Dragon Ball Super - La Saiyan di sangue blu.

di Susanna_Scrive
(/viewuser.php?uid=539895)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




Capitolo 1 - "Tu?!"

- Maledizione! Perché questo affare non funziona? - mi infurio sbattendo un pugno sul monitor della mia capsula.

Mi guardo attorno dall' oblo e noto che non c'è niente, tutto ciò è strano, mi ricordo che il pianeta Vegeta si trovava proprio in queste coordinate.

- Comandante Freezer la mia missione si è conclusa con successo, potrei ricevere le coordinate della sua astronave per poterle fare rapporto? - dico azionando il mio scouter.

Dall'altra parte il silenzio più assoluto e questo mi fa irritare ancora di più.

- Accidenti! - dico spegnendo quell'aggeggio per poi togliermelo e scaraventarlo contro una delle pareti dell'abitacolo.

Sbuffo rumorosamente ma sobbalzo all'istante, si sente un'aura molto potente.

Mi sbrigo a recuperare il mio scouter e dopo averlo azionato scopro che non è una sola aura ma sono più entità.

A quanto pare ci sono anche dei Sayan perfetto, penso mentre inserisco le coordinate nel computer della navicella che subito parte a tutta velocità.

Finalmente scorgo un pianeta che non ho mai visto, lo scouter dice che si chiama "Terra", un nome assai insolito.

Cerco un posto abbastanza isolato dove poter atterrare ed una volta trovato schiaccio un pulsante, la gravita di questo pianeta è niente in confronto a quella del pianeta Vegeta.

Scorgo delle abitazioni, ok forse non ho scelto un punto proprio isolato.

Mi avvicina ad una velocità incredibile ad un palazzo dalla forma semisferica ma per fortuna atterro in un'area abbastanza libera da ostacoli.

La navicella si apre e appena il polverone si dirada esco definitivamente dalla capsula.

Ad ogni mio passo la terra sotto di me si sgretola, sento delle voci ma non ci faccio del tutto caso.

Esco dal cratere e il terreno sotto di me è ricoperto di una sottile erbetta verde e finalmente alzo lo sguardo ma una voce non proprio sconosciuta mi distrae.

- Tu?! -

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2 - "E' impossibile!"

Quando volto lo sguardo per capire da dove proviene quella voce capisco di non sbagliarmi, quei capelli e quello sguardo che ora sembra scioccato alla mia vista. Io non faccio trasparire alcuna emozione mentre continuo a scrutarlo anche se in maniera disinteressata.

- E' impossibile! - esclama facendo trasparire il suo stupore.

Io sbuffo leggermente guardandolo storto.

- Mamma mia come la fai lunga Vegeta, sei sempre il solito - dico mentre incrocio le braccia al petto.

- Tu non puoi essere veramente qui! - continua come se non avesse sentito.

Gli lancio un'occhiata gelida.

- Finiscila o ti uccido! - dico senza scompormi minimamente.

Ho modo di guardare le alte persone presenti in quel momento, hanno tutti più o meno la stessa espressione di Vegeta e noto, inoltre, che si vestono in maniera molto strana.

- Ichigo cosa sei venuta a fare qui? - mi domanda Vegeta puntando un dito verso di me.

Io sbuffo nuovamente sapendo che questa cosa lo fa irritare, infatti lo vedo stringere i denti per il nervosismo.

- Sai avrei preferito mille volte tornare sul mio pianeta piuttosto che rivedere la tua brutta faccia - commento.

- Come ti permetti! - urla facendo un passo in avanti.

Non mi muovo di un centimetro, non ho paura di lui anche se non so quanto sia il suo livello di combattimento attuale.

- Vegeta, chi è? - domanda un tizio che si è messo accanto a lui.

E' molto più alto di Vegeta e, a giudicare dalla sua aura, anche lui è un Saiyan come me. Assomiglia a qualcuno che ho già visto ma in questo momento non mi viene in mente nessuno. Fulmino anche questo tizio con lo sguardo ma non si scompone affatto mantenendo quell'aria curiosa e un po' infantile.

- Kakaroth fatti da parte, non sono affari tuoi! - si gira Vegeta urlandogli contro.

Come immaginavo, quello è un tipico nome Saiyan.

- Chi sei? - mi domanda curiosamente questo Kakaroth avvicinandosi.

Vedendo che si sta avvicinando troppo gli lancio una sfera di energia ma lui la scansa spostando la testa di lato e, capendo la situazione smette di camminare rimanendo sorpreso.

- Idiota! - esclama Vegeta incrociando le braccia al petto.

- Va bene, se ci tieni tanto mi presento - dico guardando in faccia il Saiyan dalla tuta arancione.

- Sono Ichigo e quell'imbecille dietro di te è il mio fratello maggiore - dico indicando Vegeta.

- COSA?! - urlano tutti alternando lo sguardo da me a mio fratello.

- Urca! In effetti siete molto simili - mi scruta Kakaroth per poi guardare Vegeta.

- EHI! Imbecille a chi?! - urla nuovamente mio fratello.

Io sbuffo ancora, è idiota come sempre.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3 - La principessa​

- Tu! - digrigna i denti Vegeta venendo verso di me.

Io mi volto completamente verso di lui per poterlo guardare meglio, i nostri visi si trovano ad un palmo di distanza mentre ci lanciamo uno sguardo di sfida.

- Tu dovresti essere morta - continua.

Io alzo le spalle non curante continuando a mantenere il suo sguardo.

- Ti piacerebbe -

Lo vedo stringere i pugni e questo mi fa sorridere soddisfatta.

- Dobbiamo parlare - dice mio fratello guardandomi dall'alto in basso.

- Non vedo perché dovrei - rispondo incrociando le braccia guardandolo con la coda dell'occhio.

- Smettila! -

Mi prende per un braccio iniziando a trascinarmi, la sua stretta non è così forte, con un minimo movimento potrei liberarmi dalla sua presa ma in questo momento non ne ho voglia. Mi spinge letteralmente su una sedia bianca per poi prenderne anche lui una mettendosi di fronte a me. Anche le altre persone presenti, dei quali non mi importa nulla, mi circondano. Vegeta mi scruta con sguardo serio chinandosi verso di me, io continuo a mantenere il suo sguardo. Improvvisamente si lascia sfuggire una leggera risata mentre un ghigno divertito si forma sul suo volto.

- Sei molto cambiata dall'ultima volta che ci siamo visti - commenta mantenendo quell'espressione.

- Invece tu non sei cambiato per niente - controbatto io.

Vedo che cerca di mantenere la calma e questo mi fa sfuggire un mezzo sorriso.

- Hai molte cose da raccontarmi -

Io non faccio trasparire nulla mentre continuo a fissarlo in quei occhi tanto simili ai miei.

- Ah ma quindi sei la principessa dei Saiyan - si intromette Kakaroth.

Io e mio fratello ci voltiamo simultaneamente verso di lui lanciandogli un'occhiataccia. Improvvisamente lo vedo inginocchiarsi di fronte a me, io cerco di non far trasparire il mio stupore. Nessuno mi aveva mai fatto alcun tipo di riverenza. L'uomo seduto davanti a me si alza di colpo stringendo i pugni.

- E io sono il tuo principe! Queste riverenze le dovresti fare anche a me! -

Io alzo gli occhi al cielo, è sempre il solito.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



Capitolo 4 - "Mi sono persa"​

Tutti quanti aspettano che parli ma non ne ho la minima intenzione, perché dovrei? A cosa sapere che cosa ho fatto questi anni? Cosa cambia? Mio fratello cerca di intimidirmi con lo sguardo cosa che con me non ha mai funzionato. All'improvviso sbatte un pugno sul tavolo accanto a lui facendomi leggermente sobbalzare, lo vedo stringere i pugni mentre mi guarda arrabbiato. Vedo Kakaroth che cerca di poggiare una mano sulla spalla di Vegeta ma quest'ultimo la allontana con uno strattone.

- Dai Vegeta, non è obbligatorio sapere che cosa le è successo proprio adesso, ce lo racconterà quando se la sentirà poi - inizia a divagare il Saiyan ma viene prontamente interrotto da mio fratello.

- Stai zitto! - urla l'uomo di fronte a me guardandolo male per poi riportare l'attenzione su di me.

- Si può sapere come hai fatto ad arrivare qui? - domanda ancora.

Alzo le spalle non curante.

- Ho semplicemente usato il mio Scouter, ha percepito delle auree di Saiyan e semplicemente ho impostato le coordinate nella navicella - rispondo.


Lui incrocia le braccia al petto rimanendo pensieroso per un attimo.


- Dove sei stata fino ad ora? - mi chiede ancora.


Sbuffo rumorosamente, odio il fatto che voglia essere sempre informato su tutto.


- Queste sono informazioni riservate - esclamo rimanendo vaga.

- Riservate? - si chiede ad alta voce Kakaroth grattandosi il mento.

- I piani del comandante Freezer non sono cose che vi riguardano - dico non curante.


I presenti sobbalzano a quel nome, vuol dire che anche in questo pianeta il mio comandante è temuto. La risata di mio fratello mi distrae da tutto, lo guardo accigliata cercando di trovare una spiegazione.


- Ti sei persa un sacco di cose Ichigo ma ti voglio spiegare dopo - inizia a parlare mentre mantiene un mezzo sorriso sulle labbra.

- Mi ricordo che sei stata mandata su un pianeta molto lontano circa a ventimila anni luce dal pianeta Vegeta, perché hai impiegato così tanto a tornare? - mi chiede cercando di mascherare la curiosità.


Mi lascio sfuggire un sospiro rassegnato, non mi resta che raccontare tutto.


- Mi hanno spedito in un pianeta non molto grande dove gli abitanti erano particolarmente pacifici, li ho sterminati tutti in meno di ventiquattro ore - inizio a raccontare.

- E' stato così divertente - continuo lasciandomi sfuggire un mezzo sorriso.


Mio fratello mi guarda serio e il silenzio è calato all'istante, persino Kakaroth ha cambiato espressione.


- Comunque gli abitanti di quel pianeta non erano dei grandi combattenti, il livello di combattimento più alto che ho registrato è stato ottocento, è stato un gioco da ragazzi eliminarli. Avevo solo nove anni quando arrivai su quel pianeta, ho passato diciassette anni a vagare per l'universo perché la mia capsula è stata dirottata da una tempesta magnetica che ha mandato in tilt tutti i circuiti. Quando finalmente sono riuscita ad uscire da quella tempesta mi sono allontanata di ulteriori quattromila anni luce e quando sono tornata non ho più trovato il pianeta Vegeta e come se non bastasse il comandante non risponde - finisco così il racconto incrociando le gambe cercando di mettermi comoda.


Vedo mio fratello assimilare tutte le informazioni per poi alzarsi dalla sedia guardandomi dall'alto.


- Freezer è morto - dice senza giri di parole.


Io sgrano gli occhi alzandomi repentinamente dalla sedia ritrovandomi nuovamente ad un palmo dal suo naso.


- Com'è possibile? - esclamo sbalordita.

- E' stato Kakaroth a farlo fuori - dice indicando il più alto con il pollice, vedo che nasconde qualcosa ma non ci faccio caso.

- Maledetto! - urlo avvicinandomi al Saiyan ma subito Vegeta mi si piazza davanti.

- Levati di mezzo! - esclamo ma mio fratello non si sposta.

- Freezer ha fatto saltare in aria l'intero pianeta Vegeta sterminando tutta la nostra razza, gli unici Saiyan puri rimasti siamo io, tu e quell'idiota - continua guardandomi con quella sua aria perennemente seria.


Io realizzando che cosa ha appena detto cado sulle ginocchia, cosa mi sono persa?

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



Capitolo 5 - "Questa è la vita di un Saiyan"​

FLASHBACK VEGETA

Sono appena tornato dal colloquio con Freezer, verrò mandato in un pianeta per conquistarlo e in base alle informazioni che mi hanno fornito sarà un'impresa abbastanza semplice. Sono tornato al palazzo e mi dirigo verso la sala principale dove troverò mio padre. Al mio passaggio incontro vari Saiyan che fanno parte dell'élite, tutti al mio passaggio si inchinano ma io continuo a passare dritto senza mostrare il minimo interesse. Arrivo nella sala e vedo mio padre guardare fuori dalla grande vetrata che si trova dietro il suo trono.

- Il comandante ti ha dato ordini? - mi chiede l'uomo avendo percepito la mia presenza.

- Si - rispondo semplicemente.

Lui annuisce mantenendo lo sguardo fisso fuori, io mi avvicino mettendomi al suo fianco, la vista è tetra come al solito ma vedo che mio padre non sta guardando verso l'orizzonte. Seguo il suo sguardo e vedo che si sta tenendo uno scontro tra bambini per testare le loro doti di combattenti. Aguzzo bene la vista quando noto che sta combattendo una bambina contro un ragazzo nettamente più grande di lei. Quella bambina è Ichigo che cerca di mettersi sulla difensiva mentre l'avversario cerca di colpirla con una serie di colpi che prontamente vengono tutti parati o schivati. Il ragazzo, capendo che questa tecnica non avrebbe dato alcun risultato, fa un balzo all'indietro cercando di prendere fiato.

- Vedo che se la sta cavando abbastanza bene - commento lasciandomi sfuggire un mezzo sorriso.

- Non credere - commenta mio padre.

Riporto lo sguardo sulla bambina e noto che è praticamente ricoperta di tagli e sangue, anche lei prende fiato per poi pulirsi con il dorso un rivolo di sangue uscito dalla bocca. Con stupore noto che il suo avversario non ha nemmeno un graffio e questo mi fa accigliare.

- Non l'ha colpito neanche una volta, ha avuto innumerevoli occasioni per colpirlo e metterlo ko ma non ha alzato un dito contro l'avversario - continua il re.

Io rimango sbalordito a tale rivelazione e riporto lo sguardo verso lo scontro, il ragazzo lancia una serie di sfere di energia in direzione di Ichigo che con agili movimenti evita. Una di queste però, attraverso un comando dettato dal suo sfidante, torna indietro e colpisce di striscio il braccio della bambina distruggendo la tenuta di allenamento provocando una ferita. La piccoletta si accascia a terra premendo una mano con la ferita ma dalla sua bocca non esce alcun suono.

- Lei è diversa, non sembra nemmeno una Saiyan - dice mio padre con sguardo deluso.

Non mostro alcuna reazione ma capisco che ha ragione, ad Ichigo sono state insegnate delle tecniche che potrebbero mettere in fuori gioco quei dilettanti in pochi secondi ma lei si ostina a non usarle.

- Valla a prendere e portala qui - mi ordina per poi allontanarsi dalla vetrata facendo svolazzare il suo lungo mantello rosso.

Seguo i suoi movimenti con la coda dell'occhio ma faccio ciò che dice, mi dirigo verso l'esterno andando verso il cortile esterno dove si tengono gli allenamenti. Una volta arrivato la prima cosa che vedo e che una donna sta fasciando il braccio di mia sorella anche se le bende sono già imbrattate di sangue. Tutti i ragazzini, vedendomi, fanno un inchino per poi guardarmi con occhi sognanti ma li ignoro mantenendo lo sguardo verso la bambina che si trova a pochi metri da me. Mantiene la testa bassa e io la guardo dall'alto con disgusto.

- Il re ti ha convocato - dico con tono freddo mantenendo le braccia incrociate al petto.

La vedo annuire per poi alzarsi con una certa difficoltà, riprendo a camminare dirigendomi nuovamente verso la sala del trono e capisco che mi sta seguendo perché sento la sua presenza alle mie spalle. Ci limitiamo a rimanere in silenzio ma ad un certo punto sento un tonfo che mi fa voltare. Ichigo è caduta sul pavimento, cerca di alzarsi un paio di volte ma ogni volta si ritrova sul pavimento. Io stufo la sollevo prendendola in braccio, continuo a camminare come se niente fosse e nel frattempo percepisco la mia spalla bagnata, sta piangendo. Che essere debole, mi dico mentalmente mentre i presenti in corridoio mi guardano sbalorditi. Sento che con un pugno si asciuga la faccia e una volta arrivati al portone della sala del trono la rimetto giù, sarebbe un disonore per il principe dei Saiyan mostrare "affetto" per un bambina anche se è mia sorella. Apro le grandi porte e vedo il re seduto sul trono che ci guarda dall'alto, la bambina si mette al mio fianco mantenendo una certa distanza. Il suo volto è ricoperto di tagli e sangue ormai secco, non vi è alcuna traccia delle lacrime che ha versato poco prima e il suo sguardo è serio puntato verso quello di nostro padre. Il re sbuffa per poi alzarsi e mettersi davanti a lei, ci sono alcuni istanti di silenzio assoluto che vengono prontamente distrutti dal forte schiaffo che mio padre ha dato a mia sorella. Guardo la scena mostrando un mezzo sorriso divertito, la bambina è caduta a terra e non accenna ad alzarsi capendo che, se lo avesse fatto, sarebbe stata una mancanza di rispetto nei confronti del re.

- Sei il disonore della famiglia reale - dice con disgusto l'uomo dalla sguardo duro per poi voltarci le spalle uscendo dalla sala.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***



Capitolo 6 - "Tu non sei così"

POV VEGETA
 

- Hai finito di raccontare tutte queste idiozie? - dico arrabbiandomi leggermente.

Tutti i presenti rimangono sorpresi dalla mia esclamazione e Ichigo alza lo sguardo guardandomi sorpresa. Mi avvicino repentinamente a lei sollevandola per la tenuta, lei non oppone alcun tipo di resistenza, stringe gli occhi non avendo il coraggio di guardarmi negli occhi. Vedo Kakaroth che viene verso di noi ma io lo fulmino con lo sguardo.

- Kakaroth stai lontano non sono fatti tuoi! - esclamo facendolo bloccare immediatamente.

- Tu non sei così! - esclamo guardandola con disprezzo.

- Tu non sei mai stata una vera Saiyan! - continuo stringendo di più la presa sulla sua tenuta.

La vedo voltare lo sguardo da un'altra parte per non guardarmi negli occhi. La scaravento a terra e lei non accenna minimamente ad alzarsi, almeno si ricorda come l'educazione impartita a noi Saiyan cioè chinare il capo davanti a un tuo superiore.

- Tu non hai mai alzato un dito contro nessuno, non ci credo che hai sterminato la popolazione di un' intero pianeta, sei solo una bugiarda! - sbraito contro di lei.

Ad un certo la vedo alzare la testa per poi sputare sulle mie scarpe con uno sguardo pieno di disprezzo.

 

POV ICHIGO

Non si doveva permettere, che se ne vada a quel paese la reputazione che ho ricevuto, che se ne vada a quel paese la mia stramaledettissima razza, che se ne vada a quel paese mio fratello. Mi alzo da terra e mi trovo, con suo stupore, a pochi millimetri da suo viso guardandolo fisso negli occhi.

- Ti odio - dico con tutto l'odio che provo in corpo non distogliendo gli occhi dai suoi.

- Sapevo che non sarei dovuta venire qui - continuo per poi voltargli le spalle e dirigermi spedita verso la mia navicella spintonando la gente che mi intralciava il cammino.

Improvvisamente un'onda di energia si dirige verso il cratere dove si trova la navicella provocando una forte esplosione, mi volto di scatto e capisco che il colpo è partito proprio da mio fratello che continua a mantenere la mano tesa.

- Così non potrai più scappare, d'altronde è quello che hai sempre fatto - dice mentre incrocia le braccia al petto.

I presenti sono allibiti da tale gesto, un bambino dai capelli lilla si avvicina a Vegeta lentamente.

- Papà perché fai così? - domanda.

Io strabuzzo gli occhi, non avrei mai immaginato che uno come lui potesse mettere su famiglia. Il bambino punta lo sguardo su di me e io rimango incantata da quegli occhietti azzurri molto vispi, assomiglia molto a mio fratello.

- Trunks questa è una faccenda che non ti riguarda allontanati - dice semplicemente l'uomo scansandolo per poi venire verso di me.

Una volta di fronte a me non ci pensa due volte a tirarmi uno schiaffo che mi fa cadere a terra, rimango per terra con la mano appoggiata sulla guancia. La scena di quando ero bambina si ripete nella mia testa e mi sento per l'ennesima volta umiliata. Sto per alzarmi per dargliene di santa ragione ma un ombra davanti a me mi fa alzare lo sguardo. La tuta arancione di Kakaroth sovrasta la mia figura minuta accovacciata per terra.

- Adesso basta Vegeta! - esclama gelido il Saiyan davanti a me.

Io strabuzzo gli occhi in preda allo stupore, perché mi difende? Nemmeno mi conosce.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***



Capitolo 7 - "E' vero?"


La situazione si è calmata e io mi sono messa in disparte sempre rimanendo sull'attenti. Kakaroth ha fatto calmare gli animi tra me e mio fratello che continua indisturbato a lanciarmi occhiatacce che limito ad ignorare. Posso notare che la mia presenza lo innervosisce, continua a picchiettare le dita delle mani sul bicipite e la sua espressione è più corrucciata del solito. Mi sono appostata su un ammasso di terra che si è creato dopo l'esplosione provocata dall'onda di energia lanciata da Vegeta. Mi sono allontanata parecchi metri da dove si trovano tutti quei terrestri, alcuni fanno finta di niente mentre altri non fanno altro che scrutarmi. Sento una strana aura e mi volto per capire da chi venga, lì vicino al gruppo noto un tipo che sta in disparte che a giudicare dal colore della sua pelle sembra un namecciano. Apre gli occhi e mi fissa insistentemente, il suo sguardo e gelido e io mi limito a ricambiare allo stesso modo. Ha un'aura che non ho mai sentito prima e il mio Scouter sta iniziando a dare i numeri così decido di toglierlo per poi lanciarlo in cielo. Mi sono stancata di quell'arnese, con la mano creo una sfera di energia e lo faccio esplodere in migliaia di pezzi. A quel rumore le persone presenti si voltano nella mia direzione, persino quel namecciano sembra sorpreso dal mio gesto. Io non curante mi risiedo su quell'ammasso di terra e faccio un sospiro guardando questo cielo così diverso da quello dal mio pianeta. Che cosa ne farò ora della mia vita ora che non ho più uno scopo? Io sono nata per distruggere, combattere e per eseguire gli ordini ma ora? Sospiro nuovamente per la frustrazione ma la mia attenzione viene attirata da dei passi che si fanno sempre più vicini. Quando mi volto vedo che il bambino, che da quanto ho capito prima si chiama Trunks, venire nella mia direzione con un fazzoletto in mano. Con la coda dell'occhio vedo Vegeta allungare una mano per cercare di fermarlo ma una donna dai capelli azzurri lo ammonisce con uno sguardo. L'orgoglioso principe dei Saiyan che si fa comandare da una donna, roba da non credere. Il ragazzino arriva a pochi metri da me mentre continua a fissarmi insistentemente, io cerco di intimorirlo con lo sguardo ma lui non sembra farci caso, probabilmente è abituato agli sguardi di Vegeta. I suoi occhi azzurri sono particolarmente vispi e quando mi rivolge un leggero sorriso io cerco di mascherare lo stupore mantenendo il mio sguardo gelido. Non so con quale coraggio ma con un balzo si siede al mio fianco e questa volta la mia espressione e scoccata, possibile che non abbia paura di me? Dal tovagliolo di carta tira fuori qualcosa che non riesco ad identificare e me lo mette sotto il naso.

- Immagino che tu abbia fame no? - mi dice facendomi notare quella cosa avvolta nel telo bianco.

Io scruto quello che ho sotto i miei occhi e a giudicare dall'aspetto sembra appetitoso ma non posso fidarmi, potrebbero avvelenarmi.

- Tranquilla è un semplice panino con prosciutto e insalata - tenta di rassicurarmi il ragazzino.

Non so che cosa sia questo panino e non ho capito nemmeno che cosa ci sia dentro ma comunque decido delicatamente di prenderlo per poi dargli un piccolo morso. Devo ammettere che è buonissimo e in pochi minuti lo finisco per poi pulirmi la bocca con quel telo. Una volta fatto riporto l'attenzione sul bambino che non ha smesso un secondo di scrutarmi.

- Grazie - dico semplicemente.

Trunks sembra essere sorpreso dalla mia risposta ma comunque ritorna ad essere serio, il suo sguardo è identico a quello di mio fratello e ciò mi mette in soggezione.

- E' vero che hai ucciso la popolazione di un intero pianeta? - mi domanda leggermente spaventato.

I miei occhi incrociano i suoi nuovamente e la sua tenerezza mi destabilizza un po', con la coda dell'occhio verifico che non ci possa sentire nessuno e quando vedo che sono tutti impegnati a fare altro riporto l'attenzione sul bambino al mio fianco. Gli sorriso dolcemente per poi scompigliargli i capelli facendolo ridere.

- No, non ne sarei capace - rispondo semplicemente per poi ritornare ad osservare il cielo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***



Capitolo 8 - "Una nuova vita?"​

Vegeta è furibondo mentre continuo ad accarezzare la testa del piccolo Trunks ma non ci faccio minimamente caso. Rimaniamo in silenzio mentre continuo a guardare il cielo. Il bambino accanto a me mi guarda e quando punto il mio sguardo nel suo lo vedo triste.

- Ti manca il tuo pianeta? - mi domanda.

Io rimango perplessa da quella domanda ma dopo pochi secondi gli rivolgo un sorriso leggero.

- In realtà no - rispondo.

Lui sembra sorpreso dalla mia risposta perché continua a fissarmi incredulo.

- Scommetto che tuo padre non ti ha raccontato niente sul pianeta Vegeta, io non ho nessun bel ricordo legato a quel posto, per questo non mi manca - continuo.

- Capisco - dice facendo trasparire la sua tristezza.

Io gli scompiglio nuovamente i capelli mentre lui cerca di fermarmi mentre ride.

- Non è necessario che tu sia triste per me - lo rassicuro mostrandogli un sorriso dolce che lo fa annuire energicamente con la testa.

Vedo Kakaroth venire verso di noi e il mio sorriso si spegne immediatamente lasciando posto allo sguardo gelido che contraddistingue me e mio fratello. Una volta davanti a noi noto che qualcuno si nasconde dietro la sua gamba e quando di sporge leggermente in avanti sgrano gli occhi per lo stupore. Quel nanerottolo è la copia sputata del Saiyan dalla tuta arancione.

- Puoi abbassare la guardia, comunque ti ho visto con Trunks non è necessario che ti nascondi dietro quello sguardo da dura - dice quest'ultimo sorridendomi raggiante.

Io faccio un sospiro di sollievo e arrossisco per l'imbarazzo, se mio padre mi avesse visto in questo momento probabilmente mi avrebbe inflitto una di quelle punizioni corporali che mi sarei ricordata per tutta la vita. Mi sale un brivido lungo tutta la schiena e Kakaroth lo nota, sta per appoggiarmi una mano sulla spalla ma io lo fulmino con lo sguardo. Lui non si scompone più di tanto ma suo figlio si visto che si nasconde nuovamente dietro le sue gambe. La donna che prima ha ammonito mio fratello con lo sguardo si avvicina a noi e mostra un sorriso rassicurante, io continuo a scrutarla cercando di capire che intenzioni abbia.

- Dai vieni, hai bisogno di cambiarti - mi dice semplicemente prima di afferrarmi una mano e trascinarmi.

Trunks, Kakaroth e il bambino uguale a quest'ultimo mi guardano ridacchiando, io mi scosto dalla presa della donna con facilità ma decido comunque di seguirla. Passiamo accanto alle altre persone presenti e soprattutto accanto a mio fratello che mi rivolge uno sguardo di sfida, mi fermo mentre continuo a sostenere il suo sguardo. La donna dai capelli azzurri, accortasi che non la stavo più seguendo, sbuffa e mi riafferra il polso trascinandomi via. Rassegnata mi lascio trasportare dentro quella struttura dalla forma insolita. Dopo una serie infinita di corridoi giungiamo a una porta che viene aperta attraverso una maniglia, una volta dentro noto il letto singolo con una coperta singola e le lenzuola bianche, un tavolo di piccole dimensioni accanto ad esso e una strana struttura molto alta dove si vi sono delle maniglie. Vedo la donna aprire quest'ultima e da esso posso vedere dei vestiti chiaramente femminili.

- A quanto pare dovrai stare qui con noi per un po' - dice cercando di interrompere quel silenzio che si era creato.

- Se avessi saputo di mio fratello non sarei mai venuta qui - rispondo mentre incrocio le braccia al petto.

Mette una mano davanti alla bocca tentando di nascondere il fatto che sta ridendo, appoggia dei vestiti sopra il letto per poi guardarmi mostrandomi un sorriso che io non ricambio.

- Comunque io sono Bulma, la moglie di Vegeta - si presenta.

In effetti ho notato dei suoi tratti nel piccolo Trunks, io annuisco semplicemente per poi puntare su quello che mi ha appoggiato sul letto. Lei rassegnata si avvicina alla porta e prima di richiuderla alle sue spalle parla nuovamente.

- Il bagno è infondo al corridoio a destra - mi istruisce per poi chiudere la porta.

La vedo scomparire dietro di essa e così mi lascio andare sulla superficie morbida del letto. Il mio sguardo ritorna sui vestiti al mio fianco, sarà un nuovo inizio? Sarà la vita che ho sempre sognato di vivere?

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***



Capitolo 9 - "L'aspirans di Sulphuris"​
Ho appena finito di mettermi i vestiti che Bulma mi ha dato, la maglietta azzurra e il pantalone elasticizzato mi stanno alla perfezione ma ho avuto qualche difficoltà a mettere le scarpe che hanno una specie di laccetto alla caviglia e un rialzo nella parte posteriore. Guardandomi allo specchio noto che queste scarpe mi rendono leggermente più alta e mettono in evidenza la muscolatura delle gambe. I capelli sono ancora bagnati e quindi sono completamente appiattiti mentre qualche gocciolina cade ancora sul pavimento e sui vestiti inumidendoli. Recupero gli orecchini dal ripiano rialzato davanti a me per poi iniziare a metterli. Una volta fatto butto l'asciugamano che ho usato per asciugarmi il corpo e la mia tenuta da combattimento in un cestino accanto alla doccia per poi uscire definitivamente dal bagno. Chiudo la porta alle mie spalle per poi cercare di trovare l'uscita da questo posto gigantesco, ho bisogno di prendere aria. Non so come ma mi ritrovo a fare una rampa di scale, una volta al piano superiore e dopo aver fatto una serie di corridoi arrivo a un enorme terrazzo dove si trovano dei tavoli con delle sedie. Su uno di essi vedo un'oggetto insolito così decido di avvicinarmi, non sembra pericoloso così decido di prenderlo in mano. C'è scritto "sigarette", io inarco un sopracciglio non avendo mai sentito questo nome, apro il pacco e sgrano gli occhi. Tiro fuori la "sigaretta" e salto letteralmente dalla gioia, io aspiravo una cosa simile a questa nel pianeta in cui sono stata per tanti anni. La annuso e anche da esso capisco che sono molto simili. Mi precipito a metterla in bocca e con il dito creo una piccola fiammella azzurra per poterla accendere. Aspiro e devo ammettere che il contenuto di questa "sigaretta" è più forte di quello contenuto nell'aspirans* del pianeta Sulphuris** ma comunque è la stessa cosa. Mi appoggio alla ringhiera guardando il sole che cala all'orizzonte, abbasso lo sguardo notando che ancora tutta quella gente è lì. Ridono e si divertono come se il mio arrivo sul pianeta fosse una cosa da tutti i giorni, alzo mentalmente le spalle e aspiro nuovamente la sigaretta, mi sento uno sguardo puntato addosso e quando scruto bene tra le persone vedo mio fratello fissarmi insistentemente. Io butto fuori il vapore che è più denso rispetto a quello dell' aspirans e vedo Vegeta sgranare gli occhi per lo stupore. Io sorrido sotto i baffi per la sua faccia buffa e lui irritato volta lo sguardo dall'altra parte. Mi allontano da li essendomi stancata di osservarli e decido di sedermi a uno dei tavolini dando le spalle al palazzo, spengo quella che ho scoperto chiamarsi sigaretta in un contenitore bianco di forma circolare. Butto fuori il vapore rilassandomi completamente sulla sedia mentre i miei capelli continuano a gocciolare. Chiudo gli occhi concentrandomi sui suoni attorno a me, una vampata mi fa svolazzare i capelli ma essa si arresta quasi subito. Un rumore improvviso dietro di me mi fa sollevare di scatto e con un balzo finisco sulla ringhiera, vedo tutta la gente di prima entrare nello spazio come se niente fosse. La tranquillità è ufficialmente finita, sbuffo rumorosamente mettendomi il più lontano possibile da loro, mi siedo sulla ringhiera mentre incrocio le braccia al petto. Vedo Kakaroth rivolgermi un sorriso radioso al quale non ricambio girando la
testa di scatto arrossendo vistosamente, tutto ciò è imbarazzante, perché mi sorride? Cosa vuole da me?


*una specie di sigaretta che esiste nel pianeta Sulphuris che ha poteri curativi e antistress.
** il pianeta Sulphuris è parecchio distante dalla terra, la zona vicina a questo pianeta è nota per le tempeste elettromagnetiche. I sulphurini, gli abitanti di questo pianeta, sono del tutto pacifici e non hanno alcun tipo di capacità combattiva. Sono conosciuti per le tecniche terapeutiche e la coltivazione della Fiuris, una pianta che si dice sia in grado di guarire qualsiasi tipo di male. Gli abitanti di questo pianeta sono alti all'incirca 1,15m e la carnagione è tendente al viola, il volto è simile a quello degli oritteropi mentre il corpo è da uomo.


Ps: Ci tengo a precisareche le informazioni che ho appena datosono interamente inventate da me.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***



Capitolo 10 - "Scusa"​

Quelle vampate fresche mi accarezzano il viso facendomi chiudere istintivamente gli occhi, chino la testa all'indietro lasciando che la mia chioma svolazzi liberamente lasciandomi andare a un sorriso spontaneo. Sento una presenza poco distante da me e ciò mi spinge ad aprire gli occhi di scatto, Vegeta è a pochi metri distante da me appoggiato anche lui alla ringhiera lontano da tutte quelle persone. Si volta verso di me guardandomi serio e io faccio lo stesso iniziando a fissarci con tono di sfida.

- Stupido scimmione - sibilo a denti stretti.

Lui non mi ha sentito ma gira la testa dall'altro lato facendo l'altezzoso, stessa cosa faccio io ma guardo verso il giardino alle mie spalle. Sento che qualcuno si sta avvicinando a me e quando vedo che è Trunks sorrido spontaneamente, lui trascina per un braccio quel bambino tanto somigliante a Kakaroth. Il mio sguardo rimane fisso su ogni singolo movimento che i due marmocchi fanno. Una volta di fronte a me il piccoletto dai capelli neri tenta di nascondersi, senza successo, dietro Trunks. Intenerita da tutto questo mi abbasso alla loro altezza e il moro tenta di nascondersi ancora di più dietro il bambino dai capelli lilla.

- E dai Goten! - lo rimprovera Trunks mentre cerca di staccarselo di dosso.

Io ridacchio leggermente, tutto ciò è divertente e strano allo stesso tempo. Mostrano un'innocenza che io non avevo mai visto, i bambini del pianeta Vegeta erano dei sanguinari e troppo maturi per la loro età. Qui è tutto così diverso ma bello ed inaspettato, il bambino dai capelli neri decide finalmente di allontanarsi da Trunks che si lascia andare ad un sospiro di sollievo. Goten abbassa la testa guardandosi le mani e sulle sue gote si nota un leggero rossore, tutto ciò mi intenerisce ancora di più e decido di inginocchiarmi completamente inclinando la testa cercando il suo sguardo. Punta per un millesimo di secondo gli occhi nei miei ma quando si accorge dello sguardo ricambiato diventa completamente rosso.

- C-Ciao - balbetta cercando di nascondere il viso con la sua chioma.

- Ciao - rispondo cercando di tranquillizzarlo.

Lui si rilassa notevolmente e si rimette dritto ma il rossore sulle sue guance persiste.

- Visto? Te l'ho detto che lei è buona! - dice il bambino dai capelli lilla dando una leggera gomitata all'amichetto facendolo sbandare.

Questa volta non riesco a trattenermi e mi lascio andare a una risata divertita.

- Trunks ha ragione, io non sono come Vegeta - lo rassicuro scompigliando i capelli al moretto facendolo arrossire ancora di più.

Il rumore di alcuni passi mi fanno alzare repentinamente lo sguardo e noto Kakaroth e Vegeta venire nella nostra direzione. Io mi alzo lentamente da terra mettendomi di fronte a loro.

- Goten vedo che hai fatto amicizia con Ichigo - nota il Saiyan dalla tuta arancione.

Il bambino non dice nulla ma decide di precipitarsi dietro le gambe del padre e subito quest'ultimo gli scompiglia i capelli facendolo ridacchiare.

- Che debole - sibila mio fratello mentre mi guarda con la coda dell'occhio.

Io faccio finta di non aver sentito mentre continuo a tenere lo sguardo puntato sul piccolo Goten, in mezzo secondo Trunks afferra per la tuta il moretto e lo trascina via da noi inventandosi una scusa che non ho nemmeno ascoltato. Vegeta mi fissa con insistenza e io ricambio il suo sguardo, dopo pochi minuti si lascia sfuggire un sorriso divertito per poi darci le spalle andandosene. Una volta distante mi lascio andare ad un sospiro che Kakaroth, del quale mi ero dimenticata la presenza, non ha potuto non notare.

- Ti dispiace vero? - domanda mostrandosi serio.

Io sbarro gli occhi guardandolo allibita.

- Infondo sai meglio di chiunque altro come è fatto Vegeta no? - dice ridacchiando leggermente mentre si gratta la nuca.

Io mi lascio sfuggire un lieve sorriso per poi saltare sulla ringhiera e senza nemmeno guardarlo in faccia gli rispondo.

- Ormai ho perso le speranze con lui -

Faccio un balzo e finisco nel giardino dove sono atterrata con la navicella ore prima formando un po' di polvere provocata dall'impatto con il terreno.

- Ehi! Dove stai andando? - urla il Saiyan affacciandosi alla ringhiera.

Mi volto leggermente verso di lui e gli sorrido cercando di rassicurarlo.

- Scusa, ho bisogno di stare sola - dico per poi iniziare a camminare senza una meta.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***



Capitolo 11 - "Aspetta"

Stavo per farmi inghiottire dall'oscurità ma uno spostamento d'aria e una presa ferrea al braccio mi fanno fermare e voltare lo sguardo velocemente. Sgrano gli occhi alla vista di mio fratello che mi rivolge uno sguardo di rimprovero, uno sguardo che non vedevo da tempo e che, nonostante tutto questo tempo, mi mette ancora tanta paura. I miei occhi sono sgranati, con la coda dell'occhio vedo tutte le persone presenti affacciati alla inferriata alla quale ero appoggiata poco prima mentre ci guardano incuriositi. L'unica che ha uno sguardo diverso è Bulma che sembra quasi, intenerita? Poi da cosa? Da Vegeta? Pff certo. La mia attenzione ritorna su Vegeta che ha iniziato a stringermi ulteriormente il braccio, il dolore si intensifica ma non gli darò la soddisfazione di fargli capire che mi sta facendo male. Dal mio sguardo traspare solo disinteresse e quando provo a scappare dalla sua presa essa aumenta ulteriormente facendomi scappare un gemito di dolore e, approfittando dell'attimo di distrazione di mio fratello, riesco a sfuggire alla sua presa notando il livido creatosi sul braccio con il chiaro segno delle sue dita contornato da aloni viola e rossi.

- Come vedo sei sempre delicato come al solito - mi rivolgo all'uomo di fronte a me con tono sarcastico mentre analizzo i segni che mi ha appena lasciato.


Lui si lascia sfuggire un risolino per poi incrociare le braccia al petto e alzare la testa.


- Dove pensi di andare? - domanda.


Io inarco un sopracciglio incrociando anche io le braccia al petto, mi lascio sfuggire un sorriso quasi di sfida e sporgendomi verso di lui gli domando.


- Da quando ti interessa sapere quello che faccio? -


Vegeta si irrigidisce immediatamente colto in fallo e in un atteggiamento non da lui. Mi volta le spalle in un secondo per poi scrollare le spalle non curante. Vedendo che non risponde mi accingo a voltargli a mia volta alle spalle riprendendo a camminare. Questa volta non vengo fermata e mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo. Mi ritrovo a camminare in mezzo a delle strane strutture mai viste prima e sembra non esserci anima viva. Il vento ogni tanto mi scuote i capelli rinfrescandomi e ciò mi rilassa, respiro a pieno quest'aria tanto fresca mentre continuo ad andare avanti senza una meta. Volto lo sguardo e noto che questo posto in cui mi sono ritrovata casualmente è particolarmente bello, decido così di fermarmi qui sedendomi per terra a gambe incrociate. Chiudo gli occhi rilassandomi ma un rumore e una figura che appare davanti a me mi fa cadere all'indietro per lo spavento facendomi prendere una botta in testa.


- Ahah scusa -


Mi sollevo per poter vedere chi mi ha disturbato in questo momento di quiete e sgrano gli occhi quando riconosco la persona di fronte a me.


- Yo! - alza una mano come segno di saluto.

- Kakaroth - dico alzando gli occhi al cielo, cosa vorrà dalla mia vita quest'uomo?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3675156