Light in the dark

di merder97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Il suono incessante della sveglia mi costringe a svegliarmi, cerco, allungando il braccio di afferrare quell’apparecchio infernale. Dopo estenuanti minuti riesco a raggiungerla e a scaraventarla contro il muro di fronte a me. Finalmente il silenzio torna ad essere sovrano della mia stanza. Resto, immobile, a fissare il soffitto per un lasso indeterminato di tempo. Quando finalmente decido di alzarmi mi accorgo di essere in notevole ritardo per il lavoro -Cristo! Ci mancava anche questo - Mi butto addosso le prime cose che mi capitano tra le mani, prendo il mio giacchetto ed esco correndo. Dopo 15 minuti di corsa, durante i quali ho più volte rischiato di essere investita, di perdere un polmone, probabilmente colpa delle 30 sigarette giornaliere,  arrivo al Pub.
EMMA, DOVE CAZZO ERI FINITA?! SEI IN RITARDO !!!E’ LA QUARTA VOLTA QUESTA SETTIMANA ED è SOLO GIOVEDI’
Inizio subito Rick, scusa!
CERTO!! COME OGNI CAZZO DI VOLTA!!
Rick, cazzo, smettila, ora sono qui, basta
Va bene,fila a metterti il grembiule e vai al tavolo 17, Charlie vuole ordinare… ah e Emma, so che ti chiedo molto ma , cerca di essere gentile almeno con i clienti.
-Rick, che testa di cazzo!!Si crede Dio sceso in terra ma è solo il proprietario di uno squallidissimo Pub di una cittadina sperduta nel Maine, dove tutti si conoscono e ognuno sa tutto di tutti. Se solo non avessi un disperato bisogno di soldi mi sarei licenziata da un bel pezzo.-
Ciao Charlie. Cosa ti porto oggi?
Il solito Emma
Doppio Cheeseburger in arrivo!
Fai in fretta che devo tornare in officina!!
Charlie, vedi di bere quella cazzo di birra e di non rompermi troppo i coglioni . Lo sappiamo tutti che in quella merda di officina non ci mette mai piede nessuno. Quindi, quando il tuo cazzo di panino sarà pronto te lo porterò!!!
Sempre così rozza e volgare, eppure sei così bella, avresti tutti ai tuoi piedi se non fosse per quel tuo caratteraccio
Chiudi il becco!
EMMA!!                                                                 
Cazzo Rick ancora??!
Senti testa di cazzo!! Se continui di questo passo sarò costretto a licenziarti, lo capisci o no?! Metti la testa a posto una volta per tutte! Non sei più una fottuta ragazzina!
Rick, cazzo!  lo sai che non puoi licenziarmi!! Lo sai che non ho nessuno! come cazzo farei a vivere??!
Se sei sola come un cane non puoi incolpare che te stessa.
COSA CAZZO HAI DET-
EMMA!! Stammi bene a sentire,ti do un’ultima possibilità, ma alla prossima sei fuori. Ti è chiaro?!
Va bene
Ecco, allora torna al lavoro
 
Ciao Rick, qua ho finito tutto
Bene! Puoi tornare a casa. Ci vediamo domani, mi raccomando sii puntuale, il tuo turno inizia alle 15
Ok, a domani
Senti Emma, aspetta, a proposito di quello che ti ho detto prima, sono stato uno stronzo ho toccato un tasto delicato, scusa
Rick è l’una di notte sono stravolta, voglio andare a casa
Seriamente Emma mi dispiace
Si, hai ragione, sei stato uno stronzo, ma in fondo chi non lo è.
Buona notte Emma
Notte Rick

Uscita dal pub mi accendo immediatamente una sigaretta e inizio a camminare verso casa.
Le strade sono ormai già buie e in giro non c’è più anima viva. -Che giornata di merda. Oggi ho rischiato di brutto. Porca puttana ho troppa merda nel cervello. Non mi posso permettere di fare altre stronzate, ha ragione quel coglione, non sono più una fottuta ragazzina, ormai ho vent’anni i tempi per le cazzate sono finiti, devo lasciare la mia merda fuori dal pub altrimenti sono fottuta – Con sti pensieri nella testa arrivo a casa e, ancora vestita mi getto a letto. Finalmente posso dormire.


Ciao a tutti, questa è la mia prima storia. Spero vi piaccia. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Aspetto le vostre recensioni: A presto con un nuovo capitolo

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Sento il rumore del mare, il vento sulla faccia e il sole che mi scalda. Al mio fianco, l'amore della mia vita. E’ bellissima come sempre, mi guarda e mi sorride. Sono felice. Ridiamo insieme. Passiamo la giornata a giocare in spiaggia, a fare il bagno e a baciarci. Non mi staccherei mai da quelle labbra, sono perfette, Lei è perfetta. Mi specchio nei suoi occhi e mi sento a casa. Ruby è la mia anima gemella, l'ho amata dal primo momento che l'ho vista. All’improvviso il cielo si oscura. Inizia a diluviare. Non siamo più in spiaggia. Di fianco a me vedo il corpo ormai senza vita di Ruby. È ricoperta di sangue. NO! NOO! NOOOO!! Urlo. Ho la gola in fiamme. Sento il mio cuore smettere di battere. Tutto si fa scuro. Mi sveglio madida di sudore nel mio letto, il cuore mi batte all'impazzata. Il dolore mi lacera l’anima. Faccio fatica a respirare. Annaspando entro nella doccia. L'acqua gelida mi bagna i vestiti, mi scorre su tutto il corpo. Urlo. Tiro pugni al muro, le nocche iniziano a sanguinare ma io non mi fermo. Sfogo la mia rabbia, la mia sofferenza. Mi accuccio e inizio a piangere, le lacrime si confondono con l’acqua. Nonostante sia passato più di un anno dall'incidente la sogno spesso. Non ho pace nemmeno nel sonno. Non riesco a lasciarla andare. Ruby è stata l’unica persona che ho amato e che mi ha amata. Ci eravamo conosciute quando avevamo 15 anni. Io vivevo gi in orfanotrofio da qualche anno, da quando la mia ultima famiglia affidataria mi aveva riportata indietro perché causavo troppi problemi. Un giorno di metà settembre ero in veranda a suonare la chitarra quando la vidi. Alta, magra, due gambe da far invidia alle modelle più famose, lunghi capelli marroni con delle ciocche rosse- le amai da subito- un sorriso, nonostante tutto, meraviglioso,e poi dei bellissimi occhi verdi. La fissai. Lei mi fissò. Ci osservammo. I nostri occhi non si volevano più lasciare. Facemmo subito amicizia ma entrambe avevamo capito che quello che c’era tra di noi era molto di più di una semplice amicizia. Ci baciammo per la prima volta un anno esatto dopo il suo arrivo. Ci amavamo alla follia. Pensavamo che nulla ci avrebbe potuto dividere. Quando io compì 18 anni uscimmo dall’orfanotrofio e andammo a vivere insieme. Avevamo trovato un appartamento bellissimo. Una volta completati gli studi superiori, iniziammo entrambe a lavorare, io nel Pub di Rick, Ruby per un’impresa di pulizie. Sembrava che tutto stesse andando a gonfie vele. Il giorno del 19esimo compleanno di Ruby decisi di farle una sorpresa, la portai fuori a cena, nel suo ristorante preferito. Alla fine della cena mi inginocchiai e le diedi un anello con la promessa che appena avessimo avuto abbastanza soldi l’avrei sposata. Eravamo felicissime, stavamo toccando il cielo con un dito. Uscite dal ristorante attraversammo la strada ma io mi accorsi di aver dimenticato dentro l’ombrello, Ruby si offrì di andarlo a prenderlo al mio posto. Se solo avessi saputo quello che stava per accadere non gliel’avrei mai permesso. La vidi uscire dal ristorante, mi stava sorridendo, all’improvviso una macchina invase il marciapiede dove c’era Ruby. Sentii uno schianto. Da quel momento ho solo ricordi spezzettati, il corpo di Ruby sotto le ruote, l’ospedale, i dottori. Organizzai un funerale, si presentarono solo i nostri datori di lavoro e qualche ragazzino dell’orfanotrofio. Da quel giorno non sono più la stessa, la rabbia mi consuma. Odio tutti. L’acqua intanto continua a scendere, così come le mie lacrime. Mi riaddormento così, accovacciata nella doccia, ma stavolta non sogno nulla. Ciao a tutti, ecco il secondo capitolo. Aspetto i vostri pareri. A presto

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