Let's not fall in love.

di ritakwon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno. ***


Fu svegliata dalle gomitate del padre, che ansioso di tornare nella sua città, la stava chiamando dicendole che erano quasi arrivati a destinazione.

La ragazza aprì un occhio e mugolò. Aveva dormito per quasi tutto il viaggio restando sempre accanto al finestrino. Sua madre le sorrise dolcemente mentre suo marito le stringeva la mano.

A Selena andava bene iniziare una nuova vita ma aveva una grande paura. Era abituata a essere osservata da un uomo con gli occhi asiatici, che era suo padre, ma non un intero continente. Poi il resto erano le solite preoccupazioni: si sarebbe fatta nuovi amici? Si sarebbe trovata bene nella nuova scuola? Si sarebbe sentita a casa nella sua nuova casa? Tutto questo le rimbombava nella mente mentre cercava di scendere ordinatamente dall'aereo dalle scale, senza perdere di vista i propri genitori.

Appena prese i bagagli, si diresse, insieme alla sua famiglia, fuori dall'aereo porto dove li attendevano ansiosamente i parenti.

Appena si videro, si abbracciarono e si fecero le classiche domande prima di partire: "come state?", "il viaggio è stato stressante?", "siete stanchi?" ed eccetera.

Selena capiva la lingua abbastanza ma non aveva una pronuncia perfetta. Certo, ai suoi genitori e parenti non importava, ma chissà se a scuola avrebbe avuto peso? Si pose altre mille domande in testa di questo tipo mentre in auto, erano diretti nella così detta "Nuova casa".

Appena arrivati in casa Kim, tutti si guardarono intorno e poi si congratularono per l'ottimo acquisto: la casa era grande abbastanza per tre persone, c'erano due bagni, un salotto, la sala da pranzo, dove c'era anche la cucina, poi andando al piano di sopra c'erano quattro camere da letto.

«Ti piace la nuova casa, Selena?» domandò orgoglioso il padre.

«Tantissimo! E' accogliente.» rispose sorridendo.

«E' perfetta!» commentò anche la madre eccitata.

«Perfetto, domani sistemeremo i bagagli per bene. Oggi direi che dovremmo provare i letti dato che sono le dieci di sera e siamo stanchi.» consigliò il padre avendo come risposta un "sì" pieno da entrambe le donne.

Selena salì al piano di sopra e, dopo aver scelto la camera da letto, entrò in bagno per spogliarsi e infilarsi il pigiama. Una volta uscita si diresse nella sua nuova stanza.

Andò davanti alla finestra per vedere il panorama, ma tutto ciò che vide, era un'altra finestra poco distante dalla sua. La casa del suo vicino era leggermente più grande.

Le luci erano spente: o c'era qualcuno che dormiva o non c'era nessuno.

Improvvisamente si accesero le luci e Selena vide un ragazzo dai capelli rasta che sbadigliava e si stropicciava gli occhi come un bambino assonnato.

Quel ragazzo notò il suo sguardo e la fissò per un po'; poi aprì la finestra.

«Hey, sei la nuova vicina di casa?» gridò curioso.

Selena aprì la finestra dandogli una risposta.

«Si!» rispose accennandogli un sorriso.

«Da dove vieni?» domandò ancora una volta.

«Dall'Italia.» gli rispose.

«Wow!» disse sorpreso «e che ci fai qui?» chiese ancora.

«Quante cose vuoi sapere?» domandò lei.

«Quante bastano per sapere che durante la notte la mia vicina di casa non mi ucciderà!» rispose ridacchiando.

«Per lavoro di mio padre.» rispose alla domanda precedente senza smettere di sorridere.

«Interessante.» commentò «Oh, che sbadato, non sai nemmeno come mi chiamo. Sono Dong Young Bae, felice di conoscerti.» si presentò Young Bae.

«Io sono Selena Kim, il piacere è tutto mio!» si presentò anche lei.

«Selena? Ho sentito bene? Che nome strano.» commentò meravigliato.

«Ti piace?» chiese lei curiosa.

«Si, è carino. Molto.» disse ancora.

Lei annuì e sbadigliò: segno che era molto stanca.

«Scusa, ti sto trattenendo. E' meglio che tu riposa. Ciao, buonanotte.» le augurò salutandola e lo stesso fece lei.

Quando chiuse la finestra non smise di pensare a quanto era bello e adorabile quando sorrideva. Non riusciva a toglierselo dalla mente, infatti si addormentò dopo trenta minuti esatti.

Il giorno dopo la ragazza si svegliò a causa della luce del sole che si infiltrava dalla finestra. Si alzò e si rese conto che erano le otto di mattina. Forse l'emozione di essere in un nuovo posto l'ha aiutata a svegliarsi così presto? O magari, era il fuso orario che le faceva dei brutti scherzi.

Si alzò dal letto e si preparò ad affrontare una giornata pesante passandola fra i bagagli che dovevano essere sistemati al quanto prima.

«Buongiorno!» disse Selena stropicciandosi ancora gli occhi.

«Ciao tesoro, dormito bene?» chiese la madre.

«Si, abbastanza.» disse soddisfatta.

«Buongiorno.» disse il padre arrivando dall'altra stanza.

«Ciao papà.» lo salutò.

«Sei pronta per oggi? Dobbiamo sistemare i bagagli e fare un giro in città. Poi ti devi preparare psicologicamente per la scuola dato che la incomincerai domani.» disse il padre con entusiasmo.

«Non mi ci far pensare!» gridò in presa al panico.

«Dai, tanto lo sai che andrà tutto bene.» disse la madre con sicurezza.

«Già...dato che passare dal liceo delle scienze umane ad un istituto completamente diverso è una passeggiata.» disse ironicamente iniziando ad innervosirsi.

«Dai, tranquilla, per favore.» cercò di tranquillizzarla il padre.

Passò il giorno molto lentamente e Selena rivide Young Bae, con la solita distanza, dalla sua camera. Si salutarono come il giorno precedente e poi si misero a dormire.

Il giorno seguente Selena dovette svegliarsi alle sei di mattina per prepararsi alla grande per il suo primo giorno di scuola a Seul!

Dopo essersi preparata, quindi cambiata i vestiti, truccata e assicurarsi di aver tutto, i suoi genitori accompagnarono Selena a scuola in auto. Per strada Selena notò Young Bae che camminava a piedi. A lei sarebbe piaciuto offrirgli un passaggio, ma essendo ancora troppo sconosciuti, evitò.

Arrivati a scuola, i genitori gli fecero tutte le solite raccomandazioni che un padre e una madre facevano sempre al proprio figlio. Poi se ne andarono.

Un po' tremando Selena entrò nella scuola notando già gli sguardi, dei ragazzi nel cortile, pesarle addosso. A testa alta chiese alla segretaria quale fosse la sua classe e lei gli diede risposta.

 Salì le scale per andare al secondo piano, dove ci sarebbe stata la sua rispettiva classe.

Entrò e qualche ragazza già presente, la squadrò. Poi le si avvicinò vedendola disorientata.

«Sei la nuova compagna, deduco.» ipotizzò la ragazza poco più alta di lei.

«Si. Sono Selena Kim, piacere.» si presentò timidamente.

«Ciao, io sono Sin Mi-Hi.» si presentò anche lei.

«Oh, lo devo imparare!» disse imbarazzata.

«Tranquilla, imparerai. Dai vieni, siediti qui, accanto a me. Tanto a quel cretino non dispiacerà.» commentò spostando lo zaino del suo compagno di banco che era sulla sedia.

«No, io non voglio che si offendi.» commentò gentilmente Selena.

«A Taeyang non frega niente e di nessuno, tranquilla. Siediti.» disse invitandola a sedere.

Scrollò le spalle e si sedette accanto a lei. Parlarono un po' e nel frattempo arrivò un ragazzo che si posizionò davanti al suo banco. Lei lo guardò e si sorprese.

«Young Bae?» domandò sorpresa.

«Selena?» chiese a sua volta Taeyang.

«Già vi conoscete?» chiese Mi-Hi annoiata dalla presenza del suo compagno di classe.

«Si, è la mia nuova vicina di casa!» esclamò Young Bae sorpreso ancora.

«Già.» disse lei «Ma che nome hai pronunciato prima?» domandò a Mi-Hi «era tipo "Toeting" o "Taejan", roba così.» chiese lei.

«Taeyang?» domandò Young Bae.

«Si!» rispose.

«Ah, è il mio soprannome. Se ti è più facile, chiamami così.» parlò ancora Taeyang.

«Grazie.» ringraziò lei, poi si alzò «il posto è tuo, scusa, siediti pure.» disse scansandosi.

«Ma ci mancherebbe! Puoi sederti, tranquilla, mi sacrifico, per questa volta andrò nell'ultima fila.» disse facendole l'occhiolino mentre Mi-Hi sollevò gli occhi al cielo disperata.

«E' stupido.» commentò ancora la ragazza vedendolo spostarsi in fondo alla classe.

Selena accennò una risata. Poi si fermò vedendo un altro ragazzo entrare dalla porta.

«E lui chi è?» domandò guardandolo meravigliata.

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


~~«Lui? Ah, un altro povero. Tipo Taeyang.» disse quella ragazza.

Selena guardò i due amici, Taeyang e l'altro "povero", avvicinarsi e scambiarsi un abbraccio affettuoso.

«Sembrano molto legati fra loro.» notò Selena finendo di guardarli.

«Sì, lo sono. Si conosco da quando erano piccoli. Ma adesso basta parlare di loro, non si meritano tutte queste attenzioni!» disse Sin Mi Hi tirando fuori un libro e un quaderno dal suo zaino.

«Che libro è?» domandò Selena curiosa «non mi sembra una scrittura coreana.» notò ancora una volta la ragazza italiana.

«Ah, io frequento un corso di giapponese!» disse con fierezza.

«Wow, devi essere davvero brava!» disse Selena aprendo il suo quaderno e vedendo pagine intere scritte.

«Che c'è scritto qui?» domandò ancora.

«Questa è la "A", questa è la "B"...» spiegò lei indicando ogni lettera.

«Oh, la nostra Mi Hi deve ripetere il giapponese! Che ragazza studiosa!» si avvicinò un ragazzo. Era quello stesso ragazzo che aveva visto entrare pochi minuti prima.

«Ah, qualcuno è geloso perchè è stato bocciato l'anno scorso all'esame di giapponese e poi l'ha dovuto abbandonare? Non cadere in basso così Ji Yong!» lo stuzzicò lei.

«Non sei divertente. E poi a me del giapponese non è mai fregato niente!» disse lui per non mostrare il suo fallimento vero e proprio.

«Infatti si sono visti i risultati!» continuò lei ridendo.

«Ma come siamo dolci stamattina! Fammi capire, una tisana no, eh?» chiese ironicamente Ji Yong provando a farla innervosire con scarsi risultati.

«Ji Yong, Ji Yong! Mi si sono incastrate le patatine alla macchinetta! Vieni, aiutami!» chiese aiuto disperatamente Young Bae con nonchalance.

«Arrivo!» corre Ji Yong fuori dalla classe. In tutto ciò Selena non fece altro che guardarli litigare senza nascondere una risata.

«Hai visto cosa succede quando frequenti persone come Taeyang? Ecco, questo è il risultato!» indicò Ji Yong prima che scappasse fuori del tutto.

«Io vi ci vedo benissimo insieme!» disse Selena mentre l'altra aveva un volto non compiaciuto all'idea di avere un fidanzato come lui.

«Cambiando argomento...ti hanno dato il lucchetto con la password dell'armadietto?» domandò Mi Hi.

«Armadietto?» si girò e guardò tre file di armadietti posizionati al muro. «Ah, no! Dove lo chiedo?» chiese.

«In segreteria! Ti accompagno!» si propose l'altra alzandosi in piedi e andando davanti alla porta insieme all'occidentale.

Non appena misero entrambe fuori un piede dalla classe, i due ragazzi, Ji Yong e Young Bae, si scontrarono contro di loro facendole cadere.

Young Bae iniziò a ridere, perchè essendo l'unico che riuscì a rimanere in piedi, vide per bene il viso di Ji Yong arrossare per via della sua posizione. Era caduto su Mi Hi e i due si guardarono.

«Bel principino, quando vogliamo toglierci?» chiese lei. Ji Yong si alzò di scattò mettendosi una mano fra i capelli.

«Hey, un vero uomo aiuta la propria donna ad alzarsi!» lo sgridò Mi Hi.

«La "propria donna"?» chiese Young Bae mentre aiutava a mettersi in piedi Selena.

«Ho sbagliato!» si difese Mi Hi diventando rossa.

«Certo, certo.» disse Ji Yong facendole l'occhiolino e, prendendole le mani, l'aiutò ad alzarsi.

«Ah, questi ragazzi!» esclamò lei prendendo per il polso Selena e portandola fuori dalla classe.

«Devo dire che fra voi c'è un certo feeling...» disse Selena Kim non appena si allontanarono dall'aula.

«Non dire mai più una cosa del genere!» le ordinò lei imbarazzata.

«Va bene, va bene!»

«Eccoci arrivati...ah.»

«Che c'è?» domandò lei vedendola disperata.

«Non avviciniamoci, c'è quel pagliaccio di Daesung là vicino! Non facciamoci vedere!» disse girandosi dall'altra parte.

«Sin Mi Hi! Ma ciao!» gridò il ragazzo vedendola.

«Troppo tardi, presumo.» disse a bassa voce. Entrambe le ragazze si girarono.

«Daesung...ciao. Avremmo bisogno di parlare con...»

«La segretaria? Si sta occupando di un'altra cosa, vi aiuto io!» si offrì il ragazzo.

«Ah...ci servirebbe il lucchetto per il suo armadietto!» disse Mi Hi.

«Va bene fidanzatina, ci penso io!» esclamò Daesung ridacchiando e aprendo un cassetto.

«Fidanzatina? Siete fidanzati?» chiese curiosa Selena.

«No, basta con questa storia Dae!» chiese disperatamente lei.

«Ma noi lo siamo stati!»

«Avevo dieci anni, non capivo proprio niente di bei ragazzi!»

«Non si direbbe, basta vedere con chi ti sei messa in passato! Erano bei tempi quelli!» disse Daesung dando due lucchetti a Selena. «Quale colore preferisci? Blu o verde?» domandò gentilmente.

«Mhh» ci pensò lei «quello blu!» scelse rubandogli il lucchetto dalle sue mani.

«Va bene! Ma hey, sei nuova per caso?» chiese curioso lui.

«Tranquillo Dae, non ti sei mai fidanzato con lei, non la conosci.» disse Mi Hi.

«Qualcuna è gelosa! Tranquilla, ti amerò per sempre!» scherzò Daesung.

Selena rise «comunque sì, sono nuova. Vengo dall'Italia. Mi chiamo Kim Selena!» si presentò.

«Io sono Kang Daesung!» gli diede la mano.

«Bene, ora dobbiamo andare. La prof potrebbe essere già arrivata!» disse Mi Hi «Ciao Dae, ci vediamo» finì lei. Selena lo salutò con la mano.

Appena entrarono in classe, la professoressa guardò Selena dispiaciuta «Selena stai meglio? Young Bae mi ha informata del tuo doloroso mal di pancia!» disse l'insegnate.

Le due ragazze si guardarono.

«Mal di pancia?» domandò Selena.

«Eh, sì, quello di cui mi avevi parlato!» gridò dall'altra parte della classe Taeyang.

«Ah...sì, certo, certo. Mi è passato, grazie!» disse fingendo.

Taeyang aveva mentito alla professoressa per far sì che due studentesse non entrassero nei guai per l'assenza all'entrata dell'insegnante.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


Selena era sul suo letto, si girava e rigirava in continuazione. Non capiva il motivo per cui non riusciva a prendere sonno nonostante avesse gli occhi stanchi. Si alzò sul letto di colpo rimanendo seduta. Erano le dodici e trenta di notte. Non sapendo cosa fare ricontrollò di aver messo tutto il materiale per la mattina seguente nello zaino, ordinò i libri  scolastici e dal più grande al più piccolo nello scaffale.

Forse era il caldo? O l'agitazione? Magari qualcuno era ansiosa per il giorno dopo? Per cosa? Per una persona? Lei non se lo spiegò. Forse era il caldo.

Si tolse la maglietta del pigiama rimanendo con una canotta intima leggera, poi, continuando a camminare avanti e dietro per tutta la stanza, decise di far cambiare l'aria. Aprì la finestra e lasciò dondolare le braccia dalla finestra a peso morto.

«Non riesci a dormire?» domandò una voce dall'altra parte.

«Mh?» alzò il capo «ah, già.» disse malinconica.

«Come mai? A cosa è dovuto?» chiese a raffica il ragazzo.

«Eh, vorrei saperlo anche io!» rispose alla sua domanda.

«Comunque, quella canotta aderente ti sta benissimo!» commentò cambiando discorso in un attimo, Taeyang.

«Eh?» si guardò lei «ehm...grazie.» disse imbarazzata la ragazza.

«Allora?» chiese ancora Taeyang.

«Allora cosa?» domandò a sua volta lei.

«Ti ho fatto un complimento, aspetto che tu ricambia!» disse con un sorrisetto malizioso.

«Vuoi che ti dica che sei bello anche tu?» domandò lei sapendo già la risposta, infatti il cenno positivo da parte sua non tardò ad arrivare.

«Beh, guadagnatelo, come un vero uomo!» scherzò lei dicendo una mezza verità. Lui la guardò come se fosse stata la prima ragazza che gli avesse mai dato una risposta del genere. Insomma, data la sua bellezza, nessuna ha mai rinunciato sin dall'inizio a fargli qualche complimento, per conquistarlo, per farsi notare da lui o per mostrarsi grande.

«Va bene, accetto la sfida.» lei sorrise compiaciuta.

«D'accordo, ora è meglio che ti lasci dormire...» disse lei educatamente.

«Va bene, ma ho una cosa da darti, aspetta un attimo!» disse Taeyang togliendosi davanti dalla finestra e quindi anche dalla sua visuale oscurata dal buio e illuminata solo dalle luci deboli di entrambe le stanze dei ragazzi e dalla luna.

«Se te lo lancio, lo prendi al volo?» domandò Taeyang una volta davanti alla finestra con qualcosa in mano.

«Cos'è?» chiese lei curiosa «sembra una bustina di droga» scherzò lei.

«E' una busta di tisana! Ti farà bene! Io prendo questa quando il sonno non mi è amico.» disse lanciando la bustina che per poco non cadde dalle mani della ragazza. L'afferrò in tempo.

«Grazie mille! Vado subito in cucina!» ringraziò lei sorridendo.

A Taeyang piacque quel sorriso. Sembrava una bambina felice non appena seppe che ciò che aveva in mano poteva essere una possibilità per dormire.

«Grazie ancora e buonanotte!» ringraziò ancora lei augurandogli la buonanotte.

«Buonanotte anche a te e, mi raccomando, domani mi dovrai dire com'è andata!» disse chiudendo il vetro della finestra. Lo stesso fece lei annuendo.

Il giorno dopo lei era a scuola. Era felice, rilassata, entusiasta e non aveva molta ansia. Sarà stato ciò che gli aveva dato Taeyang in quella notte?

«Buongiorno» disse lei a Mi Hi non appena entrò in classe.

«Hey, buongiorno! Oggi mi sembri molto felice!» le disse Mi Hi sorpresa «a cosa è dovuto?» domandò curiosa.

«Veramente non lo so nemmeno io!» mentii. Forse lo sapeva già il motivo.

«Beh, comunque sia, continua così: sembri un'altra Selena rispetto a ieri!» si congratulò.

«Esagerato!» continuò lei. Continuarono a parlare di ciò ma furono interrotte dalle grida di due persone. Entrambe le ragazze si voltarono e videro qualche metro più lontano da loro, una cerchia di ragazzi che ne circondava altri due.

Le ragazze si avvicinarono curiose e videro i due studenti, sotto l'attenzione di tutti, che si scambiavano continue minacce di botte e altri insulti che riuscirono a sentire a stento.

I ragazzi erano sconosciuti a Selena ma non a Mi Hi, che da sola all'improvviso, si avvicinò a loro lentamente e cercò di farli ragionare, o almeno di farli stare un po' calmi.

La ragazza italiana continuò a starsene allo stesso punto mentre li fissava. Pian piano le altre persone entrarono a scuola, non vedendo più qualcosa di interessante, e Selena si avvicinò piano.

«Tutto bene?» chiese quasi a bassa voce.

«Sì, questi due cretini litigano sempre per sciocchezze! Andiamo, chi litiga per un foglio bianco?» Domandò Mi Hi guardandoli con le braccia conserte.

«Quando sei a scuola e non ti va di seguire la lezione, vorresti scarabocchiare un po' in santa pace, e invece no!» si lamentò il ragazzo dai capelli castano scuro.

«Seungri sei un pagliaccio!» ribattè l'altro «ah, perché continuo a parlare con te?» si chiese.

«Ehm» bofonchiò Seungri «forse ti piaccio?» chiese. L'altro ragazzo iniziò a dargli spintoni finchè non lo vide correre per inseguirlo.

«Io lo aiuto Seungri, ma quando se le cerca, se le cerca! Punto. Non posso fare miracoli!» disse Mi Hi entrando a scuola seguita da Selena.

Entrarono in classe e Taeyang era seduto al posto di Selena, che inizialmente era suo.

«Tae Tae, ti levi?» domandò Mi Hi.

«Solo se mi dirai che sono carino e che non puoi vivere senza di me!» rispose il ragazzo con un sorrisetto. Selena iniziò a ridere.

«Perché dovrei mentirti?» chiese ancora una volta la ragazza.

«Non importa, posso sedermi in fondo alla classe...» disse Selena.

«No! Selena non mi abbandonare! Così tante ore accanto a lui non ci so stare. Mi stai augurando la morte?» domandò lamentandosi.

«Se lui è il cupo mietitore, che mi prenda subito!» disse Selena diventando tutta rossa. Si girò di colpo e andò a sedersi in fondo, al posto di Taeyang.

«Hey» la chiamò qualcuno «Perché sei qui?» chiese Ji Yong.

«Eh, a Taeyang gli è girato così oggi.» disse ridacchiando.

«Sai, Mi Hi non mi sembra granché dispiaciuta di stargli accanto.» commentò lui.

«E' tutta scena. Dice di non sopportarlo, ma non è vero secondo me. Anzi, sicuramente non vedeva l'ora che dicessi che mi sarei seduta in fondo alla classe pur di stare con lui!» disse guardandoli parlare.

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