Almeno tu nell'universo di RevyAdelheid (/viewuser.php?uid=33549)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sonno ***
Capitolo 2: *** Freddo ***
Capitolo 3: *** Irritazione ***
Capitolo 4: *** Pranzo ***
Capitolo 5: *** Recupero ***
Capitolo 6: *** Pioggia. ***
Capitolo 7: *** Giorno diverso. ***
Capitolo 1 *** Sonno ***
Sonno.
Che palle,
Sono stanco, ho sonno, ho freddo, non ce la faccio più.
Eppure non mi va di raggiungere il letto. Come se qualcosa mi tenesse
incollato davanti alla finestra.
La sigaretta ancora accesa indica nervosismo, ed è forse il
nervosismo che non mi fa dormire...?
No. Io sono sempre stato nervoso. O per lo meno è quello che
mi sono sempre ricordato.
E' notte fonda. Le 3 forse. Quasi mi metto a contare le stelle, ma
riflettendoci è una cosa stupida...
Questo è sempre il sonno.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Freddo ***
Freddo.
Sembra che abbia dormito solo cinque minuti...
Beh, in effetti SONO cinque minuti, e sono già le sette.
Devo smetterla di mangiare troppo la sera.
Il solito soffitto bianco e deprimente mi da il buongiorno, accogliento
questa nuova giornata. Che sollievo...
Quindi è meglio alzarsi e andare direttamente in bagno, non
voglio neanche sfiorare l'idea di dare uno sguardo in giro.
Mi accendo la sigaretta. Fa male fumare. Oh si...ne ho sentite tante,
ma alla fine sono ancora qui, che fumo.
-Acc...-
Tra mezz'ora devo essere a scuola, o davanti casa del decimo per andare
via tutti e TRE.
Il mal di testa comincia a farsi sentire, invadendo ogni singolo angolo
del mio cervello. Porca...
Ecco, tra venticinque minuti devo essere a scuola....eccetera eccetera.
Quindi meglio sbrigarsi.
[...]
Congelo, freddo perenne, freddo totale, freddo che mi fa innervosire.
Il freddo che mi penetra fino al cervello stordendolo e facendomi
pensare ai ghiaccioli, e ciò mi fa incazzare.
Ok, Hayato, calmati. E cammina invece di perdere tempo.
Ma anche camminando il freddo continua a farsi sentire, non ci penso.
Tanto è l'unica alternativa che mi rimane. Di qui a
dieci minuti dovrei essere davanti al cancello di quella casa, non
tanto grande, ma tanto accogliente. Dove si sente sempre il baccano si
qualce neonato o
stupida mucca. Io farei meglio a non entrare per evitare spiacevoli
incontri con parenti, almeno se voglio salvarmi la mattinata.
Ma per quello che sono costretto a subire in seguito, preferirei
benissimo entrare e farmi venire qualcosa.
Insopportabile. Indescrivibilmente irritante. Semplicemente LUI.
Ecco, pensando pensando sono arrivato alla mia meta.
Suono al piccolo citofono che segna il nome di "Sawada" cercando di
pensare solamente a sorridere. L'ultimo dei miei problemi e far
preoccupare il decimo con questa faccia
da funerale.
Il cancello si apre e subito dopo la porta, e una signora giovane e
cordiale mi saluta dall'entrata...
-Oh ciao Gokudera!!-
-Salve signora...- sforzati. Sforzati!
-Faccio subito arrivare Tsuna non ti muovere!-
Ecco. Menomale è andata via subito oggi senza chiedermi di
entrare, oggi non era proprio giornata da caos-bimbi. Specialmente se
dentro ci sta quella
scemucca!
Si sentono dei passi scendere per le scale all'interno e la frase "Io
vado ci vediamo dopo!" che li accompagna. Esce fuori con la sua solita
faccia nè preoccupata e nè sorridente.
-Buongiorno decimo!-
L'unica cosa che forse può farmi stare meglio, è
poter vedere uno dei miei migliori amici, nonchè mio adorato
decimo, uscire da quella porta.
-Oh, buongiorno Gokudera-kun!-
Sentenzia, sollevando un sorriso. E ciò mi far stare ancora
meglio, sapere che almeno per lui sono qualcosa.
In scala da 1 a 100 il mio umore è arrivato a 10!
-Ehilà!-
No. Torna sotto lo zero...
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Irritazione ***
Irritazione.
-Ehi Yamamoto!-
Oh che bello. Quell'inconfondibile risata che ti penetra nelle
orecchie...non è cosa sentirla stamattina!
-Yo Tsuna! Che bello anche oggi possiamo andare a scuola insieme!-
-Si, fantastico.-
-Ah ci sei anche tu Gokudera!-
-Sono abbastanza grande come hai fatto a non vedermi!!?! SCEMO!-
Lo sapevo! Doveva arrivare lui per scatenare tutto il mio odio! Ed
è la cosa che non vorrei fare davanti al decimo, ma oramai
mi sa che ci è abituato. E a lui non importa niente. Idiota.
Lo odio.
-Susu, non ti scaldare...-
-Y-yamamoto mi sa che può bastare, lascialo si
calmerà da solo..-
-Ecco lasciami!-
Intreccio le braccia e guardo da un altra parte, con irritazione. E
senza neanche accorgermene siamo tutti e tre che camminiamo verso la
scuola. Un altro giorno di scuola, che a me non serve, ma lo faccio pur
di stare vicino al Decimo.
Ma lo farei di meno pensando che in classe c'è questo
babbuino...
-Allora, hai fatto i compiti?-
-Che? No, ho avuto allenamenti tutto il giorno...-
-Ah, immaginavo.-
Non ti sforzare Decimo, tanto non studierà mai...
-E tu Gokudera?-
-A-ah? Che io? Veramente...-
-Ahah! Siamo messi tutti bene!-
-E tu che ridi! Vuoi prenderle per caso?!? Ah! Come non ti sopporto...-
Ma dico io! E' lui che instiga! Non ci posso fare niente, lo sento come
una cosa che mi stuzzica....sono, sono...altamente irritato!
Cammino e ammiro tutti quegli albri rosa che lì in Italia
sono rari da trovare, hanno qualcosa di rilassante nel vederli
e la mia mente si riposa un po. Ma mi preannunciano anche che siamo
vicini alla scuola Namimori.
Inizia la noia...
-Ok. Siamo pronti almeno per fare il corso di recupero...-
-Ma no! Non dica così, lei può recuperare su!-
-No che non posso, mi toccherà rimanere il pomeriggio
oggi...-
Rimarremo in due allora! A meno che non gli venga in testa anche a
questo coso altro quasi 2 metri di rovinarmi il pomeriggio...
-Uhm io ho ancora allenamenti quindi salto!-
Ah le mie preghiere sono state ascoltate!!!
-Oh! Ma che peccato.....-
-G-gokudera, perchè lo dici con quella faccia..?-
-Quale faccia? No, è la sua impressione!-
Yamamoto mi guarda e si gira continuando a guardare le nuvole. Che poi
che ci sarà di bello nelle nuvole.
Ringrazio Rika_fma_lover per la recensione!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Pranzo ***
PRANZO
Ora di pranzo. Ore interminabili quelle di prima mattina, a parlare
inglese mi viene il voltastomaco, per pensare alla letteratura
mi gira la testa, e per di più sapendo che mancano ancora
diverse ore che mi separano da un letto e un aspirina...
Ma quello che migliora del tutto le cose e la presenza di questo idiota
che mi si para davanti ad ogni cambio dell'ora con quel sorriso
stampato infaccia
dicendomi "Ehi non fare quella faccia!" COL CAVOLO!
Sono costretto a non guardarti per non sputarti in faccia!
-Ehi Gokudera-kun, andiamo a pranzo?-
-Si arrivo!-
Smetto di guardare oltre la finestra,sotto, dove giace il campo da
baseball, e metto a posto le poche cose poggiate sul mio banco per
raggiungere il Decimo.
La sua faccia non è di meno, sconvolta e stressata, e
pensando alle ore pomeridiane di recupero mi viene la pelle d'oca. Come
fa a farlo tutti i pomeriggi?
Beh di solito è quello che faccio io, quando non
c'è tra i piedi Yamamoto.
-Non ce la faccio più. E sono ancora al secondo anno!-
-Dicevi la stessa cosa l'anno scorso!-
-E a te che importa!-
Fuori si sta decisamente meglio! Il sole ha riscaldato un po la
temperatura fredda di questa mattina.
L'aria mi scompiglia i capelli, ti ci devi mettere pure tu? Ho
già i nervi a fior di pelle! Li sistemo di nuovo portando la
mano sulla testa e tirandola
dietro.
E' proprio ora di una sigaretta.
L'accendo velocemente, una sensazione bellissima. Quella della nicotina
che pervade i tuoi sensi. E scioglie un po di nervosismo.
-Ohi Gokudera! Non mangi?-
Quella voce irritante arriva fino alla rete dove sono poggiato.
-No, non ho fame!-
Grido infretta, per poi tornare a guardare dinuovo il campo da
baseball, stavolta da un altra angolazione.
-Andiamo!!! Non puoi stare a digiuno tutta una giornata!-
Cosa cazz...salto in aria e quasi cado di sotto, si è
avvicinato alle spalle facendomi sobbalzare!
-TU!!! Brutto idiot...-
-Sisi, stavi fumando! Fa male fumare, almeno vieni a mangiare
qualcosa...-
Clapesta di proposito la MIA sigaretta che giace(va) per terra.
-Stupido...idiota. MA COME TI SALTA IN MENTE DI STARMI DIETRO LE
SPALLE?!?!?! IO TI AMMAZZO!-
-Ah!!!Gokudera-kun calmati!-
-Ahahah!-
Cosa ridi idiota! Ora te la combino io!!!
Mi avvicino al suo pranzo, lo raccolgo da terra e lo lancio oltre la
rete.
-Ehi!-
-AH! Ride bene chi ride ultimo tonto!-
-Volete piantarla!?!?-
Un solo ordine e mi sento completamente legato. La faccia del Decimo
disperata e un po mortificata basta per far si che il gioco duri poco.
-Decimo, io torno in classe. Prenditi il mio pranzo se vuoi idiota...-
Rientro nella scuola e percorro le scale per giungere di nuovo al piano
della classe.
Si, è stato abbastanza divertente però.
Ringrazio ancora una volta Rika che mi sostiene nel postare nuovi
capitoli xD se posto questa storia è anche per te!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Recupero ***
RECUPERO
Come vorrei che le sue mani continuassero a giocare con i miei
capelli...
Ma che idiota che sono. E' stato un gesto avventato, persino al Decimo
ha dato fastidio! Accidenti, dovrò chiedere anche scusa a
quell'idiota.
Che non ha detto una parola. Forse non gli ha dato fastidio?
Beh non l'ho visto neanche negli occhi quando l'ho fatto, che idiota
che sono.
Volevo vedere la sua espressione...volevo...
Ma ormai è tutto passato.
DRIIIIIN
Il suono della campanella che faceva riprendere le lezioni mi entra in
testa facendo rimbombare ancora di più quel
suono.
E gli alunni tornano nelle proprie classi, da quella porta ecco tornare
Decimo e l'altro, che se la ride per una battuta
che ho capito solo a metà.
-Decimo!-
Mi alzo con l'intento di chiedergli scusa per la figuraccia...ma a
quanto pare non ce n'era bisogno.
-aaah sono rovinato! Non so niente!!!IIIH!-
Tipico. Ogni volta che c'è una lezione è sempre
impreparato, e poi si domanda cosa ci viene a fare ai corsi di recupero
il pomeriggio...
Inizia una nuova lezione, cerco in qualche modo di aiutare il Decimo,
cerco di aiutarlo per farmi perdonare, per farmi perdonare di una cosa
di cui non vorrei neanche scusarmi, l'ho fatta perchè mi
andava. Ma non mi và di certo di vedere la delusione negli
occhi del Decimo.
Proprio come ha fatto poco fa...
L'idiota del baseball non ha spiccicato una parola da quando
è tornato, solo uno sguardo sfuggente e poi si siede al suo
solito posto
se se l'è presa davvero mi rende il lavoro più
difficile.
Dopo quattro ore finalmente ecco che arrivano i corsi di recupero,
dovrei gridare dalla disperazione e dalla noia, ma bastava
già il DEcimo
a coprire questa parte.
Seguiamo Yamamoto in silenzio fino allo spogliatoio, pre mettersi la
tuta d'allenamento. Per qualche inspiegabile motivo resto fuori, ad
aspettare.
Non so quale sensazione idiota mi vieta di varcare quella soglia, so
solo che è strano. Non mi chiedo neanche da solo
perchè. Sarebbe troppo difficile
da spiegare.
-ok. Ci vediamo più tardi!-
La sua voce risuona nel corridoio vuoto, creandone l'eco. Rivolto a
Decimo sorridente va dall'altra parte, verso il campo da baseball.
Perchè a me non
ha detto niente? Fantastico, vuoi vedere che se l'è presa
davvero?
Il Decimo saluta, e ci rechiamo in fretta in aula, iniziando
insieme le ore di recupero..
-eh? Gokudera, e tu cosa ci fai qui?- mi chiede il prof stupito...
-Per far compagnia al Decimo è ovvio!-
-Il...decimo?-
-Ehi allora vuoi iniziare o no?- domando frettoloso, perdendo la
pazienza. Troppe domande.
Passa ormai un ora da tutto quel recuper,ed essendo cose elementari mi
annoio, mentre il Decimo cerca di applicarsi almeno un
minimo. Ci credo. Altrimenti lo beccerebbero, ed io sarei costretto ad
uccidere tutti.
Il cielo arancione del pomeriggio sovrasta la grande finestra che ho
proprio a lato illuminando la mia immagine e permettendomi
di scorgeretra i miei pensieri. Pensieri che oggi si sono accavalati
troppo, e che continueranno a farlo fino a che non finirà la
giornata.
Così anormale la mia testa, il mio carattere irrascibile.
Degno di un mafioso direi, e non come alcune persone che pensano sia un
gioco.
Non sanno che significa...essere in questo cerchio.
Da questa posizione è visibile il campo da baseball, con
tante piccole formiche che corrono e danno mazzate ad una palla,
gioco interessante...
Ma la formichina più alta e più agile e sempre
quella più visibile di tutte, quella che strappa sempre quel
suo solito sorriso da bravo ragazzo che è...
Il mio sguardo si annebbia per qualche secondo.
Che cosa ho fatto di male...cosa...
Ritorno in me...questo è solo lo stress che ho da
stamattina...comrpeso il brutto presentimento e l'aria pesante, o
è qualcosa che è completamente
diverso?
Non so neanche io a cosa credere più.
Scusate il ritardo ma ho avuto problemi di PC, spero questo capitolo vi
piaccia!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Pioggia. ***
Pioggia.
L'odore della pioggia è immensamente dolce...se solo tu lo
capissi.
Camminando distrattamente la via del ritorno non mi accorgo che il
cielo si era improvvisamente annuvolato,
non c'era alcun problema al riguardo.
Solo che poteva peggiorare di molto il mio more, non solo la
confusione, ma anche i capelli bagnati. Ed io odio
quando i miei capelli stanno disordinati, sono a mio parere orribili.
Ma non mi va di cambiargli pettinatura.
La sigaretta in bocca che sta per finire, il fumo intenso che pervade i
miei sensi, ancora una volta mi lascia
libero di pensare.
Libero di pensare per qualche secondo di mollare tutto, di prendere una
altra strada, di non esistere.
Ma solo per qualche secondo. Ed ecco che la pioggia cade, bagna prima
la mia mano che dondola a ritmo con i miei passi,
poi arriva una goccia sul mio viso, adesso era sicuro che pioveva...
si sentiva l'acqua ticchettare elegantemente sull'asfalto, sulle foglie
d'albero, sugli oggetti sparsi intorno a me.
Che suono stressante.
Che suono nostalgico.
Prima che me ne accorga ecco spuntare la porta di casa mia.
Per allontanarmi da quella cosa, che mi fa pensare ancora di
più. Ho bisogno di una notte per pensare. Una notte di
pioggia
per dormire.
Che suono antipatico.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Giorno diverso. ***
Il giorno seguente non trovai quella sensazione normale di tutte le
mattine, chissà con quale strano sentimento avevo a che fare.
Forse risentimento, forse colpa? Forse sono solamente stanco?
Non lo so.
Ma qualcosa mi dice che vederlo quella mattina aspettare come al solito
sotto casa del decimo, non era come al solito.
Il suo sguardo non cambia di una virgola mentr lo osserva arrivare
-Ah, buongiorno Gokudera!-
-mp...- il solito saluto
Possibile che sentiva solo lui qualcosa i diverso in quel
comportamento? O forse era lui quello che cambiava qualcosa in tutti i
suoi atteggiamenti?
Il Decimo uscì di casa frettoloso e porgendogli un sorriso.
A volte vale proprio la pena recarsi in quello stupido istituto
chiamato scuola.
Almeno per vedere quel sorriso, il sorriso che lo rincuorava sempre.
Che probabilmente non era quello del Decimo.
Aveee eccolo aggiornato, spero che questo ritardissimo non sia pesato a nessuno XDD
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=365530
|