La frontiera mobile

di Luciano1966
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Introduzione ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Introduzione

 

Quando decisi di partire, mi resi conto che il desiderio che mi animava non era quello che accompagna un qualsiasi turista. La voglia di conoscere il mondo era solamente secondaria al bisogno assoluto di libertà che desideravo trasmettere a quanti mi circondavano. Per questo il viaggio sulla Strada era quello che alla fine era più vicino alle mie aspettative. Poco importava se chi mi stava intorno non condivideva le mie opinioni. Un viaggio e la libertà che ci sta intorno rimane per tutta la vita nei ricordi , nelle immagini che ti porti non solo dietro ma anche dentro e in chi ti sta accanto. Si aggiungeva il desiderio e il bisogno di avere una colonna sonora degna per la mia vita; di attingere alla fonte delle passioni e dei sogni di una giovinezza mai trascorsa nell’anima, e prematuramente tramontata nelle forze e nella salute.

Fu in seconda battuta che mi accorsi di quello strano percorso, alternativo a quello delle grandi sculture di pietra che rendeva omaggio alla terra dei Navajos. Migliaia di miglia tra musica e sabbia rossa, alla ricerca di un sogno non solo americano, ma dell’intero pianeta. Il sogno della libertà vera e della pace vera, definitivamente tramontato dietro una bistecca, una striscia di coca e un simpatico parrucchino di senape.

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Capitolo 2
*** Introduzione ***


Quando decisi di partire, mi resi conto che il desiderio che mi animava non era quello che accompagna un qualsiasi turista. La voglia di conoscere il mondo era solamente secondaria al bisogno assoluto di libertà che desideravo trasmettere a quanti mi circondavano. Per questo il viaggio sulla Strada era quello che alla fine era più vicino alle mie aspettative. Poco importava se chi mi stava intorno non condivideva le mie opinioni. Un viaggio e la libertà che ci sta intorno rimane per tutta la vita nei ricordi , nelle immagini che ti porti non solo dietro ma anche dentro e in chi ti sta accanto. Si aggiungeva il desiderio e il bisogno di avere una colonna sonora degna per la mia vita; di attingere alla fonte delle passioni e dei sogni di una giovinezza mai trascorsa nell’anima, e prematuramente tramontata nelle forze e nella salute. Fu in seconda battuta che mi accorsi di quello strano percorso, alternativo a quello delle grandi sculture di pietra che rendeva omaggio alla terra dei Navajos. Migliaia di miglia tra musica e sabbia rossa, alla ricerca di un sogno non solo americano, ma dell’intero pianeta. Il sogno della libertà vera e della pace vera, definitivamente tramontato dietro una bistecca, una striscia di coca e un simpatico parrucchino di senape.

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