Stay Close To Me

di TifaStrife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Just a Normal Day ***
Capitolo 2: *** The Bet ***
Capitolo 3: *** Incredible ***



Capitolo 1
*** Just a Normal Day ***


Capitolo 1: "Just a Normal Day"

Giovedì mattina, un altro week-end si stava avvicinando, e con questo arrivavano finalmente, due giorni di meritato riposo. Mancavano comunque altri due giorni lavorativi, e Riza ne era, in parte, contenta.
Come sempre, alle 6.00 era già sveglia.
Indossò la sua solita uniforme blu, la cosìddetta uniforme da "cane dell'esercito".
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Da un pò il Colonnello scherzava sull'abbigliamento da tenere al Quartier Generale: secondo lui tutte le donne avrebbero dovuto portare la minigonna anzichè quei lunghi pantaloni, così poco sexy.
Ma solo all'idea, Riza sorrideva.
Mangiò qualche cosa, si mise apposto i capelli e, con il suo fedele Black Hayate, si diresse verso l'edicola sotto casa; come era solita, comprò il giornale per il Colonnello e, una volta pagato quello, si diresse verso il luogo di lavoro.

Arrivata lì vide con sorpresa che il Colonnello era arrivato prima di lei, cosa che non era mai accaduta.

R: "Buongiorno Colonnello...Come mai è già qui oggi?"
M: "Tenente Hawkeye...Questa notte non ho dormito molto e questa mattina mi sembrava stupido restare a casa sernza fare niente quando potevo venire qui..."
R: "Ah, capisco.... Va tutto bene?"
M: "Si, non preoccuparti... la mia insonnia è dovuta di nuovo a quel motivo.."
R: "M-mi dispiace.."

Il Colonnello abbassò lo sguardo.
La perdita del Tenente Colonnello Hughes l'aveva profondamente colpito..caduto in servizio, Maes Hughes era stato promosso a Generale di Brigata, il giorno del suo funerale...
La mente della donna la portò di nuovo a quel giorno... aveva raggiunto il Colonnello di fronte alla lapide del Generale Hughes...entrambi avevano appena assistito al funerale di un grande uomo, e alla reazione della sua famiglia, specialmente della figlia, di soli tre anni...."Mammina, perchè mettono papà sotto terra?" "No, non lo mettete sotto terra" "Papà!!"...
Momento di debolezza per tutti, ma particolarmente per il Colonnello Mustang: i due erano, infatti, molto legati.
Quel giorno Riza vide per la prima e unica volta Mustang piangere...continuava a ricordarlo come se fosse accaduto il giorno precedente.. "Non ci voleva. Ha iniziato a piovere." "Ma non mi sembra che stia p..." "Ti sbagli. Sta piovendo.." L'uomo era girato, le dava le spalle, ma la donna capì benissimo che sul viso del Colonnello stava davvero piovendo.
Ricordando quel giorno anche Riza aveva abbassato lo sguardo.

M: "Qualcosa non va?"
R: "Oh, no no...ci sono novità?"
M: "No, l'alchemista d'acciaio e suo fratello sono di nuovo a Rush Valley, con la loro amica, senza loro qui, siamo fuori dai guai"
Il Colonnello Mustang sorrideva...Riza amava quel suo sorriso, così bastardo, così terribilmente irresistibile...
Istintivamente, sorrise anche la donna.

M: "Sarà una giornata tranquilla"
R: "Molto bene..."
Il Colonnello osservò la solita uniforme indossata dalla Hawkeye.
M: "Neanche oggi in minigonna eh... non esiste un modo per convincerti?"
Leggermente imbarazzata, Riza distolse lo sguardo dagli occhi neri del Colonnello.
R: "Con tutto il rispetto, Colonnello Mustang, il Quartier Generale non mi sembra il luogo adatto per soddisfare la sua richiesta"
M: "Impassibile come sempre..."

Ancora quel sorrisetto bastardo...
Riza si avvicinò alla scrivania dell'uomo e appoggiò il giornale che aveva comprato.

M: "Grazie..Cosa fai domani sera, Tenente?"
R: "Credo me ne starò a casa...perchè?"
M: "Mi chiedevo, allora, se--"

Il colonnello fu interrotto dal Tenente Havoc, che entrò al Quartier Generale.

H: "Buongiorno a tutti...interrompo qualcosa?"
R: "Tsk, ma che dici...Colonnello... col suo permesso, io raggiungo il mio ufficio"
M: "Prego..."
R: "Grazie...Vieni, Hayate"

Il Tenente Hawkeye, seguita dal suo cane, lasciò la stanza del Colonnello, che prese in mano il giornale.

H: "Vi ho interrotti? Non era mia intenzione.."
M: "Ma no, ti sbagli... forza, vai anche tu al tuo ufficio.."
H: "Ma certo, Colonnello."

Così anche il Tenente Havoc raggiunse il suo ufficio e Mustang restò davanti al giornale, come se fosse davvero interessato a leggerlo.

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Capitolo 2
*** The Bet ***


(Ringrazio molto che segue e commenta! E mi scuso, contemporaneamente: sono sotto esami questi giorni, non so quando portò scrivere...scusate tutti^^") Capitolo 2: "The bet"

All'una suona la campana per la pausa pranzo: tutti in menza.
Quella mattina Riza aveva lavorato ad un paio di pratiche che le erano rimaste arretrate e, non volendoci rimettere le mani dopo oranzo, aspettò dieci minuti, giusto il tempo di concluderle, prima di scendere con gli altri.
R: "Finalmente ho finito, andiamo a pranzo, Hayate"
Come ogni giorno, la mensa era pienissima.

M: "Tenente Hawkeye! C'è un posto libero qui!"
<< Certo che oggi è proprio strano. .>>

Riza raggiunse i suoi colleghi al tavolo e si sedette nell'unico posto rimasto, accanto al Colonello Mustang.
Mangiarono qualcosa velocemente: stare in mensa con così tanta gente è fastidioso, non si riesce a sentire nulla.
Subito dopo la prima portata il Tenente Havoc iniziò a desiderare di fumare una delle sue adorate sigarette.

H: "Ma siamo proprio sicuri che non si può fumare qui?!"
M: "Siamo in mensa, Tenente Havoc, non si fuma qui"
H: "Ha ragione, mi scusi"
R: "Secondo me non resisterebbe mezza giornata senza sigarette!"
H: "Ver--"
M: "Mezza giornata? Ma certo che ci riuscirebbe!"
R: "...Secondo me no..."
M: "Scommettiamo?"
R: "Non mi sembra il caso..."
M: "Su, Riza, non essere sempre così chiusa..scommettiamo!"
<< P-per nome?? >>R: "Ha ragione...scommettiamo!"
M: "Ah, caro Havoc..ti aspetta un pomeriggio indimenticambile!"

Lo sguardo del Colonnello si era fatto stranamente divertente.

H: "C-colonnello, così mi spaventa...comunque, iod evo finire del lavoro, su.."

Havoc lasciò la mensa affollata e poco dopo anche Riza e Mustang si alzarono.

R: "Che cosa abbiamo scommesso, Colonnello?"
M: "Proponi pure prima tu, io ho già un'idea.."
R: "Mmmh... io direi.... che se vinco io lei lascierà perdere l'idea della minigonna!"

La donna tirò un sorriso soddisfatto.

M: "Sono così sicuro di vincere, che accetto, ma ribatto dicendo che se vinco io domani sera ti porterò a cena nel ristorante più bello di Central City"
R: "...Va bene, ci sto!"
M: "..E ti presenterai in minigonna!"
R: "Cosa?? Ma non è giusto, non si può aggiungere nulla una volta firmato un patto!"
M: "Ma Tenente, non avrà mica paura di perdere?"

Quel solito irresistibile sorisetto bastardo era riapparso sul viso del Colonnello.

R: "Tsk, io? Si sbaglia...va bene, accetto, mi presenterò in minigonna!"

I due, chiacchierando, avevano raggiunto gli uffici.

M: "Tenente, aspetta. Questo pomeriggio voglio presentare una bellissima ragazza al Tenente Havoc.."
R: "V-va bene... ma poi come facciamo a sapere se fuma o meno? Dovremmo spiarlo.."
M: "Esatto, è proprio questo quello che faremo. Ti va?"
R: "O-ok.."
M: "Ci vediamo sotto casa del Tenente alle 17, sai dove abita?"
R: "Si, certamente"
M: "Perfetto ^__^ Vai pure in ufficio ora."
R: "Certo..."

Riza entrò nel suo ufficio e si sedette sulla scrivania.
Nel suo profondo era curiosissima di sapere chi è la "bellissima ragazza" della quale parlava Mustang...e in parte sperava di perdere la scommessa...

Quel pomeriggio, alle 17, Mustang, Riza e la ragazza si trovarono sotto casa del tenente Havoc.

R: "Salve Colonnello"
M: "Ciao, Riza, lei è Catherine Armstrong, la sorella del Maggiore"
R: "Piacere, Riza Hawkeye"
C: "Piacere mio^__^"
M: "Su Catherine, è ora... ti accompagno al portone."
C: "Va bene.."
M: "Riza, aspetta qui, arrivo subito"
R: "Ok"

Mustang suonò il campanello.

H: "Chi è?"
M: "Tenente Havoc, sono Mustang, mi fai salire un attimo?"
H: "M-ma certo Colonnello..."

Il Tenente aprì il portone.

M: "Benissimo, catherine, ora vai su e fai quello che devi fare, ci vediamo dopo!"
C: "Ok, a dopo Colonnello Mustang"

Mentre Catherine saliva, Mustang tornava da Riza.

R: "Ora che si fa?"
M: "Vieni"

Il Colonnello prese la donna per mano e la trascinò dietro un cespuglio.

M: "Da qui inizia la nostra missione di spionaggio"

Riza sorrise.
Fuori dal Quartier generale, il Colonnello era diverso..e questa era un'altra delle qualità dell'uomo che Riza adorava: concentrato nel lavoro, spernsierato e divertenet fuori.
Intanto Catherine era arrivata davanti all'appartamento di Havoc.

C: "P-permesso?"
H: "Certo Col--woah!!"
<< E questa chi è?? :Q____ >>

Havoc era rimasto decisamente spaesato dalla sorpresa: era convinto di trovare il Colonnello, invece gli si presenta quella splendida ragazza, bionda, occhi chiari, alta e magra.. e con quel vestito che Havoc aveva già etichettato come irresistibile, bustino stretto che accentuava il seno prosperoso e la gonna più larga.
La ragazza era parecchio imbarazzata e vedendo la teazione del Tenente era arrossita sul viso.

H: "B-buongiorno... L-lei sa-sarebbe..?"
C: "^////^ Buongiorno Tenente Havoc, io sono Catherine Elle Armstrong"

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Capitolo 3
*** Incredible ***


Salve a tutti!! ^w^ Vorrei iniziare, oggi, ringraziando chi scrive le recensioni....sono così felice che vi piaccia questa fic! ^^ comunicazione a tutti: questi giorni sono sotto esami, non so quando riuscirò a continuare a scrivere... mi auguro di continuare presto, ho tante idee!^___^ Grazie x la pazienza e buona letteura del Terzo capitolo!

Capitolo 3: "Incredible.."


H: "Cartherine...Elle...Armstrong?..."
C: "G-già, sono la sorella del Maggiore Armstrong...^^"

La ragazza sorrise.

<< Così carinaaaa?!? >>
H: "A-ah, piacere Catherine... ma che fai qui? sicura di non aver sbagliato appartamento?"
C: "Ma certo che ne sono sicura, Tenente Havoc, io sono qui per uscire con lei, oggi, e per evitare che lei fumi!"
<< Accidenti, il Colonnello mi aveva detto di tralasciare questo particolare del fumo.. >>
H: "Ah, capisco... vieni, usciamo, allora.."

Havoc aveva capito il piano del Colonnello ma di fronte alla bellezza della ragazza si infischiò altamente della scommessa tra Mustang e Riza, e accettò di uscire con Catherine.
Uscirono dal portone e si recarono verso un bar, non troppo lontano dall'abitazione del Tenente Havoc.
Riza e Mustang, intanto, restavano ben nascosti, e come fossero bimbi divertiti che giocano a guardie e ladri, seguivano ogni singolo spostamento dei due nuovi piccioncini, per assicurarsi che il Tenente stesse lontano dal fumo.

Dopo la prima ora passata a spiarli, Mustang e Riza stavano perdendo la pazienza...

R: "Ma quanto tempo è passato??"
M: "Uuhmm... un'ora.... che palle..."
R: "Bhè, ha ragione..."
M: "Fuori dal Quartier Generale puoi anche darmi del tu, Riza^^"
R: "A-ah...come vuole....cioè..come vuoi..."

Mustang sorrise.
Passati altri dieci minuti abbondanti il Tenente Havoc si alzò, e tirò fuori il suo paccetto di sigarette.

R: "ECCOLO!"
<< M: No Jean..ti prego...se fuma lo faccio licenziare! >>

Catherine fu presa per un attimo alla sprovvista: il suo piano stava fallendo.
Si alzò anche lei, e prima che il Tenente prendesse l'accendino.
Gli prese le mani e le portò verso il pavimento; si avvicinò al suo viso: pochi millimetri li dividevano.

C: "Non avevamo detto niente fumo?"

La ragazza sorrise, e lo baciò.
Il Tenente, stupito, lasciò cadere le sigarette atterra, e rispose al bacio di Catherine.

Da dietro l'angolo, intanto, Roy e Riza erano rimasti senza parole.

M: "A-ah..."
R: ".....W-wow..."

Dopo una manciata di secondi le labbra dei ragazzi si separarono.

H: "Farai così tutte le volte che mi avvicinerò al fumo?"
Si era chinato, per raccogliere le sigarette.
C: "O//O Se ce ne sarà bisogno... potrei"
H: "Allora, dov'ero rimasto? Ah, si, l'accendino.."

Scherzando il Tenente prese in mano l'accendino, ma scoppiò a ridere, come Catherine, che era leggermente arrossita.

H: "Ma dai, scherzo"
C: "Ahahah!!"
H: "Vieni, ti porto in un altro posto.... è già un'ora abbondante che siamo qui^^"
C: "Va bene!"

Riza e Mustang, dal loro nascondiglio, speravano che la giornata finisse lì, ma non fu affatto così...
Il Tenente Havoc portò quella che era la sua nuova ragazza in un parco, non troppo lontano dal bar.
I ragazzi si sedettero su una panichina a parlare, mentre Riza e Roy si nascosero dietro ei cespugli, ad osservarli.

H: "Qui non viene mai tanta gente.."
C: "Lo vedo, ma è un peccato... è un gran bel posto^^"
H: "Già, io ci venivo sempre quand'ero piccolo.."
C: "Ah, capisco... chissà quanto ti divertivi!"
H: "Si, in effetti hai ragione... passavo moltissimo tempo qui, precisamente seduto su questa panchina... per me non c'è mai stato nulla meglio della tranquillità di qui.."

Catherine sorrise e, con Havoc, si mise ad ascoltare il silenzio che c'era in quel momento, godendosi quel momento insieme: bastavano gli sguardi per parlare, non servivano le parole.
D'inverno, si sa, il sole tramonta presto... era passata circa una mezzora da quando erano arrivati al parco, e stava già facendo buio.

H: "Ehi, sta diventando notte....ti accompagno a casa?"
C: "Ma no, non disturbarti...non ce n'è bisogno.."
H: "Invece si! Mi hai regalato uno splendido pomeriggio, come minimo, lasciami riportarti a casa!"
C< arrossisce >: "S-se insisti così tanto..grazie!"

Sia Havoc che Catherine sorrisero.

H: "Aspetta un secondo, arrivo subitissimo"

Il Tenente aveva seguito i movimenti di Roy e Riza per l'intero pomeriggio, e si diresse verso il loro "nascondiglio".

R: "Arriva?"
M: "Arriva...."

Come previsto, Havoc si avvicinò al Colonnello.

H: "Grazie per avermi fatto conoscere Catherine, Colonnello Mustang... ma comunque non c'era bisogno di tutto questo piano di spionaggio, avevo deciso di stare lontano dal fumo per oggi, in modo da regalare una bella serata a voi due, domani."

Senza rendersene conto, sia Roy che Riza arrossirono contemporaneamente,

R: "Tenente Havoc.. che cosa sta...dicendo?"
H: "Bah, niente, niente... non voglio far aspettare la mia ragazza, ci si vede domattina!"

Così Havoc si allontanò, tenendo una mano dietro la testa, proprio in segno di spensieratezza, e poco dopo uscì dal parco, con Catherine.
Mustang e Riza poterono allora uscire da ciò che era stato il luogo in cui avevano passato mezza giornata.

R: "Finalmente è finita.."
M: "Già...Ti accompagno a casa, dai.."
R: "N-non devi..."
M: "Infatti, non devo, lo voglio"
R: "va bene, allora... grazie.."

Anche Riza e Roy uscirono dal parco, e, una volta arrivati nel punto in cui era parcheggiata l'auto del Colonnello, salirono.

R: "Bellissima auto, Colonnello"
M: "Grazie Riza...*sorride* eheh, è la mia tesorina.."

Inevitabilmente, la Sottotenente rise, seguita poi dal Colonnello.

M: "Ehi...ho vinto io!"
R: "A quanto pare..."
M: "E i patti sono patti.."
R: "Certamente...Siamo arrivati, quella è casa mia.."

Roy fermò l'auto: era buio ormai e non voleva lasciare che Riza andasse da sola, di notte, così la accomagnò fino sotto il portone.

R: "Non c'era bisogno di accompagnarmi fino qui..."
M: "Invece si.."
R: "Ma no..perchè?"
Mustang si avvicinò vertiginosamente a Riza
M: "perchè se non fossi sceso non avrei potuto.."

Non finisce la frase, era troppo vicino per resistere: la baciò.
Senza il minimo indugio Riza ricambiò il bacio del Colonnello, quel bacio che aspettava da sempre...
Poi l'uomo si allontanò dolcemente.

M: "Ci vediamo domani mattina"
R: "A....a domani.."

Così, lasciata col sapore di quel bacio in bocca, Riza salì le scale, e tornò a casa..

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