La lune de cristal et l'étoile de diamant

di RedStar12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Il passaggio del testimone ***
Capitolo 2: *** L'Alchimista e la Dea ***



Capitolo 1
*** Prologo - Il passaggio del testimone ***


1. Il passaggio del testimone Le lune de cristal et l'etolie de diamant

Prologo - Il passaggio del testimone


L'anziana donna sfregò un fiammifero sulla parte ruvida della scatola per accenderlo, poi lo avvicinò con cautela e lentezza allo stoppino delle due candele posate ai vertici del tavolino basso. Non appena il fuoco arrivò a lambire la cera della candela, un gradevole odore di lavanda e arancio si propagò nella piccola stanza semibuia, illuminata soltanto dalla luce fioca delle due candele, mescolandosi all'odore intenso dell'incenso che saliva verso il soffitto in lunghe volute di fumo denso dai bastoncini accessi sulle lampade.
Claire, seduta con le gambe incrociate su un cuscino per terra, le mani dalle lunghe dita posate sul bordo del basso tavolino di quercia, inspirò profondamente quell'odore che per lei era così intenso e famigliare. La sua mamma profumava di lavanda, suo padre invece era perennemente avvolto da quell'odore frizzante e intenso di arancio. Anche l'anziana signora che ora si era seduta, un pò faticosamente, sul cuscino per terra dal lato opposto del tavolino, ovvero sua nonna, profumava di incenso.
La luce fioca delle candele si riflettè sugli occhi vitrei e grigi della donna anziana, sui suoi corti capelli argentei e sulla pelle segnata dalla vecchiaia e pallida, quasi trasperente. La vecchia posò le mani nodose sul piano del tavolino, inspirò una gran boccata di ossigeno, rantolando leggermente, e infine sollevò gli occhi sul viso diafano della ragazza.
-Claire, mon petit-fils...- iniziò a dire la donna in francese, prendendo tra le sue mani nodose, quelle lunghe e morbide della nipote. Perfino a confronto con la pelle liscia e alabastrina della nipote, la pelle raggrinzita e bianca della donna sembrava ancora più diafana e trasparente.
-...les esprits des morts sont venus me faire visite, cette nuit, et elles m'ont averti d'un danger imminent qu'il menace non seulement notre famille, mais le monde entier...- continuò la nonna, fermandosi per riprendere fiato. Soffriva di enfisema polmonare da ormai un anno, e respirare anche solo una boccata d'aria le costava una fatica immane. Claire si sporse in avanti, preoccupata sia della salute sia dall'affermazione della nonna. Una storia del genere sarebbe risultata strampalata e da pazzi a chi non sapeva, ma Claire invece sapeva che era la verità. Tutte le donna della sua famiglia erano dotate di straordinari poteri telepatici ed extrasensoriali, erano capaci di comunicare col pensiero, di leggere nella mente altrui, capire se uno era sincero oppure mentiva e, soprattutto, erano in comunicazione con il mondo dei morti. Claire non faceva eccezione a queste straordinarie facoltà.
-Je suis vieille et fatiguée, et ta mère est engagée encore dans sa mission en tour por le monde. Il appartient à toi donc porter devant mon devoir- continuò la donna anziana, togliendo le proprie mani da quelle della nipote, dopodichè sollevò un lembo dello scialle blu e rosso che portava, estraendone quello che sembrava un grosso tomo rilegato in pelle.
Claire sussultò, spalancando gli enormi occhi verdi -Le Livre d'Abraham le Juif- sussurrò, con tono rispettoso e reverenziale. La donna sorrise debolmente e le porse il tomo, tenendolo con entrambe le mani -Sois tien- disse -Le moment est arrivé qui dépose mes tissus de Suprême Alchimiste et je les donne a toi, mon petit-fils- disse con estrema dolcezza.
Le mani di Claire tremavano -Je ne suis pas digne de cet honneur, grand-mère Ophelia...- mormorò, portandosi una ciocca dei suoi lunghi capelli blu come la notte dietro l'orecchio. La vecchia sorrise -Ne pas diminuer tes capacités, lumière de mes yeux. Tu en digne es qu'il j'etais j'a ton âge, si pas de plus. J'a confiance pleine en toi.-
Claire aveva quasi le lacrime agli occhi dalla commozione. Con le mani che ancora le tremavano leggermente, prese con delicatezza il tomo dalle mani fragili della nonna e lo osservò per un lungo istante, poi sollevò gli occhi lucidi verso di lei -Je te remercie, grand-mère. Je ne te décevrai pas.- disse con la voce bassa e spezzata, abbassando il capo,ì come se si trovasse di fronte ad un'autorità.
La donna annuì -Tu seras un concierge digne de notre bien plus précieux, mon trèsor.- alzò una mano e la posò con delizatezza sulla testa della nipote, accarezzandole i capelli blu come la notte -Je suis fière de toi, Claire Perenelle Mercier-

Traduzioni (in ordine di lettura)
-Claire, nipote mia...-
-...gli spiriti dei morti mi hanno fatto visita, questa notte, e mi hanno avvertito di un pericolo imminente che minaccia non solo la nostra famiglia, ma il mondo intero...-
-Io sono vecchia e stanca, e tua madre è ancora impegnata nella sua missione in giro per il mondo. Spetta a te dunque portare avanti il mio compito-
-Il Libro di Abramo l'Ebreo-
-E' tuo-
-E' giunto il momento che deponga i miei panni di Suprema Alchimista e li porga a te, nipote mia.-
-Non sono degna di questo onore, nonna Ophelia...-
-Non sminuire le tue capacità, luce dei miei occhi. Sei degna quanto me alla tua età, se non di più. Ho piena fiducia in te.-
-Ti ringrazio, nonna. Non ti deluderò-
-Sarai una degna custode del nostro bene più prezioso, tesoro mio.
-Sono fiera di te, Claire Perenelle Mercier-

Scrittoio dell'autrice

Ok, premetto che ora ho superato il limite della follia.
Questa storia me la sono sognata stanotte ed è stata emozionante, quindi non potevo non condividerla con voi. Mio malgrado, questa nuova pazzia mi spinge a fare una scelta di cui forse mi pentirò: da oggi le mie fanfics "The owl. The lily. The vellum." e "Sorella Terra" sono ufficialmente messe in sospeso a tempo indeterminato. Cercate di capirmi, appena avrò sistemato alcune cose vedrò di riprenderle, nel frattempo voi continuate a seguire le altre mie fic, anche se ritarderò un pò nella pubblicazione.
Vi ringrazio tanto per la vostra pazienza, siete le migliori. Nel caso in cui la storia non vi piaccia, ditemelo pure, che la cancello.
Premetto che in questa storia abbonderanno molto i dialoghi in lingue straniere (come quello in francese di questo capitolo), soprattutto in inglese, giapponese, latino (se riesco a trovarlo), francese e spagnolo. Magari anche in greco, se riesco a trovare un buon sito dove tradurre. Quest'idea l'ho "presa in prestito" dalla fic "E così, questa, è la nostra storia..." di Tsukuyomi. Dato che l'anno prossimo frequenterò un'istituto classico ad indirizzo linguistico, mi tengo in esercizio. 
Bacini bacioni, RedStar12

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Capitolo 2
*** L'Alchimista e la Dea ***


2. La fuga L'Alchimista e la Dea

Claire guardò fuori dall'oblò dell'aereo. Sotto di lei il paesaggio francese si faceva più piccolo man mano che l'aereo saliva di quota. Indossava un paio di blue jeans comodi, una sobria maglietta a maniche corte e una felpa nera allacciata fino al collo, con il cappuccio. Sulle ginocchia teneva uno zainetto dalla forma stranamente rettangolare e rigida, mentre sulla retina portabagagli sopra la sua testa stazionava un borsone di tela azzurra. Il primo conteneva il Libro di Abramo l'Ebreo, ermeticamente chiuso da un lucchetto alchemicamente modificato grazie ad una pozione, la seconda qualche cambio d'abito e il suo portafoglio contenente documenti, patente, carte di credito e soldi. Stava fuggendo. Non riusciva quasi a crederci. Lei stava fuggendo verso il Giappone mentre sua nonna rischiava la vita per distrarre quei... quei... quei mostri!
Ma allo stesso modo sapeva che, anche se avesse voluto, non avrebbe mai potuto voltarsi indietro e tornare nella villa ormai completamente arsa dal fuoco. Sua nonna era stata chiara. "Prends toutes tes choses et échappe à Tokyo!... recherche Saori Kido... et ne te pas tourner en arrière, chose quelconque succède, tu dois continuer notre mission sans hésiter... mon petit-fils, sois fort... je t'aime..."
-Grand-mére... je ne te décevrai pas... je te le promets...- sussurrò Claire con un fil di voce, stringendo tra le braccia lo zainetto contenente il Libro di Abramo. Era stata proprio la nonna a sistemare il Libro nello zainetto, aveva sfiorato la stoffa ruvida con quelle mani raggrinzite ma comunque capaci di regalarle sempre carezze morbide e calde. Inspirò con forza il suo odore d'incenso e chiuse gli occhi, assopendosi.

-
Avertissons les gentils voyageurs que nous allons atterrer à l'aéroport de Tokyo! Vous êtes priés de maintenir les ceintures lacées fin à l'atterrissage arrivé! Merci- gracchiò la voce del pilota dell'aereoplano nell'altoparlante.
Claire tornò lentamente alla realtà, si stiracchiò sul sedile e si stropicciò gli occhi ancora assonnati. Finalmente era atterrata. Guardò l'ora sul suo cellulare: le 9 del mattino. Il viaggio era durato pressocchè cinque ore. Sbadigliando in modo discreto, Claire si mise lo zaino in spalla e portò una mano alla fibbia della cintura di sicurezza, in attesa che il pilota annunciasse l'avvenuto atterraggio dell'aereo. Quando infine il pilota diede il sospirato annuncio, la ragazza dai capelli color della notte si slacciò la cintura, afferrò con un fluido movimento del braccio sottile il borsone di tela blu e si incamminò tranquillamente verso l'uscita dell'aereo.
Essendo ormai gennaio inoltrato, il clima nipponico era tutt'altro che mite, e Claire indossava una felpa di cotone leggero. Nonostante tutto, la ragazza francese non mostrò alcun segno di fastidio per l'improvviso passaggio dal clima temperato dell'aereo al freddo pungente di Tokio, anzi, ebbe perfino l'ardore di slacciarsi completamente la felpa, mostrando la maglietta celeste con scollo a barchetta che portava sotto. Mentre camminava verso l'uscita dell'aereoporto, al suo passaggio le teste di molti ragazzi si voltarono ad osservarla con interesse. Nonostante l'abbigliamento semplice, Claire aveva una postura ed un modo di camminare aggraziato, flessuoso e sobrio che attirava i maschi come api sul miele. Lei però, di quelle attenzioni se ne fregava altamente. Non era interessata, per il momento, nè ad impegnarsi con un ragazzo, nè ad avere un flirt di qualsiasi tipo. Lei era una poeta, un intellettuale, l'amore se lo figurava solo mentre scriveva le sue poesie.
Dato che era ormai mattino inoltrato, Claire, il cui stomaco aveva già iniziato a dare segni di brontolamento, decise di fare colazione presso uno dei bar che costellavano l'abitata metropoli di Tokio. Claire, oltre che la poesia e la letteratura, studiava con dediziona anche lingue come il giapponese, il greco e il latino, quindi pnesò che non avrebbe avuto problemi ad ordinare al cameriere una brioche alla crema e un cappuccino. Solitamente di mattina beveva thè accompagnato con i deliziosi biscottini al limone che faceva sempre sua nonna, ma quel giorno le servivano zuccheri. E caffeina.
-Aiuto, mi hanno derubato!- strillò improvvisamente una voce femminile, interrompendo la calma piatta che regnava fino a quel momento. Claire sollevò distrattamente il viso dalla rivista che stava sfogliando e vide una ragazza dalla pelle candida abbigliata con un improponibile abito lungo dalla gonna ampia, candido e immacolato, all'inseguimento di un losco figuro abbigliato completamente di nero, con tanto di occhiali e passamontagna che gli copriva mezza faccia, con una cartelletta di cuoio marrone sotto braccio. E che guarda caso, stava puntando proprio a pochi centimetri dal tavolino dove lei era placidamente seduta.
Claire socchiuse le lunghe ciglia nere e tornò a concentrarsi sulla rivista... o almeno, così finse di fare. In realtà i suoi occhi verde prato scrutavano l'individuo in nero, in attesa che si avvicinasse abbastanza dal permetterle di fermarlo. "Ainsi... ancre quelque pas... y as presque... maintenant!" pensò Claire, spostando improvvisamente un piede, che calzava uno stivaletto in pelle lilla, appena in tempo per fermare il ladro, che inciampò e cadde sbattendo il viso per terra. Con un fluido movimento, la ragazza francese si alzò e, ignorando il ladro e la piccola folla di curiosi che si era creata attorno a lei, sfilò la cartelletta dalle mani del ladruncolo e se la mise sottobraccio, limitandosi a dire -Dovresti vergognarti a derubare una ragazzina indifesa...- con una pronuncia pressocchè perfetta.
In quel momento giunse, esausta e col fiatone, la giovane ragazzina a cui era stata sottratta la cartelletta misteriosa. Claire si soffermò qualche secondo ad osserverla meglio: aveva il viso rotondo e pallido di una ragazza appena adolescente, le guancie rosse dal freddo e dalla corsa, enormi occhi verde smeraldo e lunghi capelli violetti, che le ricadevano lisci sulle spalle e lungo la schiena. Sopra l'abito bianco portava un cappotto color crema molto raffinato e morbido, abbottonato fino alla gola. Si piegò su se stessa poggiandosi alle ginocchia per poter riprendere fiato, poi si mise nuovamente dritta e le rivolse un sorriso di gratitudine -Grazie. Senza il tuo aiuto quel ladro l'avrebbe passata liscia- disse con una voce dolce e musicale.
Claire piegò appena le labbra in un sorriso e le consegnò la cartelletta -Dovere- disse, stavolta in italiano, la voce pacata e soave.
La ragazza dai capelli violetti si strinse la cartelletta al petto -Non puoi immaginare l'importanza di ciò che è contenuto in questa cartelletta- disse, aprendone uno spiraglio per poter controllare che il contenuto fosse integro. Claire prese istintivamente in mano lo zainetto contenente il libro di Abramo -Posso capirlo eccome...- si limitò a dire, tenendolo sotto braccio.
-Non so proprio come ringraziarti, grazie a te i documenti sono salvi...- mormorò la ragazza più giovane. Claire scosse modestamente la testa -Non c'è alcun problema, signorina...- un lampo di genio le balenò nella testa -...anzi, forse c'è qualcosa...-
-Dimmi pure, farò quel che mi è possibile per aiutarti...- acconsentì la ragazza dai capelli violetti. Claire prese fiato -Mia nonna Ophelia è venuta a mancare poche ore fa, e mi ha pregato, per motivi che neppure io conosco, di venire qua in Giappone e di cercare una certa Saori Kido. Per caso sai dove posso trovarla?- chiese la ragazza francese.
La ragazza dai capelli violetti sorrise -L'hai già trovata. Sono io Saori Kido- disse con semplicità. Claire sussultò e chinò il capo -Allora siete voi la divina Atena- disse a bassa voce, rimanendo a capo chino.
-E tu devi essere Claire Mercier, la nipote di Ophelia, la Suprema Alchimista- disse a sua volta Saori -Non devi chinare il capo di fronte a me, giovane Alchimista, adesso sono una ragazza esattamente come te- la rassicurò la giovane reincarnazione di Atena. Claire alzò il capo e annuì, sorridendo timidamente, In quel momento un rumore tonante si levò dal suo stomaco. La ragazza si portò le mani alla pancia, arrossendo come una bimba colta con le mani nella marmellata, mentre Saori scoppiava in una deliziosa risata da adolescente. Suo malgrado, anche a Claire venne da ridere. Le due ragazze erano già diventate amiche.

Traduzioni (in ordine di lettura) *chiedo infinitamente perdono per essermi dimenticata di metterle prima*:
"Prendi tutte le tue cose e scappa a Tokio!... cerca Saori Kido... e non voltarti mai indietro, qualsiasi cosa accada, devi continuare la nostra missione senza esitare... sii forte, nipote mia... ti voglio bene..."
-Avvertiamo i gentili passeggeri che stiamo per atterrare all'aeroporto di Tokio! Siete pregati di mantenere le cinture allacciate fino ad atterraggio avvenuto. Grazie.-
"Così... ancora qualche passo... ci sei quasi... ora!"

Scrittoio dell'autrice

Ehilà ragazzi, come andiamo?
Aaaah, io sto una favola: oggi è il mio primo giorno di vacanza, fuori c'è un caldo da inferno, mia madre è dalla parrucchiera ed io sono sola a casa con le mie due cagnoline, che tempo di aggiornare questa storia e le porto fuori.
Sicuramente molte di voi in questo momento sono a casa dalla scuola per le vacanze estive e si godono del meritato riposo al fresco, oppure una giornata al mare o a fare shopping con le amiche. D'ora in poi la parola d'ordine sarà solo una: DIVERTITEVIIIIIIIIII!
Jeje, tralasciando il mio sfogo da fangirl vacanziera, mi scuso con tutte quelle che si sono, diaciamo, arrabbiate quando hanno letto che avrei sospeso "The owl. The lily. The vellum." e "Sorella Terra". Vedrete, non rimarrete deluse da questa mia nuova invenzione letteraria... almeno spero. Mi scuso anche se questo chap è un nonsense di prima categoria, ma altrimenti veniva troppo ingarbugliato, ed il suo unico scopo era quello di far incontrare Claire e Saori. Penso che dal prossimo chap inizierò a dare qualche indizio in più sul rapporto che lega Claire e Camus... ma può darsi anche di no, dipende come mi gira... Muahahahahahah! Ahem... scusate... il caldo...
Ancora una cosina: a tutte/i coloro che decideranno di recensire questa fic, chiedo cortesemente di compilare questo questionario, rispondendo a piacere:
1) Quale frutto potrebbe essere il preferito di Camus? (es. pesca, albicocca, mela...)
2) Quale potrebbe essere il colore preferito di Camus?
3) Quali libri potrebbero piacere a Camus?
4) Secondo voi, cosa beve e mangia Camus la mattina per colazione? (oddei, di questa sono certa che mi pentirò...)
Non chiedetemi cosa centrano queste domande, perchè non ve lo posso rivelare, altrimenti brucio subito la copertura. Jeje. Intanto potete fare ipotesi.
Detto questo, passo a ringraziare di tutto cuore chi continua a leggere in silenzio, chi ha messo la fic tra le seguite, ovvero Tsukuyomi, e chi l'ha aggiunta tra i preferiti, ovvero Mymoon96 e LadyBlue.
E infine, ma non meno importante, passo a rispondere alle recensioni del chap precedente:
Tsukuyomi: ti ringrazio di tutto cuore per i complimenti e la fiducia. Non preoccuparti, cercherò di aggiornare il più presto possibile... sai, mica è facile scrivere 3 long-fic contemporaneamente. Jeje. Ti ringrazio anche per la tua offerta di aiuto, se avrò bisogno di aiuto ti manderò una mail.
Bacioni, a presto!
Mymoon96: AAAAAAAAAH! AIUTOOOOOO! *se la da a gambe* Ehm, tesorina, prima di passare al linciaggio, perchè non ti calmi un secondo, prendi un bel respiro e aspetti almeno qualche chap? Se dopo non ti piace, puoi pure ammazzarmi.
Comuuuuuuuunque... sono felice che già l'inizio ti piaccia. In realtà la mia idea iniziale era che Claire fosse una sorta di medium che comunicava con i morti (un pò come i sogni di Tina in "Numb" o lo shining di Maya in "Maya Fox - La predestinata"), ma volevo creare una sorta di legame tra lei e Camus, così ho risploverato gli Alchimisti Nicolas e Perenelle Flamel, che sono per l'appunto francesi. In questo modo mantengo anche l'idea originale, dato che, almeno secondo la pagina inglese su Wikipedia, Perenelle era considerata una sorta di strega in grado di comunicare con il mondo dei morti. Per il resto ho invece rispoverato la cara vecchia Moony Witcher e la sua saga di Nina de Nobili, la bambina della Sesta Luna. Dammi pure della matta.
Mi raccomando, ricordati di rispondere al questionario, nella recensione oppure via mail. Bacioni e a presto, con la speranza che anche questa fic possa diventare una tua "droga quotidiana"! Jeje.
anzy: come la tubercolosi è infettiva? Acciderba, questo particolare l'avevo proprio trascurato. Don't worry, ho già corretto: ho sostituito la tubercolosi con l'enfisema polmonare (una malattia inguaribile ma che non uccide e non è contagiosa). Delle volte, avere una mamma infermiera ha i suoi vantaggi.
In verità non abbandono le mie storie, ho solo detto che le sospendo per qualche tempo per mettere un pò d'ordine nelle mie idee *intanto cerca di non inciampare tra le tante idee accumulate nella sua capoccia vuota* Non preoccuparti, appena mi sarò schiarita le idee *prende ammoniaca* rispenderò in mano anche "The owl..." e "Sorella Terra". Intanto tu goditi questa mia nuova pazzia e mi raccomando, commenta appena puoi. E naturalmente rispondi al questionario. Un bacio.
miloxcamus: toh là, chi si vede, la mia socia preferita! Ma ciao bella, sono felice che tu abbia deciso di commentare anche questa mia fic ultra-pazzoide. Già vedo che ti butterai a pesce sul questionario... almeno spero. Jeje.
Non preoccuparti, se vieni ricoverata per una crisi isterica, farò due cose: 1) pago io tutte le spese mediche (o meglio, pago io sì, ma con la carta di credito di Saori! ndRedStar12 che preleva le carte Platino, Oro, Argento e Bronzo _ EHIIIIIIII! nd Saori _ *RedStar12 se ne va fischettando); 2) ti mando due Cavalier a tua scelta a farti da infermierini. Contenta? Jeje.
Tecnicamente il mio Genio Perverso si occupa di scrivere le parti in cui i personaggi vengono tartassati/malmenati/insultati/presi per il culo/ecc., Angelo Stellato si occupa delle scene romantiche/stucchevoli/melense/erotiche (Jeje!). Diciamo che qui farò buon uso di entrambi. Jeje.
Un bacione, RedStar12
mizar89: Io inizierò a studiare francese, insieme allospagnolo, l'anno prossimo, quando inizierò il liceo classico ad indirizzo linguistico. Ullallà, ho a che fare con un'altra fangirl di Camus-chan! Quante siamo, santo cielo, ancora un pò e conquisteremo il mondo! Muahahahah! Ahem... *tossicchia* Spero tanto che la storia ti piaccia, famm sapere.
Un bacionissimo, RedStar12

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