Stay Close To Me di TifaStrife (/viewuser.php?uid=74431)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just a Normal Day ***
Capitolo 2: *** The Bet ***
Capitolo 3: *** Incredible ***
Capitolo 1 *** Just a Normal Day ***
Capitolo
1: "Just a Normal Day"
Giovedì mattina, un altro week-end si stava avvicinando, e
con questo arrivavano finalmente, due giorni di meritato riposo.
Mancavano comunque altri due giorni lavorativi, e Riza ne era, in
parte, contenta.
Come sempre, alle 6.00 era già sveglia.
Indossò la sua solita uniforme blu, la cosìddetta
uniforme da "cane dell'esercito".
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Da un pò il Colonnello scherzava sull'abbigliamento da
tenere al Quartier Generale: secondo lui tutte le donne avrebbero
dovuto portare la minigonna anzichè quei lunghi pantaloni,
così poco sexy.
Ma solo all'idea, Riza sorrideva.
Mangiò qualche cosa, si mise apposto i capelli e, con il suo
fedele Black Hayate, si diresse verso l'edicola sotto casa; come era
solita, comprò il giornale per il Colonnello e, una volta
pagato quello, si diresse verso il luogo di lavoro.
Arrivata lì vide con sorpresa che il Colonnello era arrivato
prima di lei, cosa che non era mai accaduta.
R: "Buongiorno Colonnello...Come mai è già qui
oggi?"
M: "Tenente Hawkeye...Questa notte non ho dormito molto e questa
mattina mi sembrava stupido restare a casa sernza fare niente quando
potevo venire qui..."
R: "Ah, capisco.... Va tutto bene?"
M: "Si, non preoccuparti... la mia insonnia è dovuta di
nuovo a quel motivo.."
R: "M-mi dispiace.."
Il Colonnello abbassò lo sguardo.
La perdita del Tenente Colonnello Hughes l'aveva profondamente
colpito..caduto in servizio, Maes Hughes era stato promosso a Generale
di Brigata, il giorno del suo funerale...
La mente della donna la portò di nuovo a quel giorno...
aveva raggiunto il Colonnello di fronte alla lapide del Generale
Hughes...entrambi avevano appena assistito al funerale di un grande
uomo, e alla reazione della sua famiglia, specialmente della figlia, di
soli tre anni...."Mammina, perchè mettono papà
sotto terra?" "No, non lo mettete sotto terra" "Papà!!"...
Momento di debolezza per tutti, ma particolarmente per il Colonnello
Mustang: i due erano, infatti, molto legati.
Quel giorno Riza vide per la prima e unica volta Mustang
piangere...continuava a ricordarlo come se fosse accaduto il giorno
precedente.. "Non ci voleva. Ha iniziato a piovere." "Ma non mi sembra
che stia p..." "Ti sbagli. Sta piovendo.." L'uomo era girato, le dava
le spalle, ma la donna capì benissimo che sul viso del
Colonnello stava davvero piovendo.
Ricordando quel giorno anche Riza aveva abbassato lo sguardo.
M: "Qualcosa non va?"
R: "Oh, no no...ci sono novità?"
M: "No, l'alchemista d'acciaio e suo fratello sono di nuovo a Rush
Valley, con la loro amica, senza loro qui, siamo fuori dai guai"
Il Colonnello Mustang sorrideva...Riza amava quel suo sorriso,
così bastardo, così terribilmente irresistibile...
Istintivamente, sorrise anche la donna.
M: "Sarà una giornata tranquilla"
R: "Molto bene..."
Il Colonnello osservò la solita uniforme indossata dalla
Hawkeye.
M: "Neanche oggi in minigonna eh... non esiste un modo per convincerti?"
Leggermente imbarazzata, Riza distolse lo sguardo dagli occhi neri del
Colonnello.
R: "Con tutto il rispetto, Colonnello Mustang, il Quartier Generale non
mi sembra il luogo adatto per soddisfare la sua richiesta"
M: "Impassibile come sempre..."
Ancora quel sorrisetto bastardo...
Riza si avvicinò alla scrivania dell'uomo e
appoggiò il giornale che aveva comprato.
M: "Grazie..Cosa fai domani sera, Tenente?"
R: "Credo me ne starò a casa...perchè?"
M: "Mi chiedevo, allora, se--"
Il colonnello fu interrotto dal Tenente Havoc, che entrò al
Quartier Generale.
H: "Buongiorno a tutti...interrompo qualcosa?"
R: "Tsk, ma che dici...Colonnello... col suo permesso, io raggiungo il
mio ufficio"
M: "Prego..."
R: "Grazie...Vieni, Hayate"
Il Tenente Hawkeye, seguita dal suo cane, lasciò la stanza
del Colonnello, che prese in mano il giornale.
H: "Vi ho interrotti? Non era mia intenzione.."
M: "Ma no, ti sbagli... forza, vai anche tu al tuo ufficio.."
H: "Ma certo, Colonnello."
Così anche il Tenente Havoc raggiunse il suo ufficio e
Mustang restò davanti al giornale, come se fosse davvero
interessato a leggerlo.
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Capitolo 2 *** The Bet ***
(Ringrazio molto che segue e commenta! E mi scuso, contemporaneamente: sono sotto esami questi giorni, non so quando portò scrivere...scusate tutti^^")
Capitolo 2: "The bet"
All'una suona la campana per la pausa pranzo: tutti in menza.
Quella mattina Riza aveva lavorato ad un paio di pratiche che le erano
rimaste arretrate e, non volendoci rimettere le mani dopo oranzo,
aspettò dieci minuti, giusto il tempo di concluderle, prima
di scendere con gli altri.
R: "Finalmente ho finito, andiamo a pranzo, Hayate"
Come ogni giorno, la mensa era pienissima.
M: "Tenente Hawkeye! C'è un posto libero qui!"
<< Certo
che oggi è proprio strano. .>>
Riza raggiunse i suoi colleghi al tavolo e si sedette nell'unico posto
rimasto, accanto al Colonello Mustang.
Mangiarono qualcosa velocemente: stare in mensa con così
tanta gente è fastidioso, non si riesce a sentire nulla.
Subito dopo la prima portata il Tenente Havoc iniziò a
desiderare di fumare una delle sue adorate sigarette.
H: "Ma siamo proprio sicuri che non si può fumare qui?!"
M: "Siamo in mensa, Tenente Havoc, non si fuma qui"
H: "Ha ragione, mi scusi"
R: "Secondo me non resisterebbe mezza giornata senza sigarette!"
H: "Ver--"
M: "Mezza giornata? Ma certo che ci riuscirebbe!"
R: "...Secondo me no..."
M: "Scommettiamo?"
R: "Non mi sembra il caso..."
M: "Su, Riza, non essere sempre così chiusa..scommettiamo!"
<< P-per
nome?? >>R: "Ha ragione...scommettiamo!"
M: "Ah, caro Havoc..ti aspetta un pomeriggio indimenticambile!"
Lo sguardo del Colonnello si era fatto stranamente divertente.
H: "C-colonnello, così mi spaventa...comunque, iod evo
finire del lavoro, su.."
Havoc lasciò la mensa affollata e poco dopo anche Riza e
Mustang si alzarono.
R: "Che cosa abbiamo scommesso, Colonnello?"
M: "Proponi pure prima tu, io ho già un'idea.."
R: "Mmmh... io direi.... che se vinco io lei lascierà
perdere l'idea della minigonna!"
La donna tirò un sorriso soddisfatto.
M: "Sono così sicuro di vincere, che accetto, ma ribatto
dicendo che se vinco io domani sera ti porterò a cena nel
ristorante più bello di Central City"
R: "...Va bene, ci sto!"
M: "..E ti presenterai in minigonna!"
R: "Cosa?? Ma non è giusto, non si può aggiungere
nulla una volta firmato un patto!"
M: "Ma Tenente, non avrà mica paura di perdere?"
Quel solito irresistibile sorisetto bastardo era riapparso sul viso del
Colonnello.
R: "Tsk, io? Si sbaglia...va bene, accetto, mi presenterò in
minigonna!"
I due, chiacchierando, avevano raggiunto gli uffici.
M: "Tenente, aspetta. Questo pomeriggio voglio presentare una
bellissima ragazza al Tenente Havoc.."
R: "V-va bene... ma poi come facciamo a sapere se fuma o meno? Dovremmo
spiarlo.."
M: "Esatto, è proprio questo quello che faremo. Ti va?"
R: "O-ok.."
M: "Ci vediamo sotto casa del Tenente alle 17, sai dove abita?"
R: "Si, certamente"
M: "Perfetto ^__^ Vai pure in ufficio ora."
R: "Certo..."
Riza entrò nel suo ufficio e si sedette sulla scrivania.
Nel suo profondo era curiosissima di sapere chi è la
"bellissima ragazza" della quale parlava Mustang...e in parte sperava
di perdere la scommessa...
Quel pomeriggio, alle 17, Mustang, Riza e la ragazza si trovarono sotto
casa del tenente Havoc.
R: "Salve Colonnello"
M: "Ciao, Riza, lei è Catherine Armstrong, la sorella del
Maggiore"
R: "Piacere, Riza Hawkeye"
C: "Piacere mio^__^"
M: "Su Catherine, è ora... ti accompagno al portone."
C: "Va bene.."
M: "Riza, aspetta qui, arrivo subito"
R: "Ok"
Mustang suonò il campanello.
H: "Chi è?"
M: "Tenente Havoc, sono Mustang, mi fai salire un attimo?"
H: "M-ma certo Colonnello..."
Il Tenente aprì il portone.
M: "Benissimo, catherine, ora vai su e fai quello che devi fare, ci
vediamo dopo!"
C: "Ok, a dopo Colonnello Mustang"
Mentre Catherine saliva, Mustang tornava da Riza.
R: "Ora che si fa?"
M: "Vieni"
Il Colonnello prese la donna per mano e la trascinò dietro
un cespuglio.
M: "Da qui inizia la nostra missione di spionaggio"
Riza sorrise.
Fuori dal Quartier generale, il Colonnello era diverso..e questa era
un'altra delle qualità dell'uomo che Riza adorava:
concentrato nel lavoro, spernsierato e divertenet fuori.
Intanto Catherine era arrivata davanti all'appartamento di Havoc.
C: "P-permesso?"
H: "Certo Col--woah!!"
<< E
questa chi è?? :Q____ >>
Havoc era rimasto decisamente spaesato dalla sorpresa: era convinto di
trovare il Colonnello, invece gli si presenta quella splendida ragazza,
bionda, occhi chiari, alta e magra.. e con quel vestito che Havoc aveva
già etichettato come irresistibile, bustino stretto che
accentuava il seno prosperoso e la gonna più larga.
La ragazza era parecchio imbarazzata e vedendo la teazione del Tenente
era arrossita sul viso.
H: "B-buongiorno... L-lei sa-sarebbe..?"
C: "^////^ Buongiorno Tenente Havoc, io sono Catherine Elle Armstrong"
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Capitolo 3 *** Incredible ***
Salve a tutti!! ^w^ Vorrei
iniziare, oggi, ringraziando chi scrive le recensioni....sono
così felice che vi piaccia questa fic! ^^ comunicazione a
tutti: questi giorni sono sotto esami, non so quando
riuscirò a continuare a scrivere... mi auguro di continuare
presto, ho tante idee!^___^ Grazie x la pazienza e buona letteura del
Terzo capitolo!
Capitolo 3: "Incredible.."
H: "Cartherine...Elle...Armstrong?..."
C: "G-già, sono la sorella del Maggiore Armstrong...^^"
La ragazza sorrise.
<<
Così carinaaaa?!? >>
H: "A-ah, piacere Catherine... ma che fai qui? sicura di non aver
sbagliato appartamento?"
C: "Ma certo che ne sono sicura, Tenente Havoc, io sono qui per uscire
con lei, oggi, e per evitare che lei fumi!"
<<
Accidenti, il Colonnello mi aveva detto di tralasciare questo
particolare del fumo.. >>
H: "Ah, capisco... vieni, usciamo, allora.."
Havoc aveva capito il piano del Colonnello ma di fronte alla bellezza
della ragazza si infischiò altamente della scommessa tra
Mustang e Riza, e accettò di uscire con Catherine.
Uscirono dal portone e si recarono verso un bar, non troppo lontano
dall'abitazione del Tenente Havoc.
Riza e Mustang, intanto, restavano ben nascosti, e come fossero bimbi
divertiti che giocano a guardie e ladri, seguivano ogni singolo
spostamento dei due nuovi piccioncini, per assicurarsi che il Tenente
stesse lontano dal fumo.
Dopo la prima ora passata a spiarli, Mustang e Riza stavano perdendo la
pazienza...
R: "Ma quanto tempo è passato??"
M: "Uuhmm... un'ora.... che palle..."
R: "Bhè, ha ragione..."
M: "Fuori dal Quartier Generale puoi anche darmi del tu, Riza^^"
R: "A-ah...come vuole....cioè..come vuoi..."
Mustang sorrise.
Passati altri dieci minuti abbondanti il Tenente Havoc si
alzò, e tirò fuori il suo paccetto di sigarette.
R: "ECCOLO!"
<< M: No
Jean..ti prego...se fuma lo faccio licenziare! >>
Catherine fu presa per un attimo alla sprovvista: il suo piano stava
fallendo.
Si alzò anche lei, e prima che il Tenente prendesse
l'accendino.
Gli prese le mani e le portò verso il pavimento; si
avvicinò al suo viso: pochi millimetri li dividevano.
C: "Non avevamo detto niente fumo?"
La ragazza sorrise, e lo baciò.
Il Tenente, stupito, lasciò cadere le sigarette atterra, e
rispose al bacio di Catherine.
Da dietro l'angolo, intanto, Roy e Riza erano rimasti senza parole.
M: "A-ah..."
R: ".....W-wow..."
Dopo una manciata di secondi le labbra dei ragazzi si separarono.
H: "Farai così tutte le volte che mi avvicinerò
al fumo?"
Si era chinato, per raccogliere le sigarette.
C: "O//O Se ce ne sarà bisogno... potrei"
H: "Allora, dov'ero rimasto? Ah, si, l'accendino.."
Scherzando il Tenente prese in mano l'accendino, ma scoppiò
a ridere, come Catherine, che era leggermente arrossita.
H: "Ma dai, scherzo"
C: "Ahahah!!"
H: "Vieni, ti porto in un altro posto.... è già
un'ora abbondante che siamo qui^^"
C: "Va bene!"
Riza e Mustang, dal loro nascondiglio, speravano che la giornata
finisse lì, ma non fu affatto così...
Il Tenente Havoc portò quella che era la sua nuova ragazza
in un parco, non troppo lontano dal bar.
I ragazzi si sedettero su una panichina a parlare, mentre Riza e Roy si
nascosero dietro ei cespugli, ad osservarli.
H: "Qui non viene mai tanta gente.."
C: "Lo vedo, ma è un peccato... è un gran bel
posto^^"
H: "Già, io ci venivo sempre quand'ero piccolo.."
C: "Ah, capisco... chissà quanto ti divertivi!"
H: "Si, in effetti hai ragione... passavo moltissimo tempo qui,
precisamente seduto su questa panchina... per me non c'è mai
stato nulla meglio della tranquillità di qui.."
Catherine sorrise e, con Havoc, si mise ad ascoltare il silenzio che
c'era in quel momento, godendosi quel momento insieme: bastavano gli
sguardi per parlare, non servivano le parole.
D'inverno, si sa, il sole tramonta presto... era passata circa una
mezzora da quando erano arrivati al parco, e stava già
facendo buio.
H: "Ehi, sta diventando notte....ti accompagno a casa?"
C: "Ma no, non disturbarti...non ce n'è bisogno.."
H: "Invece si! Mi hai regalato uno splendido pomeriggio, come minimo,
lasciami riportarti a casa!"
C< arrossisce >: "S-se insisti così
tanto..grazie!"
Sia Havoc che Catherine sorrisero.
H: "Aspetta un secondo, arrivo subitissimo"
Il Tenente aveva seguito i movimenti di Roy e Riza per l'intero
pomeriggio, e si diresse verso il loro "nascondiglio".
R: "Arriva?"
M: "Arriva...."
Come previsto, Havoc si avvicinò al Colonnello.
H: "Grazie per avermi fatto conoscere Catherine, Colonnello Mustang...
ma comunque non c'era bisogno di tutto questo piano di spionaggio,
avevo deciso di stare lontano dal fumo per oggi, in modo da regalare
una bella serata a voi due, domani."
Senza rendersene conto, sia Roy che Riza arrossirono contemporaneamente,
R: "Tenente Havoc.. che cosa sta...dicendo?"
H: "Bah, niente, niente... non voglio far aspettare la mia ragazza, ci
si vede domattina!"
Così Havoc si allontanò, tenendo una mano dietro
la testa, proprio in segno di spensieratezza, e poco dopo
uscì dal parco, con Catherine.
Mustang e Riza poterono allora uscire da ciò che era stato
il luogo in cui avevano passato mezza giornata.
R: "Finalmente è finita.."
M: "Già...Ti accompagno a casa, dai.."
R: "N-non devi..."
M: "Infatti, non devo, lo voglio"
R: "va bene, allora... grazie.."
Anche Riza e Roy uscirono dal parco, e, una volta arrivati nel punto in
cui era parcheggiata l'auto del Colonnello, salirono.
R: "Bellissima auto, Colonnello"
M: "Grazie Riza...*sorride* eheh, è la mia tesorina.."
Inevitabilmente, la Sottotenente rise, seguita poi dal Colonnello.
M: "Ehi...ho vinto io!"
R: "A quanto pare..."
M: "E i patti sono patti.."
R: "Certamente...Siamo arrivati, quella è casa mia.."
Roy fermò l'auto: era buio ormai e non voleva lasciare che
Riza andasse da sola, di notte, così la accomagnò
fino sotto il portone.
R: "Non c'era bisogno di accompagnarmi fino qui..."
M: "Invece si.."
R: "Ma no..perchè?"
Mustang si avvicinò vertiginosamente a Riza
M: "perchè se non fossi sceso non avrei potuto.."
Non finisce la frase, era troppo vicino per resistere: la
baciò.
Senza il minimo indugio Riza ricambiò il bacio del
Colonnello, quel bacio che aspettava da sempre...
Poi l'uomo si allontanò dolcemente.
M: "Ci vediamo domani mattina"
R: "A....a domani.."
Così, lasciata col sapore di quel bacio in bocca, Riza
salì le scale, e tornò a casa..
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