My New friend

di Roylove
(/viewuser.php?uid=54267)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto per una cioccolata calda ***
Capitolo 2: *** Festa ***
Capitolo 3: *** Fratello ***



Capitolo 1
*** Tutto per una cioccolata calda ***


Una ragazza trasferitasi da poco a Londra dall'Italia per riuscire a diventare una scrittrice , dato che il suo paese non gliene dava l'opportunità, incontrerà il nostro amato Tom ma il primo incontro non sarà di certo gradevole. 
 
 
 
 
Pov Amanda
 
 
Era più di un mese che ero arrivata a Londra e devo dire che mi trovavo davvero bene , insomma una ragazza di 25 anni alla fine si adatta a tutto o sbaglio? Mi ero trasferita a Londra con la speranza che almeno qui qualche casa editrice pubblicasse i miei libri.  La lingua non era assolutamente un problema dato che in realtà fino ai 12 anni avevo vissuto proprio in Inghilterra, Nottingham per la precisione, dopodiché mio padre italiano si trasferì di nuovo per lavoro a Roma e noi lo seguimmo, io, mia madre e mio fratello.
Quella mattina di febbraio  io Amanda Belardi ero al parco tranquillamente a scrivere, o meglio scarabocchiare il mio taccuino, non avevo idee, se non bevevo la mia cioccolata calda non riuscivo a combinare niente, non ero mai stata tipa da cappuccino e cornetto, bensì cioccolata calda e biscotti. Così mi alzai dalla panchina dove ero seduta e mi diresti verso la mia caffetteria di fiducia per prendermene una , già stavo gustando mentalmente il sapore della loro cioccolata , arrivai al bancone, c'era poca gente ai tavoli ma un bel po' al bancone, finalmente dopo vari minuti per me interminabili era il mio turno e all'altra cassa un altro ragazzo chiedeva l'ordine, preso lo scontrino andai a ritirare il mio ordine , dietro di me quel ragazzo con un grosso cappello di lana In testa e una sciarpa che gli copriva il collo fino alla bocca.
Arrivó la mia cioccolata calda con i miei biscotti ma mentre mi accorgevo a prenderla qualcuno me la rubò da sotto gli occhi, era stato quel ragazzo.
-Scusami... Ma quella è mia!-Esclamai irritata.
-No non credo, è il mio.- Disse scontroso.
Nella vita non potevano rubarmi due cose, la prima erano i miei libri e i miei taccuini, la seconda era la mia cioccolata calda.
-Senti, non so chi tu sia ma quella è la mia!-
-Senti ragazzina vado molto di fretta quindi se permetti....- Lo urtarono e per un attimo pensai che il karma era dalla mia parte poi mi ricredetti, perché la bevanda bollente finì dritta sui miei pantaloni.
-Accidenti! Scotta!-Dissi facendo aria con le mani in modo sofferente.
-Perdonami!- Esclamó lui.
-Perdonarti? Prima mi rubi la cioccolata e poi me la verso addosso? Lei è un maleducato , non meriterebbe neanche di entrare in un locale pubblico!-
Le lacrime iniziarono ad uscire dai miei occhi, non so se era per la scottatura o per il comportamento di quel tipo, ma ripresi la mia borsa da terra e me ne andai dritta a casa.
 
Casa era un appartamento al nord di Londra, un bel quartiere e a dire il vero non sembrerebbe ma con gli affitti più bassi.
Tornai a casa in lacrime mandando giù tutti i santi del calendario da brava mezza italiana che ero e mi cambiai, era una bella scottatura, mi sarebbe rimasto il segno, accidenti a quel tizio!
Presi una crema per le scottature e me la spalmai su tutte e due le coscie , addio pantaloni attillati per un po', benvenuta tuta della Puma che non metto dalle superiori, sapevo che a qualche cosa saresti tornata utile.
Direi che quel giorno me ne potevo stare benissimo a casa con un plaid e un bel film rigorosamente Disney, si a 25 anni vedo ancora film disney e me ne vanto.
Era quasi ora di pranzo e dopo aver visto il re Leone per la centomiliardesima volta suona il campanello, di sicuro il corriere con i libri che avevo ordinati, andai ad aprire di corsa la porta ma appena vidi chi c'era sulla soia la chiusi di nuovo. 
Era lui , quel maledetto del bar.
-Va via!-
-Lasciami spiegare!-
In quel momento mi sorse un dubbio, mi aveva seguito fino a casa , se era un maniaco?
-Come mi hai fatto a trovare?- 
-Se apri ti spiego e ti ridó una cosa che ti appartiene. -
Ci fu un attimo di silenzio e poi continuò a parlare.
-Ok non ti fidi , guarda mi tolgo il cappello con la sciarpa e ti faccio vedere chi sono e cosa ho di tuo.-
Guardai dallo spioncino e nostro la sua mano che teneva il mio portafogli di Capitan America  (si sono anche fan sfegatata della marvel) .
Aprii di corsa la porta senza neanche guardarlo in faccia, e ripresi il mio portafogli dalle sue mani. 
-Ma dove lo hai trovato? Non sapevo neanche di averlo perso.- Dissi per guardarlo in faccia, non appena lo vidi mi bloccati, era Tom Hiddleston in carne ed ossa, uno dei miei tanti attori preferiti.
-Bene , ora che sai che non ho cattive intenzioni potrei entrare solo un momento? Sai fa freddo per le scale.- 
-Ok, va bene.-
Amanda ragiona, lui ti ha procurato quelle scottature! È arrogante.
Entró ma rimase comunque vicino alla porta, io mi misi davanti a lui e accidenti quanta differenza di altezza! Questo qui da piccolo misá che lo consumavano invece di dargli da mangiare come ogni bambino normale.
-Volevo chiederti scusa, per questa mattina. Avevi ragione, sono stato un maleducato. -
-Beh almeno su una cosa siamo d'accordo. -
- Non ti vado molto a genio?- Era perplesso, come se si aspettava che che io vedessi ai suoi piedi come le fan , no caro mio, ti avrei rinfacciato questa cosa a vita!
-Dopo che mi hai causato delle belle scottature e avermi rubato la cioccolata direi che proprio a genio non mi vai.-
-Ok... lo capisco. Senti vorrei farmi perdonare come si deve , posso offrirti il pranzo? Dovunque tu voglia.-
-Va bene, accetto.-
Uno pensa che dato che ero con uno degli attori più famosi di Londra sarei andata in un qualche locale ultra costoso con champagne e ostriche, e invece No!
-Stai scherzando spero... di tanti luoghi proprio qui?- Indicò la scritta di un vecchio pub .
-Ocunque io voglia... o vuoi già rimangiarti la parola?- Chiesi entrando seguita da lui.
Ordinammo dell'ottimo fish and chips , l'arredamento era vecchio e vuoi ma in compenso c'era poca gente e quasi nessuno lo riconobbe. 
- Non c'è molta gente meno male.- Disse guardandosi intorno.
-Giá, sennò perché avrei scelto questo pub? Altrimenti se i fan ti avessero visto il pranzo sarebbe saltato.-Dissi furba.
-A quindi non pensavi proprio a me quando hai deciso di portarmi qui, ma al pranzo.- Rise lui facendo ridere anche me.
-La gente è fatta così!-
-No , non è vero! Devo ammettere che mi hai stupito.- 
Arrivó finalmente il nostro piatto.
-Perché?- Chiesi mentre mettevo il ketchup sulle patatine e glielo passai.
- Non mi sei saltata addosso, è una cosa già importante per me.-
-E chi dice che io sia una tua fan?-Iniziai a mangiare il pesce.
-Sai per vedere il tuo indirizzo ho preso il tuo loyster  (tessera della metro di londra di una comodità impressionante ndA), e ci è uscito questo.-
Posò sul tavolo su piccolissimo disegno di un Loki versione chibi con la scritta "Loki regna!".
-Oh beh... se può essere a mia difesa l'ho fatto più di qualche anno fa.- Risi.
- È carino! Ne posso avere uno anche io?- Chiese gustandosi il piatto.
-Va bene... strano... Non sei scorbutico come questa mattina.- Constatai.
-Si beh , se non bevo la mia cioccolata calda o il mio té diventò indomabile.-Rise.
-Una cosa in comune , tranne per il fatto che io odio il tè. -
-Ma è la bevanda più buona al mondo!- Esclamò lui. 
-Mmm... No! -
-Ma posso sapere qualcosa su di te? Immagino che tu mi conosca già fin troppo bene.- Risse mangiando una patatina, cavolo quanto era sexy mentre mangiava!
-Che vuoi sapere di preciso?-
- Non so, il nome lo so, Amanda Belardi, ma non so altro, ho visto solo la via sul loyster niente di più. -
-Beh, allora,ho 25 anni, vengo dall'Italia ma fino ai dodici anni ho vissuto a Nottingham. Ho un fratello, una madre ed un padre , adoro scrivere, per questo sono qui. Ah e adoro ogni tipo di animale sulla faccia della terra , tranne i ragni, quelli mi fanno paura.- 
-Wow... Che dire, fuori dall'ordinario...-
-In senso buono?-
-Oh si Si! Assolutamente. E di cosa scrivi?-
-Di tutto, da libri romantici a thriller , dai Fantasy agli storici. Tutto.-
-Mi piacerebbe leggere qualche tuo libro un giorno.-
-Magari, sai è proprio per questo che sono qui... in Italia non mi hanno dato la possibilità neanche di provare questa carriera .-
-Beh Londra è il posto giusto... E poi potrei leggere anche qualcosa io di inedito. - Rise chiamando il cameriere.
-Mi dica signore.-
-Avete dolci al cioccolato?-
-Si signore.-
-Ne prendiamo due allora.-
-Certo! Arrivano subito.-
- Ma voi attori non dovreste mangiare quelle insalatine con niente ? - 
-C'é la palestra per smaltire tutto! -
-Oh beh se ti piace sudare!-
- Non sei tipa da palestra?-
-No, è da quando ho 13 anni che non vado in palestra.-Risi.
-Allora vorrà dire che mangerò io la tua parte di dolce!-Disse prendendo i piatti con dolce dal cameriere.
-Hey non si tocca il mio dolce, specialmente se è al cioccolato.-Feci la faccia più cattiva che potevo ma lui scoppiò a ridere.
-Sei buffa!-Rise.
-Ah io! -Risi.
-Era da tanto che non passavo un pranzo così tranquillo!-Disse passando il piatto con il dolce, un bel soufflé al cioccolato.
-Perchè di solito sono solo, o quando sono sul set non riesco mai a mangiare. La sera beh party e altre feste, Ma non è mai una cosa tranquilla. -
-Scusa e la tua famiglia?-
-Li vedo ogni tanto, sono sempre impegnato.-
-Accidenti! Beh non è che a me è molto diverso.-
-Solo che tu non devi volare a Los Angeles ogni settimana .-
-Ringraziando il cielo no.-
-Di solito gli altri vorrebbero la mia vita, perché tu no?-
- Non credo sia una bella vita, a me piace quella che ho e mi basta. Non mi serve andare a Los Angeles ogni settimana o andare a party privati.-
Finimmo di mangiare e uscimmo.
-Posso farti una domanda? Perché scrivi?-
Mentre camminavamo se ne uscì con questa domanda.
-Perché a volta sento come di impazzire se non lo faccio. È una sorta di sfogo.- sorrisi.
-Tu perché reciti?- Continuai.
-Beh io recito perché mi piace. Uno sfogo anche per me.-
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante, poi ripresi la parola.
-Comunque scusami per quello che ti ho detto questa mattina. Hai fatto quello che hai fatto, ma non dovevo reagire come ho fatto.-
-Allora pace fatta?-Mi porse la mano.
-Pace fatta!-Sorrisi e gli strinsi la mano.
-Hai detto che hai delle scottature... ti fanno male?-
Non potevo dirgli di no dato che facevano male ed in più non potevo mettermi pantaloni attillati.
-Beh, calcolando che sono in tuta, cosa che non è assolutamente da me, si fanno un po' male, ma niente di che. Ci ho messo una crema ma non so se era buona per le scottature.-
-Mi dispiace, ancora...-
Arrivammo davanti casa mia, non me ne ero neanche accorta a dire la verità.
-Beh, siamo arrivati. Grazie per il pranzo.- Gli sorrisi, in realtà stavo gelando.
-Figurati! Dovevo scusarmi in qualche modo. E poi mi ha fatto piacere passare una giornata diversa dalle altre.- Rise.
-Beh allora ci vediamo! Ciao!-
-Ciao!-
Salii in casa, mi ricordai solo allora che avevo lasciato il cellulare a vasa, infatti 10 chiamate perse da mia madre e 2 da mio padre.
Li richiamai e dopo la ramanzina del "e se ti era successo qualcosa?" Oppure "noi eravamo preoccupati a morte!" Riattaccai per poi andarmi a buttare sul letto, brutta mossa mi butta di pancia e le scottature reclamarono. 
-Maledetto Hiddleston!-Lo maledii in inglese e in italiano dopodiché il pomeriggio lo passai a scrivere , qualcosa mi uscì fuori, meno male.
Dovevo scrivere qualcosa di buono entró un anno altrimenti i miei mi avrebbero riportata a casa con la forza.
A cena mangiato un po' di pasta e poi dopo un film a me ignoto me ne andai a letto.
La mattina dopo fui svegliata dal campanello , corsi ad aprire ma sulla soglia non c'era nessuno ad eccezione fatta per un contenitore ai miei piedi, una scatola di un caffè che conoscevo molto bene.
La presi ed entrai, la aprii e dentro trovai una cioccolata calda con dei biscotti e un tubetto di crema con un fogliettino.
"Questa fa miracoli contro le scottature, usala e fammi sapere!"
Fargli sapere? E come se non sapevo dove ritrovarlo e non avevo neanche il suo numero.
Girai il foglio e lo trovai scritto in piccolo su un angolo, lo digitai sul cellulare e lo salvato dopodiché gli inviai un messaggio.
"Hey grazie per la cioccolata con i biscotti e per la pomata. La metto subito!"
 
Andai a farmi una doccia e poi misi quella crema gentilmente regalata da Tom. 
Notai sul cellulare un nuovo messaggio, era da parte sua.
"Ma figurati! Funziona perché la uso anche Io, sai in cucina non sono bravo e mi scotto di continuo. Comunque che stai facendo? "
No ma seriamente voleva continuare un discorso con me? Di solito nessuno continuava a scrivermi per messaggi, mi consideravano troppo strana.
"Niente di che.... credo che tra poco esco, te?"
Un lampo, mi aveva risposto subito.
"Bloccato sul set! Fino a dopo pranzo."
Un pochino mi dispiaceva ma alla fine era il suo lavoro, così ridendo gli scrissi.
"Ma è il tuo lavoro! Devi portare a casa un po' di pane!"
Questa volta non rispose subito, anzi ebbi tutto il tempo di vestirmi e truccarmi, stavo uscendo quando mi rispose.
"Scusa , stavo girando una scena e non potevo risponderti. Sei già uscita?"
Chiusi la porta alle mie spalle e mi diresti verso hyde park. 
"Si proprio ora... vado ad hyde park sperando di trovare un po' di ispirazione."
Una volta scesa dalla metro, mi diresti verso il parco e mi arrivó la sua risposta che mi lasciò stupita. 
"Ok arrivo! Vediamoci vicino al chiosco di patatine, ho una Fame!"
Elaborati quel messaggio e poi scoppiai a ridere, possibile che quell'uomo avesse sempre fame?
Andai al chiosco e chiesi al signore se potevo sedermi ad uno di quei tavoli , dovevo aspettare un mio amico e avremmo ordinato, per pura grazia divina mi fece sedere e lì mentre aspettavo Tom mi misi a scrivere.
Dopo quasi un quarto d'ora lo vidi arrivare con il fiatone. 
- Ma non eri tu quello che andava in palestra?-
Chiesi vedendolo sedersi sulla sedia per riprendere fiato.
-Non ho più l'età!- Rise lui.
Arrivó subito il proprietario del chiosco e lui ordinò delle chips .
-Sicura che tu non voglia Niente? - Chiese mentre il proprietario se ne andava.
-Per ora no. Grazie.-
Dissi chiudendo il mio blocco ma lui mi bloccò.
-Posso leggere?-
-Cosa?-
-Ti ho chiesto se posso leggere, sono curioso!-
Gli diedi il via libera e mentre lui leggeva , io vedevo le sue espressioni e diventai tutta rossa per l'imbarazzo. 
Dopo dieci minuti di silenzio chiuse il blocco e mi guardò soddisfatto.
-Hai davvero un grande talento! Complimenti mi piace.-Disse portandomi il blocco e prendendosi le sue chips.
-Davvero? Non credo che sia strana o altro?-
-Strana? No anzi! Devo dire mi piace molto la protagonista e i luoghi sono descritti alla perfezione, quasi potevo vederli davanti a me. Ti dirò di più, voglio leggere anche il continuo.-
-Seriamente?-
-Sono curioso di vedere se lady Romanov riesce a sposare Igor o se scopre di amare Sam.-
Lo aveva letto dalla prima all'ultima parola che avevo scritto.
-O-ok va bene.- 
Stava gustando le sue patatine quando gli feci un'altra domanda.
-Tu pensi che io sia Strana?-
Il suo sguardo diventò serio e mi guardava negli occhi.
-No perché?- Lasciò le sue patatine e si voltó verso di me. 
-Di solito quando conosco delle persone , dopo il primo incontro pensano che io sia strana e non vogliono più avere niente a che fare con me. Per questo oggi mi sono stupita quando mi hai lasciato il tuo numero.-
-Amanda , tu non sei affatto Strana. E se poi sei strana allora lo sono anche io! Spiacente cara ma mi dovrai sopportare ancora per un bel pezzo.- Rise facendo ridere anche me.
-Grazie... almeno mi tiri su di morale.-
- Hey a che servono gli amici se non a mangiare e aiutarci a vicenda?-
Amici.... aveva detto davvero quella parola? Che gioia avevo finalmente un amico qui! E che amico, niente di meno che Tom Hiddleston!
-Amici ? Davvero?-
-Certo! Perché non vuoi?- Chiese lui quasi spaventato.
-No no No! Certo che voglio ,è che sono anni che non ho un amico ed ora averne uno ... che bello!- Dissi emozionata.
-Beh di veri amici ne ho pochi anche io, alla fine molti ne approfittano per i soldi o i party, ma tu sei diversa. Sei alla mano, semplice e mi dici le cose in faccia.-
-Sai , per carità ho molta stima per voi attori ma per me siete persone normali. Si ,può causare un po' di spiazzo all'inizio ma alla fine siete persone comuni, non Déi come Loki.-
-Finalmente qualcuno che lo capisce! - Alzò le mani al cielo .
- Posso farti una domanda? -
-Dimmi pure.-
- Ma come fai con i fan? Insomma , quando si accorgono di te?-
-Secobdo te perché vado in palestra? Non vorrei deluderti ma se firmo l'autografo ad uno poi sono costretto a firmare anche gli altri e non sono pochi . -
-Capisco.-
-Eccolo!- Sentimmo la voce di un uomo , ci voltammo e lui ci stava indicando insieme ad altri due uomini.
-Chi sono?-
-Il mio manager e due della sicurezza.- Disse seccato.
-Tom allontanati da questa fan.... come hai osato scappare durante le riprese? Mi hai fatto venire un infarto!-
- Hey!- quei due della sicurezza mi presero di peso.
- Hey! Lasciatela andare! Non è una fan ma una mia carissima amica! Trevor... giù le mani da loro!- Tom era furioso ed io spaventata finché non mi rimasero a terra.
-Come vuoi ma ora tu torni con noi!-Disse furioso il manager.
- Si si... Amanda scusami ma la mia mamma chioccia si fa prendere dal panico sennò!-
Io riso poi lui si avvicinò a me è mi diede un bacio sulla guancia.
-Ciao Tom. -
Gli dissi mentre si allontanavano mentre battibeccavano.
Io rimasi lì al parco e scrissi un altro po', un bel po'  , infatti era tardo pomeriggio quando me ne tornai a casa.
Per cena una bella bistecca e dell'insalata, mentre mangiavo mi arrivó  un messaggio, era ancora da parte sua. 
"Spero che il mio manager con gli uomini non ti abbiano spaventata. Sono la mia palla al piede."
Dovette aspettare che finii l'insalata per avere mia risposta, durante i pasti era raro che rispondessi.
"No tranquillo, non fanno tanta paura! Piuttosto... Sei scappato dal set ?"
Dovetti aspettare anche io un bel po' prima che mi rispose.
"Si!"
"Thomas William Hiddleston come hai potuto? Lo sai quante fan hai deluso?"
Risi nel mentre scrivevo quel messaggio, era bello prenderlo in giro.
"Sai tutto il mio nome? Inizio ad avere paura! Comunque sei seria?"
Mi sdraiai sul divano ed iniziai a pensare a quale scusa potevo mettere .
"Lo sanno tutti che quando un attore salta un giorno di lavoro una sua fan muore! È scientificamente provato!"
Credo che i vicini mi sentissero ridere , poco male almeno un po' di allegria non guastava.
"Questa mi era nuova... allora avrò sterminato tutti i fan club del mondo!"
Non ebbi il tempo di rispondere che mi arrivó subito un altro messaggio sempre da parte sua.
"Comunque domani sera sono ad una festa... ti va di venire con me? È del tutto informale e potrai conoscere Benedict Cumberbatch. "
"Dí di Si!"
"Ti prego."
"Non voglio passare la serata a chiacchierare con persone che non sopporto."
Cavolo Tom! Scrivere tutto in un messaggio ti faceva schifo?
"Va bene verrò, ma se poi non mi piace? Comunque se c'è Benedict Cumberbatch mi convinci subito! Sono una sua grandissima fan! E per la cronaca, cosa dovrei mettere?"
Ok sarei andata ad una festa dove c'era anche Benedict Cumberbatch... il cuore sembrava uscito dal petto, o forse era infarto?
"Se non ti piace ce ne andremmo mettendo una scusa. Comunque sappi che sono offeso... con Ben fai la fan sfegatata adesso? Ricorda che è sposato! Per i vestiti pantalone, gonna, tuta aliena, va bene tutto."
"Quasi quasi opto per la tuta aliena... è di classe! Va bene mi darò un contegno con lui, comunque ora vado a letto. Notte Tom!"
Mi stavo mettendo il pigiama quando arrivó il suo messaggio, sapevo che era il suo perché gli avevo messo la suoneria personale.
"Notte Amanda!"
Me ne andai a dormire con un sorriso sulle labbra , proprio da ebete.
 
 
Continua , spero vi piaccia, Il fatto della scottatura è successa a me veramebte, peccato che al posto di Tom c'era un deficiente che manco scusa mi ha chiesto.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Festa ***


Pov Amanda 
 
 
Mi svegliai presto... forse troppo presto dato che erano appena le 6 del mattino e fuori era ancora buio.
Mi devi una doccia al volo e mi mi misi la pomata che Tom mi aveva dato, proprio vero, quella crema faceva miracoli!
Di uscire non mi andava quindi rimasi a vedere un bel programma sulla tv.
Pensai alla festa della sera e pensai che forse era meglio dare un'occhiata al mio guardaroba.
Passarono quasi due ore prima che decisi cosa mettermi, alla fine avevo optato per una gonna nera con le Vale, un maglione Bordeaux e delle calze pesantissime nere in modo da non far vedere le scottature e degli stivaletti neri con un po' di tacco.
-Bene direi che può andare!- Dissi soddisfatta di me stessa.
Quella mattina non sentii per niente Tom, di sicuro era sul set impegnato , ma nel pomeriggio subito dopo pranzo mi arrivó un suo messaggio.
"Hey! Scusa non ti avevo dato un orario per stasera, comunque alle 17 ti passo a prendere a casa. "
Oh che gentile mi passava anche a prendere.
"Va bene... mi faró trovare pronta!"
Dopo quel messaggio non rispose più e così un'ora prima dell'appuntamento mi iniziai a preparare.
Suonò il campanello ed io ero ancora in fase trucco, ma non potevano essere già le 17... infatti mancava ancora mezz'ora all'ora stabilita.
Andai ad aprire in canotta e leggins e mi ritrovai Tom con un paio di jeans una camicia ed un cappotto pesante nero.
-Sei in anticipo.- Dissi facendolo entrare.
- Lo so ma ho staccato prima ed ero già pronto, così ho deciso di venirti a stressare prima... ti dispiace?-Mi chiese mentre si toglieva il cappotto.
-Oh no! Fai pure come se fossi a casa tua, io finisco di prepararmi .- Andai in bagno mentre lui si accomodó sul divano .
- Hai una bella collezio e di film!- Rise dal salone.
-Adoro i film, sono un'ottima compagnia.-
-Beh non hai tutti i torti. Comunque a che punto Sei?-
Si affacció al bagno dove stavo rimettendo apposto i trucchi.
-Mi devo solo vestire e pettinare.... pazienta un altro po'!-
Mi chiusi in camera ed iniziai a vestirmi.
-Dillo che hai qualche mio poster e non vuoi farmi entrare in camera.-
-Oh si guarda ho la parete tappezzata di tue foto! - risi mettendomi il maglione.
- Non ti giudico per questo!-
-Sono pronta!-Dissi uscendo dalla camera.
-Sei una scheggia. -
- Si non sono lenta come le altre.-
-Vogliamo andare?-
-Oui monsieur!-
Mi portó sotto casa dove la sua macchina ci stava aspettando, una Bmw serie 5 nuova di zecca nera! Ed io che in Italia avevo una 500 usata già da 10 anni.
- Questa è la tua macchina?-
- Si, perché?-
Mi aiutò a salire ed in quel momento sembravo una bambina ad un Luna park.
-É bellissima!!!-
-Felice che ti piaccia, veramente volevo cambiarla con una macchina più nuova, Ma è ancora tutto da vedere.-
Mise in moto, era silenziosissima, che meraviglia!
-Piú nuova di questa cosa ci dovrebbe essere? Uno space shuttle?- Risi e con me anche lui.
-Tu che macchina hai?-
-Una 500 si 9 anni bianca, affettuosamente chiamata Carolina. -
-Carolina?-
-Lunga storia pre-esami di maturità.-
-Capisco, un giorno la sentirò questa storia. Comunque arriveremo per le 18.20. C'è una marea di traffico.-
Mise il navigatore, cioè quella macchina aveva anche il navigatore , la mia aveva l' aria condizionata ma era già troppo!
- Hai freddo?- Chiese poi.
-Veramente un po'. - Dissi io.
Lo vidi premere un pulsante vicino il volante e il mio sedile inizió a scaldarsi.
- Ma hai i sedili riscaldabili!-
-Eh già! Comodi vero?- Rise di cuore.
-Giuro che se te ne esci con una tv e un bagno qui dentro, giuro ti costringo a guidare per ore invece di andare alla festa.-
-Giuro preferirei guidare per ore che andare a questa festa.-
-Come mai?-
-Sono stato costretto dal mio manager, a quanto pare mi devo far vedere in giro... e anche Benedict, che ha gentilmente offerto la sua casa per questa festa.-
-Beh alla fine è una festa, non la Corte marziale. -
- ci saranno vecchie conoscenze che non vorrei rivedere... Ma per fortuna ho te!  Almeno riuscirò a fare un discorso sensato e non parlare delle solite cose! Preferisco stare con te che con quel gruppo di squali.-
-Accidenti! Almeno a qualcosa sono utile.-
- Ma poi dimmi, hai scritto altri capitoli del libro?-
-Oh Si! Un paio ma non so se sono proprio buoni. Te invece che riprese stai facendo? -
-Un film che si chiama high rise... abbiamo quasi finito, tra due settimane però mi toccherà andare a Los Angeles per un nuovo contratto ed indovina che film sarà...-
- Non lo so...avengers?-
-Fuochino...-
-Thor?-
-Bingo! Thor ragnarok! Sei la prima che lo sa.-
-Quindi ci sarà un altro Thor ? Oh che notizia stupenda! Sarò in prima fila a vederlo!- 
Ero emozionatissima all'idea di un nuovo Thor non vedevo l'ora. 
-Ecco la piccola fan che è in Te!- Rise.
-Per Thor questo ed altro.-
-Thor attore o la saga di Thor?-
-La saga!-
- Non ti piace Chris?-
-Sinceramente non è il mio tipo, troppi muscoli!-
-Qual'é il tuo tipo?-
- Non con tutti quei muscoli... mi piacerebbe un ragazzo colto, che ama i libri, che non si preoccupasse troppo della forma fisica e che ami mangiare.-
-Wow, beh dai non è proprio impossibile da trovare.-
Neanche ci prendemmo conto che eravamo quasi arrivati, era stata davvero una chiacchierata piacevole .
-Eccoci qui! -
Eravamo davanti una casa o meglio dire Villa immersa nel verde in una delle zone più Cool di londra.
-È immensa!-
-É nella norma. Andiamo.-
Sulla porta di casa c'era il padrone di casa, niente di meno che Benedict Cumberbatch in persona.
-É lui.- Gli dissi stringendogli il braccio.
-Come avevi detto? Persone normali?- 
- Hai ragione calma e sangue freddo... É solo un uomo qualsiasi.-
- Hey Tom! Vedo che sei in compagnia. Sono Benedict Cumberbatch ma puoi chiamarmi Ben.-
-C-ciao! S-sono Amanda. - Gli strinsi la mano per essere gentile ma in realtà stavo tremando.
-Un po' agitata?-Mi chiese.
-é la sua prima festa. Non è di qui.- Disse Tom con un sorriso.
- Oh capisco. Spero che ti divertirai, di solito io e Tom non siamo tipi da festa però oggi è un'eccezione.-
Mi sorrise... E  che sorriso!  Enrrammo e dentro già c'era una marea di gente, c'era anche Martin Freeman insieme a sua moglie Amanda, poi altri attori che non conoscevo bene , Ma che comunque avevo visto in qualche serie tv , poi mi voltai e vidi Andrew Scott dietro di me e sobbalzai, uno dei pochi attori dopo Benedict e Tom che amavo.
Tutti chiacchieravano ed io mi sentii un pesce fuor d'acqua , mi voltai verso Tom e anche lui lo era, lo vedevo dai suoi occhi, era perso come me.
-Che ne dici di mangiare qualche stuzzichino?-
Chiesi prendendolo per mano e portandolo ad un tavolo con qualche stuzzichino. 
Misi in atto la mia tattica dello stare alle feste e passare inosservata mangiando.
Tom intanto salutava altri attori , ma parve annoiato a morte.
-Conosci tutti gli attori che sono qui dentro?-Gli chiesi per distrarlo un po'. 
-Quasi tutti , con molti ho lavorato spesso. Altri invece non so neanche chi siano.-
-Io fino ad ora ho identificato Martin, Andrew e la moglie di Martin, Amanda. -
- Oh ma ci sono anche Aidan Turner , strano che tu non gli sia saltata addosso.-
- Non è il mio tipo e poi non mi piace molto come recita.-
-A me pare abbastanza in gamba. Anche se a volte fa discorsi che non hanno ne capo ne coda.-
-Pare una festa molto calma.- Dissi guardandomi attorno, tutti a ridere e scherzare e io e Tom ad ingozzarci di chissà che cosa .
- Hey Tom... da quanto tempo non ci si vede.- 
Oh mio dio era Andrew Scott che aveva salutato Tom.. .. mi sentivo invisibile. 
- Hey Andrew anche a te ti hanno incastrato?-
-Ah non ne parliamo tra te, me e Ben non si sa chi sta messo peggio in fatto di manager.-Rise bevendo un cocktail.
-meglio non parlarne potrei piangere. Comunque lei è Amanda , una mia nuova ma già cara amica.- Tom mi presentò proprio mentre avevo una tartina in bocca, grazie Tom... grazie di cuore davvero!
-Salve !-Disse lui porgendomi la mano .
-Piacere... Amanda!-Cercai di non strozzarmi con la tartina.
-Vi conoscete da poco quindi? Che hai fatto di male per meritarmi lui come amico?-
-Diciamo che sono stato un po' scortese all'inizio ma dopo che lei me l'ha fatta pagare e un pranzo siamo diventati amici.-
-Diciamo che ancora mi devo vendicare bene.-
-Pare una ragazza tosta... cavoli tuoi Tom! Beh io ora vado che questo cocktail è squisito e me ne vado a prendere un altro. Tom, Amanda è stato un piacere.-
Se ne andò lasciandoci li come due ebeti ma scoppiammo a ridere subito dopo.
-Grazie non potevi presentarmi in un momento migliore.-Risi .
- Scusa, non mi ero accorto che stavi mangiando.- Lui rideva assieme a me .
-Pensare che sono dieci minuti qui dietro a mangiare.-
- Ma almeno hai conosciuto Andrew Scott.-
Dopo quella chiacchierata proseguiamo la festa, per carità ero insieme a persone famose ma era davvero una noi! Insomma nessuno ballava più di tanto, chiacchieravano e basta, così con Tom decidemmo di andarcene prima del tempo , lui mise la scusa che doveva andare dalla madre, anche Benedict era annoiato ed era la sua festa.
-Tom per quanto apprezzi il fatto di avermi invitato ad una festa... devo dire che mi sono annoiata.-
-A chi lo dici! Noi queste le chiamiamo feste obbligate, nessuno ci vuole andare ma dobbiamo per forza.-
-Capisco.- Sbadigliai. 
- Sono le 22 quasi, che vogliamo fare?- Chiese poi .
-Film?-
-Che genere hai in mente?-
-Decidi tu! Casa mia però che ho tanti dvd su cui scegliere.-
-Ci sto.-
Andammo a casa mia e optammo per the ring , horror, ti tanti film proprio quello che odiavo di più!
Durante il film ci fu qualche piccolo commento, dopodiché lui tornó a casa e io andai a letto dove crolla subito dopo.
 
 
Continua! Scusate il ritardo ma di solito a lavoro non mi cerca nessuno, invece questa settimana ci mancava che si facesse vivo Dio in persona. 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Fratello ***


Ecco un nuovo capitolo! Scusate il ritardo ma non ho avuto tempo per pubblicarlo. Buona lettura. 
 
 
Poi Amanda 
 
Quella mattina mi svegliai con la suoneria del mio cellulare... giuro chiunque fosse lo avrei ucciso tramite telefono.
-Pronto?- Chiesi senza nemmeno vedere chi fosse sul display.
- Oh finalmente posso dire di avere una sorella!-
Mio fratello Marco... da un mese quasi che non lo vedevo.
-Caro fratello.... stavo dormendo, quindi sai che devi essere semplice e conciso. -
- Si va bene... sto partendo ora per Londra, starò da te per una settimana. Arrivo tra 3 ore , da Stansted prendo un pullman e poi la metro... Mi devi dare solo l'indirizzo preciso e sarò da te in un batter d'occhio.-
-Cosa?-
-Capisco che ti sei appena svegliata ma più chiaro di così non posso essere!-
-Ho capito tutto! Ma perché stai venendo qui a Londra?-
-Per rivederti un po'! Indirizzo prego...-
Gli diedi il mio indirizzo è poi mi riattaccó in faccia.
Mi alzai e misi in ordine la casa, lui avrebbe dormito sul divano, anche perché di stanze in più non ne avevo.
All'ora di pranzo era tutto pronto ed ero riuscita anche a preparare qualcosa per pranzo.
Appena in tempo dato che alle 12 in punto arrivó Marco con la sua valigia.
-Sister!-
-Brother! -
Ci abbracciammo, Io e mio fratello ci volevamo bene e non era strano che lui venisse a trovarmi .
-Allora come va questa vita a Londra?-
-Molto bene!  Te che notizie porti da Roma?-
-Le solite cose! Niente di nuovo, mamma si preoccupa che tu mangi poco, ma gli ho detto che saresti in grato di mangiarti l'intero regno unito con tanto di regina.- Rise sedendosi al tavolo.
-Hai ragione ! Per fortuna avevo fame e ho anche preparato qualcosa da mangiare.-
Cacciai dal forno il pollo con le patate e iniziammo a mangiare.
-Con il libro?-
-Procede bene... anche perché ho avuto molti stimoli per scrivere .-
-Bene... e su che cosa si basa?-
-Sorpresa... comunque non penso tu sia venuto fin qui solo per trovarmi... -
- No esatto, anche per portarti questo.- cacció dalla sua tasca una busta avana ben tenuta e sfornata con del pizzo.
-Cos'é?- la presi per scrutarla meglio.
-Apri... è per te.-
La aprii e la lessi attentamente.... era un invito ad un matrimonio. Meglio ancora il matrimonio di mio fratello!
- Oh mio Dio!!!! Oh mio dio ! Davvero?-
- Si, il 10 Agosto...ci sarai? Anche perché se manchi non rientri più a casa.- Rise lui finendo il suo pasto.
-Come posso mancare? Finalmente ti sposi! Oddio che bello! Devo scegliere il vestito e tutto il resto. -
-Ah queste cose vedile da sola , non voglio entrarci!-
-Grazie eh! Comunque... che farai qui tutto il giorno?-
-Vedró un po' Londra...staró un po' con te. Non dimmi che hai trovato qualche ragazzo pronto a prenderti finalmente.-
- Ma che vai blaterando! È solo che ho un nuovo amico e non so quanto ti divertirai con noi, dato che parliamo quasi sempre di letteratura e cinema.-
- Oh andiamo! Fammelo almeno conoscere!-
- Ok ma non farmi fare figure imbarazzanti!-
-Tranquilla.-
Ci sedemmo su divano e accesi la tv, Ma dopo quasi un'ora Sentimmo bussare alla porta.
Andai ad aprire, era Tom preoccupato.
-Tom!-
-Ero in pensiero... da questa mattina che ti invio messaggi ma non mi rispondi. Non è da te e così ho pensato ti fosse successo qualcosa. - Era rimasto sull'uscio della porta e feci cenno di entrare. 
- Scusa non ho avuto il tempo di vedere il telefono... sai è arrivato mio fratello a farmi visita e non lo sapevo. Ho messo in ordine la casa .-
-Tranquilla ma la prossima volta non farmi prendere più dei colpi così.  Io per primo ho paura a stare solo in casa, figuriamoci te che ti vedono come una ragazza indifesa.-
- Ma che indifesa non sono proprio.-
- Lo so, Ma mi darebbe fastidio se qualcuno volesse farti del male.-
-Grazie. Vieni, ti presento mio fratello Marco.-
Lo trovai sul divano a dormire come un bradipo morto da giorni.
Tom lo scrutó bene e poi scrutó me.
-Siete gemelli?-
- No lui è più grande di me di 7 anni.-
In effetti eravamo due gocce d'acqua , capelli color caramello, pelle chiara, occhi chiari sul verde quelli di Marco erano verdi da far invidia ad un prato irlandese ed entrambi snelli .
-Ma vi somigliate troppo!- 
- Lo so! Vieni ti offro un tè. -
Andai in cucina seguita da lui.
-Adesso hai anche il tè? -
-L'ho preso per te... so che ti piace e se tante volte venivi sapevo cosa offrirti. - Misi l'acqua a bollire.
- Questa si che è vera amicizia. Grazie!-Mi abbracció da dietro e poi inizió a rubare dei biscotti dalla scatola vicino a me.
-Dillo che il tuo abbraccio aveva il doppio fine di rubare i biscotti.-
Risi e lui con me.
- Si, impari a conoscermi. Allora leggiamo questo continuo?- Si accomodó al tavolo in cucina e gli porsi il quaderno dove avevo continuato la mia storia.
-Intanto vado in bagno.-Dissi .
 
 
 
Pov Tom 
 
Cavolo che spavento che mi aveva fatto prendere... per fortuna che non è successo nulla.
Mentre era in bagno mi misi a leggere il continuo del suo libro... aveva tanta fantasia ed era talmente brava da travolgerti nella storia, solo che come tutti quelli che non praticano la lingua inglese tutti i giorni, faceva qualche errore di grammatica.
- Ma tu sei Tom Hiddleston!- Alzai lo sguardo e trovai il fratello di Amanda sulla soglia della cucina.
-Ciao! Tu devi essere Marco il fratello di Amanda. Molto piacere.- Gli porsi la mano che lui accettò subito.
Amanda uscì dal bagno in quell' istante. 
-Vedo che vi siete conosciuti.- Disse finendo di preparare il tè. 
- Non posso crederci... Ma come?- Chiese Marco estasiato dalla cosa... Ok era un mio fan.
-Diciamo che è stata tutta colpa di una cioccolata calda.-Dissi tornando a sedere al tavolo.
-Wow... certo sorellina almeno a me potevi dirlo. -
-E quando che sei sempre impegnato?-
-Che lavoro fai?- Chiesi, dal portamento di sicuro qualcuno che sta sempre a contatto con i clienti.
-Il night manager , in un hotel di lusso a Roma. -
-Wow... ho fatto una serie su un night manager qualche tempo fa. Quindi tu stai sveglio di notte e dormi di giorno.-
-Esattamente. Mi occupo di tutto quello che i clienti hanno bisogno.-
- Se verrò a Roma saprò dove andare.-
-Sarebbe un piacere.-
-Come mai qui a Londra?- Chiesi mentre Amanda mi passava una tazza di tè. 
- Sono venuto a trovare questa scansafatiche di mia sorella e a dargli l'invito per il mio matrimonio.-
-Quindi ti sposi? Congratulazioni!- Era davvero simpatico Marco. 
-Da quanto siete amici voi due?- 
-Oh beh... un po' di tempo...-Disse Amanda sedendosi tra me e suo fratello.
-Capito non indago. Accidenti sei acida.- Disse ridendo... allora non era sembrato solo a me.
-Allora anche a te sembra acida oggi? Credevo di essermene accorto solo io! - Risi.
- Hey!-cercó di ribattere qualcosa ma il fratello la bloccò subito.
- Scusa ssorellina ma è vero! Soprattutto se sei nel tuo periodo meglio stare alla larga da te.-
-Grazie per il consoglio.- Lo ringraziai per il futuro.
-Comunque...Tom , che ne pensi?-
-Molto bello davvero ... Ma cercherei di sbagliare i tempi verbali o altre cose di grammatica.- 
- Oh bene... adesso mi sento come una somara.-
- Non dire così, vedrai che rispolverando bene il tuo inglese non farai più questi errori.-
 
 
Pov Amanda 
 
 
Fantastico sembravo analfabeta per quanti errori avevo Fatto!
-E pensare che i nostri genitori sono pignoli sulla grammatica.- Disse Marco. 
- Ma toglimi una curiosità Tom.... Ma tu oggi non dovevi lavorare? -
- No mia cara! A quanto pare ci sono stati problemi sul set e le ultime scene si girano domani. Oggi tutto relax.- Si mise comodo sulla sedia.
-Almeno non avrai il tuo manager alle calcagna.  - Risi.
-Che fate stasera?- Chiese poi Tom. 
-Niente di niente...- Dissi lavando le tazze del tè. 
-Bene allora si esce... un pub va bene per tutti?-
-Davvero?- Marco era come un bambino al luna park. 
- Si, non voglio stare a casa da solo, poi te sei appena arrivato quindi bisogna uscire!- 
-Ci sto!- Disse Marco. 
-Anche per me va bene.- Dissi .
-Bene... vi passo a prendere io alle 18. - Tom si alzò e riprese il suo giaccone all'entrata.
-Giá vai?- Chiesi un po' delusa.
-Ho promesso a mia madre che l'avrei accompagnata dal dentista. Ci vediamo più tardi tanto.- Mi fece l'occhiolino , ci salutò e se ne andò. 
In quel momento chiamó anche nostra madre.
- Non dirgli niente...-
- Di Cosa?-
- Di Tom mi pare ovvio!-
- Va bene.... mamma ciao!-
Per fortuna che mio fratello era mio complice.
Io intanto mi rimisi a scrivere mentre Marco dopo aver riattaccato se ne andò in bagno a sistemarsi un po'. 
Inutile dire che ne uscì dopo quasi due ore ed io dovetti darmi una mossa a prepararmi, maledetto!
Tom mi fece uno squillo quando fu sotto casa e poverino lo feci aspettare almeno 10 minuti.
Quando Marco salì sulla sua macchina rimase come me la prima volta. Ma almeno lui aveva una Seat Ibiza non una 500 .
Arrivammo ad un pub abbastanza isolato , forse non voleva farsi vedere in giro.
Entrammo e il cameriere riconobbe subito Tom e ci fece accomodare in un angolo appartato.
-Qui fanno il miglior brasato laccato al whisky che esista. Consiglio di provarlo.-
-Visto che hai buoni gusti in fatto di cibo allora mi fido.- Dissi con un sorriso.
- Non so cosa sia ma mi associo.-Rise mio fratello.
-Ottimo! Max tre brasati laccati al whisky .-
-Arrivano subito Tom. -
- Posso farti una domanda Tom... -chiese mio fratello.
-Dimmi pure.-
- Ma come fai con i fan? Insomma sono tanti e appena ti vedono sono sicuro ti saltano addosso.- 
-A volte è un inferno... Ma alla fine cerco di non deluderli.  Quando ero piccolo ho avuto l'occasione di incontrare un mio idolo ma fu talmente indisposto nei miei confronti che mi sono ripromesso che se un giorno diventai qualcuno di importante non avrei mai deluso i miei fan. Anche se molte volte evito di uscire di casa proprio per questo .-
-Capisco che non voglia deludere i tuoi fan ma addirittura non uscire di casa?- Chiesi .
-Vedi delle volte capitano le giornate No, che non vuoi vedere nessuno o che semplicemente tu non voglia fare foto o autografi.-
- Ma appena metti piede fuori casa paparazzi e fan ti assalgono.- Finì mio fratello.
-Esattamente.-
-Capisco.-
Arrivarono i tre brasati con contorno di patate e tre birre offerte dalla casa..
Dire che quel brasato era squisito era dire poco... era qualcosa di divino! Strano, gli inglesi di solito non sanno cucinare.
Durante la cena chiacchierammo del più e del meno, Tom conobbe meglio Marco, sembravano due fratelli in una rimpatriata, scoprirono a vicenda che erano entrambi ottimi ballerini e appassionati di fotografia.
-Certo dopo una cena così ci vorrà una settimana di palestra per smaltire tutto.- Rise Marco. 
-A chi lo dici! È da qualche giorno che cerco di convincere Amanda a venire in palestra con me ma non vuole.-
-Ne abbiamo già parlato, non mi va.-
-Pigra.-
- Non è vero...-
- Si!- Dissero in coro quei due, farli conoscere credo fu il mio sbaglio più grande.
-Inutile combattere con voi.-
-In effetti non sei mai stata tu quella ginnica.-disse Marco .
In quel momento capii dove voleva andare a parare ma No, glielo impedii. 
-Giá, perciò chiudiamo qui l'argomento... vado un attimo al bagno.- Mi alzai e mi diressi verso il bagno del pub.
 
 
Pov Tom 
 
 
Si era alzata un po' arrabbiata credo, forse con Marco avevamo un po' esagerato con l'argomento. 
- Ma sbaglio o era arrabbiata?- Chiesi a Marco. 
- Si, ma non per quello che hai detto tu, ma per quello che ho detto Io...-
- Non mi pare tu abbia detto qualcosa di cattivo.-
- Oh si invece, a quanto pare non te lo ha detto.-
-Detto Cosa?- Presi un altro sorso di birra.
-Quella frase che ho detto, Quella che lei non è mai stata quella ginnica, non era riferito ad un paragone tra me e lei, bensì a lei e la sua gemella.-
-Amanda ha una gemella?- Chiesi quasi strozzandomi con la birra.
-Aveva.... è morta di leucemia. -
-Oh... Non mi ha mai detto niente.- 
-Cerca di evitare l'argomento, erano inseparabili , Quando Sofia è morta Amanda sembrava un'altra persona. In compenso inizió a scrivere .-
-Secondo te perché non me lo ha Detto? Insomma è vero che non ci conosciamo da molto ma ...- 
-Eccomi qui... di che parlavate?- Chiese sorridendo.
- Oh niente parlavamo male di te...-Rise Marco.
-Troppo gentili ! Comunque ragazzi mi è venuta un'idea...- 
- Che idea?- Chiesi curioso.
-Serata crepes.- 
-Con la nutella spero...- Disse Marco.
-Mi pare ovvio.-
- Ci sto! È da tanto che non mangio crepes .-
Tornammo a casa di Amanda e li tutti e tre ci mettemmo ai fornelli, Amanda preparava le crepes , Io le farcivo e Marco le importava e zuccherava, se quella sera non ci sarebbe venuto il diabere, allora potevamo considerarci immuni ad ogni malattia zuccherina.
-Sbaglio o c'è un retrogusto di vaniglia?- chiesi, erano squisite .
- Si!- Rispose lei.
-Dopo dammi la ricetta che sono squisite.-
-Sará fatto.-
-Uh ora che ci penso, Amy ho qualcosa per te...-Disse il fratello andando in salone per poi tornare con un sacchettino regalo.
-Te lo manda Simone...- Marco rideva sotto i baffi.
-Simone? -Chiesi.
- Si un ragazzo che lavora con noi... un amico a quanto dice lei, Ma secondo me lui è cotto di Amanda.-
-Siamo solo amici!- 
- Amici... come No! - 
- Non c'è niente di male ad ammettere che ti piaccia!-Risi io.
- Oh andiamo! Siamo colleghi ed amici, ci vogliamo bene, ma non in quel modo!-
Era diventata tutta rossa, Era esilarante vederla in imbarazzo.
-Che cos'è?- Chiese Marco curioso.
- Un ciondolo a mezza luna.... carino. Lo ringrazierò domani.- Disse riposando il ciondolo nella scatolina.
-Bene , si è fatto tardi e tra qualche ora devo alzarmi. Meglio che vada.-
-Anche noi andiamo a letto adesso, buona notte Tom. -Disse Amanda accompagnandoli con Marco sulla porta.
- Notte a voi!- 
Dopo che ci salutammo per bene , me ne andai, erano davvero simpatici ed era bello parlare con qualcuno che non  fosse solo di lavoro. 
La mattina dopo mi alzai , vidi il display del cellulare vidi che avevo tre chiamate senza risposta, tutte da parte di Taylor , si Taylor Swift la mia presunta ragazza, per carità gli volevo bene ma era troppo ossessiva in più adesso si trovava a kilometri di distanza in America, riuscivamo a vederci di rado.
-Amore....-La richiamai con la voce ancora impastata dal sonno.
-Amore un corno! Mi spieghi chi è la ragazza con Te?-
-Che?- ok farmi urlare nelle orecchie di prima mattina non era il massimo.
-Ho visto una foto di te ed una ragazza ad mangiare patatine fritte ad hyde park. -
- Oh si... Amanda, è una mia nuova amica.- ormai mi ero alzato e diretto in bagno . 
-Ora di chiama amica....-
- Ma che vuoi? Io non faccio storie quando vedo le tue foto mentre sei in giro per L.A . Con altri ragazzi! Io non posso avere una nuova amica?- Mi stava facendo arrabbiare.
-Sei tu che non sei venuto qui con me! Sennò a quest'ora potevi stare tu vicino a me .-
-Sto lavorando anche Io, non solo tu!-
-E mangiare patatine fritte è il tuo lavoro?-
-Senti, non mi va di discutere di prima mattina, soprattutto oggi che avrò una giornata pesante! Perciò possiamo continuare quando tra due settimane di vediamo faccia a faccia?-Chiesi cercando di essere più cordiale e diplomatico possibile.-
- Va bene.... ne parleremo poi...- e riattaccó. 
Bene la giornata era iniziata proprio male, poi mi aspettava una giornata di lavoro atroce e piena di interviste.
Andai a lavoro e cercai di evitare ogni perso a che non avrei sopportato, ovvero evitai quasi tutti.
Feci anche una breve intervista con la rivista Brittain, una noia, Ma dovevo mostrarmi sempre sorridente e cordiale. Amanda non si era fatta sentire , di sicuro anche lei era impegnata, forse era con Marco in giro per LA città. 
Nel pomeriggio tardi arrivó una chiamata che invece di partire tra due settimane sarei dovuto partire tra una settimana... quindi dovevo cambiare il biglietto, fantastico!
Quando tornai a casa finalmente mi sdraiai sul letto, ed erano appena le 19.
-Che giornata!-
Presi il telefono ed iniziai a messaggiare con Louise una mia amica di infanzia che lavorava in banca... Era una sorta di valvola di sfogo, Era una delle poche amiche che avevo. Ebbene si, io Tom Hiddleston non avevo molti amici, la maggior parte li avevo allontanati io perché si erano dimostrati approfittatori . Pazienza in compenso avevo trovato Amanda e ne avevo ancora alcuni di amici togliendo i colleghi di lavoro.
Dopodiché mi arrivó un messaggio... Era da parte di Amanda. 
"Hey... siamo andati al centro di londra... Ma la metro è bloccata. Sai di pullman che da piccadilly arrivano a nord della città ?"
Mi scappò una risata e risposi al suo messaggio.
"Sei proprio a piccadilly?"
Stavo prendendo già le chiavi della macchina, da piccadilly fino a casa sua gli sarebbe costato troppo di biglietto ed in più doveva farsi 2 ore di pullman dato il traffico.
"Sono al negozio di m&m's vicino il quartiere cinese... conosci qualche pullman?"
Gli risposi prima di salire in auto.
"Conosco qualcosa di meglio del pullman. Arriva alla banca vicino il negozio di m&m's vi vengo a prendere io. Fidati è meglio così. "
Mi avviai verso il luogo che gli avevo detto... ci avrei messo poco da casa mia.
Mi Arrivarono altri messaggi ma quando guido non guardo mai il telefono perciò li lasciai li senza leggerli.
 
Pov Amanda 
 
Eravamo lì fuori quella banca da un quarto d'ora, avrei benissimo preso un pullman  ma lui non mi ha voluto dire che linea prendere ed io assieme a mio fratello in fatto di fortuna con i mezzi di trasporto siamo a zero. 
Lo vedemmo arrivare con la sua Bmw, non ci aveva messo molto .
-Salite.-Ci ordinò, io mi misi davanti.
-Grazie... Ma potevamo prendere il pullman.- Dissi fissandolo, avrà avuto una cattiva giornata a giudicare dalla sua espressione.
-Nah tranquilli tanto volevo uscire.- 
-In ogni caso grazie Tom. - Disse mio fratello da dietro.
Ci riaccompagnó a casa e lo invitai a salire.
Marco andò subito a farsi un bagno mentre io mettevo su del tè . 
-Che hai?-Gli chiesi notandolo serio.... fin troppo serio.
-Una semplice giornata no.-
Si ed io sono cappuccetto rosso! Non poteva essere solo una giornata no.
-È più di una semplice giornata no... hai litigato con qualcuno?-
-Mhm.. vediamo, con i miei colleghi. Poi mi hanno detto che parto tra una settimana e non due ed infine la mia ragazza è infuriata con me.-
Bingo! Aveva litigato con la ragazza.
-Perchè sarebbe infuriata con te?- Gli porsi la tazza di tè appena fatto e questa volta ne bevevo un po' anche io, per scaldarmi un po'. 
-È che ha visto una foto di me e te l'altro giorno al parco e il suo lato geloso è venuto a galla. Però quello geloso devo essere Io! Insomma lei si fa fotografare con altri ragazzi in giro per Los Angeles ed io non posso replicare, io mi faccio fotografare con una mia amica e scoppia l'apocalisse!- Si stava sfogano, bene . Ma io mi sentivo in colpa perché alla fine la ragazza aveva litigato con lui per causa mia.
-Oh... mi dispiace. Alla fine è per colpa mia che si è arrabbiata. Gli hai spiegato che siamo solo amici?-
- Non è assolutamente colpa tua! Gli ho spiegato come stanno le cose ma non ha voluto sentire ragioni. Che diavolo ,avrò anche io il diritto di vedere i miei amici senza problemi!-
- Hai ragione... Ma forse lei ha frainteso la situazione. -
-Frainteso o no doveva anche ascoltarmi non darmi addosso.-
-Anche questo è vero. Dovrebbe farti spiegare com' era la situazione.-
- Tom.. . Posso chiederti una curiosità mia?-
-Dimmi.-
-Perche ti confidi con me? Non  che mi dispiaccia, ma non hai altri amici che forse ti conoscono meglio e sanno meglio la situazione?-
- Ti sembrerà strano ma ho davvero pochi amici... li ho allontanati tutti dopo aver avuto fama... ne approfittavano e mandavano in giro mie notizie solo per soldi.-
-É orribile!- Come potevano tradire così un loro amico? 
-Giá... Ma con te sento di potermi fidare. Insomma dal primo impatto che ho avuto non sembri una interessata alla mia fama.-
-Infatti non lo sono, e per dirla tutta non ti invidio minimamente. Non riesco a crederci ... essere traditi così da degli amici. Sappi che con me non succederà mai.-
-Grazie.-
-Che bella doccia!-
Marco era uscito dal bagno con una felpona e i pantaloni di una tuta.
- Ma quella è la mia felpa!- Dissi in tono accusatorio.
- No cara è la mia! Che abilmente hai preso dal mio armadio quando sei partita. Ora la riprendo.-
-Prendi le felpe di tuo fratello?- Il viso di Tom era un misto tra il divertito e il "Ma sei seria?".
- Sono molto comode e calde di inverno soprattutto quando sei a casa da solo.-
Non mi ero mai vergognata tanto in vita mia.
-Questo spiega perché mia sorella Emma voleva le mie felpe quando le stavo dando via...- Disse Tom pensieroso.
-Amy senti ti dispiace se uso il tuo computer in camera per chiamare Elena in videochat?-
-Fai tanto la password la sai.- Lo congedato con un gesto di mano e lui sparì nella mia stanza.
-Perché io non posso entrare in camera tua?- Chiese Tom con aria da cucciolo.
-Finito di chiacchierare te la farò vedere, ma ti avverto, può essere un tantino in disordine.-
- Ci vivo nel caos. -
-Meglio così... comunque chi è la tua ragazza?- Presi un sorso di tè ormai quasi tiepido.
-Taylor Swift ...-
-Davvero?-
- Oh si! Non fraintendermi la amo ma a volte giuro la ucciderei per i suoi modi infantili!-
-Purtroppo noi ragazze siamo fatte così a volte siamo bambine. Ma a volte anche voi maschi siete dei bambini.-
- Hey Grazie!-
-Dico solo la verità! Quindi tra una settimana la rivedrai a Los Angeles? -
- Si , ho deciso di fargli una sorpresa in studio spero la gradirá .-
-Bravo! Semmai portale un fiore o qualcosa che gli possa piacere. E cerca di parlare con lei in maniera civile.-
- Sono sempre civile io!-
- Non ho dubbi! - mi alzai e posso la mia tazza nel lavandino e lui si avvicinò a me è fece lo stesso.
-Grazie. Mi ascolti senza problemi  e mi dai dei buoni consigli.-
-Cerco di essere una buona amica e non so ancora se i miei consigli siano buoni o no.-
-Giá il fatto di non picchiarli ogni volta che mi presento qui è tanto! -
Rideva e io scoppiai a ridere con lui.
-Fidati che se un giorno mi fai arrabbiare non esiteró a picchiarti.  Poi come dice sempre nostra madre dove stanno due ci possono stare anche tre...-
-Cosa vuol dire?-
Lo vidi estremamente confuso.
-É un detto che si dice da noi... Sarebbe che puoi venire quando ti pare tanto c'èsempre posto per gli amici.-
- Oh capisco. Beh grazie ! La prossima volta però tu verrai a casa mia.-
-Andiamo?-
-Dove?-
- Non volevi vedere camera mia?-
-Giusto! Andiamo!-
Lo condussi in camera mia dove Marco aveva appena chiuso la video chiamata.
-Ed ecco il mio regno.-
Gli mostrati la piccola stanza dalla vernice beige ai vecchi mobili ed il mio letto ad una piazza e mezza con qualche cuscino sopra.
-Niente di speciale come vedi...-
-Gia Amanda è una ragazza abbastanza ordinaria. -
-Mi piace... da un senso di calore.-
-Ci ho messo più tempo a sistemare camera mia che tutto il resto della casa.-
-Un'altra dritta per il futuro... Non scombinargli mai i libri sulla libreria... Fidati questione di vita o di morte.-
- Sei il solito esagerato. Ma seriamente...tocca i libri di Shakespeare senza il mio permesso e sei morto.-
-Che ti ho detto?-
-Inquietante ma la capisco. Anche io amo Shakespeare. -
In quel momento gli arrivó una chiamata e rispose, riattaccó dicendo un semplice "Si!".
-Ora devo andare... domani purtroppo non sono reperibile che ho tremila interviste e credo dormirò durante le pause.-
- Ok tranquillo! Semmai scrivi tu quando puoi, noi andremmo in giro per la  città.-
- Ok allora ci sentiamo domani! Ciao!-
-Ciao!
Se ne andò e tornai in camera mia da mio fratello che controllava la sua posta elettronica, serio, fin troppo serio.
-Che hai?-
-Misa che domani niente giro a Londra . .. devo ripartire.-
- Ma sei appena arrivato! Perché?-
Mi misi di fianco a lui e mi fece vedere la mail... il suo capo lo richiamava per grossi inconveniente in hotel.
- Non puoi mandarci un'altra persona ? Sei in vacanza!-
-Purtroppo non posso. Sono io che mi occupo queste cose e li in hotel mi hanno combinato un casino!-
- Non è giusto però... potevamo stare un po' insieme e invece devi ripartire subito .-
-Eh lo so! Domani mattina riparto. Meno male che ho fatto l'assicurazione sul biglietto.-
-Meno male.-
-Ah stavo pensando che se gli va anche Tom può venire al matrimonio... insomma è simpatico.-
-Glielo chiederò.  -
-Grazie!-
Inutile dire che quella sera restano svegli fino a tardi a mangiare schifezze... infatti andammo a dormire dopo la mezzanotte .
 
 
 
Continua.... che ne dite?
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3654963