Myriam Cedrella Weasley: A Redhead Slytherin.

di RenaIT94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Eighth Weasley ( L'ottava Weasley ) ***
Capitolo 2: *** Un Unforgettable Christmas. ***
Capitolo 3: *** Un unexpected gift ***



Capitolo 1
*** The Eighth Weasley ( L'ottava Weasley ) ***


Salve Potterhead, rieccomi qui dopo mesi e mesi di stasi. Avevo abbandonato questa storia, ma ho deciso, così d'improvviso, di riaprirla e riproporvela. Mi auguro possa piacervi e possa entusiasmarvi come ha fatto con me! 
Buona lettura,
L.

 

1 Settembre 1991, The Weasleys.
Era una splendida mattina di fine estate, la temperatura era mite per quel periodo dell'anno, Settembre era appena giunto alle porte. Per molti era un giorno qualunque, per molti ma non per lei: Myriam Cedrella Weasley, occhi come smeraldi, capelli fulvi come ogni Weasley che si rispetti e un portamento alquanto inusuale per chi, come lei, non poteva nemmeno permettersi abiti di prima mano. Chiunque  la incontrasse faceva fatica  a identificarla con il resto dei fratelli, soprattutto con uno di loro: Ronald Billius Weasley, suo gemello. Myriam non era molto affabile nei confronti del fratello e non era affatto soddisfatta dei suoi comportamenti e modi di fare piuttosto rozzi. Il fratello a cui la rossa era parecchio legata era il maggiore dei Weasley, William "Bill", simile a lei sia caratterialmente che esteticamente. Myriam adorava passare del tempo con il fratello maggiore, oppure insieme al padre, colui per il quale  provava  profonda stima e fiducia. Molly, l'icona genitoriale per eccellenza, madre affettuosa e di buon cuore, ma allo stesso tempo severa e vigile coi propri figli, particolarmente con Myriam. Quest'ultima, infatti, non andava molto d'accordo con la madre, la sua indole ribelle la portava a scontrarsi in innumerevoli battibecchi, sguardi fulminanti  e punizioni controvoglia. Poi c'era  Ginny, la più piccola di casa, persona che Myriam adorava in assoluto. Nonostante non fossero molto simili, le due sorelle andavano d'amore e d'accordo, la maggiore delle due tendeva ad essere iperprotettiva nei confronti dell'altra, difendendola a spada tratta ogni qualvolta le fosse stato possibile. Non dimentichiamoci di Fred e George, la coppia emblema dell'ironia e del divertimento, era proprio questo che Myriam apprezzava di loro. Infine abbiamo Charlie, un appassionato di draghi e Percy, un inetto, pronto ad azzardare qualsiasi cosa gli fosse giovata da tornaconto, due persone a Myriam molto indifferenti: il loro rapporto era prettamente familiare, nessun legame importante o qualcosa che condividessero apertamente.

1 Settembre 1991, ore 11:00, King's Cross Station.
La gente accorreva da ogni parte  per lavoro, scuola o semplice svago. Protagonisti della folla erano i Weasley, come ogni anno, carichi di bagagli e propositi per il nuovo anno  scolastico: Percy, con la sua solita espressione rabbuiata, priva d'ogni emozione, varcava la soglia del Binario 9 e 3/4 per la quinta  volta. Fred e George  erano pronti ad iniziare il loro terzo  anno  ad Hogwarts, mentre sia per Myriam che per Ronald era la prima volta. La corsa degli ultimi due, però, venne interrotta dall'arrivo d'un omino occhialuto dai capelli quasi corvini: Myriam lo riconobbe immediatamente, seppur tenendo ciò per sé, mentre Ronald dovette attendere l'arrivo sul Binario per venire a conoscenza dell'identità del giovane sconosciuto: Harry Potter. Myriam, sfortunatamente, non poté  assistere alla scena, non aveva assolutamente intenzione di trascorrere un minuto  in più ad ascoltare le idiozie del fratello e prese posto in fondo  al treno, accanto ad un giovane dai colori scuri, parecchio irrigidito e poco  intenzionato a far nuove conoscenze: Blaise Zabini, un purosangue amico di due grassi e poco  astuti Tyger e Goyle. Il silenzio, d'altro canto, non alimentava il desiderio di socializzare e la prima parte del viaggio si svolse in completo silenzio, silenzio che venne sfumato dal repentino arrivo d'un loro coetaneo: Draco Malfoy, occhi come il ghiaccio, chioma dorata ed un aspetto piuttosto signorile che lo accompagnava in ogni singolo movimento. Quest'ultimo prese posto al fianco di Myriam, entrambi inconsapevoli di chi fosse l'altro. I due si presentarono con cortesia e garbo. «Io sono Draco.»  Pronunciò il biondo, porgendo istintivamente la mano verso la ragazza dai crini scarlatti. « Myriam. »  Sibilò Myriam, infastidita dalla risatina di sottofondo provocata da Blaise, apparentemente a conoscenza dell'identità della giovane rossa e cosciente del fatto  che le loro famiglie erano nettamente agli antipodi. Quando il mago dalla scura chioma notò l'espressione irritata della Weasley rimase in silenzio per il resto della corsa, mentre i due compagni di scompartimento continuarono a chiacchierare per tutto  il tempo. Giunti a destinazione, i tre si salutarono e scesero in modo  da raggiungere il castello di Hogwarts, pronti per lo smistamento. Myriam seguì controvoglia il fratello ed i due suoi nuovi amici: Harry Potter ed Hermione Granger, una nata  Babbana conosciuta in treno.  Draco, invece, si pose a capo del gruppetto formato da Blaise, Tyger e Goyle. Per Myriam non era la prima volta ad Hogwarts, già in passato aveva avuto la possibilità di visitarlo con la scusa di assistere allo smistamento di ciascun fratello. Come possiamo ben immaginare, il castello brulicava  di studenti provenienti da ogni casa, ansiosi di cominciare il nuovo anno.

1 Settembre 1991, ore 13:00. Hogwarts: "Lo smistamento" (Sorting).
La professoressa McGranitt, capocasa Grifondoro, giaceva solenne accanto al legnoso posto a sedere dove da lì a poco  ogni studente del primo anno  si sarebbe accomodato, in mano aveva uno strano cappello parlante pronto a dividere ciascun studente nell'apposita casa. Dato inizio alla cerimonia, l'insegnante cominciò ad elencare tutti i giovani alunni della sua lista: « Hannah Abbott: Tassorosso..Susan Hossas: Tassorosso..Draco Malfoy: Serpeverde. Hermione Granger: Grifondoro..  Harry Potter:  Grifondoro..»  L'elenco  stava per completarsi, gli unici rimasti erano Myriam e Ronald Weasley. Myriam, a differenza del fratello, sembrava piuttosto rilassata, convinta e certa della sua già predetta sorte, la casata dei Grifondoro.  I Weasley, infatti, appartenevano alla casata rossodorata da secoli e la cerimonia dello smistamento pareva più una perdita di tempo. Quella volta, però, il cappello parlante dovette smentirsi: non appena la rossa posò le proprie membra sulla famosa sedia, lo strano copricapo s'adagiò sulla sua testa, decretando l'inizio d'una nuova e sorprendente carriera scolastica. « Myriam Cedrella Weasley »  Disse con tono solenne il capello. « Alta ambizione vedo e straordinario desiderio di conoscenza, parecchio orgoglio  e forte indole ribelle traspaiono,  cuore  di ghiaccio e mente sorprendentemente acuta, intelligenza e furbizia percorreranno il tuo cammino.[..] Grandi cose t'attendono nella casata di..Salazar Serpeverde! »  Esclamò fiero e deciso il copricapo, con grande stupore sul candido viso della Weasley, dagli occhi dei coniugi Weasley s'intravedeva lo sconvolgimento di una inaspettata realtà, gli occhi fuori dalle orbite di Malfoy Junior non davano spazio a dubbi, mai si sarebbe aspettato una Weasley come concasata, men che meno  dopo aver intrapreso una leggera chiacchiera spensierata con quest'ultima. Myriam osservò un po' timorosa gli sguardi pietrificati  dei presenti, dando particolare attenzione a quello del fratello gemello, Ronald, che poco dopo sarebbe stato smistato a Grifondoro come il resto della famiglia. Durante il tragitto verso i rispettivi dormitori, i due Weasley, accompagnati da Potter Junior e da Hermione Granger, vennero ostacolati dall'insistente interruzione di Draco Malfoy, intento a divenire amico del Grifondoro  più chiacchierato del mondo magico: Harry Potter. Quando quest'ultimo rifiutò la stretta di mano del purosangue, il giovane Weasley prese la palla al balzo e si pose subito in difesa dell'amico. Gli occhi gelidi e l'espressione disgustata di Malfoy non tralasciavano dubbi:  « Capelli rossi, vecchia toga  di seconda mano, tu devi essere un Weasley. »  Asserì con tono freddo e distaccato, quasi volesse accentuare la già evidente ostilità che correva fra le due famiglie. Ronald rimase in silenzio, afflitto dalle parole  sprezzanti del Serpeverde, mentre Myriam non perse tempo e fu pronta a difendere la frase ingiuriosa rivolta alla propria  famiglia: « Capelli leccati, pelle da zombie, figlio di papà, tu devi essere proprio un cafone. »  Rispose carica di rancore, come se desiderasse ardentemente uno scontro con uno degli appartenenti ad una delle famiglie più altolocate del mondo magico. A sentir quelle parole, le iridi di ghiaccio di Draco si dilatarono, contrariato dal tono di voce con cui vi si era rivolta la rossa. Si voltò, poi, senza dar conto al resto della truppa e s'allontanò verso il proprio dormitorio. Myriam, invece, soddisfatta d'aver messo a tacere quella lingua velenosa di Malfoy, si congedò da Harry e Ron, salutando con più attenzione la nuova arrivata  Hermione, della quale  strinse calorosamente la mano, per poi liberarla per dirigersi verso la propria  stanza. Stanza dove avrebbe incontrato le due di lei compagne di dormitorio: Pansy Parkinson, purosangue e Millicent Bulstrode, ragazza corpulenta e aggressiva. Queste ultime non erano molto d'accordo nel dividere la propria  stanza con una "poveraccia" come la Weasley e tentarono, invano, nei giorni a venire di far "traslocare" la Serpeverde dai capelli come il fuoco.


"Aria di sfida" (Challengingly). Hogwarts: campo da Quidditch.
Passarono lunghe  ed estenuanti settimane per la giovane Weasley, occupata a difendersi dalla occhiatacce dei concasati, i quali la soprannominarono "la Serpeverde di seconda mano". Molti di loro tentarono più volte di abbassare la sua autostima, accusandola d'essere incapace come il fratello Ronald. Myriam, però, fortunatamente, non si fece  scoraggiare dalle ingiustizie dei propri compagni di casata e decise, dunque, di provare  ad entrare nella squadra di Quidditch come Cercatrice. Ciò che non si sarebbe mai aspettata, però, era il fatto  che a contenersi il posto in squadra con lei c'era  proprio Draco Malfoy, colui che aveva infangato il nome  della sua famiglia.  La Serpeverde dal crine scarlatto non si arrese e, nonostante il padre del ragazzo avesse già "comprato" il posto in squadra del figlio con delle nuove Nimbus 2001 di zecca, continuò a gareggiare con lui, ottenendo così il ruolo da Cercatrice insieme al platinato. Quest'ultimo parve piuttosto soddisfatto nel poter  gareggiare in compagnia della Weasley, anche se, ovviamente, non lo diede  mai a vedere. Il comportamento forte e determinato di Myriam accentuò la simpatia da qualche tempo sotterrata in  Draco che, constatando il fare controbattente della rossa, intuì immediatamente che lei non era come gli altri, non era come i suoi fratelli. L'unico aspetto che Malfoy Junior non tollerava nella nuova compagna di casa era il di lei avvicinamento con Hermione Granger, nata  Babbana appellata dal platinato come "sporca mezzosangue." Da quel momento in poi i due instaurarono un iniziale rapporto "d'amicizia" che in un futuro non molto lontano gioverà  ad entrambi.

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Capitolo 2
*** Un Unforgettable Christmas. ***


“Un Natale da dimenticare” ( Un Unforgettable Christmas) [ Dicembre 1991]

Dei mesi estenuanti erano trascorsi fra le mura del castello magico, dei mesi da dimenticare. Myriam si sentiva frustrata e attorniata da gente che non vedeva la sua vera persona, giudicata solamente a scopo ludico. Le sue origini, il suo status sociale la rendevano letteralmente visibile agli occhi  dei suoi concasati, Pansy e Millicent in primo piano. Infatti, nonostante le due non fossero riuscite nel loro intento di far trasferire la rossa, continuarono coi loro soprusi ad infastidire e prendere di mira ogni qualsivoglia azione facesse la ragazza. In quei primi mesi ad Hogwarts, Myriam non socializzò con nessuno, anzi, l'unica persona con cui riusciva ad aprirsi parzialmente era uno dei suoi compagni di casa, Draco Malfoy. Le loro chiacchierate si svolgevano fra i corridoi dei sotterranei, ove veniva ospitato il dormitorio dei verdargento. I due tendevano a nascondere la loro amicizia, sia per orgoglio, sia per timore: naturalmente, Lucius Malfoy non avrebbe mai permesso al figlio di 'frequentare' una Weasley, seppur fosse una purosangue Serpeverde come lui.

Dicembre bussò alle porte del castello, ricoprendolo totalmente di neve, addobbi natalizi accentuavano l'aspetto già fiabesco dell'antico edificio, cori soavi echeggiavano fra le mura della Sala Grande, tutto era perfetto..o almeno così pareva. Le vacanze natalizie erano imminenti, non si trovava studente che non fosse lieto e trepidante di far ritorno a casa per trascorrere le dolci festività insieme alle persone care: Hermione, coi suoi infiniti tomi, cominciò a sistemare i bagagli; Neville Paciock, Grifondoro amico del trio, era euforico, impaziente di conoscere la sorpresa che la nonna aveva in serbo per lui; Luna Lovegood con il suo fare angelico e lunatico era pronta a tornare a casa e poi c'era Myriam, dalle aspettative infrante, il  solito maglione sciocco e innocuo della madre come augurio natalizio. « Come può Ronald trovarlo delizioso? » Pensò sottovoce la Serperverde, sbuffando rumorosamente alla vista di quel capo d'abbigliamento talmente fuori moda e pacchiano.
Myriam in quanto a coraggio ne aveva da vendere e non perse tempo nell'esternare il proprio sdegno dinanzi alla faccia incredula del gemello. « Mamma non la prenderà bene e lo sai, adora cucire quei maglioni. » Mormorò affranto il rosso, accennando un tenue sorriso. La Weasley, nonostante le raccomandazioni del fratello, si indirizzò immediatamente verso la propria stanza, mettendo nero su bianco tutto ciò che pensava su quegli stupidissimi maglioni, sul fatto che i signori Weasley non si fossero fatti sentire per mesi, che non avessero ancora accettato d'avere una figlia in Serpeverde, come se fosse un crimine appartenere alla casata dell'essere strisciante.
Molly ricevette la missiva e prontamente rispose alla figlia con una delle sue Strillettere, puntualizzando quanto fosse costernata ed allo stesso tempo furente nel sentirsi dire determinate cose proprio da lei, specificando che Ginny non avrebbe mai fatto una cosa del genere. La Signora Weasley, quindi, mise in atto l'amicizia che da qualche tempo la legava ad una delle sorelle Black: Andromeda. Non perse tempo e convocò l'ex Serpeverde nella propria abitazione, confidando ogni singolo evento accaduto in quel frangente. Seppur un iniziale rifiuto della mora, la Black accettò e si prodigò di persona a prelevare la piccola Weasley da Hogwarts.
Non credo ci sia bisogno di dire quanto fosse stato difficile per Molly prendere una decisione così importante, ma era più che certa che un po' di lontananza avrebbe giovato a tutti, a chi più e a chi meno. Myriam, intenta a sistemare la propria roba, non si accorse d'una figura che la stava fissando già da un po': Draco era lì, con sguardo indagatore, pronto a sgattaiolare via se qualcuno lo avesse visto. « Malfoy..» Mormorò Myriam, corrugando la fronte. « Non dovresti essere già da papino caro? » Domandò, inarcando un sopracciglio piuttosto divertita. 
« Son venuto a salutarti. » Sibilò il platinato, scrollando le spalle. « Mio padre è già qui, mi attende in Sala Grande. Fra meno di cinque minuti verrà a cercarmi, come se qualcuno potesse rapirmi da un momento all'altro. » Sbuffò Draco, accennando, poi, una risata beffarda. « Dimmi un po', ho notato i tuoi fratelli andar via, tu che ci fai ancora qui? » Continuò. « Hai intenzione di rimanere ad Hogwarts per le feste? Se vuoi, io v- » Lo sciolto discorso del Serpeverde venne interrotto dall'arrivo repentino del padre, Lucius. Passi forti e rumorosi si fecero sempre più vicini, come il tonfo sordo che provocava il tocco del bastone contro il pavimento. « Draco, dobbiamo andare. Non badare a certa gente. » Esclamò sdegnato l'uomo, sollevando infastidito un angolo della bocca.
Prese il figlio sottobraccio ed, insieme a lui, s'allontanarono verso l'uscita del castello.

Non passarono nemmeno cinque minuti che delle nocche sconosciute bussarono alla porta di Myriam, ella sorrise aspettandosi una persona che in realtà non era, la persona dietro l'entrata legnosa non era che Andromeda Black o Tonks, che dir si voglia. La donna, come Narcissa, non era molto alta, elegante e dalle penetranti iridi scure. « Myriam, giusto? » Chiese la mora quasi certa. « Tua madre t'ha affidata a me, mi prenderò io cura di te durante queste vacanze. Vedrai, ti divertirai, Ninfadora è molto simpatica. » Aggiunse la Black con un sorriso stampato sul volto.
Myriam rimase folgorata dall'arrivo della donna, mai si sarebbe aspettata una tale decisione da parte dei genitori, dolente accettò la triste realtà. Diede un'ultima sistemata ai bagagli e, con occhi bassi, e senza proferire parola, seguì la donna che, grazie ad una Passaporta, l'accolse nella propria abitazione.

I giorni passarono lenti e oziosi fra le mura dei Tonks, Myriam preferiva rimanere nella camera che la famiglia che la ospitava le aveva ceduto per quelle poche settimane. L'unico fascio di luce all'interno delle giornate della rossa era la presenza di Ninfadora, unica persona che riuscì a strappar un sorriso al viso della Weasley. Da lì iniziò una splendida e sincera amicizie fra le due, da allora unite ed inseparabili.
Nonostante le attenzioni che i Tonks le donavano, Myriam sentiva molto la mancanza della propria famiglia, soprattutto durante il giorno tanto atteso, la festività preferita della Serpeverde: il Natale. Natale che trascorse silenzioso e soave fra le mura dell'edificio, triste per la fanciulla dagli occhi verdi, malinconica era la sua espressione, il suo cuore era a pezzi. Un Natale da dimenticare.

I rapporti tra la Weasley ed il resto della sua famiglia ripresero ufficialmente dopo le vacanze di Primavera, in cui, anche se presa dall'orgoglio, Myriam si presentò alla porta della Tana, scusandosi e riabbracciando quel rapporto così speciale che aveva con ogni membro di essa. Fu alla Tana che Myriam trascorse le vacanze estive al termine del primo anno scolastico.

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Capitolo 3
*** Un unexpected gift ***


Un nuovo incontro. [ Settembre 1992]

King's Cross - Binario 9 e 3\4 - Espresso - Hogwarts: ecco l'itinerario degli studenti di Hogwarts, tra cui Myriam, la nuova Myriam, la Myriam intenta a mutare il suo lato scontroso ed irascibile, il suo innato istinto ribelle, pronta a riprendere in mano la propria persona senza scoraggiarsi né sentirsi oppressa dai pregiudizi che i concasati avevano nei suoi confronti. 
L'arrivo al castello fu tranquillo e piuttosto normale, dopo lo Smistamento tutti gli studenti si diressero verso il proprio dormitorio, la propria stanza. E' così che fece la Weasley, oramai decisa ad ignorare le compagne.
Giunta in camera, la rossa notò il posto letto al suo fianco occupato da un enorme bagaglio, dai colori oro e nero, un bagaglio ai suoi occhi sconosciuto, sicura non appartenesse né a Pansy né a Millicent. Intestarditasi, volle sapere immediatamente a chi appartenesse, chi fosse la nuova compagna di stanza. Voltatasi, Myriam notò una figura minuta, dai capelli color cioccolato simili a quello degli occhi, mani dietro la schiena come a volersi tenere in disparte. 
La Weasley colse subito l'occasione e, dimenticando il triste benvenuto ricevuto dalle compagne l'anno precedente, accolse la ragazza con un tenue sorriso e le protese la mano destra per presentarsi. « Io sono Myriam Weasley. » Esclamò la rossa, stringendo la timida mano della mora. « Io sono Astoria, Astoria Greengrass. » Mormorò timidamente, ricambiando poco dopo il sorriso della Serpeverde dalla chioma scarlatta. « Benvenuta ad Hogwarts, Astoria. Se avessi bisogno di qualcosa o di qualcuno, io sono qui e t'aiuterò. L'unico favore che ti chiedo è non svegliarmi mentre dormo, lo odio, lo detesto e potrei schiantarti in un nano secondo. » Aggiunse Myriam, dando sfogo alla sua lieve ironia. 
La nuova arrivata parve prendere la rossa in simpatia, annuendo alle sue parole, poi disfò i bagagli e li sistemò negli appositi scaffali. 
Passò qualche minuto di silenzio, silenzio che Myriam non tollerava assolutamente, dunque prese la palla al balzo e sfruttò la prima cena dell'anno ad Hogwarts per trascorrere un po' di tempo con la Greengrass, in modo tale da instaurare un rapporto con la propria compagna di stanza e, perché no, una nuova amicizia. 
Giunti in Sala Grande, Myriam ed Astoria presero posto accanto agli unici Serpeverde che la Weasley sopportava: Draco e Blaise. I quattro scambiarono delle semplici chiacchierate, durante la cena, per poi abbandonare la Sala per raggiungere il dormitorio. 
Non appena Myriam stava varcando la soglia dei sotterranei, il giovane Malfoy la bloccò, invitando la Greengrass a procedere da sola. « Ma ti sembra modo?! » Disse ad alta voce Myriam, aggrottando le sopracciglia, riservando al Serpeverde uno sguardo fulminante. « Che succede? Cos'è quello? » Domandò tanto innervosita, quanto curiosa di sapere cosa contenesse il pacco che il platinato reggeva gelosamente fra le mani. « Prendilo e non fare domande. »  Sussurrò Draco, porgendo il pacco alla giovane Serpeverde, per poi dileguarsi fra le mura del dormitorio maschile. 
Myriam, esterrefatta, sollevò le spalle e decise di scartare quello che sembrava un vero e proprio regalo nella propria stanza, approfittando della sola presenza di Astoria. « Cos'è? » Chiese curiosa la mora, avvicinando gli occhi da lince verso il pacco, oramai molto in confidenza con la Weasley. « Adesso lo scopriremo. » Proferì Myriam, strappando con difficoltà l'incartamento del presente. Nel momento in cui la rossa riuscì a scoprire cosa contenesse, un sorriso sincero e puro apparì sul suo viso: un ciondolo dai colori verde ed argento, sottile ma ornato con sul retro incisa una piccola dedica: “Alla rossa più brillante”. 
Sia Astoria che Myriam rimasero folgorate dal semplice ma conciso messaggio, segno della simpatica che Draco provava per lei. Myriam, decisa, attenderà il momento opportuno per ricambiare il gentile gesto del platinato.
Stanca e sfinita, si distese sul letto, tenendo quel meraviglioso ciondolo sotto al cuscino, sicura che lì nessuno avrebbe potuto sottrarglielo. 
Sorrise alla compagna di stanza e, senza attendere l'arrivo delle altre due, s'addormentò beatamente. Lunghe e impegnative giornate passarono fra le mura di Hogwarts, tanto da rendere sempre più imminente la prima partita di Quidditch di Myriam.

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