla grande da questa cantonata.  > Risponde Nicole come se nulla fosse accaduto.
<  Nicole, tu si che sei una roccia.  >
 Rodha guarda sorridente sua madre e sua sorella. Vuole confidare loro una decisione maturata nel corso di questo lungo viaggio.
<  Durante questo viaggio, ho avuto modo di riflettere su tutto quello che è successo con John.  Ho capito che è arrivato il momento di riunire tutta la famiglia e per farlo  devo riconciliarmi con mio padre.  >
Emily si avvicina a Rodha e le accarezza la spalla.
<  Stai facendo la cosa giusta.  >
<  Devo farlo per me stessa.  >
Rodha appoggia la sua testa sulla spalla della madre con un sorriso e Nicole la imita.
<  Quindi Sam adesso può darti il bacio della buonanotte senza nascondersi, quando ti riaccompagna a casa?  >
<  Se per voi non è un problema …  >
********************************************************** 
Nel tardo pomeriggio,  Rodha chiama i suoi amici per un incontro e decide di invitare anche John e i ragazzi. Però, le sorge un dubbio quando compone il numero di John …  
“  Se invito i ragazzi, ci sarà anche Daron. Per forza!  John non sa e non deve sapere niente. Posso solo sperare che ha un impegno inderogabile. Per Natale, è stata dura rivederlo e fare finta che non fosse successo niente. Lui non mi ha rivolto la parola e io nemmeno, che  situazione. Rodha, basta ragionare! Chiama tuo fratello!  "
Avvia la chiamata, sperando che le sue preghiere siano esaurite. 


<  Ciao, Rodha! Sei rientrata questa mattina??  >
<  Si, si. Ho passato la mattina con mamma e Nicole. Ho chiamato per dirti che io e i miei amici andiamo al Cherry Pie. Vuoi unirti a noi insieme ai ragazzi?  >
<  Certo che voglio!! Avviso i ragazzi per sapere se si uniscono a noi. Su di me, puoi contare sicuramente.  >
<  Non avevo dubbi!  >
<  Allora a dopo!  >
<  Ciao!  >

Finita la chiamata, Rodha cerca di calmarsi.
“  Se verrà anche lui, cercherò di far finta di niente. John non lo deve sapere, non voglio rovinare un’amicizia.  “
***************************************************** 
  
 Arrivata al ‘ Cherry Pie ‘, Rodha trova i suoi amici nel parcheggio. 
<  Ciao, ragazzi!!  > Esordisce uscita dalla sua macchina e tutti le saltano a dosso.
<  è tornata la nostra pittrice!   > Urla Bonnie dalla gioia.
<  Sorella, ti trovo bene.  > Dice Mia stringendola a se.
<  Ragazza mia, non stare mai più così lontana da noi!  >
<  Lester, non posso garantirtelo! E poi ci siamo visti per Natale!  Comunque anche voi mi siete mancati però adesso lasciatemi. Mi state strangolando!  >
I suoi amici si staccano da questo dolce abbraccio di gruppo. Rodha non sa proprio come farebbe senza di loro!
<  Entriamo dentro.  >
<  Si! Devi raccontarci tutti i gossip di  questo viaggio.  >
<  Bonnie, tranquilla, vi dirò tutto ma davanti a un bel cocktail come sa farlo solo Randy!  >
<  Ovvio!  >
I ragazzi entrano e si mettono al solito tavolo, tranne Rodha che viene bloccata dal barista Randy per ricevere complimenti e quattro omaggi della casa per tutto il gruppo.
Rodha raggiunge i suoi amici, annunciando raggiante:
<  Ragazzi, Randy ha deciso di prepararci qualcosa di speciale per questa sera!  >
<  Ma quanto è generoso Randy, proprio ora che stai guadagnando popolarità!  > Commenta Bonnie con malizia.
<  Bonnie, non ti riconosco! Sei stata troppo a contatto con Mia, secondo me!  >
<  Ah –ah!  >  Risponde Mia con ironia.
Il tavolo viene raggiunto da John e Shavo.
<  Buonasera a tutti. Ciao Rodha.  >  John corre a abbracciare sua sorella e le accarezza la testa. Per Rodha, quel contatto è così speciale.
<  è andato bene il viaggio?  > Chiede premuroso.
<  Si, grazie. Il resto dei System?  >
<  Stanno arrivando. Daron non sapeva dove parcheggiare la macchina!  >
“  Porca miseria!  C’ è anche lui!!  “ Pensa.
<  Oh, capisco! Scusami un secondo ma devo dire una cosa al barista.  >
Rodha corre da Randy per avvisarlo.
<  Caro, fai otto omaggi, ho altri quattro amici speciali con me.  >
<  Come desideri!  > Risponde lui all’opera.
Rodha torna al tavolo e resta di sasso nel ritrovarsi Daron davanti al tavolo. Rodha mantiene la calma e va a salutare Daron e Serj, appena arrivati.
<  Ciao, ragazzi.  >
<  Ciao Rodha,  ne è passato di tempo!  >
<  è dalle feste natalizie che non ci vediamo.  Rumi e Angela stanno bene?  >
<  Benone, il bambino cresce bene e io e Angela abbiamo il nostro da fare con quel birbante in casa.  >
Daron resta in silenzio. Ripensa a Natale, quando Rodha è tornata a casa per festeggiare il Natale con la sua famiglia.  Si sono incontrati la mattina del 25 con John e gli altri: non si sono mai rivolti la parola, forse per il timore di affrontare il loro problema.  Ma Daron, questa volta, è deciso a mettere fine a questo gelo tra di loro.
“  Devo  trovare il modo per parlare da solo con lei.  Non sopporto questa situazione.  “  Pensa Daron.
<  Ecco a voi, signori!  > è Randy. Ha portato i drink.
<  Propongo un brindisi al ritorno di mia sorella e alla sua carriera di pittrice.  >
Tutti partecipano al brindisi  e  trascorrono una piacevole serata in allegria con Rodha che racconta aneddoti del suo viaggio e i ragazzi che parlano dei preparativi per il tour, ormai vicino.
<  […] Vedete, uno dei tanti motivi per cui abbiamo scelto questa vita è … per aiutare. In qualunque modo. Noi siamo armeni, siamo nipoti di coloro che un tempo erano ragazzini, ragazzini privati ingiustamente delle loro famiglie e della loro innocenza a causa del genocidio del 1915. Abbiamo il sacrosanto compito di portare avanti la memoria di ciò che è stato. Ce ne sono stati di genocidi nel corso della storia contemporanea  che meriterebbero il giusto spazio se proprio dobbiamo dirla tutta …  > Commenta Serj.  Rodha si rende conto che anche lei adesso ha il sacro santo dovere di portare avanti questa verità scomoda per buona parte del mondo. Ha sempre saputo del genocidio armeno e ha assistito anche alle manifestazioni del 24 Aprile nella Little Armenia, ma ora è diverso! Una nuova consapevolezza sta nascendo in lei e vuole contribuire a questo progetto.
<  Ne avete parlato anche nel documentario Screams, ricordo bene.  > Risponde Rodha, ripensando a quella dolorosa foto del cadavere di una donna nuda, morta di stenti insieme ai suoi due figli piccoli, ridotti a pelle e ossa.
<  Il governo americano non ve lo riconoscerà mai. Ha troppi interessi in comune con il governo turco.  > Commenta Bonnie con indignazione. 
<  Noi non ci arrenderemo. Nel corso di questi anni, tante nazioni hanno preso coscienza di questo crimine contro l’umanità.  >  Risponde Shavo.
Mentre i due gruppi continuano a esporre le loro opinioni sull’argomento,  Rodha si alza per andare in bagno e qualche minuto dopo, anche Daron si allontana dal tavolo con la scusa di fumare. Senza farsi notare, raggiunge i bagni dove trova Rodha davanti al lavandino.
<  Rodha.  >  La chiama Daron, cogliendola di sorpresa.
<  Daron, questo è il bagno delle donne!  >  Risponde Rodha imbarazzata.
<  Grazie, so leggere anche io.  Ascolta volevo parlarti … di quella telefonata.  >  Inizia Daron cercando di mantenere ferma la sua voce.
<  Cosa c’è da dire?  Prima giudichi la mia vita privata e poi, per telefono, ti scusi e spari ipotisi  campate per aria. Per non parlare di quello che hai fatto: ti sei intromesso in una faccenda che riguardava solo me e John. >  Replica Rodha cercando di sembrare aggressiva.
<  Lo so. Credimi, sono dispiaciuto per quello che ho fatto. Mi sono intromesso in affari che non mi riguardavano … solo per una ripicca personale.  >  Ammette Daron con calma. <  Ti chiedo solo di scusarmi e di poter cercare di essere buoni amici.  Questa situazione che si è creata tra di noi, mi ferisce.  Se per te, non è lo stesso, posso capirlo.  >
Rodha non si aspettava un discorso del genere da parte di Daron. Si sente felice e amareggiata allo stesso tempo.
“  Vuole essere solo mio amico.  E va bene, pazienza! Forse, doveva andare così …  “ Pensa.
<  Si che è stato lo stesso per me. Alla fine, non sei sempre stato uno stronzo con me. E poi lo faccio per John.  >  Risponde Rodha con un sorriso accennato.
<  Adesso torniamo al tavolo.  > Conclude Rodha uscendo dal bagno, senza voltarsi verso Daron.
<  Rodha.  > La chiama Daron.
<  Dimmi.  > Risponde la ragazza senza voltarsi. Non può guardarlo in questo momento, farebbe solo trasparire ciò che lei prova.
<  Grazie …  >
Rodha fa un cenno come per dire ‘ di nulla ‘ e tornano al tavolo con il resto della comitiva che è passata a argomenti più leggeri.
************************************* 
Il giorno dopo, Rodha, accompagnata da John, decidono di andare a casa di quest’ultimo per parlare con Fuad. Rodha vuole risolvere anche questa faccenda. Arrivati al portone di casa, John  da un abbraccio a Rodha per rassicurarla.
<  Pensi di farcela?  >  Chiede John.
<  Devo. Voglio essere serena con me stessa.  Però  …  >
<  Però?  >
<  Credi che tua madre mi odi per tutto questo?  >
<  Odiarti? È stato papà a sbagliare, tu non c’entri. Mia madre è molto comprensiva, credimi.  >
 Detto ciò, John suona alla porta. Ad aprire è proprio Berti.
<  Ciao, mamma. Lei è Rodha.  > La presenta John felice.
“  Come fa a essere così tranquillo?  “ Pensa Rodha.       
Rodha guarda la signora di fronte a lei con imbarazzo. Berti, invece,  le da un abbraccio inaspettato.
<  Piacere di conoscerti. Io mi chiamo Berti.  >
<  Il piacere è mio, signora.  >
<  Oh, dammi del tu. Fai come se fossi a casa tua.  >  Berti accoglie la ragazza  in casa gentilmente.
<  Vado a chiamare Fuad. Avete tante cose da dirvi.  >
 Dopo qualche minuto, Fuad raggiunge il salotto, emozionato di vedere Rodha e John insieme a casa sua.
<  Ciao, Rodha.  >  La saluta emozionato, soprattutto perché non intravede odio nello sguardo della ragazza.
<  Buongiorno.  >  Risponde Rodha, anche lei emozionata.
<  Immagino che desideriate restare da soli?  >  Chiede John.
<  Oh, no. Voglio che tu sia presente. Riguarda anche te questo incontro.  >
Berti, invece, decide di farsi da parte ma resta vicino alla cucina per ascoltare la conversazione.
Il padre e i suoi due figli, adesso, sono tutti e tre seduti nel divano. Rodha cerca di trovare le parole più adatte per dire ciò che prova.
<  Perché oggi sei qui?   >  Chiede Fuad.
<  Da quando ho scoperto la verità su me e John, ho avuto modo di riflettere sulla mia vita e sulla mia famiglia. Il male che lei mi ha fatto, senza saperlo, ha contribuita a fare di me ciò che sono oggi. E io sono fiera di me e dei traguardi che ho raggiunto!  >  Fa una breve nella quale Rodha giocherella con le sue dita. John mette una mano sulla spalla della sorella per rassicurarla.
<  Quanti anni aveva quando … quando sono nata?  >
<  Trentasei anni.  > Risponde Fuad, senza comprendere il significato di questa domanda.
<  Umh, era abbastanza giovane. Aveva combinato un bel casino e non sapeva come uscirne. L’unica modo che ha pensato per nascondere la cosa evitando che sua moglie la scoprisse era liberasi di me. È comprensibile! Se fosse stato più maturo, non avrebbe mai pensato a una cosa  del genere, forse si sarebbe preso le tue responsabilità e avrebbe confessato tutto a sua moglie.  >
John resta in silenzio.
<  Ho commesso un sbaglio orribile e sono stato un vigliacco con tutti.  > Ammette Fuad con estrema umiltà.
<  Però mia madre mi ha detto che lei, per un po’ di tempo, le  inviava una somma di denaro destinata a me.  Deve voler dire qualcosa.  > Dice Rodha, trovando il coraggio di guardare suo padre in faccia. Fuad ha gli occhi lucidi.
<  Oh, Rodha, potrai mai perdonarmi?  > Chiede pentito. Rodha prende la sua mano.
<  L’ho già fatto, signore.  >
John si commuove per tale gesto. Fuad e i suoi figli si abbracciano e Rodha sente, in parte, colmato il vuoto che ha dentro di se.
**************************************************
Nel pomeriggio, Rodha si reca alla KNAC. Ha ricevuto una telefonata da Richard, il quale ha convocato urgentemente la sua dipendente per darle una importante notizia.
<  Come va, mio capitano?  >  Entra Rodha, salutando Richard.
<  Oh, le solite. Tu, invece? Ti sei fatta un bel giretto negli Usa.  >
<  Pensa, a Houston, una imprenditrice ha acquistato un mio quadro per 20.000$.  >
<  Meriti tutte le lodi che ricevi! Comunque non ti ho chiamato solo per rivederti e congratularmi di persona, ma anche per farti una proposta.  >
<  Dimmi pure, capo!  >
<  Ho saputo che sei rimasta in buoni rapporti con John Dolmayan …  >
A questa frase, Rodha sorride per vari motivi.
<  è vero.  Dunque?  >
<  Come saprai, tra dieci giorni, i System of a Down inizieranno il loro tour di sensibilizzazione sul genocidio armeno.  Ebbene, ti sto proponendo di fare l’inviata per Radio KNAC nella tappa più importante di questo tour: la data di Yerevan, il 23 Aprile.  >
A questa proposta, Rodha sente un tuffo al cuore. Per lei vorrebbe dire tante cose: vedere la sua terra di origine, imparare gli usi e i costumi del suo popolo. Ma vorrebbe dire anche restare per qualche giorno a stretto contatto con una certa persona …
<   Rick, scusa l’impertinenza, ma questa mossa non potrebbe suonare come una presa di posizione politica?  >
<  Eccome!  Durante il concerto, farai una diretta per la Radio Pubblica Armena cercando di far capire al pubblico quanto sia importante il progetto ‘ Wake up the souls ‘. Che ne pensi? Non sei obbligata. Se hai paura che questo incarico possa esporti troppo politicamente parlando e crearti dei problemi con la tua carriera, non insisterò.  >
Rodha ripensa alla sua intervista a John, per la precisione, quando John disse che tanti giovani armeni sono stati privati di frammenti del loro  albero biologico. E pensa anche al discorso di Serj della sera prima. Rodha non vuole tirarsi indietro e decide di fare qualcosa anche lei per la sua gente.
<  Ci sto, invece!  >
<  Perfetto!! Partirai il 20 per Yerevan. Non preoccuparti, penso io al biglietto e al tuo albergo.  >
<  Grazie per questa opportunità!  >
***********************************************
È  sera. Rodha rientra a casa e trova un ospite a tavola, insieme a Emily e Nicole.
<  Buonasera, Sam!  > Lo saluta Rodha con un abbraccio. 
<  Ciao, Rodha.  Ho letto i giornali e ho visto i servizi alla televisione che hanno fatto su di te. Hai riempito di orgoglio tua madre.  >
Rodha guarda con tenerezza quest’uomo paffuto dalla barba biondiccia che ha davanti.
<  Io piuttosto devo congratularmi con te per la scelta che hai fatto!  > 
Emily appoggia le sue mani sulle spalle massicce di Sam e entrambi si scambiano un tenero sorriso.
<  Vedi di prendertene cura, è una donna di valore e noi l’abbiamo amata più di chiunque altro.  >
Sam sorride e stringe le mani di Rodha.
<  Farò del mio meglio.  >
<  Hai visto Rodha? Il fidanzamento ufficiale è stato fatto ancora prima di Domenica!  >  Commenta Nicole divertita.
<  Ragazze, lasciate stare Sam e mettevi a tavola o la cena si raffredda!  > Ordina Emily, felice.
<  Ah, dimenticavo! Ho una cosa importante da dirvi.  >
<  Cioè?  >
<  I 20 Aprile farò l’inviata a Yerevan, in Armenia, per il concerto di John e i ragazzi. È stato il mio capo a propormelo visto che il loro tour vuole sensibilizzare la gente sul genocidio armeno. Devo fare anche io qualcosa di concreto per aiutarli!  >
<  Ma come! Già devi ripartire?  >  Chiede Nicole.
<  Scusatemi, ma chi sarebbe questo John?  > Chiede Sam confuso.
<  Caro, ti spiegherò tutto a suo tempo …  >



Popolo di EFP, sono ritornata con il 19esimo capitolo!
Chiedo scusa per il ritardo  e non odiatemi se il capitolo può sembrare sbrigativo. Si sta avvicinando il tour di sensibilizzazione dei System e Rodha sarà con loro. Cosa succederà nel prossimo capitolo? Cosa ne pensate del nuovo compagno di Mamma Emily? Siete felici che la famiglia Dolmayan è al completo ora? E cosa ne sarà di Daron e Rodha?
Vi ringrazio perchè continuate a seguire la mia storia. Ci vediamo al prossimo aggiornamento!


 

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Capitolo 20
*** Quanto è bella la mia terra ***


Capitolo 20.  Quanto è bella la mia terra.
 
È giunto il giorno della partenza.
Sono le 7:00. Rodha ha terminato il check – in all’aeroporto di L. A.  ed è in attesa della chiamata del volo per Yerevan. In sua compagnia, ci sono i suoi amici, Emily, Nicole e Fuad.
<  [ … ] Tesoro, sii prudente e contattaci appena puoi!  > Si raccomanda Emily.
<  Mamma, stai tranquilla! A Yerevan, c’è John che mi aspetta insieme ai ragazzi.  > Mente Rodha, sa bene che i System arriveranno a Yerevan dopo di lei. Ma non vuole che sua madre si agiti.
<  Rodha ha ragione. E poi questo viaggio ti servirà per conoscere a fondo le tue radici.  > Commenta Fuad dando un abbraccio a sua figlia, stando al suo gioco.
<  Sorella, stai attenta a non combinare altri guai.  > Le bisbiglia Mia, in quanto è venuta a conoscenza dei fatti di San Diego. Rodha la rassicura ma con poca convinzione. Sa bene che starà a stretto contatto con Daron e ciò la spaventa.
<  Se penso che farai la diretta del concerto dei System of a Down per la radio armena, mi sento elettrizzato per te, ragazza mia!  > Commenta eccitato Lester.
<  è la prima volta che faccio la diretta di un concerto in radio e me la sto facendo sotto per l’ansia.  >
<  Rodha, non farti prendere dal panico! Ricordati che stai facendo un contributo per commemorare una disgrazia ai danni della tua gente.  >
<  So bene quanto valore ha il concerto del 23. Questo viaggio a Yerevan, sarà un arricchimento spirituale per me.  >
 
È in partenza il volo per Zvartnots – Yerevan !
 
<  Devo andare. Ciao a tutti!  > Saluta Rodha correndo verso la fila per il suo aereo.
****************************************** 
Durante il volo, Rodha legge un capitolo del libro ‘ Alta fedeltà ‘. Lo aveva comprato qualche giorno prima della partenza e il racconto ha talmente preso Rodha che lo ha quasi finito. La storia di Rob, della sua vita mediocre di venditore di dischi, i suoi fallimenti sentimentali e la sua storia tormentata con Laura, hanno fatto aggrovigliare il cervello di Rodha.
“  Più vado avanti con la storia, più tutto ciò mi sembra assurdo!  Rob che non riflette su i suoi errori commessi nei confronti di Laura e quest’ultima che se la fa con il vicino di casa per ripicca.  Per non parlare del bipolarismo di Rob: prima si bea del suo ritorno nel mondo dei single, poi rimpiange la sua ex quando scopre che se la fa con un altro e tutto questo mentre lui prova a portarsi a letto, con successo, Marie, la cantante.  Bah!  “  Pensa.
Inevitabilmente, questo romanzo, spinge Rodha a riflettere sul suo rapporto  con Daron.
“  Perché è così difficile rimuoverlo dalla testa?!  Ho avuto solo grane da quando lo conosco … però ha un potere troppo grande su di me. 
Basta!
Devo scordarmelo e guardare avanti. Solo amici e nulla più!   “
**********************************
Dopo un tempo interminabile,  Rodha raggiunge l’aeroporto di Zvartnots alle 23:00. Dal finestrino, Rodha intravede il Monte Ararat con le sue punte bianche e le luci della città, la quale, invece, sembra spenta e tetra come la maggior parte delle città dei paesi del Urss.
Dopo l’atterraggio, appena uscita dal suo aereo, Rodha sente la brezza gelida, tipica delle zone di montagna. Una volta recuperata la valigia, Rodha attraversa Zvartnots in cerca di del suo autista, colui che la porterà in hotel. I System hanno pensato a tutto!  
C’è molta confusione  ma dopo una decina di minuti, Rodha intravede un cartello con scritto il suo nome in caratteri occidentali, tenuto stretto da un ragazzo robusto sulla trentina con i capelli neri, la barba in ricrescita e gli occhi castani.  Guarda Rodha con un sorriso genuino e spontaneo.
<  La signorina Rodha Evans?  > Chiede il ragazzo con fare accogliente.
“  Meno male, parla la mia lingua!  >  Pensa Rodha, sollevata.
<  Si, sono io. Buonasera, Signor?  >
<  Haik, mi dia del tu, non si preoccupi.  >  Risponde il ragazzo, stringendole la mano.
<  Allora dammi del tu anche te. Piacere di conoscerti e mi dispiace  per l’ora.  >
<  è il mio lavoro e poi questo paese è nel vecchio continente, quindi è normale che il viaggio sia così lungo.  Andiamo verso la navetta, sarai stanca.  Te li porto io i bagagli.  > Dice afferrando la valigia e il bagaglio a mano di Rodha.
 
<  Grazie mille, Haik. Sei un vero gentiluomo!  >
*****************************************
Durante il viaggio, Rodha osserva i locali notturni illuminati per le strade della capitale e ne resta affascinata.
<  è la tua prima volta, qui?  >  Chiede Haik improvvisamente.
<  Si. Farò una diretta del concerto dei ragazzi per la vostra radio.  >
<  Spero che il tuo breve soggiorno a Yerevan, sarà piacevole. Posso assicurarti che la gente è molto accogliente e socievole, non resterai delusa!  >
<  Uh, mi fa piacere saperlo …  > Commenta Rodha trovando molto piacevole la compagnia di Haik.
***********************************  
Arrivati in hotel, Haik porta le valige di Rodha fino all’entrata, dove c’è il portiere di notte che si fa avanti e aiuta Rodha con le sue cose.
<  A domani, Haik. Grazie per la compagnia!  >
<  Di nulla, Rodha. A domani!  >
Dopo aver sbrigato le varie procedure alla reception,  dopo aver scoperto che John le ha pagato il pernottamento in hotel, Rodha si reca nella sua camera , sistema le valige  in un angolo e si prepara per fare una doccia, prima di andare a letto. Prima di tutto manda un messaggio a sua madre per avvisarla  e nel mentre, riceve un messaggio da parte di John.
 
“  Io e i ragazzi arriveremo a Yerevan  alle 10:00. A domani, sorellina!  “
 
Rodha sorride felice  e corre in bagno a prepararsi per la notte. Non vede l’ora che sia domani.
***************************  
Il giorno dopo, Rodha è di nuovo in aeroporto con  Haik, in attesa dei ragazzi. Indossa una maglietta rosa antico di cotone con i jeans con il risvoltino, un paio di stivali neri in pelle e una giacca nera, anche essa di pelle. Dopo una mezz’ora buona, Rodha intravede un faccia famigliare in mezzo alla gente. È John con i ragazzi!
Rodha corre verso di loro e saluta tutti quanti.
<  Ciao a tutti!  >
<  è andato tutto bene durante il viaggio?  >  Chiede John dando un abbraccia alla sorella.
<  Tutto bene, grazie.  Questa notte ho dormito bene e questa mattina ho provato il lavash ripieno di uovo come colazione. Ho visto in televisione i vostri live e siete stati forti!  >
<  Grazie mille. Adesso siamo giunti alla tappa più importante!  >  Commenta Shavo con emozione.
<  Ah, scusate! Lui è Haik, il nostro autista.  >  Lo presenta Rodha.
<  Piacere, è davvero un onore per me poter lavorare per voi in questi giorni. Vi ringrazio per questo concerto, è importante per noi armeni, soprattutto per i giovani, il vostro impegno per spingere il mondo a riconoscere il Grande Male  che hanno subito i nostri antenati.  >
<  Grazie mille Haik. Noi siamo armeni di origine, è nostro dovere usare la nostra musica per tale scopo …  >  Risponde John stringendo la mano a Haik, insieme al resto del gruppo.
<  Andiamo verso il nostro hotel.  > Dice Rodha. Tutti escono dall’aeroporto e raggiungono la navetta del gruppo.
<  Sei emozionata?  > Chiede John, durante il breve viaggio.
<  Molto. Il paesaggio intorno alla città, è così bello. Anche le strade della città di notte non sono male!  >
<  E aspetta di visitare la città.  In questi due giorni, gireremo la città e il paesaggio naturale che la circonda, contenta?  > Interviene Shavo.
<  Fantastico! Per me, tutto questo ha un grande valore e sono felice di condividere questa esperienza con voi …  >
Rodha può notare Daron, seduto in fondo, immerso nei suoi pensieri. 
“  Chissà a cosa sta pensando?  “ Pensa Rodha, accorgendosi di quanto il cambiamento di Daron sia mutato da quando si sono conosciuti.
<  Vi andrebbe di fare un giro della città, più tardi?  Vi concedo il tempo di restaurarvi e riposarvi dopo il viaggio. >
<  Oh, Rodha! Sei così premurosa.  >  Risponde Serj, scherzoso.
************************************************
Dopo un quarto d’ora, il gruppo raggiunge il suo Hotel. John scopre di avere la camera vicino a quella di Rodha.
<  Ci vediamo tra poco.   > Dice Rodha salutando suo fratello.
<  Se non sono in camera,  sarò sicuramente nella hall con  Haik.  >
<  Ok, a dopo! E non infastidire troppo il nostro autista.  > Si raccomanda John entrando in camera e prepara il suo occorrente per farsi una doccia e cambiarsi.
*************************************** 
Shavo, notando un comportamento strano da parte del chitarrista, decide di restare con lui in camera e indagare, sicuro che c’entri Rodha in qualche modo.
<   Il fatto che Rodha sia qui, è un problema per te, vero?  >  Chiede Shavo, dopo un lungo e insopportabile silenzio ma senza ricevere risposta da quest’ultimo: girato dall’altra parte del letto mentre armeggia la sua chitarra.
<  Daron, sarò anche un bassista ma non mi prendi per il culo! Quella chitarra è accordata e perfetta, non ha alcun problema.  >  Sbotta Shavo.
Daron si volta verso il bassista.
<  Perché eviti l’argomento? Serj e John sono nella hall e la camera di Rodha è a due porte dalla tua. Siamo soli, nessuno ci sta ascoltando.   > Continua Shavo, con un tono di voce più pacato.
<  Non so come comportarmi …   >  Risponde infine Daron.
<  Oh, oh!  Daron Vartan Malakian mostra le sue insicurezze!  > Lo punzecchia Shavo.
<  Bravo, ridi pure di me, pelatone!  >
<  Ora ti riconosco. Cosa vuoi dire che non sai come comportarti?  >
<  Vedi,  quando siamo usciti insieme l’ultima volta, ho parlato a quattrocchi con Rodha e mi sono scusato per tutto il casino successo e … per  un’altra cazzata che ho fatto in precedenza.  >
<  Ma non mi dire … cosa hai fatto?  >
<  Il giorno in cui Rodha è venuta in studio a salutarci prima del suo viaggio con mio padre, le ho parlato in privato e le ho detto che era un’avventuriera e che avrebbe dovuto darsi una calmata con mio padre in viaggio.  >
<  Ha parlato quello che dalla fine della sua ultima relazione seria, si scopa qualunque cosa respiri!  >
<  Shavo, ero arrabbiato e frustrato. Dopo il casino con John, una sera ho aspettato Rodha sotto casa sua per scusarmi ed è rientrata con un uomo e io ho fatto una scenata stupida. E anche una scazzottata  con questo tizio che ho scoperto essere suo fratello.  Rodha mi ha detto che volevo vendicarmi nei suoi confronti perché non c’è mai stata. Dopo quella scenata, avevo scoperto da voi che ci provava con qualunque essere vivente di sesso maschile in cerca di notti di fuoco. Non sapevo cosa pensare …  >
<  Sei di nuovo alle prese con la gelosia, eh? Aspetta un momento! Questo significa che hai già provato a sedurre Rodha in più occasioni?  > Chiede Shavo guardando basito il chitarrista.
<  Esplicitamente, una volta sola. Quando Angela ha partorito. Però le ho fatto capire in diverse occasioni che mi attrae.  >
Shavo si batte una mano sul viso e scuote la testa.
<  Non potevi scegliere momento più adatto! Hai altro da aggiungere alla  matassa delle tue stronzate, per caso?  >
<  Dopo la sua partenza con papà, le ho telefonato per scusarmi di quella scenata fuori luogo che ti ho appena detto. Lei è stata così fredda e risoluta, mi ha criticato e ha riattaccato il telefono in faccia … però quando ci siamo incontrati quella sera al Cherry Pie, lei mi ha perdonato. Ma … io non so come comportarmi adesso.  > Risponde Daron, riponendo la chitarra nella sua custodia.
<  Posso solo dirti di essere te stesso, cerca di comportarti con lei come faresti con noi. Però voglio darti un consiglio: se non vuoi combinare altri casini, lasciala stare. È meglio per entrambi.  >
<  Non c’era bisogno di aggiungerlo. Non sono alla sua altezza, ci sono arrivato da me …  >  Risponde Daron, sconsolato. Shavo fa un mezzo sorriso e con scatto felino, afferra il capo del chitarrista a comincia a grattarlo con le nocche delle mani.
<  Ma che tenerone che sei, nanerottolo mio!!  > Lo stuzzica Shavo, riportando allegria nella stanza. Daron si libera e lo rincorre per la stanza.
<  Te lo faccio vedere  io cosa ti fa il tenerone, adesso!  > Replica il chitarrista , grato a Shavo per averlo ascoltato, ma non lo ammetterà mai ad alta voce.
******************************* 
Dopo quasi un ora, i System si recano verso la hall, nella quale trovano Rodha che discute con Haik di chissà cosa.
<  Vi siete già ripresi?  >  Chiede Rodha.
<  Siamo troppo eccitati per riposarci ancora. Andiamo a  visitare questa città.  >  Risponde Serj per tutti, raggiante.  Daron guarda Rodha e Haik con perplessità e un pizzico di gelosia, sentimento che il chitarrista pensava di non sapere più cosa fosse!
<  Quanto entusiasmo!  Allora, Haik, dove ci consigli di andare per cominciare?  >  Chiede Rodha.
<  Scusala, Haik, è la sua prima volta qui. Sappiamo già da dove iniziare, cara. Da Piazza della Repubblica!  > Interviene Shavo divertito sotto il finto sguardo offeso della ragazza. Ma appena guarda il chitarrista, il quale guarda  Rodha di nascosto, l’allegria si trasforma in preoccupazione.
“  La faccenda è più complicata di quello che credevo.  “  Pensa tra sé.
**************************************** 
Dopo dieci minuti, Haik  raggiunge  Piazza della Repubblica. I ragazzi scendono e ammirano emozionati la gigantesca piazza con le sue fontane d’acqua musicali,  circondata da edifici colonnati.
<  Questa piazza è … immensa.  E guarda quell’edificio, è meraviglioso!   >  Commenta Rodha, stupefatta, guardando in direzione di un edificio colonnare con la statua di un uomo seduto di fronte alla sua entrata.
<  Quello è il Matenadaran. Al suo interno, c’è una raccolta di manoscritti risalenti al V Secolo D. C.  Nel corso della storia, i suoi manoscritti  sono stati trasferiti in diversi posti fino a quando, nel 1962, fu terminata la costruzione di quel edificio, fatto a posta per custodire i manoscritti. La statua di fronte al edificio è stata creata in onore del inventore dell’ alfabeto armeno, Mesrop Mashtots. Contiene più di 17.000 manoscritti, inerenti a tutte le branche del sapere.  >  Le espone Daron, lasciando Rodha di stucco.
<  Però, sei preparato!  > Commenta divertita.
<  Anche io ho sono acculturato!  >  Replica Daron ricambiando il sorriso della ragazza.
“  Forse, posso riuscire a stare in suo compagnia.  “  Pensa Rodha, la quale ha scoperta un altro volto del chitarrista.
<  Questo è il punto di riferimento per visitare le principali attrazioni turistiche di Yerevan. Salendo, troviamo la Cascata e Parco della Vittoria; scendendo, invece, troviamo il Teatro dell’Opera e il Parco degli Innamorati. A Est, c’è il Museo della Storia dell’Armenia e a Ovest, c’è il Museo del genocidio.  >  La informa John, con in mano la guida turistica della capitale.
<  Accipicchia, ne abbiamo di posti da visitare in questi due giorni.  >
<  John, ti sei dimenticato di menzionare la nostra escursione nel bosco!  >  Gli rammenta  Shavo. Rodha sorride al pensiero, ha sempre apprezzato i boschi.
<  Cosa non gradita dal nostro chitarrista …  >  Commenta Serj, notando la sorpresa nel volto di Daron .
<  Hey! Non era nei nostri piani!  >  Protesta.
<  Andiamo, non può farti male camminare. E poi non puoi stare a Yerevan senza farti una bella passeggiata in montagna!  >  Commenta John divertito.
<  Allora dobbiamo solo decidere da dove iniziare?  >  Chiede Rodha, troppo indecisa da dove cominciare le sue visite turistiche.
<  Io propongo di iniziare da sud. Il Complesso della Cascata è meglio visitarlo di sera. È più bello e poi fanno concerti all’aperto.  > Propone Shavo.
<  Forse, è meglio! È quasi ora di pranzo, oggi non potremo visitare tanti posti ma ci rifaremo domani, va bene Rodha?  > Chiede John alla sorella.
<  Certo, fratellone!  >
Detto ciò, i ragazzi si incammina verso il sud. Rodha, nel cammino, può notare che l’architettura del posto, risale al tempo dell’ Unione Sovietica.  Arrivati a destinazione, Rodha  ammira la grande struttura circolare colonnare.
<  Hanno impiegato ventitre anni per completare definitivamente la costruzione del Teatro dell’Opera.  >  Commenta Serj, ammirando anche lui il teatro.
<  All’interno, il teatro è diviso in due sale: la sala del concerto e la sala da ballo. È stato un punto di partenza per tanti compositori armeni.  > Continua.
<  Quando è stato costruito?  > Chiede Rodha.
<  Nel 1930. È stato costruito in occasione del decimo anniversario dell’Armenia sovietica.  > Risponde John.
<  Ho avuto modo di notare che questa nazione è stata segnata dal regime sovietico …  >
<  L’Armenia è una repubblica da soli ventiquattro anni.  Da quando esiste il mondo, il nostro popolo ha sempre lottato per la sua indipendenza e non solo contro i russi ...  > Commenta Shavo con un sospiro. I pensieri di Rodha vanno verso il genocidio del 1915.
<  Il Parco degli Innamorati è qui vicino, giusto?  > Chiede Rodha,  cercando di cambiare argomento.
<  Si, andiamo. C’è anche un bar, così possiamo anche mettere qualcosa sotto i denti.  > Risponde John.
<  Meno male! Ho una fame discreta …  >  Commenta Daron contento.
<  Certo! Perché hai camminato tanto, vero?  > Chiede Shavo con ironia.
<  Vaffanculo!  >
<  Calmatevi ragazzi. Deve essere una gita piacevole!  > Dice Rodha  divertita.
Arrivata al Parco degli Innamorati, Rodha si gira intorno con meraviglia ammirando il verde così accesso del prato, l’acqua cristallina passante sui vari ripiani, le sculture presenti in vari punti del parco e  le fontane.
<  Per quale motivo questo è stato chiamato Parco degli Innamorati?  > Chiede Rodha mentre scatta delle foto.
<  A dire la verità, non è sempre stato il suo nome. Inizialmente, il suo nome era Kozern Park, poi fu cambiato con Pushkin Park, in onore del poeta Alexander Pushkin. Negli anni 70’, è stato ribattezzato  Barekamutyun, che in armeno vuol dire amicizia,come omaggio all’amicizia di tutte le nazioni dell’Unione Sovietica. Quando è crollata, al parco è stato dato il suo nome attuale, visto che era un luogo di appuntamento prediletto di tante coppiette.  >  Spiega John.
<  Molto romantico.  > Risponde Rodha attraversando un piccolo ponte di legno.
Dopo mezz’ora  di passeggiata, i ragazzi trovano la caffetteria.
<  Ecco, questo deve essere il bar! > Dice Serj indicando il posto.
<  Wooow, finalmenteeeeeeee!!!!!!!!!  > Urla Daron correndo verso la caffetteria. Rodha non può fare a meno di ridere di fronte a tale scena.
<  Daron è irrecuperabile.  > Commenta John scuotendo il capo.
Il gruppo si siede all’esterno, dopo aver ordinato tre kebab al montone e un lavash con verdure miste e yogurt per Serj.
<  Buon appetito, ragazzi!  > Augura Serj, ricambiato dal gruppo.
Dopo aver dato due morsi al suo kebab, accompagnato da verdure e riso, Rodha prova una grande emozione: quel cibo e quel giardino così naturale e artistico, hanno risvegliato in lei un lato patriottico che non sapeva nemmeno di avere. Persino l’acqua che sta sorseggiando ha un sapore nuovo, mai provato!
<  Daron, cerca di mangiare con moderazione! Hai dimenticato che c’è anche Rodha con noi?  > Lo rimprovera Serj, notando con quanta indelicatezza Daron si sta ingozzando.
<  Mhhh! Questo kebab è squisito. Non sai cosa ti perdi, Serj!  > Risponde Daron divertito.
<  Piantala, razza di carnivoro preistorico!  > Replica Serj.
<   Posso dire in difesa del carnivoro che questo kebab è davvero ottimo. Mai mangiato un kebab così buono!  >  Si intromette Rodha.
<  Stai attenta a difendere Daron, potrebbe ritornarti contro.  > La mette in guardia Shavo, anche lui divertito per questo dibattito sul kebab.
<  Oh, Rodha, non ascoltare questi babbani, tu si che sei un’amica.  >  Dice Daron con fare umile. Entrambi si sciolgono e possono godersi al meglio questa giornata.
***********************************  
È sera.  I ragazzi, dopo aver cenato in hotel, raggiungono la Cascata.
<  [ … ] La zuppa di ceci e pollo era davvero ottima! Anche l’antipasto, aspetta, come si chiamavano quegli involtini di riso e uvette?  >  Chiede Rodha a John.
<  Dolma. Sono deliziosi, vero?  >
<  è vero. Questa breve gita mi sta coinvolgendo un casino. Peccato che mia madre e i miei fratelli non siano qui …  >
<  Ti capisco. Anche io vorrei mia moglie qui con me. È lo svantaggio della nostra vita.  >  Commenta John, stringendo a se Rodha.
<  Eccoci, siamo arrivati.  >  Annuncia Serj e tutti ammirano la grossa scalinata di erba che dovranno percorrere.
<  Questa è la Cascata?  Pensavo fosse vera …  > Commenta Rodha ingenuamente.
<  Il complesso è stata chiamato così perché ricorda una cascata.  >  Risponde Daron facendo l’occhiolino a Rodha, la quale trasale.
“  Come faccio a resistergli?  “  Pensa.
I ragazzi prendono le scale mobili in discesa e si godono il panorama del centro della città, oltre che i vari livelli della Cascata, nei quali, sono presenti fontane e sculture di vari artisti diversi.
<  All’interno di questi livelli, ci sono delle camere che compongono insieme il Museo dell’Arte.  >  Spiega Shavo a Rodha.
<  C’è anche un museo dentro?  Colui che ha creato la Cascata, ci avrà impiegato una vita!  >
<  Una vita no, solo nove anni. È stata costruita nei primi anni 70’ ed è stata terminata nel 1980. Nel corso degli anni, è stata ristrutturata.  > Commenta Serj con ironia.
Più i ragazzi si avvicinano al piano terra, più il suono della musica proveniente dal basso diventa forte. Una folla gigantesca è radunata intorno a un palchetto nel quale si esibisce un gruppo bluse.
<  Andiamo a ballare, ragazzi?  >  Chiede Rodha  guardando i suoi amici con entusiasmo.
<  E lo chiedi anche? Dove c’è festa, c’è il sottoscritto!  >  Si fa avanti Daron afferrando il polso di Rodha e trascinandola verso il palchetto.
<  Aspettateci!  C’è tanta gente!  >  Li corre dietro John.  Shavo e Serj restano a guardare la scena allibiti. 
<  è cotto!  > Commenta Serj sovrappensiero. Shavo si volta di scatto verso il cantante.
<  Anche tu lo sai?! Da quanto?   >   Sbotta Shavo. Serj inizialmente è sorpreso, poi però vuota il sacco.
<  Da prima della partenza. Te?  >  Chiede Serj.
<  Da sempre. Secondo te, che succederà?  >  Chiede Shavo guardando i due innamorati inconsapevoli che ballano con John nel mezzo.
<  Spero non il peggio.  >  Commenta Serj, poco convinto della sua affermazione.
************************************* 
La festa continua, tutti si divertono e bevono la rinfrescante birra  del bar vicino al palchetto ma cosa più sorprendente, i System riescono a passare inosservati … o quasi!
Il gruppo suona una cover della celebre canzone d’amore armena Nazelié e tutte le coppie presenti tra la folla, ballano stringendosi stretti l’una a l’altra e si scambiano baci appassionati come segno del loro amore.
<  Mi concedi un lento?  >  Chiede Daron a Rodha, inizialmente imbarazzata per via di John, ma lo desidera così tanto che …
<  Va bene.  >  Risponde  Rodha con esitazione.  John è andato a comprare una birra, Shavo e Serj si fanno un selfie sulla statua della donna con il sigaro, quindi ha il via libera. E il romanticismo della canzone si estende ...

 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
Dola në takim
erdha pa makinë
Koha iku shpejt
mora, spo ma çel
 
Mbeta n'lokal krejt vet
asnjë s'tjep muhabet
Duhet me u çu me ik
dritat sot mi ke fik
 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
Kam 1 orë qe t'marr
dukem si i marrë
Nis me veten fol
me mu çfarë po ndodh
 
Mbeta n'lokal krejt vet
asnje s'tjep muhabet
Duhet me u çu me ik
dritat sot mi ke fik
 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
Ma ke bo me hile, hile
naze naze, nazelije
Bone bone sikur flije
në takim mos t'vije
 
I due si avvicinano e Daron guida Rodha nel ballo,  guardandola in un  modo che non aveva mai fatto. Rodha se ne accorge e la sua paura  sale, ma non ha il coraggio di mettere fine a questo momento così intimo tra loro, tanto sospirato e atteso. Daron da un’ occhiata furtiva ai suoi jeans chiari attillati e strappati ma soprattutto alla maglietta bianca di pizzo della ragazza, con la scritta Los Angeles su una striscia di cotone bianca che le copre a malapena il reggiseno e ciò lo eccita. Vorrebbe baciarla in quel preciso istante, ma qualcuno richiama la sua attenzione.
<  Ma tu sei Daron Malakian!  > Squittisce un’ armena  bruna, truccata eccessivamente e  con un vestito nero dalla scollatura discutibile.  Daron cerca di non mostrarsi infastidito mentre Rodha si riprende dal dolce sogno a occhi aperti.
<  Ciao, vuoi una foto, un autografo?  >  Chiede Daron in armeno, con un sorriso terribilmente falso ma cercando di non sembrare scortese.
<  Oh, si. Vorrei una foto con te! Ti adoro, il tuo modo di suonare la chitarra è divino!  Il mio nome è Méliné … > Risponde la ragazza con sensualità e provocazione sfacciata.   
 “  Non conosco la lingua armena ma non ci vuole un interprete per capire che questa groupie da strapazzo ci sta provando con Daron.  “  Pensa Rodha, irritata.
Daron si mette in posa per la foto e Méliné, armata con il bastone da selfie, si stringe al chitarrista in modo che i suoi seni prosperosi si struscino sul petto del chitarrista, il quale è imbarazzato da morire per la situazione.
“  Mesi fa, non mi sarei fatto alcuno problema a trascinarmela nel bagno del bar e sbatterla sopra il cesso. Ma ora è diverso … Oddio! Lo sguardo di Rodha non promette nulla di buono. “ Pensa il chitarrista, non sapendo cosa pensa Rodha.
Finito il selfie, la ragazza da al chitarrista un bacio a stampo  nel suo orecchio e raggiunge il suo gruppo di amiche, divertita.  Daron non sa cosa dire, il suo imbarazzo è alle stelle.
<  Potevi approfittarne, no? La  ragazza era molto disponibile!  >  Commenta Rodha con fastidio.
<  M-ma … Ho solo fatto un selfie con una fan.  >  Cerca di giustificarsi Daron.
<  Perché ti giustifichi? Non ce ne motivo.  >
<  E tu perché te la prendi? Non ne hai motivo.  > Replica Daron.
Tra i due, cala il silenzio, spezzato da Shavo, il quale, li raggiunge con Serj e John.
<  Hey, chi era quella tipa niente male?  > Chiede John, dando una gomitata al suo amico.
<  Una groupie.  >  Risponde Rodha per Daron con un sorriso beffardo.
<  Oh, che seccatura! E pensare che gli armeni sono molto cattolici.  >  Commenta Serj, il quale proprio non può schiattare di vedere quel genere di ragazze.
<  Le puttane ci sono di mondo in mondo. Hey, cosa è questo mortorio? Facciamo festa!!!!!!!!  >  Incita Shavo e tutti riprendono a ballare.
Ma la mente di Daron e Rodha è altrove …



Ciao a tutti!!!!!!!!! Sono tornata con il capitolo 20. Mi dispiace avervi fatto preoccupare ma ci tenevo a particolarmente questo capitolo e ho cercato di rappresentare al meglio ciò che sta provando la nostra Rodha.
Il libro che Rodha ha letto durante il viaggio, Alta fedeltà, è un romanzo di Nick Hornby, molto frizzante e allegro, ve lo consiglio!
Non ho bisgno di parlarvi di Nazilié, chi stolkerizza i System attraverso Youtube, conosce bene questa canzone ;).
Spero di non annoiarvi con i vari riferimenti storici che troverete in questo capitolo e spero di aver rappresentato al meglio le principali attrazioni di Yerevan. So che questo capitolo è abbastanza lungo ma non potevo proprio dividerlo!!
Vi ringrtazio per il sostegno e per il supporto che continuate a dare alla mia storia.
Alla prossima! 

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Capitolo 21
*** La ruota panoramica ***


Capitolo 21. La ruota panoramica

 
Il giorno dopo, Rodha decide di fare una dolce sorpresa a John: portargli la colazione a letto!
Rodha si reca al buffet della colazione, prende del lavash con la marmellata e una tazza di caffè e si reca in camera del fratello. Bussa più volte alla porta, finché John non si decide ad aprire.
<  Buongiorno, fratellone. Spero  che questa dolce colazione sarà di tuo gradimento!  >  Annuncia Rodha raggiante.
<  Hai capito che la marmellata è la mia debolezza segreta. > Risponde John, felice per questa sorpresa inaspettata.
<  Soprattutto quella di mirtilli. Sono desolata ma ho trovato solo albicocca e frutti di bosco. Ho optato per la seconda, ancora più dolce, proprio come sei te …  > Risponde Rodha con parole melliflue.
<  Ma con il caffè, la mia dolcezza sparisce.  >  Commenta John divertito.
<  Non temere, ti ho portato lo zucchero.  >
John la fa entrare e consuma la sua colazione in fretta.
<  Hai già mangiato?  >
<  Io si. è dalle 6:00 che sono sveglia. Sono abituata a questo orario.  >
<  Siamo in due.  Ti sei divertita, ieri sera?  >  Chiede John. Rodha ripensa al suo ballo con Daron e a quella peripatetica.
“  Oh John, certo! Stavo solo per baciare il tuo migliore amico prima che una zoccola si mettesse fra di noi!  “  Pensa Rodha, pur sapendo di non poter esprimere questo pensiero ad alta voce.
<  Oh, John, certo! È stata proprio una bella serata!  > Risponde Rodha.
<  Anche per me. Vado a cambiarmi, abbiamo due musei da visitare, oltre a Parco della Vittoria.  >
<  Ok. Allora  vado in camera a mettermi qualcosa di comodo. Vi aspetto  nella Hall.  >
<  A dopo.  >
Rodha esce dalla camera di John  e sta per dirigersi verso la sua, ma si imbatte nel chitarrista. Entrambi si guardano con sorpresa.
<  Buongiorno.  > Inizia Daron.
<  B – Buongiorno.  >
<  Hai … dormito bene?  >
<  Si, grazie Daron … E tu?  >
<  Anche.  > 
Dopo qualche minuto di silenzio.
<  Ci vediamo tra poco, vado a cambiarmi.  >  Si congeda Rodha di fretta. Daron resta imbambolato nel corridoio.
<  Che conversazione!  >
Daron si volta, colto alla sprovvista. È Shavo e sta studiando Daron con lo sguardo.
<  Non ti ho mai visto così patetico.  > Continua a schernirlo.
<  E tu non sei mai stato così stronzo.  > Replica Daron.
<  Non sono io quello che si è preso una bella cotta per la persona sbagliata.  >
 <  Per quanto ancora me lo rinfaccerai?  > Chiede Daron, quasi esasperato.
<  Ti ho visto ieri sera come ballavi con lei, tenendola stretta sotto le note di Nazelié.  > Commenta Shavo con ironia.
<  Mi hai spiato?  >
<  No, è stato un caso. Anche Serj vi ha visti.  >
<  Con lui ho vuotato il sacco durante la tua breve vacanza a Phoenix.  >
<  Ma tu sai cosa succede in questi casi, quando troppe persone sanno …  >
<  Hey, non vorrete smerdarmi con John? >
<  Non siamo così stronzi, ma ti ripeto: stai attento a quello che fai.  >
“  Non so più quante volte me lo avranno detto!  “  Pensa Daron con irritazione.
************************************** 
I  ragazzi, pronti per la giornata, si fanno accompagnare da Haik a Parco della Vittoria. Si trova sulla parte superiore della Cascata, è una lunga distesa verde con un bosco, dalla quale, i ragazzi possono ammirare tutta la città.
<  Cosa rappresenta quella statua sopra l’arco?  >  Chiede Rodha.
<  è la personificazione femminile dell’Armenia. È stata posizionata in direzione del confine turco con una spada tra le mani in segno di difesa. C’era una statua di Stalin al suo posto, ma durante una notte sulla fine degli anni 60’, fu rimpiazzata con lei.  Per gli armeni, questa statua è anche un simbolo di tutte le figure femminili importanti per il nostro paese. Un esempio è Soseh Mayrik, la moglie del leader Serob Aghpur. Ha partecipato a numerose battaglie in prima linea contro i turchi e i curdi, come hanno fatto altre mogli.  >  Le risponde John.
<  Doveva essere una donna molto coraggiosa.  >
<  Puoi dirlo forte, ha visto morire tutti i suoi figli nei vari combattimenti. Non esiste dolore più grande di dover sopravvivere ai propri figli …  >  Continua Serj.
 <  è il tuo cuore di padre che parla?  > Chiede Rodha.
<  Già. >
<  Vi prego, continuiamo la nostra gita. Certi discorsi mi disturbano!  >  Interviene Daron, il quale guarda Rodha con la coda dell’occhio. Non si sono rivolti la parola dalla mattina.
<  Hai ragione, andiamo verso il bosco.  Più avanti c’è un lago artificiale.  > Risponde Shavo. Serj e Rodha non replicano. In fondo, Daron non ha tutti i torti …
E così, tutti si recano in direzione del bosco. È ancora più fresco in questo punto, il profumo di muschio è intenso, le violette di montagna sono ovunque, le radici degli alberi sono piene di funghi e gli uccellini cinguettano mentre si spostano volando via dai loro nidi.
<  Questa era la nostra escursione?  > Chiede Rodha.
<  Delusa?  >  Chiede John a sua volta.
<  Al contrario. È tutto  così tranquillo e fiabesco! Mi sono sempre piaciuti i boschi.  >
<  è molto differente da Hollywood …  >
<  A volta vorresti scappare via da li. Troppo caos, troppo esibizionismo!  >  Commenta Daron, cercando di restare al passo con i suoi colleghi.
<  Sei già stanco?  > Chiede Rodha.
<  Io stanco?!  Sono così pieno di energie che potrei arrampicarmi sul Monte Ararat!  > Risponde Daron fingendo di eseguire esercizi di riscaldamento.
<  E allora cosa aspettiamo? Facciamolo subito!  >  Risponde Shavo, provocatorio.
<  Non mi avrai  preso sul serio?  > Chiede Daron preoccupato.
<  Sei il solito  spaccone!  > Dice Serj, seguito dalle risate generali.
<  E comunque, Daron ha ragione. A volte, Hollywood sa essere un posto così insopportabile per i canoni estetici, per la voglia di sfondare nel mondo dello spettacolo a qualunque costo, per avere quel minuto di notorietà. Se proprio vogliamo dirla tutta, la nostra nazione in generale, sa essere soffocante con la sua vita impegnativa, veloce, una lotta continua a dare di più sul campo professionale e ti concede pochi attimi per te.  > Riflette Rodha.
<  Ripensi ancora alla tua vecchia vita? voglio dire quando … abitavi ancora a  Sunset Boulevard.  >  Chiede John e tutti gli altri sembrano prestare attenzione a cosa dirà Rodha.
<  Molte volte ci penso … Anche se in quella villa che avevamo non mi sono mai sentita a casa.  Il mio padre adottivo, per tanti anni, mi ha trattata con indifferenza e non ne capivo il motivo, mentre con Brian e Nicole  si sforzava di comportarsi diversamente. Ogni giorno era sempre nervoso e inventava le balle più disparate a mia madre, ogni volta che lei chiedeva dove fosse stato la sera prima. Jake era schiavo della sua dipendenza dal gioco e i suoi debiti aumentavano di giorno in giorno. I miei nonni materni, coloro che avevano sempre pagato i suoi debiti, erano stanchi di sganciare soldi a mia madre. Anche da loro non ho mai ricevuto niente … Erano persone rigide, a l’antica e avevano fatto di mia madre una creatura fragile e sottomessa, la cui unica via di fuga era il matrimonio, purtroppo convolato con la persona sbagliata. Per non parlare delle famiglie che frequentavano casa nostra! Gente antipatica e capricciosa, soprattutto i figli, dai quali con il tempo, ho scoperto di essere stata adottata. Oh! Scusatemi se ho divagato!  > 
Tutti sono inteneriti da questo sfogo.
<  Non dirlo, Rodha. Ormai fai parte anche della nostra famiglia e ci fa piacere che tu condivida con noi questi ricordi, per quanto possano essere tristi.  >  Risponde Serj.
Rodha si sente davvero bene con John e i ragazzi, non credeva che tra di loro, sarebbe nata questa intesa.
<  Vi ringrazio.  >  Risponde Rodha. <  Ah, non vi ho detto una novità che ho appreso dal mio ritorno a Los Angeles. Mia madre ha un fidanzato …  [… ] >
***************************************** 
Finita l’escursione, i ragazzi ritornano a Piazza della Repubblica per visitare il museo della storia armena; di fronte alla struttura, c’è una fontana immensa e talmente limpida da sembrare uno specchio. Dopo una buona mezza ora di fila, i ragazzi entrano e guardano con fascino e curiosità, i vari referti storici esposti nelle vetrine: dagli strumenti dell’uomo primitivo a  quelli del periodo Urartu.
Trascorso due abbondanti ore  di visita, i ragazzi si fermano in un bar vicino per consumare dei panini  poi tornano a Parco della Vittoria per visitare il museo del Genocidio.
I ragazzi raggiungono il Parco della Memoria, situato sulla spianata della collina di Dzidzernagapert ( Forte delle rondini ), dove trovano una stele, rappresentazione della rinascita degli armeni con dodici piastrelle inclinate che formano un cerchi, nel quale arde la fiamma eterna, in ricordo delle vittime. Vicino c’è un enorme muro di pietra con incisi i nomi delle città vittime del genocidio. Il muro fiancheggia il viale di accesso verso il Memoriale, nel quale molte importanti personalità straniere, hanno messo a dimora delle piante per ricordare le numerose vittime di questo orrore.
Sul pianoro, i ragazzi trovano l’ingresso interrato del museo. Una volta entrati, visitano i tre piani composti a semicerchio  del museo. Rodha guarda con tristezza le terrificanti foto esposte nei muri e John la stringe a sé, condividendo il suo dispiacere. Nei piani, ci sono anche i vari documenti, nei quali è riportata tutte la storia del Genocidio armeno:  Prima della prima guerra mondiale,  nell'Impero ottomano si era affermato il governo dei Giovani Turchi. Essi temevano che gli armeni potessero allearsi con i russi, di cui erano nemici. Nel 1909 si registrò uno sterminio di almeno 30.000 persone nella regione della Cilicia. Ma il genocidio vero e proprio fu scatenato nel 1915. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile, furono arrestate e deportate, anche nei giorni a venire, tantissimo importanti personalità armene verso l’Anatolia, per poi essere massacrati. L’esercito tedesco e quello turco diedero vita alle marce della morte, nelle quali morirono più di  1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Altri migliaia di armeni, invece, furono massacrati dalla milizia curda, affiancata da l’esercito turco. C’è chi sostiene che a l’origine di questo massacro ci siano motivi religiosi; chi sostiene che il genocidio armeno sia stato progettato per motivi nazionalisti per impedire a l’Armenia di allearsi con la Russia; chi,  invece, sostiene non sia mai esistito un piano da parte della Turchia di sterminare il popolo armeno!
L’unica certezza è che solo ventinove paesi al mondo hanno avuto il coraggio di riconoscere il Genocidio armeno, mentre  la Turchia, ancora oggi, punisce con il carcere chi osa solo pronunciare in pubblico la parola “ Genocidio armeno”.
<  Questo massacro, in teoria, non doveva colpire tanto i civile, quanto, piuttosto le menti potenti dell’epoca del nostro paese …  > Commenta Daron, dopo aver letto alcuni manoscritti. Tutti sono commossi e scossi per ciò che è stato, soprattutto Rodha, la quale   inizia a piangere tra le braccia di John.
<  Come possiamo essere così  sanguinari nei confronti dei nostri simili?  > Si chiede Rodha in lacrime.
<  Per la ragione più vecchia del mondo: il potere.  >  Commenta Shavo con voce piatta.
Usciti dal museo, i ragazzi visitano il Parco della Memoria. Rodha guarda con profonda amarezza tutte quelle piante. Tutti restano in silenzio, rispettando il riposo delle tante anime rimaste nel vento senza giustizia …
 
*********************************************** 
 
È giunta la sera. Dopo cena, i Soad decidono di fare una sorpresa a Rodha per tirarle su il morale. Rodha è in camera e ha appena terminato una video chat con sua madre quando John bussa alla sua porta.
<  Rodha, scendi nella hall. C’è una cosa che io e i ragazzi vogliamo farti vedere!   >  Debutta John, cercando di trasmettere entusiasmo alla sorella.
<  Che cosa?  >  Chiede Rodha pacata ma incuriosita.
<  Niente anticipazioni. O vieni con noi o niente.  > Taglia corto John. Rodha alza gli occhi al cielo e decide di accettare, anche se non è dell’umore adatto per uscire.
Raggiunta la hall, Rodha e John trovano Serj, Daron e Shavo seduti nel divanetto, ma alla vista dei loro amici si alzano e vanno loro in contro.
<  Ho già chiamato Haik. È qui fuori.  >  Dice Shavo a John.
<  Allora tutti in auto.  >
<  Il sedile anteriore è mioooo!!!  > Si precipita Daron in direzione della navetta.
***************************** 
Quando Rodha capisce che Haik sta portando i ragazzi a Parco della Vittoria, non sa cosa pensare. Per lei, la visita al museo del genocidio è stata molto tosta e  non comprende perché i ragazzi hanno deciso di riportarla in quel posto.
<  Siamo arrivati. Grazie, Haik. Ci vediamo tra tre ore.  > Lo congeda Serj lasciando la mancia.
<  Perché siamo di nuovo qui?  >  Chiede Rodha perplessa.
<  Aspetta e vedrai.  >  Le dice Daron sorridente. Dopo poco, i ragazzi si trovano di fronte a l’entrata di un Luna Park.  
 <  Spero che questa serata di svago, possa farti tornare il sorriso.  >  Dice John cercando un segno di approvazione da parte di Rodha. Quest’ultima, di fronte a tale gesto, non può non ricambiare un sorriso a suo fratello e ai suoi amici.
<  Siete straordinari …  >  Risponde, infine Rodha.
<  Bando alle ciance e andiamo verso le macchine a scontro!  >  Urla Shavo come un bambino felice, correndo verso l’entrata. Il resto del gruppo va appresso a lui!
************************************  
Dopo aver fatto insieme vari giochi nelle bancarelle, Rodha si allontana dai ragazzi per dirigersi verso la ruota panoramica. Quando Rodha è vicina alla cassa, è indecisa se salire da sola oppure lasciar perdere, ma qualcuno sceglie al posto suo inaspettatamente.
<  Due biglietti, per favore.  >  Chiede Daron al giostraio in armeno.
<  Non ti dispiace se ti faccio compagnia? Anche a me piacerebbe vedere Yerevan da una  notevole altezza.  >    Chiede Daron con cortesia.  Rodha guarda il chitarrista divertita.
<  Non ho nulla da ridire …  > Risponde la ragazza, guardandosi intorno in cerca del fratello maggiore, in apparenza sparito.
I due salgono su due seggiolini e dopo cinque minuti, inizia il giro.  Inizialmente, tra i due regna un silenzio imbarazzante e Daron decide di rompere il ghiaccio.
<  Perché eri indecisa?  > 
Rodha  distoglie la sua attenzione dal panorama e lo guarda stupita.
<  Come lo hai capito?  >
<  è da quando siamo entrati che hai puntato la ruota panoramica, ma ho notato che eri titubante alla cassa …  >
<  è per questo che hai deciso di intervenire?  >
<  Indovinato. >
“  Mi stupisco di me stesso. In altre circostanze non lo avrei mai fatto …  “  Pensa Daron.
Rodha  sorride  e torna a guardare il panorama.
<  Ho due ricordi collegati alla ruota panoramica. Il primo risale alla fine del liceo:  ero più grassa di adesso e a scuola, io e i miei amici,  eravamo nel mirino di diversa gente. Tra questi c’era il quarterback della squadra di football, Aaron Graham. Tutte le ragazze della scuola avrebbero dato via anche un rene pur di poterlo avere in mezzo alle loro cosce, e non sto esagerando!  >  Precisa Rodha con un sorriso.
<  Si, immagino. Il classico campione popolare,  bello e impossibile con un futuro da professionista, giusto?  >  Chiede Daron divertito.
<  Esatto … Anche se ho saputo di recente che non è riuscito a sfondare con il football. Comunque, anche io ero tra queste ragazze, lo confesso, avevo una bella cotta per lui. Era bastardo nei miei confronti e mi faceva degli scherzi pesanti, però … non so spiegarti cosa mi attraeva così tanto in lui; forse i suoi capelli neri, forse i suoi occhi celesti o forse il suo fisico pale-strato, mi piaceva e basta. Ma ero bravissima a non farlo vedere, solo i miei fedeli amici sapevano il mio segreto. E poi, un Sabato sera, andai al Luna Park con Mia, perché lei doveva uscire di nascosto con un membro della squadra di Aaron, infatti scoprii che anche lui era li. Non era il solito Aaron borioso, voleva cercare un approccio con me e nonostante stavo morendo dentro, io mi mostrai risoluta nei suoi confronti fino a quando Aaron mi propose di fare un giro con lui sulla ruota panoramica. Decisi di accontentarlo e una volta raggiunto il punto più alto del giro, lui mi strappò un bacio e mi chiese di partecipare al party della settimana successiva nella sua villa. Credevo fosse uno scherzo  o una scommessa a sfondo virile con i suoi amici, infatti lo infamai di brutto e finito il giro, ritornai a casa con Mia. Ma alla fine, decisi di andarci, perché era quello che volevo. Era un party in piscina e io mi presentai con il mio coloratissimo costume intero, scatenando le risate delle cheerleader in bikini. Era notte fonda quando Aaron decise di avvicinarsi a me, anche se già sapeva che io ero presente. Erano quasi tutti ubriachi e i più sani erano richiusi nelle camere a spassarsela con le  cheerleader, nessuno avrebbe prestato attenzione a noi. Lui mi prese per mano e mi condusse nella sua camera.  Alla fine di quella festa, avevo perso la mia verginità.  >
Daron è basito.
<  Ma … come è possibile? Lui era un bullo!  >  Dice Daron trovando assurda la storia di Rodha.
<  Mi sorprende che non ci  sei arrivato da solo. Aaron era come Zack. Non poteva di certo rovinarsi la reputazione confessando a tutta la scuola di avere una cotta per la cicciona della sua classe, non sia mai!  E poi, in quel periodo, io non credevo di poter pretendere di meglio e mi accontentai di quella notte di passione. Non ero così ingenua, sapevo bene che non ci sarebbe stato un seguito tra di noi e da una parte fu un bene perché non provavo più gli stessi sentimenti per lui. Era solo attrazione fisica.  >
 <  E la seconda volta?  >  Chiede Daron per non sentir più nominare  di Aaron Graham.
<  La seconda volta risale a quando avevo ventuno anni.  Stavo facendo un  giro  in bicicletta , ero presa dai miei pensieri e non mi accorsi che stava arrivando una   macchina da  l’altra parte. La macchina frenò in tempo ma io dallo spavento cascai per terra. Fu così che conobbi Steven, il mio primo amore. Era alto, castano  e aveva gli occhi verdi e la pelle chiara. Scese di corsa da una macchina e mi diede una mano a rimettermi in piedi. Era mortificato e voleva scusarsi con me offrendomi una cena e poi, sai come vanno queste cose, da cosa nasce cosa …
Siamo stati due anni insieme, anche se la  nostra era una relazione a distanza, in quanto lui viveva in un'altra città, io lo amavo in modo folle e disperato. E poi ero gelosa, lui era così affascinante mentre io … Insomma ero insicura, nonostante lui mi diceva che ero bella, speciale. O almeno così voleva farmi credere. L’ultima volta che siamo stati insieme, eravamo a Luna Park, sulla ruota panoramica, per essere precisi.  Steven era molto nervoso e io avvertivo un presentimento orribile; così dopo un silenzio interminabile, mi feci coraggio e chiesi a Steven cosa lo turbava. Mi confessò quasi balbettando che aveva messo incinta la sua segretaria. Tu pensa come è beffardo il destino!  > Commenta Rodha alla fine con ironia. Daron, invece, resta di sasso: il primo amore di Rodha aveva commesso lo stesso errore del suo padre biologico.
<  Che  bastardo!  > Impreca Daron spinto da una collera mista a gelosia. Rodha è sorpresa da tale reazione.
<  Fu quello che pensai anche io a l’inizio. La mia reazione fu molto dura e lo intimai a prendersi le sue responsabilità nei confronti del suo futuro figlio. In seguito, Steven provò in tutti i modi a chiedermi perdono, ma senza successo. Ho sofferto molto per questa delusione ma allo stesso tempo mi ha aiutata a imparare ad amare di più  me stessa.  >  Conclude Rodha, guardando il cielo stellato. Daron fa lo stesso e il desiderio di avvicinarsi di più a Rodha si rafforza, ma  si contiene.
<  Sai, la ruota panoramica era uno dei miei territori di caccia, durante il liceo.  >  Inizia a parlare Daron. Rodha lo guarda di scatto.
<  Da ragazzo mi è capitata una situazione simile alla tua. A scuola  non ero popolare, specialmente quando mio padre mi iscrisse alla scuola privata. Tutti i ricconi figli di papà mi vedevano come uno sfigato, comprese le ragazze. Poi, quando mio padre iniziò a tenere un corso di arte nella mia scuola, diverse di queste ragazze frequentavano il corso, tra cui la figlia di un ingegnere che iniziò a ronzarmi intorno di nascosto. Fu una sorpresa per me scoprire che non era la sola! Io le odiavo, quelle puttanelle, però decisi di usarle per il mio paciere personale. Le portavo al Luna Park di nascosto  o in altri posti, come farebbe un gentiluomo e loro mi davano quello che volevo fino a quando non mi stufavo di loro e facevo in modo che i loro rispettabili padri scoprissero che razza di zoccole avevano messo al mondo, così sfacciate da farsela con il manesco della scuola. Ti ricordi di quando ti ho raccontato dei miei problemi a controllare la rabbia?  >
<  Si, ricordo.  >
<  Professori e genitori di quella scuola non tardarono nell’apprendere il motivo per il quale ero tanto noto, non solo per essere un chitarrista autodidatta. Mi additavano, mi giudicavano aspramente e dietro le spalle sparlavano pure della mia famiglia, lo so. Noi, per loro eravamo immigrati armeni di origine irachena, arricchiti per caso. Per questo provavo così tanto gusto a umiliare quelle  snob senza arte ne parte. Anche la mia fama di “ seduttore “  divenne nota tra i genitori e un rappresentante di classe andò a lamentarsi da mio padre.  >
<  E Vartan?!  >  Chiede Rodha.
<  Testuali parole: tenete a bada le vostre figlie affamate che a mio figlio ci penso io.  >
Rodha scoppia a ridere per l’audacia del suo vecchio professore.
<  E dopo quella volta?  >
<  Commisi un madornale errore. Mi innamorai di una di loro.  >
<  Ma non mi dire! E chi era?  >
<  La figlia di un illustre avvocato, discendente da una generazione di avvocati. Fu la prima ragazza a dirmi No a una mia proposta indecente.  Quel rifiuto, per me fu qualcosa di nuovo, inaspettato. E così ho lasciato perdere le altre e ho puntato tutte le mie energie su di lei … senza rendermi conto di essere rimasto impigliato nella mia stessa trappola. Un giorno, con molta fatica, mi dichiarai a lei e mi  feci i salti di gioia nell’apprendere che anche lei mi ricambiava.  > 
Daron assume un espressione triste e si lascia scappare un sospiro.
<  Peccato che quella felicità è durata poco …  >
<  Per la tua reputazione?  >
<  Tsk! Quello era l’ultimo dei problemi. La sua famiglia era molto aperta. Il problema ero io:  Susan non riusciva ad accettare il mio carattere solitario e schivo. Così una sera, mi ha lasciato.  >
<  Mi dispiace.  >
<  Mah, sono passati ventidue anni. Ne ho avute altre di occasioni, nessuna giusta, però.  >
Daron guarda gli occhi di Rodha e, dopo questa riflessione sulla sua vita sentimentale, finalmente realizza cosa deve fare.
“  Non ce la faccio più. Basta con questa messa in scena, io adoro questa donna e la voglio al mio fianco. Con lei, mi sono aperto più di quanto abbia mai fatto con altre donne, non posso permettere che la situazione si stagni.  “ 
Proprio mentre Daron sta per aggiungere qualcosa, il giro sulla ruota panoramica finisce e Shavo gli sta aspettando.
<  Hey, Shavo! Hai vinto due peluche?  >  Chiede Rodha guardando divertita   i due pupazzi che Shavo sorregge.
<  Queste tigri sono per i miei ragazzi. Carine, vero?  >  Chiede smielato.
<  Come sei dolce!  Ma John e Serj dove sono?  > Chiede Daron, scocciato per aver perso un occasione preziosa.
<  Hanno chiamato Haik.  Serj si sente poco bene, quindi sarà bene rientrare. Domani mattina abbiamo le prove.  >
<  Mio Dio, domani sarò sotto il palco ad ascoltarvi, wooow!!  > Rodha in parte non vede l’ora ma sa bene che domani è l’ultimo giorno a Yerevan.
<  Mi dispiace solo di dover rientrare a casa così presto. Questa uscita doveva servire per farti passare la tristezza.  >  Dice Shavo, dispiaciuto.
<  Shavo, credimi. Ci siete riusciti e vi voglio bene per questo!  >  Risponde Rodha dando un abbraccio a Shavo. In quel momento, Serj e John raggiungono il resto del gruppo.
<  Vi siete divertiti? Haik è già qui.  >  Chiede John.
<  Molto, credimi.  >  Risponde Rodha, contenta.
Tutti raggiungono la navetta che riporterà il gruppo in hotel. Mentre viaggiano, il chitarrista resta in silenzio, pensando a come dare una svolta alla sua situazione con Rodha. 

Buonasera balde giovani!! Spero di non farvi incervellare troppo, dopo questo capitolo kilometrico. Troppe fatti tutti in una botta, lo so! Ma non mi va di trascurare nulla. Il concerto è alle porte, spero siate elettrizzate quanto me!
Vi lascio con queste domande:
Cosa ne pensate della conversazione intima tra Rodha e i  Soad nel bosco? Della visita al museo della memoria? E allo scambio di ricordi tra Daron e Rodha nella ruota panoramica? Spero vi sia piaciuto la scena, ci tenevo a inserire qualche particolare in più sul passato sentimentale dei due. Quello di Daron è pura invenzione, ci tengo a specificarlo anche se non credo sia necessario. Tutti  i riferimenti a Parco della Vittoria e al Museo della Memoria, invece, sono veri.
 Buona lettura a tutti e grazie per il sostegno.
Al prossimo capitolo!


 

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Capitolo 22
*** Risvegliamo le anime! ***


 
Capitolo 22. Risvegliamo le anime!
 


Il grande giorno è arrivato!

Sono le 06:00. Rodha si sveglia alla solita ora e porta la colazione in camera a sua fratello come ha fatto la mattina precedente, ricevendo la stessa calorosa accoglienza. I ragazzi si preparano e si recano in Piazza della Repubblica nella quale hanno già montato il palco e tutto il resto, per fare le prove generali. Rodha va con loro e assiste a tutte le prove con gioia.
Giunta la sera, Rodha si reca in prima fila sotto il palco. Piazza della Repubblica è già piena e tanti ragazzi cantano in coro alcun i tormentoni dei System, ciò riempie Rodha di orgoglio pensando che in quelle canzoni, c’è anche l’impronta di suo fratello.  La raggiunge Serzh Movsisyan, un ragazzo alto con lunghi capelli biondo cenere, il conduttore di musica della Radio Pubblica Armena. È Haik a presentarlo.
<  Rodha, lui è Serzh Movsisyan. È il tuo socio.  >
<  Piacere, Serzh.  >
<  Il piacere è mio. Perdona da subito il mio inglese.  >
<  Perdona me che non parlo la tua lingua, piuttosto.  >
La troupe della radio, è vicino a due conduttori, pronti per le registrazioni.
Tutto diventa buio a l’improvviso, solo i palazzi che circondano la piazza sono illuminati. Inizia la diretta …

 <  Fratelli metallari di tutto il mondo, vi accompagno in questa data speciale per la conclusione del tour Wake up the solus, con la collaborazione di Serzh Movsisyan, il conduttore della Radio Pubblica di Armenia.  >

<  Buonasera, ragazzi. Il concerto sta per cominciare.  Sta per essere proiettata la prima parte del documentario che accompagnerà questo concerto, alla vigilia del anniversario dei cento anni dal Grande Male.  Iniziativa sponsorizzata dal gruppo per sensibilizzare tutto il mondo verso questo crimine contro l’umanità, rimasto impunito. Vi lasciamo a l’ascolto.  >

I due tolgono le cuffie.
Dopo pochi minuti, sul maxi schermo nel palco, viene proiettato un video a fumetti dove un  narratore  parla del genocidio armeno. Dopo due minuti di video, si accendono le luci bianche del palco e  la voce melodica di Daron, accompagnata dalla sua chitarra, manda in visibilio la folla e il cuore di Rodha manca di un battito.
“  La sua voce è magnifica.  “  Pensa la ragazza.
 Il gruppo da il via al concerto con Holy Mountains: Serj canta e balla con disinvoltura come il chitarrista, Shavo ci da dentro con il basso e John è concentrato e ben coordinato. La folla impazzisce  e Rodha si unisce ai cori, divertita.
“  Mio fratello è davvero tosto con la batteria. Mi emoziona sentirlo suonare dal vivo su un palco.  “  Pensa.
<  Tieni!  > Serzh passa a Rodha una birra fresca.
<  Grazie, Serzh. Ci voleva!  >  Rodha sorseggia la sua birra con gusto e sente le sue corde vocali rigenerate.
Alla conclusione di Aerials , Daron e Serj aggiungono un “ We love you ” e fanno una pausa temporanea per permettere a Daron e Shavo di cambiare i loro strumenti. Daron risale sul palco senza la sua giacca di pelle ( scatenando in Rodha pensieri arditi a causa della sua maglietta aderente. ) e suona la intro di Soldier Side, una delle canzoni preferite di Rodha, la quale ascolta a  occhi chiusi quelle note struggenti. La malinconia di Soldier Side, viene spazzata via dalla grinta di B.Y.O.B  e tutti riprendono  a cantare e saltare. Rodha si fa un altro giro di birra con Haik, anche lui esaltato al massimo.
<  Questo pezzo è una libidine!  >  Commenta Haik.
<  Siamo della stessa opinione.  >  Risponde Rodha.
Finita la canzone, Daron dice una frase in armeno al pubblico che Rodha non riesce a comprendere.
<  Haik, cosa ha detto?  >  Chiede Rodha.
<  Ha detto di fare come lui …  > 
Infatti Daron inizia a cantare il ritornello di  I – E – A – I – A- I –O  ripetendolo in svariate tonalità e tutto il pubblico lo imita. Più la scaletta va avanti, più aumenta l’euforia. Rodha, da quanto alcool ha in corpo, non sente più il freddo della sera, rimpiazzato da un caldo soffocante.
Giunti a Hypnotize , Daron cerca con lo sguardo qualcuno tra la folla e quando trova Rodha, non smette di fissarla e lei non distoglie lo sguardo.
<  Sei proprio cotta di lui.  > Dice Serzh, mezzo brillo.
<  Shhhh!!! Non farti sentire.  > Replica Rodha, anche lei alticcia.
Entrambi ridono  tra di loro.
<  Sarà difficile con tutto questo casino e poi non saresti sola. Tante ragazze qui vorrebbero. Emmh … hai capito.  >  Conclude Serzh, facendo l’occhiolino alla ragazza.
<  Err, non me lo ricordare!  >  Replica la ragazza seccata per questa verità.
Comincia a piovere e Rodha tira fuori il suo ombrello, lasciando spazio anche per Serzh, mentre i ragazzi concludono Deer Dance . Sul maxi schermo proiettano la seconda parte del video: Questa parte parla di come il nazismo in Germania si sia ispirato al genocidio armeno per dare vita alla persecuzione degli ebrei, per poi giungere alla “ soluzione finale “, della collaborazione di quest’ultima con la Turchia per le marce della morte. Il video si conclude dicendo che è giunto il momento di risvegliare le anime.
<  Sono così fiera di appartenere a una nazione così forte …  >  Sospira Rodha.  Serzh si volta verso la ragazza con aria interrogativa.
<  Cosa vuoi dire?  > 
<  Quello che ho detto. Ho scoperto di essere armena di recente. È una storia lunga.  >   
<  Allora, sei stata fortunata a poter visitare la tua terra natale anche se per poco …  >
La scaletta riprende. Una volta finita P.L.U.C.K , Il gruppo esegue un brano armeno, ascoltato dal pubblico in silenzio. Rodha ascolta la canzone incantata e può vedere anche nei suoi amici una certa emozione nel interpretarla. E poi ritornano a scatenarsi con altri brani  della scaletta; il pubblico non si cura della pioggia che non cessa ma si scatena, compresi Rodha e Serzh. Le luci si spengono e torna la calma tra la folla: Daron suona la intro di Lost in Hollywood.  Alcuni gruppi di fan, la cantano abbracciati mentre Rodha pensa alla sua famiglia con nostalgia e una lacrima scende dal suo viso  …
<  Rodha, tutto bene?  >  Chiede Serzh.
<  Oh, si. Solo che questa canzone mi fa sentire la nostalgia di casa.  Io abito lì.  >  Risponde Rodha, ascoltando la canzone.
<  Quando una canzone, suscita emozioni in te, allora ha fatto centro.  >  Commenta il ragazzo.
Dopo atre tracce, il maxi schermo proietta la terza e ultima parte del video, incentrata sulla necessità che tutto il mondo riconosca il genocidio armeno per avere giustizia. Tutti in questa piazza, si sentono emotivamente coinvolti e rendono grazie alla band per il loro contributo.
Ad un certo punto, Serj fa un discorso inerente alla serata, ricevendo l’approvazione di tutti, mentre Daron suona la chitarra; poi anche il chitarrista prende la parola ma solo per dire:
<  Il mio uccello è abbastanza grande per tutti voi!!!  > 
Rodha si da un colpo di mano sul viso, scuotendo la testa.
“  Sempre il solito …  “  Pensa.
La sua disapprovazione sparisce quando, dopo Arto , Daron annuncia la prossima canzone.
<  Questa è una bella canzona per una bella ragazza …  >  mentre pronuncia quella frase, rivolge il suo sguardo verso Rodha.
“  Magari fosse dedicata a me …  “  Pensa la ragazza ascoltando Roulette.  Non smette per un attimo di guardare il chitarrista illuminato dalle luci bianche, i riflessi castani dei suoi capelli scompigliati dal vento e lo sguardo passionale  diretto verso un punto ignoto.  Per Rodha non è facile gestire questa situazione. Lei vorrebbe di più ma cerca di scacciare questo desiderio dal suo cuore.
Intanto, mentre il gruppo suona Toxicity,  un giovanotto sbronzo, preso da l’euforia del momento,  da una bella strizzata ai seni di Rodha da dietro, la quale si gira di scatto verso il tizio mollandoli un bel pugno nel naso. Serzh resta di sasso.
<  Bel colpo!  >  La complimenta.
<  Grazie, Serzh.  > Risponde lei ridendo come se nulla fosse successo.
Il concerto si conclude con  Sugar.  I ragazzi si danno un abbraccio di gruppo e poi salutano il pubblico. Shavo ne approfitta per immortalare il momento con il suo cellulare  e Daron si accende una sigaretta mentre da un ultimo saluto al pubblico.  

<  E così si conclude la diretta del concerto di Yerevan dei System of a Down. Ringrazio Serzh per la compagnia .  >

<  E io ringrazio Rodha per la sua. Ciao a tutti.  >

 
Terminata la diretta, Rodha e Serzh, si recano con discrezione nello stage in cerca dei ragazzi.    Appena vede John, Rodha corre verso di lui e lo abbraccia forte mentre il fratello la solleva con fatica.
<  Non sforzarti o ti verrà l’ernia al disco.  >  Commenta Rodha divertita.
<  Siete stati mitici!!!  >  Continua la ragazza.
<  Grazie, Rodha. Ci siamo divertiti un  sacco.  >  Risponde John, emozionato.
Arrivano anche Serj, Daron e Shavo, affaticati e sudati.
<  Ecco la nostra adulatrice personale!  >  Commenta Shavo mostrando a Rodha la foto che ha fatto poco prima.
<  è venuta bene?  >
<  Shavo, devi postarla su Istagram. È fighissima!  > 
<  Allora, ragazzi. Dobbiamo correre subito in hotel per sistemarci. Vi ricordo che dobbiamo andare da Ureni!  > Rammenta Serj.
<  Dove?  > Chiede Rodha.
<  Ureni. Un locale con ristorante e live. Ad accoglierci, ci sarà una persona speciale che vuole conoscerti.  >
Rodha è stupita.
<  Davvero? Chi sarebbe?  >
<  Ne parliamo dopo. Ora andiamo.  > Conclude Serj.
Rodha, prima di andare via, saluta Serzh.
I ragazzi riescono a fuggire alla folla di fan sfegatati a l’esterno del backstage e tornano in hotel con Haik. Una serata di baldoria attende i nostri eroi …

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Capitolo 23
*** Apri il tuo cuore ***


Capitolo 23. Apri il tuo cuore
 


<  Rodha! Quanto ci metti?! È da ore che sei chiusa in quel bagno a provare il vestito?!!  >
Sono le 22:00.
Rodha  sta provando un vestito da sera, però non elegante per la cena e ha chiesto a John un parere maschile. Il poveretto, però, quando ha accettato, non pensava che la faccenda sarebbe stata così noiosa …
<  Prima di tutto, sono in bagno da soli dieci minuti! >
<  Venti minuti …  >
<  è uguale. Secondo, voglio sembrare meno ciccia bomba di quanto sono già. Non sono come tua moglie, che starebbe bene anche con un sacco di patate!  >  Replica Rodha dal bagno.
<   Uff!   >  Sbuffa John, spazientito.
Dopo cinque minuti, Rodha esce dal bagno con un abito lungo fino a sopra le sue ginocchia, stretto solo sul decolté, di color mattone con rose rosa e verdi oliva, foglie blu e le maniche lunghe con stoffa trasparente. Il tutto abbinato da un paio di scarpe nere con tacco alto e una porchette nera.  I capelli sono posizionati tutti da un lato, lasciando intravedere gli orecchini blu notte a triangolo.
John sorride e la guarda con ammirazione.
<  Vuoi farci sfigurare o cosa?  >  chiede sorridente.
<  Spiritoso!  Capisco che sei sempre abituato a vedermi con i pantaloni da yoga, occasionalmente con i jeans. Però la tua reazione mi sembra esagerata.  >
<  Tu sei bellissima con qualunque cosa.  >
<  Lo dici solo perché hai paura di aspettare ancora per un’ altra prova vestito.  >
<  Forse …  >  Commenta John con ironia. Rodha replica con un pugno nel braccio.
<  Ma non avrai freddo con questo vestito?  >  Chiede John, notando la lunghezza della gonna.
<  Con quello che ho bevuto, il freddo non lo percepisco, credimi!  >
<  Ok . Allora, andiamo! I ragazzi ci aspettano nella hall.  >
I due fratelli raggiungono il gruppo. Vedendo Rodha, Serj e Shavo le fanno i complimenti, mentre Daron resta in silenzio, ma il suo sguardo dice altro …
“  è meravigliosa, come sempre … Non so se riuscirò a contenermi, stasera.  >  Pensa Daron, preoccupato.
I ragazzi raggiungono la navetta con Haik e dopo un quarto d’ora di viaggio, raggiungono il locale Ureni:
A l’entrata, c’è un enorme parcheggio con una fontana con luci colorate, vicino a un arco con l’insegna. Superata l’entrata, i ragazzi guardano il giardino enorme di questo locale, pieno di piccoli ponti in legno e tanti piccoli gazebo in legno con le panchine.
<  Già adoro questo posto!  >  Dice Rodha, entrando nel locale con entusiasmo. I ragazzi la seguono e vengono accolti dal proprietario del posto, un sorridente signore sulla quarantina con i capelli sale e pepe, tirati indietro, la barbetta grigia e gli occhi scuri. Indossa una semplice camicia bianca e un paio di jeans.
Բարի երեկո, պարոնայք: Մենք անհանգստությամբ սպասում էինք ձեզ (Bari yereko, paronayk’: Menk’ anhangstut’yamb spasum eink’ dzez )  >  Dice il proprietario stringendo la mano ai ragazzi. John sussurra a Rodha:
<  Ci ha appena dato la buonasera e ha detto che ci stava aspettando con ansia.  >
Rodha annuisce. John si rivolge al proprietario.
Հայր, Արսեն. Ցանկանում եմ ներկայացնել քրոջ, Ռոդայի (Hayr, Arsen. Ts’ankanum yem nerkayats’nel k’roj, Rrodayi ). >
John  fa cenno a Rodha di farsi avanti.  Rodha fa come chiesto e Arsen, il proprietario, porge la sua mano alla ragazza.
<  Buonasera, Rodha. Io sono Arsen Nazarian, il proprietario di questo locale. I ragazzi mi hanno parlato di lei, con parole molto lodevoli. >
<  Buonsera, signor Arsen. Il piacere è tutto mio.  >
<  è meraviglioso sapere che un’altra figlia sperduta della madre Armenia, si è ricongiunta alla sua terra. >
Rodha crede di aver capito e rivolge il suo sguardo a John.
<  Sa di noi?  >
<  Si.  E ti ho anche presentato come mia sorella. > Risponde lui, tranquillo.
Rodha riporta la sua attenzione al proprietario.
<  Le sue parole mi incantano.  >
<  Mi fa piacere saperlo. Vi accompagno personalmente al  vostro tavolo …  >
Arsen accompagna i ragazzi a tavola, nel quale c’è un signore di mezza età ad aspettarli. Egli è basso e cicciottello, con occhi scuri e riporto bianco; indossa una maglietta nera a maniche lunghe e un paio di jeans. Come vede i ragazzi, si alza in piedi e abbraccia tutti.
<  Non sapete quanto sono felice di vedervi. Ho visto in televisione la vostra esibizione e avete riempito di orgoglio questo povero vecchio.  >  Dice il signore in inglese.
<  Alik! Non devi ringraziare, abbiamo solo fatto il nostro dovere.  >  Dice Serj abbracciandolo. Anche il resto del gruppo lo saluta con pacche e strette di mano, poi l’attenzione del vecchio si rivolge verso Rodha.
<  Oh, tu devi essere Rodha!  >  Commenta abbracciando forte la ragazza. Rodha resta spiazzata dal gesto del signore mentre i ragazzi se la ridono sotto i baffi.
<  Mi chiamo Alik e non vedevo l’ora di poterti conoscere. Anzi, vorrei sedermi accanto a te e John. So di voi e il vostro è stato un miracolo che merita di essere festeggiato!  >
<  Oh, l – la ringrazio, signore …  >
<  Dammi del tu, mia cara. Non mi sento ancora vecchio.  Avanti, ragazzi. Accomodiamoci. Tra poco usciranno i piatti speciali di Gariné. Ottima cuoca!  >
Tutti si siedono e Shavo si avvicina a Rodha per darle una spiegazione.
<  Lui è Alik Gyunashyan. Un celebre cantautore amato e rispettato da tutti gli armeni. Giovani e anziani.  >
<  Posso capire il perché, è molto amichevole. Ma posso sapere in quanti sanno di me e John?  >  Chiede Rodha perplessa.
<  In pochi, non avere paura. Conosciamo i gestori di questo locale come il palmo delle nostre tasche, tranquilla! Nessuna spifferata pubblica.  >
È in quel momento che Rodha inizia a riflettere veramente sulla situazione sua e di John.
“  Come faremo adesso? Prima o poi tutti sapranno che sono la sorella illegittima di John e giornalisti pettegoli di tutta Los Angeles invaderanno casa mia per sapere di più! È poi c’è Berti! Poveretta, non posso permettere che quella signora venga pubblicamente umiliata su tutti i giornali di gossip del distretto a causa di mio padre, è pur sempre la madre di mio fratello e poi è stata gentile con me. No, ho deciso. La situazione deve restare così!  “
<  Shavo, posso credere nella discrezione dei vostri amici, ma vi prego! Cercate di non spargere troppo la voce. Ho avuto una illuminazione in questo momento e credo sia meglio che le cose restino così come sono.  Non voglio dare vita a uno scandalo.  >
<  Francamente, non ne capisco il motivo, ma è con tuo fratello che devi parlarne.  >
<  Ed è quello che farò, ma non adesso. Godiamoci questa ultima serata insieme!  >  Conclude Rodha che decide di sedersi  tra Alik e John e si unisce alle loro conversazioni.
<  So che non lavori solo in radio ma sei anche una pittrice. Ho cercato i tuoi quadri e sono meravigliosi.  >
<  Grazie, Alik. È una passione che coltivo da una vita e sono felice di poterla finalmente condividere con tutti.  >
<  L’ arte è una dote di famiglia in casa nostra.  >  Commenta  John divertito, passando un braccio sulla spalla di Rodha. Daron guarda la scena con tenerezza, in parte anche con senso di colpa.
“  Perdonami, John. So che tu, al posto mio, avresti represso quello che provavi pur di non avere problemi con me … ma io non riesco a rinnegare quello che provo per tua sorella.  Devo riuscire a restare da solo con lei e confessarle tutto, comunque vada!  “  Pensa Daron, deciso nei suoi propositi.
Dopo pochi minuti, arrivano i camerieri con vassoi pieni di Dolma e varie minestre fredde in accompagnamento.
<  Dobbiamo recitare la preghiera, prendiamoci tutti per mano.  > I ragazzi e Rodha ubbidiscono e Alik recita la preghiera.
<  Signore, in questa tavola ti rendiamo grazie per aver fatto arrivare sani e salvi i tuoi figli americani nella loro terra d’origine e benedici loro per la loro generosità e per la loro lotta contro l’omertà di uomini potenti ma senza valore! Ma soprattutto voglio renderti grazie per aver ricongiunto due fratelli, figli de l’Armenia, e per aver permesso a questa tua figlia di ricongiungersi con la sua terra di origine.
Veglia su tutti noi. Amen!  >
<  Amen!  > Replicano i ragazzi, facendo il segno della croce.
<  Spero che il vostro stomaco sia grande quanto i vostri occhi.  > Chiede Alik.
<  Ci puoi giurare!  >  Risponde Daron, famelico.
<  Sei sempre il solito!  > Lo  rimbecca bonariamente, Serj.
L’odore della curcuma e del cardamomo pervade la tavola e tutti assaporano i piatti con gusto; Rodha e Serj fanno il bis del Dolma, antipasto a loro molto gradito.
 Finite le prime portate, i camerieri servono al tavolo agnello con riso e verdure cotte e il pesce del lago Sevan, cucinato con le mandorle; Rodha trova più invitante questo de l’agnello. Ovviamente, non può mancare la birra! Rodha non è mai stata un amante della birra, ma quella ha un sapore così poco aspro e fresco che non riesce a resisterle!
<  Bevi, Rodha. La birra di questo posto, è speciale!  >  Dice Alik, servendo la birra alla ragazza.
<  Grazie. Ho notato che la vostra birra è deliziosa.  >  Commenta lei allegra. Non si rende nemmeno conto che ne l’arco della cena, ha scolato tre bicchieri di birra; anche il gruppo ci da dentro con la birra!
È il momento del dolce.  Il cameriere serve a tavola il Pilaff, una torta ripiena di frutta secca, mandorle e miele di montagna. Rodha la trova talmente squisita da mangiarne due fette.
<  Rodha, lascia anche a noi la torta!  > Protesta Shavo, ingordo.
<  Non rompere, c’è ancora tanta di quella torta nel vassoio!  >  Replica Rodha.
<  Ragazzi, non date spettacolo!  >  Ordina Serj divertito.
Finita la cena, sono tutti alticci, ma con la pancia piena. Alik si alza da tavola e fa una proposta.
<  Ragazzi miei, ho voglia di cantare. E voi?  >
<  Io voglio farti compagnia!  >  Dice Daron raggiungendo Alik. I due si avvicinano a un palchetto in mezzo alla sala con i musicisti e iniziano a cantare popolari canzoni armene, creando tra di loro una cerchia di clienti del posto che si divertono e ballano le canzoni dei due. Anche Rodha balla con John mentre Shavo e Serj fanno gli stupidi, ballando abbracciati a loro volta e si scambiano battute da beoni. Ad un certo punto, sia John che Rodha non si sentono bene.
<  John , io vado in giardino. Ho bisogno di aria.  >
<  Vai pure. Io mi siedo su un divanetto.  >
 Rodha annuisce e si reca con la giacca nel giardino. In un momento di pausa, Daron vede Rodha uscire e quando vede John KO nel divanetto, da il cambio a Serj e decide che è giunto il momento!
 
******************************************************
 
Sono quasi le due di notte. Tira un leggero vento fresco nel giardino del ristorante Ureni. I ragazzi cantano e si divertono con il signor Alik, almeno così crede Rodha, la quale si gode la solitudine su un piccolo ponte di quel giardino così splendido e ben curato  come quello di una fiaba, con i piccoli canali limpidi che passano sotto i vari ponti del posto e l’odore di muschio e di fiore pervade l’aria …
“ Ho bevuto troppa birra, comincia a girarmi la testa! “ Pensa.
<  Ti annoi?  > Come un miraggio, Rodha si gira verso quella voce a lei così famigliare, è  Daron! Il suo cuore comincia a battere forte.
“ Ora che sono brilla mi sembra ancora più bello e attraente del solito. “ Pensa.
<  No, Daron! Avevo solo bisogno di una boccata d’aria. Forse, ho bevuto troppo.  >
<  Ho notato! Tu e tuo fratello vi siete dati da fare.  > Risponde Daron camminando in direzione del ponte, guardando per terra e con le mani nelle tasche dei pantaloni scuri.
<  E tu? Perché sei uscito?  > Chiede Rodha girandosi completamente verso di lui.
Daron la guarda da lontano con i riflessi della luna che le illuminano i capelli e il volto.
“ è ancora più bella e attraente del solito. “ Pensa lui a sua volta.
<  Stesso motivo tuo … e poi mi sono accorto della tua assenza, quindi sono uscito per cercarti.  >  Risponde Daron con grande coraggio, alimentato dalla birra.
“  Mi ha cercata?!!  “  Pensa Rodha con gioia.
<  Questa poi!  >  Si lascia scappare Rodha con una risata squillante.
<   Ti sembra tanto strano?  > Chiede Daron.  Adesso è solo a pochi centimetri da Rodha.
“ è ubriaco anche lui! “  Pensa la ragazza.
<  Mi sembravi così preso su quel palchetto con Alik che non pensavo ti saresti accorto della mia fuga.  > Risponde Rodha. Sorride al suo interlocutore e spera di non diventare logorroica a causa del bere.
<  Tu pensi che ho un carattere di merda, non è vero?  > Chiede Daron alla ragazza guardandola dritto negli occhi.
“  Perché Daron è diventato serio? Mi mette in soggezione quando mi guarda in questo modo!  “
<  No!! > Squittisce Rodha.
“  Che figura!! Giuro di non bere mai più in vita mia. Che cazzata ho appena pensato?! Io non smetterò mai! Ok, ok, Rodha ritorna in te e concentrati su questo bel pezzo di … Ahhh!!! Smettila! Concentrati su di lui ma non nel senso malizioso del termine!!  “
<  E menomale che gli ubriachi, insieme ai bambini, sono la voce della verità! Tu riesci a fingere anche nelle tue condizioni! > La sua espressione non si addolcisce neanche un po’.
<  Comunque, come avrai notato, io sono un tipo solitario. Delle volte sono capace di isolarmi dalle persone anche per lungo tempo, è per questo che ho pochi amici intimi ma quei pochi li difendo con le unghie e con i denti. Però …  >
<  Però?  > Chiede Rodha non staccando i suoi occhi da quelli del chitarrista.
<  Con te è diverso. Quando non sei vicino a me, sento che mi manca qualcosa d’importante. Ti ricordi di quel branco di coglioni chiamati dall’amica di Tiffany per ridicolizzarti al concorso di bellezza, ti avevo detto di averli menati perché non sopportavo le ingiustizie. Vero?  >
Rodha, rimasta senza fiato per le parole di Daron si limita a annuire.
<  In parte era vero, ma … il motivo principale era che io già mi stavo affezionando a te!  > Daron si avvicina sempre di più a Rodha.
<  Non sai quante notti ho passato a sognarti. So che non mi crederai, mi sono sempre comportato come un assatanato nei tuoi confronti. Se penso che sono persino arrivato a fare a botte con tuo fratello Brian per gelosia e non ne avevo il diritto …  >  Daron è un po’ imbarazzato e si blocca.
<  Daron, per favore! Ti ho già perdonato.  >
<  Rodha, fammi finire, ti prego. Sono ubriaco quanto te e ho paura di usare le parole sbagliate! Già il fatto che stasera sei uscita con questo vestito mi rende difficile il compito!  >
Rodha guarda per un attimo la sua scollatura e si copre con la giacca.
“  Ma questo è l’abito da sera meno sexy che possiedo!!  “ Pensa.
<  L’alcool sta parlando al posto tuo!  > Conferma Rodha.
<  Forse, ma sono pazzo di te! Sono mesi che cerco di fartelo capire, solo che adesso è il mio cuore a dirlo, prima era … qualcos’altro …  Rodha, posso ricominciare da capo?  > Daron è in tilt.
<  Sarà meglio parlarne domani quando saremo più sobri e correremo meno il rischio di fare sciocchezze …  >
Rodha cerca di andarsene per non cedere alla tentazione, perché farlo vorrebbe dire fare i conti con John, metterlo in difficoltà se tra lei e Daron dovesse finire un giorno, rimettersi in gioco, combattere con la gelosia, le incertezze e tante altre emozioni. Daron, però, la ferma.
<  Domani non è possibile! Perché dobbiamo prendere l’aereo!  >  Dice Daron, autoritario come non lo mai stato. Lui ha deciso di scancellare tutti i dubbi e le incertezze che ha.
Rodha diventa di pietra.
<  So che è difficile per te scegliere: Sei la sorella di John, sei l’allieva preferita di mio padre e io sono un uomo terribilmente incasinato e complicato ma … credo di amarti!  >
Rodha si volta, si getta fra le braccia di Daron e lo bacia con passione stringendolo a se, come una ragazzina alle prime armi, senza limiti e senza dubbi. Nel baciarlo, prova un emozione unica, il suo cuore sta scoppiando per la gioia!
<  Torniamo in albergo!  > Si fa avanti Daron lasciandosi trasportare dal desiderio, represso per troppo tempo.
<  Come facciamo con John?  > Chiede Rodha ansimante.
<  Non te l’ho detto ma sta dormendo come un angioletto su un divanetto della sala.  > Risponde Daron con il suo sorriso beffardo.
<  Chiama un taxi.  > Lo incoraggia Rodha, inebriata dal suo sapore e dal suo profumo pungente.
 Entrambi corrono verso l’uscita del ristorante Ureni, Daron chiama il primo taxi che vede passare; il taxi si ferma e fa salire i due focosi amanti, i quali raggiungono l’albergo dopo una mezz’oretta. Daron porta Rodha di corsa nella sua camera. Entrambi si attaccano al muro vicino alla porta e si baciano con più foga. Daron infila le mani tra i capelli di Rodha, senza mai staccare gli occhi dai suoi. La sua bocca si avvicina all’orecchio della ragazza.
<  Adoro il tuo profumo …  > Le sussurra prima di iniziare a baciare il suo collo mentre le sue mani tirano giù il suo vestito con facilità. Rodha lo adora quando Daron è così audace.
<  Non fermarti. Io ti  desidero!  > Sospira Rodha mentre toglie a Daron la sua giaccia e sbottona velocemente la sua camicia per poi passare alla sua cinta. Entrambi sono quasi nudi. Daron, guardando la ragazza negli occhi, fa scivolare la sua mano sinistra dentro gli slip di pizzo bianchi della ragazza e comincia a stuzzicare il suo intimo mentre con la destra massaggia i suoi seni. Rodha geme, inizialmente con tono lieve ma quando le dita del chitarrista scendono ancora più in basso per entrare dentro di lei facendo dei cerchi, i gemiti diventano sempre più forti e, presa dal desiderio, anche Rodha inizia a masturbare Daron, strappandogli un gemito. A quel punto, Entrambi interrompono il loro gioco di piacere e si spogliano completamente per  gettarsi sul letto l’uno tra le braccia dell’altra. Daron non smette di guardare Rodha negli occhi mentre quest’ultima è sopra di lui lasciandosi trasportare a un ritmo frenetico, Rodha accarezza il suo petto e si lascia sempre più andare. Daron, quasi al culmine del piacere, l’afferra per i fianchi e la posiziona sotto di lui, mantenendo quel ritmo ma senza distogliere mai lo sguardo dalla sua donna, la quale, ansimante, stringe il chitarrista a se mentre lui la bacia senza darle modo di riprendere fiato, fino a quando non arriva a l’apice e si sdraia accanto a lei, come stordito. Entrambi sono spossati e appagati, Daron si gira verso Rodha e l’abbraccia stringendola forte contro il suo petto.
<  Rodha ...  >
Rodha alza il suo sguardo verso Daron.
<  Ti amo anch’io.  >  Risponde Rodha, appagata e ancora incredula di ciò che è appena successo. Daron resta spiazzato dalla confessione di Rodha e con grande felicità, si lascia sopraffare dal sonno … 





Buonasera, popolo di Efp! Il momento che tutte voi avete aspettato dalla mostra di quadri di Vartan, finalmente è giunto: Daron e Rodha si sono dichiarati. Spero tanto che siano felici insieme e spero che John non ammazzi a colpa il chitarrista, altrimenti per i prossimi tour come si fa?!  XDXDXD! Basta con le fantasie e torniamo a noi. Volevo chiarirvi delle cose riguardo gli ultimi due capitoli. Per quanto riguardo il capitolo scorso, non ho avuto tempo per scrivere la nota a fine capitolo, quindi lo faccio ora:  Il personaggio si Serzh è inventato, non esiste ( è stata solo una comparsa ma ci tenevo a chiarirlo.  ) e se il capitolo 22 può sembrarvi sbrigativo, vi consiglio di leggerlo ascoltando il concerto di Yerevan, vi renderà più l'idea. Per quanto riguarda questo capitolo, Ureni esiste, lo troverete in questo link di Daron che canta con Alik ( reale cantautore armeno. ) 
https://www.youtube.com/watch?v=8ahVKPB7Oyk. Daron è stato realmente in questo locale, se anche il resto dei System era presente, non so dirverlo. Aspetto commenti e parere da parte di tutti voi.  
Alla prossima! Enjoy the silence ...

 

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Capitolo 24
*** Il segreto ***


Capitolo 24.  Il segreto.

 

È l’alba. Rodha è davanti alla finestra della camera e ammira la bellezza della città prima del l’alba, vestita solo della camicia di Daron; quest’ultimo, ancora dorme.
“ Ok, è successo, l’ho fatto, mi è piaciuto da morire e lo rifarei altre mille volte! Però come facciamo adesso? Se John o se Vartan oppure mio padre lo scoprissero, ci ammazzano … o almeno ammazzeranno il mio povero Daron. Aspetta un attimo, ho pensato MIO DARON? Rodha sei proprio cotta di lui! E non so nemmeno se sia un bene … per lui sarò sempre bella per ciò che sono o sarò solo un fuoco di paglia?!  Accidenti, lo sapevo che ieri sera non doveva lasciarlo parlare!! “
<  Come sei sexy con la mia camicia!  >  La voce di Daron la riporta alla realtà. Si volta verso di lui e lo guarda stiracchiarsi sul letto
<  è la prima cosa che ho trovato.  > Risponde Rodha con un sorriso.
Il chitarrista si  mette a sedere e si stira.
<  Non riuscivi a dormire?  > Chiede Daron.
<  Mi hai sgamata!  >
<  Cosa ti preoccupa?  >
<  John … e anche i nostri padri ma soprattutto John!  >  Risponde preoccupata.
Daron si avvicina alla ragazza e l’abbraccia.
<  Allora, tra  quattro ore prenderemo l’aereo che ci riporterà a Los Angeles. Non possiamo rimandare il nostro piccolo problema in California?  >
Rodha alza gli occhi al cielo.
<  Vorresti rimandare momentaneamente il problema. Da te non me lo sarei aspettato! Ma si può fare. Spero solo che John non si sia accorto di niente, non so nemmeno se è rientrato in albergo oppure no.  >
<  Conosco tuo fratello, sarà dentro la sua camera a dormire e russare per un’altra ora e mezzo!  >
<  Quindi tu credi che non si accorgerà del fatto che non ho passato la notte nella mia stanza?  >
<  Credo di no.  >
Rodha lascia la presa per riprendere i suoi vestiti. Daron la guarda contrariato.
<  Cosa fai?  >
<  Sto recuperando i miei vestiti  e ritorno in camera mia. Non vorrei che qualcuno mi veda uscire dalla tua stanza.  >
Daron attira di nuovo a se Rodha.
<  Prima di tutto, farai la doccia con me. Fino al nostro rientro, non avremo altre occasioni per stare da soli e in questo momento sono arrapato da morire!  > Rodha fa un sorrisetto beffardo.
<  Me ne ero accorta.  > i due si baciano e vanno in bagno …
********************************
Sono le 7:30. La sveglia nel telefono di John suona e lui, controvoglia, si sveglia.
<  Mi gira la testa di brutto!!  > Si accorge di essere nudo senza nemmeno ricordare il perché.
<  Che mi sia spogliato da solo? Dio, non ricordo niente.  >
John sente bussare alla porta della sua camera; afferra l’accappatoio da bagno e lo indossa, si reca alla porta sperando sia la sua dolce sorella minore con il lavash e la marmellata a letto, invece no.
<  Buongiorno, batterista beone!  > è Shavo. Tutto pimpante, passa una tazza di caffè amaro al batterista.
<  Grazie … anche se speravo in una sana colazione armena.  > John sorseggia lentamente il suo caffè.
<  Come hai passato la notte?  > Chiede Shavo entrando in camera.
<  Ho dormito pesantemente. Ricordo solo di aver ballato con Rodha al  ristorante, di aver bevuto un casino e di essermi sdraiato su un divanetto mentre Rodha mi diceva che sarebbe andata in giardino a prendere aria … Poi?  >
<  Oh, nulla. Verso le 3:00, io e Serj ti abbiamo sollevato di peso e caricato in macchina per rientrare in hotel.  >
<  E Daron? >  A questa domanda, Shavo gela. Ha capito che il suo amico è rientrato prima in albergo e sa anche con chi! Ma non sa che inventarsi.
<  Emmh … Ci ha raggiunti dopo. È rimasto a cantare con Alik. >
<  E Rodha?  > Chiede John.
<  Lei, invece è rientrata prima di tutti. Tua sorella a quanto pare non regge bene l’alcool!  > Dice Shavo con una risata nervosa.
<  Sai che ti dico, Shavo? Vado a farmi una doccia e questa mattina porto io la colazione a Rodha con un bel caffè amaro, ne avrà bisogno!  >
Shavo diventa pallido. Deve correre in fretta da Daron e avvertirlo del ‘ pericolo ’.
<  Hai ragione … i  - io andrò da Daron. Scommetto che non sarà nemmeno in piedi, lui!  >
John sorride  e annuisce.
<  Vai pure, lascio a te l’onore!  >
Shavo esce dalla camera di John e corre in direzione della camera di Daron, bussando con insistenza.
<  Stronzo di merda, apri subito!!!  > Inveisce Shavo, isterico. Il chitarrista apre la porta.
<  Cazzo vuoi?!  >  Chiede Daron, irritato.
Shavo si infila velocemente in camera e chiude la porta con attenzione.
<  Dov’è Rodha?!  >  Chiede Shavo guardandosi intorno. Daron guarda perplesso il bassista.
<  In camera sua, penso, dove deve essere?  >
<  Non dirmi stronzate! Ho capito che avete passato la notte insieme, razza di sfacciato!!  >
Daron sbuffa e cerca qualcosa da indossare. Senza guardare il Shavo, risponde:
<  è vero! Ci siamo baciati nel giardino di Ureni, siamo rientrati insieme e abbiamo fatto l’amore. Anche questa mattina all’alba, se ti interessa.  > Risponde pacato Daron mentre prepara la sua valigia. Shavo si mette le mani in testa.
<  Perché non la baciavi davanti a John ubriaco sul divano, visto che c’eri?!!  Poteva scoprirvi, cazzo!! Baciarla di fronte al ristorante, tu sei di fuori, Malakian!!!  > Sbotta Shavo, allibito dall’inibizione di Daron.
<  Non fare lo Serj della situazione!  > Risponde Daron divertito per l’atteggiamento assurdo di Shavo.
<  Ah! Se lo sapesse anche lui!  >
<  Lui già sa quello che provo per Rodha, mi sono confidato con lui tempo fa e sono certo che anche lui mi farebbe la paternale!  In ogni caso,  io e Rodha abbiamo deciso di parlare con John al nostro rientro a Los Angeles. Aspettiamo solo il momento adatto.  >
Shavo cerca di calmarsi e fa un respiro profondo.
<  Daron, dimmi solo una cosa. Tu ci tieni davvero a lei? Pensaci bene prima di parlare! Tu hai un carattere difficile, specialmente per affrontare una relazione seria. Inoltre, se un giorno, questo legame che c’è tra di voi si dovesse spezzare, cosa ne sarebbe della tua amicizia con John o del rapporto tra Rodha e tuo padre? Ci hai pensato almeno a queste cose ieri sera, prima di portare Rodha in camera tua?  >
Daron lascia perdere la valigia e si volta verso Shavo.
<  Certo che ci ho pensato. Ho quasi quaranta, non sono più un ragazzo! Però ti voglio fare una confessione. Quando Rodha era via con mio padre, io mi sono sentito morire! Ero arrabbiato e confuso per il suo comportamento tenuto mentre era in lite con John … ma mi mancava, mi mancava da morire, la cercavo nella mia mente. Questo stato d’animo, non può essere dettato solo da un impulso sessuale o da un capriccio da togliersi, se volevi dire questo.  >
Shavo riflette su ciò che Daron ha detto.
<  Ti lascio preparare la valigia, tra poco dobbiamo tornare a casa. Però ti dico un’ultima cosa e questa volta dammi retta: John deve saperlo da voi due e da nessun altro. Sai che non tollera i sotterfugi, oltre al fatto che in tal caso, saresti solo tu a rimetterci. È vero, siete grandi amici, ma non c’è un legame di sangue tra di voi.  >
Daron guarda Shavo con un mezzo sorriso.
<  Va bene.  >
Shavo esce dalla stanza di Daron, lasciandolo da solo con i suoi bagagli.
 
**************************************** 
 John bussa alla porta con la colazione tra le mani. Dopo qualche minuto, Rodha apre.
<  Sorpresa!  >
Rodha sorride contenta.
<  John, sei così affettuoso!  > Lo ringrazia prendendo la colazione.
<  Di nulla. >
Rodha si siede nel letto e consuma la colazione.  Guarda John e ripensa ai fatti della sera prima.
<  Ti sei ripresa da ieri sera? Hai bevuto molto anche te …  >
Rodha prova un certo imbarazzo a palare della sera prima con John.
<  Oh, si. Ho dormito bene.  >
“  Se, se, altro che dormire!  “ Pensa Rodha senza ritegno.
<  Sei stata più fortunata di me. Hai già preparato le tue cose?  >
<  Si. Tu?  >
<  Devo ancora sistemare delle cose.  Anzi, sarà meglio che vada.  A dopo!  >  Si congeda John, andando verso la porta.
<  A dopo!  >
“  Accidenti! Come faccio a dirglielo?   “  Pensa Rodha.
 
****************************************
 
I ragazzi ritornano a Los Angeles la mattina del 25 Aprile. Il viaggio è stato tranquillo, tutti hanno parlato delle proprie emozioni su questo viaggio e tutti hanno riso e scherzato tra di loro, eccetto Rodha e Daron, si sono scambiati per tutto il tempo sguardi furtivi. Rodha è così felice di ciò che è successo con Daron che vorrebbe urlarlo a tutto il mondo. Resta solo un problema:  parlarne con John.
Rodha è certa che il chitarrista faccia sul serio come lei, ma per il momento Rodha non ci pensa. Vuole solo tornare a casa e riabbracciare i suoi cari. Infatti, le famiglie di tutti sono a l’aero porto ad aspettare il ritorno dei loro parenti. Nicole e Emily corrono incontro a Rodha per abbracciarla, raggiunte da Mia, Lester e Bonnie.
<  Ciao, mamma. Sono così felice di rivederti!  >
<  Come è stato il viaggio, bambolina?  >
<  è andato bene, grazie.  >
<  Hai portato regali, sorella?  >  Chiede Nicole.
<  Solo tante foto e credetemi, non rendono giustizia ai posti che ho visitato.  >
<  Rodhaaa!! Abbiamo ascoltato la diretta da Yerevan alla radio. Che emozione!  > Dice Bonnie, salutando la sua amica.
<  Deve essere stato emozionante per te, per vari motivi!  >  Dice Lester.
<  Amico mio, è proprio vero! Ho provato orgoglio e rabbia, soprattutto durante la proiezione del documentario.  >
<  Ti trovo … diversa.  >  Dice Mia, osservando bene Rodha.  Rodha risponde sorridente:
<  Ne parleremo domani sera al nostro solito posto. Ora non è il caso.  >
Si avvicina anche Fuad a salutare Rodha, dopo aver salutato John.
<  Ti sei divertita?  >  Chiede premuroso, accarezzando la testa della figlia.
<  Oh si, signore. Ho visitato un sacco di bei posti!  >
Fuad scuote la testa con un sorriso.
<  Quando inizierai a chiamarmi papà?  > 
<  Dia tempo al tempo.  >  Risponde Rodha, sorridendo al padre.
<  Allora, Rodha quale è stata la tua impressione su l’Armenia? >  Chiede Berti, salutando Rodha.
<  Bellissima!  >
Anche Tiffany va a salutare Rodha.
<  Si è comportato bene il mio maritino?  >  Chiede ironica.
<  Mmh … togliendo la bionda del concerto …  > Si inventa Rodha.
<  Hey,  smettila di dire menzogne a mia moglie!  >  La rimprovera John, bonariamente.
Emily si avvina a Rodha.
<  Noi dobbiamo andare. Sam ci sta aspettando.  >
<  Ok, mamma. Saluto i ragazzi e arrivo.  >
Rodha va verso la band.
<  Devo andare via. Vi saluto. Credete che riusciremo a rivederci il più presto?  > Chiede Rodha abbracciando tutti.
<  Molto probabilmente, si. I prossimi concerti sono ancora da organizzare.  >  Risponde Serj. 
John da un forte abbraccio a Rodha.
<  A presto, sorella.  >
Rodha saluta anche le varie famiglie e se ne va.
Dopo quasi mezz’ora, mentre Rodha è in auto con la famiglia, Rodha riceve un messaggio da parte di Daron.
 
Non potremo vederci nei prossimi giorni.
Sto lavorando su del materiale
Aspettami!
 
Rodha sorride e fa mentalmente il conto alla rovescia.
******************************* 
 
La vita di Rodha ritorna alla normalità. Il giorno dopo, si sveglia di buon umore e scende a fare colazione con la sua famiglia.
<  Buongiorno, famiglia!  >  Saluta Rodha abbracciando la madre e la sorella.
<  Buongiorno bambolina.  > Risponde Emily mentre serve la colazione a Rodha.
<  è così bello riaverti qui a casa!  >  Dice Nicole, felice.
<  Mi siete mancate, avrei voluto rivedere anche Brian, ma sicuramente aveva da fare.  >
<  Lo vedrai in settimana.  >
Rodha nota che sua madre è più tranquilla e serena.
“  Deve essere l’effetto dell’amore.  “  Pensa Rodha, felice che anche sua madre ha trovato la felicità.
Arriva un messaggio di Daron che le da il buongiorno.  Rodha non vede l’ora di rivederlo.
***************************************** 
Arrivata alla KNAC, Rodha viene accolta da tutti, compreso Richard, come una celebrità.
<  Ben tornata, Evans!  >  la saluta il capo.
<  Ti sono mancata?  >
<  La diretta è stata una bomba! Tutti erano incollati alla nostra trasmissione radiofonica. Sei stata grande!  >
<  Grazie per questa opportunità che mi hai dato. Davvero!  >
<  Nono abituarti troppo ai miei elogi e preparati per andare in onda.  >
<  Ora sei davvero tu!  >
 
In onda!
 
<  [ … ]  Voglio ringraziare tutti quanti per i vostri messaggi di complimenti, anche se non dovete!  Mi lusingate troppo. Posso dirvi, però, che è stata una importante esperienza per me. L’ Armenia è un paese che merita tanto: i paesaggi sono meravigliosi, la sua storia è ricca e il suo popolo è forte, considerando che ha sempre lottato contro vari invasori per la sua indipendenza. Ciò che mi ha più colpita, è stata la visita al Museo della memoria, interamente dedicato al genocidio armeno. Questo museo è ricco di foto, documenti scritti e tanto altro che testimonia quanti innocenti sono andati incontro a una fine tremenda e cercano giustizia a distanza di cento anni.
Basta, smetto di dilungarmi e vado avanti con la playlist. Ci ascoltiamo Halloweed be my name, degli intramontabili Iron Maiden.  >

 
Mentre Rodha si toglie le cuffie, Rodha riceve un messaggio da John.
 
Appena stacchi, passo a prenderti.
Papà vuole parlarci di una questione importante.
 

 
Rodha ha già capito di cosa si tratta e pensa al modo migliore per dire a Fuad il suo parere.
John è sotto il parcheggio della sede quando Rodha esce.
Rodha riconosce subito la macchina del fratello e lo raggiunge.
<  Ciao, fratellone! Tutto a posto?  > Chiede Rodha abbracciandolo.
<  A meraviglia. E tu? Come è stato riprendere il lavoro?  >
<  Ho ricevuto un sacco di elogi.  >
<  Non poteva essere altrimenti. Ora andiamo.  >
Raggiunta casa Dolmayan, Berti accoglie Rodha alla porta con un abbraccio.  Tiffany ha finito di apparecchiare la tavola e aiuta Berti con il pranzo.
Poco dopo, Fuad raggiunge la sala da pranzo e saluta sua figlia, abbracciandola.
<  Sono felice di averti qui, oggi. È il nostro primo pranzo di famiglia.  >
<  Anche se non può sembrare, posso garantire che provo le stesse emozioni.  >
<  Adesso accomodiamoci.  Il pranzo è quasi pronto.  > Dice John al padre e alla sorella. Poco dopo, Tiffany serve l’arrosto con le patate a tavola , accompagnata da Berti, la quale serve il vassoio con l’insalata. Tutti iniziano a mangiare.
<  Questo arrosto è davvero ottimo!  > Si complimenta Rodha, guadando nella stessa direzione di Berti e Tiffany.
<  è stata Berti, io ho solo dato una mano.  > Precisa Tiffany.
<  Ti ringrazio, anche se in Armenia avrai mangiato pietanze migliori di questa.  >
Dopo aver trascorso il pranzo a parlare del più e del meno, Tiffany si reca in cucina per preparare il caffè per tutti. Fuad, allora, decide di svuotare il sacco.
<  Rodha, come già ti avrà detto tuo fratello, c’è una cosa di cui vorrei parlarvi.  >
Rodha e John prestano attenzione. Anche Berti resta a tavola.
<  Dopo tutto quello che è successo … e dopo quello che ti ho fatto, sono giunto a una conclusione. Voglio assumermi le mie responsabilità anche davanti alla legge. Vorrei organizzare un incontro con il mio avvocato e il mio notaio per avviare la pratica di riconoscimento. Così avrai anche tu il mio cognome e il giorno in cui passerò a miglior vita, avrai gli stessi diritti di John. Te lo devo, è il minimo che io possa fare … Non posso cancellare trenta anni di assenza ma almeno posso darti questa soddisfazione.  >
John e Berti guardano Rodha, in attesa del suo parere.
<  Signore, so che le sue intenzioni sono a fin di bene e immaginavo che voleva affrontare questo punto.  Non si offenda ma rifiuto.  >
John è sconcertato, non comprende il motivo del rifiuto.
<  Ma perché, Rodha?  È tuo diritto!  >  Dice John.
<  E a tua madre?! Non ci pensi?  > Chiede Rodha. <  Quando la notizia si diffonderà, e succederà,  tua madre finirebbe nel mezzo di uno scandalo e non mi sembra giusto. Dopo quello che ha passato anche lei …  >
<   Rodha, non devi farlo per me. Non mi interessa il giudizio della gente.  > Interviene Berti.
<  Ti ringrazio ma preferisco lasciare le cose come stanno. Io e John lo sappiamo e abbiamo dato vita a un forte legame. È questo che conta!  >
Fuad, da una parte è deluso, ma alla fine sorride.
<  Se è questo quello che vuoi, rispetto la tua decisione. In ogni caso, se un giorno cambierai idea, avrai il nostro appoggio.  >
Tiffany torna nella sala da pranzo con il caffè e tutti si godono il fine pasto come si fa in tutte le famiglie.
*********************************************** 
Verso sera, Rodha incontra i suoi amati amici al “  Cherry Pie  “ e quando arrivano i drink a tavola …
<  Insomma, Rodha, ora puoi dirci che è successo?!  È da ieri che sono sulle spine!  >  Sbotta Mia, curiosa in modo incontenibile. Rodha sorride a tutti mentre beve.
<  Io e Daron stiamo insieme.  >
Lester sputa il suo sorso di Pina colada  dallo stupore.
<  COSA?!!!  >  Sbotta Bonnie.
<  Ma … ma … dopo tutto il casino che ha fatto!  >  Si lascia scappare Mia.
<  Non riuscivo a serbargli rancore, nonostante tutto.  Comunque è successo la sera del concerto.  A  fine serata, abbiamo cenato in un locale conosciuto dai ragazzi. Avevo bevuto così tanto da sentire il bisogno di uscire nel giardino del posto in piena notte e Daron mi ha seguita. Si è dichiarato e ci siamo baciati.  Per farla breve, abbiamo passato la notte insieme nella sua camera.  >  Racconta Rodha, sognante.
<  Come farete, adesso?  > Chiede Lester.
<  Per adesso, siete gli unici a saperlo. Ce la stiamo prendendo con calma. E poi devo pensare al modo migliore per dirlo a John … Ma sono troppo felice per pensare a tutto questo, giuro!!  >
<  Si vede. Sei proprio cotta, sorella!  >  Dice Mia, dando una pacca sulla spalla a Rodha.
<  E tu non sai che voglia ho di rivederlo, ma devo aspettare.  Daron ha degli impegni  e non possiamo vederci in questi giorni.  > Dice Rodha con un velo di delusione in volto.
<  Però per stasera, stacca la spina e divertiti con noi!!  >  L’abbraccia Lester.
<  Certo!  Solo divertimento per stasera!  >
 
Il gruppo passa la serata ridendo, scherzando e bevendo, specialmente Rodha, la quale si lascia alle spalle le varie preoccupazioni che ha per il suo segreto.





Ciao a tutti!!! Dopo un fine settimana molto tosto, sono riuscita a pubblicare il capitolo 24. I nostri eroi sono tornati a casa, Daron e Rodha al momento non vogliono rivelare il loro segreto e, ahimè, sono separati al momento, che peccato!  Daron, sbrigati con il tuo lavoro e non lasciare Rodha troppo tempo da sola, altrimenti ...  
Cosa ne pensate della decisione di Rodha di rifiutare il riconoscimento? E del botta e risposta di Daron con Shavo? Commentate e lasciate le vostre opinioni!

 

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Capitolo 25
*** Problemi in famiglia ***


Capitolo 25. Problemi di famiglia.



 
Sono passate due settimane. Rodha riceve una chiamata da parte di Daron, il quale le ha proposto  un incontro. Rodha, gioviale,   si prepara per uscire con lui. Nel corso di queste settimane, Rodha ha parlato di Daron con la sua famiglia, lasciando tutti interdetti! Sia Emily che Brian, non vedono Daron di buon occhio, visti i precedenti, ma Rodha è certa che siano dubbi passeggeri.   
 
È ora di cena. Rodha rientra a casa, dopo una dura giornata di lavoro e un interminabile traffico in strada. Mentre sale gli scalini di casa, una bella sorpresa l’attende davanti al portone.
<  Ben tornata a casa, sorellona in carriera!  > è Brian, il quale accoglie la sorella con in mano una bottiglia di vino bianco frizzante. Rodha va incontro al fratello a braccia aperte.
<  Fratellino caro!  Finalmente torni a l’ovile … e hai portato un gustoso vinello proveniente dalla cantina del tuo amico Todd!  > Lo saluta afferrando la bottiglia di vino con bramosia.
<  Ah! Allora è per il vino che mi abbracci!  > Scherza lui.
<  Sei uno stupidone.  > Risponde Rodha, anche lei divertita.
<  Hey, piccioncini! Scusate il disturbo ma la cena è quasi pronta!  >  Interviene Nicole da dietro.
<  Si, si, eccoci!  > Risponde Rodha, entrando in casa. Rodha capisce che è arrivato il momento di dire la verità su Daron alla sua famiglia e elabora mentalmente il discorso.
Entrando in cucina, Rodha trova Sam che da una mano a Emily  in cucina.
<  Ciao mami. Ciao Sam. >
La coppia si volta verso la ragazza.
<  Ciao, bambolina. Hai trovato traffico?  > Chiede Emily, osservando l’orologio sopra il calendario.
<  Oh mio Dio, ho fatto così tardi?  >  Chiede Rodha, sorpresa.
<  Più del solito.  > Risponde la madre, rassegnata ai ritardi di sua figlia.
<  Non fa niente! Brian ci ha detto che non sapevi del suo arrivo perché voleva farti una sorpresa, abbiamo aspettato volentieri.  >  Risponde Sam, portando i vassoi a tavola.
<  Allora adesso possiamo accomodarci. Ho qualcosa di molto importarti da dire a tutta la famiglia.  > Dice Rodha con un filo di emozione nella sua voce. Sam, Emily e Brian si guardano con aria interrogativa  mentre  Nicole ha già capito e ha uno strano presentimento a riguardo …
 
Tutti sono seduti a tavola e iniziano a mangiare mentre Rodha  cerca di mettere da parte la sua emozione per ciò che sta per dire.
<  Allora, Rodha?  Cosa devi dirci, tesoro?  > Chiede Emily incuriosita, anche se forse sa cosa Rodha vuole comunicare alla famiglia, in quanto ha notato un cambiamento nello stato d’animo di Rodha negli ultimi giorni.
“  Credo che Rodha ha trovato una persona speciale e vuole comunicarcelo … spero solo non si tratti di …  “  Il suo pensiero viene interrotto dalle parole della figlia.
<  Sapete, a Yerevan sono successe tante cose … cose importanti per me …  >  Cerca di dire Rodha, ripensando alla sera del concerto nella capitale armena.
<  Quali cose?  >  Chiede Brian, confuso.
<  Mi sono fidanzata …  con Daron Malakian.  >  Confessa Rodha.
Emily e Sam si guardano perplessi mentre Brian si lascia scappare un colpo di tosse.
<  Stai scherzando, spero?! Dopo quello che ti ha fatto?  > Chiede Brian indignato, ripensando alla passata scazzottata con il chitarrista.
<  Brian, so che può sembrarti assurdo, ma Daron è pentito per quello che ha fatto e ci siamo chiariti. A Yerevan, dopo mesi di tira e molla, Daron si è dichiarato.  >  Cerca di spiegare Rodha al fratello ma Brian sembra non voler sentire ragioni.
<  Rodha, possibile che non ricordi le cose orribili che ti ha detto? Quello da te vuole solo una cosa e pensa di poterti comprare con la sua fama!  > Inveisce Brian, alzandosi.
 <  Brian, non cominciare con le insinuazioni! Non sei la persona più indicata per giudicare a riguardo.  > Inveisce Rodha, anche lei in piedi.
 <  Io non faccio promesse impossibili quando voglio portarmi a letto una donna.  >
<  Brian, smettila! Non mi sembra il caso di fare questi discorsi davanti a Nicole.  > Lo riprende Emily, rimasta in silenzio per tutto il tempo, però non può biasimare il figlio  per avere questi timori. Non ne ha mai parlato con Rodha, però Emily non ha mai visto Daron di buon occhio. Nicole, invece,  non osa interferire: immaginava che Brian avrebbe reagito così.  Sam cerca di placare gli animi, posando la sua mano sulla spalla di Brian.
<  Brian, scusa se mi metto in mezzo ma Rodha è abbastanza grande da saper badare a stessa.  > Dice Sam a Brian, cercando di farlo ragionare.
<  Sam, tu non lo conosci …   > Cerca di dire Brian ma Rodha, irritata e indignata per ciò che Brian ha detto, gli parla sopra.
<  Nemmeno tu lo conosci, Brian!  >   Dice Rodha con tale seccatura da gettare il tovagliolo per terra e correre in camera sua.
Brian sbuffa stizzito  borbottando qualche imprecazione incomprensibile.
<  Vado io.  >  Dice Emily camminando verso le scale del piano superiore.
<  Vengo anche io, mamma.  > Si aggrega Nicole.
Rodha si butta sul suo letto e si mette le mani nei capelli. 
“  Brian crede che io mi sia lasciata abbagliare dal chitarrista spericolato che fa il matto sul palco, come ha potuto?! Capisco la sua reazione, ma lui non sa come è fatto Daron, non sa cosa ho passati in questi mesi lontana da lui e viceversa.  “  Pensa Rodha sbuffando.
Rodha sente bussare alla porta.
<  Bambolina, siamo io e Nicole. Possiamo parlare in privato?  > Chiede con tono mellifluo.
<  Si …  >  Risponde Rodha.
Emily e Nicole entrano e si siedono nel letto di Rodha.
<  Capisco che non ti è piaciuto sentire certi discorsi, ma cerca di capire tuo fratello. Ti vuole un mondo di bene e non vuole vederti soffrire …  >  Cerca di spiegare Emily con quella calma che la contraddistingue.
<  Mamma, anche quando si litigava da  ragazzini, tu cercavi  quasi sempre di dare ragione a tutti, ma quello che è successo oggi è troppo grave. Brian non mi ha definita un’arrivista ma ci è mancato poco.  >  Risponde Rodha, risoluta.
<  Rodha, ho sempre capito che avevi un debole per Daron e io non credo sia per i soldi … Però a me non mi convince.  >
<  Cosa vuoi dire?  > 
Emily posa la sua mano sul fianco della figlia.
<  Vi siete messi insieme durante il vostro viaggio in Armenia?  >
<  Si.  >
<  Cosa c’è stato tra di voi?  >  Chiede Emily con un leggero imbarazzo.
<  Quello che pensi.  > Risponde Rodha con fermezza. Emily sospira.
<   Il suo comportamento è cambiato al vostro ritorno?  >
<  Ci sentiamo per telefono. Ha degli impegni lavorativi da sbrigare ma quando potrà, ci rivedremo.  >
<  E tu ci credi?  > Chiede Emily con sospetto. Rodha guarda indignata sua madre.
<  Mamma, non stiamo parlando di un impiegato!  E poi, Daron è un tipo solitario, ha preso tempo per riflettere su di noi. >
<  E se cambia idea, cosa farete?  >
<  Mamma!  >
<  Mamma, Rodha, non cominciate a litigare anche voi.  >  Interviene Nicole.
Rodha volta le spalle a sua madre e a sua sorella.
<  Non ho fame, lasciatemi da sola.  > Conclude la conversazione. Emily capisce che Rodha non vuole sentire altro e fa cenno a Nicole di uscire dalla stanza. Ma prima di andarsene, ha un ultimo dubbio da chiarire.
<  John sa di voi?  >  Chiede Emily.
<  No, ma lo saprà presto.  >
Detto questo, Emily e Nicole lasciano la stanza. Proprio in quel momento, il suo telefono squilla.
<  Pronto?  >
<  Ciao …  >  La voce leggermente imbarazzata di Daron, riesce a tranquillizzare Rodha.
<  Ciao.  >
<  Domani è il tuo giorno libero, vero?  >
<  Si.  >  Risponde la ragazza, speranzosa.
<  Domani mattina passo a prenderti. Voglio trascorrere tutta la giornata con te.   >  Dice Daron lasciando trasparire un poco di agitazione.
<  è successo qualcosa? Ti sento agitato …  >
Rodha può sentire un sospiro da l’altro lato del cellulare.
<  Ho incontrato mio padre oggi. Sa tutto.  >  Rodha si stupisce di sentire questa notizia.
<  Davvero?  E lui come ha reagito?  >
<  è una lunga storia …  >
 
È vero! Mentre Rodha era alle prese con i dubbi della sua famiglia riguardo a Daron, quest’ultimo  era pranzo dai suoi genitori, anche lui intenzionato a parlare di Rodha con la sua famiglia.
<  Ciao,  im vordin. Finalmente trovi un po’ di tempo da dedicare ai tuoi vecchi!  > Lo accoglie la madre alla porta.
Ayo, mayrik, sentire il tuo sarcasmo iracheno pungente, è sempre piacevole per me.  >  Replica il figlio alzando gli occhi al cielo.
<  è vero. Eviti sempre di passare del tempo con noi.  > 
Madre e figlio si recano nella sala da pranzo. Vartan  è sul bordo della lunga tavola e sta aprendo una bottiglia di vino.
<  Daron, per qualche miracolo divino, sei in anticipo.  >
<  Già. Hey! Ma quello non è un quadro di Rodha?  >  Chiede Daron indicando il ritratto di un sassofonista di strada con il suo cane fatto in nero e turchese.
<  Oh, si. è un suo regalo.  Tua madre lo adora.  >
<  è vero. Mi piacciono così tanto i suoi quadri e poi è una ragazza così garbata nei modi …  > Dice Zepur portando il Beriani  a tavola, un piatto iracheno a base di montone stufato con carote, patate e piselli con salsa al curry.
Daron si sente sollevato da quel commento, almeno sa per certo che avrà il sostegno di sua madre …
 
Mentre i tre mangiano il gustoso montone, Daron lascia le posate sul piatto e guarda i suoi genitori.
<  Devo darvi una novità.  >
Zepur  e Vartan guardano il figlio con curiosità.
<  Sto vivendo una storia importante.  >
Zepur, alla notizia, esulta.
<  Finalmente ti sei deciso a sistemarti!  Sono così felice.  >
<  è una bella notizia. È da tanto che state insieme?  >  Chiede Vartan, felice  a sua volta per il figlio.
<  Emh, no. Questa storia è iniziata da poco, però posso assicurarvi  che  questa persona mi fa sentire … diverso.  >
<  Avanti, cosa aspetti a dirci chi è questa donna tanto speciale da estorcerti questa confessione?  >  Insiste Vartan.
Daron sa già che la gioia del padre svanirà ma tanto lo avrebbe saputo prima o poi.
<  è Rodha.  >
Cade il silenzio. Il volto di Vartan, cambia espressione.
<  Stiamo insieme dalla notte del concerto a Yerevan.  >
Zepur, a differenza del marito, si avvicina al figlio e lo abbraccia.
<  Ottima scelta. Ho grande stima di lei e credo che possa tirare fuori il meglio di te.  >
Vartan, invece, non cambia espressione. Si massaggia le tempie cercando di riflettere su cosa dire.
<  Tu proprio non riesci a dare retta a qualcuno, vero?  >  Chiede irritato.
<  So cosa mi avevi chiesto ma sai come si dice, al cuore non si comanda.  > Risponde Daron pacato.  
<  Non prendermi in giro. Sono tuo padre, so come sei fatto! Tu non sei in grado di gestire una relazione seria …  >
<  Voglio mettermi in gioco e questa volta faccio sul serio. So di aver trovato una donna per cui valga la pena di  mettersi in gioco!  >
<  Senza fare paragoni con quella vipera …  >  Borbotta Zepur.
Sireli …  >
<  Caro, non farmi il predicozzo. Sai bene che opinione avevo di Jessica.  >
<  Vi prego, non mettete Jessica nel mezzo. Basta pensare al passato.  >  Dice Daron troncando il discorso.
<  Ascolta, io voglio bene a Rodha e voglio solo il meglio per lei.  >
 Daron si avvicina al padre.
<  Lo so, ma Rodha non è una bambina. Per aver scelto di stare con me, vuol dire che si sente abbastanza forte da tenermi testa.  >  Cerca di sdrammatizzare Daron.
 <  John sa di voi?  >  Chiede Vartan con rassegnazione.
<  No, papà. Rodha vuole trovare il momento giusto e le parole giuste …  >
Vartan torna a tavola e rivolge il suo sguardo verso Daron.
<  Vedi di non fare stronzate. Una ragazza come lei non la troverai più.  >  Si limita a dire.
Daron sorride soddisfatto e torna a tavola insieme alla madre.
 
************************************************
Intanto, nello studio dei System of a Down,  John e Shavo  hanno appena concluso una discussione con Sako. I due escono dallo studio e si dirigono in un bistrot vicino per consumare una cena veloce. Durante la cena, Shavo nota che John è pensieroso.  
<   Hey Dolmayan.  Qualcosa non va?  Stai rigirando la tua insalata come se fosse un piatto surgelato scadente.  > 
<  Umh, scusa Shavo, stavo pensando …  >
<  Ho notato. Problemi in famiglia?  >
<  No, niente di grave … si tratta di Rodha.  >
<  Cosa è successo?  >
John ripone la forchetta sul tovagliolo e guarda Shavo.
<  Credo che mi stia nascondendo qualcosa.  >
A quelle parole, Shavo cerca di non far trasparire i suoi pensieri.
<  Cosa pensi ti stia nascondendo?  >
<  Non lo so … però ho notato un notevole cambiamento nel suo carattere e quando provo a farle qualche domanda a riguardo, fa la vaga e svia il discorso.  >
<  Forse te lo stai immaginando.  >
<  Ma allora perché tutto questo mistero?  >  Chiede John preoccupato.
<  Non so … ma io credo che se Rodha ha qualche problema, sarà lei a parlartene, prima o poi.  > Dice Shavo, provando a terminare la conversazione, ma lui conosce John e sa che non lascerà perdere tanto facilmente …



Buonasera a tutti. Dopo questa vacanze, ritorno con un aggiornamento domenicale! Come potete notare, la verità sta venendo a galla a poco, a poco. Persino il perspicace John ha dei sospetti e il povero Shavo si trova sempre nel mezzo.
Cosa ne pensate della reazione di Brian? e di quella di Vartan? Vi ringrazio per il sostegno e aspetto i vostri commenti. A presto!

 

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Capitolo 26
*** Lo scandalo! ***


Capitolo 26.  Lo scandalo!
 
Rodha termina gli ultimi preparativi mentre aspetta Daron. Nicole è sul letto e la guarda divertita dallo sguardo trasognante della sorella allo specchio.  Per questa uscita giornaliera, Rodha punta su una camicetta bianca senza maniche con una gonna larga a righe alta fino alle ginocchia con due scarpe nere aperte con i tacchi.
<  Carina, finalmente vi incontrate? > Chiede Nicole.
<  Ah, finalmente è libero!  > Dichiara  Rodha, raggiante. Nicole diventa cupa improvvisamente.
<  Rodha, mi dispiace per ieri sera …  >
Rodha si avvicina alla sorella, scuotendo la testa.
<  Nicole, se ne faranno una ragione.  >
<  Lo spero. Dopo tante avversità, è giusto che sia felice.  > Dice Nicole, abbracciando la sorella.
<  Ti adoro, Nicole.  >  Risponde Rodha, sorridendo.
<  Anche io, sorella.  >
Il suono del campanello distrae le sorelle dalla conversazione.  Rodha si affretta a  scendere le scale insieme a Nicole. 
La scena a cui le sorelle si trovano di fronte è alquanto divertente: Daron fa il simpaticone con Emily.
<  [ … ] Forse sarà sorpresa di questa novità, ma posso assicurarle che le mie intenzioni sono serie.  > Dice Daron con calma e naturalezza.
<  Daron, io  guardo di più i fatti, non le belle parole.  Ci sono dei precedenti … E io desidero solo il bene per mia figlia.  >
<  Mamma, ti ringrazio ma sono adulta e so difendermi da sola!  >  Interviene Rodha da dietro.
<  Ciao, Daron.  > Lo saluta Nicole, guardandolo con costernazione.
<  Ciao, Nicole.  > Ricambia sorridente il chitarrista.
<  Allora, andiamo?  >  Chiede Rodha prendendo Daron sottobraccio. 
<  Ma certo. Buona giornata, Signora Emily. Ciao Nicole!  >  Saluta Daron con estremo garbo. Entrambi corrono verso la macchina e una volta dentro il mezzo, Rodha strappa a Daron un bacio appassionato.
<  Perdona mia madre ma sai, dopo tutto quello che è successo …  > Daron la zittisce.
<  Saprò riscattarmi.  Dopo ieri sera, non ho più ne paure ne timori.  >
<  Nemmeno io, credimi. Però, io non avevo mai avuto questo genere di contrasti con la mia famiglia. Ieri sera, Brian è venuto a trovarci e io ho approfittato della cena in famiglia per dire di noi e Brian si è infuriato da morire, penso di non doverti spiegare il perché …  >
Daron ripensa alla scazzottata con Brian e cerca di essere comprensivo.
<  Ammetto di essermi comportato da idiota quella sera ma non pensato che per aver reagito in quel modo, senza sapere che era tuo fratello, l’ho fatto perché ci tenevo a te? Se eri solo un capriccio,  dovevo fregarmene del fatto di averti vista con un altro uomo.  >  Cerca di replicare Daron.
<  E non è tutto. Crede che mi sia lasciata abbagliare dalla tua fama.  > Dice Rodha delusa. A quelle parole, Daron alza gli occhi al cielo.
<  Tuo fratello è davvero così banale?  >
Entrambi si mettono a ridere.
<  Parlando di cose serie, come è stato il tuo ritorno alla routine di tutti i giorni?  >  Chiede Daron a Rodha.
<  Non più la stessa da … quella notte.  >  Risponde Rodha innocentemente.  Daron sorride maliziosamente nel sentire Rodha rivangare l’ultima notte a Yerevan.
<  Anche per me è stato lo stesso. Purtroppo, al nostro rientro, ho dovuto sbrigare delle cose e …  >
<  Ascolta, Daron.  >  Lo interrompe Rodha.
<  Ho capito di cosa avevi bisogno: tu avevi bisogno di tempo per riflettere su ciò che è successo tra di  noi … Perché tu sei uno spirito solitario e sei stato abituato a vivere da solo per lungo tempo. Volevi riflettere su questa nuova situazione, lo capisco e non sono arrabbiata per questo. Sono felice che tu oggi sei qui, significa che non ti sei pentito delle tue scelte.  > Rodha ha parlato con una tale spontaneità da lasciare Daron spiazzato. Quest’ultimo sorride e prende la mano di Rodha.
<  Non ti sfugge niente, Rodha Evans.  > Commenta scherzoso.
<  Quasi mai, Malakian.  >
Dopo un sorriso complice, Rodha si rende conto di non aver chiesto una scaletta.
<  Dove vuoi portarmi?  > Chiede Rodha.
<  Lontano da macchine fotografiche e fan fanatici.  > Si limita a rispondere il chitarrista mentre inserisce la prima e parte.
A Rodha basta poco tempo per capire dove Daron la vuole portare: al Huntington.
Appena Rodha vede l’entrata del parco, rivolge uno sguardo interrogativo al suo compagno.
<  Cosa ti  fa pensare che saremo lontani da sguardi indiscreti?  >
<  Perché nessuno dei miei fan si aspetterebbe di trovarmi qui.  >  Risponde Daron come se fosse la risposta più ovvia del mondo.
Una volta entrati, Rodha resta affascinata dal giardino, immenso e vagamente simile al Parco degli Innamorati di Yerevan. Rodha inizia a capire perché Daron ha scelto quel posto.
<  Sai che c’è anche una biblioteca, qui dentro?  >  Chiede Rodha, sarcastica.
<  Ah, ah. >  Replica il chitarrista. <  Se cerchi un archivio di Storia e Scienza, eccolo qua!  >
<  A me piaceva Storia, a scuola.  > Commenta Rodha.
<  Per me era noiosa. L’ho rivalutata da grande.  >
Entrano e trovano nella hall un lavoro di architettura molto moderno con pareti a finestre e tante piante. Salgono le scale e si dirigono verso la galleria d’ arte.
La galleria è immensa: collezioni di opere italiane, olandesi, francesi e britanniche, create tra il quindicesimo e il ventesimo secolo.
<  Guarda, il Blue Boy!  >  Indica Rodha a Daron, guardando insieme uno dei celebri quadri di   Thomas Gainsborough.
<  La sua vita è stata così dura.  Per molti anni, ha vissuto nella povertà, a tal punto che è stato costretto a vendere i suoi quadri per sfamare la sua famiglia … ma alla fine è riuscito a acquistare notorietà.  >
<  Hai notato come i colori rendano più vivace il bambino rispetto al paesaggio?  >
 Chiede Daron , osservando bene il quadro.
<  Con il passare degli anni, Thomas Gainsbourough ha fatto più uso dei colori.  >
<  Hai visto anche il Pinkie?  >  Chiede Daron a Rodha indicando il quadro poco distante.
<  Che bello, non sapevo fosse esposto qui.  > I due si spostano verso il quadro, ammirandolo come fanno con tutti gli altri quadri esposti.
Finita la visita alla galleria d’arte, Rodha e Daron visitano il resto del edificio. Infatti, in passato era la villa di Henry E. Huntington, celebre imprenditore dell’industria ferroviaria.
La libreria, lo studio di Mr. Huntington, il soggiorno, la sala da pranzo, tutto rievoca il diciottesimo secolo.
I giardini, poi, sono i punti forti del posto:  immense distese di prati pieni di alberi in fiori, ponti di legno sopra i canali, statue e tanti gazebo. Rodha e Daron passeggiano per quei prati parlando  di tante cose, ridendo e scherzando sempre guardandosi negli occhi.
<  Daron, tu non hai fame?  > Chiede Rodha, terminata la visita.
<  Dio, si!  Ma non temere, mia dolce donzella, ti porto in posto favoloso!  >  Le risponde Daron con tono smielato.
<  E dove? Sono curiosa …  >
<  Un ristorante a pochi metri da Santa Monica Pier che amerai alla follia.  >
Infatti, arrivati sul posto, Rodha è felice come una bambina.
<  Tacos Fantasticos, SIII!!! Ti sei ricordato della mia venerazione per la cucina messicana. >  Rodha da un bacio a Daron, abbracciandolo.
<  Lo sapevo che ti avrei fatta contenta.  > Risponde Daron, compiaciuto.
I due entrano e si accomodano in un tavolo vicino a una finestra che si affaccia sul mare.
<  Cameriere, ci porti due Corone, per favore.  >  Ordina Daron da bere.
<  Dopo la passeggiata di questa mattina, ne avevo proprio bisogno.  >  Dice Rodha mentre legge il menu.
<  Hai già scelto cosa prendere?  >
<  Si. Un piatto di Chiles en Nogada* e una Barbacoa*.  >
<  Mmh … Io prendo un Menudo* e un Alambre*.  >
<  Sei sicuro di voler ordinare il Menudo?  Guarda che è davvero molto piccante!  >
<  Cosa credi? Di essere l’unica con lo stomaco forte in questo tavolo?  >  Chiede Daron divertito.
<  Ok, sei tu che lo devi mangiare.  >
Arriva il cameriere con le Corone e prende anche l’ordine. Dopo più di mezz’ora, arrivano le pietanze.
 <  Rodha, devo dirti una cosa.  >  Dice Daron mentre mangiano.
<  Sarebbe?  >
<  Prima dei casini con John e la band, avevo già preso un impegno con una band di Los Angeles, gli Orbellion. Ci esibiremo questa sera al The Viper Room. Spero di poterti vedere tra il pubblico questa sera.  >
<  Faceva tutto parte del lavoro che ti ha tenuto impegnato in queste settimane?  >
<  Esatto. E prima che tu me lo chieda, John e gli altri lo sanno però non possono venire questa  sera, tranquilla.  >
<  Allora non ci sono problemi.  Ci sarò.  >
Daron stringe la mano di Rodha e la guarda per un tempo interminabile.
<  Non ti facevo così romantico.  >  Commenta Rodha con un sorriso.
<  Mi stupisco anche io di me stesso.  >
********************************************** 
Finito il pranzo, Rodha e Daron si concedono una passeggiata sulla spiaggia di Santa Monica, mano nella mano.
<  Che bella giornata!  >  Sospira Rodha stringendo il suo braccio intorno alla vita di  Daron.
<  Anche per me. Però, non posso fare a meno di pensare a certe cose.  >
Rodha guarda Daron con fare interrogativo.
<  Quali cose?  >
<  Sembra che il mondo intero si opponga alla nostra relazione: mio padre, John, tuo fratello, i ragazzi …  >
Rodha sgrana gli occhi.
<  Anche i ragazzi lo sanno?!  >
<  Diciamo che il mie interesse nei tuoi riguardi è sempre stato chiaro come il sole.  Comunque ti spiego: John mi ha fatto un discorsetto dopo quella sera del bacio al Troubadour. Aveva visto la scena del bacio e mi ha preso da parte per parlare; mi ha detto del test del DNA e che era in attesa dei risultati. John mi disse chiaro e tondo che se tu eri sua sorella, dovevo toglierti dalla testa, perché lui ha vissuto in prima persona la mia rottura con Jessica e sapeva bene che avevo la mia abbondante percentuale di colpe.  Shavo lo ha sempre saputo mentre Serj lo ha saputo da me.  >
 
<  John ti ha detto di girare a largo da me?  >
<  Già.  Non biasimarlo, voleva solo proteggerti.  Per me non è facile condividere la mia vita con un'altra persona.  >
<  Devo avere paura?  >  Chiede Rodha con ansia.
<  Lo scopriremo andando avanti.  >  Risponde Daron con un mezzo sorriso. Anche Rodha sorride e ritorna con lo sguardo sul mare.
<  Hai ragione. >
***************************************************************** 
È sera. Daron e Rodha raggiungono il The Viper Room di  buon ora; Daron si lega i capelli e si camuffa per evitare di farsi riconoscere e entra con Rodha da l’ingresso sul retro dove c’è uno degli addetti del posto ad attenderli per fargli entrare.
<  Ascolta, ti lascio il bage per dopo. Tu vai a goderti lo spettacolo mentre io raggiungo il gruppo. A dopo.  >  La saluta Daron con un bacio.
<  A dopo.  > Lo saluta Rodha mentre se ne va.  
Rodha ordine un cosmopolitan al barista  e trova posto vicino al palchetto. C’è una marea di gente e non passano inosservate a Rodha le fan esaltate e armate di telefonino.  Le guarda con pena perché non sanno che Daron Malakian è già proprietà privata!
Dopo un ora, gli Orbellion e Daron entrano nel buio e ognuno si mette al suo posto. Improvvisamente le luci soffuse del Viper Room si accendono, Orbel Babayan  suona la intro di Vultures, accompagnato dal resto del gruppo. Daron canta in modo aggressivo, spedito ma trascina il pubblico con se. La seconda traccia, è una canzone degli Scars of Broadway, Funny.  Orbel e Daron vanno a ritmo di musica con aria malinconica, mentre Mike e Heno suonano rispettivamente la batteria e il basso a grande velocità, rilasciando energia in tutta la sala. Il pubblico esalta ma il più decantato di tutti resta sempre il chitarrista dei System. Rodha lo guarda cantare con la sua giacca di pelle e i suoi fedeli rayban  e ancora per lei è difficile realizzare che quello stesso uomo sia solo suo.
Intanto, termina Imposter e parte la intro di un’altra canzone degli Scars of Broadway: Insane.
 
Let's go insane again
Bring back the pain again
Let's go insane again
Bring back the pain again
Dream, dream your broken dream …
 
Rodha capisce che quella canzone per Daron è molto personale.  Parla delle sue sconfitte personali, causa della sua misantropia.  Rodha  può leggere anche qualcosa di lei in quella canzone, ma ormai è acqua passata!
Adesso è il turno di un altro brano degli Orbellion, You been had. Anche questa canzone è malinconica e con una brutta fine per la protagonista della canzone. Daron, nel frattempo, si toglie gli occhiali e la giacca, scatenando le grida delle ragazze allupate tra il pubblico. 
“  Sognate pure, tanto io lo so chi finirà nel suo letto stanotte!  “  Pensa Rodha trionfante e eccitata a quella idea, il suo ragazzo sa essere così attraente quando canta.
Alla fine di Universe, il gruppo suona un’altra canzone degli Scars of Broadway: 3005. 
 
Shooting up your world
Watching all the resurrection junkies losing ground
Yeah, I'll be there
Shooting up your world
Watching all the resurrection junkies losing ground
 
Rodha la canta ad alta voce senza rendersene conto, si lascia trasportare dalla magia di quel brano, lo adora. 
“  Chissà perché John e Daron non hai mai pubblicato quel famoso album con gli Scars. Hanno fatto belle canzoni anche da soli.  “  Pensa Rodha.
Dopo Sleep when we’re dead e One i’d love ( durante la quale, Daron si sofferma a guardare Rodha per un lungo istante ),  il gruppo suona un brano dei System of a Down, Shes’s like Heroine. E qui il pubblico inizia a fare realmente casino: ragazzi che spintonano e ragazze che ballano. Anche Rodha si mette a ballare divertita.
 
She's like heroin
Sipping
through a little glass
I'm looking for some help
I need someone to save her ass
Chinese tricks in rooms
With ghosts of hooker girly dudes

Me and heroin, maybe we can make some cash selling
Ass


Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
Ass
Selling ass for heroin
 
“  So che in realtà il messaggio di fondo di questa canzone è molto serio e avvilente, ma io mi diverto ogni volta che la sento.  “  Pensa Rodha mentre balla.
Il concerto giunge alla fine con Exploading/Reloading e Stoner Hate.  il gruppo saluto il pubblico e lascia libero il palco; Rodha ne approfitta per raggiungere Daron e lo trascina verso il parcheggio dove Daron ha lasciato la sua macchina.
<  Ma Rodha, che stai facendo? Io ancora devo salutare i ragazzi e qualcuno potrebbe vederci.  >
Rodha lo zittisce con un bacio appassionato e si accomoda sui sedili posteriori della macchina.
<  Vorrà dire che faremo una cosa veloce. Forse ho bevuto qualche drink di troppo, ma non posso aspettare. Ti voglio. Qui adesso!  >  Dice Rodha mentre getta i suoi slip nel tappetino del sedile.
Daron non se lo fa ripetere due volte: entra in macchina slacciandosi i pantaloni con fare impacciato e si avventa verso Rodha. Entrambi avrebbero voluto un momento di passione più lento e dolce ma l’astinenza di quelle settimane, ha spinto entrambi ad accontentarsi, per il momento, di un momento vorace, consumato in fretta! Daron perde il controllo di se e Rodha si lascia scappare certe sconcezze che non avrebbe mai pensato di dire ad alta voce.
Quando entrambi emettono il loro ultimo gemito, si stendono sui sedile con il fiato corto. Dopo qualche minuto, Rodha recupera gli slip e si riabbottona la camicetta mentre Daron si sistema i pantaloni.
<  Tesoro, spero che tu non sia una tipa da una volta a sera?  > Chiede Daron, sperando in un No.
<  Dopo portami a casa tua e lo scoprirai da solo.  > 
Daron sorride con malizia a questa allusione e entrambi scendono dalla macchina e tornano dentro il locale per salutare il gruppo.
 
 Il giorno dopo seguente, John, dopo la sua corsa mattutina, si prepara velocemente e si reca a casa di Serj per incontrarlo insieme a Shavo.  Serj lo ha chiamato un ora prima con un tono di voce preoccupato e lo ha pregato di correre a casa sua per parlargli di una questione delicata.
“ Chissà cosa vuole dirmi Serj? Sembrava piuttosto nervoso, questa mattina!  “
Pensa John, turbato.
Arrivato a casa di Serj, viene accolto alla porta da Angela. Sembra preoccupata anche lei.
<  Ciao, John. Ti accompagno in sala, Serj e Shavo ti aspettano.  >
John non sa come comportarsi ma decide di recarsi in sala dove trova i suoi amici.
<  Ragazzi, ma che state succedendo?  Perché tutto questo turbamento? >
Chiede John, guardando i suoi amici.  Serj decide di farsi avanti.
<  Ascolta, John. Questa mattina, Sonia ha letto il L. A. Stories e ha trovato un articolo che … ci riguarda, ecco.  >
<  Cosa vuoi dire? Cosa centra una rivista di gossip con noi?!  >  Chiede John, confuso.
Serj guarda Shavo come per chiedergli aiuto. Per la prima volta, anche Serj non sa cosa dire. Così decide di prendere la rivista con l’articolo in questione e lo mostra a John.
Quest’ultimo sbarra gli occhi e non riesce a credere a ciò che sta vedendo.




Buonasera ( notte ) a tutti!  Con questo capitolo vi lascio con un interrogativo che vi frullerà nel cervello per tutta la settimana: cosa ha visto John di tanto scioccante?
Nel prossimo capitolo svelerò l'arcano mistero, non uccidetemi! XD
Comunque, che ne pensate di questa giornata romantica? Avete apprezzato le canzoni del concerto? E cosa ne pensate di questo Daron in amore?
Commentate pure e lasciatemi le vostre teorie su John.
Alla prossima e grazie per il supporto!

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Capitolo 27
*** Sotto la bocca di tutti ***


Capitolo 27. Sotto la bocca di tutti.


 
John è pietrificato di fronte alla foto della pagina di quel giornale  scandalistico: sua sorella dentro una macchina, mezza vestita accanto al suo migliore amico.
 

La nuova fiamma di Daron Malakian

Passione irrefrenabile post – concerto con la conduttrice di Radio KNAC

 

<  John? John?   >  Lo scuote Serj, seriamente preoccupato.
<  Forse dovevamo dirglielo in un altro modo …  > Dice Shavo, anche lui turbato per John.
<  CHE C’è???  >  Scatta John, come ripreso dallo shock ma ancora preoccupato per questa foto che getterà solo  vergogna  su Rodha.
<  Abbiamo ricevuto delle soffiate di prima mattina, così Sonia ha comprato di buon ora il giornale per verificare di persona.  >  Dice Shavo. John ha uno sguardo minaccioso.
<  Io lo uccido!  > Minaccia John gesticolando.
<  Hey, non essere impulsivo. Guarda che queste cose si fanno in due!  > Lo contraddice Serj.
<  Accidenti, ma cosa è preso a tutti e due?! Il parcheggio del Viper Room!  >
John si siede nel divano, senza sapere come comportarsi.
<  John, se vuoi un consiglio, cerca di parlare con Rodha il prima possibile.  > Suggerisce Serj, posando la sua mano sulla spalla del suo amico.
<  Ascoltami. So cosa ti preoccupa di tutta questa faccenda: Daron e Rodha sono adulti e padroni delle loro vite. Se vogliono stare insieme, che male c’è?  >
<  Serj, sei impazzito?! Stiamo parlando di Daron!  >
<  Devi avere fiducia nel nostro amico. Forse, anche per lui è una storia importante.  >
<  Se lo era non avrebbe mai caricato mia sorella nella sua macchina come se fosse una sgualdrina!  >
Shavo decide di intervenire.
<  John, andiamo! Tutti noi l’abbiamo fatto in macchina con le nostre dolci metà almeno una volta nella vita. Non essere così retrogrado. Devi accettare la realtà dei fatti: Daron e Rodha stanno insieme e tu non puoi farci niente. Dobbiamo solo trovare il modo per attutire questo scandalo.  > Sbotta il bassista, stanco di tutte queste paranoie.  John resta in silenzio e si massaggia le tempie cercando di pensare mentre, improvvisamente, Angela si presenta nel salotto con il caffè per i tre amici.
<  Non possiamo impedire la diffusione di questo pettegolezzo, visto che è già stato pubblicato! Devo avvertire Rodha.  >  Sentenzia John, prendendo il cellulare dal suo marsupio.
John prova a chiamare Rodha ma scatta la segreteria telefonica.
<  Oh, no. Non risponde, cazzo!  > Impreca John, in totale agitazione.
<  Non ti conviene nemmeno recarti a Radio KNAC. Sicuramente sarà assediata dai giornalisti.  > Ragiona Serj a voce alta.
<  E allora cosa posso fare?  >  Chiede John, più a se stesso che ai suoi colleghi.
<  Prova a contattare Daron.  >  Propone Shavo.
<  Fallo tu. Non me la sento di parlare con lui, per il momento. Devo ancora elaborare questa … foto.  >  Commenta John, disgustato.
<  Va bene, ok.  >  Risponde Shavo, scuotendo la testa.  Prova a chiamare Daron.
 
***************************************************  
 
La sveglia del cellulare suona, risvegliando Rodha dai suoi dolci sogni. Apre lentamente gli occhi e osserva la camera nella quale ha dormito: il letto è a due piazze con le lenzuola scure e i mobili, visibilmente costosi, sono pieni di teschi, candele e gadget degli Oilers shrine. Rodha ripensa alla notte trascorsa con un sorriso incontenibile e scende dal letto per raccogliere i suoi indumenti e prepararsi  velocemente per andare a lavorare.  Uscendo dalla camera da letto per recarsi in bagno, Rodha sente un profumino delizioso accompagnato da Daron che canticchia dal piano inferiore; Rodha se la ride sotto i baffi.

“  Che carino, sta preparando la colazione!  “  Pensa la ragazza mentre entra in bagno per fare la doccia.

Dopo dieci minuti, Rodha scende al piano inferiore e si reca in cucina dove trova Daron ai fornelli con addosso un grazioso grembiule rosso.
<  Buongiorno, dolcezza mia!  >  Dice Daron voltandosi verso la ragazza.
<  Buongiorno.  > Risponde Rodha con un bacio.
<  Siediti sullo sgabello, la colazione è pronta.  >
<  Sei così carino con questo grembiule.  >  Commenta Rodha, divertita.
<  Non osare prendere in giro il mio grembiule.  > Commenta Daron con un braccio posato sul fianco e l’altro che agita il mestolino.
<  Che paura!  >  Lo provoca la ragazza.
<  Guarda  che non abbiamo molto tempo, tra poco devi andare a  lavoro.  >
<  Lo so.  >  Risponde Rodha mentre si siede nello sgabello del banco.
<  Hai avvisato a casa che sei qui?  >  Chiede Daron per curiosità.
<  Certo. Non temere,  non ho detto a mia madre che ho dormito in mezzo ai teschi.  >
Daron si avvicina al banco con un vassoio pieno di pancake.
<  Allora si che avrei la sua benedizione!  >  Commenta Daron, divertito.
<  Mhh … Questi pancake sono squisiti.  >
<  L’ingrediente segreto è l’amore.  >  Risponde Daron con l’ occhiolino.
<   Ma smettila e passami il caffè.  >
 
Finita la colazione, Daron accompagna Rodha al lavoro, trovando il solito maledetto traffico.
<  è stata una notte fantastica.  > Commenta Rodha, rompendo il silenzio nella macchina.
<  Modestamente …  >  Risponde Daron, divertito mentre guarda la strada.
<  Quante arie!  Non è solo merito tuo.  >  Lo rimbecca Rodha.
<  Possibile devi sempre ribattermi?  >
<  Non sei da meno, credimi.  >
<  In ogni caso, anche per me è stata una notte fantastica. Anche la giornata di ieri è stata favolosa.  >
<  Spero di non dover aspettare troppo per rivivere un’altra giornata come quella di ieri.  >  Confessa Rodha, senza smettere di guardare il profilo del suo amato.
<  Sto già pensando al prossimo posto da vedere con te.  >  Dice Daron con leggero imbarazzo.
 
Dopo una quarantina di minuti, Daron riesce a raggiungere la sede della stazione radiofonica, ma Rodha chiede a Daron di fermarsi fuori dal parcheggio della sede.
<  Perché?  >  Chiede Daron.
<  Non voglio che i miei colleghi ci vedano insieme, per adesso. Non voglio passare per una arrampicatrice sociale.  >
<  Dovresti fregartene, ma non voglio farti entrare a lavoro in ritardo per discutere di questo punto. Rimandiamo a stasera, se vuoi?  >
<  Oh, no, non posso. Devo andare a cena da mio padre.  >
Terminata la  frase, Daron e Rodha si scambiano uno sguardo sorpreso.
<  Rodha, hai detto tuo padre!  > Commenta Daron.
<  Mi è scappato.  >
<  è una cosa positiva.  Vuol dire che ti stai affezionando a lui.  > 
Rodha sorride al chitarrista  e si avvicina a lui per baciarlo.
<  Ci vediamo domani, ok?  >
<  Ok.  >
Rodha scende dalla macchina e si dirige verso la sede. Daron, invece,  riprende la strada per tornare a casa. Durante il tragitto, Daron riceve una chiamata da parte di Shavo.
<  Pronto, pelatone.  Novità urgenti?  >   
 
<  Sì! Che sei un deficiente di fama internazionale.  Questa mattina, mia moglie ha letto il L. A. Stories, va a pagina 20 e cosa vede? La tua faccia da gorilla in calore con Rodha svestita, dentro la tua macchina!  >

A quelle parole, Daron sgrana gli occhi e resta senza parole, temendo che una certa persona sia stata informata di questo articolo.
<  John vi ha scoperti ed è incazzato con te!  >

“  Shavo mi ha letto nel pensiero.  “  Pensa Daron, scocciato per questa gatta da pelare.

<  COSA?!  Chi ha scattato le foto?! Voglio nome e cognome di quel gran bastardo!  >
<  Lascia perdere! Rodha è con te?  Abbiamo cercato di avvisarla ma non risponde al cellulare.  >
<  Forse, prima non vi ha risposto perché aveva ancora il silenzioso.  Comunque, le ho dato un passaggio a lavoro ma ora sono già vicino casa. Mio Dio, devo chiamarla subito!  Dove siete?  >
<  A casa di Serj.  >
<  Ottimo, almeno non avremo i giornalisti alle costole. Vi raggiungo subito, così cercherò di parlare con John.  >
<  Se ci tieni così tanto a farti prendere a calci nel sedere, accomodati.  >
<  A tra poco.  >

Daron riattacca e compone subito il numero di Rodha.
“  Per fortuna, Shavo mi ha avvertito.  Io non leggo quelle schifezze.  “  Pensa Daron.
Prova a chiamare Rodha. Una, due, tre volte. Niente.
<  Maledizione!!  >  Impreca Daron, dando un pugno al volante.
 
****************************************************
Rodha raggiunge la stazione radiofonica, notando qualcosa di molto strano: una  gruppo di gente davanti alla porta d’ingresso che parlottano tra di loro. Lei si avvicina ugualmente alla porta, credendo si tratti di manifestanti repubblicani  ma appena il gruppo si accorge della sua presenza, Rodha si rende subito conto che non si tratta di manifestanti. La circondano con i microfoni tra le mani e la tempestano di domande che Rodha non riesce a comprendere e cerca di liberarsi di quegli scalmanati entrando di corsa nella sede. Una volta dentro, si sente osservata dalla  segretaria.
<  Beth, chi diavolo sono questi tizi?! Perché mi hanno bloccata?  >  Chiede Rodha basita.
<  E ti stupisci?! Ti scopi il chitarrista dei System of a Down nel parcheggio del Viper Room e credi che nessuno ti noti? È da questa mattina che sono appostati qui.  >  Commenta Beth con tono di rimprovero.
<  Cosa?  > Chiede Rodha.
Beth prende il L. A. Stories e mostra a Rodha la foto incriminante.  Rodha  la guarda con stupore e imbarazzo.
<  Spero che la tua famiglia non legga le riviste di gossip, pensa che figura!  >
Rodha rivolge uno sguardo inceneritore a Beth.
<  Anche se fosse, non è affare di nessuno!  >  Commenta Rodha, immaginando cosa pensa la segretaria.
<  Perché fai così?  La tua famiglia sarà felice della tua scelta. È un uomo ricco e famoso …  >  Commenta la segretaria sarcastica.
<  Fottiti!  >  Le risponde Rodha tra i denti andando verso la sua sala. 
Non ha voglia di compromettersi per una cretina.
 

3 – 2 – 1 …

IN ONDA! 

<  Buongiorno, fratelli metallari!  Diamo inizio alla settimana, trafficata e casinista come sa essere solo a Hollywood.  Prima di dare inizio alla  playlist, vi comunico che il 20 Luglio inizierà il tour europeo dei Moonspell  e il 5 Agosto, i Children of  Bodom  terranno un concerto al Blizzard Arena; sono rimaste ancora venti prevendite, affrettatevi! Potete acquistarle sul nostro sito ufficiale.

Questa mattina, do inizio alla playlist con un grande classico, energico e pieno di grinta: Holloween, Rise and Fall! >  

 
 
Rodha si toglie le cuffie e da un’occhiata alla posta elettronica del suo programma. Solitamente, il Lunedì è uno dei tre giorni della settimana in cui Rodha cerca di rispondere in diretta a tutti i messaggi che i fan di Radio KNAC mandano durante la sua  trasmissione.  Non lo avesse mai fatto! Rodha riceve solo messaggi relativi alla foto pubblicata da  L. A. Stories. 
 

Rodha , come è stato farsi cavalcare da Daron???

 
E brava Rodha!  Ti sei fatta una bella pubblicità con L. A. Stories!


Non ti è bastato il concorso di Miss Hollywood, dovevi anche farti il chitarrista dei SOAD per farti notare. Che vergogna!

 

Rodha, puoi dircelo! È vero che l’uccello di Daron è abbastanza grosso per tutti noi? XD

 
 
Rodha, dopo la tua scopata con Daron, puoi confermare la veridicità della regola della L?
 

 
Rodha, hai due tette favolose!!!
 
 
 
<  Ok, ho letto abbastanza!  >  Commenta Rodha a microfono spento. Tutte quelle sentenze sputate a caso senza sapere quanto lei e Daron hanno lottato per stare insieme!
La canzone sta per terminare e Rodha si rimette le cuffie, infuriata come non lo è mai stata.

<  Cari fratelli metallari, ho una comunicazione da farvi!

Non giriamoci intorno! Sappiamo tutti di una certa foto pubblicata dal settimanale L. A.  Stories  che ritrae la sottoscritta con Daron Malakian all’interno di una macchina; una  foto, tra l’altro,  scattata sicuramente da un dilettante,  è proprio una porcheria. Ma non voglio soffermarmi sulle doti del fotografo, bensì voglio lanciare un messaggio a tutti voi! Se avete intenzione di sprecare i vostri soldi per scrivermi messaggi futili  e infamanti, fatene pure a meno perché io non leggerò nessun messaggio oggi! La mia vita privata non è affare di nessuno e tutte le mie vittorie personali, le ho conquistate con tanti sacrifici, senza scendere a compromessi. Detto  questo, possiamo andare avanti … >

 
************************************** 

Durante la pausa pranzo, Rodha accende il suo cellulare e trova una marea di chiamate perse. Sospira, immaginando per quale motivo mezzo mondo la sta cercando.  Ha deciso di restare chiusa  dentro la stazione radiofonica per evitare altri assedi da parte dei giornalisti. Avendo lo stomaco in subbuglio, Rodha mangia solo un tramezzino comprato dalla macchinetta e manda un messaggio a Daron, notando le sue numerose e frequenti chiamate perse.
 
So già tutto. Questa mattina ho trovato un gruppo di giornalisti sotto la porta. Non avere paura per me, sopravvivrò alla giornata.
 

A messaggio inviato, la prima persona a cui telefona è sua madre, la quale risponde subito.

<  Hai saputo?!  >  Chiede Emily con voce nervosa.
<  Mi dispiace, mamma. Non so cosa dire.  >
<  Non hai niente da dire! Questa foto parla da sola. Questa mattina sono uscita per andare a lavoro e mi sono ritrovata un branco di giornalisti che hanno importunato me e tua sorella che doveva andare a scuola.  Dimmi con che coraggio potrò uscire di casa , adesso? Siamo diventati lo zimbello di tutto il quartiere!  >
<  Mamma, ti ho già detto che mi dispiace!  Ho beccato i giornalisti sul mio posto di lavoro. Sono stata avvilita abbastanza dai messaggi orribili scritti dagli ascoltatori della KNAC. Non ho bisogno di sentirmi sminuita anche da mia madre!  >
<  Io non so più chi sei.  >

Emily riattacca bruscamente. Rodha si mette le mani nei capelli e vorrebbe piangere.
“  Sono una stupida!! Come ho potuto essere così leggera? “  Pensa Rodha in preda dai ripensamenti.
Il suo cellulare squilla. È Mia.
<  Pronto, tesoro.  >
<  Sorella, ho letto il giornale questa mattina. Tu e il tuo uomo avete combinato un gran casino!  >
<  Rodha che hai combinato???  >  è la voce di Lester.
<  C’è anche Bonnie con voi?  >
<  Eccomi, Rodha!  >
<  Ragazzi, è stata colpa mia. Sono io che ho spinto Daron a farlo in macchina. Come potevo immaginare di essere spiata da un cazzo di paparazzo!  >  Si sfoga Rodha.
<  Chiunque è stato, spero gli caschi il pisello!  >
<  Grazie per il sostegno, Lester.  Ho trovato un gruppo di giornalisti alla KNAC, rendetevi conto!  >
<  Sorella, non rilasciare nessuna dichiarazione!  Non si sa mai come possono rigirare le tue parole.  >
<  Non temere, Mia. Non ho alcuna intenzione di parlare con questa gente.  >
<  Al di là di tutto, sappi che non ti lasciamo da sola in questo casino!  >
<  Grazie, Bonnie. Grazie a tutti voi, ragazzi. Ne ho proprio bisogno. Ho chiamato mia madre  e mi ha fatto la predica.  Non mi sono mai sentita così umiliata in tutta la mia vita!  E non parliamo dei messaggi che ho ricevuto a lavoro …  >
<  Sono una marea di cretini, lo sai!  Chissà come avrà reagito Daron?  >
<  Non ne ho idea, Bonnie.  So solo che ha cercato di contattarmi diverse volte. Gli ho scritto un messaggio  per avvisarlo che so tutto.  >
<  Sarà abituato a depistare i giornalisti, non temere.  >
<  Hai ragione, Lester.  >

Mentre è al telefono, Rodha vede la segretaria farle dei cenni.
<  Scusatemi, ma devo riattaccare. Mi cercano.  >

Rodha saluta i suoi amici e si avvicina a Beth.
<  Cosa vuoi, adesso?  >
<  Mentre parlavi al telefono, mi ha chiamata Richard. Ha detto che ti vuole parlare, vai nel suo ufficio.  > Risponde lei, piatta.
Rodha si porta una mano nella fronte e prende l’ascensore.

Raggiunto il terzo piano, Rodha raggiunge la porta del capo e bussa.
<  Sono io, Rick. Posso?  >
<  Entra!  >  Replica il capo con un tono di voce tutt’altro che tranquillo.
“  Prevedo guai.  “  Pensa Rodha mentre apre la porta.
 
Entra con passo lento e trova Richard seduto dietro la sua scrivania. La sua espressione non rincuora la povera Rodha.
<  Immagino il motivo per il quale mi hai chiamata …  >  Prova a iniziare Rodha.
<  Forse, ma non è solo quello.  >  La interrompe Richard con fare brusco.
<  Rick, perché mi parli così?  >  Chiede Rodha, turbata ma anche scocciata.
“  Si tratta solo di una stupida foto di me e del mio ragazzo! Celebre, va bene, ma è pur sempre il mio ragazzo!  “  Pensa Rodha tra sé.
<  Questa mattina hai combinato un casino!  >


Ciao a tutti!  Ora che avete scoperto cosa aveva tanto turbato il nostro John ( poverino, l'ho combinata grossa a questo giro! ), voi penserete che peggio di così non possa andare, giusto? Eh, eh, non c'è mai fine al peggio! 
Fatta questa premessa, come finirà la conversazione tra Rodha e Richard?  John ammazzerà di botte Daron?  E la famiglia di Rodha che cosa farà adesso che è al centro di uno scandalo mediatico? Avrete tutte le risposte nel prossimo capitolo!
Buona lettura a tutti!

 

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Capitolo 28
*** Andrà tutto bene ***


Capitolo 28.  Andrà tutto bene


 
<  Non ti seguo, Rick.  >  Commenta Rodha, perplessa. 
Rick, di tutta risposta, si massaggia le tempie con fare seccato e nervoso.
<  Questa mattina, durante il tuo programma, non solo hai dato credito a quella foto ma ti sei presa la libertà di insultare i nostri ascoltatori.  Che cazzo, non puoi mettere la KNAC in cattiva luce per una cazzata che hai combinato!  >  Sbotta Rick alzando la voce.
Rodha non ci sta a tutto questo.
<  E cosa dovevo fare?! Ringraziare la gente per avermi dipinta come una donna opportunista?  Tu non hai letti i messaggi che ho ricevuto questa mattina e non permetterò a nessuno di mettermi alla gogna, sappilo!  Io ho una relazione sentimentale con Daron Malakian, quella foto non è il ritratto di una scopata e via.  >
<  Rodha, mi sorprende che tu ancora non hai capito: ciò che fai nel privato non mi riguarda ma non puoi dare una pessima immagine a questa stazione radiofonica. È scontato che la gente non veda di buon occhio la tua relazione con il chitarrista dei System of a Down. Per non parlare di quella discussione che hai avuto con John Dolmayan tempo fa per chissà quale motivo. Spero non quello che sospetto …  >
<  Cosa stai insinuando? Che prima me la sono fatta con John e ora con Daron? È questo quello che pensi dopo sei anni che ci conosciamo e lavoriamo insieme?  >  Chiede Rodha, indignata per tutto questo fango.
<  Tu l’hai  detto.  >  La risposta di Rick è il colpo di grazia per Rodha.
<  E adesso? Cosa hai intenzione di fare?  > Chiede Rodha, lasciando trasparire tutto il suo astio.
<  Mi dispiace, Rodha. Non ho altra scelta, devo salvaguardare la Radio.  Prendi tutte le tue cose e libera la tua sala entro stasera. Sarà il tuo ultimo giorno lavorativo.  >  Concludo Richard, con una tonalità di voce più calma ma che lascia trapelare delusione.
Rodha non vuole abbassarsi a fare scenate o a pretendere chissà cosa, nonostante tutto questo sia ingiusto.  Si limita a lasciare lo studio di Richard e finisce il suo pranzo, in preda alla più completa delusione.
 

*******************************************  
 

Daron raggiunge la casa di Serj, prestando la massima attenzione a non essere seguito da qualche giornalista impiccione.  Giunto sul posto, Daron fa un respiro profondo e decide di affrontare di petto il suo amico da vero uomo. Quando bussa alla porta, è Angela a riceverlo.
<  Ciao, Angie.  > 
<  Ciao, Daron. Entra, i ragazzi sono in sala.  >  Lo accoglie Angela. 
Daron entra e si dirige in salotto e quando il suo sguardo incrocia quello di John, si sente come quella maledetta sera nella quale diede un pungo al suo amico per aver scritto quel post di protesta. Ma questa volta era lui a rischiare di beccarsi un pugno da John.
Quest’ultimo, infatti, si alza in piedi e si avvicina a Daron con fare minaccioso.
<  Mi avevi promesso di stare alla larga da lei!  >  Inizia a inveire John ma Shavo è svelto a mettersi tra i due.
<  John, calmati!  >  Lo blocca Shavo.
<  Shavo, fermo. Non intrometterti. >  Interviene Serj.
<  Ascoltami bene, John. Io e Shavo andiamo in cucina e vi lasciamo da soli per chiarirvi. Comportatevi da persone civili.  >  Intima Serj con grande serietà. John si limita a annuire e Daron non mostra intenzioni minacciose.
Serj e Shavo lasciano il salotto.  Daron riprende il suo discorso.
<  Io non ho promesso nulla, ti avevo solo detto che Rodha non correva alcun pericolo con me. Ma le cose possono cambiare quando conosci nel profondo una persona.  > Spiega Daron con calma, non ha alcuna intenzione di discutere.
<  Per favore, Daron!  Non prendermi per il culo. Ti conosco bene, sei troppo prevenuto verso il prossimo per aver cercato di ‘ conoscere Rodha nel profondo ’ !  Tu vuoi divertirti e basta!  > Lo accusa John.
Daron cerca di non perdere la calma e continua a spiegare le sue ragioni.
<  Inizialmente, era così, non lo nascondo. Ma dopo quello che ho combinato, dopo tutto quel tempo che abbiamo passato senza Rodha, ho capito la vera natura dei miei sentimenti per lei. Sono felice di poter dire che Rodha ricambia i miei sentimenti.  >
<  Ti rendi conto che cosa ho provato nel vedere questa foto?!  Cosa penserà la gente di mia sorella?  >  Chiede John, sbattendo in faccia a Daron il giornale con la foto.
< Da quando ti interessa il parere della gente? Tanto penseranno sempre male di noi e della gente che ci sta vicina.  >
<  Daron, fino a quando si tratta di noi, va bene, ci sto. Ma è mia sorella che sta al centro di questo scandalo! Non lo merita. > 
<  John, anche io sono incazzato nero per questa cazzo di foto che ci ritrae in un momento intimo. Ma non possiamo farci niente e anche Rodha ne è consapevole. Possiamo solo aspettare che la gente trovi un altro scoop più interessante sul quale gettarsi. >
Daron estrae il suo cellulare e mostra a John il messaggio di Rodha.
< Tua sorella è più forte di quanto da a vedere. >  Continua Daron.
<  Lo so che è forte. Sapevo anche che Rodha stava vivendo una storia, non me lo ha detto lei, ci sono arrivato da solo.  Adesso so con  chi  e perché me lo ha tenuto nascosto …  >
 John sospira e si porta le mani al viso.
<  Da quanto va  avanti?  >  Chiede quest’ultimo, cercando di calmarsi.
<  Dal concerto di Yerevan. Abbiamo parlato a lungo nel giardino del Ristorante Ureni e poi …  >
<  Non voglio sapere i dettagli!  >  Lo blocca John.
<  … Abbiamo dormito insieme.  > Continua Daron con leggere imbarazzo.
<  Oh, che cazzo!  > Impreca John, non volendo sentire quello che già aveva capito.
<  Rodha ha trenta anni, John.  >
<  Ho capito ma sono pur sempre suo fratello.  >
I due si mettono a sedere nello stesso divano.
<  Se ti consola, anche Brian e Emily non mi vedono di buon occhio.  > Riprende Daron.
<  Oh, grazie!  > Dice John con sarcasmo.
<  Anche la mia famiglia lo sa. Inizialmente, papà era reticente ma poi ha capito che le mie intenzioni sono serie.  >
<  Se tuo padre crede nelle tue buone intenzioni, immagino di non avere scelta. So che è un uomo imparziale.  >
Daron si getta addosso a John e lo stringe in un caloroso abbraccio.
<  Che bello, saremo cognati!!!  >
<  Daron, staccati immediatamente!!  >
<  Ho visto la bandiera bianca!  >  Dice Shavo ritornando in sala con Serj.
<  Si, Shavo.  >  Risponde Daron felice.
Anche John si lascia scappare un sorriso.
<  Ascolta, Daron. Io avrei un’idea.  > Dice John a Daron.
<  Cioè?  > Chiede il chitarrista con curiosità.
<  Facciamo una bella sorpresa a Rodha.  >
 


*******************************************
 

< [ … ] Cari fratelli metallari, siamo giunti alla fine del programma.  Approfitto di questo momento per darvi un triste annuncio e credetemi, per me non è facile … Ho dedicato sei anni della mia vita a questa trasmissione, ho fatto il mio dovere con passione e divertimento sino a oggi. Purtroppo, però, per una serie di motivi personali, la mia avventura con Radio KNAC finisce qui.  Ma non posso andarmene senza salutarvi come meritate!
Abbiamo discusso insieme di tante tematiche e abbiamo anche rockeggiato insieme! Questa mattina, alcuni di voi mi hanno fatto girare le scatole da morire con certi messaggi, senza conoscere certe situazioni. Ma va bene così! Io me ne vado a testa alta e voglio ringraziare  tutti voi per avermi seguita per tutti questi anni. Spero di aver reso più leggere le vostre mattine in macchina, bloccati nel traffico, spero di aver dato ai i vostri pomeriggi  e alle vostre sere una carica di adrenalina.  Me ne vado con una delle mie canzoni preferite, gli Hammerfall  con Glory to the brave.  Arrivederci a tutti!  >

 Rodha si toglie le cuffie e solo in quel momento,  con il riff di Stefan Elmgren in sottofondo, si rende conto che quella è l’ultima volta che farà quel gesto.
 
Snow is falling down on this glorious land 
colors fading, turning into white again 
To fallen heroes angels sting, they cry their winter tears 
endless mourning days will turn to years 

So this is goodbye, I take leave of you and 
spread your wings and you will fly away now, fly away now 

Nothing on earth stays forever 
but none of your deeds were in vain 
Deep in our hearts you will live again 
you're gone to the home of the brave 

 
Rodha resta ferma nel suo sgabello e ascolta la voce intensa e acuta di Joacim Cans, ripensando a tutto il tempo che ha trascorso in quel buco di stanza ormai così famigliare  e testimone di tutti i suoi pensieri.
 
Every solemn moment I will treasure inside 
even though it's hard to understand 
that a silent wind can blow that candle out 
taking everything leaving the pain far behind 

You call out my name, but your voice is fading 
into the wind, embraced, you'll fly away now, fly away now 

Nothing on earth stays forever 
but none of your deeds were in vain 
Deep in our hearts you will live again 
you're gone to the home of the brave 
 
Sfoga le sue emozioni con il pianto, un pianto liberatorio per sfogare la sua rabbia verso gente che la giudica, verso il sua famiglia che non la capisce e  verso il  suo capo, anzi ex – capo, che le ha dato il colpo di grazia con il licenziamento. Dopo un tempo infinito, Rodha cerca di farsi forza e asciuga le sue lacrime; desidera solo poter vedere John e cercare conforto, sperando che non sia arrabbiato anche lui per ciò che è successo.  Vorrebbe anche Daron al suo fianco, vorrebbe sentirsi dire dal suo ragazzo che andrà tutto bene. 
 
 
My eyes are closed I feel you're faraway (so close) 
far beyond that shining star 
I know you'll find what you've been fighting for 
far beyond that shining star 

Down on bended knee I pray, bring courage to these souls 
make'em live forever in the heart of the bold 
So I say farewell my friends, I hope we'll meet again 
when my time has come to fall from the grace 

So this is goodbye, I take leave of you and 
spread your wings and you will fly away now, fly away now 

Nothing on earth stays forever 
but none of your deeds were in vain 
Deep in our hearts you will live again 
you're gone to the home of the brave

 
 
A canzone terminate, Rodha prende una scatola con tutte le sue cose e lascia la sala. Cammina a spalle dritte e guardando avanti; tutti i dipendenti la guardando dirigersi verso l’uscita in silenzio, senza un saluto e senza un augurio.  Persino Richard  è presenta per vederla andare via, non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce ma era dispiaciuto per tutto questo.  Rodha lo degna di uno sguardo ma non si ferma per salutarlo, infatti esce dalla stazione e si dirige verso la macchina.  Vuole cercare di sembrare il più serena possibile davanti a Fuad.
 

******************************************** 
 

Rodha  raggiunge la casa di suo padre e cerca dentro di se il coraggio necessario per comunicare  la notizia del licenziamento.  Raggiunta la porta, suona il campanello e viene accolta da Berti. 
<  Ciao, Rodha. Come va, cara?  >  Chiede Berti abbracciando la ragazza.
<  Ho vissuto giorni migliori.  Ve ne parlerò dopo.  >  Risponde Rodha cercando di sorridere.  Quando raggiunge la sala pranzo, resta basita da ciò che vede:  John, Daron e Fuad che discutono tra di loro di non sa cosa.  Daron si accorge della presenza di Rodha e fa un cenno a John.
<  Finalmente sei arrivata. Già mi mancavi. Fuad posso salutare per bene tua figlia?  > Chiede Daron, contento.
<  Con moderazione, sia  chiaro!  >  Lo intima Fuad, sempre mantenendo il sorriso.
Daron si avvicina a Rodha per salutarla con un casto bacio.  Rodha diventa paonazza.
<  Tranquilla, abbiamo chiarito.  >  Sussurra Daron all’orecchio di Rodha.
<  Hey, lasciami salutare mia sorella, razza da nano egoista!  > Lo rimprovera John scherzando.
John abbraccia sua sorella per un lungo istante e Rodha si lascia andare al suo amorevole abbraccio.
<  Grazie, John.  > Dice Rodha al fratello.
<  Voglio solo che tu sia felice.  > Risponde John.
<  Adesso è il mio turno, signori.  >  Dice Fuad salutando sua figlia.
<  Ciao, papà.  Sono così felice divedervi qui tutti insieme.  > Dice Rodha, quasi commossa. Fuad la guarda incredulo.
<  Mi hai chiamato papà?  >
<  Si, ti ho chiamato papà.  > 
Padre e figlia si abbracciano ancora, sotto gli sguardi felici di  tutti i parenti. 
<  Ragazzi è pronta la cena!  > Berti richiama tutti quanti per la cena e tutti si accomodano a tavola.
 
Per Rodha non sembra ancora vero: lei con Daron alla sua destra e suo fratello alle sua sinistra, seduti a tavola con suo padre.  È così felice per questo e le dispiace interrompere questa dolce atmosfera con la sua brutta notizia ma non può fare a meno di sfogarsi con i suoi cari.
<  Ho una cosa da dirvi.  > 
Tutti guardano la ragazza.
<  Di cosa si tratta?  >  Chiede Fuad.
Rodha stringe i denti e confessa tutto.
<  Sono stata licenziata dalla KNAC.  >
<  Come sarebbe a dire licenziata?!!  >  Sbotta John, sotto gli occhi sconcertati del padre.
<  Dopo l’articolo scandalistico del L. A. Stories  e dopo aver risposto malamente a dei messaggi provocatori di alcuni ascoltatori, Richard, il mio capo, ha fatto questa scelta per salvaguardare la radio.  >  Risponde Rodha, pacata.
<  Ma è una follia!  >  Replica Fuad, anche lui arrabbiato.
<  Per una frivolezza del genere, decide di mandare via una delle sue più valide conduttrici?  Faremo causa alla stazione radiofonica!  > 
<  Papà, lascia stare, ti prego.  Non ho alcuna intenzione di fare un polverone. Lavorare in radio mi piaceva da matti ma non era la vocazione della mia vita, dipingere è la vocazione della mia vita.  >  Risponde Rodha cercando di tranquillizzare suo padre e suo fratello.
<  Rodha, sei proprio sicura? Adesso cosa hai intenzione di fare?  >  Chiede Daron prendendo la mano di Rodha.
<  Ci penserò, ho bisogno di riflettere. Dai, non roviniamo questa bella serata per questo inconveniente. Andrà tutto bene, ne sono sicura!  >  Rodha cerca di trasmettere positività alla sua famiglia e  apparentemente ci riesce.  


Buon Sabato a tutti!  Lo so, ciò che è successo alla nostra Rodha è stato orribile, però io confido nella sua forza interiore e riuscirà sicuramente a risollevarsi!
Detto questo, cosa ne pensate della conversazione tra Daron e John?
Di come Rodha ha salutato i suoi ascoltatori?
E della pace definitiva tra Rodha e suo padre? Lasciate i vostri pensieri con un commento. Vi aspetto!
Alla prossima.

 

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Capitolo 29
*** Una scelta importante ***


Capitolo 29. Una scelta importante
 


Rodha rientra a casa poco prima della mezzanotte.  Poco prima di aprire la porta di casa, tutta la serenità riacquistata durante la cena a casa di suo padre, sparisce di nuovo perché Rodha sa bene che troverà sua madre seduta nel salotto, in attesa del suo rientro per parlare. Infatti, Rodha, appena apre la porta di casa, trova Emily seduta nel divano.
<  Mamma, perché sei ancora sveglia?  >  Chiede Rodha, aspettandosi le peggio scenate per quella dannata foto.
<  Secondo te, come posso dormire dopo quello che è successo?  >  Ribatte Emily, palesemente delusa.
Rodha appende la sua giacca nell’appendiabiti e si siede nel divano, vicino alla madre.
<  Sono stata licenziata.  > La informa Rodha, senza mezzi termini.
<  Santo Dio!  >  Impreca Emily con le mani nei capelli.
<  E adesso cosa farai?  > 
<  Mi concentrerò sulla pittura.  È ciò che più desidero fare.  > Risponde Rodha, cercando di sembrare indifferente al licenziamento.
<  Come diavolo vi è venuto in men …  >
<  Mamma, dobbiamo proprio parlarne?  >  La interrompe Rodha.
<  Ok, va bene non ne parleremo.  Però, visto che questa sera hai cenato a casa di tuo padre, posso sapere cosa ne pensa lui di questa storia?  E John? Come ha reagito John?  >
<  Andando per ordine: papà voleva denunciare la KNAC perché riteneva ingiusto il mio licenziamento mentre John, a quanto pare, si è chiarito con Daron e ha accettato la nostra relazione, lo stesso anche Vartan.  >
<  Rodha, hai detto ‘ Papà ‘ ?  >
<  Si, mamma. Lo so, è strano, però sento di poter provare affetto per lui.  >
Emily guarda il vuoto per un istante, poi sorride e abbraccia la figlia.
<  Mi dispiace per questa mattina, però devi capirmi. La signora Roberts mi ha mostrato quella foto sul giornale con finta indignazione.  >
<  Che vada al diavolo, quella donna!  Non ci deve interessare cosa ne pensa.  > Commenta Rodha alzando la mano al cielo.
Emily scuote la testa ma senza smettere di sorridere.
<  Sei davvero così innamorata di Daron?  >  Chiede la madre guardando la figlia negli occhi.
<  Si, mamma. Lui è così speciale.  >
<  Dai, su! Andiamo a letto prima che mi venga il diabete a furia di sentirti parlare così.  >
Le due donne ridono e se ne vanno a letto. Ma Rodha nota che la porta della sua camera è semiaperta.
“  Nicole ha origliato.  “  Pensa Rodha.
Infatti, trova Nicole stesa sul letto girata di lato.
<  Nicole, so che sei sveglia e che hai sentito tutto.  >  Dice Rodha mentre si siede sul bordo del letto. Nicole si gira e le sorride.
<  Ok, mi hai beccata. Mi dispiace per il tuo lavoro.  >
<  Ah, non farmi le condoglianze anche te. Ce la farò.  >
Mentre parla con la sorella, Rodha vede un’ombra sul muro; si volta e trova Brian sul bordo della porta.
<  Posso entrare? Visto che non state dormendo …  > Chiede Brian.
<  Entra. Siediti sul mio letto.  > Risponde Rodha. 
Brian entra in camera e si siede sul letto di Rodha.
<  Vi sembrerà strano ma ho origliato anche io la conversazione tra te e la mamma.  Hai combinato un bel casino.  >  Commenta Brian cercando di ironizzare.
<  Avanti! Cosa devi dirmi?  >  Chiede Rodha, aspettandosi anche dal fratello chissà quale scenata.
<  Che mi dispiace per quello che ti ho detto, che ti voglio bene e che non me ne frega niente se sei appena diventata una trentenne disoccupata.  Per quanto riguarda Daron, mi servirà del tempo per elaborare questa relazione.  >
Rodha sorride felice e da un abbraccio a Brian.
<  Certo, capisco.  >
<  Oh, qualche briciolo di intelligenza ti è rimasto.  >  Commenta Nicole.
<  Fatti gli affari tuoi
I tre fratelli ridono tra di loro e passano la notte insieme.
 
**********************************************
 
La mattina dopo, Rodha viene svegliata  da uno squillo sul cellulare. Si siede cercando di non svegliare Brian, completamente abbracciato a lei. Nicole, invece, è già a scuola.

<  Pronto?  >
<  Buongiorno, futura nuora.  Come hai passato la tua prima notte da disoccupata?  >
<  Buongiorno, Professore. Daron ha già sparso la voce, noto.  >
<  Non prendertela. Comunque, vorrei incontrarti al nostro parco per parlarti di una questione importante. Hai da fare? >
<  Mi dia mezz’ora, per favore.  >
<  Si può fare. A dopo!  >

Rodha non sa che pensare di questa proposta.
“  Il suo tono di voce, sembrava così tranquillo. Non deve darmi cattive notizie, meglio così.  “  Pensa la ragazza mentre si alza dal letto.
 
********************************************* 
 
Vartan, seduto su una panchina del parco con un giornale tra le mani, vede arrivare Rodha in lontananza.
<  Ciao, Rodha.  >
<  Buongiorno, Professore. Allora, cosa voleva dirmi di così importante?  >
<  Ho una proposta molto allettante per te!  > Le risponde Vartan con un sorriso sicuro.
<  Ho ricevuto delle proposte per telefono da alcune personalità rilevanti.  >
<  Arrivi al dunque.  > Lo esorta Rodha, curiosa.
<  Se io ti propongo una mostra a livello europeo, cosa mi diresti?  >
Rodha guarda Vartan con sgomento.
<  Ho capito bene? Una mostra in Europa ?  >
<  Sapevo che ti avrei colta di sorpresa. Le mostre si terranno nelle città più importanti di otto stati dell’Europa.  Sarà un buon punto di lancio per te, Rodha!  > 
Rodha sogna a occhi aperti questo viaggio.
<  Che meraviglia! Una serie di mostre in Europa.  Quanto durerà?  >
<  Quasi quattro mesi.   >   
Rodha non sa cosa dire: non era mai stata lontana da casa così tanto tempo. E poi c’è Daron …
“  Voglio farla questa mostra europea!  So che potrò contare sul sostegno della mia famiglia e dei miei amici e sono sicura di ricevere il sostegno di John. L’unico a mettermi pensiero è Daron. Devo vederlo!  “ Pensa Rodha.
<  Quando dovrei partire?  > Chiede Rodha a Vartan.
<  Fra un mese, inizierai da Parigi.  >
<  Wow!!! Professore, mi ha rincuorata con questa notizia!  > Dice Rodha abbracciando Vartan con forza.
<  Calma, Rodha, non strozzarmi!  > Lo implora Vartan ridendo.
 
***************************************
 
Dopo il suo incontro con Vartan, Rodha  ha raggiunto la villa di Daron. Sa bene che il suo fidanzato è rintanato nel suo buco, intento a comporre melodie.
Scesa dalla macchina, cammina verso la porta e suona il campanello.  Daron non si fa attendere!
<  Rodha, che bella sorpresa!  >  La accoglie Daron prima di darle un bacio.
<  Non ti disturbo, vero?  >  Chiede Rodha abbracciandolo forte.
<  Non fare domande inutili e entra in casa.  Non avrai intenzioni di restare tutto il giorno qui davanti?  > Commenta Daron trascinando Rodha dentro casa.
<  Allora, sono stato bravo ieri sera?  > Chiede Daron.
<  Tu e John mi avete colta di sorpresa.  Non finirete mai di stupirmi.  >
<  Credimi, tuo fratello è un osso duro! Non è stato facile per lui accettare la nostra unione ma alla fine sono stato convincente.  >  Spiega Daron con sorriso compiaciuto.
<  Oh, Daron! Sai cantare, sai suonare la chitarra, hai successo con le donne, sai essere burocratico e sei perfino bravo in cucina! Cosa posso chiedere di più?  >  Commenta Rodha senza smettere di stringere a se Daron, il quale la bacia con trasporto.
<  Credimi, quando Shavo mi ha telefonato ieri  mattina per dirmi di quel maledetto articolo di giornale, mi sono preoccupato per te. Purtroppo, con ragione …  >
<  Daron, non voglio pensare al mio licenziamento. Credimi, sto cercando di superarlo concentrandomi sulla mia passione e … riguardo a questo, ho una cosa importante da dirti.  > 
Entrambi si siedono nel divano. 
<  Cosa devi dirmi?  > Chiede Daron.
<  Questa mattina ho incontrato tuo padre e  mi ha fatto una proposta.  >
<  Cioè?  >
<  Una mostra dei miei dipinti di quattro mesi in Europa. Per me,  questa è una occasione d’oro, potrò farmi conoscere a livello internazionale. Partirò tra un mese. >  Spiega Rodha, entusiasta. 
Daron si sforza di sorridere ma Rodha capisce che qualcosa lo turba.
<  Daron, che succede?  > Chiede Rodha preoccupata.
<  è una occasione irripetibile, specialmente ora che sei senza lavoro … Però sono un po’ amareggiato, ora che ci siamo trovati, dobbiamo separarci subito.  >  Risponde Daron titubane.
Rodha prende le mani di Daron e lo guarda con tenerezza.
<  Daron, noi non vivremo mai una storia normale a causa delle nostre scelte professionali. Anche per me sarà doloroso non poterti vedere per tutto questo tempo ma non può essere altrimenti.  Dobbiamo imparare a goderci quei pochi attimi che dividiamo insieme.  >
Daron stringe Rodha  a se e la bacia. 
<  Hai ragione. io ti appoggerò sempre, qualunque cosa tu voglia fare.  >
Rodha ricambia il bacio e si accascia sul suo petto.
<  La tua famiglia cosa pensa di questa mostra europea? > Chiede Daron.
<  Non sanno niente. Devo ancora dirglielo.  >  
<  Devi sbrigarti, allora! Tra un mese, devi partire.  >
Rodha guarda Daron con una espressione indecifrabile e lo bacia con ardore.
<  Non ho voglio di pensarci, adesso. Come hai detto tu, ho poco tempo.  >
Daron sorride e si lascia trasportare da quel momento di passione travolgente.
 
****************************************  
 
Ritornata a casa, Rodha parla con la sua famiglia e decide di organizzare, quella stessa sera, una festa rapida nella quale inviterà amici e parenti. Con i messaggi vocali, Rodha da appuntamento a tutti quanti.
Sono le 20:00. Amici e famigliari raggiungono casa Evans ed è proprio Rodha ad accoglierli alla porta.
<  Ok, adesso che siamo tutti presenti, posso dirvi di aver organizzato questa festa per un annuncio.  > 
I Soad, le rispettive famiglie e gli amici di Rodha guardando quest’ultima con grande curiosità.
<  Tra un mese, partirò per Parigi, per dare inizio a una mostra di quattro mesi in Europa. Il Professor Vartan, questa mattina, mi ha fatto questa proposta allettante e io ho accettato subito.  >
Tutti si congratulano con lei.
<  Rodha, come faremo a stare quattro mesi senza di te?  >  Chiede Lester abbracciandola forte.
<  Amico mio, non essere triste! Vi chiamerò tutti i giorni e vi terrò informati su tutti i più vari pettegolezzi!  >
<  Sorella, hai  visto? Si chiude una porta e si apre un portone! Scommetto che quel damerino di Rick rosicherà come un dannato quando scoprirà della tua partenza.  >
<   Hai ragione, Mia.  >
<  Terrai informate anche noi sui vari sviluppi, vero?  >  Chiede Sonia con Angela al suo fianco. 
<  Ma certo! Datemi i vostri indirizzi, così potremo anche video chiamarci.  >
<  Fai tante foto dei vari posti in cui terrai le tue mostre e spediscile, sai quanto sono fissato  i selfie.  > Chiede Shavo, felice  per Rodha.
<  Shavo, sei sempre il solito! Comunque non dovevi nemmeno chiederlo, lo avrei fatto in ogni caso.  >
John si fa avanti e stringe a se sua sorella.
<  Mi mancherà non poterti rivedere ogni volta che voglio. Da quando ci siamo conosciuti, tu hai migliorato la mia vita e spero di aver fatto lo stesso con la tua.  >
Rodha sorride a suo fratello.
<  Certo che è lo stesso!   >
Brian accende lo stereo del salotto.
<  Ora basta con i sentimentalismi e pensiamo a divertirci!  >
Tutti ballano e si danno alla pazza gioia, ormai lo scandalo e il licenziamento di Rodha sono già acqua passata.



Ciao a tutti! Lo so che è passato un sacco di tempo da quando ho pubblicato il capitolo precedente ma tra mille impegni, sono riuscita a pubblicare il penultimo capitolo ... Ebbene si, il prossimo capitolo di Lavash, sarà quello conclusivo. Non se potrò pubblicarlo prossimamente ma farò del mio meglio ;).
Alla prossima!

 

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Capitolo 30
*** Arrivederci ***


Capitolo 30.  Arrivederci!
 
 
Il mese è passato e la partenza di Rodha è alle porte: manca solo un giorno. La ragazza è in camera sua e sta preparando le ultime cose da mettere in valigia. Mia e Nicole le fanno compagnia.
 
<  [  …  ]  Credo che ci sia tutto.  >  Dice  Rodha controllando per la quinta volta il suo bagaglio.
 
Nicole sospira e la sua espressione è malinconica.
 
 < Sorellina, non fare quella faccia, non sto mica andando in guerra!  > 
 
<  Lo so, devo solo realizzare il fatto che per i prossimi mesi ti vedrò solo attraverso uno schermo.  > Risponde Nicole facendo spallucce.
 
Rodha la prende sottobraccio.
 
<   Ti prego! Non diamo il via a discorsi strappalacrime.  Tra quattro mesi, tornerò  a casa.  >
 
<  Ragazze mie, mi state facendo commuovere.  >  Piagnucola Mia, anche lei triste per la partenza di Rodha ma allo stesso tempo è felice per lei, sa quanto ci teneva a questo tour.
 
<  Ma smettila!  >  La spintona Rodha con un sorriso.
 
Quel momento così intimo tra le ragazze viene interrotto dal 
suono del campanello di casa.
 
<  Vado io. Forse è John, voleva vedermi per dirmi una cosa importante.  > Dice Rodha scendendo per le scale. La sua curiosità si accentua appena apre la porta.
 
Il suo ex capo.
 
<  Rick?!  > Si lascia scappare Rodha con grande sorpresa.
Richard sospira e cerca di abbozzare un sorriso.
 
<  Ciao, Rodha. Spero che la mia visita non ti dia fastidio. Non ci siamo più sentiti dal giorno del tuo … licenziamento.  >
 
Rodha può percepire il suo imbarazzo e in parte si sente soddisfatta per questo.
 
<  Molto bene, Rick. Domani partirò per Parigi ma non credo ci sia bisogno di parlarne, i tuoi informatori ti avranno già messo al corrente.  > 
 
<  Infatti, so della tua mostra.  > Risponde Richard mentre schiarisce la sua voce.
 
<  Posso sapere il motivo della tua visita?  > Chiede Rodha con una punta di irritazione.
 
<  Ti dispiace se entro?  > Chiede Richard.
 
<  Meglio se esco io. Mia sorella è in casa.  >
 
 Rodha  esce e si siede nelle scale, Richard la imita.
<  Lo scandalo del L.A. Stories si è placato e in questo ultimo mese ho ricevuto un sacco di messaggi dai nostri ascoltatori … Tutti chiedono di te, ti cercano!  Potrà sembrarti ipocrita da parte mia ma … Sono venuto qui per chiederti di ritornare alla KNAC.  So bene cosa stai per dire ma posso assicurarti che la tua mostra non è affatto un ostacolo, potrai fare entrambe le cose, come hai sempre fatto.  >
 
Rodha blocca Richard con un gesto.
 
<  Richard, io non tornerò.  >
 
Il ragazzo si mostra deluso da quella risposta negativa categorica.
 
<  Abbiamo lavorato insieme per sei anni e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di esprimere me stessa attraverso il tuo programma radiofonico … Ma adesso, questo non mi basta più.  Per tutti questi anni, inconsciamente, mi ero accontentata della mia routine quotidiana, forse perché non ci speravo più di poter realizzare il mio sogno, non so … Ma  sette mesi fa, dopo le mostre con il Professor Vartan, qualcosa è scattato in me e il tuo licenziamento mi ha dato lo scossone giusto.  Il mio sogno è uno solo e ho intenzione di portarlo avanti, senza più diversivi.  > Spiega Rodha con decisione.
 
Richard le sorride e si alza in piedi.
 
<  Allora non abbiamo più niente da dirci.  Spero solo che non mi serbi rancore per ciò che è successo.  >
 
Rodha si alza a sua volta e da un abbraccio a Richard. Sa che per lui questo è il massimo della costernazione.
 
<  è tutto perdonato, tranquillo.  Devi dire a tutti gli ascoltatori di Radio KNAC che adesso sono felice perché sto percorrendo la mia strada.  >
 
<  Non mancherò!  >
 
I due vecchi colleghi si salutano e Richard va verso la sua auto. Rodha è orgogliosa di sé, sa di aver fatto un passo importante.
 
************************************************* 
 
Verso sera, i Soad organizzano una serata al Cherry Pie non solo per la partenza di Rodha ma anche perché John ha una cosa importante da dire a tutti quanti, compresi gli amici di Rodha. La ragazza si reca sul posto in compagnia di Daron.
 
<  Secondo te, cosa mai dovrà dirci John di tanto importante?  > Chiede Rodha stringendo il braccio del suo ragazzo.
 
<  Non saprei, Rodha. Giuro che non mi ha anticipato niente e credimi, gli ho rotto le palle fino allo sfinimento per sapere di più!  >
 
<  Non ti facevo così pettegolo.  >
 
<  Come osi?  >  Daron la stringe nella sua presa e entrambi ridono come due bambini.
 
Entrati nel locale, tutti i loro amici sono già radunati intorno a un mega tavolo improvvisato da Randy.
 
<  Ciao, ragazzi!  Vedo che ci siete tutti!  >
 
<  Rodha, Daron, finalmente siete arrivati!  >  Li saluta John co grande entusiasmo. Anche Tiffany si avvicina a salutare i due fidanzati.
 
<  Ciao, Tiffany. Ti trovo bene.  >  La saluta Rodha con un abbraccio.
 
<  Ciao, Rodha. John ha ordinato una bottiglia di Don Perignon per tutti.  > 
 
<  Allora ciò che deve dire a tutti deve essere una cosa importantissima per ordinare un Don Perignon.  >
 
John richiama l’attenzione di tutti.
 
<  Adesso che anche i nostri piccioncini sono presenti, darvi questa notizia tanto attesa!  > 
 
Rodha lo guarda e nota che suo fratello è molto emozionato.
 
<  Ho pensato  tutto il giorno alle parole migliori da usare, sapete quanto sono negato per i discorsi … Però sono talmente felice che ve lo dirò senza troppi preamboli.  >
 
<  Avanti, John!  Sputa il rospo!  >  Lo incoraggia Shavo.
 
<  Si, si, ci sto arrivando.  > 
 
John sorride a tutti e stringe Tiffany sotto il suo braccio.
 
<  Io e Tiffany avremo un bambino.  >
 
Tutti vanno a congratularsi  con i futuri genitori.
 
<  Hai deciso di farmi concorrenza, batterista.  >  si congratula Serj, abbracciando il suo amico.
 
<  Ma non mi fermerò a un figlio, sappilo!  >
 
<  Wow!!!!!!!!!!  Ragazzi, diventerò zia!  >  Urla Rodha  abbracciando suo fratello e Tiffany.
 
<  è il regalo più bello che potevate farmi.  > 
 
Daron salta al collo di John.
<  Che tenerone, sei diventando rosso!  >
 
<  Malakian! Molla subito la presa!!  > Lo minaccia John con tono di voce poco credibile.
 
Tiffany posa una mano sulla spalla di Rodha.
 
<  Alla fine, ci siamo riusciti. Ancora non ci credo.  >  Confessa Tiffany, visibilmente commossa.
 
<  Sono così felice per voi, specialmente per te. Lo desideravi così tanto questo bambino. >
 
Tiffany rivolge un grosso sorriso a Rodha.
 
<  E pensare che quando ci siamo conosciute, ti odiavo a morte e ho fatto di tutto per umiliarti.  Come puoi avermi perdonata?  >
 
Rodha scuote il capo.
 
<  Tu rendi felice mio fratello, è questo che conta per me; inoltre non voglio più nutrire risentimento per nessuno.  >
 
<  Caro Daron, manchi solo tu!  >  Allude Sonia dando un pugnetto alla spalla del chitarrista.
Sia Daron che Rodha arrossiscono vistosamente.
 
<  Hey, hey, è presto per parlare di bambini!  >  Interviene John.
 
<  Quanto sei tenero quando fai il gelosone.  >  Lo prende in giro Shavo sotto le risate generali.
 
<  Rodha, ragazza mia, puoi ritenerti fortunata: un fratello, un padre, un fidanzato, una mostra, un nipotino in arrivo  … cosa puoi chiedere di meglio?  >  Chiede Lester alla sua amica.
 
<  Già, puoi ritenerti fortunata.  >  continua Bonnie.
 
Rodha guarda sorridente i suoi amici mentre Mia la tiene sottobraccio.
 
<  Avete ragione. Non posso chiedere di meglio.  >
 
Arriva  Randy con la bottiglia di champagne. Daron, con agile scatto, ruba la bottiglia al barman, la apre con tanto di botto e la schizza addosso a John.
 
<  Un Hurrà per il nostro batterista!!!  >
 
John cerca di ripararsi dai getti di champagne ma non può fare a meno di ridere. Anche Serj e Shavo cercano di riparare il batterista, lo stesso fanno Rodha, Angela e Sonia senza smettere di ridere.
 
<  Cari miei, ho ripreso tutta la scena con il mio cellulare.  >  Commenta Mia mentre riprende tutta la scena.
 
Tutti ridono, sono felici e spensierati. È l’ultima sera di Rodha e John ha scelto di festeggiare con questo regalo speciale.
 
 
********************************************  
 
 
È giunta la partenza.  Le prime luci dell’alba risplendono a l’aeroporto.  Rodha avanza con la sua famiglia e i suoi amici verso la sala di attesa; tra poco dovrà salire sul suo aereo.
 
Rodha guarda assorta la finestra rivolta verso il suo aereo. Le manca il respiro, ancora non ci crede di aver raggiunto il suo traguardo.
Guarda il suo riflesso sul vetro.
 
“ Sette mesi fa, ero una ragazza con una vita tranquilla e adagiata che però non mi dava quella soddisfazione che tanto cercavo:  avevo quasi represso le mie ambizioni, disprezzavo le mie origini e non credevo più nell’amore.  Adesso mi guardo su questo vetro e posso vedere una Rodha realizzata e in pace con se stessa.  “  Pensa.
 
<  Fai buon viaggio, bambolina. Ricorda di chiamare quando arrivi a Parigi.  >  Si raccomanda Emily.
 
Rodha la stringe tra le sue braccia.
 
<  Sei la madre migliore del mondo, non so cosa avrei fatto senza di te …  >  Risponde Rodha quasi commossa.
 
<  Hai fatto tutto tu, hai lottato per arrivare fino a qui.  > Replica Emily sul punto di piangere.
 
<  Fatti valere, sorellona!  > Gridano in coro Nicole e Brian stringendo Emily e Rodha nella loro presa.
 
<  Ragazzi, mollate la presa!!  >  Protesta Emily scoppiando a ridere.
Dopo qualche minuto, Rodha si stacca dai suoi famigliari e rivolge uno sguardo a Sam.
 
<  Sam, prenditi cura di loro.  >
 
Sam si fa avanti e abbraccia la ragazza.
 
<  Puoi contare su di me.  >
 
Rodha lo adora, sa che farà di tutte per rendere felice sua madre. La ragazza sta lasciando il suo paese con serenità sapendo che sua madre e Nicole sono in buone mani con Sam.
 
 
Fuad si avvicina alla ragazza e posa le sue mani sul suo viso.
 
<  Rodha, sono così orgoglioso di te. Spero che la vita ti riservi altre soddisfazioni come questa.  >
 
<  Grazie, papà.  Non sai quanto mi renda felice sentirtelo dire; ho aspettato queste parole per trenta anni.  > Confessa Rodha abbracciando suo padre per qualche istante.
 
<  Io ti ringrazio per avermi permesso di fare parte della tua vita.  > Risponde Fuad sciogliendo il loro abbraccio.
 
<  Per questo viaggio, non potrò seguirti ma so che da adesso in poi, puoi farcela da sola.  > Dice Vartan abbracciando la sua allieva.
 
<  Professore, io non sarei da nessuna parte se non fosse stato per lei, per la sua fiducia in me.  > Lo saluta Rodha sul punto di commuoversi.
 
 
<  In bocca a lupo, tesoro! Fai vedere al vecchio continente di che pasta sono fatti gli americ …  armeni, volevo dire armeni.  >  Dice Lester con imbarazzo.
 
Rodha sorride al suo amico.
 
<  Io sono un po’ armena, un po’ americana; sono una cittadina del mondo, ormai.  >
 
Bonnie e Mia si gettano su Rodha con le lacrime agli occhi.
 
<  Siamo delle stupide, lo so! Ma ci mancherai.  >  Dice Bonnie tra i singhiozzi.
 
<  Già, sorella. Mi sento una rammollita ma non posso fare a meno di piangere.  >
 
 Rodha le stringe di più a se.
<  Hey, non voglio lacrime.  Questo traguardo non è solo mio ma anche vostro, perché mi avete sempre appoggiata e avete sempre creduto in me.  >
 
Shavo e Serj si avvicinano a Rodha insieme alle loro consorti.
 
<  Sei una forza!  >  la incoraggia Sonia.
<   Già, questo è un grosso punto di lancio per te.  > Continua Angela.
 
<  Non ho mai avuto occasione di dirtelo ma ti ringrazio per l’aiuto che mi hai dato quando ho partorito Rumi.  >
 
<  Chiunque avrebbe fatto lo stesso al posto mio.  >  Risponde Rodha con modestia.
 
<  Siamo felici che tu faccia parte della nostra grande famiglia.  Hai lasciato il segno su tutti noi.  >  La saluta Serj.
 
<  Ricordati di seguirmi su Istagram, così potrò tutte le foto di tutte le tue mostre; perché  le farai le foto, giusto?  > Domanda Shavo.
 
Rodha scoppia a ridere e da una pacca al bassista.
 
<  Shavo sei incorreggibile. Certo che lo farò!  >
 
Rodha nota  che Daron e John sono rimasti in disparte.  La ragazza va verso di loro.
 
<  Ragazzi, non voglio vedervi così.  >
 
Daron si avvicina a Rodha e la stringe a se.
 
<  Mi hai rovinato, Rodha. Hai fatto di me uno sdolcinato e questo non te lo perdonerò tanto facilmente.  > Confessa Daron con un mezzo sorriso.
 
<  Sdolcinato te? Non farmi ridere!  >
 
<  Mi mancherai mia meravigliosa creatura.  >
 
Rodha lo bacia per un momento interminabile. Scioglie controvoglia quel contatto per avvicinarsi a John.
 
<  Non hai nulla da dirmi, fratellone?  >  Chiede Rodha posando le sue mani sulle spalle possenti del fratello.
 
John abbraccia la sorella e si lascia scappare un sorriso, nonostante i suoi occhi sono lucidi.
 
<  Non sono loquace, dovresti saperlo.  >
 
<  Lo so.  E poi, a pensarci bene, io già so cosa vuoi dirmi.  >
 
I due fratelli si scambiano uno sguardo complice e si concedono un ultimo abbraccio.
 
 
È in partenza il volo per Parigi
 
 
Rodha rivolge un ultimo sguardo a tutti quanti e corre verso la pedana.
 


Daron e John, fianco a fianco, restano in quella sala a guardare il decollo dell’aereo.
 
<  Mi mancherà, amico mio.  >  Commenta John sospirando.
 
<  Anche a me.  >  Risponde Daron.
 
I due amici si guardano e si scambiano un sorriso complice. 
Rodha aveva rafforzato ancora di più il loro legame.
 
 
 
 

 
Ciao a tutti!  Mi dispiace per la lunga attesa ma adesso che avevo un po’ di tempo libero, ne ho approfittato per pubblicare il finale di questa storia;
Ringrazio Kim, Soul e Selene per aver seguito fino alla fine il mio racconto e per tutti i consigli/complimenti che mi avete lasciato a ogni recensione scritta. 
Forse, prossimamente, pubblicherò un nuovo racconto ma sarà più breve rispetto a Lavash e ci tengo a precisare che non si tratta di un suo sequel. Grazie ancora, alla prossima!!!

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