Fiamme di coraggio

di KuroNekw
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quel giorno di 15 anni fa ***
Capitolo 2: *** Tu sarai il suo tutore ***
Capitolo 3: *** Benvenuto alla True Cross Accademy!! ***
Capitolo 4: *** Pedine e Pedoni ***
Capitolo 5: *** Perdita di controllo ***
Capitolo 6: *** Facciamo un patto ***
Capitolo 7: *** Lucifer ***
Capitolo 8: *** I demoni non provano sentimenti ***
Capitolo 9: *** La fontana dei ricordi ***
Capitolo 10: *** Là dove ci incontrammo la prima volta ***
Capitolo 11: *** Se in ogni cuore umano si nasconde un demone… ***
Capitolo 12: *** …allora in ogni demone si nasconde un cuore ***
Capitolo 13: *** Avanti senza paura ***
Capitolo 14: *** La strada verso Amahara e l’incontro inaspettato ***



Capitolo 1
*** Quel giorno di 15 anni fa ***


Premessa:
Di solito è vero l'angolo dell'autore si fa sempre dopo, ma qui ho bisogno che voi leggiate prima una mia piccola premessa.
Purtroppo la storia non è ancora conclusa, vorrei prima vedere se a qualcuno piace, e quindi magari avere più sprono per continuare a scrivere. Io comunque continuerò a portarla avanti come già sto facendo, quindi di concluderla la concluderò! Ma la speranza che possa piacere a qualcuno è sempre alta, si accettano tutti i tipi di critiche purchè costruittive! Buona lettura 

 
FIAMME DI CORAGGIO
"Amavo infinitamente tanto quei rari momenti,
In cui tu ed io eravamo soli nella nostra diversità"



La missione richiedeva un certo livello di competenza, e chi meglio del Paladin poteva risolverla?
Shiro Fujimoto era un giovane esorcista a quel tempo, in realtà aveva quasi 40 anni, ma lui si sentiva ugualmente giovane. In ogni caso per la sua età era sicuramente una promessa nel esorcismo. Il Paladin era la massima onorificenza che veniva consegnata all’esorcista più forte del Giappone. Il suo carattere era burbero, preferiva starsene per i fatti suoi nella maggior parte del tempo, andava d’accordo solo con il suo partner che quel giorno però non era con lui durante una delle missioni che avrebbe cambiato la vita di molti.
Ah ve l’ho detto che Shiro ha due figli? Si insomma non sono proprio suoi, li ha solo adottati. Rin e Yukio avevano solo 1 anno, tanto diversi tra loro ma allo stesso tempo fratelli. Però non siamo qui per parlare di loro.
Quel giorno Shiro si trovava nel cuore della fitta foresta di Aokigahara situata ai piedi del monte Fuji, era solo, non gli piaceva lavorare in squadra se non con il suo fidato partner. Quel giorno doveva cacciar via un demone che aveva deciso di creare fastidi ai paesini limitrofi, inutile dire che ci aveva messo ben poco, Shiro era un Knight senza rivali, ed eccelleva anche nella specializzazione di Medico e Tamer. L’inseguimento del demone lo aveva portato a riposare sotto un enorme quercia dal fitto fogliame, a dirla tutta non ne aveva mai vista una così strana. Era intento a fumare la sua solita sigaretta e a sbuffare contro il suo partner che quel giorno aveva deciso di non venire perché usciva un gioco in tiratura limitata e doveva necessariamente averlo, si bhe i Nerd esistono anche in queste storie. “quel maledetto, quando le vedo gliene suono quattro” bofonchiava tra se e se, quando all’improvviso fu interrotto da un pianto
Inizialmente credeva di esserselo solo immaginato, ma il pianto continuò, così l’esorcista decise di alzarsi cercando di seguire quel “fastidioso” per lui, rumore che proveniva dalla quercia presso il quale stava ristorando
Veniva proprio dal suo interno, ma sembrava non ci fosse modo di entrare, ne tantomeno vi era uno spiraglio attraverso il legno. Com’era possibile che li ci fosse davvero qualcuno? Come poteva essere entrato?
All’improvviso però le uniche spire di sole che penetravano i fitti rami sparirono. Shiro si accorse di non essere più solo, si voltò di scatto mettendosi in posizione d’evocazione. Sempre con più circospezione si guardò intorno
“chi va la”? disse in tono serio
“huhuhu….” Una voce rauca e profonda produsse una risata
“mostrati essere, lo so cosa sei” Shiro d’altro canto non era affatto spaventato
“mi piacciono quelli come te” rispose la voce “quelli spavaldi, è una goduria ucciderli”
quindi era un altro demone? Nessuno gliene aveva parlato, ma poco importava
“avanti mostra il tuo brutto muso” gli rispose a tono l’esorcista
Un vento minaccioso vece muovere tutte le foglie secche sul terreno e piano piano si mostro dinanzi a lui un orrenda creatura con lunghe corna ricurve occhi gialli e penetranti ed una lunga coda ritta e spelacchiata.
“tsk, sei davvero brutto” esordì Shiro
“inizi davvero ad infastidirmi umano” Ringhiò l’essere, mostrando i suoi lunghi canini
In quel momento si udì nuovamente quel pianto
“cos’è che tieni nascosto!?” chiese Shiro mantenendo il suo sguardo fisso sull’essere
“non ti interessa”
Ma in quel momento Shiro si era già lanciato sull’essere e appena gli fu abbastanza vicino gli scagliò contro un sutra*
Il demone venne travolto da una forza scaturita dalle parole di Shiro e rotolò via sbattendo con violenza su alcuni alberi
“non mi sono mai piaciuti i demoni arroganti, me ne basta già uno..” Era ovvio che Shiro si riferisse al suo partner
“uhuhuhu AHAHAHAH” il demone si rialzò con una fragorosa risata pose il palmo della sua mano dinanzi a lui e con un brusco movimento scagliò lontano Shiro prima che potesse difendersi, poi si avvicinò a lui e sempre con il palmo rivolto verso l’esorcista lo teneva fermo a terra come se una potente forza di gravità gli impedisse di rialzarti
“Voi umani, siete così ingenui”
Shirò alzò con fatica il capo e gli sorrise. Il demone sembrò confuso
“E voi demoni siete così pieni di voi, che commettete sempre l’errore di sottovalutarci!” A quel punto Shiro tirò con la mano una cordicella sotto di lui che azionò un meccanismo sopra di loro.
Si iniziarono a sentire rumori di rami rotti, sempre più forte, più forte, il demone alzò la testa senza capire cosa stesse succedendo, finchè all’improvviso un enorme bacinella si rovesciò su di loro!
Quando l’acqua li ebbe raggiunti il demone mollò la presa e iniziò ad emettere gemiti di dolore, si toccava gli occhi e piano piano del vapore uscì dal suo corpo
Shiro si rialzò, anche lui fradicio
“uff, mi hai fatto bagnare bastardo, avevo preparato quell’acqua santa per sicurezza, non pensavo ci fossero altri demoni qui”
Ma il demone era ancora agonizzante, Shiro si avvicinò a lui e gli mise una mano sul viso stringendolo forte. Il demone aprì gli occhi, e per la prima volta aveva un espressione di terrore
“ma….ma tu, chi sei?” Chiese l’essere
Shiro gli sorrise beffardamente
“Shiro Fujimoto al tuo servizio” gli rispose “ed ora, fammi un piacere, sparisci dalla mia vista”
A quel punto Shirò iniziò a pronunciare nuovi sutra, questa volta il loro effetto avrebbe fatto scomparire per sempre quel demone, l’unica cosa che riuscì a dire prima di andar via furono poche parole “mi dispiace….signorino”
Ovviamente Shiro non ci fece per nulla caso
Dopo aver finito cercò di accendersi una sigaretta, ma senza successo, l’accendino era ancora bagnato
“uff” Sbuffò dopo l’ennesimo tentativo
“vabbè vediamo chi si nasconde qui dentro” l’esorcista si avvicinò alla quercia. Pronunciò alcune parole d’evocazione e quasi dal nulla apparve un’enorme falce, la inclinò leggermente e con un taglio netto spezzo quello che inizialmente non aveva notato, un sigillo.
Quando fu rotto completamente la terra iniziò a tremare, la quercia piano piano si aprì, come un portone d’ingresso prima di una sala da ballo.
Shiro rimase a bocca aperta….era proprio quello a cui non voleva credere. Al suo interno infatti, avvolta delicatamente in fasce di colore blu, vi era quella che all’apparenza era una bambina. Shiro si avvicinò cautamente, che fosse un demone anche lei? Shiro lo escluse non appena la vide, ma allora perché quell’essere la teneva rinchiusa.
Quando la prese fra le braccia la piccola spalancò gli occhietti, aveva dei bellissimi occhi verdi, ed un piccolo ciuffetto di capelli sulla sua testa, lei le sorrise, lui non potè fare diversamente, oramai si era abituato ad aver a che fare con i bambini piccoli. La portò fuori e mentre usciva, dalle fasce cadde a terra un ciondolo, Shiro lo raccolse facendo attenzione a non far cadere la piccola, lo aprì e al suo interno non vi era nulla, al tempo doveva custodire sicuramente una foto, invece vi era inciso un nome “Elisabeth”
“e così, è questo il tuo nome? Eh piccola?” gli disse rivolto all’infante che si era addormentata nel torpore della sua copertina.
Shiro sapeva che non poteva occuparsi anche di lei, ma era estremamente curioso di sapere cosa ci facesse li una piccola e perché quel demone la tenesse rinchiusa, in quel momento allora gli venne una brillante idea, più una vendetta a dire la verità, una vendetta dolce e salata, di quelle che avrebbero portato, e di questo ne era convinto, un sorriso sincero a qualcuno che in quel momento era preso dal gioco dell’ultimo momento.

 

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Capitolo 2
*** Tu sarai il suo tutore ***


"Ricordo che erano i tuoi occhi ad attrarmi
come una calamita, quel verde insenso ma infinitamente triste"




Sul volto del demone apparve un espressione totalmente contraria, quando Shiro dopo aver fatto ritorno dalla sua missione li aveva portato la piccola in fasce!
Il partner di Shiro era, in effetti, un demone, strano vero? Ma non tutti i demoni disprezzano a tal punto da uccidere gli umani, altri gli aiutano a combattere i demoni stessi. Questo era il suo caso. Era un tipo molto stravagante, che vestiva sempre in modi piuttosto eccentrici, era a capo della sezione Giapponese di esorcisti, nonché preside della True Cross uno degli istituti più costosi del paese, un motivo in più per Shiro per lasciare li la piccola.
Gli aveva raccontato a grandi linee dove aveva trovato la bambina, del demone e dell’albero con il passaggio chiuso dal sigillo, per il tutto il tempo il suo partner era rimasto in silenzio ad ascoltare, quasi come rapito da chissà quali pensieri….finchè Shiro non gli propose l’impensabile
“ti adoro per questo Shiro, sei proprio bravo a raccontare le barzellette”
“non è una barzelletta, ti occuperai tu di lei”
Ma il demone fece una smorfia di disprezzo
“tu lo sai…cosa sono io” fece notare lui
“Si” Disse l’amico in tutta tranquillità
“come credi che un demone come me possa allevare un” ci fu una pausa impercettibile, ma Shiro lo notò ugualmente “Umano…” continuò
“Per lo stesso motivo per cui un UMANO sta allevando i diretti figli di Satana” gli fece notare Shiro
Si, Rin e Yukio hanno un grande segreto alle loro spalle, ma ve lo racconteremo a tempo debito
“Forza Samael!” Lo incalzò Shiro
Nessuno in nessun luogo se non i suoi fratelli stessi, lo chiamavano con il suo vero nome. Questo voleva dire che Shiro era infinitamente serio
Il demone sbuffò
Shiro gli porse la bambina, con molta riluttanza Mephisto, era questo il nome che usava in pubblico, la prese fra le sue braccia guardandola sempre meno convinto di quello che era stato costretto a fare
“Ah” Shiro fece dondolare davanti a lui un ciondolo
Il Demone assunse un espressione vaga
“aveva questo con lei, al suo interno è inciso il suo nome, Elisabeth”
Mephisto posò nuovamente lo sguardo sulla bambina. Passò qualche secondo, poi prese dalle mani dell’amico quel ciondolo
“va bene, la renderò un esorcista, ma non avrò alcun riguardo, sarà solo un bel passatempo” esordì il demone
Shirò ammicco un sorriso, poi si affiancò all’amico
“Sai, i bambini riempiono molti vuoti” li posò una mano sulla spalla “sono sicuro che riempirà anche il tuo” e a quelle parole si incamminò
Mephisto rimase li qualche minuto, Shiro era l’unico umano fra tutti quelli che in centinaia di anni aveva conosciuto, a rispettare molto. “Quel maledetto” disse sottovoce “mi ha incastrato”

Nonostante i tanti anni trascorsi fra gli umani Mephisto non sapeva assolutamente come occuparsi di un infante, ne tanto meno ne aveva mai voluto voglia, per questo decise di assoldare una balia che potesse perlomeno occuparsi della piccola in quello che lui non era in grado di fare….cioè tutto.
In ogni caso era ancora troppo piccola per iniziare ad imparare le basi dell’esorcismo, avrebbe dovuto aspettare almeno il suo 5° anno di età
La piccola comunque cresceva bene, fra gli agi di una grande casa, e Mephisto seppure inizialmente riluttante all’idea, non le faceva mancare mai nulla.
Il tempo passo, e adesso Ellie, così l’aveva soprannominata, riusciva a gattonare, si infilava praticamente ovunque. Una volta la trovò sotto il letto a giocare con alcune figure, un’altra volta dentro un comodino in tiratura limitata di Atsume Miku, insomma ogni volta spariva da qualche parte, e lui doveva impazzire per ritrovarla. Infastidito che la piccola potesse rovinare qualcuno dei suoi preziosi pezzi da collezione, Mephisto aveva permesso al fratello Amaimon di farle da compagno di giochi
Amaimon era il re demone della terra, di sicuro non un compagno che tutti avrebbero voluto avere, ma Ellie non aveva paura quasi di nulla, nonostante la sua piccola età si trovava spesso a giocare con i piccoli demoni che svolazzavano ogni tanto per la casa.
Amaimon in ogni caso lo faceva con piacere, almeno, questo era quello che dava a vedere, poiché non era minimamente in grado, seppure avesse un corpo umano, di riflettere alcun tipo di emozione.
“Ti ringrazio per aver accettato, sono totalmente esaurito da questa situazione” gli disse Mephisto lasciandosi sulla sua poltrona con aria esausta
“non avevi una balia fratello?” gli chiese l’altro
“purtroppo ho dovuto licenziarla….per sbaglio un demone l’ha ferita eh…insomma puoi immaginare”
Gli umani in genere non possono vedere i demoni, a meno che non siano imparentati con loro, oppure non ricevono una ferita demoniaca da uno di loro
“capisco” rispose in tono atono Amaimon mentre era intento a far ruotare una pallina di gomma sulla testa di Ellie, e lei incantata da quel giochino non la finiva di ridere
“Comunque finchè la terrai occupata potrai rimanere qui quanto vorrai, ovviamente vedi di non combinare macelli, altrimenti ti rispedisco a Gehenna*”
“Va bene” rispose l’altro sempre con il suo solito tono atono e senza distogliere lo sguardo dalla bambina.
In quei rari momenti in cui Ellie si trovava sola con Mephisto non faceva altro che stargli appiccicata, gli si incollava letteralmente alla gamba e non la finiva finchè lui non la prendeva in braccio, anche se con estrema diffidenza
“ma insomma, perché non vai a giocare con i tuoi peluche” le disse lui dopo che si era arreso e l’aveva accontentata
Ma la piccola dal canto suo gli prese con le mani un ciuffo di capelli “Ajo hei” fece lui, mentre lei rideva e glielo tirava
Con una delicatezza che gli costò un estrema calma e pazienza, si divincolò dalla presa della piccola, e la ripose nella culla.
Quando Ellie razionalizzò di essere stata lasciata iniziò a piangere
“no eh, mi dispiace ma non funziona con me” Gli rispose il demone in tutta tranquillità “se vuoi vivere qui impara alcune regole” continuò “ la prima…e che i demoni non provano alcun sentimento umano, ma solo l’illusione di esso” fece una pausa e la guardò, mentre la piccola continuava a singhiozzare “Quindi puoi piangere quanto vuoi, io me ne torno nella mia camera”
La stanza di Ellie era davvero grande, e con il tempo Mephisto l’aveva riempita di giochi a lei adatti, per evitare potesse rovinare i suoi. Certo una stanza così grande per una bambina così piccola, non era il massimo.
Vabbè inutile raccontarvi che quella sera, come tutte le altre il demone aveva passato le notti in quella grande stanza, con la piccola Ellie. Ma mi raccomando eh, non ditelo a nessuno!









Angolo autore: 

I capitoli che verranno dopo seguiranno a grandi linee la prima parte del manga, questo per poter presentare al meglio i poteri di Rin, spero comunque che non vi annoino, ho in mente una storia molto più profonda per alcuni personaggi! 
E' la prima volta che mi spingo in questo genere di formato per il racconto, quindi se potete, fatemi sapere nel caso non sia scorrevole, oppure noioso! le vostre recensioni sono molto importanti!
Al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** Benvenuto alla True Cross Accademy!! ***


 
"Ci sono 3 tipi di fiamme, le rosse, le nere e le blu
a prescindere dalla loro natura, le tue mi hanno sempre fatto sentire al sicuro"



Vi ricordate di Rin e Yukio? Massì quei bambini di cui vi parlai nel primo capitolo, menzionati nel secondo come figli di Satana, si loro. Da quel giorno, in cui Shiro trovò la piccola Ellie, sono passati ormai 15 anni, e….sono successe tante cose, alcune belle, altre molto brutte. 
Ma andiamo con ordine
Si, Rin e Yukio sono i figli diretti di Satana che lui ha avuto da un’umana, l’unica cosa è che solo Rin ha ereditato il potere del padre, le temute fiamme blu del dio dei demoni. 
Ora siccome non è proprio ben voluta questa cosa che il figlio di Satana se ne vada a zonzo per Assiah*, ovviamente, è un segreto. In ogni caso tranquilli, perché il potere di Rin fu sigillato alla sua nascita nella Kurikana, una spada ammazza demoni, quindi almeno in apparenza Rin è un ragazzo umano come tutti gli altri. Shiro decise poi di allevare Rin e Yukio come suoi figli, gli unici quindi a custodire tale segreto erano lui e Mephisto, a ovviamente anche Elisabeth ne era a conoscenza, dopotutto fu salvata da Shiro, quindi ha passato molto tempo con i due fratelli quando l’esorcista l’andava a trovare per assicurarsi che stesse bene. 
Adesso arrivano le brutte notizie, purtroppo Shiro è morto….aja, scusate non volevo essere così rude, però si è la verità
Satana un bel giorno ha deciso che voleva riprendersi ciò che era suo, ovvero Rin, Shiro da buon padre ha provato ad impedirglielo, e per farlo ci ha rimesso la vita, come ultima cosa, Rin che fino a quel momento non era a conoscenza della sua vera identità ha sbloccato i suoi poteri demoniaci, ora gli basta sfoderare la kurikana o semplicemente provare forti emozioni per far divampare le mortali fiamme blu.
E questa è a grandi linee la storia dei due fratelli allevati dal più forte esorcista degli ultimi tempi, Shiro Fujimoto
Da quel giorno sia Rin che Yukio avevano iniziato a frequentare la True Cross Accademy, Rin voleva diventare un forte esorcista proprio come suo padre, per poter sconfiggere Satana. Yukio invece aveva già alle spalle allenamenti con il padre alla scuola per esorcisti e sognava di diventare un medico, a differenza del fratello era un tipo serio, dedito al dovere, con il solo scopo di impedire a Rin di cacciarsi nei guai, nonostante, anche se di poco, Rin era il fratello più grande. 
Entrambi risiedevano in un vecchio dormitorio ormai dismesso, questo per prevenire che qualcuno scoprisse la vera natura di Rin, il quale da quando aveva sbloccato i suoi poteri aveva acquisito una graziosa coda nera da demone, le orecchie gli si erano leggermente appuntite e i suoi denti avevano dei bei canini, fortunatamente era tutto facilmente nascondibile. 
Ormai era passata una settimana da quando si erano trasferiti nella loro nuova dimora, Rin era un pessimo studente, non amava stare molto con la testa sui libri, gli piaceva di più l’azione, dalla sua però era una persona davvero gentile, cercava di aiutare chiunque fosse in difficoltà. Ciò che però lo infastidì appena scoperto, era che Yukio si stesse allenando in segreto con il padre, Infatti a differenza del fratello, Yukio era già un esorcista, ed anche molto brillante per la sua età, non che uno fra i più giovani ad aver conseguito tale carica, dico “fra i più giovani” poiché la più giovane fu Elisabeth. 
E come se non bastasse era anche il suo insegnante di Farmacologia Anti-Demone
Quindi Rin aveva solo un obbiettivo in mente, diventare Paladin così da poter superare sia il padre che il fratello!

Quel giorno trascorse come tutti gli altri, dopo le classiche lezioni al liceo Rin si recava nella sezione per esorcisti. Ovviamente oltre lui altri ragazzi studiavano per tale titolo, Suguro, Shima e Konekomaru venivano tutti e 3 da un tempio di Kyoto e si conoscevano sin dall’infanzia, poi vi erano Shiemi, la figlia della proprietaria del negozio di rifornimento per esorcisti e Kamiki una ragazzina solo in apparenza arrogante e presuntuosa. 
Loro 5 insieme a Rin formavano una classe di giovani promesse, a detta del preside. 
Quel giorno l’insegnante tardò un po’ ad arrivare, e quando finalmente giunse…
“buongiorno a tutti ragazzi” Una giovane ragazza aprì la porta esordendo con estrema sfacciataggine.
Aveva i capelli blu notte con sfumature viola scuro erano corti con due lunghi ciuffi all’estremità del viso che teneva legati in cima alla testa da una pinzetta a forma di cagnolino, gli occhi di un verde penetrante era vestita in maniera davvero sgangherata, portava degli scarponcini e dei pantaloncini a quadretti neri e verdi, una camicia bianca che gli andava lunga sui fianchi, con un gilet nero e una lunga sciarpa che gli scendeva lungo il corpo. Diciamo che l’impressione che dava era quasi quella di una poveraccia. 
La giovane si avvicinò alla cattedra e posò sopra alcuni fogli, poi si sedette su di essa e con un gesto della mano salutò tutti
“hola, il demone vi ha mangiato la lingua”? chiese, dato che nessuno aveva proferito parola
“E...E…ELISABETH!”? urlò Rin che si era alzato 
“yo Rin, da quanto tempo, come stai?” la salutò lei
Rin si lasciò cadere nuovamente sulla sedia
“ma insomma….anche tu esorcista…”
Era chiaro che Rin era all’oscuro anche del fatto che Ellie fosse diventata un esorcista, e non una qualunque, era la migliore Tamer in circolazione. 
“susu Rin, mi dispiace avertelo tenuto nascosto”
Ovviamente di quella discussione nessuno stava capendo nulla
“Ragazzi mi presento allora, sono Elisabeth Fujimoto Esorcista di Seconda classe superiore” 
A quelle parole tutti quanti rimasero sbalorditi
“seconda classe superiore”!? chiese Suguro esterrefatto 
“ma lei…se posso chiedere quanti anni ha?” gli domandò Shima subito dopo
Ellie sorrise
“quasi 16”
Ci fu un silenzio gelante in aula
“ahah suvvia suvvia, sono un caso particolare” Ellie cercò di spezzare quella tensione che si era creata
“In ogni caso vi prego, abbiamo la stessa età, non datemi del lei e chiamatemi semplicemente Ellie”
Anche a quelle parole i ragazzi rimasero un po’ sorpresi, infondo erano abituati a gente come Yukio, che era terribilmente rigido con le regole e le barriere tra studente/insegnante 
“bene, torniamo a noi, io sono qui per insegnarvi l’evocazione demoniaca, o meglio conosciuta come “maestria Tamer” I ragazzi divennero seri erano tutti fortemente interessati alla lezione
“come forse saprete, non tutti possono essere Tamer, ma è bene che sappiate come comportarvi in questi casi” Ellie prese un foglio di carta “in ogni caso chi mi sa spiegare cosa è un Tamer?”
Kamiki alzò la mano, Ellie quindi gli diede la parola
“il tamer è colui che appunto, è in grado di evocare un demone, più è forte l’evocatore più forte potrà essere il demone evocato” Ellie annuì
“Ci sono dei vincoli?” Chiese poi alla studentessa
“Certo, non è consentita, ovviamente, l’evocazione di Satana” 
Ellie sorrise
“molto bene, questo diciamo è un tabù per ogni tamer” spiegò
“ma si può fare!?” chiese subito Rin 
“Certo” gli disse Ellie “ma ti costerebbe la vita, quindi eviterei” gli fece un occhiolino
“dunque ora vi mostro come evocare un demone” Ellie prese un pezzo di carta, vi incise un simbolo “dopo aver disegnato il cerchio magico vi basta pronunciare parole qualsiasi purchè cariche di sentimento eh…” Puf apparve un piccolo mostriciattolo sulla mano di Ellie, I ragazzi rimasero sorpresi 
“infine per farlo andare via, vi basta stracciare il foglio o cancellare il disegno” e così fece, facendo scomparire il piccolo esserino
“Voglio che sia chiaro che i demoni vi obbediranno solo se non proverete alcun tipo di timore, se fiuteranno la vostra paura potrebbero rivoltarsi contro di voi, o non seguire i vostri ordini”
I ragazzi si fecero pensierosi
“Bene, per la prossima lezione esercitatevi nelle evocazioni, voglio vedere chi di voi ha le capacità da tamer, per oggi è tutto”. 
A quel punto l’aula iniziò a svuotarsi
“hei Rin “Ellie lo interruppe prima che il ragazzo lasciasse l’aula “puoi venire un attimo con me?!”
I due giovani si ritrovarono sul tetto di uno degli edifici dell’accademia
“perché mi hai portato qui per parlare?” gli fece lui
“perché ovviamente nessuno deve sentirci”
Rin aggrottò la fronte
“io so bene quello che sei in realtà” 
Il ragazzo non fu tanto sorpreso a quelle parole 
“e ce una cosa che non ho detto in aula prima”
“quale?” gli chiese subito lui
“oltre ad evocare i demoni….io posso possederli”
“Co…cosa? Possederli” disse incredulo
Ellie si portò una mano al mento
“Anche se è meglio se dico che loro posseggono me, ma l’importante è che riesca a controllare i loro poteri a piacimento” Ellie si avvicinò a Rin 
“Voglio proporti un patto” 
Lui la guardò intensamente
“Voglio aiutarti a controllare i tuoi poteri, e per farlo vorrei possedere le tue fiamme blu!”
Lo sguardo di Rin si fece di colpo sconcertato. La ragazza dal canto suo le sorrise orgogliosa 










Angolo autore: 
Salve a tutti eccoci alla fine di un altro capitoletto, la storia piano piano entrerà nel vivo! 
La prima cosa che ho pensato quando ho presentato Ellie è stato "Oddio voglio disegnarla" poi subito dopo ho pensato...."Ma io...io...NON SO DISEGNARE!" Che mondo crudele ;( 
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Pedine e Pedoni ***


"Non puoi fuggire da te stesso, non puoi nascondere la tua vera natura
e allora, accettala"


 
 

“e quindi ha accettato”?
“certo! Sappiamo bene che se si viene a sapere che tieni nascosto il figlio di Satana rischiamo che uccidano Rin”
“no tranquilla, non lo permetterei”
“lo so, ma per ora evitiamo che si sappia”
“Noto un po’ di eccitazione nel tuo tono”
“Oh certo, le fiamme blu, se riuscissi a controllarle potrei diventare un Paladin…l’ho promesso, a me stessa e a Shiro” Ellie guardava determinata quello che fino a quel giorno si era preso cura di lei
“Bhe se questo può aiutare il giovane Rin a controllarsi, fa pure” Gli rispose Mephisto “ma intendo giocare sporco all’inizio, quindi fa attenzione”  disse malizioso
Lei lo guardò con altrettanta malizia
“umpf mi lusinghi, perlomeno hai l’accortezza di avvisarmi” 
Lui scrollò le spalle
“infondo ti sto solo mettendo in guardia” 
“il solito, pensi solo a divertirti” le rispose lei 
“che ci vuoi fare, sono un Demone”
“Questa scusa dei demoni privi di cuore e sentimenti….” Disse Ellie mentre si allontanava dallo studio “sai, sta diventando quasi una scusa” e dopo avergli lanciato un ultima occhiata uscì
“sai fratello non ha poi tutti i torti” 
Amaimon apparve penzolando dal soffitto, con il suo solito tono atono
“Amaimon, fa solo il tuo dovere” lo zitti il fratello
“sisi, ma non farò del male ad Ellie”
“uhm? Ti sei affezionato?” gli chiese stupito il fratello
“no, mi ha solo promesso tante buone cose da mangiare” 
Sul volto del Re del tempo apparve un sorriso terribilmente compiaciuto.

In ogni caso gli allenamenti con Ellie non andavano benissimo, controllare le fiamme era già difficile per Rin stesso, per Ellie era un impresa, a quel punto si decise di far affidamento su una terza persona, ingaggiata direttamente da Mephisto, lei era Shura Kirigakure, un eccellente esorcista, ottima spadaccina, nonché vecchia allieva di Shiro.
Avrebbe inizialmente insegnato a Rin come utilizzare al meglio la spada, e come fare per utilizzare le sue fiamme senza rischiare di bruciare nessuno.
Così i giorni passarono, seguiti dai mesi. Gli esordienti ottennero il titolo di Exwire, che gli permetteva di effettuare missioni su campo, e così finalmente ebbero la loro prima vera missione da esorcisti!.

“La missione di oggi prevede di ripulire la foresta limitrofa all’accademia, da demoni di basso rango” Yukio stava esplicitando la missione, insieme a lui anche Ellie e Shura seguivano il gruppo in quella che era più un esercitazione che una vera missione. 
“I demoni in questa zona appaiono solo di notte, quindi ci accamperemo, prepareremo delle barriere e infine vi dirò quello che dovrete fare” Tutti annuirono, ed ognuno si diede da fare per preparare l’accampamento. 
La cosa più strabiliante che tutti scoprirono quella sera fu che Rin era un ottimo cuoco, ma di quelli davvero eccezionali, fu lui a preparare la cena a tutti lasciando a bocca aperta i suoi compagni di corso
“Okumura..- Questo era il cognome dei due gemelli ”Dove hai imparato a cucinare così bene?”  gli fece Konekomaru
Rin si portò una mano dietro la nuca lievemente imbarazzato
“Eheh, cucinavo sempre io all’abazia dove sono cresciuto”
“Cavolo sarai anche una sega a scuola ma ammetto che in cucina vai forte” gli fece Suguro
“mio fratello ha poche qualità, e questa è una di quelle” continuò Yukio
“Ma insomma avete finito di riempirmi di complimenti?” disse Rin
Tutti furono presi da un allegra risata, prendere in giro Rin era quasi una routine, nonostante bisognasse fare attenzione a non urtare troppo la sensibilità del ragazzo, anche se ormai ognuno di loro aveva instaurato un buon rapporto di amicizia.

“bene ragazzi” Yukio aveva preso la parola, l’ora dell’esercitazione era arrivata, e tutti i ragazzi si erano allineati
“vi dividerete in gruppi da due, e farete un po’ di piazza pulita, quando vedrete un segnale verde luminoso, quello sarà il segno che dovrete rientrare all’accampamento, oggi testeremo il vostro lavoro di squadra e le vostre capacità”
I ragazzi annuirono 
“Ellie vuoi fare tu le squadre?” Yukio gli diede la parola
“Dunque…” la ragazza si portò una mano al mento “Direi Suguro e Kamiki, un tamer ed un Aria insieme, di solito non è la migliore squadra, ma voglio mettervi alla prova” fece una pausa “poi Rin con Shiemi e Konekomaru con Shima!”
“bene” Yukio lanciò loro alcuni zaini “qui dentro troverete tutto il necessario per la missione, domande?”
Kamiki in quel momento alzò la mano
“come farete a valutarci?” chiese
“Ovviamente vi seguiremo” fece notare Shura dopo aver fatto un lungo sbadiglio “io qui mi annoio, quindi vi verremo dietro”
“Se non avete altre domande” continuò Yukio “mettetevi in posizione, e al mio sparo partirete”
Detto fatto, la missione era appena iniziata
“Dite che Rin riuscirà a trattenersi?” domando Shura con le braccia dietro la nuca e la sua solita aria scocciata
Yukio si sistemò gli occhiali “lo spero”
“in quel caso interverrò io tranquilli” fece Ellie
“Come vanno gli allenamenti?” Domandò il fratello più piccolo
“Con la spada non se la cava male” disse Shura
“ma con le fiamme…ha ancora difficoltà a decidere cosa bruciare e… non riesco a controllarle” Ellie si fece pensierosa
“credi davvero ti sia possibile…” incalzò Yukio
“Se non lo è, lo renderò possibile “ fece la ragazza che era tornata seria
“non perdi mai la tua determinazione eh” continuò lui
“Bhe sono la Ragazza senza origini a qualcosa devo pur puntare” 
“Ancora non si sa nulla?” chiese curioso Yukio 
Ellie scrollò le spalle 
“nulla di nulla, Mephisto sta continuando le ricerche che Shiro non ha mai portato a termine…”
“Hei voi due!!!” Shura li bloccò “Guardate li
Un lampo blu si era intravisto tra gli alberi 
Yukio si portò una mano al viso rassegnato, Ellie ridacchio sotto i baffi
“bhe, non ci ha messo molto vedo…” disse Shura


“Accidenti, calmati calmati calmati” Rin si stringeva fra le braccia, mentre le sue fiamme piano piano si dissolsero, era in ginocchio vicino Shiemi
“R…rin?” la ragazza che sembrava avesse perso i sensi piano piano si riprese
“oh Shiemi stai bene?!”
“si…si, devo essere inciampata”
Ma il ragazzo aveva visto un enorme falena attaccarla, per questo aveva perso le staffe, ora però pareva essersene andata
“Coraggio…conviene che ci fermiamo per un po’” fece lui 
“Ma no sto bene….” Shiemi chinò il capo
“cosa ti prende?” fece lui
“Quando ci siamo persi di vista prima, uno sciame enorme di falene mi ha attaccata….e hanno strappato il foglietto di Nii-chan (Nii-chan è il famiglio di Shiemi, infatti pare che anche lei abbia una predisposizione a Tamer)
“bhe lo rievocherai no?” la consolò lui 
Lei le sorrise dolcemente 
“oh, allora sei tu” 
I due ragazzi alzarono lo sguardo, di nanzi a loro un essere sotto sopra con i piedi su un ramo li osservava, mentre masticava un lecca lecca
“che diav….CHI SEI?!” gli fece Rin
“ma come, sono il tuo fratellone” disse quello
“CHE?” fece Rin confuso
In quel istante scese dall’albero, aveva uno strano ciuffone verde sui capelli, e le braccia ricoperte per metà di peli, non era difficile capire che quello era un Demone, anche se in apparenza aveva le sembianze di un umano
“Lei la prendo io” fece poi, e con un braccio si tirò a se Shiemi
“HEI MOLLALA” Rin incalzò con rabbia
Ma il demone pareva avesse preso il controllo della giovane, la quale sembrava ipnotizzata 
“ma quando….” Si domandò Rin, ma nel mentre digrignava i denti guardando il suo rivale “Chi diavolo SEI!” questa volta glielo ringhio contro
“AMAIMON!” 
Rin si voltò subito dietro, Shura era apparsa alle sue spalle
“ohoh abbiamo visite” fece il re della terra, e prima di poter far comprendere altro iniziò a saltare di ramo in ramo 
“eheh, se la rivuoi vienitela a prendere Okumura” lo incalzò il demone allontanandosi 
“Accidendi…” fece Shura schioccando la lingua “che ci fa LUI qui”
“LA SPADA!” incitò Rin “Mi dia la spada la prego” 
“Rin….lo sai a cosa vai incontro se la sfoderi”
Il ragazzo fece per rifletterci qualche secondo
“Lo so, ma Shiemi è in pericolo”
Shura sapeva che iniziare uno scontro con Amaimon poteva essere molto pericoloso e i ragazzi non erano pronti, anche se forse Ellie poteva calmarlo, non c’era comunque tempo per pensarci
“Va bene” Alla fine la spadaccina cedette la Kurikana a Rin, che teneva ben al sicuro per lui  “Ma non fare nulla di avventato”
Il ragazzo le diede un ultima occhiata di intesa e si allontanò


Da qualche parte Mephisto svolazzava di qua e di la, abbastanza vicino per godersi lo spettacolo ma non troppo per essere visto.








Commento dell'autore:

Scusate vi avevo detto che sarebbe partito un po' lentamente, ma finalmente entriamo nel vivo dell'azione
Spero che come inizio vi sia ugualmente piaciuto come anche l'introduzione del nuovo personaggio, ho fatto qualche taglio qui e li per evitare di dilungarmi inutilmente.
Al prossimo capitolo!!! 


Fuori campo
-Ma insomma la finite di giocare e mangiare patatine sul mio divano!? ho una storia da scrivere, basta bighellonare!!!


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Capitolo 5
*** Perdita di controllo ***


"Guardami negli occhi e dimmi...cosa vedi?"




Rin aveva seguito Amaimon fino ad una radura, il demone lo attendeva su di una roccia, mentre accarezzava in modo piacevolmente curioso i capelli di Shiemi
“lasciala stare” Gli urlò Rin non appena fu abbastanza vicino
“oh sei arrivato, bene, giochiamo dai, sfodera quella spada”
Rin rimase sorpreso da quelle parole, come faceva a sapere della Kurikara?
Amaimon lasciò cadere a terra Shiemi
Rin non avrebbe voluto sfoderare la spada, se qualcuno lo avesse visto, avrebbe rovinato tutto….
Purtroppo quello che non sapete, e che la notte della nascita di Yukio e Rin, morirono molte persone, bruciate vive dalle fiamme blu di satana, da allora quella sera viene ricordata come “La notte blu” parenti di Konekomaru, Suguro e Shima persero la vita, ma non solo. Quindi se qualcuno dei suoi compagni lo avesse visto, probabilmente non gli avrebbero rivolto più la parola, e lui non voleva.
A quel punto poteva solo contare sulle sue forze.
Rin si lanciò contro Amaimon, ma ogni tentativo di colpirlo era inutile, il Demone non sembrava molto divertito, e con un solo schiocco di dita sulla fronte del ragazzo lo fece letteralmente volare a terra facendo un enorme frastuono
“Ma dai?! Scherzi? Io voglio vedere le tue fiamme” Fece l’essere parzialmente scocciato
Rin si mise in ginocchio, con un braccio si pulì il sangue che aveva iniziato ad uscirgli dal naso…era impossibile pensare di sconfiggerlo in quello stato
“OKUMURA!!” questa era la voce di Suguro!
Rin si voltò, Suguro insieme a Konekomaru correvano verso di lui
“Che ci fate qui” gli urlò Rin
“Shura ci ha raccontato cosa è successo, e anche se contro la sua volontà non potevamo lasciarti solo”
“Prendete Shiemi e portatela al sicuro, qui ci penso io” Fece Rin
“Hei, qui ci sono anche io” Intanto Amaimon cercava di farsi notare
“Non dire stupidaggini Okumura non ti lasciamo solo”
“non potete fare nulla lo capite?” Continuò Rin
“Ma si può sapere chi ti credi di essere?” Lo rimbeccò Suguro
“NON MI PIACE ESSERE IGNORATO!”
Amaimon si era lanciato su Suguro scaraventandolo su una roccia li vicino. Nessuno avrebbe potuto prevederlo, era stato troppo veloce
“B…BON!” urlò Konekomaru (Bon era il soprannome di Suguro)
“ADESSO BASTA” Rin aveva deciso, avrebbe sfoderato la spada “Konekomaru, riporta Shiemi da Yukio, lui può aiutarla” a quelle parole Rin sfoderò la Kurikara, e venne travolto da fiamme blu, il suo corpo cambiò leggermente, le orecchie gli si allungarono, la coda uscì fuori dal suo nascondiglio e i suoi occhi si infiammarono
Dall’altra parte Amaimon aveva assunto un espressione rara, di eccitazione
Konekomaru era rimasto come pietrificato, Bon invece per fortuna sembrava stare bene e guardava Rin con altrettanto stupore
I due demoni intrapresero una furiosa lotta nei cieli
A quel punto giunse Ellie
“Accidenti sono arrivata troppo tardi” esclamò “Hei voi due “rivolta a Bon e Koneko” Portate via di qui Shiemi, ci penso io
I ragazzi non fecero domande ed ubbidirono
“Accidenti, sta esagerando” disse Ellie fra se e se
Rin infuriava in maniera incondizionata su Amaimon, che non si aspettava tale potenza. Con un colpo fece volare al suolo il re della terra
Ellie corse verso di lui
“Hei Amaimon, stai esagerando smettila” Gli urlò
Il demone si rialzò leggermente provato, Il suo sguardo era sconvolto dall’eccitazione, ormai non avrebbe ascoltato nessuno
“Tsk” Ellie a quel punto poteva solo sperare di calmare Rin, che aveva finalmente messo i piedi a terra, ma il giovane pareva in apparenza consumato dal potere delle fiamme
E va bene, proviamoci . La ragazza chiuse gli occhi e iniziò a recitare alcuni versetti, piano piano le fiamme di Rin si ridussero sempre più ed Ellie iniziò ad emetterle al suo posto, quando furono abbastanza evidenti smise di parlare
Rin si inginocchiò, probabilmente la perdita di potere improvviso lo aveva scosso
Ellie iniziò piano piano ad ansimare per la fatica, non doveva essere facile concentrarsi, e a detta sua ancora non era riuscita a controllarle come si deve, ma per quella situazione poteva bastare, si mise davanti a Rin e pose una mano verso Amaimon
“Ora basta Amaimon datti una calmata”
Ma il demone cominciò a digrignare i denti sempre di più
“Levati” gli fece con quel poco di lucidità che gli era rimasta
“Ho detto basta” Rispose la ragazza con determinazione
Ma quello non voleva sentire ragione, e si scagliò con tutta forza su Ellie
Purtroppo non aveva ancora idea di come controllare quelle fiamme, e nei secondi che dividevano lei dall’arrivo di quell’idiota non sapeva cosa fare, per fortuna non ci dovette pensare a lungo
All’improvviso infatti Mephisto gli si palesò davanti e con una mano fermò il fratello ormai fuori di se
“oh bhe, meglio tardi che mai eh” Fece Ellie, che infondo se lo aspettava
“Direi che qua ci siamo divertiti abbastanza” Fece Mephisto rivolto ad Amaimon
“Cosa??? No, io non ho ancora finito” Fece il fratello
“Ti avevo detto di non esagerare, e comunque…..” Mephisto assunse uno sguardo che nemmeno Ellie avrebbe augurato a qualcuno “Prova a torcere un capello ad Ellie e di faccio letteralmente a pezzi”
“Oh grazie” Disse la ragazza particolarmente sorpresa
Ma Amaimon non voleva dare ascolto a nessuno e con il braccio libero diede un pugno in pieno viso a Mephisto facendolo rotolare su alcuni cespugli li vicino
“oh….bhe, questa è stata una pessima idea…” Fece notare Ellie, che però nel frattempo aveva perso il controllo dalle fiamme e si era accasciata a terra priva di forze “accidenti, prendono tanta energia”
Mephisto si era rialzato con il naso sanguinante
“Quanto sa essere testardo!” disse e prese in mano il suo cappello “Avanti tornatene a Ghenna finchè non ti schiarisci le idee”
Dal cappello uscì un enorme orologio a cucù che prese di forza Amaimon trascinandoselo dentro fra i suoi lamenti contrariati
Peccato che non era finita li, infatti Rin che aveva riottenuto tutte le sue fiamme, era decisamente fuori controllo. Una volta rialzato infatti aveva iniziato a sguainare la spada a destra e manca come un pazzo
“accidenti anche a lui” Fece Mephisto
“Adesso con il consiglio te la vedi tu” fece Ellie
Intanto Rin con uno scatto verso il cielo stava lanciando fiamme intorno a lui



Yukio era riuscito a levare da Shiemi una larva, che gli causava appunto il suo stato di incoscienza, tutti i ragazzi compresa Shura erano tornati alle porte dell’accademia
Gli sguardi di tutti erano puntati però verso la foresta, che emanava bagliori blu
Era chiaro a tutti, non cera bisogno di porre domande, quelle erano le fiamme di Satana
“In qualunque modo le si veda….quelle fiamme possono significare solo una cosa” Una voce dalla cima di una torretta aveva distratto tutti
“Arthur….” Disse Shura
Un uomo dai lunghissimi capelli dorati e duna tunica da esorcista aveva saltato fino ad essere dinanzi a loro
“E così è vero, Mephisto e Shiro tenevano nascosto, il figlio di Satana!” Esclamò l’uomo con totale disinvoltura
“Accidenti, lo sapevo che se ne sarebbero accorti subito…” Disse Shura rivolta a Yukio
Presto vennero tutti circondati da alcuni esorcisti
“che cosa vuoi?” gli urlò Shura, anche sapeva bene che fosse una domanda alquanto scontata
“Ovvio, uccidere quell’essere”
“Quell’essere e mio fratello” incalzò Yukio, ma Shura gli mise una mano davanti come in segno di stare in disparte
In quel preciso momento Mephisto ed Ellie uscirono dalla foresta, con Rin tenuto ben stretto fra la mano del preside, ancora in uno stato di rabbia
“Ah, vedo che finalmente hai mostrato la coda” Fece Arthur rivolto a Mephisto
“Mi offendi sai, io sono un gentiluomo, la coda non la mostro mai”
I due si guardarono aspramente
“RIN!!” Gridò Shiemi, che si era appena ripresa e non capiva cosa stesse succedendo
“Consegnami il ragazzo” Incalzò poi Arthur
Mephisto tirò in avanti Rin, che cadde a terra in ginocchio, ora però sembrava avesse riacquisito un po’ di lucidità dopo aver sentito la voce di Shiemi, ma non proferì parola
Arthur gli si avvicino, sguainò la sua spada e gliela mise al collo. Prima che potesse fare qualcosa però Shura gli andò incontro con la spada, ma Arthur era troppo veloce e con un rapido movimento gli si portò alle spalle
“Shura mi deludi, tu avevi l’ordine di scoprire se fosse vero che il figlio di Satana era nascosto qui”
Ma la ragazza non rispose
In quel momento Arthur ricevette un ordine direttamente da Vaticano, tramite l’auricolare che portava alle orecchie
Rinfoderò così la sua spada
“Pare che siamo stati convocati al consiglio, vogliono sia lui” e indicò Rin “sia il capo della sezione Giapponese Mephisto Pheles
Mephisto sorrise, poi fece un inchino
“Sarà un piacere seguirti” disse il demone
“Shura tu verrai come testimone” Gli disse Arthur e con un gesto rapido si incamminò verso la porta dietro di loro
Mephisto si avvicinò prima a Yukio, rinfoderò la spada di Rin e gliela diede, non si dissero nulla
“Ellie verrà con noi, come seconda testimone” Fece poi Mephisto quando si avvicinò ad Arthur
“Cos’hai in mente….” Gli sibilò l’esorcista
Il demone non disse nulla, poi prese una chiave dalla sua tasca e aprì la porta che gli avrebbe condotti direttamente al vaticano.
Si, questo era uno dei poteri di Mephisto, poteva realizzare chiavi in grado di trasportarti direttamente in posti stabiliti, comodo no?








Angolo autore:
Rieccomi qui con un altro capitolo!! finalmente la storia inizia pian piano a distaccarsi, devo essere sincera all'inizio volevo solo inserire un personaggio nuovo all'interno della trama già conosciuta, ma poi avevo paura di risultare monotona....e che il tutto diventasse noioso, così mi sono armata di fantasia è ho provato a dare un tocco di originalità con i capitoli a seguire!! Spero in ogni caso che vi stia piacendo :D al prossimo capitolo! 

 

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Capitolo 6
*** Facciamo un patto ***


"Siamo molto più simili di quello che credi...
insieme, ci completiamo"




 

“Quindi Mephisto Pheles confessa di aver tenuto nascosto insieme all’ex Palandin Shiro Fujimoto il figlio diretto di Satana!?”
Mephisto sorrise “Si confesso”
In aula si alzò un gran battibeccare
“Vostra, santità dobbiamo liberarcene subito” Incorse Arthur
“Si calmi Paladin Arthur August Angel, siamo qui per capire cosa ha spinto il signor Pheles, che in 200 anni ci ha dato grande aiuto e l’ormai deceduto Fujimoto a tener per loro questo segreto”
In aula tornò il silenzio
“Quindi ci dica sir Pheles…”
“Ma è ovvio no…” Lo sguardo di Mephisto era carico di superiorità “per sconfiggere Satana”
nuovamente trambusto in aula, questa volta ancora più acceso
“IO NON SONO UN ARMA” Rin anche se in manette non accettava che gli si parlasse con fosse un oggetto
“Ti conviene star zitto Rin” Gli bisbigliò Shura
“Ordine per favore!! Si spieghi meglio”
“Bhe, noi demoni vi abbiamo consegnato tanti modi per combattere i nostri simili, e quale modo migliore di sconfiggere Satana se non con le sue stesse fiamme”
“Smettila di dire stupidaggini, sei anche tu un Demone figlio di Satana” Arthur aveva puntato furiosamente il dito contro Mephisto, ma il demone non si scompose minimamente
“Si è vero, ma sono qui da tantissimi anni, e sinceramente non sono dovuto a dare le mie spiegazioni” rispose all’esorcista
Infine Mephisto si rivolse nuovamente ai piani alti
“E comunque, ho qui la migliore spadaccina del Giappone, che sarà in grado di aiutare il ragazzo a governare le sue fiamme….e “indicò dopo Ellie “Elisabeth sarà in grado di possedere le fiamme blu di Okumura, a tempo debito” volse un occhiata ad Arthur “lo sapete tutti, che può farlo”
“vero, Elisabeth Fujimoto, la ragazzina recuperata da Shiro durante una delle sue missioni, non sappiamo ancora nulla sulle sue origini” fece un superiore
“haimè no” disse Mephisto con aria di assoluta tranquillità “Quindi che fate? Accettate la mia scommessa”? Chiese infine il demone con un sorriso infimo



“I patti sono stati chiari Rin, se perderai ancora la ragione verrai immediatamente giustiziato” Shura voleva che tutto entrasse bene in testa a Rin
Il ragazzo fece una smorfia
“In ogni caso ti ho applicato un sigillo sulla coda, così che se dovesse succedere ed Ellie non interviene in tempo, posso fermarti in qualche modo, anche se sarà doloroso”
“posso vedere gli altri?” Fece poi Rin
“Purtroppo non credo sia il caso per ora, Yukio gli ha spiegato a grandi linee tutta la faccenda, ora il fatto che tu sia il figlio di Satana è risaputo quasi ovunque, cerchiamo quindi di non farci notare troppo, da oggi svolgerai delle lezioni private”
Trascorse un mese da quando Rin perse la ragione, gli allenamenti andavano bene ed Ellie riusciva sempre più a domare le fiamme, ora riusciva anche ad usare qualche attacco. La specialità di Ellie oltre all’evocazione era il corpo a corpo, un suo pugno unito alle fiamme di Rin era in grado di sbriciolare completamente un muro di cemento.Dopo circa un mese in cui Rin non riscì a vedere i suoi amici, e non sapeva nulla di cosa pensassero su di lui, furono mandati tutti quanti in missione da Mephisto. A quanto pare qualcuno aveva aperto un portale artificiale per Gehenna e i demoni avevano iniziato ad essere sempre più numerosi
Loro avrebbero dovuto ripulire l’area nei pressi del portale, che si trovava nelle vicinanze del monte Fuji e infine Rin avrebbe dovuto usare le sue fiamme per tentare di chiudere il portale
I ragazzi si erano trovati sullo stesso treno in uno scompartimento unicamente degli esorcisti. Nonostante la riluttanza iniziale verso Rin, tutti sapevano e conoscevano che in realtà Rin non avrebbe mai fatto del male ad una mosca, e in quel mese avevano convenuto che lo avrebbero trattato come hanno sempre fatto. quindi decisero di dargli fiducia, anche perché a detta di Shima, ignorare qualcuno era più difficile che parlargli.
Giunti sul posto i ragazzi iniziarono ad ispezionare i dintorni, Rin si sentiva sollevato, ora poteva essere se stesso. 















Commento autore:
E rieccoci ragazzi, questo capitolo essendo di transizione è un po' piccolo! la settimana prossima non potrò pubblicare perchè sarò fuori casa, peccato che Efp non abbia un sistema per programmare l'uscita dei cap, sarebbe tutto più facile!
Allora ci vediamo al prossimo capitolo! continuate a seguire mi raccomando 

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Capitolo 7
*** Lucifer ***


 
"Anche se sono consapevole dei miei sentimenti...
non li accetto"
 

“E’ qui che mio padre ti ha trovata” fece Rin, mentre insieme ad Ellie camminavano per un sentiero di montagna
“Già, di preciso non so dove, ma so che non ci sta nulla in questi luoghi che riguarda me”
“Ricordo che giocavamo spesso insieme da piccoli” Continuò lui “non deve essere stato facile crescere con quel tipo”
“Chi? Mephisto, uhm lui mi vede solo come il suo giocattolo preferito” disse Ellie
Rin aggrottò la fronte
“Ma non è male sai” concluse poi, prima di fermarsi di scatto
“che succede” chiese il ragazzo
“non lo senti?”
In effetti Rin provava una strana sensazione, non erano soli
“Siamo vicini al portale, l’affluenza di demoni è maggiore, stiamo in guardia” disse Ellie
“Proviamo quella cosa?” Rin la guardò
“Se sarà necessario si, consuma molte forze”
Ripresero a camminare, finchè non raggiunsero una radura ai piedi della montagna
Il vento soffiava forte, attesero li qualche minuto, poi vennero raggiunti anche da Shura, Yukio e tutti gli altri
“Com’è andata?” Chiese Shura
“Bene, ci sono solo demoni inferiori qui” si apprestò a dire Yukio
“Io aspetterei ad esserne certi” continuò Ellie
“E’ quello il portale?” Chiese Shiemi
“si…è proprio quello” le rispose Ellie
Un enorme varco si trovava ad una 50ina di metri da loro, la zona era tenuta sotto sorveglianza dagli esorcisti della True Cross, purtroppo nessuno era in grado di richiudere quel portale….almeno per ora
Ad un tratto la terra iniziò a tremare sotto i loro piedi
“che diavolo succede” esclamò Shura
Dal nulla vicino al portale apparvero 4 enormi pilastri dorati, gli esorcisti che si trovavano nel perimetro vennero tutti scaraventati lontano da una misteriosa forza d’urto, i nostri invece dovettero saldarsi con i piedi al suolo per non fare la loro stessa fine
“Mi sono così annoiato, che mi sono detto, quasi quasi vado a vedere come sta il mio portale”
Ellie a quella voce alzò subito lo sguardo
Un uomo fluttuava al centro di quei pilastri, i capelli bianchi vestito con una divisa che ricordava molto quelle militari.
“E quello chi cavolo è ora” Incalzò Shura
“Non lo so, ma di sicuro nessuno di amichevole” disse Ellie
“Voi venite dalla True Cross vero? Il vostro preside non è qui?!” disse l’uomo
“Cosa vuoi da Mephisto?” gli urlò Ellie
“Oh, è così che si fa chiamare?”
Ellie aggrottò la fronte
“Dite che non gli dispiace se gioco un po’ con voi?” disse infine
Ed un onda di terrore improvviso si abbattè su tutti loro….tranne che su Rin, il quale pareva oltremodo determinato a prendere a calci nel sedere quel tipo, tanto da destare il suo interesse
“Tu devi essere….” Ma l’uomo non fece in tempo a finire la frase
“in ogni caso si, mi dispiace” Mephisto era apparso totalmente a caso davanti a lui
“oh, ecco dov’eri Samael” gli disse l’uomo, per nulla sorpreso
Ellie tirò un sospirò di sollievo
“Perché appare sempre in modi del tutto casuali” si chiese
“io vorrei sapere perché quando finiamo nei casini lui appare sempre all’ultimo invece” disse Shura quasi snervata
“Veramente….” Continuò Yukio “nei casini ci mette lui” Ci fu un silenzio, poi tutti annuirono a quell’affermazione
“Devo dedurre che, il portale è opera tua? Lucifer” gli chiese Mephisto
“Lucifer….” Bofonchiò Konekomaru
“è Il Re demone della luce…” continuò Ellie
Tutti quanti ebbero un sussulto
“Si dice….che sia a capo di organizzazione chiamata Illuminati” spiego Yukio
“Si il portale è opera mia, e devo dire che ha richiesto parecchia forza, sono ancora provato” rispose il fratello “Allora mi aiuterai Samael?”
Mephisto sollevò leggermente il capo
“da un anno a questa parte intendo far risorgere nostro padre….Satana, e unire nuovamente Gehmma ad Asshia” Concluse
Mephisto a quel punto guardò il fratello quasi con disprezzo
“non provare più a chiedermi una cosa simile” gli intimò contro
“Oh bhe immaginavo avresti risposto così, allora divertiamoci un po’” a quelle parole i pilastri emisero una luce accecante e di li a poco un enorme barriera coprì tutta l’area lasciando Rin e gli altri esorcisti fuori dal campo del portale
“HEI che cavolo è sta roba” urlò Ellie mentre batteva i pugni sulla barriera all’apparenza infrangibile
“è una barriera isolante, davvero potente….” Disse Yukio “non vi si può entrare…ne uscire quando sei all’interno”
“E allora come cavolo si infrange!” chiese nervosamente Ellie
“non lo si fa….” Disse lui
“Una barriera?” disse Mephisto quasi sorpreso “lo sai…che posso uscire quando voglio”
“oh ma la barriera non è per te, è per loro” e indicò i ragazzi “non vorrai mica che si facciano del male
I due si lanciarono un’occhiataccia
“E poi così il mio portale potrà crescere indisturbato” concluse, poi rivolse ancora il suo sguardo verso Rin
“Rin Okumura eh? Interessante….e quella ragazza invece?”
Mephisto lo guardò intensamente quasi potesse riuscire a lacerargli l’anima con il solo sguardo
“capisco….” Fece Lucifer. I Due a quel punto iniziarono una furiosa battaglia

“Lucifero è il primo demone della gerarchia di Gehnna” disse Ellie. Rivolta a tutti gli altri, nel frattempo al campo erano giunti i rinforzi con al comando il Paladin Arthur, non appena si era saputo dell’apparizione del re della luce
“Questo cosa significa” Chiese Rin
“Significa che è il demone più forte…” gli rispose il fratello
“Rin” Ellie guardò intensamente il ragazzo. Dopo qualche secondo lui annui
“Va bene, proviamoci”
“Cosa volete fare?” gli chiese Yukio
“Voi occupatevi dei demoni che stanno convergendo da questa parte, noi distruggeremo quella barriera e proveremo ad usare le fiamme di Rin per distruggere il portale” Ellie alzò lo sguardo verso I due re demoni che combattevano aspramente “Finchè Mephisto tiene occupato Lucifer….potremmo anche farcela”
“Si ma prima, pensate alla barriera, dubito che Lucifer sia solo” incalzò Shura
“sicuramente avrà esorcisti al suo fianco” disse Yukio “noi ci occuperemo di loro in caso
I due ragazzi annuirono
Ellie fece un grande respiro, poi si fece dare la kurikara da Rin
“Probabilmente resisterò meno di 30 min” fece lei
“Basteranno” disse lui
A quel punto Ellie estrasse la spada, Rin venne circondato dalle fiamme blu e piano piano anche Ellie, questa volta senza pronunciare alcuna parola iniziò ad infuocarsi. Ormai Rin riusciva a controllare le sue fiamme, sapeva renderle innocue alle persone che sceglieva
Ellie chiuse gli occhi “Demone che dimora il mio spirito, rendi questo corpo la tua casa, fa di me la tua arma….AVANTI RIN” A quelle parole il corpo di Rin divenne un enorme fiamma azzurra e sotto gli occhi esterrefatti di tutti si unì completamente ad Ellie
la ragazza si infiammò totalmente, la pinzetta che le teneva i capelli si spezzo, le scivolarono sul viso lunghi ciuffi color violaceo, al centro dei capelli un ciuffetto ribelle le uscì fuori, come se fosse nascosto dalla pinza….ma non solo una lunga coda demoniaca le spuntò da dietro, le orecchie le si allungarono, gli uscirono gli artigli e i denti acuminati, aveva preso in tutto e per tutto le sembianze di un demone. 








Angolo autore:
E rieccoci con un altro capitolo!!! è vero ammetto che diversamente dalle altre fan fiction che ho scritto fin ora, questa è l'unica a non avere una trama del tutto originale, ma alla fine sono riuscita a distaccarmi!!  e sono abbastanza soddisfatta a dire il vero!
Continuate a seguire le vostre recensioni sono sempre gradite
 

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Capitolo 8
*** I demoni non provano sentimenti ***


"Un giorno un uomo saggio disse:
-è il giorno della morte che da alla vita il suo valore-
ma varrà anche per i demoni?"



 

Ellie si portò sopra alla barriera e iniziò a tirare violenti colpi con la spada infiammata 
“Non male, riesce a controllare le fiamme blu!” Disse Lucifer all’interno della barriera, in un istante di tregua
“ci sono molte sfaccettature degli umani che non conosci” gli disse Mephisto
“non intendo ascoltare le prediche da qualcuno che ha rinnegato se stesso” 
Mephisto a quelle parole digrignò i denti 
“Quando mostri i denti sei assolutamente adorabile” gli disse il fratello, prima di venir scaraventato con violenza al suolo dal re del tempo, che dalla sua poteva fermare a piacimento lo scorrere del tempo e spostarsi velocemente da una parte all’altra
Lucifer sogghignò non appena fu di nuovo in piedi, devo ricordarmi ti farti arrabbiare più spesso.
Ellie continuava a battere violentemente sulla barriera, finchè finalmente non si incrinò, ad aiutarla erano intervenuti gli esorcisti di rango superiore che con alcuni versetti cercavano in qualche modo di indebolire la barriera, e funzionava!! 
Ellie stava per colpire con uno degli attacchi più forti che avevano messo a punto, ma venne fermata da una sfera nera lanciata da una  giovane ragazza vestita allo stesso modo di Lucifer, che era apparsa li vicino a loro
“Cos, chi sei tu” ringhiò Ellie
“una sottoposta del signor Lucifer, e non ti farò passare di qui” Fece lei
“Sei un demone?” chiese Ellie
“Scherzi, sono Zaira un esorcista e ti farò mangiare la polvere”
“Tsk, non ho tempo per giocare” gli disse Ellie
La trasformazione con Rin l’aveva resa molto più sfrontata, l’influenza demoniaca doveva costarle molto sforzo per evitare di perdere il controllo o comunque di perdere l’affinità con Rin
Le due ragazze presero una lotta senza esclusioni di colpi, il nemico sapeva usare le armi demoniache e attaccava Ellie con una lunga falce
“SATAAAN SLASH!” urlò Ellie ad un certo punto, e una scia di fiamme colpirono la ragazza in pieno, che però tornò subito in guardia
“che nomi assurdi” disse
“Servono per essere ricordati facilmente” rispose Ellie 
“Bhe allora ricorda questo!” La ragazza inclinò la falce “Fiamme nere del peccato, io vi invoco” poi la lama si infuoco di nero 
“cos?!” Ellie non aveva mai visto nulla di simile
Zaira a quel punto si scagliò su di lei 
Le lame delle due armi si incrociarono ma le fiamme nere
raggiunsero il corpo di Ellie che iniziò a sentire dolore, fu costretta a mollare la presa, finendo al suolo con violenza si alzò un gran polverone
Zaira rimase impassibile e con aria di superiorità attese che la polvere si diradasse
Per fortuna una delle peculiarità dei demoni era la loro forte rigenerazione, in particolare le fiamme di Rin lo rendevano quasi invulnerabile 
Ellie iniziò a sogghignare 
“non ho molto tempo….fatti da parte” le disse quando finalmente i loro sguardi si incrociarono di nuovo.
“Allora non hai capito” fece Zaira “tu di qui non passi, le mie fiamme nere bruciano qualsiasi cosa venga da Gehnna, e tu, non fai eccezione”
Questo poteva essere un problema, se Ellie non raggiungeva subito il portale al di la della barriera i demoni avrebbero continuato ad uscire
“Allora? Che dici continuiamo all’infinito?!” Disse Lucifer, che non la finiva di stuzzicare il fratello
“Sei più serpentino di come ti ricordavo” 
“E tu sei molto più noioso” 
i due non escludevano nessun colpo, ma come sarebbe potuto finire uno scontro fra i demoni più forti di Gehnna?
“E’ ironico pensare che se tu avessi ancora il tuo potere probabilmente io sarei già un mucchio di cenere” disse Lucifer
“Pensa, è ancora più ironico che se quei due fossero qui dentro ti avrebbero già fatto il culo” lo rimbeccò Mephisto
A quelle parole Lucifer si adirò visibilmente
“IO SONO L’UNICO CHE PUO’ UCCIDERE RIN OKUMURA” Ringhiò forte Lucifer
“ohoh, come sei carino quando mostri i denti” lo canzonò Mephisto, così come il fratello aveva fatto prima con lui
In quel istante un enorme esplosione di luce si propagò per tutta l’area circoscritta della barriera 
Ellie ne fu subito attratta
“cosa starà succedendo li…” pensò ma Zaira non le dava tregua, ci voleva un piano…e subito anche
“Rinforzi in arrivo!!!” una voce familiare ma allo stesso tempo raccapricciante arrivò alle loro spalle
Arthur se ne stava ritto e immobile con la sua splendida chioma al vento
“occupati della barriera, ci penso io a questa qui” disse rivolto ad Ellie
“Ohoh, tu che riponi fiducia in Rin?!”
“infatti la sto riponendo in te” rispose lui stizzito
“Fa lo stesso” rispose lei, ma non si fece ripetere quella possibilità, e si allontanò velocemente
Ovviamente Zaira provò a fermarla, ma Arthur era, anche se doleva ammetterlo, molto forte e l’avrebbe trattenuta a dovere
Ellie tornò di nuovo in cima alla barriera li dove era apparsa una crepa, dopo carico con tutta la forza che poteva, e scagliò con forza un colpo così potente che il cielo divenne blu per qualche istante
Quando le fiamme colpirono la barriera essa si frantumo istantaneamente in mille pezzi
“Ci sono riusciti“ Fece notare Yukio nel mezzo della battaglia 
“ottimo avviciniamoci a loro” disse Shura “nessuno deve intralciarli”
Intanto quella luce abbagliante all’interno della barriera si era dispersa
Lucifer ansimava copiosamente, il suo attacco doveva averlo stremato a causa anche del suo corpo ancora provato
Mephisto era in ginocchio a terra ma pareva aver incassato bene il colpo
“Hanno distrutto la barriera” disse Lucifer
“Che ti dicevo” I due fratelli si fissarono 
“Bhe poco male, io volevo risparmiarli, almeno per ora” Il re della luce produsse un'altra sfera di luce, come quella di prima, questa volta la carica che emanava era di gran lunga più potente, poi sorrise in modo soddisfatto al fratello
“Se lanci un altro di quegli attacchi rischi di compromettere il tuo corpo” Gli fece notare Mephisto
L’altro sogghignò
“vogliamo scommettere?” Fece Lucifer, alludendo al classico modo di agire di Mephisto
Mephisto chinò leggermente il capo verso il basso…
“peccato che io non perda mai” disse e fece schioccare le dita 
Un'altra barriera questa volta molto più piccola li intrappolò dentro
“cos, cosa diavolo è?” chiese Lucifer sorpreso 
“Non puoi fermare quella sfera vero?” fece notare l’altro
“Cosa vuole fare!!” Disse Lucifer questa con una leggera punta di paura
“Questo è il portale” Ellie aveva finalmente raggiunto il portale per Gehnna, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da Lucifer e Mephisto “cosa vuole fare Mephisto?” continuava a domandarsi
Mephisto si rialzò in piedi e si scosto tutta la polvere di dosso con totale disinvoltura “Diciamo che siamo in una dimensione diversa, e non possiamo uscirne, a meno che non lo voglia io” Poi fece apparire un tavolino con due sedie e del the “Sete?”
Lucifer era tutto fuorchè intenzionato a bere
“Intendi farci saltare in aria entrambi?!!? SEI PAZZO!” gli urlò contro
Ma Mephisto era intendo a sorseggiare la sua tazza di the seduto comodo
“non sono io quello con una bomba ad orologeria nella mano” disse con totale disinvoltura 
“Così non solo sarai costretto a tornare a Gehnna, ma perderai il tuo corpo, non potrai più tornare qui” Il fratello cercava di persuaderlo in qualche modo
Mephisto scrollò le spalle
“vuol dire che aspetterò qualche altro migliaio di anni per tornare” rispose
“Hei che diavolo succede li dentro” Ellie al di fuori della piccola barriera non era riuscita ancora a distruggere il portale
“Questo pazzo vuol farci saltare in aria” Fece Lucifer 
Mephisto lo guardò stranito
“Sei tu quello che vuole ucciderci!” lo rimproverò Ellie
“Ellie, va a distruggere quel portale” disse Mephisto
“Si ma, tu che stai facendo”
“non ti interessa vai e basta”
“no voglio saperlo”
“HO DETTO VAI” disse infine lanciando un occhiata a dir poco gelante ad Ellie, la quale fece fatica, ma alla fine tornò vero il portale
“Va bene, distruggiamo subito questo affare” Perse un attimo l’equilibrio, ormai erano passati quasi più di 30 min…e le forze la stavano abbandonando “no…non ora, coraggio Rin, un ultimo attacco”
Posizionò la spada in maniera da poterla conficcare direttamente all’interno di quella porta infernale
Poi chiuse gli occhi e iniziò a concentrarsi
“Si può sapere che cavolo fai!?” Shura era arrivata vicino alla barriera creata da Mephisto
“Ma insomma, non posso tranquillamente bere del the!?” disse lui 
Intanto la sfera nella mano di Lucifer era diventata incontrollabile
Ellie riaprì gli occhi e con tutta la forza che li era rimasta scagliò il suo attacco sul portale! Le fiamme iniziarono a bruciarlo, la lama conficcata al suo interno fece gemere i demoni che cercavano di uscire 
In un lampo di luce, il portale si sgretolo non lasciando nemmeno la polvere, tutti i demoni nelle vicinanze sparirono
Ellie cadde a terra dividendosi da Rin, entrambi finirono stesi al suolo
“Accidenti….pensavo di morire per la stanchezza” disse Ellie
“Wow….è stato grandioso” esclamò Rin
All’interno della barriera dov’erano Lucifer e Mephisto la luce si fece sempre più forte, Ellie non aveva la forza di raggiungerlo, a stentò riuscì a girarsi
“Maledetto…me la pagherai” Fece Lucifer quando ancora poteva vedere il viso compiaciuto del fratello, rimasero qualche istante in silenzio “non dirmi che….ti sei affezionato” continuò
“non dire stupidaggini, i demoni non provano sentimenti” e a quelle parole l’unica cosa che Ellie ricorda fu un sorriso mesto di Mephisto. Infine il nulla. La sfera esplose non lasciando assolutamente niente 
“Padre….” Balbettò infine la ragazza.












Angolo autore:
Sorpresaaaa, ebbene si oggi doppio capitolo! un po' perchè mi era capitato di farvi aspettare più del dovuto con gli scorsi capitoli, ma anche perchè il penultimo era stato molto corto! 
Conto di postare il continuo a metà della settimana prossima!! 

 

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Capitolo 9
*** La fontana dei ricordi ***


"tutto quello che desideravo...
 ..era restare insieme a voi"






Le giornate che susseguirono all’accademia furono le solite di sempre, le lezioni per i frequentanti al liceo continuavano in tutta tranquillità, la notizia che il preside fosse “scomparso” non era ancora stata data, tutti sapevano solo che fosse da qualche parte per un importante lavoro.
D’altra parte invece nel settore esorcisti vi era un gran trambusto, questa era l’ennesima riunione con tutti i massimi livelli presenti
“cosa dobbiamo fare? Arthur” diceva uno
“la situazione potrebbe complicarsi”
“senza Mephisto, le barriere della scuola presto cederanno”
“dobbiamo trovare un alternativa”
Ma Arthur era più pensieroso del solito e quella situazione nella quale avrebbe dovuto prendere il comando della sezione giapponese in assenza di Mephisto lo rendeva nervoso.
In un angolo dell’aula lontano da tutti quelli schiamazzi Ellie se ne stava seduta stesa con i piedi su un banco
“che si fa..:” sbuffo Shura per l’ennesima volta
“I seguaci di Lucifer sono riusciti a fuggire…ma dubito che non stiano premeditando vendetta” disse Yukio
Ellie però continuava a non fiatare, con lo sguardo basso era totalmente assorta dai suoi pensieri
“Sicuramente cercheranno un modo per riportare qui il loro comandante” Shura continuò “so che il loro gruppo lavora da anni su corpi artificiali creati con il dna umano…”
“Bhe anche il vaticano lo fa…altrimenti i demoni nostri alleati non esisterebbero” disse Shura
“Si è vero, ma trovare un corpo compatibile non è facile! E loro….” Yukio si fermò quasi terrorizzato alla conclusione alla quale era giunto
“vogliono far resuscitare Satana” concluse Shura
Tutti e 3 sbuffarono all’unisono
“ E se…” Yukio si interruppe, voleva prima avere l’attenzione dalle due compagne “aprissimo un portale per Gehnna”
Ellie che fino a quel momento era rimasta per i fatti suoi volse il suo sguardo verso di lui
“Ti sei ammattito? Disse prontamente Shura, sei davvero Yukio? O sei Rin”
Il ragazzo si portò una mano dietro la nuca visibilmente imbarazzato
“no sono io…”
In effetti non era da Yukio spararle così grosse, ma forse anche se per un solo attimo ha pensato che andando a Gehnna potessero riportare indietro il loro preside, peccato che non era quella la parte difficile, il problema è che anche se lo avessero trovato, senza un corpo umano i demoni non possono restare su Asshia
“Va bene calmatevi tutti ora” Arthur aveva richiamato l’attenzione “Per quanto ci è possibile, nel mentre che cerchiamo una soluzione ai fatti recentemente accaduti, rafforzeremo la sicurezza nella scuola e nelle filiali dell’accademia sparse per il Giappone, chiederemo aiuto anche agli esorcisti oltreoceano….non ci sono alternative”
Così l’ennesima riunione finì
Ellie come ormai da cinque giorni a quella parte, passava le sue giornata fra la lussuosa dimora, la quale era diventata ancora più grande da quando era sola, e una fontana posizionata all’ingresso dell’abitazione, se ne stava li, e probabilmente rimuginava sui fatti accaduti.
“Ellie?”
La ragazza era seduta con le gambe incrociate sul bordo della fontana e non si era accorta che Rin la stesse osservando già da un po’.
“Hei….ciao Rin” Disse con voce sottile
Il ragazzo le si avvicinò e si sedette vicino a lei
“non ti si vede in giro in questi giorni, tra gli esorcisti c’è un gran baccano”
“si, lo so” rispose lei
lui guardava verso l’alto ma con la coda dell’occhio cercava di osservare se ci fosse qualche cambiamento di espressione sul suo viso
“dunque…hai pranzato?” le fece lui
Lei annui
“ti va…un gelato?”
Lei scosse il capo
La coda di Rin iniziò a muoversi sempre più energicamente, come per scaricare la tensione che stava provando il ragazzo in quel momento. Infine si lasciò andare in un sospiro lungo e faticato
Stettero li qualche minuto, in silenzio, un silenzio spezzato solo dallo scorrere dell’acqua e dal cinguettare degli uccelli, era proprio una bella giornata
“non sono riuscita….” Iniziò Ellie e Rin sussultò inaspettatamente “li ho persi entrambi” concluse
Si riferiva a Mephisto e Shiro?
“No…non” Rin non era proprio bravo nel relazionarsi con gli altri “Shiro è colpa mia…” disse solo
Lei finalmente gli rivolse lo sguardo, ma non sapeva cosa dire, nessuno lo sapeva, cosa puoi dire in quelle situazioni?
“siamo stati dei pessimi figli…” disse Ellie ammiccando un sorriso
Rin lo ricambiò
“Giocavamo sempre in questo ingresso quando eravamo piccoli, ricordi?” disse lui
“Si, e ricordo anche quella volta in cui facesti cadere Yukio nella fontana….non la smetteva di piangere”
I due ridacchiarono con gusto
“E ricordo….” Ellie fece una pausa, ma il suo sguardo si colmò di malinconia “quando Mephisto mi leggeva le storie…”
Rin spalancò gli occhi a quell’affermazione, e si immaginò in maniera del tutto sua il preside intento a raccontare le favole della buona notte
“Non dirlo a nessuno però eh” aggiunse Ellie “A lui non piace che si sappia…” continuò “Quando ero piccola poche cose mi facevano paura, una di queste era rimanere sola, o al buio”
Rin l’ascoltava con estrema attenzione
“Iniziavo a piangere e nemmeno Amaimon poteva calmarmi” Ellie chinò nuovamente il capo “però quando c’era lui…i suoi grandi occhi verdi mi facevano sentire al sicuro”
I ragazzi rimasero nuovamente in silenzio
“Anche Shiro…” Rin riprese il discorso “Yukio aveva paura…praticamente di qualsiasi cosa, e nostro padre cercava sempre di calmarlo”
“Certo che è proprio cambiato Yukio eh….” I ragazzi ridacchiarono ancora, poi si fissarono intensamente
“Grazie Rin” Fece per prima Ellie
Rin divenne visibilmente rosso
“chi…io? Di cosa, ahah, figurati” Fece muovendo le braccia in modo del tutto casuale
Poi Ellie fece un grande respiro e si diede due schiaffi sulle guance, Rin la guardò sorpreso da quel gesto, lei infine salto giù dal bordo e alzò le mani al cielo tirando un forte urlo
Rin la guardò ancora più basito
“Non è da me demoralizzarmi! Ci sono tante cose da fare, gli illuminati potrebbero riportare qui Lucifer in qualsiasi momento….- disse
“Eh?” Rin effettivamente, non ne sapeva nulla
“Oh, sono notizie riservate….ma tanto vale…” fece una pausa “Gli illuminati stanno lavorando alla creazione di corpi artificiali, ne cercano uno in grado di resistere a Satana”
“Cos, è così che vogliono farlo resuscitare?”
Ellie annui
“Per quanto ne sappiamo, potrebbero già averne uno per Lucifer….” La ragazza si portò una mano sotto al mento pensierosa
“Sai…” aggiunse “inizio a pensare che l’idea di andare a Gehnna non sia così sbagliata” 









Angolo con commento
Ammetto che non sto rileggendo i capitoli che pubblico perchè....non voglio cambiare nulla della storia al loro interno, voglio che venga letta per quella che era la mia idea iniziale, è probabile che ora come ora cambierei qualcosa, ma non voglio, quindi perdonatemi se in un primo momento vi sembri banale! 

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Capitolo 10
*** Là dove ci incontrammo la prima volta ***


"Alla fine ho imparato ad amarli tutti"

 



“Vuoi portare indietro Mephisto?” Gli chiese Rin
“anche, ma per prima cosa voglio prendere a calci nel culo Satana!!!” disse lei
Il ragazzo non poteva che essere d’accordo con lei
“ma come raggiungiamo Gehnna…insomma dopo quello che è successo” disse Rin
“Chiama gli altri e raggiungetemi nell’ufficio di Mephisto, devo dire una cosa a tutti”
Dopo qualche ora in cui Rin cercò di rintracciare tutti gli altri, il più difficle fu Yukio, il quale aveva sempre il telefono spento, Bon, Konekomaru, Shima, Shiemi, Kamiki, Shura e Yukio decisero di vedersi nell’ufficio, così come Ellie aveva chiesto
“Perché siamo tutti qui? Lo sai bene quanto gli esorcisti siano impegnati in questo periodo” disse Yukio, con il suo solito tono risoluto
“Lo so, ma oggi in aula mi hai fatto venire un idea” disse lei, e mostrò a tutti una strana chiave
“Quella cosa è?” chiese Shura
“Non dovete assolutamente dirlo a nessuno” li guardò tutti in modo da essere cerca che ognuno di loro avesse ben capito “Con questa possiamo raggiungere Gehnna senza l’utilizzo di nessun portale” concluse
Ovviamente la reazione dei ragazzi fu di estrema sorpresa
“Cosa!?? avevate una cosa simile e non ne avete mai parlato” Disse Shura
Ellie scrollò le spalle, dopotutto Mephisto faceva quello che voleva, quindi perché non avrebbe dovuto avere un ingresso per quello che almeno in origine era il suo mondo
“Possiamo ancora usare le chiavi per trasportarci velocemente nei luoghi dell’ordine, questo vuol dire che Mephisto è vivo” disse Ellie facendo roteare la chiave fra le sue mani
“uccidere un re demone non è facile…” aggiunse Yukio “devi distruggergli il cuore”
Rin ebbe un sussulto di terrore, Ellie se ne accorse
“è la base Rin, non lo sapevi?! Di solito i demoni più forti nascondono il proprio cuore o lo mostrano solo quando utilizzano una gran quantità del loro potere” spiegò lei
“Questo vuol dire che….” Rin afferrò saldamente la Kurikara, dalla quale mai si separava
“Si….che se qualcuno distruggesse quella spada, probabilmente moriresti, essendo la dimora del tuo cuore di demone”
“il fatto che Rin la sfoggi come fosse un trofeo lo rende o estremamente sicuro….” Intervenì Shima
“O estremamente stupido, io opto per la seconda” Concluse Bon
“Grazie ragazzi….” Disse Rin rassegnato “vi adoro”
“Bando alle ciance, ho chiesto a Rin di chiamare voi, perché di voi mi fido! Cosa volete fare” chiese loro Ellie
Tutti quanti assunsero un espressione seria e pensierosa….in quel momento però qualcuno era apparso all’improvviso nella stanza
Lo notarono subito, anche perché come potevi non notare il re della terra?
“AMAIMON” fece Ellie sorpresa, poi corse verso il demone e lo abbracciò
“Yo Ellie” fece lui con il suo solito tono atono
Ellie però gli diede un pugno sulla testa
“Questo è per avermi quasi uccisa” disse lei
“Si, me lo sono meritato” Rispose lui
Gli altri non sapevano se essere terrorizzati dal demone o da Ellie che lo trattava come un fratello
“Ma come sei arrivato qui” Chiese lei di fretta
“In verità non so, il fratellone mi teneva in castigo dopo quello che ho fatto….però poi all’improvviso mi sono trovato qui” Spiegò lui
“Uhm….quindi magari è opera sua” pensò Ellie
“In ogni caso ho una cosa per te, che il fratellone mi ha dato prima di lasciarmi in punizione” Amaimon tirò fuori da una tasca una sfera azzurra
“Ma quella è….” Fece lei
Gli altri la osservarono curiosi
“è una sfera dei ricordi?” chiese Yukio
Ellie la prese fra le mani, e il demone si sedette a terra masticando il suo solito lecca lecca
“Si…lo è” rispose Ellie
“Cosa è una sfera dei ricordi” chiese Rin
“In pratica chi realizza la sfera può imprimerci dentro degli avvenimenti, per poi rivederli quando vuole, questo funziona solo una volta però” Spiegò Yukio
Ellie annuì
“E’ di Mephisto?” chiese Ellie rivolta ad Amaimon
“Credo di si, mi ha detto di dartela quando fossi uscito” rispose il demone
Ellie deglutì
“Credi che…” Shura si avvicinò alla ragazza
“non so cosa vedremo….so che coloro che sono presenti qui verranno catapultati nel ricordo, non saremo in pericolo, ovviamente” disse Ellie
“che aspetti” Chiese Rin con impazienza
“Aspettate”! Yukio li interruppe “io andrò al vaticano” Tutti lo guardarono
“cosa vuoi fare?” chiese Shura
“Se dopo riuscirete davvero ad andare su Gehnna…e a riportare indietro Mephisto, servirà un corpo” spiegò subito Yukio
“Oh il fratellone è su Gehnna”? Amaimon si intromise nel discorso
Ellie annui
Il demone iniziò a mordersi un unghia in modo nervoso
“Cosa? Cosa ce Amaimon” chiese frettolosa Ellie
“Non….è tanto ben visto da nostro padre, dopo che ha lasciato Gehnna, non ha mai voluto far ritorno” spiegò il demone
“perché?” chiese Shura
“Non posso dirlo” Amaimon si fece serio, nessuno aveva intenzione di intraprendere una discussione con il re della terra
“forse è spiegato in quella sfera di ricordi” fece notare Shura..
Ellie guardò Yukio
“Allora conto su di te” gli fece
Yukio annui
“sono sicuro che al vaticano nascondano qualcosa, Konekomaru, Kamiki, voi verrete con me” Disse
I ragazzi obbedirono, poi uscirono dalla stanza
“bene” Ellie mise davanti a lei la sfera “Pronti?”
Nessuno sapeva cosa gli aspettava, Ellie aprì in due la sfera e nello stesso istante vennero trasportati…in una biblioteca
“Una biblioteca?” Fece notare per primo Rin
“Lo vediamo sai” Rispose Bon
“guardate li?” Disse Shiemi
In un angolo isolato da tutti gli altri, qualcuno dall’aspetto familiare aveva il fiso completamente immerso nella lettura
Si avvicinarono a lui, ovviamente non potevano essere visti, stavano solo vivendo momenti passati
Mentre si avvicinavano sempre più una ragazza li superò
Aveva dei lunghissimi capelli blu notte che gli scendevano per tutta la schiena, un paio di libri tenuti stretti fra le braccia, ma non riuscirono a vederla in viso
La giovane si avvicino al ragazzo seduto in disparte
“Ciao!” Gli fece lei
Lui appena la notò sussultò
“c…ciao” disse insicuro
“Ti vedo sempre qui, da solo, e così oggi mi sono detta, andiamogli a parlare”
Il ragazzo però non disse nulla
“Ti piace leggere?” domandò lei con entusiasmo
“Si…” disse lui
“anche a me, adoro leggere, adoro conoscere, la lettura ti porta in posti mai visti e che mai vedrai, che cosa meravigliosa, non trovi?”
Il ragazzo doveva pensare che fosse davvero logorroica, o almeno era quello che pensavano tutti
Ellie si scostò dal gruppo e si avvicino al tavolo
Il ragazzo portava i guanti, due ciuffi di capelli gli circondavano la testa, ma quello più imbarazzante era un lungo ciuffetto che spuntava al centro, i colori che variavano dal viola ad un rosa più chiaro…
Per Ellie era assolutamente impossibile non riconoscerlo
La giovane invece aveva dei grandissimi occhi verdi, un sorriso sincero dipingeva il suo viso quando parlava
La ragazza posò i suoi libri sul tavolo e allungo la sua mano verso il ragazzo
“Diventiamo amici! Il mio nome è Haruka Fujimoto” gli disse con totale disinvoltura
Il giovane allora la guardò negli occhi, aveva uno sguardo turbato, se non fosse per i lineamenti che Ellie mai avrebbe scordato…non avrebbe mai detto che quello fosse il re del tempo, solo molto più giovane
Con iniziale diffidenza, lui alla fine gli strinse la mano
“Samael” 











Angolo autore:
Siccome alla fine i capitoli sono già scritti, non vedo motivo di dover aspettare...e quindi ho deciso di pubblicarne uno al giorno! 
A domani con il continuo. 

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Capitolo 11
*** Se in ogni cuore umano si nasconde un demone… ***


"così come la primavera è sinonimo di rinascita...
la tua esistenza fu per me un nuovo inizio"

 




La scena si spostò su una costa, ormai era chiaro a tutti, stavano vivendo alcuni ricordi di quando Mephisto era più giovane
“Non sapevo che i demoni potessero nascere piccoli…” tutti si voltarono verso Rin a quell’affermazione
“Ma ti senti quando parli” gli fece Bon
Shima si mise a ridere
Ellie si portò una mano al viso disperata
“è vero che sono immortali….ma non sono mica extra terrestri, quel corpo gli sarà stato dato da Satana…” spiegò Ellie
“Ma da quello che so, ne possono avere solo uno alla nascita…” continuò Shura
Il discorso comunque doveva attendere, perché di li a poco apparvero Haruka e Mephisto che si andarono a sedere accanto ad una roccia con la vista rivolta verso un mare che si estendeva a perdita d’occhio, sotto di loro una piccola distesa d’erba
“sai” iniziò Haruka “è una sorpresa sapere che sei un demone…”
“Che tu non abbia paura è ancora più sorprendente“ disse lui
“bhe vengo da una generazione di esorcisti, anche se a me non interessano quelle cose”
Lui le ammiccò un sorriso
“comunque ti nascondi bene, non si notato i segni distintivi di un demone” disse lei
“con il tempo ho imparato a tener nascosta la coda” disse lui imbarazzato
“uffa voglio vederla! Dai mostramela” Haruka si alzò e iniziò a strattonarlo
“Non esiste” disse lui
“Eddai, sei sempre così serio, mostrami la coda” Continuò a strattonarlo per un braccio e alla fine i due ragazzi si ritrovarlo a rotolare giù per qualche metro
Samael, lo chiameremo così giusto per comodità, era finito sopra ad Haruka e i due ragazzi si guardarono qualche secondo
Lei gli sorrise dolcemente, poi lui si sedette li di fianco
“Un giorno, forse, te la mostro” Gli disse
“va bene” disse lei, come una bambina che era appena stata accontentata
Tornarono a fissare il mare
“senti ma….ti è consentito venire ad Asshia?” chiese Haruka ad un certo punto
“in realtà…no” disse lui “ma mi affascina tantissimo, quindi ci vengo lo stesso”
“mi sembra giusto” fece lei “bisogna essere liberi di fare e andare dove si vuole”
“E tu…Haruka, cosa vuoi?” chiese lui
“vorrei essere un demone!” Disse e sembrava convinta, tantè che Samael parve sorpreso da quell’affermazione
Lei poi si voltò verso di lui e sorrise
“Dai scherzo, però sarebbe bello essere immortali….potrei viaggiare ovunque, visitare quei luoghi di cui ho letto solo nei libri…” si fermò qualche istante…”se avessi un figlio…mi piacerebbe che fosse un demone” disse infine
A quelle parole Samael si alzò
“Non dire stupidaggini” disse quasi infuriato
“perché?” chiese lei con aria innocente
“I demoni…non sanno cosa siano i sentimenti…noi non possiamo amare” e anche se cercava di fare il duro, non sembrava tanto convinto delle sue parole
Haruka iniziò a ridere di gusto, tanto che Samael parve infastidito dal comportamento della ragazza
“Oh Samael, ma cosa dici” lei si alzò e tornò a guardare il mare “così come in ogni umano è nascosto un demone, in ogni demone è nascosto un cuore” disse, sembrava quasi il titolo di un libro, a Samael non erano chiare quelle parole
Lei lo guardò
“significa che non siamo così diversi gli uni dagli altri”
il demone fu come rapito dalla tranquillità con cui Haruka parlava, non aveva, anzi mai nessuno gli aveva parlato in quel modo. Quella strana ragazzina che qualche giorno prima aveva conosciuto, aveva rapito intensamente il suo interesse da demone
“hai detto, che vorresti esplorare luoghi lontani” fece lui ad un certo punto
“Si mi piacerebbe molto” gli rispose la ragazza
“Prendimi la mano” disse lui
I ragazzi si presero la mano, poi Samael schioccò le dita e si ritrovarono in un enorme pianura, con una vasta prateria. Haruka spalancò la bocca, era incredula, ma allo stesso tempo affascinata
“non ti serve diventare un demone” disse Samael “ti basta restare con me” disse infine…e i due si guardarono

La scena si spostò nuovamente, questa volta Samael si trovava in una stanza dalle pareti sporche e scure, era seduto su una sedia e guardava fuori dall’unica finestra che quel tugurio ospitava. Ad un certo punto qualcuno bussò, ci fu un rumore di chiavi che giravano e infine entrò nella stanza
“ma quello” fece Rin
“Shhhh zitto” gli fece Bon dandogli un colpo sul fianco
“Samael, ti sei ripreso?”
Ma il ragazzo non volse lo sguardo verso l’ospite
“nostro padre è furioso delle tue continue scampagnate su Asshia” continuò
“Ah si? Bhe pace” rispose allora Samael
“Ma insomma, cosa ci trovi di tanto curioso in quegli esseri deboli”
Ma Samael ancora non aveva distolto lo sguardo da fuori a quella finestra
“sono…tutti così unici..” bisbigliò “Non puoi capire Lucifer” disse
Lucifer schiccò la lingua
“Bhe comunque se hai capito la lezione, puoi uscire ma non ti è permesso tornare dagli umani” disse il fratello in tono serio
“ah no?” Finalmente Samel lo aveva degnato di uno sguardo “pazienza, perché avevo deciso di non tornare mai più su Gehnna” concluse
“COS! Che stai dicendo, nostro padre non te lo permetterà”
“Nostro padre non può impedirmelo, e lo sai bene” Gli occhi di Samael per un attimo si accesero di azzurro
Lucifer abbassò il capo e Samael si diresse verso l’uscita
“Ci rivediamo fratello, forse” e se ne andò


 


Ancora una volta ci fu un cambio scena
“Quindi…inizialmente ai demoni era vietato andare ad Asshia?” chiese Shiemi…
“magari Satana non aveva alcun interesse verso gli umani a quel tempo” rispose Shura
“si ma poi di che tempo parliamo?” chiese Rin
“1657” rispose Ellie
“eh???? Come fai a saperlo” disse Rin
“è scritto li” Ellie indicò un monumento di pietra all’ingresso di un enorme monastero
“Dimora dei Fujimoto, esorcisti che da secoli difendono Asshia dalla minaccia di Satana” Continuò a leggere Rin…”Fujimoto” disse tra se e se
Proprio li Samael sembrava attendere qualcuno
“Eccomi scusa, non volevo farti aspettare” Haruka arrivò di corsa
“Tranquilla, andiamo?” disse lui, e schioccò le sue dita
Si erano teletrasportati in una casetta nel fitto di una foresta
“qui possiamo studiare tranquillamente” disse Haruka
i due ragazzi avevano trovato un loro piccolo nascondiglio nel mezzo di una fitta foresta, che si trovava proprio alle pendici del monte Fuji, li passavano gran parte del loro tempo, Haruka raccontava a Samael tutto quello che quest’ultimo voleva sapere sul mondo degli umani, e Samael raccontava ad Haruka quanto fosse noiosa la vita di un demone a Gehnna
“cosa???? Hai litigato con tuo padre…” disse lei ad un certo punto…”Satana?” continuò intimorita
“non è che ho litigato, ma non sopporto quando mi si dica cosa fare, così ho deciso di trasferirmi ad Asshia”
Haruka sospiro
“allora avremo tanto tempo da passare insieme” disse lei entusiasta
Samael le sorrise
“il giardino di Amahara?” Haruka prese in mano un libro che Samael le aveva portato
“oh si, è un giardino in cui sono raccolti tutti i fiori esistenti” fece lui
“Ma è meraviglioso, ci andiamo?” chiese lei speranzosa
Samael si portò una mano dietro la nuca
“mi dispiace, ma è l’unico luogo che durante la separazione di Gehnna ed Asshia e….rimasto a Gehnna, non ti posso portare”
La ragazza mise il muso
“e va bene” disse con tono da bambina dispiaciuta
Samael le si avvicinò inaspettatamente ad un palmo dal viso, Haruka non indietreggiò e alla fine lui le diede un bacio
Rin si mise una mano in viso per l’imbarazzo, tutti gli altri furono letteralmente sorpresi da quel gesto









Angolo autore: 
Mi rendo conto di dover scrivere almeno qualcosina alla fine del capitolo....nel piccolo angolo a me dedicato, ma tutte le volte non so mai cosa dire! 
Potrei raccontarvi che ho preparato un disegno di Ellie con la mia nuova tavoletta e che alla fine potrei mostrarvelo! Quindi se siete curiosi, continuate a seguire la storia!

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Capitolo 12
*** …allora in ogni demone si nasconde un cuore ***


 

"Alla fine di tutto, il tempo non è amico di nessuno
Tutti quei momenti trascorsi insieme ti verranno strappati per sempre....in un modo o nell'altro.
Quindi mi domando, che senso ha amare?
"




La scena dopo quel bacio era cambiata ancora, questa volta sia Samael che Haruka sembravano più grandi
si trovavano sempre nel loro rifugio, ma insieme a lui un volto già noto
“Samael se non torni, nostro padre ti verrà a cercare”
“quante volte devo dirtelo che non torno, lasciaci in pace” fece lui sbottando
“testardo” Lucifer rivolse uno sguardo d’odio verso Haruka “se non ci fossi tu…” le sibilò
“non osare MINACCIARLA” ringhiò furioso Samael e una forza molto simile alle fiamme blu di Rin fece volare letteralmente fuori dalla casa il re della luce
Il demone si rialzò
“io ti ho messo in guardia….” Disse e poi sparì
“Samael…” Haruka gli mise una mano sulla spalla, cercando di farlo tranquillizzare
“dobbiamo andare via di qui” disse lui
“cosa? Ma non possiamo….manca poco” Haruka aveva la voce rauca
“lo so…” Samael rivolse il suo sguardo verso di lei “Ma non voglio…che ti accada qualcosa per colpa mia”
“Shura? Sono lacrime quelle?” Rin era stato distratto dai singhiozzii di Shura, ma si era subito beccato un pugno sulla testa, tanto per farlo tacere

La scena cambiò rapidamente, Samael correva in maniera confusionaria su un sentiero di montagna, non portava i suoi soliti guanti che gli nascondevano gli artigli e la sua coda era in bella vista
“io questo sentiero lo conosco…” fece Ellie e guardò Rin
Arrivato in cima, la casa che fin a quel momento lui ed Haruka stavano usando era completamente avvolta dalle fiamme blu
Samael entrò nella casa calciando violentemente la porta e facendola volare via, Haruka era in un angolo in lacrime
“HARUKA”
“SAMAEL VATTENE E’ UNA TRAPPOLA” Gli urlò lei
Ma non fece in tempo, degli uomini vestiti con lunghe toghe lo afferrarono dalla coda e lo tirarono fuori tenendolo fermo sul terreno
Le code dei demoni sono uno dei loro punti deboli, più le si stringe più i demoni perdono le forze, era uno dei motivi per cui Samel la teneva nascosta.
“Haru…ka” continuava a chiamare
Anche la ragazza fu portata fuori con la forza
Uno di quegli uomini la teneva stretta dai capelli, la ragazza era in lacrime ma non la finiva di guardare Samael
“Ti amo” disse con un filo di voce, ma tanto da poter raggiungere il demone, che per il dolore non poteva muoversi
“lasciatela…lasciatela stare” diceva Samael cercando di divincolarsi inutilmente
“Mi dispiace, ma tranquillo presto la raggiungerai” fece uno degli uomini “ un vero peccato” indicò Haruka “una delle figlie della più prestigiosa famiglia di Esorcisti, famigliarizzare con un demone, che vergogna”
Gli occhi di Samael si riempirono di lacrime, mentre digrignava i denti, non li era possibile usare i suoi poteri finchè gli tenevano stretta la coda
“Avanti fa quello che devi, dopo ci occuperemo di lui” continuò l’uomo
Gli occhi di Samael ed Haruka si incrociarono
Lei gli sorrise dolcemente com’era sempre solita fare, era quasi un modo di dirgli, va tutto bene.
Poi l’uomo che la teneva stretta le tolse la vita con un taglio netto al collo
Ellie si portò una mano vicino alla bocca, in verità tutti rimasero atterriti da quel gesto tanto ignobile compiuto da quello che all’apparenza era un esorcista….un umano
Ma in ogni caso nessuno di loro sarebbe sopravvissuto, la vista di quello che Samael temeva si era appena verificata, i suoi occhi si tinsero da verdi a blu, i suoi denti si acuminarono visibilmente divenendo vere e proprie zanne, sulla sua testa apparvero delle lunga corna ricurve e senza fatica con un gesto violento della coda che in quel momento era cresciuta esponenzialmente si era liberato dei suoi aggressori, un violento ruggito fece tremare la terra, piano piano crebbe anche di statura una folta pelliccia viola gli ricopriva le braccia e le sue unghie divennero più lunghe e appuntite
Questa era, a detta di Shura, la forma demoniaca del re del tempo
Senza che nessuno potesse fare qualcosa per fermare la sua furia, Samael si infiammò delle stesse fiamme che erano di proprietà del re dei demoni Satana, e bruciò tutti quanti senza lasciar vivo nessuno,
Arrivato vicino al corpo di Haruka il demone riprese le sue sembianze, seppure il corpo sembrava provato dallo sforzo
Il suo viso contro il petto della ragazza ormai priva di vita, non la finiva di versare lacrime


“Fratello…sei sicuro di quello che vuoi fare?” Samael non lo stava ascoltando, il suo sguardo era deciso, e totalmente privo di qualsiasi emozione “Se lo fai, nostro padre ti ripudierà” il fratello cercava di persuaderlo ma senza successo
Samael non disse nulla si trovavano a Gehnna vicino all’ingresso per il giardino di Amhara
I due fratelli vi entrarono fino a raggiungere un piccolo alberello al centro dell’enorme distesa di fiori
Lucifer portava in braccio un bambino, avvolto da una copertina blu. Con un gesto della mano Samael sigillò il potere demoniaco del neonato in un sigillo circolare che appese all’alberello, poi dopo aver circoscritto l’albero con una barriera, in modo che nessuno potesse infrangerla vi sigillo le sue fiamme blu all’interno, quel gesto in ogni caso dovette provocargli dolore, poiché sul suo volto apparve un espressione mesta
“Fallo Lucifer” ma il fratello sembrava titubante all’idea “FALLO” ringhiò Samael
l’altro sospirò poi dalla sua mano uscì del vapore luminoso, che coprì completamente lo spazio intorno all’alberello. Questo avrebbe impedito a chiunque di raggiungerlo
“Eri l’unico…ad aver ereditato le fiamme di nostro padre…” gli disse Lucifer, mentre Samael guardava per l’ultima volta quel giardino
Tornato su Asshia, il demone del tempo portava fra le sue braccia il neonato
Si avvicinò ad una grande quercia, che si ergeva poco sopra la dimora sua e di Haruka che ormai era stata divorata dalle fiamme, di quello che Lucifer continuava a chiamare padre
Li vi nascose il bambino, poi prese un ciondolo dal suo taschino e lo aprì, all’interno vi era una foto che lo ritraeva con Haruka, in uno dei tanti loro momenti spensierati, la tolse via.
“Elisabeth…” disse in un bisbiglio “era così….che voleva chiamarti”
Era l’anno 1667

Presente 2017
Tutti quanti sembravano come tornati da un giro vorticoso sulle montagne russe
Ellie si lasciò cadere in ginocchio, aveva lo sguardo perso
Tutti la guardavano, chi ancora con le lacrime agli occhi, chi invece colmi di rabbia.
Era così allora, lei era la vera figlia di Mephisto, ed era nata circa 400 anni prima.









Angolo autore:
E siamo giunti alla rivelazione, ma non sarà ne la prima ne l'ultima, nella mia mente vi è un mondo intero che non aspetta altro di essere raccontato. Spero....conoscendomi, di poter portare a termine questa storia, prima o poi. 

 

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Capitolo 13
*** Avanti senza paura ***


"A quel tempo rappresentavi le mie -fiamme di coraggio-"







Rin si portò una mano alla testa, tutti rimasero in silenzio, nessuno aveva, forse, il coraggio di spezzare quella tensione improvvisa che si era creata
“Quindi ora lo sapete anche voi” fece Amaimon, che ovviamente sapeva già tutto, ma anche se fosse stato diverso non avrebbe comunque provato nessun sentimento contrario a quella situazione
Rin fulminò con lo sguardo Amaimon, un azzardo che fortunatamente il re della terra non colse
“Quindi…sono un demone” bisbigliò Ellie ancora in stato di shock
“in teoria..” disse Shura “i tuoi poteri sono sigillati ad Amahara”
Rin si guardò le mani
“Anche Mephisto possedeva le fiamme blu” disse il ragazzo mantenendo un profilo basso “E la madre di Ellie era un’antenata di nostro padre” si, Haruka veniva dalla famiglia Fujimoto, la stessa di Shiro
Ellie guardò Rin
“Dobbiamo andare a Gehnna, voglio parlare a Mephisto” disse decisa.
Ellie si rialzò da terra cercando di riacquistare lucidità
“Amaimon” la ragazza fissò il demone come mai aveva fatto prima “Va da Mephisto e avvisalo che stiamo andando a prenderlo”
Il demone chinò il capo come confuso
“Ho paura che il fratellone sia stato confinato” fece
“Quindi mi stai dicendo che sei debole…?” Lo stuzzicò Ellie
“Lucifer non mi farà passare” disse lui
“Quindi Lucifer si aspetta che andiamo?” Fece Shura
“Ottimo, vuol dire che almeno per ora possiamo stare tranquilli, non attaccherà Asshia” disse Rin
“Ma questo vuole anche dire che potrebbe tornare quando vuole” continuò Ellie “Forse gli illuminati hanno già un corpo per lui”
Rin sogghignò
“Ma se lo eliminiamo prima che torna…”
Amaimon iniziò a ridere
Tutti lo guardarono sorpresi, più che altro perché fino a quel momento il demone non aveva mai mostrato cambi d’umore
“Tu, sconfiggere il fratellone, molto divertente, come dite voi umani”
“Tsk, Ellie sto qui mi sta alterando” disse RIn
“Sta calmo Rin” Disse la ragazza e si incamminò verso la porta, prese poi la chiave che gli avrebbe condotti a Gehnna “Se Amaimon non vuole avvisare Mephisto, allora gli faremo una sorpresa. Infine inserì la chiave nella serratura e la girò 3 volte, aprì la porta. Dall’altro lato un varco nero sembrava condurre verso il vuoto
“Inquietante…” disse Shima…
“Te la stai già facendo sotto?” gli rispose Bon
Il ragazzo fece una smorfia a quell’esclamazione
“Dai forza” li incalzò Ellie.
Infine uno per volta entrarono

Vennero subito catapultati in una di valle, soffiava una leggera brezza, nel cielo, o meglio in quello che sembrava il cielo, nessun sole splendeva ma non si sa come qualcosa lo rendeva rossiccio con alcune sfumature blu, alcune montagnette rocciose circondavano l’area
“Brrr..raccapricciante” Fece Shura
“Bene ma….ora da che parte si va?” chiese Rin
Tutti lo guardarono sorpresi
“che succede?” fece il ragazzo, più sorpreso di loro
Appena messo piede su Gehnna Rin aveva assunto la sua mezza forma demoniaca, le fiamme blu divampavano dalle sue mani e tra i suoi capelli e la sua coda sventolava da un lato all’altro
“oh….non me sono reso conto” disse poi quando con una rapida occhiata da capo a piedi aveva intuito lo stupore dei suoi compagni
“Pare che non avrai bisogno della Kurikara per risvegliare i tuoi poteri” Aggiunse Shura
Ellie comunque iniziò a pensare al da farsi e si rivolse al re della terra
“Amaimon” Il demone gli rivolse lo sguardo “Puoi almeno guidarci fino ad Amahara?”
Amaimon annui
“Cosa?” esclamò Shura
Ellie deglutì, come se non fosse del tutto convinta della scelta
“Se è vero che li sono sigillati i miei poteri e quelli di Mephisto, allora forse avremo bisogno di riprenderli per sconfiggere Lucifer….”
“E non solo lui…” fece notare Rin
Shura sospirò
“Comunque non andremo tutti insieme” Ellie si girò rivolta a tutti
“Io Bon e Shiemi andremo a cercare Mephisto, mentre voi cercherete il giardino con Amaimon”
I ragazzi si lanciarono un occhiata, infine acconsentirono alla scelta
“prendi questa” Rin porse la sua spada ad Ellie “io qui non ne ho bisogno, potrebbe servirti”
I due ragazzi si guardarono intensamente
“che...carini” Bisbigliò Shima con una mano davanti alla bocca, ma con l’aria maliziosa
Per sua sfortuna Ellie ci sentiva benissimo e ci mise poco a fulminarlo con lo sguardo
Si divisero dopo aver percorso un po’ di strada insieme, Amaimon aveva dato indicazioni più o meno chiare al gruppo di Ellie su come raggiungere il fratello, che a detta sua doveva trovarsi negli alloggi di Satana
“Non fate pazzie” Si rassicurò Shura prima di separarsi

“Rin” Shura chiamò il ragazzo mentre percorrevano il loro sentiero “Forse serviranno le tue fiamme per spezzare il sigillo che ha imposto Mephisto ad Amahara”
“Lo credo anche io, per questo mi ha mandato li”
“Vedi quindi di concentrarti a dovere” si rassicurò la spadaccina
Ma Rin pareva più determinato del solito
Il sentiero che stavano percorrendo pareva non cambiare mai, sembrava quasi che stessero facendo il giro tondo, era davvero un posto così desolante, chiunque si sarebbe annoiato a vivere un eternità li
“è molto lontano?” chiese Shima ad un certo punto, ma il re della terra non risposte “hei ti ho fatto una domanda” Lo intimò
“oh, dici a me? Scusa ma di solito non rivolgo la parola alla feccia”
Shima aggrottò la fronte
“Calmati Shima..” gli disse Shura
“Comunque si, dobbiamo camminare un po’” Rispose infine il demone


“Dici che noi 3 riusciremo a cavarcela?” chiese Bon ad Ellie
“Non lo so Bon…non so cosa ci attende”
Il ragazzo la guardò preoccupato
“So solo che dobbiamo almeno capire contro chi abbiamo a che fare”
“Si ma…se ci troviamo davanti Lucifer…” disse il ragazzo
“A quel punto mi inventerò qualcosa” lo rassicurò lei
Ma nessuno dei tre era così sicuro in una riuscita senza alcuna difficoltà
“Dobbiamo avere fiducia in Rin e gli altri” aggiunse Shiemi spezzando quell’aria di preoccupazione “Vedrete, riusciranno ad infrangere il sigillo” Il sorriso di Shiemi era contagioso, in effetti aveva allentato un po’ la tensione
Ma Ellie era comunque nervosa, più nervosa di chiunque altro, vero che se avessero spezzato il sigillo forse la missione sarebbe filata liscia…ma, ancora non era chiaro perché Mephisto avesse sigillato i propri poteri, e perché privare lei dei suoi? Cosa sarebbe successo se quei poteri fossero stati troppo forti da essere contenuti nel suo fragile corpo umano? Con quei pensieri che le frullavano per la testa, Ellie stringeva forte tra la sua mano la Kurikara, quasi le potesse infondere la forza necessaria a superare questa sfida. 










Angolo autore: 
Saaalve, bene ragazzi siamo arrivati all'ultimo capitolo che avevo scritto! la storia la ho ben impressa in mente, ora devo solo trovare il tempo per continuare a scrivere! non vi farò attendere molto, quindi, continuate a seguire la storia fino alla fine!! 

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Capitolo 14
*** La strada verso Amahara e l’incontro inaspettato ***


 

"Anche se siamo distanti ti prego di non smettere di pensarmi"







Viaggiare accompagnati dal re della terra non piaceva molto a Rin, sopratutto dopo il loro ultimo scontro, ma Ellie si fidava di lui, quindi anche Rin doveva farci un tentativo
La strada che percorrevano pareva non cambiare mai di scenario, solite rocce, solito cielo, solito flebile vento che sollevava polvere e null’altro
pareva camminassero da ore quando Shura si fermò all’improvviso
“qualcosa non va?” chiese Rin
“vedo...una città” disse la giovane spadaccina
I due ragazzi corsero avanti e poco più in lontananza si scorgeva per davvero quella che pareva essere una città…
In un primo momento tutti restarono senza parole
“A Gehnna ci sono le città”? Chiese Rin
“ovvio” rispose il demone, che era rimasto indietro intento a sgranocchiare un lecca lecca
“incredibile...non pensavo che i demoni avessero una loro civiltà” continuò Shura
“per chi ci avete preso? Non siamo mica dei selvaggi” disse il Re mantenendo il suo tono atono e il viso privo di espressione
“forte...” fece Rin sottovoce “ho voglia di visitarla” 
“non possiamo” gli rispose il demone
“lo so….abbiamo una missione ora” rimbeccò il ragazzo
“no, non è per quello, ma non ho voglia di scontrarmi con Asmode” 
Shima e Rin assunsero un aria confusa
“il...re della distruzione?” impallidì Shura nel pronunciare quelle parole
Il demone annuì 
Infine i tre indietreggiarono e fecero retro front senza dire una parola
“direi che non è il caso far adirare un altro demone” boffonicò Shima
“chissà che tipo è” aggiunse Rin
“Un tipo dalle poche parole e dai molti fatti” gli disse Amaimon mentre volteggiava vicino
“ti secca spiegarci come funziona la vita qui”? Chiese gentilmente Shura, sperava di ottenere risposta utilizzando un atteggiamento amichevole
“perchè no, tempo ne abbiamo” acconsentì il demone
I ragazzi si lanciarono un occhiata di successo 
“dunque” iniziò Amaimon, che non era bravo con le spiegazioni, ma nessuno aveva mai osato dirglielo “Qui a Gehnna è tutto diviso in 8 regioni, e ogni regione è governata da un re demone, a sua volta tutte le regioni sono a capo di mio padre, fine. 
I tre lo guardarono insoddisfatti mentre Amaimon scartava l’ennesimo lecca lecca…
“insomma...puoi, potresti dirci qualcosa in più? Tipo perché non possiamo avvicinarci ad Asmode?” chiese spavaldo Rin
“oh è un demone neutrale, da come dice lui, governa la sua città e non vuole seccature esterne, anche se secoli fa ebbe un dibattito con Samael….” Amaimon si fermò “distrussero più della metà di Gehnna, il papà si arrabbiò molto, ma Samael era il suo prediletto e Asmode poteva creare catastrofi...quindi...” I tre lo guardarono tra lo spavento e la curiosità 
“E QUINDI!?” fecero all’unisono
“e quindi nulla, papà non disse nulla ma Asmode si dichiarò neutrale a qualsiasi diatriba e se ne andò” 
“sarà una lunga camminata...” bisbigliò Shura
“uffa..ma perché sono venuto anche io” si chiese Shima mentre guardandosi le mani si rigirava i pollici
Rin deglutì “metà Gehnna” pensò, quanto potevano essere forti questi Re demoni….infondo anche lui era un po’ come loro, doveva solo imparare a controllare tutto quel potere


“Ellie….abbiamo da camminare ancora molto?” chiese Shiemi ormai stremata
“Amaimon ci ha detto di andare sempre dritto...”
“Si ma qui il paesaggio non cambia mai” fece notare Bon
“Vero, ma siamo a Gehnna, non abbassate la guardia” disse Ellie
“guardate!” Shiemi si era portata sul bordo di un precipizio e guardava in basso
in realtà si trovavano in cima ad una montagna rocciosa e quando guardarono in basso...quello che videro fu un ammasso di case distrutte…
“Cosa può essere” chiese Bon
“non saprei...” Ellie si guardò intorno, titubante all’idea di lasciare il sentiero
“Che facciamo”? Continuò Bon 
Ellie era pensierosa
“Andiamo, voglio capire di cosa si tratta” disse infine
I tre ragazzi con cautela scesero tramite un piccolo sentiero arrivando fin sotto le pendici 
Lo scenario che si trovavano dinanzi era davvero lugubre, solo distruzione a quelle che un tempo dovevano essere delle abitazioni 
“Sono delle case...” fece notare subito Shiemi “anche i demoni conducono una vita simile alla nostra?” chiese infine 
Ellie si era fermata, possibile che fosse davvero così? Quelle creature...vivevano e vivono tutt’ora in un mondo così desolato...forse era per questo che…
“ELLIE!” Bon la fece trasalire 
“cosa...che succede?”
Davanti a loro un essere li osservava, era basso quanto Shiemi, portava dei lunghi capelli...o peli? Ne era ricoperto su tutto il corpo, anche se era vestito con una lunga giacca nera, molto simile a quelle per esorcisti, aveva due grandi occhi con delle pupille rosse e le orecchie a punta che gli spuntavano da sotto tutto quel pelo 
“voi...” fece l’essere “voi chi siete” pareva molto sorpreso e quasi impaurito, Ellie l’ho notò subito
Doveva dirglielo? O forse no? Non aveva tempo per decidere se si sarebbe fatta un nemico o un amico, il tempo stringeva
“Io sono Elisabeth Fujimoto” disse determinata la giovane
Il demone sgranò gli occhi e spalancò la bocca.
“bentornata signorina, sono 400 anni che l’aspetto” disse infine commosso












Angoletto autore:
Tadaaaan rieccomi, non voglio lasciar morire questa storia, quindi vedrò di essere abbastanza rapida nello scrivere i prossimi capitoli! 
Continuate a seguirmi :D 

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