Ti sei perso nelle tue parole, con il sole che ti accarezza gli occhi, ti implora di chiuderli, di sentire il vento sulla pelle e tra le ciglia che sbattono come finestre,
aperte.
In alto, sul castello dei miei ricordi, tu guardi verso il mare e ti stupisci.
Le Muse si nascondono tra le mura spesse, sembrano fatte di sabbia, si tuffano tra i flutti, si dissolvono, scompaiono.
Ti sei sporto troppo e hai trovato me.
Sembra quasi che tu non abbia mai visto il mare prima d'ora, un brivido, come un'onda salata, percorre la tua schiena ed indietreggi, hai paura dell'altezza, del verde profondo della mia vita.
Le tue labbra raccolgono vortici di vento, cercano decise la mia pelle, finestre sul mare,
aperte.
-increspature.
*Spazio chiacchieroso*
So che questa non è propriamente una poesia, ma non mi piace dividere, mettere in ordine le parole nei diversi barattoli ed etichettarli.
La raccolta contiene prevalentemente poesie, ma è una necessità per il mio animo inserire anche piccole composizioni confusionarie ed indefinite.
Grazie per aver letto, bacini.
Meravigliosa foto di Roberta
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